Tecnologia e amori

di Chichi Zaoldyeck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Facebook, che invenzione! ***
Capitolo 2: *** Richiesta di amicizia ***
Capitolo 3: *** Conosciamoci, signor Zaoldyeck! ***
Capitolo 4: *** Occhi che parlano ***
Capitolo 5: *** Dolcezza e furia ***
Capitolo 6: *** Confessioni ***
Capitolo 7: *** Conoscenze e tenerezza ***
Capitolo 8: *** Stringimi più forte ***
Capitolo 9: *** Il passato torna sempre ***
Capitolo 10: *** Il piano e nuovi amici ***
Capitolo 11: *** Attacco e crollo ***
Capitolo 12: *** Di nuovo insieme e amici per sempre ***



Capitolo 1
*** Facebook, che invenzione! ***


"Non ero mai stato un amante della tecnologia, anzi, direi che ero proprio negato con i computer. Eppure Kurapika e Leorio mi avevano fatto svariate lezioni su come aprire file, pagine internet, immagini, video, musiche, ma nulla, non riuscivo proprio ad interessarmene. Ma oggi ho deciso: mi iscriverò a Facebook! Ne hanno parlato molto bene, è un social carino dove potrei fare nuove conoscenze e amicizie! Oh bene, da dove si comincia, uhm, ah ecco devo cliccare su registrati, fatto! Bene bene ora non mi resta che compilare il questionario come mi hanno detto Kurapika e Leorio.

Nome: Gon
Cognome: Freecss
Età: 18 anni
Sesso: Maschio
E-mail: GonFreecss@hotmail.com
Password: Hunter

Perfetto, ho finito la registrazione, i miei due amici saranno soddisfatti quando mi vedranno su Facebook, quasi non ci crederanno! Uh, ora devo compilare le varie informazioni..."

Dopo una ventina di minuti...

" Fatto! Sono proprio soddisfatto, e ora metto una bella immagine di profilo e una di copertina. Volià, e anche questa è fatta, ma sono proprio un mago dei computer! Ora mando la richiesta di amicizia a Kurapika e Leorio, è stato più facile del previsto e poi mi da una mano il sito stesso a darmi tutte le indicazioni, ora faccio il logout e me ne vado a letto, domani sicuramente i miei amici rimarranno sorpresi nel vedermi su questo sito!"

Gon spense il computer e si coricò a letto, non sapendo che qualcuno stava già dando uno sguardo al suo profilo...

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Fiiiiiiiiiiiiiiine! Salve gente ^^ Si lo so, è proprio un mini capitolo questo xD Ma è per introdurre come sarà più o meno la storia, accetto tutti i tipi di critiche, solamente andateci piano, perché nelle mie storie precedenti ho ricevuto tramite messaggi privati recensioni veramente offensive, e mi sono abbattuta parecchio, non voglio diventare una scrittrice, ma è bello ogni tanto staccare dalla realtà e immergersi nella letteratura/scrittura delle Fanfiction! Aspetto vostre recensioni, un saluto a tutti! ^^

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Capitolo 2
*** Richiesta di amicizia ***



"Però, niente male questo Gon, sono sicuro che potrei divertirmi con lui. Oh, è pure della mia stessa scuola, interessante, magari gli mando la richiesta di amicizia." 

Pensò un ragazzo dai capelli bianchi che stava girovagando su Facebook alla ricerca di qualcuno di interessante che riuscisse a tenergli testa, e Gon gli sembrò proprio il ragazzo giusto.

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- Aaaaah che bella dormita! o cacchio sono già le sette e mezza, devo correre a scuola se arrivo un altra volta in ritardo il prof mi sospenderà! - gridò un Gon mentre si vestì in fretta e furia. 

Kurapika e Leorio stavano, come ogni mattina aspettando il loro amico dai capelli corvini perennemente in ritardo, ormai ci avevano fatto l'abitudine. 

- Quel moccioso non arriverà mai puntuale!- sbottò un Leorio arrabbiato. 
- Ormai dovresti conoscerlo! - ridacchiò Kurapika. 

All'orizzonte i due poterono vedere una piccola nuvoletta che si avvicinava sempre di più, pensarono subito che fosse il loro amico, e dopo pochi minuti ne ebbero la conferma. Con un balzo Gon scese dal motorino e lo legò velocemente per poi raggiungere gli altri due suoi amici e entrare a scuola cercando di non ritardare. Entrarono in classe appena in tempo, la campanella aveva smesso di suonare da cinque secondi e si fiondarono ai loro posti. Le prime due ore erano di matematica, quindi Gon ne approfittò come sempre per dormire senza farsi beccare dal prof grazie alla copertura dei suoi due amici. Finalmente finirono le due ore e Gon riprese vita e si avviò insieme ai suoi due amici nell'aula di scienze per fare qualche esperimento. Finite anche le ore di scienze i tre uscirono dall'aula e si diressero nel ristorante della scuola.

- Gon ma dove la metti tutta quella roba?!?! - 
- Non ne ho idea Leorio ma ne mangerei a quantità industriale ahahah- 
- Si il ramen è decisamente la cosa più buona del mondo.-
- Ah ma voi non avete ancora aperto i vostri profili oggi? - chiese Gon tutto eccitato. 
- No, perché ce l'ho chiedi?- domandarono all'unisono. 
- Perchè... - Gon prese il suo smartphone. 
- TADAAAAAAN! Ho fatto anche io un profilo Facebook!- fece vedere la schermata che dava al suo profilo. 
- Dai non ci credo! Finalmente Gon ti sei deciso!! - gridò Kurapika tutto contento. 
- Era ora mostriciattolo - disse Leorio scompigliandogli i capelli. 
- Eheheh dai dai accettate la mia richiesta di amicizia! - 
- Fatto!- rigridarono all'unisono Kurapika e Leorio. 

Tutte quelle urla non passarono inosservate, specialmente da una persona.

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Il ragazzo dai capelli bianchi era seduto qualche tavolo più in là in solitaria, aveva scoperto che Gon era della prima D e che non era proprio un genio nelle materie ma aveva dei voti abbastanza buoni. Era proprio curioso di vedere se si sarebbe accorto della richiesta di amicizia che gli aveva inviato quella notte prima di andare a coricarsi. La sua curiosità fu' presto accontentata. 

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- Hey ragazzi ho una richiesta di amicizia anche io! - disse Gon. 
- Chi è?- disse Kurapika. 
- Un certo Killua Zaoldyeck, vi dice niente? - 
- Credo si tratti di quel ragazzo strano dai capelli bianchi che sta sempre da solo - disse Leorio indicandolo 
- Si la foto profilo corrisponde! dite che dovrei andare a parlargli? - 
- Uhm non credo sia una buona idea, sappiamo poco di lui e non mi sembra che abbia l'aria molto cordiale e sinceramente mi mette un po' di ansia, emette un aura tetra. - disse Kurapika osservandolo di tanto in tanto. 
- Gli scriverò stasera allora? - chiese Gon un po' confuso. 
- Si, prova a vedere un attimo che tipo è, e nel caso ci parlerai domani a scuola. - Consigliò Kurapika. 
- Come farei senza i vostri consigli? - disse Gon abbracciandoli. 

Il pomeriggio passò piuttosto in fretta e, finite le tre ore di ginnastica e vari attrezzi si diressero alle docce per lavarsi, cambiarsi e dirigersi verso casa, ma c'era il giovane Gon un pò sulle nuvole, continuava a pensare a come presentarsi a quel ragazzo. 
- Che hai Gon? Non hai spiccicato parola da quando abbiamo finito ginnastica... Gon, mi stai ascoltando? Goooon? - chiese con aria preoccupata Kurapika. - Eh? Ah oddio scusa Kurapika! ero sovrappensiero! cosa mi stavi dicendo? - disse Gon ripresosi un attimo dai suoi pensieri. 
- Che cosa ti sta frullando in quella testa? - 
- Sto pensando a come potermi presentare a quel ragazzo stasera su Facebook. - 
- Oh, un semplice " Ciao grazie per l'amicizia" può andare, in fondo è lui che te l'ha mandata, tocca a lui le presentazioni, vedrai che poi le parole ti verranno spontanee una volta che avvierete la conversazione, perciò non scervellarti troppo! e tienici aggiornati durante la serata a me e Leorio, visto che abitiamo solo a due case di distanza! - disse Kurapika sorridendogli con dietro Leorio facendo ok con la mano. 
- Contateci ragazzi! Bhe io sono arrivato, ci sentiamo stasera per gli aggiornamenti! A più tardi! - disse Gon entrando frettolosamente in casa.
- A dopo!- dissero i due amici.

" Bene, ora mi preparo qualcosa da mangiare e poi mi metto al pc a conoscere questo nuovo misterioso ragazzo!"

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P.S.: Saaaalve gente!! si sono tornata dopo un bel pò di tempo!! mi scuso immensamente della mia assenza, ma tra vari problemi non ho avuto molto tempo per collegarmi >......< ... pensavo che nessuno avrebbe letto/recensito la mia storia, e invece sorpresa delle sorprese ho trovato ben due recensioni e mi hanno fatto molto piacere, quindi ringrazio calorosamente FreeGirl103 e Flox12 che mi hanno dato la carica per continuare questa storia ** spero che le ragazze che l'hanno recensita la seguano e che continuino a seguirla e che soprattutto le piaccia il continuo e invito ad altri di recensire, sia negativo che positivo, non sapete quanto fa piacere leggere recensioni ^^ 

P.S. 2: Bene, anche il secondo capitolo è messo!! Spero che vi piaccia come il primo e spero di ricevere molte recensioni, sempre per darmi consigli su se continuarla o no ^^ a presto col terzo capitolo!

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Capitolo 3
*** Conosciamoci, signor Zaoldyeck! ***


Eccomi genteeee!! Sono tornata con il terzo capitolo! ci ho messo un po' perché l'ispirazione mi aveva abbandonato, anzi diciamo che ora non ho ancora ispirazione perché dovete sapere che io scrivo i capitoli e li pubblico lo stesso giorno, anche se so che dovrei rileggerli per correggere eventuali errori, infatti cerco di stare super attenta agli errori, però a voi penso non ve ne freghi nulla xD Allora come dicevo non ho proprio ispirazione, infatti sto scrivendo un po' quello che mi viene in mente al momento per poi metterlo insieme e formare frasi con un senso xD Diciamo che con questo metodo riesco a buttare giù qualcosa! bene, ora che vi ho rotto le balle vi lascio al 3 capitolo che ancora non ha un nome perché non so proprio che mettergli, spero che mi venga in mente qualcosa prima di pubblicarla, a presto!!! ^^ 

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Gon era davanti allo schermo, le mani sulla tastiera, lo sguardo fisso sulla chat del ragazzo dai capelli bianchi, non sapeva come iniziare la conversazione.

" Ciao come va?", troppo monotono, "hey zio come ti butta?", troppo confidenziale, "ciao anche tu vieni nella mia scuola?", no perché oggi l'ho visto seduto a mangiare quindi è ovvio che viene nella mia scuola!"

Un suono lo fece distogliere dai suoi pensieri. Era il suono della chat di Facebook.

- Ciao! Vedo che continui a scrivere e cancellare allora ti ho scritto io!" -
- Oh ciao! ehm si non sapevo proprio come iniziare la conversazione" -
- Bhe che ne dici delle presentazioni? Piacere Killua Zaoldyeck -
- Piacere Gon Freecss! Posso chiederti come mai mi hai inviato la richiesta? -
- Il tuo profilo mi sembra... interessante, mi hai incuriosito e ho deciso di mandartela, spero non ti abbia dato fastidio! - 
- Oh no affatto! Mi sono inscritto apposta a Facebook per conoscere un po' di gente con cui parlare eh eh eh -
- Allora ho fatto proprio bene a mandartela, ho visto che stai sempre con due ragazzi, sono i tuoi migliori amici? - 
- Si! Tu invece ho notato che eri da solo, non hai amici a scuola? -
- No. Diciamo che amo stare da solo o con persone che ritengo alla mia altezza. -

Quei puntini fecero rabbrividire Gon, il suo tipo di scrittura era cambiato radicalmente, si preoccupò che avesse detto qualcosa di sbagliato o che potesse avergli dato fastidio.

- Ho detto qualcosa di male? - 
- No perché? -
- Magari ti ha dato fastidio quella cosa degli amici, scusami non volevo offenderti -
- Ahahah ma no tranquillo! Sono un lupo solitario tutto qua - 
- Se vuoi domani all'ora di pranzo puoi stare al tavolo con me e i miei amici! - 
- Uhm, che ne dici se ti invito a un pranzo per due? solo io e te? - 

Ok, ora Gon non sapeva proprio cosa rispondere, gli sembrava una proposta come la pubblicità della Shweppts. (NdA scusate ma ci stava xD)
Chiese aiuto a Kurapika e Leorio chiamandoli su Skype.

- Ragazzi aiuto! Killua mi ha fatto una proposta indecente! - gridò Gon.
- Ma cosa stai dicendo Gon? - chiesero gli amici all'unisono.

Gon copiò e incollò la chat tra lui e Killua.

- Ahahah ma Gon non è una proposta indecente! Ti ha solo chiesto se vuoi pranzare con lui! - disse Kurapika.
- O magari gli piaci e vuole conoscerti meglio - disse Leorio con voce maliziosa.
- Io piacergli?!?! oddio oddio ma come? - disse Gon agitatissimo.
- Calmati Gon, e poi che c'è di male? Magari per una volta Leorio dice una cosa sensata e vuole conoscerti appunto perché gli piaci! -
- Mi farebbe strano, non ho più un appuntamento da mesi! Poi non so avete notato quel cambio di scrittura quando gli ho chiesto degli amici? Mi sono venuti i brividi. - 
- Ma si non ci pensare! Tu digli che accetti l'invito! - disse Kurapika con voce incoraggiante.
- Ok ragazzi - disse Gon riaprendo la chat con Killua. Mentre scriveva ripeteva a voce le cose che lui e Killua scrissero così che gli amici sentissero e potessero intervenire.

- Hey eccomi scusa se mi sono assentato! - 
- Oh, pensavo di averti offeso o che fossi svenuto ahahah - 
- No no ci sono, senti volevo dirti che accetto il tuo invito per domani! -
- Perfetto, allora ci si vede domani, ora stacco, ciao! - 
- Ciao! e grazie ancora per l'amicizia e la chiaccherata! -
- No, grazie a TE. - e con un click Killua si disconnesse.

Gon rimase un pò perplesso a quel te scritto in grande, chissà cosa voleva intendere, ma non ci pensò più di tanto. Ritornò alla chiamata di gruppo su Skype.

- Ok ragazzi, sono un po' ansioso per domani. -
- Ma no Gon, stai tranquillo e vedrai che non sarà nulla di che, magari ti vuole conoscere per entrare nel nostro gruppo o perché gli piaci come ha detto Leorio! - 
- Non mi dispiacerebbe avere un ragazzo, ormai sono anni che non ne ho più uno, dopo Hisoka.... -
- Hai preso una bella batosta per quello stronzo! Ti ha sempre usato per anni, meno male che ora te ne sei liberato! - disse Leorio.
- Hai proprio ragione Leorio! -
- Bhe ragazzi, si è fatto un po' tardi, che dite di andare a dormire e ci vediamo domani alla stessa ora davanti a scuola? - disse Kurapika.
- Va bene Kurapika! Gon, puntuale mi raccomando!! - disse Leorio con tono da rimprovero.
- Si ragazzi non temete! Allora buonanotte a domani! - 
- Notte a domani - dissero come sempre i due amici all'unisono.

" Sono tesissimo all'idea di pranzare insieme a quel ragazzo domani, mamma mia che ansia, non sono più abituato a parlare con un solo ragazzo e magari non solo per amicizia ma per un qualcosa in più, meglio che non ci penso se no non dormo e di conseguenza non sento la sveglia e di conseguenza Leorio verrà a prendermi per le orecchie!"

Fece una risatina e si coriocò a letto e puntò la sveglia. Sentiva che quella mattina si sarebbe svegliato decisamente puntuale.



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Ta daaaan, fine capitolo xD oh oh oh mi è arrivata un'ondata di ispirazione, che ora mi metto a scrivere il quarto capitolo e forse forse entro stasera sarà già bello che pubblicato, perché sta storia sta appassionando anche me e ho qualche ideuzza per mandarla avanti!! P.S. Il titolo del secondo capitolo mi sembrava più appropriato qui, quindi l'ho spostato e ho cambiato il secondo ^^

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Capitolo 4
*** Occhi che parlano ***


Driiin driiiin driiiiin.

