Best part of me

di lena_b92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente a Londra ***
Capitolo 2: *** Un lavoro per Olive ***
Capitolo 3: *** A noi e a Londra! ***
Capitolo 4: *** Una chiamata interessante ***
Capitolo 5: *** Ne vale la pena per te ***
Capitolo 6: *** Un buon inizio ***
Capitolo 7: *** Ho resistito anche troppo ***
Capitolo 8: *** Vicky & Charlotte ***
Capitolo 9: *** Lola's ***
Capitolo 10: *** Una sera di passione ***
Capitolo 11: *** La ragazza bavarese ***
Capitolo 12: *** Un ottimo primo appuntamento ***
Capitolo 13: *** Un bel compleanno ***
Capitolo 14: *** I diciotto anni di Liz ***
Capitolo 15: *** Mi fai ridere, e questo mi piace ***
Capitolo 16: *** Un appuntamento particolare ***
Capitolo 17: *** Mi mandi in confusione ***
Capitolo 18: *** La più bella sorpresa della mia vita ***
Capitolo 19: *** Non sottovalutare mai una ragazzina ***
Capitolo 20: *** Ciao, bambina ***
Capitolo 21: *** Voglio conoscerla ***
Capitolo 22: *** Olive ha... paura? ***
Capitolo 23: *** Un luogo pieno di ricordi ***
Capitolo 24: *** Ti ho amata ieri, ti amo ancora, sempre stato, sempre sarà ***
Capitolo 25: *** Sono tua, Sandy. In tutto e per tutto. ***
Capitolo 26: *** Un tuffo nel passato ***
Capitolo 27: *** Perché scappi se sei attratta da me? ***
Capitolo 28: *** Lasciati baciare stavolta, Olive ***
Capitolo 29: *** Questo momento, prima... è stato fantastico ***
Capitolo 30: *** Una telefonata ambigua ***
Capitolo 31: *** Provi qualcosa per me, Olive? ***
Capitolo 32: *** Buon compleanno, piccolina ***
Capitolo 33: *** Una sera piena di sorprese ***
Capitolo 34: *** Non me l'avevi mai detto ***
Capitolo 35: *** Chi cazzo è quella? ***
Capitolo 36: *** Questo è il mio giuramento per te ***
Capitolo 37: *** Un angelo sceso sulla terra ***
Capitolo 38: *** Il momento delle confessioni ***
Capitolo 39: *** Immaginavo che mi volessi ***
Capitolo 40: *** Una festa in total red ***
Capitolo 41: *** Un trio inaspettato ***
Capitolo 42: *** Una giornata tranquilla ***
Capitolo 43: *** La parte migliore di me ***



Capitolo 1
*** Finalmente a Londra ***


1

Finalmente a Londra





<< Non ci credo! >> esclama Olive.
<< Siamo davvero a Londra? Siamo davvero tornate nella nostra città natale? >> domanda Liz.
<< Sì. Siete, siamo davvero qui, piccola. >> risponde Sandy, mettendo un braccio intorno al collo di Liz.
<< Non vedo l’ora di vivere in questa città. >> dice Lexi, soddisfatta.
<< Se non prendiamo un taxi, non arriveremo mai a casa, però. >> dice Lux, ridacchiando.
<< Lux ha ragione. Diamoci una mossa, ragazzi! >> concorda Melissa, cercando di guardare dov’è l’uscita dell’aeroporto.
<< Andiamo! >> dice Olive.

<< Dove porto queste cinque bellissime donzelle e questo ragazzo? >> chiede il tassista.
<< Al numero nove di Gayfere Street, per favore. >> risponde Olive.
<< D’accordo. Andiamo! >> dice il tassista, mettendo in moto il suo Addison Lee.


<< Eccoci arrivati, ragazzi. >> esclama il tassista.
<< Grazie. Scendete pure, ragazze, io pago il tassista e vi raggiungo. >>
<< Okay, amore. >> gli dice Liz, scendendo dal taxi insieme alle ragazze.

<< Sembra… carina da fuori. >> afferma Lux.
<< Sìì. >> concorda Lexi.
<< Eccomi, ragazze. Possiamo entrare. >> esclama Sandy, raggiungendo le ragazze.
<< Apri tu, Sandy? >> gli chiede Olive.
<< Okay. >> risponde lui.
Appena entrano in casa, si guardano intorno e portano dentro le valigie. Le lasciano all’entrata e poi girano per la casa.
<< È molto accogliente. >> esclama Lexi, dalla sala.
<< Mi piacciono un sacco i divani. >> esclama invece Lux, dall’altra sala.
<< La cucina è grande. Già mi piace. >> esclama Liz, che si trova in cucina.
<< E c’è anche il forno a legna per cuocere le pizze! >> aggiunge, entusiasta.
<< Oh mio Dio! >> esclama improvvisamente Olive.
<< Cosa? >> chiede Sandy, da una delle quattro camere da letto.
<< Si vede il Big Ben da qui! >> risponde Olive, entusiasta.
<< Dove sei, Olive? >> chiede Sandy.
<< Sul tetto. Venite tutti! >>
<< Wow! È vero, si vede il Big Ben. >> esclama Sandy, arrivando sul tetto.
Sandy si rilassa e guarda il panorama intorno a sé.
Non è abituato a vedere il panorama europeo, anche se l’anno precedente ha vissuto a Parigi, per la vacanza studio. Ma non è di certo abituato a vedere il panorama londinese. Però gli piace, gli piace molto.
<< Wow! >> esclama improvvisamente Liz, arrivando anche lei sul tetto.
<< È bellissima la vista da qui su, vero, amore? >> le chiede Sandy, abbracciandola.
<< Sì. >> risponde lei, sorridendogli e poi baciandolo.
<< Cosa possiamo volere di più? >> domanda Lexi, mentre arriva anche Lux sul tetto.
<< Niente, perché siamo qui, tutti insieme, a Londra, e stiamo per iniziare la nostra nuova vita. >> risponde Lux, guardandosi intorno meravigliata.
<< Perché avete urlato tanto? >> domanda improvvisamente Melissa, arrivando sul tetto col fiatone.
<< Guarda! >> le dicono tutti insieme.
<< Si vede il Big Ben. >> esclama lei, guardandosi intorno.
<< Già. >> dice Liz.
Le ragazze e Sandy guardano il panorama davanti ai loro occhi e per alcuni minuti nessuno parla.
<< Vi sareste mai immaginate qui a Londra, tutte insieme, quando eravate a Los Angeles? Vi era mai venuto in mente di venire qui? >> domanda improvvisamente Sandy.
<< A me sinceramente no. >> risponde Liz.
<< Neanche a me. >> risponde Olive.
<< Neanche a me. Ci ho pensato solo quando mio padre mi ha detto che questa casa era disponibile, dopo la morte di mio nonno. >> risponde invece Lux.
<< Credo che nessuna di noi ci avesse mai minimamente pensato. >> risponde Melissa.
<< Già. >> concordano tutte.
Guardano ancora un po’ il panorama intorno a loro e poco dopo scelgono le camere e disfano i bagagli.

Quando le ragazze e Sandy hanno lasciato Los Angeles, nel giugno del 2013, volevano studiare negli Stati Uniti, possibilmente all’UCLA.
Nell’autunno del 2013, però, il nonno di Lux è morto e la casa in cui lui viveva, nel centro di Londra, si è liberata. Una casa con quattro camere da letto e quattro bagni. Così il padre di Lux, le ha detto che lei e le sue amiche, e Sandy, potevano viverci tutti insieme e quindi studiare o eventualmente lavorare a Londra.
Nel giro di pochi mesi, durante l’ultimo anno di liceo a Parigi, hanno deciso di trasferirsi tutti a Londra.
Liz studierà alla National Bakery School, per diventare una pasticciera. Melissa studierà musica alla Royal Academy of Music, facoltà dell’University of London. Olive si cercherà un lavoro. Lux e Lexi, invece, studieranno medicina veterinaria alla Royal Veterinary College. Sandy, infine, studierà lingue: inglese, francese e spagnolo, al King's College.
Lewis, invece, ancora attuale ragazzo di Lexi, arriverà a Londra a gennaio, e si cercherà un lavoro, invece di studiare all’università.
Lui è andato da lei a Parigi per quasi tutta l’estate e tutto sommato si sono visti parecchio da quando Lexi ha lasciato Los Angeles per tornare a Parigi.
Olive e Mathieu, invece, si sono lasciati in primavera, rimanendo però amici. Tra i due non funzionava e hanno deciso di rimanere solo amici.


<< Stasera vuoi uscire o restare in casa? >> domanda Sandy a Liz, mentre sono nel camerino a sistemare i loro vestiti nell’armadio.
La loro camera, quella più grande della casa, si trova al secondo piano, e ha un camerino, separato dalla stanza, dal bagno e dalle scale.
<< Pensavo di restare in casa. Te? >> risponde Liz.
<< Anch’io. Così ci possiamo rilassare e farci… le coccole. >> risponde Sandy, stringendola mentre si guardano allo specchio dell’armadio.
<< Sì, le coccole. >> ripete lei, sorridendo e guardando se stessa e Sandy allo specchio.
<< Possiamo iniziare a farci le coccole già da adesso. >> esclama Sandy, toccandole il sedere.
<< Non sarebbe male. >> dice lei, girandosi verso di lui e baciandolo.
Mentre si baciano, lui le tocca il sedere e poco dopo vanno a sbattere contro la cassettiera bianca che c’è al centro della stanza.
<< Che ore sono? >> chiede lui.
<< Non lo so. >> risponde lei, baciandolo ancora.
<< Dai, inizio a sentire fame. Vado a vedere. >>
Sandy va nella stanza e guarda l’orario dal suo cellulare.
<< Dici che possiamo già iniziare a preparare la cena? >> chiede lui.
<< È già ora di cena? >> domanda lei, arrivando in camera.
<< Sì, sono le sette e mezzo. >>
<< Ah, allora sì, direi di sì. >> risponde lei.
Per cena mangiano qualcosa di veloce e poi rimangono a casa, decidendo di uscire la sera dopo, che è un venerdì.



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Capitolo 2
*** Un lavoro per Olive ***


2

Un lavoro per Olive





<< Buongiorno, dormiglioni! >> esclama Lux, entrando nella camera di Liz e Sandy.
Appena li vede sotto le coperte, nudi, che si stanno baciando, chiude subito la porta e sparisce, tornando in cucina, da dov’è venuta.
<< Quindi? Sono svegli? >> domanda Lexi.
<< Direi più che svegli. >> risponde Lux.
<< Cioè? >> domanda Melissa.
<< Stavano… ? >>
<< Sì. >> risponde Lux, coprendosi il viso con le mani.
Melissa e Lexi scoppiano a ridere e Lux esclama:
<< Smettetela di ridere, non è affatto divertente. >>
<< Cosa non è affatto divertente? >> chiede Olive, entrando in cucina.
<< Sandy e Liz stavano scopando mentre Lux è entrata in camera loro. >> risponde Melissa, continuando a ridere insieme a Lux.
<< Beati loro, oh. >> afferma Olive, iniziando a ridacchiare.
<< È stato piuttosto imbarazzante, ragazze. >> esclama Lux.
<< Va beh, dai. Prendila sul ridere, tesoro. >> le dice Lexi.
Lux sorride a Lexi e poi si prende un muffin al cioccolato.

<< Spero che non abbia pensato che noi due stessimo… >> dice Sandy.
<< Credo proprio di sì, tesoro. >>
<< Ma era evidente che non stessimo facendo sesso, dai. >>
<< Insomma. È entrata e noi eravamo nudi e ci stavamo baciando. >>
<< Va beh, dai, in fondo sono cose che capitano, no? >> domanda lui.
<< Sì. >> risponde Liz, dandogli un bacio.
<< Cose che capitano quando vivi con le tue migliori amiche e il tuo ragazzo. >> aggiunge.
<< Ci conviene alzarci e andare a fare colazione, e spiegare a Lux che in realtà non stavamo facendo sesso. >> dice Sandy.
<< Già. >> concorda Liz, alzandosi dal letto e uscendo da sotto le coperte, completamente nuda.
<< Wow! >> esclama Sandy, guardandola.
<< Smettila di guardarmi con quella faccia. >> gli dice lei, mettendosi le mutande e poi il reggiseno.
<< Ti vergogni ancora dopo due anni? >>
<< Sì, un po’ sì. >>
<< Sei bellissima come la prima volta che ti ho visto. >> gli dice.
<< Anche tu, ma ora devi alzarti. Dobbiamo andare a fare colazione. >> gli dice lei, mettendosi il pigiama.
<< Okay. >> dice lui, alzandosi dal letto.

<< Oh, ecco i piccioncini della casa! >> esclama Olive, vedendo Liz e Sandy entrare in cucina.
<< Ciao, ragazze. >> saluta Liz.
<< Buongiorno a tutte. >> saluta anche Sandy.
Lux non sa cosa dire. È ancora imbarazzata per prima, quando è entrata nella loro camera e si stavano baciando, completamente nudi.
<< Come avete dormito stanotte? >> domanda Lexi, ridendo sotto i baffi.
Liz e Sandy si guardano, per poi sorridersi.
<< Bene. >> rispondono contemporaneamente.
<< Voi? >> domanda Liz.
<< Bene, bene. >> risponde Lexi.
<< Bene. >> risponde Olive.
<< Bene. >> risponde anche Melissa.
<< Bene. >> risponde Lux, timidamente.
Liz prende una tazza e poi i cereali che sono sul mobile, e ne versa un po’ nella tazza, poi va verso il frigo, per prendere il latte.
<< Senti, Liz, potremmo parlare di quello che è successo prima? >> le chiede Lux, avvicinandosi a lei.
<< Intendi quando sei entrata in camera mia e di Sandy e noi… ? >>
<< Sì. Avrei dovuto bussare prima di entrare. Mi dispiace. >> afferma Lux, parlando a raffica.
<< Non fa niente, Lux. Non ti preoccupare, dai. E poi io e Sandy non stavamo facendo sesso. Sì, eravamo nudi e, sì, ci stavamo baciando, ma non stavamo facendo sesso. >> confessa Liz.
<< È successo stanotte, non stamattina. >> aggiunge.
<< Okay. >> dice Lux, imbarazzatissima.
<< Non preoccuparti, dico davvero. >> le dice Liz, rassicurandola.
Lux le sorride e poi prende del succo d’arancia dal frigo, mentre Liz prende il latte.


<< Ragazzi, io esco per andare a vedere se qui in zona c’è qualche lavoretto. Qualcuno vuole venire? >> domanda Olive alle sue amiche e a Sandy, arrivando in sala.
<< Sandy ed io abbiamo pensato di stare in casa o al massimo andare al parco qui vicino. >> risponde Liz.
<< Okay. Ragazze, voi? >> domanda Olive.
<< Io devo fare la videochiamata su Skype con Lewis. >> risponde Lexi.
<< A me sinceramente non va tanto di uscire. Tanto usciamo stasera. >> risponde invece Melissa.
<< Lux? >>
<< Non mi va di uscire, Olive. >> risponde lei.
<< Okay, andrò da sola. Ci vediamo più tardi, allora. >> saluta Olive.


<< Interessante. >> dice Olive, vedendo un foglio su un palo e segnandosi il numero di telefono sul suo cellulare.
<< Credo proprio che questo faccia per me. >> aggiunge.
Olive entra nel giardino dietro il Palazzo di Westminster e gira un po’. Guarda il Tamigi e poi si siede su una delle panchine, e osserva il panorama intorno a sé. Vede il London Eye e sorride.
È contenta di essere a Londra, ed è contenta di esserci con le sue migliori amiche e Sandy.
All’inizio era un po’ contraria alla storia fra Liz e Sandy, perché correvano troppo, ma poi è stata felice per lei e per lui e per loro due insieme. Poi lo scorso giugno Liz è rimasta incinta, ma ha perso il bambino, e da una parte è stato meglio per entrambi.
È felice che sia Liz che Lexi abbiano una storia seria.
Lei stava per averne una, ma con Matthieu non andava e sono rimasti soltanto amici. Ma pensa che potrà avere chissà quanti altri ragazzi nella sua vita. E ora che è a Londra, conoscerà tante altre persone nuove.
Le altre andranno all’università, Sandy compreso, mentre lei lavorerà appena troverà un lavoro.
Il numero che ha salvato sul cellulare, potrà essere sicuramente quello di un possibile lavoro.


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Capitolo 3
*** A noi e a Londra! ***


3

A noi e a Londra!





<< Buonasera. Ho visto il vostro annuncio e ho preso il numero. Sarei interessata a lavorare per voi. >> esclama Olive appena qualcuno risponde al numero che si è salvata nel pomeriggio.
<< Come si chiama, signorina? >>
<< Olive. >>
<< Quanti anni ha? >>
<< Diciotto. >>
<< È di Londra? >>
<< No, sono di Parigi ma l’inglese è la mia seconda lingua. >>
<< Perfetto. Sarebbe disposta per un colloquio lunedì mattina? >>
<< Sì. A che ora? >> chiede Olive.
<< Alle nove. >>
<< Sì. >>
<< Perfetto. Allora si presenti qui alle nove, lunedì mattina. Arrivederci. >>
<< Arrivederci. >>
<< Olive, noi iniziamo a prepararci! Dove sei? >> si sente urlare da Liz, dalla camera che condivide con Sandy.
<< Arrivo! >> risponde lei.

Liz, dici che è troppo scollato questo vestito? >> chiede Olive, arrivando nel bagno di Liz e Sandy.
Liz, che si sta mettendo il fard, davanti allo specchio, si volta, la guarda e risponde:
<< Mmh… un po’, ma… ti sta davvero bene, Olive. >>
<< Grazie. Stai benissimo anche tu con quello, comunque. >> dice Olive, con un gran sorriso.
<< Grazie. >>
<< Wow, Olive! >> esclama Sandy, arrivando in bagno.
<< Tu che sei un uomo, come ti sembra questo vestito? >>
<< Ehm… >> dice Sandy, squadrandola dalla testa ai piedi.
Vorrebbe dirle che sta davvero bene, che ha le curve nei punti giusti, che ha un bel seno che si nota parecchio dalla scollatura, e che sicuramente ogni ragazzo etero noterà subito, e che è uno schianto, ma si limita a dirle:
<< Bello e ti sta bene. >>
<< Grazie. Quindi tu da uomo apprezzi quello che vedi? >> domanda Olive, sbattendo le ciglia piene di mascara e guardando Sandy.
<< S-sì. >> risponde Sandy, a bassa voce.
Liz gli dà una pacca sul braccio e gli dice:
<< Sandy! >>
<< Che c’è, Liz? Olive mi ha chiesto se apprezzo e io apprezzo, ma apprezzo anche te. Siete tutte delle belle ragazze, ma io amo te, tesoro, solo te. >> dice lui.
Liz lo guarda con sguardo minaccioso e un attimo dopo gli sorride e gli dà un bacio.
<< Siete troppo carini, me ne vado. >> esclama Olive, uscendo dal bagno.

<< Wow, ragazze! >> esclama Olive, entrando nel bagno di Lux e Lexi.
Le due ragazze si voltano e Lexi chiede:
<< Stiamo bene? >>
<< Ovvio che sì. Mi piacciono i vostri vestiti. Io invece sto bene? >>
<< Sì. >> risponde Lexi.
<< Sì, e quella scollatura… >> risponde Lux.
<< È troppo secondo voi? >> chiede Olive.
<< Un po’, ma ti sta bene. >> risponde Lux.
<< Sì, è un po’ troppo ma appunto ti sta bene, e poi tu sei Olive, quindi… >> risponde invece Lexi.
<< Ecco, appunto. >>
<< Ci voglio un bel rossetto rosso con quel vestito, Lux. >> dice Olive, prima di uscire dal bagno.
Lux sorride e Lexi le dice:
<< Concordo con Olive. >>

<< Saluta Lewis e spegni il computer, Lexi, dobbiamo uscire! >> urla Lux, dalla sala.
<< Arrivo, ragazze! >> urla Lexi.
<< Devo andare, tesoro. Ci sentiamo domani, okay? >>
<< Sì, piccola. A domani, e divertiti, ma non troppo però.>> dice Lewis, sorridendole e mandandole un bacio.
<< Ti amo. >> dice Lewis.
<< Anch’io, piccola. >>


<< Questo posto è fantastico, ragazze! >> esclama Olive, passando davanti alle ragazze, insieme a un tipo conosciuto qualche minuto prima.
<< Ma chi è quello? >> domanda Lexi.
<< Non ne ho idea. >> risponde Melissa.
<< Era carino però. >> salta su Lux.
<< Sempre la solita Olive. >> dice Liz, ridendo e facendo ridere anche Sandy e le ragazze.
<< Andiamo a ballare, piccola! >> dice Sandy, prendendo Liz per mano e avviandosi verso la pista da ballo.
<< Noi cosa facciamo, ragazze? >> domanda Lux.
<< Alcool? >> chiede Lexi, sorridendo a Melissa e Lux.
<< Alcool! >> urlano tutte e tre insieme, dirigendosi verso il bar.

<< Comunque io mi chiamo Frank. >> dice il ragazzo che Olive ha rimorchiato, mentre si sta rivestendo in bagno.
<< Olive. >>
Frank le porge la mano e lei gliela stringe, sorridendogli.
<< Sei davvero fantastica, tesoro. >> le dice lui, dandogli un bacio veloce e uscendo dal bagno.
<< Ci vediamo in giro. >> aggiunge, e le fa l’occhiolino.
Olive sorride e poi si guarda allo specchio per sistemarsi.
<< Non era affatto male. >> dice, davanti allo specchio.
<< Concordo con te. Se parli del ragazzo appena uscito da qui. >> salta su una ragazza che entra nel bagno.
<< Sì, parlo di lui. >>
<< Allora non era affatto male. >>
<< Già. >> concorda Olive.

<< Cosa aspettate a prendere qualcosa da bere, ragazzi? >> domanda Olive, arrivando al tavolo che hanno occupato le ragazze e Sandy.
<< Aspettavamo te. Eccoti qui ed ecco i drink. >> risponde Lexi.
Intanto Sandy arriva con un vassoio di drink e si siede al tavolo con le ragazze.
<< Cos’avete fatto in mia assenza? >> chiede Olive.
<< Io e Liz abbiamo ballato. >> risponde Sandy.
<< Io e le ragazze, invece, abbiamo bevuto alcuni cicchetti. >> risponde Melissa.
<< Brave, ragazze. Datemi il cinque. >> dice Olive, alzando il braccio e dando il cinque prima a Melissa, poi a Lux e infine a Lexi.
<< A cosa brindiamo? >> domanda Liz, col drink in mano.
<< A noi. >> risponde Lexi.
<< E a Londra. >> aggiunge Melissa.
<< Sì, a noi e a Londra. >> salta su Olive.
Le ragazze e Sandy alzano il drink e brindano, per poi berlo.
<< Andiamo tutti a ballare, dai! >> propone Olive, alzandosi dal divanetto.
<< Andiamo! >> esclama Melissa.
Tutti si alzano e raggiungono la pista da ballo, iniziando a ballare come pazzi.

Un’ora dopo, Olive è al bar insieme a Liz.
<< Non è male questo cicchetto. >> dice Olive, dopo aver buttato giù, tutto di un sorso, un cicchetto di Vodka alla menta e caffè.
<< Già, non è male, anzi, è proprio buono. >> concorda Liz.
<< Io ne prendo un altro, tu lo vuoi? >>
<< No, grazie. >>
<< Me ne dia un altro, per favore! >> dice Olive, al barista.
<< Posso offrirtelo io? >> domanda un ragazzo, arrivando accanto a lei e guardandola.
Olive si volta e lo squadra dalla testa ai piedi.
<< Ehm… okay. >> risponde lei.
Liz lo guarda malissimo e pensa che abbia circa sui trentacinque-quarant’anni, e che sia decisamente molto più vecchio di loro, ma lascia comunque gestire la situazione a Olive.
<< Ti stavo osservando da un po’ e mi hai davvero colpito. Sei davvero una bella ragazza. >> dice lui.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendo.
Liz guarda l’amica, confusa.
<< Io sono Mark, piacere. >> dice lui, porgendole la mano.
<< Olive. >> dice lei, stringendogliela.
<< Che bel nome. >>
<< Grazie. >> dice Olive, squadrandolo per bene.
Pensa che abbia circa quarant’anni e che, età a parte, sia piuttosto attraente.
È alto circa 1.80, magro, con un paio di jeans scuri e una camicia bianca, gli occhi neri, ma davvero pochissimi capelli. Non riesce a capire se è lui a rasarseli così oppure se ne ha davvero pochi.
<< Quanti anni hai, Mark? >> gli chiede Olive.
<< Trentasette. >>
<< Wow! >> dice lei.
<< Oddio! >> esclama invece Liz, piuttosto preoccupata.
Intanto arriva il cicchetto e Mark ringrazia il barista.
<< Ecco a te. >> le dice, porgendole il cicchetto.
<< Grazie. >>
Mentre Olive manda giù il cicchetto di Vodka alla menta e caffè, Mark la guarda attentamente.
<< Ti va di andare a fare l’aperitivo domani sera o domenica sera? >> le propone Mark.
Olive manda giù il cicchetto, appoggia il bicchierino sul tavolo e risponde:
<< Ehm… s-sì, va bene. >>
<< Preferisci domani o domenica? >>
<< Domenica. >>
<< Okay. Ti do il mio numero così ci sentiamo, okay? Ti scrivo io domani. >>
<< Okay. >>
Mark dà il numero a Olive e poi se ne va.
<< Olive, ma sei scema? Ha trentasette anni, è troppo vecchio, dai. >> salta su Liz.
<< Sì, ma chi se ne frega, dai. Per me è attraente, anche se è… >> dice Olive.
<< Vecchio? >>
<< Più o meno. >>
<< Ci uscirai davvero? >> le chiede Liz.
<< Perché no? >>
Liz la guarda e poi sorride, scossando la testa, e dice:
<< Dai, torniamo dagli altri. >>

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Capitolo 4
*** Una chiamata interessante ***


4

Una chiamata interessante





<< Che cosa? >> chiede Lux, urlando, mentre sta pranzando insieme alle sue amiche e a Sandy, sabato pomeriggio.
<< Quanti anni ha? >> chiede Lexi.
<< Ve l’ho già detto. Ne ha trentasette. >> risponde Olive.
<< Dai, ci starà prendendo per il culo. >> interviene Sandy.
<< No, ne ha davvero trentasette. >> dice Liz.
<< Ero con lei quando Mark l’ha rimorchiata. >> aggiunge.
<< Davvero? >> chiede Sandy.
<< Sì. >> risponde Liz, coprendosi il viso con le mani.
<< E lui non ti ha chiesto quanti anni hai? >> le chiede Melissa.
<< No, a dire la verità no, ma si vede che non ho più di vent’anni. Forse non gli interessa. >> risponde Olive.
<< Già, però hai comunque diciotto anni e, anche se sei già maggiorenne, gli anni di differenza direi che sono parecchio evidenti. >> salta su Liz.
<< Sì, ma chi se ne frega. A me ispira e ci esco, massimo non andrà. >> dice Olive, convinta.


<< Pronto? >> esclama Olive, rispondendo al telefono, mentre si siede sul divano in sala.
<< Olive? >>
<< Sì, sono io. Chi parla? >>
<< Sono Mark. >>
<< Oh, ciao Mark. >> dice lei, sistemandosi meglio sul divano.
<< Come va? >> le chiede lui.
<< Bene. Te? >>
<< Bene. >>
<< Sicura di voler uscire domani e non oggi? >> aggiunge lui.
<< Sì, sicura. >>
<< Che stai facendo? >> gli chiede lei, arricciandosi una ciocca di capelli con le dita e leccandosi le labbra con la lingua.
<< Niente di che. Sto solo guardando un po’ di tv. Tu? >>
<< Sto sul divano. >>
Alcuni secondi di silenzio, mentre Mark ascolta il respiro di Olive, e lei ascolta il suo, poi lei gli chiede:
<< Come mai hai deciso di chiamarmi? Non avevi detto che mi avresti scritto? >>
<< Sì, ma volevo sentire la tua voce per bene prima di vederti. >>
<< Ah, capisco. >>
<< E… ho una bella voce? >> chiede lei, leccandosi di nuovo le labbra con la lingua.
<< Sì, hai una bellissima voce. Ed io? Io ho una bella voce, Olive? >>
<< Sì, non è male. >>
Olive sorride fra sé e sé e fa un sospiro.
<< Perché sospiri? >> gli chiede Mark.
<< Non lo so. Stavo… pensando a una cosa. >> risponde lei.
<< A cosa? >>
<< Al perché un… uomo della tua età abbia guardato una ragazza della mia età. >> confessa Olive.
<< Perché sei una bellissima ragazza. >>
<< Sì, ma… oltre a quello? >>
<< I tuoi capelli. Mi hanno colpito molto i tuoi capelli, oltre al tuo viso e al tuo fisico. >> confessa Mark.
<< Solo questo? >>
<< Sì, credo di sì per ora. E tu cos’hai notato di me? >>
<< Vuoi davvero saperlo? >>
<< Sì. >>
<< Il tuo culo. >> sputa il rospo Olive.
Mark scoppia a ridere e poi sorride.
<< Perché stai ridendo? >> gli chiede lei.
<< Perché sei simpatica. >>
<< Non devo solo essere simpatica. >> dice lei.
<< E cos’altro devi essere? >>
<< Beh, innanzitutto devo essere… sexy, donna, coraggiosa, matura, una che sa quello che vuole e… beh… una che sa come far venire un… >> confessa Olive, ma si ferma appena Liz e Lux arrivano in sala, e quest’ultima le chiede:
<< Con chi stai parlando, Olive? >>
<< Mia… madre. >> risponde lei.
Mark non dice niente e continua a stare al telefono con Olive.
<< Vado di sopra, ragazze. Sto raccontando un po’ di cose a mia madre. >> dice Olive, salendo le scale.
<< Chi erano? Le tue amiche? >> chiede lui, mentre lei continua a salire le scale.
<< Sì. La ragazza che era con me al bar ieri sera e un’altra nostra amica. Vivo con le mie quattro migliori amiche e il ragazzo della ragazza che era con me ieri sera. >>
<< Wow, siete in tanti allora. >>
<< Già, ma siamo come sorelle. Ci conosciamo dalla nascita. >>
<< Wow, che bella cosa. Ma dove cavolo stai andando? >>
<< Sulla terrazza del tetto, così nessuno potrà interromperci. >> risponde Olive, sorridendo.
<< Perfetto. Perché quello che mi stavi dicendo prima era molto interessante. >>
<< Lo so. >> dice Olive, sorridendo.
<< Sei arrivata? >>
<< Magari. >> risponde Olive, con voce sexy.
Mark sorride fra sé e sé, e qualche secondo dopo le chiede:
<< Ma che casa hai? Ci stai mettendo dei secoli ad arrivare sul tetto. >>
<< Lo so. Mi manca solo un altro piano. >>
Due minuti dopo, Olive arriva finalmente sul tetto ed esclama:
<< Eccomi arrivata sul tetto! >>
<< Finalmente. >>
<< Allora… cosa mi stavi dicendo prima? Che oltre ad essere simpatica, devi essere… sexy, donna, coraggiosa, matura, una che sa quello che vuole e… una che… >> aggiunge Mark.
<< Non immagini già cos’altro avrei voluto dire? >> gli chiede lei, guardando il panorama dal tetto.
<< Beh, sì, ma… vorrei che me lo dicessi tu. Non è meglio? >>
<< Sì. >>
<< Allora dimmelo. >> dice lui.
<< Devo essere una ragazza… che sa come far venire un uomo. >> confessa Olive.
<< E ne sei capace? Ma qualcosa mi dice di sì. >>
<< Assolutamente sì, Mark. >> risponde lei, con un sorrisetto malizioso.
<< Ne sei proprio sicura? Non voglio chiederti quanti anni hai, ma so che non sei tanto grande, o almeno non hai circa la mia età. >>
<< Li porterei benissimo trentasette anni, non trovi? >> chiede Olive, ridacchiando.
<< Sì. >> risponde Mark, scoppiando a ridere.
<< Voglio tenermi il meglio per quando usciremo. >> aggiunge.
<< Anch’io. >>
<< So già che mi divertirò. >>
<< Ci divertiremo, su quello non ci sono dubbi. >> dice lei, leccandosi le labbra con la lingua.
<< Cosa vedi dal tetto? >> le chiede lui.
<< Delle case, il Big Ben e il Palazzo di Westminster. Tu? Stai ancora guardando la tv? >> risponde lei, godendosi il panorama.
<< No, ora sono sdraiato sul divano e mi sto sentendo un ragazzino di vent’anni. >>
<< I ragazzi di vent’anni sono dei ragazzini agli occhi dei quasi quarantenni? >>
<< Ti devo proprio rispondere? >> chiede lui, ridendo.
<< No. >> risponde lei, ridacchiando.
<< Come sei vestito? >>
<< Jeans e maglietta. Tu? >>
<< Anch’io. Dei jeans così stretti che mi fasciano le gambe, le cosce e… >> risponde lei, lasciando la frase in sospeso.
<< Posso immaginare tutto. >> dice lui, infilando una mano dentro i jeans.
<< Ti stai toccando, eh? >>
<< Non è più bello se non ti dico niente? Potrei farti anch’io la stessa domanda. >>
<< Fammela. >> lo incoraggia lei.
<< Ti stai toccando, Olive? Perché se fosse così, non vedo perché dovresti smettere di farlo. >>
<< Infatti sto continuando. >> confessa Olive, toccandosi il clitoride e ansimando.
<< Ti sto sentendo ansimare. >> dice lui.
<< Shh… >> dice lei.
Per alcuni minuti restano in silenzio e Mark la sente ansimare, mentre Olive sente ansimare lui.
<< Non è meglio riattaccare? >> chiede lei, improvvisamente.
<< Sì, forse è meglio. >>
Mark e Olive si mettono d’accordo per l’orario e il bar in cui trovarsi, e poi riagganciano.


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Capitolo 5
*** Ne vale la pena per te ***


5

Ne vale la pena per te





<< Sei proprio sicura di volerci andare? >> le chiede Liz, mentre sono tutti in sala.
<< Sì. Mark mi sembra interessante, poi forse mi sbaglio, ma voglio conoscerlo. Tentar non nuoce, no? >> risponde Olive.
<< D’accordo. Ma se hai bisogno, chiama, okay? >>
<< Sì. >>
<< Ci vediamo… stasera, stanotte… o direttamente domani. >> aggiunge.
<< Divertiti! Non troppo però. >> le dice Lexi.
<< E non gliela dare subito. >> dice Lux.
<< Vedremo. >> dice Olive.
<< Ciao. >> aggiunge, uscendo di casa.


<< Questo ti piace? >> le chiede Mark, indicando uno stuzzichino con l’oliva.
<< Sì. >> risponde Olive.
Mark prende lo stuzzichino e ci toglie l’oliva, poi imbocca Olive, mentre lei lo guarda con sguardo malizioso.
<< Ti piace? >>
<< Sì. Dammi anche l’oliva però. >>
<< Okay. >> dice lui, mettendo l’oliva in bocca di Olive.
Dopo aver mandato giù lo stuzzichino, Olive beve un drink.
<< Così… vivi con le tue quattro amiche e il ragazzo di una di loro? >> le chiede Mark, curioso di sapere alcune cose della sua vita.
<< Sì. Liz, Sandy, il suo ragazzo, Melissa, Lux e Lexi. Le mie quattro migliori amiche. Tu, invece? Vivi da solo? >> risponde lei, bevendo il drink.
<< Sì, mi sono lasciato da poco con la mia… compagna. >>
<< Ah. >> dice lei, guardandolo e leccandosi le labbra con la lingua.
<< Studi? Lavori? Cosa fai? >> le chiede lui.
<< Per ora nulla, ma lunedì ho un colloquio. >>
<< Ah, wow. Per che lavoro? >>
<< Ehm… vuoi davvero saperlo? >>
<< È una cosa così segreta che non vuoi dirmela? >>
<< Per ora sì, non lo sanno neanche le mie amiche. >>
<< Ah, okay. >>
<< Tu, invece, che lavoro fai? >>
<< Il geometra. >>
<< Hai sempre vissuto qui? >> gli chiede Olive.
<< Sì, nato e cresciuto a Londra. Tu? >>
<< Sono nata qui, ma ho vissuto praticamente sempre a Parigi, perché mia madre è di lì. Poi due anni fa io e le mie migliori amiche abbiamo vissuto un anno a Los Angeles, per una vacanza studio, e giovedì siamo venute qui a Londra per andare all’università, loro, e lavorare, io. È una storia un po’ lunga e credo ti annoieresti. >>
<< Mi piace sentirti parlare, invece. Hai una bella voce e sono sicuro che hai tante cose interessanti da dire. >>
<< Sì. >> dice lei, convinta, e fissandolo.
<< Assaggia questo drink, è buonissimo. >>
Mark avvicina il drink a lei e Olive prende la cannuccia e lo assaggia.
<< Buono. >> dice, prendendo la ciliegia e mettendosela in bocca.
Mark la guarda dritta negli occhi e poi le sorride.
<< Vuoi anche la fragola? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
Mark tira via la fragola dal bastoncino e imbocca Olive.
<< Dove vuoi andare dopo? >> le chiede Mark.
<< Non lo so, ovunque tu voglia. >> risponde lei.
<< Possiamo prendere la mia macchina e andare a fare un giro dal Big Ben e dal London Eye. >> propone lui.
<< Sì, va bene, tanto io sono venuta qui in metro. >>
<< Perfetto. >>

<< Non me la ricordavo così bella di notte. >> esclama Olive, arrivando davanti al Big Ben, insieme a Mark.
Si guarda intorno e ci sono tantissime luci intorno a lei. Il Big Ben è illuminato di giallo e la parte sopra l’orologio è verde, e Olive non crede ancora di essere davvero a Londra.
<< Quando sei venuta a Londra l’ultima volta? >> le chiede lui, osservandola mentre osserva il Big Ben.
<< Tre anni fa, forse, se non di più. Venivo qui con la mia famiglia e stavamo dai miei nonni, ma in realtà anche se sono nata qui la conosco poco. >>
<< Ah, okay. Io pensavo venissi spesso. >>
<< No, affatto. >>
<< E Parigi? Che mi dici di Parigi? Io non ci sono mai stato. >>
<< È bellissima. Per me è una delle città più belle del mondo. >> risponde lei, osservando ancora il Big Ben.
<< E anche la più romantica del mondo. >> aggiunge lui.
Olive abbassa lo sguardo, si volta verso Mark e dice:
<< Sì, ma io non sono proprio una persona romantica. Non credo molto nell’amore, anzi, credo proprio di non crederci. >>
<< Ah, quindi sei una ragazza… che non è fatta per le storie d’amore? >>
<< Esatto. Non sono mai stata veramente con qualcuno, almeno non per tanto tempo. >>
<< Ah, capito. >> dice semplicemente Mark.
Olive alza di nuovo lo sguardo e guarda il Big Ben.
Non sa perché, ma non se lo ricordava così alto. Erano anni che non veniva a Londra e non era solita girare di sera.
<< Mi devi ancora dire quanti anni hai, anche se ho paura di chiedertelo. >> salta su lui, guardandola.
Non smette di guardarla, non smette di pensare a quanto sia bella. Ha dei capelli così lunghi che le arrivano quasi al sedere.
<< Non credo che te lo dirò tanto presto. >> dice lei, abbassando lo sguardo e guardandolo.
<< Dai, andiamo sul ponte. >> dice lui, avviandosi verso il ponte di Westminster.
<< Mark, aspetta! >> esclama lei, fermandosi e guardando il panorama intorno a sé, mentre stanno camminando sul ponte.
È una visione che non vuole dimenticarsi, un momento che non vuole dimenticare.
È con un uomo molto più grande di lei, di ben diciannove anni, ed è in giro da sola, di sera, ed è maggiorenne.
Si sente improvvisamente un’adulta, una donna fiera di sé e padrona della sua vita, anche se non sa ancora come sarà la sua vita a Londra. Non sa come andrà a finire con Mark e non sa se troverà un lavoro.
<< Amo i tuoi capelli. >> dice improvvisamente Mark, accarezzandole i capelli.
<< Sono lunghissimi, vero? >> domanda lei, voltandosi verso di lui.
<< Già. >>
Olive appoggia le braccia sulla ringhiera del ponte e guarda il panorama davanti a sé. Un attimo dopo Mark si mette accanto a lei.
<< Bello, eh? Io amo questa città. >> salta su lui, alcuni secondi dopo.
<< Sì. >> concorda lei.
<< Di giorno è rumorosa, ma di notte c’è una quieta assurda. >> afferma Mark, sospirando.
<< Non senti tutto questo silenzio che di giorno non c’è mai? >> aggiunge.
<< Sì. Devo ancora farci l’abitudine a vivere qui, ma ho notato che di giorno c’è sempre un sacco di gente in giro. Qui andate sempre tutti di fretta dal lunedì al venerdì, mentre il weekend non c’è quasi nessuno. >> risponde Olive.
<< Già. >>
Mark e Olive guardano il panorama intorno a loro per un po’ e poi lui si volta e le chiede:
<< Ti stai divertendo, vero? >>
<< Sì. >> risponde lei, voltandosi verso di lui.
<< Bene. >> afferma lui, sorridendole.
<< Andiamo verso il London Eye? >> le chiede.
<< Sì. >>

Quando arrivano sotto il London Eye, Olive non smette più di guardarlo. Ha sempre la testa sollevata in alto e la ruota si colora prima di blu e poi di rosso.
<< Ci sei mai salita? >> le chiede Mark.
<< Sì, un paio di volte. Tu? >>
<< Sì. >>
<< Quando vivi in città famose come Londra, non badi molto ai monumenti famosi nel mondo, perché li vedi spesso. >> aggiunge Mark.
<< Già. Io a Parigi non bado molto alla Torre Eiffel, all’Arco di Trionfo e agli altri monumenti. Sono sempre lì, tutti i giorni, li vedo tantissime volte, ormai ci sono abituata. >>
<< Esatto. >>
<< Continuiamo a camminare? >> propone lei.
<< Sì. >>

<< Credo di non essere mai venuta qui di sera. >> esclama Olive, salendo sul gradino della ringhiera sul lungofiume del Tamigi, nei pressi del London Eye.
<< Neanch’io vengo spesso, in effetti. >>
Olive appoggia le braccia sulla ringhiera e si guarda intorno.
<< È fantastico di sera. >> afferma lei.
<< Non vuoi proprio dirmi quanti anni hai? Anche se posso provare a indovinare. >> salta su lui.
<< Perché dovrei dirtelo? >> chiede lei voltandosi e appoggiando la schiena alla ringhiera.
<< Non pensi che sia più intrigante se per ora non te lo dico? >>
<< Per me rimane comunque tutto intrigante, Olive. >> risponde Mark.
<< Anche per me. >> concorda Olive, con uno sguardo perverso.
Mark la squadra dalla testa ai piedi e poi si avvicina a lei.
<< Anche la telefonata di ieri è stata molto intrigante. >> dice Mark.
<< Eccome se lo è stata. Soprattutto la fine, non trovi? >>
<< Già. >> concorda Mark, sorridendo.
Olive si avvicina un po’ a lui e, dopo averlo guardato negli occhi per alcuni secondi, gli chiede:
<< Sei sicuro di voler iniziare qualcosa con me ancora prima di sapere quanti anni ho? >>
<< Ne vale la pena per te, Olive. Sei una ragazza bellissima e speciale, ne sono sicuro. >> risponde Mark.
<< Grazie. >> dice semplicemente lei.
<< Vuoi ancora parlare o posso baciarti? >> le chiede lui.
Olive si avvicina ancora di più a Mark, lo guarda negli occhi e poi lo bacia.
Dopo il loro bacio, Olive scende dal gradino e va per allontanarsi, ma Mark le afferra una mano, la tira a sé e la bacia di nuovo, immergendo le mani fra i suoi lunghi capelli.
<< Vuoi venire da me? >> le propone lui.
<< Non credo che sia possibile già alla prima uscita. >> risponde lei, anche se avrebbe voluto accettare, ma preferisce aspettare almeno la seconda uscita, nonostante non abbia problemi a fare sesso subito.
<< Okay. E quando faremo la seconda uscita? >>
<< Quando vuoi. >>
<< Ti chiamo la settimana prossima così ci mettiamo d’accordo? >>
<< Sì, va bene. >>
<< Posso almeno accompagnarti a casa? >>
<< Sì. >>


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Capitolo 6
*** Un buon inizio ***


6

Un buon inizio





<< Siete pronti a iniziare? >> chiede Olive alle sue amiche e a Sandy.
<< Io sì. >> risponde Melissa, entusiasta.
<< Io sono un po’ spaventata. >> risponde invece Liz.
<< Non devi esserlo, tesoro. Io sono tranquillo. >> le dice Sandy.
<< Sì. >> risponde Lexi.
<< Sì, non vedo l’ora. >> risponde Lux.
<< Ancora non vuoi dirci per che lavoro è questo colloquio? >> le chiede Liz.
<< No. >> risponde Olive, diretta.
<< D’accordo, però prima o poi ce lo dirai, vero? >>
<< Sì. >>
È lunedì 8 settembre e Liz, Melissa, Lux, Lexi e Sandy iniziano l’università. Per loro sarà un nuovo inizio, un nuovo percorso, che li porterà alla laurea e a fare nuove conoscenze. Olive, invece, ha il colloquio per lavorare al telefono erotico. Per ora preferisce non dire niente alle sue amiche e a Sandy, e quindi di tenerselo per sé, poi vedrà se la prenderanno.


<< Stai fotografando nella tua mente il momento prima di varcare quella soglia? >> chiede una voce maschile a Melissa, davanti all’entrata della Royal Academy of Music.  
Melissa si guarda intorno e nota un ragazzo non tanto alto, moro, con la barba, occhi neri, una corporatura normale, e una chitarra sulle spalle.
<< Diciamo di sì. >> risponde lei.
<< L’ho fatto anch’io quando sono arrivato qui la prima volta. >> dice il ragazzo.
<< Quindi studi qui anche tu? >>
<< Sì, inizio l’ultimo anno. >>
<< Wow! Quindi il prossimo anno finirai. >>
<< Già. >>
<< Piacere, Paul. >> dice lui, avvicinandosi a lei e porgendole la mano.
<< Melissa. >> dice lei, stringendogliela.
<< Che bel nome. >>
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
<< Il colore dei tuoi capelli mi piace un sacco. >>
<< È bello, vero? >>
<< Sì. >>
<< Non vuoi entrare? >> le chiede lui.
<< Sì. >> risponde lei, un po’ titubante.
<< Allora entriamo! >> esclama Paul.
<< Sì, entriamo. >> ripete Melissa.
<< Io devo andare in teatro. >> esclama Melissa, una volta entrata insieme a Paul.
<< Allora ti lascio andare. Ci si vede in giro, Melissa. >> la saluta Paul, con un occhiolino.
<< Ciao. >> dice semplicemente lei.
Melissa pensa subito che Paul sia un ragazzo carino e anche a posto, o almeno così le sembra in apparenza. Sicuramente ama la musica come lei e immagina che suoni la chitarra, avendone avuta una sulle spalle.


<< Questa scuola è stata creata per formare nuovi pasticceri, persone, ragazzi che amano i dolci. Se sognate di fare il pasticcere o la pasticcera, allora siete nel posto giusto. Se amate fare i dolci, allora siete nel posto giusto. Imparerete tutto qui, dalla tecnica migliore per preparare un dolce, al modo migliore per servirlo e presentarlo, fino ai piccoli trucchetti del mestiere. >> dice uno dei professori della National Bakery School, nell’auditorium.
Liz non vedeva l’ora d’iniziare i corsi in questa scuola. Per lei sarà un’esperienza totalmente nuova e fantastica. Imparerà ogni cosa dell’arte della pasticceria, e non vede l’ora di mettersi alla prova.
<< In questa scuola siamo dotati di due camere per il pane, con forni di lievitazione, robot da cucina, banchi di lavoro e una macchina per fare la sfoglia, un dispositivo specializzato con rulli controrotanti che lavora la pasta e riduce il suo spessore. Una sala dedicata alla produzione di beni fermentati. Una sala per il delicato processo della produzione del cioccolato e una temperatrice per cioccolato, per mantenere il cioccolato a una temperatura ideale per la gestione. Una sala per la produzione di dolci, in cui gli studenti faranno torte e praticheranno le loro tecniche di finitura, e infine un auditorium. >> continua.
<< Sarà un piacere per voi imparare tutte le tecniche per preparare un dolce e vi divertirete tanto. Ci saranno anche gare per aggiudicarsi la miglior torta dell’anno, della stagione e di Natale. Ne vedrete delle belle. >> aggiunge.
<< Oggi vi mostreremo come lavorerete durante questi anni, ma soprattutto durante questo primo anno, e conoscerete tutti i professori. >>
<< Non vedo l’ora d’iniziare. >> dice una ragazza, seduta accanto a Liz.
<< Anch’io. Sono anni che ho iniziato a cucinare, ma soprattutto a fare dolci. >>
<< Anch’io. >>
Liz le sorride poi si volta verso il palco.


<< Qui imparerete a vedere gli animali più da vicino, imparerete a curarli e a studiarli in maniera approfondita. Conoscerete gli animali e il mondo della veterinaria. Affronta la malattia al suo esordio, è questo il nostro motto. >> dice un professore del Royal Veterinary College, dove si trovano Lux e Lexi.
<< Quanti di voi hanno animali in casa? O gli hanno avuti? >> domanda.
Alzano quasi tutti la mano, Lux e Lexi comprese.
<< Ovviamente chi non gli avrà, sarà perché qualcuno in famiglia è allergico al pelo, ma pazienza, si può sempre fare volontariato o lavorare nei canili e gattili, per stare a contatto con loro. >>
<< Quello che abbiamo fatto noi. >> dice Lux.
<< Già. >> concorda Lexi.


<< Buongiorno. Sono Olive e sono qui per il colloquio delle nove. >> esclama Olive, entrando in quello che potrebbe essere il suo futuro luogo di lavoro.
<< Buongiorno. Mi segua pure, signorina. >> dice una donna sulla quarantina.
<< Si metta pure a sedere. >> dice la donna, due minuti dopo, una volta entrate in un ufficio.
<< Quindi il suo nome è Olive, giusto? >> chiede la donna, sedendosi alla scrivania.
<< Sì. >>
<< È maggiorenne, giusto? >>
<< Sì. >>
<< Studia? Fa un altro lavoro? Sarebbe reperibile in qualsiasi momento? Il telefono erotico lo richiede. >>
<< Non faccio niente, e sì, sarei reperibile in qualsiasi momento. >> risponde Olive.
<< Perfetto. Vorrei metterla alla prova con una telefonata. Mi segua. >> dice la donna, alzandosi dalla sedia dietro la scrivania.
<< Allora, poche regole di base da non violare mai. >> inizia a dire la donna.
<< Mai descriversi fisicamente e non incontrare mai, fuori dal lavoro, le persone che telefonano. >> conclude.
<< Ah, perfetto. Mi sembra semplice. >> afferma Olive.
<< Lei è esperta di sesso, vero? Perché questo è molto importante ovviamente. >>
<< Ovviamente sì. >>
<< Perfetto. Dobbiamo trovarle un nome d’arte. Ha delle preferenze? >>
<< Non saprei. >> risponde Olive, pensandoci su.
<< Potrebbe andare bene Eva? >> chiede una delle ragazze alle scrivanie.
<< Eva? Non male. Ti piace Eva, Olive? >>
<< Sì, non è male. >>
<< Aggiudicato Eva allora! >> esclama la donna.
Due minuti dopo il telefono squilla ed è Olive a rispondere.
<< Pronto? >>
<< Chi parla? >>
<< Sono Eva. >> dice Olive, un po’ titubante.
<< Eva. Che bel nome. >>
<< Ti piace? >>
<< Sì. >>
<< Fai la voce sexy. >> dice la donna, sottovoce.
<< E cos’altro ti piace? >> chiede Olive, con la voce sexy.
<< Mi piace essere frustato. >>
<< Il sadomaso. Interessante. >>
<< Come ti chiami? >>
<< Mark. >>
Olive spalanca gli occhi dopo aver sentito quel nome.
<< E quanti anni hai, Mark? >>
<< Quarantadue. >>
Olive si rilassa quando l’uomo le dice di aver quarantadue anni e non trentasette. Avrebbe dovuto riconoscerlo dalla voce per capire che era quel Mark.
<< Ti stai spogliando, Mark? >> gli chiede.
Olive immagina che sia il Mark che ha conosciuto e con cui è uscita, per rendere più reale la telefonata.
<< Sì, Eva. >> dice lui, ansimando.
<< Ti sento ansimare, questo vuol dire che ti stai già eccitando. >> esclama Olive.
Intanto le ragazze che lavorano al call center e la donna che l’ha accolta ascoltano la telefonata.
<< Dove sei, Mark? Sul letto? Sul divano? Dove? >> gli chiede Olive, continuando a fare la voce sexy.
<< Sul letto. >>
<< Perfetto. Sdraiati, se non l’hai ancora fatto. >>
<< Sono già sdraiato. >>
<< Perfetto. >> dice Olive, smettendo di parlare per alcuni secondi.
Olive afferra un righello che c’è sulla scrivania, accanto al computer, si mette il telefono tra l’orecchio e la spalla, e dice:
<< Sto iniziando a frustarti, Mark. >>
<< Lo stai sentendo? >> gli chiede, sbattendo il righello sulla scrivania.
<< Sì. >> risponde lui, ansimando.
<< Lo sto facendo più forte. >> dice Olive, sbattendo ancora più forte il righello sulla scrivania.
<< Ti piace, Mark? >>
<< Sì. >> risponde lui.
<< Vuoi che continui? >>
<< Sì. >>
<< Ti piace essere picchiato, eh? >>
<< Sì. >>
<< Molto forte? >>
<< Sì, fortissimo. >>
<< Potrei farti male, Mark. >>
<< Perfetto. >> dice lui.
Olive sbatte fortissimo il righello sul tavolo e gli chiede:
<< Stai venendo, Mark? >>
<< Stai venendo? >>
<< Sì, ci sono quasi, Eva. >>
<< Bene, Mark. >>
Olive dà dei colpetti sulla scrivania, col righello, quando improvvisamente si sente l’uomo dall’altre parte del telefono, che urla e geme.
<< Sei venuto, Mark? >>
<< Sì. >> urla lui.
<< Perfetto. Ciao, Mark. >>
<< Ciao, Eva. >>
<< Sei stata bravissima, Olive! Abbiamo trovato un talento naturale, ragazze! Incredibile ma vero. Brava, davvero brava. >> esclama la donna, appena Olive riaggancia.
<< Grazie. >>
<< Sei assunta. >> esclama la donna.
<< Oddio! Davvero? >>
<< Sì, sei stata fantastica. E nessuno ti ha detto come fare, hai fatto tutto tu. Complimenti. >>
<< Grazie. >>
<< Inizi domani alle nove, fino alle due, con un’ora di pausa pranzo. >>
<< Grazie, davvero grazie. >>
<< È stato un piacere, Olive. A domani. >>
<< A domani. >> dice Olive, alzandosi dalla scrivania e andando verso l’uscita.
Olive è contentissima di essere stata assunta. Non è il massimo come lavoro, ma potrebbe rivelarsi più interessante di quello che pensava. Per cominciare va più che bene, ed è molto adatta per questo tipo di lavoro.


<< Allora com’è andata oggi? >> chiede Sandy, mentre stanno cenando tutti insieme.
<< Benissimo. >> risponde Melissa, sorridendo.
<< Bene. >> risponde Lux.
<< Bene, bene. >> risponde anche Lexi.
<< Bene, dai. A te, amore? >> chiede Liz.
<< Bene anche a me. >> risponde Sandy.
<< Olive? >> chiede Melissa.
<< Mi hanno presa. >> confessa lei.
<< Wow! Fantastico. >> esclama Melissa.
<< Wow! >> esclama Liz.
<< Non vuoi dirci che lavoro è? >> domanda Lexi.
<< Per ora è meglio di no. >>
<< Okay. >>
<< Ce lo dirai più avanti però, vero? >> le chiede Lux.
<< Direi di sì. >> risponde Olive.
<< Okay. >>
<< Passatemi il sale, per favore. >> dice Olive, con davanti una fetta di carne e dell’insalata.
Liz prende il sale e lo passa a Olive, che la ringrazia.
<< Quando inizi? >> le chiede Sandy.
<< Domani alle nove, fino alle due, con un’ora di pausa pranzo. >> risponde Olive.
<< Ah, non male come orario. >>
<< Già. >>
<< Quindi è stato un buon inizio per tutti, no? >> domanda Sandy.
<< Sì. >> dice Olive.
<< Direi di sì. >> risponde Liz.
<< Sì. >> concordano anche Melissa, Lux e Lexi.
Sandy prende il suo bicchiere, con del vino bianco dentro, lo alza e, guardando le ragazze, dice:
<< Ai buon inizi! >>
Le ragazze fanno lo stesso e poi brindano tutti insieme, continuando poi a cenare.


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Capitolo 7
*** Ho resistito anche troppo ***


7

Ho resistito anche troppo





La settimana è andata bene. Liz, Melissa, Lux, Lexi e Sandy si trovano bene all’università, e anche Olive si trova bene al lavoro. Riesce a gestire le telefonate dei clienti anche da casa, soprattutto la mattina quando è sola in casa.

<< Gliela darai? >> domanda Lux.
<< Non lo so, ragazze. È già qualcosa che non è successo alla prima uscita. >> risponde Olive.
<< Già. >> concorda Lux.
<< Quindi ti porta fuori a cena? >>
<< Sì. >>
<< Dev’essere un romanticone questo Mark. Io però devo ancora vederlo. >> dice Lux.
<< Dovete vederlo tutti, tranne Liz. >> afferma Olive.
<< Non aspettatevi Brad Pitt, ma neanche il peggiore dei cessi. >> salta su Liz.
<< Esatto. >> concorda Olive.
<< Se sono attratta da lui, vuol dire che non è poi così male. >> aggiunge.
<< Speriamo. >> dice Lux.
<< Sì, infatti. >> dice Melissa.
<< Allora usciamo stasera, ragazze? >> domanda Lexi a Melissa e Lux.
<< Sì. >> risponde Melissa.
<< Sì, dai. >> risponde Lux.
Olive uscirà a cena con Mark, Liz con Sandy, mentre Melissa, Lux e Lexi andranno a ballare.


<< Voglio portarti in un posto. >> salta su Mark, uscendo dal ristorante insieme a Olive.
<< Dove? >>
<< Ci si arriva a piedi. Sono sicuro che ti piacerà. >>
<< Lo spero. >>

<< Eccoci arrivati! >> esclama improvvisamente Mark.
<< Che posto è questo? >> chiede Olive.
<< Non ci sei mai stata? >>
<< No. >>
<< È il negozio degli M&M’s. >>
<< Oddio! Davvero? >>
<< Sì. Non sapevi ci fosse? >>
<< No. Forse l’ultima volta che sono stata a Londra non c’era. >>
<< L’hanno aperto tre anni fa. >>
<< Ecco, appunto. Sicuramente non c’era ancora. >>
<< Non vuoi entrare? >> le chiede Mark, sorridendole.
<< Sì. >> risponde Olive, entusiasta.

<< Oh mio Dio! Ma è enorme. >> esclama Olive, dentro il negozio.
<< Lo so. >>
<< Mi fai una foto dall’autobus? >> domanda Olive.
<< Okay. >>
<< Ci vivrei qui dentro. >> confessa Olive, voltandosi verso Mark, che è pochi passi dietro di lei.
Lui le sorride e la vede camminare per il negozio. Sembra una bambina in un negozio di caramelle. Sorride a quel pensiero, perché in realtà è anche un po’ la verità. Ma Olive le piace, le piace molto. La trova molto attraente e simpatica, ed è molto piacevole stare in sua compagnia.
<< Mark, vieni a vedere! >> esclama Olive, affacciata alla ringhiera trasparente, vicino alle scale.
<< Vuoi una foto con loro? >> le chiede lui, raggiungendola.
<< Sì. Andiamo giù, dai! >> risponde Olive, andando verso le scale.

<< Vuoi qualcosa? Perché io pensavo di prendere degli M&M’s. >> chiede improvvisamente Mark, mentre girano per il negozio.
<< Non saprei. Io prenderei tutto, se fosse per me. >> risponde Olive.
<< Perché non prendiamo una di queste? >> chiede Mark, afferrando una bottiglia piena di M&M’s.
<< Sì. >>
<< Quale preferisci? >>
<< Quella con gli M&M’s multicolor. >> risponde Olive.
<< Vada per questa allora. >> esclama Mark, afferrando una delle bottiglie con dentro gli M&M’s multicolor, e appoggiando l’altra.
<< Potremmo gustarcela più tardi, a casa mia. >> propone Mark, continuando a camminare insieme a Olive.
<< Non è una brutta idea. >> dice lei, sorridendogli.
Lui le sorride e continuano a girare per il negozio.

Olive e Mark sono in macchina, fermi, e prima di partire, Mark esclama:
<< Mi sono permesso di prenderti questo. >>
Mark tira fuori un peluche rosso degli M&M’s, dal sacchetto con dentro la bottiglia, e lo porge ad Olive.
<< Ma… >> dice Olive, prendendo il peluche e guardandolo.
<< Non dovevi, Mark. >> aggiunge.
<< E invece ho voluto. Ho preso quello rosso perché hai detto che è il tuo preferito. >>
<< Già, è così. Il tuo invece è quello giallo. >>
<< Già. >>
<< Allora, ti piace? >>
<< Sì, certo che mi piace. Grazie. >> dice Olive, avvicinandosi a Mark e baciandolo.
<< Non mi avevi ancora baciato. >> dice lui.
<< Lo so. >> dice lei, baciandolo di nuovo.
Olive si alza dal suo posto e va sopra Mark, baciandolo ancora una volta.
<< Non vuoi aspettare di essere a casa mia? >> le chiede lui.
<< Sì, ma voglio iniziare adesso. >> dice lei, appoggiando le mani sulle cosce di Mark.
Gliele accarezza e poi gli sfiora le parti basse.
<< Dai, andiamo a casa! >> dice lui, mentre Olive gli bacia il collo.
<< Okay. >> esclama lei, tornando al suo posto.

<< Così questa è casa tua? Non male, Mark. >> esclama Olive, entrando in casa di Mark.
<< Già. >>
<< Vieni? >> le chiede lui, porgendole la mano.
Olive afferra la mano di Mark e i due raggiungono la camera da letto.
Quando sono in camera, Mark prende la bottiglia piena di M&M’s e la apre. Ne prende un po’ e poi dice:
<< Apri la bocca. >>
<< Con vero piacere. >> dice lei, aprendo la bocca.
Gli mette in bocca un M&M’s e poi un altro. Lei li mangia e lo osserva.
<< Buoni? >> le chiede lui.
<< Sì. Dammi la bottiglia. >>
Olive fa lo stesso con Mark e così per altre due volte.
<< Vieni qui. >> le dice lui, stringendola a sé e baciandola.
<< Credi che entro la fine della serata riuscirò a scoprire quanti anni hai? >> le chiede lui.
Olive fa un passo indietro e spinge Mark sul letto, facendolo sedere, poi gli va davanti e gli dice:
<< Forse. >>
<< Lo spero. >> dice lui, sorridendole.
Olive prende due M&M’s e dice:
<< Apri la bocca. >>
<< Bravo. >> dice lei, sorridendo, dopo che lui ha aperto la bocca.
<< I gialli. I miei preferiti. >> afferma Mark.
<< Già. >>
<< Non mi aspettavo che le… raga… zzine della tua età fossero già così… esperte. >> esclama Mark.
<< Io sono fatta tutta a modo mio. Io sono io, è difficile trovare una come me. >> confessa Olive.
<< Posso immaginarlo. >>
<< Non credo. >> dice lei, appoggiando per terra la bottiglia di M&M’s e baciandolo.
Mentre si baciano, gli toglie la giacca, che lascia cadere a terra.
<< Quanti anni hai, Olive? >> prova a chiederle Mark, mentre lei gli sta slacciando la camicia.
<< Shh… >> dice lei.
<< Non rovinare tutto, Mark. >> aggiunge.
<< Voglio saperlo. >>
<< Lo saprai. >>
Subito dopo che Olive ha finito di slacciare la camicia a Mark, lui si alza, la sbatte contro il muro e, guardandola dritta negli occhi, le dice:
<< Voglio sapere quanti anni hai, Olive. Potrei andare nei casini. >>
Olive non dice nulla. Mark l’ha spaventata sbattendola contro il muro. Un’azione che lei proprio non si aspettava, ma al tempo stesso è anche eccitata.
<< Mi hai fatto paura. >> confessa Olive.
<< Dovresti avere paura di me. Sono molto più grande di te, è evidente. >>
<< Non mi hanno mai fatto paura gli uomini più grandi. Mi hai spaventato per avermi sbattuta al muro. >>
<< Sei sicura di non avere paura? >> le chiede lui, mettendole una gamba intorno alla sua vita, e accarezzandogliela.
Mark si avvicina al viso di Olive e, all’orecchio, le sussurra:
<< Non hai ancora paura? >>
<< No, anzi. >> risponde lei, ansimando.
Mark le bacia il collo prima a sinistra e poi a destra. Mentre lo fa, le accarezza la coscia e poi il sedere.
<< Ne ho diciotto. >> confessa lei, improvvisamente.
Mark smette di baciarle il collo, spalanca gli occhi, la guarda e poi le chiede:
<< Diciotto? >>
<< Sì. Diciotto fatti a gennaio. >>
<< Perfetto. Se sei maggiorenne, non c’è problema. >> dice lui, togliendole la gamba dal fianco.
<< Pensavi fossi minorenne? >>
<< No, ma poteva anche essere. >>
<< Già. >>
<< Ora fammi finire quello che ho iniziato prima. >> aggiunge, appoggiando le mani sul petto di Mark e spingendolo sul letto, dove stavolta si sdraia.
Olive afferra da terra la bottiglia di M&M’s e ne sparge un po’ sul petto di Mark, poi li mangia, toccandogli il petto e baciandoglielo.
<< Vieni qui. >> dice lui.
Appena Olive si avvicina al viso di Mark, lui la bacia e poi si ribalta la situazione.
<< Cosa vuoi fare? >>
<< Shh… >> dice lui.
<< Tirati su. >> aggiunge.
Quando Olive si mette a sedere, Mark le toglie la maglietta e anche il reggiseno, e li lascia cadere sul letto.
<< Wow! >> dice lui, guardandole il seno e poi baciandoglielo.
Si spogliano a vicenda, fino a rimanere nudi, sul letto, sdraiati a baciarsi.
<< Mark? >> ansima Olive.
<< Che c’è? >> le chiede lui.
<< Forse è meglio se… >>
<< Cosa? >> chiede lui, tirandosi su e smettendo di baciarle il collo.
<< Forse è meglio se mi riporti a casa. >> risponde Olive, tirandosi su a sedere.
Mark la guarda e si chiede: prima sembra che voglio fare sesso e poi vuole andare via?
<< Cosa c’è, Olive? È successo qualcosa? Ho detto qualcosa di sbagliato? >>
Olive non risponde, poi improvvisamente dice:
<< Stavo scherzando. >>
Mark sorride e poi dice:
<< Sei scema. >>
<< Sì. >> concorda lei, mettendo le mani sul suo petto e facendolo sdraiare, per poi baciarlo.
Olive si stacca da lui, gli va sopra e poi continua a baciarlo, scendendo al petto.
Dopo avergli fatto un pompino, lui le fa un ditalino e poi fanno sesso per la prima volta.
<< Ho resistito anche troppo. >> salta su Olive, sotto le coperte insieme a Mark.
<< Di solito non ho problemi a scoparmi un ragazzo alla prima uscita, ma con te… non lo so, con te ho preferito aspettare. >> aggiunge.
<< Forse perché io sono un uomo maturo e non uno con cui scopare e basta. >>
<< Forse. >> dice lei, sorridendo.
<< In ogni caso, avevi ragione. >> dice Mark.
<< Riguardo a cosa? >>
<< Che sei capace di far venire un uomo. >>
<< Te l’avevo detto. >> dice lei, soddisfatta.
Mark le sorride e poi le dà un bacio.


<< Gliel’hai data? >> domanda Melissa, quando Olive arriva in camera loro.
<< Non posso dirtelo domani mattina? >>
<< Ma è già domani. >>
<< Vero. >> dice Olive, ridacchiando.
<< Allora, gliel’hai data o no? >> insiste Melissa.
<< Sì, sì, gliel’ho data, Melissa. Mark ed io abbiamo scopato. >> risponde Olive.
<< Immaginavo. >>
<< Ora fammi dormire che sono stanca. >>
<< Okay. Notte. >>
<< Notte. >>


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Capitolo 8
*** Vicky & Charlotte ***


8

Vicky & Charlotte





Il giorno dopo, sabato 13 settembre, al Fabric, una discoteca di Londra, c’è la festa per gli studenti dell’University of London, alla quale parteciperanno le ragazze e Sandy, anche se solo Melissa, Lux e Lexi frequentano quell’università.

<< Scommetto che stai messaggiando con Mark. >> esclama Liz, improvvisamente.
<< Sì. >> risponde Olive, sorridendo, mentre manda un sms a Mark.

“Sento la tua mancanza.” le scrive Mark.
“Senti la mancanza delle mie tette, eh?”
“Anche. E tu senti la mia mancanza?”
“Sento la mancanza del tuo culo, che non ho potuto assaggiare come si deve.”
“Hahahahahahahahahahahaha avrei voluto vedere la tua faccia mentre lo scrivevi!”
“Ero eccitata e divertita allo stesso tempo :p”
“Meno male. Cosa stai facendo di bello?”
“Sono al Fabric con le mie migliori amiche e Sandy.”
“E se venissi lì, ti farebbe piacere?”
“Sì! Però sono alla festa degli studenti dell’University of London.”
“E ti creerebbe disagio se qualcuno ti vedesse con me?”
“NO!”
“Allora a dopo, Olive!”
“A dopo, Mark!”

<< Dai, scollati da questo cellulare e vieni a ballare con noi! >> esclama Lexi, trascinando Olive in pista.
<< Mark viene qui! >> esclama Olive, mentre balla con le sue amiche.
<< Cosa? >> chiede Liz.
<< Mark viene qui. Sta venendo qui. >> ripete Olive.
<< Ma perché? >>
<< Perché vuole venire e a me fa piacere che venga. >>
<< Basta che poi non sparisci, eh! >> esclama Lexi.
<< No, non sparisco. >>

<< Vodka alla pesca, per favore. >> ordina Melissa, arrivando al bar.
<< Anche tu qui! >> esclama improvvisamente qualcuno accanto a Melissa.
Melissa si volta ed esclama:
<< Paul! >>
<< Ciao. Anche tu alla festa dell’università, eh? >>
<< Già. >>
<< Sei da sola? >>
<< No no, con le mie migliori amiche e il ragazzo di una di queste. Tu? >>
<< Con un mio amico. >>
<< Com’è andata la prima settimana? >> le chiede lui.
<< Bene, bene. A te? >>
<< Bene. >>
Paul la guarda e nota il suo vestito rosso con le borchie, che le sta davvero bene, anche se stona con il viola dei capelli.
<< Posso offrirti qualcosa da bere? >>
<< Dopo la Vodka sì, volentieri. >>
<< D’accordo. Io intanto prendo qualcos’altro. >>
Melissa lo guarda e continua a pensare che sia davvero un bel tipo. Poi ora indossa una camicia nera, con un paio di jeans scuri. Sta davvero bene vestito così, pensa fra sé e sé.

<< Lexi, Lexi! >> la chiama Olive.
<< Che c’è, Olive? >>
<< Stiamo facendo obbligo o verità con i cicchetti, ti vuoi unire? >>
Lexi guarda le persone intorno a Olive, e risponde:
<< Perché no. >>
<< Ragazzi, lei è Lexi, una delle mie migliori amiche. >> dice Olive.
Tutti la salutano, poi riprendono a giocare.
<< Obbligo o verità, Lexi? >> le chiede uno dei ragazzi presenti.
<< Obbligo. >> risponde Lexi.
<< Ti obbligo a baciare… Olive. >>
Olive versa un po’ di Gin in un bicchierino, lo dà a Lexi e le dice:
<< Bevi questo prima. >>
Lexi afferra il bicchierino, beve e poi bacia Olive.
<< Dal modo in cui vi siete baciate, sembra che l’abbiate già fatto. >> dice una ragazza.
<< È così. >> dice Olive.
<< Ma non siete… migliori amiche? >>
<< Sì, ma… lasciamo stare. Continuiamo a giocare, dai. >> risponde Olive.

