Princess

di Hogwartsisourhome
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** AVVISO ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Mi chiamo Arianna Ghiacci,ho 14 anni vivo qui a Fabriano. Io ho una vita un po' particolare, infatti abito in un... Convento. In realtà la mia casa sarebbe davanti al  convento, ma dato che mia madre è spesso all'estero per lavoro e mio padre se ne è andato quando ero piccola, io adesso sto con le suore. Non confondetemi, mi trovo benissimo, perché Suor Angela è molto simpatica e c'è Davidino, con cui divertirmi un po' dopo la scuola. Nessuno gli è mai antipatico, nessuno gli dà fastidio, ama vedere il lato positivo delle cose. Io frequento la prima liceo scientifico e lui è ancora alle elementari, deve affrontare la nuova scuola dopo essere arrivato da Berlino.
Si è trasferito qualche mese fa  con i suoi genitori adottivi Azzurra e Guido. Guido è un po' serio per i miei gusti, ma Azzurra è troppo simpatica. Mi dà spesso consigli per i vestiti e magari insieme andiamo a farci una giornata di shopping al centro commerciale. Conosco bene anche Nina e Margherita. Nina insegna al mio liceo, ma non è la mia prof, mentre Margherita ha da poco avuto una bambina. È molto protettiva, ma quando studia medicina io sto con lei e la aiuto con la bimba.
Può sembrare che io sia una ragazza dolce e disponibile, ma non cascateci. Ho un carattere fin troppo impulsivo e mi piace rispondere a tono. Adesso sto facendo colazione con Suor Angela e Davidino, mentre gli altri stanno ancora dormendo o sono già andati al lavoro.
"Arianna, dopo mi vieni a prendere tu a scuola?" Mi chiede Davidino.
" mhm mhm"rispondo messaggiando alla mia amica Alessia, che rivedrò in classe.
"Con questo telefono, Arianna, insomma!" Riprendermi sulla questione cellulare è uno degli argomenti preferiti di Suor Angela.
Prima di partire mi dà un bacio sulla guancia e mi sussurra una preghiera, come ogni mattina, poi scappa perchè è molto impegnata.
Lascio Davidino davanti alla scuola elementare e mi dirigo verso il mio istituto. Mentre cammino, penso che faccia caldo per essere novembre.

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Entro in classe e trovo Alessia seduta sul suo banco, intenta a parlare con Beatrice, una ragazza molto simpatica e la secchiona della classe.      Quando mi vedono mi chiamano e mi raccontano di un appuntamento di Beatrice con il suo fidanzato Andrea, in classe con noi. Stanno insieme dalla seconda media. Erano in classe con me e con Alessia fin dall'asilo. Non conoscevo nessun altro il primo giorno di scuola.
In classe mia ci sono molte ragazze simpatiche, ma altre che non sopporto proprio. Anche i maschi sono abbastanza simpatici, ma ce ne sono alcuni che spingerei volentieri giù da un burrone, se potessi.
Uno di questi è Riccardo Monti. È un bullo, che si diverte con le ragazze e ci prova ininterrottamente con Alessia.
Un altro è Alessandro Palchi. Non è per niente silenzioso e tranquillo. Pratica atletica ed è davvero bravo.Non è molto alto. Ha un fisico stupendo, ma non va in palestra nè niente. Ce l'ha nel sangue.
Ecco, descritto così sembra il ragazzo migliore del mondo, ma vi assicuro che non lo è. 
Entra in classe, e si siede al suo posto e comincia a leggere un libro.
Io passo per mettere il mio compito sopra la cattedra e lui allunga la gamba, facendomi lo sgambetto. Quando, una volta inciampata, lo guardo male, lui si limita a sorridere e a tornare al suo lavoro. Non ci stiamo simpatici.
Sarà perchè abbiamo caratteri così diversi. Lui con i suoi amici è simpaticissimo, con le ragazze è indifferente e con me... Un vero 'simpaticone'.
Ora di motoria.
Il professore ci intima di metterci a coppie miste: i maschi dovranno correre e le femmine star loro dietro. Io ho la sfortuna di essere la ragazza più veloce della classe, così mi tocca stare col mostro ogni santa volta, dato che il professore non ammette repliche. Un mostro proprio non è, perché è molto bello come ragazzo.
"Quanto vorrei essere al tuo posto, ma nemmeno mi guarda, quello." Sospira Cristina, riferendosi a Alessandro.
"Accomodati" rispondo, sapendo che tanto nessuna vuole davvero correre con lui, a meno che non voglia morire di stanchezza.
Dobbiamo sostenere il test di Cooper. A me viene l'ansia appena il prof lo comunica. Cominciamo a correre. Passano tre, sei, nove minuti. Alessandro mi sta dando del filo da torcere. Quando manca ormai un minuto accelera lasciandomi indietro. Alla fine, viene da me e mi dice:
"Un minuto di distacco." Io lo fulmino con lo sguardo e me ne vado.
Le lezioni scorrono lente e quando è ora di andare a prendere Davidino mi avvio per la strada. Oggi Alessia non è con me, dato che deve andare ad Ancona per il week end. 
Sento chiamarmi da dietro: Alessandro, proprio lui, mi raggiunge e mi chiede cosa ci faccio lungo quella strada.
"Vado a prendere Davidino, lo conosci bene." Rispondo, secca.
"Oh, non ti scaldare! Volevo solo far conversazione!"
"Va bene, va bene! Tu che ci fai qui?"
"Vado a prendere mio fratello Luca."
"Non sapevo avessi un fratello"
"Ci sono un sacco di cose che non sai di me..." Sussurra, misterioso.
Quando i ragazzi escono da scuola, i bambini si dirigono verso di noi e Davidino mi abbraccia.
"Staccati, nano"rido io.
"Non chiamarmi come Azzurra!" Mi dice lui.
Saluta Luca e ce ne andiamo. Ale mi fa un cenno con la mano, col suo sorriso da sberle. Strano che non mi abbia ancora rovesciato in un fosso.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Quando arriviamo al convento, andiamo a mangiare. Minestrone. Bleah! 
Io lo rovescio nella pianta di Suor Serena, mentre Davide lo ingoia a forza, per fare un piacere alla cuoca.
Sentiamo delle urla concitate al di là della porta. Sono Azzurra e Guido, che litigano ancora una volta. 




