Together

di amimy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** La promessa dell'Ellimist ***
Capitolo 3: *** L'altro mondo ***
Capitolo 4: *** Insieme ***
Capitolo 5: *** La decisione ***



Capitolo 1
*** prologo ***



Prologo


Il mio nome è Tobias. Credo. Ormai non sono più sicuro di niente. Adesso che la guerra è finita non ho più niente da nascondere; potrei dirvi chi sono,il mio cognome,da dove vengo. Ma non lo so più neanch'io. Questa guerra conto gli Yeerk ci ha cambiati tutti, tutti abbiamo perso qualcosa; io ho perso me stesso, ho perso Rachel, la ragazza che amavo. A volte penso che il destino sia stato un po' crudele con me. Mi ha dato la ragazza della mia vita,poi me l'ha strappata via all'improvviso .Ho conosciuto mio padre, ma siamo stati insieme per così poco, non ha neanche saputo che ero suo figlio. Ma c'è Loren, mia madre; c'è Ax, mio amico e mio zio; ci sono gli Animorphs, la mia vita. Gli Animorphs: Cassie, Marco, Jake, Ax e io. E c'era anche Rachel, una volta.

CAPITOLO 1: Ritorno alla valle



Ogni giorno era uguale per me. Non so bene neanch'io perché scelsi di rimanere un falco dopo la fine della guerra. Forse volevo lasciare le cose com'erano, aggrapparmi alla folle speranza che se io non fossi cambiato, forse avrei rivisto Rachel. Sapevo che era morta nell'ennesima battaglia, io ero lì,accanto a lei, ma magari pensavo che sarebbe stato scorretto nei suoi confronti tornare alla mia vita di sempre, come se niente fosse. Non lo so neanch'io. Eppure, non avevo quasi preso in considerazione l'idea di passare ancora una volta quel limite di tempo che mi aveva causato tanti problemi, neanche per risolverli. Tutti noi avevamo dei motivi personali e diversi per ccombattere questa guerra, ma quello che ci univa era solo uno:la libertà. Io la libertà l'ho trovata volando. Quel giorno volavo alla ricerca del mio amico Aximili-Esgarrouth-Isthill, il fratello di Elfangor, ma dopo parecchio tempo passato volando decisi di rinunciare a trovarlo, per quel giorno. Ero molto preoccupato per Ax, perchè dopo la fine della guerra aveva deciso di rimanere ancora sulla Terra. Essendo ancora un cadetto, aveva dovuto assumersi la colpa delle azioni di suo fratello, per questo temeva che sul suo pianeta sarebbe stato considerato un traditore. Sapevo che il fatto di approfondire gli studi sui terrestri era solo una scusa e sapevo che stava cercando di fuggire dalle sue responsabilità. Del resto, era quello che avevo fatto anch'io... Mi diressi verso la mia radura. Io non avevo una casa e Loren era su un'astronave Andalita, dove tentavano di farle tornare la memoria...Un momento! Dov'era la mia radura? Dov'ero finito? All'inizio non riconobbi quel luogo. Ma poi iniziai a capire: era la valle che l'Ellimist aveva creato,la valle che un tempo ospitava gli Hork-Bajir liberi. Dopo che gli Yeerk se n'erano andati,gli Andaliti avevano riportato gli Hork-Bajir sul loro pianeta. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che mi ero recato in quel luogo? Mesi? Anni? Non lo sapevo, ma capii che se mi ero ritrovato lì poteva esserci una sola ragione: Ellimist.

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Capitolo 2
*** La promessa dell'Ellimist ***




