I wanna latch in your love.

di Sharymore_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuti in Austria! ***
Capitolo 2: *** Work it! ***
Capitolo 3: *** Wetten, dass...? ***
Capitolo 4: *** False speranze. ***
Capitolo 5: *** Una cena importante. ***



Capitolo 1
*** Benvenuti in Austria! ***


Una flebile luce passava attraverso il piccolo oblò dell'aereo, illuminando le varie poltroncine presenti all'interno del mezzo. Josh inclinò la testa di un paio di centimetri e la poggiò contro il proprio sedile, deciso a dormire per almeno un paio d'ore. Lui, Jennifer e Liam erano diretti in Austria dove avrebbero soggiornato per un paio di giorni e poi il terzo giorno si sarebbero recati come ospiti alla trasmissione tedesca “Wetten..dass?” dando inizio così, alla promozione del nuovo film tratto dalla saga di The Hunger Games.

 

“Non avrai mica intenzione di dormire per tutto il viaggio come al solito!?” gli urlò una voce femminile vicino all'orecchio sinistro.

 

Subito il volto di Josh si illuminò e un leggero sorriso gli invase le guance.

 

“Jen, siamo partiti da soli 10 minuti da Los Angeles, fino in Austria è un bel viaggio, non credi? E poi sono solo le 6:00 del mattino!” rispose Josh con ancora gli occhi chiusi.

 

La ragazza sbuffò per poi mettersi seduta accanto a lui. Iniziò a muoversi e a fare rumore, quasi volesse impedire al suo compagno di viaggio di abbandonarsi al sonno che tanto bramava.

 

“Okay, qual'è il problema?” esclamò alla fine Josh dopo aver tentato per un paio di minuti di ignorare la sua presenza tutt'altro che discreta.

 

“Nessuno, voglio dire, lo sai no?” rispose Jennifer, cercando di distogliere lo sguardo.

 

“No, non lo sono in realtà. Sai com'è è difficile capirci qualcosa con te.” controbatté Josh ridacchiando.

 

“E' solo che sono nervosa di prendere l'aereo. Lo sono sempre. Ogni volta che salgo su questo coso ho il terrore che possa cadere, o che un gruppo di terroristi ci attacchi o che uno stormo di anatre possa infilarsi da qualche parte distruggendo I motori.” disse Jennifer con il respiro affannato e agitando vigorosamente le mani.

 

Josh iniziò a ridere. Quella ragazza non smetteva mai di stupirlo, anche se in realtà era proprio questo il motivo per cui le piaceva tanto. Prese le sue mani e cercò di calmarla nell'unico modo che conosceva.

 

“Jennifer, baby, questo aereo non crollerà, non verrà attaccato da dei terroristi e cosa più importante, nessuno stormo di anatre farà saltare I motori. Okay?” esclamò Josh per poi darle un bacio sulle labbra.

 

Jennifer ricambiò il bacio, cercando di assaporarne a pieno l'essenza, e subito dopo fece un sorriso. Lei e Josh avevano iniziato a frequentarsi da poco più di un paio di mesi, ma il loro legame sembrava già essere più forte che mai. C'avevano messo quasi due anni a realizzare di essere fatti l'uno per l'altra ma alla fine ce l'avevano fatta. Si erano fatti coraggio entrambi e si erano dichiarati, o meglio, Josh si era dichiarato e Jennifer aveva ricambiato quelle parole piene d'amore e di sentimento. Nella mente di Jennifer, quel momento era ancora nitido e vivo.

 

“Jennifer, sono innamorato di te e non posso più far finta di nulla.Probabilmente per te non è lo stesso, ma io avevo bisogno di essere sincero.” esclamò Josh, mentre le sue guance si coloravano di un rosso acceso.

 

Jennifer rimase a fissarlo per alcuni istanti senza dire nulla. Fissava quegli occhi cosi magnetici e non poteva fare a meno che sentirsi totalmente attratta.

 

“Ora, le cose sono due: Possiamo far finta che questo non sia mai accaduto e tornare ad essere i soliti amici di sempre, oppure, se dentro di te credi di provare le stesse cose, possiamo stare insieme. Noi due, Jen. Possiamo fare sul serio se è questo quello che vuoi.” continuò Josh cercando di essere quanto più chiaro possibile.

 

Jennifer si avvicinò a lui e dopo avergli preso la testa tra le mani, gli sussurrò: “E' questo quello che voglio.”

 

“Jennifer, amore, tutto okay?” domandò Josh notando lo sguardo assente di Jennifer.

 

“Si, tutto okay. Scusami ero sovrappensiero.” gli sussurrò la ragazza per poi sorridergli e poggiare la testa sulla spalla del ragazzo.

 

Josh le circondò il corpo con il braccio destro e poi iniziò ad accarezzarla con un'immensa dolcezza. L'aereo su cui si trovavano era riservato interamente al cast e per questo Josh e Jennifer potevano tranquillamente coccolarsi e scambiarsi dei dolci baci, senza preoccuparsi di essere visti da qualcuno. Il mondo ancora non sapeva della loro storia ed entrambi non si sentivano ancora pronti per uscire allo scoperto. Jennifer era uscita, in quello stesso anno, dalla sua storia con Nicholas e poi da quella con Chris, quest'ultima decisamente troppo ingigantita dalla stampa, e non voleva di certo dare l'idea di una che cambia compagno una volta ogni due mesi. Josh, allo stesso tempo, si era da poco lasciato con Claudia e voleva far passare un po' di tempo prima di rendere pubblica la loro relazione, anche per rispetto della sua ex. Entrambi volevano godersi i primi momenti della loro storia d'amore in pace e senza l'intervento dei media o altri settori di gossip. Solo alcuni membri del cast erano a conoscenza della loro relazione: Liam, Woody, Francis, Sam, Jena e Willow. I loro più cari e intimi amici.

 

“Voi due dovreste smetterla di essere cosi smieati!” esordì Liam voltandosi verso di loro. Il ragazzo sedeva nella postazione davanti a quella di Jennifer e Josh e a quanto pareva aveva sentito e assistito alla loro conversazione.

 

“Oh piantala, Hemsworth, sei solo geloso!” rispose Jennifer ridendo insieme a Josh.

 

“Oh si, terribilmente! Hahaha!” rispose il ragazzo per poi voltarsi nuovamente in posizione frontale.

 

Si guardò intorno, realizzando che in realtà le parole di Jennifer non erano del tutto sbagliate. Si sentiva geloso si, ma non nel senso in cui intendeva lei. Era geloso del fatto che sia lei che Josh avessero trovato quella cosa che tutti cercano e che in pochi riescono a trovare, lui compreso: l'anima gemella.

 

“Josh..?” esordì Jennifer richiamando il ragazzo.

 

“Che c'è?” domando Josh.

 

“Tra quanto arriveremo? Perchè io non vedo l'ora di essere in Austria e di passare due giorni meravigliosi insieme a te.” controbatté Jennifer.

 

Josh sorrise. “8-9 ore, quindi mettiti l'anima in pace e cerca di dormire un po'.. come sto cercando di fare io!” rispose Josh lanciando una frecciatina alla sua ragazza.

 

Jennifer scoppiò in una risata e si accoccolò contro il suo petto. “Josh..” chiamò nuovamente.

 

“Cosa?” rispose il ragazzo, con un tono di voce che si trovava ai limiti della sopportazione.

 

“Ti amo..” sussurrò Jennifer chiudendo gli occhi e lasciando che l'odore del corpo di Josh invadesse le sue narici.

 

Josh le diede un bacio tra i capelli e prima di chiudere nuovamente gli occhi per abbandonarsi al sonno, rispose: “Ti amo anch'io Shrader.”

 

Dopo circa 9 ore, e tanti drammi da parte di Jennifer, finalmente il loro aereo atterrò. Il tempo di prendere le valigie e chiamarono un taxi per raggiungere l'albergo nel quale avrebbero soggiornato in quei giorni.

 

“Josh, guarda, guarda! E' stupenda!” non faceva che ripetere Jennifer mentre teneva lo sguardo incollato al finestrino della vettura.

 

Josh non poteva fare a meno di guardarla. Amava la sua aria da eterna bambina. Bastava un niente per sorprenderla e questo era un lato di Jennifer che il ragazzo amava particolarmente. Non appena vedeva qualcosa di nuovo o di inaspettato subito i suoi occhi venivano invasi da una strana luce, una luce che la rendeva più bella del solito.

 

“Si, stupenda..” rispose Josh anche se, in tutta sincerità, il suo commento non si riferiva molto alla città che stava passando davanti ai loro occhi.

 

Jennifer dopo 5 minuti di assoluto stupore, finalmente si staccò dal finestrino e tornò a sedersi accanto a Josh. Poi face scivolare le sue dita tra quelle di Josh. La ragazza iniziò a guardarlo con una faccia insolita.

 

“Tutto okay amore?” le domandò Josh guardandola negli occhi.

 

Jennifer sorrise e poi annuì. “Si, sono felice. Qui, in questa meravigliosa città. Sono felice qui, insieme a te.”

 

Josh si avvicinò e le diede un bacio sulla punta del naso. “Anch'io.” sussurrò dolcemente.

 

Dopo circa 15 minuti, finalmente Jennifer e Josh, seguiti poi da Liam, che aveva deciso di prendere un altro taxi per evitare di creare imbarazzo, arrivarono in albergo. Dopo aver preso le chiavi della stanza, Jennifer e Josh si precipitarono al 4 piano, entusiasti di scoprire di più di quel meraviglioso albergo che già dall'esterno gli aveva tolto il fiato. Non appena aprirono la porta ed entrarono all'interno della stanza, entrambi rimasero a bocca aperta a fissare l'arredamento. Era semplice, ma allo stesso tempo raffinato ed elegante.

 

“Oh mio dio Josh, ma hai visto che roba questa stanza?” esclamò subito Jennifer mentre con lo sguardo continuava a guardarsi intorno stupita e senza parole.

 

Josh la seguì, avanzando anche lui in quella meravigliosa stanza dai toni tipicamente europei. Entrambi si piazzarono davanti alla finestra, ad osservare quel meraviglioso panorama. Josh abbracciò Jennifer da dietro e la ragazza cercò di stringersi il più possibile all'interno di quelle braccia. Poi si voltò verso di lui e poggiò delicatamente le sue labbra su quelle di Josh. Si baciarono a lungo, prima lentamente e poi con passione.

 

“Promettimelo Josh..” esclamò Jennifer poggiando la testa contro il suo petto.

 

“Cosa?” domandò il ragazzo stringendola a sé.

 

“Promettimi che tra noi durerà. Promettimi che durerà per sempre, qualsiasi cosa accada.” sussurrò Jennifer accarezzando la maglietta verde militare di Josh.

 

“Te lo prometto.” rispose il ragazzo per poi perdersi nel dolce profumo dei suoi capelli. 

 

Salve a tutti :) Incredibile ma vero, sono tornata con una nuova storia, davvero presto! Spero che qualcuno sia contento del mio ritorno (io lo sono sicuramente!). Che dire, la storia è sicuramente diversa da quella che ho terminato ultimamente! Jennifer e Josh si amano e su questo non ci piove. Non ci sono indecisioni o drammi: si amano alla follia e vogliono stare insieme. Ho cercato di mantenermi fedele alla realtà il più possibile, ma ovviamente qualcosa andrà diversamente..eheheheh! Beh spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto quanto basta per continuare a seguire la storia :)
Un bacio e spero di ritrovarvi nel prossimo capitolo!
Sara :)

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Capitolo 2
*** Work it! ***


Il mattino seguente Jennifer venne svegliata dal rumore di una porta che sbatteva. Aveva dormito cosi bene quella notte, che l'idea di dover abbandonare il proprio letto le faceva paura.

“Buongiorno amore, è ora di svegliarsi.” gli sussurrò Josh con dolcezza mettendosi a sedere accanto a lei.

“Devo per forza? Non possiamo dormire ancora un po'?” rispose Jennifer mettendosi un cuscino sulla testa e voltandosi dall'altra parte, cercando di ritardare il risveglio.

“Beh..a meno che tu non voglia perderti questa bellissima giornata di sole e rovinare tutto quello che ho preparato.. si devi per forza.” rispose Josh passando delicatamente le sue dita sulla sua spalla sinistra.

Jennifer si raggomitolò tra le coperte per alcuni istanti, poi si fece forza e si girò verso Josh. Lo guardò intensamente e con attenzione come le piaceva sempre fare. I corti capelli marrone scuro erano leggermente bagnati per via della doccia che probabilmente aveva fatto mentre lei era ancora tra le braccia di Morfeo. I suoi occhi color nocciola non facevano che fissarla, occhi in cui Jennifer si perdeva ogni volta. Dal suo corpo proveniva un profumo di fresco, di menta e le sue labbra carnose sembravano voler attirare l'attenzione.

“Che c'è?” domandò Josh sorridendo e notando l'espressione persa della ragazza.

“Adoro svegliarmi e vedere come prima cosa il tuo viso.” sussurrò Jennifer per poi avvicinarsi al volto del ragazzo.

Quest'ultimo pose entrambe le mani sulle sue guance e poi lasciò che le loro labbra si unissero come due calamite in un dolce bacio.

“Forza pigrona, è ora di andare, vestiti e non metterci un vita come al tuo solito. Ti aspetto di sotto.” esclamò Josh staccando le sue labbra da quelle di Jennifer.

“Esattamente dov'è che stiamo andando?” domandò la ragazza alzandosi dal letto.

“Beh, è una sorpresa..” rispose Josh per poi lasciarsi la porta alle spalle.

Jennifer si preparò in tutta fretta. Si sentiva ancora un po' insonnolita ma l'idea che Josh la stesse aspettando e che aveva in serbo per lei qualcosa di speciale, le aveva dato la carica per svegliarsi il più velocemente possibile. Mise su una maglietta a tre quarti, decorata con delle semplici righe rosse e bianche, un paio di jeans e converse rosse. Prese la borsa al volo e finalmente si lasciò la camera d'albergo alle spalle. Entrò di corsa in ascensore e dopo aver premuto il bottone del piano terra, si mise ad aspettare con impazienza di arrivare a destinazione.

