ELLY

di 2alex1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Lettera dal futuro ***
Capitolo 2: *** 2. Escton ed Eliot ***
Capitolo 4: *** Capitolo 1: Soppravissuta! ***



Capitolo 1
*** Prologo: Lettera dal futuro ***


                                                                                     Prologo:lettera dal futuro
 
 










 

 
         Caro lettore
So che può essere assurdo e non ti biasimo se vorrai smettere di leggere ciò che ti ho scritto, ma ti prego non farlo, rimani attento a questa lettera e vedrai che dopo queste parole tutto quello che pensavi essere impossibile è in realtà solo un'inganno, tutto ciò che puoi pensare è possibile a prescindere da ciò che la tua mente può vedere. 

Ti scrivo da un futuro lontano dal tuo presente, siamo nel 3095, abito negli EX STATI UNITI ormai chiamata dal 2020 Stato Missilistico Delle Federazioni Unite, noi cittadini la chiamiamo "terra dei missili", è un posto stato scelto da tutte le potenze mondiali di ogni stato esistente, per combattere qualsiasi guerra pur se l'ex Stato Americano non vi è coinvolto. l'Ex America perciò è diventato un campo neutro dove chi entra lo fa "SOLO" per lottare contro un altro stato. La disperazione di noi cittadini dell'ex Usa si stava diffondendo in ogni sguardo, c'era il terrore di quei giorni, di quei momenti passati a scappare ma senza saper dove andare. Questo è solo un avvenimento che ci stava portando a quello che nel 2025 la chiamano "Dittatura Della Confederazione Nazionale Dei Stati Europei". Questa Dittatura venne applicata in tutto il mondo tranne per l'Alaska dove si nascondono, ancora adesso, gente di ogni etnia che ha voglia di essere libero. Ma dal momento in cui scappi non puoi più ritornare in nessun stato, rimani incatenato in un luogo dove il freddo gela le ossa e il caldo o il clima temperato è solo un ricordo lontano. Tutte queste cause porteranno alle rivolte che non si fermarono e saranno sempre più violente ogni giorno che passa. La dittatura porterà a l'aumento dei gruppi di ribelli che nel 2090 , per difendere i loro diritti concepiranno illegalmente, robot umanoidi, proprio in questo periodo nasco io. Sono ELLY una donna di 25 anni e sono nata quasi per miracolo, è importante che tu sappia come sono venuta al mondo......


NOTE D'AUTORE
HO DECISO DI FARLO PICCOLO IL PROLOGO MA TRANQUILLI LA STORIA è LUNGA!!! 
 

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Capitolo 2
*** 2. Escton ed Eliot ***


