Carpe Diem

di rainbowpastels
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Too Many R ***
Capitolo 3: *** Please Smile ***
Capitolo 4: *** Hello California ***
Capitolo 5: *** It's Just A Game ***
Capitolo 6: *** Maybe ***
Capitolo 7: *** Panic! ***
Capitolo 8: *** Bianca ***
Capitolo 9: *** Pool Party ***
Capitolo 10: *** Camping ***
Capitolo 11: *** Don't Be Mad ***
Capitolo 12: *** 12. Dad ***
Capitolo 13: *** Safe ***
Capitolo 14: *** New York ***
Capitolo 15: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


"Manca poco alla fine del liceo.
Manca poso alla fine di questo capitolo della mia vita. Ancora due giorni e poi sarebbe finita questa dannatissima maturità e, con lei, anche tutto il resto.
Mentirei se non ammettessi che un po' mi dispiace, forse anche più di un po', mi sarebbe mancato tutto.
Gli anni del liceo sono stati i più belli della mia vita, ho trovato e perso il primo amore, mi sono riconciliata con persone che credevo di aver perduto... Avevo trovato una famiglia meravigliosa che si sarebbe sciolta da lì a poco...
So a cosa state pensando, beh gli amici li puoi rivedere anche fuori dalla scuola! E avete ragione, ma non sarà più la stessa cosa... Il rapporto che c'era tra quei banchi non sarebbe mai più esistito, ed era la cosa più triste in assoluto...
Negli ultimi mesi le domande più frequenti erano: cosa farò dopo? Passerò quel test? Che facoltà sceglierò? Me ne dovrò proprio andare da questa città?
Io non mi facevo queste domande, ero un po' la pecora nera della situazione. Volevo concludere quel capitolo, tutto lì. Non avevo progetti per il futuro e, in fondo ero felice così.
"
 
"Giovanna la cena è pronta!!" Urlò mia madre.
"Arrivo mamma! Sto finendo di aggiornare il blog! Un secondo e scendo!"
 
Mi chiamo Giovanna e beh, sono una ragazza come tante, non troppo bella, per nulla popolare o cose del genere. Sono la tipica ragazza italiana di 18 anni che si nasconde dietro ad uno schermo per raccontare alle persone della propria vita.
Ecco l'unica cosa che mi rendeva una ragazza "speciale" era proprio quel blog! Avevo moltissime visite sulla pagina, mi ricordo che un paio d'anni fa dovetti cominciare a scrivere anche in inglese.
 
"Allora com'è andata la seconda prova?" Mi chiese mia madre mentre mi sedevo a tavola.
"Non male dai, pensavo peggio, insomma, da come ce l'avevano venduta i professori sarebbero stati bestie incarognite che piuttosto che aiutarti si sarebbero tagliati una mano! Alla fine sono stati disponibili!"
"Meno male!! Sei pronta per la terza prova?"
"Circa, mi mancano un paio di cose da ripassare. Ma dopo quello c'è l'orale il che significa LIBERTÀ!" Le risposi allargando le braccia in segno di vittoria.
 
Non parlavo mai con mia madre del futuro, si fidava di me e delle mie scelte, sapevo mi avrebbe appoggiata qualunque cosa avessi deciso di fare.
 
"Ah! È arrivata questa lettera per te, non conosco il mittente!" Mi disse a fine cena.
"Cosa c'è scritto?"
"Non lo so, era per te e volevo l'aprissi tu!"
 
Aprii la busta e cominciai a leggere il testo in inglese:
 
Gentile Giovanna,
Mi chiamo Mark Lynch, mia figlia Rydel segue il suo blog con gran passione dall'America.
Veniamo al sodo della questione, i miei figli e un loro amico hanno deciso di formare una nuova band, una nota etichetta discografica gli ha offerto un contratto discografico al quale non hanno potuto rifiutare.
Su consiglio di mia figlia tutti noi abbiamo letto il suo blog e all'unanimità abbiamo deciso di proporle di lavorare per noi come personal blogger e photographer della band.
Attendo una sua risposta (spero positiva).
Cordiali saluti.
ML
P.s. Le lascio il mio numero di cellulare sul retro della lettera, chiami pure quando vuole.
A presto

 
"Allora cosa dice?" Mi scosse mia madre.
"M-Mi hanno offerto un lavoro in America!" Le risposi ancora incredula e cominciai a spiegarle tutto.
"Accetterai spero!!" Disse lei gesticolando.
"Non lo so mamma... L'America è parecchio lontana da qui, non me la sento di lasciarti sola..."
"Ah, non pensare a me! È l'occasione della tua vita! Non puoi lasciartela sfuggire così!"
"D'accordo, allora adesso chiamiamo questo numero e vediamo che succede, ok?" Le dissi io.
 
Feci un bel respiro, presi il telefono e chiamai. Dopo un paio di squilli rispose una voce maschile.
"Salve, sono Giovanna, chiamo dall'Italia, volevo dirle che pensavo di accettare il lavoro che mi ha offerto!" Dissi d'un fiato "ok, va benissimo! Arrivederci e grazie mille ancora!" Riattaccai.
 
"Allora? Che ha detto?" Mi chiese lei in ansia.
"Ha detto che la prossima settimana verrà qui per parlare degli ultimi dettagli!" Le risposi con un sorriso a trentadue denti.
 
Finalmente sapevo cosa fare nella mia vita.
Si stava chiudendo un bel capitolo, questo è vero, ma se ne stava aprendo uno altrettanto bello.
 
 


ciaaaaaaaaaaaaao a tutti!
nuova storia, yeeeeeeeh!
aggiornerò più lentamente rispetto alla precedente, ma abbiate fede!
ditemi tutto quello che pensate riguardo questo primo capitolo! accetto consigli anche su come migliorare il tutto! :)
a presto
rainbowpastels

 

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Capitolo 2
*** Too Many R ***


“Mamma è tutto pronto?” chiesi in agitazione “potrebbero arrivare da un momento all’altro!”
“Stai tranquilla, la casa non è mai stata così pulita, ho cucinato un sacco di roba buona e tu sei bella e talentuosa.” Disse lei abbracciandomi.
“Ma se poi non gli piaccio? Se mi trovano antipatica o cose così?!”
“Ascoltami bene, se ti hanno mandato quella lettera significa che sei speciale e che sei quello che stanno cercando!” mi diede un bacio sulla fronte “Adesso fai un bel respiro e preparati a sfoggiare uno dei tuoi sorrisi più belli!”
Non fece in tempo a finire la frase che suonarono alla porta.
“Su, vai ad aprire! Io vado a infornare la cena!” mi fece un cenno.
 
Ok GioGio adesso ti calmi. Non sono cannibali, non ti mangeranno!
“Salve!” cominciai “Sono Giovanna! Piacere di conoscervi! Entrate pure! Accomodatevi in salotto vado a chiamare mia madre e sono subito da voi!”
 
“Mamma, vieni ti prego, non riesco da sola… Sono troppo sotto pressione!” la implorai e per fortuna mi seguì.
 
Ci accomodammo in salotto e Mark prese subito la parola: “Come avrai capito dalla lettera e dalla telefonata sono uno di poche parole” ridacchiò “Allora Giovanna, hai deciso cosa fare?”
“Io ecco…” mi madre mi diede una gomitata “Io ho deciso di accettare definitivamente la vostra proposta!”
“Perfetto! Allora benvenuta nella famiglia!” disse allungandomi la mano.
“Grazie mille signor Lynch!” risposi stringendogliela.
“Ah, chiamami solo Mark!” mi strizzò l’occhio “Ora veniamo alla parte più difficile… Le bestie sedute sui vostri divani sono i miei figli,” risero, oddio sono troppi, “sei una ragazza sveglia, non penso avrai problemi a ricordare i nomi! Loro sono Riker, Rydel, Rocky, Ross e Ryland” disse indicandoli.
“Oddio quante R…” dissi un po’ sconcertata e scoppiarono tutti a ridere.
“Te ne ricorderai presto, fidati!” disse Mark “Ah, dimenticavo, partirai con noi la prossima settimana, per la casa non preoccuparti, verrai a vivere con noi, starai in stanza con Rydel!” aggiunse prima di seguire mia madre in cucina.
 
