Una per tutte, tutte per una

di bacionero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bonjour ladies ***
Capitolo 2: *** Due ***



Capitolo 1
*** Bonjour ladies ***


Attenzione: fiction estremamente dissacrante e demenziale. Astenersi persone serie, puristi, vegani, negazionisti dello sbarco sulla luna, terrapiattisti e adolescenti affetti da varicella. Aut. min. non conc. Può far venire l'alluce valgo, la tartaruga come l'Estathè e la marmotta con la cioccolata.

Candy e Lady Oscar si incontrano alla casa di Pony per il consueto appuntamento annuale tra divi dei cartoni animati.

-Ciao Candy.

-Ciao Lady Oscar.

-E gli altri?

-Georgie sta per arrivare. Ho spedito Mazinga, Daitarn e Goldrake da un’altra parte per non rovinarti l’erba della casa di Pony. Avevo pensato al Kirghizuzbekitagikiturkmenistan ma poi mi scocciava pronunciarlo e quindi ho preferito il deserto del Gobi. Solo quattro lettere.

-Ma tu sei troppo avanti Oscar. Ma il deserto del Gobi è …deserto…

-Candy sei un genio-alzando gli occhi al cielo-ma lì saranno liberi di lanciarsi tutti i raggi missile e le lame rotanti che vorranno senza distruggere case e città e soprattutto Papà Albero e la Collina di Pony.

-Infatti, l’Africa è lontana.

-L’Africa? Candy sei una capra. Il deserto del Gobi si trova in Asia!

-Ehi, piano con le offese, mica passo il tempo a leggere, come te, e a bere vino rosso davanti al camino! Ma guardala, questa radical-chic, la nobile che ha voluto fare la rivoluzione…tzè!! Senti, ma dove è finito il  tuo Andrè?

-E’ con il tuo Terence. Stanno parcheggiando l’uno il cavallo l’altro la macchina. E quindi alla fine stai con Terence?

-Bella domanda Lady Oscar. La mia autrice ancora non si è decisa a rivelare chi è il mio principe azzurro e quindi un giorno è l’uno e un giorno è l’altro. Oggi Albert c’aveva da fare così è venuto Terence. Eccoli, stanno arrivando!

Musica di uomini e donne. I due ragazzi sfilano convinti di essere i più fighi al mondo. Voce dall’alto.

-Candy, pev te c’è Tevence, Lady Oscav pev te c’è Andvè.

Smuak smuak.

-Bonjours madames.

-Good  morning, ladies.

-Faccio io le presentazioni, Candy. Andrè, Terence, Terence, Andrè.

-Piacere, sono Andrè, e tu dovresti essere il secondo bello dei cartoni animati dopo di me-fa Andrè con la voce suadente di Massimo Rossi.

-Piacere sono Terence, e credo ci sia un errore. Sono io il personaggio più figo dei cartoni animati-risponde Terence con la voce suadente di Massimo Rossi.

-Ma cosa dici? Sono io quello che ha perso un occhio per salvare la sua bella, e l’ho aspettata tutta la vita. Le donne si sciolgono al solo pensiero!

-Senti un po’,  sono io quello finto cinico bastardo che nessuno penserebbe possa innamorarsi e invece mi innamoro perdutamente della protagonista.  Le donne impazziscono per questo!

-E perché, vogliamo parlare di questo ciuffo che mi cade sull’occhio? Mi sta una favola! Sono tanto virile e anche un po’ femminile, dolce, romantico, come la racconto io non la racconta nessuno! E non parliamo del fatto che io, al contrario di te, cresco e divento più adulto man mano che prosegue la storia!

-E io, che buco lo schermo per quanto sono espressivo! E poi, mi dicono che il mio carattere mi rende molto vero, sono tanto complicato che sembro quasi un personaggio reale! Senza contare il fatto che tanti si ricordano di Candy perché si ricordano di me, se non era per me quella sciacquetta restava “quella coi codini”.

-E  perché, io, allora?

-Lady Oscar, hai sentito? Hanno la stessa voce, incredibile!

-Cosa c’è di tanto strano, Candy? Se lo vuoi sapere tu hai la stessa voce di Maria Antonietta…

-Ora che ci penso…la tua voce mi ricorda Flanny! E infatti vi somigliate un po’ in allegria…

Lady Oscar la guarda con sospetto.

-Però mica mi avevi detto che il tuo Andrè era così bello…

-Ma  Candy, tu non eri una brava ragazza?

-Ma certo, mi pagano per questo…senti, facciamo tutti quanti  amicizia, adesso vado a fare una passeggiata con Andrè così tu conosci meglio Terence.

Candy e Andrè passeggiano sul prato vicino alla casa di Pony.

-E quindi quest’anno abbiamo deciso di incontrarci qui, sai l’anno scorso da Georgie, in Australia, non ci siamo capite bene sul meridiano dell’incontro, è così grande…e quindi anche tu accudivi i cavalli?

-Sì, e passavo tanto tempo nelle stalle.

-Non ci si crede….anche io! Senti mi fai vedere come strigliavi i cavalli?

Nel frattempo Terence si è piazzato la discussione con Lady Oscar.

-E quindi quante palle c’hai nel tuo stemma?

-Guarda queste cose non mi interessano più, la nobiltà fa parte del mio passato.

-Maddai! Anche io co’ sta storia del voler fare tutto l’alternativo mi sono fatto una nomea, ma quando dico che sono un duca è tutta un’altra cosa! Ma almeno mi dici quanto è antica la tua nobiltà?

-Tanto, così tanto che è meglio non dirtelo-risponde Lady Oscar mentre fa finta  di essere occupata a sfilarsi un guanto bianco.

-Allora neanche io ti dirò che la mia risale ai tempi di Edoardo il Confessore.

