Cento parole di LaraPink777 (/viewuser.php?uid=646593)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Figlia ***
Capitolo 2: *** Amico ***
Capitolo 3: *** Perdita ***
Capitolo 4: *** Bambino ***
Capitolo 5: *** Nuda ***
Capitolo 6: *** Bisturi ***
Capitolo 7: *** Incubo ***
Capitolo 8: *** Bella ***
Capitolo 9: *** Braccia ***
Capitolo 10: *** Occhio ***
Capitolo 11: *** Giapponese ***
Capitolo 1 *** Figlia ***
N/A Si può
raccontare qualcosa, lasciare un’impressione, suscitare un sorriso o curiosità
in cento parole esatte? Non so. Questo è un piccolo esperimento. Piccolissime
storie di diverso genere. Alcune sono spunti di vari multi-capitolo che ho
abbozzato.
Boh, giochiamo. Un abbraccio (e chi mi segue sa di che dimensioni ^_^ ), gente!
La notte
ormai è mia nemica. Appena chiudo gli occhi, accade.
Sento
nuovamente l’odore del fumo. Vedo i legni carbonizzati, i ferri roventi.
Ascolto
nuovamente la mia voce gridare il suo nome, disperato.
Thang Shen.
Mi metto a
sedere sul letto.
Me l’ha
portata via. Per sempre.
Perché,
amico mio, perché?
L’odio culla
il mio cuore, riscalda il mio petto.
Sento il
pianto e mi avvicino alla culla. Perché l’ho presa con me?
Valuto se
stringere il suo piccolo collo fino a far cessare questo fastidio.
Poi guardo i
suoi occhi, e la prendo in braccio.
“Shss… buona
Karai, buona…”
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Capitolo 2 *** Amico ***
Amico
Michelangelo
sedeva a gambe incrociate, tenendo sulle gambe il portatile.
“Mikey!
Ancora su Facebook! Ma la finisci con questa storia? Non ti è bastato
Bradford!”
“Ma Raph! Io
voglio solo un amico umano! Un amico o un’amica tutta per me, con cui parlare,
mangiare la pizza, giocare, mangiare la pizza, vedere un film e mangiare la p…”
“Ok ok testa
di legno ho capito!”
“Per me è
importante, Raph! D’altronde tutti voi avete un amico umano speciale! Donnie ha
April, Leo ha Karai, tu hai Casey… ehm… non intendevo in quel senso, Raph…”
“…”
“…”
“…”
“In quel
senso, Raph?”
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Capitolo 3 *** Perdita ***
Amico
“Donnie,
come ti senti?”
Seduto al
tavolo, stringeva la tazza di caffè, al buio.
Piangeva.
“Come vuoi
che mi senta, Leo?”
Si è seduto
di fronte al fratello.
“Raph dorme
ancora?”
“Sì. Temo di
avergli dato troppi tranquillanti, stavolta.”
Leonardo ha
annuito. Forse era meglio così. Almeno non si sarebbe ferito nuovamente.
Il silenzio si
è riappropriato della cucina.
“Perché lui,
Leo? Perché?”
Ha ripreso a
singhiozzare; Leonardo si è alzato in piedi, gli si è avvicinato, l’ha avvolto
in un abbraccio.
“Basta, dai.
Lui non avrebbe voluto. Mikey non avrebbe voluto.”
Gli
arrossati occhi blu si sono stretti forte.
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Capitolo 4 *** Bambino ***
Bambino
Correva
sulle piccole gambe, veloce come il vento.
La primavera
aveva reso il prato una distesa rosa, petali di ciliegio danzavano nell’aria;
ma lui non badava ai petali né al prato: correva veloce, felice di giocare
all’aria aperta. Il suo amico, suo fratello, lo aveva raggiunto: sentiva la sua
risata scintillare subito dietro di lui.
L’ha
agguantato dal piccolo kimono bianco, e fatto cadere giù, sull’erba. Poi sempre
ridendo gli si è buttato di sopra.
La lotta è
diventata un abbraccio, i due piccoli bambini si sono rotolati tra i fiori.
“Ah ah! Dai
Saki, basta!” Yoshi soffriva il solletico.
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Capitolo 5 *** Nuda ***
Bambino
“Lascialo
stare!”
“Maledizione
Donnie, lo volevi ammazzare?”
“Donn-”
“Zitto! Non
osare mai più rivolgermi la parola! Non voglio più sentire la tua voce, non
voglio più vedere la tua faccia! Tu non sei più mio fratello, Michelangelo! Sei
un fottuto schifoso, sei un.. un..”
Donatello
tremava dalla rabbia. Le mani rosse dal sangue di suo fratello. Michelangelo a
terra teneva il volto reclinato per cercare di fermare l’emorragia al foro di
respirazione.
Donatello si
è voltato a parlare ad April, piangendo. “E tu, come hai potuto, tu…”
La ragazza,
sul letto di Michelangelo, si copriva col lenzuolo i seni nudi.