<< State giocando a obbligo o verità con i cicchetti? >> domanda improvvisamente qualcuno, avvicinandosi.
Olive e Lexi si voltano e vicino a loro c’è una ragazza abbastanza alta, magra, con gli occhi marroni, con i capelli castani con lo shatush biondo, che le arrivano al seno, e con indosso un tubino nero che le sta d’incanto.
Olive e Lexi la squadrano dalla testa ai piedi e intanto lei parla con una ragazza, e poco dopo si siede accanto a Lexi, partecipando anche lei al gioco.
<< Piacere, io sono Charlotte. >> dice lei, voltandosi verso Lexi e Olive, le uniche due ragazze che non conosce, e porgendo loro la mano.
<< Lexi. >> dice, stringendole la mano.
<< Olive. >> dice, stringendole anche lei la mano.
<< Charlotte, obbligo o verità? >> le chiede la sua amica.
<< Verità. >>
<< Hai mai fatto sesso all’aperto? >> le chiede la persona che ha giocato prima di lei.
<< Sì. >> risponde lei, dopo aver bevuto un cicchetto di Gin.


<< Sei davvero sexy con questo vestito. >> dice Sandy mentre balla con Liz.
<< E tu sei davvero sexy con questa camicia. >>
<< Appena arriviamo a casa, te lo tolgo subito. >>
<< Non vedo l’ora. >> gli dice lei, fissandolo dritto negli occhi e poi baciandolo.
<< Ciao, piccioncini! >> esclama Lux, arrivando accanto a Liz e Sandy, insieme a Lexi e Olive.
<< Quando arriva Mark, Olive? >> le chiede Sandy.
<< Non lo so. Ha detto che sarebbe venuto. >> risponde lei.
<< È passata almeno un’ora da quando te l’ha detto. >> dice Lexi.
<< Lo so, ma arriverà. >>
<< Sono proprio curiosa di vederlo. >> interviene Lexi.
<< Anch’io. >> salta su Lux.
<< Lo vedrete, ragazze. >> dice Olive.
<< Eccolo! >> esclama improvvisamente Olive, vedendo Mark tra la folla di persone.
<< Arrivo. >> aggiunge, prima di sparire tra la folla che balla.
<< Mark! >> esclama lei, arrivando verso di lui.
<< Wow! >> esclama lui, quando lei lo raggiunge.
<< Sei… non ho parole per descriverti, Olive. >> aggiunge.
<< Lo so. >>
Mark la squadra dalla testa ai piedi e pensa che sia fantastica.
<< Non mi dai neanche un bacio? >> gli chiede lei, impaziente.
<< Non chiedermelo due volte. >> dice lui, baciandola.
<< Se avessi saputo che saresti venuto, non mi sarei messa questo rossetto. >>
<< Però ti sta bene. >> dice lui, pulendole il contorno labbra sporco di rossetto rosso.
<< Sei rosso anche tu. >> dice lei, ridacchiando e togliendogli il rossetto dal viso.
<< Balliamo? >> propone Mark.
<< Sì. >> risponde Olive, afferrandogli la mano e portando tra la folla.
<< Voglio presentarti i miei amici. >> esclama lei, quando sta per raggiungere Liz, Sandy, Lux e Lexi.
<< Okay. >>
<< Mark, loro sono Liz, il suo ragazzo Sandy, Lux e Lexi. Manca Melissa, però. E, ragazzi, lui è Mark. >> afferma Olive.
<< Piacere di conoscervi. >> esclama Mark, porgendo loro la mano.
Liz, Sandy, Lux e Lexi stringono la mano di Mark e lo squadrano dalla testa ai piedi.
Liz, che l’aveva già visto, pensa che tutto sommato stia bene insieme a Olive.
Lux pensa che sia troppo vecchio per lei, ma se è felice, allora sarà felice anche lei.
Lexi, invece, pensa che non sia un brutto uomo, anche se un po’ vecchio per Olive.


<< Allora ci si vede in giro, Melissa. >> esclama Paul, lasciando Melissa da sola al bar, dopo averci parlato per un bel po’.
<< Lui ti piace, eh? >> le chiede improvvisamente una ragazza, avvicinandosi e sedendosi accanto a lei.
Melissa si volta e chiede:
<< Come, scusa? >>
<< Il ragazzo che ti ha appena salutata. Lui ti piace, vero? >>
<< Ehm… no, non lo so. L’ho conosciuto solo lunedì all’università. >> risponde Melissa, perplessa.
<< Sembra che tu sia interessata a lui. >> insiste la ragazza.
<< Forse, non lo so. Per ora non lo so con certezza. >>
<< Cosa studi all’università? >> le chiede la ragazza, cambiando argomento.
<< Musica, alla Royal Academy of Music. Tu? >>
<< Recitazione alla Royal Central School of Speech and Drama. >>
<< Vuoi diventare un’attrice? >>
<< Già. >>
Melissa squadra la ragazza dalla testa ai piedi, mentre ordina un drink, e pensa che abbia più o meno la sua età. È piuttosto alta, magra, con gli occhi verdi, con lunghissimi capelli neri, e ha indosso un vestito bianco che le mette in risalto il suo fisico e il suo sedere.
<< Hai già recitato da qualche parte? >> le chiede Melissa.
<< Sì, nei musical della mia scuola, ma non avevo mai un ruolo da protagonista, non sapendo cantare. >>
<< Ah, okay. >>
<< Tu invece che fai? Canti e suoni anche? >>
<< Sì, entrambe le cose. >>
<< Cosa suoni? >>
<< Chitarra classica ed elettrica e ho imparato anche a suonare il piano. >>
<< Wow! >> esclama la ragazza, bevendo il suo drink, appena arrivato davanti a lei.
<< Quanti anni hai… ? >>
<< Vicky. >> dice la ragazza, porgendo la mano a Melissa.
<< Melissa. >> dice lei, stringendogliela.
<< Ne ho diciotto, diciannove a novembre. Tu? >>
<< Diciotto. >>
<< Quindi sei al primo anno? >> le chiede Vicky.
<< Sì. >>
<< Ti sta piacendo? >>
<< Sì, non è male. Tra l’altro questa settimana ho suonato spesso il piano a lezione. >>
<< Vedrai che diventerei bravissima. >> le dice Vicky, sorridendo e bevendo il suo drink.
<< Lo spero. >>
<< Cosa stai bevendo? >> le chiede Melissa.
<< Un Sex on the Beach, vuoi assaggiare? >>
<< Sì, non l’ho mai sentito. >>
<< Non male. >> dice Melissa, dopo aver bevuto un sorso del drink di Vicky.


<< Eccoti! >> esclama Olive, vedendo arrivare Melissa, mentre è seduta su un divanetto insieme alle altre ragazze e a Sandy.
<< Vicky! >> esclama improvvisamente Charlotte, alzandosi da un divanetto lì vicino.
<< Non ti si vede da un po’. >> aggiunge.
<< Ho parlato un po’ con questa ragazza al bar. >> dice Vicky, voltandosi verso Melissa.
<< Lei è Melissa, Charlotte. E, Melissa, lei è Charlotte, la mia migliore amica. >> aggiunge.
Charlotte porge la mano a Melissa, che lei stringe, e quest’ultima le dice:
<< Piacere di conoscerti, Charlotte. >>
<< Piacere mio, Melissa. >> dice Charlotte.
<< Melissa? >> la chiamano le ragazze e Sandy.
<< Arrivo, ragazzi! >> dice lei.
<< Vi presento i miei amici. >> aggiunge, rivolgendosi a Vicky e Charlotte.
<< Ragazzi, loro sono Vicky e Charlotte. Ragazze, loro sono Olive, Liz, Sandy, il ragazzo di Liz, Lexi e Lux, i miei migliori amici. >> esclama Melissa, dopo aver raggiunto i suoi amici insieme a Vicky e Charlotte.
Si stringono tutti le mani e Olive dice:
<< Io e Lexi conosciamo già Charlotte. >>
<< Vero. Ci siamo conosciute prima, durante un gioco con i cicchetti. >> concorda Charlotte.
<< Ah, wow. >> dice Melissa.
<< Quanti anni avete, ragazze? >> chiede Sandy, mentre Vicky e Charlotte si siedono sul divanetto.
<< Diciannove. >> risponde Charlotte.
<< Diciannove a novembre. >> risponde invece Vicky.
<< Ah, quindi siete un anno avanti a noi. Come vi è andato il primo anno di università? >> chiede Lux.
<< Bene, bene. >> risponde Charlotte.
<< Direi bene. >> risponde anche Vicky.
<< Cos’avete scelto? >> chiede Charlotte.
<< Io studio alla National Bakery School. >> risponde Liz.
<< Io inglese, francese e spagnolo al King's College. >> risponde Sandy.
<< Io medicina veterinaria alla Royal Veterinary College. >> risponde Lux.
<< Anch’io medicina veterinaria alla Royal Veterinary College. >> risponde anche Lexi.
<< Io lavoro. >> risponde infine Olive.
<< Che lavoro fai? >> le chiede Vicky.
<< Non lo sappiamo neanche noi. >> interviene Melissa.
<< Perché? >> chiede Vicky.
<< Non vuole dircelo. >> dice Melissa.
<< Già. >> concorda Olive.
<< È un lavoro così brutto? >> domanda Charlotte.
<< Per me no, ma per le altre persone forse sì. >> risponde Olive.
<< Ah, okay. Beh, prima o poi lo scopriremo, Olive. >> dice Vicky.
<< Tu invece, Melissa, cosa studi? >> le chiede Charlotte.
<< Musica alla Royal Academy of Music. >> risponde Melissa.
<< Wow! Canti? Suoni? >>
<< Entrambe le cose. >>
<< Cosa suoni? >>
<< Chitarra classica ed elettrica, e ultimamente anche il piano. >>
<< Wow! Sarebbe piaciuto anche a me imparare a suonare la chitarra. >> dice Charlotte.
<< T’insegno io, se vuoi? >> le propone Melissa.
<< Okay. >>
<< Perfetto. >>
<< Grazie. >> dice Charlotte, sorridendole.
<< Melissa, sai che è venuto Mark prima? >> salta su Lux.
<< Ah, sì? >>
<< Sì, e l’abbiamo anche conosciuto. >> interviene Lexi.
<< Wow. E come vi è sembrato? >> chiede Melissa.
<< Vecchio. >> rispondono Lux e Lexi contemporaneamente.
<< Mi hanno tolto le parole di bocca. >> dice Sandy.
<< Però ce lo vedo bene insieme ad Olive. >> dice invece Liz.
<< Grazie, tesoro. >> le dice Olive, sorridendole.
<< Prego. >> dice Liz, sorridendole a sua volta.
<< Chi è Mark? >> chiede Vicky, curiosa.
<< Sì, infatti, chi è Mark? >> chiede anche Charlotte.
<< Il… l’uomo di Olive, il ragazzo con cui sta uscendo. >> risponde Melissa.
<< Anni? >> chiede Charlotte.
<< Trentasette. >> risponde Olive.
<< Quanti? >> chiedono Vicky e Charlotte contemporaneamente.
<< Lo so, è… >> dice Olive, non finendo la frase.
<< Vecchio. >> dice Vicky.
<< Sì, decisamente vecchio. >> concorda Charlotte.
<< Lo so, ma mi attrae ed io non ho potuto fare altro che dargli una chance. >> si giustifica Olive.
<< Hai una sua foto? >> chiede Vicky.
<< No. >>
<< Peccato. >>
<< Però se ti fa stare bene, non vedo perché non dovresti uscirci. >> salta su Charlotte.
<< Quello che dico anch’io. >> afferma Olive.
<< E poi sei maggiorenne, puoi fare quello che vuoi. >> salta su Vicky.
<< Esatto. >> concorda Olive.
<< Va beh, detto questo. Andiamo a ballare? >> propone Olive.
<< Andiamo! >> urlano Vicky e Charlotte, alzandosi dal divanetto.
Le ragazze legano subito con Vicky e Charlotte, tanto che il giorno dopo si organizzano per vedersi nel pomeriggio.


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Capitolo 9
*** Lola's ***


9

Lola’s





<< Da dove volete iniziare? >> domanda Charlotte mentre è con Vicky e le ragazze in Oxford Street, domenica pomeriggio.
<< Non ne ho idea. >> risponde subito Liz.
<< Neanch’io. >> risponde Lexi.
<< Non mi ricordo più che negozi ci sono. >> risponde invece Olive.
<< Nemmeno io. >> risponde Melissa.
<< Idem. Fate voi, ragazze. >> risponde infine Lux.
<< Okay, facciamo noi. >> afferma Vicky, prendendo a braccetto Melissa.

<< Raccontateci un po’ di voi, ragazze. Sappiamo solo i vostri nomi, l’età e cosa e dove studiate. >> salta su Vicky, mentre lei, Charlotte e le ragazze sono sedute dentro Starbucks.
<< Siamo nate tutte qui a Londra, da madri parigine e padri inglesi. Ma ci siamo trasferite a Parigi quando eravamo piccole, e siamo amiche sin dalla nascita. >> inizia Olive.
<< I nostri padri si conoscono sin da quando erano giovani. >> continua Melissa.
<< Abbiamo fatto una vacanza studio di un anno a Los Angeles, dal 2012 al 2013. >> dice Lexi.
<< Dove io ho conosciuto il mio attuale ragazzo, Sandy. >> confessa Liz.
<< Ed io il mio, Lewis, che verrà qui a gennaio. >> interviene Lexi.
<< Vi ha fatto proprio bene quella vacanza studio, allora. >> dice Charlotte.
<< Già. >> concordano Liz e Lexi.
<< Olive ha avuto anche una storia con il nostro professore. >> salta su Lux.
Vicky e Charlotte ridacchiano, e quest’ultima dice:
<< Wow! >>
<< Sei fantastica, Olive. >> le dice Vicky, sorridendole.
<< Grazie. >>
<< Volevamo tornare a Los Angeles per andare all’università, ma quando mio nonno è morto, la casa in cui viviamo ora si è liberata, quindi ci abbiamo pensato ed eccoci qui. >> dice Lux.
<< Ah, quindi vivete tutte e cinque nella casa che era di tuo nonno? >> chiede Vicky.
<< Sì, insieme a Sandy, e da gennaio anche con Lewis. >>
<< Wow! >> esclama Charlotte.
<< Già. >> concorda Vicky.
<< E dove vivete? >> aggiunge.
<< Al nove di Gayfere Street. >> risponde Melissa.
<< Mai sentita. >> dice Vicky.
<< Neanch’io. >> dice Charlotte.
<< È a dieci minuti scarsi, a piedi, dal Big Ben. >> dice Melissa.
<< Ah, wow. >> esclamano Vicky e Charlotte.
<< Ora diteci voi qualcosa. >> salta su Olive.
<< Siamo nate a Londra e ci conosciamo dalle superiori. >> dice Vicky.
<< Studio moda al London College of Fashion. >> salta su Charlotte.
<< Bello. >> interviene Lux.
<< Vicky è una ragazza sincera. Adora la verità. Ti dice tutto quello che pensa, senza peli sulla lingua. >> confessa Charlotte.
<< E lei mi adora per questo, ma non lo ammetterà mai. >> interviene Vicky.
<< No, infatti. >> ridacchia Charlotte.
<< Ti voglio bene, tesoro. >> le dice Vicky, dandole un bacio a stampo.
Le ragazze le guardano meravigliate dopo la loro manifestazione d’affetto, con tanto di bacio a stampo. Anche a loro successe di baciarsi a stampo due anni fa, ma fu stranissimo e non lo fecero mai più.
Ognuno ha il suo modo di manifestare il proprio affetto per un’altra persona, pensano.
<< Charlotte, invece, è adorabile. È divertente, estroversa, e non si fa troppi problemi ad essere com’è. È anche troppo sincera, ma non come me. >> confessa Vicky.
<< Una volta, quando avevo sedici anni, mi pare, disse al suo fidanzato che aveva toccato il culo ad un ragazzo, ma anche se non lo veniva sapere era lo stesso, ma lei glielo disse comunque. >> aggiunge, ridacchiando.
<< Sono fatta così. >> dice Charlotte, coprendosi il viso con le mani, sorridendo e ridacchiando.
<< Ognuno è fatto a modo suo. >> salta su Olive.
<< Esatto. >> concorda Vicky.
Le ragazze ridono e continuano a chiacchierare dentro Starbucks.


<< Come mai nessuno mi aveva avvisato che una cosa del genere esiste al mondo? >> chiede Liz, davanti ad uno stand pieno di cupcakes, dentro Topshop.
<< Perché neanch’io ne sapevo qualcosa. >> dice Olive.
<< Neanch’io. >> dice Lexi.
<< Nemmeno io. >> dice anche Melissa.
<< È il paradiso. >> afferma Lux.
<< Vedo che avete scoperto la nostra Lola’s. >> esclama Charlotte, raggiungendo le ragazze, insieme a Vicky.
Liz si volta verso di loro e chiede:
<< Perché non ne sapevo niente? >>
<< Perché non ti conosciamo ancora bene, Liz. >> dice Vicky.
<< Ma sapete che amo cucinare, soprattutto i dolci, e che frequento una scuola per pasticcieri. >> dice lei.
<< Sì, ma non ci è venuto in mente. >>
<< Pazienza, l’importante è che hai scoperto Lola’s. >> salta su Charlotte.
<< Vero. >> concorda Olive.
<< Lola’s. >> ripete Lexi, con l’acquolina in bocca.
<< Prendiamo uno! O almeno io lo prendo. >> esclama Lexi, guardando con occhi innamorati i cupcakes.
<< Quale volete? >> chiede loro Charlotte.
<< Non ne ho idea. >> risponde Liz.
<< Io ho già scelto. >> risponde invece Melissa.
<< Uno al cioccolato, per favore. >> esclama Melissa, alla ragazza dietro lo stand.
<< Arriva subito. >> dice la ragazza.
<< Per me uno alla vaniglia. >> dice invece Liz.
<< Fragola per me. >> dice poco dopo Lexi.
<< Cocco. >> dice Lux, mentre Liz, Melissa e Lexi stanno mangiando il loro cupcake.
<< Olive, tu non lo prendi? >> le chiede Vicky.
<< Sto ancora decidendo, ragazze. >>
<< Prenditi pure tutto il tempo che vuoi. >> le dice la signorina dietro lo stand.
Olive le sorride e continua a guardare i cupcakes, sempre più indecisa.
<< Per me uno con i mini marshmallow e il cioccolato. >> dice Olive, ordinando finalmente il suo cupcake.
<< Sono la fine del mondo. >> esclama Olive, mangiando il suo cupcake.
<< Concordo. >> dice Liz.
<< Voi non lo prendete, ragazze? >> chiede Melissa a Vicky e Charlotte.
<< Ovviamente sì. Volevamo solo vedere le vostre reazioni dopo aver mangiato un Lola’s. >> risponde Charlotte.
<< Esatto. >> concorda Vicky.
<< Uno con l’Oreo, per favore. >> dice Charlotte.
<< Per me un red velvet, invece. >> dice Vicky.
<< Cos’è quell’espressione, Olive? >> le chiede Vicky, mentre gusta il suo cupcake.
<< Mi è appena venuta un’idea. >> risponde Olive, voltandosi verso le ragazze.
<< Cioè? >> le domanda Charlotte.
<< Ve la dirò quando sarà necessario. Voglio che sia una sorpresa. >> risponde Olive.
<< Conosco quell’espressione. Porta guai ma anche divertimento. >> salta su Liz.
<< Esattamente. >> concorda Olive, con un sorriso malizioso.


Dopo un intenso pomeriggio di shopping con Vicky e Charlotte, le ragazze tornano a casa per cena.
Durante la serata, Olive si prende un po’ di tempo per chiamare Mark, andando nello studio, stanza della casa dove praticamente nessuno va mai, per stare un po’ da sola.
<< Pronto? >>
<< Ciao. >> dice Olive, con voce sexy, come se stesse facendo una telefonata erotica.
<< Ciao. >> dice lui.
<< Perché non mi hai detto di Lola’s? >> gli chiede lei.
<< Cosa? >> chiede lui, confuso.
Olive fa una pausa e poi risponde:
<< Lola’s, lo stand che c’è qui a Londra con i cupcakes. >>
<< Aah. Ho capito. >> dice lui, ridacchiando subito dopo.
<< Perché non mi hai mai detto che esiste una cosa del genere qui a Londra? >>
<< Perché non mi è mai venuto in mente. >> risponde lui, ridacchiando.
<< Non ridere. Io adoro i cupcakes. >> lo rimprovera lei.
<< Me lo ricorderò. >>
<< Bravo. >>
<< Comunque, come va? >> gli chiede lei.
<< Bene. Tu? >>
<< Bene, bene. >>
<< Cos’hai fatto di bello oggi? >> le chiede lui.
<< Shopping con le mie amiche a Oxford Street. C’erano anche le due ragazze che conosciuto alla festa di ieri sera. >>
<< Wow! Come si chiamano? >>
<< Vicky e Charlotte e hanno un anno in più di me. >>
<< Sono contento per te, Olive. >>
<< Grazie. >>
<< Sei sul letto? >> le chiede lui, dopo alcuni secondi di silenzio.
<< No, sul mobile nello studio. Tu? >>
<< Sul divano. >>
<< Non ho le mutande. >> salta su lei.
Mark si sistema per bene sul divano e le chiede:
<< Davvero? >>
<< Sì, le ho tolte apposta per telefonarti. >> risponde Olive, con voce sexy.
<< Interessante. >>
<< Si fa sempre più interessante con te, bambina. >> aggiunge.
<< Bambina? >> ripete lei.
<< Sì, sei la mia bambina. >>
<< La tua bambina cattiva. >>
<< Esatto. >>
<< Mi piace la tua voce sexy. >> dice lui.
<< Ti piace davvero? >>
<< Sì, mi piace davvero. Mi eccita. >>
<< Sono contenta che ti ecciti la mia voce sexy. >>
<< Lo sono anch’io. >>
Olive inizia a toccarsi. Dal seno passa alla pancia, poi all’inguine e al pube.
<< Ti sento ansimare, bambina. >> salta su Mark.
<< Ci sentiamo, Mark. >>
<< D’accordo. Ciao, Olive. >>
<< Ciao. >>

<< Olive, sei qui? >> chiede Liz, bussando alla porta dello studio, insieme alle ragazze.
<< Sì. >> riesce a dire lei, ansimando.
<< Che stai facendo chiusa qui dentro? >> chiede Melissa.
Olive si tira su i leggings, poi raggiunge la porta.
<< Ero al telefono con Mark. >> risponde, aprendo la porta e uscendo dallo studio.
<< Non hai le mutande? >> le domanda Lexi.
<< Già. >> risponde lei.
<< Avete fatto sesso al telefono? >> le domanda invece Lux, seguendola insieme alle altre in sala.
<< No. >> risponde semplicemente Olive, sedendosi sul divano.
<< E allora perché non avevi le mutande? >> le chiede Lux.
<< Perché mi andava di non metterle. Parlare al telefono con Mark mi eccita. Ma cosa sono tutte queste domande? Non si può neanche avere un po’ di privacy in questa casa! >> risponde Olive, scocciata.
<< Scusa. >> dice Lux.
<< Fa niente. >> dice Olive, sorridendo.
<< Cosa stavate facendo prima di trovarmi? >> chiede lei.
<< Guardavamo la tv. >> risponde Lux.
<< Allora guardiamo la tv. Ma dov’è Sandy? >>
<< Non lo so, forse è andato in bagno. >> risponde Liz.
Le ragazze si siedono sul divano, vicino a Olive, e guardano la tv tutte insieme, chiacchierando anche.


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Capitolo 10
*** Una sera di passione ***


10

Una sera di passione





<< Scusami, non volevo… Melissa! >> esclama Paul, entrando in un’aula della Royal Academy of Music.
Melissa smette subito di suonare il piano e, voltandosi verso la porta, saluta Paul.
<< Cosa ci fai qui tutta sola? >> le chiede lui, avvicinandosi.
<< Voglio imparare a suonare una canzone con il piano. >> risponde lei.
<< Quale canzone? >> le chiede Paul, appoggiando le braccia sul piano.
<< Thinking out loud di Ed Sheeran. >>
<< Bellissima, è davvero bella. >>
<< Ti piace davvero? >>
<< Sì. Anzi, se vuoi, posso darti una mano? >> si offre Paul.
<< Volentieri. >> risponde Melissa, sorridendogli.
Paul si siede accanto a lei, guarda lo spartito e inizia a suonare.
<< Wow! Sei bravissimo. >> dice lei, dopo che lui ha suonato fino al primo ritornello.
<< Grazie. >>
<< Continua tu, dai. >> aggiunge.
<< Sii buona con me, non sono una pianista. >>
<< Neanch’io. >> dice lui, sorridendole.
Lei lo guarda e gli sorride.
Pensa che abbia un sorriso bellissimo, ma deve concentrarsi sulla canzone perché vuole imparare a suonarla bene.
<< Attenta! >> la rimprovera lui.
<< Scusa. >>
<< Non scusarti. >>
<< Come sono andata? >> chiede lei, staccando le braccia dal piano, dopo aver finito di suonare la canzone.
<< Bene, tutto sommato. Riprovaci, dai. >>

<< Se vuoi, domani possiamo suonarla con la chitarra? >> le propone Paul.
<< Sì, okay. >> risponde Melissa, sorridendo.
<< Sempre qui, va bene? >>
<< Sì. A quest’ora? >>
<< Sì. >> dice lui, alzandosi.
<< Allora… a domani, Melissa. >>
<< A domani, Paul. >>
<< Senti… >> esclama lui, sulla soglia della porta, voltandosi.
<< Sì? >>
<< Questo sabato hai da fare? >> le chiede.
<< No. >>
<< Ti va di uscire? >>
<< Sì, mi va. >>
<< Perfetto. >> dice lui, sorridendole.
<< Ne parliamo domani, allora. >> aggiunge.
<< Okay. >>
<< Ciao. Di nuovo. >>
<< Ciao. >>


<< Ti ha chiesto di uscire? >> chiede Lexi, durante la cena, la sera stessa.
<< Sì. Direi che gli piaccio, no? >>
<< Beh, se ti ha chiesto di uscire… >> risponde Liz.
<< Direi di sì, tesoro. >> risponde invece Lux.
<< Eh sì, eh. >> risponde Lexi.
<< Direi proprio di sì. >> risponde infine Olive.
<< Sandy? Che dici? >> domanda Melissa, voltandosi verso l’unico uomo della casa.
<< Quando un ragazzo chiede di uscire a una ragazza, di solito è interessato a lei, e anche viceversa. >> risponde Sandy.
<< Dipende che tipo di ragazzo è. >> aggiunge.
<< In che senso? >> domanda Melissa.
<< Come sai, ci sono tanti tipi di ragazzi. Io, ad esempio, sono un ragazzo romantico, con i piedi per terra, e uno che vuole solo una ragazza. Poi ci sono quelli che vogliono più ragazze, quelli che vogliono scopare e basta, eccetera. Ma credo che questo valga anche per le ragazze. >>
<< Sì. >> conferma Olive.
<< Sì, Olive e Liz ne sono la conferma. >>
<< Hey! Anch’io sono una che vuole solo un ragazzo e che ha solo un ragazzo. >> interviene Lexi.
<< Anch’io voglio solo un ragazzo. >> salta su Lux.
<< Certo, ragazze. >> dice Melissa.
<< Anch’io. Solo Olive vuole solo scopare. >> aggiunge.
<< Eh già, però a Mark non gliel’ho data subito, ve lo vorrei ricordare. >> salta su Olive.
<< Al secondo appuntamento sì però. >> ribatte Melissa.
<< Ma di solito scopavo al primo. >>
<< In effetti. >>
<< Quindi qual è il verdetto, Sandy? >> domanda Melissa.
<< Gli piaci, dai. Altrimenti non ti avrebbe chiesto di uscire. >> risponde lui.
<< Esatto. >> concorda Liz.

<< Olive, ma Mark non ti chiede mai di andare a casa sua? >> chiede improvvisamente Lux.
<< Per ora no. >>
<< Come mai? >>
<< Non ne ho idea. Se venisse qui, sarebbe un problema? >>
<< No. >> risponde Lux.
<< No. >> risponde anche Lexi.
<< No no. >> risponde Sandy.
<< Io non l’ho ancora visto, ma la casa è grande, avreste la vostra privacy e noi la nostra. >> risponde invece Melissa.
<< Concordo con Melissa. >> risponde invece Liz.
<< Allora quasi quasi domani gli chiedo di venire qui. Dopo cena magari. >> esclama Olive.
<< Non fate troppo rumore però, eh. >> dice Liz, ridacchiando.
<< Anche tu con Sandy, tesoro. >> ribatte Olive, sorridendo e ridacchiando.
<< Io sono proprio qui, ragazze. >> esclama Sandy.
<< Lo sappiamo, tesoro. >> gli dice Liz, accarezzandogli il braccio e dandogli un bacio sulla guancia.
<< Che ore sono? >> chiede improvvisamente Lexi.
<< Le nove e un quarto. >> risponde Sandy, guardando sul suo orologio.
<< Alle dieci mi chiama Lewis su Skype. >> dice Lexi.
<< Hai tempo. >> le dice Liz.
<< Sì. >>
<< Quindi stasera vi fate i cavoli vostri, eh? >> le chiede Lux.
<< Già. Quasi quasi vado nello studio, visto che non ci va mai nessuno. >> risponde Lexi.
<< Perfetto, così io ho la camera tutta per me. Grazie, Lexi. >>
Lexi sorride a Lux, poi Liz si volta verso Sandy e gli chiede:
<< Che ne dici se ci guardiamo un film in camera nostra, solo noi due? >>
<< Certo. >> risponde lui, dandole un bacio.
<< Noi due che facciamo, Lexi? >> chiede Olive.
<< Tv? >> propone lei.
<< Sì. Lux, tu che fai? >>
<< Guarderò la tv con voi. >> risponde lei.
<< A meno che non hai in mente qualcos’altro. >> afferma Olive.
<< Per ora no. >> risponde lei.
<< Allora tv. >> dice Olive.


<< Ciao, amore. >> saluta Lexi, davanti al suo computer, seduta alla scrivania dello studio.
<< Ciao. >> la saluta Lewis.
<< Come stai? >>
<< Bene, ma starei meglio con te. Tu? >>
<< Idem. >>
<< Cos’hai fatto di bello oggi? >> le chiede Lewis.
<< Niente di che. Sono andata a lezione. Tu? >>
<< Niente di che, le solite cose. Sandy e le tue amiche come stanno? >>
<< Bene anche loro. >>
<< Hai già dei programmi per il weekend? >> le chiede lui.
<< Credo che andremo a ballare venerdì, come al solito. Tu? >>
<< Per ora niente. >>
<< Sai che forse Melissa ha trovato un fidanzato? >> salta su Lexi.
<< Davvero? >>
<< Sì. Da quello che dice lei è carino. Dice che non è tanto alto, moro, con la barba, gli occhi neri, fisico normale e suona il piano e la chitarra. >>
<< Wow. È perfetto per lei allora. Anni? >>
<< Tre in più di noi. >>
<< Ah, è più grande. Ma dove l’ha conosciuto? >>
<< All’università. Il primo giorno, all’entrata. >>
<< Wow! >>
<< Già. >>

<< E se invece di guardare un film… guardassimo… qualcos’altro? >> propone Sandy, in camera con Liz.
<< Tipo cosa? >>
<< Tipo… >> risponde lui, con sguardo malizioso.
<< Un porno? >> chiede lei.
<< Sì, dei video porno però, non un film. >>
<< Ma… non l’abbiamo mai fatto. >> dice Liz, confusa.
<< Lo so. Tu da sola ne hai mai guardato uno? >>
<< Con le ragazze sì, un paio di volte, mi pare, ma da sola mai. Tu? >>
<< Sì, e da solo, ma prima di conoscerti. >> confessa lui.
<< Allora… potremmo iniziare a guardarli insieme. >> afferma Liz, avvicinandosi a lui e baciandolo.
<< Molto volentieri. >> dice Sandy, stringendola a sé e sorridendole.

<< Mi manchi, Lewis. >> dice improvvisamente Lexi.
<< Mi manchi anche tu, Lexi. >>
<< Tesoro? >>
<< Sì? >>
<< Stai vestita così in casa? >>
<< Sì, perché? >> domanda Lexi, guardandosi e poi guardando lo schermo del suo computer.
<< Perché hai una bella scollatura. O almeno io ti vedo le tette, e parecchio anche. Beato Sandy. >>
Lexi inizia a ridere e Lewis la guarda, ridendo anche lui.
<< E ti piace quello che vedi, tesoro? >> gli chiede lei.
<< Assolutamente sì. Perché non ti togli la maglietta? >>
<< Volentieri. >> dice lei, togliendosi la maglietta e mettendola sulla scrivania.
<< Ora toglietela anche tu la maglia, però. >> aggiunge.
<< Molto volentieri, tesoro. >> dice Lewis, togliendosi anche lui la maglia.
<< Mi piace quel reggiseno. Sbaglio o è quello che avevi quando l’abbiamo fatto la prima volta? >>
<< Non sbagli. >> risponde Lexi, togliendoselo e buttandolo per terra lentamente, in modo che Lewis possa godersi tutta la scena.
<< Wow! >> dice lui, sorridendo.
<< Come vorrei essere lì con te per poterti toccare. >> aggiunge.
<< Vorrei che fossi tu a toccarmi. >> afferma Lexi.
<< Toccati tu, Lexi. >> la sprona lui.
Lexi inizia a toccarsi il seno, poi la pancia, infila la mano dentro le mutande e arriva al clitoride.
<< Wow, piccola, mi stai facendo eccitare. >> confessa Lewis, mentre si gode la sua ragazza che si tocca.
<< Mi sto eccitando anch’io, Lewis. >> confessa Lexi, ansimando.
Lewis guarda la sua ragazza toccarsi e ansimare, così si slaccia i jeans e inizia a toccarsi anche lui.
<< È incredibile. Sto guardando la mia ragazza masturbarsi e non è mai successo neanche quando ero con lei. >> salta su Lewis, qualche minuto dopo.
Lexi continua a masturbarsi e Lewis si goda la scena in completo silenzio, mentre si tocca.
<< Sei fantastica, piccola. >> le dice lui, sorridendo come un ebete.
<< Lewis? >> ansima lei.
<< Sì, piccola? >>
<< Dimmi qualcosa di perverso, qualsiasi cosa. >>
<< Immagina che sia io a toccarti, immagina che io ti stia baciando il seno, la bocca, che ti stia succhiando i capezzoli. Immaginami lì con te, piccola. Riesci a venire per entrambi? >> esclama Lewis, con voce sexy.
<< Ancora, Lewis, ancora. Dimmi qualcos’altro. >>
<< Ti sto leccando tutto il corpo, piccola. Chiudi gli occhi e immaginami su di te. Fallo, piccola, fallo. >>
Lexi chiude gli occhi e immagina tutto quello che le ha detto Lewis.
<< Continua, tesoro, continua. >>
<< Ti sto guardando, piccola. Ti sto guardando e sto sorridendo. So che puoi farcela a venire, so che sei sul punto di riuscirci. Sono lì con te, ti sto toccando e baciando ovunque. Quelle che hai dentro non sono le tue dita, ma le mie, e sai quanto ti piacciono le mie mani. >>
<< Sì, mi piacciono tanto le tue mani. >>
<< Ecco, allora apri gli occhi e guardami. >>
Lexi apre gli occhi e vede Lewis che si tocca, poi li richiude e qualche minuto dopo raggiunge l’orgasmo.

<< Ti hanno eccitata quei video, eh? >> le chiede Sandy.
<< Assolutamente sì. >> risponde lei, togliendogli la maglia.
<< Perché tu non sei eccitato, amore? >> aggiunge.
<< Eccome se lo sono. >> risponde lui, baciandola.
<< Allora credo che l’unica cosa che ci rimane da fare adesso, sia fare sesso. >> dice Liz.
<< Non chiedevo altro. >> dice Sandy, togliendole la maglia.
<< Non volevo altro. >> dice Liz, sorridendogli.


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Capitolo 11
*** La ragazza bavarese ***


11

La ragazza bavarese

    



<< Wow! Hai proprio una bella casa, Olive. >> esclama Mark, entrando in casa delle ragazze e di Sandy.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli e conducendolo in cucina.
Girano la casa, finché non arrivano in sala, dove ci sono le ragazze e Sandy.
Mark li osserva mentre sono sul divano a guardare la tv, e si sente un po’ un pesce fuor d’acqua.
Loro sono così giovani, lui è stato giovane ancora prima che loro nascessero.
<< Mark, ti ricordi delle ragazze e di Sandy? >>
<< Certo. >>
<< Melissa è l’unica che non hai ancora conosciuto. Quindi, Mark, lei è Melissa. Melissa, lui è Mark. >>
Melissa si alza dal divano e porge la mano a Mark, e dice:
<< Piacere. >>
<< Piacere mio. >> dice lui, stringendole la mano.
<< Continuiamo il giro della casa? >> propone Olive.
<< Sì. >> risponde lui, salutando le ragazze e Sandy.
<< È… >> inizia a dire Melissa, appena Mark e Olive sono usciti dalla sala.
<< Vecchio? >> domanda Liz.
<< Sì. Ed è quasi… >>
<< Pelato? >> chiede Lexi.
<< Sì. >>
<< Olive ce l’ha detto. E anche noi te l’abbiamo detto quando l’abbiamo visto. >> interviene Lux.
<< Lo so. >>
<< E non è neanche un bel tipo, per i miei gusti. >> aggiunge Melissa.
<< Piace a lei. >> dice Liz.
<< Non so come sia possibile, ma è così. >> salta su Sandy.
<< Già. >> concorda Melissa.

<< E questa è la camera che condivido con Melissa. >> esclama Olive, entrando nella stanza.
<< Piccola, ma carina. >> dice Mark.
<< Già. >> concorda Olive, avvicinandosi a Mark e baciandolo.
<< Hai già fatto sesso in questo letto? Spero di no. >> le chiede Mark, avvicinandosi al letto.
<< No. >>
<< Bene. >> dice lui, sorridendole e buttandola sul letto.
<< Cosa fai lì fermo immobile? Vieni qui. >> gli dice Olive, con sguardo malizioso.
<< Subito. >> dice Mark, raggiungendola sul letto e baciandola.
<< Perché non chiudi la porta a chiave? >> le chiede Mark, fra un bacio e l’altro.
<< Mi dovrei staccare da te. >> risponde Olive.
<< Allora stai qui. Voglio baciarti ancora per un po’. >>
<< Mark? >> dice lei, qualche minuto dopo.
<< Che c’è? >> le chiede lui, baciandole il collo.
<< La porta. >>
<< Sì. >>
<< Dai, Mark, dobbiamo chiudere la porta. Ci sono le ragazze e Sandy in casa. >>
<< La chiudo io. >> si offre Mark, alzandosi dal letto.
<< Ora sei tutta mia. >> dice Mark, ritornando sul letto, dopo aver chiuso la porta.
Olive gli fa un gran sorriso e, dopo averlo baciato, gli toglie il maglioncino.
Gli bacia il petto e poi lo bacia sulle labbra.
<< Guardati, quanto sei bella. >>
Olive gli sorride, poi lui le toglie la maglietta.
Mentre le bacia il collo, le toglie il reggiseno, che butta per terra, poi passa al seno e intanto si sdraiano.
<< Hai più capelli del solito oggi, o sbaglio? >> chiede lei, improvvisamente, mentre lui le lecca il seno e lei ha le mani sulla sua testa.
<< Farò finta di non aver sentito. >> risponde Mark, continuando a leccarle il seno e poi mordendole un capezzolo.
<< Aia! >> esclama Olive, tirando su la testa.
Mark alza lo sguardo, e guardandola negli occhi, dice:
<< Quella era la tua punizione per avermi dato del pelato. >>
<< Ma non ti ho dato del pelato. Anzi, ho detto che hai più capelli del solito. >>
Mark la guarda e sorride, accarezzandole il seno, e poi le strizza i capezzoli. Olive lo guarda e digrigna i denti.
<< Comunque sì, gli ho lasciati crescere un po’. >>
<< Ah, ecco. >> dice Olive, sorridendogli.
<< Sto meglio così? >>
<< Sì. >>
<< Meno male. >> dice lui, tornando sul suo seno.
Olive mette giù la testa, chiude gli occhi e si gode quella fantastica sensazione, mentre Mark le bacia e lecca il seno e i capezzoli.
<< Per quanto tempo hai intenzione di stare sulle mie tette? >> gli chiede Olive, improvvisamente.
<< Per tutto il tempo che vuoi. >> risponde Mark, alzando lo sguardo.
<< Non voglio più. >> dice Olive, tirandosi su e baciando Mark.
<< Perfetto. >> dice lui, mentre lei gli bacia il petto e gli slaccia i jeans.

<< Sai quante volte mi hai fatto venire? >> salta su improvvisamente Olive, mentre si riveste.
<< Tre? >>
<< Sì. E non so quale sia stata la migliore delle tre. >> risponde lei, dandogli un bacio dopo essersi infilata la maglietta.
<< Dai, usciamo da qui. >> dice Mark.
<< Sì, è più di un’ora che siamo chiusi in questa stanza. >> afferma Olive.
<< Siete resuscitati, ragazzi? >> domanda Liz, vedendo Mark e Olive arrivare in sala.
<< Sì. >> risponde Olive, con un mega sorriso sulle labbra, e voltandosi verso Mark, che le sorride a sua volta.
<< Cosa vuoi fare adesso, Olive? >> le chiede Mark.
<< Non lo so. Ti va qualcosa da mangiare o da bere? >>
<< Sì, grazie. Da bere magari. >>

<< Vino, coca, acqua? Cosa preferisci? >> chiede Olive, arrivando in cucina con Mark.
<< Ho anche della Vodka, se vuoi? >> aggiunge.
<< Perché no. Che gusto? >>
<< Fragola. >>
<< Va bene. >>
<< Vada per la Vodka allora. >> esclama Olive, aprendo un’anta di un mobile della cucina.
<< Possiamo anche finirla, tanto ormai non ce n’è quasi più. >> aggiunge, aprendo la bottiglia di Vodka alla fragola.
<< Perfetto. >> dice lui, prendendo la bottiglia e bevendo.
Ne beve un po’ e poi la passa a Olive, che beve anche lei. Olive passa la bottiglia a Mark e, mentre lui beve, lei si toglie la maglietta e poi il reggiseno, e li appoggia sull’isola della cucina.
<< Mark? >> esclama lei.
Mark si toglie la bottiglia dalla bocca e guarda Olive, stupito.
<< Perché ti sei spogliata? >> le chiede lui.
<< Shh… >> dice lei, prendendo la bottiglia di Vodka e buttandosene un po’ sul petto.
<< Leccami la Vodka dalle tette. >> aggiunge Olive.
<< Con vero piacere. >> dice lui, iniziando a leccare la Vodka dal seno di Olive.
Poco dopo la solleva e la mette sull’isola della cucina, e versa un altro po’ di Vodka sul seno di Olive.
<< È finita. >> dice improvvisamente Mark, con la bottiglia in mano.
<< Peccato, mi stavo divertendo. >> dice Olive, scendendo dall’isola della cucina e prendendo il suo reggiseno.
<< Aspetta! Non hai nient’altro di alcolico in casa? >> le chiede Mark.
<< Solo del vino, e della birra. >>
<< Ma aspetta! Mi è appena venuta un’idea. Aspettami qui dieci minuti e poi raggiungimi in camera mia appena ti manderò un messaggio. >> aggiunge.
<< Okay. Sbrigati però, perché non vedo l’ora di sapere che idea ti è venuta. Mi piacciono le tue idee. >> dice lui.
Olive gli sorride e, dopo aver preso due bottiglie di birra e un bicchiere, raggiunge la camera che condivide con Melissa.

Quando Mark entra in camera di Olive, spalanca la bocca e balbetta qualcosa d’incomprensibile.
<< Vuoi un po’ di birra? >> domanda Olive, alzandosi dal letto, con il bicchiere pieno di birra in mano.
Mark ha ancora la bocca spalancata.
Olive è vestita da ragazza bavarese, ovviamente sexy. Una tipica ragazza bavarese che porta la birra, con un vestito corto, con una gonna verde, il corpetto, il grembiule bianco e dei calzettoni bianchi.
<< Sì. >> risponde Mark, qualche secondo dopo.
<< Apri la bocca. >> gli dice Olive.
Dopo che Mark ha aperto la bocca, Olive gli versa un po’ di birra in bocca e poi lo bacia.
<< Sei… fantastica vestita così. >>
<< Grazie. >> dice lei, afferrandolo per il maglioncino e sedendosi sul letto.
<< Vorrei dell’altra birra, signorina. >> le dice lui.
<< Subito, signore. >> dice lei, versandosi un po’ di birra sulle cosce.
<< Ups! >> aggiunge, fingendosi un po’ sbadata, e mettendosi la mano davanti alla bocca.
<< Non c’è problema, signorina, posso leccarle la birra anche dalle cosce. >> esclama Mark, con sguardo perverso, afferrando il bicchiere di birra e appoggiandolo per terra.
<< Perfetto, signore. >> dice Olive, facendosi un po’ indietro e sdraiandosi.
<< Le piace questa birra, signore? >> chiede Olive, pochi minuti dopo.
<< Sì, signorina, mi piace molto. >> risponde Mark, guardando Olive e sorridendole.
<< Perfetto. >> dice lei, baciandolo.
<< Hai chiuso la porta, vero? >> gli chiede lei, mentre Mark le accarezza i capelli e le bacia il collo.
<< Sì. >>
<< Perfetto. >> afferma Olive, tirandosi su e facendo spostare Mark da sopra di lei.
Prende il bicchiere di birra che era per terra e va sopra Mark, che intanto si è sdraiato.
<< Vuole dell’altra birra, signore? >>
<< Sì. >>
<< Perfetto. >> dice lei, alzandogli il maglioncino e versando un po’ di birra sulla pancia di Mark.
La birra va a finire dentro il suo ombelico e lei la succhia subito, mentre si guardano l’un l’altra.

<< Come mai hai questo vestito? >> le chiede improvvisamente lui, tra un bacio e l’altro.
<< Avevo la fissa per la birra a quindici anni, quindi per Halloween mi sono vestita così. >> risponde Olive.
<< Stai davvero bene. Chissà che successo avrai avuto vestita così. >>
<< Tanto successo. >> dice lei, vaga.
<< Quanto successo? >>
<< Troppo, forse. >> risponde lei, sorridendo.
<< Con me il successo è assicurato. Io amo la birra. >>
<< Me ne sono accorta. Abbiamo finito tutte e due le bottiglie. >>
<< Ups! >> dice Mark, sorridendole e poi baciandola.
<< Vorrei toglierti questo vestito. >> aggiunge.
<< Non te lo farò dire due volte. Toglimelo pure. >> dice lei.
<< Subito. >> esclama Mark.

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Capitolo 12
*** Un ottimo primo appuntamento ***


12

Un ottimo primo appuntamento





<< Sei già pronta? >> le chiede Olive, entrando in camera.
<< Quasi. >> risponde Melissa, mentre si dà il rossetto.
<< Ti sei messa un bel completino? >>
<< Non dobbiamo scopare, Olive. Andiamo solo in un karaoke bar, niente di che. >>
<< Okay, ma non si sa mai. >>
<< Non succederà. >> precisa Melissa.
<< Okay. >>

<< Qui va bene? >> le chiede Paul, dentro il karaoke bar.
<< Sì, certo. >> risponde Melissa, con un sorriso.
<< Posso esservi utile? >> domanda la barista, dietro il bancone.
<< Sì, grazie. Per me… un Margarita. Per te, Melissa? >>
<< Un Mojito, grazie. >>
<< Arrivano subito. >> dice la barista.
<< Grazie. >> rispondono contemporaneamente Melissa e Paul.
<< Allora… come sta andando l’ultimo anno? >> chiede improvvisamente Melissa.
<< Bene, bene. A te il primo? >>
<< Bene, direi. >>
<< Hai continuato a suonare Thinking out loud con il piano? >>
<< Sì, e sono migliorata un po’ in questa settimana. >>
<< Bene. Quando vuoi io posso aiutarti, okay? >>
<< Grazie. >>
<< Di niente, per me è un piacere. >>
Arrivano i drink e, fra un sorso e l’altro, chiacchierano del più e del meno, finché non iniziano a cantare al karaoke, insieme a un’altra coppia.

<< Avanti, dimmi qualcosa di te. >> salta su Melissa.
<< Alla festa dell’università ti ho detto molte cose su di me, ora voglio sapere io delle cose su di te. >> aggiunge.
<< Cosa vuoi sapere? >>
<< Tutto. >> risponde Melissa.
<< Allora… sono figlio unico. Il mio secondo nome è John. Sì, i miei genitori sono fissati con i Beatles. >> inizia a dire Paul.
<< Pensa se ti chiamavano Ringo. >> ridacchia Melissa.
<< Ma Ringo Starr non è il suo vero nome. Lo sapevi, vero? >>
<< No. >> dice lei, guardando dappertutto tranne che Paul.
Paul ridacchia e poi dice:
<< Il suo vero nome è Richard Parkin Starkey. >>
<< Beh, Richard è un bel nome, e anche George. Ma Paul e John sono i migliori, sia i nomi che membri dei Beatles. >> afferma Melissa, sorridendogli.
<< Già. >> concorda Paul.
<< Quindi deduco che i Beatles piacciano anche a te? >>
<< Deduci bene. >>
<< E invece della musica attuale chi ti piace? Come band o artista singolo. >> gli chiede Melissa.
<< Non ho proprio delle preferenze, però mi piacciono molto i OneRepublic. >> risponde Paul.
<< Hope when you take that jump
You don't fear the fall
Hope when the water rises
You built a wall.

Hope when the crowd screams out
They're screaming your name
Hope if everybody runs
You choose to stay. >> inizia a cantare Melissa, guardando e sorridendo a Paul, che le sorride a sua volta.

<< Hope that you fall in love
And it hurts so bad
The only way you can know
You gave it all you had

And I hope that you don't suffer
But take the pain
Hope when the moment comes
You'll say… >> continua a cantare Melissa.

I, I, I
I did it all
I, I, I
I did it all
I owned every second that this world could give
I saw so many places, the things that I did
Yeah with every broken bone
I swear I lived. >> cantano insieme.

<< Amo questa canzone. >> esclama Melissa.
<< Anch’io. >> dice Paul, facendole un gran sorriso.

Durante la serata al karaoke bar, Melissa e Paul si ritrovano a cantare con altre persone e si divertono come matti.


<< Vicky! Charlotte! >> esclama improvvisamente Melissa, trovandosi davanti Vicky e Charlotte.
<< Che ci fate qui? >> aggiunge.
<< Cantiamo, o almeno ci proviamo. >> risponde Charlotte.
<< Siamo qui con alcune compagne di corso. >> continua Vicky.
<< Tu invece sei con… ? >> domanda Charlotte.
<< Paul. Un… >> risponde Melissa, voltandosi verso Paul e guardandolo.
Lui la guarda e lei, rivoltandosi verso le ragazze, dice:
<< Amico. >>
<< Vicky, piacere. >> esclama Vicky, porgendo la mano a Paul.
<< Paul, piacere mio. >> dice lui, stringendogliela.
<< Charlotte. >> dice Charlotte, porgendo la mano anche lei a Paul.
<< Paul. >> ripete lui, stringendo la mano anche a Charlotte.
<< Studiate anche voi all’University of London? >> domanda Paul.
<< Io sì. >> risponde Vicky.
<< Io no. Studio moda al London College of Fashion, dell’University of the Arts. >> risponde invece Charlotte.
<< Ah, wow. Tu invece, Vicky, cosa studi? >>
<< Recitazione alla Royal Central School of Speech and Drama. Tu invece? >> risponde Vicky.
<< Musica, come Melissa, alla Royal Academy of Music. >> risponde Paul, voltandosi poi verso Melissa e sorridendole.
<< Che dici, Paul, andiamo? >> chiede Melissa.
<< Che ore sono? >> chiede lui.
<< Mezzanotte e mezzo. >>
<< Sì, dai, andiamo. >>
<< È stato un piacere conoscervi, ragazze. >> aggiunge Paul.
<< Anche per noi, Paul. >> rispondono contemporaneamente Vicky e Charlotte.
<< Ciao, ragazze. >> saluta Melissa, dando loro un bacio sulle guance.
<< Dopo ti mando un messaggio. >> dice Vicky, mentre sta dando un bacio sulle guance a Melissa.
<< Okay. >> dice lei.
<< Vogliamo sapere di più. >> esclama Charlotte, mentre sta dando anche lei un bacio sulle guance a Melissa.
<< Volete sempre sapere di più voi due. >> dice loro Melissa.
<< Ovvio. >> dice Charlotte, sorridendole.
<< Ovvio. >> dice anche Vicky, sorridendole.
Melissa sorride loro poi se ne va insieme a Paul.

<< Vivi da solo o con i tuoi? >> gli chiede Melissa, in macchina con Paul.
<< Con i miei. Essendo di qua, sono rimasto a casa con i miei. >> risponde Paul.
<< Hai fatto bene. >>
<< Tu, invece, hai detto che vivi con le tue amiche e con il ragazzo di una di queste, giusto? >>
<< Sì. Ti ricordi l’indirizzo, vero? >>
<< Sì sì, mi ricordo. >>
<< Liz, Olive, Lux, Lexi e… come si chiama il ragazzo? >> domanda Paul.
<< Sandy, che è il ragazzo di Liz. >> risponde Melissa.
<< Ah sì, Sandy, giusto. >>
<< Sono simpatiche le tue amiche. Vicky e Charlotte, dico. >> salta su lui, poco dopo.
<< Già. >>
<< Quanti anni hanno? >>
<< Un anno in più di me. >>
<< Le conosci da molto? >>
<< A dire la verità no. Ci siamo conosciute alla festa dell’università. >>
<< Ah, wow, da pochissimo. >>
<< Già, da una settimana. Però ci siamo subito trovate tutte e cinque bene con loro. Credo che nascerà una bella amicizia. >>
<< Lo spero per voi. >> le dice Paul.
Mentre Paul guida per riportare Melissa a casa, lei riceve un sms.

“Lui non è il ragazzo con cui eri al bar quando ci siamo conosciute, sabato scorso alla festa dell’università?”
È Vicky, curiosa di sapere un po’ di cose.
“Sì, è lui. Paul.”
“Era il vostro primo appuntamento, vero?”
“Sì, ed è andato benissimo. Vi spiego meglio domani, dai.”
“Okay.”

<< È qui, vero? >> domanda Paul, fermando la macchina davanti alla casa di Melissa, delle ragazze e di Sandy.
<< Sì. >> risponde Melissa.
<< Mi sono proprio trovato bene con te, Melissa. >> salta su Paul, davanti alla porta di casa insieme a Melissa, qualche secondo dopo.
<< Anch’io mi sono trovata bene con te, Paul. >> dice lei, sorridendogli.
<< Ti va di vederci di nuovo? >> le propone lui.
<< Molto volentieri. >>
<< Sabato prossimo va bene? >>
<< Sì. Dove vuoi andare stavolta? >>
<< Lo vedrai, e credo ti piacerà. >> risponde Paul, sorridendole e guardandole prima gli occhi e poi le labbra.
<< Okay. >> dice semplicemente lei.
Paul la guarda e lei osserva alcuni dettagli del suo viso che non aveva ancora notato. Un neo vicino alle labbra, la bocca a forma di cuore, il mento spigoloso, e qualche brufoletto sulla fronte.
<< Hai la bocca a forma di cuore. >> salta su Melissa.
<< Lo so, me lo dicono in tanti. >> dice lui, sorridendole.
<< Non l’avevo ancora notata. >>
<< Perché non mi avevi ancora guardato come stai facendo ora. >> dice lui.
Melissa gli sorride e gli dice:
<< Mi piace guardarti come sto facendo ora. >>
<< A me, invece, piace fare questo… >> dice lui, per poi avvicinarsi e baciarla.
<< Speravo l’avresti fatto entro la fine dell’appuntamento. >> esclama Melissa.
<< L’avrei fatto anche prima, ma volevo un momento tranquillo, solo per noi due. >> dice lui.
<< Allora sono contenta che tu abbia aspettato. >>
<< Anch’io. >>
<< Allora ci vediamo all’università. >> afferma Melissa.
<< Sì, e se non ci vediamo all’università, ci sentiamo, okay? >>
<< Sì. >>
<< Ciao, Melissa. >>
<< Ciao, Paul. >>
Paul si avvicina al suo viso e le dà un altro bacio, stavolta molto più breve ma ugualmente intenso.
<< Mi piaci davvero tanto, sappilo. >> confessa Paul.
Sembra che non voglia proprio andarsene e neanche Melissa vuole che lui se ne vada.
<< Anche tu, Paul. >> confessa anche Melissa.
<< Meno male. >>
Melissa gli sorride, poi lui sale in macchina e se ne va.


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Capitolo 13
*** Un bel compleanno ***


13

Un bel compleanno





<< Amore? >> chiama Sandy, accanto a Liz, sul loro letto.
<< Amore, svegliati. >> continua.
Liz borbotta qualcosa, poi si gira da una parte.
<< Amore, dai, svegliati. >>
<< Lasciami dormire, Sandy. >> dice lei.
<< Ma è il tuo compleanno. >> dice lui, invece.
Liz apre gli occhi e sorride fra sé e sé.
<< Lo so. >>
<< Allora, svegliati. >>
<< Ma che ore sono? >> domanda Liz.
<< Le dieci. >>
Improvvisamente Liz si tira su a sedere ed esclama:
<< Come le dieci? Alle nove dovevo essere all’università. >>
Liz si alza dal letto e va subito in bagno. Sandy la segue e le dice:
<< Non andrai a lezione oggi. E neanch’io. >>
<< Perché no? >>
<< È il tuo compleanno. >> risponde semplicemente Sandy.
<< Staremo a casa solo noi due. Le ragazze sono già uscite da un po’, invece. >> aggiunge.
<< Sei sicuro? >> gli domanda lei.
<< Sì. >>
<< Andiamo a fare colazione, dai. >> aggiunge.

<< È la prima volta, da quando viviamo qui, che abbiamo la casa solo per noi due. >> esclama Liz, mentre fanno colazione.
<< Già, e possiamo fare quello che vogliamo. >> dice Sandy, stringendo una mano di Liz e baciandogliela.
Lei gli sorride e lui le restituisce il sorriso.

<< Dove sei finito, Sandy? >> domanda Liz, girando per la casa, ancora in pigiama.
Non ottiene risposta, così sale al secondo piano.
Appena arriva in camera, sul letto, trova un foglietto con scritto “RAGGIUNGIMI IN CAMERINO!”.
Sopra la cassettiera al centro della stanza, trova un pacchetto, con un bigliettino. “APRIMI”, dice.
Liz apre il bigliettino e legge:
<< Un bel completino rosa per la mia ragazza preferita, la mia principessa preferita. Spero che lo indosserai stasera. Per me e per te stessa. Il tuo Sandy. >>
<< Oh mio Dio. >>
Liz apre il pacchetto e dentro c’è un completino intimo rosa, di pizzo: un reggiseno push up e un perizoma.
<< Ci puoi scommettere che lo indosserò stasera, amore. >> esclama Liz.
Liz esce dal camerino, poi dalla sua camera e, mentre gira per casa in cerca di Sandy, lo incontra per le scale.
<< Eccoti finalmente. Dov’eri finito? >> gli chiede lei.
<< Sapessi. >> risponde lui, molto vago.
<< Comunque… hai aperto il tuo regalo? >> aggiunge.
<< Sì, e mi piace tantissimo. Grazie, amore. >> risponde Liz, buttandogli le braccia al collo e dandogli un bacio.
<< Lo indosserò sicuramente stasera. >> gli sussurra all’orecchio.
Lui si stacca da lei, afferra le sue mani e si appoggiano al muro, poco prima di baciarsi.
<< Non vedo l’ora di vedertelo addosso. >> le dice lui.
<< Io non vedo l’ora che tu me lo tolga di dosso, invece. >> confessa lei.
<< Non vedo l’ora anch’io, tesoro. >> dice lui, baciandola di nuovo.
Mentre si baciano, Sandy infila le mani dentro i pantaloni del pigiama di Liz e le tocca il sedere.
Liz smette di baciarlo e inizia ad ansimare appena lui le tocca il clitoride da sopra le mutande.
<< Sei già pronta. >> sussurra Sandy, infilando le dita dentro le mutande di Liz.
<< Sono pronta da quando ho visto il completino. >> confessa lei.
<< Immaginavo. >> le dice, sorridendole.
Liz appoggia la testa sulla spalla destra, lasciandosi andare, chiudendo gli occhi e aprendo un po’ la bocca, quando Sandy infila un dito dentro di lei.
<< Apri un po’ le gambe, tesoro. >> le consiglia Sandy.
<< Sandy. >> ansima Liz.
<< Aspettiamo stanotte. >>
<< Non voglio aspettare stanotte, voglio farlo ora. >> esclama lei, aprendo gli occhi.
Sandy toglie il dito dalla vagina di Liz, la guarda e lei non aspetta un attimo di più, e lo bacia, anzi, lo divora.
Quando si stacca da lui, mette le mani sulle sue spalle, spingendolo giù, in modo che lui si sieda sulle scale.
<< Vuoi farlo qui? >> le chiede lui, stupito.
<< Sì. >> risponde lei, togliendosi i pantaloni del pigiama e le mutande insieme.
<< Wow! >> esclama Sandy, godendosi la scena.
<< Mi piaci così, tesoro. >> aggiunge.
<< Stai zitto. >> gli dice lei, aprendo le gambe e sedendosi sopra di lui.
<< Ti amo, Liz. >> le dice lui, mentre fanno l’amore.
<< Ti amo anch’io, Sandy. >> dice lei, baciandolo subito dopo.


<< Hey! >> esclama improvvisamente Paul, incontrando Melissa nei corridoi della Royal Academy of Music.
<< Ciao. >>
I due fanno per baciarsi, molto imbarazzati, ma alla fine finiscono per darsi solo un bacio sulle guance.
Non si vedono da sabato, ma si sono sentiti ogni giorno, dandosi anche il buongiorno e la buonanotte.
<< Come va? >> le chiede lui.
<< Bene. Tu? >>
<< Bene, bene. >>
<< Senti, venerdì hai da fare? >> gli chiede Melissa.
<< Non direi. Perché? >>
<< Oggi è il compleanno di Liz e venerdì c’è la sua festa di compleanno. Ti va di venire? È al Fabric. >> risponde Melissa.
<< Sì, volentieri. A che ora c’è? >>
<< Undici e mezzo. Però potresti venire prima a casa mia. Alle undici, tipo. >>
<< Okay. Ma come andate al Fabric? >>
<< In taxi. >>
<< Ah, okay. Beh, allora alle undici sarò a casa tua. >>
<< Perfetto. >>
Paul la squadra dalla testa ai piedi, le sorride e poi la stringe a sé e le dice:
<< Mi piace la gonna che indossi. >>
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
<< Sei bellissima. >>
<< Grazie, e lo sei anche tu. >>
<< Grazie. >> dice lui, sorridendole e poi baciandola.
Quando si stacca da lei, la prende per mano e raggiungono una sala della scuola, quella che di solito Melissa usa per esercitarsi con il piano.
Appena Paul chiude la porta, si butta su Melissa e la divora di baci.
<< Hey, hey, hey! Paul, aspetta! >> esclama Melissa, fra un bacio e l’altro, mentre raggiungono il piano.
<< Cosa devo aspettare, Melissa? >> le chiede lui.
<< Niente. Non ti facevo così… focoso. >> risponde lei, guardando la maglietta a maniche lunghe grigia che vorrebbe tanto togliergli.
Melissa appoggia le mani sui fianchi di Paul e, guardandolo negli occhi, aggiunge:
<< Ma mi piace questo lato di te. >>
<< A me piaci tu, Melissa. >>
<< E anche tanto. >> aggiunge, alzandola e mettendola sul piano.
Lei lo guarda desiderosa di toccarlo e stringe le gambe intorno alla sua vita, avvicinandolo a sé, poi infila le mani su per la sua schiena.
<< Mi piaci tanto anche tu, Paul. >>
<< L’avevo sospettato. >> dice lui, ridacchiando e sorridendole.
Lei ridacchia e poi si baciano, mentre lei gli accarezza la schiena.

 
<< Quindi a che ora arrivi a casa? >> chiede Liz a Sandy, in camera loro, mentre si stanno vestendo.
<< All’una. Quando Vicky e Charlotte se ne vanno, giusto? >>
<< Sì. Hanno lezione anche loro domani, quindi non vogliono fare tardi. >> risponde Liz.
<< Perfetto. >>
<< Così dall’una in poi sarai tutta mia. >> aggiunge Sandy, tirando a sé Liz e dandole un bacio.
<< Non ti dimenticare che ho già indosso il tuo regalo. >> gli ricorda Liz, con un sorriso.
<< Non me lo dimentico, infatti. >>
<< Perfetto. >> dice Liz, baciando Sandy.


Dopo che Vicky e Charlotte hanno dato il loro regalo di compleanno a Liz, le ragazze si guardano un film.
<< Così siete fan dei One Direction? >> chiede loro Charlotte.
<< Sì. Li conoscete? >> risponde Liz.
<< Sì, ma non li seguiamo. >> risponde Vicky.
<< Però le ultime canzoni non sono brutte. You & I mi piace, ad esempio. Anche Story of my life. >> afferma Charlotte.
<< You & I, in effetti, è bella. Story of my life invece non ce l’ho presente. Come fa? >> domanda Vicky.
<< The story of my life I take her home
I drive all night to keep her warm and time...
Is frozen.
The story of my life I give her hope
I spend her love until she’s broken inside
The story of my life. >> canta Melissa.
<< Wow! Canti benissimo, Melissa. >> esclama Vicky, meravigliata.
Al karaoke bar, non l’aveva sentita cantare, anche perché ha cantato con Paul e con altre persone.
<< Wow! Sei bravissima, Melissa. >>
<< Grazie. >>
<< Comunque non me la ricordavo Story of my life. Però non è male, dai. >> afferma Vicky.
<< Già. >> concorda Charlotte.

<< Quindi sei stata insieme al tuo ex per ben quattro anni? >> chiede Olive a Charlotte.
<< Sì, tutti e quattro gli anni delle superiori. Poi lui è andato a studiare all’estero e ci siamo lasciati. >> risponde Charlotte.
<< Ah, capisco. >> dice Olive.
<< E tu, Vicky, hai avuto degli ex? >> chiede Olive.
<< Sì. Uno, con il quale è durata due anni. >> risponde Vicky.
<< E ora siete tutte e due single. >> salta su Lux.
<< Esatto. Single e libere come l’aria. >> dice Charlotte.
<< Io invece sono l’unica single adesso. Liz ormai è sposata con Sandy, Lexi sta con Lewis, Melissa con Paul, e Olive con Mark. >> afferma Lux.
<< Sposata con Sandy. >> ridacchia Liz.
<< Più o meno, tesoro. >> le dice Lux.
<< Io però non sto proprio con Mark. Ci frequentiamo e scopiamo, ma non è il mio… ragazzo, o uomo, o quello che è. >> salta su Olive.
<< Beh, è come se lo fosse alla fine, no? >> le domanda Vicky.
<< Più o meno, ma non lo è. >> risponde Olive.
<< Okay. E quando potremmo conoscerlo? >> chiede Vicky.
<< Sì, infatti. Quando potremmo conoscerlo? >> chiede anche Charlotte.
<< Venerdì al Fabric, alla festa di Liz. Verrà anche lui con un suo amico. Magari potresti conoscere il suo amico, Lux. Anche se credo abbia amici più o meno della sua età. >> risponde Olive.
<< Lo credo anch’io. >> dice Lux.
<< Gli chiederò se ha un amico o un figlio di un suo amico più o meno della nostra età. Massimo di età? >>
<< Venticinque. >> risponde Lux.
<< Okay. Vedrò cosa posso fare. >>
<< Come dobbiamo aspettarcelo? >> domanda Vicky.
<< Vecchio. >> risponde subito Lux.
<< Quasi pelato. >> aggiunge Lexi.
<< Bruttino. >> aggiunge Melissa.
<< Wow. Lo descrivete proprio bene, eh? >> ridacchia Charlotte.
<< Sì, infatti. >> ridacchia anche Vicky.
<< Però ha un bel fisico. >> aggiunge invece Liz.
<< Grazie, Liz. Tu sì che mi vuoi bene davvero. >> le dice Olive, stringendole una mano e sorridendole.
<< È la verità, tesoro. >> dice Liz.
<< Lo so. >>
<< Ti sapremo dire venerdì, allora. >> dice Charlotte.
<< Esatto. >> concorda Vicky.
<< Sicuramente vi farà lo stesso effetto che ha fatto alle ragazze. >> afferma Olive.
<< Vedremo. >> dice Charlotte.


<< Finalmente posso toglierti questo completino di dosso. >> esclama Sandy, slacciando il reggiseno a Liz, in camera loro, sul loro letto.
<< Lascerò fare tutto a te. Voglio godermi questo compleanno, anche se è già passato. >> dice Liz.
<< Vorrei che facessi qualcosa anche tu, però. >>
<< Tipo? >>
<< Baciarmi ovunque tu voglia, leccarmi ovunque tu voglia, e tante altre cose, tesoro. >>
<< Sì, quello sì, amore, non preoccuparti. >>
<< Perfetto. >>
Prima di dormire, Liz e Sandy fanno l’amore più di una volta, e finisco con l’addormentarsi abbracciati e completamente nudi.


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Capitolo 14
*** I diciotto anni di Liz ***


14

I diciotto anni di Liz





<< Oh mio Dio! >> esclama Liz, entrando con le ragazze e Sandy, dentro il privè del Fabric.
<< Ci sono cupcake ovunque. >> aggiunge, guardandosi intorno meravigliata.
<< Già, piccola. >> le dice Sandy, stringendola la mano.
<< Sono quelli di Lola’s. >> precisa Olive, tutta soddisfatta.
<< Wow! >> esclama Liz, ancora meravigliata, e guardandosi intorno.
<< Aspetta! >> aggiunge Liz, poco dopo.
<< Quindi questi cupcake sono tutti per noi e gli invitati? >> domanda Liz.
<< Sì. Tutti. >> risponde Sandy.
<< Allora ne mangio subito uno. >> dice Liz, scegliendo un cupcake da un piatto su uno dei tavoli.

<< Ragazze! >> esclama improvvisamente Charlotte, arrivando insieme a Vicky.
Liz, Melissa, Olive, Lux e Lexi si alzano dal divanetto e raggiungono le due amiche, abbracciandole.
<< Auguri di nuovo, Liz. >> esclama Vicky, dandole un bacio sulle guance.
<< Auguri di nuovo, festeggiata. >> esclama anche Charlotte, dandole anche lei un bacio sulle guance.
<< Grazie, ragazze. >> dice loro Liz, sorridendo.
<< Andiamo a ballare, ragazze! >> salta su Lexi, trascinando le sue amiche sulla pista da ballo.


<< Vicky, Charlotte, lui è Mark. E, Mark, loro sono Vicky e Charlotte. >> esclama Olive facendo conoscere Mark, Vicky e Charlotte.
Mark stringe la mano prima a Vicky, poi a Charlotte e loro lo squadrano.
<< È un piacere conoscerti finalmente, Mark. >> gli dice Vicky, con un sorriso.
<< È un piacere anche per me, ragazze. >> dice lui.
<< Olive ha davvero delle belle amiche. >> aggiunge, sorridendo.
<< Grazie. >> dice Charlotte, sorridendogli.
<< Grazie. >> dice anche Vicky, sorridendogli anche lei.
<< Questa festa è davvero bella. Chi ha organizzato tutto? >> domanda Mark.
<< L’idea è stata mia, ma abbiamo organizzato con le ragazze, comprese Vicky e Charlotte, e anche Sandy, ovviamente. >> risponde Olive.
<< Sei stata brava, bambina. >>
<< Grazie. >> dice lei, con sguardo malizioso.
<< Ora, se volete scusarmi, ragazze, vorrei ballare con Olive, quindi ve la rubo per un po’. >> salta su Mark.
<< Non c’è problema. >> dice Charlotte.
<< È tutta tua. >> dice invece Vicky.