Salvee! Questa è una delle mie prime storie. Se vi piace recensite, ve ne prego! Ho aggiunto degli elementi alla storia.
Un bacio.

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Azzurra e Guido continuano a litigare e io e Davidino non riusciamo a fare i compiti. Decidiamo di andare a fare un giro per aspettare che smettano. Mi arriva un messaggio. Prendo il telefono e controllo.

Ciao, i miei sono impegnati e non posso andare ad Ancona.
Ci vediamo oggi pomeriggio?
                                    Alessia 
Rispondo che possiamo andare al parco verso le sei, per rilassarci un po'.
Prendiamo un gelato e chiedo a Davidino:
"Azzurra e Guido litigavano anche a Berlino?"
"Hanno iniziato alla fine del soggiorno, poi quando siamo arrivati qui si sono calmati, ma la settimana scorsa hanno ripreso."
In silenzio, torniamo al convento, dove le voci si sono placate e io inizio a svolgere i compiti di algebra, mente lui scrive un tema. Riesco a vedere l'inizio:
"Sto scrivendo vicino alla mia amica Arianna. Prima siamo andati a prendere un gelato perchè i miei genitori facevano confusione litigando e ...."
Mi dispiace tantissimo che lui debba vivere questa situazione, ma per fortuna la sta prendendo molto serenamente, è così ottimista...
Finisco i compiti e lascio Davide ad Azzurra e a suo nonno per l'educazione al galateo. Secondo me è una cosa piuttosto stupida, dato che lui è educatissimo e non l'ho mai visto fare qualcosa di male.
Azzurra mi chiede come sta Alessia. La conosce bene, perché viene spesso con noi a fare shopping o a mangiare.
"È morta" le rispondo seria.
Lei spalanca gli occhi.
" come?"
"Eddai, Azzurra, scherzavo! É stra viva!"
"Ok...." Mi guarda sospettosa.
"Ahahahha, mi fai morire!" Adesso vado!"
"E Beatrice?"
"Sta bene, ma è un po' arrabbiata con Andrea, che pensa solo al nuoto."
"Chi batte ama!"
'Allora tu e Guido dovete amarvi proprio tanto' penso, ma mi mordo la lingua.

