My Life Like A Vampire 2

di boo_dog
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter #1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2# ***
Capitolo 3: *** Chapter 3# ***
Capitolo 4: *** Chapter 4# ***
Capitolo 5: *** Chapter 5# ***
Capitolo 6: *** Chapter 6# SPECIALE HALLOWEEN ***



Capitolo 1
*** Chapter #1 ***


Era una bellissima giornata d'autunno e le foglie color rossiccio e arancione sfolazzavano insieme a qualche libellula.
Era un delizioso miscuglio di colori, che riscaldava il cuore e l'anima.
 
La villa Sakamaki era come non mai un incanto, il suo giardino era colmo di foglie che le davano quel tocco di spensieratezza che alla villa era sempre assente. Per quasi tutto il tempo era pienamente oscura e tetra, alcuni lo consideravano un incontro con la morte, altri una villa posseduta...ma per altri era loro dimora.

Il cielo era annuvolatoda un grigiastro quasi argentato, ma comunque il sole spingeva le nuvole insieme al vento per far risplendere i suoi biondi raggi. Una vera lotta a chi si manifestava di pú.

Yui Komori, una ragazza dai capelli biondi color crema e leggermente boccolati e due occhioni color magenta, insieme a Rita e Kama, la prima con lunghissimi capelli castano e due occhi color zaffiro, mentre la seconda capelli marroni legati da due code basse, abbinate con due fiocchi rossastri che si avvicinavano al colore bordò e con due occhi ambrati, che assomigliavano vagamente a quelli di un gatto, coperti da un paio di occhiali che le davano un tocco intellettuale e due pronde occhiaia, aveva anche delle profonde occhiaia che le davano ugualmente un tocco elegante, entrambe le ragazze indossavano una divisa scolastica: Giacca (o camicia non so con precisione come descriverla) nera, camicai bianca, fiocco rosso, gonna e calza nere., stavano cosí quest'ultime passeggiando per il giardino della villa. La loro più che passeggita era più una corsa, e bene si, le nostre ragazze, non avevano sentito la sveglia e i fratelli Sakamaki le avevano lasciate la. Sembravano impulsive ma allo stesso tempo felici.
"Sarebbe bello godersi quest'atmosfera tutti i giorni!" affermó Yui correndo.
 
"Peccato proprio!" aggiunse Rita con fare di sarcasmo.

"Forza voi due o arriveremo altrimenti l'anno prossimo a scuola!" le rimproveró Kama, che a differenza delle altre aveva un dono naturale nel correre.


                                                                                                                                                      ***

Le ragazze arrivarono comunque prima che il professore entrasse.
"Ma che brave siete arrivate in ritardo le stuzzicó Raito.
 
Il vampiro, aveva capelli rame sbarazzini coperti da un cappello molto elegante e due occhi sottili e maliziosi color smeraldo.
 
"Ragazzi oggi avremo un nuovo compagno, il suo nome é Ichigo Shimizu!" annunció il prof., ed ecco apparire un bellissimo ragazzo dai capelli corti e sparazzini biondi con degli occhi blú abisso senza emozione.
"Salve io sono Ichigo Shimizu, spero di non avere abbastanza seccature..." rispose il ragazzo con tono impassabile.
Il silenzio...





To be continued...


Bene ringrazio Dansk e AlekHiwatari14 per l'ispirazione! Questo capitolo é come un;introduzione... Non continueró finché non avró 5 recensioni.
Io cattiva ^^
Bene non vi anticiperó niente.
Un saluto!
Boo_dog :°3

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Capitolo 2
*** Chapter 2# ***


“Salve io sono Ichigo Shimizu, spero di non avere seccature…” rispose lui con tono impassabile, aveva un viso fine e delicato diafano, i suoi occhi erano cristalli d’abisso incastonati in quella folta ed elegante fila di ciglia nero pece, i suoi capelli erano biondi tendenti un po’ sull’arancione mandarino, corti ma allungati da due ciocche che gli arrivavano al collo.
Il silenzio…
 
“B-Bene Ichigo il tuo posto è vicino Ayato Sakamaki” annunciò il professore un po’ impacciato, possibile che quel ragazzo anche a lui metteva una certa soggezione?!
Il ragazzo camminò a passo deciso, si potevano sentire i bisbigli delle ragazze già innamorate di lui, che parlavano già di un futuro matrimonio, o un fidanzamento, nei sogni più perversi di trovarselo nel letto ed immaginarsi il suo bel “Petto di pollo vicino” alla loro faccia bagnata da bava appiccicosa.
Si sedette vicino al vampiro. Ayato aveva 18 anni, capelli rosso-marrone disordinato con note di colore viola sulla sua nuca, con tonalità più chiare del marrone cenere o biondo chiaro per le punte. I suoi occhi sono verdi aveva pupille strette che davano un’aria da capo ma allo stesso tempo capricciosa…Indossava anche uno stallone nero sul suo orecchio destro. Lo guardava , anzi lo studiava, lo squadrava, era geloso di tutte quelle attenzioni?
“Hei bell’imbusto non mostrarti tanto altrimenti mi toglierai tutte le ammiratrici!” lo stuzzicò Raito.
 La risposta del ragazzo: uno sguardo cupo e privo di qualunque emozioni. Quegli sapevano mettere in ginocchio anche la belva più spietata al mondo…
“Ma smettila Raito!” lo rimproverò Kama sbattendogli un ceffone dietro la nuca. Così forte da fargli spiaccicare la faccia sul banco. Un tonfo si propagò per tutta l’aula facendo girare tutti. Il vampiro si alzò con il naso rosso per la botta. Alcune ragazze ridevano sotto i baffi.
“Dannazione Kama! Stupido maschione intrappolato nel corpo di una ragazza!” si lamentò il vampiro con il naso rosso.
“Scusami, ma non è colpa mia, se oltre che sei un vampiro la tua mammina non ti ha donato ottimi riflessi!” ed ecco iniziavano come al solito a battibeccare come tutte le solite lezioni.
L’aula si svuotò dopo un’ottima ora di barbosa lezione. Tutti uscirono dalla classe, tranne Ichigo e le tre ragazze.
“Sono contenta che tu sia arrivato Ichigo!” iniziò Yui.
“Il piacere è mio signorina Komori” rispose lui impassabile, stringendole la mano.
“Il viaggio non è stato faticoso?” chiese Rita.
“No, gli altri Intoccabili avevano Preparato tutto nei minimi dettagli!”
 Rita Hisawada era un’intoccabile ed il nome era stato deciso da Alek (Una di loro) per una ragione ben precisa. La ragione era di non far avvicinare a noi altri esseri che nel regolamento universale proibiva, cioè niente incrocio tra  razze di diverso tipo, tranne in alcuni casi alcune razze potevano unirsi. Il nome serviva anche per riconoscere il gruppo formato dalle 16 parti dell’anima che si era divisa, della medesima persona, anche se non si era ben capito chi di questi era l'anima originale che aveva dato inizio a tutto ciò. Così, per sicurezza, Libertà (prorpio lui ha aiutato Ichigo a partire e a rintracciare le tre ragazze e la famiglia Sakamaki) era diventato il capo a causa che lui viveva nel 700, quindi era interiormente e teoricamente più grande di tutti, anche essendo la particolarità del mondo in cui viveva.
“Spero che sappi bene con chi stai per metterti contro” gli domandò Kama.
“E’ il mio lavoro signorina Reo” rispose lui sugli attenti.
Qualcuno entrò nell’aula e anche bruscamente.
“Cosa sarebbe tutta questa storia?!” urlò Kanato.
“La guardia del corpo…tsk…patetiche!” disse Ayato.
“A questo ci penso io!” ringhiò Raito, ma non fece in tempo a fare un passo che un proiettile gli sfiorò la guancia lacerandola.
“Tu! Batardo!” ringhiò il vampiro all’apice della collera.
“Sei tu che non sai controllarti…” rispose Ichigo senza scomporsi dello sparo e del “piccolo” foro sulla parete, vaniglia, che aveva causato. Il vampiro chiuse gli occhi e con l’indice e il pollice si massaggiò le due estremità degli occhi vicino al naso, stava riflettendo. Poi un sorrisetto vittorioso gli incornicio il suo volto diafano e sottile.
“Va bene, Shimizu allora, cosa ne dici di un bel duello? Al cortile dell’accademia, vicino la piscina” ,. Raito divertito. Le ragazze guardarono Ichigo con fare pensieroso, era forte nel maneggiare la pistola il ragazzo, ma comunque il suo avversario era comunque un vampiro, un essere immortale.
Nell’aula nacque un silenzio che accapponava la pelle, ma allo stesso tempo impulsivo e misterioso. Ichigo stava meditando, magari stava solo fingendo di pensare al rispondere “Si” o “No”, mentre in quel medesimo secondo stava inventando strategie, e sul come il suo avversario avesse contrattaccato. I suoi occhi color abisso si spalancarono, dando spazio a quelle splendide iridi, così belle, così cupe e buie…
“Accetto” rispose, ma stavolta il tono non fu impassabile, aveva un non so che di lacerante, prorprio come quel proiettile che sparò pochi minuti fa. Raito non si scompose e lo canzonò con il suo sorriso beffardo.
“Bravo Shimizu ma anche se non ti sei ritirato, mi implorerai di smettere di torturarti in giardino” il ragazzo intanto era uscito dalla stanza, si girò piano piano, quasi paragonabile ad un gufo quando fa una rivoluzione con il craneo, squadrò tutti i fratelli dal primo all’ultimo, poi si rigirò verso l’uscita.
“Non ne sono sicuro…” rispose lui uscendo definitivamente dall’aula.
Ichigo percorse il lungo corridoio scolastico, seguito a ruota dalle ragazze.
“Ichigo, perché hai accettato vedrai che Raito non ti lascerà via di scampo!” lo rimproverò Yui.
“Allora perché cosa mi avete assunto Signorina Komori?” le domandò il ragazzo girandosi, adesso lui di rimprovero, verso la ragazza impaurita.
“Ha ragione Ichigo yui, sa quello che fa è il migliore killer mai visto in Giappone, ha soli sedici anni!” la tranquillizzò Rita. La bionda fece un cenno incerto. Intanto Ichigo le lasciò la in corridoio senza scacciare mezza sillaba.
 
