Una nuova storia

di rosewhite
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° capitolo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo...7! ***
Capitolo 8: *** CAPITOOOOLOOOO 8 ***
Capitolo 9: *** CaPiToLo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10^^ ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolozzo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolino 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16... cambiamento ***
Capitolo 17: *** Epilogo ***
Capitolo 18: *** **ATTENZIONE** ***



Capitolo 1
*** 1° capitolo ***


Ecco a voi la mia seconda fan-fiction... Spero vi piaccia.

 

 

- Chiara alzati! – la voce di mia sorella mi rimbombava nella testa.

- Ti prego! Lasciami dormire – la implorai tirandomi il cuscino sulla testa.

-Non vorrai far tardi proprio il primo giorno di scuola vero? – e già! Il primo giorno di scuola. Eravamo arrivati a Forks ormai da una settimana. Mi alzai velocemente e come un fulmine mi catapultai in bagno. Mia sorella, Giuly, era già pronta vicino alla porta.

-Ricorda... Non fare niente di strano – mi raccomando mentre ci avviavamo a scuola. Già stano... diciamo che la mia famiglia non è mai stata normale. Diciamo che eravamo speciali. Il tempo era uguale da una settimana, pioveva.

-Sai che ormai riesco a controllarmi – le dissi a bassa voce.

-Già ma comunque... mantieni la calma in qualsiasi situazione. Non possiamo esporci troppo – come se non lo sapessi già.
Arrivammo a scuola. Mia sorella aveva un anno in più a me e quindi non avevamo nessuna lezione in comune.
Ci dirigemmo verso la segreteria dove ci diedero i nostri orari.

-Ci vediamo a mensa – mi disse sorridendo lei

-Se sarò ancora viva! – le risposi ricambiando il sorriso.
Mi diressi verso la mia prima lezione, mi presentarono e mi andai a sedere vicino un ragazzo biondo

-Ciao! – mi salutò e io ricambiai il saluto

Certo che è proprio carina! Pensò. È già, ricordate quando prima vi ho detto che  ero “speciale”? Bè stavo parlando esattamente di questo. Io leggo nel pensiero e prevedo ( quando capita) il futuro mentre mia sorella usa la telecinesi ( sposta gli oggetti con la mente). Roteai gli occhi e mi concentrai sulla lezione, l’ora passo abbastanza velocemente.

Arrivata a mensa cercai subito con gli occhi mia sorella.

Chiara sono qui! Trovata! Girai lo sguardo nella direzione da cui proveniva la “voce” di mia sorella. La trovai ad un tavolo con tre ragazzi ed una ragazza, escluso lei. Mi avvicinai e le arrivai alle spalle.

-Ciao – dissi a tutti i presenti alla tavola.

-Ciao io sono Susy – mi rispose la ragazza e i tre ragazzi si presentarono, uno con i capelli castani e gli occhi blu si chiamava Luke, un altro sempre castano ma con gli occhi verdi si chiamava Bred mentre un altro con i capelli neri e gli occhi castani si chiamava John .

Finalmente non sono più io l’ultima arrivata, queste ragazze mi sono simpatiche... questo era il pensiero più basso della scuola, era quasi come se sussurrava, arrivava da una ragazza con capelli e occhi castani, seduta al tavolo con un ragazzo dai capelli bronzei e una ragazza con i capelli neri e corti.

Strano, chi sa perché ho visto il loro arrivo. Si domandava la ragazza con i capelli neri.

Nascondono qualcosa... pensò il ragazzo con i capelli bronzei.

-Siamo già nei pensieri di tutti – sussurrai all’orecchio di Giuly

Non avevo dubbi! Rispose lei mentalmente. 

 Appena finì di mangiare mi diressi velocemente verso la mia prossima lezione, Educazione Fisica.

Lì ritrovai la stessa ragazza con i capelli neri della mensa. Mi avvicinai e mi presentai.

-Ciao io sono Chiara. Chiara Bianco –

-Ciao io sono Alice. Alice Cullen. Chiara per caso sei italiana? – domanda che mi avevano fatto in molti quel giorno.

-Si! Mi sono trasferita qui da poco – le risposi con un sorriso, lei ricambiò il sorriso e il professore ci richiamò all’ordine.

Odio muovermi a velocità umana pensò Alice. Solo in quel momento notai che la pelle di Alice era bianca, quasi marmorea e i suoi occhio dorati.

Finì l’ora di Educazione Fisica e mi diressi verso la mia prossima tappa. Spagnolo.

Dove a mia sorpresa trovai il ragazzo con i capelli bronzei e un altro ragazzo, più robusto con i capelli ricci e neri, tutti e due con la pelle bianca e di una bellezza inaudita.

Mi sedetti vicino a quest’ultimo. Che con un sorriso smagliante liberò il mio posto.

-Ciao io sono Emmett. Emmett Cullen – rispose con un sorriso

-Ciao io sono Chiara Bianco – dissi ricambiando il sorriso. Anche lui di cognome faceva Cullen, ecco perché assomigliava così tanto ad Alice, forse erano fratelli.

-Alice è tua sorella? – chiesi, sul suo viso sempre quel sorriso.

-Si! Hai già fatto la sua conoscenza? – annuì e ricambiai il sorriso.

Non so Edward di cosa si preoccupa. Sembra una ragazza normale. Pensò, non sapeva quanto si sbagliava. In quel momento mi colpì una “visione”...

(la scena era più o meno questa)

Di fronte a me c’era il ragazzo con i capelli bronzei.

-Conosco il tuo segreto – mi disse

-E io il tuo. Uno mantiene il segreto dell’altro – risposi. Lì finì la mia visione.

Mi voltai verso il ragazzo  della mia visione che mi guardava ad occhi sgranati.

Ma... è impossibile, come fa a sapere il mio segreto? E poi qual è il suo? Forse ha lo stesso potere di Alice?.

Mi concentrai sulla lezione. E quindi anche lui aveva visto la mia visione. Ma come?

La lezione finì in anticipo e quindi mi misi ad aspettare poggiata al muro fuori l’aula di Giuly. Uscì e appena mi vide sorrise.

-Andiamo? – le domandai

-Si! Guido io o tu? – chiese porgendomi le chiavi.

-Io! – dissi prendendogliele dalle mani. Eravamo venute a scuola con una BMW nera. Uscimmo e ci dirigemmo verso la macchina.

E così Chiara avrebbe i miei stessi poteri... riconoscevo la “voce” era Alice. Mi voltai istintivamente e le feci un sorriso. Salì al posto del guidatore e mia sorella si accomodò al mio fianco. Le uniche due auto nuove erano la mia BMW e una Volvo argentata dov’era appoggiata Alice.

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell’ Autrice:

Posterò il prossimo capito tra domani e dopo domani.

Baci Valery...

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Capitolo 2

 

 

Ecco qui il secondo capitolo... spero solo che la storia vi piaccia... grazie a tutti quelli che hanno commentato e commenteranno

 

 

 

Tornammo a casa, la nostra nuova casa vuota. Mia madre si trovava all’ospedale, era un medico, mentre mio padre stava al suo studio, era un avvocato. Buona famiglia vero?

La nostra casa si trovava poco dopo Forks. La giornata passava in modo monotono e quindi decisi di farmi una passeggiata.

Presi le chiavi della mia BMW nera e mi diressi verso Forks, trovai una spiaggia, un posto perfetto per rilassarsi. Spensi il motore e scesi dalla macchina, miracolosamente non pioveva e quindi decisi di sedermi un po’, mi sedetti sopra un tronco e iniziai a guardare il mare, grigio perché, anche se non pioveva, il cielo era coperto.

Sentì qualcuno avvicinarsi e mi voltai, era un ragazzo mastodontico, con la pelle scura, capelli e occhi castani.

-Ciao! Sei nuova? Non ti ho mai visto da queste parti –

-Ciao! Si sono nuova. Mi chiamo Chiara –

-Jacob – rispose lui sedendosi al mio fianco. Dopo un po’ di silenzio fece un sospiro.

-Quanti anni hai? – gli chiesi io

-Sedici – rimasi sconvolta!

-Hai veramente sedici anni?! – la mia espressione era tipo questa O_O

-Ne dimostro di più  vero? – disse lui ridendo.

-Tu invece quanti anni hai? – mi chiese

-Diciassette – risposi

Ha la stessa età di Bella. Pensò e nella sua mente passò l’immagine di una ragazza, la stessa che avevo visto a mensa. Rimanemmo ancora in silenzio.

-Si è fatto tardi devo andare – gli dissi alzandomi

-Ok! È tua la BMW nera? – disse indicandola. Io feci un sorriso e annuì, il suo volto si illuminò...

-Posso farci un giro? – avete presente il gatto di Shrek? Bè aveva la stessa espressione. Feci un sorriso e gli diedi le chiavi.

-Ma vengo anche io – dissi seria. Lasciare la macchina in mano ad uno sconosciuto era una cosa assurda per me!

-Ok! – disse spruzzando felicità da tutti i pori. ( la sua faccia era tipo questa ^___^)

Gli feci fare il giro e ritornammo sulla spiaggia.

-grazie del giretto – disse con un sorriso a 32 denti.

-Prego – dissi mettendomi al posto del guidatore e andando verso casa.

Quando tornai mia mamma e mio padre erano già a casa.

-Buonasera! Dove sei stata? – ecco l’interrogatorio, ma era impossibile scansarlo.

-A fare una passeggiata – risposi secca e salì al piano di sopra dove c’era la mia stanza. Con le pareti bianche dove mia sorella aveva già messo dei quadri.

-Sembra la stanza di un ospedale – dissi appena entrata dalla porta. Ci voleva un po’ di colore... sarei andato a comprarlo domani, un colore scuro... nero? No troppo scuro, rosso? Hum... la prospettiva era interessante!

La serata passò come sempre, monotona! Da una settimana ormai la mia vita era così... MONOTONA! Avevo bisogno di un diversivo, qualcosa che mi tenesse occupata. Andai a letto, mi svegliai dopo poco. Succedeva sempre, potevo dormire massimo tre ore.

Mi svegliai alle 4:21 precisamente. Mi feci una doccia e poi andai in salone a leggere un po’, dovevo aspettare solo tre ore. Quando suonò la sveglia erano le 7:00 ed io avevo già letto metà libro, chiusi il libro e preparai la colazione.

-Buongiorno! – dissi ai miei genitori che scendevano a fare colazione.

-Buongiorno Chiara – risposero loro sedendosi a tavola.

-Che sonno! – ecco Giuly che si lamentava come sempre.

-Buongiorno Giuly – dissi, lei sventolo la mano e si andò a sedere, appena ebbe finito salì al piano di sopra per prepararsi.

-Ti aspetto in macchina! – le dissi, presi le chiavi e l’Mp3 ed andai in macchina. Aspettai per una mezz’oretta non mi pesava aspettare in macchina, tanto ero in compagnia della mia musica. Arrivammo a scuola e ci separammo, io alla mia lezione lei alla sua. Trigonometria. Ma che razza di materia era? Arrivata fuori alla porta feci un sospiro ed entrai. La classe era quasi piena ed io mi andai a sedere vicino la ragazza bruna, che, dai pensieri di jacob, doveva chiamarsi Bella.

-Ciao! Questo posto è occupato? – le chiesi gentilmente, lei alzò la testa e mi guardò, fece un sorriso e liberò il posto dalla sua roba.

-No! Prego siediti – ricambiai il sorriso. Stranamente non sentivo i suoi pensieri.

-Io sono Bella – disse lei con un sorriso

-Chiara – le risposi ricambiando il sorriso. Entrò il professore che ci richiamò all’ordine. La lezione finì.

-Allora ci vediamo. Ciao! – dissi a Bella.

-Ciao Chiara – uscì dalla porta e trovai quel ragazzo dai capelli bronzei appoggiato al muro.

Ha trigonometria con Bella? Questa ragazza non mi convince! Lo guardai male

Che fiducia che hai in me signorino. Gli risposi mentalmente. Lui sgranò gli occhi.

- Sorpreso? – gli domandai, lui non rispose ed io me ne andai. (*____* faccia del ragazzo) feci un sorrisino e mi diressi verso la mia prossima lezione. Nota dell'autrice: sono riuscita a levare le scritte!^____^ spero vi piaccia anke qst capitolo!

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Capitolo 3

Grazie mille ha roby the best... sono felice che ti sia piaciuta... scusate se scrivo uno schifo, ma ho poco tempo per scrivere e quindi corro...

Ecco a voi il terzo capitolo!

 

La giornata seguì come quella precedente, arrivata l’ora di andare a fare la pappa (^.^) mi andai a sedere al tavolo di mia sorella, precisamente al suo fianco.

Tutto bene? Mi chiese, io annuì in modo impercettibile.

Chiara! Mi voltai in automatico come se qualcuno mi avesse chiamato davvero, mi voltai verso il tavolo dove erano sedute Bella, Alice e il ragazzo con i capelli bronzei.

Posso parlarti per piacere? Era la voce del ragazzo, la stessa che avevo sentito il giorno prima alla lezione di spagnolo e quella mattina fuori l’aula di trigonometria.

Cosa vuoi? Gli domandai mentalmente

Devo parlarti.

Non puoi farlo così?

Per piacere possiamo andare fuori a parlarne? Mi chiese con gentilezza di altri tempi.

Mi alzai dal tavolo e Giuly mi prese il polso.

- Dove vai? -

- Un attimo fuori – lei annuì e mi iniziai ad incamminare verso il tavolo di Alice e Co.

- Cosa vuoi? – gli domandai appena arrivata alle sue spalle.

- Fuori! – disse lui alzandosi. Bella mi guardava con aria preoccupata

Cosa succede? Si domandò

- Non preoccuparti te lo porto sano e salvo! – le risposi con un sorriso.

Di nuovo la faccia del ragazzo era tipo questa ---> O_O

- Riesci a sentire i suoi pensieri? – mi domandò ancora con quell’espressione.

- Qualche volta – risposi alzando le spalle. Ora le facce così O_O erano di tutti i presenti al tavolo più quelli del tavolo a fianco dove notai Emmett, con una bionda bella da far paura e un biondino, tutti bellissimi.

Mi avviai verso l’esterno per vedere cosa voleva quel tizio.

- Cosa vuoi?- gli domandai fredda.

- Come fai a leggere nel pensiero e a vedere il futuro?- domandò, freddo.

- Come fate tu e tua sorella Edward-

- Come sai il mio nome?- rispose sorpreso

- L’ha pensato ieri Emmett – silenzio.

- Quindi tu sei una di noi? – domandò. Una di loro cosa?

- No! – ero diversa da loro.

Quindi se non è come me cos’è? Non avrei potuto rispondere a quella domanda e per fortuna arrivò Giuly.

- Avremo modo di parlare un'altra volta – mi disse. Si! Certo come no! Di certo non potevo dirgli quello che ero. Era severamente PROIBITO. Anche se lui non era un essere umano, perché questa era l’unica cosa che avevo capito.

L’ora dopo avevo educazione fisica, mi avviai con Giuly per poi lasciarla fuori l’edificio di inglese.

Arrivai in palestra dove c’era Alice, che mi aspettava con un gran sorriso, appena apparvi sulla porta mi venne incontro.

-Finalmente qualcuno che mi capisce! – esclamò. La guardai disorientata.

Hai anche il potere di Edward vero? Io annuì.

Entrò il professore che però era di cattivo umore.

Che noia, la mia vita è sempre la stessa ora esco e mi compro una bella moto, ma con il tempo di Forks... si lamentava.

- Penso che oggi salteremo l’ora – le sussurrai, lei mi guardò confusa.

- Ragazzi potete andare, la lezione è finita – annunciò il professore

Possiamo approfittarne per parlare un pò? Mi chiese. Cosa dovevo rispondere? No scusa non posso perché se no potrei dirti qualcosa che non devo?

Non mi rimane che accontentarla. Pensai tra me e me. Annuì.

Parlammo ma rimanemmo sempre sul vago, mi chiese cose comune, tipo se mi trovavo bene qui, la mia risposta? “Un po’ noioso” in tutta risposta lei fece una risatina cristallina.

Suonò la campanella.

- Scusa ora devo andare a spagnolo – le dissi andando verso l’edificio di spagnolo.

Seduto al suo posto c’era Edward e al suo fianco Emmett che mi salutava con un sorriso smagliante.

- Buongiorno – mi disse appena mi sedetti.

- Buongiorno Emmett – gli risposi.

Possiamo continuare il discorso di oggi? Mi domando mentalmente Edward

No!
Perché no?

Perché non ho nulla da dirti. Anzi si ho una domanda da farti. Cosa sei? Si irrigì sulla sedia.

C-cosa? Mi domandò. Feci un sorriso di vittoria.

Se non vuoi dirmi cosa sei perché io dovrei dirtelo?

Già perché dovrebbe? Si chiese da solo

Mi concentrai sulla lezione, noiosa, anche quella. Quanto sarei resistita prima di morire di noia? Edward stava “spiando” Bella attraverso una compagna.

Perché non la lasci un po’ stare? Gli domandai

Perché non ti fai un po’ i fatti tuoi?

Guarda che glielo dico che la spii. Gli dissi facendogli la linguaccia.

Mi vuoi dire cosa sei? Ritornò sul discorso lui.

No! Quante volte te lo devo ripetere? No. no. no. No .no . N.O.! Perché non ti fai un po’ i fatti tuoi? Lo imitai.

Per fortuna l’ora finì ed io mi avviai a passo veloce verso il parcheggio.

- Oggi guido io! – disse Giuly appoggiata vicino la mia BMW

- Non ci pensare nemmeno. Tu la mia macchina non la guidi – mise il muso. Poco m’importava. Feci un sorriso ed entrai in macchina al posto del guidatore.

Domani porto la MIA macchina!

-Fa come ti pare –

-------------------------------------------------------------------------------------------------------E’ finito un altro capitolo... il prossimo lo postero tra domani e dopo domani.... Baci & Baciozzi a tutti

Rose

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Capitolo 4

 

Ecco a voi un altro capitolo... prima di tutto devo ringraziare Roby the best e Noemi91 per le recensioni. ^___^

Raga ho 1000 idee che mi frullano per la testa e bene o male ho già fatto un po’ di storia ( mentalmente ) basta solo che le scrivo ^.^ Detto ciò vi posto il 4° capitolo.

 

 

Restai un po’ di più nell’aula di trigonometria, quel giorno non avevo voglia di far niente, poi pensando a come passare la giornata mi venne un lampo di genio! E se invitassi Bella ed Alice a casa mia? Già ci sarebbero dei rischi perché Giuly potrebbe fare (scusate il termine) delle cazztate, e poi Edward non avrebbe mai fatto venire solo Bella, non si fidava di me, quindi avrei dovuto invitare anche lui. Nessun problema più si è meglio è! Misi tutti i libri velocemente nella mia tracolla nera ed iniziai a dirigermi a passo svelto vero Edward e Bella.

Edward lo chiamai mentalmente sicura che si sarebbe girato, infatti si fermò e si voltò verso di me. Arrivai alla destra di Bella.

