Si può ancora

di LiLy La LoLLiNa 93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 2: *** Tra amore e guerra ***
Capitolo 3: *** Il secondo anno di college ***
Capitolo 4: *** Sentimenti ***
Capitolo 5: *** Ritorni... ***
Capitolo 6: *** Verità, scontri, amori e bugie ***
Capitolo 7: *** Rosso Ketchup ***
Capitolo 8: *** Proprio qll ke temevo ***



Capitolo 1
*** Ritorno a casa ***


Un nuova storia per voi!! Ovviamente sui nostri fantastici LoVe...spero vi  piaccia anke qst come la prima!! Un bacione

Era passata un’intera estate, sembrava incredibile, ma Veronica Mars, dopo quasi 3 mesi passati in Virginia allo stage dell’FBI era tornata a casa.

Non aveva detto a nessuno la data precisa del suo ritorno, voleva fare a tutti e soprattutto al suo papà, una grande sorpresa.

Arrivata a casa con un taxi si affrettò a correre nel proprio appartamento e appena entrata a casa non potè far a meno di sorridere…

“OH mio Dio…Finalmente casa!! Yuuuuuuuuuuy”

Kheit non era in casa, sicuramente era a seguire qualche caso, dato che era ritornato alla Mars investigation, dopo aver perso l’elezioni contro Vinnie Vanlow… Erano le 19.30.

Posò tutte le valigie in camera, si buttò sul letto e senza nemmeno accorgersene di addormentò.

 

La mattina seguente la ragazza si risvegliò con le prime luci dell’albe che filtravano nella sua camera e con l’odore di Backon che pervadeva in tutta la casa.

Veronica si alzò dal letto e guardandosi intorno, capì che la sera prima si era subito addormentata sul letto, senza nemmeno aspettare il ritorno di Kheit e senza nemmeno cambiarsi. Si guardò allo specchio, si diede una sistemata ai capelli, e dopo di che corse in cucina.

- Papà!! – gridò la ragazza vedendo il suo papi vicino ai fornelli

- Ah la mia bimba è tornata!! – disse il padre correndo verso di lei per abbracciarla. Passarono alcuni secondi abbracciati, poi finalmente presero a parlare

- Ah tesoro, che bello vederti, ieri quando ho visto che sei tornata non ho potuto far altro che saltare dalla gioia!! –

- Quello che ho fatto anch’io varcando la porta di casa…mi sei mancato tanto –

- Anche tu tesoro, e per festeggiare il tuo ritorno ti ho preparato la tua colazione preferita – disse tutto eccitato Kheit

- Oh mio Dio, papi io ti adoro!! Cavoli però ieri sera volevo farti una sorpresa e invece mi sono addormentata sul letto… - disse scoraggiata Veronica iniziando a mangiare la colazione che le aveva preparato amorevolmente il padre

- Tesoro, vederti dormire sul tuo letto come una bambina, è stata comunque una gran bella sorpresa, te lo assicuro – Disse sorridendo Kheit. Veronica arrossì e continuò a mangiare allegramente la sua colazione.

“Che bello tornare a casa…”

 

Un’oretta dopo Veronica e Kheit erano seduti sul divano, a parlare dell’estate della figlia passata in Virginia.

- Guarda non ti immagini neanche… è stato semplicemente stupendo, faticoso ma stupendo!! - raccontava eccitata la ragazza

- Ne sono sicuro…piuttosto dimmi, hai sentito qualcuno durante l’estate? –

- Certo. Cioè non stava sicuramente tutti i giorni al telefono, però ho sentito più volte Mac e Parcker, anche Piz e poi ho sentito due tre volte Wallace…ma la linea era disturbata, le conversazione erano molto brevi…-

- Alicia mi ha detto che anche lui dovrebbe tornare più o meno in questo periodo dall’Africa –

- Già…no aspetta: “Alicia mi ha detto”?? Wowowo questo significa che io e Wallace torneremo a esser fratelli ?? – chiese divertita Veronica

- Che spiritosa…non è ancora niente di certo, però sì, io e Alicia abbiamo ripreso a frequentarci – disse sorridente il padre

“Mi piace vedere papà così felice, e poi la mamma di Wallace è ok, non mi lamenterei se tornassero seriamente insieme”

- Tu invece hai menzionato Piz…come vanno le cose tra voi due? – chiese preoccupato Kheit

- Tranquillo papà…tutto come ci siamo lasciati. Siamo amici – disse sorridendo la ragazza

 

Flash Back

 

Era il giorno prima della partenza per la Virginia, Veronica era in camera sua, tutta presa dalle sue valige, quando qualcuno bussò alla porta.

- Si può?? – chiese Piz entrando nella stanza

- Certo Piz, cosa ti porta da queste parti?? Pensavo ci dovessimo vedere solo sta sera – chiese curiosa Veronica

- Dobbiamo parlare…- disse serio Piz. Veronica lo guardò preoccupata, e si sedette sul proprio letto perplessa

- Parliamo…-

- Veronica, io ti voglio bene e te ne vorrò sempre, ma non credo che questa relazione possa andare avanti in questo modo… - disse tutto d’un fiato il ragazzo

- Piz, credevo che la questione dell’estate da separati, fosse oramai una cosa archiviata… -

- Veronica, ti prego….non si tratta più della nostra estate…- disse tristemente Piz. Veronica smise di guardarlo e abbassando lo sguardo si rattristì.

- Si tratta di Logan vero?? – chiese a bassa voce

-Si Veronica…. Dal giorno che lui ha picchiato Gory in tuo nome sei strana…Non rispondi mai alle sue chiamate, se lo vedi infondo al tuo stesso corridoio, piuttosto cambi direzione…-

- Se non lo voglio vedere ne sentire c’è una ragione…dopo che ti ha picchiato, gli ho detto che un scusa non basta…ho detto che avevo bisogno del mio tempo e per questo che cerco di evitarlo…- disse Veronica cercando di spiegarsi

- Veronica per favore… l’unico reale motivo per quale non lo vuoi vedere e sentire, e perché hai paura di affrontarlo e di affrontare i tuoi sentimenti!! Quel giorno alla mensa, anche un bambino di tre anni avrebbe capito i tuoi sentimenti verso di lui…il tuo sguardo era perso in lui…- disse tristemente Piz. Veronica non sapeva cosa dire…nonostante tutto sapeva che Piz aveva ragione…su tutto.

- Piz…mi dispiace…- disse a bassa voce

- Veronica, al cuor non si comanda…spero solo che noi due potremmo esser ancora amici, perché comunque vada almeno come amica io non ti voglio perdere…-

- Non potrei chiedere altro…- ribatté Veronica

 

Fine flash Back

 

- Papà, non è il caso che tu vada al lavoro?? Sono già le 10.00…- chiese preoccupata Veronica

- Si si, tranquilla, sto giusto andando…tu piuttosto che programmi hai per oggi?? –

- Ma…sicuramente mi faccio qualche giro tra i negozi e una passeggiata in spiaggia. Dovrei passare anche da Mac…insomma giornata piena, non so quando torno – disse sorridendo la ragazza

- Capito…ci vediamo dopo – disse il padre baciando sulla fronte la ragazza e uscì di casa.

Veronica si guardò intorno e dopo pochi secondi prese la sua borsa e anch’essa uscì.

Prese la sua macchina e guidò fino a casa di Mac: l’auto dei suoi non c’era, ma quella dell’amica era parcheggiata davanti al garage. Andò alla porta e iniziò a suonare il campanello.

“Che strano, non risponde nessuno…ma guardate, sta babba ha lasciato pure la porta aperta…”

Veronica entrò cautamente in casa e iniziò a chiamare l’amica.

- Mac!! Mac ci sei?? Guarda che sto salendo in camera!! – disse salendo le scale. Iniziò a bussare alla porta della camera della ragazza, ma quando finalmente la porta si aprì, la persona che si presentò davanti a lei non assomigliava per niente a Mac…

“ Veronica questo è un incubo, non ti ha appena aperto la porta Dick in boxer e mezzo addormentato!!”

- Oh mio Dio…Dick!! – gridò perplessa la ragazza

- Emh…Ronnie…che ci fai qui?!? – chiese stupito il ragazzo vedendo la biondina davanti a se

- Direi che potrei chiederti la stessa cosa…- disse imbarazzata e divertita Veronica, quando d’un tratto da dietro il ragazzo comparve finalmente la figura di Mac.

- Tesoro, si può saper…Oh mio Dio…Veronica!! – urlò stupita l’amica. Veronica scoppiò maggiormente a ridere

- Ok…io direi che ci sentiamo più tardi…- disse la ragazza iniziando a scendere le scale

- Veronica, aspetta! – disse Mac iniziandola a seguire sulle scale dopo aver spinto Dick in camera. Veronica scesa la scalinata si fermò e finalmente girandosi verso Mac si sfogò in una ancora maggior risata.

- Mi spieghi cosa c’è da ridere?? – disse perplessa la ragazza

- Il fatto che ho appena beccato la mia migliore amica assonnata dopo una notte di sesso con Dick ti assicuro che è veramente divertente!! – Mac guardò severa Veronica, ma poi non potette far altro che ridere insieme all’amica.

- Facciamo così, sta sera alle 7.30, mi passi a prendere tu?? –

- Assolutamente – disse Veronica uscendo dalla porta, quando prima di varcare la soglia si girò nuovamente verso Mac – mi raccomando, salutami il tuo tesoro!! Ahahah…scusa era più forte di me!! – disse concludendo

- Stronza! – urlò l’amica.

 

Dopo la divertente e sorprendente visita di Veronica a casa di Mac, la ragazza si dedicò allo shopping per le vie di Neptune e a un poco salutare pranzo nel suo Fast Food preferito in città.

Erano oramai le 3.00 del pomeriggio, e Veronica stava passeggiando immersa nei suoi pensieri sulla spiaggia.

“È  più divertente il fatto che abbia trovato Mac in camera sua insieme a un ragazzo dopo una notte di sesso o il fatto che il ragazzo in questione sia Dick?? Ahahah, direi assolutamente la seconda. Non ci riesco ancora a credere: Mac e Dick!! Oh mio Dio…Sta sera mi devo far raccontare tutto nel minimi dettagli…Chissà come quando è successo… Quando parlavamo al telefono non mi aveva mai accennato a questo fatto, e poi di quel che mi ricordo Dick doveva andare in Australia…”

Al pensiero dell’Australia Veronica si rattristì, perché Dick in Australia non ci andava mica da solo…fu in quel momento che alzò il suo sguardo e lo indirizzò verso al mare, dove tra le onde, il mare le riservò una sorpresa

- Logan…- sussurrò lei

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Capitolo 2
*** Tra amore e guerra ***


Flash Back

 

Erano le 21.00…Veronica sarebbe partita la mattina seguente, ma finite oramai le valige era lì seduta sul letto con il cellulare in mano; sul display un nome: Logan.

Era lì seduta da 10 minuti e non aveva ancora avuto il coraggio di chiamarlo quando finalmente premette quel fatidico tasto verde.

- Aola amici, qui Logan. Il messaggio ispiratore di oggi è “Quando sei stanco di Londra, sei stanco della vita” Dr Johnson, ricordatevelo quando sarete lì…- Veronica non riuscì a parlare per qualche secondo, poi finalmente prese parola

- Hej Logan…Sono…sono Veronica. Ti sto chiamando perché…perché domani parto, e volevo salutari e dato che non ho avuto occasione di vederti, bhè…te lo sto dicendo per telefono…Cazzo Logan, mi dispiace… ti prego fatti vedere domani, il mio aereo e alle 10.30, non vorrei partire senza averti prima parlato – Veronica spense la telefonata e si diede un pacca sulla fronte

“ Sono una vera cretina”

La mattina seguente Veronica era pronta per partire, ci volle poco perché il taxi arrivasse all’aeroporto, ma di lui nessuna traccia. Logan non era venuto, non se l’era sentita, non aveva voluto…con fatica mise le valige su quella che era la pedana per il controllo dei bagagli.

