Chica Vampiro: un sogno in fondo al cuore

di SophiexLok
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La confessione ***
Capitolo 2: *** Una grande rivelazione ***



Capitolo 1
*** La confessione ***


"Sono un vampiro!" "No, ti prego non iniziare di nuovo con la stessa storia di Marilyn. Hai visto che fine ha fatto poi? Anche se era un scherzo...." "No, Max. Questa volta non è un scherzo.  Sto parlando seriamente. Io sono un vampiro." Detto questo inclinò la testa leggermente a destra e quando tornò a guardarmi negli occhi le erano spuntati i canini e le sue bellissime pupille marroni  erano diventate rosse. Il mondo mi stava crollando addosso. Ero fidanzato con una vampira. La mia Daisy era una vampira. "Ti prego Max,  perdonami se non te l'ho detto prima, ma avevo paura che tu potessi reagire male e mettere in pericolo il nostro segreto." "Da quanto tempo?". Dissi con lo sguardo puntato sulle scarpe di Daisy. "Non volevo ferirti, tanto meno tenerti all'oscuro, ma mi hanno imposto di non dirtelo e non potevo disubbidire....." " Ti ho chiesto da quanto tempo sei un vampiro!" Dissi, alzando la voce. Alzai il viso e la guardai : i miei occhi erano lucidi, qualche lacrima iniziò a solcarmi il viso e le fiamme ardevano nel mio sguardo per la rabbia di quella confessione che avrebbe cambiato tutta la mia vita, per la delusione che la mia ragazza non mi avesse mai detto una cosa così importante e per la paura. Sì, paura di una cosa non appartenente al mio mondo. Paura per il futuro che stava per arrivare, incerto più che mai. E paura di come mi sarei dovuto comportare da adesso in poi. Vidi negli occhi di Daisy prima la preoccupazione e poi la paura. " Dal mio incidente" " Che cosa? Sono passati dei mesi da quell'incidente e tu non hai saputo dirmi nulla? E poi avevano detto che non era stato nulla di serio!" La rabbia stava cercando di farmi da padrone e questo si intuì molto probabilmente nel mio tono di voce perché Daisy fece un passo indietro, spaventata dalla mia risposta irruente.  Feci un grande respiro e le dissi "Cosa è successo nell'incidente?" Daisy abbassò il viso e sussurrò " Preferirei non dirtelo. È per il tuo bene" " Cosa? Tu adesso me lo dici! Ho il diritto di sapere tutto!" Alzò il volto e mi sembrò che una lacrima le solcasse il viso, ma non appariva reale. " Quel giorno, quando stavo venendo da te, all'appuntamento, ho preso la bicicletta per fare prima. " Il viso di Daisy si incupì come se stesse per rivelare una cosa che mi avrebbe ferito mortalmente. " Ero tanto felice. Aspettavo quel momento dall'asilo. Ma mentre attraversavo la strada un camion mi ha investito in pieno e mi ha sbalzato di un centinaio di metri. Alcuni passanti si sono fermati e hanno chiamato l'ambulanza. Sono arrivata in ospedale in condizioni pessime che durante l'operazione chirurgica sono peggiorate. Erano arrivati i miei genitori, che mi sono stati accanto per parecchie ore dopo essere uscita dalla sala operatoria, ma potevano solo rendersi conto che le mie condizioni stavano solo peggiorando. Così, quando ero in fin di vita mi hanno morsa. Io sapevo che loro erano vampiri e non volevo essere assolutamente morsa. Non potevo perché ti amavo e perché ti amo ancora e è difficile una relazione tra umani e vampiri. Ma loro lo hanno fatto per salvarmi e così ..... Adesso sono un vampiro." Non potevo crederci. La stavo perdendo e non mi avevano detto nulla. Un messaggio... Una telefonata. Nulla! Mi sentivo un vuoto al posto del cuore. Una fitta lancinante. Un dolore alla testa. Il mondo stava vorticando. Mi appoggiai ad un albero per non cadere a terra. Mi stavo rendendo conto che quella ragazza era più importante di qualsiasi altra persona. Stava morendo per colpa mia! Ero stato io a chiederle di uscire. Ero stato io a farmi avanti. Avevo una cotta pazzesca per quella ragazza dagli occhi penetranti, dalla sua bellezza non convenzionale. I capelli corvini che incorniciavano quel dolcissimo viso che avevo sognato di baciare milioni di volte. " Tu stavi in fin di vita e nessuno ha avuto l'idea di venirmi a chiamare? Io ti amavo. Lo sapeva tutta la tua famiglia, ma non ero ancora riuscito a dirtelo. E non gli è passata l'idea di venirmi a chiamare? Ti stavo per perdere. Tu pensi come mi sarei sentito senza di te? Sarei morto due volte." Le lacrime adesso ricoprivano tutto il mio viso, la vista era offuscata e vedevo a malapena il candido viso della mia nuova ragazza- vampiro. " Max, ti prego, non piangere. Non fare così. Volevo evitare questo. Non te lo abbiamo  detto perché sapevano che avresti reagito così. L'ho fatto solo per l'amore che provo per te. Non è colpa tua del mio incidente. È solamente mia la colpa. Se avessi avuto meno fretta tutto questo non sarebbe mai successo". La voce di Daisy era carica di sentimento e sembrava che stesse piangendo, ma nessuna lacrima solcava quel viso color ceramica. " Vorrei rimanere da solo" " No, ti prego Max. Non fare così, non isolarti. Sfogati, urla, piangi, insulta me e la mia famiglia per quello che ti abbiamo fatto... Ma non mandarmi via. Voglio rimanerti accanto perchè... "Daisy mi implorò quasi in ginocchio di rimanere con me " Ti ho detto che voglio rimanere da solo" Alzai la voce quel tanto per farle capire che dovevo rimanere da solo a pensare. Prima di andarsene, si avvicinò a me per darmi un bacio, ma voltai la testa, evitandola. Il suo viso si rabbuiò ancora di più e dopo quell'ultimo gesto, che da me non si sarebbe mai aspettata, si avviò verso casa sua. Fece un paio di passi e poi si fermò. Rimanendo di spalle mi disse, con un filo di voce tremante " Aspetterò una telefonata, a costo di rimanere sveglia tutta questa notte oppure tutte le notte che verranno prima che tu vorrai rivedermi." Detto questo iniziò a correre, prima che io le potessi rispondere qualunque cosa che mi fosse passata per la testa. 


