Il ragno tra le fiamme di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Convivenza ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Secchione ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Follie ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Extremis ***
Capitolo 5: *** Cap.5 Tra le tombe ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Ragno vs Cosa ***
Capitolo 1 *** Cap.1 Convivenza ***
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Sonno
Cap.1 Convivenza
Peter sbadigliò, la testa gli ricadeva in avanti
e i capelli
castani gli aderivano al viso. Johnny gli passò la mano tra
i ciuffi disordinati e sorrise.
"Sonno Peter? Passato una notte in bianco?" domandò. Peter
annuì e guardò Johnny raggiungere i fornelli. Il
biondo era ignudo e indossava solo un grembiule bianco.
"Io, invece, sono riposatissimo. I vantaggi di poter fare le ronde
anche di giorno, tessiragnatele". Lo stuzzicò. Parker
sbuffò e allungò le gambe sotto il tavolo,
appoggiando i gomiti sul ripiano di legno.
"Ed i vantaggi di andare in giro vestito decentemente quando
avrò il piacere di vederteli apprezzare?"
domandò. Johnny si voltò e si appoggiò
al ripiano della cucina.
"Ci sono ben altri vantaggi che un tipo focoso come me vorrebbe farti
provare" sussurrò seducente. Fece l'occhiolino al compagno
che arrossì.
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Capitolo 2 *** Cap.2 Secchione ***
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Computer
Cap.2 Secchione
"Ogni tanto ti staccherai da quel computer?"
domandò Johnny.
Sulla guancia aveva una macchia d'olio. Incrociò le braccia,
si appoggiò contro un tavolino di ferro, con sopra un motore
per metà smontato, e si voltò. Peter
digitò un paio di volte sullo schermo olografico azzurro.
Prese il disegno di una molecola, lo afferrò in mano e lo
gettò dietro di sé. I suoi capelli erano
arruffati e teneva gli occhi socchiusi.
"Spessissimo non sono al computer. Ad esempio quando mangio"
ribatté. Johnny si staccò dal tavolino e
avanzò nel laboratorio fino all'altro giovane.
"Non è vero. Spesso hai mangiato davanti al computer" gli
ribatté. Prese la lattina di coca-cola semivuota e se la
portò alle labbra.
"Solo per fare i compiti" brontolò Peter. Johnny si
abbassò e gli baciò il collo.
"Usa il vero computer... il tuo cervello da genietto". Peter
tossì, affondando il viso in una mano.
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Capitolo 3 *** Cap.3 Follie ***
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Cap.3 Follie
"Sei sicuro che questo coso sia sicuro?!" domandò
Parker.
Abbassò lo sguardo, i motori del velivolo rullavano
facendo un fracasso che coprì le parole del giovane. Peter
le gridò nuovamente, con più forza e
sentì la gola bruciargli.
"Devi avere più fiducia! E non solo in questo o in me, ma
anche in te!" gli gridò in risposta la torcia facendo
manovra.
"Ed in caso non vada io volo e tu hai le ragnatele!". Aggiunse
l'esponente dei fantastici quattro, tenendo il volante.
"D'accordo che facevi parte della NASA, ma questo non ti rende un
inventore!" strepitò Peter. Vide il proprio riflesso nei
vetri di un grattacielo di fronte. Il veicolo si alzò ancor
di più in volo e accelerò. Johnny si
sentì schiacciare contro il proprio sedile e
ghignò.
"Anche tu inventi e nessuno ti ha dato qualche attestato per farlo!"
ribatté.
"Io mi baso sui progetti della Oscorp!" gridò Peter. Si
strinse la cintura di sicurezza e strinse gli occhi, il vento gli
sbatteva contro il viso.
"Fiducia Peter! Fiducia!" gridò con tutto il fiato Storm.
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Capitolo 4 *** Cap.4 Extremis ***
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Prompt Multifandom:
Flusso
Cap.4 Extremis
"Non devi mai interrompere il flusso di questa flebo. O non ti
riprenderai e farne un'altra a prova di fiamma richiederebbe fondi che
non abbiamo" spiegò Peter. Si sentiva il bip ritmico dei
macchinari. Il giovane castano era intento a digitare dei numeri sopra
una tastiera. Johnny sul lettino sospirò e guardò
lo schermo olografico violaceo collegato a un termometro sistemato
dentro il suo orecchio. La temperatura continuava a salire.