- Bella mi è venuta un idea – gli dissi con un sorriso

- perché un giorno di questi non vieni a casa mia? – gli domandai. Edward alle sue spalle si irrigidì visibilmente.

Naturalmente sei invitato anche tu signorino! Lui si rilassò un po’. Ma cosa credeva che ero un serial killer?

- Con piacere – rispose Bella contraccambiando il sorriso.

- Ok allora ci vediamo – le dissi dirigendomi verso la mia prossima lezione, inglese.

Entrai in aula e notai il biondino che il giorno prima era seduto al tavolo con Emmett.

Visto che la lezione si prospettava noiosa, come qualsiasi cosa in questa città, decisi di vedere cosa stava facendo Giuly. Era alla lezione di spagnolo e stava scrivendo gli appunti tutta concentrata sulla lezione, era seduta vicino la bionda mozza fiato, anch’essa seduta il giorno prima al tavolo di Emmett.

Decisi di uscire dalla mente di Giuly per dedicarmi anch’io alla lezione alla mia lezione, ma senza riuscirci e quindi incominciai a disegnare distrattamente. Quando alzai la testa incrociai lo sguardo del biondino che subito lo riabbassò, feci spallucce e ritornai al mio disegno, l’ora finì prima del previsto e quindi mi diressi verso il garage.

Quella mattina avevo scordato il cellulare in macchina e quindi approfittai di quei dieci minuti per andarlo a prendere.

Ma... carramba che sorpresa, trovai Edward poggiato alla mia macchina.

- Ti dispiace me la graffi – gli dissi in tono freddo.

- Perché hai invitato Bella a casa tua? – mi domandò... cosa vuol dire? Ok... risponderlo per le rime o dirgli la verità? No! Mi sarei divertita prima un po’!

- Per ucciderla – lui fece un sorriso.

Seriamente?

- Mi annoio da morire, ma non ti preoccupare, vorrei invitare anche Alice! Contento?-

- Si!- rispose alzandosi dalla macchina, aprì la portiera e presi il cellulare. Quando mi voltai se ne doveva ancora andare e stava fermo immobile guardandomi.

Perché non riesco a capire cosa sei? ( questo lo dice Edward, ogni rigo si alternano lui e Chiara.)

Meglio così, per quanto vorrei dirtelo mi è proibito.

Proibito?

Se lo rivelo ad un essere umano...anche se tu naturalmente non lo sei. si irrigidì alle mie “parole”.

Come fai a sapere che non sono un essere umano?

Bè riesci a sentire i pensieri altrui, questa non è una cosa da essere umano.

Effettivamente... ora dovevo andare, rischiavo di dire qualcosa che non dovevo.

- scusa ora devo andare – dissi andando verso l’aula della mia prossima lezione.

Chiara? Mi chiamò, istintivamente mi voltai.

- ci vediamo – disse, io gli feci un sorriso.

- a dopo – guardai l’ora sul display del mio cellulare, era tardi! Aumentai la velocità del mio passo. La giornata passò, stranamente, veloce. Arrivata a mensa mi sedetti al mio solito posto, non avevo fame e quindi non presi niente.

Non ti senti bene? Chiese Giuly.

- sto bene – le risposi guardando il tavolo. Mi alzai e andai all’aperto, arrivata fuori chiusi gli occhi e feci un gran respiro, appena riaprii gli occhi mi voltai verso lo spiazzo alla mia sinistra. Poco distante c’erano Bella ed Edward che camminavano nella mia direzione.

- Chiara ma cosa ti è preso? – domandò mia sorella, che nel frattempo mi era venuta di fianco.

- Niente...- le risposi sospirando.

- Ciao Chiara – mi disse Bella ormai di fronte a me.

- Ciao Bella...Edward – in tutta risposta lui fece un cenno col capo.

- Lei è mia sorella, Giuly – dissi indicandola con un gesto della mano. Lei salutò, poi mi paralizzai, dei pensieri “ poco consoni” rivolti a mia sorella mi arrivarono “all’orecchio”.

Strinsi i pugni, poi mia sorella mi strinse il polso.

Chiara calmati, i tuoi occhi... Non concluse, sapevo cosa voleva dire. Mi ero trasformata. Vidi gli occhi di Bella spalancarsi... avevo fatto la cazzata.

- Succede ogni tanto – dissi calmandoli, i miei occhi erano di nuovo verdi, ne trovai conferma nei pensieri di Giuly.

Meno male che sapevi controllarti è!. Le rivolsi una delle mie solite occhiatacce, una che secondo lei faceva gelare il sangue nelle vene.

- Ci vediamo dopo- dissi ai presenti dirigendomi verso la mia BMW. Naturalmente mia sorella quella mattina non aveva preso la sua macchina come aveva “minacciato” il giorno prima.

- Mi spieghi cosa diavolo ti è preso? – mi domandò mia sorella dalle spalle.

- Non sai che pensieri...- dissi stringendo i denti.

- Sai che ti sei trasformata? Ma sei pazza? Davanti a degli umani! – uffa! Per quando dovevo sopportare questa ramanzina.

- Ti dispiace andartene – si fermò di botto. Si girò e ritornò da dove era venuta.

Mi diressi verso la palestra. Arrivai prima di tutti. Appena entrò Alice si diresse verso di me, non mi fece neanche aprire bocca.

- Accetto volentieri – disse con un sorriso a 32 denti, solo ora avevo notato i canini aguzzi.

- Ok allora basta che mi fate sapere solo quando volete venire – le dissi ricambiando il sorriso.

 

 

È finito un altro capitolo... il 5° lo posterò al più presto... grazie in anticipo a chiunque lascerà una recensione. In più... grazie alle 4 ragazze che hanno messo la mia storia nei preferiti...

Naomi91

Egypta

Honey Evans

Mylifeisabeautifullie

Grazie di cuore!

Baci & Baciozzi Rose. P.S. raga io il 5° capitolo nn lo posto se nessuno fa recensioni... perchè non so se il mio lavoro è ben accetto!

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Capitolo 5

 

Ragazze mi dispiace ma... Chiara non si sta innamorando di Edward, poi capirete il perché!

Comunque... come sempre grazie alle mie lettrici ^___^ sono felicissima che la mia FF piaccia.

Are you ready? Capitolo 5!

 

 

Arrivò l’ora di spagnolo, l’avrei sfruttata per capire cos’era Edward. Curiosità ecco cosa mi spingeva verso di lui.

Entrai in classe e come sempre Emmett mi accolse con un sorriso smagliante che io ricambiai volentieri, era l’unico che mostrava un briciolo di luce.

Alla sua sinistra c’era Edward, gli lanciai uno sguardo di sfida e gli feci un sorriso (devo ammetterlo al quanto maligno). La lezione inizio ma non ci prestai molta attenzione, avevo un compito ( compito poi...).

Mi concentrai il più possibile per entrare nella mente di Edward, sfilai velocemente tra i suoi ricordi. Naturalmente i più accesi erano quelli suoi e di Bella.

Appena finito il ricordo di quando Bella “smaschera” Edward gli feci un sorriso di vittoria.

Dovresti imparare a tenere ben chiusa la tua mente signorino! Edward si bloccò sul posto, poi si voltò verso di me con lo stesso sorriso che gli avevo fatto io e questo confermò la mia ipotesi! Vampiro!

Anche tu! Rispose lui. Mi congelai sul posto.

Se ne parli con qualcuno ti faccio finire di essere immortale! Gli dissi.

Lo stesso vale per te non farne parola con nessuno! Lo guardai male.

Ne dubiti?

Bè non so tu sei una strega in tutti i sensi. Feci una faccia offesa

Devi prenderla come un offesa? Lui riuscì a stento a trattenere le risate.

Ma lo sai che sei proprio un vampiro!

Lo so! L’unica cosa che mi salvò dal prenderlo a parole fu la campanella quel dolce DRIIIIN.

Sgattaiolai velocemente verso il parcheggio, mi fermai un attimo a salutare Bella ed Alice e squillò il cellulare.

- Pronto? -

- Ciao Chiara –  era mia mamma, cos’era successo?

- è successo qualcosa? –

- Niente di preoccupante, solo che mi si è rotta la macchina...- non la feci terminare inutile.

- Tra quanto tempo devo venirti a prendere all’ospedale? –

- Una mezz’oretta –

- Ok allora accompagno prima Giuly a casa e poi vengo –

- A tra poco –

- Ciao! – staccai il telefono.

- Tua mamma non sta bene? – domandò Bella preoccupata. Io le feci un sorriso per rassicurarla.

- Sta bene! Lavora lì – le dissi.

- Ora però è meglio che vado Ciao! – le dissi avviandomi alla macchina. Loro mi salutarono e io andai al posto del guidatore. In macchina mi stava già aspettando Giuly. La riaccompagnai a casa e poi sfrecciai ( nel vero senso della parola) verso l’ospedale di Forks.

Arrivata lì fuori spensi il motore e mi recai all’interno dell’edificio.

Mi avvicinai ad un’infermiera.

- Scusi dove si trova la dottoressa Bianco? – mia mamma usava il cognome di mio padre a lavoro. L’infermiera gentilmente mi indicò una sala, mi diressi verso di essa e mi fermai sulla soglia della porta appoggiandomi al suo lato. Al suo interno c’erano mia mamma e un altro dottore. Biondo, bello, sulla trentina e di pelle chiarissima. Dove avevo già visto quel volto? Ma certo! Lui doveva essere Carlisle Cullen, ovvero il padre adottivo di Edward, Alice e Emmett.

- Buona sera – dissi per farmi notare. Mia mamma si voltò verso la porta.

- Ciao Chiara! Ti vorrei presentare il dottor Cullen – feci un sorriso, naturalmente non mi potevo sbagliare. ( non per vantarmi è !). Mi avvicinai al dottor Cullen e gli strinsi la mano leggermente più fredda della mia.

- Piacere Chiara – gli dissi per presentarmi.

- Chiamami anche Carlisle – disse lui con un sorriso da farti sciogliere. Aspettai che mia madre finisse di prendere la sua roba, salutai Carlisle e ci avviammo verso la macchina.

Mi accomodai al posto del guidatore e aspettai che mia madre entrasse dal lato opposto.

- La cintura – gli dissi guardandola.

- da quando in qua sei diventata tu la madre? – disse per scherzare.

- Hum... penso da quando sei sulla mia macchina – aspettai che si allacciasse la cintura e partimmo, a velocità moderata, perché se mia madre scopriva che correvo potevo dire byebye alla mia BMW.

Arrivammo a casa e il giorno passò come sempre, lento e noioso.

 

Scusate per il mini-capitolo ma la storia andando- andando si farà sempre più interessante, alla prossima con il capitolo 6 a cui do un nome qui. La verità!

Ihih grazie delle recensioni.

Baci & Baciozzi Rose

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


>

Capitolo 6

 

Salve ragassuoli!

Vi sono mancata? Si certo come no...

Mi ha fatto piacere che + di 260 persone hanno letto la mia FF anke se le recensioni sn un po’ poche...T__T

Allora... ke ne dire partiamo con il 6° capitolo?

Are you ready? >.< adoro qst parole...

CAPITOOOOOOLOOOO 6!

 

 

Ora che Edward sapeva chi ero, anzi meglio cos’ero, non mi andava di nasconderlo alle mie amiche, Bella ed Alice. Ad Alice potevo benissimo dirlo io, essendo anche lei un vampiro, ma a Bella... bè lei era un essere umano e mi sarei messa nei guai seri.

IO non potevo dirle la verità, ma potevano dirglielo Edward ed Alice p semplicemente mostraglielo anche se... anche quest’ ultima opzione poteva essere rischiosa e poi Bella poteva anche spaventarsi. Almeno così non infrangevo nessuna “legge”. Già! Nel “mio mondo” ci sono anche delle regole.

† E’ proibito rivelare ad un essere umano la propria esistenza.

† Non mettere in pericolo la vita degli esseri umani (ovvero non ucciderli)

Queste sono le uniche due regole per la mia specie. Non potevo non pensarci! Dovevo parlare prima con Edward e poi chiedere ad Alice e Bella di venire il giorno dopo.

- Andiamo a fare una passeggiata? – la voce di Giuly interruppe i miei pensieri.

- Cosa? – le domandai un po’ frastornata

- Andiamo a fare una passeggiata? – ripeté paziente

- Andiamo! – le dissi io facendomi leva sulle braccia per alzarmi ( ero seduta a terra poggiata vicino il muro in camera mia ).

Lei indossò una felpa viola mentre io stavo bene con la mia mogliettina. Dopo un po’ di cammino arrivammo vicino un boschetto, sempre fuori Forks.

Seguimmo un sentiero che portava al “cuore” del boschetto. Dopo un po’ di cammino Giuly lanciò un urlo. Io che camminavo un po’ più avanti mi girai spaventata.

- Che c’è? – le chiesi preoccupata, lei indicò la terra vicino ai suoi piedi.

- Che schifo un verme! Che schifo! Che schifo! – disse facendo un passo indietro io mi voltai e continuai a camminare scuotendo la testa. Sentì Alice arrivare alla nostra destra, era preoccupata per l’urlo che aveva sentito poco prima ( nota dell’autrice : E CI CREDO! )

- Vieni Alice – le dissi quando fu abbastanza vicina da sentirmi , sbucò da dietro un albero alla destra di Giuly.

- Cosa ci fate voi due nel bosco? – chiese avvicinandosi a noi con tale grazia da far invidia ad una ballerina di danza classica.

- Una passeggiata – le risposi con calma

- e tu? Che ci fai nel bosco tutta sola? –

Ho sentito un grido e sono venuta a controllare che andasse tutto bene!

Feci spallucce, effettivamente Giuly prima aveva lanciato un urlo allucinante. Era vero! Ora sentivo i pensieri di tutti i Cullen, più quelli di due biondini e un’ altra “voce” quella di una donna sulla trentina. Alice si unì a me e Giuly.

- Sta arrivando anche Edward – dissi ad Alice che annuì. Giuly mi guardò male.

Ma cosa fai?

- Sanno già tutto – le risposi, lei al mio fianco si irrigidì e dalla mia sinistra arrivò Edward.

- Buonasera – lo salutai, lui ricambiò il saluto.

Edward ho pensato... visto che IO non posso dire a Bella quello che sono potresti dirglielo TU o mostrarglielo anche se... non sono sicura di quest’ ultimo.

Lui annuì

Capisco... allora gli e lo dirò io questa sera. Io annuì, mi sembrava la soluzione migliore.

- Alice, quindi tu già sai tutto? – le domandai, sperando in un si. Lei si limitò ad annuire.

- Ma non pensi alle conseguenze? Rivelare agli umani la nostra esistenza è PROIBITO!- mi sgridò mia sorella. Prima che potessi rispondere intervenne Alice.

- Ma noi non siamo umani! – rispose lei continuando a camminare

- Cosa? – chiese lei fermandosi sul posto.

- Loro sono dei vampiri di classe A – gli risposi. Edward ed Alice mi guardarono, mentre mia sorella si rilassò.

Vampiri di classe A? domandarono insieme.

- I vampiri di classe A sono vampiri come voi, cioè che si nutrono di sangue umano, o nel vostro caso animale, mentre i vampiri di classe B sono i vampiri che si nutrono di sangue... diciamo così magico. Cioè il sangue appartenente a streghe o maghi. – e qui sotto dovete immaginare la musichetta di super-quarck ( o come si scrive...).

- E...  cosa succederebbe se un vampiro di classe A mordesse una strega o un mago? – domandò Alice

- Penso che morirebbe... il nostro sangue è velenoso per i vampiri di classe A – continuammo in silenzio.

- A Giuly non ti ho detto una cosa... Edward legge nel pensiero e Alice vede il futuro- lei fece un sorriso.

- Due vampiri fanno una strega! – disse lei sogghignando.

I due vampiri in questione la guardarono male.

- ma noi sappiamo fare cose che voi non sapete fare! – disse Edward in tono di sfida

- Cioè? – domandò Giuly raccogliendo la sfida.

- siamo velocissimi e fortissimi –

- Ah no! Io so fare anche quello – dissi mettendomi in mezzo. La reazione? Mascelle a terra!

- Come sarebbe a dire? –

- O facile quando mi trasformo so correre veloce quanto voi... – dissi con un sorriso vittorioso sulle labbra

- Q-quando t-ti trasformi?- domandò Alice. Io annuì e mi rivolsi verso Edward.

- ti ricordi quel giorno fuori dalla mensa?-

- quando i tuoi occhi hanno cambiato colore? – sorrisi

- si esattamente! Da verde sono diventati azzurro ghiaccio, bè li mi sono trasformata!–  silenzio...

- Facciamo una gara? – domandò Alice tutta sorridente.

- Ora? – le chiesi.

- Zizi ora! Ti prego ti prego... –

- dai ora no! Un’ altra volta te lo prometto! – lei abbassò lo sguardo.

- Ok! – mi richiamo all’attenzione Giuly.

- Hum... sorellina cara? – mi voltai verso di lei.

- Chiara non dovevi andare a prendere la mamma?- o mio dio mi ero scordata!

- Oh oh! Vado a prendere la macchina e la vado a prendere. Ma non ce la faccio a portare anche te...- dissi pensando ad una soluzione.

- Io rimango qui... vai a prendere la mamma e poi torna – sospirai, ripensai ai pensieri del giorno prima e mi trasformai.

- Perfetto ora vai! – disse Giuly. Lo shock negli occhi di Alice ed Edward. Appena si riprese dallo shock Alice mi guardò con sguardo divertito.

- Posso venire con te? –

- se ce la fai a rimanermi dietro... – dissi con un sorriso e incominciai a correre.

Alice era veloce quanto me, ma non sapevo se stava andando piano quanto me...

Arrivammo sotto casa mia ed entrai in casa per prendere le chiavi della macchina di mio padre visto che c’era anche Alice. Una Lancia nera.

-Sei veramente veloce come un vampiro! – disse Alice con un sorriso.

- Visto?  - le dissi ricambiando il sorriso.

- Ora però sali in macchina – le dissi. Mi misi al posto del guidatore e feci salire Alice al posto del passeggero, al mio fianco. Andai alla velocità della luce e al “mio passeggero” non sembrava dispiacere.

Arrivammo fuori l’ospedale e ritornai normale, scesi dalla macchina ed Alice mi seguì.

Entrammo nell’ospedale ed andai nella stanza dove il giorno prima avevo trovato mia madre.

Era con Carlisle che appena vede la figlia fece un gran sorriso.

- Alice che ci fai qui? - domandò

- Chiara mi ha dato un passaggio –

- Mamma dobbiamo passare per casa Cullen, ho abbandonato lì Giuly – dissi con un sorriso. Lei si limitò ad annuire.

- Con che macchina sei venuta? – domandò ( mia mamma)

- Con la lancia di papà –

- Carlisle, Alice volete un passaggio? Visto che comunque dobbiamo passare per casa vostra – domandò con un sorriso.

- Volentieri! – rispose Alice sorridendo.

Uscimmo tutti e quattro dall’ospedale e salimmo in macchina. Io al posto del guidatore, Carlisle al mio fianco e Alice e mia madre dietro, a chiacchierare.

