Era un po’ che le cose non andavano bene tra Amber e Krystal, qualcosa si era rotto tra loro ma nessuna delle due sapeva cosa, ogni volta che cercavano di parlarne inevitabilmente finivano per litigare e la cosa stava iniziando a stancare tutte e due, nonostante Amber tenesse tantissimo alla più piccola, nonostante fosse la cosa più preziosa che avesse e non voleva perderla, ecco quella parola..   p e r d e r l a , rimbombava nella testa di Amber talmente tanto da costringerla a fermarsi e a prendere fiato, ogni volta che pensava alla loro situazione  le veniva da piangere, le faceva malissimo pensarsi senza la sua piccola, senza quella bellissima creatura al suo fianco, la amava più della sua stessa vita, non riusciva a pensare alla sua vita senza Krystal al suo fianco.

-Unnie, posso entrare? La voce di Victoria irruppe nella sua stanza, riportandola per un attimo alla realtà

-Si, umma entra pure, le disse con un filo di voce, Amber

La più grande la abbraccio forte, sapeva che ad Amber piacevano gli abbracci, li aveva imparati ad apprezzare da Krystal, a lei piacevano tanto, soprattutto quelli forti forti e quelli da dietro

- Io non so cosa fare Vic, sono disperata, non voglio perderla, mi fa malissimo questa situazione, io voglio stare con lei, voglio passarci tutta la mia vita, credo che lei sia quella giusta- disse tra le lacrime la più piccola

Si confidava spesso con Vic, la considerava oltre che la sua seconda mamma, un' amica fidata a cui potersi rivolgere in caso di bisogno e la più grande non l'aveva mai delusa, l'aveva sempre aiutata, erano molto unite e ad Amber questo faceva molto piacere.

- Amber, io non capisco che cosa le succeda, è cambiata o forse….-si interruppe per un attimo, per poi riprendere- o forse non riesce a contrastare i suoi genitori, dopo che hanno scoperto tutto, dopotutto lei è piccola e non può disobbedire ai suoi genitori, nonostante lei con te stia bene, non vuole deluderli, per lei la famiglia è molto importante e credo stia facendo prendere le decisioni da loro al posto suo e non ha neanche Jessica dalla sua parte, a lei non le sei mai stata simpatica, non vuole che qualcuno prenda il suo posto, vuole essere lei a proteggere sua sorella e non tu, so che questo è completamente sbagliato, ma cerca di capire- disse la più grande quasi tutto d'un fiato.

Le parole di Vic erano state dure ma avevano fatto capire tante cose ad Amber che in quel momento era come in trans, non riusciva a capacitarsi di quelle cose, come poteva Krystal farsi mettere i piedi in testa, erano i suoi genitori ok, ma la vita era la sua, la felicità anche. 

Quella sera Amber non mangiò e andò a letto presto, sperando di dormire, ma come al solito i pensieri vinsero contro il sonno e passò quasi tutta la notte a pensare.

Era già passato un mese dall'ultima volta che Amber e Krystal si videro, la più piccola si era trasferita a casa della sorella perché non riusciva più a stare in casa con le ragazze e soprattutto a stare in camera con Amber, la opprimeva, la più grande appena ne aveva l'occasione cercava sempre un contatto fisico con la più piccola ma quest' ultima la evitava o la guardava male e Amber era distrutta, non ce la faceva più, era a pezzi, anche se a Krystal piangeva il cuore vedere la sua ragazza in quello stato, ma non riusciva a fare di meglio, si sforzava ad essere gentile con lei nei programmi televisivi o comunque in pubblico e la più  grande sapeva benissimo che stava fingendo ma nonostante tutto in quei pochi momenti stava bene anche se era finzione, anche se lo capiva benissimo dallo sguardo di Krystal che stava solo recitando ma era lo stesso.

