Untitled.

di BrokebackGotUsGood
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hurt ***
Capitolo 2: *** Just the rain ***
Capitolo 3: *** Tonight I wanna cry ***
Capitolo 4: *** Not a day goes by ***
Capitolo 5: *** I'm moving on ***



Capitolo 1
*** Hurt ***


Qualche avvertimento prima di iniziare:

-Questa raccolta di song fics sarà ad elevato tasso depressivo, poiché ''racconta'' i sentimenti e i pensieri di Jake durante il periodo successivo alla morte di Heath. Ognuna avrà il titolo di una canzone, che i cantanti hanno probabilmente dedicato a persone scomparse e che secondo me possono descrivere la situazione.

-In alcuni casi può darsi che non metterò le strofe delle canzoni nel loro ordine cronologico perché potrebbe richiederlo la flash.

-Se avrò bisogno di precisare qualcosa lo farò all'inizio della fic, perché, a mio parere, leggendo delle note dopo una lettura deprimente rovinerebbe l'atmosfera: ciò che troverete alla fine saranno, invece, gli interpreti delle canzoni.

-Jake e Heath hanno avuto una storia (ma questo era scontato :P).

-All'inizio Jake è completamente distrutto dalla perdita e non riesce a farsene una ragione, ma poi, anche se molto lentamente, comincia a rassegnarsi e si impegna ad essere forte; il cambiamento si noterà anche dalle canzoni e dalle frasi contenute in esse.

-Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo.


So che quando ho detto che sono piena di idee su Jake e Heath vi aspettavate una serie di storie fluffose, e arriveranno, non preoccupatevi, questa sarà l'unica storia che tratterà della morte di Heath.
Ci ho messo parecchio per decidermi a pubblicarla, non sapendo se fosse il caso o meno... e mi ci è voluta una forza immensa per non scoppiare a piangere.
Bene, spero di non annoiarvi e di non aver fatto un disastro :c 
''''''''Buona''''''''' lettura!


 
∞∞∞
 



 
Hurt




 
Seems like it was yesterday when I saw your face
[...]
If only I knew what I know today
I would hold you in my arms
I would take the pain away...




Un'altra vuota, buia e insensata giornata senza di te. La sedicesima.
Già, sto perfino tenendo il conto, dal momento che nessun pensiero riesce ad occupare la mia mente se non il tempo che passa.
Da quando te ne sei andato tutto è diventato terribilmente monotono e senza significato, mi sento come una macchina priva di sentimenti che compie ogni singolo gesto quotidiano solo perché è stata programmata a farlo: non mi sembra neanche più di avere un cuore che batte (e probabilmente è così, dato che appartiene a te. Perché sei andato via con il mio cuore?), è come se ogni emozione fosse stata brutalmente risucchiata dal mio corpo, trasformandomi in nient'altro che il fantasma di ciò che ero stato fino a sedici giorni fa, quando c'eri ancora tu a dare un senso ad ogni cosa, anche la più piccola e banale.
Ma ora è cambiato tutto: non sono più il ragazzo vivace e solare che tutti conoscevano, e probabilmente non lo sarò mai più.
Ed è solo colpa tua.
Voglio che tu lo sappia, Heath: ce l'ho a morte con te per avermi lasciato in questo modo, perché si sarebbe potuto evitare, se solo tu lo avessi voluto. Se solo...se solo ti fossi aperto con me, se ti fossi sfogato, se mi avessi detto che cosa ti stava logorando e trascinando lentamente sul fondo di un pozzo...io avrei potuto tenderti la mia mano per cessare la caduta, avrei potuto salvarti. Ma non me ne hai dato la possibilità, e ora guarda dove siamo finiti.
Tu chissà dove, là oltre le nuvole, e io in questa nostra fottuta stanza, piena di troppi ricordi, dove tutto sa ancora di te.
E' rimasto il tuo profumo sul cuscino e sulle lenzuola, i vestiti che hai lasciato qui l'ultima volta sono ancora gettati frettolosamente sulla sedia vicino alla televisione e attendono ancora un corpo da coprire, ma mai sapranno che quel corpo ora non appartiene più a loro. Né a me.
Se solo fossi ancora in tempo per fermarti, per impedirti di lasciarmi e per aiutarti a superare gli ostacoli apparentemente insormontabili, ti stringerei forte tra le mie braccia, strapperei via il dolore e asciugherei ogni lacrima dai tuoi meravigliosi, profondi e dolci occhi scuri, quegli occhi che erano in grado di dirmi tutto ciò che non riuscivi a esprimere a parole e che ogni giorno mi rendevano consapevole di quanto fossi fortunato a poterli avere costantemente nei miei.
Perché non hai voluto combattere? E perché non hai voluto avermi al tuo fianco durante la battaglia? Se tu avessi messo da parte il tuo stupido orgoglio e avessi avuto il coraggio di ammettere che avevi bisogno di qualcuno, che avevi bisogno di me, allora le cose sarebbero poute andare diversamente, sai?! 
Sì, Heath, sono arrabbiato, anzi, furioso.
Ma irrimediabilmente innamorato di te.
Per questo credo che, sapendo quanto sia sempre stata scarsa la mia resistenza quando si tratta di te, non ci metterò molto a perdonarti.




 
I'm sorry for blaming you
for everything I just couldn't do
.