" Ti ho sentito stupida sveglia" pensò Gon spegnendola e mettendosi seduto sul letto. Oggi era in gran giorno e lui si era svegliato in orario, roba da record. Andò in bagno per darsi una bella sistemata, non voleva fare brutte figure con Killua, non riusciva a capire perché era così agitato, le mani gli tremavano mentre si pettinava i capelli corvini e li metteva a posto, era solo un pranzo, magari stava correndo troppo, magari quel ragazzo voleva solo conoscerlo meglio per poi unirsi al gruppo, magari voleva, come aveva detto Leorio ieri sera che voleva pranzare con lui perché gli piaceva, magari voleva conoscerlo meglio per chiedergli di uscire, magari voleva prendere la cosa sul serio e chiedergli di diventare il suo ragazzo, magari...

Troppi magari e nessuna risposta, almeno fino all'ora di pranzo.

Uscì di casa e arrivò davanti a scuola in perfetto orario, i due amici si congratularono con lui per la puntualità, anche se sapevano benissimo il motivo. Si avviarono all'entrata del grande cancello della scuola quando una mano fugace si posò sulla spalla di Gon che lo fece sobbalzare.

" Hey Gon ricordati oggi il nostro appuntamento in sala pranzo! A dopo! - disse Killua correndo via.

Gli occhi azzurri di Killua si scontrarono con quelli castani di Gon e nei due venne un brivido che gli percorse tutta la schiena, nessuno dei due si era mai sentito così prima d'ora, era una strana sensazione, ma inutile farsi delle domande ora.

- Ragazzi sbaglio o ha detto esattamente "appuntamento"? - disse Gon ancora scosso da quel brivido.
- No no, non sbagli affatto, ma stai bene? - disse Kurapika vedendo l'amico leggermente rosso in volto.
- Eh Kurapika l'avevo detto io, è amore questo!! - disse tutto spavaldo Leorio.
- Zitto e entriamo ahahah - disse Kurapika.

Le ore passarono terribilmente in fretta, Gon era sempre più agitato e rosso in volto, mancava solo mezz'ora al suo "appuntamento" con Killua, i due amici lo guardarono un pò preoccupati, sapevano bene quello che aveva passato con Hisoka e non volevano assolutamente che si ripetesse di nuovo, troppe bugie e troppi tradimenti e tanta sofferenza per il loro povero amico che non se le meritava, avevano un po' di timore per lui che potesse ritrovarsi nella stessa situazione, non conoscevano per nulla Killua come non conoscevano per nulla Hisoka all'inizio, le cose erano molto famigliari, forse era anche per questo che Gon era così teso, la paura di ricevere una delusione era tanta e grande, per questo Gon quando si lasciò con Hisoka non uscì più con nessuno per qualcosa di serio, aveva avuto qualche appuntamento con altri ragazzi ma erano tutti stupidi, cercavano solo sesso, appena si avvicinavano un po' di più Gon non riuscì ad andare oltre, scappò via ogni volta, e ne aveva tutti i motivi, ma questa volta i due amici si erano ripromessi di proteggerlo a qualunque costo, non volevano più vederlo star male, ora che era tornato a sorridere.

13:00 in punto. Ora di pranzo. I tre si avviarono verso l'enorme sala da pranzo. Gon era sempre più agitato.

- Hey Gon, andrà tutto bene, se c'è qualche problema io e Leorio interveniamo subito! - disse Kurapika abbracciando l'amico.
- Si marmocchio, ora vai e divertiti! - disse Leorio scompigliandogli i capelli.
- Grazie ragazzi! - disse Gon sorridendogli.

- Gooooon, gooooooooooon sono qui! - urlò un ragazzo che era due tavoli più in là.
- Oh Killua!... - disse Gon timidamente avviandosi verso il ragazzo.
- Eccoti qua, siediti forza! - disse Killua sorridendogli.

Dio, Gon stava morendo dentro, aveva proprio un bel sorriso.

- Ook.. - 
- Come mai sei così teso? - chiese con aria interrogativa Killua, anche se qualche idea se la stava facendo.
- Oh... e che... oddio sono così imbarazzato... -
- Vorresti sapere perché ti ho invitato oggi solo te vero? - disse Killua togliendo le parole dalla bocca di Gon.
- Ecco... si, cioè il mio amico mi ha messo in testa una cosa che... no niente lascia stare! - 
- Per caso ti ha messo in testa che ci volevo provare con te? -

Gon rimase di sasso, come aveva capito quello che voleva dirgli? La tensione si fece ancora più forte nella testa di Gon.

- Ti ho inviato la richiesta perché mi sembravi un ragazzo interessante, e volevo conoscerti meglio, per questo ti ho invitato oggi qua, per parlare un po', però mi dispiace che ti ho teso così tanto, non era mia intenzione... - 
- No no non è per quello, solo che è stato un invito così inaspettato che pensavo ci fosse qualcosa di più, magari una conoscenza più approfondita ecco... con questo non voglio assolutamente che tu pensi che io ho pens... oddio non ci sto capendo più niente... -
- Hey hey, ho capito benissimo cosa intendi, stai tranquillo, sciogli la tensione. Sai a quello non ci stavo proprio pensando, però sai, non sei un brutto ragazzo ora che ti guardo con altre prospettive, per cui se vuoi appena ci conosciamo bene bene, potremmo portare la nostra amicizia a un livello più alto se ti fa piacere. - 
- Oh Killua, veramente non so che dire... mi hai colto veramente di sorpresa... se ti parlo a scatti e perché sono molto teso... questa cosa delle relazioni... mi ha sorpreso davvero, anche se non era quello il tuo obbiettivo, io sono uscito un paio di anni fa da una relazione veramente brutta, e non mi sono più interessato ad averne altre... però con te... non lo so ho questa sensazione che se provassimo a conoscerci meglio... potrebbe esserci qualcosa... -
- Ti sono venuti anche a te i brividi vero? - 
- Come? - 
- Quando ci siamo guardati negli occhi... -
- S-s-i... -
- Sai Gon, penso che possa nascere una bella amicizia... e anche qualcosa in più. -
- Lo... lo penso anche io... -

Gon stava iniziando a sciogliersi, le parole di Killua lo fecero calmare un poco.

- Allora mangiamo? - chiese Killua sorridendo sentendo lo stomaco di Gon reclamare cibo.
- Certo! - disse Gon affamato.

Killua rimase di sasso a vedere con quanta voracità Gon finì tutto quello che aveva nei piatti e in quanta velocità mangiò tutto.

- Cavolo, ma dove lo metti tutto quel cibo? -
- Eh eh eh me lo dice sempre anche Leorio, non ne ho proprio idea! - 
- Aspetta, sei sporco qui.. - 

Inaspettatamente, Killua prese il viso di Gon tra le mani e gli tolse un chicco di riso all'angolo della bocca. Gon non si mosse e lo lasciò fare. Se fosse stato un altro ragazzo l'avrebbe cacciato spingendolo con forza, ma per qualche strano motivo a quel ragazzo glielo concesse, quasi come segno di fiducia, fiducia che aveva paura lui tradisse, anche se non si conoscevano ancora bene. Killua capì subito cosa stesse pensando Gon e così per dargli dimostrazione che anche lui poteva fidarsi, fece la stessa cosa, si era messo un chicco di riso sull'angolo della bocca e aspettò che Gon fece lo stesso. Gon era timidissimo, ma prese coraggio e fece lo stesso avvicinandosi lentamente a Killua e togliendo il chicco di riso. 

- Ti senti un po' più a tuo agio? - disse Killua facendogli un dolce sorriso, voleva farlo sentire a suo agio il più possibile e fargli capire che lui non l'avrebbe usato.
- Si, grazie Killua... che ne dici se... domani andiamo al cinema? - 
- Bhè, direi che si può fare! -

La campanella suonò e i ragazzi dovettero lasciarsi, Gon corse dai suoi amici per raccontargli tutto e ne furono molto felici ma lo misero comunque in guardia.

- Stai comunque attento, non lo conosci ancora bene, stasera magari parlate ancora un po', tanto siamo a inizio settimana ne avete di tempo per parlare e conoscervi anche qua a scuola. - disse Kurapika con il suo solito tono calmo e tranquillizzante.
- Si Kurapika! non voglio assolutamente affrettare le cose, stavolta ci andrò molto più calmo e paziente, sperando che lui di pazienza ne abbia - 
- Se non ne ha vuol dire che non va bene, se vuole davvero fare una relazione più avanti deve accettare i tuoi tempi. -
- Kurapika ha ragione, e se non li accetterà e ti farà soffrire ci penserò io! - 
- Ahahah grazie Leorio! - 
- Ma figurati - disse Leorio dandogli un colpetto sulla testa.

Finalmente arrivò l'orario di uscita e Kurapika e Leorio corsero via perché dovevano andare a festeggiare il loro sesto mese insieme quella sera e dovevano correre a prepararsi, Gon li salutò velocemente con la mano e si diresse in tutta calma verso casa, ma all'uscita del cancello della scuola si sentì afferrare per un braccio.

- Hey! vai a casa? -
- Oh Killua, che spavento! si sto andando a casa, tu? -
- Anche io, ci avviamo insieme? Dove abiti? -
- L'ultima casa del quartiere, tu? -
- Oh distiamo solo di 3 case, la mia è un po' prima della tua, i tuoi amici dove sono corsi? - 
- Dovevano andare a cenare fuori, tu programmi per stasera? -
- Bha, penso che farò un giro fuori, non amo stare con la mia famiglia, tu invece? -
- Io abito da solo, mangerò qualcosa e mi metterò al pc -
- Figo abiti da solo? Se non ti sembra una proposta sfacciata, che ne dici di venire a fare un giro insieme a me e poi andiamo un po' a casa tua? -
- Ehm, forse non è il caso.. cioè non è che non voglio ma forse... -
- Ok ho capito. Ho esagerato, scusami. -
- No no non intendevo assolutamente dire quello! E che... sono un pò stanco... -
- Ultima proposta: se venissi a farti un po' di compagnia? Giuro che me ne vado appena me lo dici! - disse Killua ridacchiando.

"Bhè non c'è nulla di male no? un minimo lo conosciuto e mi sembra un tipo a posto, e poi per diamine sono un hunter, se dovesse provare a farmi del male saprei difendermi benissimo, non credo ci sia nulla di male..." pensò Gon facendo attendere l'altro.

- E va bene! -
- Yee! grazie Gon! - disse Killua salterellando.

Arrivati davanti casa di Gon che fece per prendere le chiavi di casa Killua lo fece appoggiare al muro. Lo guardò intensamente negli occhi e vide uno sguardo dolce, uno di quegli sguardi che ti strega appena lo vedi, che ti cattura senza lasciarti via di scampo, che ti fa salire la voglia in pochissimo tempo. Gon sospettava cosa stesse per accadere, perché anche lui stava pensando alla stessa identica cosa, vedeva quello quei bellissimi occhi azzurri che lo fissavano, quei bellissimi occhi che ti facevano sentire al sicuro quanto in pericolo, erano occhi strani, trasmettevano cose diverse ma bellissime. Quando i due si decisero, si sorpresero molto a vedere che le loro teste si avvicinarono insieme lentamente, fino a che le loro labbra si posarono in un dolce e innocente bacio a fior di labbra. Rimasero così per diversi minuti, le mani di Killua si posarono sui fianchi di Gon, mentre Gon mise le sue braccia intorno al collo di Killua. Dopo un paio di minuti si staccarono per via dello stomaco di Gon che fece un rumore assordante.

- Ahahah hai un po' di fame? - 
- Oddio si... che imbarazzo! -
- Dai, entriamo in casa così vediamo di mangiare qualcosa e scegliere che fare questa sera! -

Gon prese le chiavi e aprì il cancelletto del giardinetto, salirono una rampa di pochi gradini ed entrarono in casa, si tolsero le giacche e Gon preparò qualcosa di veloce da mangiare, poi i due si misero sul divano per scegliere che cosa fare quella sera.


- Allora, che si fa? - disse Gon un po' teso, non era più stato da solo in casa con un altro ragazzo da quando si era lasciato con Hisoka.
- Uhm, io un idea ce l'avrei - disse Killua con una punta di malizia.
 
Gon si alzò di scatto. 

- Hey tutto bene? -
- Killua, se sei venuto qui solo per fare una sveltina te ne puoi anche andare. - disse Gon con tono freddo.
- Veramente io volevo solo rifare quello che abbiamo fatto qua davanti casa tua, a me è piaciuto molto, non mi sarei mai permesso di oltrepassare quel limite, per chi mi hai preso? Te lo detto chiaro e tondo oggi che voglio qualcosa di serio, non una storiella o una sveltina. - disse Killua offeso.
- Mi dispiace Killua... stavo pensando a una cosa brutta e non volevo accusarti. Oddio scusami sono stato uno stupido. - Gon non resistette più e si mise a piangere, Killua corse ad abbracciarlo. 
- Scusami tu... non so nulla del tuo passato e tu non sai nulla del mio, se vuoi sfogarti fallo, voglio che ti liberi dai fardelli del passato, se vogliamo iniziare qualcosa insieme. -

Gon si scusò e si aprì completamente, forse era proprio di questo che aveva bisogno, un ragazzo appena conosciuto con cui sfogarsi e liberarsi del suo passato, c'era riuscito con Kurapika e Leorio ma aveva sempre un qualcosa che non era riuscito a dire ai suoi amici. Killua lo ascoltò per tutta la serata, poi fu il suo turno a raccontare un po' di lui, della sua famiglia che odiava, perché non gli vogliono bene, preferiscono gli altri fratelli a lui, non l'hanno mai apprezzato veramente. Anche a lui scese qualche lacrima ma non la fece notare a Gon.

- Grazie Gon per avermi fatto aprire, sei la prima persona a cui racconto della mia famiglia. -
- Grazie anche a te Killua, mi sono liberato di un peso veramente grosso. -

Killua fece distendere Gon sul divano e si mise di fianco a lui e cominciarono a darsi piccoli baci dolci.

- Killua, non stiamo correndo troppo? -
- Se è quello che ci sentiamo, perché dovremmo correre? -
- Hai ragione, però io mi sento solo questo per ora. -
- Perfetto, non ti darò mai fretta Gon, in fondo dobbiamo ancora conoscerci nei lati positivi. - disse Killua abbracciandolo.

I due rimasero così fino a tardi, finché si addormentarono, uno abbracciato all'altro.

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Capitolo 5
*** Dolcezza e furia ***


Uno spiraglio di luce si infiltrò nella finestra di una piccola casetta alla fine della via, prendendo in pieno gli occhi del giovane Gon che sobbalzò prendendo in pieno Killua che stava ancora dormendo. Come se non bastasse in quel preciso istante suonarono anche alla porta.

- Hey mi hai fatto male! - disse Killua svegliandosi malamente.
- Oddio scusa Killua... aspetta... cosa... ci fai... sul mio divano...? - 
- Non ti ricordi? Ci siamo addormentati qui ieri sera - disse Killua con una faccia leggermente maliziosa da far capire al piccolo Gon di quello che avevano fatto ieri.
- Ah già!... scusa ma vado a vedere chi è. - disse Gon dirigendosi verso la porta piuttosto frettolosamente, cosa che Killua notò subito.

Era imbarazzatissimo, non si era più ritrovato a dormire abbracciato a qualcuno che non fosse Hisoka, però sapeva di aver fatto un brutto gesto allontanandosi così bruscamente da Killua, infatti appena mandò via gli scocciatori alla porta gli spiegò tutto. Mise la mano sulla maniglia ma si mosse da sola.

- GOOOOON PERCHE' NON RISPONDI? - urlò Leorio entrando bruscamente.
- Leorio, ti pare questo il modo di entrare in casa di altra gente? Guarda, Gon stava venendo a prenderti e l'hai praticamente schiacciato sotto la porta. - disse con la sua solita calma Kurapika.

Spostarono la porta e tirarono su il povero Gon con un enorme bernoccolo in testa. Killua rimase sul divano a vedere tutta la scena, un po' scocciato per quella irruenza in casa di Gon, va bene che erano i suoi migliori amici però non si entra così, un po' per come il moretto l'aveva lasciato freddamente sul divano.

- C-c- iao ragazzi, Leorio grazie per il bernoccolo - disse Gon fulminandolo con lo sguardo.
- Oh, ma hai ospiti? abbiamo forse disturbato? - chiese Kurapika con un filo di rossore in volto. 
- Ragazzi questo è Killua! - disse indicandolo.
- Piacere! - dissero i due porgendogli la mano dicendo i loro nomi.
- Piacere mio! - disse Killua abbozzando un sorriso.

I due amici si sentirono un po' a disagio, vedevano che i due non si guardavano nemmeno e decisero di andarsene, si sarebbero fatti raccontare da Gon quella sera a cena, si erano organizzati da inizio settimana di andare a mangiare fuori, non lo facevano più da tanto e volevano sapere cosa era successo il giorno prima, temevano che Killua avesse fatto qualcosa di male al loro amico.

- Bhe vediamo che stai bene, ci vediamo stasera allora! puntuale mi raccomando! ciao Killua ci si vede. - disse Kurapika trascinando via Leorio senza dargli tempo di dire qualsiasi cosa, gli avrebbe spiegato strada facendo.