“Ok, quindi, ciao!” dissi rompendo il silenzio “Dovete scusarmi, non mi ricordo più i vostri nomi… Prometto di impararli entro domani!” aggiunsi in imbarazzo.
“Non preoccuparti!” disse uno dei ragazzi, penso fosse il più grande tra tutti, “io sono Riker, piacere! Il tizio che sembra Gesù è Rocky.” Disse indicando uno dei due ragazzi castani.
“Ehi! Non sembro Gesù!” ribatté lui,
“Io sono Ross! E lui e Ryland” disse l’altro biondo.
“E io ovviamente sono Rydel!” disse la ragazza seduta accanto a me.
“Ok, ce la posso fare!” dissi io.
“Ehm, scusa se te lo chiedo, ma quando siamo arrivati abbiamo notato un canestro in giardino… È molto scortese se andiamo fuori e vi lasciamo qui?” chiese, penso Ryland.
“No no, andate pure!” gli risposi “la palla è nel capanno degli attrezzi, dovete gonfiarvela con il compressore!”
“Ricevuto!” disse Rocky alzando i pollici.
 
“Scusa per i miei fratelli…” mi disse Rydel.
“Non preoccuparti! Sono divertenti!” le risposi con un sorriso “Dai vieni, ti faccio vedere la mia camera!”
 
Camera mia era piccolina, era dipinta di lilla e bianco e aveva dei disegni su ogni centimetro possibile.
Era un ambiente davvero spartano, una scrivania, un letto a due piazze e un armadio. Erano tutti quei disegni a renderla in un certo senso speciale.
“Li hai fatti tu?” Chiese lei indicando le pareti.
“Si, è da quando sono piccola che ricopro il muri di scarabocchi vari!”
“Sono meravigliosi! Quando saremo a casa ridipingeremo la nostra stanza! Ti va?” chiese lei “Così forse ti sentirai un po’ più a casa!”
“Sarebbe fantastico Rydel!!”
“Chiamami Delly! La nostra camera sarà l’invidia di tutti!” disse mettendomi un braccio attorno al collo.
“Ragazzi è pronto da mangiare!!” sentimmo urlare dalla cucina.
“Andiamo prima che i miei fratelli finiscano tutto!” disse ridacchiando Delly.
 
La tavola era imbandita con ogni ben di Dio. Mia madre sta volta si era davvero superata.
“Ragazzi questa settimana saremo loro ospiti!” disse Mark “E ricordatevi di chiamare vostra madre più tardi!”
“Accampatevi un po’ come riuscite! La casa non è grandissima ma dovremmo starci tutti!” aggiunse mia madre con un sorriso.
“Raga ma Riker dov’è finito?! Se non si sbriga qua non ci rimane più nulla da mangiare” disse Ross con la bocca stra colma di cibo.
“È al telefono con la sua ragazza!” disse Rocky.
Poi comparse sulla porta e si sedette a tavola. Era successo qualcosa, si stava sforzando di sorridere, ma non gli stava riuscendo molto bene.
 
Non avevo mai mangiato così tanto in tutta la mia vita.
“Gi fai vedere ai ragazzi dove possono dormire” disse mia madre finendo di sparecchiare.
“Comandi!”
 
Raggiunsi lo squadrone in salotto, stavano guardando un notiziario italiano, potete immaginarvi da voi le facce perplesse che stavano facendo.
“Ragazzi per stanotte, la casa non è grandissima, di sopra c’è una stanza per gli ospiti, c’è un letto bello grande, potreste starci in tre! Delly dormirà in camera con me e due potrebbero stare qui sui divani.”
“IO DI SOPRA!” urlò Ross mettendosi a correre su per le scale seguito da Riker e Rocky.
“Ok, io me ne sto di sotto con papà!” disse Ryland.
“Prendi gli zaini nell’entrata Gi” mi disse Delly “Buonanotte a tutti!”
 
“Tenete i vostri zaini, bestie!” disse Rydel.
“Grazie ragazze!” rispose Ross con un sorriso sornione “Buonanotte!”
“’Notte” risposi chiudendo la porta.
 
“Dannato Jet lag!” disse lei buttandosi di faccia sul letto.
“La prossima settimana toccherà a me. Sono già avvilita!” le risposi.
“Domani mi devi portare assolutamente  a vedere la città!”
“Certo! Sarò la guida turistica meno informata di tutti i tempi!” dissi ridacchiando.
“Buonanotte Gi. Sono contenta di avere una nuova sorella in famiglia.
“’Notte Delly! Sono contenta anche io.”
 
Erano già passate due ore buone da quando tutti avevano spento le luci, credevo di essere l’unica ancora sveglia. Poi sentii qualcuno scendere le scale.
Uscii dalla stanza e scesi di sotto, vidi una luce uscire dalla porta della cucina, aprii piano la porta e mi ritrovai Riker seduto su una sedia a fissare il cellulare con una lacrima che gli scendeva sul viso.


questo capitolo è lunghiiiiissssiiiimoooooo.
scusate se è un po' noioso... mi è venuto una specie di blocco mentre stavo scrivendo. Mi farò perdonare nei prossimi capitoli, promesso.
come al solito siete invitati a lasciare un commento alla storia!:) grazie in anticipo a chi lo farà.
alla prossima
rainbowpastels

 

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Capitolo 3
*** Please Smile ***


Vedere un ragazzo piangere è un po’come vedere un unicorno, voglio dire, sono così orgogliosi che non piangerebbero mai nemmeno davanti alla propria madre.
“Ehi, tutto a posto?” chiesi “Scusami, non volevo fare la stalker della situazione, pensavo dormiste già tutti...”
“Non preoccuparti, sto bene…” disse asciugandosi una lacrima “Più o meno…”
“Lo vedo” dissi cercando di  tirargli su il morale “Vuoi qualcosa? The, gelato? Cioccolata? Quella fa sempre bene!” aggiunsi sorridendo.
“No grazie, sono a posto” disse abbassando lo sguardo “Anzi, il gelato lo prenderei volentieri…” Biascicò.
“Ecco a te!” dissi porgendoglielo “Beh, buono spuntino allora!” aggiunsi andando verso la porta.
“Aspetta!” mi fermò “Non è che, ecco, potresti rimanere qui a farmi un po’ compagnia?” chiese.
“Solo se mi dici cosa ti è successo, non puoi tenerti tutto dentro.”
“Ok, però promettimi di non dirlo a nessuno, nemmeno Rydel.”
“Va bene, non preoccuparti.” Dissi sedendomi accanto a lui.
“Beh immagino tu l’abbia capito da sola, io e Simon, la mia a quanto pare ex ragazza, ci siamo lasciati, o a quanto risulta mi ha scaricato.”
“Non sa cosa si perde!” gli dissi per rincuorarlo.
“Vorrei davvero che la pensasse come te…” si incupì “A quanto pare stava con me solo per il mio nome… Appena sono venuto qui, non fraintendermi, sono contento di essere qui, se ne è andata con il primo più famoso di me che ha trovato…”
“Ci tenevi eh?!”
“Si, ma a quanto pare la cosa non era ricambiata” disse sconfortato “Non so nemmeno più di chi posso fidarmi”
“Ascolta, io non sono famosa o cose del genere, non sono proprio nessuno. Qualche anno fa stavo con un ragazzo. Lui un giorno si svegliò, venne da me e mi disse che era finita. Non mi diede alcun tipo di spiegazione, mi aveva piantata dopo tre anni per andare con la prima che passava di lì. C’è qualcuno fortunato e qualcuno, come noi, che decisamente non lo è, in queste cose per lo meno. Da queste batoste si imparano tante cose e si diventa un po’ più forti e, perché no, anche saggi!” gli dissi con un sorriso “Io sono ancora viva dopo quella volta! Perciò non preoccuparti, arriverà anche il nostro momento, non preoccuparti, goditi la vita! Siamo giovani! E per favore, sorridi!”
“Sai è bello poter parlare con qualcuno diverso dai miei fratelli…” disse lui con un sorriso.
“Oh, sono lusingata!” ridacchiai “Me ne vado a dormire va là. Buonanotte Riker!” lo salutai e uscii dalla porta.
Quando arrivai in camera Rydel era mezza sveglia.
“Dove diavolo eri?” mugugnò assonnata.
“Ehm… In cucina, avevo sete.” Inventai “Rimettiti a dormire Delly sono le tre di notte!”
Lei mugugnò qualcosa, girò gallone e si rimise a dormire.
Doveva essere davvero dura la loro vita, doppie facce ovunque… Mi addormentai con questi pensieri in testa.
 
