Hunger Games, Dead or Alive?

di ShannaInLuv
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You already know of yours Death ***
Capitolo 2: *** Before to Die ***
Capitolo 3: *** Start to begin ***
Capitolo 4: *** I won't kill her ***
Capitolo 5: *** Everything are changing ***
Capitolo 6: *** Alleance ***
Capitolo 7: *** Hybrid. ***
Capitolo 8: *** Merry Christmas ***



Capitolo 1
*** You already know of yours Death ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!

 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins


 
Hunger Games, dead or alive?
Capitolo uno: You already know of yours death.

 
Durante la Seconda Guerra Magica...

Voldemort ha vinto. Non ha ucciso Harry Potter. Solo lui sa perchè.
Sono passati più di diciannove anni e Voldemort ha indetto gli Hunger Games, i giochi della fame. O Battle Royale, la battaglia dei
reali.
Ha diviso la popolazione magica in dodici distretti e chiamato il suo villaggio Capitol City. Riduce il Mondo Magico in miseria fa uccidere giovani donne e uomini dai 11 ai 17 anni, in un violentissimo scontro di ventiquattro tributi, il cui incantesimo sarà unicamente il Cruciatus, maledizione a cui si muore lento, ed il resto tutti attacchi fisici.
Lasciando solo uno alla fine, il vincitore.Anche se quel vincitore non avrà pace.
Continuerà a vivere con la coscienza di aver ucciso, sarà incoronato per aver ucciso. Sarà obbligato a vivere nel Villaggio dei Vincitori, e ogni anno gli saranno ricordati i Giochi.
Ogni anno, durante il periodo natalizio, alla scuola di Hogwarts, tutte e quattro le Case brulicanti di alunni si riunivano nella Sala Grande, dove ila Preside Bellatrix sorteggia i prossimi concorrenti.
Voldemort non prova pietà per nessuno,neanche i figli dei suoi servitori, i Mangiamorte. Fa uccidere anche loro, ma ne sono felici. Tutto per servire il Signore Oscuro Lord Voldemort.
Ogni alunno porta sempre con sè un braccialetto con su scritto il nome del Distretto a cui appartiene. Per identificare chi appartiene ai Favoriti di Voldemort e chi no. I Favoriti sono, ovviamente, quasi tutti i Serpeverde, solitamente collocate nelle aree più ricche del mondo magico, ossia quelli che sarebbero i Distretti 1,2 e 4.


 
Hogwarts, 22 Dicembre 2022. Dormitorio femminile. Grifondoro

 
Sentiva odore di bruciato.
No, non bruciato ma brace.
Gli elfi stavano preparando la brace per la cena. La cena.

Rose aprì pigra un occhio e osservò la sveglia magica. "Sono le sette!" borbottò scortese l'elfo della sveglia.

La ragazza si costrinse ad alzarsi sui gomiti, sollevandosi dall'enorme letto di Hogwarts a baldacchino, rifinito con tende rosse e piumone oro.
Trattenne un lembo di lenzuolo tra le dita pallide e sottili, ereditate a sua madre.
E il pensiero andò proprio a lei. a entrambi i suoi genitori.
Si chiese come potrebbe essere stata Hogwarts ai loro anni, pieni di conflitto, certo, ma sempre meglio di quello a cui erano sottoposti da quando erano nati.
Si portò un ciuffo rosso e ribelle dietro l'orecchio e non potè non pensare ai racconti dei suoi genitori, a quanto suo padre fosse...buffo...e fifone in certi casi, per essere un Grifondoro.
Beh, anche lei non scherzava di certo quando si trovava davanti a qualche essere Aracnide, durante a lezione di Arti Oscure.
Perchè sì, dopo la sconfitta e la totale monarchia di Voldemort, quella che doveva essere stata una bellissima materia, ideata per aiutare a difendere i giovani maghi, era ora una lezione tenebrosa, piena di sortilegi e Maledizioni Senza Perdono.

"Tic,toc,Weasley. E' il 22 Dicembre! E' tardi! Dovresti prepararti per l'estrazione!" cinguettò scocciamente la sua sveglia-elfo.

La ragazza non potè reprimere uno sbuffo, molto simile al rassegnato che al scocciato.

E' vero. E' il giorno e io sono chiusa in camera mia da stamattina.
Ho saltato le lezioni, ma non credo che nessuno ci abbia fatto caso.
Però ha ragione l'elfo, devo scendere... potrei essere sorteggiata e morire domani stesso o...Hugo...


Sentì una morsa troppo forte al petto per continuare a pensare oltre. Decise così di alzarsi, buttando all'aria le lenzuola e il piumone. "Ho capito," borbottò Rose,rivolta verso alla sveglia "non sono ottusa, signor Randolf"
L'elfo emise un lamento, molto vago dal borbottio che doveva essere e si rintanò nella sua casetta in legno.
Rose indossò la gonna nera sino poco sopra il ginocchio, la camicia bianca, il maglioncino a mezze maniche grigio sopra. Pettinò più che potè i riccioli ribelli e li fermò con due fermagli azzurri.

Un regalo di Al.

Si voltò e afferrò il mantello nero da sopra l'attaccapanni e se lo infilò. Andò poi ad aprire il primo cassetto da dove estrasse il cravattino rosso-oro e la spilla con il grifone che si attaccò fieramente al mantello.
Fece scivolare la bacchetta nella tasca della veste, prima di guardare la foto sul comodino.
La mia famiglia.
Tra questi c'erano anche Louis e Dominique Weasley e Fred e Roxanne Weasley, figli dei suoi zii Bill e George.

Ma Louis e Roxy sono morti.

Socchiuse le palpebre e mise una mano sul petto, in segno di condoglianze.
Riposate in pace,cugini. Siamo capitati in un mondo troppo ingiusto per esistere davvero. Prima o poi finirà, apriremo gli occhi e scopriremo che è tutto una menzogna. Tutto.

Riaprì le palpebre, gli occhi le si erano bagnati dalle lacrime che stava cercando di reprimere. Soffocò un singhiozzo mentre s'asciugava gli occhi azzurri con il lembo della veste.
Odorava di magnolìa,la veste. Il profumo da armadi che sua madre le inviata sempre con Roger, il loro gufo.
Magnolìa. Casa.
La porta si spalancò, facendo sobbalzare Rose che guardo con sguardo accusatorio la cugina dai capelli rossi, Lily Luna.

"Hey," le sussurrò. "Rosie, sono arrivati"
Il corpo di Rose s'irrigidì. Doveva essere contenta che suo padre e sua madre erano lì, in quel giorno.
E invece no.
Perchè, se fossero stati sorteggiati lei o Hugo sarebbero morti d'infarto, distruggendosi dal dolore.
Tanto era questo che voleva, quella Serpe Oscura.
"Grazie." Lo disse con una voce incredibilmente roca.
Si limitò a seguire la cugina, giù per la rampa dei dormitori femminili della Torre, per arrivare sino alla Sala Grande, quasi vuota, eccetto per due persone.
C'era una primina, che piangeva o doveva aver pianto. Il fratello, probabilmente, l'abbracciava e la consolava.
"E' il tuo primo anno,Jess. Non sceglieranno te!" la rassicurò.
Rose non potè che provare un vuoto nel cuore, molto colmo di tristezza e negatività.
Per loro,però, per tutti loro,non era il primo anno....

Per lei e Albus e Dominique erano al sesto,James,Fred, Lucy al settimo,Lily,Hugo,Molly era il quarto.
Siamo nel pieno dei giochi. Se Godric vuole James,Fred e Lucy saranno salvi, il prossimo anno...

"... e quindi non si trova. Hai capito Rose?" chiese Lily riportandola alla realtà.
Rose fissò per un secondo le scale che si posizionavano in modo che potessero scendere, poi annuì. "Hugo?"
"Sta con zio e zia. Te l'ho detto!" sbuffò Lily.
Rose non diede tanto peso al fatto che la cugina si fosse infastidita o offesa, era troppo pensierosa e solitamente gli argomenti di Lily non erano che pettegolezzi.
Mentre scendevano le scale, si scontrarono con qualche Serpeverde, che le fecero il verso. Rose chinò il capo,umiliata mentre Lily li incalzava con qualche commento poco carino.
Ci era abituata.
I Grifondoro erano molto presi di mira, soprattutto perchè lo impartiva come ordine Voldemort e, soprattutto perchè loro due erano Rose Minerva Weasley e Lily Luna Potter.

Quando scescero l'ultimo gradino, si sentì chiamate e, voltandosi vide lo sguardo lucido di sua madre e quello quasi assente di suo sapre. Corse da loro per abbracciarli.
Si tuffò nell'odore del giaccone di sua madre.
Magnolìa.

"Ehy,piccola Rosie,come va?" le chiese con naturalezza Harry scompigliandole i capelli. Guardò i suo genitori, che le sorrisero.

Fanno tutti finta. Sorridono a vuoto... perchè? Credono che così io non ci pensi? Quanto sono stupidi gli adulti,quando mi fanno rabbia.

Glielo stava quasi per dire quando James irruppe dietro di lei, stringendola in un abbraccio. "Non ti ho vista oggi. E nemmeno Al, eravamo preoccupati" le soffiò all'orecchio.
Rose poggiò il capo all'indietro, sulla sua spalla. "Stanchezza,tutto qui" lo liquidò.

Era vero, stanchezza e... paura. Sì, Rose Weasley aveva paura.
"Sicura? Niente a che vedere con Malfoy e la congrega?" disse, apprensivo, premurandosi a nominare il cognome con una punta di acidità.
"No, Scorpius Malfoy non centra."
Era vero. Lui non c'entrava mai.
Si limitava a stare nell'ombra dei suoi amici Serpeverde, loro sì la prendevano in giro, tuttavia lei associava anche lui.

E' facile dare la colpa a qualcuno che non ne ha,neh Rose?
"Tutto ok. Davvero." Si liberò dalla morsa di james, che si era fatta più fastidiosa del previsto, per guardarsi poi intorno, in cerca di Al.
"Albus?" guardò lo zio.
"Lily ha detto che i Serpeverde l'hanno portato via per... prepararsi,insomma" farfugliò Harry, guardando interrogativo la figlia.
Rose arrossì e guardò Lily. "Oh,sì,già" masticò. Giurò quasi di sentire lo sguardo furioso della cugina su di sè per non averla ascoltata.

E' ora, studenti e genitori... riunitevi per l'estrazione!

A dare quell'annuncio fu la voce isterica di Bellatrix, non senza accompagnarla da risatine eccitate.

Sono dei fottuti sadici.
Aveva pensato 'fottuti'? Da quando si faceva contagiare dai modi rozzi di James e Fred?
Sua madre le mise una mano sulla spalla, un tocco caldo e confortevole che, in quel momento più di qualsiasi altra cosa, aveva bisogno.

La seconda è trovare Al.

Quando entrarono alla Sala Grande appuratamente Trasfigurata per l'occasione, vide i Serpeverde lanciargli occhiate beffarde.
"I Salvatori?" grugnì uno in tono di scherno. Era un Corvonero. James grunì a sua volta e, scattò verso lo studente ma Harry riuscì a trattenerlo.
James in tutta risposta lo mandò al diavolo e quello scappò a gambe levate.
Dopotutto James aveva fatto numerose risse, e inquietava come persona. Aggirandosene per il castello con l'aria perennemente incazzata e aggressiva.
Rose guardò il tavolo dei Serpeverde, dove vide Albus chino a mangiare, anzi a girare con il cucchiaio la minestra della cena. Accanto a lui sedeva il biondino di Scorpius Malfoy, che gli rivolgeva le spalle e guardava annoiato una ragazza dai lunghi e lisci capelli neri e tratti nord-americani. Le labbra piene, la maglia scollata...

Jennifer Zabini.

E affianco a lei, un biondo scurissimo, quasi castano, dagli occhi chiari, stava leggendo un libro. Aveva l'età di Lily e Hugo e frequentava il loro corso di studi.

Steven Nott.

Volle chiamare con tutta sè stessa il cugino, ma lo evitò, per non attirare l'attenzione su di sè.
Sgattaiolò così via dalla morsa di sua madre, avvicinandosi pericolosamente ai Serpeverde, cosa che faceva di rado.
Sentì le occhiate nervose e befferde su di sè. Sentì anche qualche commento poco carino, ma lo ignorò.
Si sedette davanti ad Albus, dato che il posto era vuoto.
Metà dei Serpeverde ammutolirono e li fissarono, compresi Malfoy, che ora sembrava molto più interessato,Zabini, con un sopracciglio fino ricurvo e Nott, che aveva pigramente alzato gli occhi dal libro.

"Al" esordì. "Non- non c'eri,di là..." le tremò la voce.

Perchè cavolo mi trema la voce? Non ho paura dei commenti e dei pensieri di quelle viscide serpi... oh, perchè Al è capitato insieme a loro?

"Io..."boccheggiò. Lanciò un'occhiata turbata a Malfoy e si alzò, facendo il giro e tirando la cugina per un braccio.
"Scusa. Dopo che non ti abbiamo visto sono...." inspirò profondamente. "Sono in ansia,Rosie. Ho paura"
"Anch'io." Le costava tanto ammetterlo ma lo fece, anche per rassicurare il cugino e migliore amico.
"Tu?" sbottò Albus. "Tu Rose sei una Grifondoro... la tua non è vera paura, non raccontarmi balle."
Rose, per tutta risposta, l'abbracciò, attorcigliando le bracci al collo del moro e lo strinse forte, quasi a soffocarlo.

"Guardate i cuginetti si vogliono bene!" rimbeccò fastidiosamente qualcuno.
Albus sciolse velocemente l'abbraccio con la cugina e la guardò. "Qualsiasi cosa succeda... ti voglio bene..."
Rose annuì e strinse gli occhi, per evitare che dalle palpebre cascassero lacrime, lì, davanti a tutti.
La ragazza s'allontanò d'un passò. "Vieni con noi" gli propose. Glielo chiedeva sempre,tutti gli anni.
Ma Albus non poteva, era contro le regole unirsi ai Grifondoro e se Voldemort l'avesse scoperto... o Bellatrix... chissà cosa avessero potuto fare alla loro famiglia.
Così, un'altra volta, Albus si ritrovò a scuotere pomposamente la testa. "Non posso. Lo sai. Ti voglio bene,Rosie" le ripetè dandole un bacio leggero sulla fronte e s'allontanò, al tavolo.

Rose afflitta, come tutte le volte che lui rifiutava, tornò al proprio tavolo e guardò James che la guardò speranzosa.
Lo sguardo di James chiedeva: Viene?
E il suo rispondeva: No.
Come tutti gli anni.

Un forte applauso sonorizzato provenì da dove si sarebbero dovuti sedere Voldemort,Bellatrix e i suoi seguaci.
Ognuno si dispose in ordine di Casa, non di Distretto, perchè alla fine contava di più l'appartenenza ai purosangue.
Restò in piedi, girandosi inesistentemente il braccialetto con inciso il Distretto.

Distretto 12, Miniere. [1]

Il Distretto era contrassegnato al lavoro della propria famiglia, i Weasley e i Potter, ovviamente, praticavano il lavoro più sporco,faticoso e meno renditivo tra tutti.
"Sono contentissima oggi, e sapete il perchè?" trillò Bellatrix, malevola. Ghignò. "Perchè da domani altra feccia morirà" rise isterica. "Non è bellissimo?" chiese.
Nessuno gli rispose.

"Non è bellissimo?"ringhiò, di nuovo.
"Sì" momorarono alcuni voci sommesse.
Bellatrix battè le mani. "Dunque. Dunque. Io direi di iniziare, non vedo lora. Che ne dice,Signore?" si rivolse a Voldemort, seduto comodamente su una sedia. La sedia di Albus Silente.

Voldemort annuì e a Rose provocò un brivido lungo la colonna vertebrale.
"Ovviamente,mia cara Bella." E Rise isterico anche lui.
Bellatrix Lestrange ondeggiò sui tacchi e facendo svolazzare i riccissimi capelli color pece, guardò l'intera sala con sguardo pazzo e si soffermò su Hermione. Ghignò.
Hermione rabbrividì.

"Estraiamo i bigliettin..." canticchiò la donna. Andò verso il recipiente trasparente numero uno, quella femminile.
Innescò una mano. "Allora....allora..." aprì il bigliettino e ghignò. "Distretto otto!" trillò. "Vediamo...vediamo... Alice Paciooock!" e rise,rise,rise ancora. Accartocciò il bigliettino e guardò la minuta ragazzina di quattordici anni che s'avvicinava, spaventata.