"Guarda che 'sto bene. Mr. Stark si
è preso qualche fiala di mie piastrine per stabilizzare la
sua ragazza" ribatté. Peter controllò la sostanza
rossastra dentro una boccia di vetro e la guardò scendere
lungo un tubicino di plastica.
"Insomma, lo sapevo che i miei poteri
erano i più fighi. Ci pensi? Sono l'unica cosa che
stabilizza Extremis!" gridò Johnny. Peter guardò
l'ago cannula infilata sotto la pelle del dorso della sua mano.
"Prima di tutto nemmeno sapevamo cosa
fosse. Secondo non so se ancora lo sappiamo, non sono convinto nemmeno
sul nome. Terzo solo in mano ad Ironman ogni cosa prende un'importanza
pazzesca" ribatté. Johnny roteò gli occhi. I suoi
muscoli erano rigidi e la testa gli affondava in un cuscino candido.
"Sei un disfattista. Ho salvato la
signorina Potts con le mie piastrine di fuoco". Si vantò.
Peter guardò uno schermo olografico blu e digitò
sulla raffigurazione digitale tridimensionale di un cuore.
"Ripeto. Qualunque cosa succeda non devi bloccare mai il flusso della
flebo" ribadì.
"Sì, sì. La
prossima volta, invece di baciarti io, ti farò baciare dal
flusso" brontolò Storm.
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Capitolo 5 *** Cap.5 Tra le tombe ***
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Prompt Multifandom:
Azione
Cap. 5 Tra le
tombe
"Non puoi continuare dopo anni a deprimerti per la morte di Gwen o di
tuo zio" sussurrò Johnny. Guardò Peter
inginocchiato davanti alla tomba intendo ad accarezzare il nome sulla
lapide.
"Vieni troppo spesso qui. Lo so che vieni a chiacchierarci tutte le
notti dopo la ronda, invece di tornare a casa". Aggiunse, passandosi
una mano tra i capelli biondi. Parker strinse gli occhi, una lacrima
gli rigò la guancia.
"Non ti dico di essere come me o mia sorella, che non siamo mai andati
alle lapidi dei nostri genitori". Sussurrò Johnny, sedendosi
accanto a lui. Gli asciugò la guancia umida con il pollice.
"Solo che siamo uomini d'azione. Agiamo, non ci piangiamo addosso".
Concluse, poggiandosi contro di sé il castano.
"Sì, d'azione" biascicò con voce rauca Parker.
Storm se lo appoggiò contro e lo cullò.
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Capitolo 6 *** Cap.6 Ragno vs Cosa ***
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Prompt Multifandom:
Mobile
Cap. 6 Ragno vs
Cosa
"E così tutti hanno iniziato a ridere. Il
ragazzone se
l'è presa così tanto per lo scherzo che mi ha
distrutto la macchina" raccontò Johnny. Si sedette sul
divano e la confezione di popcorn nella sua mano si
surriscaldò. Il contenuto scoppiettò, cuocendosi
e il coperchio di alluminio si gonfiò.
"Quel tipo non merita di avere il nome di mio zio. Pensa che navighiamo
nell'oro ed io invece siamo un giornalista senza posto fisso e un
venditore di giocattoli" brontolò Peter. Piegò
l'annaffiatoio facendo finire l'acqua alla pianta.
"Gadget dei fantastici quattro, prego. E poi sai com'è fatta
la Cosa, pensa sia sempre tempo di distruzione" ribatté
Johnny. Aprì il coperchio di alluminio e prese una manciata
di pop-corn, allungò le gambe e mise i piedi sul tavolinetto.
"Togli i piedi dal mobile" lo rimproverò Parker. Storm
sospirò e li mise giù.
"Ogni volta così, mi fai vivere scomodo! Io non ti dico
niente quando stai raggomitolato sul tetto, di notte, con aria
inquietante" brontolò. Peter si rizzò,
massaggiandosi il collo, sentiva il metallo dell'innaffiatoio gelido
sotto le dita. Sentiva il rumore delle macchine e il ronzare di una
mosca nella stanza.
"Non possiamo permetterci un mobile nuovo, visto che siamo di nuovo
senza automobile" ribatté secco. Johnny sporse il labbro
inferiore.
"Ami più me o quel mobile?" chiese. Peter gli sorrise.
"Te, ed è per questo che vorrei che quel tipo smettesse di
farti i chiodi" rispose. Il biondo sorrise a sua volta.
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