Mi dirigo verso il parco, dove trovo Alessia che mi aspetta sopra una panchina.
"Dove eri finita? Erano ore che ti aspettavo!"
"Sono appena le sei e dieci!" 
"È un modo di dire, dai! Senti, la settimana prossima mio padre e mia madre saranno ad Ascoli Piceno per lavoro e non mi lasciano sola a casa, ti va di venire con me?"
"Devo chiedere a Suor Angela prima... Facciamo che stasera vieni da noi a cena e glielo chiediamo insieme! A me non dirà mai di sì."
"Va bene"
Stiamo ferme a parlare un po' sulla scuola e sulla corsa campestre, che tra poco affronteremo a scuola. Alessia non ne vuole sapere, preferisce stare in panchina e partecipare al torneo di pallavolo, dove io sono una schiappa assoluta. Decidiamo di fare un giro attorno al parco. Ė un viale ombreggiato, dove ci sono molte foglie cadute. Ci vengo spesso, è davvero rilassante. 
"Guarda, Davidino!"
Vedo che sta giocando con un suo amico nel parco giochi qui di fianco. Il suo amico è Luca Palchi. Vorrei sbranarlo solo per il cognome, ma non posso, dato che quel ragazzino è un angioletto, come Davidino.
Vediamo dei ragazzi correre molto veloce. Si avvicinano e ci superano. Luca Palchi fa un cenno di saluto, ma non a noi, piú che altro alla freccia che ci sta sorpassando. Suo fratello rompiscatole.
Spero che non si accorga di noi, ma dovrebbe essere più che cieco. Ci saluta alzando la mano per non perdere il ritmo.
Quando ha finito l'allenamento viene verso di noi. Alessia lo saluta entusiasta, mentre io un po' meno. Lui mi dice appena un ciao, me lo merito. In fondo sono stata comunque sgarbata.
Luca e Davidino corrono per raggiungerci e ci supplicano di giocare con loro a nascondino. Alessandro sospira e acconsente, e noi accettiamo di buon grado. Luca inizia a contare. Io mi nascondo dietro un cespuglio e aspetto. Sento dei passi venire nella mia direzione. Indietreggio, finendo contro qualcuno nascosto dietro un monumento. Ale.
Sto per chiedergli scusa, ma lui mi fa segno di stare in silenzio. Purtroppo Luca ci scopre e tocca a me contare. Continuiamo a giocare per sei partite, poi alle otto e un quarto andiamo a casa.
Alessia riceve mille feste da Suor Angela, che la adora, dato che è gentile, altruista, brava e intelligente, a suo dire. Azzurra mangia con noi, mentre Guido lavora fino a tardi.
"Domani porto Davide allo skate park, per una giornata tra uomini" ci dice.
"Avevi detto che saresti uscito con me! Anzi, guarda, non me ne frega più niente! Stasera Alessia, Arianna e io facciamo un pigiama party e do,mani le porto all'outlet a fare shopping! Mio padre mi ha fornito di una carta di credito per questi momenti, basta che lo avviso!"
Guido sospira, pentito, e se ne va.
Azzurra non sembra molto arrabbiata, penso che una giornata di shopping la rilassi.
Alessia, allora, chiede, rivolta a Suor Angela:
"La settimana prossima i miei vanno ad Ascoli Piceno e io vado con loro, per un week end, potrebbe venire anche Arianna?"
"La situazione non è...." Comincia con tono noioso Suor Angela.
"Ma quale situazione! Vai e divertiti!" Sbotta Azzurra.
"Allora va bene" sospira la suora. 
Io e Alessia corriamo nella camerata più grande del convento. Si usa per gli ospiti e per i pigiama party.
Azzurra ci aspetta lì, con un sacco di cioccolata e di caramelle. Ci sdraiamo sui letti e cominciamo a spettegolare, come in un pigiama party che si rispetti.
"Non mi va di parlare di Guido, siamo in un periodo di crisi...."
"Chi batte ama" sussurro, ricordandomi di qualche ora fa.
"Bene, cominciamo dagli ospiti... Alessia! Hai il fidanzato?"
"No!"
"E?" Chiediamo insieme io e Azzurra.
"E basta"
"Mhm h"
"Ok, ok! Ci sarebbe uno che mi piace, è di seconda B e si chiama Mattia Crasi"
"Oh, ho capito! È bello dai. Ci parli spesso?"
"Solo per messaggio qualche volta"
"Aspetta, me lo descrivi? Forse conosco suo fratello!"
"Biondo, alto, magro, con gli occhi azzurri.."
" ah, sì, quando andavo al liceo io aveva quattro anni in meno di me, suo fratello Michele."
"E tu, Arianna?"
"Assolutamente no."
"Daiiiii!"
"ho detto no!" Ribatto, sulle difensive
Alessia mi guarda con un sorrisino malizioso.
"Allora parlo io per lei! C'è un certo Alessandro Palchi a scuola, che non guarda neanche minimamente le ragazze, ma con Arianna ha un certo feeling.... Ma sembra che si odino. Secondo me è il contrario."
"Alessia! Non è vero!" Le lancio una cuscinata in testa.
"Almeno è bello?" Chiede Azzurra, interessata.
"Adesso ti faccio vedere la foto."
Va sul profilo Whatsapp di Ale, ma sulla foto sta correndo e non si vede molto, così consulta Facebook. Io, imbronciata, seguo ogni suo movimento.
Mostra un'immagine ad Azzurra e lei sorride. 
"Complimenti!"
Io grugnisco e borbotto:
"N O, quale lettera non avete capito?"
Litighiamo per un'altra ora e mezza, poi ci addormentiamo.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
La mattina dopo Azzurra mi sveglia ed, eccitata, mi intima di vestirmi, dato che Alessia è già in bagno. Ci porta al bar per fare colazione con brioches alla panna e the caldo.
Partiamo alla volta dell'outlet, dove troviamo un sacco di gente. Cominciamo dal negozio di sciarpe. Io mi prendo un paio di Dottor Martens verdi e Alessia un paio di Converse giallo limone. Azzurra, invece di prova dei tacchi altissimi e laccati di rosso. Passiamo al negozio di vestiti, dove Azzurra si compra un completino da sera in tinta con le scarpe. 
Ci fermiamo a mangiare in una pizzeria in centro all'outlet. Incontriamo Beatrice e Andrea, che si sbaciucchiano su una panchina. Lei ha in mano una borsina di Ti amo cioccolato  e lui una di Sportler. 