Era una sua amica,Alice. Era figlia del suo zio Neville, adottivo e sorella di Nick.
Neville scattò. "No!" grugnì. Hannah lo tenne fermo,seppur controvoglia.
"No!" fece eco al padre, Nick.
Bellatrix lanciò un'occhiata truce e Neville, poi s'aprì in un sorriso, guardando poi Alice di fronte a lei. Le pizzicò la guancia. "Sta' tranquillo,Paciocchino. Non faremo del male alla tua piccola..." smise di tirarle la guancia e le diede un buffetto abbastanza forte da farlo sentire. "...o sì?" rise isterica.
"Alice..." Rose sentì mormorare da Hannah.

"Ne prendiamo un'altro?" trillò e, senza aspettare risposta ondeggiò verso quella maschile.
"Distretto cinque, Malcom Smith" sogghignò guardando il quindicenne avanzare. Era il figlio di Zacharias Smith.
Si diresse verso il recipiente femminile.
"Distretto uno,Jennifer Zabini" e guardò orgogliosa il tavolo verde-argento. Zabini ghignò, scattando subito su, con un gran sorriso e il Marchio Nero in bella mostra. Ondeggiò anch'essa verso Bellatrix,sicura di se e sorrise ai suoi genitori, Pensy Parkinson e Blaise Zabini.
Bellatrix le diede un buffetto affettuoso sulla spalla e si diresse verso il recipiente maschile. "Distretto otto, Lorcan Scamandro..." guardò il biondino e alternativamente i due gemelli, Lorcan e Lysander. Fece il labbruccio di scherno e gettò a terra il fogliettino stropicciandolo. Andò verso quella femminile, di nuovo.

"Distretto sette,Claire Finnigan" storse il naso,gettando a terra e scoccando un'occhiata torva ai rosso.oro. "Blah! Grifondoro!" si pulì dal bigliettino.

Rose sentì Claire Finnigan, settimo anno, passarle accanto lentamente. Sentì il pianto salirle.
Quelle persone... le conosceva tutte, fino ad ora. Come potevano morire? Avrebbe vinto la Zabini.

Ti odio viziata serpe,malevola e.... troia!

"Distretto due,Scorpius Malfoy" squittì Bellatrix.
Rose s'irrigidì e osservò la figura del biondo avvicinarsi alla zia, molto meno spavaldo della Zabini. Anche a lui Bellatrix diede un buffetto scherzoso. "Abbiamo un vincitore" disse ridendo.
Rose vide Astoria Greengrass e Draco Malfoy, i genitori del ragazzo, molto più tesi di quelli della Zabini.

Gli vogliono più bene...
Rose! Sono tutti serpeverde...tutti....insulsi esseri umani...


"Oh mio dio!" strillò eccitata e sopresa Bellatrix. S'avvicinò a Voldemort e gli sussurrò qualcosa, quello ghignò. Bellatrix prese a ridere isterica, senza riuscire a fermarsi.
Anche Voldemort aveva un ghigno.
"Cosa è successo?" chiese Rose.
"Non- non ne ho idea..." farfugliò Ron spaventato. L'ultima volta che aveva fatto così era stato...
Bellatrix smise di ghignare. "Oh,bene. Distretto... nah ma che gusto c'è di dirvi il Distretto? Tanto lo sapete" lasciò andare un'altro mezzo risolino isterico. "Albus Severus Potter!" sputò beffamente. Lo guardò. "Dov'è Albie?" sussurrò prendendolo in giro.

I serpeverde risero, Voldemort rise, i Mangiamorte lo fecero....
E invece Rose si sentì mancare. Si sentì gelare,irrigidire. Sua padre la strattonava mentre lei cercava di raggiungere suo cugino Albus che stava andando verso gli altri...

Urlò. "Al!". Pianse isterica. Gridò. Strillò. Lo chiamò di nuovo.
Riuscì a liberarsi dalla morsa del padre, per arrancare sino a metà sala dove inciampò e cadde sbucciandosi le ginocchia. "Albus!" pianse ancora.
Il moro si volto, gli occhi vitrei. Era già morto.

"Mi offro volontario..." sfiatò James, ora accanto a lei. Rose lo guardò e lo vide alzare il capo. "Mi offro volontario come tributo, a posto di mio fratello" scandì.

"James...!"mormorò. No. Non lui. Non Albus. Nessuno.
James avanzò, a testa alta, come un degno Grifondoro. Albus arretrò ad occhi spalancati.

Bellatrix rise. "Oh, tanto facciamo fuori un Potter qualunque,no?" ghignò verso Voldemort che annuì.
"Esatto Bella. Un Potter alla volta" guardò fisso negli occhi Harry Potter. E sembrò ripetere un Potter alla volta.

"James!" strillò Rose che non poteva accettare nè la morte di Albus nè di James.
"Oooh," sbuffò Bellatrix, piangucolò. "Stai calmina piccola che tanto tocca pure a te"
Rose bloccò il suo urlo. Fissò Bellatrix.

Tocca pure a te.
Cosa...?
Pure a te.

A te.

Te
.

Bellatrix guardò dietro di lei, e ghignò. Guardò di nuovo Rose. "Esatto lentigginosa,Weasley" le girò il cartellino che aveva appena estratto. "Distretto 12,Rose-Minerva-Weasley!"

Bellatrix iniziò a ridere, nuovamente, indicando Hermione. "Stupida Mezzosangue! Credevi che l'avremo risparmiata?"
Rise.Rise.Rise.
E Rose restò immobile.

"Coraggio,Weasley. Non sei una schifosa Grifondoro?" beffeggiò la Lestrange.

Rose si alzò, ignorando i rivoli di sangue. Guardò dietro di sè, sua madre neanche la guardava più, stretta a suo padre. Suo zio aveva le sopracciglia incurvate. Lily piangeva. Hugo la richiamava indietro. Guardò Al...
Albus scattò verso di lei ma uno studente gli diede una gomitata tale da farlo cadere a terra. Le proteste le morirono in gola.
Neanche si accorse di essere arrivata, inciampando quasi nei gradini. Vide per la prima volta Bellatrix Lestrange da vicino.
"Morirai molto presto" le sussurrò.
Vide Voldemort, che la guardava come fosse feccia.
Vide Jen inarcare le sopracciglia e Scorpius Malfoy guardarla... dispiaciuto?
Vide James, gli occhi umidi, che l'accolse nell'abbraccio migliore della sua vita.
Non riuscì a pensare ad altro. Neanche sentì che, con loro, dal Distretto 6 era stata chiamata Dominique Weasley.

AngolinoAutrice(?)
Ciao a tutti, innanzi tutto se state leggendo queste righe significa che avete letto e che siete interessati almeno un minimo alla storia. Grazie.
Diciamo che su EFP sono famosa come la scrittrice angosciante, sul serio! Ahaha, se vedete nel mio profilo scrivo un sacco di cose horror e angoscianti, beh che ci posso fare se è nel mio stile?
Ho già provato un'espediente con gli Hunger Games, sul fandom di Naruto ed è andata bene. Aveva un'idea simile per Harry Potter&Co e quindi ho cercato si buttare giù qualche riga almeno decente.
In realtà mi ispiro anche a qualcosa di Battle Royale, un manga... vabbè.
Inizialmente doveva essere una fanfiction interattiva ma siccome ho una storia ben lineare in testa non poteva essere così (fino al terzo capitolo l'ho già scritto e chissà, magari farò il quarto a breve).
Per quanto riguarda l'aggiornamento, sarà più o meno settimanale, dipende anche delle recensioni (che ci tengo a precisare mi servono molto).

[1] Il Distretto delle Miniere, nel mondo magico sarebbe ciò che si occupano Ron ed Harry (eh si, qui non sono proprio Auror). Le miniere nel mondo magico servono per i treni, la banca eccetera... beh, un sacco di cose.
[2] Jennifer Zabini e Steven Nott sono due personaggi che avevo creato tempo fa per una long e ho deciso di metterli anche qua, un po' più crudeli,però. Lo stesso per altri personaggini a cui si faranno breve cenno.
[3] La copertina? Ci sto lavorando. A meno che qualcuno di voi sia disposto a farmela,dovrete aspettare.

Ho finito con le precisazioni, un mega bacione e, per favore recensite!
Shanna.



 

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Capitolo 2
*** Before to Die ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins
 
Hunger Games, dead or alive?
Capitolo due: Before to Die.

 
[You're bottle is almost empty, you know this can't go on.
Because of you my mind is always racing.
The needles' break your skin. The scar is sinking in.
And now your trip begins but, It's all over for you.
Three Days Grace- it's all over]

 


Hogwarts, 22 Dicembre 2022. Sala Comune. Notte.

A volte ti chiedi se la vita è ingiusta perchè sei tu o perchè sei semplicemente sfortunata.
In realtà non c'è una risposta precisa, la fortuna va e viene, è bizzarra.
Tuttavia potrebbe non comparire affatto, come invece bussarti un giorno alla porta e dire ciao,sono qui per te.

Bellatrix aveva finito di pescare i fortunati , quando Rose si catapultò letteralmente tra le braccia dei suoi genitori, singhiozzando. Suo padre le baciava il capo, sua madre la stringeva piangendo. Sentiva la zia Ginny fare lo stesso, raccomandando a James un sacco di cose.
Quello era peggio del Torneo Tremaghi.
Era la morte assicurata.


Sua madre la staccò leggermente dal corpo giusto per vederla, la guardò con quei suoi occhi dorati che lei non aveva ereditato. Per carità, gli occhi di suo padre erano bellissimi, ma quelli di Hermione ancora di più.
"Ce la farai,capito?" esordì con la voce rotta.


Menti a te stessa,mamma. Stai mentendo.

"Sei figlia della strega più brillante di Hogwarts..." aggiunse Ron. "Hai tutte E, sei brava a Quidditch,sei forte Rosie. Vincerai. Tornerai a casa da papà"
Rose si staccò di più dai suoi genitori. Li guardò serissima. "Non dite cose impossibili. Ce la metterò tutta,è vero, ma non vincerò. Contate su James. Non me. Non posso." la voce le si incrinava pian piano. "Io... sono solo io, figlia di Ron ed Hermione, nipote di Harry Potter. Avete fatto cose straordinarie,è vero, ma io non sono voi. Non ce la farò. Mi dispiace ma è meglio che ve lo mettiate bene in testa."


E te lo devi mettere in testa anche tu,Rose. Si disse.

I suoi genitori la guardarono afflitta, dopodichè non ribadirono e l'abbracciarono forte.
"Ricordati Rose,"proruppe sua madre dopo un po' "non è importante chi sei,quanto quello che scegli di essere."
"Scegli di essere forte e papà ti compra la nuova Firebolt,okay?" scherzò suo padre.
Rose, premuta tra l'odore di magnolìa di sua madre e l'odore della pioggia si suo padre, si lasciò andare in un sorriso. "Promettilo,papà"
"Te lo giuro sulla mia collezione di Scacchi dei Maghi"


Rose sospirò. Era ranicchiata su sè stessa su una poltrona rossa della Sala Comune a fissare intensamente il fuoco. James era fuori da qualche parte e lei era sola.
Ai Tributi era permesso che trascorressero l'ultima nottata nella propria Casa, poi, l'indomani, sarebbero stati portati su delle Carrozze sin l'Arena, lasciando brevi interviste durante il tragitto.
Tuttavia,Rose non se la sentiva di stare in compagnia di Lily o Hugo... in realtà voleva passare del tempo con Al. Ma era proibito.
Albus non poteva lasciare i sotterranei.
Strinse tra le mani quel medagione d'oro grande quando un'albicocca, lo guardò bene: aveva rifiniture eleganti, un vetro quasi insporcabile e all'interno aleggiava maestoso il simbolo di Godric Grifondoro: il Grifone. Simbolo della sua casa, della sua famiglia....

Stava per scappare nei suoi dormitori. I suoi genitori se n'erano già dovuti andare. E lei era rimasta sola. Percorse lungo il corridoio, non ascoltando vari commenti di pena o di scherno, quando qualcuno le si impiantò davanti.
Era Scorpius Hypherion Malfoy.
Dapprima spalancò gli occhi, ne era certa che aveva assunto un'aria indecifrabile. Poi arretrò e aggrottò le sopracciglia. "Malfoy." sibilò. "Spostati!"
Malfoy rimase a fissarla,impassibile. Notò che aveva l'avambraccio tatuato coperto,perchè? Perchè doveva nascondere di essere degno di Voldemort?
Non lo esibiva. Non lo esibiva mai, non come la Zabini,perlomeno. Non se ne vantava, non sghignazzava... se non fosse stato figlio di Draco Malfoy avrebbe potuto pensare che quella situazione non gli piacesse.
"Ho detto..-"
"So cosa hai detto" la interruppe placido. Lanciò un'occhiata intorno. "Weasley, per quello che vale, mi dispiace"
Avrebbe potuto fare di tutto, scoppiare a piangere, scappare e basta, ringraziarlo, iniziare ad urlare.
e invece di gli avvicinò. "Malfoy,stammi lontano" gli sputò in faccia aggressiva. Il ragazzo spalancò appena le palpebre. "Lascia stare me e la mia famiglia, vuoi uccidermi? Forse ci riuscirai o forse lo farà la tua amichetta ma... lasciami stare finchè non saremo nell'arena" disse spezzante.
Dopodichè, dato che il suo cervello le impediva di dare le spalle a Malfoy, girò a sinistra, addentrandosi per il passaggio segreto che portava al secondo piano e che da lì avrebbe potuto prendere le scale.
Ma, quando oltrepasso di quadro di Sir Nicholas e l'armatura di Francis Drake, venne afferrata per un polso per ritrovarsi nientemeno che gli occhioni verdi e rossi di Albus Potter, suo cugino.
Non aspettò ad abbracciarlo e stringerlo forte, iniziò a piangere, facendosi trasportare dall'affetto che solo Albus da tutta la vita le aveva potuto dare. Senti le braccia del moro stringerla sempre di più.
"Quando tornerà James..." iniziò Rose, stentando a dire il se "Vorrei che non litighiate più..."
"James" quell'unico suono gli uscì davvero strzzato, come se gli avessero rifilato un pugno nello stomaco. "Non doveva farlo, dovevo esserci io , così tornavi a casa,Rosie"
Rose guardò seria Albus. "Al. Ti prego, non dire certe cose, sii felice che tuo fratello vinca,non voglio sentire il contrario"
"Ma..."
"Al. Ti voglio bene" gli baciò la guancia, prima di provare ad andarsene, ma Albus l'agguantò nuovamente per una mano e le fece scivolare una cosa fredda su di essa.
"Papà me lo ha dato il primo anno. Convinto che fossi smistato a Grifondoro. E' meglio se lo tieni tu, ti starò vicino". Rose infilò il medaglione nella tasca della divisa. "Ti voglio bene anche io,Rosie" le disse prima che si separassero.


Faceva troppo male.
Rigirarsi quel medaglione tra le mani e pensare ad Albus. A James. a Lily. Hugo. Dominique. Sua madre,suo padre. I suoi zii....
...Perfino gli zii pastricchioni dei Dursley, le sarebbero mancati.
La crostata e i maglioni di nonna Molly, i discorsi sui Babbani di nonno Arthur...
Faceva troppo male, semplicemente esistere.
***

 
Giardino di Hogwarts, 23 Dicembre 2022.Mattina.

Per la sfilata Rose aveva adottato, concordandosi con James, che non dovevano passare inosservato: colori rosso e oro a volontà. Purtroppo però, i ragazzi erano obbligati a mettersi in smoking e le ragazze in vestito da sera.
Così Rose e James avevano optato per un vestito rosso e un cravattino oro. Giusto per riconoscerli.
Quando uscirono dal castello, dopo le acclamazioni per Jennifer Zabini,Scorpius Malfoy,Steven Nott e Maddaline Goyle, restarono tutti ammutoliti.
Li scrutarono con una tale intensità da volerli quasi trapassare, Rose incontrò tutti gli sguardi dei professori, dei suoi amici...

Al.Lils.Hughie.

Lily piangeva, Hugo era impassibile e Albus le inviò un messaggio silenzioso:
"Sii Grifondoro"

Salirono sulla carrozza a quattro posti e a loro toccò stare con la Zabini e Malfoy. Tutti e quattro si scambiarono un'occhiata ostile.
"Weasley. Hai già deciso in che modo vorresti morire?" sibilò Jennifer e rise cristallina.
"Chiudi quella foglia,Zabini" ringhiò James. "Pensa piuttosto che fine farai tu " la rimbeccò.
"Non oserai picchiare una donna,vero?" ghignò quella.
"Nei giochi è normale," scrollò le spalle. "Non è quello il concetto? Uccidetevi a vicenda amici e parenti,nemici e amici di letto" recitò, assumendo un'aria che a Rose parve buffa persino in quel momento.
La Zabini sbuffò. "Non ce la farai e comunque, io ho il Crucio"
"Anche noi ce l'abbiamo" puntualizzò James. "E fidati, lo userò" lanciò un lungo sguardo alla mora che, per un attimo, parve restare davvero senza parole. Poi ridacchiò, anche se si poteva sentire tutta la tensione che le si era creata addosso.
"Stai zitta,Jen. Mi dai sui nervi" sbottò Scorpius Malfoy, continuando  a fissare la Foresta Proibita che scorreva via.
"Sei lagnosa" aggiunse.
Le guancie della ragazza si tinsero di rosa, finchè poi diede di gomito al biondo.
"Arriva La Gazzetta del Profeta!" esclamò,sovraeccitata mentre Malfoy si limitò a sbuffare.

