Summertime Sadness.

di xKittyx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** That’s my show. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***



Capitolo 1
*** That’s my show. ***


So I crossed my heart and I hope to die...


«Che ci fate voi qui?» Lydia imprecò mentalmente, guardando Peter  ­che aveva unʹ espressione troppo compiaciuta per i suoi gusti ­ per poi voltarsi e fronteggiare il padre di Scott. Lʹuomo li fissava con le sopracciglia aggrottate «Uhm, salve signor Mccall» disse imbarazzata. Percepì il sorriso di Peter anche senza vederlo; le ci volle tutto il suo autocontrollo da brava ragazza per non prenderlo a pugni.
«Lydia, che ci fai qui? Questo è un luogo privato» «Oh, beh, mi scusi, noi non intendevamo … Noi stiamo cercando Stiles …» Peter ridacchiò. Il signor Mccall lo indicò. «E lui chi sarebbe?» Lydia si bloccò e spalancò gli occhi. Che cosa poteva dire?
Oh, lui è soltanto lʹuomo che ha trasformato suo figlio in un licantropo, che ha quasi ucciso i miei amici e mi ha morso, aiutandomi così a diventare una Banshee, ma non si preoccupi, ora è diventato buono e vuole aiutarci. Semplice, no?
«Oh, beh, sì , insomma, lui … Lui è …» Doveva inventarsi qualcosa e anche in fretta, altrimenti il loro piano sarebbe andato a monte. Pensa, pensa …
Fissò Peter in cerca di aiuto, ma il lupo scosse impercettibilmente la testa, e la ragazza capì cosa voleva dire. È il tuo show, vediamo come sai recitare.
E Lydia Martin recitava benissimo.
« Lui è il mio ragazzo» Entrambi gli uomini la fissarono meravigliati : Peter stava compiendo lʹimmane sforzo di non ridere, mentre il padre di Scott era sconcertato e sconvolto. «Quanti anni avrebbe?» chiese.
Lydia increspò le labbra; se avesse detto la sua vera età, lʹuomo lʹavrebbe considerato un  pedofilo , cosa che ­secondo Lydia ­ era veramente. « Ventidue? » provò ad ipotizzare. Odiava ammetterlo, ma Peter aveva un certo fascino. Anche se era un vecchietto. Lydia ridacchiò imbarazzata.
«Sembra molto più vecchio» Il detective non demordeva. Lydia fece buon viso a cattivo gioco.
Assunse la più convincente delle sue espressioni innocenti e sorrise «Oh sí, porta molto male gli anni»
Peter la fulminò con lo sguardo, ma Lydia se ne accorse a malapena.
«Inoltre è appiccicoso e molto geloso. Possessivo, oserei dire» Il licantropo le passò una mano attorno ai fianchi, attirandola a sé. «Se non mi dessi motivo per essere geloso non lo sarei, tesoro.» Le baciò i capelli, indugiando qualche secondo in più del necessario, e la ragazza rabbrividì. A casa si sarebbe lavata i capelli venti volte; quando le sue labbra si staccarono dalla sua nuca, pregò che ci ritornassero subito.
Si diede mentalmente della scema e sorrise al signor Mccall che fissava quel teatrino con un sopracciglio alzato. «Abbiamo qualche problema» si giustificò, aggiungendo una risatina tanto per chiarire il concetto.
«Io non ho nessunʹproblema, amore» Lydia cercò di tirare una gomitata a Peter, ma non ci riuscì, perché lʹuomo le bloccò il gomito; la Banshee si girò verso il padre di Scott e sorrise. «Allora noi andremo adesso. A cercare Stiles» «È stato un piacere conoscerla» aggiunse Peter. Lydia afferrò il braccio dell’ʹuomo e lo trascinò via. «Perché mi stai trascinando, tesoro?» ridacchiò Peter «Adesso capisco perché avremmo molto dai cui parlare a casa» Lydia affrettò il passo, desiderando dimenticare quello che era appena successo.
«Stai zitto o ti sbatto contro il muro»  sibilò. «Qui? Davanti a tutti? Non credo sarebbe opportuno» Lydia alzò gli occhi al cielo «Porco» Lui gignó «Dai che mi trovi divertente» «Certo, come un attacco di mal di pancia» inclinò la testa di lato e si fermò «Adesso aspettami qui, vado a parlare con Stiles»
Peter sorrise «E chi si muove amore mio» Lei lo fulminò, ma poi scosse la testa e  si allontanò.
 
