Campus adventure

di Campusadventure
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13. ***
Capitolo 14: *** 14. ***
Capitolo 15: *** 15. ***
Capitolo 16: *** 16. ***
Capitolo 17: *** 17. ***
Capitolo 18: *** 18. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Sono in camera mia. Non riesco a crederci.
Solo adesso riesco a capire quanto velocemente il tempo č passato in fretta. Solo ieri era settembre,e ora č gia giugno.
Mi guardo allo specchio.
Mi sistemo la maglietta.
Non riesco ancora a crederci. Sto per fare il viaggio che ho sempre sognato. E la cosa migliore č che parto con la mia migliore amica. Si chiama Linda.
Mi volto verso il letto. Sopra ce la mia valigia. Mi avvicino e controllo che cosa manca. In teoria nulla. Appena la chiudo sento il mio cellulare squillare. Lo prendo.
Ah si certo,č Linda.
Questa mattina,prima della festa di fine anno,mi ha detto che mi avrebbe chiamata per ricontrollare insieme le cose nella valigia. Rispondo. "Criiisssss,oh mio dio,sei pronta. Sono cosė emozionata. Tu non lo sei? Oh mio dio,sono agitatissima.tu?"
Ametto,č un po'pazza,ma le voglio bene lo stesso.
Io le rispondo" ehm linda,calmati. Č tutto ok. " lei:" tutto ok? Ti rendi conto che questo viaggio lo sogniamo da tantissimo tempo e ora sta per diventare realtā! Oh mio dio che emozione"
io:"si Linda. Anchio sono emozionata,ma calmati..dai non perdiamo tempo,ti sei fatta le valige?" Lei:" mi chiedi se mi sono fatta le valige? Č tutta la settimana che le faccio. "
io:"ahah tutta la settimana?"
Lei:" sii,ogni giorno o tolgo o aggiungo cose nuove. Cris aiutami" io:"e come? " lei: "mm..facciamo l'inventario" io:"ok" lei:" allora,documenti,vestiti,?" Io:"ci sono. Gioielli,ipad" lei: "ok" io:" collana dell'amicizia?" Lei:"presente aaha" quella collana per noi č molto importante. Rappresenta la nostra bellissima amicizia.
Lei:"i bieglietti per l'aereoporto?" Oh no. Me lo sentivo che mancava qualcosa. Lei:"cris?" Lo sapevo. Lei:"non mi dire che.."
Chiudo la chiamata.
Devo trovare subito il biglietto.
Cerco nei vari cassetti della mia specchiera. Non ci sono. Corro subito in cucina. Vedo mia mamma. La guardo e vedo la sua faccia serena trasformarsi in una faccia preoccupata. Le chiedo dove č il mio biglietto e lei mi dice:"cosa? Come hai fatto a perdere il biglietto?" La guardo. Č evidente. Non lo sa.
Corro il camera di mio fratello. Sarā stato lui. Poco ma sicuro. Arrivo davanti alla porta della sua camera. Con tanta forza spingo la maniglia della porta e entro in camera sua.
Come al solito č sul letto,con le cuffie che ascolta musica ad alto volume. Con passi pesanti mi avvicino al suo letto. Gli tolgo le cuffie dalle orecchie. Prendo aria e grido con tutta la forza che ho:"dov'č?" .
Lui,stupito mi dice:" cosa?"
Io:"non fare il finto tonto!ridammelo. Subito."
Lui:" sparisci. Non ho ciō che cerchi." Si alza dal letto. Si mette in piedi davanti a me. Mi prende in braccio con due mani. E mi porta fuori dalla porta. Io lo guardo con rabbia. Lui mi fa un sorrisetto e mi dice"buona giornata". Mi sbatte la porta in faccia!
Mmm. Che rabbia. Non lo sopporto piú!
Torno in camera mia. Mi butto sul letto. Mi butto cosė forte che quasi quasi ho pauta di finire in cucina,al piano di sotto. Ma adesso non mi importa.
Il mio bellissimo viaggio.
Quello che ho sempre sognato. Butto la faccia sul cuscino e lo stringo forte con le mani. All'improvvisi sento un rumore. Come quello di un pezzo di carta che si stropiccia. Alzo la testa. Da sotto il cuscino tiro fuori..IL BIGLIETTO.
Mi alzo,e come una bambina piccola mi metto a saltellare e a canticchiare per la camera. Si. Che bello. Potrķ partire. Prendo il cellulare e chiamo Linda. "CRIS,PERCHČ MI HAI CHIUSO IL TELEFONO IN FACCIA?" io:" scusa scusa,pensavo di aver perso il biglietto ma per fortuna l'ho ritrovato" lei:" ah menomale" io:"giā" lei: allora.. A che ora ci troviamo?" Io: "beh la partenza č alle 16.00..ci conviene essere li alle 15.00" lei:" ok, a tra poco" e chiude la chiamata. Poggio il cellulare e chiudo la valigia. La trascino giu per le scale. Mentre scendo vedo mio fratello che mi passa accanto tranquillo. Mi sorpassa. Io arrabbiata gli dico"Dilan..potresti anche aiutarmi." Lui" e che ci guadagno?"io:" sei sempre il solito. " č sempre cosė. Vuole sempre qualcosa in cambio. Non capisco come la sua ragazza riesca a sopportarlo. Per avere 18 anni č davvero scemo. Certo,con quegli occhi azzurri e i capelli biondi č carino,ma č il carattere che conta no?. Ce l'ho fatta! Sono riuscita a portare giu la valigia. O meglio valigiona. Mia mamma mi aiuta a caricare la valigia in macchina. Partiamo..

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Capitolo 2
*** 2. ***


Il viaggio č durato circa un oretta e mezza e mi sono annoiata tantissimo
Siamo arrivate all'aeroporto. Scendo dalla macchina e mia mamma mi da una mano tirando giu dal bagliaio la mia valigiona.
Pesa tanto,eppure non ci ho messo dentro cosi tante cose.
La tiro su e insieme ci dirigiamo verso l'entrata dell'aereoporto.
Piu mi avvicino e piu sento l'emozione dentro di me che sale. Entriamo. Sono concentrata a trovare Linda,ma non la vedo.
Sono le 15.30 .
Continuo a guardare con attenzione. Non c'č. 15.40. Aiuto.
E se mi avesse abbandonata?. No no. Non puķ essere. Anche lei ci teneva tantissimo al viaggio.
Devo mantenere la calma.
Arriverā prima o poi. Ne sono sicura.
Mia mamma:"eccola."
Mi giro e finalmente la vedo.
Le corro incontro e l'abbraccio. Le sussurro:"pensavo mi avessi abbandonata"
lei:"mai e poi mai.
Mi stacco e corro ad abbracciare mia mamma per salutarla.Mi manchera tantissimo e voglio godermi questoultimo abbraccio. Lei sorride e mi sussurra all orecchio:"comportati bene."
Annuisco.
Prendo la valigia e mi dirigo con Linda verso l'aereo. Guardo l'ora. 15.50.
Aiuto.
"Oh mio Dio faremo ritardo!" dico.
Lei mi guarda con la faccia preoccupata e dice:" Corri"
Annuisco ed entrambe ci mettiamo a correre. Appena in tempo.
Consegnamo le valige e saliamo velocemente le scale per entrare nella zona riservata ai passeggeri. Mi fermo un attimo per prendere aria. Sono stanchissima. Sento il cuore battere fortissimo per la fatica.

Cammino tra i sedili. Ci sono tantissime persone,ma la cosa strana che noto fin da subito č che sono tutti giovani. Ci sono ragazza e ragazzi della mia stessa eta,forse qualcuno é poco piu grande.  Decido di tirare fuori il biglietto per vedere i posti assegnati. Quindi abbasso lo sguardo. Ahia !
Vado addosso a qualcuno. Alzo lo squardo e vedo un ragazzo biondo con gli occhi verdi. Mi guarda .
"Scusa" gli dico.
Lui sorride e mi dice"tranquilla č tutto ok".
Me ne vado. Che figuraccia. Cominciamo proprio bene la vacanza.
Passo fra le file e finalmente vedo il mio posto che é accanto al finestrino. Mi siedo. Sono un po' agitata perché é la prima volta che viaggio in aereo. Su uno schermo si illuminano due cinture e la voce di una gentile signora zittisce tutti. "Gentili passeggeri siete pregati di allacciarvi le cinture." Allaccio la cinture e l'aereo si solleva da terra. Respito profondamente per rillassarmi e guardo fuori dalla finestra. Cattiva idea. Mi sento mancare l'aria. Siamo tanto in alto e ho paura. Linda mi guarda e dice:"tutto ok?" Ha capito che non sto bene. "Si " rispondo. "Sicura?" Mi chiede. Annuisco. Dai. Devo resistere. Non sarā poi cosí difficile abituarsi all'altezza. Riguardo fuori. No. Non ce la faccio. "Ti va di fare cambio di posto?" Ride e mi dice "si". Facciamo cambio.
Lontano dal finestrino mi sento gia meglio.
Linda tutta tranquilla guarda fuori dalla finestra. Poi tira fuori il cellulare e scatta una foto.
"Che fai?" Le chiedo.
"Faccio una foto e poi la metto su instagram." Rido. Io sono qui quasi paralizzata dalla paura..e lei fa foto.
Tutta questa paura mi ha fatto venire sete.
"Vado a bere" dico. Mi sorride.
Mi alzo e mo avvio verso un piccolo corridoio in cui c'é la macchinetta dell'acqua.
Prendo un bicchiere e senza volerlo lo riempo fino all'orlo.
Mi giro piano piano facendo attenzione a non far cadere l'acqua. Vado addosso a qualcosa.
Per la precisione addosso a qualcuno č lo stesso ragazzo di prima. Lo guardo atentamente e noto che ha tutta la magliata bagnata. Per colpa mia.
"Ma sei sempre cosí attenta?" mi chiede.
Arrossisco. Che figuraccia. Prendo dei fazzoletti e cerco di asciugargli la maglietta.
"Dai qua. Faccio io." Dice .
"Mi dispiace. Non volevo." Mi guarda e dice."traquilla"
Me ne vado. Sono ancora tutta rossa.
Ho anche pochissima acqua nel bicchiere perche il resto sta sulla maglietta del ragazzo.
La bevo e torno al mio posto.
Vedo Linda che dorme e sorrido.
All improvviso sento una forte scossa.
Aiuto. Stiamo per cadere?.
Linda non si sveglia..quando dorme neanche una bomba riuscirebbe a svegliarla.
La gente č in panico.
Arriva una signorina e dice:"State tranquilli,č stato solo un po' di vento".
Un po' di vento?
Provo a crederci.
Mi siedo e guardo i passeggeri. Piano piano gli occhi mi si chiudono e mi addormento.

 

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Capitolo 3
*** 3. ***


Sto ancora dormendo e sento la mano di una persona che insiste e mi tocca il braccio. Lo scuote. Apro gli occhi. Vedo Linda. Sta dicendo qualcosa che per me č incomprensibile. Dico:"eh?" Lei alza gli occhi e poi mi guarda e dice" guarda." Mi metto seduta. Con la sua mano mi indica il finestrino. Ho paura. Ma poi passa perchč questa volta non vedo piú le nuvole. No. Vedo un'isola. Mi avvicino al finestrino. Si. Ci siamo. Eccoci. Finalmente. L'isola di hangdave. č grandissima e strana infatti ad un certo punto sembra che dentro l'oceano ci sia una cascata. L'acqua č azzurra chiara e limpida e in questo periodo dell'anno deve essere anche calda. Non vedo l'ora di fare un tuffo. Da qui purtroppo non si vede ancora il villaggio in cui starķ. Si vedono soltanto dei muretti che dividono l'isola in varie sezioni. Vabbč. Non vedo l'ora di essere giā li. Mi metto composta sulla mia sedia. Sento i miei piedi muoversi per l'agitazione. Siii. Non vedo l'ora. Sento una voce dire" tra due minuti saremo giunti a destinazione. Si pregano i passeggeri di rimanere seduti al proprio posto." Ce una scossa che percorre tutto l'aereo. Probabilmente siamo appena atterrati. Oh mio Dio. Che bello. Sono agitatissima. La voce ritorna e dice di slacciare le cinture. Io la slaccio velocemente,mi alzo e mi stiracchio. Io e linda ci avviamo verso l'uscita. Sono appena scesa dall'aereo e sento l'aria fresca sfiorarmi i capelli. Sento l'odore del mare diffondersi nell'aria. Inspiro profondamente. Amo l'aria di mare. Fa tanto caldo e finalmente sento l'estate. Mi dirigo verso le valige. Ce ne sono tantissime. Non riesco a tirare fuori la mia. Tiro con tutta la forza,ma non ci riesco. Tiro di nuovo e la maniglia mi sfugge di mano e cado all'indietro. Sento le braccia di una personA prendermi. Mi tira su. Mi giro. Non é lo stesso ragazzo di prima. Mi tira su e mi guarda. Ha un viso molto dolce,gli occhi azzurri e i capelli castani-neri. Mi sorride. Io gli dico:" scusa" . Lui:" per cosa? Aspetta. Ti aiuto." Mi passa accanto e si dirige verso le valige. Tira fuori la mia in un attimo. " ecco." Io:"grazie" lui mi guarda. Mi sento in imbarazzo. Lui:" come ti chiami ragazza carina?" Arrossisco. Nessun ragazzo me l'aveva mai detto. " crystal. Tu?" Lui:"nome bello,ragazza bella. Piacere David". Mi stringe la mano. Ha una stretta molto forte. Mi sorride e mi chiede " dove sei diretta?" Io:" al campus adventure" lui:" anche io. Allora ci vedremo li. Ciao bellissima" mi fa l'occhiolino. Io tutta timida gli dico "ciao." Sinceramente spero di rivederlo presto. Lo guardo mentre con passo deciso se ne va. Sento una voce che mi dice:" chi é?" Č Linda. "David" . Lei:" mmm..interessante. Dai cenerentola. Sbrighiamoci. Il pulmino per il campus ci aspetta." Annuisco. Prendo la mia valigia. Non sembrava cosí pesante all'inizio del viaggio. Io e Linda ci dirigiamo verso il pulmino. Č tutto giallo con una scritta al centro. In rosso ce scritto "Campus adventure". Giā dalla scritta mi sembra bellissimo. Mi avvicino alle scale del pulmino. Riesco a malapena a tirare su la valigia e una persona dietro di me si mette a ridere. "Sei un po'impacciata haha" . Lo guardo con sguardo arrabbiato. "Non sei simpatico" dico. Č il ragazzo a cui ho bagnato la maglietta. Prende la mia valigia e la tira su. Poi mi guarda e mi porge la mano e mi aiuta a tirarmi su. Mi tiro su e arrivo cosė vicina a lui che sento il suo respiro. Mi incanto a guardarlo. I suoi occhi sono di un verde profondo. Lui mi guarda. "Criss ti muovi" dice Linda. Ritorno sulla terra. Mi sposto e prendo la valigia,poi vado a sedermi al mio posto. Mi siedo. Sono quasi in fondo. Prendo il cellulare. Poi alzo lo sguardo e lo vedo passare. Non so neanche il suo nome. Mi guarda. Io distolgo lo sguardo. Arriva anche Linda. Mi dice:" perchč ti eri bloccata sull'entrata?" Io:" ehm ecco io" "cris" guardo chi mi sta chiamando. Č David. Nel mio stesso pulmino. Che bello. Mi alzo e lo vado a salutare "ehi" lui: " anche tu su questo pulmino?" Io: "eh giā" lui:" dove sei seduta?"Io:" li" gli indico il posto. Lui:" ahah io mi devo sedere davanti a te." Rido. Č simpatico. Mi piace. Come persona intendo. Lui sposta lo sguardo su Linda. Č vero..mi sono dimenticata di presentarlo a Linda "Ah si,scusa mi sono dimenticata. Lui č david. David questa č Linda". Si sorridono a vicenda. L'autista si alza e dice "ragazzi,tutti a sedere. In meno di mezz'ora saremo al campus adventure numero 3"ha una faccia strana. Un ragazzo alza la mano e chiede:" numero 3?" e l'aurista :" si. Ce ne sono 5 di campi. Voi fare parte del 3" Mi siedo. Non sapevo ci fossero piú campus. Sotto il mio finestrino ce un buco. Trovo una cartolina. Č del campus numero 3. Spiega come funziona: I ragazzi di ciascun campus saranno divisi in 4 squadre. Dopo numerose sfide rimarrā in forza solo una squadra che si andrā a battere con le squadre vincitrici degli altri campus. Tutti gli eliminati saranno mandati a stare da soli in qualche posto isolata per un mese. Aspetta cosa? Questo sul sito non c'era scritto. Faccio finta di non averlo letto. Lo dirķ dopo a Linda. Conoscendola,so che prenderebbe tanta paura. Continuo a leggere. Il vincitore avrā come ricompensa il viaggio pagato anche per l'anno prossimo (se vuole) piú un milione di dollari. Abbiamo sicuramente sbagliato posto. Io ero venuta in vacanza a divertirmi:facendo pijama party con linda,facendo delle sfide con gli avversari. Non sono venuta per un premio o per finire in esilio. Non posso permettermi di finire in esilio. Comincio a sentirmi male.