Si sentivano dei passi al piano di sopra, ma lei non aveva il coraggio di andare a vedere, si udivano voci imploranti, tutto il suo piccolo mondo sembrava essere sconvolto da quelle ovattate urla, dopotutto aveva solo 3 anni e tutto ciò che conosceva del pianeta in cui viveva, era nei libri e nelle sue quattro mura di quel isolato stanzino. Non conosceva il dolore o la paura, ma da quella sera sembrava aversene fatto un'idea, - Papà!? Papà!?.... Dove sei!?- la piccola bambina tentò invano di chiamare il padre, all'improvviso davanti a sè vide il "dottore-scienziato" Lars, sanguinava da un'orecchio, - Nasconditi Elly! Nasconditi!- la ragazzina strinse a se il ragazzo - ma io non voglio lasciarti così!-  l'uomo fece un sorriso e la implorò di nascondersi, alla fine Elly ubbidì e si mise all'interno di un armadietto di metallo.
La ragazzina pur essendo bassa, riuscì a vedere nella fessura della porta, vedeva due uomini armati e in divisa, sembravano essere poliziotti e per un momento la bambina si sentì quasi sollevata.
Presero per un braccio Lars, che per qualche motivo sembrava felice, - dai cosa state aspettando!!!- si mise a ridere spuntando sulla faccia del primo uomo che per risposta lo buttò a terra dandogli un calcio in piena faccia, poi entrambi quelle sotto specie di poliziotti gli puntarono la pistola, - smettila di provocare, noi sappiamo tutto riguardo lei e quello che hai fatto quella notte, sai chi sono Lars?- il poliziotto spinse sulla guancia del ragazzo che adesso stava decisamente tremando, - non so chi tu sia ma se sai quello che ho fatto non rimarrò tanto in vita o mi sbaglio?- la voce di Lars sembrava roca, non la solita voce che la bambina era abituata ad ascoltare e lei fece quasi un sussulto che rimbombò, il poliziotto sentì quasi la presenza di un " estraneo" in quella stanza - non siamo soli!?Ci stai nascondendo qualcuno Lars? Non è da te,- il poliziotto prese dalla tasca il suo distintivo mostrandolo all'uomo steso per terra - ti rispondo alla domanda che ti ho posto prima io sono Escton e questo alla mia destra,è il mio assistente Eliot e a noi non ci piace per niente quando qualcuno vuole nasconderci qualcosa... soprattutto perché noi sappiamo bene chi nascondi!!!-. Escton era un uomo meticoloso che non lascia niente al caso e che non ha tregua neanche di fronte alla sua famiglia, era un uomo alto e muscoloso, con gli occhi color del ghiaccio non lasciavano intravedere emozioni, aveva capelli neri corti e ben curati tutto l'opposto del suo assistente  che era magrolino e basso aveva occhi neri come le ombre del suo passato e i capelli castani non curati che davano la sensazione di sporcizia, ma nei suoi occhi potevi captare tutte le sue mille sfaccettature di emozioni che mai come in quel momento sembrava avere paura ma al contempo rabbia.
Lars vide Eliot e si rese conto che  sarebbe stato l'unica ancora di salvezza - posso domandare al tuo assistente una cosa?- Escton un po' dubbioso, annuì, allora Lars si rivolse con gli occhi su il ragazzo magrolino e timoroso - perché fai tutto questo?- sorrise e poi senza dargli tempo di parlare aggiunse - non mi sembri una persona che ammazzerebbe un'uomo come me a sangue freddo i mi sbaglio!?- Eliot innervosito gli urlò - tu cosa ne sai di me?! Non sono un tipo per ucciderti!? sé il mio capo qui presente me lo chiedesse ti ammazzerei senza pensarci- la mano del ragazzo tremava e Lars sapeva benissimo cosa fare -  e cosa aspetti!? vuoi un invito formale?!- con la mano destra afferrò la punta della pistola puntandola al suo cuore e incitando il biondino a sparare - forza cosa aspetti!?- disse Escton - fagli vedere chi sei a quel idiota-.
Ma in quel momento la bambina che fino a quel instante guardava inerme, uscì dall'armadio gridando - no non lo fare-, la bambina di capelli rossi, occhi neri e lentiggini però in quel momento aveva un aspetto diverso: capelli bianchi e chi azzurri era il segnale che stava aspettando Escton - Bingo!tu devi essere Elly! finalmente ci conosciamo so che puoi cambiare aspetto tramite le tue emozioni, ora t faccio una domanda piccolina ora come ti senti?!- Elly rispose in maniera secca - sono arrabbiata, con tutti e due, vi impedirò di far del male a lui-. 
Lars implorò ad entrambi di non far del male a lei - dopo tutto è solo una bambina, Escton, non farai del male a lei, ho promesso a suo padre di proteggerla ed è quello che intendo fare- Eliot prese la bambina ma lei riuscì a buttarlo a terra, Escton caricò la pistola puntandola alla tempia di Lars- se non ti arrendi Elly ammazzo tuo zio e a differenza di mio fratello io ho il coraggio e l'esperienza per finirlo- guardò suo zio e poi guardò Escton e avvicinandosi disse - mi arrendo ma ti prego non fargli del male e l'unica persona che assomiglia ad un padre!-.
- Molto bene Elly hai fatto la scelta giusta e per questo motivo che Lars vivrà per darti una ragione per poterti imprigionare in fondo tu sei solo cyborg no? non hai nessun diritto su niente- tenendo ancora puntata a pistola verso Lars prese con l'altra mano un paio di manette e incatenò il ragazzo ad un tubo scoperto vicino la porta, dopo di che chiese ad Eliot di prendere la ragazzina e portarla via - mi raccomando fratello attieniti al piano- poi quasi sussurrando disse a Eliot - devo sbarazzarmi del testimone!-.
Elly senti tutto, aveva orecchie che riuscivano a sentire in minimo rumore ma aveva solo tre anni e non capì che cosa intendeva per "sbarazzarsi" o cosa volesse dire " testimone", sapeva solo che la sua vita da quel momento in poi sarebbe stata più dura.