 
 
                                                                 *****************
 
“Tsk, allora non sei scappato Shimizu!” domandò Raito con tono canzonatorio.
“Iniziamo allora, Sakamaki?” domandò impassabile il ragazzo, ignorando percettibilmente la presa in giro del vampiro. Il biondo gli lanciò una pistola.
“Sarà un incontro pistola contro pistola, non sarebbe leale che avessi un’arma più veloce della tua, qualunque tu avessi, Sakamaki” spiegò il biondo con tono impassabile. Raito scoppiò a ridere.
“Va bene moccioso, non hai tutti i torti!” la sua voce sibilò improvvisamente nell’orecchio del ragazzo “Ma questa sfida la vinco io…”
Ci fu un sonoro sparo ed una caduta…
 
 
 
 
To be continued…
 
 
Allora cari lettori grazie per aver letto questo capitolo! Grazie grazie e ancora grazie! Grazie a tutte le lettrici che hanno recensionato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ringrazio le recensioni precedenti, sembro pignola ma ci tenevo!
Comunque spero vi sia piaciuto! E ho seguito il più possibile, il consiglio della sospance e della descrizione (ho fatto il più possibile °u°)
Spero che seguirete la mia Fan fiction!
Salutoni! Sayonara!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Boo_dog :°3

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Capitolo 3
*** Chapter 3# ***


Ci fu uno sparo ed una caduta…
 
Ichigo era caduto a terra, ma non era ferito, si era buttato proprio perché il proiettile di Raito lo aveva quasi beccato dietro la spalla.
“Ma che bravo Shimizu, questi si che sono riflessi” il biondo si rialzò dalla caduta, ansimava ma aveva ancora tutte le sue carte da giocare.
“Ti ringrazio ma non ci vuole solo un po’ di riflesso…” disse puntando la pistola al vampiro.
“Non pensare di uccidermi moccioso perché sai meglio di chiunque altro che sono, immortale!” e sottolineo quell’immortale.
“Ci vuole mira…Sakamaki!” con questo premette il grilletto e sparò, non a Raito ben si alla pistola. Il vampiro lo guardò sorpreso, poi scoppiò a ridere.
“Bravo! Bravo! Ma posso tranquillamente metterti le mani addosso, Shimizu!” il vampiro, si scagliò più veloce di una scheggia verso il ragazzo, lo afferrò per il colo e entrambi si tuffarono nella piscina!
Raito cercava di affondare sempre di più con il ragazzo ma per sua sfortuna si dimenava peggio di un serpente, ma in quel momento era il vampiro il serpente, pronto a soffocare il topolino dentro la piscina. Ichigo in quel momento era sul punto di annegare completamente, la sua unica speranza era purtroppo, sparare le ultime due pallottole in acqua, ma non per colpire il vampiro, ben si creare confusione, confusione sufficiente, per fare l’azione che si malediì per il quale seppellì il suo orgoglio, la ritirata.
Con quel poco di forza che gli rimase, prese la sua pistola vicino alla tasca dei pantaloni della divisa, primo colpo, poi il secondo colpo. Una nube di bolle si dimenò vicino i due combattenti, Raito si accorse dopo un po’ che Ichigo aveva fatto una ritirata con stile. Uscì dalla piscina, illeso e immune nella respirazione.
“SHIMIZU! LOSAPEVO CHE ERI UN CODARO DI PRIMA CATEGORIA! CODARDO!” con queste parole scoppiò in una fragorosa risata di scherno.
 