Chiara mi chiamò mia mamma, la guardai dallo specchietto retrovisore.

Come mai stavate nei pressi di casa Cullen? Domandò.

-Stavamo facendo una passeggiata nel boschetto lì vicino – le risposi con tutta tranquillità. Lei annuì di nuovo e , approfittando che Alice la manteneva occupata accelerai.

Arrivammo a casa Cullen in poco e scesi dalla macchina.

Carlisle ci invitò ad entrare e conoscemmo tutti.

Esme, la dolce “mamma” dell’allegra famigliola di vampiri, Rosalie, la bella vampira bionda e Jasper, il biondino ragazzo di Alice. Ora potevo dire di conoscere la famiglia Cullen al completo.

Riprendemmo Giuly e tornammo a casa.

Il mattino dopo dovevo affrontare Bella. Meglio riposarsi. Come se questo fosse possibile...

 

 

Grazie mille a:

 

Djibril88

Egypta

Honey Evans

Mylifeabeautifullie

Noemi91

Per avermi messo nei preferiti.

In più... ringrazio dal profondo del cuore:

 

Sabry_Cullen & Bilu_emo per aver recensito...

spero di leggere presto cosa ne pensate e scusate per il ritardo. Alla prossima...

Rose

P.S. bilu_emo e Sabry_Cullen postate prestisssssssssssssssimo che aspetto con ansia...

Baci & Baciozzi la vostra

ROSE

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Capitolo 7
*** capitolo...7! ***


 

Raga scusate il ritardo!! Ho avuto dei battibecchi col pc >.<... i ringraziamenti li posto a fine capitolo...allora... la mia solita frasetta...

ARE YOU READY? GO

 

CAPITOLO 7

 

 

Mi addormentai verso le 5 e per fortuna mi sveglia in tempo... alle 6.30 ( vi avevo detto che dormivo poco).

Mi alzai e lentamente andai sotto la doccia, scesi al piano di sotto e salutai l’allegra ( si certo come no! Meglio dire l’assonnata) famigliola.

- Chiara ieri a che ora sei andata a dormire?- domandò mia madre, in tutta risposta aprì il palmo della mano.

- Alle 5- dissi sedendomi al tavolo e prendendo un cornetto, che riposai subito. La mia famiglia mi guardò in modo strano, sembravano...stupiti!

- Cosa? Non ho fame! Che c’è?- dissi in tono agitato. Ogni uno ritornò alla propria colazione.

- Papà posso riprendere la tua lancia? Oggi vengono persone a casa-

- e io come vado a lavoro?- rispose in tono calmo. Mi ci volle un po’ per dire quelle parole...

- Con la mia Bmw - rimase sorpreso da quell’affermazione ( detta comunque in modo poco convincente). Sapevano che la mia Bmw era MIA e non dovevano toccarla.

-O..ok!-

- Ma ti avverto! Se sopra ci trovo anche un graffio, un piccolissimo graffio... io giuro che ti uccido!- dissi in tono minaccioso, alzandomi ed incamminandomi verso l’auto. Giuly mi seguì in silenzio.

- Abbiamo fatto tardi?- chiesi. Avevo completamente perso il senso del tempo.

-No! Sono le 7.20 se vai come tuo solito arriveremo a scuola alle 7.50- disse con un sorriso. Il mio computer personale, era meglio di un pc portatile o un agenda elettronica. La ringrazia e partimmo alla volta di Forks! ( O_O non pensavo avrei mai detto una cosa del genere!).

Arrivammo a scuola proprio come aveva detto il mio pc personale, Giuly, alle otto meno dieci. Parcheggiai e mi preparai psicologicamente per affrontare la prima lezione con Bella. Chissà se Edward gli aveva già detto tutto. Entrai in aula e mi accomodai al mio posto, mentre quello accanto era vuoto, Bella doveva ancora arrivare. Iniziai a disegnare soprapensiero.

-Ciao!- sussultai al suono della voce di Bella, un attimo dopo suonò la campanella.

Ciao Bella!...hum... Edward ieri ti ha parlato?- domandai, sperando vivamente in un SI! Sospirò ed annuì.

-Si... ma non ho capito bene... mi spiegherai tutto oggi?-

- Quindi venite oggi a casa mia?- Domandai speranzosa.

-Dovrei passare a casa o alla centrale ad avvertire Charlie...- in quel momento entrò il prof. Che ci richiamò all’ordine. Seguì la lezione distrattamente, per fortuna finì prima del previsto. Misi tutto a posto e aspettai Bella che finiva i prepararsi per andare alla prossima lezione.

Appena Bella finì di mettere tutto in ordine uscimmo, come sempre vicino alla porta c’era Edward, mi salutò e io ricambiai. Poi senti i pensieri di mia sorella, il suo piano? Arrivarmi di corsa da dietro per poi saltarmi a dosso. Feci un sorriso e quando fu abbastanza vicina mi spostai e per poco non cadde >.< le tesi subito la mano per non farla cadere.

- Cattiva!- disse guardandomi con lo sguardo da vittima, io mi dovetti sforzare per trattenere una risata

- Perché ogni tanto fai queste cose se sai che va a finire sempre così?- le domandai ancora sull’orlo di una crisi di risate. Edward iniziò a ridere mentre Bella sorrise. Lei mi guardò con uno sguardo truce.

- Ci vediamo alla fine delle lezioni!- dissi andando verso la mia prossima lezione.

Ero impaziente che finisse la giornata... ma come sempre si sa... più vuoi che passi il tempo e più non passa!

Dopo la pausa pranzo come sempre arrivò l’ora di ed. fisica dove incontrai Alice tutta sorridente e poi quella di Spagnolo, l’ultima lezione per fortuna, dove incontrai Emmett ed Edward.

Emmett come sempre mi salutò con un gran sorriso, mentre Edward si limitò ad un cenno e ad un saluto mentale.

Finita l’ora schizzai ( sempre a velocità umana) fuori, e mi poggiai vicino alla macchina.

La prima ad uscire fu Alice, che venne a passo di danza verso di me con un gran sorriso, poi arrivarono Bella ed Edward mi salutarono anche loro e si misero ad aspettare vicino a me poggiati alla macchina.

- Che fine ha fatto la tua bella Bmw? – domandò Ed (raga mi scoccio di scrivere sempre Edward... è troppo lungo chiedo perdono -.-)

Non mi ci far pensare... l’ho prestata a mio padre in cambio della Lancia...sono con l’ansia che me la rompi... o me la graffi.

Finalmente uscì anche Giuly accompagnata da un ragazzo che stava con me alla lezione di Biologia se non sbaglio, le lanciai un occhiataccia e mentre si avviava verso di noi iniziai a salire in macchina. Tutti gli altri fecero come me, appena entrò al posto del passeggero al mio fianco le lanciai un occhiataccia.

- Vedi un po’ tu se è normale che ti dobbiamo aspettare tutto questo tempo!- dissi. Lei in tutta risposta sorrise ed alzò le spalle.

- Bella spero non ti dispiaccia l’alta velocità-

- Figurati tanto ci sono abituata – rispose lei guardando Edward.

Partii spedita destinazione Casa! (e qui ripeto O_O).

- Dobbiamo passare prima alla centrale Bella?- domandai.

- Si! Dovrei almeno avvertirlo – sterzai verso la centrale di polizia, arrivati scesi anche io dalla macchina insieme a Bella. Pensavo che volesse conoscere la nuova arrivata no?

Io mi limitai a seguire Bella.

- Ciao papà!- disse ad un uomo seduto alla scrivania

- Hey ciao Bells che ci fai qui?-

- Devo chiederti una cosa: posso andare a casa di una mia amica?-

- Di chi?- lei si spostò leggermente da davanti a me.

- Tu devi essere la nuova arrivata... Giuly Bianco?- quanto odiavo quando mi scambiavano per mia sorella!!

- No!... io in realtà sono la sorella Chiara!-

- Ah ok!...-

Wa che gaff che ho fatto... in fin dei conti la sua famiglia è del tutto rispettabile, madre medico e padre avvocato... perché no?

- Si Bells comunque vai!-

- Dopo la riaccompagnerò io a casa- dissi poi salutammo Charlie e ci avviammo alla macchina.

Tutto liscio! Pensò Bella

-Già!- le risposi. Poi risalimmo sulla macchina e ripartimmo verso la mia casetta! (casetta poi... una villa!)

Arrivati fuori la mia casupola scendemmo tutti dalla macchina, Giuly andò ad aprire mentre Bella guardò la casa.

- Piccolina eh? - disse

- Già! Piccolina- dissi ridacchiando.

Raggiungemmo Giuly all’ingresso.

- Giuly ti prego non fare cose strane o che posso impressionare chi non è abituato!- dissi lei annuì con un sorriso. Poi mi voltai verso Bella

- Bè penso che vi devo delle spiegazioni...- Alice e Bella annuirono. Ci sedemmo sul grande divano nero.

- Bè cosa volete sapere?- domandai

Spiegale tutto dall’inizio suggerì Ed

E quale sarebbe l’inizio genio?

Inizia a spiegarle di cosa sei capace!.

Feci un sospiro.

- Ecco... come posso spiegarvi... io riesco, normalmente, a leggere i pensieri e a volte vedere il futuro come fanno Ed e Alice...- guardai le facce dei presenti per poi abbassare lo sguardo.

- Normalmente?- domandò Bella.

- Hum... si ecco io... bè mi trasformo anche. Quando mi trasformo i miei occhi cambiano colore. Riesco a correre veloce come un vampiro e do la scossa. In più il mio elemento è l’acqua. Per questo sono fredda e pallida- rialzai lo sguardo sui volti scioccati dei miei “spettatori” (O_O ß Alice O_O ß Bella e... O_O’ ß Edward)

Ci vollero 5 minuti buoni per farli riprendere. Poi squillò il telefono.

- Chiara è per te!- urlò Giuly dal piano di sopra.

- Portami il telefono- nemmeno finì di parlare che vidi un telefono che fluttuava nell’aria e mi arrivò vicino.

- Giuly!- la rimproverai.

- Ops!- rispose per scusarsi. Non guardai nemmeno il numero...avvicinai l’orecchio al telefono.

- Non ti verrò a prendere! Anche Giuly ha una macchina!- all’altro capo chi c’era? Mia madre!

- Ma lo sai che Giuly non viene!- disse lamentandosi

- Non pensarci nemmeno!- rispose mia sorella dal piano superiore

- Papà?- domandai

- E’ in tribunale...-

Uffa ma che palle! Pensai... Ed rise e io lo fulminai con gli occhi.

- Mamma ho ospiti... fai l’autostop - potevo benissimo immaginare la faccia di mia mamma mentre le dicevo quelle cose... tipo... o_O’

Dall’altra parte del capo silenzio...

- Ok... ho capito... ti vengo a prendere tra mezz’ora?-

- Ok grazie Chiara...- mi ero messa in un grande pasticcio...sospirai e riagganciai il telefono.

Dobbiamo andare a prendere mia madre a lavoro... dissi mentalmente ad Edward.

- Ragazze vi dispiace se dopo passiamo un secondo a prendere mia madre?- domandai con lo sguardo afflitto.

- Nessun problema!- disse allegra Alice.

- Anche tua madre è come te?- chiese Bella. Io annuì.

- E tuo padre? –

- Si! Tutta la famiglia... genitori,zii, cugini, fratelli, nonni, bisnonni e chi più ne ha più ne metta!-

- E non è possibile che una strega si innamori di un umano o di...un altra razza?-

- No!... diciamo che... noi non siamo liberi di amare!-

- In che senso? –

- Nel senso che ogni uno di noi ha un altro della stessa specie... come posso spiegartelo? Tipo anima gemella... il filo rosso che lega due persone- istintivamente Bella ed Edward si guardarono e sorrisero.

- Ora andiamo però...- dissi alzandomi ed avviandomi verso la porta, tutti gli altri mi seguirono compresa Giuly.

-Vengo con voi!- la trucidai con gli occhi. L’avrei ammazzata in quel momento.

 

 

 

Raga mi dispiace tanto per questo ritardo... scusate scusate scusate!

Devo ringraziare un sacco di persone...

 

Bilu_emo... scusa per il ritardo... xD aspettavi con ansia il nuovo capitolo eh? Cmq... avrai delle sorprese!

POI...

Alice Brendon Cullen

Djibrill88

Egypta che ha messo anche l’altra mia storia nella preferite...

Gio_Cullen

Honey Evans

Mylifeabeautifullie

Noemy91

A tt un grazie di cuore per avermi seguita cn tnt interesse...

Poi un altro grazie alle 348 persone che hanno letto la mia FF...

Baci e scusate ancora

Rose^_^

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Capitolo 8
*** CAPITOOOOLOOOO 8 ***


Salve a tutte... Questo capitolo lo dedico alla mia Sabry_Cullen... che è l’unica persona che mi fa le recensioni T__T ma se non vi piace la mia FF ditemelo che io non scrivo più...

Vabbè partiamo con il capitolo 8... Are You Ready?

GO!

 

CAPITOLO 8!!

 

 

Rotei gli occhi e ci dirigemmo verso la Lancia nera. Alice al mio fianco, Giuly dietro di me, alla sua destra Bella e poi Ed.Andammo a velocità elevata verso l'ospedale di Forks. Arrivammo fuori l'ospedale dopo poco

-Aspettatemi un attimo, arrivo subito!- dissi con la mano già sulla maniglia. scesi e mi diressi verso l'interno, dritta verso la stanzetta dove mi aspettava di solito. Naturalmente si stava finendo di preparare, tra una chiacchiera e l'altra con Carlisle. entrai nella stanzetta e salutai.

- Mamma sono tutti qui fuori che ci aspettano - comunicai. lei annuì e prese la borsa.

- Ciao Carlisle ci vediamo questa sera-

- Ciao Chiara - Quel giorno dovevo fare la taxista del gruppo -.-

Uscimmo dall'ospdale e ci dirigemmo verso la macchina.

- Mamma mettiti dietro. Ed per piacere puoi prendere Bella sulle gambe?- lui annuì e fece sedere Bella sulle sue ginocchia. quest' ultima arrossì lievemente. Misi in moto e ci dirigemmo verso casa, ma poco prima la fine di Forks c'era un vigile (poliziotto come si vuole kiamare xD, rallentai lentamente.

- Mamma ci pensi tu? - domandai guardandola dallo specchietto retrovisore.

lei si limitò ad annuire ed un secondo dopo i suoi occhi cambiarono colore diventando Viola. naturalmente i miei sapevano di tutta la storia del Cullen, avevano accettato la mia decisione e si comportavano normalmente in loro presenza ( normalmente poi, dipende dal proprio concetto di normalità).

L'elemento di mia madre? L'aria, il colore degli occhi cambiano a seconda dell'elemento che si possiede. Il suo potere principale era quello di fermare il tempo, cosa molto utile nel suo lavoro, mentre quando si trasformava i suoi poteri erano "la persuasione" (se così la si vuole chiamare) e l'ipnosi, potere che aveva ereditato mia sorella.

Arrivammo vicino al vigile che ci fece accostare.

- Signorina in 6 su una macchina per 5 persone?-  mi domandò scuotendo il capo.

- Mi scusi...- disse mia madre costringendolo a guardarla negli occhi.

- Per piacere può lasciarci andare per questa volta? - domandò in tono dolce. il poliziotto arrossì ed annuì allontanandosi dalla macchina titubante. Sorrisi e ripartì.

Controllai i volti dei "passeggeri del taxi" tutte abbastanza sorpresi, tranne io, ovvio, mia madre e mia sorella che nel fratempo chiacchieravano tranquillamente.

-Tutto ok?- domandai voltandomi prima verso Alice e poi verso Bella. Ed era quello che si riprendeva per primo inutile controllare la sua espressione.

- Tutto ok! - confermarono.

La giornata passò velocemente. Accompagnai prima Bella a casa e poi Alice ed Edward. Mi fermai per circa 15 minuti a casa Cullen chiacchierando con Esme e Rosalie.

A Rose piaceva il mio modo di vestire XD.

Tornai a casa e mentre mangiavo ebbi una visione. Due ragazzi... uno biondo con occhi blu e un altro con i capelli neri e gli occhi azzurri.

- Cos'hai visto?- domandò Giuly. Feci spalluccie...

- Una cosa inutile - risposi continuando a mangiare.

La notte passò tra un libro e uno spuntino.

Il giorno dopo andai a scuola normalmente con la mia adorata BMW ^_^ ma quando arrivai a scuola c’era una novità...

Due nuovi arrivati. La notizia frullava in testa a tutti. Arrivo la tanto attesa ora di pranzo e io e Giuly ci sedemmo al tavolo vicino a quello dei Cullen con Bred e Susy (se non ricordate chi sono vedete il primo capitolo).

- Secondo voi come sono i nuovi arrivati?- chiese Giuly

- So che sono due ragazzi molto carini, uno è biondo e l’altro ha i capelli neri – disse Susy.

Uno biondo e l’altro con i capelli neri? Mi ritorno in mente la mia visione e mi voltai verso Edward che sicuramente stava osservando.

Se non mi sbaglio sono proprio loro. Anche Alice ieri ha avuto la tua stessa visione mi voltai verso Alice che aveva il mio stesso sguardo preoccupato.

Secondo te perché li abbiamo visti? Chiesi.

Non lo so...

E se fossero vampiri di gruppo B... poi ritirai il mio pensiero No! Se fosse così io non avrei potuto vederli.

Perché? Chiese lui

Perché i miei poteri non funzionano su vampiri di gruppo B o almeno non sempre.

Proprio in quel momento entrarono in mensa i due ragazzi. Esattamente come nella mia visione. Uno biondo con gli occhi blu e subito dietro di lui uno con i capelli neri con gli occhi azzurri. Distolsi lo sguardo per guardare Giuly e vedere se aveva capito quale fosse il problema. Lei guardava i due nuovi ragazzi. Poi quello con i capelli neri si voltò verso di lei, i loro sguardi si incrociarono e gli occhi di tutti e due per un attimo diventarono cremisi per poi ritornare normali.

Nessun problema. Sono stregoni...

Poi il mio sguardo incrocio quelli del biondino e...

 

 

E poi... date libero sfogo alla vostra fantasia XD vi farò sapere nel proximo capitolo...

Lo so... sono cazzimmosa XD

Ma + recensite e più io scrivo veloce eheh

Baci Rose

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Capitolo 9
*** CaPiToLo 9 ***


Salve... ci rivediamo eh? Ringrazio la mia dolcissima Sabry_Cullen che come sempre commenta... e Bilu_emo che assillo^^ gli altri ringraziamenti (che sono molti) a fine pagine XD

vi ricordate come è finito l’ultimo capitolo?

Poi il mio sguardo incrocio quello del biondino e...

                                            ARE YOU READY? CAPITOLO 9

 

CAPITOLO 9

 

 

E...e tutto intorno a me non ebbe più senso. I suoi occhi per un attimo passarono dal blu intenso all’azzurro ghiaccio. Eccola la persona con cui ero legata dal filo rosso, ecco con chi si intrecciava il filo della mia vita, la mia metà, da ora la mia unica ragione per vivere.