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Capitolo 4
*** Capitolo 1: Soppravissuta! ***


Capitolo 1:  Sopravvissuta!
La pioggia era tanta ma non fermò Lars che in preda al panico, correva al ospedale con in braccio la sua amata, la pioggia bagnava il grembo sanguinante, la donna piangeva e copriva la pancia con la mano - non la sento...- l'uomo perplesso continua a correre e tra l'affannante respiro gli chiese - cosa, intendi....-  la donna scoppiò a piangere ancora più forte, - Elly, non... la sento muoversi- Lars non rispose, non aveva il coraggio di dirgli che poteva aver perso la bambina, ovviamente non si sapeva ancora il sesso ma la donna era convinta che fosse femmina. Era appena arrivato d'avanti all'ospedale quando si sentì un esplosione che lo fece quasi cascare, - Emy amore mio, ci siamo quasi, resisti- ma lei non rispose ne si sentiva muoversi, Lars la mise per terra, cercò di chiamarla scuotendola lentamente - Emy non lasciarmi, resisti fallo per Elly- Emy sembrava morta, era pallida ma un colpo di tosse fece intuire al suo amato che ancora c'era speranza. Gridò aiuto a squarcia gola, nessuno rispose, trascinò la moglie all'interno dell'edificio, le mise la giacca sulle spalle, appoggiandola delicatamente per terra. Prese il corridoio cominciando ad urlare, chiedeva disperatamente aiuto, ma ancora una volta non ci fu nessuna risposta, sentiva i tuoni, i bombardamenti e poi il suono del ascensore che si aprì e una luce intensa sembrava puntare nella sua direzione. Lars provò ad avvicinarsi - ehy, per caso sei un dottore?- l'uomo nell'ascensore abbassò, quell'oggetto che sembrava essere una torcia, - non proprio, sono uno scienziato specializzato in bio-cinetica, ma è come essere dottori, più o meno- dalla voce si poteva intuire la sua età, era un giovanotto forse di vent'anni, portava i capelli lunghi e neri, aveva gli occhi di un verde luminoso e sopra a essi un bel paio  di occhiali rotondi.
Il ragazzo si presentò e anche lui di nome faceva Lars, entrambi si radunarono intorno a Emy e sembrava troppo pallida, - portiamola nei sotterranei- il marito guardò il giovane sorpreso, ma non gli chiese nulla, prese in braccio la donna ferita mettendola su una barella malandata, trovata buttata in un angolo vicino all'ingresso.
Usarono l'ascensore che li portò all'obitorio - dove ci stai portando? Come salverai mia moglie?- non rispose si limitò a sorriderli.
-Entriamo in questo stanzino, proverò a salvare suo figlio- Lars era sbalordito, non gli aveva detto che sua moglie era in dolce attesa, si chiese come fosse possibile che il bambino o bambina potesse essere ancora viva,  poi gli chiese - Mia moglie sopravviverà?- l'uomo accanto a lui si fece cupo - non lo so, c'è una minima percentuale che sua moglie possa sopravvivere potrebbero morire entrambi-. Lars aveva gli occhi lucidi gli veniva da piangere ma non voleva vedere la moglie soffrire. - Senta signore dovrebbe uscire è una sorta di intervento quello che sto per fare, potrebbe essere rischioso, la chiamo io quando sarà tutto finito, ok?-  Lars fece un cenno di approvazione con la testa, si mise fuori dalla porta chiudendola e "il dottore" cominciò a preparare tutti gli "attrezzi" per la delicata operazione, - ci siamo...mi scusi signora ma le dovrò fare l'operazione senza addormentarla, potrebbe non sopportare un dolore simile quindi mi scusi già in anticipo ma è per il suo bene- era la prima volta che faceva un intervento simile ma doveva tentare. Prese delle cinghie di di pelle legando Emy sia ai polsi che alle gambe poi gli mise della stoffa in bocca - se sente dolore stringa forte con i denti- la donna annuì e chiuse gli occhi, non voleva vedere niente e cercò con tutte le forze di non urlare.
