Vivere un'emozione

di WinterShadow
(/viewuser.php?uid=697753)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap 1 ***
Capitolo 2: *** cap 2 ***
Capitolo 3: *** cap 3 ***
Capitolo 4: *** cap 4 ***



Capitolo 1
*** cap 1 ***


Considerando il fatto che sono una drogata di Sherlock Holmes da quando avevo 6 anni, da quando è uscito Sherlock in tv , sono ancora più drogata di prima. La storia parla di Desiree ragazza di Roma, andata a Londra per recitare in teatro che si ritroverà invece sul set di Sherlock. Buona lettura spero vi piaccia.
 
 
 
Ero appena arrivata a Londra, la mia amica Sara era all'aereoporto ad aspettarmi con un taxi al suo fianco.
-Andiamo che qui il taxi costa una fortuna!-Mi urlò mentre mi avvicinavo a lei.
-Bell'accoglienza!-Le dissi io abbracciandola.
-Muoviti!-Mi disse buttandomi dentro la macchina.
Era così Sara , scorbutica ma amichevole.
Non ci volle molto per arrivare a casa sua, era in affitto in una piccola casa al centro di Londra.
-Allora, hai qualche provino da fare?-Mi chiese aprendo la vecchia porta di casa.
-Non ancora, domani mattina voglio fare un giro per teatri , non vedo l'ora di iniziare.-Dissi io saltellando per il salone ben arredato.
-Beh speriamo bene, alla fine sei un'ottima teatrante, spero ti accettino subito.-Disse lei aprendo il frigo.
-Che fai?-Chiesi io guardandola curiosa.
-Io lavoro al pub poco distante da qui, devo cenare ora sennò farò una serata orribile.-Rispose lei mangiando un panino.
-Ok, allora dopo cena mi faccio un giro per Londra e passo anche da te,dimmi solo il nome del pub.-Dissi io sdraiandomi sul divano.
-Kinghston pub. Tutta la notte aperto.-Disse lei ldivorando il panino.
-Ok allora passerò più tardi.-Dissi io mettendomi ancora più comoda.
-Sicura di sapere dove andare?-Chiese lei prendendo la sua borsa e le chiavi di casa.
-Sara sono stata a Londra non si sa quante volte, conosco meglio io Londra che te che ci vivi da un anno.-Le dissi guardandola.
-Va bene , le chiavi di riserva sono attaccate dietro la porta. A dopo!-Disse lei uscendo.
Passai un paio di ore a vedere la tv, poi mangiai un panino anche io e uscii per andare allo Starbucks li vicino a prendermi un cappuccino.
Presi il cappuccino da portar via e uscii da lì, passeggiai per un parco li vicino, guardavo il panorama , era ben illuminato verde con un bel laghetto pieno di anatre a dormire. Non mi accorsi di una radice di un albero rialzata dal terreno e ci inciampai, versando tutto il cappuccino a terra, o così credevo.
Il cappuccino andò a finire sui pantaloni di un malcapitato .
Io neanche guardandolo in faccia mi scusai e presi il mio fazzoletto di stoffa e iniziai a tamponargli la macchia per asciugarla, mentre blateravo delle scuse.
-Oh mio Dio , mi scusi, non volevo! Scusi!-Blaterai , ma sentii una risata è alzai il volto.
Rimasi basita da chi mi trovai davanti,era Andrew Scott, l'attore che interpretava Moriarty in Sherlock, quello che ha fatto the Town e molti altri telefilm.
-Non si preoccupi signorina, non è successo niente di grave!-Disse lui sorridendomi.
-No , oddio mi scusi, non volevo, lasci che le paghi la lavanderia!-Dissi io agitata, ma non perché mi trovavo davanti ad Andrew Scott ma perché mi dispiaceva tantissimo per i suoi pantaloni.
-Non ce n'è bisogno. Anzi lasci che le offra qualche altra cosa.-Disse lei sorridendomi.
Ero intenta ad aprire bocca che lui continuò il discorso.
-L'avverto, non accetto un no.-Disse lui con tanta dolcezza ,tanta da farmi arrossire.
-Va bene.-Dissi io timidamente.
-Sono un maleducato, sono Andrew Scott .-Disse lui dandomi la mano.
-Desiree Chiari.-Dissi io ricambiando la stretta di mano.
-Sei italiana?-Mi chiese sospettoso.
-Si, si nota tanto?-Chiesi io .
-Solo un po', parli bene l'inglese. Ma cosa ci fa una ragazza italiana qui a Londra?-Mi chiese scherzoso.
-Io ehm... Sarei una teatrante, e sono venuta qui per cercare di farmi conoscere anche all'estero. -Dissi io arrossendo.
-Una teatrante, davvero?-Chiese lui portandomi su una strada poco affollata.
-Si, recito da quando avevo 11 anni,mi piace perché puoi essere chi vuoi tu e puoi interpretare un personaggio a modo tuo.-Dissi io lasciandomi andare.
-Parole sante!-Disse lui aprendomi la porta di un pub li isolato.
-È un locale dove vengo quasi tutte le sere , c'è poca gente ed è ideale per me ed i miei amici.-Disse lui salutando con la mano i barman li presenti.
-Deve essere dura avere tutta la tua fama.-Dissi io sedendomi vicino a lui.
-A volte si, ma altre volte ha i suoi vantaggi. Quindi tu mi conosci?-Chiese lui sorridendomi con aria che mi dice "beccata un'altra mia fan" .
-Si, la tua interpretazione in the Town è stata stupenda, ho pianto molto a vedere le 4 puntate.-Dissi io sorridendo nervosa.
-Ti ringrazio, è bello sapere che a qualcuno piace come recito.-Disse lui posando il suo cellulare sul tavolo.
Arrivò una cameriera per prendere l'ordine e Andrew ordinò due birre una per me e una per lui. Menomale che mi piaceva la birra, sennò mi dispiaceva rifiutare .
-Oh andiamo, credo che a molte persone piace il modo in cui reciti.-Dissi io guardandolo.
Lui per tutta risposta mi fece una piccola risata.
-Diciamo che ho fan femmine che sono attratte solo da me fisicamente e non gli interessa il modo in cui recito.-Disse lui giocherellando con il cellulare.
Io rimasi a fissarlo e poi gli squilló il telefono.
-Oh ciao, si ci vediamo qui. Ok anche per voi le ordino allora!-Disse al telefono, io intanto mi guardavo intorno.
Era proprio un bel locale , arredamento vecchio stile, parquet stupendo e ben tenuto era bellissimo e chissà quanto costava, mi sentivo ancora più in colpa.
Lui lo notò e subito tentò di farmi tornare il sorriso.
-Beh ti devo ringraziare!-Esclamò lui fissandomi.
-Perché?-Chiesi con aria ingenua.