Qualche secondo dopo, una carrozza si affiancò alla loro, con sopra Rita Skeeter e il taqquino prendi appunti.
"Ciao ragazzi come va?" esordì gioviale.
"Come un morto" rispose ironico e brusco James, la Skeeter parve trovarla divertente e così ci ridacchiò su.
"Posso farvi qualche domanda?" chiese finita la ridarella. Tutti annuirono.
"Jennifer Zabini perchè sei convinta di vincere?"
"Ohh." fece quella,teatrale. Scoccò un'occhiata maligna ai due Grifondoro. "Perchè Serpeverde è la migliore casa che sia mai esistita?"

Rita Skeeter ridacchiò e rivolse la stessa domanda a Malfoy, che neanche si degnò di guardarla.
"Non ho mai detto che sarò il vincitore indiscusso," snocciolò. "E mai lo dirò. Punto.Grazie.Ciao."
Rita restò a bocca spalancata, così decise di cambiare domanda. Guardò James e Rose. "Qualcuno di voi ha già partecipato ai Giochi.... James il tuo atto è stato eroico, salvare tuo fratello, che cosa commovente"

"Già. Anche perchè Albus Potter almeno è Serpeverde e carino" aggiunse aspra Jennifer.
James la ignorò. "Suppongo di sì" borbottò.
"Rose Weasley!" esclamò quella,quasi maligna, facendo sobbalzare la ragazza. "Batterai tutti con l'intelligenza ereditata da tua madre?"
Rose si sentì arrossire, finchè non venne interrotta dalla Zabini, che intervenne nuovamente.
"Già, la Babbana" e qui ridacchiò mentre Scorpius non batteva ciglio.
Ora Rose era arrabbiata. Cosa c'era di male a essere un pizzico Babbani? "Non sono mia madre. Ragionerò e farò come dico io,punto" buttò lì per liquidare la conversazione.

Dopo un paio di ore giunsero all'Arena. Ognuno andò nello spoiatoio destinato, con qualche vestito e un incantesimo di ordinare quello che si vuole.
Distinguiamoci Rose.
Era quello che gli aveva detto James poco prima di separarsi, dovevano distinguere,certo,come?
Poi ebbe l'illuminazione.

 
***
 
Venne messa in un cilindro trasparente e portata in superficie, dove si intravedeva un piccolo abitacolo con un grande Serpente.

Cinquanta....quarantanove....quarantotto...

Dovevano aspettare il conto alla rovescia per partire o sarebbero saltati in aria.
La sua mano andò alla bacchetta, sicuro c'era. La strinse per darsi più sicurezza.
Strinse al petto il medaglione di Godric Grifondoro che gli aveva dato Al. Chiuse gli occhi e inspirò.
Guardò gli altri, tutti prontissimi. Posizionati.
Scoccò un'occhiata nervosa a James, vestito interamente di rosso e oro.

Riconoscersi.

Gli sorrise. Beh, lei era stata più originale.
La canottiera era d'orata con un Grifone al centro, la giacca di pelle rossa aveva scritto in dorato: WEASLEY.
Aveva dei pantaloni a tuta, rossi, con le scritte in oro: Harry Potter. Albus Silente. Godric Grifondoro.

Tutte cose così che potevano far imbestialire di gran lunga Voldemort e i suoi seguaci.


Cinque....Quattro....Tre....Due...Uno...!

"Che inizino i ventiquattresimi Hunger Games e che possa la fortuna essere sempre a vostro favore!" Strillò Bellatrix prima che il cannone esplose annunciando il vero inizio.

Rose, bacchetta in mano, piegò le ginocchia e si diede lo slancio, correndo a perdifiato accaparrandosi lo zainetto col suo numero pescato dall'anfora, prima di andare via.
Mentre correva, pensò ad Albus e ai suoi genitori che la stavano guardando. Forse potevano davvero vincere lei o James. Davvero.
Devo vendicare Louis e Roxanne.... devo farmi valere! Sono Rose Minerva Weasley!
Sempre più spesso mi chiedo se valga la pena di combattere, forse un giorno lo scoprirò.


AngolinoAutrice(?)
Eccomi qua ad aggiornare col secondo capitolo e poi corro a fare i compiti :3
Come possiamo notare non ho dato molto spazio alla sfilata poichè, francamente, supponevo fosse noiosa e, anche perchè secondo me Voldy vuole andare al punto clou, ovvero: i Giochi.
Come vrete capito quelli in corsivo all'inizio sono il flash-back del giorno dell'estrazione.
La canzone che metterò all'inizio di ogni capitolo, o per meglio dire il pezzo d'accompagno, non sarà sufficente sentirla tutta ma semplicemente le parole riportate nella storia (se volete),perchè lo reputo un punto chiave per raggiungere la storia. (Oh,come sono perfettina certe volte).
In ogni caso, per aumentare le recensioni, ogni capitolo farò un AngoloDeiConversatori
Angolo dei Conversatori:
Bene, che dire dei personaggi?
Jennifer Zabini è senza dubbio molto eccentrica ma a parer mio cambierete idea, per quanto riguarda Nott ancora non ho fatto vedere granchè.
Beh, ora sta a voi parlare e chiedermi quelle cose che vi dirò in questo angolino.
Una domanda: tifate James,Rose o Dominique?
Ps, in quanto fan-artista, disegnerò al più presto la copertina della storia (madonna,sono incasinatissima con tutte queste storie o.o) oppure ne farò una con attori...
voi chi mi consigliate? (vi prego no Alex Pettyfer per Scop!).
Ricordate: Jen capelli lunghi lisci e neri, carnagione non scurissima, occhi castani, formosa.
Nott: biondo-castano, fisico asciutto e bassino. Opterei per Josh Hutcherson
e gli altri be li sapete...

Un bacione e grazie per le recensioni :)
Shanna



 

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Capitolo 3
*** Start to begin ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins
 
 
Hunger Games, dead or alive?
Capitolo tre: Start to begin
 
 
Arena,Foresta Proibita. 23 Dicembre 2022. Inizio giochi.

 
Cinque....Quattro....Tre....Due...Uno...!
 
"Che inizino i ventiquattresimi Hunger Games e che possa la fortuna essere sempre a vostro favore!" Strillò Bellatrix prima che il cannone esplose annunciando il vero inizio.
 
Rose, bacchetta in mano, piegò le ginocchia e si diede lo slancio, correndo a perdifiato accaparrandosi lo zainetto col suo numero pescato dall'anfora, prima di andare via.
Mentre correva, pensò ad Albus e ai suoi genitori che la stavano guardando. Forse potevano davvero vincere lei o James. Davvero.
Devo vendicare Louis e Roxanne.... devo farmi valere! Sono Rose Minerva Weasley!
Sempre più spesso mi chiedo se valga la pena di combattere, forse un giorno lo scoprirò.
***
Era abbastanza abituata ad una corsa sfrenata, gli allenamenti di James, capo della squadra di Quidditch di Grifondoro erano veramente duri. Anche se pioveva, dovevano allenarsi e, dato che Rose era la Cercatrice migliore dell'ultimo secolo, aveva delle priorità e il grande Capitano James Potter si aspettava molto da lei.
Correre a massima velocità però, con numerosi cannoni in sottofondo e sudando perchè poteva essere il suo ultimo istante,non poteva di certo essere paragonato ad un allenamento made in James .
Notò che il terreno era fangoso: come se qualcuno lo avesse bagnato per forza, ovvio, dovevano scivolare, rompersi le gambe... tutto pensato a rendere la Battaglia più terribile.
Arrivata all'edificio con il serpente, le si sferzò la caviglia,quasi storcendosela e rotolò per terra, sbattendo la schiena contro il muro in cemento.
Mugulò di dolore e si tirò su, una serie di cannoni in sottofondo indicavano che i Tributi stavano morendo, uno ad uno.
Vide la strage davanti a sè e rimase come paralizzata.
Vedere morire gente non era poi così bello.
Le si mozzò il respiro, i nervi le si gelarono, il corpo non rispondeva ai comandi della mente.
Cosa stai facendo,stupida? Muoviti!
Se lo ripeteva, ma non riusciva a eseguire quel suo ordine.
Doveva solo prendere lo zainetto numero dodici, un'arma qualsiasi e raggiungere James per poi scappare...
Jamie... dov'è?
Si guardò intorno.
Vide la ragazza del distretto due,capelli lunghi castani ritti in uno chignon,muovimenti gelidi, doveva essere una certa Pitcarn, abbattere con una spadina da fioretto un ragazzo scuro.
Jennifer Zabini, vicina a quella ragazza del due,  incoccò la freccia dall'arco.
Quando l'aveva raccolto? Solo i Favoriti hanno le armi prima di iniziare!
La Zabini incoccò un'altra freccia, che si conficcò a qualche metro più in là contro Malcom Smith.
Un'altro,forse il quarto, cannone. O il quinto, addirittura.
Poi vide Malfoy, scrollarsi di dosso Edward Flitt... sì, quello doveva essere proprio lui. Ma erano alleati e allora perchè...
Oh.
Malfoy lo aveva appena quasi diviso in due con il Tomahawk, fece un gesto alla sua compagna di distretto e agli altri due, Zabini e Nott, per poi correre verso di lei.
Stanno venendo qua,merda!
Finalmente riuscì ad alzarsi, anche se sentiva le gambe molli, si caricò in spalla lo zaino e, dalla pressione che i Favoriti stavano andando da lei per ucciderla, afferrò un pugnale che sembrava antico, con una S stampata sopra, se lo infilò nella cintura e corse via.
Aggirò l'edificio,tappandosi le orecchie per non scoppiare a piangere... tutte quelle morti...
Sì, lo sapeva che l'inizio era sempre un bagno di sangue, solitamente i più spietati usufruivano di quella situazione per uccidere gli altri.
Quante persone morte senza neanche combattere...
E James, James dov'era? Si era già nascosto? Era morto?
Ebbe un tuffo al cuore: no, non poteva essere morto. James era più atletico e più forte di lei fisicamente, inoltre aveva fatto un sacco di risse alla babbana a Hogwarts, possibile che fosse già morto?
In tal caso: lei era sola.
Chiunque non ci avrebbe messo che un attimo a farla fuori, sola, spaesata e senza bacchetta... cosa poteva fare?
Era intelligente e brava a le Arti Oscure ma non si tratta di usare una bacchetta, bensì di un pugnale appuntito e tetro che stava infilato nella sua cintura.
E non si trattava di disarmare, bensì di uccidere. Era una cosa totalmente diversa, altrochè.
 
Sentì una risata cristallina provenire da dietro l'edificio, forse era Jennifer o l'altra, Pitcarn Qualcosa. Tantostà che si impose di muoversi, tuttavia correndo avrebbe attirato la sua intenzione, avrebbe fatto rumore.
Decise quindi di arrampicarsi sull'enorme albero dietro la statua del serpende e dell'edificio, seppur con fatica e grande rossore alle mani, strinse i denti e salì.
S'accovacciò, sperando che nessuno la notasse, almeno per quel giorno.
Non voleva neanche guardare cosa c'era nel suo zaino, voleva solo starsene in silenzio, a guardare dall'alto minuscole figure cadere e correre, sentire cannoni su cannoni e risatine qua e là.
Chiuse gli occhi e inspirò: c'era già l'odore della morte nell'aria.
E' appena iniziato e io sono già stanca. Vorrei che finissero in fretta,molta fretta.
***

 
Dominique Weasley non era affatto la preziosa Veela francese, con la puzza sotto il naso e snob che tutti pensavano. Non era neanche il genere di ragazza perfetta come la voleva sua madre Fleur. Nè tantomeno dolcissima come Victoire o come lo era Louis....
Era solo Dominique.
Era solo una qualunque ragazza di Corvonero che frequentava Hogwarts. Bella,dal punto di vista esterno, anche se bizzarra. I liscissimi capelli biondi -quasi argentati- erano tagliuttazi in maniera irregolare a caschetto altezza spalla. Portava delle meches babbane rosa e verdi e aveva perfino un piercing al naso. Il suo portafortuna,tra l'altro.
Aveva sempre vestiti scuri e che poco lasciavano all'immaginazione, anche se non mancavano le innumerevoli catenine dark.
Tuttavia, essendo per un quarto Veela, era considerata tra le ragazze più belle della scuola di Magia e Stregoneria -anche se molti,come i serpeverde, non l'avrebbero mai ammesso,perchè era pur sempre una Weasley-.
Però non sapeva combattere. Era solo pura intelligenza,la sua. D'altronde era una Corvonero.
Così, non appena la battaglia iniziò, si precipitò a raccogliere uno zainetto qualsiasi e un'arma qualsiasi, che si rivelò poi un coltello da cucina. Superò sua cugina Rose, che sembrò non vederla affatto, era spaesata come lei, tuttavia non poteva concedersi il lusso di tranquillizzarla.
Perchè non sono andata a Beauxbatons come Vic? Ah già, perchè Voldy ha preteso due su tre a Hogwarts.
Beata Victoire.
La sua intenzione era quella di correre verso la foresta, però venne placcata e sbattuta a terra da un tributo.
Lo guardò e lo riconobbe immediatamente, Edward Flitt ghignò, mostrando i suoi orribili denti.
Dominique arretrò non staccando gli occhi dalla figura del Serpeverde.
"Hai paura,piccola?" la schernì.
Dominique ringhiò in risposta. "Muori!"
Flitt lasciò andare una risata roca e perversa. "Magari prima..."
"Flitt, finiscila! Andiamocene!" sentì urlare da Malfoy.
Flitt lo guardò in cagnesco e digrignò i denti. "Scordatelo,Scorpius. Non comandi tu, 'fanculo l'alleanza!"
Dominique potè chiaramente vedere lo stupore nel viso di Scorpius, che battè le ciglia. "Flitt..."
"Ti ucciderò,Malfoy-perfettino" sibilò, poi si voltò verso Dominique con un'aria da far gelare i muscoli. Allungò la bacchetta."Prima però..."
Stava per cruciarla,Dominique chiuse gli occhi. Però il colpo non arrivava.
Malfoy andò addosso a Flitt e lo uccise, senza un o un ma. Le scoccò un'occhiata gelida per poi tornarsene dal resto dei gruppi favoriti.
Dominique restò a bocca spalancata.
Malfoy mi ha salvata.
Cercò di alzarsi in piedi, e cercando anche di non guardare il cadavere di Edward Flitt da cui fuoriuscivano i quattro litri di sangue che un essere umano possiede.
"Dominique!" urlò qualcuno dietro di lei.
Si voltò e vide James atterrare con un pugno qualcuno.Le disse qualcosa che non capì ma lei gli sorrise, anche se era già troppo tardi.
Non vide la freccia che le trapassò il cervello.
 
