My Life like a Vampire

di AlekHiwatari14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


AVVERTENZE PRIMA DI LEGGERE:
La storia è costituita dai seguenti personaggi, è una crossover-alternative universe. Spero vi piaccia, per maggiori info su qualsiasi cosa o anche solo qualche commento o consiglio sulla storia sono ben accetti.

[Presenza di Crossover Anime&Disney con personaggi di: La storia dell'arcana famiglia: Libertà / Kuroshitsuji: Sebastian, Ciel / Star driver: Takuto / Kuroko no basket: Kuroko / Little busters!: Masato / Kiddy grade: Eclair / Zetsuna no tempest: Mahiro / Kampfer:Natsuru /Beyblade: Chris /Frozen: Elsa /Mondaijitachi ga isekai kara kuru sou desu yo?: Izayoi ]
[A seguire ci saranno le comparse vampiresche di:Karin chibi vampire: Karin / Rosario+Vampire: Moka/ Vampire Knight: Ruka, Yuki]
[A seguire personaggi di: Brother Conflict:Louis, Ema, Juli]
[Con tutti i personaggi di: Diabolik lovers / Uta no prince-sama.]
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G
enere:Commedia Fantasy-comico-Romantica 

Titolo:Capitolo 1 - Realtà o fantasia?


Camminando nel buio, mi ritrovai con la luce della luna che mi faceva strada per un viale di rose bianche. Questa è la mia storia. Sono stata catapultata in questo mondo perchè ero troppo buona per restare nella mia realtà, tanto da essere derisa da tutti. Ho sempre pensato che esistessero altri mondi che non fossero come quello reale in cui vivo. E la scoperta che ho fatto è stata al quanto bizzarra.Tutto è incominciato 2 mesi fa...

***


Rita:Mamma! Io esco!
Esclamai mettendo il mio giubbino nero e uscendo dalla porta di casa. Avevo sempre la testa tra le nuvole. Non a caso i miei migliori amici erano gli anime e i manga che vedevo e immaginavo che fossero li con me a farmi compagnia. Ero pazza, lo ammetto, ma mi piaceva l'idea che qualcuno mi vedesse e mi facesse compagnia e soprattutto mi ascoltasse quando ero arrabbiata. Sono stata sempre la tipa molto fantasiosa e con quello immaginavo di parlare con gli anime che vedevo il giorno prima in tv. Tutto è incominciato come un gioco da bambina e da allora la mia fantasia è sempre stata al centro di tutto. Ma la realtà la sgretola sempre in mille pezzi. Come quella volta che immaginai il primo giorno di liceo con tante persone attorno e invece, mi ritrovai isolata da tutti solo perchè ero timida e per loro la mia bellezza era simbolo che io, beh...non ero ciò che dovevo essere. Mi reputarono lesbica, ma la mia fortuna è che sono stata sempre forte emotivamente, anche se ero sensibile alle critiche e alle offese che mi mandavano le persone. Col tempo la mia immaginazione andò ad affievolirsi e così anche il mio carattere solare e allegro, lasciando posto al mio lato scontroso e apatico. Non immaginavo più niente e non parlavo più con nessuno senza che mi arrabbiassi. In poche parole ero diventata come la realtà della mia vita voleva, ma ci fu qualcosa di strano, qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Quel giorno ero sotto alla fermata del bus aspettando che arrivasse, ma ero lì da più di mezz'ora e del bus neanche l'ombra. Presi il cellulare, segnava le 8.30. 

Rita:Cavolo! Questo non ci voleva! Adesso farò tardi a lezione.

In quell'istante incominciò a piovere. Incominciai a scavare nello zaino l'ombrello, ma non lo trovavo. Probabilmente l'avevo dimenticato in camera mia col cambio della borsa. 

Rita:Oh..no! L'ombrello!! Questa non ci voleva! 

Esclamai continuando a scavare finchè un rumore non attirò la mia attenzione. Alzai gli occhi e davanti a me si fermò un autobus. Senza pensarci due volte e senza sapere dov'era diretto mi fiondai all'interno. Era completamente vuoto. Non c'era nessuno apparte me. Mi sentii fortunata e mi sedetti infondo vicino alla finestra e con il mio ipod nelle orecchie guardavo la pioggia cadere lenta sulla finestra, quando ad un tratto successe qualcosa di inaspettato. La pioggia finì di cadere e fuori non si vedeva più la strada, ma il buio colossale con le stelle che lo incorniciavano e quel buio incominciava a colorarsi creando sfumature di vario tipo. Sembrava il sogno che facevo sempre da piccola. Tutti i miei sogni incominciavano con questo spettacolo. Rimasi affascinata da quello spettacolo, ma anche essendone affascinata volevo tornare nella realtà.

Rita:Deve essere solamente un sogno. Presto mi sveglierò a casa e non farò tardi all'università. Ne sono sicura. 

Dissi convinta guardando fuori. Il bus si fermò e mi avvicinai alla porta dove un ragazzo mi sorrise. A quel punto urlai. Era biondo con occhi verdi e non era per niente reale. Era un anime, ma la cosa più brutta era che non sapevo neanche che personaggio e di quale anime fosse.

?:Ehi! State calma!
Rita:Dove diamine sono finita?
?:Bentornata Lady Rita. Io sono Libertà Arcana e questo è il centro dell'universo. Permettetemi di darle una mano a scendere.

Mi tese la mano per aiutarmi a scendere dal bus ed io presi quella mano. Quando scesi sentii sotto le scarpe come se avessi messo i piedi nell'acqua. Con quella mano amica che mi accompagnò verso una luce scoprii che quel centro dell'universo era ben diverso da quel che immaginavo. La luce divenne più nitida e arrivammo fuori da quel tunnel che poi si rivelò essere una grotta con un cartello sopra e su di esso c'era il simbolo del bus, mentre davanti a me c'era un immensa distesa verde fiorita con fiori di tutti i colori, ruscelli accanto ad arcate fatte di pietra, pecorelle che correvano felici, e sopratutto numerosi draghi a vergliare su di quei portali. Ero talmente meravigliata che riuscii a dire solamente un "Wow".

Libertà:Non ditemi che non ricordate il centro di tutto. Mi rimanete senza parole.
Rita:Non ho mai visto questo posto. E' stupendo.
Libertà:E' impossibile. Lei è una delle lady e deve ricordarselo. Questo posto è stato creato dai sogni delle sognatrici migliori chiamati lady e lord. Loro sono quei sognatori che solo volendolo o immaginandolo creano questo.
Rita:No, non può essere. E poi....perchè mi da del lei?
Libertà:Per lo stesso motivo per cui me lo ha dato lei. Sono un lord e anche non sapendolo, istintivamente date del lei.
Rita:Quindi lord e lady hanno la funzione di creare i mondi se ho ben capito.
Libertà:Non esattamente. Lo migliorano e ogni lord e lady ha un punto di forza ed un abilità e con quello mantengono l'equilibrio tra i mondi e le galassie.
Rita:Forte!

Esclamai incamminandomi con Libertà che mi faceva da guida. Arrivai in un piazzale dove vidi un bel pò di anime e l'unico che riconobbi tra loro era Ciel Phantomhive di Kuroshitsuji. Era molto famoso sia come manga che come anime, anche se non sono mai riuscito a vederlo. Di solito guardavo solo gli anime che facevano su italia1 in italiano e non mi mettevo a guardare quelli in giapponese con i sottotitoli italiani visto che mi scocciavo di leggere. Più che altro preferivo più leggere un libro come twilight, di avventura, fantasy e romantico,  che i sottotitoli di un anime che prima o poi sarebbe comunque uscito in italia anche sottoforma di manga per poterlo leggere, e infatti lo lessi.

Libertà:Ci siamo tutti?
Ciel:Ci mancano ancora Alek e Sabrina.
?:Veramente manca anche Angelo.
Libertà:Oh...cielo! Queste ragazze fanno sempre tardi.
Rita:Ehm...scusate? Chi sono queste ragazze che dobbiamo aspettare?
Ciel:Ma lei è chi penso che sia.
Libertà:Si, mio caro Ciel. Dopo ben 17 anni di assenza è ritornata tra noi.
?:Oh.. bene. Allora siete voi quella ribelle di nome Rita?

Chiese meravigliato un ragazzo dai capelli e occhi rossi, snello e alto. Aveva una maglia a maniche lunghe rossa e un pantalone bianco. Aveva un non so che di familiare. Mi guardai attorno e tutti mi fissavano.

Rita:Ribelle non credo proprio.
Takuto:Eheh...Che carina! Piacere, io sono Takuto. Probabilmente non ci conosciamo ancora visto che all'epoca ero in missione galattica.
Rita:Ehm...in realtà...non conosco nessuno qui.
Ciel:Non dire fesserie che noi ci conosciamo proprio come conoscete anche Alek, forse a Sabrina, Mahiro e Angelo non conoscete, ma a me e ad Alek ci conoscete sicuramente.
Rita:Certo che vi conosco. Voi sei Ciel Phantomhive di Kuroshitsuji.

Tutti incominciarono a ridere. Non capivo cosa stesse succedendo. Credevo di non aver detto niente di offensivo, ma in realtà sembrava offensivo e anche molto per loro.

Ciel:Oh..voi alieni! Sempre a dare classificazioni a tutto, ma vergognatevi!
Rita:Cosa? No, guarda che non è una classificazione.
Ciel:Invece lo è! Anche all'epoca mi chiamavate con quella stupida classificazione, ma vergagnatevi! E' come se vi classificassi come genere Alieno, sezione Realtà di una cicatrice, solo perchè avete una cicatrice.
Rita:E voi che ne sapete della mia cicatrice?

Chiesi sorpresa. Era la realtà. Veramente avevo una cicatrice dietro alla schiena a causa di un operazione che avevo avuto anni fa. A rispondermi furono due ragazzi, anche loro anime, beh.. ero l'unica persona reale lì in realtà. Avevano entrambi capelli e occhi azzurri, stesso fisico, l'unica differenza e che uno era maschio e l'altro era una femmina. 

?:Lo sappiamo tutti. 
??:Già, non siete l'unica a saperlo. Noi siamo tutti collegati.
Rita:Collegati?
?:Certo, non dirtemi che non l'avete ancora capito. Noi siamo tutti la stessa persona.
Rita:Cosa?
Libertà:Loro sono Natsuru Seno.
Rita:Come sarebbe a dire sono?
Libertà:Inizialmente erano nello stesso corpo, ma poi sono riusciti a dividersi.
Rita:Incredibile!
Natsuru(f):Lo so. 
Natsuru(m):Per quanto riguarda la questione del collegamento è la pura realtà. Siamo tutti collegati. Come se fossimo fratelli e sorelle di altre dimensioni, non so se mi spiego.
?:Vi spiegate come un libro stracciato, mio caro Lord Natsuru.

Interruppe un ragazzo biondo con occhi viola e cuffie sulle orecchie. Aveva una maglia arancione e dei pantaloni blu e stava appoggiato lì, su una di quelle arcate con le braccie incrociate e aria scontrosa e minacciosa.

Natsuru(m):Beh...se sapete spiegarlo meglio, accomodatevi pure Lord Izayoi.
Izayoi:Per non fartela lunga abbiamo tutti una cosa in comune, l'anima. 
?:Con quella possiamo comunicare senza essere presi per pazzi e aiutarci nelle situazioni difficili, ma per farlo abbiamo bisogno di un bracciale speciale chiamato:Intoccabile.Ognuno di noi ha una pietra diversa a seconda del segno e del carattere che ha.
Izayoi:Grazie della precisazione.
?:Ma figurati!

Esclamò il biondo con occhi rossi e aria ribelle per poi avvicinarsi a me.
?:Lei è Lady Rita. Non è così? Mi aspettavo qualcosa di meglio.
??:Piantala Mahiro! Lasciala in pace.
Mahiro:Tetsu, non me ne ero proprio accorto che eri qui.

E mentre incominciava la discussione tra i tre qualcosa non mi quadrava. 

Rita:Libertà? Perchè riescono a darsi del tu?
Libertà:Abbiamo 2 motivi, ma escludo che abbiano attivato il bracciale. Quindi è per il secondo motivo. E cioè siamo al completo. 
?:Scusate il ritardo! Sabrina non riusciva a trovare le scarpe.

Mi voltai e vidi una ragazza dai biondi capelli lunghi con occhi azzurri. Non ci credevo. Era la stessa ragazza che avevo disegnato quando stavo alle medie e l'altra era la ragazza avevo visto giorni fà su di un sito. Aveva i capelli media lunghezza viola e occhi verde-azzurrino. Dietro di loro volava una ragazza dalle ali bianche, anche lei bionda con occhi azzurri, solo che aveva i capelli lunghezza media.

Libertà:Rita, loro sono Alek e Sabrina. Quella dietro è Angelo.
Alek:Oh..Ma com'è bello rivederti!!

Esclamò abbracciandomi. In effetti, sembrava che non la vedessi da tanto.

Libertà:Bene. Facciamo l'appello ragazzi, visto che non so se ci siamo tutti.
Izayoi:Idiota! Ci siamo tutti se ne non parlavamo col tu.
Libertà:Il capo sono io e decido io. Anche perchè c'è chi non viene da tempo e si è dimenticato un bel po di cose.

Disse sorridendomi e guardandomi, poi incominciò a fare l'appello.

Libertà:Ok, Libertà Arcana, 23 anni, La storia dell'arcana famiglia, Regalo. Ci sono. 
Ciel:Idiota! Prosegui invece di identificarti! Lo sai che sei tu!
Libertà:Giusto! Ciel Phantomhive, 18 anni, Kuroshitsuji, Terra Inglese.
Ciel:Sempre quella classificazione.
Libertà:Lo sai che bisogna farlo.
Ciel:Sono presente.
Libertà:Bene. Takuto Tsunashi, 18 anni, Star Drivers,Galaxy.
Takuto:Presente!!
Libertà:Natsuru Seno, 23 anni, Kampfer, Gay World.
Natsuru(f)/(m):Presente!
Libertà:Izayoi Sakamaki, 22 anni, Mondaijitachi ga isekai....
Izayoi:Sisi..di Cartoon World. Presente!
Libertà:Che velocità!
Izayoi:Perdi solo tempo se lo dici per esteso. Scrivi e ricordati la prossima volta di chiamarmi con la classificazione Mondaijitachi. Se no si fa notte.
Libertà:Ok, hai ragione. Continuiamo! Mahiro Fuwa, 15 anni, Zetsuna no tempest, Poisen World.
Mahiro:Presente.
Libertà:Alek Hiwatari, 23 anni, Fanart Beyblade.
Alek:Presente.
Rita:Perchè non hai l'altra classificazione?
Alek:Perchè sono nata al centro proprio come Sabrina. Noi Fanart, non abbiamo un posto ben preciso e quindi non abbiamo un mondo. Per questo siamo favorite e possiamo navigare ovunque mentre gli altri che hanno la classificazione del mondo possono andare solo nei posti in cui hanno accesso.
Rita:Capisco.
Libertà:Sabrina Viola, 15 anni, Fanart Katekyo hitman reborn.
Sabrina:Eccomi!
Libertà:Angelo, infiniti anni, Fanart angelico.
Angelo:Eccomi.
Rita:Infinito???
Sabrina:Lei è un angelo e non ha età.
Rita:Incredibile.
Libertà:Tetsuya Kuroko, 20 anni, Kuroko no Basket, Cartoon World.
Tetsuya:Presente.
Libertà:Rita Hisawada, 21 anni, Realtà di una cicatrice, Alien Terra.

Nessuno rispose. Alek mi venne vicino.

Alek:Devi rispondere presente.
Rita:Ma io non mi chiama Hisawada e non è niente di ciò che ha detto.
Libertà:Cavolo! E' peggio di quanto immaginassi.
Alek:Quel mondo ti ha letteralmente divorato i ricordi.
Libertà:Rispondi presente poi ti spiego tutto dopo.
Rita:Presente.
Libertà:Chris Kurisu, 21 anni, Beyblade, Cartoon World.
Chris:Presente.

Disse un ragazzo biondo con occhi viola. Sinceramente non l'avevo mai visto, anche se Beyblade era l'anime che mi piaceva di più e conoscevo tutti i personaggi. Probabilmente ne avevo dimenticato qualcuno forse. E continuò così la presentazione e conobbi:
-Masato Inohara di Little busters, ragazzo di Stronger, bruno con occhi scuri e fisico palestrato;
-Sho Kurusu di Uta no prince-sama, ragazzo di SongsWorld, biondo con occhi azzurri e viso angelico;
-Eclair di Kiddy grade, ragazza di Galaxy World, castana e occhi giallastri dal viso simpatico e socievole.
-Elsa di Frozen, ragazza di DisneyWorld, dai capelli biondi e occhi azzurri, carattere freddo come poi era anche la sua specialità.
Da lì Libertà incominciò a spiegarmi tutto. Che ero un intoccabile ed il nome era stato deciso da Alek per una ragione ben precisa. La ragione era di non far avvicinare a noi altri esseri che nel regolamento universale proibiva, cioè niente incrocio tra  razze di diverso tipo, tranne in alcuni casi alcune razze potevano unirsi. Mi spiegarono che il nome serviva anche per riconoscere il gruppo formato dalle 16 parti della mia anima che si era divisa, anche se non si era ben capito chi di noi era l'anima originale che aveva dato inizio a tutto ciò. Così, per sicurezza, Libertà era diventato il capo a causa che lui viveva nel 700, quindi era interiormente e teoricamente più grande di noi, anche essendo la particolarità del mondo in cui viveva. Dopo avermi spiegato tutto e che probabilmente non ricordavo niente a causa della perdita del bracciale mi tese il cosidetto oggetto. Era un bracciale neutro. La pietra non era presente, ma non appena lo misi accadde qualcosa di inspiegabile. Il bracciale si illuminò e la pietra comparve. Era una madreperla bianca.

Libertà:Purezza e semplicità. Bene! A quanto vedo la trasformazione va bene.
Rita:Trasformazione?
Libertà:Certo. Vieni! Ti mostro una cosa.

Disse prendendomi per mano e portandomi vicino ad un ruscello. Il riflesso mi lasciò sottoshock. Ero diventata un personaggio d'anime.

Rita:Ma....questa sono io? Non è possibile!
Libertà:Invece è possibile è come. Questo bracciale ti permette di trasformarti, informarti su tutte le persone, oggetti e luoghi in cui lo indichi, di tenerci in contatto anche tra mondi diversi e lontani anni luce, ma anche di chiamare il bus ogni qualvolta lo desideri.
Rita:Chiamare? Aspetta! Ma allora com'è possibile che io sia venuta qui senza problemi?
Libertà:Il bus è passato perchè tutti noi l'abbiamo voluto e la tua anima era desiderosa di ritornare qui ed essere te stessa come un tempo. Avrai sicuramente pronunciato la parola magica per chiamarlo, l'hai detta senza accorgertene. Ah...comunque ogni volta che lo chiami devi stare isolata. Nessuno deve vederlo.
Rita:Ok, qual'è la parola magica? 
Libertà:L'Hombre. Con questa parola verrà da te in un istante. 
Rita:L'Hombre? Adesso che ci penso io cercavo l'ombrello quand'è venuto il bus.
Libertà:Ah... inoltre hai una vista più acuta grazie al bracciale. Basta che dai delle cordinate o che punti il bracciale su qualche parte che ti dice dove sei o cosa cerchi dov'è.
Rita:Forte!

Esclamai guardando il bracciale.


***

...Da quel giorno la mia vita cambiò. Mi vedevo diversa, meno scontrosa, ma la realtà della mia vita era rimasta invariata e questo mi feriva e molto anche. Feriva i miei sentimenti e la mia immaginazione. Per causa della mia bontà e per la mia amnesia mi fecero delle analisi e da lì decisero cosa farne di me. Per questo mi trovavo in un mondo completamente diverso dal mio. Indossavo una tunica nera con cappuccio in testa e facevo fuoriuscire solo i miei capelli ricci castani. Arrivai davanti al luogo in cui mi dissero che lì avrei cambiato la mia vita. La villa Sakamaki.Con lo zaino a tracollo bussai, ma nessuno rispose. 

Rita:Si può?

Chiesi aprendo la porta. La risposta fu nuovamente quella che avevo avuto. Nessuno rispondeva, così decisi di entrare e mi incamminai dentro. Lì, una volta entrata nella sala centrale dove scale lussuose e lampieri brillanti di lusso non mancavano, un ragazzo biondo, alto e snello, appena mi vide incominciò a fare domande.

?:Chi sei? Chi ti ha fatto entrare?
Rita:Il mio nome è Rita Sawada, faccio parte degli intoccabili. Tu devi essere Shu.

Mi voltai e c'erano altri ragazzi, probabilmente dovevano essere i fratelli Raito, Subaru, Ayato, Kanato e Reiji, di cui Ciel mi aveva parlato.

Shu:Oh...mi scusi. Non sapevo che sarebbe arrivata oggi.
Rita:Accoglienza zero..eh?
?:Shu, di che sta parlando?

Chiese un ragazzo dai capelli rossi lunghi con un cappello in testa. Doveva essere Raito.

Rita:Lei è Raito Sakamaki, vero? Mi avevano detto che era un tipo al quanto strano, proprio come gli altri.
Raito:Shu?
Shu:Lord Libertà aveva parlato di una lettera.C'e l'avete con voi, my lady?
Rita:Ma certo!

Esclamai dandogli la lettera che incominciò a leggere. Curiosi, i fratelli si avvicinarono e ciò che videro li lasciò stupiti e perplessi.

Shu:Non c'è alcun dubbio. E' un intoccabile al 100%. Sai vero dell'accordo di cui abbiamo provveduto?
Rita:Certo. Alloggio, cultura e svago. Ogni cosa che voglio, posso averlo.
Shu:Sai che dovrai darci qualcosa in cambio.
Rita:Pensavo che con quella sarebbe stato tutto chiaro.
?:Infatti è più che chiaro, my lady.

Interruppe il fratello dai capelli argentati con occhiali e aria intellettuale. Reiji sicuramente era il suo nome.

Raito:Secondo me non ne sa niente.
Shu:Allora sai che dovrai nutrirci.
Rita:Nutrirvi?

Chiesi sedendomi sul divano in soggorno. Gli altri si sedettero accanto a me e incominciarono a fare strani discorsi.

Shu:Certo! E' stupefacente ciò che è emerso dalle tue analisi, vero Reiji?
Reiji:Già,c'è scritto che solo il 90% sei umana. Il 10% del tuo sangue non è affatto umano ed è sconosciuto, ma le analisi oltre a questo, hanno rilevato una viscosità bassa rispetto a quello umano, ma è dolce come quello umano.
Raito:In altre parole è più denso.
Reiji:Inoltre dicono che in quel 10% che non si conosce, è presente una sostanza in grado di sfamare anche un vampiro che non mangia da anni.
Rita:Si, hanno detto qualcosa del genere quando ho fatto le analisi. E con ciò?
?:Quindi abbiamo un'altro contenitore di sangue. Che bello! Posso assaggiare?

Quelle parole mi fecero rabbrividire.Sembrava un bambino. Aveva un pupazzo tra le mani e i capelli violacei. Kanato era il suo nome e dietro di lui c'era il rosso, Ayato.Mi alzai di scatto,ma la mia mano fu presa da Raito che era accanto a me che mi trascinò sul divano.

Kanato:Voglio assaggiarla!
Raito:Che fai? Vuoi fuggire? 
Rita:No.
Shu:Bene. Sei la benvenuta allora. Edgar? Prendi la borsa della nostra ospite e portala in camera sua. 
Rita:Aspettate un attimo. Devo prendere una cosa.

Mi alzai nuovamente prendendo dalla borsa il cellulare per poi dare la borsa al maggiordomo. Il telefono mi fu strappato dalle mani da un ragazzo alto, capelli bianco-argento e occhi rossi.Era l'ultimo della famiglia Sakamaki, Subaru.

Subaru:Niente telefoni qui!
Rita:Mollalo!

Istintivamente e di scatto mi avvicinai a lui prendendo il cellulare tra le sue mani.Scontroso e aggressivo, ad un tratto divenne stranamente sorpreso. Fu il primo di loro che mi vide in faccia e vide i miei occhi azzurri ipnotizzanti.Lasciò la presa e si allontanò lentamente.

Raito:Subaru è diventato un agnellino davanti alla nostra preda.

Disse incominciando a ridersela. A quel punto mi tolsi la tunica e lasciai uscire allo scoperto la mia immagine snella. Avevo un pantalone di pelle stretto nero con i stivali alti neri e camicia bianca stile 800 con un fiocco bianco alla gola.Capelli ricci e lunghi castani con viso dolce e angelico, mani ben curate con french. Beh..devo proprio ammetterlo. Ero piuttosto carina vestita e truccata in quel modo.La risata cessò e gli sguardi sorpresi si puntarono su di me.

Rita:Non mi piace essere chiamata preda. 
Kanato:Mamma...quant'è bella.
Shu:Ora capisco di cosa parlava quel 10%.
Reiji:E' una bellezza che fa paura.
Ayato:Concordo. Neanche noi vampiri siamo così belli.
Raito:Beh..se non vuoi essere chiamata preda allora ti chiamerò sgualdrinella.

Mi avvicinai al ragazzo che stava seduto a distanza ravvicinata e minacciosa.

Rita:Tu chiamami così e il mio sangue te lo scordi. Sei solo uno di tanti vampiri che conosco e la particolarità di voi vampiri è che bere sangue senza essere pervertiti e come bere aria calda.
Raito:Oh..cara sgualdrinella. Non siamo pervertiti.Siamo vampiri.Possiamo mangiare senza essere pervertiti.
Rita:Oh...ma davvero? Scommettiamo?
Raito:Questa ragazza mi piace! Ha fegato da vendere! Sembri davvero coraggiosa.
Rita:Oh...Raito Raito Raito. Io ho visto cose che voi vampiri non potete neanche immaginare.

Mi allontanai e mi diressi verso la scalinata.

Reiji:Quella era una frase di un libro se non sbaglio.
Rita:Si, è de"il cacciatore di androidi".Carino come libro. Chi mi fa fare un giro delle stanze?

Da quel momento in poi la mia casa fu quella e da lì non potevo muovermi per nessuna ragione al mondo. Li sono stata intrappolata per scoprire i miei potenziali e avrei dovuto nutrire anche quei vampiretti affamati. Pensai:"Sai che noia a rimanere lì e a nutrire quei cosetti?". Invece fu tutt'altro che noiosa. L'evolversi degli eventi fu tutt'altro che noioso. Se volete sapere che mi successe continuate a seguire il mio racconto. Al prossimo capitolo ragazzi.Un bacio dall'aliena reale.









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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Titolo:Capitolo 2 - Confusione.


Eccomi qui a riordinare la mia camera. Disfo la valigia. Sembra che non potrò tornare a casa finchè non sarò diventata idonea ad essere un intoccabile e scopra i miei poteri. La porta dietro di me si apre e mi volto dal rumore. Davanti a me si presentava una ragazza bionda con occhi rossi in divisa. Probabilmente era qualche domestica o qualche amica di famiglia. Chissà...

?:Oh...così sei tu Rita Hisawada.
Rita:Sawada, no Hisawada. Ma perchè tutti sbagliano il mio cognome?

La ragazza si avvicinò e si sedette sul letto con un sorriso in volto. Sembrava non vedesse nessuno da molto tempo.

?:Resterai per molto tempo?
Rita:Penso di si.
?:Lo sai che sei molto carina? Hai dei occhi azzurri che ipnotizzano chiunque.
Rita:Si, me lo dicono tutti. E comunque tu...si, insomma...chi saresti?
Yui:Oh..scusa. Io sono Yui. Piacere di conoscerti.
Rita:Ah..giusto. Yui Komori, la ragazza di Ayato.Me ne avevano parlato.
Yui:Ma che dici? Io e Ayato non siamo fidanzati.
Rita:Ma a te piace proprio come a lui piaci, ma nessuno dei due si fa avanti. La conosco la storia.

Affermai convinta dopo aver chiuso l'armadio e alzandomi presi la valigia e presi il pc, mettendolo sulla scrivania.Yui continuava a parlare ed io, occupata non la ascoltavo neanche. Dopotutto si sa che negava l'evidenza come poi negavano gli altri vampiretti il fatto che fossero dei pervertiti di natura. Dopo aver ultimato le ultime cose misi la valigia a terra, sotto al letto. 

Rita:Ecco fatto! Ora è tutto in ordine.
Yui:Ehi! Ma mi hai ascoltata?
Rita:Perchè non guardi in faccia alla realtà? Le cose per te e per lui sarebbero molto più semplici. Non credi?
Yui:Ehi! Dove stai andando?

Chiese vedendo che uscii da camera mia.

Rita:Vado un attimo in cucina. Ho una fame.

Entrai in cucina e aprii i pensili. Purtroppo le mie aspettative mi delusero. Qualche ora più tardi Raito si disperava urlando e correndo avanti e indietro per casa.

Raito:E' scomparsa! E' scomparsa!
Kanato:Com'è possibile che sia scomparsa? Fino a qualche secondo fa era in camera sua.
Yui:Beh...veramente...ora che ci penso è uscita qualche oretta fa.

Disse la ragazza entrando in soggiorno e vedendo la discussione. Scoppiò il putiferio.

Ayato:Cosa? Perchè l'hai fatta scappare?
Raito:Sei sempre stata una sgualdrinella combinaguai e diventando vampira non sei cambiata per niente. La prossima volta sta al posto tuo! 

Esclamò arrabbiato e uscendo fuori di tutta fretta.

Kanato:Yui! Era la nostra cena, il nostro contenitore di sangue. Ti rendi conto di quello che hai fatto?
Yui:Veramente..io non credo...
Ayato:Come sarebbe a dire "non credo"? Chiunque entra qui vuole uscirne e scappare al più presto possibile. Sbaglio, o tu stessa dal giorno in cui sei venuta volevi andartene solo perchè sapesti che eravamo vampiri?
Yui:Si...ma...lei...
Subaru:Lei è diversa.

Interruppe Subaru che stava seduto sulla finestra ad ascoltare quei discorsi noiosi.

Reiji:Diversa?
Subaru:Non aveva l'aria che volesse scappare quando l'ho vista.

Disse incominciando a pensare...

***


Scavavo nell'armadio di Subaru per cercare qualcosa di comodo da portare. Dopotutto un umana in un mondo di vampiri è facilmente riconoscibile dalla puzza, così dovevo trovare qualcosa che coprisse il mio odore e lo sostituisse con quello di un vampiro in modo che nessuno se ne accorgesse. L'unica cosa che trovai fu una giacca nera con degli strass e la provai, anche se in realtà cercavo una felpa per coprire anche i miei capelli.

Rita:Mi sa che devo accontentarmi.
Subaru:Che diamine ci fai in camera mia e per di più con la mia giacca? Toglitela immediatamente!

Esclamò comparendo dal nulla infuriato più che mai. Senza dargli peso me la tolsi.

Rita:Ma si, tieni! Tanto per quello che mi serve non è un granchè.
Subaru:Che devi fare?
Rita:Mi serve una felpa. Puzzo troppo d'umana.

Si avvicinò all'armadio e dal nulla comparve una felpa nera che mi lanciò e mi finì in testa.

Subaru:Tieni! Comunque, un consiglio. Se vuoi scappare...
Rita:Se volessi scappare già me ne sarei andata, non credi? Dopotutto non ho niente che mi trattiene qui.

Risposi mettendomi la felpa. Il ragazzo si voltò meravigliato verso di me.

Subaru:Allora...perchè ti ostini a rimanere quando potresti andartene?

Mi fermai mentre mi aggiustavo il cappuccio della felpa in testa. Mi voltai verso di lui con sguardo spento e curioso.

Rita:Sinceramente...non lo so neanche io.

Mi avvicinai a lui e gli accarezzai il volto. Avevo il bracciale attivato verso di lui per sapere il suo passato. Sentii tutte le sue vecchie emozioni e sensazioni. Vidi una donna, probabilmente sua madre. La chiamavano la rosa bianca.

Rita:Siete due goccie d'acqua.
Subaru:Di che parli?
Rita:Dovrebbero nominarti rosa sporca, per tutto quello che hai passato.

Risposi abbassando lo sguardo e togliendogli la mano dalla faccia.

Subaru:Rosa sporca? Ma di che parli?
Rita:Sei uguale a lei. Alla rosa bianca, Christa. Solo che la tua rosa bianca si è sporcata di sangue, per questo rosa sporca. Non credi?

Il ragazzo mi guardò incredulo.

Subaru:Tu..che...ne sai?
Rita:Basta sapere che so tutto ciò che devo sapere.

Mi voltai a prendere la borsa e lui mi abbracciò da dietro.

Subaru:Chi sei? Come fai a sapere...?
Rita:Sai chi sono. Non è colpa tua quello che è successo. 

Dissi mettendogli la mano sulla mano per poi guardarlo negli occhi.

Rita:Quando torno ne possiamo riparlare tranquillamente, se vuoi. Fa il bravo.

Con un bacio sulla guancia lo lasciai di stucco. Mi avviai verso la porta dove lui mi corse dietro ancora mezzo frastornato.

Subaru:E adesso...dove vai?
Rita:A prendere una boccata d'aria e a fare alcuni servizi. Non preoccuparti! Tornerò per cena. Promesso.

Risposi chiudendo la porta dietro di me.


***

...Intanto, in città, Raito mi corse dietro non appena mi vide da lontano.Mi prese per il braccio fermandomi.

Raito:Dove pensi di andare?
Rita:Ma che fai? Lasciami!
Raito:Volevi fuggire. Non è così? Beh.. non hai calcolato che potevo trovarti. 
Rita:Ah...quanto sei noioso. Ma secondo te, se volessi fuggire non me ne sarei andata col metodo "intoccabili"?
Raito:Cosa??
Rita:Ma quanto sei stupido!

Esclamai urtata e riprendendo a camminare. Mi segui.

Raito:Ehi! Aspetta! Se non volevi fuggire come mai sei per strada?
Rita:Compre.
Raito:Compre?
Rita:Oh...mio....cosa c'è che non capisci nella parola compre?
Raito:Niente. Solo che non capisco cosa centri con la tua fuga.
Rita:Ah...ma ti devo fare il disegnino? Fammi capire! La mia non era una fuga, ma un semplice "esco a fare compre". Se non mangio io, tu come i tuoi cari fratellini, il mio sangue ve lo scordate!
Raito:Beh..che centra? Questo lo so. Potevi mangiare qualcosa a casa, invece di camminare per strada alla ricerca di qualche supermarket aperto.
Rita:Idiota! Le dispense erano vuote tesoro ed io non mangio da stamattina.
Raito:Veramente da ieri sera.
Rita:Ieri non lo conto perchè avevo mangiato quando sono venuta da voi.

Dissi entrando in un market. Lui si fermò fuori e mentre prendevo il cestino mi chiese:

Raito:Allora...non eri scappata?
Rita:Ma sei scemo o cosa? Ti ho detto di no. Sono solo affamata e devo saziare in qualche modo il mio appetito. Allora, che fai? Entri e mi aiuti con la spesa o rimani lì?

Il vampiretto entrò incredulo e leggermente impaurito. Non capiva il mio comportamento. Di solito una persona normale avrebbe cercato di scappare e non di fare la spesa per sfamare 6, ma che dico? Sono 7 i vampiri affamati. Beh...come dargli torto? 
Ritornammo a casa e lì, sulla porta c'era Kanato, Ayato e Yui che erano preoccupati.

Ayato:L'hai trovata!
Raito:Veramente...quella ragazza è strana.
Kanato:Come strana?
Raito:Non era uscita per scappare, ma per fare compre.
Ayato:Compre?
Yui:Ve lo dicevo che non era scappata.

I ragazzi continuavano a discutere mentre mi toglievo la felpa. La misi sull'appendiabiti e mi incamminai verso la cucina. Incontro mi venne Kanato che salterellava come un bambino di 5 anni.

Kanato:Hai comprato qualcosa di buono?

Senza fiatare presi dalla busta della spesa un cornetto in una busta e glielo diedi. Aprii e non appena vide il cornetto i suoi occhi incominciarono a brillare.

Kanato:Dolce!!! Finalmente qualcuno che mi capisce!

Arrivai in cucina e misi le buste sul bancone. Dietro alla porta c'era Shu.

Shu:Ammirevole. Hai avuto l'occasione di scappare e non l'hai sfruttata, anzi... sei andata a comprare del cibo per rimanere qui. Assurdo!
Rita:Dovresti saperlo che rispetto a pieno i contratti così come rispetto le promesse.
Shu:Promesse?
Rita:Già, avevo promesso che sarei tornata per cena ed eccomi qui.Anzi, sono rincasata anche prima da come vedi.

Dissi indicando l'orologio in cucina con le buste in mano. Dopodichè posai la spesa nelle dispense.Shu mi venne vicino e incominciò ad odorarmi il collo.

Shu:Che buon profumo che hai. 
Rita:Grazie, ma se è un pretesto per assaggiare il mio sangue dovrai aspettare. 
Shu:Aspettare cosa?
Rita:Lo berrai insieme agli altri, non temere, però adesso devo nutrirmi io. Ho una fame! Non metto niente sotto i denti da stamattina.

Risposi prendendo il grembiule da cucina e mettendomelo incominciai a cucinare. Il vampiro uscì dalla cucina incredulo. Pensava:"Quella ragazza è strana", ma non gli diede molto peso. Dopo mangiato andai in camera mia e mi sedetti davanti al pc.Dovevo studiare. Anche se stavo lì, avrei dovuto studiare il doppio, non solo per l'università che mi attendeva dopo che avrei finito il mio cosidetto addestramento, ma anche per i libri che mi aveva dato Ciel da studiare. Così decisi di cercare l'argomento che dovevo studiare. Mentre stavo davanti al computer e navigavo per internet, la porta si aprì lentamente. Un ombra si avvicinò minacciosa verso di me e mi stava per travolgere quando, stesso continuando la mia ricerca, feci svanire quell'atmosfera di film horror che si era creato.

Rita:Se credi di farmi paura hai sbagliato sia approccio che persona.
Ayato:Com'è possibile che tu non abbia paura dei vampiri? E' un classico che gli umani hanno il terrore di loro.
Rita:Forse perchè non sono come le altre?

Curioso e con lo scherzo andato in fumo, Ayato appoggiò la mano sulla sedia e si avvicinò al pc chiedendo:

Ayato:Che stai facendo?
Rita:Ricerche.Devo studiare per un esame ed ho dimenticato il libro. Sai percaso se Reiji ha un libro del genere?
Ayato:Ah.. di libri non chiedere a me. Non me ne intendo mica. Devi chiedere a lui.
Rita:Come sospettavo.

Dissi chiudendo il pc e prendendolo tra le mani scesi al piano di sotto. Andai in camera di Reiji dove c'era una biblioteca enorme.Bussai ed entrai.

Rita:Reiji? Disturbo?
Reiji:Certo. Stavo leggendo.
Rita:Scusa, ma è una cosa urgente.Riguarda un libro.
Reiji:Ok, entra pure.

Entrai e posai il pc sulla scrivania dove, aprendolo, uscì la pagina della ricerca.

Reiji:Tu hai un pc?
Rita:E con ciò?
Reiji:E non hai chiesto aiuto?
Rita:Certo che no..perchè volete farmene andare? Io mi trovo bene qui.
Reiji:E allora per cosa ti serve quel pc?
Rita:Mi serve per l'università.Comunque è questo. Hai qualcosa attinente?
Reiji:Ah..Shakespeare e il 600.Dovrei avere qualcosa. 

Rispose controllando sulla libreria.

Reiji:Così studi letteratura.
Rita:Beh..si, anche se il mio sogno è stato sempre di fare medicina. Ho fatto anche i test, ma non sono riuscita ad entrare.
Reiji:Dove vivevi l'università era a porte chiuse?
Rita:Si, ed è anche difficile entrarci.
Reiji:So che non dovrebbero essere fatti miei, ma potresti fare l'università qui. Medicina è a porte aperte.

Consigliò mettendomi sulla scrivania 2 libri. Erano Romeo e Giulietta e Amleto.

Rita:Amleto e Romeo&Giulietta. Perfetto. Grazie e scusa per il disturbo.
Reiji:Ma figurati.

Presi i due libri con il pc e ritornai in camera, ma non appena appoggiai tutto sulla scrivania mi venne un dubbio. Presi i due libri e vidi che erano stati scritti da Shakespeare. Incominciai a pensare:"Com'è possibile che Shakespeare è conosciuto pure qui?". Così decisi di aprire il pc e chiamare Sho tramite skypeland-otherworld, il programma che mi aveva fatto installare Libertà, per saperne di più, ma dall'altro lato a rispondere non ci fu lui, ma un ragazzo dai capelli e occhi rossi con un viso simpatico e solare.

Otoya:Qui è Ittoki Otoya che parla.
Rita:Scusa, pensavo fosse il contatto di un mio amico.
Otoya:Cercavi Sho Kurusu?
Rita:Beh..si.
Otoya:Alla faccia! Sho! Non sapevo conoscessi ragazze così carine.
?:Fa vedere!

Esclamò un ragazzo mulatto dai capelli castani e occhi verdi.

??:Ehi! Spostatevi!

Ribattè un biondo con i capelli lunghi e occhi azzurri, seguito da un ragazzo dai capelli a caschetto e occhi blu e dietro a tutto con occhi a cuoricino un ragazzo con gli occhiali, capelli biondi e occhi verdi.Sho riuscì a far spostare tutta quella gentaglia e a sedersi.

Sho:Ciao, Rita. Scusami, ma eravamo nel pieno di un'esercitazione. Dimmi pure.
??:Rita? Oh...che nome soave!
Sho:Ah.. già. Prima che mi dici, ti presento il mio gruppo. Questo con i capelli lunghi è Ren.
Ren:Ciao Dolcezza!
Sho:Questo con i capelli blu vicino a me è Masato.L'imbranato con gli occhiali è la causa delle mie paure sull'altezza, nonchè Natsuki.
Natsuki:Ma che razza di presentazione è?
Sho:Piantala! Le presentazioni le faccio io e non tu. Quindi sta al posto tuo. Ehm...ah..si! Poi c'è questo bel moro che è Cecil.
Cecil:Ciao.
Sho:Mentre, invece, quello che non si è curato di niente e di nessuno lì dietro è Tokiya. E' il più tranquillo di questi pazzi.

Disse mostrandomi un ragazzo dai capelli e occhi blu.

Rita:Piacere di conoscervi. Sono Rita.
Otoya:Sho? Come fai a conoscere ragazze così carine?
Sho:Non metterci il pensiero. E' un intoccabile.
Ren:Bella e impossibile.Proprio come piace a me.
Rita:Scusate? Io avrei chiamato per un chiarimento. Posso parlare con Sho? 
Sho:Dimmi tutto e non dargli peso.
Rita:Grazie. Senti, ho trovato questi libri. Sai che ho l'università e anche rimanendo qui non posso abbandonarla.
Sho:Si, già ne avevamo parlato.
Rita:Bene.Come mai sono le stesse commedie e gli stessi autori della realtà?
Sho:Lo sai che non mi piace quando parli del tuo mondo realtà. Sembra come se noi fossimo finti.
Rita:Hai ragione. Scusa. E' la forza dell'abitudine.
Sho:Natsuki? Mi prendi quel libro? 
Natsuki:Si, certo.
Sho:Che autore è?

Chiese prendendo un libro da non so dove che gli diede Natsuki e incominciò a sfogliarlo.

Rita:Shakespeare.
Sho:Shakespeare... eh? E' un autore universale. E' nato a Cartoon World nel 1500 e qualcosa se non sbaglio.
Rita:Cartoon World? No no no...lui è nato sulla Terra.
Sho:Tesoro? Mi sorprende che tu non abbia capito ancora la definizione Terra. I più grandi scienziati, autori e scrittori sono universali e molti hanno preso il loro nome per diffondere la loro opera ovunque.
Rita:Scherzi?
Sho:Non scherzo affatto. Ma non hai letto il libro di Ciel?
Rita:Non ancora.
Sho:Dovresti farlo e al più presto perchè questo è uno delle cose che c'è scritto nel libro. Le opere maggiori di Shakespeare sono Amleto e Romeo e Giulietta.
Rita:Eccoli!

Esclamai mostrando i libri.

Sho:Appunto. Leggi il libro che ti abbiamo dato e non fare scemenze.
Rita:Tranquillo. Comunque volevo chiederti, come mai stiamo parlando con il tu? Non ci davamo il lei e il voi una volta?
Sho:Beh... hai il bracciale attivato probabilmente e siamo abbastanza lontani per darci il voi.
Rita:Ah..per questo. 
Sho:Perchè non lo leggi ora il libro? Dopotutto non capisci niente di ciò che sei se non lo leggi.
Rita:Adesso che ci penso non posso neanche leggerlo. Devo andare a sfamare i piccoli.
Sho:Sta attenta.Noi ritorniamo a lavoro.
Ren:Ciao tesorino. Quando sei in città chiamami.
Rita:Contaci!

Urlai ridendo e facendo il segno dell'ok.Staccai la chiamata. Era ridicolo che Shakespeare non fosse reale. "Forse neanche Dante lo era con tutti quei gironi e fantasie" incominciai a pensare.Chiusi il pc e mi tolsi la camicia mettendomi una maglia larga sulle spalle bianca.Andai in soggiorno dove c'erano i vampiretti affamati che litigavano tra loro per chi dovesse essere il primo ad assaggiare il mio sangue. Solo uno di loro non parlava ed io decisi di far assaggiare a quello per primo il mio sangue.

Rita:Quanto fracasso. E' inutile che litigate. Non sono una preda. Decido io chi berrà il mio sangue.

Mi avvicinai lentamente verso Subaru e mi voltai verso gli altri scoprendo il collo.

Rita:Incomincia tu e niente pervesioni vampiriche.
Subaru:Cosa? Io?
Rita:Certo. Sei l'unico che non fa casino qui.

Mi abbracciò dolcemente e delicatamente appoggiò i suoi canini sul mio collo e incominciò a bere il mio sangue. Sembrava come se avessi avuto una fitta al collo, come una puntura di zanzara, ma che dico? Altro che puntura di zanzara era una seconda analisi del sangue solo che sembrava che fossero stati infilati due aghi nel collo.Ma fu un attimo. Bastò un sorso e il vampiro sembrò sazio.Si pulì il sangue che gli scorreva ai lati della bocca.

Subaru:Mamma...che bevuta. 
Kanato:Com'è?
Subaru:E' dolce e sembra quasi come se avessi bevuto una persona intera.
Ayato:Impossibile!
Rita:Chi è il prossimo?

Chiesi. Man mano i ragazzi si avvicinarono e bevvero il mio sangue contemporaneamente. Ayato e Kanato tra le braccia, Raito sul collo. Appena finito bevvero anche Reiji e Shu, entrambi sul collo.Non so cosa successe quella notte, ma da quel giorno quei vampiri non furono più gli stessi. Infatti, il giorno seguente, non appena mi svegliai vidi la faccia di Raito ai piedi del letto e incominciai ad urlare.

Raito:Ehi! Che hai da urlare?
Rita:Cos'ho da urlare? Sei in camera mia ed io sto ancora in camicia da notte. Pervertito!! Esci subito da qui!!
Raito:Ma sei così carina quando dormi.

Sentii le fiamme dell'inferno posarsi sulle mie guancie. Quella situazione mi imbarazzava parecchio.Tenevo le coperte che mi coprivano e continuavo a coprirmi ancora di più fino alla bocca.Nessuno mi aveva mai visto in camicia da notte apparte mia madre, mio padre e mio fratello.Mi sentivo così imbarazzata e ridicolizzata. Si mise sul letto e, camminando a gattoni verso di me, si avvicinava man mano sempre di più fino a quando non me lo trovai letteralmente addosso. Urlai nuovamente.

Rita:Scendi subito dal mio letto!!!
Raito:Lo sai che sei carina quando arrossisci? Non so perchè, ma quest'oggi hai qualcosa che mi attira parecchio.

Disse prendendomi il volto con il rossore in faccia anche lui.A quel punto lo spinsi e cadde giù dal letto trascinandosi la coperta con se rimanendomi solo con la camicia da notte.

Rita:Ben ti sta!

Esclamai urlata alzandomi e mettendomi difronte a lui con le mani sui fianchi.

Rita:Non sta bene entrare nelle camere altrui quando si dorme dovresti saperlo.
Raito:Che bel panorama.

"Bel panorama?" Pensai curiosa. Due secondi dopo intuii cosa voleva dire. Ero sopra di lui, all'impiedi e in camicia da notte. Era normale cosa intendesse. A quel punto urlai:"Pervertito!" facendomi sentire in tutta la villa Sakamaki e dintorni e dandogli un ceffone conclusi l'opera.Kanato e Ayato, sentendo li casino che proveniva da sopra, salirono in camera mia trovando Raito a terra con una guancia rossa con il segno della mano ed io che non c'ero. I due si avvicinarono alla vittima aiutandolo ad alzarsi.

Kanato:Cos'è successo?
Raito:Mamma! Che ceffone! Quella ragazza ha una grinta e un caratterino che mi attizza parecchio.

Intanto, dopo essermi vestita, mi guardavo allo specchio del bagno. Avevo i sensi di colpa. Non avevo mai ucciso una mosca ne tanto meno dato un ceffone a qualcuno, ma qualcosa dentro di me diceva che avevo fatto bene."Ma se ho fatto bene perchè mi sento così male?"Mi chiesi pensierosa cercando una risposta su di me che non ero ancora riuscita a dare.Le cose stavano cambiando sia per me che per i vampiretti, ma mi sentivo confusa. Quel comportamento mi lasciava senza parole e quello che venne fu ancora peggio. Se volete saperlo continuate a seguirmi e a recensire. Un bacio dalla vostra Rita.

Raito:Ehi! Ti sei dimenticata di dare un saluto anche da parte mia.
Rita:Si, scusate anche da parte di Raito.
Kanato:Ciao umani ansiosi!
Ayato:Sento odore di sangue.
Rita:Ehi! Questa è la mia storia e la chiusura la devo fare io.
Raito/Kanato/Ayato:Scusa!


Un bacio da tutta la fanfiction e...alla prossima!

Reiji:Così va molto meglio.
Raito:Si, ma non ci ha mensionato.
Shu:Chiudi il becco! La fic è finita!
Subaru:Finalmente, troppe cose che ricordavano me.
Kanato:Ci facciamo un goccio di sangue?
Ayato:Ma certo andiamo!
Yui:Ehm... ragazzi? Sta ancora registrando.
Tutti:Cosa?

Si sprigiona l'inferno e tutto finì in un urlo:

Rita:Chiudi subito quell'affare Yui!



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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Titolo:Capitolo 3 - Comportamenti inaspettati.

Rita:Quel Raito mi farà impazzire!
Esclamai guardandomi allo specchio.Stavo male. Avevo i sensi di colpa per lo schiaffo che gli avevo dato, ma cercavo di non dargli importanza. Mi guardai allo specchio con rabbia. Mi faceva innervosire parecchio il fatto successo con Raito. Sapevo che dopo quel che era successo era difficile per me restare calma. "Quell'imbecille! Adesso mi tocca innervosirmi per niente. Resta calma. Non ci pensare." Pensavo, ma sapevo già che se non mi svegliavo bene la mattina, il nervosismo l'avevo per tutto il giorno. Uscii dal bagno, finalmente più calma, ma sempre irritata. Mi diressi in cucina dove incominciai a preparare la colazione. Uova e bacon. Non avevo mai fatto colazione così, di solito avevo una scatola di cereali e del latte di soia, ma essendo in un altro mondo, completamente allergica al latte, non potevo prendere del latte normale. Non sapevo neanche da dove proveniva. Mentre cucinavo si aprì la porta. Era Reiji.

Reiji:Che buon odorino.Che cucini?
Rita:Bacon e uova.
Reiji:Ti tratti bene, eh?
Rita:Non mi rompere!

Mi venne dietro e mi abbracciò.

Rita:Reiji...?
Reiji:Il tuo odore è irresistibile stamattina. 
Rita:Reiji, lasciami! Se no si bruciano le uova.

Il ragazzo mi lasciò e stranamente se ne andò. Misi le uova nel piatto col bacon e mi voltai.

Rita:Che strano. Che gli è preso? Ah..ora per colpa sua devo mangiarmi le uova bruciate. Ma guarda un pò te che mi deve capitare oggi. Tutte a me! Non è possibile!

 Senza darci peso e cercando di calmarmi, mi avviai nella sala pranzo. Subaru era seduto che mangiava un pancake.Finalmente qualcuno normale che non mi facesse alterare di primo mattino.

Rita:Buongiorno. Dormito bene?
Subaru:Con permesso.

Rispose alzandosi vedendo che mi sedevo.Uscì dalla sala sbattendo le porte. Aveva un aria strana. Come infastidito da qualcosa. 

Rita:Ma che gli è preso? Ah....i ragazzi! Chi li capisce?
Raito:Oh...dolce pecorella! Siamo rimasti solo tutti e due.

Disse Raito apparendo dal nulla dietro di me.

Rita:Pecorella? 
Raito:Si, io sono il lupo cattivo che ti mangia.

Avvicinò i denti al collo, ma per sua sfortuna c'era la sciarpa che impediva di mordermi.

Rita:Oh...ma che paura.Se pensi di mordermi, ti sbagli. Non puoi farlo.
Raito:Perchè hai la sciarpa? Nessun problema! La togliamo!
Rita:Dovrai bere insieme agli altri come ieri. E poi mi hai chiamata pecorella ed è un insulto al quanto grande e già sto nervosa, poi ti ci metti anche tu a chiamarmi con quel nomiglio e buonanotte.

Risposi incominciando a mangiare. Si sedette vicino a me e incominciò a fissarmi.

Rita:Cos'hai da guardare?
Raito:E' strano. Sei più attraente oggi eppure sembri identica a ieri. Hai cambiato trucco o vestiti?
Rita:Sono gli stessi che avevo ieri.Ho messo solo la sciarpa in più.
Kanato:Buongiorno!

Esclamò entrando felice. 

Rita:Buongiorno.
Kanato:Già mangi? Non ci hai aspettato?
Rita:Devo studiare e non posso perdere tempo.
Kanato:Che odore! Hai cambiato profumo?
Rita:Certo che no. Deve essere il bacon.
Raito:Da quando in qua il bacon odora di ciliegio e fiori?
Rita:Scusate, ma non sento questo odore che dite.
Shu:Ovvio, perchè è il tuo.

Rispose Shu comparendo dal nulla. Mi alzai e decisi di andare a studiare. Ero fin troppo nervosa. Sfogliavo le pagine di Amleto, ma erano del tutto noiose e il comportamento dei ragazzi mi irritava. Decisi di sfogliare il libro che mi aveva dato Ciel. Nell'indice c'erano tutti gli argomenti. Parlava delle connessioni della nostra anima, dei mondi collegati,delle razze esistenti e dei loro comportamenti, della presunta storia che ha dato origine al centro dell'universo,l'unione tra razze, ma soprattutto del nome intoccabili.Era tutto così incredibile.La porta si aprì ed io chiusi il libro. Sentii delle braccia femminili abbracciarmi. Era Yui. 

Yui:Grazie.
Rita:E di cosa?

Chiesi voltandomi. Aveva un volto felice come nessuno l'aveva mai avuto.

Yui:Come? Non ricordi? Mi hai chiesto di guardare in faccia alla realtà e l'ho fatto. Avevi ragione. Ad Ayato piaccio e anche a me piace lui.
Rita:Mi fa piacere.

Risposi sorridendo. La ragazza si sdragliò sul letto e mi raccontò cos'era successo...

***

Era fuori la porta di Ayato. Non sapeva se entrare o no, ma poi le mie parole le avevano dato coraggio, così bussò e aprì la porta di quella stanza. Sentiva una strana sensazione quando lo vide. Era a dorso nudo e con il pantalone nero che portava sempre. Si voltò verso di lei sorpreso. I loro occhi erano completamente diversi dal solito.

Yui:Oh..scusa!
Ayato:Entra pure! Non preoccuparti! 

Chiuse la porta dietro di se e si avvicinò a lui. Vederlo incominciò a sentire quella sensazione che le faceva battere il cuore a mille e non capiva perchè. Ormai lo vedeva spesso, erano andati anche al mare insieme e l'aveva visto in costume anche, come mai ora sentiva quelle strane sensazioni? Voleva dirglielo. Voleva che lui confessasse ciò che sentiva e vedere se lei provava la stessa cosa, ma qualcosa di strano successe.

Ayato/Yui:Io...

Ayato si voltò di scatto e Yui che gli era dietro. Vide i suoi occhioni verdi illuminarsi ancora di più. Entrambi erano sorpresi. La ragazza non aveva mai visto il ragazzo così serio e con quell'espressione sul viso. Incominciarono a balbettare.

Yui:Co...cosa volevi...dirmi?
Ayato:No...i...inizia tu. 
Yui:Io...non...
Ayato:Tu...cosa..?

I due non riuscivano a parlare. Erano incapaci di parlare. La luce della luna li illuminava e gli faceva un panorama amoroso. I due si avvicinavano pian piano.

Yui:A...Ayato...mi sento così....strana.
Ayato:A....anch'io...

I due furono incapaci di trattenere i loro istinti. Si baciarono in modo passionale. 

Yui:Ayato...che ci succede?
Ayato:Yui...non so... che sta succedendo...ma...mi piace.
Yui:Ti piace....cosa?
Ayato:Sssh....non dire niente.

Disse continuandola a baciare con una passione irrefrenabile. Baciandola, la prese in braccio e la trascinò sul letto dove si fermarono per guardarsi negli occhi.

Ayato:Non so te, ma io ho una voglia matta.
Yui:Ayato...

Incominciò a baciarla dolcemente il collo.

Yui:F...fermati!
Ayato:Yui...io...ti....voglio..

La ragazza tremava. Non l'aveva mai fatto prima e aveva i brividi addosso. Ayato incominciò a spogliarla. Intimidita si copri i seni scoperti.

Ayato:Non essere così rigida.
Yui:Scusa...è solo...che...è la prima volta.
Ayato:Ancor meglio. Vorrà dire che sono stato il primo a tutto.
Yui:Oh...Ayato...

La ragazza lo abbracciò. Sentiva che quello che voleva era lui. Il ragazzo si tolse i pantaloni e si mise sotto le coperte per coprire la ragazza da ulteriore brividi di freddo, anche se non doveva provarne essendo un vampiro.

Yui:Ayato...ho paura.
Ayato:Di cosa?
Yui:Che dopo non mi vuoi più.
Ayato:Io ti voglio perchè ti amo stupidina.

 Le disse sorridendo. Con un bacio incominciarono ad unirsi in quell'atto di unico amore. Nessuno dei due avrebbe immaginato che dopo quella cena sarebbe uscito allo scoperto i loro sentimenti e le loro emozioni unendosi per l'eternità.



***

...ascoltai stupita la storia. Era incredibile come quei due fossero usciti allo scoperto. Poi intuii qualcosa.Pensai:"Come dopo la cena?" Anche perchè lei non aveva bevuto il mio sangue.

Rita:Ma tu....il sangue...
Yui:Non sono ancora abituata. L'ho bevuto tramite Ayato.
Rita:Capisco.

La cosa sembrava al quanto strana. Da quando avevano bevuto il mio sangue erano tutti in estasi. Almeno così sembrava.Camminando arrivai nella sala della musica dove vidi tutti quei strumenti musicali, ma sopratutto quello che amavo di più.

Rita:Un pianoforte?

Mi avvicinai e mi sedetti per suonarlo. Purtroppo, anche sapendolo suonare,non sapevo leggere gli spartiti. Finchè scrivevo qualcosa io, sapevo distinguere i tasti, ma non sapevo scriverla. Incominciai a suonare la meloda "l'anima vola" di Elisa. Amavo quella canzone.Incominciai a cantarla e, mentre suonavo, qualcuno sentì quella melodia e si appoggiò alla porta. Non so se dire sfortunatamente o fortunatamente per me, perchè ero già entrata nel mio mondo ed ero talmente distratta che non me ne accorsi della sua presenza.Di solito chiudo i battenti se sento che qualcuno mi spia.Quel qualcuno era Shu. Si tolse anche le cuffie dalle orecchie per sentirmi meglio.Mi guardava estasiato. Incominciò ad applaudire.Alzai gli occhi e vidi lui sul ciglio della porta che mi sorrideva. Era strano. Non l'avevo mai visto sorridere.

Shu:Sei veramente brava.
Rita:Da quanto tempo sei lì?
Shu:Abbastanza da capire che hai un talento innato per la musica.
Rita:Si, come no! Non so neanche leggere uno spartito, figuriamoci se ho talento per la musica.

Lui avanzò verso di me sedendosi sullo sgabello del pianoforte.

Shu:Me la canteresti...un'altra volta?
Rita:Io non credo....
Shu:Aspetta!

Imbarazzata mi alzai di scatto e lui mi fermò prendendomi per la mano. Quel tocco con il bracciale attivato vidi il suo passato. Aveva avuto una madre rude e lui, in realtà, non era affatto freddo e distaccato, ma era diventato solo ciò che la madre gli aveva imposto di essere.

Shu:Va...tutto bene?
Rita:Si...è solo...che non ti ho mai visto così. Cioè.. mi spiace che per causa di Beatrix tu sia diventato freddo.
Shu:E tu che ne sai?
Rita:E' ovvio, no? Io...so tutto.

Ero amareggiata e triste. Era strano, ma vederlo un ragazzo attivo e vivace dopo averlo visto freddo, era come se avessi visto due faccie completamente opposte. Come se avessi visto me stessa. In quel momento pensai che forse non ero l'unica ad essere cambiata a causa della realtà e che forse anche molti altri erano cambiati a causa di questo.

Rita:Con permesso.

Dissi andandomene da lì e girovagando per la casa. Mi sentivo così triste. Ogni volta che pensavo al mio passato e al mio presente mi intristivo. Mi ritrovai in giardino dove vidi delle rose bianche e incominciai a raccoglierle con le lacrime agli occhi. Qualcuno sentì il mio pianto e mi venne vicino. Forse...sentì l'odore delle mie lacrime.Mi sentii avvolgere da delle braccia amorevoli. Era Kanato.

Kanato:Qualcosa non va?
Rita:No, va tutto bene. E' solo che ho pensato a una cosa triste.Tutto qua.
Kanato:Vuoi un pò di torta? 

Chiese porgendomi un piattino con una fetta di torta al cioccolato.

Rita:No, grazie. Mangiala pure! Se in questo momento mangiassi dolci non so se riuscissi a rimanere in forma.
Kanato:Che pensavi di tanto triste?
Rita:Passato, ma tanto si sa....il passato è passato. E non può tornare mica...
Kanato:Sicura di stare bene.
Rita:Si, sicurissima.

Mi abbracciò dolcemente.

Kanato:Meno male. Sei l'unica in questa casa che sa riempirmi di dolcetti. Senza di te non so che farei.
Rita:Oh..Kanato. Sei molto dolce.

Dissi alzandomi e distaccandomi da lui e tornai in camera mia dove con quelle rose prese cercai di fare una corona, ma senza risultato.

Rita:Eppure sembrava facile visto nei drama giapponesi.
Raito:Cos'è un drama?

Chiese Raito comparendo dal nulla.

Rita:Non si bussa?
Raito:Perchè dovrei bussare a casa mia?
Rita:Perchè è la mia camera. Ecco perchè.

Mi strappò la corona dalle mani e la buttò sotto al letto.

Rita:Ehi! Che fai?
Raito:Non so perchè, ma la tentazione è forte.
Rita:Tentazione? Quale tentazione? Vuoi il mio sangue? Beh... fa come ti pare, ma ridammi le rose.

Mi ritrovai con le sue labbra sulle mie.Dall'imbarazzo gli diedi uno spintone e mi alzai di scatto.

Rita:Ma che fai? Sei impazzito???
Raito:Non solo odori di ciliegio e fiori, ma le tue labbra sanno anche di rose.
Rita:Non è questo quello che ti ho chiesto!
Raito:Hai detto fa come ti pare ed io l'ho fatto. Anche se non del tutto.
Rita:Come non del tutto?
Raito:Non mi voglio mica fermare ad un bacietto innocente?

Sentendo quelle parole incominciai ad urlare:

Rita:Maniaco!!!!Sta lontano da me!!

Seguito da voli di sedie, libri e scrivanie. Non so come, ma riuscii a farlo uscire dalla mia camera. Ero tremendamente scossa. Mi aveva baciato e senza alcun preavviso.Corsi diritta in bagno per sciacquarmi la bocca.

Rita:Ma che razza di idiota!!! Non lo sopporto più! 
Shu:Qualcosa non va?

Sentendo la voce di Shu, mi voltai di colpo ritrovandolo nella vasca con i vestiti ancora addosso.

Rita:Shu?Che ci fai qui?
Shu:Secondo te che posso fare? Sto facendo un bagno non si vede?
Rita:Con i vestiti?
Shu:Beh..se per te è normale farsi il bagno nudi invece di essere vestiti, perchè non vieni a togliermi i vestiti, visto che non mi andava di togliermeli da solo.
Rita:Cosa?
Shu:Hai sentito bene. Spogliami!

Imbarazzata mi avvicinai a lui e cercai di togliergli la maglia con gli occhi chiusi, ma mi tirò nella vasca con se abbracciandomi.

Rita:Ma...cosa...?
Shu:Sei così bella anche da bagnata che non riesco a farne almeno di te.
Rita:Che? Come sarebbe??
Shu:Le parole non servono a quanto vedo.

Disse lasciandomi e baciandomi inaspettatamente anche lui.Mi alzai di scatto. Avevo tutta la camicia bagnata e si vedeva tutto il reggiseno. Che imbarazzo provai. Coprendomi con le braccia feci una corsa in camera dove inaspettatamente, me lo ritrovai davanti alla porta.

Shu:Dove credi di andare?

Si avvicinò e mettendomi le mani sulle spalle mi chiese maliziosamente:

Shu:Sbaglio o dovevamo fare il bagno insieme?

Per poi incominciare a far scendere le spalline della mia camicia scoprendomi il collo e le spalle. Incominciai ad urlare in preda al panico per poi dargli uno spintone facendolo cadere a terra. Entrai in camera di tutta fretta e chiusi la porta sbattendola dietro di me.

Shu:Però..che caratterino. Quella ragazza, mi piace e come se mi piace!

 La sera, un pò per rabbia e un pò per paura di far volare altre sedie evitai di andare giù a cenare e mi misi sui libri. Ma non fu una bella idea. Sentivo il mio stomaco brontolare e non ci capivo niente di ciò che leggevo.

Rita:Ah..che fame! Se lo sapevo, la prendevo quella fetta di torta che mi aveva offerto Kanato.

Bussarono alla porta.

Rita:Chi è?

La porta venne aperta.Era Subaru.

Subaru:Tra quando verrai a cena?
Rita:Non mi va di cenare.
Subaru:Neanche io. Ho visto che prima hai preso delle rose nel giardino.
Rita:Si, entra! Ti faccio vedere una cosa.

Entrò e chiuse la porta, mentre io ero vicino al cassetto del comodino vicino al letto. Si avvicinò a me e felice gli mostrai la coroncina di rose bianche.

Rita:Ti piace? 
Subaru:Carina, ma non era meglio togliergli le spine?

Notò vedendomela tra i capelli.

Rita:Spine?

Chiesi togliendomela. Sinceramente quando l'avevo fatta non avevo visto quelle spine finchè non mi punsi al dito dopo che me lo disse.Dal dolore, senza far caso al sangue che mi usciva al dito, istintivamente misi il dito in bocca.

Rita:Ah...che male! Si, forse hai ragione. Non ci avevo pensato.

Dopo quel gesto che feci, il vampiro incominciò a fissarmi come se avesse visto un fantasma.

Rita:Che hai?
Subaru:Niente...è solo che...non avevo mai visto nessuno che...
Rita:..che facesse coroncine di rose? Beh..sinceramente l'ho visto solo una volta in tv e volevo provare a vedere com'era.

Il ragazzo confuso uscì fuori senza dirmi niente. Incuriosita, decisi di seguirlo. Arrivai nel viale di rose dove poi mi abbracciò con le lacrime agli occhi.

Rita:Subaru? Che hai?
Subaru:Promettimi che non te ne andrai come le altre.
Rita:Se volessi andarmene già l'avrei fatto. Non credi?

Dissi cercando di staccarmi da quall'abbraccio, ma fu inutile incominciò a baciarmi il collo e a mordermelo. Incominciò a succhiare il mio sangue molto avidamente.

Rita:Subaru? Bevi più piano. Mi fai male così.

Si staccò e con il mio sangue che ancora pendeva alle sue labbra mi guardò con sguardo dolce abbracciandomi e baciandomi sulla guancia teneramente. Sinceramente, non so perchè, ma in quel momento fu l'unico al quale non posi resistenza, ne per il sangue ne per quella manifestazione d'affetto. Forse...in realtà...mi piaceva la sua compagnia e mi ero innamorata di lui dal primo giorno che lo vidi. Quella notte mi addormentai felice, ma si sà dormire in una casa con dei vampiri può succedere di tutto, e soprattutto di notte. Sentii le coperte alzarsi e un corpo freddo avvicinarsi al mio. Quel contatto mi fece spalancare gli occhi e non solo per quello, ma anche per il bisbiglio che sentii.

Raito:Pecorella.
Rita:Raito? Che vuoi a quest'ora di notte? Sto dormendo. Non vedi?
Raito:Sei bellissima in tenuta da notte.

Mi voltai verso di lui con sguardo stanco e omicida.

Rita:Senti, io la notte voglio dormire. Non mi importa che voi girovagate. Io voglio dormire, visto che ancora devo abituarmi alle vostre abitudini notturne.
Raito:Ma la notte non è fatta solo per girovagare.

Disse stringendomi a se per poi mettersi sopra di me.

Raito:Lo sai che non resisto a te.
Rita:Ok, adesso basta! Quando è troppo è troppo!!!

Esclamai spingendolo e ritrovandomi io sopra di lui.

Rita:Piantala di essere così assillante! Io voglio dormire! Già mi hai svegliata stamattina ed io odio a morte essere svegliata, sopratutto con prepotenza, figuriamoci se mi interrompi nel cuore della notte!
Raito:Ammirevole. Non è che in quel 10% di sangue sconosciuto che hai sei una vampiretta? Sembra che hai il comando tra le mani proprio come una vampira e la cosa mi stuzzica parecchio.
Rita:Piantala con queste fesserie!! Non me ne frega un piffero di quello che pensi!! Ah...odio diventare volgare quindi togliti dalla mia vista!
Raito:Impossibile.Tu mi piaci e parecchio anche. Non solo perchè sei bella e per il tuo odore, ma anche per il tuo atteggiamento. Soprattutto quando fai la sostenuta e la coraggiosa. Non ho mai conosciuto nessuno come te. E poi... in questo momento sei tu mi tieni stretto a te, visto che mi ritrovo  sotto di te. E devo dire che la cosa non mi dispiace affatto.
Rita:Non rigirare la frittata!! Io non ti tengo stretto a me!! Che stupidaggini!!

In quel momento mi abbracciò e con violenza si rimise su di me incominciando a scoprirmi il collo.

Raito:Non so cos'hai, ma il tuo odore mi fa impazzire.

Disse incominciando a leccarmi il collo. Cercai di liberarmi, ma non ci riuscivo. Mi teneva con prepotenza. Sembrava essere la fine per me, ma improvvisamente si fermò di scatto e incominciò ad odorarmi il collo.

Rita:Lasciami!!
Raito:E allora è così. Chi se lo sarebbe aspettato?
Rita:Di che parli?
Raito:Ti ha lasciato il segno dell'appartenenza.Appartieni a Subaru ora. Non è vero?
Rita:Ma che dici? Lasciami! Io non appartengo a nessuno.
Raito:Strano. I segni rossi sul collo parlano chiaro.
Rita:Segni rossi?

Chiesi incredula. Molto probabilmente me li aveva fatti quando aveva bevuto il mio sangue.

Raito:Poco importa. Che tu appartenga o no a quell'essere, la cosa non cambia mica?
Rita:Che vuoi dire?
Raito:Che ti voglio...
Rita:Peccato che io non voglia te.
Raito:Pecorella, qui comando io. Ricordati che sei solo la mia preda e quindi posso fare tutto quello che voglio.

Rispose abbassandomi le maniche della camicia da notte che avevo e incominciandomi a baciare il collo e a toccarmi le gambe. Furiosa più che mai, non so come, ma riuscii a prendere la forza per ricapovolgere la situazione ritrovandomi sopra di lui.

Rita:Io...non sono...una...pecorella!!

Esclamai arrabbiata più che mai. Stranamente nei suoi occhi si accese una luce di meraviglia e incominciò ad arrossire.Avevo qualcosa fuori posto sicuramente. 

Rita:Che hai da guardare?
Raito:I tuoi occhi...
Rita:I miei occhi? Che hanno?
Raito:I tuoi occhi sono splendenti come perle dell'oceano. Sembri una sirena del mare pronta a prendere la mia anima da un momento all'altro ed io, vittima di questa stupenda sirena sono e sinceramente, non mi dispiace esserlo. 
Rita:Cosa?
Raito:Ti prego, baciami e prendi la mia anima!!
Rita:Credi davvero che mi faccio abbindolare con queste paroline da quattro soldi?
Raito:Non sono paroline. Ogni secondo che passa sei sempre più bella. Come fai a diventare così attraente in poco tempo?
Rita:Ho qualcosa fuori posto, vero?
Raito:E' tutto al posto giusto, cucciolotta.
Rita:Lo prendo per un si.

Dissi guardandomi.Infatti, nel ritrovarmi su di lui, si era alzata la maggior parte della camicia mostrando tutte le gambe e scoperto abbastanza il seno, ma senza farlo uscire fortunatamente per me. 

Rita:Pervertito!! 

Urlai facendomi sentire in tutto il vicinato e facendo volare anche i corvi con quell'urlo che lanciai oltre a scaraventarlo fuori dalla mia camera. Quella notte non riuscii a chiudere occhio. Volevo a tutti i costi vendicarmi di quell'essere così incominciai ad escogitare un piano. Volete sapere qual'è? Beh..lo scoprirete nel prossimo capitolo. Un bacio gente!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***




Titolo:Capitolo 4 - La scoperta.


Rita:Trovato! 
Esclamai dopo aver letto il libro di Ciel. Avevo trovato un modo per vendicarmi di Raito. Quale? Usare la mia femminilità e la cosa che usano i vampiri, la seduzione e la tentazione. Come si dice, se uno vuole una cosa, dagliela a caro prezzo. Mi alzai di scatto dalla scrivania cercando nell'armadio qualcosa di provocante. Trovai un corpetto attillato nero e l'abbinai ai miei pantaloni di pelle stretti con stivali alti neri e conclusi il tutto con una bella pettinatura, trucco bello pesante e gioielli vari.

Rita:Cavolo! Sono davvero figa così.

Dissi meravigliata guardandomi allo specchio.Mi voltai verso il comodino. Segnava le 4 di mattina. Era il momento giusto per tentare e vendicarmi di quello che mi aveva fatto passare. 

Rita:Ora ci divertiamo! Il lupo ha tolto la maschera da pecorella. Voglio vedere ora che combina quell'imbecille!

Avanzai verso la sua camera dove lo trovai davanti alla finestra a recitare delle frasi strane. Forse dovevano essere poesie vampiriche. Chissà. Chiusi la porta dietro di me senza fare rumore e mi appoggiai alla porta sentendo ciò che diceva.