-Odiavo quei pantaloni e anche i miei amici, erano un regalo di una mia amica e sinceramente non trovavo il modo per sbarazzarmene. Quindi grazie!-Disse lui sorridendomi, mammamia com'era bello il suo sorriso.
-Oh, allora non c'è di che.-Dissi io un po' stupita.
D'un tratto portarono le birre e Andrew ne ordinò altre due.
-Ci stanno raggiungendo due miei amici, probabilmente li conosci.-Disse lui prendendo un sorso di birra.
Io ne bevvi un po', era la prima volta che bevevo una birra inglese. Era buonissima.
-Che hai? Non ti piace?-Mi chiese lui.
-No è solo che la prima volta che bevo una birra inglese , è buonissima.-Dissi sorridendogli.
-Felice che ti piaccia!-Disse lui prendendo un altro sorso.
Arrivarono anche i suoi due amici.
-Oh eccoli!-Disse lui indicando due uomini all'entrata.
Rimasi immobile e imbambolata a vedere i due amici. Erano Benedict Cumberbatch e Martin Freeman.
-Oh!-Dissi io fissandoli.
-Attenta a non sbavare!-Disse lui ridendo.
-Non sto sbavando !-Dissi voltanfomi verso di lui.
-Oh no, tranquilla! - Disse lui ridendo ancora.
-Hey Andrew!In buona compagnia vedo!-Disse Benedict ridendo assieme a Martin.
-Ragazzi lei è Desiree una mia nuova amica, è una teatrante.-Disse lui indicandomi , facendomi arrossire.
Ok stavo per infartare, riuscivo a malapena a trattenere l'emozione e ogni volta che stavo per cedere bevevo un sorso di birra.
-Allora Desiree, come hai fatto ad incontrare Andrew?-Chiese Martin bevendo un sorso di birra da Andrew.
-Hey aspetta che arrivi la tua!-Disse Andrew riprendendosi la birra.
-Io per sbaglio sono caduta e gli ho versato il mio cappuccino sui suoi pantaloni.-Dissi io arrossendo.
-Alleluia, sei riuscito a sbarazarti dei tuoi pantaloni!-Disse Benedict bevendo la sua birra arrivata in quel momento.
-Grazie a Desiree.-Disse Andrew.
-Credo che noi tutti te ne saremmo grati a vita!-Disse Martin bevendo la sua birra.
-È un po' tesa a quanto vedo!-Disse Benedict fissandomi.
-Io ehm... No è solo che incontrare voi così, senza vedervi dallo schermo... È un po' strano.-Dissi bevendo un sorso di birra.
-Chissà perché ,tu sei l'unica che non sviene vedendoci.-Disse Benedict ridendo.
-Io, sinceramente mi piace il modo in cui recitate ma di aspetto, beh non siete proprio i miei tipi. E poi a Roma credo di avere ancora un ragazzo.-Dissi sorridendo nervosamente.
-Come credi di avere? O siete fidanzati o no.-Disse Martin.
-Si ma visto che lui non verrà mai qui a vivere credo che finirà presto.-Dissi prendendo l'ultimo sorso di birra.
-Non fa una piega!-Disse Andrew finendo anche lui la sua birra. 
Così facendo ne ordinò altre due.
-Ma non dovevi offrirmi l'equivalente di un cappuccino?-Chiesi io stupita, insomma stavo facendo a parte della scroccona, con loro per di più!
-Stai tranquilla, questa è per brindare!-Disse Andrew ridendo.
-Brindare a cosa?-Chiesi io .
-Al fatto che ci siamo conosciuti e a quegli orrendi pantaloni finalmente da buttare.-Disse lui alzando il calice di birra appena riempito.
Brindammo tutti e quattro era strano vederli così solari, credevo che gli attori erano quei tipi con la puzza sotto il naso e viziati.
-Certo che siete diversi da come vi avevo immaginato.-Dissi bevendo.
-Davvero?-Chiese Benedict.
-Si, pensavo che gli attori del vostro livello fossero tipi che parlano solo tra di loro, non solari che fanno amicizia con la prima che gli capita.-Dissi io fissandoli.
-Vedi quando sei nel nostro ambiente pagheresti oro per un po' di privacy e di veri amici, quando serve uno fa lo scontroso per allontanare persone false.-Spiegò Martin.
-Già però devo dire che tu sei diversa dalle altre, quando mi hai sporcato i pantaloni, neanche mi avevi visto che già li stavi ripulendo e ti eri offerta per la lavanderia. Una persona non si comporterebbe così bene.-Disse Andrew.
-Io l'ho fatto perché mi sentivo in colpa è volevo rimediare al danno, famoso o no!-Dissi io fissando Andrew.
-Andrew , non vorrei fare il guastafeste ma dobbiamo andare. Tra 6 ore dobbiamo alzarci.-Disse Benedict guardando l'orologio.
-Ok, ragazzi voi iniziate ad andare, io accompagno lei a casa e torno in hotel.-Disse Andrew alzandosi.
-Ma non c'è bisogno, posso andare a casa da sola!-Dissi io ridendo.
-A mezzanotte passata da sola per i vicoli bui di Londra? Non se ne parla proprio!-Disse lui prendendo il suo giacchetto di pelle nera.
Io anuii e dopo aver salutato Benedict e Martin andammo verso casa mia e di Sara.
-Certo che come prima sera a Londra non c'è male! È stata una bella serata, grazie.-Dissi arrivando sotto la porta di casa.
-Grazie a te, sai era da un po' che non parlavo con un'amica, si ecco, così naturalmente intendo.-Lui rise ed io risi con lui.
-Allora domani hai intenzione di conoscere qualche altra star o cercherai lavoro?-Disse lui ridendo.
Io continuavo a ridere, spiritoso questo ragazzo.
-Sinceramente volevo vedere se riesco a trovare qualche ruolo in qualche compagnia teatrale , spero vada bene!-Dissi io prendendo le chiavi di casa.
-Allora in bocca al lupo, ci vediamo presto!-Disse lui dandomi una pacca sulla spalla.
Restò li davanti finché non si accertó che mi fossi chiusa dentro.
Quando arrivai in camera mia , che Sara aveva allestito per me presi un cuscino e urlai.
-Oh mio Dio! Ho davvero incontrato gli attori di Sherlock! Ho preso la birra con loro! Mi sono fatta riaccompagnare a casa da uno di loro!-E fu così che soffocai un altro urlo.
Mi feci una doccia e poi andai a dormire mettendo la sveglia alle sette in punto, almeno avevo un'intera giornata per cercare lavoro.
La mattina quando mi alzai trovai Sara nella sua stanza a dormire e feci il più piano possibile per prepararmi la colazione, latte e cereali con un po' di frutta.Dopo che ripulii la mia tazza della colazione uscii lasciando un bigliettino a Sara con scritto che sarei tornata la sera e che mi dispiaceva non essere passata al pub ieri sera.