Gli fece un taglio lungo sulla pancia con il bisturi e poi un secondo taglio sulla seconda pelle della signora, Emy trattene a stento un urlo, il dolore sembrava insopportabile ma doveva resistere.
Vide l'embrione di solo 4 mesi della donna, prese un tubo collegato a una specie di acquario completamente vuoto e all'interno non vi era l'acqua ma liquido amniotico, quel posto sarebbe stato il "pancione" artificiale del piccolino. Aspirò lentamente l'embrione che era ancora collegato con la madre, prese nuovamente il bisturi e tagliò il cordone, dal momento che lo incise aveva solo 30 secondi prima che la creaturina muoia.
Adesso il piccolo era nella "pancia" artificiale, afferrò una siringa piena di un liquido grigiastro e lo mise "nell'acquario", su quello che doveva essere l'ombelico dell'esserino, si formò un tubicino di acciaio che per quanto era lungo, usciva un po fuori, lo collegò ad una enorme bomboletta che non serviva solo a dare ossigeno, ma conteneva anche la giusta nutrizione per la creaturina.  Ricucì la donna ma si rese conto che non rispondeva e pensò che poteva essere morta subito dopo il taglio, forse non resse tutto quello stress psicologico che stava subendo.
Monitorò il piccolo e indifeso embrione per vedere sé ci potevano essere complicazioni e si rese conto che aveva una piccola frattura,  non poteva lasciarlo così, prese, allora, un'altra siringa piena dello stesso liquido di prima, - speriamo che i nano-cip rispondono bene ad un corpo estraneo, è rischioso ma sé non lo faccio potrebbe morire- tirò lentamente il tubicino avvicinando l'embrione e iniettò vicino alla frattura, i piccoli robottini, quest'ultimi ripararono il piccolino, il ragazzo era fiero e triste, ma soprattutto era stanco, quell'intervento durò quasi solo mezz'ora ma sembravano essere passate 10 ore. Chiamò Lars che aspettava fuori dalla porta, - Allora? l'intervento com'è andato?- vide la moglie con occhi chiusi - ma sta dormendo?!- il "medico" si girò verso di lui e con gli occhi che esprimevano infinita tristezza gli disse solamente - mi dispiace...-.
Lars scoppiò a piangere abbracciando il corpo freddo della sua amata, -oh amore mio, mi dispiace così tanto, dovevo proteggerti, non dovevo lasciarti da sola- non riusciva a fermare le lacrime, pianse per almeno mezz'ora - ti amo Emy e non amerò altra donna al di fuori di te- si allontanò asciugandosi le lacrime con il braccio.
La sua attenzione si spostò sulla "vasca", si avvicinò e si rese conto che era un embrione, - non sono un medico ma questo non è un embrione?!-, il dottore gli sorrise dolcemente - è femmina, come la vuole chiamare?!- l'uomo ormai vedovo, spalancò gli occhi poi faccendo un mezzo sorrisetto disse - Elly!- .  

Note D'autore
Speriamo che vi piaccia, io ho messo il mio impegno, non sarà perfetto, ma diciamo che me la cavo!
Volevo avvertirvi che alcuni capitoli potranno essere lunghi e altri posso essere cortissimi, non fateci caso!   

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