Dio, ma cosa diavolo sto dicendo...? No, no, sto sbagliando tutto, dimentica la scenata di poco prima, ok?
La verità è che non c'è proprio niente che io debba perdonarti, perché la colpa è solo mia e me ne sto rendendo conto solo in questo preciso istante. Mi dispiace, sono solo un idiota.
La mia rabbia cieca non è rivolta a te, ma a me stesso e...davvero, scusa per aver cercato di incolparti per ciò che io non sono riuscito a fare. Non sono stato in grado di capirti e di starti vicino, non sono riuscito ad essere l'amico e il compagno di cui avevi bisogno, sono stato così cieco da non vedere che la tua luce si stava lentamente spegnendo e così sordo da non sentire le tue disperate grida d'aiuto.
Ho avuto anche la faccia tosta di rimproverarti, non posso crederci...Forse sto impazzendo prima del tempo.
Ti prego, perdonami, è il dolore lacerante che mi fa dire cose che non voglio.




 
Thank you for all you've done
forgive all your mistakes...
There's nothing I wouldn't do
to hear your voice again
sometimes I wanna call you, but I know you won't be there...



Invece di arrabbiarmi per qualcosa che ormai non si può più cambiare, dovrei ringraziarti. 
Ringraziarti per tutti i momenti meravigliosi che abbiamo vissuto insieme, dalle passeggiate tra le strade della città, mano nella mano, lasciando che la gente ci guardasse e parlasse, alle serate trascorse accoccolati sul divano con una partita di football o un vecchio film in bianco e nero; non c'era un istante, per quanto piccolo o banale, in cui non mi facessi sentire come se il resto del mondo non avesse più importanza, perché tutto ciò che contava eravamo noi due e quello che condividevamo, ciò che ci univa e che faceva di noi una cosa sola.
Sì, anche tu hai commesso degli errori, ma chi non lo fa? Siamo esseri umani anche noi attori, e gli esseri umani, oltre a commettere errori, hanno la capacità di perdonare. E voglio che tu sappia che ti ho perdonato, anche perché la gioia che mi hai dato supera di gran lunga qualsiasi genere di incomprensione possa esserci stata tra di noi.
Sai, ancora non mi sembra vero di non averti più qui con me e mi si ritorce lo stomaco al solo pensiero che tutti i nostri momenti non torneranno più...che non potrò mai più stringerti, toccarti, baciarti o anche solo vederti, ascoltare la tua voce...
Oh, la tua voce, cosa non darei per poterla sentire di nuovo. E non attraverso uno schermo.
A volte ho ancora l'irrefrenabile tentazione di chiamarti, anche se so che non sarai lì ad ascoltarmi: alzo la cornetta e compongo il tuo numero, ma poi, quando al posto della tua voce profonda sento quella robotica della segreteria, riattacco con un nodo alla gola, dandomi dello stupido e dicendomi che dovrei smetterla di sprecare il mio tempo in questo modo.
Ma la verità è che non so più cosa sia il tempo, né come riempirlo.
Perché da quando non ci sei più, il vuoto è tutto ciò che conosco.
Perché la vita ha voluto privarmi della cosa più bella, unica e meravigliosa che avessi mai avuto? Perché mi ha tolto il tuo sorriso, il tuo calore, i tuoi baci e le tue carezze? Erano ciò per cui affrontavo ogni giorno e che lo rendeva più bello, erano l'acqua nel bel mezzo del deserto.
Ora c'è solo sabbia.


 
There's nothing I wouldn't do
To have just one more chance
To look into your eyes and see you looking back...



Forse non riuscirò mai a superare tutto questo, o forse lo penso solo perché sono ancora all'inizio della lunga e ripida salita che mi dovrebbe portare alla pace.
Fatto sta che ora sto ancora malissimo, il dolore mi divora lentamente e inesorabilmente dall'interno, come un potente veleno corrosivo; mi sento soffocare, e non so cosa fare per ritrovare l'aria necessaria almeno per riuscire a sopravvivere.
Eri tu il mio ossigeno, quindi forse il destino che mi spetta è morire lentamente per asfissia, chi lo sa.
Lo sguardo mi è appena caduto casualmente su una tua fotografia, quella che ti ho fatto a tradimento e che ho appeso l'anno scorso sulla parete accanto alla porta: sei girato di profilo e guardi il tramonto con aria affascinata, il vento ti scompiglia leggermente i capelli e il sole, ormai appena visibile sull'orizzonte, li rende ancora più dorati, così come la tua pelle.
''Mi piace fare le foto, ma non amo particolarmente che sia qualcun altro a farle a me'', dicevi sempre, e infatti ho dovuto insistere parecchio per tenerla (e ancora di più per appenderla).
Lì i tuoi occhi sembrano quasi ambrati, pietre preziose che catturano la luce di tutto ciò che li circonda e ne diventano la fonte; non c'è niente che non farei per avere un'altra occasione, una sola, di perdermi in quei profondi pozzi di infinita dolcezza.
Ecco, sento le lacrime che pregano di essere liberate, ma non voglio piangere, perché tu non vorresti vedermi triste... 
Ma non so per quanto ancora riuscirò a non scoppiare, Heath. Sono una bomba a orologeria.



 
If I had just one more day
I would tell you how much that I've missed you since you've been away
Oh, it's dangerous
It's so out of line
To try and turn back time...



Vorrei avere un solo giorno in più con te.
Un solo giorno per dirti quanto tu sia stato e sia ancora importante per me, per darti anche solo una vaga idea di quanto ti amo, perché non mi sembra di avertelo mai dimostrato abbastanza.
Purtroppo ci si rende pienamente conto di quanto qualcosa sia prezioso solo quando lo si perde, e ci si chiede costantemente, passando le notti in bianco: avrei potuto essere migliore? Avrei dovuto lottare di più per tenermelo stretto, metterci più impegno? C'è qualcosa che avrei potuto fare per cambiare il corso degli eventi? 
E io lo so che queste domande, oltre ad essere inutili, non avranno mai risposta.
Eppure continuo a farmele, e non riesco a darmi pace.