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Capitolo 4
*** 4. ***


Sono disperata. 
Non avrķ mai il coraggio di dirlo a Linda. 
Ma dove siamo finite? 
Č un incubo questo? .
mi pizzico la mano. No. Non sto sognando. Cerco di fermare le lacrime che mi stanno scendendo. 
Devo assolutamente trovare qualcuno per chiedere spiegazioni.Scuoto la testa. Avranno sbagliato a scrivere. 
E poi se ne sarebbe parlato in giro. No? Rimetto la cartolina al suo posto e guardo David davanti a me. Si vedono solo i suoi capelli castani scuro. Voglio che si giri. Voglio vedere di nuovo il suo viso dolce.
Mi giro verso il finestrino e vedo la strada. Sembra tutto cosí deserto. Poi il deserto sparisce. Vedo comparire all'improvviso una foresta. Tantissimi alberi. Vedo tutti i ragazzi del pulmino che guardano sbalorditi la natura. 
Č bellissimo. 
Poi sento come un piccolo terremoto. 
E sento che il pulmino sta proseguenso il viaggio su una strada non piú liscia,ma piena di sassolini. Č fastidioso. 
Vibra tutto. 
David all'improvviso si gira verso di me. Mi chiede:" cris,tutto ok?" 
Č cosi dolce. Si preoccupa per me. "Si,tu?" 
Lui:" mi da fastidio il percorso che stiamo facendo,ma per il resto tutto ok" . 
Siamo cosí simili. 
Sono contenta che sia finito nel mio stesso campus perchč, oltre a Linda č l'unico amico che ho qui. L'autista fa una frenata improvvisa e se non mi fossi allacciata la cinturaa sarei finita 2 metri piú avanti. 
Un ragazzo si alza e dice " ma le sembra questi il modo di frenare?" . 
L'autista lo guarda con un sorriso enorme. 
Mi sorprende. 
Come fa ad essere felice. 
Ci ha praticamente uccisi. "Tutti giu"dice.
Prendo la mia valigiona e la trascino. 
Scendo dal pulmino e aspetto linda. Intanto vedo scendere David,che mi sorride. 
Ha un sorriso bellissimo. 
Poi scende il ragazzo dal nome sconosciuto. Lo guardo. 
Č piu alto di me di 10 cm. Passa accanto senza neanche guardarmi. Si vede gli sto antipatica. 
Gli sono andata addosso giā 3 volte da quando sono partita e in una tra queste gli ho anche rovesciato l'acqua addosso. 
Ovvio. 
Sono cosí stupida. 
Vedo arrivare Linda. Lei e le sue 4 valige. Ce la fa a portarsele dietro. 
Non č imbranata come me. Io ne ho una,e gia con quella ho avuto tanti problemi. 
Ci avviamo verso l'entrata. 
Davanti a noi vediamo un enorme portone. Č grandissimo con sopra scritto CAMPUS 3.Entriamo. Il campus,davanti a noi č enorme. Pieno di bungalow. Ce ne sono tantissimi. Ci avviamo tutti nella stessa direZione. Ci ferma una ragazza. Sembra avere non piú di 20 anni ed č molto giovane e bella. Ci fermiamo davanti a lei. Ci dice" benvenuti. Questo č il posto in cui vivrete per i prossimi mesi. Dormirete e mangerete dentro i bungalow. Dentro ogni bungalow ci staranno 4 persone della stessa squadra ovviamente. Ci sarā anche  il coprifuoco. Ogni settimana dovrete allenarvi e affrontare una sfida. Siete venuti qui per cercare l'avventura,beh siete nel posto giusto. Ora ciascuno di voi verrā qui da me. Io vi darķ due numeri che corrisponderanno alla squadra di appartenenza e al numero del bungalow. Sarā il destino a decidere. Ma prima vi dico le regole:
1: non si parla con gli avversari
2: per ogni sfida ci sarā solo una squadra vincitrice
3:in allenamento č assolutamente vietato avere scontri con gli avversari. Chi lo farā sarā fuori."
Un ragazzo ride e dice :" ahaha fuori? Dove? "
Lei risponde :" in esilio nei boschi. Infatti la quarta regola č la seguente :
4:le squadre che perderanno la sfida dovranno eliminare 1 persona. Questa persona sarā mandata in esilio nei boschi. Dovrā restare li per 1 mese. Ma non fatevi false speranze. Raramente i ragazzi sopravvivono nei boschi." Allora č vero. Faccio fatica a trattenere le lacrime. 
Vedo i ragazzi attorno a me bianchi in volto. 
Linda č paralizzata dalla paura. Continua:" andrā avanti cosi finche non resterá solo una squadra. " 
Io ad alta voce chiedo:"Come potete farlo? Come direte ai parenti della nostra morte?" 
Mi guarda. 
Anzi,tutti mi guardano. 
Sorride e risponde:"gli sarā semplicemente iniettato il siero della memoria. Dimenticheranno tutto cio che avrā a che fare con voi". Voglio gridare,ma mi trattengo. La mia famiglia mi dimenticherā. 
Per sempre. 
No. 
Perchč? Devo vincere. 
Voglio tornare a casa.
"Ora se non avete domande,potete avvicinarvi per prendere il vostro numero." Le gambe non mi reggono piu. Sono disperata. Trovo la forza per muovermi e mi avvio. Ce una coda lunghissima. Chissā negli altri campus in quanti sono. Sento la mano di qualcuno sulla mia spalla. Č david. Mi giro e gli sorrido. Mi dice" spero di essere in squadra con te." Sembra una persona davvero buona. 
Mi sono giá affezionata a lui. 
Sembra strano,lo so. 
Ma č cio che sento. 
Sorride e non sembra preoccupato,ma sono sicura che cerca di nascondere la sua paura.Io gli sorrido e gli dico con tono ironico:" beh,sarā il destino a decidere per noi" lui ride. Ha una risata bellissima e talmente contagiosa che rido pure io. Tocca a me. 
Vado a scegliere i numeri. 4 e 8. 
Chissā qual č il numero del bungalow e qual č il numero della squadra. Vado da Linda. "Che numeri hai?" Io:" 4 e 8.Tu?" Lei:" idem" mi sorride. Nonostante tutto sono contenta di essere in squadra con lei. Ci daremo una mano a vicenda.Mi giro e guardo David. 
Mi si avvicina e dice :" che numeri avete voi?"
Io:"4 e 8,tu?" Spero che sia con me. Voglio conoscerlo meglio. Vedo il suo sorriso trasformarsi in qualcosa di triste. No.
Lui:" 4 e 7"
Perchč? Volevo stare con lui. Linda gli tocca il braccio e gli dice:" allora,sei in squadra con noi" . Lui sorride. Ma si vede che non č completamente felice. Mi guarda. Mi si avvicina di tanto. E mi abbraccia. All'improvvismo sento le sue braccia forti attorno al mio corpo. Lo abbaraccio anche io. Mi sussurra all orecchio:" volevo stare nel tuo stesso bungalow." poi si stacca da me. Io sorrido. Lui pure .
Linda dice "ehm..ok..andiamo Cris?" Non riesco a distogliere il mio sguardo dal suo. Finche linda non arriva e mi trascina via. 
Afferro la mia valigia e vado in cerca del mio bungalow. " ti piace?" . Io la guardo sbalordita. Ma come puo pensare questo di me? Di certo non mi innamoro del primo ragazzo che vedo.
Le rispondo:" no."
Lei." Ok.ecco il bungalow" mi sembra strana. Č diventata cosí seria da quando lui mi ha abbracciata. Non so cosa pensare.
Davanti a me vedo due giganteschi bungalow dentro un enorme giardino. Il cancello č altissimo e ce scritto 4. Cerco di spingerlo per entrare ma non ci riesco. Spingo piu forte ma nulla. Sento dei passi dietro di me. Allora mi giro. Lui. Il ragazzo senza nome . Si sta dirigendo di qua. Arriva e con delicatezza mi tocca la spalla per spostarmi dal cancello. Passa sulla serratura del portone il foglio con sopra scritto il numero della squadra e il portone si apre. Questo posto č cosi avanzato. Lui entra mentre io rimango stupita. Come l'ha capito? Non ci sarei mai arrivata. Mi si avvicina e mi guarda . Mi fa un po' paura. Mi dice" imbranata".
Io lo guardo infastidita. Prendo la valigia e senza commentare lo oltrepasso facendo apposta a sbattere la mia spalla contro il suo braccio. Mi dirigo furiosa verso l'entrata del bungalow

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Capitolo 5
*** 5. ***


Č molto accogliente ed č fatto tutto di legno. 
Prendo la valigia ed entro. 
Sento le ruote che scivolano sul pavimento e mii piace il suono che fanno.
Sento Linda dietro di me dire:" e noi dovremmo vivere qua? "
Poi il ragazzo senza nome dice " a quanto pare si. Non č male." No. Davvero dovrķ stare in bungalow con lui? Ma perchč? . Mi guarda e vedo che sorride. 
Lo guardo curiosa. Che cosa sta tramando?
Mi passa accanto e lanciandomi un'occhiata furba dice :" ma saremo solo in tre?"
Linda:" non so." Si sente bussare qualcuno alla porta . Vedo una figura maschile che si affaccia delicatamente e dice " č il bungalow 8?"Io annuisco. 
Entra e ci sorride. 
Mi si avvicina e mi stringe la mano dicendo :" piacere,Michael". 
Fa cosí con tutti. 
Mi guardo attorno. 
Č molto grande e da quello che ho capito,siamo in salotto perchč c'č un enorme divano e una grandissima televisione.
Prendo la mia valigia e salgo al piano di sopra. 
Č difficile. 
Appena arrivo davanti a me ce un ampio spazio e poco piu in la si apre un lungo corridoio. Li ci sono le nostre stanze. Vado fino in fondo al corridoio e prendo la stanza a destra. Entro e appoggio la valigia. Č molto grande,spaziosa e bella. Ce un letto attaccato al muro. Vicino ce anche una finestra che fa vedere il nostro giardino. Ci sono dei quadri molto strani. Č tutto in legno. Mi siedo sul letto e guardo fuori dalla finestra. Sul davanzale noto una scritta " evelyne. 15,04,2004" . Rabbrividisco.

Il nome "evelyn" č probabilmente stato intagliato nel legno con un coltello. 
Se sta qui,vuol dire che era una persona importante. 
Chissa chi era. 
Sarā ancora viva? O č stata mandata in esilio? Lo tocco con le dita. 
Sento qualcuno che entra nella mia camera. 
Mi volto. 
Č Linda. 
Mi guarda e mi dice:" starai qui?" E io:" si"
Lei:" allora mi metterķ accanto alla tua" e se ne va. 
Io mi rigiro verso la scritta. 
Decido di lasciare anche io un segno,cosi mi alzo e tiro fuori dalla valigia una limetta per le unghie. Comincio a segnare il davanzale di legno. 
Piano piano compare il mio nome e poi l'anno. 
Chissā,in futuro,forse,una ragazza verrā qui al mio posto e si chiederā che fine ho fatto. Vorrei fare una bella fine per poter rivedere la mia famiglia. Mi mancano tantissimo. Persino Dilan mi manca. 
Sento Linda che grida ad alta voce. 
Mi alzo dal letto e vado a vedere. Sta litigando con Michael. " la stanza č mia." Insiste lei. 
Lui:" ma cosa ti cambia stare qui o li?" Indicando la camera davanti. 
Lei:" appunto. Cosa cambia a TE? " . Decido di non intromettermi. Vedo che dentro la camera davanti a me c'č lui. Mi avvicino. 
Vedo che anche lui,come me, sta sfiorando una scritta. " anche da te c'č un nome?"
Lui si gira e mi sorride. " UN nome? Ce ne sono quattro."
Io:"stai scherzando?" Vado e mi siedo sul suo letto. Guardo e vedo i quatto nomi. Gli chiedo:" secondo te,sono ancora vivi?"
Lui scuotendo la testa dice:" non lo so." Lo guardo. Sta ancora toccando i nomi,poi si gira di scatto e mi dice:" ah..giusto. Sono alex" io:" Crystal,ma chiamami Cris" lui sorride. Ha un sorriso cosí dolce, che ti trasmette tranquillitā e sicurezza. Sorrido anche io.
All'improvviso entra Linda :" ce l'ho fatta! Č mia!" Mi parte una risatae mi alzo dal letto. Arriva Michael che dice :" avete visto i bagni?" Lo guardo con faccia sbalordita. Che cosa dovrebbe esserci di tanto sorprendente in un bagno?
"Seguitemi". Io e Linda ci guardiamo. Poi lo seguiamo. 
Scendiamo le scale e entriamo. C'č un enorme vasca.
"Non notate che manca qualcosa?" Ma certo. Manca il rubinetto e le manopoline che,se girate,fanno scendere l'acqua.
Linda dice "sarā diffettata. Dobbiamo parlarne con la tipa di prima. Come faremo a farci il bagno se no?" Michael ride. Non capisco perchč.
Sono daccordo con Linda. "Si hai ragione" dice.
Alex si fa strada tra noi. Comincia a toccare il muro.
"Che cosa stai facendo?" Gli chiedo,ma lui mi ignora e continua a tastare il muro. All'improvviso compare un cerchio digitale. Lui ci mette sopra il dito e l'acqua comincia a scorrere nella vasca dai buchi. Come faceva a saperlo? Lo guardiamo tutti sorpresi.
Lui ci guarda e dice :" chiunque ci sarebbe arrivato" e se ne va. Non č vero. Nessuno ci sarebbe mai arrivato. Mi avvicino al cerchio digitale. Digito il tasto "off". Č tutto cosí tecnologico e avanzato. Strano che in citta non ci siano ancora queste cose.
Usciamo dal bagno e ci dirigiamo in cucina. Č grandissima. I fornelli e il frigo sono allineati lungo la parete. Al centro cč un lungo tavolo rettangolare e davanti c'č un enorme schermo digitale. Ci sono indicate tutte le squadre con i vari componenti. Noto la nostra squadra. Ci sono anche io. Non ricordo di essermi mai fatta una foto cosí. Strano. Mi giro e noto che non ce piu nessuno qui con me. Esco e vado in salotto dove sono tutti seduto sul divano.
Sento michael dire " Ma che lingua č?" 
Poi Linda:" ma sarā rotto!" Accanto a loro noto Alex tranquillo. Troppo tranquillo. Non č per niente sorpreso. Molto strano.
"Guarda Cris,il telecomando č touch e posso farci di tutto." Mi siedo sul divano accanto a Linda e le chiedo:" tutto?"
Lei:" si,guarda" sento il divano muoversi di poco in avanti e poi all'indietro. Poi cambia canale e proietta quello che si vede in tv sulla parete dietro di noi,quindi rigira il divano. All'improvviso la tv si spegne e si accende la musica. Io mi alzo e le prendo in telecomando e dico:" basta. Sei pericolosa con questo affare in mano. " lei ride. Tutto ciķ mi spaventa. Ma dove siamo finiti? .