Raito:Dolce è l'odore del sangue che emana il tuo corpo, rosso come la passione più sfrenata, ma anche come il colore delle tue labbra dolci che vorrei mordere in eterno. Così diversi e così uguali. Che ne sarà di me? Che ne sarà di te? Che ne sarà di noi? Dammi solo un ultimo bacio e sigilla sulle mie labbra l'amore che proviamo l'un per l'altro.
Rita:Ammirevole! Se non sapessi che fossi tu a parlare, forse mi sarei innamorata di colui che recitava queste parole.
Raito:Oh...Che ci fa in camera mia la pecore....?

Il ragazzo si voltò e meravigliato si stoppò. Mi avvicinai a lui molto sensualmente e guardandolo intensamente negli occhi gli dissi:

Rita:Ero venuta a vedere la tua camera. Volevo accertarmi che l'avessi una, visto che stai sempre nella mia.
Raito:Comunque non ti ho dato il permesso di entrare.
Rita:La casa adesso non è soltanto tua, ma anche mia.
Raito:Non hai tutti i torti. 

Rispose incominciando a squadrarmi dalla testa ai piedi. Gli presi il mento e gli feci alzare la testa che si era fissato su di un punto ben specifico del mio corpo.

Rita:Comunque la mia faccia è qua!
Raito:Ho visto, ma mi gusti tanto in questo momento.

Disse maliziosamente prendendomi in braccio.

Rita:Ehi! Lasciami!
Raito:Io ti voglio!

Esclamò buttandosi sul suo letto e incominciandomi a baciare e a toccarmi infastidendomi.

Rita:Ehi! No!
Raito:Come? Ti presenti in camera mia così e poi dici di no? 
Rita:Non ho detto questo. Voglio fare una cosa un pò particolare con te.

Comunque senza andare nei dettagli, uscii dalla sua camera non appena lo attaccai al letto con le manette, con gli occhi coperti, solo in mutande e gli scrissi sul petto con un pennarello indelebile:"Non chiamarmi pecorella! Loooooooser!!". Ovviamente non fu solo questo. Dopo questa piccola vendetta, mi rivestii normalmente, ma la vendetta non finì qui.

Ayato:Raito?

Chiese entrando in camera di Raito con Kanato, Subaru e Reiji. Trovandolo lì in quelle condizioni e con una bambola gonfiabile su di lui, Ayato e Kanato non riuscirono a trattenersi dalle risate.

Raito:Ehi! Non si bussa?
Ayato:Oh..mio dio!! Chi ti ha conciato così?
Kanato:Oddio!!! E' un fenomeno!
Reiji:E' stata una cosa al quanto perfida!Chi è stato?
Subaru:Mi sa che la pecorella ha colpito stavolta.

Disse incominciando a ridere.

Raito:Liberatemi! Non voglio stare così in eterno!!
Rita:Ben ti sta! Così impari a svegliarmi quando dormo.

Risposi stando appoggiata alla porta dietro i fratelli che se la ridevano.La giornata si poteva dire di essere cominciata bene. Vedendo un tempo abbastanza buono, rispetto agli altri giorni piovosi, decisi di studiare all'aperto. Incominciai a leggere i versi di Romeo&Giulietta camminando per quel giardino enorme.

Rita:Con le ali dell'amore ho volato oltre le mura, perché non si possono mettere limiti all'amore... e ciò che amor vuole amor osa! 
Reiji:Frase stupenda direi.

Mi voltai vedendo Reiji venirmi incontro.

Rita:Qualcosa non va?
Reiji:Lo scherzo di stamattina era subimamente perfido. Lo devo ammettere.
Rita:Veramente non era uno scherzo, ma una vendetta per avermi chiamato preda e pecorella quindi ti consiglio di non chiamarmi così.
Reiji:Io non chiamerei mai così un contenitore di sangue, sopratutto se ha alti contenuti come te.
Rita:Capisco.
Reiji:Piuttosto ero venuto da te per chiederti se volessi bere del thè con me. Di solito non lo faccio bere a nessuno, ma voglio offrirtelo perchè sembra che abbiamo molte cose in comune.
Rita:Oh..ok. Comunque volevo chiederti una cosa.
Reiji:Dimmi pure.
Rita:Vorrei invitare Sho qui. Sai ci sono un pò di cose degli intoccabili che dovrei revisionare.
Reiji:Beh..se proprio vuoi invitarlo, fa pure. Basta che ora mi segui e assaggi il mio thè. Sai, vorrei sapere che ne pensi.
Rita:Ma certo!

Dissi andando dentro con lui. Andammo in camera sua dove lì avremo dovuto bere il thè e parlare di letteratura. Dico avremo dovuto per il semplice motivo che quel che bevvi fu tutt'altro che thè. Al primo sorso sputai subito quella bevanda. Aveva un sapore aspro e disgustoso, tanto che incominciai a tossire. Qualche secondo dopo mi ripresi e disguastata esclamai:

Rita:Ma che schifo! Cos'è? Veleno? E' aspro un accidente!
Reiji:Notevole!Il tuo corpo resiste molto facilmente a questi prodotti e li riconosce anche.
Rita:Cosa? Ma sei impazzito? Mi hai messo del veleno nel thè?
Reiji:Non te l'ho messo di mia spontanea volontà, ma sapendo un accaduto l'ho fatto per togliermi dei dubbi. Forse aveva ragione. In quel 10% devi avere del sangue di vampiro. Nessun umano resiste a questi tipi di veleno.

Confessò alzandosi dalla sedia e prendendo il libro che aveva sulla scrivania pensando e raccontando il perchè mi aveva fatto bere quella cosa...

***

Era in salotto leggendo il suo libro preferito quando arrivò Subaru pensieroso.

Subaru:Reiji? Posso chiederti una cosa?
Reiji:Certo, dimmi!
Subaru:E' possibile che in quel 10% di Rita ci sia sangue vampirico?
Reiji:Lo escludo. Perchè questa domanda?
Subaru:L'ho vista..strana prima. Ecco perchè.

Disse andando in camera sua e senza dire altro. Curioso, Reiji si dirisse in camera di Subaru dove lo trovò seduto sulla finestra col suo pugnale d'argento tra le mani che lo fissava pensieroso.

Reiji:Tutto bene?
Subaru:Si, sono solo un po' confuso.
Reiji:Di cosa?
Subaru:Non capisco. Se non c'è nessuna possibilità che sia una sottospecie di vampiro, perchè è così bella e riesce a tentare chiunque? Hai visto quello che ha fatto a Raito stamattina.
Reiji:Beh..lui c'è l'ha voluto.
Subaru:Si, lo so. Ma anche noi altri, proprio come lui, non riusciamo a resistere alla sua bellezza e al suo odore.
Reiji:Perchè è semplicemente un umana. E gli umani sono contenitori.
Subaru:Si, lo so, ma lei non è come le altre. In quel 10% sconosciuto del suo sangue c'è qualcosa di inspiegabile.
Reiji:Inspiegabile?
Subaru:Si, dici che non c'è possibilità che ci sia qualche unità di vampiro in quel sangue. Sono d'accordo con te, ma.. io l'ho vista. 
Reiji:Visto cosa?

Chiese sedendosi sulla poltrona di Subaru curioso.

Subaru:L'ho vista pungersi ad una rosa e mettersi il dito sporco di sangue in bocca.
Reiji:Forse ti sarai sbagliato.
Subaru:Non mi sono sbagliato. La rosa è questa e c'è ancora l'odore del suo sangue.

Rispose mostrandogli una rosa bianca con un pò di sangue su di una spina. Si sentiva l'odore del mio sangue veramente. Reiji insospettito decise di provare ciò che provò con Yui quand'era umana. Il veleno. Però c'era una differenza. Lo provò su Yui, perchè voleva sperimentare il comportamento umano difronte al veleno, ma in questo caso, il comportamento mio difronte al veleno, o meglio il comportamento di una razza sconosciuta.


***

...Incredula rimasi ad ascoltare quell'accaduto.

Reiji:Questo è quanto.
Rita:Capisco. Quindi hai usato il veleno per vedere se riuscissi a sopportarlo.
Reiji:Esatto. Solo i vampiri resistono a questi tipi di veleni. I comuni umani morirebbero all'istante.

Mi alzai tranquillamente. Ero al quanto incredula, ma non perchè mi aveva cercato di avvelenare. Perchè molto probabilmente avevo scoperto il mio punto di forza.

Reiji:Come mai sei così calma?
Rita:Perchè? Dovrei essere agitata?
Reiji:Tu sei al quanto strana come ragazza. 
Rita:Se permetti, torno nella mia stanza.

Dissi avanzando verso la porta che fu sbattuta da una ventata di gelo. Reiji mi prese per il braccio e mi trascinò vicino alla libreria mettendomi spalle al muro. Mi baciò.

Reiji:Non so che hai, ma il tuo odore mi fa sentire strano.
Rita:Togliti da dosso! 

Urlai scaraventandolo per aria e correndo in camera mia mi chiusi dentro.

Rita:Ma che hanno questi vampiri? Sono 2 giorni che si comportano in modo strano. Chissà che hanno.

Mi diressi verso la scrivania e chiamai Sho. 

Sho:Rituccia! Ciao.
Rita:Ehi! Sho! Come va?
Sho:Tutto bene. Che si dice? Non ti sei fatta sentire ieri.
Rita:Si, lo so. Ma qui stanno succedendo cose strane. Approposito, vorrei saperne di più delle analisi. Sai...sembra che digerisco bene i veleni.
Sho:Si, la tua razza digerisce tutti i veleni, tranne quelli prodotti dalla propria razza. 
Rita:Davvero?
Sho:Già, non hai letto il libro, vero?
Rita:Lo sto leggendo, ma vado molto a rilento.Pensavo di aver trovato il mio punto di forza e invece è solo una delle tante verità della mia realtà che non sapevo.
Sho:Trovi difficoltà?
Rita:Si, sto trovando difficoltà. Potresti aiutarmi a scoprire le mie abilità? Da sola non ci riesco mica?
Sho:Beh..ne sarei onorato.
Rita:Allora sei invitato qui. Tanto ci sono un bel pò di stanze libere.Non sarà un problema ospitarti.
Sho:Perfetto. Allora ci vediamo in questi giorni.
Rita:Ok. Ci sentiamo.

Dissi chiudendo la chiamata del cellulare. Mi avvicinai alla finestra e vidi Shu che era nel giardino pensieroso. Qualche ora più tardi in soggiorno entrò Kanato preoccupato.

Kanato:Ayato? Hai visto Rita?
Ayato:No, non l'ho vista. Deve stare in camera sua.
Kanato:Veramente è da lì che vengo.
Yui:Forse sarà uscita di nuovo.

Pensò seduta vicino a Ayato. Mentre parlavano entrò Subaru.

Kanato:Subaru? Hai visto Rita?
Subaru:No, perchè?
Kanato:Non la trovo da nessuna parte.
Subaru:Hai controllato nella sala di musica? Di solito quando non ha niente da fare se ne sta lì.

Il ragazzo andò nella sala musica, ma non c'ero. 

Kanato:Ma dove si sarà cacciata?

Si chiese affacciandosi alla finestra. Lì mi vide con un pastore tedesco di circa un anno che lo trascinavo verso Shu.

Rita:Shu?Posso disturbarti un attimo?
Shu:Ah...pace non c'è mai qui.

Disse voltandosi. Quello sguardo cupo divenne improvvisamente meravigliato.

Shu:Che ci fa un cane nel mio giardino?
Rita:So quello che è successo tra te e Beatrix a causa di quel pastore tedesco. So che fu un brutto colpo per te, perchè te lo regalò un certo Edgar se non sbaglio. Così, ho deciso di procurartene uno.
Shu:I cani non mi servono!
Rita:So che parli così perchè muori dalla voglia di averne uno. Sai...lui è un cane speciale. Si nutre di mirtilli, budini alla gelatina e raramente di carne.
Shu:Ma nessun cane normale si nutre così.
Rita:Lo so. Infatti è un cane vampiro.
Shu:Cosa?
Rita:Lo hanno ritrovato un bel pò di tempo fa in un fiume. Un vampiro ne ha avuto pietà e gli ha ridato la vita non so come. E' tuo ora.

Il ragazzo mi guardava meravigliato come se avessi detto chissà cosa.

Shu:Mio? Perchè?
Rita:Perchè mi ospiti qui e ancora non sono morta. Perchè mi trovo bene, ma anche perchè è una cosa che sentivo di dover fare.

Dissi sorridendo. Il ragazzo si avvicinò al cane accarezzandolo. Decisi di lasciarli soli così andai sull'attico per guardare un pò le nuvole e rilassarmi un pò, ma non fu una bella pensata. 

Raito:Ma guarda guarda! La mia preda preferita.
Rita:Ancora con questa preda tu? E basta! Stai diventando un ossessione!
Raito:Adoro essere l'ossessione di qualcuno.

Rispose venendo dietro di me e bloccando la mia uscita visto che volevo andarmene dall'attico una volta che avevo visto che ci stava lui. 

Raito:Non vuoi che ti chiamo preda e va bene, ma non lasciarmi qui. Io voglio essere la tua ossessione.
Rita:Lasciami!

Nel liberarmi caddi a terra trascinandomi anche lui e me lo ritrovai addosso.

Rita:Ma perchè ci ritroviamo sempre così??
Raito:Si vede che il destino vuole unirci per forza.
Rita:Ma quale unirci? Lasciami stare!!!
Raito:Comunque devo ammetterlo. La tua vendetta contro di me è stata al quanto giusta e degna. Anche se preferivo te al posto della bambola.
Rita:Si, aspetta e spera.

Dissi alzandomi.

Raito:Dove vai?
Rita:Ti lascio solo con la tua poesia.
Raito:Io non voglio stare con le poesie, ma con te.
Rita:Di nuovo? Ma quando la pianterai?
Raito:Quando mi darai un bacio.

Lo baciai di punto in bianco come se niente fosse facendolo rimanere di stucco.

Rita:Fatto! Adesso smettila di darmi fastidio e di chiamarmi preda, pecorella e così via.Ci si vede!

Esclamai uscendo e liberandomi da quella situazione.

Raito:Quella ragazza è strana. Siamo sicuri che sia umana? Di solito una persona normale, ma anche lei, avrebbe urlato che non l'avrebbe mai fatto e invece...mi ha lasciato qui come un imbranato a parlare da solo. Ma che sto facendo? E' mai possibile che mi sento così strano? Forse....non è che sto diventando strano come lei?Ah... mi sento di impazzire!!!

Intanto io ero ritornata in soggiorno dove improvvisamente sentii una voce cantare in modo soave.Mi avvicinai nelle stanze del piano superiore dove proveniva quella voce, ma non c'era nessuno. La voce si era spostata.Incominciai a seguire quel suono per raggiungere e scoprire chi era. La sentivo sempre più vicino. Arrivai sul retro della cosa e lì vidi di chi era quel canto così melodioso.

Rita:Kanato?

Il ragazzo si voltò verso di me con immenso stupore fermando il suo canto.

Rita:Perchè hai smesso? Era una così bella melodia.
Kanato:Rita...io...

Balbettava avvicinandosi lentamente con occhi strani. Tra le mani non aveva più il suo Teddy. Pensai:"Strano! Di solito c'è l'ha sempre con se. L'avrà dimenticato?"

Rita:Dov'è Teddy?
Kanato:E'..lì seduto. Lui...mi ascolta sempre.

Disse indicandolo. Era seduto sui cespugli. Sembrava così strano. Forse l'avevo messo in imbarazzo?

Rita:Beh..se ti imbarazza cantare davanti a me. Vado dentro! Ci sono tante di quelle cose da fare.

Gli risposi sorridendo e ritornando dentro, ma non riuscii a fare più di due passi che Kanato urlò il mio nome e mi prese il braccio conducendomi tra le sue braccia. Non riuscivo a capire quel comportamento.

Rita:Ehi! Kanato? Che hai?
Kanato:Baciami!
Rita:Cosa?

Alzò la testa e ridisse ciò che aveva detto con un rossore in volto. Sapendo che fosse come un bambino con la voglia di cioccolato e di peluche, pensai che volesse un bacio materno così sorrisi. Presi il suo volto tra le mani dandogli un bacio sulla fronte. Non fu tanto difficile darglielo visto che aveva la mia stessa altezza. Si infuriò.

Kanato:Non intendevo questo!

Urlò prendendomi e bloccandomi violentemente tra le sue braccia e il muro della villa baciandomi sulle labbra appassionatamente. Rimasi sorpresa. Non riuscivo a capire. Lui era l'unico che fino ad ora non si era mai mostrato così. Lo spinsi istintivamente.

Rita:Ma che diamine fai?
Kanato:Scusa...io...io non so che mi è preso. Il tuo sangue è così dolce, il tuo carattere buono e generoso, il tuo profumo poi...mi fa impazzire. Non so perchè, ma da quando ho bevuto il tuo sangue mi sento così strano. Non ho mai provato un attrazione del genere.
Rita:Attrazione?
Kanato:Si... io...sono attratto da te.
Rita:Kanato...io non....
?:Rituccia!! Sei qui?

Urlò una voce familiare che proveniva dall'entrata principale della villa.

Rita:Ma questo è...

Senza finire la frase, lasciai lì Kanato e mi diressi li dove proveniva la voce. Era proprio come pensavo. Era Sho con il suo gruppo. Quel pazzo aveva portato tutti solo perchè volevano conoscermi. Che errore paradossale! Erano umani e i vampiri con cui vivevo sicuramente avrebbero tentato di morderli e abbeverarsi con loro, ma in un primo momento, tutto pensai al difuori di questo.

Sho:Sorellina!!
Rita:Fratellone!!

Ero troppo felice di rivederlo, tanto che mi buttai tra le sue braccia non appena lo vidi. Con occhi brillanti e le nostre mani unite incominciammo ad urlare di gioia.

Rita:Ma che ci fai qui?
Sho:Come? Non sei contenta di vedermi?
Rita:Certo che lo sono.
Sho:Sono venuto a trovarti. I miei compari volevano conoscerti, così li ho portati con me.
Rita:Sbaglio o sei più basso dell'ultima volta?

Meravigliato mi squadrò dalla testa ai piedi e vide i tacchi dei stivali.

Sho:Ovvio! Ti sei messa i trampoli! L'ultima volta che ti ho vista eri la mia altezza.
Rita:Oh..giusto! Ormai mi sono così abituata che dimentico di averli.

Risi. Mi voltai verso gli altri e incominciai a salutarli.

Ren:Quanta bellezza. Siete davvero meravigliosa.

Mi disse prendendomi la mano e baciandomela. Si vedeva lontano anni luce che era un don giovanni, ma era anche abbastanza carino per non esserlo. E' proprio mentre mi presentavo arrivò Natsuki con le valigie. Non appena mi vide gli caddero le valigie da mano. Mi guardò con quello sguardo sognate, neanche avesse visto l'ultimo paio di scarpe in saldi che sognava da anni. Come un bambino che vede finalmente il giocattolo che attendeva da anni e anni. Urlò:"Pulciosità!!!" facendomi rabbrividire. In quel momento mi ricordai di tutte le frasi possibili e immaginabili che mia madre diceva sempre quando uscivo come "non tornare tardi che se no il maniaco si presenta sotto casa." oppure "attenta ai maniaci sotto casa che se ti vedono ti prendono e ti fanno qualcosa. Beh.. in questo caso il maniaco mi aveva seguito fino a questo mondo ed era stato anche invitato dentro casa.Quale cosa era peggiore di questa? Istintivamente urlai vedendo che con tutta la sua euforia mi correva incontro. Chiusi gli occhi vedendolo correre verso di me a braccia aperte, ma quelle braccia non mi avvolsero. Aprii lentamente gli occhi e capii perchè il maniaco si era fermato. Davanti a me c'era Raito al quanto turbato rivolto verso Natsuki con le mani nei fianchi.

Raito:Questa è proprietà privata! Non un parcogiochi!
Rita:Raito.
Sho:Lo sappiamo! Siamo venuti a trovare la nostra amica.
Raito:Ma chi vi credete di essere? Voi non potete entrare!
Ren:Deve esserci un malinteso. Noi siamo stati invitati da Rita.
Raito:Cosa??

Si voltò verso di me con sguardo isterico e omicida.

Rita:Ah...non guardare me! Io ho invitato solo Sho e lui che ha portato tutti qui.
Shu:Ah..quanto casino. Voglio silenzio e pace. E' possibile averne?

Disse scorbuticamente Shu uscendo da casa con tutto il resto della famiglia.

Raito:Rita ha portato tutte queste stupide prede qui!
Rita:Ehi! Ti ho detto che non le ho portate io.
Sho:Scusate? Prede a chi?
Kanato:Zitto tappo!
Sho:Guarda da chi mi viene la critica. Dal nano da circo.
Kanato:Cos'hai datto??

Ed ecco che incominciarono ad istaurare un aria di guerra, seguito da urli e litigi. Cercai di tirare la loro attenzione senza esiti positivi.

Rita:Scusate? Posso avere la vostra attenzione?
Shu:Rita? Pensavo fosse stato chiaro.
Rita:Shu, ti giuro che non è stata colpa mia. Io ho solo invitato Sho.
Shu:Ma ti avevo detto niente inviti.
Rita:E' un intoccabile e non potevo non convocarlo qui. Ci sono delle cose che non capisco e ho chiesto a Reiji se potevo farlo venire e lui ha detto che poteva.
Shu:Aspetta! Vuoi dire che tra quella gentaglia c'è Lord Sho?
Rita:Si, è quello che Kanato ha chiamato tappo.
Shu:Oh...quanto casino! 

Seguito da un "piantatela!" urlando, riuscì ad ottenere l'attenzione di tutti.

Shu:Allora, visto le circostanze,loro vivranno qui.
Raito:Cosa?
Kanato:Stai scherzando?
Shu:No. Dovrete andare d'accordo. Allora... Lord Sho, per quanto rimarrete?
Sho:Dipende. Penso uno o due mesi. Non vi dispiace, vero?
Kanato:Cosa? Il tappetto è un lord?
Shu:Certo che non ci dispiace e scusate il malinteso di prima. Pensavamo che la nostra lady avesse invitato tutti voi e gli avevamo proibito di invitare persone.
Sho:Oh..figuratevi.
Shu:Prego! Date pure le valigie al nostro maggiordomo. Edgar?

Dal nulla apparve il maggiordomo che prese le valigie e le portò all'interno dell'abitazione. Tutti li seguirono dentro tranne io che rimasi un pò fuori con Sho.

Sho:Ehi?Che hai? Non entri?
Rita:Secondo me non è stata una buona idea.Loro sono vampiri e cercheranno di bere il loro sangue.
Sho:Invece no. Hanno già bevuto il tuo sangue e di conseguenza sono diventati innocui al nostro odore. E poi vorrebbero sangue femminile invece di quello maschile.
Rita:Ma che dici?
Sho:E' la pura realtà. Nel tuo 10% di sangue sconosciuto è stata rilevata una quantità di ormoni incredibili. Quei ormoni oltre a tenerli a bada con la fame, li calma anche per quanto riguarda al bere altri tipi di sangue. Ci vorrà qualche mese per farli ritornare normale.
Rita:Hai detto ormoni? Allora è per questo che si comportano così stranamente.
Sho:Così stranamente come?
Rita:Da quando hanno bevuto il mio sangue cercano di baciarmi o addirittura di aggredirmi per avermi sessualmente. In poche parole non riescono a resistermi.
Sho:Ovvio. Il tuo sangue è molto più dolce del quantitativo umano normale nel loro mondo. Dovrebbero berlo con più perversione rispetto al loro solito. Se no gli ormoni salgono e incominciano ad eccitarsi.
Rita:Oh....cavolo!
Sho:Che c'è?
Rita:Ok, ho fatto una scommessa con loro e non avrebbero dovuto bere il mio sangue in modo perverso almeno che non avrebbero ammesso che erano dei pervertiti.
Sho:Fammi indovinare, ancora non l'hanno detto, vero?
Rita:Già.
Sho:Questo è un bel guio per te! Se non scaricano quella tensione finiranno o per violentarti o uccidersi a vicenda.
Rita:Non preoccuparti. Non si uccideranno. Cercherò il rimedio più adatto.

Risposi pensando ad un rimedio. Entrai dentro. Erano state assegnate già le camere. Ren e Masato stavano al piano di sotto, Cecil e Otoya accanto alla mia e accanto alla loro c'era Natsuki e Tokiya. Mancava solo l'assegnazione della camera per Sho.

Shu:Mettete un letto nell'ultima camera assegnata.

Disse facendo mettere un letto nella stanza di Natsuki e Tokiya. Pensieroso e vedendo che la camera stava diventando al quanto stretta, Sho propose un'altra collocazione.

Sho:Potevate anche mettermi in camera con Rita. Tanto è come se fossimo fratello e sorella.
Rita:Già. Non c'è bisogno che si stringono così tanto. C'è abbastanza spazio in camera mia.
Raito:Non se ne parla neanche!
Shu:Già. Sei una ragazza e non mi sembra corretto che tu stia in camera con lui.
Reiji:Non so perchè, ma solo l'idea mi infastidisce parecchio.
Rita:Ma perchè? E' mio fratello dopotutto.
Kanato:Un tappo in camera tua? Non lo dire neanche per scherzo!
Sho:Tappo a chi?
Kanato:A te!
Sho:Ma ti sei visto?
Rita:Piantatela voi due!

Urlai facendo voltare tutti e proposi una delle mie idee.

Rita:Piuttosto, perchè non lo mettiamo ai voti?
Kanato:La famiglia Sakamaki non vuole e quindi stiamo già a 7.
Subaru:Parla per te! Di lei mi fido.
Raito:Cosa?
Kanato:Come sarebbe a dire che ti fidi?
Subaru:Non è complicato. Da quando è venuta non ha mai provato a scappare, anzi ha fatto di tutto per rimanere ed aiutarci. E poi sono fratelli che potranno mai fare insieme?
Yui:Sono d'accordo con lui.
Ayato:Mi astengo. Queste sono cose che dovete vedere voi.
Rita:Bene! Abbiamo 4 no, 2 si e 1 astenuto. Voi? Che volete fare?
Otoya:Dobbiamo votare anche noi?
Sho:E certo! Mi sembra ovvio. Voi siete i miei compari, quindi siete chiamati all'appello.
Otoya:Io mi astengo. La decisione sta a voi.
Natsuki:Per me va bene.
Tokiya:Mi astengo.
Cecil:Mi astengo anch'io.

Mi voltai verso gli ultimi due che erano rimasti vedendo che non dicevano la loro.

Rita:Ren? Masato?
Ren:Non sono d'accordo.
Masato:Ma sono fratelli. Io sono d'accordo.
Ren:Beh..in effetti non potrebbero fare niente, ma non so perchè questa cosa mi puzza. Va beh...mi astengo.
Sho:Quindi sono 6 astenuti, 4 si e 4 no.
Rita:Di regola sarebbe un no visto che si sono tutti astenuti, ma potrebbe essere anche un si.
Sho:Va beh.. non importa. Starò in camera con loro.
Rita:Se ti serve qualcosa chiedi pure. Comunque potete chiedere anche voi se vi serve qualcosa.
Ren:Sarebbe un piacere essere aiutato da un bocciolo come te.

Disse baciandomi la mano con galanteria.

Kanato:L'ha....chiamata....bocciolo??
Raito:Come si è permesso di baciarle la mano?

Vedendo Raito e Kanato che stavano per dare i numeri andai verso di loro prendendoli per la giacca e trascinandolo al piano di sotto con tutti gli altri per evitare confusioni e conflitti. Adesso sarebbe stato un bel problema stare tutti sotto lo stesso tetto e non solo perchè erano umani e vampiri assetati di sangue, ma anche perchè la perversione li stava prendendo terribilmente ed io dovevo cercare un modo per risolvere quella situazione così intrigata. Come? Ve lo racconterò nel prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra aliena reale.




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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Titolo:Capitolo 5 - Paure dietro l'angolo.

Rita:Se ti serve qualcosa chiedi pure. Comunque potete chiedere anche voi se vi serve qualcosa.
Ren:Sarebbe un piacere essere aiutato da un bocciolo come te.

Disse baciandomi la mano con galanteria.Quel comportamento di Ren aveva scatenato un putiferio dentro ai vampiretti inspiegabile. Quella situazione non ci voleva. Dovevo trovare un modo per tranquillizzarli, ma l'idea si posava su di un argomento che non mi piaceva affatto. La giornata passò e mentre camminavo nelle stanze dalla casa pensando altro modo per tranquillizzarli, vidi Sho che usciva dal retro. Andai verso di lui dove uscendo lo vidi seduto sull'erba a guardare la luna. Mi sedetti vicino a lui e incominciammo a parlare del più è del meno.

Sho:E' strano che si  siano astenuti tutti.
Rita:Invece non lo è. E' normale. Nessuno è della casa. Però è una cattiveria!
Sho:Concordo. Comunque, parlando d'altro...come va con il libro? L'hai letto?
Rita:Vado a rilento,vorrei capirne di più di me e delle mie abilità, ma non ho abilità. Tu in cosa sei bravo?
Sho:Io canto e sono agile. Questa è la mia abilità.
Rita:Beato te. Io non so ne cantare ne essere agile. A volte mi chiedo perchè sono ancora viva visto che non sono brava a niente, apparte mettermi nei guai.
Sho:Non lo dire neanche per scherzo! Tu sei un tassello importante negli intoccabili. Devi solo trovare il tuo punto forte. 
Rita:Mi chiedo se ne avrò uno.

Mi incominciò ad accarezzare la testa per tranquillizzarmi e confortarmi.

Sho:Ah...Rituccia, Rituccia! Pensi a tante di quelle cose che alla fine dimentichi di valorizzarti. Un punto di forza c'è l'hai ed è la bellezza. Quella di sicuro non ti manca perchè tutti gli intoccabili c'è l'hanno.
Rita:Preferisco essere brutta e con qualità che essere bella e imbranata.
Sho:Lo dicevi anche quand'eri piccola. 
Rita:Davvero?
Sho:Si, l'unica cosa differente da ora è che allora ridevi e scherzavi. Dov'è finita quella Rita lì?
Rita:Me lo chiedo anche io.
Sho:Io penso che tu non voglia essere com'eri. Se no ci riusciresti senza problemi.
Rita:Tu dici?
Sho:Si, sei un pò più aperta rispetto a quando sei ritornata ora, lo ammetto, ma hai qualcosa che non va in te. Tu non accetti te stessa. E' questo il vero problema.
Rita:Io cerco di accettarmi, ma non ci riesco. Vedo questi vampiri e mi sento a casa, ma se penso chi sono veramente, mi sento tanto sola.
Sho:Ma non sei sola. Io sono con te.

Sorrisi e l'abbracciai. Era davvero il fratello migliore dell'universo. Tornammo dentro per andare a dormire, ma in camera sua Tokiya e Natsuki litigavano per il letto e perchè non c'era spazio. Decisi di farlo dormire in camera mia e dividemmo lo stesso letto, ma non fu una buona idea. Il giorno seguente mi svegliai per le urla di Sho e di Raito.

Rita:Che succede?
Raito:Che ci fa nel tuo letto? Pensavo stesse nella camera di pulcioman!
Rita:Pulcioman?
Sho:Non c'era spazio in quella camera. E poi è inutile che urli! Noi siamo fratelli. Non può succedere niente tra noi.
Raito:Lo so, ma la cosa mi infastidisce molto!
Sho:E puoi anche evitare di essere infastidito!
Raito:Evitarlo? Che faresti se troveresti nel letto di una ragazza un nano che dice di essere il fratello?
Sho:Nano? Mi hai chiamato nano?
Raito:Esatto!
Sho:Ma come ti permetti?! Non sono un nano! Sono solo un tantino più basso della media e tutti sanno che nella botte piccola c'è il vino buono.
Raito:Nella botte piccola, ma non nel tappo.
Sho:Cos'hai detto??
Rita:Come fate ad avere tutta questa energia di primo mattina? Io astento riesco a tenere gli occhi aperti.

Stanca, mi coprii con le coperte fino alla testa.I giorni passarono e non passava giorno che i ragazzi non litigassero. Tutto procedeva nel verso giusto potrei dire, visto che non si erano ancora avventati sui ragazzi. Inoltre, avevano risolto il problema stanze con Sho. L'avevano messo nel soggiorno ed io, mi ritrovavo in camera mia che avevo appena finito gli ultimi versi di Amleto quando la porta di camera si aprì lentamente.Qualcuno stava entrando. Sentii lo scricchiolio del pavimento. 

Sho:Guarda un pò cos'ho qui!

Esclamò mettendomi sotto al naso un peluche di winnie pooh, mentre ero sul letto. Con occhi luccicanti glielo strappai dalle mani abbracciandolo. Un altro pò ed era anche più grande di me quel peluche. L'avevo sempre desiderato.

Rita:Che bello!!
Sho:E' da parte di Natsuki. Ha visto che ti piaceva e ha detto:" va beh..diamoglielo!" dopo che l'ho torturato e supplicato di dartelo.
Rita:Davvero?Sei il fratellone migliore che ci sia.
Sho:Piuttosto..come va l'apprendimento?
Rita:Riguardo al libro sto a buon punto. Ho fatto tutta la parte riguardante i mondi e le razze, compreso la presunta storia del centro dell'universo e del nome intoccabili, mentre per l'abilità, ho qualche problema.
Sho:Problema? Di che tipo?
Rita:Non credo di averne.
Sho:Ma che dici? Io penso che ne hai, ma non hai l'opportunità di sfruttarla. Ho notato che canti e balli abbastanza bene. Non dico che potrebbero essere le tue abilità, ma c'è qualche possibilità che potrebbero diventarlo.
Rita:Stavo pensando, ma un abilità potrebbe essere il mio sangue?
Sho:Già te l'ho detto. Lo escludo, anche perchè l'effetto che da è del tutto normale. Sei un aliena reale. Non dimenticartelo! Il sangue di quei esseri ha un alto contenuto energetico. Un pò come i valori di nutrizione nei vari mondi.
Rita:Nutrizione?
Sho:Si. Nel tuo mondo, gli alimenti hanno molta più energia e valore nutritivo rispetto agli altri mondi. Infatti, se uno è allergico in quel mondo è difficile che l'allergia si ripresenti in qualche altro mondo.
Rita:Cosa?? Dici sul serio?
Sho:Si. E' per il semplice fatto che i valori dei vari alimenti cambiano. Per esempio se uno è allergico alle uova, qui le può mangiare. Ovviamente i principi di uova cambiano da mondo a mondo, infatti mentre nel tuo mondo il tuo organismo è allergico e percepisce il 100% di quegli alimenti, qui, come anche negli altri mondi, il massimo che puoi percepire è il 40%. 
Rita:Quindi le probabilità che ho uno shock analifattico sono del 40%. Dico bene?
Sho:Esatto.
Rita:A saperlo non prendevo tutte quelle precauzioni e preoccupazioni. Tanto leggere le etichette per una cosa che poi non sarei stata neanche più allergica.
Sho:Se vedi, dopo l'indice c'è una tabella con tutti i valori degli alimenti nei dati mondi. Leggila!

Disse aprendo il libro di Ciel che era vicino a quello di Amleto che avevo appena finito di leggere. Dopo di che si alzò e si avviò verso la porta.

Rita:Dove vai?
Sho:Devo andare a provare con i ragazzi. Ci vediamo dopo.
Rita:Ok.

Risposi vedendolo uscire. Seduta sul letto, con il peluche tra le mani, mi misi a leggere quell'indice. L'indice più basso si trovava a Cartoon World ed era del 0,1%.Mentre sfogliavo quelle pagine, mi vennero dei pensieri per la testa.

Rita:Chissà com'è Cartoon World...se ci sono guerre..se la vita è bella. Ora che ci penso Sho è l'unico che ha visto un bel pò di mondi qui, come del resto anche gli altri intoccabili. Ah..... ma perchè sono l'unica che deve essere segregata in una casa e per giunta con dei vampiri assetati? Non ci capisco più nulla!!

Dissi incominciando a sclerare.Presa da questi pensieri e continuando a leggere quell'indice, non mi accorsi che la porta si era aperta. Pian piano si avvicinava un'ombra. Sentii il suo fiato sul collo. Solbalzai urlando sentendo il contatto delle sue labbra su di esso. Era Ren.

Rita:Ren? Oh...sei tu. Mi hai fatto prendere un colpo! Ma non dovevi stare con gli altri??
Ren:Si, ero venuto a vedere che facesse il mio fiorellino.Come mai tutta sola e pensierosa?
Rita:Non stavo pensierosa. Studiavo.
Ren:Capisco. Beh..ritorno dagli altri. Non affaticarti troppo dolcezza.
Rita:D'accordo.

Risposi vedendolo uscire. Dal nulla comparve Raito dall'altro lato del letto seduto con le braccia incrociate.

Rita:Che vuoi?
Raito:Quel tipo non mi piace.
Rita:Se è per questo a te non piace nessuno degli amici di Sho, compreso lui.
Raito:E' ovvio. Ci provano con la mia cucciola ed io non voglio.
Rita:Aspetta! Aspetta! Non mi dirai che sei geloso di loro?

A quelle parole Raito incominciò ad arrossire e scontrosamente rispose:

Raito:Ah??Chi?? Io??Ma figurati! Perchè mai dovrei essere geloso? Loro sono così assurdi.
Rita:Ok. Che hai?
Raito:Niente. Perchè? Che dovrei avere?
Rita:Sei fin troppo tranquillo. Di solito entri, fai come se fosse camera tua, fai il pervertito che mi butta sul letto e cerca di violentarmi o baciarmi,invece ora sembri un cucciolo bastonato. Che hai?
Raito:Niente. E' solo che mi infastidiscono quei ragazzi.Sento che sono pronti a farmela sotto al naso da un momento all'altro.
Rita:Penso che stai delirando. Sono dei bravi ragazzi, ma li hai visti?
Raito:Si, ma...

Abbracciai l'orsacchiotto nuovamente in modo amorevole come solo i bambini fanno e posai gli occhi sul libro dove Raito me lo chiuse e mise la sua faccia al posto del libro, sdraiandosi tranquillamente.

Rita:Ehi!
Raito:Invece di leggere questo stupido libro perchè non mi fai assaggiare un pò di te?
Rita:Ah...sembra strano che la tua perversione se ne fosse andata.
Raito:Ho sete.
Rita:Ho capito! Vai in soggiorno e chiama gli altri. Dopotutto hai ragione. Non bevete da 3 giorni.
Raito:Ok, vado a chiamarli.

Disse alzandosi e avvicinandosi alla porta si fermò.

Raito:Comunque...hai ragione.
Rita:Su cosa?
Raito:Che...noi vampiri siamo pervertiti di natura.
Rita:Ah..ma quant'è bello sentirtelo dire! Finalmente uno che lo ammette.
Raito:Posso bere il tuo sangue lontano dagli altri? Nel modo mio personale senza compostezze, ovviamente.
Rita:Beh...devo pensarci. Facciamo bere prima i tuoi fratellini e poi faccio bere a te. D'accordo?
Raito:Come desidera, my lady.

Rispose venendomi vicino e baciandomi la mano, per poi uscire di camera. Dopo aver abbeverato i vampiretti entrai in camera per abbeverare l'ultimo rimasto, dove lo trovai appoggiato vicino al letto.

Rita:Sai, sono contenta che hai ammesso che sei un pervertito.

Dissi avvicinandomi.

Raito:Ho detto i vampiri, non io, ma visto che l'ho detto posso bere il tuo sangue, vero?

Chiese cercando di mordermi il collo dove glielo sfilai da sotto i denti.

Rita:Ah..no!Mio caro. Devi dire che sei un pervertito! Se no non ti faccio bere il mio sangue.
Raito:Cosa? Questo è un ricatto bello e buono! Io non lo dirò mai!
Rita:Allora salti il pasto. Byebye!

Risposi uscendo dalla camera e lasciandolo lì a digiuno, ma mentre camminavo tra i corridoi, mi corse dietro, abbracciandomi.

Rita:Raito?
Raito:Ho sete. Posso bere il tuo sangue, cucciola? Per favore...
Rita:Devi avere proprio tanta sete, sopratutto per chiedermelo.

Mi voltai verso di lui e scoprii il collo.

Rita:E ok, ma solo per questa volta, anche perchè non hai bevuto insieme agli altri. 

Stava per affondare i suoi canini quando lo fermai.

Raito:Che c'è?
Rita:Come si dice?
Raito:Grazie. Posso bere adesso?
Rita:Prego!

Dissi riscoprendo il collo dove poi affondò i denti nella mia carne e bevve il mio sangue. Sembrava un bambino. Non l'avevo mai visto così docile. Dopo averlo fatto bere ritornai in camera mia dove incominciai a leggere alcune pagine del libro di Ciel, ma la testa era altrove.

Rita:Chissà cosa starà facendo Sho. Forse saranno contenti se vado ad assisterli. O forse è meglio di no?

Presa da questi pensieri appoggiai la testa sulla scrivania finchè non mi decisi ad andare in sala musica. Mentre camminavo tra i corridoi per raggiungere la sala dove stavano Sho e gli altri, incontrai nel soggiorno seduto su di una sedia, Kanato con il suo Teddy tra le mani che l'abbracciava.Aveva un volto triste. Sembrava che avesse qualcosa che non andava.

Rita:Ehi!Che ci fai qui?
Kanato:Voglio stare da solo.
Rita:Da solo?Come mai?
Kanato:Per favore! Posso cacciarli via o sbranarli?Non li sopporto più, sopratutto quel Natsuki.
Rita:Perchè? Cos'è successo? Ti ha fatto qualcosa?
Kanato:Qualcosa??? Allora... adesso ti spiego...

Disse alzando lo sguardo verso di me e incominciando a raccontare il motivo della sua tristezza...

***
Era nei corridoi quando udì delle urla che provenivano dalla camera di Natsuki. Si avvicinò e vide ciò che quel pazzo scatenato stava combinando.

Raito:Sei un imbecille!! Lasciami!!
Natsuki:Oh.. ma sei così pulciosamente adorabile.

Rispose con occhi sognati abbracciando e stritolando Raito. L'aveva vestito da donna e la scena non era affatto una cosa piacevole. Ovviamente, così conciato e dagli strazzi che stava subendo, Raito si arrabbiò e parecchio anche.

Raito:Pucciosità un corno!!!
Natsuki:Devo ammettere che voi ragazzi siete al quanto carini, coccolosi e pulciosi, sopratutto quello bassino.
Kanato:Sta parlando di me??

Sospirò origliando fuori alla porta.

Raito:Ma questo fosse gay e non lo sappiamo??
Otoya:Ma no! E' solo un bambinone che adora le cose carine.
Sho:Natsuki comunque non ci sperare di conciare così anche gli altri. Raito se l'ha fatto fare solo perchè ha perso la scommessa. Gli altri non se lo faranno fare molto facilmente.

Fece notare Sho stando sdraiato sul letto pensieroso dov'era seduto con gambe incrociate Otoya.

Natsuki:Che hai? E' da stamattina che sei pensieroso.
Sho:Niente. Penso a Rita. Se non riesce a scoprire le sue abilità sarò costretto a far intervenire Ciel e Libertà. So che sono il suo fratello dell'anima stretto e dovrei aiutarla io, ma non riesco a farla essere se stessa. Sembra che ci sia qualcosa che la blocca.
Natsuki:Dai, vedrai che riuscirai a farla essere se stessa.
Sho:Si, ma se non ci riesco dovrà andare da loro.
Raito:Cosa?? Scordatelo! Rita da qui non si sposta! Abbiamo un accordo!
Sho:Accordo o no lei farà ciò che vuole. E poi non distrugge contratti così, dovresti averla conosciuta. Di sicuro se va da loro, tornerà prima possibile. Questo è poco, ma sicuro.

Mentre parlava Otoya si alzò e si avvicinò alla porta.

Natsuki:Otoya? Che hai?
Otoya:Non so voi, ma io mi sento osservato.

Disse aprendo la porta e scoprendo Kanato. Natsuki, appena lo vide gli corse incontro abbracciandolo come di solito fanno i bambini con i loro peluche.

Kanato:Lasciami!!
Natsuki:Sei così dolce, carino e coccoloso.
Kanato:Ma dove mi vedi carino e coccoloso?? Lasciami se no ti zanno!!
Sho:Zanno? Al massimo si dice ti azzanno. Voi vampiri non sapete neanche dove si trova la scuola, non è vero?
Kanato:Zitto tappo!!
Natsuki:Oh...come siamo nervosi. Non preoccuparti! Adesso ti farò diventare ancora più carino e pulcioso. Così il nervosismo ti passa.
Kanato:Cosa? Che vuoi fare?? Lasciami!!!

Incominciò ad urlare, ma alla fine fu tutto inutile. Si ritrovò vestito da pulcino con un lecca-lecca in mano. Dalla dolcezza Natsuki non potè farne almeno e prese la macchina fotografica incominciando a fargli le foto.

Natsuki:Fa un sorriso Piyo-chan!
Kanato:Non chiamarmi così! L'unica cosa positiva oltre al lecca-lecca è che in quelle foto non verrò visto che sono un vampiro.
Natsuki:Cosa? Ma no.... io voglio una foto di Piyo-chan, carino e coccoloso!!!!

Disse incominciando a piangere mentre Kanato si gustava il lecca-lecca.

Raito:Su, non piangere! Su quella non verrà, ma su questa si.

Confortò mostrandogli la fotocamera della famiglia Sakamaki che ritraeva facilmente anche i vampiri.

Raito:Fa Cheese Kanato!!
Kanato:Cosa? NO!!! Pietà!!!!
Natsuki:Piyo-chan!!! Coccoloso!!!

Incominciò ad urlare abbracciandolo e stritolandolo di nuovo mentre Raito si accingeva a fotografarli. Kanato incominciò a dimenarsi.

Kanato:Adesso basta!!!

Urlò cercando di menare Natsuki, ma non appena si buttò su di lui, gli occhiali del ragazzo caddero facendo tremare Sho e gli altri.

Sho:NO!!!! Kanato!!Che hai combinato?!?
Kanato:Niente ancora!!
Otoya:Attento!!Non è più in lui!
Kanato:Che potrà mai farmi?

Una mano violenta si posò sul collo di Kanato alzandolo da terra quasi a soffocarlo. Per fortuna lui era un vampiro e dolore non ne sentiva.

Natsuki:Che vuoi pidocchio??Levati dai piedi!!
Sho:Natsuki! Fermati!

Esclamò cercandolo di trattenerlo, ma venne scaraventato con Kanato a terra violentemente.

Raito:Che succede? Perchè è diventato violento?
Otoya:E' ritornato Satsuki.
Raito:Satsuki?
Otoya:Si, ogni volta che Natsuki perde gli occhiali cambia personalità e quando ritorna in se non ricorda niente di quello che è successo.
Raito:Cosa? Ma che sciocchezza è questa??

Non contento della botta ricevuta, Sho si rialzò con gli occhiali del ragazzo e si aggrappò sulla sua schiena e finalmente riuscì a mettergli gli occhiali facendo ritornare in lui.

Sho:Oh... finalmente.
Kanato:Che razza gli è preso??
Sho:E' normale quando si toglie gli occhiali diventa un altra persona.
Natsuki:Oh... che pulciosità!! I miei Piyo-chan! Che carini!
Sho/Kanato:CHE???

Si incominciò a sentire delle urla e alla fine di queste Sho si ritrovò vestito anche lui da pulcino e Natsuki che si accingeva a fargli le foto.

Natsuki:Che carini! Guadate qui!

Disse scattando le foto.

Kanato:Non capisco perchè ci chiama Piyo-chan.
Sho:Semplice, perchè lui adora un pulcino che sta nel nostro mondo. Addirittura ha fatto una pubblicità su di lui e da allora non la finisce più con questa storia di Piyo-chan. Chiama chiunque gli piace così.
Kanato:Ho solo una domanda da farti, quand'è che lo meni?
Sho:Me lo chiedo anch'io. E' da quando avevo 4 anni che me lo ritrovo sempre dietro a rompermi le scatole. Pensa che avevo la fobia dell'altezza per causa sua.
Kanato:Pensavo che più insopportabile di te non ci fosse nessuno, ma mi sbagliavo. Lui ti supera senza sforzi e fatiche.
Raito:Bene! Queste foto andranno sui giornali locali. Così impari a ridere delle disgrazie altrui, soprattutto sulle mie.

Sghignazzò Raito uscendo fuori con le foto di Kanato vestito da pulcino e facendolo agitare.

Kanato:Cosa??No!!! Raito!! Ti prego!!

Urlò uscendo fuori dietro di lui supplicandolo senza risultato.


***

...Ascoltando quella storia e il fatto che lui tenesse alla sua immagine decisi di aiutarlo.

Rita:Non preoccuparti. Ci parlo io con Raito. Sicuramente riuscirò a prendere quelle foto.
Kanato:E' vero che poi dovrai andare via da qui? Si, insomma...se non riesci a scoprire le tue abilità intendo.
Rita:Non ne ho idea, ma penso di si. Comunque non preoccuparti, qualsiasi cosa succeda, rimango o vado, prometto che ritornerò al più presto.
Kanato:Prometti veramente?

Gli tesi il mignolo dove lui lo prese con il suo sigillando così l'accordo. Mi abbracciò.

Kanato:Non l'ho detto a nessuno, ma a te sento di doverlo dire. Ti voglio bene, Rita.
Rita:Anch'io te ne voglio.

Dissi accarezzandogli il capo. Decisa andai da Raito per evitare che quelle foto si spandevano, ma già qualcun'altro stava provvedendo.

Raito:Julieeeeeee!!!!!!

Urlò Raito vedendo il cane che strappava e mordeva le foto per poi portarsele con se. Gli corse dietro nel tentativo di riprenderle, ma non ci fu verso.

Rita:Ehi, Julie! Bello? Vieni qui!!

Esclamai facendolo venire da me e prendendo le foto dalla sua bocca. Gli accarezzai la testa.

Rita:Bravo Julie! Ottimo lavoro!
Raito:Come diamine hai fatto a fermarlo? Questa peste mi ha fatto venire il fiatone.
Rita:Peste? Ma se è un cane così dolce e coccoloso.

Dissi accarezzandolo e lui si buttò teneramente a terra rotolandosi e facendo le feste.

Raito:Ma guardatelo come si rotola!! E' una vera peste! C'è l'ha con me questo bastardo!
Rita:Ma è solo un cucciolo.
Raito:Un cucciolo che si mangia di tutto. L'altro giorno ho trovato la mia biancheria intima mordicchiata ed è stato lui.
Rita:Ma dai... non vedi che faccino da angioletto innocente che ha?

Il cane incominciò a fargli gli occhioni dolci e incominciai anch'io insieme al cucciolo.

Raito:Ah...non mi incantate!! Io me ne vado!!

Esclamò andandosene in camera sua. Lo accarezzai nuovamente.

Rita:Sei stato bravissimo Julie. Non pensarlo! Questi vampiretti devono imparare le buone maniere.

Abbagliò e lo lasciai correre per i corridoi della casa.

Shu:Ci sai proprio fare con i cani.
Rita:Li adoro.Sembrano così sinceri,quasi come dei bambinoni.
Shu:In effetti non hai tutti i torti.
Rita:Tieni! Dagliele a Kanato! Io torno in camera mia, visto che i ragazzi avranno finito a quest'ora.

Dissi dandogli le foto che il cane aveva rovinato per poi diriggermi in camera mia, ma mentre mi diriggevo bussarono alla porta dell'entrata. Reiji andò ad aprire. Erano 4 strani vampiri. Sembrava che non scorresse buon sangue tra di loro e i  Sakamaki.

Reiji:Qual buon vento vi porta qui, Mukami?
?:Siamo qui per una perquisizione. E' giunta voce che voi Sakamaki nascondete dei contenitori di sangue diversi dagli altri. 
Reiji:Chi vi dice queste sciocchezze?
??:Non sono sciocchezze.Gliel'ho detto io.
Shu:Yuma....

Sentendo il casino che stava succedendo decisi di tornare indietro e curiosa chiesi:

Rita:Shu?Che succede?
Shu:Sta lontano dalla ringhiera. Non devono sentire il tuo odore.
Rita:Perchè??
Reiji:Non hai prove.
Yuma:Veramente ne ho. Abbiamo parlato col vicinato e hanno detto che hanno visto più di un contenitore entrare in questa casa.
Reiji:Voi non siete autorizzati?
???:Veramente lo siamo. Sai.. Azusa ed Yuma hanno fatto i corsi per la polizia vampirica comunale e l'hanno superato in pieno, mentre io e Ruki stiamo facendo tirocinio.
Ruki:In più abbiamo il mandato. Fateci entrare!
Reiji:Volentieri.

Disse contrariato facendoli entrare.

Shu:Questa non ci voleva. Dove sono Sho e gli altri? 
Rita:Dovrebbero stare in sala musica.
Shu:Vieni! Andiamo a prenderli! Se quelli vi scoprono siamo fottuti!

Esclamò prendendomi per mano e correndo in sala musica dove stavano anche Kanato, Yui e Ayato.

Shu:Oh...bene! Siamo tutti qui!
Kanato:Cos'è tutta quest'agitazione?
Shu:I Mukami stanno perlustrando la casa. Se trovano Rita e i ragazzi siamo rovinati.
Ayato:Ma che dici? Mica stanno nella polizia comunale?
Shu:Invece sono proprio entrati lì. Dobbiamo trovare un diversivo per nasconderli.
Natsuki:Scusate? Ma che succede?
Rita:Non ne ho idea.
Ayato:Succede che se vi trovano vi spellano fino alle ossa. Noi andiamo in carcere per abuso di contenitori e per aver importato contenitori di altri mondi, ancor peggio se si tratta di intoccabili.Potrebbero ucciderci e farci diventare peggio delle bestie. 
Otoya:Eh...esagerato!
Kanato:Non sta scherzando. Sapete quando un vampiro non mangia per anni che succede? Che diventa indemoniato e chiunque contenitore vede deve berlo. Incomincia ad avere una sete insaziabile.
Cecil:Pensavo che c'era la pena di morte qui.
Shu:Magari....sarebbe stato il regalo più bello da fare ai vampiri quello di morire.
Rita:Dai, non siate così drammatici! La vita è bella anche se a volte fa soffrire.
Ayato:E' bella per chi non è un vampiro. Il sole su di noi scotta, la luna è nostra amica. Non sappiamo cosa sia un tramonto o un alba, sappiamo solo che non è cosa nostra. Aver il desiderio di morire, tagliarsi e non farsi niente è una cosa che non auguro a nessuno. 
Shu:Non provare emozioni, ne dolore è una cosa incredibilmente dolorosa e non ci fa sentire per niente vivi.
Kanato:Noi non sappiamo cosa sia la sofferenza...è per questo che odiamo gli umani e li chiamiamo contenitori. Loro...hanno molto più di noi.
Otoya:Mi spiace...io....non pensavo che...le cose stessero così.
Yui:Noi proviamo emozioni solo quando abbiamo del sangue dentro di noi.
Ayato:Più il sangue è pregiato e viene da un cuore puro, più le nostre emozioni e le nostre sensazioni possono essere espresse e gestite.
Natsuki:Deve essere un vero inferno.
Sho:Sono vampiri. E' normale che sia un inferno il loro.Proprio come è un inferno la vita anche di altre razze.

In quel momento captai qualcosa. Sentii che forse ero stata mandata lì per loro e perchè la mia vita che non era rose e fiori confronto a loro era molto più che bella. Non provare emozioni e sensazioni era proprio come avevano detto loro. Significava essere morti nell'anima che è molto peggio della morte fisica. In quella situazione di allarme capii che loro si comportavano diversamente e si preoccupavano per la sopravvivenza delle loro emozioni. Presa da questi pensieri una lacrima scese sul mio viso e non potei farne almeno.Come uscimmo da quella situazione? Ve lo racconto del prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra aliena.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Titolo:Capitolo 6 - L'ispezione dei Mukami.

Reiji:Qual buon vento vi porta qui, Mukami?

Chiese Reiji aprendo la porta e vedendo i 4 vampiri.

Azusa:Siamo qui per una perquisizione. E' giunta voce che voi Sakamaki nascondete dei contenitori di sangue diversi dagli altri. 
Reiji:Chi vi dice queste sciocchezze?
Yuma:Non sono sciocchezze.Gliel'ho detto io.
Shu:Yuma....

Sentendo il casino che stava succedendo decisi di tornare indietro e curiosa chiesi:

Rita:Shu?Che succede?
Shu:Sta lontano dalla ringhiera. Non devono sentire il tuo odore.
Rita:Perchè??
Reiji:Non hai prove.
Yuma:Veramente ne ho. Abbiamo parlato col vicinato e hanno detto che hanno visto più di un contenitore entrare in questa casa.
Reiji:Voi non siete autorizzati?
Kou:Veramente lo siamo. Sai.. Azusa ed Yuma hanno fatto i corsi per la polizia vampirica comunale e l'hanno superato in pieno, mentre io e Ruki stiamo facendo tirocinio.
Ruki:In più abbiamo il mandato. Fateci entrare!
Reiji:Volentieri.

Disse contrariato facendoli entrare.

Shu:Questa non ci voleva. Dove sono Sho e gli altri? 
Rita:Dovrebbero stare in sala musica.
Shu:Vieni! Andiamo a prenderli! Se quelli vi scoprono siamo fottuti!

Esclamò prendendomi per mano e correndo in sala musica dove stavano anche Kanato, Yui e Ayato.

Shu:Oh...bene! Siamo tutti qui!
Kanato:Cos'è tutta quest'agitazione?
Shu:I Mukami stanno perlustrando la casa. Se trovano Rita e i ragazzi siamo rovinati.
Ayato:Ma che dici? Mica stanno nella polizia comunale?
Shu:Invece sono proprio entrati lì. Dobbiamo trovare un diversivo per nasconderli.
Natsuki:Scusate? Ma che succede?
Rita:Non ne ho idea.
Ayato:Succede che se vi trovano vi spellano fino alle ossa. Noi andiamo in carcere per abuso di contenitori e per aver importato contenitori di altri mondi, ancor peggio se si tratta di intoccabili.Potrebbero ucciderci e farci diventare peggio delle bestie. 
Otoya:Eh...esagerato!
Kanato:Non sta scherzando. Sapete quando un vampiro non mangia per anni che succede? Che diventa indemoniato e chiunque contenitore vede deve berlo. Incomincia ad avere una sete insaziabile.
Cecil:Pensavo che c'era la pena di morte qui.
Shu:Magari....sarebbe stato il regalo più bello da fare ai vampiri quello di morire.
Rita:Dai, non siate così drammatici! La vita è bella anche se a volte fa soffrire.
Ayato:E' bella per chi non è un vampiro. Il sole su di noi scotta, la luna è nostra amica. Non sappiamo cosa sia un tramonto o un alba, sappiamo solo che non è cosa nostra. Aver il desiderio di morire, tagliarsi e non farsi niente è una cosa che non auguro a nessuno. 
Shu:Non provare emozioni, ne dolore è una cosa incredibilmente dolorosa e non ci fa sentire per niente vivi.
Kanato:Noi non sappiamo cosa sia la sofferenza...è per questo che odiamo gli umani e li chiamiamo contenitori. Loro...hanno molto più di noi.
Otoya:Mi spiace...io....non pensavo che...le cose stessero così.
Yui:Noi proviamo emozioni solo quando abbiamo del sangue dentro di noi.
Ayato:Più il sangue è pregiato e viene da un cuore puro, più le nostre emozioni e le nostre sensazioni possono essere espresse e gestite.
Natsuki:Deve essere un vero inferno.
Sho:Sono vampiri. E' normale che sia un inferno il loro.Proprio come è un inferno la vita anche di altre razze.

Il sentire che non provavano emozioni incominciai a pensare:"allora non sanno neanche cosa sia l'amore?" Una vita senza amore è come essere morti.Una lacrima si presentò sul mio viso. I vampiri si voltarono al suo odore.

Yui:Ehi! Che hai?
Shu:Stupida! Non piangere! Sentiranno il tuo odore.

Dal piano di sotto provenivano delle voci e dei rumori. Kanato si affacciò alla porta e vide la scena.

Ruki:Spostati!
Raito:E' casa mia non vostra. La camera mia non si tocca!
Azusa:Hai qualcosa da nascondere allora?
Raito:Invece non ho niente da nascondere.
Yuma:Allora se non hai niente, controllerò io stesso!

Esclamò il ragazzo con quei capelli ribelli spostando violentemente Raito dalle scale che conducevano alla porta di camera sua dove poi entrarono lì dentro.

Kanato:Stanno perlustrando tutta la casa.
Ayato:Che si fa allora?
Shu:La prossima camera che vedrà sarà quella di Subaru e poi passeranno qui. 
Kanato:Ho un idea.Venite! Seguitemi! Vi porto nella stanza delle bambole! Lì di sicuro non vi scopriranno.

Disse conducendoci nella cosidetta camera che si trovava al piano terra. Senza che gli altri se ne accorgessero arrivammo lì. C'erano così tanti manichini e spose di ogni genere.

Tokiya:Che si fa ora?
Kanato:Mettetevi vicino alle bambole. Vi prenderanno sicuramente per una di loro.
Rita:Ok.

Risposi avvicinandomi alle bambole, ma Kanato mi prese per il braccio.

Kanato:Tu no! Qui non sei al sicuro. Nasconditi dietro a quelle scatole e sarcofaghi. Sicuramente non sarai in bella vista come loro.
Sho:Allora perchè vuoi metterci in bella vista a noi, scusa?
Kanato:Sono maschi e dovreste saperlo che i vampiri maschi odiano gli umani maschi. Difficilmente bevono il loro sangue e poi non si avvicinerebbero mai a voi... siete troppo orridi confronto a lei.
Sho:Ma come ti permetti?!

Dei rumori provenivano dal piano di sopra. Stavano venendo in questa stanza.

Rita:Che devo fare?
Kanato:Nasconditi dove ti ho detto!

Andai a nascondermi dietro agli scatoli. Entrarono uno per uno e lì vidi meglio i loro volti. Uno di loro lo conoscevo. Era Yuma. Era stato lui a vendermi il cane vampiro, solo pensavo che si chiamasse Edgar e non Yuma. 

Ruki:Che orrida scena! Cadaveri maschili accanto a quelli femminili dolci e soavi.
Yuma:Non ti far ingannare! Sento l'odore di umano.

Disse avvicinandosi ai ragazzi e guardandoli uno ad uno. Si avvicinò a Sho e appoggiandosi al manichino alzò involontariamente della polvere. Vedendo nessuna reazione si voltò.

Yuma:Che strano! E' tutto apposto, ma odorano ancora di sangue.
Azusa:Forse perchè sono stati uccisi poco tempo fa.
Yuma:Può darsi.
Sho:Etchù!!!

Starnutì Sho. I 4 vampiri si voltarono verso di lui dove lo trovarono in un'altra posizione.

Azusa:Sbaglio o....
Yuma:Controllo subito...

Si avvicinò nuovamente a Sho e incominciò a fare il perverso con lui mettendosi dietro di lui.

Yuma:Mamma... il tappetto ha un buon odore.

Detto questo gli leccò il collo. Sho anche se disgustato cercava di trattenere le emozioni in se. Il vampiro gli mise una mano sul sedere. Mentre guardavo quella scena, la manica della camicia si impigliò in un baule e cercando di toglierla, la manica si strappò e il lucchetto dove mi ero impigliata mi tagliò sul braccio.Incominciai a sanguinare. Il mio sangue attirò l'attenzione di tutti i vampiri in quella sala, tanto che Yuma smise di fare il pervertito con Sho e insieme agli altri si avvicinò li dove proveniva il mio odore.

Kanato:NO!
Yuma:Allora nascondete lì il contenitore!
Kanato:No, cioè....lo sapete che non abbiamo nessun contenitore. Perchè vi ostinate così?
Ayato:Già! Li ci sono solo le riserve di sangue.Niente di più.
Azusa:Da quel che so, l'odore del sangue non è così pronunciato se si tratta di riserve.
Ruki:Già, questo odore deve provenire da una ragazza. Non ci sono dubbi. 

Mentre discutevano e si avvicinavano man mano incominciai a preoccuparmi.

Rita:E adesso? Che faccio?? Dove mi nascondo?

Una mano mi tappò la bocca. Era Raito.

Raito:Shhh...seguimi!

Mi ordinò e dietro a tutti quei sarcofaghi e scatole c'era una piccola botola dove dall'altro lato c'era Subaru con delle sacche di sangue. Raito prese le sacche e le tagliò lasciandole li e scese con me nella botola che poi chiuse. Quella botola portava nei sotterranei, forse nelle fogne. C'era una puzza tremenda.Mentre camminavo mantenevo con la mano la ferita per non far uscire il sangue, ma purtroppo il taglio era profondo e anche se la mantenevo, sanguinavo.

Subaru:Dovresti coprirla quella cosa! Così non riesco a concentrarmi sulla strada!
Raito:Subaru? Calmati! Mantieni il controllo!
Subaru:E quello che sto cercando di fare da quando siamo entrati qui dentro, ma non ci riesco!

Raito si avvicinò a me. 

Raito:Fammi vedere!

Tolsi la mano dalla ferita. La manica della camicietta da bianca era diventata rossa. Quel bianco che si mescolava al rosso colpì molto Subaru che incominciò a pensare....

***

Rita:Siete due goccie d'acqua.
Subaru:Di che parli?
Rita:Dovrebbero nominarti rosa sporca, per tutto quello che hai passato.

Risposi abbassando lo sguardo e togliendogli la mano dalla faccia.

Subaru:Rosa sporca? Ma di che parli?
Rita:Sei uguale a lei. Alla rosa bianca, Christa. Solo che la tua rosa bianca si è sporcata di sangue, per questo rosa sporca. Non credi?

Il ragazzo mi guardò incredulo. 

Subaru:Tu..che...ne sai?
Rita:Basta sapere che so tutto ciò che devo sapere.

Mi voltai a prendere la borsa e lui mi abbracciò da dietro.

Subaru:Chi sei? Come fai a sapere...?
Rita:Sai chi sono. Non è colpa tua quello che è successo. 

Dissi mettendogli la mano sulla mano per poi guardarlo negli occhi.

Rita:Quando torno ne possiamo riparlare tranquillamente, se vuoi. Fa il bravo.

Con un bacio sulla guancia lo lasciai di stucco. Mi avviai verso la porta dove lui mi corse dietro ancora mezzo frastornato.

Subaru:E adesso...dove vai?
Rita:A prendere una boccata d'aria e a fare alcuni servizi. Non preoccuparti! Tornerò per cena. Promesso.

Risposi chiudendo la porta dietro di me. Quelle parole misero Subaru a pensare tutto il giorno. Nessuna umana era riuscita a colpirlo come avevo fatto io. Nessuna umana voleva rimanere in un mondo abitato da soli vampiri. Il solo pensiero che ero diversa, il solo pensiero che sapevo tutto senza neanche aver parlato lo intimoriva e allo stesso tempo lo incuriosiva. 

Subaru:Non è che forse è un vampiro come noi? Questo spiegherebbe il perchè non la spaventiamo  e il perchè sapeva quelle cose. Dopotutto, tutti i vampiri hanno dei poteri...però... come fa ad avere il sangue e per giunta così dolce se è un vampiro? 

Preso da questi pensieri guardò fuori la finestra e mi vide mentre raccoglievo delle rose. 

Subaru:Che sta facendo?

Si chiese osservandomi da lontano mentre portavo quelle rose dentro casa. I miei comportamenti lo insospettivano sempre di più fino a che non vide una la mia corona di rose che togliendomela dalla testa mi punsi. Istintivamente misi il dito in bocca.

Rita:Ah...che male! Si, forse hai ragione. Non ci avevo pensato.

Quel gesto, quella scena davanti ai suoi occhi rimase impressa nella mente. Tanto da chiederne di più a Reiji.

Subaru:Allora? Com'è andata?
Reiji:Ha sopportato il veleno, anzi... è riuscita anche a riconoscerlo.
Subaru:Com'è possibile?
Reiji:Probabile che sia come dici, ma dobbiamo indagare senza farne accorgere a nessuno.

I giorni passavano e lui si legava sempre di più a me e più si legava e più si allontanava. Sentiva un senso di paura inspiegabile, possibile che fosse stato il mio sangue? Intanto nella stanza di Subaru, lui era seduto sulla finestra a parlare con suo fratello Raito.

Subaru:Ogni suo comportamento è inspiegabile. Anche per come si è vendicata con te.
Raito:Lo so. E' per questo che mi piace.
Subaru:Come? Ti piace?
Raito:Si, non ho mai conosciuto nessuna che fosse così combattiva, che riuscisse a farmi sentire vivo e per giunta mi sa anche impressionare. E' incredibile!
Subaru:Lei è diversa da tutte, anche dalle vampire. 
Raito:Dimmi una cosa, pensi che lei sia una di noi?
Subaru:Non ne ho idea. Potrebbe essere un incrocio tra vampiro e umano. Ti ricordo che ha del sangue nel suo corpo.
Raito:Lo so. Le indagini come vanno?
Subaru:Non posso fare granchè con quei rompiscatole che gironzolano per casa.
Raito:Ti capisco. Quei così mi danno i nervi. Non li sopporto. 
Subaru:Ma dobbiamo sopportarli purtroppo. Sono amici di Rita e poi sono maschi, il sapore del loro sangue è più amaro rispetto alle femmine.
Natsuki:Ehilà!

Esclamò Natsuki entrando in camera.

Subaru:Esci subito da camera mia!
Natsuki:Perchè ti arrabbi? Ti ho portato un dolcino!
Raito:Ehi! Ti va di fare una scommessa con me?
Natsuki:Una scommessa? Ok, ma che tipo di scommessa?
Raito:Che tipo? Che preparo un dolce migliore del tuo. Se ci riesco mi lascerai in pace se no....decidi tu!
Natsuki:Ok... se non ci riuscirai ti vestirai da donna.
Raito:Donna???
Subaru:Lo sai che non ci riuscirai mai.
Raito:Beh... lo scopriremo... ad una sfida non rinuncio mai.
Subaru:Cos'è? Una frecciatina?
Raito:Chissà! Ci si vede!

Esclamò uscendo dalla camera e lasciandolo li contrariato.


***
Quel ricordo fece agire di istinto Subaru che stracciandosi un pezzo della maglia bianca che aveva addosso mi venne vicino per coprire il taglio. Così facendo buttò per aria Raito che la stava controllando.

Raito:Ehi!Ma che fai?

Il vampiro coprì la ferita con cura nascondendo anche il sangue che era finito sulla camicietta.

Subaru:Così dovrebbe andare bene. 
Rita:G...grazie.

Il ragazzo si allontanò e Raito mi venne vicino.

Raito:Ma che gli è preso?
Rita:Ho una vaga idea...

Risposi guardando come aveva coperto la ferita. Probabilmente aveva ricordato il momento in cui gli dissi che assomigliava a lei. A Christa, sua madre.Riprendemmo a camminare fino ad arrivare ad una scala. Subaru salì per vedere la situazione come andava di sopra.

Reiji:Controllato tutto?
Yuma:Si, devo ammettere che è tutto in regola.
Kou:E' strano che voi Sakamaki abbiate tutto apposto.
Shu:Non è strano. Noi siamo vampiri rispettabili.
Yuma:Rispettabili? Voi? Beh.. secondo le prove direi di si..per il momento.
Azusa:Ritorneremo e troveremo ciò che non va in questa casa.
Kanato:Si, ma al momento andatevene! 
Ayato:Bye bye!!

Dissero sbattendo la porta in faccia ai Mukami.

Yuma:Eppure è strano. Quel cane che era in casa sembrava quello che comprò una ragazza.
Azusa:Per come hanno detto è un regalo da parte di zii lontani.
Yuma:Si, ma la ragazza sembrava giovane ed emetteva un buon profumo.
Ruki:Non perdiamoci in chiacchiere! Andiamo! Abbiamo altre ispezioni da fare!

Ordinò il bruno portando via con se tutti i suoi fratelli. Intanto nei sotterranei, io mi ero seduta a terra e Raito si sedette accanto a me.

Rita:Ah... sono esausta!
Raito:Il profumo è molto intenso.
Rita:Lo so. La ferita è piuttosto profonda. 
Raito:Fa vedere!

Esclamò togliendomi lo straccio che mi aveva messo Subaru.Vedendo la ferita incominciò a fare il pervertito e leccarla.

Rita:Ma che fai?
Raito:La pulisco solamente... e poi è così irresistibile!

Incominciai ad urlare e me lo ritrovai sopra.

Rita:Ma insomma!! Lasciami!!!
Raito:Siamo soli soletti qui. Puoi urlare quando vuoi, tanto nessuno ti sentirà.
Rita:Meglio per me!

Dissi dandogli un calcio nelle parti basse.Sembrava steso, ma invece il dolore lo intrigava e lo attraeva a me sempre di più.

Raito:Si, fammi male! Fammi sentire vivo!!
Rita:Lasciami!!! Brutto sadico masochista!! 

Mi prese violentemente e mi baciò. Lo scaraventai nelle acque delle fogne mentre Subaru stava scendendo a dare la notizia.

Subaru:Via libera! Se ne sono andati.
Rita:Brutto maniaco!!! Non ti avvicinare mai più a me!!
Raito:Come sempre è dura anche darti un innocuo bacio.
Subaru:Ma la piantate? Forza! Torniamo dentro!

Esclamò con aria autoritaria Subaru e così facemmo. Mentre entravamo in casa si accorse che avevo la ferita scoperta.

Subaru:Dov'è la benda?
Rita:Raito me l'ha tolta ed ha incominciato a fare il pervertito.
Subaru:L'importanza e che i Mukami se ne sono andati. Il tuo sangue ha un odore irresistibile.
Sho:Vieni! Ti medico io. 

Disse prendendomi per mano e allontanandomi da loro mi portò in camera mia dove lì mi medicò.

Sho:Così dovrebbe andar bene.
Rita:Grazie mille fratellone.
Sho:E di che? Dopotutto sei la mia sorellina. Se non lo faccio con te con chi lo dovrei fare?

Mentre posava le medicazioni e chiudeva la valigetta del pronto soccorso che era sulla scrivania, incominciai a pensare e a confidare a lui i miei pensieri.

Rita:Sho? Secondo te riuscirò a trovare la mia abilità?
Sho:Certo che ci riuscirai.
Rita:Io la sto cercando, ma non ci riesco.Sembra così difficile.
Sho:E' difficile per tutti. Lo è stato anche per me. Pensa che io che ho paura dell'altezza, una delle mie migliori abilità è il salto lungo.
Rita:Questo che centra con me?
Sho:Centra. Cioè...ciò che voglio dirti è che molte volte siamo impegnati a pensare ad altro e magari la propria abilità la si fa come se niente fosse o che bisogna affrontare delle paure per scoprirla. Non so se intendi.
Rita:Capisco, però credo che proprio per questo ho bisogno d'aiuto.
Sho:Rita? Io sto cercando di aiutarti quand'è più possibile, ma purtroppo le mie capacità sono ridotte confronto a Libertà, Ciel e Takuto.
Rita:Oh...

Sospirai. Sembrava che la mia abilità non sarebbe mai arrivata. Il ragazzo si avvicinò a me e mi abbracciò.

Sho:Rita. Non fare così! Andrà tutto bene. Se non eri una di noi non avevi il bracciale.
Rita:Questo lo so, ma sono talmente ottusa e imbecille che una stupida abilità neanche la trovo.
Sho:Se il problema è che magari pensi che i vampiri ti occupano tempo per trovare la tua abilità, puoi andare da Ciel. Magari può darsi che lui sappia darti una mano.
Rita:Ci sto pensando. I vampiri non occupano tempo, ma ho bisogno di andare in altre parti credo. 
Sho:Ok. Domani avverto Ciel, così che tu passa partire.

Disse sorridendomi per poi avviarsi alla porta.

Rita:Sho?
Sho:Si?
Rita:Di questa storia...cioè....della mia partenza...non parlarne con loro. Non voglio farli ne preoccupare ne metterli nei guai.
Sho:Ok, come desidera my lady.
Rita:Grazie.