 
 
 
 
 
 


Long time no see guys!
Ma come dice il detto, meglio tardi che mai!
Spero vi stiate godendo le vacanze, io sono tornata da qualche giorno dal mare con i miei amici, e anche se non facevamo niente, voglio tornarci ancora :c
 Sono successe un sacco di cose, davvero. Tanto per cominciare, sono stata rimandata (yeeeee) e ho un corso di tedesco con la suola praticamente ogni giorno per due ore e poi andrò in Germania per due settimane (uccidetemi).
Il mio computer si è rotto, ha un virus che non mi ha permesso di connettermi ad internet, ecco perché non sono riuscita ad aggiornare le altre storie; il fatto che io stia scrivendo è perché ho implorato mio padre di lasciarmi il suo, che oltretutto è mezzo scassato, dato che la parte destra dei tasti non funziona, come ad esempio la “P” che ho dovuto inserire manualmente (avete idea di quante parole esistano con la “P”?) e perché dovevo assolutamente scaricarmi la 4x2 per evitare spoiler di tutti i tipi che, sicuramente, mi faranno.

Inoltre ho bisogno di staccare un  po’ da tutto, e mi sembrava più che giusto scrivere una Pydia che, erper chi non lo sapesse, è la mia OTP (insieme ad un sacco di altre coppie che, ehi!, sono destinate a non stare insieme ­(vedi trollone Olicity nellʹultima puntata di Arrow) e poi dovevo assolutamente dedicarla a Lokinator perché sopporta i miei scleri ed è una superfan dei Pydia come me! Quindi leggete le sue storie e non ve ne pentirete ;) Sei fantastica, ti voglio bene!

Spero davvero che in questa stagione ci siano più Pydia moments, dato che adesso Malia sta con Stiles. Inoltre io amo Malia e non riesco a capire perché tutti la odino! Lʹunica che va odiata è Kate, anche se devo ammettere che quella donna è un genio. La odio comunque, soprattutto per il mio baby Derek. Oh, ed io spero che ­se Derek dovesse innamorarsi di qualcuno­ che si innamori di Lydia. Insomma, Lydia ₊ gli Hale ₌ perfect couple and happy Kitty!
Ho anche un sacco di idee per altre Fanfiction, ma non saprei quale scegliere/continuare, quindi se siete interessati potrei  farvi sapere che cosa si nasconde nella mia mente da sociopath, sweet serial killer * canta Lana del Rey come una scema *
In conclusione, questa schifezzetta mi è venuta in mente qualche tempo fa (invece di stare attenta in classe, e vedi dove mi ha portato?) ed inizialmente lʹavevo pensata per Peter ed un altro personaggio (uno della mia fan fiction “Werewolf fever”) ma per non rovinare la sorpresa lʹho sostituito con Lydia.Ok, scusate se ho parlato ­ o meglio, scritto ­ troppo, ma dovevo scrivere queste cose :) 
Spero vi piaccia, fatemi sapere com’ è!
See ya,



xKittyx

 

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Capitolo 2
*** 2. ***


Questa one shot è dedicata a BonBon15 perché voleva che continuassi, perciò eccola qui, spero ti piaccia! c:

 
 
 









« So Iʹ
m putting my defenses out 
                                                                                                                                                              cause I don’t wanna fall in love,
                                                                                                                                                                If I ever did that, I think Iʹ d have an heart attack »
 