 


Christina Aguilera - ''Hurt''

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Capitolo 2
*** Just the rain ***


Just the rain





 
There's an empty front porch rocking chair, and a rusty old tin roof.
A lonely silence fills the air, but I can still feel you.
Cars and trucks all slow down just to stare at me.
I'll smile and wave, 'cause I know they don't see
This whole town must think I'm crazy.



Oggi, non so dopo quanto tempo, sono riuscito a fare appello a tutte le forze che mi sono rimaste in corpo e sono uscito di casa per fare una breve passeggiata, tanto per riabituarmi almeno un po' alla luce naturale e all'aria aperta.
Ma non so se sia stata una buona idea.
Ogni cosa mi ricordava te: il bar dove ci siamo dati il nostro primo appuntamento, il profumo dei croissants appena sfornati che a volte mi portavi a sorpresa per colazione, il negozio di dischi musicali che ti piaceva così tanto...non è cambiato niente. 
La città è ancora così come l'hai conosciuta, così come l'abbiamo vissuta insieme.
Vedevo tutta quella gente e speravo di riuscire a scorgerti tra la folla, e per un momento ti ho visto davvero, sai? Eri dall'altro lato della strada che agitavi un braccio per attirare la mia attenzione, sempre con quel tuo meraviglioso sorriso: ho sentito il battito del mio cuore accelerare e il respiro fermarmisi in gola, lo sapevo che era stato solo un incubo, Dio, lo sapevo!, ma poi, quando stavo per correrti incontro con una gioia incontenibile che ormai mi aveva pervaso, una mamma con il suo bambino ti è passata davanti e tu sei scomparso come un miraggio nel bel mezzo del deserto. 
E io sono rimasto lì, in mezzo alle strisce pedonali, con alcune persone che mi guardavano stranite e preoccupate mentre il mio sorriso scemava lentamente, tramutandosi in dolorosa, cruda, amara delusione.
Avevo davanti la tua immagine, così bella, luminosa e angelica, e poi l'ho vista svanire davanti ai miei occhi.
E' stato come se qualcuno mi avesse aperto la cassa toracica e mi avesse strappato il cuore a mani nude, e solo dopo esser stato costretto a togliermi dalla strada, incalzato dai clacson degli automobilisti, mi sono reso conto che eri semplicemente il frutto del mio costante bisogno di percepirti in qualunque luogo o situazione.
E oggi ho realizzato che sono ancora ben lontano dal riacquistare la consapevolezza di ciò che è reale e ciò che non lo è.
Beh, se non altro quel breve attimo è servito a ricordarmi come ci si sente a stare bene, dal momento che mi sono quasi dimenticato cosa voglia dire. E pensare che non è passato così tanto tempo dall'ultima volta che sono stato bene, davvero bene...tra le tue braccia, con le tue labbra sulle mie, il tocco delle tue mani sulla mia pelle.
Commetterei qualunque tipo di pazzia pur di riavere indietro ciò che ci è stato ingiustamente tolto dalla vita.
Rivoglio i momenti in cui mi guardavi come se per te non ci fosse nient'altro al mondo al di fuori di noi, e mi facevi sentire amato come non lo sono mai stato; quelli in cui mi facevi appoggiare al tuo petto dopo aver fatto l'amore, baciandomi tra i capelli e ringraziandomi per essere nella tua vita, per essere la tua vita, come tu lo eri per me; e quelli in cui mi abbracciavi forte e mi dicevi che ero tutto ciò per cui vivevi, facendomi capire che ti saresti aggrappato a me ad ogni difficoltà, e ogni volta un moto di ansia e paura mi prendeva lo stomaco perché mi chiedevo se sarei stato in grado di sorreggerti.
Non lo sono stato, questa volta. 
Ti ho lasciato cadere, e non riuscirò mai a perdonarmelo.



 
'Cause I can feel you on my skin.
But to them, it's only the wind.
And I can feel the warmth of your touch, but to them it's just another noon day sun.
I know how bad you want to be here now, when I look up and see those tear drops coming down.
I look around and think "what a shame, they think it's just the rain".




Ti sento e ti vedo ancora in ogni cosa, ovunque io sia. 
Il vento non è vento, ma il tuo respiro che mi accarezza il viso; il sole non è sole, ma il calore del tuo tocco, delle tue braccia, del tuo corpo; e la pioggia non è pioggia, ma lacrime salate che sgorgano dai tuoi dolci occhi, perché so che vorresti essere qui, accanto a me, per dirmi che va tutto bene e che non mi lascerai mai.
Oh, amore mio. Non sai quanto lo vorrei.
Non so come uscire da questa situazione del cazzo...il bisogno che ho di te è così spasmodico e ossessivo che mi fa venire voglia di urlare, di gridare al mondo che tutto questo non è giusto, che tu sei mio e l'unico posto in cui dovresti essere è a casa nostra, nel nostro letto, stretto a me. 
Non hai idea di quanto sia orrendo non sentirti più contro la mia schiena, svegliarmi la mattina (le poche volte che riesco a dormire) e trovare il letto vuoto, freddo e più grande di quanto non lo sia mai stato, e sentire solamente il materasso quando cerco il tuo corpo a tentoni nel cuore della notte: sulle prime mi faccio sempre le solite stupide domande, ''perché ti sei alzato così presto?'', ''perché ti svegli sempre prima di me?'', ma ecco che mille lame mi trafiggono puntualmente il petto e mi ricordano che tu non ci sei più, che te ne sei andato per sempre.
Per sempre.
Per sempre.
Due parole che continuano a riecheggiare inesorabilmente nella mia testa.
Due parole che avevano il significato più bello che potesse esistere quando eravamo ancora insieme, e che ora sono diventate il peggiore degli incubi.