D’un tratto, poi, una voce…sentì il suo nome  urlato a squarciagola tra la folla.

“È venuto!! Non mi ha scordata!! Non mi odia!” Veronica si girò di scattò ma…nessuno, niente…Logan non si vedeva da nessuna parte.

“L’emozione di andare in Virginia fa brutti scherzi…non è venuto, era tutto un sogno”

La ragazza si voltò di nuovo verso la sua strada. Passarono pochi secondi che sentì nuovamente il suo nome, ma sta volta non si voltò.

“Quant’è stronza la mia immaginazione…”

 

Fine flash Back

 

Un’onda tirava l’altra…il surf era l’unico modo per non pensare a lei: Veronica.

Non la vedeva da un’intera estate, da quando quel giorno in aeroporto l’ha vista partire. Cavalcava perfettamente ogni onda, quando d’un tratto qualcosa lo distolse dalla sua concentrazione. Un miraggio, un’illusione, o forse realtà, comunque vada cascò dalla tavola.

Veronica sulla spiaggia d’altro canto, alla vista della caduta del ragazzo, non potette far altro che trattenere il respiro.

Logan, riemerso dall’acqua, guardò immediatamente a riva. No, nessun miraggio. Veronica era veramente lì sulla spiaggia ad osservarlo.

La ragazza notando che Logan si era accorto decisamente di lei, iniziò ad avviarsi verso la propria macchina.

Logan vedendo che Veronica stava scappando via, non potette far altro che uscire dall’acqua di corsa e iniziare a rincorrerla buttando a caso la tavola da qualche parte sulla sabbia.

- Veronica aspetta! – gridò il ragazzo, ma lei non aveva nessuna intenzione di fermarsi – Veronica!- urlò nuovamente il ragazzo, prima che finalmente riuscisse a bloccarla per un braccio

- Lasciami! – gridò Veronica

- Scordatelo…non ti vedo da un’intera estate e dobbiamo assolutamente parlare…-

- Di cosa Logan?? Di come io da brava cretina praticamente ti abbia supplicato di venire a quel maledetto aeroporto il giorno della mia partenza, almeno per provare a chiarirci, per provare a lasciare da parte tutti i nostri problemi, un chans per farti capire quello che io comunque vada provo per te, per poi cosa ricevere in cambio?? Niente…non sei venuto –

- Ti ho chiamato, volevo spiegarti, io ero lì…io c’ero a quel maledetto aeroporto…-

- Sì, come no…peccato che non t’abbia visto – disse con le lacrime agli occhi

- Ti ho chiamato, una, due, tre volte, ma…- Logan cercò di parlare, ma ovviamente Veronica non lo volle stare ad ascoltare

- Logan, lascia perdere, più volte mi sono guardata indietro con la speranza di vederti…tu non c’eri, questa è la storia, qui finisce la discussione – disse in fine la ragazza scostandosi dalla presa di Logan. Il ragazzo non ebbe più la forza di reagire. Avrebbe voluto dire tante cose, ma sapeva che ora come ora Veronica non glie l’avrebbe permesso.

 

Si asciugò le lacrime giusto prima di entrare in casa. Era passata giusto per prepararsi per la cena con Mac. Entrando non voleva che suo padre notasse i suoi occhini rossi pieni di lacrime, ma fortunatamente non servì fingere. Appena fu in casa notò che era vuota e avvicinandosi al bancone della cucina trovò un bigliettino.

 

“Sono imperdonabile…un importante caso mi terrà lontano a  casa almeno per qualche giorno…

Mi dispiace, Ti amo tanto. Tuo  papà”

 

Veronica sospirò e giunse in camera sua. Prima di iniziarsi a preparare per la cena, perse una mezz’oretta a svuotare le valige, poi si buttò sotto la doccia…

 

Alle ore 20.00 Veronica e Mac erano oramai a chiacchierare tranquillamente in uno dei tanti bei ristoranti di Neptune, e dopo essersi concentrate sull’emozionante estate di Veronica passata all’FBI, si concentrarono sulla bizzarra relazione tra Mac e Dick.

- Ti prego, tu adesso spiegami come è potuto succedere che tu e Dick avete iniziato a  stare insieme…- disse divertita Veronica

- Diciamo che abbiamo iniziato a esser veramente amici una notte di fine giugno quando tutti e due ci ritrovammo sulla spiaggia…abbiamo iniziato a bere e parlare, e ubriachi ci siamo addormentati abbracciati sulla spiaggia….- iniziò a raccontare Mac

- Uhuhuhu…- disse maliziosa Veronica

- Scema… comunque, dopo quella sera abbiamo iniziato a uscire fuori come amici, sai in giro per locali a ballare, alla suite a guardare film…e poi una sera di fine luglio sulla spiaggia, Dick mi stava facendo vedere come cavalca le onde quella mattina e prendendomi le braccia cercò di farmi capire i suoi movimenti…a un certo punto ci siamo ritrovati a fissarci negli occhi e abbiamo iniziato a baciarci e ti lascio immaginare il resto…- disse sorridente Mac

- Sulla spiaggia?? – chiese curiosa l’amica

- No, cioè….più o meno…nelle casette dei bagnini…- disse arrossendo Mac

- No, c’è….tu spiegami adesso cos’hai in comune con lui…- chiese perplessa Veronica

- Strano ma vero, molto più di quello che si potesse immaginare… -

- Se lo dici tu…- disse incerta.

- Adesso voglio sapere di te. L’hai più sentito?? – chiese seria Mac

- Di chi stai parlando?? Di Piz?? Bhè, certo, te l’avevo detto che siamo rimasti buoni ami…- iniziò a raccontare Veronica ma l’amica la bloccò

- Veronica, non fare l’ingenua…so benissimo che tu e Piz siete rimasti amici. Sto parlando di Logan- disse ancor più seria l’amica. Veronica si rattristì un attimo, poi iniziò a parlare.

- Non l’ho sentito per tutta l’estate e oggi l’ho incontrato sulla spiaggia –

- Oh mio Dio…e com’è andata?? –

- Come vuoi che sia andata?? Ci siamo urlati contro…io che l’accusavo e lui che provava a giustificarsi… Mi ha chiamato tutta l’estate , e non sai quante volte sono stata tentata di alzare quella maledetta cornetta, ma non c’è l’ho fatta – disse con gli occhi lucidi Veronica – e sai cos’è la cosa più assurda?? Che per tutta questa maledetta estate, ho pregato me stessa perché iniziassi a odiarlo, a odiarlo veramente, come quando era morta Lily, ma non ci sono riuscita e ho passato l’estate a pensarlo, mentre lui invece, tra una telefonata e l’altra se la spassava con qualche bella australiana…- concluse con rabbia. Mac la guardò perplessa e poi prese parola.

- Australiana??  Non pensavo c’è ne fossero qui in California… -

- Ma c che stai dicendo?? –

- Tu che stai dicendo….Logan ha passato l’intera estate qui a Neptune, con me e Dick possiamo dire…I ragazzi non sono andati in Australia-

- Ah no?? Come mai?? – chiese curiosa Veronica

- Non saprei…Dick è stato vago sul fatto. La volta che ne abbiam accennato l’argomento a solo commentato “L’amore ti fa perdere gli aerei” –

- Capisco…- disse tristemente Veronica. Ci fu qualche istante di silenzio, poi Mac, notando la tristezza dell’amica preferì cambiare tema

- Gelato per Dessert?-

 

Veronica, dopo la piacevole serata passata con l’amica si diresse verso la mezzanotte a casa. Quando finalmente arrivò alla porta del proprio appartamento, trovò però qualcuno d’inaspettato.

- Che ci fai qui? – chiese fredda la ragazza

- Dobbiamo parlare Veronica – disse serio Logan

- L’abbiamo già fatto, non credo che ci sia altro da dire…-

- No Veronica. Noi non abbiamo parlato. Tu hai parlato, anzi, per la precisione mi hai urlato contro senza darmi tempo di spiegare –

- Cosa ti aspettavi Logan? Che dopo quello che è successo, io, nel vederti corressi tra le tue braccia?? Bhè, mi dispiace, ma non andrà così –

- Veronica, ti ho provato a chiamare, ho provato a giustificarmi. Ti ho lasciato così tanti messaggi vocali…- disse tristemente Logan

- Già…telefonate a cui io non ho mai risposto e messaggi vocali che non ho mai ascoltato. Logan, ti ribadisco il concetto che ti dissi il giorno che picchiassti Piz. SEI FUORI DALA MIA VITA!! – disse con rabbia la ragazza e aprì la porta, ma prima che potesse entrare dentro al proprio appartamento, Logan la prese per un braccio e la trasse a se. Iniziò a baciarla con passione.Veronica inizialmente cercò di distaccarsi, poi si lasciò andare.

“No, no…non può finire così…no…”

Una lacrima rigò il viso di Veronica. La ragazza si staccò da Logan e gli tirò uno schiaffo. Rimasero gli fermi immobili per alcuni istanti. Veronica ferma con la mano alzata, e Logan, impassibile, fermo con la testa girata con cinque rosse dita disegnata sul volto. Veronica abbassò il braccio.

- Io… io… devo andare, scusa – disse velocemente e scappò in casa, chiudendo la porta dietro di se. Si appoggiò ad essa e scivolò sul pavimento. Si rannicchiò su se stessa e iniziò a piangere.

Logan nel frattempo era ancora lì fermo davanti alla sua porta. La fissava spaesato, ma dopo pochi  secondi si avvicinò ad essa.

- Veronica non è finta qui…io a te non ci rinuncio – gridò. Si girò e iniziò a scendere le scale. Una volta arrivato al suo Suv si toccò la guancia: Veronica era piccola, ma sapeva fare male, non solo moralmente. Il ragazzo fece una smorfia di dolore, poi però dirigendo il suo sguardo verso l’appartamento della ragazza sorrise.

- Comunque vada, ha ricambiato il bacio… -

 

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Capitolo 3
*** Il secondo anno di college ***


Il profumo che penetrava nella stanza di Veronica quella mattina era inconfondibile: odore di Backon. Suo padre, lo preparava ogni volta che incominciava una importante giornata o che bisognava festeggiare un bel evento. Quel lunedì mattina di settembre il backon era la colazione migliore per iniziare la giornata del 3 settembre, ufficiale ritorno di Veronica al college.

- Mhmhmh…cavoli papà, tu sai proprio come viziarmi!!- disse Veronica uscendo già tutta ben vestita dalla stanza.

- Tesoro, oggi inizia il tuo secondo anno al college, è importante fare una buona colazione – disse Kheit posando sul tavolo il piatto a Veronica – Tu e Wallace vi incontrate direttamente al college o passi prima dal dormitorio?? –

- Dormitorio. Così saluto anche Piz. Magari passando da lì vedo anche Mac – disse sorridente la ragazza

- Ascolta io sarò fuori tutto il giorno, riesci a occuparti della Mars Investigation oggi? –

- L’ho fatto per 2 mesi quando tu eri sceriffo, vuoi che non ce la faccia adesso? –

- Era giusto per esser sicuro – disse Kheit stampando un bacio in fronte alla figlia – mi raccomando, tieniti buone le matricole – continuò il padre uscendo di casa

- Perchè? È così divertente avere dei nemici!! –

 

In fila alla caffetteria, Wallace e Veronica ridevano e scherzavano e non potevano far altro che commentare le loro avventure estive.