Azzurra si alza e ci trascina in un negozio di vestiti. 
Mi fa provare una felpa bianca con lo stemma di Hogwarts e un paio di jeans attillati. Sono molto belli. Li acquista senza pensarci.
Compra ad Alessia un maglione fucsia e un paio di leggins neri.

Uscite dall'outlet, riaccompagnamo Alessia a casa.
Entriamo nell'abitazione di Azzurra e sentiamo una voce: 
"piacere, Rosa" una bella ragazza con i capelli a caschetto sta parlando con Guido.
Suor Angela è con loro. Azzurra mi spedisce in camera mia. Non so che fare, così vado a bere una cioccolata calda al bar delle suore. Suor Costanza è lì, oh no!
Per fortuna incrocio Nina, che mi salva dalle sue grinfie. È giù, perché non trova lavoro come avvocato, e, se lo trova, le vengono affidati solo casi di clienti colpevoli. Ordino due cioccolate con panna, ma lei deve  scappare, dato che Margherita la sta chiamando a squarcia gola.
Sto seduta sulla panca, quando Alessandro Palchi entra nel locale. È serio,me quando mi vede, si dirige verso di me.
"Devo parlare con te"
"Dimmi"sembra preoccupato.
"Lorenzi Robieri, il bullo di terza, ti ha preso di mira e intende aspettarti fuori da scuola giovedì, che usciamo quando lui. Lo abbiamo sentito io e Gianmarco che parlava coi suoi amici. Stacci lontano."
Arrivano le cioccolate e ne offro una ad Ale.
"Cosa ho fatto di male?"
"Sarà perché sei... Carina." Mormora lui e mi guarda in modo strano. Dopodiché, a sorpresa, mi dice:
"Senti, so che non siamo andati molto d'accordo dall'inizio dell'anno, ma per me è sempre stato uno scherzo."
"Anche per me" replico, per poi battergli un cinque.
"Allora, ci vediamo domani."
"A domani" 
Sorride e se ne va.
Sorride. Sorride. 
Credo di essermi innamorata di Alessandro Palchi, o almeno del suo sorriso.


Hey, gente! Come va? Vedo che ci sono 88 visualizzazioni per il primo capitolo! GRAZIE! Spero che leggerete volentieri il secondo, e, per favore recensite, così lo migliorerò!
         Hogwartsisourhome 

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Capitolo 3
*** AVVISO ***


AVVISO


Ho cambiato il nome di Davide in Alessandro, altrimenti si faceva confusione con Davidino. Spero che non sia un problema :)

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Capitolo 4
*** Capitolo tre ***