 
I can hear you whisper when the leaves fall to the ground
I can see you smiling through a rainbow in the clouds.
How someone could be so close and still so far away...
Guess they'll never understand and I just can't explain.



 
Alla fine non ce l'ho fatta e oggi, dopo quasi tre settimane da quel giorno maledetto, ho lasciato uscire tutto quello che ho cercato di tenermi dentro fino ad ora.
Non pensavo che ci avrei messo così tanto ad esplodere definitivamente.
L'ho fatto, sono scoppiato in un pianto dirotto e disperato, ho urlato fino a non avere più fiato nei polmoni, mi sono contorto dal dolore.
Pensavo che uno sfogo del genere mi avrebbe fatto sentire meglio, che forse avrebbe pouto rendermi un po' più forte, ma sono stato uno sciocco solamente a pensarlo: ''forte'' è un aggettivo che non mi si potrà più associare per parecchio tempo, ormai l'ho capito. Non sono più la roccia a cui ti appoggiavi nei momenti di sconforto o di insicurezza...non so più nemmeno io cosa sono, ma se potessi vedermi ora non mi riconosceresti nemmeno.
E questo è dovuto semplicemente al fatto che, il giorno in cui mi hai lasciato, se n'è andata anche una parte di me.





 
Lonestar -''Just the rain''

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Capitolo 3
*** Tonight I wanna cry ***


Da questa song fic in poi cominceranno ad esserci dei brevi flashback qua e là, riconoscibili dal carattere corsivo.



 
Tonight I wanna cry


 
Alone in this house again tonight
I got the TV on, the sound turned down and a bottle of wine
There's pictures of you and I on the walls around me
the way that it was and could have been surrounds me
I'll never get over you walkin' away...






Dio, dovrei metterla giù, questa dannata bottiglia.
Sono davvero caduto così in basso da ritenere una buona soluzione annegare i dispiaceri nell'alcol? Sto davvero bevendo nella speranza di non sentire più la tua voce chiamarmi per nome, o di non vedere più il tuo viso tra le stelle del cielo notturno?
Che diamine, questo non sono io.
Ho quasi sempre fatto ricorso alla mia innata razionalità quando si trattava di dover superare ostacoli apparentemente insormontabili, mentre ora sto scoprendo un lato di me che non avrei mai pensato potesse mostrarsi alla luce del sole: quello debole e vulnerabile, perso, spaesato, che non è in grado di rimettersi in piedi con le proprie forze.
Mi sto spegnendo, Heath, come la flebile luce di un lume lasciato acceso per troppo tempo.
Dicono tutti che il tempo farà il suo dovere e chiuderà le ferite, che mi farà imparare ad accettare la realtà, ma più i giorni passano, più il dolore si fa reale, vivo, acceso: sono diventato così debole da non avere neanche le forze per lottare e non permettere che il suddetto tempo mi inganni e mi rigiri come gli pare.
Mi sento come in un limbo, in bilico tra mondo terreno e un buio precipizio di cui non riesco a vedere il fondo... mi sembra di vivere la vita di qualcun altro, perché ancora non riesco a capacitarmi del fatto che tutto questo stia accadendo a me, e mai avrei pensato di trovarmi in un posto così simile all'inferno.
Ci sono nostre fotografie ovunque, qui in salotto: sulle pareti, sul tavolino di fronte alla televisione, sulle mensole. Queste me le hai lasciate appendere, perché dicevi che, accanto a me, sembravi un po' più fotogenico. Proprio non volevi accettare il fatto che tu fossi stupendo sempre e comunque.
Il mio sguardo cade sempere e inevitabilmente su ognuna di esse e ciò non fa altro che aumentare la mia agonia, ma non ce la faccio a toglierle, non voglio nemmeno farlo...sono ricordi di noi due, momenti meravigliosi che non voglio cancellare o fingere di non aver mai vissuto: lì, in quelle cornici, siamo ancora insieme e lo saremo per sempre, sorridendo felici, stretti l'uno all'altro in un eterno abbraccio imprigionato nel tempo.
Ecco, sento un nodo stringermi la gola (che sto cercando inutilmente di sciogliere lasciando scivolare giù dell'altro vino) e le lacrime implorano di essere liberate, ma non voglio piangere, non di nuovo, non come ho fatto ieri, perché so che ti fa male vedermi così. 
Ma amore mio, tu non immagini come ci si sente a vivere senza di te, senza la tua risata a riempire ogni giornata e senza tutto quello che condividevamo: tutto va avanti per inerzia, non riesco più a trovare un senso logico a niente di ciò che mi sta attorno e questa casa è diventata troppo grande e fottutamente vuota, fredda, talmente spettrale e silenziosa da farmi quasi paura, quando fino a poco tempo fa era l'unico posto in cui mi sentissi al sicuro.
Guardo ancora le nostre fotografie e mi chiedo come sarebbe stato il nostro futuro insieme.
Avevamo così tanti progetti, così tanti sogni, ti ricordi...? E il pensiero che non potranno mai realizzarsi mi distrugge, mi soffoca, mi divora lentamente dall'interno. 
Ricordo che volevamo comprare una casa ad Alberta, in Canada, perché lì è iniziato tutto grazie al film che ci ha avvicinati e ha fatto irreversibilmente incrociare le nostre vite, e pensavi sempre a quanto si sarebbe divertita Matilda a giocare tra quei prati sconfinati...
Magari più tardi lo riguarderò, Brokeback. Tanto forse sarò talmente ubriaco da non ricordarmelo neanche, domattina.
Quante cose vorrei dirti, quante cose non ti ho mai detto e quante cose mi pento di non averti detto più spesso...
Avrei dovuto ripeterti più volte ''ti amo'', forse ti avrebbe dato più forza per lottare; avrei dovuto ripeterti che senza di te la mia vita non avrebbe avuto più senso, perché forse ti avrebbe dato una ragione in più per restare, e avrei dovuto continuare a dirti che avevo fiducia in te, che saresti stato in grado di uscirne con le tue forze e che io sarei sempre stato lì per te ogni volta che ne avessi avuto bisogno.
Mi dispiace. Mi dispiace. 
Ma voglio che tu sappia che eri l'unica cosa che realmente contava, per me.
Con te avevo capito cosa si provasse ad essere veramente felice, finalmente avevo trovato quel qualcuno che ognuno di noi cerca per tutta la sua vita e mi sentivo come un fiume che raggiunge il mare, congiungendosi con il posto in cui era sempre stato destinato ad essere...e ogni cosa mi è stata strappata all'improvviso. 
Perché?