 
“Buongiorno raggi di sole!” Urlò qualcuno entrando in camera mia e spalancando le finestre “Svegliatevi, è primavera!” disse buttandosi sul letto.
“Ma che diavolo?!” protestai.
“Rocky non hai avuto nessuna idea peggiore di questa?!” gli disse Delly prendendolo a cuscinate.
“Ovviamente si, ma non mi sembrava il caso” Ridacchiò difendendosi dall’attacco della sorella.
“Questo è solo un assaggio dei risvegli futuri!” disse lui con un fare malefico.
“COLAZIONE PRONTA!!” sentimmo urlare.
Rocky si precipitò di corsa fuori dalla stanza.
“Dai, andiamo prima che si mangi tutto!” mi disse lei.
 
“Buongiorno ragazze!” ci salutò mia madre “Dormito bene?”
“Assolutamente! Il suo letto è comodissimo!” le rispose Delly indicandomi.
“Oh, sono contenta! Servitevi pure!”
C’era allegria quella mattina, il sole splendeva alto nel cielo e non avevo mai visto tanto caos nella mia cucina.
Rocky si stava ingozzando di cibo, Ross era mezzo collassato sul tavolo ancora parecchio assonnatocon Ryland accanto che gli rubava il cibo dal piatto e Riker se la rideva osservando la scena.
Sembra felice questa mattina, meno male!
“Ecco una colazione tipo a casa Lynch!” mi disse Rydel.
“Mi ci abituerò prima o poi!” le risposi ridendo.
“Ragazzi cambio di programma, il ritorno è stato anticipato a domani. Scusa Giovanna devi chiederti di fare i bagagli.” Disse Mark entrando in cucina.
“Uhm, si certo nessun problema, vado subito!” dissi alzandomi da tavola “Rocky puoi mangiare anche la mia roba!”
“Ti adoro già!” mi sorrise e si buttò sul mio cibo.
“Vengo a darti una mano” mi disse Rydel “in due facciamo prima!”
“Vi regalo altre due paia di mani!” disse Riker “Devo sdebitarmi in qualche modo!”
“Per cosa?” chiese la sorella.
“Sappiamo noi!” le rispose e mi fece un occhiolino.
“Vengo anche io!” biascicò Ross alzando la testa dal tavolo.
“Perfetto!” esclamò Mark “Rock, RyRy, quando finite raccogliamo la nostra roba, prima siamo pronti meglio è!”
 
"Eccola lì tutta la mia vecchia vita, se ne stava dentro due valigie e tre scatoloni.
È l’ultima notte in questa casa, è un po’ triste detto così, ma vi assicuro che la cosa dal mio punto di vista è davvero bella.
Domani comincia la mia avventura. Sono spaventata, ansiosa, eccitata, felice, triste, mi sembra di essere in un sogno dal quale potrei svegliarmi da un momento all’altro.
Però mi sento forte. Mi sento forte perché la mia nuova famiglia è fantastica, non avrei potuto chiedere di meglio."

 
Finii di scrivere quelle poche parole sul mio blog e me ne andai a dormire nel mio letto per l’ultima volta.
Non vedevo l’ora che arrivasse domani.



et voilà!! terzo capitolo!
non mi dilungo tanto! se vi va lasciate un commentino (non vi mangio mica eh!!)
ringrazio tutti i lettori silenziosi e tutti coloro che hanno recensito!
a presto!
rainbowpastels

 

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Capitolo 4
*** Hello California ***


Se non avete mai preso un aereo in vita vostra, come me d’altronde, beh non fate viaggi così lunghi! Mi sembrava di impazzire! Non mi sentivo più il fondoschiena a forza di stare seduta!
“Si pregano i gentili passeggeri di allacciare le cinture, sta per cominciare la fare dell’atterraggio.” Si sentì dall’altoparlante.
Alleluia, siamo arrivati! Pensai.
 
Sentii un braccio attorno alle spalle, “Beh, allora benvenuta a casa!” mi disse Ross sorridendo.
“Ehm, grazie” dissi io.
“Dai andiamo a prendere le tue valigie!” disse Rydel prendendomi per un braccio e trascinandomi via.
 
Presi armi e bagagli andammo fuori dall’aeroporto e trovammo una signora bionda ad aspettarci.
“Ciao, tu devi essere Giovanna!” mi disse con un sorriso “Io sono Stormie, sono la madre di quegli scapestrati!”
“Oh, salve!” le risposi “Piacere di conoscerla!”
“Oh, ti prego, dammi del tu!” disse continuando a sorridere “Ragazzi mettete tutto nel minivan, così ce ne andiamo a casa!”
 
Salimmo sull’auto, riuscii senza troppo sforzo a conquistare il posto vicino al finestrino.
Viaggiammo per un po’ attraverso le strade soleggiate della California finché, finalmente non arrivammo a quella che sarebbe stata la mia nuova casa.
“Wow” mi scappò.
“Ti piace?” mi chiese Delly mentre cominciava a portare in casa le valigie.
“È gigantesca!” dissi con stupore.
“Beh benvenuta a casa Lynch!” mi disse Mark.
“Mi casa es tu casa!” disse Rocky cercando di parlare in spagnolo, ma la cosa non gli riuscì molto bene e scoppiò a ridere.
“Vieni cara, ti faccio vedere la tua stanza!” mi invitò Stormie “Mi ha detto Rydel che la tua vecchia camera era tutta dipinta, sentiti pure libera di farlo anche qui!”
“Grazie mille!” le risposi con un sorriso e la seguii.
Erano tutti davvero gentili. Mi avevano accolta a braccia aperte, sembrava quasi che facessi già parte della famiglia, eppure ci conoscevamo solo da due giorni.
Entrammo nella grande casa, appena entrati c’era una piccola anticamera che poi si apriva su un grande soggiorno sulla sinistra e sulla cucina e la sala da pranzo a destra, imboccammo le scale per salire alle camere. Di sopra c’era un lungo corridoio con numerose porte, fortunatamente la mia stanza era la prima a destra, facile da ricordare no?!
Io e Delly saremmo diventate compagne di stanza, aveva due anni in più di me, ma con lei mi trovavo bene!
“Bene, eccoci arrivati!” mi disse la signora paffuta “I ragazzi hanno già portato su la tua roba; quello è il tuo armadio, il letto te l’ho fatto io così avevi meno cose da fare!” aggiunse con un sorriso.
Se c’era una cosa che non mancava in quella casa era decisamente il sorriso.
“Oh, grazie mille!”
“Disfa pure le tue cose con calma! Se hai bisogno chiamami senza problemi” disse, e uscì dalla porta.
 
Dopo un paio d’ore riuscì a sistemare tutte le mie cose, ecco i momenti in cui adoravo il fatto di avere poca roba.
Stavo riponendo l’ultima maglietta nell’armadio quando Rydel entrò in camera.
“Wow! Hai già finito di disfare tutto! Che velocità!” disse lei buttandosi sul letto.
“Il vantaggio di avere poche cose!” ridacchiai chiudendo l’armadio.
“Che ne dici se domani andiamo a comprare della pittura? Così ci ridipingiamo la stanza!”
“Ci sto! Ho già qualche idea!”
 