<< Cosa aspetti a baciarmi, Mark? >> urla Olive, fra la gente e con la musica alta.
<< Non c’è stato il tempo, bambina. >> le risponde lui, stringendola a sé, per poi baciarla.
<< Era ora! >> esclama lei, continuando a ballare, con le braccia intorno al collo di Mark.
<< Sono simpatiche le tue nuove amiche. >>
<< Lo so. >>
Mark le sorride, poi la squadra dalla testa ai piedi.
<< Ti sta benissimo questo vestito, soprattutto sul décolleté. >> esclama Mark, fissandole il seno, poi guardandola negli occhi.
<< L’ho messo apposta. Amo provocare i ragazzi, e amo provocare te, Mark. >>
<< Ed io non so resisterti, Olive. >>
<< Lo so bene. >> gli dice lei, sorridendogli.

<< Paul! >> urla Melissa, andando incontro a Paul e baciandolo immediatamente, senza neanche farlo parlare.
<< Stavolta sei tu a essere focosa. >> le dice lui, dopo il bacio.
<< Lo so. È che non vedevo l’ora che arrivassi. >>
<< Ed io non vedevo l’ora di vederti. Vestita così poi. Wow! >> dice lui, osservandola dalla testa ai piedi.
<< Ti piaccio? >> gli chiede Melissa, girando su se stessa.
<< Certo. >> risponde lui, sorridendole.
<< Vieni qui. >> aggiunge, tirandola verso di sé e guardandola dritto negli occhi, quando è appiccicata al suo viso.
<< Ciao. >> gli dice lei, con un sorrisetto da ragazzina.
<< Ciao. >>
<< Balliamo? >> gli propone lei.
<< Sì. >> risponde Paul, afferrandole una mano e portandola sulla pista da ballo.

<< Te ne sei accorto che sono almeno dieci minuti che mi stai toccando il culo? >> salta su improvvisamente Melissa, mentre balla con Paul.
<< Sì, e vedo che ti piace. >> risponde lui, ridacchiando.
<< Sì, mi piace. >> risponde Melissa, ridacchiando anche lei.
<< Allora non toglierò le mani dal tuo culo, tesoro. >> le dice lui, con un sorrisetto maligno.
<< Non le togliere. >>


Prima della torta, Liz, Melissa, Olive, Lux, Lexi, Vicky e Charlotte ballano fra loro, mentre Sandy, Paul e Mark chiacchierano. Poi Liz balla solo con Sandy, mentre le altre ballano insieme. Poi Lexi chiama Lewis su Facetime, sentendo la sua mancanza, e lui fa di nuovo gli auguri a Liz, dicendo che vorrebbe essere lì e che non vede l’ora di arrivare a Londra.

<< Sei pronta a spegnere diciotto candeline, tesoro? >> le dice Sandy, con le mani sugli occhi di Liz.
<< Sì. >> risponde lei, semplicemente.
Mentre le ragazze portano la torta di Liz verso il tavolo davanti a lei e a Sandy, tutti cantano “tanti auguri”.
Quando Liz apre gli occhi, è meravigliata da quello che vede. Ci sono due torte a forma di numero diciotto, di quasi ventitré centimetri l’una, fatte di cioccolato, con cupcakes di diverso gusto sopra, e su ogni cupcakes c’è una candelina.
<< Spegni le candeline, tesoro! >> esclama Sandy, ancora accanto a Liz.
Mentre Liz spegne le diciotto candeline, ha gli occhi lucidi ed esprime un desiderio, e gli invitati continuano a cantarle “tanti auguri”.
Essere felice. È questa l’unica cosa che lei desidera.
Una volta spente tutte e diciotto le candeline, gli invitati applaudono e Sandy la stringe a sé, baciandola.
Le ragazze, Vicky e Charlotte corrono ad abbracciarla, e, mentre sono tutte strette in un abbraccio di gruppo, Olive esclama:
<< Tanti auguri, tesoro mio! >>
<< Ancora grazie, ragazze. >> dice lei.
<< È stato un piacere, Liz. >> dice Charlotte.
<< Sì. Sei una ragazza speciale, Liz. >> concorda Vicky.
<< Grazie, ragazze. Vi conosco da poco, ma vi voglio già molto bene. Spero che nascerà davvero una bella amicizia fra noi. >> afferma Liz, con gli occhi sempre più lucidi.
<< Aww, non dire queste cose, tesoro, sennò piango. >> le dice Charlotte, abbracciandola.
<< Io piango poco, ma mi hai fatto venire gli occhi lucidi, tesoro. >> dice Vicky, abbracciandola anche lei.
<< Hey! Liz è mia, ragazze! >> esclama Olive, abbracciandola.
<< È nostra! >> urlano Melissa, Lux e Lexi, abbracciandola.
<< Ferme, ferme! Mi stritolerete così, ragazze! >> esclama Liz.
Le ragazze scoppiano a ridere, poi si stringono ancora di più.

<< Quel ragazzo mi sta guardando o sbaglio? >> chiede improvvisamente Lux, mentre sta ballando con Vicky e Charlotte.
<< Quale? >> chiede Charlotte.
<< Quello là, con la camicia bianca. >> risponde Lux, fissandolo.
Le due amiche guardano tutte dalla stessa parte di Lux, e Vicky esclama:
<< Sembra di sì, Lux. >>
<< Vacci a parlare, dai. >> la incoraggia Charlotte.
<< Dite che dovrei? >> chiede Lux.
<< Sì. >> risponde Vicky e Charlotte, contemporaneamente.
<< Vado, allora. >> dice Lux, decisa, raggiungendo il ragazzo, che continua a fissarla.
<< Ciao! >> attacca bottone lei.
<< Lux, piacere. >> gli dice, porgendogli la mano.
<< Scott. >> dice lui, stringendole la mano.
<< Balliamo? >> gli propone lei.
<< Sì. >> risponde lui, prendendole le mani e guardandola negli occhi.

<< Quanti anni hai, Lux? >> le chiede Scott, seduto in un divanetto insieme a Lux.
<< Diciotto. Tu? >>
<< Anch’io. Fai l’università o lavori? >>
<< L’università, il Royal Veterinary College. Tu, invece? >>
<< Io faccio il PR. >>
<< Ah, wow. Sei di Londra? >>
<< Sì, nato e cresciuto qui. Tu non sembri inglese, invece. Sbaglio? >>
<< Sì e no. Sono nata qui, ma ho sempre vissuto a Parigi, e un anno a Los Angeles, per una vacanza studio. >>
<< Wow! Bello. >>
<< Già. >>
<< Quindi ti sei trasferita qui per fare l’università, giusto? >>
<< Giusto. >>
<< E come ti trovi in questa città di pazzi dove piove spesso? >>
<< Bene, per ora bene. >> risponde Lux, ridacchiando.
<< Sei molto carina, sai? >>
<< Grazie. Sei carino anche tu, Scott. >>
<< Grazie. >> dice lui, sorridendole.

<< Non ti sembra… inopportuno? >> chiede Melissa, seduta su un divanetto insieme a Paul, che le sta baciando il collo e toccando una coscia.
<< Infatti, pensavo di andare in bagno, però qui c’è poca gente e ognuno si sta facendo i cazzi propri. >> risponde lui, continuando a baciarle il collo e accarezzarle una coscia.
<< Fin dove sei disposto ad arrivare, Paul? >>
<< Ovunque tu voglia, Melissa. >>
<< Per me puoi andare ovunque voglia tu, Paul. >> confessa lei.
<< Perfetto, perché ho già in mente da un po’ il mio obiettivo. >>
<< Allora raggiungilo. >> esclama Melissa.
<< In fretta, però. >> aggiunge.
Mentre Paul continua a baciarle il collo, la sua mano, dalla coscia passa all’inguine, poi inizia ad accarezzarle il pube da sopra i collant.
Melissa si lascia andare e butta il collo all’indietro, chiudendo gli occhi e aprendo la bocca.
<< Allarga ancora un po’ le gambe. >> le sussurra lui.
Pochi secondi dopo, infila la mano dentro i collant e le mutande, e inizia ad accarezzarle il clitoride.
Melissa inizia a gemere, così per non farle fare rumore, Paul la bacia.
<< Ah! >> geme Melissa, qualche secondo dopo.
Paul le tappa subito la bocca con la mano, poi, guardandola negli occhi, mentre ha un dito dentro la sua vagina, le dice:
<< Shh… >>
Melissa fa cenno di sì con la testa, mentre lui continua a farle un ditalino.


<< Ho rimorchiato un ragazzo! >> esclama Lux, sedendosi sul divanetto dove sono sedute Liz, Melissa, Olive, Lexi, Vicky e Charlotte.
<< Davvero, tesoro? >> le chiede Liz.
<< Sì. Si chiama Scott e ha la nostra età. >> risponde Lux, soddisfatta.
<< È carino? >> le chiede Lexi.
<< Sì. >>
<< Sì, è carino. >> conferma Charlotte.
<< Già. >> concorda Vicky.
<< L’avete visto? >> domanda Olive.
<< Sì, eravamo con lei quando è andata da lui. >> risponde Vicky.
<< Ah, okay. >> dice Olive.
<< Ci uscirai? Vi siete scambiati i numeri? >> domanda Liz.
<< Sì. Domani alle quattro ci troviamo dallo Starbucks al Tower Bridge. >> risponde Lux.
<< Wow! Complimenti, Lux. >> dice Melissa.
<< Dammi il cinque, sorella! >> esclama Olive, alzando il braccio e dando il cinque a Lux.
<< Paul mi ha fatto un ditalino prima. >> confessa Melissa, tutto di un fiato.
<< Cosa? >> domanda Lux.
<< Wow! >> esclama Vicky.
<< Ma dove? Qui o in bagno? >> domanda Charlotte.
<< Su un divanetto. >> risponde Melissa.
<< Dammi il cinque, Melissa. >> esclama Charlotte, alzando il braccio e dando il cinque all’amica.
<< Ti faccio i miei complimenti, tesoro. >> le dice Olive, ridacchiando.
<< Improvvisamente ho urlato e lui mi ha tappato la bocca. >> confessa Melissa.
Le ragazze scoppiano a ridere e Olive dice:
<< Oddio, immagino la scena. >>
Continuano a ridere tutte insieme, poi vengono raggiunte da Sandy, Paul e Mark, che danno loro un cupcake a testa.

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Capitolo 15
*** Mi fai ridere, e questo mi piace ***


15

Mi fai ridere, e questo mi piace





Quando Lux scende alla fermata della metro Tower Hill, esce e si ritrova in strada. Davanti a sé, la Torre di Londra, con le sue mura che la circondano.
La osserva e scatta qualche foto, poi cammina in una stradina che gira attorno alle mura, e si gode il panorama, scattando altre foto.
Qualche minuto dopo è sul Tower Bridge e lo guarda, perché non l’aveva ancora visto da quando lei, le ragazze e Sandy sono arrivati a Londra, tre settimane fa.
È un po’ agitata per il suo appuntamento con Scott, ma cerca di tranquillizzarsi, godendosi il magnifico panorama intorno a lei. Londra, il Tower Bridge, la Torre di Londra, il Tamigi. In qualche modo riescono a calmarla, in qualche modo lei riesce a calmarsi, e scende le scale per raggiungere Starbucks.
Mentre scende le scale, lo vede. È alto, incredibilmente alto, forse 1.90 o poco più, e ha un gran bel fisico, e i muscoli sulle braccia, ed è appoggiato alla ringhiera delle scale dello Starbucks.
Quando la vede, le sorride, e lei gli restituisce il sorriso.
<< Oh mio Dio! Non me lo ricordavo così alto e bello. >> pensa Lux, fra sé e sé.
<< Ciao, bellissima. >> esclama Scott, quando Lux arriva da lui, dandole un bacio sulle guance.
<< Ciao. >> esclama invece lei, timidamente.
<< Non sembravi così timida, ieri sera. >>
<< Sarà stato l’alcool, probabilmente. Ma in realtà non sono timida, devo solo avere un po’ di confidenza per essere più sciolta. >>
<< Capisco. Entriamo? >>
<< Sì. >>
Scott fa andare avanti Lux, e quando lei fa un passo in avanti, lui appoggia una mano sulla sua schiena, poi le va accanto, lasciando la mano sulla schiena.
Lei si volta verso di lui e lui le sorride, poi entrano.

<< Che vista che c’è da qui. >> esclama Lux, sedendosi su una panchina insieme a Scott, vicino al Tower Bridge.
In una mano, un muffin al cioccolato e al caramello, in un’altra, un frappuccino alla fragola con la panna montata.
Lux guarda il Tower Bridge, iniziando a mangiare il suo muffin, poi si volta verso Scott.
<< Bello, eh? >> le chiede lui, voltandosi verso di lei e mangiando il suo brownie al cioccolato con cacao e pezzi di cioccolato.
<< Sì. >> risponde Lux, mandando giù.
Come te, avrebbe voluto aggiungere, ma non l’ha fatto, e continua a fissarlo.
È davvero un bel ragazzo e non se lo ricordava così bello. Ha gli occhi azzurri, che non aveva notato bene in discoteca, quando hanno chiacchierato. Ha davvero dei begli occhi, e non riesce a smettere di guardarlo.
<< Che c’è? Perché mi guardi così? >>
<< Niente, niente. >> risponde lei, voltandosi e continuando a mangiare il suo muffin.
<< Posso sentire il tuo frappuccino? >> le chiede lui.
<< Certo. Però posso voglio sentire il tuo? >>
<< Certo. >>
Si scambiano i frappuccini e mentre bevono, si guardano.
Lui le fa un sorriso e, dopo aver mandato giù, le sorride, poi si mette a ridere.
<< Perché ridi? >> gli chiede lei.
<< Perché mi fai ridere. Sei buffa. >>
<< Davvero? >> gli chiede lei, tirando via la cannuccia dal bicchiere, mettendosela in bocca e mangiando la panna montata.
<< Sì. Mi fai ridere per come ti comporti e per le facce che fai. Ora, ad esempio, che hai tirato via la cannuccia dal bicchiere e hai mangiato la panna. >>
Lux ridacchia, poi dice:
<< Mi piace la panna, scusa. >>
<< A chi non piace la panna? >>
<< Io la adoro però. >>
<< Anch’io. >> dice Scott, sorridendole, e tirando via anche lui la cannuccia dal bicchiere, mettendosela in bocca e mangiando la panna.
Lei lo guarda con gli occhi sgranati e la bocca aperta, e con il respiro affannoso, ma poi scoppia a ridere.
<< Sei buffo anche tu, però, Scotty. >> gli dice lei, ridacchiando.
<< Tieni. >> aggiunge, dandogli il suo frappuccino.
Scott dà il frappuccino alla fragola a Lux, poi le dice:
<< Sì, forse sì. >>

“Sta andando bene. Abbiamo appena finito di “fare merenda hahaha”
“Perfetto. Combinaci qualcosa però, tesoro! A più tardi!” le scrive Olive, su Whatsapp.
“Hahahaha lo spero. A più tardi!”

<< Chi era? >> le chiede Scott.
<< Una delle mie migliori amiche. >>
<< Era curiosa di sapere come sta andando l’appuntamento, eh? >>
<< Sì. >> risponde Lux, ridacchiando.
<< E come sta andando, secondo te? >> le chiede lui.
<< Bene. E per te? >>
<< Bene. Direi. >>
Lux gli sorride e Scott le restituisce il sorriso, poi lui si gira un attimo per guardare il Tower Bridge, e, rivoltandosi verso di lei, le chiede:
<< Ci facciamo una foto con dietro il ponte? >>
<< Sì. >>
Si girano in modo da aver il ponte alle loro spalle, e poi si fanno una foto. Un attimo dopo, Scott le dà un bacio sulla guancia e stavolta scatta lui la foto.
<< Fa’ vedere come sono venute. >> le dice lui.
<< Non male. La seconda mi piace particolarmente. >> esclama Scott, guardando le due foto.
<< Anche a me. >> dice lei, voltandosi verso di lui e sorridendogli.
Gli squadra il viso e non riesce a concentrarsi perché ha degli occhi davvero stupendi.
<< Hai degli bellissimi occhi. >> salta su lei.
<< Grazie. >>
<< Vuoi attraversare il ponte? Dall’altra parte è più bello passeggiare. >> propone lui.
<< Sì. >>
Mentre attraversano il ponte, si fanno qualche foto e, quando arrivano dall’altra parte, scendono le scale, arrivando al Potters Fields Park, il parchetto che si affaccia sul Tower Bridge.
<< Qui è decisamente meglio passeggiare. >> esclama Lux, guardandosi intorno.
<< Già. >> concorda Scott.
<< Come si chiama quell’edificio? >> domanda Lux, indicandolo.
<< Quello a forma di cetriolo? >>
<< Sì. O a forma di… supposta. >>
<< Di supposta? >> chiede Scott, scoppiando a ridere.
<< Che c’è? È a forma di supposta. >> ridacchia Lux.
<< Sì, ma non ho mai sentito nessuno dire che è a forma di supposta. Oddio! >> scoppia di nuovo a ridere Scott.
Si piega dal ridere e Lux ride con lui.
<< Supposta. >> ride ancora Scott.
<< Dai, Scotty, è vero che è a forma di supposta. >>
<< Sei proprio buffa, Lux. Mi fai ridere, e questo mi piace. >> le dice lui, sorridendole.
Lux gli sorride, poi lui, tornando serio, dice:
<< Comunque è il 30 St Mary Axe, o The Gherkin. >>
<< Il cetriolo, appunto. >> ridacchia Lux.
<< Sì. >> ridacchia anche Scott.
<< Ti ci devo portare un giorno, così vedrai la supposta da vicino. >>
<< Molto volentieri. >> dice Lux, sorridendogli.

<< Vuoi sederti un po’? >>
<< Sì, dai. E voglio fare una foto da qui, sempre con il ponte dietro di noi. >> risponde Lux, sedendosi sul muretto del parco.
<< Questa è meglio della prima, ma tieni anche l’altra. >> esclama Scott, guardando la foto appena scattata da Lux.
<< Okay. >>
<< È davvero bella la vista da qui, e oggi è una gran bella giornata. >> aggiunge Lux, sdraiandosi sul prato.
<< Già. >> concorda Scott, guardandola.
La squadra dalla testa ai piedi. Nota i suoi lunghi capelli neri, la sua collana color oro, con due frecce che s’intersecano, la pancia scoperta e le sue Converse bianche.
Poco dopo si sdraia anche lui e si volta per guardarla. Lei si volta e gli sorride.
<< Non c’è una nuvola in cielo oggi. >> esclama Lux, alzando lo sguardo.
<< Già, ed è difficile qui a Londra. >> concorda lui, alzando lo sguardo dopo di lei.
<< Quand’è stata l’ultima volta che sei venuta a Londra? >>
<< Qualche anno fa, non ricordo di preciso. Non venivo spesso con la mia famiglia e neanche le mie migliori amiche. >>
<< Siete molto legate? >>
<< Sì. Ci conosciamo dalla nascita perché i nostri genitori sono amici sin da ragazzi. >>
<< Ah, wow. Quindi immagino vivi con loro, no? >>
<< Esatto. Con loro quattro e il ragazzo di una di loro, Sandy. Poi a gennaio arriverà anche Lewis, il ragazzo di un’altra. >>
<< Sette persone in una casa? Wow. Ma quante camere ha? >>
<< Quattro. Era di mio nonno che è… morto. >>
<< Oh, mi dispiace. >>
<< Grazie. >> dice lei, con un sorriso.
<< Come si chiamano le tue migliori amiche? >>
<< Liz, Melissa, Olive e Lexi. Sandy è il ragazzo di Liz, Lewis quello di Lexi, e gli hanno conosciuti a Los Angeles, durante la nostra vacanza studio di un anno. >>
<< Hai vissuto un anno a Los Angeles? Wow, che bello. Vorrei tanto andarci. È bella, vero? >>
<< Bellissima. A noi ragazze è piaciuta un sacco e per le vacanze di Natale dovremmo tornarci tutti. >>
<< Wow, beata te, Lux. >>
<< Tu hai migliori amici come io ho le ragazze? >>
<< Sì, un migliore amico, che conosco dalle superiori. >>
<< Come si chiama? >>
<< Jay. >> risponde Scott, tirandosi su.
La guarda mentre è ancora sdraiata, e vorrebbe baciarla sulle labbra e baciarle la pancia scoperta.
Lei lo guarda e gli sorride.
<< Perché mi guardi così? >> gli chiede lei, tirandosi su.
<< Perché voglio fare questo. >> risponde Scott, avvicinandosi al suo viso, mettendo una mano sulla sua guancia e baciandola.
<< Wow! >> esclama lei, ansimando.
<< Già. >> concorda Scott, ansimando anche lui.
Lux si avvicina al suo viso e stavolta è lei a baciarlo.
<< Hai ragione, non sei timida. >> le dice lui, sorridendole.
<< Già. >> concorda lei, baciandolo di nuovo.
<< Smetterai di baciarmi? >> chiede lui, dopo che Lux l’ha baciato per la quarta volta.
<< Non riesco. >> risponde lei, baciandolo di nuovo, e stavolta avvicinandosi a lui, tanto da mettere una gamba sulle sue.
<< Non farlo allora, ma prima o poi dobbiamo tornare a casa. >> dice lui, aprendo le gambe, e lasciando che quella di Lux vada in mezzo alle sue.
<< Lo so, e non vorrei. >>
<< Neanch’io. >> dice lui, appoggiando una mano sulla sua coscia.
<< Prendetevi una camera! >> urla qualcuno, passando davanti a loro.
Lux e Scott si girano e scoppiano a ridere, poi si danno un bacio veloce.
<< Forse è meglio che togli la gamba. >> le dice lui.
<< Ah sì, giusto. >> dice lei, togliendo subito la gamba.
<< Forse ci siamo lasciati andare un po’ troppo. >> salta su lui, guardando il ponte.
<< Già, forse. Mi capita tutte le volte che bacio un ragazzo che mi piace per la prima volta. >>
<< A me capita praticamente sempre. >> ridacchia lui.
<< Buono a sapersi. >> dice lei, con sguardo malizioso.
<< Andiamo a fare un giro? >> propone lui, alzandosi dal muretto.
<< Sì, dai. >>

Lux trascorre un bel pomeriggio in compagnia di Scott, tanto che si rivedranno la settimana prossima.


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Capitolo 16
*** Un appuntamento particolare ***


16

Un appuntamento particolare





<< Ciao. >> saluta Melissa, quando apre la porta e vede Paul.
<< Ciao a te. >> la saluta lui, dandole un bacio.
<< Sei pronta? >>
<< Sì. >>
<< Non prendiamo la macchina? >> chiede lei, confusa.
<< No, è qui vicino. >>
<< Ah, okay. >>
<< Ma prima di andare, devo bendarti, perché voglio che sia una sorpresa. >>
<< Okay. >>
<< Non puoi dirmi dove stiamo andando? >> chiede lei, poco dopo, mentre stanno camminando, mano nella mano.
<< Lo vedrai fra poco. >>
<< Okay. >>
<< Eccoci arrivati! >> esclama Paul, davanti alla Methodist Central Hall.
<< Abbiamo fatto presto. >>
<< Già. Non toglierti la benda finché non sentirai qualcuno suonare al piano, okay? >>
<< Okay. >>
<< Vieni. >> dice lui, afferrandole una mano.

<< Posso togliermi la benda, Paul? >> chiede Melissa.
<< Quando sentirai qualcuno che suona il piano, toglitela, ma non prima. >> le risponde lui.
<< Okay. >>
<< When your legs don’t work like they used to before
And I can’t sweep you off of your feet. >>
Melissa si toglie subito la benda e guarda dritto davanti a sè.
Paul è seduto davanti a un pianoforte nero e sta suonando e cantando Thinking out loud, di Ed Sheeran. Melissa si guarda intorno, sorridendo, e non riconosce il posto in cui si trova, ma si volta verso Paul e lo osserva, sempre sorridendo.

<< And darling I will be loving you ’til we’re 70
And baby my heart could still fall as hard at 23. >>
Melissa canta con Paul, mentre lo guarda.
<< And I’m thinking ’bout how people fall in love in mysterious ways
Maybe just the touch of a hand
Oh me I fall in love with you every single day
And I just wanna tell you I am.

So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I’m thinking out loud
Maybe we found love right where we are. >>

Paul continua a suonare e cantare e Melissa lo guarda, sorridendo.
È seduta in una platea di quella che sembra una sala per concerti e altri eventi, come lauree e conferenze.
Si guarda intorno di nuovo, poi si volta verso Paul.
È davvero bravo a cantare e sa suonare anche molto bene il piano.

<< Piaciuta la sorpresa? >> chiede improvvisamente Paul, smettendo di suonare e cantare, e girandosi verso Melissa.
<< Sì. >> risponde lei, sorridendogli, e guardandosi intorno.
<< Ma dove siamo? >> aggiunge.
<< Alla Methodist Central Hall. >> risponde Paul, raggiungendo Melissa.
<< È… enorme. >>
<< Già. >>
<< Comunque sei stato bravissimo, Paul. >> gli dice lei.
<< Grazie. >> afferma lui, avvicinandosi a lei e dandole un bacio.
Mentre si baciano, lui le accarezza i capelli e poi la schiena.
<< Ora torniamo a casa tua, che prendiamo la macchina per andare a casa mia. >>
<< Ma non vivi con i tuoi? >>
<< Sì, ma tornano domani. >>
<< Perfetto. >>
<< Già. Perfetto. >>


<< Carina casa tua. >> esclama Melissa, entrata in casa di Paul.
<< Aspetta di vedere la sala. >> le dice lui, voltandosi verso di lei e sorridendole.
<< Ti metto il giubbotto nell’attaccapanni, aspetta. >> aggiunge, prendendo il giubbotto di pelle nero che Melissa si sta togliendo.
Quando entrano in sala, Melissa non crede a quello che vede. Ci sono note musicali disegnate su tutti i muri, note musicali disegnate sul pentagramma, lo spartito di Yesterday dei Beatles, sul muro dietro un enorme divano grigio, lo spartito di Let it be, sul muro dietro un secondo divano, nero a due posti, dove, sul sedile ci sono i tasti di un pianoforte, e sullo schienale bianco lo sparito di Per Elisa di Beethoven. In un angolo c’è un pianoforte nero, accanto ad una chitarra classica. Dall’altra parte della stanza, invece, c’è un jukebox, dove sul muro c’è la frase “Where words fail… music speaks”.
Melissa si guarda intorno. Non ha mai visto una camera così a tema.
<< Ti piace? >> le chiede lui.
<< È… bellissima, Paul. >>
<< Non ho mai visto nulla di simile. Davvero. >> aggiunge.
<< Vieni sul divano. >> le dice lui, afferrandole una mano.
Si siedono sul divano e Paul esclama:
<< Guarda qui! >>
<< Puoi attaccarci il cellulare e ascoltare la musica che esce da queste casse. >> aggiunge, mostrando a Melissa le casse sul divano.
<< Wow! >> esclama Melissa, osservando per bene ogni singolo particolare del divano.
<< È fantastico, Paul. >> aggiunge.
<< Già. >> concorda Paul, alzandosi.
<< Vuoi qualcosa da bere? >> le chiede lui.
<< Dipende da cos’hai in casa. >>
<< Un po’ di tutto. Coca, acqua, succo, tè, birra, vino. >>
<< Un po’ di tè, grazie. >>
<< Perfetto. >>
Qualche minuto dopo, Paul torna con due bicchieri, uno con del tè e uno con della Coca-Cola, e dà quello con il tè a Melissa, dicendole:
<< Ecco a te. >>
<< Grazie. >> dice lei, afferrando il bicchiere e bevendo il tè.
Mentre bevono, si squadrano dalla testa ai piedi, e Melissa chiede:
<< Perché non vieni qui vicino a me? >>
<< Subito. >> risponde lui, alzandosi e sedendosi accanto a lei.


<< Chi sono questi 5 Seconds of Summer? Non ne ho mai sentito parlare. >> domanda Paul, un’ora più tardi.
<< Una band australiana. >> risponde Melissa.
<< Fammi sentire qualcosa di loro, dai. Sono curioso. Che musica fanno? >>
<< Pop-rock. Assomigliano un po’ ai One Direction, ma sono più rock. >>
<< Sentiamo qualcosa, dai. >>
<< So suonare una loro canzone. Preferisci piano o chitarra? >>
<< Chitarra, dai. >>
Melissa si alza dal divano e prende la chiatarra che c’è accanto al piano, poi va sul divano e inizia a cantare e suonare.
<< I drove by all the places
we used to hang out getting wasted
I thought about our last kiss
How it felt, the way it tasted
and even though your friends tell me you’re doing fine
Are you somewhere feeling lonely
even though he’s right beside you
When he says those words I hurt you
do you read the ones I wrote you
Sometimes I start to wonder, was it just a lie
If what we had was real, how could you be fine
cos I’m not fine at all. >>

Mentre Melissa canta il ritornello, guarda Paul e gli sorride.
Fra sé e sé, Paul pensa che gli piace come Melissa suona la chiatarra e gli piace la sua voce.
<< I remember the day you told me you were leaving
I remember the makeup running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape
cos I’m not fine at all.  >>

<< È bella. >> esclama Paul.
<< Già. >>
I due si squadrano dalla testa ai piedi, rimanendo in silenzio, poi Paul salta su, dicendo:
<< Mi è venuta un’idea. >>
<< Cioè? >> chiede lei.
<< Dammi il cellulare. >>
<< Okay. >> dice Melissa, prendendo il cellulare e porgendolo a Paul.
<< Chiudi gli occhi. >> afferma Paul, dietro Melissa, ancora seduta sul divano, pochi minuti dopo.
Melissa chiude gli occhi e Paul la benda.
Lei si tocca il viso e chiede:
<< Perché mi hai bendato? >>
<< Vedrai. >>
Qualche secondo dopo, Paul fa partire una canzone, Read All About It, poi appoggia il cellulare sul divano.
<< Ascolta. >> afferma Paul.
Si porge in avanti e mette le mani sopra quelle di Melissa, che sono appoggiate sul divano.
Ha la testa accanto a quella di Melissa e lei lo sente respirare, nonostante la musica.
Dalle mani, pian piano sale fino alle braccia e poi alle spalle. Lei si volta verso di lui, lui le afferra il mento e poi la bacia.
Paul le bacia il collo, prima a sinistra e poi a destra, e intanto lei non emette un fiato.
<< I wanna sing, I wanna shout,
I wanna scream till the words dry out.
So put it in all of the papers, I’m not afraid,
They can read all about it, read all about it
oh-oh-oh
oh-oh-oh
oh-ooooh
oh-oh-oh
oh-oh-oh
oh-ooooh. >> canta Paul, dopo averla baciata una terza volta.
<< Voglio fare sesso con te, Melissa. >> aggiunge, togliendole la benda, che butta sul divano.
<< Anch’io. >> ansima lei, baciandolo subito dopo.
Paul arriva davanti a Melissa e le porge la mano, che lei afferra, mentre si alza, e i due si baciano di nuovo.
Mentre si baciano, Paul infila le mani sotto la sua maglietta, che subito dopo toglie, buttando sul divano.
Paul le bacia il seno, il collo, e poi la bacia sulle labbra.
Melissa gli alza la maglietta e inizia a baciargli il petto, poi gliela toglie, gettandola a terra, per poi tornare sul petto di Paul.
Poco dopo, Paul si piega per togliere le scarpe a Melissa.
Le accarezza le cosce, poi le toglie la gonna, che lancia sul divano, e successivamente anche i collant color carne.
Le bacia le cosce, mentre le accarezza il sedere, poi sale alla pancia e si alza in piedi per baciarle il seno, dopo averle tolto il reggiseno.
Pochi minuti dopo, è Melissa ad abbassarsi, tirando giù i jeans di Paul e abbassandogli anche i boxer, per poi fargli un pompino.
<< Meriti un premio solo per avermi fatto venire in così poco tempo. >> le dice lui, sorridendole, mentre si toglie le scarpe, i jeans e i boxer.
<< Non vedo l’ora di sapere quale sarà il mio premio, allora. >> dice lei, con un sorrisino perverso, avvicinandosi al divano e tirando giù con sé anche Paul.

<< Allora, ti è piaciuto il tuo premio? >> chiede Paul, più tardi.
<< Sì, molto. >> risponde Melissa, dandogli un bacio.
<< E ne vorrei ancora, ancora e ancora. >> aggiunge, alzandosi e andando sopra Paul.
<< Non ti è bastato? >>
<< No. >>
<< Perfetto, perché non è bastato neanche a me. >> confessa Paul, baciandola.
Melissa sorride e continuano a baciarsi un po’ ovunque.


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Capitolo 17
*** Mi mandi in confusione ***


17

Mi mandi in confusione




<< Ti rendi conto che è già passato un mese da quando sono arrivata qui a Londra? >> salta su Olive, a cena a casa di Mark, il primo venerdì di ottobre.
<< Wow! Di già? >>
<< Sì. >>
<< Quindi ormai è un mese che ci frequentiamo. >> afferma Mark, bevendo un sorso di vino rosso.
<< Già. >> dice Olive, bevendo anche lei un sorso di vino rosso, e guardando Mark con sguardo malizioso.
<< Vuoi anche il dolce? >> le chiede lui, appoggiando il bicchiere sul tavolo.
<< No. >>
<< Perfetto, perché neanch’io lo voglio. >> dice lui, alzandosi e avvicinandosi a lei.
Le sposta i capelli a destra e le bacia il collo.
Lei si lascia andare e apre le gambe.
Continua a baciarla sul collo, poi le sposta i capelli a sinistra, e le bacia anche quella parte di collo, poi la bacia sulle labbra.
<< Mark. >> ansima lei.
<< Che c’è? >>
<< Il mio cellulare sta squillando. >>
<< Ma chi è che ti chiama a quest’ora? >> chiede Mark, staccandosi da lei, che intanto si è alzata per andare a prendere il cellulare dentro la borsa.
<< Arrivo subito. >> esclama lei, allentandosi dalla sala da pranzo.
Circa dieci minuti dopo, ritorna e rimette il cellulare nella borsa, e dice:
<< Era mia madre, scusami. >>
<< Figurati. >>
<< Dov’eravamo rimasti? >> domanda lui, prendendola per mano e tirandola a sé.
<< Qui. >> risponde lei, baciandolo.
<< Andiamo in camera tua. >> dice Olive, prendendolo per mano e incamminandosi verso la camera di Mark.
Quando arrivano in camera, lei lo butta sul letto e sale sopra di lui.
<< Non mi sono ancora abituato a te, bambina. Alla tua voglia di vivere e al tuo modo di essere così… >> afferma Mark.
<< Sexy? >>
<< Anche. >>
<< Perversa? >>
<< Anche. >> risponde Mark, sorridendole.
<< Non ti sei ancora abituato perché sei un vecchietto. >> dice lei, ridacchiando, per poi dargli un bacio.
<< A chi hai dato del vecchietto, scusa? >> chiede Mark, girando la situazione, in modo da avere Olive sotto di lui.
<< A te. >>
<< Sei la mia bambina, Olive. >>
<< La tua bambina, sì. >> ripete lei.
Mark le osserva il viso, accarezzandoglielo, poi le dice:
<< Hai proprio un bel viso. >>
Olive gli sorride, poi lui la bacia. La bacia in modo diverso da come la bacia di solito, e Olive lo sente subito, così lo allontana immediatamente da sé.
<< Ti stai innamorando di me, Mark? >> gli chiede subito.
<< No. >> risponde lui.
<< Perché mi fai questa domanda? >>
<< Ho avuto la sensazione che tu mi abbia baciato in modo diverso da come mi baci di solito. >>
<< No, ti bacio sempre così. >>
<< C’era più passione nel tuo bacio. Era un bacio diverso dai tuoi soliti baci. >> insiste lei.
<< Ti ho sentito parlare al telefono prima. Con chi stavi parlando? >> esclama improvvisamente Mark, cambiando argomento.
Olive rimane stupita, e per alcuni secondi non dice niente, ma poi risponde, dicendo:
<< Speravo non l’avresti mai scoperto. >>
<< Cosa? >>
Mark e Olive si guardano, e lei non dice niente.
<< Stai scopando con un altro, Olive? >> le chiede lui.
<< No. >> risponde subito Olive.
<< È il mio lavoro, Mark. Lavoro in un telefono erotico. >> confessa lei.
 << Woh. >> dice lui, semplicemente.
Mark davvero non sa cosa dire. La confessione di Olive l’ha colto davvero alla sprovvista.
<< I clienti mi chiamano anche non in orari di lavoro. >> spiega Olive.
<< Wow. >>
<< Non riesci a dire altro che woh e wow? >>
<< Non so cosa dire. Mi hai colto di sorpresa. Non pensavo lavorassi in un telefono erotico alla tua età. >> risponde Mark, un po’ sconvolto.
<< Se sei maggiorenne, puoi farlo, ed io lo sono. E poi sono molto più esperta di sesso io che molte donne più vecchie di me. >>
<< Su questo non ci sono dubbi. >>
<< Già. >>
<< Mi dispiace che tu l’abbia scoperto così. Te l’avrei detto prima o poi. Non lo sanno neanche le ragazze. >> aggiunge, qualche secondo dopo.
<< Neanche loro? Pensavo gliel’avessi detto. >>
<< No. Ma a sto punto glielo dirò. >>
<< Rimarranno sconvolte anche loro. >>
<< Probabilmente sì, soprattutto Liz. >>
<< Usi il tuo nome quando rispondi al telefono? >>
<< No, ho un nome d’arte. >>
<< E qual è? Sono curioso. >>
<< Eva. >>
<< Ti starebbe bene anche Eva. >>
<< Lo so. >>
<< A proposito di nomi, il giorno del colloquio, mi hanno fatto fare una telefonata di prova, e aveva chiamato uno di nome Mark. Ho spalancato gli occhi, pensando fossi tu, finché non mi ha detto l’età. >> esclama Olive, ridacchiando, pochi secondi dopo.
<< Oddio! E quanti anni aveva? >> ridacchia anche Mark.
<< Quarantadue. >>
<< Sono un po’ più giovane, per fortuna. >>
<< Mica di tanto. >> afferma Olive.
<< Olive! >>
<< È vero. >>
Mark la guarda dritto negli occhi, poi le afferra i polsi e mette le braccia accanto alla sua testa.
<< Dai, fammi la voce sexy. >> le dice lui.
<< Okay. >>
<< Ora che mi tieni per i polsi, cosa vuoi fare, Mark? Vuoi scoparmi? Forte? >> chiede Olive, facendo la voce sexy che usa al telefono erotico.
<< Potrebbe essere un’idea, bambina. Tu cosa vuoi fare, invece? >> le chiede Mark, avvicinandosi al suo viso.
<< Voglio essere scopata. >> risponde Olive.
<< Allora scopiamo. >> esclama lui, togliendo le mani dai polsi di Olive e togliendole gli stivali e poi i collant.

<< Sai cosa ti farei? Sei lì, in piedi, con indosso solo i boxer. >> esclama Olive, qualche minuto dopo, sdraiata sul letto, con solo le mutande addosso.
<< Cosa mi faresti, bambina? >> le chiede lui, salendo sul letto e avvicinandosi a lei.
<< Di tutto. >> risponde lei, con la voce sexy.
<< Mi piace questa voce. >>
<< Lo immaginavo. >> dice lei.
Mark le sorride, poi la bacia.


Quando Olive si sveglia, il mattino seguente, è da sola nel letto.
È la prima volta che rimane a dormire a casa di Mark, dopo quasi un mese che si frequentano.
Si alza dal letto e va in bagno, dove trova Mark che si sta facendo la barba.
<< Hey. >> esclama lei, sulla soglia della porta.
<< Buongiorno, bambina. >> dice lui, dopo essersi voltato.
<< Devo fare la pipì. >> dice lei.
<< Due minuti che finisco di farmi la barba, ed esco, okay? >>
<< Okay. >>
Olive lo guarda radersi e sorride.
Mark è in boxer, gli stessi boxer che lei gli ha tolto la sera prima, così ripensa a quello che è successo la sera precedente.
<< Che hai da sorridere? >> le chiede lui, guardandola, per poi rigirarsi.
<< Stavo pensando a quanto stai bene in boxer, e a quello che è successo ieri sera. >> risponde lei, sorridendogli e avvicinandosi a lui.
<< Quello fa sorridere anche me, bambina. >> afferma lui, continuando a radersi.
<< Hai proprio un bel fisico per uno della tua età. >> gli dice lei, abbracciandolo da dietro e baciandogli il collo.
<< Lo dici come se fossi un vecchio. >>
<< Rispetto a me lo sei, Mark. >>
<< Un vecchio? >>
<< Sì. >>
<< Lo so. >>
<< L’unica cosa è che ti radi spesso la testa, lasciandoti questi capelli corti. Hai mai tenuto i capelli più lunghi di così? >> gli chiede lei, accarezzandogli la testa.
<< Sì, parecchi anni fa. >>
<< Hai delle foto? >> gli chiede lei, curiosa.
<< Sì, ma non te le farò vedere. >>
<< Neanche se ti faccio il miglior pompino nella storia dei pompini? >> gli chiede lei, guardandolo dallo specchio.
<< Olive. >> si gira di scatto Mark.
<< Dai, Mark, sono solo curiosa. >> dice lei, leccandosi le labbra con la lingua.
<< Okay, ma promettimi che non riderai. >>
<< Non posso promettertelo, Mark. >>
<< Okay. Prima però finisco di radermi e tu fai quello che devi fare. >>
<< Cosa devo fare? >> domanda Olive.
<< La pipì. >>
<< Ah sì. Muoviti, infatti, perché mi sto pisciando addosso. >>
<< Puoi farla con me qui. >>
<< Non ci penso neanche. >>
<< Ti vergogni? >> le chiede Mark, voltandosi verso di lei, e facendo un sorrisino da presa in giro.
<< No, ma… non piscerò con te qui. >>
<< Okay. Mi devo solo sciacquare, comunque, poi il bagno è tutto tuo, bambina. >> afferma lui, togliendosi la schiuma da barba dal viso.
<< Perfetto. >> dice lei, palpandogli il sedere.
Mark sussulta e le chiede:
<< Quanto ti piace il mio culo? Lo tocchi anche troppe volte. >>
<< Troppo, mi piace troppo, Mark. >> risponde Olive, palpandogli di nuovo il sedere.
<< Ma non riesco a farne a meno. >> aggiunge.
<< L’ho notato. >> dice lui, con sguardo malizioso.
Olive gli sorride e intanto Mark si asciuga il viso.

<< Oh mio Dio! >> esclama Olive, scoppiando a ridere.
<< Oh mio Dio! Non puoi essere tu, Mark. >> aggiunge lei, guardando Mark e poi le foto.
<< Sono io, invece. >> dice lui.
<< Quanti anni avevi? >>
<< Ventisette, penso. Credo siano foto di dieci anni fa. >>
<< Wow! Eri diversissimo. >> esclama lei, sfogliando l’album di foto.
<< Meglio ora o all’epoca? >> le chiede lui, baciandole il collo.
Olive guarda le foto di Mark da giovane, poi si volta verso di lui e, qualche secondo dopo, risponde:
<< All’epoca. >>
<< Ma solo per i capelli. Non sei invecchiato tanto in dieci anni, però. >>
Mark le sorride, poi le chiede:
<< Mi avresti guardato se fossi stata più grande? >>
<< Sì, probabilmente sì. >> ridacchia Olive.
<< Meno male. >> dice lui, baciandola.


<< Guardarti mentre ti vesti, mi manda in confusione. >> esclama Mark, sdraiato sul letto.
Olive si volta e gli sorride, mentre si sta finendo di vestire.
<< Tu mi mandi in confusione, bambina. >> aggiunge.
<< Quanto in confusione, Mark? >>
<< Tanto, troppo. >> risponde lui.
<< E non è tanto positivo per te, vero? >> gli chiede lei.
<< Assolutamente no. >>
<< Togliti quella borsa dalla spalla, dai. Vieni qui. >> aggiunge, dando dei colpi sul letto.
<< Ho appuntamento a pranzo con le ragazze. Non posso, Mark. >> dice lei.
<< Resta ancora dieci minuti, tutto questo non deve finire. >> dice lui, invece.
<< Cinque minuti. >> afferma lei, sedendosi sul letto accanto a lui.
<< Brava. >> afferma lui, avvicinandosi e baciandola.


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Capitolo 18
*** La più bella sorpresa della mia vita ***


18

La più bella sorpresa della mia vita





È Halloween, e già da più di due settimane i negozi sono stati addobbati e la casa delle ragazze e di Sandy è piena di zucche finte e addobbi vari.
La sera, le ragazze, Sandy, Paul, Scott, Vicky e Charlotte andranno a una festa, rigorosamente in maschera, ovviamente, all’Indigo, all’O2 Arena.
Liz, Melissa, Olive, Lux, Lexi, Vicky e Charlotte sono vestite come sette personaggi dei Looney Tunes.
Liz e Sandy sono Lola Bunny e Bugs Bunny, in tenuta da giocatori di basket, come nel film Space Jam, Melissa da Marvin il marziano e Paul da Yosemite Sam, Olive da Titti, Lux da Daffy Duck e Scott da Taddeo, Lexi da Beep Beep, Vicky da Gatto Silvestro, e, infine, Charlotte da Pepé Le Pew.
<< Andiamo a ballare, ragazze! >> esclama Olive, trascinando Lexi, Vicky e Charlotte sulla pista da ballo, mentre Liz e Sandy, Melissa e Paul, Lux e Scott si sbaciucchiano ai due tavoli prenotati.
 << Cos’abbiamo qui? Una splendida ragazza vestita da… Titti? >> chiede improvvisamente un ragazzo, osservando Olive.
<< Sì, da Titti. >> risponde Olive.
<< Piacere Titti, io sono Gatto Silvestro. Posso mangiarti? Sei davvero buona. >>
Olive e le ragazze scoppiano a ridere, poi Olive gli risponde:
<< Mi dispiace, Silvestro, sono fidanzata. E qui abbiamo già un Gatto Silvestro. >>
<< Che peccato. Sei davvero un bel bocconcino. >>
<< Mi dispiace. >> dice Olive, sorridendogli e ridacchiando.
<< Però era simpatico. >> salta su Charlotte.
<< Sì. >> concorda Olive.

<< Dai, Paul, smettila. >> esclama Melissa, mentre si sta baciando con Paul, su un divanetto.
<< Andiamo in bagno allora, o usciamo. >> le dice lui, accarezzandole una coscia e baciandola sul collo.
<< No, dai. Rimani da me dopo la festa, così possiamo fare quello che vogliamo. >>
<< Voglio farlo adesso, Melissa. >> afferma Paul, con sguardo malizioso.
<< Non possiamo, Paul. >>
<< Sì che possiamo, invece. Usciamo, andiamo in bagno, troviamo un posto tranquillo. >> insiste lui, continuando ad accarezzarle la coscia e a baciarla sul collo.
<< Paul, smettila! >> alza la voce Melissa, allontanandosi da Paul e alzandosi dal divanetto.
Paul la guarda confuso e lei gli dice:
<< Ora vado a ballare con le mie amiche e vedi di farti passare lo stimolo, perché siamo a una festa, in un luogo pubblico, ed io voglio divertirmi. >>
Paul non dice niente e Melissa raggiunge Olive, Lexi, Vicky e Charlotte sulla pista da ballo.

<< Sei resuscitata finalmente! >> esclama Vicky, vedendo arrivare Melissa.
<< Ho appena urlato contro Paul. >> confessa Melissa.
<< Perché? >> le chiede Olive.
<< Perché voleva che facessimo sesso in bagno o fuori o non so dove. >> risponde lei, scocciata.
<< E tu non hai voluto? >> le domanda Charlotte.
<< No. Siamo a una festa, in un luogo pubblico e voglio divertirmi, non scopare e basta. Mi piace fare sesso. A chi non piace? Ma possiamo farlo dopo la festa, a casa mia o sua, non qui. >> risponde Melissa.
<< Non hai tutti i torti, tesoro. >> salta su Lexi.
<< Io l’avrei fatto. >> dice Charlotte.
<< Lo sappiamo, tesoro. >> le dice Vicky, ridacchiando.
<< Non c’è neanche bisogno che te lo dica. >> dice invece Olive.
<< Già. Ma ora balliamo, non voglio pensarci. >> esclama Melissa.


Dopo essere stata un’ora con Sandy e quaranta minuti a ballare con le sue amiche, Liz ritorna ai due tavoli prenotati, sedendosi su uno dei divanetti.
<< Vieni con me, tesoro. >> esclama Sandy, porgendole la mano.
<< Dove? >> chiede lei, afferrando la mano.
<< Vedrai. >>
<< Okay. >> dice lei, allontanandosi con Sandy.

<< Amore, ma perché abbiamo preso i giubbotti? E perché stiamo uscendo dall’arena? >> chiede Liz, confusa.
<< Vedrai. >> risponde semplicemente Sandy.

<< Buonasera, signorina. Signor Carr. >> esclama un signore sulla quarantina vedendo arrivare Liz e Sandy.
<< Buonasera. È tutto pronto per salire? >> chiede Sandy.
<< Sì. >>
<< Salire dove? >> salta su Liz.
<< Sei pronta, amore? >>
<< A fare cosa? Sandy, non capisco. >> chiede Liz, sempre più confusa.
<< Fatti prima legare come si deve, poi lo capirai da sola. >> risponde Sandy, sempre molto vagamente.
<< Okay. >>
Mentre il signore lega Liz, lei si guarda intorno e guarda Sandy, confusa.
<< Non preoccuparti, tesoro, vedrai che ti piacerà. >> la rassicura lui, sorridendole.
Una volta che sia Liz che Sandy sono legati, il signore dice loro:
<< Potete salire, ragazzi. Mi raccomando, andate piano. >>
<< Certo, signore. >> afferma Sandy.
<< Pronta, amore? >> aggiunge, voltandosi verso Liz.
<< Sandy, mi stai dicendo che scaleremo l’O2 Arena? >> domanda Liz.
<< Sì. >>
<< Seriamente? >> chiede Liz, eccitata.
<< Sì. >>
<< Dai, inizia a camminare. >> aggiunge, iniziando a camminare per primo.
Liz segue Sandy e più tardi si ritrovano in cima all’arena.
<< Guarda che vista da quassù, amore. >> dice Sandy.
<< Wow! >> esclama Liz, guardandosi intorno.
<< È bellissima la vista da quassù. >> aggiunge.
<< Già. >>
<< Ne è valsa la pena salire? >> le chiede Sandy.
<< Assolutamente sì, amore. >> risponde Liz, dandogli un bacio.
<< Tira fuori il cellulare dalla borsa che ci facciamo delle foto. >> afferma Sandy.
Liz apre la borsetta e tira fuori il suo cellulare, poi si fanno alcune foto.
<< Amore, ma come mai siamo solo noi due? Siamo in piena notte, tra l’altro. Non è che hai pagato quel signore per farci salire? >> salta su Liz, poco dopo.
<< Sì, l’ho pagato, amore. Volevo farti una sorpresa, e volevo che fossimo solo noi due. >> risponde Sandy, sinceramente.
<< Oh mio Dio! Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Sei pazzo. >> gli dice lei, sorridendogli e mettendogli le braccia intorno al collo, per poi baciarlo.
<< Ti amo da morire, Sandy Carr. >> afferma Liz, sorridendo a Sandy.
<< Ti amo da morire anch’io, Liz Savile. >> le dice lui, baciandola.

Mentre stanno ballando tutti insieme, qualcuno dà un colpetto sulla spalla di Lexi. Lei si volta e vede un ragazzo davanti a sé, vestito da Wile E. Coyote, e caccia un urlo.
<< Oh mio Dio! >> urla.
<< Lewis, sei davvero tu? >> aggiunge.
<< Sì, amore, sono davvero io. >> risponde lui.
<< Sorpresa! >> aggiunge, con un sorriso a trentadue denti.
<< Oh mio Dio! Non ci credo. >> esclama lei, con gli occhi lucidi, e abbracciandolo subito.
<< Non ci credo che sei davvero davanti a me. >> afferma Lewis, accarezzandole il viso.
<< Io non ci credo che sei davvero davanti a me, amore. >> afferma lei.
<< Mi sei mancato così tanto. >> aggiunge, buttandogli le braccia intorno al collo e baciandolo.
<< Piaciuta la sorpresa, Lex? >> chiede Lux.
<< Ovvio che sì, Lux. Avete organizzato tutto voi? >> chiede Lexi, voltandosi verso le sue amiche.
<< Lewis mi ha chiamato, dicendomi che voleva venire a Londra per Halloween, e farti una sorpresa, così ci siamo messi d’accordo e… eccolo qui. >> risponde Lux.
<< Grazie, ragazze. >> dice Lexi, guardandole una per una.
<< Di niente. >> dice Lux.
<< Ora, però, vorrei restare da sola con il mio ragazzo, se non vi dispiace. >> esclama Lexi, afferrando la mano di Lewis.
<< Per cui a dopo. >> aggiunge, allontanandosi.
<< Mi sei mancato così tanto. Non puoi capire. >> esclama Lexi, abbracciando Lewis, una volta arrivati ai due tavoli prenotati.
<< Anche tu, amore. >> dice lui.
<< Fino a quando rimani? >> gli chiede lei, sedendosi su uno dei divanetti.
<< Fino a domenica pomeriggio. >>
<< Poco. >> esclama lei, triste.
<< Lo so, ma non potevo restare di più. >>
<< L’importante è che tu sia qui. >>
<< Esatto. >> concorda lui.
<< È stata la più bella sorpresa della mia vita. >> confessa Lexi.
Lewis le sorride e poi le dà un bacio.
<< Non ci credo ancora. Fatti toccare. Sei reale? >> dice Lexi, toccando le braccia di Lewis.
<< Sì, sono reale, tesoro. >>
<< Non vuoi andare a ballare? >> le chiede lui.
<< Sì, ma ora voglio stare un po’ da sola con te. >> risponde lei, accarezzandogli il braccio.
<< Anch’io, e staremo insieme anche stanotte. >> afferma Lewis.
<< Non vedo l’ora. >> dice lei, con un sorriso malizioso.
<< Non vedo l’ora anch’io. >> dice lui, sorridendole.
<< Allora… ti piaccio vestito da Wile E. Coyote? >> le chiede lui.
<< Sì. >> ride Lexi.
<< Stai bene. Ed io ti piaccio vestita da Beep Beep? >> aggiunge.
<< Ovvio che sì. >>
<< Deduco che Lux ti abbia detto come mi sarei vestita stasera, no? Non penso sia una coincidenza che tu sia vestito da Wile E. Coyote. >>
<< Sì, ovviamente. >>
<< Immaginavo. >>

Dieci minuti dopo, ritornano tutti ai tavoli, così Lexi presenta il suo ragazzo a Vicky, Charlotte, Paul e Scott.
<< Siamo tornati. >> esclama Olive.
<< Come ve la state passando, piccioncini? >> chiede Lux.
<< Bene, Lux. >> risponde Lexi.
<< Ora che siete tutti qui, colgo l’occasione per presentarvi il mio ragazzo. Vicky, Charlotte, Paul e Scott, lui è Lewis, il mio ragazzo. Tesoro, loro sono Vicky, Charlotte, Paul e Scott. >> aggiunge.
<< È un piacere conoscerti finalmente. >> afferma Vicky, stringendo la mano di Lewis.
<< È un piacere conoscere anche voi. >> dice Lewis, con un sorriso.
Stanno ai tavoli per mezz’ora, poi tornano tutti a ballare.


<< Noi andiamo a letto. Notte. >> saluta Lexi, mano nella mano con Lewis, andando nella camera da letto rimasta ancora vuota, che verrà usata appena Lewis si sarà trasferito a gennaio.
<< Mi strucco al volo, mi lavo i denti e sono da te, amore. >> gli dice Lexi, mentre Lewis chiude la porta.
<< Non vedo l’ora, tesoro. >> dice lui.
<< Posso entrare? Devo pisciare. >> domanda Lewis, bussando alla porta del bagno, cinque minuti dopo.
<< Sì. >> risponde Lexi, mentre si sta togliendo il fard.
<< Questo è un’anteprima di come sarà la nostra vita quando vivrai qui. >> esclama Lexi, ridacchiando.
<< Io che piscio mentre tu ti strucchi. >> ride Lewis.
<< Esatto. Ma poi la mattina io piscerò e tu ti farai la barba. Credo che mi piacerà di più. >>
<< Credo che piacerà di più anche a me. >> dice lui, baciandole una spalla.
<< Aspetta che mi lavo le mani. >> aggiunge.

<< Prendo i vestiti, faccio pipì e sono da te. >> esclama Lexi, entrando in camera.
<< Muoviti, che sono impaziente. >> afferma Lewis, seduto sul letto, con solo i boxer addosso.
<< L’attesa aumenta il desiderio, tesoro. Ricordatelo. >> gli dice lei, uscendo dalla stanza.
Lewis butta la testa sul cuscino e aspetta Lexi.
Cinque minuti dopo, Lexi apre la porta ma non si fa vedere.
<< Amore? >>
<< Sì? >>
<< Chiudi gli occhi. >> gli dice lei.
<< Okay. Muoviti, però, non posso più aspettare. >>
<< Aprili. >> gli dice.
Lewis apre gli occhi e rimane letteralmente a bocca aperta. Lexi ha indosso un baby-doll di pizzo rosso e un perizoma, anch’esso di pizzo rosso, ed è scalza. Non ha un filo di trucco in viso e ha i capelli sciolti.
Lo guarda e gli sorride, e lui esclama:
<< Wow. >>
Lexi gli sorride ancora e lo raggiunge sul letto.
Gli dà subito un bacio e poi gli toglie la maglietta.
<< Toglitela. Stai molto meglio senza. >> afferma lei.
<< Ho aspettato questo momento sin da quando ti ho visto stasera alla festa. >> afferma Lewis.
<< Io ho aspettato un altro momento, ma ora voglio fare questo. >> dice Lexi, baciandogli il petto.
Mentre gli bacia il petto, Lexi esclama:
<< Sdraiati. >>
Una volta sdraiato, Lexi continua a baciargli il petto, poi scende al basso ventre e gli sfila i boxer, che getta a terra.
<< Oh, amore. >> ansima Lewis, mentre Lexi gli fa un pompino.
<< Shh… >> gli dice lei, guardandolo per un attimo.

<< Ora voglio darti piacere io. >> afferma lui, tirandosi su.
<< Sdraiati. >> aggiunge.
<< È questo il momento che ho aspettato per tutta la sera. >> ansima lei, mentre Lewis ha la lingua sul suo clitoride.
<< Sei venuta, amore. >> esclama lui, pochi minuti dopo, andandole sopra lentamente.
<< Lo so. >> ansima Lexi.
Lewis le sorride e poi la bacia. Scende per baciarle il collo, il seno, la pancia, il basso ventre, l’interno coscia, e poi ritorna al seno. Le lacca i capezzoli, glieli morde e lei geme di piacere.
<< Dio, se mi sei mancato. >> esclama Lexi.
<< A me sono mancate queste. >> dice Lewis, accarezzandole le tette e guardandola.
Improvvisamente Lexi si tira su e la situazione si ribalta.
<< A me sono mancate anche le tue bellissime labbra. >> dice Lexi, con Lewis sotto.
<< Fattele baciare. >> aggiunge, baciandolo.
Lexi gli bacia il petto e gli morde i capezzoli.
Improvvisamente Lewis dà una pacca sul sedere di Lexi e lei sussulta, urlando.
<< Non farlo mai più. >> gli dice lei.
<< Scommetto che ti è piaciuto. >>
<< Rifallo. >> esclama Lexi.
<< Ma se hai appena detto… >>
<< Rifallo. >> insiste lei.
Lewis dà un’altra pacca sul sedere di Lexi e lei sussulta di nuovo.
<< Di nuovo. >>
Lewis le dà un’altra pacca sul sedere, e lei si piega e gli dice:
<< Tutto sommato mi piace. >>
<< Allora lo farò più spesso. >>
Lexi gli sorride e poi lo bacia.

<< Ti amo, ti amo, ti amo. >> sussurra Lexi, mentre fa l’amore con Lewis.
<< Ti amo anch’io, piccola. >>
<< Mi sei mancato troppo per averti solo stanotte. >> afferma lei.
<< Mi potrai avere tutte le volte che vuoi fra meno di due mesi. >>
<< Lo so, ma non mi basta. Tu non mi basti mai, Lewis. >> confessa Lexi.
<< Lo so. >>
<< Vieni qui. >> aggiunge, tirandola a sé e baciandola con passione.
<< Ti amo troppo. >> le dice lui, con il viso appicciato a quello di lei.
<< Ti amo troppo anch’io, amore. >> dice lei, baciandolo.

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Capitolo 19
*** Non sottovalutare mai una ragazzina ***


19

Non sottovalutare mai una ragazzina





<< Pronto? >> risponde Olive, lavorando al telefono erotico.
Ha già sentito quella voce, ma smette di pensarci quando dall’altra parte del telefono, un uomo dice:
<< Ciao, bella. Con chi parlo? >>
<< Sono Eva. Cosa posso fare per te…? >> risponde Olive, usando il suo nome d’arte, ovviamente.
<< Mark. >> dice lui.
Olive spalanca gli occhi e capisce di chi è quella voce. È di Mark, quel Mark.
<< Allora, Mark, cosa posso fare per te? >> gli chiede lei, con la voce sexy.
<< Ho bisogno di un po’ di sesso telefonico, Eva. Tu puoi farmi fare del sesso telefonico? Ne ho davvero bisogno, mi sento un po’ solo ultimamente. >>
<< Certo che posso, Mark. >>
<< Sei a casa ora? >> gli chiede lei.
<< Sì, sul mio letto. >>
<< Perfetto. E come sei vestito, Mark? >>
<< Boxer e camicia bianca. >>
<< Inizia a sbottonarti la camicia, Mark. >> gli dice lei.
<< Lo sto facendo, Eva. >>
<< Bene. Ora invece puoi iniziare a toccarti. >>
<< Lo sto facendo, Eva. >>
<< Toccati, Mark, toccati. Prendilo in mano e inizia a usare quella mano. >> gli dice Olive.
<< Sì. >> geme Mark.
<< Ti stai toccando per bene, Mark? >>
<< Sì, Eva. >> ansima Mark.
<< Continua a farlo finché non vieni. >>
<< Dimmi qualcosa di perverso, Eva. Voglio sentirti dire qualcosa di perverso, di porco. >> esclama Mark.
<< Ti piacerebbe che ti masturbassi io, eh, Mark? >>
<< Sì. >> geme lui.
<< E ti piacerebbe che il tuo sperma sia sulla mia faccia, eh? O sul mio corpo, magari. >>
<< Sì, mi piacerebbe eccome, Eva. >>
<< E ti piacerebbe che ti leccassi il cazzo, eh, Mark? >>
<< Sì. >> geme lui.
<< Continua a masturbarti, Mark. Sempre più forte. >> gli dice lei.

<< Ci sei ancora, Mark? >> gli chiede Olive.
<< Sì, sì. E sto per venire, Eva! >> urla Mark.
<< Dai, Mark, continua, continua così. >>
<< Sto per venire. >> urla di nuovo Mark.
<< Complimenti, Mark. >> gli dice lei, dopo che Mark ha urlato per il piacere.
<< È stato un piacere darti un po’… di piacere, appunto. >> aggiunge.
<< È stato un piacere anche per me, Eva. Sei stata fantastica. >>
<< Ciao, Mark. >>
<< Ciao, Eva. >>


<< Ciao. >> saluta Mark, quando apre la porta di casa e si vede davanti Olive.
<< Ciao. >> lo saluta lei, con la voce sexy.
<< Accomodati pure. >> le dice lui, entrando in casa, seguito da Olive.
<< Ti sei divertito oggi pomeriggio, eh? >> gli chiede lei, mettendo il giubbotto e la sciarpa sull’attaccapanni.
<< Cosa vuoi dire? >> domanda Mark, mentre Olive si avvicina a lui.
<< Oggi pomeriggio. Hai chiamato al telefono erotico e ho risposto io, o meglio, Eva. Volevi fare del sesso telefonico perché ti sentivi solo. >> risponde Olive, avvicinandosi ancora di più a lui, con la voce sexy e lo sguardo perverso.
<< Ti sei masturbato e poi sei venuto. So che eri tu, ho riconosciuto la tua voce, oltre al fatto che hai detto il tuo nome. >> aggiunge.
<< Volevo vederti all’opera, o meglio, sentirti. Sei brava, bambina. >> esclama Mark, voltandosi a destra, dove Olive gli sta accarezzando e baciando il braccio.
<< Grazie. >>
<< Amo quando fai la voce sexy. >>
<< Rifalla. >> aggiunge.
<< Ti piacerebbe che ti facessi le cose che ti ho detto al telefono, Mark? >> gli chiede lei, con la voce sexy.
<< Quali cose, bambina? >>
<< Non ti ricordi cosa ti ho detto oggi pomeriggio, al telefono? >> gli chiede lei.
<< Certo che mi ricordo, volevo solo che le dicessi di nuovo. >>
<< Capisco. >>
<< Però credo che sia meglio farle e non dirle. Non trovi, Mark? >> gli chiede lei, con la voce sexy.
<< Assolutamente sì. >> risponde Mark, prendendola per mano e portandola in camera da letto.

 
<< Forse è meglio che mi faccio una doccia. >> esclama Olive, sotto le coperte con Mark.
<< Sì, forse è meglio, bambina. >>
Olive si alza dal letto e va verso il bagno, completamente nuda.
Mark la osserva e lei, prima di sparire in bagno, si volta e gli sorride.
<< Non potevo restare di là, mentre tu sei qui, completamente nuda e bagnata. >> esclama improvvisamente Mark, raggiungendo Olive in doccia.
Olive sussulta e si volta di scatto. Osserva Mark e nota che non è nudo, ma in boxer.
<< Non ho potuto resistere. >> dice lui, avvicinandosi a lei e baciandola.
<< Sono contenta che tu non abbia resistito. >> gli dice lei, sorridendogli, contro la parete della doccia.
Mark la bacia di nuovo e le sue mani passano dalle spalle, alla schiena, al sedere.
Olive chiude gli occhi e si lascia toccare da Mark, ansimando.
Mentre le bacia il collo, la mano di Mark passa dal sedere all’interno cosce, poi all’inguine.
Le sfiora il clitoride, poi Olive apre le gambe e inizia a toccarglielo, facendo piccoli cerchietti con il pollice.
Improvvisamente Olive sussulta, quando Mark infila due dita dentro di lei, e poi la bacia.
<< Mark. >> geme Olive.
<< Sei talmente fradicia… >> sussurra lui, con la bocca a cinque centimetri dal suo collo e con le dita dentro la sua vagina.
<< Perché non ti togli questi boxer? >> gli chiede lei, infilando le mani dentro i boxer di Mark, e appoggiandole sul suo sedere.
<< Hai intenzione di fare sesso in doccia, bambina? >> le chiede Mark.
<< Perché no. >> risponde Olive.
<< Allora puoi togliermi i boxer, bambina. >> esclama Mark, guardandola dritta negli occhi.
<< Non vedevo l’ora di farlo. >> dice lei, sfilandogli i boxer.
Due minuti dopo, Mark e Olive sono contro il muro a fare sesso, e lui le sussurra:
<< È la prima volta, in trentasette anni di vita, che faccio sesso due volte in una sola mattinata. E ora lo faccio con una ragazzina. >>
<< Non puoi mai sapere cosa può succederti con una semplice ragazzina. Non sottovalutare mai una ragazzina. >> gli dice lei, aggrappandosi a lui.
<< Sei nata per fare sesso, bambina. Ed io sono contento di farlo con te. Non immagini quanto. >>
<< Sono contenta anch’io. >> esclama Olive, sussultando e urlando subito dopo.

<< Senti, Mark, sabato prossimo sei libero? >> gli chiede Olive, mentre si riveste.
<< Direi di sì. Perché? >>
<< Ti va di venire alla festa di compleanno della mia amica Vicky? >>
<< Dove la fa? >>
<< Al Fabric. >>
<< Sì, va bene. >>
<< Perfetto. >>
<< Rivestiti però, prima che ti scopi di nuovo. >> aggiunge.
<< Per me non ci sarebbero problemi. >>
<< Lo so. >>


<< Hey, Mark! >> lo salutano Lexi e Lux, alla festa di Vicky, al Fabric.
<< Ciao, ragazze. Dov’è Olive? >> chiede lui.
<< A ballare. >> risponde Lexi.
<< Perfetto. La raggiungo subito. >>
Quando Mark arriva sulla pista da ballo, dopo essersi guardato intorno per un po’, nota Olive insieme a Liz, Sandy e Melissa. Nota però che un ragazzo si avvicina a lei e che iniziano a ballare. All’inizio li vede chiacchierare mentre ballano normalmente, poi però ballano in modo provocante, e Mark la raggiunge subito, un po’ scocciato.
<< Olive! >> esclama lui, una volta vicino a lei.
<< Mark! >> esclama lei, staccandosi dal ragazzo.
<< Pensavo non venissi più. È già l’una passata. >> aggiunge, voltandosi per un attimo verso il ragazzo, poi di nuovo verso Mark.
<< Ho avuto degli imprevisti, scusa. >> le dice lui.
<< Chi è il ragazzo? >>
<< Uno che mi ha appena rimorchiato. Stavamo solo ballando. >> risponde Olive, avvicinandosi a Mark.
<< Te la fai con questo vecchio? >> domanda il ragazzo.
<< Ma quanti anni ha? Quaranta? >> aggiunge.
<< Ne ha trentasette, coglione. E sì, me la faccio con lui. >> risponde Olive, allontanandosi con Mark.
<< Mi ha dato del vecchio quel ragazzino. >> esclama Mark, allontanandosi dalla pista da ballo insieme a Olive.
<< Se lui è un ragazzino, lo sono anch’io, Mark. >> afferma Olive, con la faccia più seria del mondo.
<< No, tu sei una donna, bambina. >> le dice Mark.
<< La tua bambina. >> dice Olive, in modo serio.
<< Sì, la mia bambina. >> ripete lui, tirandola a sé e baciandola.
<< Sei sempre più nuda ogni volta che ti vedo in discoteca. >> esclama Mark.
<< Lo so. Tendo a scoprirmi quando devo provocare qualcuno. >>
<< Oh, sono felice di essere io quel qualcuno. >>
Olive gli sorride, poi lo bacia con più passione stavolta.
<< Dai, andiamo al bar che ti offro da bere. >> salta su Mark.
<< D’accordo. >>


<< Cosa? >> domanda Charlotte, stupita, in bagno insieme a Vicky e le ragazze.
<< Ho baciato Liz durante la festa dei suoi sedici anni, due anni fa. >> risponde Olive.
<< Posso confermarlo. >> salta su Liz.
<< Eravamo in una discoteca di Hollywood. >> aggiunge Olive.
<< E perché l’avresti baciata? >> le chiede Vicky.
<< A dire la verità non c’era un vero motivo. Volevo solo farlo e l’ho fatto. >> risponde Olive, sistemandosi i capelli allo specchio, e poi voltandosi verso Liz.
<< Già. >> concorda Liz.
<< Okay, ma siete migliori amiche. Siete praticamente sorelle, no? Lo ripetete spesso. >> esclama Vicky.
<< Sì, lo siamo, e sì, lo ripetiamo spesso. >> risponde Olive.
Vicky e Charlotte la guardano perplesse, così Olive esclama:
<< Okay, vi racconto un po’ com’è successo. >>
Olive fa una pausa, poi inizia a raccontare:
<< Avevamo litigato ed io andai in bagno. Liz mi chiese se ce l’avevo ancora con lei e io le risposi che non ce l’avevo mai avuta con lei. Poi le dissi che per me lei e le ragazze erano come sorelle, ma che lei era quella che avrei protetto sempre e comunque, anche a costo della vita. >>
<< E perché proprio lei? >> salta su Charlotte.
<< Perché lei è quella più ingenua. All’epoca si era appena messa con Sandy e già correvano troppo per i miei gusti, ed io non riuscivo ad accettarlo. >>
<< Già. >> concorda Liz.
<< Litigammo più volte per questa cosa. >> aggiunge.
<< Ah, okay. >> dice Charlotte.
<< Comunque… poi le presi il volto fra le mani e le dissi che le amavo. Sul serio. >>
<< Lei sembrava spaventata. >>
<< Ero davvero spaventata. >> salta su Liz.
<< In effetti. Comunque, poi parlammo dei diversi tipi di amore. Alla fine io amavo, perché amavo loro. Anche se non mi sono mai innamorata, amavo le mie migliori amiche come si ama una sorella. >> continua Olive.
<< Insomma, poi improvvisamente io la baciai e lei era davvero scioccata. Mi allontanò da sé e mi chiese perché l’avevo baciata. Io le risposi che volevo solo farlo e mi scusai. Lei accettò le mie scuse, ma all’inizio non lo dicemmo alle altre. >>
<< Ma poi… >> interviene Liz.
<< Poi? >> chiede Charlotte.
<< Poi arrivò la sera di Halloween. >> risponde Olive.
Olive continua a raccontare, mentre Vicky e Charlotte ascoltano con attenzione.
<< Oddio! Melissa ti ha baciato davvero? >> le chiede Vicky.
<< Sì, la baciai. >> interviene Melissa, ridacchiando.
<< Sì, ma eravamo ubriache. Le baciai tutte a stampo, una dopo l’altra, ma lei dopo mi baciò davvero ed io non la allontanai. >> risponde Olive.
<< Oh, me lo ricordo bene. >> esclama Melissa.
<< Wow! >> esclama Charlotte.
<< Poi anche Liz e Lexi mi baciarono. Lux guardò tutta la scena e si allontanò subito, scioccata. >>
<< Anche Liz e Lexi? >> chiede Charlotte, sconvolta.
<< Sì. >> risponde Olive.
<< Oddio, che brutta situazione che fu quella. >> interviene Lux.
<< Continua, dai. >> esclama Vicky.
<< Dopo aver raggiunto Lux in bagno, lei ci chiese cosa stesse succedendo e noi non lo sapevamo. Erano successe una serie di cose che nessuno si sapeva spiegare. Un bacio dietro l’altro, e nessuno ne sapeva il motivo. Lexi disse che le venne spontaneo, me lo ricordo ancora. >>
<< Oddio, me lo ricordo anch’io. >> salta su Lexi.
<< Poi ci domandammo se non fossimo bisex, ed io e Liz confessammo di esserci già baciate. >> continua Olive.
<< Io ero davvero scioccata, sconvolta. Non era mai successa una cosa simile. Non capivo cosa stesse succedendo. >> esclama Lux.
<< Poi parlammo ancora ed io baciai Lux, e lei mi allontanò subito. Lei era quella più sconvolta. Oddio, ricordo ancora la sua espressione quando io e le ragazze ci baciammo. >> ridacchia Olive, ricordando quel momento.
<< Oddio, immagino. >> ridacchia Charlotte.
<< Oddio. >> ride Vicky.
<< No, non potete immaginare la mia espressione. Neanche quando Olive mi baciò. >> dice Lux.
Vicky e Charlotte ridono come pazze, poi quest’ultima dice:
<< Avrei voluto esserci. Oh mio Dio! >>
Charlotte ride sempre più forte, coinvolgendo anche le ragazze.
<< Dai, usciamo da qui, ragazze. >> esclama Lux.
<< Sì, dai. Voglio divertirmi alla mia festa di compleanno. >> concorda Vicky.