Lydia e Peter camminavano uno accanto allʹ altra per i corridoi del locale caldaia a scuola.
La ragazza avrebbe davvero voluto perlustrare quellʹ area della scuola con Allison, o al massimo Stiles  ­perfino Isaac le andava bene!­ ma Scott li aveva divisi. Lui con Stiles, Isaac con Allison. Perfino i gemelli si erano offerti di dare una mano! Ma, come al solito, a lei era capitati Peter, comparso magicamente dal nulla ad offrire il suo aiuto. Grandioso, pensó mentre camminava con la testa bassa,  sempre al momento giusto.
«Spiegami ancora cosa state cercando» domandò Peter senza guardarla. «Una cosa imprtante» si limitò a dire.
Meno quellʹ approfittatore sapeva, meglio era. «Cosa cʹè di cosí importante da farvi rimanere a scuola anche dopo lʹorario di chiusura?» «Cose»
Peter ridacchiò e scosse la testa «Tu non ti fidi ancora di me, vero?» Lydia arricciò le labbra «No» rispose con tono sarcastico «Non mi fido di te. Sai, mi hai dato alcuni buoni motivi per non farlo» «E se ti dicessi che era necessario?» Svoltarono un angolo e sbucarono in un altro corridoio. Peter la fissó
«Che quello che ho fatto è servito sia a me che a te?»
Lydia ci pensó un poʹ su: di certo era servito molto più a lui che a lei.
«Non mi fiderei di te comunque» Lʹuomo ridacchiò nuovamente, e questa volta nemmeno lei riuscì a trattenere un sorriso. Rimasero in silenzio per un tratto di strada, lʹunico rumore era dato dai tacchi degli stivaletti della rossa. «Sei a disagio» constatò lui «Ti rendo nervosa?» Il suo battito accelerò al suono della sua voce volutamente bassa e carezzevole. «Preferirei essere da unʹaltra arte con qualcunʹaltro»
«Tipo Stiles?» Peter sorrise. Lydia aprí la bocca per replicare, per dirgli che non erano certo affari suoi, ma lʹuomo si bloccò. Le posó la mano sul braccio per fermarla, e lei trasalì al contatto delle loro pelli.
«Cosa senti?» gli chiese preoccupata «Cosa senti tu? Concentrati» Lydia fece un respiro profondo e si focalizzò sui rumori attorno a lei, analizzando ed isolando tutto quello che sentiva. Riaprí gli occhi di scatto. Merda.
«Voci» sussurrò «Cʹ è qualcuno» Lydia cominciò ad agitarsi. Se li avessero beccati non glielʹ avrebbero fatta passare liscia. La scuola stava per chiudere e lʹaccesso era vietato agli studenti. «Come facciamo?» domandò in panico, fissando Peter. Ora la voce era più nitida, probabilmente il custode si stava avvicinando. «Se ci beccano, siamo fregati!» Anche Peter si stava scervellando.  Allʹ improvviso la prese per un braccio «Non gridare»le intimò. «Cos­?» Lʹuomo la spinse contro il muro e si avvicinò, mettendo un braccio a lato della sua testa. Lydia deglutì e cercó di replicare, di picchiarlo, di tirargli un calcio in mezzo alle gambe e correre, ma Peter si avventò sulle sue labbra; rimase totalmente sconvolta dal suo gesto improvviso, ma ormai era troppo tardi per mettersi a fare scenate. «Guarda questi giovani!»
La voce del custode le arrivò alle orecchie, e dʹistinto fece passare le mani fra i capelli corti di Peter, chiudendo gli occhi ed alzando una gamba, appoggiando il piede al muro. Si udí un sospiro.
«Ah, magari fossi ancora cosí giovane» borbottò la voce e poi dei passi si allontanarono, segno che il custode se nʹera andato. Lydia spinse Peter  lontano  da lei e gli sferrò un ceffone in pieno viso.
«Sei un idiota!» esclamò, diventando rossa quasi come i suoi capelli. Riprese a camminare impettita, mentre Peter alzava gli occhi al cielo. Camminarono di nuovo in silenzio, mentre lei rifletteva. Lʹuomo si passó una mano fra i capelli. Improvvisamente la ragazza si fermó davanti ad una porta; si voltó verso di lui.
«Ok, adesso basta!» disse. Peter sbuffò «Senti, io non­» Lydia lo afferrò per la maglietta ­una di quelle con lo scollo a V, le sue preferite­ e lo attirò a sé, baciandolo con foga. A tentoni, aprí la porta dello stanzino, spingendo entrambi allʹinterno. Peter lʹafferró per i fianchi ed entró, chiudendosi la porta alle spalle con un ringhio.
 