Il giorno dopo mi alzo e vedo la stessa ragazza di ieri che parla con Suor Angela. Quando la abbraccia e si allontana con Suor Costanza, le chiedo:
"Chi era quella?"
Suor Angela sospira.
"Curiosa!"
"Dimmelo."
Si chiama Rosa e la hanno appena licenziata, non sa dove stare. Ieri un suo capo di lavoro la ha cercata, e Guido le ha dato una mano."
"Azzurra ne sarà furiosa"
"Lascia stare, Ari! Adesso vieni con me..."
"Ma devo andare a scuola!" Ribatto, spaventata dall'idea di cambiare la dentiera di Suor Costanza, come la settimana scorsa.
"Sono solo le sette e dieci, puoi benissimo aiutarmi."
"C-cosa dobbiamo fare?"
"Dobbiamo preparare un mix di succo e biscotti per Costanza, pensa che sia una medicina che la fa stare meglio, così sta buona."
Frullo i biscotti e ci aggiungo un succo alla pesca. Che schifo. La porto alla suora, che esclama:
"Miracolosa medicina! Mi fa stare bene anche se fa schifo! Non potrei farne a meno...." 
Suor Angela ride sotto i baffi. Quando usciamo mi sussurra:
"Un giorno mi stava facendo impazzire con la sua stupida artrite e le ho frullato la colazione. Ora pensa che io sia andata alla ricerca di chissà quale ingrediente speciale! Ah, a proposito, Nina vuole diventare assistente di Guido, non è-"
Arriva Davidino.
"Mi porti a scuola?" Domanda, agitato. "Azzurra piange da stanotte e Guido è arrabbiatissimo."
Suor Angela alza gli occhi al cielo e si precipita nel loro appartamento.
Io è Davide partiamo e lungo la strada gli compro una tavoletta di cioccolato al latte, il suo preferito.
Mi ringrazia e, abbacchiato, entra a scuola.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Quando arrivo in classe, vedo Alessia e Alessandro che confabulano. Miriam e Serena li fissano torve. Quando mi vedono smettono di parlare e Alessia viene da me. 
"Ciao Ari.."
"Ciao, come mai stavi parlando con Alessandro?"
"No, niente.... Gli ho solo chiesto se poteva dirmi i giorni dei suoi allenamenti.... Sai, Mattia è nella squadra."
La prof entra in classe, ma io e Alessia continuiamo a parlare durante la lezione. 
"Beatrice e Andrea hanno fatto pace, guarda che carini. Si tengono per mano sotto il banco."
Riccardo tira una pallina di carta addosso ad Alessia e io, velocissima,la apro.
"State parlando di quanto sono bello?"
Persino lui che dorme durante le lezioni si è accorto che chiacchieriamo troppo.
Ad un certo punto, durante la seconda ora, il prof di chimica di alza in piedi ed esclama:
"Ghiacci! Meneghelli! Mi avete proprio stufato!" Esclama.
"Alzati e occupa il posto vicino a Palchi. Fai scambio con Valeria!" Mi intima.
Mi sposto. Alessandro mi fissa e tira un sospiro di sollievo. Non deve andargli molto a genio, quella Valeria.
Il prof mi tiene d'occhio, quindi non posso far altro che osservare il mio compagno di banco. Ha la pelle abbastanza pallida e una spruzzata di lentiggini sul volto. È più magro di me, ma non tanto alto. Gli occhi sono color... cuoio, più chiari e intensi del color nocciola. Le ciglia sono dello stesso colore e le palpebre gli danno un'aria fragilissima, come di porcellana. I capelli sono corti ma con un po' di cresta. Mi accorgo solo adesso di che la sua voce non è profonda come quella dei ragazzi in classe mia, ma più squillante, più malandrina. 
Sta messaggiando sotto il banco col suo IPhone 4s. Con una certa 'idiota'. Non riesco a vedere la foto. Invia. Sento una vibrazione nella mia tasca. 
Messaggio da Alessandro.
"Come mai mi fissi?" Ahia. Se ne è accorto. 
"Non ho niente di meglio da fare" rispondo. Lui infila in tasca il telefono e io faccio lo stesso. Meglio così. Il prof sta uscendo e se mi beccava la nota era sicura.
"Ah, e non voglio più vedervi vicine per tutto il quadrimestre, ne informerò i miei colleghi." Che simpaticone, quel professore. 
Valeria si alza e viene a prendere il resto delle sue cose. È un po' amareggiata, mentre Alessandro è stra felice.
"Me ne sono liberato!"
Alessia ha l'aria di essere prossima alla decapitazione.
"non la sopporto! Si continua a toccare i capelli e mi finiscono in faccia e mastica la gomma continuamente. Poi non ascolta e mi rompe."
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
I giorni scorrono tranquilli. Mercoledì Alessia entra in classe e mi sussurra:
"Devi venire con me stasera!"
"Dove?"
"Ad atletica!" 
Mi spiega che vuole provare a iniziare questo sport. Chissà perché.
Io devo accompagnarla, almeno stasera. Acconsento.
Alle diciotto siamo davanti allo stadio. Alessia si è ben preparata. 
Quando spiega all'allenatore il motivo della sua visita, lui sorride e le indica un gruppo di otto ragazzi e due ragazze. Ci sono anche Ale e Mattia. 
L'allenamento comincia. Alessia....va da schifo. Lei odia correre, c'era da aspettarselo. Ma Mattia la aiuta a col salto in lungo, così si sente elettrizzata. Mi accorgo che un ragazzo la guarda da lontano. Non ho mai visto qualcuno di così bello. Occhi azzurrissimi, fisico allenato, fisionomia perfetta. Un angelo. Deve avere massimo un anno più di noi. Mattia, invece dal vivo, è abbastanza villano e non molto carino. Sono talmente immersa nei miei pensieri che non mi accorgo che Ale e l'angelo mi hanno raggiunto.
"Hey!"
"Ciao!"
Alessandro si avvicina pericolosamente a me.
"Che ne dici di venire a darci una mano?"
"In che senso?" Non capisco.
"La tua amica non se la sta cavando un granché" sussurra l'angelo, sorridendo e guardando Alessia da lontano.
"Piacere, Enrico" aggiunge subito dopo.
"Arianna" che occhi magnifici.
"Ok, ok adesso basta con le presentazioni!" Sbotta Alessandro e mi trascina verso Alessia. Lei ha una faccia disperata ed enormemente stanca.
"Fate correre Arianna, dai" ansima.
"No, io...." Esclamo immediatamente.
Alessandro mi spinge in postazione. Sono contro due ragazze e Alessia. L'allenatore fischia. Corriamo, corriamo e corriamo. Sono terza, ma negli ultimi cinque metri riesco a superare una delle due ragazze. 
Finita la corsa, mi dicono:
"Corri bene, Arianna!"
Le ringrazio. 
"Io sono Elisa e lei Benedetta."
"Piacere!"
Sembrano molto simpatiche. L'allenatore mi prende subito da parte. 
"Puoi venire ad altri allenamenti, se vuoi, sei forte! Anzi, ti obbligo!"
Ci penso su.
"Va bene" rispondo alla fine. 
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Finito l'allenamento ci troviamo fuori dallo stadio. 
"Non sono andata benissimo, eh?"domanda Alessia.
"No, sei brava!" Ribatte Mattia. Sono l'unica a notare il velato sarcasmo nella sua voce, dato che lei lo ringrazia, e sorride.
"Ale!" Una ragazza castana, con meches biondissime, occhi marroni e pelle chiara si avvicina ad Alessandro. Mi guarda in modo strano. Confabulano un po' e poi lui le allunga il cellulare. Lei sorride e se ne va, Lanciando Mi un'occhiata sospettosa.