<< E se ci fossimo state, cosa sarebbe successo? >> chiede improvvisamente Charlotte, mentre balla con Vicky e le ragazze, dieci minuti dopo.
<< State dove? >> chiede Olive.
<< Con voi, quella sera che vi siete baciate. >> risponde Charlotte.
<< Beh, probabilmente avrei baciato anche voi. >> risponde Olive.
<< Davvero? >> chiede Vicky.
<< Sì. Ed è quello che farò ora. >> risponde Olive, avvicinandosi a Charlotte e baciandola a stampo, poi lo stesso fa con Vicky.
<< Olive! >> esclama Lux.
Olive alza le spalle, sorridendo, e non dicendo nulla.
<< Baci bene. >> le dice Vicky.
<< Grazie. >>
<< Concordo con Vicky. >> esclama Charlotte.
<< Olive, cosa sta succedendo qui? >> chiede improvvisamente qualcuno.
Olive si volta di scatto e vede Mark, piuttosto arrabbiato e confuso.
<< Ehm… niente. >> risponde lei, tranquillamente.
<< A me pareva più di niente. Hai baciato due delle tue amiche. >>
<< Sì, ma è una cosa fra ragazze. Nulla di che. >>
Mark le afferra un polso e la porta via dalla pista da ballo.
<< Che c’è, Mark? >> chiede Olive, scocciata.
<< Ti ho visto che baciavi Vicky e Charlotte. Che cosa significa? >> le chiede lui.
<< Niente, Mark, assolutamente niente. Se proprio vuoi saperlo, due anni fa, baciai anche le ragazze. >>
<< Due donne che si baciano mi eccitano, ma… non penso che vorrei fare un ménage à trois. >> confessa Mark.
Olive scoppia a ridere, e Mark la guarda sempre più confuso.
<< Questa mi è nuova. >> esclama Olive.
<< Comunque, non preoccuparti, Mark, mi piacciono solo gli uomini e per ora mi piaci solo tu, lo sai benissimo. >> aggiunge.
<< E me l’hai anche dimostrato. >>
<< Esatto. >>
<< Dai, ora torno a ballare. >>
<< Okay. >> dice lui, dandole un bacio veloce.

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Capitolo 20
*** Ciao, bambina ***


20

Ciao, bambina





<< Avanti, Mark, non ci vediamo da una settimana. Dalla festa di compleanno di Vicky. >> esclama Olive, al telefono con Mark.
<< Non posso, bambina. Ho delle cose da fare stasera. Facciamo domani, dai. >>
<< Non posso io domani. Dai, starò lì poco. A l’una me ne vado, promesso. >> insiste Olive.
<< Non posso, bambina. >>
<< Ma cosa devi fare? >>
<< Esco con degli amici. >>
<< Escici domani. >>
Mark sbuffa e poi non dice nulla.
<< Mark? >> lo chiama Olive.
<< Ci sei ancora? >> aggiunge.
<< Sì. >>
<< Allora? >>
<< Okay, dai. Però vieni dopo cena che ci sono i miei amici. >>
<< Alle nove va bene? >>
<< Sì. A dopo. >>
<< A dopo. >>
<< Strano che tu abbia dovuto insistere così tanto, non trovi? >> le chiede Melissa.
<< In effetti, sì. Non era mai successo. >> risponde Olive, un po’ confusa.
<< Vi frequentate da due mesi, ormai vi conoscete abbastanza, no? >>
<< In teoria sì, ma sai anche tu che non si smette mai di conoscere una persona. >>
<< Già. >>
<< In ogni caso andrò da lui alle nove. >>
<< Meno male. Non vi vedete dalla festa di compleanno di Vicky. >>
<< Già. >>
<< Sei in astinenza dal suo culo? >> ridacchia Melissa.
<< Sì, e anche dal sesso. >>
Melissa scoppia a ridere, seguita da Olive.
<< Perché ridete? >> chiede Lexi, entrando in sala.
<< Olive stasera rivede Mark. >> risponde Melissa.
<< Ah, era ora. >> esclama Lexi.
<< Già. >> concorda Olive.
<< E allora che c’era da ridere? >> insiste Lexi.
<< Perché le ho chiesto se era in astinenza dal culo di Mark. >> ridacchia Melissa.
<< Aah, capisco. >> ridacchia anche Lexi.
<< Olive, posso farti una domanda? >> le domanda Melissa.
<< Sì. >>
<< Ti stai innamorando di Mark? >>
Olive spalanca gli occhi. Non si aspettava proprio una domanda del genere. Da una delle sue migliori amiche, tra l’altro. Dopo diciotto anni dovrebbero sapere com’è fatta.
<< Secondo te dopo solo due mesi m’innamoro? Di Mark, poi? >>
Olive scoppia a ridere, poi Melissa le dice:
<< Non lo so, ma sembravi… apprensiva di vederlo. >>
<< Per forza, non ci vediamo da una settimana. E l’ultima volta nemmeno abbiamo fatto sesso. >>
<< Lo so, ma boh… mi sembravi davvero molto apprensiva. >>
<< No no. Ho solo voglia di vederlo e scoparlo. >>
<< Okay. >>


<< Io vado, ragazze. Ci vediamo più tardi o direttamente domani mattina. >> esclama Olive, nella sala della casa.
<< Okay. Divertiti. >> le dice Liz.
<< She’s not afraid of all the attention
She’s not afraid of running wild
How comes she’s so afraid of fallin' in love?
She’s not afraid of scary movies
She likes the way we kiss in the dark
But she’s so afraid of fallin' in love… >> canticchia Melissa, fissando Olive.
<< Smettila, Melissa, non mi sto innamorando di Mark. >> le dice Olive.
<< Stavo solo canticchiando la canzone che ci ricorda te. >> si giustifica Melissa.
<< Sì, immagino. Vado. Ciaooo. >> si dilegua Olive.

<< Perché non andiamo subito in camera e… >> esclama Olive, entrando in sala con Mark accanto, e vedendo tre suoi amici, seduti sul divano.
Non si aspettava che gli amici di Mark fossero ancora a casa sua. Pensava che Mark non vedesse l’ora di rivederla e fare sesso con lei, ma evidentemente si sbagliava.
Olive li guarda come se fossero degli intrusi, e non dice una parola.
<< Loro sono i miei amici, bambina. A momenti se ne vanno, non preoccuparti. >> afferma Mark.
<< Finalmente ti conosciamo, Olive. >> dice uno di loro, alzandosi dal divano e avvicinandosi a Olive.
<< Sei davvero uno schianto. >> aggiunge.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendo.
<< Sono Sam, per la cronaca. >> dice lui, porgendole la mano.
<< Piacere di conoscerti, Sam. >> dice Olive, stringendogli la mano.
<< Karl. >> si presenta un altro.
<< Jim. >> si presente anche l’altro.
<< Mark aveva ragione, sei davvero una bella ragazza. >> afferma Karl.
<< Grazie. >>
<< Dai, ragazzi, ora andatevene. >> esclama Mark.
<< Certo, certo. Vi lasciamo fare le vostre cose da ragazzi. >> dice Sam.
<< Una volta ero un ragazzo, Sam. >> ridacchia Mark.
<< Esatto. Una volta. >> concorda l’amico.
Mark e i suoi amici ridono, e Olive sorride e si finge divertita.
È la prima volta che si sente un’intrusa con Mark. È la prima volta che si sente una… bambina con lui. Si è sempre sentita una donna quando era insieme a lui, ma per qualche strana ragione, ora si sente una bambina. Inizia a sentire solo ora la differenza d’età fra loro.
<< Non dimenticare di usare il preservativo, eh. >> gli dice Karl, sulla soglia della porta di casa.
<< Non preoccuparti, Karl, l’ho sempre usato. >>
<< Bravo, ragazzo. >> gli dice Karl.
<< Dai, ora andatevene che qui abbiamo delle cose da fare. >> afferma Mark.
<< Beato te che ti scopi una ragazzina. Ed è davvero bella Olive. Beato te, amico. >> gli dice Sam.
<< Smettila, Sam. Olive ti sentirà. >>
<< Che mi senta, è la verità. >> dice lui.
<< Il preservativo, Mark! Mi raccomando. >> insiste Karl.
<< Muovetevi! >> dice Mark, salutando per l’ultima volta i suoi amici e chiudendo la porta.
<< Piaccio al tuo amico Sam, per caso? >> chiede Olive, quando Mark è tornato da lei.
<< Ma figurati. Fa solo il cretino, come sempre. >> risponde lui, ridendo.
<< Stavo scherzando. >> dice lei, ridacchiando.
<< Ah, ecco. >>
<< Finalmente siamo soli. >> esclama Mark, mettendo le braccia attorno al collo di Olive e baciandola.
Mentre si stanno baciando, si avvicinano al divano e si sdraiano.
<< Questo non ti serve. >> gli dice lei, togliendogli il golfino.
<< Ma quante cose hai grigie? Hai una fissa per il grigio, eh? >> aggiunge.
<< Tante. >>
<< L’ho notato. >> dice lei, baciandolo.
<< Perché ti sei messa le calze? Ci metto mezz’ora a togliertele. >>
<< Appunto. L’ho fatto apposta. >>
<< Bastarda. >> le dice lui, fulminandola con gli occhi.
<< Così dovrai aspettare di più per avermi. >>
<< Anche tu dovrai aspettare di più per avermi, bambina. >>
<< Lo so. >>
Poco dopo, mentre si stanno spogliando, il cellulare di Mark squilla.
<< Non rispondere. >> ansima lei, mentre lui le sta baciando il petto.
<< Devo rispondere. È tardi, magari è una cosa grave. >> dice lui, smettendo di baciarle il petto.
<< No, resta qui. >> insiste lei.
<< Non posso, bambina. >> le dice lui, alzandosi.
Mark risponde al telefono e poi si allontana dalla sala.
Intanto Olive si alza dal divano e lo segue.
Mark è in camera sua e ha lasciato la porta in fessura. Olive, nascosta nella stanza accanto, ascolta tutto.
<< Non posso venire da te adesso, Carla. >>
<< Chi è Carla? >> si chiede Olive.
<< Non posso perché sono con i miei amici. >>
Bugia. Non è vero che è con i suoi amici.
<< No, non sto mentendo. Li vedo raramente e vorrei godermi una serata con loro. >>
<< Smettila di dire che sto mentendo, Carla. Sai che non lo faccio mai. >>
<< Chi è questa Carla? >> si domanda di nuovo Olive.
<< Domani mattina alle dieci sarò lì, promesso. >>
<< Sì, lo prometto. >>
<< Sì, lo giuro su di loro. >> aggiunge.
<< Non succederà, Carla. Promesso. >>
<< Okay. A domani. >>
Olive sgattaiola subito in sala, e si siede sul divano, come se nulla fosse.
<< Eccomi qui. >> esclama Mark, tornando in sala.
Olive non sa se chiedere spiegazioni adesso o dopo aver fatto sesso con lui. Deve decidere subito, senza pensarci un attimo di più.
Intanto Mark si sdraia su di lei e le dà un bacio veloce.
<< Che hai? Perché quella faccia distratta? >> le chiede lui.
Olive ha deciso, così cerca di muoversi per scrollarsi di dosso Mark, poi si alza dal divano, e con solo addosso le mutande, esclama:
<< Stavolta sono stata io a sentirti. >>
<< Al telefono dici? >>
<< Sì. >> dice semplicemente Olive.
Mark non dice nulla. Rimane seduto sul divano a fissarla. E lei fissa lui, senza dire una parola.
<< Hai sentito tutto? >>
<< Sì. >>
<< Chi è Carla? >> gli chiede lei, di getto.
Mark fa un respiro profondo, poi sputa il rospo:
<< Mia moglie. >>
Olive spalanca gli occhi e apre la bocca. Sospettava fosse sua moglie, ma sperava di sbagliarsi.
<< Quindi sei… sposato? >> gli chiede lei.
<< Sì. Ma… >>
<< Cosa? >>
<< Momentaneamente non stiamo insieme. >>
<< Ma se sei sposato. >> esclama lei.
<< Mark, non prendermi per il culo più di quanto tu non l’abbia già fatto. >> aggiunge.
<< Sì, sono sposato ma… ci siamo presi una pausa. Quando ci siamo conosciuti, lei se n’era andata via da poco, perché fra noi ultimamente non funzionava. Decidemmo di prenderci una pausa e lei se ne andò da sua madre. >> spiega Mark.
<< Ah. >> dice semplicemente Olive.
<< E portò con sé anche i nostri figli. >> continua Mark.
<< Figli? >> esclama Olive, preoccupata, spalancando la bocca.
<< Sì, tre. Due femmine e un maschio. >>
<< Tre? >>
<< Sì. >>
<< Oh mio Dio! Devo sedermi. >> esclama Olive, sedendosi sul divano.
<< Non è così grave, bambina. >> le dice lui, mettendo una mano sulla sua coscia.
<< Non toccarmi! >> esclama lei, alzandosi di scatto dal divano.
Mark la guarda come non l’aveva mai guardata prima. È preoccupato, agitato. Sembra che voglia giustificarsi, ma c’è poco da giustificare in una situazione del genere.
<< Come fai a dire che non è così grave, Mark? >> urla Olive.
<< Sei… sposato, cazzo! E hai tre figli. >>
<< Dio, che stupida che sono stata. >> dice Olive, mettendosi le mani in viso e poi passandosele fra i capelli.
<< Sì, ma fra me e mia moglie non va più da prima di conoscerti. >>
<< Ho capito, ma hai comunque tre figli con lei. Quanti anni hanno? >>
<< Otto e sei le bambine, due il maschio. >>
<< Due? >>
<< Sì. >>
<< Meno male che usavi sempre il preservativo, eh? >>
<< Beh… >>
<< Con me almeno l’hai usato, su questo non ci sono dubbi. Anche se comunque io prendo la pillola. >>
<< Lo so. >>
<< Ora però devo sedermi. >> esclama Olive, tornandosi a sedere sul divano.
<< Olive, non è un problema. Vedi il problema dove non c’è. >> insiste Mark.
<< Non toccarmi, Mark. Per favore. >>
<< Olive, fidati, non c’è problema. Io e lei ora ci vediamo solo per i nostri figli. Domani, infatti, vado da sua madre per vedere i bambini, non per vedere lei. >>
<< Mi hai chiamato Olive. Non lo fai da secoli. >> nota lei.
<< Lo so, ma ora sto parlando molto seriamente. >>
<< Sei ancora innamorato di lei? >> gli chiede lei.
<< Di mia moglie? >>
<< Sì, ovvio. >>
Mark non risponde e Olive lo osserva. Un misto di disgusto, pena e perversione.
L’aveva sempre visto come un uomo sulla quarantina, intelligente, con un buon lavoro, una bella casa, ma single. Non immaginava che fosse sposato e con ben tre bambini piccoli.
<< Mark, sei ancora innamorato di lei? >> gli richiede Olive.
<< Sì, Olive, è ovvio che sono ancora innamorato di lei. Ma è da quest’estate che fra noi è iniziato a non andare più molto bene. >> confessa Mark.
<< Ah. >> dice semplicemente lei.
<< Quanti anni ha tua moglie? >>
<< Trentacinque. >>
<< E da quanto vi conoscete? >>
<< Dal secondo anno d’università. >>
<< E da quanto siete sposati? >>
<< Da dieci anni. >>
<< E tu lasceresti andare tutto questo? Tutto quello che hai costruito in tutti questi anni? >> gli chiede Olive.
<< Non lo so, sinceramente. La amo ancora e amo anche i nostri figli, ma… sono mesi che fra noi non va più tanto bene, te l’ho detto. >>
<< Sì, me l’hai detto. E di me? Cosa pensi di me? Cosa provi per me, Mark? >>
<< Io… sono attratto da te, Olive. Mi piaci davvero tanto e mi fai tornare giovane, ma ci conosciamo da così poco. Non posso dire altro. >>
<< Già, ci conosciamo da poco, lo so. >>
<< E tu invece cosa provi per me? >>
<< Sono attratta da te. Non avrei mai pensato di potermi interessare a un uomo tanto più vecchio di me. Mi piace fare sesso con te e mi fai davvero divertire, nonostante tu sia… più vecchio di me, diciamolo. >>
<< Lo so. La differenza d’età si nota parecchio, non ci sono dubbi, ma non mi è mai importato molto, a dire la verità. >>
<< Neanche a me. Ma stasera… >> afferma Olive.
<< Cosa? >>
<< Stasera la differenza l’ho notata tantissimo. Mi sono sentita un’intrusa e una bambina per due volte. Quando c’erano i tuoi amici e… quando ti sentivo parlare al telefono con tua moglie. Immaginavo fosse tua moglie, o comunque la tua compagna, poco cambia, alla fine. >> confessa Olive.
<< Capisco. A volte è capitato anche a me di sentirmi un intruso quando eri con le tue amiche. >>
<< Penso sia normale, no? >>
<< Sì. >>
<< Quindi cosa vuoi fare, Olive? >> le chiede Mark, poco dopo.
<< Non lo so, a dire la verità. >>
<< Vuoi lasciarmi o… restare con me? O cosa? >>
<< Non siamo mai stati davvero insieme, Mark. Abbiamo praticamente solo fatto sesso, come tutte le mie… relazioni, alla fine. >>
<< Okay, ma cosa vuoi fare? >>
<< Devo pensarci. >>
<< Okay. >>
<< Posso farti una domanda? >> le chiede lui, qualche secondo dopo.
<< Sì. >>
<< Perché hai così tanta paura d’innamorarti? Hai diciotto anni, è l’età perfetta per amare. >>
<< Non ho paura d’innamorarmi. >>
<< A me pare proprio di sì. L’hai detto anche tu che non ti sei mai innamorata, nonostante i tuoi innumerevoli ex ragazzi. >>
<< Lo so, ma non ho paura. >>
<< Avanti, Olive, a me puoi dirlo. Con me puoi confidarti, anche se ti ho mentito. >>
<< Si capisce che hai paura d’innamorarti. Non vuoi storie fisse, vuoi solo sesso e nient’altro che sesso. Io sono un uomo serio, lo sono sempre stato. >> aggiunge Mark.
<< Si vede. >> dice lei, ironica.
<< Dai, dico sul serio. Ho conosciuto mia moglie, ci siamo messi insieme, sposati e abbiamo avuto tre figli. Ho avuto solo due donne nella mia vita, tre con te. Sono sempre stato un ragazzo da storia fissa. Tu hai paura, si vede che ce l’hai. >> afferma Mark.
<< Sì, forse ho paura d’innamorarmi. Ma non lo so… non voglio impegnarmi, non voglio storie fisse. Io voglio divertirmi il più possibile. >> confessa Olive.
<< Quando l’ho fatto… beh, quando ho iniziato qualcosa di serio, è durato poco. >> aggiunge.
<< Forse perché lui non era quello giusto. Hai solo diciotto anni, chissà quanti altri ragazzi incontrerai nella tua vita. >>
<< Lo spero bene. >> dice lei, sorridendo.
<< Per ora ho incontrato solo te. >> aggiunge.
<< Per forza, sei qui da neanche tre mesi. >>
<< Lo so. >>
<< Mi dispiace che tu l’abbia scoperto così, bambina. Te l’avrei detto, prima o poi. >> salta su Mark.
<< Mi sa prima che poi. >>
<< No. >>
<< Ora preferisco andare a casa, Mark. Non me la sento di stare ancora qui. >>
<< Okay, come preferisci. >>

Quando Olive torna a casa, trova le sue amiche e Sandy ancora in sala.
<< Come mai a casa così presto? >> le chiede Liz.
Olive fa un respiro profondo, senza dire niente.
<< Che c’è? È successo qualcosa? >> le chiede Melissa.
<< Possiamo non parlarne ora? Possiamo parlarne domani mattina? >> chiede Olive.
<< Sì, certo. >> risponde Melissa.
<< Notte. >> dice Olive.
<< Notte. >> dicono tutti insieme.
<< Cosa sarà successo? >> domanda Lexi.
<< Non ne ho idea. >> risponde Lux.
<< Forse ha litigato con Mark. >> interviene Sandy.
<< Forse. Ma non l’ho mai vista così. A lei non dispiace più di tanto quando si lascia con qualcuno o viene lasciata, sempre se è così. >> dice Liz.
<< Molto probabile. >> salta su Lexi.
<< Già. >> concorda Melissa.
<< Dite che dovremmo andare a parlarle? >> chiede Lux.
<< Sì, penso di sì. Andiamo. >> risponde Liz, alzandosi dal divano, seguita da Lux, Lexi e Melissa.

<< Olive? >> la chiama Melissa, bussando alla porta.
<< Non voglio parlarne, ragazze. >> dice Olive.
<< Ma questa è anche camera mia. >>
<< Entra, dai. >>
<< Ragazze, ho detto che non voglio parlarne ora. >> si lamenta lei, vedendo tutte e quattro le ragazze.
<< Dai, raccontaci cos’è successo con Mark. >> esclama Liz.
Liz chiude la porta e intanto le ragazze si siedono sul letto.
<< È sposato. >> dice Olive, di getto.
<< Sposato? >> chiedono tutte quante insieme.
<< Sì, e ha tre bambini. Due femmine e un maschio. Solo che quando ci siamo conosciuti, sua moglie era andata a casa di sua madre con i bambini. Diciamo che si sono presi una pausa. Pausa che dura tuttora. >> confessa Olive.
<< Ah. >> dice semplicemente Melissa.
<< Wow. >> dice invece Lux.
<< Sposato. >> afferma Lexi.
<< Immagino che dev’essere stato abbastanza… traumatico per te. >> dice infine Liz.
<< Sì, abbastanza. >>
<< Cioè, un conto è se un ragazzo è fidanzato, ma sposato, e con tre bambini poi. Non voglio rovinare una famiglia. >> aggiunge.
<< Ma perché si sono presi questa pausa? >> domanda Melissa.
<< Perché fra loro non andava più. >>
<< Ah. >>
<< E come hai fatto a scoprire che è sposato e ha tre figli? >> chiede invece Lexi.
<< L’ho sentito parlare al telefono con una certa Carla e dopo gli ho chiesto spiegazioni e… mi ha raccontato tutto. >>
<< Ah. >>
<< E cosa pensi di fare adesso con lui? >> domanda Liz.
<< A dire la verità, non lo so. Devo pensarci. >>
<< Lui cos’ha intenzione di fare invece? >> domanda Liz.
<< Non ha intenzione di tornare con sua moglie. Mi ha ripetuto che non ci sono problemi se stiamo insieme. >>
<< Che poi non siamo mai stati insieme. Facciamo praticamente solo sesso. >>
<< Sì, infatti. >> concorda Liz.
<< Tu vorresti continuare a stare con lui? >> le chiede Lux.
<< Vorresti davvero fare sesso con un uomo sposato che ha ben tre figli? Qui parliamo di un uomo adulto, maturo, un uomo sulla quarantina, con una famiglia, una famiglia piuttosto numerosa. >> aggiunge.
Olive non risponde subito, e quando lo fa dice:
<< Una parte di me vorrebbe continuare, ma l’altra parte… >>
<< Non vuole perché sa che è sposato e non vuoi rovinare il suo matrimonio, che potrebbe continuare se tu ti togliessi di mezzo. >> afferma Melissa.
<< Esatto. >>
<< E quale parte ti sembra più giusta? >> le chiede Melissa.
<< Quale parte sembra più giusta a voi? >> chiede Olive.
<< Quella che non vuole. >> risponde subito Liz.
<< Quella che non vuole. >> risponde anche Lux.
<< Io non saprei. >> risponde invece Lexi.
<< Neanch’io saprei dirlo. Insomma, se lui ti piace, se ti fa stare bene… perché non dovresti continuare? Poi massimo ti lascerà per stare con sua moglie, ma intanto avrai continuato a stare con lui. >> risponde infine Melissa.
<< C’è anche quel rischio. Alla fine io sono solo… una ragazzina per lui. Lui la ama ancora, me l’ha detto. >> afferma Olive.
<< Ah. È ancora innamorato di lei. >> esclama Melissa.
<< Questo non ce l’hai detto però. >> aggiunge.
<< Io lo lascerei, tesoro. Credo sia la cosa più giusta da fare. >> le dice Liz.
<< Concordo con Liz. Sei giovane e Londra è piena di ragazzi, anche più grandi di noi, ma non sposati, con figli e… vecchi. >> esclama Lux.
<< Beh, Olive, se è ancora innamorato di lei, dovresti mettere in considerazione che potrebbe tornare con lei. Potrebbero almeno provare a tornare insieme e tu rimarresti delusa. >> le dice Lexi.
<< Lo so. Ho pensato a tutte queste cose, ragazze. Ora devo solo pensarci qualche giorno, poi ne parlerò con Mark. >>
<< Esatto. Pensaci qualche giorno. Ti farà bene pensarci, ma pensaci bene, per favore. E se vuoi dei consigli, qualsiasi cosa, noi ci siamo, lo sai. >> le dice Melissa.
<< Lo so, ragazze. Grazie. >>
Melissa porge la mano con il palmo rivolto verso il basso alle ragazze, e dice:
<< Una per tutte. >>
Le ragazze mettono le loro mani, una per una, sopra quella di Melissa, e insieme dicono:
<< Tutte per una. >>
<< Erano secoli che non lo facevamo. >> esclama Olive.
<< Già. >> concorda Melissa.
<< Dai, ora lasciatemi qui da sola. A dopo. >>
<< A dopo. >> la salutano tutte insieme, uscendo dalla stanza.


<< Ho preso una decisione. >> esclama Olive, in casa di Mark, quattro giorni dopo.
<< Cioè? >>
<< Tu sei ancora sposato con tua moglie, e hai tre figli con lei. Ed è un matrimonio che dura da tanto, non da poco tempo. Okay, siete in pausa da almeno due mesi e mezzo, ma… tu la ami ancora. E se la ami ancora, allora forse… vorrai tornare con lei, vorrai almeno provarci a far funzionare il vostro matrimonio. Che sia per i vostri figli o per voi, ma forse vorrai provarci. Io sono solo d’intralcio in questa situazione. Non voglio far parte di questo triangolo amoroso, Mark. Non voglio essere quella che viene mollata, Mark. Perché so che quasi sicuramente succederà, prima o poi, Mark. Non me lo assicura nessuno, neanche tu, probabilmente, ma ne sono quasi sicura io. Quindi… è finita qui, Mark. È stato un piacere conoscerti, sei davvero un uomo interessante e pieno di risorse, ma… preferisco finirla qui. Per me e per te, e per la tua famiglia. >> confessa Olive.
Mark non dice niente e la guarda.
Non vorrebbe perderla, per lui è davvero preziosa, ma… forse ha ragione. Forse Olive ha davvero ragione. Forse è vero che vorrà tornare con sua moglie.
<< Non dici niente? >>
<< Per ora non ho intenzione di tornare con lei, bambina, ma in futuro... non si può mai sapere cosa succederà. Hai ragione tu, in fondo. >> dice Mark.
<< Già. >>
<< Sei stata davvero preziosa per me. Forse mi ci voleva una ragazza come te. Sprizzi vita e allegria da tutti i pori, Olive. Mi hai fatto tornare il ragazzo che ero un tempo. >>
<< Grazie. Davvero grazie. >> aggiunge.
<< Di nulla, Mark. >>
<< Non vuoi toccare il mio culo per l’ultima volta? >> le chiede lui, sorridendole.
Olive fa un gran sorriso, poi si avvicina a lui e all’orecchio gli sussurra:
<< Per l’ultima volta. >>
E gli palpa il sedere, chiudendo gli occhi, a pochi centimetri dal suo viso.
Prima di salutarlo per l’ultima volta, Olive, sulla soglia della porta, gli dice:
<< Addio, Mark. >>
<< Ciao, bambina. >> dice invece lui.
Olive gli sorride, gli dà un bacio sulla guancia e poi se ne va.
Olive non si penta della sua decisione. Ha fatto bene a lasciare Mark. Si è divertita con lui per più di due mesi, ma ora… ora deve andare per la sua strada.
Così cammina a testa alta verso la fermata della metro, con un piccolo sorriso sul viso.


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Capitolo 21
*** Voglio conoscerla ***


21

Voglio conoscerla





È un inizio settimana della metà di dicembre e, come tutti i giorni lavorativi, durante la pausa pranzo, Olive è solita andare allo Starbucks vicino al telefono erotico.
È in fila per prendere il suo solito tramezzino e un frullato di fragole, quando entra una ragazza.
Olive la osserva e pensa che sia davvero bella, bella quanto lei. L’ha notata appena è entrata, ed è rimasta colpita, anche se non si spiega il motivo.
È poco più alta di lei, magra, con i capelli biondo platino, che le arrivano circa cinque centimetri sotto le orecchie, e gli occhi marroni. Non avrà più di venticinque anni, probabilmente.
La osserva ancora, non accorgendosi che è il suo turno.
<< Signorina? >> la chiama il ragazzo dietro il bancone.
<< Signorina, cosa vuole ordinare? >> la richiama il ragazzo.
Olive si volta di scatto ed esclama:
<< Sì, ecco. Mi scusi. >>
Olive fa la sua ordinazione e, una volta al tavolo, mentre pranza, la osserva.
Anche lei si è presa un tramezzino, e da bere, una bottiglietta d’acqua, e si è seduto a pochi metri da lei.
Probabilmente anche lei lavora lì vicino, e ha la pausa pranzo quando ce l’ha Olive.
È davvero bella, anche con quella che sembra una semplice divisa da lavoro.
Olive non riesce a smettere di osservarla. Finora non aveva mai visto nessuna ragazza così bella, bella quanto lei.
All’improvviso, per un attimo, la ragazza la guarda e le sorride, ma poi guarda altrove.

<< Un muffin al cioccolato. >> ordina Olive, più tardi.
Ogni tanto prende un dolcetto, e il suo preferito è il muffin al cioccolato.
Si guarda intorno e dietro di lei c’è la ragazza, che le sorride.
<< Lo prendo sempre anch’io. >> le dice lei.
Olive le sorride e le dice:
<< È uno dei più buoni secondo me. >>
<< Già. >> concorda la ragazza.
Olive si volta e paga il suo muffin, poi va verso l’uscita, facendo con calma. Vorrebbe parlare di più con la ragazza, anche se sa che è già qualcosa che sia siano parlate. Non poteva di certo andare da lei e parlarle come se nulla fosse. L’avrebbe spaventata, probabilmente.
<< Ma perché m’interessa parlare con lei? >> si chiede Olive, andando verso l’uscita.
<< Hey! >> esclama improvvisamente qualcuno, raggiungendo Olive.
Lei si volta e con sua sorpresa, ha di fianco a sé la ragazza.
<< Hey. >>
<< È davvero buono questo muffin. >> dice lei.
<< Sì. Mi piace molto di più quello tutto cioccolato che quello con i pezzetti di cioccolato e basta. >> afferma Olive.
<< Anche a me. >>
<< Sbaglio, o ti ho visto anche ieri? >> le chiede la ragazza.
<< Sì, ti ho visto anch’io. >> risponde Olive.
<< Come mai tutta sola? Lavori qui vicino? >> le chiede la ragazza, uscendo dallo Starbucks insieme a Olive.
<< Sì. Tu? >>
<< Anch’io. >>
<< Comunque io sono Alice, piacere. >> dice la ragazza, porgendole la mano libera.
<< Olive, piacere mio. >> dice Olive, stringendogliela.
<< Che lavoro fai, Olive? >>
<< Lavoro in un… call center. >> risponde lei, mentendo.
L’ha appena conosciuta, preferisce non dirle la verità.
<< Tu, invece? >>
<< L’istruttrice nella palestra qui vicino. >>
<< Ah, wow. Beh, hai un bel fisico, in effetti. >> le dice Olive, approfittandone per squadrarla.
<< Grazie. Anche tu comunque. >> le dice Alice, sorridendole.
<< Quanti anni hai? Sembri così giovane. >> aggiunge.
<< Diciotto. Tu? >>
<< Venticinque. >>
<< Wow! E già fai l’istruttrice? >>
<< Sì. Ho iniziato in settembre, infatti. >>
<< Ah, da poco. >>
<< Già. >>
<< E ti trovi bene? >>
<< Sì, per ora sì. >>
<< Quindi immagino sia il lavoro dei tuoi sogni? >>
<< Già. Ho sempre voluto fare quel lavoro. Tu, invece, che lavoro vorresti fare? Non credo che lavorare in un call center sia il tuo sogno, no? >>
<< No, assolutamente no. >> ridacchia Olive.
<< A dire la verità… non ho un sogno nel cassetto. Infatti, non sono neanche andata all’università. >>
<< Ah, okay. Beh, allora spero che troverai un lavoro che ti piaccia. >>
<< Grazie. >> dice Olive.
<< Ora devo girare per questa via. Ciao, Olive, è stato un piacere conoscerti. >> la saluta Alice.
<< Anche per me, Alice. >>


Anche il giorno dopo, Olive incontra Alice allo Starbucks.
<< Ci incontriamo anche oggi. >> esclama Alice, vedendo Olive dentro lo Starbucks, il giorno dopo ancora.
<< Sì. Vengo tutti i giorni a quest’ora. >>
<< Ah, anch’io da due giorni. >> dice Alice, sedendosi nello stesso tavolo di Olive.
<< Mi hanno cambiato orario in palestra, quindi vengo verso mezzogiorno. >> aggiunge.
<< Non è un problema se sto qui con te, vero? >>
<< No no, anzi, così ci facciamo compagnia. >> risponde Olive, sorridendole.
<< Grazie. >>
<< Quindi hai la pausa pranzo a mezzogiorno? >> le chiede Alice.
<< Sì, da mezzogiorno all’una. Anche tu? >>
<< Sì, anch’io. >>
<< Beh, allora ci vedremo tutti i giorni, a quest’ora. >> afferma Alice.
<< Esatto. >>
<< Dimmi un po’ di te, Olive. Sono curiosa di sapere un po’ di cose che ti riguardano. >> esclama Alice, pochi secondi dopo, bevendo un sorso d’acqua.
<< Cosa vuoi sapere? >>
<< Quello che vuoi. Dove vivi? Ad esempio. Dove sei nata? >>
<< Vivo a pochi minuti a piedi dal Big Ben, con le mie migliori amiche e il ragazzo di una di queste. Sono nata qui a Londra ma ho sempre vissuto a Parigi, e ho fatto una vacanza studio di un anno a Los Angeles. Tu, invece? >>
<< Nata e cresciuta qui. E vivo da sola, appena fuori Londra. >>
<< Wow! Quindi parli anche il francese? >> aggiunge Alice.
<< Sì. >> risponde Olive, in francese.
<< Le tue migliori amiche hanno la tua età? >>
<< Sì, siamo tutte dello stesso anno. >>
<< E lavorano anche loro? >>
<< No, io sono l’unica a lavorare. >>
<< Ah, wow. E come si chiamano le tue amiche? >>
<< Liz, Melissa, Lux e Lexi. Il ragazzo di Liz, Sandy. Poi a gennaio ci sarà anche Lewis, il ragazzo di Lexi. Gli hanno conosciuti a Los Angeles, durante la vacanza studio. >> risponde Olive.
<< Wow. E tu, invece? Hai il ragazzo? >>
<< Uscivo con uno, ma poi… beh ora non più. Tu? >>
<< Single. >> risponde semplicemente Alice.
<< Neanche un ragazzo in vista? Insomma, sei una bella ragazza, è strano che nessuno ti giri intorno. >>
<< Per ora nessuno. Sono libera come l’aria. >> risponde lei, sorridendole.
<< Allora siamo in due. >> ridacchia Olive.
Le due ragazze chiacchierano per tutta la pausa pranzo, poi tornano al lavoro.


<< Devo dirvi una cosa. È da lunedì che me la porto dentro. >> esclama Olive, durante la cena, quella sera stessa.
<< Diccela, allora. >> afferma Liz.
<< Lunedì, durante la pausa, sono andata da Starbucks, come sempre, e… mentre ero in fila… beh, mentre ero in fila, è entrata una ragazza bellissima. >> confessa Olive.
<< Ragazza? Ho capito bene, tesoro? >> le chiede Melissa.
<< Sì, una ragazza. Bella quanto me. >>
<< Ah. >> dice Melissa.
<< E perché ci dici di aver visto una ragazza? >> chiede Liz.
<< Perché… >> inizia a dire Olive, guardando le ragazze e Sandy.
<< Perché… poi ci ho parlato. Ha venticinque anni e fa l’istruttrice nella palestra vicino a dove lavoro io. L’ho rivista e abbiamo parlato anche ieri e oggi. È simpatica. >> aggiunge.
<< Oo-kay. >> dice Melissa.
<< Bene. >> dice Liz, continuando a mangiare.
Lux e Lexi, e anche Sandy, non dicono una parola, continuando a mangiare.
Olive guarda le sue amiche e Sandy mangiare, e improvvisamente esclama:
<< Okay! Penso di essere attratta da questa ragazza. La guardo nel modo in cui guardo un ragazzo. Ma non so nemmeno il perché. Cioè, a me piacciono i ragazzi. Ma non lo so, lei è davvero bella e mi ha colpito subito, appena l’ho vista. >>
<< Com’è fatta? >> chiede Lux.
<< Alta poco più di me, magra, con i capelli corti, biondo platino, e gli occhi marroni. È davvero bella, anche con la divisa da lavoro. >>
<< Quindi ci stai dicendo che… sei bisex? O stai diventando lesbica? >> chiede Lexi.
<< Non lo so, è questo il punto. Ma se penso di essere attratta da lei, allora probabilmente sono bisex, non lo so. Ho già baciato una ragazza, ma voi e per scherzo, lo sapete. >>
<< Beh, io ti ho baciato per davvero, tesoro. >> salta su Melissa.
<< Anch’io. >> dice Lexi.
<< Anch’io. >> ridacchia Liz.
<< Sì, ma non c’era attrazione, questo intendo. >>
<< Ah, okay. >> dice Melissa.
<< E lei cosa prova per te? >> chiede Liz.
<< Non lo so, non ne ho idea. Potrebbe essere lesbica, come etero o bisex, non ne ho idea sinceramente. Però mi trovo bene con lei. >> risponde Olive.
<< E allora prova a vedere come va. Magari invitala qui, o fuori con noi. Magari capita qualcosa o scopri qualcosa di più. >> le consiglia Lexi.
<< Lo farò. Domani le chiedo se la sera vuole venire qui, se per voi non è un problema. >>
<< Nessun problema. >> dice Lexi.
<< No problem. >> dice invece Lux.
<< Invitala, sono curiosa. >> afferma Liz.
<< Anch’io. >> dice anche Melissa.
<< No problem, Olive. >> dice infine Sandy.
<< Voglio conoscerla. Mi attira, ma non so neanche il perché. >> afferma Olive.
<< Lo scoprirai il perché, vedrai. >> le dice Melissa.
<< Lo spero proprio. >>


La sera del giorno dopo, Alice è a casa delle ragazze e di Sandy.
Dopo cena, Olive e Alice sono in cucina, per bere qualcosa.
<< Quindi ti stavi per sposare? >> le chiede Olive, dopo aver iniziato una conversazione poco prima.
<< Sì, ma alla fine decidemmo che non era il caso e dopo qualche mese ci lasciammo. >>
<< Ah, wow. >>
<< E poi… conobbi una ragazza. >>
<< Era da tempo che non conoscevo e uscivo con una ragazza. Dai tempi dell’università. >> aggiunge.
<< Una… ragazza? >>
<< Sì, sono bisex. >> confessa lei.
<< Ah, wow. Come l’hai scoperto? >> le chiede Olive.
Olive non riesce a credere che Alice sia bisex.
Allora non è una coincidenza che sia attratta da lei, e forse anche lei è attratta da Olive. Ogni tanto le capita di vedere che la guarda.
Vediamo come andrà a finire, si dice Olive, fra sé e sé.
<< L’ho sempre saputo. Mi sono sempre piaciuti sia i ragazzi che le ragazze, sin dalle medie. >>
<< Ah, okay. >>
<< Tu sei etero, invece, vero? >>
<< Sì, anche se ho baciato delle ragazze. Le mie migliori amiche, ma non c’è mai stata attrazione fra noi, era solo per scherzare. >> risponde Olive, bevendo un sorso d’acqua.
<< Ah, okay. >>
<< Con quante ragazze sei stata? >>
<< Se per stata intendi fatto sesso, solo una, sennò stata fidanzata, allora tre. >> confessa Alice.
<< Wow, tre. Beh, tante. >>
<< Abbastanza. >> dice Alice, sorridendole.
<< Ma dimmi… com’è fare sesso con una donna? Me lo sono sempre chiesto. >> domanda improvvisamente Olive.
<< È… diverso. Le donne sono più fini, più delicate, leggere. Le labbra delle donne sono diverse da quelle degli uomini. I loro tocchi sono delicati. Ma fare sesso con una donna, beh, fidati, è bellissimo. Anche le donne sanno divertirsi, fidati. Non sai quello che ti perdi, Olive. >> confessa Alice.
<< Puoi dirlo forte, tesoro. Ma vorrei tanto sapere quello che mi perdo. >> dice Olive, fra sé e sé.
Spalanca gli occhi dopo aver pensato quelle parole e manda giù, deglutendo, e fingendo di non averle mai pensate.
<< Che c’è? Perché quella faccia? >> le chiede Alice.
<< Nulla. >>
<< Comunque, sembra davvero bello il sesso fra donne. >>
<< Lo è. >>
<< Immaginavo. >>
È strano che siano già così in confidenza dopo pochi giorni. Si conoscono appena e già parlano di sesso.
<< Dio, se è bella. >> pensa Olive fra sé e sé.
<< Ma sono scema? Perché penso che sia bella. A me piacciono i ragazzi… forse… o anche, non lo so. Aiuto! >> pensa ancora.
<< Olive? >> la chiama Alice.
<< Sì? >>
<< Hai detto di aver la terrazza prima, vero? >>
<< Sì, si vede il Big Ben da lì. >>
<< Possiamo andarci? >>
<< Certo. >>
Mentre salgono le scale, Alice è davanti a Olive.
<< Dio, che bel culo che ha. Possibile che io abbia trovato l’unica ragazza di Londra che è bella quanto me e con un culo bello come il mio? Bisex, per giunta. >> pensa fra sé e sé.
Stasera la sua mente sembra impazzita. Pensa cose che non avrebbe mai immaginato di pensare.
<< Eccoci qui! >> esclama Olive, arrivando sul tetto.
<< Wow! >> esclama Alice, guardando il panorama.
<< Già. >> concorda Olive, guardando la sua nuova… amica.
<< C’è davvero una bella vista da quassù. >> afferma Alice, voltandosi verso Olive e sorridendole.
<< Sì. >> concorda Olive, sorridendole.
Alice guarda il panorama, poi si volta verso Olive e le sorride di nuovo.
<< Hai proprio una bella casa, Olive. >>
<< Grazie, Alice. >>
<< Senti… venerdì sera che fai? >> le chiede Olive.
<< Niente. Perché? >>
<< Di solito noi andiamo a ballare al Fabric. Ti va di venire? >>
<< Volentieri. >>
<< Però al massimo alle due vengo via, perché il giorno dopo devo lavorare e devo alzarmi alle otto. >> aggiunge.
<< Okay, no problem. >>
<< Perfetto. >> dice Alice, guardandola e sorridendole.
Olive le sorride ancora, non riesce a smettere di sorriderle.
Cos’ha Alice? Perché le fa quell’effetto? Olive davvero non se lo spiega.
Poco dopo, tornano dagli altri, guardando la tv e chiacchierando.


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Capitolo 22
*** Olive ha... paura? ***


22

Olive ha… paura?





Il sabato della settimana successiva, c’è la festa natalizia per gli studenti dell’University of London, al Fabric.
<< Wow! >> esclama Alice, osservando Olive.
<< Non lasci proprio nulla all’immaginazione. >> aggiunge, squadrandola dalla testa ai piedi.
<< Come no? Le tette sono coperte. >>
<< Io le vedo. >> dice lei.
<< Meno male, tesoro. >> pensa Olive fra sé e sé.
<< Sì, ma a volte si vedono ancora di più. >> esclama Olive, ad alta voce stavolta, e sorridendole.
<< Ah. >>
<< Beh, anche tu sei piuttosto… nuda, tesoro. >> le dice Olive.
Tesoro? Oh mio Dio, l’ha detto ad alta voce.
Alice le sorride, poi scoppia a ridere.
<< Dai, andiamo a ballare. >> esclama lei.

<< Ah, quindi partite martedì sera e tornate…? >> chiede Alice, più tardi, seduta su un divanetto con Olive e le ragazze.
<< Domenica quattro gennaio. >> risponde Olive.
<< Ah, okay. >>
<< Torna con noi anche il mio ragazzo, Lewis, e resterà a vivere fisso qui a Londra. >> spiega Lexi.
<< Ah, wow. >>
<< Tu ce l’hai il ragazzo, Alice? >> chiede Melissa, fingendo di non saperlo.
<< No, sono single. Libera come l’aria. >>
<< Nessuno ti ronza intorno? >> le chiede Lexi.
<< Nessuno. >> risponde Alice, voltandosi per un attimo verso Olive.
<< Strano. Sei una bella ragazza. >> afferma Melissa.
<< Perché tutti mi dite che sono una bella ragazza? Io mi vedo… normale. >> chiede Alice.
<< Perché è la verità. Vero, Olive? >> chiede Melissa, guardando l’amica.
<< Ehm… sì. >> risponde lei, un po’ imbarazzata.
Alice si volta e sorride a Olive, e lei le restituisce il sorriso.

<< Hai visto come ti sorrideva Alice? >> domanda Melissa, dieci minuti dopo, in bagno con Olive.
<< Sì, ho visto. >>
<< Sono attratta da lei, Melissa. >> confessa Olive, uscendo dal bagno.
<< Si vede, tesoro. >> le dice lei.
<< Così tanto? >>
<< No, però noi che ti conosciamo l’abbiamo capito. Lei forse no. >>
<< Beh, non mi dispiacerebbe se l’avesse capito anche lei. >>
Melissa scoppia a ridere e poco dopo escono dal bagno delle ragazze.


<< Ragazze, noi andiamo a prenderci qualcosa da bere. Arriviamo. >> esclama Lexi, allontanandosi insieme a Melissa e Lux, e lasciando Olive e Alice da sole a ballare.
<< E rimasero in due. >> esclama Alice, sorridendo a Olive.
<< Amo questa canzone! >> esclama improvvisamente Olive.
<< Anch’io. >>
<< Ma come si chiamano queste due belle ragazze? >> chiede improvvisamente un ragazzo, avvicinandosi con un altro, a Olive e Alice.
<< Olive. >>
<< Alice. >>
<< Jeremy, piacere. >> dice uno dei due, porgendo la mano prima a Olive, poi ad Alice.
<< Ian. >> dice l’altro, stringendo anche lui la mano alle ragazze.
Olive e Alice prestano poca attenzione ai due ragazzi. Si squadrano dalla testa ai piedi.
Alice è fissa sul vestito e il corpo di Olive. Ha un vestitino bordeaux di velluto, con le spalline larghe, molto corto, ed è piuttosto scollato davanti.
È davvero bellissima, non può negarlo.
Alice, invece, indossa un classico tubino nero.
Anche se Alice non ha un seno pronunciato come quello di Olive, qualcosa si riesce a vedere dalla scollatura.
Olive muore dalla voglia di baciarla. Vorrebbe baciarla, o almeno provare a baciarla per vedere la sua reazione, ma ha paura, paura di fare una brutta figura, e paura di perderla come amica, anche se si conoscono appena.
È la prima volta che Olive ha paura di fare qualcosa. Lei è quella che ha sempre ottenuto tutto. Non le è famigliare questa sensazione e si sente parecchio strana.
<< State insieme, ragazze? >> chiede Ian.
<< No. >> risponde subito Olive, voltandosi verso i due ragazzi.
<< Sembrate lesbiche. >> salta su Jeremy.
<< Non lo siamo. >> esclama Olive.
<< Siamo solo amiche. >> afferma Alice.
<< Esatto. >> concorda Olive.
<< Amiche. >> aggiunge, voltandosi verso Alice per un attimo.
<< Okay. È stato un piacere. >> taglia corto Ian, andandosene insieme a Jeremy.
Le due ragazze scoppiano a ridere, ritrovandosi qualche secondo dopo appiccicate l’una all’altra per la troppa folla di gente sulla pista da ballo.
<< Ma quanta gente c’è? >> chiede Alice, guardandosi intorno per un attimo.
<< Troppa. >> risponde lei.
<< Andiamocene! >> aggiunge, prendendola per mano e allontanandosi dalla pista da ballo.
Alice guarda la mano di Olive stretta alla sua, mentre continua a camminare, e le scappa un sorriso.

<< Olive! >> esclama improvvisamente Charlotte, bloccando Olive e Alice, ancora per mano.
<< Charlotte! >> esclama Olive.
<< Io e Vicky è un po’ che cerchiamo te e le altre. Da quanto siete arrivate? >>
<< Da un po’. Voi piuttosto, dov’eravate finite? >>
<< Eravamo molto indecise su come vestirci, quindi siamo arrivate più tardi. >> risponde Charlotte, voltandosi finalmente verso Alice e chiedendosi chi sia.
<< Ciao, Olive. >> saluta Vicky, arrivando accanto a Charlotte.
<< Ciao. >>
<< Chi è la tua… >> afferma Vicky, abbassando lo sguardo e notando le mani di Olive e Alice, unite fra loro.
<< Amica? >> aggiunge, alzando lo sguardo e guardando prima Olive e poi Alice, e sorridendo subito dopo.
<< Ragazze, lei è Alice, una nuova amica. Alice, loro sono Charlotte e Vicky, altre mie amiche e amiche delle ragazze. >> afferma Olive, staccando la mano da quella di Alice.
<< Piacere di conoscerti, Alice. >> esclama Vicky, porgendo la mano ad Alice, che lei stringe, sorridendole.
<< Sembri più grande di noi, Alice. Quanti anni hai? >> chiede Charlotte, dopo aver stretto la mano anche lei ad Alice.
<< Venticinque. Voi? >>
<< Diciannove entrambe. >>
<< Immagino studiate all’università, no? >>
<< Sì, esatto. >> risponde Charlotte.
<< Cosa studiate? >>
<< Io recitazione. >> risponde Vicky.
<< Io moda. >> risponde invece Charlotte.
<< Wow, moda. Bello. >> esclama Alice.
<< Sì, è sempre stata la mia passione sin da bambina. >>
<< Tu, invece, lavori, Alice? >> le domanda Vicky.
<< Sì, faccio l’istruttrice in palestra. >>
<< Wow. Ed è il lavoro dei tuoi sogni? >>
<< Sì, assolutamente. >>
<< Beh, è sempre bello realizzare i propri sogni. >>
<< Puoi ben dirlo, Vicky. >>
<< Andiamo ai tavoli? >> propone Olive, rimasta senza dire nulla e osservando le sue amiche parlare fra loro, e squadrando Alice.
<< Sì. >> risponde Vicky, allontanandosi insieme a Charlotte, Olive e Alice.


<< Olive, posso farti una domanda? >> le chiede Vicky, mentre sta ballando con Olive e Charlotte, nel pieno della festa.
<< Sì. >>
<< Sicura che tu e Alice siete solo amiche? Eravate per mano quando vi ho viste. >>
<< L’ho notato anch’io. >> salta su Charlotte.
<< Sì, siamo solo amiche, ragazze. >> conferma Olive.
<< Sicura sicura? >>
<< Sì. >>
<< Se lo dici tu. >> dice Vicky, alzando le sopracciglia.

<< Ha detto che non vuole ballare con te! >> esclama Alice, arrivando accanto a Olive, dieci minuti dopo.
Il ragazzo che importunava Olive, si allontana e Alice le chiede:
<< Ma è sempre così con te? >>
<< Quasi sempre. Vedono le mie tette e il mio culo e non sanno resistermi. >> risponde lei, sorridendo.
Alice ride, poi inizia a ballare con le ragazze.
Vicky e Charlotte squadrano Olive e Alice e guardano i loro sguardi e i loro movimenti.
Olive se ne accorge e con il labiale dice loro:
<< Smettetela di guardarci! >>
Le due ragazze le sorridono e Olive riporta il suo sguardo verso Alice.
Poco dopo, due ragazzi chiedono di ballare a Vicky e Charlotte e loro accettano, così Olive e Alice si ritrovano a ballare di nuovo da sole.
<< Com’è che ci ritroviamo sempre noi due a ballare, alla fine? >> chiede Alice, sorridendole.
<< Perché siamo le uniche single, tesoro. >>
<< Beh, sì, ma tecnicamente il ragazzo di Lexi è a Los Angeles, quindi lei non ci balla insieme. >>
<< Giusto. >>
<< Balli, tesoro? >> chiede improvvisamente un ragazzo a Olive.
<< Ehm… >> inizia a dire Olive, voltandosi verso di lui e squadrandolo per un attimo.
<< Dipende. >> aggiunge, ridacchiando.
<< Da cosa? >>
<< Da quanti anni hai. >>
<< Ne ho trentaquattro. >> risponde lui.
<< Allora va bene. >>
Mentre Olive balla con il ragazzo appena conosciuto, Alice balla accanto a loro, guardando prima loro due e poi Vicky e Charlotte, e sentendosi un po’ fuori posto.
Poco dopo, Olive si volta per guardare Alice, che a sua volta la sta guardando e che le sorride.
Olive si sente strana. Preferirebbe ballare con Alice, piuttosto che con quel ragazzo, nonostante lui non sia affatto male.
Alice nota la lunga scollatura sulla schiena di Olive, coperta dai suoi lunghi capelli, e nota il suo sedere.
Olive vede che la sta guardando, e il ragazzo, notando che lei è distratta, le chiede:
<< Non sei molto interessata, vero? >>
<< Scusami, è che… >> risponde lei, non finendo neanche la frase.
<< Non fa niente. >> dice lui, staccandosi da lei.
<< È stato comunque un piacere, tesoro. >> aggiunge, allontanandosi.
Olive gli fa un timido sorriso e Alice le chiede:
<< Come mai non ci hai continuato a ballare? Era carino. >>
<< Non m’ispirava. >>
<< Ah. >>
<< Perché m’ispiri di più tu. >> esclama Olive, fra sé e sé, guardando Alice, che le sorride.
Le due amiche continuano a ballare fra loro, sempre più vicine per la calca.
<< Adoro questa canzone! >> esclama Alice, afferrando le mani di Olive facendola ballare a ritmo con la canzone Bailando, di Enrique Iglesias.
<< Sei brava. >> le dice Olive.
<< Grazie, tesoro. >> dice Alice, sorridendole.
<< Balla con me, dai. >> aggiunge, insegnandole i passi.
La fa girare su se stessa, ballano insieme e cantano la canzone, ridacchiando e sorridendosi a vicenda.
<< Come siete brave. >> esclama improvvisamente Charlotte, arrivando insieme a Vicky.
<< Già, siete brave. >> concorda Vicky.
<< Però c’è poco spazio per ballare veramente. >> afferma Olive.
<< Lo so. >> dice Alice.
<< Ma tu balla lo stesso. >>
<< M’insegni, Alice? >> le chiede Charlotte.
<< Certo. >>
Olive lascia andare le mani di Alice e prende il suo posto Charlotte.
Olive le guarda ballare strette e vicine e… ed è gelosa. Incredibilmente gelosa, assolutamente gelosa. E anche arrabbiata.
Le squadra, le osserva e avrebbe continuato volentieri a ballare con Alice.

<< C’è qualcosa che non va, Olive? Prima avevi una faccia. >> le chiede Alice, poco dopo, nel bagno delle ragazze.
<< No. Perché? >>
<< Mentre ballavo con Charlotte… avevi una faccia. >>
<< Che faccia? >>
<< Sembravi… arrabbiata e… >>
<< Cosa? >>
<< Gelosa. Non lo so, magari mi sbaglio. >>
<< Gelosa? E di cosa? >>
<< Di… Charlotte. >>
<< No. Perché dovrei essere gelosa di Charlotte? >>
<< Non lo so, l’ho solo pensato. >>
<< Non sono gelosa. >>
<< Okay. >>
<< Comunque avrei continuato volentieri a ballare con te prima, sei brava. >> esclama Alice, entrando in un bagno.
<< Anch’io. >> dice Olive, sorridendo fra sé e sé.
<< È un piacere guardarti. Sei davvero molto bella. >>
Olive si chiede se ha sentito bene. Cosa c’entra questo commento con il fatto di saper ballare? Probabilmente anche Alice è attratta da Olive e glielo sta facendo capire, e Olive è solo quello che spera.
<< Anche tu, Alice. Quando ti ho visto la prima volta, ho pensato che fossi bella quanto me, ed è difficile trovare ragazze così belle. Non ne avevo trovata ancora una in quasi diciannove anni di vita. >>
Olive sente ridere Alice da dentro il bagno, così ride anche lei.
<< Perché stai ridendo da sola? >> chiede Lexi, entrando in bagno con Liz, Melissa e Lux.
<< C’è Alice in bagno. >> risponde Olive, voltandosi verso di loro.
<< Ah, okay. >>
<< Ragazze, posso parlarvi un attimo… di una cosa importante? >> chiede Olive.
<< Sì. >> risponde Liz.
Invece di restare in bagno, le ragazze escono, e Olive esclama subito:
<< Porca vacca quant’è bella! >>
<< Alice? >> chiede Lexi.
<< Sì, ovvio. Ragazze, mi piace, mi piace tanto. Me la farei come mi farei un ragazzo, okay? >>
<< La cosa è grave. >> dice Lexi.
<< Cioè? >>
<< Tu hai sempre ottenuto quello che vuoi, ora invece dovrai guadagnartelo. I ragazzi, gli uomini, cadevano ai tuoi piedi. Con le ragazze forse non sarà lo stesso. Non sai neanche se lei è attratta da te, anche se è bisex. >> risponde Lexi.
<< Lo so. >> afferma Olive.
<< Ma… ho avuto la sensazione che lei ci stesse provando con me stasera. Prima, ad esempio, che ha detto che è un piacere guardarmi e che sono davvero molto bella. >>
<< Wow. >> esclama Liz.
<< Ci stava provando, tesoro. >> salta su Melissa.
<< Anche secondo me. >> concorda Lexi.
<< Concordo. >> dice Lux.
<< Tu falle capire che sei interessata. >> le consiglia Lexi.
<< È quello che sto facendo. Sapeste come la guardo e come ho guardato lei e Charlotte prima, mentre ballavano Bailando insieme. >>
<< Sei gelosa, aww. >> salta su Liz.
<< Sì, molto gelosa. >> esclama Olive, disperata.
<< È normale, dai. >> le dice Melissa.
<< E che io abbia paura? Anche quello è normale? >> domanda Olive.
<< Olive ha… paura? >> chiede Lux.
<< Sì, ho paura. Vorrei baciarla, ma ho paura della sua reazione, di fare una figuraccia con lei e di perderla come amica. >> confessa Olive.
<< Sì, allora anche questo è normale, tesoro. >> le dice Melissa.
<< Per me no. >> dice Olive.
<< Sì, forse per come sei fatta tu non lo è. >> concorda Lux.
<< Dai, torniamo dentro. Parliamone meglio a casa. >> salta su Liz, tornando in bagno.

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Capitolo 23
*** Un luogo pieno di ricordi ***


23

Un luogo pieno di ricordi





La sera di martedì 23 dicembre, le ragazze e Sandy arrivano a Los Angeles, per passare le due settimane di vacanze natalizie. Liz, Melissa, Olive e Lux saranno ospiti a casa della famiglia di Sandy, mentre Lexi andrà a casa di Lewis.
<< È così strano essere tornati qui. >> esclama Liz, guardando fuori dal finestrino del taxi, mentre raggiungono la casa della famiglia Carr.
<< Lo so, amore. >> afferma Sandy.
<< L’ultima volta che sono stata qui, ero incinta. >>
<< È vero. Oddio. >> afferma Sandy, stringendole la mano.
<< Hai mai pensato a come sarebbe stata diversa la nostra vita ora, se avessimo avuto quel bambino? >> gli chiede Liz, voltandosi verso di lui.
<< Sì, ogni tanto ci penso. Credo che non avremmo potuto fare l’università. Probabilmente saremmo rimasti a vivere qui a Los Angeles o a Parigi, dopo il mio anno di vacanza studio a Parigi. >> risponde Sandy.
<< Già, lo credo anch’io. Oppure saremmo riusciti ad andare all’università anche con un bambino. Come avresti voluto chiamarlo? >>
<< Non ci ho mai pensato veramente, perché ero terrorizzato, ma forse… James, se fosse stato un maschio, sennò… Lilly. Tu? >>
<< Avevo pensato a un nome sia inglese che francese, magari a un doppio nome. Sophie, mi piace, sia in francese che in inglese. Sennò… beh, a dire la verità pensavo solo a nomi femminili, perché vorrei tanto una femmina. >> ridacchia Liz.
<< Ed io vorrei tanto un maschio. >>
<< Allora avremo un maschio e una femmina, okay? >>
<< Okay, affare fatto, amore. >> dice lui, sorridendole e poi baciandola.
<< Siete così dolci che mi fate venire il vomito. >> salta su Olive, nel taxi con loro.
<< Dai, Olive, anche tu vorresti sbaciucchiare Alice. >> le dice Liz.
<< Puoi scommetterci, Liz, ma io non sembrerei così sdolcinata neanche se m’impegnassi. >>
<< In effetti… >>
<< Quindi volete mettere su famiglia? Ho capito bene? >>
<< Beh… Sandy ed io ci amiamo, lo sai. In futuro ci sposeremo e avremo dei figli, quindi sì. >> risponde Liz, voltandosi verso Sandy subito dopo.
<< Questo non prima di laurearci, è ovvio. >> esclama Sandy.
<< Ovvio, sì. Anche perché ora abbiamo solo diciotto anni. >> concorda Liz.
<< E se rimanessi incinta prima? >> le chiede Olive, smorzando il loro entusiasmo.
<< Beh, come non ho abortito un anno e mezzo fa, non abortirei neanche se dovesse succedere in futuro prima della laurea. >> le risponde Liz.
<< Ah, okay. >>
<< Ci siamo, amore. Siamo arrivati. >> salta su Sandy, guardando fuori dal finestrino.
Liz e Olive guardano fuori dal finestrino e Liz riconosce il luogo che è stato casa sua per un anno, un anno e mezzo fa.
Riconosce la villa. Una casa color ocra, sulla spiaggia, con un enorme garage verde scuro, circondata da piante e fiori, con il tetto con le tegole rosse e in stile mediterraneo.
Tutto le è familiare, ogni singola cosa. Ogni singola parte di quella casa le fa tornare in mente tantissimi ricordi.

<< Mamma, papà, siamo a casa! >> esclama Sandy, entrando in casa sua.
I signori Carr corrono incontro al figlio e alle ragazze, e Sandy corre loro incontro appena li vede, e si abbracciano tutti insieme.
<< Che bello che sei a casa, tesoro. Sono felice che tu sia qui. >> esclama la signora Carr.
<< Bentornato a casa, Sandy. >> dice invece il signor Carr.
<< E sono felice che anche tu sia qui, Liz. Ci sei mancata, cara. >> le dice la signora Carr, abbracciandola.
<< Benvenute, ragazze. >> aggiunge, rivolgendosi alle ragazze.
<< Esatto. Benvenute, ragazze. Ciao, Liz. Bentornata a casa. >> afferma il signor Carr, sorridendo a Liz.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendo.
La signora Carr mostra le camere alle ragazze, mentre Liz e Sandy vanno dritti nella camera di lui.
Liz entra e torna indietro di due anni, alla prima volta che è entrata in quella camera. Tutti i ricordi le tornano in mente e vede se stessa, a sedici anni. Una ragazza timida, ancora vergine, e con la voglia di amare.
Tutto è come quando lei e Sandy hanno lasciato quella casa, non è cambiato nulla, sono loro a essere cambiati.
<< Dio, quanti ricordi! >> esclama Liz, guardandosi intorno, nostalgica.
<< Già. >>
Dieci minuti dopo, Liz entra in quella che era la sua camera, dove ora ci dormirà Olive.
Liz si guarda intorno e, se la camera di Sandy le faceva tornare in mente tanti bei ricordi, questa camera la fa piangere.
<< Perché piangi, amore? >> le chiede Sandy.
<< Perché… questa stanza è piena di ricordi. >>
Liz raggiunge la porta-finestra e guarda il panorama fuori.
<< Ricordo ancora un momento preciso in questa stanza. Ero nello stesso punto di ora e guardavo fuori dalla finestra, proprio come sto facendo adesso, e ti ho visto. Stavi facendo stretching. Eri a petto nudo, con indosso dei pantaloncini da basket e delle scarpe da tennis. Oddio, ricordo ancora come ti squadrai. >> ridacchia Liz, ripensando a quel momento.
<< Ho pensato che fossi davvero attraente. Ti continuavo a guardare mentre facevi stretching e pensavo che avrei potuto perdere la verginità con te. Ero davvero attratta da te. >> continua Liz, voltandosi verso Sandy.
<< Poi, ad un certo punto, tu mi hai vista e mi hai salutato con la mano, ma io ero talmente presa dai miei pensieri che neanche ti ho visto. >>
<< Ricordo che mentre rientravi in casa, mi sentii stupida, perché non mi ero mai sentita così prima d’ora. >> aggiunge.
<< Oddio, che cosa dolce, amore. Tutte queste cose non me le avevi mai raccontate. >> le dice Sandy, dandole un bacio.
<< Lo so, perché erano pensieri miei e non era necessario che tu li sapessi, ma ora… beh, ora sai sempre tutto, quindi… >>
Sandy le sorride, poi la bacia di nuovo.
<< Cosa ci fate qui? >> chiede Olive, arrivando nella stanza.
<< Questa era la mia camera quando vivevo qui. >>
<< Ah, già, è vero. >>
<< Mi fa tornare in mente tantissimi ricordi. >>
<< Capisco. >>
Liz si guarda intorno e ripensa a tutti i bei momenti che ha passato con Sandy, in quella camera.

<< A volte penso che forse avremmo dovuto venire qui a studiare e non a Londra. Mi trovo bene lì, non c’è dubbio, ma boh… spesso penso che sarebbe stato meglio venire qui. >> esclama Liz, nel letto con Sandy.
<< A volte ci penso anch’io, ma Londra è bellissima, anche se il clima lascia un po’ a desiderare. >>
<< Già, ma l’importante è avere te e le ragazze, il luogo non è così importante. >>
<< Lo stesso vale per me, e poi a Londra mi sono fatto alcuni nuovi amici e mi trovo bene con loro. >>
<< Ricordi quando abbiamo fatto l’amore qui? >> aggiunge Sandy, stringendola ancora di più a sé.
<< Sì, mi ricordo. >>
<< Ho voglia di fare l’amore con te, Liz, come la prima volta che l’abbiamo fatto in questo letto. >> confessa Sandy.
<< Ma ci sono i tuoi, Sandy. >>
<< Faremo piano, come la prima volta. >> le dice lui, appoggiando una mano sulla sua guancia e baciandola.

