Destino prescritto

di Drop Of Rainbow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** S come Scompiglio (prima parte) ***
Capitolo 2: *** S come Scompiglio (seconda parte) ***



Capitolo 1
*** S come Scompiglio (prima parte) ***


Odio questa cavolo di città, apparte la Tour Effeil non ci vedo niente di particolarmente attraente. E odio dover avere un nome francese o almeno credo sia francese. Ho abitato per quindici anni in  mezzo ad una popolazione che detesto. In questo momento, mentre descrivo la bellissima atmosfera francese e la sua meravigliosa gente, mi trovo sotto il porticato di una delle tante case di Parigi. Non conosco chi siano i proprietari ma sono certa che abbiano una bambina, sui dodici anni più o meno. Molte signore anziane che mi passano davanti mi urlano 'Vattene via, stracciona!' ma io non ho stracci addosso. Il mio abbigliamento è uguale tutti i giorni. Ho dei pantaloni neri di pelle, consumati sulle ginocchia e con qualche buco, una maglietta nera con un teschio bianco, con la quale alcune volte l'alterno con una camicia nera di stoffa morbida, degli anfibi neri di pelle consumati con macchie di fango secco e come tocco di classe una giacca di pelle nera impolverata. Si, il mio colore preferito era il nero. Sin da bambina, lo so è inquietante. Ho dei lunghi capelli, neri come la pece e degli occhi color verde smeraldo. Sono arrogante, schietta, coraggiosa, sarcastica e folle. In senso buono. Il nome della persona che racchiude, e indossa, tutto questo è Sioux (ANGOLO AUTRICE: si pronuncia siux). Non so chi mi abbia dato questo nome, ma lo detesterò per sempre. Ma non posso cambiarlo perchè ormai mi conoscono tutti con questo stupido nome.

ANGOLO AUTRICE: Scusate non posso continuare perchè è tardissimo, un bacione :* Recensite e buona lettura
(Sioux vuol dire raggiante)

 

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Capitolo 2
*** S come Scompiglio (seconda parte) ***


Non conoscevo molte persone o molti ragazzi della mia età. Conoscevo due/tre ragazzi a cui piaceva farsela con gente di strada, anche se i loro genitori non volevano, e un paio di ragazzotti come me, senza ne casa ne famiglia. Non ho idea di chi siano i miei genitori, ma scommetto che erano degli squilibrati per lasciar crescere una piccola bambina da sola. L'unica cosa che ricordo, l'ultima immagina che ricordo di quando ero una neonata, era la figura di una donna con dei capelli neri e bianchi, con del rossetto rosso, con un giaccone lungo nero e un vestito color cipria lungo e una bacchetta. Si. Io sono una strega e presumo che quella fosse mia madre. Mi lasciò sul portico di un orfanotrofio di Parigi, ma lei non aveva l'aspetto francese. Sembrava più inglese. All'età di cinque anni scoprii di avere dei poteri. Spostavo cose,parlavo con i serpenti e punivo i bambini cattivi. Quando avevo otto anni mi addottarono una coppia sposata, lei era abbastanza stramba e lui svitato. La mia camera era in soffitta. Una soffitta piena di scatole impolverate e ragnatele con ragni più grandi del mio pugno. Quei malcapitati ragni li incenerivo con un solo cenno del capo. Dopo tre mesi scappai e quei due balordi non ebbero nemmeno la decenza di venirmi a cercare. Che bei genitori addottivi. Ero seduta sul gradino di questo porticato. Il gradino era basso e le ginocchia mi raggiungevano il petto. Sul ginocchio destro avevo appogiato il braccio con cui mi tenevo la testa. 
"SIOUX! SIOUUUUUX, EHI! CI SEI?"
"AXEL!Non urlare, non voglio avere una rammanzina da questa gente. Cosa vuoi?"
Axel. Siamo migliori amici da quando avevamo io cinque e lui sei anni. Anche lui è stato abbandonato ma non è mai stato addottato e quando io sono scappata da quella casa di matti lo convinto a scappare dall'orafanotrofio con me, ma non siamo mai usciti dalla Francia. Lui ha i capelli biondi corti e gli occhi color giallo oro. Più che giallo oro sembrano proprio d'oro. Ha dei jeans dal cavallo largo, una maglia di cotone nera a maniche lunghe, alzate fino a metà braccio, e i miei stessi anfibi. Lui è sempre disponibile per i suoi amici, è coraggioso, vissuto e saggio. Ho sempre avuto una cotta per lui come lui di me. Ed è per questo che abbiamo un rapporto così stretto e intimo(ANGOLO AUTRICE: Questo rapporto lo vedrete più avanti).
"Samir e Nadim hanno trovato nuovi ragazzi, sembrano sempre di buona famiglia."
"Quanti sono?"
"Cinque."
"Ottimo. Andiamo."
La nostra combriccola si diverte a dar fastido a ragazzi così, siamo come una banda di briganti.
Samir e Nadim sono due gemelli indiani. Sono simpatici e spontanei. Sono sempre vestiti di grigio e nero. Di solito sono loro che ci trovano le nostre "vittime". Sono come spie, ninja....

ANGOLO AUTRICE: Salve a tutti, continuerò domani un bacione e recensite e buona lettura <3
P.S. Questa è una storia inventata da me, ma la trama lo presa da un'immagine della pagina facebook "Balbettante bambocciona banda di babbuini". Passateci perchè è davvero fantastica.

 

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