Crystal's Bladers

di DreamAngel24
(/viewuser.php?uid=695367)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come tutto ebbe inizio ***
Capitolo 2: *** Sognam o siam desti ***
Capitolo 3: *** Il bambino dai capelli blu ***
Capitolo 4: *** Il viaggio ha inizio ***
Capitolo 5: *** Benvenuti in Giappone! ***
Capitolo 6: *** Persi per la giungla ***
Capitolo 7: *** Il tempio della tigre lucente ***
Capitolo 8: *** Steli vichinghe e vecchi marinai ***



Capitolo 1
*** Come tutto ebbe inizio ***


Cap 1. Come tutto ebbe inizio

<< Aaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! >> urlavano i cinque ragazzi mentre scivolavano nel buio totale.
<< Ma come diavolo abbiamo fatto a finire in una situazione del genere?! >> urlo' Angel disperata.

Due settimane prima...

Driiiiiiiiin!
<< Arrivederci Prof! >> dissero gli studenti uscendo di corsa dall'aula con le cartelle pronte gia' da due ore.
<< Buon fine settimana ragazzi. >> li saluto' l'insegnante senza alzare gli occhi dal registro.
Parte di loro, dopo essere usciti dall'opprimente edificio, si diresse verso il primo mezzo di trasporto disponibile ( autobus, maccchina, motorino, etc. ) e torno' a casa, mentre altri si misero a passeggiare per la citta' in cerca di un bar o di qualche piazza dove bearsi delle chiacchiere degli amici. I cinque ragazzi si abbandonarono agli scalini della chiesa sbuffando per la stanchezza.
<< Alleluia! Non ce la facevo piu'! >> urlo' Angel stiracchiandosi le braccia.
<< A chi lo dici... Ah! Ora che mi ricordo... Angel... Devo raccontarti un sogno assurdo che ho fatto... >> disse Mary felice di iniziare il discorso.
<< Non sara' di certo piu' strano di quello che ho fatto io ieri fidati! >> disse Angel con una faccia disastrata tagliando l'aria con la mano.
<< Un tempio gigantesco e uno strano mostro di cristallo?! Si certo... >> rispose smorfiosamente Mary.
<< Ehi?! Come fai a saperlo?! >> chiese Angel sgranando gli occhi.
<< Aspetta?! Non dirmi che l'hai sognato anche tu?! >> disse Mary stupita.
<< Che strano... Anch' io ho fatto lo stesso sogno. >> affermo' Irine sorpresa.
<< Ma tu non eri quella che non riusciva ricordarsi i sogni?! >> chiese Angel alzando un sopracciglio.
<< Lo so'... Appunto e' strano. >> rispose Irine pensierosa.
Le tre ragazze, dopo un breve momento di riflessione, si voltarono verso l'amico concentrato, a forza, sul suo telefono.
<< Che c'e'?! >> chiese truce Symon.
<< E tu? >> chiese Angel.
<< E io cosa? >> chiese Symoncon lo stesso tono.
<< Il sogno?! Si vede da lontano un miglio che sai di che cosa stiamo parlando! >> disse Angel furiosa.
<< E allora?! Sono solo degli stupidi sogni! Niente di speciale! >> disse Symon esasperato.
<< Ma non ti sembra strano che abbiamo avuto lo stesso sogno tutti e quattro lo stesso giorno?! >> urlo' Angel esterrefatta dal sua risposta.
<< Questo e' quello che si ottiene mangiando alla mensa della scuola. >> rispose secco Symon tornando a fissare il cellulare.
<< Ok, lasciamo perdere Symoncino e torniamo a questi strani sogni... Chi comincia a raccontare? >> chiese Angel girandosi verso le due amiche.
<< Io! Io! Io! >> urlo' Mary saltando su se stessa.
<< Sara' una cosa lunga... >> disse Angel sbracandosi sulle scale.

Angolo di un'autrice golosona
Questo capitolo non e' molto eccitante ma appena la storia sara' avviata i nostri protagonisti si potranno tuffare finalmente e letteralmente nell'avventura alla ricerca del loro destino. Tutto ( in questo capitolo ) si svolge in una citta' presso la capitale italiana, che non verra' nominata, un'anno dopo la vittoria dei Bladebreakers in Russia. Spero solo di avervi incuriositi. Sottolineo che questa e' la mia prima fic, quindi non sono sicura del risultato. Recensite in tanti, cosi' potro' continuare a scrivere.
DreamAngel24

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sognam o siam desti ***


Cap 2. Sognam o siam desti

Pov Mary

<< Mi trovo davanti a un gigantesco muro di roccia, rosso a causa dell'avanzare del tramonto, e scolpito con la forma paragonabile a quella di un mausoleo. E' ricco di porte colorate geometricamente o con delle scene di caccia ed e' retto da una serie di colonne a forma di totem. L'interno e' illuminato da una serie di decorazioni, simili a dei percorsi per le biglie, sovrastate dalle fiamme, che conducono ad una grande sala, circondata anche essa dai totem e dalle fiamme. In questa sala dormiva beatamente una gigantesca volpe rossa brillante come il fuoco e dalle innumerevoli code dalle punte gialle. Questa pero' all'improvviso si sveglia e, dopo avermi guardato con due occhi, ardenti come le spiagge dell'inferno, mi ruggisce contro una doccia di lava fusa svegliandomi. >>

Pov Irine

<< Io invece ero in una giungla umida in piena notte durante una tempesta e davanti a me si stanziava imponente un tempio Azteco dai mille scalini e ricco di decorazioni e statue d'oro lucente. Sulla cima, poi, vi era una gigantesca tigre dal pelo bianco con le righe gialle e i denti a sciabola, che guardava il cielo pacata mentre i fulmini causati dal maltempo la circondavano con la loro luce. Alla fine del sogno, prima di svegliarmi, lei si rende conto della mia presenza e, dopo aver ruggito, facendo un solo salto si lancia con gli artigli sguainati verso di me. >>

Pov Symon

<< E d'accordo! Se ci tenete così tanto a saperlo... Nel mio sogno avevo davanti un gigantesco mausoleo di pietra... Non era un granché... Mi faceva pensare a quella serie tv ispirata a mago Merlino e aveva una porta monolitica decorata di gemme blu... Al suo interno si dimenava un gigantesco rinoceronte dal corno luminescente, che preso dalla furia si lancia contro di me svegliandomi e scatenando un gigantesco terremoto... Contente? Se vi interessa vi dico anche che cosa ho mangiato a colazione. >>

Pov Angel

<< Io invece mi trovavo sul picco di un'alta montagna circondata dai quattro venti e da piume, foglie e petali dai mille colori, provenienti da ogni parte del mondo. L'edificio che mi ritrovo davanti mi ricorda un tempio greco, decorato da mille statue d'oro, bronzo e argento tutte raffiguranti figure femminili alate. All'interno del tempio, invece, vi era, adagiato tra le sue piume, un milione di foglie d'oro e rotoli di pergamena, un bellissimo uccello dalle piume lunghe e brillanti color smeraldo, che vedendomi, dopo aver fatto riecheggiare il suo assordante verso, mi scaglia contro con le sue ali una raffica di vento che mi scaraventa nel vuoto del burrone. Dopodiché' mi sveglio con il mio gatto steso, perpendicolarmente al mio corpo, sulla mia pancia. >>

Angolo di un autrice golosona
Queste descrizioni, anche se fatte male ( dovendo sembrare il più realistiche possibile nonché le più adatte a descrivere i caratteri dei personaggi ), saranno necessarie per comprendere il resto della vicenda. Nel prossimo capitolo infatti s'interromperà' l'equilibrio narrativo dando origine alla storia vera e propria. Come accadrà? Se volete scoprirlo dovete continuare a leggere e a recensire.
DreamAngel24
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il bambino dai capelli blu ***


Cap 3. Il bambino dai capelli blu

<< Ma la volete smettere di pensare a quegli stupidi sogni?! >> urlò Symon affogandosi con la bevanda gassata.
<< Ma lo vuoi capire che sta succedendo qualcosa di strano?! >> urlò Angel.
<< Angel ha ragione... Tutto ciò non e' normale. >> disse Irine aprendo la bottiglia d'acqua.
<< Avete provato a cercare su internet?! >> chiese Symon sarcastico << Sai... Quel bel posto pieno di immagini colorate... >>
<< So' cos'e' internet! >> disse Angel.
<< E allora vacci! >> disse Symon prendendo un'altro sorso.
<< Ci siamo già andate! Ma e' stato un vicolo cieco... >> disse Angel rattristandosi.
<< Noi siamo arrivati... Ci vediamo domani. Ciao. >> disse Mary svoltando l'angolo insieme a Symon.
<< Ok, ciao! >> dissero le ragazze in coro continuando per la loro strada.
<< Sono arrivata anch'io... Ciao Angel. >> disse Irine aprendo il cancello.
<< Ciao! >> disse Angel salutandola con la mano.

La bionda guardò prima a destra e poi a sinistra e attraversò la strada raggiungendo il lato opposto per poi girare a destra verso la propria casa.
<< Ciao. >> disse una voce sconosciuta ma per niente minacciosa alle sue spalle.
La ragazza si girò verso l'interlocutore con un sopracciglio alzato dallo stupore ritrovandosi davanti un ragazzino di circa otto anni dai capelli blu e gli occhi color nocciola, che indossava un paio di grandi occhiali dalle montature rosse e un zaino da campeggiatore più alto di lui.
<< Ciao... Ci conosciamo? >> disse Angel guardandolo dubbiosa sul da farsi.
<< Perdonami! Mi presento: io sono Nomi Yukimura. >> rispose il ragazzino facendo un piccolo inchino << E tu sei Angel Fairytale giusto? >>
<< E'?! E tu come lo sai?! >> urlò la ragazza indicandolo terrorizzata.