Intanto…
 
Le tre ragazze erano sulle scale del corridoio che portava ai vari laboratori: musica, artistica e scienze.
“Ichigo non ritorna…” iniziò a mezza bocca Yui. Sembrava che sapesse cosa è successo.
“e SE Raito…” pensò ad alta voca Rita.
“Hei! Voi due! Ma che diavolo blaterate Ichigo è un killer professionista e secondo voi si fa sconfiggere da un vampiro pervertito?!” le rimproverò Kama mettendosi in piedi sulle scale, con uno sguardo famelico.
“Hai ragione ma secondo te dove può essersi cacciato’” domandò Rita preoccupata.
“Ora mai saranno passate, due ore di minimo!” continuò Yui.
“Chi si è cacciato cosa?” domandò Ayato da dietro Yui.
Ayato e Yui erano fidanzati ora mai da mesi, c’era del tenero in loro da tantissimo tempo che era facilissimo da notare.
“Ichigo, Ayato sono due ore che non si fa sentire e se Raito lo avesse…” Yui non continuò perché già dei grandissimi lacrimoni le rigavano il suo dolce volto anche se diciottenne, il volto era ancora da bambina innocente.
“Yui…” Ayato per una volta non sapeva cosa dire.
“Ascoltate la cosa migliore è cercarli intanto, il secondo genito, Reiji Sakamaki gli aveva ragiunti, insieme a Shu e Subaru.
I capelli di Reiji erano una tonalità di viola-nero con sfumature più chiare viola-grigio. Si trattavano di quasi un centimetro di distanza da essere la lunghezza della spalla ed erano ben pettinati. Gli occhi di Reiji erano paragonabili una luce rossa. Indossava occhiali.
 Shu avevi i capelli biondi e gli occhi blu luce oceano. Aveva borchie nere su entrambe le orecchie.  Egli era sempre visto con il suo lettore MP3 collegato a un filo ciò che è avvolto intorno al collo, con le cuffie sempre nelle orecchie.
Subaru aveva capelli bianchi e candidi come la neve che sporgevano verso l’occhio destro, possedeva dei luccicanti occhi rosso granato.
“Ne-Teddy, Shimizu-baka ancora non è torbato?” chiese Kanato dietro Kama, la quale saltò in braccio a Rita appena lo vide dietro di lei.
“K-Kanato! Non si fa così!” lo rimproverò lei tremando ancora.
“Fate silenzio!” ordinò Reiji “Quei due non sono comunque in giardino, ma ho notato dall’aula di scienze, che la piscina è parecchio a soqquadro. Di conseguenza i due saranno caduti dentro, e saranno ritornati dentro la scuola” la logica ipotesi di Reiji non faceva piega.
“Quindi dovranno per forza stare negli spogliatoi o nei bagni!” affermò Ayato staccandosi da Yui.
“Io ho sentito diversi spari…” aggiunse Subaru, ricadde immediatamente l’ondata di dubbi.
“Ok allora sarà meglio iniziare a cercare!” disse Kama riabilitando quel poco di fiducia e di speranza rimasta.
“Va bene!” fu la risposta, in coro di tutti.
 
 
Intanto…negli spogliatoi maschili…
Raito si stava incamminando, negli spogliatoi maschili.
“Quel codardo mi ha anche inzuppato per bene, questa me la paga! Moccioso…” ma i suoi mentali insulti detti però, con sgarbatezza, a voce alta, gli morirono in gola, dato che davanti a i suoi occhi smaraldo si trovò una scena abbastanza perplessa e molto confusa.
“Ma che diav…” davanti a lui, c’era Ichigo Shimizu, ma ne aveva seri dubbi.
“T-T-Tuuuuuuuu, sei una donna!!!!!!!!!!!” Urlò lui sopraffatto.
“Non è come pensi…!” ansimò lei.
“I-I-I-I-Ichigo è un nome maschile, Indossi la d-d-d-d-d-d-divisa scolastica maschile! Ma soprattutto ho combattuto con una donna e-e-e-e-e-e-e-e ora me la ritrovo, mezza nuda davanti a me!” in effetti Raito non aveva tutti torti, Ichigo era in ginocchio sul pavimento, gli unici indumenti a coprirlo, o meglio a coprirla, erano: uno slip, un reggiseno ed la camicia bianca della divisa, quasi trasparente per via dell’acqua. In faccia era rossa come una fragola.
 Il peggio si fece ancora più grande quando sentirono dei passi provenienti da fuori lo spogliatoio. Raito si avvicinò alla ragazza tirandola su per un braccio.
“Stai lontano da me Sakamaki!” ringhiò lei sferrandole un pugno in pieno stomaco.
“Mi ringrazierai Shimizu!” disse tossicchiando un po’. La trascinò insieme a lui in uno degli armadietti.
Gli armadietti erano molto stretti di larghezza e Raito poteva sentire il respiro affannato della ragazza e anche qualcosa di morbido che non osò tastare…
Rita entrò spalancando la porta
“Ichigo, Raito!” urlò per richiamarli. Non ebbe alcuna risposta, poi entrarono anche gli altri fratelli.
“Neanche qui…” commentò assonato Shu.
“Guardando queste pozze d’acqua sul pavimento…” i due copiratori iniziarono ad avere la tremarela quasi da far vibrare l’armadietto.
“E’ presumibile che se ne siano già andati” finì Reiji, i due tirarono un sospiro di sollievo.
“Hei Rita-chan perché hai voluto controllare anche lo spogliatoio femminile?” domandò Kanato.
“Come perché?! A già giusto! Ehm…Ichigo non è un maschio, ma una femmina!” I fratelli fecero un balzo indietro anche Reiji si scompose!  Ayato insieme a Kanato urlarono, Subaru arrossì violentemente dalla notizia, Shu…bhe… Shu era rimasto com’era.
“C-come sarebbe a dire!?” urlò Subaru, Rita fece segno che glielo avrebbe raccontato strada facendo. Lo spogliatoio fu di nuovo deserto.
“Come ti chiami veramente?” chiese Raito con tono calmo.
“…D-Daiya, Daiya Shimizu…” disse lei iniziando a balbettare.
“Ma tu…stai piangendo…” domandò Raito.
“Che figura…da perfetta idiota che ho fatto…le signorine…hanno assunto un killer…al dir poco patetico…” la ragazza voleva stringere qualcosa di morbido come faceva, sempre quando era triste e da bambina, ma non poteva di certo stringere il vampiro.
“Tu…non lo sei…” affermò Raito. Dato che in quel posto stretto regnava, il buio pesto, il vampiro cercò alla cieca con le dita, il mento della ragazza. Il suo istinto non lo tradì
“Che diavolo fai Sakamaki!” disse lei indietreggiando, si per modo di dire, infatti gli diede una testata bella forte al vampiro. Uscì frettolosa dall’armadietto e prese la sua divisa di riserva.
“Tra noi non è successo niente vampiro di miei stivali!” disse correndo mezza svestita dallo spogliatoio, lasciandolo un po’ perplesso.
“Sakamaki…” lo richiamò Daiya.
“Si, dimmi” lei esitò un secondo.
“A proposito lo sapevi che le signorine mi hanno dato una camera nella vostra villa?” domandò lei diabolica.
“Cosa?!” domandò lui incavolato più che mai, che quelle tre non gli avessero chiesto il permesso.
“Ci si vede!”
“A dopo Bitch-chan!” disse lui ritornando al suo normale sorriso pervertito, la ragazza gli rispose alzando il dito medio da lontano.
 
