Two Worlds, One Family - I Cavalieri di Berk

di Haiwan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una convivenza difficile ***
Capitolo 2: *** L'accademia dei Draghi ***
Capitolo 3: *** Si ritorna Umani ***
Capitolo 4: *** Mezzidraghi, Leggende e Misteri ***
Capitolo 5: *** Una vecchia visita ***
Capitolo 6: *** Racconti ***



Capitolo 1
*** Una convivenza difficile ***


Una convivenza difficile


A volte una convivenza può essere difficile.
Sopratutto se si parla tra Vichinghi e Draghi... e spesso e volentieri non sono tutte pacifiche...


Lyra Pov

"MEZZODRAGO!!!" tuonò il padre di Hiccup, facendomi saltare per l'urlo improvviso.
"Scendi subito di lì! Non è un albero questa casa!" mi sgridò.
Sbuffando scesi giù dalla trave e andai fuori.

"HEY!!" gridò nuovamente.
"Sputalo subito! Non ci si fa i denti con i cucchiai altrui!!" continuò.
Sbuffai ancora e rimisi a posto il cucchiaio di legno per poi rifugiarmi in camera di Hic.

"NO!! CHE STAI FACENDO???" urlò ancora.
Smisi subito di graffiare la porta.
"Vai a farti le unghie da un'altra parte!" sbottò.
Cominciai a perdere la pazienza.
Salii in camera e trovai il mio drago accucciato sulla nostra pedana di pietra dove potevamo dormire.
Si, perché in altri posti non ci era concesso.
Non era passato molto tempo dalla liberazione dei Draghi... io ed Eron potevamo benissimo riprendere la nostra strada, ma Hiccup ci fece una proposta:

"Vivere con te?" ripetei la domanda alzando le orecchie sorpresa.
"Sì, perché no? Non avete un posto dove andare, giusto? Ormai Berk la conoscete bene, quindi... perché non rimanete qui?" propose Hic.
"Uhm.... non lo so... tu che dici?" chiesi al mio Furia Buia.
"Io mi trovo bene qui, c'è un sacco di pesce! E poi mi piace questo ragazzino!" rispose lui strusciando il muso contro il Vichingo che di risposta lo accarezzò.
"Lecchino..." sospirai incrociando le braccia.
"Dai, Lyra... per favooooore..." mi fece gli occhioni dolci.
Espirai pesantemente e mi rivolsi a Hiccup.
"Proviamo per qualche settimana, d'accordo? Se le cose non dovessero andare bene... beh, tanti cari saluti" dissi.
Hiccup non ne fu molto convinto, ma accettò lo stesso.
Dopotutto... cosa poteva capitare...?


Sopirai per l'ennesima volta e mi accucciai accanto al mio Furia Buia.
"Che è successo stavolta?" chiese lui, vedendo il mio stato.
"Cosa vuoi che sia successo? Le solite cose... 'Non fare questo, non fare l'altro...' " mi lamentai.
"Che ti aspettavi? Non puoi fare quello che vuoi... le stesse regole valgono anche per me"
"Grazie per il supporto..." dissi ironicamente.
La mia attenzione fu attirata da Hiccup che era appena salito in camera.
"Buonasera, ragazzi" ci salutò.
Eron ruggì felice mentre io biascicai un "Ciao" e uscii dalla finestra per andare sul tetto.

Hiccup Pov

"Ohh! Ma guarda la porta..." sì lamentò mio padre.
"Sera, papà" lo salutai.
"Ciao, figliolo.." ricambiò lui senza neanche alzare lo sguardo, era chino a guardare la porta e quando mi avvicinai notai dei leggeri graffi.
"Guarda che ha combinato quel Mezzodrago! Se non la smette di fare quello che vuole sarò costretto a cacciarla via prima che la nostra casa diventi un suo giocattolo!" si lamentò ancora.
"Prima di tutto quel Mezzodrago ha un nome... e secondo: dalle del tempo per abituarsi, papà! Meno di un mese fa dormiva nella foresta e..." tentai di fargli capire, ma lui mi interruppe.
"Mi auguro che non abbia parassiti o..."
"Papà!"
"Non continuare a difenderla, figliolo!" mi rimproverò.
Sbuffai roteando gli occhi, e approfittai della sua distrazione per fiondarmi in camera.
Salii le scale e trovai Sdentato accucciato sulla sua nuova pedana e Lyra seduta accanto.
"Buonasera, ragazzi" li salutai.
Il drago nero mi guardò e ruggì felice mentre il suo Cavaliere bisbigliò qualcosa e uscì dalla finestra.
".... ma che ha?" chiesi a Sdentato, lui abbassò le orecchie e mi guardò con aria triste, così decisi di sbirciare fuori.
Mi affacciai per vedere il villaggio ma non la vidi, Sdentato con il muso mi tirò su e mi aiutò a vedere meglio il panorama.
Mi voltai e vidi Lyra in cima al tetto seduta a fissare il vuoto.
Mi tirai su e, facendo attenzione a non cadere, la raggiunsi.
"Sto bene, tranquillo" mi anticipò lei.
".... dal tuo sguardo non sembra..." le feci notare.
"Va bene, allora vado subito al dunque: la vita in casa non fa per me. Non posso neanche fare un passo che tuo padre mi urla contro! Una volta va bene... due volte.... ok... tre... dai, ci sta... ma tutto il giorno, tutti i giorni... NO! Non sopporto più il suo atteggiamento!" sbottò.
Sospirai, dopotutto la capivo... papà mi urlava contro quasi sempre, ma ormai ci avevo fatto l'abitudine, per un estranea come Lyra non era semplice sopportarlo.
"Ti posso assicurare che non è sempre così... dovete... solo imparare a conoscervi..."
"Ah, davvero? Lui è occupato ad aiutare tutto il Villaggio..." mi ricordò lei.
Quella frase m'illuminò.
"Ecco cosa puoi fare!" esultai, lei mi guardò con la fronte aggrottata.
"Potresti aiutarlo! Così passerete un po' di tempo insieme e...."
"Non se ne parla" mi interruppe secca.
"Ma..."
"NO" disse di nuovo, il suo sguardo diceva tutto.. sembrava volesse incenerirmi all'istante.
"Io vado a dormire" sbuffò e scese dal tetto per rientrare in camera mia dalla finestra.
Sospirai... non volevo che se ne andasse... proprio adesso che eravamo finalmente in pace?
Nossignore: dovevo trovare il modo di far andare d'accordo quei due.

Il giorno dopo mi svegliai presto e andai di sotto a far colazione, dopo un po' mi raggiunse anche Sdentato.
"Hey.. buongiorno, bello... i tuoi pesci sono lì" gli indicai la sacca riempita a metà di Salmoni, Trote e Merluzzi.
Finito il mio latte di Yak alzai lo sguardo verso il drago nero.
"Hai visto Lyra..?" gli domandai.
Lui inclinò la testa e guardò la porta: con quel gesto mi fece capire che lei era già uscita.
"D'accordo bello.... andiamo a trovare gli altri" dissi avviandomi fuori.

Volai con Sdentato al solito posto dove solitamente io e gli altri ragazzi ci incontravamo per fare le gare di volo con i prorpi Draghi.
"Buongiorno Hiccup!" mi salutò Astrid una volta atterrato.
"Ciao ragazzi" sospirai.
"Uhm... qualcosa non va?" chiese preoccupato Gambedipesce.
"E che..." presi a parlare ma Moccicoso mi interrupe.
"Ahh ma che importa?! Piuttosto, guardate qui che acrobazie so fare!" enunciò con prepotenza e volò con l'Incubo Orrendo rosso che aveva rinominato Zannacurva.
Astrid sospirò e guardò verso di me.
"Stavi dicendo?"
"Sono preoccupato per Lyra... ieri sera era molto frustrata e sta cominciando a non sopportare più mio padre..." spiegai.
"Hai provato a parlare con lui?" domandò Astrid.
"Certo che ci ho provato! Ma lui non mi ascolta.... mi ascolta di più un drago..."
Iron, il Cavaliere del Gronkio, si voltò verso di me e ruggì gesticolando, e fece anche la stessa cosa Shine: la Mezzadraghessa dell'Uncinato.
"Hey, voi due! Non non parliamo il Draghese!" si lamentò Testa Bruta.
"Perché esiste questa lingua?" domandò il gemello.
Tutti ci girammo verso di lui.
"..... che c'è? Ho qualcosa sulla mia bellissima faccia?" chiese toccandosi le guancie.
Bruta emise un verso di disgusto mentre Iron si schiarì la gola e i suoi occhi da giallo diventarono neri con la sclera bianca, la stessa cosa accadde anche a Shine, ma i suoi occhi divennero azzurri.
"Mi capisci adesso?" chiese dopo un paio di tentativi.
"Sì... wow, come hai fatto?" gli domandai meravigliato.
"Ho messo la modalità umano" scherzò lui.
"La... cosa?" domandarono all'unisono i gemelli.
"Lasciate stare... comunque... secondo me dovresti far in modo che collaborino assieme, ma senza che loro due lo sappiano" continuò Iron.
"È vero, oppure metterli faccia a faccia e chiarire questa storia, ammetto che Lyra l'altra sera ha parlato con me proprio di questo... secondo me devi far in modo che raggiungano un compromesso" disse invece Shine.
Ci pensai su, ma fui di nuovo interrotto da Moccicoso che atterrò pesantemente sulla colonna di pietra.
"Beh? Mi avete visto?? Sono il migliore vero??" domandò con aria di superiorità
"Ahh ma che ve lo domando a fare? Mi sembra ovvio" continuò.
"Mmmh..... Moccicoso dov'è Koga?" domandai.
"Perché me lo chiedi?"
"Beh... perché..."
"Ha detto il suo drago che prima di venire qui lui lo ha fatto arrabbiare e se n'è andato" spiegò Devon, il Cavaliere del Bizippo.
"Non è vero! Lui se n'è andato senza motivo! Thz! Andiamo, Zannacurva..." disse amaramente e volò via con l'Incubo.
".... a quanto pare non sei l'unico ad avere problemi con il proprio Cavaliere..." mi fece notare Neera, la gemella di Devon.
"Ah... mi sento meglio..." sospirai amaramente.
Le prove di volo durarono fino al tramonto, dopo decisi di fare una passeggiata per la Piazza del Villaggio, accompagnato da Astrid, Gambedipesce, Iron, Shine, i loro Draghi e, ovviamente, Sdentato.
"Non la capisco... perché fa così..?" pensai ad alta voce.
"Non l'abbiamo vista per tutto il giorno... dove sarà finita?" domandò Astrid.
"Spero a non combinare guai..." sospirai.
"Probabilmente non vorrà vedere tuo padre per un po'.." ipotizzò Shine.
".... i vostri genitori come l'hanno presa?" domandai curioso.
"I miei bene... Tempestosa e Shine gli hanno fatto un'ottima impressione" rispose Astrid.
"I miei pure! E, che ci crediate o no, Muscolone ed Iron non farebbero del male nemmeno a una mosca!" disse Gambedipesce.
Sospirai, probabilmente era un problema di entrambi... mio padre doveva essere meno severo e Lyra essere meno... selvatica?
Rientrammo per l'ora di cena, entrai in casa e vidi papà apparecchiare il tavolo.
"Sera, papà" lo salutai.
"Oh, ciao Hiccup... novità?"
"Per ora nessuna... ehm... hai visto Lyra?" chiesi timidamente.
".... credevo che fosse con te..." rispose.
"Veramente... non l'ho vista per tutto il giorno..." dissi mentre preparavo la sacca dei pesci per Sdentato.
Di colpo la porta si spalancò, mi voltai e con mia grande sorpresa trovai Lyra sulla soglia.

Lyra Pov

Atterrai proprio davanti a casa di Hiccup, con il favore della notte, nessuno mi aveva vista.
Entrai e vidi Hiccup che mi guardò sorpreso, mentre Eron si avvicinava per farmi le feste.
"Ciao, bello" dissi facendogli i grattini sul mento, poi salutai anche Hiccup.
"Dove sei stata?" domandò lui.
"In giro..." risposi rimanendo sul vago, poi mi avviai verso le scale.
"Ehm.... c'è il Salmone arrosto da mangiare..."
"Ho già mangiato" lo interruppi mentre salivo le scale.
"Si saluta, eh..." mi puntò Stoick.
Io lo fulminai con lo sguardo, poi lui riprese a parlare.
"Non guardarmi così, finché vivrai con noi dovrai attenerti alle mie regole" assottigliò lo sguardo.
Non fu facile per me non rispondergli, però mettersi a discutere in quel momento era l'ultima cosa che volevo.
Ero stanca, avevo volato tutto il giorno, volevo solo andare a dormire.
Presi un bel respiro.
"Buonasera, grande Capo... bella serata eh? Scusate ma sono stanca morta perciò tolgo il disturbo" dissi con tutta la gentilezza che riuscii a dimostrare in quel momento, anche se mentalmente lo stavo insultando, parecchio anche.
Mi fiondai in camera di Hiccup e mi sdraiai sulla pedana del mio drago, feci un lungo respiro e, finalmente, mi addormentai.

Hiccup Pov

Mi sorprese come fu calma e risoluta...
Dopo cena ne approfittai per parlare un po' con mio padre.
"Ehm... senti, papà..."
Lui alzò lo sguardo verso di me.
"Non puoi sforzarti di essere un po' più gentile con lei?"
"Hmpf... gentile? Se non impara subito chi è che comanda distruggerà la casa!" borbottò.
"Non è un'animale, papà! È pur sempre una persona! E comunque, te l'ho già detto! Deve ancora abituarsi..."
"Sì, sì lo so...." sospirò lui.
"È solo questo che ti da fastidio di lei?" gli chiesi.
"Mhh... beh, no! Non è solo questo: il suo atteggiamento in generale mi da sui nervi!"
Ma guarda un po'... dejavù.
"Cioè?"
"Ma... hai visto prima come mi ha guardato? Se non si da una calmata si ritroverà di nuovo a vivere nella foresta per il resto dei suoi giorni..."
In quel momento mi venne un'idea.
"Lascia che ci pensi io! Le insegnerò tutto quanto!" dissi.
"...tu?" domandò scettico.
"Ho addestrato un Furia Buia... quanto può essere difficile addestrare anche un Cavaliere?"
"Mmmh...."
"Se riuscirà a cambiare la finirai di sgridarla ogni momento?"
"Phew... d'accordo..." sospirò.
Era andata, ora dovevo solo parlarne con Lyra.

Lyra Pov

La mattina dopo Hiccup mi propose di andar a fare un giro dell'isola e atterrammo su uno scoglio, vicino alla spiaggia.
Dopo lui mi chiese se potevamo parlare ed io lo ascoltai.
"COSA??" chiesi quasi urlando.
"Per favore, Lyra... in questo modo mio padre ti accetterebbe del tutto..." supplicò Hic.
"Aspetta... io... dovrei darmi una calmata?? Io??" scossi la testa.
"Sono finalmente giunto ad un compromesso, non rovinare tutto..."
"Non ho intenzione di fare la lecchina, chiaro??"
"Non ti sto chiedendo di fare la lecchina! Ti sto solo chiedendo di comportarti da essere umano! E di smetterla di avere questa rivalità con mio padre"
"Io..." presi un bel respiro.
"Lyra, sii ragionevole... te lo ripeto: non puoi fare quello che vuoi" intervenne Eron.
"Ti ci metti anche tu adesso?" lo guardai con sguardo truce.
"Testona..." sbuffò.
A quel punto ringhiai e gli ruggii contro per non far capire ad Hiccup cosa stessi dicendo.
"Perché devo farlo? Mhh? Perché?" gli domandai.
"Perché il ragazzino qui presente ti ha dato una casa... e del cibo... poteva anche fregarsene, sai? Ma non l'ha fatto! Non essere così egoista! Non ti sta chiedendo la luna" mi spiegò con calma Eron.
Stavo per ribattere ma non seppi cosa dire.
Odiavo quando aveva ragione.
Presi un altro bel respiro e mi calmai.
"Ok! Va bene" mi arresi.
"Davvero??" mi chiese Hiccup con occhi luccicanti pieni di speranza.
"Si..." sospirai roteando gli occhi.
"Perfetto! Ti prometto che stasera avrai tutto il pollo che vorrai"
Alla parola 'pollo' alzai le orecchie.
"Con le patate?" domandai.
"Assolutamente" confermò il moro.
Gli sorrisi, poi salimmo entrambi su Sdentato e continuammo il nostro giro.

A pomeriggio inoltrato arrivammo a casa di Hiccup.
"Hiccup!"
La voce di Skaracchio attirò la nostra attenzone.
"Per caso hai visto tuo padre?" chiese a Hic.
"No... veramente no... perché?"
"Avrebbe dovuto essere qui già da un pezzo..." disse toccandosi i lunghi baffi biondi.
"Strano..." disse dubbioso Hic.
"Dov'è andato di preciso?" gli chiesi.
"Doveva andare a raccogliere della legna e non è più tornato... dovrebbe essere nella foresta" rispose il grosso Vichingo preoccupato.
Decisi di andare a controllare verso nord , mentre Hiccup e Sdentato andarono a sud.