<< Grazie ancora per la cioccolata! >> d disse Nomi poggiando la tazza con i gattini sul tavolo.
<< Dimmi: come fai a sapere chi sono? E soprattutto, perché mi hai cercato? >> chiese Angel guardandolo incuriosita.
<< Perché anche io ho sognato il tempio con la bestia leggendaria, così mentre cercavo su internet ho notato la presenza degli stessi account negli stessi siti che ho visitato. Allora ho utilizzato un virus per “ craccare ” le vostre informazioni e ho scoperto i vostri nomi e dove abitate. >> rispose Nomi tranquillamente.
<< Aspetta?! Che cosa intendi con quel “ vostri ”?! >> chiese Angel sorpresa.
<< Parlo degli altri ragazzi che hanno avuto la chiamata: Mary Light, Symon Perkins e Irine Lezzus. >> rispose Nomi.
<< Quel bugiardo di Symon! Aveva già controllato su internet!? >> disse Angel furiosa << Quindi vuol dire che ci crede! >>
<< Questo vuol dire che li conosci?! >> chiese Nomi felice.
<< Da troppi anni... >> rispose Angel alzando gli occhi al cielo in modo ironico.
<< Vuol dire che mi puoi mettere in contatto con loro?! >> chiese Nomi con le stelline negli occhi.
<< Ma certo! Domani ci vedremo al bar dopo la scuola come sempre, e tu potrai spiegarci questa assurda storia della chiamata. >> rispose Angel sorridendo.
<< Grazie! Ora vado... Non ho alcuna intenzione di approfittare ancora della tua ospitalità. >> disse Nomi scendendo dalla sedia.
<< Aspetta?! Ma hai un posto dove trascorrere la notte?! >> chiese Angel preoccupata.
<< Ecco... Io... >> balbettò Nomi.
<< C'e' una camera per gli ospiti alla fine del corridoio. Vai a poggiare la borsa. >> disse Angel sorridendo.
<< Davvero?! Grazie! Grazie! Grazie! >> disse Nomi abbracciandola con forza.

Angolo di un autrice golosona
Fa' il suo ingresso nella storia il personaggio più giovane e più coraggioso ( nonché il più “ pulcioso ”! ) di tutta la vicenda: Nomi Yukimura. Sarà lui a dare inizio alla più grande avventura alla quale i nostri protagonisti abbiano mai partecipato. Tutto e' ancora molto confuso, ma la verità su quei sogni sta' per essere svelata e con essa anche il mistero delle belve leggendarie. Forse ho detto troppo?! O forse no? Recensite presto.
DreamAngel24
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il viaggio ha inizio ***


Cap 4. Il viaggio ha inizio!

<< Angel? Sei in ritardo. >> disse Irine sorpresa e irritata allo stesso tempo.
<< Scusate ma sono dovuta tornare a casa per recuperare una persona. Forza?! Fatti vedere. >> disse Angel incoraggiando una piccola figura che si nascondeva dietro di lei.
Nomi arrossendo di fronte a quel numeroso pubblico si fece avanti con un timido sorriso e, dopo aver preso un lungo respiro ed essersi messo a posto gli occhiali, disse con sicurezza:
<< Io sono Nomi Yukimura, vengo dal Giappone, e sono qui per chiedere il vostro aiuto. >>
<< Per tornare in Giappone? >> chiese Symon beccandoci uno schiaffo in testa da Mary.
<< No. Per trovare i sette Bit Power leggendari: i Bit Power delle bestie di cristallo. >> disse Nomi.
<< I che?! >> chiese Symon.
<< Bit Power? Intendi quelli dei Beyblade? >> chiese Angel rimembrando i propri giochi d’infanzia.
<< Esattamente... Sette Bit Power contenenti i sette spiriti originali, ovvero quelli delle bestie che sono custodite nei templi dei nostri sogni. >> disse Nomi.
<< Ok... Questo e' assurdo... >> disse Mary portando le mani davanti come a difendersi dalle affermazioni del ragazzino.
<< Io dico che dovremmo ascoltarlo... >> disse Irine fiduciosa << Dopotutto non abbiamo detto a nessun'altro dei nostri sogni quindi non si tratta di una truffa... E poi guardatelo! E' solo un ragazzino! >>
<< Un ragazzino che ha craccato i nostri account! >> disse Symon azzittendo tutti.
<< Ma era l'unico modo per trovarvi... >> disse Nomi dispiaciuto << Quindi non volete aiutarmi? >>
<< Io ti aiuterò! >> affermò Angel mettendogli una mano sulla spalla.
<< Davvero? >> chiese Nomi.
<< Stai scherzando?! Mi hai appena offerto l'avventura di una vita! >> urlò Angel sorridendo come una bambina.
<< Se ci va' Angel, ci vado anche io. >> disse Irine alzandosi in piedi.
<< Mostri, templi maledetti e missioni segrete?! Questo e' pane per i miei denti'! >> disse Mary saltando sulla sedia.
<< Grazie mille! Giuro che non ve ne pentirete! >> affermò Nomi.
<< Ci sto' anch'io... Così quando scopriremo che si trattava solo di una coincidenza ve lo sbatterò in faccia! >> disse Symon.
<< E' irrecuperabile... >> disse Angel esterrefatta.
<< Bene! Allora e' deciso! Qual e' la prossima mossa Nomi? >> disse Irine.
<< Vuoi dire la prossima fermata?! >> disse Nomi eccitato.
<< La prossima fermata?! >> chiesero i quattro italiani in coro.
<< Si va' in Giappone! >> urlò Nomi.
<< ... >>
<< ... >>
<< ... >>
<< ... >>
<< CHE?! >>

Angolo di un autrice golosona
IO: " Alla fine ci vieni e'?! "
SYMON: " Perché l'hai scritto te... "
IO: " ... ... ... ... ... ... ... ... ... Zitto o ti faccio cadere in un burrone... "
SYMON: " Sarebbe più interessante di questa schifezza... "
Dopo quest'affermazione prometto che, dopo un'altro capitolo, inizierà l'azione, ma non posso garantire sulla lunghezza però. Comunque nel prossimo capitolo oltre ad essere chiariti al meglio tutti i dubbi, accadrà qualcosa di scioccante che segnerà molto Nomi. Che cosa? Chiedetelo al prossimo capitolo.
Mi scuso per il ritardo e mi auguro di ricevere delle recensioni positive.
DreamAngel24

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Benvenuti in Giappone! ***


Cap 5. Benvenuti in Giappone!

<< Angel?! Angel?! >> urlò il più silenziosamente possibile Irine lanciando un'altro sasso contro la finestra.
<< Proviamo con questo! >> disse Symon lanciandone uno grosso come un uovo.
<< Aho?! >> esclamò Angel dopo essere stata colpita << Arrivo! Arrivo! Non serve prendermi a sassate! >>

Davanti all'aeroporto...

<< Come avete risolto con i vostri genitori? >> chiese Angel incuriosita.
<< Io non gli ho detto niente... E ho dovuto corrompere mio fratello per aiutarmi nella fuga. >> rispose Irine tranquillamente.
<< Oh?! Irine Lezzus?! Questo non me lo sarei mai aspettato da te! >> urlò Angel delusa mettendosi la mano sul petto.
<< Disubbidire ai miei genitori? >> chiese Irine alzando un sopracciglio.
<< No! Pagare tuo fratello per non dire niente! Mi hai deluso! Sul serio. >> disse Angel esterrefatta << E tu Mary? >>
<< Gli ho detto che scappavo di casa perché non ce la facevo più a sopportarli e che li odio. >> disse Mary mettendo un viso truce e oscuro per poi abbandonarsi ad uno dei suoi soliti sorrisi infantili << Non vedo l'ora di arrivare in Giappone! Giappone! Giappone! >>
<< Ok... Symon? >> chiese Angel guardandola terrorizzata.
<< Io ho detto che uscivo e lei ha detto: " Divertiti. ". >> rispose Symon tranquillamente.

Sull'aereo...

<< Mi dispiace molto per mia madre... Non sono mai scappata di casa prima... Anche se in certi momenti ci ho fatto dei bei pensierini sopra… >> disse Angel rattristandosi.
<< So cosa vuol dire… Mio padre non sa che sono venuto qui… Spero solo che abbia ricevuto il mio messaggio e che si sia tranquillizzato. Comunque non siete obbligati a seguirmi. >> disse Nomi mettendogli una mano sulla spalla.
<< Dai Angel! Su col morale! Non erano loro quelli che volevano farti fare esperienza all'estero? >> disse Irine per tranquillizzarla.
<< Si... Il problema e' che non e' l'estero che volevano... Mia madre appena torno mi sbrana... Ricordatemi di morire prima. >> disse Angel mettendosi le mani tra i capelli disperata.


<< E’ il comandante che vi parla. Abbiamo appena raggiunto la quota di crociera. E’ per ciò possibile slacciare le cinture e utilizzare qualsiasi strumento elettronico che abbia la modalità di usa in aereo attivata. Vi ringraziamo ancora per aver scelto la nostra compagnia per il volo Roma - Tokio e vi auguriamo buon viaggio. >>

<< Senti un po' Nomi?! Perché non ci racconti la leggenda delle belve leggendarie e il tuo sogno? Tanto per passare il tempo e capire meglio questa storia. >> disse Irine affacciandosi dal sedile.
<< Vedete un'antica leggenda, radicata nelle culture più antiche, dice che molto tempo fa', quando ormai la Pangea si era separata, prima ancora della nascita' dei Bit Power da noi conosciuti, sette spiriti animali guidassero l'uomo verso la ricerca della sapienza e della civilizzazione. Così queste civiltà, ormai avviate verso un destino di glorie terrene, costruirono dei templi, ormai andati perduti, per queste bellissime creature, affinché potessero affrontare un lungo letargo che li avrebbe tenuti in vita fino al momento nel quale il mondo avrebbe di nuovo avuto bisogno di loro. >> disse Nomi sotto gli occhi scrutatori e confusi dei quattro tredicenni.
<< Quindi i templi esistono, ma sono scomparsi? >> chiese Angel nel tentativo di rompere il silenzio.
<< Si... E ora quegli spiriti riposano sotto forma di dei beyblade fatti di cristallo in attesa che sette eroi coraggiosi possano liberarli e aiutarli a salvare il mondo da un male sconosciuto agli uomini, che da anni e' in agguato su di noi. >> disse Nomi lasciandoli a bocca aperta.
<< Se siamo veramente noi quegl'eroi quelle belve non dovevano essere poi così intelligenti. >> disse Angel alzando un sopracciglio.
<< Mio padre dice che per trovare i templi e' necessario essere uno degli eletti, perché oltre a qualche indizio troppo difficile da analizzare non ci sono memorie della loro esistenza... Quindi l'unica cosa che rimane e' basarsi su ciò che abbiamo visto nei nostri sogni... Per non parlare del fatto che gli eletti sono gli unici in grado di liberare quei beyblade… Almeno spero…>> disse Nomi assumendo un'aria pensierosa.
<< Ma noi siamo solo cinque… Mancano due eletti all’appello. >> disse Angel.
<< Voi siete gli unici che sono riuscito a rintracciare… Non ho idea di chi siano. L’unica cosa che possiamo fare è trovare i nostri e successivamente cercare di arrivare agli altri. Forse li incontreremo strada facendo, se sono anche loro accorrente della legenda... Ma probabilmente… Non avranno dato peso ai sogni… >> disse Nomi riflettendo.
<< E tu cos'hai sognato? >> chiese Mary.