- Hai trovato la tua anima gemella sorellina adorata- mi sussurrò Giuly all’orecchio costringendomi a distogliere lo sguardo.

- Anche tu Giuly!- le risposi a mezza voce. Poi una voce alla mia sinistra mi fece sussultare. Una voce melodiosa e una semplice parola...

- Ciao! – alzai gli occhi che ne incrociarono altri due blu profondi come l’oceano e dello stesso colore.

- Ciao!- risposi sorridendo, una reazione del tutto involontaria. Ma come si può non sorridere a quell’angelo biondo dagli occhi blu?

- Io sono Alex – disse quello con i capelli neri vicino mia sorella.

- Giuly- rispose lei.

- Io sono Kevin – disse il biondino senza distogliere lo sguardo dal mio.

- Chiara,piacere – risposi. E credetemi era davvero un piacere (>_<) Mamma e com’era carino!

- Possiamo unirci a voi?- chiese Alex.

- Certo – risposi. Si sedettero rispettivamente di fronte a me e Giuly.

- Allora da dove venite? – domandò Bred.

- Dall’Italia – rispose Kevin... hum... venivano anche loro dall’ Italia... quante cose in comune ^_^

Poi dopo un po’ di chiacchiere Susy domandò.

- Che materia avete alla prossima ora? -

- Io ho Biologia – rispose Alex con in mano il foglio con su scritto l’orario.

- Io... Educazione Fisica – rispose Kevin. Mi voltai per un attimo verso Alice che mi fece un sorriso, che contraccambiai volentieri.

- Anch’io!- risposi =D quante coincidenze... ma non erano troppe? Se non è fortuna questa...

- Ci andiamo insieme?- domandò, io annuì.

Poi feci un cenno ad Alice che si alzò insieme a noi.

Raggiungemmo la palestra in chiacchiere...per lo più parlarono Alice e Kevin. Quel giorno in programma c’era una partita di pallavolo.

- Bianco e Cullen formate le squadre – disse il professore.

- Alice ci hanno separato! – dissi con faccia triste.

- Già che peccato!- rispose lei con lo stesso sguardo.

- Chiara ma di cognome fai Bianco?- mi chiese all’improvviso Kevin. Il fatto di non potergli leggere il pensiero era quasi un dolore fisico. (questo prima non ve lo avevo detto... Il predestinato a stare con una strego o con uno stregone con il potere di leggere nel pensiero sarà automaticamente immune a questo potere. Cosi recitava un antica “profezia”)

- Si!-

- Per caso tua madre si chiama Francesca e tuo padre Pietro? –

- Si...ma... perché?- domandai. Come sapeva i nomi dei miei genitori?

- Ho un messaggio da parte dei miei genitori ai tuoi!- disse con un sorriso. Cambiai discorso.

- Hey Kevin sai giocare a pallavolo?-

- Scherzi! Sono un campione! –

Formammo le squadre e finimmo in parità. Poi tutti alla prossima lezione!!

Spagnolo. Dove mi aspettavano Emmett e Edward. Spiegai l’accaduto, mentalmente naturalmente (ed ho fatto la rima XD), ad Edward.

Questa sera vi chiamo...annunciai ad Edward.

Come mai?

Non posso?

Certo che puoi... ma perché non vieni direttamente? Non sei molto distante da casa nostra!

Ok! Dissi e poi suonò la campanella.

Aspettai mia sorella vicino alla mia BMW,appoggiata alla portiera. Mi venne vicino insieme ad Alex.

- Kevin mi ha parlato. Ha detto che dobbiamo venire a casa vostra per parlare con i vostri genitori- spiegò Alex.

- Già, ma la mia macchina ha solo due posti...- non mi fece finire

- Ma noi abbiamo le moto! – rispose indicando due moto, una rossa e una nera.

- Vi seguiamo!- continuò. Da dietro Alex arrivò Kevin.

- Allora?- domandò.

- Le seguiamo con le moto!- riassunse Alex.

- Ok!- disse Kevin mettendosi un casco nero e salendo su una moto. Naturalmente la sua era la nera.

Ci seguirono fino a casa e parcheggiarono le moto affianco alla mia BMW.

- Spero non vi dispiaccia aspettare. I nostri genitori torneranno questa sera- disse Giuly aprendo la porta.

Perché mai dovrebbe dispiacermi! Passare del tempo con Giuly è tutt’ altro che spiacevole. Pensò Alex.

- Non gli dispiace. – le confermai entrando in casa. Entrarono tutti. Ancora un ora e poi sarei dovuta andare a prendere mia madre a lavoro. Per fortuna il giorno dopo sarebbe andata a prendere la sua macchina dal meccanico.

Andai in cucina per vedere cosa preparare per cena, quando arrivò una visione.

 

---------------------------------           VISIONE          -----------------------------

Mia madre e mio padre seduti sul divano e di fronte a loro Kevin e Alex.

- Ed ora dove alloggiate?- chiese mia madre.

- In un Hotel non troppo lontano da qui-

- In un Hotel? Ma non se ne parla nemmeno! Chiara va a preparare le due camere per gli ospiti. Ragazzi rimanete qui!-

--------------------------        FINE VISIONE   ^^       ------------------------

Abbandonai l’idea del pasto per salire al piano di sopra a preparare le due camere per gli ospiti.

Appena finito andai a prendere mia madre al lavoro. Naturalmente fu molto sorpresa di trovare Kevin e Alex a casa. Evidentemente già si conoscevano.

Preparai la cena: cotolette di pollo con patatine fritte (gnam gnam XD) poi la frutta e dei dolci ^^.

- Wau Chiara sei davvero una cuoca portentosa!! – disse Alex. Ringraziai e sparecchiai.

- Allora ragazzi cosa ci dovete dire?- chiese mio padre facendo cenno ai due di sedersi sul divano di fronte al loro.

- I nostri genitori ci hanno mandato qui per dirvi che vi devono parlare urgentemente! Di una cosa molto importante, ma non ci hanno voluto dire cosa. Vorrebbero che li raggiungiate in Italia - spiego Kevin

- Certo...certo... chiameremo più tardi per i dettagli- disse mio padre.

- Ed ora dove alloggiate?- chiese mia madre.

- In un Hotel non troppo lontano da qui-

- In un Hotel? Ma non se ne parla nemmeno! Chiara va a preparare le due camere per gli ospiti. Ragazzi rimanete qui!-

- Già fatto!- le risposi con disinvoltura.

- Ma come?...-

- Ho già visto tutto prima- spiegai.

- Seguitemi, vi mostro dove sono le vostre camere- dissi alzandomi, i due ragazzi si alzarono insieme a me.

- Questa è la tua Alex – dissi indicando ed aprendo una porta, la stanza era quella di fronte a quella di Giuly.

- Mentre questa è la tua Kevin – dissi indicando ed aprendo un'altra porta di fronte alla mia camera.

- Ma potete anche fare cambio se non vi piace – dissi

- Vanno Benissimo – rispose Kevin.

 

 

Fine... Ok devo ringraziare le 10 persone che hanno messo la mia FF nelle preferite ^_^ sono felicissima:

 Alice brendon Cullen

Deisy87

Djibrill88

Egypta

Fiorellina94

Gio_Cullen

Honey Evans

Mylifeabiutifullie

Noemi91

Piccolakia

 

 

Poi... devo ringraziare le 488 persone che hanno anche solo letto la mia FF...

Baci Rose

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Capitolo 10
*** Capitolo 10^^ ***


Capitolo 10

In collaborazione con:

Sabry_Cullen ^^

 

 

Aspettai che si addormentassero tutti per uscire. Appena fuori, mi trasformai e chiusi la porta alle mie spalle. Incominciai a correre in direzione di casa Cullen, il vento in faccia era rilassante. Arrivai fuori la grande casa bianca e ritornai normale. Non bussai neanche che la porta si aprì, Esme con un gran sorriso mi era venuta ad aprire.

- Buona sera -  dissi contraccambiando il sorriso.

- Buona sera Chiara entra – disse spostandosi un po’ di lato per lasciarmi passare. Mi accorsi che c’erano altre due persone all’interno, avevano ospiti... e non mi sembrava il caso di rompere! Non finì nemmeno di formulare il pensiero che Edward mi invitò ad entrare.

Mi fermai un po’ sulla porta e poi entrai.

- Ciao Edward – dissi in tono titubante.

- Ciao Chiara – mi salutò. Notai che di fronte a lui c’erano i due ospiti che avevo “sentito” prima. Una ragazza con la pelle marmorea e i capelli simili a quelli di Edward e al suo fianco un ragazzo anche lui con la pelle marmorea e con i capelli biondi tutti e due avevano gli occhi dello stesso colore dell’oro fuso.

- Scusa forse è meglio che passo dopo...- cercai di dire ma come sempre Edward non mi fece finire. Poi mi ricordai che erano le 3.30 del mattino,passare dopo sarebbe stato come passare verso le 7.00.

- Ma no non ti preoccupare! Lei è mia sorella Julie – disse

E Daniel? Non lo presenta? Io giuro che dopo gliela faccio pagare... pensò Julie. Sorrisi involontariamente.

- Tua sorella? – domandai incredula.

- Si, lei è veramente mia sorella – disse marcando un po’ la voce sul “veramente”

- Ciao Chiara, piacere di conoscerti – disse con un sorriso Julie.

- Piacere mio Julie... e l’ospite accanto a Julie e tuo cugino? – dissi trattenendo le risate. Naturalmente già sapevo chi era. Daniel. Il vampiro che stava con Julie e che ad Edward non andava giù.

- No...lui è il fidanzato di mia sorella – disse con un po’ di sforzo

- Quasi marito – lo corresse Daniel sorridendo. Edward fece un leggero ringhio.

- Eddy per piacere smettila! – la voce di Julie era un misto tra un rimprovero e una supplica.

Edward sbuffò e ritorno a sedersi.

- E’ complicato avere come fratello Edward Cullen eh? – dissi scherzando.

Chiara ora ti ci metti anche tu? Mi disse rassegnato Edward.

O Ed ma dai... se non ti prendo in giro ora quando lo faccio? Gli risposi.

- Non ti puoi immaginare quante volte ho desiderato di ucciderlo! – rispose Julie

Nel frattempo Edward e Daniel non parlavano... o almeno non verbalmente.

Io ti ammazzo... disse Edward.

Non puoi farci niente io e Julie ci amiamo. Rispose Daniel.

Non la sposerai...non posso permettertelo. (Ed)

Continuarono così per un po’.

- Un altro? Possiamo fondare un club! – dissi roteando gli occhi. O_O

- Cosa? – domandò stordita Julie.

- Un altro che legge nel pensiero – dissi. O_O faccia di Julie.

- Ne sono capace anche io – specificai vedendo la confusione nei suoi occhi.

- Come? Ma non sei un vampiro... o mi sbaglio? –

- No non sono un vampiro... ma è una lunga storia – dissi sorridendo.

Lei annuì.

- Ti spiegherà tutto Edward dopo io ora devo andare – dissi guardando l’orologio. Erano le 6.00 e volevo andare a casa prima che si svegliasse la mia famiglia.

- Ah... mi stavo per dimenticare. Domani sera vi invito tutti a casa mia – dissi sorridendo.

E intendo TUTTI Edward!

Si! Ho capito a domani.

- A domani – risposi, ma mi bloccai all’improvviso. Una visione, che però non riuscivo a vedere bene...era come oscurata. Un...uomo?

- Cos’era?- domandò Edward, io feci spalluccie e salutai tutti i Cullen.

Uscì di casa e mi ritrasformai, ma era come se qualcuno mi stesse osservando. Iniziai a correre e sentivo qualcuno dietro di me.

Mi voltai. Non poteva essere un vampiro, non sarebbe stato mai così rumoroso.

Da dietro un albero spuntò Kevin. Tirai un sospiro di sollievo.


-Kevin mi hai fatto prendere un colpo! Che ci fai qui?- domandai confusa di vederlo alle 6.00 nella foresta. Un fascio di luce colpì il suo viso e per un istante mi mancò il respiro, in un attimo la mia attenzione si spostò sui suoi occhi, azzurri ghiaccio, era trasformato ma perché?

- Potrei farti la stessa domanda- rispose in tono calmo.

- Dove sei stata fino ad ora?-

- Rispondi prima tu alla mia domanda. Che ci fai qui?-

- Ti sono venuto a cercare- disse diminuendo la distanza fra noi.

- Visto che sei uscita alle 3.30 e alle 5 non eri ancora tornata mi sono preoccupato e sono venuto a cercarti- disse fermandosi a pochi centimetri da me.

- E come hai fatto a trovarmi?-

- E’ un mio potere...-

- Che consiste nel...?- dissi per farmi spiegare.

- Hum... diciamo che... è una proiezione astrale, cioè mi “proietto” nel luogo in cui c’è la persona che voglio trovare- disse cercando di farsi capire.

- Ho capito...- dissi rispondendo alla sua occhiata implorante.

- Cosa sei andata a fare a casa Cullen?- domandò in tono dolce.

- E sai com’è... ho una tresca amorosa con Emmett- dissi ridendo.

- Seriamente!- disse in tono duro.

- Li ho invitati a casa nostra domani sera. Ora però torniamo a casa prima che ci danno per dispersi – dissi incominciando a correre. Kevin correva al mio fianco, era uno di quei momenti da stampare nella memoria. Con il sole che delineava il suo profilo così perfetto... Diamine ero proprio cotta!!^^

Arrivammo a casa che dormivano tutti ed entrammo senza far rumore. Andai nel mio bagno a farmi una doccia veloce e poi scesi a preparare la colazione, Kevin fece lo stesso e poi mi aiutò ad apparecchiare la tavola.

Stranamente quella mattina avevo la macchina tutta per me (non che questo mi dispiacesse anzi!!). Giuly era andata in moto con Alex.

Kevin, sulla sua moto, andava alla mia stessa velocità e rimaneva al mio fianco. Arrivammo a scuola, naturalmente, prima io e Kevin e poi Alex e Giuly. Ci dirigemmo in direzione dei Cullen che chiacchieravano allegramente vicino alla Volvo grigia. Salutai e dopo un po’ di chiacchiere trascinai Bella a trigonometria. La giornata passò lentamente, a pranzo ci organizzammo per quella sera. Alle 19.00 a casa mia. Il tempo passò velocemente e finalmente arrivarono le 19.00.

Suonò il campanello e mi affrettai ad aprire.

- Ciao Cullen! – dissi sorridendo.

- Grazie al cielo non porto questo cognome... mi ammazzerei se fossi parente di quell’individuo- disse Daniel a bassa voce.

- Vuoi il bis ragazzino? – rispose Edward con un sorriso omicida.

Hey voi due! Rovinatemi la serata e vi giuro che ve la dovrete vedere con me! Dissi mentalmente in tono minaccioso. Daniel ed Edward si irrigidirono capendo che non scherzavo.

- Prego entrate – dissi spostandomi di lato. Edward fu l’ultimo ad entrare e lo trascinai al mio fianco, sperando che tenendolo sempre sotto controllo non avrebbe fatto casini.

Carlisle, Esme, mia madre e mio padre si sedettero a tavola per parlare, mentre noi ragazzi (ragazzi poi... 4 su 9 erano ragazzi) ci sedemmo sui divani a chiacchierare.

- Allora penso che vi dovremmo mostrare qualcosa – dissi all’improvviso.

- Chi inizia? – domandai.

- I tuoi poteri già li conoscono, rimarranno meno traumatizzati – disse Giuly ridendo.

- Ok incomincio io, ma penso che vi devo, e posso, mostrare solo i poteri dopo la trasformazione – dissi soprapensiero. Mi alzai in piedi e mi trasformai.

- Mi serve un volontario...- dissi guardando Giuly.

- Scordatelo! Non pensarci nemmeno ad usarmi come cavia! – disse voltandosi dall’altra parte.

- Uffy sono troppo forte per te sorellina... Emmett?- mi venne dopo un lampo di genio.

- Ok streghetta fammi vedere di cosa sei capace – disse lui alzandosi.

- Chiara non fargli troppo male – disse mia madre in tono dolce.

- Ok farò la brava – dissi spostando la mia attenzione su Emmett.

Una scossa leggera pensai tra me e me.

Non preoccuparti puoi anche fargli male. Penso Edward che si tratteneva dalle risate.

Presi la mano di Emmett e mi concentrai per non dargli una scossa troppo forte. Chiusi gli occhi e gli diedi la scossa.

Riaprì gli occhi e guardai il volto di Emmett.

- Troppo forte? – chiesi preoccupata guardando il suo volto che era un misto tra sorpresa e non saprei cosa.

- E’...è stato...elettrizzante – disse con un sorriso. Tirai un sospiro di sollievo.

- Questo era il primo...- dissi andando a velocità sovraumana vicino a mia madre.

- E’ questo è il secondo. Ora vi mostro il mio elemento e poi vi do un po’ di tempo per riprendervi dallo shock.- dissi queste ultime parole ridendo.

Feci comparire sulla mi testa un ponte d’acqua, che poi congelai in ghiaccio, emanava i colori dell’arcobaleno, quando all’improvviso una scia di fuoco fece disintegrare il ghiaccio e mi fece distrarre.

- Ok... ora io ti ammazzo!- dissi guardando i suoi occhi cremisi.

- Dai sorellina te la prendi per troppo poco – disse sedendosi. Le arrivai alle spalle alla velocità si un vampiro.

- Dicevi ?!? – domandai posandole una mano sulla spalla. A quel contatto lei rabbrividì.

- Ti faccio ancora quest’effetto? – dissi tornando normale e iniziando a ridere.

- Tu mi fai paura! – disse lei spostandosi di lato per guardarmi in faccia. Iniziarono a ridere tutti.

- Per questo non dovresti istigarmi...- dissi ritornando al mio posto, naturalmente vicino a Kevin >_< (eheh non siate gelose!!)

- Ora a chi tocca? – domandò Alex.

Kevin si alzò in piedi.

- Mi sa che mi tocca! – disse sorridendo. O MIO DIO!! O_O sarei morta per quel sorriso.

- Bè vi mostro prima quelli “normali” – disse mimando le virgolette con le mani sulla parola normale.

All’ improvviso non lo vidi più. Ricomparve al mio fianco.

- Divento invisibile e in più...- disse scomparendo. Poi sentì una mano sulla spalla e rividi Kevin, che teneva una mano sulla mia spalla.

- Bè ora sei invisibile anche tu! Nessuno può sentirci o vederci. – disse sorridendo per poi  lasciare la mia spalla.

I commentino che arrivarono, soprattutto da Emmett e Alex che facevano comunella, durarono qualche istante.

- Per i poteri dopo la trasformazione sono gli stessi di Chiara, tranne che per la corrente – disse risedendosi.

Ogni uno mostrò i suoi poteri.

Mia madre: Bloccare il tempo “normalmente” da trasformata la persuasine e l’ipnosi.

Mio padre: Modificare i ricordi e da trasformato cancellali. L’elemento dei miei genitori era l’aria.

Giuly: Telecinesi e i suoi poteri da trasformata erano l’ipnosi e creava illusioni.