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Capitolo 6
*** 6. ***


Esco dal salotto e vado fuori dal bungalow. Mi siedo sulle scale di legno all'entrata e mi guardo intorno. Dove sono? Ho sbagliato posto. Io volevo una vacanza. Non volevo rischiare la vita. Non volevo finire in un posto..come dire..alieno. Pieno di tecnologie avanzate. 
Quasi quasi mi metto a piangere. Poi sento dei passi. Alzo lo sguardo. Č david. Mi sorride e si siede accanto a me. " che cosa c'č che non va?" Č incredibile. Ha capito che non sto bene. " no,niente." Lui mi tocca il mento con le mani e mi gira leggermente la testa verso lui. Mi ritrovo a guardare i suoi occhi azzurri. Mi fissa e dice :" lo vedo nei tuoi occhi. Hai qualcosa. " io abbasso lo sguardo. E giro la testa come prima. " č che..non mi piace questo posto. Non era come me lo immaginavo. Insomma,volevo una semplice vacanza..non voglio andare da sola nei boschi. Non voglio morire." Mi scende una lacrima." Non voglio perdere la mia famiglia. Non volevo venire qua. Volevo andare sull'isola Handgave. L'isola su cui ci si diverte. " lui mi mette il braccio attorno alla schiena e mi stringe a se. " non so perchč siamo finiti qui. Non so perchč siamo qui. Ma troveremo una solizione. Insieme." Mi stringe ancora piu forte. Tra le sue braccia e per la prima volta,da quando sono arrivata su quest'isola,mi sento al sicuro.
Sento un forte boato. Escono tutti fuori. Poi nel cielo compare un'altra donna. " le squadre sono pregate di riunirsi nelle sale di raduno per ricevere delle indicazioni." Sala del raduno? Non l'ho vista nel bungalow. David si alza e mi da una mano per alzarmi. I ragazzi che stanno in bungalow con lui si avvicinano a noi. Chiedo:" qualcuno sa dov'č la sala di raduno?" Alex :" io si. " Linda:"come fai a saperlo?" Lui non risponde immediatamente. Sembra che stia pensano in modo accurato alla risposta. "Ci sono passato accanto prima." Siamo stati insieme per praticamente tutto il tempo. Possibile che non mi sono accorta di una stanza? .

Ci conduce. Lo osservo da dietro. Sul collo noto un tatuaggio. Cammina con un passo cosí deciso. Pare che non č la prima volta che lui si trova in questo posto. Forse c'č stato anche l'anno scorso. No. Mi sbaglio. Nessuno avrebbe il coraggio di tornare su quest'isola. Siamo arrivati davanti a una parete. Poi lui la tocca e si illuminano i contorni della porta. Digita un codice e si apre. Č una stanza nascosta. Come ha fatto a vederla prima? Č praticamente invisibile. Vado verso di lui,gli prendo il braccio e lo tiro in disparte mentre gli altri entrano. Lo guardo negli occhi. " era invisibile. Come facevi a saperlo?" Lui mi guarda. Sorride e risponde:" le istruzioni all'entrata." Mi sta prendendo in giro? All'entrata non ci sono istruzioni. Mi sembra. " dai,andiamo". Si gira e entra. Lo seguo. Sono tutti gia seduti e ci guardano in modo strano. Mi siedo accanto a David,perche mi ha tenuto il posto. Che gentile. 
Una ragazza dai capelli corti e castani ci chiede:" ma facciamo tutti parte della stessa squadra". Un ragazzo la guarda e dice:" dai luoise,mi sembra ovvio. Comunque piacere,sono jack e lei č mia sorella Luoise" sua sorella. Chissa quanto sarā difficile per loro due. Mi torna in mente mio fratello. Quel cretino,che ora piu che mai manca. Mi torna in mente che una volta,quando ero piccola, mentre stavo correndo sono caduta per terra. Lui,che allora aveva 6 anni mi č corso in contro preoccupato. Mi ha presa in braccio,mi ha portata in salotto e mi ha messo con un cura il cerotto sulla ferita al ginocchio. Ho sempre saputo che,sotto quella corazza forte ,che si č creato negli anni,c'č un ragazzo buono. Che mi vuole bene. Mi manca. Mi pento di non averlo salutato come si deve. 
Alex si alza e dice:" sono Alex" poi si risiede. David si presenta. Anche io lo faccio. Lo fa anche Linda. Anche Michael. Noto in un angolino un ragazzino. Deve aver piu o meno 12 anni che timidamente si alza e dice " zack" e poi si risiede. Ha gli occhi tristi. Che ci fa qui da solo? 
All'improvviso cala il silenzio.
Č cosí imbarazzante. Ci fissiamo tutti. Ecco la squadra al completo. Li guardo tutti. Non siamo particolarmente muscolosi,ma so che in qualche modo riusciremo a sopravvivere a questo incubo. Ce la faremo. 
Spero.

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Capitolo 7
*** 7. ***



Il silenzio viene interrotto. All'improvviso sul muro viene proiettata -da non si sa dove - una donna. La stessa di prima. " adesso che le squadre sono riunite posso spiegarvi un paio di cose. Ogni fine settimana affronterete una sfida contro le squadre avversarie. Saranno sfide molto dure ,durante le quali qualcuno di voi potrá anche morire. " morire? Possiamo essere mandati in esilio o addirittura morire? Andiamo di bene in meglio. " durante la settimana potrete allenarvi. Potrete anche non farlo. Č una vostra libera scelta. Ciascun bungalow avrā permesso di utilizzare energia elettrica fino alle 22.00. Da quel orario fino alle 5.00 funzioneranno solo le porte delle camere. Quelle dell'entrata saranno chiuse. In modo che nessuno possa scappare cone ci č gia successo negli anni precedenti." Sento Alex ridere. Perchč lo fa? " la squadra vincitrice andrá contro le squadre degli altri campus. " lo schermo si chiude. Ritorna il silenzio. E dopo? Dopo che una squadra vince anchr contro gli altri campus? Che cosa succederā? Ricordo che sulla cartolina c'era scritto "il vincitore" non "i vincitori" . Questo posto mi spaventa sempre di piu. Ho voglio di gridare e di piangere,ma certodi trattenermi perchč farei una figuraccia. All'improvviso jack si alza. Č tutto rosso in viso. " beh ragazzi. O vinciamo,o vinciamo. Non abbiamo alternative." Annuisco. Č vero. Non possiamo risciare di morire o di essere mandati in esilio. 
Usciamo tutti dalla sala riunioni. Saluto tutti e mi dirigo verso la cucina,ma all'improvviso David mi ferma. "Mi saluti cosí? " mi si avvicina e mi abbraccia forte. Lo abbraccio forte. All'orecchio mi sussurra:" tranquilla,andrā tutto bene. Ci sono io." Sorrido. Restiamo ancora abbracciati per poco. Dietro di lui,noto Alex che ci sta guardando. Poi se ne va. Mi allontano da David. Mi sorride e se ne va.
Vado in cucina e apro il frigo. Ho fame. Cerco una maniglia. Ovviamente non c'č. Comincio a tastare il frigo disperata. Ho fame. Tanta fame. Eccola. Trovata. La tocco e il frigo si apre. Č vuoto. Non ci credo. Chiudo il frigorifero furiosa. Esco dalla cucina e cerco Alex. Lui sicuramente sa dove sta il cibo. 
Esco e lo cerco per tutte le stanze ma non lo trovo. Non c'č mai quando serve. Mi č venuta un'idea. Se all'entrata c'erano le istruzioni per la sala,ci saranno le istruzioni anche per il frigo. Sento il mio stomaco brontolare. Se non mangio qualcosa svengo. Vado all'entrata. Cerco disperatamente il foglietto ma non c'č. Si č preso gioco di me. Non ci credo. Sento Michael dire "cosa volete mangiare sta sera?" Mangiare? Corro subito da lui. "Ma non c'č cibo!" Mi guarda . Ride. "Cosa c'č?" Gli chiedo. "Guarda" mi indica delle carte che ha in mano." Basta che le passi davanti al forno microonde e il cino compare li. Lo tiri fuori . E gli avanzi oviamente li metto in frigo." Wow. Sono davvero sorpresa. Ma allo stesso tempo spaventata. Se gia i bungalow sono cosí avanzati,non oso immaginare come saranno le sfide! "Ho voglia di pizza" dice Alex. Lo odio. Per prima. Mi giro. Lo guardo malissimo. "Anche per me." Dico. E me ne vado

Sono in camera mia. Ho chiuso la porta. Voglio starmene un po'per conto mio. Č successo tutto troppo in fretta. Tutto in colpo solo. Quest'isola,questo campus. Tutto. Me se sto distesa sul letto a guardare il soffitto. Piano piano mi so chiudono gli occhi e mi addormento.

Sento qualcuno bussare alla porta e mi sveglio. Vado ad aprire ma non trovo la maniglia. Odio sempre di piu questo posto e la sua stupida tecnologia. "Come si fa ad uscire?" Sembra una domanda cosí stupida. " digita il codice" č la voce di Linda. Tasto la porta. Ecco che compare la tastiera con i numeri. Ma che codice devo mettere? "Non so il codice" le dico. "0000" lo digito e esco. Come faceva a saperlo? " come.." "Me l'ha detto Alex" . Ancora? Come faceva a saperlo? Mi sorride e insieme ci dirigiamo in cucina.

Arrivo in cucina. Alex e Michael sono seduti e stanno mangiando. Ho cosí tanta fame che finisco la pizza in 5 minuti. Veramente. 5 . Gli ho contati. Tutti mi guardano. "Che c'č?" . Alex si mette a ridere. Lo odio. Gli altri si rimettono a mangiare. Io bevo l'acqua. Mi alzo e torno in camera mia. Sono stanca. Mi butto sul letto e dormo. 

Mi risveglio in camera mia. Non in quella del bungalow. Ma in quella di casa mia. Puķ essere che sia stato tutto un sogno?

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Capitolo 8
*** 8. ***



Sono in camera mia. Non ci credo. Era tutto un sogno. Mi alzo dal mio letto e vado in camera di Dilan. Lui come sempre č seduto li,sul letto con le cuffie. Alza lo sguardo e mi guarda. Mi salgono le lacrime agli occhi. Si alza dal letto e io gli corro incontro. Lo abbraccio forte e lui mi guarda in modo strano. Gli dico:" ti voglio bene".
Poi scompare.
Chiudo gli occhi e quando gli riapro non sono piu in camera di Dilan.
Sono su un ponte rotto.
Dall'altra parte ci sono i miei genitori.
Devo andare da loro.
Ora.
Prendo coraggio e cerco di attraversarlo. Accanto a loro noto una cascata e se guardo giu ho le vertigini. Respiro profondamente e con le lacrime agli occhi continuo. Passo dopo passo sono sempre piu vicina a loro.
Un ultimo passo.
Cado.
Cado giu e tutto intorno a me diventa nero.
All'improvviso li vedo davanti a me. Mamma,papā e Dilan che mi stanno salutando.

Mi alzo di colpo. Era solo un altro sogno. Mi passo le mani tra i capelli e mi rimetto a letto e mi riaddormento.

Mi sveglio la mattina dopo. Č il gran giorno. Oggi si cominciano gli allenamenti.
Scendo dal letto e sul comodino noto un sacchetto. Come c'č arrivato qui?
Apro e trovo un paio di pantaloncini corti e un sacchetto con una maglietta. Dietro c'č scritto 4. Chissā in quante squadre siamo. Prendo i vestiti ed esco. Scendo rapidamentele scale per andare in bagno. Busso e qualcuno dice "occupato". Č Linda. Allora resto li,ad aspettare,tanto lei č sempre veloce in tutto quello che fa. Le cose fatte con calma le danno fastidio.

Sono passati 5 minuti. Sta arrivando qualcuno.
Non voglio che qualcuno mi veda in queste condizioni. Spero non venga verso il bagno. E invece eccolo. Puntuale,nel momento meno desiderato. Alex.,vestito solo con un paio di shorts. Ha un bel fisico. Addominali e braccia muscolose. Faccio finta di non notarle. Lo ignoro. Spero non mi noti piu di tanto. Mi sento cosí ridicola davanti a lui con il mio pigiama : pantaloncini corti e una magliettina con le bretelline. Mi guarda. Divento tutta rossa. Spero non se ne accorga.
"Perchč sei qui,tutta soletta?"chiede
"Linda č in bagno e sto aspettando che esca."dico
Sembra cosí a suo agio vestito in quel modo. "Ah,ok . Allora aspetto anchio. "dice. Si siede per terra. Piomba il silenzio. " si sta comodi per terra" . Rido e mi siedo anchio. "Quanti anni hai?"mi chiede. "16,tu? " lui ride e dice :" piccolina" . Piccolina? Io?
"18"dice.  Si crede grande lui con i suoi 18 anni? Sorrido. Mi guarda. Io non resisto. Devo chiederglielo. Devo sapere come faceva a sapere tutte queste cose sulla casa. Apro bocca e..Linda esce.
Mi alzo e lei mi guarda stupita.
"Che ci fate voi due ,da soli qui ?"dice.
Le rispondo:" niente." Lui mi interrompre :" io e la piccolina stavamo aspettando che uscissi!" Mi giro e lo guardo male. Mi sorride e mi fa l'occhiolino. Ma si diverte a prendermi in giro? . Mi alzo ed entro in bagno. Chiudo la porta.
Da qui sento Alex dire:" č simpatica la tua amica. Ha un bel caratterino." Non sembra dirlo con cattiveria.