Risposi vedendolo uscire dalla porta.Presto arrivò il giorno della mia partenza. Me ne andai di giorno per evitare che i vampiri mi vedessero, ma prima andai di camera in camera a salutarli con un bacio confortante sulla fronte, lasciai delle riserve del mio sangue in frigo e sul banco della cucina un foglio con scritto:"ritorno presto. Fate i bravi vampiretti e se vi viene sete c'è del mio sangue in frigo. Servitevi pure.Baci, Rita".

Sho:Sei pronta?

Feci cenno con la testa.

Sho:Bene. L'hombre!

Esclamò facendo venire l'autobus.

Sho:Mi raccomando. Fa la brava e saluta Ciel da parte mia.
Rita:Certo.

Dissi abbracciandolo.

Rita:Ci vediamo presto!

Esclamai salendo sul bus dove mi accompagnò nel mondo dei portali, cioè il centro dell'universo.Una volta arrivata lì dovevo chiedere a qualcuno la strada, o meglio il portale, per andare da Ciel, così mi avvicinai a dei draghi.

Rita:Scusate? Sapete dirmi qual'è il portale dove vive Ciel Phantomhive?

Con dei versi strani, un cucciolo di drago mi condusse vicino al suo portale.Come sapevo che era quello giusto? Semplice! Un pò per il bracciale e un pò perchè sopra al portale c'era la scritta di appartenenza sua, ovvero Terra inglese.

Rita:Ti ringrazio. 

Dissi dopodiche mi lanciai in quel portale dove una nuova avventura mi attendeva. Cosa c'era dall'altro lato? Beh... lo scopriremo nel prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra aliena!! 



Angolo autrice:
Per chi non lo sapesse i Mukami sono dei vampiri che esistono veramente, ma nell'anime non appaiono. Appaiono bensì nel videogioco di diabolik lovers. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e scusate l'attesa un pò più lunga del prevvisto ^^'' alla prossima!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Titolo:Capitolo 7 - La Terra Inglese.

Davanti a me avevo il portale dove mi avrebbe condotto nel mondo di Ciel. Senza esitare nemmeno un attimo, mi gettai al suo interno ritrovandomi a terra, grazie anche all'aiuto del bracciale attivato, arrivai davanti alla sua casa. Beh... chiamarla casa è un pò azzardato visto che era una villa. Ma che sto dicendo? Era una reggia visto che era enorme. Affascinata la guardavo seduta a terra poichè l'atterraggio non fu un granchè. Mi alzai lentamente continuando a guardare con stupore quel posto e mi avvicinai al cancello dove sentii dei mormorii. La porta era aperta così decisi di entrare e mi ritrovai in giardino dove c'erano dei domestici che parlavano tra cui anche Sebastian. Mi avvicinai a loro senza pensare che la borsa che portavo,un pò troppo moderna per la loro epoca, poteva trarre sospetti. Perchè moderna? Beh... siamo del 700 o nell'800 e non esistono zaini.

Rita:Ehm...scusate? Questa è la residenza Phantomhive?
Sebastian:Si, lei chi è?
Rita:Sono un'amica di Ciel. Lui è dentro, non è così? Posso entrare?
Sebastian:Mi spiace! Non può entrare! E' zona privata.
Rita:Cosa? Ma io avevo un appuntamento con Ciel.Dovevamo vederci.
Sebastian:Impossibile. Il signorino non può vedere nessuno. Ha degli impegni molto importanti.
Rita:Aspettate! Deve esserci un errore!!
Sebastian:Nessun errore! Esca subito di qui!

Esclamò facendomi uscire dalla residenza, ma mentre mi spingevano fuori dal cancello con una maleducazione inaudita, una voce li fermò. Era Ciel.

Ciel:Ehi! Che state facendo?
Sebastian:Oh...signorino.
Rita:Ciel!! Aiutami!!
Ciel:Rita? Sei in anticipo. Perchè non sei entrata?
Rita:Devi dirlo a loro che mi stanno buttando fuori!! Non a me!!
Ciel:Voglio delle spiegazioni!
Sebastian:La fanciulla dice di conoscervi e siccome eravate impegnato noi...
Ciel:Voi cosa? Odio che vengono prese decisioni al posto mio! Lasciatela immediatamente! 
Rita:Ah... grazie!!

Esclamai vedendomi libera.

Ciel:Sebastian? Falla entrare! 

Il maggiordomo si spostò ed io con la mia borsa mi avviai verso di Ciel con il fiatone.

Rita:Oh..grazie al cielo! Questi idioti non mi volevano far entrare.
Ciel:Scusami tanto, avevo dimenticato di informarli del tuo arrivo.
Sebastian:Ma chi è?
Ciel:Signori? Vi presento Rita Sawada, una sorella della compagnia degli intoccabili.
Sebastian:Oh...my lady. Mi scusi. Non ne sapevo niente.Pensavamo fosse un ladro. Di solito i ladri hanno borse come quelle.
Rita:Non preoccupatevi. L'importante è che questo equivoco sia stato risolto.
Ciel:Prego. Entra pure.

Disse gentilmente facendomi entrare e visitare quella reggia. Devo ammettere che da fuori sembrava più piccola. Al suo interno ci si poteva perdere facilmente. Intanto, su Vampire,una brutta sorpresa si stava per attendere un Sakamaki. La porta della mia camera venne aperta.Un'ombra entrò a passo felpato mentre nel mio letto qualcuno giaceva. L'ombra si faceva sempre più chiara mentre si avvicinava fino a che non scoprì la sua identità buttandosi sul letto e abbracciando quel corpo che stava sotto le coperte ed era coperto fino alla testa.

Raito:Pecorella!! Svegliati!! La notte è giovane! Non è tempo per dormire, ma per fare altro.Che ne pensi?

Il corpo fece un lamento. Raito si insospettì.

Raito:Pecorella? Mica stai male? Togli queste coperte dalla faccia e mostrami il tuo volto angelico. Così prendi un po di fiato e il tuo respiro diventerà una cosa sola col mio perchè diverrà il nostro.

La persona che era nel letto non si muoveva ne tanto meno si era scoperta. Questo comportamento intrigò Raito.

Raito:Vuoi fare la sostenuta con me, non è così? Beh...se vuoi proprio rimanere sotto le coperte, allora vorrà dire che ti faccio compagnia.

Disse alzando le coperte e infilandosi al suo interno abbracciando quel corpo.

Raito:Sei così piccola, dolce e soffice...

Sospirò incominciando ad sfiorare fino a toccare quel corpo dalla pancia in giù fin quando la mano del vampiro non trovò una sorpresa spiacevole che fece rabbrividire non solo lui, ma anche la persona che era stata toccata. Un urlo assordante uscì fuori da quella camera.I due caddero a terra e quella caduta fece uscire allo scoperto chi fosse la persona che era nel letto. Non era altro che Sho che, scioccato, si alzò e si appoggiò con le braccia sul letto, mentre dall'altro lato del letto c'era Raito che dal disgusto era caduto anche lui e si era portato con se la coperta.

Sho:Maniaco!! Sei un pervertito! 
Raito:Che ci fai nel letto di Rita?
Sho:Dovrei chiederti io che ci fai visto che questa è camera mia e sua.
Raito:Ma che dici?? La tua camera è dall'altro lato!
Sho:Io ho molti più buoni motivi per restare qui. Sono suo fratello! Quindi posso stare quando mi pare e piace!
Raito:Che schifo! A saperlo che c'eri tu non mi avvicinavo neanche. Adesso la mano me la devo lavare con l'acido e bruciarla. Bleach!
Sho:Mamma.... ho ancora quella sensazione. Non mi riprenderò più da questo shock. Palpato da un vampiro pervertito e per giunta un maschio. Ci mancava solo che fossi gay.
Raito:Gay? Tsk! A me piacciono le donne non i cosi mosci come te.
Sho:Meno male. Se no mi sarei dovuto preoccupare.

La porta si spalancò di botto. Erano Shu e Reiji.

Reiji:Qui non c'è!
Shu:Maledizione! Raito, hai percaso visto Rita?
Raito:No, dovrebbe essere in giro.
Reiji:Spero che non l'abbiano presa i Mukami.
Raito:I Mukami non potevano entrare senza un mandato e poi era giorno. Lo sapete che noi vampiri di giorno non esciamo, almeno che non piove.
Shu:Lo sappiamo, ma non la troviamo.
Raito:Cosa? Vengo a darvi una mano!

Esclamò alzandosi da terra.

Sho:Ehm...ragazzi? Non c'è bisogno di allarmarvi...

Nessuno diede peso alle parole del ragazzo. I miei vampiretti erano troppo preoccupati della mia scomparsa per mettersi a sentire ciò che poteva dire un tappetto come Sho. Nella preoccupazione svegliarono gli altri vampiri e incominciarono a girare per tutta la casa.

Subaru:Ragazzi? L'avete trovata?
Kanato:No. Non è in camera sua.
Ayato:Neanche in cortile.
Raito:Maledizione! Dove vi sarà cacciata?
Sho:Come faccio a dirglielo? Neanche mi ascoltano.
Otoya:Scusa, ma non aveva fatto un biglietto.
Sho:Si, ma non so che fine ha fatto e loro non mi ascoltano. Vorrei rassicurarli, ma non mi danno neanche un minimo di riguardo.
Tokiya:Oh...che cocciuti che sono. 
Natsuki:Però sono così pulciosi quando sono preoccupati!

Esclamò Natsuki con occhi scintillanti. Tutto il gruppo di ragazzi lo guardò storto.

Sho:Si, ci manca solo che siano carini e coccolosi come i pinguini di Madagascar.
Natsuki:I pinguini di Madagascar? Cosa sono?
Sho:E' una lunga storia. Adesso dobbiamo preoccuparci di come avvertire i Sakamaki senza farli preoccupare.
Cecil:Già, ma se non ci ascoltano come facciamo ad avvertirli?

Ren, temerario più che mai e con carisma unico decise di farsi avanti prendendo una rosa.

Masato:Ren?Che stai facendo?
Ren:Visto che avete paura, me la vedo io!
Sho:No, Ren! Aspetta!

Ordinò alzandosi insieme agli altri, ma ormai era troppo tardi. Il ragazzo aveva già cominciato il suo discorso poetico rivolto ai vampiretti.

Ren:Vampiretti??Non siate in pensiero per il fiorellino.Lei è andata dove doveva.Tornerà. Lo sento. Tornerà perchè è nella sua natura. Non lascierà noi piccoli germogli ad appassire nell'attesa del suo ritorno.

Disse poeticamente maneggiando la rosa che aveva tra le mani affacciato sulla ringhiera delle scale del piano di sopra che conducevano verso il salone dove erano riuniti i vampiri alla ricerca disperata di me.

Shu:Come sarebbe a dire?
Ayato:Non può essersene andata senza avvertire.
Otoya:Infatti non se n'è andata. Come ha detto Ren è andata per tornare, nel senso che è andata via, ma tornerà tra qualche settimana.

Rispose Otoya affacciandosi anche lui insieme a tutto il gruppo di ragazzi.

Subaru:Andata dove?
Masato:A trovare uno degli intoccabili. 
Cecil:Aveva bisogno d'aiuto per scoprire la sua abilità.
Yui:Aiuto?
Sho:Esatto, ma voi non l'avete aiutata abbastanza, per non dire che non l'avete proprio fatto, così è andata lì.
Subaru:COSA?
Ayato:E tu l'hai fatta anche andare?? 
Shu:Non potevi avvertirci?!
Reiji:Già! Potevamo aiutarla benissimamente!
Yui:Che razza di persone siete?

I vampiri fecero esplodere tutta la rabbia che avevano addosso riversandola su Sho e gli altri.Gli unici due che, anche se avevano rabbia, si trattenevano erano Raito e Kanato. Dopotutto loro lo sapevano. Sho li aveva avvertiti che era possibile.

Raito:Che stupido che sono! Ecco perchè studiava sempre e se ne andava sempre in giro.
Ayato:Raito? Tutto bene?
Kanato:Dovevo aiutarla e invece me ne sono fregato. Sono un mostro.
Yui:Kanato...

Kanato incominciò a piangere dal dispiacere, mentre Raito, amareggiato, cercava di trattenere le lacrime che uscivano dalla rabbia.I vampiri attorno ne rimasero sorpresi. Quei due riuscivano a piangere e a provare emozioni. "Com'era possibile?" incominciarono a chiedersi. Comunque,mentre succedeva tutto questo casino,io ero appena arrivata nello studio di Ciel dove incominciò a scrutare le analisi che mi aveva dato Sho e la mia possibile abilità. Mentre le leggeva , incominciai a pensare al momento in cui me ne ero andata...

***
La porta si aprì mentre preparavo le valigie e mettevo al suo interno tutto l'occorrente.Era Sho. 

Rita:Oh...sei tu. Pensavo si fossero svegliati.
Sho:No, è tutto tranquillo. Stanno dormendo tutti, o meglio tutti i vampiri.
Rita:I ragazzi sono svegli?
Sho:Si, quando hai finito avvertimi così andiamo da loro e li saluti.
Rita:Ok.
Sho:Comunque ero venuto per darti questo.

Disse dandomi una busta gialla sigillata con un marchio sopra.

Rita:Cos'è?
Sho:Sono le analisi e le probabili doti che hai, che potrebbero essere abilità.
Rita:Ma io non ho doti.
Sho:Non è vero. Ren ti ha visto ballare e cantare e dice che sei brava. Io non so se possono essere abilità visto che già ce l'ho io quindi c'è un solo modo per scoprirlo. 
Rita:Lo so, andare da Ciel, Libertà o Takuto e chiederglielo.
Sho:Esatto, però è meglio andare da Ciel. Dopotutto già l'ho avvertito.
Rita:Ok.
Sho:Ti lascio preparare le tue cose.
Rita:Ok, grazie.

Risposi vedendolo uscire dalla camera. Nello zaino avevo messo poco e niente, dopotutto non sarei dovuta stare lontano allungo, o sbaglio? Avevo messo un paio di vestiti di ricambio, due asciugamani, il libro di Ciel, il cellulare e avevo appena aggiunto la busta che mi aveva dato Sho.Mancava qualcosa. Lo sentivo.Mi sedetti sul letto a pensare e aprii un paio di cassetti finchè non vidi il pugnale di Subaru. 

Rita:Ma certo... l'avevo dimenticato.

Dissi prendendo quel pugnale e ricordando il momento che me l'aveva dato incominciai a ridere.

Rita:Sembrava così spaventato. Questo..non posso non portarlo.

Con queste parole avvolsi il pugnale in un fazzoletto e lo misi in borsa dopodiche mi alzai prendendola e uscendo. Davanti alla porta trovai Sho e i ragazzi.

Sho:Sei pronta?
Rita:Si.
Sho:Bene.
Ren:Fiorellino....non andare.
Rita:Purtroppo devo. Ci vediamo presto. Alla fine starò via una settimana o poco più.
Ren:Lo so, ma.... prendi questo. Almeno avrai un ricordo di me.

Disse dolcemente dandomi un anello, o meglio il suo anello.

Rita:Grazie.
Natsuki:Prendi anche questo! Così ti ricorderai di me!

Esclamò Natsuki dandomi un peluche di winnie the pooh piccolo.

Cecil:Fa la brava.
Rita:Certamente.
Otoya:Prendi questo! Così ti ricorderai di tutti noi.

Ribattè dandomi un ipod con le loro canzoni. Ero commossa.

Rita:Grazie ragazzi. Sono commossa. Mi mancherete tutti.

Con questo li abbacciai tutti per poi proseguire ed entrare di camera in camera per salutare i vampiretti.

Sho:Dai, andiamo!
Rita:Sono così dolci quando dormono.
Sho:Hai detto bene. Quando dormono perchè da svegli sono delle vere pesti.
Rita:Su! Avanti! Sono simpatici.
Sho:Per te, ma non per me. Pensa che mi chiamano tappetto in continuazione.Una volta gli dissi che nella botte piccola c'è il vino buono, sai come mi risposero?
Rita:Come?
Sho:Nella botte, ma non nel tappo.

Incominciai a ridere. 

Rita:Dai, non te la prendere!
Sho:E chi se la prende? Ehi! Dove vai?
Rita:Ho dimenticato una cosa.

Dissi andando in cucina.Dalla borsa estrassi delle buste di sangue e le misi in frigo, dopodiche scrissi un foglietto.Mentre lo scrivevo entrò Sho.

Sho:Avanti! Non perdere tempo!
Rita:Non sto perdendo tempo. Ho solo lasciato la cena e li avverto.

Risposi aprendo il frigo e mostrando il sangue.

Sho:Da dove l'hai preso?
Rita:Lo vuoi sapere davvero?
Sho:Ho una vaga idea...mica è quello che penso.
Rita:Si è proprio come pensi.
Sho:Sei incredibile. Giuro se fossi un vampiro non berrei quel sangue sapendo da dove l'hai preso.
Rita:Ma loro non lo sapranno. Ecco! Leggi!

Esclamai mostrandogli il biglietto.

Sho:"Ritorno presto. Fate i bravi vampiretti e se vi viene sete c'è del mio sangue in frigo. Servitevi pure.Baci, Rita". Una bella trovata visto che non sapranno mai da dove viene quel sangue.
Rita:Dammelo! Lo metto qui sul banco. Così appena entrano lo vedono.
Sho:Brava. Adesso ce ne andiamo?
Rita:Si.

Risposi uscendo e andando fuori con lui. Il fatto di dovermene andare dai vampiri era un pò doloroso. Dopotutto mi ero affezionata, ma la cosa che mi tirava su era che avrei rivisto i miei fratelli e forse anche sorelle intoccabili e che non sarei stata lontana allungo. Così salii su quel bus che mi condusse dove sono ora.



***

Ciel:Allora..la tua abilità dovrebbe essere il ballo e il canto da quel che sta scritto qui, ma se fosse così riusciresti anche ad avere abilità in combattimento.
Rita:Dici sul serio? Allora delle abilità c'è l'ho!
Ciel:Si, ma che queste siano le abilità,non ne sono sicuro al 100%. Dovrei controllare. 

Si alzò dalla sedia dov'era seduto e venne verso di me tendendomi la mano per farmi ballare.

Rita:Se vuoi farmi ballare sei fuori strada.Non sono brava nei balli di coppia.
Ciel:Se uno è bravo a ballare, sa ballare in qualsiasi condizione. 

Afferrai quella mano e incominciai a vedere ciò che faceva lui. Era vero. Forse avevo trovato la mia abilità. Ma non capivo come il ballo potesse servirmi per maneggiare armi o addirittura avere abilità di combattimento. 
La sera ci fu una festa nella reggia. C'erano tante di quelle persone incredibili.Avevo sempre sognato una festa così, l'unico problema era che non ero stata informata e mi ritrovavo a girare per il salone con i soliti abiti che, per mia sfortuna, grazie ad essi mi presero per un maschio. Era ovvio. Nell'800 le donne avevano vestiti e gonne. Non si era mai vista una ragazza con un pantalone e una camicia di seta. Così dovetti subirmi le voci femminili delle passanti che mi fissavano e dicevano cose del tipo:"hai visto quello? Quant'è carino!" oppure "ma chi è? Il fratello di Ciel? Si assomigliano molto, ma lui è molto più bello di Ciel." 
Alla fine ero diventata il ragazzo figo dell'800, ma non fu questo il problema principale. Avevo una voglia di ballare pazzesca e nessuno mi invitava perchè ero il "maschio" della festa e dovevo invitare io le femmine a ballare. Che giornata assurda!Mi stavo annoiando a morte fino a quando non venne Sebastian.

Sebastian:My lady? Qualcosa non va?
Rita:No, va tutto bene. E' solo che...se lo sapevo portavo qualche vestito per l'occasione. 
Sebastian:Se vuole può prendere qualche vestito dalla signorina Elizabeth.
Rita:E a che servirebbe? Loro pensano che sia un lui invece di una lei. Dovresti sapere che la prima impressione è quella che conta.

Dissi rimanendo lì ferma a guardare come ballavano.Sebastian dispiaciuto andò da Ciel che stava parlando con Elizabeth.

Lizzy:E' davvero una bella festa.
Ciel:Beh...dopotutto mia sorella se la meritava.
Lizzy:E' davvero carina, anche se un pò maschile.
Ciel:Ma che dici? 
Sebastian:My lord? C'è un problema. Vede....

Il maggiordomo si avvicinò all'orecchio del ragazzo dicendogli i fatti come stessero. Perplesso lo guardò per poi voltarsi verso di me che ero seduta ad un tavolo a guardare come danzavano felici.

Ciel:Lizzy? Rimani qui. Torno subito!

 Esclamò allontanandosi da loro diriggendosi verso di me. Rimasi lì seduta tranquillamente con gli sguardi fissi delle ragazze che mi infastidivano e non poco. Si avvicinò Ciel che mi tese la mano facendo vociferare le ragazze che mi osservavano insistentemente.

Ciel:Ti va di ballare?
Rita:Perchè dovrei? Pensano che sia un ragazzo.
Ciel:E con ciò? Se è per questo anche a me ogni volta che mi vedono per strada pensano che sia una ragazza.
Rita:E....Elizabeth?
Ciel:Lizzy sta ben a bada. Su, avanti!

Rispose tendendomi nuovamente la mano. La presi e incominciammo a ballare facendo rimanere tutti di stucco. Parole e pettegolezzi incominciarono a girare, ma a noi non importava. Ballavamo come se niente fosse.

Rita:Ci stanno guardando tutti.
Ciel:Non pensarli. Sono solo dei pettegoli. Piuttosto, ho notato che sei disinvolta quando balli e apprendi abbastanza infretta.
Rita:Davvero?
Ciel:Sei collegata con Sho, non è vero?
Rita:Si, ma questo che centra?
Ciel:Centra. Perchè un tuo punto forte è il canto e il ballo, ma non credo che sia un abilità. Da adesso in poi non posso più aiutarti. Dovrai andare da Libertà per avere conferma di ciò che ti ho detto. Se è come penso sarai abbastanza abile a battarti.
Rita:Non sei sicuro al 100% che sia il mio punto forte, vero?
Ciel:Non è questo. Lo vedo un pò banale come punto forte. Di solito quando uno canta e balla dovrebbe avere delle attinenze proprio come Sho.
Rita:In che senso?
Ciel:Sho sa ballare e cantare, ma la sua abilità è il canto. Riesce a trasmettere emozioni, incanta e cura chiunque ascolta la sua musica, riesce a trasmettere sicurezza. Non so se mi spiego.
Rita:Capisco.
Ciel:E poi sei, proprio come gli altri intoccabili, piena di risorse. Hai tanti punti forti, ma solo uno è quello centrale, cioè la tua abilità. Il canto e il ballo è un pò difficile visto che è il centro di Sho. Non so se capisci.
Rita:Certo che capisco.

La canzone finì e Ciel come da tradizione nel loro mondo si inchinò. Purtroppo appena arrivata e già dovevo andarmene. Infatti, il giorno seguente partii per andare da Libertà e come me anche qualcun altro ebbe la brillante idea di partire.

Sho:Ti ho detto che è in mani sicure. Dovremo rimanere qui.
Raito:Rimanere qui? Con lei che sta chissà dove? Non se ne parla neanche!

Urlò Raito prendendo il ragazzo per la maglia e alzandolo in aria in modo minaccioso.

Raito:Tu, adesso ci conduci da lei, chiaro?!?
Sho:Cosa? Ma non so neanche dove sia.
Raito:Chi se ne frega! Tu sei suo fratello e siete collegati quindi devi per forza sapere dov'è!
Sho:Minacciatemi! Uccidetemi! Ma io non dirò dov'è.Gliel'ho promesso.

Subaru arrabbiato sferrò un pugno contro il muro mettendo tensione ai ragazzi che incominciarono ad abbracciarsi dalla paura.

Subaru:Ti ucciderò molto volentieri se lei non torna.
Sho:Eh??Cosa?? Ragazzi! Calmatevi!
Shu:Noi siamo calmi. Vogliamo solo ritrovarla e tu devi aiutarci.
Sho:Ma è in un altro mondo, mica nei paraggi.
Reiji:Bene. Vuol dire che visiteremo quest'altri mondi, no?
Sho:Ma è pericoloso per voi che siete dei vampiri.
Ayato:Poco importa! Lei è la nostra lady, il nostro contenitore e se non c'è lei non possiamo bere e lo sai.
Raito:Almeno che non vuoi che beviamo uno dei tuoi amici.
Tutti:Cosa?

Kanato incominciò a fare discorsi assurdi con il suo Teddy facendo rabbrividire i ragazzi che incominciarono ad inginocchiarsi, a supplicare e ad abbracciarsi.

Kanato:Teddy? Hai visto come sono spaventati? Questa è la paura e l'angoscia che provano gli umani. Fortuna che non siamo come loro. Potremo bere il loro sangue, visto che non ci aiutano. Chissà se è dolce.
Natsuki:Ti prego! Abbi pietà di me! 
Otoya:Sho! Maledizione! Questi vogliono mangiarci! Fa come dicono!
Cecil:Non voglio diventare mangime per vampiri!
Sho:E va bene! Vi aiuteremo, ma qualcuno deve pur rimanere qui. Non si sa mai, se dovesse ritornare.

Yui si fece avanti offrendosi volontaria. Ayato sentendo si accertò che rimanesse al sicuro.

Yui:Non preoccupatevi. Rimango io di guardia.
Ayato:Yui? Sta attenta e non aprire ai Mukami. Mi raccomando.
Yui:Si, non preoccuparti.

Disse abbracciandolo e baciandolo, mentre i vampiretti e il resto dei ragazzi incominciarono ad incamminarsi.

Raito:Ehi, pulce? Sai in che mondo è?
Sho:Si. E' nel mondo di Ciel. Sarà piuttosto facile trovarla.
Reiji:Me lo auguro per te.
Natsuki:Ma perchè dobbiamo venire anche noi??
Subaru:Perchè se non la troviamo i primi a fare fuori siete voi.
Otoya:COSA? Io voglio rimanere qui!!! Yui potrebbe aver bisogno d'aiuto con la casa e...
Cecil/Ren/Natsuki:Tu vieni con noi!!
Otoya:Questa è una pazzia!!! Non voglio essere uno spuntino di viaggio!!

Incominciò ad urlare ed a dimenarsi mentre il gruppo lo trascinavano con loro. Intanto, mentre i vampiretti aspettavano l'invocazione di Sho per il bus che li avrebbe condotti al centro dell'universo, io ero già lì che tramite la mappa che mi aveva dato Ciel ed il bracciale cercavo il mondo di Libertà.

Rita:Deve essere questo qui.

Posai le mappe nella borsa ed entrai nel portale dove mi condusse su Regalo, ma la mia solita fortuna, o sfiga non so come chiamarla, mi fece cadere diritta nelle acque del porto di quel mondo dove seduto sul bordo della strada che affacciava verso il mare c'era Libertà che mi aspettava.Mentre appunto entrai nel portale, i Sakamaki e compani uscirono dalla fermata bus intoccabili rimanendone incantati dal posto.

Kanato:Draghi?
Raito:Pecorelle?
Subaru:Ma che razza di posto è questo?
Reiji:Sembra di stare in un libro fantasy.
Sho:Vi presento il centro dell'universo, anche chiamata Dragonfly. I draghi vegliano sui portali e non permettono l'accesso ai malvagi d'animo, almeno che non abbiano un intoccabile.
Ren:Fortuna che noi abbiamo te. Non immagino che reazione avrebbero fatto.
Natsuki:Questo è un paradiso!!!
Raito:Non perdiamoci in chiacchiere e mettiamoci in marcia.

Detto questo si incamminarono verso il portale di Ciel, ma ritornando a noi.

Libertà:Rita! Tutto bene?
Rita:Si, sto bene. Aiutami a salire!

Esclamai facendomi aiutare a salire al porto dove mi condusse nella villa della famiglia arcana. La mappa dei mondi era tutta bagnata e per prenderla si ruppe.

Rita:Oh...bene! E quando mai mi va qualcosa nel verso giusto?
Libertà:Ciel mi ha informato del fatto della tua presunta abilità. Sinceramente non so neanche se sia o no un'abilità.
Rita:Hai detto la stessa cosa di Ciel.
Libertà:Non preoccuparti. Verificheremo presto se lo è oppure no.
Rita:Grazie.

Risposi davanti all'accoglienza del fratello Libertà, ma non sapevo che ben presto, un bel pò di casini mi attendevano. Quali casino? Beh... per il momento ve li faccio immaginare e ve li racconterò nel prossimo capitolo. A presto, dalla vostra aliena.



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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8 - Regalo, Vita inglese allo sbaraglio.

Arrivai su Regalo dove la sfiga mi seguì facendomi cadere nel mare del porto bagnando tutta la mappa. Per fortuna in mio soccorso arrivò Libertà.

Libertà:Rita! Tutto bene?
Rita:Si, sto bene. Aiutami a salire!

Esclamai facendomi aiutare a salire in riva. Da lì mi condusse nella villa della famiglia Arcana dove lui viveva. La mappa dei mondi era tutta bagnata e per prenderla si ruppe.

Rita:Oh...bene! E quando mai mi va qualcosa nel verso giusto?
Libertà:Ciel mi ha informato del fatto della tua presunta abilità. Sinceramente non so neanche se sia o no un'abilità.
Rita:Hai detto la stessa cosa di Ciel.
Libertà:Non preoccuparti. Verificheremo presto se lo è oppure no.
Rita:Grazie.
Libertà:Penso che ti conviene rimanere qui per un pò, dopotutto qui ci sono tante cose da fare che la tua abilità prima o poi dovrà uscire allo scoperto. Che ne pensi?
Rita:Per me va bene. Speriamo che riesca a scoprirla questa abilità.
Libertà:Tranquilla. La scoprirai sicuramente. Comunque puoi rimanere in camera mia durante il soggiorno, io posso dormire anche sul divano.
Rita:Ma no... non mi va che ti disturbi così.
Libertà:Non preoccuparti. Sei troppo tesa sorellina.Tranquillizzati un pò.

Mi disse alzandosi da vicino al camino e mettendomi la mano in testa scombinandomi i capelli.

Rita:Dai, Libertà! Già sto tutta bagnata, poi mi scombini pure i capelli.
Libertà:Che ne pensi di andarti a fare un bel bagno caldo? Così ti togli la salsedine da dosso. 
Rita:Si, ma... anche se mi facessi un bagno ho tutti i vestiti bagnati. 
Libertà:Provvedo io a trovarti dei vestiti puliti. Va pure.
Rita:Sei sicuro?
Libertà:Certo.

Rispose sorridendo. Così, tranquillizzata andai nel bagno dove c'era un secchio enorme fatto di legno. Doveva essere la vasca visto che stavamo nel 700/800 e ancora non avevano inventato le vasche da bagno. Mi spogliai e mi immersi nell'acqua che avevo riscaldato e che mi aveva procurato Libertà.Mi sentivo così tranquilla e serena, anche se avevo molti pensieri nella testa.

Rita:Chissà che staranno facendo i vampiretti. Sicuramente staranno combinando qualcosa degno di loro. Conoscendoli amano mettersi nei guai, speriamo che non si cacciano in qualche altro casino.

Intanto, su Terra Inglese, stava succedendo il finimondo.

Ayato:AHHHH!!!!!C'è un sole accecante!!!

Urlò Ayato accecato dalla luce del sole tentando disperatamente insieme agli altri vampiri di ripararsi.

Sho:Ve l'avevo detto che non era una buona idea venire qui. Voi non mi avete ascoltato.
Raito:Forza! Camminiamo!
Ayato:Camminare? Ma sei impazzito? Hai visto che sole che c'è?
Shu:Parla così perchè ha il cappello che lo protegge.
Raito:E' uno dei vantaggi che offrono i cappelli.Avanti! Andiamo!

Ordinò autoritario incamminandosi verso la reggia di Ciel.

Reiji:Come fa a sopportare così bene il sole?
Shu:Non so voi, ma camminare al sole per me è un suicidio.
Ayato:Raito! Aspettaci!!

Urlò seguendolo e cercando di ripararsi dal sole in qualche modo.

Kanato:Teddy? Coprimi tu!
Natsuki:Oh... che carino! Si è messo il peluche in testa.

Disse Natsuki con occhi a cuoricino rimanendo intenerito dalla scena di Kanato che tentava di ripararsi dal sole col peluche.

Kanato:Carino un corno! Sento la testa che bolle!!
Otoya:E' normale. Qui c'è un sole che spacca le pietre.
Ren:Noi non lo sopportiamo tanto che scotta, figuriamoci loro che sono dei vampiri.
Masato:Che si fa? Non possono proseguire così fino alla reggia di Ciel.
Sho:Mmm..fatemi pensare...potremo fare qualcosa,ma non so se funzioni.
Cecil:Che hai in mente di fare?
Sho:Prestategli le vostre giacche così si riparano la testa.
Otoya:Ti ricordo che la giacca filtra il sole e non lo toglie.
Sho:Tentar non nuoce, o sbaglio?

Sho si avvicinò ai vampiri e gli prestò la giacca, ma non tutti i vampiri erano d'accordo.

Subaru:Tsk...preferisco morire che mettermi una giacca del genere.
Ren:Devi metterla se non vuoi che il sole ti bruci.
Subaru:Ascolta un pò don giovanni da strapazzo! Io non sono venuto qui per mettermi delle giacche in testa e rendermi ridicolo davanti a tutti!! Sono qui come tutti gli altri per trovare e portare Rita a casa e non so come una giacchetta da 4 soldi riesca a farla ritrovare!!

Disse alterato e mentre si innervosiva il cielo si scurì al punto tale che i vampiretti riuscirono a camminare tranquilli senza bisogno di ripararsi.

Natsuki:Il ragazzo è nervosetto.
Sho:Però dobbiamo ringraziare lui e il suo nervoso se il cielo è coperto.
Tokiya:In che senso?
Sho:Deve avere qualche potere sovrannaturale. Tutti i vampiri c'è l'hanno.
Otoya:Non oso immaginare com'è quando è incavolato nero.
Reiji:Conviene non sfidarlo.
Cecil:Piuttosto dove sono finiti Raito e Ayato?
Sho:Sono andati avanti, spero solo che non si siano persi.

I ragazzi arrivarono davanti alla reggia di Ciel dove ad accoglierli ci fu Sebastian.

Sebastian:Lord Sho. A che dobbiamo questa visita?
Sho:Siamo passati per Ciel.
Sebastian:Prego, entrate pure!

Rispose facendoli accomodare nella lussuosa reggia, intanto a Regalo, Libertà convinceva il maggiordomo della famiglia Arcana a dargli un vestito.

Libertà:Luca? Mi dai un vestito di Felicità? 
Luca:Un vestito di Felicità? E perchè mai?
Libertà:E' per mia sorella. E' venuta da un lungo viaggio ed ha bisogno di cambiarsi.
Luca:Tua sorella?
Libertà:Si, perchè?
Luca:Tu non hai sorelle. Sei orfano.
Libertà:Si, sono orfano, ma ho dei bellissimi fratelli e stupende sorelle dell'anima.
Luca:Come vuoi. Prendi questo! E' un vestito che Felicità non si è mai messa. Forse non gli piacerà.

Detto questo prese dall'armadio della ragazza una scatola dandoglielo al ragazzo. Era un vestito femminile bianco e verde acqua con molte svasature.

Libertà:Penso che questo dovrebbe andar bene.

Disse prendendolo dallo scatolo e andando verso il bagno dov'ero io, ma fu fermato in giardino da un ragazzo dai capelli ed occhi blu che notò che era al quanto euforico.

?:Ehi! Come mai questo entusiasmo?
Libertà:Oh...ciao cece. Devo portare questo in bagno. E' venuta una mia ospite.
?:Ti vedo al quanto felice. Chi è? La tua ragazza?
Libertà:Beh...no. Veramente lei è...

Non riuscì a finire la frase poichè fu interrotto da un urlo che si udì improvvisamente. Quel urlo proveniva dal bagno dov'ero, infatti ero stata io. Ero spaventata e imbarazzata. Non avevo potuto farne almeno vedendo un ragazzo sulla trentina bruno che era di fronte a me. Aveva un volto sorpreso e teneva tra le mani un telo bianco. Sembrava un maggiordomo.In preda al panico non riuscii a contenermi e ogni cosa che mi ritrovavo accanto a me gliela lanciavo per spingerlo fuori dalla stanza.

Rita:AHH!! Esca immediatamente!!
Luca:Signorina, la prego... si calmi!

Senza preavviso gli arrivò la bacinella, dove mi ero lavata con tutta l'acqua, in faccia che lo fece cadere a terra stordendolo. Sentendo l'urlo Libertà non esitò a correre. Appena vide l'uomo davanti alla porta, lui si mise davanti alla porta rivolto verso di lui per farmi da scudo.

Libertà:Ma che ti è passato per la testa? Te l'avevo detto che c'era mia sorella!
Luca:Mi spiace....io....
Libertà:Tu cosa?
Rita:Ehm... Libertà? Potresti passarmi il telo o un qualcosa? Se non te ne fossi accorto sto come mamma mi ha fatta.

Il ragazzo sentendo quelle parole diventò di colpo una lampa di fuoco. Con tutto il rossore strappò il telo dalle mani del ragazzo che era a terra e me la lanciò violentemente dietro senza voltarsi. L'afferrai e mi coprii.

Rita:Ti ringrazio.
Libertà:Ma figurati!
Rita:Trovato qualcosa che posso mettermi?

Il ragazzo sentendo quelle parole si intristì. Il vestito che mi aveva procurato, nel correre gli era caduto da mano e lo aveva lasciato in giardino.

Libertà:Si, ma mi sa che ti conviene metterti qualcosa di mio. 
?:Ehi! Libertà? Ti è caduto questo prima.

Urlò un ragazzo venendo da lontano mostrando un vestito bianco e verde che era tutto sporco di fango.

Libertà:Lo so, ma ormai non serve più. E' tutta colpa tua! Se tu non fossi stato così testardo, adesso saremo tutti più felici e contenti.
Luca:Non preoccuparti. Provvederò io.
Libertà:No! Hai fatto fin troppi guai!

Sentendo il casino che stava succedendo, il ragazzo si avvicinò a loro.

?:Che succede?
Libertà:No! Cece! Rimani dove sei! Non ti avvicinare!
?:Come?Perchè?
Libertà:Sta lontano da questa porta!
?:Perchè? Cosa c'è?
Libertà:C'è mia sorella! Sta lontano!
?:Tua sorella? Tsk... tu non hai sorelle! Tutti sanno che sei orfano.

Esclamò avvicinandosi alla porta. Timidamente mi nascosi dietro Libertà che si girò verso di me e si tolse la giacca mettendomela sulle mie spalle.

?:Ehi! Fa vedere!

Ordinò cercando di vedere dietro, ma essendo basso e Libertà era abbastanza alto, riusciva a coprirmi, infatti notò solo i miei capelli castani.

Libertà:Vi ho detto che dovete stare lontano da lei. Ma lo capite o no?
Rita:Libertà? Sento freddo.
Libertà:Si, vieni! Andiamo in camera mia così ti asciughi e ti vesti.

Disse portandomi in camera sua e nascondendomi dagli altri che rimasero li perplessi.

?:Luca?Chi era quella?
Luca:Non può essere sua sorella. E'... troppo bella per esserlo.
?:Che significa?
Luca:Nova, tu non te ne rendi conto. Lei è qualcosa di sovranaturale. Non deve essere di questo mondo. Deve essere un angelo.
Nova:Tu sei fuori!
Luca:Ma l'hai vista?
Nova:Ho visto il colore dei capelli e sinceramente penso che se fosse di un altro pianeta non avrebbe i capelli castani.
Luca:Tu non sai quello che dici! Lei è più bella di quanto immagini.. 
Nova:Ti è saltata qualche rotella.

Intanto, io mi ero già vestita. Ero con Libertà in camera sua e lui, seduto a terra, guardava come mi stavano i pantaloni neri e la camicia bianca che mi aveva prestato.

Rita:Come mi stanno?
Libertà:Bene, solo che mi dispiace che debba metterti questo. Ero riuscito a procurarti un vestito e invece devi metterti così.
Rita:Non importa e poi questo è il mio stile. Sono più felice di vestire così.
Libertà:Se lo dici tu, ok. 

Disse con il broncio. Mi avvicinai a lui e mi sedetti a terra con lui.

Rita:Qualcosa non va?
Libertà:Va tutto bene. E' solo che mi da fastidio che per colpa di Luca adesso devi vestire così. Invece di darti un benvenuto adeguato, tutto hanno fatto al di fuori di darti il benvenuto.
Rita:Non preoccuparti. Alla fine ho sbagliato io. Dovevo chiudere la porta a chiave e me ne sono dimenticata.

Il ragazzo  incominciò a ridere e si alzò da terra porgendomi la mano mi chiese:

Libertà:Ti va di visitare la città?
Rita:Cosa? Dici sul serio? Posso?
Libertà:Certo! Dopotutto non hai mai visitato questo mondo. Quando ti ricapiterà un altra occasione?
Rita:Ok, andiamo!

Esclamai afferrando la mano con immensa felicità e con una luce brillante negli occhi. Da lì incominciammo a visitare la città. Camminavamo mano nella mano per non perderci in quei mercatini così affollati mentre, da qualche altra parte, qualcuno si ritrovava a bestemmiare. 

Raito:Porca paletta! Dove siamo finiti?
Ayato:Non lo so. Te l'avevo detto di non allontanarci dal gruppo.

Stanco ed esausto non sapevano più dove ripararsi. Il sole cuoceva e non poco. Il vampiretto si sedette a terra senza forze.

Raito:Sento che sto per essere bruciato vivo.
Ayato:Raito, alzati! Dobbiamo trovare gli altri!
Raito:Non c'è la faccio più... sento troppo caldo.

Disse togliendosi il cappello e incominciandolo a sventolare sulla faccia.

Ayato:Mi sa che era meglio se rimanevamo a casa. Casomai se non la troviamo ce ne torniamo. Tanto, prima o poi dovrà rincasare o sbaglio?
Raito:No, non se ne parla neanche! Lo sai che dobbiamo trovare Rita.Lei non può andarsene in giro come le pare e piace.
Ayato:Si, ma se noi moriamo come la troviamo?
Sebastian:Signori? Avete bisogno d'aiuto?

Chiese un maggiordomo avvicinandosi con un ombrello da sole che li riparò. Accanto a lui c'era una ragazzina bionda con occhi verdi che non tardò a presentarsi.

Lizzy:Non vi ho mai visti in giro. Io mi chiamo Elizabeth, ma potete chiamarmi Lizzy. Siete nuovi della città?
Raito:Oh...quanta bellezza!

Esclamò avvicinandosi alla ragazza con volto ammaliante, il fratello lo prese per il braccio.

Ayato:Raito? Che fai? Il sole ti ha bruciato il cervello?
Raito:Dobbiamo trovare riparo o sbaglio?
Ayato:Che hai intenzione di fare?
Raito:Guarda e impara!

Disse al fratello, dopodiche prendendo la mano della ragazza e baciandogliela incominciò a fare ciò che i vampiri sanno fare meglio. Sedurre.

Raito:Siete molto gentile, madame. Il mio nome è Raito e lui è mio fratello Ayato. Stiamo cercando dei nostri compagni, ma credo ci abbiano abbandonato qui.
Lizzy:Oh...mi spiace.
Raito:Sinceramente poco importa. Dopotutto essere salvato da un angelo come voi è come trovarsi in un sogno.
Lizzy:Ma che dite?
Raito:Sa, noi siamo venuti in città per trovare la nostra lady. Purtroppo non abbiamo mezzi per contattarla e abbiamo perso anche gli altri. Stiamo girando da ore senza meta. Se voi non foste qui, saremo persi.
Ayato:Mi sa che ha preso una brutta botta di calore alla testa. Il sole fa brutti scherzi. Povero Raito.

Ayato sussurrò tra se e se mettendosi la mano destra sulla testa e guardandolo scioccato. Non poteva non esserlo vedendo quella scena penosa del fratello che seduceva senza vergogna ne pudore. La ragazzina sentendo tutte quelle frasi e davanti a quel bel ragazzo che gli si presentava con tutto quel garbo e quelle maniere arrossì e non potè farne almeno di proporre:

Lizzy:Beh... dovrete essere affamati visto che è quasi ora di pranzo. Che ne pensate se vi fermate dal mio ragazzo per un pò?Credo che per lui non ci siano problemi, vero Sebastian?
Sebastian:Non credo ci siano problemi, signorina Elizabeth.Il signorino sarà contento di avere ospiti.

Intanto, nella reggia Phantomhive, Ciel si stava alterando e non poco.

Ciel:Che diamine ci fanno qui dei vampiri?!?
Sho:Mi spiace Sel. Non sono riuscito a fermarli.
Ciel:Non chiamarmi con quello stupido nomignolo!!!
Sho:Si, signore. Chiedo perdono!

Il ragazzo si sedette alla sua scrivania stanco e con i vampiri davanti a se si mise le mani in faccia disperato.

Ciel:Mi dici come faccio? Sono dei vampiri! Berranno tutti i servi e le domestiche che ho, per non parlare di Lizzy.
Sho:Non preoccuparti per questo. Hanno delle sacche di sangue di Rita con loro.
Ciel:Sangue di Rita? E da dove l'hanno preso?
Sho:Preferisco evitare il discorso.
Ciel:Ok, ma ciò non vuol dire che 4 vampiri in casa mia siano opportuni.
Natsuki:Veramente ne sarebbero 6. 
Ciel:Come sarebbe a dire 6?
Sho:Eheh...due li abbiamo persi per strada.

Rispose Sho ridendosela ironicamente e facendo innervosire ancor di più Ciel.

Ciel:Cosa? Ci sono 2 vampiri in giro per strada? Ma siete impazziti? Chissà adesso dove si sono cacciati!
Otoya:Questo me lo chiedo anch'io.

La porta si spalancò ed entrò Lizzy tutta euforica con Sebastian.

Lizzy:Ciel!!! Tesoro!! 
Ciel:Lizzy! Quante volte ti ho detto di non entrare nel mio studio ?? Esci immediatamente!
Lizzy:Mamma mia! Come siamo nervosetti.
Ciel:Sparisci! Non vedi che sono impegnato?
Lizzy:Si, volevo solo dirti che ci sono degli ospiti a pranzo.
Ciel:Ospiti? Oh...no! Non ora Lizzy!
Lizzy:Perchè?
Ciel:Come vedi ho altri ospiti qui.
Lizzy:Ma io li ho già invitati.
Ciel:Come già li hai invitati?
Raito:Good morning, guys!

Esclamò Raito entrando nello studio con Ayato pavoneggiandosi e imitando gli inglesi.

Ciel:Da dove provengono questi due?
Sho:Oh... finalmente! Dove vi eravate cacciati?
Ayato:Ci eravamo persi. Per fortuna abbiamo trovato la ragazza che ci ha procurato riparo.
Lizzy:Loro sono gli ospiti di cui ti parlavo.
Sho:E sono gli stessi che avevamo perso noi.
Ciel:Ah... meno male.
Lizzy:Come meno male?
Shu:Giusto per sapere, dove si erano cacciati?
Ciel:Già, dov'erano?
Sebastian:My lord? Li avevano trovati stremati nei dintorni dei mercati.
Lizzy:Perchè non mi rispondete?
Sho:Che sono ben distanti da qui o sbaglio?
Ciel:Per fortuna li abbiamo recuperati. Almeno non vanno in giro per la città.
Lizzy:Perchè? Loro sono nuovi di qui. Possiamo andare a fare una passeggiatina tutti insieme.
Ciel/Sho:Non ora!!!
Lizzy:Oh..ma quanto siete antipatici. Io vado di la a vedere a che punto è il pranzo.
Raito:Ok, ciao tesorino.
Lizzy:Ciao Raito. Tu si che sei un amore.

Disse uscendosene. Ciel incominciò ad alterarsi.

Ciel:Tesorino alla mia ragazza?
Raito:Scusa, ma dovevo trovare il modo di ripararmi da qualche parte così l'ho ammaliata come  sappiamo fare noi vampiri.
Ciel:Ah..... Voi siete delle vere pesti! Finchè non ve ne andrete dovete stare alla larga da lei, è chiaro????
Sho:Dai, calmati. Dopotutto non hanno fatto niente. Mica se l'hanno portata a letto?
Ciel:E ci mancherebbe pure!! Ha fatto il cascamorto con lei e loro sono tutti vampiri quindi tenderanno sempre a sedurre le persone!!
Cecil:In effetti è vero. Da quel che so è nella loro natura essere seduttori.
Sho:Cecil? Perfavore! Non buttare benzina lì dove c'è la fiamma!
Otoya:Senti, loro saranno anche seduttori, tentatori e così via, ma la verità è che loro cercano Rita, quindi tempo per sedurre non ne avranno.
Shu:Già e poi noi non ci abbassiamo a questi livelli.
Reiji:Già, siamo vampiri D.O.C.
Raito:Puoi dirlo forte!

Bussarono alla porta e fu aperta da una domestica.

?:Signore? Il pranzo è servito.
Ciel:Si, arriviamo subito Mey.
Raito:Mey? Che nome soave.

Disse prendendo la mano della domestica e baciandogliela. La ragazza divenne tutta rossa.

Mey:Oh...mio....che eleganza.
Raito:Questo dovrei dirlo io.Siete bella come la brezza del mare che soffia leggero in un'estate bollente.
Tutti:RAITO!!!

Urlarono. Il ragazzo lasciò la mano della ragazza che imbarazzata corse via.

Raito:Che ho fatto?
Kanato:Meno male che siamo vampiri D.O.C.
Ciel:Ecco cos'è che mi preoccupa.
Subaru:Non preoccuparti! Lo terrò io a bada. 

Disse deciso Subaru leggermente alterato mettendogli il braccio sul collo per tenerlo stretto a se e a bada. Intanto, a Regalo, mi ero seduta in un ristorante con Libertà.

Libertà:Ordina tutto quello che vuoi.
Rita:Ma è tutto cibo italiano.
Libertà:Si, perchè ci troviamo in Italia. Non lo sai?
Rita:Davvero? Allora esiste anche Napoli, Roma...
Libertà:No, ogni mondo ha zone differenzi. Qui siamo a Regalo, Regalo, cioè l'isola col nome dell'intero pianeta.
Rita:Oh.. capisco.
Libertà:Piuttosto, da dove hai preso del pugnale? Ho visto che te lo sei portato dietro da quando siamo usciti.
Rita:Dici questo?

Chiesi prendendo il pugnale di Subaru.

Rita:Questo è di un vampiro. Me l'ha regalato.
Libertà:Davvero? Fa vedere!

Esclamò. Glielo passai e lui notò subito che era d'argento.

Libertà:Di solito i vampiri non hanno pugnali così. Questo li uccide.Deve fidarsi enormemente di te.

In quel momento incominciai a pensare all'occasione in cui me la diede.

***
Ero in camera mia quando sentii dei rumori provenire dal piano di sopra. Erano Kanato e Natsuki che litigavano dinuovo.

Rita:Quei due non la finiranno mai.
Subaru:Non capisco come facciano ad essere sempre così attivi.
Rita:Già, me lo chiedo anch'io.
Subaru:Potresti venire in camera mia un secondo. 
Rita:Certo.

Dissi seguendolo in camera. Si avvicinò al comodino dove da un fazzoletto prese il pugnale d'argento avvicinandosi a me.

Subaru:So che sei contro la violenza e tutto, ma voglio che tu abbia questo.
Rita:Un pugnale?
Subaru:E' la cosa che amo e che odio di più.
Rita:Fammi indovinare, è il mezzo con cui hai ucciso Christa, non è vero?
Subaru:Si, me lo diede lei. E' in grado di uccidere tutti i vampiri. Almeno starai al sicuro.
Rita:Al sicuro da cosa?
Subaru:Lascia stare. E' una lunga storia. Prendilo e tienilo tu!

Esclamò dandomi quel pugnale. Era pesante e ben lavorato.

Rita:Sei sicuro di volerlo dare a me?
Subaru:Si, sono più sicuro se c'è l'hai tu. Almeno puoi difenderti se qualcuno ti infastidisce o togliere le spine dalle rose che raccogli.

Sentendo quelle parole incominciai a ridere. Era buffo che uno così scontroso fosse così premuroso e dolce con me. Volevo urlargli in faccia che era un vero patatone, ma non glielo dissi che per non metterlo in imbarazzo.

Subaru:Che hai da ridere?
Rita:Sono felice. Ecco perchè rido.

Risposi avvicinandomi e abbracciandolo aggiunsi:

Rita:Grazie, sei un vero amico. Lo custodirò con amore.

Detto questo andai in camera mia dove lo misi nel comodino per evitare che qualcuno lo potesse vedere e prenderlo. 


***

Pensando a ciò che aveva detto  Libertà e il come mi diede quel pugnale non potevo non dargli ragione.

Libertà:Di solito i vampiri non hanno pugnali così. Questo li uccide.Deve fidarsi enormemente di te.
Rita:Hai proprio ragione.Lui si fida di me.
Libertà:Lui chi?
Rita:Subaru. E' il suo. Non riesci a vederlo con il bracciale?
Libertà:Si, ma vedo tutto confuso.
Rita:Perchè lui è confuso. Questo pugnale uccise sua madre e l'assassino fu lui. Infatti odia a morte questo pugnale, ma lo ama anche perchè glielo regalò la madre.
Libertà:E come mai l'ha dato a te?
Rita:Me lo chiedo anch'io.Forse si fida di me o vuole proteggermi da qualcosa.
Libertà:Secondo te che starà facendo adesso?
Rita:Sicuramente se ne starà silenzioso e tranquillo da qualche parte in camera sua.

In quel momento, invece, Subaru le menava di santa ragione.

Raito:Pietà!!!

Urlò vedendosi scaraventare in faccia le sedie.

Subaru:Pietà? Ma ti rendi conto di quello che hai fatto?
Shu:Siamo ospiti e non devi dare fastidio alle cameriere.
Raito:Scusate, ci sto provando, ma è più forte di me!

Esclamò nascondendosi sotto al tavolo.

Ayato:Alzare le gonne alle domestiche non è provare a stare tranquillo.
Kanato:Oh..che paranoie! Però è bello vedere l'imbarazzo nei loro volti.
Reiji:Ragazzi? Contenetevi. 
Ciel:Mi chiedo che fine faremo.
Lizzy:Dai, però sono simpatici.
Sho:Lizzy? Tu non li conosci. Saranno anche simpatici, ma non credo che la loro simpatia rimanga allungo.
Otoya:Che si fa?
Ciel:Dopo mangiato gli daremo una camera così che possono dormire e mentre dormono escogitiamo un piano.
Sho:Sono d'accordo. Il problema è come facciamo a farli addormentare?
Ciel:Vieni con me!

Ordinò facendolo alzare da tavola e andare in cucina con lui.

Sho:Che hai intenzione di fare?
Ciel:Questo li farà addormentare.

Rispose mostrando un sonnifero che proveniva dal mio mondo.

Sho:Ma sei impazzito? E se gli fa altri effetti?
Ciel:Sono vampiri. L'unico effetto che può fargli e tenerli a bada per un pò.
Sho:Come facciamo a darglielo?
Ciel:Secondo te perchè siamo qui?
Sebastian:My lord. Qualcosa non va?

Chiese vedendolo in cucina.

Ciel:Devi farmi un favore. Metti questo nei piatti dei vampiri. Dobbiamo farli addormentare. Se no non riusciremo mai a trovare un modo per farli tranquillizzare e portarli a casa.
Sebastian:Yes, my lord. Provvederò subito.

Disse prendendo il sonnifero e mettendoselo in tasca. I due ritornarono a tavola con volto soddisfatto, mentre io mi accingevo a mangiare la lasagna che era appena arrivata. Cosa successe dopo? Volete sapere se i vampiri si addormentarono o riuscirono a resistere al sonnifero? Beh...questo lo scoprirete nel prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra aliena reale.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9 - Operazione vampiri.

Sebastian:My lord. Qualcosa non va?
Chiese vedendo Ciel in cucina con Sho che parlavano e complottavano un modo per come far star tranquilli i vampiretti. Ciel vedendo Sebastian decise di far provvedere lui.

Ciel:Devi farmi un favore. Metti questo nei piatti dei vampiri. Dobbiamo farli addormentare. Se no non riusciremo mai a trovare un modo per farli tranquillizzare e portarli a casa.
Sebastian:Yes, my lord. Provvederò subito.

Disse prendendo il sonnifero e mettendoselo in tasca. I due ritornarono a tavola con volto soddisfatto, mentre io mi accingevo a mangiare la lasagna che era appena arrivata. 

Libertà:Com'è?
Rita:E' la più buona che abbia mai mangiato.

Mentre stavamo a tavola qualcuno ci osservava stranito.

Libertà:Dopo ti porto in un posto. Voglio vedere come te la cavi nei combattimenti.
Rita:Combattimenti?
Libertà:Si, ma non preoccuparti. Useremo qualcosa che non ci faccia male.
Rita:Ok, se proprio insisti.

Intanto, i vampiri si sentivano stanchi e assonnati.

Raito:Non so voi, ma io mi sento al quanto stanco.
Ayato:Non sei il solo.
Sho:Deve essere stato il viaggio. Infatti, chi non è abituato a fare questo tipo di viaggi si stanca facilmente.
Natsuki:Davvero? E' strano perchè io mi sento al quanto sveglio e pieno di energie.

Sho gli diede un calcio da sotto il tavolo e lo guardò storto per fargli capire che doveva fingere di essere stanco. Tutti intuirono e incominciarono a sbadigliare.

Otoya:Ah...Beato te. Io mi sento così stanco.
Ren:Anch'io.
Masato:Dopo ci andiamo a fare una bella dormitina. Così riprendiamo le forze e cerchiamo Rita.
Natsuki:Ah... adesso che ci penso anche a me sta venendo sonno.
Reiji:Deve essere stato il sole che abbiamo preso.
Shu:E' normale che lo provochi.
Ciel:Venite! Vi do una camera così vi riposate.
Kanato:Ah....che sonno. Sento che sto per crollare.

Il ragazzo si alzò e insieme ai vampiri e agli altri, compreso Sebastian, li portò in una camera dove i vampiri crollarono al contatto con il letto.

Ciel:Oh...finalmente!
Sho:Si sono addormentati?
Ciel:Così sembra. Sebastian?
Sebastian:Yes, my lord?
Ciel:Rimanete qui di guardia! Se si svegliano fatemelo sapere immediatamente.
Sebastian:Come desidera.

Il ragazzo condusse Sho e gli altri del gruppo nel suo ufficio e lì incominciarono a parlare.

Ciel:Finalmente abbiamo un pò di pace.
Ren:Infatti. Come mai li hai sedati?
Ciel:Dovevo parlarvi di una cosa riguardante Rita, ma con loro davanti mi è al quanto difficile, visto che sono piuttosto testardi.
Sho:Di che si tratta?

Intanto, nei corridoi, la domestica Mey nel pulire fa cadere un vaso facendo voltare Sebastian che era di guardia davanti alla porta della stanza dove dormivano i Sakamaki. 

Sebastian:Che è successo?
Mey:Mi spiace...io...

Il maggiordomo si allontanò dalla porta che si aprì lentamente senza fare rumore e due occhi rossi brillanti che luccicavano,vedendo la scena del maggiordomo che era occupato e non se ne accorse dell'apertura della porta. Quell'ombra uscì chiundendo la porta e incominciò a camminare senza fare rumore. Presto si ritrovò davanti all'ufficio di Ciel e, sentendo delle voci, incominciò ad origliare ciò che stavano dicendo.

Sho:Avanti! Non tenerci sulle spine!
Otoya:Di che si tratta?
Ciel:Rita è molto diversa da noi. Ancora non ha trovato la sua abilità e voi lo sapete. Ho analizzato la situazione e Libertà la pensa come me. Probabilmente potrebbe non avere abilità.
Sho:Cosa? Ma è assurdo! Lei è un intoccabile!
Ciel:Lo so. Per questo deve stare lontano da loro. Libertà vuole metterla alla prova per un paio di giorni e cercare di spronarla al massimo per trovare le sue abilità o almeno cercare di aiutarla a sovravvivere.
Ren:Che centra questo con noi e i vampiri?
Ciel:Se i vampiri interrompessero l'allenamento di Rita, potrebbero toglierle quell'unica occasione che ha per sviluppare le sue potenzialità. Non so se mi spiego.
Sho:Fammi indovinare! Noi dobbiamo farli girovagare a vuoto o cercare di distrarli per questi 2 o 3 giorni per evitare che Rita venga disturbata. Non è così?
Ciel:Esatto. Le conclusioni prese da me e da Libertà ne sono due. La prima è quella che vi ho detto poco fa. Potrebbe non avere abilità, ma la seconda è che potrebbero non essersi sviluppati o perchè loro non gli hanno dato i requisiti necessari o perchè ha la stessa abilità dei vampiri.
Tutti:Cosa?
Sho:In che senso le stesse abilità dei vampiri?
Ciel:I vampiri sono agili nelle battaglie, forti e resistenti fisicamente ad ogni tipo di dolore, sono seduttori nati e con un solo sguardo possono incantare chiunque. Riescono a spostarsi velocemente o avere altre abilità che adesso non sappiamo.
Sho:Hai ragione. Dopotutto sappiamo ben poco sul loro conto e poi la razza di Rita si avvicina molto alla loro.
Ciel:Già. Non dimentichiamo chi è. Dopotutto la sua razza resiste ai veleni, ai dolori fisici e psichici molto più facilmente rispetto alle altre. Inoltre sono anche molto spietati.
Ren:Ma lei non lo è.
Ciel:Lo so. Lei è diversa anche da loro. Ecco perchè è un intoccabile. La sua anima è collegata sia a me che a Sho. Per questo ha delle caratteristiche sia mie che sue.
Otoya:Come sarebbe a dire?
Sho:Le abilità di ballo e di canto le ha prese da me mentre da lui ha preso l'intuitività, l'abilità nell'abituarsi velocemente, l'asma e l'allergia.
Natsuki:Vorrei dire...cose piuttosto brutte.
Ciel:Lo so che da me ha preso il peggio. E' inutile ribadirlo, ma lei è collegata a noi tramite queste caratteristiche.Ecco perchè è un'intoccabile ed è lo stesso motivo per cui dobbiamo tenerla lontano dai vampiri. Almeno per questi 2 o 3 giorni che siano.
Tokiya:Solo una domanda, ma come faremo a vedere come procede l'addestramento di Rita?
Natsuki:Già, lei non è qui, almeno che tu non sappia dove si trova.
Sho:Lo sappiamo infatti, ma per metterci in contatto abbiamo questi dispositivi dell'anima.

Spiegò mostrando il bracciale che aveva al braccio.

Ciel:Tramite quello contatteremo Libertà e vedremo quanto ancora può stare.
Cecil:Ma se l'addestramento non va a buon fine, cioè...non scopre i suoi poteri, che succede?

Con volto triste e amareggiato Ciel diede la notizia spiacevole.

Ciel:Dovremo riportarla a casa sua, nel suo mondo.
Sho:O ancor peggio, dovremo metterla in un mondo isolato da tutti, perchè pur essendo un intoccabile è senza abilità e quindi dovremo proteggerla al miglior modo possibile.
Ciel:Non avrà più occasione di avere altri contatti ne con voi ne con le altre specie compresi i vampiri.

Sentendo ciò che stavano dicendo. Il vampiro non si controllò e uscì allo scoperto. Era Subaru.

Subaru:Come sarebbe a dire??
Sho:Subaru?
Ren:E lui che ci fa qui?
Otoya:Ma non dormiva?
Subaru:Sapevo che c'era qualcosa che non andava nel dolce è per questo che non l'ho preso.Voglio sapere che succede! Perchè avete sedato i miei fratelli? Cos'è questa storia di Rita?
Ciel:Sebastian!!!!

Urlò facendo correre il maggiordomo che con stupore vide il vampiro davanti a loro.

Sho:Calmati, Subaru! Possiamo spiegarti tutto.
Subaru:E inutile che chiama il maggiordomo. Ho il diritto di sapere. Che sta succedendo? Voi non potete rinchiuderla!
Sho:Lo so, ma è l'unico modo per proteggerla se non avrà o svilupperà le sue abilità.
Ciel:Il centro dell'universo e i vari mondi sono troppo pericolosi per lei se non ha abilità.
Sho:Ci sono mondi che hanno i mostri e per questo dobbiamo aiutarli a sconfiggerli. Un intoccabile è colui o colei che aiuta i mondi a mantenerli puliti e con le loro caratteristiche.
Subaru:Questo che centra?
Otoya:Ma è mai possibile che non ci arrivi? Lei non può venire da voi per il semplice motivo che non può proteggersi. Ti ricordi o no l'altro giorno quando vennero quei vampiri che ispezionarono la casa. Che successe?
Subaru:Successe un finimondo. Me lo ricordo.
Sho:No il finimondo! La proteggeste, ecco! Se lei avesse avuto le sue abilità forse non ci sarebbe stato bisogno di proteggerla. Magari una delle sue abilità era il sapersi nascondere, ma non l'ha sviluppata. Capisci cosa intendo?
Subaru:Si, ma non ha alcuna importanza!
Ciel:Mi sa che è in astinenza.
Sho:Ma che dici?
Ciel:Dagli un pò del sangue che hai portato con te. Può essere che ci ragioni su.

Gli disse alzandosi dalla scrivania. Il vampiro era furibondo.E mentre Sho cercava nella borsa il sangue, Ciel lo fissava con un sorriso soddisfatto.

Subaru:Che hai da guardarmi?
Ciel:Niente, solo che è ammirevole come cambi il tuo atteggiamento quando hai sete.
Subaru:Io non ho sete!!
Sho:Tieni! Prendi un sorso! Così ci ragioni su!
Subaru:Ma per chi mi hai preso?

Chiese alterato Subaru buttando la borraccia col sangue che gli tendeva Sho a terra. Il ragazzo la riprese e gliela ridiede.

Sho:Avanti! Bevi! 
Ciel:Fallo tu se non vuoi che te la facciamo bere con la forza.
Subaru:Forza? Fammi vedere che sai fare!
Ciel:Sebastian? Pensaci tu!

Il maggiordomo lo prese da dietro senza che il vampiro se ne accorgesse e Sho gli diede un pò di sangue.

Ciel:Ok, va bene così.

Detto questo Sebastian lasciò il vampiro che al contatto col sangue divenne molto più calmo.

Ciel:Spero che il sangue sia stato di tuo gradimento.
Subaru:Perchè dovete farle questo?
Sho:Dobbiamo aiutarla a sviluppare le sue abilità. Con voi non ci è riuscita.
Subaru:Non ci è riuscita perchè non ci ha chiesto aiuto. Ecco perchè.
Ciel:Era ovvio. Lei vuole risolvere tutto da sola. E' testarda e ancora non ha capito che ha bisogno d'aiuto.
Sho:E qui che ti sbagli. Lei lo sa, ma non vuole disturbare.
Ciel:E' un classico.

Il vampiro rimase perplesso. Incominciò a pensare alle parole di Sho e di Ciel e in effetti la situazione era piuttosto grave. Sopratutto se ci fossero state altre perquisizioni dei Mukami. Così prese la sua decisione.

Subaru:Ok, vi aiuterò a far star tranquilli i miei fratelli. 
Tutti:Cosa?
Subaru:Non meravigliatevi! Lo faccio solo per il sangue di Rita, non per altro.
Ciel:Ok,noi avevamo un piano.

Intanto, su Regalo, Libertà mi condusse in una piccola bottega. Sembrava un casinò d'epoca con le roulette e giochi d'azzardo vari.

Rita:Perchè siamo qui?
Libertà:Siccome fuori c'era troppa gente, ho chiesto in prestito ad uno di famiglia questo locale. Così possiamo allenarci un pò con le tue abilità.
Rita:Ok, per me va bene.
Libertà:Aspettami qui! Vado a vedere se c'è qualcosa che possiamo usare come spade.

Disse allontanandosi. Mi sedetti su di una sedia che era vicino ad un tavolo. Era piuttosto buio, ma dovevo ammetterlo. Era davvero un bel posto. Mentre ero seduta, Libertà si era diretto nell'altra stanza e aveva trovato delle scope.

Libertà:Queste andranno bene.
Rita:Libertà?
Libertà:Si?
Rita:Ci vuole molto?
Libertà:Due minuti. Sto cercando delle cose.

Rispose mentre stava chiamando Ciel per avvertire che tutto stava procedendo nel verso giusto.Stanca di stare seduta, mi alzai. Incominciai a pensare ai vampiretti. Mi ero affezionata molto a loro. Pensandoli non mi accorsi che incominciai ballare e presa dall'attesa incominciai anche a canticchiare una canzone che avevo in testa di Simon Curtis, un cantante di Vampire. Faceva canzoni piuttosto carine.

Rita:Push up to my body, sink your teeth into my flesh. Get undressed, ta-taste the flesh.Bite into me harder, sink your teeth into my flesh. Pass the test, ta-taste the flesh.Hold me up against the wall, Give it till I beg, give me some more.Make me bleed, I like it raw.Like it raw, raw, rawPush up to my body, sink your teeth into my flesh....

Il mio canto attirò qualcuno tanto che lo fece avvicinare alla porta del casinò. 

Libertà:Rita, statti calma! Che qui non trovo niente!

Rimproverò Libertà sentendo che facevo rumore. Mi risedetti contrariata e continuai a canticchiare a bassa voce. Mentre ero seduta, la porta principale si aprì e da essa entrò qualcuno che accese le luce.

?:Libertà? Ho dimenticato una cosa.

Mi voltai e davanti a me si presentava un uomo sulla trentina, capelli argento, occhi gialli e una benda sull'occhio destro.Mi alzai non appena lo vidi e lui mi guardò sorpreso.

?:Tu...chi sei? Che ci fai nel mio casinò?
Rita:Sto aspettando Libertà. E' di la.
?:Allora a Libertà serviva per questo il mio negozio. Per portare una bella fanciulla.
Rita:Piacere di conoscerti. Mi chiamo Rita.
Debito:Inutile che ti presenti!! Io sono Debito.
Rita:Come sei scontroso. Qualcosa non va?
Debito:Qualcosa non va? State nel mio locale a fare i fatti vostri!!! A me non va!! Voi non potete star.....

In un attimo l'uomo che era alquanto infuriato si fermò e incominciò a fissarmi come se fosse rimasto incantato da qualcosa. Intanto, dall'altro lato, Libertà parlava al telefono in video chiamata con Ciel. Come? Aveva collegato il bracciale al telefono per una visuale migliore e per contattarlo come promesso.

Ciel:Allora è tutto ok?
Libertà:Si, stiamo per incominciare l'allenamento.
Sho:Facci sapere come va!
Libertà:Ovvio.

Staccò il telefono e lo mise in tasca e orgoglioso ritornò in camera con le scope.

Libertà:Finalmente ho trov...CHE?

Urlò sorpreso. Dallo stupore, gli caddero le scope a terra non appena vide la scena di Debito che, inginocchiato, mi baciava la mano con occhi brillanti.

Debito:Quanta bellezza sprigionano i vostri occhi. Sono onorato di conoscerla.
Libertà:Che diamine stai facendo? Giù le zampe da mia sorella!

Esclamò alterato dandogli l'unica scopa che gli era rimasta tra le mani in testa.

Debito:Tua sorella?
Libertà:Si, è mia sorella. So che non ci credi perchè sono orfano, ma lei è un altro tipo di sorella.
Debito:Oh...scusi. Non sapevo che volesse farsi suora.
Libertà:Ma che stai a dire?? Idiota! Lei è mia sorella dell'anima mica una suora!
Debito:Spiegati meglio quando parli che ti capisci da solo.
Rita:Dai, Libertà! Debito si stava solo presentando.
Libertà:Ma che bella presentazione....

Ironizzò guardandolo storto.

Debito:Va beh..vi lascio fare le vostre cose.
Rita:Ma avevi detto che non potevamo stare.
Debito:Ripensandoci posso aprire il negozio anche più tardi.
Rita:Va bene..

L'uomo se ne andò e Libertà rimase turbato.

Rita:Libertà? Tutto bene?
Libertà:E me lo chiedi anche? Cerca di stare alla larga da quello! E' il donnaiolo della città e come farà con tutte farà anche con te.
Rita:Beh...se è per questo non sono stata io ad avvicinarmi. E' stato lui che non appena è entrato, mi ha visto ed ha incominciato ad irritarsi, ma poi si è presentato. E sinceramente sembrava molto carino.
Libertà:Carino? Oh...  non so come fare con te!
Rita:Non dovevamo allenarci?

Chiesi e da lì incominciammo ad allenarci. Più tardi i vampiretti si stavano svegliando senza sapere una sorpresa li attendeva.

Raito:Ah... che dormita!
Kanato:Ci voleva proprio.
Ayato:Ragazzi?Qualcuno sa dirmi dove siamo?

Domandò ancora stralunato. I ragazzi incominciarono a guardarsi attorno e guardando, istintivamente urlarono. Si erano ritrovati nel giardino della loro villa senza sapere come.

Raito:Come ci siamo finiti di nuovo qui?
Shu:E' assurdo. Noi eravamo con Sho e gli altri nel palazzo di Ciel.
Reiji:Ci hanno atteso un ragiro. Non ci sono dubbi.
Ayato:Guarda che non c'era bisogno che lo dicessi. Ce ne siamo accorti benissimamente.
Kanato:Voglio prendere il promotore di tutto questo! Nessuno può ragirarmi così! 
Raito:A chi lo dici.
Kanato:Voglio staccargli la testa per poi bergli tutto il sangue. E perchè no... magari prima ci gioco un pò facendolo prendere dall'ansia e dalla paura per poi non lasciargli neanche un attimo di pace.Diverrò la sua ossessione.
Reiji:Piuttosto, dov'è Subaru?

I ragazzi incominciarono a girarsi attorno, ma di Subaru neanche l'ombra.

Raito:Quel traditore! Lo dovevo immaginare! Zitto zitto se n'è andato e si è alleato col nemico per trovare Rita.
Ayato:Avanti, ragazzi. Non penso che Subaru arriverebbe a questo. E poi si era addormentato anche lui con noi o sbaglio?
Kanato:E se era una finta?
Shu:Una finta?
Reiji:Probabile. Magari i ragazzi ci hanno sedato e lui sapeva cosa stavano tramando.
Raito:Questo spiegherebbe come mai il dolce non l'ha neanche guardato.
Reiji:Però è strano. Noi siamo vampiri e i sedativi, come anche i veleni, non ci fanno niente. Com'è possibile che abbiano fatto effetto?
Shu:Forse perchè siamo ancora sotto effetto del sangue di Rita.
Reiji:Lo escludo.Quando siamo partiti Subaru ha perso le staffe, Kanato è diventato spietato, per non parlare di Raito che si è messo a sedurre tutte quelle ragazze che passavano. 
Ayato:Che centra?
Reiji:Centra. Perchè se fosse l'effetto del sangue noi non dovremo avvertire la sete e non dovremo neanche essere normali, cioè come siamo di solito.
Raito:Beh...che intenzione avete ?
Reiji:Per prima cosa entriamo dentro e vediamo Yui come sta, poi cerchiamo Subaru. Ci deve delle spiegazioni.

Rispose conducendo tutti dentro casa, ma non appena entrarono dentro videro i ragazzi con Yui.

Yui:Oh.. allora siete qui. Dove vi eravate cacciati?
Ayato:Ma come? Noi eravamo partiti.
Shu:E per giunta con loro!

Esclamò indicando i ragazzi. I ragazzi a loro volta si guardarono straniti tra di loro.

