Venticinque rose

di missgenius
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** First rose ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Kelsi Nielsen non era felice. Era il 13 febbraio e si trovava nel suo appartamento di New York con il suo ragazzo sin dai tempi del college alla Julliard, Ryan Evans. Certo questo in se non era il motivo della sua infelicità. Anzi, certe giornate faticava ancora a credere che uno come lui potesse stare con una come lei. No, il motivo della sua infelicità era che il suddetto suo ragazzo sarebbe dovuto andare fuori città quella sera per alcuni affari di famiglia ad Albuquerque. Lei aveva provato  a fare e a dire tutto ciò che le era venuto in mente pur di fargli cambiare idea ma, dopo la millesima scusa da parte di lui per questo impegno improrogabile si era resa conto che no, non era proprio possibile. Per quanto Ryan si sentisse terribilmente in colpa per l’intera faccenda non c’era niente che lui potesse fare. Apparte continuare a scusarsi con lei fino a poco prima della partenza. Se fosse stato un qualsiasi altro momento dell’anno Kelsi non ci avrebbe fatto granché caso. Tra il lavoro e la casa il tempo sarebbe passato prima o poi. Ma il fatto era che l’indomani non era solo san Valentino, ma guarda la sfortuna, anche il suo compleanno. Avrebbe compiuto venticinque anni in perfetta solitudine. I suoi genitori erano ancora ad Albuquerque e i suoi amici, i pochi amici che aveva, si trovavano sparsi per tutto il paese. Ma non si era mai lamentata di questo. L’idea di passare questo giorno con Ryan come gli altri anni , la riempiva di felicità.
Certo, prima di sapere del viaggio. Tutti i suoi bei programmi erano saltati.
‘’Mi dispiace tanto, Kelsi.’’
Lei non poté fare a meno di sorridere quando lo disse un’altra volta. Era vero, non poteva essere felice per questa situazione, ma non voleva nemmeno che lui fosse triste per lei. Dopo tutto non era colpa sua.
‘’Lo so,’’ lo rassicurò ‘’è tutto apposto.’’
‘’No, che non lo è,’’ ribatté lui con un sospiro. ‘’Vorrei non dover andare.”
‘’Anche io.’’   
Sospirò e si accoccolò sulla sua spalla, sbadigliando.
‘’Fra quanto devi andare?’’
Lui guardò l’orologio dall’altra parte della stanza.
‘’Fra meno di un’ora.’’ Rispose con un sospiro. Le baciò la testa. ‘’Vorrei poter rimanere qui con te.’’
‘’Piacerebbe anche a me”
Sbadigliò di nuovo facendo ridere Ryan sotto i baffi. In effetti non era proprio tardi ma la notte prima, beh, diciamo che non avevano molto dormito e quella mattina si era alzata presto. Con il risultato che si stava addormentando durante la cena.
‘’Credo che dovresti andare a dormire.”
Lei aveva già gli occhi chiusi.
‘’Devi andare?’’ si sentiva così triste al pensiero che quella notte avrebbe dormito sola.
‘’Ancora no. Ma che ne dici se ti vai a mettere il pigiama e ti prepari per la notte, così se ti addormenti sul divano starai comoda. Starò qui finchè non ti addormenterai.’’ Sorrise. ‘’Anche perché non penso ci vorrà molto.’’ La guardò divertito mentre si alzava dal divano e arrancava fino in camera da letto per cambiarsi. Appena la porta fu chiusa, prese il suo cellulare e digitò velocemente un numero.
‘’Hey…si, qui tutto bene…beh, non è felice, ma non sembra sospettare di nulla…alla fine per quella cosa è tutto apposto?... Fantastico!...grazie per il tuo aiuto, amico, lo apprezzo davvero tanto…ti chiamo più tardi…ciao.’’
‘’Chi era?’’ Ryan sussultò al suono della voce di Kelsi.
‘’Sei stata veloce,’’ commentò.
Lei fece spallucce. ‘’Non così tanto.’’
Sbadigliò di nuovo, portandosi una mano alla bocca.
‘’Sì, tu hai proprio bisogno di andare a dormire.’’  Si alzò dal divano con un balzo. ‘’Andiamo.’’
‘’E il telefono?’’ chiese lei, mettendosi davanti a lui mentre si dirigeva in camera da letto.
Lui rise. ‘’Sei per caso gelosa? Era solo mio padre che voleva essere sicuro che tutto fosse apposto,’’ rispose. Lei annuì solo una volta, il che fece capire a Ryan che si sarebbe addormentata in piedi in meno di cinque minuti se non si fosse messa subito a letto.  Cosa che fece prontamente. Dopo aver raggiunto il letto, strisciò fino al suo lato, mettendosi sotto le coperte. Ryan si sedette al bordo del letto, tenendole una mano.
‘’Dai, vedrai che domani non sarà così male.’’
‘’Certo, come no.’’ Sbuffò.’’ Da sola con me stessa nel giorno di San Valentino…nonché mio compleanno. Sembra proprio molto divertente.”
‘’Ti chiamerò tutta la giornata.” Promise. “E mi farò perdonare.”
“ Sarà meglio per te,” disse lei con aria assonnata, lasciando che i suoi occhi si chiudessero. Lui si avvicinò meglio e delicatamente le scostò i capelli dalla fronte.
‘’Ryan..?’’
‘’Dimmi.’’
‘’Mi daresti il bacio della buonanotte?’’
‘’Certo’’ con un sorriso si avvicinò sfiorandole le labbra.
Lei sorrise compiaciuta.
‘’Grazie..’’
‘’E’ stato un piacere…’’
‘’Ti amo, Ryan…’’
‘’Anche io.’’ Disse piano, baciandole una guancia. Stette lì seduto per altri cinque minuti, fino a che fu sicuro che si fosse addormentata. Si alzò con attenzione e silenziosamente mise in atto la prima parte del suo piano. Sorrise a se stesso mentre usciva dall’appartamento e chiudeva dietro di se la porta. Kelsi ancora non lo sapeva, ma avrebbe avuto un san Valentino/compleanno che non avrebbe mai dimenticato.
 

