La scelta migliore

di Moony96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


- ohi! Palla come stai? – domandò Sciuto vedendo l’ex collega che si dirigeva verso lui e Francesca.
- bene e tu? – rispose Gaetano stringendogli la mano felice di rivederlo.
- bene, bene – controbatté l’ispettore girandosi verso Francesca. – ehm, ho un po’ di fretta, vi lascio. – si giustificò Vito andandosene, lasciando i due da soli. La Leoni lo seguì con lo sguardo fino a che non sentì la porta chiudersi per poi girarsi verso Gaetano che non gli aveva staccato neanche per un minuto gli occhi di dosso.
- ciao – sussurrò la donna sorridendo appena.
- ciao – ribadì l’ispettore sorridendogli di rimando.
- come sta? –
- bene – proferì Palla non molto convinto.
- eh, ti vedo –
- adesso lavoro in procura – la informò. – faccio un lavoro più tranquillo eh .. andiamo avanti – continuò l’uomo.
- era quello che volevi no?! – ribadì Francesca un po’ troppo acidamente.
- era quello che volevi anche tu no?! – precisò Gaetano. Francesca lo guardò per un attimo per poi sospirare.
- è stato meglio per tutti e due – dischiarò sicura l’ispettrice.
- l’ho fatto per te Francesca, per lasciarti libera di farti tutte le tue storie – rivelò Palla convinto del suo ragionamento.
- ancora con questa storia Gaetano?! –
- si, dai avanti lo so, lo so  che c’è qualcun altro! – riaffermò l’uomo un po’ scocciato dall’ennesima negazione della donna.
- non c’è nessun altro! – smentì la Leoni cercando di convincerlo.
- ah non c’è nessun altro?! –
- no! –
- allora perché? Perché? – domandò Gaetano quasi supplicandola di dirgli la verità che non gli era stata detta quando lui se n’era andato. Francesca lo guardò negli occhi, quegli occhi che aveva amato sin da subito.
- perché non ti amo più! – dichiarò vendendo lo stupore nel viso dell’uomo .- sono sincera mi dispiace – continuò alzando il braccio per accarezzare la guancia di Palla, ma lui prontamente la respinse.
- no, no lascia stare! Non dobbiamo dirci più niente, ciao! – proferì l’ispettore con voce delusa.
- ciao – rispose Francesca allontanandosi velocemente da lui, trattenendo le lacrime che minacciavano di cadere da un momento all’altro.
 

Rimasto da solo Palladino scuote la testa in segno di rassegnazione. Cosa credeva che tornando alla Duomo lei lo avrebbe riaccolto tra le sue braccia?!
- Palla che ci fai qua? – domandò Domenico interrompendo i suoi pensieri.
- passavo per un saluto, ho saputo che hanno sospeso a Lara – rispose l’uomo.
- si –
- dietro c’è crisalide non è vero?! –
- è probabile – enunciò Calcaterra. Palladino sospirò girandosi verso il punto dove Francesca se n’era andata per poi posare il suo sguardo su Mimmo – ti do una mano! – proclamò.
- sei un amico – affermò Domenico dandogli il cinque come a sigillare quel patto.
 

- adesso tu mi spieghi perché gli hai detto così! – disse Sciuto fermando Francesca per un braccio.
-lasciami stare –
- eh no?! non ti lascio stare, perché vedi io ancora non ho capito il perché del tuo comportamento.  – continuò caparbio l’ispettore.
- non capiresti! – rispose la donna guardando altrove.
- ah non capirei?! Allora spiegamelo, forse così potrei anche dare ragione alle tue azioni visto che ora non ne hanno. –
- vuoi sapere perché?! PERCHE’ LO AMO! HO FATTO TUTTO QUESTO PERCHE’ LO AMO! PERCHE’ SE NON LO AVESSI LASCIATO ORA NON SAREBBE IN PROCURA! NON AVREBBE MAI FATTOQUESTO SALTO DI CARRIERA! NON SAREBBE QUELLO CHE E’ ORA! HAI CAPITO?! – strillò Francesca liberando le lacrime che aveva in vano cercato di trattenere fino a quel minuto. Vito la guardò sospirando, chissà forse anche lui avrebbe lasciato la sua ragazza sapendo che stando con lui non avrebbe inseguito i suoi sogni.
- spero che tu abbia fatto la cosa giusta anche per te – dichiarò l’uomo prima di andarsene.
Francesca si asciugò le lacrime pensando che la sua scelta fosse stata giusta per tutti e due. Gaetano se ne sarebbe andato continuando la sua brillante carriera e non si sarebbero più rivisti. Si era stata la scelta migliore!
 


RuRobin1996

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Dopo esser stato per un paio di ore con Domenico, Gaetano rientrò in casa con un gran mal di testa. Troppi eventi erano successi insieme quel giorno, Calcaterra che gli chiedeva aiuto su questo presunto “Crisalide”, l’aver rincontrato i suoi ex colleghi  e l’incontro con Francesca.