- Si può sapere perché mi hai respinto così stamattina? - disse Killua senza troppi giri di parole.
- Killua, io... mi dispiace, non volevo scattare così. - disse Gon con la testa bassa.
- Che cosa ti frena a provare di nuovo questo tipo di emozioni? -
- Nulla, solo che nei gesti che faccio, ogni tanto mi torna in mente la mia storia precedente... -
- Se tu vuoi, io posso aiutarti a metterla da una parte in modo che tu non possa più pensarci, non dico dimenticarla perché è impossibile. -
- Davvero lo faresti? Non so se è il caso che ti immischi, nel senso che è una cosa che dovrei superare da solo. -
- Non mi importa, voglio aiutarti, te l'ho detto no che voglio fare le cose serie con te? Allora se vogliamo cominciare devo capire cosa ti frena e debellarlo dalla tua mente. - disse Killua avvicinandosi a lui e prendendolo fra le sue braccia.

Un abbraccio lungo e intenso, dove Gon poté sentire un calore che non aveva mai sentito, conosceva da poco quel ragazzo e già riuscivano a capirsi a vicenda, non gli era mai successo con nessun altro a parte i suoi amici, però sentiva che quella non era amicizia, sentiva che c'era qualcosa di più, alzò le braccia e strinse fortissimo Killua, come se volesse dirgli di non lasciarlo andare via, sperava davvero che le parole di Killua riguardo alla relazione seria fossero vere. I due si staccarono dall'abbraccio per via dei loro stomaci che cominciavano a brontolare e non poco, avevano ormai saltato da un pezzo l'ora della colazione e si prepararono un pranzo veloce, poi Killua tornò a casa sua e Gon si mise a fare qualche compito, poi si sarebbe preparato per la cena con gli amici dove ovviamente gli faranno un interrogatorio estenuante, ma gli piaceva quando si preoccupavano così per lui, loro erano la sua famiglia, come lui era la loro, Kurapika perse il suo villaggio a causa di quei furfanti della Brigata, Leorio si staccò dalla famiglia per cercare ricchezze, ma dopo la morte del suo amico decise di fare il dottore, e Gon sua madre non l'aveva mai vista e di suo padre sa solo la grande fama di hunter e tiene con se una sua foto, consapevole che prima o poi riuscirà a trovarlo. Fece qualche compito di matematica e italiano e poi si mise a scegliere i vestiti e a prepararsi, non era tanto in vena e non riusciva a concentrarsi, stava pensando a Killua e a quello che è successo ieri sera, gli venne un brivido di piacere e un sorriso sulle labbra, distolse la mente da quei pensieri e finì di prepararsi velocemente prima che arrivasse in ritardo e Leorio scatenò la sua furia omicida. Prese le chiavi di casa e fece per chiudere e incamminarsi verso il cancelletto di casa, lo chiuse e si fermò un attimo a guardare una figura su un tetto: era proprio Killua che stava litigando con un membro della famiglia.

- BASTA! LA VITA E' LA MIA E DECIDO IO! - strillò Killua salendo sul tetto della casa.
- Killua caro, non fare così, mi devi dire con chi ti frequenti e dove vai in giro la notte. - disse una donna con un cappello e un paio di strani occhiali.
- NO! TU NON DEVI SAPERE OGNI MINIMA COSA CHE FACCIO E SOPRATTUTTO CON CHI MI VEDO, POI VA A FINIRE SEMPRE MALE! - 
- Oh Killua, e se fossero persone cattive? Se ti facessero soffrire? -
- GLI UNICI CHE MI FANNO SOFFRIRE SIETE VOI CON QUESTO CONTINUO PEDINAMENTO E OSSESSIONE! BASTA VI PREGO NON NE POSSO PIU', ORA VATTENE VOGLIO STARE DA SOLO. - disse Killua rivolgendo alla madre uno sguardo che fece venire i brividi, così la madre non disse nulla e se ne andò. 

Gon era rimasto li a vedere tutta la scena, ora capiva perché quella sera Killua aveva insistito così tanto per andare a casa sua, non per approfittarsi di lui, ma per scappare dalla sua famiglia. Una famiglia che da quel che aveva capito non amava Killua, lo imprigionavano con la loro possessività, pensò che non doveva essere affatto facile vivere in una situazione così, voleva correre da lui per abbracciarlo e farlo sentire protetto, ma stava ritardando alla cena con i suoi amici, si sentiva in trappola anche lui ora, poi quella frase che ha detto Killua gli rimase impressa nella mente " Soprattutto con chi mi vedo, poi va a finire sempre male?" cosa intendeva con male? Che gli altri lo facessero soffrire lasciandolo da solo per colpa della sua famiglia o era la sua famiglia che faceva del male alle persone che non gli andavano a genio? Gon era sempre più in ritardo e non sapeva che fare, era tentato di andare da Killua ma così facendo alla cena non ci sarebbe mai andato, gli venne l'idea di portare Killua con se ma i suoi amici volevano sapere com'era andata la serata precedente e soprattutto perché Killua fosse ancora a casa sua il giorno dopo, così prese la decisione di andare alla cena ma con una fitta al cuore, dopotutto era un suo amico anche se da poco ma gli dispiaceva comunque. Chiuse il cancelletto con la chiave e corse a prendere l'autobus, nel frattempo Killua si era accorto di una lacrima che rigò il volto di Gon prima che lui andasse via, pensava "perché non è venuto qui? ha visto come sto e non è venuto a consolarmi" ma poi ci pensò bene e disse tra se e se " Vabbè, in fin dei conti non stiamo ancora insieme, e poi stasera doveva andare a quella cena con quei due. Al suo ritorno gli farò una sorpresa, non ho intenzione di tornare a casa stasera." Così prese il suo 3ds e giocò a Monster Hunter aspettando il ritorno di Gon. (Nda io adoro monster hunter *-* con tutti quei draghi e dinosauri cioè è bellissimoo! ok basta xD)

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Capitolo 6
*** Confessioni ***


- Allora? Che aspetti a raccontarci ? Perché era ancora a casa tua stamattina? Non avete fatto niente? Lui non ti... - 
- Kurapika calma! Non ti ho mai visto così agitato, se mi fai parlare vi racconterò tutto - disse Gon interrompendo Kurapika, poi cominciò a raccontare. 
- Allora, ieri a pranzo abbiamo parlato del più e del meno, per conoscerci un po' meglio, e abbiamo parlato di un ipotetica relazione e lui mi voleva conoscere appunto perché gli sono sembrato diverso dagli altri e lui vorrebbe fare le cose seriamente con me se ce ne sarà la possibilità, e io una gliela voglio dare, ieri sera l'ho invitato a casa per un po' di compagnia, so che magari poteva essere una mossa azzardata magari era un serial killer (nda: ci hai preso in pieno Gon ahahah) e voleva farmi fuori ma il mio istinto mi ha suggerito che non c'era da aver paura e infatti così è stato, così siamo arrivati davanti casa mia e... - fece una lunga pausa facendo morire i due dalla curiosità. 
- E cosa? ti è saltato addosso? Ha cercato di colpirti? Di farti del male? - chiese Kurapika in preda al panico come se fosse sua madre. 
- Kurapika stai calmo e lascia finire di parlare Gon. - disse Leorio con tono pacato. 
- Grazie Leorio, insomma per farla breve... ecco lui... cioè noi... o insomma ci siamo baciati!... - 

I due rimasero a bocca aperta increduli davanti alle parole dell'amico. Baciati, si erano baciati, si conoscevano da appena due giorni e si erano già baciati, ok che a Gon faceva bene uscire con altri ragazzi e questo Killua deve averlo proprio stregato, aveva raccontato che avevano parecchie cose in comune e che avevano un feeling abbastanza intenso però secondo loro baciarsi il giorno stesso che si erano conosciuti dal vivo non gli sembrava molto giusto, più che altro per quello che aveva passato Gon pensarono che si era buttato un po' troppo in fretta ma rispettarono la sua scelta. 

- Gon, noi siamo contenti che tu abbia trovato un ragazzo con cui vai così d'accordo, però ti vogliamo ricordare di tenere gli occhi aperti e di stare attento, ti vogliamo molto bene e siamo diventati molto più protettivi nei tuoi confronti, e non perché sei il più piccolo tra noi ma perché ti abbiamo visto soffrire veramente tanto e non vogliamo che ti succeda di nuovo lo stesso. - disse Leorio con voce calma e sincera. 
- Tranquillo Leorio, vi ringrazio per essermi stati accanto nei miei momenti più difficili, ma ora finalmente la mia testa è a posto, ho lasciato alle spalle tutto il mio passato per poter riuscire a crearmi di nuovo un presente e voler crearmi un futuro con qualcun altro che mi ami veramente, so di chi posso e non posso fidarmi e sento che di Killua potrei fidarmi anche se la sua famiglia è abbastanza strana. - 
- Hai conosciuto la sua famiglia? - chiese Kurapika. 
- No, e che prima di venire qui stavo chiudendo il cancelletto di casa mia e ho visto Killua sul suo tetto che parlava con una donna, penso che fosse sua madre e lui gli urlava cose tipo " siete tutti ossessivi con me" " dovete lasciarmi vivere la mia vita" e sua madre gli ribatteva con " dobbiamo sapere con chi esci, se fossero persone cattive pronte a farti del male?" e lui ha detto una frase che mi ha lasciato un po' perplesso: " NO! Voi non dovete assolutamente conoscere le persone con cui esco visto che finisce sempre male per loro." - disse Gon gesticolando con le mani. 
- Uhm devo dire che non ha proprio una famiglia modello da quel che ho capito, e quella frase li non mi piace per niente. - disse Kurapika con un velo di preoccupazione nella voce. 
- Vorrei parlargliene ma non voglio che pensi che sia un impiccione e sia stato li apposta ad ascoltarli. - disse Gon con un velo di tristezza in volto. 
- Ora non pensarci, mangiamo qualcosa e domani mattina penserai a che fare, ora siamo solo noi ed è una vita che non facevamo un uscita a tre e ho voglia di divertirci un po' come ai vecchi tempi! - disse Leorio per sdrammatizzare un po' la situazione. 
- Va bene ragazzi però se non vi dispiace dopo la cena vorrei tornare a casa. - 
- Uhm e va bene, tanto lo sappiamo che sei preoccupato per lui e vuoi andare a vedere come sta! - disse Kurapika sorridendogli. 
- Non vi si può nascondere nulla! Siete fantastici, prometto che la prossima uscita c'e ne andremo in giro come ai vecchi tempi! - 
- E magari la prossima uscita sarà a quattro! - disse Leorio facendo l'occhiolino a Gon. 

I tre finirono la cena tra chiacchere e risate. Non passavano una serata così da molto tempo, un po' perché Gon si sentiva sempre il terzo incomodo e non era proprio in vena di uscire con una coppia anche se sapeva benissimo che Kurapika e Leorio lo rispettavano e non avrebbero mai fatto cose sdolcinate davanti a lui in quel suo momento di fragilità, però ora che era entrato Killua nella sua vita si sentiva tutto scombussolato, tutte le emozioni si contrastavano, sentiva che più avanti avrebbero potuto fare davvero uscite a quattro se tra di loro fosse andato tutto bene, un po' perché sapeva che dopo la scuola i due amici andavano a fare dei lavoretti e avevano solo la sera per stare un po' tra di loro ma il più delle volte erano quasi sempre stanchi morti e dovevano anche studiare per il giorno dopo quindi di tempo per stare tranquilli ne avevano ben poco, a volte pure nei week-end non riuscivano a stare molto insieme perché o uno o l'altro doveva fare ore extra a lavoro. Uscirono dal ristorante e presero al volo l'ultimo autobus visto che vivevano in periferia e i negozi ristoranti e tutte le comodità erano in pieno centro della città gli autobus passavano poco e nulla, giusto qualcuno nella mattina e al pomeriggio, la sera se andava bene ne passavano due se no se perdevi il primo dovevi fartela a piedi. Dopo molte fermate finalmente scesero dal mezzo e percorsero il viale che portava alle loro case, i primi a fermarsi furono i due amici, si salutarono affettuosamente per poi vedere Gon allontanarsi ma non più di tanto per raggiungere casa sua. Aprì il cancelletto di casa e lo richiuse, salì le scale ma si sentiva strano, sentiva un aura pesante nell'aria e in un primo momento pensò subito a Hisoka ma il pensiero si scacciò via dalla mente appena si sentì toccare il braccio, con uno scatto prese quello che pareva essere un nemico e lo buttò a terra pronto per tirargli un pugno ma appena vide il volto dell'individuo si bloccò. 

- Ahia Gon! si saluta così l'amico che ti ha aspettato sul tetto di casa per tutta la serata?! - disse Killua con il volto triste e sconsolato, forse perché era ancora arrabbiato per la discussione avvenuta prima con la madre. 
- Scusami Killua!! Non avrei mai immaginato che fossi tu, come mai mi hai aspettato tutta la sera? - Ma Killua non rispose, il suo volto si rigò di lacrime, non riuscì a trattenersi e scoppiò in un pianto fortissimo quando sentì che Gon lo stava abbracciando ricambiando con una stretta più forte e entrarono in casa, magari Killua si sarebbe aperto un po' di più e avrebbe potuto aiutarlo. 
- La mia famiglia mi odia, si aspettano grandi cose da me, voti massimi, nello sport devo essere il numero uno, devo diventare un hunter professionista in poco tempo, devo comportarmi come vogliono loro, non devo avere nessun altro tipo di amicizie o peggio ancora relazioni. Ora ti dirò una cosa che ha fatto scappare tutti quelli che prima erano miei amici, la mia famiglia è nota perché siamo dei famosi assassini, almeno loro lo sono, vogliono che diventi come loro ma io non lo voglio, voglio poter vivere come un ragazzo normale e avere la licenza non per uccidere ma per esplorare tutti i luoghi di questo mondo. Se sgarro vengo frustrato da mio fratello e tenuto nei sotterranei per due giorni. Ogni tanto mio padre riesce a farli ragionare e a lasciarmi in pace ma come hai visto tu stesso non si riesce più di tanto. - disse Killua tra un singhiozzo e l'altro. 
Si era lasciato andare completamente con Gon, sentiva dentro lui che doveva dirlo, doveva sfogarsi con qualcuno su cui poteva contare e fidarsi e sapeva che quel qualcuno era proprio il ragazzo moro davanti a lui con quei occhioni pieno di dolcezza che lo osservavano mentre gli stringeva le mani. 

- Hey, la vita è la tua e loro non possono imprigionarti per sempre, anche se loro vogliono che tu diventi un assassino se il tuo desiderio non è diventarlo io non ho problemi, ma con questo non voglio dire che se tu volessi diventare un assassino io ti lascerei, certo non ne sarei entusiasta ma rispetterei la tua scelta, ma solo se la fai a fin di bene e non uccidi persone innocenti, devi cercare di ribellarti insieme all'aiuto di tuo padre e anche al mio s---. 
- Gon non riuscì a finire la frase che Killua gli tappò la bocca. 
- NO! tu non devi assolutamente entrare in questa cosa, non dovrai mai conoscere nessun membro della mia famiglia e io farò di tutto affinché loro non ti conoscano e capiscano che abbiamo qualcosa in comune. - 
- Ma perché? Io voglio aiutarti e mi fa male vederti così... - 
- Perché si. E' meglio per tutti. Ti prego, ti farò conoscere mio padre ma nessun altro perché so che di lui posso fidarmi e gli dispiace anche a lui come mi trattano. Ma per favore non farti mai vedere davanti casa mia o che abbiamo una conversazione al di fuori della scuola. Comunque, dovrei chiederti un favore, se stanotte posso passarla qui...- 
- E va bene, come ti ho detto rispetto le tue scelte, certo che puoi dormire qui! Scusami ma i tuoi ti vedono che vieni qui, di sicuro mi avranno già controllato. - - Finché non ti parlano e tu non li incroci andrà tutto bene. - 
- Ora capisco la frase che hai urlato a tua madre, Killua, sono loro che hanno fatto del male ai tuoi amici? - 
-.... Si... ma non li hanno uccisi perché glielo impedito, però gli hanno fatto molto male e ovviamente loro hanno smesso di parlarmi, giustamente. - 
- Dai non parliamone più, ora andiamo su di sopra a cambiarci e ad andare a letto a vedere un po' la tv - disse Gon porgendogli la mano per salire su in camera. 
- Grazie Gon... - disse Killua arrossendo. 
- Figurati - disse Gon porgendogli un delicato bacio sulle labbra. 