Volai appena sopra gli alberi quando ad un tratto vidi una fiammata di un Incubo Orrendo: la schivai per poco e guardai in basso.. quello che vidi mi lasciò a dir poco stupita.
Stoick stava lottando contro un Incubo Orrendo color arancio ed un Gronkio verde muschio.
L'immenso prese a pugni l'Incubo e lo stese, ma venne subito placcato dal drago verde.
Gli sparai una sfera di fuoco sul fianco e lo allontanai.
"Che ci fai tu qui?" mi chiese Stoick rialzandosi.
"Secondo te?" risposi alzando un sopracciglio.
L'incubo si riprese e ci ruggì contro, io mi misi davanti all'Immenso e ruggii ferocemente anche io.
"Calmati, amico! Che ti prende??" gli domandai.
Il drago arancione si fiondò addosso a me, io prontamente lo schivai saltando e lo presi per le corna, atterrandolo.
"Allora...? Ti calmi o no?" dissi decisa, facendogli capire che non stavo scherzando.
Il rettile si calmò e io lo lasciai, poi mi girai verso il Gronkio.
"Vattene da qui, è il suo territorio... a meno che tu non voglia farti molto male..." lo minacciai schioccandomi le dita.
Il drago verde spalancò gli occhi e volò via, l'Incubo invece si girò verso il padre di Hiccup e sibilò minaccioso.
"Adesso ce ne andiamo... mi dispiace averti disturbato" dissi per tranquillizzarlo e portai via Stoick.
Mentre camminavamo un lungo silenzio piombò tra di noi, fino a quando, finalmente, l'Immenso non lo interruppe.
".....come hai fatto a capire... che eravamo nel territorio di quell'Incubo Orrendo?"
"C'era il suo odore dappertutto..." spiegai semplicemente.
"Il suo.... odore..?" ripetè confuso.
"Già, voi Umani non lo potete sentire... come molte cose del resto..."
"...."
Di nuovo silenzio.
Arrivammo quasi fino al Villaggio quando Stoick si fermò.
"Io.... ehm....." balbettò, poi sospirò pesantemente e riprese a parlare.
"Grazie..." disse guardandomi.
Lo guardai un po' sorpresa... non avrei mai pensato che lui mi ringraziasse... .
"Ahm... non c'è di che... Stoick" feci un sorriso sghembo.
Ritornammo a casa, e stranamente mi sentii più leggera: come se mi fossi tolta un grosso macigno.
Quella tensione che c'era fra di noi era quasi svanita, addirittura parlammo come due normali amici.
Arrivati davanti a casa trovammo Hiccup e Sdentato insieme a Skaracchio che ci guardavano tutti e tre a bocca aperta.
"Cosa... cosa è successo..??" chiese Hic, il più sorpreso di tutti.
"Oh... gli ho solo salvato il c..." dissi, ma Stoick mi fermò tossendo e schiarendosi la voce.
"Ehm... l'ho aiutato con un drago" mi corressi.
"Tu..? Aiutato lui...?" ripetè Hic incredulo.
"Sì, figliolo... adesso andiamo dentro che sto morendo di fame..." disse l'Immenso avviandosi verso la propria dimora.
"Sto sognando..?" mi chiese il moro.
"Vuoi un altro schiaffo?" sorrisi.
"No, no! Ci credo!" esclamò prima di scendere da Sdentato e avviarsi anche lui verso casa.
Risi e insieme al mio Furia Buia entrammo anche noi.

La mattina dopo il risveglio non fu uno dei migliori...
"LYRA!!" tuonò l'ennesima volta Stoick.
Saltai dalla pedana di pietra e lo guardai.
"Cosa c'è?! Che ho fatto adesso?!"
"È pronta la colazione! È da un'ora che ti stiamo chiamando e tu non dai segni di vita!" mi sgridò.
"Scusate... arrivo subito..."
L'uomo si girò e si avviò verso le scale.
"Ah, Lyra..." si bloccò.
"Si?"
".....nessun rancore..?" chiese lui.
"Ahh, Stoick... dovrei serbare rancore per una cosa così..?"
"No, nessun rancore" risposi sorridendo.
"Quando sei libera insegnami quelle mosse contro gli Incubi Orrendi" scherzò lui.
"Va bene..." risi, poi si dileguò.

Effettivamente lo avevo giudicato troppo presto... in fondo ha ammesso di aver sbagliato... beh, non lo ha detto, ma va bene così.



Tana di Haiwan

Ciao Draghettiiii! :D
Lyra: ..... Draghetti...?
Haiw: Sì! È il mio nuovo nomignolo per i Lettori! :33
Lyra: ..... ooookkkeeeeiii.......

Lo so, lo so! Ci ho messo un sacco a pubblicare... il problema è che mi venivano idee nel mezzo della storia, e non idee per cominciarla ç__ç.
Poi ho immaginato questa One-Shot post-film e scrivere come si sentisse la nostra protagonista.
Ehh sì, comincia a emergere il suo carattere... Lyra è una ribelle, dove la condurrà il suo comportamento problematico?
Hehehe.... leggere per scoprire :P

E, avrete sicuramente notato che ho cambiato il tempo della narrazione... FINALMENTE!
No, sul serio, non vedevo l'ora di scrivere al passato, perché con il presente non mi trovavo bene ç__ç
Lyra: Allora perché l'altra storia hai continuato a scriverla al presente? -_-"
Haiw: Avevo già tutto fatto e scritto...
Lyra: Mancanza di voglia?
Haiw: Esatto ^^"
Lyra: E te pareva -.-"

Comunque, rileggendo Two Worlds, One Family (ho aggiunto nuove immagini negli ultimi capitoli :) ) ho notato una cosa... nei primi capitoli mettevo questa frase:
Alcuni fatti, personaggi, nomi e dialoghi rappresentati sono frutto della mia immaginazione.
Ogni similitudine, riferimento, o identificazione con fatti, personaggi, nomi o luoghi è puramente casuale e NON intenzionale.

Poi rispondendo ad una recensione ho detto che effettivamente alcune frasi le ho prese da alcuni Film.

Scusate la mia distrazione x___x

Quello che intendevo dire con quella frase era che qui su EFP non avevo plagiato o cose simili... per il resto resto, ammetto che alcune frasi le ho prese da altri Film.
Ma non per copiare o robe così, sono solo dei piccoli Omaggi che faccio sui miei Film preferiti *--*

Bene, spero di aver chiarito ^^"

Vi auguro, anche se tardi, un buon inizio scuola e uno spaventoso HALLOWEEN!!  3>:-)

Al prossimo capitolo!

Abbracci,

Haiwan


Perdonatemi per possibili errori grammaticali

Ringrazio infinitamente Nakimi Wolf per avermi fatto questo disegno di Lyra:

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HD QUI

GRAZIEEEE!!! x33333 ♥♥

Ne approfitto per dirvi che è una bravissima disegnatrice, e vi invito a dare uno sguardo ai suoi disegni e di supportarla :D


Pagina Facebook: https://www.facebook.com/nakimi.art?fref=nf

DeviantArt: http://nakimiwolf.deviantart.com

Tumbrl: http://fl-nakimi.tumblr.com
 

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Capitolo 2
*** L'accademia dei Draghi ***


L'Accademia dei Draghi

Questa è Berk.
Per generazioni fu teatro di scontri tra Vichinghi, Draghi e Cavalieri: le battaglie erano feroci!
Poi un giorno... tutto cambiò.
Incontrai Lyra e Sdentato, e insieme dimostrammo alla gente di qui che invece di combattere i Draghi... potevamo cavalcarli, vivere con loro, e addirittura addestrarli!


Hiccup Pov

"Ok, ragazzi: gara di acrobazie..chi parte per primo?" domandai una volta atterrato sulla nostra solita colonna di pietra dove ci incontravamo per fare esercitazioni in volo.
"Ahh.." cominciò a parlare Gambedipesce.
"Io!" si intromise Moccicoso.
"Ehm... veramente credo che tocchi a..." tentò di dire Gambe.
"Me" concluse Moccio.
"Per il fulmine del giovane Thor... muovetevi!" ordinò Astrid.
"Oh, non preoccuparti, ci muoviamo! E quando ci muoveremo Zannacurva e io accenderemo il cielo di FIAMMEEEEEEEEE!!!!!" Zannacurva partì improvvisamente e non lasciò finire la frase a Moccicoso.
Sentimmo le sue urla per tutta la durata del percorso.
Passarono in mezzo agli scogli, poi il drago rosso si tuffò in acqua e riemerse dopo pochi secondi e infine atterrò dov'era partito.
"Sono vivo?! Sì, sono vivo!!" esultò Moccio.
".... ovviamente!" continuò con la sua solita aria di superiorità.
"Tocca a me adesso! Pronto, Muscolone? Via!" disse Gambedipesce, poi i due si alzarono in volo e fecero semplicemente un giro attorno a noi.
"Evvai! Nuovo record personale!" esultò abbracciando il prorprio Gronkio.
"Tocca a me!" esclamò Testa Bruta.
"No! A me!" ribattè il gemello.
"Ragazzi.... stesso drago..." gli ricordai.
"Ah, si.. giusto..." disse Testa di Tufo e i due partirono.
Fecero quasi schiantare il loro Bizippo contro uno scoglio, poi il loro drago li lanciò entrambi in aria e li ripresero al volo.
Erano davvero spericolati quei due... .
Atterrarono di nuovo accanto a noi con il fiatone.
"Abbiamo rischiato di morire..." ansimò Bruta.
"Lo so... lo rifacciamo??" esultò Tufo.
"Hey! È il mio turno!" tuonò Astrid.
"Puoi prendere appunti se vuoi" continuò girandosi verso di me, dopodiché spiccò il volo con Tempestosa.
Volarono a pelo d'acqua e l'Uncinato abbassò la coda creando delle increspature, poi chiuse le ali e girò su se stessa e infine si librò in aria facendo varie spirali, poi atterrò.
"Wow!"
"Fooorte!"
"Che brava!"
"Si... ma lo sai fare senza il drago??" le chiese altezzoso Moccicoso.
Di risposta Astrid gli tirò un pugno.
"Beh.. a quanto pare avremo il nostro bel da fare, bello..." dissi a Sdentato, ma prima che potessi partire un urlo attirò l'attenzione di tutti.
"ATTENTI LA SOTTOOO!!"
Ci voltammo e vidimo i Cavalieri volare giù un picchiata verso di noi.
Lyra atterrò per prima, ma era così veloce che per frenare dovette strisciare contro scoglio, poi si fermò prorpio sull'orlo, subito dopo la raggiunsero Shine e Koga.
"Arrg!! Battuto da due femmine!!" imprecò aridato quest'ultimo.
"La cosa non mi sorprende..." sogghignò Shine, intanto arrivarono anche Devon e Neera.
"Io... non capisco il motivo di tutta questa competizione..." sospirò Iron, che atterrò con più calma.
"Dai, sono delle piccole gare... è un modo per divertirsi!" scherzò Devon saltellando attorno a noi.
"E anche per dimostrare chi è il migliore! Ed è ovvia la risposta!" intervenne Moccicoso.
"Beh... a chi tocca ora?" cambiò discorso Lyra, Sdentato ruggì felice e spalancò le ali.
"Oh, tocca già a voi? Perfetto! Allora mi unirò!" disse lei affiancandoci e mettendosi nella stessa posizione del suo drago.
Spiccammo il volo e facemmo una capriola all'indietro per poi andare giù in picchiata verso il mare, e poco prima di finirci dentro Sdentato spalancò le ali e sfrecciò dritto creando delle increspature, Lyra invece volava a pelo d'acqua e ogni tanto immergeva le mani, poi fecimo lo slalom fra gli scogli. All'ultima virata vidi un ponte di pietra e mi diressi lì con il Furia Buia. Arrivato lì saltai e mi misi a correre sopra il ponte, mentre Sdentato ci volava sotto, anche Lyra mi affiancò, ma volando... infatti arrivò prima di me dall'altra parte del ponte e saltò giù in sella al proprio drago, e quando fu il mio turno saltai proprio dietro di lei.
Skaracchio aveva costruito il pedale apposta per la mia gamba di ferro, ma io ne avevo costruito un altro per Lyra, e lo avevo saldato accanto al mio, in modo che entrambi potessimo cavalcare Sdentato.
Sentii i ragazzi esultare e il drago nero sputò varie sfere di fuoco che si disintegrarono nell'aria, formando varie scintille.
"Un altro successo! Ottimo lavoro, ragazzi!" mi congratulai, per poi ritornare al villaggio.

Già... i Draghi... molti abitanti di Berk pensano che la vita sia migliorata da quando abbiamo fatto pace con loro... ma... naturalmente i Draghi sono sempre... beh... Draghi.

Quando atterrammo c'era molta confusione... tra Draghi che rubavano cibo o rincorrevano piccoli animali e gli abitanti che gli urlavano contro.
"Lascia stare il mio pane! Mollalo subito!! Ah! Draghi!"
"Giù dal tetto, brutta peste!"
"Molla il sacco! Sono le mie mele!"
"Sta lontano dalle mie galline!"
"Attento alla mia biancheria, lazzarone!!"
"Al riparo!"
"Arrivano!!"
"Proteggetevi!"
Sopra di noi un centinaio di Draghi lasciarono andare i propri escrementi per tutto il villaggio.
"Bleah! Oh! Che schifo! Uuhh! Disgustoso!"
Tentai di trovare un riparo e tra la confusione mi ritrovai in mezzo a due Vichinghi che si coprivano con degli scudi.
"Salve, Mulch... hey! salve, Bucket... scusate per.. hehe" li salutai.
Mulch e Bucket erano due abitanti dell'isola, grandi amici.. li vedevi sempre insieme.
Il primo era un Vichingo basso e robusto, con una folta barba marrone, al posto della mano destra aveva un uncino, e la gamba sinistra era di legno, invece il secondo era alto e biondo, con una lunghissima barba e lunghi baffi, e anche lui aveva un uncino al posto della mano destra: la sua particolarità era che indossava sempre un secchio in testa, perché un drago gli aveva mangiato metà cervello.
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"Ogni pomeriggio alle tre... sono regolari almeno... tanto di cappello!" disse Bucket.
"Meglio di quando si uccideva o si veniva uccisi... hey! Abbiamo un bel pesce per il tuo grande padre! Hehe.. Bucket, da il Merluzzo al ragazzo" disse Mulch, ma quando Bucket prese il sacco, questo era strappato e vuoto.
"L'ho già mangiato? E mi è piaciuto?" chiese il biondo vedendolo.
"Ehm.... no, veramente Bucket... temo che il... ehm...." balbettai indicando un Terribile Terrore portarsi via il Merluzzo.

La maggior parte di noi qui a Berk è disposta ad accettare i Draghi e i Cavalieri sia nel bene che nel male... ma ci sono quelli che non li accetteranno mai... e faranno di tutto per cacciarli via.

Lyra Pov

Il giorno dopo io e Hiccup andammo alla Piazza del Villaggio per aiutare Stoick con le provviste, visto che il grande freddo era alle porte.
"Il problema sono sempre i Draghi e i Cavalieri!" sentii una voce lamentarsi con l'Immenso, mi voltai e notai un vecchio Vichingo con un lungo bastone decorato, supposi, con denti di drago, accompagnato da una piccola pecora.
"Quei demoni non sono adatti a vivere tra le persone civili!" continuò lui.
"Neanche tu, Mildew... sennò perché avremo costruito la tua casa così lontano?" disse Skaracchio.
"Ahh, bravo... continua pure con le battute... " disse il vecchio, intanto io mi avvicinai a Hiccup.
"Hic... chi è quello?" gli domandai.
"Oh... è Mildew... uno scontroso e antipatico vecchio... ha sempre da ridire e lamentarsi su qualcosa... l'intero Villaggio non lo sopporta.." spiegò lui.
"....davvero? A me non sembra così, sai..?" dissi vedendo gli abitanti dargli ragione sul fatto di cacciarci via dall'isola.
"I Draghi sono bestie selvaggie e imprevedibili! Vanno tenuti in gabbia, Stoick! Non c'è altro modo! O si mangiaranno tutte le nostre provviste e distruggeranno l'intero villaggio!"
"Sì!"
"Esatto!"
Hic guardò me e Sdentato, poi si avvicinò a quel trambusto.
"Non lo fanno apposta! Sono solo Draghi! Si comportano... da Draghi!" tentò di difenderci.
Stoick li mise una mano sulla spalla e si avvicinò al vecchio.
"Senti, Mildew... se c'è un problema, tocca a me risolverlo" gli disse con fermezza.
"C'è un problema.. è ufficiale, Stoick... e penso di parlare a nome di tutti quando dico che farai bene a risolverlo in fretta!" sibilò Mildew allontanandosi e lasciando il gruppetto di abitanti lamentarsi.
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La sera Skaracchio e Stoick fecero una riunione a casa, accanto al fuoco.
"Non posso permettere ai Draghi di scorrazzare per il Villaggio impunemente... hey! Potrei mettere dei cartelli!" disse l'Immenso.
"Dei cartelli? Per i Draghi?" domandò l'amico.
"No! Per le persone!"
"Cartelli?? Per i Vichinghi?? Ti sembriamo dei letterati?"
"Ohh... allora innalzeremo una grande rete intorno alla piazza!"
"Una rete?? I Draghi sputano fuoco..."
"Lo so che i Draghi spuntano fuoco, Skaracchio! Ahh.. forse ha ragione Mildew... l'unica soluzione è chiuderli in gabbia!" si arrese.
"Papà, aspetta.. lascia che me ne occupi io!" s'intromise Hiccup.
"Tu..?" chiese sorpreso il padre.
"Sì, certo! Se c'è uno che sa controllarli... quello sono io... sono l'uomo giusto per questo lavoro" disse mentre Sdentato gli strusciava contro.
"...uomo?" gli domandai sarcastica.
"Tu non sei ancora un uomo, figliolo..." gli fece notare il padre.
"E non lo diventerò se non mi dai fiducia..."
Stoick lanciò un'occhiata a Skaracchio, per poi rivolgersi di nuovo al figlio.
".... e va bene... avrai la tua occasione... a partire da domani" decretò.

Il pomeriggio dopo andai con i ragazzi e i Cavalieri in cima alla torretta con la catapulta.
"Cosa?? Il villaggio si lamenta di noi??" domandò stupito Devon.
"Non mi sorprende la cosa... guardate che casino stanno facendo in piazza..." disse Shine indicando sotto di noi.
Tutti si affacciarono a guardare i Draghi combinare un guaio dopo l'altro... ma la nostra attenzione fu attirata da Hiccup che cercava di tenerli sotto controllo.
"Che sta facendo??" domandò Moccicoso.
"Uhm... credo stia aiutando i Draghi a distruggere tutto..." ipotizzò Testa di Tufo.
"Foorte" disse Testa Bruta.
Hiccup stava rincorrendo con un secchio d'acqua una pecora in fiamme, cercando di spegnerla, ma fallì più e più volte.
"Cavolo... forse dovremmo aiutarlo..." disse Astrid.
"Si, dovremmo..." disse Tufo.
"Tra un minuto..." finì Bruta.
Alla fine Hic riuscì a gettare l'acqua sulla pecorella ma sfortuntamente era l'ora della pioggia di sterco di drago.
"E... sono anche le tre del pomeriggio..." disse Astrid.
"Oh, mamma..." dissi prima di vedere Hiccup travolto.

