Qual è il tuo film horror preferito?

di Hilarie Winfort
(/viewuser.php?uid=113365)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


~Emily rimase a lungo nella sua camera, i suoi genitori erano appena usciti di casa e lei non aveva intenzione
di trascorrere la sera di Halloween al piano di sotto, da sola in salotto.
Aveva sempre provato un certo timore all'idea di stare sola in casa, specialmente durante quella notte;
ma non l'avrebbe mai ammesso, suo fratello non le avrebbe dato tregua, tormentandola fino alla fine dei suoi giorni.

Un rumore improvviso la fece sobbalzare.
Cosa diavolo era?
La sua esperienza in fatto di film horror le fece pensare, che la notte di Halloween rappresentava
un concreto pericolo per una ragazza sola in casa.
Emily si accorse che il rumore proveniva dalla finestra e dubitava fosse causato dalla lieve pioggia scrosciante.

Una voce. Ecco cos'era.
Accompagnata da quello che sembrava qualcuno che si arrampica sulla tettoia.
La ragazza riuscì a distinguere una frase, pronunciata con voce roca, appena un sussurro strascicato

"Qual'è il tuo film horror preferito?"

Emily deglutì, con il cuore in gola.
Si protese verso il rumore, misurando ogni passo, cercando di trattenere il respiro.
Vide distintamente una mano, calzata da un guanto scuro, posarsi sul lato della finestra cercando di aprirla.

Aveva lasciato la finestra aperta, come al solito, cosa di cui la madre non mancava mai di rimproverarla.
Valutò l'opzione di gettarsi verso la finestra per chiuderla, ma era tropp tardi.

Una figura era comparsa davanti alla finestra ormai spalancata.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


~"Molto divertente Adam" mormorò Emily lanciando un'occhiataccia all'amico.
"Dovevi vedere la tua faccia!" esclamò il ragazzo in preda alle risate.
Emily deglutì ancora scossa.
"Sapevo che eri tu"
Non poteva ammettere di essere spaventata, non con Adam.
Aveva sempre dovuto reggere il confronto con lui fin dalla prima elementare,
quando la maestra le aveva imposto di sedersi accanto a lui.
"Naah, non è vero!" disse Adam sorridendo e avvicinandosi alla ragazza, non prima di aver chiuso bene la finestra.
"Oh non preoccuparti... solo uno stupido potrebbe tentare di intrufolarsi in camera mia stanotte"
Emily non riuscì a trattenere un sorriso.
Adam si sfilò i guanti neri e li gettò sul letto della ragazza, prima di sprofondare nel materasso con un sospiro.
"Mm... non eri tu ad avere una paura folle della notte di Halloween?"
Emily non rispose, sempre più irritata.
"Spaventosi serial killer, licantropi misteriosi sotto la luce della luna... terribili vampiri assetati di sangue"
Adam incrociò le gambe con un movimento sinuoso e si impossessò del telecomando del televisore,
mentre Emily si sedette accanto a lui, sbuffando.
"Non dovresti essere a cena da uno di quei tuoi parenti strampalati?"
"Diciamo che.. ho gentilmente declinato l'invito" Adam sorrise di sbieco. "Guarda, proprio il film adatto a te"
Emily spostò lo sguardo sul televisore, il film in questione aveva come protagonista un vampiro,
intento a fare quello per cui era nato.
Distolse rapidamente lo sguardo.
"Che c'è? Quale differenza c'è tra un normalissimo film splatter e questo?" disse Adam spostando lo sguardo su di lei.
Emily fece a meno di rispondere, la cosa terrificante era che avevano quasi sempre un volto angelico,
a nascondere la loro vera natura.
"Ogni ragazza li trova indiscutibilmente attraenti ma... tu no" continuò Adam, la sua bocca si piegò in un sorriso sghembo.
"E' proprio questo il problema, vero? Non riesci ad accettare che dietro quell'espressione perfetta si possa nascondere un mostro"
Emily chinò la testa. Aveva sempre odiato la capacità di leggerle nel profondo della sua anima.
"Io dico che è proprio questo che li rende così affascinanti, non credi? Chiunque potrebbe essere un Vampiro:
la ragazza della porta accanto, il commesso del supermercato, persino Io..." proseguì Adam, posando una mano
sotto il mento della ragazza, per sollevarle la testa.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