<< Dicevi sul serio prima? Quando parlavi di matrimonio e di mettere su famiglia in futuro? >> le chiede Sandy, mentre fanno l’amore.
<< Certo. Tu non vuoi sposarmi e avere dei figli? >>
<< Sì, certo che lo voglio, anche se mi spaventa. >>
<< Spaventa anche me, ma se lo faremo insieme, sarà tutto più semplice. Noi ci apparteniamo, Sandy. Sempre stato e sempre sarà. >>
<< Già. >>
<< Ti amo, Liz. >> aggiunge.
<< Ti amo anch’io, Sandy. >>
<< Ti sposerò un giorno, e quel giorno sarà il più bello della nostra vita, dopo la nascita di nostro figlio, o figli. >>
Liz lo tira a sé e lo bacio appassionatamente.
<< Ti amo troppo, Sandy Carr. >>
<< Ti amo troppo anch’io, Liz Savile. >>

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Capitolo 24
*** Ti ho amata ieri, ti amo ancora, sempre stato, sempre sarà ***


24

Ti ho amata ieri, ti amo ancora, sempre stato, sempre sarà





<< Cosa ci fai già sveglia a quest’ora? >> le chiede Sandy, arrivando accanto a Liz, in piedi davanti alla porta-finestra, nella sua camera.
<< Guardavo fuori dalla finestra e… pensavo. >> risponde lei, senza neanche guardarlo in faccia.
<< A cosa? >>
<< Che oggi è la vigilia di Natale e fra poco sarà passato un altro anno. Il tempo sta passando così velocemente. >>
<< Lo so. >>
<< Ma che ore sono? >>
<< Le otto. >>
<< Ah, allora non è così presto. >>
<< Come no? Siamo in vacanza, possiamo dormire fino all’ora che vogliamo. Dai, torniamo a letto. >> le dice Sandy, afferrandole una mano.
<< Potremmo farci le coccole. >> aggiunge, guardandola con sguardo malizioso.
<< Oppure… >> dice lei, raggiungendo il letto insieme a lui.
<< Oppure potremmo… >>
<< Sì. >>
<< Ma l’abbiamo fatto ieri sera. >> dice lei.
<< Lo so, ma… >>
<< Ma… >>
<< Ma… >> dice lui, tirandola sul letto e sdraiandosi insieme a lei.
<< Ma… ho voglia anche ora. >> dice lei.
<< Anch’io. >>
<< Allora… >> afferma lei, baciandolo.
<< Forse questo posto mi risveglia gli ormoni, perché ho voglia di fare l’amore più del solito. >> confessa Liz.
<< Basta che non rimani incinta di nuovo, tesoro. >> scherza Sandy.
<< Lo sai che prendo la pillola. >>
<< Sì, lo so, stavo solo scherzando. >>

<< Busso? >> chiede Olive a Melissa e Lux.
<< Bussa, bussa. >> risponde Melissa.
<< Sì, bussa, dai. >> risponde invece Lux.
Olive bussa alla porta della camera di Sandy e nessuno risponde. Bussa una seconda volta e ancora nessuno risponde, così entrano e trovano lui e Liz che dormono.
<< Ma sono… >> inizia a dire Lux.
<< Nudi, sì. >> finisce la frase Melissa.
<< Liz è sicuramente nuda. >> afferma Olive, osservando l’amica nuda, con solo una gamba sotto le coperte, sdraiata accanto a Sandy, che è invece sotto le coperte.
<< Meno male che non è Sandy in quella posizione. >> afferma Lux.
<< Sì, infatti. Sarebbe stato piuttosto imbarazzante. >> concorda Melissa.
<< Già. >> concorda anche Olive.
<< Certo che potrebbe anche togliersi quei tre peli. >> esclama Olive, osservando l’amica.
<< Olive? >> esclama Melissa, voltandosi verso l’amica.
Lux intanto sta ridacchiando, con la mano davanti alla bocca.
<< Che c’è? >>
<< Dai, guardala. Si tiene quei tre peli insulsi. Potrebbe togliersi che sarebbe pure meglio e sarebbe anche più pulita. >> aggiunge Olive.
<< Ma se a lei piace così, perché dovrebbe depilarsela tutta? Anch’io non me la depilo tutta. >> afferma Melissa.
<< Lo so. Io e Lexi siamo le uniche a depilarcela tutta. >> dice Olive.
<< A me non piace tutta depilata. >> interviene Lux.
<< Sono gusti, tesoro. >> le dice Olive.
<< Già. >>
<< Comunque Liz ha davvero pochi peli. Già che c’è potrebbe toglierseli tutti. >> continua Olive.
<< Evidentemente a Sandy va bene così. >> dice Melissa.
<< Ah, sicuro. >>
<< Dobbiamo svegliarli, ragazze? Sono già le dieci e mezzo. >> salta su Lux.
<< No, io li lascerei dormire. Avranno dormito poco stanotte. >> risponde Olive.
<< Sì, infatti. >> concorda Melissa.
<< Va beh, allora scendiamo a fare colazione. >> esclama Lux.
Le ragazze escono dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.


<< Fa caldo oggi. Cosa volete fare, ragazze? >> domanda Liz, arrivando in sala, dove ci sono le ragazze.
<< Potremmo andare al molo a piedi. >> risponde Olive.
<< Vuoi davvero farti mezz’ora di camminata all’andata e mezz’ora al ritorno? >> le chiede Liz.
<< Perché no. Oggi è una bella giornata e fa caldo, quindi potremmo camminare sulla spiaggia. Sono secoli che non lo facciamo. >>
<< Okay. Voi che dite, ragazze? >>
<< A me va bene. >> risponde Melissa.
<< Anche a me. >> risponde anche Lux.
<< Okay. >>
<< Sandy non verrà perché starà con i suoi amici. >> aggiunge Liz.
<< Perfetto. Pomeriggio fra ragazze allora. >> esclama Olive.
<< Esatto. >>
<< Chiamiamo anche Lexi? >> chiede Lux.
<< Sì. Ora le mando un messaggio su Whatsapp. >> risponde Liz.

<< Da quanto tempo non vedevamo la spiaggia e l’oceano. >> esclama Liz, camminando sulla sabbia, insieme a Melissa, Olive e Lux.
<< Da troppo tempo. >> dice Lux.
<< Eravamo così piccole. Avevamo solo sedici anni e ora ne abbiamo diciotto. Come passa in fretta il tempo. >> afferma Melissa, fermandosi e osservando il panorama intorno a sé.
<< Sono poi solo due anni, tesoro. >> salta su Lux.
<< Perché ti sei fermata? >> le chiede Olive.
<< Perché voglio osservare bene tutto questo. >> risponde Melissa, voltandosi per un attimo verso le sue amiche.
<< Dite che dovremmo rivedere qualcuno che abbiamo lasciato qui un anno e mezzo fa? >> domanda Lux.
<< Chi? >> chiede Melissa.
<< Sì, infatti, chi? >> chiede anche Olive.
<< Non lo so. Magari tu, Olive, vorresti rivedere il professor Keaton. Chissà che fine ha fatto? >> risponde Lux.
<< Ah. Oddio, perché no. >> dice Olive.
<< Potremmo anche tornare a scuola. Lì lo vedresti sicuro. Sempre se insegna ancora lì. >> dice Lux.
<< Perché no. >> afferma Olive.
<< Io non voglio rivedere Niall, sinceramente. >> salta su Melissa.
<< Ed io non voglio rivedere Ike. >> dice Lux.
<< Però mi farebbe piacere rivedere Spencer, invece. >> aggiunge Lux.
<< A me Cindy, invece. Dovrebbe avere dodici anni ora, se non sbaglio. >> dice Melissa.
<< Chissà come si è fatta grande. >> aggiunge.
<< E forse Lexi vorrà rivedere le gemelle. >> esclama Liz.
<< Io sono curiosa di rivedere Chad, invece. >> esclama Olive.
<< Basta che non voglia vedermi le tette, però. >> aggiunge, ridacchiando.
Le ragazze scoppiano a ridere, poi Lux esclama:
<< Però facciamo tutto dopo Natale, eh. >>
<< Ovvio. >> dice Olive.
Le ragazze passano il pomeriggio al molo di Santa Monica e passeggiando per la spiaggia.

Durante la serata, Lexi e Lewis raggiungono le ragazze, Sandy e i signori Carr a casa di questi ultimi, per cenare tutti insieme.
<< Tra pochi minuti è Natale. >> esclama Lewis, in camera di Sandy, insieme alle ragazze e a Sandy stesso.
<< Già. >> dice Lexi.

<< È mezzanotte, ragazzi. >> esclama Lewis, guardando il cellulare.
<< Buon Natale. >> aggiunge.
<< Buon Natale, amore. >> gli dice Lexi, abbracciandolo e poi dandogli un bacio.
Tutti si fanno gli auguri e si abbracciano, poi Lewis tira fuori una scatolina nera dalla tasca e, porgendola a Lexi, le dice:
<< Quindi è arrivato il momento di darti il tuo regalo. >>
<< Cosa? Di già? >>
<< Sì. Aprila. >>
Mentre Lexi apre la scatolina, anche Sandy porge una scatolina nera a Liz.
<< Anch’io voglio darti ora il tuo regalo. >>
<< Sandy… >> dice lei.
<< Aprila, dai. >>
<< Ti ho amata ieri, ti amo ancora, sempre stato, sempre sarà. >> dice Lexi, leggendo le parole sul fogliettino dentro la scatolina che contiene una collana argento, con un ciondolo a forma di cuore.
Lexi la prende ed esclama:
<< È bellissima, amore. Grazie. >>
<< Di nulla, tesoro. >> dice lui, stringendola a sé e poi dandole un bacio.
<< Te la metto, dai. >> aggiunge.
<< È bellissima, Sandy. >> dice anche Liz, guardando la stessa identica collana che ha Lexi, ma in oro.
<< Ti amo. >> aggiunge, dandogli un bacio.
<< Mi sento sola. Siete tutte fidanzate tranne me. Sono gelosa. >> salta su Olive.
<< Vedrai che quando torniamo a Londra, ti metterai con Alice. È presa da te, tesoro, si vede. >> le dice Liz, stringendo la mano di Sandy.
<< Speriamo. >>
<< Consolati, tesoro, Paul e Scott sono a Londra e non li vedremo per due settimane. >> le dice Melissa.
<< Vero, ma vi aspettano a casa. >>
<< Sì, ma… non sono qui con noi. >>
<< Sono gelosa comunque. >>
Melissa afferra la mano sinistra di Olive, mentre Lux quella destra, e le sorridono.
<< Comunque sono felice che siate innamorate e felici, ragazze, questo è ovvio. >> afferma Olive.
<< Lo so, Olive. >> dice Lexi, appoggiando la mano su quella di Olive, e sorridendole.
<< Lo sappiamo, tesoro. >> dice invece Liz, sorridendole e appoggiando anche lei la mano su quella di Olive.

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Capitolo 25
*** Sono tua, Sandy. In tutto e per tutto. ***


25

Sono tua, Sandy. In tutto e per tutto





<< Ora che siamo finalmente soli, voglio solo darti il tuo regalo, amore. >> esclama Liz, prendendo per mano Sandy e salendo le scale, la sera di Natale.
<< Di che regalo parli? >>
<< Di Natale. Non era ovvio? >>
<< Ah, giusto. >>
Appena entrano nella stanza, Liz chiude a chiave la porta, poi butta Sandy sul letto.
<< Aspettami qui. >> gli dice lei.
<< Okay. >>
Liz sparisce in bagno e torna in camera dieci minuti dopo.
<< Chiudi gli occhi. >> esclama lei, prima di entrare nella stanza.
<< Chiusi. >> dice lui.
<< Sandy? >> lo chiama lei, qualche secondo dopo, in piedi davanti al letto.
Sandy apre gli occhi e rimane letteralmente a bocca aperta, mentre Liz lo guarda con sguardo malizioso.
Ha indosso un babydoll rosso, semitrasparente, con della pelliccia sintetica bianca sul decolté e sul fondo, un perizoma rosso di pizzo sotto, e un cerchietto con un piccolo cappellino da Babbo Natale in testa.
<< Wow! >> riesce semplicemente a dire lui.
Liz sale sul letto e raggiunge Sandy, dandogli subito un bacio.
<< Questo Natale voglio essere io il tuo regalo. Voglio essere tua tutta la notte e voglio che tu faccia qualsiasi cosa tu voglia e che io voglia. Sono tua, Sandy. In tutto e per tutto. >> esclama Liz, guardandolo dritto negli occhi.
<< Ti ho amato ieri, ti amo ancora, sempre stato, sempre sarà. >> aggiunge, appoggiando una mano sulla sua guancia.
<< Wow! >> ripete Sandy.
Sembra che sia l’unica parola che riesce a dire.
<< Non riesce a dire altro che wow? >> ridacchia Liz.
<< Sì, perché… Wow! Sei davvero meravigliosa vestita così. >>
<< Sono una mamma Natale sexy. >> dice lei.
<< Molto sexy. >> afferma Sandy, spostandole i capelli dal viso e baciandola.
<< Dio, con questo babydoll sei così sexy. >> esclama Sandy.
<< Devo farti delle foto prima di togliertelo. >> aggiunge.


<< Innanzitutto, per prima cosa, voglio toglierti questo cerchietto con questo cappellino che hai in testa. >> esclama Sandy, togliendo il cerchietto con un piccolo cappellino rosso da Babbo Natale, dalla testa di Liz.
<< Poi voglio baciarti questo collo fantastico. >> aggiunge, spostandole i capelli e baciandole il collo.
<< Poi voglio baciarti il seno. >> aggiunge ancora, spostandosi sul seno di Liz.
<< Non ho mai visto il tuo seno così grande. Questo babydoll te lo aumenta di una taglia abbondante. >>
<< I miracoli del super push-up >> afferma Liz.
<< Allora ti amo super push-up >> dice lui, baciandole ancora il seno.
<< Lo amo anch’io. >> ridacchia Liz.
Dopo averla spogliata con calma ed essersi spogliato, Sandy fa l’amore con Liz, portandola a più di un orgasmo.

Intanto, a casa di Lewis, lui e Lexi sono nella sua camera, a coccolarsi sul letto, mentre guardano la tv.
<< Pensa che potremmo coccolarci tutte le sere d’ora in avanti, tesoro. >> salta su lui.
<< Finalmente. >> dice lei.
<< Non vedevo l’ora che arrivasse Natale. >> aggiunge.
<< Anch’io. >> dice Lewis.
<< Quando arriverò a Londra, mi cercherò subito un lavoro. >> aggiunge, convinto.
<< Se Olive l’ha trovato subito, vedrai che lo troverai anche tu. >> gli dice Lexi.
<< Sì, ma lei lavora in un telefono erotico, non tutte sono disposte a fare quel tipo di lavoro. >>
<< Sì, è vero, ma intanto ha trovato lavoro. >>
<< Già. >>

<< Credo che non mi abituerò mai al clima di Londra. È freddo rispetto a qui, vero? >> salta su poco dopo Lewis.
<< Sì, decisamente, amore. Però io avendo vissuto a Parigi, sono abituata. Tu hai il sole nel sangue, invece, è diverso. >>
<< Già. Ma mi scalderai tu, vero? >>
<< Assolutamente sì. >> risponde Lexi, dandogli un bacio.
<< Allora spero di avere sempre freddo, così arriverai tu a scaldarmi. >> dice lui, con un sorrisetto malizioso.
<< Che scemo che sei. >> ridacchia Lexi, baciandolo di nuovo.


<< Liz, posso parlarti un attimo? >> chiede Olive, arrivando in sala, la mattina del 26 dicembre.
<< Sì. >>
<< Vieni in cucina però. >> le dice Olive.
<< Okay. >> dice Liz, alzandosi dal divano.
<< Mi spieghi per quale motivo ho trovato un babydoll da Babbo Natale in camera di Sandy? >> le chiede Olive, appena arrivano in cucina.
Liz scoppia a ridere e Olive la guarda confusa.
<< Perché ridi? >> le chiede lei.
<< Perché me l’hai chiesto in un modo che… boh, sembra che tu abbia trovato chissà che cosa. >> risponde Liz, ridendo ancora.
<< Dai, smettila di ridere, Liz. >>
<< Okay. >> dice lei, stringendo le labbra, ma volendo scoppiare di nuovo a ridere.
<< Allora? Cosa ci faceva quel babydoll in camera di Sandy? Sono curiosa, dai. >>
<< L’avevo indosso io ieri sera per dare il regalo di Natale a Sandy. >> confessa Liz.
<< Tu ti sei vestita da mamma Natale sexy, usando quel babydoll? >>
<< Sì. Che c’è di male? >>
<< Nulla, anzi. Ma strano che l’abbia fatto proprio tu. È una cosa che farei io. >>
<< Anzi, mi è appena venuta un’idea. >> aggiunge Olive, alzando un sopracciglio.
<< Sì, è strano, ma… non lo so, mi andavo di farlo. E poi è un babydoll di Victoria’s Secret. L’ho comprato a Londra prima di venire qui. Un giorno ero sul sito di Victoria’s Secret e l’ho visto, così sono andata nel negozio e l’ho comprato. >> spiega Liz.
<< Ah, wow. Beh, è bellissimo, in effetti. >>
<< E a Sandy è piaciuto il regalo? >> aggiunge Olive.
<< Assolutamente sì. Quando ero sul letto con lui, gli ho detto “questo Natale voglio essere io il tuo regalo. Voglio essere tua tutta la notte e voglio che tu faccia qualsiasi cosa tu voglia e che io voglia. Sono tua, Sandy. In tutto e per tutto.”. E mentre glielo dicevo, lo guardavo dritto negli occhi. E poi, ovviamente, abbiamo fatto l’amore. Dio, non lo facevamo così da secoli. Da quando siamo arrivati, l’abbiamo fatto già tre volte. >> risponde Liz, con lo sguardo sognante, ricordando quello che è successo la sera prima.
<< Beata te, tesoro. Io non scopo da… da quando l’ho fatto l’ultima volta con Mark, quindi un mese e mezzo più o meno. Sono in astinenza, capisci? >>
<< Vedrai che Alice te la darà, tesoro. >>
<< Speriamo. Però io ho bisogno anche di un ragazzo. >>
<< Gli uomini cadono ai tuoi piedi, tesoro. Non dovresti preoccupartene. >> le dice Liz.
<< Lo so, ma da quando siamo qui, ho conosciuto solo Mark. >>
<< Sai che bello. >> afferma Liz.
<< Già. >> dice Olive, scocciata.
<< Vedrai che con Alice concluderai qualcosa. Me lo sento. >>
<< Speriamo. Ora però voglio realizzare la mia idea. >> dice Olive, sorridendo.
<< Che idea? >>
<< Voglio farmi una foto con il tuo babydoll addosso e mandarla ad Alice. >> risponde Olive, tutta soddisfatta.
<< Wow! Questo è decisamente da te. >> afferma Liz, sorridendole.
<< Già. >>
<< Credi che le piacerà? >> aggiunge Olive.
<< Cosa? La foto o il babydoll? >>
<< Entrambi. >>
<< Sì, credo di sì. Come si fa a non essere attratti da te, tesoro? Sei bellissima. >>
<< Grazie. >>
<< E lo sei anche tu, Liz. >> aggiunge Olive, appoggiando una mano sulla spalla di Liz e sorridendole.
<< Grazie. >>
<< Ora vado, dai. >>
<< Fai la faccia più sexy che riesci a fare, eh! >> urla Liz.
<< Non c’è dubbio! >> esclama Olive, già in sala.

<< Cosa stai facendo, Olive? >> chiede Melissa, entrando in camera e scoppiando a ridere.
<< Sto facendo una foto per mandarla ad Alice. Voglio provocarla un po’. >> risponde Olive, senza neanche voltarsi verso Melissa, e concentrandosi sulla foto da fare.
<< E perché sei vestita con quel… babydoll natalizio? >>
<< È di Liz. L’ha usato ieri sera con Sandy. >>
<< Comunque perché voglio farglielo vedere, provocandola un po’, come ho già detto, e boh, perché è figo. >> aggiunge.
<< Di Liz? >>
<< Niente, lascia perdere. Piuttosto, come ti sembrano queste foto che ho fatto? >> le chiede Olive, mentre Melissa si sta avvicinando a lei.
<< Le ultime due mi piacciono. >> esclama Melissa, mentre Olive le fa vedere le foto fatte prima.
<< Però non mi convincono tanto, non lo so. >> dice lei.
<< Allora fanne delle altre. >> le consiglia Melissa.
<< Sì, infatti. >>

<< Let’s have another toast to the girl almighty.
Let’s pray we stay young
Stay made of lightning.

Am I the only,
Only believer?
There’s something happening here
There’s something happening here.

The only,
only believer.
There’s something happening here,
I hope you feel what I’m feeling too.

I get down, I get down, I get down
On my knees for ya.
I get down, I get down, I get down
On my knees.
I get down on my knees for you. >> canta Melissa, quando arriva nella camera dove dorme Lux, che sta ascoltando la musica a tutto volume.
Melissa raggiunge Lux e si mette a ballare e cantare con lei, facendola subito sorridere e ridere, e sorridendo e ridendo con lei.
<< Ti stai annoiando, eh? >> le chiede Lux.
<< Sì. Paul non mi risponde su Whatsapp, quindi sto vagando per casa annoiata. >>
<< Prima ho beccato Olive farsi delle foto con un babydoll natalizio indosso. Mi ha detto che è di Liz e che l’ha usato con Sandy ieri sera. >> ridacchia Melissa, mentre Lux abbassa la musica.
<< E le foto a cosa le servono? >>
<< A mandarne una ad Alice, per provocarla. >>
<< Aaah. Beh, fa bene. >> dice Lux.
<< Già. >>


“Wow! Sei fantastica con quel babydoll addosso, Olive! Ti sta benissimo e tu… beh, sei molto sexy.” le risponde Alice, su Whatsapp, dopo che Olive le ha mandato la foto.
“Grazie. Bello il babydoll, eh?”
“Sì, eccome. Ma di chi è?”
“Di Liz. L’ho preso in prestito.”
“Ah. Hai capito Liz.”
“Già ahahahah.”
“Cattiva la ragazza.” scrive Alice.
“Non quanto me :p”
“Lo so che sei una cattiva ragazza, Olive :p”
“Meno male.”
“Ahahahah. Ci vediamo appena torni, ok?” le chiede Alice.
“Certo. Quando vuoi tu, Alice.”
“Tanto ci vediamo comunque durante la pausa pranzo.”
“Sì, infatti.”
“Dai, ci sentiamo che ora devo uscire.”
“Ok. Ciao, bella!”
“Ciao, tesoro :p”
Quando Olive smette di scrivere ad Alice, fa un sorriso fra sé e sé, poi esce da Whatsapp.


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Capitolo 26
*** Un tuffo nel passato ***


26

Un tuffo nel passato





<< Ti ricordi dove vivono gli Hammond, Lux? >> le chiede Olive, in sala con le ragazze, Sandy e Lewis.
<< Sì, mi ricordo. Andiamo prima da loro? >> chiede Lux.
<< Sì, volendo sì. >> risponde Olive.
<< Però ora che ci penso, come faccio a rivedere il prof Keaton? La scuola è chiusa per le vacanze di Natale. Riapre quando noi siamo già tornati a Londra. >> aggiunge.
<< Ah, cavolo, è vero. >> dice Lux.
<< È vero, non ci avevo pensato. >> dice Melissa.
<< L’unico sarebbe andare a casa sua, se vive ancora lì. >> salta su Liz.
<< Oppure stai nella via di casa sua, sempre se te la ricordi, e gli fai tipo la posta. >> interviene Lexi.
<< Ma così sembrerebbe una stalker. >> esclama Sandy.
<< Sì, infatti. >> ridacchia Lewis.
<< In effetti. >> afferma Olive.
<< Però, oh, mali estremi, estremi rimedi. >> aggiunge.
<< Già. >> concordano Liz e Lexi.
<< Tu, invece, Melissa, ti ricordi dove vivono gli Stephenson? >> le chiede Olive.
<< Sì sì, assolutamente. E tu, Lexi, ti ricordi dove vivono i Woolner? >> chiede Melissa.
<< Sì. E, Olive, tu ti ricordi dove vivono i Pope? >> le chiede Lexi.
<< Sì. Non ho dimenticato niente di quando abbiamo vissuto qui, ragazze. >> risponde Olive.
<< Anch’io non ho dimenticato nulla. >> dice Lux.
<< Anch’io. >> dice Melissa.
<< Ovviamente anch’io. Mi ha cambiato la vita questa città. >> dice invece Liz.
<< Anche a me l’ha cambiata. Direi che io e Liz siamo state le più fortunate. >> esclama Lexi, sorridendo a Lewis.
<< Già. >> concorda Liz, voltandosi verso Sandy e sorridendogli.


Dopo pranzo, le ragazze, Sandy e Lewis escono di casa per andare a trovare gli Hammond, poi gli Stephenson e i Pope, e forse anche il prof Keaton a casa sua.
Quando arrivano davanti alla villa della famiglia Hammond, Lux ricorda bene la prima volta che ci arrivò, quel lunedì 20 agosto 2012. Ricorda quando Spencer le disse che c’era una piscina, anche se molto piccola, e ricorda com’era emozionata d’iniziare la sua vita a Los Angeles, con quella famiglia e in quella casa.
Dopo aver suonato, è proprio Spencer a venire ad aprire la porta.
Quando Lux se la trova davanti, Spencer esclama:
<< Lux? Ma sei proprio tu? >>
<< Sì, Spencer, sono io. Con le ragazze, Sandy e Lewis. >> risponde Lux, con gli occhi lucidi.
<< Oddio! >> esclama lei, abbracciandola subito.
<< Ma cosa ci fate qui a Los Angeles? >> le chiede, mentre è ancora tra le braccia di Lux.
<< Siamo venuti per le vacanze natalizie e siamo ospiti in casa di Sandy, a parte Lexi, che è a casa di Lewis. >>
<< Wow! Che bella sorpresa. >> esclama lei, staccandosi da Lux, e guardandola dalla testa ai piedi.
<< Sono contenta che ti sia piaciuta. Dio, che strano essere di nuovo qui. >> dice Lux, guardando Spencer, con gli occhi lucidi.
<< Ma stai piangendo, Lux? >>
<< Quasi. >>
<< Anch’io. >> dice Spencer, abbracciandola di nuovo.
<< Dai, entrate, ragazzi. >> aggiunge, dopo essersi staccata da Lux.
<< I tuoi genitori non ci sono? >> chiede Lux.
<< No, sono fuori, ma dovrebbero tornare tra un po’. >> risponde Spencer, raggiungendo la sala.
<< Allora, come procede la vita nella piovosa Londra? >> chiede Spencer, una volta in sala con tutti quanti.
<< Bene, bene. Quando torniamo, Lewis verrà con noi e ci rimarrà fisso. >> risponde Lux.
<< E scommetto che tu, Lexi, sarai felicissima? >>
<< Sì, ovvio. Non vedevo l’ora che arrivasse dicembre. >> risponde Lexi.
<< Ah, beh, immagino. >>
<< Tra voi due, ragazzi, come va? >> chiede Spencer, voltandosi verso Liz e Sandy.
<< Benissimo, come sempre. >> risponde Liz, stringendo la mano a Sandy e sorridendogli.
<< E tu, Olive, lavori? >>
<< Sì. >>
<< Che lavoro fai? >>
<< Pensavo gliel’avessi detto, Lux. >> dice Olive, guardando Lux.
<< No, volevo dirglielo di persona per vedere la sua reazione. >>
<< Ah, okay. >>
<< Quindi, che lavoro fai? >> insiste Spencer.
<< Lavoro in un telefono erotico. >> risponde Olive.
<< Oddio! >> ridacchia Spencer.
<< Beh, però per te non è male come lavoro, no? >> aggiunge.
<< No, infatti, sono anche brava. >>
<< Come pensavo. >>
<< Dai, ragazze, voglio le novità. >> esclama Spencer, poco dopo.
<< Io per due mesi sono stata con un… uomo di trentasette anni. Mark, che poi ho scoperto che aveva tre figli ed era sposato. >> confessa Olive.
<< Quindi immagino l’avrai lasciato subito? >>
<< Sì. >>
<< Beh, hai fatto bene. Nessun’altra novità? Dai, voglio sapere, ragazzi. >>
<< Beh… >> inizia a dire Olive.
<< Cosa? >> chiede Spencer, curiosa.
<< Ho scoperto recentemente di essere… bisex. >> confessa Olive.
<< Wow! E come l’hai scoperto? >>
<< Perché ho conosciuto una ragazza e beh… ho capito di essere attratta da lei, e anche lei è bisex. È davvero bellissima. >> confessa Olive.
<< Wow. E lei è attratta da te? >>
<< Non lo so, ma lo spero tanto. A me sembra di sì, ma non ne ho la certezza, ecco. >>
<< Ah, capito. >>
<< Tu, invece, Melissa, come va con Paul? >>
<< Sempre bene. >>
<< E tu, Lux, con Scott? >>
<< Sempre uguale. >>
<< Tu, piuttosto, Spencer? Che ci dici di te? Finora ci hai chiesto le nostre novità, ma le tue? >> chiede Lux.
<< Ah, ehm… beh, sto con un ragazzo da un anno circa, e beh, ci amiamo da morire. >> confessa Spencer.
<< Vedi che l’amore è arrivato? >> esclama Lux.
<< Già. >>
<< Dai, saliamo in camera che vi faccio vedere alcune cose e vi racconto… certe cose. >> dice Lux, con sguardo malizioso.
<< Aspettateci qui, ragazzi. Arriviamo. >> dice Liz, alzandosi dal divano insieme alle ragazze e a Spencer.

<< Oddio! Hai perso la verginità con lui? Oddio, che cosa dolce. >> esclama Lux.
<< Già. È stato così carino, ragazze. Non potete capire. >> risponde Spencer, mostrando alle ragazze delle foto di lei e il suo ragazzo.
<< Come si chiama? >> le chiede Lux.
<< Harry. >>
<< Quanti anni ha? >>
<< Ha la mia età. >>
<< Aww. >>
<< Già. >>
Le ragazze e Spencer continuano a chiacchierare per un po’, poi scendono, e poco dopo i signori Hammond tornano a casa e salutano e abbracciano Lux, rimanendo lì per due ore.


Più tardi, quando sono davanti alla villa degli Stephenson, Melissa esclama:
<< Ricordo che la prima volta che vidi questa casa rimasi un po’ delusa. Da fuori non ha proprio un bell’aspetto, ma dentro è molto più carina. >>
<< Suona, dai. >> le dice Liz.
<< Sì. >> dice lei, suonando il campanello.
Qualche secondo dopo, qualcuno apre la porta e si trovano davanti la signora Stephenson.
<< Salve, signora Stephenson. >> dice Melissa, sorridendole.
<< Melissa? >>
<< Sì. Si ricorda di me? >>
<< Sì, certo. Cosa ci fai qui, tesoro? >> le chiede la signora Stephenson, facendola accomodare in sala, insieme agli altri.
<< Sono qui, siamo qui, per le vacanze natalizie. Siamo ospiti dalla famiglia di Sandy, che è ancora l’attuale ragazzo di Liz. Si ricorda che lei era ospite in casa sua e poi si sono messi insieme? >> risponde Melissa.
<< Sì sì, mi ricordo. >>
<< Comunque è un piacere rivederti. Sei sempre più bella, tesoro. >> aggiunge la signora Stephenson.
<< Grazie, signora Stephenson. >>
<< Chiamami Bridget, tesoro. >> le dice la signora Stephenson.
<< Okay. >>
<< Ma dov’è Cindy? Chissà quanto sarà cresciuta. E il signor Stephenson? >> aggiunge.
<< Cindy è in camera sua, mentre mio marito è fuori in giardino che sistema delle cose. Vado subito a chiamarli. Chissà come sarà contenta Cindy. >> risponde la signora Stephenson, raggiungendo il corridoio.
<< Melissa? >> la chiama Cindy, dalla soglia della porta della sala, pochi minuti dopo.
Melissa si volta verso la porta e la vede.
<< Dio, quant’è cresciuta. >> pensa fra sé e sé.
Si raggiungono a vicenda e si abbracciano subito.
<< Dio, quanto sei cresciuta. >> esclama Melissa.
<< E tu sei sempre più bella, invece. >> dice lei, guardandola dalla testa ai piedi.
<< Grazie. Anche tu, però, ti sei fatta proprio carina. Ti ho visto che eri una bambina e ora sei… una donna quasi. >>
<< Lo è già. >> interviene il signor Stephenson, arrivando in sala.
<< Papà! >> lo rimprovera Cindy.
<< Che c’è, tesoro? È una fase importante nella vita di una donna. Ciao, Melissa, è un piacere rivederti. >> esclama il signor Stephenson, abbracciando Melissa.
<< Anche per me, signor Stephenson. >>
<< Chiamami Bob, cara. >> le dice lui.
<< Okay. >>
<< Quindi sei già una donna, Cindy? >> chiede Melissa.
<< Sì, da qualche mese. >>
<< Wow. Il tempo passa così in fretta. >>
<< Già. >> concorda lei.
<< Hai già il ragazzo? >>
<< La ragazza, semmai. >> risponde lei.
<< Oh. >> dice Melissa, sorpresa.
<< Sono lesbica, Melissa. Mi piacciono le ragazze. >> confessa Cindy.
<< Wow! >> dice lei, ancora più sorpresa.
<< Non ha neanche fatto in tempo a rendersi conto se le piacessero i ragazzi o le ragazze. Le è subito piaciuta una ragazza, che è stata la sua ragazza per pochi mesi. >> spiega il signor Stephenson.
<< Wow. Beh, avevi subito le idee chiare, dai. >>
<< Esatto. >> dice Cindy, sorridendole.


Quando arrivano davanti alla casa della famiglia Woolner, Lexi ricorda la prima volta che vide quella villa grigia. Pensò subito che fosse davvero molto graziosa, ed entrando, pensò che fosse calda e accogliente.
Suonano il campanello e i signori Woolner li fanno entrare e chiacchierano per un’ora anche con Katy e Stella, poi raggiungono il parco dove Lexi conobbe Lewis.
<< Quanti ricordi, amore. >> esclama Lexi, stringendo la mano di Lewis.
<< Già. >>
<< Ricordo ancora la prima volta che vidi il tuo sguardo ipnotico, Lewis. Ne ero davvero incantata. >> salta su Lexi, poco dopo.
<< Sei rimasto sempre lo stesso. >> aggiunge, facendo un sorriso e dandogli un bacio sulla guancia.
<< Anche tu, a parte i capelli. >>
<< Già. >> dice lei, sorridendogli.
Vengono via dal parco e poi tornano a casa.


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Capitolo 27
*** Perché scappi se sei attratta da me? ***


27

Perché scappi se sei attratta da me?





Il giorno dopo, nel pomeriggio, le ragazze, Sandy e Lewis, raggiungono la villa dei Pope. E successivamente andranno a casa del prof Keaton.
<< Chad? >> chiede Olive, dopo che un ragazzo alto quasi due metri ha aperto la porta.
<< Olive? Cosa ci fai qui? >> chiede lui, con un mega sorrisone.
<< Sono venuta per le vacanze di Natale. Ma quanto cazzo sei alto? >> gli chiede lei, squadrandolo dalla testa ai piedi.
<< Eh, tanto. Dai, entrate, ragazzi. >>
Chad fa accomodare tutti e si sistemano in sala, sedendosi sui divani.
<< Allora, quanto sei alto? >> insiste Olive.
<< Sarai due metri? >> aggiunge.
<< Un metro e novanta. >>
<< Sei cresciuto tantissimo, mamma mia. E sei anche… maturato. Dio, sei così diverso. >>
<< Già, e per fortuna. Ora sono o no più bello? >>
<< Decisamente. >> risponde Olive.
Chad ridacchia e poi le fa un gran sorriso.
<< Dai, raccontatemi un po’ di novità. >> salta su lui.
<< Io mi sono fidanzata. >> esclama Melissa.
<< Anch’io. >> dice anche Lux.
<< Fra me e Sandy va sempre benissimo. >> dice Liz.
<< Lewis tornerà a Londra con noi, domenica prossima, e ci resterà fisso. >> esclama Lexi.
<< Wow! E di te, Olive? Cosa mi dici di te? >> chiede Chad, curiosissimo.
<< Beh… sono stata due mesi con un uomo più vecchio di me. E ho recentemente scoperto di essere bisex. >> confessa Olive.
Chad spalanca gli occhi e dice:
<< Oh. Wow! Ehm… wow! >>
<< Non è così sconvolgente come notizia, dai. >>
<< No, ma… quanto più vecchio di te? >>
<< Diciannove anni in più di me. >>
<< Oh mio Dio! Olive, ma è un vecchio. >> esclama Chad, sconvolto.
<< No no, anzi. >> dice Olive, con un sorrisetto malizioso.
Chad ridacchia e poi le chiede:
<< Scopava bene? >>
<< Assolutamente sì. Ma poi ho scoperto che era sposato e con tre figli. Lascia stare, va. >>
<< Wow. E come hai scoperto di essere bisex, invece? >>
<< Ho conosciuto da poco una ragazza bella quanto me e boh… sono stata attratta da lei sin da subito. Poi ho capito che mi piace, mi piace davvero. >>
<< Interessante. >> dice lui, con sguardo perverso.
<< Dai, smettila di fare quello sguardo. Lo facevi sempre con me. >>
Chad ridacchia e dice:
<< È vero, mi ricordo. >>
 
<< Mi aspettavo di trovare dei poster di donne nude. Sono delusa. >> esclama Olive, in camera di Chad.
<< No, non ci sono, ma gli ho tolti da poco. Ora sono un ragazzo raffinato. >> ridacchia Chad.
Olive scoppia a ridere ed esclama:
<< Quando ci siamo salutati, eri un ragazzino petulante che ci provava sempre con me. Altroché ragazzo raffinato. >>
<< Ma in fondo non eri così male, dai. >> aggiunge, sorridendogli.
Chad le sorride e le dice:
<< Sei sempre bellissima, Olive. >>
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli ancora.
<< Ora è davvero carino. >> pensa Olive, fra sé e sé.
<< Non poteva esserlo due anni fa? >> pensa ancora.
<< Perché quella faccia? >> le chiede lui.
<< Niente, niente. Arrivo subito, Chad. >> risponde lei, raggiungendo la porta.
<< Ragazzi? C’è un problema! >> esclama Olive, arrivando in sala dagli altri.
<< Cioè? >> chiede Liz.
<< Chad. Sono attratta da lui. È davvero carino, non trovate? >>
Le ragazze, Sandy e Lewis scoppiano a ridere, e Liz le dice:
<< Mio Dio, tesoro, dovresti vedere la tua faccia ora. >>
<< Non ridete, dai. Si è fatto davvero carino e si è alzato tantissimo. Non sembra che abbia quindici anni. >>
<< In effetti, sembra che ne abbia anche diciassette-diciotto. >> salta su Lexi.
<< Esatto. >> concorda Olive.
<< Ora è l’incontrario. Tu sei attratta da lui. >> esclama Melissa, scoppiando poi a ridere.
<< Ma dai, è carino. >> dice Olive.
<< Sì, in effetti, sì. >> concorda Lux.
<< Torno su. A dopo. >> afferma Olive, raggiungendo le scale.
<< Rieccomi. >> esclama Olive, arrivando nella stanza di Chad.
<< Rieccoti. >> dice lui, sorridendole.

<< Lei è Alexis, la mia ex con la quale… >> dice lui, mostrandole una foto della ragazza.
<< Hai fatto sesso? >>
<< Sì, l’anno scorso. >>
<< Oddio! E com’è stato? Dai, racconta. >>
<< Bello. Io ero un po’ impacciato e anche lei. Era la prima volta per entrambi, ma tutto sommato è andata bene, dai. >>
<< Che cosa dolce. >>
<< Sì. È stata lei a cambiarmi. Ma l’altezza e l’aspetto fisico… beh, quello è stato grazie alla pubertà. >> afferma Chad.
<< Santa pubertà, eh? >>
<< Già. >> risponde lui, sorridendole.
<< Com’è che non fai altro che sorridermi? >> gli chiede Olive.
<< Perché mi fai sorridere, Olive. Mi hai sempre fatto sorridere. >> risponde Chad.
Olive non è abituata a vedere Chad così. Era abituata al ragazzino petulante che ci provava con lei e che doveva ancora crescere. Ora è diverso. Ora è altissimo e molto carino. Anche la voce è cambiata. Quasi non lo riconosce più.
<< Sai che sono andato in palestra? Ho messo su dei bei muscoli. >> esclama lui, qualche secondo dopo.
<< Guarda. >> aggiunge, togliendosi la maglietta.
Olive spalanca gli occhi e lo guarda.
Ha messo su anche un bel fisico e ha qualche muscolo sulle braccia, e si vede che ha fatto anche molti addominali.
<< Wow! >> esclama lei, stranamente imbarazzata.
<< Figo, eh? >>
<< Sì. >> risponde lei, fissandolo, come in trance.
<< Olive? >> la chiama lui.
<< Sì? >>
<< Che hai? >>
<< Nulla, nulla. >>
<< Ho un bel fisico, vero? >>
<< Sì, e se continui, vedrai che sarà ancora più bello. >>
<< Continuerò, infatti. >>
<< Bravo. >>

<< Ti fai ancora le seghe? >> chiede improvvisamente Olive, trovando un giornale porno sulla cassettiera.
<< Sì. >> risponde subito lui, vedendo il giornale porno.
<< Immaginavo. >>
<< E tu? Tu ti fai ancora i ditalini? >> le chiede lui, avvicinandosi a lei.
<< Ora puoi anche dirmelo, Olive. >> aggiunge, guardandola negli occhi.
Olive lo guarda e le manca quasi il respiro.
Ma che le sta succedendo? Non si riconosce più. Non si è mai comportata così con un ragazzo. Ma poi lui è Chad. Due anni fa aveva tredici anni ed era un ragazzino immaturo che ci provava con lei, ora, invece, è un bel ragazzo sicuro di sé.
<< Sì. >> risponde lei.
<< Come potrei non farmeli? In fondo, se non scopo, devo pur compensarmi da sola. >> aggiunge.
<< Non scopi? >>
<< L’ultima volta è stato un mese e mezzo fa, circa. >>
<< Oh. Per te è tantissimo. >>
<< Già. >>
<< Avrei tanto voluto toccarti, Olive. >> confessa Chad, sedendosi sul letto.
<< E allora toccami. >> pensa lei, fra sé e sé.
<< Lo so. >>
<< Avrei voluto fare sesso con te. Ma ero piccolo e ovviamente tu neanche mi guardavi. >> confessa Chad.
<< Già. >>
<< Ma sono cose che già so, Chad. Dimmi qualcosa che non so. >> aggiunge, sedendosi accanto a lui.
<< Credo che tu sappia già tutto, Olive. >> le dice lui, avvicinandosi a lei e guardandola negli occhi.
<< Oh. >> dice lei, osservandogli le labbra e poi guardandolo negli occhi.
<< Olive? >> dice lui.
<< Sì? >>
Chad avvicina il suo viso a quello di Olive e la bacia.
Per quanto tempo ha sognato di baciarla.
Chad la tira a sé e immerge la mano destra fra i suoi lunghissimi capelli, mentre continua a baciarla.
<< Chad? Chad? >> esclama lei, staccandosi da lui e lasciandolo con la bocca aperta, aspettandosi che lei continuasse a baciarlo.
<< Perché mi hai baciato? >>
<< Perché lo volevo e anche tu lo volevi. Ho sentito che lo volevi, Olive, non negarlo. >> risponde lui, più serio che mai.
<< No, infatti. >> dice lei.
<< Lo volevo anch’io. >> aggiunge, dopo una pausa di qualche secondo.
<< Meno male che non mi sono sbagliato. Ma perché ti sei allontanata? >>
<< Perché… non è giusto. Non è giusto, Chad. >>
<< Perché non è giusto, Olive? Io sono single, e anche tu, no? >>
<< Sì, ma mi piace Alice, la ragazza di cui ti ho parlato. >>
<< E allora? È solo un bacio. >>
<< Non lo so, ma non lo trovo giusto. >>
<< Credo che tu mi veda ancora come il ragazzino che hai conosciuto due anni fa, ma non lo sono più da tanto, Olive. >>
<< Lo vedo. >>
<< Cosa vedi ora? >>
<< Vedo che sei altissimo, vedo che hai un bel fisico, che i tuoi modi di fare sono cambiati e vedo che… >>
<< Cosa? >>
<< Che sono attratta da te. >> confessa Olive, alzandosi subito dal letto.
<< Ma dove vai? >> le chiede lui, alzandosi dal letto.
<< Esco da questa stanza. >> risponde lei, senza neanche girarsi.
<< Non puoi, okay? La conversazione è appena iniziata. >>
<< Ora sei tu che dai ordini a me? >> chiede lei, voltandosi e trovandoselo a un metro di distanza.
<< Sì. >>
<< Hai solo quindici anni, io quasi diciannove. Non fare l’uomo maturo, Chad. >>
<< Lo sono rispetto a due anni fa, Olive. Te ne sei accorta? >>
<< Sì. >>
<< E allora perché stai scappando? >> le chiede lui, prendendole le mani, avvicinandosi a lei e guardandola negli occhi.
<< Perché scappi se sei attratta da me? >> aggiunge.
<< Perché… >> risponde lei, senza neanche continuare la frase.
<< Non ti ho mai vista così. Mi fa strano vederti così… imbarazzata e impaurita. >> afferma Chad.
<< Fa strano anche a me. >>
<< Non scappare da me, Olive. Ho sempre voluto baciarti, toccarti e tante altre cose. Non scappare, per favore. >>
<< Non lo farò. >> dice lei.
<< Meno male. >> dice lui, avvicinando il suo viso e baciandole il collo.
<< Chad? >> dice lei, qualche secondo dopo.
<< Cosa? >> chiede lui, trascinandola verso il letto, chiudendo prima la porta a chiave.
<< Cosa stai facendo? >>
<< Quello che ho sempre voluto fare e che ora sono capace di fare. >>
<< Chad, no. Non ho intenzione di fare sesso con te. >> confessa Olive.
<< Come no? >>
<< No. E poi ci sono i ragazzi giù di sotto. >>
<< Ma pensavo che… >>
<< Pensavi male. >>
<< Da quando sei diventata così difficile? >> le chiede lui, improvvisamente, dopo qualche secondo di silenzio.
<< Non sono una ragazza difficile, Chad, ma non voglio fare sesso con te, ora. >>
<< Quindi vuol dire che farai sesso con me? >>
<< Non lo so. >>
<< Torniamo giù, dai. >>
<< Eccovi finalmente! Cosa gli hai fatto vedere, Chad? I tuoi tesori? >> esclama Melissa, ridendo sotto i baffi.
<< Più o meno. >> risponde lui.
Continuano a chiacchierare e dopo più di un’ora i signori Pope tornano a casa, e chiacchierano con Olive e gli altri.
<< Allora, ci sentiamo in questi giorni, okay? >> chiede Chad.
<< Sì. >>
<< Ciao. >>
<< Ciao. >> saluta Olive, seguita da tutti gli altri.
<< Cos’è successo fra voi due? Chad aveva una faccia, e anche tu. >> le chiede Liz, raggiungendo la macchina.
<< Ci siamo baciati. >> confessa Olive.
<< Cosa? >> chiedono le ragazze contemporaneamente.
<< Anzi, è stato lui a baciarmi. E voleva anche fare sesso. >> continua a confessare Olive.
<< Oh mio Dio! >> esclama Liz.
<< Sveglio il ragazzo. >> dice Melissa.
<< È sempre stato sveglio. Ma non ho voluto fare sesso con lui. Voi eravate di sotto e poi dai, vi pare che faccio sesso con Chad? >>
<< In effetti, sarebbe un po’ strano. >> dice Melissa.
<< Già. >>
<< Però sei attratta da lui. >> le dice invece Lux.
<< Lo so, ma… >>
<< Cosa? >> le chiede Lexi.
<< Non lo so. È… Chad. Dai, Chad. >>
<< E allora? È cresciuto, ormai è un uomo. Anche se ha solo quindici anni, sembra più grande e sembra un uomo. >> le dice Lexi.
<< Non lo so, ragazze, mi farebbe davvero strano fare sesso con lui. >> afferma Olive.
<< Già mi ha fatto stranissimo baciarlo. >> aggiunge.
<< Perché non era mai successo. >> le dice Liz.
<< Ma ha già fatto sesso? >> aggiunge.
<< Sì, l’anno scorso. >>
<< Ah, allora se la saprà cavare. >>
<< Probabilmente sì. >>
Per tutto il tragitto dalla casa dei Pope a quella del prof Keaton, Olive pensa a Chad, a quello che è successo con lui e a quello che poteva succedere. È attratta da lui, è molto carino, ma per lei è stranissimo lasciarsi andare con lui.

<< Oh, forse ho sbagliato casa. >> esclama Olive, davanti a quella che crede la casa del prof Keaton.
<< Chi stai cercando? >> le chiede una ragazza sulla trentina e di bell’aspetto.
<< David Keaton. >>
<< È il mio fidanzato. >> spiega la ragazza, sulla soglia della porta.
<< Perché lo stai cercando? >> aggiunge.
<< Ehm… è stato il mio… professore due anni fa e… volevo solo salutarlo. >> risponde Olive, un po’ imbarazzata.
<< Ah, okay. Non è in casa, comunque. Ripassa domani mattina, vedrai che sarà in casa. >> le dice la ragazza.
<< Ah, okay, grazie. >>
Olive torna in macchina e spiega a tutti che il prof Keaton non è in casa, così ci ritornerà la mattina seguente.

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Capitolo 28
*** Lasciati baciare stavolta, Olive ***


28

Lasciati baciare stavolta, Olive





<< Olive? >> chiede il prof Keaton, dopo aver aperto la porta di casa sua.
Dave è sempre più bello. È ancora bellissimo, quell’uomo bellissimo che Olive conobbe più di due anni fa.
I suoi capelli non sono cambiati, ha sempre lo stesso taglio con il ciuffo che gli cade sulla fronte, che lo rende ancora più sexy.
<< Dio, se è bello. >> pensa Olive, fra sé e sé.
<< Ciao, Dave. >> dice lei, semplicemente.
<< Cosa ci fai qui? >> le chiede lui.
<< Sono in vacanza con le ragazze, Sandy e Lewis, e ho pensato di venirti a trovare. >>
<< Ah, wow. >>
<< Entra, dai. >>
Il prof Keaton e Olive parlano un po’, raccontandosi le novità, e lei scopre, con sua grande sorpresa, che lui si sposerà in maggio dell’anno prossimo.

<< Ti ricordi quando sono venuta qui la prima volta? >> gli chiede lei, in cucina con Dave, mentre stanno bevendo qualcosa.
<< Sì, me lo ricordo benissimo. >>
<< Indossavi un tubino nero, scollato, con le maniche a tre quarti. Avevi i capelli ondulati e dei sandali leopardati con il tacco. >> aggiunge.
<< Ricordo di aver pensato che fossi uscita da un nightclub. >> ridacchia il prof Keaton.
<< Beh, tendevo a vestirmi così, e anche ora, a dire la verità. >>
<< Immaginavo. >> dice lui, sorridendole
<< Ti ricordi quando tu eri impegnato a girare il sugo ed io ti provocavo? >> ridacchia Olive, ricordando quel momento.
<< Eravamo proprio qui. >> aggiunge.
<< Già. >> dice lui, avvicinandosi a lei.
<< Un attimo prima eri impassibile, quello dopo sei esploso. >> afferma lei, divertita.
<< Dio! Amo gli uomini che fanno così. >> aggiunge lei, sedendosi sul tavolo della cucina.
<< È vero, mi ricordo. >>
<< Ricordo come mi hai tolto le mutande e mi hai scopato in un attimo, proprio su questo tavolo. >> dice lei, guardandolo con sguardo perverso, con il bicchiere in mano, leccando il bordo del bicchiere, e accavallando le gambe.
<< Olive, smettila di provocarmi. >> afferma Dave.
<< Sei così fottutamente bello, Dave. Come si può resistere a tutta questa bellezza? >>
<< La mia futura moglie non ha resistito, infatti. >> dice lui.
<< Beata lei. >>
<< Già. >>
<< Vuoi dell’altra acqua? >> le chiede lui.
<< No. >> risponde lei, appoggiando il bicchiere sul tavolo e tirandolo a sé per la maglietta.
Ora lui è davanti a lei, davanti alle sue gambe, e si stanno guardando.
<< Sei sempre più bella, Olive. >> afferma lui.
<< Anche tu, Dave. >>
Olive gli prende il bicchiere e lo appoggia sul tavolo.
<< La tua futura moglie è la donna di cui mi hai parlato il giorno in cui ti ho salutato, l’anno scorso? >> gli chiede lei.
<< Sì. >> risponde lui, facendo un respiro profondo e abbassando lo sguardo, osservandole le cosce.
<< Sei praticamente nuda. >> esclama lui.
<< Lo so. >>
Dave appoggia le mani sulle sue cosce, poi la guarda negli occhi.
Le accarezza le cosce e lei lo guarda con sguardo perverso, aprendo un po’ le gambe.
<< Mi sto eccitando. >> dice lei, a bassa voce.
Dave si morde il labbro e fa un respiro profondo.
Lei spalanca gli occhi e apre le gambe, e lo tira ancora più vicino a sé.
Ora sono a pochissimi centimetri l’uno dall’altra.
Dave avvicina il viso al suo e dice:
<< Olive? >>
<< Sì? >>
Olive osserva le sue bellissime labbra e non vede l’ora di baciargliele, ma lui improvvisamente esclama:
<< Non posso. >>
<< Sì che puoi, Dave. È solo un bacio. >> gli dice lei.
<< No, non posso, Olive. >> esclama lui, deciso, allontanandosi da lei per non cadere di nuovo in tentazione.
<< Hai resistito. Mi hai resistito per ben due volte. >> afferma lei, scendendo dal tavolo.
<< Già. >>
<< Raccontami di più di Mark, dai. Sono curioso di sapere. >> esclama lui, tornando in sala con Olive.


“Buongiorno, splendore!” scrive Chad su Whatsapp.
Olive legge il messaggio e appoggia la borsa sul letto, appena arrivata a casa dei Carr, dopo essere stata dal prof Keaton.
<< Chad, Chad, Chad. >> esclama Olive, sospirando.
“Buongiorno anche a te. Ti sei svegliato ora?”
“Sì! Ops! :p”
“Che scemo hahaha”
“Cosa fai nel pomeriggio?”
“Nulla. Perché?”
“Voglio vederti.”
“Mmh. È necessario?”
“Sì!”
“Ok. Dove vuoi che ci vediamo?”
“Palisades Park, va bene?”
“Sì. Alle 16?”
“Sì. All’entrata del parco, va bene?”
“Lì all’inizio del molo, intendi?”
“Sì.”
“Ok. A dopo allora.”
“A dopo, splendore!”
“Smettila, Chad!”
“Scusa :p”


Mentre Olive cammina sul lungomare, si guarda intorno. Vede la sabbia, l’oceano, le palme, le case, le persone che camminano, come lei, quelle in bici, e quelle che fanno jogging.
Non vuole lasciare questo posto, non vuole tornare alla fredda e piovosa Londra, anche se lì si trova molto bene e deve approfondire la conoscenza di Alice. Ma pensa che forse sia solo un momento, un piccolo periodo dell’anno in cui vuole solo cambiare aria e staccarsi da tutto, lavoro compreso, e godersi un po’ di relax insieme alle sue migliori amiche, in una delle sue città preferite.
È così bella Los Angeles. C’è sempre il sole, il clima è mite e piove pochissimo, e c’è il mare. Ti fa sempre venir voglia di sorridere.
Pian piano che cammina, vede il Pacific Park sullo sfondo e sorride fra sé e sé, ricordando la prima volta in cui, quasi due anni e mezzo prima, c’è stata con le ragazze.
Non può fare a meno di fare delle foto al panorama e di farsi delle foto.
Pensa a tutto quello che le è successo da quando è venuta via da Los Angeles, nel giugno 2013. È passato un anno e mezzo, ma sembra solo ieri. Era una diciassette che doveva ancora affrontare l’anno del diploma, ora invece è maggiorenne da quasi un anno, vive a Londra con le sue migliori amiche, lavora, ha conosciuto due nuove amiche, Vicky e Charlotte, ha avuto una storia con un uomo molto più vecchio di lei, sposato e con figli, e ha scoperto di essere bisex. Si sente un po’ cambiata, diversa, migliore.

<< Hey, splendore! >> saluta improvvisamente Chad.
Olive ritorna sulla terra ferma e si volta.
<< Ciao, Chad. >>
<< Iniziamo a camminare, dai. >> dice lui.
<< Allora, a cosa stavi pensando prima che arrivassi io? >> le chiede lui, mentre camminano all’inizio del parco.
<< A tante cose. >> risponde lei, vagamente.
<< Cioè? A cosa? >>
<< A quello che questa città ha fatto per me, a quello che ho fatto qui, a quante volte ho fatto sesso in questa città. >> ridacchia Olive.
Chad le sorride e lei continua:
<< A quello che ho imparato a scuola, a Liz e Lexi che hanno conosciuto l’amore della loro vita, a Liz che ha perso la verginità in questo paese, al nostro bacio di ieri, e ha quello che ho fatto io per te. >>
Olive si volta verso Chad e lui la guarda, senza dire nulla.
<< Hai fatto tanto per me, Olive. >> dice semplicemente Chad, evitando l’argomento bacio.
<< Lo so. >>
<< Alla fine è anche grazie a te se sono maturato, nonostante te ne sei andata via prima che succedesse. >> confessa Chad.
<< Sei davvero migliorato, Chad. >> gli dice lei.
<< Lo so. >>

<< Ma guarda quanto sono alte queste palme. >> esclama Olive, avvicinandosi a una delle palme presenti nel parco.
<< Non me le ricordavo così alte. >> aggiunge.
<< Quante volte sei venuta qui mentre vivevi a Los Angeles? >> le chiede lui.
<< Forse un paio. >>
<< Perché ti metti a sedere? >> gli chiede Olive, mentre Chad si siede su una panchina a pochi da metri da lei, e lei intanto si appoggia alla palma.
<< Perché leggo il messaggio che mi è appena arrivato. >>
<< Non puoi farlo da in piedi? >> ridacchia Olive.
<< Sì, ma… lasciami leggere il messaggio. >> risponde Chad, mentre Olive ridacchia.
Olive continua a ridacchiare, mentre Chad ha lo sguardo fisso sul suo cellulare.
<< Mi fai ridere, Chad. >> esclama lei, ancora appoggiata alla palma.
<< Perché? >> le chiede lui, alzando lo sguardo e guardandola.
<< Perché te ne stai lì, da solo, seduto su quella panchina, mentre io sono qui, da sola, che ti sto guardando. >> risponde lei, con sguardo malizioso.
Chad la guarda, senza dire una parola. Si alza, si mette il cellulare in tasca e la raggiunge.
<< Mi stai per caso dicendo che dovrei stare qui accanto a te e baciarti? >> le chiede lui, guardandola negli occhi.
<< Se vuoi, sì. >> risponde lei, pochi secondi dopo.
Chad si avvicina al suo viso, le sfiora le labbra, ma qualche secondo dopo si allontana da lei, ed esclama:
<< Continuiamo a camminare, dai. >>
Olive sorride, immobile, ancora appoggiata alla palma, e fa un respiro profondo.
<< Sei proprio uno scemo, Chad. >> gli dice lei, raggiungendolo mentre sta camminando.
<< Già, però pensavi che ti avrei baciata, eh? >>
<< Naa. >>
<< Secondo me, sì. >>


<< Guarda che vista da qui, Olive. >> le dice Chad, appoggiato alla ringhiera.
<< Wow! >> dice lei, guardando il panorama, chinandosi per appoggiare le braccia sulla ringhiera.
Chad si sporge indietro e le guarda il culo e, sorridendo, esclama:
<< Apprezzo sempre la vista del tuo culo. >>
<< Chad? >> esclama lei, tirando su le braccia dalla ringhiera.
<< È la verità, Olive. >>
<< Continuiamo a camminare, scemo. >>
<< Mi piace quando mi dai dello scemo. >> ridacchia Chad.
<< Ti piace che ti do dello scemo? >>
<< Sì. Mi piace anche quanto t’incazzi. >> risponde lui.
<< Scemo. >>
<< Potrei eccitarmi per questo, tesoro. >> afferma Chad.
Olive scoppia a ridere e poi gli chiede:
<< Scherzi, vero? >>
<< Ovvio. >>
<< Ma il tuo culo mi fa eccitare veramente. >> aggiunge.
<< Su questo non c’erano dubbi. >>

<< Oddio! Non mi ricordavo di questa parte. >> esclama Olive, arrivando nella parte del parco dov’è presente un lungo gazebo verde, di legno.
<< Ti sei dimenticata così tante cose di questo posto. >> le dice Chad, avvicinandosi a lei.
<< Già. >>
<< Io adoro questo parco, ci vengo spesso. >> afferma Chad, guardando il panorama davanti a sé.
<< È bello, infatti. >> concorda Olive, anche lei guardando il panorama.
<< È anche molto romantico. >> dice lui, voltandosi verso di lei.
<< Lo sai che il romantico non fa per me, Chad. >>
<< Oh, lo so, Olive. >> dice lui, avvicinandosi a lei.
Olive fa qualche passo indietro, andando a sbattere contro il gazebo, e Chad le dice:
<< Lasciati baciare stavolta, Olive. >>
Mentre la guarda negli occhi, le accarezza la guancia.
<< Sei stato tu ad allontanarti prima. >> gli dice lei.
<< L’ho fatto apposta, volevo vedere come reagivi. >> confessa Chad.
<< Come pensavi che avrei reagito? >>
<< Pensavo che non volessi essere baciata. >> risponde lui.
<< Da me. >> aggiunge.
<< A dire la verità ci ho pensato, a quel bacio e… non so ancora cosa pensare. >> confessa Olive.
<< Io direi di ascoltare il tuo cuore, Olive. >> le consiglia lui, sfiorando le sue labbra e poi baciandola.
Mentre si baciano, lei gli accarezza la schiena, infilando la mano sotto la felpa.
Improvvisamente, Olive alza la gamba destra e la appoggia sul sedere di Chad, stringendolo a sé, con la gamba premuta sul suo sedere.
Chad, automaticamente, le accarezza la gamba, con i collant neri indosso, e poi le accarezza il sedere, da sotto la gonna.
<< Chad? >> dice lei, a bassa voce.
<< Ti prego, non interrompermi. >> sussurra lui.
<< Devo. Una mamma con una bambina ci stanno guardando. >>
<< Oh. >> dice lui, staccandosi subito da lei.
<< Andiamo via, tesoro. >> esclama la mamma, prendendo la mano della figlia e allontanandosi.
Olive e Chad scoppiano a ridere, guardandosi.
<< Abbiamo dato spettacolo. >> dice lui.
<< Sì. >> concorda lei, sorridendogli.
<< Stavolta sei stata tu a sorridermi. >>
<< Già. >>

<< Okay, questa cosa proprio non me la ricordavo neanche un po’. >> esclama Olive, arrivando vicino a una scultura a spirale, fatta di legno.
<< C’è l’eco. Oddio. >> aggiunge, entrandoci dentro.
<< Già. >> dice lui, entrandoci a sua volta.
Olive si appoggia alla scultura e chiede:
<< Che ore sono? >>
<< Le sei e mezzo. Devi essere a casa per un orario? >>
<< No, solo per cena. Ma i signori Carr non cenano prima delle otto. >>
<< Allora hai ancora tempo. >>
<< Sì. >>
<< Ma come sei venuto fin qui? >>
<< In autobus. >>
<< Ah, okay, pensavo in bici. >>
<< No, anche se volevo. >>
Olive gli sorride e lui si avvicina a lei e le chiede:
<< Allora… ti sei divertita oggi pomeriggio? >>
<< Sì, abbastanza. >>
<< Solo abbastanza? >> le chiede lui, accarezzandole il braccio.
<< Sì, direi di sì. Tu, invece? >>
<< Sì, mi sono divertito a ficcarti la lingua in bocca. >>
Olive scoppia a ridere, seguita da Chad.
<< Vorrei baciarti un’altra volta. Questo mi sembra un bel momento per un bacio. >> afferma Chad.
<< Non chiedere mai a una ragazza se puoi baciarla. Fallo e basta. >> gli consiglia Olive.
<< Tecnicamente non te lo stavo chiedendo, ma me lo ricorderò. >> dice lui, baciandola.
<< Forse è meglio che ora torniamo a casa. >> afferma lei.
<< Sì, forse è meglio. >>
Olive e Chad si salutano, perché lei fa un piccolo pezzo a piedi, poi scende da una scalinata che la porta sulla Pacific Coast Highway, e quindi alla villa dei Carr, mentre lui raggiunge la fermata dell’autobus, a circa dieci minuti a piedi dal punto del parco in cui si trovano.


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Capitolo 29
*** Questo momento, prima... è stato fantastico ***


29

Questo momento, prima… è stato fantastico





È l’ultimo giorno dell’anno. Ancora poche ore e sarà il 2015.
Le ragazze, Sandy e Lewis andranno a una festa organizzata da un amico di un amico di Sandy, in un posto chiamato Warehouse, una sorta di capannone per feste ed eventi. La festa sarà a tema bianco e nero, dove il codice d’abbigliamento sarà ovviamente il bianco e il nero.
<< Wow! Questo posto è fantastico. >> esclama Liz, guardandosi intorno, dentro il Warehouse, mentre lei e gli altri danno i giubbotti ai due ragazzi all’entrata.
<< Ci divertiremo stasera, me lo sento. >> afferma Lexi, prendendo per mano Lewis e raggiungendo subito la pista da ballo.
<< E questa canzone è solo per le coppie. Vi voglio in pista, ragazzi! >> dice il dj, dalla sua postazione.
<< Vieni qui, amore. >> dice Lexi, mettendo le braccia intorno al collo di Lewis.
<< Andiamo in pista, amore? >> le chiede Sandy.
<< Certo. >> risponde Liz.
<< E rimasero in tre. >> esclama Olive.
<< Già. >> dice Lux.
<< Giriamo un po’, ragazze. >> afferma invece Melissa.
Melissa, Olive e Lux girano per il Warehouse e prendono da bere al bar.
<< Ho già visto tanti di quei bei ragazzi. >> esclama Melissa.
<< Strano che non ci provi, Olive. >> aggiunge.
<< A Londra ho Alice che mi aspetta, e qui… >> dice lei, vaga, bevendo un sorso del suo drink.
<< Qui cosa? >> le chiede Melissa, voltandosi verso di lei, insieme a Lux.
<< Qui… beh, quando sono andata al Palisades Park con Chad… ecco… ci siamo baciati. Due volte. >> confessa Olive.
<< Cosa? >> chiedono Melissa e Lux, stupite.
<< Non guardatemi così, ragazze. >> dice Olive, bevendo un altro sorso del suo drink, e voltandosi verso la pista.
<< Olive, ma fino all’altro giorno dicevi che ti faceva strano baciarlo, e poi lo baci due volte? >> le chiede Lux.
<< Lo so, lo so, ma ho capito che non è poi così male. Cioè sarà anche strano, ma ora è un bel ragazzo e sono attratta da lui, ve l’ho già detto. >> risponde Olive, voltandosi verso le sue amiche.
<< Sì, ce l’hai detto il giorno che siamo andate a casa sua, ma… pensavo che la cosa finisse lì. >> afferma Melissa.
<< Eh, all’inizio lo pensavo anch’io, ma poi… >>
<< Va beh, dai, se sta bene a te. >> le dice invece Lux.
<< Sì, mi sta bene. Anzi, l’ho anche provocato quando eravamo al parco, l’altro giorno. >>
<< E con Alice cosa farai? Voglio dire, non vuoi stare con lei? Non vuoi conoscerla meglio e tante altre cose? >> le chiede Melissa.
<< Certo, voglio stare con lei e conoscerla meglio, ma quella cosa che ho con Chad finirà il giorno in cui torneremo a Londra. Non voglio di certo una sorta di… storia a distanza con lui, figuriamoci. >> ridacchia Olive.
<< Ah, ecco. >> afferma Melissa.
<< Ah, immaginavo. >> dice invece Lux.
<< Hey! >> esclama improvvisamente qualcuno.
Le ragazze si voltano e davanti a loro c’è un bel ragazzo, alto, biondo, e con gli occhi marroni, che sembra non avere più di diciotto anni.
<< Ciao. >> lo salutano loro.
<< Ti va di ballare? >> chiede a Olive, guardandola con sguardo malizioso.
<< Ma questo non mi toglie il permesso di ballare con i bei ragazzi! >> esclama Olive, dando il bicchiere a Melissa, afferrando la mano del ragazzo e andando verso la pista da ballo con lui.
Mentre ballano, chiacchierano, ma improvvisamente si sente qualcuno dire:
<< Chris, ma cosa fai? >>
<< Chad? >> esclama Olive, voltandosi.
<< Cosa ci fai qui? >> le chiede lui.
<< E perché stai ballando con il mio amico? >> aggiunge.
<< Non sapevo fosse il tuo amico. >> risponde lei.
<< Vi conoscete? >> chiede Chris, confuso.
<< Sì. >> risponde Chad, scocciato.
<< E come? Lei è molto più grande di noi. Cioè, immagino. >> chiede Chris.
<< Ma quanti anni hai? >> gli chiede lei.
<< Diciassette. Tu? >> risponde Chris.
<< Diciotto. >>
<< Ah, pensavo ne avessi almeno venti. Beh, meglio così. >> dice Chris.
<< Comunque, come vi conoscete? >> aggiunge.
<< Sono stata ospite a casa sua per una vacanza studio di un anno. Sono tornata solo per le vacanze di Natale e… va beh, ti risparmio i dettagli. >> spiega Olive.
<< Oh, capisco. Beh, allora vi lascio… alle vostre cose. È stato un piacere, Olive. >> esclama Chris, allontanandosi dalla pista da ballo.
Chad si avvicina a Olive e la stringe a sé per ballare.
<< Cosa ci fai qui? >> le chiede lui.
<< Sandy è l’amico dell’amico che ha organizzato questa festa. Tu piuttosto, cosa ci fai qui? >>
<< Chris è il fratello di quello che ha organizzato la festa. >>
<< Ah, okay. Beh, comunque mi fa piacere che tu sia qui. >> gli dice Olive, sorridendogli.
<< Anche a me. Renderà migliore questa serata. >> dice lui, guardandole la scollatura.
<< Guardami negli occhi, Chad. >> gli dice lei, mettendogli una mano sotto il mento e facendoglielo alzare.
<< Scusa. >> dice lui, con un piccolo sorriso.
<< Posso offrirti qualcosa da bere? >> le chiede lui.
<< Sì. >>
Chad la prende per mano e raggiungono il bar.
<< Mi piace come sei vestita stasera. >> dice Chad, bevendo un sorso del suo drink.
<< Per la scollatura, eh? >>
<< Anche. >>
<< Forse non hai notato che non ho il reggiseno. >> dice lei, girandosi da un lato.
<< Oh, wow. Non l’avevo notato, in effetti. >> dice lui, osservandola.
<< Beh, ora sì. >> afferma lei, con sguardo malizioso, bevendo un sorso del drink e poi leccandosi le labbra con la lingua.
Chad la guarda per alcuni secondi, mordendosi il labbro.
I due si squadrano dalla testa ai piedi, e Olive si lecca di nuovo le labbra con la lingua.
<< Però ho notato questa collanina nuova. L’anno scorso, quando te ne sei andata, non l’avevi. >> esclama Chad, afferrando il ciondolo della collana di Olive.
Olive abbassa lo sguardo, guardando la mano di Chad sul suo petto, poi lo rialza e dice:
<< L’ho presa quest’anno con le ragazze. È una collana dell’amicizia. Ce l’abbiamo tutte e cinque. >>
<< È carina. Dà quel tocco di femminilità e ti sta davvero bene. >>
<< Grazie. >> dice lei, abbassando di nuovo lo sguardo sulla mano di Chad.
Un attimo dopo, Chad abbassa la mano e le propone di tornare a ballare, così ritornano in pista.