La sera stessa aiutai Hiccup a ripulirsi, poi lui si sedette stanco sul letto della sua camera.
"Ahi... mi fa male tutto... perfino questo..." si lamentò prendendo in mano la sua gamba di ferro.
"Hiccup?" sentimmo una voce al piano di sotto.
"Astrid? Perfetto..." disse sarcastico infilandosi la protesi e alzandosi in piedi.
"Non ho l'aria stanca... vero?" ci chiese.
"Ehm... no..." mentii guardandolo e facendogli un mezzo sorriso, mentre Sdentato piegò la testa.
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"Ah, bene... compatito dai Draghi..." ironizzò, intanto Astrid salì le scale e ci raggiunse.
"Hey! Ciao, Astrid! Che bella sorpresa!" esultò lui cercando di sembrare in forma.
"Allora? Com'è andata oggi?" gli chiese.
"Ahh, una giornata tranquilla... un giretto in Piazza... sai com'è..."
"Certo che lo so... ti abbiamo visto, Hic... non so come ti reggi ancora in piedi..."
"Ohhh! Sognerò pecore che vanno a fuoco per i prossimi sei mesi..." si arrese lui buttandosi sul letto.
"HICCUP! Dove sei?!" tuonò Stoick, facendo saltare in piedi Hic.
"Hiccup! Che succede la fuori?! La Piazza è un campo di battaglia!" continuò salendo le scale.
"Lo so, sembra terribile..." cominciò a dire il figlio.
"È terribile!" gli sussurrò Astrid.
"Ma è perché siamo solo... alla... fase uno del mio piano generale!" continuò Hic.
"Ohh... quindi hai ideato un piano" disse sorpreso l'Immenso.
"Naturalmente! Studiato nei minimi dettagli! È un piano molto complesso... ho disegnato il progetto, ha diverse parti che si muovono... sì, è un piano perfetto..." disse il figlio.
"Ah-ah... mi auguro che sia vero... perché Mildew ha sobillato l'intera isola! E se non riuscirai a controllare quei Draghi... il popolo mi chiederà la loro testa!" disse infine Stoick per poi voltarsi e scendere le scale.
Deglitii rumorosamente ed Eron brontolò sommesso.
"Tranquillo, bello... la tua testa rimarrà al suo posto..." disse Hic tranquillizzandolo.
"Ti rendi conto, vero, che i Draghi che dovresti controllare sono un miliardo mentre tu sei solo uno? Spero davvero che tu abbia un piano..." disse Astrid per poi scendere le scale e andarsene.
"Fammi indovinare... non hai un piano, vero?" gli chiesi.
"Veramente sì, e domani lo metterò in pratica" rispose sicuro di sè.

La mattina dopo ci riunimmo tutti quanti nell'Arena.
"Sarebbe questo il tuo piano? Addestrare i Draghi?" chiese Astrid Scettica.
"Qui? Dove li uccidevamo?" domandò Tufo.
"Esatto, ma visto che non li uccidiamo più e l'Arena è chiusa, ce ne serviamo noi" disse Hiccup.
"Già, ma... sembra che i Draghi sembrano un po' nervosi, Hic..." fece notare Astrid accarezzando il muso di Tempestosa.
"Non solo i Draghi..." sottolineò Iron.
"Certo! perché siete creature molto sensibili! Specialmente Muscolone... ha perso un cugino qui, e io evito di parlarne" spiegò Gambedipesce.
"È sorprendente che tuo padre ci abbia dato l'Arena" disse Astrid avvicinandosi a Hic.
"Infatti lo sarebbe se lo avesse fatto, già... ma non lo ha fatto, quindi... anche di questo sarebbe meglio evitare di parlarne..." sussurrò il moro.
"Aspetta... quindi noi siamo qui di nascosto da tuo padre?" chiese incredula la bionda.
"Hai capito, vedo! Brava, parlane... ahm... allora, ragazzi, la situazione è questa: i Draghi sono fuori controllo... noi vogliamo che vivano nel nostro mondo, ma senza distruggerlo... sapete che i Draghi che hanno un loro Cavaliere sono più obbedienti, ma quelli senza no, e da soli loro non ci riescono. Hanno portato lo scompiglio nel villaggio... e noi dobbiamo fare qualcosa!" spiegò.
"Chiaro, aiutarli a creare scompiglio! Siamo bravi in questo" sogghignò Tufo.
"No, stavo dicendo una..." tentò di dire Hic.
"Senti che cosa faremo! Per prima cosa li faremo arrabbiare, ma proprio di brutto!" lo interruppe Bruta.
"Facilissimo! Facciamo arrabbiare tutti" continuò il gemello.
"Ragazzi, è una cosa seria! Mildew vorrebbe vedere tutti i Draghi e i Cavalieri chiusi in gabbia! E non so voi, ma io trovo quest'idea inaccettabile" insistette.
"Hai ragione... Bruta si scusa" disse Tufo.
"Tornando ai Draghi... l'altro problema è che loro mangiano tutto ciò che vedono" continuò Hiccup tirando fuori un panino da una cesta, a vederlo Sdentato drizzò le orecchie e si leccò la bocca.
"Dunque: quando un drago agguanta un cibo che non gli appartiene, per convincerlo a lasciarlo dategli una bella grattatina sotto al mento" spiegò facendo una dimostrazione, e infatti il Furia Buia lasciò il pane dopo che Hic gli grattò il mento.
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"No, no no no no! Funzionerà tra te e Sdentato, ma... tra Zannacurva e me le cose vanno in un altro modo!" disse Moccicoso afferrando il pane e lanciandolo verso l'Incubo rosso che lo afferrò subito.
"Per farmi ubbidire da questo ragazzone io non lo coccolo, ma ordino: metti giù quel panino!! Subito!!" urlò, ma il risultato fu che Zannacurva afferrò lui, tenendolo fra le sue fauci.
"...visto?? L'ha messo giù!" continuò Moccio.
"Hehe... lo aiutiamo?" ridacchiò Tufo.
"Si... fra un minuto..." concluse Astrid.
"Coraggio, abbiamo molto lavoro da fare: ma insieme terremo i Draghi sottocontollo" riprese Hic dando un panino a ciascuno e facendo delle prove con i Draghi.
"Ahm... qualcuno può dargli una grattatina sotto al mento perfavore?? Ragazzi? Dove siete??" implorò Moccio.

Hiccup Pov

Più tardi andammo io e i ragazzi alla Piazza, ma stranamente era tutto tranquillo... troppo tranquillo.
"Oh... niente Draghi..." disse sorpreso Gambe.
"È stato facile" commentò Bruta.
"Pranziamo?" propose Moccio.
"È strano... se i Draghi non sono qui dove sono finiti..?" domandai.
Improvvisamente sentimmo un boato provenire dalla collina dove c'era il magazzino dove tenevamo le provviste per l'inverno.
"....qualcosa mi dice che sono laggiù" disse Astrid.
Corremmo dove vidimo l'esplosione e quello che si presentò davanti a noi lasciò tutti sgomenti.
"Tempestosa?" disse incredula Astrid.
"Zannacurva!" esclamò Moccio.
Io mi diressi subito all'interno del Magazzino dove trovai mio padre.
"Si sono mangiati tutto! Come affronteremo il grande freddo??" sbraitò lui.
"Ti avevo avvertito, Stoick! Ma tu mi hai dato ascolto? No... hai incaricato un branco di mocciosi di occuparsene, e adesso guarda cos'hanno fatto i Draghi... la gabbia è troppo poco per quelle bestiacce!" intervenne Mildew
"Papà ti giuro che sistemerò tutto! Stavamo già ottenendo dei risulta..." tentai di dire.
"Basta, Hiccup! Come posso illudermi che controllerai tutti i Draghi, se non riesci neanche a controllare il tuo!" mi interruppe mio padre indicando il Furia Buia che si era mangiato tutti i pesci di una cesta.
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"Oh, Sdentato..." sospirai.
"Ma dove sono Iron e gli altri?" domandò preoccupato Gambe.
"Permettimi di risponderti subito..." sibilò Mildew indicando con il proprio bastone il retro del Magazzino.
Ci fiondammo subito nel luogo indicato e con nostra sorpresa trovammo i Cavalieri sgraffignare pane, pesce e carne.
"No, no no! Ragazzi! Che state facendo?? Voi dovreste dare il buon esempio ai vostri Draghi!" li implorai facendoli voltare.
"Avanti, via di qui! Mi avete proprio deluso, sapete?" tuonò Skaracchio scacciandoli, e i Cavalieri volarono via sparpagliandosi.
"Bucket! Mulch! Preparate le barche! Uscite a pescare!" ordinò mio padre passando dei cesti ai due.
"È troppo tardi... abbiamo impiegato sei mesi per procurarci tutto quel pesce..." disse abbattuto Mulch.
"Non dirmi che è troppo tardi, dobbiamo provarci!" insistette.
"Papà ti prego! Devi fidarti di me! Conosco i Draghi e i Cavalieri meglio di chiunque altro!" tentai di convincerlo.
"Non ora, Hiccup! Ho un villaggio da sfamare, i Draghi e i Cavalieri hanno fatto troppi danni! Entro stasera voglio vederli tutti quanti in gabbia! Mi hai capito?" mi interruppe.
"Bah! Tenerli in gabbia è troppo poco... devi sbatterli fuori dall'isola!" insistette Mildew.
"D'accordo, Mildew... stasera li metterai in gabbia e domani Hiccup li porterà lontano dall'isola... mi dispiace, figliolo..." disse infine prima di dirigersi al porto.

La sera io e i ragazzi ci riunimmo alla Grande Sala.
"Non riesco a credere che dobbiamo mandarli via..." disse amaramente Moccicoso.
"Sarà molto triste... gli occhi di Shine e il muso di Tempestosa erano le prime cose che vedevo svegliandomi la mattina..." disse tristemente Astrid.
"Ogni sera, prima di dormire... Muscolone mi leccava i piedi... e adesso chi mai lo farà?!" disse disperato Gambe.
"Tufo si offre volontario!" cercò di scherzare Bruta, ma questo non funzionò.
"Che m'importa... a che ora devo essere da lui?" domandò Tufo.
"Andiamo, ragazzi... compiamo questa infame..." affermò Astrid dirigendosi verso l'uscita.
"Questo è il giorno più brutto della mia vita... non rivedremo mai più i nostri Draghi!" esclamò Gambe.
"Non permetterò che accada! Sei il migliore amico che abbia mai avuto..." dissi avvicinandomi a Sdentato e accarezzandogli la testa.
"Ohhh, Sdentato... mi mancherai veramente tanto..." disse Mildew sarcastico avvicinandosi a noi.
"Sai qual'è stato il tuo errore? Pensare che i Draghi possano essere addestrati, e i Cavalieri educati... loro fanno solo quello che sanno fare i Draghi, è la loro natura... e la natura vince sempre" disse poi, allontanandosi.
Due Vichinghi aprirono le porte e una folata di vento spense il fuoco, allora Sdentato si girò e con una sfera di fuoco lo riaccese.
"Oh! Grazie, Sdentato"
"..... sai che ti dico...? Mildew ha perfettamente ragione! Andiamo, bello! Cerchiamo Lyra!" incitai il Furia Buia a seguirmi.

Lyra Pov

"Avanti, via di qui! Mi avete proprio deluso, sapete?"

Le parole di Skaracchio mi rimbombavano nella testa, non era la prima volta che deludevo qualcuno... ma sentirselo dire fa sempre male.
"Ahh, Lyra.... ma che avevi per la testa??" borbottai portandomi le ginocchia al petto nascondendo il viso.
La cosa che mi faceva più male era aver deluso Hiccup e Stoick... proprio ora che lui mi aveva accettata ecco che ne combino una delle mie... brava, Lyra.. complimenti... .
I miei pensieri furono interrotti da un battito d'ali, che riconobbi subito.
"Eccoti qui!" esclamò Hiccup una volta atterrato con Sdentato.
"Ascolta, ho un'idea che potrebbe funzionare!" continuò.
"Ah, davvero? È uno dei tuoi brillanti piani che invece di migliorare le cose le peggiorano?" gli domandai acida, poi mi resi conto di quello che avevo appena detto... e mi maledii più e più volte.
"Scusa, Hiccup..."
"No, hai ragione invece... questo piano funzionerà, te lo garantisco!" disse convinto salendo sul Furia Buia.
"Raggiungiamo gli altri all'Arena! Non possiamo permettere che rinchiudano i Draghi!" esclamò, io annuii e ci alzammo in volo verso l'Arena.

Una volta arrivati i ragazzi stavano già chiudendo in gabbia i Draghi.
"NO! FERMI!" urlò Hiccup, dopodiché atterrammo davanti a loro e lui spinse la leva che chiudeva il cancello dell'Arena.
"Non li chiuderemo in gabbia!" disse ai ragazzi.
"Cos'è successo? Sei riuscito a convincere tuo padre?? O... faremo di nuovo le cose di nascosto, Hiccup?" gli domandò Astrid.
"Ehm.... una delle due... sentite, i Draghi si comportano... ovviamente come Draghi... è la loro natura... e noi dobbiamo far in modo che ci sia utile!" spiegò Hic.
"È questo il tuo piano?" gli domandai.
"Sì! Che ne dici? Sei con me?" mi chiese.
"Sarà divertente..." affermai.

Il giorno dopo riunii tutti i cavalieri e gli spiegai il piano di Hiccup.
"Sei sicura che funzionerà? E se il Capo ci scopre..?" domandò titubante Neera.
"Dai, non fare la fifona... è più esaltante in questo modo!" esultò il fratello Devon.
"Coraggio ragazzi... tutti sui propri Draghi, dobbiamo far capire a questi cocciuti abitanti che non possono vivere senza di noi!" dissi.
"Non stai un pochino esagerando?" scherzò Iron.
"Naaaa.." risi, poi volai con Koga verso il mare aperto e raggiunsi Sdentato e Hic con Zannacurva e Moccicoso.
"Moccicoso! Operazione reti piene!" ordinò Hic.
"Forza, Incubi! E ora di far vedere che siete i più abili pescatori!" dissi a Koga.
"Non c'era bisogno che lo dicessi... noi siamo migliori in tutto!" esclamò prima di tuffarsi in acqua.
Scossi la testa e andai con Hic nel luogo in cui abitava quel vecchiaccio, e lo aiutammo a rifare il suo orto.
Tempestosa con la sua coda scavò nel terreno, poi Hic ci buttò i semi, e infine Muscolone e altri Draghi... beh... finirono in bellezza.
"Sono le tre! E ora di concimare!" esclamò Hic.
Dopo che i Draghi ebbero fatto quello che dovevano fare ci dirigemmo verso la foresta, dove i Cinghiali davano non pochi problemi e così li rinchiudemmo in un Capanno.
"Strepitoso!!" esultò Gambedipesce.
"Come hai capito che avrebbe funzionato?" domandò stupita Astrid.
"Perché sono Draghi... e fanno le cose che fanno i Draghi! E noi dobbiamo lavorare con loro e non contro di loro! E sapete chi ha avuto questa intuizione?" domandò esultato Hic, ma una voce dietro di noi ci interruppe.
"Eccoli lì, Stoick... non mi sembra che i tuoi Draghi e Cavalieri siano in gabbia, o sbaglio?" disse Mildew accompagnato dall'Immenso.
"No... hai disobbedito ai miei ordini" disse severo Stoick guardando Hiccup.
A quel punto eravamo veramente nei guai...

Hiccup Pov

Mio padre e Skaracchio dopo aver rinchiuso i Draghi e i Cavalieri nell'Arena si diressero verso di noi con sguardo truce, attorno a noi c'era tutto il villaggio ad assistere alla scena.
"Oh no... cosa ci farà Stoick adesso??" domandò preoccupato Gambe.
"Sono troppo carina per il carcere!" disse Bruta.
"Tu sei carina?" le chiese retorico Tufo.
"Avete disobbedito ai miei ordini.. e ne pagherete le conseguenze" enunciò mio padre.
"Ti avevo detto che saremo finiti nei guai... thz, ma tu non mi vuoi ascoltare..." sussurrò Astrid.
"Papà, se c'è uno che dev'essere punito, quello sono io" dissi.
"No! Siete tutti responsabili!" disse lui.
"Avete usato l'Arena senza chiedermelo, avete liberato i Draghi disattendendo i miei comandi! Ma d'ora in avanti le cose cambieranno qui... ecco perché..." continuò lui.
"Vi concede un'Accademia per addestrare i Draghi!" lo interruppe Skaracchio lasciandoci tutti basiti, ma felici.
"Skaracchio! Volevo essere io a dirglielo!" lo sgridò mio padre.
"Scusa, hai ragione... diglielo!" disse Skaracchio.
"Ma se l'hai già fatto tu!"
"Digli la parte in cui gli dichiari quanto sei fiero di loro!"
"Skaracchio!! Ahh... Hiccup.... beh... l'ha già detto lui... ma sono veramente molto orgoglioso di voi! Che quest'Accademia per addestrare i Draghi è vostra!" enunciò abbassando la leva e liberando i nostri Draghi con i loro Cavalieri.
Sdentato mi corse incontro e io lo abbracciai felice.
"Ciao, bello..." gli dissi.
Anche Lyra si avvicinò sorridendomi, e io le scompigliai i corti capelli.
"E ora quello che devi fare è addestrarli" mi disse mio padre.
"Non è un problema, papà... e poi... mi aiuteranno Lyra e Sdentato" dissi.
"Ehrm ehrm!" si schiarì la voce Astrid.
"E ehm... insieme a loro, ovviamente" dissi indicando i ragazzi e i Cavalieri.

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I Draghi non possono cambiare la loro natura... e a noi piacciono esattamente come sono!
I Draghi sono creature forti, e straordinarie!


"Accademia dei Draghi di Berk... mi piace questo nome!" esultò Astrid tirandomi uno dei suoi soliti pugni sul braccio.

E anche se ci vorrà molto tempo, voglio imparare tutto quello che c'è da sapere su di loro.
Voi non lo fareste?


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Tana di Haiwan

Salve, Draghettiiii :D

Ebbene sì, ho ripreso la serie TV muhahahha ma non scriverò tutti gli episodi (mi sparo prima X___X) diciamo... quelli più importanti e inerenti alla trama della mia storia.
Comunque, lo so che non sto descrivendo molto il carattere degli altri Cavalieri, ma... un passo alla volta :)
Ok, credo di aver detto tutto.