“Finalmente!” esordì Josh vedendola arrivare in tutta fretta.

“Scusami, ma non sapevo cosa mettere! Queste cose sono adeguate per dove siamo diretti?” domandò Jennifer con ancora un accenno di fiatone tra una parola e l'altra.

“Sei bellissima..” sussurrò Josh con un sorriso. “Pronta ad andare?” continuò.

“Certo!” rispose Jennifer entusiasta ma allo stesso tempo curiosa.

Uscirono dall'albergo cercando di non dare nell'occhio e presero l'auto che lo staff aveva messo a loro disposizione. Un viaggio di appena 20 minuti e finalmente la macchina si fermò.

“Siamo arrivati.” esclamò l'autista con tono formale.

“Perfetto, grazie mille!” rispose Josh mentre apriva lo sportello della vettura.

Jennifer scese dopo di lui e non appena abbandonò l'auto, iniziò a guardarsi intorno cercando di capire dove fossero. Cercò con lo sguardo qualsiasi tipo di dettaglio, ma tutto in quel momento le sembrava strano e nuovo.

“Si può sapere dove stiamo andando?” domandò Jennifer rivolgendo il suo sguardo a Josh.

“Ehm.. no, non puoi saperlo! Non essere impaziente, siamo quasi arrivati! Forza vieni..” rispose il ragazzo ponendole la mano.

Jennifer esitò per un istante. “Josh, non possiamo, lo sai..” rispose con un tono di voce malinconico.

“Già, a volte quasi lo dimentico.” rispose il ragazzo abbassando lo sguardo e riportando la mano lungo il fianco.

“Dai, hai detto che siamo quasi arrivati no? Voglio sapere di cosa si tratta!” esclamò Jennifer con tono vivace cercando di non rovinare quel momento con i loro soliti problemi.

Ad entrambi il doversi nascondere in pubblico pesava molto. Era davvero difficile a volte fare finta di nulla, fingere di essere solo amici, fare attenzione a qualsiasi mossa o parola. Era dura aspettare di essere soli per potersi scambiare un bacio, un abbraccio o semplicemente una carezza. Purtroppo però, questo era uno degli aspetti negativi del loro lavoro e se volevano mantenere una certa privacy sulla loro relazione, non potevano agire diversamente.

Josh tirò un sospiro e poi si lasciò trasportare dall'entusiasmo di Jennifer. “Certo, andiamo.” rispose sorridendo.

Percorsero un paio di chilometri a piedi lungo alcune stradine tipiche di Vienna. Le vie erano decorate da colori accesi e per tutta l'aria si espandeva un profumo di prodotti tipici locali.

“Dannazione Josh, sto morendo di fame!” esclamò Jennifer portandosi una mano sulla pancia.

Josh rise. “Mi sembrava strano che ancora non ti fossi lamentata per il tuo appetito.” rispose ironicamente. “Vieni, andiamo in quel negozio, dalla vetrina sembra abbia cose interessanti.” propose poi.

“Questo sembra delizioso..” subito esordì Jennifer notando un dolce tra I tanti esposti in vetrina.

“Quale?” domandò Josh non riuscendo a capire a quale dolce Jennifer si riferisse.

“Apf- pf-stral! Esclamò Jennifer balbettando.

“Non lo conosco, ma sono quasi sicuro che non sia quella la sua giusta pronuncia.” disse Josh ridendo.

“Allora dillo tu visto che sei cosi bravo..” controbatté Jennifer offesa.

“Dai Shrader sto solo scherzando, chiediamo alla commessa d'accordo?” disse Josh facendole l'occhiolino. “Mi scusi?” continuò poi cercando di richiamare l'attenzione di una signora anziana che indossava un grembiule rosso.

“Si mi dica?” rispose la donna in un inglese poco comprensibile.

“Come si chiama questo dolce?” domandò Josh indicando la prelibatezza sulla quale Jennifer aveva messo gli occhi.

“Apfelstrudel!” rispose la donna con sicurezza. Guardò I due ragazzi e dopo aver capito che non erano pratici di quei termini aggiunse: “E' uno strudel di mele! E' una pasta particolare tipica di queste parti farcita principalmente con : noci, cannella, uva sultanina e ovviamente mele.”

Josh le sorrise in segno di cortesia e poi rivolse il suo sguardo a Jennifer. “Va bene lo strudel?” domandò.

La ragazza annuì sorridendo e poi allungò le mani per ricevere quel dolce tanto atteso e dall'aspetto cosi prelibato. Pose una mano nella borsa che aveva lungo il fianco ma non fece in tempo a prendere il portafogli che Josh aveva già pagato al posto suo.

“Devi smetterla di farlo..” sussurrò Jennifer guardandolo.

“Non posso neanche pagare un dolce alla mia ragazza? E' un paese libero questo!” rispose Josh ridendo.

“Mi piace quando lo dici..” disse Jennifer poggiando la sua testa contro la spalla destra del ragazzo.

“Cosa? Che è un paese libero?” domandò Josh ironicamente per poi darle un bacio tra I capelli.

“Sei un vero idiota, Hutcherson.” rispose Jennifer per poi riprendere la loro camminata.

Ripresero entrambi a passeggiare per le stradine di Vienna finché non arrivarono davanti ad un enorme edificio circondato da un sontuoso giardino verde acceso. Jennifer rimase a bocca aperta e avanzava a rilento. Muoveva gli occhi in tutte le direzioni possibili, cercando di non perdersi neanche un secondo di quel meraviglioso quadro che si era appena proiettato davanti ai suoi occhi.

“Ieri sera mentre dormivi ho navigato in rete e mi sono informato su quali posti avremmo dovuto visitare e non appena l'ho visto.. beh ho pensato subito che fosse perfetto.” esclamò Josh affiancando Jennifer.

“E' bellissimo Josh, co-cos'è?” domandò Jennifer con un filo di voce.

“E' il castello di Sconbruun..costruito nel medioevo.” rispose Josh cercando di pronunciare il termine austriaco nel modo più corretto possibile.

“E tu come lo sai?” domandò nuovamente Jennifer rivolgendo il suo sguardo a Josh, mentre un sorriso sorgeva nuovamente tra le sue guance.

“Beh, mi sono informato. Non potevo mica essere impreparato.” rispose Josh atteggiandosi da grande intenditore.

Si scambiarono un dolce sorriso e poi procedettero con la visita. Il castello era davvero immenso e ogni angolazione sembrava presentare nuovi elementi. Era bianco, candido, quasi etereo eppure allo stesso tempo cosi imponente. Jennifer e Josh non facevano che ammirare tanta bellezza in silenzio, scambiandosi di tanto in tanto occhiate di stupore. Dopo aver concluso la visita all'interno del palazzo, I due si recarono all'esterno alla ricerca di un posticino in ombra sotto uno dei tanti alberi che ornavano quell'immensa distesa d'erba.

“Qui va bene?” domandò Josh indicando un posto poco distante dalla loro posizione attuale.

“A questo punto, qualsiasi posta va bene Josh, sono esausta!” rispose Jennifer ansimando.

Josh stese un piccolo telo sull'erba e poi entrambi si misero sdraiati a guardare il cielo. Jennifer si tolse le scarpe e si rannicchiò sul corpo del ragazzo. Faceva caldo ma c'era un vento leggero che rinfrescava I loro corpi. Josh iniziò a passare le sue dita sulle braccia di Jennifer mentre continuava a fissarla.

“Tutto okay?” domandò Jennifer aggrottando le sopracciglia.

“Si è tutto okay solo che..” rispose Josh per poi fare una pausa, “non hai idea di cosa darei per poterti baciare in questo preciso istante.”

“Oh Josh, ti prego non dirmi cosi! E' tutto il giorno che cerco di non saltarti addosso!” rispose Jennifer ridendo.

“Shrader, sono serio. Terribilmente serio.” controbatté Josh abbassando lo sguardo.

“Lo so amore, ma purtroppo sai quanto me che tutto questo è necessario. Lo so che è dura ma dobbiamo tenere duro se vogliamo rimanere nell'ombra.” rispose Jennifer guardando gli occhi marroni di Josh. “Ti prometto che questa sera ci rifaremo in albergo.” aggiunse poi ammiccando. 

Josh si inumidì le labbra. Il pensiero del corpo di Jennifer unito al suo, delle sua mani sul corpo della ragazza, lo facevano impazzire. Si allungò verso il volto di Jennifer fermandosi a pochi centimetri dalle sue labbra e poi le sussurrò: “Non vedo l’ora.”

Entrambi si sentivano terribilmente attratti l’uno dall'altro in quel momento, su quel prato. Entrambi sentivano scorrere nelle loro vene quella fame che li aveva spinti a stare insieme per la prima volta.
 
Jennifer, Josh e tutti gli altri componenti del cast di Hunger Games si trovavano a Cannes per il party a tema organizzato dalla Lionsgate. Erano tutti davvero entusiasti di parteciparvi. Tutti tranne Josh. Poche ore prima aveva litigato con la sua ragazza Claudia e si erano lasciati. Era terribilmente gelosa di Jennifer e nonostante Josh le avesse ripetuto diverse che il suo rapporto con la sua co-star si limitava solo ad una semplice amicizia, lei non gli aveva creduto e aveva deciso di troncare la loro relazione.

“Josh, tutto okay?” domandò Jennifer non appena lo vide nel salottino di attesa.

“Si, tutto okay.” rispose Josh cercando di troncare la conversazione in partenza.

“Stronzate, ti conosco meglio di chiunque altro. Che succede?” insistette la ragazza.

“Io e Claudia abbiamo rotto..” esclamò Josh tenendo lo sguardo rivolto verso il basso.

“Cosa?!?!?” Per quale motivo? Tu stai bene?” domandò ancora Jennifer con apprensione.

“Il motivo non ha importanza, mi passerà.” replicò il ragazzo sforzandosi di sorridere.

Jennifer si avvicinò alla poltroncina sopra la quale sedeva Josh, posò le gambe su uno dei braccioli e poi gli prese le mani.

“Questa sera ci penso io a te, d’accordo?" gli sussurrò vicino all'orecchio.

Josh rise e dopo alcuni minuti entrambi vennero chiamati dai propri agenti per avviarsi verso la zona allestita per il party.

“Ci vediamo in pista..” esclamò Jennifer rivolgendosi a Josh prima di abbandonare la stanza.

Il ragazzo non si sentiva proprio in vena di festeggiamenti quella sera, ma decise di non darlo a vedere. Dopo pochi minuti anche lui abbandonò la saletta per recarsi al party. Tutto era addobbato a tema Hunger Games, c’erano camerieri vestiti da abitanti di Capitol city e musiche imponenti.

“Eccolo qui! La mia dolce metà!” esclamò Sam non appena vide Josh tra la folla.

“Hey Sam!” rispose Josh con un sorriso.
“Sei ancora a mani vuote? Questo non va assolutamente bene! Tieni prendi questo, io ne prendo un altro per me!” disse Sam porgendogli un cocktail. Josh prese il bicchiere tra le mani per poi portarselo alla bocca. Il sapore era piuttosto forte ma anziché fermarsi per sorseggiarlo con calma, Josh lo bevve tutto in pochi secondi. Quella sera non voleva pensare, voleva solo divertirsi.

Dopo una 20 di minuti di chiacchierate di lavoro, Josh iniziò a guardarsi intorno e a domandarsi dove fosse finita Jennifer. Una mezz'ora fa gli aveva promesso di prendersi cura di lui ed ora sembrava essere sparita. Mentre Josh continuava a cercarla con lo sguardo improvvisamente sentì partire in sottofondo una canzone che conosceva bene. Lui e Jennifer erano soliti cantarla mentre si trovavano sul set e molto spesso la accompagnavano con un balletto alquanto imbarazzante. La canzone in questione era “Work it” di Missy Elliot.

Con le note di quella canzone in sottofondo Josh si avvicinò al tavolo degli alcolici con l’intendo di prendersi qualcosa da bere ma proprio nel momento in cui stava afferrando un bicchiere sentì una mano che infilarsi tra le dita e tirare verso destra.

“Non penserai mica di scampartela cosi!” esordì Jennifer alzando il tono di voce per sovrastare la musica.

“In che senso?” domandò Josh confuso.

“Questa è la nostra canzone, la canzone che cantavamo sul set, te ne sei forse dimenticato?” replicò la ragazza.

“No, certo che no..” rispose Josh ridendo.

“Ecco! Dobbiamo assolutamente ballarla Josh, andiamo!” lo incitò Jennifer iniziando a tirarlo per un braccio.

“Cosa?!?! No, Jennifer, no! Io non ballerò questa canzone davanti a tutti!” rispose Josh tirandosi indietro.

“Oh si che lo farai!” esclamò Jennifer per poi iniziare ad avanzare tra la folla assicurandosi di tenere ben salda la presa su Josh.

In pochi secondi arrivarono alla pista da ballo e Jennifer cercò un punto poco affollato dove dirigersi. Trovò un angolino libero e dopo averlo raggiunto iniziò a muoversi sulle note della loro canzone.

“Andiamo Josh, non fare il timido!” esclamò Jennifer mentre intanto muoveva i fianchi a ritmo di musica.

“No Jenn, non ballerò questa canzone davanti a tutti!” rispose Josh cercando di mantenere un tono serio anche se non riuscivo a mascherare le risate che le mosse di Jennifer gli suscitavano.

“Okay, allora ballerò io per te!” replicò la ragazza per poi spingere Josh contro una sedia che si trovava proprio alle loro spalle.

Il ragazzo cercò di rispondere alla sua affermazione ma Jennifer non se ne curò e iniziò a muoversi sensualmente vicino al suo corpo. Josh rise ma dentro di lui iniziò a provare qualcosa che andava oltre il semplice divertimento. Il corpo di Jennifer si muoveva sinuoso davanti ai suoi occhi e Josh improvvisamente si rese conto che dentro di lui stava nascendo un desiderio inaspettato. Sentiva il desiderio di averla. Per la prima volta da quando si erano conosciuti Josh si sentiva terribilmente attratto da quella che fino a pochi secondi fa aveva sempre considerato come la sua sorellina noiosa. Ancora una decina di secondi e poi la canzone finì. Jennifer smise di muoversi e si avvicinò al viso di Josh.


