we can all be friends

di kya99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo al campo ***
Capitolo 2: *** Alex combina guai ***



Capitolo 1
*** Arrivo al campo ***


NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti, eccomi con un altra nuova fic, devo dire che questa storia la scrivo insieme ad una mia amica di nome Alexia che per problemi tecnici non ha potuto crearsi un account, l' idea è partita da lei, e ora stiamo "cooperando", spero che vi piaccia anche perchè è la sua prima fanfiction, ora senza indugio eccovi il primo capitolo.




Alex, anni 14, non avrei mai pensato di passare un'estate come questa , infatti solo tre mesi fa' prendevo di malavoglia un aereo che sorpassava l'intero oceano destinazione California.
Non che mi facesse paura volare, ormai ci sono abituata, il fatto è che avrei dovuto passare ancora una volta l'estate senza mio padre solo per una stupidissima inchiesta che dura da 12 anni.
Fin dai miei primissimi ricordi l'ho visto in giacca e cravatta intento a sfogliare dei fascicoli o leggere articoli di leggi in ricerca di non so quali parole.
E' un avvocato di fama mondiale incastrato in un processo da ormai troppo tempo.
Sicuramente vi starete chiedendo che fine ha fatto mia madre, bhè, è proprio il punto focale della questione non risolta.
No, non ha mai fatto del male a nessuno, ne ha mai commesso nessun crimine.
Mia madre non mi ha mai visto,  non cel'ha fatta, dopo il cesareo non si è più risvegliata.
Mio padre non si è mai arreso, vuole a tutti i costi scoprire chi è il colpevole, così ha coinvolto un'intera clinica.
Tutte le estati le passo da sola insieme alle domestiche.
E finalmente, per passare un'estate felice, è stato innaugurato un campo estivo in America,dedicato ai figli degli avvocati.
Questo campo è stato chiamato "We can all be friends",ma da tutti viene chiamato "friend".
Arrivata al campo, un animatore sorridente mi corse incontro: -Piacere, sono Alberto, ti mostrerò il campo-
-Ok-, gli sorrisi.
-qui ci sono i vari campi: da calcio, pallovolo e tennis, di là c'è la piscina e a sinistra la spiaggia- fece una pausa per guardarsi intorno, ed anche io ne ebbi il tempo, ma ovunque guardassi vedevo solo ragazzi, alti, magri, bassi, grassi, di tutti i tipi, che mi guardavano stupiti.
Continuammo il giro, Alberto mi mostrò la mensa ed infine il mio dormitorio, che stranamente, aveva solo tre letti.
Uscii per andare in spiaggia, e finalmente incontrai due ragazze, gemelle supposi, sorrisi a loro, che mi guardarono inspiegabilmente super felici.
Arrivata in spiggia stesi il telo vicino ad un ombrellone blu per prendere il sole.
Dopo un po' di tempo mi guardai intorno e vidi che un gruppo aveva affogato un ragazzo, nessuno corse in suo aiuto, così mi sentii in dovere di tuffarmi, lo portai a riva suscitando sdegno da parte di chi  lo aveva aggredito.
Gli stetti accanto finchè non riprese conoscenza, dopodichè lui mi ringraziò e cominciammo a parlare, senza però neanche un accenno sull'accaduto.
Una campana suonò e ci avviammo per la mensa, solo allora ebbi il coraggio di dire: -Uno scherzo un po' pesante da parte dei tuoi amici, eh?-
Lui subito si incupì e mi disse: -Sei nuova, vero?- annuii -Temo, allora di doverti spiegare come funzionano le cose qui-    

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Capitolo 2
*** Alex combina guai ***


