I Promessi Anime Sposi

di Razor666
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo + Un matrimonio interotto ***
Capitolo 2: *** La scomessa ***



Capitolo 1
*** Prologo + Un matrimonio interotto ***


Prologo

 

Salve, io sono Razor666, ma dato che è lungo chiamatemi solo Razor. Tutto iniziò in una noiosissima lezione sui Promessi Sposi, quel giorno il prof si stava esaltando a decantare le lodi (quali?) di quell’inutile mattone, che sarebbe stato meglio adoperarlo come se fosse stato un vero mattone. Comunque una strana stanchezza mi pervase, in genere durante le lezioni io adopero i miei neuroni alle mie Fan Fiction, ma mi addormentai.

Dopo poco mi svegliai in un luogo nero, ma non ero solo, dato che c’era un bambino con i capelli rossi e gli occhi rossi che mi guardava. Io gli chiesi: “Emm… ciao, dove mi trovo?”

Lui mi guardò con freddezza e mi ripose: “Sei morto di noia.”

Naturalmente pensai di che era tutto uno scherzo, quindi gli chiesi allegramente: “Allora sei Dio?”

Lui mi guardo e rise: “No, io sono solo un sogno, li Dio qui sei tu.”

Ok, la cosa stava prendendo una piega alquanto strana, e riposi: “Ok, dove sono le telecamere?”

“Non c’è nessuna telecamera, a meno che tu non lo voglia.”

“Te lo chiederò solo una volta: Si può sapere dove C***o sono?!”

“Uno non si dicono parolacce?!”

“Scusa.”

“Secondo, tu sei in un'altra dimensione.”

“Cosa?! Ma come è successo?”

“Ascolta, io sono un sogno, o meglio un sogno molto piccolo, e dato che non volevo essere dimenticato, ho deciso di portare un umano in questa dimensione così che tu possa continuare il sogno come tu credi.”

La cosa iniziava a spaventarmi sul serio, dato che nonostante ero cosciente non riuscivo a svegliarmi, anzi mi sembrava che ero già sveglio, e poi avevo ascoltato Alice of Human Sacrifice, che parlava appunto di un sogno, che per non essere dimenticato, aveva imprigionato al suo interno quattro “Alice” ma non facevano una bella fine, così chiesi: “Emm, io sarei la quinta Alice?”

Il sogno rise e ripose: “Allora ai ascoltato anche tu quella cosa su Youtube! Naa lui era un altro sogno che dopo l’ennesimo fallimento, per non essere dimenticato ha raccontato questa storia ad un umano, e lui ci ha fatto la canzone, e dato che tu la sai, questo significa che quel sogno ha raggiunto il suo obbiettivo.”

Ormai ero sicuro che era tutto vero, quindi mi rassegnai e capì che la mia vecchia vita era ormai alle spalle, ma dopo una piccola riflessione pensai: “Cosa mi sto lasciando dietro? Genitori che mi rompono solamente, amici che non ho, la ragazza non l’ho mai avuta, neanche nel raggio di mille miglia, avevo intenzione di diventare un pilota di caccia da combattimento, ma non ci sono guerre, e stano andando di moda aeri senza pilota. ” Quindi riposi al sogno: “Ci sto, ma che sogno sei?”

“Lo scoprirai al momento opportuno.”

“Ok, ma allora cosa devo descrivere”

“Una storia d’amore”

“Mi rifiuto! Io non creo certe schifezze!”

“Che riguarda Yuno di Mirai Nikki”

Dovete sapere che la storia di Yuno mi piaceva da morire, era una psicopatica che per il suo amato uccideva la qualunque, donne, bambini, tutto e tutti. Quindi riposi: “Approvato da Razor.”

Il sogno mi domandò: “Chi?”

Io risposi sorridendo: “Sono io, dato che un Dio non si dovrebbe chiamare con un nome che usano gli umani, ho deciso di adoperare la versione ridotta del mio nickname che uso in Internet”

Lui mi guardò in modo strano e disse: “Se ti piace… comunque doverti scegliere anche un mio nome”

Io riposi: “Che ne dici di Antares.”

“Carino, adesso però possiamo iniziare a continuare il mio sogno? Per farlo devi solo descriverlo, come se stessi facendo una narrazione.”

Felice del fatto che quel bambino/sogno/rapitore/fan di Yuno/fanati…. Ehi!!! Sto mettendo troppo barre per i miei gusti, quindi iniziai a pensare cosa creare, e mi venne un illuminazione: perché non usare i miei poteri divini per creare una immensa parodia dei Promessi Sposi usando Yuno come promessa sposa (ma non credo che sarà semi-santa come Lucia) di Yukiteru, il suo amato, ed aggiungendo nel calderone personaggi provenienti da altri anime e videogiochi, quindi chiesi una cosa ad Antares: “Secondo te, e teoricamente possibile accedere ad internet da qui?”

“Teoricamente è possibile, dato che trasferisci solo dati, sei uno di quei deficienti che non sa passare un minuto senza Facebook?”

“Innanzitutto c’è una bella differenza tra un minuto e l’eternità, secondo io volevo solo accedere su Efp, in questo modo potevo pubblicare sul sito quello che sto per creare, in questo modo molte altre persone sapranno dei questo sogno.”

Antares ripose entusiasta: “Certamente, anche se credo che quei molti saranno solo quattro anime pie che avranno pena, ed apriranno la storia per poi uscirne subito, per far risultare sul sito qualche visita, quando in realtà non ti ha letto nessuno.”

Io lo lascai perdere,ed iniziai a descrivere il nuovo mondo.