 
I've never been the kind to ever let my feelings show
and I thought that bein' strong meant never losin' your self-control
But I'm just drunk enough to let go of my pain
to hell with my pride, let it fall like rain from my eyes
Tonight I wanna cry.




-Credo che per Ennis ogni luce sia troppo luminosa e ogni suono troppo forte, ha paura di ciò che gli sta attorno e quindi, in qualche modo, si chiude in se stesso nella speranza di trovare un rifugio. E ciò è dovuto anche al modo in cui è cresciuto, con i genitori morti quando era solo un bambino e i suoi fratelli a tirarlo su come potevano. E' molto vulnerabile e da questo punto di vista mi sono rispecchiato molto in lui-.
Ti guardo affascinato, ascoltando attentamente le tue parole e il timbro profondo della tua voce, e pensando che voglio sapere tutto di te.
-Avrò riletto il copione un centinaio di volte-, continui. -E' straordinario, ogni singola frase ti colpisce nell'anima e ti fa diventare parte integrante della storia. Sono davvero onorato di far parte di questo progetto, indipendentemente da cosa potranno pensare gli altri-.
E ora capisco che mi cambierai inevitabilmente la vita, Heath Ledger.
Lo sento, sento che non riuscirò più a fare a meno di averti intorno, di rimanere rapito dai tuoi modi di fare, da ogni gesto che compi (adoro il modo in cui ti muovi e gesticoli quando sei preso da un discorso), dalla maturità che dimostri nonostante la tua età, e voglio diventare parte integrante della
tua storia. 
Sorrido inconsciamente e annuisco, senza distogliere lo sguardo dal tuo, dolce ed espressivo. -Anche io, senza alcun dubbio. E se la compagnia è così buona...beh, non posso che esserne ancora più entusiasta-.
Le parole mi escono senza quasi rendermene conto e me ne accorgo troppo tardi, ma non me ne pento, anzi: mi diverto a vedere il lieve rossore sulle tue guance e il tuo sorrisino imbarazzato, sei assolutamente adorabile.
E non mi pesa neanche il fatto di averlo pensato.
Sapevo che sarebbe stato l'inizio di qualcosa di meraviglioso, tra di noi.



Quanti ricordi, Dio mio.
Troppi sentimenti, troppe sensazioni, troppe emozioni.
Non avrei dovuto guardarlo e l'alcol, al contrario di quello che pensavo, non mi ha fatto prendere tutto più alla leggera e non mi ha impedito di venire sopraffatto da tutto ciò che sapevo quel film mi avrebbe fatto ritornare alla mente. 
Nessuno può neanche lontanamente immaginare quello che c'è stato realmente dietro, cosa abbiamo provato a girarlo e in che modo ci ha cambiati, è qualcosa che solo noi due sappiamo e che gli altri non potrebbero mai capire.
Non c'è stata una scena che non mi abbia trafitto il cuore come la lama di un coltello: il bacio nella tenda, dove eravamo consapevoli che nessuno dei due stesse realmente recitando; il ritrovo e l'abbraccio dopo quattro anni di lontananza, dove ho respirato il tuo profumo e mi sono sentito vivo tra le tue braccia; il finale, dove ogni volta non riesco a non rimanere impressionato dalla tua fenomenale interpretazione e da quanto i tuoi occhi fossero espressivi.
Cosa non darei per rivivere ogni singolo istante vissuto tra quelle montagne, lontani dal resto del mondo...ho ancora bisogno di te, Heath... cazzo, non può essere tutto finito in questo modo.
Non riesco a farmene una ragione.
Ma non penso ci sia molto da fare, in questi casi: a volte il proprio mondo semplicemente finisce, crolla su se stesso, e non è sempre possibile rimettere insieme i pezzi.
Ho messo giù la bottiglia, ma la voglia di piangere è talmente alta da far male e forse è meglio soddisfarla una volta per tutte.
Sì, stanotte voglio piangere.