Quando arrivò il turno di Alex successe una cosa che causò la risata di tutti. Il suo potere era quello di trasformarsi, scelse un bel cane nero come “cambiamento”.

- Mi dispiace Alex ma mia madre non vuole animali in casa – dissi soprapensiero. E tutti incominciarono a ridere. Alex aveva lo stesso elemento di Giuly: Fuoco.

Alex trasformava anche le cose che toccava e curava le ferite (da trasformato).

Ora che tutti avevano mostrato quello di cui erano capaci e dopo aver procurato uno shock perenne ai nostri ospiti, chiacchierammo per un bel po’.

Verso mezzanotte arrivò una visione.

------------------------------------------- VISIONE ----------------------------------------------

Io al telefono e la voce di una mia amica al telefono.

- Chiara devo parlarti è urgente! Penso...che tu sia in pericolo...- disse la voce dall’altro capo del telefono.

---------------------------------------- FINE VISIONE ------------------------------------------

Mi alzai silenziosamente e salì le scale. Meglio andare a parlare di sopra. Sentì gli sguardi su di me.

- Telefono – dissi con un sorriso.

Ed eccolo, lo feci squillare solo una volta.

- Sara cosa c’è? – domandai appena alzata la cornetta. Sara, la mia migliore amica che viveva in Italia.

- Chiara... non stavi dormendo vero?- Domandò. Inevitabilmente risi.

- Ti risulta che io dormo? – dissi trattenendo le risate.

- Hum... no effettivamente no –

- tu invece... lì sono le 6 non dovresti dormire? –

- Si... ma sono troppo in pensiero. DOVEVO chiamarti! –

- Dimmi di cosa si tratta – dissi a bassa voce

- Chiara devo parlarti è urgente! Penso... che tu sia in pericolo...ho visto un uomo l’altra volta...-

- L’ho visto anche io ma non preoccuparti...- Non mi fece finire la frase.

- Probabilmente è un vampiro! Scommetto che anche la tua visione era...offuscata-

- Si! –

- ti prego sta attenta! Verrò lì appena possibile... questa situazione non mi piace!-

- Già nemmeno a me... sfrutterai il povero Marco per venire?- domandai divertita.

- Si perché no! – disse lei ridendo dall’altra parte.

- Ci sentiamo! – le dissi.

- Ci vediamo!! – mi corresse lei.

- Ok Ciao!-

- Ciao...e Chiara?!? –

- Si? –

- Sta attenta ti prego! –

- Ok starò attenta! – dissi e poi staccai il telefono.

 Mi presi un secondo e poi scesi.

- Tutt’ok? – domandò mia madre appena messo piede sull’ultimo scalino. Mi limitai ad annuire.

Avete sentito tutto vero? Domandai mentalmente a Daniel ed Edward.

Tutto rispose Edward mentre Daniel si limitò ad annuire.

Non fatene parola con nessuno. I due annuirono e poi la serata passò normalmente. Erano le 3 quando i Cullen se ne andarono.

- Vi accompagniamo- dissi prendendo Kevin per il polso.

- Julie, penso che sia meglio che tu e Daniel veniate con noi due attraverso il bosco – dissi

- Mi sembra la soluzione migliore – rispose lei. Presi una felpa, più per abitudine che per vero bisogno, e ci avviammo verso il bosco che separava casa mia da casa Cullen.

Io e Kevin ci trasformammo e iniziammo a “camminare a passo svelto”.

Julie e Daniel avanti e noi dietro, il silenzio regnava sovrano quando all’improvviso Julie pensò:

Chiara parliamo un po’ tra ragazze?

Daniel che aveva ascoltato rallentò un po’ fino a raggiungere Kevin mentre io accelerai fino ad affiancarla, Kevin mi guardò in modo interrogativo e in risposta gli sorrisi.

- Di cosa dobbiamo parlare? - domandai

- Inciuci in genere…- rispose guardando davanti a se.

Sono curiosa… pensò

- Ah… ho capito! Vuoi sapere su me e Kevin – dissi ricordando i pensieri di quella sera.

Lei si limitò ad annuire.

- Hum… francamente non so cosa dirti…-

- State insieme?-

- No –

- Ti piace? –

- Si –

Oddio sembra che le sto facendo un interrogatorio pensò Julie e da dietro sentì Daniel che ridacchiava, non mi girai nemmeno, l’avvertì mentalmente.

Perché invece di ascoltare la nostra chiacchierata non parli con Kevin?

Agli ordini signorina! Rispose ironico.

- Perché Daniel rideva? – mi chiese poco dopo. Risposi un po’ imbarazzata.

- Hum… per la nostra chiacchierata e… i tuoi… hem… pensieri – risposi guardando davanti.

- Ah – rispose. Arrivammo sotto casa Cullen e ci salutammo.

Al ritorno Kevin mi diede la mano, e io la strinsi. Quella sera avevo troppi pensieri. La Chiamata mi aveva preoccupato, il consiglio mi avrebbe mandato di sicuro qualcuno. CHE CASINO!

 

 

Spazio dell’autrice:

Per prima cosa vorrei scusarmi 1000000 di volte per il ritardo. Dovevo postarlo prima di natale ma sono nate complicazioni!

Per prima cosa vorrei dire un GRAZIE speciale a Sabry_Cullen senza di te questo capitolo sarebbe stato solo un capitolo qualsiasi.

Poi Poi…

GRAZIE A:

Alice brendon cullen

Deist87

Djibril88

Egypta

Fiorellina94

Gio_Cullen

Honey Evans

Kurapika girl

Masychan

Mylifeabeautifullie

Noemi91

Piccolakia

Razorbladekisses

Sabry_Cullen

Che hanno messo la mia storia tra I preferiti

 

GRAZIE ALLE 577 PERSONE CHE HANNO LETTO LA MIA STORIA^^

 

Rispondo alle recensioni…

Razorbladekisses  grazie mille dei complimenti mi dispiace di averti fatto aspettare così tanto! Dimmi se questo nuovo cap. ti piace!!

 

Bilu_emo Mi dispiace che Kevin assomigli così tanto a Jenna ma tanto x dirtelo IO ADORO JENNA ^^ e tutti i fantastici personaggi della tua storia! Spero che anche questo capitolo come il precedente sia di tuo gradimente. Alla prossima recensione cara^^

 

Sabry_Cullen vabbè questo capitolo l’abbiamo fatto insieme, quindi le sorprese x te ci saranno solo alla fine XD ti ho ucciso in questo periodo, me ne rendo conto T_T. TVUKDB amò!!

 

Kurapika girl Grazie 1000 anche a te!! Hai ragione… non mancheranno colpi di scena. Sono felicissima che questa FF ti piaccia.

SCUSATE X LE RISPOSTE FRETTOLOSE MA PENSO CHE MI UCCIDETE SE NON POSTO XD

Un mega kizz

La Vostra Piccola Rose

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11

 

I miei genitori partirono, andarono in Italia, per parlare con i genitori di Kevin e Alex. Della chiamata di Sara non avevo detto niente. Inutile farli preoccupare ancora di più.

Il giorno dopo la partenza dei miei tutto sembrava normale, andammo a scuola e a pranzo provai a raggiungere mia madre e mio padre, visto che non conoscevo i genitori di Kevin non potevo concentrarmi su di loro, ma anche concentrandomi al massimo non riuscì a vedere niente. Non mi allarmai, era normale. Erano dalla parte opposta del globo.

- Cosa si fa questo pomeriggio? – domandò Alice all’uscita dalla mensa.

- Stavo pensando di fare una passeggiata o comunque di andare in uno spazio aperto – dissi soprapensiero.

- Ieri ho visto uno spazio verde abbastanza grande, immerso nel verde…- disse Kevin arrivando da dietro e prendendomi la mano, sorrisi spontaneamente e lo guardai per un attimo.

- Ok allora ci vediamo alle 4 fuori casa vostra? – Chiesi ad Edward.

- Si ma come ci organizziamo con le macchine? – rispose

- Macchine? –

- Come vuoi arrivarci? – Chiese Giuly

- Io vengo a piedi, tu, Alex e Bella dovete venire in macchina –

- Vi accompagno io con la Volvo – disse Edward. Naturalmente non si sarebbe mai allontanato da Bella. Suonò la campanella e dovemmo salutare i Cullen, Jasper accompagnò Alice in palestra per lasciare un po’ si spazio a me e Kevin XD ormai era ufficiale: LI ADORAVO!!!!

Passò la giornata e arrivarono velocemente le 4. Alex e Giuly andarono in moto mentre io e Kevin di “corsa” per il bosco.

Bella già si trovava a casa Cullen e andammo tutti nella “radura” di cui parlava Kevin. Era un grande spazio aperto, tipo un giardino, diciamo uno spazio circolare senza alberi, sulla sinistra si vedeva uno spettacolo meraviglioso!!

Verso le cinque vidi ciò che mi aspettavo ma che non volevo vedere. La visita del consiglio.

- Merda – dissi a bassa voce spostandomi davanti a Bella. Meno di un minuto dopo comparirono, come nella mia visione, Marco , uno delle persone di cui mi fidavo di più al mondo e che conoscevo da tutta una vita, e Susan, una ragazzina bionda antipatica  che mi odiava a morte (e il sentimento era contraccambiato alla grande).

Marco non ci pensò due volte e mi venne ad abbracciare.

- Chiara! Sapevo che prima o poi avresti fatto qualcosa…- disse stringendomi forte. Contraccambiai l’abbraccio.

- Anche tu mi sei mancato Marco – dissi con un sorriso staccandomi da lui. Mi guardò prima negli occhi per poi posare per un attimo lo sguardo su Bella e ritornò a me.

- E’ lei la ragazza a cui hai raccontato il nostro segreto? – domandò con lo sguardo pieno di sofferenza tornando lentamente vicino a Susan.

- Se pensi anche solo di sfiorarla ti sbagli di grosso – dissi mettendomi in posizione di difesa e trasformandomi.

Non ho nessun intenzione di combattere con te pensò Marco.

- Nemmeno io – gli risposi.

- Se non ti levi…- disse posando la mano sulla foderina di una pistola, una di quelle speciali che servono ad uccidere le “persone” come noi. Risi.

- Susan non farmi ridere – dissi

- Per prima cosa, non riusciresti a colpirmi, sono molto più forte di te e poi…- dissi tornando normale.

- Ti ricordo che non puoi uccidermi, ricordi? Non puoi uccidere streghe di livello A-

Lei di tutta risposta digrignò i denti e lasciò cadere la mano dalla foderina.

- In questo caso dovrete venire con noi alla sede del Consiglio. Anche l’umana – rispose accorgendosi dello sguardo che lanciai a Bella.

Edward puoi venire con noi. Pensai.

Mi avvicinai a Marco e porsi la mano a Bella che l’afferrò un po’ titubante. Marco mi posò una mano sul fianco, Edward prese la mano di Bella e Susan (che per me poteva anche rimanere dov’era) si poggiò alla spalla di Marco, le lanciai uno sguardo  truce che ricambiò.

Ci ritrovammo in una grande sala luminosa, con un gran tavolo in ciliegio antico e dietro molte sedie, tutte occupate. Signori e signore vi presento il Consiglio. Conoscevo tutti o quasi, un sola persona non conoscevo, era un ragazzo che non avevo mai visto prima. Aveva i capelli castano scuro e gli occhi dello stesso colore, era sicuramente più piccolo di me, dimostrava circa 15 anni.

Non ebbi nemmeno il tempo di voltarmi che Sara, la mia migliore amica, con capelli neri ricci (stupendi), occhi azzurri e un fisico perfetto come ogni strega.

- Chiara! –mi abbracciò, dopo un momento di stordimento ricambiai l’abbraccio.

- Mi sei mancata un sacco!!- disse continuando a stringermi.

- Anche tu!-

- Chissà perché ma ho la sensazione che ci rivedremo più spesso da ora in poi – disse staccandosi da me e sorridendo. Sospirai

- Già chissà perché…- notai Roxanne vicino al muro con le braccia incrociate sotto il petto. Roxanne era il Guardian di Sara, una specie di guardia del corpo. Solo 4 ragazze avevano i Guardian: io, Sara, Sidney e Roberta. Per una questione troppo lunga da raccontare ora… i Guardian sono vampiri, di gruppo B, legati da un marchio , interno , alle “proprie protette” .

Ogni una aveva un suo Guardian  personale, ma prima del marchio ci univa l’amicizia.

Salutai Roxanne con un cenno della testa e lei ricambiò nella stessa maniera. Sara tornò al suo posto e io seguì i suoi movimenti con lo sguardo.

- Allora Chiara è lei l’umana a cui hai rilevato il nostro segreto? – domandò all’improvviso mia nonna, con l’aspetto di una ventenne, guardando Bella. Mi ricordai perché mi trovavo lì.

- Si ma Bella non dirà niente – dissi spostandomi leggermente davanti a lei. Mia nonna guardò Sara che disse semplicemente

- E’ vero! –

Sai comunque che non può finire così… mi comunicò mentalmente mia nonna.

Sospirai.

- Lo so… ma non è necessario che loro siano qui- dissi guardandoli. Bella mi guardò con uno sguardo terrorizzato. Le sorrisi. Naturalmente sarei stata punita ma non nel modo che pensava lei. Mia nonna sospirò e poi accennò.

- Marco ti dispiace riportarla indietro? – gli chiesi dolcemente.

- Andiamo – disse semplicemente allungando la mano verso Bella che mi guardò confusa. Io annuì per darle coraggio e lei prese la mano che Marco le porgeva. Un attimo dopo sparirono.

Marco torno dopo pochi secondi e io nel frattempo mi ero seduta di fronte al Consiglio.

- Chiara dov’è il tuo Guardian? – domandò Mary.

- In Francia –

- Dovrebbe stare sempre con te…-

- Non obbligo la gente a starmi vicino – lasciò stare la questione con un sospiro.

- parliamo di cose serie. Sai quale sarà la tua punizione? – domandò un’altra ragazza Sophie.

- Diventerai una cacciatrice! – disse mia nonna allungandomi una pistola. Una Black.

Presi la pistola e sospirai.

- Ho solo una richiesta…- dissi

- Ovvero?-

- Voglio Marco come partner – Susan mi guardò shockata e io sorrisi.

- Susan raccogli la mandibola da terra – dissi. Sara rise, Marco mascherò la sua risata con un colpo di tosse.

- Marco è già il mio partner – obbiettò Susan.

- Dai Susan accontentiamola – disse Sara.

- Allora è deciso Marco diventerà il partner di Chiara – disse mia nonna.

1-0 per me XD

Marco mi riaccompagnò a casa e tutto sembrò normale. Dovevo solo spiegare tutto alle persone a me care… CHE DISASTRO.

 

 

 

 

Ragazze vi mando un bacio grandissimo.

Un bacio speciale a:

Bilu_emo

Sabry_Cullen

Razorbladekisses

In più vi lascio il mio contatto:

vallynebby@hotmail.it

 

Kizz

E grazie a tutti quelli che hanno messo la mia FF tra le preferite

CON AMORE

ROSE^^

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Capitolo 12

 

 

Quando arrivai a casa mi aspettavano tutti (Giuly, Alex e Kevin) seduti al tavolo in cucina. Ritornai dopo un ora perché avevamo discusso anche del vampiro delle mie visioni, ma non ne sapevano più di me. Davvero confortante! Mi riaccompagnò a casa Marco con un gran sorriso, come biasimarlo? L’avevo liberato dalla strega cattiva (scusate la battuta non volevo… o forse si? Dilemma!). comunque… appena tornata a casa mi squadrarono dalla testa ai piedi con una faccia da funerale.

- Chi è morto? – domandai sedendomi di fronte a Giuly, che mi guardò le braccia, e tra i due ragazzi.

- Che ti hanno fatto? – mi alzai e feci un giravolta per far vedere che ero perfettamente sana.

- Niente! –

- E’ quella cos’è? – domandò Kevin indicando la pistola nella foderina legata alla cinta.

- Una pistola – cercai di dare la risposta più ovvia, come facevo a spiegare tutta la storia?

- Lo vedo – rispose riportando la sua attenzione al mio volto.

- Il consiglio non lascia mai impuniti. Ti hanno fatta cacciatrice vero? – domandò Alex, che in questi tempi era diventato come un fratello per me. Mi limitai ad annuire, Giuly sgranò gli occhi e rimase per un po’ in silenzio. Mille ricordi offuscati saltarono fuori tutti in una volta.

- No…- sussurrò

- No! – disse a voce più alta mentre i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi. Merda non doveva piangere!

- Non possono farlo – disse scuotendo il capo, una lacrima le scese lungo il viso. Le andai vicino e l’abbracciai, lei nascose il viso sul mio stomaco e iniziò a piangere. Essere un cacciatore è una cosa pericolosa! Mio nonno fu ucciso da un vampiro, anche lui era un cacciatore. Le accarezzai dolcemente la testa.

- Non mi succederà nulla – le sussurrai tra i capelli cercando di calmarla come si faceva con i bambini dopo un incubo.

Nel frattempo Kevin e Alex si alzarono ed uscirono fuori a parlare. Mentre Giuly provava a calmarsi, volevo vedere cosa si dicevano i ragazzi, entrando nella testa di Alex. ( eheh che vi credete leggere nel pensiero ha anche le sue comodità!)

Nella mente di Alex

- Tu non capisci – lo vedevo dal punto di vista di Alex, bello come non l’avevo mai visto. Portava un jeans e una maglietta nera semi aderente, i capelli biondi spettinati e una strana tristezza.

- tu non capisci! Non posso permettere che vada lì fuori da sola contro dei vampiri. Tu non puoi capire io…- si bloccò e strinse i pugni.

- Cristo Kevin! Non puoi impedirlo!! Ringrazia il cielo che non le hanno fatto nulla, potevano torturarla- disse Alex lievemente arrabbiato.

- E’ successo qualcosa, sia a Chiara che a Giuly, che le ha scombussolato la vita e temono… tutto questo- continuò. Alex era riuscito a capire perfettamente.

- Non posso vederla soffrire perché… perché io l’amo!- disse Kevin. Improvvisamente tornai in me come se qualcuno mi avesse ritirato nel mio corpo. Mi sbaglio ho ha appena detto che mi ama?!?

No… evidentemente me l’ero immaginato…

- Chiara? – Giuly aveva smesso di piangere ma aveva ancora gli occhi lucidi e mi guardava.

- Dimmi –

- Giurami che sarai prudente e che non ti farai ammazzare – m’implorò con gli occhi di promettere ma…

- Sai che non posso giurartelo, posso solo prometterti che starò attenta – lei annuì e si sciolse dal mio abbraccio. Alex e Kevin rientrarono in quel momento.

- Vado a armi una doccia – dissi salendo le scale, entrai in camera mia visto che il mio bagno era direttamente collegato con la stanza, e posai la pistola in un cassettino vicino al letto. Sospirando lo richiusi.

Una doccia calda era esattamente quello che mi ci voleva per rilassarmi. Rimasi nella doccia fino a quando non mi sentì completamente rilassata, serena. Mi avvolsi nell’accappatoio e mi asciugai i capelli. Erano morbidi e non volevo rovinarli mettendoci della lacca.