Alla prossima!

Un caloroso abbraccio,

Haiwan


Perdonatemi per possibili errori grammaticali

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Capitolo 3
*** Si ritorna Umani ***


Si ritorna Umani

Lyra Pov

Erano passati ormai tre mesi da quando l'Accademia dei Draghi era stata fondata... e lo avevamo fatto grazie a Hic e gli altri ragazzi.
Era una sera come le altre ed eravamo tutti attorno al fuoco in cima ad una collina.
"Ma sarà stato un uomo a mettere incinta una draghessa o..." chiese distrattamente Gambedipesce.
"NO! Per carità!" urlò scandalizzato Devon.
"Oddio! Non dire mai più una cosa del genere!" ringhiò bruscamente Koga.
"Non è così che sono nati i Mezzidraghi" puntualizzò Hic.
"E tu che ne sai?" domandò Moccicoso in tono altezzoso.
"Quando Lyra prese abbastanza confidenza mi raccontò le leggende sulla loro trasformazione... e che ci crediate o no, mi ricordo ogni singola parola"
"Uhh Davvero?? Dai, avanti racconta! Voglio sapere tutto!" esultò Gambe.
Hic cominciò a raccontare le nostre leggende: nel mentre i Cavalieri annuirono, ricordandosi molto bene cosa avevano passato prima della trasformazione.
"Ma come mai te l'ha detto solo dopo?"chiese Astrid appena finito il racconto.
"Perché prima non potevo. Non riuscivo a comunicare con gli umani prima di ritornare io stessa un'umana" stavolta presi io la parola.
Tutti spalancarono gli occhi, tutti meno Hic.. dopotutto lui lo aveva visto con i suoi occhi cos'era successo quel pomeriggio.
"Stai scherzando? Com'è possibile? Nessun Mezzodrago è mai tornato umano!" domandò sbalordito Iron.
"A dire la verità non lo so... è quello che sto cercando di scoprire" risposi grattandomi il collo.
"Se tu ci sei riuscita... potremmo ritornare anche noi umani?" chiese Shine.
"Sì, forse è possibile.. ma non garantito" risposi.
I Mezzidraghi si guardarono.
"Che dite, ragazzi? Ci proviamo anche noi?" domandò ai ragazzi Devon.
Lo sguardo dei piccoli Vichinghi s'illuminò
"Come facciamo a sapere chi assomiglia a chi?" domandò Gambedipesce.
"Beh.. prima di tutto dobbiamo decidere chi incomincia..." dissi.
"Posso iniziare..." chiese Gambe.
"Io" venne interrotto da Moccicoso.
"M-ma veramente..." balbettò il biondo.
"Ho detto io!" s'impuntò il moro.
"Smettetela bambini" disse Astrid seccata.
Shine sorrise e si avvicinò alla Vichinga, Devon e Neera si diedero il cinque mentre Tufo e Bruta sbatterono la testa l'uno contro l'altra, Iron si mise vicino a Gambedipesce e io andai vicino a Hic.
".... hey, Koga... tu non vuoi provare?" gli chiese Devon vedendo che era ancora sdraiato sul dorso di Zannacurva.
"No, grazie... ci tengo alla mia pelle, e comunque non m'interessa ritornare umano" rispose seccato.
"Che ti prende Koga? Vieni qui!" gli ordinò Moccicoso, di risposta il Mezzoincubo si alzò e si sedette sul collo del drago rosso e volarono via.
"Hey!!! Ma che fate?! Tornate qui!" strillò Moccio inseguendoli.
Intanto ognuno toccò il proprio Cavaliere ma dopo un paio di secondi non successe niente.
"Cos'altro stavamo facendo quando ti sei trasformata?" domandò Hic
".... niente... cioè, tu mi hai detto di stare tranquilla con tono pacato... e io ho avvicinato il viso alla tua mano.." risposi.
"Proviamo di nuovo?" propose alzando la mano tendendola verso di me.
Non dissi subito di sì, ci riflettei un attimo, poi mi autoconvinsi che probabilmente non sarebbe più accaduto, così appoggiai delicatamente la mia fronte sul suo palmo.
Invece, con mia grande sorpresa quella luce abbagliante fece capolino sulla collina.
Riprovai nuovamente la sensazione di quel pomeriggio: il cuore ardeva e mi sentivo più leggera, le mani bruciavano dal calore immenso che emanavano, e dopo pochi secondi riaprii gli occhi.
Ero ancora appoggiata con la fronte sulla mano di Hic, che stava tenendo gli occhi chiusi, poi anche lui li riaprì e mi guardò sorpreso.
Girai lo sguardo e anche i ragazzi e i Mezzidraghi mi guardavano a bocca aperta.
Istintivamente mi toccai i capelli ma non sentii più le mie orecchie da Furia Buia, abbassai le mani e andai a toccare le altre orecchie: quelle umane però.
Mi girai per guardare la schiena e non avevo più né le ali e né la coda.
Ero ritornata di nuovo umana.
"Ohh ecco la Lyra che ho conosciuto.." scherzò Eron avvicinandosi a me.
Gli sorrisi, accarezzandogli il muso, poi guardai Hiccup che stava anche lui sorridendo, poi i Cavalieri si fiondarono su di me e mi tempestarono di domande.
"Come hai fatto??"
"Già, come hai fatto??"
"È un trucco vero..? Oh, no! Non è un trucco!"
"HEYY!" urlai per ottenere l'attenzione.
"Non ne ho la più pallida idea di come ho fatto... d'accordo? Non saprei rispondervi!" continuai.
"Dimmi una cosa... capisci ancora quello che dicono i Draghi, giusto?" domandò Shine.
"Sì, li comprendo lo stesso, anche se sono umana..." risposi.
"Interessante..." disse Iron.
"Ma... noi abbiamo fatto la stessa cosa con i ragazzi... come mai non ha funzioinato?" domandò tristemente Devon.
"Uhm... il mistero s'infittisce..." aggiunse Neera.
"Secondo me dovremo ritornare sull'isola Byeonhwan" propose Iron.
"Intendi la nostra isola?" chiese Shine.
"L'isola dei Mezzidraghi?" domandò emozionato Devon.
"Lì si trova l'anziano Seulgiloun... potrebbe dirci di più su questa storia" disse Iron guardandomi.
Io appena sentii il nome di quell'isola mi pietrificai... guardai il Cavaliere del Gronkio, pregando che cambiasse idea.
"No, è meglio di no" scossi la testa, disapprovando la proposta.

Hiccup Pov

I Cavalieri erano tutti attorno a Lyra, e continuavano a ruggire ed emettere sibili.
"Uhm... ragazzi? Vi ricordiamo che ci siamo anche noi" s'intromise Astrid.
I Cavalieri a quel punto si schiarirono la voce e i loro occhi ritornarono con la sclera bianca.
"Scusateci, stavamo decidendo una cosa" si scusò Iron.
"Non è roba per Vichinghi..." ammise Devon.
Il mio sguardo si posò su Lyra, la vedevo molto turbata... di che cosa parlavano?
"Beh, siamo tutti una grande famiglia adesso... vi potremmo aiutare!" disse Gambedipesce.
Tutti i Cavalieri si guardarono.
"Non è che non ci fidiamo di voi..." cominciò a dire Iron.
"E che non sappiamo come potrebbero reagire loro..." continuò Neera.
"E visto che tutti noi vogliamo rimanere vivi..." seguì Devon.
"Aspetta... loro chi?" domandò Testa di Tufo.
"I Mezzidraghi sull'isola dei Mezzidraghi" spiegò Shine.
"C'è un'isola dei Mezzidraghi??" domandò stupefatto Gambedipesce.
"Ma certo, è lì che veniamo addestrati per diventare, come dite voi, Cavalieri... giusto, Lyra?" chiese Iron.
Lei non rispose, ma si limitò a guardarlo seria.
"Fate come volete, io non verrò" disse lei infine.
"Ma... come? Sei l'anello mancante per risolvere il mistero... chi ci crede poi se non mostriamo le prove?" disse Devon.
"Molti misteri sono rimasti tali, e sono sicura che anche questo non deve avere per forza una spiegazione... comunque... io vado a casa, sono stanca" disse, poi si voltò e s'incamminò verso casa, seguita da Sdentato.
"Ma che le è preso...?" domandò dubbiosa Neera.
"... come..? Voi non lo sapete...?" chiese stupita Shine.
"Sapere cosa...?" domandai.
Shine sospirò e scosse la testa, poi mi mise una mano sulla spalla.
"Niente... si è fatto tardi, forse è meglio che ce ne andiamo anche noi" disse lei guardando Tempestosa e Astrid.
Io mi feci dare un passaggio a casa, ma quello strano comportamento di Lyra mi lasciò ancora dubbioso. Entrai in casa e stranamente era silenziosa... il che significava che mio padre non era tornato.
Salii su in camera mia e trovai Sdentato sonnecchiare sulla sua pedana di pietra e Lyra ancora umana seduta a intagliare del legno.

Lyra Pov

"Hey... ancora sveglia?" la voce debole di Hiccup mi fece alzare lo sguardo.
"Si..." risposi distrattamente.
"Credevo fossi stanca..." disse lui sedendosi sulla sedia di fronte al suo tavolo con sopra progetti sparsi e tre candele accese.
"Non ho molto sonno adesso..." dissi continuando a intagliare la mia piccola scultura di legno.
Rimasimo in silenzio per... diversi minuti... poi Hiccup si schiarì la voce e riprese a parlare.
"Perché non... vuoi andare... su quell'isola...?" mi chiese un po' titubante... aveva paura... era come se... a fare quella domanda una bomba sarebbe scoppiata... e la bomba ero proprio io.
Non risposi, semplicemente lo guardai male.
".... almeno Sdentato può venire...?" chiese sospirando.
"No" risposi decisa.
"Perché non vuoi?" mi chiese quasi esasperato.
"Noi non andremo su quell'isola" mi impuntai.
"Perché? Dimmi solo questo, perché?" insistette.
"Non... non sono affari tuoi" risposi acida.
"Capisco... ma perché non vuoi neanche far andare Sdentato?"
"Neanche questo è affar tuo!"
"Mi spieghi perché fai così? Non vedo qual'è il problema"
"Tu non lo vedi. Io e lui non metteremo mai più piede su quell'isola... chiaro?"
Prima che Hiccup potesse fiatare ancora io persi ogni qualsivoglia pazienza e lo presi per il collo stringendolo, avvicinando il mio viso al suo.
"Dì un'altra volta perché... dai... coraggio... dillo..." sibilai, e la morsa si fece più stretta.
Il ruggito di Eron mi fermò prima che potessi veramente soffocarlo, e lo lasciai immediatamente andare... ma cosa diavolo mi era preso?
D'untratto mi venne in mente una possibile spiegazione.
"No... di nuovo no..."
Non poteva essere vero... se... se questa cosa non mi era passata... per Odino... .
"Hiccup... io... mi dispiace" tentai di scusarmi vedendolo riprendere il suo regolare respiro.
Lui scosse la testa.
"No... non dovevo pressarti... non era neanche sicura la cosa per cui... domani chiederemo conferma ai ragazzi... per vedere cosa vogliono fare..."
Mentre pronunciava quelle parole non mi guardò in faccia... adesso aveva davvero paura di me... lo sentivo... lo percepivo da quel suo leggero tremolio nella voce.
Volevo tutto, ma non che lui avesse paura di me... con lui volevo un rapporto diverso... aveva aiutato Eron, ci aveva dato una casa, cibo, acqua... si era preso cura di noi... e qual'era il mio ringraziamento...?
Dopo che lui spense le candele e si addormentò sul letto, io scesi per le scale silenziosamente e uscii dalla porta. Camminai senza una meta precisa... superai il Villaggio e mi addentrai nella foresta.
In quel momento la mia testa era affollata da mille pensieri.
Senza nemmeno rendermene conto ero arrivata alla fine della foresta, più in là c'erano gli scogli e la spiaggia... decisi di sdraiarmi sull'erba, appena prima che iniziasse la sabbia... e chiusi gli occhi.
Passarono diversi minuti... forse anche un'ora, quando sentii un fruscio.
"Eron... non devi seguirmi ogni volta..." mi alzai a sedere e mi voltai, ma con mia grande sorpresa non era Eron quello che aveva generato il suono.
Dai cespugli uscì Devon con una mela in mano.
"Lyra? Ancora sveglia? Oh, dimenticavo... tu sei una Furia Buia..." disse dandole un morso.
"Devon? Che ci fai, qui?"
"I gemelli volevano fare un... 'esperimento notturno'... ed è finito con un buco sul tetto della loro casa..." spiegò grattandosi i suoi capelli scuri e un po' ricci.
"Tu invece che ci fai qui?" continuò lui.
"Beh... io... non sono ancora abituata a dormire la notte... per cui..." mentii.
"Oh, capisco..."
Calò il silenzio... io mi sdraiai di nuovo a guardare le stelle.
"Posso farti compagnia?" chiese di punto in bianco.
La sua presenza non mi dava fastidio, quindi accettai, e lui si sdraiò accanto a me.
"......guarda, c'è la costellazione dei fratelli..." dissi indicando il cielo.
"La costellazione di chi?" chiese lui confuso.
"Dei fratelli... non sai la leggenda...?"
"Ahh, sì... ora ricordo... quando ero a Byeonhwan me la raccontavano sempre..." si bloccò, poi si girò verso di me, come se si fosse accorto di qualcosa.
"Oh, scusami..." disse lui.
"No, non importa... non mi arrabbio se parli solo dell'isola, Devon..." scherzai.
"Io mi chiamo Jasper in realtà... e mia sorella Jane"
"Jasper e Jane... sono bei nomi"
"Grazie... anche Lyra lo è"
"Ti ringrazio" dissi per poi scrutare nuovamente il cielo.
"Hey, puoi leggere il mio futuro nelle stelle?" mi chiese euforico.
"Ma nelle stelle non leggi il futuro, leggi delle storie" spiegai ridendo.
"Cosa c'è?"
"La c'è Blatnat il flatulento... puoi immaginare per cosa è famoso"
"Ho capito, adesso stai inventando..."
"No, guarda! Eccolo la! E quello è un gruppo di cacciatori che scappa per il fetore.."
"Bella, quelli sono solo un sacco di puntini!"
"Sai, Jasper... a volte le cose sono più di quello che appaiono... mmh? " dissi guardandolo, ma il suo sguardo era ancora confuso.
"..lascia perdere..." sospirai.
"Allora... che farai domani?" mi chiese dopo un po'.
"In che senso?"
"Nel senso... tu... non ci vuoi proprio venire sull'isola... giusto?"
"Esatto... e non mi farete cambiare idea..."
"Mhh... possiamo almeno dire all'anziano Seulgiloun che stai bene?"
"... no, nessuno deve sapere che sono qui... nessuno deve fiatare su di me o su Eron" dissi cominciando ad agitarmi.
"Ok, ok... d'accordo... era solo per sapere..." disse lui alzando entrambe le mani.
".... beh, io vado prima che quei due combinino un altro disastro... notte, Lyra"
"Notte... Jasper..."
Rimasi lì a guardare il cielo notturno per un po'... finché non mi addormentai.

Hiccup Pov

Il giorno seguente, dopo aver fatto colazione e un volo mattutino raggiunsi gli altri all'Accademia.
"Buongiorno, ragazzi!" dissi scendendo da Sdentato.
Gli altri mi salutarono, ma Lyra non la vidi.
"Qualcuno ha visto Lyra?" domandai.
"Io l'ho vista ieri notte... era appena dopo la foresta, sulla spiaggia" rispose Devon.
"Ti ha detto qualcosa per caso? Su cosa vuole fare..?" gli domandò Shine.
"Non c'è verso di farle cambiare idea, purtroppo" disse tristemente.
"Allora è deciso, ci andrò solo io" concluse Iron.
"Solo tu? Ma... ne sei sicuro?" gli chiese Gambedipesce.
"Sì, tanto dovevo passare comunque di là"
"Iron... non è che posso venire con te?" gli domandai.
"Mmmh... quello è un luogo sacro... se ci portassi un Vichingo non so come la prenderebbero..." rispose lui.
"Prova a portarlo con te... sono sicura che con lui non ti diranno niente... insomma... non mette paura, senza offesa, Hiccup" disse Shine.
"No, figurati" sorrisi.
"Beh... d'accordo" disse Iron.
"Bene! Quando partiamo?" chiesi.
"Adesso" disse lui salendo su Muscolone.
"Hey, aspetta un minuto! E io che faccio senza drago?" domandò Gambedipesce.
"Tre giorni e torneremo, non preoccuparti" lo rassicurò.
"Si... con voi ci vorrebbe un mese intero per quanto siete lenti..." commentò Koga, ricevendo di risposta l'elmo di Moccicoso in faccia.
"Hey!" si lamentò quest'ultimo.
"Fooorte! Dovremmo anche noi usare i nostri elmi in quel modo!" esultò Tufo.
"Chi è quello lento adesso?" ridacchiò Iron.
Io mi girai verso Sdentato e salii sulla sua groppa.
"Sei pronto, amico?" gli domandai sporgendomi un po' e lui di risposta sbuffò.
"lo prendo per un sì" dissi, dopodichè ci alzammo in volo e ci diressimo verso la misteriosa isola dei Mezzidraghi.


Tana di Haiwan

Salve, Draghetti! :3

Lo so, è corto come capitolo... però ultimamente l'ispirazione mi sta abbandonando ç___ç e ho avuto tempo solo questi giorni per scrivere.
Lyra: ma se hai avuto tempo un mese...
Haiw: Tesoro, ho anche da fare, non sto in casa a grattarmi la pancia è_è
Lyra: Hmpf...
Haiw: Tu ne stai fecendo di grosse, eh...
Lyra: Ma se sei tu che scrivi!
Haiw: Cosa nasconderà mai Lyra?? Perché è così schiva e aggressiva??
Lyra: .-. mi fai fare tu quelle cose!
Haiw: E perché presto cambierò Rating??? *musica di tensione*
Lyra: Questa manco mi calcola... o.o eh? Come cambi il Rating?? Che hai in mente??
Haiw: *risata malvagia*

Cooomunque... volevo ringraziare tantissimo MatteoIlSognatore, perché mi ha aiutato nella realizazzione di questo capitolo, infatti l'inizio del capitolo, da quando i protagonisti stanno attorno al fuoco a quando Hic tocca Lyra, lo ha scritto lui, io l'ho solo un po' modificato. Quindi grazie Matt! :)

Seconda cosa: se riesco... ripeto: SE riesco, per Natale pubblicherò una storia Extra, sempre inerente a Two Worlds, One Family.