 
Keith Urban - "Tonight I wanna cry"

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Capitolo 4
*** Not a day goes by ***


Not a day goes by

-Two years later-







Più i mesi passavano, più Jake sentiva l'impellente e soffocante bisogno di occupare la sua mente con pensieri che riguardassero un copione da imparare a memoria o la giusta tonalità di voce da usare in una scena complicata, e non più ricordi di una vita passata a cui era inutile continuare ad aggrapparsi, per quanto fosse tremendamente difficile lasciarli andare. 
Doveva cambiare aria, riaprire i contatti con il mondo e, soprattutto, continuare a fare ciò che amava, perché sapeva che quella sarebbe stata la migliore delle distrazioni.
E così aveva fatto: si era buttato a capofitto nel lavoro, accettando subito e di buon grado il ruolo da protagonista in un film che gli avevano rivelato essere piuttosto impegnativo, poiché richiedeva un lungo periodo di allenamento in palestra, la maggior parte delle scene sarebbero state d'azione e le riprese sarebbero durate mesi e mesi. Esattamente ciò che faceva al caso suo.
In effetti era stata piuttosto dura, aveva dovuto mantenere un ritmo sfiancante e quasi non aveva avuto un attimo di respiro, ma era riuscito nel suo intento: non aveva pensato ad altro che alla buona riuscita del film, lottando ogni giorno contro ogni istante di debolezza e impedendo ai ricordi di riaffiorare.
Ma una volta terminata la post-produzione e dopo essere tornato alla vita normale, non era stato abbastanza forte da lasciarsi tutto alle spalle.
Semplicemente non ce l'aveva fatta.
Era stato come essere catapultato nella realtà dopo un lungo soggiorno in un mondo parallelo, e l'impatto era stato terribilmente doloroso: tornare in quella casa, dove aveva passato interi mesi a versare lacrime su ciò che aveva perso, gli aveva trafitto il petto come una lama, soprattutto perché a volte si era ritrovato a pensare che ci fosse ancora qualcuno che lo stava aspettando, qualcuno da riabbracciare, qualcuno a cui raccontare l'esperienza sul set: c'era la sua famiglia, questo sì, ma mancava sempre quel qualcosa di fondamentale, un vuoto che non era ancora in grado di colmare.
Solo dopo un altro anno aveva ricominciato a respirare.
Nel 2010, la sua vita aveva iniziato ad essere più sopportabile, tutto sembrava starsi lentamente ristabilizzando e il mondo stava riacquistando i suoi colori originari, non quel grigio opaco di cui i suoi occhi lo avevano dipinto; era persino riuscito ad avere qualche relazione (anche se nessuna di esse si era rivelata una scelta azzeccata) e il sorriso, anche se non solare e luminoso come un tempo, aveva più volte incontrato le sue labbra.
Ma non passava un giorno senza che pensasse a Heath.



 
Got a picture of you I carry in my heart
Close my eyes to see it when the world gets dark
Got a memory of you I carry in my soul
I wrap it close around me when the nights get cold.



Forse sto cominciando a ricordare cosa significhi vivere.
Non posso dire di star bene, ma...inizio a pensare che per me ci sia ancora una speranza.
Mi sto riadattando allo stile di vita a cui ero sempre stato abituato, non sembro più un automa privo di qualunque facoltà vitale e, cosa di cui mi sono piuttosto meravigliato, non piango ormai da mesi.
Spero che tu sia orgoglioso dei miei progressi.
Conoscendoti, però, avresti parecchio da ridire sul fatto che lavoro troppo e che non ho mai un minuto da dedicare a me stesso (anche se tu non eri da meno, credimi), ma se ho preso questi ritmi un motivo c'è e penso che tu lo conosca anche troppo bene: avevo bisogno di distrarmi, dovevo tenermi impegnato con qualcosa che mi impedisse di precipitare di nuovo sul fondo, che mi facesse svolgere un'attività diversa dal rimpiangere i momenti passati insieme o dal chiedermi inesorabilmente perché una cosa tanto orribile fosse accaduta a me.
E ci sono riuscito, almeno in parte.
Anche se ammetto che Prince of Persia non è stata esattamente la mia miglior scelta cinematografica, mi ha aiutato a concentrarmi su qualcosa che non fosse ciò che era diventata la mia vita da quando non ci sei più.
Nonostante tutto, però, mentirei spudoratamente se dicessi che non penso mai a te, a noi, a ciò che eravamo e che avremmo potuto essere: non passa giorno senza che io ricordi con un nodo alla gola le tue labbra, i tuoi occhi e il tuo sorriso, desiderandoli e volendoli ancora come non ho mai voluto nient'altro, come l'aria che respiro, come i raggi del sole nel profondo dell'inverno.
E non passa giorno senza che l'immagine del tuo viso mi riempa il cuore, l'anima, ogni parte di me, e mi avvolge e mi protegge quando il mondo è troppo buio, o le notti troppo fredde.



 
I still wait for the phone in the middle of the night
Thinkin' you might call me if your dreams don't turn out right
And it still amazes me that I lie here in the dark
Wishin' you were next to me, with your head against my heart...