Digito sul cerchietto touch e la vasca si riempe in due secondi. Mi spoglio ed entro. Č cosí calda e rilassante. Vorrei restare qui per tutta la giornata.
Dopo poco tempo esco.
Mi asciugo. Mi metto davanti allo specchio e mi sistemo i capelli. Li pettino con cura. Mi metto la divisa che ci hanno dato. Mi sta abbastanza bene. Ed č azzurro elettrico. La maglietta č tanto attillata. Mi giro e dietro vedo scritto in grande "4" .
Rabbrividisco.
Ho paura per oggi. Tra pochi minuti sarķ chissā dove ad allenarmi per non morire. Sento bussare qualcuno alla porta. "Sei ancora li dentro?" Č Alex. Rispondo:" si." Lui:" muoviti. Che qui fuori si fa inverno." Non lo sopporto piu. Prendo le mie cose. Apro la porta di scatto e dico :" allora faresti bene a coprirti"
Sorride. Me ne vado.
Che rabbia.

Torno in camera mia e appoggio il piagiama sul letto. Poi scendo le scale e vado in cucina. Ci sono Michael e Linda che stanno ridendo. Quando entro Michael dice " li ci sono le carte. Scegli cosa mangiare."
Mi avvicino al ripiano. Prendo la carta con il latte e la brioches. La passo sul forno ed ecco la mia colazione.
Predo il latte e la brioches e mi siedo.
Tutta seria chiedo:" come sarā secondo voi l'allenamento?" Linda e Michael si guardano. Vedo che diventano tristi. Forse stavano ridendo proprio per evitare di pensare all'allenamento. Dovevo starmene zitta.
Michael dice " non lo so,ma penso che sarā tosto." Entra Alex :" cosa sarā tosto?" Linda:" l'allenamento. Come sarā secondo te?" . Lui sceglie le carte. Le passa sul microonde e dice:"difficile. Ma mai quanto le sfide." Sono preoccupata. Se lo dice lui vuol dire che sarā veramente cosí. Si siede accanto a me e mi dice:" tranquilla. Te la caverai."
Immagino lo dica per il mio "caratterino". Non mi importa. Gli sorrido e mangiamo in silenzio. Poi Alex si alza . Gli sta davvero bene la divisa. Dice:"sono le 9.30. Andiamo. L'allenamento comincerā tra poco." Gli diamo ascolto.
 

Siamo in giardino e stiamo per uscire dal cancello grande,ma mi ricordo che in squadra non ci siamo solo noi quattro. Li fermo e dico:" aspettate,e gli altri?. Vado a chiamarli,voi andate avanti..vi raggiungerķ dopo." Mi giro ma qualcuno mi afferra il braccio. Mi rigiro. Č Alex. "No,vengo con te. Conoscendoti potresti perderti per il campus. Voi aspettateci qui. Arriviamo subito." Ci avviamo.
Sono arrabbiata. "Conoscendoti potresti perderti" ma come si permette?
Gli dico:" Non mi sarei persa"
lui:" stavo scherzando. " sorride e mi guarda.
"Ti sta bene questa divisa" . Divento tutta rossa.
" Grazie." Volta il suo sguardo in avanti. Io lo guardo. Mi sento cosí strana quando sono con lui. Mi sento piccola. Mi sento sempre messa alla prova,ma allo stesso tempo mi sento anche al sicuro.
Arriviamo davanti alla casa degli altri componenti. Dalla porta si sente Zack che corre per la casa. Si sente anche una ragazza che lo rincorre gridando:" ridammi la carta." Il ragazzino cosí timido si sta rivelando molto forte ed energetico. Alex bussa alla porta.
Piomba il silenzio in casa e sento i passi di qualcuno.
La porta si apre . L'ha aperta David. Č anche lui solo con un paio di shorts addosso. Ha un bel fisico. Addominali scolpiti. Ma non so perchč preferisco quelli di Alex.Sorride e mi si butta addosso abbracciandomi. Io rimango immobile. Non me l'aspettavo. Sento il suo profumo,molto buono. Lo abbraccio pure io.
Con la coda dell'occhio vedo Alex che ci guarda e sembra parecchio infastidito. David mi si stacca di dosso e " venite,vi porto dagli altri." E rientra in casa.
Alex mi fissa. Mi giro verso di lui. Mi guarda ancora . Dico:" che c'č?"
Alex:" no,niente. Solo che hai qualcosa sulla maglietta." Io guardo e non vedo nulla. Poi sento qualcosa sfiorarmi il naso. Erano le sue dita.
Lo guardo. Mi dice:" scherzavo." E se ne va dentro.
Ma si diverte? Penso proprio di si. Rimango ferma sul posto per due secondi mentre lo vedo andare avanti e stranamente mi scappa un sorriso. Scuoto la testa sorridendo ed entro.

Sono tutti seduti a tavola che fanno ancora colazione.
Vedo Alex sorpreso. "State ancora mangiando? " Luoise lo guarda e dice :" si,perchč?"
Lui:" perchč? Perchč tra poco c'č allenamento."
Luoise:"allenamento? A quest ora?"
Alex:" si"
David :" calmati bello. La tipa aveva detto che potevamo allenarci quando volevamo e a che ore volevamo." Alex si avvicina a lui. Č piu alto di David e sicuramente piu forte. Riuscirebbe a buttarlo a terra in due secondi. Dice:" se vuoi morire o essere mandato in esilio,sono affari tuoi."
David:" bene."
Si gira e rivolgendosi a me dice:" tu da che parte stai?" Alex si volta verso di me.
Io:" scusa david. Ma non voglio morire."
Alex sorride e dice:" bene,andiamo."
David mi sta guardando malissimo. Ma che ci posso fare? Non voglio morire. Seguo Alex. E insieme ci dirigiamo verso gli altri. Si vede che č infuriato. Linda ci guarda sorpresa e dice:" e gli altri?"
Alex:" sottovalutano la situazione. Preferiscono stare in bungalow tutto il giorno ad aspettare la loro morte."
Sono parole molto forti le sue,ma sono anche vere. Una persona non puķ vincere se se ne sta tutto il giorno senza fare nulla. Ha ragione. Č molto saggio. E per la prima volta sembra un ragazzo serio,che ragiona e che si impegna per sopravvivere.
Č forte.



 

 

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Capitolo 9
*** 9. ***


Ci dirigiamo verso la sala in cui ci alleneremo. Quando entriamo ci sono giā ragazzi di altre squadre.
" Con cosa cominciamo?" Chiede Michael.
Alex si guarda in giro.
"Che ne dite del boxe?" Dico.
Alex mi guarda sorpreso. Ride . Gli chiedo" perchč ridi?" Alex:" sembri cosí innocente..ma da quello che ho capito non lo sei affatto." Io sorrido. Per la prima volta mi sento forte.

Ci dirigiamo verso l'angolo boxe.
Ammetto che non so nemmeno da dove si comincia. Mi avvicino al sacco appeso e tiro un forte pugno. Ahia! Perchč l'ho fatto. Č durissimo. Che male.
Le nocche stanno diventando viola.
Che dolore.
Mi siedo per terra e mi massaggio leggermente la mano. Basta. Non colpirķ mai piu niente.
Alex arriva. " hai giā finito l'allenamento?"
Io:" no." Mi alzo. "Mi stavo solo preparando psicologicamente."
Lui sorride e dice:"ah..ed č cosí che ti sei procurata quella?"
Indica la mano. "Dai vieni che te la fascio"dice.

Mi prende la mano e ci dirigiamo verso una cameretta che entrando non avevo visto. Intanto tutti mi stanno guardando e ridono. Sono ridicola. Nessuno avrā mai paura di me. Nessuno.
Alex apre la porta e mi fa sedere su un lettino. "Ti fa tanto male?"mi chiede.
"No. Non serve neanche che me la fasci. Non sento piu nulla." Non voglio sembrare debole,soprattutto davanti a lui. Lui scuote la testa sorridendo. "Dai,dammi la mano."
Gliela do perche mi fa veramente malissimo. La mia mano nella sua. Me la fascia con cura. Poi mi guarda negli occhi "fatto" . Gli dico " grazie."
Scendo dal lettino e torno in sala allenamenti. Alex mi ferma. "Sarebbe meglio che tornassi nel bungalow. Non potrai fare molto con la mano fasciata."
Io:" te l'ho giā detto che non mi fa male." Sto mentendo. Ma non voglio fare la figura della debole.
Torno davanti al sacco e comincio,con tutta la forza che ho, a colpirlo.
Colpo dopo colpo mi faccio sempre piu male,cosí male che attraverso le bende della mano vedo venir fuori sangue. Ma non mi importa. Continuo. Se voglio vincere devo allenarmi duro.
Mi fermo per prendere fiato.
Guardo un po' gli altri che si allenano. Michael se la cava. Alex non ne parliamo. Con la forza che ha potrebbe sterminare da solo un intero esercito.
Vedo Linda arrivare verso di me. Si siede accanto a me e dice:" č dura. " annuisco. "Cosa ti sei fatta?"
Indica le mie mani.
"Oh,nulla di grave."dico.
Lei:" nulla di grave? Ti esce sangue."
Io:" passerā. Ora vado ad allenarmi ancora un po' " mi ferma e mi dice:" lo so che ci tieni molto a sopravvivere,ma conviene che ti fermi se no arriverai alle gare giá piena di dolori e perderai di sicuro."
Ha ragione.
Per oggi basta.
Non posso permettermi di arrivare cosí a fine settimana.
"Hai ragione." Le dico.
Lei sorride e dice:" torniamo al bungalow?" Annuisco. Usciamo e ci dirigiamo verso i bungalow.

Passo la carta sul grande cancello e si apre. Trovo david e gli altri fuori che stanno discutendo tra di loro su qualcosa. Non oso avvicinarmi. Immagino che David sia arrabbiato con me per prima.
" Andiamo a vedere che cosa stanno facendo" dice Linda. Decido di seguirla. Non voglio restare da sola nel bungalow.
Ci avviciniamo e smettono di parlare. David mi guarda e sorride. Non sembra arrabbiato.  Mi si avvicina e chiede:" allora,l'allenamento?" Io gli mostro le mani e dico:" benissimo direi."
Lui:" te l'avevo detto che era meglio restare qua." No. Nonostante il dolore,sono contenta di essere andata ad allenarmi. Non me ne pento. Non glielo dico,se no sta volta veramente si arrabbia. Sorride. Poi il suo sorriso scompare. Vedo che guarda qualcosa dietro di me. Mi giro e vedo Alex. David mi guarda, mi sorride e mi dice di andare con gli altri. Mi avvicino.
Stanno parlando della loro vecchia vita.
Sta parlando jack:"abitavo a londra. Sono venuto qui con i miei genitori. Pensavamo fosse un'isola come tutte le altre. Giunti qui i miei genitori sono stati portati via con la scusa di una sorpresa . Io sono rimasto con l'autista che mi ha indicato il posto a sedere. Poi sono arrivato qui. Non so che fine abbiamo fatto i miei genitori. Spero siano ancora vivi. " č cosí triste. Penso che sono fortunata ad essere venuta qui senza la mia famiglia. Almeno sono a casa al sicuro..finche non muoio.

Si č fatto buio fuori. Luoise guarda l'ora. Sono le 21.30. Incredibile quanto in fretta sia passato il tempo. Abbiamo neanche mezz'ora di tempo prima del coprifuoco. Si sono alzati tutti . Cerco di alzarmi,ma David mi tira gių perchč probabilmente mi vuole dire qualcosa. Forse riguardo a quello che č successo oggi.
"Volevo solo darti il bacio della buonanotte." Mi bacia sulla guancia. Si alza e mi da una mano.
"Buonanotte" dice. " anche a te " rispondo.
Torno nel bungalow. Mi batte forte il cuore. Č cosí dolce. Chiudo la porta.
Sento delle voci in salotto,quindi mi dirigo li."

"Cris" č la voce di Linda.
"Vieni."
Mi avvicino a loro. Mi siedo per terra accanto a Michael. Alex mi guarda. Poi distoglie lo sguardo e dice:" allora domani dovremo essere molto attenti."
Domani? Cosa ce domani. Non capisco.
"Sarā una prova molto dura. Potrebbero metterci alla prova con qualunque cosa." Giusto! Domani č giā domenica. Giorno di sfida. No. Perchč? Ci hanno dato solo un giorno per allenarci. "Noi quattro dovremo stare molto uniti." Dico:"noi quattro? E gli altri?"
Mi dice:"gli altri non vogliono sopravvivere."
Io:" ma fanno comunque parte del nostro gruppo. Non possiamo metterli da parte."
Alex:"io dico di si."
Io:"no. Solo perchč non vogliono allenarsi questo non vuol dire che non vogliono sopravvivere."
Alex:" bene. Allora se ci tieni cosí tanto vai pure con loro."
Mi alzo e me ne vado in camera mia. Sono davvero arrabbiata. Ma che ragionamenti fa?
Non possiamo far finta di essere solo in quattro. Siamo in otto e su questo non si discute.

Sbatto forte la porta della mia camera in modo che di sotto si senta.
Mi butto forte sul letto.
Mi addormento.

Mi sveglio all'improvviso perchč ho una fame tremenda. Infatti ho saltato la cena per colpa di Alex. Esco dalla camera e vado in cucina per mangiare qualcosa. Vado in cucina e prendo la card.
Mangio un pezzo di pizza bevo un po' e torno in camera mia. Prima di chiudere la porta qualcuno mi ferma. Č michael.
"Posso parlarti?"
Io:" certo."
Entra in camera mia e si siede sul mio letto. Mi siedo accanto a lui.
"Allora,lo so che ci conosciamo tutti da poco. Ma posso solo dirti che lui ha ragione." Scuoto la testa. "Mi ispira fiducia. Gli altri non si danno da fare e se non portiamo noi avanti la squadra chi lo fará? Rischiamo di essere eliminati."
Scuoto ancora la testa. Dico:" farķ cambiare idea agli altri. Vedrai che ci riuscirķ."
Lui mi guarda e dice :"Lo spero. Ti dico solo che lui ha ragione e che david č un fanullone. Un buffone che recita fin troppo bene la sua parte"
io:" che cosa intendi?"
Lui:" niente. Lascia stare. Buonanotte." E se ne va. Non rieso a fermarlo perchč sono ancora scossa da ciō che ha detto.
Chiudo la porta e torno a letto.
Devo pensare. Pensare a cio che dovrķ dire domani a David e agli altri. Come farķ?

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Capitolo 10
*** 10. ***



Mi sveglio la mattina.
Non voglio alzarmi dal letto. 
No.
Non voglio affrontare la sfida oggi. No grazie.
Voglio starmene a letto per sempre.
Tanto che mi possono fare? Trascinarmi fuori dal letto con la forza? 
Mm. Penso che avrebbero il coraggio per farlo. Mi alzo e mi cambio.
Mi sistemo i capelli e scendo giu per la colazione. Non c'č nessuno. Che se ne siano giā andati via tutti. 
Mi hanno abbandonata?
Corro subito di sopra.
Vado davanti alla camera di Linda e digito il numero di sicurezza. Errore. L'ha cambiato. Vado al vedere se mi si apre la porta della camera di Michael. Nulla. L'ha cambiato anche lui. Provo sulla porta di Alex. Accesso. Si. Apro leggermente la porta. Č a letto. E sta dormendo.
Visto cosí sembra cosí buono e innocente. 
Richiudo la porta. Non so perchč mi sono svegliata cosí presto.
Mi ricordo della promessa fatta a Michael. Esco dal bungalow e vado da David. Busso alla porta piu volte. Ma nessuno mi apre. Proprio quando mi arrendo sento i passi di qualcuno. Č jack. " che cosa ci fai qui a quest'ora?" Entro rapidamente dentro. Chiedo:" dov'č david?" Sembra ancora mezzo-addormantato. "Č al piano di sopra." Corro su. Non so qual'č la sua stanza. 
Grido:" DAVID" poi sento qualcuno in una stanza alzarsi e aprire la porta.
Č lui.
Mi si avvicina e mi dice :" che fai qui?" Io:"devo parlarti." 
Sono pronta. Č tutta la notte che penso al discorso perfetto.
Lui:" bene,andiamo fuori. Se no disturbiamo gli altri". Lo seguo.