Un bacio che divenne lungo, le mani sui fianchi e i corpi che si avvicinarono sempre di più, poi si staccarono e andarono su di sopra per cambiarsi. Gon prese dal suo armadio un pigiama viola chiaro per il suo ospite. 
- Per cambiarti vai pure in bagno, io mi cambio di qua e sistemo il letto - disse Gon indicandogli la porta del bagno. 
- Va bene... non so proprio come ringraziarti, mi stai facendo un grossissimo favore. - e scomparì dietro la porta del bagno. 

Dopo una decina di minuti uscì dal bagno con il pigiama prestatogli dall'amico, stava proprio divinamente. - Eccoti! dai vieni che stanno facendo un film comico così ci facciamo due risate! - disse Gon facendogli cenno di venire sul letto. 

- Eccomi qua! - disse Killua balzando sul letto come un gatto e facendo scappare una risata a Gon. Finirono il film tra le risate per poi darsi la buonanotte. 

- Buonanotte Killua! - 
- Buonanotte Gon. - disse Killua afferrando il viso di Gon per stampargli un bacio sulle labbra, Gon ovviamente ricambiò. 

Ma Killua non lasciò staccare Gon, continuava a premere le sue labbra sulle sue, pian piano si mise sopra di lui e sbatté la lingua sulle sue labbra per farle schiudere e dargli il permesso, Gon le schiuse un po' e Killua infilò la lingua dentro e cominciarono a farle danzare insieme, ma quando sentì le mani di Killua andargli verso i pantaloni per sfilarglieli si accorse che stava esagerando e lo fermò subito. 

- Killua no! - gridò Gon, il volto leggermente pallido e spaventato. 
- Gon... tu mi piaci tantissimo... mi sto trattenendo più che posso... ma sei irresistibile... - 
- Allora la tua era solo una scusa per rimanere qui a dormire. - Gon cambiò faccia. 
- Assolutamente no! solo che è difficile starti accanto senza fare nulla, mi piaci un casino sia fisicamente che caratterialmente. - 
- Killua, anche tu mi piaci molto, ma... non me la sento per ora... - 
- Tranquillo, dovevo chiederti se te la sentivi, mi dispiace Gon... - il volto di Killua si rattristò. 
- Non preoccuparti! - disse Gon prendendogli il viso e baciandolo. 
- Scusami ancora, buonanotte! - disse Killua in fretta e furia e girandosi sul fianco senza far vedere quanto era diventato rosso in volto per averlo chiamato così. 
- Buonanotte Killua! - disse Gon girandosi dall'altra parte.


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Salve gente! Ho visto che questa storia sta avendo un discreto numero di visualizzazioni, vi voglio ricordare che fa sempre piacere ricevere recensioni, almeno a me danno la carica per andare sempre avanti con la storia perché è bello vedere i proprio lavori apprezzati da tanta gente, quindi ricordatevi che dire la vostra, sia in modo negativo, costruttivo, consigli, o positivo fa sempre piacere! Spero di leggere qualche recensione in più :3

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Capitolo 7
*** Conoscenze e tenerezza ***


- Killua la colazione è pronta, scendi prima che si raffreddi! - urlò Gon dalla cucina mentre finiva di posizionare l'ultima fetta di pancake sul piatto.

Dalla camera arrivarono solo dei mugolii di disapprovazione di abbandonare quel comodissimo letto. Dopo la quarta chiamata senza successo decise di salire le scale e ad andare a svegliarlo. Prese le coperte e le tirò via dal corpo rannicchiato di Killua con in mezzo alle gambe il suo cuscino mentre lo stava abbracciando. Gli faceva così tanta tenerezza che gli dispiaceva svegliarlo.

- Bell'addormentato alzati! -
- Mmmm... ancora cinque minuti mamma... -
- Posso anche lasciarti dormire cinque minuti in più ma la colazione diventerà immangiabile. -

Killua sbarrò gli occhi sentendo la voce di Gon.

- Go-go-gon! oddio che imbarazzo scusami! - disse tutto rosso in volto.
- Ahahah non preoccuparti, forza vieni a fare colazione - 
- C-c-c-certo dammi solo un minuto! - così dicendo Killua si fiondò in bagno.

"Che buffo" pensò Gon mentre stava scendendo le scale. Dopo pochi minuti arrivò Killua che si sedette a capo tavola e iniziarono a mangiare.

- Dio Gon è buonissimo! Sei un cuoco fantastico! - 
- Non esagerare. -
- Nono dico sul serio! Non ho mai mangiato niente di più buono in vita mia! - 
- E' una colazione americana, ho sempre voluto provarla ma non ne avevo mai voglia di star li a preparare la pastella per i pancake. -
- E oggi l'hai preparata perché ci sono io? - chiese Killua con un velo di imbarazzo nella voce.
- Può darsi - rispose vago Gon.
- Allora che facciamo di bello oggi? - 
- Potremmo andare un po' in centro, devo comprarmi qualche canottiera e costume da bagno - disse Gon
- Ottima idea! Io dovrei andare un attimo a casa a cambiarmi però... - disse con un velo di tristezza Killua, sapeva che se sarebbe tornato a casa non l'avrebbero più fatto uscire.
- Stamattina mi sono permesso di prenderti i vestiti e di buttarli insieme a delle cose nella lavatrice e poi gli ho fatto fare anche l'asciugatrice, e ora sono di la piegati e pronti per essere indossati! - 
- Oh Gon, sei stato davvero gentilissimo! Ti ringrazio tantissimo! - 
- Figurati! - 

Finito di sparecchiare i due andarono di sopra e mentre Killua si cambiava i vestiti Gon era entrato nel bagno per farsi una doccia veloce, poi Killua si diresse in bagno per lavarsi denti e faccia e dare una sistemata ai capelli. Gon uscì dalla doccia con solo un piccolo asciugamano legato in vita e a Killua per poco non venne un infarto: quel corpo così roseo con qualche accenno di muscoli, le forme, i lineamenti ben definiti, piccole gocce cadevano dai suoi capelli corvini andando a finire sui pettorali leggermente marcati, come voleva leccarle via, assaggiare quella carne, morderla, assaporarla, ma doveva resistere, sapeva che Gon non era ancora pronto ma in lui la voglia cresceva sempre di più, avrebbe tanto voluto prenderlo e farlo suo li, in quell'instante, ma sapeva che doveva pazientare finché Gon non si sarebbe sentito pronto. Finì di sistemarsi i capelli mentre Gon era uscito per andare a vestirsi, Killua uscì dal bagno e gli disse che lo avrebbe aspettato al piano di sotto, Gon gli fece cenno di si con la testa mentre si infilava i pantaloncini. Finito di prepararsi Gon scese e prese le chiavi di casa e lo zaino che si portava sempre con se, nel caso avessero preso robe pesanti e ingombranti. Si avviarono verso la porta di casa, con due scatti di chiave Gon la chiuse e si diresse insieme al suo amico verso il cancelletto, chiuse anche quello con due scatti di chiave e si diressero verso la fermata dell'autobus che, fortunatamente arrivò subito. Salirono sopra e si misero nei posti dietro uno di fronte all'altro per poter guardare fuori dal finestrino, si sentivano leggermente in imbarazzo soprattutto Gon, non era più abituato ad uscire con qualcuno per un eventuale storia in futuro, però sentiva che poteva fidarsi di Killua e lo guardò sorridendo, Killua non comprese quel sorriso ma lo ricambiò. Dopo quaranta minuti cominciarono a vedere i primi grattaceli e prenotarono la fermata. Scesero dal bus e si persero in tutte quelle luci colorate.

- Allora, prima tappa? - chiese Gon
- Potremmo entrare in quel negozio di videogiochi? Devo assolutamente prendermi il nuovo Monster Hunter! -
- Oh certo! Non mi sono mai interessato ai videogiochi, sono belli? -
- Bellissimi! Te ne farò provare qualcuno! - 
- Perfetto! - disse Gon sorridendogli di nuovo.

Dio, quanto le piaceva il suo sorriso, così dolce e caldo che lo faceva sentire benissimo, a tranquillizzarlo, se mai ci fosse stato un problema di qualsiasi tipo sapeva che bastava un sorriso di quelli per far svanire tutto. Come aveva voglia di andare a vivere con lui, lui che lo capiva, lui che lo faceva stare bene senza rendersene conto, quel ragazzo era fatto per lui, sapeva come prenderlo. Si distolse dai suoi pensieri ed entrarono nel negozio e uscirono dopo una ventina di minuti con Killua felice come un bambino. 

- La prossima tappa è la tua! - disse Killua salterellando tutto felice.
- Perfetto! Al negozio di abbigliamento allora! - 

Il negozio di abbigliamento distava pochi metri da quello dei videogiochi, arrivano ed entrarono dal grande ingresso e davanti a loro c'erano un infinità di vestiti, cravatte, calzini, boxer, maglie, costumi, insomma c'era il mondo in quel negozio. Nel mentre giravano per il negozio, Killua si senti afferrare la mano: era la mano di Gon che molto timidamente gli sfiorò il palmo con le sue piccole dita, poi prese coraggio e intrecciò le sue dita con quelle di Killua, era molto titubante perché aveva paura che a lui potesse dar fastidio fare effusioni in pubblico, ma invece con grande sorpresa sentì la mano di Killua strinse ancora di più la sua, girarono così per tutto il negozio mentre Gon sceglieva che cosa provare, prese tre canottiere, due costumi da bagno e una camicia. Poi si avviarono verso i camerini e Gon sparì dietro la tenta blu per provarsi le cose che aveva visto mentre Killua lo aspettò fuori su un divanetto per vedere come gli stavano. Non si accorse però che proprio di fianco a lui c'era una persona che conosceva.

- Hey! - disse la voce
- Mh? - Killua alzò la testa e vide Leorio che lo stava salutando col un cenno di capo.
- Killua giusto? sei qui con qualcuno? - chiese Leorio
- Sto aspettando che Gon esca dai camerini. - disse freddamente.
- Ah sei con Gon! bene così posso salutarlo! sai anche io sto aspettando che Kurapika esca dai camerini -
- Con chi pensavi che ero? -
- Bho non- -
- Gon è MIO amico quanto vostro, anzi noi siamo molto più intimi e stiamo pensando di conoscerci meglio per avere una relazione, e nessuno ci dividerà. -
- Hey non ti scaldare! Io non volevo dire nulla di tutto questo e visto che hai tirato fuori il discorso vorrei solo dirti di non trattarlo mal- -
- IO non lo tratterò mai male se è questo che stavi insinuando! E' un ragazzo fantastico che riesce a capirmi, non gli farò mai del male, pensi che sia una persona che faccia del male, mi conosci per poterlo dire? - disse Killua alzando sempre di più la voce. 

- No no non mi permetterei mai. -

Aveva ancora quello sguardo freddo ma appena uscì Gon dal camerino cambiò completamente, ritornò il vecchio e calmo Killua.

- Eccomi Kill- Oh Leorio! ma che bello vederti, che ci fai qui? Kurapika? - disse Gon dirigendosi verso l'amico abbracciandolo.
- Hey Gon! Kurapika si sta provando un paio di cose nel camerino, adesso dovrebbe uscire! -
- Hey Gon! Ho sentito la tua voce da fuori! - uscì Kurapika con un paio di jeans neri abbracciando anche lui l'amico.
- Ti stanno benissimo! - disse Leorio e Gon confermò.
- Grazie ragazzi! ah ma non ti avevo visto, ciao Killua! - disse Kurapika accennando un mezzo sorriso. 
- Ciao. - disse semplicemente Killua.
- Dai vai a cambiarti che dobbiamo passare ancora in panetteria, gelateria, macelleria, e poi dobbiamo prendere i tappeti nuovi e le tende! - disse Leorio facendo vedere a Kurapika l'orologio.
- Ok ok Leorio vado, ragazzi non so se dopo ci siete ma nel caso vi saluto già adesso. - diede un abbraccio a Gon e fece per avvicinarsi anche a Killua ma lui tese una mano e basta, la stessa cosa fece con Leorio. Finito di cambiarsi i due amici corsero alla cassa a pagare e a finire i loro giri.

- Che bella questa camicia Gon! - disse Killua
- Grazie! - 

Gon si diresse verso il camerino e non si era accorto che dietro di lui c'era anche Killua, non riusciva più a resistere, quella camicia aperta con sotto il fantastico corpo di Gon gli aveva fatto venire una certa voglia. Gon si girò e sobbalzò, non l'aveva proprio sentito.

- Killua!! - disse Gon mentre era a petto nudo con una canottiera in mano che stava per mettersi.
- Sssssh... scusa Gon non posso più resistere. - e lo baciò.

Un bacio lungo e deciso, stava perdendo il controllo, cominciò a toccarlo in diversi punti, voleva farlo suo, ma quando cercò di infilare una mano nei boxer Gon lo staccò immediatamente.

- KILLUA NO! - urlò Gon spaventatissimo da quella reazione di Killua.
- Sssh non urlare, vuoi che ci sentano? Perchè no Gon? Cosa c'è che ti blocca dal voler andare oltre? -

Delle lacrime rigarono il volto di Gon.
- Pensavo avessi capito il discorso che ti avevo fatto, pensavo che tu ci tenessi a me, mi avevi detto che avresti rispettato i miei tempi, che avresti voluto fare le cose seriamente con me, ma forse... - Gon non riuscì nemmeno a finire la frase che cominciò a singhiozzare.
- Gon, ho capito il tuo discorso, ma permettimi di dire che non è facile, non è facile passare le notti con te senza aver voglia di saltarti addosso, di voler baciare, leccare, mordere, sfiorare quella pelle rosea che mi fa impazzire, certo che voglio fare le cose seriamente con te, magari io sono un pò esagerato nel voler fare queste cose intime con te, ma tu mi piaci seriamente. -

A quelle parole Gon non seppe cosa rispondere. "Ha ragione" penso tra se e se mentre continuava a guardare quel bellissimo ragazzo dalla pelle bianca davanti a lui, con quei bellissimi occhioni azzurro cielo, stava sentendo emozioni nuove, più forti, più vere, più sincere anche se era da qualche giorno che si conoscevano, pensava di conoscere quel ragazzo da sempre. Stava pensando che forse avrebbe potuto lasciarsi andare un poco di più, non completamente certo, ma spingersi un pò più in là del bacio non sarebbe stato poi così brutto, visto che anche a Gon faceva un certo effetto Killua, gli piaceva molto anche a lui.

- Killua, andiamo a casa. - disse Gon rivestendosi velocemente.
- Eh? Perché? E i vestiti? domandò Killua.
- Lo vedrai. - disse Gon con un piccolo sorrisetto che parve quasi "malizioso".













Saaalvee! chiedo umilmente scusa per il clamoroso ritardo, ma non avevo molte idee nuove e non mi andava di scrivere un capitolo simile agli altri!! Eccovi finalmente il mio settimo capitolo di questa storia che mi sta molto a cuore, ringrazio tutti quelli che l'hanno letta fino ad ora! Ora ho già le idee per il capitolo otto, visto che in questo ho lasciato una cosuccia in sospeso proprio alla fine giusto per farvi pregustare e immaginare cosa potrà accadere nel prossimo capitolo! Un abbraccio a tutte voi che leggete!

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Capitolo 8
*** Stringimi più forte ***


Uscirono dal negozio di vestiti molto velocemente per avviarsi al più presto alla fermata dell'autobus.

- Gon si può sapere che ti è preso? - chiese Killua pieno di dubbi.

Gon si fermò di colpo.

- Killua... voglio andare oltre... voglio spingermi più in là con te, voglio poter fidarmi di nuovo delle persone... -

A quelle parole Killua abbracciò forte Gon, come se volesse rassicurarlo.

- Gon, non devi farlo solo per farmi contento, rispetterò i tuoi tempi come ti avevo già detto. -
- Non lo sto dicendo per accontentarti, ma perché me lo sento io e penso che sia un bene anche per me costruendo bei ricordi con te, per questo voglio andare a casa e prepararmi per stasera. -
- Gon, prometto che farò solo quello che mi dirai tu, non ti sfiorerò se tu non vorrai, prome- - Gon lo zittì posando un dito sulla bocca.

- Ora voglio andare a casa, preparare una bella cenetta, quello che  verrà dopo non voglio programmarlo. - disse Gon con un tono dolcissimo che fece sorridere Killua.
- Ok Gon. - disse dolcemente.

I due scesero dall'autobus dove stavano parlando del più e del meno dirigendosi verso casa mano nella mano. Arrivarono in casa e Killua lo tirò a se per baciarlo e Gon non lo spinse via ma lo ricambiò mettendo le mani tra i capelli bianchi di Killua. Dopo qualche minuto si staccarono e andarono in cucina per preparare la cena.

- Cosa vogliamo preparare? - chiese Killua.
- Lascia fare a me, tu vai a farti una doccia, sarà una sorpresa. - disse Gon.
- Adoro le sorprese, lascio fare a te allora! - disse Killua dirigendosi al piano di sopra.