“Allora? Come ti sono sembrata?” domandò la ragazza con fare malizioso.

Josh non rispose, rimase a fissarla finché Jennifer non parlò di nuovo.

“Tutto okay, Josh?” domandò la ragazza preoccupandosi del suo silenzio. “Volevo solo tirarti su di morale rendendomi ridicola davanti a tutti..” aggiunse.

"Non eri ridicola..” sussurrò Josh ripensando ai movimenti fatti dal suo corpo qualche istante prima.

“Cosa?” domandò Jennifer non avendo capito a causa del volume della musica.

“Niente, niente! Andiamo a bere qualcosa?” propose il ragazzo cercando di cambiare discorso.

I due si recarono al tavolo dove una decina di minuti prima Josh era stato letteralmente rapito da Jennifer e iniziarono a bere qualche drink. La festa era già iniziata da un paio d’ore ormai e sarebbe terminata a breve. Jennifer aveva ancora il drink tra le mani quando sussurrò a Josh: “Ti prego possiamo andare in albergo? Sono stanca di questo posto!”. Josh la guardò per alcuni istanti senza dire nulla. Non riusciva a smettere di fissare le sue labbra color rosso accesso e l’odore di fragola che emanavano era davvero piacevole.

“Dove vuoi andare esattamente?” domandò poi Josh tornando alla realtà.

“In albergo. Ho una gran fame e vorrei riposarmi un po’!” rispose Jennifer sorridendo.

“Pizza e tv spazzatura?” chiese Josh retoricamente.

“Questo è uno dei tanti motivi per cui ti amo!” rispose Jennifer ridendo.

Josh rimase a fissarla impassibile dopo aver ascoltato quelle parole. ‘uno dei tanti motivi per cui ti amo’ cosa voleva dire? Stava scherzando? Oppure era seria e l’alcool stava parlando per lei? Josh decise di farsi coraggio e domandarglielo ma proprio mentre stava per aprire bocca senti una voce maschile alle sue spalle.
“Ecco i miei due migliori amici! Dove siete stati? Siete spariti per tutta la sera!” esordì Liam mettendo entrambe le braccia lungo la linea delle loro spalle.

“Tu dove sei stato, ti ho cercato ovunque prima!” replicò Jennifer mentre Josh continuava a mantenere il silenzio.

“Stavo parlando con un paio di amici e il tempo è volato! Comunque, cosa avete intenzione di fare ora?” continuò Liam.

“In realtà io e Josh volevamo tornarcene in albergo e mangiare qualcosa, vuoi unirti a noi?” domandò Jennifer.

“No, mi piacerebbe ma ci sono tutti i miei amici qui questa sera e non posso andarmene così senza dire nulla, ma voi andate..” rispose il ragazzo sorridendo.

“Va bene! Ah Liam senti potresti..” esordì Jennifer prima di essere interrotta da quest'ultimo. “Si Jen, vi copro io non vi preoccupate! Ci vediamo domani!” disse continuando la frase.

Jennifer e Josh si avviarono così verso l’uscita e improvvisamente le loro mani si trovarono in una dolce stretta. Josh le guardò per un istante e non riuscì a trattenere un sorriso. Entrarono in macchina in tutta fretta cercando di non attirare l’attenzione dei fotografi e chiesero all'autista di turno di portarli entrambi in albergo. Diversamente dal solito, entrambi alloggiavano nella stessa struttura anche se le loro camere si trovavano a due piani diversi. Josh alloggiava nel piano superiore a quello di Jennifer ma in quel momento decise di accompagnarla in camera così da poter stare insieme una mezz'oretta prima di darsi la buonanotte. Entrambi erano soliti stare insieme su un letto a farsi le coccole, ma quella sera Josh si sentiva a disagio. Non riusciva a distogliere la mente dal pensiero del corpo di Jennifer e dalle emozioni che in quel momento era riuscito a suscitargli. Non appena Jennifer girò le chiavi nella serratura della sua stanza Josh la seguì per poi chiudere la porta alle sue spalle. Durante il tragitto si erano fermati in una piccola pizzeria e ne avevano approfittato per prendere qualche pezzo di pizza per attenuare l’appetito. Entrambi si misero a sedere sul letto e Josh prese tra le mani uno dei due cartoni contenti la pizza con l’intendo di mandarne giù alcuni spicchi. Mentre stava per addentare il primo pezzo però, Jennifer sporse una mano verso di lui e glielo spiaccicò sulla faccia.

“Jennifer, ma che cavolo…ora ti faccio vedere io!” disse Josh con ancora il pomodoro che gli colava dalla guancia sinistra. Prese un pezzo di pizza dal cartone e si avvicinò a Jennifer con fare minaccioso.

“No,no,no,no Josh, no! Ti prego no!” supplicava Jennifer cercando di scappare.

“Vieni qui!” esclamò Josh per poi circondarle il corpo con un braccio così da poterla bloccare mentre con l’altro le sporcava la faccia di sugo, mozzarella e pezzetti di peperoni.

“Oh, grazie, i miei capelli puzzeranno di peperoni per giorni!” ribatté Jennifer cercando di pulirsi.

“Sei stata tu la prima ad iniziare!” rispose Josh soddisfatto della sua vendetta.

“Almeno aiutami a toglierli!” disse Jennifer.

Il ragazzo si avvicinò con cautela temendo un attacco a sorpresa ma la ragazza rimase immobile intenta a togliersi i peperoni dalla testa. Josh prese una ciocca di capelli e iniziò ad accarezzarla con dolcezza cercando di non farle male.

“Sei un vero stronzo!” sussurrò Jennifer guardandolo all'opera.

“Io? Se non sbaglio sei tu quello che ha iniziato a lanciare pezzi di pizza!” rispose Josh ridendo.

Il ragazzo continuò ad accarezzarle i capelli mentre Jennifer continuava a fissarlo in silenzio. Dopo aver tolto il più del cibo che aveva in testa Josh le sorrise.

“Ma cosa devo fare io con te, Shrader?” esclamò.

Jennifer alzò entrambe le spalle e il sopracciglio destro. Poi sorrise a sua volta. Non appena sorrise Josh si accorse che nascosto dietro ai capelli, sulla sua guancia destra c’era del sugo di pomodoro e allungò la mano per pulirlo.

“Ecco fatto..” sussurrò dopo averlo tolto.

Jennifer continuava a fissarlo nei suoi movimenti, nel suo fare gentile. Anche Josh dopo un paio di secondi ricambiò quello strano sguardo e nella stanza calò il silenzio. Improvvisamente Jennifer si sporse contro il viso di Josh e lasciò che le sue labbra si unissero a quelle del ragazzo. Pochi secondi dopo si allontanò.

“Josh, mi dispiace io.. io non so cosa mi sia preso! Io non..” venne interrotta da un nuovo bacio. Un bacio che questa volta venne iniziato e voluto da Josh.

Le mani di Jennifer presero il viso del ragazzo, posandosi delicatamente sulle sue guance, quasi per paura che potesse allontanarsi da un momento all'altro. Josh iniziò ad accarezzarle i fianchi con entrambe le mani e più il tempo passava e più i loro respiri si facevano corti e frequenti. Dopo un paio di baci Jennifer lasciò andare il volto di Josh e iniziò a togliergli la maglietta con dolcezza. Il ragazzo alzò entrambe le mani e nel giro di pochi secondi Jennifer poteva ammirare il petto di Josh e sentirne il calore. Mentre le loro labbra continuavano ad incontrarsi in teneri baci le loro mani si occupavano di togliere i vestiti. Quando entrambi rimasero con la sola biancheria intima addosso si distesero sul letto. Il corpo di Josh premeva contro quello di Jennifer muovendosi delicatamente avanti e indietro. Jennifer poteva sentire il respiro di Josh sul suo corpo, sul suo collo. Le labbra del ragazzo, così come la sua lingua, si muovevano delicatamente lungo la linea delle sue spalle. Jennifer alternava respiri veloci a gemiti di piacere, mentre le sue mani tenevano una presa salda sulla schiena di Josh. Il ragazzo dopo un paio di minuti alzò la testa e guardò Jennifer negli occhi.


“Ma cosa stiamo facendo?” domandò con un filo voce.

“Non lo so..” sussurrò Jennifer.

“Se vuoi posso fermarmi..” disse Josh allontanandosi dal suo corpo per un istante.

Le mani di Jennifer lo presero per un braccio. “Josh aspetta.. Non voglio che tu lo faccia.” Rispose.

“Sei sicura?” domandò nuovamente Josh.

Jennifer in tutta risposta si privò dei pochi abiti che le erano rimasti e poi rimase a fissarlo. Josh la guardò. Guardò il suo corpo e improvvisamente si rese conto di quanto la desiderasse in quel momento. Si sdraiò nuovamente su di lei e iniziò a baciarla, a toccarla. Mentre i loro corpi si muovevano ritmicamente sul letto, le loro mani erano unite e si tenevano forti vicino al bordo del cuscino. Ogni bacio, ogni tocco, ogni spinta provocava piacere ad entrambi. La stanza si riempì dei loro gemiti che sembravano andare insieme quasi fosse una sinfonia. Più passavano i minuti e più i respiri di Josh si facevano affannati, mentre il cuore di Jennifer sembrava esploderle nel petto. I due si strinsero un’ultima volta desiderando che quell'istante durasse per sempre.
Jennifer si era appena addormentata accanto al suo corpo e Josh non riusciva a smettere di fissarla. Il suo petto si alzava e si abbassava delicatamente al ritmo del suo respiro e quando si mosse leggermente per cambiare posizione una ciocca di capelli biondi le finì davanti al viso. Josh allungò una mano e con dolcezza le liberò il viso da quella timida ciocca. In quel preciso istante, mentre guardava il suo bellissimo viso, si rese conto di essere spacciato: l’amava.

 
Josh tossì più di una volta e Jennifer si spostò da sopra il suo petto.

“Josh, tutto okay?” domandò la ragazza guardandolo.

“Si, non ti preoccupare è solo che non mi sento troppo bene!” rispose Josh con un’espressione piuttosto sofferente.

“Dai, torniamo in albergo!” esclamò Jennifer alzandosi da terra.

“No, non voglio rovinare questa giornata!” ribatté Josh.

“Josh, è stata una delle giornate più bella della mia vita, ma non voglio che tu ti prenda qualcosa! Forza romanticone, alzati!”

Nel giro di 20 minuti abbandonarono quel meraviglioso castello e arrivarono in albergo. Una volta arrivati nella loro stanza Josh si sentiva davvero male e faceva fatica a restare in piedi. Jennifer lo aiutò a stendersi sul letto e poi gli rimboccò le coperte.

“Come ti senti amore?” domandò la ragazza mettendogli una mano sulla guancia.

“Non bene..” rispose il Josh con un filo di voce. “Non starmi cosi vicino, altrimenti rischi di ammalarti anche tu..” aggiunse.

“Non essere sciocco, io non sono una femminuccia come te!” rispose Jennifer per poi darle un bacio sulle labbra.
 

Salve a tutti :) Eccomi qui con un nuovo capitolo che spero sia di vostro gradimento :) Ringrazio tutti quelli che hanno iniziato questo nuovo viaggio insieme a me (un viaggio che spero vi entusiasmerà almeno quanto quello precedente) e ringrazio quelli che lo faranno in futuro! Oggi sono di poche parole e quindi non vi dirò altro se non: godetevi il capitolo e ci vediamo alla prossima :) Un bacio, Sara! 

 

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Capitolo 3
*** Wetten, dass...? ***


Il giorno seguente, Jennifer e Josh si svegliarono entrambi con un gran mal di testa.

 

“Cavolo, non mi sento per niente bene!” esordì Josh con voce rauca.

 

“A dir la verità neanche io sono troppo in salute questa mattina.” rispose Jennifer per poi soffiarsi il naso.

 

Josh rise. “E per fortuna che tu non eri una femminuccia! Te l'avevo detto di non starmi vicino ma come al solito tu non mi ascolti!” controbatté il ragazzo.

 

“Cosa posso farci se non riesco a starti lontana neanche per pochi secondi?” rispose Jennifer per poi baciarlo sulle labbra.

 

Josh ricambiò dolcemente il bacio e poi, ancora dolcemente, le sorrise. “Ora che facciamo?” domandò però poi con tono serio.

 

“Che facciamo in che senso?” chiese Jennifer.

 

“Non pensi che la gente potrebbe farsi qualche domanda riguardo al fatto che siamo entrambi malati?” rispose lui.

 

“Perchè dovrebbero? Siamo amici, lavoriamo insieme e passiamo molto tempo l'uno con l'altra. Cosa dovrebbero pensare Josh?” controbatté Jennifer con ironia.

 

“Niente, niente. Senti dobbiamo chiamare un medico perchè io non ce la faccio più. Mi sento malissimo.” esclamò il ragazzo per poi tossire un paio di volte.

 

“Ci penso io, tu copriti e resta al caldo.” rispose Jennifer alzandosi dal letto.

 

La testa le faceva davvero male e faceva fatica a deglutire. Non voleva ammetterlo davanti a Josh ma anche lei se ne sarebbe stata volentieri nel letto quella mattina. Dopo essersi recata nella camera accanto, prese il telefono tra le mani e compose il numero della reception.

 

'Si? Mi dica?' esordì una voce femminile.

 

'Salve, sono Miss Lawrence ed alloggio nella stanza 1011' rispose Jennifer.

 

'Buongiorno Miss Lawrence, mi dica pure in cosa posso esserle utile.'

 

'Avrei bisogno di un medico, se fosse possibile. Io e il mio..ehm, compagno di stanza, non stiamo molto bene e ci sentiremmo davvero sollevati se qualcuno potesse visitarci entrambi.' spiegò Jennifer con fare impacciato.

 

'Non si preoccupi Miss Lawrence, manderemo un medico nella sua stanza il prima possibile.' controbatté la donna dall'altro capo del telefono.