Presi i primi vestiti che trovai, jeans e maglietta blu, mi infilai le Nike nere e scesi le scale. Non c’era più nessuno in cucina, ma che ore erano?

Guardai l’orologio, erano le 2.00. ero rimasta nella doccia per più di 3 ore.

Uscì di casa e m’inoltrai nel bosco vicino casa, mi trasformai e cominciai a correre, con la mente completamente libera. Cioè libera è un eufemismo. Continuavo a pensare al fatto che Kevin aveva detto di amarmi. Così presa da i miei pensieri mi ritrovai Jasper ed Emmett davanti e mi fermai giusto ad un centimetro da Emmett.

Feci un passo indietro per guardarlo in faccia. (sapete com’è sono una nana e Emmett è un gigante quindi…)

- Scusa – dissi guardandolo negli occhi, un gran sorriso gli comparve sulla faccia.

- A cosa stavi pensando per non vedermi? – disse. Gli feci una linguaccia e lui incominciò a ridere.

- Eravate a caccia? – domandai lievemente preoccupata.

- No stavamo solo facendo una passeggiata – disse Jasper.

- Mi dispiace di esservi quasi finita addosso…-

- Figurati –

- Ma dove stai andando? – chiese Emmett rientrando nella discussione.

- Non lo so. Correvo e basta – risposi alzando le spalle.

- Sei quasi sul territorio Quileute– mi guardai in torno.

-  Non m’importa. Io non sono un vampiro – risposi

- Ora noi andiamo – disse Jasper. Mi ero scordata del potere di Jasper. Forse vedeva che ero triste.

- Ok ci vediamo – risposi ricominciando a correre, era bellissimo sentire il vento nei capelli e la terra sotto i piedi. Era rilassante.

Superai il confine e continuai a correre, poi mi fermai vicino la spiaggia, ad ammirare il mare. Alzai lo sguardo alla luna bellissima e piena che si rispecchiava nel mare. Ritornai normale e mi avvicinai al mare. Quante cose erano successe in un singolo giorno! Mi lasciai invadere dai ricordi. Grosso errore! Tutti quei ricordi che riuscivo con fatica a chiudere in una porta segreta risbucarono facendomi pizzicare gli occhi. Non dovevo piangere!

- Non avrai mica intenzione di buttarti – disse una voce alle mie spalle. Sussultai e mi voltai. Jacob con un gran sorriso si stava avvicinando.

- Ciao Jacob! Con la fortuna che ho anche se mi buttassi non morirei – risposi.

- Già. La vita fa schifo e poi muori…-

- avercela questa fortuna – aggiunsi io a bassa voce. Lui mi guardò per un attimo, avevo fatto la stupidaggine.

- Esattamente! – disse lui.

- Che ci fai a quest’ora ancora sveglio? – domandai.

Non posso dirle che faccio la ronda

- Potrei farti la stessa domanda -

- Pessima giornata. E poi io non dormo… molto –

- semplicemente non avevo sonno – rispose Jacob. Poi sbadigliò.

- Non hai sonno vero? – dissi io trattenendomi dal ridere.

- Ok ne ho un po’…- disse

- forse è meglio che vado così puoi dormire – dissi avviandomi verso il bosco.

- Chiara! – mi chiamò. Mi voltai.

- Buona notte – disse

- Buona notte – risposi salutandolo.

Tornai a casa e mi buttai sul divano.

Sentì un rumore all’inizio delle scale, mi rammaricai subito di non aver lasciato la pistola nel cassettino. Sorrisi ricordando che Marco mi aveva raccomandato minimo 1000 volte di portarla sempre con me. Come mai ero diventata così sospettosa? E per giunta in casa mia?

Mi spostai vicino al muro mentre qualcuno scendeva le scale. Vidi un ombra passarmi vicinissimo, mi spostai esattamente alle sue spalle e gli bloccai il braccio dietro la schiena, una minima pressione e si sarebbe rotto.

- Fermo o ti spezzo il braccio – sussurrai per non svegliare i ragazzi di sopra.

-Ok rimango fermo! Ma puoi lasciarmi Chiara?- domandò la voce più bella del mondo! Era Kevin!!!!

Lo lasciai e feci un passo indietro per lasciarlo muovere.

- Posso girarmi? – domandò con voce divertita.

- Si! – risposi accendendo la luce. Era già vestito e sorrideva. Da quanto tempo era sveglio?

- Scusa per prima…- cercai di scusarmi

- Figurati! Ero sveglio ho sentito la porta e sono sceso a controllare –

Andai in cucina per preparare la colazione e lui mi seguì. Avevo sempre detestato di essere seguita o osservata ma, vederlo lì appoggiato alla porta con una spalla che seguiva con lo sguardo ogni mio movimento era… piacevole. Preparando la colazione mi accorsi che lo zucchero era finito ed essendo piccola di statura ( o anche una nanetta ) non riuscivo ad arrivare al terzo scaffale.

- Aspetta che ci provo io – disse Kevin staccandosi dalla porta ed arrivandomi alle spalle. Mi sfiorò la schiena in un gesto involontario ed una grande fiamma mi avvolse.

- Ecco – disse porgendomi lo zucchero, io lo presi e ringraziai. Finì di preparare la colazione e dalle scale si sentirono i primi rumori.

Che palle ho sonno! Si lamentava Giuly. Sorrisi.

- mattinieri voi due eh? – disse Alex scendendo le scale. Portava un jeans scuro e una maglietta bianca che metteva in risalto i capelli neri.

- o notturni – suggerì mia sorelle alle sue spalle con un pantalone nero e una maglietta a collo altro blu. Si sedettero e cominciammo a fare colazione.

Levatemi una curiosità… ma voi non dormite mai? – domandò Alex.

- Dormiamo meno di voi, circa un ora se siamo stanchi se no possiamo anche evitare di dormire – spiegò Kevin. Io mi limitai ad annuire sorseggiando il the dalla mia tazza nera con un anime rosso sopra! Era bellissima *sbav*

Arrivati a scuola, nell’ora di spacco mi accesi una sigaretta, visto che non avevo voglia di mangiare, ed arrivò Giuly come una furia.

- Dammi quella cosa –

- Scordatelo!- risposi voltandomi dall’altra parte, circa un quarto d’ora prima del suono della campanella, ci raggiunsero Kevin e Alex che chiacchieravano. Kevin mi arrivò vicino e si appoggiò alla macchina alle mie spalle.

- Non sapevo tu fumassi… -

- Ci sono molte cose che non sai di me – risposi aspirando

- Già… sei un mistero per me! Ma pensandoci bene nemmeno tu sai molto su di me – mi voltai e lui mi sfilò la sigaretta dalle labbra e la portò alle sue, aspirò e lasciò andare una nuvoletta di fumo.

- Già su di te so molto poco…- dissi poggiandomi anche io alla macchina. Presi un pacchetto di gomme dalla borsa, ne presi una e la misi in bocca.

- Vuoi? – gli domandai.

- Si grazie – rispose buttando la sigaretta a terra e prendendo la gomma.

Salutammo Giuly e Alex e ci avviammo verso la palestra. Arrivati lì fuori indovinate chi trovai? Sorpresa c’era Marco con una ragazza che chiacchieravano vivacemente, appena mi vide salutò la ragazza e venne verso di noi.

- Chiara! Indovina un po’ –

- Non dirmi che dobbiamo andare perché sto a scuola e davvero non posso…-

- No! Non preoccuparti… sono semplicemente venuto a vedere come si trova il mio amore in questa scuola – guardai Kevin che mi guardava con un gran punto interrogativo sulla testa XD

- Marco lui e Kevin – li presentai

- Kevin lui è Marco, il mio migliore amico – si strinsero la mano e Marco tornò a guardarmi.

Perché non mi porti a fare un giro per la scuola? Sai che forse mi trasferisco qui?.

- Fantastico! – mormorai a mezza voce. Entrammo in palestra e spiegai al prof. Che Marco era mio cugino, che probabilmente si sarebbe trasferito qui e che voleva fare un giro per la scuola. Lui si limitò ad annuire. Naturalmente tutte le ragazze furono subito intorno a Marco. Ormai ci eravamo abituati.

- Perché non facciamo una partita? – suggerì qualcuno.

- ragazze contro ragazzi –

- Io ci sto! – affermai con decisioni.

Marco mi guardò con aria di sfida mentre Alice mi sorrideva.

Intanto avevo “disattivato” il mio potere, ovvero ignoravo tutto e tutti. Le uniche persone forti eravamo io, Alice, Marco e Kevin. Vincemmo noi ragazze 25 a 18.

Alla fine della lezione il professore mi bloccò.

-Chiara vuoi far parte della squadra femminile di pallavolo? – chiese

- Certo! – risposi.

 

 

 

 

 

RINGRAZIAMENTI:

 

Volevo ringraziare le 776 persone che hanno letto la mia FF non mi sarei mai aspettata che tanta gente leggesse la mia storiella XD

Poi, poi…

Un grazie speciale a Sabry_Cullen: Grazie tesò.

Kiarab grazie mille della tua recensione… eheh ci mancano ancora un sacco di cose mia cara *risata sadica*

Ringrazio in fine le 18 persone che hanno messo la mia FF tra le preferite.

GRAZIE... p.s. scusate x il mostruoso ritardo

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


Ragazze mi dispiace se vi faccio attendere… ma sto passando un periodo di merda ( scusate le parole) ed è meglio non correre se no faccio morire tutti =D e poi voi come fate??

Coooooomunque… spero vi piaccia anche questo capitolo.

Kizz Kizz

 

Capitolo 13

 

Alla fine Marco decise di non rimanere. Si annoiava a Forks e come dargli torto? Certo non era Milano o Napoli…

Arrivò la sera. Il momento della giornata che preferisco!

- Alex andiamo a fare una passeggiata così chiacchieriamo un po’? – domandai dopo cena.

- Certo! - rispose. Uscimmo di casa e c’inoltrammo nel bosco quando mi venne una geniale idea…

- Mi fai un piacere?- chiesi

- Certo dimmi -

- Ti puoi trasformare in lupo grande circa quanto un pony? - Alex sorrise e si trasformò sotto i miei occhi. Al suo posto,ora, c’era un grande lupo bianco con dei meravigliosi occhi verdi.

- Wow *O* - mi lasciai scappare.

Ti piace?*

- E me lo chiedi? - fece una risata strana che sembrava una tosse.

Dove andiamo?

 - Ti dispiace se andiamo a La Push? -

Niente affatto andiamo!

Cammina cammina (Morivo dalla voglia di scriverlo XD) arrivammo nel boschetto vicino a “La Push”. Nel frattempo chiacchierammo del più e del meno. Dovevamo parlare anche di Kevin ma… come si dice? La notte era giovane.

Arrivammo a “La Push” camminammo per un po’ e tre grossi lupi ci furono di fronte. Uno  nero, uno ramato ed uno più piccolo color nutella *_*

Sicuramente Sam, Jacob e Seth. Mi trasformai, diciamo come difesa, e loro rimasero impietriti.

- Buonasera - dissi.

Hum… Chiara non ti sembra il momento di andare? Chiese Alex. Scossi la testa, avevo un piano preciso.

Nel frattempo i tre lupacchiotti chiacchieravano tra loro mentalmente.

Uno di noi si deve trasformare

Potrebbe essere pericoloso

Mi trasformo io…

- Hey frenate! Non permettetevi di trasformarvi davanti a me- dissi interrompendo la conversazione. Il flusso di pensieri si bloccò di colpo.

Non pensi di aver fatto una stupidaggine vero? Chiese Alex guardandomi con quel suo nuovo muso bianco *sbav*

- No volevo solo vedere se avevo ragione -

Ed ora sai di aver ragione?

- Si - Jacob si avvicinò ed io rimasi come ipnotizzata.

Riesci davvero a capire quello che ci diciamo? Chiese. Annuì completamente affascinata. A casa avevo una mogliettina con sopra scritto I Love The Wolf con un bellissimo lupetto su XD

Stai scherzando? Chiese Sam. Ragionando un attimo: Come facevo a rispondere alla sua domanda se stavo scherzando? Vabbè ritorniamo alla storia…

Dicevamo…Ah si!

- Magari - risposi sottovoce.

Quindi sai chi siamo

- Certo - si bloccarono come magnifiche statue.

Seth si avvicinò e Alex gli fu subito davanti a denti scoperti. Seth si bloccò all’istante. Povero cucciolo.

- Alex smettila non mi faranno del male -

Come puoi esserne sicura?

Mi avvicinai a Jacob che rimase fermo, confuso.

- Guarda! Non mi ha fatto nulla, mi avrebbe già aggredito se ne avessi avuto l’intenzione- con questa accurata spiegazione mi riavvicinai ad Alex.

Lui non è del nostro branco. Da dove viene? Chiese Sam incuriosito di vedere un altro lupo.

- Non proviene da nessun branco. Lui è come me -

E tu cosa sei? Alex mi diede una musata

Stai rilevando troppo

- Ma dai! E a chi lo direbbero? -  lui sospirò rassegnato e ritornò normale.

- Ti preferivo in forma di lupo lo sai? - dissi con il muso. Alex sorrise e si riconcentro sulla discussione.

- Diciamo che io sono… un essere…- se dicevo fatato era proprio un orrore.

- Sono un essere stregato - conclusi

6 una strega?  domandò Seth tutto felice.

- Esattamente - la reazione degli altri due lupi fu “ Mascelle a terra” ovvero à O_O.

Non ebbi il tempo di aggiungere altro che, come per magia ^_^, comparve Marco.

- Dobbiamo andare - disse, mi avvicinai.

- E mi lasciate qui? - ( Alex )

Mi venne una voglia esagerata di rispondere di si ma Marco mi precedette.

- Vieni ti riaccompagno a casa – disse Marco.

Salutai i lupi e andammo, portai con me la mia “fidata” pistola e poi go!

Tornai a casa circa due ore dopo distrutta! Risultati:

1 Braccio ferito

Le prime 2 pallottole sparate dalla “Lady Black” la mia pisola ed inevitabilmente…

1 vampiro morto.

Appena arrivata mi buttai sul letto e mi accorsi che c’era qualcun altro. Come mi accorsi del “ qualcun altro”?

Perché questo “soggetto sospetto” mi abbracciò alle spalle. Avete capito di chi si tratta? Ma naturalmente del nostro Kevin =D

- Hey – sussurrai.

- Hey – rispose lui dolce.

- cosa ci fai qui? –

- Ti aspettavo –

- Grazie – risposi chiudendo gli occhi. Posai il braccio ferito contro il suo petto, trattenendo a stendo un gemito di dolore. Lui forse se ne accorse e mi baciò la fronte, tutto sembrò andare meglio.

- Chiara lo sai… c’è una cosa che voglio dirti da un sacco di tempo…-

- Dimmi – ero sul punto di addormentarmi e quindi risposi con voce del tutto assente.

- Chiara io… - mi stava facendo venire l’ansia. Cosa aveva fatto? Mi aveva graffiato l’auto con la moto? Stava uscendo con un'altra?

- Chiara io TI AMO – disse tutto d’un fiato.

Il sonno scomparve in un botto e spalancai gli occhi. Sollevai la testa per guardarlo negli occhi, e risposi con poca voce.

- Anch’io – lui posò le sue labbra sulle mie in un tenero bacio e tutto scomparve in un attimo, c’eravamo solo io e lui. Si spostò lentamente e mi sussurrò con voce dolce.

- Adesso riposa sarai stanca morta –

Ubbidì. Troppo stanca per contrariare e… e poi solo buio.

Che notte piena di emozioni eh?

Quando mi svegliai era già mattina, c’era un gran sole, ma soprattutto ero sola.

Che fosse stato tutto un sogno? Mi guardai il braccio, la parte del combattimento era vero ma…

Ma aspettate un attimo! Cos’è tutto questo silenzio?

Mi alzai e scesi di corsa giu. Non c’era nessuno ma che ore erano? Le 8.30????? O_O

Sbirciai dalla finestra e la mia macchina non c’era più. GIULY!! Dannata ragazza!

Trovai un bigliettino sul tavolo.

Siamo andati a scuola.

Dormivi così bene che non ho voluto svegliarti.

Giuly ti ha preparato la colazione.

Ci vediamo dopo. Kisses.

Kevin

 

Mi andai a preparare e feci colazione. Visto che non avevo niente da fare andai a farmi una passeggiata nel bosco vicino casa, potevo anche andare dai Cullen visto che dovevano stare a casa per colpa del sole.

Poi ci ripensai, dovevo prima cambiarmi la fasciatura, quindi perché non andare dalle parti di Port Angels? Li avevo un’ amica medico. Si ma per arrivare fin li avevo bisogno della macchina quindi mi diressi verso la scuola.

Ed eccola li la mia adorata BMW. Erano quasi le 9.00 e Giuly doveva andare in palestra. Aspettai li fuori vogliosa come non mai di ucciderla. Ed eccola che arrivò con Alex. Appena si accorse di me strabuzzò gli occhi ma non si fermò.

- Che ci fai qui?-

- Mi serve la macchina –

- A cosa ti serve a quest’ora? –

- Devo incontrare uno spacciatore brasiliano ora me le dai? –

- No a cosa ti serve la macchina? –

Ma guarda te se devo dare spiegazioni a mia sorella su dove vado con la MIA macchina pensai.

- Devo andare da Marie – fece ciondolare le chiavi sul palmo della mia mano e io le presi, alle spalle di Alex arrivò Bella.

- Cosa devi andare a fare da Marie? –

- E’ lei lo spacciatore brasiliano u.u – Mi lanciò uno sguardo torvo.

- Ok… devo andarmi a cambiare la fasciatura.

- Ciao – disse Bella con un sorriso

- Ciao- risposi. Bella guardò il braccio fasciato.

- Perché non vai da Carlisle? – suggerì. Giusto! Senza arrivare fino a Port Angels.

- Già pensò andrò da lui. A questo punto non mi servono più le chiavi – risposi rilanciandole a Giuly.

- Posso anche guarirti io dopo la scuola -  propose Alex.

- Ci pensiamo dopo. Ciao –

M’incamminai verso l’uscita e notai Jessica praticamente attaccata a Kevin. Mi avvicinai presa da un fuoco verde. Gelosa? Chi io?

Gli arrivai alle spalle.

- Non posso lasciarti solo un attimo che ti trovo con un’altra eh Kevin? – lui si girò sorpreso.

- Hey! Cosa ci fai qui? –

- Mi serviva la macchina…-

- Come va il braccio? – o_O ma allora non era stato tutto un sogno? Naaa poteva benissimo averlo visto questa mattina. Mi sentivo come una cotoletta che friggeva nel dubbio. -.-“ ( che metafora) XD

- Meglio- poi mi ricordai di Jessica…

- ma se ho interrotto qualcosa basta dirlo che io me ne vado –

Se hai interrotto qualcosa? Certo! L’avevo quasi convinto ad invitarmi al ballo. Pensò abbastanza incavolata.

- No non preoccuparti me ne stavo andando – rispose, invece, voltandosi. Ah le doppie facce!