Salve a tutti!! Eh, sì...per ora sono ritornata al mio vecchio amore...le Ryelsi!! Questa fic è davvero molto molto bella...spero che anche ad altri piaccia...se riceverò qualche commento positivo continuerò...sennò farò solo un altro paio di capitoli e basta...per cui ragazzi, chi vince??? Un bacio!! XD

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Capitolo 2
*** First rose ***


Kelsi si svegliò lentamente, con la speranza che avrebbe trovato Ryan ancora seduto accanto a lei, ma con la consapevolezza che non era proprio possibile. Si alzò con un sospiro.
‘’Tanti auguri a me,” mormorò.  Aveva appena deciso di provare a dormire un altro po’ quando qualcosa sul tavolino della sua camera da letto catturò la sua attenzione. Si avvicinò, vedendo una bellissima rosa bianca. Accanto c’era un fogliettino ripiegato con il suo nome scritto sopra, nella calligrafia di Ryan. Sentendosi improvvisamente molto sveglia, raggiunse la rosa, prendendola delicatamente e odorandola. Lei amava le rose. Amava il loro aspetto, la loro eleganza, il loro profumo. Ryan, ovviamente, sapeva di questo amore per le rose e fu commossa al pensiero che aveva avuto, di lasciargliene una prima di partire. Sorrise mentre si sedeva sul letto e apriva il foglietto. Si buttò pesantemente sulla schiena mentre iniziava a leggere.
 
Buon giorno bellezza!
Prima cosa: buon compleanno! E buon san Valentino! Non pensavi seriamente che ti avrei lasciata sola oggi per tutto il giorno senza lasciarti qualcosa da fare, vero? Dovresti conoscermi meglio di così se l’hai pensato. Questo comunque è solo la prima cosa che riceverai da me oggi. In onore del tuo venticinquesimo compleanno, durante tutta la giornata, riceverai venticinque rose. Una per ogni anno. Avevo pensato a un bouquet o due, ma non sarebbe stato divertente. E sarebbe stato troppo semplice. Dovrai faticare per le tue rose, quindi andiamo avanti. Con ogni rosa ci sarà un messaggio da parte mia, in questa forma o in altre. Ogni messaggio contiene due cose. La prima è una ragione per cui ti amo. La seconda è un indizio del posto dove si trova la rosa successiva. Forse ti starai chiedendo perché stai iniziando con una rosa bianca invece di una rossa, ma ti prometto che le rose rosse arriveranno. La rosa bianca simboleggia l’innocenza e la purezza e queste sono due parole che userei per descriverti. Specialmente al liceo. Questa è stata una delle prime cose che mi hanno attratto di te. Essendo avvezzo all’ambiente del teatro e avendo una sorella come la mia puoi ben capire come sappia bene che la gente può essere crudele. Tu non hai una goccia di spietatezza nel tuo corpo, Kelsi. Hai vissuto attraverso il regno di terrore di Sharpay e tutte le difficoltà alla Julliard e sei ancora la stessa dolce, innocente persona che eri all’inizio. Questa è una delle cose meravigliose di te. Tu sei il mio personale respiro di aria fresca in un mondo che di rado usa gentilezza nei confronti degli altri. Sapere che ci sono ancora persone come te in questo mondo certe volte è l’unica cosa che mi fa andare avanti. E questa è una delle tante, tante ragioni per cui ti amo.
Per quanto riguarda l’indizio, tutto ciò che ti dirò è che la colazione è il pasto più importante della giornata. Si sicura di mangiare bene prima di continuare questa piccola caccia al tesoro che ho fatto per te. Mi sentirai più tardi. Ti amo più di quanto tu possa immaginare.
Fino alla prossima nota,
Ryan
 