Ancora non riesco a credere che siano passati due anni.
Sembra troppo poco, ma allo stesso tempo un'eternità.
Troppo poco perché il vuoto della tua assenza sembra gravare su di me da secoli, così come il manto di tacita solitudine in cui sono avvolto; un'eternità perché è come se non fosse passato un solo giorno dall'ultima volta in cui ti ho stretto tra le braccia, i nostri respiri ad unirsi, ringraziando il cielo per avermi concesso il dono del tuo amore, ciò che di più vero e meraviglioso avesse mai potuto capitarmi.
L'amore di cui ho cercato un'infima scintilla in altre persone, ma rendendomi conto ogni volta che nessuno, donna o uomo che fosse, avrebbe mai potuto reggere il paragone con quello che eri tu per me.
Come puoi vedere, il fatto che io non mi barrichi più in camera per evitare ogni contatto con la gente non significa che la nostalgia e la malinconia non facciano più parte di me, se non tutto il contrario: mi manchi, amore mio, e questo non credo che potrà mai cambiare, qualunque cosa io tenti di fare.
Sai...a volte spero ancora di sentire lo squillo del telefono nel cuore della notte, pensando che potresti chiamarmi come facevi quando non riuscivi a dormire, o per dirmi che presto tornerai a casa, perché...Dio, non sai quante volte resto sveglio immerso nel buio della stanza, desiderando ancora che tu sia accanto a me, con la tua mano stretta nella mia e la fioca luce della luna che accarezza il tuo profilo...
Sì, certe volte mi abbandono ancora a questi pensieri, ma la cosa positiva è che, a differenza di due anni fa o anche solo dell'anno scorso, ora riesco ad addormentarmi.
E a svegliarmi la mattina con una speranza per il futuro.



 
If you asked me how I'm doin' I'd say just fine
But the truth is baby, if you could read my mind
Not a day goes by that I don't think of you
After all this time you're still with me, it's true
Somehow you remain locked so deep inside
Baby, baby, oh baby, not a day goes by...



Tacevamo, limitandoci ad ascoltare lo scroscio dell'acqua del fiume fuori dalla roulotte e i nostri battiti ancora accelerati, con la luna e gli abeti come unici e silenziosi testimoni della travolgente passione a cui ci eravamo lasciati andare, tra le cui braccia ci eravamo abbandonati come ad un irresistibile richiamo tentatore.
Io avevo smesso di chiedermi se fosse giusto o sbagliato, se fosse davvero ciò che avrei voluto nella mia vita o che avrebbero voluto gli altri: avevamo percorso insieme quella lenta e meravigliosa discesa in un mondo che era stato solo nostro per quegli istanti, in cui tutto il resto era stato lasciato da parte, e non avevo ripensamenti.
-Resta con me, stanotte...-.
Un flebile sussurro che sfugge dal morbido delle tue labbra, risuonando nell'aria come la più dolce delle note e facendo nascere un brivido sulla mia pelle.
Lascio un bacio sulla tua fronte ancora leggermente imperlata di sudore, e tu chiudi gli occhi a quel breve contatto, per sentirlo raggiungerti nel profondo, per sentirlo avvolgerti il cuore.
-Non vado da nessuna parte-, rispondo, stringendoti di più come per darti conferma delle mie parole.
Ed era così: da allora in avanti non sarei mai più andato da nessuna parte, senza di te.



Jake si svegliò di soprassalto, respirando affannosamente; si guardò in torno e, dopo esser riuscito a distinguere i contorni degli oggetti nell'oscurità, capì di trovarsi in camera sua, e non in una roulotte, non tra i monti del Canada, non con Heath stretto al suo corpo.
Era da un po' di tempo che non faceva sogni di quel tipo, ma era stato uno sciocco a pensare che le immagini del passato non sarebbero più rimerse: nonostante le cose stessero andando meglio per lui, mancava ancora tanta strada da percorrere affinché riuscisse a voltare pagina.
Così tanta da non vederne il fondo
.



 
Minutes turn to hours, and the hours to days
Seems it's been forever that I've felt this way...





 
Lonestar - "Not a day goes by"

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Capitolo 5
*** I'm moving on ***


Questa canzone non mi fa impazzire per quanto riguarda la melodia, però credo che le parole si adattino bene alla fic. So che è un'informazione piuttosto inutile, ma...boh, ci tengo a farvi sapere se mi piacciono tutte le canzoni che uso oppure no XD



 
 
I'm moving on





 
 
-Allora, che ne pensi?- mi chiedi con un sorriso sornione, cercando di trattenere l'euforia che ti invade da capo a piedi ma non riuscendo molto bene nell'intento.
Dopo aver dato un'ultimo sguardo intorno, sorrido a mia volta e ti abbraccio attorno ai fianchi, facendo aderire i nostri petti e poggiando la fronte sulla tua. -E' fantastica- sussurro mentre prendo ad accarezzarti la schiena, ancora incredulo ma incredibilmente felice che abbiamo scalato quell'ulteriore gradino nella nostra vita insieme.
Ormai era da quasi un anno che volevamo prendere una casa tutta per noi, un posto che avremmo potuto sentire solo nostro, dove ogni gesto quotidiano avrebbe assunto un significato completamente diverso e meraviglioso; delle mura dalle quali non sarebbe mai uscito nulla di ciò che avremmo condiviso e custodito gelosamente e all'interno di cui sarebbe rimasto ogni momento, ogni emozione, ogni segreto.
E non appena hai fatto un passo sul chiaro parquet del salotto, i tuoi occhi si sono accesi di una luce che mi ha sciolto il cuore, facendomi capire immediatamente che questo è il posto giusto, quello che abbiamo sempre desiderato.
-Ormai ci siamo, Jake. D'ora in poi non ci sarà nessuno a separarci. Niente ci può fermare- sussurri tra i miei capelli, su cui posi un bacio, mentre io ti stringo più forte.
-Puoi scommetterci-.
E io già immagino le serate d'inverno che trascorreremo davanti al camino in pietra, le mattine di primavera in cui ci sveglieremo con il delicato profumo dei giardini in fiore, i pomeriggi d'estate passati in spiaggia a lasciarci cullare dalle onde.
Sarà un nuovo inizio insieme.
E' qui che voglio cominciare questo viaggio con te.