Mi siedo sulle scale all'entrata. Mi guarda. "Lo so cosa vuoi dirmi." Lo sa? Come? Cerco di parlare ma mi mette il dito sulla bocca e dice:"ieri siamo stati degli stupidi. Č tutta la notte che ci penso. Dovevamo allenarci." Annuisco. Per fortuna l'ha capito. Č intelligente. "Cercheremo di collaborare tutti come una vera squadra. Te lo prometto." Sorrido. 
Sono contenta.
Non so perchč gli altri pensano che lui abbia un "piano." 
Come fa un ragazzi cosí dolce a essere malvagio. 
Gli dico:"bene." Mi avvicino e lo abbraccio. Gli voglio bene.

Ci stacchiamo. Mi guarda. E io guardo lui. I suoi occhi sono di un azzurri intenso. Sembra che abbia il mare negli occhi. Sono bellissimi. Distolgo lo sguardo e non so perchč divento tuttaa rossa. "Č tutto ok?" Mi chiede. Annuisco. Mi alzo e dico:" ci vediamo dopo."

Rientro nel bungalow. Sento un rumore in cucina. Vado a vedere. Č Alex. Lo guardo. Lui mi guarda. Decido di andarmene. Non voglio parlargli. Dopo quello che ha detto ieri,lo odio con tutta me stessa. "No,aspetta." Mi prende per la mano e mi ritira verso di lui. Siamo distanti neanche 2 cm. Mi tiro indietro. E lui fa lo stesso. " voglio parlarti " dice. "Ieri sera ero davvero arrabbiato. Non pensavo veramente tutte quelle cose. Giuro. Č che mi da fastidio che solo la metā di noi si impegna per farci sopravvivere." Io:" non piú. Ho convinto david e gli altri a collaborare." Lui:" davvero?" Annuisco. Lui sorride. "Allora non sei cosí imbranata come pensavo." Lo so che lo dice per scherzare. Rido. "Come va la ferita?" Nascondo le mani. Lui non lo sa che mi sono ferita entrambe le mani. "Bene bene. Tutto passato." Sorride e dice." Bene. Sono contento." . Mi guarda con uno sguardo molto dolce. "Hai fame?" Mi chiede. "Si." Lui:" allora vieni e mangiamo insieme. Abbiamo bisogno di energia per vincere oggi." Ah si. Giusto. Oggi. Ero cosí concentrata sul suo sguardo dolce che me n'ero giā dimenticata. 

Andiamo in cucina e mangiamo. I biscotti sono buonissimi. Intanto scendono anche Linda e Michael. Linda sembra piena di energia,infatti dice:" dai ragaZzi. Mi sento carichissima oggi. Non vedo l'ora di sterminarli." Non l'avevo mai vista cosí. Conoscendola lo dice solo per nascondere la paura. Alex sorride e dice:"coserva tutta questa energia per dopo. Ne avremo bisogno." Mangiamo in silenzio.
Sono preocupatissima.
Tra meno di 1 ora mi troverķ davanti alle altre squadre. 
Chissā se vinceremo.
Lo spero.

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Capitolo 11
*** 11. ***



Ci alziamo tutti da tavola.
Usciamo dal bungalow. Gli altri sono giā tutti fuori che ci aspettano. Alex dice:"allora almeno un po'di voglia di vincere ce l'avete." David sta per rispondere in malo modo ma viene fermato da un forte boato.
Capiamo tutti che č ora di andare.
Ci dirigiamo tutti verso l'uscita.

Andiamo nel punto in cui ci siamo radunati tutti per la prima volta. Come la scorsa volta,ce la ragazza giovane che comincia a parlare:". Ci sono tutte le squadre? Squadra numero 1?"
La squadra numero uno esulta. Sembrano molto uniti e pronti a uccidere chiunque. Mi fanno leggermente paura.
"Squadra numero 2?"
Li guardo. Sono molto calmi. Sembrano molto sicuro di vincere. Alzano semplicemente la mano.
"Squadra numero3?"
Sembra una squadra molto debole. Sono tutti molto magrolini e ognuno č per conti suo. Infatti sono sparsi tra i vari gruppi. Non rappresentano certamente una minaccia.
"Squadra numero 4?"
Alex solleva il braccio e dice al alta voce presente." Tutti ci fissano. Chissā che cosa pensano della nostra squadra. Sembriamo abbastanza forti? O abbastanza uniti? Spero di si.
La ragazza sorride. Sembra conoscere Alex. Ma come? Č per tutti la prima volta in questi posto. Penso.
"Infine squadra numero 5?"
Rispondono in coro,perfettamente sincronizzati "presente".
Luoise preoccupata dice:" ragazzi,mi fanno paura." Per rassicurarla le dico:" no,stai tranquilla. Siamo forti quanto loro se siamo uniti." Alex mi guarda e poi dice:"cris ha ragione."
La ragazza di vent'anni dice:"bene. Ora vi condurro nel posto in cui si terrā la prima sfida."
Mi tremano le gambe.
Ho paura.

Veniamo condotti dentro una camera enorme. In fondo a questa ci sono 5 camere.
"Ogni squadra si metterā davanti a una porta. Entreranno due componenti alla volta. Buona fortuna."
David mi si avvicina e :" stai con me?" Guardo con chi sta Linda. Inaspettatamente si č messa con Alex.
Accetto. Starķ in coppia con David.
Entreremo per secondi.La ragazza di vent'anni grida "3....2....1..VIA" entrano le prime coppie.
Sono agitatissima. Non so cosa ce la dentro. Mi tremano le gambe. David mi guarda. Mi prende la mano e me la stringe. " stai tranquilla. Ci sono io con te." Mi dice. Cerco di sorridere. Ma non ci riesco.
5minuti sono passati da quando Michael e Luoise sono entrati.
Eccoli.
Sono usciti.
Sembrano sfiniti. E Luoise č piena di ferite gravissime. Sta perdendo molto sangue e non penso che riuscirā ad arrivare a fine giornata se non verrā salvata.
Alex dice:"Serve aiuto,č ferita gravemente."
Jack corre verso di noi e si avvicina alla sorella. Le lacrime scorrono rapidamente sul suo viso.
Luoise sembra sfinita. I suoi occhi lentamente si stanno chiudendo.
Poi la guardo attentamente e noto una ferita molto grande dalla parte dello stomaco. Ovviamente esce molto sangue.
"Ti voglio bene" dice Luoise.
Poi chiude gli occhi.
La guardo.
Sembra addormentata. Solo che il suo sogno durerā in eterno. Jack piange.
Chissā come farā con la sfida finale.
Mi avvicino a Michael.
Chiedo:" cosa ce la dentro?" Ma la ragazza di vent'anni si avvicina e dice:" č vietato rivelare cosa c'č li dentro".
Ma no.
Perchč?.
Intanto abbiamo giā un punto. Lo vedo. Sopra la porta da cui si entra. Tuttee squadre ne hanno uno tranne la 3.
Il mio cuore batte sempre piu forte.
Sopratutto ora che vedo come si č ridotta Luoise.
Aiutooo.
Sono preocupatissima. Guardo David. Lui mi guarda e mi sorride. Entriamo.

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Capitolo 12
*** 12 ***


La camera č vuota. Sulla parete infondo ci sono dei fori. Non riesco a capire a che cosa possano servire. Poi mi arriva la risposta. Escono palle infuocate.. David si sposta per schivarla. Sarā questo lo scopo? Schivare delle palle infuocate?Una č diretta verso me. Mi sposto subito. Per fortuna non mi ha presa. Ne escono altre. Tante altre. Cerco di schivarne il piú possibile. Una mi sfiora il braccio e mi sento bruciare. Guardo. Č come se la mia pelle fosse stata sciolta. Sento colare il sangue.Ma non posso sconcentrarmi. Qui se mi fermo rischio di morire. Continuo a schivarle. Poi una mi si dirige verso la testa.
Č troppo veloce. Sento qualcosa tirarmi per terra. Č david. Mi ha tirata via. Se non fosse stato per lui,ora gironzolerei per la camera con un buco in testa. Resto a terra per qualche secondo.
La ferita mi fa male. E il sangue continua a scendere.
Mi sposto velocemente da qui perchč un'altra palla infuocata era diretta verso me.
La prova č finita.
Per fortuna.
Sia io,sia David ce l'abbiamo fatta.

Usciamo dalla camera. Alex mi vede e mi corre subito incontro. Guarda la mia ferita e dice:"appena esco corriamo a curarti." Annuisco. "Stai bene?" Mi chiede. "Cosí cosí." Sorride. Mi dice:"ci fatti guadagnare un punto." Gli dico:" vedi che non sono poi cosí imbranata." Sorride ancora ed entra nella camera con Linda.

Mi siedo per terra. Premo forte sulla ferita cosí smette di uscire il sangue.
David č andato a incoraggiare zack. Č ovvio che č spaventato. Ha ancora dodici anni. Escono Alex e Linda. Un altro punto.
Alex guarda i punteggi e poi si tira su. "Siamo messi bene. Noi e la squadra 1 abbiaml 4 punti." Chiedo:" e gli altri?" Lui:" beh..gli altri ne hanno di meno!" Io:" dici che sono morti?" Lui:" penso di si ".
Che cosa brutta vedere le persone morire.
Sopratutto per delle prove.
Ed ecco che entrano anche jack e zack.
Aspettiamo con ansia.
Poi vediamo uscire Zack con le lacrime.
Gli vado incontro e gli chiedo:" cosa cč zack?" Lui risponde :" jack. Si č ferito,per salvare me."
Mi salgono le lacrime agli occhi.
E se muore anche lui?
Jack esce dalla stanza con un braccio che sanguina.
Mi avvicino a lui.
"Qualcuno ha una fascia,o qualcosa per fermare il sangue?" chiedo ad alta voce.
Alex si avvicina. Esamina la ferita,come se fosse un esperto.
Strappa un pezzo della sua maglietta. Poi me la passa.
Io fascio Jack. Spero riesca a resistere.

Abbraccio Zack. Lui piange. Per lui,che ha 12 anni deve essere dura vedere persone ferite e persone che muoiono a causa di alcune sfide.
Piange.
Mi stacco e gli asciugo le lacrime:"dai. Non piangere. Č tutto ok."
Č tutto ok. No. Non č tutto ok.
Come faccio a dire a una persona di smettere di piangere,se nemmeno io riesco a trattenere le lacrime?
Chiamo David. Deve portarlo via.
Non puķ restare qui.
"David" lo chiamo.
"Cris,cosa c'č?" Mi chiede. "Portalo via" dico. Mi si avvicina. Mi guarda negli occhi:"cosa sono queste lacrime?"Mi asciugo il viso con le mani e gli dico:"ti prego David. Portarlo via."
Annuisce.
E porta via Zack.
Torno a sedermi accanto ad Alex. Non sembra reagire. Sembra calmo. Come se non fosse successo nulla.
Ammetto che mi da fastidio.
E se non resiterā Jack?
E se muore?
"Devi farci l'abitudine" dice."queste cose succederanno finche una squadra non vince" devo farci l'abitudine?. Non rispondo. Vorrei solo piangere fra le braccia di David. Solo con lui riuscirei a non pensare alla morte di qualcun'altro.

Piango. Non riesco piu a fermare le lacrime quando all'improvviso sento il braccio di alex attorno alle mie spalle. Mi tira verso di se e mi dice:"dai,calmati." Piango. "Alex,non so riuscirķ a vedere altre persone morire o a vedere altre persone ferite." Dico.
Se ne sta zitto e mi stringe ancora di piú a sč.

La ragazza di vent'anni dice:" potete andare. Gli esiti gli avrete questa sera alle 20.00 in sala riunioni." alex si alza e mi aiuta a tirarmi su. Non ci credo. Abbiamo giā perso un componente. Guardo i tabelloni sopra le porte per vedere i punteggi. Li hanno giā tolti. Chi ha vinto? .

Mi dirido verso i bungalow. Piano piano mi sto calmando. Cammino dietro a tutti gli altri. All'improvviso sento qualcuno che mi viene addosso e mi spinge forte. Cado a terra. Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo alto,muscoloso che ride. Dietro di lui ci sono altri 2 ragazzi. " ops..scusa non volevo." E ride. Evidentemente l'ha detto con ironia. Provo ad alzarmi e sento tutta la schiena dolorate. Anche la testa mi gira. "L'hai fatto apposta." Dico. Ride di nuovo. " perspicace la ragazzina." E la ragazza dietro di lui mi si avvicina. Mi tocca la ferita che mi sono procurata a causa della freccia. Grido. Lei ride. E con le mani la spingo all'indietro. Dice:"oh come osi?" . Ho paura.
Non so che fare.
Mi sa che non arriverķ viva a fine giornata.

Arriva il mio salvatore. Alex. Si mette fra me e la ragazza. Dice:"avrete tutto il tempo di farle del male durante le prove. Lasciatela stare." Il ragazzo muscoloso ride e dice"ti stermineremo ragazzina. Goditi questa settimana perchč sarā l'ultima per te. " adesso ho ancora piú paura.
Se ne vanno.

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Capitolo 13
*** 13. ***



Č buio. E gli sono molto piú avanti di noi. Io e Alex facciamo il percoso verso il bungalow. " grazie." Dico. Lui:"cerca di reagire quando ti attaccano. Quelli finchč non uscirai ti tortureranno." Io:" ma perchč? Non ho fatti niente di male." Lui:" capita spesso qui. I piu forti se la prendono con i piu deboli. " io:" come fai a sapere che capita spesso?" Lui sembra agitarsi. Sta zitto. Non sa che dire. Dopo pochi minuti :"capita sempre nella vita reale. Anche qui." Cerci di aprire bocca per dirgli che lo so che mi sta mentendo. Ma lui mi blocca dicendo:"dai sbrighiamoci. Voglio sapere i risulatati."
Ha cambiato argomento. Mi sembra ovvio che mi sta nascondendo qualcosa. Devo scoprire che cosa mi nasconde.

Arriviamo davanti al cancello e notiamo la luce della sala accessa. "Avranno giā cominciato secondo te?" Chiedo. "No. Perķ č meglio se ci sbrighiamo." Gli do ascolto. E corriamo velocemente dentro il bungalow.