 

'Okay, grazie mille. Arrivederci!' concluse.

 

Jennifer mise giù il telefono e con passo lento tornò nella stanza in cui si trovava Josh. Non appena varcò la soglia della porta, lo vide tremare su quel letto e subito il cuore le si fermò in gola.

 

“Josh? Tutto okay?” domandò affrettandosi a raggiungerlo.

 

“Ho freddo..” sussurrò il ragazzo battendo i denti.

 

“Aspetta, vedo se ci sono altre coperte!” rispose Jennifer iniziando poi a frugare tra i vari cassetti dell'armadio. “ecco, tieni, prendi queste!” aggiunse poi passandogliene un paio.

 

“Grazie..” sussurrò nuovamente Josh con un filo di voce.

 

“Il dottore arriverà a momenti. Starai meglio una volta che ti avrà visitato, vedrai.” esclamò Jennifer passandogli una mano tra i capelli.

 

“Jen, mi dispiace.." esclamò il ragazzo. 

"Ti dispiace per cosa?" domandò Jennifer incuriosita.

"Ho rovinato i nostri due giorni qui.” disse lui abbassando lo sguardo.

 

“Non dirlo neanche per scherzo. Non mi importa di nessun castello o strudel o qualsiasi altra cosa tipica di questo posto. Sei l'unica cosa di cui ho bisogno per essere felice e voglio solo che tu stia bene.” rispose Jennifer sorridendo.

 

Josh sorrise a sua volta.

 

Dopo circa un'ora, finalmente qualcuno bussò alla porta: era il medico.

 

“Salve, sono stato chiamato dalla reception dell'hotel!” esordì un uomo anziano con i capelli bianchi ed una giacca grigio scuro. Al suo seguito c'era un ragazzo sulla trentina che portava con sé una borsa marrone.

 

“Si, sono stata io a chiederlo! Io e il mio amico non ci sentiamo molto bene ma la prego dottore, visiti prima lui perchè io sono in condizioni decisamente migliori!” rispose Jennifer per poi rivolgere il suo sguardo verso Josh.

 

“Non c'è problema!” disse il dottore. “Lei può farsi controllare dal mio assistente mentre io mi occupo del suo amico.” continuò per poi avvicinarsi al letto dove Josh era disteso.

 

“Prego si sieda qui.” esordì il ragazzo invitando Jennifer a sedersi su una sedia.

 

Prese dalla valigetta diversi strumenti e iniziò a controllare le condizioni della ragazza. Il tizio sembrava piuttosto impacciato. Gli attrezzi gli cadevano dalle mani di continuo e il più delle volte sembrava non avere idea di quello che stava faceva facendo, ma Jennifer non ci fece troppo caso perchè il suo sguardo era rivolto solamente a Josh. Vederlo cosi le spezzava il cuore e non riusciva ad accettare il fatto di non poter fare nulla per aiutarlo. Odiava sentirsi impotente quando si trattava delle persona che amava.

Dopo alcuni minuti, l'assistente del medico che si stava prendendo cura di Jennifer parlò di nuovo.

 

“Non si preoccupi Miss Lawrence, lei non ha niente di che, è una semplice influenza. Il dottore le prescriverà delle pillole che dovrà prendere per abbassare la febbre e calmare il mal di gola.” disse in tono formale.

 

Jennifer annuì e poi tornò in posizione eretta per avvicinarsi al letto di Josh. Il ragazzo continuava a tremare e le guance erano di un rosso accesso.

 

“Come sta dottore?” domandò Jennifer tenendo le braccia incrociate davanti al petto.

 

“Vi siete presi una bella influenza, ma niente di più. Starete bene se seguirete la cura. Non c'è da preoccuparsi.” rispose il medico scrivendo poi alcune cose su un foglio bianco.

 

“Domani abbiamo un'intervista, possiamo andarci o è contagiosa?” domandò nuovamente la ragazza ricordandosi improvvisamente della loro partecipazione alla trasmissione tedesca.

 

“Questo dipende solo da voi, se ve la sentite di andare non c'è motivo per non farlo.” rispose l'uomo per poi riporre i vari strumenti nella valigia marrone.

 

Il dottore strinse la mano a Jennifer e dopo aver raccomandato a Josh di prendere tutte le medicine, uscì dalla stanza seguito dal suo strano assistente.

 

“Sentito? Non è niente! Ci siamo solo presi un'influenza.” sussurrò Jennifer all'orecchio di Josh.

 

“Ma io già lo sapevo, sei tu quella che si preoccupa.” rispose il ragazzo dandole un dolce bacio sulla punta del naso.

 

“Mi preoccupo perchè non potrei sopportare l'idea che ti succedesse qualcosa di grave.” esclamò nuovamente Jennifer.

 

“Non ti libererai di me cosi facilmente, Shrader.” rispose Josh aprendo poi le sue braccia per accogliere il corpo di Jennifer.

 

La ragazza si rannicchiò in quel caldo abbraccio e chiuse gli occhi sentendosi di nuovo al sicuro. La sua testa si muoveva al ritmo del petto di Josh e c'era un silenzio rassicurante.

 

“Questa scena mi ricorda molto la scena di Katniss e Peeta nella caverna.” esclamò Josh rompendo il silenzio.

 

Jennifer rise. “Hai ragione!”

 

“Penso che non dimenticherò mai quel momento..” continuò Josh fissando il vuoto.

 

“Perchè no?” domandò Jennifer incuriosita.

 

“Perchè nel momento esatto in cui ti ho baciato, ho capito che non avrei più voluto lasciarti andare, proprio come Peeta..”

 

 

Dopo 5 estenuanti ore di riprese, Jennifer e Josh si apprestavano a girare l'ultima scena della giornata. Faceva davvero caldo e si sentivano entrambi esausti.

 

Allora Hutcherson, sei pronto a sbaciucchiarmi?” esordì Jennifer scherzando come al solito.

 

Spero ti sia lavata almeno i denti.” rispose Josh ridendo.

 

Ovviamente no, volevo farti sentire il sapore del panino che ho mangiato oggi per pranzo!” controbatté la ragazza.

 

Forza ragazzi, questa è l'ultima scena, poi potete andare a riposare!” esclamò Gary, il regista, posizionando la telecamera e aggiustando l'inquadratura.

 

Josh si stese a terra, distese la gamba sinistra, quella ferita, e Jennifer si mise sdraiata accanto a lui. Le truccatrici misero a punto gli ultimi dettagli, poi, finalmente tutto era pronto per iniziare la scena.

 

Okay ragazzi, iniziamo dal momento in cui Claudius ha appena dato l'annuncio del festino alla Cornucopia, okay? Motore..ciak, azione!”

 

'La tua medicina.'

'Katniss non rischierai la tua vita per me, io non te lo permetterò!'

'Tu lo faresti per me, non è vero?'

'Perchè vuoi farlo?'

Dopo il breve scambio di battute Jennifer avvicinò il suo viso a quello di Josh e dopo averlo guardato intensamente per un istante, lasciò che le loro labbra si incontrassero in un bacio.

Josh chiuse gli occhi come da copione, ma non appena le sua labbra entrarono in contatto con quelle di Jennifer, sentì il cuore fermarsi nel petto per un paio di secondi. Le labbra di Jennifer erano soffici, morbide e sapevano di menta fresca.

Nel giro di qualche secondo Jennifer, o meglio Katniss, abbandonò le labbra di Josh e lo guardò negli occhi. Il ragazzo, ancora stordito per quanto successo, rimase in silenzio per un istante. Poi, da bravo attore, continuò a recitare la sua parte.

'Ora è sicuro che non ti lascio andare..'

'Peeta..'

'Per favore, resta!'

'Okay, resto..'

 

Ehhhhh stop!” davvero ottimo ragazzi, non credo ci sia bisogno di girarla una seconda volta ma in tal caso lo faremo domani. Davvero complimenti. Ora godetevi il meritato riposo!” esclamò tutto d'un fiato Gary con voce entusiasta.

 

Jennifer si alzò mentre Josh rimase per un istante seduto a guardarsi intorno. Quello che era appena successo lo aveva lasciato senza parole e faceva fatica ad elaborare la cosa.

 

Tutto okay Josh?” domandò Jennifer notando l'espressione turbata sul suo viso.

 

Si certo, tutto okay, sono solo stanco..” rispose cercando di non dare a vedere come si sentiva realmente.

 

Va bene, io ora vado a farmi una doccia! Dopo stiamo un po' insieme se ne hai voglia.” disse Jennifer cominciando ad incamminarsi verso la zona riservata agli alloggi.

 

Josh rimase fermo su quel set per alcuni instanti prima di recarsi nella sua roulotte. Una volta raggiunta quella che ormai era diventata la sua casa, Josh chiuse la porta alle sua spalle e si passò una mano sulle labbra. In quel preciso istante non poté fare a meno di pensare a quanta voglia avesse di sentire nuovamente le labbra di Jennifer sulle sue.

 

 

 

 

“Non me lo avevi mai detto..” sussurrò Jennifer.

 

“Beh, tu stavi con Nicholas in quel periodo e di certo non volevo mettermi in mezzo. Poi ho conosciuto Claudia e ho deciso che dovevo farmene una ragione.” controbatté il ragazzo.

 

“Mi dispiace Josh, mi dispiace di averti fatto soffrire..” rispose Jennifer abbassando lo sguardo.

 

“Ehy baby, non dirlo neanche per scherzo.” disse Josh mettendo una mano sotto al mento della ragazza cosi da costringerla a guardarlo negli occhi. “Tu mi rendi felice ogni giorno, non devi scusarti proprio di nulla, okay?” continuò per poi avvicinare i loro visi e darle un bacio sulle labbra.

 

“Ti amo, Joshy.” sussurrò Jennifer.

 

“Ti amo anche io, Jenny.” rispose.

 

Dopo una decina di minuti di coccole finalmente si addormentarono sotto le coperte, uniti in un dolce abbraccio.

Il mattino seguente entrambi si svegliarono col rumore di qualcuno che bussava alla porta. Jennifer, rendendosi conto delle condizioni di Josh, decise di alzarsi lei stessa per andare ad aprire cercando di non svegliarlo. Non appena girò la chiave nella serratura e aprì la porta subito il sorriso di Liam apparve davanti ai suoi occhi.

 

“Buongiorno!” esordì il ragazzo.

 

“Buongiorno Liam!” rispose Jennifer tirando su con il naso.

 

“Che hai? Stai male?” domandò il ragazzo preoccupato.

 

“Purtroppo si! Non si sa come io e Josh ci siamo presi qualche strana influenza e ora siamo entrambi malati!” rispose nuovamente Jennifer appoggiando la testa contro lo stipite della porta.

 

“Oh, mi dispiace! Josh dov'è?” continuò Liam.

 

“Ancora a letto, lui sta messo peggio di me.” disse Jennifer a bassa voce.

 

“Ce la fate a venire all'intervista di oggi?”

 

“Credo di si! Io mi sento un po' di febbre ma ce la faccio a stare in piedi. Josh non ne sono cosi sicura.” rispose la ragazza.

 

“Beh, se decidi di venire dobbiamo andare adesso!” la informò Liam.

 

“Ora?!?! Ma che ore sono scusa?” chiese Jennifer presa dal panico.

 

“E' quasi l'una del pomeriggio. Dobbiamo andare a pranzo con i produttori dello show e poi a fare le prove e poi, beh il resto lo sai come funziona.” rispose il ragazzo.

 

Jennifer entrò in tutta fretta nella stanza e Liam la seguì. Si avvicinò al letto matrimoniale e poggiò una mano sulla fronte di Josh. Era bollente.

 

“E' peggiorato..” sussurrò. “Josh, amore, svegliati.”

 

Il ragazzo aprì a fatica gli occhi. Aveva il respiro debole e non riusciva a muoversi. “Che c'è?” domandò confuso.

 

“Ce la fai ad alzarti per andare a pranzo con i produttori e poi all'intervista?” chiese Jennifer dolcemente mentre gli accarezzava la guancia.

 

“No, non riesco neanche ad alzarmi dal letto..” rispose Josh a fatica.

 

“Non ti preoccupare Josh, parleremo noi con i produttori e gli spiegheremo la situazione.” intervenne Liam cercando di rassicurarlo.

 

“Grazie..” rispose con un filo di voce.

 

“Forza, mettiti qualcosa che siamo in ritardo!” disse poi Liam rivolgendosi a Jennifer.

 

La ragazza se ne stava sulle ginocchia, davanti al letto, a fissare Josh.

 

“Che hai?” domandò Josh notando la sua espressione.

 

Jennifer sospirò. “Non voglio lasciarti qui da solo..” disse per poi lasciarsi scorrere una lacrima lungo la guancia.

 

“Amore, non preoccuparti, io resto qui a riposare. Ti aspetterò sveglio e quando tornerai mi racconterai tutte le figuracce che hai fatto in diretta, va bene?” rispose Josh con un sorriso cercando di consolarla.

 

“Okay. Ma se dovesse succedere qualcosa, qualsiasi cosa tu..”

 

“..io ti chiamo, si lo so come funziona.” la interruppe Josh finendo la frase.

 

Jennifer sorrise e poi si allontanò dal letto per recarsi in bagno. Dieci minuti per prepararsi e finalmente era pronta per uscire.

 

“Rimettiti mi raccomando, ci sentiamo più tardi!” esclamò Liam dandogli una pacca amichevole sulla spalla.

 

“Puoi contarci.” rispose Josh.

 

Jennifer si avvicinò nuovamente al letto. “Ricorda, me lo hai promesso, se ti senti male o hai bisogno di qualsiasi cosa, mi devi chiamare, hai capito?”

 

“Si mamma, è tutto chiaro.” rispose Josh ridendo.

 

“Non prendermi in giro.” esclamò la ragazza sorridendo.

 

“Jen, dobbiamo andare!” le ribadì Liam.

 

“Okay arrivo!” rispose. “Ci sentiamo più tardi va bene? Non restare a digiuno, ordina qualcosa dal bar e..”

 

“..Jen, amore, vai! Starò bene, non preoccuparti.” la interruppe nuovamente Josh.