                                                      *********************************
“Sento un odore nuovo…”
“Mmmh…si hai ragione, sarà di sicuro una nuova!”
“Dobbiamo…avvertire…Ruki-kun…”
 
 
 
 
 
 
To be continued…


Ebbene eccomi qui, sarò cattiva, oltre la sospance vi lascio un compito ora che siamo arrivati al terzo capitolo, 5 recensioni!
Spero vi sia piaciuto!!!!!!!!!!!!!!!!
Sayonara!
Boo_dog :°3

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Capitolo 4
*** Chapter 4# ***


Era domenica, una ventilata domenica, che dava quell’insuperabile voglia di calore e di coccole.
Rita aprì gli occhi, schiudendo le sue zaffire palpebre, accanto a lei Yui ancora dormiente, Kama era sveglia da poco ed era uscita dal bagno con un abito color crema con delle roselline bianche, i suoi capelli erano stavolta legati da due treccine con due nastrini vaniglia. Daiya, Daiya stava al portatile intenta a scrivere una e-mail a Sho, fratello spirituale di Rita, non che uno dei cantanti STARISH.
“Buon giorno ragazze” disse Rita.
“Oh! Buongiorno signorine ero così impegnata a scrivere che non ho fatto caso a voi!” rispose Daiya.
“Oggi sembra proprio che il tempo non voglia farci uscire, peccato…vabé chiederò a Kanato-kun se vuole fare un dolcetto con me!” propose Kama guardando il nuvoloso e grigio cielo che le si prosperava.
Daiya chiuse il Pc e lo ripose garbatamente sulla scrivania di Rita. Era vestita assai diversa dal solito, aveva: una felpa violacea che le arrivava alle ginocchia ed un fuseax scozzese, forse voleva stare comoda dato che sarebbe stata tutto il giorno alla villa.
Yui si svegliò poco dopo, Kama le saltò addosso.
“Buongiorno Yui-san dormito bene12 oggi era molto ottimista nonostante il tempo, faceva di tutto per scacciare via la noia.
“Grazie Kimi-san, molto bene direi” rispose la bionda con un sorriso amichevole. Intanto Rita uscì dal bagno vestita con una maglietta nera con scritto in gotico “Ti odio!” mentre una gonna a balze grigia con delle calze a rete e degli anfibi completavano lo sgargiante e strano outfit della ragazza.
Intanto che Yui si preparava e le altre andavano a fare colazione, DSaiya s’incamminava a vago nella villa, voleva completamente esplorarla.
“Buongiorno Kanato-kun” dissero le tre ragazze salutando uno strano (Ma MOOOOOOOOOOOLTOOOOOOOOOOOOOOO strano) Kanato sorridente.
“Konnichiwa ragazze, dov’è Dia-chan?” chiese come se le mancasse quella violenta presenza (Daiya: “Hey! Non sono violenta, bhe forse solo con loro!” Vampiri: “Grazie eh!”)
“Aveva gia fatto colazione” iniziò Yui.
“E’ in giro per la villa” chiuse Kama.
“Ne-Teddy non vogliamo andarle a fare compagnia, sento così tanto bisogno di coccole…” ma venne fermato da una Kama stranamente impulsiva, che gli sbarò la strada con u mestolo in mano. (“Kama la ragazza dal mestolo assassino un film vietato ai minori di 18 anni, da oggi al cinema!”)
“Niente da fare vampiretto dei miei stivali oggi torta al cioccolato elime!” ordinò Kama, Kanato ci pensò e poi esaltò urlando.
“Si Kimi-chan!” e quei due scomparvero per la cucina.
Intanto…
Daiya era da più di un quarto d’ora che girovagava per i corridoi, si era persa, ma era più che certa che quello era il piano che portava alle soffitte, lo intuiva da quel pesante odore di polvere e di ruggine.
Una porta si spalancò con un rumoroso cigolio. Daiya si voltò, davnti a se vi era una porta di legno, mangiata dal tempo e dalla polvere, la ragazza non indugiò ad entrarvi dentro, una massa di libri e di giocattoli sparsi sul pavimento, l’attenzione della ragazza fu catturata da un quaderno vicino ad una coroncina di fiori. Si accovacciò e lo prese tra le sue mani diafane, sulla copetina c’era disegnato un coniglietto nero ed una scritta da bambina. “Il diario di Daiya Shimizu” la ragazza stupita lo aprì ed iniziò a leggere le prime pagine.
Caro diario,
Oggi è il mio quarto compleanno, Edgar mi ha raglato un quaderno ovvero tu immodo che possa scrivere tutto su di me.
Viviamo in una piccolo baracca vicino ad un magnifico cmpo di grano, dove si può godere di un meraviglioso sole a mezzo giorno. Oggi Edgar mi ha portato una tortina al pistacchio, prorpio come piace a me! Sai lui lavora tutto il giorno, ma oggi ha chiesto al padrone di venire da me per pranzo e il buon uomo ha esaudito la sua richiesta!
Buon Compleanno quaderno!”
Daiya, stava nel bel mezzo della lettura quando sentì qualcuno chiamarla
“Che ci fai qui” la voce impatsata dal sonno di Shu la fece comunque sobbalzare.
“Uhm, niente, mi sono persa…” era colta alla sprovvista, non sapeva cosa inventarsi.
“Tu più tosto, sarai rientrato nel guinnes dei Vampiri pigri con tutti questi metri che hai fatto senza addormentarti in piedi…” anche se era una provocazione aveva un filo d’imbarazzo. Il vampiro si voltò per poi richiamarla una seconda volta.
“Seguimi, qui non è di certo un posto per giocare…” giocare? Vabbé contento lui. Intanto il vampiro alzò di più il volume degli auricolari. Daiya fu catturata dalla melodia classica degli auricolari.
“Requiem for dream!” lo richiamò lei. Il vampiro si girò curioso.
“Coisa?” chiese.
“Requiem for dream, ti piace la musica classica” ripeté lei, un po’ come se avesse smascherato il colpevole del crimine. Il vampiro sorrise senza però mostrarsi alla rgazza.
“Interessante” disse lui poi lasciandola alla scalinata che portava alla sala da pranzo. Un po’ sperduta la ragazza fissò il biondo, come se la stesse lasciando in un tetro e buio bosco, il vampiro se ne accorse e le sorrise divertito.
“Bhe? Cos’è quello squardo?” chiese.
“Eh…niente… non so di cosa tu stia parlando!” rispose lei avviandosi per arrivare dalle ragazze.
Intanto Rita leggeva un libro nella sala da biliardo. “The Shakespare’s Story” lo abbassò lentamente.
“Ciao Subaru” disse lei sorprendendo il vampiro seduto vicino un tavolo da biliardo.
“Tsk…Sembri un’esatta copia di Reiji”
“Uff…Mi sa che gira male oggi, cos’è successo?” un secondo dopo il suo libro fu scaraventato via ed un Subaru abbastanza irritato le era di fronte.
“Che ci trovi di così interessanti nei libri?”
“Un buon voto a scuola!” e siamo 2 a 0 per Rita Hisawada.
Il vampiro sbatté un pugno sul divano dove la ragazza era seduta.
“Fai silenzio!” sbraitò lui, lle abbassò violentemente la spallina della maglietta ed infilò voracemente i canini, la mora gemette perla sorpesa.
“Subaru! Staccati immediatamente!” implorò lei. Il vampiro le azzannò il collo.
“Basta…ti prego…” il vampiro si staccò dalla presa e le se avvicinò .
“Ti faccio così male? Baka-chan?” chiese sarcastico lui. La ragazza era arrossita, e si chiuse come un guscio.
“Uff…vieni qui” le disse Subaru prendedola in braccio e sprofondando con lei nel divano.
L a ragazza singhiozzava, i canini l’avevano lacerata più del dovuto. Non era però da lei eppure in quel momento si sentiva molto cupa, voleva sentire il calore, un affetto che le mancava e voleva di più.
“Shsshshshshshshshsh…non è da te piangere…” disse Subaru affondndo il volto nei suoi lunghi capelli castano.
Reiji aveva chiamato a raccolta tutti quanti nel salone.
“Perché quest’urgenza?” chiese Ayato scocciato.
“Non è colpa mia è Raito che ha inisistito…” si giustificò spazientito. Novesguardi inferociti arrivarono agli occhi del vampiro.
“Su via, guardate cos’ho?” Tirò fuori dei biglietti, dalla tasca.
“Dieci biglietti gratis per il Festival Vandead Carnival!” urlò lui divertito.
Tutti cambiarono espressione, da feroce a stupita.
 