Abbiamo fatto una bella corsa. 
Per fortuna siamo ancora in tempo. Vedo David che mi guarda male. In realtā tutti mi guardano. Ma non capisco perchč. 
Ah si. Ora ricordo. Ho il braccio insanguinato. David si alza. "Dai. Andiamo a sistemarti." Mi prende per mano. Guarda male Alex e usciamo dalla sala. Guardo che ore sono . 19.50 "sbrighiamoci. Se no rischiamo di non vedere i risultati." Lui:"sei piú importante tu. Siediti." Mi fa sedere sul tavolo. Mi prende la mano e mi allunga il braccio. Con un una spugnetta mi pulisce il sangue. 
Č bravo.
Potrebbe fare il medico. Mi mette una crema su tutto il braccio. Poi mi mette la benda. Mi sembra di avere il gesso. Non riesco a muoverlo. Come farķ ad allenarmi?
"Jack? Come sta?" chiedo.
"L'abbiamo fasciato e ora sta meglio. Non č a rischio." dice.
GUarda ancora la mia ferita e dice: " non mi piace vederti ferita." Io:"Ho paura." Lui:"di cosa?" Io:"degli avversari. In particolare di quelli della squadra 1. Mi vogliono fuori a tutti i costi." Lui:"sta tranquilla. Ti proteggerķ io." Mi guarda dritto negli occhi. E mi si avvicina piano piano. Siamo cosí vicini che sento i suoi respiri. 
Si sente una voce.
Gli esiti. Scendo subito giu dal tavolo e corro in sala. Arrivo e Jack dice:" appena in tempo. La donna:"ora che tutte le squadre sono riunite ecco gli esiti." Fanno vedere prima la squadra 1
Morti:0. Feriti:0. Esito :vittoria.
Squadra 2
Morti: 1. Feriti: 3. Esito: sconfitta.
Squadra 3
Morti: 4. Feriti:3. Esito: sconfitta.
Quattro morti? Certo si sapeva che quella squadra era la piú debole. Ma sono tanti morti. Sono rimasti solo in quattro e tra questi tre sono feriti. Rabbrividisco. Spero non capiti mai una cosa del genere alla mia squadra.
Squadra 4:
Morti: 1. Feriti: 1. Esito: sconfitta.
Guardo Jack. Si vede che sta cercando di trattenere le lacrime. 
Squadra 5:
Morti: 2. Feriti:2. Esito sconfitta.
Lo schermo scompare.
Esito sconfitta. Questo vuol dire che qualcuno dovrā andarsene. Ma chi?. 
Jack si alza. " ragazzi. Non posso andare avanti senza mia sorella. Non riuscirō a combattere per quello che č successo oggi. Sarei solo un peso per voi. Perciō me ne vado io. Tanto ormai non ho nulla da perdere." nessuno commenta. 
Č una sua decisione. 
E dobbiamo rispettarla.
Si dirige verso l'uscita. Ci alziamo tutti e l'accompagnamo. Fuori dal nostro bungalow ci sono due guardie. Sono venuti a prenderla. L'abbaccio. Spero se la cavi nella foresta. 
Sorride. E le guardie lo portano via.

Rientriamo tutti dentro e ci riuniamo nella sala. "Non possiamo permetterci di perdere altre persone." Dico. Annuiscono tutti. "Dobbiamo impegnarci. Dobbiamo allenarci duramente questa settimana. Capito David?" Dice Alex. " se no perderemo di nuovo." Dilan lo guarda malissimo." Stai dicendo che č colpa mia se abbiamo perso due persone". Alex non risponde. Lo guarda e basta. Linda tocca la spalla di David e dice:"non č colpa tua. Alex esagera." Alex si alza e dice:"esagero?. Va bene. Allora continuate pure a starvene in giardino a prendere il sole. Tanto perderemo solo altre persone che moriranno qui o in esilio. " se ne va. Linda ha esagerato. Mi alzo anche io e dico:"ha ragione." E lo seguo.
Non so perchč.
Ma l'istinto mi dice che devo parlargli.
Lo trovo in camera sua. Seduto sul letto. Sembra molto preoccupato.
Busso. Lui si gira. Mi guarda e poi torna a guardare fuori dalla finestra. " posso?" Chiedo. Annuisce. 
Vado a sedermi accanto a lui.
Mi guarda e dice:"perche si comportano cosí? Non capiscono che qui non si scherza?" Rispondo:"a quanto pare no. " cala il silenzio poi dico:" perchč non provi a parlargli con calma?" "Perchč sarebbe inutile. Non mi ascolterebbero." Io:"provaci. Provare non costa nulla." Lui:"certo." Io:"dico sul serio." Sto zitta per un attimo. Rifletto un attimo e dico:" hanno solo bisogno di una guida. Hanno bisogno di qualcuno che gli dia una mano per capire la gravitā della situazione." Lui sorride. Abbassa lo sguardo. Poi lo rialza e mi guarda. " va bene. Cercherķ di parlare con loro. Con calma." Sorrido. Poi lui dice:"ma tu mi dovrai dare una mano. Sono uno che perde facilmente la calma." Ridacchia. Io sorrido e dico:"ci sto." 
Qui nella sua camera al buio con la luna che gli illumina il viso,mi sento protetta e piu forte. La luna illumina perfettamente il suo viso. Č cosí bello. Rimango immobile a fissarlo mentre guarda fuori. 
Il cuore mi batte forte.
Ma che mi sta succedendo?

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Capitolo 14
*** 14. ***



Lui mi guarda.
Mi alzo dal letto e esco.
Sento la faccia bruciare. Sono anche tutta rossa. All'improvviso sento un forte rumore. E tutte le luci che c'erano in corridoio e nelle altre stanze si spengono.
Corro al piano di sotto con velocitā. Vado in sala dai ragazzi. Michael:"ragazzi che č successo?". Nessuno lo sa. David:"controlliamo casa".
Ci dividiamo tutti,tranne Alex che č ancora su in camera sua. Sarā meglio avvertirlo. "Vado ad avvertire Alex." Dico.
E torno al piano di sopra.
Lo vedi in corridoio e mi corre incontro. "Hai sentito?" Chiede. Io annuisco.
"Gli altri dove sono?" Chiede. Rispondo:"si sono divisi per vedere se c'č qualcuno." All'improvviso sentiamo qualcuno salire le scale.
Lentamente.
Ho tabta paura.
Mi sembra di essere in uno di quei incubo che avevo spesso da piccola. Ero da sola,una stanza buia. C'erano anche delle scale. Ero seduta per terra e all'improvviso sentivo dei passi. La paura era tanta. Saliva. Saliva. Gradino dopo grandino. Finchč non compariva una donna dagli occhi rosso sangue con un coltello in mano. Mi svegliavo sempre spaventatissima. E correvo in camera dei miei genitori.
Vorrei farlo anche in questo momento. Ma loro qui non ci sono. Alex si mette davanti a me. Come per proteggermi.
Aspettiamo.

Tiro un sospiro di sollievo.
Č solo Michael.
"C'č qualcuno qua su?" Chiede. Alex scuote la testa. Per fortuna č solo lui.
Scendiamo tutti e tre al piano di sotto.
All'improvviso la luce torna.
Per fortuna.
Guardo l'ora.
Sono le 22.10. "Ma che cosa č stato?" Chiede Linda. Non lo sa nessuno. "Almeno č passato ." Dice Michael. Zack dice:"ho sonno. David torniamo al bungalow." David annuisce. Ci avviamo tutti verso la porta. Alex tira per aprirla.
Ma non si apre.
Tira ancora. Ma niente.
David si avvicina e dice:"che c'č? Non riesci ad aprire una porta?" Č incredibile quanto č strano David. Con me č sempre cosí dolce. Con gli altri č cosí duro. Alex smette di tirare e dice:" provaci tu.". Alex invece č sempre uguale. Tratta tutti alla stessa maniera.
Tira.
Ma non si apre.
Ma certo. Ahaha. Sono le 22.20 ormai. C'č il coprifuoco. Infatti alle 22.00 tutte le porte si chiudono a chiave. Mi avvicino ai due e dico:"sono le 22.20." Mi guardano come se stessi dicendo una cretinata. "Il coprifuoco." Lo dico e me ne vado. I due si guardano arrabbiati. David mi ferma e mi dice:"che si fa allora? Dove staremo io e Zack?" Io:"se volete zack viene a dormire con me." Non voglio stare in camera con David. Gli altri potrebbero pensare cose strane.
E non mi va.
Infatti mi guarda stupito. E dietro di lui vedo anche Alex ridacchiare. Allora dico:"tu sei vuoi vai con Alex.". Smette di ridere e mi guarda male. Io alzo un sopraciglio come per dire "cosí impari a ridacchiare".
David si rifiuta:"scordatelo." Io:"allora trovati qualcun'altro. Predo per mano zack e dico:"dai. Andiamo a dormire."
Chiudoa porta e il codice si attiva. Bene. Cosí nessuno potrā entrare. Mostro a zack il mio letto. Lui impaziente si mette sotto le coperte e si addormenta subito. Sorrido. Prendo le mie cose ed esco dalla mia camera. Passando per la camera di Linda la sento parlare. Da sola. Mi stupisco. Capisco che questo posto ci fa diventare pazzi a causa delle sfide. Ma non pazzi fino a questo punto. "Mi sono messa d'accordo con loro." Poverina. Vorrei entrare. Ma lascio perdere anche perchč di sicuro mi metterei a ridere.
Durante il tragitto per il bagno rido. Non ci credo. La porta del bagno č aperta.
Č libero. Per la prima volta. Mi faccio la doccia. Mi lavo i denti e mi metto il pigiama. Apro la porta per uscire e mi ritrovo Alex davanti. A neanche 5cm di distanza. Faccio per andare a sinistra. Anche luo va a sinistra. Vado a destra. Anche lui. Lo guardo. Ha degli occhi bellissimi. Distolgo subito lo sguardo. Mi stava guardano anche lui. "Ti togli?" Gli dico. Lui:"perche volevi mettermi in camera con David. Lo sai che non lo sopporto." Io ironica dico,guardandolo negli occhi:"chissā..magari diventerete migliori amici." Lui sorride:"č una vendetta?"io:"si. Odio essere chiamata imbranata o piccolina." Lui:"hai un bel caratterino. Mi metterai nei guai." Io:"TI metterķ nei guai?" Mi guarda negli occhi. Vorrei fermare il tempo per restare cosí ancora per un po'. "Lascia stare". E mi passa dietro. Chiude la porta.
No. Io non lascio stare. Perchč dovrei metterlo nei guai. Busso alla porta. "Ehi. Io e te non abbiamo finito di parlare."sento l'acqua scorrere in bagno. Mi ignora. Lo odio.
Me ne vado in camera mia e mi metto a dormire. Chiudo gli occhi.
Mi sveglio nel bel mezzo della notte.
Non so perchč.
Esco dalla camera. Č tutto buio.
Vado in cucina.
Vedo lo schermo con le squadre sul muro. Č illuminato.
Vedo che nella nostra squadra mancano due persone. Giā. Luoise e Jack. Non ci sono piú. Sto per mettermi a piangere ma mi trattengo. Come ha detto Alex devo farci l'abitudine. Noi siamo rimasti in sei. Guardo le altre squadre. La piu forte č la uno. Mi fanno paura.
Conto in quanti concorrenti siamo rimasti.
Troppo pochi.
Grazie ad una sola sfida sono andate via 8 persone. Quindi da 40 siamo arrivati ad essere in 32
Rabbrividisco.
Comincio anche a mordermi il labbro.
Aiuto.
Se andiamo avanti cosí ci sarā una squadra vincitrice in meno di due settimane. Ho paura. Tanta paura.
Chissā che strage farā la prossima sfida.
Mi siedo sul tavolo. Mi metto le mani sulla faccia.
Come farķ a resistere ancora? Sono ferita al braccio e alle mani.
Come farķ?
Tremo per la paura. Tremo perchč ho paura di non rivedere mai piu la mia famiglia. Pensando a loro non riesco a trattenere le lacrime. Mi mancano. Esplodo. Piango. In silenzio.
Sento dei passi.
Mi asciugo rapidamente la faccia.
Mi giro.
Č linda.
"Cris,che ci fai qui?". Io:" no,niente. Stavo solo guardando i giocatori rimasti in gara." Lei:"fanno paura" e ride. "Ti mancano?" Mi chiede. Come ha fatto capirlo?. Per la prima non mi importa e mi metto a piangere. Lei mi abbraccia. Poi si stacca da me e dice:"cris. Mantieni la calma. Ci sono io con te. Ricordi?" Prende il cuore a metá attaccato alla sua collanina. Prende anche il mio e li unisce.
Č la nostra collana dell'amicizia. Certo che me la ricordo. "Noi due insieme siamo forti. Ci difenderemo a vicenda. Te lo prometto." Tiro su con il naso. Sorrido. Mi asciugo le lacrime. Ha ragione. Insieme ce la faremo. L'abbraccio ancora. Poi insieme torniamo al piano di sopra.
Passo davanti alla sua camera. Vedo David. Cosa? David dorme con lei? Ecco con chi stava parlando linda. Con David. Ma di che cosa stavano parlando?.

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Capitolo 15
*** 15. ***



Evito di pensare a loro due.
No. Cris. No. Non ci pensare. Non riesco a dormire. Mi giro di qua e di la nel letto.
Ho anche paura di svegliare Zack.
Basta.
Sto ferma. Chiudo gli occhi.
Mi risveglio in un campo di combattimento. Mi ritrovo Linda e David. Davanti . Che stanno cercando di colpirmi. Non capisco perchč. Cerco di schivare i colpi. Poi David mi becca in faccia. Vedo tutto nero.
Mi alzo.
Sono nel mio letto. Per fortuna. Mi passo la mano fra i capelli. Mi guardo attorno e noto che manca qualcosa.
Per essere piu precisa,manca qualcuno.
Zack.
Ma dove si sarā cacciato?
Mi alzo dal letto. Controllo che la porta sia chiusa. Lo č. Prendo la divisa e la indosso. Poi sento qualcuno bussare alla porta. Chiedo chi č.
"Alex".
Ma che ci fa qua? "Ti sei svegliata?" Rispondo:"si." Alex:"allora sbrigati. Manchi solo tu." Solo io? Gli altri sono giā tutti svegli? Non ci credo.
Mi metto rapidamente i pantaloncini della tuta ed esco. Lui mi stava aspettando.
Mi lancia in mano un toast. Lo guardo. "Dai. Andiamo." E comincia a camminare. Guardo il toast.
L'avrā fatto lui?.
Scendiamo insieme le scale. Siamo ormai in giardino. Vedo zack e Michael insieme. Poi piu lontanto vedo Linda e David. "Secondo te che cosa stanno complottando?" Io lo guardo. "Che c'č?" Mi chiede. "Complottando?" Rido . " loro due? Ma per favore?" Dico. Gli tiro un pugnetto sulla spalla. Mi guarda e dice:"mi picchi?" E poi con una voce buffa mi dice:"guarda che farai una brutta fine" ride. Io lo provoco dicendo:"ah si? Che brutta fine?" Lui ride e comincia farmi solletico. Rido. E anche lui. Per la prima volta da quando sono qui rido perchč sono felice. Stare qui a ridere con lui.
Me lo ricordo per sempre.
Sta cambiando. Da ragazzo serio che mi odia sta diventando un ragazzo gentile.
Ridiamo ancora un po',poi si ferma e dice:" dai. Č ora di andare."
Č -ora-di-andare. Quattro parole che mi fanno tornare qui sulla terra. Che dico? Che mi fanno tornare,qui. All'inferno. Smetto di sorridere e lo seguo. Grida:"david. linda. Su. Andiamo".
Usciamo dal giardino in cui ci sono i bungalow.
Cammino vicino ad Alex.
Č strano che David non mi abbia ancora salutata oggi.
Mi manca.
Chi sa che cos'č successo ieri sera. Chissā di che cosa stavano parlando. Penso che non lo saprķ mai.