- Insomma, Fennel ha salvato il terzo mondo!! – disse ridendo Veronica

- Il tuo spirito non ti abbandona mai Mars, vero?? Comunque, il terzo mondo forse no, ma sicuramente ho fatto qualcosa di utile in quel paesino del sperduto del Congo – disse fieramente Wallace

- Amico, non posso altro che dirti che sono fiera di te! –

- A Veronica mi sei proprio mancata…-

- A chi lo dici… Venerdì sera, prima della tua chiamata pensavo già che non saresti tornato per l’inizio dell’anno –

- E perdermi la gloria di entrare alla Hearst senza più sentirmi una matricola? MAI!! – Disse ridendo il ragazzo – Tu invece?? Sei riuscita a risolvere tutti i casi che ti sono passati tra le mani?? –

- Ovvio!! Anche se giuro che è stato molto più complicato di quello che ci si può immaginare. Gli non erano i soliti casi che mi potevano passare tra le mani qui a Neptune, tradimenti, atti di vandalismo,  furti…gli erano tutti casi per lo più di Stato…-

- Ha avuto un duro lavoro in Virginia la nostra Mars – disse d’un tratto un voce dal dietro

- Mac!!  - disse entusiasto l’amico. Non aveva ancora avuto occasione d’incontrarla. I due si abbracciarono amichevolmente.

- Come va amico?? Ti sei abbronzato laggiù in Africa vedo… – chiese sorridente la ragazza

- Un’altra che non perde mai lo spirito vedo…comunque tutto bene – rispose Wallace

- Mac il tuo ragazzo dove l’hai mollato?? – chiese curiosa Veronica non vedendo Dick nelle vicinanze

- Si appunto dove hai mollato Max?? – chiese l’amico. Veronica e Mac lo guardarono ridenti.

- Cavoli, non l’hai ancora aggiornato a quanto vedo – disse ridente Veronica

- Emh già….e a proposito del mio ragazzo Veronica…- iniziò a dire preoccupata Mac

- Si può sapere di che state parlando?? – chiese ancor più curioso Wallace, quando la figura di Dick apparse da dietro Mac. I due si baciarono velocemente, ma teneramente sulle labbra, ma prima ancora che Wallace potesse commentare la scena, dietro a Dick  apparse Logan. Veronica da quella sera non aveva più visto Logan, o almeno non da così vicino e come al solito non aveva mai risposto alle sue mille telefonata.

- Amici – salutò sorridente Dick

-Wallace, Veronica…- disse con voce allusoria Logan

- No, aspettate. Mac ti sei messa con Dick?? – chiese stupito il ragazzo

- Un favola vero – disse tutto contento Dick.

“Ecco, perfetto…ci mancava solo Logan. Ma lo fa apposta a rovinarmi le giornate quel ragazzo??”

La situazione era al quanto strana e imbarazzante, fortunatamente ci pensò la barista a smuovere le acque.

- Scusate, volete qualcosa da bere?? -

- Ehm…si. Io prendo…- iniziò a dire Veronica, ma Logan la interruppe dopo pochi istanti

-  Due caffé lunghi senza zucchero per favore. Pago ovviamente io – disse il ragazzo

- Ti assicuro che non serve – disse irritata Veronica

- Insisto… - Il ragazzo prese i due caffé, pagò e si scostò insieme a Veronica, temporaneamente dal resto del Gruppo.

- Grazie – disse fredda la ragazza prendendo il caffé dalle mani di Logan – ma non ce n’era bisogno, te l’ho detto –

- Passò da te sta sera. Alle 7.30 fatti trovare pronta. Si va a cena fuori – disse serio Logan

- Non se ne parla neanche – disse stupita Veronica

“ Ma da dove arriva questo?? A cena fuori?? Sta sera? Noi due da soli? È fuso…”

- Non sto scherzando- disse iniziando ad allontanarsi Logan – Mi raccomando, ti voglio bellissima come sei sempre! –concluse poi, urlando oramai tra la folla. Veronica rimase lì impietrita. Lo guardava allontanarsi e poi vide anche Dick che lo raggiungeva. Se non fosse per Mac sarebbe rimasta lì a fissare il vuoto ancora per molo.

- Veronica tutto a posto? Sai stavo giusto per dirtelo che sarebbero arrivati insieme, ma non ne ho…- iniziò a l’amica, ma Veronica l’interruppe.

- Mi passa a prendere sta sera alle 7.30….- disse come in trans.

- Cosa? – disse stupito Wallace.

- Sì…no no no… questo è assurdo!! Ma chi si crede di essere quello? –iniziò a dire irritata Veronica

- Mars calmati. Sicuramente stava scherzando…- disse Wallace, per rassicurare l’amica

- Spero…- disse Veronica pensierosa – dai andiamo in classe.

 

Veronica stava giusto uscendo dall’aula di psicologia quando un ragazzo a lei molto famigliare iniziò a gridarle di fermarsi.

- Veronica! Veronica! – urlava Piz

- Hej Piz! Calma non sto scappando da nessuna parte – disse ridendo la ragazza

- Eheh…si spe…ra…- disse col fiatone il ragazzo – Come va? L’FBI?? Stessa opinione di quando ci siamo sentiti per telefono?? – chiese curioso il ragazzo

- Assolutamente sì. E tu?? New York e la bella vita alla radio? –

- Magnifica anche quella - disse sorridendo il ragazzo – Ascolta tu sei comunque ancora una investigatrice privata vero? –

- Certo. Cos’è successo? Hai bisogno? –chiese preoccupata la ragazza

- No, tranquilla…almeno non io. E che ne avrebbe bisogno un mio amico e io mi sono permesso di dargli il tuo numero… -

- Hai fatto benissimo, ora scusa devo scappare, ho una lezione dall’altra parte del campus…-

-Oh, si certo. Ci vediamo Veronica –

- Certo Piz – disse sorridendo l’amica

 

Passate le ore di scuola e passato il pomeriggio alla Mars investigaton, Veronica finalmente per le 18 era a casa.

- Papà!! La tua figlia adorata è tornata a casa!!- urlò Veronica entrando in casa, ma nessuno le rispose. Si avvicinò alla segreteria telefonica e notò che lampeggiava. Fece immediatamente partire i messaggi vocali.

Messaggio n°1

“Tesoro, scusa tanto, ma il caso su cui sto lavorando si è rivelato

Più complicato di quanto potessi immaginare.

Starò fuori fino a domani…un Bacio”

 

Messaggio n°2

“ A per domani intendo per mezzogiorno, non prima…

Quindi niente Backon. Di nuovo un bacio”

 

Veronica sorrise, ma notò che i messaggi non erano finiti

 

Messaggio n°3

“Ah tesoro, il mio numero solito è disattivato.

Ne ho un altro, caso di bisogno chiama su quello!”

 

La ragazza era scomparsa nella sua camera, ma dopo l’ultimo messaggio tornò indietro.

“Ma io non ho mica l’altro numero…” Poi nuovamente la voce di Kheit riecheggiò

 

Messaggio n°4

“Veronica scusa, hai un padre rimbambito…

Il nuovo numero è 059346851.”

 

Veronica non poté far altro che sorridere, quando infine un ultimo messaggio.

 

“Ah piccola. Ti voglio bene, a domani”

 

Finalmente i messaggi erano finiti, e Veronica era divertita dal proprio papà. Si sdraiò sul divano, accese la tv e s’addormentò…

 

Quando Veronica riaprì gli occhi, il suo orologio segnava oramai le 19.25. Si alzò dal divano e si diresse verso il frigorifero.

- Madonna che fame…- aprì il frigo, ma ne fu molto delusa – Noo, ti prego…è vuoto!! E io cosa mangio?? – La ragazza non ebbe tempo di controllare la credenza che qualcuno bussò alla porta.

“Ma  chi è a quest’ora?? Magari è Wallace che non aveva niente da fare…”

 Veronica si avviò verso la porta, ma quando l’aprì non si ritrovo certamente Wallace davanti.

- Immaginavo che non ti saresti preparata per uscire – disse sorridente Logan

- Che ci fai qui? – chiese seria Veronica

- Come cosa ci faccio qui?? Ti dovevo portare fuori a cena, e ti avevo chiesto di vestirti bene…ma dato che immaginavo che non l’avresti fatto, ho comprato la pizza da mangiare a casa. Mi fai entrare?? – chiese Logan impertinente. Veronica lo squadrò severa poi decise di rispondere.

- Ti faccio entrare solo e soltanto perché a casa sono a corto di cibo e tu hai le pizze a portata di mano… - disse la ragazza facendogli segno di entrare.

Logan a quella affermazione non poté far altro che sorridere. Entrò nell’appartamento, posò le pizze sul tavolino davanti al divano e si sedette. Veronica, lo raggiunse subito dopo aver chiuso la porta.

- Se non mi hai comprato una diavola però ti rispedisco fuori – disse seria la ragazza

- Tranquilla, non mi sarei fatto vedere senza la tua diavola – disse divertito il ragazzo.

Grz mille dei commenti!! Eheheh nei prossimi capitoli la coppia Dick e Mac sarà un po' mexa da parte ma a seguire gli rafò rivalere. Avranno da divertirsi anche loro...x ora xò mi devo concentrare a far migliorare la situazione trai nostri Love (ke ancora x ora nn sarà molto tranquilla, ho voglia di fargli penare un po' sta volta :P) e sul caso principale della storia!! bhe ora vi lascio!! al prox aggiornamento un bacio

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Capitolo 4
*** Sentimenti ***


I due iniziarono a mangiare davanti alla TV, tranquillamente, senza però rivolgersi parola. Veronica aveva lo sguardo perso nello schermo, come Logan, ma quando a vicenda non lo notavano, si scrutavano intensamente.

“Perché, ogni volta che lo vedo il cuore mi batte a mille? Mi ha fatto male, tanto male, eppure so che provo ancora qualcosa per lui. Ma perché? Io non voglio, io non posso…”

Stavano guardando Gilmore Girls, l’episodio della sesta stagione dove Logan chiedeva a Lorelai di scrivere una lettera, a suo favore, per farsi perdonare da Rory. Stavano in silenzio, ma appena la puntata finì Logan spense la Tv e guardò serio Veronica.

- Dovrò anch’io chiedere a tuo padre di scrivere una lettera per chiederti perdono?? –disse poi sorridendo. Veronica inizialmente non lo guardava nemmeno poi si voltò nella sua direzione.

- Pensi di esser divertente?? – chiese scocciata

- Andiamo Veronica. Smettila di fare l’acida –

- Scusami?? Ripetilo se hai il coraggio –disse perplessa la ragazza

- Ok: Smettila di esser acida, di comportarti da bambina e per una volta abbi il coraggio di ascoltarmi, e non di urlarmi contro senza nemmeno darmi il tempo di spiegare – disse convinto Logan. Veronica a quel punto si alzò e si diresse verso la porta.

- Fuori! – ordinò la ragazza

- Tu hai paura…- disse Logan senza muovere muscolo, ma scrutandola attentamente

- Ahaha…questa è bella. E sentiamo di cosa? – disse agitata la ragazza.