Pov Nomi

<< Mi trovavo sul fondale marino circondato da acqua, pesci e dalle rovine di una civiltà ormai morta e sepolta nella acqua e nella sabbia. Il tempio che ho davanti però e' miracolosamente intatto e conserva ancora tutti i colori e le decorazioni che possedeva in superficie. Al suo interno dorme beatamente un gigantesco orso con le branchie e le pinne attaccate ai lati delle zampe. Rimango poco però ad osservarlo, infatti lui si sveglia e con un solo ruggito mi scaraventa fuori in balia delle correnti marine. >>

<< Da quando gli orsi dormono sul fondo dell'oceano? >> chiese Symon spazientito.
<< E da quando cinque ragazzini, avendo avuto lo stesso sogno mistico, partono per un avventura super mitica in Giappone?! >> disse Mary eccitata << Sul serio Symon, smettila di rovinare il mio entusiasmo! >>
<< Ma tu come fai a sapere queste cose? >> chiese Irine.
<< Mio padre e' un archeologo, e suo padre lo era prima di lui, così quando ha trovato le ricerche di mio nonno sui templi ne e' diventato letteralmente ossessionato. Ha già trovato qualche indizio sulla loro ubicazione, ma, come diceva mio nonno, non e' in grado di trovarli senza l'aiuto dei prescelti. >> disse Nomi.
<< Quindi siamo fondamentali! Non mi sono mai sentita così importante e potente in tutta la mia vita! >> urlò Angel facendo girare verso di lei tutti i passeggeri << Eheheh... Ciao. >>
<< E' senza speranze... >> disse Irine sbattendosi una mano contro la faccia.

Davanti alla casa di Nomi...

<< Siamo arrivati! >> disse Nomi indicando con la mano l'immensa casa bianca per poi aprirne la porta con le chiavi << Papà?! Sono tornato! Papà? Papà?! >>
<< Oh santo cielo! >> urlò Angel mettendosi le mani davanti alla bocca dallo stupore e anche abbastanza dallo spavento.
L'interno della casa era stato messo tutto sottosopra: fogli, mobili e reliquie erano sparse ovunque, e vi erano degli evidenti segni e tracce di lotta sul pavimento e sulle pareti. I quattro ragazzi controllarono dappertutto urlando:
<< Signor Yukimura?! Dove siete?! Risponda! >>
Purtroppo però non ottennero alcun risultato.
<< Lo hanno preso... E hanno preso anche tutte le sue ricerche... >> urlò Nomi piangendo.
<< Lo ritroveremo stai tranquillo... >> disse Angel abbracciandolo.
<< A quanto pare non siamo gli unici a cercare e a credere all'esistenza di questi templi... >> disse Symon guardandosi intorno.
<< E per come hanno ridotto questa casa, non devono essere delle persone molto simpatiche... >> disse Mary mettendo a posto un vaso semi distrutto che per tutta risposta si sgretolò in mille pezzi.
<< Hai qualche idea su chi possa essere stato? >> chiese Irine guardandosi in giro abbastanza disgustata per quel eccesso di barbarie.
<< Non lo so'... Mi ricordo solo che un mese fa' quattro individui vestiti di nero gli hanno chiesto di aiutarli nelle loro ricerche e lui si e' largamente rifiutato. >> disse Nomi.
<< Degli uomini vestiti di nero?! >> chiese Angel.
<< Si… Dicevano di far parte di un progetto finanziato dall’università… Ma mio padre sapeva benissimo che stavano mentendo… Altrimenti non mi avrebbe mai chiuso in camera durante quel colloquio… >> disse Nomi guardando tristemente il pavimento.
<< Voleva proteggerti da loro, perché sapeva che non avevano buone intenzioni… >> disse Angel accarezzandogli dolcemente la testa.
<< Quelli li' cercano i templi e a quanto pare sono disposti a tutto per trovarli e accaparrarsi i loro tesori. Anche se essi si trattano di degli spiriti rinchiusi in delle trottole. >> disse Irine guardando i fogli sparsi per la scrivania.
<< Nomi, ti prometto, ansi giuro su tutto ciò che ho di più caro, che ritroveremo tuo padre. >> disse Angel guardandolo negli occhi.
<< Davvero? >> chiese Nomi asciugandosi le lacrime.
<< Certo… Giusto ragazze? >> disse Angel chiudendolo in un dolce abbraccio.
<< Ovvio! >> disse Irine addolcita aggiungendosi all'abbraccio << Siamo una squadra no?! >>
<< Anch'io ci sto'! >> urlò Mary stringendoli tutti e tre a se.

<< Symon ormai ci sei dentro quindi aggiungiti all'abbraccio! Ora! >> disse Angel senza aprire gli occhi con tono severo.
Symon sbuffò e si unì all'abbraccio.
<< Grazie ragazzi... >>


Angolo di un’autrice golosona
Dopo questo finale smieloso e caria denti, posso confermare di aver scritto un’altra schifezza, anche se a confronto i primi capitoli fanno letteralmente vomitare ( si aggiunge all’abbraccio dei suoi personaggi e si mette a piangere… ). La positività è morta.
Comunque, per quanto riguarda la storia siamo ad una svolta critica, che porterà i nostri protagonisti a fare cose strabilianti in giro per il mondo al fine di trovare il padre di Nomi, attualmente ostaggio di una organizzazione misteriosa ( perdonami Nomi! ), che mira ad ottenere i sette Bit Power leggendari. Basta! Ho detto troppo!
Chiedo scusa per il ritardo e spero che continuerete a leggere e ,se volete, a recensire.
DreamAngel24
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Persi per la giungla ***



Cap 6. Persi per la giungla

<< Allora? Da dove cominciamo? >> chiese Symon mettendosi seduto su una delle poltrone cappottate.
<< Symon ha ragione... Quelli si sono portati via tutto! >> disse Mary guardandosi intorno.
<< Forse il Signor Yukimura ha lasciato qualche indizio sulla sua scomparsa... Guardiamoci un po' in giro. Potremmo trovare qualcosa che ai rapitori e' sfuggito. >> disse Irine iniziando a frugare dappertutto.
<< Ehi?! Io qui ho trovato qualcosa! >> disse Angel strappando un foglio attaccato con lo scotch sotto il tavolo.
<< Che cos'e'?! >> chiese Mary salendo sulla scrivania per vedere meglio.
<< E' un calendario Maya... Questo vuol dire che il tempio si trova da qualche parte in America del Sud?! >> disse Angel passandola ad Irine.
<< Si... Ma dove?! >> chiese Mary.
<< Ehi?! Ci sono delle coordinate qua dietro! >> disse Irine sgranando gli occhi.
<< Fai vedere... >> disse Nomi facendoselo consegnare per poi iniziare a correre lungo le scale sotto le espressioni stupite dei quattro italiani.
<< Ehi Nomi?! Dove vai?! Aspettaci! >> urlo' Angel iniziando ad inseguirlo insieme agli altri ragazzi.
I quattro entrarono in una stanza piena di poster, cartine, foto e tavole periodiche sulle pareti e videro Nomi che, seduto davanti ad un gigantesco computer artigianale e futuristico, picchiettava la password sulla tastiera.
<< Alla faccia del computer... >> disse Mary sgranando gli occhi.
<< Stai inserendo le coordinate? >> chiese Irine avvicinandosi e poggiando una delle mani sullo schienale della sedia girevole.
<< Esatto... Ecco... Lasciamolo caricare... Eureka! >> disse Nomi sorridendo.
<< Ragazzi... Si va in Messico. >> disse Angel sorridendo vittoriosa.

<< Con quali soldi?! >> chiese Symon rovinando il momento.
<< Mio padre nascondeva i soldi nel pianoforte quando era piccolo... Forse... Eureka! >> disse Nomi aprendo il pianoforte con l'aiuto di Irine e Symon, trovando l'interno pieno di yen, dollari, euro, sterline e tanti altre tipologie di monete e banconote.
<< Qualcosa mi dice che ci vorrà un po'... >> disse Irine guardando quel miscuglio di banconote esasperata.

In Messico...

<< Ahhhh... Non ho mai odiato così tanto viaggiare in economica... >> disse Angel scrocchiandosi con forza la schiena in una smorfia di dolore facendo annuire Symon.
<< Avendo usato un cognome falso non ci conveniva dare nell'occhio… Poi non sappiamo fino a dove si possano spingere i contatti di quei rapitori. >> disse Irine seriamente guardandosi intorno.
<< Tranquilla... Al ritorno ti faccio viaggiare con un jet di prima classe! >> disse Nomi prendendole la mano.
<< Più ti conosco e più ti adoro... >> disse Angel seguendo Irine.
<< Ora dove andiamo?! >> chiese Mary guardandosi intorno spaesata e incuriosita.
<< Dobbiamo trovare un modo per entrare nella foresta... >> disse Irine guardando la mappa.
<< Mio padre aveva un amico che organizza giri turistici per la giungla... Potremmo chiedere a lui?! >> disse Nomi mettendosi apposto gli occhiali pensieroso << Ora lo chiamo! >>
<< Sei grande Nomi! >> urlò Mary felice.
<< Tu hai sempre una soluzione per tutto?! >> disse Angel agitando le mani.