Finalmente, avevano le prove e Amber poteva vedere la più piccola, era nervosa, le faceva male lo stomaco, aveva anche risposto male a Victoria ma che poi subito dopo si era scusata e le aveva chiesto un' abbraccio, la più grande accettò e le disse di stare tranquilla, che tutto si sarebbe sistemato, un po’ ci sperava, la speranza secondo lei era sempre l'ultima a morire.

Finite le prove, Krystal cercò di dileguarsi il più in fretta possibile

- Krystal, ti prego, posso parlarti? – la più grande l'aveva rincorsa, piangendo- io non ce la faccio più con questa situazione, ti amo da impazzire,  voglio stare con te, non voglio nessun altra, voglio te al mio fianco, sono pronta a dirlo ai miei genitori, non me ne frega della loro reazione, tu sei più importante, si lo so la famiglia per me è importante, ma loro non devono interferire con la mia vita e con la mia felicità- aveva detto tutto questo con tutto il fiato che aveva nei polmoni, non sapeva più cosa fare, non sapeva più come far capire a Krystal che la amava più della sua stessa vita e che doveva pensare con la sua testa e non quella degl' altri.

- Amber, io non so più se voglio continuare la nostra storia, non so cosa mi stia succedendo, non mi sento più bene con te, un giorno penso " ma chi è che mi tratterebbe meglio di lei? Chi è migliore di lei?" ma poi mille pensieri mi pervadono la testa- la più piccola era restata fredda, impassibile, non aveva fatto trasudare nessuna emozione, era distaccata, trattava Amber quasi come un peso, ma non era un peso, non sapeva neanche lei cosa fare, o forse si, pensava che lasciarsi sarebbe stata la cosa migliore per lei, forse il loro amore era finito o forse doveva far chiarezza nella sua testa, le serviva tempo per capire o forse la più grande l'aveva salvata, ed ora era pronta per camminare da sola, per poter prendere la sua strada, non lo sapeva neanche lei.

- Krystal, io penso che tu debba ragionare con la tua testa e non quella degl' altri, capisco che sono i tuoi genitori e che tu debba dar ascolto a loro, ma per una volta puoi ascoltare il tuo cuore? Puoi ascoltare quello che ti dice? Lo sai che lui non ti dirà mai bugie, lo sai che lui pensa differente dalla tua testa e ti prego, pensa alla tua felicità e non a quella degl'altri, lo so che è più facile accontentare gli altri che sé stessi, ma ti prego provaci- era tornata calma, voleva far ragionare la più piccola, voleva farle capire che insieme avrebbero superato tutto, che l'importante è quello che si prova e non quello che provano gli altri, voleva dannatamente farglielo capire ma non ci riusciva.

-  Amber, io ora devo andare, ci si vede – disse la più piccola abbassando lo sguardo, conscia del fatto che per un bel pezzo non si sarebbero più riviste

-T-ti posso abbracciare almeno? Ne ho bisogno, voglio almeno un' ultima volta sentire il tuo profumo e stare abbracciata a te- la più grande lo disse con un nodo in gola, era distrutta. Appena appoggiò la testa sulla spalla di Krystal iniziò a piangere, quasi d'istinto, continuava a ripetere "Perché? Perché ?" e con la mano  le accarezzava i capelli e piano piano si calmò

-Adesso devo andare, ciao Amber – e le diede un' ultimo abbraccio e se ne andò

Salve a tutti, eccomi ritornata ad aggiornare la fanfiction. Si.. finisce male, ma la storia è così, il prossimo capitolo sarà ancora peggio, visto che è sempre un'autobiografia, le cose sono/stanno andando così e non voglio aggiungere cose inventate e quindi spero vi piaccia anche questo capitolo e lasciatemi una piccola recensione, vi prego! serve a me per capire se magari sbaglio da qualche parte in modo da potermi correggiere e a voi così esprimete un vostro parere sulla storia e mi dite se vi è piaciuta o no :) . Buona lettura a tutti :D