Bene, ho detto tutto u.u

Mi raccomando, fate i bravi e ingozzatevi a Natale e ubriacatevi a Capodanno U_U
Lyra: che bei consigli che dai... -.-"

Un abbraccio a tutti voi ♥

Haiwan


Perdonatemi per possibili errori grammaticali

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Capitolo 4
*** Mezzidraghi, Leggende e Misteri ***


Mezzidraghi, Leggende e Misteri

Hiccup Pov

Eravamo in viaggio da ore, e nessuno aveva spiccicato parola.
"Uhm... Iron..." dissi timidamente.
"Dimmi" disse lui dedicandomi tutta la sua attenzione.
"Beh... ho così tante domande... non so da dove cominciare..." ammisi accennando un sorriso.
"Oh, non ti preoccupare... anche io avevo lo stesso entusiasmo..." mi rassicurò.
"Davvero? E quando è stato?"
"Molto tempo fa... ero solo un ragazzo..." disse con un sorriso.
Non ci avevo mai pensato fino a quel momento, però Iron era il più grande tra i Mezzidraghi dell'Accademia.
"Posso chiederti quanti anni hai?" chiesi un po' titubante.
"Hey, guarda che non ti mangio se fai domande... non sono mica Koga o Lyra..." scherzò lui.
"Secondo te quanti anni ho?" riprese.
"Non... saprei..."
"Dai, tira a indovinare"
"Uhm... vent.....otto?"
"Quasi indovinato, venticinque" rispose lui con un sorriso.
"Venticinque? Wow... sembri più grande.."
"Per alcune cose è un vantaggio... non ti fanno storie su come guidi il tuo drago o cose simili..." disse lui accarezzando Muscolone.
"Oh, eccola lì! Comincio già a vederla" esclamò indicando davanti a noi.
"L'isola dei Mezzidraghi... wow..." sussurrai, già da lontano potevo scorgere la sua maestosità... era un'isola molto grande, quasi tutta in pianura, ma sulla sinistra si ergeva imponente un'altissima montagna innevata.

Lyra Pov

"Devi essere più forte delle tue sofferenze!"

"Quando avrete un dubbio, quelle luci vi ricorderanno che non siete mai veramente soli"
"E come facciamo a esserne sicuri...?"
"A volte bisogna soltanto avere fiducia..."

"Arriva un momento, nella vita di ogni giovane creatura... in cui bisogna rendersi conto che esistono forze più grandi di noi, nell'universo... forze che non si possono né vedere né toccare, ma solo sentire... e anche se la vita può portarti dove meno te lo aspetti, puoi stare certa che era quello, il tuo destino"

"Ricordi cosa dicevamo? Per sempre insieme, qualcunque cosa la vita ci riservi..."


Mi svegliai di colpo.
Ero ancora distesa sull'erba, alzai lo sguardo e vidi il cielo azzurro con qualche nuvola sparsa qua e la...
Mi misi seduta e con mia sorpresa mi accorsi di essere ancora umana.
"Oh, beh... ritornerò al villaggio a piedi..." sospirai mentre mi alzai e mi ripulii dai fili d'erba.
Una volta al villaggio mi diressi direttamente all'Accademia, dove trovai i ragazzi, i Cavalieri e i loro Draghi.
"Buongiorno! Alla buon'ora eh?" scherzò Jasper quando mi vide.
"Giorno..." risposi pigramente, poi mi guardai intorno... non c'erano né Hiccup e né Eron... il che mi è sembrato parecchio strano.
"Dove sono Hic e Sdentato?" chiesi ai presenti, e calò il silenzio.
".....beh?" continuai.
"Sono andati a Byeonhwan" mi rispose Koga, guadagnandosi un'occhiataccia di tutti.
"Cosa??" domandai io adirata.
"Ascolta, Lyra... forse non si accorgeranno-" tentò di calmarmi Shine.
"Da quanto sono partiti?" la interruppi.
".... Lyra...." sospirò lei.
"Da quanto sono partiti?" riformulai la domanda alzando la voce e scandendo di più le parole.
Shine mi guardò e non rispose, poi prese la parola Jasper.
"Da circa un'ora..."
"Molto bene" dissi prima di spiccare il volo.

Hiccup Pov

"Hic aspetta"
Iron si fermò di colpo.
"Cosa c'è?" chiesi.
"Vieni, andiamo di qua..." disse lui virando a destra, io lo seguii senza oppormi, anche se un po' confuso.
Atterrammo in una zona piena di alberi e con una fitta nebbia.
"Ehm... credi che questo posto sia sicuro?" dissi scendendo da Sdentato.
"Si, non preoccuparti, i Guardiani vengono molto di rado qui, e poi non devono vedere lui" disse indicando il Furia Buia.
"Perché?" chiesi.
"Creerebbe molta confusione nell'isola... ed è l'ultima cosa che voglio... non preoccuparti per Sdentato, se la sa cavare" spiegò velocemente.
Lui e Muscolone andarono avanti mentre io mi restai ancora un po' con Sdentato.
"Ok, amico... tornerò presto non preoccuparti... ma tu... non cacciarti nei guai" dissi accarezzandogli il muso, lui di risposta fece un brontolio.
Seguii Iron e Muscolone cercando di non perdermi in quella foresta abbastanza inquietante, camminammo per... un'ora o forse di più, fino a quando il Gronkio non fiutò qualcosa e cominciò ad agitarsi e brontolare.
"L'hai trovata eh? Sì... sento anche io l'odore..." disse Iron.
"Ehm... odore di cosa?" domandai confuso.
"Siamo vicini alla città principale, sentiamo già l'odore degli altri Draghi e i Cavalieri... vedrai ti piacerà" rispose lui riprendendo a camminare.
"Uhmm... perché non ci andiamo in volo...?" chiesi.
"Preferisco camminare, e poi non daremo nell'occhio" rispose.
"Ci stiamo infiltrando per caso?" scherzai, lui rise di gusto.
"No, è che lassù è pieno di guardie e gente poco amichevole, quando saremo dentro la città capirai perché" disse.
Continuammo a camminare per un bel po', finche la nebbia pian piano che avanzavamo non si diradò, finché non potei vedere un enorme portone in legno, sorretto da due pilastri di pietra con sopra incisioni antiche e decorati con piante rampicanti e fiori.
"Hic, mettiti accanto a Muscolone" mi disse d'untratto Iron, dal tono di voce sembrava preoccupato... .
Non obbiettai e andai vicino al Gronkio e con cautela ci avvicinammo all'entrata, ma fummo bloccati da una voce.
"Altolà! Chi va là? Amico o nemico?"
"Smettila con questi indovinelli, non fai paura a nessuno!" disse un'altra voce.
Improvvisamente alla nostra sinistra sbucò fuori un Incubo Orrendo blu con sfumature gialle sulle ali, sul dorso aveva una sella interamente di cuoio e sulle parti più vulnerabili del corpo possedeva un'armatura d'argento con decorazioni molto fini e precise.
"Chi sei? Identificati" disse una voce femminile, era quella di una ragazza, avrà avuto la stessa età di Iron... era seduta sul dorso dell'Incubo, aveva lunghi capelli lisci azzurri posati sulla sua spalla sinistra, sulla testa spuntavano quattro corna ricurve su se stesse, gli occhi azzurri e una corporatura slanciata e ben allenata.
"Iron BrownDragon, vengo in pace, sono stato addestrato qui per diventare Cavaliere, e lei è Hona, la mia draghessa, siamo venuti fin qui da Berk" disse lui con calma.
Aspetta un momento... Muscolone era una femmina??
"Chi è lui?" chiese lei indicandomi con fare sospetto.
"È un abitante dell'isola, non abbiate timore, non farà nulla... lo terrò d'occhio io" rispose, a quel punto lei scese dal drago blu e si avvicinò a me.
"Percuisizione" disse lei.
"Come?" domandai.
"Controllano che tu non abbia armi o cose del genere... tranquillo è tutto nella norma" mi spiegò Iron tranquillo, così la ragazza mi alzò le braccia e cominciò a toccarmi il gilet, poi scorse il mio libricino, ma non disse nulla.
Una volta finito con me lo fece anche con Iron.
"Ok, sono entrambi puliti, aprite le porte!" esclamò lei, un attimo dopo il portone si aprì, e venni investito da una luce accecante.
Quando i miei occhi  si abituarono guardai oltre le porte e il paesaggio davanti a me era mozzafiato.
Un sentiero di pietra passava in mezzo alle case di legno, esse erano di varie dimensioni: dai modesti Capanne alle Ville Vichinghe, c'erano anche vari Mulini ed edifici di cui non ero nemmeno a conoscenza.
La Città era tutta contornata da siepi e alberi meravigliosi, e al centro v'era un'enorme Quercia con costruita sopra una casa.
"Wow... non ho mai visto niente del genere..." sussurrai ad Iron.
"Già, è bello ritornare qui" sorrise lui, poi si rivolse al suo drago.
"Vai pure, se c'è bisogno ti chiamo" e detto questo il Gronkio spiccò il volo.
"Ma... ho capito bene prima...? Muscolone è una femmina?" domandai.
"Già, ma non dirlo in giro, sopratutto a Gambedipesce... è divertente che tutti la prendiate per maschio" ammise ridendo.
"Su, coraggio stammi dietro, abbiamo un sacco di lavoro da fare" continuò prendendomi per il braccio e trascinarmi verso l'enorme Quercia.
"Avremo tempo di visitare l'isola?" chiesi un po' troppo speranzoso.
"Se faremo le cose per bene e velocemente sì" rispose lui aumentando il passo.
Durante il tragitto vidi tantissimi Draghi e Cavalieri di ogni tipo: alcuni addirittura non li avevo mai visti nemmeno sul libro dei Draghi.
Una volta arrivati alla Quercia salimmo delle scale a chiocciola che percorrevano tutto il tronco, poi Iron entrò in un'ampia fessura e all'entrata c'era scritto: 'Biblioteca'
"Hey, cos'è una Biblioteca?" chiesi ad Iron.
"Lo scoprirai presto" rispose e mi trascinò dentro con lui, ritrovandoci un corridoio.
"Iron, tu lo sai perché Lyra non voleva venire qui?" chiesi dopo un po'.
"Perché tutti su quest'isola pensano che lei sia morta..." rispose semplicemente.
"Co-come morta??" chiesi allibito.
"Anche io lo credevo, infatti sono rimasto molto sorpreso quando l'ho vista a Berk" continuò lui.
"Ma perché lo pensano?"
"Mi correggo: non proprio morta... scomparsa, diciamo"
"Si.. ma perché...?"
Lui si fermò, si girò lentamente e mi guardò, il suo sguardo diceva tutto.
"... non puoi dirmelo, vero?" tentai di indovinare.
"Hai fatto centro..." disse per poi riprendere a camminare.
Ma quanto era lungo quel corridoio??

Lyra Pov

Volavo più veloce che potevo.
Potevo raggiungerli... dovevo raggiungerli, e impedire il finimondo.
Se qualcuno avesse saputo che io ed Eron eravamo ancora vivi... oh, Thor, non volevo pensarci.
Nessuno su quell'isola doveva sapere la verità.
Con quel pensiero accellerai ancora verso Byeonhwan.

Hiccup Pov

"Eccoci, siamo arrivati" disse Iron entrando in una stanza, quando entrai anche io rimasi immediatamente incantato.
Eravamo in una grande sala, piena di scaffali con libri di ogni tipo, non ne avevo mai visti così tanti in vita mia.
"Bene, io ci metterò un po' di tempo... divertiti pure" disse lui con un sorriso e sparendo in un'altra stanza.
C'erano così tanti libri... non sapevo proprio da dove cominciare... alzai lo sguardo e vidi che in alto c'erano dei cartelli con scritto: 'Sezione: Draghi - Cavalieri', interessato andai in quella direzione.
Scrutai tutti i libri che erano divisi in vari scaffali... poi notai una cosa che mi fece davvero incuriosire.
"Sapevo che saresti venuto subito qui" disse Iron che mi fece sobbalzare.
"Ehm... cosa sono questi..?" domandai.
"Questi, caro Hiccup, sono tutti libri di ogni Cavaliere che si trova nel mondo" rispose.
"Vuoi dire che ognuno di voi ha un suo libro?" chiesi sorpreso.
"Esattamente, ogni nuovo Cavaliere viene etichettato e studaito... e tutto quello che viene scoperto è scritto su questi libri, che periodicamente vengono aggiornati" spiegò allungandosi e prendendone uno.
"Questo è il mio" disse mostrandomi la copertina.
Sopra c'era un suo disegno con accanto Muscolone con sopra scritto: 'Aaron Stone Ashmore'.
"Ti chiami Aaron?" gli chiesi.
"Già, non è molto diverso dal mio nome da Cavaliere... tieni, leggilo pure" rispose passandomi il libro, io lo aprii e lessi le prime pagine.

Nome: Aaron Stone Ashmore
Nome da Cavaliere: Iron BrownDragon
Età: 26 anni
Altezza: 1,65
Peso: 80 kg
Razza: Mezzodrago - Hanryū
Specie: Miambha - Gronkio
Apertura alare: 5 metri
Elemento: Metallo
Provenienza: Montagna Solitaria

Drago: Gronkio
Classe: Boulder
Nome: Hona
Lunghezza: 4 metri
Apertura Alare: 6 metri
Peso: 2600 kg


"Wow... c'è scritto proprio tutto..." dissi meravigliato mentre sfogliavo il libro.
"Già, sono molto precisi su queste cose... a momenti studiano pure quante volte vai a fare i bisogni" scherzò lui.
"Toglimi una curiosità... cosa vuol dire Miambha e Hanryū? Ed Elemento?" chiesi curioso.
"Miambha significa roccia nella nostra lingua e Hanryū vuol dire Mezzodrago, invece gli Elementi sono i nostri poteri, ogni Cavaliere ha un potere speciale dentro di sé" rispose.
"Wow... ehm... senti... per curiosità...perché siamo venuti qui?" domandai.
"Perché dato che incredibilmente tu sei riuscito a far cambiare idea a tutti sull'isola di Berk ho pensato che forse qualche libro di questa biblioteca ti avrebbe fatto comodo, anche riguardo all'Accademia" spiegò lui.
"Davvero..? È... un gesto molto gentile da parte tua... ti ringrazio" dissi.
Dopo quella spiegazione non sapevo cosa dire, era davvero un bel gesto.
"Ma di cosa? Sto solo ampliando le nostre conoscenze... non si vede tutti i giorni una pace tra Cavalieri e Vichinghi, perciò... ne approfitto" sorrise, poi mise a posto il suo libro e sparì di nuovo nell'altra stanza.
Io nel frattempo diedi un'occhiata veloce a tutti i libri, poi scorsi uno scaffale nascosto... il che mi è sembrato strano, avvicinandomi potei notare che quell'angolino era praticamente dimenticato... e v'era un solo libro.
Soffiai sull'incisione togliendo un po' di polvere e quando lessi la scritta mi venne un colpo.
'Furia Buia'.
Era forse... il libro di Lyra...?
Non persi tempo e sfilai via il libro e leggendo la copertina i miei quesiti ebbero risposta.
"Lyra Kurai Raiden..." lessi sottovoce, dopodiché mi sedetti su un mobile lì vicino e cominciai a sfogliarlo.

Nome: Lyra Kurai Raiden
Nome da Cavaliere: Demor BlackDragon
Età: 18 anni
Altezza: 1,70
Peso: 66 kg
Razza: Mezzodrago - Hanryū
Specie: Raikoru - Furia Buia
Apertura alare: 12 metri
Elementi: Tuono, Fuoco, Luce
Provenienza: Draconis

Drago: Furia Buia
Classe: Strike
Nome: Eron
Lunghezza: 8 metri
Apertura Alare: 14 metri
Peso: 800 kg

Descrizione: Tra tutte le specie di Draghi è la più unica e intelligente: la Furia Buia, che si distingue per il colore scuro e i penetranti occhi gialli, così come per la sua piccola taglia e il collo corto. Il rapporto ali-corpo è il più grande rispetto a quello degli altri Draghi. Può volare più in alto, più veloce e più a lungo di qualsiasi altro drago e il suo peso specifico lo rende capace di incredibili decolli. Al tempo stesso, la sua grazia nell’aria si traduce in un’incredibile goffaggine sul terreno. Il suo fuoco non convenzionale (una massa semi-solida che si accende con una fiamma di acetilene/ossigeno) fa esplodere i suoi obiettivi all’impatto. Le modalità di attacco che lo caratterizzano vengono messe in atto dopo il tramonto e da altezze elevate. Avvolto nelle sue ali, si lancia in picchiata come una pallottola, e si ferma solo all’ultimo momento per sferzare un colpo preciso ed esplosivo… e poi scomparire nell’oscurità. L’unica avvisaglia è il rumore che la Furia Buia produce quando si lancia. Il suo attacco kamikaze, insieme al suo curioso comportamento e la sua mente analitica, fa della Furia Buia un nemico terribile e letale. Ad oggi, nessun Furia Buia  è mai stato battuto.

Personalità: Solitario, analitico, brillante, leale ed empatico, con una infinita energia da cucciolo e il più intelligente tra le specie di Draghi conosciute all’uomo.

Punto di Forza: BOMBA KAMIKAZE
Approfittando della notte per nascondersi nel buio, riesce a spargere indisturbato bombe sui villaggi, sulle navi e fra gli eserciti.

Punto Debole: MANGIATORE ESIGENTE
Se la Furia Buia non gradisce il cibo che gli viene dato, si mantiene in disparte. Il cibo infuocato scompare velocemente.