 
*Angolo Personaggi*
Boo_dog: Ehila gente come state?
Shu: Assonnato…
Daiya: Approposito perché hai aggiunto un capitolo su Vandead Carnival?
Yui: Gia…
Raito: Ve lo spiego io, perché l’ho corrotta per passare la serata con voi Bitchs-chan!
Tutti: boo_dog!!!!!!!!!!!!!!!!!
Boo_dog: Scusate però ho guadagnato dei soldi per andare a svaligiare Romix!
Ayato: E poi sono io quello cattivo…
Kama: Adesso vi trafiggo tutti con il mio mestolo, YEAH!!!!!!!!!!
Tutti: Al prossimo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^^
Rita: Mi raccomando recensite!
Kanato: Altrimenti io e Teddy ti veniamo a cercare sotto casa…

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Capitolo 5
*** Chapter 5# ***


Intanto Raito si sedette sulla poltrona del salone tutto soddisfatto. Le ragazze erano le più perplesse in quel momento. Già perché solo i vampiri era famigliare questo festival. Persino Yui non sapeva di quest’ultimo. Ma una vocina dentro di loro le diceva “Magari…è una sorpresa…” così restarono mute. Intanto Reiji era ritornato con delle buste. Curiosa Kama si avvicinò al sescondo genito.
“Cosa sono?” chiese prendendone una con su scritto il suo nome.
“Tasse da pagare per l’università, e in più un invito ad attività extra scolastiche” la informò distribuendo a tutti la lettera. Raito guardò stranamente Daiya che consultava la lettera delle attività extra scolastiche.
“Neh-Dia-chan, ma se tu hai sedici anni come mai fai l’università?” un’occhiata interrogativa partì dalla bionda.
“Infatti se non ricordi sono nel corso con Subaru e con la signorina Kama…sia io che loro facciamo il secondo anno” il vampiro si accorse della sua domanda insensata e cambiò discorso. Accovacciandosi a Daiya.
“Cosa hai scelto Dia-chan?” chiese con tono malizioso.
“Ehm…non saprei, mi sarebbe comunque piaciuto fare il laboratorio di musica ma sono completamente negata…” rispose la bionda abbassando il capo e poggiando con non chalance il foglio sulla testa del vampiro.
“Che modi! Non sono mica un comodino, e voi altri che prenderete?”
“Cucina!” risposero Kama, Kanato, Ayato e Yui per poi guardarsi increduli.
“Filosofia”risposeReiji, Raito si demoralizzò.
“Uffi! Devo stare proprio con te?” chiese per ricevere un gelido sguardo da Reiji.
“Naaaaa…non spreco il mio tempo così…” disse Subaru lanciando la pallottola di carta che atterrò sulla testa di Rita, che intanto si era seduta sul bracciolo dello stesso divano in cui era seduto il vampiro.
“Cattivo! Comunque io ho scelto danza!” disse euforica. “Che dici Subarino! Vieni anche tu a ballare?” chiese lei con uno sguardo elegante e sofisticato. Kama si sviscerò dalle risate poggiandosi sulla spalla di Daiya che intanto l’aveva raggiunta, quest’ultima per non ridere si trattennne, ma il suo volto diventò rosso come un peperone. Yui intervenì.
“EHM Daiya? Stai bene?” chiese preoccupata.
“S-Si…” uscì dalla bocca della bionda quasi serrata. Ma dopo pochi secondi non riuscìa trattenersi e iniziò a ridere, anzi, squittire, purtroppo era così abbituata a non ridere che non ci riusciva anche.
“Ma che cavolo di voce hai Bionda sembri un topo!!!!” la schernì Ayato mentre rideva insieme a Kanato.
A quel punto Daiya si pietrificò e si accasciò a terra arricciandosi tipo prorpio come fannno i ricci.
“Che figura…” disse lei diventando rossa, stavolta di vergogna. Subaru la studiò curioso, e per vendicarsi la schernì.
“Ma guardala sembra un riccio!”
“TACI! GUARDA CHE TI STACCO LA TESTA A MORSI!” gli ringhiò la bionda. Ma la discussione fu spenta da Reiji che fece tornare tutto come prima.
“Sarei abbastanza scortese se vi chiedessi di avvicinarci intanto alla limousine dato che è abbastanza tardi?” ricordando a tutti che dovevano andare all’accademia.
                                                                           ******************
Le lezioni erano terminate e così Diaya, s’incamminò nella sala di musica. Quando entrò rimase affascianata. Era una stanza molto ampia, con due bellissime finestre a vetrata, stile ottocensteca, il pavimento era di un legno chiaro molto pregiato e levigato, un piano forte accompagnato da un’arpa risedevano a destra, mentre a sinistra vi era una lavagna con delle sedie attorno. Era meravigliosa come le case delle bambole, pensò Daiya voltandosi intorno come fanno le ballerine sui carillon. Poi intravide una sagoma sdraiata dietro le tende della vetrata, curiosa si avvicinò e tolse la tenda che le copriva la visuale. Chi ci trovò? Shu Sakamaki intento a dormire.
La ragazza infastidita gli diede un lieve calcio sul fianco sinistro facendogli aprire un occhio.
“Oh sei tu, nana” disse richiudendo gli occhi.
“Che diavolo ci fai qui?” chiese lei infastidita.
“A bhe anche tu sei in anticipo di mezz’ora…” disse inarcando un sorriso. La ragazza guardò l’orologio e con grande sorpresa notò l’ora.
“Che strano…” disse posando la borsa a pochi centimetri da lei.
“E tu? Che ci fai qui?” chiese avvicinandosi.
“Dormo Baka-chan” disse girandosi verso di lel e sedendosi “ Finché non sei arrivata tu, nana” quel nomignolo non le piaceva. “Non sono nana, anzi sono alta come Kanato che ha due anni in più di me!” rispose offesa.