 

Un matrimonio Interrotto

 

Cari lettori che state leggendo questa storia, sappiate che questa storia inizia in una mattinata del sette novembre anno 2028 per la precisione in un cittadina montana, situato sulle rive del lago Como, chiamato Tokyo Como, il nome deriva dal fatto che è abitato principalmente da giapponesi, dato che la loro terra natia era stata colpita, tredici anni fa, da un meteorite, e questo ha costretto gli abitanti ha sparpagliarsi per tutta Asia, Europa ed America una frazione di essi sono arrivati sulle rive del lago Como.

Ma ad un certo punto, Antares bloccò la mia narrazione, con un commento alquanto stupido: “Di un po’ Razor, quante canne ti sei fumato prima che io ti portassi qui?”

“Nessuna, è tutto frutto della mia immaginazione.”

“Quindi sei così di natura…. Contento te.”

Ignorai il moccioso e continuai a narrare. Tokyo Town si trovava nel ramo del lago di Como, tra due catene non interrotte di monti, ma certe volte è giallo a causa delle fogne, che volge a mezzogiorno…

Nuovamente Antares mi interruppe ma questa volta la sua domanda era legittima, poiché chiese gentilmente: “In che senso volge a mezzogiorno, si trova a ore dodici rispetto al lago di Como?”

Io riposi timidamente: “Non proprio, stando a google maps si trova a sud-est, io ho semplicemente detto quello che aveva scritto Manzoni”

Il sogno mi ripose leggermente arrabbiato: “SI PUO SAPERE PERCHÉ STAI SCRIVANDO UNA CA***TA CHE HA SCRITTO UN TIZO CHE NON UN CA**O DI GEOGRAFIA?!?! PIUTTOSTO POSTA DIRETTAMENTE IL COLLEGAMENTO DÌ GOOGLE MAPS!!!!” Io, alquanto sconvolto dalla sfuriata del bambino, misi direttamente a vostra diposizione la pozione esatta qui (https://maps.google.it/maps/ms?ie=UTF8&source=embed&oe=UTF8&msa=0&msid=113960533194620191096.0004590b9a075b4d8623b )  Comunque quel giorno stava camminando per le strade della città un certo Don Kaio, il prete della chiesa di Tokyo Town, l’ecclesiastico era sempre stato preso in giro, non tanto per la sua corporatura robusta (va be, era grasso) ma per il fatto che aveva un paio di ciuffi sottili, ma molto lunghi che somigliavano a delle antenne, che chissà per quale ragione non riusciva mai a tagliare, aveva provato di tutto forbici, lame, asce, katane ma niente. Il pover curato, dato che veniva sempre preso in giro, ha assunto un atteggiamento pacifico, ma non perché odiasse particolarmente i conflitti, ma perché aveva paura di esserne preso in mezzo, infatti era solito dire: “Meglio cento giorno ad pecora, piuttosto uno da leone.” Purtroppo per lui, il destino (per la precisione io, ma quanto sono malvagio MUHAHAHA!!) aveva in serbo altri piani. Durante il suo percorso, trovò davanti a se due individui seduti, uno era alto, ma aveva il volto coperto, ed aveva gli occhi rossi ma le pupille verdi e si chiama Kazaku, mentre l’altro aveva i capelli color platino e si chiamava Hidan. I appartenevano alla specie dei Bravi, facilmente riconoscibili dalle loro tuniche nere, con disegnato delle nuvole rosse. I bravi erano degli individui malvagi, di cui si dicesse che avevano poteri demoniaci, ma di sicuro erano dell’ Akatsuki: un organizzazione mafiosa, governata da Pain, il malvagio dei malvagi, l’ex boss mafioso di tutta la Yakuza, colui che aveva monopolizzato il mercato dei piercing. Don Kaio era terrorizzato, ma comunque sapeva che in teoria non aveva nulla da temere: aveva fatto tutto ciò che gli veniva detto di fare, e non aveva mai detto una parola contro la mafia, quindi decise di proseguire per la sua strada. Ma nonostante avesse la coscienza pulita (relativamente parlando s’intende) appena si avvicino, i due bravi si alzarono, bloccandogli la strada,  dicendo: “Salve signor curato, la stavamo aspettando.”

Don Kaio ripose, cercando di essere più calmo possibile, per non dare l’impressione di stare nascondendo qualcosa, ma dentro di se tremava come una foglia: “Cosa desiderate non ho fatto nulla per offendere l’or signori.”

Quello con i capelli platino urlò: “Lo sai vecchio che ci fai perdere la pazienza!! La gente che trema mi fa venire voglia di ucciderla subito!” Inutile dire che Kaio se la fece addosso, metaforicamente e non. L’altro Bravo però colpì con un pugno il suo compagno e disse: “Se non sbaglio ti avevo detto di non parlare.” Poi si rivolse al prete e disse: “Mi scusi per il comportamento del mio compagno, ma certe volte… anzi no, è sempre troppo impulsivo.” Kazaku avrebbe voluto dire qualcosa di più offensivo nei confronti del suo compagno, ma capiva che non era il caso davanti ad uno come Kaio, quindi continuò a dire: “Innanzitutto il nostro capo vuole ringraziarla per i suoi servigi, ma purtroppo ha un altro favore da chiederle.” Kaio iniziò a spaventarsi, mai Pain gli aveva chiesto di fare qualcosa, ingegnere semplicemente mandava i suoi bravi a ricordagli di non dire qualcosa di spiacevole durante le sue omelie, e lui aveva sempre e silenziosamente obbedito, quindi si fece coraggio e chiese in un sussurro: “Cosa vuole che faccia sua signoria”

“Nulla di complesso o pericoloso, ha presente Yuno Gasai e Yukiteru Amano?”