Presi la metro che mi condusse a Piccadilly e da lì iniziarono  le mie ricerche.
Passai un'intera mattinata a cercare qualcuno che mi accettasse ma nessuno voleva una ragazzina di 22 anni come attrice per teatri importanti. Arrivò l'ora di pranzo e andai ad un ristorante all'aperto poco distante da Buckingham Palace e ordinai una Cesar salade.
Londra era stupenda, ma se non avrei trovato in fretta un lavoro sarei dovuta tornare in Italia e la cosa non mi andava. Mentre mangiavo la mia insalata una voce da dietro mi fece trasalire per non dire strozzare con il pollo dell'insalata.
-Scusa ti ho spaventata.-Disse lui passandomi il mio bicchiere pieno d'acqua.
-Andrew come mai sei qui?-Chiesi riprendendo a respirare normalmente.
-Io e gli altri dobbiamo fare delle riprese qui vicino e sono venuto qui per staccare un po'. Te come è andata la mattinata?-Chiese facendomi rattristare un po'.
-Un fiasco totale! Nessuno vuole una ragazza di 22 anni nel proprio teatro.-Dissi prendendo un boccone d'insalata.
-Che ne dici di svagarti questo pomeriggio? Vieni a vedere le riprese, non capita tutti i giorni di assistere a delle registrazioni.-Disse lui prendendosi un pezzo di pollo dall'insalata.
-Va bene, tanto ho avuto fin troppe delusioni per oggi.-Dissi io finendo di mangiare.
Andrew mi accompagnò fino al luogo delle riprese era praticamente dietro Buckingham Palace.
-Wow quanta gente!-Dissi notando le fan degli attori che si accalcavano lungo le transenne e mi guardavano con cipiglio.
-Credo che ora vogliano uccidermi!-Dissi io scherzando. 
Alla mia battuta Andrew rise di cuore, poi mi accorsi che Benedict e Martin stavano venendo verso di noi.
-Eccola la nostra amica di bevute!-Disse Benedict abbracciandomi.
Lo stesso fece Martin ma chiedendomi come stessi.
-Ciao, io tutto bene. Voi?-Chiesi sentendo le fan urlare.
-Non è vero non va tutto bene! Non fingere di essere felice che si legge in faccia che fingi.-Disse Andrew reclamando.
-Cos'è successo? Chiese Martin.
Non feci in tempo a rispondere che Andrew intervenne.
-A quanto pare nessuno la vuole nella propria compagnia teatrale. L'ho portata qui per tirarle su il morale e per fargli vedere come recitano i professionisti.-Disse lui mettendomi un braccio dietro le spalle.
-Ottima idea, andiamo ti presentiamo Moffat.-Disse Benedict.
 I tre mi trascinarono dal regista, un uomo molto simpatico che dopo molte suppliche da parte dei tre accettò di farmi assistere alle riprese.
Durante le riprese oltre a guardare gli attori recitare Moffat era concentrato su di me facendomi sentire un po' a disagio.
Quando finirono la scena Moffat mi prese da parte.
-Desiree giusto?-Chiese lui.
-Si signore.-Risposi io nervosamente.
-Senti Desiree, dopo queste ultime scene vorremmo iniziare a girare la nuova stagione della serie.Stavo pensando che tu saresti perfetta per il ruolo di braccio destro di Moriarty, che ne dici ? Vuoi recitare qui?-Chiese lui guardando la troupe.
Io ero senza parole, un lavoro con i miei attori preferiti? Ma certo che accettavo.
-Ma certo! Sarà un onore recitare sotto le sue direttive!-Dissi io con un grosso sorriso e stringendogli la mano.
Lui mi portó dalla troupe dove c'erano anche Andrew, Martin e Benedict.
-Ragazzi lei è Desiree farà parte del cast per la nuova stagione di Sherlock.-Disse Moffat con un grosso sorriso.
-A quanto pare oggi non è andata proprio male!-Disse Martin avvicinandosi a me.
-Sono sconvolta.-Dissi con uno sguardo un po' perplesso. Perfetta ? In che modo perfetta per il ruolo?
Tutti mi diedero il benvenuto e poi Moffat mi richiamò all'attenzione.
-Per caso hai casa qui vicino?-Chiese lui grattandosi il mento.
-Veramente è un po' lontana da qui però ci posso arrivare tranquillamente in metro.-Dissi io.
-Ok, allora domani mattina ci vediamo all'hotel qui dietro, alle 9.00 sii puntuale.-Mi disse Moffat sparendo in mezzo alla troupe.
 Io rimasi li imbambolata ma poi Martin ,Andrew e Benedict arrivarono da me applaudendomi.
-Hey devi aver impressionato Moffat in qualche modo, di solito non da ruoli ai primi che capitano.-Disse Andrew strofinandomi la testa.
-Io sono rimasta solo immobile a fissarvi e poi mi ha preso da parte e mi dice che sono perfetta per un personaggio per la nuova stagione.Ho fatto qualche cosa che ha attirato la sua attenzione secondo voi?-Chiesi fissandoli mentre loro se la ridevano.
-A quanto pare ha visto del potenziale in te.-Disse Martin mettendosi il suo giacchetto.
-Non ci pensare, qui adesso si va a festeggiare!-Disse Benedict rendendosi conto che aveva fatto la rima.
Andammo al pub dell'altra sera e prendemmo della carne alla brace e birra.
-Vi va se domani sera state a cena da me?-Chiesi io pesando che la sera rimanevo sempre sola .
-Per me va bene.-Disse Benedict.
-Anche per me!-Disse Martin.
-Dicci il programma.-Disse Andrew finendo la sua carne.
-Non so, cena italiana , piatti inglesi non li so cucinare. Poi che ne dite di vedere qualche film?-Optai io.
-Ottimo direi, è da un po' che non passiamo una serata tranquilla.-Disse Martin bevendo un goccio di birra.
-Allora alla fine delle riprese andiamo da te!-Disse Andrew.
-Perfetto!-Dissi io finendo il mio piatto.
Dopo la cena pagata ognuno per conto suo Andrew come al solito mi riaccompagnó a casa, mentre Martin e Benedict si avviarono in hotel.
Entrai e trovai Sara che correva a destra e sinistra .
-Dio è tardissimo!-Disse lei legando i suoi capelli ricci e neri.
-Ciao Sara, domani ho invitato tre miei nuovi amici e ho trovato un lavoro.-Dissi io vedendola agitarsi per casa.
-Grandioso, ci vediamo domani sera ciao! - Disse scappando di casa.
Mi andai a fare una bella doccia e ci rimasi per quasi un'ora, dopodiché restai in salone a vedere un film , Guerra e pace per la cronaca e dopo la mezzanotte andai a dormire, menttendo la sveglia alle sette.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** cap 2 ***