 

“Si lo so. Ti amo, da morire.” sussurrò la ragazza per poi dargli un bacio.

 

“Anche io. A stasera!” rispose Josh.

 

“A stasera!” controbatté Jennifer per poi chiudere la porta della camera.

 

Passarono circa un paio d'ore e Jennifer e Liam avevano ormai quasi finito di pranzare insieme ai tre produttori dello show televisivo. Avevano spiegato le condizioni di Josh e i tre uomini erano stati molto comprensivi a riguardo perciò lo show ci sarebbe stato comunque, con presenti però solo Jennifer e Liam. Tuttavia, nonostante la gentilezza e la cordialità dei loro compagni di giornata, Jennifer non faceva che stare in pensiero per Josh e fremeva dalla voglia di poterlo chiamare o anche solo mandargli un messaggio per accertarsi che fosse tutto okay. Cosi, non riuscendo più a resistere, prese il telefono tra le mani e freneticamente iniziò a muovere le dita sullo schermo.

 

Jennifer: Amore, tutto okay?

 

Non avendo ricevuto nessuna risposta nell'arco di 20 minuti, Jennifer decise di scrivere di nuovo.

 

Jennifer: Josh? Potresti rispondermi per favore? Sono in pensiero.

 

Dopo un'altra mezz'ora ancora nessuna risposta. Jennifer aveva le mani sudate e la testa che le scoppiava. Non riusciva a fare nulla ne tanto meno a concentrarsi sulle parole dei presenti perchè non riusciva a non pensare a Josh. Mentre stritolava il telefono tra le mani finalmente il ragazzo le inviò un messaggio.

 

Josh: Scusami amore, stavo dormendo. Non volevo farti preoccupare. Come procede il pranzo?

 

Jennifer: Tutto bene.

Jennifer: Okay no, non è vero non va tutto bene. Vorrei poter essere lì con te.

 

Josh: Eh, immagino che rottura stare tutto questo tempo senza vede il mio bellissimo viso.

 

Jennifer: oh, abbiamo uno spiritosone qui.

 

Josh: Che posso farci? Sono bello, sexy e anche simpatico. Cavolo Shrader, sei una donna davvero fortunata

 

Jennifer: fottiti

 

Josh: Ti amo.

 

Jennifer: questo è un colpo basso, non credi?

 

Josh: forse

 

Jennifer: te la farò pagare una volta tornata in albergo.

 

Josh: non vedo l'ora!

 

Jennifer: ora devo andare simpaticone, ti amo.

 

Josh: A più tardi amore, divertiti.

 

 

 

Una volta arrivati in studio, Jennifer e Liam iniziarono subito con le prove per lo show che tra un paio d'ora sarebbe andato in onda. Nonostante le medicine che aveva preso qualche ora prima, Jennifer non si sentiva molto bene. Aveva di certo ancora qualche linea di febbre e la testa le faceva molto male. Faceva fatica a respirare a causa del forte raffreddore e aveva brividi per tutto il corpo. Si guardava intorno cercando di restare concentrata anche se in realtà tutto quello di cui aveva bisogno era un letto in cui rifugiarsi.

 

“Ragazzi, dovete recarvi in camerino per cambiarvi e per il trucco!” esclamò una donna con un paio di cartelle tra le mani.

 

“Okay.” rispose Liam. “Jen, ci sei?” aggiunse poi prendendo la ragazza per un braccio.

 

“S-s-si. Sono solo un po' stordita per via della febbre.” rispose tossendo un paio di volte.

 

“Dai tieni duro, tra un paio d'ore saremo in albergo!” controbatté Liam per incoraggiarla.

 

Jennifer sospirò a lungo per poi alla fine raggiungere il proprio camerino.

Una mezz'ora di preparazione e finalmente tutto era pronto per iniziare la diretta. Jennifer e Liam attendevano di essere chiamati da dietro le quinte. Le mani della ragazza avevano iniziato a sudare come al solito e cercava di asciugarle sul vestito bianco. Ancora un paio di minuti di attesa e finalmente i due conduttori del programma invitarono Jennifer e Liam a raggiungerli nello studio. Le porte si aprirono in una decina di secondi e Jennifer venne subito investita dalle forti luci e dal calore del pubblico. Sorrideva il più possibile nonostante si sentisse molto debole. Vennero fatti accomodare entrambi su un piccolo divano e subito i due intervistatori domandarono del perchè dell'assenza di Josh. Non appena sentì il suo nome a Jennifer venne un nodo alla gola, un nodo che a fatica riuscì a mandare giù. Notando il disagio della ragazza, Liam prese subito la parola e spiegò la situazione nel modo più chiaramente possibile.

 

“Wow, è davvero strano che tu Liam sia l'unico dei tre che non è stato contagiato!” esclamò uno dei conduttori nel bel mezzo della conversazione.

 

Jennifer alzò immediatamente lo sguardo sentendo un brivido di paura scorrerle lungo la schiena.

 

“Beh, in effetti mi sento un po' tirato fuori!” rispose Liam buttandola sul comico.

 

Il pubblico rise e Jennifer assecondò la cosa.

Passato l'argomento Josh, Jennifer e Liam procedettero col rispondere ad una serie di domande sul film e sul modo in cui era stato girato, poi, essendo un programma su delle sfide, gli venne proposto di farne una anche loro.

Vennero fatti avvicinare ad un tavolo dove si trovavano due torte bianche da decorare e intorno alcuni attrezzi di pasticceria.

 

“Josh sarebbe molto più bravo di noi in questa sfida essendo Peeta un panettiere!” esclamò Jennifer ridacchiando. Non appena pronunciò il suo nome il viso le si illuminò. Josh la faceva sorridere anche quando non era nella sua stessa stanza.

Una volta dato il via, Jennifer e Liam iniziarono a decorare la torta cercando di mettere insieme un qualche disegno, anche se con scarsi risultati. Dopo un minuto, il tempo che gli era stato messo a disposizione, i due si allontanarono dal tavolo per ammirare il loro operato. Entrambi risero nel vedere quei scarabocchi che stavano cercando di far passare per disegni.

 

“Direi che avete vinto entrambi la sfida!” esclamò uno dei conduttori ridacchiando.

 

“Non lo stai dicendo solo perchè siamo famosi e potremmo farti causa giusto?” rispose Jennifer ironicamente.

 

“Assolutamento si!” controbatté l'uomo suscitando una serie di risatine tra il pubblico. “Bene signore e signori, è arrivato il momento di salutare Jennifer e Liam!” continuò poi.

 

“Oh aspettate!” lo interruppe Jennifer avvicinandosi nuovamente al tavolo delle torte. “Voglio portarne una fetta a Josh che non ha mangiato nulla tutto il giorno!” aggiunse tagliando un pezzo di torta e poggiandola su uno dei piattini colorati.

 

Il conduttore sorrise e dopo averli salutati entrambi, fece aprire nuovamente le porte del dietro le quinte e Jennifer e Liam scomparvero dietro quest'ultime.

 

“Jen...” esordì Liam guardando la ragazza con uno sguardo di rimprovero.

 

“Che c'è?” rispose lei ingenuamente mentre continuava ad impacchettare la torta che le avevano permesso di portare in albergo.

 

“Devi smetterla di comportarti in questo modo!” disse il ragazzo avvicinandosi.

 

“Cosa intendi?” controbatté lei perplessa.

 

“Lo sai cosa intendo. Certe volte è fin troppo evidente che tu e Josh non siete solo amici.” spiegò Liam sospirando.

 

“Mi dispiace, non lo faccio di proposito. Sai che quando sono in pubblico faccio fatica a controllarmi.” rispose Jennifer abbassando lo sguardo.

 

“Ehhhhh, per fortuna che ci sono io!” esclamò il ragazzo ridacchiando. “Forza andiamo, che c'è qualcuno in albergo che sente molto la tua mancanza.”

 

“Grazie Liam!” sussurrò Jennifer per poi dargli un bacio sulla guancia sinistra.

 

 

Nel giro di trenta minuti finalmente Jennifer e Liam raggiunsero l'albergo nel quale alloggiavano e la ragazza faceva fatica a trattenere il suo entusiasmo. Josh le era mancato molto durante la giornata e non vedeva l'ora di poterlo abbracciare. Così, dopo aver salutato Liam, la ragazza si apprestò a girare la chiave nella serratura. Mosse la maniglia e finalmente vide il corpo di Josh disteso sul letto.

 

“Hey, sono tornata..” esordì Jennifer mentre poggiava il proprio cappotto su una sedia.

 

Josh però non rispose.

 

“Josh?!” chiamò nuovamente non avendo ottenuto una risposta.

 

Il ragazzo non rispose neanche questa volta.

 

Jennifer decise di avvicinarsi a letto e mettersi seduta accanto a lui.

 

“Avevi detto che mi avresti aspettato sveglio, eppure sei qui a dormire..” sussurrò avvicinandosi al corpo del ragazzo.

 

Jennifer gli passò delicatamente una mano sulla guancia ma non appena la mano entrò a contatto con la pelle si accorse che era bollente, più bollente del solito.

 

“Josh?! Josh?! Josh forza svegliati!” iniziò a dire Jennifer per svegliarlo e fargli prendere le medicine.

 

Ma il ragazzo non si svegliava.

 

“Josh? Josh? Svegliati subito, mi stai spaventando!! Josh?!?!” la calma ormai era sparita e il panico aveva preso il sopravvento.

 

Jennifer si avvicinò in tutta fretta al telefono e chiamò Liam nella stanza accanto.

 

“Pronto?” rispose una voce maschile ancora insonnolita.

 

“Liam! Oddio ti prego devi venire subito!” esordì Jennifer piangendo.

 

“Jen?! Che succede?” domandò il ragazzo preoccupato.

 

“E' che Josh.. Josh non si sveglia! Oddio ti prego aiutami non so che cosa fare Liam, ti prego vieni subito!” rispose Jennifer tra un singhiozzo e l'altro.

 

Liam mise giù il telefono e nel giro di una decina di secondi bussò alla porta. Jennifer si apprestò ad aprirla in tutta fretta anche se le mani le tremavano e faceva fatica.

 

“Che è successo?” esordì subito il ragazzo non appena entrò nella stanza.

 

“Io-Io non lo so! Sono entrata e lui non mi rispondeva, cosi mi sono avvicinata e mi sono accorta che scottava tantissimo e.. e ora non mi risponde.” rispose Jennifer istericamente.

 

“Dobbiamo chiamare un'ambulanza, tu resta vicino a lui, me ne occupo io!” disse Liam per poi recarsi nella saletta del telefono.

 

“Josh.. ti prego svegliati!” continuava a dire Jennifer mentre gli accarezzava le guance. “Avevi promesso che avresti chiamato se qualcosa fosse andato storto. Perchè non lo hai fatto? Ti odio! No, non è vero non ti odio, ti amo. Ti prego svegliati Josh..”

 

“Stanno arrivando! Hanno detto una paio di minuti massimo e sono qui.” esclamò Liam avvicinandosi a Jennifer. “Non piangere, andrà tutto bene.” aggiunse poi mettendole una mano sulla spalla.

 

Proprio come aveva detto Liam, nel giro di qualche minuto i paramedici entrarono nella camera e dopo aver controllato alcuni parametri vitali, caricarono Josh su una barella. Liam e Jennifer li seguirono fino allo spiazzo di cemento che si trovava davanti l'albergo.

 

“Solo una persona può venire in ambulanza con noi!” esclamò un paramedico prima di caricare Josh nella vettura.

 

“Vengo io! Vengo io!” rispose in meno di un secondo Jennifer.

 

“Si, vai tu. Io vi seguo con una macchina. Promettimi che starai tranquilla! Josh starà bene, vedrai.” disse Liam per poi darle un abbraccio.

 

Poi Jennifer salì sulla vettura e la sirena dell'ambulanza improvvisamente si accese.

 

“Si trovava con lei quando è successo?” domandò uno dei medici mentre facevano dei controlli sulle condizioni di Josh.

 

“Cosa?” domandò Jennifer non avendo ascoltato la domanda. Non riusciva a fare altro che guardare Josh disteso su quella barella.

 

“Lei si trovava con il ragazzo quando si è sentito male?” ripetè il medico alzando il tono di voce.

 

Jennifer lo guardò per un istante, realizzando che la risposta a quella domanda la feriva profondamente. “No..io non c'ero.”

 

“Non si preoccupi, aiuteremo il suo amico, stia serena.” le disse poi un altro dottore mettendole una mano sulla spalla cercando di consolarla.

 

Jennifer fece un mezzo sorriso e poi tornò a fissare Josh. Teneva la sua mano stretta e non riusciva a trattenere le lacrime. Portò quella mano alla bocca e ne baciò la punta delle dita delicatamente. “Non lasciarmi..” sussurrò.

Un paio di secondi dopo, la vettura si fermò e le porte dell'ambulanza si aprirono per far uscire la barella.


 

Ehilaaaa :) No, non è un miraggio, sono veramente io con un nuovo capitolo! Non avete idea di quanto io sia sollevata di averlo finalmente terminato perchè questo capitolo mi ha fatto patire le pene dell'inferno. Mi aveva preso un blocco terribile e non riuscivo più a continuarlo e poi oggi, non so perchè, (forse perchè non mi funzionava internet e di studiare non ne avevo proprio voglia) l'ho finalmente finito! Spero vi piaccia, anche se in realtò ammetto che non è un granchè, ma voi lo sapete che io odio sempre quello che scrivo ( o quasi!). Comunque, alcune delle cose che ho scritto le prese da eventi realmente accaduti come per esempio il fatto che JENNIFER HA CHIESTO DI POTER PORTARE LA TORTA A JOSH. Ma ve li immaginate nella vita reale? Oddio, non ce la faccio. Per il resto beh, sta a voi giudicare! Ringrazio tutti quelli che hanno iniziato a seguire la mia storia e quelli che continuano a farli! Spero possiate perdonarmi per averci messo quasi un mese ad aggiornare, prometto che non succederà più!
Un bacio, Sara :)

 

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Capitolo 4
*** False speranze. ***


Josh aprì gli occhi a fatica e molto lentamente. Non appena mise a fuoco, sentì le pupille restringersi a causa della forte luce bianca che pareva quasi accecarlo. Si guardò intorno, muovendo la testa a scatti. Cercò di capire cosa fosse successo, dove si trovasse. Dopo aver osservato attentamente la stanza per pochi secondi, la situazione gli risultò piuttosto chiara: era in ospedale. Cosa era successo? Questa era la domanda che lo ossessionava. Il pensiero sembrava battergli di continuo sulle tempie, quasi come un martello. Cercò di ricordare, di ripercorrere la serata precedente nel minor tempo possibile. Era a letto, si, nel letto della loro camera d'albergo e aveva la febbre alta. Era solo e improvvisamente la testa aveva cominciato a girare e si era sentito sempre più debole e poi il vuoto. Ed ora si trovava lì, in quella stanza da solo, con il braccio attaccato ad una di quelle macchine che si vedono solitamente nei film. Mentre continuava a guardarsi intorno, cercando di capirci qualcosa, un dottore entrò dalla porta tenendo un cartellina blu scuro tra le mani.