Natsuki:Ma che state dicendo?
Tokiya:Noi siamo stati sempre qui.
Reiji:Sempre qui? Impossibile!
Ren:Oh... quante storie! Mi sa che se lo sono sognati. Dategli ragione ragazzi, così la smettono di alterarsi.
Raito:Ehi! Noi siamo persone, non bambini!
Shu:Io so quello che ho visto!
Kanato:Già, anch'io e noi eravamo andati in un portale dove ci ha condotti in un mondo dove c'era un certo Ciel che doveva portarci da Rita.
Sho:Rita? 
Raito:Dai, non fare l'imbecille!
Ayato:Già, cos'è questa sceneggiata?
Sho:Sceneggiata? Ma noi non facciamo nessuna sceneggiata!
Yui:Vi siete addormentati in giardino. 
Otoya:Infatti.. dopo l'arrivo dei Mukami avete avuto l'idea di sdraiarvi in giardino a guardare le stelle.Ve lo siete dimenticato?
Reiji:Cosa? 
Shu:Non ricordo niente del genere.
Yui:Ma come? Dovevate festeggiare il fatto che non avevano scoperto ne i ragazzi ne Rita.
Reiji:Strano. Voi ricordate qualcosa del genere?
Kanato:Io no.
Shu:Neanche io.

Discutevano tra di loro perplessi e incuriositi dalla facenda.

Subaru:Tsk...come al solito vi dimenticate le cose.
Raito:Noi siamo sicuri che eravamo partiti. E' impossibile che tutti e 5 abbiamo sognato la stessa cosa.
Yui:Non è impossibile. Può succedere.
Raito:Ah...davvero? Bene!. Se eravamo in giardino, dov'è Rita?
Yui:Come dov'è?
Raito:Già, dov'è? Avete detto che stava con noi o sbaglio?
Sho:E' in camera sua che dorme.

Ribattè Sho vedendo che la ragazza era in difficoltà. I vampiretti si guardarono in faccia e Kanato, notando la preoccupazione sulla faccia di Yui, disse:

Kanato:C'è troppa ansia.Non ci credo.
Raito:Vado a controllare.

Rispose salendo le scale e guardando con sospetto tutti. Arrivò in camera mia dove aprì la porta e con sorpresa mi vide nel letto che dormivo tranquillamente.

Raito:Cosa?
Subaru:Hai visto? Ora la lasci dormire?
Raito:Non capisco. Ero sicuro che noi eravamo andati a cercarla.
Subaru:Cercarla? Ma se sta dormendo?
Raito:Pensavo fosse scappata.
Yui:Ma che dici? Lo sai che lei non scapperebbe mai da noi.

Mi guardò con tenerezza sorridendo dolcemente sospirò:

Raito:Hai ragione. Sono stato uno stupido. 

Il ragazzo si avvicinò a me e mi accarezzò i capelli baciandomeli visto che ero rivolta di schiena. Poi uscì insieme agli altri. Dopo un pò Sho aprì la porta ed entrò richiudendola.

Sho:Ci sono cascati!

Esclamò facendomi alzare dal letto. Beh, veramente, la persona nel letto non ero io, ma Ciel che si era travestito da me essendo quello che mi assomigliava di più. 

Ciel:Ma fa sempre così quel Raito?
Sho:Si e non so quanto ancora potremo resistere.
Ciel:Segui i piani! 
Sho:Lo so, ma sono molto furbi.
Ciel:Lo so, perciò dobbiamo agire con cautela. Dobbiamo fare in modo che Rita finisca il suo addestramento.
Sho:Spero che ci riesca e che noi riusciamo a ragirarli senza che se ne accorgano, se no siamo spacciati.

Intanto, io e Libertà stavamo tornando nella villa della famiglia Arcana, quando ad un tratto ci fermammo sentendo delle urla che provenivano da una chiesa.

Rita:Cosa sono queste urla?
Libertà:Non so.Penso siano i bambini che giocano. Andiamo a controllare.

Rispose prendendomi per mano e portandomi in chiesa. Infatti era come aveva intuito. C'erano tanti bambini che giocavano a calcio e non c'erano solo bambini, ma anche persone adulte che li guardava felici. Sembrava un sogno. Tutti erano in armonia e parlavano tra di loro. Era il mondo che avevo sempre sognato, senza guerre ne litigi.

?:Ehi, chi è questa bella fanciulla?

Chiese un uomo avvicinandosi a noi. Era una persona di conoscenza di Libertà. Era pelato e occhi grigi. Doveva avere all'incirca una quarantina d'anni. Sembrava piuttosto severo.

Libertà:Oh..ciao Dante. Lei è Rita.
Dante:Oh, bene! Allora ci siamo trovati la fidanzatina.
Rita/Libertà:Fidanzatina?
Libertà:Ma quale fidanzatina?! Lei è mia sorella. 
Dante:Sorella? Ma tu sei orfano.
Libertà:Ci risiamo! Perchè nessuno mi crede quando dico che è mia sorella?
Dante:Perchè tutti sanno che sei orfano ed è praticamente impossibile che ti ritrovi con una sorella.
Rita:Non è impossibile. Noi siamo veramente fratelli?
Dante:Davvero?
Libertà:Si, puoi crederci o no, ma lei è veramente mia sorella.
?:Di che parlate?

Chiese un uomo moro venendo da lontano con un altro bruno. Avevano entrambi gli occhiali, solo che il primo li aveva da viste e il secondo da sole.

Libertà:Pace? Che ci fai qui?
Pace:Non mi dirai che ti sei dimenticato. Oggi è sabato.E lo sai che ogni sabato c'è la festa della piazza.
Libertà:Già, è vero! Me ne ero completamente dimenticato.
?:Chi è la ragazza? 
Pace:Ah..già! Me l'avevi detto che l'avevi visto con una. E' davvero molto carina.

Disse avvicinandosi a me e incominciandomi a fissare dalla testa ai piedi.

Libertà:Che? Stacci lontano!
Pace:Ok, scusa tanto.Non sapevo che fossi geloso.
Libertà:Geloso? Io? E' normale che lo sono. E' mia sorella e mi da fastidio che la fissi come se fosse una statua!!

Urlò facendo meravigliare i due.

Pace/?:Tua sorella??
?:Pensavo fossi orfano.
Pace:Ma lui è orfano.
Libertà:Ci risiamo.
??:E' orfano, ma lei è la sua sorella dell'anima. Dico bene?

Si intromise una ragazza dai capelli rossi e occhi verdi. Era al quanto bella e tutti non appena la videro gridarono il suo nome.

Tutti:Felicità!
Libertà:Finalmente qualcuno che mi crede e che sa come stanno le cose.
Felicità:Me l'ha detto Luca.
?:Se devo dire, anche se siete fratello e sorella siete completamente diversi.
Pace:Già, tu hai gli occhi verdi e capelli biondi, mentre lei è castana con occhi... che sono? Azzurri?

Chise avvicinandosi dinuovo a me e incominciando a fissarmi intensamente negli occhi, lo stesso fece anche l'amico accanto.

Libertà:Jolly, Pace, piantatela! La mettete a disagio!
Rita:Non preoccuparti.. è tutto ok.
Libertà:Sicura? 

Il fatto che mi guardassero e che sembravano accettarmi in un qualche modo, il fatto che era tutto così pacifico e tranquillo, mi sentivo così bene che, per un momento,mi dimenticai chi ero e dei vampiretti. Intanto, mentre parlavo tranquillamente con i componenti della famiglia Arcana, nella villa Sakamaki, nella stanza di musica, Sho era al quanto preoccupato e pensieroso...

***

Ciel:Ok,noi avevamo un piano.
Disse standosene sulla sua comoda sedia vicino alla scrivania, suscitando la curiosità di Subaru.

Subaru:Di che si tratta?
Ciel:Avremo in testa di ragirare i ragazzi per far guadagnare tempo a Rita per il suo addestramento. E stavo pensando di farli ritornare al loro mondo. Così stanno al sicuro e Rita sta tranquilla ad allenarsi.
Subaru:Cosa? Ma è una pazzia! 
Ren:Già. Non sarà facile trascinarli a casa.
Ciel:Lo so, per questo mi travestirò da Rita. Dopotutto siamo fratelli d'anima stretti. Sia io che Sho, essendo strettamente collegati, assomigliamo a lei e sarà al quanto facile il travestimento.
Subaru:Facile? Voi siete completamente diversa da lei!
Sho:No, non siamo molto diversi. Abbiamo lo stesso viso e gli stessi occhi, quindi sarà facile per noi travestirci.
Ciel:Già, ma sarò io a travestirmi, visto che Sho è di casa ormai.
Otoya:Ok, ma come faremo? Cioè...portarli fin a casa è difficile. Se si svegliano durante il tragitto che facciamo?
Ciel:Il piano è questo. Mi travestirò da Rita, Sebastian ci aiuterà a portare i vampiri fino al bus che ci condurrà nella loro casa, da lì cerchiamo un posto dove farlo nascondere. Dopodichè inventeremo una storia che parte prima della partenza di Rita.
Tokiya:C'è solo un problema.  Non sappiamo se funzionerà visto che c'è un altro  vampiro a casa.
Cecil:Parli di Yui?
Sho:Lei è innocua.  Credo che ci appoggerà.
Subaru:Ci appoggerà. Tranquilli.
Ren:E da lì? Che si fa?
Ciel:Faremo finta che la cosidetta Rita ha la febbre e mal di gola, in modo che non scendo a pranzare o a cenare con loro. 
Sho:E' per causa dell'occhio, vero?
Ciel:Se vedessero il mio occhio scoperto capirebbero facilmente che non sono lei.
Otoya:Ma lo capirebbero anche se lo avessi coperto.
Ciel:Per questo devo evitare ogni contatto con loro. E poi si sente anche che la voce è diversa. Per questo non parlerò e fingerò un mal di gola.
Subaru:Sembra un buon piano, ma non credo resisterà allungo.
Sho:Dobbiamo tentare. I vampiri non devo sapere che lei è altrove.
Subaru:Bene! Direi di metterci all'opera allora.

Disse avvicinandosi alla porta e così iniziò l'operazione:"vampiri" che i ragazzi avevano progettato.


*** 

Ren:Che hai?
Chiese Ren vedendo Sho che era preoccupato.

Sho:Non lo so. Spero che i vampiri non se ne accorgano.
Natsuki:Guarda che non sei il solo. Anche noi abbiamo paura delle conseguenze.
Otoya:Sicuramente se se ne accorgono ci spellano vivi.
Raito:Accorgerci di cosa?

Domandò Raito sentendo che stavano parlando di loro. Poco dopo entrò anche Kanato che aveva ascoltato anche lui.

Kanato:Già. Di cosa si tratta?
Raito:Ci nascondete qualcosa?

I ragazzi non appena videro i vampiri incominciarono a tremare. Incominciarono a pensare:"cosa ci inventiamo ora?" oppure "siamo stati scoperti!" 
Raito lentamente si avvicinò a Ren che era al quanto turbato e continuava a fingere di stare calmo.

Raito:Cosa c'è? Il gatto vi ha mangiato la lingue?
Kanato:Avanti parlate!

La tensione era alta. Cosa si sarebbero inventati i ragazzi? Come avrebbero reagito i vampiri? Ma soprattutto, cosa mi stava succedendo su Regalo? Lo scoprirete al prossimo capitolo. 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Titolo:Capitolo 10 - La scoperta dei vampiri.

Sho:Spero che i vampiri non se ne accorgano.

Disse Sho preoccupato della situazione. I ragazzi cercarono di rassicurarlo senza sapere che qualcuno li stava spiando a loro insaputa.

Natsuki:Guarda che non sei il solo. Anche noi abbiamo paura delle conseguenze.
Otoya:Sicuramente se se ne accorgono ci spellano vivi.
Raito:Accorgerci di cosa?

Chiese Raito uscendo allo scoperto dopo aver sentito che stavano parlando di loro. Uscì allo scoperto anche Kanato che aveva ascoltato anche lui ciò che stavano dicendo i ragazzi.

Kanato:Già. Di cosa si tratta?
Raito:Ci nascondete qualcosa?

I ragazzi non appena videro i vampiri incominciarono a tremare. Incominciarono a pensare:"cosa ci inventiamo ora?" oppure "siamo stati scoperti!". Raito lentamente si avvicinò a Ren che era al quanto turbato.

Raito:Cosa c'è? Il gatto vi ha mangiato la lingue?
Kanato:Avanti parlate!

La tensione era alta. Nessuno sapeva che dire, quando Natsuki, cercò di sdrammatizzare.

Natsuki:Cosa mai dovremo nascondervi?
Otoya:Già, non c'è niente.
Raito:Zitti voi! Deve parlare il dongiovanni qui. Avanti, che c'è?
Ren:Niente che ti possa interessare!
Raito:Come osi? Brutto figlio di...Parla se non vuoi che beviamo il sangue dei tuoi amichetti!!

Ordinò prendendolo per la maglia. Sho, vedendo che la situazione stava degenerando, intervenì.

Sho:Aspetta!
Raito:Vuoi parlare tu, tappetto?
Sho:Prima cosa non sono un tappetto e seconda cosa è... una cosa che riguarda Rita.
Kanato:Rita?
Raito:Avanti! Parla! Di che si tratta?
Sho:Vedi lei è....

Intanto mentre i ragazzi confessavano ai vampiri chissà cosa, io ero con Libertà. Mangiammo bene ed i suoi conviventi sembravano così piacevoli e disponibili. Presto passarono i due giorni e, non so come, riuscii ad aprendere bene l'arte del duello. Infatti riuscivo a giostrare una spada al quanto bene, senza alcuna fatica.

Libertà:Sei migliorata molto.
Rita:Eh già.Non pensavo che in così poco tempo avrei imparato così tanto.
Libertà:Che ne dici di prenderci una pausa?

Propose abbassando l'arma. Accettai e ci sedemmo sull'erba del giardino della villa incominciando a chiacchierare.

Libertà:Come ti sembra questo posto?
Rita:E' tutto stupendo. Mi piace un sacco.
Libertà:Lo sapevo che ti sarebbe piaciuta. E' molto caotica. Difficilmente succede qualche casino.
Rita:Già....
Libertà:Piuttosto, com'è questa storia tra te e Debito? Non ci ho capito niente.
Rita:Quale storia?
Libertà:Dai, la sai quale. A te piace?
Rita:Ma neanche per sogno. E' troppo grande per me. Io voglio un ragazzo che sia più grande, ma non così tanto. Sai quante volte gliel'ho detto.
Libertà:E come mai allora ti sta sempre dietro.
Rita:Beh...forse per quello che è successo il primo giorno che venni qui.

Dissi incominciando a spiegare ciò che era successo.

***
Mentre ero seduta, la porta principale si aprì e da essa entrò qualcuno che accese le luce.

?:Libertà? Ho dimenticato una cosa.

Mi voltai e davanti a me si presentava un uomo sulla trentina, capelli argento, occhi gialli e una benda sull'occhio destro.Mi alzai non appena la vidi e lui mi guardò sorpreso.

?:Tu...chi sei? Che ci fai nel mio casinò?
Rita:Sto aspettando Libertà. E' di la.
?:Allora a Libertà serviva per questo il mio negozio. Per portare una bella fanciulla.
Rita:Piacere di conoscerti. Mi chiamo Rita.
Debito:Io sono Debito. Comunque non potete star.....

In un attimo l'uomo si fermò e incominciò a fissarmi come se fosse rimasto incantato da qualcosa. Non so cosa, ma mi venne vicino con aria più gentile.

Rita:Oh..se non possiamo restare allora aspetto che viene Libertà e ce ne andiamo subito. Tranquillo.
Debito:Come ha detto che si chiama?
Rita:Chi? Io? Mi chiamo Rita.
Debito:Rita? Che nome principesco che avete.
Rita:Ma avanti, non dite sciocchezze. E' un nome qualunque.

Risposi sorridendo. 

Debito:Si, ma voi siete così divina. Siete venuta da una stella? Dite la verità.
Rita:Ma che dite?


Lui si inginocchiò prendendomi la mano mentre Libertà stava uscendo dall'altra stanza.

Libertà:Finalmente ho trov...CHE?

Urlò non appena vide la scena di Debito che inginocchiato mi baciava la mano con occhi brillanti e con voce dolce mi disse:

Debito:Quanta bellezza sprigionano i vostri occhi. Sono onorato di conoscerla.
Libertà:Che diamine stai facendo? Giù le zampe da mia sorella!

Da dopo quell'episodio non sono riuscito a scrollarmelo di dosso. Ogni volta che mi vede fa il pazzo tanto che mi ha messo anche un soprannome.



***

Debito:Ehi, Bambolina! Che ci fai qui?

Ci risiamo. Ecco il soprannome di cui vi stavo parlando.

Rita:Ehi, ciao. Stavamo facendo una pausa.
Debito:Allora vuol dire che può venire con me, vero? Devo andare a fare una commissione.
Libertà:Se vuole, perchè no?
Rita:No, grazie. Rimango qui. Devo allenarmi.
Debito:Ok, come vuole. Bambolina.

Disse andandosene. 

Libertà:Perchè non ci sei andata?
Rita:Non sopporto i dongiovanni e poi lui come lui mi sta là...
Libertà:Ho capito. Però non capisco cos'hai contro i dongiovanni.
Rita:Cos'ho? Beh... apparte il fatto che grazie ad un dongiovanni ho preso una brutta nomina nel mio mondo e vorrei castrarli tutti dalla A alla Z quelli come lui... possiamo dire che non ho niente altro.
Libertà:In che senso hai avuto una brutta nomina?
Rita:Per causa che ero un intoccabile e che per questo ero carina, i ragazzi mi venivano dietro, ma io non ho mai voluto un dongiovanni. Mi piacevano altri ragazzi.Un giorno, un ragazzo che mi piaceva, mi chiese di uscire, accettai e dopo quell'uscita ci fidanzammo. Non durò più di una settimana perchè era un dongiovanni. 
Libertà:Tu parti prevenuta perciò è andata male.
Rita:Non ero prevenuta, ok? Avrei voluto vedere te se stavi con qualcuno e quella persona avrebbe detto all'amico davanti a te che già stava con due ragazze e non poteva permettersi anche la terza.
Libertà:Cosa?
Rita:Da dopo quel casino....non guardavo in faccia a nessun ragazzo più che ci provasse con me. Un amica mi stette vicino a superare quella delusione e ogni volta che lo incrociavo, lei mi tirava dalla parte opposta da lui.Da lì incominciarono a mettere voci che ero lesbica. A causa di questa voce mi picchiarono anche, perchè non ci ho mai creduto che lo ero e, una prof che mi odiava voleva vedermi sprofondare e convinse alle ragazze a menarmi. Con tutto questo sono andata avanti, ma venne un momento che nessuno si avvicinava a me, neanche per essere amico, così incominciai a pensare:"forse è vero. Chissà?" Però sapevo che non lo ero. Pensavo se lo fossi mi dovrebbero piacere le ragazze e non dovrei essere attratta dai ragazzi. Così ho continuato per la mia strada. Finchè non trovai lui.
Libertà:Lui? Lui chi?
Rita:Il ragazzo che mi ha spento l'immaginazione e l'amore per la vita.

Libertà mi guardò dispiaciuto, mentre io raccontavo con cuore infranto una parte della mia vita. Una lacrima scese sul mio viso. Mi era impossibile trattenerla. Faceva troppo male soffocare tutto questo e non raccontare niente a nessuno. L'avevo tenuto così tanto tempo dentro di me che faceva al quanto male dirlo. Libertà, vedendomi piangere, mi abbracciò cercando di rassicurarmi.

Libertà:Allora è per questo che sei cambiata. Quante ne hai passate. Povera sorellina. Sta tranquilla! Da oggi in poi non succederà mai più una cosa del genere. Hai me, Sho, Ciel e tutti gli intoccati e soprattutto adesso hai anche i vampiri al tuo fianco.

E mentre Libertà mi rassicurava, Raito, preoccupato, se ne stava seduto nel soggiorno.

Yui:Qualcosa non va?

Chiese Yui entrando nella stanza con Ayato.

Raito:Sono preoccupato per Rita. L'avete saputo?
Ayato:Si, me l'ha detto Kanato. E' un bel guaio.
Raito:Non so neanche se devo andare da lei o no.
Reiji:Che avete?

Domandò Reiji, vedendo i volti dei fratelli preoccupati, entrando nella stanza con Shu e Subaru.

Raito:Niente.
Shu:Dov'è Rita?
Ayato/Raito:In camera sua.
Shu:Sembrate sotto tensione. Che avete?
Ayato:Avete saputo di Rita?
Reiji:L'ho saputo. Kanato me l'ha informato.
Shu:Anche a me.
Ayato:Secondo voi dovremo continuare con questa sceneggiata di non pensarla o dovremo andare da lei?
Subaru:Cosa? 

Urlò meravigliato. Come facevano i fratelli a saperlo? I ragazzi vi voltarono verso di lui.

Raito:Ehi, che hai?
Ayato:Già, sei più pallido del solito.
Subaru:Chi? Io? Ma no... chi ve l'ha detto di Rita?
Raito:Ha confessato tutto Sho. Pensava di tenercelo nascosto solo perchè gli era stato chiesto così.
Ayato:Già. E' assurdo!
Yui:Quindi...che facciamo? Andiamo da lei?
Raito:Che domande? Certo che dobbiamo andare da lei, solo che non so come comportarmi.
Subaru:Invece di andare da lei, perchè non rimaniamo qui è aspettiamo che sia lei a venire da noi.
Ayato:Cosa? Ma sei impazzito? E se si sente male??
Shu:Già, non possiamo starcene ancora con le mani in mano.
Reiji:Direi di andare.
Subaru:No, aspettate!!

In quel momento entrò nel salone Sho con un panino tra le mani e mentre lo stava mordendo, Subaru gli diede un ceffone dietro la testa che gli fece andare il boccone di traverso che per poco non lo affogò.

Sho:Ma sei impazzito? Per poco ci rimettevo!
Subaru:E' il minimo per quello che hai fatto?
Sho:Fatto? Perchè? Cosa avrei fatto?
Subaru:Sei andato a spifferare di Rita, mentre avevi detto che non dovevo dire niente.
Sho:Ah..quello. Sta calmo e rilassati!
Subaru:Rilassarmi? Loro vogliono andare da lei.
Sho:E falli andare pure. Tranquillo.
Subaru:Tranquillo un corno!
Sho:Idiota, ancora non l'hai capito?
Subaru:Cosa avrei dovuto capire?

Intanto,mentre i due discutevano, Raito entrò nella mia stanza dopo aver bussato.

Raito:Si può?

Chiese aprendo ed entrando in stanza dove trovò la presunta me seduta sul letto di spalle alla porta.

Raito:Come ti senti?

Ciel si mise la mano alla gola fingendo di voler parlare e di non riuscirci.

Raito:Ancora con il mal di gola. Questa brutta influenza. Non vuole proprio andarsene da te. Sei troppo dolce anche per lei.

Disse dolcemente sedendosi sul letto e abbracciandolo da dietro.

Raito:So che non hai voglia, ma...mi mancano così tanto i tuoi baci e il tuo ribellarti a me, ma soprattutto mi manca il tuo profumo. A causa dell'influenza hai un odore da maschio orribile, come di muschio.

Ciel incominciò a tremare ed a rabbrividire sentendo le labbra del vampiro che incominciò a mordergli l'orecchio, ma ritornando a Subaru ed a Sho.

Subaru:Cosa?
Sho:Hai sentito bene.
Subaru:Spiegami meglio!

Ordinò facendo spiegare tutto l'accaduto...

***
Raito:Come osi? Brutto figlio di...Parla se non vuoi che beviamo il sangue dei tuoi amichetti!!

Ordinò prendendo Ren per la maglia. Sho, vedendo che la situazione stava degenerando, intervenì.

Sho:Aspetta!
Raito:Vuoi parlare tu, tappetto?
Sho:Prima cosa non sono un tappetto e seconda cosa è... una cosa che riguarda Rita.
Kanato:Rita?
Raito:Avanti! Parla! Di che si tratta?
Sho:Vedi lei è...

In quel momento si fermò pensieroso. Il vampiro non voleva essere preso in giro così lo prese per la spalla.

Raito:Lei è cosa?

In quell'istante ebbe il colpo di genio. Quale ragiro è soluzione migliore del piano che avevano con Ciel?? Così iniziò a recitare incominciando a fare gli occhi lucidi e guardandolo con tristezza lo abbracciò.

Sho:Ti prego, abbracciami!!
Raito:Ehi, che ti prende??
Sho:Rita sta male....è influenzata ed ha un bruttissimo mal di gola. Io sono suo fratello e non so che fare. Probabilmente avrà poco di vita. Non vuole mangiare, ne guardare gli altri, ma essendo suo fratello dovevo nasconderlo perchè me l'ha chiesto.
Raito:Cosa?
Sho:AHHHH!!! TI PREGO!!! NON LO DIRE A NESSUNO!!!!

Urlò con i lacrimoni agli occhi mentre i ragazzi meravigliati si guardavano in faccia e abbassarono lo sguardo.

Raito:Ma come facciamo a non dirlo? 
Kanato:Già, lei è una componente importante per noi.
Sho:Lo so, ma con l'influenza non può far assaggiare il suo sangue. Potrebbe avere effetti drastici su di voi. NON VOGLIO PERDERE ANCHE VOI!!!
Kanato:Come la fai tragica.
Raito:Ok, cercheremo di non dirlo a nessuno, ma adesso calmati.
Sho:Oh..grazie! Sei un amico, fratello!!

Esclamò soffiandosi il naso sulla giacca di Raito dov'era appoggiato. 

Raito:Ma che diamine fai??
Sho:Scusa. Avevo il naso che colava.
Raito:Ma che schifo! Levami subito la giacca da dosso e lavamela! Che schifo!! Ho tutti i tuoi germi addosso!
Sho:Sono germi sani, anzi sanissimi.
Raito:Comunque sia, levameli di dosso!!

Disse alterato. Sho gli tolse la giacca e i due vampiri se ne andarono.

Natsuki:E' stata una parte pazzesca!
Otoya:Già, un ragiro da capogiro.
Sho:Già, già! Si vede che hanno fatto bene tutti quei film e quelle parti che ho fatto insieme al grande maestro Hyuuga Ryuya.
Cecil:Adesso stai esagerato.
Sho:Non sto affatto esagerando. E' la pura verità!!

Si vantò vedendo che il piano aveva funzionato, anche se Ciel era al quanto preoccupato per il piano e ben presto, i ragazzi avrebbero capito il motivo.


***

Subaru:Cosa?
Sho:Quindi rilassati! Non scopriranno mai che Rita è sparita. C'è Ciel in camera sua travestito da lei, o sbaglio??

In quel momento un urlo fece tremare tutta la villa. Proveniva dalla mia stanza. Sho corse immediatamente e vide la scena di Raito che era scioccato vedendo Ciel, che cadendo dal letto il ciuffo che aveva davanti all'occhio si era spostato e aveva mostrato la sua identità.

Raito:Tu non sei Rita!!
Sho:Ciel!!Stai bene?

Chiese vedendolo a terra e correndo da lui.

Ciel:Brutto rattuso maniaco!!
Sho:Calmati! Cos'è successo?
Ciel:Quel vampiro maniaco mi ha leccato l'orecchio ed ha cercato di sedurmi!! Come diamine faceva Rita a sopportarlo??? Che schifo!!
Raito:Guarda chi parla!!! Che ci facevi vestito da Rita??Femminuccia!!!
Ciel:Femminuccia a chi??

I vampiri entrarono e videro la scena. Reiji cercò di riportare l'ordine.

Reiji:Calmatevi! Che è successo??
Raito:Che è successo?? Che questi intoccabili hanno un vizio col travestimento!! Ma che schifo?
Shu:Intoccabili?
Kanato:Ma se quello è Ciel, dov'è Rita?
Sho:Bella domanda.. Dov'è Rita?

Chiese ridendosela e cercando di sdrammatizzare, ma Raito era infuriato.

Raito:Dov'è Rita? Che fai anche le caricature??
Subaru:Raito, calmati! Non  è successo niente.
Raito:Calmarmi??? Siamo stati ragirati!! 
Reiji:Come??
Shu:Stai scherzando vero?
Raito:Magari! Rita non è qui! Ci hanno condotti loro qui e hanno finto che noi non ce ne fossero mai andati!
Ayato:Cosa? Ma che dici? Yui...

Non finì neanche la frase che si voltò verso la ragazza che dispiaciuta abbassò lo sguardo.

Yui:Scusate. Mi spiace ragazzi, ma Subaru aveva detto di non dirvelo.
Kanato:Subaru???
Subaru:Si, doveva essere il piano perfetto.
Shu:Perfetto? In che senso perfetto?
Ciel:Dovevamo farla allenare per qualche giorno e dopo l'allenamento l'avremo andata a prenderla.
Raito:Beh... è stata fin troppo tempo fuori!! Andiamo ragazzi! Dobbiamo cercarla! E stavolta non vogliamo ragiri sia chiaro.
Reiji:Per stavolta lasciamo passare, ma mentiteci di nuovo e dite addio al vostro sangue!!
Shu:Ma stavolta prenderemo le nostre precauzioni con la nostra cara Yui.
Ayato:Già.
Yui:Cosa? Perchè? Che volete fare?

Chiese mentre vedeva i ragazzi che la guardavano minacciosa. La sera stessa i ragazzi ripartirono, ma lasciarono la ragazza nelle mani di due loro amici delle superiori.

Ayato:Carla?Shin? Tenetela d'occhio.
Shin:Tranquillo. Andrà tutto bene.

Rispose il rosso dagli occhi gialli, seguito dal fratello dai capelli argento lunghi e occhi gialli come lui.

Carla:Già. Che vuoi che succeda?
Raito:Mi raccomando. Se vengono i Mukami non fateli entrare. 
Shin:Piuttosto, questa vostra cugina che andate a trovare, com'è? Carina?
Sho:Ragazzi, avanti andiamo!!
Carla:Che odore da umano che ha.
Ayato:Loro sono umani. Per questo i Mukami non devono entrare. Capirebbero subito della loro presenza.
Raito:Già. Essendo solo voi tre è molto più facile perlustrare la casa per loro.
Shin:Tranquillo.Dei Mukami non ci sarà neanche l'ombra.
Subaru:Meglio così. Andiamo.

Disse trascinando i compagni via da lì. Non appena partirono nella villa Sakamaki incominciò ad esserci una strana aria.

Carla:Era come avevi pensato.Venite pure!

Esclamò riaggancciando il cellulare. Yui era mantenuta da Shin che la incatenò.

Yui:Che volete fare?
Shin:Noi niente. Solo aiutare il miglior offerente.
Carla:I Mukami stanno venendo. Per i Sakamaki non c'è più scampo. Avranno lo sfratto immediato.
Yui:Cosa? Perchè? Perchè lo state facendo?
Shin:Non sono cose che ti riguardano!!

Gli urlò contro. Intanto, al centro dell'universo i ragazzi stavano entrando nel mondo di Regalo.

Raito:Spero che sia lì.
Ciel:E' lì. Tranquilli.
Sho:Già. Ce lo dice il bracciale.
Kanato:Bene. Andiamo!

Dissero entrando nel portale. A Regalo, Libertà ed io eravamo al molo dove quest'ultimo mi aveva messo alla scelta ed avevo deciso di tornare a casa dai vampiretti.

Libertà:Ti farà bene stare di nuovo con i vampiri. Almeno non sei disarmata e indifesa.
Rita:Già. Secondo te qual'è la mia abilità?
Libertà:Non ne ho idea. Adesso torna da loro, poi ci metteremo d'accordo qualche altra volta per approfondirle e cercarle. Ok?
Rita:Ok.Grazie mille per l'ospitalità.
Libertà:Di nulla.

Sorridemmo dopo di che chiamai il bus dove mi condusse al centro dell'universo. Trovare la strada per Vampire era al quanto difficile. I draghi dormivano tutti ed io dovetti vedermela da sola.

Rita:Questo dovrebbe essere il portale.

Dissi toccando un portale. Sull'arcata stava scritto qualcosa. Forse un indicazione. Mi allontanai per vedere di cosa si trattava, ma inciampai in una roccia cadendo di dietro, incominciai a rotolare. La mia borsa, nel cadere, mi scivolò da mano facendo cadere molte cose che si sparsero ovunque. Ed io, per la mia solita sfiga che è l'unica cosa che non mi abbandona mai, scivolai diritta in un portale. Caddi su un morbido strato di neve.

Rita:Ah...Che freddo!! Ma dove diamine sono? 

Mi chiesi attivando il bracciale che disse:"Siete a Solitaria. Benvenuta".

Rita:Solitaria?

Improvvisamente si udì un ululato di lupo.

Rita:Cosa? E' una presa in giro? Ditemi che uno scherzo!!! 

E mentre mi alzai e cercai riparo, perchè la sfiga non aveva ancora finito il suo gioco e stava per arrivare una bufera di neve, i vampiri arrivarono alla villa di Libertà.

Libertà:Ciel? Sho? Che ci fate qui??
Sho:Dov'è Rita? Ha finito il suo addestramento?
Libertà:Si, l'ha finito ieri. Infatti adesso sta tornando a casa.
Tutti:COSA??
Raito:Siamo venuti fin qui per niente??
Shu:E' assurdo!
Subaru:Ve l'avevo detto che non era il caso di agitarsi, ma voi volevate venire lo stesso.
Ayato:Mi sembra tanto di stare in uno di quei film comici dove uno va ad una parte e l'altro dall'altra.
Natsuki:Lo puoi dire forte.

Dissero rimanendo abbattuti.

Sho:Quindi è tornata a casa.
Libertà:Esatto.
Otoya:Beh..allora perchè non torniamo anche noi?
Raito:Per la prima volta sono d'accordo con te.
Subaru:Sei troppo in pensiero per lei. Non è che ti sei preso una bella cotta per la lady?
Raito:Una cotta io??Ma come ti permetti?? Tutti lo sanno che è solo una sgualdrina!!
?:Chi sarebbe la sgualdrina?'

Chiese una voce maschile proveniente da lontano. Tutti si voltarono e videro Debito.

Libertà:Debito. 
Debito:Dov'è Bambolina?
Libertà:E' tornata a casa.
Raito:Ehi, aspetta!! A chi hai chiamato Bambolina?
Debito:Alla sorella di Libertà, Rita. Voi non la conoscete, ma era veramente una fanciulla graziosa. Sembrava proprio una bambola con quella pelle chiara e quei occhi...
Libertà:Già, si è capito!
Raito:Tu non chiami bambolina a nessuno!! Hai capito!!
Kanato:E' un attacco di gelosia o sbaglio?
Natsuki:Non ti sbagli affatto, ma è così pulcioso quando si arrabbia.
Kanato:Rieccolo, il pulciopatico.
Sho:Non cambierà mai.
Raito:Non sono geloso!! Voglio solo sapere dov'è finita Rita!!

Urlò alterato. Beh.. se avesse saputo dov'ero non sarebbe mai venuto. I vampiri odiano i lupi ed io, mi ero trovata riparo in una grotta dove davanti a me c'era un grande lupo bianco con occhi gialli che stringeva i denti e ringhiava. Avevo paura. Non sapevo che fare. Che mi sarebbe successo? I vampiri sarebbero tornati a casa? Ed io, avrei riuscito ad uscire da quella situazione??

Lupo:Grrrr.. auhhhhh!!!!
Rita:AHHHHHHHHH!!!!!

Urlai vedendo il lupo che ringhiando e ululando corse verso di me. Cosa successe? Vi lascio col dubbio. Continuate a seguirmi. Un bacio dalla vostra aliena!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Titolo:Capitolo 11 - Origini sconosciute .


Lupo:Grrrr.. auhhhhh!!!!
Rita:AHHHHHHHHH!!!!!

Urlai vedendo il lupo che ringhiando e ululando corse verso di me. Istintivamente, trovandomi vicino alla cintura il pugnale di Subaru che avevo dimenticato di mettere nella borsa nella fretta, lo estrassi e lo posi difronte a me. Il lupo, nell'avventarsi su di me sfiorò la lama del pugnale e lì chiusi gli occhi vedendo il sangue che schizzava su di me. Gli avevo ferito la zampa. Era riuscito a cambiare direzione. Con il volto macchiato dal sangue e il lupo che sembrava che piangesse, buttai il pugnale e mi avvicinai a lui. Non voleva farsi avvicinare. Mi ringhiava contro.

Rita:Mi spiace molto. E che...avevo paura già per fatti miei, visto che mi sono persa e non ho neanche vestiti pesanti. Qui si gela! Poi mi sei venuto letteralmente addosso. Non sapevo che fare.Mi spiace tanto.

Il lupo mi guardò incuriosito.

Rita:Ti prego. Fa vedere che hai. Voglio riparare alla ferita che ho fatto.

Il lupo si andò ad intanare vicino a una roccia. Presto si addormentò, ed io, sentendomi ancora in colpa, andai da lui e, stracciando il bordo della camicia che avevo, gli coprii la ferita. Poi mi accorsi che vicino al mio taglio aveva una spina. Doveva fargli davvero molto male.Decisi di toglierla. Dopo avermi assicurato che stesse bene mi addormentai. Feci uno strano sogno. Sembrava realtà, ma non ne ero sicura.

***

Nella culla della notte, una bambina in fascie dormiva. Era in un orfanotrofio, probabilmente orfana. Dolcemente e innocentemente respirava tranquilla. Non sapeva del destino che l'attendeva. Una mano gelida venne posata sulla sua fronte. Sembra che quella creatura venisse da un altro mondo. La notte copriva quella creatura misteriosa e la luce della luna mostrò i suoi denti taglienti che brillavano d'inanzi ad essi. Aveva i canini appuntiti, lunghi e affilati. Quella dolce neonata fu presa da quell'essere tra le mani.

?:Ma cosa abbiamo qui? Un succulento pasto. Quanto avrà? Una settimana? Ah...poco importa!

Esclamò leccandosi i denti pronto a mordere. La porta della stanza si spalancò ed un bambino di 2 anni vi entrò. Si incamminò verso la culla e vedendo la sorellina dormire senza nessuno in stanza sorrise.

??:Meno male che stai bene. Sai, da quando sei arrivata, le cose sembrano diverse. Neanche dovessi difendere una principessa.
???:Libertà?

Chiamò una voce femminile. Dalla porta entrò una donna con un vestito bianco. Aveva una dolcezza unica nel chiamarlo. Si vedeva lontano un miglio che le piacevano i bambini e ci sapeva anche fare. Aveva un tupè con una rosa bianca che legava i suoi capelli argento-bianchi ed occhi rossi come il fuoco. Non era la bellezza che attirava le persone a lei, ma la dolcezza.

???:Libertà, che ci fai ancora in piedi?
Libertà:Mi scusi, ma da quando è arrivata non riesco a toglierle gli occhi di dosso.
???:Avanti, va a dormire, prima che ti scoprano qui. 

Disse dolcemente la donna facendolo andare a dormire per poi avvicinarsi alla culla e accarezzare la piccola che dormiva.

???:Da quando sei arrivata, non fanno altro che alzarsi e venire da te. Sei davvero speciale piccolina. Se solo sapessimo il tuo nome.
?:Oh..bene! Non sapete neanche il nome della piccola. Tanto meglio, così nessuno sentirà la sua mancanza.
???:Cosa?

La donna, sentendo quella voce maschile, si voltò di scatto trovandosi davanti un uomo che l'assalì per prendersi la bambina nella culla. La donna cercò di difenderla, ma fu scaraventata contro un muro.

???:Vi prego, non fartelo! Non prendete la piccola! Vi scongiuro!
?:Oh...mia cara Christa. Lo sai cosa devi fare se vuoi che lascio in pace i bambini dell'orfanotrofio.
Christa:Già ve l'ho detto! Non diventerò mai vostra moglie. E poi sono un umana, un vampiro non può di certo mettersi con una come me? E' innaturale!
?:Oh.. beh... allora di questa cara piccolina non te ne importa niente.

Il vampiro prese la piccola tra le mani. Quel tocco e quella tensione che si era creata nell'aria la fece svegliare. Al suo risveglio vide il volto del vampiro che la teneva tra le mani. Capelli argento-bianchi lunghi, occhi dorati, aspetto elegante con stile ottocentesco ed era estremamente bello. Il vampiro stava per mordere la piccola quando la donna si precipitò su di lui con un pugnale d'argento, ferendolo e lasciando la piccola che cadde nella culla. Il vampiro prese la donna togliendole il pugnale da mano.

?:Ah...la metti così? In effetti hai ragione. Un vampiro non può stare con un umano.
Christa:Cosa vuole fare?
?:Togliere questo piccolo impiccio tra di noi.

La donna fu accoltellata davanti alla bambina. Il sangue colava dappertutto e come scorreva il sangue della donna, scorreva anche quello del vampiro ferito su quella culla. Quel sangue, sia della donna che del vampiro, andò a finire sui vestiti e sulle mani della bambina che incominciò a piangere. Voleva conforto nel ciuccio che non aveva così incominiciò a mettersi le dita in bocca per consolarsi da sola, quelle dita macchiate di sangue. Quel contatto tra sangue vampirico e sangue sconosciuto creo qualcosa in quella bambina. Qualcosa di speciale che nessuno avrebbe mai sospettato succedesse. Gli occhi azzurri della piccola si illuminarono, con una luce che solo i vampiri hanno, diventando ipnotici. Il vampiro diede una specie di pozione alla donna che aveva ucciso per poi avvicinarsi alla culla della piccola. Sorpreso guardò la piccola come beveva quel sangue che aveva sulle dita.

?:Oh...ma guarda! Tu non sei un umana. Eppure così sembra dall'odore.

Il vampiro la prese tra le mani intenerito rimanendone folgorato dalla luce dei suoi occhi.

?:Dolce e pregiata come le perle del mare. Visto che non hai nome, te ne darò io uno. Mia dolce Rita. Ti porterò con me, in un luogo sicuro. Il mio nome è.......

Sussurrò alla piccola "Karlheinz". Era il suo nome. Quel giorno la portò con sè nella sua villa. Non appena entrò una donna dai capelli violacei lunghi, occhi verdi come smeraldo, vestita in modo soave, elegantemente andò verso di lui.

?:Oh..caro. Hai portato da mangiare?

Chiese avvicinandosi alla piccola e mostrando le zanne. Il vampiro l'allontanò da lei.

Karlheinz:Porta rispetto donna!! Lei, da adesso in poi, starà in questa casa.
?:Cosa? Un umana in casa nostra? Ma sei impazzito?
Karlheinz:Non è un umana. Odora da umana, ma è un vampiro.
?:Oh...tesoro! Come si vede che sei assetato di sangue. Dici cose senza senso.
Karlheinz:Veramente ho bevuto e tanto anche. E come l'ho fatto io l'ha fatto anche lei.
?:Dici cose insensate.
Karlheinz:Non ho motivo di dare spiegazioni assurde. Lei è un vampiro e rimarrà in questa casa finchè lo dico.
??:Che succede?

Chiese una donna bionda con occhi blu ed un portamento severo, entrando con due bambini, uno di 3 e l'altro di 2 anni. Il primo era biondo con occhi azzurri e l'altro con capelli argento e occhi rossi. La donna si avvicinò al vampiro per vedere cosa stava succedendo.

?:Oh..Beatrix. Il nostro caro Karl ha portato un umana e dice che non è tale.
Beatrix:Un umana?
Karlheinz:Come già ho detto a Cordelia, lei non è un umana, è un baby vampiro e se non ci credete. Poco importa.
Beatrix:Beh... se è un vampiro come dite perchè non le date del sangue.
Karlheinz:Ha già bevuto. Adesso non ha sete.
Beatrix:Posso vederla??

Il vampiro diede la piccola alla donna che prendendola tra le mani si svegliò. Aveva ancora i pollici in bocca. La donna incuriosita e con grande stupore guardò i suoi occhi. Brillavano e ipnotizzavano chi la guardava.

Beatrix:Non so se è un vampiro, ma di sicuro non è umana. Ha degli occhi azzurri ipnotici, pelle chiara quasi pallida. Si avvicina molto a noi vampiri, ma non so se lo sia o meno.
Cordelia:Smettila di dire stupidaggini! Puzza d'umana!
Beatrix:E' questo che non la rende un vampiro al 100%.
?:Mamma? Cos'è quella cosa??

Chiese il bambino biondo avvicinandosi a Beatrix.

Karlheinz:Quella "cosa" dovete portarle rispetto. Da oggi in poi sarà vostra sorella.
??:Cosa? Ma odora di pasto!!
Beatrix:Shu, Reiji! Fate come dice vostro padre.
Shu/Reiji:Si, mamma.
Cordelia:Almeno potremo sapere come si chiama quella cosa?
Karlheinz:Rita. Rita Sakamaki.

I giorni passavano e la piccola fece un paio di mesi. Incominciò a gattonare e con grande stupore delle due mogli di Karlheinz, beveva sangue nonostante avesse l'odore di un umana. Quella bambina mostrò di avere un grande potere in se fin da subito. Quando lavorava, Karlheinz non voleva nessuno attorno, ma con lei era diverso..

Reiji:Shu! Ridammelo!!
Shu:Venilo a prendere!!
Reiji:Finiscila!! Ridammelo!!!
Karlheinz:Cos'è questo frastuono??

Urlò spalancando la porta del suo ufficio infastidito.

Karlheinz:Quante volte vi ho detto che non voglio rompiscatole in giro quando lavoro?
Reiji/Shu:Scusaci papà.
Beatrix:Oh.. allora voi 2 siete qui.
Karlheinz:Quante volte ti ho detto di non farli venire qui?
Beatrix:Scusami caro. Mi sono sfuggiti di mano. Non accadrà più.
Reiji:Ridammelo!

Esclamò prendendosi il libro che gli aveva rubato Shu.

Shu:Tienitelo! Tanto non so che farci!
Beatrix:Avanti, camminate!
Karlheinz:Ah..che rottura! Dov'ero rimasto?

Si chiese entrando nell'ufficio. La piccola gattonò fino ad entrare nell'ufficio ed arrivare lì dov'era Karlheinz.Gattonando, si sedette accanto a lui. Lì trovò una penna, molto probabilmente caduta a Karl quando si era alzato per rimproverare i figli del fracasso.La piccola la prese e incominciò a giocarci osservandola, mentre il vampiro la cercava sotto i fogli che aveva sulla scrivania.

Karlheinz:Ma dove l'ho messa?

Un foglio cadde e finì a terra vicino alla piccolina che incominciò a guardare curiosa il foglio. Il vampiro guardò a terra e vide la piccola che gli tendeva la penna e indicava il foglio.

Karlheinz:Allora c'è l'avevi tu.

Disse prendendo la penna. La piccola si avvicinò al foglio e lo prese tendendoglielo al vampiro.

Karlheinz:Come siamo servizievoli.Se fossero tutti come te questo mondo sarebbe migliore.

Il vampiro si alzò e si avvicinò alla piccola prendendola in braccio intenerito.In quel momento entrò il maggiordomo Edgar che, vedendo il vampiro sorridere con la piccola in braccio a se, fece cadere la tazza di thè per la meraviglia.

Edgar:Mi scusi, signore. Pensavo stesse lavorando.
Karlheinz:Infatti, sto lavorando.
Edgar:Con...la bambina?
Karlheinz:C'è qualche problema?
Edgar:No, signore!
Karlheinz:Ecco. Sparisci e vedi di dare una ripulita. Non voglio che la piccola si faccia male.
Edgar:Si, signore.

Disse uscendo mortificato. Il vampiro meravigliato guardò la piccola e si sedetta alla scrivania con lei tra le braccia.

Karlheinz:Queste richieste sono veramente assurde.Le sto rifiutando tutte. Se andremo di questo passo, il governo non farà nessuna riforma quest'anno.

La piccola incominciò a stropicciare i fogli in scrivania.

Karlheinz:Ehi! Che fai? 

Il vampiro la fermò. La bambina incominciò a ridere rimanendo con un paio di fogli in mano e agitandoli Karlheinz li prese.

Karlheinz:Ma guarda! Mi hai buttato tutti i fogli. Perchè hai preso questi??

Chiese prendendo la piccola e allontanandola dai fogli e dalla scrivania. Meravigliato guardò la bambina. Aveva tra le mani 2 proposte di legge veramente allettanti per un vampiro. La prima era la possibilità di avere un umano in casa e quindi un contenitore da poter bere tutta la famiglia e la seconda di trattare bene il contenitore così che il sangue emesso sarebbe stato migliore rispetto allo sfruttamento delle vergini. Inoltre, applicando sansioni a chi non rispetta il contenitore o all'utilizzo di un unico contenitore, lo stato avrebbe guadagnato una marea di denaro.

Karlheinz:Tu, sei un genio! Sei la mia ancora di salvezza. Con queste 2 leggi, applicandone altre collegate, le casse dello stato non saranno mai vuote.
Edgar:Signore? 

Domandò il maggiordomo entrando in camera con il thè.

Karlheinz:Quella bambina è un prodigio. E' davvero l'onore dei Sakamaki. 
Edgar:Signore? Si sente bene?
Karlheinz:Ma certo! Ho finalmente la soluzione ai nostri debiti. Anzi, in questa casa debiti non ce ne saranno più. Solo crediti. E' incredibile.
Edgar:Se ciò che dite è vero, è davvero un miracolo. Non so che centri però la piccola.
Karlheinz:E' stata lei a suggerirmelo. 
Edgar:Signore, approposito. C'è una donna al piano di sotto che vi cerca.
Karlheinz:Dite che quando lavoro non voglio essere disturbato.
Edgar:Ha detto che è una cosa urgente.
Karlheinz:Di chi si tratta?
Edgar:Non l'ho mai vista prima d'ora, ma ha detto che si chiama Christa.
Karlheinz:Christa? Oh..le cose vanno di bene in meglio. 

Il vampiro, tenendo stretta la bambina a sè, andò nel salone dove vide Christa seduta sul divano e le sue due mogli che parlavano con lei.

Cordelia:Oh... ma guarda un pò.Sei un amica di Karl allora.
Christa:Si.
Beatrix:E' molto umile per essere un amica di Karl. Non credi?
Cordelia:Come può Karl conoscere una pezzente come te? Lui è ricco e nobile.
Karlheinz:Signore, smettetela di infastidire la mia ospite.

La donna, sentendo la voce del vampiro, alzò gli occhi e lo vide scendere le scale con la piccola tra le braccia.Cordelia andò incontro a lui tendendo le braccia, cercando di prendere la piccola che aveva tra le mani.

Karlheinz:Potete andare!
Cordelia:Ma come? Vuole parlare con lei davanti alla piccola?
Karlheinz:Ti ho forse interpellato?
Beatrix:Tolgo il disturbo. Se vuole mi chiami.

Le due uscirono disgustate davanti alla possessività del vampiro nel confonti della piccola.

Christa:Così non la dai in mano a quelle arpie.
Karlheinz:Loro non sono in grado di accudirla come si deve.

Rispose sedendosi accanto a Christa.

Karlheinz:A che devo la vostra visita? Non eravate in orfanotrofio?
Christa:Stare lì avendo sete di sangue non è d'aiuto. Così ho lasciato il lavoro.
Karlheinz:Ammirevole.
Christa:Ammirevole siete voi che avete tra le mani un umana e in questi due mesi non l'avete neanche sfiorata. E pensare che volevate berla quando l'avete vista.
Karlheinz:Non è un umana. E' un vampiro adesso. Si chiama Rita e fa parte dei Sakamaki.
Christa:Quindi l'hai uccisa.
Karlheinz:Lei è nata vampiro. Non c'era bisogno di ucciderla. Ma non parliamo di lei. Come mai voi siete qui?
Christa:Ho riconsiderato la proposta...
Karlheinz:E cosa ha pensato di fare?
Christa:Visto che non avete fatto niente alla piccola e ormai sono un vampiro, posso anche sposarvi.
Karlheinz:Oh...sicuramente non ve ne pentirete della vostra scelta.
Christa:Lo spero.

Dopo un mese Christa e Karlheinz si sposano. Nella mattina, dopo il matrimonio, la donna prese un mantello con cappuccio che possedeva il vampiro e decise di portare la bambina via da quell'inferno. Il sole scottava, ma doveva trarre in salvo quella creatura che era ancora in tempo per salvarsi e non diventare vampiro. Non appena entrò nella camera della bambina dove dormiva con gli altri tre bambini che la tenevano d'occhio. I 3 erano i figli di Cordelia, ovvero Raito, Ayato e Kanato. La bambina, sentendosi avvolta dalle braccia della donna, incominciò a piangere dando l'allarme agli altri che erano in stanza con lei. I bambini non esitarono e corsero diritto nella stanza dov'era il padre.

Raito:Papy!!! Papy!!!!
Karlheinz:Raito!! Che diamine ci fai in camera da letto?? Va via!!!
Ayato:Rita!!!
Kanato:Papy Rita!!
Karlheinz:Rita? Cos'è successo?

Raito si affacciò dalla scale mostrando al padre Christa che scappava con la bambina tra le braccia.

Karlheinz:Cosa vuole fare? E' impazzita!! Christa!!! Fermati!!! Christa!!!!

Il vampiro si mise il lenzuolo addosso correndo verso di lei, che ormai era già fuori alla luce del sole con la bambina.

Karlheinz:Fermati! Christa!! Ridammi mia figlia!!
Christa:Tua figlia?? Lei non è neanche un vampiro! Hai capito!!
Karlheinz:Lasciala!! Ti prego! Portamela indietro!
Christa:Troppo tardi!
Karlheinz:No!!!

Il vampiro si buttò disperato a terra una volta arrivato fuori nel giardino. Il lenzuolo che aveva addosso filtrava il sole e lo bruciava. Di fretta e furia Beatrix e Cordelia lo portarono dentro rischiando di rimanerci tutti e 3. Preso dalla rabbia e dalla collera Karlheinz cercò di riprendere sia lei che la bambina ingaggiando il fratello che era fuori. Intanto, Christa era arrivata al parco dove vide un drago con ali possenti e robuste.

Christa:Eccola! Mio possente drago. Abbine cura! Portala nel suo mondo!

Con un ruggito il drago prese la bambina e la portò via con sè. Il fratello di Karlheinz, Richter, la trovò, ma non riuscì a fermare il drago. Preso dalla rabbia Karlheinz decise di violentarla e segregarla in una torre che si trovava infondo ad un viale di rose bianche. Da allora Christa venne soprannominata la rosa bianca e la sua dolcezza, a causa di quella violenza che le portò anche un figlio, si trasformò in indifferenza. Mentre la piccola Rita si trovava al centro dell'universo e i draghi non sapevano dove collocarla, ma ella fece da sola. Proprio quando i draghi avevano deciso che il posto migliore per lei era Cartoon World, lei si ritrovò ad attraversare il portale Alien Terra, portale dove l'inferno era all'ordine del giorno.


***

Ebbene si, forse in quel sogno ero io, ma non ne ero sicura. Non sapevo ne se fosse il mio passato ne se fosse verità o fantasia. L'unica cosa che so è che al mio risveglio sentii qualcosa di peloso al mio fianco. Aprii gli occhi e vidi il lupo che mi aveva aggredito. Non appena vide che ero sveglia mi incominciò a baciarmi leccandomi tutta la faccia e facendomi sorridere.

Rita:Eheh.. che c'è? La spina ti dava fastidio, vero? Per fortuna che te l'ho tolta. Doveva farti veramente molto male. Chissà se ce l'hai un nome.

Dissi guardandolo negli occhi per poi abbassare lo sguardo e cercare di accendere il fuoco che si stava spegnendo.Mentre stavo raccogliendo la legna attorno al fuoco che si era ormai spento, anche se non sapevo chi fosse stato ad accenderlo, udii una voce maschile dire:

?:Sono Kiba. Tu chi sei? Da dove vieni?

Mi voltai istintivamente da dove proveniva la voce. C'era solo quel lupo. Forse mi ero sbagliata. Come faceva un lupo a parlare?

Rita:Sei stato tu a parlare?

Sentii solo dei lamenti canini. Lo accarezzai e risposi.

Rita:Non so se sei stato tu a parlare, ma comunque io sono Rita e non sono di queste parti. Infatti, devo trovare il miglior modo per tornare a casa. Il bracciale funziona poco.

Mentre parlavo ricominciai a raccogliere la legna vedendo il lupo tranquillo che si era accovacciato a terra, quasi sdraiato.

Kiba:Allora per questo sei diversa. Gli umani qui a noi poveri lupi cercano in tutti i modi di ucciderci e prendersi le nostre pelliccie.

Mi voltai e meravigliata vidi che sdraiato a terra al posto del lupo c'era un ragazzo dai capelli castani.Sorpresa mi avvicinai a lui. Aveva degli occhi azzurri stupendi il quale mi incantai nel guardarli.

Rita:Incredibile. Come hai fatto a diventare umano?
Kiba:E' un'abilità che abbiamo acquisito col tempo.
Rita:Un'abilità? Scusa la domanda, ma perchè trasformarvi in umani in un mondo di lupi?
Kiba:Tsk...si vede che non sei di questo mondo. Devi sapere che noi lo facciamo per sfuggire agli umani. Qui è una continua lotta. Ancora dobbiamo decidere chi dominerà il mondo, umani o lupi.
Rita:Perchè?Conviverci insieme non va bene?
Kiba:Loro vogliono prendersi le nostre pelliccie, come ho già detto. E poi, questo fatto che abbiamo avuto la facoltà di nasconderci prendendo sembianze umane, farà si che la curiosità degli scienziati si risvegli. Non so fino a che punto, ma faranno sicuramente esperimenti su di noi. Piuttosto, da che pianeta vieni? Si vede che non sei di questo mondo.
Rita:Non credo sia il caso di saperlo.
Kiba:Come vuoi. Dove sei diretta?
Rita:Su Vampire, ma sono inciampata nel centro dell'universo e rotolando sono venuta qui.
Kiba:Oh... un intoccabile. 
Rita:Esatto. Sono un intoccabile.
Kiba:Ci avrei giurato.
Rita:Come fai a saperlo? Quasi nessuno sa dell'esistenza degli intoccabili.
Kiba:Un'intoccabile è venuta qui una volta. Noi lupi stavamo letteralmente morendo. Gli scienziati avevano deciso di far venire l'estate perenne. I laghi si erano quasi prosciugati e molti di noi lupi sono morti. La situazione stava degenerando non solo per noi lupi ma anche per gli umani.
Rita:Così hanno fatto intervenire un intoccabile. Giusto?
Kiba:Esatto.Ristabilì il branco e fece in modo che noi tutti potessimo vivere bene. Così congelò il cuore del pianeta.
Rita:Era Elsa, vero? Solo lei poteva farlo.
Kiba:Già. Mi spiegò tutto di voi intoccabili, da dove provenivate, che facevate...
Rita:E adesso dov'è il tuo branco?
Kiba:Lunga storia. Preferisco non parlarne.
Rita:Per caso sai qualche posto dove la neve non c'è o almeno un qualche bus che possa passare da queste parti?
Kiba:Si. E' un bel po' distante da qui. Perchè me lo chiedi?
Rita:Ho bisogno di arrivare lì. Mi aiuti?

Chiesi vedendo che era la mia sola speranza di tornare a casa.Intanto, i vampiretti stavano tornando a casa, quando Kanato si accorge di una cosa che lo incuriosì.

Kanato:Ragazzi?Cos'è quella cosa che brilla??
Shu:Ma è il telefono di Rita.

Rispose precipitandosi dov'erano le mie cose.

Sho:Oh..no! Dove si sarà cacciata?
Ayato:Spero solo che non le sia successo niente di grave.
Natsuki:Povera Rita. Non sarà stata mica rapita?
Otoya:No, non penso.
Sho:Invece potrebbe essere stata rapita e come. Non lascerebbe mai le sue cose così.
Subaru:Concordo. Vi ricordo che lei anche se disordinata non lascia mai le cose così a casaccio.
Raito:Ehi! Ragazzi! Guardate!Le cose si diriggono verso quel portale.

Indicò Raito facendo preoccupare Sho.

Sho:Oh..no. Non lì!
Natsuki:Sbaglio o questo è il portale per Cartoon World.
Sho:Si è proprio lui. Questa è una catastrofe!
Reiji:Parla! Cos'ha questo portale che non va.
Sho:Li non poteva andarci.E' troppo rischioso per lei.
Shu:Ma che dici?
Raito:Che pericoli corre??
Sho:Corre il pericolo di rimanere affascinata da quel posto. E' pieno di pace e tranquillità! Già nel mio e nel vostro mondo c'è troppa tranquillità per il luogo da cui viene. Se è caduta lì, non oso immaginare le conseguenze. 
Raito:Conseguenze? Che conseguenze potrebbero avere i mondi tranquilli?'
Sho:Di rimanere intrappolata in quel mondo per sempre e non uscirne più. Lei non è di lì e quindi non può riuscire a resistere allungo.
Subaru:Beh..allora che aspettiamo? 
Kanato:Già! Corriamo a cercarla!

Dissero precipitandosi in quel portale e incominciando a cercarla. Era notte fortunatamente per i vampiri e girarono in lungo e in largo fino ad arrivare in un parco dove stremato Otoya si sedette su di una panchina.

Otoya:Ragazzi, fermatevi! Non c'è la faccio più.
Cecil:Già, siamo tutti stanchi. Abbiamo girato in lungo e in largo. Prendiamoci una pausa.
Sho:Non se ne parla neanche! Alzate quel cu*o all'istante!!

Sorpresi dal comportamento del ragazzo, i vampiri incominciarono a preoccuparsi.

Raito:Sbaglio o non è stato mai così agitato?
Reiji:Spero solo che non sia nulla di tanto grave come dice.
Kanato:Concordo. Se non la trovassimo non potrei ritornare a casa e di conseguenza non rivedrei la faccia ansiosa di Yui.
Ayato:Già, speriamo non sia nulla di grave.
Otoya:Sho? Cos'hai?
Sho:Cos'ho? E me lo chiedi pure?? Dobbiamo trovare Rita pure se ci volesse un eternità. Chiaro??
Natsuki:Sei troppo teso.Avanti, andiamoci a prendere una camomilla.
Sho:Un corno!! 
Natsuki:Sei troppo nervoso e teso. Calmati!
Sho:Calmarmi? Vorrei vedere te se rapissero tua sorella come staresti.
Raito:Non per dirlo, ma noi non siamo sicuri che sia stata rapita.
Reiji:Già. Non sappiamo neanche se sia qui o no.
Sho:Se fosse stata rapita non fosse la prima volta.
Shu:Che vuoi dire?
Sho:Già da piccola la rapirono ed è entrata nel mondo da cui viene a causa che la rapirono. Non voglio che venga rapita ancora.
Subaru:Da chi venne rapita? 
Sho:Non lo so. So solo che era nell'orfanotrofio con Libertà perchè dovevano collocarla come poi hanno collocato lui.Quando la rapirono, ferirono anche la loro badante che dopo un paio di mesi decise di licenziarsi. Non so cosa successe, ma solo l'idea che sia stata rapita mi impaurisce.
Reiji:Hai il bracciale. Sbaglio o quello ti avrebbe condotto da lei?
Sho:E' quello che mi preoccupa di più. Il bracciale non fa risultare la sua presenza in nessun mondo. E quando fa così 2 sono i motivi, o ha tolto il bracciale o sta in un posto talmente caldo o freddo che arresta la funzionalità del bracciale.
Ayato:Tranquillo. La troveremo. Anche se dovessimo andare fino in capo all'universo. La cercheremo e la troveremo.
Raito:E spero non sia come pensi, perchè se è come dici i rapitori saranno prosciugati fino al midollo.
Kanato:Ehi! Quella era la mia battuta!!
Raito:Tu penserai a spaventarli tranquillo.
Ayato:Giusto. Gli daremo una bella lezione.

Determinati si misero in viaggio proprio come lo ero io per ritornare a casa. Grazie all'aiuto di Kiba, raggiunsi la stazione dove avrei potuto chiamare il bus degli intoccabili e tornare su Vampire. Intanto, nella villa Sakamaki, all'insaputa di tutti, stava scoppiando l'inferno.

Yui:Vi prego! Fermatevi!
Kou:Avanti, parla!!

Urlò prendendola per la gola, mentre i fratelli, Yuma e Ruki, mettevano la casa sottosopra e Azusa dava i soldi a Shin e Carla per il lavoro svolto.

Yui:Non ve lo dirò mai!
Kou:Sei inutile sia da umana che da vampiro, lo sai?
Yui:Che vuoi farmi?
Kou:A te niente, ma i Sakamaki se la vedranno brutta.
Ruki:Kou? Legala e venici a dare una mano!
Kou:Perchè legarla quando posso spaventarla?

Chiese cercando di impaurirla.La legò e la mise in una cassa di legno in soffitta senza curarsi del fratello che voleva aiuto.

Yuma:Ruki? Continua a cercare. Lo sai che se aspettiamo Kou non ci darà mai una mano.
Carla:Se volete, per un extra possiamo badare noi alla vampiretta.
Azusa:Oh...Yuma, Ruki? Avete bisogno d'aiuto?
Ruki:Non vedi? C'è molta roba da analizzare qui. Come questi libri. Non sembrano neanche di questo mondo.
Azusa:Ok. Potete aiutarci, cercate più che potete e vedete se trovate oggetti umani o con odore umano.
Shin:Nessun problema.

Intanto, in soffitta, Yui cercava di liberarsi.

Kou:Parla! Dov'è l'umana?
Yui:Ve l'ho detto. Non c'è nessun umano.
Kou:Ma quanto sei noiosa. Potresti parlare e tutto finirebbe subito.
Yui:Fammi uscire!!

Urlò agitandosi. Una foto attirò l'attenzione del vampiro che si alzò dal baule dov'era rinchiusa Yui. In quella foto c'era una bambina tra le braccia del capofamiglia. 

Kou:Ma guarda guarda! Com'è possibile? I Sakamaki non hanno mai avuto sorelle. 

Il vampiro si avvicinò al baule aprendolo e mostrando la foto a Yui.

Kou:Sai chi è?
Yui:Chi è? 
Kou:Si, non fare la finta tonta. La bambina che ha tra le mani Karlheinz.
Yui:Non ne ho idea.

Disse vedendo la foto. Intanto, ritornata al centro dell'universo, raccolsi le mie cose e tornai su Vampire.

Rita:Ah...finalmente a casa.

Sospirai attraversando il giardino di rose correndo verso la villa. I vampiretti mi mancavano tanto e non sapevo cosa mi stesse aspettando in quella villa finchè non aprii la porta.

Rita:Sono tornata!!

Urlai facendo raddrizzare le orecchie ai vampiri che sentendo il mio odore mostrarono i loro denti pronti a mordermi.

Rita:C'è nessuno??

Continuai ad urlare vedendo che nessuno mi veniva incontro come al solito. Improvvisamente, dal piano di sopra udii la voce di Yui.

Yui:Rita!!! Scappa!!!

In quel momento intuii che arrivai a casa in un brutto momento. Cosa ne sarebbe stato di me? Incominciai a pensare vedendo degli occhi brillanti che mi guardavano come se fossi un pasto. I Mukami mi avrebbero rapita? I Sakamaki sarebbero tornati a casa? Cosa stava succedendo e sopratutto cosa sarebbe successo se i Sakamaki fossero rincasati in quella situazione?? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Un bacio la vostra Rita!

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Titolo:Capitolo 12 - L'incontro.

Mentre i Sakamaki e company erano in cerca di me, Sho avverte la mia presenza fermandosi. Natsuki, che era accanto a lui, si accorge che qualcosa non va.

Natsuki:Sho? Tutto bene?
Sho:Non so.Avverto che sta succedendo qualcosa.

Disse guardando il bracciale. "Rita Sawada" pronunciò per vedere se ci fossero notizie su di me. Con grande sorpresa il bracciale si illuminò. Era il segno che ero ancora viva. Il bracciale lampeggiava con la luce del colore del suo rosa intenso rilevando che ero su Vampire.

Sho:Ragazzi, fermatevi!!

Esclamò facendo voltare i vampiri e dando la notizia. I vampiri, non appena seppero che ero a casa,si precipitarono nella speranza di riabbracciarmi, ma non appena aprirono la porta di casa trovarono una sorpresa inaspettata.

Raito:RITA!!!!

Urlò entrando dalla porta euforico insieme ai fratelli felici di averla trovata, ma con stupore videro, seduti sulle scale pensierosi, i Mukami e di me non c'era neanche l'ombra.

Shu:I Mukami?
Ayato:Che ci fate in casa nostra? Dove sono le ragazze?

Ma dalla bocca dei Mukami non uscì sillaba.Erano immobili. Sembravano pietrificati. Sentendo la voce di Ayato, Yui si precipitò in salone insieme a Carla e a Shin.

Yui:Ayato!!
Ayato:Yui!!!

L'uno andò incontro all'altro come un film d'amore si abbracciarono baciandosi.Quella scena fece disgustare i fratelli che li guardavano increduli.

Kanato:Ah...che schifezza! 
Reiji:Non abbiamo tempo per queste scemenze.
Shu:Dov'è Rita? 
Raito:Rispondetemi! Che l'avete fatto??

Urlò alterato Raito vedendo che Ayato pensava alla sua Yui e non a me che avevano cercato in lungo e in largo. Vedendo che i Mukami non si muovevano e non battevano neanche ciglio, Raito si avvicinò a loro, ma non appena si avvicinò si accorse che Yuma era strano, proprio come gli altri fratelli. Aveva un rossore in volto, cosa che quel vampiro non aveva mai avuto. Anzi, i vampiri non arrossiscono facilmente e se lo fanno è sempre in una situazione dove stanno per bere del sangue. Egli alzò la testa verso Raito che era dinanzi a lui. Lo guardò con uno sguardo innamorato facendo preoccupare il vampiro. Quello sguardo gli faceva venire in mente ciò che aveva passato con gli intoccabili facendogli venire i brividi sulla schiena.

Raito:Eh?? Cos'hai?? Perchè mi fa quello sguardo? Non sarà mica innamorato?
Sho:Con la fortuna che ci ritroviamo, è facile che si sia innamorato di te.
Raito:Ah...non dire sciocchezze! Dov'è Rita? Rispondimi!
Yuma:Eh?
Raito:Smettila di fare la faccia da pesce lesso e rispondimi! Dov'è Rita??
Yuma:Rita......ah.....dolce fanciulla. 
Raito:Eh?

Chiese sorpreso e allo stesso tempo incredulo. Quel vampiro incominciò ad essere strano, fin troppo per i suoi gusti, e come lui anche i fratelli.

Yuma:Ha quegli occhi che brillano come perle del mare....
Azusa:...mare dolce e calmo pronto ad sferrare la sua onda e a travolgerti di passione.
Shu:Ma si sentono bene?
Raito:Da quanto in qua questi due sono poetici?
Reiji:Ah..non chiederlo a noi.
Shu:Non sapevo neanche che fossero capaci di provare certe emozioni.
Kou:Dolce rosa.

Interruppè Kou seduto sulle scale con una rosa bianca tra le mani. La fissava e toccava quei suoi petali con dolcezza e sempre quel rossore in viso.

Subaru:Ehi! Quella è una rosa del mio giardino!!
Kou:Oh... dolce e bella, indiavolata e scontrosa. Più bella di questa rosa, più elegante di una sposa.
Reiji:Ma che gli è preso??
Carla:E' stata Rita.

Rispose avvicinandosi ai Sakamaki insieme al fratello.

Reiji:Sbaglio o vi avevo detto di tenere lontano i Mukami?
Carla:Si, mi spiace, ma non siamo riusciti a tenerli lontano.
Shin:Quella ragazza non è un umana,vero?
Raito:Che stai dicendo?? Ovvio che lo sia. E' il nostro contenitore.
Carla:Allora non la conosci. Ha ridotto lei così i Mukami.
Tutti:COSA?

Urlarono sorpresi.

Shu:Come sarebbe a dire è stata lei??
Shin:Hanno bevuto il suo sangue e si sono trasformati in agnellini.
Raito:Non dire sciocchezze!
Kanato:Già, noi siamo spietati, mica diventiamo così docili quando beviamo il suo sangue?
Reiji:Detesto contradirvi, ma è una particolarità del suo sangue. Riesce a farvi battere quel cuore spento e vi fa sentire vivi.
Ayato:Si, ma non cambia anche il nostro carattere.
Kanato:Già. Non diventiamo così mielosi e sdolcinati.
Shu:Non lo so, ma i cambiamenti che abbiamo, difficilmente ce ne accorgiamo.
Sho:Vi assicuro che siete molto peggio di loro quando bevete il suo sangue, solo che ne bevete in quantità minori di loro. Per questo non diventate così sdolcinati. Poi dipende molto anche dalle emozioni che prova quanto bevete. Probabilmente l'hanno aggredita, per questo sono diventati così.
Subaru:Bella scoperta. Quindi il suo sangue può essere utilizzata come arma contro i vampiri. E brava la nostra Rita.

Disse sorridendo nel vedere i Mukami conciati da idioti innamorati con sbalzi d'umore floreali.

Kou:Si!! Lo sapevo!! M'ama!!!

Esclamò salterellando a destra e a sinistra con l'ultimo petalo della rosa rimasto.

Sakamaki:Patetico.
Shin:Quell'essere era un mostro.
Raito:Non ti permetto di chiamare così il nostro contenitore.
Shu:Già. Con quale accusa la chiami mostro?
Carla:Lei li ha guardati e loro si sono conciati così. Non credo sia il suo sangue, ma i suoi occhi.
Shin:Già. Erano luminosi come quando noi vampiri ci prepariamo ad azzannare la nostra preda.
Carla:Poi si è liberata dalla loro presa come se niente fosse.
Reiji:Spiegatevi meglio.
Yui:Vi racconto tutto io. Ero al piano di sopra con Kou che aveva trovato una strana foto quando...

***

Rita:Sono tornata!!

Urlai spalancando la porta della villa Sakamaki.

Rita:C'è nessuno??

Continuai ad urlare vedendo che nessuno mi veniva incontro come al solito. Improvvisamente, dal piano di sopra, udii la voce di Yui urlare:

Yui:Rita!!! Scappa!!!

Vedendo che i Mukami mi stavano per venire addosso. In quel momento intuii che arrivai a casa in un brutto momento. Degli occhi brillanti che mi guardavano da tutte le direzioni. Istintivamente corsi come aveva detto Yui, ma non feci in tempo. Mi presero da dietro e incominciarono a bere il mio sangue.Me li sentivo attaccati addosso, come dei leoni che vedono la loro preda. Due erano attaccati alle braccia e gli altri due sul collo. Uno di loro che stava attaccato al collo, leccandosi le labbra propose:

Kou:Wow...è davvero deliziosa.
Yuma:Concordo.
Kou:Che ne dite se la portiamo con noi? E' una preda davvero succulenta.
Rita:Piantatela! Sono un essere vivente, diamine! Anch'io ho dei sentimenti! Lasciatemi!!!

Esclamai alterata. Non so come mi liberai da quelle braccia che mi tenevano strette per non farmi fuggire. Yui corse verso di me mettendosi davanti ai Mukami.

Yui:Lasciatela in pace!
Azusa:Ammirevole! Una ex-umana che protegge la sua conserva di sangue.
Rita:Ehi! Conserva di sangue a chi?

Chiesi urlando e scoprendo il viso che Yui aveva coperto con il suo corpo. I ragazzi rimasero sorpresi. Non so perchè, ma forse il mio sangue cambiava tutte le loro prospettive.

Ruki:Lei è...
Kou:..non è possibile...
Yuma:Ma tu sei quella a cui ho venduto il cane.

Mi avvicinai ai ragazzi, particolarmente a Yuma e appoggiai la mia mano sul suo volto dove col bracciale attivato vidi e capii tutto. Lui era amareggiato. Come dargli torto. Voleva fargliela pagare ai Sakamaki, sopratutto a Shu e Reiji perchè avevano incendiato il loro villaggio e lui, nel tentativo di salvare i suoi, era morto dimenticandosi il suo passato.