 
Da tutti gli anni che conosceva Ryan, Kelsi avrebbe dovuto almeno aspettarsi che ne sarebbe uscito con qualcosa come questa. Dopo tutto erano già . Ryan aveva talento nel fare cose grandiose e si era sempre divertiti con lui. Sorrise, rileggendo la sua nota, commossa dalle sue dolci parole.  Poi rimise il foglietto  nel tavolino e corse verso la cucina dov’era convinta che fosse la prossima rosa. Certezza veritiera, infatti trovò un’altra bellissima rosa con il biglietto  poggiate accanto alla teiera, dove era sicuro che l’avrebbe visti. Questa volta la rosa era gialla.  Si catapultò davanti la penisola e prese il biglietto, poggiandosi mentre leggeva…
 
Ciao di nuovo,
come avrai notato la seconda rosa è gialla. La rosa gialla simbolizza la gioia e l’amicizia. Ho scelto questa come seconda rosa perché siamo stati amici prima di essere qualsiasi altra cosa. Penso che sia una delle ragioni del perché la nostra relazione è così forte. Tu sei, senza questioni, la mia migliore amica. So di poter parlare con te di tutto e di niente e vice versa. E so anche che non importa cosa succede nelle nostre vite, non c’è assolutamente niente che potrebbe distruggere la nostra amicizia. Ti amo non solo per  essere una fantastica fidanzata, ma anche per essere la migliore amica che potessi mai avere.
Sai, penso che oggi raccoglierai così tante rose che sarebbe una buona idea avere qualcosa in cui metterle. Controlla sopra il tavolo davanti la tv, penso che potresti trovare qualcosa che ti servirà.
Ti amo,
Ryan.
 
 
‘’Aw, Ryan…’’ Kelsi  sussurrò a se stessa, trovandosi un altro sorriso da ebete stampato in faccia. Lui aveva ragione, erano migliori amici e lo sarebbero stati sempre. Il sorriso le rimase in volto anche quando corse verso il salone davanti il tavolino che aveva menzionato e rimase senza fiato quando vide un regalo incartato sfarzosamente. Scuotendo la testa si avvicinò notando un’altra rosa gialla poggiata su di esso. Il biglietto accanto era molto breve e arrivava dritta al punto…
 
Questo è da parte dei miei genitori. So che volevano parlarti dopo che avrai aperto il regalo e avranno un indizio da darti.
Ryan
 
Kelsi non aspettò un attimo per aprire il regalo, e trattenne un'altra esclamazione quando tirò fuori un bellissimo vaso di cristallo. Era certa di non voler sapere quanto costava. Qualche volta era così facile dimenticare quanto ricchi fossero Derby e Vance Evans quando erano così gentili e premurosi nei suoi confronti. Spesso le facevano dei regali che non poteva accettare la maggior parte delle volte. Kelsi non voleva che pensassero che avessero bisogno di spendere molti soldi per accattivarsi il loro affetto, ma la verità era che questo era il loro modo di dimostrare quanto la tenevano a cuore. Erano fati così, non poteva farci niente. Derby e Vance erano diventati praticamente come dei secondi genitori, per quanto eccentrici a volte, e Kelsi aveva imparato abbastanza velocemente ad accettare semplicemente i loro regali con un grazie- specialmente da quando loro erano diventati così insistenti che aveva dovuto prendere tutto comunque. Ridacchiò mentre componeva il loro numero.
 