Intanto Gon si era messo ai fornelli per preparare dell'ottimo ramen. Era un po' teso, al negozio era così convinto di quello che aveva detto e di quello che aveva pensato, ma più il tempo passava più si agitava e aveva paura che si tirasse indietro all'ultimo momento, ma non voleva deludere Killua, gli aveva promesso unna serata speciale, dove ci sarebbe stato molto di più che un semplice bacio e non poteva tirarsi indietro, pensò che era solo un momento e che poi sarebbe passato, una piccola crisi. Mentre Killua era sotto la doccia Gon prese il telefono e chiamò Leorio e Kurapika. 

- Pronto? - disse Kurapika.
- Hey sono Gon! - disse allegramente.
- Ah, ciao Gon, non sei con Killua? - disse freddamente Kurapika.
- Si si ferma da me a dormire e... -
- E? - chiese Kurapika.
- E sono preoccupato, gli ho detto una cosa che mi ha fatto andare un po' in tilt, e come se la voglio rimangiare ma non voglio.

Kurapika lo ascoltò un pò scocciato, non gli era piaciuto come si era comportato Killua nei confronti suoi e di Leorio, ma pensò che lui non c'entrava nulla, avrebbe dovuto parlarne con Killua appena tornarono a scuola, loro non gli avevano fatto niente quindi era stato ingiusto un comportamento così, cosa ne poteva sapere lui del loro passato? Di quanto Gon abbia sofferto? Sentì una voce provenire dall'altra parte del telefono e si distolse dai suoi pensieri.

- Hey Kurapika ci sei ancora? Pronto? -
- Oh si Gon, dicevi? -
- Ecco, in poche parole ho detto a Killua che mi sentivo pronto per andare oltre il bacio, ora lui è sotto la doccia e io me la sto facendo sotto dalla paura... -
- E perché hai paura? Ti sentivi veramente pronto quando gliel'hai detto? -
- S- si ero prontissimo. -
- E' normale che tu ti senta così Gon, è da tanto che non hai più rapporti con qualcuno e questo ti blocca un po', ma vedrai che quando sarà il momento ti sentirai pronto e ti tranquillizzerai. - disse Kurapika cercando di rassicurarlo un po'.
- Quindi dici che è solo una crisi del momento? -
- Esatto, ora non pensarci e vai a prepararti per la serata, mi racconterai lunedì a scuola, ti saluta Leorio! -
- Ok Kurapika, grazie salutami Leorio! - disse Gon chiudendo la telefonata e in quello stesso momento sentì l'acqua della doccia chiudersi.
- Hey Gon io ho fatto! - urlò Killua.
- Ok, scegli pure un paio di vestiti dal mio armadio! - disse Gon dal fondo delle scale intravedendo Killua solo con un asciugamano alla vita mentre si dirigeva in camera, un brivido gli percorse tutta la schiena provocandogli piacere. "Devo stare calmo" pensò Gon mentre stava apparecchiando e aspettando che Killua scendesse per darsi il cambio. Mentre aspettava sentì un rumore forte provenire da camera sua, come se fosse caduta una lampada o un cassetto, corse in camera per vedere se Killua stava bene e con sorpresa trovò la camera in perfetto ordine.

- Che tenero che sei - gli disse Killua da dietro la porta facendo venire un mezzo infarto al povero Gon.
- Killua! pensavo che ti eri fatto male! -
- Sei così tenero quando hai la faccia preoccupata - disse avvicinandosi a Gon.

Gli prese il polso e lo tirò a se facendolo sedere sul letto. Lo guardava con uno sguardo malizioso che fece diventare rosso il povero Gon, poi si avvicinò al suo viso e lo baciò. Mise le mani sopra le spalle di Gon per farlo stendere ma il moretto lo bloccò subito.

- C-che f-ai? - chiese Gon imbarazzato.
- Volevo solo darti un assaggio di quello che ho in mente di fare stasera. -
- V-vorrei andarmi a fare una doccia prima. -
- Va bene,pensavo che ti saresti un po' sciolto ma come vedo sei imbarazzato ancora più di prima, ti aspetto giù per la cena. - disse Killua dandogli un veloce bacio sulla guancia prima di scendere al piano di sotto.

Gon era rimasto un attimo fermo a pensare che forse avrebbe potuto concedere quell'assaggio di Killua, aveva paura che anche dopo si sarebbe comportato così, con in testa mille pensieri entrò in bagno e si fece la doccia. Dopo 10 minuti uscì e scelse con cura cosa avrebbe indossato stasera, voleva che fosse tutto perfetto e dopo svariati vestiti optò per una camicia nera e dei pantaloni bianchi stretti sul fondo, si sistemò i capelli e scese giù in cucina. Killua era seduto a destra del tavolo e aveva già apparecchiato per lui e Gon, il moretto lo ringraziò e notò solo ora com'era vestito: anche lui aveva optato per una camicia lilla e dei pantaloni neri attillati, era proprio bellissimo, da mozzare il fiato. Prese le ciotole e ci versò il ramen per poi metterle a tavola e, sedendosi insieme a Gon cominciarono a mangiare.

- Buon appetito! - dissero all'unisono i due ragazzi.
- Gon sono deliziosi! Sei un cuoco eccezionale! - disse Killua leccandosi i baffi.
- G-grazie Killua - disse timidamente Gon.
- Che hai? - chiese Killua.
- Sono un po' teso per stasera, so che non dovrei pensarci però non ci riesco. -
- Gon, devi cercare di non pensarci, e di non pensare che sia una cosa spaventosa, se no ti rovinerai il momento e non voglio che tu ti senta a disagio e che ti devi sforzare a fare le cose, questo non lo voglio assolutamente. -
- Ci proverò Killua, grazie. -
- Ora finiamo la cena! -

I due finirono la cena guardando un pò di tv poi sparecchiarono e Killua si offrì di lavare le ciotole e nel frattempo Gon gli disse che andava in camera e di non salire finché non lo avrebbe chiamato lui, Killua accettò senza chiedere nulla.

- Aaaaah come sono nervoso! - disse Gon quando fù in camera. 

La tensione che aveva in corpo era veramente tanta, non si era mai sentito così agitato con nessuno, pensava che Killua era veramente un ragazzo fuori dal comune, si sentiva così a suo agio con lui e anche se ora si sentiva agitato sapeva che Killua lo avrebbe trattato benissimo e lo avrebbe rispettato anche se ha avuto piccoli scatti nel quale non si era riuscito a fermare e ha dovuto allontanarlo bruscamente, ecco forse era quella la sua paura, se lo lascia andare troppo magari quando vuole fermarsi Killua non ci riuscirebbe. " Devo stare calmo e lasciarmi andare" continuava a pensare mentre stava prendendo delle candele profumate che aveva in un cassetto, le aveva tenute li per quando Hisoka avrebbe deciso di trasferirsi da lui ma alla fine non è andata come voleva. Ne mise una sul comodino e una sul mobile davanti al letto all'odore di pino e abbassò la luce cercando di creare un atmosfera soft. Si sfilò i pantaloni e rimase solo con la camicia sbottonata e i boxer neri. Si mise davanti le scale e si affacciò vedendo Killua seduto sul divano ad aspettarlo.

- Killua... - disse Gon con una voce sensuale che fece scattare la testa di Killua girandosi verso di lui e riuscì a intravedere le gambe nude di Gon.
- Gon... posso salire? - disse Killua trattenendo la voglia di correre su per le scale e di prendere Gon.
- Si... sali pure... - disse Gon tornando subito in camera.

Killua si precipitò all'inizio delle scale ma doveva fermarsi, fermare la sua voglia di saltare subito addosso a Gon, lo avrebbe solo spaventato e questo non lo voleva assolutamente, riprese autocontrollo su se stesso e salì lentamente le scale fino a quando arrivò davanti alla porta della camera che era socchiusa. La aprì e si ritrovò una scena veramente eccitante, Gon era disteso sul letto con la camicia sbottonata, rosso in volto come un peperone.

- Hai fatto tutto questo per me? - chiese Killua con una dolcezza che fece imbarazzare ancora di più il povero Gon.
- S-s-si... spero che ti piaccia... questo profumo... -
- Lo adoro. -

Killua vedendo Gon troppo in imbarazzo decise di sciogliere quella tensione facendo uno spogliarello. Cominciò a sbottonare la camicia bottone dopo bottone finché non finirono, poi passò alla cintura tirando via la cinghia dal buco e sfilandola piano piano dai jeans la fece cadere a terra, Gon aveva un espressione tra l'imbarazzato ed eccitato, Killua era bellissimo e sensualissimo. Nel mentre i pantaloni di Killua erano spariti sul pavimento, era rimasto come Gon e si mise sul letto a quattro zampe gattonando verso di lui con l'eccitazione che saliva sempre di più e arrivò a pochi centimetri dal viso di Gon e senza dire nulla lo baciò, si spostò sul collo e poi tornò sulle labbra. Con quei baci le preoccupazioni di Gon svanirono, schiuse le labbra per far spazio alla lingua di Killua per permettergli di entrarci e l'altro non se lo fece ripete due volte, restarono così per qualche minuto poi Killua posò le sue mani sui fianchi di Gon per tirarlo a se e farlo salire sopra di lui, cominciò a sfilargli la camicia e ad accarezzargli la schiena e preso dal desiderio di possederlo Killua gliela graffiò ma a quel gesto sentì Gon irrigidirsi e si scusò subito.

- Scusami Gon! mi sono lasciato trasportare.. -
- Non preoccuparti Killua, mi sono un attimo spaventato ma non è nulla, vieni qui. -disse Gon con una voce profonda.

Gon si distese su Killua per baciarlo ma sentì che si stava spostando molto più giù.

- Gon te la sen- - non finì la frase che Gon lo bloccò.
- Tu lasciami fare, ho veramente voglia di farlo con te, voglio provare nuove emozioni più intense con te. -
- V-va bene Gon. - disse Killua lasciandolo fare.

Gon riprese a baciarlo dalle labbra mordendogli un paio di volte la lingua per stuzzicarlo e di risposta Killua gli morse il labbro stringendogli i fianchi, Gon cominciò a scendere sul collo per morderlo e succhiarlo, tant'è che lasciò un bel segno rosso su quella bellissima pelle candida come la neve, scese poi su un capezzolo stuzzicandolo con la lingua e a mordicchiarlo mentre l'altro lo stuzzicava con le dita.

- Ah Gon... si... - ansimò Killua con un rossore in volto e l'eccitazione a mille.

Gon sentendo Killua ansimare si eccitò non poco e decise che l'aveva torturato abbastanza, era pronto. Mentre scendeva con la lingua sulla pancia con le mani gli sfilò i boxer fino alle ginocchia, si tirò su e glieli tolse completamente, poi ritornò sulla pancia avvicinandosi sempre di più al pene di Killua che era già abbastanza eretto, lo prese in mano e cominciò a fare su e giù per farlo indurire ancora di più e quando fù duro il giusto cominciò a leccargli la cappella in modo lento.

- Oddio Gon mi fai impazzire! - disse accarezzandogli la testa.

Gon in tutta risposta cominciò a leccare tutta l'asta e poi lo prese in bocca facendo lo stesso movimento che faceva prima con la mano, lo stava gustando fino in fondo con movimenti lenti e poi sempre più veloci, Killua stava morendo dal piacere e non riusciva più a trattenersi e venne subito, si era trattenuto fin da quando si erano dati il primo bacio, appena sentì che stava per venire prese la testa di Gon per tirarla via ma Gon rimase lì finché Killua venne nella sua bocca. Si staccò e si sdraiò accanto a Killua.

- Gon perché non ti sei spostato! mi sento in colpa magari tu non volevi e l'hai fatto solo per me... - disse Killua con tono arrabbiato.
- Killua, ti ho già detto che tutte le cose che faccio e perché voglio farle! Mi sentivo completamente a mio agio con te - disse Gon rassicurando Killua.
- Davvero Gon? - 
- Assolutamente si! - 
- E... adesso? - chiese Killua con lieve imbarazzo.
- E adesso... voglio... che mi fai tuo Killua... sono pronto per te e solo per te... - gli disse Gon accarezzandogli la guancia.
- Davvero Gon? scusa se insisto ma non voglio che non fai nulla contro la tua volontà. -
- Non preoccuparti Killua, sono pronto - gli diede un bacio a fior di labbra.

Con quel bacio Killua decise di farsi avanti, allora cominciò a baciare Gon delicatamente e si mise sopra di lui, le loro erezioni erano l'una contro l'altra e si eccitarono molto a quel contatto, lo baciò un altro paio di volte e poi cominciò a leccarsi due dita, Gon sapeva bene cosa voleva dire quel gesto ed era rilassato, sapeva che la persona con cui si sarebbe lasciato andare quella notte lo desiderava senza voler fargli del male. Killua si spostò un po' più giù per togliere i boxer di Gon e lo guardò, Gon gli fece cenno affermativo e Killua si mise a baciarlo mentre con le dita scendeva sulla sua apertura e cominciò a stuzzicarla, sentì Gon fare degli scatti ma non si fermò, lo desiderava troppo, Gon gli buttò le braccia attorno alla vita stringendolo a se, Killua infilò prima un dito per far abituare Gon a quella intrusione e quando si abituò infilò anche il secondo e appena si abituò di nuovo a quelle intrusioni Killua si alzò e gli divaricò le gambe, si mise in mezzo a lui e si sdraiò sopra per baciarlo mentre con il pene inizio' a spingere dentro di lui piano piano, e appena Gon si era abituato cominciò a dare spinte più forti e cominciarono così a fare l'amore con tutta la passione che avevano in corpo, si ansimarono l'uno nell'orecchio dell'altro, Gon fece alzare Killua da sopra di lui e Killua pensava subito di avergli fatto male o che si volesse fermare e riuscì a fermarsi.

- Go- - Gon non lo fece parlare.
- Stringimi Killua, stringimi più forte. - ansimò Gon pieno di desiderio.

Killua con sorpresa accontentò Gon e lo strinse fortissimo, fino a quando i due presi dal desiderio vennero all'unisono, Killua in Gon e Gon sulle loro pance. Dopo qualche minuto per riprendere fiato Killua si stese di fianco a Gon che si voltò verso di lui.

- E' stato... bellissimo... Killua... grazie... - disse Gon con un filo di voce.
- Anche per me... è stato fantastico... per cosa mi ringrazi? - 
- Per essere stato paziente e per essere entrato nella mia vita, sei un ragazzo fantastico. - disse Gon dandogli un bacio.
- Sei tu ad essere fantastico, con te provo emozioni fortissime che mi fanno stare benissimo, non voglio separarmi mai e poi mai da te Gon. - disse Killua abbracciandolo.
- Nemmeno io! - disse Gon ricambiando l'abbraccio.

Dopo qualche minuto si staccarono e andarono in bagno per darsi una lavata. Infine si metterono i pigiami e si coricarono a letto.

- Killua... - 
- Si Gon? -
- Non mi farai soffrire vero? - disse Gon guardandolo dolcemente.
- Mai e poi mai -
- Grazie - disse Gon accoccolandosi a Killua.
- Staremo sempre insieme d'ora in poi. - disse Killua con un sorriso enorme sul volto.
- Certo! - 

Si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altro, col pensiero che le loro vite sarebbero cambiate per sempre, che non sarebbero più stati soli, che non avrebbero più sofferto, un nuovo inizio nasceva per loro. Ma purtroppo anche qualcun altro stava guardando da molto lontano.

- Uh uh uh, e così ti sei rifatto una nuova vita eh? Addirittura un nuovo compagno? No no, così non va bene, sarò costretto ad intervenire per fermare tutto questo. Con l'aiuto di qualcuno. -

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Capitolo 9
*** Il passato torna sempre ***


L'estate era volata, eravamo già arrivati a metà Settembre e di li a poco sarebbe iniziata di nuovo la scuola, era l'ultimo week-end di pace e ripasso sui libri, ma una cosa era cambiata: la relazione tra Gon e Killua era passata a un livello più elevato di amicizia, da una settimana stavano insieme ufficialmente e per Gon sono stati i momenti più belli del mondo, avevano girato tutti i negozi, piscine e acquari di tutte le piccole città e province, fatto pic-nic nei giardini e parchi più belli del mondo, tutte cose che fanno le coppie normali e felici, Gon non pensava più ad Hisoka e alla sua vecchia relazione andata male e a Killua non interessava il parere della sua famiglia, aveva accennato di vedersi con qualcuna per non destare sospetti, a suo padre invece aveva raccontato la verità e tutti i giorni trascorsi insieme al suo ragazzo, ogni tanto lo andava a trovare e il padre era veramente entusiasta che Killua si aprisse così tanto con lui, anche se ormai abitava più da Gon che a casa sua. Gon se ne stava sul divano a ripassare le varie materie, ma la sua testa era altrove, stava pensando che avrebbe iniziato l'anno nuovo insieme al suo ragazzo, la mattina colazione insieme e il tragitto per la scuola mano nella mano, gli batteva forte il cuore dall'emozione, ma ancora non sapeva che qualcuno non aveva mai smesso di osservare i suoi movimenti e soprattutto le sue frequentazioni, e quello che vedeva lo faceva infuriare, non gli era andata giù la fine della loro storia. Chiuse i libri aspettando che Killua arrivasse, era in ritardo ma non si preoccupò più di tanto, pensò che la madre o i suoi fratelli lo stavano trattenendo per non farlo uscire, ma i minuti passarono e di Killua nessuna traccia, nessuna chiamata e nessun messaggio, provò a chiamarlo lui ma il telefono era spento così, preso da un attacco di tristezza se ne andò a dormire.