 
 
James restò inorridito.
Dominique era appena...morta.
Vide una ragazza incoccare una freccia, la chiamò, cercando di avvertirla... era stato inutile.
La freccia le infilzò una tempia,trapassandole il cranio. Gli occhi azzurri di Dominique erano ancora serrati quando cadde a terra e il cannone suonò di rimando.
Se non fosse stato lui, si sarebbe messo a piangere.
Ma lui era James e non piangeva mai.
Che razza d'idiota! ti sei fissato di salvare la tua famiglia e ora? Dominique è morta e Rose... oh, dov'è Rosie?
Da quanto tempo era iniziata la battaglia, un'ora? Venti minuti?
Già aveva visto morire Tim Thomas, uno dei suoi più cari amici, sotto i colpi di Steven Nott. Quel bastardo lo aveva tagliuzzato quasi a fettine con le due spadine che usava come armi.
Anche Claire Finnigan era morta... per mano di Priscilla Goyle. E Chris Redd, un Tassorosso che conosceva sin dal primo, era morto per mano di Flitt.
Serrò i denti.
Bastardi Favoriti!
Andò verso la cugina morta e le chiuse le palpebre, prese i suoi braccialetti portafortuna, sicuro che zio Bill e zia Fleur sarebbero contenti di riaverli nel caso...beh se fosse stato lui il vincitore.
Afferrò anche il suo zaino,seppur con orrore,perchè era come rubare. Ma Dominique era morta ed a un morto certe cose non servivano più, si augurò soltanto che fosse in un posto migliore.
"Potter." Quel tono, quel modo di pronunciare le parole.
Si voltò e vide il ghignò di Seth Gold. Erano uno studente del quarto che non faceva altro che beffeggiarsi della sua famiglia, seppure lui fosse un nato babbano e fosse quindi, a sua volta, preso di mira nientemeno che Malfoy&co.
"Gold." rispose con un ghino "Vuoi uccidermi?"
"E' per questo che esiste questo gioco,sai? Devo ucciderti, per forza, vincerò io" biascicò.
James incurvò un sopracciglio. Che tizio rompipalle, proprio come una zanzara. Che seccatura.
"A me invece non piace uccidere la gente," mormorò il Potter " ma se serve a salvarmi il culo, beh lo faccio. Sai, anche i Grifondoro sopravvivono"
"Pensavo foste leali" sputò Gold.
"Già, lo siamo. Infatti voglio salvare mia cugina,hai presente?"
La cosa che disse dopo James fece scomparire il ghigno di Seth Gold. "E io credevo fossi più intelligente"
"perchè?" corrugò la fronte.
James scattò verso di lui, infilzandolo con una spada. "Questo, caro Corvonero". Seth s'accasciò col mento sulla sua spalla, sputò sangue e gorgogliò qualcosa.
James se lo scrollò di dosso come se fosse una mosca, si guardò intorno dando una rapida occhiata.
C'erano moltissimi morti e i Favoriti stavano per prendere altre armi e altri zaini....
Non vide Rose.
Devo scappare!
Più cautamente possibile, scappò verso la Foresta, imboccando la stradina a sinistra.

***
 
"Sei stata stupida, perchè ucciderla?"
Rose spalancò le palpebre, spaventata, immediatamente la consapevolezza che non stava al settimo piano, dietro il quadro della Signora Grassa, le mise le vertigini.
Guardò sotto di sè, intravedendo una chioma bionda passare.
Era lui che aveva parlato. Scorpius Malfoy.
Ed era insieme ai Favoriti... un momento, non dovevano essere sei? Erano solo in quattro...
Rose riconobbe Malfoy,ovviamente, assieme a Zabini e a Nott e all'altra ragazza dell'uno.
Jennifer Zabini sbuffò. "Capirai, tanto doveva morire..."
"Ma perchè?" grugnì ancora Malfoy, suscitando nient'altro che un'altro sbuffo.
"Basta Scorp," intervenne un tipetto basso, castano chiaro che Rose conosceva come Steven Nott. Nientemeno che un'altro Serpeverde figlio di Mangiamorte.
"Era solo una Weasley, abbiamo altro a cui pensare. A meno che ti interessasse..." lo frecciò, altamente indignato.
Scorpius sbuffò.
Weasley... oh,Dominique!
Soffocò un gemito contro la mano ancora rossa e tagliuzzata dalla corteccia. Sua cugina era morta e James?
Il pazzo istinto ereditato da Ron Weasley le suggeriva di scendere dall'albero e chiederlo a Malfoy e combricola stesso,ma...
...morirei prima di dire A. O anche dopo.
"In ogni caso,Scorpius" intervenne la ragazza castana, Rose vide che si stava sistemando tre fioretti nella cintura "dobbiamo eliminare Potter e Weasley, non voglio grattacapi"
"Giusto" intervenne Zabini. "Potremo anche fingerci loro alleati e...."
"Naah, non sono così fessi" brontolò Steven Nott portando le braccia dietro il capo. "E ora troviamo un posto per mangiare, ho già fame"
"Animale" sibilò disgustata la Zabini. "Andiamo Ludmilla" e diede una pacca alla castana.
Rose li vide allontanarsi dal suo albero, il cuore le iniziava a battere fortissimo.
Jamie,sei ancora vivo?
Doveva trovarlo, allora. Doveva aspettare che i favoriti si allontanassero dall'area principale e raccimolare il più possibile, dopodichè doveva trovare acqua- perchè altrimenti sarebbe morta disidratata- e poi poteva cercare James.
Resisterà?
Chiuse gli occhi.
Ti prego,Jamie,ti prego... non darmi per morta, cercami anche tu...

***
 
Harry Potter varcò la soglia di Hogwarts seppur con una certa dignità. Era comunque il bambino- ormai uomo- che era sopravvissuto a Voldemort -e no, non la smetteva di chiamarlo a quel modo.
Non si sarebbe mai piegato ai suoi piedi, chiamandolo Mio Signore o anche semplicemente tu-sai-chi, era terribilmente fastidioso. Sin da quando aveva undici anni.
Durante l'Edizione degli Hunger Games -o Battle Royale, come lo chiamava ogni tanto Voldemort- gli studenti erano costretti a vivere, nella battaglia insieme agli altri e a guardare perciò, ogni momento possibile.
Varcò la Sala Grande e non molti gli diedero particolarmente attenzione, se non gli sguardi inquisitori di Lily,Hugo e Al.
Li guardò uno ad uno.
In quel momento, sul grande schermo era inquadrata la morte di Malcom Smith.
Dannati sudici sadici
Quando fu davanti all'uomo che gli aveva procurato quella cicatrice, si schiarì la voce.
Bellatrix Lestrange si voltò e iniziò a ridacchiare come una matta tantochè, Tom Riddle alias Voldemort, si voltò e sorrise, facendo scomparire definitivamente il suo viscido e orrido naso.
"Harry caro, sei venuto a vedere la morte di tuo figlio?" ghignò.
Harry deglutì a vuoto. L'orrida senzazione che Rosie o Jamie fossero morti si facevano spazio in lui, tuttavia sentiva anche che non era così. Jamie era un tipo tosto e Rose era un mix esplosivo di Weasley-Granger e insegnamenti Potter.
"Non sono affatto morti" ribattè cercando di assumere un'aria dura.
Non aveva paura per sè stesso, perchè stava di fonte al Signore Oscuro,no. C'era stato innumerevoli volte e questa volta non era diverso.
Aveva paura per la sua famiglia.
Voldemort ghignò. "Hai ragione, sono ancora vivi..." mosse la bacchetta e mostrò Rosie che si arrampicava su un albero.
"A quanto pare non è poi così Grifondoro. Ha paura e scappa" ridacchiò viscido. Mosse la bacchetta e mostrò James, mentre infilzava un'altro ragazzo.
"Lui invece ritengo sarebbe stato un'ottimo Serpeverde..." Harry giurò di vedere scoccare un'occhiata ad Albus. "Chissà se il tuo serpentello laggiù sarebbe durato più di cinque minuti".
La sua battuta fece scatenare numerose risa e fece sprofondare Albus nel suo mantello.
Harry non poteva tollerare altro: "Basta Tom, non azzaddarti a toccare un'altro della mia famiglia... mio figlio Albus avrebbe vinto, così come vincerà James" ruggì.
"Vincerà..." ripetè Voldemort,poi rise e la schiera di mangiamorte con lui, poi li fermò. "Harry Potter," scandì "come ti permetti di chiamarmi a quel modo?" urlò.
"Ti pesa,Tom?" rinfacciò Harry.
Voldemort emise un ringhio sommesso. "Cosa sei venuto a fare qui,Harry"
"Un patto" sillabò.
Bellatrix inarcò un sopracciglio. "Un patto? Ma per favore! Harry Potter che..-"
"Bella,silenzio" ordinò Voldemort. Si chinò appena sulla sua comoda sedia e guardò interessato Harry. "Che patto,Potter?"
"Un Voto Infrangibile" pronunciò quelle parole con estrema lentezza. Conscio che Hermione e Ginny lo avrebbero probabilmente ucciso.
Tom Riddle ridacchiò. "Su?"
Harry deglutì,di nuovo. "Se vince uno dei Weasley o Potter..." chiuse gli occhi" anche se ne rimangono due e vincono. Tu dovrai morire e smetterla con queste cose assurde..."
Le risate di scherno risuonarono per la Sala Grande.
"E se perdono?"
Harry allargò le braccia,afflitto. "Allora avrai me, morto o come schiavo.... qualsivoglia cosa. E ogni altro membro della mia famiglia..."
Harry chiuse le palpebre. Sentiva il peso delle sue parole,così egoiste.
Ho tanto criticato Silente ma alla fine anche io faccio del male per cercare il bene.
Voldemort rise e rise.
"Va bene" biascicò, mosse la bacchetta e ci fu l'immagine di Rose che stava sopra un'albero mentre i tributi passavano sotto. "Anche se non credo che funzionerà" disse passandosi la lingua sulle labbra, assaggiando già il premio.
 
Harry uscì dalla Sala Grande con il braccio che gli formicolava. Aveva appena fatto un Voto Infrangibile... ne era conscio...
Se James,Dominique e Rose muoiono, moriremo tutti o diventeremo Mangiamorte...
"Potter" si sentì chiamare.
Harry si voltò e vide Draco malfoy eretto rigidamente, la mano salda nella sua bacchetta e la faccia pallida e smunta. Accanto a lui c'era Lady Astoria Greengrass, sua moglie. Aveva i capelli neri sciolti ed era avvola in un vestito blu notte, sembrava un po' smunta anche lei.
"Malfoy" non riuscì a trattenersi dal ringhiare.
Si guardarono per lunghi istanti, occhi grigi contro verdi. Negli anni trascorsi a scuola se n'erano lanciate di occhiate pesanti, ma questa era forse la più pesante di tutte.
"Non voglio che mio figlio muoia" riuscì ad articolare infine il biondo, lentamente e rocamente.
Harry gli rivolse una risata di scherno. "Beh,neanche io se per questo. Ti pare, Draco?" lo prese in giro.
Harry vide la vena di Malfoy gonfiarsi sul collo, le mani si strinsero intorno alla bacchetta, giurò che gli stava per scagliare una fattura quando Lady Astoria si fece avanti, mettendo una mano intorno a quella del marito. "Vorremmo parlarti,Harry Potter"
Il modo in cui la Greengrass pronunciò il suo nome non era nè di scherno nè di odio, anche se non si poteva definire neanche rispetto. Astoria sembrava comunque la Serpeverde più gentile che abbia mai incontrato.
Tuttavia non si astenne dal inarcare un sopracciglio. "Io? Cosa potrei offrire a due Serpeverde elogiati?"
Draco malfoy serrò la mascella, sapeva che Harry con quel elogiati aveva definito Mangiamorte. Si posizionò di fronte alla moglie.
"Potter, io non volevo diventare questo" articolò.
"Davvero Draco? Perchè a me sembrava il contrario,quella sera sul treno per Hogwarts. Eravamo al sesto anno e tu mi hai rotto il naso,ricordi?"
"Ero un ragazzo!" esclamò malfoy quasi indignato che Harry avesse riportato a galla tali cose. "E anche Scorpius lo è. Non voglio che muoia"
"E cosa vuoi che faccia? Non sono io il leccaculo di Voldy" sputò amaro.
"Scusaci..." intervenne Astoria Greengrass con una voce tale che sarebbe scoppiata a piangere. "Ti capisco io..." scosse la testa. "Vorremo proporti una cosa"
"Un patto?" grugnì Harry. "Un'altro?"
Draco Malfoy, anche se molto rigidamente, tese la mano. "Un Voto Infrangibile,Potter. Così starai certo che lo rispetteremo"
Un secondo Voto Infrangibile?
"Riguardo a cosa?" si premurò di chiedere Harry.
"Ecco..." intervenne Astoria "potremmo liberarci del Signore Oscuro una volta per tutte. Noi siamo contro anche se i nostri genitori no ma..."
"Tutto quello che vogliamo è vivere sereni con nostro figlio" la interruppe Malfoy. "Tutto qui" aggiunse.
"Un piano?" mormorò Harry. Guardò gli occhi blu di Astoria presi dall'ansia e quelli glaciali di Malfoy che sicuramente nascondevano anch'essi angoscia. "Non fatemi pentire. Di cosa si tratta?"
Malfoy si guardò intorno. "Non qui. Domani da Madama Rosmerta. Alle dieci" gli raccomandò.
Harry annuì e si voltò.
Forse Malfoy è davvero cambiato per suo figlio o forse mi vuole tendere una trappola... in ogni caso spero che Rose e James e Dominique resistano fino a domani.

AngolinoAutrice(?)
E' sacco di tempo, lo so. Ma mi demoralizzo perchè non so se la storia vi piace o no.
In ogni caso ringrazio chi la legge e RECENSISCE.
Spero che sia di vostro divertimento.
Un bacione, Shanna.

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Capitolo 4
*** I won't kill her ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins
 
 
Hunger Games, dead or alive?
Capitolo quattro: I won't kill her

[When the day are cold,and the cards are all ford. And the saints we see are all made of gold.
When your dreams all fair and the one we hail are the worst of all and the blood's run stale]
Image Dragons-demons.
 
 
Arena,Foresta Proibita. 23 Dicembre 2022. Inizio giochi.
 
Rose aprì gli occhi. Inspirò l'aria.
Quanto sarà passato?
Credo che potrei scendere,ora..
Si morsicò un labbro screpolato e il suo stomaco gorgogliò, dalla fame. Non esitò ad aprire lo zainetto e ne rimase delusa quando vide soltanto tre barrette ai cereali e qualche finocchio essiccato. Dentro c'era anche una boccetta per l'acqua,vuota.
Rinfilò tutto nello zainetto e si calò lentamente giù dall'albero.
Atterrò con i talloni sul terreno, sentì un formicolio fastidioso ma cercò di non badarvici.
Camminò guardandosi ben intorno, non voleva che i Favoriti la assalissero alle spalle.
Certo sarebbe una morte indolore e veloce.
Si piazzò dietro la colonna della statua del serpente, s'accovacciò avanzando lentamente e stando con gli occhi ben aperti.
In un primo momento quello che vide furono solo cadaveri, un sacco. Che restavano lì, con un incantesimo di conservazione finchè non sarebbe finito tutto e i defunti sarebbero stati consegnati ai proprietari con un ghigno sadico.
Strinse i denti, quella sola idea la disgustava.
Quando erano morti Louis e Roxanne... il ghigno di Bellatrix Lestrange, non poteva scordarselo di certo.
Scosse la testa, imponendosi di non pensarci al momento o, se le avrebbero atteso un agguato, sarebbe morta di sicuro.
Rose continuò a scrutare l'arena, pregando purchè non vedesse visi familiari e invece... Malcom Smith, Seth Gold,Tim Thomas, Claire Finnigan.... erano tutti suoi amici o almeno conoscenti.
E poi, quando vide quei capelli biondo argentato, un tuffo al cuore non mancò ad arrivare.
Avanzò, più velocemente questa volta, fino al corpo esanime di sua cugina. La vide.... aveva gli occhi chiusi.
Chi l'ha uccisa ha avuto la decenza di chiuderle gli occhi oppure è solo un caso?
Le accarezzò il volto morbido, caratteristica doc per una tre quarti Veela, socchiuse le palpebre.
Domi.... oh, Dominique! Prima Louis e ora tu!
Si piegò di più sulle ginocchia, fino ad appoggiare il capo sul corpo della cugina Weasley e iniziò a singhiozzare.
Strinse il lembo della sua maglietta, quasi a strappaglierla.
"Perchè..." mormorò. "Perchè?!" il suo tono si era alzato di un'ottava.

 
***

 
Hogwarts,Sala Grande.

"Perchè?" mugunò Bellatrix con la sua voce trillante. Guardò gli altri Mangiamorte e scoppiò a ridere, fastidiosamente. "Perchè, chiede lei" disse e altri innumerevoli scoppiarono a ridere.
Bellatrix s'accoccolò meglio sulla sedia di Voldemort, il quale al momento non c'era e aveva lasciato il comando alla Lestrange. Acavallò le gambe e prese a mangiare qualcosa di disgustoso.
Guardò il monitor magico che mostrava Rose Weasley piangente sul corpo di sua cugina, scoccò un'occhiata inviperita ad Albus Severus.
"Severus," chiamò "secondo te quando vive tua cugina, un'ora, due?" si leccò le dita. "Naah, altri cinque minuti"
Albus, seduto affianco ai Serpeverde, grugnì. "Il mio nome è Albus" fece notare, Bellatrix assunse un'aria indifferente. "E, a parer mio mia cugina vivrà più di Malfoy" rinfacciò.
Vide Draco Malfoy, seduto tra i mangiamorte rabbrividire e questo gli procurò un senso di soddisfazione unica. Albus ghignò.
Bellatrix assottigliò gli occhi. "Ma guardalo il mini-Potter ha ritrovato il coraggio perduto", prese a guardare annoiata la scena. "Cambiamo inquadratura" ordinò ad un elfo.
 