Io la prendo peggio di quello che mi aspettavo. Cammino a passo spedito, evitando chiunque mi parli. Alessandro ha la ragazza! Non so perché ci tengo, ma sono abbastanza infuriata. Lo strozzerei. E come mi fissava... 
La mattina dopo, lui prova a parlarmi, ma io non rispondo. Non mi abbindolerà un'altra volta.
"Ma che hai?" Sbotta al cambio dell'ora.
"Che ho? Tu hai una ragazza molto bella, con me non ci dovresti nemmeno parlare. Sì, quella di ieri sera, mi continuava a guardare!" Aggiungo, notando la faccia confusa che assume.
"Chi, Gemma?"
"E che ne so io..."
Lui ride. 
"Sei gelosaaaa!"
"Non è vero! Mi danno solo fastidio le sue occhiate... Curiose" sparo cose a caso, non si cosa dire.
"Comunque non è la mia fidanzata... È mia sorella gemella."





Alloraaaa, siete stupite dall'improvvisa rivelazione?Cosa vi aspettate dalla storia? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, aggiornerò una o due volta alla settimana, dipende dai miei impegni!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


"Tua sorella gemella? Non l'avevo mai vista!" Sono stupita per la rivelazione di Alessandro.
"Hai visto solo Luca, tu, perché è il migliore amico di Davide. Lei frequenta il liceo linguistico qui vicino."
"Non vi assomigliate molto..."
"Meglio così!" Ride lui. "Le ho dato il mio telefono perché era scarico." Aggiunge.
"Scusami" il mio orgoglio sta andando a farsi benedire, come direbbe Suor Angela.
"Ah, e ti fissava perché ho detto che sarebbe arrivata una ragazza nuova e credeva fossi tu...." Alessandro non riesce a finire la frase, perché arriva Alessia e mi abbraccia forte.
"Mattia mi ha chiesto di uscire! Oggi alle sette e un quarto andiamo a mangiare qualcosa. Mi devi aiutare a prepararmi!"
"Senz'altro!" Non mi resta che acconsentire.

La prof di storia entra in classe e interroga tre miei compagni: Erika, Andrea e Cristian.
Mentre parlano, noi non abbiamo niente da fare, così usiamo i cellulari. Alessandro si avvicina al mio orecchio,facendomi venire un brivido,per sussurrarmi:
"Ti è arrivato un messaggio". Controllo l'IPhone 5c.

Chiedi ad Alessandro se può venire anche lui ad aiutarmi a prepararmi. Lui conosce bene Mattia e sa cosa gli piace, ne sono sicura! Magari facciamo i compiti insieme. Venite pure a pranzare a casa mia, tanto i miei non ci sono.
                         Alessia

Mostro il telefono ad Alessandro. Lui guarda me e poi Alessia.
"Va bene, ma mi dovrete pagare." Mormora.
Gli mollo un pugno sulla spalla e lui sorride.
Invia un messaggio a casa per avvisare.