Le ragazze, Sandy e Lewis si fanno gli auguri di buon anno a vicenda, e le coppie si baciano, poi Olive riceve un messaggio di auguri da Alice, e le risponde. Melissa, invece, chiama Paul, e Lux chiama Scott.
<< Buon anno, Chad. >> dice Olive, abbracciando Chad.
<< Buon anno anche a te, Olive. >> dice lui, stringendola a sé.
<< Posso darti un bacio? >>
<< Non chiedere a una ragazza se puoi baciarla, te l’ho già detto. >>
<< Scusa. >> dice lui, baciandola.
<< Iniziamo bene l’anno nuovo noi due. >>
<< Già. >> dice lui, sorridendole, tirandola a sé e baciandola di nuovo.
<< Smettila di essere così affettuoso, altrimenti potrei prendermi una vera cotta per te. >> gli dice lei.
<< Faccio questo effetto alle ragazze. >>
Olive lo guarda, sorridendo, poi inizia a ridacchiare.
<< Dai, ora vado a fare gli auguri ai miei amici. Ci vediamo dopo, splendore. >> le dice lui.
<< A dopo. >>


<< Ragazze, dov’è Olive? >> chiede Chad a Melissa e Lux.
<< Lassù. >> risponde Melissa, indicando il secondo piano del capannone.
<< Grazie. >> dice Chad, allontanandosi da loro.
<< Di niente. >>
<< Perché non sei giù di sotto a ballare e a divertirti con le tue amiche? >> le chiede Chad, arrivando di fianco a Olive.
<< Perché Liz e Lexi sono con Sandy e Lewis, e Melissa e Lux stanno ballando con due ragazzi. E poi volevo vedere la festa da quassù. >> risponde Olive, senza neanche voltarsi.
<< Melissa e Lux ora sono libere. Comunque sembra una bella festa, vero? >>
<< Sì, assolutamente. >>
<< Mi sei mancata da quando te ne sei andata. >> confessa Chad, improvvisamente, guardando la gente che balla al piano di sotto per non guardare Olive negli occhi.
<< Davvero? >> chiede lei, voltandosi verso di lui.
<< Sì. Mi mancava non averti più intorno, non stuzzicarti più. >> risponde lui, voltandosi.
<< Sei dolcissimo, Chad. >> gli dice lei, sorridendogli.
<< Già. >> dice lui, abbassando lo sguardo.
<< Che hai? Sembri triste. >>
<< Mi mancherai quando tornerai a Londra. Finalmente ti ho baciato, e già te ne vai. >>
<< Me ne vado domenica, ci sono ancora alcuni giorni. >>
<< Lo so, ma passano in fretta i giorni. >>
<< Già. >>
Olive si volta e osserva la gente divertirsi al piano di sotto. Intanto Chad la guarda e sorride fra sé e sé.
Poco dopo Olive si volta e gli chiede:
<< Perché mi guardi così? >>
<< Perché sei bellissima. >>
<< Me l’hai già detto, Chad. >>
<< Lo so, ma non smetterò mai di dirtelo. E poi… >> dice lui, tirandola a sé.
<< Stavolta non ti chiederò il permesso di baciarti. >> aggiunge lui, baciandola.
<< Come sei affettuoso. >> afferma lei, guardandolo negli occhi.
<< Me l’hai già detto. Ma è un mio pregio. >>
<< Sì, lo è. >> dice lei, sorridendogli e baciandolo.
Chad la guarda e la desidera, è pieno di desiderio negli occhi, dopo il loro bacio, e accarezzandole le guance e toccandole le labbra, le dice:
<< Dio, non immagini neanche quanto ti desidero, Olive. >>
<< Chad, ti prego. >>
<< Cosa? >>
Olive si allontana da lui ed esclama:
<< Non puoi desiderarmi, Chad. Non puoi voler fare sesso con me. O meglio, puoi, ma… >>
Olive lo guarda, mentre lui la osserva, senza dire nulla, e improvvisamente gli salta addosso e lo bacia.
<< Che ti è preso? >> le chiede lui.
<< Shh… >> risponde lei, prendendolo per mano e dirigendosi verso le scale, per scendere al piano di sotto.
<< Dove andiamo, Olive? >> le chiede lui.
<< Shh… >> ripete lei, continuando a camminare.
Scesi al piano di sotto, Olive vede una porta, che aveva già notato durante la serata, così la apre ed entrano in una stanza buia. Cerca l’interruttore per accendere la luce e si ritrovano in un ufficio, poi chiude a chiave la porta. Olive continua a camminare ed entrano in un altro ufficio, e si butta su Chad, baciandolo. Chad la solleva e la mette sulla scrivania, continuandola a baciare.
<< Ti desidero anch’io, Chad. >> confessa Olive, sussurrando, mentre lui le bacia il collo.
<< Per quanti anni ho voluto che me lo dicessi. >> dice lui, sorridendole.
Olive apre le gambe e lui si avvicina a lei, per poi baciarla. Lei intanto mette le mani sul sedere di Chad, palpandoglielo.
Chad ridacchia, mentre le bacia il collo e le accarezza la schiena.
<< Perché ridi? >> gli chiede lei.
<< Perché mi stai palpando il culo. >>
<< Lo so. >> dice lei, palpandoglielo ancora, e sorridendogli prima di baciarlo.
<< Ti piace, eh? >>
<< Sì. >> risponde lei, sorridendogli e baciandolo di nuovo.
<< Ho un po’ la fissa per i culi ultimamente. >> dice Olive, sorridendogli e alzandosi dalla scrivania.
Mentre lo guarda dritto negli occhi, Olive si sfila la gonna e, una volta tolta, la butta per terra.
<< Dio! >> esclama Chad, osservandola.
Olive gli sorride, poi si avvicina a lui.
<< Ora non dire una parola. >> gli dice lei, sbottonandogli la camicia subito dopo.
Una volta sbottonato anche l’ultimo bottone, Olive inizia a baciargli il petto, a leccarglielo e a morderglielo, finché non arriva al basso ventre. In pochi secondi gli sbottona i jeans e glieli sfila insieme ai boxer.
Dopo aver fatto un pompino a Chad, Olive lo tira a sé, ma prima di sedersi sulla scrivania, si ferma perché lui le dice di aspettare.
Chad la guarda negli occhi, le sorride e la bacia, mentre le palpa il sedere.
<< Questo sedere. L’ho sognato in questi giorni. >> le sussurra lui, all’orecchio.
Olive sorride fra sé e sé, e poco dopo lui le sfila il perizoma, gettandoglielo a terra.
Quando è di nuovo seduta sulla scrivania, lui le toglie la canottiera e le osserva il seno, quel seno che aveva tanto desiderato per un anno intero e in questi ultimi giorni, da quando l’ha rivista.
Chad si avvicina a lei piano e la bacia, la bacia dolcemente, e non furiosamente come ha fatto finora, e Olive lo nota.
Mentre la bacia, le tocca il seno e glielo bacia e lecca, leccandole anche i capezzoli.
Olive si lascia completamente andare, mettendo indietro la testa e chiudendo gli occhi.

<< So che non sei fatta per le storie d’amore e per tutte quelle parole sdolcinate, ma… non vorrei più lasciarti andare. Questo momento, prima… è stato fantastico. >> esclama Chad, mentre si stanno rivestendo.
<< Sì, lo è stato. >> dice lei, mettendosi il perizoma.
<< Dio, davvero non voglio lasciarti andare, Olive. Finalmente sono riuscito a fare l’amore con te e tu te ne vai. >> afferma lui, accarezzandole le guance e guardandola dritto negli occhi.
<< Vedila così, Chad. Avresti mai pensato che un giorno mi avresti rivisto? >>
<< No. >>
<< E avresti mai pensato che un giorno avresti fatto sesso con me? >>
<< Assolutamente no. >>
<< Allora sei un ragazzo fortunato, fidati. >> gli dice lei, sorridendogli e dandogli un bacio.
<< Sì, probabilmente sì. >>
<< Anche perché sei bellissima. Guardati. >> aggiunge lui.
<< Lo sei anche tu. >>
<< Non avrei mai pensato che me l’avresti detto. >> ridacchia Chad.
<< Non avrei mai pensato di dirtelo, fidati. >> ridacchia anche Olive.
Chad le sorride e la bacia velocemente, poi continuano a rivestirsi.
Durante il resto della serata, Olive balla con Chad, con le ragazze, Liz con Sandy e le ragazze, Lexi con Lewis e le ragazze, e bevono, chiacchierano e si divertono.


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Capitolo 30
*** Una telefonata ambigua ***


30

Una telefonata ambigua





Le ragazze, Sandy e Lewis sono tornati a Londra e si sono lasciati alle spalle le due settimane passate a Los Angeles.
Olive ha salutato Chad, e ha raccontato alle ragazze che hanno fatto sesso durante la festa di Capodanno.

È lunedì e Olive è tornata al lavoro, mentre Liz, Melissa, Lux, Lexi e Sandy sono tornati all’università, e Lewis è uscito per trovarsi un lavoro.
<< Ecco la ragazza americana! >> esclama una voce femminile accanto a Olive.
Olive alza lo sguardo e sorride.
<< Ciao, Alice. >>
<< Ciao a te. >> dice lei, sedendosi al tavolo con Olive, dove sta pranzando.
<< Come stai? >> le chiede Alice.
<< Bene. Tu? >>
<< Bene, bene. >> risponde lei, osservando Olive.
<< Allora? Com’è andata a Los Angeles? >> le chiede Alice, mentre inizia a mangiare il suo tramezzino.
<< Bene. >> risponde Olive, senza aggiungere altro.
<< Dai, raccontami un po’. >> esclama Alice, curiosa di sapere.
<< Non c’è molto da raccontare, in realtà. >> risponde semplicemente Olive, continuando a mangiare il suo panino.
<< Come no? Sei stata via due settimane. Qualcosa sarà pur successo? >>
<< S-sì. >>
<< Sì e no. >> aggiunge.
<< Va beh, ho capito. Visto che non vuoi dirmi cos’è successo, ti dirò cos’è successo a me in queste due settimane. >> afferma Alice.
<< Da oggi, alcuni giorni sarò nella palestra qui vicino, altri in un’altra. >> aggiunge.
<< Ah sì? >>
<< Sì. Dal lunedì al mercoledì sono qui, dal giovedì al sabato nell’altra. >>
<< Ah, quindi ci potremmo vedere solo dal lunedì al mercoledì. Peccato. >> esclama Olive.
<< Già, ma fa nulla, dai. Ci vediamo al di fuori della pausa pranzo, come abbiamo fatto ultimamente, prima che tu partissi. >>
<< Esatto. >>
<< A proposito, venerdì vieni con noi al Tiger Tiger? >> le propone Olive.
<< Sì. Porto alcuni amici, va bene? >>
<< Sì, certo. >>
Alice la guarda mangiare e bere, e poco dopo salta su, chiedendole:
<< Non vuoi che ci vediamo prima di venerdì? >>
<< Sì, certo che voglio. Cos’hai in mente? >>
<< Non lo so. Potresti venire da me con le ragazze e Sandy. >> risponde Alice.
<< C’è anche Lewis con noi ora. >>
<< Allora anche con lui. >>
<< Sì, potrebbe andare bene. Quando vuoi che veniamo? >>
<< Mercoledì, va bene? Se volete, potete venire anche a cena. >>
<< Sì, per me va bene. Chiederò agli altri e domani ti dirò. >>
<< Perfetto. >>
Olive e Alice continuano a chiacchierare e finita la loro pausa pranzo, tornano al lavoro.


<< Volete qualcosa da bere? Ho il tè, la Coca Cola, la Pepsi, Fanta, vino, quello che volete. >> chiede Alice alle ragazze, Sandy e Lewis verso la tarda serata di mercoledì.
Ognuno dice quello che preferisce, poi Alice sparisce in cucina, e Olive la segue.
<< Potevi restare in sala. >> le dice Alice, vedendola in cucina.
<< Voglio aiutarti. Siamo in tanti stasera. >>
<< Okay. >> dice Alice, aprendo il frigo e prendendo la bottiglia di Coca Cola e di Fanta.
<< Hai una bella casa, comunque. >> salta su Olive.
<< Grazie. >>
<< Mi aiuti a prendere i bicchieri? >> le chiede Alice, aprendo uno sportello sopra il lavello.
<< Sì. >>
Mentre Olive sta prendendo i bicchieri, gliene scivola uno di mano, e si piega subito per prenderlo al volo, e anche Alice fa lo stesso, nel medesimo momento. Le loro mani e i loro occhi s’incrociano per pochi secondi, poi Alice esclama:
<< L’hai preso al volo. >>
<< Già. >>
Olive smette di respirare per un attimo, mentre si guardano negli occhi. E nota che Alice le sta guardando la scollatura.
<< Per un pelo non cadeva e si rompeva. >> dice Olive, togliendosi da quel momento un po’ imbarazzante fra lei e Alice.
<< Sì, infatti. >>
Pochi minuti dopo tornano in sala con i bicchieri, una bottiglia di Coca Cola, di Fanta e d’acqua.

<< Cosa ci fai qui tutta sola? >> chiede Olive, arrivando nella terrazza della camera di Alice.
<< Oh, stai fumando. Non sapevo fumassi. >> aggiunge.
<< Perché fumo poco. Vuoi fare un tiro? >> le propone Alice, porgendole la sigaretta.
<< Sì, perché no. >> risponde Olive, prendendo la sigaretta e mettendosela fra le labbra.
Alice la osserva e pensa che sia bellissima.
<< Che c’è? >> le chiede Olive, buttando fuori dalla bocca il fumo.
<< Nulla. >> risponde Alice, sorridendole.
Poco dopo Olive le ridà la sigaretta e Alice continua a fumare.
<< Quant’è bella, mamma mia. >> pensa Olive, fra sé e sé.
<< E come fuma quella sigaretta. >> continua a pensare.
<< Perché mi guardi così? >> le chiede improvvisamente Alice.
<< Così come? >>
<< Sembra che tu mi stia mangiando con gli occhi. >> risponde Alice, alzando un sopracciglio.
<< Oddio! >> dice Olive, fra sé e sé.
<< Perché lo dici? >>
<< Perché sembra così. >>
<< Ma forse mi sbaglio. >> aggiunge lei, sorridendole.
<< Sì, infatti. >>
Mentre Alice continua a fumare e Olive a guardarla, squilla il cellulare di Olive. Guarda chi è e si allontana subito.
<< Ciao, bel maschione! >> esclama Olive, rispondendo al telefono e nascondendosi nella camera accanto a quella di Alice.
<< Ciao. >> dice la voce dall’altra parte.
<< Cosa vuoi che ti dica… ? >>
<< Chad. >> risponde la voce dall’altra parte.
<< C-Chad? >>
<< Sì. >>
Olive decide di far finta di niente e di continuare a parlare come Eva.
<< Allora, Chad, cosa vuoi che ti dica? O cosa vuoi che faccia? >> gli chiede lei, con la voce sexy.
<< Dimmi delle cose sporche, Eva. >> dice Chad.
<< Puoi fare di più, Chad. Le cose sporche le dicono tutti, anche le brave ragazze e i bravi ragazzi. Dai, dimmi qualcos’altro. >>
<< Vorrei che ti toccassi dicendo il mio nome, urlandolo mentre vieni. >> afferma Chad.
<< Cominciamo a ragionare ora. >>
<< Ma voglio di più, Chad. Sono io che devo fare qualcosa per te, non tu per me. >> aggiunge Olive.
<< Vuoi che dica il tuo nome con questa voce mentre ti masturbi? Vuoi che ti dica cose sporche mentre ti masturbi? Cosa vuoi, mio caro Chad? >> gli chiede Olive.
<< Ti ricordi il sapore delle labbra di una donna? Ti ricordi il sapore di una donna lì sotto? Ti ricordi l’odore delle sue labbra? >> continua a chiedere Olive.
<< Continua a dirmi queste cose, Eva. Per favore. >> geme Chad.
<< Chad. Chad. Chad. >> sussurra Olive.
<< Vai più veloce, Chad. Ancora più veloce, dai. >> esclama Olive, qualche secondo dopo.
Anche mentre facevano sesso durante la festa di Capodanno, Olive gli ha detto le stesse parole. E fa apposta a ripetergliele, così lui si eccita ancora di più.
<< Ancora, Chad. Continua a toccarti, dai. >> continua Olive.
<< Sì. Sì. >> geme Chad.
<< Come credi che io sia fatta? Come m’immagini, Chad? >> gli chiede Olive.
<< Oh, credo che tu sia bellissima, Eva. E credo che tu abbia delle tette bellissime e grandi. >>
<< Mi sbaglio? >> aggiunge Chad.
<< No, Chad, non ti sbagli. >>
<< Come pensavo. >>
<< Dai, Chad, continua a masturbarti e a pensare a me mentre lo fai. >>
<< Lo sto facendo, Eva. >>
<< Senti l’eccitazione che cresce, Chad? >> gli chiede lei.
<< Sì, la sento. >>
<< Allora continua così. >>
<< Sì. >> geme lui.
<< Con chi stai parlando? >> chiede improvvisamente qualcuno, entrando nella stanza, completamente buia.
<< Oddio! >> esclama Olive, stoppando subito la chiamata e togliendosi il cellulare dall’orecchio.
<< Con chi stai parlando, Olive? >> chiede di nuovo Alice.
Alice è davanti a lei e ha acceso la luce.
<< Ehm… >> dice Olive.
<< A sto punto te lo dico. >> aggiunge.
<< Cosa? >>
<< Ti ricordi quando ti ho detto che lavoro in un call center? >>
<< Sì. >>
<< Ecco… >>
Olive fa una pausa e poi aggiunge:
<< In realtà è un telefono erotico. >>
<< Oh. >> dice semplicemente Alice, stupita.
Alice apre la bocca varie volte e sembra che stia per dire qualcosa, ma non esce nulla.
<< Non so davvero cosa dire, Olive. >> esclama lei qualche secondo dopo.
<< Ti dà fastidio? >> le chiede Olive.
<< No, non mi dà fastidio. Però… boh, però mi fa strano. Insomma, hai solo diciotto anni. Sei appena maggiorenne e già lavori in un telefono… erotico. >>
<< Basta avere diciotto anni per lavorarci, infatti. È perfetto come lavoro per me, io amo il sesso e so come prendere gli uomini, quindi… >>
Alice non dice nulla, mentre guarda Olive.
<< Beh, in fondo è un lavoro come un altro, dai. In fondo non dai il tuo corpo per essere pagata. Tutto sommato non sarà un così brutto lavoro. >> afferma Alice.
<< No, infatti. È anche l’unico che ho trovato finora, quindi per ora mi tengo questo, poi si vedrà. >>
<< Già. >>
<< Grazie per avermi detto la verità, comunque. >> afferma Alice, mentre tornano al piano di sotto.
<< Prego. >> dice Olive, sorridendole.


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Capitolo 31
*** Provi qualcosa per me, Olive? ***


31

Provi qualcosa per me, Olive?





<< Sono solo le undici e già bevi un cicchetto di Vodka? >> chiede improvvisamente qualcuno, accanto a Olive, che si trova al bar del Tiger Tiger insieme alle ragazze, Sandy, Paul, Scott e Lewis.
<< Sì, un bel cicchetto per iniziare la serata. >> risponde Olive, voltandosi.
<< Ciao, Alice. >> aggiunge, dandole un bacio sulle guance.
<< Ciao, Olive, e ciao a tutti. >> afferma Alice, sorridendo.
<< Ma non dovevi venire con dei tuoi amici? >> le chiede Olive.
<< Sì, ma alla fine non hanno potuto. >>
<< Ah, okay. >>
<< Vuoi brindare con noi? >> le chiede Melissa.
<< Ma sì, dai. >>
<< Un altro cicchetto di Vodka! >> esclama Olive al barman.
<< A stasera! La prima serata fuori dell’anno! >> esclama Lexi, poco dopo, mentre lei e gli altri hanno il bicchierino in mano.
<< A stasera! >> ripete Alice, brindando e bevendo tutto d’un sorso il cicchetto di Vodka.
<< Andiamo a ballare, ragazze! >> esclama Olive, trascinando sulla pista da ballo le ragazze, Alice compresa.
Ormai è sempre lei quella che trascina tutti a ballare. Lei è l’anima della festa, quella persona che sa sempre come divertirsi.

<< Charlotte! Vicky! Siete venute. >> esclama Lux, mentre sta ballando con le ragazze e Alice.
<< Sì. >> esclama Charlotte.
<< E siamo pronte ad ubriacarci. >> aggiunge Vicky.
<< Prendiamo un drink e arriviamo. >> dice Charlotte, sparendo dalla pista da ballo e immergendosi tra la folla, insieme a Vicky.
<< Eccoci di ritorno. >> esclama Vicky, circa dieci minuti dopo.
<< Noi ci conosciamo già. >> afferma Charlotte, osservando Alice.
<< Sì, credo di sì. >>
<< Sì, lei è Alice, la mia… amica. Vi siete conosciute alla festa natalizia dell’università, al Fabric. >> esclama Olive.
<< Ah sì, ricordo. Piacere di rivederti, Alice. >> dice Charlotte.
<< È un piacere anche per me, Charlotte. >>
<< Mi sembrava di averti già vista, infatti. >> dice invece Vicky.
<< In effetti, avete un viso familiare. >> afferma Alice.

Quando il cellulare di Olive squilla, lei si allontana e raggiunge il bagno.
<< Ciao, bello. Come posso aiutarti? >> esclama Olive, con voce sexy.
<< Sono Chad. Di nuovo. >>
Olive alza gli occhi al cielo e intanto entra una ragazza in bagno.
<< Buonasera, Chad. Come posso aiutarti? >> chiede Olive, ignorando la ragazza e il fatto che Chad l’abbia chiamata di nuovo.
<< Voglio continuare quello che è stato interrotto l’altra sera. >> risponde lui.
<< Hai visto che ore sono? >>
<< Sì, sono le due di notte. >>
<< E perché non stai dormendo? >>
<< Perché avevo bisogno di sentire la tua voce calda sussurrarmi cose sporche, prima di addormentarmi. >>
<< Quanti anni hai, Chad? Sembri un ragazzino dalla voce. >>
<< Quindici. >>
<< Vai a letto, Chad. >> gli dice Olive, smettendo di personificare Eva.
<< Non riesco a dormire senza prima sentire la tua voce… Olive. >> confessa Chad.
<< Smettila di chiamarmi, Chad. >>
<< Non posso. >>
<< Sì che puoi. Sono le due di notte e dovresti dormire. >>
<< Anche tu. >>
<< No, io sono a ballare con i miei amici e ho quasi diciannove anni. Tu ne hai quindici, c’è una bella differenza. >>
<< Sono solo tre anni, Olive. >>
<< Lo so, ma, fidati, la differenza c’è e si nota. >>
<< Smettila di chiamarmi, Chad. Ma soprattutto smettila di chiamarmi pretendendo del sesso telefonico. Mi costringi a fare il mio lavoro e non mi piace farlo con chi conosco, se non per divertimento. Ma con te non mi diverto. >> aggiunge lei.
<< Scusami, Olive, ma… mi mancavi e mi mancava la tua voce. >> confessa Chad.
<< Ti mancherò per sempre se non volterai mai pagina, Chad. >>
<< Lo so, ma… >>
<< Ma cosa? >>
<< Ma… beh, il modo in cui ci siamo salutati dopo aver fatto l’amore, in modo in cui ci siamo salutati quando sei tornata a Londra… ecco… ha fatto schifo. >> risponde Chad.
<< Lo so, ma doveva andare così, lo sappiamo entrambi. >>
<< Già. >>
<< Te l’ho detto, Chad, ritieniti fortunato. >>
<< Sì. >> dice lui, tristemente.
<< Ci sentiamo, Chad. >>
<< Ciao, Olive. >>
Quando Olive sta per uscire dal bagno, arriva Alice, che vedendola, le chiede:
<< Chi era al telefono? >>
<< Il ragazzo dell’altra sera. Per lavoro, Alice. >>
<< Ah, okay, immaginavo. >>
<< Dai, usciamo. >>
<< No, aspetta, devi fare pipì. >>
<< Comunque, ti sta davvero bene il vestito che hai indosso. >> esclama Alice, poco dopo, mentre sta facendo pipì.
<< Grazie. >>
<< È aderente, non troppo corto e scollato, ma per niente volgare. E poi il rosso s’intona al colore dei tuoi capelli. Ti sta davvero bene. >> aggiunge Alice.
<< Grazie. >> ripete Olive, un po’ imbarazzata, mentre si specchia.
<< Mi mette in risalto le tette. >> aggiunge, guardandosi ancora allo specchio.
<< Già. >> concorda Alice, uscendo dal bagno e avvicinandosi ad Olive.
Si guardano entrambe allo specchio, poi si guardano l’un l’altra, sempre allo specchio.
<< Carina la gonna. >> dice Olive.
<< Grazie. >>
Alice, invece, indossa una canotta nera con una gonna a tubino leopardata.
<< Torniamo in pista? >> propone Alice.
<< Sì. >>

Un’ora dopo, mentre le ragazze e Alice stanno chiacchierando e bevendo un altro drink vicino alla pista da ballo, si avvicinano a loro due ragazzi.
<< Hey! Piacere, Karl. >> si presenta uno di loro, porgendo la mano ad Alice.
Olive lo guarda storto, ma lui neanche se ne accorge.
<< Io sono Simon, invece. >> dice un altro, porgendo la mano ad Olive.
<< Olive, piacere. >> dice lei, senza neanche guardarlo in faccia.
Mentre Alice chiacchera con Karl, Simon chiede:
<< Siete single, ragazze? >>
<< Io sì. >> risponde subito Olive.
<< Noi altre no, invece. >> risponde Melissa, per sé, Liz, Lux e Lexi.
<< Allora non vi disturberò, ragazze. >> dice lui, e intanto Liz, Melissa, Lux e Lexi se ne vanno in pista.
Olive non presta la minima attenzione a Simon, perché tutta la sua attenzione è per Alice che sta ancora chiacchierando con Karl.
<< Perché guardi il mio amico e la tua amica? >> chiede Simon.
Olive neanche si accorge che Simon le ha chiesto una cosa.
<< No, preferisco di no, dai. >> dice Alice.
<< Dai, solo un ballo, tesoro. >> insiste Karl.
<< No, Karl, ho detto di no. >>
<< Ha di no, Karl! >> interviene Olive.
<< È solo un ballo, ragazze. >>
<< No! >> esclama Olive, andandosene subito.
Alice la segue, e poco dopo Olive sta salendo le scale. Alice le afferra una mano e le chiede:
<< Dove stai andando? >>
<< Fuori, a prendere una boccata d’aria. >> risponde lei, riprendendo a salire le scale, dopo essersi fermata un attimo.
<< Vengo con te. >>
<< Dove vai, Olive? >> le chiede di nuovo Alice, una volta uscita dal locale.
<< Voglio camminare e ho bisogno d’aria. >>
<< Ma sono le tre del mattino e ci saranno dieci gradi scarsi fuori, e poi siamo mezze nude. >> esclama Alice, stringendosi le braccia al petto per via del freddo.
<< Non m’importa. >>
<< Perché sei uscita così, all’improvviso? Che hai? >> le domanda Alice.
<< Non lo so. >> risponde semplicemente Olive, fermandosi di scatto.
Anche Alice si ferma e in un attimo si rendono conto di essere a Piccadilly Circus.
<< Ma… >> afferma Olive, guardandosi intorno.
<< Sì, siamo a Piccadilly Circus. >>
<< Wow! È… strana di notte. C’è così poca gente. >> dice Olive, guardandosi intorno.
<< Già, ma sono le tre del mattino, è normale che ci sia poca gente. >>
<< Già. >>
<< Allora, cos’hai? Perché sei scappata via così? >> insiste Alice.
<< Mi dava fastidio che quel tizio ci provasse con te. >> confessa Olive.
Non vuole più nascondere niente ad Alice, vuole dirle tutta la verità. Ogni volta che andranno a ballare insieme probabilmente sarà così, quindi è inutile essere gelosa.
<< In che senso? >>
<< Nel vero senso della parola. Mi dava fastidio che quel Karl ci provasse con te e volesse ballare con te. >> ripete Olive.
<< Ah. >> dice semplicemente Alice.
Olive rimane stupita dalla sua minima risposta, così si volta e si guarda intorno.
Alice la guarda, mentre lei continua a guardarsi intorno, infreddolita.
<< Provi qualcosa per me, Olive? >> chiede improvvisamente Alice, qualche secondo dopo.
Olive si volta subito verso di lei e risponde:
<< Sì. >>
Alice apre la bocca, e sembra che voglia dire qualcosa, ma non esce nulla dalla sua bocca.
<< Sei molto bella. >> riesce a dire.
<< Grazie, e anche tu, lo sai. >> dice Olive, sorridendole.
<< Sì, ma… >> dice Alice, avvicinandosi a lei, e guardandola negli occhi.
<< Non sono solita fare i complimenti alle donne. >> aggiunge.
<< Quindi questo complimento è perché…? >> chiede Olive, senza neanche finire la frase, e osservandole le labbra e poi guardandola negli occhi.
<< Perché provo anch’io qualcosa per te, Olive. >> finisce la frase Alice, spostando una ciocca da davanti il viso di Olive.
Olive muore dalla voglia di baciarla. Di nuovo, come la prima volta che sono andate a ballare insieme. Ma stavolta che sa che anche lei prova qualcosa, se ne frega se ha paura, e la bacia, senza pensarci un attimo di più.
È un bacio passionale, lento ma allo stesso tempo veloce, e si toccano mentre si baciano.
È la prima volta che Olive bacia veramente una ragazza. Non è come aver baciato le sue migliori amiche. È un bacio completamente diverso e pieno di passione e sentimento.
Le piace il sapore delle labbra di Alice e quando incontra la sua lingua, non riesce a smettere di sorridere.
<< Oh mio Dio! Sto congelando e sudando allo stesso tempo. >> esclama Olive, quando si stacca da Alice, ansimando.
<< Anch’io, e… >> dice Alice, ansimando anche lei.
<< Quel bacio… >> aggiunge.
<< Sì, è stato… stupendo. >>
<< Sì. >>
Olive e Alice si squadrano dalla testa ai piedi, e si guardano negli occhi, poi si baciano di nuovo.
<< Dio, quanto sei bella, Alice. >> ansima Olive.
<< Shh… >> dice lei, accarezzandole il viso e i capelli davanti al viso.
Olive le sorride, poi dice:
<< Torniamo al Tiger Tiger prima che ci congeliamo del tutto. >>
<< Ottima idea. >>


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Capitolo 32
*** Buon compleanno, piccolina ***


32

Buon compleanno, piccolina





È lunedì quando Olive e Alice si rivedono, durante l’ora di pranzo, dentro il solito Starbucks.
<< Hey! >> la saluta Alice, sedendosi allo stesso tavolo di Olive.
<< Ciao. >> la saluta Olive, con un sorrisetto malizioso.
<< Come hai passato il weekend? >> le chiede Alice, iniziando a mangiare il suo panino.
<< A dire la verità sono stata parecchio in casa. >>
<< Avevo bisogno di pensare molto a… quello che è successo fra noi due. >> aggiunge.
<< Anch’io ci ho pensato molto. >> confessa Alice.
<< Meno male. >> dice Olive, sorridendole.
Alice le restituisce il sorriso e dice:
<< È stato proprio un bel bacio. >>
<< Non trovi? >>
<< Sì, lo è stato. >>
<< E com’è stato baciare veramente una donna? >>
<< Bello, e… passionale, e… anche divertente. >> risponde Olive, bevendo un sorso d’acqua, con un sorrisetto malizioso.
<< Vorresti rifarlo? >>
<< Certo che sì. E tu? >>
<< Assolutamente sì. >> risponde Alice, fissandole le labbra e leccandosi le sue con la lingua.
<< Domani è il mio compleanno. >> salta su Olive, poco dopo.
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Oddio, non lo sapevo. >>
<< Non te l’ho mai detto. >>
<< In effetti. >>
<< Stasera io, le ragazze, Sandy e Lewis organizziamo una cena, ti va di venire? Ci saranno anche Paul, Scott, Vicky e Charlotte. >>
<< Sì, va bene. >>
<< Perfetto. Allora alle otto a casa mia. >>
<< Okay. >> dice Alice, bevendo un sorso d’acqua.


È venerdì 16 gennaio e c’è la festa per i diciannove anni di Olive. Lei, le ragazze, Sandy e Lewis hanno prenotato l’ICAN Studios, un magazzino, e la festa sarà a tema uniformi.
<< Dov’è la festeggiata? >> chiede Charlotte, raggiungendo le ragazze, Sandy, Paul, Scott e Lewis, fra la folla.
<< Charlotte! Vicky! >> esclama Olive, abbracciandole.
<< Tieni, questo è per te. >> dice Charlotte, porgendo un pacchetto regalo a Olive.
<< Grazie, tesoro. >> dice lei, prendendo il pacchetto.
<< E questo è da parte mia, invece. >> afferma Vicky, porgendole anche lei un pacchetto.
<< Grazie. >> dice Olive, prendendo anche il pacchetto di Vicky.
<< Stai da dio vestita da… suora sexy, giusto? >> le chiede Vicky, mentre sta camminando accanto a Charlotte e Olive, pochi secondi dopo.
<< Sì. E voi state da dio vestite da… astronauta e scolaretta. >>
<< Charlotte, sei tremendamente sexy vestita così. >> aggiunge.
<< Grazie, tesoro. Ma tu… tu sei… l’opposto di una suora, vestita così. >> ridacchia Charlotte, mentre osserva Olive appoggiare i pacchetti regalo sul tavolo, insieme agli altri.
<< Una troia. >> salta su Vicky, ridacchiando.
<< Era quello il mio scopo, infatti. >> afferma Olive, con un sorrisetto malizioso.
<< E ci sei riuscita. >> dice una voce femminile.
Olive si gira e vede Alice. È una fantastica domestica, con un vestitino bianco e nero, con il corsetto e il grembiule bianco. Il vestito le arriva appena sotto il sedere, e indossa anche delle calze bianche che le arrivano a metà coscia, e delle scarpe nere con il tacco dodici.
Olive la squadra per parecchi secondi, senza dire nulla. È fantastica e vorrebbe saltarle addosso subito, lì davanti a tutti.
<< Ciao, Olive. >> le dice Alice, sorridendole.
<< Ciao a te… domestica. >> le dice Olive, facendole un mega sorriso.
<< Wow, sei… fantastica. >>
<< Anche tu, Alice. >>
<< Ciao, ragazze. >> saluta Alice, guardando Vicky e Charlotte.
<< Ciao. >> salutano entrambe.
<< Ci vediamo dopo, noi andiamo a ballare. >> afferma Vicky, allontanandosi insieme a Charlotte.
Alice le guarda allontanarsi, poi si volta verso Olive, e, porgendole un pacchetto regalo, le dice:
<< Questo è per te. >>
<< Grazie. >> dice Olive, mettendolo insieme a tutti gli altri pacchetti.
<< Vuoi qualcosa da bere? >> aggiunge Olive.
<< Sì, volentieri. >>


<< Vorrei ballare appiccicata a te, metterti le braccia intorno al collo e baciarti, ma non so se posso. Non so come devo comportarmi con te. >> esclama Alice, mentre sta ballando con Olive e le ragazze.
<< Fai pure tutto quello che ti passa per la testa, non sono una ragazza a cui devi chiedere il permesso. >>
<< Perfetto. >> dice lei, avvicinandosi a Olive, mettendole le braccia intorno al collo e sorridendole.
<< Molto meglio così. >> dice Olive, sorridendole a sua volta.
Le ragazze le guardano. Non sono proprio abituate a vedere Olive fra le braccia di una ragazza, ma pensano che sia solo questione di abitudine.
Olive si volta verso di loro, sentendo i loro sguardi su di sé, e sorride. Tutte e quattro le sorridono, poi lei si volta verso Alice e le chiede:
<< Ti stai divertendo? >>
<< Sì. Tu? >>
<< Sì, è la mia festa. Sarà meglio. >>
<< Giusto. >>
<< Dici che se ti bacio qualcuno si scandalizza? >> le chiede Alice, qualche minuto dopo.
<< Smettila di chiedere, e baciami. >>
Mentre Olive e Alice si baciano, le ragazze le osservano e anche altre persone intorno a loro le guardano.
Quando si staccano l’una dall’altra, Olive le sorride.
<< Vieni, ti porto al piano di sopra. >> dice Olive, afferrandola per una mano.
<< Guarda! Da qui possiamo vedere tutti e poi c’è meno gente. >> esclama Olive, al piano di sopra con Alice, pochi minuti dopo.
<< Già. >>
<< Sono contenta che tu sia qui, Alice. >> afferma Olive, osservando la gente ballare al piano di sotto.
<< Sono contenta anch’io, Olive. >> dice Alice, voltandosi verso di lei.
<< Questa cosa fra di noi… beh, mi rende felice come non mi rendeva felice qualcosa da molto tempo. >> confessa Alice.
<< Rende felice anche me. Vorrei tanto sapere cosa ci porterà tutto questo. >>
<< Ci porterà ad essere due donne indipendenti che… provano una forte attrazione l’una per l’altra. >> dice Alice, voltandosi verso di lei e sorridendole.
<< Una forte attrazione? >>
<< Sì. >>
<< Perché, quanto sei attratta da me, Alice? >> le chiede Olive.
<< Non immagini neanche quanto. E tu? >>
<< Oh, io ti salterei addosso, se potessi. Qui. Ora. >> confessa Olive, avvicinandosi a lei.
<< Io farei lo stesso. >> dice Alice, fissandola negli occhi.
<< Meno male. >> dice Olive, baciandola prima delicatamente e poi passionalmente.
<< Beh, allora mi piacerà sicuramente tanto. >> afferma Olive, appoggiandosi alla ringhiera, dopo il loro bacio.
<< Piacerà sicuramente tanto anche a me. >> dice Alice, appoggiandosi anche lei alla ringhiera.
Olive si volta a guardarla e, quando Alice si è girata, le sorride.
<< Mi piace il tuo sorriso. >> le dice Olive.
<< Grazie. >>
Le due ragazze si scrutano a vicenda e poi si baciano.
<< Credo che dovremmo tornare a ballare prima che… >> ansima Alice.
<< Lo credo anch’io. >> dice Olive, ansimando anche lei.
<< Comunque… buon compleanno, piccolina. Di nuovo. >> le dice Alice.
<< Grazie. >> afferma Olive, baciandola di nuovo.
Olive si sente diversa con Alice. È la sua prima ragazza da quando ha recentemente scoperto di essere bisex. È tutto nuovo per lei e ancora non sa bene come comportarsi, anche se l’istinto le dice di fare quello che vuole.
Ogni volta che la guarda, se la mangia con gli occhi, perché è davvero bellissima, bellissima anche al naturale.
Vorrebbe fare sesso con lei, baciarla e toccarla, ed essere toccata. Non è mai stata toccata da una donna, e non ha mai fatto sesso con una donna, e crede che quest’esperienza sarà diversa ma anche positiva, molto positiva. Dicono che fare sesso con una donna sia un’esperienza molto più intima rispetto a farlo con un uomo. Dicono, e Olive è proprio curiosa di sapere se sia vero o no.
Mentre ballano l’una davanti all’altra, Olive la squadra dalla testa ai piedi, se la mangia con gli occhi. Ma stavolta può baciarla quanto vuole, perché stavolta sa di essere corrisposta.
Olive la stringe a sé, mettendo un braccio dietro la sua schiena, continuando a ballare con lei.
<< Che c’è? >> le chiede Alice.
<< Niente. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >> la rassicura Olive, sorridendole e baciandola.


<< Non mi staccherei mai da te. È più forte di me. >> confessa Alice, fra un bacio e l’altro.
<< Neanch’io. >> ansima Olive.
<< Dormi da me stasera. >> dice Olive, improvvisamente.
<< Cosa? >>
<< Dormi a casa mia stasera. Melissa può dormire con Lux, tanto lei è in camera da sola da quando Lexi è con Lewis nell’altra stanza. >> spiega Olive.
<< Okay. >> dice Alice, d’istinto.
Olive farebbe subito sesso con Alice. È nel suo stile fare subito sesso con la persona che le piace, ma con Alice… non sa se con Alice capiterà, perché non sa com’è fatta, non sa se si lascerà subito andare.

<< Perché ti stai spogliando? >> chiede Alice, in camera con Olive, dopo essere tornate a casa dalla festa.
<< Non posso andare a letto vestita da suora. >> dice lei, sorridendole, e poi togliendosi il vestito.
Mentre Olive è in intimo, Alice la osserva.
<< Che c’è? Non dirmi che ti vergogni? >> aggiunge, appoggiando le ginocchia e le mani sul letto, dove lei  è seduta.
<< No, è solo che… ci conosciamo da poco. >>
<< Lo so. >> dice lei, sorridendole.
Olive si avvicina a lei e le dà un bacio.
<< Comunque devo davvero spogliarmi per potermi mettere il pigiama. Anzi, me lo daresti? È sotto il cuscino sinistro. >> aggiunge Olive, alzandosi dal letto.
Quando Alice si rivolta verso di lei per darle il pigiama, nota, con sua piacevole sorpresa, che Olive ha indosso solo le mutandine ed è girata, quindi le si vede il sedere, essendo in perizoma.
<< Grazie. >> dice lei, girandosi un po’ per prendere il pigiama.
<< Tu non ti spogli? >> le chiede, mentre s’infila i pantaloni del pigiama.
<< Sì. >> risponde Alice, fissandole il sedere.
<< Posso farlo io, se vuoi. >> afferma Olive, girandosi per sorriderle e poi mettendosi la maglietta del pigiama.
Alice la guarda, confusa, così Olive, dopo essersi girata, le dice:
<< Scherzavo. >>
<< Ah. >> dice lei, alzandosi dal letto, togliendosi il vestito e rimanendo così in intimo.
<< Wow! >> esclama Olive, osservandola.
<< Cosa? >>
Alice non fa un movimento. Sembra immobile, con indosso solo quell’intimo bianco e nero. E sembra imbarazzata, molto imbarazzata, e anche timida.
È bella, incredibilmente bella. È proprio di una bellezza mozzafiato, come Olive, e Olive se ne rende conto, se n’è resa conto sin dalla prima volta che l’ha vista.
<< Sei… bellissima, Alice. >> dice Olive, qualche secondo dopo.
<< Quando ti guardo mi manca il respiro e… >> aggiunge, avvicinandosi a lei e, con lo sguardo basso, guardandosi le mani mentre sfiorano quelle di Alice.
<< Quando ti tocco, non vorrei fare altro. >> conclude, alzando lo sguardo e guardandola negli occhi.
<< Ora sono io quella a cui manca il respiro. >> afferma Alice.
Olive le accarezza una coscia e poi la schiena, saltando il sedere.
<< Cos’aspetti a baciarmi? >> chiede Alice, impaziente di essere baciata e di baciarla.
Olive si avvicina al suo viso e la bacia. Alice ricambia subito il bacio e la stringe a sé.
<< Perché ti sei messa quel pigiama? >> le chiede Alice, ansimando dopo il loro bacio.
<< Non lo so. Non pensavo che saremmo arrivate a questo. >> risponde Olive, sorridendole.
<< Neanch’io, ma con te… con te non riesco a trattenermi. >> confessa Alice.
<< Io non mi trattengo mai, a dire la verità. >>
<< Sono felice di sentirtelo dire. >>
<< Meno male. >> dice Olive, sorridendole e baciandola di nuovo.
<< Andiamo sul letto. >> propone Alice.
<< Ottima idea. >> concorda lei, baciandola di nuovo e lasciandosi cadere sul letto insieme ad Alice.
Alice le bacia il collo e Olive chiude gli occhi, lasciandosi andare. Con una mano, Alice le sfiora il seno, poi scende sulla pancia, arrivando al pube, toccandola sopra i pantaloni del pigiama.
<< Questi non ti servono. >> esclama lei, togliendole i pantaloni e facendole un sorrisetto malizioso.
<< Avrei preferito toglierti quel vestito fantastico, ma mi accontento di questi pantaloni. >> aggiunge lei, fissandola mentre getta i pantaloni a getta, e tornando poi su di lei.
<< Potrai togliermi tutti i vestiti che vuoi, d’ora in avanti. >> le dice Olive, mentre Alice le sta baciando l’interno delle cosce.
<< Non vedo l’ora. >> dice Alice, sdraiandosi su di lei e baciandola.
Alice si stacca da lei e le alza la maglietta del pigiama.
<< Potrei stare qui ore e ore a contemplare le tue tette. >> le dice, succhiandole poi un capezzolo.
Olive inarca la schiena ed emette un gemito.
<< Shh… >> le dice Alice, mettendole un dito davanti alla bocca.
<< Alice. >> ansima Olive.
<< Devo passarci il più tempo possibile su queste tette, piccolina. >> afferma Alice, continuando a baciarle, succhiarle e accarezzarle il seno e i capezzoli.
<< Mi eccito quando mi chiami così. >> confessa Olive, gemendo e dimenandosi sul letto.
<< Sono felice di sentirtelo dire… piccolina. >> afferma Alice, leccandola nello spazio fra i seni, poi scendendo sulla pancia e sul pube.
<< Neanche questo ti serve. >> aggiunge, togliendole il perizoma.
Alice le lecca l’interno coscia e, guardandola, le dice:
<< Ti guardavo con addosso il perizoma prima, e non vedevo l’ora di togliertelo. Hai un culo bellissimo. >>
Prima che Olive possa dire qualcosa, Alice inizia a leccarle il clitoride.
<< Oh mio Dio! >> urla Olive, dimenandosi e gemendo.
Un attimo dopo Alice le sta accarezzando il clitoride con una mano e infilando due dita dentro, con l’altra.
<< Alice. >> geme Olive.
Alice continua ad accarezzarle il clitoride con una mano e con l’altra ad infilarle due dita dentro, facendo dentro e fuori.
Olive ansima, geme e si dimena sul letto, in preda all’eccitazione.
<< Dio! >> urla lei.
<< Ti prego, continua, non ti fermare. >> geme Olive, mentre Alice le sta leccando il clitoride e uscendo ed entrando con due dita dentro di lei.
Poco dopo Olive esplode in un orgasmo e Alice si sdraia su di lei, e, con un sorrisetto malizioso, le chiede:
<< Ti è piaciuto? >>
<< Sì. Ma ora voglio fare qualcosa io per te. >> risponde lei, ribaltando la situazione.
Per Olive è tutto nuovo. Non ha mai fatto sesso con una ragazza. Per lei è come se fosse la prima volta, come se dovesse ricominciare tutto d’accapo. Ma non si sente impacciata o insicura, e inizia subito e baciarle il collo.
<< Cosa vuoi che ti faccia? >> le chiede Olive.
<< Vuoi che ti lecchi? Vuoi che ti accarezzi? Vuoi che ti faccia raggiungere l’orgasmo? Dimmi quello che vuoi, Alice. >> aggiunge.
<< Puoi farmi tutto quello che vuoi, Olive. >> confessa Alice.
<< Come non detto. Sarà fatto. >>
<< Alza la schiena, voglio toglierti questo bellissimo reggiseno. >> aggiunge.
Una volta gettato il reggiseno a terra, Olive inizia a baciarle il seno.
<< Sei più brava di me, devo dartene atto. >> esclama Alice, mentre Olive è sul suo seno.
<< Vedrai quanto posso essere più brava, Alice. >> afferma Olive, baciandole la pancia, e poi lentamente arrivando al pube.
<< Il tuo corpo… è come se mi parlasse. Mi dice che mi vuoi, che vuoi di più. Mi dice che non stai più nella pelle, che vuoi esplodere in un bellissimo orgasmo, e mi dice che non aspettavi altro che tutto questo. >> le sussurra lei, mentre le sta dando dei piccoli baci nell’interno coscia.
<< Oh, sì. Voglio di più, Olive. Voglio tutto, tutto quello che hai detto. >> ansima Alice, stringendo il lenzuolo.
<< Tutto quello che vuoi, hai detto, eh? Posso farti tutto quello che voglio, eh, Alice? >>
<< Sì, tutto, Olive, tutto. >> risponde lei, dimenandosi e stringendo il lenzuolo.
<< Allora esaudirò i tuoi desideri, Alice. >>
Dopo che Olive riesce a far venire Alice, non è soddisfatta, così continua la sua dolce tortura su di lei, facendola venire una seconda volta.

<< Allora? Com’è stata la tua prima volta con una donna? >> le chiede Alice, sotto le lenzuola con Olive.
<< Fantastica. È stato fantastico, Alice. Davvero. >> risponde lei, andandole sopra e baciandola.
<< Sono felice di sentirtelo dire. >> dice Alice, sorridendole.
<< Oh, aspetta prima di sorridere, perché non ho ancora finito con te. >> dice lei, baciandola e poi toccandole il pube con una mano.
<< Non ti stanchi mai, eh? >>
<< Mai. >> risponde lei, infilandole un dito dentro.


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Capitolo 33
*** Una sera piena di sorprese ***


33

Una sera piena di sorprese




<< Farai qualcosa con Alice stasera, Olive? >> le chiede Lux, durante il pranzo.
È già il giorno di San Valentino.
Il tempo è volato ed è già metà febbraio, e tutte le vetrine dei negozi sono addobbate di rosso per l’occasione.
Tutte le ragazze sono fidanzate, anche se Olive non è proprio fidanzata con Alice. Escono insieme e fanno sesso da un mese, ma non sono proprio l’una la fidanzata dell’altra.
<< Sì. Andrò da lei a cena e poi… beh… >> risponde lei, con un sorrisetto malizioso.
<< Immaginavo. >> dice Lux.
<< Voi invece cosa fate? >> domanda Olive.
<< Io uscirò a cena con Scotty. >> risponde subito Lux.
<< Io andrò a cena in un ristorante sotto casa di Paul. >> risponde invece Melissa.
<< Io e Lewis… a dire la verità non so cos’ha in serbo per noi due stasera, questo meraviglioso ragazzo che è il mio fidanzato. >> risponde Lexi, voltandosi verso Lewis.
Lui le fa un sorrisetto e poi dice:
<< Lo vedrai, piccola. >>
<< Liz? Sandy? >> domanda Olive, impaziente di sapere cosa farà la coppietta dell’anno, la sera degli innamorati.
<< Staremo a casa. >> risponde Sandy.
<< A fare? Cioè, voglio dire… perché proprio a casa? >> chiede Olive, un po’ stupita.
<< Perché ceneremo qui e poi… si vedrà. >> risponde Sandy.
<< Ah, capisco. >>
<< E poi vorrai togliermi di dosso una certa cosa. >> sussurra Liz, all’orecchio di Sandy, qualche minuto dopo.
Liz si alza dalla sedia e sparisce dalla sala da pranzo, con Sandy che la osserva.
<< Questo la farà sicuramente impazzire. >> ridacchia Liz, mentre è in cucina da sola.
<< Sta già impazzendo, infatti. >> esclama Olive, arrivando in cucina.
Liz si volta di scatto e vede l’amica, così scoppia a ridere.
<< Perché ridi? >> le chiede Olive.
<< Perché immagino la sua faccia con gli occhi spalancati e la bava alla bocca. >> ride Liz.
<< È esattamente quella la sua faccia, infatti. >> dice Olive, ridendo anche lei.
<< Cos’hai in mente di fare, tesoro? >>
<< Ieri ho preso un completino rosso da Victoria’s Secret. >> risponde Liz.
<< E voglio farlo impazzire con quello addosso stasera. Proprio come ho fatto con il babydoll a Natale. >> aggiunge.
<< Oh, allora impazzirà di sicuro. >> le dice Olive.
<< Stai diventando più sexy e sicura di te ultimamente. Lo sei da anni, ormai, ma ora di più. Ti vedo più vogliosa di far impazzire Sandy, di fare sesso con lui e di condurre tu il gioco. >> aggiunge.
<< Per una donna è importante far impazzire un uomo con il proprio corpo, con quello che dice, con i movimenti che fa. La fa sentire sicura di sé e sa che può condurre il gioco quando vuole, e riesce a tenergli testa. >> continua Olive.
<< Già. Prima faceva quasi tutto Sandy, ma da quando siamo venuti a vivere a Londra mi sento più sicura di me, più matura e più adulta. Forse è perché viviamo soli, senza i genitori fra i piedi, ma mi sento diversa, cambiata. >>
<< È tutto normale questo, tesoro. Viviamo da sole da più di cinque mesi e sinceramente mi piace questa nostra nuova vita. Siamo adulte, siamo mature, più di prima. Poi io lavoro quindi ho il mio stipendio e posso spendere i miei soldi come voglio, perché appunto, sono miei. >>
<< Ma sai una cosa, Liz? Tutto sommato mi piace il mio lavoro. Ho la possibilità di sfogarmi sul sesso con persone sconosciute che vogliono solo quello da me, anzi, da Eva. Ci so fare, lo sai. >> aggiunge.
<< Sì, lo so. Forse le cose che so le ho imparate quasi tutte da te. Credo di doverti ringraziare. >> afferma Liz.
<< Oh, non devi ringraziarmi, tesoro. Posso insegnarti tutto quello che vuoi per far impazzire Sandy e per sentirti più bella e sexy. Dimmi e sarà fatto. >>
<< Grazie, Olive. >> dice Liz, seria.
<< Prego. >> dice Olive, sorridendole e abbracciandola.
<< Ora torniamo di là, dai. >> aggiunge.
<< Perché te ne sei andata via così? >> chiede Sandy, quando Liz e Olive tornano in sala da pranzo.
<< Stavo aspettando una chiamata e avevo lasciato il cellulare in cucina. >> risponde Liz, accarezzando la coscia di Sandy, per poi stringergliela.
Lui spalanca gli occhi e la guarda, confuso.
Liz gli fa un sorrisetto e poi beve un sorso d’acqua.
<< Che c’è? >> gli chiede lei, voltandosi per vedere la sua espressione.
<< Sei… strana. >> risponde lui.
<< No. >> dice lei semplicemente, continuando ad accarezzargli una coscia.
Liz si avvicina al pube di Sandy, sfiorandogli il rigonfiamento, e poi toglie la mano.
Lui la osserva, confuso, e poi le sorride.
La sua espressione è un misto fra il divertimento e la confusione, e Liz è divertita e soddisfatta di sé stessa.
Si volta verso Olive e le sorride. Olive le fa l’occhiolino, poi continua a mangiare.

 
<< Sandy! >> urla Liz, dalle scale del terzo piano.
<< Sandy! >> lo richiama, guardando di sotto.
<< Che c’è? >> chiede lui, trovandosi da qualche parte in casa.
<< Vieni sulle scale del terzo piano! >>
<< Arrivo! >>
<< Dove sei, amore? >> urla Sandy, trovandosi sulle scale del terzo piano, poco dopo.
<< Segui la mia voce! >> gli risponde lei.
<< Ma cosa ci fai al terzo piano? >> chiede lui, cercandola.
Liz vorrebbe scoppiare a ridere vedendo l’espressione di Sandy cambiare, appena la vede.
Sandy apre la bocca più volte, ma non riesce a trovare le parole da dire.
<< Non vuoi entrare? >> gli chiede Liz, con voce e sguardo sexy, dentro la vasca da bagno.
<< Oh.mio.Dio. >> afferma lui, con un sorriso da ebete e iniziando a respirare affannosamente.
<< Che c’è? Sei scioccato? >> gli chiede lei, alzandosi.
Sandy apre la bocca e spalanca gli occhi appena vede Liz nuda e coperta di schiuma.
<< Entra, dai. >> lo invita lei.
<< Non è il nostro bagno, questo. >> dice lui, avvicinandosi alla vasca da bagno.
<< E poi dobbiamo preparare la cena. >> aggiunge.
<< La cena può aspettare, Sandy. >> dice lei, togliendogli la maglietta e gettandola a terra.
Liz gli accarezza il petto, riempiendoglielo di schiuma, e poi lo bacia sulle labbra.
Gli slaccia i pantaloni della tuta e glieli tira giù, insieme ai boxer.
<< Voi ragazzi siete così sexy con i pantaloni della tuta. >> esclama Liz, mentre Sandy si toglie i boxer e i pantaloni.
<< Sono scioccato per quello che stai facendo, amore. >> dice lui, entrando nella vasca da bagno.
<< Volevo stupirti e ci sono riuscita. >> dice lei, mettendogli le braccia intorno al collo e baciandolo.
<< Puoi scommetterci, amore. >> afferma lui, sorridendole.
<< Ora capisco perché mi hai detto di non farmi la doccia. >> aggiunge, tra un bacio e l’altro.
<< Volevo lavarti io, e vorrei che mi lavassi tu. >> confessa Liz, mettendosi del bagnoschiuma su una mano.
<< Inizio ad amare il giorno di San Valentino. >> afferma Sandy.
<< Lo amerai sempre, d’ora in avanti, amore. Voglio rendere questo giorno speciale, tutti gli anni. >> dice Liz, lavandogli il petto.
<< Tu coccoli me e io coccolo te. >> aggiunge.
<< Sì, amo questo giorno. Decisamente. >> afferma Sandy, mentre Liz gli appoggia la mano sul pene.
Sandy spalanca gli occhi e sussulta, guardando la sua Liz.
Lei lo prende in mano e inizia a fare su e giù.
<< Oh, Liz. >> geme lui, chiudendo gli occhi.
<< Shh… >> dice lei, continuando a fare su e giù.
Liz gli lascia piccoli baci sul collo, sulle guance, sul mento, poi lo bacia sulle labbra, mentre continua a fargli una sega.
Sandy ormai è sul punto di venire, e geme ed ansima, mentre Liz gli mordicchia il lobo.
<< Ti amo. >> gli sussurra lei, all’orecchio, passandogli il pollice sulla punta del pene.
<< Anch’io, amore. >> ansima lui.
<< Liz, Liz, Liz! >> urla Sandy, esplodendo in un orgasmo, pochi secondi dopo.
<< Dio, se ti amo. >> le dice, appoggiando le mani sulle sue guance e baciandola.
<< Ma ora appoggia la testa al bordo della vasca, per favore. >> aggiunge, staccandosi da lei, mentre entrambi stanno ansimando.
<< Okay. >>
<< Rilassati, amore. >> le dice lui, accarezzandole il seno.

<< Voglio portarti in camera nostra come se fosse la prima notte di nozze. >> esclama Sandy, prendendo in braccio Liz, come se fosse la sua sposa, e avviandosi verso la loro camera da letto.
Liz fa un urletto, divertita, e guardando Sandy, dice:
<< Spero tanto che lo farai davvero in futuro. >>
<< Succederà, amore. >> la rassicura lui.
<< Ora però voglio solo darti piacere. >> afferma, scendendo le scale per arrivare alla loro camera.
<< E riceverlo anche, ovviamente. >> aggiunge, con un sorrisetto malizioso.
<< Voglio fare l’amore con te, Elizabeth Emilie Savile. >> esclama Sandy, appoggiando Liz sul loro letto.
Liz è completamente nuda sul loro letto e guarda il suo Sandy come se fosse la cosa più preziosa al mondo. È suo e lo ama, lo ama come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Non ha mai amato nessuno nei suoi diciotto anni di vita. Solo lui. Non si era mai innamorata di nessuno. E da quel 20 agosto 2012 la sua vita è cambiata. Quel giorno in cui ha conosciuto Sandy, Sanford Alexis Carr, quel meraviglioso ragazzo che è diventato il suo ragazzo il 24 agosto 2012, e che spera diventerà suo marito in futuro.
Sandy la guarda e sale sul letto, andandole sopra e baciandola.
<< Ti amo, amore. >> le sussurra lui, baciandole il collo.
<< Ti amo anch’io, Sanford. >>
<< Sanford? >> chiede lui, guardandola.
<< Sì. >> risponde lei, divertita.
Improvvisamente Liz scaraventa Sandy da sopra di sé e ribalta la situazione, ritrovandosi sopra di lui. Gli blocca i polsi con le mani e lo guarda dritto negli occhi.
<< Ora comando io. >> gli dice lei, fissandolo dritto negli occhi.
<< Mi piace questa cosa. >> dice lui, con un sorrisetto malizioso.
<< Lo spero bene… Sanford. >> dice lei, abbassandosi per baciargli il petto e tenendo ancora bloccati i suoi polsi con le mani.
<< Ho sempre voluto farlo. >> confessa lei, strusciando il suo clitoride contro il pene di Sandy, mentre lo guarda dritto negli occhi.
<< Liz… >> ansima lui.
Liz ansima insieme a lui e poi si baciano.
Lei appoggia le labbra sul suo petto. Glielo bacia, glielo lecca pian piano, poi scende alla pancia, infilando la lingua dentro l’ombelico, facendo così inarcare la schiena di Sandy. Quando scende verso il pube, lui inarca di nuovo la schiena, così lei appoggia subito le mani sul suo petto, per tenerlo fermo.
Liz gli afferra il pene e passa la lingua, in cerchio, sulla punta. Lui inizia a mugolare e lei continua.
<< Stai fermo e non muoverti da lì. >> gli dice lei, alzandosi dal letto.
<< Dove vai? >> le chiede lui, osservandola scendere dal letto e dirigersi verso la cassettiera.
<< A prendere un preservativo. >> risponde lei, aprendo un cassetto, per poi tirare fuori un preservativo.
<< E questo. >> aggiunge, tirando fuori dal cassetto anche un tubetto rosso ciliegia.
<< Cos’è? >> chiede lui, curioso, mentre Liz raggiunge il letto.
<< È un gel. >> risponde lei, tornando su di lui e appoggiando la bustina del preservativo accanto a loro.
<< Lubrificante. >> aggiunge, con un sorrisetto malizioso.
Sandy le fa un sorriso, poi esclama:
<< Fallo aprire a me. >>
<< Tutto tuo, amore. Usalo come vuoi, ma prima voglio usarlo io. >> dice lei, dandogli il tubetto.
<< Ricordati, ora ho io il comando. >> aggiunge, mentre lui apre il tubetto.
<< Okay. >> dice lui, a bassa voce.
<< Allora… visto che vuoi usarlo prima tu, ecco a te. >> aggiunge, ridandole il tubetto.
Liz se ne mette un po’ sulle mani e lo annusa.
<< Che buon odore. >> commenta, chiudendo per un attimo gli occhi.
<< Di cosa sa? >>
<< Ciliegia. >> risponde lei, chiudendo il tubetto e appoggiandolo sul letto.
<< Ma quando l’hai preso? >>
<< Ieri, insieme a un’altra cosa. >>
<< Cosa? >>
<< Lo vedrai più tardi. Sono sicura che ti piacerà tanto. >>
<< D’accordo. >>
<< Ora però stai zitto. >> dice lei, stringendogli il pene con le mani, dove ha il gel.
Liz fa su e giù, alternando le mani, ed è un piacere sentire che il gel le permette ancora meglio di masturbare il suo ragazzo.
<< Già mi piace questo gel. >> commenta lui.
<< Anche a me. >>
Liz riprende il gel e se ne spalma un altro po’ sulle mani, e massaggia il petto e poi le cosce di Sandy, mentre lui mugola e ansima sotto di lei.
<< È tutto così eccitante. >> afferma Sandy.
<< Già. Ti massaggio e mi eccito anch’io. >> dice lei, con un sorrisetto.
<< Però ora… >> aggiunge, facendo colare un po’ di gel sul pene di Sandy.
Glielo sparge anche sul pube, lo guardo per un attimo e poi inizia a leccargli il pene.
<< Oddio. >> geme Sandy.
Liz continua a fargli un pompino, assaporando il gusto del gel alla ciliegia.
È la prima volta che compra qualcosa per fare sesso, oltre ad un completino intimo, e che sperimenta qualche giocattolo erotico. Una volta Olive le consigliò di comprare delle manette pelose o un vibratore, cose di base, insomma, ma lei rifiutò. Lei e Sandy non sono una coppia che usa i giocattoli erotici. Ma questo gel lubrificante le piace, anche perché ha proprio un buon sapore.
<< Sto per venire, amore. >> la avverte Sandy, poco dopo.
Liz continua a fare un pompino a Sandy, senza prestare attenzione a quello che lui ha detto, senza neanche alzare lo sguardo.
<< Amore, sto per… >> esclama Sandy, scoppiando in un orgasmo prima di riuscire a finire la frase.
Liz ingoia quel sapore che scopre per la prima volta. Non aveva mai ingoiato il sapore di Sandy.
Una volta ne aveva leccato una goccia, finita sulla coscia di Sandy, e lui si era stupito di quel gesto, ma ora… ora ha ingoiato tutto e lui è senza parole.
<< Perché l’hai fatto? >> le chiede lui, tirandosi su a sedere.
<< Volevo provare. >> confessa lei.
<< Rimettiti sdraiato, per favore. >> aggiunge.
Liz gli va sopra e lo bacia, poi gli dice:
<< So che ho sempre detto di non volerlo mai ingoiare, ma volevo soltanto provare almeno per una volta. >>
<< E? >>
<< E… credo che ogni tanto potrò rifarlo. >> confessa lei, con un sorrisetto.
<< Ma solo ogni tanto. >> puntualizza, mentre lui le sorride.
<< Okay. >>
<< Non abituartici troppo, okay? >>
<< Okay. >> ripete lui, a bassa voce.
<< Ora… >> inizia a dire lei, prendendo la bustina del preservativo e aprendola con la bocca.
<< Ora… e solo per questa volta probabilmente, ti metterò io il preservativo. >> aggiunge, prendendo il preservativo e mettendoglielo sulla punta del pene.
<< Brava. Così, amore. >> le dice lui, mentre lei gli srotola il preservativo sul pene.
<< Sei stata bravissima. >> aggiunge, pochi secondi dopo.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
<< D’ora in avanti dovrai abituarti a questo, però. >> esclama lei, calandosi sul pene eretto di Sandy.
Sandy sussulta e lei inizia a muoversi.
<< Mi ci abituerò presto. >> afferma lui, osservando la sua Liz muoversi sopra di lui.
Liz le sorride e poi si china per baciarlo.
<< Oh, amore… >> ansima Sandy.
<< Ti piace che controllo io la situazione, eh? >> gli chiede Liz.
<< Oh sì, molto. Mi piace molto. E mi eccita ancora di più. >>
<< Ho notato. >> dice lei, con un sorrisetto perverso.
Dopo che Liz e Sandy sono venuti quasi contemporaneamente, lui ribalta la situazione. Si stacca da lei e la guarda per pochi minuti, poi alza le sue gambe, facendole piegare le ginocchia.
<< Solleva il sedere, amore. >> le dice.
Quando Liz ha sollevato il sedere, ansimando, lui s’infila fra le sue gambe ed entra dentro di lei. Si avvicina al suo viso e la bacia.
<< Ti amo, Liz. >> le sussurra lui.
<< Ti amo anch’io, Sandy. >> ansima Liz.
Sandy le bacia il collo, il seno e glielo accarezza, stringendole i capezzoli, e lei mugola e urla mentre lui lo fa.

<< Direi che più tardi di così non avremmo potuto mangiare. >> esclama Sandy, mentre cena con Liz.
<< Già, ma siamo stati… occupati. >> concorda lei, con un sorrisetto malizioso.
<< Ancora non ho capito perché hai voluto che ci mettessimo a capotavola. Abbiamo il tavolo tutto per noi ma siamo così lontani. >> si lamenta lui.
<< Dai il tempo al tempo, amore. >> dice semplicemente lei.
<< Okay. >>
Sandy la guarda, mentre lei arrotola gli spaghetti nella forchetta e poi se li mette in bocca.
<< Che c’è? >> chiede lei, alzando lo sguardo.
<< Niente. Sei bellissima, amore. >>
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
<< Mi piace com’è iniziata questa serata, ma… cos’hai intenzione di fare dopo cena? >> le chiede lui, finendo i suoi spaghetti al pomodoro.
<< A parte l’ovvio… potremmo guardare un film, o… chiacchierare semplicemente a letto o sul divano o ovunque tu voglia. >> risponde Liz, bevendo un po’ d’acqua.
<< La prima parte mi piace, e anche la seconda, e anche la terza non è male, dai. Si possono fare tutte le cose. Abbiamo tante di quelle ore. >>
<< Già. >>

<< Eccomi qui. >> esclama Sandy, arrivando dietro Liz e coprendole gli occhi con le mani, dopo la loro cenetta romantica.
Liz sussulta e, girandosi verso di lui, dice:
<< Finalmente. Pensavo ti fossi perso. >>
<< Vieni. >> dice lui, togliendo le mani dai suoi occhi e porgendogliene una.
Liz la afferra e si alza, camminando accanto a Sandy.
<< Prima di arrivare in camera, però, voglio coprirti gli occhi. >> dice lui, fermandosi improvvisamente e mettendole una benda sugli occhi.
<< Dove mi stai portando, Sandy? >> chiede Liz, poco dopo.
<< In camera nostra. È arrivato il momento di darti il mio regalo. >>
<< Non vedo l’ora. >>
<< Anch’io. >>
<< Tieni gli occhi chiusi finché non ti dirò di aprirli, okay? >> esclama Sandy, in camera da letto.
<< Okay. >>
<< Puoi aprirli. >> dice lui, qualche secondo dopo.
Quando Liz apre gli occhi, sul letto vede un vassoio pieno di cupcakes, con una rosa rossa da un lato e un cofanetto dall’altro. Si avvicina al letto e vede che i cupcakes sono stati disposti a forma di cuore. Alcuni sono bianchi con sopra un cuore rosso, altri marroni con piccoli cuoricini rossi, altri ancora rossi con una rosellina bianca o rossa sopra.
<< Oh, Sandy. >> dice lei, voltandosi verso di lui, con occhi innamorati e commossi.
Lui le sorride e lei si volta di nuovo verso il letto.
<< Happy Valentine’s day, my princess. I love you. Sandy. >> legge Liz su quattro diversi cupcakes.
<< È una cosa dolcissima, Sandy. >> esclama lei, voltandosi verso di lui, gettandogli poi le braccia intorno al collo e baciandolo.
<< Ti amo da morire. >>
<< Ti amo da morire anch’io, piccola mia. >> afferma lui, baciandola di nuovo.
Sandy si stacca da lei e la fa sedere sul letto, poi si posiziona in mezzo alle sue gambe e la bacia ancora, accarezzandole i capelli.
Quando si stacca di nuovo da lei, prende la rosa rossa e porgendogliela davanti al viso, le chiede:
<< Vuoi essere la mia Valentina? >>
<< Me l’hai chiesto il quattordici febbraio duemila e tredici, l’anno scorso e anche questo. Sì, voglio essere la tua Valentina, Sandy. >> risponde lei, prendendo la rosa.
<< Spero lo sarai da qui all’eternità. >> dice lui, baciandola subito dopo.
<< Sì, lo sarò. >>
Sandy prende il cofanetto e, porgendolo a Liz, le dice:
<< Questo è per te, amore. >>
<< Grazie. >> dice lei, con un sorrisetto da ragazzina, e appoggiando la rosa sul letto.
<< Oh mio Dio! È bellissimo, Sandy. Grazie. >> esclama lei, una volta aperto il cofanetto, e baciandolo dopo.
<< Lascia che te lo metta io. >> dice lui, tirando fuori il braccialetto dal cofanetto e infilandolo nel polso sinistro di Liz.
Un braccialetto color argento con il simbolo dell’infinito, con un piccolo ciondolino tondo con inciso L + S.
Liz guarda il suo bracciale al polso e poi alza lo guardo e sorride al suo Sandy.
<< Mi piace tanto, amore. Grazie. >>
<< Di nulla, tesoro. >>
<< Preferisci mangiare i cupcakes o vuoi che ti dia il tuo regalo? >> gli chiede Liz, accavallando le gambe.
<< Voglio il mio regalo. >> risponde lui, deciso, fissandola negli occhi e poi squadrandola dalla testa ai piedi.
<< Perfetto. >> afferma lei, alzandosi dal letto e portandosi con sé la rosa, per poi metterla sul tavolino vicino alla porta.
<< Ecco a te, amore. >> dice lei, porgendogli un cofanetto blu Tiffany.
Sandy la guarda confuso, e poi apre il cofanetto.
<< È carinissima, amore. Grazie. >> esclama lui, tirando fuori una medaglietta argento da una bustina, anch’essa blu Tiffany, come il cofanetto.
<< Prego. >>
<< È di Tiffany. Leggi cosa c’è scritto sopra. >> aggiunge.
<< Sandy & Liz. Ventiquattro agosto duemila e dodici. Los Angeles. >>
Sandy alza lo sguardo e guarda la sua Liz, commosso.
<< Ti piace? >> gli chiede lei, sorridendogli.
<< È la data di quando ci siamo messi insieme. >>
<< Sì. E anche il luogo. >>
<< La adoro, amore. Grazie ancora. >> dice lui, abbracciandola e poi baciandola.
<< Mangiamo questi cupcakes ora. >> esclama Sandy.
<< Aspetta! Prima voglio metterti la collana. >> esclama Liz, prendendogli di mano la medaglietta e mettendogliela al collo.