Soprattutto quest’ultimo incontro lo aveva sconvolto più di tutti. Rivederla gli aveva fatto riaffiorare quel sentimento che pensava di aver sepolto dentro di se, invece è bastato un semplice sguardo a rimettere in moto tutto.

“piantala Palladino! è stata chiara nei tuoi confronti, non ti ama più fattene una ragione”

Facendo un respiro profondo come per calmarsi si diresse verso il soggiorno dove accese subito il computer cominciando a far ricerche su quello che Domenico gli aveva chiesto.

Dopo due ore di ricerche finalmente trovò quello che stava cercando, i verbali richiesti da Mimmo erano in procura a Catania, l’unico ostacolo era che i documenti erano sotto chiave e in una sezione riservata.

-Merda!- esclamò Palla alzandosi dal divano in cui era stato seduto.

Cominciò a fare qua e là pensando ad un modo per riuscire ad entrare in quell’archivio. Si rimise seduto di fronte al monitor guardandolo come se vi fosse scritta la soluzione, dopo un paio di minuti chiuse di scatto il portatile dirigendosi verso la camera da letto dove si coricò ancora vestito.
 
Il mattino seguente si risvegliò con un mal di testa ancora più forte, pensava che una buona dormita lo avrebbe rilassato ma purtroppo si era sbagliato.
Uscì di casa in fretta senza preoccuparsi di cambiarsi d’abito e raggiunse subito la procura dove chiamò Calacaterra per dirgli cos’aveva scoperto.
- Palla dimmi –
- ho scoperto dove sono i verbali che ci interessano, sono qui alla procura di Catania, ma quelli segretati sono sotto chiave e in una sezione riservata – gli spiegò Gaetano mentre camminava attraverso il corridoio della procura.
- riesci a entrarci? – domandò Domenico.
- beh, io posso provarci ma non ti prometto niente, poi se mi scoprono dovrai mantenermi per tutta la vita lo sai?! – dichiarò l’ex ispettore cercando di spezzare la tensione.
- se ti accontenti di poco non è un problema –
- se scopro qualcosa di nuovo ti chiamo –
- va bene ma fino a stasera sono impegnato in un operazione, fammi sapere –replicò Calcaterra.
- allora a stasera – proclamò Palla – e in bocca al lupo – concluse chiudendo la chiamata.

Senza indugi si diresse verso la porta dell’archivio entrando circospetto per poi richiudersi la porta alle spalle.

L’ufficio era composto da decine di scaffali pieni di libri, al centro c’era una lunga scrivania piena di documenti dove gli addetti a quel reparto lavoravano, di fianco a uno scaffale c’era una grande scala a chiocciola che portava agli archivi segreti.

Avanzò per qualche metro scoprendo di non essere solo, prendendo un bel respiro si diresse verso uno scaffale dove prese un libro a caso dirigendosi verso la segretaria dell’ufficio.
- buongiorno Angela – esclamò sorridendo verso la donna.
-Palla – enunciò la donna girandosi verso l’uomo.
- come stai?-
-bene –
- sei sempre più bella – affermò Gaetano arrivatogli di fronte.
- grazie, prendiamo un caffè?- domandò Angela speranzosa.
- molto volentieri –
- bene, andiamo – proclamò la segretaria dirigendosi verso l’uscita.
- leggo una cosa e ti raggiungo subito ok?!  – la informò Palla con voce roca.

Appena la donna chiuse la porta Palla appoggiò il libro che aveva in mano sopra la scrivania e si diresse come un fulmine al computer digitando il file che dava accesso all’archivio segreto. Memorizzata la password della porta d’accesso  si avviò verso la scala a chiocciola salendo a due a due le scale.

Arrivato in cima compose la password sbloccando la porta d’accesso entrando immediatamente, con passo veloce avanzò tra gli archivi trovando subito quello che cercava.

In fretta prese il fascicolo ritornando verso la porta, ma questa scatto all’improvviso costringendolo  a nascondersi dietro una colonna aspettando che l’addetto all’archivio lo superasse per poter uscire.
L’uomo senza accorgersi di nulla lo superò scomparendo dietro ad un enorme scaffale dandogli la possibilità di andarsene.

Ritornato nel suo ufficio Palla tirò un sospiro di sollievo accorgendosi di quanta adrenalina aveva ancora in corpo. Finalmente aveva i documenti ma sapeva che fino a stasera non poteva parlarne con Domenico, ma ormai curioso di arrivare in fondo alla verità prese il telefonino e chiamò la persona che avrebbe potuto aiutarlo di sicuro… il dottor Pulvirenti.

 
Ciao a tutti!!
Vi chiedo umilmente perdono per questo super ritardo ma ho avuto tantissimo da fare quest’anno, e la scuola poi i parenti poi io che non avevo ispirazione, insomma un casino!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che nonostante l’immenso ritardo continuate ancora a seguirmi. Grazie per chi continua a leggere ancora questa storia e al prossimo capitolo!
Moony96 

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