Rita:Incredibile.Allora tu...sei il famoso Edgar.
Yuma:Edgar? Io mi chiamo Yuma, non Edgar.
Rita:Edgar....Orso....Yuma....che importa come vieni chiamato? Comunque sei sempre tu.
Yuma:E tu che ne sai che mi facevo chiamare così?
Rita:Sesto senso.
Kou:Aspetta! I tuoi occhi!
Rita:Che hanno?
Azusa:Brillano....
Ruki:Tu non sei un umana!

Kou, vedendo i miei occhi, intuì urlando e indicandomi:

Kou:Sei la bambina della foto.
Rita:Di quale foto stai parlando?

Il vampiro prese la foto che teneva in tasca. Tutto incominciava a farsi chiaro. Forse il sogno che feci l'altro giorno era parte della mia vita passata, ma com'era possibile che l'avessi dimenticato?

Rita:Karlheinz....

Dissi con un filo di voce. Su quella foto c'erano Shu, Reiji, Raito, Kanato e Ayato insieme a Cordelia, Beatrix e Karlheinz. La cosa che mi sorprese fu il volto sorridente di quell'uomo e la bambina che mostrava a tutti. Possibile che io in realtà sia un vampiro? Yui, sorpresa, incominciò a fare domande.

Yui:Conosci quell'uomo?
Rita:Non so come spiegarlo, ma...

Improvvisamente nella mia mente avvenirono strane immagini. Immagini che avevo sognato ed altre che non conoscevo per niente.Probabilmente il contatto con quella foto ed il bracciale attivo rivelò un pezzo della mia vita passata. Incominciai ad avere i brividi e la testa mi girava.

Yui:Ti senti bene??

Sentendomi male, buttai la foto a terra e quelle immagini sparirono. Ero terrorizzata. Avevo capito perchè non riuscivo a sviluppare del tutto le mie abilità. Perchè ero per metà vampiro. In me scorreva quel sangue di quell'uomo e avevo appreso le abilità vampiriche come l'ipnotismo e l'attrazione. Non sapevo quali altri poteri avevo. Dovevo scoprirli. Così decisi di scoprirli insieme ai miei vampiri.

Rita:Dove sono i Sakamaki?
Yui:Sono andati a cercarti con Sho e il resto dei ragazzi.

Mi alzai decisa e chiesi al bracciale dov'era Sho che mi indicò Cartoon World.

Rita:Vado a cercarli.
Yui:No! Aspetta!! Se vai questa cosa del cercarli e del cercarti non finirà mai! State andando avanti e indietro per cercavi l'uno con gli altri. Raito ha detto che dovevi rimanere qui nel caso fossi tornata.
Rita:Raito, eh? Io vado comunque.
Yui:No, aspetta!!
Yuma:Dove vai? E' pericoloso!!
Rita:Niente è pericoloso per me.

Con sguardo spento e pensieroso mi avviai verso la porta. Kou mi prese la mano per fermarmi, ma ero fin troppo decisa.

Kou:Aspetta! 
Rita:Ho detto che devo andare.

Dissi staccando la mia mano dalla sua e guardandolo minacciosamente per poi ribattere:

Rita:Voi rimanete qui. E se vengono ditegli che li aspetto a Cartoon World.

Detto questo, lanciai uno sguardo agli altri Mukami che rimasero increduli e nervosi. Lentamente e con aria scontrosa uscii dalla porta per diriggermi lì dove avevo detto che andavo.


***

Intanto, mentre Yui raccontava ai vampiri ciò che era successo, io ero appena arrivata a Cartoon World, il luogo dove dovevano esserci Sho e i Sakamaki. Come sempre la sfortuna non mi lascia mai. Cadendo dal portale finii tra degli alberi. I rami si ruppero all'impatto e caddi su di una ragazza perdendo i sensi. Al mio risveglio mi ritrovai in una camera piccola e confortevole. Probabilmente di quella ragazza che, infatti, me la trovai vicino. Aveva i capelli e gli occhi castani, un viso dolce e amichevole che al sol guardarlo ti dava sicurezza. Accanto a lei c'era uno scoiattolino che, non appena vide che aprii gli occhi, si mise sulla sua spalla.

?:Tutto bene? Come ti senti?
Rita:Sto meglio, grazie. Cos'è successo?
?:Sei caduta da un albero e mi sei venuta addosso nel parco.
Rita:Ah..già.La mia solita fortuna. Questo spiega il mio mal di testa. Piuttosto, tu chi sei?
Ema:Oh...giusto. Che imbranata, scusami tanto. Io sono Ema e questo al mio fianco è Juli.
Rita:Piacere. Io sono Rita. Dove siamo?
Ema:Questa è casa mia. Che ne dici di riposare un pò? Dopo quella botta un pò di riposo ci vuole. Se vuoi esco.
Rita:Grazie mille.E' da un pò che non dormo ed un pò di riposo ci vorrebbe proprio.
Ema:Allora torno tra qualche oretta, ok?
Rita:Ok.

Risposi vedendola uscire dalla porta con lo scoiattolino. Il sole non mi faceva dormire così misi la testa sotto le lenzuola. Una voce maschile, dolce e posata mi svegliò seguito dal rumore della porta che si apriva.Quella persona si sedette sul letto dov'ero sdraiata. Si mise accanto a me. Non sapevo chi fosse, ma quella voce tranquilla e calma mi piaceva da impazzire.

?:Ehi? Sei sveglia?
Rita:Si, sono sveglia.
?:Devi aver avuto una bella botta per essere coperta così.

Disse notando il lenzuolo che avevo addosso e mi copriva la testa.

Rita:Non è per la botta. Il sole mi da fastidio.
?:Capisco. Me ne ero accorto. Infatti, ho chiuso le tende. Se vuoi scoprirti la testa puoi farlo. Il sole non è più un problema.
Rita:Prima che mi scopro, chi sei?
Louis:Oh...scusa. Mi chiamo Louis, sono il fratello di Ema, l'ottavo per la precisione. Sai, siamo una famiglia bella numerosa, non so se l'hai già vista. Tu devi essere Rita, giusto?
Rita:Si, mi chiamo così.
Louis:Beh...perchè adesso non ti scopri visto che ti ho detto chi sono?
Rita:Perchè appena sveglia non sono un bel spettacolo.
Louis:Oh...ma nessuno lo è appena sveglio.
Rita:Lo sai, hai una bella voce.
Louis:Anche la tua è bella.
Rita:Grazie.

Il ragazzo, vedendo che non avevo affatto intenzione di farmi vedere a letto, decise di farmi qualche domanda.

Louis:Quanti anni hai?
Rita:21, te?
Louis:24.

Incominciai a ridere. Era simpatico. In una situazione del genere tutto avrei immaginato al di fuori di una domanda del genere.

Louis:Perchè ridi?
Rita:Mi sembra tanto un incontro al buio. Tu non sai come sono ed io non so come sei.
Louis:Hai ragione. Beh...allora giochiamo a conoscerci meglio. Che fai nella vita?
Rita:Studio filosofia, te?
Louis:Lavoro come parrucchiere.
Rita:Per uomo o per donne?
Louis:Entrambi.
Rita:Allora escludo che tu abbia i capelli.

Incominciò a ridere stranito.

Louis:Perchè?
Rita:Di solito i parrucchieri non hanno capelli, specialmente se sono per donne.
Louis:Come mi immagini, oltre a non avere neanche un capello in testa?

Chiese ridendo.

Rita:Allora.. dalla voce sembri un ragazzo carino, maturo ed alto, ma sapendo e conoscendo la mia fortuna, sicuramente sarai alto quanto me, quindi 1,65 se non più basso e come minimo sarai senza capelli e con qualche dente storto o in meno.
Louis:Non credi di esagerare?

Domandò ridendo e incominciai a ridere anch'io immaginandomi un tipo del genere.

Rita:Non esagero mai! Tu, piuttosto, come mi immagini?
Louis:Allora,come hai detto tu, conoscendo la mia fortuna, sicuramente sarai bionda con occhi neri, capelli corti e stile da maschiaccio, cioè una racchia con qualche foruncolo sul naso, tipo befana.
Rita:Beh..ti assicuro che ti sbagli.
Louis:Se è per questo ti sbagli anche tu su di me.

Disse ridendo e togliendomi le lenzuola dalla testa scoprendo il mio volto mentre ridevo.La nostra risata si stoppò non appena il nostro sguardo si incrociò. Era così bello. Aveva i capelli lunghi castano chiaro tendente nel cenere legati, sul lato destro, da una coda di cavallo e un ciuffo prosperoso sull'occhio destro, gli occhi erano di un color malva, indossava una maglia nera e sotto di essa una bianca, pantaloni fuxia scuro con una cintura trasversale ed un ciondolo con la luna. Era snello, alto ed aveva un viso angelico. Non avevo mai visto un ragazzo emanare tanta bellezza e gioiosità. Mi sorrise.

Louis:Ok, devo ammetterlo. Sei davvero molto carina, anche se poco curata.
Rita:Beh, devo ammetterlo anch'io che mi sbagliavo. Come mai hai questa bella chioma se sei un parrucchiere?
Louis:Che fai? Mi prendi in giro?
Rita:No, veramente! Di solito i parrucchieri sono sempre senza capelli. Da dove vengo io anche chi pubblicizza le piastre non ha neanche un capello in testa.
Louis:Beh..in effetti, si può dire che sono uno dei pochi parrucchieri che ha ancora la virtù dei capelli in testa.

Mentre ridevamo, bussarono alla porta. Era Ema.

Ema:Oh...ti sei svegliata.  A quanto vedo hai già conosciuto Louis.
Rita:Si, ci siamo appena conosciuti.
Louis:E' davvero simpatica questa tua amica. Adesso torno a lavoro, ci vediamo in giro.

Disse uscendo dolcemente da quella porta. Devo ammetterlo, era così carino. Mi sa tanto che mi sono presa una bella cotta per lui. Mi piaceva da impazzire quel suo modo di fare. Era bello, dolce, gentile, con dei modi unici, molto diverso dai ragazzi che avevo conosciuto e sopratutto più diverso dei vampiretti. In quel momento dimenticai completamente il motivo per cui ero lì e rimasi a casa di Ema. Mi sentivo accettata e amata. Era la prima volta che mi sentivo veramente a mio agio con qualcuno. Intanto, nella villa Sakamaki, i vampiri avevano saputo la notizia...

Raito:COSA????
Ayato:NON CI CREDO!!!

Urlarono facendosi sentire per tutta la villa e dintorni.

Subaru:Come sarebbe a dire che sta su Cartoon World?
Ayato:Ti avevamo detto di fermarla.
Yui:Lo so, ma non mi ha ascoltata.
Reiji:Non ci credo. Stiamo facendo questo girotondo da quasi un mese.
Shu:Ma siamo sicuri che sia lì?

Sho controllò il bracciale per vedere la mia postazione.

Sho:Purtroppo è proprio lì. 
Natsuki:Allora? Che si fa?
Ayato:Io vorrei rimanere qui. Sapete,con tutto questo avanti e indietro, mi sono un pò stancato.
Raito:Fa come vuoi, ma io ci vado.
Otoya:E noi che facciamo?
Cecil:Già, veniamo con voi o rimaniamo qui?
Shu:Rimanete qui. Una mano con i Mukami penso servirà.
Reiji:Concordo. Non possiamo lasciarli andare così in giro. Anche se una bella lezione gli servirebbe proprio.
Sho:Bene. Allora, chi deve venire con me, andiamo!
Subaru:Sono pronto.
Raito:Che aspettiamo?
Shu:E' molto distante da qui? 
Kanato:Già, dobbiamo camminare tanto per trovarla?
Sho:Non penso. Da quel che vedo non è tanto lontano dall'apertura del portale.
Shu:Ok, allora vengo anch'io.
Kanato:Vengo con voi.
Sho:Reiji? Tu non vieni?
Reiji:Scusate, ma qui abbiamo altro da fare.
Sho:Ok, andiamo!

Esclamò avviandosi con gli altri verso Cartoon World. Arrivarono nel centro dell'universo dove qualcuno li attendeva nell'ombra.Raito si accorse di quell'essere così si fermò voltandosi.

Sho:Cos'hai?
Raito:Sento puzza d'umano.
?:Oh...a quanto vedo il tuo amico ha un ottimo fiuto.
Kanato:Chi sei? Fatti vedere!

Urlò allarmato. Sho, riconoscendo la voce, con calma e con le mani sui fianchi, rivelò l'identità del ragazzo, facendolo uscire allo scoperto.

Sho:Izayoi, piantala di fare il cretino.
Izayoi:Non c'è alcuna riunione oggi per cui non capisco il motivo della tua presenza qui. E con dei vampiri per giunta.
Sho:Stiamo andando da Rita. E' rimasta a Cartoon World.
Izayoi:Oh...speri di portarla indietro, non è così? Mi spiace illuderti caro fratellino, ma è praticamente impossibile portare indietro la sua razza se finisce in quel mondo.
Raito:La sua razza?
Shu:Di che sta parlando?
Sho:Lo so che è difficile, ma dobbiamo tentare.
Izayoi:Se fossi in te, non porterei i vampiretti. Sai, lì adesso è giorno.
Raito:Sho? Chi diamine è questo imbecille?
Sho:Mio fratello. Vi presento Izayoi Sakamaki,è anche lui un intoccabile e viene da una regione di Cartoon World.
Shu:Sakamaki?
Izayoi:Lo so che ho il vostro stesso cognome. Ho vissuto per parecchi anni su Vampire prima di andare a Cartoon World. E indovinate un pò chi mi ha trovato? 
Sho:La so la storia.
Subaru:Di quale storia state parlando?

Chiese dubbioso e nervoso. Sho incominciò a spiegare ciò che successe a Izayoi e il motivo per cui aveva quel cognome.

Sho:E' finito su Vampire, in un orfanotrofio. All'epoca era difficile il collocamento di noi intoccabili. Conobbe vostro zio, Richter. Egli lo accudì fino all'età di 12 anni, poi fu trasferito definitivamente su Cartoon World anche avendo sviluppato caratteristiche malvagie nei confronti dell'umanità.
Izayoi:Oh...ma come siamo esagerati.
Shu:Questa storia sta prendendo una piega che non mi piace per niente.
Kanato:Concordo. Prima troviamo la foto, adesso che quest'essere è stato allevato da Richter, che altro più dovrebbe esserci che non sappiamo?
Izayoi:La verità sul vostro contenitore.
Raito:Quale verità?
Sho:Chiudi il becco Izayoi! Non sono fatti che li riguardano.
Subaru:Ci riguardano e come visto che noi beviamo il suo sangue.

Come al solito Izayoi, si avvicinò ai vampiri, fregandosene del fratello e svelando il segreto che nascondevo e che neanche io sapevo, o almeno sapevo solo una parte di ciò che disse.

Izayoi:Già, hanno il motivo di sapere che bevono del sangue alieno.
Shu:Come sarebbe a dire?
Subaru:Sangue alieno?

Chiesero increduli guardando il ragazzo. Sho cercava di farlo star zitto, ma purtroppo Izayoi aveva la lingua piuttosto lunga.

Sho:Sta zitto! Non dire niente!
Izayoi:Non dire cosa? Che i risultati che gli abbiamo dati del sangue non erano della ragazza?
Kanato:Cosa?
Raito:Se non erano le sue allora di chi erano?
Sho:Zitto!!!
Izayoi:Le analisi che vi abbiamo dato in realtà erano le mie. Il suo sangue è risultato umano solo del 20% anche avendo una forma umana paragonabile al 100%. Ingannevole vero?

I vampiri rimasero sorpresi. Non si aspettavano nulla del genere e sinceramente, se me l'avessero detto, anch'io sarei rimasta meravigliata dagli analisi rilevate da Izayoi.

Tutti:Che cosa?
Raito:Allora che razza di sangue ci stavi facendo bere?
Kanato:Non posso crederci! Ci avete ingannato!
Sho:Non è affatto vero. Lei aveva bisogno di trovare le sue abilità e nel suo mondo non può trovarle.Quindi doveva trovarle nel vostro mondo che era più sicuro.
Kanato:Così avete pensato bene di rifilarci il pacco.
Sho:Ma no! Non è come pensate!
Shu:E' una vergogna. Fortuna che non ci è venuta un indigestione.
Raito:Già. Sai una cosa, non voglio neanche più cercarla sapendo lo schifo che mi sono bevuto.
Kanato:Praticamente un mostro.
Subaru:Che vergogna! Vi lasciate ingannare facilmente da un idiota. Complimenti!

Esclamò urtato Subaru sorprendendo i fratelli.

Kanato:Subaru, ti rendi conto che quella è un mostro?
Subaru:E voi vi rendete conto che il signorino qui ci sta facendo perdere tempo? 
Kanato:Di che parli?
Subaru:Vuole farci perdere tempo perchè sa che noi non la cercheremo più. Veramente volete rinunciare a lei? Veramente credete a questo idiota e volete lasciarla andare solo perchè fa parte della razza più spregievole che esiste? Ma vi siete guardati? Noi siamo vampiri, proprio come i licantropi, i lupi mannari, sirene e alieni, sopratutto quelli reali, facciamo parte della categoria dei mostri più orridi che esistano. E l'avete visto? Ma dai!Se è una scusa inventata la lasciate andare così?  Vogliamo veramente lasciarla andare per una scemenza? 

I vampiri si guardarono in faccia. Subaru aveva ragione, come potevano dargli torto. Dovevano scegliere se lasciarmi o meno. Intanto io, stavo ricevendo una proposta.

Louis:Ti va di uscire con me?
Rita:Cosa?

Chiesi voltandomi verso di lui. Mi conosceva appena e già mi invitava ad uscire. Era un sogno. Feci cenno con la testa accettando l'invito. L'uscita fu del tutto diversa da quella che mi aspettavo. Pranzammo tranquillamente in un ristorante di lusso e andammo a fare un giro al parco. Parlavamo del più e del meno. Di cosa mi piacesse, come fosse la mia vita e cosa mi sarei aspettata dalla vita. La cosa che mi meravigliò era che non tentò neanche di baciarmi come di solito fanno i ragazzi alla prima uscita. Forse non gli piacevo così tanto o c'era in me qualcosa che non andava, incominciai a pensare.

Louis:Ti va di vedere un film?
Rita:Certo.

Risposi con un sorriso. Mi portò a casa, in camera sua dove mi sedetti sul suo letto mentre lui cercava il film. Più che un film, per me era un anime. Si chiamava Wolf Children. Parlava di una donna che si sposò e fu costretta a stare da sola con i suoi piccoli. La cosa affascinante era che i bambini erano mezzi lupi e mezzi umani.

Louis:Ti piace?
Rita:Si, mi sta piacendo molto.

Dissi mentre guardavamo il film. Ad un tratto rimasi scioccata. Improvvisamente uscì Natsuki in tv con una canzone che presentava delle bustine di Piyo-chan. A raccontarlo non sembra divertente, ma a vederlo, anche vestito da pulcino, era una cosa più unica che rara. In quel momento capii perchè era così fissato con la pulciosità ed i pulcini. Con sguardo scioccato, scoppiai a ridere. Era troppo divertente.

Louis:Scusa. Mio fratello Fuuto deve aver registrato anche la pubblicità. Perchè ridi?
Rita:Questa pubblicità non poteva non essere registrata. E' stupenda!! Scusami. Non l'avevo mai vista.E' troppo divertente.
Louis:Mi fa piacere che ti diverti.

Rispose avvicinandosi un pò più a me. Mi mise la mano sulla mano e ad un tratto ci trovammo a fissarci negli occhi.

Louis:Senti...io...vorrei.....
Rita:Si...?

Chiesi vedendolo imbarazzato e col rossore in volto che mi guardava con quello sguardo dolce. Sentivo le guancie diventare di fuoco. Cosa voleva chiedermi? I vampiri che avrebbero fatto? Izayoi aveva veramente detto la verità o era tutta una falsa per distogliere il pensiero dei vampiri verso di me? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra Rita.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13 - Non è un aliena!.

Ero in camera con Louis quando improvvisamente mi mise la mano sulla mano e ad ci ritrovammo a fissarci negli occhi.

Louis:Senti...io...vorrei.....
Rita:Si...?

Chiesi vedendolo imbarazzato e col rossore in volto che mi guardava con quello sguardo dolce. Sentivo le guancie diventare di fuoco. Non sapevo che fare. Sentivo il cuore andare a mille.Il ragazzo si voltò dall'altra parte e chiudendo gli occhi dalla vergogna domandò:

Louis:Ti andrebbe di uscire con me di nuovo? So che ci conosciamo da poco, ma....vedi...tu...mi piaci.
Rita:Davvero?
Louis:Si...mi piace la tua spontanietà, il tuo carattere allegro e...non so perchè...quando sto con te....mi sento bene.
Rita:Se è per questo...anch'io sto bene con te. Mi è piaciuta molto questa uscita, quindi accetto.
Louis:Davvero?

Il ragazzo si voltò verso di me. Con Louis stavo veramente bene. Come potevo dirgli di no? Intanto, i vampiri arrivarono nel centro dell'universo dove qualcuno li attendeva nell'ombra.Raito si accorse di quell'essere così si fermò voltandosi.

Raito:Sento puzza d'umano.
?:Oh...a quanto vedo il tuo amico ha un ottimo fiuto.

Notò il ragazzo misterioso nascosto nell'ombra, facendo agitare i vampiri.

Kanato:Chi sei? Fatti vedere!

Urlò allarmato. Sho, riconoscendo la voce, con calma e con le mani sui fianchi, rilevò l'identità del ragazzo, facendolo uscire allo scoperto.

Sho:Izayoi, piantala di fare il cretino.
Izayoi:Non c'è alcuna riunione oggi per cui non capisco il motivo della tua presenza qui. E con dei vampiri per giunta.

L'aria si era fatta pesante. Izayoi era in grado di mettere a disagio chiunque volesse senza fatica. Era molto astuto e anche abbastanza malvagio quando lo voleva e, mentre tra i vampiri e Izayoi si stava creando un aria di guerra, mentre, su Regalo, Libertà si sentiva irrecuglieto.

Libertà:Non capisco. Perchè mi sento così nervoso? Eppure sta andando tutto bene. Sento che c'è qualcosa con Rita, ma non capisco cosa. Ah... Non riesco a capirci più nulla. Perchè ho il presentimento che stia succedendo qualcosa di grave?

In quel momento bussarono alla porta. Era il maggiordomo Luca.

Luca:Libertà? Ci sono due persone che vogliono vederti.
Libertà:Due persone?
Luca:Si, sono in giardino. Hanno detto che è urgente.

Il ragazzo si alzò dalla scrivania del suo ufficio e si diresse nel giardino dove con grande sorpresa trovò due fratelli dell'anima, due intoccabili, cioè Masato e Takuto.

Libertà:Fratelli...che ci fate qui?
Masato:Abbiamo le carte che cercavi.
Libertà:Le carte che cercavo?
Takuto:Quando le vedrai non crederai ai tuoi occhi.

I tre, per la privacy, si spostarono nell'ufficio di Libertà sedendosi comodamente sulle rispettive sedie e incominciarono a parlare della scoperta fatta, mentre i vampiri erano alle prese con la verità su di me.

Sho:Zitto!!!
Izayoi:Le analisi che vi abbiamo dato in realtà erano le mie. Il suo sangue è risultato umano solo del 20% anche avendo una forma umana paragonabile al 100%. Ingannevole vero?

I vampiri rimasero sorpresi. Non si aspettavano nulla del genere e sinceramente, se me l'avessero detto, anch'io sarei rimasta meravigliata dagli analisi rilevate da Izayoi.

Tutti:Che cosa?
Raito:Allora che razza di sangue ci stavi facendo bere?
Kanato:Non posso crederci! Ci avete ingannato!
Sho:Non è affatto vero. Lei aveva bisogno di trovare le sue abilità e nel suo mondo non può trovarle.Quindi doveva trovarle nel vostro mondo che era più sicuro.
Kanato:Così avete pensato bene di rifilarci il pacco.
Sho:Ma no! Non è come pensate!
Shu:E' una vergogna. Fortuna che non ci è venuta un indigestione.
Raito:Già. Sai una cosa, non voglio neanche più cercarla sapendo lo schifo che mi sono bevuto.
Kanato:Praticamente un mostro.
Subaru:Che vergogna! Vi lasciate ingannare facilmente da un idiota. Complimenti!

Esclamò urtato Subaru avendo le braccia incrociate sorprendendo i fratelli.

Kanato:Subaru, ti rendi conto che quella è un mostro?
Subaru:E voi vi rendete conto che il signorino qui ci sta facendo perdere tempo? 
Kanato:Di che parli?
Subaru:Vuole farci perdere tempo perchè sa che noi non la cercheremo più. Veramente volete rinunciare a lei? Veramente credete a questo idiota e volete lasciarla andare solo perchè fa parte della razza più spregievole che esiste? Ma vi siete guardati? Noi siamo vampiri, proprio come i licantropi, i lupi mannari, sirene e alieni, sopratutto quelli reali, facciamo parte della categoria dei mostri più orridi che esistano. E l'avete visto? Ma dai!Se è una scusa inventata la lasciate andare così?  Vogliamo veramente lasciarla andare per una scemenza? 

I vampiri si guardarono in faccia. Subaru aveva ragione, come potevano dargli torto. Dovevano scegliere se lasciarmi o meno, ma la risposta la sapevano già.

Shu:Subaru ha ragione. Noi siamo stati sempre uniti. Anche se fosse un alieno come dice Izayoi, con noi non si è rivelata tale, anzi...è stata piuttosto gentile. Cercava sempre le soluzioni ad ogni problema, ci preparava da mangiare e quando volevamo bere non ha fatto storie.
Raito:Infatti, l'unica storia che ha fatto è stata quella che dovevamo bere tutti insieme e mi pare anche giusto. Dopotutto siamo una famiglia.
Kanato:Avete ragione. Lei, quando ero arrabbiato, mi riempiva di dolcetti. Sapeva come prenderci. Ci ha viziato uno ad uno proprio come fa una madre...
Raito:...già, proprio come la madre che non abbiamo mai avuto, Kanato.

Disse con sguardo spento. Sho rimase incredulo. Ero riuscita ad entrare nel cuore di quegli esseri non-morti. Esseri che non ce l'hanno neanche il cuore, che ce l'hanno spento ed ero riuscita a farlo ripartire solo col mio amore.

Izayoi:Ammirevole. Così l'accettate per quello che è?
Raito:Non potremo fare altrettanto.

Il ragazzo si avvicinò ai vampiri applaudendo e sorridendogli gli diede dei mantelli coprenti.

Izayoi:Ma bravi. Questa è la risposta che volevo. Andate!
Kanato:Cosa sono?
Izayoi:Mantelli. Vi aiuteranno a proteggervi dal sole.
Sho:Perchè stai facendo questo?
Izayoi:Subaru ci ha visto chiaro. Dovevo farvi perdere tempo. 
Subaru:Che cosa?
Sho:E perchè diamine l'hai fatto? Ti rendi conto che se passa un secondo di più è la fine per Rita?

Urtato prese il ragazzo per la maglia che con calma e tranquillità rispose:

Izayoi:Rita è forte. Si adatta facilmente. Questa è la sua abilità principale. E' incredibile come tu, fratello stretto dell'anima, non l'abbia capito.
Sho:Ma che razza stai dicendo?
Izayoi:Vuoi che ti racconti una bella storia o vuoi che te la racconti Libertà?
Sho:Che centra Libertà con tutto questo? Parla!
Izayoi:Voi andate avanti, io devo dire questa bella cosetta al mio fratellino.
Raito:Cosa? 
Subaru:Noi non prendiamo ordini da uno come te!
Kanato:Già, noi da qui non ci muoviamo.
Sho:Fate come dice!

Ordinò con sguardo basso il ragazzo. I vampiri seguirono l'ordine.Izayoi guardò i vampiri mentre se ne andavano nel portale dov'ero. Sho lasciò la presa ed il ragazzo lo portò vicino al fiume dove incominciò a raccontagli ciò che era successo.

Libertà:Cosa? Non può essere!!

Esclamava, mentre Libertà stava guardando le carte che gli avevano dato.

Masato:Sono le carte delle analisi fatte da 1 giorno di vita a pochi giorni fa, prima che andava su Vampire.
Libertà:Com'è possibile? Com'è successo?
Takuto:Non ne abbiamo idea. 
Masato:Sappiamo solo che è una cosa analoga che è accaduto nel corso di tutta la sua vita.
Takuto:L'unica cosa che sappiamo oltre a questo è che c'era qualcun altro che sa tutta la versione e la sa nei minimi dettagli.
Masato:Già. Ne sa anche più di noi.
Libertà:Qualcun altro? Chi è?
Takuto:Il nostro caro Izayoi.

Il ragazzo sentendo chi sapesse tutto, con le carte tra le mani, ancora incredulo dei risultati ottenuti, continuò ad analizzarle e a guardarle, dopodichè si sedette e realizzò:

Libertà:Allora...non è un aliena?

Intanto, al centro dell'universo, Izayoi stava raccontando ciò che era successo veramente quel giorno del mio rapimento.

Izayoi:Devi sapere una cosa di quel giorno. Quando la trovai era strana.
Sho:Chi?
Izayoi:Rita nel giorno del ritorno dopo il rapimento. Era stata portata qui da dei draghi. Io ero presente.
Sho:Davvero?
Izayoi:Si, ho tenuto nascosto una cosa che scoprii allora e credo che, stando in un mondo di vampiri, questo lo dobbiate sapere.
Sho:Di che si tratta?
Izayoi:Quel giorno mi trovavo qui perchè dovevo essere collocato su Cartoon World. Io non ci volevo andare così, vedendo Rita che era stata ritrovata, corsi verso di lei, ma lei era diversa.
Sho:In che senso?

Il ragazzo incominciò a spiegare ciò che successe quel giorno, con testa abbassata, pentito di non averlo confessato prima, incominciò a raccontare...

***

La porta della stanza dove dormivo si spalancò Libertà che aveva solo 2 anni entrò dopo aver sentito una strana presenza. Si incamminò verso la culla e vedendomi dormire tranquilla sorrise.

Libertà:Meno male che stai bene. Sai, da quando sei arrivata, le cose sembrano diverse. Neanche dovessi difendere una principessa.
Christa:Libertà?

Chiamò un addetta dell'orfanotrofio. Ella non era solo una semplice addetta, ma anche una prescelta a difendere gli intoccabili qualsiasi cosa sarebbe successa. Non era la bellezza che attirava le persone a lei, ma la dolcezza. Aveva un modo di fare unico e per questo Kida, una ex ed unica intoccabile, l'aveva scelta. Riteneva che avesse la forza necessaria per affrontare qualsiasi mostro e infatti l'ebbe. Non appena Libertà uscì dalla stanza, un ombra che poi si rivelò essere un vampiro, la uccise e la trasformò in vampiro, dopodichè mi prese dalla culla sporca di sangue, sangue del vampiro e della prescelta Christa. 


Libertà:Maledizione!!Dovevo proteggerla!! Era mia responsabilità!
Christa:Oh...Libertà, non rammaricarti. Non è stata colpa tua.
Libertà:Io sapevo che sarebbe successo. Perchè non sono rimasto lì a proteggerla?

Si chiese incominciando a piangere. Christa l'abbracciò amorevolmente. Sapeva che l'unico modo per riportarmi da lì era sposare chi mi aveva rapito, ovvero Karlheinz Sakamaki. Decisa e senza fare parola con nessuno, lasciò il lavoro e andò nella villa Sakamaki dove prima si accertò che ci fossi io.

?:Stupida creatura!!!

Esclamò una voce seguita da un rumore di vetri rotti e di un bambino che piangeva. Christa spiò quella casa e mi vide piangere. Ero caduta dal seggiolone e nel cadere si era rotta anche il biberon che era di vetro. Karlheinz corse immediatamente in cucina dove mi prese in braccio.

Karlheinz:Che diamine hai combinato?
Cordelia:Non sono stata io.
Karlheinz:Stupida donna!

In quel momento corse anche Beatrix in cucina.

Beatrix:Cos'è successo?
Karlheinz:E' successo che tra le mani di questa vipera non la darò più. Un favore che vi chiedo e la fate cadere a terra. Incredibile!
Cordelia:E' solo un umana. 

Bisbigliò mentre Karlheinz stava uscendo con me in braccio. Si voltò alterato.

Karlheinz:Non è un umana, hai capito? 

Beatrix uscì da lì insieme a Karlheinz che era nervoso e cercava di far calmare la piccola.

Beatrix:Vuoi darla un pò a me?
Karlheinz:Ovvio che la darò a te. Quella donna sa fare solo guai. Non smette di piangere!
Beatrix:Da a me. Non è che si è fatta male?
Karlheinz:Impossibile. I vampiri non si fanno male.

La donna non appena mi prese in braccio notò che i miei due canini. Non piangevo perchè mi facevano male, ma perchè si era spezzato il canino sinistro. La vampira sbiancò non appena vide il danno.

Beatrix:Oh..no. Povera piccola. Ha ragione a piangere.
Karlheinz:Cos'ha?
Beatrix:Quella imbranata gli ha spezzato un dente.
Karlheinz:Come sarebbe a dire?
Beatrix:Gli stavano uscendo i primi canini. Adesso ne ha solo uno integro.
Karlheinz:Cosa? Questo significherebbe privarle del sangue e un vampiro non è in grado di vivere senza sangue!
Beatrix:Ormai è spezzato. Non credo che li cambierà. Lo sai che se un vampiro i denti che cresce quelli sono. Non li cambia mica.

Urtato tornò in cucina facendo volare tutto quello che trovava. Ormai i miei canini erano andati. Non avrei mai potuto bere sangue. Ma se ero un aliena, come mai mi erano cresciuti i canini e non i denti davanti come tutti i bambini? Christa, vedendo la situazione degenerare, decise di intervenire.

Edgar:Signore. C'è una donna al piano di sotto che vi cerca.

Informò il maggiordomo mentre Karlheinz mi aveva tra le braccia.

Karlheinz:Dite che quando lavoro non voglio essere disturbato.
Edgar:Ha detto che è una cosa urgente.
Karlheinz:Di chi si tratta?
Edgar:Non l'ho mai vista prima d'ora, ma ha detto che si chiama Christa.
Karlheinz:Christa? Oh..le cose vanno di bene in meglio. 

Il vampiro, tenendomi stretto a sè, andò nel salone dove vide Christa seduta sul divano e le sue due mogli che parlavano con lei.

Cordelia:Oh... ma guarda un pò.Sei un amica di Karl allora.
Christa:Si.
Beatrix:E' molto umile per essere un amica di Karl. Non credi?
Cordelia:Come può Karl conoscere una pezzente come te? Lui è ricco e nobile.
Karlheinz:Signore, smettetela di infastidire la mia ospite.

La donna, sentendo la voce del vampiro, alzò gli occhi e lo vide scendere le scale con me tra le braccia.Cordelia andò incontro a lui tendendo le braccia, cercando di prendermi, ma Karlheinz la congedò senza dargli l'opportunità di prendermi tra le mani.

Karlheinz:Potete andare!
Cordelia:Ma come? Vuole parlare con lei davanti alla piccola?
Karlheinz:Ti ho forse interpellato?
Beatrix:Tolgo il disturbo. Se vuole mi chiami.

Le due uscirono disgustate davanti alla possessività del vampiro, mentre Christa ne rimase affascinata.

Christa:Così non la dai in mano a quelle arpie.
Karlheinz:Loro non sono in grado di accudirla come si deve.

Rispose sedendosi accanto a lei. I giorni passavano e Christa divenne molto popolare tra i vampiri, ma l'unica cosa che voleva era sposarsi il più presto possibile con Karlheinz. Così facendo avrebbe preso la sua fiducia e con essa anche me. La cosa più stupefacente e che ci riuscì.

Karlheinz:Rita? Cos'è successo?

Chiese vedendo i suoi figli Raito, Kanato e Ayato vicino al letto. Il piccolo Raito si affacciò dalla scale mostrando al padre Christa che scappava con me tra le braccia. Il vampiro impazzì difronte a quella scena.

Karlheinz:Cosa vuole fare? E' impazzita!! Christa!!! Fermati!!! Christa!!!!

Vedendo che non si fermava e avendo davanti agli occhi un lenzuolo che era sul letto, se lo mise addosso correndo verso di lei, che ormai era già fuori alla luce del sole.

Karlheinz:Fermati! Christa!! Ridammi mia figlia!!
Christa:Tua figlia?? Lei non è neanche un vampiro! Hai capito!!
Karlheinz:Lasciala!! Ti prego! Portamela indietro!
Christa:Troppo tardi!
Karlheinz:No!!!

Il vampiro si buttò disperato a terra una volta arrivato fuori nel giardino. Il lenzuolo che aveva addosso filtrava il sole e lo bruciava, ma allo stesso tempo non bruciava solo il sole, ma anche il suo cuore vedendo che ormai io ero andata. In fretta e furia Beatrix e Cordelia lo portarono dentro rischiando di rimanerci tutti e 3. Preso dalla rabbia e dalla collera Karlheinz cercò di riprendere sia lei che me con tutti i mezzi che aveva a disposizione. Ingaggiò anche il fratello, Richter, che era fuori.Purtroppo per Karlheinz, Christa mi aveva già consegnato ai draghi che mi condussero al centro dell'universo. Lì i draghi non sapevano dove mettermi e nel frattempo che decidevano, mi allontanai da loro gattonando. Arrivai al fiume dov'era Izayoi, all'epoca di solo 1 anno, che mi fece le feste non appena mi vide.

Izayoi:Piccola! Allora sei stata trovata.

Avevo lo sguardo basso e gli occhi tristi. Non sapevo ancora parlare, ma lui, come fratello maggiore, intuii che qualcosa in me non andava.

Izayoi:Cosa c'è? Ti senti male?

Annuii con la testa e incominciai a piangere. Il piccolo mi prese tra le braccia mettendomi su di un bus, ovvero quello degli intoccabili, e mi condusse in un mondo che non ricordo dov'era, ma lì, tra piante e boschi, c'era nascosta una città. Era la città di Atlantis dove vi era l'ex-intoccabile Kida. 

Izayoi:Kida? Rita!

La ragazza uscì dalle acque fredde e gelide. Aveva gli occhi azzurri, capelli color argento-bianco media lunghezza. Indossava un uniforme stile selvaggia e aveva sotto all'occhio destro dei segni celesti. Quando ella uscì dall'acqua aveva gli occhi che brillavano di una luce smagliante. Vedendoci si avvicinò.

Kida:Cos'ha?
Izayoi:Dice che non si sente bene.

Kida non perse tempo e incominciò a farle delle analisi del sangue, visitò il suo cuore e la bocca scoprendo ciò che le stava succedendo.

Izayoi:Sta bene?
Kida:Izayoi? Questa è una cosa seria. Deve rimanere tra noi. Ogni qual volta ci saranno riunioni degli intoccabili, falle le analisi. 
Izayoi:Perchè?
Kida:Le analisi sono uscite alterate.
Izayoi:Ma io che centro?
Kida:Sei suo fratello maggiore. Purtroppo io non ho avuto questa fortuna di dividere la mia anima. Non so chi di voi sia il primo, ma so solo che adesso, anche se hai solo 1 anno, dovrai proteggerla, proprio come fa Libertà. Promettimelo! Prometti che da qui non uscirà niente.
Izayoi:Lo prometto.
Kida:Bene. Sai cosa le è successo?
Izayoi:Era appena tornata da Vampire. Era stata rapita.
Kida:Questo spiega tutto.
Izayoi:Tutto cosa?

Alterata e preoccupata mise in una busta gli analisi e li diede ad Izayoi.

Kida:Vedi queste due analisi? Portale con te finchè non ritornerà su Vampire.
Izayoi:Perchè dovrebbe ritornare lì?
Kida:Lo capirai quando sarai adulto. Non darle mai a nessuno. Neanche ai tuoi fratelli. Rivelalo quando sarà il momento. 
Izayoi:E quando sarà il momento?
Kida:Lo capirai.
Izayoi:Va bene....

Rispose il piccolo titurbante. Kida, mentre guardava il bracciale e cercava informazioni, comprese la gravità della situazione dando un compito al piccolo Izayoi.

Kida:Izayoi, adesso ti chiedo di fare una cosa. La più difficile che ci sia da fare tra gli intoccabili, ma se lo farai e ne uscirai vivo, ti darò il dono che nessuno può avere. 
Izayoi:Che devo fare?
Kida:Va su Vampire. Dalla famiglia Sakamaki. C'è un certo Richter. Fatti allevare da lui. Scopri cos'è successo in quella famiglia, ma non farti mai vedere da loro, ok?

Chiese decisa. Izayoi era solo un bambino. Non capiva il senso. Si avvicinò a Kida e le prese la mano.

Izayoi:E cosa avrò che nessuno può avere?
Kida:Il fuoco azzurro. E' un fuoco curatore in grado di guarire qualsiasi ferita. 
Izayoi:Che me ne faccio del fuoco azzurro? Io voglio aiutare Rita.
Kida:Molte, moltissime cose, visto che l'abilità tua è il fuoco ribelle.
Izayoi:Fuoco ribelle?
Kida:Ah...a volte dimentico che sei solo un bambino. Porta Rita lontano da qui, ma anche lontano da Cartoon World. Quello è il suo posto e deve starne lontano ora. 
Izayoi:Dove la devo mettere?
Kida:Vicino al portale Alien Terra. Lì sarà al sicuro.

Il bambino seguì gli ordini della donna. Ogni qualvolta venivo al centro dell'universo, prelevavano il mio sangue. Era strano, ma non ricordavo nulla io, mentre Izayoi, anche avendo solo 1 anno, ricordava ogni piccolo particolare.


***

Sho:Cosa? Delle analisi? Dove sarebbero queste analisi?
Izayoi:Eccole!

Esclamò prendendole dalla tasca e dandogli una busta.

Izayoi:Dillo agli altri fratelli, ad esclusione di lei.

Il ragazzo aprì la busta rimanendone scioccato. Le analisi che avevano dato ai vampiri era veramente quella di Izayoi l'unica cosa messo di mio era la consistenza del sangue. Il motivo per cui non avevano dato le mie analisi? Semplice, era fin troppo difficile spiegare che avevo 20% di sangue umano, 10% sconosciuto per ragione che ero un intoccabile ed il resto del sangue non era stato individuato, ma ciò che c'erano in quelle analisi andava oltre alle aspettative di Sho ed oltre a tutto ciò che aveva pensato fino ad ora.

Sho:Non è possibile!! Il 20 novembre, cioè il giorno dopo la sua nascita, nel suo sangue è stato risultato umano del 90% e del 10% sconosciuto, mentre nel 10 febbraio dell'anno dopo è risultato 10% sconosciuto, 10% umano e 80% vampiro. Com'è possibile?
Izayoi:Non ne ho idea. 
Sho:Questo spiegherebbe come mai nelle analisi quando le abbiamo fatte ultimamente, non era compatibile con quello alieno ed è uscito indefinito.
Izayoi:Ovvio. Non l'hai messo il confronto con quello vampiresco.
Sho:Non l'ho messo perchè ho messo quello alieno. Che ne sapevo io che è un vampiro?
Izayoi:Purtroppo non lo sa neanche lei.
Sho:Però non ha istinti vampireschi.
Izayoi:Non ne ha solo perchè non ha ancora bevuto sangue e se lo volesse bere neanche può.
Sho:Come mai?
Izayoi:Ha un canino rotto e non può affondare bene nella carne.Quindi se volesse bere, dovrebbe farlo solo tramite sacche o trovare qualche altro modo per farlo.
Sho:Si, ma questo non spiega la produzione di tutto quel sangue.
Izayoi:Invece lo spiega e come. Andando su Vampire, ho scoperto che di vampiri ce ne sono più di una specie:
-Ci sono i vampiri reali, cioè principeschi, che bevono e non producono sangue;
-I vampiri dominatori,come i Sakamaki, che bevono solo sangue anche se lo producono non hanno sapore ed è produzione limitata per sè;
-E infine, i vampiri produttori, che adorano lo stress e la depressione umana, sono così attratti che bevendo il loro sangue, bevono anche le loro paure e così facendo producono sangue a quantità industriali.Si dice che il sapore del sangue dei vampiri produttori sia di alta qualità, se non anche il più pregiato rispetto agli umani.
Sho:Capisco. Quindi....secondo te è una vampira produttrice.
Izayoi:Ne ho una vaga idea. E se lo fosse spiegherebbe la produzione di sangue.
Sho:Grazie di avermene parlato. Lo farò recapitare a Libertà.

Disse alzandosi ed avviandosi verso il portale, ma fu fermato da Izayoi.

Izayoi:Ah.. un'altra cosa. Il tuo gemello è su Cartoon World. Sta attento.
Sho:E stato lui a dirti di fermarmi, vero?
Izayoi:Si, mi ha dato anche una bella somma, ma comunque se non me l'avesse detto lui, l'avrei fatto lo stesso.Dovevate sapere la verità.
Sho:Grazie dell'info. Starò attento.

Rispose sorridendo e correndo verso il portale. Intanto, i vampiri erano nel parco che se la vedevano brutta. Come mai? Il solito Raito.

Raito:Ehi, dolcezza? Lo sai che sei davvero stupenda? Aspetta!! Dove vai?
Passante:Lasciami in pace!

Esclamò lanciandogli la borsetta in faccia. Non contento, dietro della passante, vedendo un altra ragazza, incominciò a rompere anche a lei.

Raito:Ciao, agnellino. Ti hanno mai detto che sei una stella cadente?
Ragazza:Ma che screanzato! Sparisci!
Kanato:Raito, piantala! Dobbiamo trovare Rita!
Shu:Lascialo in pace e vieni a riposarti un pò qui. Si sta così bene.

Disse standosene sdragliato su di una panchina ad ascoltare musica classica dagli auricolari del suo mp3.

Kanato:Come fai a pensare a poltrire quando abbiamo Rita da pensare? Subaru? Dammi una mano!
Subaru:Mi spiace.  Finchè c'è il sole alto, non posso aiutarti.

Rispose standosene sdraiato sotto ad un albero. Kanato sospirò stanco.

Kanato:Ah...ma qui sono l'unico che ha un pò di buon senso? Cos'avete in quella zucca?
Sho:Poco sangue.

Interruppe Sho vedendo la situazione che degenerava dalle mani di Kanato, ormai unico rimasto ancora con il mio sangue in circolo.

Kanato:Finalmente. Dammi una mano!
Sho:Cerca Rita, io riprendo i ragazzi.
Kanato:Ok.

Mentre Sho riprendeva i vampiri con del sangue, io me la spassavo con Louis.

Louis:Ti va di fare un giro in barca con me?
Rita:Non chiedo di meglio.

Arrivammo al parco. Incominciò a tirare vento ed il lago sembrava agitato.

Louis:Mi sa che con queste acque difficilmente potremo farci un giro.

Mi avvicinai all'acqua e sussurrai ad esso dispiaciuta.

Rita:Come vorrei che stesse tranquilla. Volevo tanto farmi un giro in barca. Perchè vi agitate?
Louis:Che stai facendo?
Rita:Cerco di calmare le acque.
Louis:Secondo te si calmeranno se le parli?
Rita:Perchè no? Tutto può essere.

Ad un tratto il vento cessò di esistere ed il lago divenne piatto come una tavola da surf. Finalmente potevo fare il famoso giro in barca con Louis. Non ero più nella pelle. Ricordo che era mentre facevamo questo giro in barca su quel lago Louis si mostrava come sempre. Era così dolce, sorrideva in modo soave. Louis mi piaceva e tanto anche. Non era affatto come i ragazzi che avevo conosciuto. Aveva classe e un modo di fare che faceva innamorare di lui chiunque gli parlasse.

Louis:Ok, mi dici dove sei stata fino ad ora?
Rita:Come?
Louis:Ragazze come te non si incontrano tutti i giorni.
Rita:Come me.. in che senso?
Louis:Dolci, amorevoli, ecologiste, che ama gli animali e la natura. Ti accontenti di poco. E poi hai quello sguardo che nessuno ha. 
Rita:Sono fatta così. Penso che le cose più belle siano le cose semplici.

Mentre mi sorrideva, si avvicinò dandomi un bacio amorevole sulla guancia istintivamente. Imbarazzato e mortificato, col rossore in viso, chiese scusa.

Louis:Scusa, mi spiace. Io... non so che mi è preso.
Rita:Louis, non ti scusare. Era solo un bacio sulla guancia.
Louis:Ma da dove vieni? Cioè...ti ho umiliata. Mi spiace. Non puoi dire era solo un bacio sulla guancia. Anche se so che lo fai per non farmi dispiacere.
Rita:Louis, veramente. Non mi hai umiliata.
Louis:Non ti ho umiliata? Un bacio sulla guancia si da ad una sorella, ad una madre, ad una fidanzata. Non quando esci con la persona che ti piace o che sei amica.
Rita:Da me si da anche tra amici.
Louis:Ma da che posto orrendo vieni? Qui gli amici si tengono per mano, si abbracciano, ma non si baciano. Baciare una donna vuol dire mettere l'onore della ragazza sotto i piedi qui da noi.
Rita:E tra fidanzati? Come funziona?
Louis:Bacio sulla guancia, bacio normale che è quando si è una coppia. Lo dovresti sapere.
Rita:Bacio normale sarebbe alla francese?
Louis:No, alla francese si da quando uno è sicuro di quella persona e quando lo si da è come un giuramento di eterno amore.
Rita:E quando uno lo fa?
Louis:Fa cosa?
Rita:L'hai capito.
Louis:Non succede mai tra fidanzati e se succede, vuol dire che è una promessa di matrimonio, cioè uno da completamente se stesso per quella persona.
Rita:E se si lasciassero dopo averlo fatto?
Louis:Chi bestia lascerebbe la ragazza con cui è stato? Solo un mostro lo farebbe. 

In quel momento mi resi conto che tutto ciò che pensavo io dell'amore era come lo pensava anche Louis. In quell'istante mi sentii mancare l'aria e incominciai a guardare l'acqua appoggiata con le braccia alla barca. Louis intuì, fermandosi e guardandomi.

Louis:Mica è successo a te?
Rita:Che importa? La solita sfiga mi segue sempre da quando sono nata, quindi....
Louis:Mi spiace..io...non sapevo...
Rita:Per questo non accetto di uscire con i ragazzi. Nessuno capirebbe. Solo chi ci passa lo può capire.
Louis:Allora...perchè hai accettato di uscire con me?
Rita:Non è ovvio? Beh... tanto anche se te lo dicessi, mi diresti "fatti tuoi!!Non voglio lo scarto della società!" o cose così. Dico bene?

Louis lasciò i remi della barca che servivano per muoversi. Si avvicinò a me. Sentii le braccia di quel ragazzo che mi avvolsero.Con le lacrime agli occhi e prendendomi il volto mi disse queste dolci parole:

Louis:Come si fa a non amare un angelo come te? Chi ingrato userebbe una ragazza così dolce? 
Rita:Louis...
Louis:Tu mi piaci, Rita. Parecchio anche. Non capisco come mai la vita sia stata così dura con te. Prima mi racconti dei tuoi amici, poi di questa cosa. Tu sei così dolce, gentile, amorevole. Chi uomo non si innamorerebbe di te? Come hai fatto a pensare ad una cosa del genere?
Rita:Chiunque lo penserebbe vedendomi e sapendo ciò che ho passato.
Louis:Non io. Per me non sei affatto lo scarto della società. Tu sei una creatura fragile e preziosa, come una tazza di vetro pregiato che se cade si rompe, ma come ogni vetro, quel rompersi ferisce chiunque le passi sopra prima di levigarsi col sole.
Rita:Oh...Louis...

Dissi abbracciandolo con le lacrime agli occhi. Quelle parole mi scaldavano il cuore. Mi sentivo protetta e amata per quello che ero e non potevo chiedere di meglio. Ero talmente a mio agio che mi dimenticai dei vampiri.

Louis:Oh...mio dolce vetro. Vorrei tanto essere quel sole che ti leviga.

Quelle parole mi avevano colpito a tal punto che non seppi non dirgli.

Rita:Tu...mi stai levigando man mano, anche se non te ne accorgi.

E con quelle parole lui divenne colui che non mi sarei mai voluta separare. 

Raito:Ma dov'è finita? 
Kanato:Riesce a prendere il bracciale?
Sho:No, non capisco che stia passando questo bracciale. Non capta bene il segnale.
Subaru:Che facciamo ora? 
Shu:Continuiamo a cercare.

I vampiri stanchi ed esausti, volevano trovarmi a tutti i costi così si rimisero in viaggio anche se ormai era buio, ma si sa che i vampiri cercano meglio di notte che di giorno. Quando mi avrebbero trovato, cosa sarebbe successo? Mi sarei dovuta separare da Louis o i vampiri avrebbero approvato questa situazione? Scopritelo nel prossimo capitolo. Baci!!!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***






Capitolo 14 - La separazione.

Reiji:Mi raccomando! Voglio tutto in ordine quando tornano!
Ordinò Reiji vedendo come procedevano i preparativi.

Ren:Sei sicuro che gli piacerà?
Reiji:Più che sicuro. Chi non ama le feste?
Ayato:Uno come Shu, per esempio.

Ribattè il fratello entrando con delle stoffe nel salone

Reiji:Si, ma Rita non è come Shu.
Yui:Concordo. Le piacerà di sicuro la festa del bentornata.
Ayato:Sarà, peccato che quei quattro si sono messi a parlare e non stanno combinando niente più.

Disse alzando la testa al piano di sopra. Lì sopra c'erano i Mukami che decoravano con le rose.

Kou:Ancora non ho capito come ci siamo trovati in questa situazione.
Yuma:Non chiederlo a me. Io l'ultima cosa che ricordo sono gli occhi di quella ragazza.
Azusa:Si, anch'io, ricordo che mi sentivo al quanto poetico e vivo. Cosa che di solito non mi succede mai.
Kou:Ah..non dirlo a me. Solo a pensarci mi sento ancora tutt'euforico e floreale. Ho ancora i brividi solo a pensarci. 
Ruki:Ma perchè non molliamo tutto e ce ne andiamo?
Yuma:Già, non vedo il motivo per cui rimanere.
Otoya:Reiji? I Mukami pensano di andarsene.

Informò Otoya stando dietro i Mukami con i palloncini decorativi. Reiji guardò i Mukami e prendendo una sacca di sangue dal tavolo, salì al piano di sopra.

Reiji:Beh...non ve l'abbiamo chiesto noi di farlo. Anzi...siete stati voi ad insistere. Se volete andarvene la porta è lì, ma prima bevete un goccio di sangue. E' davvero molto pregiato.
Ruki:Grazie.
Kou:Ehi! Danne un pò a me!!
Yuma:Guarda che c'è per tutti.

Dissero i Mukami prendendo la sacca di sangue senza pensarci due volte. Incominciarono a berla ed ecco che l'effetto del mio sangue si ripresenta.

Azusa:Ragazzi, non credete che la vita sia una cosa stupenda?
Yuma:Oh....angeli pregiati nella notte oscura. Ho ancora i suoi occhi impressi nella mente e quegli occhi sono dolcemente diabolici.
Yui:Reiji?Dovevi proprio farlo?
Reiji:Ci serve una mano e solo con i contenitori non è possibile finire tutto prima che tornino.
Otoya:Ehi! Contenitori a chi?
Ayato:Si, ma Yui ha ragione. Kou potevi risparmiarcelo! Non è di aiuto per niente sia con l'effetto del sangue che senza.
Reiji:E chi te lo dice?
Ayato:Guardalo!!!

Esclamò indicando il vampiro così gioioso che si mise a cantare, Diablo di Simon Curtis, come una fanciulla innamorata.

Kou:But you're a psycho, they all know it too. I can't wait until the day when I'm finally rid of you.
Reiji:Non vedo niente di male se canta e fa il suo dovere.

Ad un tratto, il vampiro euforico, vedendo uscire dalle stanze il cane dei Sakamaki, con occhi a forma di cuoricino prese le zampe anteriori dell'animale e incominciò a ballare con quella povera bestiola che dovette subirsi l'euforia del vampiro che nonostante fosse stonato continuava a cantare.

Kou:You're the devil,You're a filthy piece of trash....You're a diablo...
Ayato:Ne sei ancora convinto?

Chiese vedendo quella scena imbarazzante del vampiro. Reiji si tolse gli occhiali per non vedere quella scena demente. In effetti, il fratello aveva ragione. Kou non serviva a niente, faceva solo da presenza.

Reiji:Kou? Decora tutto che voglio vedere tutto bello in ordine per il gran giorno.
Kou:Decorare? Siiii!!!

Urlò come un bambino che vedeva le caramelle. Incominciò a decorare tutto. Reiji, una volta sceso dalle scale, si rimise gli occhiali e guardava da lontano i Mukami che erano ritornati docili e indifesi.

Cecil:Dove lo portiamo questo?

Domandò entrando dalla porta con Tokiya. Sulle spalle avevano delle casse per ampliare la musica.Dovevano essere veramente pesanti visto la loro grandezza.

Reiji:Metteteli al piano di sopra.
Tokiya:Io non ci vado mica al piano di sopra.
Cecil:Già. Li appoggiamo qui.

Disubedirono mettendo a terra quelle casse pesantissime.

Reiji:E perchè mai dovreste disubedirmi?
Tokiya/Cecil:Guarda tu stesso!

Esclamarono insieme indicando al piano di sopra. Il vampiro si girò e vide una cosa ancora più imbarazzante e raccapriciante del ballo col cane. Natsuki e Kou che decoravano la stanza mano nella mano con peluche dei pulcini e cantavano la canzone scritta da Natsuki "Piyo-chan" e allo stesso tempo la ballavano anche.Quale spettacolo è più orrido di questo? 

Ayato:Non so voi, ma questi due mi fanno venire lo schifo di fare le feste.
Kou:Perchè? Le feste sono così pucciose.
Natsuki:Pulciose. Si dice pulciose.
Kou:Pulciose? Siiii. Intendevo proprio quello.
Natsuki:Metteremo nastrini colorati.
Kou:E perchè no, tanti e tanti peluche a forma di cuore e animali.
Natsuki:Sono d'accordo con te.

Dissero entusiasti prendendosi per mano. Neanche avessero trovato l'anima gemella.

Ayato:Andiamo bene. Kou sta diventando la brutta copia di Natsuki. Quale destino è peggiore di questo?
Ren:Fortuna che non ci sono Kanato e Sho. Se no chissà che li avrebbero fatti passare.

I vampiri insieme agli altri membri incominciarono ad immaginare la scena di come Kou e Natsuki avrebbero conciato i due. Pensando a quella scena scoppiarono a ridere,mentre Reiji pensieroso guardava le finestre. Avrebbe voluto tanto sapere come se la stavano cavando i fratelli nella mia ricerca e sopratutto dov'ero finita visto che ormai da quando erano partiti era già passata una settimana. Intanto, Louis mi stava viziando e coccolando aggiustandomi i capelli.

Louis:Sai, hai dei capelli stupendi. Sono morbidi come la seta.
Rita:Tu dici?
Louis:Si, vedrai che starai benissimo con questa acconciatura.

Disse pettinandomi delicatamente i capelli. Dopo avermeli aggiustati, mi diede un vestito da provare. Quando uscii dalla camera di Ema, Louis ed Ema rimasero entusiasti.

Ema:Oh...Rita. Sei bellissima.
Louis:Lo sapevo che eri trascurata e se ti aggiustavi un pò diventavi una principessa.
Rita:Dai, non esageriamo!

Ema mi condusse vicino ad uno specchio e quando vidi l'immagine riflessa rimasi scioccata. I capelli non erano ricci. Louis me li aveva fatti mossi e se normalmente superavano appena le spalle e arrivavano vicino al seno, adesso arrivavano sotto al seno. Avevo in dosso un vestito blu corto e sotto al seno c'era una cintura larga e nera, su di essa avevo una mantella col cappuccio grigio e blu e guanti anch'essi blu, calze a rete nere e stivali alti con tacchi neri. Ero praticamente un altra persona.

Louis:Ti piace?
Rita:Oh...Louis. Non dovevi....
Louis:E' il minimo che posso fare per la mia ragazza.

Disse baciandomi la guancia. Ebbene si. Ci eravamo fidanzati, anche se stranamente ancora non mi aveva dato il primo bacio. Forse in questo mondo funzionava così, chissà.

Louis:Prendo la mantella ed usciamo.
Rita:Ok.

Risposi vedendolo allontanare. Mi sentivo amata e rispettata ed era una sensazione unica, forse...mai provata prima. Presto ritornò ed uscimmo a fare un giro al parco. Ero felice camminavamo l'uno accanto all'altro. Abbassai la testa. Di solito quando mi sento innamorata di una persona faccio così, abbasso la testa e arrossisco anche il solo stargli vicino mi fa felice.

Rita:Sono davvero felice di stare con te.
Louis:A chi lo dici.

Mi disse prendendomi per mano fermandosi. Si avvicinò baciandomi delicatamente le guancia. Era così dolce.

Louis:Lo sai cos'è che mi piace di te? 
Rita:Cosa?
Louis:Che non sei una ragazza come le altre. Tu sei speciale, perchè non sei carina solo fuori, ma dentro sei bellissima. Potresti essere la persona più brutta che ci sia, ma io staò comunque con te. Perchè non conta come sei esteriormente, ma come sei interiormente e tu....sei la ragazza più bella che ci sia in tutto l'universo.
Rita:Oh...Louis. Sei il ragazzo più dolce che ci sia.
Louis:Sono solo me stesso.
Rita:Beh..visto che ormai stiamo insieme da una settimana, dimmi un pò....Come mi vedi?
Louis:Ah...io ti vedo come le altre, l'unica particolarità e che sei fidanzata con un parrucchiere che ha 12 fratelli ed una sorella, ma non è questo che ti interessa, giusto?
Rita:Louis!!!

Urlai ridendo. Stare con lui mi faceva sentire bene. Mi metteva al centro del suo mondo. Mi abbracciava, mi proteggeva, mi sentivo completa in un certo senso. Passeggiammo mano nella mano. Avevo dimenticato che ero andata su Cartoon World per i vampiri e non per trovare l'amore, peccato che non avevo neanche intenzione di ricordarmelo. Mentre camminavamo incontrai un ragazzo di mia conoscenza ed i ricordi incominciavano a farsi vivi.

Rita:Ma quello è...

Dissi fermandomi.

Louis:Che hai?
Rita:Se non sbaglio quello è Sho.
Louis:Si, è il cantante degli Starish.
Rita:Lo conosci?
Louis:Sono abbastanza famosi qui.
Rita:Aspettami un attimo. Torno subito!

Esclamai allontanandomi da lui. Eppure più mi avvicinavo a Sho e più sentivo che era diverso dal solito. 

Rita:Ehi, finalmente ti ho trovato!
Sho:Scusa, ci conosciamo?
Rita:Dai, non prendermi in giro! Sono io. Rita.
Sho:Mi spiace contraddirti, ma non conosco nessuna Rita.
Rita:Ma come? Non ti ricordi di me?
Sho:Non ti sto prendendo in giro. Davvero non mi ricordo di te.
Rita:Ma...Sho....

Dissi rimanendoci male. Il ragazzo mi guardo e incominciò a ridere.

Kaoru:Sho? Ma io non sono Sho. Sono il suo gemello, Kaoru.
Rita:Ah..adesso si spiega tutto. Dicevo che avevi qualcosa di diverso.Infatti sei leggermente più alto. Di solito quando metto i tacchi non raggiunge la mia altezza.
Kaoru:Infatti. Così conosci mio fratello, eh? Se lo cerchi dovrebbe essere nei paraggi.
Rita:Grazie dell'informazione. Casomai vedo dov'è.

Risposi sorridendo e tornando da Louis che mi condusse nel parco accanto al lago a vedere le anatre. Intanto, I vampiri e Sho si trovavano dall'altro lato del parco.

Kanato:Sbaglio o dovevamo metterci qualche ora per trovarla?
Raito:Alla faccia dell'ora, qua stiamo da una settimana a cercarla.
Sho:Ragazzi non è colpa mia! Il bracciale si è inceppato e non capisco il motivo.
?:Fratellone!!!!

Quell'urlo fece rabbrividire Sho che si voltò lentamente e davanti a lui si presentava il suo gemello. Il ragazzo incominciò a correre, ma il gemello era più veloce di lui, infatti se lo trovò sulle spalle e lui cadde atterra.

Kaoru:Ciao fratellone!!
Sho:Kaoru!!! Scendimi di dosso!!!
Kaoru:Il mio fratellone, tenero tenero, cucciolo cucciolo. Perchè scappi sempre da me?
Sho:Perchè mi fai venire gli attacchi di cuore!! Ecco perchè!!
Kaoru:Ma non sono io. Ti sei dimenticato che soffri di attacchi al cuore??
Sho:Scendimi di dosso!!
Kaoru:Ma come? Ho girato mezzo universo per cercarti e accudirti e tu vuoi sfuggirmi di nuovo?

Intanto, mentre Sho soffriva per aver trovato suo fratello ed essere sfigato, i vampiri se la ridevano.

Raito:Ahaha....Ma guardalo! 
Kanato:Avverto la paura nei suoi occhi.
Shu:Patetico.
Sho:Perchè? Perchè sono così sfigato? Prima tu, poi Natsuki, mi tolgo a Natsuki di dosso e ti ritrovo davanti ai piedi. E' mai possibile che devo fare sempre questo??
Kaoru:Approposito di ritrovarsi addosso. Lo sai, una fanciulla dolce e composta ti cercava.
Sho:Quale fanciulla?
Kaoru:Una ragazza. Aveva i capelli castani. Se non sbaglio, ha detto che si chiamava Rita.
Tutti:Rita??

Urlavarono sorpresi avvicinandosi al ragazzo.

Sho:Cosa? Hai visto Rita?
Kaoru:Si, mi aveva preso per te.
Shu:Dove l'hai vista?
Kaoru:Stava andando verso il lago.
Raito:Ah..che vi dicevo?
Subaru:Ehi, Raito! Aspetta!!

Esclamò vedendolo correre euforico. Incominciò a correre dietro di lui.

Kanato:Finalmente! E' da 2 mesi che giriamo in lungo e in largo per trovarla.
Shu:Caro Kanato, chi pazienta trova sempre.

Disse incamminandosi lentamente insieme agli altri. Felice, Sho si alzò ed abbracciò di gioia il fratello.

Sho:Ti ringrazio, Kaoru. 
Kaoru:Ma di nulla. Comunque devo ammettere che quei due stanno davvero bene insieme.
Sho:Quei due?
Kaoru:Si, quella Rita stava con un ragazzo. Sembravano così innamorati.

Quelle parole fecero cadere il mondo addosso a Sho che corse dietro i vampiri senza curarsi del fratello.

Kaoru:Ehi! Aspettami!

Esclamò correndolo dietro. Intanto, Raito mi vide da lontano, mentre ero con Louis a dare da mangiare alle anatre.

Raito:Ragazzi!! L'ho trovata!!

Peccato che la felicità di Raito si perse quando comprese che tra me e Louis non c'era solo un amicizia, ma bensi stavamo insieme.

Louis:Non avrei mai immaginato di trovare una ragazza come te. Sono così felice di averti incontrata.
Rita:Anch'io lo sono.
Louis:Non so se vale anche per te, ma io voglio stare con te fino alla fine.
Rita:In che senso?
Louis:Io ti amo e voglio stare con te per sempre.
Rita:Louis, sei così dolce, ma per sempre è una parola che non mi piace.
Louis:Come? Pensavo che fosse lo stesso anche per te.
Rita:Lo è, ma non mi piace come parola. Il per sempre è una cosa indefinita che può durare anche un secondo. Non so se capisci.
Louis:Hai ragione. Capisco perfettamente. Allora....

In quel momento mi prese la mano e mi guardò dolcemente.

Louis:...mi correggo. Voglio stare con te per l'eternità.
Rita:Oh...Louis...

Pian piano ci avvicinammo fino a baciarci dolcemente. Era un sogno, il più bello che c'era ed era anche il nostro primo bacio. Sentivo le farfalle nello stomaco e il cuore che batteva a mille. Peccato che i sogni finiscono infretta. Raito da lontano aveva visto tutto. Non so come, ma il suo sorriso si spense e, a causa della sua rabbia, incominciò a piovere. Louis si tolse la mantella che aveva sulle spalle mettendomela in testa per ripararmi. Dopodiche mi prese per mano e incominciammo a correre per ripararci, ma qualcuno, dietro di me, abbassò la mantella coprendomi tutta la faccia. Non capii in quel momento cosa stesse succedendo. Sentivo solo le urla.

Louis:Rita!! No!! Lasciatela!!

Improvvisamente mi sentii volare. Mi dimenavo. Volevo liberarmi da quella stretta,ma non ci riuscii finchè non persi conoscenza. Quando la ripresi ero ancora sotto la mantella e quell'essere mi teneva stretta. Incominciai a dimenarmi ancora, finchè non mi mise giù e mi tolse la mantella rivelando la sua identità.

Rita:Raito?
Raito:Che fetore!! Mettiti questa!

Disse dandomi la sua felpa. Eravamo arrivati su Vampire, nei pressi della villa. I vampiri camminavano amareggiati. Non capivo cosa fosse successo. Non aprirono bocca per tutto il tragitto ed io sentivo che, in qualche modo, era colpa mia.

Rita:Ragazzi? Parlatemi! Non avete aperto bocca da quando mi avete trovata.

I vampiri si fermarono vedendomi ferma e, avendo sempre quello sguardo spento, mi fissarono disgustati.

Rita:Si può sapere che avete? Siete strani. Ditemi qualcosa.
Sho:Ti hanno visto con lui.
Rita:Lui? Ah...parli di Louis.
Subaru:Il solo nome di quel disgraziato mi da i nervi.
Raito:Parla per te. Pecorella si è trasformata in puttanella.
Rita:Ehi! Che razza di parole sono queste? Rimangiatela subito!
Raito:Ok, Bitch-chan.

Rispose continuando a camminare.

Rita:Bitch-chan? Ehi! Bitch-chan a chi??
Sho:Rita?
Rita:Sho? Che hai?

Chiesi vedendolo giù e vedendo che mi aveva preso la mano per farmi calmare. In quel momento alzò il volto e con sguardo amareggiato mi diede la brutta notizia.

Sho:Non so come dirtelo, ma sarò diretto. Tu non puoi stare con lui.
Rita:Sho...ma Louis è dolce, gentile...è tenerissimo...
Sho:...per questo non puoi stare con lui.
Rita:C...cosa?
Sho:Lui è un semplice umano, tu invece....
Rita:Invece cosa? Anch'io sono umana!
Sho:No! Tu non sei umana! Te lo sei dimenticato? Tu fai parte della categoria dei fantasmi, vampiri e licantropi.
Rita:Cioè sarei un mostro, non è vero?
Sho:Lo sai meglio di me che tu non sei una vera e propria umana, lo capisci o no?
Rita:Non è vero, sono un umana che fa parte degli alieni reali, che c'è di strano?
Raito:Alieni....?
Subaru:...reali?

I vampiri si voltarono lentamente verso di me. Neanche avessero visto un essere immondo. Alterata, un pò per la discussione e un pò per gli sguardi meravigliati e allo stesso tempo spaventati, incominciai ad arrabbiarmi.

Rita:Che avete da guardare? Neanche aveste visto un fantasma.  Cos'ho?
Sho:Loro non sapevano che lo eri. Chiunque sente chi sei farà quell'espressione.
Rita:Cosa? Impossibile.
Sho:Credimi, farà anche Louis così se ti vedesse nella tua forma reale o sentisse chi sei. Loro sono vampiri e difficilmente tremano, quindi se hanno paura loro, figurati un semplice umano cosa farebbe.
Rita:No...non ci credo.
Sho:Lo dico per te. Lui ti odierà se saprà la verità.
Rita:Piantala!!

Urlai. In quel istante una lacrima cadde sul mio viso. Sentivo il cuore a pezzi. Istintivamente abbassai la testa vedendo Sho sorpreso dalla lacrima che mi era caduta in viso. Immediatamente corsi dentro senza curarmi di nessuno, corsi in camera mia.

Sho:Rita!

Il mio sogno d'amore era stato infranto. Mi sentivo morire dentro. Non appena entrai in camera mia, sentii le mie lacrime bruciare. Misi le mani sugli occhi per fermare le lacrime, ma quando aprii gli occhi scoprii che quelle non erano semplici lacrime. Vedevo tutto rosso e sulle mani avevo il sangue. Quel sangue era acido che bruciava. Non so neanche se fosse veramente sangue. Mi asciugai le lacrime e le mani sporche di quel sangue. Mi specchiai cercando di riprendermi, intanto, al piano di sotto, i vampiri chiedevano cosa fosse successo.

Subaru:Oh...stupendo. Una festa.
Reiji:Peccato che non ci abbia fatto neanche caso.
Ren:Che aveva? Sembrava scossa.
Sho:Non fare domande. E' una questione piuttosto delicata.
Ayato:Stupendo. Tutta fatica sprecata allora.

In quel momento urlai. Nello specchio ciò che era riflesso non mi fece per niente riprendere, anzi mi spaventò terribilmente. Avevo il volto completamente sfigurato. Lì, dove erano passate le lacrime, avevo la mia immagine aliena che spuntava fuori, avevo dei segni come scottature. Davanti a quell'immagine non seppi resistere. Impazzii completamente. Buttai per aria tutto e ruppi gli specchi che avevo in camera. Avevo praticamente demolito una stanza, come un terremoto. Dal rumore, i vampiri corsero subito in camera. Sembravo una belva senza controllo.

Subaru:Che succede?
Rita:Sparite! Sono un mostro!!

Urlai stando accovacciata a terra coprendomi il volto per non farmi vedere. Raito si avvicinò cercando di vedere cos'avevo. Peccato che l'approccio che usò mi alterò ancora di più.

Raito:Bitch-chan. Cos'hai? Ti manca il ragazzo? Guarda che ci sono qui io. Dopotutto, una sgualdrinella come te non può vivere senza ragazzo. Sopratutto se è un aliena. Dico bene?
Rita:Sparisci.....
Raito:Sparire? Ma no! Questa è casa mia.
Rita:Ti ho detto di sparire!!!

Esclamai mostrando ciò che ero diventata. Violentemente gli diedi un pugno nello stomaco nel voltarmi. Ero fuori di me. Non capivo cosa mi stesse succedendo. Con quel pugno lo scaraventai fuori dalla porta dove Yui corse subito a vedere come stava. I vampiri uscirono dalla stanza non appena videro che Raito non riusciva ad alzarsi.

Yui:Tutto bene?
Raito:Non ci credo. Credo che mi abbia rotto lo stomaco.
Subaru:Piantala di fare il cretino!
Raito:Non sto scherzando. E' fuori di se.
Sho:Oh...no.

Sho, sentendo che ero fuori di me, entrò in camera mia anche sentendo i vampiri e gli altri che non volevano affatto che entrasse.

Rita:Vattene!
Sho:Perchè mai dovrei andarmene?
Rita:Perchè sono un mostro.
Sho:Non è vero. Se tu sei un mostro allora lo sono anch'io.
Rita:Vattene.

Il ragazzo si avvicinò abbracciandomi e cercando di calmarmi. Incominciò ad accarezzarmi i capelli.

Sho:Non sei un mostro.Sta tranquilla.
Rita:Se non lo sono....perchè ho del sangue sulla mano che ho colpito Raito? Lui è un vampiro e non dovrebbe farsi male.
Sho:A tutto c'è un perchè.
Rita:Perchè ho questo desiderio di berlo? Perchè mi sento perdere il controllo?

Chiesi. Il desiderio ardeva in me e leccai quel sangue che avevo sulla mano davanti a Sho che non era minimamente meravigliato, anzi mi strinse forte a se cercandomi di calmare prendendo le mie mani sporche per non farmele leccare.