<< Sono proprio buoni, eh? >> chiede Sandy, una decina di minuti più tardi.
<< Sì. >> risponde Liz, mangiando un pezzo di cupcake, mentre Sandy la sta imboccando.
<< Questo è l’ultimo, amore. >> osserva Sandy.
<< Vuoi mangiarlo tu o facciamo a metà? >> aggiunge.
<< Facciamo a metà. >>
<< D’accordo. >> dice lui, spezzando a metà il cupcake.
<< Scendiamo da questo letto, dai! >> esclama Liz, pochi minuti dopo, trascinandosi giù dal letto.
Sandy nota che il vestito di Liz si alza, scoprendole quasi del tutto le cosce, così alza un sopracciglio e fa un respiro profondo.
<< Oppure… >> esclama lui.
<< Cosa? >> chiede lei, voltandosi.
<< Oppure… potremmo rimanere ancora qui per un po’. >> dice lui, afferrandole un braccio.
<< Sì, potremmo. >> dice lei, sorridendogli.
Sandy la tira per entrambe le braccia, così lei ritorna accanto a lui, e lui la bacia dolcemente.
Si sdraiano, poi Sandy si stacca da lei e appoggia le mani sull’orlo del vestito.
<< Questo bel vestito. >>
<< Volevo togliertelo sin da quando te l’ho visto addosso per la prima volta, stasera. >> continua lui, tirandoglielo su.
<< Queste non ti serviranno. >> aggiunge, sfilandole i collant color carne.
<< Sandy. >> geme Liz, mentre lui le sta baciando ogni millimetro di pelle delle sue cosce.
<< Che c’è, amore? >>
<< Tirati su, così ti tolgo questo vestito. >>
Liz si tira su a sedere, così Sandy le apre la cerniera del vestito e glielo sfila.
<< Oddio. >> esclama lui, guardando con desiderio la sua Liz distesa sul loro letto, con solo un completino intimo addosso.
<< Era questo che volevi che ti togliessi di dosso, eh? >> le chiede lui.
<< Sì. >> risponde lei, mordendosi il labbro inferiore.
<< È bellissimo. E adorabile su di te. E sensuale, e meraviglioso. >> afferma Sandy, studiando ogni minima parte del suo corpo.
<< Il rosso ti dona davvero, amore. >> aggiunge, accarezzandole il seno.
<< Adoro questo triangolino vuoto all’inizio delle mutandine. >> continua, passandoci il dito sopra.
Sandy si china per baciarle la pancia e lei geme sotto di lui.
<< Fatti togliere questo bellissimo completino. >> esclama lui, pochi secondi dopo.
Sandy le sfila le mutandine, gettandole a terra, e con sua grande sorpresa, esclama:
<< Noto che non hai più niente qui sotto. >>
<< Già. Un’altra prova che volevo fare. >> confessa Liz.
<< Mi piace. Anche se mi piace poter cercare. >> dice lui, sorridendole, mentre si morde il labbro inferiore.
<< Apri le gambe, amore. >>
<< Voglio ricambiare il favore. >> aggiunge.
Liz spalanca le gambe e lui inizia a leccarle il clitoride, strappandole un urletto.
Mentre lui le lecca il clitoride e fa dentro e fuori con due dita, lei urla e geme di piacere.
<< Quando urli di piacere è musica per le mie orecchie, amore mio. >> esclama Sandy.
<< Vieni. Dai, amore, vieni. >> aggiunge, continuando a leccarle il clitoride più insistentemente e facendole scivolare appena fuori i seni dal reggiseno, per poi stuzzicarle i capezzoli con le dita.
<< Sandy, Sandy, Sandy! >> urla Liz, esplodendo di piacere.
Liz non smette più di dimenarsi e di urlare di piacere.
Sandy spalanca gli occhi e capisce che quello è l’orgasmo più lungo e intenso che la sua Liz abbia mai avuto.
<< Wow, amore! >> esclama lui.
<< Sandy, ancora! >> urla Liz, stringendo con più forza il lenzuolo.
Sandy s’immerge di nuovo fra le gambe di Liz e ripete quello che stava facendo prima che Liz esplodesse in un orgasmo.
<< Ancora, ancora! >>
Sandy continua e Liz non smette più di urlare, in preda ad un altro orgasmo.
<< Amore, Dio mio. >> esclama lui, andandole sopra.
<< Stai ferma e assapora tutto il piacere. >> le dice, bloccandole le mani.
Liz prova a dimenarsi di meno e qualche secondo dopo è immobile.
<< Dio mio! >> esclama lei, respirando affannosamente.
<< Che cos’era quello? Non ti ho mai vista urlare e dimenarti così tanto. >>
<< Il miglior orgasmo avuto finora. >> risponde lei, rilassandosi.
<< Assolutamente sì, ma devi riuscire a stare il più ferma possibile. Sono poco più di due anni che facciamo sesso e ancora ti muovi troppo. >>
<< Non riesco proprio a stare ferma, è più forte di me. >>
Sandy le sorride, poi appoggia la testa sul suo petto.
<< Sandy? >>
<< Che c’è, amore? >> le chiede lui, alzando la testa e guardandola.
Liz gli prende la faccia tra le mani e, guardandolo negli occhi, gli dice:
<< Voglio fare sesso con te. Ancora. >>
<< Perché ti sei fermato? Sta passando il momento. >> aggiunge.
Sandy apre un po’ la bocca e alza le sopracciglia, stupito, poi dice:
<< Non passerà, stai tranquilla. >>
Riprende a baciarle tutto il corpo, facendola venire di nuovo, e poi fanno sesso.


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Capitolo 34
*** Non me l'avevi mai detto ***


34

Non me l’avevi mai detto




<<Tried to keep you close to me,
But life got in between.
Tried to square not being there
But think that I should've been.

Hold back the river, let me look in your eyes
Hold back the river, so I
Can stop for a minute and see where you hide
Hold back the river, hold back.

Once upon a different life
We rode our bikes into the sky
But now we're caught against the tide
Those distant days all flashing by.

Hold back the river, let me look in your eyes
Hold back the river, so I
Can stop for a minute and be by your side
Hold back the river, hold back.

Hold back the river, let me look in your eyes
Hold back the river, so I
Can stop for a minute and see where you hide
Hold back the river, hold back. >> canta Melissa, suonando il piano in casa di Paul.
<< Amo questa canzone. >> esclama Paul, alzandosi dal divano.
<< Ti sei svegliato finalmente. >> gli dice lei, sorridendogli, mentre lui la raggiunge.
<< Mi hai svegliato tu, tesoro. >> aggiunge, gettandole le braccia intorno al collo.
<< Perché hai indosso la coperta? >>
<< Perché sono nuda sotto. >> risponde lei, afferrandogli le mani.
<< Oh. >> dice lui, semplicemente.
<< Avresti potuto anche suonare il piano nuda, a sto punto. >> aggiunge.
<< Sì, avrei potuto. >> afferma lei, riempiendogli di baci la mano destra e poi la sinistra.
<< Melissa. >> geme Paul.
<< Che c’è? >>
<< Hai delle mani d’oro. >> geme lui.
<< Sì, e non mi servono solo a suonare il piano. >> concorda lei, portando la sua mano e quella di Paul sul suo pube.
Paul le tocca il clitoride per un po’, poi si libera dalla sua presa e le fa scivolare a terra la coperta. Le afferra i seni mentre le bacia il collo, poi le accarezza la pancia e scende fino al pube.
Paul si porta le dita alle labbra, mettendosi in bocca l’indice e il medio della mano destra, poi ritorna sul pube di Melissa e giocherella con il suo clitoride.
<< Apri le gambe, tesoro. >> le sussurra all’orecchio, e lei obbedisce.
Mentre Paul fa dentro e fuori con le dita, Melissa alza i piedi da terra, mettendo le dita in punta, chiudendo gli occhi e buttando indietro la testa, assaporando il piacere.
<< Sei ancora eccitata da prima. >> le sussurra lui.
<< Sì. >> geme lei.
<< Allora ti farò venire qui, davanti al pianoforte. >>
<< Mi piace questa tua idea. >> geme lei.

<< Togliti questi boxer. >> esclama lei, dieci minuti più tardi, mentre gli abbassa i boxer.
Melissa appoggia le mani sul sedere di Paul, avvicinandolo di più a sé, poi gli bacia il petto, scendendo al pube.
Paul è in mezzo alle gambe spalancate di Melissa, ancora seduta sulla sgabello del piano, e lei gli sta facendo un pompino.
<< Dio! Amo quando lo fai. >> geme lui.
<< Cosa? Questo? >> gli chiede lei, leccandogli di nuovo la punta del pene con la punta della lingua e poi leccandoglielo a partire dall’estremità.
<< Sì. >> urla lui.
<< Prima che ti venga in bocca, alzati! >> esclama lui, tirandola su e appoggiandola sul piano.
Melissa sussulta e chiude le gambe intorno alla vita di Paul, quando lui è davanti a lei, e poi la bacia.
<< Salta giù! >> le dice lui, cinque minuti dopo, e lei obbedisce, scivolando giù dal pianoforte.
Paul la gira, poi si avvicina al pianoforte e la fa piegare su di esso. Quando lei appoggia il seno sul piano, sussulta e fa un urletto, e lui entra dentro di lei.
<< Urla, tesoro, urla. >> le dice lui, toccandole il seno.
Le bacia il collo mentre fa dentro e fuori da lei, e ansimano e gemono insieme.
<< Ti amo, Melissa. >> le sussurra lui all’orecchio.
Melissa lo stringe per la braccia, che stanno ancora toccando i suoi seni, e chiude gli occhi, godendosi tutto il piacere che Paul le sta dando.
<< Mi hai sentito? >> le chiede lui.
<< Sì. >> ansima Melissa.
<< Ti amo anch’io, Paul. >> aggiunge.
Paul la afferra per il mento, facendole voltare la testa, e poi la bacia.
<< Ti amo. >> ripete lui.

<< Andiamo in camera! >> esclama lui, dieci minuti dopo, afferrandola per il polso.
Quando arrivano nella camera da letto di Paul, lui le bacia il collo e poi si baciano.
<< Sali sul letto, tesoro. >> le dice lui.
Quando lei è a carponi sul letto, lui la afferra da dietro, poi entra dentro di lei, reggendosi al suo seno.
<< Oh, Paul. >> geme lei.
<< Ti amo, Melissa. >> le dice lui, lasciandole una scia di baci sulla schiena, mentre fa dentro e fuori da lei.
<< Sto per venire. >> afferma lei.
<< Vieni, allora, vieni, tesoro. >>
Melissa esplode in un orgasmo, e lui spinge ancora più forte mentre lei urla e viene.
<< Continua, ti prego. >> esclama lei.
<< Ovviamente, tesoro, ovviamente. >>
<< Più forte, Paul. >>
Melissa esplode in un altro orgasmo, e lui sorride sul suo collo.
Lei sorride a sua volta e apre la bocca, godendosi tutto il piacere, poi si gira per baciarlo.
<< Ti amo, Paul. >> gli dice lei, ansimando.
<< Anch’io, tesoro. >>
Si baciano di nuovo e lui sposta le mani dal seno di Melissa al suo clitoride.
<< Oddio, sì, ti prego. >> lo implora Melissa.
<< Chiudi gli occhi e stai ferma, tesoro. Godi con me. >> le dice Paul, stuzzicando il suo clitoride bagnato fradicio.
<< Oh, sì! >> urla lei.
<< Continua. Ti prego, Paul, continua. >> aggiunge.
Paul toglie le dita dal clitoride di Melissa e le dice:
<< Apri la bocca, tesoro. >>
Lei obbedisce e lui le infila le dita in bocca e lei gliele succhia.
Toglie le dita dalla bocca di Melissa e poi se le infila nella sua, succhiandole, e in seguito torna sul suo clitoride, e lei esclama:
<< Oh, sì, ancora! >>
<< Ti piace, eh? >>
<< Sì. >>
Paul continua la sua dolce tortura su Melissa ed entrambi esplodono in un orgasmo poco dopo.

<< Ti amo, eh? >> esclama Melissa, appoggiandosi su un gomito per guardare Paul in faccia, sul letto di lui.
<< Sì. >>
<< Ti amo, tesoro. >> aggiunge, accarezzandole una guancia.
<< Non me l’avevi mai detto. >>
<< Lo so. Aspettavo un momento come questo. O meglio… come quello di prima. >>
<< Ti amo anch’io, Paul. >>
<< Lo so. L’hai ripetuto tante di quelle volte prima, mentre facevamo l’amore. Ti amo, ti amo, Paul. >> afferma lui, mettendosi a pancia in giù.
<< Non sai quante volte ho sorriso e mi sono eccitato mentre lo dicevi. >> aggiunge.
<< Ti ecciti se ti dico che ti amo? >> gli domanda lei, accarezzandogli la schiena.
<< Sì. >>
<< Ti amo, Paul. >> gli sussurra lei, all’orecchio, avvicinandosi a lui e continuando ad accarezzargli la schiena.
<< Oh, sì. >> dice lui, chiudendo gli occhi.
<< Ne vuoi ancora, Melissa? >> le chiede lui.
<< Se lo vuoi anche tu, sì. >>
Paul si tira su e quando è a carponi sul letto, la bacia.
Qualche minuto dopo, stanno di nuovo facendo l’amore.


<< Piccola, non ho tempo per i preliminari. Ti voglio ora. >> afferma Lewis, sul letto, mentre Lexi gli sta facendo un pompino.
<< Okay. >> dice lei, prendendo la bustina del preservativo sul comodino.
<< Cosa vuoi fare? >> le chiede lui, mentre lei apre la bustina con i denti.
<< Ora vedrai. >>
<< Tieni e mettitelo solo sulla punta. >> aggiunge lei, porgendogli il preservativo.
<< D’accordo. >>
Quando Paul si è infilato il preservativo sulla punta del pene, Lexi lo guarda negli occhi, con un sguardo perverso, poi lo prende in bocca e spinge più giù il preservativo.
<< Oddio. >> geme lui, inarcando un po’ la schiena.
<< Ti è piaciuto, eh? >> gli chiede lei, spingendo fino in fondo il preservativo con una mano.
<< Sì, da morire. >>
<< Dovresti farlo più spesso. >> aggiunge.
<< Lo farò, amore. >> dice lei, calandosi su di lui e baciandolo subito dopo.
<< Oh sì, piccola. Così. >> geme Lewis, mentre Lexi si muove più velocemente.
Lewis le accarezza il clitoride con il pollice e lei chiude gli occhi e butta indietro la testa, godendosi il piacere.
Lewis usa anche le altre dita per giocherellare con il suo clitoride e lei urla di piacere.
<< Shh… dormono tutti. >> le dice lui.
Lexi lo guarda e gli sorride, ansimando.
<< Shh… >> ripete lui, fissandola dritto negli occhi.
<< Apri la bocca. >> aggiunge.
Lewis le mette le dita in bocca e lei gliele succhia, chiudendo gli occhi.
<< Ti piace quando ti faccio assaggiare il tuo sapore, vero? >>
<< Sì. >> risponde lei, mordendogli le dita.
<< Aia! >> esclama lui, togliendo subito le dita.
Lexi gli sorride, poi si piega in avanti e lo bacia.
<< Sei proprio una bimba cattiva, piccola. >>
<< Lo so. Dovresti punirmi. >> gli sussurra lei, all’orecchio.
Improvvisamente Lewis le dà uno schiaffo su entrambe le natiche e lei sussulta, facendo un urletto.
<< Shh… >> dice lui, accarezzandole le natiche.
<< Ma mi hai appena dato uno schiaffo sul sedere. >> si lamenta lei.
<< Dovevo punirti, piccola. >>
Lexi gli sorride e poi lo bacia. Si sposta più avanti e lui ha il suo seno proprio davanti alla faccia, così le lecca i capezzoli.
<< Oh, sì. >> geme lei.
<< Ti prego, continua, amore. >> aggiunge, mentre lui le succhia un capezzolo e poi l’altro.
<< Sto per venire, amore, sto per venire. >> urla Lexi, scoppiando in un lungo orgasmo.
<< Ti amo, piccola. >> le sussurra lui, baciandole il collo.
<< Ti amo anch’io, Lewis. >> dice lei, chiudendo gli occhi.


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Capitolo 35
*** Chi cazzo è quella? ***


35

Chi cazzo è quella?




<< Come sta la mia festeggiata preferita? >> chiede Lewis, abbracciando Lexi da dietro, mentre lei è seduta al bar del Fabric con le ragazze, Alice, Vicky e Charlotte.
<< Bene. >> risponde lei, afferrandogli una mano, mentre con l’altra tiene in mano un drink.
<< Ti stai divertendo? È la tua festa, devi divertirti. >>
<< Certo. Vuoi sentire? >> gli chiede lei, porgendogli il drink.
<< Sì. >>
<< Dio mio se è dolce! Ma come fai a berlo? >> le chiede lui, disgustato.
<< Non lo so. >> ridacchia lei.
<< Vieni qui. >> esclama Lexi, facendolo venire davanti a sé, per poi baciarlo.
<< Vi lasciamo da soli, ragazzi! >> esclama Melissa, allontanandosi con Liz, Olive, Lux, Alice, Vicky e Charlotte.
<< Torniamo a ballare, ragazze? >> propone Charlotte.
<< Sì. >> risponde Vicky.
<< Sì, dai. >> risponde anche Lux.
<< Liz? >> chiede Charlotte.
<< Ora no, ma più tardi sì. Voglio stare un po’ con Sandy. >> risponde Liz.
<< Avanti, Liz! Stai con lui ventiquattro ore su ventiquattro, vieni a ballare con noi. >> le dice Vicky.
<< D’accordo. >> dice lei, rassegnata.
<< Olive? Alice? >> chiede Charlotte.
<< Noi torniamo ai divanetti. >> risponde Alice, al posto di Olive.
Olive è intenta a mangiarsi Alice con gli occhi, mentre le stringe una mano talmente forte che le fa male, e con l’altra mano le accarezza una coscia da sotto la gonna.
<< Okay. >>
<< In pista, ragazze! >> esclama Charlotte, alzando il braccio con il drink in mano.
<< Olive? >> urla Alice, liberandosi dalla stretta di Olive, appena le ragazze si sono allontanate.
<< Scusa, Alice, ma… vestita così ti scoperei dalla mattina alla sera. >> dice Olive, baciandole il collo.
Le mordicchia il lobo, poi lecca la parte sotto l’orecchio.
<< Olive, smettila. Siamo in un luogo pubblico. >> afferma Alice, buttando indietro la testa e chiudendo gli occhi.
<< Appena saremo a casa, non uscirai viva dalla tua camera. >> dice Olive, staccandosi da lei.
<< Dai, torniamo al tavolo. >> esclama Alice, facendole un sorriso, e poi prendere Olive per mano.
<< Non ne uscirai viva, ricordatelo. >> dice Olive, attaccata all’orecchio di Alice.
<< Okay, piccolina. >> dice lei, voltandosi e baciandola.
<< Scusa. >> esclama Olive, dopo aver urtato qualcuno.
<< Olive? >>
Olive si gira, e con sua grande sorpresa, vede qualcuno che ha fatto parte della sua vita per due mesi.
<< Mark. >> dice semplicemente lei, voltandosi verso Alice, per poi girarsi verso di lui, quando lui le chiede:
<< Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Bene, bene. >>
Mark guarda Alice, Olive guarda Mark, e Alice guarda Olive.
Olive non ha mai parlato a Alice di Mark, perché non ha ritenuto importante farlo. È stata con lui solo due mesi, in fondo, niente d’importante. Ma probabilmente ha solo paura di essere giudicata da lei.
<< Piacere, io sono Mark. >> esclama lui, porgendo la mano ad Alice.
<< Alice. >> dice lei, stringendogli la mano.
<< Alice è la mia… ragazza. >> dice Olive, afferrandole una mano.
Mark osserva le loro mani intrecciate, poi alza lo sguardo ed esclama:
<< Oh. Wow. >>
Nessuno dei tre dice qualcosa, così improvvisamente Alice chiede:
<< Come vi conoscete voi due? Non sembri uno della nostra età. >>
<< Non sapevo che Olive conoscesse persone tanto più vecchie di lei. >> aggiunge.
Olive la fulmina con lo sguardo e Mark resta immobile a guardarle, senza dire niente.
<< Quindi? >> insiste lei, guardando prima Olive e poi Mark.
<< Oh, okay, ho capito. Fate finta che non ve l’abbia mai chiesto. >> aggiunge.
Olive le sorride, imbarazzata, poi esclama:
<< È stato un piacere rivederti, Mark. >>
<< Anche per me, Olive. >> dice lui, e Olive ed Alice si allontanano subito.
<< Perché hai detto quelle cose? Gli hai praticamente dato del vecchio. >>
<< Ma è vecchio! >> esclama Alice.
<< Quanti anni avrà? Quaranta? >> aggiunge.
<< Trentotto, fatti all’inizio dell’anno. >>
<< Ricordi ancora quando compie gli anni? >>
<< Sì, me lo ricordo. >>
<< Wow. >>
<< Cosa wow? >> le domanda Olive, mentre guarda Alice a qualche passo davanti a lei.
<< Alice? >> la chiama lei.
<< Provi ancora qualcosa per lui? >> le chiede Alice, voltandosi verso Olive.
<< No! >>
<< Oddio, no. Siamo stati insieme solo due mesi e facevamo solo sesso, alla fine. >> spiega Olive.
<< Che schifo! Come facevi a fare sesso con un… vecchio? Potrebbe essere tuo padre. E anche il mio. >>
<< E non è nemmeno di bell’aspetto. >> aggiunge, disgustata.
<< Non potrebbe essere tuo padre. Avete dodici anni di differenza. Ma il mio sì. >> le dice Olive.
<< Appunto. >>
<< Comunque era bravo. >> ridacchia Olive.
<< Dio! Come fai a parlare così di lui? Che schifo. >>
Olive le afferra una mano e le dice:
<< Dai, smettila di pensarci e raggiungiamo il nostro tavolo. >>
<< Sei sicura di non provare ancora qualcosa per lui? >> insiste Alice.
<< Sì, sono sicura. Ora provo solo qualcosa per te. >> la rassicura Olive.
Alice le sorride, poi Olive le dà un bacio sulla guancia.

<< Ma chi cazzo…? >> esclama Liz, guardando un punto preciso.
<< Che c’è, Liz? >> le chiede Lux.
<< Sandy! >> urla lei.
<< Ma chi è quella? >> domanda Vicky.
<< Non lo so. >> risponde Liz.
<< Chi state guardando? >> domanda Melissa, arrivando sulla pista da ballo insieme a Paul.
<< Sandy! >> rispondono tutte insieme, indicandole Sandy ad alcuni metri da loro.
<< Ma chi è quella? >> chiede lei.
<< Oddio! L’ha baciato sulla guancia. >> aggiunge, con gli occhi spalancati.
<< Oh mio Dio! >> esclama Melissa, con la bocca spalancata.
Liz rimane in silenzio, Vicky e Charlotte la guardano, Lux è visibilmente preoccupata, Melissa non riesce a credere ai suoi occhi, e Paul stringe la mano di Melissa, incredulo.
<< Liz? >> la chiama Lux.
<< Non può averlo fatto. >> dice lei, ribollendo dalla rabbia.
<< L’ha fatto, invece. L’abbiamo visto tutte. >> le dice Lux.
<< Lux? >> esclama Melissa, dandole un colpetto sul braccio.
Lux si volta verso Melissa e fa spallucce.
<< Stai calma, tesoro. >> le dice Charlotte, toccandole un braccio.
<< Sì, infatti. Magari non è quello che sembra. >> esclama Vicky.
<< È esattamente quello che sembra, invece! >> urla Liz.
<< Tesoro, ma è stata lei a baciarlo. >> la rassicura Melissa.
<< Non me ne frega un cazzo! >> urla Liz, allontanandosi subito.
<< Qui si mette male, molto male. >> afferma Paul, guardando Liz camminare tra la folla per raggiungere Sandy.
<< Già. >> concordano tutte.
<< Chi cazzo è quella? >> urla Liz, arrivata da Sandy, che è insieme a Scott.
Sandy e Scott si voltano verso di lei e Sandy le chiede:
<< Chi? >>
<< Non fare il finto tondo, Sandy. Ti ho visto che ti baciavi con quella troia. >> urla Liz.
<< Oh, hai visto. >>
<< Ti posso spiegare. >> aggiunge.
<< Cosa c’è da spiegare, Sandy? Ti ho visto che ti baciavi con quella troia. >> continua ad urlare Liz.
Scott guarda tutta la scena, visibilmente preoccupato, ma senza dire una parola.
<< È stata lei a baciarmi! >> spiega Sandy.
<< Sì, ho visto, ma di certo non ti sei tirato indietro. >>
<< Mi ha colto alla sprovvista, tesoro. >>
<< Avresti comunque potuto allontanarla! >>
<< Non ho fatto in tempo. >>
Liz lo guarda, senza dire una parola, e improvvisamente si allontana.
<< Liz! >> urla lui.
Liz ritorna dalle sue amiche e nel frattempo Lexi e Lewis raggiungono da Sandy e Scott.
<< Cos’è successo, Sandy? Perché Liz ti stava urlando addosso? >> chiede Lexi, preoccupata.
<< Ha visto che una ragazza mi baciava. >> spiega lui, senza neanche voltarsi, e seguendo ancora Liz con lo sguardo.
<< Cosa? >>
<< Devo parlare con lei, ragazzi. A dopo. >> taglia corto lui, andandosene.
<< Cosa ti ha detto? >> chiede Melissa, appena Liz arriva.
<< Che è stata lei a baciarlo. >>
<< Questo lo abbiamo visto tutti. >> salta su Lux.
<< Già, ma lui non ha esitato a togliersela di dosso. >> esclama Liz, sempre più furiosa dalla rabbia.
<< Dai, cerca di calmarti, tesoro. >> interviene Charlotte.
<< Sì, esatto. >> concorda Vicky.
Liz è fuori di sé dalla rabbia. Vorrebbe prendere a sberle Sandy, ma al momento non riesce neanche a guardarlo in faccia, figuriamoci a parlarci.
Sì, è stata la ragazza a baciarlo, lei l’ha visto, le altre e Paul l’hanno visto, ma hanno anche visto che lui non se l’è tolta di dosso.
Fra loro è sempre andato tutto bene. L’unico problema che hanno avuto in due anni e mezzo, è stata la gravidanza. Ma hanno risolto anche quella, e anche l’aborto spontaneo, perché si sono sempre amati da morire.
<< Sta arrivando Sandy. >> la avvisa Lux.
<< Amore, dobbiamo parlare. >> esclama Sandy, dietro Liz.
<< Non voglio parlare con te ora, Sandy. >> dice Liz, senza neanche voltarsi a guardarlo.
<< Amore, ti prego. >> la implora lui, toccandole un braccio.
<< Non toccarmi, Sandy! >> urla Liz, scrollandosi di dosso il braccio di Sandy.
<< Okay, ma quando torneremo a casa parleremo, d’accordo? >>
<< Sì! >> esclama lei, e lui si allontana con la coda tra le gambe.
<< Dio! Sono così incazzata! >> esclama Liz, fuori di sé.
<< Lo vedo. >> dice Melissa.
<< Ora prova a divertirti e a non pensarci, okay? >> le dice Lux.
<< Sì, ci proverò. >>
<< Liz, stai bene? >> chiede Lexi, arrivando con Lewis.
<< Sì, sto bene, Lexi. >>
<< Chi era la tizia che ha baciato Sandy? >>
<< Non lo so, non l’ho mai vista. >>
<< Nessuno di noi sa chi sia. >> salta su Lux.
<< Gli hai chiesto spiegazioni? >>
<< Sì, gli ho chiesto chi è. Ma sono troppo incazzata ora per parlarci. Parleremo quando saremo a casa. >> spiega Liz.
<< Oh, okay. >>
<< Stai calma, però, okay? >> le dice Lexi.
<< Sì. >> dice lei, facendo un sorriso appena accennato.

<< Ci si rivede, eh? >> dice una voce.
Olive si volta e rivede la persona che ha fatto parte della sua vita solo per due mesi, prima di entrare in bagno.
<< Già. >> risponde lei, avvicinandosi a Mark.
<< Alice… è la tua ragazza, eh? >>
<< Sì. >>
<< Da quando… te la fai con le donne? >>
<< Da poco a dire la verità. È una cosa nuova per me. >>
<< Quindi ora sei… lesbica? Da come mi scopavi non si direbbe proprio. >>
<< Ricordo ancora com’eri brava. >> aggiunge lui.
<< Sono bisex. >> lo corregge Olive.
<< Aah. >>
<< Già. >>
<< Sono rimasto davvero stupito. Però lei è davvero molto bella. >>
<< Già. >>
<< Come te, d’altronde. >> dice lui, squadrandola dalla testa ai piedi, e leccandosi le labbra.
<< Mark? >>
<< Che c’è? >> chiede lui, alzando lo sguardo.
<< Sei tornato con tua moglie? >>
<< Sì. >> risponde lui.
<< Avevo ragione allora. >>
<< Sì, avevi ragione, bambina. >>
Olive gli sorride, senza dire nulla, poi gli chiede:
<< E come va fra voi? >>
<< Bene, molto bene. >>
<< Sono contenta per te, per lei e per i vostri figli. >>
<< Grazie. >>
<< Ora devo andare. Ciao di nuovo, Mark. >>
<< Ciao, Olive. >> dice lui, guardandola entrare nel bagno delle donne.

<< Eccoci qui, ragazzi! >> esclama Olive, raggiungendo gli altri ai tavoli, insieme ad Alice.
<< Non sapete chi ho visto. >> aggiunge.
<< Chi? >> chiede Lexi.
<< Mark. >>
<< Oddio. E come sta? >> chiede Melissa.
<< Bene, come sempre. E… è tornato con sua moglie, come volevasi dimostrare. >> spiega Olive.
<< Ah beh, allora hai fatto bene a lasciarlo. >> salta su Lux.
<< Già. >> concorda Olive.
<< Liz, non dici niente? >> aggiunge.
<< Liz? >> la chiama lei.
<< Abbiamo visto Sandy che si baciava con una. >> spiega Melissa.
<< Cosa? >> chiede Olive, incredula.
<< Sandy ha baciato un’altra ragazza e io ho visto tutta la scena! >> urla Liz.
<< Oddio! >> afferma Olive, sempre più incredula.
<< Lei ha baciato lui. >> precisa Lux.
<< Sì, ma lui non l’ha respinta. >> salta su Liz.
<< Oh mio Dio! >> esclama Olive.
<< Sono così fuori di me. Non puoi capire. >>
<< E ho anche rovinato il compleanno a Lexi. Mi dispiace, Lexi. >> aggiunge.
<< Non mi hai rovinato il compleanno, tesoro. Non preoccuparti. >> le dice Lexi, appoggiando una mano su quella di Liz, per rassicurarla.
Liz sorride a Lexi, poi Olive le accarezza un braccio e le dice:
<< Andrà tutto bene, tesoro. >>
Liz le sorride e le dice:
<< Lo spero. >>


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Capitolo 36
*** Questo è il mio giuramento per te ***


36

Questo è il mio giuramento per te




<< Eccoci qui. >> dice Sandy, in camera con Liz.
<< Sì, eccoci qui. >> ripete Liz, guardando ovunque tranne che Sandy.
Non riesce a guardarlo in faccia. A malapena riesce a trattenere la rabbia e la voglia di urlargli in faccia e d’insultarlo.
<< Guardami negli occhi, Liz. >> le dice lui, avvicinandosi a lei.
<< Non avvicinarti, Sandy. Ti prego. >> esclama lei, indietreggiando.
<< Okay, ma guardami, ti prego. >> la implora lui.
Liz alza lo sguardo e finalmente lo guarda negli occhi. Non riconosce più il suo Sandy, il ragazzo che ama da due anni e mezzo, il ragazzo con cui ha perso la verginità e il ragazzo che le ha cambiato la vita da quel 20 agosto 2012.
<< Come ti senti ora? >> le chiede lui, dopo qualche secondo di silenzio.
<< Come mi sento ora, eh? >> ripete lei.
<< Vuoi davvero saperlo, Sandy? >> aggiunge.
<< Sì. >>
<< Mi sento tradita, mi sento stupida, e voglio solo urlarti in faccia e offenderti. >> sbotta lei.
<< Perché tradita, Liz? È stata lei a baciarmi. >>
<< Non importa, Sandy. Tu non l’hai allontanata. Hai lasciato che lei ti continuasse a baciare. >>
<< Lo stavo per fare, amore, ma il bacio è durato troppo poco. >> si giustifica Sandy.
<< Non ho fatto in tempo. >> aggiunge.
<< Cazzate. >> dice lei, camminando per la stanza.
<< Non sono cazzate, Liz. Ti prego, non fare così. Ascoltami. >> dice lui, seguendola.
<< Come posso crederti, Sandy? Ti ho visto che baciavi un’altra ragazza. L’ho visto con i miei occhi, anzi, l’hanno visto anche Melissa, Paul, Lux, Vicky e Charlotte. >>
<< Lo so, lo so, ed è successo, purtroppo. Ma te l’ho detto, è stata lei a baciarmi e io non ho fatto in tempo ad allontanarla perché il bacio è durato un attimo e mi ha preso alla sprovvista. >> insiste Sandy.
<< Non so se crederti, Sandy. >> dice lei, fermandosi davanti alla cassettiera.
<< Devi credermi, Liz. >>
Sandy la guarda e capisce che lei è davvero arrabbiata con lui, e delusa.
<< Un mese fa. Eravamo in questa stanza, nudi, che facevamo l’amore. Tu hai preso l’iniziativa, tu avevi quel completino rosso di Victoria’s Secret, e tu hai preso quel gel lubrificante alla ciliegia. E hai avuto quel bellissimo orgasmo. Te lo ricordi, Liz? >> le ricorda Sandy.
<< Sì, me lo ricordo. >> risponde lei, con lo sguardo basso.
<< Non ci sono mai stati problemi fra noi. Ci siamo sempre amati sin dall’inizio. Poi tu sei rimasta incinta, ma abbiamo superato anche quello, e anche l’aborto spontaneo. Poi abbiamo deciso di venire qui a Londra, insieme alle ragazze e a Lewis. Università, città nuova, vita nuova, vita da adulti, tanti cambiamenti. >> continua Sandy.
<< Perché per uno stupido bacio ora deve finire tutto questo? >> le chiede lui.
<< Non finirà, Sandy. Faremo ancora tutte le cose che abbiamo fatto finora ma, d’ora in poi, non voglio più parlarti. >>
<< Liz, ti prego. >> esclama lui, afferrando le sue mani.
<< No, Sandy. >> dice lei, lasciandogliele andare.
<< Liz? >> insiste lui, afferrandole di nuovo le sue mani.
<< Sandy. >> dice lei, girando la testa e chiudendo gli occhi per trattenere le lacrime.
<< Ti prego, amore. Devi credermi. Non ti ho mai mentito, non è nel mio stile farlo, lo sai. >>
<< Chi è quella ragazza? >> gli chiede lei, improvvisamente.
<< Una mia compagna del corso di spagnolo. >>
<< Mi sta addosso già da un paio di settimane. Ci ha provato con me un po’ di volte, invitandomi fuori anche per un caffè. >> le spiega Sandy.
<< Quando ieri sera mi ha visto, abbiamo parlato e improvvisamente lei mi ha baciato. È stato tutto così all’improvviso, amore. Non ho potuto fare niente, te l’ho già detto. >> aggiunge.
Liz non dice niente, non lo guarda neanche in faccia.
<< Liz, ti prego. >> le dice lui, guardandola.
<< Non riesco neanche a guardarti in faccia, Sandy. >> riesce a dire Liz.
<< Liz! >> urla Sandy, perdendo la pazienza.
<< Non puoi non credermi, cazzo! Ti sto dicendo la verità! Non ti ho mai mentito in questi due anni e mezzo e non ho mai mentito in vita mia! >> continua ad urlare Sandy.
<< Sandy, ti prego, non urlare! Sono le tre e mezzo del mattino! >>
<< Ma non mi credi, Liz! E poi stai urlando anche tu! >>
<< Sì, ma non urlare. Ti sentiranno tutti. >>
<< Non m’importa! Tanto sanno che stiamo litigando! >>
<< Liz, ti prego. >> insiste lui.
<< Perdonami. >>
<< Non riesco a perdonarti, Sandy. Non riesco nemmeno a guardarti in faccia, cazzo! Ti odio in questo momento e ti offenderei in tutte le lingue del mondo! Dio, sto urlando in francese e non me ne sono neanche accorta! >> sbotta lei, parlando in francese.
<< Lo so, parli in francese quando sei incazzata. >>
Sandy e Liz si guardano per un po’, poi lui dice:
<< Liz? Quindi? >>
<< Sandy, ti prego, non insistere. Ora voglio restare da sola. Voglio dormire da sola, per cui vado in un’altra camera. >> dice lei, raggiungendo la porta.
<< Liz? >> la prega lui.
<< Parliamo ancora domani mattina, Sandy. >> taglia corto lei, aprendo la porta e uscendo.
<< Hey. >> sussurra Melissa, dopo aver sentito che Liz è salita nel letto dove lei dorme.
<< Hey. >>
Melissa si volta e la guarda, senza dire una parola. Un attimo dopo Liz scoppia a piangere.
<< Non piangere, tesoro. >> dice Melissa, abbracciandola.
<< Non abbiamo mai avuto problemi, e ora questo. >> dice Liz, fra le lacrime.
<< Tutte le coppie litigano, tesoro. >> la rassicura Melissa.
<< Noi no. >> esclama Liz, stringendola ancora più forte.
<< Avete già litigato, invece. Piccoli litigi, ma comunque litigi, tesoro. >> le ricorda Melissa, mentre Liz si stacca da lei.
<< Lo so, ma… lui mi ha tradita, Melissa. Stavolta la cosa è grave. >>
<< Non lo è, tesoro. Vedrai che risolverete. >>
<< Hey. >> esclama Lux, entrando nella stanza.
Liz e Melissa si voltano verso di lei, che intanto le sta raggiungendo sul letto.
<< Posso unirmi a voi? >> chiede Lux.
<< Sì, certo. >> risponde Melissa, facendole spazio sotto le coperte.
<< Perché sei qui, Liz? >> le chiede Lux.
<< Perché non volevo dormire con Sandy. >>
<< Oh, capisco. >>
Liz scoppia di nuovo a piangere e abbraccia Lux, che è in mezzo a lei e Melissa.
<< Non piangere, Liz. >>
<< Ora dovresti solo dormire e non pensarci. >> aggiunge.
<< Non ci riesco, ragazze. >>
<< Ci riesci, ci riesci. >> esclama Lexi, sulla soglia della porta.
Le ragazze si voltano e Liz esclama:
<< Non ho bisogno del vostro conforto, ragazze. >>
Poi le guarda una per una.
<< Oh, sì che ne hai bisogno, invece. >> le dice Lexi, salendo sul letto.
<< Non c’è più spazio in questo letto, ragazze. >> afferma Melissa.
<< Non importa, starò sopra le coperte. >> le dice Lexi.
<< Non devi piangere, Liz. Devi solo dormire qualche ora e domani mattina parlerai ancora con Sandy. Non ti dirò che è giusto non perdonarlo e sbagliato perdonarlo, e viceversa, questo devi deciderlo tu, tesoro. Però ti dirò che penso che tu debba credere a Sandy. Lui è un ragazzo davvero incredibile, sono rari quelli come lui. >> le dice Lexi, stringendole una mano.
<< Già, Lexi ha ragione. >> salta su Lux.
<< Già. >> concorda Melissa.
<< Gli ho detto che non voglio più parlargli. >> afferma Liz.
<< Lo so, l’abbiamo sentito tutte. >> dice Lexi.
<< Stavate urlando. >> aggiunge Melissa.
<< Lo so. >> afferma Liz
<< Sei qui, grazie al cielo! >> esclama improvvisamente Olive, entrando nella stanza, e chiudendo la porta dietro di sé.
<< Ma non dovevi restare a dormire da Alice? >> le chiede Liz.
<< Sì, ma tu sei più importante. >> risponde lei, sedendosi sul letto.
<< Perché siete tutte qui, ragazze? >> esclama Liz, guardandole una per una.
<< Per starti vicina, tesoro. >> risponde Olive, sorridendole.
<< Allora vado a dormire in sala, o con Lewis, se è necessario. >> dice Liz, alzandosi dal letto.
<< Hey! Non toccare il mio ragazzo! >> esclama Lexi, fingendosi offesa.
<< Torna qui! >> le dice invece Olive.
<< Voglio stare da sola. >>
<< Hai bisogno di noi, tesoro. >> le dice Melissa.
<< Sì, torna qui, Elizabeth. >> salta su Lux.
<< Elizabeth? Questo è un colpo basso, Lux. >> afferma lei, fermandosi e voltandosi verso le sue migliori amiche.
<< Lo so. >> dice Lux, ridacchiando.
<< Dai, Liz, restiamo tutte qui stanotte. >> salta su Olive.
<< Ti aiuteremo a non pensarci almeno per stanotte. >> aggiunge.
<< Okay. >> dice Liz, rassegnata, tornando sul letto.
Le ragazze le sorridono e lei sorride loro a sua volta, poi Melissa inizia a cantare la loro canzone.
<< My best friend, best friend til the very end
Cause best friends, best friends don’t have to pretend
You need a hand, and I’m right there right beside you
You in the dark, I’ll be the bright light to guide you
‘Member the time time times sneaking out the house
All of the time time times that you had your doubts
And don’t forget all the trouble we got into
We got something you can’t undo, do.

Laughing so damn hard
Crashed your dad’s new car
All the scars we share
I promise, I swear. >> canta Melissa, mettendo una mano sul cuore e sorridendo a Liz e poi anche alle ragazze.

<< Wherever you go, just always remember
That you gotta a home for now and forever.
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you.
Wherever you go just always remember
You're never alone, we're birds of a feather
And we'll never change, no matter the weather
This is my oath to you. >> cantano tutte insieme, guardandosi l’un l’altra.

<< I know I drive you crazy hmm... sometimes
I know I call you lazy and that’s most times
But you complete me and that’s no lie
You are my tuxedo and I’m your bow tie. >> continua a cantare Melissa, facendo il gesto di stringersi il papillon, quando dice “bow tie”.

<< We in the car sing sing singin' our song
Walk in the building, tear it down, like we King Kong
And in my eyes you could do do no wrong
You got a best friend sing sing along. >>

<< Okay, okay, ora basta cantare. >> la interrompe Lexi.
<< Sì, esatto. >> concorda Lux.
<< Grazie, ragazze. >> dice Liz, qualche secondo dopo, sorridendo alle sue migliori amiche.
<< Di nulla, tesoro. >> dice Olive.
<< Ora però dormiamo. >> aggiunge.


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Capitolo 37
*** Un angelo sceso sulla terra ***


37

Un angelo sceso sulla terra




<< Olive? >> la chiama Liz, bussando alla porta, insieme alle ragazze.
<< Voglio stare da sola, ragazze. >>
<< Sono due settimane che non fai altro che stare da sola. >> esclama Melissa.
<< Lo so, ma… non sto tanto bene ultimamente. >>
<< Dicci che hai. È successo qualcosa con Alice? Qualcosa al lavoro? Diccelo, Olive. >> esclama Lexi.
<< Siamo le tue migliori amiche, le tue sorelle, ci sosteniamo l’un l’altra. >> salta su Lux.
<< Lo so, ragazze, ma davvero, voglio stare sola. È un periodo orrendo ultimamente. >>
<< Anche per me lo è, Olive. >> interviene Liz.
<< Tu e Sandy risolverete, Liz. Vedrai. >>
<< Non lo so, Olive. >>
<< Ti prego, apri la porta. Mi sono stancata di parlarti attraverso questa porta. >> aggiunge Liz.
<< No, ragazze. Non insistete, vi prego. >>
<< Okay. >> si arrende Lux, insieme alle altre.
<< Io non so più davvero cosa fare con lei. >> esclama Melissa, raggiungendo il salotto con le ragazze.
<< Neanch’io. >> dice Lux.
<< Sono due settimane che a malapena ci rivolge la parola, che sta sempre da sola in camera, che va solo al lavoro e non esce più con noi. E non parla e non si vede neanche con Alice. Non va neanche al solito Starbucks durante la pausa pranzo. Io non la riconosco più, ragazze. >> afferma Lexi.
<< Anch’io non la riconosco più. Dov’è finita la nostra ragazza pazza? Dov’è finita la nostra Olive? Era lei a dar vita a noi, era lei quella spensierata e piena di vita. Sto iniziando a preoccuparmi seriamente. Non vorrei che le fosse successo qualcosa. >> salta su Liz.
<< Sto iniziando a preoccuparmi anch’io, in effetti. >> dice Lux.
<< Anch’io. >> concorda Melissa.
<< Abbiamo parlato con Alice e lei ci ha sempre detto che fra loro va bene, ma allora cos’è successo? >> esclama Lexi.
<< Non lo so. >> risponde Liz.


Il giorno dopo, Olive va al lavoro.
Ultimamente non è molto brava, essendo sempre di pessimo umore, assente, immersa nei suoi pensieri e triste. Le colleghe l’hanno notato, ma tutto sommato il suo lavoro lo fa, anche se non come prima.
<< Mia! >> esclama qualcuno, al telefono erotico.
<< Oh mio Dio! Mia! >> esclama qualcun altro.
<< Sei davvero tu? >> chiede un’altra voce.
<< Oddio, vieni qui e fatti abbracciare. >> dice qualcun altro.
Olive alza lo sguardo e vede che tutte le sue colleghe stanno accerchiando una ragazza. È alta, bionda, con i capelli lunghi, con gli occhi color nocciola, magra, ma non troppo, e ha un seno generoso. È bella, davvero bella, e ha un viso così candido e angelico. Sembra una così brava ragazza, e con quel viso così angelico, Olive si chiede cosa ci faccia in un telefono erotico, e perché tutte le sue colleghe sembrano conoscerla.
Olive la osserva e osserva le sue colleghe fare mille domande alla ragazza, che si chiama Mia, da quanto ha capito.
Ha dei modi così carini ed educati, e Olive ne è davvero colpita. Non aveva mai visto nessuno come lei. Sembra davvero un angelo. Per un po’ non pensa più a tutti i brutti pensieri che stava pensando prima che lei entrasse.
<< Cosa ci fa in un telefono erotico? Qui dentro siamo tutte malate di sesso. >> pensa Olive, fra sé e sé. << Sembriamo delle ninfomani, lei invece sembra un angelo sceso sulla terra. >> continua a pensare.
<< Dio, quant’è bella! Me la farei, non c’è dubbio. E che vocetta dolce che ha. È sottile, ma mi piace e a lei sta bene. >>
<< Oddio, ma Alice? Dio, me le farei entrambe. Insieme, probabilmente. >> Olive scuote la testa e scaccia via tutti quei pensieri sporchi.
<< Olive? >> la chiama una collega.
<< Olive? >> la richiama per la seconda volta.
<< Sì? >> dice lei, scuotendo la testa e alzando lo sguardo.
<< Voglio presentarti una nostra ex collega. Mia. >>
<< Mia, lei è Olive, la nuova arrivata. Anche se è da settembre che è qui. >> aggiunge.
<< Ciao. >> dice Mia, sorridendo ad Olive.
<< Ciao. >>
<< Mia, piacere. >> dice lei, porgendole la mano.
<< Olive, piacere mio. >> afferma Olive, stringendole la mano.
<< Sembri così giovane per lavorare qui. Quanti anni hai? >>
<< Diciannove. Tu? >>
<< Ventidue. >>
<< Ah, wow. >> esclama Olive, squadrandola dalla testa ai piedi.
Mia se ne accorge e le fa un sorriso, che Olive ricambia.
<< Oddio mio! Merda, me la scoperei. Quel suo sorrisetto e quel suo bel visino. >> pensa Olive.
Olive prende la bottiglietta d’acqua dalla sua postazione, ne beve un sorso e, quando Mia si volta e si allontana insieme alle colleghe, Olive sputa l’acqua e ha gli occhi spalancati.
<< Tutto okay, Olive? >> le chiede una collega.
<< Sì sì, tutto okay. >> risponde lei, pulendosi la bocca.
<< Oh mio Dio! E quel culo da dove sbuca? Non l’avevo notato. Dio mio, ma è sodissimo. Come fa ad averlo così? È persino più bello del mio, e ce ne vuole, cazzo. >> pensa Olive, fra sé e sé.
Olive finalmente si alza dalla sua postazione e raggiunge le colleghe e Mia, che stanno chiacchierando.
Scopre che Mia lavorava al telefono erotico poco prima che lei arrivasse, e che ha lasciato il lavoro per fare la spogliarellista. Le hanno anche offerto di fare un calendario nuda e lei ha accettato, essendo molto pagata.
<< Non ti sei minimamente vergognata a posare nuda davanti a tante persone? >> chiede improvvisamente Olive.
Non era ancora intervenuta durante la conversazione fra Mia e le sue colleghe.
Mia si volta verso di lei e le risponde:
<< No, assolutamente no. Mi è venuto naturale farlo. Il fotografo mi diceva come dovevo mettermi e io lo facevo. Mi dicevano tutto gli altri, io dovevo solo mettermi in un certo modo. >>
<< È stato facile e divertente. >> aggiunge, sorridendole.
<< Wow. Sembra tutto così naturale, detto da te. >>
<< Per me lo è. >>
Olive le sorride e la osserva per un po’, poi le chiede:
<< E fare la spogliarellista com’è? >>
<< Beh, lì almeno tieni i vestiti. >> scherza Mia, con quella sua vocetta.
Olive ride con lei, poi le fa un gran sorriso, che lei ricambia subito.
<< Sei molto bella, Olive. >> le dice Mia.
<< Penso che tu sia sprecata in questo posto. Come lo ero io. >> aggiunge.
<< Grazie. >> dice Olive, sorridendole.
<< E comunque credo anch’io di essere sprecata qui, ma tutto sommato mi piace lavorare in questo posto. Poi questo è il mio primo lavoro. Da qualche parte dovrò pur iniziare, no? >>
<< Sì, come ho fatto io. >>
<< Pensa che mi hanno anche offerto di girare un film porno. Ci sarà anche un ménage à trois nel film. >> le confessa Mia.
<< Ah, wow. Per cui tu lavoreresti anche con le donne? >>
<< Certo. Sono bisex, per me non ci sono problemi. >> le risponde Mia, con un gran sorriso.
<< Mmh… quel sorrisetto angelico che la fa sembrare una brava ragazza. >> pensa Olive.
<< È tutt’altro che una brava ragazza, a sto punto. >> continua a pensare fra sé e sé.
<< Wow! >> esclama Olive, sempre più stupita da questa bellissima ragazza.
<< Comunque, tu hai accettato? >> aggiunge.
<< Ci sto ancora pensando, ma credo che accetterò. Per me sarebbero altri soldi e più opportunità di essere vista. >>
<< Faresti bene ad accettare. >>
<< Già. >> concorda Mia, squadrando Olive.
<< Sai, hai un bel fisico anche tu, Olive, e vedo che hai anche un seno bello grande. Dovrei portarti con me. Penso che piaceresti. >> aggiunge.
<< Grazie. Mi farebbe piacere. >> le dice Olive.
<< Dove vai di solito a mangiare per la pausa pranzo? >> le chiede Mia.
<< Allo Starbucks qui vicino. >>
<< Anch’io ci andavo sempre. Ti va se ci andiamo insieme? Così chiacchieriamo un po’. >> le propone Mia.
<< Certo, volentieri. >>


<< Olive! >> esclama Alice, fuori dallo Starbucks, sorpresa di vederla dopo più di due settimane che non si faceva viva.
<< Ciao, Alice. >> la saluta Olive, imbarazzata.
Alice guarda storto Mia, mentre lei le sorride, con il suo solito sorriso angelico, da brava ragazza.
<< Non ti si vede da due settimane. Ho provato a chiamarti un sacco di volte. >> le dice Alice.
<< Lo so, ma non è un bel periodo per me. >>
<< Se solo potessi dirmi cosa succede, piccolina. >> le dice Alice, guardandola negli occhi.
<< Non parlo neanche con le ragazze, Alice. È solo un brutto periodo, tutto qui. Voglio solo stare da sola. >> si giustifica Olive.
<< Okay. >> dice Alice, rassegnata, per poi guardare Mia.
<< Piacere, Mia. >> dice Mia, porgendole la mano.
<< Alice, piacere mio. >> dice lei, stringendogliela.
<< Sei la sua ragazza? >> le chiede Mia.
<< Sì. >>
<< Non ti facevo lesbica, Olive. >> le dice Mia, voltandosi verso di lei.
<< Infatti non lo so. Sono bisex. >>
<< Ah, okay. >>
<< Oggi è venerdì. Come mai sei qui? >> salta su Olive.
<< Mi hanno messo qui solo per oggi. Domani torno nell’altra palestra. >> spiega Alice.
<< Ah, okay. >>
Le tre ragazze continuano a chiacchierare per dieci minuti, poi Olive e Mia tornano al telefono erotico, mentre Alice entra dentro lo Starbucks.


<< Non c’è Olive, vero? >> chiede Charlotte, al Fabric, con Vicky, le ragazze, Lewis, Scott e Paul, la sera stessa.
<< No. >> risponde Lexi.
<< Perché non provate a chiudervi a chiave in una stanza e parlare con lei? >> propone Vicky.
<< Non possiamo costringerla, se non vuole parlare con noi. >> spiega Melissa.
<< Lo so, ma sono due settimane che non vi parla. >>
<< Già. >> dice Melissa, bevendo il suo drink, a testa bassa.
<< Cosa ci fa lui qui? >> urla Liz, improvvisamente.
<< Chi? >> chiede Lexi.
<< Sandy! È laggiù. >> risponde Liz, indicandolo.
<< Gli abbiamo detto che saremmo venute qui stasera, quindi… eccoli lì. >> confessa Melissa.
<< Ragazze? Lo sapete che non voglio più parlarci. >>
<< Devi perdonarlo, tesoro. Sono due settimane che non vi vedete e parlate. Ti prego, risolvete. >> le consiglia Lux.
<< Concordo. >> salta su Melissa.
<< Lux ha ragione, tesoro. >> interviene anche Lexi.
<< Oh, concordo anch’io, Liz. >> esclama Vicky.
<< Anch’io. >> dice Charlotte.
<< Non voglio parlare con lui, ragazze. Prendo un taxi e torno a casa. Ciao. >> taglia corto Liz, andandosene.
<< Anzi, sapete cosa faccio ora? >> esclama Liz, tornando dagli altri.
Tutti la guardano preoccupati e stupiti.
<< Prendo il primo ragazzo che capita e ci ballo insieme, davanti a Sandy! >> aggiunge.
Liz sorride al primo ragazzo carino che vede, gli chiede di ballare, poi si avvicina a Sandy e balla con lui.
Sandy se ne accorge, così lei lo guarda e poco dopo bacia il ragazzo con cui sta ballando. Sandy rimane a bocca aperta, non crede a quello che ha appena visto.
Poco dopo arriva un amico del ragazzo, che si mette a ballare con loro, e lei balla in mezzo ai due ragazzi.
Non ha mai ballato in quel modo con nessuno, tanto meno con Sandy e con degli sconosciuti.

<< Liz, dobbiamo parlare! >> esclama Sandy, poco dopo, afferrandola per un braccio e trascinandola via dalla folla di gente che balla.
<< Non voglio parlarti, Sandy! >> urla lei, continuando a camminare, senza neanche guardarlo in faccia.
<< Liz, ti prego. >> la implora lui, fermandosi e lei dopo di lui.
<< Sandy, per favore, lasciami in pace. >>
<< Non ti lascio, Liz. >> insiste lui.
<< Hai detto che non volevi più parlarmi, ma non hai detto che non volevi più vedermi. >> aggiunge, cercando il suo sguardo, ma lei guarda in basso.
<< Non l’ho detto, invece. >>
<< Oh sì che l’hai detto, invece. Me lo ricordo benissimo. >>
<< Lasciami andare via, Sandy. >> esclama lei, liberandosi dalla stretta di Sandy, mentre lui la guarda allontanarsi.
Liz raggiunge l’uscita e se ne va dal Fabric in taxi.
Durante il tragitto dal Fabric a casa, Liz si sente maledettamente in colpa per quello che ha fatto, ma voleva far ingelosire Sandy, voleva fargli vedere cos’ha perso.
<< Ha funzionato? >> chiede Lexi, quando Sandy ha raggiunto gli altri.
<< No, come pensavo. >>
<< Mi dispiace, Sandy. >> dice Lexi.
<< Anche a me. >>


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Capitolo 38
*** Il momento delle confessioni ***


38

Il momento delle confessioni




<< Vado io! >> esclama Liz, dopo aver sentito suonare il campanello, due giorni dopo.
<< Ciao. >>
<< Sandy, cosa ci fai qui? >> gli chiede Liz, con la faccia tutt’altro che contenta.
<< Prima che mi mandi via, lasciami dire due cose, per favore. >>
Liz lo guarda, senza dire nulla, così lui inizia il suo discorso.
<< Non ne posso più di questa situazione orribile. Sono due settimane che non ci parliamo e non ci vediamo. Due settimane che sto malissimo, che piango sempre, che non faccio altro che pensare a te. Due settimane che sono da solo, in una camera d’albergo. Mi sento tanto solo, Liz. Tu almeno hai le tue amiche, io ho a malapena qualche amico all’università. >>
Sandy fa una pausa, poi riprende.
<< Mi manchi, Liz. Da morire. Non riesco a stare senza di te per troppo tempo. È un incubo un giorno, figuriamoci due settimane. Mi manchi tu, mi mancano i tuoi occhi, i tuoi sorrisi, i tuoi sguardi, i tuoi dolci. Mi manca fare l’amore con te, mi manca quando prendi l’iniziativa, sai che noi ragazzi l’adoriamo. >> continua lui, sorridendole.
<< Aspetta, aspetta, non continuare. Vieni dentro, dai. >> lo interrompe lei.
<< Mi manca tutto di te, Liz. Non posso accettare che tutto questo finisca solo per un stupido bacio, che io neanche volevo tra l’altro. È successo tutto così all’improvviso, amore, te l’ho già detto tante di quelle volte. >>
<< Hai avuto tanto tempo per pensare. Per pensare a quello che è successo, a noi. Ti prego, perdonami. Ti prego, Liz. Lo sai che ti amo. Ed è così da sempre. >> continua Sandy, mentre lei lo ascolta senza dire una parola.
<< Ti ho amata ieri, ti amo ancora, sempre stato, sempre sarà. >> aggiunge.
Sandy la guarda, ma lei non parla ancora.
<< Ti prego, Liz, dì qualcosa. >>
<< Mi sei mancato anche tu, Sandy. >> dice finalmente Liz.
Sandy le sorride, e lei aggiunge:
<< Mi dispiace d’aver baciato quel tipo, venerdì al Fabric. >>
<< Non fa niente, amore. L’ho capito che l’hai fatto apposta, come hai fatto apposta a ballare con lui e quell’altro. >>
<< Già. >>
Sandy si avvicina a lei, le afferra le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Ti amo, Liz. >>
<< Ti amo anch’io, Sandy. >>
Sandy appoggia la mano sulla guancia di Liz e poi la bacia.
<< Dio, quanto mi sei mancata. >> esclama Sandy, staccandosi da Liz.
Liz gli sorride e stavolta è lei a baciare lui.
<< Sandy! >> esclama Lexi, sorpresa, entrando in salotto insieme a Lewis, Melissa e Lux.
<< Ciao, ragazzi. >> li saluta lui, tutto contento, con un braccio sulle spalle della sua Liz.
<< Cos’è successo? Ci spiegate, per favore? >> chiede loro Melissa.
<< Sandy è venuto a casa e… beh… abbiamo fatto pace, ecco. >> spiega Liz.
<< Era ora, finalmente! >> esclama Melissa.
<< Sì, esatto. >> concorda Lux.
<< Era ora, ragazzi. Bentornato a casa, Sandy. >> dice anche Lewis.
<< Grazie, Lewis. >> dice Sandy, con un sorriso trionfante.
<< Olive, Olive, Olive! >> la chiama Liz, alzandosi dal divano, appena vede sbucare l’amica sulle scale.
<< Come mai sei tanto felice, Liz? >>
<< Sandy… È venuto qui a casa e… abbiamo fatto pace. >>
<< Finalmente. Sono contenta per voi, tesoro. >>
<< Grazie. >>
<< Olive? >> la richiama Liz, mentre lei sale le scale.
<< Che c’è? >> le chiede, fermandosi e voltandosi verso di lei.
<< Perché stai così? >> le domanda, raggiungendola sulle scale.
<< Perché non parli più con noi da due settimane? Perché stai sempre in camera? Perché non esci più con noi e vai solo al lavoro? >> aggiunge, guardandola negli occhi.
<< Liz, non voglio parlarne. >> afferma lei, voltandosi per non guardarla negli occhi, e abbassando lo sguardo.
<< Olive, ti prego. Non puoi andare avanti così. Sono stata meglio io, senza Sandy, che tu, senza un apparente motivo per stare male. Cos’è successo? >>
<< Olive, parlami. >> insiste Liz.
Liz le afferra una mano e con l’altra le volta il viso, il modo da guardarla in faccia.
<< Olive? >>
Olive inizia a piangere e Liz la guarda preoccupata.
<< Liz… >> dice Olive, abbracciandola subito dopo.
<< Cos’è successo, tesoro? >> insiste Liz.
<< Credo sia arrivato il momento di fare alcune confessioni. >> risponde Olive, staccandosi da Liz.
<< Quali confessioni? >>
<< Vieni. >> dice lei, prendendola per mano e raggiungendo gli altri in salotto.
<< Ragazzi? >> esclama Olive, entrando in salotto con Liz.
Tutti si voltano verso di lei e la vedono piangere.
Raramente le ragazze l’hanno vista piangere. Lei non piange spesso. Anzi, è una forza della natura e ha sempre il sorriso stampato sulla faccia, ed è sempre allegra.
<< Perché piangi, Olive? >> le chiede Melissa, preoccupata.
<< È arrivato il momento di fare alcune confessioni. >> inizia a dire lei.
<< Quali confessioni? >> chiede Lexi, confusa e preoccupata.
Olive si siede sul divano accanto a Lux, e inizia a parlare.
<< Non so neanche da dove iniziare. >>
<< Speravo di non dovervelo mai dire. Speravo che questa cosa non sarebbe mai venuta fuori, ma… non posso più tenervela nascosta. >>
<< Olive, ci fai preoccupare così. Vai al dunque, per favore. >> salta su Liz.
<< Ci arrivo, Liz, aspetta. >>
<< In queste ultime due settimane sono stata davvero male. Ero, anzi, sono depressa, parlo poco, esco solo per andare al lavoro e non voglio neanche più vedere Alice, ma questo lo sapete anche voi. Venerdì, al lavoro, è arrivata una ragazza che lavorava al telefono erotico. È bellissima, bionda, con un culo fantastico e una vocetta angelica. Quando l’ho vista mi è tornato subito il sorriso e… diciamo che mi ha riportato in vita. >> spiega Olive.
<< Il resto ve lo racconterò dopo. Ora voglio raccontarvi perché sono stata male in queste ultime due settimane. >>
Olive fa una pausa, poi riprende.
<< Due sabati sera fa sono andata al London Eye con Alice, vi ricordate? Beh, quando lei mi ha salutata davanti a casa, è arrivato un ragazzo. Pensavo mi volesse chiedere di accendere la sua sigaretta, visto che ce l’aveva in mano, invece ha iniziato a parlare con me, e improvvisamente ha iniziato a toccarmi. >>
Le ragazze si mettono le mani sulla bocca, preoccupate.
<< Mi ha toccato le braccia, poi mi ha palpato il culo più volte, dicendomi cose poco carine, e io gli dicevo di andarsene, ma lui non se ne andava. Quando ha provato a infilare le mani sotto la gonna, gli ho tirato un calcio nelle palle e gli urlato di andarsene, così finalmente se n’è andato, scappando, e dandomi anche della troia, tra l’altro. >>
<< Oh mio Dio. >> dice Liz.
Melissa, Lux e Lexi non dicono niente.
<< Per fortuna ho avuto il coraggio di agire. >> continua Olive.
<< Non come l’altra volta. >> aggiunge.
<< Altra volta? >> chiede Melissa, confusa e preoccupata.
Olive annuisce e intanto le ragazze sono sempre più preoccupate.
<< Quale altra volta? >> chiede Lexi, impaziente di sapere tutta la verità.
Liz guarda Olive e capisce, capisce cosa vuole dire, così inizia a piangere.
Olive si volta verso l’amica e le sorride, appoggiando una mano sulla sua, per rassicurarla.
<< Quale altra volta, Olive? >> le domanda Liz, con le lacrime che le rigano il viso.
<< Era il mio vicino di casa. E io avevo undici anni. >> inizia a dire.
Le ragazze si mettono le mani nei capelli e iniziano a piangere. Sandy e Lewis guardano Olive, preoccupati, e stringono la mano alle proprie ragazze.
<< Aveva solo trent’anni e i miei si fidavano di lui. Anch’io mi fidavo di lui, ma… ci sbagliavamo tutti. >>
<< Un pomeriggio venne a casa mia per farmi da baby-sitter, come capitava ogni tanto. Io dicevo ai miei che non avevo bisogno della baby-sitter. >> continua Olive, scoppiando a piangere.
Lux e Lexi stringono una mano di Olive, mentre Liz e Melissa l’altra, e lei continua a raccontare.
<< Beveva, ogni tanto si drogava e… >> aggiunge Olive, singhiozzando.
<< Perché non ce l’hai mai detto? >> le chiede Lexi.
<< Perché eravamo piccole. Non avevo mai il coraggio, ragazze. >> spiega Olive.
<< Avresti dovuto dircelo. >> dice Melissa, piangendo.
<< Esatto. >> concorda Lux.
Liz non riesce neanche a parlare per quanto è scioccata.
<< Lui iniziò a toccarmi, mi disse che ero una bambina davvero carina, che avevo già il corpo sviluppato, e tante altre cose. Successe tutto così in fretta, ragazze. Io neanche me ne resi realmente conto. >> dice Olive, guardando il pavimento.
<< Fu una tale liberazione quando lo vidi sulla barella dell’ambulanza, due mesi dopo. Pensai che aveva avuto quello che si meritava. >> aggiunge.
<< È morto? >> chiede Melissa.
<< Sì. Morto per un’overdose di alcol e droga. Aveva avuto quello che si meritava. Era morto e io ne ero davvero felice. >> risponde Olive, stentando un sorriso.
<< Ora capisco perché non ci hai mai voluto dire quando, dove e con chi hai perso la verginità. >> salta su Lux.
<< Beh, ora lo sapete. >>
Liz non riesce ancora a parlare. È troppo sconvolta per farlo.
<< Liz, tesoro, non dici niente? >> le chiede Olive, asciugandole le lacrime.
<< Sono troppo sconvolta per dire qualcosa, Olive. >> risponde Liz, scoppiando a piangere e abbracciando l’amica.
Olive la stringe forte e le dice:
<< Sono passati tanti anni, tesoro. Ormai è il passato. E lui ha avuto quello che si meritava. >>
<< Lo so, ma… tu hai sofferto in silenzio e non hai detto nulla a nessuno, neanche a noi. >>
<< Lo so, ma sono sempre stata forte, tesoro. Come Lexi. >> le dice Olive, sorridendo a Lexi.
<< Lo so, ma… non l’hai neanche denunciato. >>
<< Non ce n’è stato bisogno, alla fine, perché lui è morto. Ho avuto la mia vendetta e la giustizia è stata fatta, senza che io facessi niente. >> le spiega Olive.
<< Hai rivissuto tutto quello due settimane fa. >> singhiozza Liz.
<< Stavolta ho potuto difendermi, tesoro. Stavolta sono un’adulta. >>
<< Smettila di piangere, Liz. Io ho smesso da un po’. >> esclama Olive, qualche secondo dopo.
Liz si stacca da Olive e la guarda, cercando di sorriderle.
<< Brava. >> le dice Olive, asciugandole le lacrime.
<< Ci dispiace tanto, Olive. Ti saremmo state vicine… se solo avessimo saputo. Sia nel 2007 che due settimane fa. >> salta su Melissa.
<< Esatto. Ci dispiace tanto, Olive. >> dice anche Lux.
<< Wherever you go, just always remember
That you gotta a home for now and forever.
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you. >> canta Melissa, stringendo la mano di Olive, per poi sorriderle.
Olive le sorride, poi si abbracciano tutte.
Finalmente parlano anche Sandy e Lewis e le dicono parole di conforto e lei li ringrazia, e la abbracciano anche.


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Capitolo 39
*** Immaginavo che mi volessi ***


39

Immaginavo che mi volessi




<< Che c’è, Olive? >> le chiede Mia, in un studio, in posa per fare il suo calendario nuda.
<< Niente. È che… >> risponde Olive, lasciando la frase a metà.
<< Graham! Eccoti finalmente! >> esclama Mia.
<< Guarda chi ho portato con me oggi! >> aggiunge, infilandosi un accappatoio bianco e raggiungendo un uomo sulla quarantina.
<< Olive, vieni qui! >> le dice Mia, e Olive la raggiunge subito.
<< Lei è Olive. Una mia nuova amica. >> la presenta Mia.
<< Olive, lui è Graham Norton, il mio agente. >>
<< Piacere mio, Olive. >> dice Graham, porgendole la mano, che lei stringe.
<< Sei davvero molto bella, Olive. >> le dice Graham.
<< Grazie. >>
<< Mia mi ha già parlato di te e aveva ragione. Sei davvero bellissima, e hai un gran bel fisico. >>
<< Grazie, signore. >>
<< Non chiamarmi signore. Chiamami Graham, per favore. >>
<< Okay. >> dice Olive, imbarazzata.
<< Dai, Mia, rimettiti a fare le foto che intanto io chiacchiero un po’ con Olive. >> le dice Graham, e lei torna alla sua postazione, togliendosi l’accappatoio e rimanendo nuda.
Olive la osserva ancora, come ha fatto poco prima, quando si è tranquillamente tolta i vestiti e si è messa sotto le luci, e si è fatta fotografare.
È davvero splendida e ha la pelle candida. Sembra quella di un neonato.
Non è né magra, né con qualche chilo in più. Ha un fisico giusto, con una terza di seno e un sedere molto sodo. Olive non aveva mai visto un sedere così.
La squadra dalla testa ai piedi. Osserva ogni minimo dettaglio. Nota il suo piercing all’ombelico, e sorride pensando alla sua lingua che glielo sfiora. Nota che non ha neanche un tatuaggio, a contrario di lei, che ne ha ben sette. Ma un tatuaggio su quel corpo e su quella pelle candida starebbe malissimo. Significherebbe rovinare un capolavoro della natura. Mia è perfetta così com’è.

<< Olive? >> la chiama Mia.
<< Sì? >>
<< Ti vedo assente. Che hai? >>
<< Niente, niente. È solo che… hai davvero un bel corpo, e ti ammiro per come riesci a posare nuda, senza farti troppi problemi. >>
<< Ma è facile, tesoro. Mi meraviglio che non hai confidenza e non sei a tuo agio con il tuo corpo. Hai davvero un gran bel corpo anche tu. >> le dice Mia, bevendo un sorso del suo caffè di Starbucks.
<< Ho confidenza e sono a mio agio anch’io con il mio corpo, e mi piace molto, soprattutto il seno, ma… farsi fare delle foto da degli sconosciuti è diverso. >> le spiega Olive.
<< È solo un lavoro e sono solo delle foto, tesoro. Nulla di più. >>
<< Chiami tutti tesoro, tu? >> le chiede Olive.
<< Sì, di solito sì. Ti dà fastidio? >>
<< No, assolutamente no. >>
<< Come va con Alice, comunque? >> le chiede Mia, bevendo un altro sorso del suo caffè.
<< Vuoi un po’? >> aggiunge.
<< No, grazie. >>
<< Comunque… a dire la verità non stiamo più insieme. Non andava più fra noi e non c’era più l’entusiasmo che c’era all’inizio, ecco. >> le spiega Olive.
<< E poi da quando ho conosciuto te, non faccio altro che pensarti e sognarti e… farmi delle fantasie erotiche assurde. E nulla, vorrei solo scoparti perché sei meravigliosa. >> pensa Olive, fra sé e sé, osservandola.
Indossa solo un accappatoio bianco ed è scalza. Ha lo smalto rosso sulle unghie dei piedi e ha dei piedi piuttosto grandi, ma sono proporzionati per la sua altezza.
<< Ah, ho capito. >>
<< Mi dispiace. >> aggiunge, finendo il caffè.
<< Fa niente. >>
<< Oggi fa piuttosto caldo per questo periodo, non trovi? >>
<< Sì. Ci sono venticinque gradi. Incredibile. E siamo solo a metà aprile. >>
<< Venticinque? Wow. Sarà sicuramente solo una cosa di oggi. Difficilmente è così caldo già ora. >>
<< Già. >>
<< Ti va di prenderci qualcosa da mangiare quando ho finito? Poi potremmo fare un giro ad Hyde Park, è qui vicino. >> le propone Mia.
<< Sì, volentieri. >>
È già la seconda volta che Mia propone ad Olive di fare qualcosa. O cerca di essere semplicemente gentile, cosa che è sempre, oppure è interessata a lei.