 

“Ben svegliato! Come si sente?” domandò l'uomo mentre si avvicinava al letto. Iniziò a trascrivere alcuni dati e ad analizzare i valori riportati dalla macchina. Poi si accertò che la flebo fosse ancora piena.

 

Josh lo fissò per un istante senza dire nulla. Le parole sembravano non voler uscire, gli si fermavano in gola.

 

“Bene, ma..perchè sono qui?” rispose finalmente a fatica e con aria confusa.

 

“E' arrivato qui ieri sera. Aveva la febbre molto alto ed era svenuto. Abbiamo subito controllato i valori vitali e poi le abbiamo dato alcuni antibiotici.” rispose il medico formalmente.

 

“Oh okay.” sussurrò Josh mentre la situazione cominciava pian piano a farsi più chiara. “Qualcuno potrebbe avvertire la mia rag..ehm la mia amica Jennifer che sono in ospedale?” continuò.

 

“La signorina Lawrence è già qui, è stata lei a chiamarci ieri sera dopo averla trovata in camera privo di sensi.” rispose il dottore.

 

“Oh perfetto, allora potreste chiamarla e chiederle di venire per favore?” domandò Josh mentre un leggero sorriso stava sorgendo tra le sue guance.

 

“Ehm, signor Hutcherson prima c'è una questione di cui vorrei discutere con lei in privato se non le dispiace.” controbatté l'uomo frenando l'entusiasmo di Josh.

 

“Okay, s-s-si certo. Che succede?” domandò il ragazzo preoccupato.

 

“Le sue condizioni quando è arrivato qui non erano gravi, tuttavia abbiamo fatto i soliti esami di routine e..” il medico smise di parlare per riprendere fiato.

 

L'aria nella stanza sembrava farsi via via più asfissiante. Il cuore di Josh accelerava il ritmo del suo battito un po' di più ogni secondo che passava. Cercava di mantenere la calma ma non è mai facile non preoccuparsi quando un dottore ti dice che c'è qualcosa che non va.

 

“Dagli esami che abbiamo fatto sono risultate delle anomalie che preferiremmo controllare con maggiore attenzione se lei è d'accordo. Dovremmo fare delle tac e alcune risonanze.” continuò il medico.

 

“Anomalie? Che tipo di anomalie?” chiese Josh con ansia.

 

“Per ora non possiamo giungere a conclusioni. Molto spesso sono anomalie che poi non portano a nulla di grave, magari si tratta di semplici fattori genetici o cose cosi..” spiegò il dottore mentre teneva gli occhi fissi sulla cartellina. “In questi giorni comunque sapremo dirle di più.”

 

“Okay, grazie.” rispose Josh con un filo di voce.

 

In quel momento si sentì il mondo crollargli addosso e venne assalito da un forte senso di sconforto. Trattenne le lacrime a fatica e cercava di mantenere il respiro ad un ritmo regolare.

 

“Volevo parlarne prima con lei in privato perchè non sapevo se volesse farlo sapere o meno alla sua amica.” aggiunse il dottore, questa volta guardandolo dritto negli occhi.

 

“Si lo capisco, la ringrazio.” farfugliò Josh.

 

“Ora se vuole la faccio chiamare da un'infermiera.” esclamò il medico avvicinandosi verso l'uscita.

 

Josh annuì.

 

Rimase per alcuni secondi a fissare il vuoto. La stanza era avvolta da un profondo silenzio tanto che Josh riusciva a sentire il battito del proprio cuore. Pochi istanti dopo la porta si aprì in tutta fretta e il viso di Jennifer apparve nel giro di un attimo.

 

“Tu...” esordì la ragazza avvicinandosi al letto.

 

Josh le sorrise.

 

“Ti odio!” continuò Jennifer dando un piccolo pugno sulla spalla di Josh.

 

“Mi odi? E da quando?” rispose lui cercando di sdrammatizzare.

 

“Da ieri sera! Josh mi avevi promesso che mi avresti chiamato nel caso in cui ti fossi sentito male!” esclamò Jennifer mentre cercava di tenere un tono severo.

 

“Mi dispiace, non me ne sono neanche reso conto..” sussurrò Josh prendendole la mano.

 

“Mi hai fatto morire di spavento..” replicò lei intrecciando le loro dita in una dolce stretta.

 

“Mi dispiace..” ripeté il ragazzo.

 

“Lo so che non è colpa tua è solo che..Josh ho avuto tanta paura. Ti ho trovato lì su quel letto, mentre eri inerme. Io..i-i-io non sapevo cosa fare e ho avuto paura.” disse Jennifer non riuscendo più a trattenersi.

 

Josh mise una mano sulla sua guancia e le asciugò le lacrime che scorrevano lungo il suo viso.

 

“E' tutto passato ora. Sono qui.” sussurrò Josh.

 

Jennifer gli diede un dolce bacio sulle labbra. “Beh, allora hai visto l'intervista di ieri? Neanche una battuta fuori posto, neanche una figuraccia. Ad un certo punto iniziavo quasi a chiedermi che fine avesse fatto la solita vecchia Jennifer e..” iniziò a parlare senza sosta come al solito. Tuttavia, mentre parlava, notò che gli occhi di Josh sembravano assenti, come se non la stesse ascoltando.

 

“Josh, t-t-t-tutto bene?” domandò alla fine cercando di catturare l'attenzione del ragazzo.

 

“Si, si! Tutto bene.” rispose lui con tono freddo e distaccato.

 

“Sei sicuro?” domandò nuovamente Jennifer.

 

“Si, sicuro!” ripeté Josh con un sussurro.

 

“Okay, allora, io vado a chiamare Liam e tutti gli altri per fargli sapere che stai bene..” esclamò la ragazza con un sorriso.

 

“Va bene!” rispose Josh sorridendo a sua volta.

 

Si scambiarono un tenero bacio e poi Jennifer scomparve dietro la porta.

 

Josh rimase da solo in quel letto, a fissare il soffitto. Aveva bisogno di pensare e di restarsene in pace per 5 minuti ma a quanto pareva la notizia si era diffusa piuttosto rapidamente e infatti pochi secondi dopo il suo telefono iniziò a squillare.

 

 

Pronto?”

 

Josh sono io, sono la mamma!”

 

Hey mamma..”

 

Ho chiamato appena ho saputo. Ma cos'è successo? Stai bene? Hai bisogno che venga lì?”

 

Sto bene mamma e no, non ce n'è bisogno stai tranquilla.”

 

Joshua Ryan Hutcherson, io ti conosco meglio di chiunque altro. Avanti, che cosa c'è?”

 

Hanno trovato delle anomalie nei miei esami mamma. Delle anomalie che vogliono analizzare con maggior attenzione.”

 

Finalmente Josh si lasciò andare e iniziò a piangere.

 

Beh, ma cosa dicono I dottori?”

 

Non lo sanno, mi hanno detto di aspettare un paio di giorni per avere risposte concrete.”

 

E allora per quale motivo tu ti stai già preoccupando? Sono sicura che non è niente tesoro. Jennifer cos'ha detto?”

 

Oh no, non le ho detto nulla, non voglio che si preoccupi.”

 

Saggia decisione. Beh tesoro ora devo andare ma promettimi che non ti farai buttare giù da questa cosa va bene? Ti voglio bene.”

 

Ti voglio bene anche io.”

 

 

Dopo aver chiamato Liam ed altri membri del cast, Jennifer si mise a sedere su una sedia e affondò il viso tra le mani. Era stata una giornata davvero difficile, una giornata difficile come non lo era da tempo.

Mentre si passava la punta delle dita sulle guance, Jennifer ripensò che quella non era la prima volta in cui si ritrovava ad aspettare Josh in una stanza d'ospedale...

 

Durante le riprese del primo film della saga di Hunger Games, Jennifer e Josh passavano la maggior parte del tempo insieme. Erano inseparabili, o almeno cosi dicevano tutti. Gli piaceva stare insieme, si capivano alla perfezione e gli piaceva fare le stesse cose.

Cosi un giorno, mentre gli altri membri del cast e la crew erano impegnati a girare una scena, Jennifer e Josh si chiusero in una piccola stanza e iniziarono a scherzare come al loro solito.

 

Scommetto che sono più forte di te!” esclamò Jennifer mentre agitava i pugni contro un sacco da boxe.

 

Shrader, perchè vuoi renderti ridicola?” rispose Josh ridendo.

 

Parli facile tu mentre te ne stai seduto lì su quel materassino da yoga! Forza! Vieni qui, Hutcherson!” continuò lei incitandolo ad alzarsi.

 

Ti piace proprio perdere allora?!” domandò Josh ironicamente.

 

Questo lo dici tu! Allora, accetti o no la sfida?” chiese di nuovo Jennifer.

 

Come potrei tirarmi indietro? Non potrei farlo neanche se lo volessi. Ti conosco, me lo rinfacceresti per il resto della mia vita!” rispose Josh per poi alzarsi e avvicinarsi a Jennifer.

 

Però dobbiamo scommetterci qualcosa!” esclamò lei.

 

Tipo cosa?” domandò Josh mentre si toglieva la felpa.

 

Mhhhhh, chi perde offre una cena all'altro.” rispose Jennifer sorridendo.

 

Il cibo, certo! Che stupido a chiederlo.” esclamò Josh ridendo.

 

Allora andata?” chiese Jennifer porgendo la mano destra a Josh.

 

Andata!” rispose il ragazzo stringendola.

 

La ragazza iniziò a saltellare, sentendosi quasi un pugile, mentre Josh non faceva che ridacchiare. Iniziarono a darsi dei colpi amichevoli, tanto per scherzare. Improvvisamente però, Jennifer diede un calcio alla tempia di Josh e il ragazzo cadde a terra. Subito Jennifer si sentì il cuore arrivargli in gola.

 

Josh? Josh? Tutto bene? Oddio mi dispiace!” iniziò a dire Jennifer scuotendo il ragazzo che sembrava piuttosto confuso.

 

Tranquilla, tutto okay.” rispose mentre strizzava gli occhi cercando di mettere a fuoco.

 

Mi dispiace, mi dispiace tantissimo, non volevo farlo, non so neanche io come ho fatto!” continuava a ripetere Jennifer mentre piangeva.

 

Si sentiva terribilmente in colpa e non sapeva cosa fare.

 

Non piangere Shrader..” sussurrò Josh mentre con la mano destra continuava a tenersi la testa.

 

Senti vado a chiamare qualcuno okay?” domandò Jennifer per poi uscire in tutta fretta dalla stanza.

 

Tornò pochi secondi dopo, accompagnata da uno dei medici di turno sul set, dal regista e da altri componenti della crew.

 

Josh, che succede?” domandò subito il medico.

 

Niente, sto bene.” rispose il ragazzo.

 

Ti ricordi dove siamo?” iniziò a chiedere il medico.

 

Cosa?” domandò Josh confuso, quasi come se non avesse ascoltato la domanda.

 

Mi sai dire il tuo indirizzo di casa?” continuò l'uomo.

 

9 anni..” rispose Josh.

 

Dobbiamo portarlo in ospedale, è chiaro che la botta è seria.” sussurrò il dottore al regista del film, il quale ovviamente acconsentì con un cenno della testa.

 

Così, una squadra di cameramen, sollevò Josh e lo caricò sull'ambulanza del dottore.

 

Josh mi dispiace..” continuava a ripetere Jennifer singhiozzando. “Posso venire con voi? Vi prego!” chiese poi rivolgendosi al medico.

 

Quest'ultimo annuì.

 

Nel giro di qualche minuto arrivarono in ospedale e subito Josh venne affidato nelle mani di uno specialista.

Jennifer si accomodò nella sala d'attesa e iniziò a mordicchiarsi la punta delle dita. Si sentiva terribilmente in colpa ed era terrorizzata al pensiero che Josh potesse rimetterci il proprio ruolo a causa sua.

 

Vedrai che starà bene..” sussurrò il medico che li aveva portati in ospedale sedendosi vicino a Jennifer.

 

E' colpa mia..” controbatté lei singhiozzando.

 

Può capitare, magari ecco, la prossima volta evitate di mettervi a fare a botte durante le riprese.” rispose il medico ridendo.

 

Passarono circa dieci minuti e finalmente lo specialista al quale era stato affidato Josh uscì dalla stanza.

 

Allora?” domandò il medico non appena fu abbastanza vicino da poter ascoltare.

 

Trauma cranico, ma non è serio. Nel giro di qualche giorno si rimetterà.” rispose l'uomo controllando alcuni dati sulla cartella clinica di Josh.

 

Cosa? Trauma cranico?” ripetè Jennifer incredula.

 

Esatto, ma non si preoccupi, il suo amico starà bene.” rispose l'uomo in tono formale. “Potete entrare se volete.” aggiunse poi.

 

Jennifer si fece coraggio e cercando di trattenere le lacrime si avvicinò alla porta. Non appena varcò la soglia, trovò subito il sorriso di Josh ad accoglierla.

 

Mi dispiace Shrader, il tuo piano di farmi fuori è fallito.” esclamò il ragazzo ridendo.