Sho:Sta calma. Non farti prendere dal panico. Anche l'ultima volta è successo.
Rita:Davvero?
Sho:Si, avevi 12 anni. Ti è venuta l'amnesia di tutti gli anni passati con noi per non stare calma, quindi rilassati e se vuoi sfogarti fa pure.

In quel momento mi abbandonai e le lacrime uscivano da sole. Mi sentivo fragile e indifesa, ma allo stesso tempo protetta da Sho, che si mostrava un fratello amorevole. I vampiri curiosi, aprirono la stanza e mi videro abbracciata con Sho. Con le lacrime agli occhi mi addormentai. Al mio risveglio, mi trovai Subaru al mio fianco.

Subaru:Si è svegliata.

Disse dando la notizia. Sorpresa vidi entrare Izayoi con Libertà e Sho. Avevano dei campioni di sangue in mano e parlavano tra di loro. Reiji si avvicinò a loro. Mi sentivo confusa e stordita. Vedevo tutto sfogato. Forse era stato il pianto, chissà.

Libertà:Ciel starà qui a breve.
Sho:Meno male.
Reiji:Che avete scoperto?

Chiese avvicinandosi ai ragazzi. I ragazzi incominciarono a raccontare ciò che era stato rilevato dalle analisi, probabilmente fatte quando sono svenuta.


***

Sho, vedendomi svenuta, mi prese e mi portò nel letto. Ero nel letto di camera mia quando Izayoi venne alla villa Sakamaki.

Izayoi:Sono venuto appena ho saputo.
Sho:Hai portato la roba?
Izayoi:E' tutto qui dentro.

Rispose mostrandogli lo zaino che aveva in mano. Intanto, Reiji studiava l'ematoma che avevo causato a Raito sullo stomaco. Cercava di capire come avessi fatto a ridurlo così visto che i vampiri difficilmente si feriscono, almeno che non sia qualcosa d'argento a colpirli.

Reiji:Prendi questo.

Disse avvicinandosi al fratello con una tazza piena di sangue.

Raito:Cos'è?
Reiji:Sangue di una vergine vampira produttrice di sangue. Dovrebbe curarti. Non c'è cosa che questo sangue non riesce a curare.

Il vampiro prese la tazza indebolito. 

Raito:Ho dei dolori atroci allo stomaco.
Reiji:Immagino. La potenza che ha sprigionato quella ragazza è paragonabile a quella di Subaru quando si arrabbia.
Kanato:E perchè è un alieno reale. Non è così?
Reiji:Non lo so. So solo che gli alieni reali sono dei mostri in grado di sterminare mondi interi. Pensa che si dice che si fanno guerra anche tra di loro senza un motivo ben fondato.
Ayato:Avevamo un essere così pericoloso in casa e non lo sapevamo neanche? Come hanno fatto a mentirci?
Raito:Veramente....

Il vampiro giocava con la tazza di sangue. Non riusciva a berlo per il dolore. Guardò i fratelli e informò di tutta la verità che sapeva.

Raito:...sapevo che era un alieno, ma non immaginavo facesse parte di quelli reali. 
Subaru:Se è per questo neanche io. Pensavo che fossero scuse per allontanarci da lei.

Ribattè scontrosamente appoggiato alla finestra della stanza.

Ayato:Cosa? Voi lo sapevate?
Raito:Si, ma pensavamo fosse una scusa di Izayoi.
Kanato:Anch'io l'ho pensato. Ha la faccia dell'infamità. Per il modo in cui l'ha detto, sembrava tanto mentisse.
Shu:Nessuno avrebbe creduto che quell'essere dicesse la verità.

Intanto, al piano di sopra, Izayoi mi stava prelevando un campione di sangue per analizzarlo.

Izayoi:La consistenza non mi piace affatto.
Sho:Cos'ha che non va?
Izayoi:E' semi-solido. Di solito la viscosità del suo sangue è denso e non semi-solido.
Sho:Che significa?
Izayoi:Che il risultato non ci piacerà affatto.

Rispose togliendomi la siringa dal braccio e prendendo il kit di laboratorio dalla borsa. Non appena mise il sangue nel kit, le analisi rivelarono qualcosa che fece impaurire i due.

Sho:Siamo sicuri che il risultato sia questo?
Izayoi:Purtroppo si.
Sho:Maledizione! Non ci voleva.

Preoccupati, fecero precipitare di corsa Libertà che, non appena entrò in casa, gli mostrarono le analisi.

Libertà:Ma è impossibile!
Izayoi:Le abbiamo appena fatte.
Libertà:La macchina funziona?
Izayoi:Certo che funziona.
Libertà:Posso controllarla un attimo?
Sho:Certo. Vieni! E' in camera sua che dorme.

Disse conducendolo lì dove mi trovavo. Libertà incominciò a visitarmi sentendo il cuore e le sue pulsazioni, guardandomi in volto i segni che avevo e dando uno sguardo ai denti. Mentre mi visitava fece le sue analisi.

Libertà:Le analisi sono corrette. 10% sconosciuto, 80% vampiro, 9% umano e 1% alieno. Riscontro tutto, ma non capisco da dove sia uscito tutta  questa tossina aliena. Se il 1% fa questo non oso immaginare il 100% come l'avrebbe ridotta.

Il ragazzo si spostò e Izayoi ribattè:

Izayoi:Ho una supposizione.
Sho:Di cosa si tratta?
Izayoi:Prima che avesse la cicatrice, non era stata selezionata in quel mondo. Quindi potrebbe essere quella che le fa del male. 
Sho:In effetti, non hai tutti i torti. 
Libertà:Cosa vuoi che le facciamo?
Izayoi:Toglierla.
Libertà:Toglierla? Come? Non abbiamo mezzi.
Izayoi:Non ne ho idea. 
Sho:Potremo chiamare Ciel e vedere se ha una soluzione.
Libertà:Vado a chiamarlo subito. Izayoi, vieni con me. Tu, Sho, resta con lei. Dobbiamo tenerla sotto controllo.
Sho:Avvertitemi se ci sono novità.

I due annuirono uscendo dalla stanza. Sho uscì anche lui per vedere i vampiri che stessero facendo. Raito, riuscì a bere poco a poco quel sangue guarendo e mentre lo beveva a fatica, vedendo Sho, si alzò e andò verso di lui chiedendo mie notizie.

Raito:Come sta?
Sho:Non sappiamo ancora niente. Dovrebbe riprendersi da un momento all'altro.
Reiji:Perchè non c'è l'avete detto?
Sho:Non era il caso, ma adesso, se fossi in voi, eviterei di bere il suo sangue finchè non si riprende.
Subaru:Perchè?
Sho:Abbiamo trovato traccie di argento in polvere, acido solforico e anidride.
Reiji:Cocktel perfetto per un vampiro che vuole morire.
Sho:Piuttosto..che fine hanno fatto i Mukami?
Ayato:Sono sotto l'effetto del sangue. Hanno detto che ci aiuteranno con la casa.
Reiji:Già. Adesso stanno dando una mano a Yui per togliere i decori.
Sho:Io torno in camera. Non vorrei che si sveglia e non trova nessuno.
Subaru:Vengo con te.
Raito:Anch'io.

Dissero seguendo Sho in camera mia.

***

Rita:Subaru? Di che parlano?
Subaru:Di nulla. Tranquilla!

Rispose accarezzandomi i capelli dolcemente.

Raito:Ok, Bitch-chan. Sei stata a letto troppo a lungo. Alzati!
Rita:Vattene! Non ho voglia di alzarmi.
Subaru:Lasciala stare. Non vedi come si sente?
Rita:Posso....rimanere un pò da sola?

I vampiri, dispiaciuti, eseguirono gli ordini lasciandomi da sola. Mi sentivo il cuore a pezzi. Volevo morire. Ero diventata un mostro, ero stata staccata da Louis e cosa ancora più brutta è quella che non potevo più vederlo. I vampiri non capivano come mi sentivo. Pensavano solo a loro. Non mi sentivo capita. Con il dolore al cuore mi addormentai, sperando che fosse solo un incubo e mi sarei svegliata accanto al ragazzo che amavo. Cosa fosse stato di me al risveglio? I vampiri come si sarebbero comportati?Mi avrebbero accettata pur sapendo che ero un aliena o sarei dovuta tornare a casa? E Louis, l'avrei rivisto?  Lo scoprirete nel prossimo capitolo.... col cuore infranto, Rita.




Capitolo 14 - La separazione.

Reiji:Mi raccomando! Voglio tutto in ordine quando tornano!
Ordinò Reiji vedendo come procedevano i preparativi.

Ren:Sei sicuro che gli piacerà?
Reiji:Più che sicuro. Chi non ama le feste di compleanno?
Ayato:Uno come Shu, per esempio.

Ribattè il fratello entrando con delle stoffe nel salone

Reiji:Si, ma Rita non è come Shu.
Yui:Concordo. Le piacerà di sicuro la festa del bentornata.
Ayato:Sarà, peccato che quei quattro si sono messi a parlare e non stanno combinando niente più.

Disse alzando la testa al piano di sopra. Lì sopra c'erano i Mukami che decoravano con le rose.

Kou:Ancora non ho capito come ci siamo trovati in questa situazione.
Yuma:Non chiederlo a me. Io l'ultima cosa che ricordo sono gli occhi di quella ragazza.
Azusa:Si, anch'io, ricordo che mi sentivo al quanto poetico e vivo. Cosa che di solito non mi succede mai.
Kou:Ah..non dirlo a me. Solo a pensarci mi sento ancora tutt'euforico e floreale. Ho ancora i brividi solo a pensarci. 
Ruki:Ma perchè non molliamo tutto e ce ne andiamo?
Yuma:Già, non vedo il motivo per cui rimanere.
Otoya:Reiji? I Mukami pensano di andarsene.

Informò Otoya stando dietro i Mukami con i palloncini decorativi. Reiji guardò i Mukami e prendendo una sacca di sangue dal tavolo, salì al piano di sopra.

Reiji:Beh...non ve l'abbiamo chiesto noi di farlo. Anzi...siete stati voi ad insistere. Se volete andarvene la porta è lì, ma prima bevete un goccio di sangue. E' davvero molto pregiato.
Ruki:Grazie.
Kou:Ehi! Danne un pò a me!!
Yuma:Guarda che c'è per tutti.

Dissero i Mukami prendendo la sacca di sangue senza pensarci due volte. Incominciarono a berla ed ecco che l'effetto del mio sangue si ripresenta.

Azusa:Ragazzi, non credete che la vita sia una cosa stupenda?
Yuma:Oh....angeli pregiati nella notte oscura. Ho ancora i suoi occhi impressi nella mente e quegli occhi sono dolcemente diabolici.
Yui:Reiji?Dovevi proprio farlo?
Reiji:Ci serve una mano e solo con i contenitori non è possibile finire tutto prima che tornino.
Otoya:Ehi! Contenitori a chi?
Ayato:Si, ma Yui ha ragione. Kou potevi risparmiarcelo! Non è di aiuto per niente sia con l'effetto del sangue che senza.
Reiji:E chi te lo dice?
Ayato:Guardalo!!!

Esclamò indicando il vampiro così gioioso che si mise a cantare, Diablo di Simon Curtis, come una fanciulla innamorata.

Kou:But you're a psycho, they all know it too. I can't wait until the day when I'm finally rid of you.
Reiji:Non vedo niente di male se canta e fa il suo dovere.

Ad un tratto, il vampiro euforico, vedendo uscire dalle stanze il cane dei Sakamaki, con occhi a forma di cuoricino prese le zampe anteriori dell'animale e incominciò a ballare con quella povera bestiola che dovette subirsi l'euforia del vampiro che nonostante fosse stonato continuava a cantare.

Kou:You're the devil,You're a filthy piece of trash....You're a diablo...
Ayato:Ne sei ancora convinto?

Chiese vedendo quella scena imbarazzante del vampiro. Reiji si tolse gli occhiali per non vedere quella scena demente. In effetti, il fratello aveva ragione. Kou non serviva a niente, faceva solo da presenza.

Reiji:Kou? Decora tutto che voglio vedere tutto bello in ordine per il gran giorno.
Kou:Decorare? Siiii!!!

Urlò come un bambino che vedeva le caramelle. Incominciò a decorare tutto. Reiji, una volta sceso dalle scale, si rimise gli occhiali e guardava da lontano i Mukami che erano ritornati docili e indifesi.

Cecil:Dove lo portiamo questo?

Domandò entrando dalla porta con Tokiya. Sulle spalle avevano delle casse per ampliare la musica.Dovevano essere veramente pesanti visto la loro grandezza.

Reiji:Metteteli al piano di sopra.
Tokiya:Io non ci vado mica al piano di sopra.
Cecil:Già. Li appoggiamo qui.

Disubedirono mettendo a terra quelle casse pesantissime.

Reiji:E perchè mai dovreste disubedirmi?
Tokiya/Cecil:Guarda tu stesso!

Esclamarono insieme indicando al piano di sopra. Il vampiro si girò e vide una cosa ancora più imbarazzante e raccapriciante del ballo col cane. Natsuki e Kou che decoravano la stanza mano nella mano con peluche dei pulcini e cantavano la canzone scritta da Natsuki "Piyo-chan" e allo stesso tempo la ballavano anche.Quale spettacolo è più orrido di questo? 

Ayato:Non so voi, ma questi due mi fanno venire lo schifo di fare le feste.
Kou:Perchè? Le feste sono così pucciose.
Natsuki:Pulciose. Si dice pulciose.
Kou:Pulciose? Siiii. Intendevo proprio quello.
Natsuki:Metteremo nastrini colorati.
Kou:E perchè no, tanti e tanti peluche a forma di cuore e animali.
Natsuki:Sono d'accordo con te.

Dissero entusiasti prendendosi per mano. Neanche avessero trovato l'anima gemella.

Ayato:Andiamo bene. Kou sta diventando la brutta copia di Natsuki. Quale destino è peggiore di questo?
Ren:Fortuna che non ci sono Kanato e Sho. Se no chissà che li avrebbero fatti passare.

I vampiri insieme agli altri membri incominciarono ad immaginare la scena di come Kou e Natsuki avrebbero conciato i due. Pensando a quella scena scoppiarono a ridere,mentre Reiji pensieroso guardava le finestre. Avrebbe voluto tanto sapere come se la stavano cavando i fratelli nella mia ricerca e sopratutto dov'ero finita visto che ormai da quando erano partiti era già passata una settimana. Intanto, Louis mi stava viziando e coccolando aggiustandomi i capelli.

Louis:Sai, hai dei capelli stupendi. Sono morbidi come la seta.
Rita:Tu dici?
Louis:Si, vedrai che starai benissimo con questa acconciatura.

Disse pettinandomi delicatamente i capelli. Dopo avermeli aggiustati, mi diede un vestito da provare. Quando uscii dalla camera di Ema, Louis ed Ema rimasero entusiasti.

Ema:Oh...Rita. Sei bellissima.
Louis:Lo sapevo che eri trascurata e se ti aggiustavi un pò diventavi una principessa.
Rita:Dai, non esageriamo!

Ema mi condusse vicino ad uno specchio e quando vidi l'immagine riflessa rimasi scioccata. I capelli non erano ricci. Louis me li aveva fatti mossi e se normalmente superavano appena le spalle e arrivavano vicino al seno, adesso arrivavano sotto al seno. Avevo in dosso un vestito blu corto e sotto al seno c'era una cintura larga e nera, su di essa avevo una mantella col cappuccio grigio e blu e guanti anch'essi blu, calze a rete nere e stivali alti con tacchi neri. Ero praticamente un altra persona.

Louis:Ti piace?
Rita:Oh...Louis. Non dovevi....
Louis:E' il minimo che posso fare per la mia ragazza.

Disse baciandomi la guancia. Ebbene si. Ci eravamo fidanzati, anche se stranamente ancora non mi aveva dato il primo bacio. Forse in questo mondo funzionava così, chissà.

Louis:Prendo la mantella ed usciamo.
Rita:Ok.

Risposi vedendolo allontanare. Mi sentivo amata e rispettata ed era una sensazione unica, forse...mai provata prima. Presto ritornò ed uscimmo a fare un giro al parco. Ero felice camminavamo l'uno accanto all'altro. Abbassai la testa. Di solito quando mi sento innamorata di una persona faccio così, abbasso la testa e arrossisco anche il solo stargli vicino mi fa felice.

Rita:Sono davvero felice di stare con te.
Louis:A chi lo dici.

Mi disse prendendomi per mano fermandosi. Si avvicinò baciandomi delicatamente le guancia. Era così dolce.

Louis:Lo sai cos'è che mi piace di te? 
Rita:Cosa?
Louis:Che non sei una ragazza come le altre. Tu sei speciale, perchè non sei carina solo fuori, ma dentro sei bellissima. Potresti essere la persona più brutta che ci sia, ma io staò comunque con te. Perchè non conta come sei esteriormente, ma come sei interiormente e tu....sei la ragazza più bella che ci sia in tutto l'universo.
Rita:Oh...Louis. Sei il ragazzo più dolce che ci sia.
Louis:Sono solo me stesso.
Rita:Beh..visto che ormai stiamo insieme da una settimana, dimmi un pò....Come mi vedi?
Louis:Ah...io ti vedo come le altre, l'unica particolarità e che sei fidanzata con un parrucchiere che ha 12 fratelli ed una sorella, ma non è questo che ti interessa, giusto?
Rita:Louis!!!

Urlai ridendo. Stare con lui mi faceva sentire bene. Mi metteva al centro del suo mondo. Mi abbracciava, mi proteggeva, mi sentivo completa in un certo senso. Passeggiammo mano nella mano. Avevo dimenticato che ero andata su Cartoon World per i vampiri e non per trovare l'amore, peccato che non avevo neanche intenzione di ricordarmelo. Mentre camminavamo incontrai un ragazzo di mia conoscenza ed i ricordi incominciavano a farsi vivi.

Rita:Ma quello è...

Dissi fermandomi.

Louis:Che hai?
Rita:Se non sbaglio quello è Sho.
Louis:Si, è il cantante degli Starish.
Rita:Lo conosci?
Louis:Sono abbastanza famosi qui.
Rita:Aspettami un attimo. Torno subito!

Esclamai allontanandomi da lui. Eppure più mi avvicinavo a Sho e più sentivo che era diverso dal solito. 

Rita:Ehi, finalmente ti ho trovato!
Sho:Scusa, ci conosciamo?
Rita:Dai, non prendermi in giro! Sono io. Rita.
Sho:Mi spiace contraddirti, ma non conosco nessuna Rita.
Rita:Ma come? Non ti ricordi di me?
Sho:Non ti sto prendendo in giro. Davvero non mi ricordo di te.
Rita:Ma...Sho....

Dissi rimanendoci male. Il ragazzo mi guardo e incominciò a ridere.

Kaoru:Sho? Ma io non sono Sho. Sono il suo gemello, Kaoru.
Rita:Ah..adesso si spiega tutto. Dicevo che avevi qualcosa di diverso.Infatti sei leggermente più alto. Di solito quando metto i tacchi non raggiunge la mia altezza.
Kaoru:Infatti. Così conosci mio fratello, eh? Se lo cerchi dovrebbe essere nei paraggi.
Rita:Grazie dell'informazione. Casomai vedo dov'è.

Risposi sorridendo e tornando da Louis che mi condusse nel parco accanto al lago a vedere le anatre. Intanto, I vampiri e Sho si trovavano dall'altro lato del parco.

Kanato:Sbaglio o dovevamo metterci qualche ora per trovarla?
Raito:Alla faccia dell'ora, qua stiamo da una settimana a cercarla.
Sho:Ragazzi non è colpa mia! Il bracciale si è inceppato e non capisco il motivo.
?:Fratellone!!!!

Quell'urlo fece rabbrividire Sho che si voltò lentamente e davanti a lui si presentava il suo gemello. Il ragazzo incominciò a correre, ma il gemello era più veloce di lui, infatti se lo trovò sulle spalle e lui cadde atterra.

Kaoru:Ciao fratellone!!
Sho:Kaoru!!! Scendimi di dosso!!!
Kaoru:Il mio fratellone, tenero tenero, cucciolo cucciolo. Perchè scappi sempre da me?
Sho:Perchè mi fai venire gli attacchi di cuore!! Ecco perchè!!
Kaoru:Ma non sono io. Ti sei dimenticato che soffri di attacchi al cuore??
Sho:Scendimi di dosso!!
Kaoru:Ma come? Ho girato mezzo universo per cercarti e accudirti e tu vuoi sfuggirmi di nuovo?

Intanto, mentre Sho soffriva per aver trovato suo fratello ed essere sfigato, i vampiri se la ridevano.

Raito:Ahaha....Ma guardalo! 
Kanato:Avverto la paura nei suoi occhi.
Shu:Patetico.
Sho:Perchè? Perchè sono così sfigato? Prima tu, poi Natsuki, mi tolgo a Natsuki di dosso e ti ritrovo davanti ai piedi. E' mai possibile che devo fare sempre questo??
Kaoru:Approposito di ritrovarsi addosso. Lo sai, una fanciulla dolce e composta ti cercava.
Sho:Quale fanciulla?
Kaoru:Una ragazza. Aveva i capelli castani. Se non sbaglio, ha detto che si chiamava Rita.
Tutti:Rita??

Urlavarono sorpresi avvicinandosi al ragazzo.

Sho:Cosa? Hai visto Rita?
Kaoru:Si, mi aveva preso per te.
Shu:Dove l'hai vista?
Kaoru:Stava andando verso il lago.
Raito:Ah..che vi dicevo?
Subaru:Ehi, Raito! Aspetta!!

Esclamò vedendolo correre euforico. Incominciò a correre dietro di lui.

Kanato:Finalmente! E' da 2 mesi che giriamo in lungo e in largo per trovarla.
Shu:Caro Kanato, chi pazienta trova sempre.

Disse incamminandosi lentamente insieme agli altri. Felice, Sho si alzò ed abbracciò di gioia il fratello.

Sho:Ti ringrazio, Kaoru. 
Kaoru:Ma di nulla. Comunque devo ammettere che quei due stanno davvero bene insieme.
Sho:Quei due?
Kaoru:Si, quella Rita stava con un ragazzo. Sembravano così innamorati.

Quelle parole fecero cadere il mondo addosso a Sho che corse dietro i vampiri senza curarsi del fratello.

Kaoru:Ehi! Aspettami!

Esclamò correndolo dietro. Intanto, Raito mi vide da lontano, mentre ero con Louis a dare da mangiare alle anatre.

Raito:Ragazzi!! L'ho trovata!!

Peccato che la felicità di Raito si perse quando comprese che tra me e Louis non c'era solo un amicizia, ma bensi stavamo insieme.

Louis:Non avrei mai immaginato di trovare una ragazza come te. Sono così felice di averti incontrata.
Rita:Anch'io lo sono.
Louis:Non so se vale anche per te, ma io voglio stare con te fino alla fine.
Rita:In che senso?
Louis:Io ti amo e voglio stare con te per sempre.
Rita:Louis, sei così dolce, ma per sempre è una parola che non mi piace.
Louis:Come? Pensavo che fosse lo stesso anche per te.
Rita:Lo è, ma non mi piace come parola. Il per sempre è una cosa indefinita che può durare anche un secondo. Non so se capisci.
Louis:Hai ragione. Capisco perfettamente. Allora....

In quel momento mi prese la mano e mi guardò dolcemente.

Louis:...mi correggo. Voglio stare con te per l'eternità.
Rita:Oh...Louis...

Pian piano ci avvicinammo fino a baciarci dolcemente. Era un sogno, il più bello che c'era ed era anche il nostro primo bacio. Sentivo le farfalle nello stomaco e il cuore che batteva a mille. Peccato che i sogni finiscono infretta. Raito da lontano aveva visto tutto. Non so come, ma il suo sorriso si spense e, a causa della sua rabbia, incominciò a piovere. Louis si tolse la mantella che aveva sulle spalle mettendomela in testa per ripararmi. Dopodiche mi prese per mano e incominciammo a correre per ripararci, ma qualcuno, dietro di me, abbassò la mantella coprendomi tutta la faccia. Non capii in quel momento cosa stesse succedendo. Sentivo solo le urla.

Louis:Rita!! No!! Lasciatela!!

Improvvisamente mi sentii volare. Mi dimenavo. Volevo liberarmi da quella stretta,ma non ci riuscii finchè non persi conoscenza. Quando la ripresi ero ancora sotto la mantella e quell'essere mi teneva stretta. Incominciai a dimenarmi ancora, finchè non mi mise giù e mi tolse la mantella rivelando la sua identità.

Rita:Raito?
Raito:Che fetore!! Mettiti questa!

Disse dandomi la sua felpa. Eravamo arrivati su Vampire, nei pressi della villa. I vampiri camminavano amareggiati. Non capivo cosa fosse successo. Non aprirono bocca per tutto il tragitto ed io sentivo che, in qualche modo, era colpa mia.

Rita:Ragazzi? Parlatemi! Non avete aperto bocca da quando mi avete trovata.

I vampiri si fermarono vedendomi ferma e, avendo sempre quello sguardo spento, mi fissarono disgustati.

Rita:Si può sapere che avete? Siete strani. Ditemi qualcosa.
Sho:Ti hanno visto con lui.
Rita:Lui? Ah...parli di Louis.
Subaru:Il solo nome di quel disgraziato mi da i nervi.
Raito:Parla per te. Pecorella si è trasformata in puttanella.
Rita:Ehi! Che razza di parole sono queste? Rimangiatela subito!
Raito:Ok, Bitch-chan.

Rispose continuando a camminare.

Rita:Bitch-chan? Ehi! Bitch-chan a chi??
Sho:Rita?
Rita:Sho? Che hai?

Chiesi vedendolo giù e vedendo che mi aveva preso la mano per farmi calmare. In quel momento alzò il volto e con sguardo amareggiato mi diede la brutta notizia.

Sho:Non so come dirtelo, ma sarò diretto. Tu non puoi stare con lui.
Rita:Sho...ma Louis è dolce, gentile...è tenerissimo...
Sho:...per questo non puoi stare con lui.
Rita:C...cosa?
Sho:Lui è un semplice umano, tu invece....
Rita:Invece cosa? Anch'io sono umana!
Sho:No! Tu non sei umana! Te lo sei dimenticato? Tu fai parte della categoria dei fantasmi, vampiri e licantropi.
Rita:Cioè sarei un mostro, non è vero?
Sho:Lo sai meglio di me che tu non sei una vera e propria umana, lo capisci o no?
Rita:Non è vero, sono un umana che fa parte degli alieni reali, che c'è di strano?
Raito:Alieni....?
Subaru:...reali?

I vampiri si voltarono lentamente verso di me. Neanche avessero visto un essere immondo. Alterata, un pò per la discussione e un pò per gli sguardi meravigliati e allo stesso tempo spaventati, incominciai ad arrabbiarmi.

Rita:Che avete da guardare? Neanche aveste visto un fantasma.  Cos'ho?
Sho:Loro non sapevano che lo eri. Chiunque sente chi sei farà quell'espressione.
Rita:Cosa? Impossibile.
Sho:Credimi, farà anche Louis così se ti vedesse nella tua forma reale o sentisse chi sei. Loro sono vampiri e difficilmente tremano, quindi se hanno paura loro, figurati un semplice umano cosa farebbe.
Rita:No...non ci credo.
Sho:Lo dico per te. Lui ti odierà se saprà la verità.
Rita:Piantala!!

Urlai. In quel istante una lacrima cadde sul mio viso. Sentivo il cuore a pezzi. Istintivamente abbassai la testa vedendo Sho sorpreso dalla lacrima che mi era caduta in viso. Immediatamente corsi dentro senza curarmi di nessuno, corsi in camera mia.

Sho:Rita!

Il mio sogno d'amore era stato infranto. Mi sentivo morire dentro. Non appena entrai in camera mia, sentii le mie lacrime bruciare. Misi le mani sugli occhi per fermare le lacrime, ma quando aprii gli occhi scoprii che quelle non erano semplici lacrime. Vedevo tutto rosso e sulle mani avevo il sangue. Quel sangue era acido che bruciava. Non so neanche se fosse veramente sangue. Mi asciugai le lacrime e le mani sporche di quel sangue. Mi specchiai cercando di riprendermi, intanto, al piano di sotto, i vampiri chiedevano cosa fosse successo.

Subaru:Oh...stupendo. Una festa.
Reiji:Peccato che non ci abbia fatto neanche caso.
Ren:Che aveva? Sembrava scossa.
Sho:Non fare domande. E' una questione piuttosto delicata.
Ayato:Stupendo. Tutta fatica sprecata allora.

In quel momento urlai. Nello specchio ciò che era riflesso non mi fece per niente riprendere, anzi mi spaventò terribilmente. Avevo il volto completamente sfigurato. Lì, dove erano passate le lacrime, avevo la mia immagine aliena che spuntava fuori, avevo dei segni come scottature. Davanti a quell'immagine non seppi resistere. Impazzii completamente. Buttai per aria tutto e ruppi gli specchi che avevo in camera. Avevo praticamente demolito una stanza, come un terremoto. Dal rumore, i vampiri corsero subito in camera. Sembravo una belva senza controllo.

Subaru:Che succede?
Rita:Sparite! Sono un mostro!!

Urlai stando accovacciata a terra coprendomi il volto per non farmi vedere. Raito si avvicinò cercando di vedere cos'avevo. Peccato che l'approccio che usò mi alterò ancora di più.

Raito:Bitch-chan. Cos'hai? Ti manca il ragazzo? Guarda che ci sono qui io. Dopotutto, una sgualdrinella come te non può vivere senza ragazzo. Sopratutto se è un aliena. Dico bene?
Rita:Sparisci.....
Raito:Sparire? Ma no! Questa è casa mia.
Rita:Ti ho detto di sparire!!!

Esclamai mostrando ciò che ero diventata. Violentemente gli diedi un pugno nello stomaco nel voltarmi. Ero fuori di me. Non capivo cosa mi stesse succedendo. Con quel pugno lo scaraventai fuori dalla porta dove Yui corse subito a vedere come stava. I vampiri uscirono dalla stanza non appena videro che Raito non riusciva ad alzarsi.

Yui:Tutto bene?
Raito:Non ci credo. Credo che mi abbia rotto lo stomaco.
Subaru:Piantala di fare il cretino!
Raito:Non sto scherzando. E' fuori di se.
Sho:Oh...no.

Sho, sentendo che ero fuori di me, entrò in camera mia anche sentendo i vampiri e gli altri che non volevano affatto che entrasse.

Rita:Vattene!
Sho:Perchè mai dovrei andarmene?
Rita:Perchè sono un mostro.
Sho:Non è vero. Se tu sei un mostro allora lo sono anch'io.
Rita:Vattene.

Il ragazzo si avvicinò abbracciandomi e cercando di calmarmi. Incominciò ad accarezzarmi i capelli.

Sho:Non sei un mostro.Sta tranquilla.
Rita:Se non lo sono....perchè ho del sangue sulla mano che ho colpito Raito? Lui è un vampiro e non dovrebbe farsi male.
Sho:A tutto c'è un perchè.
Rita:Perchè ho questo desiderio di berlo? Perchè mi sento perdere il controllo?

Chiesi. Il desiderio ardeva in me e leccai quel sangue che avevo sulla mano davanti a Sho che non era minimamente meravigliato, anzi mi strinse forte a se cercandomi di calmare prendendo le mie mani sporche per non farmele leccare.

Sho:Sta calma. Non farti prendere dal panico. Anche l'ultima volta è successo.
Rita:Davvero?
Sho:Si, avevi 12 anni. Ti è venuta l'amnesia di tutti gli anni passati con noi per non stare calma, quindi rilassati e se vuoi sfogarti fa pure.

In quel momento mi abbandonai e le lacrime uscivano da sole. Mi sentivo fragile e indifesa, ma allo stesso tempo protetta da Sho, che si mostrava un fratello amorevole. I vampiri curiosi, aprirono la stanza e mi videro abbracciata con Sho. Con le lacrime agli occhi mi addormentai. Al mio risveglio, mi trovai Subaru al mio fianco.

Subaru:Si è svegliata.

Disse dando la notizia. Sorpresa vidi entrare Izayoi con Libertà e Sho. Avevano dei campioni di sangue in mano e parlavano tra di loro. Reiji si avvicinò a loro. Mi sentivo confusa e stordita. Vedevo tutto sfogato. Forse era stato il pianto, chissà.

Libertà:Ciel starà qui a breve.
Sho:Meno male.
Reiji:Che avete scoperto?

Chiese avvicinandosi ai ragazzi. I ragazzi incominciarono a raccontare ciò che era stato rilevato dalle analisi, probabilmente fatte quando sono svenuta.


***

Sho, vedendomi svenuta, mi prese e mi portò nel letto. Ero nel letto di camera mia quando Izayoi venne alla villa Sakamaki.

Izayoi:Sono venuto appena ho saputo.
Sho:Hai portato la roba?
Izayoi:E' tutto qui dentro.

Rispose mostrandogli lo zaino che aveva in mano. Intanto, Reiji studiava l'ematoma che avevo causato a Raito sullo stomaco. Cercava di capire come avessi fatto a ridurlo così visto che i vampiri difficilmente si feriscono, almeno che non sia qualcosa d'argento a colpirli.

Reiji:Prendi questo.

Disse avvicinandosi al fratello con una tazza piena di sangue.

Raito:Cos'è?
Reiji:Sangue di una vergine vampira produttrice di sangue. Dovrebbe curarti. Non c'è cosa che questo sangue non riesce a curare.

Il vampiro prese la tazza indebolito. 

Raito:Ho dei dolori atroci allo stomaco.
Reiji:Immagino. La potenza che ha sprigionato quella ragazza è paragonabile a quella di Subaru quando si arrabbia.
Kanato:E perchè è un alieno reale. Non è così?
Reiji:Non lo so. So solo che gli alieni reali sono dei mostri in grado di sterminare mondi interi. Pensa che si dice che si fanno guerra anche tra di loro senza un motivo ben fondato.
Ayato:Avevamo un essere così pericoloso in casa e non lo sapevamo neanche? Come hanno fatto a mentirci?
Raito:Veramente....

Il vampiro giocava con la tazza di sangue. Non riusciva a berlo per il dolore. Guardò i fratelli e informò di tutta la verità che sapeva.

Raito:...sapevo che era un alieno, ma non immaginavo facesse parte di quelli reali. 
Subaru:Se è per questo neanche io. Pensavo che fossero scuse per allontanarci da lei.

Ribattè scontrosamente appoggiato alla finestra della stanza.

Ayato:Cosa? Voi lo sapevate?
Raito:Si, ma pensavamo fosse una scusa di Izayoi.
Kanato:Anch'io l'ho pensato. Ha la faccia dell'infamità. Per il modo in cui l'ha detto, sembrava tanto mentisse.
Shu:Nessuno avrebbe creduto che quell'essere dicesse la verità.

Intanto, al piano di sopra, Izayoi mi stava prelevando un campione di sangue per analizzarlo.

Izayoi:La consistenza non mi piace affatto.
Sho:Cos'ha che non va?
Izayoi:E' semi-solido. Di solito la viscosità del suo sangue è denso e non semi-solido.
Sho:Che significa?
Izayoi:Che il risultato non ci piacerà affatto.

Rispose togliendomi la siringa dal braccio e prendendo il kit di laboratorio dalla borsa. Non appena mise il sangue nel kit, le analisi rivelarono qualcosa che fece impaurire i due.

Sho:Siamo sicuri che il risultato sia questo?
Izayoi:Purtroppo si.
Sho:Maledizione! Non ci voleva.

Preoccupati, fecero precipitare di corsa Libertà che, non appena entrò in casa, gli mostrarono le analisi.

Libertà:Ma è impossibile!
Izayoi:Le abbiamo appena fatte.
Libertà:La macchina funziona?
Izayoi:Certo che funziona.
Libertà:Posso controllarla un attimo?
Sho:Certo. Vieni! E' in camera sua che dorme.

Disse conducendolo lì dove mi trovavo. Libertà incominciò a visitarmi sentendo il cuore e le sue pulsazioni, guardandomi in volto i segni che avevo e dando uno sguardo ai denti. Mentre mi visitava fece le sue analisi.

Libertà:Le analisi sono corrette. 10% sconosciuto, 80% vampiro, 9% umano e 1% alieno. Riscontro tutto, ma non capisco da dove sia uscito tutta  questa tossina aliena. Se il 1% fa questo non oso immaginare il 100% come l'avrebbe ridotta.

Il ragazzo si spostò e Izayoi ribattè:

Izayoi:Ho una supposizione.
Sho:Di cosa si tratta?
Izayoi:Prima che avesse la cicatrice, non era stata selezionata in quel mondo. Quindi potrebbe essere quella che le fa del male. 
Sho:In effetti, non hai tutti i torti. 
Libertà:Cosa vuoi che le facciamo?
Izayoi:Toglierla.
Libertà:Toglierla? Come? Non abbiamo mezzi.
Izayoi:Non ne ho idea. 
Sho:Potremo chiamare Ciel e vedere se ha una soluzione.
Libertà:Vado a chiamarlo subito. Izayoi, vieni con me. Tu, Sho, resta con lei. Dobbiamo tenerla sotto controllo.
Sho:Avvertitemi se ci sono novità.

I due annuirono uscendo dalla stanza. Sho uscì anche lui per vedere i vampiri che stessero facendo. Raito, riuscì a bere poco a poco quel sangue guarendo e mentre lo beveva a fatica, vedendo Sho, si alzò e andò verso di lui chiedendo mie notizie.

Raito:Come sta?
Sho:Non sappiamo ancora niente. Dovrebbe riprendersi da un momento all'altro.
Reiji:Perchè non c'è l'avete detto?
Sho:Non era il caso, ma adesso, se fossi in voi, eviterei di bere il suo sangue finchè non si riprende.
Subaru:Perchè?
Sho:Abbiamo trovato traccie di argento in polvere, acido solforico e anidride.
Reiji:Cocktail perfetto per un vampiro che vuole morire.
Sho:Piuttosto..che fine hanno fatto i Mukami?
Ayato:Sono sotto l'effetto del sangue. Hanno detto che ci aiuteranno con la casa.
Reiji:Già. Adesso stanno dando una mano a Yui per togliere i decori.
Sho:Io torno in camera. Non vorrei che si sveglia e non trova nessuno.
Subaru:Vengo con te.
Raito:Anch'io.

Dissero seguendo Sho in camera mia.

***

Rita:Subaru? Di che parlano?
Subaru:Di nulla. Tranquilla!

Rispose accarezzandomi i capelli dolcemente.

Raito:Ok, Bitch-chan. Sei stata a letto troppo a lungo. Alzati!
Rita:Vattene! Non ho voglia di alzarmi.
Subaru:Lasciala stare. Non vedi come si sente?
Rita:Posso....rimanere un pò da sola?

I vampiri, dispiaciuti, eseguirono gli ordini lasciandomi da sola. Mi sentivo il cuore a pezzi. Volevo morire. Ero diventata un mostro, ero stata staccata da Louis e cosa ancora più brutta è quella che non potevo più vederlo. I vampiri non capivano come mi sentivo. Pensavano solo a loro. Non mi sentivo capita. Con il dolore al cuore mi addormentai, sperando che fosse solo un incubo e mi sarei svegliata accanto al ragazzo che amavo. Cosa fosse stato di me al risveglio? I vampiri come si sarebbero comportati?Mi avrebbero accettata pur sapendo che ero un aliena o sarei dovuta tornare a casa? E Louis, l'avrei rivisto?  Lo scoprirete nel prossimo capitolo.... col cuore infranto, Rita.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15 - Il piano.

Stavo male. Erano passati già tre giorni dall'accaduto. Il pensiero che mi avevano tolto chi amavo, che non potevo stare con lui e sopratutto della mia immagine sfigurata, mi feriva profondamente. Le bende che avevo in volto coprivano le mie ferite e asciugava quel sangue con le lacrime diventate acide.Quelle lacrime che pur non volendo, uscivano. In camera mia non c'erano più specchi. Ero in uno stato talmente orrendo che non potevo abbeverare neanche i vampiri. Il motivo? Che il mio sangue era diventato talmente acido che avrebbe putrefatto lo stomaco dei vampiri uccidendoli. Le bende, che coprivano le cicatrici, mi stringevano, ma non potevo toglierle. Ciel e Libertà mi avevano vietato di uscire dalla villa e togliermele se non ci fosse stato almeno un altro intoccabile presente. L'aria incominciava a mancare. Nel cuore della notte, con la vestaglia addosso, mi alzai ed aprii il balcone. Ormai mi ero abituata a dormire di mattina e svegliarmi di sera. Anche con quelle abitudini, non scendevo più a mangiare. Rimanevo rintanata in camera mia e non volevo nessuno tra i piedi. Non so perchè, ma non avevo più quel senso di fame che avevo prima. Mi sentivo...come dire...morta.
Come ogni notte, mi vestii con i miei soliti panni e misi sulle spalle quella mantella di Louis, rimasta ormai l'unica cosa che avevo di lui. Seduta a terra sul balcone e con quella cosa che odoravo, la porta fu aperta. Era Subaru.

Rita:Non si bussa?
Subaru:Ho bussato, ma non mi hai sentito.

Il vampiro si avvicinò al balcone vedendomi pensierosa.

Subaru:Vieni a mangiare?
Rita:Non ho fame.
Subaru:Se continuerai così, muorirai di fame. Sono 3 giorni che non tocchi cibo. 

Rimasi in silenzio. Non avevo più voglia di fare niente. Per causa loro dopotutto mi ero allontanata da Louis. Subaru, vedendo che non rispondevo e non lo guardavo neanche in faccia, si alterò.

Subaru:Rispondimi quando ti parlo! 
Rita:Perchè dovrei? 
Subaru:Eh?
Rita:Sono già morta, non lo vedi?

Chiesi con sguardo spento. Il vampiro, vedendomi ancora giù, si sedette accanto a me.

Subaru:Stai male ancora per lui?
Rita:Non mi va di rispondere.

Il vampiro mi abbracciò portandomi con la testa sul suo petto.

Subaru:Vuoi ritornare da lui, non è vero?
Rita:Che importa? Tanto sono un mostro. Non mi vorrà se mi vede così.
Subaru:Stupida.

Il ragazzo tolse l'abbraccio e guardandomi negli occhi mi disse:

Subaru:Se lui ti ama veramente, e tu lo ami veramente come dici, ti vorrà e ti accetterà così come sei. 
Rita:Sei sicuro?
Subaru:Beh...almeno io, come poi anche i miei fratelli e gli amici di Sho, ti abbiamo accettato. Non credi sia lo stesso anche per lui?
Rita:Come faccio ad andare da lui? Raito, come anche gli altri, mi sorvegliano.
Subaru:Se vuoi...ti do una mano.

Quelle parole mi fecero talmente felice che l'abbracciai. Attivammo il piano e riuscii a fuggire dalla villa. Fu tutto fin troppo facile direi. Era tutto un pò sospetto, ma poco importava. Sho non era a casa come neanche gli altri Starish, forse per questo non mi avevano sorvegliato come si doveva. Senza pensare ad altro e col bus che stava fermo ad aspettare, salii senza esitare.

Raito:Sta scappando!

Urlò vedendo dalla finestra della camera di Reiji, mentre me ne andavo col bus degli intoccabili verso Cartoon World dal mio Louis, ma Subaru come gli altri vampiri erano fin troppo calmi che l'allarme di Raito non li mosse minimamente, mentre Raito corse fuori di casa. Subaru con molta calma uscì insieme a lui calmandolo insieme ai fratelli.

Subaru:Non sta scappando. Vedrai che tornerà piangendo e diventerà proprio come noi desideravamo.
Kanato:Già, si riprenderà dopo questa batosta.
Raito:Cosa? Allora siete stati voi !!
Subaru:Tutto architettato.
Kanato:Già,tutto nei minimi dettagli. Vedrai che tornerà con la coda tra le gambe e finalmente riuscirò a vedere la paura nei suoi occhi.
Raito:Voi siete pazzi. Reiji, diglielo pure tu!

Esclamò mentre il vampiro uscì di casa con la sua tazza di thè tra le mani.

Reiji:Mi spiace contraddirti, ma Subaru ha ragione. Se va da Louis e la vede così com'è diventata, incomincierà ad urlare e minacciarla. Lei tornerà piangendo e da qui non vorrà più andarsene.
Yui:E' un comportamento scorretto. Perchè mai vorreste farla soffrire così?
Ayato:Perchè poi il primo che si troverà davanti a consolarla, lei cadrà ai suoi piedi, dico bene?

Subaru annuì. Raito incominciò a pensare a tutto ciò che avevano detto i fratelli e, con sorriso malizioso, rispose:

Raito:Un piano ben elaborato miei cari. Peccato che, il primo a trovarsi davanti nel momento del bisogno, sarò io.
Subaru:Invece sarò io!
Raito:Vogliamo scommettere?
Yui:Non hanno pensato al contro però.
Ayato:Loro guardano a senso unico.

Mormorarono tra di loro. Kanato, sentendo il mormorio, chiese:

Kanato:Di che parlate?
Yui:Avete pensato solo che lei stesse male e tornasse, ma non avete pensato che lui potrebbe accettarla.

Sentendo quelle parole, Raito incominciò a ridersela.

Raito:Sgualdrinella mia, chi accetterebbe un mostro come lei? Pensi ancora che esiste l'amore vero e alle favole degli arcobaleni e unicorni, non è vero? Sveglia! Stiamo nella realtà e no nelle favole! Nessuno l'accetterà.
Ayato:Allora perchè noi l'abbiamo accettata?
Reiji:Ayato e Yui hanno ragione. Dovevamo prendere in considerazione anche il lato che potrebbe benissimamente accettarla, invece di rifiutarla solamente.
Shu:Sono d'accordo, ma lo escludo. Chiunque vedrebbe la sua faccia incomincierebbe a tremare.
Kanato:Concordo.
Subaru:Allora? Che facciamo?
Raito:Credo di sapere cosa bisogna fare.

Disse guardando fuori dalla villa sorridendo in modo maligno e sfruttatore. In quel momento stavano rincasando Sho con il resto degli Starish. Erano appena tornati da un concerto a Cartoon World ed erano esausti. I vampiri incominciarono ad architettare il piano, teletrasportandosi davanti al cancello e si misero in gruppo guardandosi in faccia non appena videro che stavano per entrare in villa. Cosa avranno in mente? 

Ren:Oh...che fatica!
Masato:A chi lo dite. Sono sfinito.
Sho:Che ci fanno i vampiri qui fuori?

Incuriosito, il ragazzo si avvicinò ai vampiri, ma non appena si avvicinò lo trascinarono nel bus dov'era appena sceso che partì lasciando a terra il resto degli Starish.

Ren:Cosa?
Tokiya:Ma dove vanno?
Otoya:Spero non sia successo niente di grave.

Mentre i ragazzi rimasti a terra guardavano il bus come si allontanava come degli idioti e chiedendosi il perchè del comportamento dei vampiri, al suo interno i vampiri spiegavano la situazione a Sho.

Sho:Cosa? Voi che avete fatto? 
Ayato:L'hanno fatta andare su Cartoon World.
Sho:Perchè?
Yui:Vogliono che abbia una delusione più grande, ma non hanno pensato che il ragazzo potrebbe accettarla.
Sho:Voi siete pazzi. Tanta fatica per ritrovarla e voi la lasciate andare? Siete degli imbecilli!
Reiji:Come dice Richard Bach:"Se ami qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo, altrimenti non lo è mai stato.".
Sho:Ma che significa??? Voi siete matti!!!
Raito:Lo vedremo!
Subaru:Neanche se il piano fosse stato tuo.
Raito:Mio o no, lei cadrà ai miei piedi.
Kanato:Lo vedremo.
Ayato/Yui/Sho:Non cambieranno mai!

Intanto, ero arrivata nel giardino di casa di Louis dove lo vidi uscire di casa. Aveva la borsa a tracollo. Forse stava andando a lavoro. Non appena mi vide, meravigliato fece cadere la borsa correndomi incontro.

Louis:Rita!!!

Urlò abbracciandomi più forte che poteva.

Louis:Amore mio, che ti hanno fatto?
Rita:E' tutto ok. Erano i ragazzi di cui ti avevo parlato.
Louis:Se stai bene, perchè sei bendata?
Rita:Riguardo questo...vedi...ricordi quando hai detto che mi avresti voluto anche se fossi stata brutta?
Louis:Certo.
Rita:E se fossi un mostro, mi vorresti ancora?
Louis:Ma che domande fai? Certo che ti vorrei ancora. Tu sei la donna che amo.
Rita:Beh..allora c'è una cosa che devi sapere di me. Io non sono una ragazza normale.
Louis:Lo so. Sei un intoccabile.
Rita:Cosa? Tu....lo sapevi?
Louis:L'ho sempre saputo e la cosa non mi importa minimamente perchè per me sei speciale e intoccabile o no, ti vorrei comunque.
Rita:A tal proposito, oltre ad essere un intoccabile, non sono di questo mondo e ....ciò che c'è sotto queste bende ne è la prova.
Louis:Dai, metterti le bende per una sciocchezza? Non può essere così terribile.

Disse cercando di togliermele.

Rita:Sei sicuro?
Louis:Di qualsiasi cosa si tratti, io rimarrò al tuo fianco.

Rispose togliendomi le bende. In quel momento arrivarono i vampiri che si nascosero.

Subaru:E' il momento cruciale.
Kanato:Chiudi il becco! Voglio vedere i loro volti spaventati.
Raito:Dove sono i pop-corn?

Mentre mi toglieva quelle bende, la sua faccia cambiò colore. Divenne sorprese e spaventata allo stesso tempo, finchè non divenne bianco cadaverico quando vide le mie ferite. 

Louis:C....cosa? T...tu....sei....un alieno....

Era così traumatizzato che tremava e balbettava. In quell'istante capii che lui non mi avrebbe mai voluto. Mi guardava con quello sguardo quasi disgustato. Mi faceva male essere guardata così, soprattutto se si trattava di lui. Me lo sentivo. Era l'ennesima volta che venivo presa in giro. Così decisi di andarmene così abbassai la testa per non guardarlo e non fargli capire che ero stata delusa per l'ennesiva volta nella mia vita. 

Rita:Lo sapevo. Erano solo parole quelle che mi hai detto. Scusami per tutto il disturbo che ti ho dato.

Dissi per poi andarmene con le lacrime agli occhi, ma non feci più di due passi che lui urlò "NO!" per poi prendermi per il braccio conducendomi tra le sue braccia con le lacrime agli occhi. I vampiretti, vedendo tutta la scena, rimasero traumatizzati.

Raito:Cosa?
Subaru:Ma lui doveva lasciarla andare.
Reiji:Non è possibile.
Kanato:Dov'è il terrore nei loro occhi?? Non lo vedo!!
Yui:Che vi dicevo?
Raito:E' impossibile. La lascerà sicuramente.
Reiji:Già, sarà un abbraccio di conforto.
Ayato:A me non lo sembra affatto.

Ritornando a me, mentre i vampiri facevano il loro dibattito per la scena vista, io ero scioccata. Non mi aspettavo un comportamento del genere. In quel momento mi prese il mento facendomi guardare i suoi occhioni color malva intensi e amorevoli.

Louis:Non voglio che te ne vada. Io ti amo. Scusami. Ero solo sorpreso perchè sapevo altro sugli alieni.

Detto questo, si tolse la felpa azzurra a pois che aveva addosso e me la mise coprendomi la testa col cappuccio per evitare che altri vedessero i miei segni.

Louis:Ecco. Così potrò vedere solo io chi sei e nessuno urlerà.
Rita:Oh...Louis.Veramente?
Louis:Te l'ho detto. Io ti amo perchè sei bella dentro ed è tutto ciò che conta.Ti prego, non lasciami più.
Rita:Non lo farò più. Te lo prometto.

Promosi abbracciandolo. Finalmente mi sentivo completa. Ero tornata da lui e lui mi voleva così com'ero, un aliena. Cosa che tutti temevano ed evitavano. Posai le mie labbra sulle sue, ma quel gesto ai vampiri diede fastidio e non poco. Improvvisamente si senti la terra tremare sotto i piedi, come un terremoto. Era stata l'ira dei vampiri a provocarla.

Louis:Che sta succedendo?
Subaru:Non ci credo!

Urlò Subaru alterato uscendo dai cespugli insieme agli altri fratelli arrabbiati.

Raito:Lei deve stare con noi!
Rita:Raito, Subaru, calmatevi!
Raito:C...calmarci? Tu hai baciato quell'essere immondo. 
Sho:Mi sa tanto di gelosia.

Punzecchiò Sho che era dietro di lui.

Raito:Sta zitto tappetto!! E' solo che deve vivere con noi. L'ha promesso.
Reiji:Già, devi sfamarci. Te lo sei dimenticato?
Rita:No, per questo voglio conciliare le cose.
Shu:E' impossibile.
Kanato:Non c'è la farai mai.
Sho:Invece ce la farà. Dopotutto gli intoccabili sono così. Riescono a fare mille cose in poco tempo, neanche riuscissero a sdoppiarsi.Comunque non puoi stare qui. Devi andare su Vampire. Lì è il tuo posto.
Rita:Si, ma...Louis?
Louis:Tranquilla. Posso venire benissimamente da te. Dopotutto ho 24 anni. Sono adulto e vaccinato.
Tutti:Cosa??

Incominciarono ad urlare andando su tutte le furie.

Kanato:No, no, no e poi no!!
Ayato:Già ci sono i musicisti.
Kanato:Stiamo piuttosto stretti.
Reiji:Il problema non è solo questo.Se ospitiamo anche lui, ci saranno sopraluoghi su sopraluoghi e addio casa.
Kanato:Quello già piyo-man basta e avanza.
Louis:Tranquilli. Posso dormire anche sul divano, l'importante è stare con lei.

Disse abbracciandomi.

Raito:Giù le zampe da lei!

Esclamò prendendomi e abbracciandomi con sguardo di sfida a Louis.

Rita:Ehi! Lasciami!
Raito:Non pensare che solo perchè c'è questo coso, io smetta di darti fastidio.
Rita:Tanto meglio. Mi sarei preoccupata a vederti tranquillo senza quella scintilla di perversione che hai di solito.
Kanato:Ragazzi, ora che ci penso, che fine hanno fatto i Mukami?

Chiese dubbioso.I vampiri incominciarono a pensare, ma non ricordavano cosa fosse successo ne se erano ancora in villa, intanto, nella villa Sakamaki, stava succedendo un putiferio.

Kou:Fermatevi!!! 

Urlò correndo dietro ai ragazzi che cercavano di sfuggire a quei vampiri affamati di sangue.

Ren:Dove sono i Sakamaki??
Otoya:Non lo so, ma spero tornino in fretta.
Cecil:Questi ci sbranano.
Masato:Puoi dirlo forte!
Azusa:Non ci sfuggirete!

Esclamò bloccando l'uscita del salone. Ormai erano circondati. Da un momento all'altro sarebbero stati azzannati e prosciugati del loro sangue. Chi li avrebbe fatti uscire da quella situazione così degenerante? Sarebbero riusciti a sfuggire ai Mukami? Beh...ovviamente si, grazie ad un eroe un pò particolare che era tra loro che, vedendo Kou come una donzella essendo particolarmente bello e fragile, tirò fuori tutta la sua ira.

Natsuki:Pulciosità!!!

Urlò con occhi luccicanti e con un vestito da donna tra le mani. Natsuki  in un sol gesto aveva conciato Kou in un amabile fanciulla indifesa con abito lungo rosa ed exstension del colore dei suoi capelli. Davanti a quella scena i vampiri incominciarono a tremare ed a correre via. Lo vedevano come un mostro in grado di togliere la loro sensualità e virilità maschile che vedendoli correre, iniziò anche lui a corrergli dietro con un abito da pulcino tra le mani e con altri trucchi e accessori.

Kou:Aspettatemi!!!!

Gridò disperato ai fratelli che si nascosero in una camera per sfuggire alle grinfie di Natsuki, ormai trasformato, come è stato sopranominato da Kanato, in Piyo-man. Intanto, vedendo i vampiri correre disperatamente con Natsuki alle calcagna che voleva vestirli da pulcino, i ragazzi se la ridevano.

Ren:Natsuki attack!!
Masato:Altro che Natsuki attack. Si è trasformato proprio in Pio-man.
Tokiya:Ma non si diceva Piyo-man?
Masato:E chi lo sa.
Cecil:Avete visto la faccia di quei vampiri? 
Otoya:Volevano tanto fare gli sbruffoni, ma davanti alla pulciosità di Natsuki sono fuggiti.
Tokiya:Chi non fuggirebbe vedendo Natsuki puccioso?
Otoya:Puccioso? Vorrai dire pulcioso!

In quell'istante la porta si aprì. Eravamo appena tornati e il benvenuto di Louis non fu dei migliori.

Raito:Finalmente a casa.
Kanato:A chi lo dici. E' finita questa cosa dell'avanti e indietro.
Ren:Ma dove vi eravate cacciati?
Subaru:Piccolo problema con la signorina lì.
Cecil:Chi è quel ragazzo?
Rita:Vi presento Louis Asahina. Lui vivrà qui da oggi in poi.
Louis:Ma loro sono gli Starish.

Disse non appena li vide. I ragazzi sorrisero. Finalmente qualcuno che li riconosceva e non faceva scemenze con loro.

Ren:Oh...allora ci conosci. 
Otoya:Beh...è davvero un piacere di conoscerti. Io sono Otoya.
Louis:Si, lo so. Loro sono Ren, Tokiya, Masato e Cecil.
Ren:Oh...meglio così. Almeno non dobbiamo presentarci.

Con passo calmo si vicinò insieme agli altri ragazzi per conoscerlo meglio e vedere che tipo fosse. Ayato si distese sul divano e incominciò a fare domande.

Ayato:Che ci siamo persi?
Otoya:Natsuki che correva dietro ai Mukami.
Reiji:Oh...allora sono ancora qui?
Masato:Si, non so voi, ma noi c'eravamo completamente dimenticati che loro erano rimasti qui.
Shu:Non eravate i soli.

Cecil pensando all'accaduto incominciò a ridere come un matto.

Yui:Perchè ridi?E' successo qualcosa quando non c'eravamo?

Chiese Yui. Cecil con le lacrime agli occhi per ridere raccontò l'accaduto. In effetti, pensare Natsuki correre come un pazzo per aggiustare dei vampiri e renderli più coccolosi e, come dice lui,  pulciosi era una cosa unica e inevitabile da vedere.

Cecil:Dovevate proprio vederli. 
Ren:Volevano bersi il nostro sangue e Natsuki ha incominciato a corrergli dietro.
Raito:I Mukami non si spaventano facilmente.
Kanato:Se si tratta di Natsuki, allora stai certo che la paura viene e come.
Ayato:Neanche se fosse un mostro.
Kanato:Non è un mostro, ma sicuramente avranno visto la trasformazione di Natsuki in Piyo-man.

Tutti scoppiarono a ridere davanti all'affermazione di Kanato.

Ren:Infatti quello abbiamo visto.
Tokiya:Era troppo forte. 
Masato:Altro che Piyo-man.
Otoya:Ha conciato Kou in una perfetta donnicciola. Dovevate vederlo.
Raito:Cosa? Kou vestito da donna?

Chiese sorpreso e curioso Raito incominciando a cercare la macchina fotografica.

Ren:Si, è stato troppo forte.
Sho:Per una volta Piyo-man ha fatto un ottimo lavoro, direi.
Kanato:Voglio vederli!! Sai che sguardo che avranno!
Yui:Poveri Mukami.
Kanato:Poveri? Se l'hanno cercata loro. 
Reiji:Già. Non si sta in casa altrui senza farsi vedere neanche un attimo.
Raito:Andiamo a controllare! Voglio fargli un paio di foto in modo che quell'idol da quattro soldi la smette di fare il gradasso e di rompere tutto il tempo rubandomi le sgualdrine che incontro.

Disse prendendo la fotocamera e andando col fratello dov'era Natsuki che intanto era appoggiato alla porta e, supplicandolo, bussava per farsi aprire.

Natsuki:Piccola! Tesoro! Voglio metterti i lustrini!
Kou:Va al diavolo!!
Azusa:Però nessuno è stato capace di conciarti così.
Kou:Chiudi il becco!
Raito:Natsuki, che succede?

Sentendo la voce di Raito, i vampiri incominciarono a sbraitare chiedendo aiuto.Peccato che ciò che li aspettava era peggio di Natsuki attaccato alla porta.

Ruki:Raito!! Liberaci!!
Kou:Ti scongiuro! Fallo andare via di qui!!!
Raito:Natsuki, accuccia!

Kanato, voglioso di vedere il terrore nei loro volto, andò da Natsuki facendolo spostare dalla porta.

Natsuki:Perchè? Io volevo mettere i nastrini! Devo finire il mio capolavoro.
Kanato:Piyo-man...senti un pò qua. Ti do la possibilità di conciare Sho come desideri, basta che te ne vai ora.
Natsuki:Davvero?
Kanato:Si, l'ha detto lui.
Natsuki:SHO!!!!!

Urlò correndo verso di Sho che si trovava dall'altro lato del corridoio. Aprirono la porta e videro Kou conciato da donna. Raito incominciò a fare foto, mentre Kanato se la rideva.

Yuma:Ma che fate?
Kou:Metti giù quella fotocamera!!
Kanato:Visto Teddy? Succede questo quando qualcuno non rispetta Piyo-man.Fortuna che lui è dalla parte nostra adesso.
Azusa:Che vuoi fare con quelle foto?
Kou:Già, piantala immediatamente!
Raito:Si, la pianto. Tanto queste bastano e avanzano.
Kanato:Queste andranno diritte sul giornale.
Raito:Alla faccia dell'idol. Già vedo i titoli sui giornali. Kou Mukami, idol delle donne della high school university, ha un grande segreto.
Kanato:Donna in incognito!
Kou:Non vorrete veramente farlo? Così mi rovinerete la reputazione.
Raito:Tu cos'è che volevi farci? Sbaglio o volevi farci avere il trasloco?
Azusa:Ma voi avete contenitori di sangue abusivi e più di uno.
Yuma:Siete contro la legge. Avere più di un contenitore a casa e per di più non dichiarato è un abuso. 
Kanato:Non sono contenitori. Sono umani ospiti in casa di vampiri.
Raito:Già, fatene parola alle autorità e noi queste le spediamo diritte ai giornali.
Kou:No! Finitela!!!
Raito:Finirla? 
Kanato:La finiremo quando voi non farete parola con nessuno.
Kou:Ok. Ma non mandate le foto ai giornali. Vi scongiuro!

Urlò inginocchiandosi ai due. Intanto, dall'altro lato dei corridoi, Natsuki aveva notato il nuovo arrivato riempendosi gli occhi di stelline e cuoricini.

Natsuki:Che bel faccino che abbiamo qui. Piacere io sono Natsuki, tu chi sei?
Rita:Giù le zampe dal mio Louis!!

Urlai vedendolo pronto a sferrare il suo attacco pulcioso, mettendomi davanti a Louis.

Louis:Ma dai, non è così male. Sembra un tipo simpatico. Comunque piacere. Io sono Louis.
Rita:Si, è simpatico se vuoi farti vestire da pulcino coccoloso.
Natsuki:Si, pulcino coccoloso!!!

Esclamò battendo le mani come un bambino che trova un giocattolo che attendeva da anni ed anni.

Louis:Magari un'altra volta. Adesso devo mettere le mie cose apposto. Approposito dov'è la mia stanza? Dove devo andare?
Subaru:Dobbiamo veramente dargli una stanza?
Sho:Se non vuoi che dorma con Rita, devi proprio.
Rita:Siiii....dormi con me!!
Tutti:Non se ne parla neanche!!
Reiji:E' la prima stanza al piano di sopra.
Louis:Grazie mille.

Rispose prendendo i bagagli e andando sopra. Yui mi fermò preoccupata.

Yui:Rita, hai visto Kanato e Raito?
Rita:L'ultima volta che l'ho visti stavano andando dall'altra parte del corridoio.
Ayato:Ah...se ha acchiappato i Mukami, mi sa che com'è una testa calda quello si fa male.
Rita:Chi?
Yui:Raito.
Rita:D'accordo. Ho capito. Vado a cercarlo.

Dissi lasciando Louis salire da solo e andando a cercare i vampiri. Arrivai in una stanza dove vidi Raito che sorrideva maliziosamente ai Mukami.

Rita:Che state combinando?
Kanato:Rita? Dove sono le tue bende? 

Domandò mettendosi davanti a me. Forse non voleva far vedere le mie cicatrici ai Mukami, chissà.

Rita:Ho dimenticato di metterle.
Raito:Aiutala a metterle le bende. Ci penso io qui con i Mukami a trattare.
Rita:Perchè Kanato e non tu Raito? 

Chiesi vedendolo deciso. Dopotutto Yui era preoccupata e dovevo trovare un modo per allontanarlo dai Mukami.

Raito:E va bene. Kanato...mi raccomando.
Kanato:Tranquillo.

Il vampiro contrariato mi prese la mano e mi portò in camera sua dove prese il kit medico per prendere le bende che vi erano al suo interno.

Raito:Ma non puoi farlo da sola?
Rita:Non le so mettere bene. Lo sai. Poi se vuoi che spacchi altri specchi, allora me le metto volentieri.

Il vampiro si avvicinò a me, che ero seduta sul letto, mettendomi le bende. Era strano. Sembrava amorevole.

Raito:Perchè l'hai portato qui?
Rita:Portato cosa?
Raito:Quell......umano.
Rita:Lo sai perchè. Avrei potuto anche evitarlo, ma avrei sofferto e non avrei potuto più nutrirvi.
Raito:Capisco.

Continuava a dire mettendomi la benda. Aveva uno sguardo serio ed imbronciato. Non era da se.

Rita:Cos'hai? Sembri arrabbiato.
Raito:E me lo chiedi anche? Questa casa sembra essere diventata l'albergo dei poveri. Tutti qui dentro stanno e sono anche tutti umani. 
Rita:Lo so. Mi spiace....non porterò nessun umano più in villa.Capisco che magari stai nervoso perchè senti l'odore di sangue ovunque e ti tenta. Deve essere una frustazione per te.

Il vampiro chiuse scorbuticamente il kit contrariato.

Raito:Tu...non puoi capire. 
Rita:Cosa?
Raito:Sparisci! 

Esclamò furioso spingendomi e facendomi uscire di corsa dalla stanza sbattendomi la porta in faccia.

Rita:Ma che gli è preso?

Intanto, lui in camera era appoggiato con le spalle alla porta. Una lacrima fuoriuscì dal suo viso.

Raito:Lo puoi immaginare, ma non sei un vampiro quindi....a te non fa alcun effetto.

Frustrato si lasciò trascinare dalle emozioni a terra prendendo dalle tasche la foto che i Mukami avevano trovato con quella bambina.

Raito:Per colpa di questa peste, sono diventato così. La odio perchè per causa sua non riesco a comprendere niente.Perchè mi fa male il petto?

Quella lacrima si trasformò in un mare sul suo volto. Piangeva e ciò che odiava di più era che non ne capiva il motivo.Cos'ha Raito? Si è forse innamorato? Louis riuscirà ad integrarsi nella famiglia Sakamaki o verrà scacciato? Quanto a me, riuscirò a guarire le mie ferite? Scopriretelo nel prossimo capitolo. Un bacio... Rita.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***




Capitolo 16 - Buon compleanno Shu.


Giorno 18 ottobre. Quale data non è memorabile come questa? Perchè? E' il compleanno di Shu. Tutto è pronto nella villa Sakamaki, l'unico che manca è proprio Shu, che è andato fuori con il cane, Julie, e con Reiji. Tutti si sono preparati elegantemente, anche perchè avrei conosciuto molte persone e dovevo inserirmi nel regno vampiresco.Il vestito che avevo addosso era nero, molto simile a quello di Cordelia che aveva in dosso Yui, solo che il mio aveva più svalzature sulla gonna e un fiocco nero dietro la schiena.Guanti lunghi e neri con capelli legati da una rosa rossa raccolta in giardino, acconciatura fatta con le mani magiche di Louis, non potevo essere altro che splendida. Peccato per le fascie che avrei dovuto portare in volto coprivano da sotto gli occhi fino all'inizio della bocca e non mostravo tutto il mio fascino.Gli invitati arrivarono e non potevano mancare i Mukami, che avevano contribuito con gli addobbi floreali.

Ruki:Ehi, come state?
Ayato:Abbastanza bene.
Azusa:C'è gente aristocratica qui.
Ayato:Non proprio. Sono tutti amici e parenti.
Ruki:Quindi verrà anche lui.
Ayato:Lui chi?
Ruki:Quella persona.
Ayato:Ah...non ne ho idea. Spero proprio di no però. Avendo tutti questi contenitori in casa, non immagino pensare cosa possa succedere se fosse qui.
Rita:Di chi state parlando?

Chiesi sentendo la discussione al quanto fredda e tono preoccupato.

Yui:Parlano del signor Sakamaki.
Rita:Perchè lo nominano quella persona?
Yui:Beh...non chiederlo a me. In questa casa sto da quasi 4 anni e ancora devo capire molte cose.
Rita:Andiamo bene.

Vedendo che non mi pensava nessuno, mentre Yui riuscì ad inserirsi nella discussione, decisi di fare un giro tra quella gente. Vicino alla scala vidi seduto Subaru che guardava le altre persone come ballavano, pensieroso.Così decisi di avvicinarmi e vedere cos'avesse.

Rita:Ehi, tutto bene?
Subaru:Si, sto bene.
Rita:Eppure ti vedo pensieroso.
Subaru:A lei sarebbe piaciuto tutto questo.
Rita:Parli di Christa, la rosa bianca, non è vero?

Chiesi sedendomi vicino a lui.

Subaru:Ogni volta che vedo dei balli, mi viene in mente lei. Avrei tanto voluto ballare con lei, ma quella persona l'ha rinchiusa in quella torre e astento riuscivo a vederla dal giardino e....

Vedendolo triste gli tesi la mano facendolo finire di parlare.

Rita:Ti va di ballare?

Senza aggiungere parola prese la mia mano e incominciammo a danzare sulle note if i die young di the band perry, ma non riusciva a ballare bene così decise di evitare.

Rita:Perchè? Dai! 
Subaru:Non sono portato. Cerca un altro partner.
Rita:Ma come? Mi lasci così? Maleducato.

Amareggiata me ne andai dall'altra parte vedendolo andare verso i Mukami. Camminando, vidi un signore che gli cadde un fazzoletto rosso. Quel fazzoletto aveva un non so che di familiare, ma pensai che fosse solo un impressione. Lo raccolsi e glielo riportai.

Rita:Signore? Signore, mi scusi.

L'uomo si voltò e gli tesi il fazzoletto. Quel volto di quell'uomo, anch'esso, era così familiare. Non sapevo come ne dove l'avevo già visto. Forse nel mio sogno o forse nel mio passato, ma non ricordavo dove così evitai di chiedere per non fare figuraccie. Aveva i capelli corti come li portava Reiji e del colore di Subaru. Aveva quel volto così famigliare, ma non mi soffermai tanto a guardarlo. Stranamente sentivo una strana aria che tirava e non volevo si accorgesse di me, così sorrisi ribattendo:

Rita:Ha perso questo.
?:Grazie mille. 

Disse prendendo il fazzoletto dalle mie mani guardandomi meravigliato. Intanto, dall'altro lato della sala, Ayato invitò Yui a ballare.

Azusa:Però..quei due sembrano fatti per stare insieme.
Raito:Ragazzi? Avete visto Rita?

Chiese Raito avvicinandosi al gruppo.

Subaru:Prima era di là. Non so se stia ballando. Prova a cercarla.

Suggerì il fratello. Il vampiro si incamminò e dopo due passi rimase preoccupato e sorpreso allo stesso tempo. 

Raito:E'....quella....persona...

I ragazzi, sentendo Raito balbettare "quella persona", si voltarono e mi videro con quell'uomo che parlavo. Kou, spaventato e preoccupato, esclamò il suo nome.

Kou:Karlheinz!
Ruki:Non poteva non venire.
Raito:Non può parlare con lei.
Subaru:Raito, aspetta!

Troppo tardi. Geloso, Raito si avvicinò a me, mentre parlavo con il vampiro. Subaru, preoccupato dalla reazione del fratello, lo seguì.

Karlheinz:Grazie mille. Sei molto gentile.
Rita:Ma si figuri. Questo ed altro.
Karlheinz:Persone come te le ho viste solo una volta.Come mai hai queste fasce?
Rita:Ho...delle cicatrici...
Karlheinz:Come te le sei fatte?
Rita:Oh...non ne voglio parlare.
Karlheinz:Eppure i tuoi occhi mi dicono che non è la prima volta che ci vediamo.
Rita:Non so perchè, ma penso la stessa cosa.

Quell'uomo sembrava tanto gentile e premuroso nei miei confronti. Raito, vedendo la scena, si avvicinò come un pazzo.

Raito:Rita!!Vieni qui! Subito!
Rita:Cosa? Ehi!
Raito:Ti ho detto di venire!!

Esclamò prendendomi la mano e tirandomi via da quell'uomo.

Rita:Ehi, lasciami!Stavo parlando!
Raito:Finirai dopo aver ballato con me.

Disse incominciando a ballare con me. L'uomo, sentendo il mio nome, gli venne quasi un colpo. Gli cadde il fazzoletto di mano. Dietro di lui c'era Subaru che non capiva il motivo di quella reazione.

Subaru:Che hai?
Karlheinz:Da quanto tempo è qui?
Subaru:Saranno quasi 7 mesi. Perchè me lo chiedi?
Karlheinz:Niente che ti possa importare.
Subaru:Perchè ho l'impressione che voi due vi conoscevate già?
Karlheinz:Fatti miei.

Scontroso il vampiro raccolse il fazzoletto andandosene, mentre io ballavo con Raito che faceva il cretino come il suo solito.

Raito:La mia Bitch-chan!!Così dolce e leggiadra.
Rita:Idiota. Ma quale dolce e leggiadra? Non vedi che sono un elefante vestito da farfalla?
Raito:Meno male che lo sai.
Rita:Wow...mi dai anche ragione? Avresti dovuto dire: "ma quale elefante? "
Raito:Perchè mai l'avrei dovuto dire? Lo sai che è la verità. Comunque ci si vede!

Esclamò abbandonandomi in mezzo alla pista da ballo.

Rita:Cos'è? Una fissazione? Perchè mi abbandonano tutti? Io voglio ballare!!!
Kanato:Teddy? Teddy, dove sei?

Chiese cercando avanti e indietro.Vedendolo preoccupato e in cerca di Teddy, mi avvicinai a lui cercando di capire cosa fosse successo e per quale motivo non era con lui.

Rita:Kanato? Cos'è successo?
Kanato:Non trovo più Teddy.
Rita:Ma non era con te?
Kanato:Si, l'ho messo sulle scale e due secondi dopo non c'era più. Penso che i Mukami me l'hanno nascosto.
Rita:Ti aiuto a cercarlo. Non è che l'hai lasciato in camera?
Kanato:Non credo.
Rita:Va beh...vado a controllare.

Risposi avviandomi nella stanza di Kanato. Lì vi trovai Kou che giocava con l'orsacchiotto.

Rita:Allora sei stato tu a prenderlo.
Kou:Oh..Rituccia cara. Che ci fai in camera di Kanato?
Rita:Era la stessa cosa che volevo chiederti.

Dissi avvicinandomi a lui e sedendomi sul letto dov'era che giocava con l'orsetto.

Kou:Non capisco cosa ci trova in questo peluche.
Rita:Quello che ci trova sono fatti suoi, non credi?