“Sono due giovani ragazzi che oggi si dovranno sposare.” Kaio si chiese tra se a se come mai Pain era interessato a questa giovane coppia, ma il bravo continuò a dire: “Ebbene lord Pain desidera che questo matrimonio non si celebrasse.”

Nel sentire quelle parole il curato fece un errore madornale, alzò la voce e disse: “Ma signori, tutto e ormai già pronto, non posso di punto in bianco…” Ma l’argenteo lo prese per le sue “antenne” ed gli urlò in faccia: “Senta signor palla di grasso, non so se ha capito bene, ma questo matrimonio non sa da fare, né ora né mai!!!”

Per l’ennesima volta il bravo fu colpito dal suo compagno che gli urlò: “Smettila di fare il cretino!!” Poi si calmò, si rivolse al curato e disse gentilmente: “Signor curato, lei è un uomo intelligente, saprà certamente trovare una soluzione.” Quindi i due bravi si allontanarono lasciando il povero Don Kaio da solo e con le braghe bagnate.

 

Qualche kilometro di distanza più in là, Yukiteru, un ragazzo di 19 anni, con i capelli neri e gli occhi blu era ansioso di sposare la sua promessa Yuno, così ansioso da nascondersi sotto il letto. Infatti Yukiteru aveva una mentalità simile a quella di Don Kaio  con la differenza che il ragazzo era pure spaventato di aprirsi con le persone, quindi il lettore si starà chiedendo come è nato l’amore tra i due, e come mai il ragazzo si stava nascondendo. Tutto ciò era iniziato quattro anni fa: il ragazzo aveva una spiccata abilità nel disegnare vestiti quindi stava facendo un tirocinio per diventare stilista, ma a causa di ciò veniva classificato come gay e preso in giro. Ad un certo punto una sua compagna di classe gli si avvicinò e gli chiese: “Mi dispiace che ti trattano così male, non te lo meriti”

Il ragazzo ripose: “Vattene via, rischieresti di essere presa in giro.”

Ma lei non lo ascoltò e ripose: “Anch’io mi sento emarginata, i miei genitori sono morti da poco, e credo che sia per un regolamento di conti con la mafia.”

Yukiteru la guardò stupito, c’erano delle dicerie che etichettavano la famiglia Gasai come mafiosi, ma non c’erano prove e non ci aveva mai creduto prima d’ora, eppure lei stessa si era fidata di lui e gli aveva raccontato la verità, quindi lei gli disse: “Noi due siamo simili e ci dobbiamo proteggere a vicenda… che ne dici se quando saremo grandi ci sposeremo?”  Lui la prese come se fosse uno scherzo ed accettò, mai fece errore più grande. Appena qualcuno lo prendeva in giro, a questo gli succedeva qualcosa di spiacevole, fratture, morti di animali domestici, e via così, inoltre da quel giorno Yuno gli mandava un SMS al giorno, e se lui non rispondeva  lei continuava a mandarne un al minuto. Nonostante ciò Yukki, come veniva chiamato dalla sua amata, o per lui dalla sua stalker, riuscì a diventare un bravo stilista, ma appena ebbe trovato un lavoro, Yuno andò da lui e gli chiese di sposarla. Lui non ce lo fece ripetere due volte, aveva troppo paura di farla arrabbiare, inoltre i suoi erano contenti della ragazza, poiché era molto intelligente, carina e la madre del ragazzo aveva affermato: “lei sarà una moglie ed una madre perfetta.” Ora il ragazzo stava rintanato sotto il letto poiché aveva paura di stare insieme a lei, o come la definiva lui “la psicopatica” Ma non aveva fatto i conti con il suo fratello adottivo: Naruto Uzumaki. 18 anni fa ci fu un terribile incidente stradale che uccise i genitori di Naruto lasciandolo orfano a soli pochi mesi di vita, e dato che la famiglia Minato Uzumaki, era amico di Kurou Amano, il padre di Yukiteru, lui accolse l’orfano a casa sua quindi  Yukiteru e Naruto vissero sempre come fratelli, Natuto era esattamente l’opposto di Yukiteru era biondo con gli occhi azzurri, ed era maledetissimamente estroverso, era amico di tutti, ed era l’unico che riusciva a portare fuori suo fratello, con la forza si intende. Certe volte Yukiteru si confidava con lui su Yuno, ma Naruto rispondeva sempre che doveva essere contento che una ragazza si preoccupasse tanto per lui, Yukiteru faceva perno sullo stalking, ma Naruto rispondeva che dato che Yuno l’amava, a lui non gli avrebbe fatto del male. Comunque sta di fatto che il biondino irruppe nella casa del moro, che era quella con cui Yukiteru avrebbe dovuto passare la sua vita con Yuno, ed urlò: “Svegliati fratello, da oggi sarai felicemente sposato!!!”

Notando che non c’era sul letto, e conoscendolo, guardò sotto di esso e disse: “Avanti, non dirmi che hai visto un demone, come tuo cugino, ed hai paura d’uscire.”

La riposta fu flebile: “Non ho paura dei demoni dato che non esistono, ma Yuno si, e mi fa paura.”

Ma Naruto non volle sentire ragioni e gli afferrò una gamba e lo trascinò fuori dal letto dicendo: “Avanti Yuno è solo una ragazza affettuosa, è perfetta per te.”

“Non definirei lo stalking affettuoso.”

“Dettagli, semplicemente tiene molto a te, sono sicuro che un giorno la capirai.”