La mattina dopo mi alzai pimpante e notai che Sara non era a casa e che mi aveva lasciato un messaggio con scritto che stava dal suo ragazzo quella sera.
Feci colazione e corsi al luogo dell'incontro.
Era un hotel lussuosissimo si chiamava il Cesar hotel. Metteva un po' ansia, tutte quelle persone ben vestite ed io con jeans attillati ,t-shirt rosa e giacchetto nero.
Entrai e subito una donna dellla reception mi fece accomodare in un salotto dicendomi che il signor Moffat arrivava tra un momento.
Quando arrivò manco me ne accorsi, era intenta a fissare il luogo,mi ricorda in una commedia che avevamo messo in scena e di come ci eravamo divertiti a disegnare la scenografia che assomigliava a quell'hotel.
-Desiree buongiorno!-Disse il signor Moffat.
-Signor Moffat buongiorno!-Dissi io alzandomi per salutarlo.
-Prego siediti! Ho un contratto da farti firmare, è quello che dice che ti impegni a registrare la serie è che avrai uno stipendio di 3000 sterline e cose del genere.-Disse lui dandomi contratto e penna.
Lo firmai senza pensarci .
-Benvenuta a bordo! Vieni con me andiamo dagli altri!-Disse lui facendomi strada.
Arrivammo in un salotto dove c'erano le truccatrici e i parrucchieri.
-Ragazze lei è Desiree , che ne dite si sistemarla per la parte?-Chiese Moffat dandomi un foglio con tre battute e mandandomi a truccare.
-Hai dei capelli così naturali.-Disse la parrucchiera.
-Non li ho mai tinti , e poi non riesco neanche a tenerli mossi, ho degli spaghetti al posto dei capelli.-Dissi io con aria da cucciolo.
La parrucchiera scoppiò in una grossa risata è iniziò a sistemarmi i capelli, mentre io leggevo le mie battute.
-Ma oggi che scena si gira?-Chiesi .
-Oggi sono pezzi finali, la tua parte è l'ultima di questa stagione.-Disse Tania la parrucchiera, ormai avevo imparato il suo nome.
-Perfetto.-Dissi io guardando i miei capelli mossi, come li avevo sempre sognati.
-Tania mi devi dire come fai! Io ho provato di tutto ma niente.-Dissi abbracciandola.
-Segreti del mestiere. Ma Benedict quando arriva? Ci metterò un'eternità per sbrogliare tutti i suoi ricci!-Disse lei prendendo l'attrezzatura che sarebbe servita per Benedict .
Lo vedemmo arrivare di corsa dalla porta assieme a Martin.
-Scusaci, ci siamo svegliati tardi!-Disse Benedict riprendendo fiato.
-Niente scuse! Sedetevi!-Ordinò Tania con molta durezza.
I due obbedirono come due cagnolini.
-Desy sei stupenda così!-Disse Martin fissandomi.
-Grazie, a quanto pare Tania fa miracoli.-Dissi io vedendola a lavoro con Benedict.
 Ci fu una risata da parte di Tania e poi ci raggiunse pure Andrew assieme alla ragazza che interpretava Molly Hooper,si chiamava Louise Brealey .
-Louise lei è Desiree, Desiree lei è Louise.-Ci presentò Andrew.
-È bello avere un'altra ragazza nel cast!-Disse lei stringendomi la mano.
-È un piacere essere qui!-Dissi io con un grosso sorriso.
-Andrew sei in ritardo!-Disse Tania rimproverandolo.
-Scusa, ma a me almeno non ci metti un'ora come Ben!-Disse lui cercando una scusa .
Dopo che eravamo tutti pronti, una macchina ci scortó in un palazzo di lusso.
-Ma Louise non viene?-Chiesi io.
-Oggi lei non deve registrare , perciò ha la giornata libera.-Mi spiegò Benedict.
Arrivammo in una stanza dove c'era Moffat insieme a Mark Gatiss, suo socio.
-Oh Mark ecco Desiree , è perfetta non è vero?-Chiese Moffat al suo socio.
-Si, vediamo se sa anche recitare.-Disse Mark iniziando a spiegarmi la scena.
-Allora praticamente sei l'aiutante di Moriarty, ti chiami Maddy e faresti di tutto per lui, sei anche il suo punto debole.In questa scena tu dovrai stare al suo fianco e conversare, con le battute che vi abbiamo dato. Poi alla fine squillerà il cellulare sul tavolino li vicino la poltrona e tu risponderai, dicendo in fine l'ultima battuta.-Disse Mark indicandomi cellulare e poltrona.
-Tutto chiaro!-Dissi io.
-Perfetto allora si inizia!-Disse Mark preparando le telecamere con Moffat.
Io e Andrew ci mettemmo ai posti stabiliti, sotto lo sguardo di tutti. Ero un po' tesa e Andrew se ne accorse.
-Tranquilla andrai bene.-Disse lui guardandomi.
-Pronti e azione!-Disse Moffat.
Tutto silenzio e poi Andrew iniziò con le sue battute.
Io lo seguii come se fosse la cosa più normale del mondo, alla fine recitare per me era la cosa più normale.
Ci fecero fare due volte la scena, la prima volta perché si sentì un rumore di sottofondo e fortunatamente la seconda andò meglio.
-È stop! Ottimo lavoro ragazzi!-Disse Moffat sorridente.
-Sei davvero brava a recitare, le tue espressioni sono perfette!-Disse Mark dandomi una pacca sulla spalla e sorridendomi.
In quel momento mi ricordai di respirare , di solito quando ero tesa non riuscivo a combinare niente di buono , ma in quel caso era andato tutto bene.
-Che ti avevo detto!-Mi canzonó Andrew.
-Ti giuro che se mai farò un film , tu farai la parte della cattiva.-Disse Benedict sorridendomi.
-Ehm, grazie? Sembrò così cattiva?-Chiesi io perplessa.
-Hai delle ottime espressioni, superi anche Andrew che sembra uno psicopatico già di suo.-Disse Martin.
-Ah, se lo dite voi!-Dissi sorridendo.
-Ben ,Martin tocca a voi!-Disse Mark richiamandoci all'ordine.
Io e Andrew ci gustavamo la scena di Martin e Benedict.Benedict doveva far finta di stare per morire ma sempre sul punto dove Martin lo stava per toccare, lui scoppiava a ridere.
Dopo circa 4 volte riuscirono a finire la scena e appena Moffat diede lo stop loro due scoppiarono a ridere.
Ci fu una pausa pranzo, mangiammo nel ristorante dell'hotel, ci passarono piatti molto leggeri .
-Andrew tu se vuoi puoi andare a riposarti insieme a Desy, tanto per oggi le vostre scene sono finite, mentre voi due mi servite ancora.-Disse Mark indicando Martin e Benedict.
-Io ne approfitto per fare la spesa per questa sera.-Dissi io mangiando un po' di pane.
-Ti accompagno, non mi va di restare in camera tutto il giorno.-Disse Andrew finendo la sua fettina.
-Va bene, allora ci andiamo dopo pranzo?-Chiesi fissandolo.
-Perfetto! Possiamo andare anche ora, che dopo sarà un casino per i supermercati.-Disse lui alzandosi e mettendosi i suoi occhiali da sole.
Io presi la mia borsa e lo seguii salutando Benedict e Martin.
Andammo in un supermercato poco affollato, ma che aveva molte cose , soprattutto cibo estero.
Riempimmo il carrello con pasta,uova, verdure e sotto supplica di Andrew due torte già pronte, una sacher e una al limone.
Dividemmo la spesa, anche se gli avevo detto che la pagavo io, lui aveva insistito per pagare metà lui.
-Che dici di un caffè?-Chiese lui uscendo dal supermercato e indicando un bar li vicino.
-Oh se proprio vuoi un caffè vieni a casa mia, assaggerai il vero caffè!-Gli dissi sorridendogli.
-Va bene, andiamo.-Disse lui avviandosi verso casa con me a seguito.
Arrivai e Sara era uscita per andare a lavorare, praticamente ci vedevamo pochissimo. Mentre mettevo a fare il caffè Andrew iniziò a mettere a posto la spesa.
-Guarda non sei costretto a farlo, sei un ospite!-Gli ricordai .
-Voglio essere utile , non riesco a stare senza far niente.-Disse lui venendo vicino da me.
-Il caffè sarà pronto tra poco, visto allora che vuoi essere utile mi aiuterai ad imparare le battute che Moffat e Mark mi hanno dato.-Dissi mettendo in ordine le ultime cose della spesa.
-Che buon profumo!-Disse lui annusando l'aria.
-Questo è l'odore del vero caffè!-Dissi io spegnendo il fornelletto e servendogli il caffè assieme allo zucchero.
-Grazie!-Disse lui bevendone un sorso.
-Allora com'è?-Chiesi finendo il mio caffè.
-Più buono lo ammetto, però ci fai due sorsi ed è finito!-Disse lui finendo il suo.
-Lo so, però è più forte del vostro.-Risposi io mettendomi sul divano con lui.
-Allora iniziamo?-Disse lui spaparanzandosi sul divano.
-Si!-Dissi io prendendo il copione con le mie battute.
Iniziammo a leggere il copione, lui faceva la sua parte , mentre io leggevo la mia, ammetto che qualche parola non la capivo, poi Andrew mi spiegò che erano delle parole dialettali.
Presto arrivarono le 18 e facemmo una pausa e guardammo un pezzo del film "Il re Leone" che era uno dei pochi film che aveva Sara.
-Oddio che dolce Simba!!!-Esclamai io abbracciando un cuscino.
-Avevo dimenticato quanto fosse bello questo film.-Disse Andrew.
Suonò il cellulare di Andrew, era Martin .
-Si siamo a tre numeri più avanti, un portone verde scuro, ok scendo.-Disse lui riattaccando il cellulare.
-Erano loro?-Chiesi alzandomi con lui dal divano.
-Si mi affaccio per farmi vedere, non riescono a capire bene dove sta il portone.-Disse Andrew uscendo.
Io intanto andai in cucina e lavai le tazzine con la caffettiera, dopo un minuto entrarono anche Martin e Ben assieme ad Andrew.
-Benvenuti ragazzi a casa mia!-Dissi con un enorme sorriso.
-Avete fatto tardi.-Disse Andrew.
-Si, ci siamo fermati un attimo a casa di Ben, doveva prendere il caricatore del cellulare.-Disse Martin vedendo la tv.
-Siete tornati bambini?-Chiese Ben vedendo il re Leone in tv.
-Si, è un bel film!-Esclamai.
-A quanto pare i film Disney sono sempre i migliori.-Disse Andrew.
-Che dite, vogliamo iniziare a preparare qualcosa?-Chiese Martin.
-Ottima idea.-Dissi io dando dei grembiuli ai ragazzi.
-Da dove si inizia?-Chiese Ben mettendosi il grembiule.
-Allora, facciamo un bel sugo, tagliamo i pomodori e mettiamo a soffriggere l'aglio con dell'olio. Per secondo piace a tutti il pollo?-Chiesi cacciando gli ingredienti dal frigo.
Tutti annuirono e continuai a dare ordini e dopo iniziammo a cucinare, io e Martin al pollo, mentre Andrew e Ben al sugo.
La cucina alla fine delle preparazioni era diventata un campo di battaglia, credo che Sara mi avrebbe ucciso per una cosa del genere.
Arrivarono le 19.30 e la cena era pronta, spaghetti al pomodoro ,  pollo al latte e insalata.
Mangiammo tutto ciò che era in tavola, e dopo durante il dolce chiacchierammo un po'.
-Vivi qui da sola?-Chiese Ben.
-No, vivo con una mia vecchia amica di scuola, lei vive qui da un anno e lavora e lavora ad un pub qui vicino.-Dissi mangiando un pezzo di sacher.
-Ma non c'è mai?-Chiese Martin.
-Ci vediamo poco, lavora tutta la sera, tranne il lunedì che riposa. -Risposi.
-Beh diciamo che è come vivere da sola! Solo dividete l'affitto.-Disse Andrew.
-Già, a chi va un caffè?-Chiesi alzandomi per andare ai fornelli.
-Io, credo di essere diventato dipendente ormai!-Esclamò Andrew.
Anche Ben e Martin lo vollero e quando fu pronto rimasero sorpresi dalla bontà.
Quando era mezzanotte decisero di andare alle loro case.
-Allora ci vediamo domani. Alle 8 a piccadilly.-Disse Andrew.
-A domani!-Dissi io salutandoli .
Dopo che se ne andarono mi misi a pulire tutta la cucina è mi addormentai sul divano, il nostro divano molto scomodo.
 