“Per me resterai nana, comunque” rispose lui con la sua voce pacata. La mano del vampiro si sovrappose a quella di Daiya che immediatamente s’irrigidì. Poi Shu se la portò alla bocca iniziando a giocarci.
“Quanto può essere piccola e pallida, questa manina” Daiay inarcò le sopracciglia.
“Non sono piccola.”
Intanto Rita stava entrando nella sala di danza a sua grande sorpresa incontrò Kou Mukami.
Kou aveva bel viso. Aveva i capelli biondi ricci con la frangia che copriva il lato superiore destro del suo volto. Il suo occhio sinistro era di colore azzurro e il suo occhio destro era rosso. Indossava orecchini su entrambe le orecchie. Quest’ultimo la salutò amorevolmente. Avevano iniziato afare confidenza da poco tempo.
“Cherì sei arrivata!” disse lui ridacchiando e scompigliandole i capelli.
? “Sei la nuova?” Chiese la ragazza venendomi vicino.
“Si, mi chiamo Rita”.
“Io sono Moka, l'istruttrice e si vede che sei nuova. Non ti sai per niente muovere. Sembri un elefante vestito da farfalla” rispose vantandosi.
“Ehi! Quello lo dico sempre io” risposi.
“Meno male che ti riconosci. Kou?” Chiamò facendo venire il vampiro davanti.
“Si, signora?” chiese sorridente.
“Tu che sei il più bravo, falle vedere un po’ come bisogna muoversi” Disse dandole lui come cavaliere per il ballo di coppia che ci aspettava, la famosa Sanguinada.
“Perché ha detto che non mi muovo bene?” chiese demoralizzata.
“Perché non ci metti il cuore e poi già te l'ho detto. Sensualità. Un vampiro è sensuale e provocatore” gli consigliò il vampiro.
“Giusto. L'avevo dimenticato…”
“Si è visto. Fammi vedere il vampiro che è in te che è capace di fare!” Disse non appena partì la canzone Diablo di Simon Curtis. Incominciammo a ballare con passi di tango, bachata e salsa.
 La perversione e la sensualità mi venivano spontanee. I vampiri si fermarono incominciandoci a fissare. Era strano, ma sentivo che quel modo di comportarmi era mio e mi apparteneva, pur non avendolo mai utilizzato. Mi sentivo....come dire....vampiro dentro. Non so come, ma stupii anche Kou. Era incredibile. Mentre ballavamo sembrava ammaliato da me. Finì la canzone ritrovandoci difronte a fissarci negli occhi. Moka applaudì insieme agli altri.
Non appena finimmo, due ragazze mi vennero vicino. Una aveva i capelli corti violacei e gli occhi gialli, leggermente robusta, l'altra era snella, aveva i capelli castano scuro lunghi e gli occhi castano scuro.
“Sei stata grandiosa!?”” disse la prima
Grandiosa? E' stato stupendo. Come fai a muoverti così bene?” chiese la seconda
“Mi....è...venuto spontaneo” disse lei timida.
“Davvero? Balli da molto immagino”
“Comunque abbiamo dimenticato di presentarci. Io mi chiamo Yuki e lei è Karin.”
“Piacere!”
“Piacere di conoscervi, io sono Rita! Rispose lei amichevole.
“Alla faccia. Allora prima fingevi di non saper ballare” Disse venendomi vicino e facendo spostare le due ragazze che andarono da Kou, mentre Moka mi insegnava i passi degli altri balli.
“Kou, la conoscevi?” chiese una.
“Si, perchè?” chiese lui.
“Si vedeva che c'era feeling tra di voi!!!” Si intromise un altra vampira avvicinandosi a loro. Aveva i capelli lunghi castano chiaro e occhi castano scuro. Aveva un'aria seria e composta.
 “Feeling?!”
“Siete fidanzati, vero?” chiese lei malziosa.
“Ruka!!!Ma che vai a dire? Ma quale feeling e fidanzati? Lei è solo una conoscente”
“Davvero? A me sembrava tanto che te la volessi scopare mentre ballavate!” Il vampiro arrossì di colpo.
“Ma che state dicendo? E'....è assurdo! Io...con lei?? Ma piantatela!”
“Allora perché sei diventato tutto rosso?” chiesero.
“Di la verità, lei ti piace e non poco, eh?” disse ridendosela.
“Ma se ci conosciamo astento da un mesetto e neanche…” la situazione si stava degenerando.
La lezione finì velocemente e quando Rita uscì dagli spogliatoi con Karin, Yuki e Ruka, trovò fuori alla sala Kou che l’aspettava.
“Kou..che ci fai ancora qui?” chiese lei sorpresa.
“Pensavi che ti avrei lasciata percorrere la strada da sola? Avanti, andiamo!” Esclamò prendendola per mano e allontanandola dalle ragazze che erano dietro di lei… Era strano. Di solito non si era mai comportato così…
Kama intanto…
“Reiji-san!” chiese lei dondolandosi sui talloni intimidita. Il vampiro la guardò curioso, poi rispose.
“Si Kama?” la ragazza le fece apparire una bustina di biscotti da te appena sfornati, erano vicini al tema poker: vi erano, quadri, cuori, picche, fiori e anche scacchi.
“L-Li potresti assaggiare?” il vampiro studiò la bustina ben curata. Le dispiaceva anche aprirla per quanto era graziosa. Assaggiò un cuore: dentro era ripieno alla marmellata di ciliegie era stupefacente.
“E’ delizioso!” disse lui con un lieve sorriso. Gli occhi ambrati di Kama brillavano di gioia.
“Sul-Sul serio!!!!!!!!” chiese stupita “Allora te li regalo, Reiji-san!” poi iniziò a correre verso l’uscita, poi si girò e gli urlò.
“GRAZIEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!” poi ritornò a correre sparendo così per il corridoio.
Reiji guardò la confezione ancora aperta, poi ritornò al corridoio e scosse la testa pensando che quella ragazza non sarebbe mai cambiata, quel sorriso divenne radioso.
 