 
 
 
 
 
 
 
Haloooaaa!
Eccomi qui nuovamente con unʹaltra Pydia (ne sentivate la mancanza, ammettetelo)                                                                
Insomma, questa storia è molto meh, ma la state leggendo grazie alle recensioni di Manela , BonBon15 & MegHale.
Io davvero pensavo che facesse altamente schifo, ma ­ehi!­ a quanto pare cʹè gente a cui piace!                                   
Ho visto ieri Stoker, non so se avete presente il film con Mia Wasikowska e Nicole Kidman, ma se non lʹavete mai visto andate a vederlo!
Vi giuro, è stupendo, e inoltre  mi ha fatto venire in mente unʹaltra scena Pydia che forse scriverò.
E, riguardo alle mie idee insane e malsane, che ne pensereste di una fan fiction LydiaxIsaac?
Ho visto un sacco di video di questa coppia e devo ammettere che ho giá qualche idea (oltre al fatto che adesso li shippo pure, grazie tante youtube!)
Che ne dite? Possiamo dargli una chance, o è meglio che vada a nascondermi?
Beh, un grazie a chi ha letto la mia fan fiction c:
Ora vi lascio, devo guardarmi Alice in Wonderland (spero che la mia fervida immaginazione non mi faccia pensare a qualche scena riguardante TW da scrivere)
See ya,

xKittyx

 

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Capitolo 3
*** 3. ***


Skinny love;
(n.) when two people love each  other, but are too shy to admit it, yet they show it anyway.
 








Lydia finì di mettere apposto I libri nell’armadietto e sussultò quando chiuse lʹanta e si trovò davanti il ragazzo che lʹaltra sera le aveva riportato Prada a casa. Inarcò un sopracciglio e lo fissò con unʹ espressione stranita. «Che ci fai qui?» chiese, appoggiandosi pigramente ­ma sempre in maniera elegante­ agli armadietti. Il ragazzo le sorrise e chinò la testa; Lydia doveva ammettere che era davvero bello. Ed era sicura di averlo già visto. «Tecnicamente io vengo a scuola qui» Lei alzò gli occhi al cielo «Sei davvero spiritoso» lo canzonò, fissandosi una ciocca di capelli «Intendevo qui, con me»  Anche lui si appoggiò agli armadietti, tenendo una mano sulla spallina dello zaino «Volevo parlarti» «E di cosa?» Lydia sfoderò uno dei suoi sorrisi killer, sorrisi che avrebbero steso lʹintera squadra di lacrosse, ma che non fecero assolutamente effetto su di lui. Il ragazzo si avvicinò di più «Hai ancora il fiore che ti ho dato?» La ragazza alzò un sopracciglio: perché continuava a chiederle di quello stupido fiore? Cosa aveva di così speciale?  Sbuffò  «Certo che ce lʹho ancora. Mi spieghi a che ti serve? » Lui alzò le spalle «È solo perché voglio che tu abbia qualcosa di mio» Lydia rise; quel ragazzo era davvero stupido, oppure era davvero ingenuo. Anche se da una parte le piacevano queste cose; forse un po’ insulse, ma sempre piacevoli. «E poi» continuò «Volevo farti vedere una cosa» Questo era curioso. «Una cosa?» Lui sorrise «Sì , una cosa. A casa mia, oggi pomeriggio» Le accarezzò la guancia, e lei rabbrividì. «Mi raccomando, porta il fiore» concluse, prima di allontanarsi. Lydia corrugò la fronte. Quello stupidissimo fiore.
 