La guida tagliò per la quindicesima volta gli ostacoli vegetali, che gli si stanziavano davanti ad ogni passo, mentre i quattro ragazzi lo seguivano passo passo con la continua paura di potersi perdere o di poter incontrare qualche imprevisto.
<< Tuo padre e' un vero genio. Mi ricordo ancora quando ha salvato me e i miei compagni dalla giungla costruendo una zattera artificiale utilizzando delle semplici corde, delle cortecce d'albero e del filo interdentale. >> disse Fernández dando un'altro colpo d'ascia alla vegetazione facendogli sgranare gli occhi increduli.
<< Filo interdentale?! >> chiese Angel stupefatta << Te lo avevo detto io, che si poteva fare se lo si avvolgeva bene invece tu: " No... No... " >>
<< Mi presta l'ascia per favore... >> disse Irine guardando in modo truce il vuoto e tendendo la mano in attesa di una conferma, mentre l’amica accolta la minaccia indietreggiava di qualche passo.
<< Ahahhahahahahh... Voi Europei siete strani... >> disse Fernández << Ditemi... Che cosa state cercando di così importante in questa giungla? >>
<< Ehm.... Niente... Cioè non niente... E' che... >> iniziò a balbettare Mary.
<< Siamo degli studenti del Professor Yukimura e stiamo facendo qualche ricerca per suo conto. >> rispose Symon secco bloccandole la bocca con la mano.
<< Ricerche? Di che tipo? >> chiese Fernández incuriosito.
<< Le solite cose... Popolazioni sconosciute, reliquie, templi... >> rispose Irine.
<< Ahhahahahahhah... Allora state sbagliando completamente strada... Non c'e' niente qui. >> disse Fernández ridendo.
<< Psss... Iri?! Quanto manca? >> chiese Angel a bassa voce.
<< Purtroppo ancora molto... >> rispose Nomi aggrottando le sopracciglia.
In quel momento una piccola goccia d'acqua cadde dal cielo e scese sul naso di Irine provocandole una smorfia di sorpresa. La ragazza aprì la mano davanti a se trovandosi dentro, dopo qualche, secondo un piccolo laghetto. Irine portò gli occhi al cielo, il quale si oscurava occupato dalla tempesta per poi essere illuminato da un fulmine e da un tuono. Allora la mora iniziò a seguirli con lo sguardo notando che, aumentando di intensità sia sonora che luminosa, si andavano a concentrare in un punto preciso ben in linea con le indicazioni della mappa.
<< Oh no! Ragazzi dobbiamo andare! Presto! >> urlò Fernández incoraggiando i ragazzi a seguirlo mentre si copriva la testa con la mano.
In quel momento Irine iniziò a correre tra il fango e la vegetazione seguendo il ramificarsi dei fulmini.
<< Irine?! >> urlò Angel preoccupata iniziando a seguirla insieme a tutti gli altri.
<< Fermi e' pericoloso! >> urlò Fernández vedendoli sparire nel nulla.

<< Irine?! Irine dove vai?! >> chiese Angel raggiungendola.
<< Il temporale! E' lo stesso del mio sogno! I fulmini ci condurranno al tempio! >> urlò Irine incoraggiando tutti gli altri ad accelerare ancora di più il passo.
<< Irine ha ragione! Stiamo seguendo perfettamente le indicazioni tracciate sulla mappa! >> urlò Nomi continuando a correre con il foglio di carta appiccicato al naso.
In quel momento un forte gorgogliare echeggiò tra il battere delle gocce d'acqua sul terreno e il frastuono dei fulmini. I cinque ragazzi si fermarono terrorizzati in mezzo al nulla.
<< Cos'e' stato?! >> chiese Mary abbracciando Nomi.
In quel momento, mentre i cinque giovani si guardavano intorno dubbiosi, un onda gigantesca fatta di fango, acqua e foglie li investì con forza facendoli sparire nel suo andare.
<< Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! >>

<< Umm... Ma che cosa? >> chiese Irine aprendo lentamente gli occhi seguita dagli altri ragazzi << Angel?! Symon?! Mary?! Nomi?! State bene?! >>
<< Si... Tranquilla... >> rispose Angel levandosi la coperta di canapa dal corpo.
<< Ma che cosa e' successo? >> chiese Mary massaggiandosi la testa.
<< Che schifo! Ho la bocca piena di fango! >> urlò Symon schifato.
<< Non mi ricordo più niente... Aspettate un attimo! La valanga di fango! Ciò spiega lo schifo nelle nostre bocche... Blah! Mi si sono incastrati dei pezzi di foglie e di terra tra le piastrine dell’apparecchio! >> disse Angel provando a pulirsi i denti con le dita.
<< Ma chi ci ha salvati?! >> chiese Nomi alzandosi in piedi.
<< Il grande spirito mi ha detto di salvarvi e ciò che dice il grande spirito va rispettato. >> disse una voce alle loro spalle.
In quel momento comparve tra cespugli un uomo vecchio ed esile vestito di una semplice toga sporca di fango e decorato di gioielli d'oro e pietre preziose nonché di tatuaggi dai mille colori. L'uomo si reggeva per mezzo di un bastone e avanzava verso di loro senza aprire gli occhi e continuando a massaggiarsi l'esile barba bianca e fina.
<< Grazie... Almeno credo... >> disse Angel alzando un sopracciglio sentendosi le rotelle del cervello fare cilecca.
<< Il grande spirito accetta il tuo ringraziamento. >> disse l'uomo fermandosi davanti a loro.
<< Quindi sei tu il grande spirito? >> chiese Mary confusa.
<< No! Lui e' immenso e potente! Niente in confronto a quell'umile mortale che sono! >> disse l'anziano.
<< Grandioso... Siamo stati salvati da un pazzo... >> disse Symon sbuffando e alzando un sopracciglio.
<< Le decisioni del grande spirito sono ironiche per te? >> chiese il vecchio.
<< Abbastanza. >> rispose Symon beccandoci un'occhiataccia.

<< Lei e' un sacerdote appartenente a qualche tribù discendente dagli Aztechi o dai Maya o dagli Incas per caso? >> chiese Nomi poggiando la ciotola di legno a terra.
<< Sono uno dei pochi sacerdoti rimasti alla guida delle piccole comunità, che si sono salvate dalla " modernizzazione " e dall'arrivo dei Conquistadores. >> rispose Tenoch << E come tale... Devo ubbidire agli ordini del grande spirito. >>
<< E quali sono questi ordini? >> chiese Irine curiosa.
<< Condurre l'eletta verso la retta via. >> rispose Tenoch.
<< Quindi tu puoi dirci come trovare il tempio?! >> urlò Angel felice.
<< No. >> rispose secco Tenoch facendola cadere di faccia a terra per lo stupore e la delusione << L'unico modo per trovare il tempio e' essere come la tigre e il fulmine. >>
<< Come la tigre? >> chiese Irine stupita.
<< Fulmine?! >> chiese Angel alzando un sopracciglio sentendo di nuovo le rotelle venirgli a mancare.
<< La tigre e' calma e silenziosa quando vive e quando caccia. Ogni suo senso e' acceso: accarezza la terra con le zampe per sentire se e' sicura e con essa percepisce i pericoli che stanno per raggiungerla, con il naso assaggia il sapore e la scia che la conduce alla preda e l'odore pungente dei veleni della foresta, con le orecchie sente il richiamo dell'amico e l'arrivo della tempesta mentre con i suoi occhi riesce a vedere oltre le distanze più colossali. Essa sa' quando attaccare e quando difendersi, poiché anche il più minimo salto azzardato che compie e' frutto comunque della logica, del coraggio e della fiducia. >> disse Tenoch sotto lo sguardo stupito dei quattro ragazzi e quello infastidito di Symon.
<< E il fulmine?! >> chiese Angel.
<< Veloce, distruttivo e intoccabile. >> rispose secco Tenoch.
In quel momento un ruggito agghiacciante squarciò il cielo piegando tutta la foresta verso i cinque spaventati spettatori.
<< Cos'era… >> chiese Angel spaventata rivolgendosi verso il vuoto lasciato dal sacerdote << Quello? >>
<< Dov'e' andato?! >> chiese Nomi guardandosi intorno.
<< Non lo so'... Ma so' dove siamo diretti noi. >> disse Irene fissando il punto di arrivo del ruggito.

<< Guardate come ha ridotto gli alberi quel ruggito! Li ha piegati in due senza neanche romperli! >> disse Angel percorrendo le rughe della corteccia con le dita.
<< Meglio per noi! Ci ha lasciato una bella traccia da seguire. >> disse Nomi.
<< Guardate! >> disse Mary indicando il gigantesco burrone che si espandeva a pochi passi da loro.
<< E ora? >> chiese Symon.
<< Semplice: cerchiamo il ponte! >> affermò Angel seguendo il bordo del burrone.
<< Ponte?! >> chiese Mary alzando un sopracciglio confusa.
<< Le civiltà Precolombiane erano famose per la costruzione di ponti sospesi fatti solo di corde intrecciate. Eccone là uno! >> urlò Angel correndogli incontro.
<< Bravissima Angel! >> disse Irine raggiungendola.
<< Non vorrai salire su quel coso spero?! >> urlò Mary.
<< Io non ci salgo! >> disse Symon.
 
Pochi secondi dopo…

<< Come hanno fatto a convincerci?! >> chiese Mary avanzando lentamente sulle corde intrecciate abbastanza scocciata.
<< Non lo so'... E non ci voglio pensare... >> rispose Symon dietro di lei.
Il primo a raggiungere l'altro lato fu' Nomi seguito da Mary e da Symon, i quali si trattennero dal baciare il suolo dalla felicità, mentre lentamente Angel ed Irine continuavano a fare le funambole dalle mille corde.
<< Forza Angel, che manca poco! E ricordati di non guardare giù! >> disse Irine.
<< Wuao?! Certo che questi ponti sono davvero resistenti! >> disse Mary pizzicando la corda.
In quel preciso istante dall'altro lato del ponte si spezzarono entrambe le corde che fungevano da corrimano mentre lentamente anche l'attaccatura alla montagna iniziava a sfilacciarsi. Per Fortuna le due ragazze trattenendo un imprecazione mantennero l'equilibrio tenendo le braccia aperte, mentre, sempre da quel lato, all'insaputa di tutti e cinque i giovani, due figure nere tagliavano di netto l'attacco del ponte con un taglierino.
<< Mary?! Sei un'idiota! >> urlò Angel cadendo nel vuoto insieme all'amica sicura di aver appena pronunciato le sue ultime parole.
<< Angel?! Irine?! State bene?! >> urlò Nomi affacciandosi.
<< Secondo te?! >> urlò Angel cercando di mantenere la presa sul ponte, che ormai stava appeso parallelamente al muro del burrone formando una specie di scala verticale.
<< Angel! Inizia a salire! >> urlò Irine.
<< Non so' se ce la faccio! >> urlò Angel terrorizzata.
<< Ce la puoi fare! Fidati di me! >> urlò Irine convincendola ad aggrapparsi alla speranza.
Le due ragazze iniziarono a salire aggrappandosi con le unghie e con i denti sia alle corde che al poco coraggio che gli era rimasto, senza guardare in basso, fino a raggiungere gli amici, i quali le tirarono su con le braccia per poi usarle per stringerle con forza.
<< Mary? >> chiese Angel tranquillamente.
<< Si? >> chiese Mary sorridendo innocentemente.
<< Inizia a correre! >> rispose secca Angel facendola scappare di corsa e dandole un vantaggio di qualche secondo.
<< Ragazze smettetela! >> urlò Nomi inseguendole insieme a Irine e Symon, troppo preso dal riprendere la scena.