Chiesi strappandogli il peluche dalle mani, ma il contatto della sua mano che cercava di fermarmi e il bracciale attivato, vidi delle strane immagini e come le vidi io, sembrò che le vide anche lui. Sembrava tanto un orfanotrofio e non c'era solo lui, ma anche Yuma, Ruki e Azusa.Vidi una donna vestita di bianco, assomigliava molto alla madre di Subaru, che aveva tra le mani una bambina e delle immagini sfogate dell'uomo che avevo visto prima alla festa. Il vampiro lasciò la presa impaurito e con l'occhio destro che gli bruciava. Buttai a terra il peluche e cercai di vedere cos'avesse.

Rita:Kou? Tutto bene?
Kou:Vattene! Vuoi il peluche? Prendilo e vattene!
Rita:Vado a chiamare qualcuno.
Kou:No! Ti ho detto di andartene!!

In quel momento mi sentivo in colpa. Non sapevo cosa gli fosse successo, ma feci come disse. Non appena uscii dalla porta vidi Kanato.

Kanato:Teddy!!

Esclamò prendendo il peluche e andando in salone salterellando.

Rita:Ah... è sempre il solito. 

Mi incamminai per tornare in salone anch'io, ma dei rumori mi fermarono fuori alla camera di Reiji. Vedendo che Reiji era sulle scale, esclusi che ci fosse lui e vi entrai.Con grande sorpresa vidi quel vampiro misterioso con cui avevo parlato prima. Aveva tra le mani una tazza di the e l'agitava come se volesse mescolarne il contenuto.

Rita:Signore? Mi scusi, ma questa è la camera di Reiji. La festa è nell'altra stanza.
Karlheinz:Lo so. Infatti, vi sono venuto apposta. Stavo aspettando proprio te.
Rita:Me??

Chiesi curiosa. L'uomo avanzò verso di me con passo calmo e deciso. Sembrava avere un carisma unico. Le sue parole mi meravigliarono e non poco. 

Karlheinz:Si, volevo ringraziarti per prima. Sai, per me, quel fazzoletto è molto speciale. Lo portava mia figlia quando la portai a casa.
Rita:Immagino. Deve avere un valore insostituibile.
Karlheinz:Prenda questo! E' un rimedio contro le scottature e le ferite profonde.

Disse porgendomi la tazza. Il contenuto in quella tazza era rosso e aveva uno strano odore. La presi e ringraziai come il mio solito.

Rita:La ringrazio. Non doveva.
Karlheinz:Perchè mai? Sbaglio o lei è una giovane e bella fanciulla? Quelle bende non mostrano a pieno il vostro splendore. Non vuole togliele?
Rita:Certo. La ringrazio ancora.

Risposi sorseggiando quel liquido strano. Aveva il sapore del ferro, dello zucchero e della ruggine allo stesso tempo. Era strano da definirlo, ma strano era ancora di più il fatto che mi piacesse. Reiji entrò in camera e vedendo la scena, corse verso di me facendomi cadere la tazza da mano. Quel liquido andò a finire sul pavimento e la tazza cadendo si ruppe. Quel comportamento di Reiji era strano. Non era mai stato così istintivo.

Rita:Che fai?
Reiji:Questa roba non fa per te! Perchè gliel'hai data?
Karlheinz:Ha detto che ha delle brutte ferite ed io volevo curargliele, anzi.. devono essere curate, mio caro Reiji.
Reiji:Si, questo lo so. Ma non con del sangue di vergine vampira.
Rita:Cosa? Era....sangue?

Scossa indietreggiai lentamente seguita da rimproveri di Reiji.

Reiji:E' il rimedio di noi vampiri. Ci curiamo così, ma lo sai che non fa per te. Perchè l'hai preso?
Rita:Io...io non lo sapevo!

Disgustata, corsi subito in bagno. Mi guardai allo specchio. Avevo le bende sudate, probabilmente era per la corsa che avevo fatto o per il sangue che avevo bevuto. Così decisi di toglierle e lavarmi la faccia, ma non appena le tolsi, le bende mi caddero da mano vedendo ciò che era riflesso nello specchio del bagno. Mi ero rimessa al nuovo. Non avevo neanche più un graffio, ma com'era possibile? Con le bende tra le mani, scioccata, uscii dal bagno a volto basso. Yui, sapendo ciò che era successo, venne verso di me con Raito, Ayato e Reiji.

Yui:Rita,stai bene?
Rita:Com'è possibile?Non ci credo.
Ayato:Bere del sangue in una casa di vampiri è facile.
Reiji:Domani farai le analisi. Sperando che il tuo sangue sia ancora intatto.
Rita:No, voi non capite. 
Raito:Come mai hai quelle bende in mano?
Yui:Già, non dovevi averle in viso?
Rita:E' questo il punto.

Alzai il volto e i vampiri rimasero sorpresi. Le mie ferite erano scomparse come per magia.

Ayato:Cosa?
Reiji:Ma è impossibile!
Raito:Solo i vampiri assorbono il sangue così.
Rita:Io.. non capisco.

Reiji si avvicinò a me verificando se fossero veramente scomparse e se avevo dei segni di vampiro su di me.

Ayato:Non è che hai del sangue vampiro in te??
Rita:Non ne ho idea.
Reiji:Non vedo niente di anomalo. Non capisco.
Yui:Potrebbe essere che gli intoccabili l'abbiano mentito e che non è un alieno, ma un vampiro?
Reiji:Non ne ho idea. Dovrò fare delle analisi più approfondite.
Raito:Allora che si fa?
Reiji:Di questa storia non ne parliamo con gli altri. Festeggiamo il compleanno con calma, domani verifichiamo ciò che è successo prima di dare conclusioni affrettate.
Rita:Lo penso anch'io.
Reiji:Stai vicino a me e agli altri. Non dare nell'occhio. Non vorrei che Shu se ne accorgesse e si allarmasse.
Rita:Ok.

Risposi tranquillamente andando al piano di sotto. Reiji mi invitò a ballare e danzammo insieme tutta la notte.Sembrava strano, quasi volesse essere protettivo. Intanto, in camera di Kanato, Azusa era entrato sentendo dei lamenti e trovò il fratello ancora con l'occhio bruciante.

Azusa:Kou, cos'hai?
Kou:Non capisco. Non mi è mai successo.
Azusa:Di che parli?
Kou:In quella ragazza...ho visto il nostro passato.
Azusa:Com'è possibile? Di che ragazza parli?
Kou:Del contenitore dei Sakamaki. L'ho presa per la mano e improvvisamente mi sono visto all'orfanotrofio e...una bambina, ma non capisco. Io quando sono andato in orfanotrofio avevo 6 anni, ma lì sembrava che ne avessi un paio.
Azusa:Non è che ci sei andato prima di noi e non te lo ricordi?
Kou:Se ci fossi andato io, allora ci saresti andato anche tu, Ruki e Yuma. Ho visto anche voi ed eravamo piccoli. Avevate la mia stessa età. E' come se mi fossi proiettato in quell'era e tornando indietro col tempo sono tornato anch'io bambino.
Azusa:Non è che era solo un sogno?
Kou:L'occhio mi brucia e l'ho visto in lei, non in me. Era come se mi impedisse di vedere dentro di se. Non è mai successo. C'era anche quella persona nella mia visione.
Azusa:Non pensarci. Torniamo alla festa. Scopriremo tutto dopo.
Kou:Come vuoi. Mamma...come brucia.

Disse mettendosi la mano sull'occhio bruciante e tornando alla festa. Intanto, si stava tenendo il discorso di Shu. Reiji mi aveva vietato di farmi vedere da lui, così ci mettemmo in un angolo della sala per vedere cosa dicesse.

Shu:Per prima cosa voglio dire che non sono di molte parole, ma stavolta ne ho e parecchie anche. Ringrazio tutti per essere venuti e in particolare chi mi ha organizzato la festa, cioè i Mukami, mio fratello Reiji e gli Starish. Inoltre, voglio ringraziare anche Louis, che ci ha aiutato molto con le acconciature, e Rita. Se non fosse stato per lei non avrei mai preso bene questa festa. Di solito le odio perchè sono tutte così banali e rumorose. Ha visto la musica che mi piaceva e l'ha trasformata in una festa stile 800 con musica classica. Vorrei vedere dov'è in sala, ma non la vedo come non vedo neanche Reiji e i Mukami. Comunque....grazie. Non dovevate.

Ecco che arriva la torta portata da Natsuki vestito da chef femminile. Sul volto di Shu vedevo quella luce sorridente che aveva da bambino. Era strano vederlo ridere e sorridere. Era piuttosto emozionato e faceva emozionare a chi era in sala. 

Natsuki:Esprimi un desiderio e spegni le candeline.

Mi avvicinai per vedere la torta. Era una millefoglie a crema ed amarena, proprio come piaceva a lui, non era molto dolce. Aveva un bell'aspetto. Su di essa vi erano 24 candeline. Gli Starish insieme agli altri invitati incominciarono a battere le mani cantando "tanti auguri a te". Anche i vampiri si imbarazzano sentendo quella canzone in quella situazione. Infatti divenne tutto rosso ed emozionato soffiò le candeline esprimendo chissà quale desiderio. Natsuki si buttò tra le sue braccia piangendo facendo ridere tutta la sala.

Natsuki:Il mio piccolino sta crescendo!!!! Il mio pulcino bellino!!
Sho:Natsuki, molla la presa! Lascialo in pace!

Esclamò tirandolo giù dal vampiro e trascinandoselo con se in cucina mentre pioman piangeva e si disperava che era cresciuto. Neanche fosse suo figlio.

Kanato:Non la finirà mai.
Rita:Purtroppo è fatto così.

Il vampiro si voltò sentendo la mia voce. Rimase sorpreso che non avessi più le bende e che fossi guarita.

Kanato:Rita...le...le tue ferite?
Rita:Ne parliamo dopo con calma. Adesso voglio andarmi a prendere un pezzo di torta. Sembra deliziosa.
Reiji:Accompagnala tu e cerca di evitare di far vedere a Shu che non ha le bende.
Kanato:Ok. Andiamo!

Esclamò prendendomi per mano e accompagnandomi a prendere la torta.

Kanato:Aspettami qui. Vado a prenderla io.
Rita:Ok.

Dissi sorridendo. Improvvisamente sentimmo delle urla. Era Louis al piano di sopra.Sentendo quelle urla mi precipitai al piano di sopra, seguita da Kanato, e, sentendo le sue urla che provenivano dalla stanza di Shu,aprii quella porta. Lì vidi quell'uomo che lo prese per la gola e lo stava per mordere.

Rita:No!!Louis!!!

Non so che mi prese, ma vedendolo in quelle condizioni sentii un fuoco che mi bruciava dentro. Non riuscii a trattenermi e come un fulmine corsi fino a strapparlo dalle mani di quell'essere mettendomi davanti facendolo da scudo, urlando in faccia a quell'uomo:

Rita:Lui...non si tocca!!
Louis:Rita!

L'uomo stranamente sorrise. Sembrava fosse fiero di me, ma perchè?

Karlheinz:Ammirevole. Proteggi la tua conserva.
Rita:Lui non è una conserva! Se vuoi del sangue beviti il mio!
Karlheinz:Cosa?
Kanato:Rita!

Kanato si mise davanti a me contrariato con quell'uomo.

Kanato:Non ti avvicinare neanche a lei, capito?
Karlheinz:Un bambino della tua portata dovrebbe allontanarsi.
Kanato:Lo sai che ho 22 anni e non sono un bambino.
Shu:Allora eri qui. 

Interruppè Shu appoggiato alla porta.

Shu:Avevo sentito la tua puzza, ma non credevo fossi veramente venuto.
Karlheinz:Pensavi veramente che sarei mancato al tuo compleanno? Come potevo mancare al compleanno di uno dei miei figli?
Rita:Figli? Allora lui è.....

In quel momento realizzai chi fosse. Avevano parlato di lui durante i preparativi della festa. Sia i Mukami che i Sakamaki erano contrariati con quell'uomo. Quell'uomo di nome Karlheinz....

***

Ruki:Mica verrà anche quella persona?

Chiese Ruki mentre metteva i palloncini sulle scale per formare la scritta: "buon compleanno Shu!".

Kanato:E' venuto tutti gli anni ai compleanni. Solo l'anno scorso si è dimenticato di avere dei figli.
Ayato:Dimenticato? Lui non ha voluto neanche accostare qui.
Rita:Lui chi?

Domandai entrando con delle rose rosse in mano.

Raito:Nessuno che ti possa interessare.
Rita:Ma che hai? E' da una settimana che sei così scontroso.
Raito:Niente che ti possa interessare!

Esclamò andandosene in cucina urtato.

Rita:Ma che gli è preso?
Azusa:Ah...chi lo capisce.
Kou:Secondo me ha bisogno di una donna che lo calmi.
Rita:Comunque, di che stavate parlando?
Yuma:Del padre dei Sakamaki. 
Kou:E' una persona molto importante sia tra vampiri che tra umani.
Rita:Ah..dite l'uomo della foto?
Subaru:Di quale foto parli?

Chiese prendendo le rose che avevo in mano.

Rita:Di quella foto che ha trovato Kou.
Yui:E' vero. Voi non l'avete vista.
Ayato:Parli della foto con Karlheinz?
Azusa:Si, Kou l'ha trovata nello scantinato, mentre legava Yui.

Informò prendendo la foto e mostrandola ad Ayato che contrariato la buttò a terra e continuò a mettere i nastrini sulla ringhiera.

Yui:Ayato. Che fai? Perchè l'hai buttata?
Ayato:Zitta, tavoletta!
Kou:Questo è pazzo!
Yuma:Già. 
Yui:E' solo una foto.
Ayato:Non è solo una foto.

Mentre discutevano, Kanato si avvicinò e prendendo la foto da terra rimase incredulo.

Kanato:Ma questa è....
Ayato:Si. E' la foto che ama quella persona.
Kanato:Come ha fatto a finirci nello scantinato?
Ayato:Che domande? L'avrà messa lui.
Kanato:Ma l'avevo incendiata.
Ayato:Sicuramente avrà fatto qualcosa per ricomporla.
Subaru:Fa vedere!

Disse Subaru prendendola dalle mani di Kanato.

Subaru:Ma qui mia madre non c'è.
Ayato:Ovvio. Era prima che venisse tua madre e nascessi tu.
Subaru:Aspettate! Chi è allora il bambino in braccio a Karlheinz?
Kanato:E' una bambina ed è la nostra rovina. 
Ayato:E' una fortuna che voi non l'abbiate conosciuta.
Rita:La vostra rovina? Perchè?
Kanato:Raito non è stato più lo stesso a causa di quella creatura, come anche Shu e Reiji.
Ayato:A me ha preso di meno visto che non la sopportavo tanto.
Kanato:Anch'io. Non so come faceva, ma era in grado di intenerire Karlheinz.
Yuma:Intenerirlo? Ma lui è....
Ayato:Per questo aveva un potere sovrannaturale. Ricordo che quando entrò in questa casa, Reiji e Shu furono i primi a vederla. Dissero che aveva lo stesso profumo del cibo, ma Karlheinz sosteneva che era un vampiro al 100%.
Ruki:E' innaturale. Non esiste un essere del genere.
Kanato:Dopo la incendiamo. Se la vedono Shu e Reiji succede il finimondo.
Yui:Incendiarla? Ma no! E' un peccato!
Ayato:Quella foto doveva essere incendiata già molto tempo fa. Non so come abbia fatto a resistere e finire nello scantinato, ma qualsiasi sia il motivo dobbiamo incendiarla.
Ruki:Ma è una follia.
Kanato:Se la vedesse Raito, avrebbe un altro crollo.
Rita:Un altro crollo? Che significa?
Ayato:Non ne voglio parlare. Già è contrariato di suo, se vede anche questa è la fine.
Yui:Perchè bruciarla e non nasconderla?
Ayato:Bruciarla o nasconderla è  sempre quello che dobbiamo fare, cioè toglierla dai piedi.
Rita:Datela a me. La nascondo io. Dopotutto, non credo che la cercherà tra le mie cose.

Dissi prendendola tra le mani. La misi nel libro degli intoccabili così non l'avrebbero mai trovata. Quell'uomo era quello della foto e stranamente conoscevo il suo nome. Non sapevo com'era possibile, ma avevo altro a cui pensare, cioè ad organizzare la festa di Shu, così non diedi peso a quella foto.


***

Kanato:Si, quell'uomo è Karlheinz....
Rita:Karlheinz?

Chiesi sorpresa. Non l'avevo riconosciuto, forse perchè nella foto aveva i capelli lunghi e adesso li aveva corti. Chissà. Il vampiro si inginocchiò verso di me che ero dietro di Kanato e mi tese la mano.

Karlheinz:Piccola mia. Mi spiace averti fatto attendere per 7 mesi.
Shu:Piccola mia?
Kanato:Ma che stai dicendo?

Di fronte a quell'uomo che mi chiamava piccola mia, non sapevo che pensare. Ero davvero la sua piccola? I vampiri come si sarebbero comportati? Sembravano essere sorpresi ed io non riuscivo a vivermi al meglio la mia storia con Louis da quando ero arrivata. Quale sarà il motivo che Raito è così scorbutico? La mia esistenza è in pericolo per il sangue bevuto? E quell'uomo, perchè si comporta così acidamente e impulsivamente con i suoi stessi figli, mentre con me si mostrava così protettivo? Scopritelo nel prossimo capitolo.

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17 - Nuove conoscenze.

Karlheinz era inginocchiato verso di me. Ero dietro di Kanato che mi proteggeva da quell'uomo che mi tendeva la mano.

Karlheinz:Piccola mia. Mi spiace averti fatto attendere per 7 mesi.
Shu:Piccola mia?
Kanato:Ma che stai dicendo?
Karlheinz:Ma come? Non ve ne siete accorti? Lei è Rita. La nostra Rita.
Rita:Mi spiace deluderla, ma io non credo di conoscerla.
Kanato:Già. Lei è un umana e non una vampira come quella che portasti a casa quella volta.
Karlheinz:Ma davvero? Allora perchè è così carismatica? Ve lo siete chiesti?
Rita:Sono tutte fesserie. Io non sono un vampiro. Dovrei avere sete di sangue se fosse così, ma non c'è l'ho. Quindi, sono umana.

L'aria si era fatta pesante. Karlheinz, contrariato, uscì fuori. Le sue convinzioni era sempre che io ero una vampira e non un umana. In parte aveva ragione. Come sarei guarita se no? La festa si concluse con l'amaro in bocca. Fortunatamente nessuno fu morso.Karlheinz si rintanò in camera sua a pensare, mentre Reiji mi faceva gli analisi del sangue per capirne di più.

Reiji:Questo sangue mi fa venire voglia di bere.
Rita:Trattieniti!
Reiji:Non so se ce la faccio.
Rita:Va beh...se ti viene sete invece di bere quello che stai analizzando, bevi direttamente dal mio.
Reiji:Grazie. Sei molto gentile.
Ayato:Scoperto qualcosa?

Chiese entrando in camera di Reiji con Yui mentre Reiji controllava i risultati.

Reiji:Le analisi sembrano apposto. Non capisco. 
Ayato:Apposto? Ma dovrebbero essere alterate.
Reiji:Per questo non riesco a capire. Sembra che il sangue non abbia fatto alcun effetto apparte quello di guarirla.
Rita:Può essere che l'ho assimilato bene perchè sono un aliena?
Reiji:Certo. Perchè stai bene e non vedo alterazioni, quindi protrebbe essere anche a causa del tuo sangue.
Yui:Ah..meno male.
Reiji:Ha solo un pò la pressione bassa, ma deve essere stesso l'aria pesante che c'è in stanza secondo me.
Rita:Quindi sto bene.
Reiji:Si. Dovremo fare altri accertamenti, ma credo sia come hai detto tu, che l'hai assimilato bene perchè sei un aliena.

Intanto,Subaru se ne stava pensieroso in camera sua che guardava fuori alla finestra.

Subaru:Non capisco. Perchè Karlheinz si è comportato così con Rita? E quella foto??Chi è quella bambina? Qui c'è qualcosa sotto, ma cosa?

Si chiese pensando. Dopodichè si alzò e venne in camera mia dove io non riuscivo a chiudere occhio per ciò che era successo.

Subaru:Sei ancora sveglia?
Rita:Si. Non riesco a dormire.
Subaru:Louis?
Rita:E' in camera sua. Sta dormendo.
Subaru:Come mai non riesci a dormire?
Rita:Forse per qullo che è successo. Non so. 

Subaru, vedendomi confusa, si avvicinò e si sedette sul letto.

Subaru:Ehi! Andrà tutto bene!
Rita:Lo so, ma il fatto di quell'uomo e che mi ha chiamata piccola mia, non lo so. E' come se dimenticassi qualcosa, ma non so cosa.
Subaru:Non ci pensare.
Rita:La fai facile. Non è a te che un uomo sconosciuto di chiama piccola mia e astento sai chi è.

Il vampiro mi prese la mano.

Subaru:Lo so. E' stressante. Anch'io vorrei saperne di più su questa storia.
Rita:Devo distrarmi un pò. Non riesco a far altro che pensare ciò che è successo.
Subaru:Ti va di guardare un film con me?
Rita:Un film? 
Subaru:Si, così ti distrai un pò. Che ne dici?
Rita:Certamente.
Subaru:Ok, allora vado a prendere qualche film.

Disse uscendo fuori dalla porta. Mi alzai in vestaglia vedendolo tornare e lo feci entrare chiudendo la porta dietro di lui. Mise il cd nel lettore dischi che avevo sul pc e incominciammo a vedere il film seduti sul letto.

Rita:Cos'è?
Subaru:Dracula. Spero ti piaccia.
Rita:Ah...Dracula. E' un classico. Le storie di vampiri mi piacciono molto.
Subaru:Si vede. Dopotutto vivi in una casa di vampiri e non hai provato a scappare neanche una volta.
Rita:Eh..lo so. Purtroppo me ne rendo conto anch'io che sono strana.
Subaru:Dimmi un pò...ma con Louis....cioè....con lui ti trovi?
Rita:Certo. Perchè me lo chiedi?
Subaru:Ti vedo un pò fredda con lui. Non so...forse è la mia impressione.

Vedendolo pensieroso e col film che iniziava, mi buttai su di lui a peso morto.

Subaru:Eh? Che fai?
Rita:Mi metto comoda per il film.
Subaru:Ehi! Per che mi hai preso? Per un cuscino?
Rita:Perchè no? Sei comodo.

Risposi abbracciandolo. Lui rispose all'abbraccio. Sembrava piuttosto dolce. Mi sorrideva e guardava il film abbracciato a me quando improvvisamente chiese:

Subaru:Rita? 
Rita:Si...
Subaru:Ma sei sicura di amare lui? Non è che hai solo un debole e lo stai confondendo?
Rita:Subaru...io non credo di confondere.
Subaru:Allora perchè mi guardi così? Continui a guardarmi con quello sguardo da quando ci siamo conosciuti. Poi hai sempre detto che si beve insieme, ma quella volta mi facesti bere anche se ero da solo in giardino. Perchè?
Rita:Non capisco. Che vuoi dire?
Subaru:Sei sicura di amare Louis? 
Rita:Certo, che domande fai?
Subaru:Davvero? Fatto strano è che odi Raito, ma non riesci a farne almeno della sua perversione. Non parliamo, ma è come se ci conoscessimo da una vita, tant'è che ti sei messa a frugare nel mio guardaroba il giorno dopo che sei venuta e, come se non bastasse, da qui non sei mai voluta scappare. Perchè?

Di fronte a tutte quelle domande non sapevo che fare. Era vero. Raito era da più di una settimana che non era pervertito ed io volevo tirarlo su, ma diventava stranamente scorbutico e questo mi intristiva al punto tale da non vivermi bene la storia con Louis. Lo guardai e accarrezzandogli il viso gli dissi:

Rita:Qui mi trovo bene. Perchè sarei dovuta scappare? Ognuno di voi è speciale a modo suo per me.
Subaru:Io...per te....sono speciale?
Rita:Si. Se non lo fossi adesso non vedremo Dracula insieme. E poi ti ricordo che sto anche in vestaglia motivo in più che avrei dovuto cacciarti, non credi?

Il vampiro incominciò a ridere per poi guardarmi dolcemente. Non l'avevo mai visto ridere. Mi abbracciò e continuammo a vedere il film. Non so come dire. Era strano, ma sentivo il suo calore sulla mia pelle. Mi sentivo fredda e lui era abbastanza più caldo di me. Era strana come cosa. Di solito ero più calda dei vampiri, forse era stessa la pressione bassa, chissà. Guardando il film mi addormentai tra le sue braccia, o meglio ci addormentammo insieme.Il giorno successivo Ayato e Kanato, vedendo Raito pensieroso in sala pranzo che se ne stava con i piedi appoggiati al tavolo, incominciarono a fare domande.

Ayato:Raito? Che hai?
Raito:Niente.
Kanato:Da quando è venuto Louis hai sempre quel volto contrariato.
Raito:Non sono contrariato. E solo che quel tipo non mi piace. 
Ayato:Non ti piace perchè sta con Rita, giusto?
Kanato:Lascialo stare. Raito è geloso e non se ne accorge neanche.
Raito:Geloso? Io? Ma fammi il piacere.
Ayato:Se non sei geloso e lui non ti piace, perchè non ne parli con Rita invece di evitarla?
Raito:Potrebbe essere un idea.
Reiji:Ragazzi? E' arrivata la posta.

Interruppe Reiji entrando con delle lettere in mano.

Kanato:Cosa sono?
Reiji:La vostre tasse dell'università. Devono essere pagate.
Ayato:Ah..già. Dovremo iscrivere anche la conserva, vero?
Reiji:Beh..si. Già che ci troviamo a pagarle, iscriviamo anche lei. 
Kanato:Quando le vai a pagare.
Reiji:Il tempo che mi vesto e vado. Raito? Potresti andare in camera sua a svegliarla? Dovrei chiederle una cosa.
Raito:Perchè proprio io?
Reiji:Perchè sei l'unico che non fa niente da settimane.
Raito:Ho capito. E' un pretesto per riappacificarmi con lei. D'accordo. Vado e torno.

Disse alzandosi dalla sedia e andando in camera mia. Il vampiro entrò e vedendo me e Subaru dormire abbracciati, fece scoppiare l'inferno.

Raito:Che significa?!?
Subaru:Che succede?

Domandò svegliandosi e facendo svegliare anche me.

Raito:Che succede? Che ci fai nel letto con lei?
Rita:Dobbiamo esserci addormentati mentre guardavamo il film.
Raito:Cosa? Avete visto un film?

Chiese avvicinandosi al pc e cercando la custodia del cd. Vedendo il nome del film che stavamo guardando incominciò ad alterarsi ancora di più.

Raito:D...Dracula?
Subaru:Si. Qualche problema?
Raito:Qualche problema?? Ti sei messo a vedere un film d'amore con lei.
Subaru:Ma quale amore? E' una commedia.
Raito:Si, comunque sta di fatto che sei in camera sua.
Subaru:E allora?
Raito:Allora? Ti pare normale stare con lei che è in vestaglia? E poi ti ricordo che è anche fidanzata.
Rita:Raito, piantala! 
Raito:Bitch-chan! Hai tradito Louis.
Rita:Ma quale tradito? 
Subaru:Mamma mia, quanto la fai lunga.

Disse andandosene alterato strappando il cd da mano a Raito.

Raito:Io non la faccio affatto lunga!!
Rita:Che vuoi?
Raito:Che voglio? Niente! Che dovrei volere?
Rita:Allora perchè sei in camera mia? Per fare il pervertito?
Raito:Ah..adesso sarei io il pervertito? Tu stai in pigiama ed eri con Subaru.

Incominciai a ridere. Non so perchè, ma mi ero svegliata particolarmente euforica e maliziosa. Non so come, ma avvertivo la paura nei suoi occhi. Mi avvicinai a lui abbracciandolo.

Raito:Eh? Che hai?
Rita:Gelosone! Ho capito perchè stai contrariato. Volevi che Dracula l'avrei visto con te invece di Subaru, non è così?
Raito:Non sono geloso!Eh...aspetta! Perchè mi stai abbracciando in vestaglia?
Rita:Perchè? Non posso abbracciarti?
Raito:No..è...che....

Mi allontanai sbadigliando e mi buttai nel letto ancora stanca.

Rita:Ah...che sonno! 

Il vampiro si avvicinò incominciando a toccare le mie gambe nude e odorandole mi disse:

Raito:Com'è bello il tuo odore al mattino.
Rita:Ah...è ritornato Raito, il pervertito.
Raito:Non ci posso fare niente. Sei tu che mi ecciti.
Rita:E cerca di calmarti se non vuoi che ti butti qualcosa in faccia.

Il vampiro si buttò letteralmente su di me incominciandomi a leccare il collo.

Rita:Raito, piantala! Non sono dell'umore giusto.

Dissi sentendomi strana. Raito si staccò guardandomi negli occhi. Si avvicinava sempre più per baciarmi, ma io girai il volto. La sua espressione cambiò. Improvvisamente divenne spento e triste. Forse lo avevo amareggiato, chissà.

Raito:Allora è così. Anche se ti tento non molli.
Rita:Perchè dovrei mollare? Lo sai che amo Louis.
Raito:Comunque, non volevo distubarti.Reiji mi ha chiesto di venirti a chiedere che facoltà vuoi iscriverti. Dopo deve andare a pagare le tasse.
Rita:Perchè? Qualcun altro va all'università?
Raito:Si, qui andiamo io, Subaru, Ayato, Kanato e Yui. 
Rita:Non lo sapevo. 
Raito:Beh...non me l'hai mai chiesto quindi non vedevo il caso di dirtelo.
Rita:Che facoltà fai?
Raito:Filosofia.
Rita:Ah...allora per questo sei così poetico a volte.

Risposi guardandolo negli occhi sorridendo. Arrossì e si alzò.

Raito:Avanti, che fai? Scendiamo?
Rita:Due minuti. Il tempo che mi vesto e scendo.

Al piano di sotto, bussarono la porta. Erano tornati i Mukami che comodamente si sedettero nel soggiorno come se fosse casa loro.

Kou:Ciao, donniciole! 
Reiji:Da quanto in qua entrate ed uscite da questa casa?

Chiese vedendo che Kou si era buttato a peso morto sul divano seguito da Azusa che si sedette accanto a lui comodamente.

Azusa:Entriamo ed usciamo quando ci pare e piace.
Ruki:Avete ricevuto i pagamenti?

Domandò prendendo le lettere che erano sul tavolo che aveva appoggiato Reiji.

Shu:Neanche fosse casa loro si comporterebbero così.
Kou:Avete deciso che fare della ragazza?
Yuma:Già, che avete deciso di fare?
Reiji:Non so. Vorrei tanto iscriverla all'università, ma la cosa mi preoccupa un pò.
Kou:Tranquillo. Vedrai che se la caverà.

Intanto, al piano di sopra, Raito mi ammirava arrossendo. Non mi ero resa conto che non era uscito e quindi mi stavo spogliando davanti a lui.

Rita:Ah...dove ho messo la camicia?

Mi chiesi frugando nel guardaroba a dorso nudo. Mi sentii improvvisamente avvolgere da delle braccia. Era Raito.

Rita:Raito!!
Raito:Shhh....non parlare.

Disse tranquillamente col rossore in volto.

Raito:Hai una pelle così bianca, liscia e morbida. Come fai ad essere così perfetta?
Rita:Perfetta? Parla per te. Con la cicatrice che mi ritrovo dietro la schiena....
Raito:Quale cicatrice? Io non la vedo.

Incuriosita, mi coprii i seni con una mano, mentre con l'altra la cercavo nel punto in cui l'avevo. Era sparita. Avevo veramente la schiena liscia. Era incredibile.Raito mi prese la mano che avevo dietro e facendomi girare verso di lui mi abbracciò per poi baciarmi. Mi staccai di colpo sentendomi ancora strana ed essendo ancora scossa per il fatto che non avevo più quella odiosa cicatrice dietro di me.

Rita:Raito, fammi preparare.
Raito:Rita....perchè hai scelto lui?
Rita:Te l'ho detto. Io lo amo.
Raito:Ma l'amore non viene in un giorno.
Rita:Esci!Ti ho detto che devo prepararmi.

Il vampiro si avvicinò all'armadio e dall'alto prese la camicia che cercavo dandomela per poi uscire.Era strano, ma avvertivo una strana cosa in me. Di solito se qualcuno mi spiava incominciavo ad urlare, invece ero abbastanza calma prima. Era forse l'effetto del sangue? Chissà. Quando scesi, Reiji mi aspettava con i moduli di iscrizione all'università.

Reiji:Finalmente.
Rita:Scusate il ritardo.
Louis:Qualcuno vuole del caffè?

Chiese entrando con un valsoio pieno di tazzine con caffè e dei biscotti.

Rita:Grazie, amore. Lasciali qui.

Louis si stava avviando per appoggiare il valsoio lì dove avevo detto di metterlo, quando Kanato gli fece lo sgambetto facendolo cadere con tutto il valsoio. Fortunatamente il caffè cadde a terra e non su di lui.

Rita:Louis? Stai bene?
Louis:Si, sono solo inciampato nel tappeto.
Rita:Vieni, ti aiuto ad alzarti.

Dissi aiutandolo ad alzarsi. I vampiri incominciarono a guardare contrariati e con uno sguardo minaccioso Louis, come se fosse la persona più disgustosa che ci fosse. Non capivo il motivo. Louis era un ragazzo così dolce e gentile.

Louis:Vado a farne dell'altro.
Rita:Non preoccuparti.
Louis:Tranquilla. Pulisco tutto e ne faccio dell'altro. Dopotutto mi va e voglio trovare un modo per rendermi utile per ringraziare dell'ospitalità.

Rispose sorridendo e tornando in cucina. Contrariata guardai minacciosa Kanato cercando la ragione del gesto.

Rita:Perchè l'hai fatto?
Kanato:Non ho fatto niente. Te l'ha detto anche lui che è inciampato.
Rita:Inciampato un corno! Ti ho visto!
Kanato:Non ho visto che stava venendo e poi dovresti chiedere a lui la ragione per cui è salito sul mio piede.
Rita:Ah...che faccia tosta! Per fortuna non si è fatto male.
Raito:Tanto se si faceva male lo pulivamo noi il sangue.
Rita:Ma che vi prende? Già eravate strani prima, ma ora che c'è Louis lo siete ancora di più. Che avete?

I vampiri abbassarono lo sguardo taciturni. Era strano. Di solito ribattevano sempre.

Rita:Ragazzi? Mi dite che vi prende? Perchè adesso non mi guardate neanche? Rispondetemi!
Subaru:Ci da fastidio.

Ribattè Subaru con sguardo basso.

Rita:Fastidio? 
Kanato:Si, ci da fastidio che lui stia in questa casa. Va bene gli altri contenitori, ma noi non lo accettiamo!
Rita:Perchè?
Raito:E' tanto difficile per te capirlo? 
Rita:Scusate, ma...non capisco.
Ruki:Te la faccio corta. I Sakamaki hanno un debole per te e non accettano Louis.
Kou:Già,neanche a me piace. Sinceramente lui mi puzza e non poco. 
Raito:Scusate, ma lei è libera di scegliere con chi stare. 
Kanato:Già e non abbiamo un debole per lei. E' solo che è come ha detto Kou. Quel tipo non ci piace. Ha un brutto odore.
Rita:Ma Louis è così dolce.
Reiji:Ci da i nervi quella sua dolcezza.
Rita:Credo di aver capito e mi dispiace. Se volete, vedrò di farlo stare fuori casa il più possibile.
Shu:Ma che dici?
Raito:Vuoi farlo andare via da qui?
Rita:No... cioè... Ho capito che vi da fastidio perchè essendo di Cartoon World, essendo un ragazzo dolce e gentile il suo sangue è più appetibile e quindi anche il suo odore. E stavo pensando di farlo stare nella torre, invece della villa. Magari dormiva lì e si trovava qualche lavoretto.

I vampiri mi guardavano delusi, come se avessi ridetto qualcosa che non andava. Non capivo. Qual'era il loro problema? Perchè non ne parlavano? In quel momento entrò Louis che le tazze del caffè. I vampiri girarono il discorso in un altra direzione.

Ruki:Oltre l'università avete pensato di farle fare qualche altra cosa?
Reiji:Non saprei.
Raito:E' troppo rischioso.
Reiji:Dovrebbe trovare qualche hobby che non la scoprono.
Rita:Ragazzi, voglio fare ballo.

Dissi con la tazza di caffè in mano, ma i vampiri non mi ascoltarono minimamente.

Raito:Perchè non la facciamo stare qui? 
Shu:Già. Tanto di hobby qui in villa se ne trovano.
Azusa:Penso sia uno sbaglio. 
Rita:Ragazzi? 
Reiji:Te l'ho detto, dovremo trovare qualcosa che le piace e che non la scoprino.

I vampiri non mi ascoltavano e Louis si accorse della cosa.

Louis:Cos'hanno? 
Rita:Non ne ho idea.Perchè non  mi ascoltano??
Louis:Sono troppo impegnati a parlare tra di loro.
Rita:Odio essere ignorata.

Mi avvicinai ai vampiri, ma facevano di tutto per tenermi fuori.

Reiji:Potrebbe fare scacchi.
Subaru:Troppo noioso per lei.
Rita:Che ne pensate del ballo??
Ayato:Potrebbe fare pallavolo.
Rita:Odio la pallavolo.
Reiji:Lo escludo, suderebbe troppo e il suo odore la scoprirebbe subito.
Rita:Voglio ballare.
Shu:Allora che ne pensate del tennis?
Reiji:No, potrebbe cadere e sbucciarsi una gamba e la scoprirebbero.
Rita:Ragazzi? Guardate che sono presente anch'io!!
Kanato:Che ne pensate di farla entrare in un club di cucito?
Reiji:Si pungerebbe il dito con l'ago.
Rita:Ragazzi!!! Vi ho detto che voglio ballare!!!!

Urlai vedendo che nessuno mi ascoltava, ma la risposta fu nuovamente quella.

Reiji:Allora che si fa?
Subaru:Una cosa è certa. Non può rimanere rintanata qui dentro. Ha bisogno dei propri spazi proprio come Louis.
Kanato:Qualche idea?
Rita:Ballo....danza....voglio ballare....perchè nessuno mi ascolta??

Chiesi con le lacrime agli occhi abbattuta, finchè qualcuno non udì il mio grido disperato.

Yuma:Iscriviamola a danza.
Rita:Siiii!!!
Raito:Ma sei impazzito?
Reiji:A danza ci sono troppi vampiri.
Ruki:Tranquilli. Non è un pericolo. Possiamo iscriverla nell'accademia di Kou. Così lui la tiene sotto controllo.
Raito:Cosa? Kou balla??
Reiji:E' troppo rischioso.
Yuma:Ma quale rischioso?C'è Kou. Può badare lui a lei.
Rita:Kou? Lo sai che ti voglio tanto bene??

Chiesi abbracciandolo da dietro. 

Shu:Ha ragione. E' troppo rischioso.
Kou:Già, specialmente se la iscrivete domani. 
Rita:Ma come??Perchè??

Domandai staccandomi da lui.

Kou:C'è la sanguinada.
Rita:Cos'è la sanguinada?

Kou si voltò verso di me. Finalmente ero tornata visibile nel loro mondo. Mi parlò e mi disse di cosa si trattava. 

Kou:E' una specie di ballo vampiresco. Si balla in modo sensuale con passi di bachata, salsa e merengue. Qualche volta mettono anche qualche passo di tango. L'unica differenza è che i partner oltre ad essere sensuali predatori e tentatori, mordono anche il partner o se stessi come gesto provocatorio sensuale.
Rita:Stupendo.....

I miei occhi brillavano al sol pensiero di quel che era. Maliziosamente, Raito appoggiò il braccio intorno al collo del vampiro dicendogli:

Raito:Alla faccia! Hai capito il ballerino? Allora lo fai per addescare le vampirette, eh?
Kou:Non è affatto vero!
Reiji:Per l'università, che si fa?
Ruki:Sbaglio o lei voleva fare medicina?
Reiji:Si, ma non abbiamo nessuno che la sorvegli.
Rita:Pronto????Ragazzi??? Guardate che non c'è motivo che mi sorvegliate!! So badare benissimamente a me stessa! Mica devo stare a comando vostro??
Ayato:Ha ragione e poi comunque l'università è unica sede, quindi andiamo in aule diverse ma alla fine stiamo li con lei. Ci allontaneremo solo per le lezioni.
Reiji:Ok, per quanto riguarda Louis?
Sho:Posso provvedere io.

Rispose Sho scendendo dalle scale.

Louis:Che vorresti fare?
Sho:Essendo che io e il mio gruppo dobbiamo girare un pò per i mondi per un tour, possiamo tranquillamente portarti a Cartoon World e poi ti veniamo a prendere ad un certo orario. Così non perdi i tuoi clienti.
Louis:Dici sul serio?

Il ragazzo annui e Louis sorrise felice ringraziandolo. I vampiri sembravano felici, chissà. Forse era per il fatto che Louis poteva stare a casa solo poche ore.

Raito:Beh! Perchè non ti vesti e te ne vai?
Subaru:Già! Vattene!
Louis:Cosa?
Kanato:Guarda che lo diciamo per te!
Reiji:Infatti, prima vai, prima riprendi i clienti.
Louis:Siete molto gentili, vado subito a vestirmi.

Disse salendo in camera sua. In quel momento lo guardai salire mentre Sho scese dalle scale.

Rita:Non capisco se sia bontà o è scemo per non capire che lo hanno praticamente cacciato di casa.
Sho:Quelli di Cartoon World ogni brutta parola, la prendono come un complimento perchè sono buoni e non pensano che sia offensiva.
Rita:Ok, allora è proprio fesso. 

Affermai. Così incominciò la mia nuova vita e quella di Louis. Il giorno dopo andai all'accademia di Kou, mentre Louis tornò a Cartoon World. Ero emozionata. Non stavo più nella pelle. Appena vi entrai vidi i vampiri che si stavano riscaldando facendo streacing. 

?:Forza, ragazzi! Alzatevi che si incomincia!

Esclamò una ragazza dai lunghi capelli rosa legati e dagli occhioni verdi. Era in tenuta da palestra. Sentendo che stavano incominciando, corsi subito buttando a terra la borsa della palestra incominciando a ballare. 

?:Sei la nuova?

Chiese la ragazza venendomi vicino.

Rita:Si, mi chiamo Rita.
Moka:Io sono Moka, l'istruttrice e si vede che sei nuova. Non ti sai per niente muovere. Sembri un elefante vestito da farfalla.
Rita:Ehi! Quello lo dico sempre io.
Moka:Meno male che ti riconosci. Kou?

Chiamò facendo venire il vampiro davanti.

Kou:Si, signora?
Moka:Tu che sei il più bravo, falle vedere un pò come bisogna muoversi.

Disse dandomi lui come cavaliere per il ballo di coppia che ci aspettava, la famosa Sanguinada.

Rita:Perchè ha detto che non mi muovo bene?
Kou:Perchè non ci metti il cuore e poi già te l'ho detto. Sensualità. Un vampiro è sensuale e provocatore.
Rita:Giusto. L'avevo dimenticato.
Kou:Si è visto. Fammi vedere il vampiro che è in te che è capace di fare.

Disse non appena partì la canzone Diablo di Simon Curtis. Incominciammo a ballare con passi di tango, bachata e salsa. La perversione e la sensualità mi venivano spontanee. I vampiri si fermarono incominciandoci a fissare.Era strano, ma sentivo che quel modo di comportarmi era mio e mi apparteneva, pur non avendolo mai utilizzato. Mi sentivo....come dire....vampiro dentro. Non so come, ma stupii anche Kou. Era incredibile. Mentre ballavamo sembrava ammaliato da me. Finì la canzone ritrovandoci difronte a fissarci negli occhi. Moka applaudì insieme agli altri. Non appena finimmo, due ragazze mi vennero vicino. Una aveva i capelli corti violacei e gli occhi gialli, leggermente robusta, l'altra era snella, aveva i capelli castano scuro lunghi e gli occhi castano scuro.

?:Sei stata grandiosa!
??:Grandiosa? E' stato stupendo. Come fai a muoverti così bene?
Rita:Mi....è...venuto spontaneo.
?:Davvero? Balli da molto immagino.
Yuki:Comunque abbiamo dimenticato di presentarci. Io mi chiamo Yuki e lei è Karin.
Karin:Piacere.
Rita:Piacere di conoscervi, io sono Rita.
Moka:Alla faccia. Allora prima fingevi di non saper ballare.

Disse venendomi vicino e facendo spostare le due ragazze che andarono da Kou, mentre Moka mi insegnava i passi degli altri balli.

Karin:Kou, la conoscevi?
Kou:Si, perchè?
?:Si vedeva che c'era feeling tra di voi.

Si intromise un altra vampira avvicinandosi a loro. Aveva i capelli lunghi castano chiaro e occhi castano scuro. Aveva un'aria seria e composta. 

Kou:Feeling?
Ruka:Siete fidanzati, vero?
Kou:Ruka!!!Ma che vai a dire? Ma quale feeling e fidanzati? Lei è solo una conoscente.
Karin:Davvero? A me sembrava tanto che te la volessi scopare mentre ballavate.

Il vampiro arrossì di colpo.

Kou:Ma che state dicendo? E'....è assurdo! Io...con lei?? Ma piantatela!
Yuki:Allora perchè sei diventato tutto rosso?
Karin:Di la verità, lei ti piace e non poco, eh?
Kou:Ma se ci conosciamo astento da un mesetto e neanche.
Yuki:Davvero? 
Karin:Come vi siete conosciuti?
Kou:Ma che avete? Siete diventate pettegole di colpo? Io sono qui per ballare e non per parlare.

Disse contrariato alzandosi e andandosene dall'altro lato a fare streacing vedendo che facevano un pò troppe domande. Le ragazze non contente lo seguirono.

Ruka:Visto che dici che è un impressione, perchè non balli con me? 
Kou:Cosa?
Karin:Già, balla con una di noi. Vogliamo vedere la stessa passione che ci hai messo mentre ballavi con lei.
Kou:Ma io....
Karin:Va beh...Hai detto che sei qui per ballare, giusto? Beh...balliamo insieme e non ci perdiamo in chiacchiere.

Rispose maliziosamente trascinandosi Kou a ballare con lei.Incominciarono a ballare, ma Kou anche se ce la metteva tutta non riusciva a ballare come aveva ballato con me. 

Yuki:Ah..che ti dicevamo?
Karin:Lo sapevo. Perchè non balli come hai ballato con lei?
Kou:Guarda che io l'ho fatto.
Ruka:Guarda, sinceramente non mi sorprende che te la vorresti scopare mentre balli.
Kou:Cosa?
Yuki:E' ovvio, ma l'hai vista? 
Karin:Ha un fisico che noi non abbiamo, è agile e bella. Mi pare ovvio che ti piaccia. Dopotutto ha eleganza, stile ed è anche un bel pò sensuale.
Ruka:Un pò troppo direi. 
Karin:Una come lei non vorrà mai essere nostra amica. 
Ruka:Se Simon la vedesse la porterebbe nel mondo dello spettacolo in un battito di ciglio.
Kou:Simon? Parlate di Simon Curtis?

Chiese vedendo le ragazze che mi guardavano e parlavano.

Ruka:Si, in questi giorni dovrebbe venire all'accademia. Cerca ballerini e ballerine per il suo prossimo video.
Karin:Sono troppo grassa per essere notata.
Kou:A notarti ti notano tranquillamente visto che hai tutto quel grasso.
Karin:Ehi! Ma come? Invece di confortarmi mi umili??
Kou:Ovvio. Mi avete umiliato per prima voi.
Yuki:Guarda che non devi vergognarti. A tutti può piacere una persona e poi abbiamo detto che è bella e non come noi una semplice vampira. 
Ruka:Idiota! Se non l'hai capito, lei potrebbe diventare un idol proprio come te.
Kou:Lei...un idol?

Domandò guardandomi sorpreso mentre io assimilavo i passi e la gestualità che dovevo avere da Moka. La lezione finì velocemente e quando uscii dagli spogliatoi con Karin, Yuki e Ruka, trovai fuori alla sala Kou che mi aspettava.

Rita:Kou..che ci fai ancora qui?
Kou:Pensavi che ti avrei lasciata percorrere la strada da sola? Avanti, andiamo!

Esclamò prendendomi per mano e allontanandomi dalle ragazze che erano dietro di me. Era strano. Di solito non si era mai comportato così. Arrivammo in un parco giochi dove salì con i piedi sul sedile dell'altalena, mantenendosi sulle catene e incominciò a dondolarsi.

Kou:Sai, quand'ero piccolo non sono mai salito su uno di questi.
Rita:Davvero? Tua madre non ti portava qui?
Kou:Non ho una madre, ne tanto meno un padre. Ho solo un patrigno o un tutore, come preferisci. Ed è il signor Mukami.

Mi avvicinai a lui che si era accovacciato su quell'altalena per guardarmi negli occhi. Mi avvicinai accarezzandogli il volto, capì cosa fosse successo. Nell'accarezzargli il volto col bracciale vidi tutto. Scoprii il ciuffo che aveva sull'occhio destro per vederlo meglio, ma lui mi fermò prendendomi la mano.

Kou:No, che fai?
Rita:Voglio vederli.
Kou:Cosa?
Rita:I tuoi occhi. 
Kou:Perchè mai dovresti vederli? Sono azzurri come i tuoi.
Rita:Bugiardo. L'occhio destro è rosso, anche se apparentemente è azzurro, e ti fa vedere dentro le persone, non è così?

Sorpreso dalle mie parole lasciò la presa fecendosi togliere il cuffo davanti agli occhi ed era come avevo visto dal bracciale. L'occhio destro se era coperto era azzurro, ma in realtà aveva un occhio rosso, che era il destro, ed uno azzurro, che era il sinistro. 

Kou:Come facevi a saperlo?
Rita:Molte cose si sanno e basta. Comunque, se ti può far star meglio, hai fatto bene a toglierlo. Se non ci vedevi bene, era inutile averlo. E poi... stai meglio con gli occhi di due colori diversi, anzi...ti dona più quello rosso che quello azzurro.

Il vampiro mi guardò con aria dubbiosa e meravigliata. Non capiva come potevo sapere ciò. Lo riuscivo a percepire dai suoi occhi.Kou si alzò e, scendendo dall'altalena con un salto, mi abbracciò.

Kou:Come hai fatto? Nessuno è mai riuscito a vedermi dentro.
Rita:Dai, guarda che non ho fatto nulla di che...
Kou:Moi Chèri...

Mi sussurrò all'orecchio baciandomi sulla guancia dolcemente sotto la luna e il cielo stellato del parco in cui eravamo. Mi staccai velocemente da lui, ma mi prese con violenza tenendomi a sè. 

Rita:Ma che fai? Lasciami!!

Incominciò ad annusarmi il collo e a leccarlo. 

Kou:Hai un così buon odore....

Sussurrò infilando i suoi canini sul collo mordendomi. Incominciò a bere il mio sangue avidamente, così avidamente che potevo sentirlo uscire dal mio corpo, e dopo aver bevuto, con le labbra sporche di sangue, sfiorò le mie. A quel contatto lo spinsi facendolo andare verso l'altalena. La spinta lo fece cadere all'indietro sull'altalena ed io, con la borsa della palestra sulle spalle, lo guardai scioccata per poi correre a casa. Incominciai a correre con tutto il fiato e la forza che avevo in corpo. Non poteva baciarmi così sapendo che stavo con Louis. Fortunatamente avevo bloccato la cosa sul nascere, ma... allora perchè corro così? Perchè ho così tanta voglia di tornare in villa? Presa da questi pensieri mi fermai. Non ci capivo più niente.Perchè mi comportavo così? Di solito non sono mai fuggita davanti ai vampiri, li ho sempre affrontati, ma da quanto ho bevuto quel sangue alla festa di Shu mi sembrava tutto diverso. Fin troppo.Cosa mi stava succedendo? Sarei riuscita ad essere me stessa dinuovo?? E Kou cosa avrebbe fatto davanti a quella situazione?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Un bacio dalla vostra Rita.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18 - Comportamenti molto vampireschi.


Kou si alzò e, scendendo dall'altalena con un salto, mi abbracciò. 

Kou:Moi Chèri...

Mi sussurrò all'orecchio baciandomi sulla guancia dolcemente sotto la luna e il cielo stellato del parco in cui eravamo. Mi staccai velocemente da lui, ma mi prese con violenza tenendomi a sè. 

Rita:Ma che fai? Lasciami!!

Esclamai cercando di staccarmi da lui. Incominciò ad annusarmi il collo e a leccarlo. 

Kou:Hai un così buon odore....

Sussurrò nuovamente infilando i suoi canini sul collo. Incominciò a bere il mio sangue avidamente e con le labbra sporche di sangue mi guardò per poi sfiorare le mie. A quel contatto lo spinsi facendolo andare verso l'altalena. La spinta lo fece cadere all'indietro sull'altalena ed io, con la borsa della palestra sulle spalle, lo guardai scioccata per poi incominciare a correre con tutto il fiato e la forza che avevo in corpo. Non poteva baciarmi così sapendo che stavo con Louis. Fortunatamente avevo bloccato la cosa sul nascere, ma... allora perchè corro così? Presa da questi pensieri mi fermai. Non ci capivo più niente.Perchè mi comportavo così? Di solito non sono mai fuggita davanti ai vampiri, li ho sempre affrontati, ma da quando ho bevuto quel sangue alla festa di Shu mi sembrava tutto diverso. Fin troppo.Intanto, mentre mi ero fermata a pensare ciò, Kou ritornò in sè dopo aver sbattuto la testa durante la caduta.

Kou:Ah...è fuggita! Aveva un così bell'odore. Ehi, aspetta! 

Esclamò rimanendo scioccato realizzando cos'era appena accaduto.

Kou:S...s....s....stavo p...per... baciare....un umana?? Ditemi che è uno scherzo!!Uno come me un pò baciare un essere del genere!! E non può neanche andarsene così. Ah...se scopre che è fuggita, Ruki mi spella vivo.

Disse agitandosi e alzandosi da terra, mentre io incominciavo a sentirmi confusa. Nel correre, il vento mi aveva tolto il cappuccio della felpa facendomi impazzire. Perchè? Sentivo profumi intensi e improvvisamente mi venne una sete che neanche la mia bottiglia d'acqua da 1 litro e mezzo che avevo portato in palestra fu in grado di saziare.Mi sentivo così confusa. Mi girava tutto intorno e quell'odore umano e di sangue che c'era in giro, tutto quel rumore che sembrava amplificato e quel miscuglio di odori era così intenso che mi sentii impazzire. Misi il cappuccio in testa cercando un rimedio per non sentire quei rumori e quegli odori, ma non ci riuscivo. Volevo correre in villa anche se pensavo a ciò che era successo con Kou e che non volevo lasciarlo solo, ma l'istinto di correre fu più forte di quello di tornare indietro nel parco. Così, correndo, attraversai la strada senza guardare e non vidi che il segnale dei pedoni era rosso. Nell'attraversare un auto bussò venendomi incontro. Pensai che era la fine per me, ma con un balzo un ombra mi afferrò spostandomi via dalla strada. Mi ritrovai a terra con quella persona che mi era addosso. Non appena aprii gli occhi vidi la sua identità. Era Kou.

Kou:Chèri, stai bene?
Rita:Portami a casa.
Kou:Che?

Chiese vedendo che cercavo di coprirmi più che potevo col cappuccio della felpa. 

Rita:Ho detto di portami subito a casa!

Urlai mantenendo il cappuccio in testa. Così mi aiutò ad alzarmi e mi condusse a casa togliendomi la borsa della palestra che avevo sulle spalle. Camminammo mano nella mano, mentre con l'altra cercavo di tenere il cappuccio in testa, senza dire una parola. Non appena arrivammo a casa, vedendo che era tardi, i Sakamaki e i Mukami corsero verso di noi incominciando a fare domande.

Reiji:Come mai così tardi?
Ruki:E' successo qualcosa?

Kou, triste e dispiaciuto, sapendo che avrebbe avuto una ramanzina non solo dal fratello, ma anche dai Sakamaki, si preparò al peggio.

Kou:Mi spiace....Rita....stava per finire sotto ad un auto e...
Subaru:Un auto?
Kanato:Stai bene?

Chiesero venendomi vicino per vedere se avevo ferite. Raito, alterato, incominciò a dirgliene di tutti i colori spalleggiato dai fratelli.

Raito:E cosa? Scommetto che è colpa tua!
Reiji:Avevamo detto di tenerla d'occhio, non di ucciderla!
Subaru:Sei davvero un disgraziato!!

Esclamò avvicinandosi a Kou che era pronto a ricevere il pugno che gli stava per sferrare Subaru quando fermai la sua mano che lo stava per colpire con violenza.

Subaru:Ma che fai?
Rita:Lui non centra. E' stata colpa mia. Non ho visto il segnale rosso perchè ero presa dai pensieri. Anzi...se non fosse stato per Kou che mi ha salvata adesso sarei sicuramente in ospedale.
Reiji:Cosa?
Rita:Scusate. Non volevo farvi preoccupare. Dopotutto ho sempre la testa dove non la dovrei avere, o sbaglio?

Dissi fingendo un sorriso. Kou mi guardò meravigliato.

Raito:Sei sempre la solita Bitch-chan. Non farlo più. Ok?
Kanato:Già. Quando attraversi la strada devi accertarti che non ci siano macchine.
Rita:Si, lo so. Scusate.
Reiji:Ti faccio una camomilla così ti calmi.
Rita:Si, grazie. La gradirei volentieri.

Risposi vedendo i Sakamaki andarsene con i Mukami nel soggiorno. Kou, che era rimasto a fissarmi dietro di me, mi abbracciò.

Kou:Era una bugia, ma perchè....sento che era la verità?
Rita:Non era una bugia. Pensavo veramente ad altro.
Kou:Ero stato io a farti scappare.
Rita:Si, ma non era una bugia quella che ho detto. Loro non mi hanno chiesto il come ho attraversato o il se camminavo o correvo. Ne tanto meno hanno chiesto se avevi tentato di baciarmi. Quindi ho tralasciato qualche punto e tralasciare dei dettagli non vuol dire mentire, non credi?
Kou:Perchè l'hai fatto?
Rita:Non mi andava che la colpa sarebbe andata a te. Dopotutto, tu non hai fatto niente.

Dissi staccandomi da quell'abbraccio e sorridendogli.

Kou:Oh....Chèri.
Rita:La pianti di chiamarmi così?
Kou:Per me sei moi chèri e da oggi in poi ti chiamerò così, quindi abituati.

Rispose scompigliandomi i capelli. Raggiungemmo gli altri e poco dopo i Mukami se ne andarono. 

Kou:Ciao Chèri. Ci vediamo domani. 
Rita:Ciao.
Raito:Chèri?? Da quanto in qua quello ti chiama così? E poi il tuo nome è Rita e non Chèri!
Rita:Quanto sei idiota! Chèri vuol dire tesoro in francese.
Raito:Ah...adesso si spiega....ehi! Aspetta!! Ti ha chiamato tesoro?? Nessuno può chiamarti così!!
Rita:Ah...Raito Raito...quando la pianterai?? Non sei mica il mio ragazzo? Louis potrebbe parlare, non tu.

In quell'istante Raito si ammutolì. Qualche ora più tardi in villa Sakamaki stava scoppiando il putiferio.

Sho/Rita:Ehi, Mr.Jack!!

Urlammo cantando e ballando neanche stavamo ballando il pam pam.

Raito:Quei due mi fanno paura.
Otoya:Cos'è successo?
Kanato:Non ne ho idea, ma la vivacità di quei due mi mette i brividi.
Shu:Sembrano ubriachi.
Reiji:Lo sono.

Disse Reiji entrando tutto calmo in sala.

Ayato:Cos'hai combinato?
Reiji:Dovevo fare qualche ricerca ed ho messo nella camomilla di Rita del vino e della vodka a fragola. Alla fine il risultato è stato questo.
Raito:Idiota!! Quella era astemia! Non ha mai bevuto!
Ren:Se è per questo anche Sho lo è.
Yui:Guarda che casino hai combinato!

Esclamò vedendo che sbandavo insieme a Sho mentre ballavamo.

Rita:Sento caldo....
Sho:Se è per questo lo sento anch'io.

Senza preavviso ne avviso mi tolsi la camicia davanti a tutti rimanendo in reggiseno incominciando a saltare avanti e indietro, neanche fossi stata un coniglio, urlando, cantando e sventolando la camicia per aria, come se fosse stata una bandiera, mentre Sho se la rideva e piangeva dalle risate.

Rita:Ehi, Mr Jack!!! Nananana....
Sho:PAZZA!! Tu sei una PAZZA!!!

I vampiri si voltarono e davanti a quella scena Raito si tolse la giacca cercando di mettermela, ma ciò che successe fu contro le sue aspettative.

Raito:Mettiti questa! Avanti!!
Rita:SHIIIII!!!!

Urlai come una bambina buttandomi su di lui. Ero diventata ingestibile, tant'è che gli avevo sbattuto il seno in faccia abbracciandolo e dicendogli:

Rita:Ti voglio tanto tanto tanto bene!!

Canticchiavo strofinandogli il seno in faccia. Lo sguardo dei vampiri diventò incredulo e spalancarono la bocca dalla meraviglia. Raito, vampiro che voleva perversione e viveva per essa 24 ore su 24, adesso si ritrovava a  cercare un modo per staccarsi da me e non ci riusciva poichè lo tenevo stretto con le gambe e le braccia. Ad un tratto Subaru, ormai stufo della situazione, mi venne dietro prendendomi con la forza e trascinandomi in camera mia, sia me che Sho, che aveva fatto la strip-dance con la scopa, mentre io ero impegnata con Raito, neanche se la volesse scopare. Non appena Subaru mi strappò da Raito, quest'ultimo incominciò ad urlare:

Raito:Quella è indemoniata!!
Kanato:Hai trovato chi è più perverso di te.
Raito:Non è in sè. E' ubriaca, figuriamoci se l'avesse voluto fare sobria che avrebbe combinato.
Ayato:Cos'è? Un pervertito assetato di sesso come te ha paura di una dolce e ingenua fanciulla ubriaca?
Raito:Non ho paura, ma quella sicuramente non si può chiamare ingenua fanciulla. Ma l'hai vista? E' praticamente ingestibile!!

E mentre discutevano nella stanza di Reiji, si udì un urlo cantato provenire da camera mia che fece rabbrividire tutti fare:

Rita/Sho:Piyo, piyo, piyo, piyo, Piyo-chan!!!

Subaru per disperazione chiuse la porta di camera mia a chiave dopo essere uscito fuori con tutti i capelli scombinati dalla stanza.

Subaru:Reiji? Non mettere mai più dell'alcool nel bicchiere di Rita. 
Ayato:Concordo. Credimi, in questo momento sto provando terrore.
Kanato:A chi lo dici. Quella fa paura. E' peggio di Piyo-man.
Raito:Per poco non ci ammazzava.
Reiji:Ok, me la segno. Niente alcool a Rita.

Disse segnandosela su un blocknoters. Intanto in camera mia, Sho si era addormentato, mentre io mi sentivo e mi comportavo in modo sempre più strano. Sentivo in me un'altra persona che era venuta fuori. Forse era il mio lato nascosto. Aprii il balcone e mi alzai su quella ringhiera ridendo.

Rita:Pensano davvero che da qui non possa fuggire? Sono assurdi! 

Esclamai guardando in basso. Doveva essere alto all'incirca 80 metri visto che ero al primo piano. Mi voltai con il volto verso la stanza e vedendo Sho che dormiva profondamente, appoggiai le mani al petto e mi abbandonai cadendo nel vuoto. Intanto Raito passeggiava in giardino dove, vedendo delle rose rosse, si fermò a guardarle.Aveva un aria spenta.

Raito:Spero solo che stia bene e si stia riposando ora.

Mormorò tra se e se, ma lì c'era qualcun altro che lo ascoltava. Il vampiro si voltò sentendo un aurea strana, ma non vide nulla. Non appena si rivoltò dal lato delle rose incrociò il mio sguardo rimanendone meravigliato. Non gli diedi il tempo di aprire bocca che gliela tappai con una mano e lo trascinai via dal giardino. I fratelli sentirono i lamenti e Reiji si avventurò per vedere cosa fosse stato.

Reiji:Deve essere stato un topo. Vado a vedere.

Disse uscendo dalla villa e diriggendosi verso il viale di rose. Era strano. Tutto fin troppo calmo.

Reiji:Che strano. Eppure ero convinto che Raito fosse qui. Forse mi sono sbagliato. 

Dubbioso si allontanò dalle siepi. Poco più avanti, nell'entrata della torre, ero riuscita a teletrasportarmi lì con Raito.

Raito:Lasciami! Che vuoi farmi??
Rita:Sei molto ansioso tesoro, calmati un pò.
Raito:Calmarmi? Tu sei ubriaca dalla testa ai piedi. Come diamine hai fatto ad uscire di camera tua? Sbaglio o era chiusa a chiave?
Rita:Oh...veramente lo è ancora.
Raito:Cosa??

In quel momento sorrisi maliziosamente mettendo i brividi al vampiro ed avvicinandomi a lui gli accarezzai il volto. Mentre lo guardavo intensamente negli occhi, Sho si stava svegliando. Con quella dormita aveva scaricato tutta la sua ubriachezza.

Sho:Ah...che bella dormita. Non dormivo così da anni.

Disse stiracchiandosi. La porta fu aperta. Era Kanato che controllava la situazione.

Kanato:A quanto vedo sei sveglio.
Sho:Cosa ci faccio qui?  E dov'è Rita?

Chiese vedendo che era la camera mia e non la sua.

Kanato:Perchè? Non è qui?
Sho:Veramente no. Mi sono appena svegliato e non c'è.

Il vampiro preoccupato, vedendo il balcone aperto, si affacciò, ma non vide nessun segno di suicidio.

Kanato:Come diamine ha fatto a fuggire di qui? Sarà alto un accidente per lei.

In quel momento entrò Subaru sentendo Kanato che si aggitava.

Subaru:Che ci fai qui?
Kanato:Rita è sparita!
Subaru:Cosa? Ma è impossibile! L'avevo chiusa in camera.
Kanato:Come avrà fatto a fuggire? 
Subaru:Forse dalla porta.
Kanato:La porta era chiusa ancora a chiave.
Sho:Ragazzi, scusate se interrompo, ma come mai sto in mutande e per giunta nel letto di Rita?

Chiese non ricordandosi ciò che fosse successo. I due informarono di ciò che era successo allarmando enormemente Sho che si alzò dal letto cercando i vestiti.

Sho:Dobbiamo trovarla subito!
Reiji:Trovare cosa?

Domandò vedendoli agitati.

Kanato:Rita è scomparsa.Non ha potuto forzare la serratura perchè era chiusa, ma il balcone era aperto.
Reiji:Allora vuoi vedere che....no!E' impossibile!
Sho:Cosa?
Reiji:Ho sentito dei rumori provenire fuori, nel viale di rose. Ero in salone con Ayato, Yui e Shu che discutevamo quando abbiamo sentito dei lamenti. Poco prima era uscito Raito. Sono andato in quel punto, ma non c'era nessuno.
Sho:Vuoi vedere che era lei?
Subaru:E' impossibile! Non sa mica volare per fare un atterraggio morbido da quest'altezza?
Kanato:Già, solo noi vampiri possiamo farlo e poi nel viale c'era Raito o sbaglio?
Reiji:E' questo il punto. Quando sono uscito non ho visto neanche Raito. Sembra essere scomparso anche lui.
Sho:Kanato? Hai detto che solo i vampiri possono volare?
Kanato:Certo. E' la pura verità.

Il ragazzo dubbioso incominciò a pensare. 

Sho:Se lo sapete fare voi, lo saprà fare anche lei. Se è ancora ubriaca come pensiamo, allora Raito si trova in grave pericolo. Dobbiamo trovarli e alla svelta.
Reiji:E se avesse rapito entrambi?
Kanato:Chi?
Reiji:Quella persona...

I vampiri si guardarono tra di loro e corsero nella stanza di Karlheinz dove lo trovarono con carte di vario tipo ed un camice da laboratorio addosso.

Karlheinz:Che ci fate qui? Non vedete che sto lavorando?
Subaru:Dove l'hai nascosta?
Karlheinz:Nascosto cosa?
Kanato:Non fare il finto tonto. Rita era in camera sua ed adesso non c'è più. Dove l'hai nascosta?
Karlheinz:Come potrei saperlo?Non mi sono mosso da qui. Si sarà avventurata sicuramente per il giardino come il suo solito. Dopotutto è una vampira ed i vampiri amano il brivido.
Reiji:Basta con queste scemenze! Lei non è una vampira. Te l'ha detto anche lei. Quante volte ancora dovrò dirtelo?

Il vampiro chiuse tutte le carte e si avvicinò al figlio.

Karlheinz:Un padre sa sempre com'è il figlio. Se è chi dico starà sicuramente alla torre. 
Subaru:Nella torre?
Karlheinz:Da piccola percorreva tutto il viale gattonando, ma quando arrivava alla torre arrivavo prendendola e portandola dentro casa. Se lei è chi penso che sia, starà lì.

Intanto nella torre, nella stanza dov'era stata Christa, avevo legato Raito come un salame per poi avvicinarmi a lui.

Raito:Che diamine vuoi da me?
Rita:E' insopportabile!

Urlai avvicinandomi a lui col pugnale di Subaru.

Raito:Che vuoi fare? Se vuoi uccidermi, sappi che ne sarei fiero. E' il gesto d'amore più grande e bello che ci sia e che potresti fare ad un vampiro.
Rita:Se pensi che ti voglia uccidere sei completamente fuori strada.
Raito:Se non vuoi uccidermi, allora cosa vuoi?

Chiese guardandomi curioso. Nel frattempo i ragazzi percorrevano il viale di rose correndo di tutta fretta.

Louis:Ciao ragazzi. Dove andate di tutta fretta?
Kanato:Togliti di mezzo!

Esclamò Kanato buttandolo nel cespuglio di rose spinose. I ragazzi entrarono correndo nella torre dove videre Raito nella prigione dov'era stata chiusa Christa con un aria sorpresa.

Reiji:Cos'è successo?
Raito:Io....

Balbettò guardandomi a terra svenuta per poi venirmi vicino prendendomi in braccio.

Kanato:Raito?
Raito:E' una lunga storia e non ne voglio parlare.

Disse guardandomi con quell'aria preoccupata. Al mio risveglio mi ritrovai in camera mia e Raito mi stava vicino. Mi fissava con sguardo spento e non ne capivo il motivo. Non ricordavo nulla di ciò che era appena successo, avevo un dolore atroce alla testa, neanche avessi sbattuto di colpo a terra. 

Rita:Ah...che mal di testa! Cos'è successo?

Raito non proferì parola, ma dentro di sè ricordava e cercava un qualche motivo di ciò  che aveva appena visto.

***

Raito:Che diamine vuoi da me?
Rita:E' insopportabile!

Urlai avvicinandomi a lui col pugnale di Subaru.

Raito:Che vuoi fare? Se vuoi uccidermi, sappi che ne sarei fiero. E' il gesto d'amore più grande e bello che ci sia e che potresti fare ad un vampiro.
Rita:Se pensi che ti voglia uccidere sei completamente fuori strada.
Raito:Se non vuoi uccidermi, allora cosa vuoi?

Chiese guardandomi stranito. Fissavo attentamente il pugnale maneggiandolo con tanta grazia e facilità.

Rita:Ci sono due cose che può fare un pugnale. Uccidere e ferire.
Raito:Perchè mai dovresti ferirmi?
Rita:Hai un così buon odore.
Raito:Cosa?

Mi avvicinai a lui incominciando ad annusarlo, ma improvvisamente mi resi conto di aver sbagliato bersaglio.

Rita:Aspetta! Non è il tuo! L'odore proviene da fuori!

Dissi allarmandomi ed affacciandomi alla finestra. Con grande sorpresa vidi Louis che raccoglieva delle rose e da lontano, non so come, riuscii a vedere che si era punto. In quel momento, dallo stupore, mi cadde il pugnale dalle mani e cadendo finì sulle corde che tenevano legato Raito, tagliandole. Raito, furioso, si liberò delle corde e, nel frattempo, i ragazzi percorrevano il viale di rose correndo di tutta fretta.

Louis:Ciao ragazzi. Dove andate di tutta fretta?
Kanato:Togliti di mezzo!

Esclamò Kanato buttandolo nel cespuglio di rose spinose. Quell'odore divenne ancora più forte, talmente forte che la mia sete si risvegliò senza sapere il motivo.

Raito:Ti pare questo il modo di trattare le persone?

Chiese alzandosi da terra e incominciando a dirmene di santa ragione. Anche se Raito mi stava facendo la ramanzina, non gli diedi peso. Mi sentivo male. Lui se ne accorse.

Raito:Ehi? Ti senti bene?

Sentivo che stavo per svenire. Tanto che mi appoggiai alle sbarre che guardavano fuori da quella prigione, ma fu un errore. Col bracciale attivato vidi ciò che aveva passato Christa in quell'inferno di prigione e sentii tutte le sue emozioni. Quel contatto e quelle emozioni, tutto quel dolore, mi ferì il cuore. Sentivo delle fitte forti al petto, tant'è che caddi a terra svenuta dal dolore.


***
Raito, pensando a ciò che successo, ancora dubbioso dell'accaduto si alzò ed uscì fuori dalla camera senza dir niente.

Rita:Ma che gli è preso?

Mi domandai alzandomi dal letto ed uscendo fuori. Davanti alla porta vi era Reiji che incominciò a sparare domande a raffica.

Reiji:Come hai fatto ad uscire dalla tua camera? Come hai fatto ad arrivare lì? E sopratutto che ci facevi lì?
Rita:Ehi, calmati! Non capisco di cosa tu stia parlando. Li dove scusa? E poi sono uscita dalla porta come vedi.
Reiji:Non fare l'idiota e parla!
Rita:E che dovrei dirti?
Reiji:Che ci facevi lì?
Rita:Li dove?
Reiji:Lo sai dove. Eri nella torre infondo al giardino.
Rita:Da quando in qua infondo al giardino c'è la torre?

Chiesi non ricordandomi nulla. E' vero che avevo percorso sempre quel viale, ma non ero mai arrivata vicino alla torre come mi diceva. Reiji si accorse che non ricordavo nulla e che forse era l'effetto dell'alcool che mi aveva fatto dimenticare tutto quello che era successo in quel momento. Così si limitò a chiedere:

Reiji:Cos'è l'ultima cosa che ricordi?
Rita:L'ultima cosa? Beh...che ero in camera tua a bere la camomilla quando l'ho sentita strana e l'ho fatta assaggiare a Sho. Approposito, dov'è ora? E come mai mi trovo in camera mia?
Reiji:Lunga storia che non credo sia il caso di raccontartela.

Disse andandosene. Poco dopo andai in salone dov'erano tutti riuniti. Mentre scendevo le scale vidi Louis che stava portando della tisana a Shu.

Louis:Ecco la tisana come avevi chiesto.

Ma non appena entrò, Raito gli fece lo sgambetto facendolo cadere. I vampiri l'avevano preso di mira e la cosa mi piaceva ben poco.

Shu:Imbranato.
Raito:Oh...povero caro. Ti sei affezionato al pavimento?
Rita:Louis!!

Urlai correndo verso di lui. Sho lo aiutò ad alzarsi da terra, ma non appena si alzò mi fermai di colpo. Si era sbucciato la gamba su quei cocci della tazza.

Sho:Stai bene?
Louis:Si, sto bene. E' solo un graffio.

I vampiri lo guardavano come una dolce preda. 

Kanato:Ringrazia che non sei una ragazza.
Raito:Già, se no ti avrei bevuto subito.
Yui:Mamma...che odore!
Ayato:Vieni! Andiamo di là!