***

 
Arena degli Hunger Games,vicino alla statua del serpente.
 
"Rose? Rose Weasley?"
Rose smise subito di piangere quando sentì quella voce, scattò in aria, terrorizzata con il pugnale a destra in posizione di difesa e, eventualmente anche la bacchetta nella mano sinistra.
Quando vide i capelli biondi arruffati e i bizzarri abiti sgualciti,strappati e sporchi, provò pietà per lui ed ebbe l'impulso di abbassare la guardia.
Rose, è pur sempre un nemico... lo sono tutti.
Però le doleva ammetterlo, quel tipo era amico suo, prima di tutto quello. Ci scambiava battute, opinioni di qualche lezione... lo prendeva in giro... cose normali,insomma.
Ma ora no.
Ora partecipo agli Hunger Games.
"Rose" ripetè lui, improvvisamente rigido, aveva capito che la ragazza stava sull'attenti, ed era spaventato a morte. "Scusa io... non volevo spaventarti" gli tremò la voce. "Sono io, Lorcan, mi... mi riconosci?"
Rose deglutì. Certo che lo riconosceva...
Rose, sei un'idiota, abbassa quella guardia.
Ma non lo fece.
"Lo so," il tono le uscì gelido "ma non dimenticarti dove siamo"
Lorcan annuì, abbassò le braccia e si sedette sul prato. Sospirò. "Uccidimi... avanti. Sei comunque più forte tu".
Rose capì che stava per scoppiare a piangere, lo vide chiudere gli occhi e stringersi in sè stesso.
Rinfoderò il pugnale e le si avvicinò, s'inginocchiò davanti a lui e gli porse la mano. "Possiamo.... fare uno scambio equo"
Lorcan alzò il volto e guardò la ragazza dai capelli rossi. Aggrottò le sopracciglia.
"So che sei vegetariano." gli disse con dolcezza, che fino a poco prima non aveva. "Io ho roba vegetariana e tu hai carne secca,no?"
Lorcan annuì, si tolse lo zaino e velocemente estrasse cinque pacchetti di carne secca. "E' tutto qui, i Favoriti hanno preso quasi tutto..."
Rose, a sua volta, gli consegnò la roba vegetariana. "E tu dov'eri?"
Lorcan indicò la statua del serpente, un piccolo varco. "Ero accuattato laggiù, nessuno mi ha visto, per fortuna"
Rose sorrise e gli spettinò i liscissimi capelli biondi. "Geniale" gli disse.
Nonostante Lorcan fosse un suo coetaneo, aveva sempre nutrito un certo affetto d'amicizia con lui.
Lorcan abbozzò un sorriso. "Sono un Corvonero"
"Giusto" Rose si alzò e scrutò l'area. "Niente armi?" chiese, anche se non ne vedeva nessuna.
Lorcan si alzò di tutta fretta. "Come ho già detto i Favoriti hanno portato via tutto,ma..." spostò il corpo di una giovane ragazza che Rose riconobbe come Ylary Hugh,Tassorosso.
Lorcan estrasse una balestra. "...c'è questa. Non è molto,non la so usare ma...." e si bloccò, guardando Rose. "La... vuoi tu?" balbettò.
Le dita di Rose indulgiarono sul coltellino.
Sì, ne aveva proprio bisogno di un'arma fatta bene, la sua mira era abbastanza okay e quella balestra le avrebbe pur fatto comodo. Tuttavia negò con la testa.
"Se me la prendo io, come ti difendi tu?" gli domandò. Lorcan sembrò a disagio, ondeggiò sui talloni. "Sempre così leale" esclamò.
Rose abbozzò un sorriso di rimando. "Sono una Grinfodoro" incalzò facendo ridacchiare Lorcan Scamandro. "Penso che potremmo viaggiare per un po' assieme" gli propose.
Sono scema. Dovremo morire,prima o poi.
"Da-davvero?" chiese.
Rose annuì.
Me ne pentirò.

 
***

 
"Sono stanca, fermiamoci!" brontolò Ludmilla Pitcarn stiracchiandosi.
Scorpius Malfoy alzò un'occhio pigramente verso il sole che stava per tramontare.
E' stata una lunga giornata ed io sono ancora qui... noi siamo ancora qui.
Guardò uno ad uno i suoi compagni Favoriti:
Ludmilla Pitcarn, dell'uno, si era appena accoccolata a terra a gambe incrociate e stava analizzando i tre fioretti uno ad uno. Con uno strattone si tagliò la lunga treccia che portava.
"E quello sarebbe per...?" chiese Jen inarcando un sopracciglio finissimo. La Zabini s'accoccolò di fianco a Steven Nott, lasciando intravedere attraverso la sua abbondante scollatura il seno prosperoso.
Ludmilla la guardò palesemente male. "Fatti miei, nuovo modo di vivere" s'aggiustò con la mano i capelli mossi che ora le arrivavano sin il mento. "Mica quella roba Babbana che indossi tu"
Jen avvampò, improvvisamente colta sul fatto e cercò di nascondere i jeans hollister e tentò di nascondere il simbolo Dolce&Gabbana sul lato della magliettina. "Anche se è babbana è roba buona,sai. I profumi Chanel,Dior..."
Ludmilla la interruppe con una sonora sbuffata. "Ho il mal di testa,Zabini". Roteò gli occhi verso Scorpius che si era seduto zitto zitto su un tronco d'albero tranciato. Giocherellava con il suo Tomahawk e qualche fogliolina.
"Dici che la Goyle ci ucciderà?" chiese al suo indirizzo.
Scorpius drizzò il capo, facendo scivolare via dal gel alcune ciocche bionde. Sospirò. "Credo. Lei e Flitt erano ostinati quando hanno detto che non volevano un'alleanza..."
"Credo che neanche Flitt la voglia, con Priscilla, in realtà" intervenne Steve. "Sai, Priscilla Goyle, figlia di un Mangiamorte è una... Corvonero!" ridacchiò tra sè e sè. "Roba da matti. Credo che ci siamo rimasti tutti di merda"
"I Corvonero sono okay" precisò Scorpius con una nota d'infastidimento verso l'amico. "Non è quello il punto,Steve"
Steve Nott scrollò le spalle, in tutta risposta, lasciando cadere l'argomento forse perchè non voleva mettersi contro Malfoy prima dell'alleanza.
Jennifer afferrò un bastoncino e fece dei cerchi perfetti sul terriccio, sospirò un paio di volte finchè non disse: "Un po' mi spiace, per Ed. Eravamo amici"
Ludmilla le lanciò un'occhiataccia poi scoppiò a ridere. "Ti prego! Io lo odiavo, quasi quanto un Grifondoro" e ghignò.
"Solo perchè vi contendevate i Bolidi...." puntualizzò Steve.
"Non è vero!" ribattè Pitcarn.
Scorpius restò a fissare l'intera scena, non senza un sorriso che gli si affiorava pian piano.


Alla fine... alla fine solo uno di noi quattro potrà tornare alla sala dei Serpeverde, solo uno giocherà di nuovo a Quidditch.... ed io.... sarò io?

Guardò Jen ridacchiare per una battuta di Steve e Ludmilla armeggiare i fioretti con cura.

Come farò ad ucciderli? Io non sono come mio padre, non voglio essere un Mangiamorte... e poi Steve è mio cugino,diamine!

Serrò i denti.
"Scorpius,tutto okay?" gli chiese Jen.
Scorpius annuì,distratto. Alzò lo sguardo e puntò verso gli altri, non potendo più reggere lo sguardo dei suoi amici.
"...e la Weasley, se non è morta, morirà presto" stava dicendo Ludmilla.
"Magari è un'osso duro" ipotizzò Steven.
Scorpius assottigliò gli occhi grigi verso i cespugli,c'era qualcosa....
"Giusto?" gli chiese Jen di rimando.
Scorpius fece sguizzare lo sguardo verso la mora. "Uhm,sì" si alzò e afferrò il Tomahawk. "Vado a fare un giro" avvisò.
Il suo sguardo continuava a guardare tra gli arbusti,c'era qualcosa. qualcuno.
"Vuoi che vengo con te?" gli chiese Nott.
"No,no" disse lui poco prima di sparire laddove aveva visto qualcuno.

 
***

 
Si era allontanato. Per un pelo non lo avevano visto.
Quei favoriti stavano bellamente sfottendo di lui e Rose, erano così idioti da non accorgersi che lui fosse lì.
Si voltò ed aumentò il passo.
Pian piano che avanzava sentiva un tumulto nel petto.

Rose, ti prego, dimmi che sei viva...

In quel preciso istante un cannone sparò, segno che era morto qualcuno.

Chiunque. Non Rose. Non la piccola Rosie. Ti prego.

Sperò vivamente che quei Favoriti si erano appena massacrati di botte e che magari uno di loro fosse stato ucciso. Ghignò solo all'idea.

Crack.

Qualcuno aveva pestato un ramoscello dietro di lui si voltò e...
"Merda!" imprecò sbarrando gli occhi e scappando subito via.
Sentì Malfoy sfiatare dietro di lui, dalla corsa, probabilmente era stanco, ciò lo avvantaggiava perchè lui non lo era per niente.
Si voltò solo un attimo e lo vide arrancare, con l'arma imperiosa in mano e i capelli quasi completamente senza gel. Gli occhi stretti e il sudore perlato che gli brillava sul viso ceruleo.

L'arma lo rallenta!

Quando si voltò, era troppo tardi per vedere il ramo spesso all'altezza del suo naso e così vi andò a sbattere, rinculando all'indietro e sentendo un gran dolore al naso.
Imprecò mentre se lo toccava e vedeva il sangue sulle sue dita.
"Potter" ansimò Malfoy ritto davanti a lui, James cercò di arrancare indietro ma Malfoy gli balzò addosso.
James si dimenò, anche col dolore al naso avrebbe potuto dargli una bella lezione, pultroppo però Malfoy gli aveva saldato entrambe le braccia a terra con una potenza che non credeva avesse.
James ringhiò. "Bastardo,lasciami!"
Scorpius puntellò il gomito sul suo avambraccio e strinse la mano sul collo del Potter. "Non sono io quello a morire,Potter"
"Bastardo..." si strozzò con la saliva che non aveva quasi per niente. Si dimenò ancora, vide Malfoy cercare con gli occhi la sua arma e la vide poco più in là.
L'aveva abbandonata per prenderlo... Malfoy allungò una mano verso il Tomohawk.
"Rose..." mormorò dispiaciuto.
Dovevo trovarla. proteggerla. Farla vivere e invece... probabilmente morirò prima io di lei, se non lo è già.
Scusami papà, sono un Potter fallito... mio nonno, la persona di cui porto il nome,era un grande eroe e io non sono degno di averlo... Perdonatemi tutti.
La morsa al suo collo s'allentò leggermente. Aprì gli occhi che aveva serrato e guardò Malfoy: aveva le sopracciglia aggrottate.
"Hai detto Rose Weasley?" articolò flebilmente. Scorpius Malfoy battè le palpebre. "E' viva?" gli tremò la voce.
"Non lo dico a te, Malfuretto" sbottò indignato James. "Così poi corri a ucciderla o a spappolare il suo cadavere,no?" sbottò.
Ormai sentiva il sangue scorrergli copioso dal naso. "Uccidimi se hai il fegato"
Scorpius ringhiò e premette di più il braccio sul collo. "Non voglio uccidere proprio nessuno..."
"Siamo qui apposta,Malfuretto" fece notare con ironia James.
"Non voglio uccidere la Weasley" dichiarò.
"No?"
Idiota di un Malfoy! Vuole vedere la scena dall'esterno.
"E perchè?" gli chiese.
Scorpius si sollevò. "Affari miei,Potter." Sospirò. "Vattene, io e te non ci siamo mai visti"
James vide Scorpius dargli le spalle. Battè le palpebre incredulo.
"Oggi non ho voglia di uccidere" chiarì il biondo.
James clinò il capo. Certo, secondo me si caca sotto.
"E io non ho intenzione di scappare ma..." scrollò le spalle e diede una spinta al Malfoy alla schiena, il quale si mosse un poco. "...ma per Rosie" e scappò via.

AngolinoAutrice(?)
Ma ciao, è passato troppo dall'ultimo aggiornamento? Spero di no!
Vi è piaciuto?
Qui conosciamo un po' meglio il gruppo dei "cattivi", chi è il vostro preferito -escluso Scorpius? -
E, secondo voi perchè il Malfoy non vuole uccidere Rose?
Comunque ho deciso i seguenti attori:
Rose: Ami Pond di DoctorWho, fatela un po' più piccola...
Albus: Logan Lerman.
Scorpius: Callan Mcauliffe - Sam di Io sono il numero 4-
Jen Zabini: Victoria Justice - quella di Victorious-
Ludmilla Pitcarn: Lucy di Narnia.
Steve: Josh Hutcherson
James: non lo so, un consiglio?
Lorcan: Zack o Cody di Zack e Cody al grand Hotel.
Priscilla Goyle: Jessie J, ma piccola.

Finito!
Vi piacciono? Ho dimenticato qualcuno?
Lasciate un commenino,per favore.
Shanna


 

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Capitolo 5
*** Everything are changing ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins


Hunger Games, dead or alive?
Capitolo cinque: Everything are changing


[i'm just a step away,I'm Just a Beath away.
Losin' my faith today. Fallin' off the edge today!
I'm just a man, not superhuman.
Someone save me from the hate.
It's just another world, just another family torn.
Just another day in the world we live.
I need a Hero to save me now]
Skillet- Hero

 
Arena,Foresta Proibita. 23 Dicembre 2022. Sera.
 
A volte mi chiedo se valga davvero la pena di combattere,in certi istanti, vorrei mollare tutto all'aria. Rinunciare.
Ma non per codardia.
Tuttavia non posso,perchè se penso al dolore che potrei arrecare alla mia famiglia- più di quanto ne hanno già- cedo.
Ma ho bisogno di qualcuno che mi salvi, di un'eroe.
Ridacchiò tra sè e sè, per la parola.
"Rose?"
Gli occhi di Lorcan Scamandro la scrutarono preoccupati, come se aspettassero ansiosi una risposta. Indicò la grotta.
"Là va bene?"
Sembrava calda e accogliente, per nulla a che fare con i caldi divanetti davanti al camino della Sala Comune dei Grifondoro ma poteva andare.
Al momento era la cosa più accogliente che avesse trovato.
Annuì e vi gettò lo zaino dentro. Si sedette abbastanza dentro ma anche fuori da vedere bene in giro, nel caso avessero avuto qualche sorpresa.
"Faccio io il primo turno" disse a Lorcan senza troppi convenevoli, il ragazzo sembrò esitare eppure si sedette poco dietro di lei.
"Grazie,Rose" disse ad un tratto, quando era certamente sicura che stesse già dormendo.
"Per cosa?" le venne quasi da ridere.
"Per non avermi ucciso"
Rose restò zitta per un attimo, pian piano il sole stava scomparendo del tutto e tra poco avrebbe saputo se James era vivo o no.
Se James fosse morto... allora m'impegnerò a vincere. Per tornare a casa da mamma e papà, anche se questo significa uccidere Lorcan e qualsiasi altro amico in vita...
"Non è nel circolo umano uccidersi l'un l'altro, ma in quello animale. E noi non lo siamo" ribattè con la gola quasi secca.