<< Se ti prendo! >> urlò Angel lanciandoglisi addosso.
Le due rotolarono per terra iniziando a tirarsi i capelli avvicenda finché non rimasero ferme e ammutolite con in mano l'una il collo dell'altra.
<< Ragazze dove siete?! >> urlò Irine.
<< Iri?! Ti ricordi quel tempio che stavamo cercando?! >> urlò Angel senza cambiare espressione.
<< E allora?! >> chiese Irine alzando un sopracciglio.
<< Mi sa che l'abbiamo trovato! >> urlò Angel facendo annuire Mary con la testa.


Angolo di un’autrice golosona
MARY: " Nella realtà sei troppo lenta per prendermi... -.•' "
IO: " Signori e signore su richiesta unanime Mary spirerà nel prossimo capitolo! "
No, scherzo... No Mary no Party... Comunque questo capitolo si e' rivelato sicuramente più lungo e più bello dei precedenti, quindi sono sicura ( non e' vero! ) che vi e' piaciuto e che quindi continuerete a leggere. Il prossimo capitolo sarà incentrato, come questo, sulla figura eroica di Irine, ispirata ad una delle mie migliori amiche, che spero non la possa mai leggere. Recensite ( sia positivamente che negativamente ) in tanti.
Ps: mi scuso per il ritardo ma purtroppo da me il computer si usa in famiglia.

DreamAngel24
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il tempio della tigre lucente ***


Cap 7. Il tempio della tigre lucente


<< Oh... Mamma... Mia... >> disse Angel sbigottita fissando insieme agli altri l'immensa struttura che gli si stanziava davanti.
Era esattamente come l'aveva descritta Irine, solo che, a causa del tempo, gli ori che la decoravano erano, per la maggior parte, andati perduti e i mattoni erano disseminati di crepe, mentre la giungla con in suoi rami, le sue radici e le sue foglie l'avvolgeva senza alcuna pietà.
<< Non ci credo... >> disse Irine.
<< Lo abbiamo trovato... >> disse Nomi.
<< E che ne sappiamo?! Potrebbe anche essere un tempio qualunque. >> rispose Symon con tono seccato.
<< Non rovinare il momento! >> urlò Mary guardandolo con due occhi di fuoco.
<< Già! Non portare sfiga! >> urlò Angel guardandolo con la stessa furia e facendo le corna verso terra.
<< Tranquille! E' questo! Ne sono sicura! Andiamo... >> disse Irine iniziando a salire le scale.
<< Symon?! In punizione! Passa avanti! >> urlò Angel minacciandolo con il dito.
<< Ma fammi il piacere... >>

<< Ahhh... Questo e' peggio della gita delle elementari ad Assisi! >> disse Angel avanzando sugli scalini a gattoni.
<< No,no! Questo e' peggio del Vesuvio! >> urlò Mary piegata in due dal dolore.
<< Irine a confronto di noi sembra Roki! Guarda! E' già arrivata in cima?! >> urlò Angel indicando l'amica dai capelli mori che si guardava intorno.
<< Venite! C'e' un panorama meraviglioso quassù! >> urlò Irine sorridendo.
<< Forza e coraggio. >> disse Angel incoraggiando l'amica.

<< Oh mamma! Ce l'abbiamo fatta... Ah... Ah... E' normale vedere tutto a righe?! >> disse Angel cercando di rialzarsi.
<< Non mi sento più le gambe... Ehi... E' normale avere quattordici dita?! >> disse Mary sedendosi.
<< Ma che cosa? >> esclamò Irine con tono incredulo e un sopracciglio alzato guardandola storta.
<< Ragazze guardate che spettacolo! >> urlò Nomi affacciandosi << Si vede tutta la foresta da quassù! >>
<< E' vero! E' stupendo! >> urlò Angel seguendo il più piccolo.
<< Ma dov'e' Symon?! >> chiese lui guardandosi intorno.
<< E' seduto a metà della scalinata... >> rispose Mary devastata indicandolo.
 
Venti minuti dopo…

<< E ora come facciamo ad entrare? >> chiese Symon alzando un sopracciglio.
<< Guardate! Sembra una specie di rompicapo! >> disse Mary indicando un sigillo di pietra scolpito sulla porta e diviso in tante circonferenze interne.
<< Angel? >> disse Irine guardandolo soddisfatta.
<< Siiiiii? >> chiese Angel comparendo lentamente alla sua destra.
<< Ti ricordi ancora il corso di astronomia che abbiamo fatto? >> chiese Irine senza cambiare espressione.
<< Quello di quando ho fatto cadere il telescopio dal soffitto della scuola?! Si. Perché? Ohhhhhhh... Capito. >> disse Angel copiando lo sguardo dell'amica.
<< Spiegate anche a noi poveri mortali per favore? >> disse Mary comparendo spazientita dietro di loro.
<< Ma certo! E' una mappa astronomica! E queste sono le costellazioni! >> disse Nomi eccitato.
<< I precolombiani amavano l'astrologia. Forza dacci una mano! >> disse Angel iniziando a girare i vari dischi seguita dagli altri due ragazzi.

<< Giralo un altro po'! >>
<< Aiuto! Questo dove lo devo mettere? >>
<< Questo va' qui! >>
<< Fermo! Questo va là! >>

CRACK...

Il portone, che fino a quel momento aveva chiuso il passaggio, iniziò ad affondare lasciando entrare una fioca luce all'interno dell'edificio deserto e polveroso.
<< Grandioso! Altre scale... >> disse Angel guardando storta l'entrata.
<< Almeno sono in discesa... >> disse Mary iniziando a scendere insieme agli altri.
Irine camminava davanti a tutti assorta nei propri pensieri mentre Nomi, Angel e Mary si guardavano intorno ammaliati e impressionati.
<< Maledizione... Non c'e' campo qui... >> sbuffò  Symon guardando il telefono.
<< Facciamo attenzione il posto potrebbe essere disseminato di trappole e trabocchetti. >> disse Angel guardando accuratamente dove metteva i piedi.
In quel momento uno degli scarponi neri di Mary affondò provocando un rumore sinistro.
<< Avevo detto di fare attenzione alle trappole... >> affermò Angel devastata.
<< Mi dispiace? >> disse Mary sorridendo in modo ironico.
Lungo tutte le pareti del corridoio iniziarono ad aprirsi dei fori dai quali iniziarono ad uscire delle velocissime frecce avvelenate.
<< Correte! >> urlò Irine.
I cinque ragazzi corsero come dei matti urlando e cercando di evitare le frecce con dei movimenti impercettibili e a volte ridicoli del corpo, fino a raggiungere il centro del tempio, per fortuna, anche se non molto, privo di corridoi.
<< Oh no! Un altro burrone! >> disse Angel disperata indicando l'oscuro e gigantesco buco che si trovava davanti a loro.
<< E ora come facciamo?! >> esclamò Mary.
<< E' un vicolo cieco... >> disse Symon sentendo chiudersi alle sue spalle l'unica via di fuga.
<< Siamo in trappola! L'unico modo per uscire sembra essere... >> disse Angel guardando incuriosita e terrorizzata allo stesso tempo il buco senza fondo.
<< Oh no! Te lo puoi scordare che... >> ma Mary non fece in tempo a terminare la frase che Irine prendendo la rincorsa si lanciò con un tuffo dentro il burrone sotto gli occhi esterrefatti di tutti.
<< Irine?! >> urlò Angel allungando disperata il braccio verso il vuoto << Dobbiamo raggiungerla! >>
<< Ma io ho paura! >> disse Mary scuotendola dalle spalle.
<< Allora lo faremo insieme! >> affermò Angel prendendole anche lei le spalle.
<< D'accordo! Al tre ci tuffiamo... >> disse Mary poco convinta posizionandosi con l'amica davanti al burrone.
<< Sei pronta?! Uno... Due... E... Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh... >> ma non fecero in tempo a finire la frase che entrambe furono spinte da Symon nel burrone con una spinta.
Symon ebbe un ridente minuto di gloria prima che Nomi correndogli incontro lo facesse cadere nel burrone insieme a lui.

<< Aaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! >> urlavano i cinque ragazzi mentre scivolavano nel buio totale.
<< Ma come diavolo abbiamo fatto a finire in una situazione del genere?! >> urlò Angel disperata.
<< E' la fine! >> urlò Mary disperata.
<< Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! >>

<< Ehi?! Non siamo morti?! Non siamo morti! >> urlò Mary felice.
<< La rete di corde e liane ha attutito la caduta! >> urlò Angel sedendosi.
<< Tu lo sapevi? >> chiese Nomi alla ragazza dalle scarpe fosforescenti.
<< No... Veramente ho solo provato a seguire il consiglio dello sciamano... Tutto qui... >> disse Irine liberandosi dalle liane << Angel?! Mary?! Fate attenzione quando... >>
Il tonfo e i gemiti delle due ragazze si espansero fino alla bocca del burrone sotto le risate di Symon e il sospiro di arresa di Irine.
<< ... Scendete... >> completò la frase la mora senza girarsi.
<< Ragazze?! Aiuto! Sono incastrato! >> urlò Nomi dimenandosi disperato.
<< Come siamo messi male... >> sospirò Irine sentendosi la fronte con la mano << Lì c'e' un'altro corridoio! Seguitemi! >>

<< Guardate questi disegni... >> disse Angel scrutando il muro.
<< Nomi sai cosa c'e' scritto? >> chiese Mary.
<< No... Ma i disegni parlano da soli... Pare che il grande spirito nacque durante una tempesta proprio qui, comparendo da un fulmine che si era scagliato con forza sulla terra... All'arrivo degli uomini, lui gli insegnò a costruire i ponti e le città, a vivere in comunione con la foresta e a contare e studiare le stelle... Vivevano tutti in pace e prosperità sotto la sua guida... All'arrivo degli spagnoli però... Preoccupati per l'incolumità' del loro protettore... Costruirono questo tempio, dove il grande spirito cadde in un lungo letargo... >> disse Nomi seguendo con il dito i disegni.
<< Poi il continuo lo possiamo dedurre... Ehi Irine?! E' questa la creatura del tuo sogno?! >> disse Angel.
<< Si e' lei. >> rispose Irine pensierosa.