 

Oh Josh mi dispiace tantissimo..” rispose Jennifer iniziando a piangere di nuovo.

 

Io mi becco un trauma cranico e tu piangi?” controbatté Josh alzando gli occhi al cielo.

 

Piango perchè mi dispiace. Sono stata io a convincerti a fare a botte e sono stata io a sferrarti quel calcio e mi dispiace così tanto Josh, mi dispiace.” sussurrò la ragazza avvicinandosi al letto.

 

Beh, trauma cranico o no, mi dispiace ammetterlo ma ho perso una scommessa.” esclamò Josh sollevando il viso di Jennifer con un tocco delicato.

 

La ragazza rise mentre con la mano sinistra si asciugava le guance bagnate.

 

Ti voglio bene Josh..” sussurrò la ragazza.

 

Ah, è questo il tuo modo per dimostrarlo?” domandò ironicamente il ragazzo.

 

Jennifer incrociò le braccia davanti al petto e mise il broncio.

 

Te ne voglio anch'io Shrader, più di quanto tu possa immaginare.” aggiunse poi.

 

 

Josh venne dimesso dall'ospedale la mattina del giorno seguente. Jennifer era andata a prenderlo e insieme erano tornati in albergo. Quella sera si sarebbe tenuta la premiere di Mockingjay part 1 e nonostante le varie preoccupazioni di Jennifer, Josh era deciso più che mai a prendervi parte. La ragazza non aveva fatto altro che ripetergli frasi del tipo 'Sicuro di farcela?' 'Non ti affaticherai troppo?' per tutto il tragitto e Josh ogni volta aveva risposto con una risata o con un occhiolino. Aveva davvero bisogno di distrarsi e quale occasione migliore se non quella?

Come al solito un paio d'ore prima dell'evento, Jennifer e Josh vennero separati e indirizzati verso le loro rispettive postazioni per essere preparati.

Jennifer era davanti allo specchio, mentre la sua truccatrice le applicava un sottile strato di fondotinta sul viso. Guardava la sua immagine riflessa senza staccare gli occhi neanche per un secondo. Stava cercando di convincere se stessa a rilassarsi. Gli ultimi due giorni l'avevano scombussolata parecchio ma ora era tutto a posto e voleva solo godersi la serata insieme a Josh e al resto del cast.

Passarono più o meno due ore e finalmente, vestiti e truccati, tutti gli attori che erano attesi a Leicester square, iniziavano a prendere posto in macchina. Come al solito, ogni attore doveva trovarsi in un auto diversa, una cosa che Jennifer odiava terribilmente perchè quello era proprio uno di quei momenti in cui avrebbe voluto il sostegno di Josh più vicino che mai.

Fece un grande respiro, rassegnandosi al fatto che avrebbe affrontato il breve viaggio da sola, e poi l'autista mise in moto la vettura girando la chiave.

Dopo un paio di chilometri, lo schermo dell'Iphone di Jennifer si accese.

 

Josh: Il mio autista mi sta suggerendo di trovarmi una bella ragazza questa sera tra la folla. Cosa faccio? Lo assecondo?

 

Non appena lesse il messaggio Jennifer sorrise e come per magia l'ansia che aveva accumulato in tutti questi giorni era sparita. Erano di nuovo lei e Josh, i soliti di sempre.

 

Jennifer: certo, fai pure :-)

 

Josh: Sapevo che saresti stata comprensiva! Che dici, mora o bionda?

 

Jennifer: decisamente mora, sono sempre state il tuo tipo..o sbaglio?

 

Josh: vero haha

 

Jennifer era sul punto di rispondere all'ultimo messaggio ma mentre muoveva la punta delle dita sullo schermo, l'autista l'avvisò che nel giro di qualche secondo sarebbero arrivati.

Jennifer scese dall'auto dopo un paio di minuti e subito fu investita da urla, risate e persone che chiamavano il suo nome. Fece un grande sorriso e salutò con la mano.

Le piaceva partecipare alle premiere. Non era nervosa come nelle interviste o durante il red carpet di qualche premiazione. Era rilassata, poteva essere se stessa per tutto il tempo che voleva, non sentiva alcun tipo di pressione.

Come al solito, dopo aver scattato alcune foto, Jennifer iniziò ad avvicinarsi alle transenne per firmare gli autografi ed incontrare i fan. Mentre firmava foto, libri e fogli di ogni tipo, Jennifer si ritrovò fianco a fianco con Josh.

I due si scambiarono una breve occhiata.

 

“Allora hai trovato qualcuna?” sussurrò Jennifer cercando di non dare troppo nell'occhio.

 

“Sto ancora cercando!” rispose Josh con un sorriso.

 

“Beh, buona fortuna!” disse lei per poi allontanarsi nella direzione opposta.

 

Il red carpet durò circa 1 ora e mezza.

Tutti i membri del cast erano entusiasti, cosi come i fan, tuttavia era arrivano il momento di abbandonare il famoso tappeto rosso per dirigersi nella sala dove il film sarebbe stato proiettato per la prima volta in assoluto.

Iniziarono a prendere posto, tutti nelle prime file, rispettando il nome indicato sulla poltrona.

Jennifer e Josh si ritrovarono seduti vicini.

 

“Emozionata?” sussurrò lui.

 

“Nervosa più che altro. Lo sai che mi prende sempre l'ansia quando devo vedermi sullo schermo.” rispose Jennifer mentre cercava di non tremare.

 

“Sarai stupenda, non preoccuparti.” esclamò Josh con un sorriso.

 

“Stai forse cercando di farti perdonare?” domandò Jennifer alzando il sopracciglio destro.

 

“Forse..” sussurrò lui.

 

“Beh, ti servirà più di un 'sarai stupenda' per ottenere il mio perdono.” controbatté Jennifer per poi voltarsi dall'altra parte.

 

Josh rise.

 

Ancora 10 minuti di attesa e finalmente il film iniziò. Jennifer si muoveva nervosamente e cercava di tenere la mano ferma sul bracciolo della poltrona. Josh la fissò per un istante e poi, cercando di non farsi vedere dagli altri, avvicinò la sua mano a quella di Jennifer e se la fece scivolare tra le dita. Josh si stupiva di come, dopo tanto tempo, un contatto con Jennifer lo facesse sentire cosi vulnerabile. La ragazza strinse la mano a sua volta e pochi istanti dopo si voltò per un secondo verso la direzione di Josh. Il ragazzo le sorrise e poi, quasi impercettibilmente, le sussurrò 'ti amo'.

Dopo circa due ore, il film terminò e Josh e Jennifer, dopo aver salutato tutti, si recarono nuovamente in albergo.

 

“Sono stanchissimo..” sussurrò Josh mentre si toglieva la maglietta.

 

“Stanchissimo? E io che pensavo di fare qualcosa questa sera..” rispose Jennifer sorridendo maliziosamente.

 

“Per quello non sono mai stanco!” contorbatté Josh avvicinandosi al corpo della ragazza. “Eri stupenda questa sera.” aggiunse poi.

 

“Strano che tu mi abbia notata. Non eri alla ricerca di qualche bella mora da rimorchiare?” rispose Jennifer mentre gli poggiava la braccia intorno al collo.

 

“Sai benissimo che non voglio nessun'altra.” sussurrò Josh per poi darle un dolce bacio sul collo.

 

“Non spezzarmi il cuore Josh..” rispose Jennifer.

 

“Jennifer, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Non potrei mai farti del male.” controbatté Josh per poi baciarla.

 

Quella notte fecero l'amore.

 

Il mattino seguente Josh si svegliò prima del solito e si recò in bagno per fare una doccia. Improvvisamente però, prima di entrare, sentì il telefono squillare e cercando di non fare rumore, tornò in camera per prenderlo.

 

Pronto?”

 

Pronto, buongiorno, parlo con il signor Joshua Ryan Hutcherson?”

 

Si, sono io!”

 

Salve signor Hutcherson, sono il dottor Keel, il medico che l'ha presa in cura dopo il suo ricovero in ospedale.”

 

Le gambe di Josh iniziarono a tremare e il respiro si faceva sempre più affannato.

 

Salve dottore, mi dica. Sono arrivati I risultati degli esami?”

 

Si!”

 

E allora? Quel'è il responso?”

 

Signor Hutcherson, mi rincresce dirglielo, soprattutto per telefono, ma dalla tac che abbiamo fatto è risultata la presenza di una massa anomala di cellule all'interno dell'encefalo.”

 

C-c-cosa? C-c-c-che vuol dire?”

 

Lei ha un tumore signor Hutcherson, mi dispiace.”

 

Josh lasciò cadere il telefono a terra senza neanche riattaccare. 


 

Lo so, lo so, non aggiorno da una ventina di giorni e poi mi presento con questo capitolo! Sono imperdonabile ahaha! Mi dispiace ma tra gli esami all'università, il mio compleanno e altre cose non ho trovato molto tempo per il nuovo capitolo, spero ci sia ancora qualcuno che ha voglia di leggerlo ahahah! 
Mi è piaciuto davvero tanto scrivere il flashback sulla volta in cui Jennifer ha quasi ucciso Josh con un calcio (dio cosa avrei dato per assistere alla scena ahahaha), spero che anche a voi sia piaciuto :) 
Ammetto che scrivere il pezzo della premiere mi ha fatto uscire una lacrimuccia visto che c'ero anche io ed è stato il giorno più bello ( e stancante della mia vita). 
E cosi.. Josh ha un tumore, spero che nessuno di voi mi odierà per questo. Come la prenderà Jennifer? Beh, staremo a vedere!
Buon weekend e ci vediamo al prossimo capitolo :) 

 

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Capitolo 5
*** Una cena importante. ***