“E posso tenermi a debita distanza, fino a quel giorno.”

“No!” Quindi l’Uzumaki vestì di forza il suo fratello adottivo gli ficcò la colazione in bocca e disse: “Bene adesso ti accompagno dal prete, così che tu possa accordarti per l’ora.” I due uscirono, per la precisione Naruto uscì trascinandosi dietro Yukiteru, quindi il biondino, che non era troppo stupido, e sapeva che Yukiteru aveva nascosto le chiavi della sua auto, aprì la portiera del passeggero della sua auto ed intimò all’Amano di entrare dentro, ma il moro urlò: “Non voglio andare, ho paura, non puoi costringermi!”

Ma Naruto non volle demordere, e gli urlo: “Yukiteru, salga a bordo, cazzo!!!” e con un poderoso calcio nel sedere, finalmente il promesso sposo entrò nell’auto.

 

Nel frattempo Don Kaio era ritornato di corsa nella sua umile dimora, dove la sua badante Chichi lo soccorse non appena l’ecclesiastico varcò la soglia di casa.

“Signor curato cosa le è successo?” Chiese preoccupata Chichi.

“E’ successo un disastro!” Ripose mettendosi le mani nei capelliantenne

“Quale disastro.”

“Un disastro di proporzioni apocalittiche.”

“O mio Dio, la MOIGE ha censurato tutti gli anime passati presenti e futuri?”

“Per fortuna non è così grave, ma sono nei guai lo stesso.”

“Si spieghi meglio.”

“Non te lo posso dire, l’ultima volta che avevo un problema problema, l’hai spifferato alla tua amica Bulma, la quale l’ha raccontato a tutto il paese.”

“Ma avevo solo detto a Bulma che eri una persona gentile, ed avevi accolto in casa una bambina orfana ammalata per curarla.”

“Si, ma la tua amicaoca ha capito solo che ho accolto in casa una bambina, e lei la raccontato in giro, risultato: tutti credevano che fossi un pedofilo.”

“Ma non l’ho fatto apposta e poi tutto si è risolto per il meglio.”

“Dopo tre quintali di uova marcie lanciate addosso a me, una settimana di galera in cui tutti i detenuti mi volevano fare a pezzettini, e una scomunica con la quale non ho potuto fare messa per due mesi.”

“Scusa.”

Nel frattempo qualcuno suono alla porta di casa, e quindi Kaio ordinò a perpetua di dire a chiunque fosse venuto, ma il povero prete si era dimenticato di chiudere la porta di casa, che fu subito aperta da un Naruto, che teneva per il coletto Yukiteru, bloccandogli ogni via di fuga.

“Signor curato, non è una buona cosa lasciare la porta di casa aperta. Comunque le ho portato lo sposo di oggi.” Disse Naruto spingendo a forza il fratello dentro la casa.

Il ragazzo dai capelli neri si avvicinò lentamente al Don, e quando gli fu vicino, chiese timidamente e con un tono di voce che Kaio lo sentì a malapena: “A… quando sono le… no… nozz… nozze?”

“Mi dispiace ragazzo, ho impedimenti vari, devo rimandarlo.” Rispose con tono simile il curato.

“Davvero?!?! Si prenda tutto e ripeto tutto il tempo che vuole, settimane, mesi, anni decenni, se vuole mi posso sposare Yuno fra 100 anni!!!” Urlò Yukiteru con un numero di decibel simili a quelli generati dalla partenza dell’ Apollo 11.”

“Aspetta, aspetta, che genere di impedimenti?” Chiese con tono molto poco civile Naruto.

“Burocrazia, bolli, festività, mal di testa.”

Naruto prese un coltello e minacciò Kaio, Chichi soffocò un urlo e Yukiteru per poco svenne, quindi il  biondino ordinò a don Kaio: “Dimmi la verità, oppure…”

“LordPainmihaminacciatodinonfarsposaretuofratelloconYunomidispiace!!!”

“Eh?! Ripeti più lentamente.” Rispose Naruto allontanando il coltello dal don.

Kaio raccontò la sua disavventura con i bravi e Naruto disse: “Mi dispiace Don, non pensavo che la situazione fosse così grave, comunque prima stavo solo bleffando non le avrei fatto male in nessun modo.”

Quindi prese (come un pacco della spesa) suo fratello il quale stava sussurrando: “Non è possibile… perché Lord Pain c’è l’ha con me… anzi ora che ci penso è mio alleato!”

“Non dire cazzate, ora andiamo da Yuno e decideremo il da farsi.”

Al sentire la frase “andiamo da Yuno” Yukiteru urlò di paura.

 

Nel frattempo in una villa losca abitata da gente losca, decorata con sfarzosi tendaggi loschi, mobili d’epoca loschi, ed illuminata da lampadari d’oro loschi. I due bravi, che avevano aggredito Don Kaio entrarono all’interno di essa, ed ad accoglierli fu il padrone della casa, una figura losca pieno di piercing che disse: “Bravi mei fedeli Bravi… l’avete capita?”

I due assecondarono con false risate il loro padrone.

“Vi siete guadagnati la vostra paga.” Disse mentre due camerieri porgevano ai due bravi due mazzette su dei piatti d’argento.

Kazaku osservò con cura la mazzetta per assicurarsi che non mancasse un cent dalla paga precedentemente accordata, mentre Hidan affermò: “Ed ora che vado a fare un sacrificio per il mio Dio.”

“E che cosa vorresti sacrificare” Chiese il suo compagno, con poco interesse, mentre contava i suoi soldi un'altra volta.

“UN POLLOOOOOOOOOOO!!!!!!!” 