La promessa dell'Ellimist


BENVENUTO, disse l'inconfondibile voce dell'Ellimist,una voce che era dentro e fuori alle cose, che proveniva da nessuno parte e da ogni luogo dell'universo allo stesso tempo. L' Ellimist stava prendendo una forma che conoscevo : era lo stesso aspetto che aveva la prima volta che l'avevamo incontrato. Simile ad un umano,ma non abbastanza per scambiarlo per uno di noi. Ero contento di vederlo:significava una nuova avventura, significava che lui pensava ancora che io valessi qualcosa. So che sembra strano, ma l'Ellimist era una delle poche persone a cui sembrava importare davvero ciò che mi accadeva. Forse, si interessava a me solamente perchè gli sarei stato utile per qualche missione, ma sentivo di avere un rapporto speciale con lui, diverso da quello che aveva con gli altri Animorphs. Era un amico. Come per rispondere ai miei pensieri, l'Ellimist parlò ancora, ma con voce umana : ” Non ti ho portato qui per una nuova missione,ma per parlarti di tuo padre. ” Sentendo quelle parole, sentii i battiti del mio cuore accelerare, in attesa della grande rivelazione che avrei sentito. L'Ellimist riprese a parlare “Io e tuo padre avevamo un patto. Tuo padre ha scelto di fare ritorno al suo pianeta. Io lascio sempre la possibilità di scegliere.” Già, ne so qualcosa, replicai io; sentendo queste parole l'Ellimist sorrise. Però continuavo a non capire dove volesse arrivare quell'Ellimist. Era così tipico da parte sua parlare per enigmi, probabilmente faceva parte delle strane regole degli Ellimist non dare spiegazioni precise. Lui riprese a parlare: “ come forse hai capito, tu non saresti dovuto nascere, ma tuo padre mi pregò di lasciarti stare . Disse che suo figlio non doveva pagare per il suo errore. Mi disse che era disposto a tornare sul suo pianeta, piuttosto che perderti. Sapeva che non era possibile, ma ci provò. Lui voleva ciò che era meglio per te e per tua madre, e forse, anche per se stesso. Io so ricompensare chi è altruista, chi ama gli altri, perciò gli diedi la possibilità di decidere. Lui sarebbe tornato a casa, ma un giorno vi sareste riuniti. Oppure, lui sarebbe rimasto sulla Terra e tu non saresti nato. Lui naturalmente scelse di salvarti, con la mia parola che un giorno ti avrebbe incontrato.Ora, questo non è più possibile, a causa di Visser III, ma sappi che io mantengo sempre le mie promesse.” In quel momento, gli alberi si dissolsero, la terra inizio a muoversi sotto di me. Chiusi gli occhi

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Capitolo 3
*** L'altro mondo ***




L'altro Mondo


Silenzio. Riaprii gli occhi;occhi umani. Cos'era successo? Io non mi ero trasformato. Ma perché continuo a chiedermelo?,pensai,ormai so che l'Ellimist può fare qualunque cosa.

Capii immediatamente di non essere sulla Terra,o su qualunque altro pianeta della mia realtà. C'era qualcosa di sbagliato in quel posto,qualcosa di diverso. C'era qualcuno o qualcosa che fluttuava nell'aria,come delle presenze non del tutto reali. Mi resi conto con orrore che erano l'ombra,l'anima di quelle che un tempo erano state delle persone. Quel posto era a dir poco inquietante e mi trasmetteva una brutta sensazione. Non avevo certo intenzione di stare lì ad aspettare chissà cosa,perciò iniziai a camminare. Non sapevo dove andare,ero in un mondo che non era il mio,a piedi e senza sapere cosa dovevo fare;e avevo paura. Poco lontano c'era un sentiero,così decisi di seguirlo. Il sentiero s'inoltrava in un bosco,dove gli alberi erano fitti e rigogliosi. Mi sembrò un buon posto. Mi chiedevo se sarei riuscito a invertire la metamorfosi,così ci provai. Poco dopo ero nel cielo e sorvolavo il bosco,scrutando tra le fronde degli alberi in cerca di un luogo dove fermarmi e in attesa di scoprire cosa dovesi fare lì. Dopo qualche ora di volo,scorsi una luce tra gli alberi,e decisi di andare a controllare. Inoltre ero stanco e avevo bisogno di fare una pausa. Mi avvicinai. Ormai pensavo di essere pronto a tutto,in quello strano mondo,ma ciò che vidi mi lascio senza fiato:era un'astronave. Non mi sorprese l'astronave in sé,ma il fatto di sapere di averla già vista: era l'astronave di Elfangor,mio padre. Non capivo più niente,ero convinto che gli Yeerk l'avessero distrutta! E poi...cosa ci faceva in quel luogo? Tutte quelle domande servivano solo a confondermi,perciò decisi di atterrare e andare ad indagare. Pensai che sarebbe stato meglio presentarmi come ragazzo,visto che non sapevo cosa aspettarmi,così mi trasformai in ragazzo. Quel posto non mi dava più quella sensazione sgradevole che avevo provato all'inizio,adesso c'era qualcosa di diverso,di familiare. Il portello era aperto,ma non entrai subito. Avevo paura di ciò che avrei potuto scoprire. Ma era anche vero che se non fossi entrato mi sarei considerato uno sciocco per tutta la vita. E così entrai.
La prima stanza era deserta,ma udii dei rumori provenienti dalla stanza successiva. Mi feci coraggio e varcai la soglia