 
 
 
 
Continua, spero piaccia. Come sempre lo dedico alla mia RoyLove spero ti piaccia, tu sei più drogata di me, sei cresciuta con Sherlock Holmes.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** cap 3 ***


~~Grazie a tutti per le recensioni, sono felice che vi piaccia, perciò ecco il nuovo capitolo! Mi scuso per il ritardo, buona lettura!!!

 

 

 

La mattina per puro miracolo mi alzai dal divano, Sara dormiva nella sua camera, erano le 7 quindi avevo il tempo di farmi una doccia.

Uscii di casa e presi la metro fino a Piccadilly, dove appena risalita in superficie trovai Martin con un caffè in mano a leggere il copione , era in un angolo della Piazza, assieme ai membri della troupe.

-Buongiorno!-Dissi avvicinandomi a lui con un sorriso.

-Buongiorno! Ma che hai fatto?-Chiese lui fissandomi sconvolto.

Io per tutta risposta lo guardai spaesata, era la mia solita faccia.

-Hai delle occhiaie da far invidia ad uno zombie!-Disse indicandomi il viso.

-È così terribile? Sono andata a letto tardi per pulire la cucina.-Dissi sbadigliando.

-Ora si spiega tutto.-Disse lui avviandosi con me verso la zona trucco.

Li quando mi vide la truccatrice e Andrew si misero le mani ai capelli.

-Sei in modalità zombie?-Chiese Andrew ridendo.

-Spiritoso!-Dissi io sedendomi sulla poltrona per il trucco.