 

 

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Capitolo 2
*** La scomessa ***


 La scomessa

 

Lor lettori, leggendo il capitolo precedente, si staranno chiedendo (se non avete mai lettovisto Mirai Nikki) chi fosse mai Yuno, e perché il suo presunto fidanzato ne fosse così spaventato.

 

Ma prima che potessi continuare Antares mi bloccò chiedendomi se potesse anche lui descrivere la storia, naturalmente usando un colore diverso onde evitare confusione, ma prima che potessi solo pensare di rispondere, il sogno iniziò anch’esso a narrare.

Per prima cosa bisogna informare i lettori, che quasi sicuramente vi siete fatta un idea sbagliata di Yuno, infatti lei non è altro che una povera ragazza bisognosa d’affetto. I suoi genitori sono morti e lei è stata cresciuta solamente dalla sua sorella maggiore (Opss mi sa che ho spoilerato un personaggio nuovo), ma tutti i suoi coetanei la disprezzavano e l’unico che l’ha accettata è stato Yukiteru, quindi lei ha deciso che lei sarà per sempre sua.

Ma veramente due persone si fidanzano quando entrambe sono d’accordo…

Ma Yuno lo amava così tanto, che il suo amore valeva per due, quindi ha compensato il fatto che il suo ragazzo non l’amasse, quindi i due sono effettivamente fidanzati.

Non credo che funzioni così….

Lasciando perdere i vaneggiamenti del mio amicoprigioniero, Yuno ha sempre amato così tanto il suo ragazzo che l’ha sempre protetto da tentazioni esterne, in questo modo il ragazzo non è mai caduto nel pericolo di tradire la sua promessa sposa.

Alias Yuno ha minacciato qualsiasi ragazza che avesse messo gli occhi sul suo amore. Inoltre la ragazza ha sempre desiderato che tutto gli andasse per il meglio, per esempio ha bruciato la scuola quando Yukiteru ha preso un 4. Da quel giorno il ragazzo non ha mai preso più un insufficienza. Inoltre vorrei chiedere a voi lettori una cosa: si può definire stalking la romantica azione nel spiare il proprio amore in ogni suo secondo di vita per poter conoscerlo meglio? 

Secondo il dizionario sì.

E’ un crimine la banale azione di aiutare il proprio amore nel mantenere la sua promessa di fedeltà?

Dato che in questo caso Yuno ha minacciato fisicamente ogni ragazza “pericolosa” direi di sì. Comunque chiusi la bocca ad Antares prima che il suddetto mi provochi una denuncia per incitazione a delinquere e roba varia (anche se probabilmente me la sono già presa… poco male, tanto sono già morto).

 

Ritornando alla storia, mentre Yukiteru scopriva la tragica (o fantastica, dal suo punto di vista) notizia Yuno, completamente ignara della situazione, stava provando il suo abito da sposa. Nel frattempo sua sorella maggiore Lucy Gasai, una donna sui 25 anni con i capelli e gli occhi rossi stava facendo compagnia alla sua sorellina dicendo: “Ti piace l’abito da sposa, mi sono assicurata che fosse bellissimo e che arrivasse in tempo.”

(In realtà in Mirai Nikki Yuno non ha nessuna sorella, ma nel affidabilissimo sito di Nonciclopeida c’è testualmente scritto: Yuno Gasai è la sorella minore di Lucy, con cui condivide gli sbalzi d'umore e l'hobby di uccidere senza una vera ragione persone a caso.)

Yuno era molto simile alla sua sorella maggiore, anche se la promessa sposa di Yukiteru aveva i capelli e gli occhi rosa. Dopo un altro paio di secondi Yuno affermò: “Sono sicura che Yukki (come lei chiamava il suo fidanzato) piacerà tantissimo questo abito, ma come hai fatto ad ottenerlo, sapevo che i sarti avessero dei problemi.”

“Semplicemente mi sono assicurata che facessero il loro lavoro, d’altronde chi non rispetta i propri impegni non merita di vivere.” Rispose Lucy, ma pronunciando la seconda parte della frase quasi sussurrandola, ma con tono minaccioso.

Yuno baciò sulla guancia sua sorella maggiore e disse sorridendo: “Senza di te e senza Yukki, non c’è l’avrei mai fatta ad andare avanti.”

Prima che Lucy potesse dire qualcosa, sentirono il rumore di una macchina arrivare, quindi Yuno uscì di casa a velocita Mach 2.0 (due volte la velocità del suono) per incontrare il suo promesso.

Appena Naruto tirò fuori dalla sua auto Yukiteru, il quale stava opponendo una fortissima resistenza, fu abbracciatointrappolato da Yuno gli stava dicendo: “Yukki sono contenta che ci siamo per sposare….”

Il ragazzo la interruppe terrorizzato dicendo: “Purtroppo c’è stato un problema esterno…”

Lucy, la quale aveva seguito sua sorellina, chiese: “Cause esterne? Intendi dire che ti sei innamorato di un’altra donna? In questo caso non meriti più di vivere.” Nello stesso tempo estraendo, da non si sa dove, una mitragliatrice e la punto verso di lui, per la precisione una AK-47. Il ragazzo, che aveva molta più paura di Lucy rispetto a Yuno, e ringraziava Dio che non fosse stata Lucy ad innamorarsi di lui, iniziò a sudare freddo, e se vogliamo essere precisi il suo sudore raggiungeva tranquillamente lo zero assoluto.

Per sua fortuna Naruto si mise nella linea di tiro e disse: “Non è come credi, è qualcun’altro che vuole Yuno, e per questo ha bloccato le nozze.”