 
 
 
 
*Angolo Personaggi*
Boo_dog: Haha! Credevate che ero morta eh?!
Tutti: si…
Boo_dog: D:
Mukami: Che cavolo è sta cosa?! Perché siamo qua?!
Daiya: Benventui nell’angolo dei pazzoidi… -_-‘
Boo_dog: Hey questo él’angolo dei personaggi!
Tutti: Oh madre ma quanto puoi essere…”
Boo_dog: Carina? Pucciosa? Amaliante? Pensatrice? Teatrale? Mondialmente Intelligente?!”
Tutti:…Al prossimo capitolo!!!!!!!!!!! -_-‘’

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Capitolo 6
*** Chapter 6# SPECIALE HALLOWEEN ***


AVVERTIMENTO: SE LE DESRIZIONI NON SONO DETTAGLIATE E’ IL SEMPLICE FATTO CHE NON HO AVUTO TEMPO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! -_-‘
PERDONO!
BUONA LETTURA!
 
 

 
 
 
Erano più o meno le dieci di sera.
I vampiri erano ritornati da poco da strane commissioni proposte dalle loro coinquiline. Cosa li avevano chiesto? Trovare dei vestiti da Halloween.
Quando entrarono nella lussuosa villa, con grande stupore trovarono i Mukami ben riposti sulle loro poltrone. Tutti e quattro completamente mascherati.
Ruki era vestito da conte stile ottocento aveva una benda sull’occhio sinistro, ed un paio di guanti bianchi;
Kou era vestito da micio: indossava un paio di orecchie nere ed una coda (Che i Sakamaki pensavano che era vera… -_-‘)
Azusa era vestito da morte: aveva un grande cappuccio color cenere abbinato ad una tunica dello stesso colore, uno degli occhi sembrava non avercelo ed un finto sangue li colava dall’incavatura e con se aveva una falce ( di sicuro vera!)
Yuma era vestito da pirata: aveva i capelli sciolti ed una bandana arancione a righe nere gli copriva la fronte, anche lui aveva una bandana ma sull’occhio destro, un jile di pelle, una camicia mal ridotta e pantaloni.
“Bentornate donnicciole!” li salutò Kou beffardo.
“Ma tu guarda questo qua, come avete fatto ad entrare?” chiese Kanato, che era vestito da una sottospecie di cappuccetto rosso, mentre Teddy aveva una zucca al posto della testa.
“Ci hanno aperto…anzi invitato” rispose Ruki sorridendo.
“COSA?!” sbraitò Ayato che era vestito da re( a modo suo…).
Intanto dalle scale quattro ragazze scesero eleganti come non mai.
La prima fu Yui con un vestito da strega color turchese, la seconda Kama con un vestito da mummia in stile Cleopatra, la terza Rita con un vestito da vampiro (ammetto molto dark) e l’ultima Daiya vestitacon un vestito nero e verde a ragnatela. I vampiri restarono estere fatti dalla bellezza di quelle ragazze che quasi non riconobbero.
“B-Bitch-chan?!”  blaterò Raito, che era vestito da moschettiere, che intanto sbavava come un buld dog ( si scrive così?)
“Buonasera ragazzi!” disse Kama saltellando verso i vampiri.
“Scusate tanto dove avete comprato quei vestiti? Saranno costati una fortuna!?” chiese Reiji, che era vestito da mago.
“Oh no, li ha cuciti Daiya, sapete lei è molto brava nel campo del tessuto e cucito!” rispose Rita incorniciando con le braccia Daiya in modo da farla notare. La bionda arrossì per tutti quei sguardi rivolti verso di lei.
“Hai visto Ayato-kun, ti avevo detto che il mio costume non era affatto scollato o volgare!” disse Yui trotterellando verso il suo “Re”. Il vampiro annui un po’ dispiaciuto non l’avrebbe potuta mordere…per sta sera.
“Lo sai nana, quel vestito ti mette in risalto le chiappe…” si complimentò Shu,( vestito da poliziotto) palpando le natiche a Daiya la quale balzò anche se con i tacchi.
“Villano!!!!” le disse arrossata.
“Subaru intantoo (vestito con una felpa da diavoletto nera) si avvicinò a Rita.
“Sei semplicemente meravigliosa!” disse cingendole i fianchi.
“Oh grazie” disse Rita, arrossendo.
“Allora? Dove vorreste andare?” chiesero i Mukami ancora molto più impazienti di prima.
“Al labirinto sotterraneo, sapete quello dove fanno ogni anno la festa in piazza?” disse Yui mimando con le mani.
“Quello la? Si dice che quei pochi che vi si sono addentrati se la sono fatta addosso!” rispose Ayato ridendosela.
“Sarà allora magnifico vedere così tanta paura in così tanti occhi…” disse Kanato stringendo Teddy a se.
                                                                   *******
 