‘’Pronto?’’
Kelsi fu sorpresa nel sentire la voce di Derby al telefono. Di solito rispondeva la cameriera.
‘’Derby? Sono Kelsi…’’ iniziò.
‘’Oh, Vance, prendi un altro telefono, è Kelsi!’’ Derby esclamò felice.’’Buon compleanno, tesoro!’’
‘’Grazie, a entrambi! Il vaso è bellissimo!’’ fece una pausa.
‘’Anche se non vorrò mai sapere quanto costa. È favoloso.’’
‘’Oh cara,’’ Derby rise.’’ Sono così felice che tu abbia finalmente deciso di accettare i nostri regali invece di discutere sempre.’’
‘’Beh, so per esperienza che è più facile non discutere con un Evans. Non vinco mai!”esclamò.
Derby e Vance risero in risposta.
‘’Penso che probabilmente un po’ tu abbia vinto con Ryan,’’  disse Vance.
“Sono così felice che tu abbia chiamato, Kelsi’’ disse Derby.”Anche se lo stavamo aspettando, visto che rientra tutto nel piano di  Ryan.”
“ Questo è il figlio che avete cresciuto” disse Kelsi leggera. “Mi tratta meglio di quanto meriti. Non posso credere a tutto quello che avrà fatto per fare questa cosa.”
“No, non hai idea,” Vance rise sotto i baffi.”La tua giornata è appena iniziata.”
“Parlando di questo, penso che dovremmo aiutare Kelsi nella sua ricerca, non pensi caro?’’ chiese Derby.
‘’Sì, cara, vai avanti.” Vance annuì.
‘’Per prima cosa la rosa. Credo che lui ti abbia già scritto riguardo alla vostra amicizia, giusto?’’
‘’Sì.’’ Kelsi confermò.
‘’Beh, allora, siamo qui per parlarti riguardo all’altro significato della rosa gialla che ha menzionato. La gioia. Non posso dirti quanta gioia tu abbia portato nella sua vita. Vorrei che potessi ascoltare come parla di te; vedere la sua faccia illuminarsi ogni volta che qualcuno dice il tuo nome. Qualche volta non penso che tu sappia quanto lo hai fatto felice. Infatti anche il tuo commento su come ti tratta meglio di quanto meriti, mi fa essere certa di ciò. Vorrei che la smettessi di pensarla così, tesoro, perché non è vero. Ti tratta come una principessa perché è questo che sei per lui. Ti ama e per dimostrartelo è disposto a fare qualsiasi cosa.’’ Derby fece una pausa.”Ti sorprenderebbe sapere che a volte non è sicuro di aver cura di te così come tu fai con lui.”
“Cosa?’’ Kelsi era stupita.
“Vorrei veramente che voi due non siate così duri con voi stessi. Questo non lo fate perché ve lo meritate, ma perché vi amate. Vi prendete cura l’uno dell’altra perché vi amate tanto. In realtà è molto semplice” disse Derby gentilmente.
“Kelsi, tu puoi farlo sorridere anche se sta avendo la peggiore giornata della sua vita. Riesci a farlo ridere e a farlo divertire quando siete insieme. Potrebbe passare un’intera giornata con te non facendo assolutamente niente e sarebbe lo stesso contento.” La voce di Derby si fece pensierosa.
“Sai come genitori non vorremo altro che i nostri figli siano sani e felici. Abbiamo avuto anche le nostre preoccupazioni, ma possiamo dire di aver vinto alla lotteria con te e Zeke. Non potrebbe esserci nessuno adatto meglio di voi per l’altro e dovresti sapere che noi, Vance e io, vorremo sempre bene a Zeke e a te come se foste nostri figli. Grazie mille per essere un raggio di sole nella vita di Ryan.” Derby si fermò e sia lei che Kelsi si erano commosse. “Grazie per essere una fonte di gioia, non solo per nostro figlio ma anche per noi.”
“oh..” Kelsi tirò su col naso di nuovo, toccata dalle loro parole.
“Ti vogliamo bene, Kelsi.’’ Disse Vance dolcemente.
“Anche io vi voglio bene,” sussurrò Kelsi in risposta.
“Ora,” Vance iniziò e Kelsi poteva sentire il sorriso nella sia voce.”Ryan voleva che ti ricordassimo di un certo punto nel campus della Julliard. Un posto dove amavi esercitarti a suonare il piano ogni volta che potevi.” Kelsi annuì a sé stessa, sapendo esattamente di che cosa stava parlando. Finì la conversazione con Derby e Vance e tornò nella sua camera da letto per vestirsi per la giornata.  

Angolo dell'autrice (che sono io!)
Cari 25 lettori (Manzoni mi perdoni ma è la verità! Xd) eccomi con la prima della venticinque rose! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ehi ragazzi! Spero proprio che mi facciate sapere cosa ne pensate, perchè se non vi piace state tranquilli non scriverò più niente! Grazie comunque a quei coraggiosi venticinque che hanno letto! Aspetto vostre notizie!
 
 

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