- Dei tuoi sentimenti…ammettilo Mars –

- Trovane un’altra Echolls –

- Ti diverti anche tu a chiamarmi per cognome? – chiese divertito Logan

- Potrei chiederti la stessa cosa, ma adesso fuori – disse severa la ragazza

- Perché non lo vuoi ammettere? –

- Ammettere cosa Logan? Che mi hai fatto soffrire come un cane?? Che ci sto ancora male per te?? Ecco l’ho ammesso, sei contento? Adesso però fuori!-

- No, no…io intendevo perché non ammetti i tuoi sentimenti…- continuò imperterrito il ragazzo

- Ma quali sentimenti? –

- Quelli che tu provi nonostante tutto per me. Pensi che non sappia che ti abbia ferita?? Lo so, lo so eccome…io c’ero quel maledetto giorno all’aeroporto…Ho urlato il tuo nome, e tu ti eri pure girata. Sfortuna volle che proprio in quel momento un vecchietto mi andò addosso con il suo carrello porta valige, e mi ha fatto cadere – disse tutto d’un fiato Logan

- Certo…come no. E questo come me lo provi? –

- Veronica te lo giuro. Chiedi a Dick…Chiedigli perché non siamo andati in Australia quest’estate –

- Che cosa vorresti dire con questo…- chiese seria e preoccupata Veronica

- Abbiamo perso l’aereo…l’abbiam perso perché io sono corso verso il gate da dove partivi tu. Avevamo il volo lo stesso giorno…a mezz’ora di distanza –

- L’amore ti fa perdere gli aerei…- disse a bassa voce la ragazza

- Cosa? –

- Niente…Logan mi dispiace di averti fatto perdere l’aereo, ma oramai un’intera estate è passata le cose sono cambiate…-

- Veronica tu sai meglio di me che non è vero, se no, non mi avresti baciato settimana scorsa, se no, non fuggiresti dal mio sguardo, se no…- Veronica lo interruppe.

- Basta – disse quasi in lacrime

- Veronica ti prego dimmi di cos’hai paura!! –

- Smettila!! Vuoi sapere veramente cosa mi fa paura?? Di questo! Io che piango e tu che ti giustifichi…non è possibile andare avanti così lo capisci?? Io non voglio più…avevi la tua occasione, ma l’hai persa spezzandomi nuovamente il cuore, adesso basta…- disse piangendo – adesso ti prego esci…-

Logan non ebbe più il coraggio di parlare. Uscì dalla casa e si diresse verso la sua auto. Veronica lo guardò dalla porta per qualche istante, poi la sbatté dietro di se. Non si cambiò nemmeno e s’addormento sul divano…su quel divano che aveva ancora il suo profumo…

 

Il giorno dopo, Veronica di buona mattina era già al dormitorio del campus nella camera di Wallace e Piz. Stava seduta sulla sedia del computer, immersa nei suoi pensieri, aspettando che i due amici fossero pronti.

- Veronica tutto bene?? – chiese preoccupato Piz.

- Si, certo…scusate, sono solo un po’ stanca – disse fingendo un sorriso

- Serata scatenata ieri sera giusto?? – chiese ridendo il ragazzo.

“ Scatenata uhm??...no, no io direi più che altro disastrosa…ieri con Logan è stata una tragedia”

- Si più o meno…-

- Cavoli, come sei vaga…comunque dopo scuola hai da fare?? No perché c’è questo mio amico di cui ti avevo parlato ieri, che ha perso il tuo numero e mi ha chiesto se potevo farvi incontrare nel pomeriggio…-

- Certo! Non c’è nessuno problema…Wallace? – chiese infine la ragazza

- Eccomi, eccomi…dovevo cambiarmi in bagno dato che qualcuno di sesso femminile ha occupato la stanza…- disse sarcastico il ragazzo

- Non rompere…se continuiamo di questo passo, è molto probabile che dovremmo pure condividere la camera a casa…-

- Sono già a questo punto della relazione i nostri genitori?? – chiese curioso Wallace

- Non ne ho la più pallida idea, ma non si sa mai…Comunque, vogliamo sbrigarci che avrei una tremenda voglia di caffé?? -  disse nervosa Veronica

- Mars si può sapere cos’hai?? Non prendi mai il caffé così presto- chiese curioso Piz

“Io?? Assolutamente niente, vi sto solo rompendo le palle di andare adesso in caffetteria perché in un orario più normale rischierei d’incontrare Logan…”

- Ho semplicemente voglia di caffé, non ci vedo niente di strano. Su andiamo – disse concludendo la ragazza. I due amici la guardarono, un po’ perplessi, uscire dalla stanza e dopo pochi secondi la seguirono.

Passarono alcuni istanti prima che Veronica, nella hall della mensa non andò a sbattere contro qualcuno, dato il suo sguardo basso e la testa in mezzo alle nuvole. Senza neanche accorgersene si ritrovò a gambe per aria.

- Hej! Guarda dove cammini! – disse subito acida Veronica, senza nemmeno notare contro chi si fosse scontrata.

- Cara puttanella, vedo che non hai perso il tuo caratterino – disse una voce tutt’altro che amichevole. Veronica alzò gli occhi, e dopo aver incontrato lo sguardo di Gory si alzò velocemente in piedi, senza nemmeno chiedergli aiuto.

- Si Gory, è sempre bello vederti –

- Allora davanti a quanti ragazzi ti sei spogliata nuda quest’estate?? – chiese provocatorio Gory

- Ma che spirito – ribatté immediatamente la ragazza

- Dai Veronica, lascialo perdere, andiamo…- disse da dietro Wallace

- Cos’è ti sei fatta un nuovo ragazzo da portare a letto Veronica??  Che ne è stato del tuo principe azzurro?? Ha già pagato il suo errore?? – Veronica a quella frase sgranò gli occhi

- Di chi stai parlando?? –

- Come di chi?? Del tuo tanto Fottuto amichetto che per “difendere il tuo onore” mi ha picchiato qua in mensa?? Presente?? Mi pare si chiamasse Echolls – spiegò Gory

- Cosa vuoi da lui?? Lascialo in pace…- disse seria la ragazza

- Eh no mia cara…chi rompe paga… - le disse sottovoce vicino all’orecchio – e adesso scusa, ma devo andare… ci si vede…- concluse allontanandosi da Veronica. La ragazza rimase impietrita.

- Veronica tutto a posto?? – chiesero in coro i due amici

- Lo sapevo che non mi avrebbe dato pace quel ragazzo…lo sapevo che si sarebbe ritrovato nei casini!! – disse imprecando Veronica – scusate, devo andare. Devo sbrigare una questione –

La ragazza uscì furibonda dalla mensa e si diresse verso la propria macchina senza dare spiegazioni a nessuno. Ingranò la sesta e guidò spedita al Neptune Grand.

 

Una volta arrivata in quel tanto conosciuto Hotel, si diresse ovviamente, verso la stanza di Dick e Logan. Iniziò a bussare fortemente alla porta, quando ad aprile fu Mac.

- Se il buon giorno si vede dal mattino Veronica, tu, a giudicare di come stavi fracassando la porta con la forza del tuo bussare, devi aver avuto un inizio giornata veramente brutto mia cara…- disse mezz’addormenta l’amica.

- Hai colto nel segno Mac. Ora, sai se Logan e in casa?? – chiese seria.

- Purtroppo si…e dico purtroppo, perché ieri sera, tornato da a quanto pare casa tua, ha avuto la splendida idea di sbronzarsi e ovviamente Dick, non ha potuto lasciar bere un amico da solo…- disse leggermente scocciata la ragazza. Veronica abbozzò un sorriso ed entrò nel soggiorno. Non vedendo anima viva, si diresse furibonda nella stanza del ragazzo.

- Sei un cretino totale!! – gridò la ragazza entrando in stanza. Logan era stravaccato sul letto ancora vestito, ma al grido di Veronica si svegliò immediatamente.

- Te ne prego….non urlare, ho la testa che mi scoppia – rispose assonnato.

- Non me ne frega niente!! – continuò lei – perchè grazie al tuo gesto eroico adesso sei nei guai!! –

- Mars, ti che diamine parli?? – chiese confuso

- Di che diamine parli?? Logan sveglia!! La tua bravata di picchiare alla fine dell’anno scorso quel Gory, ti costerà cara non lo capisci?? Quelli non scherzano! Se non sarai attento rischi grosso, quelli sarebbero anche capaci di farti fuori!!! – disse oramai quasi in lacrime

- Perché sei qui? – chiese Logan sedendosi sul letto

- Scusa?? – chiese stupita Veronica

- Perché sei corsa a dirmelo?? Perché immagino che l’hai appena saputo, se sei così sconvolta, giusto?? – continuò serio il ragazzo

- Sei incredibile…Vuoi saperlo perché sono venuta?? Perché Ti amo razza d’idiota e tu questo lo sai benissimo quindi non fare il finto tonto!!- Gridò Veronica. Logan si alzò immediatamente e si fiondò sulla ragazza. Prese il suo volto tra le mani, e iniziò a baciarla con passione. Veronica subito iniziò a ricambiare il bacio. La passione trai due era travolgente al massimo, ma d’un tratto la ragazza si scostò da Logan…I due si fissarono intensamente, poi Veronica, senza dire parola si diresse alla porta della stanza.

- Sta attento Echolls, quelli non scherzano – disse infine a bassa voce, prima di scomparire dietro la porta.

 

Veronica scappò dall’hotel il più velocemente possibile, ma appena fu entrata in macchina si diede una calmata. Appoggiò la testa al volante e con le mani tra i capelli, dava a chiunque l’impressione d’una disperata…

“Cretina, cretina, cretina…Non dovevi confermare a Logan che l’amavi…perché l’hai fatto Veronica Mars??”

- Se mi offri un passaggio, puoi sfogarti con me – disse d’un tratto Mac entrando nella macchina dell’amica. Veronica le rivolse il suo sguardo e abbozzò un sorrisetto.

- Sarà una cosa molto incomprensibile e lunga, tu questo lo sai vero? – disse quasi ridendo

- Hej gli amici sono fatti anche per questo no?? –

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Capitolo 5
*** Ritorni... ***