---

Il risveglio in casa Freecs non fu dei migliori, si era svegliato male e aveva dormito male. era abituato ad avere Killua al suo fianco di prima mattina che lo svegliava con il bacio sulla fronte, si sentiva spaesato senza quel contatto. Prese in mano il telefono. Nessuna chiamata, nessun messaggio. Era triste, quasi gli veniva da piangere, provò a richiamarlo di nuovo ma nulla, sempre spento, ok che la sua famiglia era dannatamente rompi scatole e oppressiva ma così gli sembrava davvero troppo esagerata Decise di alzarsi e scendere a farsi la colazione, era quasi intenzionato a vestirsi e ad andare a casa di Killua ma quando le sue parole gli riecheggiarono in testa rimosse quell'idea, non voleva finire male e non voleva far finire male Killua. Si diresse in cucina a mettere su l'acqua per il caffè, poi si diresse verso il computer per accenderlo e sperare che Killua lo abbia contattato su facebook, il luogo in cui si erano conosciuti. Nel pomeriggio sarebbero venuti Kurapika e Leorio a ripassare un po'. Computer acceso, andò su Chrome e digitò su Google "Facebook", il cuore gli batteva fortissimo mentre digitava indirizzo e-mail e password, temeva che non avrebbe trovato nessun messaggio. Invio. Chiuse gli occhi e poi li riaprì molto lentamente e la vide, la notifica rossa sui "Messaggi", l'aprì con tutta velocità e ci trovò proprio un messaggio di Killua:

"Gon! Spero che ti sarai collegato a Facebook! Mia madre mi ha tolto la batteria al cellulare, ma non sa che io ho un computer che mi ha passato mio padre. Mio fratello più grande mi ha visto in giro con te e hanno cominciato a farmi l'interrogatorio ma io non gli ho dato nessuna risposta e così mi hanno segregato in camera. Mi faranno uscire domani per l'inizio della scuola, ti verrò subito a cercare! Purtroppo per questi due giorni ci sentiremo solo qua, mi dispiace infinitamente. Leggi il messaggio al più presto ho voglia di sentirti!
Mi manchi
Tuo Killua"

Il suo cuore aveva smesso di battere talmente era sollevato che Killua si era fatto sentire e che stava bene, era contentissimo. Mancava tanto anche a lui, mentre pensava ad una risposta da scrivergli andò a finire di prepararsi la colazione, ma un suono lo fece tornare immediatamente indietro.

- Gon! Hey Gon ci sei? Ho visto che hai visualizzato! - scrisse Killua.
- Killua! L'ho visualizzato ora e stavo preparando una risposta! - rispose Gon.
- Ah ok! Mi manchi sai? -
- Anche tu Killua, è stato bruttissimo svegliarsi senza te! -
- Lo stesso vale per me! Non vedo l'ora di vederti domani a scuola! Che farai oggi? -
- Vengono Kurapika e Leorio da me per ripassare un pò tutto il programma. -

Passarono i minuti da quando Gon scrisse quella frase, capì che l'argomento andava affrontato, Killua non poteva comportarsi così e non gli piaceva che non andasse d'accordo con i suoi due migliori amici, amici che gli sono sempre rimasti accanto nei momenti più difficili.

- Killua, domani dobbiamo parlare... - 
- Di cosa? - 
- Del tuo comportamento verso Kurapika e Leorio, voglio che vi presentiate a dovere e che tu non sia geloso di loro, sono i miei migliori amici, i miei compagni d'avventura e mi sono sempre stati vicino nei miei momenti più bui. -
-... Va bene Gon, forse sono stato troppo brusco nel presentarmi a loro senza nemmeno conoscerli, spero che andremo d'accordo. -
- Sono simpatici e divertenti, vedrai che ti troverai bene. -
- Avevo paura che non ti facessero avvicinare a me, ho visto come mi guardano. -
- Loro mi hanno solo detto di fare attenzione e di non buttarmi subito prima di rimanere di nuovo scottato, e di trovare una persona che mi renda felice e che non mi faccia del male, e io fin dall'inizio gli ho detto che tu eri quella persona, tu eri diverso, tu mi facevi stare bene, che con te sapevo che sarei stato bene e così è successo. -
- Sono contento Gon, sono contento che tu mi abbia dato la possibilità di farmi conoscere e mi fa piacere che tu pensi questo di me, spero che anche i tuoi amici lo penseranno. -
- Tranquillo, sono simili a me, difficilmente una persona non gli va a genio, e sono sicuro che tu ci riuscirai! -
- Ok Gon, ora scusami ma devo chiudere, sento che sta arrivando mia madre. Ciao a domani! - 
- Ok Killua, non vedo l'ora di domani! -

Killua uscì velocemente dalla chat e spense il computer giusto in tempo dell'arrivo di sua madre. Gon invece finì di preparare la colazione e se la mangiò. Si alzò e lavò la tazzina doveva aveva mangiato e poi si andò a lavare e cambiare, non sapeva come passare il tempo e chiese a Kurapika e Leorio se non avevano niente da fare di andare da lui prima e avrebbero passato la giornata insieme. 

- Pronto chi è? - chiese Leorio.
- Ciao Leorio sono Gon! ascolta tu e Kurapika avete da fare ora? - 
- No perchè? -
- Vi va di venire ora da me? Rimanete qui fino a stasera se vi va. -
- Non c'è Killua? -
- No. -
- Hai la voce triste, è successo qualcosa? -
- Se venite vi spiegherò tutto. -
- Ok, dacci il tempo di lavarci e vestirci. -

Dopo una ventina di minuti Leorio e Kurapika suonarono alla casa di Gon, li fece entrare e sedere sul divano. Kurapika chiese a Gon cosa fosse successo e lui spiegò la situazione di Killua.

- Mh, proprio una famiglia strana la sua. - concluse Kurapika.
- Si abbastanza... ah, gli ho anche detto che non mi è piaciuto come si è comportato con voi e che appena ci rivediamo gli ho chiesto di chiedervi scusa e di ripresentarvi come si deve, mi scuso molto per il suo comportamento.
- Si, ci ha dato abbastanza fastidio però possiamo capirlo in un certo senso, speriamo che riusciremo ad andare d'accordo. -
- Lo spero anche io! -

I tre passarono il pomeriggio tra scherzi e ripassi, non si erano nemmeno accorti di essere arrivati all'ora di cena, i due amici si fermarono a mangiare da Gon per cercare di lasciarlo meno solo possibile, tanto domani sarebbero tornati a scuola e avrebbe potuto riabbracciare il suo Killua.

- Buonanotte ragazzi! -
- Buonanotte Gon! A domani! -
- A proposito di domani, vi dispiace se ci vediamo direttamente in classe? -
- Tranquillo abbiamo capito, allora a domani in classe! - e così dicendo i due si diressero a casa.

Gon chiuse la porta alle sue spalle e se ne andò di sopra a cercare di dormire, era veramente emozionato per domani che avrebbe rivisto il suo Killua.

- Uh uh uh uh, è proprio cotto di tuo fratello il MIO Gon, questa cosa non va bene. -
- Che vuoi fare? - chiese un uomo dai capelli neri.
- Per ora nulla, se agissi ora li ucciderei tutti e due. -
- Bhe, io domani comincerò il mio lavoro alla scuola e li studierò li i loro comportamenti, se fanno vedere che stanno insieme o pure no, e poi perché devo rivedere una vecchia persona. - disse un terzo uomo coi capelli neri.
- Allora ci vedremo domani sera qui. Solita ora. - così dicendo l'uomo dai capelli rossi si dileguò seguito dagli altri due.

---

Mattina. Gon si era alzato prima della sveglia con un sorriso enorme in volto, non vedeva l'ora di essere a scuola, si preparò in tutta fretta, si mise su il caffè e in forno una brioche e, mentre aspettava che tutto fosse pronto gli squillò il telefono, rispose senza guardare chi era pensando che era uno dei due suoi amici.

- Hey piccolo! - disse la voce di Killua dall'altra parte del telefono, per poco Gon non svenne.
- Killua!! Che sorpresa! -
- Non te l'aspettavi è? Non vedo l'ora di vederti, ci vediamo dopo casa mia all'incrocio ok? Così poi andiamo a scuola insieme! -
- Certo Killua! Non vedo l'ora. -
- Perché mi chiami sempre Killua? -
- Perché mi viene l'imbarazzo... -
- Ahahah dai tranquillo, prima o poi ti sbloccherai! ci vediamo tra poco! -
- A dopo ciao! - 

Chiusero la chiamata e Gon non notò che il caffè era uscito tutto e la brioche quasi bruciata.

- MANNAGGIA! - urlò togliendo la brioche dal forno e il caffè dal fuoco. Fece colazione con calma vedendo che mancava veramente tanto all'orario dell'apertura della scuola. Finì tutto e lavò tazzina e la caffettiera, poi andò un ultima volta in bagno per sistemarsi e lavarsi i denti, scese, prese le chiavi di casa e uscì, chiuse la porta con le chiavi e si diresse al cancelletto dove fece lo stesso con la porta di casa. Il cuore gli batteva a mille, riuscì a vedere una piccola sagoma lontana mentre si diresse verso di essa, era sempre più agitato man mano che si avvicinava. Cominciò a vedere la sagoma prendere forma e vide Killua, il suo bellissimo Killua, gli corse incontro saltandogli in braccio, Killua non aveva mai smesso di guardarlo e lo prese e si diedero un caldo bacio.

- Mi sei mancato... cu.. cucciolo... - disse Gon tutto rosso in volto.
- Anche tu piccolo! E non sforzarti nel chiamarmi così se non te la senti. -
- Ok! - 

Gon scese dalle braccia di Killua e si incamminarono mano nella mano verso la scuola. Dopo 10 minuti arrivarono all'entrata della scuola e si dovettero dividere.

- A dopo Gon! - disse Killua dandogli un bacio velocissimo sulle labbra.
- A dopo Killua. - disse un Gon imbarazzatissimo.

Gon entrò in classe e si diresse dai suoi amici.

- Allora? -
- E' stato bellissimo, gli sono saltato addosso e lui mi ha preso al volo e ci siamo baciati. -
- Hai gli occhi che ti brillano, questo ragazzo ti rende veramente felice e noi ne siamo felici per te. - disse Kurapika abbracciando il suo amico seguito da Leorio. Erano veramente felici che il suo amico stesse bene con un nuovo ragazzo che lo meritava veramente.

Entrò il professore con dietro di lui un altro uomo sulla trentina, capelli neri corti, due orecchini e una strana croce in fronte. Gli studenti stavano ancora parlando e non avevano sentito entrare il professore.

- Ragazzi! cos'è tutto questo baccano? Tornate ai vostri posti e lasciate che vi presenti il nuovo professore di matematica, Kuroro Lucifer! Dategli il benvenuto! -

Tutti gli studenti si alzarono e diedero il benvenuto al nuovo professore, tranne tre ragazzi. Kurapika era pietrificato, non avrebbe mai pensato di vederlo di nuovo, non li. Leorio si stava trattenendo il più possibile dall'andar li e prenderlo a pugni, Gon lo guardava con sguardo serio.

- Grazie a tutti! Piacere io sono Kuroro Lucifer come già detto dal vostro professore, spero che andremo d'accordo! -
- Non è possibile... - disse sottovoce Kurapika. I suoi occhi divennero rossi in un istante.
- Rilassati Kurapika, finita la lezione andremo in sala professori a farci dare più spiegazioni possibili sul perché lui sia qui. - gli disse Leorio cercando di abbracciarlo per tranquillizzarlo.

Intanto Kuroro li stava scrutando, sapeva benissimo che la sua entrata avrebbe scosso i tre, ma cercò di non darlo a vedere e di fare come se non li conoscesse. Si sedettero e cercarono di non farci molto caso e la lezione sembrò non passare più. Finita la lezione i ragazzi si dovettero alzare per andare in aula di inglese, ma Kuroro fermò Kurapika in aula, il ragazzo non poté dire nulla perché c'erano ancora tutti gli alunni, fece cenno a Leorio e Gon di andare e che li avrebbe raggiunti subito.

- Ciao Kurapika... -
- Che cosa vuoi? - chiese freddamente il kuruta con gli occhi rossi scarlatto.
- Quegli occhi... come mi fanno eccitare... - disse Kuroro avvicinandosi sempre di più al Kuruta.
- Non avvicinarti e dimmi cosa vuoi... - disse Kurapika fermo.
- Mi mancavi e sono venuto a trovarti. -
- Non dire stronzate. -
- Hai ragione, in parte, mi sei mancato veramente. Sono qui per conto di una persona e per me, ma non ti dirò di più, tu e i tuoi amici vedrete cosa vi aspetta. -
- Spiegati. -
- Solo se ti fai dare un bacio. -

Kurapika digerì male quella proposta, ma voleva sapere di più, voleva sapere cosa gli sarebbe aspettato a lui e hai suoi amici. Kuroro prese il viso del Kuruta e posò le sue labbra su quelle del kuruta. Un bacio che sapeva di amaro, di aspro, ma in Kurapika suscitò una piccola emozione. Non aveva digerito bene la sua rottura col capo della brigata, sapeva fin dall'inizio che il loro amore non sarebbe durato in eterno, che i suoi scagnozzi prima o poi li avrebbero scoperti, erano stanchi del loro amore perennemente nascosto, così Kuroro decise che era il momento di tagliare tutti i rapporti, non potevano fare i nemici davanti a tutti e dietro essere amanti. Poco tempo dopo Leorio si dichiarò a Kurapika vedendolo auto distruggersi non mangiando più, non uscendo più, stava perennemente chiuso in camera a fissare il vuoto. All'inizio la dichiarazione di Leorio non lo toccò più di tanto, ma dopo qualche giorno ci ripensò e capì che anche lui in fondo provava qualcosa per il bel moretto, e dopo un paio di mesi si misero insieme e iniziarono così la loro storia d'amore che continuò tutt'ora.

- C'entra qualcosa Hisoka e Illumi. Stanno architettando qualcosa ai danni di Killua e Gon, ma personalmente io sono qui solo per controllare i loro movimenti e per rivederti, non sono qui per creare casini tra te e Leorio se è questo che stai pensando. - disse Kuroro in modo neutro.

Kurapika credette al capo della brigata, in fondo erano stati insieme per un bel po' da riuscire a capire i punti deboli l'uno degli altri. Lo ringraziò e uscì dalla classe e si diresse dagli altri. Kuroro rimase da solo in aula.

- Si, mi sei mancato veramente tanto, spero solo di riuscire a mantenere la parola e di non intromettermi tra voi. Mio piccolo Kuruta. - disse Kuroro tra se e se prendendo le sue robe e uscendo dall'aula per dirigersi in un altra classe.




Saaaalve ragazze! spero che questo continuo vi piacerà e mi scuso per il ritardo nel mettere i capitoli! cercherò di essere più presente! come sempre lasciatemi una recensione per dirmi come vi sembra! Spero che il colpo di scena vi sia piaciuto!!! :3

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Capitolo 10
*** Il piano e nuovi amici ***


Kurapika entrò nell'aula d'inglese cercando di mascherare la sua faccia irritata da quell'incontro, ma Leorio lo conosceva troppo bene e aveva capito subito che c'era qualcosa che non andava. 

- Che è successo? - chiese Leorio.
- Ve ne parlo a fine lezione. - disse freddamente Kurapika. Leorio non ribatté e gli fece un ok con la mano.

Durante le due ore di inglese Kurapika continuava a pensare a come affrontare il discorso, che parole usare, non tanto per il piano che avevano architettato quei due per Gon e Killua, ma per la reazione che avrebbe avuto Leorio al sapere che lui e Kuroro si erano baciati, o meglio che il "professore" l'abbia baciato. Sapeva bene che il moro andava subito in agitazione e si arrabbiava subito, al sol pensiero di dovergli dire una cosa del genere gli vennero i brividi. Finalmente le ore erano finite e i tre si diressero in palestra, si trovava distaccata dalla scuola e bisognava attraversare il giardino della scuola, fu in quel momento che il Kuruta si fermò di botto e scoppiò in lacrime lasciandosi cadere a terra.