Stavamo parlando del più e del meno quando Ryland bussò contro lo stipite della porta.
“Ciao! Scusate se vi disturbo, noi stiamo andando a farci un tuffo in piscina! Venite?” chiese lui.
“Si, arriviamo subito!” gli rispose la sorella.
“Aspetta, avete una piscina?!” chiesi io un po’ sorpresa.
“Si è sul retro!” mi rispose Delly ridendo.
 
Messi i costumi e recuperati gli asciugamani, Rydel, mi portò sul retro della casa, avevano un giardino gigantesco! Buttammo gli asciugamani sotto al gazebo e ci buttammo in acqua, eravamo stranamente le prime. Dopo pochi istanti arrivarono gli altri, che fisici!
Era la sagra dell’addominale!
Rimanemmo in acqua fino a qualche ora prima della cena.
“Ragazzi tra un po’ è pronto, andate ad asciugarvi!” ci disse Stormie spuntando dalla finestra della cucina.
 
Non mi ero mai divertita così tanto in vita mia; tuffi, lotte varie, palla canestro in acqua, affogamenti vari, adoravo quei ragazzi.
Mi asciugai i capelli in fretta e mi buttai sul letto.
“Hai fatto colpo Gi!” disse Rydel entrando in stanza.
“Che?!” le risposi con sorpresa “E su chi?!”
“Penso lo verrai a scoprire presto, per ora mi terrò la bocca chiusa!” disse lei ridacchiando.
“Non puoi tirare il sasso e nascondere la mano!” mi lamentai “Daaai, ti prego dimmelo!”
“Segreto tra fratelli!” disse lei uscendo.
 
Ero davvero stanca e il jet lag si stava facendo sentire forte e chiaro; Io, che faccio colpo su qualcuno?! Ma per piacere!
Stavo ripensando al pomeriggio, avevo riso e scherzato con tutti quanti, non ero mai stata solo con uno dei fratelli… mi addormentai cercando di trovare una risposta.



salveeee! ecco a voi il nuovo capitolo!
Giovanna ha fatto colpo su qualcuno! ma chi??? MISSSSHTEEEROOOOO!!
se vi va lasciate un commento!
a presto
rainboqpastels

 

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Capitolo 5
*** It's Just A Game ***


"Ehi Gi, svegliati! È da ieri sera che stai dormendo!!" Mi scosse qualcuno.
"Ancora 5 minuti mamma!" Biascicai.
"Dai che è già mezzogiorno!" Continuò "E non sono tua madre!"
A quel punto mi ricordai. Non ero più in Italia è quella che avevo chiamato 'mamma' era Rydel.
Aprii gli occhi "Dannato jet lag."
"Ora capisci come mi sentivo quando siamo venuti a prenderti!?" Mi prese in giro "Dai alzati! Mangiamo qualcosa e ce ne andiamo al negozio di vernici!"
 
Mangiammo qualcosa in fretta e uscimmo. Tutti gli altri erano ancora bellamente a dormire. Eravamo sveglie solo noi due.
La maledissi mentalmente uscendo di casa.
Mentre camminavamo verso il negozio Delly non smetteva di messaggiare e sorridere.
"Se non la smetti di sorridere ti verrà una paralisi, eh!" La presi in giro "Chi è il fortunato?"
"N-no è solo un amico!" Si difese lei "Lo conoscerai oggi pomeriggio! È il nostro batterista!" Continuò senza smettere di sorridere.
"Ah, adesso si dice amico?! Riconosco quel sorriso, non mi fai fessa!"
"Oh, guarda! Siamo arrivate!" Disse entrando in un negozio.
"Ehi! Non cambiare discorso!" La seguii.
"Come la dipingiamo allora?" Disse ignorandomi.
"Non sperare di farla franca! Ne parleremo un'altra volta!" Le diedi una pacca amichevole "Comunque basta che non sia rosa confetto e andrà benissimo!"
"Ma lo sai che io adoro il rosa!" Piagnucolò lei.
"Ti concedo di dipingere di rosa l'armadio!" Cercai un compromesso!
"Ok, andata!" Disse prendendo un barattolone pieno di vernice. "Avevi qualche idea?"
"Che ne dici di lilla? Non è troppo rosa ne troppo convenzionale!"
"Figo! Mi piace! Ottima idea!" Mi diede il cinque con la mano libera.
"A casa ho un po' dei miei vecchi colori, potremmo scrivere i nostri nomi sulle pareti e farci qualche disegno!" Continuai.
"Sei un genio!"
Pagammo e tornammo a casa cariche di vernici e pennelli vai.
 
"Siamo a casa!" Urlò Delly entrando.
"Bentornate ragazze!" Ci accolse Stormie "Ah, avete fatto compere!"
"Domani ci mettiamo al lavoro!" Le risposi.
Appoggiammo tutto in camera e raggiungemmo i ragazzi in salotto.
Stavano giocando a uno di quei classici videogiochi di guerra dove dovevano uccidersi l'un l'altro.
"Dai, non vale!" Si lamentò Ryland "Siete due contro uno! Perché Rocky deve sempre uscire quando serve!?"
"Gioco io se volete!" Dissi senza pensarci due volte.
Ross mi porse un joystick "Sai come sono i comandi?" Chiese con un sorrisino del tipo: tanto sei già spacciata!
"Si, tanto sono sempre gli stessi! Devo guardare li?" Chiesi indicando uno dei quattro quadrati sulla tv.
"Si, siete sotto di quattro!" Disse Riker con lo stesso sorrisetto del fratello.
"RyRy sei pronto a distruggerli?" Dissi sedendomi accanto a lui per terra.
"Mai stato più pronto!" Mi rispose concentrandosi.
In quattro e quattr'otto finì la prima partita, con un attacco combinato a sorpresa avevamo sbaragliato i nostri avversari.
"È uno scherzo vero?" Chiese Ross sconvolto.
La partita continuò per un altro po' con una vittoria dopo l'altra mia e del piccolo Lynch finché Riker non si alzò e spense la console.
"Uuuuh, qualcuno non sa perdere!" Lo presi in giro.
Rydel non riuscì a trattenere una risata.
"La prossima volta tu stai in squadra con me!" Disse Ross raccogliendo i joystick e mettendoli via.
"Gran gioco compare!" Mi complimentai dando un cinque a Ryland.
"Non avevo mai visto giocare così una ragazza! Sei grande!"
"Battuto da una ragazza!" Bofonchiò Riker andandosene offeso.
"Non prenderti male per così poco!" Gli dissi prima che sparisse su per le scale.
"Mio fratello odia perdere, tra un po' gli passerà!" Mi disse Ross buttandosi sul divano.
Che permaloso, pensai prendendo da bere dal frigo.
Suonarono alla porta e Rydel, come un fulmine, si precipitò ad aprire.
"Ciao famiglia L!!" Urlò un ragazzo moro entrando in casa. "Uno, due, tre, ehi Rocky da quando sei una ragazza? Dov'è il quinto?"
"Ciao, sono Giovanna, il quinto è offeso in camera perché una ragazza l'ha battuto ai video games!" Mi presentai.
"Sul serio?" Chiese guardando Delly.
"Si, è stata devastante, una vittoria netta!" Gli rispose "comunque lei lavorerà per la band, sarà la nostra blogger!"
"Oh, beh, allora benvenuta nella baracca!" Mi disse sorridendo "Sono Ellington Ratliff! Piacere!"
"Piacere mio!"
"Ok ragazzi, vado a chiamare Riker così cominciamo a provare, Rocky sta arrivando." Disse Ross alzandosi dal divano.
"Vado a chiamarvelo io che tanto devo salire!" Proposi "Cominciate a preparare pure tutte le vostre cose!" Aggiunsi mentre salivo per le scale.
 
