lui ?!

di varis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** giorno 1 ***
Capitolo 2: *** giorno 1 ***
Capitolo 3: *** giorno 5 ***
Capitolo 4: *** 7 ° giorno ***
Capitolo 5: *** 8° giorno ***



Capitolo 1
*** giorno 1 ***


Giorno 1
Caro diario,
mi presento mi chiamo Chiara e ho 16 anni, vado a scuola e ho una vita abbastanza tranquilla, abbastanza normale … (forse anche troppo) vivo con la mia famiglia e con loro ho un rapporto di amore-odio, ho deciso di scrivere un diario per sfogarmi visto che ultimamente non mi sento bene.. mi sento strana come se mi mancasse qualcosa..
ora scusa ma devo andare, buona notte
 

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Capitolo 2
*** giorno 1 ***


giorno 2 caro Diario, sono sempre io, come va? certo fare questa domanda a un’insieme di fogli di carta è da persone molto intelligenti, comunque detto ciò passo a raccontarti la giornata di oggi, a scuola tutto bene per fortuna sono gli ultimi mesi e poi finalmente il meritato riposo! Le cose si sono iniziate a “complicare” quando sono tornata a casa, appena ho infilato la chiave nella toppa della porta ho sentito un brivido freddo lungo la schiena come se qualcosa stesse per succedere … sto tentando di non pensarci, devi sapere che io mi faccio molti viaggi mentali, molte paranoie quindi meglio non pensarci, la cosa che mi fa preoccupare è che è da un po’ di tempo che vedo i miei genitori un strani … boh.. gliene parlerò in questi giorni, caro diario è già 1.00 vado a letto ci sentiamo, night

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Capitolo 3
*** giorno 5 ***


giorno 5 caro Diario, scusa diario se è da un po’ che non ti scrivo, però ho avuto molto da studiare e soprattutto ho avuto molti problemi, hai presente quando ti dicevo che mi sembrava di vedere i miei strani?! Alla fine avevo ragione .. l’altro giorno mia madre mi ha parlato, ti spiego dall’inizio: era pomeriggio mi stavo riposando davanti alla tv, e mia madre stava stirando vicino a me, quando ad un tratto mi ha iniziato a dire:”chiara, ti devo parlare” io ho iniziato a guardarla seriamente e lei mi ha iniziato a dire che io in realtà non ero sua figlia che mi avevano adottato, io ci sono rimasta malissimo, mi era caduto il mondo addosso, mi sentivo sprofondare, mi sentivo le gambe molli, ma questo ancora non è niente, la cosa forse peggiore deve ancora arrivare, mi ha continuato a dire che io sono la figlia di una sua amica morta in un incidente stradale quando io ero ancora molto piccola .. io allora gli chiesi se sapesse chi fosse mio padre e lei “quasi sicuramente tuo padre è il cantante di quella band che ti piace” “quale?” gli chiesi con gli occhi sgranati come se stessi assistendo ad un omicidio “dai quelli inglesi” “i Pistols?!” lei allora fece cenno di si con la testa, allora li mi sprofondo ancora di più il mondo infatti caddi dal divano. Ne parlammo ancora per un po’ poi andai in camera mia e inizia ad ascoltare le loro canzoni.. ora non so più cosa pensare, forse ne andrò a parlare con qualcuno, con una psicologa .. ancora non so , scusa ma devo andare in questi giorni preferisco andare a letto presto, devo chiarirmi le idee notte..

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Capitolo 4
*** 7 ° giorno ***


7 giorno
Caro diario,
Come va? É da un po' che non ti scrivo... Ma tanto avrai capito il perché... Non ci posso ancora credere... Io sarei la figlia di Johnny?!! Mi sembra ancora impossibile, in questi giorni ho ascoltato molte loro canzoni, più del solito e ogni volta che sentivo la sua voce qualcosa dentro di me si agitava.. Come se ci fossimo sempre appartenuti... Lo sai che tanto tempo fa avevo una cotta per lui?! E penso che forse mi stia ritornando... Però adesso non posso, non devo farmela ritornare lui ora é mio padre?! Mamma mia ancora non ci credo.. Mi sembra ancora impossibile chiamarlo cosi io che l'ho sempre chiamato solo Johnny o Johnn o Rotten... Comunque dopo domani incomincerò ad andare dalla psicologa...
Si é fatto tardi vado a letto notte
 

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Capitolo 5
*** 8° giorno ***