-Ma chi, quello che è stato sconfitto dai normanni che, per inciso, venivano dalla Francia?

-Veramente se parli della battaglia di Hastings c’era Aroldo. Ma dì un po’, mi vuoi provocare a duello? Sai che io sono tanto gentiluomo che non posso ferire una donna, altrimenti il mio manager mi lascia e addio serate in discoteca, e poi il motto dei tuoi anni, i settanta, non era peace and love?

-Love, amour, oui!

-Non parlare francese, mi fa un effetto…senti ma perché non lasciamo stare quei due plebei e uniamo le nostre nobiltà? Sai che esserino ci nasce! Metà francese metà inglese bello affascinante e coraggioso!


continua??

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Capitolo 2
*** Due ***


 
 
Nel frattempo, anche Candy si è piazzata la discussione con Andrè.

-Oh, ma tu hai un problema all’occhio! Posso curartelo? Sai io sono un’infermiera diplomata-afferma una Candy marpiona scostando la ciocca sul volto di Andrè.

-No, grazie dell’interessamento, ma non si può fare più nulla.

-Uff! Ed io che credevo di potermi impicciare dei fatti tuoi con la scusa di farti del bene!

Poco distante, Lady Oscar richiama Andrè.

-Soldato Grandier a rapporto! Vai subito ad apparecchiare la tavola! In posizione, avanti, marsh!!! Un-due, un-due! Tout de suite! Subito!

-Che tenera, non è adorabile quando fa così? È tanto dolce…-commenta Andrè.

Mentre Andrè posiziona i piatti sulla tavola, Candy si avvicina a Lady  Oscar.

-E  Flo, la piccola Robinson?

-Mah, l’ho sentita ieri col satellitare, stava per attraversare il Triangolo delle Bermuda. Strano, a quest’ora dovrebbe essere qui.

-Sì, dai mica ci credo che ha fatto di nuovo naufragio!

Un silenzio di tomba piomba sugli astanti. Andrè toglie discretamente un piatto. Lady oscar tossisce.

-Guarda, sta arrivando Georgie!-esclama Candy che non si sa come in un attimo si è ritrovata sull’albero e subito dopo atterra sul prato con un doppio salto carpiato con avvitamento.

-Ma quanti sono?-chiede Terence, convinto di vederci doppio per aver bevuto troppo.

Un gruppo laocoontico avanza lentamente. Georgie, che corre felice sul prato, nel suo bel mondo che pare fatato, tiene per un braccio Lowell e per l’altro Abel, mentre Arthur sparge delicatamente rose al suo passaggio, ma senza spine che pungano il dito.

-Georgie dai biondi capelli dorati, due occhi azzurri brillanti e vivaci, ti si era detto che dovevi portare il tuo prince charmant, il tuo principe azzurro! Non tutti e tre!

-Oscar, non ti arrabbiare, sono sicura che capirai quando…oh, caspita non ha funzionato neanche con la mia mamma adottiva questo discorso, ho rimediato un bel ceffone…oh,insomma, come facevo a rinunciare ad uno dei tre? Guarda Lowell, il biondino, non è tanto chic e sofisticato? E Abel, passionale, focoso, e infine, potrei mai rinunciare a questo musetto tenero?-afferma Georgie prendendo Arthur per le tenere guanciotte.

-E va bene, basta che non litighino tra loro, altrimenti mi troverò costretta  a chiamare la Guarda Nazionale, anzi che dico, la Grande Armata, anzi che dico, gli scout!-esclama  Lady Oscar.

-Oscar, non si era detto di lasciare a casa il lavoro? Ecco, accomodati, qui c’è il vino rosso, un buon libro, e anche il pianoforte e il camino, se vuoi mettiamo pure quella musica triste quando nell’anime si vedono i bassifondi di Parigi.

-Andrè, ma come hai fatto a far comparire il camino e il pianoforte?

-Oscar, ricordi che siamo in una fan fiction? E comunque ricordati che io ti seguirò…sempre…

-Grazie Andrè, questa frase mi fa sciogliere sempre , però dovresti cambiare un po’ il repertorio.

Nel frattempo Candy si è avvicinata a Lowell.

-Dì un po’ tu, non avevi la tubercolosi? Se vuoi posso fare qualcosa per te, sai sono un’infermiera diplomata.

-Sei molto gentile, ma sono guarito.

-Noooo! Sono arrivata tardi!

Lady Oscar bevendo il vino davanti al camino si è calmata.

-Ma guarda questi giovani d’oggi! E pensare che io, ai miei tempi, da sola guidai l’assalto alla Rochelle con pochi uomini!

-Ma Lady Oscar, quello non era d’Artagnan?-chiede Candy.

-Ed io che ho detto? E di quella volta che con trecento prodi sbarrai la strada a migliaia di barbari…

-Ma Oscar, quello non era Leonida con i suoi Trecento alle Termopili?

-E io che ho detto?  Ma io una volta…portai un uomo sulle mie spalle nei sotterranei di Parigi…

-Ma quello non era un personaggio del romanzo  “I miserabili”?

-Ma certo! E io che ho detto? E che dire di quando mi trovavo in quella grande palude, ed ero al comando di quegli strani personaggi, un nanerottolo con gli stivali e un tipo che camminava a quattro zampe?

-Ma Oscar, quello non era Shrek e gli altri due il Gatto con gli Stivali e Ciuchino?

-A Candy, ma tu sei una pippa solo in geografia?!




 
Salve a tutti, a volte ritornano!
Ebbene sì, ecco il secondo capitolo di questa bischerata a più di un anno dalla pubblicazione della prima parte!
Chiedo venia per i tempi biblici, l’ispirazione va e viene.
Non pensate che abbia speso tempo per l’amore, sigh, la mia situazione è attualmente stagnante.

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