"Riker NonSoPerdere Lynch ti vogliono di sotto per le prove!" Dissi bussando alla porta.
Nessuna risposta.
"Ehi, te la sei davvero presa così tanto!?" Chiesi entrando.
Se la stava bellamente dormendo il ragazzo. Aveva un viso talmente beato che sembrava un angelo. Stop. Cosa diavolo pensi Gi!?
"Ehi, svegliati! Ti vogliono per le prove!" Lo scossi.
"Vattene via, io non parlo con te!" Biascicò mezzo addormentato "Comunque voglio la rivincita. Uno contro uno."
"Va bene, però ti lascio vincere così non ti arrabbi." Gli dissi con aria di sfida uscendo dalla sua stanza ed entrando nella mia.
"Non contarci troppo!" Mi disse e scese dagli altri.
 
 
 
 
 
Hola! Vi faccio il regalo di San Valentino in ritardo!
Boh ditemi cosa pensate del capitolo se vi va!:) (scusatemi se è un po' noioso)
A presto!
Rainbowpastels

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Capitolo 6
*** Maybe ***


Il giorno seguente io e Rydel ci svegliammo all'alba per dipingere la nostra stanza.
Ricoprimmo con dei teli i vari mobili e cominciammo a spennellare.
"Oggi pomeriggio abbiamo un servizio fotografico per un giornalino" disse lei mentre dipingeva l'armadio di rosa "Vieni anche tu?"
"No, grazie dell'invito, penso resterò ad aggiornare i blog!" Le risposi "Poi mi annoierei! Le odio quelle cose!"
"Ragazze cosa fate?" Chiese Ross assonnato.
"Diamo un nuovo look a questa vecchia signora!" Gli rispose la sorella.
Lui prese un pennello e cominciò a dipingere "Se dico a mamma che sto male riesco a risparmiarmi il photoshoot di oggi?"
"Siete stati separati alla nascita voi due!?" ci prese in giro Delly "Confessa, tu in realtà sei mia sorella ma non hai voluto dirmelo!"
"Forse se mi metti una parrucca bionda in testa potremmo quasi assomigliarci!" Dissi dandogli una pennellata lilla sul braccio dando il via ad una lotta a suon di pennelli.
 
Nel giro di tre ore avevamo già dipinto tutte le pareti oltre che a noi stessi.
"Vado a farmi una doccia ragazze!" Disse lui togliendosi la pittura dagli occhi "Svegliate gli altri! A RyRy ci penso io!"
 
Andammo nella stanza di Riker e Rocky cercando di fare meno rumore possibile, con le mani ancora sporche di vernice fresca cominciammo a disegnare sulle loro facce cercando di non svegliarli.
Rydel era occupata a pasticciare la faccia del moro che continuava a dormire beato.
Io non feci in tempo a sfiorare la guancia del biondo che spalancò gli occhi e mi afferrò un braccio tirandomi sul suo letto.
"Non provarci nemmeno" mi sussurrò all'orecchio abbracciandomi.
Il mio cuore perse un paio di battiti, sentivo la mia faccia andare a fuoco. Sia ringraziato il buio.
"Dai Riker svegliati!" Gli dissi tentando di riprendermi.
"No" disse lui abbracciandomi più stretto.
Così mi vuoi uccidere per caso!? Pensai.
"Alzati! Alzati! Alzati!" Continuai a ripetergli mentre cercavo di fargli il solletico.
"Ahahahah! Ti prego smettila! Ahahahah! Ok, ok, mi alzo! Hai vinto!"
Rydel continuava a colorare la facci di Rocky che in tutta risposta se la dormiva come un bambino.
Riker spostò la sorella e gli tirò una cuscinata. "Dai Mr Mirtillo è ora di svegliarsi!"
"Ma che diavolo!?" Si svegliò lui di soprassalto "Riker comincia a correre, ti conviene!" Disse appena prima di inseguire il fratello.
"Rydel avrò la mia vendetta!" Sentimmo urlare, probabilmente aveva visto la sua faccia.
 
Nel primo pomeriggio uscirono tutti e restai sola in quella grande casa.
Devo dire che questa nuova vita era davvero caotica, era strano vivere con così tante persone. Non c'era quasi mai pace, però era veramente divertente.
Aggiornai rapidamente i blog e tornai in camera.
La vernice era già perfettamente asciutta, decisi di fare una sorpresa a Rydel e scrissi i nostri nomi nelle pareti sopra i letti.
Mi armai di pennelli e scotch di carta e cominciai a scrivere il suo.
Decisi di scriverlo in nero e in stampatello, attorno al nome, con una spugna, cercai di creare un effetto sfumato partendo dal centro con un viola molto scuro fino di arrivare ad un rosino tenue. Per finire aggiunsi qualche nota musicale. Lo adorerà!! Pensai guardandolo.
Passai alla mia parete, scrissi il mio nome semplicemente in corsivo e lo contornai con qualche arzigogolo floreale, semplice ma d'effetto!
Riordinai tutto e scesi in salotto ad aspettare gli altri.
Ripensai alla mattina. Cosa diavolo era saltato in mente a quel citrullo di un biondo?! Non sono mica un orsacchiotto da sballottare a destra e a manca! Anche se in realtà non mi è poi tanto dispiaciuto... Stop. Cosa diavolo vai a pensare Gi!? Lo conosci da si e no una settimana!
 
Di lì a poco rientrarono i ragazzi.
"Allora? Com'è andata?" Chiedi.
"È stata una noia mortale." Mi rispose Ross buttandosi sul divano.
"La prossima volta vieni anche tu così ci annoiamo tutti insieme." Finì la frase Ryland.
"Farò questo sforzo per il vostro bene!" Risposi ridendo.
 
"OMMIODDIO!" sentimmo urlare dal piano di sopra.
"Cosa diavolo è successo Delly?! Sono arrivati gli alieni!?" Chiese Rocky salendo le scale "Oh, wow!"
"Sapevo ti sarebbe piaciuto!" Dissi sbucando dalla porta.
"È stupendo GioGio!" Disse lei abbracciandomi.
"Mi spiegate perché state urlando tutti!?" Chiese Ross "Oh! Lo voglio anche io." Aggiunse indicando le pareti e scoppiammo tutti a ridere.
 
Dopo cena i ragazzi rimasero a suonare un po' in giardino, io e Rydel ne approfittammo per andarcene a dormire, avevamo fatto la levata via quella mattina ed adesso eravamo esauste.
 
"Delly ti piace proprio eh!?" Le dissi di punto in bianco.
"Chi!?" Chiese lei sulla difensiva.
"Oh andiamo, siete sempre appiccicati!"
Si alzò e andò a chiudere la porta per non farsi sentire "Ok, mi hai beccata."
"Aaaaaah lo sapevo!!" Le dissi sorridendo "Secondo me ti ricambia! Cioè se non fosse così non ti starebbe sempre così appiccicato."
"Tu credi?" Chiese nervosa.
"Oh certo che lo credo! Secondo me dovresti dirglielo! Sareste davvero una bella coppia! Rydellington!" Le dissi unendo i loro nomi.
"Lo farò... Prima o poi! Non dirlo ai miei fratelli, non so come la prenderebbero!"
"Più prima che poi! Sarò muta come un pesce!" Le dissi infilandomi sotto le coperte.
"E tu invece?"
"I-io? Io niente!"
"Oh andiamo! Lo so che hai adocchiato qualcuno! E poi dai, diciamocelo, i miei fratelli sono davvero dei megafusti! Sono orgogliosa di loro!" Sorrise.
"Per la cronaca tu mi devi ancora dire dall'altro giorno su chi questo rospo avrebbe fatto colpo!" Svicolai.
"Te l'ho detto! Segreti tra fratelli!" Disse lei con un risolino "Dai confessa! Non lo dirò! Giuro!"
"Ok... Allora, ecco, forse, e dico forse... Cioè, si insomma, ecco potrebbe..."
"Guarda che ho chiuso la porta! E ci siamo solo noi in casa, i megafusti sono giù, non ti sente nessuno!" Disse lei sulle spine.
"Ecco, io credo mi piaccia Riker..." Dissi d'un fiato "Oddio l'ho detto sul serio!?"
"Ottima scelta cara mia!" Disse con una risata "Tranquilla, non dirò nulla!"
Dopo pochi secondi aveva già il respiro pesante ed era già entrata nel mondo dei sogni. Era incredibile la velocità con cui si addormentavano tutti quanti.
Mi addormentai anche io felice e più leggera per aver finalmente ammesso i miei sentimenti.
 