Intanto i vampiri e le ragazze erano arrivati in piazza, c’erano bancarelle di dolci e di maschere di qualsiasi tipo. Poi tutti gli occhi caddero in una folla di gente più avanti, s’incamminarono per vedere cos’era tutto quel farfugliare di persone. La c’era un incappucciato, il volto non si riusciva ad intravedere nemmeno ai raggi x.
“Buonasera, signori e signore, bambini di tutte l’età, come ogni anno vi è la tradizione del labirinto sotterraneo! Chi saranno i temerari di questo Halloween?!2 chiese l’uomo scrutando tutti.
“NOI!” urlò Yui.
“Bene allora ce ne sono di più quest’anno…tenete queste mappe, ed ora addentratevi l’uscita è a tre chilometri da qui!” disse facendoli addentrare dentro.
Il buio, poi delle luci fioche, corridoi e corridoi. Ce ne erano quattro iniziali.
“Ed ora?” chiese Azusa.
“Ci dividiamo” rispose secco Subaru.
“Ok allora, primo gruppo: Io, Ayato, Kanato e Raito. Secondo: Reiji, Subaru, Shu, Daiya e Kama, Terzo gruppo: Rita e i Mukami” disse Yui dividendo le persone.
“Abbiamo i cellulari qualsiasi cosa chiamiamoci!” rispose Rita seria.
Un secondo dopo tutti si addentrarono nei seguenti corridoi.
*Secondo gruppo*
Erano in cammino da un’ora, niente fuorché cunicoli.
“Siamo sicuri che è la strada giusta?” chiese Kama che non mollava un secondo il braccio di Subaru.
“Lo spero…” rispose Daiya silenziosamente. D’un tratto la torcia si spense.
“Daiya! Riaccendila immediatamente, non fare scherzi!” le ringhiò Reiji.
“N-non sto scherzando, non si a-a-a-a-accende…” rispose lei tremando.
“Cazzo!” scappò da Subaru. Daiya aveva iniziato a sudare freddo, era buio presto e non riusciva a tastare nessuno, un silenzio incredibile era piomato in quel corridoio, poi inciampò e iniziò a ruzzolare in un tubo senza fine le sue urla si propagarono come un’auto parlante, poi l’urlo di Kama “DAIYAAAAAAAAAAAAAAAA!”
*Terzo gruppo*
“Non mi fido di voi!” disse Rita secca.
“Ma su Moi cherì ci stiamo divertendo!” rispose Kou trotterellando di qua e di la.
“Non direi…ci dobbiamo separare…” li riprese Ruki serio. Infatti altri cinque cunicoli si espandevano in una grandissima stanza. I ragazzi senza indugiare avanzarono uno per i fatti propri ( vi volete proprio bene eh?)
Rita intanto era andata in un cunicolo abbastanza stretto, quest’ultima infatti era a gattoni e non poteva fare altro, però dopo poco si riaprì e il tunnel continuò alle sue normali misure. Era molto umido, paludoso e così gelido che Rita si sentì quasi osservata da qualcuno…
*Daiya*
Il suo ruzzolone finì in una pozza di acqua sporca, per poco la biondina non affogò. Un urlo strozzatole parti dalle corde vocali. Non, al buio no…, pensò la ragazza risalendo su da quella pozza che intanto le aveva rovinato l’adorabile vestito.
“Kama? R-R-Ragazzi?” nessuna risposta.
“C’è qualcuno?! AIUTOOOOOOO!” urlò ancora iniziando aa piangere. Si accasciò sul pavimento tremando.
“Ho paura del buio…è un oblio mi risucchia, ho paura…” le lacrime le rigazvano il volto diafano, i singhiozzi la soffocavano. Nessuno, solo lei e il buio.
*Secondo gruppo*
“Daiya?!” la richiamò Kama impaurita. La torcia iniziò a rilluminare il tunnel.
“Dov’é?” chiese Shu nel panico.
“E’-E’ scomparsa…” rispose Kama attaccata a Subaru. Reiji si sistemò gli occhiali nervoso.
“Di sicuro è inciampata in un tunnel che si è aperto vicino a lei, è la cosa più probabile…” rifletté facendo avanti indietro.
“Oh no povera Daiya…” rispose Kama “ Lei ha la fobia del buio…” tutti rimasero in un silenzio tombale ed impanicato.
*Yuma*
Aveva percorso il corridoio senza ostacoli o trappole. Si sentiva nell’aria un odore salmastro, quasi di palude.  Accellerò il passo in modo da superare quel fetore, ma poi si bloccò sentendo un pianto, quella voce, era quella biondina dei Sakamaki. Corse verso di lei.
“Bionda!” la chiamò senza sapere il suo nome.
“Chi sei?!” chiese lei timorosa.
“Yuma Mukami, non preoccuparti ci sono io adesso…” rispose prendendola in braccio. Il pianto si fermò, e lei ritornò quella normale di sempre.
“Ho una caviglia slogata…” disse lei stringendo i denti. “Lo notò” le rispose lui, noi vampiri, riusciamo a vedere anche nel buio…” poi si fermò sul il volto lacrimante di Daiya “Ma guarda quanto hai pianto, una come te non dovrebbe farlo…” la rimproverò incamminandosi. Daiya s’irrigidì e trovò una scusa per scendere dal vampiro.
“Ascolta non voglio la tua carità quindi fammi scendere e anche subito!” gli ringhiò contro divincolandosi. Il vampiro con un sorriso beffardo lasciò le braccia all’aria e la fece cadere di sedere su una pozzanghera.
“BAKA!” gli urlò lei.
“Non mi hai detto in che modo dovevi scendere quindi ti saluto, poveraccia…” rispose il vampiro allontanandosi. La ragazza si ritrovò da sola di nuovo fissando quella sagoma che pian piano spariva all’orizzonte di quell’umido tunnel.
“Vai al diavolo Mukami Yuma!!” le urlò iniziando a strisciare come un verme sul paludoso pavimento avanzando lentamente.
*Rita*
Sentiva che qualcuno la osservava, i suoi passi erano diventati sempre più veloci, quando una mano fredda le prese la caviglia. La mora cadde precipitosamente a terra, il suo volto sudava freddo e tremava, si giro piano piano per poi latrare come un ossesso. Una ragazza simile a Daiya senza un occhio che sgorgava sangue ed un occhio senza pupilla, la guardava sadicamente. Il suo busto era tranciato e dietro di se altro sangue usciva, un sorriso che le partiva dagli zigomi godeva di quell’espressione di disgusto della ragazza. Iniziò a ride sibilando.
“Finalmente…ti…ho…trovata…lurida…cagna…” gemette estasiata, guardandola. “Credevi…di…sfuggirmi…ma…io…sono…te…come…tu…sei…una…copia…sbadita…che…va…cancellata…” continuò avanzando, Rita non rispondeva era pietrificata, senza movimenti, morta. Ma poi quella si fermò.
“Tu…non…sei…lei…BASTARDA!!!!!” disse avvinghiandosi a lei. Ma un calcio ben piazzato da una Yui tutta coraggiosa la fece allontanare di qualche metro. L’essere ringhiò e si inoltro nella penombra.
“Rita-chan tutto apposto? Ti ha ferita?” chiese Raito. La mora scosse la testa abbracciandosi a quest’ultimo.
“Vi prego…andiamocene di qui…” intanto anche Kama e gli altri li avevano raggiunto.
“Ehi siamo noi!” urlò correndo verso i suoi compagni. Anche i Mukami erano al completo, o quasi.
“Siamo tutti allora?” disse Kanato stringendo Teddy.
“Ma…la biondina e Yuma, mancano all’appello…” ripose Kou all’armato.
“Cerchiamoli e sta volta tutti insieme!” disse Ayato iniziando a correre seguito a ruota da tutti.
Intanto Daiya continuava a strisciare sui gomiti ormai esausta. Si fermò per qualche secondo per riposare, era un incubo, solo, un fetido e orribilante incubo, doveva solo svegliarsi e tutto forse sarebbe finito. Quando rialzò il capo una scritta color sangue anzi, scritta con il sangue catturò la sua attenzione:
Ero io, la prima a nascere da quel ventre ma tu, tu, mi hai rubato il posto…Credevano che fossi tu la prima.
Ti avevano ricoperta d’oro, tu copia sbiadita di me, mentre io iniziai ad ammalarmi d’un tratto…Arrivarono ad amputarmi il busto, per via di quel male…Tu sei stata portata in un collegio di lusso e mi hai abbandonata. Il mio occhio è andato ma so vederti e riconoscerti, tu sei me ed io sono te…l’unica mia amica, per questo presterai il tuo corpo a me…perché noi siamo amiche…Vero? Daiya?...”
La scritta terminò la e la bionda ansimò dopo aver letto il suo nome si girò e si ritrovò l’esatta sua copia, malformata, sfigurata ed insanguinata…
“Tu…non può essere mamma e papà avevano detto che eri morta…”  blaterò Daiya iniziando ad avanzare via da lei.
“Quella…feccia…non…esiste…più…mi…manca…solo…una…persona…da…eliminare….” Rispose indicando la bionda.
“Non mi toccare…Yamai…”
“Tu…non…puoi…scappare…perché…mi darai…il…corpo…così…che…io…guarirò…dalla…mia…malattia…” disse latrando istericamente, come quando ad un bambino vengono tolte le caramelle.
“Tutto…ciò…al…di…fuori…di…questa…richiesta…é…MORTE!!!!!” continuò avanzando, ma una mano salda l’afferrò per i capelli, la lanciò come un pupazzo distante dalla biondina. Era Yuma.
“Togliti dai piedi sgorbio se non vuoi che ti stacco le parti rimanenti iniziando da quella tua bocca così disgustosa!” le ringhiò girandosi verso Yamai(?). Quest’ultima fece altrettanto.
“Mi…ritiro…soltanto…perché…non…posso…combattere…in…queste…condizioni…” rispose scivolando nella completa oscurità.
Il vampiro si girò verso Daiya, iniziò ad avanzare arrivando ad inginocchiarsi per vederla negli occhi. Le parole non servivano, solo sguardi, timorosi, altri comunque rassicuranti, finché una chiamata sonora non gli fece girare tutti.
“Eccoli sono qui!!!!” urlò Reiji venendo incontro a i due. Tante domande vennero proposte a loro. Della serie “Come state?”, “ Siete feriti?” Kama invece lacrimava.
“Dia-chan avevo paura, che quel mostro ti avrebbe fatto del male…” singhiozzò.
“No, signorina Kama, anche se con una caviglia slogata sono tutta intera. Raito sdrammatizzò.
2Su dobbiamo o non dobbiamo uscire di qui?” tutti fecero segno con il capo, intanto poco dopo di cinque minuti, una scala fece riempire il cuore di gioia a tutti i presenti, ad attenderli una grande folla che si congratulava Del loro coraggio e prodezza. L a notte finì bene e felicemente dopo tutto.
                          *************
Alla villa intanto Daiya si stava mettendo a letto accompagnata da Yuma (L’UNICO CHE SI ERA PROPOSTO DI REGGERLA…) la fece sedere sul letto e gli lanciò un’occhiata abbastanza tranquilla. Mentre se ne andava DAIYA arrossendo le sibillò “Grazie…” il vampiro sorrise ed uscì augurandole la buona notte.
 
“Io…ritornerò..e..poi…prenderò…tutto…di…te…iniziando..dal…tuo…corpo…”






To be Continued...
 
 

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