- A cosa ti serviva la macchina?- chiese Kevin

- volevo andare a Port Angels per farmi rifare la fasciatura – il suo sguardo si spostò sul mio braccio.

- te lo potrebbe guarire Alex senza problemi –

- si lo so ma preferisco farmi rifare la fasciatura per sicurezza –

- ok-

- Vado dai Cullen e poi ritorno a casa –

- Ok allora ci vediamo verso le tre –

- Ok ciao!-

Mi avviai verso casa Cullen correndo. Arrivai fuori la villa bianca e bussai, dopo pochi secondi mi aprì Alice.

- Hey – mi salutò

- Ciao Alice c’è Carlisle? –

- No mi dispiace è a caccia con Esme. Ma se è per il braccio ti può rifare la fasciatura Edward – o_O ormai non dovevo meravigliarmi più di niente no? Ed. scese dalle scale e mi venne in contro con aria da scienziato pazzo.

- Non è che mi amputi il braccio vero?-

- No non preoccuparti! Ho due laure in medicina IO u_u-

- Ed è questo che mi preoccupa – Alice, Jasper, Emmett e Rosalie scoppiarono a ridere. Edward da bravo dottorino mi rifece la fasciatura storcendo il naso vedendo il grande taglio sul braccio e poi tornai a casa.

Tornata a casa trovai solo Kevin che mi accolse con un lungo e dolce bacio *sbav*

Sogno? Ma quale sogno!

 

L’angolo della scrittrice: ragazze lo sbav ci voleva u.u scusate il ritardo vi lovvo tutte! Specialmente Sabry_Cullen e Bilu_emo!! Scusate se nn vi ringrazio tt 1 x 1

 

 

* Spiegazione: Scrivo in corsivo perché Alex, essendosi trasformato in un lupo, non può parlare e parla con Chiara telepaticamente

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Capitolo 14
*** Capitolozzo 14 ***


Capitolo 14…

 

 

Allora per prima cosa devo assolutamente scusarmi con voi per il ritardo… un ritardo orribile!! O_O

Devo ringraziare le 1255 persone che hanno letto la mia F.F.

Poi… le 22 persone che hanno messo la mia F.F. nei preferiti ^_^

1 - alice brendon cullen

2 - amimy
3 - bella95
4 - Bilu_emo
5 - deisy87

6 - Djibril88
7 - egypta
8 - Fiorellina94
9 - Gio_Cullen
10 - Honey Evans
11 - kiarab
12 - Kurapika girl
13 - lupacchiotta_mannara
14 - masychan
15 - mylifeabeautifullie
16 - nerry
17 - Noemi91
18 - piccolakia
19 - Razorbladekisses
20 - Sabry_Cullen
21 - sara2087
22 - zije600

Poi…

Sabry_Cullen  eheh non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuto… tadb kiss kiss

Razorbladekisses  Ti ringrazio dei complimenti… siete troppo buone!! *o*

Kiarab jessica doveva rompere XD sono felicissima che ti diverti… ke mondo sarebbe senza Nutella ( ovvero Seth) ?

VI ANTICIPO SOLO CHE IN QUESTO CAPITOLO PARLANO UN PO’ TUTTI E MI DISPIACE SE NON SI CAPISCE NIENTE T_T SONO INCOMPETENTE T_T

GRAZIE 1000 A TUTTI

 

 

Passò circa un mese e le cose tra me e Kevin andavano da sbav =P

In quei giorni, però, stava succedendo qualcosa di strano… continuavo a vedere frammenti di futuro confusi; un ragazzo, più o meno della mia età, sicuramente non un vampiro la sua carnagione era troppo scura.

Mentre ragionavo tranquillamente nella stanza con il mio magnifico pianoforte a coda entrò Kevin, con quell’aria dolce ed innocente come sempre.

-Usciamo? – chiese

- Certo! – mi alzai e gli andai incontro, alzandomi sulle punte e poggiando le mie labbra sulle sue in un casto bacio.

- Vado a prepararmi – dissi andando nella mia camera.

Scelsi qualcosa di semplice : pantalone nero, stivaletti neri, maglietta bianca e copri spalle nero. Semplice ed elegante!

- Tu e Kevin dovete uscire? – chiese mia madre sulla soglia della porta. Ops… mi sono scordata di dirvi che i miei genitori erano tornati poco dopo aver scoperto che la loro “piccolina” era diventata una spietata cacciatrice, innalzando una guerra contro il consiglio. Un filo di matita e un po’ di mascara ed ero pronta! Scesi le scale e trovai Kevin ad aspettarmi. Pantalone bianco e camicia nera che metteva in risalto i suoi capelli biondi ed i suoi meravigliosi occhi blu ( In pratica da sbav *o*)

- 6 bellissima questa sera –

- grazie ma… fammi capire… ti hanno assunto per qualche servizio per qualche rivista tipo “Play Girl” e non me lo hai detto? – lui rise e risi anche io.  Si! Le cose tra di noi andavano veramente bene!!

- Dove andiamo?-

- Sorpresa –

- Passeggiata in centro? – chiesi

- Forse – sorrise lui

Arrivati scendemmo dalla moto (calcolate la fatica di scendere da una moto con i tacchi u.u) ed iniziammo a camminare mano nella mano.

* mode favola * ora bimbine sedetevi ed ascoltatemi bene * si schiarisce la voce * cammina, cammina successe una cosa strana * fine mode favola *

Il mio sguardo incrociò quello di un ragazzo dall’aria famigliare.

- Ma certo! Il ragazzo delle visioni – dissi dopo un lampo di genio.

- Cosa scusa? –

- No niente amò lascia stare…- lui sorrise, adorava quando lo chiamava amò. Passammo una serata magnifica e verso la mezza decidemmo di ritornare. Nel parcheggio successe di nuovo la stessa cosa… incontrammo di nuovo il ragazzo delle visioni e, di nuovo, il nostro sguardo si incrociò. Subito sentì la testa leggere e un gran vuoto prendermi, per un attimo rimasi completamente immobile ma ritrovai la parte del cervello che faceva muovere le gambe e tornammo a casa. Stranamente mi addormentai quasi subito, come se fossi stremata. La mattina dopo mi svagliai e poi… solo buio!

 

P.V. Kevin

 

Lascia Chiara fuori la sua porta con il bacio della buona notte =P

Amavo quella ragazza con tutto me stesso e se un giorno mi avrebbe detto che non mia amava più… bè quel giorno sarei sicuramente morto!!

Verso le 6.00 andai in cucina e mi meravigliai di non trovarci Chiara, preparai la colazione e poi risalì per andarmi a fare una doccia. Per le 7.00 ero pronto. Aprì la porta e mi ritrovai Chiara di fronte con una camicetta semplice,rossa e con i primi 3 bottoni sbottonati, una minigonna bianca e dei decolté rossi.

-Buongiorno- dissi

- Buongiorno. Come sto?-

- Bene ma  non ti sembra eccessivo per andare a scuola?-

- Hum… non lo so… la cosa importante è piacere- O_O Cosa??

- Tu chi sei?e cosa ne hai fatto della mia Chiara?- chiesi serio.

- oh ma dai sciocchino – disse come un ochetta andandosene. Ancora sconvolto guardai Giuly che ricambiò il mio sguardo ( ovvero ?_?)

Cosa sarebbe successo quel giorno? Per tutto il giorno Chiara si comportò come un oca. ma la cosa che mi dava più fastidio era vederla attaccata ad un nuovo ragazzo. Una cosa sola era sicura. QUALLA NON ERA PIU’ LA MIA CHIARA!!!! Dopo scuola non la vidi più. Dov’era?

 

P.V. Francesca ( Madre Chiara)

 

Dopo una visita di routine entrai nella sala dei medici e mentre preparavo la borsa entrò Chiara che con un salto si sedette sulla scrivania. Era trasformata e vestita come se fosse sabato sera in uno stile che non era il suo.

- Signorina ma come ti sei vestita? -

- Come mi vedi – rispose facendo spallucce. Cambiai argomento.

- Cosa ci fai qui? –

- Bho… allora io vado eh? Ciao –

Appena Chiara se ne fu andata via presi il telefono e digitai il numero di Giuly.

- Pronto?- rispose

- Cosa sta succedendo a tua sorella? –

- Non lo so ma ci sto lavorando-

- Cerca nel libro…-

- Si certo! Perché non ci ho pensato prima? Ti voglio bene ciao! – non mi fece concludere e staccò.

 

P.V. Giuly

 

Staccai il telefono e cercai il libro. Lo cercai ovunque: sotto i letti, nei mobili, nei cassetti, ma lo trovai in uno scrigno. Un meraviglioso scrigno nero con le rifiniture in argento. Chiara amava il nero e la sua stanza era tutta bianca e nera.

- Cherry – la chiamai.

- Chi mi vuole? – chiese aprendo gli occhietti viola. Cherry era il libro di mia sorella, anche lei, come tutta la sua roba, era nera con le pagine rosse e le scritte nere. Aveva dei magnifici occhi viola da cartone animato e parlava con una voce dolce e delicata.

- Cherry sono Giuly ho bisogno di una mano –

- Mi dispiace ma, come già sai, io posso aiutare solo Chiara –

- Si tratta proprio di lei! –

Cherry spalancò gli occhietti viola spaventata.

- Cosa le è successo?-

 

 

 

GRAZIE MILLE A TUTTI QUELLI CHE LEGGERANNO, COMMENTERANNO E SOGNERANNO CON QUESTA FAN FICTION

GRAZIE DI CUORE.

 

GRAZIE DALLA VOSTRA

 

 Rose

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Capitolo 15
*** Capitolino 15 ***


Ragazze eccovi il 15 capitolo… lo so che molte di voi mi vorranno uccidere perché ho interrotto il 14° capitolo così * risata sadica * ma volevo postare al più presto =D

Poi… devo ringraziare le 24 persone che hanno messo la mia FF tra le preferite * prende un fazzoletto e si asciuga le lacrimucce di commozione* ma non è finito qui…

Un grazie speciale a:

Sabry_Cullen io sinceramente pensavo che il cap. narrato da tanti punti di vista sarebbe stato un disastro XD lo so che mi vuoi bene *o* e anche io te ne voglio tantissimo. Mi metto subito al lavoro XD

Bilu_emo sinceramente anche la mia mente ( non molto sana) e confusa XD ora vedrai in questo capitolino cosa succede * risata non rassicurante* lo sbav mi è venuto naturale XD chiedi a Sabry… anche a telefono parlo con gli sbav.

kiarab eheh ora scoprirai =P mhuhahahah

APPROPOSITO… ORA PARLA ANCORA GIULY

 

 

Capitolo 15

 

 

- Allora mi aiuterai? – chiesi dopo averle spiegato tutta la faccenda.

- Ok. Dimmi i sintomi – disse Cherry.

- Cambio della personalità – annunciai. In un attimo si aprì e le pagine iniziarono a scorrere veloci, finché non si fermò su una pagina rossa. Su quella pagina comparve come una macchia una scritta.

 

 

IPNOSI

 

Sintomi: Cambio della personalità & Cambio nei rapporti.

Le uniche persone che possono risvegliare una persona dall’ipnosi sono l’incantatore che l’ha lanciata o un incantatore più forte.

P.S. delle emozioni forte possono aiutare =P

 

 

- E’ tutto quello che c’è scritto? – chiese Alex al mio fianco.

- Si! – rispose Cherry richiudendosi.

- pensi sia stata ipnotizzata? – chiesi ad Alex. Io ero un’incantatrice, ma quanto era potente quest’altro incantatore?

- bè i sintomi coincidono-

Cercammo da circa due ore Kevin per spiegargli l’accaduto e il suo commento fu

– Lo sospettavo-  ed insieme tornammo a casa. Tornammo Chiara sul divano intenta a guardare i cartoni ( e qui ci vuole… e che amarezza -.-”) e Kevin salì al piano di sopra. D’improvviso sì sentì una dolce melodia che sia io che Chiara conoscevamo troppo bene. Per Elisa. Ce la suonava sempre nostro nonno quand’eravamo piccole. Chiara si alzò dal divano e salì le scale.

P.V. Kevin

 

Salì al piano di sopra, entrai nella stanza dove c’era il piano di Chiara ed iniziai a suonare uno spartito a cui lei teneva particolarmente. Per Elisa.

Come previsto Chiara spuntò sulla soglia della porta guardandomi con occhi sognanti suonare quella dolce melodia ( che anima da poetessa =P)

- Ti ricordi questa melodia vero? –

- Certo… è per Elisa – si avvicinò al piano e si accomodò u.u al mio fianco completando la sinfonia. Si girò verso di me e io ne approfittai per baciarla. Non sono un maniaco giuro u.u

Appena staccai le nostre labbra lei mi svenne tra le braccia. Dolce come un angelo che riposava.

 

E finalmente P.V. Chiara

 

- Ma cosa…?- chiesi appena aperto gli occhi. Mi ritrovai in camera mia, sul mio letto, vestita come mai e per poco non urlai.

- Ma che cavolo è questa roba? o_O –chiesi indicando i vestiti che indossavo.

- Finalmente sei ritornata! – disse Giuly

- Perché dove sono andata? – Kevin mi spiegò brevemente l’accaduto e dallo scrigno sopra il mio letto si sentì un brontolio.

- Hey Cherry che ci fai lì dentro?-

- Mi hai chiuso tu qui dentro subito dopo essere caduta nel “sonno dell’ipnosi” –

- Scusa –

- No non scusarti non eri in te- le sorrisi dolcemente

- Ma come hanno fatto ad ipnotizzarmi? –

- Sappiamo solo che è stato un controllo a distanza- disse Alex. Mi alzai dal letto e mi andai a guardare allo specchio, facendo una smorfia nel vedere come stavo vestita da TRUZZA. Tutti nella stanza risero. E come biasimarli? Cacciai tutti dalla stanza e mi cambiai. Mi abbottonai un bottone della camicia, mi misi una minigonna nera e degli stivaletti neri anche loro, con una croce al collo. Finalmente ero io!

Scesi giù e Kevin mi venne incontro baciandomi dolcemente.

- Finalmente sei la Chiara di sempre –

- Già finalmente – dissi.

La mattina dopo sembrò essere tornato tutto come prima e rividi quel ragazzo. Per precauzione non incrociai mai il suo sguardo. Chissà quali pensieri aveva una persona ipnotizzata….* Sinceramente speravo di non scoprirlo mai!

Quando tornammo a casa Giuly mi trascinò nella sala degli allenamenti, cosa strana visto che di solito ero io che dovevo trascinarla con la forza. La stanza per gli allenamenti era meravigliosa! Aveva due pareti di legno resistenti a tutto, paragonabile all’acciaio e le altre due completamente di vetro, dalle quali si vedeva la foresta dietro casa. In questo momento dalle vetrate si intravedeva un delicato crepuscolo che illuminava di arancione la stanza.

- Lascia sul tavolino la pistola Chiara non vorrai mica ferirmi –

- No… certo che no!- mi slacciai la pistola da dentro la foderina e la poggiai su un tavolino di cristallo messo in un angolino. Non so perché ma tutta quella situazione era esageratamente strana!

Ci allenammo per circa 5 minuti e poi Giuly si avvicinò velocemente al tavolino con la pistola.

- Giuly allontanati da li – le dissi ma lei, invece, prese la pistola come una professionista e me la puntò contro.

- Giuly non fare cazzate, è un giocattolo pericoloso- dissi poggiandomi alla vetrata. Dalla porta-finestra entrò quel ragazzo, di cui ancora non sapevo il  nome  e si posizionò leggermente dietro Giuly. A quel punto tutti i puntini combaciarono.

- brutto…-

- No… non dirlo, ti avevo dato una possibilità Chiara e tu l’hai buttata per l’aria –

- Una possibilità per fare…-

- Per vivere felice con me o piccola master del ghiaccio. Sono innamorato di te e so tutto quello che c’è da sapere…-

- Tu non sei innamorato di me! Sei semplicemente ossessionato!! –

- Sarà ma… se non ti avrò io non ti avrà nessuno –

- Hey ma che sono un pacco? – Giuly si posizionò di fronte a me prendendo la mira. Provai a muovermi ma inutilmente.

- GIULY – urlai mentre il proiettile esplose. Caddi contro la vetrata mantenendomi il braccio colpito con la mano. Per fortuna mi colpì solo di striscio. Diamine come faceva male. Entrarono di corsa Kevin ed Alex.

- Ancora tu ma allora sei cretino forte – disse Kevin guardandolo in cagnesco. Poi la sua attenzione venne attirata dal sangue sulla vetrata.

- O mio dio Chiara – disse venendomi vicino.

- Giuly ma come…- disse Alex.

- Alex… Giuly… è… stata…ipnotizzata – dissi con fatica

- Brutto figlio di….- Alex si trasformò in un grande leone e gli saltò alla gola. Non vidi più niente perché Kevin si mise d’avanti.

- Non prendermi in braccio, ti sporchi la camicia – dissi mentre mi sollevava.

- Sai che me ne frega della camicia – dice sollevandomi.

- Ma non peso? –

- Ma chi tu? Ma stai scherzando vero?- disse dandomi un leggero bacio sulla fronte. Poggiai la fronte sul suo petto facendo attenzione a non sporcargli la camicia con la ferita che si stava già rimarginando.

Di quel ragazzo non si seppe più niente e io per poco non scoppiai a piangere

- La mia maglietta preferita – continuavo a lamentarmi.

- Nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu T__T –

 

 

 

* metto un puntino rosso ogni volta che mi blocco XD

 

 

Grazie mille a tutte

Dalla vostra

 

Rose

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Capitolo 16
*** capitolo 16... cambiamento ***


 

Capitolo 16

 

- andiamo che ti porto al poligono-

- marco ma sei scemo? –

- No u.u su Chiara prendi la Lady Black e poi andiamo – sbuffai in segno di resa, era completamente inutile lottare contro Marco, che mi porgeva con aria innocente la pistola. ( non so cosa ci sia di innocente in uno che ti da una pistola… bha). La presi e poi andammo.

AL RITORTNO CIRCA 2 ORE DOPO

- wow non avrei mai pensato che una ragazza potesse divertirsi al poligono-

- eheh io sono un esperto di ragazze – disse Marco sorridendomi. Prima lo guardai in cagnesco e poi gli diedi una gomitata sul braccio.

- Aia- disse massaggiandosi il braccio * e qui ci vuole la risata malefica à mhuahahahahah*

- Così impari a fare lo scemo con le altre ragazze – Gli geci una linguaccia che lui contraccambiò volentieri. Un secondo dopo non c’era più. Ma, visto che non poteva vivere senza di me XD, nemmeno un paio di ore dopo me lo ritrovai in camera mia.

- Fammi indovinare…” Chiara dobbiamo andare” – dissi imitandolo.

- Mi stupisco sempre di più delle tue doti di veggente – rispose ridendo

- abitudine più che altro-

Arrivati lì lo spettacolo era orribile. Trovai due corpi uno vicino all’altro e un vampiro di fronte a me.