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Capitolo 4
*** Insieme ***




Insieme


Sentii il cuore battermi all'impazzata e le lacrime sgorgare dai miei occhi. Lì, in mezzo alla stanza, c'era mio padre. Si volto a guardarmi. Mi fissò per un tempo che parve infinito,ma poi capì. La sua reazione fu simile alla mia,l'espressione altrettento sbalordita. Era lì,vivo,con il suo manto azzurro-marrone, la coda da scorpione fremente e i grandi occhi spalancati. Poi sentii la sua voce nella mia testa: "Tobias? Sei davvero tu, figlio?" "Sì" , risposi,incapace di trattenere le lacrime. Mi aveva riconusciuto! dopo tutti quegli anni si ricordava ancora di ma , sapeva ancora il mio nome! Ma, Tobias,come puoi parlarmi con il pensiero? "Sgranò gli occhi: Eri tu! Allora quella sera eri uno di quei cinque! Eppure sei tu ! Non sei in metamorfosi. Allora come puoi comunicare così?" "E' una lunga storia, papà." Quella parola mi uscì spontaneamente, mi sembrava la parola più strana e più naturale che avessi mai detto. Ricordai quanta fatica avevo fatto a chiamare “mamma” Loren, quanto mi ero sentito sciocco,ma con Elfangor era diverso, l'avevo già visto, sapevo quanto gli volevo bene. Mio padre sorrise con gli occhi, come sanno fare solo gli andaliti e disse: "Vieni, raccontami. " E io lo feci. Gli raccontai di come fossi rimasto bloccato nella metamorfosi, di come l'Ellimist mi avesse restituito la capacità di trasformarmi, delle nostre missioni. E poi feci la domanda che mi tormatava da quando l'avevo incontrato quel giorno. "Ma com'è possibile che tu sia qui? Insomma,tu eri..." "Morto? Completò lui. Sì è vero; ed è per questo che sono qui. E' qui che sono finito quando Visser III mi ha ucciso. Ma tu cosa ci fai qui?" Io risposi semplicemente: Ellimist.
In quel preciso istante tutto intorno a me svanì e la stanza venne sostituita da una fitta nebbia, bianca e densa che mi avvolse. Era arrivato il momento di decidere ancora, forse per l'ultima volta, lo sapevo.

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Capitolo 5
*** La decisione ***




La decisione


Infatti,in quel momento l'Ellimist apparve. Non aveva un corpo,stavolta,non lo potevo vedere, ma potevo avvertire l'energia che emanava, una piccola parte del suo potere che era libera nell'aria, in tutto ciò che c'era intorno a noi. Dunque,è così il tuo vero aspetto, dissi. Lui non rispose,ma sorrise. Era un sorriso che non si vedeva con gli occhi,era un complesso insieme di parole ed emozioni trasmesso ,direttamente dentro di me,che mi faceva sentire felice e pieno di energia. E' ORA DI SCEGLIERE PER L'ULTIMA VOLTA .ALLORA,COSA FARAI?PUOI RIMANERE QUI O TORNARE NEL TUO MONDO. E ora? Lì c'era mio padre,ma sulla Terra c'erano gli Animorphs, c'era mia madre. Stavo per rispondere ,stavo per dire che avrei rifiutato, quando l'Ellimist intervenne: CAPISCO QUANTO POSSA ESSERE DIFFICILE QUESTA DECISIONE PER TE, PERCIO' SE ME LO PERMETTERAI TI AIUTERO'. QUESTO E' CIO' CHE AVRAI SE RIMARRAI QUI. All'improvviso, la nebbia che mi avvolgeva si aprii,formando una specie di porta. Stavo ancora cercando di dare un senso alle figure indistinte che riuscivo a scorgere,quando la vidi. Era una visione chiara,nitida;non era un'illusione o un fantasma,era reale,era tutto reale! Fui sopraffatto da un turbine di emozioni e piansi,piansi lacrime di nostalgia, di rabbia, di tristezza e, infine,di gioia. In quell'istante seppi esattamente come sarebbe stato il mio futuro,sapevo cosa decidere. Come per magia, la nebbia svanì del tutto e si formò una vera porta. Non esitai più: aprii la porta. Ed entrai, prendendo la mia decisione,una volta per tutte. Non mi voltai nemmeno a salutare il mio vecchio mondo,perchè finalmente capii di avere trovato il mio posto. Sentii una voce familiare esclamare: << Ciao, Tobias; mi sei mancato! >>; corsi ad abbracciarla e le risposi : "Anche tu mi sei mancata molto...Rachel."


Ecco, sono arrivata all'ulimo capitolo. questa è stata la mia prima ff, perciò sono un po' emozionata. Ringrazio di cuore chi mi ha seguita fino a qui, anche se so che questa non è una categoria molto frequentata! grazie a tutti quelli che hanno commentato o hanno messo la stoia fra le preferite! Alla prossima ff!

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