Nell'ora successiva Alessandro è a dir poco esasperante. Mi continua a lanciare palline di carta addosso e a colorarmi le braccia. È per questo che lo odio. Tuttavia da quando ci siamo dati questa specie di tregua, mi sembra quasi bello e simpatico. Non lo odio più, di questo sono sicura. O almeno credo. Azzurra dice che c'è una sottile differenza tra odio e amore. Se odi una persona e poi non la odi più, e ti sembra migliore, allora hai trovato un amico. Se invece odi una persona e la odi con tutto il cuore e poi non la odi più, ma ti rimane uno strano sentimento, allora è amore. Io sono più sulla seconda ipotesi, ma non c'è da fidarsi si lei: si vede come va bene con Guido.

Usciamo alle 12.35. Dopo una breve camminata fino alla casa di Alessia, ci chiediamo cosa mangiare. Lei in casa ha della pasta e della verdura. Allora io e Alessandro andiamo a comprare del pollo fritto all'Eden lì vicino.
Per strada, incrociamo Rossella e Miriam per la strada. Ci guardano con espressione divertita e incredula allo stesso tempo. Ci fermano.
"Ciao, Ari! Ciao Ale! Dove state andando?" 
"A...."comincio io.
"A nascondere un cadavere" mi precede Alessandro.
"Volete essere nostre complici? Ce l'abbiamo diviso in due nello zaino!" Non so cosa gli sia venuto in mente, ma sto al gioco. Loro non devono prenderla molto bene, perché se ne vanno, mandandoci a quel paese.
"Che cosa ti è saltato in mente?" Chiedo.
"Avevo voglia di vedere le loro reazioni, dai, era solo uno scherzetto!" Ride come un pazzo.
Mi spinge non molto delicatamente e io finisco addosso.... All'angelo.
"Oh, c-ciao!" Balbetto.
"Ciao, Enrico!" Esclama Alessandro.
"Ciao, Arianna, ciao Ale. Come va? Dove è la vostra amica?"si guarda attorno, come se lei si nascondesse da qualche parte.
"Alessia?" Domando. Quando annuisce rispondo:
"Ci aspetta a casa, la aiutiamo a prepararsi per un appuntamento con Mattia Crasi."
"Quel coglione!" Borbottano insieme Enrico e Alessandro, ma Enrico enfatizza particolarmente l'esclamazione.
Poi, notando il mio sguardo curioso, aggiungono:
"Non è che sia così intelligente, sai!"
Spero che Alessia non lo venga mai a sapere.

Finito di mangiare, ci mettiamo a fare i compiti. Geometria. Tre problemi abbastanza facili. Italiano. Due riassunti. Inglese. Un esercizio. Per ultima, lasciamo religione. Alessia non frequenta l'ora. Io e Alessandro studiamo due paginette sull'ebraismo, che ora stiamo affrontando e la aiutiamo a prepararsi.
Le arriva subito un messaggio:
Ciao bela, guarda che stasera ti aspetto alle sette e un quarto.
     Mattia
Comincio a capire cosa si intendevano Ale ed Enrico da quel "ciao, bela", rigorosamente scritto con una sola l. Comunque sia, tiro fuori dall'armadio due bei vestiti e li piazzo davanti ad Alessandro.
"Quale dei due potrebbe gradire di più?"
"Mmhh, quello rosa, forse...."
"Alessia metti questo!" Lei lo infila in fretta. Prende un paio di scarpe con la zeppa di sughero e con decori floreali. Stanno molto bene col vestito.
Alessandro arriccia il naso.
"Femminili." Dice solo quello.
"Ma a quel cogl..... Volevo dire Mattia, piaceranno di sicuro" aggiunge con un sorriso. Alessia si trucca ed esce. Noi andiamo a farci un giretto. Mangiamo un gelato e ce lo lanciamo addosso. Non voglio pensare a ciò che dirà Suor Costanza vedendomi.

Torno in convento e sento delle urla. Azzurra.
"Ci andrò con o senza di te!"
"Gattamorta!" Nina. 
Entro velocemente e trovo Suor Angela in cappellina.
"Rosa ha rubato il posto a Nina come assistente di Guido e lui non ha voglia nè tempo di uscire con Azzurra stasera come le aveva promesso, così lei ha deciso di andare da sola ad un party." Esala, prima che io apra bocca.
"E ora lasciami andare a vedere la situazione prima che si sbranino. Che Dio ci aiuti!" 
Vado a dormire. Tutti pazzi.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Davide mi sveglia saltando sul mio letto.
"È tardi! Dai, devo andare a scuola prima per scambiare le figurine!" Esclama. 
"Mmmmmhhhh" mugolo, alzandomi controvoglia. Faccio colazione con una brioche alla marmellata e con una tazza di the caldo, poi ci incamminiamo. Arriviamo con dieci minuti di anticipo. Lui scappa verso Luca Palchi, tornando poi indietro a salutarmi.
Io entro in classe prima del solito e vedo Alessia seduta al suo banco con il suo Samsung Galaxy S5 tra le mani. È agitata e quando mi vede sobbalza.
"Come è... Andata?" Le domando, titubante.
"Benissimo..." Mormora, ad occhi lucidi.
"Sicura?" Le domando.
"Andiamo in bagno, tanto la Todeschini manca" sussurra riferendosi alla prof di italiano.