~Emily si accorse che gli occhi di Adam brillavano incredibilmente sotto la luce fioca,
che donava all'iride un'intensità mai vista prima.
Il ragazzo mantenne lo sguardo incatenato al suo e Emily pensò che sarebbe potuto essere proprio un vampiro:
lo sguardo penetrante incorniciato dalle folte ciglia, il naso dritto in modo quasi innaturale, la curva delle labbra piene
e due fossette a favorire quella perenne espressione da ragazzino che sembravano contrastare con la barba appena accennata.
Proprio quando Emily stava per distogliere lo sguardo, incapace di sostenere il suo, Adam piegò la testa
in una posizione degna di un predatore intento a studiare la sua vittima.
Poi, con sorpresa di Emily, posò le labbra sul collo della ragazza, lambendolo delicatamente.
Emily sussultò, mentre il ragazzo si faceva strada sul suo collo muovendo la bocca in una lenta carezza.
"Io credo che..." mormorò soffiandole sulla pelle "Ci sia qualcosa di... estremamente eccitante.
Io potrei essere uno di Loro e... sono proprio qui" posò un dito a sostituire la bocca, per sottolineare la frase.
Emily deglutì, improvvisamente incapace di pensare a qualunque cosa che non fossero le labbra di Adam,
poi si sciolse dalla presa con una risatina soffocata.
"Sì, be'... se tu fossi... ehm... un Vampiro, credo che non ti faresti accompagnare in giro ancora da tua madre"
disse sforzandosi di sorridere, ancora scossa dal gesto del ragazzo.
Adam per tutta risposta si abbandonò a una risata. "Forse hai ragione" mormorò prima di sistemarsi meglio sul letto.
Emily non poté fare a meno di scrutare l'amico, gli occhi erano talmente penetranti da fare invidia a uno di quei succhiasangue,
se la ragazza avesse creduto a quelle sciocchezze, avrebbe pensato davvero che Adam fosse un Vampiro.
L'amico si accorse del suo sguardo e puntò gli occhi su di lei, scrutandola di rimando.
"Stando alle tue teorie, anch'io potrei essere una di quei succhiasangue"
Adam scosse la testa, prima di liberarsi del telecomando buttandolo in un punto indefinito del letto.
"Negativo. La curva del tuo collo è così... dannatamente morbida" il ragazzo posò lo sguardo sulla pelle esposta del collo di Emily.
"E le tue guance... arrossisci anche al solo tocco delle mie dita"
La ragazza distolse lo sguardo, incredibilmente imbarazzata, non si era mai sentita
così con il suo migliore amico prima di quel momento.
"Vedi... questi sono i requisiti perfetti per la preda, non certo per un cacciatore" continuò Adam inclinando la testa.
Emily si sentiva avvampare sotto il suo sguardo insistente, cominciava a non reggere più quella situazione.
"probabilmente è così. Già, credo che... che dovremmo cambiare discorso... che ne dici
di mettere su uno di quei film splatter che ci piacciono tanto?"
Adam continuò a fissarla, non sembrava aver sentito le parole di Emily e tantomeno
intenzionato a distogliere lo sguardo da lei.
Poi si fece incredibilmente vicino, scuotendo la testa.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