" ... Essere come la tigre e il fulmine ... "

<< Guardate! C'e' della luce lì?! >> urlò Mary indicando la fine del corridoio.
Tutti i ragazzi, escluso Symon, raggiunsero di corsa il punto indicato da Mary entrando in una gigantesca sala romboidale, circondata dall'acqua di palude e dalle liane, al centro della quale, protetto da una gabbia di fulmini, vi era un gigantesco piedistallo a forma tigre che teneva nella bocca un bellissimo “ elio doro ” splendente.
<< Non eravamo venuti qui per una trottola? >> chiese Mary alzando un sopracciglio.
<< Meglio no?! >> disse Symon soddisfatto.
<< Il problema e' prenderlo... >> disse Angel.
<< Dobbiamo deviare i raggi... Ci servono dei conduttori... >> disse Irine riflettendo.
<< Lì ci sono delle armi! >> urlò Nomi correndo ad uno degli angoli della sala.
<< Dobbiamo trovare delle spade di rame o di qualche altro materiale che possa concentrare su di se i raggi se vogliamo essere sicuri che funzioni! >> urlò Irine iniziando a frugare nel mucchio.
<< Questo va bene?! >> chiese Mary tirando su una spada di color grigio topo abbastanza arrugginita.
<< Stai attenta con quel coso! >> urlò Angel evitandola di scatto.
<< No Mary. Cerca ancora. >> disse Irine dopo aver ridato la spada all'amica.
<< Mary?! >> urlò Angel evitando la spada che Mary senza accorgersene aveva lanciato all'indietro per liberarsene.
<< Ehi?! Questo e' rame! >> urlò Nomi alzando in aria una lancia dalla punta brillante.
<< Come fai a dirlo? >> chiese Symon.
<< Perché sa' di rame d'accordo?! >> rispose Nomi seccato.
<< Ne ho trovata un'altra! >> affermò Irine contenta mostrandola agli amici.
<< E ora che cosa facciamo? >> chiese Mary.
<< Le usiamo per deviare le scariche elettriche così possiamo prendere il cristallo... Basterà prendere il contatto e poi lanciare velocemente le aste in acqua... A proposito quando l'avremmo fatto cercate di stare il più lontano possibile da essa! >> disse Irine prendendo le due aste e alzandosi in piedi << Mary?! Te la senti?! Dobbiamo lanciare contemporaneamente le aste attraverso le sbarre elettriche scagliandole nell'acqua... Così potrò prendere il gioiello... >>
<< Conta su di me! >> disse Mary afferrando una delle lance.
<< State indietro! Pronta Mary?! Al tre! Uno! Due! Tre! >> urlò Irine lanciando l'asta insieme all’amica deviando, come previsto, la corrente elettrica verso l'acqua.
<< Ha funzionato! >> urlò Angel entusiasta << Vai Irine! E' il tuo momento! Stai attenta però! >>
Irine fece cenno di si con la testa e, dopo aver preso un bel respiro, avanzò cautamente verso l'altaretto. Saliti i pochi gradini presenti, allungò la mano e afferò con la mano il gioiello, ancora intrappolato nella bocca della tigre di pietra. In quel momento, sotto gli occhi dei suoi amici, la ragazza dai capelli scuri venne avvolta da un fascio di luce gialla proveniente dal cristallo.
<< Irine?! >>

<< Ma dove sono?! >> chiese Irine guardandosi intorno.
<< Giovane guerriera... >> disse una voce roca e indefinita.
<< Tu sei il grande spirito? >> chiese lei guardando la tigre dritta negli occhi.
<< Ho tanti nomi... Ma tu puoi chiamarmi " Lightningray "... >> disse lo spirito.
<< Lightningray? >> sussurrò lei stupita.
<< Oggi hai dimostrato di essere degna di custodire il mio grande potere... Quando il ponte si e' rotto tu non ti sei fatta scoraggiare e hai ricominciato a salire aiutando la tua amica a riprendere coraggio... Hai saputo risolvere l'enigma e sei riuscita ad evitare le frecce grazie alla tua velocità... Poi hai guardato in faccia la tua paura affrontando il burrone con la sola fiducia... E sei riuscita a raggiungermi grazie alla tua intelligenza, liberandomi dalla mia prigione mortale... Mai potevo sperare in una creatura più degna... Il mio fulmine ora e' il tuo. >> disse lo spirito avvolgendo di nuovo la ragazza nella sua luce elettrica.

Irine riaprì gli occhi e si rese conto di essere di nuovo nel tempio.
<< Irine?! Stai bene?! >> chiese Angel correndogli incontro insieme agli altri ragazzi.
<< Si tranquilli. >> rispose Irine.
<< Irine guarda! La pietra! >> disse Nomi indicando il gioiello che, splendendo di luce propria ed elettrica, si sgretolava rivelando un bellissimo beyblade di metallo, bianco e lucente.
<< Lo preferivo prima... >> disse Symon seccato sbuffando.
<< Ce l'hai fatta Irine! Hai ottenuto uno dei beyblade leggendari! >> urlò Angel felice abbracciandola.
<< Lightningray... >> disse Irine soddisfatta guardando il beyblade e ripensando alla sua infanzia.

<< Fermi dove siete! >> disse una voce alle loro spalle.
<< Oh no! Gli sbirri?! >> urlò Mary alzando le braccia.
<< Peggio! I cattivi... >> disse Angel alzando un sopracciglio.
<< Dateci quel beyblade e nessuno si farà male. >> disse l'uomo in nero.
<< Sono loro... Sono quelli che volevano l'aiuto di mio padre... >> disse Nomi a bassa voce facendo sbalordire i compagni.
Irine iniziò a guardarsi intorno e, notando la presenza di tre interruttori e di tre botole nascoste, fortunatamente sotto i piedi degli aggressori, chiese il più silenziosamente possibile a Nomi:
<< Hai qualcosa per lanciare la trottola?Una cordicella? O del filo interdentale? >>
<< No... Ho di meglio... >> disse Nomi mostrandole di nascosto un lanciatore con manico.
<< Dateci il beyblade! Immediatamente! >> li minaccio l'altro uomo.
<< Se volete questo beyblade prima dovrete prenderlo! >> disse Irine lanciando il beyblade contro il muro, sotto gli occhi spaesati degli aggressori, facendolo rimbalzare fino a colpire tutti i pulsanti, i quali aprirono immediatamente le trappole, che ingoiarono i tre uomini in nero sotto gli occhi allegri dei ragazzi.
<< Grande Irine! >> urlò Angel abbracciandola con forza insieme a Mary e Nomi.
<< Non cantate vittoria... Dobbiamo ancora uscire da qui... Per non parlare del fatto che potrebbero tornare quei tre o arrivarne altri... >> disse Symon.
<< Tu sei nato gufo e morirai gufo... >> sbuffò Angel.
<< Comunque ha ragione... Come usciamo di qui? >> chiese Nomi << Ehi?! Lassù c'e' un'uscita! >>
<< E come ci arriviamo lassù?! >> domando Angel guardando in alto << Dobbiamo chiedere aiuto... >>
<< Lasciate fare a me. >> disse Irine caricando il beyblade e puntandolo verso il foro posto all'estremità' del tempio.
<< Ma non ci arrivera' mai! >> esclamò Symon.
<< Lo dici tu... Velocità uguale forza no?! >> disse Irine lanciando il beyblade verso la traiettoria definita << State dietro di me! Lightningray artigli fulminei. >>
Lo spirito della tigre contenuta nel bit power si manifestò concentrando tutta l'elettricità', che era stata deviata dai ragazzi, sul beyblade per poi raggiungere il cielo e scaraventarla nell'aria creando così una gigantesca richiesta di soccorso fulminante.
<< Speriamo che qualcuno la veda... >> disse Symon poco speranzoso.

<< Oh no... Quei poveri ragazzi... Spero che stiano bene... >> disse Fernando tristemente continuando a guardare con il binocolo fuori dal finestrino.
<< Ehi?! Cos'e' quello?! >> disse il guidatore indicando una ramificazione di fulmini anomala nel cielo.
<< Altro che filo interdentale... Il “ ninjo ” al padre gli fa' un baffo... >> disse Fernando << Sono loro! Avvicinati! Io preparo la corda! >>

<< Guardate! Un elicottero?! Siamo salvi! Ehi?! Siamo qui! >> urlò Mary iniziando ad agitare le braccia.
<< Guardate! Una corda?! >> disse Nomi indicando la fune che calando velocemente gli era appena apparsa davanti.
<< Altra ginnastica! >> disse Angel con finto entusiasmo iniziando a salire a fatica la corda << Gne... Gne... Ragazzi? Mi date una spinta? Per favore? >>
<< Sarà una cosa lunga... >> disse Mary facendo annuire tutti.

Sull'elicottero...

<< Grazie per averci salvato! >> disse Nomi.
<< E' il mio lavoro! >> disse il pilota.
<< La prossima volta però... Facciamoci salvare da una "scala" di corde... >> disse Angel sdraiandosi a terra stremata.
<< Oppure lasciamo Angel nel tempio maledetto... >> disse Symon beccandoci un'occhiataccia e qualche cenno a favore.
<< E ora? >> chiese Mary alzando le braccia.
<< Cerchiamo gli altri templi... >> rispose Nomi.
<< E come facciamo? >> chiese Mary facendogli abbassare lo sguardo.
<< A proposito... Quando io e tuo padre ci siamo conosciuti... Lui mi ha regalato questo dicendomi che era un premio per il mio coraggio... Beh... Ho deciso che se c'e' qualcuno che se lo merita, qui, siete voi. >> disse Fernando mettendo in testa al ragazzino un gigantesco elmo vichingo con un solo corno.
<< Che cos'e'?! >> chiese Nomi alzandoselo dagli occhi.
<< Un vecchio elmo vichingo... Apparteneva a un grande guerriero che combatteva i propri nemici a cavallo di un gigantesco rinoceronte... Un animale per niente tipico di quelle zone, ma che comunque conoscevano... Non e' affascinante? >> disse Fernando.
<< Rinoceronti in Norvegia?! Questo e' folle! Quindi perfetto per noi! >> disse Angel eccitata risdraiandosi a terra
<< E se lo ha detto mio padre deve essere vero... >> disse Nomi prendendo in mano l'elmo.
<< Symon? Nel tuo sogno non c'era un rinoceronte? >> chiese Irine.
<< Si... Si... >> rispose Symon fingendosi indifferente senza alzare gli occhi dal telefono.
<< E allora?! Dove si va'?! >> chiese Angel rinsavendo e sedendosi a gambe incrociate come se non fosse successo niente.
<< Ragazzi... Si va' in Norvegia ! >>

Angolo di un’autrice golosona
ANGEL: " Ehi?! Sono il tuo alterego quindi smettila di rendermi così incapace! "
IO: " Non posso... Altrimenti a Mary la massacro... Accetta il tuo destino e vai in pace sorella. "
Chiedo immensamente scusa per il ritardo ma ero impegnata ad annegare i miei zii nella laguna di Venezia… Comunque… Torniamo alla storia.
Questo capitolo e' una vera e propria dedication ad Indiana Jones, solo priva di sette segrete e sacrifici umani ( per ora... * sguardo alla Masaki ). Il primo beyblade leggendario e' stato recuperato e Irine ha dimostrato di essere una dei degni protagonisti di questa storia, soprattutto dopo il balzo nel burrone. Grazie per aver letto e se potete lasciatemi qualche recensione ( se non siete storici magari... ).
Dedico questo capitolo a Keyra, che nonostante faccia schifo segue la storia e mi rende felice con le sue recensioni, a Yarvc, alla quale appartiene la figura di Irine, e a DeathAngel99, anche lei presente nella storia, che mi ordina di pubblicare e, dopo aver letto, invece di lasciare delle recensioni, mi rompe su What’sApp.