"Mi ha portato a mangiare... Kebab!" Esplode la mia amica.
"C'erano anche i suoi amici, e ha parlato solo con loro ignorandomi completamente. Ho passato un'ora e mezza in bagno, erano insopportabili! Quando se ne sono andati si è sporto verso di me e... Mi ha mangiato tutte le patatine!" Continua, desolata.
"Cafone!" Esclamo.
"Già"
"Adesso cosa hai intenzione di fare?" Domando seria.
"Ecco... Mi sono dimenticata di dirti che stiamo... Assieme."
"Cosa?!"
"Me lo ha chiesto dopo la cena, e io ho accettato. Mi piace davvero e sono convinta che diventerà molto gentile!". Tuttavia non sembra molto convinta.
Le arriva un messaggio.
Ciao, amò, ci vediamo alle 11.40, dato che non fai religione. Io esco prima oggi, ti aspetto. Mattia
Suona la campanella. Entriamo in classe per non perdere le seconda ora.
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Sono le 12.35. 
Esco da scuola, velocemente. Devo essere in convento per l'una e un quarto, ma voglio passare a prendere Davide e magari fargli fare un giro alle giostre in centro. Adora le autoscontro.
Mi sento bloccare da dietro.
"Dove vai bella?" Una voce roca, spavalda, antipatica mi ferma.
Un ragazzo alto, robusto, con i capelli rasati e una cresta molto folta in centro alla testa compare vicino a me.
"Mi chiamo Lorenzo Robieri, avrai già sentito parlare di me..."
"Lasciami andare." Parlo secca.
"Non prima di aver ottenuto quel che voglio.." Risponde malizioso.
"E cosa vuoi?" Mi sto stufando davvero.
"Mmmhhh, conoscerti meglio, quindi uscire con te...e adesso un bacetto, sulle labbra ovviamente."
Non ci posso credere. Non sprecherei nemmeno un un'unghia del piede per quello sgorbio arrogante. Io mi divincolo, ma mi spinge al muro molto velocemente e si avvicina al mio viso. Serro gli occhi, aspettando il peggio. Sta per baciarmi, quando sento una voce squillante da sopra le scale.
"Robieri che cosa stai facendo? Staccati!" Lui si allontana qualche centimetro da me, forse per la sorpresa.
"Palchi, che cazzo vuoi?" Grida, irritato. Io sto zitta.
"Sei sordo, caro?" Ribatte Alessandro.
"E chi è lei per te? Magari non la conosci nemmeno, non intrometterti!"
Robieri è a dir poco infuriato.
"Arianna è in classe con me ed è... La mia fidanzata!" Sono sbalordita per quello che Alessandro ha detto. È ammattito.
Robieri si gira verso di me.
"È vero quel che dice sto' idiota?"
"Sì, assolutamente e non chiamarlo idiota!"sbotto.
"Hai l'aria di non averla mai baciata, idiota!" Lorenzo canzona Alessandro. Vedo quest'ultimo stringere i pugni.
"Vuoi che ti faccio vedere?" Chiede, in segno di sfida.
Prima che io faccia in tempo a dire A viene verso di e poggia le sue labbra sulle mie in un bacio a stampo. Robieri, furioso, pesta tutti i fiori dell'aiuola e se ne va, meditando vendetta.

"Cosa diavolo ti è saltato in mente?" Chiedo ad Alessandro.
"Comunque grazie" aggiungo.
"era l'unico modo per farlo smammare." Risponde.
"E adesso?" Domando, smarrita.
"Beh, potresti odiarmi per il resto dei tuoi giorni, o ignorarmi per l'imbarazzo, far finta di niente, ci sono molte possibilità simili e una pazza..."
"Sarebbe?"
 "Baciarmi ancora." Lui è serio, non sta scherzando. Il cuore mi batte forte.
"Scelgo questa." Stavolta sono io a baciarlo, e sento le farfalle nello stomaco che si muovono in preda ad un fantastico vortice.
Lui è sorpreso, non se lo aspettava. Sorride. 
E mentre guardo ancora il suo sorriso capisco di amarlo veramente.
CIAOOOOO GENTE❤️ ila ff NON è finita... Ci saranno altre cose ad aspettarvi! Un bacio😘

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