Era oramai pomeriggio. Veronica per tutta la giornata, tanto per cambiare, aveva evitato Logan, in modo da non dover più, almeno per quella giornata, confrontarsi con lui.
Erano le 16.00 in punto e la ragazza aspettava in biblioteca l’arrivo di Piz e del suo amico. Stava nel frattempo leggendo il suo libro di Criminologia, quando una voce, a lei un tempo famigliare le interruppe la lettura.
- Veronica Mars…che piacere rivederti – disse il ragazzo dietro di lei. Veronica si girò immediatamente e finalmente lo vide: Troy Vanndergraff. La ragazza non ebbe tempo di rispondere al saluto, che Piz, molto allegramente salutò i due ragazzi-
- Veronica, Troy!! Vedo che vi siete già trovati!! – disse inconsapevole della loro conoscenza
- Come non poter riconoscere Veronica Mars… - disse illusorio Troy.
-  No, aspetta… qui voi due vi conoscete già?? Che storia! Come me che io non ne sapevo niente?? Potevi dirmelo Troy!! – disse divertito dalla scoperta Piz
- Bhè, sai….la Veronica Mars che conoscevo io doveva esser a Standfort non alla Hearst. Quindi quando mi hai parlato di una tua amica investigatrice non potevo pensare fosse lei – spiegò immediatamente Troy.
- Veronica non me l’hai mai detto che volevi andare Standfort…questa dopo me la devi raccontare…bhè comunque, voi due com’è che vi conoscete??- chiese curioso l’amico
- Eravamo amici al liceo – rispose velocemente Veronica
- Non solo Veronica…perché ometti il particolare che siamo stati anche insieme – continuò provocatorio Troy
- Sì, hai ragione,…finché non ho scoperto il fatto che eri un spacciatore di droga e che aveva un’Altra ragazza…- ribatté velocemente lei  
- Ne abbiam già discusso Veronica l’anno scorso. Con quella storia ho chiuso e che mi dispiace per come andata finire – continuò Troy
- Ehm, ragazzi…per ora ne ho saputo abbastanza di voi due. Facciamo così io vi lascio soli così vi sbrigate tra di voi le questioni lavorative, e dopo se volete scannatevi pure, ma lasciatemi adesso andare con un ricordo integro di voi due – disse divertito Piz
- Pinzarski fai dello spirito?? – chiese severa Veronica. Piz le sorrise nuovamente e con un cenno di capo lasciò da soli i due ragazzi.
- Allora, lasciando da parte il passato, che vuoi da me Troy –
- Son finito nei casini e ho bisogno del tuo aiuto… - disse preoccupato lui
- Che novità…dai racconta…- disse rassegnata Veronica
- Sono nei casini con varie società segrete – disse tutto d’un fiato il ragazzo
- Scusa? A no me ne tiro fuori io – disse preoccupata Veronica
- Come?? Ma se non hai sentito nemmeno totalmente la mia richiesta – chiese stupito Troy
- Le società segrete di cui parli, quali sono?? –
- La Croce di Berkely e il Castello della Hearst…. Veronica te ne prego…- supplicò il ragazzo.
“Non ci credo è una dannazione…non posso immischiarmi, Gory ha la vita di Logan già tra le mani e un passo falso potrebbe far accellare il suo piano di Vendetta”
Veronica si alzò dal tavolo, e si diresse verso l’uscita della biblioteca. Troy fece lo stesso e iniziò a correrle dietro.
- Veronica ma che fai?? – urlò Troy una volta varcata la porta del corridoi del college
- Mi dispiace, in questo caso non posso aiutarti…c’è di mezzo  qualcuno che rischia troppo –
- Ma perché?? Dov’è la Veronica Mars che non aveva mai paura di niente?? Dammi almeno una valida spiegazione!! –
Veronica non ebbe il tempo di voltarsi per dargli una qualsiasi risposta di copertura, che si scontro con Logan. L’imbarazzo da parte della ragazza salì al massimo, soprattutto data anche la presenza di Troy.  I due ragazzi però non ebbero ancora tempo di notarsi, prima che Logan spiaccicò parola.
- Veronica dobbiamo parlare – disse serio il ragazzo
- Logan, non è il momento… - provò a dire la ragazza
- Hej, ci sono in fila prim…Logan Echolls?!? – esclamo sorpreso Troy
- Vanndergraff?? E tu che ci fai qua?? – chiese anch’egli stupito
- Mi sono trasferito nuovamente qui…. Ho deciso che qui alla Hearst c’era un ambiente migliore che a Berkely…- disse sorridendo il ragazzo
- Bhè è bello vederti di nuovo amico, passa al Neptune Grand una di questi giorni, alla Suite residenziale, così magari ci facciamo una bella serata tra amici insieme a Dick –
- Si assolutamente, come ai vecchi tempi…-
- Bene, ora che i due vecchi amici si sono ritrovati, io mi dissolvo  e ci si vede in giro…- disse Veronica cercando di indietreggiare
- E no, io voglio chiarimenti – dissero in coro i due ragazzi dopo di che si guardarono torvi
- Scusa, ma tu che vuoi da Veronica? – chiese preoccupato Logan
- Che mi aiuti a tirarmi fuori dai guai, ma non so perché ha paura di qualcosa, e si rifiuta di darmi una mano –
 - Io non ho paura! Ho dei miei legittimi motivi se non posso aiutarti – ribatté  la ragazza
- Ahm…come no Veronica…comunque come mai voi due non vi siete ancora insultati?? No sapete, io ero rimasti al vostro reciproco odio,…- commentò Troy
- Chi si ama si odia…non te l’hanno mai detto Troy? – disse con un fiero sorriso Logan
- Voi due state insieme?? – chiese stupito Troy
- No – rispose secca Veronica
- Veronica, dobbiamo parlare…- ribatté Logan
- Io non ci capisco più niente…quindi rimanderei queste novità a dopo…Ora però Veronica tu mi devi delle spiegazioni…- continuò Troy
- Oh Basta!!  Non voglio parlare con nessuno dei due al momento, quindi ciao – disse infine furibonda la ragazza e lasciò senza tempo di ribattere i due ragazzi.
- Cosa vuoi da lei?? – chiese pochi secondi dopo Logan
- Scusa?? – chiese perplesso Troy
- Che caso le hai proposto?? Veronica non rifiuta mai soldi, dovesse anche rischiarci la pelle, ma non rinuncia mai a niente. Cosa le hai proposto? –
- Non credo che siano affari tuoi…- disse un po’ sulle sue l’amico
- Lo sono e come, la sicurezza di Veronica è la cosa più importante, se mai dovesse accettare sto caso che tanto la spaventa – continuò imperterrito Logan
- Ma voi due state insieme si o no?? –
- Diciamo che è un periodo un po’ complicato…Fatto di baci rubati, scontri, frase dette a metà o a bassa voce…- disse guardando nel vuoto
- Ma non ho capito, è una cosa nuova quindi?? Di adesso…-
- Magari… La nostra storia tra alti e bassi, rotture e riappacificamenti va avanti più o meno dalla morte di mia madre…ne avrai sentito parlare…-
- Certo, certo…cavoli…è un sacco di tempo –
- Già…Amo quella ragazza da morire, non riesco a vivere senza di lei, quindi, dimmi che caso le volevi affidare…-
- Sono nei casini con la società segreta di Berkely, La Croce…adesso se non me ne tiro fuori saranno casini sia per me che per la società segreta della Hearts di cui faccio parte, Il Castello…mai sentito parlare?? – chiese inconsapevole Troy. Logan gli rivolse immediatamente uno sguardo d’inquietudine.
- Si, ho presente molto bene. Ma non capisco cosa vuoi da Veronica…-
- Che indaghi per il Castello contro la Croce…che trovi qualcosa con cui il Castello possa ricattarla senza così rischiare la loro vendetta….Veronica non mi ha voluto nemmeno ascoltare, ha detto soltanto “Mi dispiace, in questo caso non posso aiutarti…c’è di mezzo  qualcuno che rischia troppo” – disse tutto demoralizzato Troy
- Ha detto proprio così?? – chiese curioso Logan
- Si esattamente –
- Quanto le offriresti per questo caso? –
- Io 1.000 $ ma in questo caso pagherebbe anche il Castello, dato che lei dovrebbe lavorare all’interno della società segretamente. Gli si parla di molti più soldi –
- Quindi dovrebbe Lavorare internamente per il castello giusto? –
- È quel che ho detto –confermò Troy. Ci fu un imbarazzante silenzio.
- Ascolta amico, a Veronica ci penso io, tu fatti vivo una di queste sere all’hotel – disse poi Logan allontanandosi.
- Ciao amica – disse Wallace vedendo entrare nella stanza Veronica
- Ciao amico – disse sorridendo la ragazza
- Allora hai conosciuto l’amico di Piz?? – chiese curioso lui
-Certo. E sai chi è?? –
- No, chi?? –
- Troy – disse ancora incredula Veronica
- Troy??  Intendi Vanndergraff? Quello con cui sei uscita al liceo e che l’anno scorso hai tirato fuori dalla prigione per quel caso di stupro??-  chiese stupito Wallace
- Proprio quello…e nell’assurda sua comparsa, mi ha proposto pure un assurdo caso –
- Del tipo?? –
- Qualcosa che riguarda il castello e una società segreta di Berkely…ho detto immediatamente di no, non posso più rischiare…Mio padre ci ha rimesso con il lavoro, non vorrei che…- Veronica non finì la frase. Non aveva voglia di ammettere anche davanti a Wallace, che aveva paura per Logan, non le andava.
- Veronica tuo padre cosa centra?? – chiese stupito Wallace. Veronica a quella frase sbiancò. Si era dimenticata che non aveva detto mai a nessuno che se suo padre aveva perso l’elezioni, era perché erano state truccate…Veronica aveva ficcato il naso lì dove non le era permesso (nella nuova casa dei Kane) e così glie l’avevano fatta pagare…
- Niente lascia perdere…meglio che ora vada in ufficio, magari papà ha bisogno d’aiuto – Veronica prese la sua borsa e si diresse nuovamente verso la porta
- Veronica sei appena arrivata…- le fece notare l’amico
- Fa niente, è tardi comunque – disse uscendo. Wallace guardò stordito la porta, e nelle giornata non era stato il primo…
La ragazza entrò alla Mars Investigation con finta euforia, ma notò che la porta dell’ufficio di suo padre era chiusa. Si stranì al fatto che fosse chiusa anche senza la sua presenza, quando notò una bambina seduta sulla sua poltroncina. Aveva sicuramente verso i due anni, i capelli biondi lunghi fino alle spalle, un ciuccio in bocca, occhioni azzurri, e tratti del viso che le ricordavano tanto, due persone a lei oramai così lontane…
- Scusa e tu chi sei? - Chiese dolcemente la ragazza avvicinandosi alla piccola. La bambina si tolse delicatamente il ciuccio dalla bocca e sorrise timidamente.
- Io…io…sono Lily Kane…- disse con fare naturale e timido la bambina. Veronica sgranò gli occhi
“Oh mio Dio…non può esser, questo non  possibile…”
Migliaia di pensieri invasero la testa della ragazza, ma quando la porta dell’ufficio di Kheit s’aprì, nessun dubbio persistette nella mente di Veronica.
Duncan era tornato…
Ragazze!! Grz 1000 dei commenti e scusate se nn ho aggiornato x tempo, ma ho avuto un po' da fare in qst settimana...cmq il caso si evolverà nei proximi episodi, enonostante i nostri LoVe patiranno ancora un po' la loro relazione, lo faranno in modo mo0o0o0lto più unito :> spero vi piaccia anke qst capitol un bacio

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Capitolo 6
*** Verità, scontri, amori e bugie ***


Scusate, Scusate, Scusate...ma ultimamente veramente nn ho avuto proprio il tempo x finire il sesto capitolo e quindi di aggiornare la mia FF!!!
Spero ke vi piacci aqst capitolo come gli altri, anke se ammetto ke nn è proprio un grankè ...un kiss e buona lettura!!
 

Ducan corse verso la ragazza e l’abbracciò forte verso se. Veronica dallo shock non sapeva cosa fare e quando Ducand allentò la presa guardò spaesata il padre.

- Quanto tempo Veronica….non sai quanto ho sognato di riabbracciarti…- disse felice come una Pasqua Ducan.

- Ehm… anch’io, ma…cosa ci fai qui? – chiese stupita Veronica

- Sono tornato, per sempre. Ora potremmo finalmente vivere la nostra storia in pace e tranquillità, nessuno potrà più vietarcelo – affermò convinto Ducan.

“La nostra storia d’amore?? Ma se non ci vediamo da 2 anni…oh mio Dio, come se non avessi altri problemi, adesso anche Ducan”

Un pensiero formulato, e la questione iniziò a complicarsi…Giusto in quel momento, infatti, Logan decise di entrare in scena. Entrò nella Mars Investigestion invocando il nome di Veronica, ma alla visione di Ducan e sua figlia nello studiò si pietrificò.

- Hej amico, hai sempre il vizio di litigare con la mia ragazza – disse ridendo il ragazzo avvicinando a Logan per abbracciarlo. Logan nell’abbraccio guardò spaesato Veronica, la quale incredula dall’affermazioni di Ducan non riusciva a parlare.

- Scusate, devo uscire un attimo…- disse a bassa voce Veronica, e lanciando uno sguardo perplesso al padre, uscì dalla Mars Investigation.

 

Veronica aveva preso la sua auto e aveva guidato velocemente verso Dog beach. Era sul quel stesso terrazzino che si affacciava alla spiaggia, che Veronica si era andata a rifugiare dalla fuga in Australia di Ducan.

Oramai era più di mezz’ora che era praticamente scappata dall’ufficio quando d’un tratto una voce interruppe la sua solitudine.