*
 
Lydia aprì piano la porta che scivolò sui cardini con un rumore sinistro. La casa era vuota, il pavimento coperto di foglie portate dal vento, le pareti imbiancate come nuove. Ma non cʹera nessuno. Sembrava che lʹedificio fosse abbandonato, ma allo stesso tempo nuovo. Di sicuro, però, non ci viveva nessuno.
«Ehi!» esclamò, avanzando in soggiorno. Cʹera un enorme camino, bianco come il resto dei muri. «Cʹè nessuno?» Magari voleva farle uno scherzo; adesso sarebbe saltato fuori da dietro un angolo, spaventandola e dicendole che effettivamente quella non era la sua casa, ma quello che voleva farle vedere. Aveva trovato questa casa abbandonata ed ora voleva mostrarla a lei, condividere il suo segreto. Ma, infondo, Lydia sapeva che non era uno scherzo, e che quella era veramente casa sua. Si guardò intorno, assimilando i particolari delle pareti, il pavimento freddo, sotto i suoi piedi nudi. Si fissò le dita: davvero era uscita senza scarpe? Alcune foglie si erano incastrate fra le dita dei suoi piedi. Ne rimase affascinata.
«Sei venuta» La sua voce non la fece sussultare, solamente voltare. Lui era lì e avanzava verso di lei. Era forse più bello e misterioso di prima, quando lo aveva visto a scuola; o forse era solamente perché lei non si sentiva sarcastica come al solito. Era nel suo territorio adesso. «Hai portato il fiore?» le domandò con voce carezzevole, girandole intorno. Lydia sentiva il suo profumo imperniare lʹaria attorno a lei, un misto di bosco e foglie, erba dopo un temporale. E poi si ricordò del fiore; era sicura di averlo tenuto, lʹaveva messo accanto al suo rossetto preferito, dove si potesse vedere bene. Ma quando era tornata a casa da scuola non lʹaveva visto. Lʹaveva cercato ovunque, ma non era riuscita a trovarlo, e si era infuriata a morte. Non voleva deluderlo, ed ecco la cosa strana: di solito erano gli altri ad aver paura di deludere lei, non il contrario. Ma con lui era diverso. Lui era diverso. «Non lʹho trovato» deglutì, aspettando che lui le si facesse davanti. I suoi occhi erano azzurri come il cielo prima di una tempesta; splendidi.
Con sua sorpresa sorrise «Beh, quel fiore mi serviva davvero» le sussurrò «Perciò credo che ora tu mi debba dare quel bacio» Già, il bacio che lei si era rifiutata di dargli, liquidandolo come una cavolata. Ora si rendeva conto che rifiutare era stata una cavolata; glielo dicevano quegli occhi torbidi come un tornado. Lui si avvicinò, ma lei non si ritrasse. Le loro fronti erano attaccate, le labbra alla disperata ricerca le une delle altre. Quando si toccarono niente le era parso così sensato. Avrebbe dovuto baciarlo dal primo momento in cui si erano visti, perché era giusto. Un qualcosa dentro di lei le diceva che era così.
Che cosa divertente ,­ pensò, mentre gli stringeva le braccia attorno al collo ,­ non so nemmeno il suo nome.
 
 
 
«…And so, little red was tricked by the Big Bad Wolf…»
 
 
 
 
 
 
 
Holaaaaa!
Voi sapete quanto io ami Cappuccetto rosso, e se non lo sapete, adesso sí. E amo anche il giovane Peter, quindi insieme sono una mortal combo *­*
Bof, sono parzialmente contenta di questa storia, devo ammetterlo. In più, oggi ha piovuto, ed io adoro la pioggia. Adesso vi lascio, perché mio fratello comincia a stressare,visto che gli avevo promesso che guardavamo Teen Wolf, e lui è entrato mezzʹora prima, ha inventato una scusa con i suoi amici per guardarla e bla­bla­bla. Allora vorrei dedicare questa one shot ancora una volta a Lokinator che continua a ripetermi che sono brava e speciale e mi tira sempre su il morale <3
Oh, e probabilmente riprenderò a scrivere “Werewolf Fever” (lʹaltra mia FF su Tw. Vi mancava, ah?)
Ditemi che ne pensate c:
See ya,
xKittyx

 

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