Mi svegliai con un raggio di sole che mi colpiva la faccia. Rydel stava ancora dormendo non curante della luce che entrava.
Girai la testa per prendere il telefono dal comodino per capire che diavolo di ore erano.
Nel farlo vidi un casino con tre rose e un bigliettino scritto velocemente: "Scusa, ho sentito tutto."
 
 
 
 
 
Scusate non ho saputo resistere! Avevo già il capitolo pronto!:D
Grazie a tutti coloro che seguono la storia!! Siete davvero tantissimi!!!:)
Come al solito se vi va lasciate un commentino!
Alla prossima!
Rainbowpastels

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Capitolo 7
*** Panic! ***


Non sentirà nessuno, diceva, se ne stanno tutti in giardino a suonare, diceva.
Ero nel panico più totale. Da un lato ero contenta perché, insomma, la cosa era ricambiata e me l’aveva fatto capire abbastanza chiaramente, dall’altra parte ero terrorizzata perché non avevo idea di come comportarmi… Ero stata colta troppo alla sprovvista!
Rydel continuava a dormire tranquilla mentre io fissavo le rose sul comodino, decisi di svegliarla, lei avrebbe saputo cosa fare.
 
“Delly…” La scossi “Delly svegliati… Rydel ti prego svegliati, ho bisogno di te!” le dissi un po’ più forte.
“Mmmh… Che c’è Gi?” biascicò lei ancora parecchio assonnata.
“Ecco… Prometti di non urlare.”
“Promesso”
“Apri gli occhi e guarda sul mio comodino…”
“Oddio… AAAH” Le misi il cuscino sulla faccia per soffocare l’urlo.
“Ssssh! Non urlare! Stanno ancora dormendo tutti!” la rimproverai.
“Ok, ok, mi calmo!” disse ricomponendosi “Quindi ieri sera ha sentito, è un bene no?! Non pensavo facesse una cosa così!”
“Si.. Cioè no… Cioè forse! Aspetta, era lui?!” chiesi alzando la voce.
“Si era lui! Te l’avevo detto che l’avresti scoperto in fretta! Disse lei ridacchiando.
“E adesso io cosa faccio?”
“Intanto dovete parlare tra di voi, poi con calma cominciate ad uscire qualche volta, vi fidanzerete, poi ci sarà il matrimonio e io diventerò zia.”
“Ottima visione d’insieme, nulla da dire, ma non ti sembra di esagerare?!”
“Naaah!” mi fece un occhiolino “ Dai andiamo a fare colazione!”
 
“Buongiorno ragazze! Come mai così mattiniere?” ci salutò Stormie.
“Un ammiratore le ha lasciato dei fiori in camera ed è entrata nel panico, così mi ha svegliato e alla fine eccoci qui!” rispose Delly, la guardai con uno sguardo assassino.
“Ooh posso immaginare chi sia stato!” ridacchiò lei “Sto facendo i pancake, ne volete?”
“Si, grazie mille!” rispondemmo in coro.
Dopo un po’ che eravamo in cucina scesero i ragazzi.
Signore, ti prego, dammi il potere dell’invisibilità!
“’Giorno” dissero entrando in cucina.
Non sederti vicino a me, non sederti vicino a me, non sed.. ooooh accidenti!
“Ehi!” mi disse Riker sedendosi affianco a me.
“Ehilà!” dissi io diventando più o meno un peperone “Ehm, ecco… Grazie per… Hai capito no?”
“Oh, quello. Beh, non c’è di che!” mi disse con un sorriso.
Gli sorrisi e ricominciai a mangiare i miei pancake.
“Bene, vado ad editare come se non ci fosse un domani. Se avete bisogno di me io sono in camera.” Dissi una volta finita la mia colazione. Riposi il piatto nella lavastoviglie e scappai in camera.
 
Quando scrivevo, mettevo a posto le foto o creavo video avevo il vizio di mettere la musica ad un volume assurdamente alto. Potevano anche arrivare i ladri e rubare tutto che non me ne sarei mai accorta.
“Ehi, cosa ascolti?” chiese qualcuno togliendomi una cuffietta.
“Ma che diavolo?! Mi hai fatto venire un infarto!” gli dissi dandogli un leggero spintone.
Era Riker.
“Ahahah! Ho notato!” disse lui sedendosi sul mio letto.
“Non c’è niente da ridere!” lo presi in giro “Comunque era una playlist tatticissima creata con Spotify! Ci sono tutte le mie canzoni preferite qua dentro!”
“Un giorno le ascolterò tutte. Promesso!” disse togliendo i vestiti di Rydel da una sedia e mettendosi vicino a me sulla scrivania “Cosa stai mettendo a posto?”
“La rivista per cui avete fatto il servizio fotografico mi ha mandato le foto che non userà per l’articolo, pensavo di caricarle sul vostro sito!” gli risposi continuando a modificare la foto “Devo solo mettere a posto la luminosità e ho finito.”
Era imbarazzante il silenzio che si era creato.
“Senti… Lo so che sono single da poco… Ma, ecco… Non è che ti andreb…” Non lo lasciai finire la frase, d’istinto lo baciai.
Fu un bacio semplice, di quelli che ti fanno fermare il cuore per un secondo e poi ti riscaldano l’anima.
Lui era sorpreso.
“S-scusami. Io… Non so che mi è preso. Perdonami…” cercai di rimediare.
Non mi disse nulla, con una mano mi accarezzò il viso e mi baciò. Non era come il bacio di prima, era più intenso. Ti scioglievi con un bacio così!
Sentimmo delle urla e degli applausi dalla porta, c’erano tutti quanti, ci stavano spiando dall’inizio.
“Beh, direi che è ufficiale” disse lui abbracciandomi “Ora stiamo insieme.” Aggiunse sorridendo.




holaaaa!
scusate per il ritardo! ero impagnatissima!
allora? che va ne pare? commentate e ditemelo se vi va!
grazie a tutti coloro che hanno messo tra le preferite o tra le seguite la storia e ai lettori sileziosi! siete davvero tanti!!
a presto!!
rainbowpastels

 

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Capitolo 8
*** Bianca ***


Era passato più o meno un mese da quando io e Riker c'eravamo messi insieme. Le coste stavano andando alla grande per tutti, i ragazzi stavano avendo un gran successo e tra noi due le cose andavano a gonfie vele, non avevamo ancora pubblicizzato la nostra storia per evitare i paparazzi e tutte le cose che ci tengono dietro.
Ero felicissima, ma mi mancava tremendamente mia madre e quella stupida di Bianca.
Bianca è la mia migliore amica, l'avevo conosciuta alle superiori e da allora siamo diventate inseparabili.
Lei era il tipico genio che tutte le classi hanno, stava attenta tutte le dannate ore e dopo una letta veloce sapeva già spiegarti per filo e per segno tutto quello che c'era da studiare e forse anche di più!
È una ragazza normale, non una bellezza mozzafiato ma in qualche modo aveva un certo fascino. Dolce come il pan di zucchero con due occhioni marroni da cerbiatta e i capelli alla rinfusa.
"Ehi, che hai? Mi sembri un po' giù di morale." Mi chiese Rydel svegliandomi dal mio stato di trance mattutino "Mio fratello ha combinato qualche guaio dei suoi?"
"Eh, come? No no, tuo fratello non ha fatto nulla, anzi! Ho solo un po' nostalgia di casa..." le risposi addentando la ciambella davanti a me.
"Beh, prendi il primo aereo allora!!" Mi disse sorridendo.
"Stai cercando di sbarazzarti di me bionda!?" La presi in giro.
"Chi sta cercando di sbarazzarsi di chi?"chiese Riker entrando in cucina "Buongiorno splendore!" Mi diede un bacio sulla guancia e io gli risposi con un sorriso.
È tremendamente sexy.
"La tua ragazza ha nostalgia di casa, così le ho detto di prendere il primo volo per l'Italia!" Gli rispose "Non voglio sbarazzarmi di te!"
"Oh, capisco!" Disse lui sedendosi accanto me "Perché non vai? È da un mese che stai lavorando come una dannata, prenditi una pausa! Te lo meriti!"
"Ok, va bene. Vado a parlarne con i vostri genitori." dissi uscendo dalla stanza.
 