DreamAngel24
 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Steli vichinghe e vecchi marinai ***


 
Cap 8. Steli vichinghe e vecchi marinai
 
In Novegia...
 
<< Uffa! Prima il caldo torrido e umido e adesso il freddo?! La prossima volta non ce ne possiamo andare alle Bahamas?! >> chiese Mary abbastanza scocciata allacciandosi il giacchetto.
<< Io ho bisogno di un caffe'... >> disse Symon mettendo il telefono in tasca.
<< Io invece ho bisogno di dimenticare l'orribile immagine dei miei zii con gli elmi Vichinghi... >> disse Angel guardando il cielo devastata e divertita rimembrando la sua ultima visita nella citta' << Ci bastera' infilarci nelle stradine e troveremo tutto quello che cerchiamo... >>
 
Al bar...
 
<< Ok! Chi va' a ordinare?! >> chiese Mary felice.
<< Io no! >> risposero i quattro ragazzi in coro alzando la mano.
<< Questo e' un complotto pero'! >> sbuffo' Mary alzandosi dalla sedia.
 
<< Allora?! Qualche novita' sull'elmo? >> chiese Irine a Nomi.
<< Sto' cercando tra i file di mio padre ma ancora niente... >> rispose Nomi picchiettando sulla tastiera.
<< Hai provato inserendo " nave " su " cerca "? >> chiese Angel avvicinandosi << Non e' specifico, pero' e' inerente! Potrebbe funzionare... >>
<< Vediamo... Eureka! >> disse Nomi saltando sulla sedia.
<< Qua dice che l'anno scorso hanno trovato la trave di una nave Vichinga su una delle spiaggie del nord ma che a causa di dei problemi con il tribunale non abbiano potuto ne' prendere la trave, che ora e' di nuovo sepolta sotto la sabbia e i sassi, ne' cominciare gli scavi... Non so' voi, ma per me c'e' lo zampino di qualcuno... >> disse Irine guardando lo schermo del computer.
<< Sara'... Ma almeno possiamo fare le ricerche per conto nostro e senza problemi... Giusto? >> disse Angel speranzosa di non aver detto una stupidaggine.
<< Umm... Ci serviranno: pale, un pennello per rimuovere la sabbia e delle torce... Dovremmo andare a fare queste ricerche di notte se non vogliamo cacciarci in qualche guaio... >> disse Irine risedendosi.
<< Io ho il pennellone di mio padre nella borsa! >> disse Nomi felice << E ho anche le torce! >>
<< Hai anche le pale?! >> chiese Angel felice alzandosi in piedi.
<< No... >> disse Nomi allargando il sorriso in segno di scusa.
<< Uffa... Ci speravo... >> disse Angel stendendo la testa sul tavolo.
<< Ma quanto ci mette quella a prendere un cappuccino e un paio di cioccolate calde?! >> disse Symon sbuffando.
<< Gia'... Neanche c'era la fila quando siamo arrivati... >> disse Angel iniziando a guardarsi intorno.
 
<< Salve! >> disse Mary vedendosi posizionare davanti e senza preavviso una bellissima tazza di cioccolato caldo fumante con la panna, che fisso' sbattendo stupita le palpebre << Ma io non ho ancora chiesto niente... >>
<< Lo offre quel ragazzo seduto all'ultimo tavolo... >> disse il barista indicando un tavolo vuoto infondo alla sala << Se ne e' andato... Pazienza. L'importante e' che abbia saldato il conto... Cosa voleva ordinare? >>
<< Ah?! Si... Allora... Un cappuccino e quatt... No. Tre cioccolate calde... >> disse Mary tornando a fissare la tazza lasciandosi imporporare le guance dall'imbarazzo.
 
<< Ce l'hai fatta! >> urlo' Symon piu' scocciato del solito afferrando il cappuccino.
<< Di quello che vuoi! Non riuscirai a rovinarmi il buon umore questa volta! >> disse Mary sedendosi tutta contenta.
<< Perche'?! Che e' successo di cosi' bello da renderti invulnerabile all'acidita' di Symon? >> chiese Angel dopo aver bevuto un sorso di cioccolata facendosi lasciare da essa due bellissimi baffi di panna sulle labbra.
<< Non so' se risponderti o farti una foto... >> disse Mary alzando un sopracciglio.
<< Decidi in fretta. >> rispose secca Angel.
<< Pazienza... >> disse la castana alzando gli occhi al cielo prima di rispondere sorridente alla domanda girando il cucchiaio nella tazza bianca << Mi e' successa una cosa incredibile mentre ordinavo! >> 
<< Hai incontrato un unicorno? >> disse Symon beffardo.
<< Quello ce l'ho davanti. >> rispose secca Mary facendogli la linguaccia.
<< Dai! Dai! Racconta! Che e' successo?! >> esclamo' Angel curiosa.
<< Un ragazzo misterioso mi ha offerto la cioccolata! >> rispose Mary sognante.
<< Si certo... >> disse Symon alzando un sopracciglio.
<< E com'e'?! E' carino?! >> chiese Angel sorridendo sorniona.
<< Non lo so'. >> affermo' secca Mary dopo aver fatto un lungo respiro.
<< Come non lo sai?! >> chiese Angel cadendo dalla sedia.
<< Quando il cameriere mi ha indicato il tavolo, lui non c'era gia' piu'... >> rispose Mary rattristata.
<< E tu vuoi farci credere che un tizio, che per giunta non hai neanche visto, ti abbia offerto la cioccolata senza neanche conoscerti?! Si certo... >> disse Symon finendo il cappuccino.
<< Beh... Dobbiamo ammettere che non ha tutti i torti... Aho! >> disse Nomi beccandoci un bel pizzicotto sul braccio.
<< E' abbastanza surreale... Comunque tranquilla... Ci aspettano tante avventure in giro per il mondo... Prima o poi troverai quello giusto, o qualche tesoro maledetto con il quale crogiolarti... >> disse Irine mettendogli una mano sulla spalla seguita da Angel, la quale annuiva apertamente con dei cenni della testa << Ovviamente se non si trasforma prima in una trottola. >>
<< Speriamo... Allora che si fa'?! >> chiese Mary tornando sorridente come prima.
<< Scavi segreti sulla spiaggia al baiore della luna piena! >> disse Angel facendo un'occhiolino << Niente di piu' romantico per completare la giornata, no? >>
 
La notte sulla spiaggia...
 
<< Ahia?! Mary mi hai calpestato un piede! >> urlo' Angel.
<< Scusa! Ma non ci vedo niente con questo buio! >> urlo' Mary << Almeno te hai la torcia! >>
<< Ragazze?! Shhhhhhh! Allora Nomi? Siamo nel punto giusto? >> chiese Irine iniziando a controllarsi intorno con la torcia.
<< Si! Iniziamo a scavare! >> disse Nomi abbassando la mappa di scatto.
 
Due ore dopo...
 
<< Ancora niente?! >> chiese Irine asciugandosi la fronte con il braccio.
<< Ti sembra facile riuscire a trovare qualcosa in questo mare di sabbia con delle palette per bambini?! >> chiese Angel esterrefatta.
<< Non lamentatevi! O quelle o le mani! Continuiamo a scavare! >> li rimprovero' Irine tornando a scavare.
Symon si guardava intorno indifferente, era seduto sulla spiaggia e non aveva alcuna intenzione di partecipare agli scavi, eppure non poteva fare a meno di pensare a tutte le follie che fino a quel momento i suoi amici avevano fatto per trovare una stupida trottola. Voleva e non voleva essere utile allo stesso tempo, come al solito, sperando che rimanendo li' immobile la fortuna sarebbe girata dalla sua parte e quindi da quella dei suoi amici. E cosi' accadde. Infatti, nel tentativo di riprendere al meglio posto sulla sabbia, si senti' un fastidio terribile sulla gamba causato da una strana pietra levigata a forma di stele che fuoriusciva da essa.
<< Ma che e' questo?! Ehi, archeologhe fallite?! Ho trovato quello che cercavate! Venite a scavare! >> disse Symon alzandosi in piedi e chiamandole con il braccio come fossero state delle cameriere per poi andarsi a sedere in un altro punto.
<< Ma che?! Noi stiamo scavando da due ore e quello che cercavamo e' sempre stato sotto il tuo sedere?! >> disse Angel trattenendosi dallo scoppiare in una terribile crisi isterica.
<< A quanto pare... >> disse Symon tornando a picchiettare sulla tastiera del telefono mentre la bionda per la disperazione stava riflettendo sulla possibilità di abbatterlo con una palettata in testa.
<< Venite a vedere! >> urlo' Nomi spazzolando con cura il reperto mentre Irine iniziava a scavarci al meglio intorno.
<< Cos'e'? Una stele come quella di Rosetta? >> chiese Angel illuminandola con la torcia.
<< Circa... E' una pietra runica... I vichinghi ci scrivevano sopra i nomi di coloro che partecipavano alle spedizioni o che perdevano la vita in guerra... Solo che questa e' strana... Sull'altro lato c'e' raffigurato un uomo... Con un elmo vichingo... Con un solo corno?! >> disse Nomi pensieroso scrutandola affondo.
<< Quindi e' l'uomo che cerchiamo?! >> esclamo' Angel.
<< Dall'altro lato c'e' scritto qualcosa di interessante oltre ai nomi di qualche povero malcapitato? >> chiese Mary avvicinandosi altrettanto.
<< Non saprei... >> rispose Nomi accarezzando le lettere incise con i polpastrelli << Avrei bisogno di studiarla con l'aiuto degli appunti di mio padre in un posto ben illuminato per riuscire a darvi una qualche risposta...  >>
<< Meglio fare una foto al reperto. >> disse Irine.
<< Ci penso io. Voi fatemi luce. >> disse Angel tirando fuori il cellulare.
 