Josh non riusciva a smettere di tremare. A fatica alzò il capo per guardarsi allo specchio. I vetri della piccola finestra che si trovava all'interno del bagno erano completamente appannati a causa del vapore. Ancora sotto shock per la notizia che il dottore gli aveva comunicato, guardava riflesso nello specchio l'immagine di un uomo che non sembrava più lui. Improvvisamente Josh iniziò a pensare a tutto quello aveva fatto e a tutto quello che avrebbe voluto ancora fare, ma a quanto pare non gli era rimasto più molto tempo. I suoi respiri si facevano sempre più affannati e sentiva le ginocchia talmente deboli che temeva sarebbe caduto a terra da un momento all'altro. Solo qualche giorno fa si sentiva felice e pieno di energie ed ora aveva scoperto di avere un tumore al cervello. Ma come era possibile? Perché proprio lui? Josh non riusciva a crederci. Cercò di rallentare il battito ormai troppo affannato con una serie di respiri profondi. "Josh? Sei in bagno?!" Esordì Jennifer dall'altra stanza. La sua voce fece sobbalzare Josh che preso dai suoi pensieri aveva completamente dimenticato la presenza della ragazza. "Josh?" Ribadì Jennifer, questa volta con tono più serio. "Sssi amore, sono qui!" Rispose Josh balbettando. "Perché non vieni qui a farmi le coccole?" Chiese Jennifer con dolcezza e imitando la voce di una bambina. "Arrivo subito!" Esclamò il ragazzo sospirando. Si guardò per un'ultima volta allo specchio e poi uscì dalla stanza. Jennifer era lì nel letto che si rannicchiava tra le coperte e non appena li vide sorrise. "Amore ma dove eri finito?" Domandò accocolandosi tra le braccia di Josh. "Mi sono fatto una doccia al volo non appena mi sono svegliato." Rispose il ragazzo. "Josh, tutto okay? Sei strano.." esclamò Jennifer incontrando il suo sguardo. "Si certo, non preoccuparti piccola è tutto okay!" Rispose Josh sforzandosi di sorridere. "Va bene! Non sparire più cosi senza dirmi nulla!" Esclamò la ragazza ridendo. Josh la strinse ancora più stretta. "Dio non so che farei senza di te.." continuò Jennifer. "Sono sicuro che riusciresti a cavartela comunque." Rispose Josh con tristezza. "Perché dici questo?" Domandò Jennifer indispettita. "Niente volevo solo dire che sei eccezionale e che riusciresti ad andare avanti anche se io non ci fossi." Ribattè Josh. "Beh non è come dici tu. Io ti amo Josh, sei tutto per me e solo l'idea che possa accaderti qualcosa di male...dio non voglio neanche pensarci. Ma infatti perché ne stiamo parlando? Noi due invecchieremo insieme, giusto?" Concluse Jennifer per poi baciare Josh sulle labbra. "Giusto.." rispose Josh sospirando. "Ti andrebbe di venire a cena con me questa sera?" Aggiunse poi. Jennifer sorrise. "Uhhh, cenetta romantica a lume di candela?!" "Qualcosa del genere." rispose lui. "Come potrei rifiutare?" Domandò Jennifer retoricamente. "Non vedo l'ora!" Aggiunse sorridendo. "Allora facciamo che tu ti prendi una bella giornata libera, ne hai più che bisogno, e io nel frattempo organizzo il tutto per questa sera, che ne dici?" Propose Josh prendendo le mani di lei. "Dico che sei il ragazzo migliore del mondo." Rispose non staccando mai gli occhi dal suo sguardo. "Allora ci vediamo questa sera Shrader, aspettami nella hall alle 20,30 in punto e mi raccomando non fare tardi." Disse Josh dando precise istruzioni con fare ironico." "Ci sarò.." rispose Jennifer per poi baciare le sue labbra. La ragazza si preparò per uscire e dopo aver preso la borsa e salutato Josh lasciò la stanza. Il ragazzo si sdraiò per alcuni istanti sul letto con le mani che gli premevano le guance. Aveva proposto a Jennifer una serata magica "perché se la meritava", questa era stata la sua giustificazione. Ma in realtà Josh sapeva benissimo che il motivo principale per cui aveva deciso di organizzare quella cena era perché temeva che con la promozione del film e i vari impegni lavorativi non ce ne sarebbe stata più l'occasione. No. Il motivo non era neanche questo. La vera ragione era che stava morendo e non sapeva quanto tempo gli sarebbe rimasto. Questo pensiero fece tremare Josh. Che cosa orribile dover morire alla sua età, non era giusto. Come avrebbe fatto a dirlo a Jennifer? Le avrebbe spezzato il cuore. Con mille pensieri ancora in testa Josh si alzò dal letto e iniziò a cercare qualche ristorantino carino per la serata. Dopo circa un'ora di preparativi Josh era ormai convinto di aver organizzato tutto alla perfezione e trascorse il resto della giornata sdraiato sul letto in attesa che arrivasse l'ora di cena. Erano quasi le 19 e Jennifer ancora non aveva deciso cosa mettere. Era totalmente eccitata perché sapeva benissimo che Josh ogni volta che decideva di dare una cena aveva qualcosa di importante da dire. Proprio come quella volta in cui aveva organizzato una serata speciale per comunicare ufficialmente alle loro famiglie che avevano deciso di darsi una possibilità come coppia. "Jennifer muoviti o faremo tardi!" Esclamò Josh da dentro la macchina esortando Jennifer ad uscire di casa. "Eccomi sto arrivando, sono praticamente pronta!" Rispose lei. "Si, praticamente pronta come lo eri anche 20 fa?" Controbattè Josh sbuffando. Altri 5 minuti e finalmente Jennifer era pronta davvero. Salì in macchina in tutta fretta e non appena vide il volto arrabbiato di Josh subito gli diede un bacio sulle labbra e magicamente quel broncio si trasformò in un sorriso. "Non puoi cavartela sempre così!" Esclamò Josh mentre ancora sorrideva. "Ah no?!" Rispose Jennifer ammiccando. "No! E ora andiamo o le nostre famiglie ci uccideranno!" Disse Josh per poi mettere in moto la vettura. Dopo una ventina di minuti finalmente arrivarono a casa di Josh, dove era stata organizzata la cena. Il vialetto era già pieno di macchine, c'erano proprio tutti. Parcheggiarono ed entrarono con discrezione. Subito furono accolti dalle loro famiglie che con entusiasmo li baciarono e li abbracciavano. A causa del loro lavoro Jennifer e Josh erano spesso fuori e non era facile poter passare del tempo con la propria famiglia. "Ecco i nostri divi!" Esclamò Ben, il fratello di Jennifer. "Ben! Come stai? E i bambini? Mi siete mancati!" Disse la ragazza abbracciandolo. "Stiamo tutti bene. Anche tu ci manchi e anche ai bambini." Rispose Ben. "Hey Josh è un piacere rivederti!" Aggiunse poi salutando il ragazzo. "Piacere mio Ben. Beh, vogliamo iniziare a prendere posto?" Domandò Josh esortando gli invitati ad avvicinarsi al tavolo per la cena. Tutti si misero a sedere e poco dopo Josh si alzò in piedi chiedendo l'attenzione dei commensali. "Ehm,ehm. Innanzitutto tutto vorrei ringraziarvi tutti per aver accettato l'invito e preso parte alla cena con entusiasmo. So benissimo che non è facile far conciliare tutti gli impegni, io e Jennifer più di tutti." Iniziò il discorso. "Cavolo si!" Aggiunse Jennifer con una faccia buffa suscitando una risata comune. "Fatti i ringraziamenti dovuti, vorrei rivelare il vero motivo per cui ho deciso di organizzare questa cena. Jennifer..." esclamò Josh invitando la ragazza a prendere la sua mano. "Di recente io e Jennifer ci siamo accorti che quello che sentivamo l'uno per l'altra andava oltre l'affetto e la stima. Ci siamo resi conto, aggiungerei con un grande ritardo, che i nostri cuori si erano trovati già da parecchio tempo. Beh si insomma, ci siamo innamorati e siamo qui per dirvelo di persona perché teniamo terribilmente alla vostra approvazione." Concluse Josh mettendo il braccio intorno alla vita di Jennifer, la quale nel frattempo si era alzata affiancandolo. Le loro famiglie li osservarono per alcuni istanti senza dire nulla ma poi, dopo essersi resi conto che non era uno scherzo, si alzarono in piedi di colpo ed iniziarono a congratularsi con i ragazzi. "Io lo sapevo, l'ho sempre saputo!" Esclamò Karen, la madre di Jennifer. "Sono cosi felice per voi ragazzi miei." Aggiunse poi. Jennifer e Josh si guardarono negli occhi, increduli di una reazione cosi positiva ma sollevati, terribilmente sollevati. Le 19,30 e Jennifer ancora se ne stava sdraiata sul letto. Guardò l'orario e subito si alzò e iniziò a correre da una parte all'altra della stanza cercando di decidere cosa mettere. Le 19,40, i minuti passavano e Jennifer non sapeva cosa fare quando improvvisamente qualcuno suonò alla porta. "Si?!" Domandò Jennifer aprendo la porta. "Buonasera signorina sono qui per consegnarle questo pacco." Esclamò il ragazzo porgendo un enorme scatola bianca con un fiocco a Jennifer. "Per me?" Rispose Jennifer allungando le braccia verso quel pacco. "Proprio cosi." Controbattè il ragazzo sorridendo. "Chi lo manda?" Doma lei incuriosita. "Non lo so signorina, io sono semplicemente stato incaricato di portarlo qui dalla direzione. Controlli, dovrebbe esserci un bigliettino." Rispose il ragazzo con cortesia. "Grazie, buona giornata!" Concluse Jennifer. "Si figuri, buona giornata a lei." Rispose il fattorino per poi lasciarsi la porta alle spalle. Jennifer era davvero incuriosita e non vedeva l'ora di capire di chi fosse il pacco e quale fosse il suo contenuto. Dopo aver osservato la scatola per un paio di secondi finalmente notò un piccolo bigliettino bianco sul lato destro. "Indossalo." Questo diceva il bigliettino. Un verbo, un imperativo. Jennifer sapeva benissimo chi fosse il mittente del pacco e dopo aver letto quella parola si precipitò a scartarlo. Non appena vide il vestito rimase a bocca aperta. Si trattava di un abito nero e lungo. Era interamente decorato di pizzo con le maniche lunghe e con una profonda scollatura lungo la schiena. Jennifer non faceva che ammirarlo, era davvero bellissimo. Mancava ormai poco tempo prima dell'incontro e la ragazza lo indossò in tutta fretta. Lasciò i capelli sciolti, come piacevano a Josh, un filo di trucco, un paio di sandali e finalmente era pronta per uscire. Chiuse a chiave la porta della loro camera d'albergo e si incamminò verso l'ascensore. Josh era seduto nel piccolo bar all'angolo della hall dell'hotel. Teneva tra le mani un bicchiere di vetro e se lo passava tra le mani freneticamente. Era nervoso, sudava freddo. Nel corso della giornata non aveva fatto altro che pensare a come comportarsi con Jennifer. Non riusciva a decidersi se dirle o meno della sua malattia. Era troppo presto? Doveva dirglielo? Le avrebbe rovinato la vita? La mente di Josh si trovò investita da una tempesta di dubbi. Si muovevano freneticamente facendosi strada tra i mille pensieri. Improvvisamente però Josh rivolse lo sguardo verso l'ascensore e proprio in quell'istante la figura di Jennifer si fece strada tra le due porte scorrevoli. Il ragazzo rimase a bocca aperta nel vederla. Il vestito le calzava alla perfezione, la scollatura la rendeva dannatamente sexy e quelle ciocche bionde che ondeggiavano a destra e sinistra scontrandosi sulle guance gli facevano tremare le gambe. Jennifer avanzava eterea verso di lui e ad ogni passo che faceva Josh si sentiva mancare il fiato. "Ciao.." esordì la ragazza una volta avvicinatasi al bar. "Sei bellissima.." rispose Josh deglutendo a fatica. "Merito del meraviglioso vestito che un ammiratore anonimo mi ha mandato questo pomeriggio." Esclamò Jennifer ammiccando. "Oh no, il merito è solo tuo, il vestito non c'entra nulla." Controbatté il ragazzo che nel frattempo non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. "Beh, vogliamo andare?" Domandò Jennifer. "Si certo!" Rispose Josh tornando alla realtà. "Signorina.." continuò poi porgendole l'avambraccio. "Come siamo galanti!" Esclamò Jennifer accostando il suo braccio a quello di Josh. Il ragazzo sorrise. Salirono sulla limousine e Jennifer venne invitata a chiudere gli occhi per l'intera durata del tragitto. Passarono circa una trentina di minuti e finalmente l'auto raggiunse la destinazione prestabilita. Josh scese dalla macchina e poi si recò dalla parte opposta per aiutare Jennifer a scendere dalla vettura. Con dolcezza le si accostò e le tolse la benda nera dagli occhi. Subito dopo aver riacquistato la vista la ragazza restò senza fiato. Davanti ai suoi occhi si era materializzato un bellissimo ristorantino nel centro storico ornato da luci e da candele. "Oh Josh..." esclamò con stupore. "Questo non è nulla, aspetta di vedere cosa ho fatto preparare solo per te." Rispose il ragazzo prendendole la mano. Entrarono nel ristorante e uomo in giacca e cravatte li invitò a seguirlo lungo una scalinata. Mentre saliva gli scalini Jennifer malediceva ironicamente Josh a causa dei tacchi alti che le aveva fatto indossare. "Resisti, siamo quasi arrivati!" Disse il ragazzo ridendo. "Vorrei vedere te a salire gradini così alti con un tacco 12!" Rispose lei sbuffando. Tra una lamentela di Jennifer e l'altra finalmente raggiunsero un meraviglioso terrazzo con vista panoramica sulla città. Un solo tavolo era posizionato al centro e tutto intorno era decorato da piccole luci gialle e candele al profumo di vaniglia. Josh osservava Jennifer guardarsi intorno con aria stupita. Il suo corpo si muoveva sinuoso per tutto il terrazzo e il vestito nero ne seguiva ogni movimento. Era cosi dannatamente bella. "Che ne pensi?" Domandò poi poggiando una mano sul fianco si Jennifer. "Non so che dire. L'unica cosa che posso dirti è che ti amo, ti amo così tanto che non riesco a trovare parole per esprimere quanto io sia felice in questo momento." Rispose Jennifer, poi prese il viso di Josh tra le mani e lo baciò con passione. "Vieni pure.." esclamò poi il ragazzo esortandola a prendere posto nel romantico tavolo allestito. Una volta preso posto un cameriere vestito di nero si avvicinò al tavolo per prendere le ordinazioni del vino. "I signori gradiscono qualcosa da bere?" Domandò con professionalità. "Champagne grazie!" Rispose Josh sorridendo. "Solo il meglio per te!" aggiunse prendendole la mano. La cena proseguiva come previsto ma Josh non riusciva a staccare gli occhi da Jennifer. Era cosi bella quella sera, come tutte le sere del resto. Il cuore del ragazzo pareva stretto in una morsa che toglieva il respiro. Si concentrava con attenzione su ogni dettaglio che la caratterizzava e più li analizzava più si sentiva disperato. Con il tempo non avrebbe più sentito il suono buffo della sua risata. Non avrebbe più visto le sue guance colorarsi di rosso dopo anche il più banale dei complimenti. Non avrebbe più sentito il profumo della sua pelle, il sapore dei suoi baci. "Josh?! Josh ma mi stai ascoltando?" Domandò Jennifer interrompendo i pensieri del ragazzo. "Si scusami piccola mi ero distratto, cosa stavi dicendo?" Rispose Josh tentando di giustificare la sua disattenzione. "È tutta la sera che te ne stai perso nei tuoi pensiero, si può sapere che hai?" Esclamò lei seccata. "Niente giuro! Mi dispiace non volevo sembrarti assente, ti prego continua con quello che stavi dicendo." La esortó di nuovo a proseguire." "Stavo dicendo che questa primavera mi piacerebbe fare un viaggio a Roma." Disse lei con uno sbuffo. Josh rimase in silenzio senza battere ciglio. Avrebbe potuto non esserci più per "questa primavera". "Che ne pensi? Io e te insieme a Roma, lo abbiamo sempre sognato no? Potremmo prenderci un periodo di pausa dal lavoro, sarebbe bello non trovi?" Aggiunse poi entusiasta. "Non lo so Jen.." rispose Josh balbettando. "Sai che nel nostro lavoro non è facile prendersi una pausa. Dai ne riparliamo poi!" Aggiunse rivolgendo lo sguardo verso una delle candele al centro del tavolo. "No lascia stare, non importa." Esclamò Jennifer in tono seccato. "No Jen mi dispiace è solo che non so come saranno le cose in primavera è tutto da vedere, lo sai com'è tra gli impegni e il resto.." rispose Josh tentando di trovare una motivazione plausibile. "No, non lo so com'è Josh! Quando ci siamo messi insieme c'eravamo promessi che non saremmo diventati come quelle coppie che mettono prima la carriera che l'amore." Disse Jennifer alzandosi. "Dove vai?" Domandò Josh allarmato. Più proseguiva nella conversazione e più si sentiva agitato. Sudava e gli girava la testa. Pareva come se qualcuno gli tenesse il capo tra le mani e spremesse le tempie senza sosta. "Vado in albergo, non sono serate come queste il motivo per cui sto con te. Ho sempre pensato che fossimo uguali ma ora non lo so più." Rispose lei prendendo la borsa. "Ti prego Jennifer non andare, stammi a sentire.." continuò a dire Josh più e più volte tentando di fermarla ma Jennifer continuava a scendere i gradini del ristorante così il ragazzo non poté fare a meno che seguirla. "Jennifer ti prego io.." l'equilibrio di Josh era del tutto precario. "Jen.." non riusciva a camminare, era tutto sfocato. Poco prima di raggiungere l'uscita Josh cadde a terra, dal naso iniziò ad uscire del sangue. "Josh?!" Jennifer iniziò a chiamare il suo nome ripetutamente. "Qualcuno chiami un'ambulanza, presto!" Aggiunse rivolgendosi ai dipendenti del ristorante che erano rimasti impietriti davanti a quell'episodio. "Josh ci sono io con te, andrà tutto bene!" Continuava a ripetere mentre con la mano destra gli accarezzava la fronte. "Dio ma che ti succede.." aggiunse poi.

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