 
***

 
Tre manici di Scopa,Hosgmade. 21.55
Harry aveva un groppone in gola da fare invidia ad un cammello.
I muscoli erano tesi, la testa piena di pensieri,insulti e parole.
Aveva lasciato Ginny in lacrime a casa senza alcuna spiegazione.
Avrei dovuto forse dire che m'incontravo con Malfoy?
Quello era stato un giorno terribile, guardare i giochi, e vedere Dominique morire e James chiuderle gli occhi...
E Rose...
Erano ancora vivi,almeno loro due.
"Sei in anticipo di ben cinque minuti,Potter. Congratulazioni" sentì una voce che non poteva che essere Draco Malfoy rimbombargli ironico nelle orecchie.
Quando sollevò lo sguardo,però, non c'erano solo gli occhi grigi di Malfoy a scrutarlo, bensì anche quelli di Astoria e Daphne Greengrass,Theodore Nott,Blaise Zabini e Pansy Parkinson.
Ringhiò a labbra socchiuse e si alzò di scatto. "E' una trappola!" sbraitò a mezza voce contro Malfoy.
"No,aspetta,Potter..."intervenne Astoria appoggiando la mano  sulla sua spalla. "....tutti facciamo parte della nostra richiesta..."
Harry si scrollò di dosso la mano della Serpeverde, che non mancò dal ritirarla subito. Si sedette e afferrò la Burrobirra, iniziando a sorseggiarla mentre gli altri si accomodavano affianco a lui.
"Potter, hai intenzione di guardarmi o vogliamo parlare di com'è bello il tempo?" sputò acido Malfoy.
Harry lo guardò,posando il boccale sul tavolo in legno. "Voglio sapere cosa volete da me" ordinò imperioso.
"Vogliamo che i nostri figli si salvino,Potter" rispose Pansy Parkinson.
Harry sollevò un sopracciglio. "Davvero? Io pensavo di aver visto un ghigno sulla tua bocca, Pansy, quando tua figlia era stata sorteggiata. Non volevate che i vostri figli morissero?" scrollò le spalle. "Potevate darci una mano anzichè schierarvi con-"
"Non dire quel nome!" sbottò Daphne.
"Il puntò è," intervenne Blaise Zabini " che ci siamo accorti che non possono morire, ci siamo resi conto che scappare è sbagliato"
"Ora?!" rinfacciò Harry. "Dopo tutti questi anni ve ne siete accorti ora?"
"Siamo Serpeverde, è nella nostra natura essre un po' egoisti" intervenne Astoria ma fu subito interrotta da suo marito.
"Non siamo qui a discutere quanto i nostri animi siano nobili o no,Potter, hai intenzione di aiutarci?"
"E come?" domandò frustrato Harry.
"Harry!" due voci, un coro. L'uomo si voltò e incontrò gli occhi dei propri migliori amici, fece segno loro di stare in silenzio e gli fece un gesto di avvicinarsi.
Hermione e Ron obbedirono, non senza una punta di rigidità nei movimenti. La Granger si fermò a scrutare ogni Serpeverde. "Harry, mi spieghi..."
"Granger,chiudi quella bocca" sbottò Draco Malfoy.
"Ehy," Ron sfoderò la sua bacchetta "Malfoy..."
"Basta!" ordinò Harry. Cercò di spiegare loro la situazione meglio che poteva.
Hermione si spalmò le mani sulla faccia. "Stiamo contrattando con loro,Harry..."
"Hermione. L'ultima cosa di cui ho bisogno è il tuo giudizio su quanto sia immorale. Per una volta, ti prego, fidati come sta facendo Ron" sbottò Harry tra l'adirato e il teso.
Perchè se Hermione inizia, non la finisce più.
"Sono anche i vostri figli, quelli là dentro" intervenne acida la Parkinson frecciando Hermione.
"Quindi?" chiese Harry a Malfoy.
"Anni fa, avete distrutto tutti gli Horcrux di..." esitò. "Tranne uno"
"Impossibile!" scattò su Hermione. "Le indicazioni che ci aveva dato Silente..."
"Erano sbagliate, una parte almeno" intervenne Astoria.
"Quindi, distruggere l'ultimo Horcrux, uccidere lui, è così che funziona?" domandò Ron.
Theodore Nott battè una mano sul tavolo. "Primo premio,Weasley. Ci sei arrivato" ghignò.
Ron grugnì.
"E sarebbe?" interruppe Harry impazionete di mettere fine a quella discussione.
"Prima il Voto" ordinò Malfoy. "Vogliamo essere certi che salviate i nostri figli"
Hermione arricciò le labbra. "Ci proveremo ma... loro sono ingnari, potrebbero uccidersi comunque..."
"Ho stabilizzato una specie di comunicazione con cui possiamo parlare nella testa dei ragazzi, per qualche secondo senza che lui se ne accorga" interruppe Astoria. "Faranno una finta alleanza,reciteranno... finchè,beh finchè non sarà tutto finito"
"Ammirevole Greengrass,davvero. Ma come possiamo noi sapere che ci state dicendo la verità?" incalzò Hermione. "E' palese che voi non piacete a noi e noi non piacciamo a voi, in conclusione?"
"Voto Infrangibile" mormorò Harry. "Ma io ne ho già fatto uno con lui..."
"Dobbiamo aggirare quel Voto in qualche modo..." pensò Draco.
"Esattamente. Lui ha chiesto un vincitore, se sarà James o Rose, lui morirà ma se sarà qualcun'altro saremo ridotti a schiavitù" ragionò a voce alta Hermione. "Ma se noi facciamo finta di niente e uccidiamo Voldemort e quindi ci sarà più di un vincitore il patto dovrebbe sciogliersi, tantostà che ci sono ancora Bellatrix..."
"Mia zia. Ci penseremo io e mia madre" intervenne Draco. "Per il resto dei Mangiamorte sarà facile rinchiuderli ad Azkaban,dopo"
"Mi sembra un piano perfetto" intervenne Hermione. Guardò Astoria Greengrass. "Com'è che funziona quella cosa?"
"E' un'incantesimo-"
"Stiamo attirando troppa gente, andiamo via. Parleremo domani. Facciamo questo Voto e basta" sbottò Blaise.
Harry si guardò intorno,era vero: stava entrando più gente al pub e non dovevano farsi sorprendere insieme.
Harry tese la mano verso Draco ma venne subito sostituita da Ron. "Io... voglio farlo io" e guardò a mo' di sfida il biondo che non battè ciglio.
Hermione protese la bacchetta e formulò il Voto Infrangibile.

 
***

 
Arena. Alba.


L'ultimo pensiero che Rose ebbe prima di addormentarsi fu che James era ancora vivo.
Il primo fu un calcio allo stomaco.
Spalancò gli occhi mugulando dal dolore e vide un paio di stivali neri in pelle e un vestito lungo e nero. Rose riconobbe subito come Ludmilla Pitcarn.
Si alzò a sedere ma qualcuno da dietro la spinse a terra,non fece in tempo a vedere chi fosse che quel qualcuno si mise sopra di lei, legandole le mani.
"Abbiamo deciso di tenerti in ostaggio,Weasley. Sarà più divertente" il tono ironico apparteneva a Steven Nott.
Si dimenò. "Luridi sadici" sbottò.
Nott la voltò e ridacchiò, le mollò poi una pizza in faccia. "Sta' zitta, rifiuto" sbottò.
Rose prese a urlare aiuto, sperando che James fosse nei paraggi.
"Cosa state-" Scorpius Malfoy stava avanzando e si bloccò, guardando Rose e alla sua destra.
In quel momento Rose si ricordò di Lorcan.
Il suo sguardo scattò verso il ragazzo, imbavagliato e legato.
"abbiamo pensato che sarebbe più divertente da vedere torturarli un po'" rispose Pitcarn.
Jennifer Zabini di fianco a Scorpius Malfoy,esitò. "Pitcarn non credi-"
"Provi pietà per questa feccia,Jen?" sbottò acidamente Nott.
Lo sguardò della mora s'irrigidì un poco. "No.. è solo che-"
"Idioti" sbottò Scorpius, si voltò e indicò Rose e Lorcan. "Portateli da noi"
Nott e Pitcarn afferrarono i due e li portarono sino alla loro raduna. Li lasciarono vicino ad un albero e loro si sedettero sui loro tronchi caduti per parlare.
Purtroppo non si sentiva nulla.
Rose guardò Lorcan, una lacrima le scivolò via dall'occhio. "Mi dispiace,davvero" singhiozzò.
Anche se aveva il bavaglio alla bocca,potè vedere il sorriso di Lorcan raffiorargli, s'accostò di più a lei, strisciando. Avvicinò le labbra al suo orecchio e, per quel poco che poteva parlare- e Rose capire-, disse: "Mi piaci"
Rose non rispose. Sia perchè non aveva nulla da dire, sia perchè in quel momento Lorcan morì.

 
***

 
Si sedettero sui tronchi. "Idioti!" ripetè Scorpius.
Ludmilla inarcò un sopracciglio. "Dovevamo ucciderli subito?"
"No!" strillò a mezzavoce Jen "No,no,no!" quasi le lacrime le salirono agli occhi.
"E' successo qualcosa" spiegò Scorpius. "Mia madre mi ha contattato attraverso un incantesimo speciale. Hanno fatto un voto con i genitori di Potter e Weasley... in modo che usciremo tutti vivi di qui"
Ludmilla e Steve si guardarono a bocca spalancata. "E come sappiamo che è vero?" chiese la prima.
"Dovete crederci! L'ho sentito anche io ma... Steve... ti prego" Jen lo guardò. "Non voglio morire. Non vogli che tu muoia...." ormai le lacrime le scivolavano via dagli occhi.
Steven s'irrigidì. "Io..."
Ludmilla sbuffò. "Cazzate!" lanciò un'occhiata spezzante ai due. Si alzò afferrò un fioretto e lo lanciò dritto verso Lorcan Scamandro. Lo uccise.
Guardò gli altri. "Io non partecipo,passo" detto questo se ne andò, accompagnate dalle urla della Weasley che chiamava Lorcan.
"Ludmilla..." Jen si piegò su sè stessa e pianse. "Perchè?"
"Scamandro non faceva parte dell'accordo no?" ribattè un po' rigido Steve, avvicinandosi alla Zabini. La circondò un un braccio. "Tirati su"
"Ma quindi tu..."
Steve le accarezzò i capelli. "Resto"
"Dobbiamo ricomporci, tra poco verremo inquadrati perchè l'Incantesimo di isolazione finirà" Scorpius gettò un'occhiata a Rose "Vado a spiegarle tutto"

AngoloAutrice(?)
Fan-Scamandro, mi odiate vè?
Perdooono!
Allora, uhm, ora si svela il "misterioso" piano dei genitori, riusciranno ad adempirlo?
Boh.
Ehehe.
Ringrazio le persone che recensicono, faccio in fretta perchè ho da fare, risponderò a più presto alle recensioni, I swear.
E, appena possibile farò una screen-draw, okay?
Un bacione.
Shanna

 

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Capitolo 6
*** Alleance ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins


Hunger Games, dead or alive?
Capitolo sei:
Alleance


[We have fallen, we have fallen again tonight.
Where we go from here, where they're tearing down our lives?
When all they want is, for us to live in fear.
How long can we hold on?
There's something deep inside, that keeps my faith alive.
When all you can do.
Is hide from the fear that's deep inside of you,
something,something,something,
to hold me close when I don't know]
Skillet- Collide


 
Arena,Foresta Proibita. 23 Dicembre 2022. Sera.
 
"Weasley." Gelido e rigido. A chi poteva appartenere quel tono se non a Malfoy?
Rose sollevò lo sguardo, probabilmente aveva gli occhi iniettati di sangue e rabbiosi,perchè il nemico sobbalzò appena.
Era riuscita a stringere la mano di Lorcan,ormai esanime privo di vita, e la teneva ancora lì, fredda contro il suo palmo sudaticcio.
Gli occhi le pizzicavano ancora solo al pensiero.
Cercava di non guardarlo perchè, se lo avesse fatto, avrebbe visto una spadina conficcatagli dritta nella fronte.
Ed era tutta colpa di Ludmilla Pitcarn, un nome  e un cognome da uccidere.
"Cosa vuoi?" ribattè.
Ebbe la sensazione che Malfoy stesse per porre fine alla sua vita. Malfoy proprio lui che aveva creduto non fosse un assassino solo perchè non le aveva fatto un torto diretto.
Eppure doveva aspettarselo: era un Serpeverde e, come tale, ormai si era capito, era destinato ad essere un assassino.
E l'odio tra i loro genitori aiutava, Malfoy l'avrebbe uccisa e il signor Malfoy avrebbe deriso in faccia suo padre e sua madre.
Una stupida dinastia di odio.
Scorpius restò in silenzio e resse il suo sguardo. Senza un sorriso di scherno,senza sarcasmo. Resto lì, semplicemente a fissarla come un'ebete.
"Perchè non lo fai subito?" si lasciò scappare impaziente.
Non aveva proprio tanta voglia di morire ma il gusto di dire quelle parole,di ricordare a Malfoy che lei era coraggiosa, le faceva salire l'eccitazione al cervello.
"Cosa?" chiese Malfoy,come riportato alla realtà.
Rose roteò gli occhi e sbuffò. "Ti prego Malfuretto, non hai neanche il coraggio di uccidere una persona?" sbottò.
Scorpius Malfoy si lasciò andare in un ringhio sommesso, estrasse il Tomahawk e lo portò vicino al volto della ragazza, chinatosi accanto a lei. "Non abbiamo molto tempo,Weasley ti devo parlare"
"Non abbiamo molto tempo? I tuoi amichetti fanno a gara per  uccidermi o non avete tempo perchè Pitcarn si è incazzata?" gli sputò.
Malfoy avvicinò l'arma al viso della ragazza. "Sta' zitta e ascoltami una buona volta" gli disse senza troppa durezza nella voce.
Malfoy vuole fare il duro ma in realtà non ci riesce.
"Ho altre possibilità?" ribattè,sarcastica.
"I miei genitori e i tuoi assieme a tuo zio hanno stretto un patto, un patto che porterà tutti noi alla salvezza. Dobbiamo solo aspettare e non ucciderci a vicenda..."
"...credo che la tua amichetta Pitcarn questo non l'abbia capito" spezzante e sicura.
"Sta' zitta!" l'ammonì lui. "In questo momento siamo protetti da un incantesimo che non ci possono vedere ma durerà poco, dato che altrimenti Bellatrix s'insospettirebbe...." sospirò. "Dobbiamo far finta di creare un'alleanza" le disse.
"Ah.Ah. E vi aspettate che vi credi?" sbottò,strillando. "Dopo tutto quello che ci siamo fatti tra le nostre famiglie? E fammi indovinare, io stringo un'alleanza con voi e voi mi giocate alle spalle! O no?"
"Per finta" la corresse duramente Malfoy.
"Per finta,certo" masticò Rose. "Non ti credo" dichiarò secca.
Malfoy sospirò e si passò una mano tra i capelli,come se si aspettasse una risposta del genere. Lanciò un'occhiata ai suoi due amici e riguardò la ragazza.
"Weasley, tua mamma mi ha detto un segreto che solo voi conoscete. Indipercui se lo so, è perchè me lo ha detto lei. In tal caso mi crederai?" chiese Malfoy.
Rose restò a bocca aperta. Un segreto,certo. Un segreto poteva anche averlo sentito.
"No" ribattè ancora. "Uno solo no"
"Come prevedibile,tua madre aveva ragione" sospirò Malfoy. "Ora ascoltami: la tua prima parola è stata cenerentola, a cinque anni tu e Albus Severus Potter vi siete fidanzati rivelando alla famgilia che un giorno vi sareste sposati, ti eri innamorata di un Babbano l'hanno scorso, incontrato durante una vacanza nascosta a Tu-sai-chi in Grecia. Ma il Babbano aveva una ragazza e ti ha trattata come una merda. Convinta ora?"
Queste cose... è vero, sono cose che sa solo la mia famiglia... gli credo? Devo per forza ma... Malfoy! I miei genitori hanno stretto un patto con i Malfoy, possibile? Certo però che se si tratta di figli...
"Si...." sussurrò flebile, interdetta.
Scorpius Malfoy sollevò le sopracciglia e sorrise sollevato. Le tagliò le corde che le legavano i polsi e l'aiutò ad alzarsi con un balzo.
"Mio cugino però...." incominciò Rose.
"Lo troveremo..." l'ammonì. "Ora basta, si inizia è finito il tempo"


 
***
 
Hogwarts,Sala Grande. Sera.


"Tutti mocciosi piagnucoloni " si lamentò Bellatrix.
Il suo umore non era certo dei migliori, quelle inquadrature  erano tutte patetiche e Voldemort, il suo Signore Oscuro non era ancora rientrato da una commissione che prevedeva la sottomissione del nuovo ministro Babbano.
Ah...! Babbani poi... sempre così strambi e insignificanti. Disgustosi,viscidi e inutili. Esattamente come i vermi.
"Cambia scena, fammi vedere i miei preferiti" ghignò.
Era elettrizzata solo all'idea, era curiosa di sapere chi avrebbe vinto tra i numerosi figli di Mangiamorte.
Lei ovviamente puntava su suo nipote Scorpius ma beh, se sarebbe morto,pazienza, vuol dire che non era all'altezza del grandissimo Signore Oscuro.
L'elfo domestico con uno scocchio delle dita mostrò una nuova inquadratura cui riprendeva Scorpius Malfoy,Jen Zabini e Steven Nott.
"Dov'è finita Pitcarn? E' morta?" ghignò Bellatrix.
"N..no signora..." rispose un suo servo scrutando la lista dei morti, lanciò uno sguardo ai Pitcarn senior. "...magari hanno litigato..."
"Ah! Me lo sono perso!" sbuffò lamentosa Bellatrix. "Ora silenzio!" tuonò rivolta ai studenti che erano sottoposti giorno e notte a guardare i Giochi.
"Uh,c'è la Weasley..." commentò sovraeccitata vedendo la figura della mezzosangue, lanciò uno sguardo carico d'odio a Albus Potter,che rabbrividì.
 