Esclamò Ayato trascinandosi Yui nell'altra stanza che sembrava non riuscire a resistere a quell'odore. Ero praticamente paralizzata. Sentivo la gola secca e Louis mi sembrava un povero agnellino che stava per essere sbranato. Sbranato da me. Volevo avvicinarmi, ma più mi avvicinavo e più il suo odore era irresistibile. Così mi abbassai prendendo il valsoio con i cocci.

Louis:Amore, lascia stare!
Rita:Non preoccuparti,ti do una mano.

Quell'odore era talmente penetrante che per non sentirlo, mi tagliai di proposito la mano sul bordo del valsoio d'argento che era a terra.

Louis:Ti sei tagliata?
Rita:Si, prendendo i cocci. La mia solita fortuna.
Louis:Fa vedere!

Esclamò cercando di avvicinarsi a me. Mi alzai di colpo sorridendogli.

Rita:Vado a cercare delle bende. Una ferita non può di certo rimanere aperta.

Dopodichè me ne andai. I vampiri capirono che il mio comportamento era strano rispetto al solito. Subaru si avvicinò al valsoio e vedendo il sangue lungo il valsoio capì che l'avevo fatto di proposito.

Raito:Che fai?
Subaru:Vado a vedere dov'è Rita e se ha bisogno d'aiuto.

Rispose al fratello che intuì che c'era qualcosa di strano sotto. Intanto, entrai in camera di Raito per cercare il kit medico, ma non lo trovavo.

Subaru:Cerchi questa?

Chiese spuntando fuori dal nulla mostrandomi il kit.

Rita:Grazie, ne avevo proprio bisogno.
Subaru:Perchè l'hai fatto?

Ribattè tirandosi il kit di per se.

Rita:Cosa?
Subaru:Ti sei tagliata di proposito, non è vero?
Rita:E per quale motivo avrei dovuto tagliarmi? Sentiamo!
Subaru:Non lo so, ma ti stai comportando in modo strano dalla festa di Shu. Che ti succede?
Rita:Io....

Non sapevo che dire. Dopotutto era vero. Mi sentivo strana dalla festa di Shu. Il vampiro vedendomi triste si avvicinò a me e mettendomi le mani sulle spalle mi guardò negli occhi.

Subaru:Ehi, che hai?

Abbassai lo sguardo. Non capivo neanche io il motivo di quel comportamento. Cosa avrebbero fatto se gli avessi detto che l'odore di Louis mi tentava? Cosa avrebbero pensato se avessi detto che avevo sete, ma avevo paura perchè qualunque cosa bevessi quella sete non si saziava? Forse....ero diventata un vampiro stando a contatto con loro? E Subaru perchè mi guardava in quel modo così intenerito? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Alla prossima dalla vostra Rita.

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***




La giornata era stata più stressante del previsto, così mi misi nel letto aspettando l'indomani, ma non mi sarei aspettata una sorpresa del genere. Mentre camminavo nei corridoi, incrociai un viso familiare,ma per niente gradito. Quella cosa era il terrore più grande della mia vita. Avete presente il film E.T.? Quel caro, dolce e tenero extraterrestre ritrovato sulla terra che vuole la casa e dice:"E.T, telefono casa"? Beh... per me non è per niente dolce. E' l'essere più ripugnante che conosca, non ha caso è la mia paura più grande.E me lo ritrovai davanti, nei corridoi della villa Sakamaki. Non appena lo vidi spalancai gli occhi e divenni bianca cadaverica. Le gambe mi tremavano e non riuscii a fare almeno di gridare.

Louis:Amore? Tutto bene? Cos'hai da urlare?

Chiese vedendomi con le spalle infaccia al muro che fissavo E.T. che era trasportato da lui e da Sho.

Sho:La tua cara fidanzatina ha paura di E.T.
Louis:Cosa? Ma è un esserino così dolce.
Rita:Toglietemelo davanti!!! Quel coso deve sparire da questa casa!!
Sho:Calmati! E' solo un peluche.
Louis:Ce l'hanno procurato Ren e Masato. Pensa un pò che è quello del film originale.
Rita:C...c...c...cosa?

Balbettai. Ero praticamente paralizzata davanti a quell'essere, ma ovviamente non poteva andare male, perchè la mia solita fortuna mi doveva far andare peggio di avere solo E.T. tra le scatole. 

Kanato:Oh.....dolce e stupenda!! Lo sguardo di terrore che hai negli occhi è così....wow!!

Esclamò Kanato meravigliato ed estasiato vedendomi seduta a terra dal terrore. Era venuto insieme ai fratelli e ovviamente Raito doveva fare la sua parte.

Raito:Cos'è quello sguardo, Bitch-chan?
Sho:Niente, ha solo una leggerissima paura per E.T.
Reiji:Intendi dire quell'esserino dietro di te?
Ayato:Ma è l'amico dei bambini! Da piccolo lo vedevo sempre.
Yui:Anch'io lo vedevo. Ne ero praticamente affascinata.
Ayato:A me piaceva quando alzava il dito e diceva...
Yui/Ayato:E.T. telefono caasaa!!
Rita:Chiudete il becco! E toglietemelo davanti!!

Urlai vedendolo davanti a me. Beh....veramente era distante più o meno 20 metri, ma la paura era forte e non se ne andava. Purtroppo la paura c'e l'avevo io e non loro.

Sho:Guarda che è lontano da te.
Rita:Perchè l'hai portato qui?
Sho:L'hai dimenticato? Oggi è Halloween ed io e Louis avevamo pensato di fare una bella festa con una bella e spaventosa casa degli spettri. Ovviamente dovevamo mettere anche questo così hai anche tu paura di qualcosa.
Rita:Ma che centra!?! Lo sai che io ho la fobia di E.T. Se mettevi le blatte, le api, i ragni e qualsiasi altro tipo di insetto l'avrei accettato, ma E.T. no!!!!

Urlai impaurita. Reiji vedendo il putiferio e la paura che albergava nei miei occhi, con Kanato che mi fissava con occhi innamorati del mio sguardo di terrore, chiese:

Reiji:Come mai ha questa fobia?
Sho:Da piccola, mentre vedeva il film nel suo mondo, squillò il telefono. Da allora ha sempre avuto paura di E.T.
Yui:Sembra un pò banale come paura.
Ayato:Già, neanche avrebbe avuto uno spavento enorme. Che ne so...tipo che se lo sarebbe trovato davanti o magari avrebbe fatto qualche incubo.
Sho:Purtroppo è così. 
Rita:Non è vero!!! Tu non sai niente!!! Detto così sembra assurdo e stupida come paura!!

Esclamai difendendo i miei diritti e la mia paura che era molto di più rispetto a quello che diceva Sho.

Sho:Perchè? Che dovrei sapere?
Rita:Che E.T. entrò in collaborazione con la telecom!! Infatti, mentre diceva E.T. telefono casa, il suo dito si illuminò e improvvisamente squillò il telefono di casa.Urlai a mamma di non rispondere, ma non lo fece. Quando rispose....era la telecom. 

I ragazzi mi guardavano con occhi assurdi come se avessi detto una cavolata. Improvvisamente incominciarono tutti a ridere. Nessuno mi prendeva sul serio.

Ayato:Stai perdendo la testa.
Yui:Questa è bella! E.T. che lavora nella telecom.
Sho:Certo che ti fai film assurdi in testa.

Nessuno mi capiva così continuai ad urlare e a difendere i miei diritti.

Rita:Lui lavorava lì!! Non capisci??Voleva venirmi a prendere!! Voleva portarmi via con lui!! E adesso...... è qui!!!!!
Louis:Calmati,amore! 
Sho:E' solo un peluche.
Rita:Quello? Un peluche??? Sai dove te lo devi mettere??
Sho:Oh...mamma. Quanto siamo volgari. Avevo pensato di portarlo per farti superare la paura, ma a quanto vedo ho sbagliato.
Rita:Hai sbagliato si!!

E mentre parlavo, non mi accorsi che quel peluche era accanto a me.

Raito:Bitch-chan?

Sentendo la voce di Raito che mi chiamava mi voltai verso di lui che era alla mia destra. Non appena mi girai vidi la faccia di E.T. e non quella di Raito che mi aveva chiamato. Incominciai ad urlare e corsi via in camera mia chiudendo la porta a chiave e sbarrandola con le sedie, ma fu inutile.

Raito:Bitch-chan? 

Mi voltai e vidi Kanato con Raito che aveva tra le mani quel coso. Aveva un aria spietata. Si avvicinava sempre di più verso di me con E.T. tra le mani.

Rita:Mettilo via!! Buttalo!!
Raito:E per quale motivo?
Rita:Farò tutto quello che vuoi, ti prego!! Buttalo!!

Urlai supplicandolo con le lacrime agli occhi. Incominciò a ridere.

Raito:Wow...non ti avevo mai visto così spaventata. Devi aver avuto un bel trauma.
Kanato:Hai visto, Teddy? Ha uno sguardo così terrorizzato e ansioso. Di solito lo nasconde sempre, ma adesso finalmente lo vedo!!! E con me lo vedi anche tu, mio caro Teddy. Guarda!

Esclamò mostrando il mio volto a Teddy che lo aveva tra le mani. Raito si avvicinava sempre di più ed io ero sempre più terrorizzata.

Rita:Non ti avvicinare!
Raito:Finalmente te lo sento dire col terrore negli occhi. 

Disse avvicinandosi con quel peluche grandezza uomo. 

Rita:Ti ho detto di non avvicinarti!
Raito:Davvero? Perchè? Che fai? Non vedi che sei praticamente pietrificata dalla paura?

Non appena me lo ritrovai in viso, quel peluche incominciò a parlare.

E.T.:E.T. telefono caaaasaaaaa!!

Incominciai ad urlare e non controllai le mie azioni. Glielo strappai dalle mani menandolo col peluche di circa 1 quintale e dopo averlo sbattuto su di lui e a terra per circa 100 volte accertandomi che non vivesse, gli feci fare un volo dalla finestra non appena vidi che parlava ancora e volò in un modo spettacolare urlando:

E.T.:Caaaasaaaaaa!!!

Raito mi guardò come se avesse visto un qualcosa che non aveva mai visto prima d'ora. Forse nessuno reagisce così davanti alle sue paure, ma non avevo scelta. Avevo le spalle al muro e quel coso mi voleva portare a  casa con sè.

Raito:Incredibile. Ti comporti così allora quando hai paura di qualcosa?
Rita:Te l'avevo detto di non avvicinarti con quel coso!!
Kanato:Mi sa che hai fatto un errore a buttarlo dalla finestra. Quel peluche era l'originale, sai che significa? 
Raito:Che gli Starish se non lo portano indietro o lo portano rotto dovranno pagare e anche parecchi soldini.
Rita:Beh...La prossima volta ci pensano due volte prima di riportarlo a casa!
Sho:NOOOOO!!!!!

Urlò ritrovandosi in giardino e vedendo che fine aveva fatto il peluche. Io e i due vampiri ci affacciammo. Nel volare per poco il peluche non era andato in testa al cane di Shu, Julie, facendolo rimanere secco. Shu stava vicino al cane accarezzandolo e confortandolo che non era successo niente mentre Louis alzò da terra quell'essere immondo, ma per la mia solita sfortuna, quel coso era indistruttibile.

E.T.:E.T. telefono caaasaaa!!
Louis:Funziona!
Rita:NOOOOOOO!!!!!

Gridai traumatizzata davanti a quella scena entrando dentro e fuggendo via da camera mia. I due vampiri si guardarono compiaciuti.

Kanato:Non so perchè, ma penso che quest'Halloween sarà il più bello della nostra vita.
Raito:Lo puoi dire forte, fratello.




CAPITOLO 19 - HALLOWEEN



Rita:Perchè? Ditemi perchè?? Cos'ho fatto di male per meritarmi questo??

Chiesi piangendo disperata nel soggiorno della villa. Ero seduta al tavolo con la testa appoggiato su di essa. Kanato non si era staccato un attimo da me. Voleva vedere secondo per secondo la mia faccia terrorizzata che non aveva mai visto.

Rita:Kanato, ti prego, non starmi così addosso. Già sto disperata e sotto pressione di mio, poi ti ci metti pure tu.
Kanato:Non ci posso fare niente. Il tuo sguardo disperato è così bello. Perchè non l'hai mai mostrato?
Rita:Perchè fino ad ora non si è mai fatto vedere E.T a casa che dice:telefono casa!
Sho:Te l'ho detto.Quante volte ancora vuoi che te lo dica? E' Halloween anche per te. Quindi dovevamo trovare qualcosa che ti impaurisse.
Rita:Mettevi qualche altra cosa più antiquanta. Non so...un vampiro, un lupo mannaro, un alieno che non sia E.T, ma non lui. Di solito sono abituata a vedere film horror, mangiare caramelle e travestirmi, ma non a vedere E.T dentro casa.

Ribattei con la testa sul tavolo. In quel momento entrò Subaru, ancora ignaro di ciò che stava accadendo.

Subaru:Che succede?
Rita:La morte è venuta a casa ed ha deciso di non lasciarmi più.
Subaru:Guarda che la morte c'è sempre stata se vivi con dei vampiri.
Rita:Non parlo di questo.... me lo sento. Oggi è il mio ultimo giorno di vita. Addio mondo!!
Subaru:Ma che ha?
Sho:E' disperata perchè abbiamo portato una cosa dentro casa. Ci serviva per fare la casa stregata ed è l'unica cosa di cui lei ha paura.
Subaru:Di che si tratta?
Sho:Un peluche.
Rita:Chiamalo peluche....quello è un ripugnante essere che ti indica con l'indice e ti fissa come se fossi la sua preda. L'indice incomincia a lampeggiare e dice la sua famosa frase che dice sempre prima di ucciderti.
Kanato:Si, spaventati!! Sei così affascinante quando hai paura.

Infastidì Kanato con occhi sognati, neanche gli stesse venendo l'orgasmo nel vedermi così impaurita.

Rita:Va al diavolo!
Sho:Come la fai tragica! Tutti sanno che E.T non ha mai fatto male a nessuno.
Subaru:E.T?

Chiese guardandomi sorpreso. Il vampiro incominciò a ridere. La mia paura aveva fatto ridere anche il vampiro più cupo della villa Sakamaki. Halloween si poteva dire che incominciava bene per me. Almeno se c'era una casa stregata con E.T. volevo percorrerla mano nella mano con Louis e abbracciarlo quando avevo paura, ma non potevo. La mia solita fortuna aveva deciso per me. Louis, dopo aver portato quel coso a casa, era stato chiamato dai fratelli e doveva passare Halloween da loro un pò per tradizione e un pò per le acconciature ed i vestiti che doveva fare. Gli Starish erano tornati a casa per prendere gli ultimi accessori, eccetto Sho che era rimasto con me vedendomi tremendamente giù. La cosa poteva andare peggio di così? Ovviamente si!

Rita:NOOOO!!! JULIEEEE!!!!!

Urlai entrando in stanza vedendo il cane che strapazzava il mio vestito nuovo di zecca. Aveva rotto le calze e anche tutto il vestito da strega che mi ero procurata. Incominciai a piangere disperata. La festa che amavo di più si era trasformata in un incubo.

Rita:Il mio bel vestito... e adesso?
Voce:Serve aiuto?

Mi voltai udendo quella voce maschile e non appena mi girai vidi Karlheinz davanti alla porta.

Rita:Il mio vestito è rovinato. 
Karlheinz:Hai davvero intenzione di travestirti da strega? Di solito i vampiri si travestono da vampiri.
Rita:C...cosa? Davvero? E che senso ha travestirsi da vampiri se si è già un vampiro?
Karlheinz:Halloween per noi è capodanno. Di solito ci vestiamo così per adorare la nostra forma. E' una sottospecie di augurio.
Rita:Vorrei tanto vestirmi da vampiro, ma non ho nulla in armadio che possa essere d'aiuto.
Karlheinz:E qual'è il problema? Ti porto a fare shopping io.

Intanto Subaru era in camera sua ripensando a ciò che era successo prima che vedessi E.T.

***

Subaru:Ti sei tagliata di proposito, non è vero?

Chiese tirandosi il kit d'emergenza di per se. Mi ero tagliata per non sentire l'odore del sangue di Louis, ma non potevo dirglielo. Non sapevo che fare così incominciai ad alterarmi.

Rita:E per quale motivo avrei dovuto tagliarmi? Sentiamo!
Subaru:Non lo so, ma ti stai comportando in modo strano dalla festa di Shu. Che ti succede?
Rita:Io....

Non sapevo che dire. Dopotutto era vero. Mi sentivo strana dalla festa di Shu. Il vampiro vedendomi triste si avvicinò a me e mettendomi le mani sulle spalle mi guardò negli occhi.

Subaru:Ehi, che hai?

Abbassai lo sguardo. Non capivo neanche io il motivo di quel comportamento. Cosa avrebbero fatto se gli avessi detto che l'odore di Louis mi tentava? Cosa avrebbero pensato se avessi detto che avevo sete, ma avevo paura perchè qualunque cosa bevessi quella sete non si saziava? Subaru mi guardava con quello sguardo intenerito ed io non sapevo che dirgli. Il vampiro, vedendomi pensierosa, mi prese la mano gocciolate di sangue e me la leccò. Avevo completamente dimenticato della ferita. 

Rita:Che fai?
Subaru:Deve essere coperta.

Mi disse alzando lo sguardo verso di me. I nostri occhi si incrociarono. Mi sentivo stranamente attratta da lui. Aveva quegli occhi così rossi intensi ed io ero estasiata da com'era dolce e fragile. Quel sangue che aveva sulle labbra mi tentava e non poco a leccarglielo. Pian piano ci avvicinavamo, ma quel magico momento fu interrotto da Raito.

Raito:Ehi! Che fate?

Chiese facendoci sobalzare.

Rita:Raito.
Subaru:Si è... tagliata la mano.

Informò prendendo le bende dal kit che era sulla scrivania. Raito mi guardò stranito. 

Raito:Bitch-chan? Tutto bene?
Rita:Si, è solo un graffio.

Risposi vedendolo strano. Il vampiro contrariato, con le braccia incrociate, avanzò verso Subaru togliendogli le benda e il kit da mano.

Subaru:Che fai?
Raito:Potrei chiederti la stessa cosa a te. Che stavi facendo a Bitch-chan?
Subaru:Si è tagliata, te l'ho detto.
Raito:Non è questo quello che ho chiesto.
Subaru:Ma che hai? Sembra che ce l'hai con me.
Raito:Non c'è l'ho con te, ma non mi piace l'aurea che emana tra di voi. 
Rita:Stai diventando insopportabile. 
Subaru:Ho capito. Non voglio problemi! Me ne vado.
Raito:Bravo! Esci dalla mia camera che è meglio.
Rita:Vado anch'io.

Dissi tentando di uscire fuori insieme a Subaru, ma Raito mi prese per il collo della camicia facendomi quasi affogare.

Raito:Dove credi di andare? 
Rita:Raito...così mi affoghi!!

Il vampiro mi trascinò sul suo letto socchiudendo la porta e prendendo il kit che Subaru aveva appoggiato sulla scrivania incominciò a fasciarmi amorevolmente la mano.

Rita:Da quanto in qua sei così dolce?
Raito:Non sono affatto dolce. L'odore del tuo sangue mi tenta e non poco.
Rita:Davvero? Sembri così protettivo.... non sei neanche più pervertito come una volta.
Raito:Ah..davvero? Scommettiamo?

Chiese con sorriso malizioso buttandosi su di me a peso morto incominciando a leccarmi il collo.

Rita:RAITO!!!!

Urlai vedendomelo addosso. In quel momento arrivò Louis che sentendo le urla entrò in camera.

Rita:Louis!! Aiuto!!! 
Louis:Ehi! Che stai facendo?

Il vampiro si alzò a mezzo busto guardando con aria di sfida Louis dicendo:

Raito:Sono caduto.
Louis:Che?
Raito:Sono inciampato nelle coperte.
Rita:Si certo. Ed io sono la coperta sul quale sei inciampato, non è così?

Il vampiro mi guardò nervosetto, come se avessi detto qualcosa che lo avesse infastidito. Fortunatamente mi alzai e Louis mi portò via da camera sua lasciando il vampiro li sdragliato a pensare i fatti suoi.


***

Subaru:Perchè si è comportata così? Mi guardava con quegli occhi strani. Perchè mi sento attratto da lei? Non sarà mica che....No. E poi c'è quel Louis con lei. Che devo fare? Non posso mica ucciderlo?

Si chiese appoggiandosi con la testa vicino alla finestra e guardando il pugnale che aveva tra le mani. L'aveva riavuto con se quando entrò nella torre di Christa al mio svenimento. Pensava e ripensava a me.

Subaru:No, lei mi odierà di certo se lo faccio. E poi...anche se ci penso non risolvo niente. Il problema non è solo Louis, ma anche Raito mi sta dando i nervi. Mi fa concorrenza a più non posso e come se non bastasse si sono messi di mezzo anche i Mukami. Forse.....è meglio che mi tiri via da questa storia.

Disse ammirando il pugnale. Intanto, Karlheinz mi aveva procurato un vestito da vampira. Beh... più che vampira sembravo la bambola di una puttana per com'ero vestita.

Karlheinz:Sublime.
Rita:Sublime un corno! Fortuna che è Halloween. Se no mi ridevano addosso.
Karlheinz:Ti assicuro che sei una vampira al 100%.
Rita:Lo spero.

Risposi alterata andando in camera mia. Giornata peggiore di questa non poteva esserci. Avevo un corpetto blu notte stretto, talmente stretto che sembrava volesse farmi scoppiare la milza, una gonna cortissima, anch'essa blu notte, che per poco non faceva uscire, come lo chiama Raito, il "panorama"  e di lato nel fianco destro aveva della stoffa con degli sbalzi rosa confetto che arrivava al ginocchio, calze sfilate viola che, per farle sembrare migliori, le avevo tagliate mettendo il reggicalze, vari accessori rosa come la cintura e stivaletti fuxia come il contorno del corpetto e la giacca che avrei dovuto indossare sopra. Sembravo una bambola gotica appena uscita dall'impianto di confezionamento.

Rita:Oh...mamma!! Ho una sete che mi viene il capogiro. 

Dissi avvertendo un senso di sete. Andai in cucina, ma anche bevendo la sete non passava. Girai un pò per casa e vidi Sho impegnato con Reiji e quell'aggeggio di E.T. Non appena vidi la faccia dell'alieno, camminando all'indietro entrai scausalmente nella stanza di Subaru.

Subaru:E' inutile che sto ancora qui quando io....ho il cuore infranto.

Mi voltai e vidi Subaru con il suo pugnale tra le mani. Il fatto che indossavo i vestiti che Karlheinz aveva deciso di comprarmi, che erano dei vestiti vampireschi per Halloween, la cosa mi insospettiva. La cosa mi piaceva ben poco per come si comportava ed io mi sentivo triste. Anche perchè per essere vestiti vampireschi erano un bel pò sexy e ritrovarmi davanti a Subaru in quelle vesti mi imbarazzava e non poco. Forse Raito aveva ragione? Io non ero innamorata veramente di Louis? 

Rita:Che fai?

Urlai vedendolo deciso a togliersi la vita.

Subaru:Voglio togliermi la vita. Mi spiace, ma tu non mi fermerai.

Corsi dietro di lui senza pensarci due volte e prendendo la lama del pugnale che era rivolta verso il suo cuore con forza cercavo di sfilarglielo dalle mani. Quella lama tagliò le mie mani, ma anche col sangue e il dolore riuscii a strapparglielo.

Subaru:Ma che fai? 

Gridò alterato verso di me, ma non appena mi vide, il suo volto cambiò diventando bianco cadaverico. Mi guardava come se avesse visto un fantasma, ma in quel momento non ci feci caso. Dovevo fargli la ramanzina.

Rita:Sei impazzito? Mi hai fatto venire un colpo! Cos'hai in quella zucca vuota? Avanti, parla! Che ti è preso?

Continuava a fissarmi. Era pietrificato.

Rita:Non guardarmi come se avessi visto un fantasma. Avanti, parla! Che ti è preso? Volevi veramente ucciderti? Ma sei impazzito?
Subaru:Ma....mma...
Rita:Cosa?

Subaru mi guardava affascinato. In effetti, conciata come ero, assomigliavo davvero molto a Christa. Non sapevo dire cosa fosse uguale. Forse avevo la sua stessa acconciatura di capelli o il volto chissà. Fatto stava che lui rimase meravigliato. Con le lacrime agli occhi il vampiro mi abbracciò.

Rita:Subaru.
Subaru:Se non fosse per l'odore di rose e ciliegio, avrei giurato fossi lei. Sei praticamente identica.
Rita:Subaru? Lasciami! Mi fai male.

Dissi sentendo che mi stringeva forte a se. Il vampiro mollò la presa.

Rita:Perchè lo stavi facendo?
Subaru:Facendo cosa?
Rita:Ucciderti.

Il vampiro abbassò lo sguardo e mettendosi le mani nelle tasche se ne andò senza dire una parola. La sera i ragazzi si aggiustarono per bene. I vampiri erano vestiti da vampiri, proprio come me e Masato. Natsuki si era vestito da mummia, Ren da diavolo, Otoya da lupo mannaro e Tokiya da stregone. L'unico problema era Sho che Natsuki l'aveva travestito da strega e non da stregone come aveva esternato volere.

Sho:Ti ho detto mille volte di non conciarmi così!!
Natsuki:Davvero? Eppure Kanato aveva detto che potevo.
Sho:Kanato un corno! Come ha fatto a dirtelo se si sta preparando anche lui?
Otoya:Va beh...Sho, tanto è solo un vestito.
Sho:Ringrazia che non ti meno.

Disse guardando Natsuki in tono minaccioso. Intanto, in soggiorno era già iniziata la festa ed io avevo una vergogna assurda di scendere conciata in quel modo.

Yui:Avanti, di che ti vergogni?
Rita:Non sei tu a perdere la reputazione!
Yui:Guarda che così vestita te la fai e non la perdi affatto. 
Rita:Che vorresti dire? Che sono una puttana?
Yui:Non intendevo quello, ma che i vampiri guardano molto queste cose.
Rita:Non se ne parla! Rimango chiusa qui!

Esclamai sedendomi sul lettino in camera mia, mentre Raito, Ayato e Kanato erano fuori aspettando che uscissi. Yui uscì delusa.

Ayato:Allora?
Yui:Non ne vuole sapere.
Raito:Adesso ci vado io.
Kou:Lascia fare a me. 

Interruppe Kou salendo le scale.

Kanato:Cosa pensi di fare?
Kou:Quello che volete fare voi. Farla scendere. Aspettateci giù.

I vampiri fecero come disse, tranne Raito che si fermò sulle scale per vedere che avrebbe fatto. Kou bussò la porta.

Kou:Rita, posso entrare?
Rita:Va via!Non sono presentabile.

Il vampiro aprì lo stesso la porta trovandomi di spalle seduta sul letto.

Rita:Avevo detto di andartene.
Kou:Non vogliamo festeggiare senza di te.
Rita:Sono orribile conciata così.
Kou:Non posso dirti se sei orribile o no se non ti alzi e ti fai vedere.
Rita:Sembro una escort così conciata. Mi vergogno.
Kou:Beh..allora si fredda e senza sentimento.
Rita:Cosa?
Kou:Di solito noi vampiri quando ci vergognamo o amiamo, trattiamo male la persona che ci piace invece di avvicinarci o scappare come fanno gli umani. Essere freddi e senza sentimento è un modo per superare le nostre difficoltà.

Quelle parole in un certo senso mi confortarono così decisi di fare come disse.

Rita:Prometti che non ridi?
Kou:Non riderò. Promesso.

Mi alzai e mi voltai verso di lui. Non appena mi voltai il suo volto cambiò. Diventò meravigliato e incominciò a squadrarmi dalla testa ai piedi.

Rita:Ecco. Lo sapevo! Sembro una escort, non è vero?
Kou:No...sembri....tutt'altro.

Balbettò avvicinandosi a me. Appoggiò le sue mani sulle mie spalle e guardandomi negli occhi ribattè:

Kou:Sei bellissima. Una bellissima vampira. Giuro che se non sapessi che sei un umana avrei giurato fossi un vampiro.
Rita:Dici sul serio?

Il vampiro mi abbracciò amorevolmente e prendendomi per mano mi fece uscire dalla stanza. Non appena uscimmo vidi Raito sulle scale che spalancò gli occhi guardandomi.

Raito:Bitch-chan? Sei tu?

Chiese facendomi abbassare la testa dalla vergogna.

Kou:Avanti, vieni Chèri! La festa è al piano di sotto.

Disse conducendomi al piano di sotto. I vampiri mi guardavano esterefatti. Sembravano aver visto chissà chi. Mi guardavano con quegli occhi pieni di meraviglia ed io incominciavo a sentirmi meno ridicola. Purtroppo la mia fortuna si fa vedere sempre quando non si deve far vedere. Misi il piede storto su di un gradino finendo diritta al piano di sotto con giravolte su giravolte. Insomma una caduta spettacolare e come se non bastasse si alzò anche tutta la gonna mostrando il panorama agli ospiti. Seduta a terra, abbassai di colpo la gonna e anche la testa diventando rossa come un peperone. Un imbarazzo così non l'avevo mai provato. Mi vergognavo così tanto. Era l'Halloween peggiore della mia vita. Prima E.T., poi Louis che non può festeggiare con me, il vestito rovinato e adesso ci si metteva anche la caduta. Peggio di così non poteva andare. Avevo praticamente toccato il fondo, o almeno era quello che pensavo. Tutti ridevano in sala. Era normale, anch'io avrei riso se non fossi stata il soggetto della caduta. Poi si mettevano anche a spettegolare di me e mi sentivo sprofondare negli abissi.

Kanato:Hai visto, Teddy? Che faccia che ha!
Natsuki:Rosa a pois neri? Ma che belle mutandine!! 
Sho:Sta zitto!!
Raito:Che bella caduta alla Bitch-chan!  Che peccato che non c'era nessuno di sotto. Se c'ero io sicuramente ti scopavo in poco tempo per la caduta che hai fatto.

Beh..come dargli torto. Ero caduta con le gambe aperte. L'ho detto e lo ripeto, la mia caduta fu spettacolare, peccato che fu mia se no me la ridevo anch'io. Sentirmi ridere addosso era una delle cose che odiavo di più. Improvvisamente, qualcuno si accovacciò davanti a me. Alzai il volto e vidi Yuma che mi tendeva la mano.

Yuma:Complimenti.Hai fatto un bel volo. 
Kou:Chèri?? Non sapevo sapessi volare!

I vampiri se la ridevano ed io, davanti a quelle parole di Yuma e Kou, non riuscii a fare almeno di ridere ed accettare quella mano che mi tendevano e che mi aiutò ad alzarmi.

Kou:Chèri!! Non perdiamoci in chiacchiere!! Balliamo!! 

Urlò trascinandomi con se in pista lasciando amareggiato Raito che scendeva le scale. Il vampiro si avvicinò al tavolo del buffer e ci fissava mentre ballavamo sulle note di D.T.M di Simon Curtis. Lo so! Adesso vi state chiedendo, ma questo Simon Curtis sta sempre di mezzo? Ebbene si! E' un cantante famoso qui su Vampire. Un pò come il nostro Micheal Jackson per intenderci, anche se il nostro è andato un pò oltre visto che era anche qui su Vampire. Comunque, mentre ballavamo Raito ci guardava storto e i ragazzi se ne accorsero.

Azusa:Perchè la guardi così?
Raito:Problemi miei!
Kanato:Avverto l'ansia dentro di te.
Ruki:Ve lo dico io cos'ha. Ha paura che il nostro fratellino Kou gli rubi la ragazza.
Raito:Ehi! Quella non è la mia ragazza!
Azusa:Ma vorresti tanto che lo fosse.

Raito, furioso, andò vicino allo stereo.

Raito:Adesso ve lo faccio vedere io se sono geloso o no.
Ruki:Non abbiamo mai detto che sei geloso.
Raito:Chiudi il becco! Voglio vedere se riescono a ballarla. 

Disse maliziosamente Raito cambiando la canzone e mettendo Santa maria di Gotan Project.

Azusa:Piantala!Una canzone così lenta non può essere ballata di certo.

I ragazzi finirono di ballare ed io e Kou ci guardammo in faccia per poi voltarci verso lo stereo e vedemmo i vampiri. In quel momento capii subito che stato Raito. Aveva quella faccia compiaciuta e maliziosa come a dire "voglio vedere che fate" così ascoltai attentamente la canzone e non fui l'unica.

Kou:Ma che razza di canzone hanno messo?
Rita:Tango.
Kou:Che?
Rita:E' un tango. Lo sai ballare?
Kou:Non l'ho mai ballato, ma posso provarci. 
Rita:Lento, sensuale e tentatore. Proprio come nel tuo stile.
Kou:Lo so. Non l'ho mai provato, ma so come si balla....tentiamo!

Esclamò prendendomi la mano. Incominciammo a ballare quella canzone. In pista non c'era nessuno e gli occhi erano puntati tutti su di noi. La faccia di Raito cambiò espressione. In alcuni momenti io e Kou eravamo così vicini che le nostre labbra potevano sfiorarsi pur non facendolo ed i commenti durante il ballo fecero andare Raito su tutte le furie.

Shu:Alla faccia!
Ayato:Sono davvero bravi.
Yui:Quanta eleganza.
Kanato:Sono davvero due professionisti. 
Reiji:Non mi sorprenderebbe se Rita diventasse un idol. 
Masato:Concordo. Ha grandi doti per diventarlo.
Azusa:Sembrano che si stanno per scopare.
Ruki:Manca poco.
Sho:Idioti! E' la sensualità del tango.
Yuma:Fatto sta che sembrano andare in sintonia.
Ren:Già, il tango è fatto per gli innamorati ed esprime tutto il loro lato sensuale.
Raito:Sensuale??? Quello se la sta scopando in pubblica piazza e voi non dite niente, anzi...fate anche complimenti??
Tokiya:Non se la sta scopando.
Otoya:Ignorante! E' un ballo affascinante e sensuale.
Natsuki:Sono così pulciosi!!

Esclamò guardandoci con lo sguardo innamorato.

Ren:Sono d'accordo con te. Come posso darti torto? 
Kanato:Visto Teddy? Sembra quasi una vampira.
Reiji:Bella, seducente, provocatrice... 
Subaru:In effetti, ha tutte le carte per esserlo.
Raito:Questa storia non mi piace e non lo dico per dire. Anzi, sapete che faccio? Me ne vado!

Urlò andandosene. Quando finimmo di ballare tutti applaudirono.

Otoya:Siete stati grandi!
Ren:Non ho mai visto nessuno ballare con tanta grazie ed eleganza.
Ruki:Se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei mai creduto.
Azusa:Sembrate fatti per stare insieme.
Rita:Già...peccato che io sto con Louis.

Ironizzai andandomene al buffer.

Kanato:Sei stata davvero bravissima.
Rita:Grazie. Dov'è Raito?
Yui:E' uscito fuori non appena vi ha visto ballare.
Ayato:Si è ingelosito sicuramente.
Rita:Ingelosito? E per cosa? Poi mica stiamo insieme?

Dissi andandomene con un bicchiere d'acqua tra le mani. 

Rita:Raito geloso? Ma per favore! Un pervertito del genere che si ingelosisce per un semplice ballo. Ma andate a dirlo a qualcun altro.

Mormorai andandomene fuori in giardino dove lo vidi guardare la luna. Aveva un aria così pensierosa.

Rita:Che fai?
Raito:Ah...sei tu.

Sospirò voltandosi verso di me con sguardo spento. 

Raito:Guardavo la luna. Avevo voglia di andare nella casa degli spettri per vedere che avevano combinato i contenitori. Vieni con me?
Rita:Vorrei tanto, ma non ci tengo. Specialmente se hanno messo quel coso.
Raito:Devi avere proprio una bella fobia.

Disse avvicinandosi a me ed scompigliandomi i capelli aggiunse:

Raito:Se mi vuoi sai dove trovarmi.
Rita:Vai da solo?

Chiesi mentre si allontanava.

Raito:Certo. Con chi vuoi che ci vada?

Il vampiro si fermò girandosi verso di me con le mani nelle tasche guardandomi incuriosito. Avevo una voglia matta di andarci, ma avevo paura di E.T. Che avrei dovuto fare? Non potevo lasciarlo andare da solo. Così balbettai:

Rita:Se....ti va.... posso venire con te.
Raito:Mi accompagneresti veramente?
Rita:Si...ma....promettimi c...che non mi lasci nelle grinfie di E.T.

Il vampiro sorrise e con quel sorriso che diventò una risata, prendendomi per mano, mi portò nella casa degli spettri. Intanto, in villa, i ragazzi avevano architettato qualcosa che lasciò a bocca aperta Azusa.

Natsuki:Auguri Azusa-chan!

Urlò mettendogli una torta alle fragole sotto al naso con la scritta: Buon compleanno e 22 candeline sopra.

Azusa:Cosa? Ma oggi non è il mio compleanno.
Ruki:Lo sappiamo. 
Yuma:Infatti abbiamo organizzato tutto oggi visto che il 28 non hai voluto festeggiare.
Azusa:Davvero?
Kou:Mi sono messo d'accordo con Ayato e Yui. Piaciuta la sorpresa?

Il vampiro si guardò intorno per poi guardare la torta e con un sorriso disse:

Azusa:Grazie, ma non dovevate.
Ruki:Perchè no? Dopotutto sei nostro fratello.
Yuma:Lo sai che non lasciamo mai un compleanno così senza dare auguri e senza festeggiamenti.
Natsuki:Avanti, Azusa-chan! Esprimi un desiderio!

Esclamò facendolo soffiare le candeline. Non appena Azusa spense le candeline, Natsuki incominciò a piangere.

Natsuki:Il mio piccolino si è fatto grande.
Sho:Oh..no! Di nuovo?
Kou:Tranquillo.Lo porto io fuori.

Disse prendendolo per il braccio e trascinandolo fuori con se.

Natsuki:Perchè l'hai fatto Kou-chan?
Kou:La pianti di darmi quel nomignolo da femminuccia?
Natsuki:Ma dove sono Rita e Raito?

Chiese non vedendoci. Il vampiro incominciò a voltarsi a destra e a sinistra e non vedendoci entrò in villa dove Kanato stava facendo assaggiare la torta ad Azusa.

Kanato:Ti assicuro che la torta è buonissima.
Kou:Hai visto Rita?
Yui:Si. Sta fuori con Raito.
Natsuki:Fuori non ci sono.
Ayato:Si vede che saranno andati alla casa degli spettri.
Kou:Che ne dite se andiamo anche noi? Non l'ho ancora vista.
Ayato:Ok, andiamo Yui?
Yui:Si, vengo con voi.
Natsuki:Aspettatemi! Vengo anch'io!

Urlò Natsuki correndo dietro ai ragazzi. Intanto ero entrata con Raito nella casa degli spettri dove i ragazzi avevano deciso di farla nello scantinato insieme alle bambole di cera di Kanato. L'entrata era piena di ragnatele e quei volti imbalsamati, che facevano paura già di per se, con quella luce offuscata rossa e quel suono di sottofondo che faceva "uhhhh" era ancora più spaventosa. Si sentivano risate provenire da ogni dove. Pipistrelli che uscivano ovunque e ombre che si nascondevano alla luce.

Raito:Alla faccia. Si sono dati da fare.
Rita:Eh..si.
Raito:Hai paura?
Rita:No. Queste cose sono piuttosto infantili.
Raito:Infantili..eh?

Punzecchiò guardandomi maliziosamente. Gli diedi uno spintone e chiesi:

Rita:Che vorresti dire? 
Raito:Che dovrei dire?
Rita:Lo so che volevi punzecchiare sulla mia paura.

Intanto, mentre camminavamo sentivamo scricchiolare dietro di noi. Ci voltammo e dinanzi a noi ci fu Natsuki che fece sobalzare Raito standogli praticamente appiccicato.

Natsuki:Spero non vi abbia spaventati.
Raito:No! Se avevo un cuore pulsante l'avresti arrestato all'istante!
Rita:Che ci fai qui?
Natsuki:Vi ho visti entrare ed ho voluto seguirvi.
Kou:Concordo.

Ribattè Kou uscendo allo scoperto insieme a Ayato e Yui.

Ayato:Eravamo curiosi di vedere la casa degli spettri.
Kou:Chèri! Andiamo!

Esclamò euforico prendendomi per mano, ma fu bloccato da Raito.

Raito:Ehi! Coccobello! Adesso sta percorrendo la casa con me. Smamma!
Rita:Ragazzi? Non litigate! E...se si tratta di andare incontro alla morte, posso farlo benissimamente con voi due.

Dissi prendendo per mano Kou alla mia sinistra e Raito alla mia destra.

Ayato:Ringrazia che non ci sia Kanato.
Rita:Perchè?
Ayato:Se ne fosse uscito sicuramente con "Quanto è bello il tuo sguardo di terrore."

Yui incominciò a ridere ed io ribattei:

Rita:Ed io sicuramente gli avrei detto "Chiudi il becco!" urlando.

Informai ridendomela e incomminandomi con i due. Improvvisamente, sotto i nostri piedi, venne a mancare il pavimento e cademmo nei sotterranei della villa.

Rita:State tutti bene?

Chiesi voltandomi. Non c'era nessuno. Mi alzai e mi incamminai per quei sotterranei finchè non trovai Kou.

Rita:Kou!
Kou:Ehi, Rita.
Rita:A quanto vedo hanno deciso di sfruttare anche i sotterranei.
Kou:Eh..già. Gli altri dove sono?
Rita:Pensavo fossero con te.
Kou:Beh...meglio così. Andiamo!

Esclamò prendendomi la mano e proseguendo. Intanto, da qualche altra parte erano rimasti soli Ayato e Yui.

Ayato:Tutto bene?
Yui:Si. Dove siamo?
Ayato:Siamo finiti nei sotterranei.

Rispose aiutando la ragazza ad alzarsi. Improvvisamente dei pipistrelli volarono verso di loro. Yui, impaurita, si buttò tra le braccia di Ayato tremando.

Ayato:Ehi, tavoletta. Non mi dirai che hai paura.Insomma. Sei un vampiro adesso. Non dovresti averne.
Yui:Lo so, ma lo sai che sono paurosa di mio. E poi...solo perchè sono una vampira non vuol dire che non ho paura. Si, è vero. Di solito i vampiri provano pochi sentimenti, ma se uno li ha da umano li avrà anche da vampiro. Il senso di paura è in minore, ma comunque si ha paura.
Ayato:Capisco cosa vuoi dire.

Disse prendendole la mano per poi aggiungere:

Ayato:Tranquilla. Ci sono qui io a proteggerti.
Yui:Oh..Ayato.

Sospirò baciandolo teneramente.

Raito:Ah...che scena disgustosa!

Esclamò il vampiro interromppendo quel magico momento d'amore.

Yui:Raito! Ci sei anche tu?
Raito:Si. Quello che non capisco è perchè stiamo nei sotterranei.
Ayato:Deve essere caduta la pavimentazione o deve essere una trovata geniale delle conserve per la casa degli spettri.
Raito:Dov'è Rita?
Yui:Qui non c'è.
Ayato:Tranquillo. Starà sicuramente con Kou.
Raito:Con Kou?

Chiese alterandosi.

Yui:Raito, calmati.
Raito:Calmarmi? Abbiamo fatto un volo dallo scantinato a qui, scopro che Rita sta con Kou e la cosa non mi piace affatto.
Ayato:Tanto ci ritroveremo sicuramente. 
Yui:Lo spero.

Mentre camminavo con Kou sentivo un irrequietezza in se.

Rita:Tutto bene?
Kou:Si, tranquilla. Tu stai bene?
Rita:Si. Fa solo un pò freddo. 
Kou:Chissà come stanno gli altri.
Rita:Penso staranno bene.
Kou:Lo spero. Questo posto mette i brividi anche ad uno come me.

Entrammo in una stanza dove trovammo delle luci rosse, urla di streghe e teli bianchi che volavano. Era tutto stupendo.Mi voltai verso Kou e sembra non aver mai visto delle luci rosse. Aveva gli occhi illuminati di una luce di meraviglia e si guardava intorno incrociando, infine, il mio sguardo.Gli sorrisi e lui ricambiò. In quella stanza, mentre ci guardavamo, arrivarono Ayato, Yui e Raito. Raito, vedendoci sorridere, andò su tutte le furie, ma lo stoppai subito.

Raito:Che state facendo?
Rita:Hai visto che belle luci?

Il vampiro si guardava intorno per poi prendere la mia mano libera e proseguire. Ci incamminammo e da quei sotterranei uscimmo, arrivando nell'ultima stanza. Lì doveva esserci il mostro che avrebbe cambiato la mia vita, visto che non si era ancora visto.

Raito:Sei pronta?
Rita:Si, ma tenetemi stretta. Ho paura.
Kou:Paura? Di cosa?
Raito:E' una lunga storia che poi scoprirai.

Rispose aprendo la stanza. Con grande sorpresa trovammo Natsuki fiero e contento.

Yui:Natsuki, come hai fatto a venire qui?
Natsuki:Beh...l'ho fatto insieme agli altri quindi so tutte le vie d'uscita e d'emergenza.
Ayato:Come mai non c'è niente?

Chiese vedendo la stanza vuota con solo cianfrusaglie femminili come vestiti e accessori.

Natsuki:Oh...veramente c'è qualcosa. 

Il ragazzo si spostò urlando:"Tadan!" mostrando l'orrore che aveva commesso. Kou e Raito incominciarono ad urlare abbracciandosi, mentre io incominciai a ridere a crepapelle. Perchè? Natsuki aveva combinato E.T. in una perfetta fanciulla.

Kou:E' la cosa più orribile che abbia mai visto!!
Raito:Un alieno vestito da bambola!! Che orrore!!
Kou:L'orrore non è l'alieno, ma chi l'ha vestito!!

In quel momento entrarono nella stanza anche Sho con il resto dei vampiri e dei ragazzi che incominciarono a ridersela, mentre Sho andò su tutte le furie.

Sho:Sbaglio o ti avevo detto di non mettere piede qui?
Natsuki:Scusa tanto Sho-chan!
Sho:E piantala di chiamarmi così!! Insomma! Hai travestito un alieno da donna! Ti rendi conto?
Natsuki:Si. E' molto più dolce e coccoloso così.
Sho:Oh...beh. Almeno lei se la ride.

Disse guardando come me la ridevo. Mi avvicinai a quel peluche incredula del lavoro che aveva fatto Natsuki, quando vidi quel dito illuminarsi e quel pupazzo dire:

E.T.: E.T. telefono caaaasaaaa!!!

Non appena udii quelle parole incominciai ad urlare allontanandomi il più possibile da loro. Era stato Kanato a premere il pulsante per farlo parlare.

Kanato:Si. L'adoro. Continua ad urlare!! Urla ancora!!!

Esclamava mentre premeva e ripremeva quel pulsante facendomi urlare sempre di più, finchè Yuma non prese quel peluche e lo buttò a terra.

Kanato:Ma che fai?
Yuma:Adesso basta.
Rita:Sto incominciando ad odiare Halloween.
Subaru:Davvero? Non hai visto ancora niente. 
Rita:Davvero? Perchè?

Mi portarono fuori da quella stanza. Arrivammo nel giardino dove c'era il porticato e lì vidi una cosa spettacolare... la luna rossa.

Rita:E' stupenda. Cos'è?
Reiji:La luna rossa. Ogni Halloween è qui per celebrare il capodanno.
Rita:Cosa? Voi festeggiate sia Halloween che il capodanno insieme?
Shu:Gli umani sono abituati a festeggiare il 31 dicembre e il 1 gennaio. Per noi vampiri il capodanno è quello celtico che viene il 31 ottobre e il 1 novembre.
Reiji:E in più abbiamo la luna che ci fa da consacratore. E'  una sottospecie di cerimonia di passaggio di dare il benvenuto al nuovo noi, pur rimanendo vampiri come siamo.
Rita:E' stupenda.

Dissi guardando meravigliata quella luna rossa che era l'unica protagonista della notte. Kou e Raito mi erano vicini e mi tenevano per mano. Guardare quella luna insieme a loro mi faceva sentire più felice che mai. Anche avendo paura di E.T., anche avendolo dentro casa, mi ero divertita parecchio, anche senza Louis. Non saprei come fare senza di loro, perchè con i Sakamaki la vita è sempre un avventura ed è un piacere viverla ogni giorno. Un pò troppo sdolcinata, vero? Beh...come si dice...anno nuovo vita nuova. Cosa succederà l'indomani? Scopritelo nel prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra Rita &. Felice Halloween!








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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***




Capitolo 20 - Il compleanno di Subaru.


Mi ritrovai nella torre a investigare. Perchè? Dovete sapere che in questi giorni Raito era piuttosto strano, proprio come gli altri vampiretti. Sembravano che controllassero ogni mio movimento da dopo il compleanno di Shu. Dicevano che mi comportavo in modo strano ed io, sinceramente, mi sentivo combattuta con me stessa fino a stamattina. Perchè? Ho saputo la realtà su di me, ma non ero sicura. Tutto è successo qualche giorno fa nell'accademia di danza, poi si è messo Karlheinz e infine il mio comportamento. Che voglio dire? Beh...adesso vi spiego meglio.

***

Le mie ferite erano magicamente sparite alla festa di Shu dopo aver bevuto del liquido che mi era stato offerto da Karlheinz e Reiji sosteneva essere sangue. Da lì incominciò una lotta strana con me stessa. Avvertivo odori molto forti ed ero anche abbastanza forte, ma cercavo di trattenermi, tagliandomi e odorando il mio sangue come successe l'altra volta con Louis. So che è un pò strana come cosa. Lo è anche per me e non capisco ancora perchè mi comporti così. E' come se fosse un istinto, come se improvvisamente fossi diventata una sadica masochista che adora vedere il sangue e ne è attratta, anche se cercavo e cerco ancora di frenarli questi assurdi istinti. Avevo sempre sete e bevevo litri d'acqua senza dissetarmi. Non capivo cos'avevo fin quando Karlheinz non mi rivelò il motivo, ma prima d'allora, già era successo un altro episodio a darmi sospetti. Ero all'accademia di danza. Avevamo appena finito gli allenamenti e come ogni volta andavo negli spogliatoi per lavarmi, ma quel giorno...

Rita:Oh...merda!

Esclamai vedendo che mi era venuto il ciclo. Le vampire nello spogliatoio incominciarono a sniffare nell'aria.

Vampira1:Ragazze? Sentite anche voi questo odore di sangue?
Vampira2:Si, la sento anch'io. E' così intenso.
Vampira1:Già. Chi ha le sue cose che le copra per bene che è troppo forte. 

Le vampire annusavano estasiate nell'aria mentre io cercavo qualcosa per coprirmi, ma non avevo assorbenti. Era il momento più imbarazzante della mia vita, ma mai come quello che venne dopo. Dietro di me comparse Karin che vedendo che scavavo nella borsa incominciò a fare domande.

Karin:Che cerchi?
Rita:Ah..niente di che.

Dissi chiudendo la borsa. La vampira mi guardò ed incominciò ad annusarmi per poi lanciare un urlo:

Karin:Aspetta un attimo! Sei tu che odori di sangue!!

In quel momento mi preparai al peggio. Era la fine per me, sopratutto con la fortuna che mi ritrovavo, ma le cose presero una piega diversa. Praticamente tutt'altro di quello che avevo immaginato.

Karin:Ah...perchè non l'hai detto subito? Cerchi qualcosa per coprire l'odore, vero?
Rita:Beh..ecco..io...
Karin:Non fare complimenti. Tieni! Ho un pacco di assorbenti nuovi nuovi, appena comprati. 
Rita:Cosa?

Chiesi diventando tutta rossa dalla vergogna con Karin che mi mise tra le mani gli assorbenti. Che scena imbarazzante.

Karin:Sei una vampira produttrice anche tu, vero? Ah...non immagini che gioia! Qui in accademia ce ne sono poche di vampire produttrici. Perchè non me l'avevi detto?
Rita:Io...
Karin:Ho capito. Avevi vergogna. Tranquilla! Ti capisco. Anche a me da fastidio dirlo in giro. Poi ci sono anche molti vampiri, sopratutto i maschi, che vanno pazzi per quelle come noi. Infatti se sanno che sei una vampira produttrice ti sposano in pochissimo tempo. Anzi...sono capaci di rapirti e violentarti pur di averti con loro.

E fu così che Karin incominciò a parlare senza sputare mai un secondo a terra. Ogni volta che apriva un argomento era difficile fermarla, ma comunque ne ero grata del gesto che aveva fatto così, mentre lei continuava a parlare a bambera io la interruppi con un grazie.

Karin:Cosa?
Rita:Grazie...mi hai salvato la vita. Senza questi non saprei che avrei fatto.
Karin:Ma figurati. Poi noi produttrici ci dobbiamo riguardare, o sbaglio? E poi siamo amiche e le amiche servono a questo.
Rita:Hai ragione.
Karin:Senti, che ne pensi se qualche mattina vieni da me?
Rita:Mattina?
Karin:Si. Tanto sei una vampira produttrice non dovrebbe farti male il sole, giusto?
Rita:Beh..se non fa male a te non fa male neanche a me.
Karin:Solo quelli della nostra razza possono uscire la mattina. Quindi se usciamo in quel momento penso che staremo tranquille senza rompiscatole tra i piedi. Che ne pensi?
Rita:Ti farò sapere, ma per me va bene.

Risposi sorridendo. Era una grande amica pur essendo una vampira. Io non sapevo ancora cos'ero. Finchè non me lo disse Karlheinz. O meglio mi diede degli input ed io li afferrai al volo. Ero in camera mia a studiare per i test di conoscenza dell'università quando venne con una tazza di sangue tra le mani. 

Karlheinz:Tesoro, dovresti bere.
Rita:Te l'ho detto un milione di volte. Sono un umana e non un vampiro.
Karlheinz:Eppure vedo che hai sete e sei anche abbastanza debole.
Rita:Io? Debole? Ma va! Sono forte come una roccia.

Il vampiro appoggiò la tazza sulla scrivania e si sedette affianco a me.

Karlheinz:Eppure hai sete. E' da quando ti sei svegliata che stai bevendo e non riesci a saziare la sete.
Rita:Deve essere l'aria secca.
Karlheinz:L'aria secca non ti fa bere 10 bottiglie d'acqua da un litro e mezzo in un ora.

In quel momento mi fermai di colpo voltandomi verso di lui con tono minaccioso e alterato.

Rita:Che vuoi?
Karlheinz:Sei in conflitto con te stessa perchè non bevi. Te ne rendi conto?
Rita:Dici che sono un vampiro. Sentiamo, da cosa lo deduci?

Mi prese la mano. Sentivo la sua mano stranamente calda.

Karlheinz:La tua mano è congelata, sei bianca in volto e quel bianco ti rende bella come una bambola. 
Rita:Ma smettila! Sarà la pressione bassa.
Karlheinz:Studierai medicina?
Rita:Si, perchè?
Karlheinz:Beh.. allora studierai sicuramente che la pressione è collegata al tuo battito e la differenza tra un vampiro e un umano. In effetti, i vampiri hanno il battito solo quando bevono il sangue, proprio come la pressione. 
Rita:Che centra questo?
Karlheinz:Fatti un analisi di coscienza. Adesso vado a lavorare. Spero che tu ci pensi attentamente.

Disse uscendo. La cosa mi puzzava e non poco. Mi sentivo veramente strana e quell'odore di sangue era intenso, tanto intenso che volevo berlo a tutti i costi, ma cercavo di trattenermi. In quel momento decisi di fare una prova. Presi dall'armadio il kit medico il fonendoscopio con il sfigmomametro. Per chi non lo sapesse sono i due oggetti che servono per sentire il battito e per misurare la pressione. Ciò che vidi e sentii da quei due aggeggi, mi lasciò perplessa. Rivelarono che avevo la pressione massima a 30, la minima a 15 e il battito quasi assente, cioè ero praticamente in fin di vita. Decisi di bere quel sangue e riprovare il test e lì scoprii di essere una vampira a tutti gli effetti, poichè bevendolo avevo riacquistato il battito e la pressione che si era regolarizzata come un umano qualsiasi.

Rita:Ma...non è possibile.

Sorpresa andai in camera di Sho per chiedere come era possibile una cosa del genere. Dopotutto mi ero trovata in un mondo alieno anche essendo un vampiro e la cosa mi sembrava alquanto strana. Entrai in camera di Sho, ma lui non era lì. 

Rita:Che strano. Forse avrà accompagnato Louis a Cartoon World. Chissà.

Stavo per uscire dalla porta quando sulla scrivania vidi dei libri.

Rita:Da quanto in qua Sho legge?

Mi chiesi avvicinandomi ad essa. Erano tutti libri finti. All'interno non c'era scritto nulla anche avendo una bella foderina. Nascosto tra i suoi libri vidi delle carte. La curiosità fu forte e incominciai a sfogliare quelle carte. Quelle non erano semplici cartaccie o appunti fatti a casaccio per qualche materia, ma erano le mie analisi. 

Rita:Analisi sanguigna positiva? 10% sangue sconosciuto (intoccabile), 5% umano e 85% vampiro. Conclusione -  L'essere analizzato è un intoccabile di genere.... vampiro? Ma è impossibile! Ero un vampiro e Sho lo sapeva? Allora perchè non me l'aveva detto? 

Sorpresa mi cadde il foglio da mano. Quel foglio fu raccolto dalla persona che mi stava dietro. Era Sho che chiudendo la porta mi guardò in modo strano.

Sho:Perchè dovevo tenerti sotto controllo.
Rita:Cosa?
Sho:Che ci fai qui?
Rita:Volevo chiederti una cosa, ma da quel che ho visto, ho già avuto le mie risposte.
Sho:Quindi hai visto cosa sei.
Rita:Perchè l'hai tenuto nascosto?
Sho:Non sono stato io a tenerlo nascosto. 
Rita:Cosa? E chi sarebbe stato allora?
Sho:Non prendertela con me. E' stato Izayoi. Fino a poco tempo fa non lo sapevo neanche io. Quando l'ho saputo ho chiesto di avere le tue analisi da Ciel e Libertà. Hanno detto di tenerti sotto controllo per una questione fisiologica.
Rita:Fisiologica?
Sho:Tu sei un vampiro, ma quando sei nata non lo eri. Non sappiamo cosa sia successo ed è per questo che dobbiamo verificare ogni volta. Qualora si presentasse di nuovo il sangue alieno dovremo sospendere di far bere il tuo sangue ai vampiri.
Rita:Perchè allora non me l'hai detto? Perchè i vampiri non devono sapere che sono come loro?
Sho:Perchè è una questione delicata. Se i vampiri sapessero che sei come loro....perderesti ogni speranza di stare qui e di scoprire le tue abilità.
Rita:Ma...io...
Sho:Tranquillizzati e non aprir bocca con nessuno di quel che sei realmente.
Rita:Sho!!

Da quel giorno, ogni volta che aprivo il discorso Sho lo chiudeva dicendo di stare zitta e non dire niente o che aveva da fare, quindi decisi di tenere il segreto per me. Da lì incominciai ad allenarmi e scoprii che avevo l'abilità di adattarmi facilmente, di parlare con chiunque (cosa che comunemente hanno gli intoccabili),  di essere forte, sapermi teletrasportarmi e volare (che erano qualità vampiresche). Tutto questo lo scoprii in soli 4 giorni. Era strano, ma forse era stato l'effetto della luna rossa a cambiarmi o forse il sangue, chissà. Ma nonostante ciò, non avevo ancora trovato la mia abilità principale che mi collegasse e mi distingueva dagli altri intoccabili. Ero nel viale di rose quando Raito mi fissava mentre mi allenavo a parlare con le altre creature, cioè con le rose e gli uccelli che gironzolavano lì dentro.

Raito:Se speri che ti rispondano, stai parlando con l'essere sbagliato.
Rita:Che vuoi?
Raito:Più ti fisso e più penso che in te c'è qualcosa che non va.
Rita:Di nuovo con questa storia? Cos'è che non va?
Raito:Non ricordi qui cos'è successo?
Rita:No, è successo qualcosa?
Raito:Ah..già. Dimenticavo che eri ubriaca per ricordartelo.
Rita:Ricordarmi cosa?

Chiesi vedendo che si allontanava. Il vampiro strappò una rosa rossa dal viale e annusandola mi rispose guardandomi in modo intenso e malizioso.

Raito:Della torre. Lì mi hai portato e hai fatto quel che hai fatto.
Rita:Aspetta! Cosa avrei fatto nella torre?
Raito:Se vuoi saperlo, perchè non controlli?


***

Ed eccomi ad investigare nella torre. 

Rita:E' praticamente assurdo che io sia venuta qui e per giunta con Raito. E poi cos'è che avrei fatto con lui? 

Davanti ai miei occhi mi veniva l'immagine di Raito malizioso che mi diceva: "lì mi hai portato e hai fatto quel che hai fatto" facendomi venire i brividi e pensare che fossi stata con lui.

Rita:Ohh.... su via Rita! Che vai pensando?! Non saresti mai stata con quella mezza cartuccia di Raito! Tu hai il tuo bellissimo Louis, figuriamoci se ti ci metti a farlo con lui.

Ad un tratto mi fermai. Ero arrivata in cima alla torre dove c'era una prigione. Incuriosita vi entrai e mettendo le mani su quelle pareti vidi l'immagine di Christa nella mia mente.

Rita:Questa è la prigione di Christa. Allora...da qui si dovrebbe vedere il viale.

Dissi affacciandomi. Infatti, da lì si vedeva tutto il viale e in quel viale stava passeggiando tranquillamente Subaru, mentre Kanato correva seguito da Natsuki che voleva travestirlo da donna.

Rita:Ora capisco perchè sta sempre in quel viale. Era il luogo in cui poteva vedere sua madre.

Mentre guardavo in basso, Subaru alzò la testa ed io mi nascosi, ma la mia solita goffaggine, nel nascondermi caddi all'indietro su di un mattone grigio.

Rita:Ah...che botta!

Esclamai ritrovandomi a terra col sedere dolorante. L'impatto con il mio piede, il mattone rialzato scorse qualcosa che luccicava.

Rita:Cos'è?

Mi chiesi cercando di togliere il mattone. Al di sotto di quel mattone c'era un cofanetto di ferro pieno di polvere che prendendolo e soffiandoci su,alzò un polverone che mi fece venire chiudere gli occhi e incominciai a starnutire e tossire. 

Rita:Stupida allergia!

Aprendo gli occhi scorsi una scritta "Christa" incisa nel cofanetto. 

Subaru:C'è qualcuno?

Sentii provenire da sotto. In fretta e furia, presi il cofanetto e lo avvolsi nella giacca che portavo addosso teletrasportandomi in camera mia.

Subaru:Che strano. Eppure ero sicuro di aver visto qualcuno qui.

Disse entrando nella stanza. Intanto, ero tornata in camera mia e avevo messo il cofanetto sulla scrivania cercandolo di pulirlo con degli stracci. Ero talmente presa che non feci caso a Raito che era entrato in camera mia.

Raito:Che fai, Bitch-chan?

Immediatamente coprii il cofanetto con lo straccio.

Rita:Niente. Cosa vuoi che faccia? 
Raito:Non ti sarai mica dimenticata di oggi?
Rita:No, non mi sono dimenticata. Infatti è una cosa per oggi.
Raito:Davvero? Cos'è?
Rita:Una sorpresa.

Ebbene si. Era il compleanno di Subaru. Nessuno gli aveva fatto gli auguri, ma avevamo preparato una bella festa per lui nel giardino dietro la torre. La giornata si prospettava serena, quindi non era un problema stare all'aria aperta. Anche essendo novembre si stava bene, anzi...faceva anche un pò caldo direi. I Mukami avevano deciso di provvedere loro alle decorazioni. Erano diventati stranamente amichevoli e partecipi dopo la festa di Halloween.Forse per causa che organizzarono la festa per Azusa, chissà. Purtroppo gli Starish e Louis non sarebbero stati con noi. E un'altra festa senza il mio Louis. Mi sa che la vita vuole vedermi soffrire, ma va beh... Andai in giardino per vedere come andavano i preparativi ed erano a buon punto. Dopotutto come facevano a non esserlo con Reiji che dava ordini?

Azusa:Qui sembra tutto apposto.
Reiji:Il cartellone pende da un lato.
Azusa:Ahhhh.... quanto sei puntiglioso!!
Reiji: Come va lo stereo?
Kou:Funziona alla grande!

Urlò stando appeso sullo scaletto sentendo il volume delle casse se andasse.

Reiji:Bene! Provvedi con le luci.
Kou:Si, signore!
Reiji:Come stiamo con il buffer?
Ruki:Abbiamo finito di spostare i tavoli.
Yuma:E Natsuki ha già preparato la torta.
Reiji:Molto bene! Date una mano a Kou!
Rita:Alla faccia. Sei nato per comandare.
Reiji:Che ci fai qui? Non avevo detto di tener d'occhio Subaru?
Rita:Sbaglio o l'avevi detto a Shu e a Kanato?
Reiji:E adesso lo dico anche a te.
Rita:D'accordo! Ho capito. Me ne vado. 

Dissi andando a cercare Subaru. Ormai mancava poco per la festa e lui se ne stava in camera sua che guardava fuori dalla finestra col suo pugnale tra le mani. 

Rita:Sei ancora qui?
Subaru:Perchè? Dove dovrei essere?
Rita:Ti va di fare quattro passi con me?

Non so come, ma lo convinsi e lo condussi nel viale delle rose dove improvvisamente si fermò e guardò in alto verso la torre.

Rita:Ti manca?
Subaru:Ogni giorno da piccolo venivo qui. Mi faceva male vederla rinchiusa li. Quando mi diede questo pugnale...mi chiese di ucciderla. Non sono mai riuscito a perdonarmi il fatto di non averla riuscita ad uccidere. Ero troppo debole.

Mi avvicinai e gli presi la mano.

Rita:Non sei affatto debole, anzi... l'unico problema è che non hai mai pensato cosa provasse lei lì rinchiusa.
Subaru:Sicuramente non provava ciò che provavo io.
Rita:Parli così perchè non sai quanto ti amava.
Subaru:E tu che ne sai? Mica l'hai conosciuta?

Mi urlò infaccia incamminandosi verso la torre e lasciandomi la mano.

Rita:Lo sento.
Subaru:Cosa?
Rita:Che lei ti amava e ti ama profondamente.
Subaru:Che importa? Importa solo che sono debole. Da quel giorno mi sono promesso che non sarei mai più stato così. 
Rita:Te ne sei accorto che è tutta rabbia?
Subaru:Ma piantala! Neanche fossi una psicologa parleresti così!

Esclamò mettendosi le mani nelle tasche e non appena girò la torre vide tutti urlare:"sorpresa".

Subaru:Cosa?
Kanato:Pensavi ce ne fossimo dimenticati?
Rita:Noi non ti dimenticheremo mai. Ti vogliamo bene, forse non come tua madre, ma ci andiamo vicino.
Subaru:Piantala di parlarmi di lei!!

Mi urlò venendomi incontro con volto arrabbiato. Voleva aggredirmi. Dalle tasche presi il cofanetto che avevo trovato porgendoglielo e dicendogli:

Rita:Questa è da parte di tua madre.

Quelle parole lo fermarono proprio mentre stava avvicinando il pugno al mio volto. Abbassò la mano e prese il cofanetto.

Rita:Non so come si apra, ma l'ho trovato nella torre.
Subaru:E'...di mia madre....? 

Il vampiro, incantato, prese la chiave che aveva al collo e la mise nella serratura del cofanetto. Ci entrava alla perfezione. Per tutti quegli anni aveva pensato che quella chiave fosse quella della prigione di sua madre e invece era del cofanetto. Non appena l'aprì trovò tante carte, ma quello che lo colpì su una lettera dove non perse tempo a leggerla. In quella lettera c'era scritto qualcosa che toccò profondamente il cuore di Subaru. Con le lacrime agli occhi, il vampiro corse via buttando per aria il cofanetto e le lettere.

Rita:Subaru!!

Urlai correndogli dietro, mentre Raito, incuriosito, insieme agli altri fratelli, prese quella lettera che aveva letto Subaru incominciandola a leggere. Su di essa c'erano scritte testuali parole: 

Lettera:"...4 novembre 2000...
Come ogni giorno, mi affaccio dalla finestra della mia prigione su questa torre orrenda. 
Mi sentivo impazzire, ma il solo pensiero che in quel viale di rose ci sia lui, mi riempie il cuore. 
Lui, frutto del peccato e dell'arroganza, quel frutto che amo profondamente più di me stessa, quella rosa così bella macchiata del sangue della violenza.
Amo profondamente quel piccolo. 
Egli è il mio piccolo. 
Ma come ogni volta che lo vedo, da quella finestra mi allontano.
Mi sento di impazzire al sol pensiero che non possa neanche abbracciarlo. 
Mai una carezza, mai un bacio, mai una coccola, eppur lui continua a venire con quella chiave al collo suo. 
Pensa che sia della mia prigione, ma in realtà è qualcosa di più prezioso.  
Mi sento diventare matta. 
Vorrei che lui mi uccidesse. 
Che mi uccidesse per amore e si sporcasse le mani del mio sangue che sorridendogli gli darei l'ultimo bacio. 
Essere un vampiro già è devastante, ancor di più è essere prigioniera di una vita che non vivi come vorresti. 
Desidero anche le cose più banali, come una passeggiata mano nella mano col mio bambino o anche solo mostrargli le bellezze della natura, ma mi ritrovo qui dentro senza forze per lottare.
''Eccolo, il mio bambino!'' Penso guardandolo giù da questa torre. 
Una torre alta, senza vie di uscita. 
Tra le mani ha il pugnale che gli ho regalato per difendersi.
Difendersi da suo padre, uomo rude e crudele, che pur non volendo ho sposato dando poi vita al mio gioiello.
Mi guarda con quegli occhi desiderosi di un abbraccio, uno sguardo, una carezza, ed io...madre indegna..non posso darglielo.
Vorrei tanto che uccidesse il mio dolore liberandomi da questa tortura, ma già so che è fin troppo dolce e gentile per farlo. 
Così mi allontano delusa da questa finestra.
Finestra che è l'unico contatto che ho con lui, il mio prezioso gioiello. 
Essere madre è la cosa più gratificante, specialmente avere un figlio così gentile, ma nella società vampiresca e con una persona come quella che mi ritrovo affianco, fa male.
Vorrei diventasse violento e trovasse la forza e il coraggio dentro di se per battere chiunque lo sfidi, ma già so che pretendo molto da lui.
Mi siedo a terra e penso che un altro giorno è passato ed io...non sono dinuovo riuscita a mostrare tutto il mio amore al mio figliolo adorato.
Che madre orrenda che sono.
Con le lacrime agli occhi, ecco che sfogo tutto con un pianto disperato.
Sento che sto impazzendo, ma con un sorriso, anche con occhi spenti, penso che la mia vita continua ogni giorno e vado avanti pensando che questo inferno sia meglio che sia mio che di mio figlio. 
Chiudo gli occhi ed ecco che mi addormento, sperando nell'indomani che lo rivedo. 
Come un gufo che aspetta la notte per volare, così io aspetto l'indomani per guardare, l'unica cosa rara e preziosa che ho.
L'unico che mi fa almeno sorridere un pò.
So che tutte queste emozioni e sensazioni non ti verranno trasmesse direttamente da me, ma voglio che tu sappia la verità.
Ti voglio bene, Subaru.
Dalla tua mamma, tanti auguri di un buon compleanno.
Non so quando leggerai questa lettera, ma voglio che tu sia te stesso.
Sii forte e coraggioso, come un vero leader, che la mamma è orgogliosa di te.
Un bacio, Christa."

Intanto, mentre i vampiri leggevano quella lettera rimanendone meravigliati, io ero riuscita a trovare Subaru prendendolo per mano mentre correva nel viale di rose.

Subaru:Lasciami!
Rita:Che ti prende?
Subaru:Come lo sapevi? Come facevi a saperlo?

Mi urlava con le lacrime agli occhi.

Rita:Sapere cosa?
Subaru:Come facevi a sapere che ero sporco? Come facevi a saperlo? L'avevi già letta?
Rita:No...io...non l'ho letta. Come avrei potuto? Hai tu la chiave.
Subaru:Come facevi?Dimmelo! 
Rita:Come facevo cosa?
Subaru:A sapere tutto su di lei!! Io ero suo figlio e non sapevo niente di quello che succedeva in quella torre. Non sapevo neanche che lei soffrisse e che pregava che venisse l'indomani per vedermi. Tu lo sapevi! Come hai fatto? 

Urlava arrabbiato contro di me. In quel momento non sapevo che rispondere. Io non sapevo come avevo fatto. Così balbettai a voce bassa:

Rita:Io..non lo so...lo sentivo.
Subaru:Lo sentivi... proprio come sentivi che ero una rosa sporca...vero?

Mi chiese con le lacrime agli occhi per poi abbassare lo sguardo. Vederlo così nel giorno del suo compleanno mi faceva male. Che stupida che ero stata. Come avevo potuto dare quel cofanetto e farlo star male? Non sono di certo la persona più adatta per dare conforto infatti, come ogni volta che vedo qualcuno piangere, i miei occhi incominciarono a lacrimare.

Rita:Mi...spiace....

Sussurrai abbracciandolo da dietro. Mi sentivo uno straccio. Se avessi saputo che fosse stato male dopo aver aperto quel cofanetto, non glielo avrei mai dato. Mi incolpavo dicendomi tra me e me che ero stata una stupida. Quella lacrima sul mio volto divenne una cascata che non riuscivo a fermare. Subaru si voltò verso di me abbracciandomi teneramente.

Subaru:Perchè piangi?
Rita:Mi spiace...sono una frana.
Subaru:Non sei una frana. Sono io che sono troppo impulsivo. Se solo qualcuno mi avesse fatto capire prima come stavano le cose, non sarei mai diventato così impulsivo. 
Rita:Mi spiace... forse dovevo dartelo qualche altro giorno e non oggi. Ti ho rovinato il compleanno.

Il vampiro si staccò e alzai il volto verso di lui. Lui sorrise dicendomi:

Subaru:E' il regalo più bello che potessi ricevere. Grazie.
Rita:Come il più bello? Ti ho fatto piangere, ti ho fatto arrabbiare, come può essere un regalo così essere considerato bello?
Subaru:Perchè mi hai dato un pezzo della mia vita. Ecco perchè.
Rita:Un pezzo della tua vita?
Subaru:Grazie.

Ribattè avvicinandosi sempre di più a me. Inaspettatamente appoggiò le sue labbra alle mie baciandomi teneramente. In quel bacio e in quell'abbraccio mi sentivo completa. Era strano, ma mi sentivo così. Si staccò da me incominciando a bere il mio sangue.

Rita:Subaru...

Mormorai sentendo le sue zanne affondare sul mio collo. Facevano male, ma poco importava. Sapevo che dopo una bevuta sarebbe stato meglio e infatti fu così. Tornammo nel retro della torre mano nella mano e continuammo a festeggiare. La festa si poteva dire che era andata a gonfie vele anche senza la presenza degli Starish. Ecco il momento della torta.

Yui:Vai, soffia!
Rita:Esprimi un desiderio!

Subaru ci guardò uno ad uno e guardando la torta con le sue 21 candeline disse:

Subaru:Vorrei che... la nostra famiglia sia compatta come lo è in questi giorni e...
Ayato:E...?
Subaru:Basta. Va bene così.

Rispose soffiando sulle candeline. Il desiderio si sarà realizzato? Chissà. Lo scoprirete presto. Alla prossima e un bacio dalla vostra Rita.










Il prossimo capitolo di My Life like a Vampire lo potete trovare sotto un altro nome, ovvero My Life like a Vampire 2 - The Vampire's Academy. ;) A presto!

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