- Adesso cambia tutto vero? No perché se tu e Ducan siete fidanzati credo che per me ci sia più posto…- disse sottovoce Logan. Veronica si girò verso di lui. Aveva le lacrime agli occhi, non disse parola, si avvicinò semplicemente a lui e lo baciò…un bacio delicato, dolce, innocente. Quando si scostò da lui, il ragazzo la guardò severamente negli occhi.

- Hai intenzione di scappare anche adesso? –chiese amareggiato Logan

- Non voglio più scappare, sono stufa – disse Veronica seriamente

- Con Ducan come la metti? –

- È tornato, questo è vero, ma…ma nonostante lui abbia vissuto nel passato, io sono andati avanti, mi sono costruito un futuro, un futuro dove lui non è l’amore che cerco –

- Questo significa che non hai più paura di amarmi?? – chiese curioso Logan

- No…paura d’amarti c’è l’ho ancora, ma io sono Veronica Mars. Le paure le voglio affrontare –

Veronica sorrise, e Logan non poté far altro che baciarla dolcemente.

- Veronica però adesso devi affrontarle tutte le tue paure – disse severo il ragazzo. Veronica guardò Logan un po’ stranita.

- Di che stai parlando?? Tranquillo che con Ducan ci parlo io –

- Non sto parlando di Ducan…parlo di Troy. Accetta il suo caso Veronica –

- Cosa? – rispose incredula la ragazza

- Veronica se accetti il caso potrai lavora direttamente nel castello e avrai facile accesso a tutti i file che ti permetteranno di dimostrare a tutti che l’elezioni sono state truccate!! – disse convinto Logan

- Non se ne parla, se mi metto in mezzo rischio di compromettere anc….no aspetta t come sapevi dell’elezioni truccate? – chiese scioccata Veronica

- Poco prima delle ultime elezioni io e Gory ci siamo scontrati e abbiamo avuto una discussione…prima di andarsene ha detto una frase che mi ha fatto capire la questione. Ha detto “Goditi quest’estate, perché quando Veronica Mars e famiglia sarà sistemata, toccherà a te -

- Logan, ma lo capisci che se comprendono che tramo qualcosa di mezzo sta volta ci vai tu?!? Io non posso rischiare. Sanno bene che nella lista da colpire per farmi male, dopo mio padre ci sei tu…- disse Preoccupata. Logan l’abbracciò forte a se.

- Veronica accetta, fallo per tuo padre, non pensare a me. Ho la corazza dura, non la si scalfisce tanto facilmente –Veronica guardò il ragazzo un po’ spaesata.

-  Giuro che se ti succede qualcosa…- iniziò a dire la ragazza

- Veronica, andrà tutto bene. Tu pensa solo ad aiutare Troy e a incastrare chi ha truccato l’elezioni chiaro?? – disse sorridente Logan. Veronica annuì e lo baciò.

“Ho paura di ciò che sta succedendo, ma so che ora, qui a canto a Logan mi sento sicura…”

 

I due innamorati, passarono il resto del pomeriggio sulla spiaggia a baciarsi e parlare…Veronica raccontava la sua estate l’FBI, Logan i suoi pomeriggi passati sulla tavola. Erano immersi nelle loro avventure, quando Veronica si accorse che oramai era giunto il tramonto.

- Merda Logan!! È Tardissimo…oramai sono corsa via dall’ufficio da più di due ore!! – esclamò preoccupata la ragazza alzandosi in piedi

- Tranquillizzati, ora torniamo a casa – disse Logan anch’egli alzandosi

- Logan, ascoltami un attimo… - iniziò seria Veronica - …io parlerò a Ducan sul fatto che noi due non siamo più fidanzati, ma credo che per ora sia meglio omettere il fatto che io sono tornata con te…sai è appena tornato, non vorrei sconvolgerlo subito – disse tristemente Veronica

- L’idea non mi fa saltar di gioia, ma se credi che sia la cosa migliore, allora faremo come vuoi tu – disse il ragazzo baciandola dolcemente. Veronica sorrise e insieme si avviarono alle proprie macchine.

 

Quando la ragazza varcò la soglia di casa, subito Ducan le si buttò al collo preoccupato.

- Tesoro, dove sei scappata?? Io e tuo padre eravamo preocupatissimi. Anzi, forse ero solo io l’esagerato, però comunque tu stai bene?? – chiese tutto d’un fiato il ragazzo

- Ducan, calmati…certo che tutto bene, ma dobbiamo parlare- iniziò seria Veronica – Mio padre è in casa?? – chiese preoccupata

- No, è uscito con Lily…sai la piccola era stufa di stare al chiuso- disse sorridendo il ragazzo – meglio giusto? Almeno possiamo stare finalmente un po’ da soli… dopo tanto tempo…- disse oramai in sussurro Ducan. Cercò di avvicinarsi a Veronica, ma ella si scostò.

“ Si, direi che dobbiamo assolutamente parlare…”

- Ducan io non sono la tua ragazza – disse immediatamente la ragazza

- Vedo che non hai perso il tuo carattere schietto e diretto – disse tristemente lui

- Ducan non puoi  venire qua e credere che dopo quasi due anni di lontananza, sia tutto come prima. Io sono cambiata e sicuramente lo sei anche tu…Non siamo più gli stessi del liceo –

- Hai ragione…non siamo più gli stessi, ma eravamo cambiati entrambi dopo l’omicidio di Lily eppure siamo tornati insieme –

- Ducan, te ne prego…-

- Perché non sei andata a Standfort?? – chiese d’un tratto il ragazzo

- Scusa?? – chiese stupita dalla domanda Veronica

- Hai un altro vero? – continuò Ducan

- Smettila di farmi domande – disse irritata

- Chi è? Lo conosco?? – continuò imperterrito lui

- Oh Basta!! Il perché non sono andata a Standfort sono affari miei, e no, non ho un altro ragazzo. Cacchio Ducan. Sei tornato finalmente, e invece che stare tranquillo e darmi il tempo di gioire del tuo ritorno, sei solo riuscito a farmi incavolare. Sai che ti dico?? Vado a dormire da Mac, avvisa mio padre quando torna – affermò infine infuriata. Prese la sua borsa che da poco aveva posato e si diresse nuovamente verso la macchina.

 

- Mac!! Mac, sono Veronica. Ti prego apri la porta – disse bussando bruscamente. Dopo pochi secondi l’amica aprì la porta.

- Veronica che succede?? Mio Dio perché sei in lacrime?? È stato Logan vero? Sei qui per un piano di vendetta?? – disse velocemente Mac, preoccupata per l’amica.

- Qual’era la prima domanda? – disse abbozzando un sorriso Veronica

- Su entra…-

Le due amiche si sedettero sul letto di Mac e dopo aver calmato le lacrime, l’amica richiese a Veronica cos’era accaduto.

- Veronica, stai piangendo per Logan?? - chiese preoccupata

- No… Anzi non ci crederai ma siamo tornati insieme – disse con occhi luccicanti Veronica

- Oh mio Dio, è fantastico!! Finalmente, non potevo più vedervi bisticciare!! – ribatté esultante Mac – ma allora non capisco…perché stai piangendo?? Gli è successo qualcosa?? – continuò perplessa

- Ducan è tornato – disse Veronica sottovoce

- Cosa?? – chiese incredula Mac, come se non avesse sentito

- Ducan è tornato, con sua figlia, e precisamente è a casa mia…- disse tristemente lei

Mac non ebbe tempo di commentare la notizia, che d’un tratto un tonfo dietro di loro le distrasse immediatamente. Le ante dell’armadio erano aperte e sdraiato per terra Dick.

“Mhmhmh…fatemi pensare…e no, non mi era ancora capitato nessuno nascosto nell’armadio, me esclusa ovviamente”

- Dato che io so che voi due state insieme, mi spieghi perché ti sei nascosto nell’armadio Dick?? -

- Bhè, eri un po’ furibonda alla porta, allora sai, non volevo esser di troppo nel tuo sfogo…-

- Ahm…- disse perplessa Veronica

- Emh…quindi Ducan è tornato?? – disse d’un tratto preoccupato Dick. Veronica lo guardò con occhi smarriti e confermò annuendo.

- Logan lo sa del suo ritorno? – chiese preoccupata Mac

- Si, si…Logan sa tutto e io scelgo e riscelgo lui, ma Ducan non sa nulla di me e Logan, e almeno per ora non deve saperlo, dato che gli ho appena detto che non l’amo più e che non sono la sua ragazza…-

- Scusa, ci stai dicendo che lui credeva che voi due foste ancora una coppia???!?!?- disse perplesso Dick.

- Hai litigato con lui, vero? E per questo che sei venuta qui in lacrime…- disse Mac

- Si…mi ha fatto saltare i nervi…ho sempre sperato che un giorno tornasse, sai comunque vada, anche se non è più l’amore della mia vita è stato e sempre sarà una persona importante per me…ma lui da bravo pirla, ha trasformato il suo ritorno in una disgrazia anziché una gioia…-

- Dai Ronnie…conosci Ducan… adesso che sei scappata si sarà calmato e quando tornerai sarà tutto a posto e avrà capito che è stato stupido credere che tu potessi essere ancora sua dopo tutto sto tempo…vuol veramente farci credere che per quasi due anni non si sia scopato nessuno?!? – disse scioccamente Dick. Mac gli tirò un coppino.

- Hej ma cosa ho detto? –

- Ti pare il caso di dire queste cose?? –disse severa Mac

- Tranquilla Mac…forse Dick a ragione…hoj bhò…ora e meglio che vada, grazie di avermi ascoltato ragazzi…- disse Veronica dirigendosi verso la porta.

- Guarda che se vuoi puoi restare – disse Mac

- E la nostra serotina romantica?!? – disse deluso Dick.

- Dick!!! – lo sgridò Mac. Veronica sorrise

- Tranquillo Dick, vado da Logan, dobbiamo recuperare un po’ di tempo – disse maliziosa lei.

Salutò i due amici e con la macchina si diresse verso il Neptune Grand.

Era tempo che non si dirigeva in modo tranquillo e spensierato verso la camera di Logan.

Jeff notò la ragazza prende l’ascensore e non poté far altro che raggiungerla.

- Veronica, e tempo che non ti si vede da queste parti!! – disse il ragazzo al chiudersi dell’ascensore

- o almeno, non così calma – disse sorridendo

- E già…l’ultima volta ero leggermente furibonda…-

- Pensa, non l’avevo notato, hai semplicemente buttato giù tre o quattro clienti –

- Come la metti tragica –

- Quindi, sei tornata a esser un abituè dell’Hotel?? – chiese malizioso il ragazzo

- Mhmhm…diciamo pure di sì…- Disse sorridendo la ragazza, poi uscì dall’ascensore e si diresse verso la Suite di Logan. Bussò allegra alla porta e appena il ragazzo le aprì la porta non poté far altro che gettarsi tra le sue braccia e iniziarlo a baciare con passione. Logan però era piuttosto strano e dopo pochi secondi si scostò da quel amorevole bacio.

- Hej, che ti prende?? – chiese stranita la ragazza

- Veronica, Ducan è qui…e in bagno! – disse a bassa voce Logan

- Fantastico…scappo di casa per non vederlo e non litigarci, vengo a te e me lo ritrovo lo stesso?!?!-

- Ronnie calmati…Ha detto che non starà qui per molto tempo, puoi sempre dirgli che devi aspettare Dick per un caso…-

- Si peccato che Dick e da Mac e ti assicuro che sta notte non torna…-

- Ma Ducan questo non lo sa…-

- Cos’è  che non so?? – disse Ducan arrivando dal dietro – Veronica, e tu che ci fai qui?? –

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Capitolo 7
*** Rosso Ketchup ***


“Le situazioni imbarazzanti sono sempre stato il mio forte….e il tempismo di Ducan a quanto pare negli anni non è svanito per niente…Cosa dovrebbe dire una ragazza innocente come in una situazione del genere?? Potrei provare con “scusate ma si è fatto tardi””

Il panico era calato nella mente di Veronica e Logan.  La coppia, infatti, sorpresa dell’entrata in sala di Ducan, fu presa alla sprovvista.