- Sono ancora vivi li porto al consiglio – disse Marco inginocchiato vicino all’uomo e alla donna a terra. Io annuì ed estrassi la pistola. E così mi ritrovai da sola con un vampiro. Mi misi esattamente di fronte a lui nella posizione che mi aveva insegnato quel giorno Marco. Almeno era precisa.

Non ebbi il tempo di pensare ad altro che qualcosa o qualcuno mi afferrò da dietro, facendomi cadere la pistola e spostandomi la testa in modo che avevo il collo scoperto. Il cuore mi batteva a 1000. Paura,adrenalina, sorpresa e…perché no? Speranza.

- Adoro quando hanno paura – disse il vampiro di fronte a me avvicinandosi, provai a liberarmi con l’unico risultato di farmi stringere ancora di più.

- L’assaggio prima io – disse una voce femminile alle mie spalle.

- Io invece ho un idea. Perché non mi lasci stare?-

- Perché tu ed il tuo amichetto avete interrotto la nostra cena – disse uscendo dal buio il maschio. Era un bell’uomo, o almeno lo era stato, sulla trentina con i capelli castani e gli occhi così scuri da sembrare neri.

- Ora sta ferma…- disse la donna. Sentì una mano spostarmi i capelli dal collo.

- Figurati e chi si muove?- dissi aspettando il morso. Mi poggiò le labbra sul collo e sorrise. Un attimo dopo sentì come se due aghi mi penetrassero il collo, dopo circa due minuti sentì un liquido caldo entrarmi nel collo. Riuscì a vedere quel liquido caldo espandersi nel mio corpo come luce. L’ultima cosa che sentì fu il mio nome in lontananza e il freddo della terra.

Mi risvegliai in una stanza su un lettino. Non volevo aprire gli occhi,non perché mi sentivo stanca,anzi, ma perché avevo paura di quello che avrei visto una volta averli aperti.

- Che cazzo ho combinato? Perché non si risveglia? – ripeteva Marco, probabilmente al mio fianco, era stranissimo quello che sentivo, riuscivo ad udire il suo respiro e il battito frenetico del suo cuore. Aprì gli occhi e mi misi seduta più velocemente di quanto volessi.

- Ti sei svegliata! Prendi questa prima di respirare – mi accorsi solo in quel momento che non stavo respirando e che questo non mi causava nessun problema. Presi la pillola che Marco mi porgeva e la ingogliai, feci un gran respiro per poi dire solo.

- Ok parla! – lui prese un gran respiro e molto coraggio.

- Ho portato quelle due persone all’ospedale del Consiglio spiegando come le avevamo trovate, mi hanno trattenuto lì un po’. Appena mi hanno dato il via libera per andare sono venuto da te, ma quando sono arrivato…- si fece coraggio, aveva lo sguardo fisso sul lettino, aspettai che continuasse anche se già sapevo il continuo della storia che mi vedeva come protagonista.

- Continua – lo incitai. Lui annuì continuando a non guardarmi negli occhi.

-… Ma quando sono arrivato ti ho visto tra le braccia di quella vampira, con le sue labbra sul tuo collo- involontariamente mi toccai il punto del collo dove ero stata morsa e lui guardò la mia mano ed i suoi occhi crollarono in un mondo di tristezza.

- Appena mi ha visto la vampira ti ha buttato a terra e si è pulita il sangue. Pensavo fossi morta, o quasi, ti ho preso e ti ho portato qui.-

- E i vampiri? – chiesi

- Non li ho proprio calcolati. Avevo così paura di perderti che ti ho presa subito e…- mi venne voglia di abbracciarlo e prima di rendermene conto feci. Sentì il profumo del suo sangue pizzicarmi la gola e con un salto mi ritrovai dall’altra parte della stanza.

- Merda – sussurrai.

- Scusami e che… non sono abituata a questo corpo e…-

- E al fatto di voler bere il mio sangue? – finì la frase con ironia e un po’ di tristezza. Per la prima volta lo guardai bene con i miei nuovi occhi. Marco era più bello che mai. Rimasi immobilizzata, per quanto avevo studiato tutto sui vampiri… bè esserlo era diverso.

- Ed ora come torno a casa? –

- Bè non hai amici vampiri? Da Asher? – Asher era il mio Guardian ma mi sembrava inutile scocciarlo per così poco.

- Ci penserò tornando a casa – aggiunsi velocemente.

E così mi ritrovai nel bosco. Correre senza bisogno di trasformarsi era GRANDIOSO! Poi mi venne un’idea e scattai verso casa, con un salto entrai in camera, come wonder woman * risata malefica *. Presi carta e penna ed incominciai a scrivere.

Kevin, ho bisogno di stare un po’ da sola,

devo capire alcune cose.

Ho il cellulare con me

SOLO PER EMERGENZE

Ti Amo.

Chiara

Scrissi un bigliettino simile anche al resto della famiglia omettendo alcune cose =P. posai i bigliettini uno sopra la scrivania di Kevin e uno sul tavolino nel salone e me ne andai. Andai nel luogo che ormai era diventata la mia seconda casa. Il bosco. Riuscivo a sentire tutto, il fiume, gli animali, il vento che danzava armoniosamente vicino gli alberi e come dei leggeri passi in lontananza. Corsi pensando seriamente di andare in Francia da Asher per un po’. Senza accorgermene mi ritrovai i ragazzi Cullen di faccia e mi fermai giusto in tempo.

- Hey signorina dove vai così di fretta?-

- Sinceramente non lo so- risposi ad Emmett

- Sbaglio o c’è qualcosa di diverso in te? – chiese Jasper

- No, non sbagli – dissi abbassando lo sguardo. Spiegai velocemente l’accaduto.

- E visto che non puoi tornare a casa dove andrai?- ( Emmett)

- In realtà stavo pensando di andare in Francia dal mio Guardian -

- Guardian? – chiese Ed

- Il Guardian è un vampiro “anziano” che viene affidato ad ogni una delle quattro Master. È una specie di guida e non penso gli dispiaccia se vado un po’ da lui –

- Fino in Francia? E per quanto tempo poi? – chiese Ed

- Ed mi sa che ti stai preoccupando un po’ troppo, resterò finché lo riterrò necessario –

- perché non vieni a stare un po’ da noi? –

- Emm non penso sia il caso –

- Oh eddai perché no? – chiese come un bimbo a cui era stato appena detto di no per avere un cucciolo.

- Perché non mi sembra la soluzione migliore. In Francia sarei più tranquilla –

- Perché non vedresti i tuoi famigliari?- chiese Jazz, io annuì.

- Ok ho deciso che ti prendo con la forza- disse Emm. Scoppiai a ridere.

- Emmett, non per distruggere il tuo orgoglio, ma sono una neonata ed indubbiamente più forte di te – in quel momento mi squillò il cellulare e sullo schermo comparve un nome che, in quel momento,non mi sarei aspettata di vedere. Asher.

-Pronto?- risposi

- Ma petite hai bisogno di me ?-

- Bè Asher in realtà stavo pensando proprio a te-

- Dimmi

- Posso venire a stare un po’ da te? –

- Oui certo! Quando ci vediamo? –

- Domani?-

- Ok allora ci vediamo domani Ma patite Au revoir

- Au revoir Asher merci – così si interruppe la chiamata.

- Visto tutto risolto-

- Già ma fino a domani vieni da noi – stavo per oppormi quando in lontananza sentì dei passi veloci, come di una corsa ripidissima, quasi sicuramente Kevin.

- Ok mi hai convinta. Andiamo! – Ed eccoci a casa Cullen. Carlisle ed Esme erano a caccia. La mia prima notte da vampiro non fu molto diversa dalle altre. In vita mia non avevo mai dormito per più di due ore filate. Leggevo silenziosamente un libro quando dal piano di sopra scesero Jasper ed Alice.

- Domani a che ora parti? –

- Non lo so appena possibile –

- Mi dispiace che te ne vai – disse Alice triste.

- Hey non sarà per molto. Ritornerò lo prometto –

- se lo dici tu-

- Si lo dico io! Ed ora fammi un bel sorriso – Alice sorrise, ma era uno di quei sorrisi che non arrivano agli occhi.

- Chiara cosa ti preoccupa? – chiese Jasper, io lo guardai negli occhi per poi rispondergli con poca voce.

- Quei due vampiri, quelli che mi hanno attaccato, sono ancora a piede libero, ed ho paura che possano voler finire il lavoro-

- Finire il lavoro? –

- Si, per trasformare una strega in una vampira c’è bisogno di una certa quantità di veleno, se Marco fosse arrivato anche solo due minuti dopo… sarebbe stato troppo tardi.-

- Quindi mi stai dicendo che ritornerai normale? –

- Si, ma non so per quanto…cioè almeno spero di tornare normale…-

- Ma questa è una notizia bellissima – disse Alice abbracciandomi.

- L’unica mia paura e che quei due vampiri possano andare dalla mia famiglia-

- Li proteggeremo noi! – disse Emm spuntato da non si sa dove. Dal cappello sul tavolo? Sulla testa di tutti i presenti si forma un grande ?

- No! Non posso chiedervi così tanto, escogiterò qualcosa…-

DOPO UN MOMENTO DI RIFLESSIONE SEGUITA ATTENTAMENTE DA EDWARD…

- No Chiara questa è una pessima pessima idea!-

- Perché no? Li cerco, li uccido e siamo tutti felici e contenti –

DOPO 20 MINUTI DI BISTICCI

- Ok ho capito escogiterò qualche altra cosa –

DOPO 5 MINUTI DI ACCURATO RAGGIONAMENTO u.u

- Ho trovato! Chiederò al Consiglio di mettere delle guardie vicino a casa mia-

- Vedi che se vuoi riesci a ragionare normalmente? – disse Ed con una faccia da  u.u

Lo guardai male e gli lanciai un cuscino, che prese al volo, con un mio sonoro DOH e le risate del resto della famiglia.

Presi il cellulare e digitai il numero di mia nonna.

- Nonnina ho un piacere da chiederti. Visto che io devo partire per la Francia puoi mettere qualcuno a controllare la mia famiglia? –

DOPO 15 MINUTI A DISCUTERE E A FARE PICCI-PICCI

- Grazie nonna sei la più buona del mondo ciau! =D -

- Ricordatelo – disse lei

- Non mancherò –

Passò la notte ed arrivò il giorno

Din Don ( è il campanello -.-“ )

- Vado ad aprire io – disse Rosalie dall’altra stanza. ( notare che Rosalie in questo capitolo doveva ancora uscire u.u)

- Salve c’è Chiara? – sentì quella voce a me così famigliare e saltai dal divano.

- Asher cosa ci fai qui? – dissi andando davanti alla porta.

- Ti avevo detto che ci saremmo visti oggi ma patite! – disse facendomi uno di quei sorrisi da capogiro.

 

 

GRAZIE A TUTTE!!

MI DISPIACE UN SACCO DI AVERCI MEXO TUTTO QUESTO TEMPO PER POSTARE E CHE SONO ANCORA SENZA PC E QUINDI MI ARRANGIO CN QUELLO CHE TROVO ( ovvero quello di mia nonna * risata malefica *) IN PIU’ STO PASSANDO UN BRUTTO PERIODO E QUINDI DEVO TROVARE O I MOMENTI DI TRANQUILLITA’ MENTALE O QUELLI DI PIU’ PROFONDA CRISI PER SCRIVERE BENE.

UNA COSA IMPORTANTISSIMA STO SERIAMENTE PENSANDO DI CONTINUARE CON IL SEQUEL, CIOE’ DI INTERROMPERE QUI LA STORIA PER POI FARLA SPIEGARE NEL SEQUEL. CHE NE DITE? E’ TUTTO NELLE VOSTRE MANI.

Ringraziamenti

Sabry_Cullen  Mi dispiace ma questo capitolo è un capitolo mono, ovvero è un capitolo da un solo punto di vista. Metterò quelli a più punti di vista il prima possibile.

Razorbladekisses Non sai quanto mi fa piacere sapere che la mia storia ti piace *.*… * prende i fazzolettini* Spero ti piaccia anche questo capitolo.

Bilu_emo  Bilu la mia mente malata partorisce cose che nessun essere umano ha mai visto! Povera Chiara le farò paxare di tutto * risata sadica * Il nome di quel tizio sarà… Gigiberto… bello eh? XD mhuahaha ti ho rubato il ke amarezza.

Kiss kiss  la vostra Rose

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Capitolo 17
*** Epilogo ***


Capitolo 17
Epilogo

 

- Asher cosa ci fai qui? – dissi andando davanti alla porta.
- Ti avevo detto che ci saremmo visti oggi ma petit! – disse facendomi uno di quei sorrisi da capogiro. Diciamocelo francamente: Asher era un…adone ( stavo per dire frescone  XD). Aveva un corpo da dio greco ( non per niente faceva il modello), un viso spettacolare, due occhi azzurri né troppo chiari né troppo scuri, dei capelli biondi leggermente ondulati che ricadevano fino a coprire completamente l’occhio destro e un sorriso da urlo! * sbav x4*. Nel frattempo entrammo nel salotto.
- Allora pronta per partire ma petit? - chiese dopo avermi fatto riprendere dallo shock
- in realtà devo ancora fare la valigia-

- ed ora mi spieghi cosa sono tutti questi misteri ma petit? Cosa ti può essere successo di tanto grave? - chiese con aria innocente.

- Come se tu non lo sapessi già- dissi guardandolo così à o.O Lui sorrise ed alzò le spalle.

- ecco per l’appunto- dissi rassegnata. Poi lo vidi guardare tutti i presenti, ovvero tutti i Cullen, con uno sguardo che conoscevo bene.

- Dai mi fido di loro- dissi

- si ora anche io, ma la persona che mi preoccupa sei tu ma petit, la tua aura è per metà nera - disse.           *Spiegazione: Asher ha il potere di visualizzare l’aura della gente, con me ci riusciva solo se apriva il sigillo che ci univa, e così vedeva di chi si poteva fidare *

- Sarà tutta questa storia non ti preoccupare passerà-

- Lo spero ma petit, lo spero- dopo chiacchiere e chiacchierelle varie andammo a fare la mia valigia. Sinceramente speravo che in casa non ci fosse nessuno o almeno ci fosse solo uno dei miei genitori.

Arrivammo fuori casa mia. Din Don ( io: è sempre il campanello u.u Lettori/lettrici: l’avevamo capito -.-“). Da dentro si sentivano solo pochi rumori leggeri, come dei passi. Quindi qualcuno dentro c’era.

Diiiiiiin Doooon!! Ribussai.

- Arrivo - rispose la voce di Kevin

O cazzo e mo??? che faccio?? Scappo?? Che dirà ora che mi vedrà con Asher?? Che penserà??Ecco sta aprendo

Mentre la porta si apriva io rimasi immobilizzata.

- Hey chi si rivede! - disse un po’ acido.

- lo sapevo che dovevamo entrare dalla finestra! - dissi a voce talmente bassa che l’orecchio di un umano non poteva percepire. Lui sorrise solo. 

- Ma tu non te ne eri andata per stare da SOLA?!? - disse marcando il sola guardando Asher da cima a fondo.

- E’ una lunga storia…-

- Ci scommetto -

Ci sedemmo nel salotto e Kevin continuava a lanciarci frecciatine.

- ti prego non fare così…-

- così come? Come dovrei comportami? Spiegami tu come dovrei comportarmi ora che ti vedo dopo tre giorni che non si sa notizia di te, poi mi lasci un biglietto sulla scrivania dicendomi che dovevi stare da sola e ti presenti qui con questo bel imbusto, che tra parentesi mi assomiglia pure un po’, e dovrei far finta che sia tutto normale? - Non aveva tutti i torti, ma mi stavo iniziando ad incavolare.

- tu non capisci. Io non sono andato ad un festino e non sono neanche andata “ a caccia” di ragazzi. E questo bel imbusto è il mio Guardian!- gli risposi a tono.

- I-il t-tuo Guardian?- rispose calmandosi un po’.

- si io sono il suo Guardian. Piacere Asher - si presentarono.

- Ed ora detto questo vado a farmi la valigia - dissi alzandomi ed andando al piano di sopra a gran velocità. Mi preparai la valigia mettendo tutto il necessario ( compreso computer e i-pod). Quando scesi trovai Kevin, con le braccia conserte, poggiato alla porta.

- dove vai con quella valigia? - chiese Kevin. Mi guardai in giro.

- Dov’è Asher?-

- è uscito, credo sia andato a prendere la macchina-

- A ok! Comunque sto andando in Francia. Ci rimarrò per un po’. Ho un problemino da risolvere- lui annuì e da fuori sentì il rumore delle ruote sulla ghiaia e poi il suonare del clacson.

- Devo andare -

- Ok vai allora. ciao -

- Ciao- uscì dalla porta, poi dritta in macchina e a tutto gas verso l’aereoporto. Ed eccolo l’aereo che mi avrebbe portato in Francia. Guardai Asher che aveva il viso immobile, dal quale non traspariva nessun emozione e così partimmo verso quella che per un po’ avrei chiamato casa.

 

GRAZIE 1000 A TUTTI!!

 

Allora… continuerò con il sequel che è già in via di costruzione (eheh non vi libererete di me così velocemente mhuahahaha) che si chiamerà STELLA IN UN NUOVO CIELO:

RINGRAZIAMENTI:

 

Razorbladekisses: grazie 1000 dei complimenti. Stupefatta eh? Questo capitolo ha fatto questo effetto ( non previsto) a molta gente. xD ci sentiamo nel sequel!!

 

Bilu_emo Non ti preoccupare… sono napoletana XD e il t’appost e di routine u.u nexuna cavolata… l’unica che fa le cavolate sono io… -.-“ ahah la mia mente malata e contorta può fare di tutto! L’immy l’ho mexa così… colpa della mente malata e contorta. xD ci sentiamo nel sequel!!

 

Sabry_Cullen la tua curiosità l’ho soddisfatta in qst capitolo. XD si raga si delira in continuo… Kizz xD ci sentiamo nel sequel!!

 

GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO MEXO QST FF NELLE PREFERITE

1 - alice brendon cullen   
2 - amimy
3 - bella95
4 - Bilu_emo
5 - CallieAM
6 - Djibril88
7 - egypta
8 - Fiorellina94
9 - Gio_Cullen
10 - Honey Evans
11 - kiarab
12 - Kurapika girl
13 - lupacchiotta_mannara
14 - masychan
15 - mylifeabeautifullie
16 - nerry
17 - piccolakia
18 - Razorbladekisses
19 - Sabry_Cullen
20 - sara2087
21 - todetto
22 - zije600

 

MI PIANGE IL CUORE T_T * prende un fazzolettino e si fa forza * ma non è un addio è solo un arrivederci, almeno spero di rivedere tutti nel sequel.

 

 

Rose

Image and video hosting by TinyPic e a distanza di più di un anno, rileggendo solo l'epilogo.. mi rendo conto della mia immaturità passata.. sono veramente sconvolta! Comunque... per chi interessa saperlo.. sto per riprendere un altra mia fan fiction lasciata a metà.. Grazie =)

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Capitolo 18
*** **ATTENZIONE** ***


RAGAZZI SOLO UNA COSA...HO MESSO IL SEQUEL... CI SENTIAMO Lì... ROSE

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