-Al lavoro! Ci vuole un miracolo!-Esclamò la truccatrice.

Iniziò a mettermi fondotinta cipria e cose varie, per poco non mi addormentai sotto il suo tocco , per fortuna che arrivò Andrew con Ben e mi portarono un doppio caffè che mi svegliò un po'.

-Almeno ti svegli un po'.-Disse Ben passabdomi il caffè.

-Grazie!-Dissi io con un sorriso.

-Ieri misa era meglio che ti aiutavamo a pulire.-Disse Andrew.

-No tranquilli, è che mi sono addormentata sul divano ed era scomodissimo. Ma Martin dov'è?-Chiesi sorseggiando il mio caffè.

-È con sua moglie e le sue figlie. Oggi sono venute a trovarlo.-Spiegò Ben.

-Che carine!-Esclamai finendo d'un fiato il caffè.

-Ora andiamo. Oggi sarà maggiormente per voi.-Ci disse Ben.

-Davvero?-Chiesi.

-Si, a quanto pare ci hanno dedicato un intero episodio.-Disse Andrew entusiasta.

-Oh bene, meno male che ho buona memoria, ma tutto oggi giriamo?-Chiesi andando verso il resto della troupe.

-No oggi giariamo un po' di episodi,ma maggiormente il vostro.-Disse Ben.

Andammo da Martin che era in compagnia di sua moglie e delle sue figlie, erano adorabili.

-Desiree loro sono le mie figlie.-Disse Martin presentandomi le sue figlie, molto timide a quanto vedevo, si erano nascoste dietro la madre.

-Sono stupende!-Dissi io sorridendo alle bambine.

-E lei è mia moglie Amanda.-Concluse Martin.

-Molto piacere, sono Desiree.-Dissi stringendo la mano alla donna.

-Quindi anche tu fai parte del cast. Che bello, un'altra femmina.-Disse Amanda.

Io mi limitai a sorridere mentre Mark tutto vestito elegante per la scena era venuto a chiamarci. 

-Andrew, Desiree tocca a voi due.-Disse Mark accompagnandoci sul set.

Le riprese furono lunghe e abbastanza stressanti, Andrew ogni tanto quando registravamo mi faceva qualche smorfia e a me veniva sempre da ridere, perciò abbiamo ripetuto parecchie scene. 

Il pranzo fu una cosa molto veloce, un'insalata e dell'acqua, dopodiché riprendemmo a girare, ma questa volta anche Ben e Martin assieme anche ad Amanda si unirono a noi nelle riprese.

Arrivato il pomeriggio, il tempo non prometteva dei migliori, le riprese vennero interrotte per motivi tecnici e noi eravamo liberi di fare quello che volevamo.

Decidemmo di andare a casa di Ben, che era vicino al luogo delle riprese, era una casa con un grande giardino, molto riservata devo dire.

-Benvenuti a casa mia!-Esclamò Ben ridendo.

-Ormai siamo di casa qui.-Disse Martin sedendosi su una poltrona con una delle sue figlie in braccio.

-Già, in effetti avete passato più tempo qui che a casa vostra.-Disse Ben andando in cucina a preparare del tè.

La casa era arredata in stile moderno e con colori molto chiari, tipo bianco e color panna .

-Davvero una bellissima casa, a differenza del mio appartamento questa è una reggia.-Dissi sedendomi sul divano con Amanda e la figlia più grande di quest'ultima.

Andrew invece si sedè su una vecchia poltrona nera in pelle.

-Allora Desy, raccontaci di te!-Disse Andrew.

-Di me?-Chiesi.

-Si, che ti piace fare, dove vivevi prima , cose del genere.-Disse Martin.

-Quanto siete invadenti voi due.-Disse Amanda.

-In effetti hanno ragione, lavoriamo insieme ma non sapete niente di me. Dunque, sono nata a Roma , mi piace recitare, cucinare e cantare a squarciagola canzoni Disney.-A questa cosa iniziammo a ridere tutti, avvertii che anche Ben se la rideva dalla cucina mentre smanettava con le tazze per il tè.

-I tuoi genitori? Hai fratelli o sorelle? Perché sei venuta a Londra?-Chiese Amanda (alla faccia dei due ficcanaso).

-I miei genitori sono dei fiorai, ho un fratello felicemente sposato e mi è sempre piaciuta Londra, per questo ho scelto di venire qui. Anche per lasciarmi tutto alle spalle.-Dissi con un piccolo sorriso.

-Lasciarti tutto alle spalle?-Chiese Andrew.

-Lunga storia, la racconterò un'altra volta.-Dissi vedendo Ben arrivare con il tè.

Intanto fuori era in corso un violento temporale.

D'un tratto mi arrivò la chiamata di Sara e dovetti rispondere .

-Desy, abbiamo un problema.-Disse Sara.

-Che problema?-Chiesi curiosa.

-Non ho le chiavi di casa, tu le hai vero?-Chiese lei.

-Si, arrivo.-Dissi seccata.

Sara era così, si dimenticava spesso le cose , ma dopotutto le volevo bene e avrei fatto tutto per lei.

-Io devo andare.-Dissi finendo il mio tè e prendendo la mia roba.

-Di già?-Chiese Ben.

-Ma fuori diluvia!-Esclamò Amanda.

-Devo andare per forza, la mia coinquilina non ha le chiavi e deve andare a prepararsi per il lavoro.-Dissi sorridendo.

-Ti accompagno, ho la macchina qui fuori.-Disse Andrew.

In effetti eravamo venuti in macchina, io con Ben e Andrew, mentre Martin e la sua famiglia con la loro.

Salutammo tutti e ci avviammo verso il mio appartamento, la pioggia cadeva sempre più violenta e i lampi squarciavano il cielo.

Arrivammo sotto il mio appartamento scese anche Andrew e notai Sara sull'uscio di casa.

Aprii di corsa la porta facendo entrare Andrew e Sara.

Solo quando eravamo dentro notai la faccia sconvolta di Sara alla vista di Andrew.

-Ma tu sei... Ma come, che cavolo...-balbettó Sara.

-Sara ti ho detto che ho trovato lavoro , però non mi avevi lasciato il tempo di finire, lavoro come attrice nel cast di Sherlock.-Dissi sorridendo.

Sara rimase un po' interdetta e poi realizzò la situazione.

-Ah ehm, mi scuso per il comportamento di prima, sono Sara Passis , piacere.-Disse lei porgendo la mano a Andrew.

-Molto piacere, sono Andrew.-Disse lui con un grosso sorriso.

-Bene, ora mi puoi ridare le chiavi?-Chiesi .

-Solo un momento, prendo le mie.-Disse Sara correndo al piano dove si trovava il nostro appartamento, di solito lasciava una riserva di chiavi in un vaso affianco all'entrata , però questa volta se le era perse.

Stavo con Andrew alle scale di sotto e d'un tratto sentimmo Sara urlare, così corremmo al piano di sopra e lo trovammo allagato.