- Non sai che…che al messicano ci sono gli sconti!! – disse di colpo Logan. Veronica e Ducan lo guardarono totalmente straniti. Il ragazzo arrossì fortemente poi assurdamente continuò – E si, perché sai, oggi al messicano ci sono gli sconti e Veronica aveva voglia di farci un salto lì con Mac, ma aveva paura di incontrarti lì dato che era tuo abitué andarci quando c’erano le offerte speciali. Però io le stavo giusto per dire che tu noi sai che hanno spostato la giornata del tacos a metà prezzo a metà settimana e non nel week end, quindi non c’era rischio che v’incontrasse –

Veronica sarebbe volentieri scoppiata a ridere per la cazzata assurda che aveva appena sparato Logan, ma si trattenne per esser credibile agli occhi di Ducan.

- Emh….ok, ma è venuta fino a qua solo per chiederti questo?? E poi non mi sembra che Mac sia con te…- chiese dubitante Ducan

- Certo che no…Sono venuta qui perché non ho trovato Mac al dormitorio, allora, dato che fa coppia con Dick pensavo che fosse venuta qui da lui….Semplicemente questo, e dato che però lei qui non c’è e Logan mi ha detto che tu eri qui ne ho approfittato per chiedergli questa banalità. Sai non è che abbia molta voglia di vederti…- disse con fare scocciato Veronica, poi si diresse verso la porta e prima di uscire si rivolse verso Logan – Se passa Mac fammi sapere, la raggiungo qua –

- Certo ti mando un messaggio – disse con un fare sorridente il ragazzo. Aveva colto il messaggio in codice della ragazza. Veronica uscì dalla stanza senza nemmeno salutare Ducan.

Uscita dall’ascensore si fermò un secondo ancora a parlare con Jeff, quando si sentì chiamare da Logan. Il ragazzo le corse in contro e la baciò con passione. Veronica rimase momentaneamente  sorpresa.

- Scusa , ma non potevo non salutarti, le tue labbra mi sono mancate per troppo tempo -

- E Ducan?? L’hai lasciato su da solo?? -  chiese preoccupata la ragazza

- Ho detto semplicemente che andavo a prendere qualcosa da mangiare –

Veronica sorrise e lo baciò teneramente. Poi corse verso l’uscita e si diresse verso la propria macchina. Il ragazzo rimase a fissarla finché non si allontanò. Gli era mancata la minuta figura di Veronica. Quando la ragazza sparì dalla sua vista, salì finalmente in camera, quando, aprendo la porta si trovò il faccione severo di Ducan, squadrarlo da capo a piedi…

- Non dovevi prendere qualcosa da mangiare?? -

- Cavoli, vero…e che mi sono fermato a parlare con Jeff e me ne sono totalmente scordato… - disse con sorriso tirato il ragazzo

- Cosa c’è tra te e Veronica?? – chiese severo l’amico

- Niente, cosa ci dovrebbe essere?? –

- Non raccontarmi palle Logan…Ti conosco, tu sei ancora innamorato di lei, lo sento, e lo si vede anche dalle sue foto che sono ancora in camera tua…state insieme vero?? – Logan fu preso alla sprovvista dall’interrogatorio di Ducan, ma riuscì fortunatamente a cavarsela.

- Sì. Hai ragione, sono ancora innamorato di lei, ma non stiamo insieme…non più….ho avuto la mia occasione l’anno scorso, ma lo sprecata…adesso siamo solo e soltanto amici,… quando non litighiamo – disse con tono amaro Logan. Sperava di aver calmato la curiosità dell’amico, ma era un vana speranza…

- Quindi  mi stai dicendo, che nonostante lei stesse ancora teoricamente con me, tu te ne sei approfittato della mia assenza, non è così?? Complimenti, bell’amico che sei Logan…- iniziò a gridare furibondo.

- Ducan, ma ti rendi conto di cosa stai dicendo?? Il giorno che sei partito da qui, hai lasciato tutto…la scuola, la famiglia, i tuoi migliori amici, e anche Veronica…Pensavi veramente che ti avrebbe aspettato in eterno?? Andiamo amico, non esser ridicolo…Veronica è una ragazza fenomenale, bella, simpatica, unica…pensi che non si sia fatta notare?? Pensi che sia stato solo io ad averla per me?? Avrei preferito, ma non solo tu l’hai persa…l’ho persa pure io…-

- Pensavo fossi mio amico, e invece appena hai potuto te la sei nuovamente portata a letto… - urlò con disprezzo Ducan

- E quindi adesso che vuoi fare??  Picchiarmi?? – disse con sfida il ragazzo

- Credo che non sia poi una così cattiva idea –concluse Ducan. Si fiondò su Logan, e i due iniziarono a darsela di santa ragione.

 

Veronica varcò per le 22.00 la soglia di casa. Non aveva ricevuto nessun messaggio da Logan, e quindi data oramai l’ora un po’ tarda, si catapultò sul proprio letto e innocentemente si addormentò. Le forti emozioni, belle e brutte della giornata, l’avevano veramente stancata.

 

Il mattino seguente la ragazza fu svegliata da un forte odore di caffé e da delle innocenti risate.

Si alzò lentamente e vagabondando cercò di raggiungere la cucina.

- Buongiorno raggio di sole – disse Kheit di buon umore

- Ciao Veronica – disse allegramente la piccola Lily

- Buongiorno…state preparando la colazione?? – disse assonnata Veronica

- Si, si…però solo per te, perché noi abbiamo già mangiato- disse Kheit

- Mentre mio papino è già uscito  – continuò tristemente la bambina. Veronica accennò una leggera smorfia di dispiacere, ma in realtà il fatto che Ducan fosse già uscito la tranquillizzava.

- Ma che ore sono?? – chiese stordita la ragazza

- Ora che tu faccia colazione e vada a frequentare i corsi – disse severo Kheit

- Papà, con questa illuminante frase non mi hai aiutato molto…mi servirebbe un’ora più precisa –

- Sono le 8.30, e dato che oggi venerdì direi proprio che il caso che ti sbrighi perché hai detto l’altro giorno di aver lezione alle 9.00 –

- Dovevano iniziare le lezioni alle 9.00, ma le prime due ore sono state spostate…va bhò esco comunque….scusate ma mangio fuori. Ci vediamo dopo – disse facendo per uscire Veronica

- Tesoro, scusa se te lo chiedo, tu non dovevi dormire da Mac?? – chiese curioso il padre

- Sì, ma c’è stato qualche cambio di programma…tranquillo. Devo scappare adesso, ciao –

La ragazza uscì velocemente di casa, e immediatamente si catapultò nella macchina, direzione Hearst.

 

- Veronica te lo assicuro! - disse esaltato Piz

- Non ci credo…se tu avessi veramente conosciuto Robbie Williams lì a New York, ti saresti fatto fare un autografo, cosa invece che non hai!! – disse fermamente Veronica

- Ragazzi ma di prima mattina dovete gridare così tanto?? – chiese stordita Mac

- Nottata brava ieri con Dick e birra?? – chiese ridente l’amica

- Spiritosa…però ve ne prego non urlate –

- Si, si tranquilla – la tranquillizzò Piz – Oh ciao Troy!! –  concluse urlando per attirare l’attenzione dell’amico.

- Avevi appena promesso che non urlavi…- commentò Mac

- Ciao ragazzi – salutò avvicinandosi il ragazzo

- Ti devo parlare – disse d’un tratto seria Veronica

- Con me?? Che onore Mars… - disse sarcastico il ragazzo

- Non ti conviene scherzare, se vuoi che non cambi nuovamente idea sul tuo caso – disse con serietà Veronica. Il ragazzo subito cambiò espressione e si distanziò con Veronica dal resto del gruppo.

- Accetto il tuo caso, ma ti avviso voglio esser pagata bene dal Castello, e devo accedere a tutti i loro dati, sempre e comunque, quando solo ne avrò bisogno. Queste sono le mie condizioni, fagliene presente – disse con tono severo la ragazza

- Recapiterò le tue condizioni al Castello. Grazie Veronica ti devo un grosso favore –

- Ringrazia Logan, e lui che mi ha fatto cambiare idea – disse Veronica incamminandosi nuovamente verso il tavolo degli amici.

- Oh, ciao Wallace – disse la ragazza sedendosi

- Ciao Veronica, ho saputo la bella notizia – disse sorridendo l’amico

- Ma di che stai parlando?? – chiese perplessa Veronica

- Mac ci ha raccontato tutto, non fare la finta tonta. Sono contento che tu e Logan siate finalmente tornati insieme –

- Bello….vi ha detto anche del ritorno di Ducan?? – chiese tristemente Veronica

- Coooosa?? Quando? Perché?? Oh ma non si avvisano più i propri amici di tali notizie?? –

- Scusate se vi disturbo ma chi è Ducan?? – chiese curioso Piz

- Niente, lascia perdere…non importa. Scusate mi è passata la fame, vado in biblioteca a studiare -

Veronica si alzò dal tavolo, sentir parlare di Ducan l’irritava. Wallace si alzò e la raggiunse, ma nessun altro si mosse.

- Ti accompagno, devo andare a lezione. Mi dispiace, non dovevo parlare di Ducan…- disse dispiaciuto l’amico

- Wallace, tranquillo. L’ho tirato in ballo io –

- Quando avrai voglia di parlarne sai dove trovarmi. Ora scusami ma devo scappare a lezione di psicologia sociale –

Veronica all’ultima frase si bloccò all’istante.

- Scusa ma tu non sei in classe con Logan?? -

- Si perché?? – chiese spaesato Wallace

- No è che non l’ho visto, e va bene che non è un’amante dello studio ma non credo abbia già ripreso il vizio di saltare le lezioni la prima settimana di college…-

- Ma sì, non avrà sentito la sveglia…ciao Veronica –

- Ciao Wallace…-

Veronica rimase ancora per qualche istante ferma immobile davanti alla porta della classe di Wallace, poi d’un tratto riprese a camminare, ma la metà non era più la biblioteca.

 

Arrivata al Neptune Grand corse subito verso l’ascensore e frettolosamente iniziò a schiacciare il piano della suite di Logan. Era nervosa, molto….aveva un brutto presentimento.

Corse fino alla porta della Suite e tirò fuori la chiave, che conservava ancora con cura dall’anno prima, per aprire la porta.

Quando entrò nell’appartamento si sentì male…il tavolino era ribaltato, i divani spostati, due vasi rotti per terra e … sangue…sulle pareti e un po’ sul pavimento…Non erano grandi pozze di sangue, sembravano quasi quasi delle macchie di Kechup, ma era inutile credere che fosse veramente solo quello.

- Logan?!...Logan?!.... Logan ti prego dove sei?? – iniziò a gridare la ragazza per la suite. Si avvicinò con cautela alla camera, ma nonostante la sua temeraria calma, la vista che le si presentò davanti all’apertura della porta, le piegò le ginocchia.

Logan sdraiato sul letto a pancia in giù con una grande macchia di sangue sulla schiena.

Veronica si fiondò sul ragazzo: il battito era vago, quasi inesistente, ma c’era….

Si catapultò immediatamente sul telefono e non sapendo nemmeno che numero avesse digitato iniziò a gridare in lacrime.