Lucy abbassò l’arma e disse: “Ok, entriamo dentro e raccontami tutto.”

 

Dopo che il gruppo era entrato dentro casa, e Naruto raccontò quello che era successo a Don Kaio, Yuno iniziò a piangere. Lucy abbracciò sua sorella e le chiese dolcemente se ne sapeva qualcosa, e dopo qualche secondo lei iniziò a raccontare quello che le era successo circa due mesi fa: “Stavo passeggiando tranquillamente, quando per la mia strada incontrai due persone che indossavano un abito nero con delle nuvole rosse. Il primo era un orribile uomo con i capelli arancioni, gli occhi viola, con delle strane pupille fatte da sei cerchi concentrici, come se volessero ipnotizzarti ed il volto ricoperto di piercing. Il secondo tizio aveva sul volto una maschera arancione.”

Naruto spiego: “Quello con i piercing è sicuramente Pain, mentre l’altro era suo cugino Tobi.”

Yuno continuò a raccontare: “Pain mi osservò con i suoi occhi malefici per qualche secondo per poi dire qualcosa sotto voce al suo compare. Successivamente quel bastardo iniziò a camminare vicino a me, però io lo ignorai disgustata. Infine lui mi fece un complimento sui miei occhi, ma solo il mio Yukki può farmi complimenti, quindi estrassi il mio Bazooka portatile.”

“Vuoi dire che possiedi un Bazooka portatile?!” Chiese Yukiteru visibilmente preoccupato.

“Certo, me l’ho porte sempre con me, lo vuoi vedere?” Rispose Yuno sorridendo, come se portarsi dietro un Bazooka fosse una cosa normale.

“No grazie, magari più tardi.” Rispose il ragazzo che ormai aveva i vestiti completamene umidi e ghiacciati.

Yuno finì il racconto dicendo: “Sta di fatto che con qualche forza misteriosa, Pain riuscì a deviare il missile, quindi se ne andò sorridendo, pensavo che fosse finita lì… mi dispiace Yukki.” Quindi la ragazza pianse e si gettò tra le braccia del suo presunto fidanzato.

Lucy si alzò in piedi ed affermò: “Pain ha appena battuto un record, non ho mai odiato un essere vivente in questo modo, mi devo ricordare di dirglielo prima di annichilirlo.” Quindi la donna se ne andò verso l’armeria della casa.

Però Naruto le afferrò il braccio e disse: “Lo so che sono io il primo a dire che nulla è impossibile e che non bisogna mai arrendersi, ma pensaci Lucy: Pain è il capo della Akatsuki, ed ha a disposizione un sacco di assassini; è quasi sicuro che morirai nel tentativo di ucciderlo… e se morissi come la prenderebbe Yuno?”

Lucy guardò sua sorellina, la quale la supplicava con lo sguardo di non fare follie,

 

 

quindi la donna si mise a braccia conserte e si chiese: “Ma allora cosa possiamo fare… non è giusto che siamo alla mercé di un tale prepotente, si serve un miracolo.”

Ad un certo punto qualcuno suonò alla porta e Lucy andò ad aprire la porta. Una volta fatto ciò la donna vide un improbabile monaco con i capelli neri a punta e sulle spalle una lunga mazza color rosso, il quale disse: “Salve, sono venuto a vendere questi fagioli miracolosi per conto del mio monastero, che a causa della crisi Roma ci ha tagliato i fondi.”

Naruto, vedendo il monaco, gli urlò addosso: “Goku brutto bastardo, i tuoi maledettissimi fagioli di Balzar mi hanno costretto a stare in bagno 24 ore su 24 per 7 giorni.”

Lucy interruppe il biondino dicendo: “Tu sei frate Goku? Ho sentito parlare di te e di come sei bravo nel risolvere i problemi, venga qua.” Quindi la rossa afferrò il frate di prepotenza e lo portò dentro casa.

Ma chi era di preciso padre Goku, chiaramente un frate che vende a domicilio dei fantomatici fagioli che spurgano gli intestini più ostinati, ma prima di adesso chi era?

Tanti anni fa (o forse pochi? E chi se ne frega, non ho voglia di pensare ad un periodo temporale per un Falshback di un personaggio secondario) Goku era un esperto di arti marziali, che viveva solo per allenarsi e partecipare ai tornei di arti marziali. Però nella finale di un torneo, lui combatté contro un tale di nome Piccolo, e per sbaglio lo uccise insieme a molti altri spettatori (ecco cosa succede a lanciare Kamehameha, che sia di lezioni a tutti voi lettori, tanto lo so che da piccoli avete provato a lanciarne una) Sta di fatto che Goku la prese male, e da quel giorno giurò di non combattere mai più, ed rispettare i voti monastici (con qualche eccezione per quello del digiuno).

Goku pensò un attimo e disse: “Perché non provate a fare un matrimonio a sorpresa? Basta solo che lo sposo e la sposa dicano di volersi sposare davanti ad un prete e due testimoni.”

“Mi sembra un’ottima idea, io e Lucy faremo da testimoni!” Rispose entusiasto Naruto.

 

(Un attimo, ma non si scrive entusiasta?

Ma mi fa schifo dire che un maschio è entusiasta, sembra che sia gay! Al massimo lo posso utilizzare per Yukiteru.

Razor, ti sembra che solo perché lo decidi tu puoi cambiare la lingua?