Ci dirigiamo in un posto che non ho mai visto. "Dove stiamo andando?"chiedo ad Alex. Lui sorride ma non risponde.
Veramente. Non riuscirķ mai a capirlo. Come fa a sapere dove sta andando.
Io giā ad andare verso la sala degli allenamenti mi perdo. Lui invece no. Sa tutti di questo posto? Ma come mai?.
Č la prima volta che siamo tutti qui. Come fa a conoscere questi posti.
Stiamo seguendo un sentiero lungo dei boschi. Sono preoccupata. "Sei sicuro di sapere dove stiamo andando?" . Mi ferma e mi dice guardandomi negli occhi. "Se non la smetti ti faccio tornare indietro. " poi prosegue per il percorso.
Antipatico.
Lo odio.
Tornerei volentieri indietro. Ma non so da che parte andare. Cosí metto il broncio e lo seguo.
Arriviamo in un posto in cui ci sono corde attaccate agli alberi. Ponti che portano da un albero all'altro e tante altre cose strane. C'č anche un laghetto e una casa sull'albero.
Č un posto molto carino.
Zack emozionato dice:"siamo venuti per una vacanza?" Rido. Gli vado vicino e gli metto la mano sulla spalla. Mi guarda tutto sorridente.
Sono contenta che almeno lui riesca a dimenticare in che posto siamo.
Alex si gira verso tutti noi:"siamo venuti qui per allenarci un po'. Tutti abbiamo bisogno di mettere su un po'di muscoli." Mi guarda. Si riferiva a me?. Mi guardo attorno. Michael č muscoloso. David anche. Zack č piccolino ma č comunque molto forte. Linda fa atletica quindi un po'di muscletti ce li ha. Mi accorgo che sono la piu scarsa. Lo guardo. Poi abbasso lo sguardo. Č veramente cosí? Sono la piú scarsa?. "Scregliete cosa volete provare." Io vado sulle funi.
Provo ad arrampicarmi.
Faccio tanta fatica. Stringo forte i denti e cerco di tirarmi su. Che male le mani. Che male il braccio. Spero non si riapra la ferita.Se scendo anche di pochi millimetri mi fanno male. Continuo. Ci metto tutta la forza che ho. Continuo. Ce la posso fare . Sono quasi arrivata in cima. Ancora un piccolo sforzo. Sento le goccioline di sudore scorrermi sulla fronte.
Ce l'ho fatta.
Sono distrutta.
Guardo giu . Sono tanto in alto. Come farķ a scendere. Guardo un po' piú in la e vedo Alex che mi guarda.
Non possi dimostrarmi debole davanti a lui. Vedo anche David.
Vorrei saltare giu. Ma sono troppo in alto. Rischierei di finire in sedia a rotelle.
Cerco di farmi scivolare giu sulla corda. Mi fermo subito perche le mani cominciano a bruciarmi sempre di piú.
Alex comincia ad avvicinarsi. "Vuoi che ti aiuti?" No. Non voglio il suo aiuto. Sono forte abbastanza da potermela cavarmela da sola. Scendo piano. Passo dopo passo. Anche se ci impiegherķ tutta la giornata jon mi importa. Almeno me la sarķ cavata da sola.
Arrivo a terra e mi giro verso Alex. Lo guardo come per chiedergli come sono andata. Lui mi guarda e dice:"niente male. "Sorride e se ne va.
Ce l'ho fatta.
Sento l'energia dentro di me salire.
Ho voglia di provare altro. Ma per ora č meglio se mi fermo perchč le mani mi fanno malissimo. Bruciano e da una quasi esce sangue.
Mi avvicino al laghetto e metto le mani nell'acqua. Dopo pochi secondi arriva anche David. "Tutto bene?" Annuisco. "Sei stata brava prima." Sorrido. Cala il silenzio. Si sentono solo gli altri che si allenano.
"Ho saputo che non hai dormito con Alex." Lui sorride e dice:"certo. Ho preferito dormire con Linda." Almeno č sincero. Sorrido anche io. Č un sorriso molto falso,ma sono cosí brava a fingere che ci crede che sono sono contenta. "Sei sorridente oggi. Ti č successo qualcosa?" Chiede. Io:"nono." Mi alzo e me ne vado. Sento il suo sguardo addosso.
Mi siedo per terra.
Sotto a un albero. Č cosí bello sentire il vento che mi sfiora i capelli.
Guardo Alex. Si allena su una cosa stranissima. Ci sono due alberi con i rami attaccati. Sotto questi rami ci sono degli anelli d'acciaio - penso - e sono messi in ordine uno dopo l'altro. Stanno in salita. Deve essere molto difficile. Richiede una forte muscolatura. Ma Alex sembra abituato a fare la salita di anelli. Lo guardo. Arriva alla fine degli anelli. Non mi nota. Prende l'asciugamano e se le mette attorno al collo. Č tutto sudato e ammetto che č comunque bello. I capelli ce di solito sono messi come una cresta con il gel oggi sono tutti giu a causa del caldo e poi del sudore. Č cosí perfetto.
Mi vede. E mi sorride.
Mi sento battere forte il cuore.
Č cosí strano. Scende e mi si avvicina. Č in piedi davanti a me e dice:"ti sei giā stancata." Salto sulla difensiva. "No tranquillo. Stavo solo aspettando che finissi gli anelli. " lui:"vuoi fare gli anelli?" Io:"si." E me ne vado. Perķ mi fermo a pochi metri da lui e dico:" sei stato lento. Posso fare di meglio". Lui ridacchia:"Adesso dobbiamo andare. Mi mostrerai cio che sai fare un'altra volta.". Per fortuna.
Non ce l'avrei mai fatta a fare tutti gli anelli. Lo guardo e mi giro. Vado a dirlo a zack che sta ancora salendo la corda. Arrivato a metā casca. Corro verso di lui:"zack!" Lui:"sto bene. Sto solo cercando di fare come hai fatto tu." Gli dico:"sei un stupidino. Non mi devi imitare. Dai . Guarda che ti sei fatto. Su. Andiamo."
Ripercorriamo il percorso di prima. Si sta facendo buio fuori e comincio ad avere paura perchč si sentono degli strani rumori.
Vado vicina ad Alex. Lui mi guarda e mi sorride. Avrā capito che sono vicino a lui perchč ho paura?
"Tranquilla,non ci sono bestie feroci qui." Questa cosa mi tranquilizza. Ma come faceva a sapere che ho paura. "E da dove vengono questi suoni?" Lui:"un giorno te lo dirķ" un giorno. Giá. Vorrei che quel giorno arrivasse presto. Voglio sapere. Ma sto zitta e cammino accanto a lui. Gli altri sono tutti dietro di noi. Mi giro per vedere se ci sono tutti. Vedo David abbracciare Linda.
Non ci credo.

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Capitolo 16
*** 16. ***


Mi rigiro con lo sguardo davanti. 
Non capisco. Che cosa č successo?.
Fino a pochi giorni fa non si calcolavano neanche. E adesso addirittura si abbracciano.
Meglio se non ci penso.
Eccoci di nuovo davanti al portone. Lo apriamo. Attraversiamo il giardino e entriaml dentro il nostro bungalow. 
Ho fame. Perciķ,appena Alex apre casa,mi metto a correre per andare in cucina.
Prendo la carta con le patatine fritte.
Eccole. Mamma che profumino.
Mi siedo a tavola e comincio a divorarle una alla volta. 
Arrivano anche gli altri. Alex mi passa accanto e mi ruba una patatina. Lo guardo arrabbiata.
Si siedono tutti a tavola. Mangiano. Poi Linda dice:"vado a prendere un po' d'aria." Si alza anche David e dice:"vengo anchio. Mi gira un po'la testa." 
Escono.
Sono strani. 
Alex mi ruba un'altra patatina. Che cattivo. 
Finito. Sono super piena . Sono anche stanchissima perciķ mi alzo dal tavolo. Dico:"vado a nanna." 
Mi avvio verso le scale. Sono stanchissima. Cosí stanca che ci metto tantissimo tempo per salire tutte le scale. Sembrano molte di piú. Arrivo in camera mia e mi butto sul letto. Guardo il soffitto per pochi secondi. Nella mia mente si susseguono numerosi pensieri.
Il piú importante. Come sopravviverķ alla prossima sfida? Sarķ eliminata. 
Ma poi..chissā come sarā la sfida. Magari me la saprķ cavare. 
Ho tanta paura.
Il solo pensiero di trovarmi nella foresta da sola,mi fa rabbrividire.
Chiudo gli occhi. E cerco di concentrarmi sul sonno per non demoralizzarmi.
Mi addormento.

Mi sveglio. I raggi del sole entrano in camera mia illuminano tutto. Sono qui da un po'di giorni ormai e non ho ancora esplorato la camera in cui dormo. 
Mi alzo e curioso tra i cassetti. Li apro. Ci sono dei fogli scritti in qualche strana lingua. Li rimetto dentro. Vado verso l'armadio. Apro ed č vuoto.
Poi mi concentro sui quadri. Ci sono delle figure stranissime. Alcune sembravo avere degli occhi. Altre solo una stranissima bocca.
Saranno disegni astratti,immagino. Mi guardo attorno. E torno a sedermi sul mio letto. Guardo fuori dalla finestra.
Vedo tutti fuori. Linda sta prendendo il sole. Zack sta correndo con Michael. Non mi sorprende. Gli avrá rubato qualcosa.
Vedendoli correre mi scappa un sorriso.
Non vedo ne David,ne Alex. Guardo attentamente ma non li vedo. 
Decido di cambiarmi. 
Ieri sera ero cosí stanca che ho buttato la divisa per terra. La sollevo e sotto trovo una cartina.
La guardo attentamente.
Deve essere la cartina del nostro villaggio.
Vedo le nostre casette. E anche quelle degli altri. Deve essere molto grande perchč tutti bungalow sono collocati molto distanti tra di loro. 
Mi metto la "divisa" e mi metto nella tasca posteriore la cartina.
Esco dalla camera e vedo la porta della camera di Alex aperta. Mi affaccio. Ma lui non c'č. Che strano. 
Scendo le scale e vado in cucina. 
Prendo la carta con i biscotti. La passo sul forno e mangio. 
Intanto guardo lo schermo con tutte le squadre ancora in gara. Conto di nuovo i concorrenti. 20...21...22. 
22. Non erano ventidue. Erano ventitre. Non ci credo. Č morto qualcun'altro.
Č uno della squadra 1.
Chissā cos'č successo.
Avranno litigato e uno per vendetta uno di loro l'avrá uccido. 
Mi allontano. Se sto ancora li rischio di non digerire bene la mia colazione.
Esco da casa e vado in giardino. Mi siedo sulle scale all'entrata e guardo ancora la cartina che ho trovato. 
Alzo lo sguardo e vedo David uscire dal suo bungalow. Mi guarda. Io gli sorrido. Ma lui poi distoglie lo sguardo e se ne va da Linda.
Ci sto male. 
Non capisco che gli ho fatto. Dovrķ parlargli.
Mi guardo attorno. Ma non vedo Alex.
Non mi importa. Per ora. Sarā per affari suoi. 

Sulla cartina c'č indicato il posto in cui ieri ci siamo allenati.
Voglio tornare li. Voglio allenarmi per diventare piú forte.
Esco dal cancello e seguo le indicazioni sulla cartina.
Č da tanto che cammino e comincio ad avere sete. Vedo una casetta. Sembra abbandonata. Ci siamo passati anche ieri. Sicuramente ci sarā un rubinetto con dell'acqua dentro. Mi avvicino. Ma sento delle voci. Mi affaccio alla finestra.
Oddio.
Vedo Alex e la ragazza di vent'anni che stanno parlando. Purtroppo non si sentono i loro discorsi.
Mi allontano. Scappo via.
Non immaginavo che a Alex piacesse la ventenne.
Mi fermo per prendere aria e per cercare di capire dove sono finita.
Controllo sulla cartina. 
Non riesco a capire. Torno indietro.
E sto attenta a non farmi vedere davanti alla casetta in cui c'era Alex. 
Ci passo davanti e Alex esce. 
Divento tutta rossa. No. Non mi doveva vedere.
"Che ci fai qui?" Mi si avvicina.
"Stavo facendo un giro." Lui mi guarda. Abbassa lo sguardo. Si mette la mano fra i capelli dorati tirati su con il gel. Il sole lo illumina e lui alza lo sguardo. I suoi occhi sembrano due smeraldi. Mi batte forte il cuore.
"Mi stavi seguendo?" Chiede. Scuoto la testa. Gli mostro la cartina e gli dico:"stavo curiosando in giro."
"Ah..va bene". Dice. E sorride.
Mi giro e comincio ad andarmene. Lui mi prende per il braccio e mi dice:"dove stai andando?" .
"Penso di andare in palestra." Dico.
"Se vuoi posso aiutarti." Dice.
Io:"non ho bisogno del tuo aiuto." Lui:"sicura?". E mi prende la mano. Le nocche sono piene di croste. "Vuoi continuare a farti male?" Mi chiede. 
Le ha viste. E io che avevo cercato di tenerle nascoste." Va bene." Dico. Sorride.
Rimaniamo immobili, mano nella mano per 2 secondi e poi arriva la ventenne. " alex,a dopo." Lui si gira e le dice:"a dopo Evelyn."
EVELYN.
EVELYN.
Che sia lei la ragazza che ha intagliato il suo nome sul davanzale nella mia camera?. Mi sale il dubbio. 
Devo scoprirlo.
Alex si gira di nuovo verso di me. E mi dice:"andiamo."
Siamo davanti alla palestra. Vendo da lontano Linda. Entriamo.
Rivedo da lontano il sacco che ho colpito qualche giorno fa. 
Al solo pensiero mi sento male.
Sento le nocche bruciarmi.
"Non potrai fare molto oggi con un braccio e entrame le mani ferite." . Ha ragione.
Sono inutile. Abbasso lo sguardo.
"Ma potresti provare qualcosa per allenare le gambe o il fisico in generale senza fare troppo sforzo." Dice.
"Tipo?" Chiedo. 
Si guarda attorno. "Vieni." Mi dice.
Lo seguo. 
Andiamo in una stanza fatta di vetro.
Mi fa entrare.
Da sola.
Ho paura. Non so a che cosa possa servire una stanza fatta tutta di vetro. Non č neanche tanto grande.
Lui chiude la porta e digita delle cose. 
"Divertiti." Mi dice sorridendo.
Mi avvicino alla porta di vetro e gli dico:"dai,apri". Scuote la testa. "Non sei divertente. Apri." Sorride e mi indica una cosa dietro di me.
Aiuto.
Vorrei scomparire per sempre.
Voglio uscire.
Ora.