"Malfoy " esordì la pezzente.
"Weasley,siamo tre contro uno, possiamo ucciderti... come..come quel tuo amichetto laggiù!" ringhiò Jen indicando Lorcan Scamandro, steso a terra, con un fioretto in fronte.
Rose Weasley grugnì.
Bellatrix scoppiò a ridere e guardò Pansy Parkinson, la quale era abbastanza tesa. "Adoro tua figlia,ah!"
"Possiamo fare un'alleanza" propose Weasley. "Siamo i più forti, possiamo uccidere tutti e scontrarci... alla fine"
Bellatrix corrugò la fronte, la faccenda si faceva interessante. Sul serio.
"Accetto" fece Malfoy senza preamboli. "Ma ricorda, Mezzosangue, che ti abbiamo in pugno,intesi? Una sola mossa sbagliata durante l'alleanza e ti ritroverai morta prima ancora di aprir bocca"
Rosaline Weasley lo frecciò negli occhi un istante prima di allontanarsi. "Faccio due passi" buttò lì.
Una volta che la ragazza dai capelli rossi si fu allontanata, Steven Nott si buttò addosso a Scorpius, afferrandolo per la colletta. "Sei pazzo?! Un'alleanza con la Weasley?" sbottò.
"Concordo, è un'ide alquanto disgustosa" aggiunse con voce tremante Jen.
Scorpius fece un mezzo sorriso. "Non vi preoccupate. Ci teniamo buona lei, troviamo Potter e uccidiamo tutti e due"
Nott lo lasciò andare con un ghigno. "Bene, è un'idea. Non aspettare comunque che ti ringrazi,Malfoy. Abbiamo pur sempre una Mezzosangue Weasley tra le palle" disse.
Mise il braccio intorno alle spalle di Jennifer Zabini e s'allontanò.
Scorpius Malfoy fece girare il Tomahawk.
 
Bellatrix ghignò alla sala, poi guardò i Malfoy. "Vostro figlio è davvero diabolico, sarà perfetto come Mangiamorte. Dracuccio,altro che te"
Vide Draco impallidire e deglutire. Meglio così. Suo nipote era un'incapace per certi versi.
"Mi piace,mi piace,mi piace" canticchiò guardando la sala. "A voi no?"
"Da matti!" ghignò un Serpeverde dando di gomito al Potter verde-argento che intanto era sbiancato.


 
***
 
Arena. 24 Dicembre. Mattino.

Aveva abbassato troppo la guardia.
Si era appena chinato per prendere l'arma -una bellissima spada apparentemente leggera e manovrabile, più di quella che aveva lui sicuro-, quando sentì un tocco freddo alla nuca.
Non si sorprese troppo, eppure si rimproverò, quel piccolo distramento gli stava per costare la vita.
"Getta le armi,Potter" sibilò una voce femminile dietro le sue spalle.
Cazzo,James. Sei proprio un'idiota.
Eseguì l'ordine e, quando si scontrò con i capelli tirati di Priscilla Goyle e i suoi occhi grigi socchiusi, non se ne sorprese molto.
Chi altro poteva avere quel tono risoluto?
Alzò le mani e sorrise beffardo alla Serpeverde, le mostrò il miglior sorriso che- a detta di suo fratello Albus- era talmente schietto da far infervorare chiunque.
E, infatti,come potevasi dimostrare, la Goyle grugnì e gli puntò la punta di una lancia argentata e sottile, sulla gola. "Non fare l'idiota,Potter. Lo sai che tra poco il cannone sparerà la tua morte?"
"Sì, ma non prima che tutti sappiano un segreto..." soffiò il ragazzo.
Vide il viso della Goyle contrarsi per la sorpresa e la curiosità. "Quale segreto?"
"Che siamo stati a letto insieme,tu ed io" buttò lì.
Priscilla Goyle grugnì premendo un po' la punta e facendogli pizzicare la gola. "Non dire assurdità..."
"Festa dell'anno scorso,eri ubriaca fradicia e ti sei letteralmente buttata tra le mie braccia"
La Goyle allentò la presa disorientata e questò bastò a James per scattare via dalla sua imprigionatura e sgattaiolarsi affianco.
afferrò il suo polso e lo rigirò, facendogli cadere la lancia. Priscilla Goyle strillò acutamente per la sorpresa e anche il dolore.
James la imprigionò del tutto, la sbattè poi violentemente a terra e afferrò la lancia puntandogliela contro di lei.
"Sei proprio una mignotta!" esclamò ansante. La Goyle lo guardò terrorizzata. "Ne avevi davvero il dubbio?" ridacchiò.
"Non era vero?" balbettò lei.
"certo che no,Goyle" sbottò.
Devo farlo,per Rosie,mamma,papà e gli zii.
Strinse le mani intorno all'impugnatura della lancia, strinse forte e affondò dritta nel petto della Goyle.
Estrasse subito la lancia, con la Goyle sanguinante ma viva, tuttavia esanime sul terreno.
Guardò con occhi vacqui James.
"Mi spiace Goyle, non avrei voluto ucciderti. Ma tu od io. Tu o Rosie,la mia famiglia" le sussurrò prima d'allontanarsi.
Quando fu un poco lontano,sentì un cannone esplodere.
Priscilla Goyle era morta.


AngolinoAutrice(?)
Ma ciao a tutti, mi rendo conto del ritardissimo dell'aggiornamento ma, non è colpa mia, almeno stavolta. Ci avevano staccato internet per non so quale motivo tecnico e l'operatore continuava a dire, ventiquattro- quarantotto ore e ritorna. Così ho aspettato e aspettato... poi tre giorni fa ci avevano detto quarantotto settantadue, che scadevano ieri iera. Ancora niente internet ma ieri sera abbiamo chiamato l'operatore e c'era semplicemente da riattivare il router. Roba-da-matti. ... Se potessi lo uccidere agli Hunger Games, quell'operatore di biiip. ( Sì farò un copia-e-incolla ovunque pubblicherò, con 'sto discorso. )
Okay, comunque, passando al capitolo, Alleazaaa, come la vedete ? Ringrazio coloro che la seguono eccetera :)
Un bacione, ragazze :)
Shanna.

 

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Capitolo 7
*** Hybrid. ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins


Hunger Games, dead or alive?
Capitolo sette :
 Hybrid
 
[In a grave of roses, while the night is closing in,
my soul is so cold. But I want to live again.
I know you'll come to me, I wait in misery.
I wanna fight for this, save me from this darkness.]
Skillet-I want to live.
 
 
Arena,Foresta Proibita. 25 Dicembre 2022. Mattino.
 
Rose Weasley aprì gli occhi ancora umidi dalla sera prima, le palpebre erano ancora un po' appiccicate tra loro e, immediatamente sentì gli occhi pizzicarle. La sera prima aveva pianto troppo, appoggiata a quella scomoda corteccia, mentre il gelido del pieno inverno le rendeva inutilizzabili le dita dei piedi, in modo da impedirle di scappare.
Rose sbuffò un po' di aria, reclinando il capo all'indietro e poggiando la testa contro la corteccia. La condensa aleggiò davanti ai suoi occhi, fino a dissolversi lentamente.
Erano passati tre gorni, ed era Natale, Rose chiuse gli occhi, dolorante.
Buon Natale.
Le faceva male tutta la schiena, stando in quella posizione così scomoda, anche per il manico del cortellino che le premeva sulla pancia, ma non avrebbe lasciato la sua preziosa arma sola, neanche se ora i Favoriti erano suoi alleati.
Un lampo di ricordi le attraversò la mente, di quel Voto Infrangibile fatto da Ron e Draco Malfoy, di quella strana alleanza tra loro, di quel dover fingere che sia un'alleanza falsa.
Non avrebbe dovuto fidarsi di Malfoy, Zabini e Nott, farsi prendere gioco di lei a quel modo, ma Scorpius Malfoy sembrava così sincero. E... poi era a conoscenza dei suoi segreti, per cui doveva essere per forza reale, quel Voto.
Agguantò con le dita gelate la leggera giacca rosso-oro che indossava e se la strinse ancora di più addosso, cercando calore e mugugando per il freddo.
Qualcosa, improvvisamente, le fiondò addosso, qualcosa di caldo e grosso, Rose se lo levò dallafaccia e capì bene che era un mantello, alzò lo sguardo verso la ragazza davanti a lei.
Jennifer Zabini ne aveva un'altra, addosso, di giacca enorme come quella, più simile a un cappotto da maghi che una normale giacca. Aveva il naso leggermente arrossato e i suoi stivali con il tacco alto affondavano nella neve caduta durante la notte, che ormai ricoprima tre centimetri del terreno.
Rose la guardò incerta e la parve vedere Jennifer Zabini addolcirsi un po'. " Quella era la giacca di Lud. Puoi prenderla. "
Rose strinse le labbra, facendo uscire a fatica uno smorzato grazie, abbassando velocemente lo sguardo e infilandosi frettolosa la giacca. Subito, un piacevole calore la avvolse, rendendola meno un cubetto di ghiaccio di quanto fosse diventata.
La Zabini arricciò le labbra. " Non ringraziarmi, Weasley. Un'alleata congelata non serve a nulla. " dopodichè girò i tacchi, volgendo lo sguardo verso l'orizzonte.
Rose le stava per rispondere che, nonostante tutto, sarebbe stato grazie alla sua famiglia che loro luridi Serpeverde sarebbero sopravvissuti. Soprattutto, grazie a loro. E quindi non doveva fare tanto l'altezzosa.
Ma a zittirla dal pronunciare quelle acide parole, fu Scorpius Malfoy, che si sgrullò di dosso la neve e poi passò una mano tra i capelli platinati, senza gel, per far cadere la neve rimanente.
" Tra poco Bellatrix potrà di nuovo guardarci, quindi torniamo a recitare. " sussurrò, con ordine perentorio. Era così, allora? Faceva parte di una banda di cui quello stupido Scorpius faceva a capo?
Per Jamie, solo per lui.
" Come fate a saperlo? " gli gridò, attirando l'attenzione di tutti e tre i Favoriti. Nonostante tutto, nessuno dei tre osava rivolgerle la parola, nè lo faceva lei a loro. Fuorchè cose necessarie.
Scorpius alzò un braccialetto, che era illuminato di verde fosforescente, in quel momento. " Grazie a questo; se è illuminato significa che l'incantesimo di mia madre è attivo. E abbiamo un po' di respiro"
Immediatamente, il braccialetto smise di brillare, tornando di un colore verde opaco, Scorpius aggrottò immediatamente le sopracciglia e le scoccò un'occhiata di odio.
"Torniamo a cacciare, Weasley. " sbottò spezzante.
Rose non si curò di mettere su il broncio, come avrebbe fatto normalmente, e si alzò, ubbidiente, impugando il coltellino e sfoderandolo.
I quattro, ormai tutti Favoriti, si avviarono per cacciare nel bosco ghiacciato.
 
***
 
 
Hogwaerts,Sala Grande, 25Dicembre 2022. Mattino.
Bellatrix Lestrange aveva fatto la apparizione nella maestosa Sala di Hogwarts, scoccando, come prima cosa, un'occhiata disgustata al tavolo dei Grifondoro, i quali irrigidirono subito e alcuni cercavano di affondare il naso nel porridge, altri sostenevano lo sguardo della preside.
Bellatrix ancheggiò fin il trono di Silente, che ora era soltanto suo. E anche di Lord Voldemort, ovvio.
Ma in quel momento il suo adorato signore oscuro non c'era, per cui sarebbe stata lei a comandare. Che bellezza.
Quando si sedette sulla poltrona, sgranchì le gambe allungandole e afferrò la tazza di caffè che le aveva porto un elfo domestico.
" Bene, bene. " ridacchiò. " Chissà quanti Grifondoro moriranno oggi. " cinguettò, portandosi poi la tazzina alle labbra, e bevendo un sorso di caffè. La sua faccia si tramutò immediatamente in una maschera d'orrore molto simile a una pazza isterica, guardò immediatamente l'elfo che le aveva portato il caffè.
" Cos'è questo ?! " urlò.
L'elfo sobbalzò, sembrava piuttosto anziano, fece un mezzo inchino e prese  a torturarsi la veste malridotta. " Mia signora... que- questo è il mi- "
Bellatrix scagliò la tazzina contro l'elfo, il contenuto caldo gli si versò in testa, ma l'elfo stette,zitto,con il capo chino.
" Fa schifo, elfo! " ruggì Bellatrix. " le vecchie cariatidi come te dovrebbero morire. " rise, facendo ridere alcuni Serpeverde. Poi puntò la bacchetta contro l'elfo e successe tutto in un attimo.

Avada Kedavra.
La sala s'ammutolì e Bellatrix Lestrage, dato che si sentiva di ottimo umore quell'oggi, decise di puntare i suoi occhi scuri contro Albus Potter, abbastanza distante ma più vicino di quello che sembri.
Albus, immediatamente, s'irrigidì.
" Ti è piaciuto lo spettacolo, Potter? " rifilò sardonica, elargì un enorme sorriso e reclinò il capo. " Sai, il tuo paparino avrebbe qualcosa. Non se ne sarebbe stato in un angolo a piagnucolare. "
Albus chinò il capo.
Bellatrix si voltò verso un Mangiamorte e sogghignò d'intesa, come se avesse qualcosa nella manica, un asso, per far crepare tutti quei luridi che lei considera come vermi.
Bellatrix fissò lo schermo e vide l'alleanza dei Favoriti - che stava ingannando la Weasley - camminare in un bocco, cacciando. Poi l'inquadratura si spostò è Ludmilla Pitcarn avanzava, fioretto in mano e sguardo stanco.
E infine, James Potter, completamente distrutto e affamato, si vedeva.
" Direi che è il momento di movimentare un po' questi Giochi. "
Il Mangiamorte annuì e fece per agitare la bacchetta, quando, improvvisamente si bloccò. " Sicura mia signora? Ci sono quasi tutti i Favoriti... "
Bellatrix fece un gesto secco con la mano. " Non m'importa, sono tutti Tributi e feccie. Libera gli ibridi. Tutti. "
Nessuno aveva scampo, nell'arena. Nemmeno i Serpeverde.

***
 
 
Arena,Foresta Proibita. 25 Dicembre 2022. Mattino.
James ignorò l'ennesimo brontolio dello stomaco. Aveva fame, era l'unica cosa a cui riusciva a pensare.
Durante il bagno di sangue era riuscito a raccattare uno zainetto cui all'interno c'era solo mezza bottiglietta di acqua piena e un pezzo di pane ammuffito che aveva dosato per due giorni. Aveva trovato delle bacche poi, mangiando solo quelle che riteneva sicuramente commestibili. Non sarebbe stato ucciso da una stupida bacca.
Nè tantomeno dalla fame.
James si fece forza sulle gambe, grugnendo un ultima volta, finchè non le sentì cedere e allora si costrinse a darsi una pausa, abbandonando la schiena contro un tronco e scivolando giù.
Sospirò e si passò una mano sulla fronte, completamente sudata. Per fortuna, invece, aveva trovato un cappotto da un tributo morto e se l'era infilato.
Se l'avesse saputo Dominique...
Stava per ridere, James, ma la risata gli morì in gola. Dominique era morta. Non c'era più e non ci sarebbe stata per sempre.
James socchiuse gli occhi, lacerato dal dolore. La sua famiglia stava andando distrutta, ma era contento di aver fatto quello, per Albus.
Non che avesse dei dubbi sulle capacità del fratellino serpeverde, in quanto tale conosceva molte maledizioni e aveva una grande astuzia. Ma voleva essere sicuro che Rose restasse viva.
L'aveva fatto per sua cugina e la sua famiglia, quindi. Perchè nessuno ce l'avrebbe fatta, seza Rose.
Nemmeno lui.
Improvvisamente gli venne in mente una canzoncina che avevano trovato su un libro della Storia di Magie e di Stregoneria ad Hogwarts e di cui Rose aveva preso a cantare, finchè non era stata rimproverata da Hermione: L'albero degli impiccati.


 
Verrai, verrai,
all'albero verrai,
di corda una collana,insieme a dondolare?
Strani eventi qui si son verificati
e nessuno mai verrebbe a curiosare
se a mezzanotte ci incontrassimo
all'albero degli impiccati.