Abilità Nascoste:
La Furia Buia inoltre possiede un senso per l'ecolocalizzazione non dissimile da un radar o da un sonar. Quando vola attraverso zone buie o anguste, questo drago esala un'esplosione di plasma in tutte le direzioni. Quando il plasma rimbalza nel terreno circostante e ritorna alle orecchie, gli riporta un'analisi incredibilmente dettagliata dei dintorni.

Il Cavaliere di questo drago possiede tutte queste qualità, ma ha anche i suoi difetti: se siete un estraneo non esiterà ad essere scontrosa nei vostri confronti, ma con il tempo e molta pazienza non desidererete una compagna migliore.
Quando si agita troppo o sta per attaccare, oltre al suono caratteristico, le sue orecchie vibrano, preannunciando l'imminente sfera di fuoco, per calmarla basta darle del cibo (in particolare pollo) oppure una bella grattata dietro le orecchie e sulla nuca.
La cosa interessante è che da Cavaliere diventa più alta di ben 10 cm. Perciò se da umana era 1,60 da Cavaliere è 1,70.
Inoltre, come tutti i Cavalieri, è in grado di comunicare sia con gli altri Draghi, sia con gli umani. L'unica differenza la si vede negli occhi: se sono con la sclera bianca e le iridi sono verdi comunica con gli uomani, se invece gli occhi sono come quelli del rispettivo drago sta comunicando con i rettili.
Talvolta i Cavalieri possono anche assumere l'aspetto del proprio drago.


"Interessante..." sussurrai, poi vidi dei disegni con raffigurati i suoi stati d'animo e come li dimostra.

Orecchie dritte e tese e pupille leggermente ristrette: Sta ascoltando qualcosa
Orecchie dritte e rilassate e pupille dilatate: È curiosa e/o felice
Orecchie indietro e pupille ristrette: Si sta irritando/ è arrabbiata
Orecchie indietro, leggermente abbassate e appiattite alla testa: Ha paura
Orecchie che si muovono a scatti: È indecisa
Orecchie basse e pupille dilatate: È sottomessa


Continuai a sfogliare e leggere il libro, finché non arrivai alla fine... e notai una cosa che mi lasciò stupito: alcune pagine erano strappate.
Perché? Chi può aver fatto una cosa del genere...?
Ad interrompere i miei pensieri furono i passi di Aaron.
"Ci è voluto meno tempo del previsto per fortuna, ho trovato tutti i libri necessari, possiamo anche ritornare a Berk oggi stesso... Hiccup? Tutto bene..?" chiese notando il mio sguardo perso nel vuoto.
"Ehm... ecco... io ho trovato questo... ma ha delle pagine strappate... secondo te come può essere successo...?" domandai mostrandogli il libro.
"Oh, quello...nessuno tocca i nostri libri, a parte gli anziani che li aggiornano... ma non penso che uno di loro rovinerebbe un così importante libro... sai, quella ragazza ha fatto la storia in questo posto... e penso che sia stata lei a rubare di quelle pagine... probabilmente non voleva far sapere a nessuno del suo passato, come fa sempre..." spiegò gesticolando con una pila di libri sotto braccio.
"Questi libri raccontano anche le vostre storie...?" chiesi stupefatto.
"Tutta quanta la nostra vita: da quando nasciamo a quando moriamo, non chiedermi perché" rispose alzando le braccia.
"... dici... che potrei prenderlo in prestito...?" domandai titubante.
"Mhh... non credo... solo libri come questi possono essere presi in prestito, ma questi no, mi spiace" disse indicando i suoi.
"Capisco... pazienza" dissi rimettendolo al suo posto.

Uscimmo dalla biblioteca e scesimo di nuovo le scale a chiocciola.
"Sai, Hiccup, leggendo un po' di cose forse ho scoperto come fa Lyra a diventare umana" disse sottovoce Aaron.
"Davvero? E come?" domandai euforico.
"Ti faccio una breve sintesi: potrebbe essere che il contatto profondo sia fisico che mentale con una creatura pura di cuore abbia riportato indietro la sua forma umana" spiegò velocemente.
"Oh, quindi io sarei un puro di cuore?"
"Non mi stupirei, sai? Anzi, tu hai le tutte le qualità per diventare un Cavaliere coi fiocchi" disse lui sorridendo.
"Sul serio? Potrei davvero diventarlo?"
"Certamente! E qui a Byeonhwan puoi farlo... questa parola significa trasformazione, perché è proprio in quest'isola che avviene il processo di, appunto, trasformazione da vichingo a Mezzodrago"
"E come funziona?" chiesi.
"Beh, è un processo molto lungo e complesso... magari te lo spiego un'altra volta" rispose lui.
"Per caso c'entra qualcosa con la leggenda che mi raccontò Lyra?"
"Sì, c'entra eccome... adesso facciamo così: io sistemo i libri nelle sacche di Hona, mentre tu vai da Sdentato a controllare se ci sia abbastanza cibo e acqua, ok? Io ti raggiungo appena posso... ah, e... assicurati che nessuno ti segua" disse sussurrando l'ultima frase.
"Va bene, d'accordo... a dopo allora" dissi prima di andare verso l'uscita della città.
Mi diressi verso il punto dove lasciai Sdentato, quando sentii un fruscio tra i cespugli.
"Sdentato?" lo chiamai, guardandomi intorno.
"Sdentato non sono in vena di scherzi..." lo avvertii, aspettandomi di vederlo sbucare fuori all'improvviso ruggendo per spaventarmi, ma ciò non accadde.
Sentii un altro fruscio e vidi un'ombra sgattaiolare via alla mia destra, andai in quella direzione, spostai i cespugli e la vegetazione fino a quando non raggiunsi il drago nero, che era accucciato in avanti e mi dava le spalle.
"Mi spiace, amico... ma ho capito il trucco!" dissi toccandogli appena sopra la zampa posteriore, lui si girò di scatto e mi guardò con le pupille ristrette... c'era qualcosa che non andava.
"....Sdentato...?" dissi preoccupato, allora la Furia Buia si mostrò completamente e in quel momento fui preso dal panico.
Non aveva addosso né la sella e né l'imbragatura... guardai immediatamente la coda e a quel punto sbiancai.
Le alette le aveva entrambe integre.


Tana di Haiwan

Haiw: Zan zan zaaaaan si lo so, sono maligna :P
Lyra: *appare dietro di lei* Nononononononononono Haiw, adesso tu continui!
Haiw: Non posso, devo uscire U_U *si veste* bye byeeeee! *va verso la porta*
Lyra: *la afferra per la giacca e la fa sedere, poi prepara una sfera di fuoco* Ho detto... continua....
Haiw: O_O".... ok, ok..... ringraziate Lyra.... -.-"


Hiccup Pov

Fui preso dal panico, cominciai a indietreggiare lentamente, ma quella Furia Buia non mi perdeva di vista, continuava a guardarmi e a sibilare.
"Ora me ne vado... stai tranquillo..." dissi, ma il drago non mutò la sua espressione e, anzi, cominciò ad avvicinarsi, allora io cominaciai ad affrettare il passo ma, ironia della sorte, inciampai e caddi all'indietro.
Cercai di trascinarmi via da lì  ma la Furia Buia mi saltò addosso, premendo la sua zampa sul mio petto... ma guarda un po'... dejavù.
Restai fermo e guardai il drago spalancare le fauci, a quel punto chiusi gli occhi.
Sembrava che in quel momento il tempo si fosse fermato, aspettai lunghi e interminabili secondi, finché non sentii una risata.
"Ci sei cascato" ridacchiò la voce, sembrava quella di una ragazza.
Aprii gli occhi e guardai la Furia Buia che mi guardava curiosa con le pupille dilatate, a quel punto si spostò da me e mi aiutò ad alzare.
"Ma... cosa...?" balbettai frastornato guardando confuso il drago nero.
"Hiccup, sono io" disse ancora la voce.... che proveniva dalla Furia Buia.... aspetta... quel drago.... STAVA PARLANDO?!?
Spalancai gli occhi e la bocca, non potevo credere a quello che stavo vedendo e sentendo... una Furia Buia selvatica parlante!!
"Ok, niente più Merluzzo affumicato a cena..." dissi massaggiandomi la testa.
"Ma quanto sei stupido? Sono io, Lyra!" brontolò lei roteando gli occhi.
".... Lyra...? Sei proprio tu...?" domandai avvicinandomi a lei.
"Sì, sono io... non ti mangio, tranquillo... almeno per ora" disse lei emettendo un sibilo.
In quel momento il vero Sdentato ci raggiunse ruggendo felice alla propria compagna.
"Zitto tu o ci farai scoprire" disse lei.
Cavolo... erano praticamente identici.
"Ehm... che cosa ci dai qui...?" le chiesi.
"Sono venuta a trascinarvi via" rispose guardandosi intorno.
"Beh, Aaron ha preso quello che ci serviva quindi... possiamo anche andare, però dovremmo aspettarlo..." dissi gesticolando.
"Hmpf... d'accordo... ma se non viene entro mezz'ora partiremo senza di lui" decretò accucciandosi.
Fortunatamente non dovemmo attendere molto, Aaron e Muscolone ci raggiunsero poco dopo.
"Bene, andiamo" disse Lyra preparandosi già a volare.
"Aspetta" la fermò Aaron.
"Non credi che potremmo dormire qui stanotte? I Draghi sono stanchi... e anche tu lo sei" le fece notare lui.
"... ok, d'accordo... ma all'alba noi spariremo da qui" sospirò lei.
"Come sei ansiosa... stai tranquilla, nessuno viene qui" la rassicurò, dopodiché si allontanò con Muscolone un paio di metri e si accucciarono entrambi per dormire.
Dopo un po' di tempo Lyra venne avvolta da una strana luce e riprese le sue sembianze da Mezzodrago.
"Dimmi una cosa... come mai eri venuta qui in quella forma?" le chiesi mentre Sdentato preparava il giaciglio.
"... perché... così almeno non mi avrebbero riconosciuta" rispose lei sedendosi sotto l'ala del Furia Buia.
La guardai per un attimo, dopodiché mi sedetti accanto a lei, appoggiando la testa sul fianco di Sdentato.
Cadde il silenzio tra di noi, un silenzio imbarazzante.
"Senti..." sussurrò lei.
"Si?"
"Mi dispiace per ieri... sul serio... non... non avrei dovuto attaccarti in quel modo... scusami..." mormorò a testa bassa.
"Non fa nulla... non dovevo esasperarti in quel modo... scusami anche tu" dissi.
Calò nuovamente il silenzio, ma questa volta fui io a romperlo.
"Hey, Lyra..."
"Cosa c'è?"
"Grazie..."
"Per cosa?" domandò confusa.
"Per non esserti infuriata con me..." dissi guardandola.
"... non lo sono ancora... una volta a Berk ti sistemerò per bene..." scherzò lei accennando una risata, risi anche io, dopodiché tornammo seri.
"Allora... amici?" le chiesi allungandole la mano.
Lei mi sorrise e la stinse.
"Amici"


Tana di Haiwan

Salve Draghetti :)

Finalmente l'ho finito!! Santo Odino è stato un parto!
Ordunque! Ho un po' di annunci da fare...
Il primo è che... mi dispiace davvero scriverlo... però mi prenderò una pausa e sospenderò temporaneamente la storia.
I motivi sono tanti ma i principali sono: mancanza di ispirazione e troppe cose da fare in poco tempo.
Questo non vuol dire che sparirò per sempre! Tranquilli, qui su EFP ci sarò, però pubblicherò molto più di rado, ma non preoccupatevi, questa sagha la finirò, tranquilli :3
Seconda cosa... oggi 1/03/2015 è l'anniversario della storia... esattamente un anno fa decisi di pubblicare il primo capitolo di Two Worlds, One Family... cavolo, mi sembra ieri :')
Quindi... auguri, Lyra!! *la abbraccia*
Lyra: Awwww grazie Haiw x3333
Koga: Hey! E noi non contiamo un ca-
Aaron: Le parole... -.-"
Shine: Ragazzi, non litigate ^^
Jasper: Almeno non oggi!
Jane: Giusto, non oggi! u.u
Haiw: Auguri anche a voi, ragazzuoli! *da cioccolatini e fiori a tutti*
Tutti: Grazieeeee!!!

Un abbraccio anche a voi che seguite e recensite la storia ♥♥

Ah, un'ultima cosa... ho aperto un canale You Tube dove pubblicherò Animash, Amv, Fantrailer and more! ;)
Link: http://www.youtube.com/channel/UCV3OizgR2RJPdmPJDe0kV6w/videos

Haiwan


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Capitolo 5
*** Una vecchia visita ***


Una vecchia visita


Hiccup Pov

Quel terreno era stranamente morbido... era anche meglio del mio letto.
Mi ero addormentato già da un pezzo e il calore del corpo di Sdentato migliorava il mio sonno.
Non so cosa mi svegliò in quel momento... non sentii nessun rumore o cose del genere... probabilmente era solo una sensazione che avevo.
Aprii gli occhi e sbattei più volte le palpebre per mettere meglio a fuoco l'ambiente intorno a me... era quasi l'alba e il cielo si stava schiarendo.
Proprio davanti a me a pochi centimetri di distanza v'era Lyra che dormiva rannicchiata con le mani chiuse a pugno davanti al viso, la sua espressione era rilassata e il suo respiro regolare... sembrava quasi un'angelo.
Sorrisi a quel pensiero, poi chiusi gli occhi e cercai di riaddormentarmi, ma poi fui svegliato da un leggero lamento.
Riaprii gli occhi e notai subito che l'espressone di Lyra era cambiata: stavolta era corrugata, stringeva i pugni e si muoveva lamentandosi... sembrava che qualcosa la tormentasse.
D'istinto le accarezzai la fronte e i capelli, e appena la toccai vidi dei simboli azzurri illuminarsi sul dorso delle sue mani... aspetta... quei simboli li avevo già visti... erano incisi sulla copertina del suo stesso libro... cosa significavano?
La luce l'avvolse e lei ritornò umana, fortunatamente non svegliò nessuno, dopodiché la guardai, si era rilassata di nuovo, anzi, forse ancora più di prima... le sue labbra formarono un dolce sorriso.
Smisi di accarezzarla e mi distesi nuovamente sull'erba per dormire, non volevo di certo che lei mi beccasse... come minimo mi avrebbe arrostito vivo.
Non ci misi molto a riaddormentarmi... ma la cosa strana è che prima di scivolare completamente nel sonno sentii un calore avvolgermi lentamente e dolcemente.

Lyra Pov

Sentii il freddo vento sulla mia pelle, un brivido mi salì lungo la schiena... era ancora l'ennesimo incubo...?
Inspirai profondamente e sentii il profumo d'erba fresca di quell'immensa prateria, era un odore familiare, ci ero già stata in quel posto.
Aprii gli occhi e in poco tempo realizzai di essere nello stesso luogo in cui tempo addietro mi addestrarono per diventare Cavaliere.
"Lyra"
Una calma voce maschile, una familiare, mi fece voltare.
"Maestro..." dissi sorpresa avvicinandomi a lui.
"Sei molto coraggiosa, ragazza mia... ma come ben sai-"
"Agisci troppo istintivamente, devi imparare ad ascoltare e riflettere prima di agire" finii la frase interrompendolo.
"Me lo dice tutte le volte..." continuai con un mezzo sorriso.
"Se lo sai... perché continui ad agire in questo modo?"
Non risposi, mi limitai ad abbassare lo sguardo.
"Vieni, è l'ora dell'addestramento" aggiunse lui voltandosi.
Lo seguii, ma non arrivammo mai al luogo prestabilito, perché lo scenario improvvisamente cambiò.

Questa volta ero inginocchiata e china su una persona... sentivo le mie guancie umide e un dolore che mi lacerava il petto... no... vi prego no.... tutto ma non quest'incubo... .
"Che cosa hai fatto..." il sussurro di un giovane ragazzo mi fece alzare il viso.
"CHE COSA HAI FATTO??!!!!" urlò straziato dal dolore cadendo anch'egli in ginocchio e scoppiando in lacrime.
Guardai la persona che avevo tra le braccia e la strinsi forte, sussurrando un nome che non avrei mai dimenticato...
"Syria..."
Il secondo dopo barcollavo nel buio, non c'era più via d'uscita per me... e me lo meritavo, meritavo di essere buttata in un burrone e di morire da sola, dimenticata da tutto e tutti.

Dopo un tempo che mi sembrò infinito sentii un leggero tepore posarsi sulla mia fronte... era una bella sensazione, ed era anche familiare, molto familiare.
Uno spiraglio di luce apparve davanti a me, e subito dopo mi ritrovai su una scogliera innevata.
"Hey Lyra!"
Mi voltai sorpresa.
"... Hiccup?" sussurrai confusa.
Ero davvero a Berk?
"Hey, ti sei congelata? Dai, andiamo che siamo in ritardo!" disse il vichingo mentre saliva sul dorso di Eron.
"Sssi, arrivo..." dissi, poi spalancai le ali e presi il volo.
Dopo un po' di tempo cominciai a sentirmi stanca, il che era strano, molto strano, di solito ero capace di volare per ore e ore.
Mi sedetti dietro Hiccup e mi aggrappai alla sella, ma successivamente feci un gesto che mi ero ripromessa di non fare mai più con nessuno: appoggiai la mia fronte sulla sua nuca e le mie braccia gli avvolsero la vita.
"Hey... che hai?" mi chiese dolcemente lui.
Volevo rispondergli: 'Niente' oppure: 'Non ne ho idea, non so nemmeno io cosa sto facendo' o rispondergi malamente com'era mio solito fare... peccato che dalla mia bocca uscì tutt'altro.
"... sono triste..." sussurrai.
Per la prima volta gli avevo detto la verità, per la prima volta avevo detto a qualcuno, al di fuori di Eron, come mi sentivo, per la prima volta mi ero mostrata per com'ero veramente...
"Va tutto bene... ci sono io qui con te, capito?" disse lui, accarezzandomi affettuosamente le braccia.
Sorrisi, non sapendo che altro fare, stranamente in quel momento mi piaceva la sua compagnia.
Chiusi gli occhi e mi strinsi di più a lui, sperando che quella sensazione di pace, ormai scomparsa da tempo, non mi abbandonasse più...