"Ehm... Mark, Stormie, potrei parlarvi un secondo?" Chiesi entrando in salotto.
"Certo cara, dicci pure!" Mi disse la donna paffutella con un radioso sorriso.
"Ehm... Volevo chiedervi se posso tornare a casa per una settimana... Ecco, vorrei fare una sorpresa a mia madre..."
"Certo! Nessun problema! I ragazzi non hanno impegni nelle prossime due settimane, perciò vai tranquilla!" Rispose Mark.
"Grazie mille!! Allora vado a fare le valigie!!" Dissi al volo mentre correvo di sopra.
 
In quattro e quattr'otto avevo finito di fare il mio fidato trolley.
"Gente ci vediamo tra una settimana!!" salutai e andai a mettere la valigia in macchina da Riker.
"Hai preso tutto?" Mi chiese mentre chiudeva il baule.
"Boh, penso di si!" Gli risposi mentre andavo a sedermi in macchina.
In pochi minuti arrivammo all'aeroporto, presi un biglietto last minute e nel giro di venti minuti ero pronta a partire.
"Lo sai che mi mancherai da morire?" Mi disse il biondo prendendomi per i fianchi.
"Oh andiamo, è solo una settimana!!"
"No, dovresti dire: lo so amore mio, non posso vivere neanche un secondo senza di te!" Apostrofò.
"Neanche per idea!" Lo presi in giro e lui mise il broncio. "Dai lo ammetto, mi mancherai un pochino anche tu! Comunque possiamo vederci in FaceTime o Skype quando vuoi!" Continuai.
"Sia lodata la tecnologia!!" Disse stringendomi a se.
"Attenzione si pregano i passeggeri del volo 07****** per ******* di procedere con l'imbarco. Grazie per l'attenzione!"
"È il mio..." Dissi un po' triste "Ci vediamo tra una settimana bel biondo!"
"La settimana più lunga della mia vita" e mi baciò.
 
 
Dopo 9 ore di viaggio toccai finalmente terra, recuperai rapidamente il mio bagaglio e chiamai un taxi.
"Buonasera, dove la porto?"
"Salve! La strada più veloce per arrivare a *******! Grazie!" Risposi al conducente.
Presi il telefono e avvisai quella testa di cocco del mio ragazzo che ero arrivata. Era strano non avercelo intorno.
 
A Riker
"Sono arrivata in Italia, sono viva (più o meno). Appena trovo un Wi-Fi ti chiamo.:*"
 
A Giovanna
"Ok a dopo. Mi manchi già.:("
 
Dopo circa una mezz'oretta ero arrivata davanti alla mia vecchia casa. Pagai il tassista e andai a suonare alla porta.
"SORPRESAAAAA!!" Urlai a mia madre mentre apriva la porta 
"Giovanna!!" Mi abbracciò "Oddio, che bello averti a casa! Ma perché non mi hai detto niente?"
"Ma non sarebbe stata più una sorpresa!" Ridacchiai mentre entravo.
"Ti va se chiamo Bianca e sua madre a cena? È da tanto che non vi vedete!"
"Si si va benissimo! Vado a disfare questo coso io intanto!!" Le dissi mentre salivo le scale.
Dopo neanche cinque minuti suonarono al campanello e io mi precipitai da quella tappeto della mia migliore amica.
"Stellinaaaaaa!!" Urlai saltandole addosso.
"Giiiiiii!!! Mi sei mancata troppo!" disse lei con le lacrime agli occhi.
 
"Allora universitaria? Cosa mi racconti di nuovo?" Le chiesi.
"Ah cara mia, ho una grande novità!" Non vorrei che svenissi all'improvviso per l'emozione, quindi siediti."
"Oddio. Sei incinta. Chi è stato!? Lo ammazzo."
"No, non sono incinta, a meno che lo spirito santo non abbia compiuto il santo miracolo per la seconda volta!"
"Allora cosa?" Chiesi più curiosa che mai.
"La mia facoltà mi ha concesso un trasferimento."
"Oh, wow! Dove vai di bello?"
"Appiccicata a casa tua!"
"OMMIODDIO!!!!!!! DAVVERO!?!?"
"Si! California, sto arrivandooooooo!! Non potevo starti lontana un secondo di più!"
"Quando partirai?" Chiesi stritolandola in un abbraccio.
"Quando te ne vai tu me ne vado anche io! ho già preso una camera nello studentato dell'Università!"
 
Oddio non potevo crederci! Lei con me, di nuovo! Un sogno che si avvera!
La settimana passò piuttosto in fretta e giunse il momento di ripartire.
"Ciao mamma! Ti chiamo appena arrivo!" Dissi a mia madre.
"Ciao GioGio! Ho già avvisato i Lynch! Vi aspettano all'aeroporto!"
"Bianca sei carica?"
"Come una molla!"
"Allora si parte!!!"
Dopo le ennesime nove ore di viaggio eccoci arrivate nella soleggiata California.
Entrammo nel salone dell'aeroporto per prendere i bagagli, notai subito un miscuglio di testoline bionde e more, che conoscevo tanto bene, mi misi a correre verso di loro con Bianca al seguito.
Appena Riker mi vide spalancò le braccia e io mi ci buttai a capofitto.
"Mi sei mancata tanto piccolina!" sussurrò mentre mi dava un lieve bacio sulla testa.
"Anche tu testa di cocco! È strano non averti accanto!" Dissi stringendolo più forte. "Ah! Ragazzi lei è Bianca! È la mia migliore amica, si è trasferita qua per l'università!"
Non feci neanche in tempo a presentarla che lei si era imbambolata a guardare uno dei Lynch boys e lui non era messo meglio!
 
 
//spazio autrice\\
Ok sono me 01:10 e io sono ancora in piedi! EVVIVA L'INSONNIA!!! Grazie a tutti coloro che recensiscono o leggono semplicemente! Mi fa piacere sapere che è apprezzata!
Lasciate un commentino se vi va! 
A presto!
Rainbowpastels 

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Capitolo 9
*** Pool Party ***


"Terra chiama Ross! Ross rispondi!" Lo prese in giro Rocky.
Lui gli diede uno spintone e diventò rosso come un peperone "Questa me la paghi fratello!" Disse cominciando a rincorrerlo per l'aeroporto.
"Ciao io sono Rydel, Giovanna parla spesso di te! Stasera ti va di restare da noi? Magari anche per la notte!" Chiese Delly per smorzare l'imbarazzo.
"Ehm, se non è un problema resterei volentieri, la camera nello studentato me la lasciano da domani!" Rispose lei scantandosi.
"Perfetto! Allora stasera grigliata per tutti! Vado ad avvisare mamma e papà!" Disse Rocky correndo verso la macchina.
"Ehi Rocky! Quello è il mio posto!" Gli urlò dietro Ryland e scoppiammo a ridere.
 
Il viaggio verso casa fu velocissimo, i ragazzi ci lasciarono davanti alla porta di casa con Stormie e andarono a prendere l'occorrente per la sera con Mark.
"Ragazze andate a sistemarvi, io comincio a preparare fuori!" Ci disse la signora paffutella entrando in casa.
"Ok mamma, chiamaci se hai bisogno!" Le rispose la figlia schioccandole un bacio sulla guancia.
Salimmo rapidamente le scale e andammo in camera nostra.
"Wow, camera vostra è davvero figa!" Esclamò Bianca entrando.
"Merito suo" disse Delly indicandomi e buttandosi sul letto.
"Troppa grazia!" La presi in giro mentre distavo rapidamente la valigia.
 