~Adam sorrise, prima di guardare la ragazza di sottecchi.
"Sai... non mi attira molto l'idea di guardare un film. E poi... io ho appena cominciato"
Emily sollevò lo sguardo, confusa.
Che accidenti aveva Adam quella sera?
Il ragazzo prese ad accarezzare il collo di Emily, su e giù, avanti e indietro senza staccare
gli occhi dai suoi nemmeno un secondo.
Emily sussultò, senza riuscire a mascherare l'eccitazione.
"Adam... non... non capisco cosa.."
Il ragazzo la zittì con un cenno, prima di continuare l'opera.
Emily deglutì rumorosamente, al limite della sopportazione.
Voleva forse farla impazzire?
"Senti, non capisco che intenzioni hai ma... credo che dovresti smetterla"
disse infine Emily, allontanando la mano del ragazzo con uno scatto secco.
Adam sorrise, allontanandosi appena, ma non abbastanza da far tranquillizzare Emily.
La ragazza distolse lo sguardo dal suo, non riusciva più a sopportare i suoi occhi penetranti e il suo tocco ammaliante.
"Credo che.. credo che dovresti tornare a casa ora" sussurrò con un filo di voce,
visibilmente scossa dal comportamento dell'amico.
Adam non disse niente, rimase impassibile, l'ombra di un sorriso ancora sul suo volto.
Si alzò dal letto, dirigendosi verso la finestra dalla quale entrava sempre in camera di Emily.
Sembrava così incredibilmente lontano l'Adam che aveva sempre avuto accanto, che l'aiutava
nei compiti e la scherniva in continuazione per le cose più futili.
Il SUO Adam sembrava scomparso.
All'improvviso il ragazzo parve ripensarci, si bloccò con una mano sulla finestra, poi tornò a guardare l'amica.
Si avvicinò a lei a grandi passi, bloccando sul nascere l'intento di Emily di dire qualcosa,
sovrastandola con il suo corpo e posando con forza la bocca sulla sua.
Emily si lasciò sfuggire un sospiro mentre, impacciata cercava di stare al passo con Adam che cominciò a baciarla con una foga sorprendente,
stringendole la nuca con forza e cingendole la vita con uno strano senso di possessione.
La ragazza non aveva mai provato nulla di simile in vita sua e non avrebbe mai pensato
che il suo migliore amico potesse provocarle simili sensazioni.
Non si era mai sentita così confusa prima di allora, non riusciva capire perché Adam la stesse baciando.
Il ragazzo la costrinse a dischiudere le labbra spazzando via ogni barlume di autocontrollo di Emily,
che passò le dita tra i capelli setosi di lui.
Adam sorrise sulle sue labbra, lasciandosi sfuggire un sospiro ed Emily si ritrovò all'improvviso contro il muro,
con il corpo del ragazzo premuto contro il suo.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


~"Adam..." disse Emily in un sussurro arrancato, scostandosi appena.
Il ragazzo parve non sentirla, unendo nuovamente le loro labbra se possibile con ancora più urgenza.
"Adam" ripeté la ragazza facendo leva sulle braccia, allontanandolo per riuscire a pensare.
Adam la scrutò, gli occhi lucidi di emozione.
"Che.. che significa?" mormorò Emily, cercando di ragionare, cercando di non pensare alla bocca di lui a un centimetro dalla sua.
Il ragazzo scosse lievemente la testa, prendendole il viso tra le mani.
"Non dirmi che non l'hai capito"
Emily sostenne il suo sguardo, il cuore in subbuglio.
"Io... io non... come.."
Adam si allontanò poco da lei, lanciandole uno sguardo truce.
"Scommetto che sta per arrivare la parte in cui mi dici che siamo solo amici" mormorò, scuotendo la testa con vigore,
gli occhi terribilmente lucidi.
Emily non sapeva cosa dire. Era troppo confusa per pensare razionalmente a quello che era successo.
"No.. Io... io.." si bloccò, senza sapere come continuare.
Adam sorrise, un sorriso amaro.
"Sapevo che sarebbe andata così. Nega pure quello che senti, ma io sono stanco di farlo! Non me ne starò qui a sentirti dire
quanto tutto questo sia sbagliato, quanto questo rovinerebbe tutto!"
Si girò, dandole le spalle.
"Buonanotte Emily, spero diano un bel film sui vampiri a canale 2!"
Emily lo guardò, impotente.
Cosa voleva che dicesse?
Era stato lui a cominciare quel gioco, era stato lui a baciarla come se ne dipendesse della sua vita.
Continuò a guardarlo, sentendo le lacrime rigarle il volto.
"Aspetta" sussurrò lasciandosi sfuggire un singhiozzo.
Adam scosse la testa, facendosi sempre più vicino alla finestra, più vicino a separarsi da lei.
"Aspetta! Ti prego.." continuò Emily staccandosi dalla parete e arrancando verso di lui.
Adam esitò, voltandosi verso di lei, sorpreso.
In un attimo le prese il viso tra le mani, sussurrando "No. Non piangere, ti scongiuro. Sono un idiota, dimentica quello che ho detto, quello che ho fatto"
Emily scosse la testa, ormai in preda ai singhiozzi.
"Non posso" sussurrò fronteggiando Adam con lo sguardo. "Non... non posso dimenticare, non voglio dimenticare"
Il ragazzo continuò a guardarla, gli occhi ridotti a due fessure.
"Ma.. ma sono così.. così confusa Adam! Non riesco a... a capire cosa... cosa ti sia preso!"
Adam le accarezzò piano una guancia. "Lo so, sono uno stupido. Volevo... volevo farti capire quello che.. quello che provo.
Ma ho scelto il modo sbagliato, ti chiedo scusa"
Quando Emily non rispose, il ragazzo continuò a parlare. "E' solo che.. non riuscivo più a starmene qui, a fare finta di nulla,
desiderando solo di poterti toccare. Ho.. ho iniziato scherzando, volevo solo sfiorarti il collo e... accidenti, sei così bella Emily"
La ragazza deglutì, la gola incredibilmente secca.
"E se.. se tu non provi le stesse cose possiamo far finta che niente sia accaduto, possiamo fingere
di essere ancora bambini... quando nessun sentimento poteva scalfirci"
Emily non riusciva a proferire parola, Adam era troppo deciso e assolutamente troppo vicino.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