 
James rise di sè stesso, quella canzoncina era solo una strofa tetra, da raccontare la sera di Halloween, giusto per far spaventare quel fifone serpeverde di Albus.
James, improvvisamente, sentì la mancanza del fratello.
Mi mancherai, Al. E anche tu Lily, Hugo, Vic, Molly, Lucy, Fred e..... Rosie.
" Sono un bravo Grifondoro, papà? " blaterò, prima che gli occhi gli si chiudessero del tutto. Stava incominciando a girargli tutto. Non sarebbe morto,però. No.
Guardò fisso davanti a sè, sicuro che le telecamere lo stessero riprendendo. " Ti voglio bene, Al. "
Non glielo aveva mai detto.
E fece un sorriso, il quale venne subito smorzato dalla paura.
Cos'era, quel rumore? Un ringhio?
James aveva sentito... si costrinse ad alzarsi, con in mano la lancia che aveva rubato a Priscilla Goyle quando era morta. Le mani tremavano e le morse allo stomaco erano troppo forti, tuttavia, per attaccare un tributo.
"Fatti sotto! Sei Malfoy? " strepitò James, privo di sè. Ormai era arrabbiato, arrabbiato con tutti loro che avevano osato portagli via la vita e la famiglia.
Dominique,Louis e Roxanne ci erano morti, in quei fottuti giochi.
James udì un secondo ringhio sommesso e fu allora che qualcosa di peloso scattò via da un cespuglio, parandosi a qualche metro da lui. Le gambe di james si mossero da sole: scattò all'indietro, andando a finire contro il tronco.
Era un lupo che aveva davanti, ma non un lupo qualsiasi. Un Ibrido.
Osservò bene quel manto argentato, con ciuffi biondi. Non era massiccio, però sembrava agile. Portava un collare azzurro. James osservò le fauci esposte che ringhiavano a lui.
Poi, si soffermò un po' troppo sugli occhi. Erano un taglio che conosceva molto bene, fine e bellissimo. Il colore era un blu quasi grigio, con pagliuzze verdi, così da formare un effetto caleidoscopico.
Era...
"James!" una voce rieccheggiò nella foresta e la reazione di James fu lenta: spalancò gli occhi e la lancia gli cadde di mano
La risata di suo cugino Louis si espanse in tutta la foresta, tappando le sue orecchie da qualsiasi altro suono. James tremò, per la prima volta da quand'era lì dentro.
"Sei contento di rivedermi, Jamie? Lo vedi? Vedi cosa mi hanno fatto?"
James deglutì a vuoto e osservò ancora quel lupo. Era... Louis ?
" L- Lou... " balbettò.
"Sono tornato,cugino. A vendicarmi. "
E, con un balzo e dopo aver digrignato ancora di più le fauci, quell'ibrido che aveva i caratteri di Louis, balzò addosso a James, mirando a squargciargli il collo.


AngolinoAutrice(?)
Sono tornata <3 E stavolta non ho intenzione di andarmene finchè non sarà finita ù.ù
Sono conscia che è passato un sacco di tempo, ma tra la scuola e tutto l resto è passato troppo velocemnte e non me ne sono resa conto. Ora sto riaggiusando i ponti, ovvero portando a termine con tutto ciò di incompiuto. E inizierò con questa, dato che mi ispirava molto e che voi sembravate entusiasti :)
Perciò... non scappate T_T ricordatemi della mia fc| sarà un aggiornamento a settimana, penso e alcune volte capiterà prima, visto che è estate :)
Detto questo... vi piace la trovata degli ibridi? E per chi se lo chiedesse: , quel lupo è fatto alcune parti e dna di Louis Weasley :')
Non uccidetemi,eh?
Spero che vi sia piaciuto il chappy e anche il ritorno di questa storia...
Un saluto grande,
Shanna.
Ps. Recensite please <3

 

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Capitolo 8
*** Merry Christmas ***


James Sirius Potter|Rose Weasley|Scorpius Malfoy| Albus Severus Potter| &Other.|Deathcharachters!
 
A Harry Potter fanfiction...
Questa storia è a puro scopo di divertimento.
I personaggi appartengono a J.K. Rowling
e l'idea di Hunger Games a Suzanne Collins


Hunger Games, dead or alive?
Capitolo otto :
 Merry Christmas
 
[ I'm a soldier, won't surrender
Faith is like a fire that never burns to embers.
I can't sit here quiet.
you can take my heart, you can take my breath.
When your pry it from my cold dead chest. This is how we rise up.
Heavy as hurricane, lauder than a freight train.
It's our world, they can never have it. It's a resistance, you can't resistance! ]
Skillet-Resistance.

 

Arena,Foresta Proibita. 25 Dicembre 2022. Mattino.

James rotolò di fianco, evitò così le fauci di Louis, facendogli sbattere il muso contro il tronco d'albero.
L'ibrido emise un ringhio acuto quando sbattè contro il tronco, scosse la testa e guardò di nuovo James. I suoi occhi, se possibile, sembravano ancora più furenti e vendicativi di prima.
Allungò il collo e ringhiò, basso. Un ringhio di minacce e sfida, poi si piegò sulle zampe posteriori e schizzò nuovamente verso di lui.
James non potè fare altro che evitarlo con la sua agilità da Cercatore, schivò di nuovo di lato, l'Ibrido gli balzò nuovamente addosso e James sgusciava via, come un circolo infinito.
Delle lacrime minacciavano di uscire dagli occhi nocciola di James, ma non poteva, si disse. Non poteva piangere, non era una cosa che faceva lui.
Lo faceva Albus, quello. Non lui.
Il suo smisurato orgoglio da Grifondoro non gli permetteva di piangere, anche se quello che aveva davanti era la sua famiglia, suo cugino, trasformato in un lupo senza ragione.
Perchè?
James si distrasse, Louis-lupo gli balzò addosso e addentò una prima volta all'aria, poi, lo  sovrastò completamente James con le zampe poggiate sopra il suo petto, gli ringhiò vicino al naso.
James riuscì a impiantare i gomiti de terreno e alzare l'asta della lancia, proprio contro il suo muso, rallentando il suo attacco. L'Ibrido ruggì e spalancò le fauci, James per tutta risposta gli ficcò l'asta orizzontalmente in bocca, spingendolo un po' e aumentando così le distanze tra loro.
L'Ibrido mosse la testa di scatto, cercandosi di liberarsi, e James stava davvero perdendo la presa. Finchè l'Ibrido-Louis non riuscì a strappargli di mano la lancia con umno scatto della testa, per poi scagliarla via, lontano da loro.
Quando ritornò a guardarlo, i suoi occhi graziosi da lupo erano fissi su di lui e brillavano di una spaventosa aura maligna.
"Non mi uccidi, Jamie? " lo canzonò.
James non voleva ucciderlo, assolutamente, era suo cugino per Merlino! Era la sua famiglia, prima di essere quell'Ibrido assetato di vendetta. Non poteva ucciderlo, con che coraggio si sarebbe presentato davanti ai suoi?
Un sorriso di scherno gli raffiorò le labbra. Nessun timore, in fondo il corpo di James non avrebbe lasciato quell'arena. Avrebbe soltanto riviso Rose, un ultima volta, sperava.
Ma non ce l'aveva fatta.
Non poteva uccidere Louis.
Si limitò a socchiudere gli occhi mentre il lupo gli balzava addosso e il ringhio rauco s'avvicinava sempre di più.
 
Hogwaerts,Sala Grande, 25Dicembre 2022. Mattino.
Bellatrix si esibì in una risata lampante, battendo le mani ripetutamente e accavallando le gambe, seduta dov'era sul trono di Hogwarts, come una regina.
Lanciò un'occhiata al tavolo dei Grifondoro e fece il labbruccio, puntando i suoi occhi color pece su Lily Potter, Hugo Weasley e le altre teste rosse che vedeva.
" Non è il vostro cuginetto, quello? " rifilò, scoppiando subito dopo a ridere una seconda volta. Bellatrix si alzò, ancheggiando verso il tavolo dei Serpeverde. Scoccò un'occhiata a quelli che, come lei, ghignavano e passò la mano sopra la testa di uno del terzo anno, arruffandogli i capelli castani.
Poi si fermò davanti ad Albus con un ghigno, puntando i suoi occhi in quelli verdi e velati di lacrime di lui.
Albus cercò di evitare il suo sguardo ma Bellatric posò le mani sulle sue guancie, stringendo forte e costringendolo a guardarla. Bellatrix reclinò il capo e avvicinò i loro volti.
"Sei contento, Albie, di vedere tuo cugino? " beffeggiò, allargandosi poi in un sorriso. Albus tremò impercettibilmente sotto le sue mani.
"Buon natale." sussurrò la preside.
Un ringhio definitivo provenne dallo schermino che mostrava James Potter in difficoltà, Bellatrix si voltò verso di esso, giusto per vedere la fine di un Potter, che era decisamente meglio di vedere la fine di un Weasley, com'era già capitato.
Ma proprio in quel momento, il lupo cadde a terra rantolando un guaito, con qualcosa conficcata nello stomaco.
Un Tomahawk.
" Cosa succede? " grido di rabbia Bellatrix, lasciando andare di colpo il volto di Albus e dirigendosi a passo svelto verso lo schermino.

Hogsmade, Tre manici di Scopa, 25Dicembre 2022. Mattino.

Harry Potter sussultò, vedendo quello schermino che erano riusciti a creare, il quale mostrava i loro figli e l'andatura del gioco.
Harry lanciò uno sguardo ad Hermione, la quale si teneva saldamente all'abbraccio di Ron, poi osservò Astoria, che stava piangendo e Draco le cingeva le spalle. Perfino i coniugi Nott e Zabini sembravano in ansia.
<< Da questo momento. >> sussurrò Hermione, tirando su col naso e non staccando gli occhi da James e i suoi soccorritori. << Bellatrix si infurierà. >>
<< Vorrà morti i nostri figli. >> aggiunse Daphne Greengrass, la madre di Steve. << E... ora? >> guardò Draco e Astoria, ma fu Hermione a rispondere.
<< E' il momento di buttare giù Voldemort. >> fece un sorriso amaro e guardò Harry, con un intesa complice come quando erano bambini.
Harry deglutì e annuì.

Arena,Foresta Proibita, 25Dicembre 2022. Mattino.

Louis starnazzò a terra, davanti ai loro occhi. Rose trattenne le lacrime. Quello non era loro cugino, non più. Non importava se avesse gli stessi occhi, la stessa voce e lo stesso dna. Quello era soltanto un mostro creato dai Mangiamorte.
Perchè? Perchè distruggerli in quel modo se già li uccidevano nell'arena? Perchè distruggerli tutti facendogli vedere un morto ?
Però era contenta di vedere James, di vederlo vivo, almeno.
Rose guardò suo cugino che, confuso, alternava lo sguardo tra lei, Scorpius che si stava riprendendo il Tomahawk conficcato nello stomaco del lupo e gli altri.
" Rosie, che cosa ci fai con loro? " fu la prima cosa che disse James, tirandosi a sedere e schiacciandosi contro l'ennesima corteccia presente in quela dannata foresta.
Rose lo ignorò, tenendo fisso lo sguardo sull'ibrido sofferente. Si avvicinò, piano, scrutando quegli occhi caleidoscopici che appartenevano a Louis, quel manto d'argendo come i suoi capelli Veela.
Rose si lasciò cadere sulle ginocchia accanto all'Ibrido, che ora emetteva bassi versi gutturali piuttosto sofferenti. Rose allungò una mano, incerta, per poggiarla poi sul capo dell'ibrido.
"Lou, che cosa ti hanno fatto ? " ululò tra i singhiozzi. Guardò la macchina di sangue allargarsi sul suo ventre. Suo cugino stava morendo di nuovo.
La besta grugnì, ma a Rose non faceva più paura. Ora rivedeva in lui soltanto il suo vecchio cugino, morto un anno prima, agli stessi giochi che stava partecipando lei. Un quindicenne morto con lo stomaco squarciato, proprio come ora.
Si rivedeva un anno prima, mentre guardava lo schermino e piangeva, mentre vedeva Louis sputare sangue e socchiudere gli occhi, verso la telecamera, mormorando un:
"Vi voglio bene. "
Rose scoppiò in singhiozzi quando lo sentì per la seconda volta, proprio in quel momento, versione lupo, lo aveva ridetto. Aveva acquistato un po' di coscienza e ora gli occhi del lupo erano fissi su di lei, non feroci, ma tristi.
Poi li chiuse definitivamente.
" Louis! " strillò allora Rose.
Immediatamente venne afferrata per le spalle e tirata indietro da due mani forti. Sussultò, quando si accorse chi fosse effettivamente, ritrovandosi a guardare quegli occhi grigi e quei spettinati capelli platinati.
" Rose, tuo cugino era soltanto un ibrido. Non possiamo essere sicuri che fosse davvero lui. " l'ammonì con una certa durezza, facendo schioccare la mascella. Poi la sua espressione divenne più dolce. E Rose si domandò se non ci fosse mai stato un cuore sotto quelle spoglie da Serpeverde. " Coraggio, dobbiamo andare. "
Rose annuì, rifiutandosi di scoccare un ultima occhiata  al cugino-ibrido morto ai suoi piedi, ma guardò invece James addossato contro un albero che la guardava con occhi sgranati. Rose sorrise e fece per gettarsi tra le sue braccia.
Com'era contenta di rivederlo! Voleva urlargli che potevano uscire tutti e due, tutti quanti anzi, da lì.
Ma James si limitava a guardarla come se fosse un mostro. " Cosa ci fai con loro, Rose? " replicò, duro.
Rose evitò il suo sguardo. C'era giudizio nel suo tono? Ovviamente. Anche lei avrebbe fatto lo stesso se non... se non avesse saputo.
"E' un Alleanza. " soffiò.
James scoppiò a ridere. " E' uno scherzo? Perchè non mi diverte. "
" Non lo è. " mormorò lievemente indispettita. " Scorpius ti ha salvato la vita. " Non avrebbe dovuto usare il nome di battesimo di Malfoy, lo sapeva. Ma le era venuto naturale. Scorpius sembrava così... carino con lei, almeno.
Infatti l'espressione che fece James fece intendere che voleva quasi ucciderla, per avere avuto tanta confidenza con un Malfoy serpeverde. " Scorpius ? " le fece il verso, altero. " Dimmi un po', tra poco lo chiamerai Scorpiuccio? " urlò. I due cugini si fissarono in cagnesco.
"Ora basta! " strillò Jen Zabini, sovrastando il muto litigio tra i due. Rose vide che il braccialetto verde lampeggiava furiosamente, segno che avevano una via libera da giochi.
"James. Ti devo spiegare un po' di cose. " aggiunse, frettolosamente Rose.

 
***
 
Hogwaerts,Sala Grande, 25Dicembre 2022. Mattino.

" E' uno scherzo ?! " gracchiò Bellatrix, facendo poi un gesto con la bacchetta per vedere gli altri partecipanti. Sullo schermino proiettato c'era ora Ludmilla Pitcarn che combatteva contro un lupo.
" Scorpius ha salvato Potter ! " sbraitò, fuori di sè.
Albus cantò vittoria internamente. Vedere Bellatrix fuori di sè a quel modo era raro, e anche gustoso. Non potè evitare che un sorriso gli raffiorò sulle labbra, guadagnandosi occhiate omicida da parte dei suoi compagni di casa.
Non capiva esattamente cosa fosse successo ma, vedere Scorpius Malfoy che salvava James era uno shock, comunque era grato.
Capiva però che sotto c'era qualcosa. Era successo qualcosa.
Vai Jamie, vai Rose, fategliela vedere.
Albus sentiva che qualcosa stava cambiando. E sorrise soddisfatto.
Che la caduta di Voldemort abbia inizio. Buon Natale, Voldemort.
 
"Liberate i lupi!" sbraitò fuori di sè Bellatrix ancora una volta, puntando poi gli occhi furiosi su albus, i capelli ricic e neri sparati in tutte le direzioni. Sorrise sadica: " Liberateli tutti su quel gruppetto. " soffiò.

 
AngolinoAutrice(?)
Ecco un nuovo aggiornamento :) Direi che la storia sta per finire :(
Comunque, vorrei precisare che, a differenza dell'Hunger Games originale, in cui gli Ibridi avevano soltanto le fattezze dei tributi morti, qui è differente. Hanno preso i dna dei caduti e impiantati in quei lupi-giganti che vengono poi allevati e rinchiusi in un centro d'addestramento apposito a Capitol City. Eh, s. Mi sono fatta delle vere pippe mentali.
Comunque pensavo che potrei continuarla, perchè ho un ideuzza quindi che faccia superare la durata della storia. Ma non so, perchè non voglio che risulti un prolungamento forzato.
Ringrazio a chi ha recensito lo scorso dopo tanto tempo e chi la segue ancora.
Un bacio,
Shanna.
Ps. LOUIS T_T

 

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