"Sei davvero tanto ottusa da credere che quelli siano miei amici?"  mi disse Tommaso con tono scontroso.
Lo guardai stupita e lui si scusò dicendo:"Scusa, è che questo gruppo tormenta gli altri ragazzi del campo tutti gli anni credendosi superiore e non riusciamo a contrastarlo, o meglio non ne abbiamo il coraggio".
Non credevo che cose del genere accadessero veramente in questo tipo di campo, così attrezzato e pieno di adulti che però, a quanto pare non vedevano niente.
Non mi preoccupai molto di questo perchè non credevo che avessero il coraggio di fare del male ad una ragazza sotto gli occhi di tutti; e poi mi sarei potuta difendere se un paio di persone mi avessero attaccata.
Infine Tommaso aggiunse di stare attenta a quello che facevo e disse che se non avessi ostacolato la banda non mi sarebbe successo niente.
Ci salutammo e ci demmo appuntamento alle nove per andare a ballare.
Andai al dormitorio dove incontrai le gemelle Sofia e Laura.
"Allora... come ti trovi al campo?" mi chiese una delle due sorridendomi.
"Bene" le risposi di rimando.
Cominciammo a parlare dei più svariati argomenti fino a quando non decidemmo di prepararci insieme per la festa annuale di apertura del campo.
Dopo due ore uscimmo sorridenti e soddisfatte.
indossavo un abitino corto azzurro, che arrivava a metà coscia,con una fascia alta nera e tacchi dello stesso colore.
Sofia e Laura indossavano due vestitini corti uguali,ma di diverso colore,rosso e bianco, e delle ballerine.
Non mi sarei mai aspettata che la mensa potesse diventare una specie di discoteca, pensavo rimanesse l'odore del cibo, invece era addobbata a regola d'arte, le luci erano fantastiche, e la musica ancora di più.
Tutti i ragazzi ci guardavano stupiti;all'inizio ne fummo orgogliose,ma poi vedemmo che loro erano vestiti in modo casual;forse non avrei dovuto mettermi un vestitino per la festa.
Feci un cenno a Tommaso e lo raggiunsi.
"che carina..!"disse lui. "g-grazie" gli risposi imbarazzata.
Mi stavo divertendo e stavo facendo nuove conoscenze,ma ad un certo punto tutti i ragazzi dissero: "uff.....sono arrivati i GLAR!" e così vidi la banda dei bulli che faceva il suo ingresso nella mensa. Cambiarono la musica e cominciarono a buttare fuori quelli che protestavano; non potevo starmene con le mani in mano così venni cacciata anch'io perchè mi lamentai urlando.
"Alex...!"sentii,mi girai e vidi Tommaso che mi disse:"preferisco uscire che sottostare alle regole di quegli idioti",mi strappò un sorriso e lo raggiunsi.
"che facciamo allora?"gli domandai,mi prese per il braccio dicendomi di seguirlo.
Dopo un po' si fermò e mi disse:"è una sorpresa,non sbirciare","ok" dissi.
Ci spostammo di qualche metro e poi disse."ora puoi aprirli".
Ero circondata da uno splendido panorama,che ammiravamo da una scogliera,si vedevano le stelle e le onde del mare.
Avrei voluto dire tante cose,ma lì per lì mi uscì soltanto un inutile "wow".
Ci sdraiammo e cominciammo ad ammirare le stelle.
gli chiesi"vieni spesso qui??",lui rispose:"mmh...è un posto speciale,diventerebbe troppo scontato se ci venissi tutte le sere".
Iniziò a indicare le stelle e dire nomi di costellazioni.
"che bella quella"dissi indicando la stella che brillava di più,così lui sorrise e mi raccontò la leggenda legata a quest'ultima.
"alcuni anni fa una ragazza tutte le sere veniva qui per ammirare le stelle,conosceva tutti i nomi,le costellazioni e le leggende,la affascinvano.Un giorno vide una stella cadente e espresse il desiderio di diventare la stella più luminosa del cielo;la notte seguente si sporse dalla scoglierà e cadde.
Alcuni giorni dopo apparve in cielo la stella che hai indicato tu".
Mi girai verso di lui e vidi  che mi fissava così dissi:"c'è qualcosa che non va?",lui rispose:"per me la stella più bella del cielo sei tu".
Ci avvicinammo lentamente e quando fummo a pochi centimetri dall'altro......:"Tommy vieni!",era Giovanni un amico di Tommaso che lo chiamava;Tommaso così mi salutò,si alzò e corse via.
Da lontano sentì le urla di Tommy che inveiva contro il suo amico,a quel punto scoppiai a ridere;ho riso così forte che credo mi abbia sentito tutto il campo.
Nella strada verso il dormitorio cominciai  a riflettere:erano passati solo quattro giorni,il campo non sembrava poi tanto male,mi divertivo e avevo fatto nuove amicizie,ma ancora non mi andava giù il fatto che i bulli si comportassero in quel modo.
Ero così stanca che mi addormentai  non appena mi sdraiai sul letto.



La mattina seguente in spiaggia incontrai Giovanni e Tommaso che chiaccheravano, non appena Tommy mi vide,diede una gomitata a Giovi e in mezzo secondo fu già difronte a me.
Giocammo a pallavolo e faccemmo il bagno insieme.

Dopo un po' di tempo vidi Luca(un componente dei GLAR)che picchiava per divertimento dei ragazzi più piccoli sulla spiaggia.
Mi avvicinai e tentai di allontanarlo,ma mi spinse via.Così non mi tratteni più e gli mollai un bel pugno in faccia;mi sentii soddisfatta,ma temo di aver esagerato perchè gli usci il sangue dal naso.Dalla paura cominciai a correre,mi girai e vidi che l'intera banda mi stava seguendo,avevo paura perchè erano troppi e non sapevo come affrontarli.
Mentre correvo qualcuno mi prese per il braccio e mi tappò la bocca per non farmi urlare e quindi essere soperta.Era Tommaso che un attimo dopo lasciò la presa e mi disse:"ma sei diventata pazza??...cosa ti avevo raccomandato di non fare?"e io "s-scusa"mi sentivo davvero in colpa,avevo reagito di pancia e non di testa.
Non avrebbe mai voluto sgridarmi, così poi mi abbracciò e mi disse: "va tutto bene, riusciremo a cavarcela, dopotutto hai affrontato solo un rgazzo "in prova" e non il capo"
"Ragazzo in prova?" chiesi incuriosita.
"sì ogni anno scelgono un ragazzo che tramite alcune prove di forza,fedeltà,coraggio e rispetto sarebbe entrato a far parte della banda".
"ok,la prossima volta starò attenta"dissi.
Dopo pranzo inspiegabilmente tutti andarono verso i cancelli del campo.Si vide una macchina arrivare e ne usci un ragazzo alto,castano,occhi verdi e devo dire anche abbastanza carino.
Tommy mi disse:"guai in vista" ed io"perchè?"; "ecco davanti a te Riccardo,il famigerato capo dei GLAR"

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