Certo! Non è che se un gruppo di persone qualunque decide una cosa, io la debba dire esattamente allo stesso modo, siamo nati con il dono dell’intelletto e con esso possiamo generare qualsiasi suono, siamo noi a decidere come esprimerci. Dobbiamo combattere per ottenere la nostra indipendenza linguistica, infatti i vari dialetti giovanili stanno per decollare, perché oggi è il giorno dell’indipendenza!!!!........ ho capito, meno canne e più attenzione mentre scrivo.)

 

Eravamo rimasti che Naruto era entusiasta dell’idea, e Lucy aggiunse: “Certo, e se qualcosa va storto posso sempre usare il mio persuasore multiuso per convincere il prete a sposarli.” Indicando la sua mitragliatrice.

“Emm…certo, ma non credo che sarà necessario.” Rispose Goku un po’ preoccupato per Don Kaio.

“Allora è deciso: noi 4 andremo dal prete di notte e lo coglieremo di sorpresa!” Affermò Naruto.

“Ottima idea, io nel frattempo andrò da Pain, magari riuscirò a farlo desistere dal suo folle piano.” Rispose il frate.

Nel frattempo Yuno che poco fa stava piangendo su Yukiteru, alzò lo sguardo contenta e disse al suo amato: “Non sarà un matrimonio perfetto, ma da domani mattina saremo marito e moglie, non sei contento?”

Per Yukiteru se gli avessero detto che domani mattina sarebbe morto, non avrebbe avuto una espressione diversa.

 

Come concordato, Goku si recò nella villa di Lord Pain, mentre gli altri si stavano preparando per l’assalto notturno. Il Frate si aggirava per le strade della periferia della città osservando i cartelloni pubblicitari, su cui c’erano pubblicità di vari anime e manga, ma molti di essi erano stati censurarti parzialmente o completamente da altri cartelloni su cui c’era scritto “la MOIGE protegge i vostri figli” Però ignorò ciò, dato che a lui non gli erano mai interessati tali intrattenimenti. Quando Goku arrivò alla villa di Pain, fu subito fermato da due tizi della Akatuski alquanto strani.

Il primo era Deidara, un ragazzo biondo, ma oltre ad avere una bocca in viso, aveva una bocca per ogni suo palmo delle mani; mentre l’altro era Sasori, un individuo dai capelli rossi ma una bellezza innaturale, come se la sua pelle fosse di legno.

Deidara guardò Goku e gli ordinò: “Fermati stupido idiota, non è concesso entrare in questa dimora senza apposito invito”.

“Mio ragazzo, a Dio non serve un invito per entrare nelle dimore altrui.”

“Davvero lei è Dio?! Allora mi dica se ha creato prima l’uovo o la gallina?” Chiese entusiasta Deidara.

Il suo compagno si diede una pacca in fronte e disse: “Stupido idiota! Lui non è Dio, è un semplice frate che vuole entrare a scrocco, ma dovrà passare sulle mie marionette da combattimento!!” Quindi Sasori tirò fuori dal suo abito marchiato Akatuski, una marionetta dell’altezza di 10 cm, ed iniziò a muoverla come un ossesso.

“Cosa vorresti fare di preciso con quella?” Osservò il suo compagno.

Sasori osservò la sua marionetta ed esclamò: “Cavoli! Ho scambiato la marionetta da combattimento con quella che uso quando faccio il babysiter. Dannato Pain e le sue page miserrime che mi costringono ad arrotondare lo stipendio!!!”  

“Te l’ho detto io che è meglio creare opere d’arte che durano un istante, come le fantastiche esplosioni, così non si accumulano.”

“Idiota, l’arte è qualcosa che dura in eterno.”

“Istante.”

“Eterno.”

“Istante.”

“Eterno.”

“Istante.”

“Eterno.”

I due continuarono così, mentre nel frattempo Goku, completamente ignorato, entro nella losca villa abitata da gente losca, decorata con…. Razor! Questa descrizione l’hai già fatta nella fine del primo capitolo. E che cavolo, mi dimentico le cose! Comunque Goku prosegui finché non giunse nella sala principale dove Pain e suo cugino Tobi, stavano giocando alla playsation. Pain guardò il nuovo arrivato e disse fiero: “Basta Tobi, questa partita finisce patta, dato che è scortese non accogliere un’ospite come si deve.”

“Non vale!! Stavo vincendo 6 a 1, persino il mio portiere ha fatto gol!”

Pain lo ignorò e si rivolse a Goku chiedendo: “Dato che io non ho mai dato disposizione che a lei venisse dato il permesso di entrare in questa umile dimora…. Piaciuto il gioco di parole con la parola dato?”

“Certamente, lo trovo molto divertente.” Disse Goku, mentre si chiedeva dov’era Pain quando Dio concesse il senso dell’umorismo agli umani.

“…comunque le volevo chiedere se per caso è entrato perché quei due hanno discusso sulla loro stupida arte.”

Goku annuì e Pain affermò: “Vedo che pagarli di meno non gli ha insegnato la lezione….”

Goku si ricordò che era iniziato tutto perché il bravo con i capelli rossi aveva sbagliato marionetta a causa dello stipendio basso, quindi affermò: “Se vuole che delle persone diano il massimo, non le deve punire, ma le deve spronare e farle capire che il loro lavoro è importante.”

“Non mi dica come fare il mio lavoro!” Rispose infuriato il padrone della Akatuski, quindi si calmò e chiese: “Sperò che non sia solo questo il motivo per cui sei venuto qui.”

“No infatti volevo parlare di Yukiteru è Yuno….”

“Yukiteru non mi interessa, mi interessa solo Yuno.”

“Appunto, quei due ragazzi si amano e desiderano sposarsi, perché intromettersi in questa felice unione?”