Una folata di vento mi accarezzò il viso e rabbrividii subito dopo. Da quando ero così sensibile al freddo?
Aprii gli occhi, ma prima di rendermi conto di qualsiasi cosa mi ritrovai in una situazione piuttosto imbarazzante.
Ero praticamente abbracciata a Hiccup e i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. In tempo zero avvampai completamente dalla punta dei capelli alla punta dei piedi, e per qualche attimo smisi di respirare.
Ok, era soltanto Hiccup... ma era pur sempre un ragazzo con il corpo appiccicato al mio.
"Mmmhh..." mugugnò lui e aprì gli occhi.
Santo Odino.
Rimasimo a guardarci per un po'. Nessuno dei due aveva il coraggio di parlare... fino a quando Hiccup balbettò un 'Buongiorno'.
"....ehm... g-giorno..." riuscii a dire, poi di nuovo il silenzio.
Dopo qualche minuto decisi di parlare, insomma... non potevamo restare così in eterno.
"Perché siamo... abbracciati?" chiesi con tono piatto, senza sembrare troppo imbarazzata.
"E-e-ecco... io... ti ho vista dimenare nel sonno e... ho pensato... m-m-ma ti ho solo toccato la fronte! Tutto qui! I-il resto lo hai fatto tu..." si affrettò a dire, notando la mia espressione divenire sempre più perplessa.
Sì, in effetti lo stavo abbracciando io, lui non mi stava neanche toccando... almeno non con le braccia.
"Oh... scusa, non so che mi è preso..." dissi prima di sciogliere l'abbraccio e mettermi seduta.
"Non è nulla, tranquilla, è una cosa normale..." mi rassicurò lui.
"Credevo che cose di questo genere le facessero gli innamorati" gli feci notare.
"Beh, anche gli amici lo possono fare quando... magari uno è in difficoltà e... l'altro lo vuole aiutare..." gesticolò lui.
"Credi che io sia in difficoltà?" chiesi inarcando un sopracciglio.
"Beh... a volte lo dimostri... e... voglio soltanto capire perché sei così... così..."
"Irascibile? Stronza? Senza cuore?" finii la frase.
Lui annuì guardandomi, io sospirai e mi grattai la fronte con il pollice.
"Non so cosa risponderti, Hiccup... sono fatta così" dissi.
"Nah, io non credo" disse lui, inducendomi ad alzare lo sguardo sorpresa.
"E comunque sei tu quella che mi ha abbracciato" disse lui con un leggero sorriso.
"E tu sei quello che mi ha accarezzato la testa" dissi dandogli un buffetto sul braccio.
"Siiii diamo le colpe agli altri!" scherzò lui alzandosi.
"Vieni qui, ti faccio vedere io come si accarezza la capoccia!" dissi bloccandogli la testa sotto l'ascella e cominciando a sfregarla con le nocche.
"No! Lyra! Dai, lasciami! Lyra!" esclamò ridendo.
Hic cercò di divincolarsi dalla mia presa ma io non lo mollavo, così cercò di spingermi via e così facendo inciampai sulla coda di Sdentato e caddi all'indietro, trascinandomi dietro pure lui che, inevitabilmente, cadde sopra di me.
"Oh, Thor! Scusami" disse lui completamente rosso in viso.
"Non è nulla, stai tranquillo" dissi ridendo fragorosamente, ero sinceramente divertita.
"Stai bene?" mi chiese preoccupato.
"Sì, sono caduta da altezze ben maggiori e sono ancora viva" risposi, ridacchiando ancora.
"Stiamo interrompendo qualcosa?" la voce di Aaron ci fece voltare entrambi per la sorpresa, era in piedi a pochi metri da noi con le braccia conserte e accanto a lui v'era Muscolone che ci guardava con la sua tipica espressione dolce da Gronkio.
"Cosa? No! Stavamo solo giocando!" dissimo all'unisono io e Hic.
"Si, come no... giocando..." rise beffardo il Cavaliere, voltandosi.
"Hey, aspetta! Non è come sembra!" dissi spostando Hic e rialzandomi.
"Potrai spiegarmi tutto a casa, su andiamo... non eri tu che volevi andartene al più presto?" puntualizzò lui.
"Giusta osservazione... hey Eron! Alzati su!" dissi voltandomi verso il mio drago che ancora sonnecchiava.
"Mmmhhh.... ancora due minuti...." rantolò lui, io di risposta gli solleticai il ventre e lui si svegliò del tutto preso dalle risate e dai brontolii.
"No! Lyra basta! No dai! Sono sveglio! Sono sveglio! Hahahahahahh basta ti prego! Hahah!"
"Bene, su andiamo" dissi salendo sul dorso del mio drago e invitando Hiccup a salire.
Ci alzammo in volo, e quando fummo abbastanza lontani mi voltai per guardare un'ultima volta quell'isola... tanti, troppi ricordi affollarono la mia mente, così guardai in avanti, ammirando l'alba di fronte a noi.

Aaron Pov

Dopo due ore di volo assorto nei miei pensieri una risata attirò la mia attenzione. Vidi Lyra e Hiccup chiacchierare e scherzare tranquillamente... il che mi è sembrato strano, lei dovrebbe essere su tutte le furie dopo quello che abbiamo fatto... ma poi la mia mente mi riportò alla notte precedente, e mi fu tutto più chiaro.

Stavo dormendo profondamente, quando sentii la mia draghessa muoversi: di solito non lo faceva, noi Gronki abbiamo il sonno moooolto pesante quindi pensai che ci fosse un motivo serio per cui si fosse svegliata, e infatti era così.
"Che succede Hona?" mi strofinai gli occhi e svelto mi alzai e sondai i dintorni. Lei annusò l'aria e si avvicinò a un cespuglio davanti a noi, dopodiché si fermò e cominciò a muovere la tozza coda velocemente in modo giocoso.
La cosa mi sollevò parecchio così avvicinai anche io.
"Vieni a fare una gita e non saluti neanche il tuo maestro?" disse una voce anziana, e dalla penombra uscì fuori un uomo non più così giovane, ma nonostante la veneranda età quell'uomo era ancora arzillo e pieno di vita.
Lui era magrolino e alto. Portava una lunghissima barba bianca che toccava quasi terra e anche i capelli erano altrettanto lunghi, quest'ultimi li teneva legati in una semplice treccia nascosta dal lungo mantello marrone scuro. Sotto di esso era vestito con una lunga tunica grigio-blu, alla vita portava legata una fascia azzurra e sul petto v'era un disegno di un drago antichissimo: capace di volare anche senza ali. Teneva in mano il suo fidato bastone, era molto spesso ed era più alto di lui, in cima i rami si giravano su se stessi formando una spirale che racchiudeva una sfera bianca con delle sfumature turchesi.
"Seulgiloun! Che sorpresa vederti..." dissi a bassa voce avvicinandomi a lui.
"È una sorpresa anche per me... sei sempre stato timido, ragazzo mio... non mi aspettavo che tornassi a farci visita" disse, poi il suo sguardo si spostò.
"Di un po'... è un vichingo quello?" chiese indicando dietro di me.
"Ecco... sì..." risposi con un po' di incertezzza.
"E da dove proviene?"
"Veniamo tutti da Berk"
"Uhm... da Berk hai detto? I nostri nemici non sono anche lì?" chiese ancora, il suo tono sembrava tranquillo.
"Ma è tutto cambiato, adesso... Maestro... grazie a quel ragazzo si è realizzato l'impossibile! È nata la pace tra i Mezzidraghi e i Vichinghi... e oltretutto abbiamo scoperto come ritornare umani" gli spiegai.
"Davvero? Questa sì che è una novità! Sapevo che c'era un modo per ritornare... ma... a dire la verità non lo credevo possibile!" disse sorpreso, ma non sembrava molto convinto.
"Non ti vedo molto entusiasta alla cosa..." gli feci notare.
"... uhm... non credo che il Consiglio approverebbe una pace con i vichinghi..." disse lui lisciandosi la lunga barba con le dita.
"E... come mai?" domandai con preoccupazione.
"Hanno paura che così facendo tradiremo i nostri creatori... ma sai che ti dico? Chissene frega" disse facendomi rimanere di stucco.
"Insomma, è meglio avere qualcuno che ti aiuti a buttare giù un muro, piuttosto che sbatterci continuamente la testa e non concludere nulla, no?" aggiunse con un sorriso.
"Si... hai ragione" sorrisi anche io, poi lui si avvicinò a Eron.
"Creature affascinanti le Furie Buie... non ne vedo una da molto tempo..." disse ammirando il drago nero.
"Credi che... ormai siano scomparsi tutti?" domandai.
"Purtroppo temo di si, caro ragazzo... ormai sono rimasti solo loro due..." rispose, poi si accovacciò e osservò meglio i due ragazzi dormienti.
"Non la sentivo così tranquilla... dal giorno dell'incidente... dimmi... come si comporta con voi?" domandò riferendosi a Lyra.
"C'è stata qualche baruffa all'inizio... ma piano piano sta cambiando... lo vedo sopratutto quand'è con lui" dissi indicando Hiccup.
"Uh... capisco... questo gracile ragazzo la influenza molto... anche adesso, anche solo standole accanto..." disse prendendo tra le mani la sfera.
"Sai è stato proprio lui a far ritornare Lyra umana" confessai.
"Oh... questo spiega alcune cose..." disse, stranamente non era sorpreso più di tanto.
"Ovvero?" domandai, lui avvicinò la sfera a me e cominciò a raccontare e mentre parlava vidi delle immagini raffigurate dentro di essa.
"Lasciami spiegare... la storia sulla nostra trasformazione è incompleta, e sai perché? Perché all'epoca chi si trasformava in Mezzodrago non poteva più tornare indietro. Secoli dopo, uno di loro, un guerriero... perse il suo drago in battaglia... e preso dallo sconforto e dalla depressione cominciò a vagabondare senza meta per le isole per molto, molto tempo... finché un giorno... incontrò una fanciulla.
Lei era così bella, così dolce... così... perfetta.
Ovviamente lui non si avvicinò, dopotutto era vietato avere contatti con gli umani... però per qualche motivo non riusciva ad allontanarsi da ella... e nei giorni successivi, lui la seguiva. Come se fosse il suo angelo custode.
La cosa andò avanti per diverso tempo, fino a quando lei lo non lo scoprì.
Lui si stupì molto della reazione della giovane, perché lei non aveva nessuna paura, anzi, era molto interessata al giovane Cavaliere.
Come si può facilmente intuire tra i due nacque l'amore... ed è stato proprio questo amore a far ritornare lui un semplice essere umano... perché così sarebbero potuti stare insieme.
Si dice che se il Legame tra Mezzodrago e Umano è forte e sincero... ne scaturirà una potente energia... e loro la giovane coppia lo ha dimostrato" finì il racconto mettendo l'oggetto sferico al suo posto.
"Aspetta... quindi... tu pensi che quei due...?" domandai indicando dietro di me.
"Potrebbero anche aver stabilito un Legame senza innamorarsi, ma io non escluderei del tutto questa possibilità" rispose.
"Se dovesse accadere... si, insomma... sarebbe una cosa cattiva?" chiesi preoccupato.
"No, per nulla, anzi... forse questo ragazzo può aiutarla a trovare la pace... ha vissuto troppo a lungo con tormenti e rimorsi, è arrivato il momento di cambiare le cose..." rispose.
"Come fai a sapere tutte queste cose?" domandai, sinceramente sorpreso.
"Io so sempre tutto, mio caro Aaron..." sorrise.
"Siete tutti così misteriosi da queste parti..." commentai, facendo ridere l'anziano.
"Molto bene... è ora che io vada..." disse infine, guardando il cielo stellato.
"Come vuoi, Seulgiloun... buona fortuna con le nuove reclute da addestrare, e... spero di rincontrarti un giorno..." dissi con voce stanca, il sonno aveva cominciato a prendere il sopravvento.
"Oh, non ti preocupare... ci rivedremo molto presto" disse lui, avviandosi verso la fitta foresta.
Mi dimenticai una cosa importante da dirgli e mi voltai, ma con mia grande sorpresa lui era già sparito, guardai verso l'alto e intravidi una lunga figura serpentesca bianca volare nell'immenso cielo notturno.
"Grazie... per tutto..." dissi infine, prima di sdraiarmi nuovamente accanto a Hona e scivolare completamente nel sonno.


Sarebbe stato davvero un bene lasciare che il loro Legame si rafforzasse ogni giorno di più?
Hiccup poteva davvero aiutare Lyra?
Alzai lo sguardo verso di loro e sorrisi vedendoli scherzare e giocare sul dorso di Eron.
Lyra stava ridendo... non solo con la bocca, ma anche con gli occhi... le sue iridi verde chiaro brillavano di una nuova luce.
Quel piccolo particolare mi fece rendere conto che tutte le voci che avevo sentito su di lei non erano altro che mere menzogne.
Fu proprio quando vidi quel sorriso sincero che decisi di dare il mio contributo, avrei aiutato in ogni modo possibile quei due ragazzi.

??? Pov

"Così dovrebbe andare..."
"Ketua! Ketua!"
"Che cosa vuoi?!" Non vedi che sono occupato??"
"È una cosa importante... la ragazza... Demor... è stata vista sull'isola assieme al Furia Buia!"
"......ohh.... questo cambia tutto..... alla fine quell'essere s'è decisa a tornare.... heheh.... armate i Draghi! Presto avremo la nostra vendetta! Preparati Demor..."



Tana di Haiwan

........ lo so, lo so..... sono sparita..... chiedo umilmente perdono T^T.
Ma alla fine eccoci qui! ........ e mi rendo conto che fino a adesso non è successo praticamente nulla........ chiedo perdono anche per questoooo!!! T__T
Delle cose dovevano essere chiarite prima dell'azione vera e propria, e dopo questi lunghi e noiosi monologhi SPERO che dal prossimo capitolo le cose si faranno più interessanti.
Lyra: Ci hai fatto due palle così con ste storielle e racconti -.-"
Haiw: Lyra le parole.... in ogni caso.... abbi paura d'ora in poi, potrebbe succedere di tutto! ;)
Lyra: o.o.....

Bene! E giunta l'ora dei saluti.
Grazie per essere ancora qui e di leggere le mie pazzie x33
Vi voglio bene Draghetti ♥

Un abbraccio,

Haiwan

P.s. So che probabilmente non vi interessa ma mi sono iscritta anche su Wattpad, se volete seguirmi anche lì mi farebbe mooooooolto piacere ;)
Link: www.wattpad.com/user/HaiwanDemor
P.p.s. Ketua non è un nome, ma è una parola che significa "Padrone", in questo caso è una persona che tratta male i propri seguaci.


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Capitolo 6
*** Racconti ***


Racconti

Lyra Pov

Quando tornammo a casa era già notte fonda, cercammo di salire in camera con tutto il silenzio possibile. Una volta arrivati io e Hic ci preparammo per la notte, lui si sfilò semplicemente il pellicciotto e levò le coperte dal suo letto, io invece aspettai Sdentato che intanto aveva preparando il giaciglio.
"Lyra Kurai Raiden eh?" disse improvvisamente Hiccup con un velo d'ilarità nella voce.
Un'improvvisa consapevolezza mi colpì, tanto che mi schiaffai entrambe le mani al viso.
"No... hai letto il mio libro!" esclamai con la voce soffocata dalle mani, sprofondai nella vergogna mentre il moretto rideva di gusto.
"Io l'ammazzo quel vecchio che ci ha scritto vita, morte e miracoli!" Aggiunsi voltandomi verso il giovane mentre lasciavo cadere le braccia sui fianchi.
"Se ti può consolare... non c'era scritto granché... metà libro era strappato e ridotto piuttosto male" disse lui, con un velo di tristezza.
La cosa mi sollevò, e anche di molto.
"Sul serio?" domandai sorpresa.
"Già..." rispose lui annuendo.
"E sentiamo... cosa hai scoperto su di me?" chiesi guardandolo e incrociando le braccia.
"Beh..." disse lui avvicinandosi, quando si trovò di fronte a me allungò la mano verso il mio viso, per un attimo esitò, notando il mio sguardo stranito, ma poi riprese l'azione e passò le sue delicate dita tra i miei corti capelli dietro la testa, cominciando a fare dei rilassanti grattini.
Feci un lungo sospiro, ora capivo, quando si trattava di coccole quello era il mio punto debole.
"Così non vale però..." cercai di protestare con la voce trasognata, ma quando Hic prese a massaggiarmi dietro le orecchie non ci vidi più e... BUM. Crollata sulla pedana di pietra.
Fortunatamente atterrai seduta, ma quel furbetto di Hiccup non volle smettere e continuò con i suoi meravigliosi grattini, sedendosi accanto a me.
"Quando mi ricapiterà di vederti così calma e tranquilla?" chiese lui con un sorriso.
"Hmmm.... sei.... sei..... una persona..... spregievole.... guarda, Sdento... il tuo amichetto se ne approfitta...." scherzai mentre mi appoggiavo a lui mettendo la testa sulla sua spalla.
Continuò per un po' finché io non scivolai completamente nel sonno.
La notte passò molto serenamente, quella notte non ebbi incubi grazie a Odino, feci una dormita luuuunga e profonda come non ne facevo da anni.
Dopo un risveglio veramente coi fiocchi, io e Hic decidemmo di unirci al raduno alla solita collinetta con i ragazzi dell'Accademia, sicuramente stavano tempestando Aaron di domande.
Arrivati lì, con sorpresa di tutti di vedermi, li salutai stiracchiandomi e mettendomi seduta accanto a loro.