Giorno 8
Caro diario,
Come va? Oggi ti scrivo già dal pomeriggio e penso che sarà una delle poche volte che lo farò, come sai sono una gran dormigliona, scherzi a parte, sono qui per raccontarti una cosa che mi é successa ieri, un sogno. É stato un sogno molto strano però bellissimo, beh... Ora non so quanto si possa definire strano, comunque ora capirai tutto: ero a Londra con i miei genitori e più precisamente mi trovato al "100 club" prima facemmo una visita al museo poi entrammo nel locale vero e proprio, io ero inebriata da quel posto e da quei profumi che si trovavano in quella stanza, ogni volta che scrutavo con lo sguardo quel posto per imprimermelo nella mente mi comparivano davanti agli occhi le immagini del locale ai bei tempi del punk, quando i pistols suonavano li dentro... Ero come in una specie di trans e i miei occhi erano coperti come da una benda che non mi permetteva di vedere il presente ma solo il passato  e nella mia testa risuonavano: "anarchy in the u.k." , "god Save the queen" , "did you no wrong"*  improvvisamente, e senza accorgermene iniziai a cantarle sul quel palco.. Su quel palco mi sentivo a casa, sentivo di aver trovato il mio posto nel mondo, avrei voluto con tutta me stessa essere nata in quei tempi  d'oro, tempi che avrei voluto fossero stati anche miei, non tanto per scrivere una nuova pagina nella storia di questo movimento ma quanto per incontrare i miei idoli tanto sognati : Per incontrare da giovane Johnny Rotten, per sentire dal vivo i sex pistols di una volta e magari ... Di incontrare Sid prima della sua morte... Ero sul palco che cantavo quando ad un tratto sentii qualcuno entrare nel locale, io stavo già immaginando che fosse un dipendente pronto a sgridarmi perché stavo sul palco (perché detto tra me e te non so se si poteva stare li sopra) quando vedo che si dirige verso i miei e iniziò a parlare tranquillamente e dopo alcuni minuti vedo che inizia a venire verso di me, tentai di mettere a fuoco a vista, ma ahimè, la sala era troppo in ombra per riconoscere qualsiasi persona quando ad un tratto ancora nel ombra mi disse: "canti proprio bene" avrei potuto riconoscere quella voce in mezzo ad altre mille, ero certa che si trattava di lui ma non ci potevo ancora credere. Mi sentivo sopraffare dalle emozioni, lui fece un altro passo avanti e io lo potei ammirare in tutto il suo splendore ... Era proprio lui, sua "altezza reale" Johnny Rotten!! In quel momento mi sentii svenire, in quel momento non riuscì a dire niente, sentivo che impulsivamente stavo stringendo i denti come se non avessi voluto far uscire neanche una sola parola, forse per non rovinare il momento, ci fissammo per molto tempo, e per un attimo ho creduto che stessimo parlando con le nostre menti, sentivo di trovarmi in un altro posto, quasi su un altro pianeta e in  quel momento esistavamo solo noi... Stavo cercando il coraggio e la forza per dire qualcosa, avrei voluto dire qualsiasi cosa, beh... Non qualsiasi l'ideale sarebbe stato dire "grazie del complimento" e magari fargli un sorriso ma non potevo sperare di riuscire a fare tutte queste cose perché mi conosco quando sono agitata in genere o sto zitta, o dico delle cavolate o peggio ancora inizio a balbettare un po'... Quando lui mi precedette e mi disse "sai mi assomigli molto?!" Quelle parole furono come dei macigni legati ai miei piedi che mi tiravano verso gli abissi più oscuri, mi sentii sprofondare.. Avrei voluto con tutto il cuore rispondergli e invece mi venne tipo un attacco  isterico, sentivo   una prima lacrima percorrermi il viso cosi scappai in bagno, anche in quel bagno mi sembrava di vedere le immagini del passato, era un piccolo corridoio con una lampadina gialla e davanti a me c'erano le due porte una per gli uomini e l'altra per le donne, sembra quasi un bagno di un bar malfamato stile "telefilm americano" sulle mattonelle bianche c'erano ancora tutte le scritte e i disegni fatti a quei tempi e  io le stavo accarezzando con la mano quasi come se stessi cercando un contatto tra il presente e il passato, improvvisamente mi soffermai su una scritta la quale diceva "long life to the sex pistols"  io mi appoggiai a quella scritta, quando lo sentii dietro di me, e ad un tratto mi abbracciò, avrei voluto stare cosi per sempre, il suo abbraccio era stupendo sentivo le sue mani sui i miei fianchi, le sue braccia mi coprivano come per proteggermi, sentivo il suo petto sulla mia schiena, ma forse la cosa più bella era sentire il suo respiro sul mio collo, quella fu una sensazione indescrivibile... E poi purtroppo mi svegliai... Adesso devo uscire domani devo andare dalla psicologa e forse le racconterò del sogno a domani
 

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