-Ma che diavolo?-Dissi entrando e scivolando.

-Ah cavolo, si è rotto un tubo in cucina!-Sbraitó Sara mentre era alla ricerca del tubo rotto.

-È adesso?-Chiesi.

-Ci serve un idraulico bravo.-Disse Andrew entrando nell'appartamento con molta cautela.

Arrivò anche Marge la padrona dell'appartamento.

-Oh cielo, di nuovo!-Esclamò.

-Di nuovo?-Chiese Sara.

-Oh care, quel tubo ha sempre dato problemi . Chiamo l'idraulico . Però per questa notte credo che sarà fuori uso l'appartamento.-Spiegò la donna.

-Ok io sto da Josh, tu Desy?-Chiese Sara.

-Hotel, prendo le mie cose.-Dissi seccata.

-Hey, niente hotel, verrai nel mio appartamento.-Disse Andrew.

Io rimasi di stucco, e Marge la padrona ebbe quasi un infarto alla vista di Andrew.

Una volta presa le mie cose andammo a casa di Andrew, una piccola casa in affitto al centro di Londra. Era semplice e molto bella.

Appena entrati mi fece vedere la stanza degli ospiti.

-Non è molto, però sempre meglio di un hotel.-Disse lui sorridendo.

-È perfetto, non posso mai ringraziarti abbastanza.-Dissi guardandomi intorno.

-Beh, che ne dici di preparare la cena?-Chiese lui.

-Certo, arrivo subito.-Dissi posando un borsone sul letto.

Durante la cena ci furono molte risate tra noi due.

-Senti Desy, mi dici una cosa?Perché prima hai detto quella cosa a casa di Ben?-Chiese serio.

Io non potei fare a meno di diventare seria, anche un po' triste.

-Vedi, ai miei genitori non è mai andato giù che volessi fare l'attrice, perciò quando mi ero decisa ad andare a Londra dissero che se fossi partita non mi avrebbero più riconosciuto come loro figlia. Per loro dovevo rimanere lì a Roma a badare ai fiori. Solo mio fratello e sua moglie mi hanno sempre incoraggiata .-Spiegai quasi in lacrime.

Andrew si avvicinò a me serio e mi abbracció, un abbraccio caldo e affettuoso, io rimasi li immobile.

-Sei stata davvero coraggiosa nel seguire il tuo sogno. Credo che comunque i tuoi genitori siano fieri di te se riuscirai ad arrivare in alto.-Disse lui asciugandomi le lacrime che avevano iniziato a scendere.

-Beh, devo ringraziare te per tutto quello che hai fatto per me.-Dissi asciugandomi le lacrime e cercando di sorridere.

-No cara, devi ringraziare la tua goffaggine e un povero cappuccino.-Disse lui ridendo, facendo ridere anche me.

-Beh, direi che un film ci sta tutto adesso!-Disse Andrew togliendo i piatti sporchi.

-Ci sto, sceglli tu questa volta.-Dissi aiutandolo a sistemare la tavola.

Una volta sistemati i piatti ci spaparanzammo sul divano e lui scelse il film dei tre moschettieri quello con Logan Lerman.

-Adoro Logan Lerman!-Dissi io ipnotizzata dal suo volto.

-Hey, grazie per la considerazione!-Disse Andrew lanciandomi un cuscino.

-Dai, scusa ma è un bel ragazzo, della mia età e single.-Dissi ridendo

-A me sembra solo un ragazzino viziato!-Disse lui.

-Lo hai conosciuto?-Chiesi.

-No.-Rispose lui.

-È allora come fai a sapere com'è? Io pure credevo che voi tutti eravate arroganti, invece quando vi ho conosciuto mi sono ricreduta.-Dissi sbadigliando.

-Cosa buona e giusta. Credo però che sia meglio andare a letto. Anche se domani si riposa.-Disse lui spegnendo la tv.

-Si riposa? Io credevo che dovessimo registrare.-Dissi sedendomi sul divano per bene.

-No, domani riposo e dopodomani si registra anche di notte.-Disse lui facendomi demoralizzare.

-Di notte?-Chiesi.

-Si mia cara, tutta la notte.-Disse lui alzandosi dal divano.

-Ok, allora buona notte!-Dissi io ripiegando una coperta che avevamo usato sul divano.

-Notte!!-Disse lui andando nella sua camera, io me ne andai nella mia.

Dopo tanto tempo dormii a sogni sereni e di continuo senza svegliarmi di continuo.

 

 

 

Mi scuso per il ritardo ma le vacanze e il lavoro mi assalgono. Spero piaccia questo capitolo, e ringrazio tutti coloro che hanno recensito.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** cap 4 ***


~~Rieccomi ragazzi, e vi ringrazio ancora per le recensioni, dopo che il mio viaggio a Londra ha fruttato un bel po' di cose (vista di Andrew Scott in metro) sono pronta per pubblicare il nuovo capitolo.  Buona lettura.

 

 

 

 

 

 

La mattina dopo mi alzai alle 8 in punto e in pigiama scesi in cucina, con la speranza di essere un po' presentabile.

-Sorgi è brilla!!!-Disse Andrew pimpante.

-Credevo di essere l'unica fissata con i film Disney.-Dissi cercando di svegliarmi un po'.

-Fidati, non sei l'unica. La colazione è pronta!-Disse lui sorridendomi e mettendo sul tavolo vicino a me uova, pancetta , fagioli in salsa dolciastra e toast.

-Ci credi che è la mia prima colazione inglese in tutta la mia vita.-Dissi.

-Non ci credo, mai una volta?-Chiese lui.

-Mai! Ma potevi svegliarmi, hai fatto tutto tu, mi sento un po' approfittatrice.-Dissi fissandolo.

-Al dire il vero volevo svegliarti, ma poi quando sono venuto da te dormivi così beata , che mi sarei sentito in colpa a svegliarti.-Spiegò lui.

-Grazie per avermi lasciata dormire.-Dissi io addentando un toast e poi mangiai la colazione, era squisita.

-Allora com'è?-Chiese.

-Squisita, sei un ottimo cuoco.-Dissi finendo la mia colazione.

-Sono felice che ti piaccia.-Disse lui bevendo il succo d'arancia.

-Oggi che si fa?-Chiesi.

-Non so, purtroppo i paparazzi sono ovunque, giorno di riposo uguale a scoop della nostra vita privata. Che ne dici quindi di rimanere qui a casa?-Chiese iniziando a sparecchiare, mentre io lo aiutavo.

-Per me va bene, anche se oggi pomeriggio vorrei vedere a che punto stanno i lavori e quando posso tornare nel mio appartamento.-Dissi .

-Va bene, questo pomeriggio allora ti accompagno.-Disse lui asciugando i piatti che io lavavo.

-Posso andare anche sola, dopotutto a. me i paparazzi ancora non mi conoscono e non sanno dove vivo.-Dissi, mi dispiaceva arrecare ulteriore disturbo ad Andrew.