- Vi prego, c’è bisogno d’un’ambulanza…è urgente…-

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Capitolo 8
*** Proprio qll ke temevo ***


“È incredibile di quanto la vita sia varia…La sera prima puoi esser felicemente abbracciata al tuo ragazzo, e la mattina seguente ti puoi ritrovare davanti a un a sala operatoria a pregare per lui. Non importa quante persone importanti siano vicino a te in quei momenti, soffri comunque come un cane”

Ero oramai passate le 11.30…Dick, Mac, Wallace, Parker e Piz erano lì accanto a Veronica, nella speranza di sapere anche loro qualcosa sulle condizioni di Logan. Nessuno sapeva cosa fosse successo, e nessuno osava chiedere a Veronica se lei sapesse qualcosa. Da quando era arrivata l’ambulanza in Hotel, Veronica non aveva più versato nessuna lacrima, era come in uno stato di trans. L’unico motivo per il quale tutti i suoi amici erano lì accanto a lei, era la telefonata che Wallace le fece dopo l’ora di lezione. Quando l’aveva vista scappare prima ch’entrasse in classe si era preoccupato e quindi voleva sapere se tutto a posto. Le parole di Veronica suonavano come un telegramma…“ Hanno sparato a Logan…Shock…ambulanza qui…vado in ospedale…”

- Veronica magari vuoi qualcosa da bere?? Un thé o una camomilla magari?? – chiese preoccupata Parker

- No grazie – disse a bassa voce fissando il vuoto

- Ascolta, magari è il caso che avvisi tuo padre… o se vuoi lo avvisiamo noi, non serve per forza che chiami tu – disse Wallace cautamente

- Mio pare lavora, non voglio disturbarlo…anche voi ragazzi, tornate al campus…è tutto ok, tra poco un dottore uscirà e dirà di stare tranquilli, che Logan ha avuto un piccola emorragia interna e che quindi l’hanno dovuto operare solo per bloccare le fuoriscite di sangue…tutto qui, niente più –

Disse con falso sorriso Veronica. Tutti la guardarono esterrefatti.

- Veronica ma che stai dicendo?? – chiese preoccupato Piz. La ragazza finalmente guardò i propri amici negli occhi. Non disse niente solo scoppiò a piangere. Mac e Parker si avvicinarono a lei e la strinsero forte loro. In quel momento anche quel “duro uomo” scese una lacrima. Logan era d'altronde il suo migliore amico, l’unico che aveva provato a non abbandonarlo mai.

Tutti e sei gli amici erano seduti l’uno accanto all’altro, cercavano di farsi forza, in un modo o nell’altro, finché, finalmente, un dottore dall’aria tranquilla, si avvicinò a loro.

- Siete qui per il signor Logan Echolls?? – chiese l’uomo

- Si siamo qui per lui…la prego ci dica qualcosa – disse agitata Veronica

- Teoricamente non potrei riferirvi le condizioni cliniche del ragazzo, dato che non siete parenti, ma conoscendo la situazione familiare di Logan farò un’eccezione –  il dottore fece una breve pausa – Il signor Echolls ha avuto un arresto cardiaco pari un minuto, data la notevole perdita di sangue, conseguente allo sfioramento del cuore e danneggiamento dell’aorta da parte di due pallottole. In questo momento è in coma farmacologico, data la dura operazione. Le sue condizioni sono gravi, ma del tutto stabili, e non c’è rischio di nessuna complicazione – concluse con serenità il dottore. I sei amici tirano un comune sospiro di solievo.

- Dov’è adesso?? E quanto durerà il coma?? – chiese ansiosa Veronica

- È stato già spostato nella propria camera. Il coma farmacologico durerà ancora un’oretta, però non è sicuro che quando il coma finisca lui si svegli. Dipenderà dal bisogno fisiologico del corpo di sonno. Se volete comunque potete andarlo a vedere. La sua camera è la 348. In fondo al corridoio a sinistra –

- Grazie mille- disse un po’ più tranquilla la ragazza e senza pensarci due minuti era già scappata nella stanza di Logan.

 

Nelle ore a seguire gli amici tornarono al campus, facendosi però promettere da Veronica di esser subito informati in caso di cambiamenti, la ragazza inoltre finalmente si decise a chiamare il padre che senza pensarci un attimo la raggiunse in ospedale.

- Papà che ore sono?? – chiese Veronica

- Sono giusto adesso le 15.30…perché?? – chiese curioso Kheit

- Il coma farmacologico è finito alle 12.30 su per giù…Logan sono più di tre ore che dorme senza cenno di risveglio…- rispose tristemente la giovine

- Veronica, gli hanno sparato due pallottole nel petto…è normale che ci metta così tanto a risvegliarsi…tranquilla…- rassicurò Kheit, poi continuò - comunque, tanto per informazione non si avvisa più il proprio padre quando si inizia a frequentare qualcuno?? – chiese in conclusione per deviare un po’ argomento

- E tu come diav…- iniziò Veronica

- Tesoro sono un investigatore privato, certe cose le capisco velocemente…Hai trovato tu Logan sta mattina, nella propria camera d’albergo, quindi devo supporre che tu sia passata da lui per un qualche cosa…- disse malizioso il padre

- Potevo esser passata per litigare e urlargli contro come ho fatto spesso nelle ultime settimane – disse ridendo la ragazza

- Sei passata dal Neptune Grand per litigare con lui sta mattina? –

- No! Non l’avevo visto alla caffetteria sta mane, e dato che la sera prima stava in gran forma mi sono preoccupata…-

- E come mai l’hai visto la sera prima?? –

- Ero passata dal Grand per recuperare un po’ di tempo perd…Mi hai incastrata – disse infine la ragazza senza concludere la frase

- Da quanto tempo?? –

- Da ieri pomeriggio…Erano settimane che ci rincorrevamo…avevo paura di ritornare con lui, ma non solo per paura di soffrire nuovamente per qualche sua bravata, ma per paura che se lui fosse stato vicino a me, gli avrebbero potuto fare del male. E guarda siamo stati insieme quanto?? Nemmeno 24 ore e lui è già sul letto d’un ospedale – concluse Veronica scoppiando a piangere davanti. I sensi di colpa che l’affligevano non erano pochi.

- Tesoro calmati. Logan è in ospedale, ma non sei tu il motivo per il quale lui è qui – provò a tranquillizzarla Kheit. Veronica non rispose. Si alzò e rientrò nella stanza di Logan. Si sedette accanto al suo letto, e lo prese per mano.

- Troverò chi ti ha fatto questo, non avrò pace finché non avrai giustizia…-  disse sussurrando Veronica. Il padre si fermò accanto a lei.

- Piccola, sai chi avrebbe potuto fare questo a Logan? – chiese serio il padre

“Se lo so?? Mhmhm come dire, certo che lo so, o almeno credo. Qui centra sicuramente il Castello, centra sicuramente Gory e la sua vendetta…ma come spiegare a mio padre il motivo per l quale  Gory si voleva vendicare di Logan?? Sai papà, Gory ha fatto girare per tutto il campus un video dove io ero a letto nuda con Piz, sai Logan se arrabbiato, l’ha picchiato davanti a tutti in mensa, e come dire…lui gli ha giurato sanguinosa vendetta. Assurdo…”

- Veronica?? Mi stai ascoltando?? Ieri sera Logan ti ha detto qualcosa di particolare?? Ti ha accennato qualche sua preoccupazione per qualcosa o per qualcuno??- chiese insistente Kheit

- Ieri sera non siamo riusciti a parlarci tanto, sono andata nella suite ma c’era…Oh mio Dio! –

- Tesoro che succede??  Chi c’era ieri nella suite?? –

“Che sia stato lui…che sia successo qualcosa ieri sera quando me ne sono andata? Un litigio deviato da un attacco di epilessia??”

- Papà c’era Ducan nella suite ieri sera…Hai visto Ducan sta mattina?? -

- Sinceramente no. Ha lasciato un bigliettino che usciva per andare a trovare i suoi e che tornava per le 16.00… Stai insinuando che può esser stato Ducan?? –

Veronica guardò preoccupata Logan. Sul volto aveva i chiari segni di qualcuno che aveva fatto a botte. Il fatto che poteva esser stato Gory la uccideva, perché si sentiva in colpa, ma il fatto che il colpevole potesse esser Ducan le faceva paura.

- Non lo so papà…non lo so – disse alzandosi la ragazza

- Dove stai andando?? – chiese preoccupato Kheit

- Tu resta qui, se Logan si sveglia chiamami. Io vado a fare un po’ di chiarezza – rispose dirigendosi verso l’uscita.

Corse verso la macchina e dal parcheggio dell’ospedale direzione stabilita casa.

 

- Ducan, Ducan!! – urlò furibonda Veronica entrando in casa. Il ragazzo uscì dal bagno e guardò preoccupato la ragazza

- Cosa succede?? Perché urli così per tutta casa?? –

- Magari me lo spieghi tu?? –

- Che cosa vuoi dire?? –

- Cos’è successo ieri sera al Grand?? –

- Non so di cosa tu stia parlando – disse mantenendo la calma Ducan

- Ducan non mentirmi…si vede lontano un miglio che hai messo del phard i faccia…e per coprire i lividi vero?? I lividi che ti sei fatto ieri lottando ieri sera con Logan – disse furibonda

- Cosa ti lega a lui?? – chiese imperterrito Ducan

- Io ti chiedo cos’è successo ieri sera e tu mi chiedi cosa mi lega lui?? –

- Veronica ti rendi conto che tu stai piangendo?? Piangendo per Logan?? Questo significa che mi hai mentito…-

- Mentito su cosa?? –

- Lui me l’ha detto sai…me l’ha detto che eri tornata da lui…mi ha detto che sei stata di nuovo sua… mi ha detto anche che ti ama ancora, ma che ti aveva oramai persa per sempre…a quanto pare questa non è tutta la verità. Se tu ora sei qua davanti a me così sconvolta significa che lui non ti ha persa…- disse con amarezza

- Si è vero, non mi ha persa…anzi sono più sua che mai, ma adesso che io sono stata onesta con te, si lo anche tu nei miei confronti. Che è successo ieri sera?? –

- Scusa perché lo chiedi a me?? Non puoi chiederlo al lui?? –

- Sai lo farei volentieri, se non fosse che è da ore in coma, sdraiato su un letto d’ospedale perché qualcuno prima l’ha picchiato e dopo gli ha sparato due pallottole nel petto!! – gridò sconvolta Veronica.

- Hej no aspetta…di cosa stai parlando?? – chiese stupito Ducan

- Di cosa parli?? –

- Aspetta, è vero io e Logan ce ne siamo date di santa ragione, ma io poi me ne sono andato…io non ho sparato a nessuno!! –

Veronica guardò negli occhi Ducan…

- A che ora sei andato via dal Grand?? Che hai fatto dopo?? -

- Io…io non me lo ricordo…-  disse sconvolto Duncan

- Era proprio quello che temevo…- Veronica presa la sua borsa e si diresse verso la propria macchina.

“Ducan era sconvolto…Che quei due si siano picchiato e poco ma sicuro, ma il resto…Ducan ricorda solo di aver fatto a botte ma il resto??Non ricorda ne quando è andato via dal Neptune Grand, ne cosa ha fatto dopo…di uno dei suoi attacchi avrebbe potuto benissimo prendere una pistola e sparare…peccato che però non c’era nessuna pistola nella suite. O almeno io no l’ho notata…oh mio Dio…Troverò il colpe di tutta sta storia, chiunque abbia sparato a Logan la agherà molto cara”

E dopo il lungo periodo delle vacanze estive rieccomi qui cn un nuovo capitolo della mia FF!! spero vi sia piaciuto!! aggiornerò appena possibile!! un bacio ;*

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