- Kurapika! - gridò Leorio andandogli in soccorso seguito da Gon.
- Ragazzi... è stato tremendo... orribile... - singhiozzò Kurapika.
- Dicci cosa ti ha fatto! - gridò Leorio.
-... Senza troppi giri di parole gli ho chiesto cosa voleva e lui mi ha detto che era venuto qui per conto di una persona e perché gli mancavo, io gli ho detto che era una stronzata e di dirmi di più e lui mi ha detto solo se ti fai dare un bacio... ero immobile, volevo sapere di più a tutti i costi, volevo sapere quale era il suo piano, se comprendeva solo me o anche voi... lui si avvicinava mentre io rimanevo li fermo... e poi mi ha baciato... è stato un bacio pieno di veleno, disprezzo, odio. Dopo che aveva finito mi disse che Hisoka e Illumi stavano architettando qualcosa ai danni di Gon e Killua e di stare in guardia. - disse Kurapika sempre più in lacrime. Leorio lo strinse forte a se per calmarlo. 

- Mi dispiace Leorio, ti giuro che io non volevo quel bacio, però almeno sappiamo perché lui si trova qui. -
- Guarda che ti credo Kurapika, non devi preoccuparti di questo. - disse Leorio dandogli un leggero bacio. Mentre Gon alzò la mano.
- Si Gon? - disse Kurapika.
- Ehm, non voglio interrompere questo momento ma mi sfugge un particolare... chi è Illumi? - disse goffamente Gon.
- Oddio, ero così sconvolto che non sono riuscito a realizzare cosa stava succedendo e a chiedergli qualcosa in più! Scusatemi ragazzi... potrebbe essere un parente di Killua? - disse Kurapika rosso in volto.
- Uhm e che legame avrebbe con Hisoka? - chiese Gon.
- Non ne ho idea. Però da come ha detto Kuroro di questo piano ai danni tuoi e di Killua ne deduco che questo Illumi conosca Killua. -
- Uhm, dobbiamo scoprirlo, però Kurapika non preoccuparti non ti useremo come esca ahahah - disse Gon ridendo per sdrammatizzare un po' la situazione.

A Kurapika scappò una risata, Gon riusciva a sdrammatizzare anche queste situazioni.

- Ora sarà meglio andare a ginnastica prima che il prof ci metta una nota! - disse Leorio aiutando Kurapika ad alzarsi.

I tre corsero negli spogliatoi per cambiarsi e andare sul campo, era la materia che più gli piaceva, correre per la pista con il vento che gli scompigliava i capelli oppure i vari esercizi con attrezzi quando faceva troppo freddo per stare fuori. Finita l'ora i tre insieme al resto della classe ritornarono negli spogliatoi per lavarsi e rimettersi la divisa da scuola per poi dirigersi nella zona ristorante dove Gon si era dato appuntamento con Killua. Passarono per il giardino ed entrarono dal portone principale per poi dirigersi in refezione, Killua era al suo solito tavolo che li stava aspettando. Gon lo vide subito e Killua anche, si fecero ciao con la mano poi i tre andarono a prendersi da mangiare e a raggiungerlo.

- Ciao Killua! - disse Gon sorridendogli. 
- Heilà Gon! - disse Killua ricambiando il sorriso.
- Ciao! - dissero Kurapika e Leorio timidamente. 
- Ciao ragazzi, vorrei scusarmi per come mi sono comportato... vorrei che ricominciassimo e che riuscissimo ad andare d'accordo. - disse Killua tendendo la mano ai due ragazzi di fronte a lui.
- Tranquillo, Gon ci ha raccontato un po' il perché del tuo comportamento e del tuo pensiero, possiamo assicurarti che noi non vogliamo assolutamente intrometterci e dividervi, anzi noi vogliamo solo una persona che lo faccia stare bene perché è questo che si merita il nostro Gon. -
- E anche io voglio solo stare bene con una persona e renderla felice, e Gon è quella persona, non gli farò mai del male potete starne certi. - disse Killua con una dolcezza che fece venire le lacrime a Gon.
- Allora benvenuto nel nostro gruppo Killua! - disse Kurapika dando un leggero abbraccio a Killua.

Killua ricambiò timidamente, era davvero contento che i migliori amici di Gon l'avevano accettato anche dopo il suo comportamento scortese. Leorio gli scompigliò i capelli come faceva sempre con Gon, poi i tre si sedettero e mangiarono in un clima totalmente diverso, tra risate ed armonia, Kurapika si era completamente dimenticato di quello che era successo con Kuroro. Non si resero conto che il tempo era volato e che la campanella era appena suonata, i ragazzi si dovettero separare, Gon Kurapika e Leorio andarono a fare le ultime due ore di francese mentre Killua aveva un ora di matematica e l'altra di geometria. Si erano dati appuntamento fuori dalla scuola davanti al cancello che divideva l'entrata della scuola dal marciapiede. Il primo che uscì fu Killua e dopo qualche minuto anche gli altri tre uscirono e lo raggiunsero. Si presero mano nella mano e si diressero verso le proprie case, passarono davanti casa di Killua e Gon istintivamente si fermò.

- Perché ti sei fermato? - chiese Killua.
- Non devi andare a casa? - chiese Gon con un velo di tristezza sul volto.
- Casa mia non è più questa... se tu vuoi posso trasferirmi da te... so che è prematuro però io qui non mi sento più a casa, e mi dispiace per mio padre ma lui me l'ha detto di scappare, se sto bene di andarmene, e io Gon mi sento bene e mi sento pronto per venire da te. - disse Killua con occhi speranzosi.
- Oddio Killua... certo che voglio che vieni a vivere con me! - disse Gon saltandogli al collo e dandogli un bacio.

I due amici si erano commossi a quelle parole, erano davvero felici che Gon avesse trovato finalmente una persona che gli volesse veramente bene. Ripresero a camminare mano nella mano più felici che mai, Killua si era fatto dei nuovi amici e Gon avrebbe avuto il suo ragazzo a vivere da lui, erano diventati una coppia in tutto e per tutto. Purtroppo quella pace sarebbe durata poco.

- Avete visto? Vi servo ancora? - chiese Kuroro.
- Certo che ci servi ancora! E poi tu non te ne vuoi andare, hai rivisto il biondino e ti batte di nuovo il cuore. - disse maliziosamente Hisoka.
- Hai ragione. - disse Kuroro su un tetto di una casa molti più isolati dopo.
- Bhe, quando attacchiamo? - chiese Illumi.
- Mh non lo so ancora, so solo che rivoglio il MIO Gon. Voglio preparare una vendetta atroce. - disse Hisoka.
- Ok, prepariamo gli ultimi dettagli e poi attaccheremo, intanto Kuroro continuerà a sorvegliarli. - disse Illumi.
- Perfetto. - disse Kuroro e con un balzo i tre si separarono.

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Capitolo 11
*** Attacco e crollo ***


Piccola premessa; Salve a tutti! si faccio la premessa prima del capitolo perché voglio annunciarvi che questo è il PENULTIMO CAPITOLO! *fischi di trombette* prometto che la farò finire nel migliore dei modi, mi sono già preimpostata tutti gli spunti per il prossimo capitolo, è la prima storia di hxh che scrivo così lunga e non voglio prolungarla troppo per paura di doverla lasciare in sospeso perché non mi vengono più idee che non siano ripetitive! Poi ho già in cantiere un altra one-shot sempre di hxh quindi :P detto questo vi auguro una buona lettura! :3 P.P.S: Ho finito di scrivere il capitolo con 38 di febbre, mi scuso in anticipo per eventuali errori che correggerò :c

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I giorni trascorsero tranquilli, anche se c'era l'inconveniente Kuroro a scrutare la situazione, soprattutto a scrutare Kurapika. Quei giorni Leorio non era presente a scuola per via di una brutta influenza che stava passando ma ancora quel giorno aveva preferito rimanere a casa, e questa cosa preoccupò un pò Kurapika ma sapeva che se aveva bisogno c'era Gon. La lezione di Kuroro finì e i compagni uscirono tutti, Kurapika fece per uscire ma Kuroro lo bloccò.

- Devo parlare un attimo con te. -
- Lasciami andare a lezione. -
- Cosa fai, disubbidisci al tuo professore? - urlò Kuroro mentre stava passando il vice preside.
- No, affatto, ma devo andare a lezione se no mi becco una nota. - disse Kurapika vedendo passare il vice preside che li stava osservando.

- Sarà questione di 5 minuti. -
- Vai pure Gon, ti raggiungo in aula. - disse a Gon che lo stava aspettando fuori dall'aula guardando malissimo Kuroro.
- Se hai bisogno chiamami. - disse Gon avviandosi alla prossima aula.
- Tutto bene professor Kuroro? - disse il vice preside avvicinandosi ai due giovani.
- Si si vice preside, volevo solo congratularmi con Kurapika, è il migliore della classe. -
- Oh si, è proprio un bravo allievo! - disse il vice preside andandosene.
- E ora a noi due. - disse con voce maliziosa Kuroro.

Chiuse la porta a chiave, tirò giù tutte le tapparelle dell'aula e bloccò Kurapika al muro. Dopo quel bacio che si erano dati nei giorni scorsi gli era venuta voglia del bel biondino.

- Ahia! lasciami andare! - urlò Kurapika, ma il moro lo zittì subito.
- Sssssh, se provi ad opporre resistenza o a urlare, farò del male al tuo caro Leorio e ai tuoi amici, ti farò espellere da scuola dicendo di avermi violentato. -
- Razza di bastardo! -
- Insulti un professore? - disse Kuroro scendendo con una mano verso i boxer del biondo.
- Mh... no... lasciami andare. - disse Kurapika lamentandosi.
- Ti lascerò andare dopo che ci saremo divertiti un po', che ne dici? - disse il moro infilando la mano nei boxer.
- Mh... non voglio divertirtmi con te... voglio starti il più lontano possibile... non cadrò nella tua tela. - disse Kurapika facendo vedere solo disprezzo.
- Andiamo, lo so che ti piace, io so come prenderti e come farti gemere di piacere. - disse con voce maliziosa e calda il moro, tanto da far rabbrividire il biondo, perché sapeva che aveva ragione.
- Mi darai altre informazioni sul piano che hanno in mente? - disse con un filo di voce Kurapika.
- Certo. - mentì spudoratamente Kuroro.
- Mi devo fidare? - domandò Kurapika.
- Dovresti conoscermi ormai. Sai che se dico una cosa la faccio. - mentì di nuovo Kuroro.
-... Ok. Ma lasci fare a me. - disse in tono secco Kurapika. 
- Ok piccolo. - gli sussurrò Kuroro nell'orecchio.

Kurapika voleva iniziare per primo perché sapeva com'era Kuroro, una furia indomabile, lui voleva invece una cosa lenta ma di poca durata. Guardò lo sguardo del moro che aspettava famelico di poter mettergli le mani addosso, Kurapika gli prese il viso e se lo portò ad un centimetro dal suo e lo baciò. Gli diede piccoli baci e all'improvviso gli vennero in mente tutti i ricordi insieme a lui, le risate, le scappatelle dai membri della brigata, le litigate, e infine la rottura. Un amore impossibile, un amore acido come il veleno di un ragno. Distolse i pensieri da quei ricordi e si concentrò su Kuroro, e cominciò a sbottonargli la camicia bianca che portava sotto il giubbotto nero con la croce capovolta. Kuroro cercò di allungare le mani ma il biondo lo fermò subito, ma il moro riuscì a prendergli i fianchi e a tirarlo su per appoggiarlo sulla scrivania violentemente.Il biondo cercò di dimenarsi ma non ci riuscì, Kuroro gli legò le mani con il potere nen.

- E ora che farai eh? sei mio adesso. Ti prometto che farò piano. - disse Kuroro non mentendo, si ricordava di quanto era fragile Kurapika agli inizi della penetrazione.
- Bastardo. Slegami. - disse Kurapika con gli occhi rosso scarlatto.
- Uuuh, quegli occhi... mio dio come mi fanno eccitare. Ti ho detto che farò piano, e poi mi piaci di più così sottomesso. - gli disse il moro.

Sfilò i pantaloni al kuruta e gli divaricò le gambe mettendosi in mezzo a lui per riuscire a baciarlo, mentre con una mano gli stava stuzzicando l'erezione. Kurapika lo lasciò fare e senza volerlo, non ammettendolo, un po' gli piaceva, un po' gli mancavano quelle mani che sapevano come toccarlo. Cominciò a gemere quando Kuroro gli sfilò anche i boxer e dall'erezione passò alla sua apertura per stuzzicarla un po' e farlo abituare prima del vero atto carnale. Kurapika inarcò la schiena gemendo di continuo, gli piaceva doveva ammetterlo, ma poi pensò a Leorio e di colpo voleva smettere, perché sapeva che stava tradendo il suo amato, ma se avrebbe smesso il prezzo da pagare era la perdita delle persone più care che aveva al mondo, senza Leorio e Gon non avrebbe potuto vivere, così si lasciò andare senza pensarci più. Kuroro lo vide assente e per farlo tornare da lui diede una spinta un po' più forte con le dita facendo urlare Kurapika.

- Sssh sei pazzo!? vuoi che ci scoprano, mi spiace se ti ho fatto male ma vedevo che non eri concentrato. -
- Scusami, ma tu fai più piano! lo sai come sono fragile. - disse il biondo con una faccia da cane bastonato.
- Certo che lo so, siamo stati insieme e conosco le tue debolezze. - disse Kuroro baciandolo.

Sentiva che era pronto, si slacciò i pantaloni e se li tolse, poi slegò le mani di Kurapika per farlo aggrappare al suo collo e lo prese in braccio appoggiandolo al muro per tenerlo su senza troppa fatica e per non perdere l'equilibrio, era la loro posizione preferita quando stavano insieme. Kurapika di aggrappò stretto per non cadere e Kuroro lo teneva su tenendogli le gambe. Strusciò la sua erezione sull'apertura di Kurapika e lo fece entrare piano piano, per far abituare Kurapika a quella intrusione un poco alla volta e, quando Kurapika gli diede il via si lasciò andare completamente, i due cominciarono a fare sesso violento. Non c'era amore, solo sesso. Kuroro resisté il più a lungo possibile finché non venne dentro Kurapika. Rimasero per qualche minuto in quella posizione per calmarsi e poi Kuroro uscì da Kurapika che si rimise in piedi. Missione compiuta. Ora Kuroro doveva fare la sua parte. 

- Avanti, dimmi tutto. - chiese Kurapika.
- Uhm, non credo lo farò. - rispose quasi ridendo Kuroro.
- Che cosa!? Brutto bastardo lo sapevo che non potevo fidarmi di te. -
- Hey, è così che mi tratti dopo che abbiamo appena finito di fare l'amore? -
- Non era amore, era sesso. -
- Si, può darsi, però è stato bello, e non dire il contrario perché dalla tua faccia si vedeva che ti piaceva. -
- Non dico il contrario, ma era solamente sesso e basta, e tu sei un bugiardo. -
- Mi spiace, è il compito di noi cattivi, però ti do un indizio, la risposta è molto vicino a voi, negli edifici. - disse Kuroro rivestendosi e tirando su le tapparelle.
- Edifici? spiegati meglio - chiese Kurapika rivestendosi anche lui.
- Non ti posso dire più di questo, mi stanno osservando. - disse Kuroro aprendo la porta dell'aula.
- Posso dirti che ci rivedremo ancora, ciao mio bel biondo. - e uscì dall'aula.

Kurapika corse in bagno per pulirsi e andare subito a lezione, chissà se Gon si stava chiedendo dove fosse finito. Uscì dal bagno e si incamminò verso l'aula, ma mentre stava aprendo la porta sentì un aura oscura e si girò di scatto trovandosi davanti un ragazzo dai capelli lunghi e neri, gli diede uno spinto e con una potenza e rapidità staccò la porta dell'aula per poi entrarci di scatto e prendere una persona per poi fuggire via dalla finestra. Kurapika si ritrovò confuso da quella spinta e da quel ragazzo, aveva fatto tutti in pochissimi secondi ed entrando in aula si accorse che Gon era sparito e i suoi compagni e il professore erano sotto i banchi tremando di paura, perfino il professore era sotto la scrivania. Capì subito che quello era il fratello di Killua e che era a questo che miravano, rapire Gon, sicuramente per portarlo da Hisoka. Kurapika corse a cercare Killua e se lo ritrovò davanti col fiatone, forse lo stava cercando anche lui.

- Killua! -
- Kurapika! ho sentito un aura cupa come quella di mio fratello e poi un botto tremendo, dov'è Gon? Non dirmi che... - Killua non riuscì a finire la frase.
- Tuo fratello l'ha rapito, dobbiamo trovarlo e salvarlo! - disse Kurapika.
- Bene, usciamo da scuola e corriamo a casa tua, con questa confusione nessuno noterà la nostra assenza. - disse Killua.
- Ok, andiamo! - 

I due si fecero largo tra la folla nei corridoi, i ragazzi correvano da tutte le parti spaventati e per loro non fu difficile uscire dalla scuola e si precipitarono subito a casa di Kurapika. 