-Su questo ti sbagli!-Disse Andrew passandomi il giornale.

Lo lessi e notai un articolo con le riprese di Sherlock.

Continuai a leggere e notai che metà articolo parlava di me come stella emergente e ragazza misteriosa .

-Non ci credo! Sono sul giornale!!-Dissi euforica.

-Ok , credo che cinque minuti di euforia li puoi avere.-Disse Andrew ridendo.

-No, non mi monto la testa.-Dissi ridendo andando verso Andrew seduto sul divano.

-Allora, che si fa ?-Chiesi sedendomi affianco a lui come una bambina vicino al suo papà.

-Direi che film , giochi e spuntini sono la compagnia migliore.-Disse lui sorridendomi.

-Perfetto. Però a pranzo cucino io.-Dissi sorridendogli.

-Ci sto, ed ora che ne dici di vedere la trilogia del Signore degli anelli?-Chiese mostrando un cofanetto con i dvd dentro.

-Mi hai spiato in tutta la mia vita? Adoro il Signore degli anelli.-Dissi con un enorme sorriso.

 Lui mise il primo dvd e iniziammo la visione, ancora in pigiama e con una coperta a coprirci.

A circa metà film ci accucciammo per stare più comodi, ma neanche ci rendemmo conto della situazione.

Al terzo film però avevamo fame e preparai un po' di panzanella che Andrew divoró prima di servirla.

-Ora muoio dal sonno.-Disse Andrew dopo aver divorato più della metà di fette di panzanella.

-A chi lo dici, che ne dici di sistemare tutto è farci un pisolino in camera mia? Così chiacchieriamo anche .-Disse Andrew.

-Va bene.-Dissi iniziando a lavare i piatti.

Prima di salire il mio cellulare scarico come al solito, squilló .

-Ti raggiungo.-Dissi prendendo il mio cellulare e vedendo che la chiamata era di Fabrizio.

-Pronto?-

-Desy, sono io.-

-Amore dimmi.-

-Senti, stavo pensando.... Cioè ecco , come dire, ora è difficile vederci.-

-Non ti seguo, spiegati smeglio.-

-Voglio chiudere Desy, ormai tu vivi a Londra e io non verrò mai li, per questo è bene che ognuno faccia la sua vita.-

-Quindi la nostra storia è finita?-Chiesi tristemente.

-Si, spero che tu trovi qualcuno che ti meriti, addio.- Disse lui chiudendo la chiamata.

Io rimasi li impalata per almeno due minuti prima di realizzare l'idea, poi quando mi resi conto di ciò andai in camera da Andrew.

-Tutto ok?-Chiese lui sdraiato sul letto mentre controllava il suo cellulare.

-Si, si tutto ok! Era Fabrizio, il mio ragazzo.-Dissi sdraiandomi affianco a lui .

-Viene qui a Londra?-Chiese lui.

-No, ci siamo lasciati, o meglio, lui ha lasciato me.-Dissi, in realtà non mi dispiaceva molto questa separazione.

-Oh, mi dispiace.-Disse lui serio .

-Grazie, ma a me non tanto. Alla fine avevamo molte idee diverse e ultimamente non andavamo d'accordo.-Disse io chiudendo gli occhi.

Rimanemmo un attimo in silenzio poi Andrew riprese la parola.

-Secondo me se ti ha lasciata, non ti ha mai meritata.-Disse lui guardandomi.

-Beh quando ci siamo fidanzati eravamo appena quattordicenni , credevamo che sarebbe durata, invece eccomi qui io a Londra è lui a Roma. Ora solo come amici.-Dissi sorridendo leggermente.

-Tutti facciamo degli sbagli enormi , io stesso ne ho fatti, però poi si dimenticano e si va avanti.-Disse lui mettendosi comodo sul letto.

-Non considero questo un errore, ma un'esperienza non andata bene.-Dissi sentendomi un po' stanca.

 Lui mi sorrise e chiuse gli occhi , io lo seguii e laciammo li la nostra conversazione addormentandoci.

Quando mi rialzai mi trovavo in una posizione che credo avrebbe fatto invidia alla bambina dell'esorcista per quanto ero messa strana.

Svegliai Andrew e nel giro di 15 minuti mi trovai in macchina con lui per andare al mio appartamento.

-Non vedo paparazzi per ora.-Dissi guardandomi attorno.

-Lo credi tu, sono nascosti e tra poco usciranno.-Disse lui scendendo dalla macchina.

Aperto il mio appartamento trovai anche Sara e l'idraulico.

-Hey, come vanno i lavori?-Chiesi.

-Male, a quanto pare bisogna rifare il pavimento, il parquet si è rovinato tutto.-Disse Sara.

-Il mio lavoro è fatto, ma ora ci vuole un miracolo per salvare il pavimento.-Disse l'idraulico.

 Lo ringraziammo e lui se ne andò.

-Sara non possiamo aspettare ancora tanto, non è meglio trovare un nuovo appartamento?-Chiesi.

-Si, in effetti hai ragione, però se proprio devo scegliere a questo punto vado dal mio ragazzo, anche se poi mi dispiace lasciarti sola.-Disse Sara stanca.

-Non sarà sola!-Esclamò Andrew.

-Cosa?-Chiesi io.

-Puoi stare tutto il tempo che vuoi, mi fa piacere ospitarti e poi se vuoi proprio una casa per te allora riscuoti i tuoi stipendi nel prossimo mese e ne compri una.-Disse Andrew con la sua faccia furba.

-Io accetterei, non è facile trovare casa a Londra.-Disse Sara.

-Allora accetto. Scusa per il disturbo Andrew.-Dissi scusandomi con lui ma notai che era felice all'idea.

-Beh, allora impacchettiamo le tue cose?-Chiese lui salendo le scale ed entrando prima di noi nell'appartamento.

Andammo in camera mia e visto che la mia roba ancora era dentro dei borsoni ci volle pochissimo per sgomberare la stanza.

Salutata Sara andammo verso casa di Andrew ma per strada incontrammo Ben e ci accostammo.

-Hey dove te ne vai tutto solo?-Chiesi scherzosa.

-Anche i divi pagano le bollette.-Disse Ben mostrando dei fogli in mano.

-Non me lo ricordare, le devo pagare anche io!-Esclamò Andrew.

-Dove ve ne andate?-Chiese Ben.

-Trasloco in corso, Desy viene a stare da me a tempo indeterminato.-Disse Andrew sorridendo.

-Oh è una cosa seria allora!-Disse Ben scherzando.

-Oh, no, non è come credi!-Spiegai .

-Beh visto che è quasi ora di cena che ne dite di venire da me e mangiare qualcosa?-Chiese Ben.

-Ottima idea, lasciamo la roba a casa e veniamo allora.-Disse Andrew salutando Ben.

Tornati a casa lasciammo nella stanza degli ospiti le mie cose e andammo spediti da Ben.

 

 

 

 


Continua spero vi piaccia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2679771