<< Ragazzi... Mi sa' che siamo nei guai?! >> disse Mary indicando terrorizzata delle figure nere che si stavano avvicinando in modo minaccioso.
<< Correte! >> urlo' Irine prendendo Nomi per mano e iniziando a correre.
<< Ci stanno raggiungendo! E hanno anche preso il reperto! >> urlo' Angel continuando a correre << Ehi?! Dov'e' finito Symon?! >>
<< Non lo so'! Probabilmente e' andato ad un bar con il wi-fi... >> rispose Mary scocciata.
<< Attenti! >> urlo' una voce familiare.
In quel momento i tre inseguitori furono chiusi in una gigantesca e sporca rete da pesca arrivata dall'alto di una barca rovesciata, sulla quale un ragazzo dal giacchetto bianco e nero guardava il risultato soddisfatto con il suo ampio sorriso beffardo.
<< Symon?! >> chiese Angel sgranando gli occhi dalla sorpresa.
<< No... Babbo Natale... Ora correte! >> disse Symon iniziando a correre insieme a loro.
<< E ora che facciamo?! >> chiese Mary disperata.
<< Dobbiamo nasconderci! >> esclamo' Irine.
<< Psss... Ragazzini?! Fate presto! >> urlo' e allo stesso tempo sussurro un vecchio dalla porta di una casa galleggiante nascosta dagli scogli e dal buio precoce.
<< Non abbiamo altra scelta! Entriamo! >>
 
Qualche minuto piu' tardi in quella piccola casa galleggiante...
 
<< Non vedo traccia degli uomini in nero! Siamo salvi! >> esclamo' Mary accasciandosi sul primo divano a disposizione dopo aver tirato le tende dell'oblo.
<< Grazie per l'ospitalita' e per averci salvato Signor... Come ha detto che si chiama? >> disse Angel alzando un sopracciglio.
<< Signore?! Signore?! Ho passato parte abbondante della mia vita in mare per essere chiamato Capitano! Non certo signore... >> farfuglio' il vecchio facendo roteare ironicamente a Symon l'indice vicino alla tempia fischiando e ricevendo un cenno di conferma dalla castana e uno di rimprovero dalla mora.
<< D'accordo... Allora... Come dobbiamo chiamarla? >> chiese Angel sorridendo confusa.
<< Capitano Hikkeltorp Brus, signorina! Al vostro servizio... E non mi servono i vostri ringraziamenti. E' stato un piacere aiutarvi a scappare da quei mascalzoni in giacca e cravatta. Argh! Quelli sono i peggiori! >> disse il capitano beccandoci un altro paio di occhiate confuse dai ragazzi << Potete rimanere qui tutto il tempo che volete. >>
<< Non credo che ci tratterremo a lungo. Giusto il tempo di terminare la nostra missione e ci toglieremo dai piedi capitano. >> disse Irine con il suo sorriso da leader andando a fare visita al membro piu' giovane della squadra, il quale da quando aveva scaricato l'immagine del reperto non aveva smesso di divincolarsi tra appunti e computer in cerca di un qualche indizio utile allo loro ricerca << Allora Nomi? Trovato qualcosa? >>
<< Niente! Solo nomi e cognomi, nomi e cognomi! Non ha senso! >> urlo' il ragazzino abbandonando la testa sulla tastiera disperato.
<< Forse stai guardando la cosa dalla prospettiva sbagliata? O stai cercando troppo? >> disse Angel affacciandosi dall'altro divano.
<< Prospettiva... Prospettiva... >> bisbiglio' tra i denti il blu avvicinandosi sempre di piu' allo schermo per poi far luccicare gli occhi all'improvviso e saltare sulla sedia esclamando << Eureka! Non sono i nomi che devo guardare ma le loro iniziali! >>
<< Vuoi dire che c'e' una frase nascosta tra le iniziali di questi nomi?! >> esclamo' Irine sorpresa.
<< Te lo potro' confermare tra poco... >> disse Nomi iniziando a scrivere senza sosta su uno dei fogli che ancora non era stato in grado di imbrattare.
<< Allora?! >> esclamo' Mary.
<< Eureka! Siamo ancora in gioco! >> esclamo' il bambino alzando il foglio in aria come fosse stato un trofeo.
<< Grande Nomi! Che c'e' scritto?! Non tenerci sulle spine! >> esclamo' Angel afferandogli le spalle impaziente per avvicinarsi al foglio.
<< C'e' scritto: " Dove il mare e la terra si incontrano sollevandosi l'un l'altra, dove la roccia s'innalza superando gli alberi, li di sicuro vi ritroverete, se il mausoleo della bestia, che mai la nascita in queste terre giustifichereste, cercherete. " >> disse il blu.
<< Forse ci avremmo capito di piu' nella lingua originale. >> commento' Angel infastidita.
<< Si divertono proprio a renderci la vita difficile. >> affermo' Mary facendosi stringere la mano dall'amica.
<< Sta parlando dei fiordi... Ne sono sicura. >> disse Irine a denti stretti continuando a riflettere.
<< Cos'e' un " fiordo "? >> chiese Angel a bassa voce alla castana.
<< A me lo chiedi?! >> esclamo' a tono basso Mary scioccata.
<< La cosa difficile... E' capire precisamente dove andare a cercare... >> disse Nomi incrociando le braccia al petto e lasciandosi cadere sullo schienale della sedia pensieroso.
<< Forse con " la roccia s'innalza superando anche gli alberi " intende dire non solo che e' molto alto, ma anche che l'intero fiordo e completamente ricoperto dalle rocce? >> ipotizzo' Angel adagiando le mani e il mento sulla chioma del ragazzino.
<< Non e' una cattiva idea... Symon aveva detto che l'edificio del suo sogno era completamente composto da pietre e rocce marmoree levigate. >> disse Irine continuando a fissare la frase.
<< Lei puo' dirci qualcosa riguardo ai fiordi di questa zona, Capitano? C'e' qualcosa di strano o di diverso in loro in confronto agli altri? >> chiese il ragazzino appena vide il vecchio rientrare con la pipa accesa nella stanza.
<< Non saprei come aiutarvi gamberetto... Tutti i fiordi qui sono uguali e diversi l'uno dall'altro fin da quando ho iniziato a lavorare sulle navi pulendo la poppa. Pero'... Ora che mi ci fai pensare... >> disse il capitano Hikkeltorp iniziando a grattarsi il mento guardando il soffitto pensieroso << Una volta... Mentre stavo navigando presso Lofoten sono stato sorpreso da una nebbia improvvisa e cercando terra mi sono reso conto di un fiordo che spiccava piu' degli altri... Era appuntito e si innalzava verso il cielo e... Prendetemi pure per pazzo, ma a vederlo in mezzo a tutta quella nebbia... Sembrava la testa gigante di un rinoceronte. >>
Gli occhi dei ragazzi si illuminarono di colpo, compresi quelli di Symon, che si sbrigo' a distogliere lo sguardo dagli altri per fingersi disinteressato, mentre gli altri iniziavano a scambiarsi dei cenni di approvazione e compiacimento tipico di una vittoria appena conquistata.
<< Sa' come possiamo raggiungere Lofoten? >> chiese Nomi.
<< Di certo non a piedi, gamberetto. >> affermo' il vecchio mordendosi la pipa fumante.
<< Secondo te la smettera di chiamarmi gamberetto? >> chiese a bassa voce il ragazzino alla bionda.
<< Non credo proprio, gamberetto. >> ridacchio lei.
<< Sa per caso se ce una nave o un traghetto o un qualsiasi altro mezzo di trasporto in grado di portarci li' entro domani? >> chiese Irine.
<< Non credo... Ma forse io e la " Marmaid I " potremmo esservi d'aiuto. >> rispose l'ex-marinaio.
<< Cos'e' la " Marmaid I "? >> chiese Mary a bassa voce a tutti alzando un sopracciglio.
<< Credo il catorcio coperto dal telone bianco qui fuori. >> rispose Symon apatico indicando dietro di se con il pollice la finestra.
<< Sarebbe grandioso Capitano! Come potremmo mai sdebitarci? >> disse Irine sorridente.
<< Non faccio una bella salpata per mare da settimane, quindi non avete bisogno di ricompensarmi. Partiremo domani mattina. >> disse lui scomparendo nella cucina dalla quale fuoriusciva un odore affatto invitante << Allora?! Chi vuole assaggiare un po' del mio leggendario stufato di teste di pesce?! >>
<< Ehm... No! Grazie! Non abbiamo fame! >> balbettarono terrorizzati e schifati i ragazzi agitando le mani in segno di dissenso.
<< La prossima volta ci facciamo catturare. >> affermo' Symon alzando un sopracciglio.
 
Angolo di un autrice golosona...
Ok... Symon sta diventando piu' fortunato di quanto abbia programmato, ma c'e' un motivo preciso se lo e', anche se cerca in tutti i modi di non partecipare attivamente all'avventura ci tiene molto a continuare questa specie di " vacanza a sorpresa ".
SYMON: " Fammi un favore... Abbandonami in una jacuzzi... "
IO: " Non ci sperare, continua a sognare. "
Per quanto riguarda l'ammiratore segreto di Mary vi dico solo che non lo ha sognato. Ora ai nostri eroi non resta altro che trovare l'altro tempio e ottenere il prossimo beyblade di cristallo.
Prima di salutarvi, vi chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto dei problemi a stendere il capitolo e ho altri progetti ancora in bozza che devo portare a termine [ anche se non sono poi cosi' seguita ].
Recensite ( sempre se non siete storici... ).
DreamAngel24
Ps: con questo capitolo ( anche se non la riguarda apertamente ) faccio gli auguri di buon compleanno a Mary e a Deathangel99 ( ho sempre paura di scrivere il nome  sbagliato )

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2688463