Hiccup Pov

Seguii Lyra fino in cima alla collinetta, strofinandomi il viso con le mani callose per dissolvere gli ultimi istanti di sonno. La guardai per tutto il tragitto, notando che a differenza delle altre notti, questa l'aveva lasciata insolitamente calma e rilassata. Scorsi gli altri riuniti tutti al solito posto e seguendo le mosse della ragazza mi misi seduto tra loro, dicendo ad ognuno un caldo 'buongiorno'.
"Finalmente, pensavo foste morti.." disse Shine, accavallando una gamba sull'altra e sorridendo semplicemente ai due, per poi rivolgere loro un saluto con il capo. La sua coda frustava il terreno impazientemente, alzando un poco di polvere. ''Perché ci avete messo così tanto?''
"Yaaawwnnn... scusate, colpa mia" disse Lyra sbadigliando e strofinandosi un po' gli occhi.
"Beh, allora? Continua Aaron!" esclamò Jane di fretta, sembrava proprio una bambina quando ascoltava le storie.
"Si è vero! Che è successo dopo? Vi siete fatti beccare?" chiese Jasper con molta curiosità.
"No, no... niente del genere, alla fine ho preso quei volumi alla biblioteca e siamo ritornati qui" finì il racconto tranquillamente il Cavaliere del Gronkio.
Annuii con la testa alle parole del Cavaliere.
I gemelli Tufo e Bruta intanto fecero delle domande a caso e completamente senza senso, anzi, alcune addirittura non c'entravano nulla con l'argomento.
"È da quando ha cominciato a raccontare che non la smettono di fargli domande, accidenti, fossi in lui vi cucirei la bocca..'' disse ad un tratto Shine, quando la voce dei due biondi si fece troppo forte, distraendola da ciò che stava facendo, ma ovviamente sorrise, dato che un fondo di ironia in quelle parole, dette così freddamente, c'era eccome.
"Non abbiamo trovato nulla di interessante oltre che a pochi e impolverati volumi" ripresi a parlare, scalciando con il piede buono un sasso, facendolo rotolare per qualche istante lontano da me.
"E tu non hai resistito alla tentazione e hai letto il mio, brutto impiccione" disse Lyra a bassa voce, tirandomi un leggero pugnetto sulla spalla.
Ridacchiai nervosamente e mi passai una mano sul punto in cui lei mi aveva scherzosamente colpito "Diciamo che... " iniziai con fare falsamente disinteressato "Tra la polvere e i volumi degli altri Cavalieri antichi ho preferito leggere la cosa meno noiosa" le dissi prendendola in giro.
''Mah, comunque se hanno scritto un libro su cosa mangiamo, quali sono i nostri punti deboli, quante volte dobbiamo andare al bagno.. non mi sorprenderei che la privacy va a puttane, poi'' disse Koga dopo aver sbuffato, incrociò le braccia con fare piuttosto scocciato.
''Dato che c'è un libro sul quale è riportato tutto di noi, non mi sorprenderei se la privacy poi è così carente.'' lo corresse Shine, senza nemmeno guardarlo, poi rivolse a me e Lyra un grande sorriso. ''Curioso di saperne di più su Lyra, Hiccup? Dovresti iniziare a invitarla fuori, fare così è da maleducati.. non trovi?'' chiese con un velo di malizia.
"Cos-no,ecco io... ahahah...ahahah!" risi nervosamente e arrossii un poco, grattandomi la testa leggermente imbarazzato. "Giuro che é stato puramente casuale!" mi resi conto pure io della scusa penosa che ero stato in grado di tirar fuori e prima di finire la frase rimasi zitto, sospirando affranto. Non che si potessero nascondere per troppo tempo questo tipo di cose... cavolo però, fortunatamente non c'era Astrid ad assistere a quella conversazione.
"Pfffft, ma certo certo, e io ci credo!" continuò lei a gran voce, scoppiando in una fragorosa risata, era divertita dalla mia goffaggine, alla fine un lungo sorriso si stampò sul suo viso.
"Oooh! Ma piantala puntaspilli!" guardai la ragazza con sguardo imbronciato, ridendo anche io alla fine, divertito (oltre che imbarazzato) dalla situazione.
"............." Lyra, che il secondo prima stava ridendo, diventò improvvisamente seria. Fulminò con lo sguardo la bionda davanti a sé, tenendo le orecchie indietro, segno che si stava innervosendo.
"Hehehh.. oh, che è quel muso lungo? Stiamo tutti scherzando qui!" lo sguardo di Shine si posò sul viso e soprattutto sulle orecchie dell'amica, notando il suo nervosismo.
Aaron tossì, riportando l'attenzione su di sé.
"Bene, bene... che dite se ci raccontassimo delle storie?" propose, sapeva bene che se Lyra si arrabbiava non sarebbe finita bene.
"Oh si si! Io ci sto! Sono un mago con le storie di paura!" esclamò esultando Jasper.
"Ma se è mattina..." gli fece notare la sorella Jane "farebbero paura con il buiooooooo uuuuhhhhhh" continuò poi, agitando le braccia in modo strano.
"Beh, fate come volete, io me ne vado" disse disinteressato Koga, che insieme a Zannacurva si alzarono dal suo posto, pronti a spiccare il volo.
"Si, anche io, sono stufo di queste chiacchiere, voglio allenarmi per tenere i miei bellissimi muscoli" disse Moccicoso, con il suo solito fare sbruffone, baciandosi le proprie braccia.
"Va bene.. ma cerchiamo di essere creativi" rispose invece Shine, voltando  lo sguardo su Aaron, e si mise comoda.
"Uhmmm!" feci mentre mi stiracchiavo, chiudendo per un momento gli occhi e godendomi i raggi caldi del sole che si stavano spandendo per tutta la collinetta "Proponete pure qualche attività, con una giornata come questa ce ne sarebbero di cose da fare!" Finii fischiando, attirando l'attenzione dei draghi intorno a noi. Ridacchiai.
"Potrei chiedervi qualcosina sulla vostra trasformazione? Insomma... com'è che funziona?" chiese timidamente Gambedipesce, intanto che Koga, Zannacurva e Moccicoso volarono via per fare un po' di allenamento per conto loro.
"Oh, su questo posso raccontarti qualcosina io.. allora.." rispose Shine con un sorrisino del tutto innocente "...ti portano in un posto, e dopo aver superato alcune prove, prendono un drago e lo spezzettano come fate voi con il pesce. Poi ti uccidono, e cuciono assieme i tuoi pezzi a quelli del malcapitato drago... se ce la fai a sopravvivere, ti risvegli con coda e corna." continuò, anche se si stava trattenendo dal ridere per sembrare seria.
"....che.....c-c-co...come....?" chiese il biondo, e dall'espressione sembrava quasi che stesse per svenire.
"Oh...si.... e se non sopravvivi.... mangiano le tue stesse carni..." disse Jasper.
"E le tue interiora...." continuò Jane.
"Oooohhhh sì! Che buone le interiora!" esclamò Lyra, che sembrava essere tornata scherzosa come prima, a quel punto il biondo svenì con un grande tonfo a terra. "Whooops! Forse abbiamo esagerato..." ammise la giovane con i corti capelli biondo cenere.
''Naaaahh dategli tempo di rinvenire'' disse Shine soddisfatta del suo operato, incrociando le braccia con fare vittorioso.
"Ok, ammetto che lo facevo più... uomo questo piccoletto... si impressiona fin troppo facilmente..." sospirò Aaron.
''Sono più uomo io, in effetti'' ridacchiò l'Uncinato, che se ne stava ad osservare l'esilarante scena che si stava svolgendo a pochi passi da lei. Si alzò dal suo posto e guardò il fuoco spegnersi.
"Gambedipesce..." sospirai andando vicino al biondo svenuto e con i piedi all'aria; gli diedi qualche pacca leggera sulle guance paffute e pian piano parve riprendere conoscenza. "Visto? Tutto ok, su su, tirati suuu!!" sbuffai un po' per la fatica di rimetterlo in piedi e gli altri risero di gusto. "Non starli a sentire ok? Posso confermarti che non avviene nulla di tutto questo, vero ragazzi?!?" li apostrofai con tono accusatorio.
''Noo, tranquillo. Nulla di tutto ciò.....più o meno...." disse Shine.
"Hahahahahahah va bene, va bene! No, non succede niente, rilassati, però su una cosa la biondina aveva ragione: per poter diventare Mezzidraghi, o come ci chiamate voi, Cavalieri, dobbiamo davvero superare una certa fase dove... si insomma... bisogna attraversare... mmhh... il Val.... Valllhh... Vallah... si, quello insomma!" disse Lyra spazientita.
"Valhalla Lyra, Valhalla" la rimbeccai giocosamente, lanciando un'ultima occhiata a Gambedipesce, che si stava lentamente riprendendo.
"La gente la è piuttosto tranquilla, direi" disse Aaron facendo una considerazione che praticamente non c'entrava proprio nulla, poi rimase in silenzio, a fissare il fuoco ormai spento.
"Si, vero concordo..." disse poi Shine, mentre ripensava a quando toccò a lei morire.
"Q-q-q-q-q-q-q-q-quindi...d-d-d-dovete... morire...? Oh, Thor! Ma che cosa assurda!! Sono confuso! Morire e ....e.e-e-e-e....e poi ritonrare in vita??? M-m-m-ma come è possibile una cosa del genere???" Balbettò il ragazzo robusto da seduto, stava più che altro pensando ad alta voce, ma vabbe', tutti i presenti colsero la domanda.
Osservai Lyra e gli altri Cavalieri in silenzio, aspettando anche io una risposta; nonostante le letture nella grande biblioteca, non ero riuscito a cogliere fino in fondo la complessità di quel particolare rituale e non potei di certo negare che la mia innata curiosità fosse soddisfatta di quel poco che avevo letto.
"Vedete, è un passaggio molto complesso, perché devi essere sicuro di quello che stai facendo, certo, volendo puoi rimanere Umano e restare con il tuo drago, oppure scegliere di non diventare proprio un Cavaliere, io credo che i presenti abbiano avuto i loro motivi per scegliere questa strada, e non si può tornare indietro, o almeno, così credevamo... finché Lyra non ha scoperto, come sapete, un modo per tornare Umani, ma purtroppo non abbiamo trovato nulla in quella libreria... però in effetti non è una cosa così difficile da capire, insomma... se trovi il tuo drago, quello che ti accompagnerà per la vita, allora diventando Cavaliere è come se diventassi una parte di esso, ed è la stessa cosa con gli umani, almeno... andando di logica, se Io, o Jasper, o Jane, trovassimo un umano adatto a noi, forse potremmo tornare Umani" spiegò Aaron gesticolando con le sue muscolose braccia.
"Che intendi per 'umano adatto a noi'?" chiese Lyra sottolineando le ultime parole con sospetto.
"Non cosa abbia scatenato in te Hiccup, ma lui può farti tornare umana, ci sarà un legame speciale tra di voi"
"Io manco lo conoscevo quando è successo, è stato del tutto casuale!" ribattè lei.
"Non dare la colpa a me, Lyra, se non hai voluto parlare con l'anziano dell'isola, sono affari tuoi, io non so che dirti..." sospirò il ragazzo dagli occhi scuri, era così calmo e risoluto, anche quando la tensione cresceva.
Arrossii di nuovo a quel 'Non so cosa abbia scatenato in te Hiccup' ma con una scrollata di spalle mi ripresi, tornando serio e attento alla conversazione.
"Perché non hai voluto parlare con lui? Avrebbe potuto aiutarti!" le dissi con un tono sorpreso; se esisteva qualcuno in grado di aiutarla era senz'altro uno dei saggi anziani dell'isola.
"Non ti ci mettere pure tu" disse con un ringhio, mentre praticamente mi assassinava con gli occhi, che erano già diventati verdi con la fessura stretta.
"Ormai sapete tutti cos'è successo, no? Quindi per me tornare in quell'isola è stato praticamente un trauma, ed è un miracolo che nessuno mi abbia visto!" continuò poi, iniziando sempre di più ad arrabbiarsi.
"Ehi, calmati adesso. Ne siamo usciti puliti: io ho preso i miei libri e nessuno ha scoperto di te, cosa vuoi di più?" disse Aaron.
"Tsk... lo spero davvero..." concluse Lyra guardando per terra.
Passarono diversi secondi prima che Jasper prese la parola.
"Bene, allora cosa facciamo?" chiese con fare allegro, così tanto per spezzare quel silenzio imbarazzante.
"Uhm.. che ne dite se continuassimo gli allenamenti?" proposi, ma appena conclusi la domanda sentii versi di lamentele da parte di tutti.
"Io voto per le storie" disse Tufo alzando la mano, seguito da quasi tutti i presenti.
"Bene, allora siamo d'accordo: vada per le storie. Coraggio Aaron, comincia tu!" esclamò Jane.
"Ma.. perché proprio io?"
"Perché sei bravo, e poi perché sei stato proprio tu a proporlo" concluse la mora, e a quel punto il Cavaliere del Gronkio sospirò, arrendendosi.
"Va bene, va bene... allora sedetevi tutti e aprite le orecchie, e mi raccomando non voglio interruzioni inutili" disse sottolineando l'ultima parola mentre guardava i gemelli con sguardo severo.

Passammo tutto il giorno così, a raccontare storie. Alcune inventate, altre vere... i gemelli Bizippo per esempio raccontarono cosa facevano da umani, prima di diventare Cavalieri.
Dissero che aiutavano i loro genitori con la fattoria di famiglia e che conducevano una vita tranquilla, non avevano nemmeno avuto problemi con i draghi che vivevano nelle vicinanze. Ma un giorno una violenta tempesta spazzò via tutto e i due, assieme a una manciata di animali sopravvissuti, cercarono di ricostruire la fattoria ma i danni erano troppi, così non avendo più nulla decisero di lasciare il posto e avventurarsi in luoghi sconosciuti. Magari con un po' di fortuna avrebbero trovato un villaggio vichingo, o almeno così pensarono, e invece s'imbatterono in un Bizippo verde mela con sfumature gialle sul ventre e sotto il collo.
Per sbaglio Jasper pestò una delle code del drago e fu così che incontrarono Schiocco e Gas. O Rutto e Vomito, come li hanno chiamati Tufo e Bruta.
Dopo un inizio non proprio bello i due riuscirono a tranquillizare il rettile a due teste e piano piano costruirono un legame profondo con esso, anche perché i due ragazzi non riuscirono più a levarselo di torno.
Dopo qualche giorno insieme il drago a due teste decise di portare i gemelli sull'isola Byeonhwan e così i due diventarono Mezzidraghi.

"Certo, dopo un buon addestramento! Sento ancora i miei muscoli chiedere pietà!" esclamò Jasper.
"E in cosa consiste questo addestramento?" domandò Gambedipesce.
"Be', ti allenano fino a spaccarti la schiena! Devono provare se sei in grado di sopportare certe cose, per esempio: se sei candidato per essere il Mezzodrago di un Incubo Orrendo allora ti buttano dentro un vulcano per vedere se sei resistente al fuoco!" spiegò il Cavaliere del Bizippo.
"... cos..." disse a malapena Gambe, prima di sbiancare nuovamente.
"Foooorte! Potremmo farlo anche noi!" esultò Tufo, guardando la gemella.
"No, non è vero! Sta scherzando! Il solito burlone.." disse Jane, guardando male il fratello. "In realtà sì, studiano cosa fare a seconda del drago. Per esempio a me il gas del Bizippo non mi ha dato mai problemi. Nemmeno da umana" spiegò.
"Interessante.." dissi, mentre mi appuntavo tutto sul mio libricino.
"E invece per la prova finale? Come l'avete affrontata?" chiese Shine.
"In realtaaaaà... non l'abbiamo affrontata" ammise la gemella, guadagnandosi un 'Coooooosa??' da parte di tutti i presenti.
"Eeeeeesatto! Niente prova per noi! Ci siamo svegliati una mattina e... BUM! Ali e coda! Per non parlare delle corna! Haha! Stavamo per dare di matto!" rise Jasper.
"L'unica cosa che suppongo sia accaduta... e che ci abbiano ammazzato nel sonno, altrimenti non me lo spiego" disse Jane stringendosi nelle spalle.
"Che strano..."  mormorò Lyra con fare pensieroso.
"Si, be' ora non state a spremervi il cervello! L'ora delle storie non è finita! Su, ora siamo curiosi di sapere la storia di Shine e di Iron!" esclamò il Cavaliere del Bizippo.
"In realtà l'ora delle storie è finita, e già da un pezzo" disse Aaron, guardando il sole che era ormai tramontato. I ragazzi protestarono ma il grosso e calmo ragazzo diede una valida motivazione per interrompere quella piacevole attività.
"I ragazzi devono ritornare a casa dalle loro famiglie, cosa penserebbero di noi i loro genitori altrimenti?"
"Che siamo dei cattivi ragazzi, irresponsabili, che non sanno rispettare gli orari, eccetera eccetera..." sospirò Lyra, sembrava che lei avesse avuto a che fare con situazioni del genere.
"Oh sì, giusto, Aaron ha ragione, poi chi la sente mia madre! Muscolone! Andiamo piccolo!" disse Gambedipesce mentre saliva in groppa al proprio drago. Per un momento mi venne da ridere perché sapevo che Muscolone in realtà era una femmina e in quel momento mi chiesi quanto ci avrebbe messo il biondo ad accorgersene.
In poco tempo anche gli altri si dileguarono e rimanemmo solo io e Lyra.
Ci fu uno strano silenzio tra di noi che fu spezzato dai brontolii giocosi di Sdentato.
"Facciamo a chi arriva per primo a casa?" propose lei, guardandomi con un sorrisetto di sfida.
"Ci sto!" risposi deciso mentre salivo su Sdentato, tempo di agganciare la mia gamba alla sella che Lyra aveva già preso il volo.
"Troppo lento!"
"Forza Sdentato, non possiamo farci battere!" il drago nero mi guardò, sicuro di sé, prese posizione e si alzò in volo.


Tana di Haiwan

Salve ragazzi, come va?
Non mi sembra vero, ancora non ci credo di star davvero scrivendo qui, dopo mesi e mesi di silenzio.
Come avevo detto nell'avviso la mia fantasia era andata a farsi benedire, ed ecco il classico 'blocco dello scrittore' che mi ha tormentato a lungo.
Come se non bastasse mi sono accadute taaaaaaaante cose brutte in questi mesi, e hanno influito tanto sul mio umore e la mia voglia di scrivere.
Poi, tre giorni fa, parlando con un amico, lui mi disse che voleva revisionare la sua storia e io dissi: "Eh.. io dovrei continuare la mia..." e da questa frase dentro di me si risvegliò qualcosa, e infatti eccomi qui ^^" perciò ringraziate lui se adesso sono qua x33
Pppppoi, volevo avvisarvi che dal prossimo capitolo riprenderò la serie TV di Dragons, così da movimentare un po' la storia e mamma mia basta con questi spiegoni che ne abbiamo tutti le scatole piene.
E niente, spero che ci sia ancora qualcuno che segua la storia, recensite se ci siete x33
Al prossimo capitolo :3

 
Haiwan

Perdonatemi per possibili errori grammaticali

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