<< È proprio caldo oggi. Da maniche corte. >> esclama Mia, togliendosi la felpa.
Mentre si toglie la felpa, le si solleva la maglietta che ha sotto, e le si intravede la pancia e il piercing, così Olive ci butta l’occhio, leccandosi le labbra.
<< C’eri già venuta qui, vero? >> le chiede Mia.
<< Certo. Ma solo tre o quattro volte da settembre, mi pare. >>
<< Beh, oggi è anche una bella giornata, sei fortunata. >>
<< Già. >> concorda Olive, sorridendole.
Olive e Mia chiacchierano passeggiando per il parco per un’ora intera, raccontandosi molte cose e iniziando a conoscersi meglio. Olive è sempre più colpita dalla personalità e dal modo di fare di Mia.
<< Cos’è questa? Non me la ricordo. >> salta su Olive.
<< La fontana in memoria della principessa Diana. >> risponde Mia.
<< Wow. Non finisce più. >> afferma Olive.

<< Come si sta bene oggi. >> esclama Olive, sospirando e sdraiandosi sul bordo della fontana.
<< Mi mancavano le giornate come questa. >> aggiunge.
<< Anche a me. >> concorda Mia, slacciandosi le scarpe e mettendo i piedi nell’acqua della fontana.
<< Ti va di rimanere a cena da me, Olive? >> le propone Mia, poco dopo.
<< Dipende. >> risponde lei, tirandosi su a sedere.
<< Da cosa? >>
<< Da cosa mangeremo. >> ridacchia Olive.
<< Ah, non lo so. Potremmo ordinare una pizza, o quello che vuoi. Per me è uguale. >>
<< Vada per la pizza, dai. >>
<< Se t’interessa, ho Nando’s in fondo alla mia via. Potremmo prendere qualcosa lì. >>
<< Vediamo stasera, dai. >>
<< Okay. >>
<< Guarda che fanno delle alette di pollo buonissime lì, eh. >> sussurra Mia, avvicinandosi di più a Olive, poco minuti dopo.
<< Lo so. >> dice Olive, sorridendole.
<< Mi piace il tuo sorriso. >> aggiunge, fissando le sue labbra e poi guardandola negli occhi.
<< Grazie. >> afferma Mia, osservandole la scollatura.
Alza lo sguardo e la guarda negli occhi.
Mia si avvicina al suo viso e Olive si lecca le labbra.
<< Dio, quant’è bella. >> pensa fra sé e sé.
<< I tuoi capelli. >> dice Mia, accarezzandole i capelli.
<< Sono così lunghi. >>
<< Mi piacciono le ragazze con i capelli lunghi. >> aggiunge, spostandoglieli indietro, in modo da farle avere il viso scoperto.
<< Smettila di leccarti quelle labbra. >> le dice Mia, osservandogliele.
<< Mia? >> ansima Olive.
Mia sta per baciare Olive, quando improvvisamente le squilla il cellulare.
<< Pronto? >>
<< Mia, tesoro, devi tornare allo studio. Riusciresti? >>
<< S-sì. Quando? Ora? >>
<< Sì. Appena riesci, insomma. >>
<< D’accordo. Arrivo, Graham. >>
<< Dobbiamo tornare allo studio, tesoro. Andiamo, dai. >> dice Mia, tirando via i piedi dall’acqua.


<< Questa foto! >> esclama Olive, girando per la casa di Mia, quella sera.
<< Mi è piaciuta sin da subito, così l’ho fatta ingrandire e… eccola qui. >> le spiega Mia.
<< Hai un sorriso bellissimo. >> le dice Olive.
<< Grazie. >> afferma Mia, sorridendole.
<< Allora… ordino due pizze? >> domanda Mia, raggiungendo la cucina.
<< Sì, dai. >>

<< Qual è la tua teoria sulla depilazione? >> le chiede Mia, dopo aver visto un episodio di un telefilm divertente.
<< Scommetto che sei una di quelle ragazze completamente depilate dalla testa ai piedi. >>
<< Se fossi depilata dalla testa ai piedi, sarei pelata. >> ridacchia Olive.
Mia ridacchia con lei, poi le dice:
<< Dai, Olive, scommetto che sei depilata ovunque. >>
<< Mi chiedo quale sia la tua, di teoria? >> gira la domanda Olive.
<< Io mi depilo ovunque, ma lascio una striscia di peli lì. >> le risponde Mia.
<< Una striscia? Ma che senso ha? >>
<< Per me è esteticamente carina a vedersi. Non l’hai notata mentre facevo le foto? >>
<< Sì, certo che l’ho notata. >>
<< Non ho fatto altro che guardarti. >> confessa Olive.
<< Ho notato. >> le dice Mia, osservandole le labbra e poi la scollatura.
<< Quindi? Qual è la tua teoria? >> insiste Mia.
Improvvisamente Olive si alza dal divano e si toglie il vestito. Si tira giù i collant e le mutandine contemporaneamente, e Mia la guarda sbalordita, mentre lei esclama:
<< Giudica tu stessa. >>
Mia balbetta qualcosa di incomprensibile, con gli occhi spalancati, osservando ogni minima parte del corpo di Olive, così lei le chiede:
<< Che c’è? >>
<< Perché ti sei spogliata? >>
<< Per… >> inizia a dire Olive, avvicinandosi a Mia.
<< Per fare questo. >> aggiunge, appoggiando la mano destra sulla guancia di Mia e poi baciandola.
Olive sale a cavalcioni su Mia e continuano a baciarsi.
<< Immaginavo che mi volessi. >> afferma Mia, ansimando, sdraiata sul divano, con Olive sopra.
<< Capita spesso con me. >> aggiunge.
<< Ti voglio sin da quando sei entrata al telefono erotico. Dio, eri, sei, così meravigliosamente bella. >> confessa Olive, accarezzandole il viso.
<< Lo sei anche tu, Olive. >> dice Mia, sorridendole.
<< Questo tuo sorriso… >> le dice, baciandola.
Mia si tira su a sedere e Olive le toglie la maglietta, baciandole il seno, dopo averle tolto il reggiseno.
Si spogliano a vicenda, baciandosi un po’ in tutto il corpo, poi Mia si mette a carponi sul divano e bacia Olive. Mentre si baciano, Olive le palpa il sedere e sorride sulle sue labbra.
<< Questo culo… >> esclama Olive, ansimando.
<< È il motivo per cui ho sputato l’acqua il giorno in cui sei venuta al telefono erotico. >> aggiunge, ridacchiando.
<< Lo so, lo so, fa un certo effetto a tutti. >>
<< Già. >> concorda Olive, baciandola.
Dopo aver fatto sesso, Olive e Mia rimangono in sala per vedere la tv e chiacchierare, poi Mia la riaccompagna a casa.
 

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Capitolo 40
*** Una festa in total red ***


40

Una festa in total red




<< Ora che abbiamo finalmente finito le lezioni, siamo libere di festeggiare il tuo compleanno, Melissa. >> esclama Lexi, in sala con le ragazze.
<< Esatto. >> concorda Liz.
<< E a questo proposito, ragazze… domani andremo a fare shopping. >> salta su Olive.
<< Già. Anche perché io non ho un vestito rosso. >> interviene Lux.
<< Ho già chiesto a Vicky e Charlotte di venire con noi, e hanno detto di sì. E l’ho chiesto anche a Mia. >> esclama Olive.
<< Ti abbiamo già organizzato la giornata di domani, tesoro. >> dice Liz.
<< E cosa faremo? >> chiede Melissa, curiosa.
<< Lo vedrai domani, tesoro. >> le dice Liz.
<< Okay. >> afferma Melissa, sorridendo alle sue amiche.
Sono passati due mesi ed è arrivata la primavera. Ormai l’estate è alle porte e anche il compleanno di Melissa.
Il 12 giugno festeggerà nello stesso posto dove ha festeggiato Olive, in gennaio. E la festa sarà in total red.
<< Questo vestito rosso ti dona molto, lo sai, vero, tesoro? >> esclama Paul, al piano di sopra con Melissa, accarezzandole il sedere.
<< Chissà perché, eh? >> ridacchia lei, baciandolo.
<< Paul! >> urla Melissa, sussultando, dopo che Paul le ha palpato il sedere.
<< Sei coperta fino alla gola davanti, e così scoperta dietro. >> le sussurra all’orecchio, mentre le accarezza il sedere.
<< Mi piacerebbe tanto toglierti questo vestito. >> aggiunge, stringendole una natica.
<< Paul? >>
<< Che c’è, tesoro? >> le chiede lui, baciandole il collo.
<< Se non vuoi fare sesso qui, ci conviene tornare di sotto. >>
<< Mi rifarò quando saremo a casa mia. >> le dice Paul, prendendola per mano e tornando al piano di sotto.
<< Non vedo l’ora. >> dice lei, sorridendogli.

<< Stai benissimo vestita di rosso, amore. Dovresti prendere più spesso dei vestiti rossi.>> esclama Sandy, con un drink in mano, accanto alla sua Liz.
<< Grazie. >>
<< Mi piace molto questo vestito. >> aggiunge.
<< E poi mi sta bene, vero? >>
<< Certo. Non è scollato, ma ti sta molto bene. È fine ed elegante. >> aggiunge, bevendo un sorso del suo drink.
<< E poi le bionde stanno molto bene vestite di rosso e con il rossetto rosso. >>
<< Sono sexy. Tu sei sexy. >> le dice Sandy, dandole un bacio.
Liz le fa un gran sorriso e lui la stringe a sé.

Olive è al piano di sopra da sola, che guarda le persone ballare, bere, chiacchierare e divertirsi.
Appoggiata alla ringhiera, vede Liz e Sandy baciarsi e scambiarsi effusioni.
Quella coppia si è amata sin dall’inizio, e probabilmente non smetterà mai di farlo, neanche sotto tortura, neanche con la più complicata delle complicazioni, pensa Olive.
Si sono messi insieme dopo quattro giorni che sono arrivate a Los Angeles, e si vedeva che fra loro era amore a prima vista. Dopo neanche un anno Liz è rimasta incinta, ma l’hanno superato. Poi lei ha avuto un aborto spontaneo, ma hanno superato anche quello.
Sono stati benissimo per un sacco di tempo, fino a quando una ragazza qualunque non si è messa fra loro, facendoli allontanare per un paio di settimane, ma hanno superato anche quello, e ora sono lì, più innamorati che mai.
Wow! Sembrano due sposini eppure hanno solo diciotto anni, pensa Olive.
Olive li guarda e sorride fra sé e sé. Non ha mai visto nessuno così innamorato, nessuno così devoto all’altra persona.
Loro hanno condiviso tutto insieme, mentre lei non ha potuto condividere alcune prime esperienze con un ragazzo, perché le è stata tolta l’unica cosa più preziosa che avesse, e le è stata tolta troppo presto. Ma sono passati otto anni e ormai fa tutto parte del passato, e lì nel passato deve restare, anche perché ha avuto la sua vendetta, per fortuna.
Ne ha passate tante e crede che non troverà mai l’amore, il vero amore, come quello fra Liz e Sandy. Non sa neanche se lo vuole, se ne ha bisogno, davvero bisogno.
Due anni fa le ragazze le hanno cantato che non ha paura di tutta l’attenzione, che non ha paura di fare pazzie, ma ha così tanta paura d’innamorarsi. In effetti è vero, ha davvero paura d’innamorarsi, come dice la canzone She’s not afraid. Ma non sa perché. Semplicemente le sue storie non durano tanto per innamorarsi, o semplicemente perché non ha ancora trovato la persona giusta, uomo o donna che sia.
Da quando è arrivata a Londra è stata con Mark per due mesi, poi c’è stata Alice, e ora Mia. E giusto, come dimenticare quella sottospecie di… tresca con Chad, durante le due settimane di vacanze natalizie in cui è andata a Los Angeles. Ma non si è innamorata di nessuno di loro, e nessuno di loro si è innamorato/a di lei.
Per ora è felice con Mia, ma per ora non fanno nulla di che, a parte sesso, e uscire ogni tanto.
Ma Mia le ha procurato un lavoro, che lei ha accettato subito. A breve poserà per un calendario nuda, proprio come ha già fatto Mia.
Vede Melissa e Paul.
Le piace Paul ed è molto adatto per Melissa. Anche Niall lo era, ma non come Paul. Paul è passionale, affettuoso e ama la musica proprio come Melissa, ed è un bene che si siano conosciuti proprio all’università. Lui si è appena laureato, quindi non studierà più alla Royal Academy of Music, ma continuerà comunque a vivere a Londra.
Niall, invece, voleva di più da Melissa. Lui voleva provare a stare con lei anche a chilometri di distanza, mentre lei no. Come diceva lei: i rapporti a distanza sono destinati a finire.
Poi vede Lexi e Lewis.
Quei due hanno iniziato con il piede sbagliato e hanno avuto una serie di problemi dietro l’altro, ma ora sono più vicini che mai. Lexi è forte come una roccia, è sempre stato un suo pregio, e sostiene Lewis. È lei quella forte dei due, nonostante lui a volte diventi depresso. Lui sostiene di essere stato salvato da Lexi, quando lei era a Los Angeles, ed è vero. Lui senza di lei non sarebbe il ragazzo che è ora.
Si completano a vicenda, e questo nessuno può negarlo.
Olive li osserva, e ritorna ad osservare Liz e Sandy, e pensa che almeno Liz e Lexi abbiano davvero trovato l’amore. Almeno due di loro l’hanno trovato, e ne è felice.
Vede anche Lux e Scott.
Lux è sempre stata una ragazza fragile. Con Ike era davvero ossessiva e troppo gelosa, infatti fra loro non è durata, ma con Scott vede che va bene, sempre meglio.
Lui le dà la sicurezza di cui lei aveva bisogno. Scott è molto alto ed è muscoloso, e la protegge come un papà protegge la sua bambina.
Olive ricorda ancora quando Lux raccontò a lei e alle ragazze il suo primo appuntamento con lui. Era così felice, e ricorda ancora il suo sorriso, e sorride ripensando a quel momento.
Ricorda anche quando Lux disse che lei lo faceva ridere e a lui piacque questo suo lato, e anche quando non riusciva a smettere di baciarlo.
Infine vede Mia, circondata da ragazzi che la squadrano come se fosse un esemplare raro di ragazza. Cavolo, non avete mai visto una bella ragazza?
Nota che tutti le guardano il sedere e che tutti quelli che le passano accanto si girano per guardarglielo, anche alcune ragazze. Alza gli occhi al cielo, ma poi ridacchia e sorride, ripensando alla prima volta che l’ha visto anche lei. Sputò l’acqua che aveva appena bevuto e dentro di lei stava urlando di gioia, dopo aver passato due settimane di tristezza.
Ormai è metà giugno e sono già nove mesi che lavora al telefono erotico. Si trova molto bene a Londra, e così anche le ragazze, Sandy e Lewis.
E giusto, ha fatto anche nuove amicizie. Ha conosciuto quell’onesta di Vicky e quella pazza, dolce e adorabile di Charlotte. Lei le adora e loro adorano lei, Liz, Melissa, Lux e Lexi.
I suoi pensieri vengono interrotti, quando qualcuno le chiede:
<< Cosa ci fa una più bella ragazza così, tutta sola? >>
Olive si volta e vede Mia. Le fa un gran sorriso e lei si avvicina.
<< Allora, cosa ci fai qui tutta sola? >>
<< Pensavo e… guardavo. >> risponde Olive, voltandosi di nuovo verso la gente al piano di sotto.
<< A cosa pensavi? >>
<< A tutto quello che è successo da quando sono qui. >>
<< Mi piace molto stare qui. >> aggiunge, stavolta guardandola.
<< Tanto quanto ti piaceva stare a Parigi? >>
<< Di più. >> risponde Olive, sorridendole.
Mia le sorride e le dà un rapido bacio.
<< Mi piace questo… top, se così si può chiamare. >> le dice Mia, osservandole il seno prosperoso che riempie un top nero di pizzo, fatto a reggiseno, con del pizzo anche sotto il seno.
<< Grazie. >>
<< Ti mette il mostra le tette. >> le dice Mia, fissandole il seno.
<< Lo so. Lo sai che le metto in mostra spesso. >>
<< Sì, lo so. >> afferma lei, sorridendole.
<< Mia! >> esclama improvvisamente qualcuno, mentre Olive e Mia osservano la folla al piano di sotto.
<< Jay! >> esclama lei, dandogli un bacio sulle guance.
<< Cosa ci fai qui? >>
<< Conosco la festeggiata tramite il mio migliore amico. Tu? >>
<< Io sono la ragazza di una delle migliori amiche della festeggiata. >>
<< Lei, Olive. >> aggiunge, voltandosi verso Olive.
<< Olive, Jay. Jay, Olive. >> li presenta Mia.
<< Piacere mio. >> dice Olive, stringendo la mano di Jay.
<< Quindi sei una delle migliori amiche della festeggiata? >> chiede Jay.
<< Sì. Tu come conosci la festeggiata? >>
<< Sono amico di Scott, il ragazzo di un’amica della festeggiata. >>
<< Ah, quel Jay. Forse ci siamo già visti, sai. Forse sei uscito con noi una sera. >> gli dice Olive.
<< Sì, forse. In effetti hai un viso familiare. >>
<< Com’è piccolo il mondo, ragazzi. >> salta su Mia.
<< Già. >> concorda Jay.

<< Noo! Questa dobbiamo ballarla, Scotty! >> esclama Lux, afferrando Scott e portandolo tra la folla, appena inizia la canzone Thinking Out Loud.
<< Mi sento così protetta fra le tue braccia. >> afferma Lux, ballando con la testa sul petto di Scott, poco dopo.
<< Ho sempre voluto una ragazza da proteggere con il mio corpo. >> confessa lui.
<< Beh, il tuo corpo fa ben altro per me. >> ridacchia Lux, all’orecchio di Scott.
<< Lo so bene, tesoro. >> le dice lui, sorridendole e dandole un piccolo bacio.
<< E vorrei che mi proteggesse dal freddo stanotte, sotto le coperte. >> gli dice lei, all’orecchio, dandogli dei piccoli baci appena sotto il lobo.
<< Questo corpo lo farà di sicuro. È già desideroso di farlo. >> le dice, baciandole il collo.
<< Non vedo l’ora. >>
<< Anche il mio corpo e il suo proprietario non vedono l’ora. >>
Lux ridacchia, poi bacia Scott.

<< Scott! >> esclama Jay, avvicinandosi a Scott e Lux, che hanno appena ordinato un drink al bar.
<< Hey. Ma dov’eri sparito? >>
<< Ho conosciuto un’amica della tua ragazza. >> risponde Jay.
<< Chi? >> chiede Lux, curiosa.
<< Olive. >>
<< Immaginavo. Ma è già impegnata, Jay. Sta con una ragazza. >>
<< Sì, lo so. Con la mia ex. >> dice lui.
<< Davvero? Mia è la tua ex? >>
<< Già. >>
<< Wow. >>
<< Mia? Aspetta, Olive sta con quella Mia? >> salta su Scott, dopo aver bevuto un lungo sorso del suo drink.
<< Sì, quella Mia. >>
<< In che senso quella Mia? >> chiede Lux.
<< Quella che ha fatto un calendario nuda, fa la spogliarellista e sta girando un porno. È stata la ragazza di Jay per un po’. >> spiega Scott.
<< Sì, lo so, Olive ce l’ha detto. Non dirmi che te la sei fatta anche tu? >>
<< No, assolutamente no. È stata la ragazza di Jay per quasi un anno. Io sono un migliore amico fedele, tesoro. >> risponde Scott, dando un bacio sulla guancia a Lux per tranquillizzarla.
<< Sarà meglio. >> dice Lux, fulminandolo con lo sguardo, ma poi facendogli un piccolo sorriso.
<< Comunque non pensavo che l’ex di Jay, fosse la Mia con cui sta Olive. >>
<< Non l’hai mai vista? >> gli chiede Lux.
<< No, non che io ricordi. >>
<< Comunque è davvero molto bella la tua amica Olive, Lux. >>
<< Già. >> concorda Lux.
<< Più o meno bella della tua ex? >> salta su Scott.
<< Direi bella come Mia. >>
<< In effetti. >> concorda Scott.
<< Scotty! >> esclama Lux, dandogli una sberla sulla spalla.
<< Sei bellissima anche tu, tesoro. >> le dice lui, sorridendole.
Lux lo fulmina con gli occhi, ma poi gli sorride e continua a chiacchierare con lui e Jay.

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Capitolo 41
*** Un trio inaspettato ***


41

Un trio inaspettato




<< Aspetta! Lascia che ti tolga io la giacca. >> esclama Scott, entrando in casa insieme a Lux, seguiti da Liz, Sandy, Melissa, Paul, Lexi e Lewis.
<< Okay. >> dice lei, mentre lui le toglie la giacca di pelle nera e gliela mette nell’attaccapanni.
<< Andiamo. >> esclama Lux, afferrando Scott per mano.
<< Cosa fai? >> le chiede lui, in camera da letto, pochi minuti dopo.
<< Mi sto togliendo il vestito. >> risponde lei, alzando un attimo lo sguardo verso di lui, per poi riabbassarlo sulla cerniera del vestito.
<< Stanotte voglio spogliarti io. >> afferma lui, avvicinandosi a lei.
<< Completamente. >> aggiunge.
<< Fai pure. >> dice lei, con un sorrisetto malizioso, e alzando le braccia.
<< No, tirale giù. >> esclama Scott, tirandole giù le braccia, per poi accarezzargliele.
<< Mi piace questo dettaglio. >> le dice, alzando lo sguardo e passando l’indice della mano destra sul petto.
<< Piace anche a me. L’ho preso apposta. >>
<< Ora però va tolto. >> le dice Scott, tirando giù la cerniera.
Lux lo aiuta a togliere il vestito, che poi lui lancia sulla poltrona.
<< Mi piace quando non porti il reggiseno. >> afferma lui, fissandola negli occhi mentre le accarezza le braccia.
<< Anche se mi piace molto togliertelo, perché fremi sotto le mie dita quando lo faccio. >> aggiunge, accarezzandole la schiena e poi il fondoschiena.
Lux chiude gli occhi, ma li riapre quando Scott le afferra le mani e la porta accanto al letto.
<< Sei bellissima. >> le dice lui prima di baciarla.
Si sdraiano sul letto e poco dopo lui si stacca da lei ed esclama:
<< Davvero, Lux. Stanotte voglio spogliarti io. E voglio assaporare ogni momento. >>
Scott le toglie le scarpe, che appoggia accanto al letto, poi inizia a sfilarle i collant color carne e intanto lei gli chiede:
<< Poi posso spogliarti io, Scotty? >>
<< No. Mi spoglio da solo, tesoro. >>
<< Sicuro? >>
<< Sì. >> risponde lui, sfilandole i collant, che butta a terra.
<< Ora togliamo anche queste. >> aggiunge, sfilandole anche le mutandine.
Scott la guarda e intanto si sbottona la camicia.
<< Oh, ho sempre adorato i tuoi muscoli, Scotty. Vieni qui. >> dice lei, guardandolo con desiderio.
<< Con piacere, tesoro. >> esclama lui, con sguardo malizioso, salendo a cavalcioni su di lei.
Mentre Lux gli accarezza i muscoli, Scott si sbottona i jeans e si tira giù la cerniera.
<< Se vuoi che facciamo sesso, ti conviene smettere di accarezzarmi. >>
Scott si alza e si toglie scarpe, calzini, jeans e boxer, poi torna su Lux.
<< Perché non mi fai fare stavolta, Scotty? >> gli chiede lei, mentre lui le bacia e le accarezza il seno.
<< Perché l’ultima volta hai fatto tanto per me, tesoro. >>
<< Già. >> concorda Lux, con sguardo perverso.
<< Apri la bocca. >> esclama lui, a cavalcioni su di lei.
<< Lecca le dita. Devono essere bagnate, tesoro. >> aggiunge.
<< Brava, così. >>
Scott toglie le dita dalla bocca di Lux, poi gliele porta al clitoride e poco dopo gliene infila dentro una, facendo sussultare Lux.
<< Quelle dita. >> geme Lux.
<< Hai delle dita… enormi, Scotty. >> aggiunge, inarcando la schiena.
<< Non solo le dita, tesoro. >> dice Scott, con un sorriso malizioso.
<< Lo so. >> ridacchia Lux, facendo un urletto subito dopo, appena Scott le ha infilato un secondo dito dentro.


<< Oh mio Dio! >> esclama Jay, a casa di Mia, insieme a lei e Olive.
<< Davvero hai scopato per due mesi con un quarantenne? >> aggiunge, bevendo un sorso di birra.
<< Hey! >> esclama Olive, bevendo anche lei un sorso di birra.
<< Aveva trentasette anni, non quaranta. >> aggiunge, ridacchiando.
<< Cosa cambia? >> chiede Jay, ridacchiando, seguito da Mia, che gli prende la birra dalle mani e ne beve un lungo sorso.
<< Non lo so. >> ridacchia Olive.
<< No, ora voglio sapere com’era. >> salta su Jay.
<< Era un normale uomo di quasi quarant’anni, Jay. >> ridacchia Olive, sbattendo la mano sulla gamba di Jay, e dondolando a destra e a sinistra.
Lui la guarda per un attimo e osserva il suo seno prosperoso sotto quel top di pizzo nero.
Sono tutti e tre seduti sul tappetto, in sala, davanti al divano, e sono un po’ ubriachi.
<< Cosa vuol dire? >> chiede Mia.
<< Che… non era né brutto né bello. Però non era male a letto. >> risponde Olive, soddisfatta.
<< A letto? Ma come parli, Olive? >> esclama Jay, imitandola.
<< Sapeva scopare. Va bene così, Jay? >>
<< Sì. >> risponde Jay, ridendo insieme a Mia.
<< E per lui non era un problema scoparsi una diciottenne? >> chiede Jay.
<< No, anzi… >>
<< Certo. Se fossi un quarantenne, sarei onorato di scopare una ragazzina. >> esclama, scolandosi tutta la birra rimasta e appoggiando la bottiglia per terra.
<< Mi ha fatto godere parecchio, peccato che fosse sposato e con tre figli. >> dice Olive, tornando seria.
<< Sposato? E con tre figli? >> esclamano Mia e Jay, scoppiando a ridere.
<< Già. >>
<< Oddio! Potevi anche scopare con la moglie e fare una bella cosa a tre, a sto punto. >> ridacchia Jay.
<< Esatto. >> concorda Mia, ridendo.
<< Ti è uscita una tetta, Olive. >> esclama Jay, indicandola, e ridendo.
Olive guarda in basso e ridacchia mentre si sistema il seno fuoriuscito dal top.
<< Hai proprio delle belle tette. >> aggiunge, fissandogliele.
<< Già. >> concorda Mia, mettendosi a carboni e avvicinandosi ad Olive, per poi baciarla.
<< Uuuh, qui le cose si fanno bollenti. >> afferma lui, osservandole.
Olive e Mia continuano a baciarsi, così Jay esclama:
<< Forse è meglio che vada. >>
<< Ti andrebbe…? >> sussurra Mia, all’orecchio di Olive.
<< Dici…? >>
<< Sì. Io te e… lui. >>
<< Sì. >>
<< Sicura? >>
<< Non me lo chiedere un’altra volta, altrimenti cambierò idea. >> risponde Olive.
<< Okay. >> dice Mia, staccandosi da lei e rimettendosi a sedere.
<< Dai, ragazze, io vado. Si è fatto tardi. >> esclama Jay, alzandosi in piedi.
<< Non devi andare per forza, Jay. >> esclama Mia, afferrandogli una mano.
Jay la guarda confuso, poi guarda anche Olive, che apre le gambe e lo osserva con sguardo perverso.
<< D’accordo. >> dice lui, rimettendosi a sedere.
<< Puoi restare qui con noi e… >> afferma Mia, mettendosi a carponi, avvicinandosi a lui e baciandolo.
Olive li guarda e pensa fra sé e sé:
<< Wow! Non avevo mai pensato di farmela con una donna, e me ne sono già fatte due, e ora questo. Wow! >>
<< Vieni qui, Olive. >> afferma Jay, facendole cenno di venire verso di lui e Mia.
Olive li raggiunge e lui la bacia.
Mentre si baciano, lui le accarezza la schiena, poi si stacca da lei e le sfila il top dalla testa, gettandolo sul divano.
<< Oh Dio! >> esclama lui, mentre le accarezza il seno.
<< Sono belle, eh? >> salta su Mia.
<< Sì. >> concorda Jay, succhiandole un capezzolo.
Mia si avvicina ad Olive e inizia a succhiarle l’altro capezzolo.
Olive butta indietro la testa, chiudendo gli occhi, e si lascia completamente andare.
Poco dopo Jay bacia Mia e le toglie il vestito e, mentre la bacia di nuovo, Olive le toglie il reggiseno, poi inizia succhiarle e leccarle i capezzoli.
Mia geme sulle labbra di Jay, così lui infila la mano dentro le mutandine, accarezzandole il clitoride.
<< Togliamole. >> esclama lui, staccandosi da lei e togliendole i collant e le mutandine insieme.
Si avvicina a lei e la bacia.
<< Vieni qui, Olive. >> le dice Jay.
Lei obbedisce e lui la bacia. Poi ribacia Mia e poi di nuovo Olive. Successivamente Olive e Mia si baciano, mentre Jay accarezza i loro seni contemporaneamente, scendendo poi al pube.
Olive e Mia gemono quando lui stuzzica il loro clitoride.
<< Sdraiati. >> le dice Mia, staccandosi da Olive.
Jay obbedisce e Olive e Mia gli sbottonano i jeans, abbassandoglieli insieme ai boxer.
Mentre insieme gli fanno un pompino, si baciano, e lui si gode ogni momento.
Dopo avergli tolto scarpe, calzini, jeans e boxer, Jay bacia Mia e intanto Olive le bacia il seno.
Mia si sdraia e Jay si mette a carponi e continua a baciarla.
Olive si mette a cavalcioni su Mia e riprende a baciarle il seno. Poi scende alla pancia e quando è tra le sue gambe, Mia urla e geme sulle labbra di Jay.
<< Oh, sì, così. Ti prego, continua, Olive. >> ansima Mia, quando Jay si stacca da lei e inizia a baciarle e accarezzarle il seno.
Mentre Olive tortura Mia con la sua lingua, appoggia le mani sulla sua pancia, accarezzandole il corpo.
Incrocia per un attimo le mani di Jay, così lui si avvicina a lei e si baciano, poi Olive continua la sua dolce tortura.
Dopo che Mia ha urlato di piacere, Olive si avvicina al suo viso e la bacia, rimanendo comunque a carponi su di lei.
Jay le accarezza il clitoride, la masturba per un po’, poi entra dentro di lei.
<< Oh mio Dio! >> geme Olive.
Jay si regge al suo seno mentre affonda completamente dentro di lei.
Olive geme e Mia le accarezza il seno, appena Jay toglie le mani, poi Olive abbassa la testa e la bacia.
Olive sorride a Mia, mentre lei le accarezza i capelli e il viso.
Jay giocherella con il clitoride di Olive e nel giro di cinque minuti, lei urla di piacere, mentre Mia le sorride e le accarezza il viso, per poi baciarla.
Olive solleva il busto, andando incontro a Jay, che le accarezza il seno e le dice:
<< Sei fantastica, Olive. >>
Poi la bacia ed esce da lei.
La stessa scena si ripete, ma Olive sotto Mia e Jay che entra dentro Mia.


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Capitolo 42
*** Una giornata tranquilla ***


42

Una giornata tranquilla




<< Vi ricordate quando siamo venuti qui la prima volta? >> salta su Olive, guardando il Big Ben dal Westminster Bridge.
È una mattinata di fine giugno e l’aria è piuttosto calda. Al contrario di due giorni prima, che non ha fatto troppo caldo.
<< Oh, sì che me lo ricordo. >> risponde Lexi, guardando anche lei il Big Ben.
<< Me lo ricordo bene. >> risponde invece Liz, sorridendo a Sandy e stringendogli la mano.
Olive si ferma e si appoggia alla ringhiera, poi esclama:
<< Ricordo ancora la sera che venni qui con Mark. >>
<< Ero proprio qui, dove sono ora. Eravamo al nostro primo appuntamento, e lui mi guardava come mi guardano tutti i ragazzi. Con apprezzamento e desiderio. >>
<< Ricordo che pensai di essere maggiorenne e di poter fare ciò che volevo finalmente. Ero qui, da sola, o meglio, con voi, in una nuova città. Mi sentii improvvisamente un’adulta, fiera di me e padrona della mia vita, anche se non sapevo ancora cosa mi aspettasse. >> conclude.
<< E guarda quanto tempo è già passato. >> salta su Lux.
<< Già. È passato quasi un anno. >> concorda Olive.
<< Ricordo ancora le parole di Mark riguardo questa città. >> continua Olive, voltandosi e appoggiando il sedere alla ringhiera.
<< Di giorno è rumorosa, ma di notte c’è una quieta assurda. Non senti tutto questo silenzio che di giorno non c’è mai? >>
Le ragazze, Sandy e Lewis la guardano e le due coppie si sorridono fra loro, poi continuano a camminare sul ponte.
Arrivano al London Eye e salgono.
Più tardi, percorrono il lungofiume in tutta tranquillità.
<< Qui io e Mark ci siamo baciati per la prima volta. >> esclama Olive, salendo sul gradino della ringhiera, sul lungofiume del Tamigi.
<< Davvero? >> chiede Liz, curiosa.
<< Sì. >>
<< Anzi, a dire la verità ci siamo baciati due volte. >>
Pranzano con fish and chips davanti al London Eye, poi prendono la metro e vanno al Tower Bridge.
<< Oddio! Questo posto mi ricorda il primo appuntamento con Scotty. >> esclama Lux, arrivata al Potters Fields Park, dove lei e Scott non smettevano più di baciarsi.
<< Mi sono divertita tantissimo quel pomeriggio. >> aggiunge, ripensando al loro primo appuntamento.
<< Ricordo come se fosse ieri il modo in cui Scotty rise quando dissi che The Gherkin sembrava una supposta. >> ridacchia Lux.
<< Una supposta? >> ripete Liz, ridacchiando anche lei, seguita da tutti gli altri.
<< Sì. >> ride Lux.
<< Prima di baciarci, io gli parlai di voi e lui mi parlò di Jay. >>
<< Uh, Jay. >> salta su Olive.
Lux le sorride per un attimo, poi si guarda intorno, ritornando al suo primo appuntamento con Scotty mesi prima.
Passano due ore nei pressi del Tower Bridge, poi si recano al Regent's Park, andando allo zoo.

<< Avete mai pensato a cosa sarebbe successo se ora fossimo a Los Angeles invece che qui a Londra? >> salta su Lexi, seduta sulle sedie del teatro all’aperto, al Regent's Park, insieme alle ragazze, Sandy, Lewis, Paul e Scotty, che sono arrivati da poco.
<< Sicuramente avremmo avuto più giorni caldi e meno giorni di pioggia. >> scherza Olive.
Tutti ridacchiano e concordano, poi Lux esclama:
<< Se mio nonno non fosse morto, non avremmo avuto la possibilità di venire qui. >>
<< Già. >> concorda Liz.
<< A quest’ora avremmo finito il primo anno all’UCLA. >> aggiunge.
<< Già. Però io sono stato benissimo quest’anno. >> afferma Sandy.
<< Anch’io. >> concorda Lewis.
<< Se non foste venuti a vivere a Londra, io non ti avrei mai conosciuto, tesoro. >> dice Paul, sorridendo a Melissa.
<< Già. >> dice lei, prendendogli la mano e stringendogliela.
<< Io non sarei stata tre mesi senza di te, amore, ma… sono volati e quando sei venuto per Halloween, facendomi quella sorpresa… sono morta, giuro. >> salta su Lexi.
<< Stavi benissimo vestita da Beep Beep. >> ridacchia Lewis.
<< E tu da Wile E. Coyote. >> ridacchia Lexi.
<< E voi avevate organizzato tutto, ragazze. >> aggiunge, guardando le sue migliori amiche.
Le ragazze annuiscono, sorridendole, e guardano Lexi con gli occhi lucidi.
<< Come farei senza di voi. >> dice Lexi, con gli occhi lucidi.
<< Io sarei persa. >> dice Olive.
<< Anch’io. >> concorda Liz.
<< Saremmo tutte perse senza le altre. >> afferma Melissa.
Annuiscono tutte, poi si abbracciano.
<< Dovremmo venire più spesso in questo parco. È bello. >> dice Lux, guardandosi intorno e stringendo la mano di Scott.
<< Già. >> concorda Liz, voltandosi poi verso Sandy e dandogli un bacio.
Olive si guarda intorno e Liz e Sandy si stanno baciando, Paul sta baciando il collo di Melissa, sussurrandole qualcosa all’orecchio, Lux e Scott si guardano con tenerezza, e Lewis sta accarezzando il viso di Lexi, guardandola con sguardo innamorato.
<< Ookay. Qui sono fuori posto. >> esclama lei, alzandosi.
<< No. Dove vai, Olive? >> le chiede Liz.
<< Siete tutti… accoppiati e io sono sola. >> risponde Olive, più seria di quello che voleva sembrare.
<< Lo so, ma… resta con noi e non andartene, ti prego. >> le dice Liz.
<< Okay. >> dice lei, rassegnata, tornandosi a sedere.
<< Siete sempre in coppia voi e io… beh, io no. Okay, c’è Mia ora nella mia vita, ma… insomma… non la amo, non ho mai amato nessuno e… lei per me è solo… una ragazza con cui esco e faccio sesso. >> aggiunge, guardando nel vuoto.
<< Tesoro, sei tu che hai sempre scelto di non impegnarti. O sbaglio? >> le dice Liz.
<< No, non sbagli. Ma… io non riesco a stare davvero con qualcuno. Non so perché, ma non ci riesco. >>
<< Non hai ancora trovato la persona giusta, tesoro. >> le dice Lexi.
<< Esiste davvero questa persona giusta? >>
<< Sì, esiste. O almeno c’è quella giusta, quella sbagliata e quella un po’ più giusta di quella sbagliata. >> risponde Liz.
Olive non dice niente e guarda le ragazze, che le sorridono.
<< Comunque grazie a Mia ho fatto un gran ménage à trois. >> salta su, un attimo dopo.
<< E anche con Jay. >> aggiunge, guardando Scott.
Scott le sorride, poi le dice:
<< Mi ha parlato benissimo di te. >>
<< Sarà meglio. >> dice lei, ridacchiando.
<< Scotty! >> esclama Lux, dandogli una sberla sulla spalla.
Scott fa spallucce e le sorride.
<< Questa cosa da fidanzati non si fa. >> afferma Olive.
<< Non ci tengo a farla, grazie. >> esclama Liz.
<< Neanch’io. >> concorda Lux.
<< Oh, neanch’io. >> concorda anche Lux.
<< Passo anch’io. >> dice Melissa.
<< Non sapete cosa vi perdete. >> dice Olive, con un sorrisetto malizioso.
Le ragazze la guardano e poi scoppiano a ridere.
Poco dopo Sandy, Paul, Scott e Lewis si allontanano, lasciando le ragazze da sole.
<< Chissà cosa si dovranno mai dire. >> esclama Liz.
<< Non ne ho idea. >> dice Melissa.
<< Neanch’io. >> afferma Lux.
<< Io men che meno. >> afferma anche Lexi.
<< Oh, neanch’io. Sono i vostri fidanzati, non i miei. >> ridacchia Olive.
Le ragazze guardano Olive, poi scoppiano a ridere.

<< Aww. Guardate come sono carine. >> esclama Sandy, tornando dalle ragazze insieme a Paul, Scott e Lewis.
Le ragazze sono in piedi e sono abbracciate.
<< Siete dolcissime, ragazze. >> esclama Lewis, avvicinandosi a Lexi.
Le ragazze sciolgono l’abbraccio e Liz chiede:
<< Allora, cos’avete confabulato voi quattro? >>
<< Ho parlato ai ragazzi di una cosa. >> risponde Sandy.
<< E di cosa? >> chiede Liz, sedendosi in braccio a Sandy.
<< Di quest’estate. >>
<< Cioè? >>
<< Pensavo che potremmo fare un viaggio tutti insieme. >> confessa Sandy.
<< E si pensava per la Spagna… o Miami. >> dice Scott.
<< Io voto per Miami. >> aggiunge.
<< Lo immaginavo, Scotty. >> gli dice Lux, sorridendogli e sedendosi accanto a lui.
<< Oppure per la Costa Azzurra. >> esclama Paul.
<< Potremmo tornare da mia zia a Nizza. >> afferma Lux.
<< Sì, giusto. >> concordano le ragazze.
<< Oppure potremmo andare in Grecia. >> interviene Lewis.
<< Oh, la Grecia. Dev’essere bella. >> dice Olive.
<< Lo è. Io ci sono stato ed è bellissima. >> salta su Paul.
<< E quando vorreste partire? >> chiede Liz.
<< In agosto. >> risponde Sandy.
<< Si potrebbe fare. >> dice Liz.
<< Sì, amore. >>
<< Stasera cena a casa nostra e ne parliamo per bene, okay? >> aggiunge Sandy.
<< Okay. >> concordano tutti.

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Capitolo 43
*** La parte migliore di me ***


43

La parte migliore di me




Sei anni dopo…

<< Sono un po’ agitata, mamma. >> esclama Liz, davanti a sua madre, una mattina di fine agosto.
<< Andrà tutto bene, tesoro. >> la rassicura la signora Savile.
<< Dai, andiamo, Liz. >> le dice il signor Savile, porgendole il braccio e sorridendole.
Liz attorciglia il suo braccio con quello del padre e poi gli sorride.
<< Andiamo, papà. >> esclama, facendo un respiro profondo e iniziando a camminare con il padre accanto.
Escono da una villa a due piani, in tradizione stile americano, sulle colline di Bel Air, un quartiere di Los Angeles.
Quando Liz e suo padre arrivano davanti a tutti gli invitati seduti, inizia la marcia nunziale.
Tutti si voltano e Melissa, Olive, Lux, Lexi, Vicky e Charlotte la guardano, commosse. Sandy la guarda estasiato ed emozionato.
Liz sorride al suo Sandy mentre avanza con il padre a braccetto, e lui le sorride a sua volta. Poi sorride a Melissa, Olive, Lux e Lexi, le sue damigelle d’onore, con degli splendidi abiti color lavanda che arrivano fino ai piedi.
<< Sembri proprio una principessa, amore mio. >> le dice Sandy, davanti al sacerdote che li sposerà.
<< La tua principessa. >> dice Liz, sorridendogli.
<< Sì. >>

<< Io, Sanford Alexis Carr, accolgo te Elizabeth Emilie Savile, come mia sposa. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita. >> afferma Sandy, stringendo la mano destra della sua Liz, e sorridendole.
<< Io, Elizabeth Emilie Savile, accolgo te Sanford Alexis Carr, come mio sposo. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita. >> afferma anche Liz, stringendo la mano destra del suo Sandy.
Quando gli anelli sono stati portati, Sandy slega il nastro che unisce le due fedi. Prende quella di Liz e, infilandogliela all’anulare della mano sinistra, dice:
<< Liz, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. >>
Liz prende la fede di Sandy e, infilandogliela all’anulare della mano sinistra, dice:
<< Sandy, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. >>
<< Sandy, Liz, vi dichiaro marito e moglie.  Puoi baciare la sposa, Sandy. >> esclama il sacerdote, pochi secondi dopo.
Si emette un boato dalla folla degli invitati e Sandy bacia la sua Liz.
<< Viva gli sposi! >> esclamano le ragazze.
<< Viva gli sposi! >> esclamano anche Vicky e Charlotte.
Sandy e Liz guardano le ragazze e sorridono.
<< Vi voglio bene. >> mima Liz con la bocca, alle sue migliori amiche.
Le ragazze le sorridono, poi Sandy si volta verso Liz e, guardandola, le dice:
<< Ti amo, Liz Carr. >>
<< Ti amo, Sandy Carr. >> gli dice lei, sorridendogli.
Sandy appoggia una mano sulla guancia di Liz e poi la bacia dolcemente.

<< Sei meravigliosa con questo abito, amore. >> le sussurra Sandy, a tavola accanto alla sua Liz, durante il loro pranzo di matrimonio.
<< Scusate! >> esclama Olive, alzandosi in piedi, e facendo tintinnare una forchetta sul suo bicchiere, tenendoselo poi in mano.
<< Vorrei, vorremo, avere la vostra attenzione. >> aggiunge, e anche Melissa, Lux e Lexi si alzano.
<< Vorremmo fare un discorso! >>
Liz guarda le sue migliori amiche e sorride loro.
<< Questa ragazza… >> inizia a dire Olive, indicando Liz.
<< La conosco da quando siamo nate. >>
<< Tutte noi ci conosciamo da quando siamo nate. Siamo quasi più delle sorelle che delle migliori amiche. >> continua.
<< E quando la nostra Liz ci ha detto che il suo Sandy le aveva chiesto di sposarla… beh, siamo impazzite. >> prosegue Lexi.
<< Eravamo così emozionate e felici per lei. >> continua Melissa.
<< Sapevamo che sarebbe successo prima o poi. Sapevamo che prima o poi si sarebbero sposati. >> salta su Lux.
<< Si sono conosciuti il venti agosto duemila dodici. Nove lunghi anni fa. E si sono piaciuti, si sono amati, sin dalla prima volta che si sono visti. Se questo non è amore a prima vista, allora non saprei proprio come definirlo. >> afferma Lexi.
<< Noi abbiamo assistito alla nascita della loro storia, alla nascita del loro amore, ad ogni momento bello e brutto della loro bellissima storia d’amore. Hanno vissuto un anno sotto lo stesso tetto, qui a Los Angeles, poi hanno vissuto l’anno dopo a Parigi, poi abbiamo vissuto tutti insieme a Londra, per quattro anni, gli anni dell’università. >> continua Lux.
<< Dopo la laurea, hanno deciso di tornare a vivere qui a Los Angeles, la città che li ha fatti conoscere. Ci hanno chiesto di andare con loro, d’iniziare una nuova vita insieme, così abbiamo accettato senza pensarci troppo. E ora… >> prosegue Melissa.
<< E ora andranno a vivere da soli, in una casa tutta loro. >> continua Lexi.
<< E io non potrei essere più fiera di loro. >> esclama Olive.
<< All’inizio ho ostacolato il loro amore, dicendo a Liz che correva troppo, che era troppo giovane ed era troppo presto per correre così, con un ragazzo. Ma non avevo ancora capito quanto per lei fosse importante Sandy, e viceversa. Litigai anche con lei per questo, ti ricordi, Liz? >> le chiede, sorridendole.
<< Sì, mi ricordo. >> risponde Liz, imbarazzata.
<< Ma poi capii. Ed ero felice che lei avesse trovato l’amore a soli sedici anni. >> esclama Olive, guardando Liz, con gli occhi lucidi.
<< Tutte noi siamo fiere della nostra migliore amica, di nostra sorella. >> aggiunge Lexi, con gli occhi lucidi anche lei.
<< E del suo Sandy, che è diventato nostro amico. Un ragazzo, un uomo meraviglioso che sta accanto alla nostra Liz, che le è sempre stato accanto e che le starà sempre accanto. >> continua Melissa, anche lei con gli occhi lucidi.
<< E che sarà meglio che non la ferisca mai. Ma anche il contrario, tesoro. >> prosegue Lux, sorridendo a Liz e Sandy, con gli occhi lucidi.
<< Quindi… >> inizia a dire Olive, alzando il bicchiere, seguita da Melissa, Lux e Lexi.
<< Vorremmo fare un brindisi alla nostra Liz, che noi adoriamo e a cui vogliamo un bene infinito. >> aggiunge, con gli occhi più lucidi di prima.
<< E al suo Sandy, il ragazzo che ha fatto della nostra Liz la ragazza, la donna meravigliosa che è ora, con la sua infinita dolcezza e tenerezza. >> continua Lexi, anche lei con gli occhi più lucidi di prima.
Liz le guarda con gli occhi lucidi, e scoppierebbe a piangere, se solo non avesse tutto quel trucco sul viso.
<< A questa coppia meravigliosa! >> dicono Olive, Melissa, Lux e Lexi nello stesso momento, alzando i bicchieri.
<< A Liz e Sandy! >> aggiunge Melissa, e tutti brindano agli sposi.
Dopo aver brindato, Liz si alza in piedi e corre ad abbracciare le sue migliori amiche.
<< Volete proprio farmi piangere, eh? >> esclama lei.
<< Sì. >> risponde Olive, stringendola ancora più forte.

<< Ed ora… accogliamo sulla pista… per il loro primo ballo… i neosposi! >> esclama il dj, con una voce calma.
Liz e Sandy si alzano e vanno a ballare sulla pista da ballo, e inizia la canzone My Heart Will Go On di Céline Dion.
Le ragazze li guardano e sorridono, mentre loro ballano una delle canzoni più romantiche del mondo.
<< Ti amo, Liz. >> le sussurra Sandy, all’orecchio.
<< Ti amo, Sandy. >>
<< Near, far… >> inizia a cantare Sandy, guardando negli occhi la sua Liz e sorridendole.
<< Wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart and
My heart will go on and on. >> cantano insieme, sorridendosi.
<< Si amano da morire. >> esclama Charlotte, arrivando dietro Melissa, Olive, Lux e Lexi.
<< Sì. >> concordano loro.
<< Sono così felici. >> aggiunge Vicky.
<< Sì, lo sono. >> concorda Lexi, sorridendo fra sé e sé, mentre guarda una della sue migliori amiche e il suo sposo ballare.
<< E ora… accogliamo tutte le coppie sulla pista! >> esclama il dj, cinque minuti dopo, mentre fa partire un’altra canzone romantica.
Melissa e Paul, e Lexi e Lewis raggiungono la pista da ballo, seguiti da altre coppie, fra cui i genitori di Liz e Sandy.
Lux e Scott non stanno più insieme da un paio d’anni e ora lei è single, proprio come Olive.
<< Consoliamoci a vicenda, Olive. Almeno siamo entrambe single. >> afferma Lux, guardando le coppie ballare.
<< Già. Ma qui ci sono tanti di quei ragazzi single. >> esclama lei, guardandosi intorno e vedendo almeno tre ragazzi niente male.
<< Beh… io raggiungo Vicky e Charlotte, vieni con me? >> le chiede Lux.
<< No, resto qui, grazie. >> risponde Olive, senza neanche guardarla, e Lux si allontana.
All’improvviso, fra gli invitati ancora seduti ai tavoli, nota un viso che le sembra familiare. Guarda meglio e poi capisce. Rimane fissa su quel viso familiare, su quel ragazzo che le è così familiare, e lui la vede finalmente.
Lei gli sorride e lui le restituisce il sorriso.
Poi Olive si volta, e osserva le persone ballare sulla pista.
<< Da quanto tempo non vedevo questo viso così tanto familiare. >> esclama una voce maschile, che sembra quella di un poeta, accanto a Olive.
Olive si volta ed esclama:
<< Ciao, Chad. >>
<< Ciao, Olive. >> dice lui, sedendosi accanto a lei.
<< Com’è possibile che ogni volta che ti vedo sei sempre più bella? >>
<< Non è vero che lo sono. Sono invecchiata, non trovi? >>
<< No, sei sempre bellissima. >> risponde lui, sorridendole.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
<< Da quant’è che non ci vediamo? >>
<< Da quando… >> risponde lei, senza neanche finire la frase.
<< Da quando sei tornata a Londra e da quando abbiamo fatto sesso, giusto. >> finisce lui la frase.
<< Già. Tu avevi solo quindici anni e io quasi diciannove. >>
<< E ora ne ho ventidue e mi sono appena laureato. >>
<< Wow! >> esclama lei.
<< In cosa ti sei laureato? >> aggiunge.
<< Informatica. >>
<< Wow! >> ripete lei.
<< Facciamo un giro? >> le propone lui.
<< A meno che tu non voglia ballare? >> aggiunge.
<< Meglio un giro. >>
<< Lo immaginavo. >> afferma lui, alzandosi, seguito da Olive.
<< Chi è il ragazzo cui con Olive si sta allontanando? >> chiede Charlotte.
<< Non lo so, non l’ho mai visto. >> risponde Vicky.
<< Neanch’io. >> risponde Lux.
<< Anzi, aspettate! >> aggiunge, guardando meglio.
<< Ma è Chad! >>
<< Chad? >> esclamano Vicky e Charlotte contemporaneamente.
<< Sì. È il figlio dei Pope, la famiglia che era stata assegnata a Olive quando abbiamo fatto quella vacanza studio di un anno qui a Los Angeles. Liz ha voluto invitare tutte le famiglie. È il ragazzino con cui ha fatto sesso l’ultimo dell’anno, quando siamo tornate qui per le vacanze di Natale del duemila quattordici. >> spiega Lux.
<< Quel Chad? >> chiede Charlotte.
<< Non mi sembra un ragazzino. >> salta su Vicky.
<< No, infatti. Ha tre anni in meno di me. >>
<< Ventidue. >> esclama subito Charlotte.
<< Già. >> dice Lux.
<< Qualcosa mi dice che la nostra cara vecchia Olive ci combinerà qualcosa. >> ridacchia Vicky.
<< Sicuro. >> ridacchia anche Lux.
<< Lo spero per lei. >> esclama Charlotte.

<< Non ti sembra strano essere qui, dopo sette anni? Noi due non smettiamo mai di ritrovarci. >> esclama Chad, sotto un lungo gazebo con colonne di pietra, che si affaccia su tutta la città.
<< Sì, in effetti, è un po’ strano. >> risponde Olive, guardando il panorama davanti a sé.
<< Questo vestito ti sta d’incanto. >> le dice lui, cambiando argomento, e squadrandola dalla testa ai piedi.
Olive indossa uno splendido abito di chiffon color lavanda che le arriva fino ai piedi, con il top fatto interamente di paillettes.
<< E tu stai benissimo con lo smoking. Non ti ho mai visto con lo smoking. >> dice lei, voltandosi verso di lui.
<< Wow! Sei così… maturo. >> aggiunge, guardandolo come non l’aveva mai guardato prima.
È incredibile come lui cambi ogni volta che lei lo vede.
L’ha conosciuto nel 2012 che aveva solo tredici anni, ed era un ragazzino petulante. L’ha rivisto due anni dopo ed era completamente diverso, cambiato. Sembrava già un diciottenne anche se aveva solo quindici anni. Lo vede ora, sette anni dopo, a ventidue anni, e… sembra quasi più vecchio di lei, ed è bello, incredibilmente bello.
<< Avrei giurato che avresti detto diverso, ma maturo mi piace di più. >> le sorride lui.
<< Beh, sei diverso, Chad. Ogni volta che ti vedo sembri un’altra persona. Com’è possibile che tu sia sempre così diverso ogni volta che ti rivedo? >>
<< Perché mi rivedi dopo tanto tempo, splendore. >> risponde lui, facendole un altro sorriso, e poi spostandosi da vicino a lei.
<< Sei ancora attratta da me, Olive? >> le chiede lui, arrivato dietro di lei.
Olive lo guarda con la coda dell’occhio, fa un respiro profondo e si morde il labbro.
Chad le accarezza i capelli e poi un braccio.
Lei respira affannosamente e lui continua ad accarezzarle il braccio.
<< Olive? >>
<< Sento che ti è aumentato il respiro. Sei tesa, sei agitata, ma sento che ti fa piacere. >> le sussurra lui.
<< Chad? >> ansima lei, con gli occhi chiusi.
Si sente proprio come si sentiva sei anni prima, quando l’ha rivisto. Ma ora non è più una ragazzina di diciotto anni, ora ne ha venticinque ed è una donna adulta. Ma anche lui è un uomo adulto, e non più un ragazzino.
<< Dio! È così eccitante. >> pensa Olive, fra sé e sé.
Sono le uniche cose che riesce a pensare, mentre lui le accarezza il braccio e lei freme sotto le sue dita.
Improvvisamente si stacca da lui, si volta e lo guarda.
<< Che c’è? >> le chiede lui.
<< Tu. >> dice lei semplicemente.
<< Io cosa? >>
Olive vorrebbe dirgli tante di quelle cose, ma nessuna di queste esce dalla sua bocca.
<< Che c’è, Olive? >> insiste lui, avvicinandosi a lei.
<< Non lo so, Chad. Tu. Sei così… bello, affascinante. >> risponde lei, senza guardarlo in faccia.
<< E sì, sono ancora attratta da te. Dio, se sono attratta da te. >> aggiunge, guardandolo negli occhi.
<< L’ho capito subito che eri attratta da me. >> confessa lui.
<< L’ho capito sette anni fa, quando mi sei venuta a trovare a casa, e l’ho capito ora. >> aggiunge.
Olive gli sorride e lui le chiede:
<< Ma perché ogni volta lo mostri così tanto e lo nascondi allo stesso tempo? >>
<< Perché sono sempre la ragazzina di sedici anni che hai conosciuto nove anni fa, che ha paura d’innamorarsi. >>
<< Non devi paura d’innamorarti, Olive. >> le dice lui.
<< Lo sai che vivo anch’io a Los Angeles, vero? >>
Olive annuisce e lui continua:
<< Io saprei amarti come vuoi essere amata, come dovresti essere amata. Anzi… >>
<< Cosa? >>
Chad la guarda senza dire nulla e lei capisce.
<< Tu mi ami già, vero? >>
<< Sì. >> risponde lui, con un filo di voce.
<< No, Chad. >> dice lei, allontanandosi subito da lui.
<< Perché no, Olive? >> le chiede lui, seguendola.
<< Hai venticinque anni, cazzo! Com’è possibile che tu non voglia una persona fissa nella tua vita? Non puoi stare sempre con qualcuno solo per il semplice gusto di scoparlo. >> aggiunge, alzando la voce.
<< Perché no, Chad? La vita è la mia, decido io come viverla. >> ribatte lei, fermandosi davanti a una delle colonne del gazebo.
<< Dio, Olive, sono più maturo io di te, anche se sono più giovane. Io non farei mai sesso con qualcuno solo per il gusto di farlo. >> esclama lui, a pochi metri da lei.
<< Con me l’hai fatto però. >>
<< Sì, ma… >>
<< Mi amavi già? >>
<< Sì. >>
<< E perché non me l’hai detto? >>
<< Perché te ne saresti andata via e non ti avrei mai più rivisto. Ho fatto sesso con te solo perché lo volevo davvero. Lo volevo già da quando ti ho conosciuta. Non potevo lasciarti andare via senza fare l’amore con te. >> spiega Chad.
<< L’amore? >>
<< Sì, Olive. Io faccio l’amore, non sesso. Sono un romanticone, lo sai. >> risponde Chad, andandole davanti e guardandola negli occhi.
<< Lo sai cosa penso dell’amore, Chad. >>
<< Sì, lo so. L’amore ti fa paura, ti terrorizza, ma credo che tu… credo che tu possa amare come chiunque altro. Ne sei capace, lo so. >>
Olive non dice niente e si volta per non doverlo guardare negli occhi.
<< Olive? >> dice lui, guardandola e aspettando che lei dica qualcosa.
<< Stavolta non ti chiederò il permesso. >> esclama lui, e la bacia senza pensarci un attimo di più.
Olive ricambia il bacio e non lo allontana, anzi, lo stringe ancora di più a sé.
<< Dio, non immagini neanche quanto ti desidero, Olive. >> le dice lui, dopo il bacio.
<< Me l’hai detto anche quando abbiamo fatto sesso la prima volta. >>
<< Sì, lo so, ma ti ho sempre desiderato. >>
Olive fa un leggero sorriso, poi un respiro profondo.
<< Che c’è? >>
<< Niente. >>
<< Dai, che c’è? >> insiste lui.
<< È che… non lo so. È tutto così strano. Tu, io. Siamo adulti ora. Io lo ero anche prima, ma ero comunque una ragazzina. Ora invece sono una donna e tu un uomo. >>
<< Già. >>
<< Ti ricordi quando abbiamo fatto sesso la prima volta? Era l’ultimo dell’anno. >> gli chiede lei.
<< Non lo dimenticherò mai. >>
<< Mi è piaciuto davvero tanto. >> confessa lei.
<< Ero davvero tanto, ma tanto eccitata. Dio, sono venuta due volte. >> aggiunge.
Chad le sorride e lei continua:
<< Ci sapevi davvero fare. Ma come facevi già a quindici anni? >>
<< Ero e sono passionale, tesoro. E so come trattare le ragazze. >>
<< Tu mi fai sentire come non mi ha mai fatto sentire nessuno. Mi hai fatto sentire così anche sette anni fa. Vedo qualcuno che mi attrae, ne vedo tanti che mi attraggono, anche donne, ovviamente, ma poi vedo te, anche dopo anni e… Dio, quando ti vedo vorrei solo essere toccata, baciata e… >> confessa Olive.
<< Scopata. >> finisce lui la frase.
<< Esatto. >>
<< Allora fai in modo che sia sempre così d’ora in avanti, Olive. >>
<< Mi stai dicendo che vuoi stare con me? >> gli chiede lei.
<< Sì. >>
<< Ma… non so se posso farlo, Chad. >> confessa lei.
<< Devi provarci, Olive. Se vuoi davvero che io ti tocchi, ti baci e… ti scopi, devi provarci. >>
<< Ci provai tornata da Los Angeles, con Mathieu, otto anni fa, ma non ci riuscii. E anche lui mi confessò che mi amava. >>
<< Non hai più diciassette anni, Olive. Non sei più una ragazzina. >>
<< Lo so. >>
<< E allora se lo sai, se vuoi davvero che io ti tocchi… >> esclama Chad, appoggiando una mano sulla sua coscia, stringendogliela e poi palpandole il sedere.
<< Ti baci… >> continua, avvicinandosi al suo viso e sfiorandole le labbra.
<< E che ti scopi… Provaci. Stiamo insieme. >> aggiunge.
<< Perché non mi hai detto che eri tornata a Los Angeles? Sei qui da tre anni, cazzo. >>
<< Per questo motivo, Chad. >>
<< So che lo vuoi anche tu, Olive. Te lo leggo negli occhi. >>
<< Ho la sensazione che mi conosci meglio di chiunque altro. >>
<< Perché ti amo. >>
<< Non puoi amarmi da nove anni. >>
<< Ho imparato ad amarti nell’anno in cui hai vissuto a casa mia. >> confessa Chad.
<< E ho imparato a conoscerti. >> aggiunge.
<< Possiamo riparlarne in un altro momento? >> gli chiede lei.
<< Quando? >>
<< Non lo so. Domani. Possiamo vederci e parlarne meglio. Ora provo troppe emozioni tutte in una volta. E poi questo è il matrimonio di una delle mie migliori amiche, voglio esserci per lei, non sparire… con te. >>
<< Okay. >>
<< Grazie. >> dice lei, con un leggero sorriso.
Olive si allontana dalla colonna, ma Chad la afferra per una mano e la riporta dalla colonna, baciandola.
Olive si lascia andare e si appoggia alla colonna, mentre lui la bacia, senza lasciarle la mano.
<< Basta, basta, basta! Vorrei fare sesso con te, ma non possiamo farlo qui. >> esclama lei, ansimando.
<< Già. >> concorda lui, ansimando insieme a lei.
<< Ora respira e… torniamo fra la gente. >> aggiunge, stringendole ancora di più la mano che non ha ancora lasciato.
<< Sì. >> dice lei, sorridendogli, e poi abbassando lo sguardo per vedere la sua mano intrecciata a quella di Chad.


<< Ormai non c’è più nessuno. >> esclama Liz, guardandosi intorno, seduta su un lungo divano a bordo piscina, con Melissa, Olive, Lux e Lexi.
<< Già. >> dice Olive, guardandosi anche lei intorno per vedere se Chad è ancora lì.
<< Chi cerchi? Chad? >> chiede improvvisamente Lexi.
<< Ti abbiamo vista con Chad. Cos’è successo fra voi? >> le chiede Melissa.
<< Mi ama. >> confessa Olive, guardando le ragazze.
<< Cosa? >> esclamano tutte e quattro contemporaneamente.
<< Sì, è innamorato di me da anni. Vuole stare con me, ora che sa che vivo qui a Los Angeles. >> risponde lei.
<< E cos’aspetti? >> le chiede Lexi.
<< Sì, infatti. Cos’aspetti? >> le chiede anche Melissa.
<< È un bel ragazzo e poi ora ha ventidue anni, no? Ora i tre anni non si notano neanche, e poi lui sembra più grande della sua età già da quando siamo tornate qui anni fa. >> dice invece Lux.
<< Già. >> dice semplicemente Olive.
<< Io se fossi in te starei con lui, tesoro. >> le consiglia Liz.
<< Vorrei poterci stare, ragazze, non sapete quanto lo vorrei, ma mi conosco. >>
<< Cosa provi per lui? >> le chiede Liz.
Nessuno le aveva mai fatto quella domanda. Olive è un po’ sorpresa, ma sa bene quello che prova per lui.
<< Mi piace. Davvero. Mi piace davvero tanto. E mi fa sentire come non mi hai mai fatto sentire nessun altro. Anche quando siamo tornate qui anni fa mi ha fatto sentire così. Quando lo vedo vorrei solo essere toccata, baciata e scopata da lui, perché… è lui. Perché è Chad. >> confessa Olive.
<< Wow! Non ti ho mai sentito parlare così. Mai. >> esclama Lexi, stupita.
<< Neanch’io. >> dice Lux.
<< Per me sei solo innamorata di lui, tesoro. >> le dice Melissa.
<< Concordo. >> esclama Liz.
<< No, ragazze, non sono innamorata di lui. Su questo ne sono sicura. >>
<< Se lo dici tu. >> dice Liz, distogliendo lo sguardo da lei.
<< Volete qualcosa da bere? >> chiede Olive, alzandosi in piedi, pochi secondi dopo.
<< Sì, prendi lo champagne, se ce n’è rimasto. Sennò quello che vuoi. >> risponde Liz.
Olive raggiunge i tavoli e si volta verso le ragazze per vedere se la stanno guardando, ma stanno chiacchierando fra loro, così fa un respiro profondo.
Non ama Chad, o almeno è quello che crede. Ma come può esserne sicura se non è mai stata innamorata in venticinque anni?
Forse lui ha ragione. Forse dovrebbe provare a stare con lui. D’altra parte è attratta da lui e lui la fa sentire come nessuno l’ha mai fatta sentire. Forse dovrebbe solo lasciarsi amare e amare a sua volta, una volta per tutte.
Trova una bottiglia di champagne a metà e torna dalle ragazze.
<< Rieccomi! >> esclama, sedendosi sul divano, togliendosi le scarpe e bevendo un sorso di champagne, per poi passare la bottiglia a Melissa.
Si tolgono tutte e cinque le scarpe e si sistemano comodamente sul divano. Liz e Lux incrociano persino le gambe.
<< Ragazze? >> salta su Liz, pochi minuti dopo, con un tono di voce serio, e appoggiando i piedi per terra.
<< Sì? >> esclama Olive, guardandola insieme alle altre.
<< Non vi ho ancora ringraziate per il discorso che avete fatto durante il pranzo. >> afferma Liz.
<< Ma non devi ringraziarci, tesoro. >> le dice Olive.
<< Sì, esatto. >> concorda Lexi.
<< Per noi è stato un gesto carino. >> aggiunge Lux.
<< Esatto. Per noi è stato un piacere, tesoro. >> dice Melissa.
<< Ma no. Voglio ringraziarvi, invece. È stato davvero un bel momento. Mi avete fatto ricordare tutto quello che è successo da quando la mia vita è cambiata. >> inizia a dire Liz.
Le ragazze le sorridono e lei continua:
<< Sapete, non vi ho mai ringraziate per quello che avete fatto per me. >>
<< Siete la parte migliore di me. Senza di voi non sarei mai venuta qui a Los Angeles nove anni fa. Senza di voi non avrei avuto il coraggio di farlo da sola. Senza di voi non avrei neanche mai conosciuto Sandy, e quindi non sarei qui ora. Non l’avrei mai conosciuto e ora non sarei sua moglie, e non sarei così felice. Di avere voi e lui nella mia vita. >> aggiunge.
<< Grazie, ragazze, perché senza di voi non sarei la persona che sono ora. >>
<< Oh, Liz… >> esclama Olive, abbracciandola.
Melissa, Lux e Lexi l’abbracciano a sua volta e scoppiano tutte a piangere.
<< Vi voglio bene, ragazze. >> afferma Liz.
<< Anch’io. >> dicono tutte contemporaneamente.
<< Visto che siamo in vena di ricordi e confessioni… avrei anch’io qualcosa da dire. >> esclama Lexi, staccandosi dalle ragazze.
Loro la guardano e aspettano che lei dica qualcosa.
<< Cosa devi dire, Lexi? >> le chiede Vicky, arrivando insieme a Charlotte e sedendosi sul divano insieme a lei.
<< Dai, sputa il rospo, Lexi. >> la sprona Charlotte, togliendosi le scarpe, seguita da Vicky.
Le ragazze salutano Vicky e Charlotte, e sorridono loro.
<< Sono incinta. >> confessa Lexi, con un mega sorriso.
Le ragazze spalancano la bocca, stupite.
<< Oh mio Dio! Dici sul serio? >> le chiede Liz.
<< Sì. >> risponde lei.
<< Di quanti mesi? >> le chiede Melissa.
<< Tre. >>
<< Wow! >> esclama Olive.
<< Congratulazioni, tesoro. >> le dice invece Lux.
<< Sì, congratulazioni. >> le dice anche Vicky.
<< L’hai già detto a Lewis? >> le domanda Charlotte.
<< Sì, ed è felicissimo. >>
<< Credo che il prossimo matrimonio sarà il mio, ragazze. Io e Lewis ne abbiamo già parlato. Magari ci sposeremo quando il bambino, o la bambina, sarà già nato. >> aggiunge.
<< Lo spero, tesoro. >> le dice Liz, appoggiando una mano su quella di Lexi e sorridendole.
<< Lo spero anch’io. >> le dice Lux.
<< Sono felice per te, tesoro. >> le dice invece Olive.
<< Sono felice anch’io. >> afferma Melissa.
<< Questa è sicuramente un’altra buona scusa per tornare qui a Los Angeles. >> esclama Vicky.
<< Sono contenta per te, Lexi. >> aggiunge, sorridendole.
<< Anch’io. >> le dice Charlotte.
<< Grazie, ragazze. >> afferma Lexi.
<< Vi voglio bene. >> aggiunge, guardandole una per una.
<< Posso farvi una foto, ragazze? >> chiede improvvisamente la fotografa del matrimonio.
<< Sì. >> risponde Liz.
Liz è seduta a gambe incrociate, come Lux, Melissa è seduta normalmente, come Lexi, Olive è appoggiata allo schienale del divano, e Vicky e Charlotte si avvicinano a loro per entrare nella foto.
Alcune di loro sorridono, altre fanno delle facce buffe e altre delle smorfie, e la fotografa scatta la foto.
<< Grazie. >> dice lei, andandosene subito dopo.
<< Di questa ne voglio una copia da far vedere al mio bambino o alla mia bambina. Sarà la sua prima foto con le zie. >> esclama Lexi, fingendosi commossa.
<< Aww, Lexi. >> esclamano tutte, abbracciandola.
<< Piano! Farete del male al bambino! >> esclama lei, sorridendo.
Si staccano tutte da lei e ridacchiano tutte insieme.
Chiacchierano del più e del meno, ricordando quando si sono conosciute e tutto quello che è successo dopo, poi tornano a casa, felici di aver passato quella giornata tutte insieme e di aver festeggiato il matrimonio di Liz e Sandy, e di aver saputo della gravidanza di Lexi.

<< Com’è che sei così silenziosa, amore? >> le chiede Sandy, andando all’aeroporto con Liz, dove li aspetta una fantastica luna di miele di due settimane.
<< Lexi è incinta. >> sputa il rospo lei.
<< Wow! Che bella notizia! >>
<< Come l’ha presa Lewis? >> aggiunge.
<< Benissimo. Si sposeranno presto. >>
<< Wow! >>
<< Sono contentissimo per loro. >> aggiunge.
<< Anch’io. >> dice lei, stringendogli la mano e sorridendogli.
<< Ti amo, Sandy Carr. >> gli dice lei, avvicinandosi a lui.
<< Ti amo, Liz Carr. >> le dice lui, baciandola dolcemente.


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