"E' successo tutto così all'improvviso Adam. Io.. cosa credi di provare?"
Il ragazzo sgranò gli occhi, deluso, sembrava terribilmente ferito.
Si passò una mano tra i capelli, socchiudendo gli occhi.
"Cosa credo di provare? Cosa credo di.." si bloccò, deglutendo, poi guardò Emily con un'espressione indecifrabile. "Lasciamo perdere"
Si allontanò ancora una volta da Emily, che si sentì incredibilmente vuota.
"Andiamo Adam... sai cosa intendo"
Il ragazzo sorrise amaramente.
"No Emily, non lo so"
Emily scosse la testa, furiosa. Stanca.
"Accidenti, Adam. Cosa pretendi? Cosa vuoi che ti dica?"
Adam sembrava incredulo, prese a camminare avanti e indietro a testa china.
"Non voglio che tu dica niente! Io.. ho sbagliato tutto, non sarei dovuto venire"
Emily si avvicinò a lui, prendendolo per un braccio e costringendolo a guardarla.
"Smettila! Voglio... voglio solo sapere cosa.. cosa.."
Adam la fissò in modo truce, sembrava furioso. "Vuoi sapere cosa provo?! Non mi sono ancora spiegato Emily?" sospirò.
"Sono anni che... che non sei più un'amica per me, o almeno non soltanto. Mi sento così stupido! Ho... ho cercato di...
Ho cominciato a baciarti il collo in quel modo perché.. perché volevo capire cosa avresti provato,
se il mio patetico tentativo ti avrebbe scalfita almeno un po'..."
Emily non disse nulla e lui continuò. "Io... io ti amo Emily. Ti amo. Stasera sono corso fuori da casa dei miei zii, dovevo vederti,
avevo bisogno di sentire la tua voce, di guardarti negli occhi... Adesso hai capito?"
Emily annuì, scioccata.
Adam. Adam l'amava.
E lei amava lui?
Si, certo che lo amava.
"Tu... tu sei la mia infanzia" sussurrò Emily.
Adam la guardò, la speranza era guizzata via dal suo sguardo.
"E... e sei il mio presente e.. e non riesco a immaginare un futuro senza di te. Sono stata così stupida
ad ignorare tutto questo per così tanto tempo!" continuò, guadagnandosi una carezza da Adam.
"Io... io ti amo"
Il ragazzo sorrise, le guance arrossate e lo sguardo pieno.. pieno d'amore.
Emily non si era mai resa conto di quanto ci fosse dietro lo sguardo di Adam, ma adesso aveva capito, tutto era chiaro.
Emily si avventò sulle labbra di lui, il cuore minacciava di uscirle dal petto.
Il ragazzo la fissò per secondi interminabili, con quegli occhi pieni di sentimento che avrebbero potuto sciogliere Emily.
"Sai... credo che i Vampiri siano affascinanti, in qualche modo"
Adam scoppiò in una risata fragorosa, guardandola di sottecchi.
"In qualche modo? Tutto qui?"
Emily annuì, abbandonandosi anche lei a una risata.
"Allora credo che dovrò farti cambiare idea"
Adam le cinse la vita con le braccia, con negli occhi una tacita promessa.
Emily si sciolse dalla sua presa e si diresse alla finestra, scostando piano le tende, dando un'ultima occhiata alla luce della luna.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2906341