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Capitolo 17
*** 17. ***


Č un essere alto piu di 3 metri.
Fa paura.
Ha una testa enorme. Simile a quella di un orso. Dalla bocca esce una lingua simile a quella delle lucertole.
Il corpo č grosso e ricoperto di squame.
Ha delle zampe - se si possono chiamare cosí - enormi e al posto delle unghie ha dei serpenti.
Mi sento male.
Sento che non riuscirķ a sopravvivere.
Mi rigiro subito verso l'entrata e batto forte sul vetro.
Batto.
Batto.
Ma il vetro scompare.
Sono circondata da alberi e sotto i miei piedi non c'č legno..ma terra!
Aiuto.
Dove sono finita? In che posto sono?
Voglio tornare nella sala d'addestramento. Ora.
Il mostro mi guarda. Il mio cuore batte forte.
Sto ferma. Forse se sto ferma non mi aggredirā.
Respiro profondamente e cerco di calmarmi.
Mi guarda ancora. E all'improvviso apre le sue ali. Ali? Non le avevo viste. Ha un estensione alare di circa 5 metri. Ho paura.
Le tira giu. Sto immobile. Apre la bocca e dalla lingua esce un liquido nero.
Mi sposto subito e cado per terra. Ahia!
Sono caduta sul braccio ferito.
Guardo il liquido nero per terra.
Esce fumo.
Sta bruciano il legnetto che c'č sotto.
Il mostro si rigira verso di me. Io mi alzo subito in piedi e mi metto a correre piu velocemente possibile.
Mi giro e vedo che mi insegue.
Č veloce.

Corro ancora.
Sono stanchissima. Di certo non sono abituata a correre per molto tempo.
Ricordo ancora alle medie quando dovevo fare la campestre.
Mia mamma mi faceva sempre la giustificazione,cosí non correvo.
Ho sempre odiato correre.
Inciampo in qualcosa e cado per terra.
Il mio cuore comincia a battere fortissimo.
Sto per morire.
Sarā tutta colpa di Alex.
Alex.
Ma certo. Sono ancora dentro la stanzetta di vetro. Č solo una simulazione.
Solo adesso l'ho capito. Scuoto la testa e sorrido. Mi calmo. Č solo una simulazione.Posso fermarla solo se lo uccido. Basta che trovo un modo per uccidere il "mostro."
Non mi farā mai del male.
Č solo una proiezione.
Mi si sta buttando addosso.
Alzo la gamba e gli tiro un calcio.
Ovviamente non basta per fermarlo. Lui cade all'indietro. Poi si tira su.
Vorrei che alex fermasse tutto.
Sono stanchissima.
Riprendo a correre.
Vicino a un albero trovo un ramo appuntito.
Corro e lo prendo.
Mi nascondo dietro all'albero e aspetto che arrivi il mostro.
Aspetto.
Respiro profondamente.
Si avvicina. Lentamente.
Ancora poco e potrķ colpirlo da dietro.
Mi sorpassa.
Lentamente lo seguo da dietro. In silenzio.
Con i piedi pesto una foglia e lui la sente.
Lo colpisco subito.
Si vede schizzare sangue. Ma non mi sporco.
Tutto scompare. Lentamente gli alberi scompaiono. Anche il mostro.
Sono tornata nella camera di vetro.
Attraverso la porta trasparente vedo Alex.
Mi apre la porta ed entra dentro.
Mi viene incontro. "Stai bene?".
Scuoto la testa. "Volevi farmi morire per la paura?"
Mi scende una lacrima. Me l'asciuga con la sua mano. Mi tiene il viso con la mano.
Č calda e rassicurante.
"Non era mia intenzione spaventarti. Non avevo programmato tutto questo. Avevo messo che dovevi semplicemente scappare da una persona." Cosa?.
"Cos'era quello? E perchč č comparso?".
Un'altra lacrima. Lo so che non era reale. Ma mi preoccupa il fatto che il mostro non ci doveva essere.
"Era un essere che si trova spesso nella foresta. In esilio."
Adesso capisco perchč č impossibile sopravvivere la dentro.
Mi viene un dubbio.
Lui come fa a saperlo? L'avrā letto in qualche libro? "Ma non so perchč..č comparso nella simulazione." Sembra molto preoccupato.
Lo guardo. E lui mi guarda. Lo so che in realtā sa cos'č successo.
Lo guardo. Come per dire " dai dimmelo".
Ma nulla.
"Andiamo." Dice.
Annuisco.
Usciamo dalla palestra. Guardo il cielo. Si sta facendo buio.
Sento il suo sguardo su di me. Mi volto ed č come mi aspettavo. Mi guarda. Non in faccia perō.
Guarda il mio braccio.
Lo guardo anche io.
La benda č tutta rossa. La ferita probabilmente si č aperta.
"Appena arriviamo al bungalow ti cambio le bende." Dice. Per provocarlo dico:"come mai?" . Lui sorride e guarda avanti. "Non mi piace vederti stare male" dice sotto voce. Mi scappa un sorriso ma lui non lo vede.
Sento qualcosa dentro di me. Allo stomaco. Non mi era mai capitato. Mi sento anche incredibilmente felice.
Si preoccupa per me.

Arriviamo davanti al nostro bungalow ed entriamo.
Sono tutti in cucina. Mi avvio li ma Alex mi ferma e mi dice:"prima la ferita. Vai in camera tua. Io prendo le bende e ti raggiungo."
Mi ero scordata della ferita. Ma lui no.
Ci tiene a curarmela.
Annuisco e salgo le scale.
Arrivo in cima,digito il codice e entro in camera mia. Ovviamente lascio la porta aperta. Cosí potrā entrare.
Mi siedo sul letto e aspetto.

Arriva dopo cinque minuti. Con le bende e tutto.
Mi sorride. Come se tutto stesse andando bene. E per un momento mi sento proprio cosí. Ma poi guardo il mio braccio,e capisco che non va bene.
Si mette davanti a me e mi toglie la benda sporca di sangue.
La guardo e mi sale il vomito.
Poi mi mette una crema. Sobbalzo. Brucia e mi fa male. Gli tocco la mano come per fermarlo. "Scusa." Dice. Mi guarda negli occhi. E poi continua lentamente a mettere la crema. Prende le fasce e me le mette su tutto il braccio.
Si alza in piedi e dice:"Cerca di non buttarti piu su questo braccio." Come se l'avessi fatto a posta a buttarmi su questo braccio quando il mostro si č messo a sputare veleno.
Annuisco.
Ora va meglio. La ferita brucia ma non mi fa tanto male.
Si siede sul letto davanti a me e con la sua mano mi accarezza il braccio.
"Con la crema che ti ho messo ti passerā presto." Lo spero. Non ce la faccio piú. "Fidati di me" dice. Mi guarda dritto negli occhi.
"Mi fido." Gli dico. E sorrido.
Smette di accarezzarmi e abbassa lo sguardo.
Smetto di sorridere e dico:"cosa c'č?"
Sta zitto per qualche secondo. Poi dice :"devo dirti una cosa importante."
Comincia a battermi forte il cuore.
Che cosa mi vuole dire?.

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Capitolo 18
*** 18. ***


"Riguarda la prova di oggi." Dice.
Comincio a preoccuparmi.
"Ecco vedi..". Entra David. "Cris io..ah scusa. Pensavo fossi da sola."
Mi volto verso di lui.
Perchč č qui? Ultimamente non ci siamo calcolati molto. Perche proprio quando alex mi stava per dire una cosa importante,lui arriva?.
"Non volevo disturbarvi" dice.
"No. Stavo per andarmene. " dice Alex.
No. Non deve andarsene.
Mi doveva parlare. Sono arrabbiata con David. Per la prima volta.
Alex si alza dal letto. Lo fermo afferrandolo per il braccio. Mi guarda. Mi si avvicina all'orecchio e dice:"continuiamo dopo." Sorride a David. E se ne va.
David lo guarda malissimo.
Poi guarda me e sorride. Che cosa vuole?. "Ero preoccupato per te. Non mi piace vederti con lui." Quasi quasi scoppio a ridere. Veramente. Lui che si preoccupa per me?. " ah si? E perchč?" Dico. Ho un tono molto duro. " non mi ispira molta fiducia". Rido. Questa volta non riesco a trattenermi.
"Non lo giudicare. Non lo conosci." Dico.
Lui:"lo conosco fin troppo bene. Finirā per farti male." Scuoto la testa. "Ti sbagli". Lui:" vedremo." Si avvicina e si siede sul letto. Mi guarda. Io cerco di evitare il suo sguardo e mi guardo le mani. Ho le nocche piene di croste. Mi prende il mento e lo solleva. Mi dice:"hai degli occhi bellissimi." Divento tutta rossa. " grazie." Rispondo.
Ho un po' paura.
Il suo improvviso avvicinamento mi insospettisce.
Non voglio piu stare qui con lui.
Tolgo la sua mano dal mio mento e lui mi guarda preoccupato. "Cosa c'č?" . Chiede.
"Nulla. Posso chiederti una cosa?" Chiedo.
"Certo." Sorride. "Perchč sei qui? In questi giorni non mi hai mai parlato. Sei stato tutto il tempo con Linda." Sorride. "Sei gelosa?". Ecco. Come immaginavo. Ha frainteso.
"Non fraintendere." Dico.
Sorride ancora e dice:"dovevo sistemare una cosa con lei. Nulla di importante. " abbasso un po'la testa. Me la ritira su con la mano. " guardami. Č tutto ok. Non ho nulla contro di te. Non era mia intenzione ferirti." Dice.
"Va bene." Dico. Sento il bisogno di abbracciarlo. Mi č mancato davvero tanto in questi giorni. A quanto pare anche lui sente lo stesso per me,perche mi si avvicina e mi abbraccia.
Sono felice.
Mi stringe forte a se. Sulla mia bocca compare un sorriso. Spero non lo veda. Sembro una bambina.
Ci stacchiamo e mi dice:"andiamo giu?"
Annuisco. Si alza dal letto e mi porge la mano. Metto la mia mano sulla sua e mi alzo dal letto.

Andiamo giu dagli altri. Tutti sono a tavola. Stanno mangiando e mi viene fame.
Mangio un insalata. Che buona. Tutti ridono e scherzano. Sembriamo una grande famiglia. E probabilmente lo siamo. Si. Sono la mia nuova famiglia.
Tutti abbiamo personalitā diverse. Ed č per questo che stiamo bene insieme.
Finiamo di mangiare e David e Zack si alzano da tavola. Sono quasi le 22.00 e se ne devono andare se non vogliono dormire qua un'altra notte.
David dice:" cris vieni un attimo che ti devo parlare."
Mi alzo e accompagno i due alla porta.
"Zack vai avanti. Ti raggiungo tra tre secondi." Dice david. Zack fa un sorriso da furbetto e se ne va.
"Volevo solo darti la buonanotte." Sorride e mi da un bacio sulla guancia.
Sorrido e per fortuna č tutto buio se no vedrebbe la mia faccia totalmente rossa.
"Buonanotte" gli dico.
Se ne va. Chiudo la porta e rimango con un sorriso grande sulla faccia.
Torno in camera mia e mi metto a letto.
Guardo il soffito.
Per quanto possa essere bello stare con David,non riesco a non pensare ad Alex.
Mi doveva dire qualcosa di importante. Chissā cosa.
Chiudo gli occhi.
E mi addormento.

Mi sveglio.
Oggi non ho voglia di fare nulla.
Mi alzo. Mi vesto. E prendo la cartina. Devo cercare un posto in cui starmene in tranquillitá.
Guardo.
Trovato. Vedo una spiaggia poco lontana da qui. Andrķ li. Per stare lontana da tutti per un po'.
Scendo le scale con velocitá. Sono tutti fuori.
Devi inventarmi una scusa.
Passo tranquilla il giardino. Ma Linda mi blocca:"dove vai?" .
"Ad allenarmi. Ne ho bisogno." Sorrido.
Zack arriva e dice:"vengo anche io. Voglio correre." No. Non puķ venire con me.
Dico:"corri qui. Voglio allenarmi da sola."
Mi prende la cartina dalle mani e tirandola via me la strappa a metá. Corre via.
Noo. Mostriciattolo. Perchč proprio a me? Non poteva prendersela con qualcun'altro?.
Lo rincorro. Č troppo veloce e io mi stanco presto.
E io che volevo riposarmi.
Corro. Poi David lo ferma e gli prende la cartina. Mi fermo. Mi piego e appoggio la mani sulle ginocchia. Inspiro profindamente. Devo prendere fiato. Sono stanchissima. Mi tiro su e David mi passa la cartina. " dove vai?". Non lo voglio con me. Dico:"ad allenarmi." E lui:" e ti serve la cartina.?"Io:"eh gia. Almeno non mi perdo." Sorride e dice:"buon allenamento." Se ne va via ridendo. Ho detto qualcosa di divertente? . In ogni caso lancio un'occhiataccia a Zack. Lui ride e corre via.
Ma come fa ad avere tutta questa energia?.
Guardo la mia cartina. Č rotta in due parti.
Cerco di congiungerla. Per fortuna si vede ancora qualcosa.
Esco dal giardino e seguo la cartina.
Dunque. Per arrivare alla spiaggia devo seguire un sentiero lungo e un piccolo boschetto. Guardo se ci sono altre stradine per poterci arrivare,perchč i boschi mi fanno paura. Sopratutto dopo la prova con quel mostro. Che purtroppo esiste sul serio. Ma per fortuna solo nella foresta dell esilio. Non ce ne sono.
Mi avvio verso il bosco. Cammino e sto attenta a non fare tanto rumore.
Piano.
Piano.
Grido.
Qualcuno mi ha toccato la spalla.
"Shhh. Vuoi farti scoprire.?"Č solo Alex.
"Ma sei impazzito? Volevi farmi morire,di nuovo? " grido. Lui:"non gridare. Vuoi cacciarti nei guai?" Io:"perchč dovrei cacciarmi nei guai?" Lui:" quando non ci sono le prove possiamo stare nei bungalow o in palestra. Gli altri posti sono vietati." Io:"cosa? Io non lo sapevo." Lui:" beh ora lo sai." Mi giro e continuo il mio percorso. Lui mi segue. Mi giro sbuffando. Dico:"che ci fai qui? Perchč mi stai seguendo?" . Lui:"cerco di tenerti lontano dai guai."
Non ho bisogno di lui.
"Anche tu ti stai mettendo nei guai,dato che sei qui con me." Dico.
"Non mi importa." Dice.
Gli importa di me e non di se stesso.
Incrocio le braccia davanti al petto. Sento il mio cuore battere forte.
Lo guardo negli occhi e gli dico:"va bene." Mi rigiro e proseguo il cammino.
Tengo la cartina sempre davanti agli occhi e cerco di non perdermi.
Lui mi passa davanti. Lo guardo. Č cosí alto e muscoloso. Ma non troppo. Guardo la cartina. Mi sono persa. Non so piu dove sono. Davanti a me dovrebbe esserci una biforcazione. Niente. Č tutto dritto. Mi fermo e mi guardo attorno. Anche lui si ferma e si gira verso di me.
"Cos'hai?" Mi chiede. Mi guardo attorno disperata. Non so piu dove sono.
"Ehm...penso di essermi persa." Alza gli occhi e scuote la testa. Si mette dietro per vedere la cartina. Mette le sue mani sulle mie.
Sento il suo respiro sulla mia pelle.
Il mio cuore batte fortissimo. Sembra che stia per esplodere. Gira la cartina al contrario.
"Hai sbagliato strada fin dall'inizio perchč hai messo la cartina storta."
Non ci credo. Toglie le sue mani dalle mie.
Sento come un vuoto dentro di me.
"Dove volevi andare?" Mi giro verso di lui. "Spiaggia." Dico.
"Seguimi." Dice.
Lo seguo. Non ho altra scelta.

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