 
I've been burdened with blame, trapped in the past for too long
[...]
But I never dreamed home would end up where I don't belong...
I'm moving on.


Credevo che non sarei mai riuscito a separarmi da quello che era il nostro mondo, le cui pareti sono state testimoni di sguardi, parole, sussurri, carezze e ogni semplice gesto che era per me come linfa vitale; credevo che non ce l'avrei mai fatta a passare le notti in un letto che non avesse il tuo odore, guardare una fotografia che non ritraesse i tuoi occhi e il tuo sorriso o camminare lungo corridoi così vuoti e silenziosi, in cui riecheggia solo il rumore dei miei passi ma non dei tuoi. 
Ma, più di ogni altra cosa, non credevo che avrei mai trovato la forza di guardare a un futuro senza te al mio fianco, come avrebbe dovuto essere, come avevamo sempre sperato e desiderato che fosse.
Eppure eccomi qui, in questa nuovo appartamento a New York a cui ancora non sento di appartenere, e ancora mi sembra tutto così strano, surreale. 
Che cosa farò, adesso? Da dove posso cominciare a ricostruire ciò che rimane della mia vita?
Davvero non ho idea di dove abbia trovato il coraggio e la forza di riuscirci, ma sentivo che dovevo farlo. Ne avevo bisogno.
Credevo che questo enorme passo non sarebbe mai arrivato, ma finalmente ho capito che, oltre ad essere la cosa migliore e più giusta da fare, non ho altra scelta: è l'unico modo per riuscire a guardare avanti senza che il fantasma di ciò che ormai non esiste più mi cammini costantemente accanto, un'ombra che vaga nel buio alla ricerca di quello che ha perduto.
Posso farcela, lo so. Finché tu continui a darmi forza, anche se non mi sei accanto, posso farcela.
Devo farcela per te.



 
I sold what I could and packed what I couldn't
stopped to fill up on my way out of town
I've loved like I should but lived like I shouldn't
I had to lose everything to find out
maybe forgiveness will find me somewhere down this road
I'm movin' on...


Questo che sto finendo di riempire è l'ultimo scatolone da portare via. Non ho il coraggio di alzare lo sguardo, guardarmi intorno e vedere solo stanze vuote e insignificanti, senza più niente di ciò che era nostro, perciò credo che caricherò le ultime cose in macchina e me ne andrò senza voltarmi, per impedire alle lacrime di corrodere lo scudo di forza che con gli anni sono riuscito a costruirmi. Non è ancora abbastanza solido, ma ci sto lavorando.
Quando vengo qui per prendere della roba da portare a New York di solito Maggie o mio padre mi danno una mano, ma questa volta ho detto loro che non sarebbe stato necessario, poiché il carico sarebbe stato meno pesante del solito, trattandosi semplicemente di piccoli soprammobili e qualche cornice.
Ma la verità è che volevo stare da solo.
Questa è l'ultima volta che vengo in questa casa e, dal momento che non sapevo se sarei stato capace di trattenere le emozioni, ho preferito non avere nessuno intorno.
Ecco, ho sigillato tutto con il nastro adesivo, ma ora è come se non riuscissi a compiere nessun altro gesto: la mia mano è ferma sul cartone chiuso, il mio sguardo fisso sul parquet, il mio respiro appena percettibile. Il tempo si è fermato.
Qui, in questa stanza, mi dicesti che non ci sarebbe stato nessuno a  separarci, ricordi? Beh...il destino è stato così crudele da spezzare quella muta promessa.
Ora non mi resta che riuscire a perdonarlo.


 
I've dealt with my ghosts and I've faced all my demons
Finally content with a past I regret
I've found you find strength in your moments of weakness
For once I'm at peace with myself.



Credimi, nella Grande Mela non si sta per niente male, nonostante sia proprio in questa città che tu, angelo mio, hai smesso di volare. Ma ormai non mi lascio abbattere da certi pensieri, non più.
Certo non mi aspettavo che mi sarei abituato e adattato così presto. Voglio dire, sapevo che ne sarei stato in grado, ma credevo che la battaglia si sarebbe rivelata più dura, che avrebbe richiesto maggiore sforzo e, perché no, un altro po' di dolore e malinconia.
Invece ho ripreso in mano le redini della mia vita e della mia carriera, sto ritrovando quell'energia e quella forza di volontà che temevo di aver perso per sempre.
Si può dire che sono cambiato, sì. Ma decisamente in meglio.
In qualche modo sono cresciuto, sono più maturo, più consapevole di ciò che sono e di cosa fare del mio futuro.
E tutto grazie a te.
Da quando ho cominciato lentamente ad accettare il fatto che tu non sia più accanto a me, ho ripensato a tutte le volte in cui hai trovato coraggio dove pochi l'avrebbero fatto, in cui hai combattuto contro le tue debolezze e hai mantenuto la tua innata determinazione, e mi hai dato forza. E' come se avessi imparato a prendere tutto più seriamente, a cogliere le occasioni giuste al momento giusto, a distinguere una decisione giusta da una sbagliata.
Sei stato e sarai sempre la mia più grande ispirazione.
Perché mi hai fatto capire che il treno della vita è uno solo, e se non lo prendi in tempo sei perduto per sempre.




 
                                                                                                                       Rascal Flatts - ''I'm moving on''

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