- Leorio! Leorio rispondimi ti prego! - urlò Kurapika.
- Kurapika? Che cosa ci fai qui insieme a Killua? - chiese Leorio.
- Mio fratello è arrivato a scuola e ha rapito Gon, devo assolutamente sapere dove l'hanno portato. - disse Killua con voce tremante, aveva paura che Illumi gli volesse fare del male.
- Kuroro mi ha dato un altro indizio - disse timidamente Kurapika.
- Ha osato toccarti? - chiese Leorio con tono serio.
- ... No Leorio tranquillo, sono riuscito a farmi dire tutto con la forza. - 
- Che ti ha detto? - chiese Killua.
- Mi ha detto "la risposta è molto vicino a voi, negli edifici..." ho provato a capire di che edifici parlava ma non mi è venuto niente in mente. - disse Kurapika.
- Non saprei, intanto che voi ci pensate io vado a cambiarmi, andiamo subito a cercare Gon. - disse Leorio salendo le scale.
- Killua tu hai in mente qualcosa? Magari si tratta di un posto che conoscete tu e tuo fratello? - chiese Kurapika.
- Edifici... edifici... ma certo! Esiste un edificio dietro casa mia abbastanza isolato che chiamiamo il covo, è dove la mia famiglia uccide i criminali. - spiegò Killua.
- ...Uccidere? - chiese Kurapika con agitazione.
- No, non uccideranno Gon se è questo quello che intendevi, sicuramente lo sta portando da Hisoka. - disse Killua abbassando lo sguardo e cambiando espressione in volto.
- Eccomi, allora avete capito dove si trova Gon? - chiese Leorio pronto a partire.
- Si, è un edificio dietro casa di Kil... Killua stai bene? - chiese Kurapika toccandolo.
- Eh? Si sto bene, voglio solo trovarli e riavere il mio Gon. -
- Forza, andiamo allora! - disse Leorio.

I tre uscirono di casa per andare a salvare Gon, ma Killua li avvertì che c'erano varie insidie e che dovevano seguire le indicazioni che gli avrebbe detto lui alla lettera.

- Allora ragazzi, vi devo avvertire di varie cose, adesso ci infiltreremo nel covo degli Zaoldyeck, ci sono bestie che fanno la guardia, volporsi e un cane gigante di nome Mike, se vede me non mi fa nulla perché mi conosce ma se vede estranei parte subito all'attacco, anche se vede che siete con me perché è addestrato ad attaccare tutti quelli che non sono membri della famiglia, quindi la cosa migliore da fare e che io li distraggo da un lato della foresta e voi andate avanti fino alla fine della foresta, sanno che non devono attaccare al di fuori della foresta. -
- Ok non c'è problema! - disse Kurapika.
- Io in realtà... ho un pò di paura! - disse Leorio scosso dal racconto di Killua.
- Leorio, siamo hunter, basta seguire le indicazioni di Killua e non ci accadrà nulla! Preparati a correre! - disse Kurapika tranquillizzando un pò Leorio.
- Mio fratello deve essere passato sopra i tetti nascondendo l'aura di Gon facendolo svenire. -
- Non preoccuparti Killua, vedrai che lo salveremo! -
- Grazie ragazzi... - disse timidamente Killua.

Arrivarono davanti casa e ci girarono in torno arrivando di fianco la casa dove incominciò la foresta e, appena Killua richiamò tutti gli animali dall'altra parte, Kurapika e Leorio con un balzo cominciarono a correre velocissimi arrivando al di là della foresta.


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- Uh uh uh eccolo qua il mio Gon finalmente. - disse il giocoliere guardando il corpo appena muscoloso di Gon steso su un letto e legato. Lo accarezzò e graffiò il suo petto con violenza e desiderio.

- Ora ti farò mio, che tu lo voglia o no. E questa volta non scapperai più. - 
- Uh... ma... che... è successo?... Dove sono?..... HISOKA! Allontanati subito, dove mi hai portato?. - urlò Gon.
- Sei nel covo degli Zaoldyeck, ti ha rapito il fratello maggiore di Killua e ti ha portato qui da me e finalmente potremmo riunirci come facevamo un tempo. disse Hisoka facendo rabbrividire Gon.
- Che cosa?! I miei amici verranno a salvarmi! - disse Gon cercando di liberarsi le mani e i piedi legati con corde strette.
- Inutile che ti dimeni tanto, non riuscirai a liberarti. E ora cominciamo. - disse Hisoka sedendosi a cavalcioni sopra Gon nel suo punto più intimo.  

Si abbassò per baciarlo ma Gon cercò di schivarlo più che poté ma aveva poca possibilità di movimento e così alla fine Hisoka catturò le sue labbra in un bacio carico di eccitazione e violenza. Hisoka era sempre stato un tipo violento, ma Gon era riuscito a domarlo, facendogli abbassare di gran lunga tutta la sua violenza. Ma ora che non stavano più insieme aveva paura che fosse tornato come quello di tanto tempo fa. Il giocoliere continuò a baciarlo e aggiunse anche dei morsi forti al collo e alle labbra.

- Ora comincia il vero divertimento. - disse con una faccia e voce eccitatissima Hisoka.
- NO HISOKA FERMATI! NON VOGLIO! - urlò con tutta la voce che aveva in corpo Gon.

Ma Hisoka non lo ascoltò minimamente, si spogliò anche lui e divaricò le gambe di Gon portandosele sulle spalle mentre strofinava la sua erezione contro quella del moretto impaurito. Si leccò le dita e le infilò nell'apertura di Gon con poca delicatezza per poi infilarci subito l'erezione dura e pulsante. Mentre il giocoliere faceva il suo lavoro Gon piangeva e tremava continuando a pensare al suo Killua e che questo incubo sarebbe finito presto, e così fu' per fortuna del moretto, dopo qualche minuto Hisoka venì dentro Gon e si staccò soddisfatto più che mai, il suo era solo un capriccio sessuale. Si alzò per finire di rivestirsi, poi buttò su Gon una coperta e lo lasciò lì tremante di dolore.

- Per ora sono soddisfatto così, ma non temere ci saranno altre occasioni. - disse tutto sorridente Hisoka.
-.... Vattene. - disse con un filo di voce Gon.

Hisoka chiuse la porta a chiave e se ne andò, soddisfatto del lavoro compiuto. Arrivò davanti un altra porta dove c'erano Illumi e Kuroro che stavano sorvegliando da un piccolo monitor i tre ragazzi.

- Sono arrivati? - chiese Hisoka.
- Quasi. - rispose Illumi.
- Bene, appena sono davanti al portone aprilo, il vero divertimento inizia ora. - 

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Capitolo 12
*** Di nuovo insieme e amici per sempre ***


Dopo che Killua raggiunse Kurapika e Leorio alla fine della foresta ripresero il cammino per arrivare al covo. Camminarono per diversi minuti e finalmente arrivarono davanti il grande portone che li separava da Gon. 
 
- Bene ragazzi, ora è il momento di spingere con tutta la forza che avete, solo così il portone si aprirà. - disse Killua posizionandosi davanti al portone e appoggiando le mani ad esso.
- Ok Killua! - dissero i due ragazzi mettendosi in posizione come Killua.
 
I tre fecero per spingere ma il portone cominciò ad aprirsi lentamente facendo cadere i tre per terra. Era stato Illumi che non aveva mai smesso di sorvegliarli.
 
- Ma che... - disse Killua in stato di confusione.
- Si sta aprendo da solo... com'è possibile Killua? - chiese Leorio
- Non ne ho idea... di solito finché non usavamo tutta la nostra forza non si apriva... a meno che... - si fermò un attimo a pensare.
- C'è solo una soluzione plausibile che questo cancello si sia aperto da solo, devono aver impiantato un sistema di sorveglianza con telecamera. - disse Killua.
- Credi che ci sia tuo fratello ed Hisoka dietro tutto questo? - chiese Kurapika.
- E Kuroro... - ringhiò Leorio. 
- Si, sicuramente volevano farci entrare. Bene, se è questo quello che vogliono, lo avranno. - disse Killua entrando nel covo seguito dagli altri due.
 
Davanti a loro c'era un lungo corridoio che conduceva a varie stanze dove si eseguivano le uccisioni. Davanti a loro c'era una figura con un aura oscura che li fissava.
 
- Illumi. - disse Killua avvolgendosi di un aura ancora più oscura di quella del fratello. 
- Ciao fratellino, come stai? - chiese disinvolto Illumi.
- Dov'è Gon? - chiese senza troppi giri di parole Killua.
- Chissà, magari è con Hiso- - non fece in tempo a finire il nome che Killua gli arrivò davanti con un balzo e gli tirò un pugno facendolo volare in fondo il corridoio.
 
Killua stava per ricaricare un pugno e balzare di nuovo sul fratello ma Kurapika lo fermò.
 
- Tu vai avanti Killua, ci pensiamo noi qua, ritrova Gon! -
- E se arrivano anche Kuroro e Hisoka? - chiese Killua.
- Hisoka credo che sia con Gon, non ti preoccupare del resto, vai! - gli urlò Kurapika.
 
Killua si gettò in una corsa sfrenata alla ricerca del suo amato, sapeva che avrebbe dovuto affrontare Hisoka, non l'avrebbe mai lasciato da solo sarebbe stato troppo semplice, ora il problema era capire in che stanza era, mentre le stava esaminando si sentì toccare una spalla, prese la mano che si stava appoggiando e alzò il corpo per poi farlo rimbalzare a terra.
 
- Killua! è così che accogli tuo padre? - disse Silva alzandosi faticosamente da terra.
- Padre! Perdonatemi, non avevo visto che eravate voi... - si scusò Killua.
- Lasciamo perdere, sono venuto qui per aiutarti, non mi piace il comportamento di tuo fratello e dei suoi amichetti, ho deciso che è il momento di intervenire e di fermarli e lasciarvi in pace, tu ormai ti sei fatto la tua vita e quel Hisoka non può intromettersi, e nemmeno tuo fratello. Si trova nella stanza 39. Vai e ferma Hisoka, so che puoi farcela, sei uno Zaoldyeck! Io andrò ad aiutare i tuoi amici con Illumi e Kuroro. Quei ragazzi sono davvero terribili. - disse Silva indicando la stanza.
- Grazie padre! Allora vado! - disse Killua dirigendosi verso la stanza che gli aveva detto il padre.
 
Arrivò davanti e spalancò la porta trovandosi davanti una scena che lo fece infuriare e non poco: Hisoka era disteso su Gon e stava per baciarlo ma come una furia Killua si scagliò contro di lui dandogli un colpo al petto facendolo finire contro il muro e facendogli perdere i sensi. Guardò Gon legato a quel letto mezzo addormentato, lo slegò e se lo mise sulle spalle uscendo da quella camera raggiungendo il corridoio dove suo padre e i suoi amici si stavano affrontando contro Illumi e Kuroro. 
 
- Adesso basta! - disse Silva.
- Padre, tu non capisci! Killua deve tornare a casa e continuare la tradizione della famiglia! - disse Illumi fermandosi faccia a faccia con suo padre.
- Parli come tua madre, vi ha sempre manipolati a seguire le sue tradizioni e regole, non siete obbligati a seguirle! -
- Si invece, come è da tradizione, dobbiamo mandarla avanti nelle generazioni future! -
- BASTA! - urlò una voce.
 
Tutti si girarono verso Gon, era in piedi con il volto coperto di lacrime. In quel momento arrivò anche Hisoka.
 
- Illumi, non so se tu fai così perché tieni a tuo fratello o sei solo comandato da tua madre, però Killua ha deciso di scegliere una strada diversa dalla vostra, di scegliere una vita con una persona che ama ed essere felice, perché tu non provi a fare lo stesso? Puoi comunque mandare avanti la tradizione e al tempo stesso puoi farti una vita, vedrai che ci sarà qualcuno che ti accetterà per come sei, come la trovato Killua lo troverai anche tu. Kuroro, tu sei stato mandato da loro per sorvegliarci, ma devi lasciare in pace Kurapika, ormai lui si è rifatto una vita con Leorio, tu non sei cattivo fino in fondo ma purtroppo la vostra era una storia che non poteva andare avanti. Hisoka, non so nemmeno cosa dirti, davvero non hai trovato nessun altro dopo la nostra rottura? Perché devi continuare a inseguirmi? Sai, potresti trovare l'amore con una persona che già conosci. Lasciateci vivere le nostre vite come noi vi lasciamo vivere le vostre. - disse Gon indicando ad Hisoka Illumi.
 
- Questo ragazzino vi ha appena fatto un discorso da adulti, possibile che voi non ci siete arrivati? Non potete semplicemente andare avanti e vivere le vostre vite, trovando una persona che vi accetterà per quello che siete da poter vivere in pace ed armonia? Illumi, lo sai che da qua te ne puoi andare quando vuoi, devi smetterla di dare retta a tua madre che vede solo odio e rabbia. - disse Silva.
 
- .... Forse hai ragione, padre. Forse devo cominciare a guardare la vita in un modo diverso. - disse Illumi voltandosi verso Hisoka, l'altro arrossì.
- Ci arrendiamo. Scusami Kurapika per il male che ti ho fatto, di nuovo. - disse Kuroro avvicinandosi a Kurapika e chinandosi in segno di scusa.
- Non preoccuparti. - disse Kurapika allungandogli una mano e Kuroro fece altrettanto.
- Devo chiedere scusa anche a te, Leorio. Trattalo bene. - disse Kuroro allungando una mano a Leorio.
- Certo. - disse Leorio stringendogliela. 
- NO NO NO! IO RIVOGLIO GON! - disse Hisoka con tutto il fiato in gola.
- Hisoka calmati. - gli disse Kuroro.
- Hisoka. razza di idiota, ancora non l'hai capito? - gli disse Illumi tirandogli uno schiaffo. Hisoka non si mosse.
-Io... Io... SONO INNAMORATO DI TE! - gridò Illumi rosso in volto.
- Da... davvero? - disse un Hisoka incredulo.
- Si, secondo te perché ho accettato di aiutarti in questo piano? Perché tu saresti stato quasi sempre qua da me. - disse Illumi abbracciandolo.
- Tutto e bene quel che finisce bene! - disse Gon guardando tutti felici.
 
Finalmente l'incubo era finito, ognuno aveva trovato la sua strada, Kuroro tornò dalla Brigata contento che Kurapika fosse riuscito a perdonarlo e si sentì sollevato, prima o poi avrebbe trovato anche lui una persona che l'avrebbe amato per come era. Illumi scoprì che anche Hisoka aveva un debole per lui ma volendo riavere Gon era accecato da non riuscire a dimostrarglielo. Kurapika Leorio Gon e Killua finalmente poterono tornare a casa felici e contenti, il padre di Killua li fece uscire da una porta secondaria che li fece uscire su una strada e si diressero verso casa.
 
- Ragazzi, abbiamo una notizia da darvi... - disse Kurapika.
- Cosa cosa? - chiese Gon mano nella mano con Killua.
- Sai la casa in vendita di fianco la tua? Abbiamo deciso di trasferirci li, è un po' più grande e così potremmo diventare vicini di casa! - disse Leorio tutto contento.
- E' una notizia splendida! - gridò Gon abbracciando i suoi migliori amici.
- Sono contento che staremo più vicini... - disse Killua un po' in disparte.
- Hey Killua, ora fai parte anche tu del gruppo, vieni qua! - disse Leorio facendolo unire all'abbraccio di gruppo.
 
I quattro rimasero così per qualche minuto, Killua sentì un calore che non aveva mai sentito così forte: calore umano, niente disprezzo, niente odio, sentiva solo amore e calore di persone che gli volevano bene.
 
- Bene ragazzi, che ne dite di rivederci da me per cena? - disse Gon.
- Certo! - dissero Kurapika e Leorio. 
 
I due amici andarono a casa a darsi una ripulita per poi tornare dagli altri due.
 
- Hey Killua... - disse Gon aspettando che Killua si voltasse.
- Si Gon? - disse Killua.
- TI AMO! - disse Gon saltandogli al collo.
- Anche io! - gli disse Killua baciandolo.
 
Arrivò l'ora di cena e i due amici puntuali come sempre arrivano dai loro amici per passare una serata con la compagnia e l'allegria dei loro migliori amici, consapevoli che quell'amicizia sarebbe durata per sempre.
 
 
 
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Fineeeeee---- Ciao a tutti! Ebbene si, è giunta la fine della mia storia T.T è stata la prima storia più lunga che io abbia scritto, mi ci sono affezionata parecchio e penso che sia andata piuttosto bene, fatemi sapere voi cosa ne pensate! 

P.s.: per sbaglio ho eliminato l'ultimo capitolo mentre ricontrollavo le storie da eliminare :")

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