Angolino autore: 
Ciao a tutti! Dopo tantissimo tempo torno a scrivere. Ho fatto un trasloco quindi per parecchio tempo non ho avuto ne internet, ne energia, ne tempo per scrivere. Ma Adesso ritorno alla grande. Cosa ne pensate? Max è stato troppo duro con Daisy? Fatemi sapere i vostri pareri recensendo la storia. Presto pubblicherò anche gli altri capitoli. Penso tra questa sera e domani. Uno è quasi pronto..... Attenzione penso di essere sfociata in un OOC.... Aggiungo anche che non ho visto ne la  prima ne l'ultima puntata quindi questo è tutto inventato! Spero che vi piaccia! Baci alla prossima

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Capitolo 2
*** Una grande rivelazione ***


Una grande rivelazione


Mi trovai a vagare per la città. Senza una meta. Senza un pensiero per la testa. I miei sensi erano come attutiti. Non sentivo… non vedevo… non toccavo… non parlavo… non pensavo.
 Le lacrime solcavano il mio viso, ma nessuno le poteva vedere. Portavo una sciarpa che mi alzai fino sopra al naso, per non farmi riconoscere da nessuno. E così le lacrime erano appena visibili. Sti stava facendo sera ma non me ne accorsi, ne mi passo per la mente l’idea di ritornare a casa. Ritornare in camera mia. Rivedere la sua finestra. Il suo viso. Il suo sorriso… ed in quel momento non mi apparve il suo dolce, sereno sorriso…. Vidi due canini, gli occhi rosso fuoco iniettati di sangue.
 Mi fermai preso da un fremito di paura! Come potevo avere paura della ragazza che amavo alla follia. Della ragazza con cui volevo passare il resto della mia vita. Un’ altra ondata di pianto mi raggiunse e non riuscì a trattenerla. Vidi una panchina e mi ci sedetti sopra, con la testa fra le mani, senza più una ragione per vivere. I miei erano fuori per un viaggio e Belinda era uscita con il mio migliore amico, Alejandro. All’inizio avevo reagito un po’ bruscamente, ma poi mi resi conto che era meglio che stesse con una persona fidata, che conoscevo piuttosto che uno sconosciuto.
 Eravamo tutti molto contenti: io con Daisy, Belinda con Alejandro… e in quel momento tutto si era sgretolato come un castello di carte al primo alito di vento. Adesso mi si spiegavano molte cose: la stranezza dei genitori, il fatto che scompariva in continuazione, tutte le volte che ci baciavamo accadeva sempre qualcosa di strano, i fiori che appassivano..  tutto tornava. E tornava anche il fatto che la nostra relazione era fondata su una bugia, una grande e grossa bugia. Tutta la mia vita stava crollando e non sapevo come rimediare.
 Non sapevo con chi parlarne. e , mentre stavo seduto, da solo, con la testa tra le mani, le lacrime che mi inondavano il viso, un’uomo si sedette vicino a me. Non disse nulla. Rimase li ad aspettare. Dopo un paio di minuti, dopo che ero ritornato un poco in me stesso e avevo un aspetto almeno quel poco dignitoso, alzai il viso e mi accorsi di chi era: Ulisse O’Brian. Era seduto lì, con lo sguardo fisso ad aspettare non so che cosa… oppure stava aspettando me?
“ I vampiri non piangono! Dovrai abituarti! Esordì, impassibile, sempre con lo sguardo fisso davanti a se
“ Cosa è venuto a fare qui, signore?” dissi, con gli occhi rossi per tutte le lacrime versate