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Capitolo 6 *** Bisturi ***
Bisturi
“No, amico,
davvero? Dai, non ti ho mai fatto niente di male, perché non mi lasci andare? A
parte il fatto che questi legacci sono troppo stretti, non mi sento più le mani
ed i piedi… E questo piano d’acciaio è gelato… Lo sai che anche noi mutanti
sentiamo freddo, vero amico? Amico? Ehi, che stai facendo? Ehi? No, no, non
scherzare… Dai no, non farai sul serio… Io… io ho tre fratelli maggiori! E sono
molto molto pericolosi. Ti troveranno e… Ehi! No! Cos’è quello? No… non vorrai…
Ti conviene non farlo… Stai lontano… No, ti prego… NOOO! AHHH!”
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Capitolo 7 *** Incubo ***
Incubo
La
scena è l’inizio dell’episodio “In Dreams”. L’idea è della mia amica, la mitica
Cartoonkeeper8, alla quale dedico queste cento parole con affetto ^_^
Attenti ai castori, gente. Buonanotte.
Non ho più
fiato. E non riesco a seminarlo. Per quanto cerchi di scappare, lui è sempre
dietro di me, per quanto io corra, non sono mai abbastanza veloce.
Non ce la
faccio più, mi raggiungerà.
Ho paura.
Urlo.
Mi prenderà,
sarà la fine... Mi ucciderà.
Nel vicolo
sporco, c’è un cassonetto. Mi ci nascondo dentro,
rapido,
lo chiudo,
ansimante,
nella
speranza,
stupida,
di potermi
ancora salvare.
Nel fetore
buio all’interno, posso sentirlo, il mio cuore. Una vena sulla tempia pulsa
stretta sotto la mia maschera. Il mio respiro, in rantoli, è accartocciato in
gola dal terrore.
Lui è qui.
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Capitolo 8 *** Bella ***
Bella
N/A Un’altra manciata di drubbles.
Dedicati a quella donna dal multiforme ingegno di Cartoonpeeker, sperando che accetti
questo mio primo come risposta alla sfida che mi ha lanciato mille anni fa,
nell’attesa di qualcosa di meglio. Perché la pigrizia è sempre un’arte
raffinata.
Un
abbraccio, tartapopolo :*
Era bella.
No, bellissima. I lunghi capelli neri erano seta sulle sue spalle.
“Lei è
Shen.”
“Piacere di
conoscerti.”
La teneva
sottobraccio il suo migliore amico.
Lui sentì un
fuoco divampare nel petto, fluire nel sangue, e si perse in quegli occhi. Non
ci aveva mai creduto, nell’amore a prima vista. Ma lei, lei…
Un ardente
bisogno crebbe nel respiro più veloce.
Fiore di ciliegio, brezza montana, raggio di luce.
Lei sbatté
le ciglia; lui capì in quel momento che nulla aveva più importanza se non che
quegli occhi brillassero solo per guardarlo.
Lei non era
più del suo amico.
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Capitolo 9 *** Braccia ***
Braccia
Delle braccia
lo stringevano, e gocce cadevano sul suo volto.
Sentiva
freddo. Era così stanco…
“Fratello,
apri gli occhi. Mi senti? Fratello!”
Le palpebre
tremanti si aprirono al comando, con fatica; ma tutto era ormai buio.
“Fa male…”
“Lo so, lo
so, tra poco saremo a casa, andrà tutto bene, hai capito? Tutto bene.”
Le braccia
lo strinsero più forte.
Nel buio si
distinguevano appena un volto noto, una maschera colorata, due occhi enormi, spaventati,
che lo guardavano.
E
piangevano.
No, non
sarebbe andato tutto bene. Ma quei due occhi sopra di lui meritavano un
sorriso.
Al diavolo
la morte.
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Capitolo 10 *** Occhio ***
Occhio
La punta
acuminata scalfì la pelle accanto all’occhio, che si strinse. Una goccia di
sudore scorreva sulla fronte.
“Te lo chiedo
per l’ultima volta. Dove si trova?”
Nessuna
parola dalla bocca grondante sangue. Ancora un segno di diniego, disperato, con
la testa che pulsava dal dolore.
“Bene, vuol
dire che farai a meno di quest’occhio.”
Mentre la
punta trafiggeva il bulbo, si alzò un urlo angosciato; seguirono i singhiozzi,
di agonia.
Ma non avrebbe
parlato, non poteva dirglielo. No, non li avrebbe mai traditi.
La punta si
avvicinò all’altro occhio.
“Proviamo di
nuovo. Dove si trova mio fratello Leonardo, bastardo?”
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Capitolo 11 *** Giapponese ***
Giapponese
“Ragazzi, le
tette di Megan Fox sono da applauso!”
“Non lo so,
Mikey, personalmente preferisco il suo didietro.”
“Leo ha
ragione. Poiché noi non siamo mammiferi, l’attrazione che tu credi di provare
per i suoi seni, Mikey, è senza dubbio socialmente indotta. Il suo sedere
invece è…”
“Ma
finiscila, nerd. Tu e Senzapaura non capite niente. Sono d’accordo con la testa
di legno. Le tette vincono.”
April sbuffò
infastidita, si alzò dal divano e si piazzò tra le tartarughe ed il televisore.
“Ragazzi!
Insomma! Non è educato! Ogni volta che iniziate a parlare in giapponese mi
sento esclusa dalla conversazione!”
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