“Perché io sono Lord Pain e tutto ciò che esiste in questa città, persone comprese, mi appartiene, ed io desidero Yuno.”

“Ma perché proprio Yuno?”

“Perché ho fatto una scommessa con mio cugino…”

Tobi, che stava facendo una partita in singleplayer, si volse ed affermò: ”Non mi tirare in mezzo! Sei tu che mi hai detto: scommettiamo che quella ragazza sarà mia?”

Pain lo ignorò e disse: “Dettagli, e poi perché quella fantastica e bellissima ragazza non dovrebbe stare con me, ho tutto ciò che una donna desidera: bellezza, potere, soldi….”

“Veramente le donne desiderano anche una certa cosa, per la precisione una certa lunghezza, e tu sei carente in ciò.”

Non si sa come, ma Tobi volò via, sfondando diverse pareti, ma Goku capì che il suo interlocutore non avrebbe mai cambiato idea quindi provò a spaventarlo dicendo con tono grave: “Tu ti credi tanto importante in questa vita, ma sappi che come la pioggia ritorna alla terra (naturalmente non comprendendo il vapore acqueo disperso nello spazio dalle astronavi) la tua carne ritornerà alla terra, e davanti all’Onnipotente, non contano potere e soldi… perché verrà il giorno!”

Goku disse la frase finale puntando il dito contro Pain, il quale semplicemente chiese: “Secondo quale principio, io mi dovrei preoccupare per una frase del genere?”

Il frate rimase impalato per qualche secondo riflettendo sulla stupidità del suo piano, quindi decise di passare al piano B. Goku, rinunciò temporaneamente al voto di non violenza, mise le mani a sfera e disse concentrandosi: Kahme…hame….ha!!!!

 

Nella casa Gasai erano tutti preoccupati, dato che Goku tardava a ritornare, ma il più preoccupato di tutti era Yukiteru, sia per la sua indole, sia perché sapeva che in qualunque modo fosse finita la storia, per lui era finita anche la sua vita, dato che nel peggiore dei casi sarebbe morto e nei migliori l’avrebbe passata insieme ad una psicopatica stalker. In quel momento Yuno si era isolata nella sua stanza, e Naruto aveva preso suo fratello e lo aveva portato vicino alla stanza della promessa sposa. Quindi il biondino gli disse: “Che uomo sei se non rassicuri la tua donna?”

“Forse un uomo che vive?” Rispose Yukiteru, ma esso finì un nano secondo dopo nella stanza della sposa, dopo l’abusato calcio nel fondoschiena da parte di Naruto. 

 

Eppure il ragazzo quando vide Yuno in quel momento, non stava vedendo una pazza, ma una normale ragazza, che stava pregando, preoccupata a morte per il futuro. Allora Yukiteru si avvicinò lentamente alla sua promessa, come se essa fosse un leone che non mangiava da settimane,  le accarezzò le mani dicendole gentilmente: “Tranquilla, sono sicuro che alla fine Pain abbai tanto ma non morde, non ci farà alcun male.” Appena il ragazzo ebbe detto quella frase, la ragazza gli saltò addosso buttandolo a terra. Yukiteru cercò di divincolarsi, ma la ragazza lo blocco e gli disse: “Ti amo così tanto Yukki… è la prima volta che mi dici qualcosa di così dolce, in cambio ti proteggerò da qualsiasi cosa!” Quindi per rimarcare il concetto di proteggere, lei, pensando che fosse romantico, estrasse il suo bazooka portatile. (Io nonostante sia il Dio di questo mondo, non ho ancora capito dove se lo mette il suo bazooka, credo che conosca in qualche modo CJ)

Naturalmente il ragazzo vedendo che Yuno troneggiava su di lui, impugnando un bazooka, se la fece addosso, per sua fortuna solo pochissimi ml di urina poiché era andato in bagno di recente.

Ma Yuno credette che il liquido fuoriuscito dall’organo di Yukiteru fosse di natrua diversa, quindi divenne rossissima in volto (avete mai visto una ragazza imbarazzata color peperone rosso mentre impugna un arma capace di disintegrarvi, io no.) e disse: “Yukki…. Ma se non abbiamo ancora iniziato, tu hai già…”

Prima che la cosa diventasse ancora più imbarazzante (il che lo trovo difficile) sentirono che sotto era appena arrivato Goku, quindi Yukiteru si rialzò si abbassò la maglietta per coprirsi i pantaloni e scese sotto a razzo, seguito da Yuno che perse un po’ di tempo perché doveva riporre la sua fidata arma.    

 

Nel frattempo nella dimora di Lord Pain, il padrone di casa stava osservando i suoi fedeli servitori rimettere apposto il macello combinato nello scontro tra lui e Goku. Suo cugino, dato che era talmente imbranato, Pain si era ben guardato da farlo lavorare, disse: “Ed ora cosa vuoi fare con la ragazza?”

Pain non lo degnò di uno sguardò ed affermò ad alta voce, come fanno i dittatori alla folla: “Ora questa situazione mi ha stancato IO sono Pain, quella ragazza mi appartiene e mi apparterrà!! E’ la voglio entro domani mattina, quindi… LIBERATE IL KRAKEN!!!”

I bravi si guardarono molto perplessi tra di loro, e timidamente uno di loro disse al loro padrone: “Ma signore, non abbiamo nessun Kraken e poi, anche se siamo in riva ad un lago, siamo comunque sulla terra ferma.”

“Ah giusto… allora mandate l’uomo pesce ed il suo compare a rapire Yuno questa sera.” Quindi Lord Pain si ritirò nelle sue stanze pensando tra se a se che doveva imparare a pensare prima di parlare.

 

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