“ Ancora non so cosa venuto a fare, ma mi sentivo in dovere di venirti a cercare. Quando Daisy è rientrata a casa era distrutta. Si può dire che se fosse stata umana stava singhiozzando già da parecchio tempo. Quando le abbiamo chiesto cosa era successo ci ha raccontato tutte e ci ha urlato contro che era tutta colpa nostra se lei adesso sta in questa situazione. Che era tutta colpa nostra se aveva perso il ragazzo e se lui non l’amava più”
Quelle parole furono peggio di una doccia gelata per me: come poteva pensare che lui non l’amava più? Certo in quel momento non era tutto rose e fiore, ma io l’amavo lo stesso. Lei era la donna della mia vita e questo non poteva cambiare mai. Tutto a un tratto la situazione mutò sotto ai miei occhi. Forse mi stavo rendendo conto che forse ero stato un po’ troppo duro con lei… che avrei dovuto capirla, consolarla, starle vicino, coccolarla.
E invece cosa avevo fatto?
Le avevo sbattuto in faccia la porta del mio cuore e l’avevo bandita della mia vita, anche se per solo poco tempo. Mi stavo rendendo conto che avevo fatto un errore ancora più grande del suo: l’avevo allontanata da me. Lei, nonostante tutto, aveva tentato di starmi vicino anche se era un vampiro e le regole le impedivano di starmi vicino. Lei mi amava, come io amavo lei. Ero stato uno stupido a credere che allontanandola da me sarei riuscito a trovare delle risposte e capire come mi sarei dovuto comportare. Lei si trovava in un momento delicato e era mio dovere starle vicino fino alla fine.
Ma non sapevo dove sbattere la testa e come rimediare al danno che avevo fatto… come fare.. come fare…  la testa iniziava a pulsarmi e anche se sapevo che la situazione doveva cambiare non sapevo da dove iniziare
“ Se tu provi un amore sincero per mia figlia, come credo che sia anche se cerco ancora di illudermi che non sai così, devi fare qualcosa. Non la puoi lasciare da sola dopo quello che ti ha detto. Lei adesso starà pensando che tu non la ami più e che la consideri un orrendo mostro.” Per la prima volta da quando avevamo  iniziato a parlare lui si girò e mi guardò negli occhi.
“ Devi porre rimedio a questo pasticcio e non posso dirti io come farlo” Gli occhi del signor Ulisse erano fissi su di me, ma non era uno sguardo di odio o disprezzo, come quasi la maggior parte delle volte mi guardava, ma era uno sguardo pieno di aspettative e , cosa più importante, pieno di speranza.  Pieno di speranza nel fatto che avrei messo a posto la situazione e che sarebbe andato tutto per il meglio. Si vedeva che voleva molto bene alla figlia. Quasi di più di quanto ne volevo bene io a lei.
“ Grazie signor Ulisse…” dissi, con un filo di voce.
Ulisse si girò, guardò davanti a se e disse “ Non c’è di che”. Prima che si accovacciasse per spiccare un salto e scomparire, vidi che il suo duro volto si stava sciogliendo in un timido sorriso. Ma non ne ero troppo sicuro. Successe tutto in una frazione di secondo e io mi ritrovai di nuovo da solo, su quella panchina, nel cuore della notte ormai. Era tutto come prima. Tutto o quasi. Adesso sapevo cosa volevo fare. Sapevo quello che volevo fare.
 
Angolino autrice:
E con un ritardo di un mese e mezzo ho pubblicato anche l’altro capitolo. Spero che vi piaccia. Scusate per il ritardissimo. Fatemi sapere se vi è piaciuto con una recensione… anche se non vi è piaciuto!
besooss

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