"Com'è andata la settimana?" Chiesi alla bionda mentre mettevo nell'armadio le ultime cose.
"Bene, siamo andati in spiaggia praticamente tutti i giorni!" Mi rispose "Però, ti prego, la prossima volta che vai via portati dietro mio fratello. Non ha fatto altro che deprimersi e tenere il muso tutta la settimana!" Mi supplicò.
"Va bene, va bene! Te lo prometto! Ah questi maschi!" Dissi buttandomi sul letto di fianco a Bianca che stava messaggiando con sua madre.
"Allora bella innamorata?" Le dissi togliendole il telefono dalle mani.
"C-cosa? Io innamorata? E di chi scusa?"
"Oh andiamo, ce ne siamo accorti tutti!" La stuzzicò Rydel "Non te ne devi vergognare! So di avere fratelli discretamente belli!" Rise "E guarda caso lui è l'unico ancora libero della famiglia!" Continuò.
"Dai lo so che ti piace, ti conosco piuttosto bene Bianchy!" Dissi dandole di gomito.
"Non chiamarmi Bianchy!" Disse buttandomi giù dal letto. "Ok, allora supponiamo che possa esserci un remota possibilità che mi piaccia. Se, e dico se, esistesse la cosa non sarebbe mai e poi mai ricambiata." disse sconsolata.
"Oh, ma ti posso assicurare che è ricambiata!" Le disse Rydel.
"Come fai a saperlo?"
"Sono sua sorella, io so tutto!" Disse con tranquillità. "Comunque fidati, si farà avanti."
"Preparati a scoprirlo in una maniera shoccante, perché i Lynch devono impressionare." Le dissi e mi beccai una cuscinata in faccia da Ry.
"SIAMO A CASAAAAAA!" Sentimmo urlare dal piano di sotto. "RAGAZZE METTETE I COSTUMI, GRIGLIATA IN PISCINA!"
 
Messi i bikini e presi gli asciugamani e qualcosa da mettersi una volta asciutti scendemmo in giardino. Rocky era già alla griglia super concentrato.
"Che buon profumo!" Esclamò Bià.
"Chef Rocky al vostro servizio!" Disse facendo un inchino.
Non feci in tempo a mettere giù asciugamano e vestiti che ero già finita in acqua.
"Ma che diavolo!?" Presi fiato tornando in acqua.
"Scusa non ho saputo resistere!" Disse Riker spostandosi il ciuffo cercando di raggiungermi.
"Non ero psicologicamente pronta!" Dissi schizzandogli dell'acqua in faccia "Sei uno sfigato!" Cercai di scappare ma lui fu più veloce e riuscì a prendermi per la vita
Mi aggrappai a lui a mo' di koala.
"Ti ho già detto che mi sei mancata?" Disse prendendomi i fianchi.
"Ormai lo sanno anche le pietre!" Lo presi in giro e gli stampai un bacio leggero sulle labbra. "Comunque io non so cos'abbiate voi Lynch, ma il tuo fratellino ha fatto colpo sulla mia amica. Saranno passate si e no 2 ore e lei è già cotta a puntino!" gli sussurrai.
"Abbiamo il potere segreto di far innamorare le ragazze" mi fece l'occhiolino "ad ogni modo direi che la cosa è discretamente ricambiata!" Continuò e mi schioccò un bacio.
"Uscite dall'acqua piccioncini o i vostri hamburger diventeranno dei ghiaccioli!" Ci apostrofò Rocky.
Gli feci una limguaccia e uscimmo.
 
La cena fu ottima, Rocky alla griglia era un portento.
Bianca e Ross si lanciavano qualche occhiatina ogni tanto. Erano così carini!
Dopo cena ci mettemmo sugli sdrai a bordo piscina, io ero accoccolata su Riker, Ross era seduto sul bordo della piscina con Rocky, Delly e Bianca erano su altri due sdrai, Ryland dopo cena era uscito con Savannah, la sua ragazza.
"Ragazzi che ne dite se questo week-end lo passassimo in campeggio?" Propose Delly.
"Ottima idea!" rispondemmo in coro.
"Bià, vieni anche tu vero?" Le chiesi.
"Se non creo disturbo vengo volentieri!" Rispose lei.
"Ma che disturbo! Siamo felici di averti tra noi!" Disse Ross, non aveva ancora parlato "V-vero ragazzi?!" Chiese in imbarazzo.
"Certo! Ci passiamo gli ultimi giorni prima di ricominciare a lavorare o andare in università!" Lo supportò Riker.
"Ok, allora avviso Ell domani!" Disse Ry con un sorriso.
 
Il jet lag si stava facendo sentire ancora una volta per me e Bianca, stavamo sbadigliando come ippopotami da un buon quarto d'ora.
"Ragazzi io me ne vado a dormire, sono stanca morta!" Disse alzandosi. "Dove dormo stanotte?" Chiese.
"Nel suo letto." le rispose Riker indicandomi.
"Beh e io!?" Gli chiesi alzando un po' la testa per guardarlo in faccia.
"Tu dormi con me stanotte!" Disse dandomi un bacio sulla fronte e stringendomi più a se.
"Vi prego, niente rumori molesti!" Ci prese in giro Rocky.
E scoppiammo a ridere.
 
 
 
 
 
 
//spazio autrice\\
Ok avete il diritto di uccidermi! Scusate se non ho aggiornato la settimana scorsa ma non ho proprio avuto tempo!:( scusatemi scusatemi scusatemi!
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo! 
A presto
Rainbowpastels

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Capitolo 10
*** Camping ***


"Allora, ricapitoliamo: tenda, presa, vestiti di ricambio, presi, costume, preso, la roba per lavarci, presa, sacco a pelo, pure, cibo a volontà, preso." Disse la bionda mentre spuntava il suo elenco.
"RAGAZZE MUOVETEVI. GIURO CHE VI LASCIAMO QUA!" Ci urlò Rocky dal piano di sotto.
"Stai calmo fustacchione, siamo pronte!" Lo presi in giro.
"Ehi! Guarda che sono geloso!" Disse Riker mettendo su il broncio.
"Oh, ma tu sei il più bel ananas di tutti!" Dissi dandogli un buffetto.
Caricammo velocemente i borsoni e l'occorrente vario sull'auto e partimmo.
"Bene, ragazzi andiamo a recuperare Ell e Bianca e poi... CAMPEGGIOOOO!" Urlò la bionda in preda alla felicità.
 
Dopo qualche minuto arrivammo a casa di Ell, fortunatamente Bianca era già lì, una tappa in meno da fare.
Il viaggio passò velocemente, Rocky guidò tutto il tempo con Ratliff al suo fianco. Ross, Rydel e Bianca dormirono per tutto il tempo, mentre io e Riker passammo il viaggio ad ascoltare un po' di musica.
Giunti finalmente a destinazione andammo in una parte di bosco leggermente nascosta nella quale la famiglia era solita andare.
 
"Wow" dissi sgranando gli occhi "È stupendo qui!"
C'era un piccolo spiazzo tra gli alberi adatto a piantare le tende e ad allestire un falò. Leggermente più in là c'era un magnifico laghetto con una cascatella. Era un posto magico!
"Ti piace?" Mi chiese Riker abbracciandomi da dietro "Veniamo qui da quando abbiamo conosciuto Ell! È merito suo se sappiamo dell'esistenza di questo piccolo angolo di paradiso!"
"Eh modestamente" disse lui vantandosi.
"Bene, ora che avete avuto questo momento pieno di pathos, possiamo andare a prendere della legna che ho fame?!" Intervenne Rocky.
"Mi spieghi come diavolo fai a non ingrassare mai!?" Gli chiesi.
"È un segreto!" Mi fece l'occhiolino "Ragazze voi piantate le tende e preparate il campo, noi ragazzi andiamo a cercare della roba per il fuoco! Ah, tra un po' dovrebbe raggiungerci Alexa!"
E sparirono tra gli alberi.
"Ehm, scusate se ve lo chiedo, ma chi sarebbe la ragazza che ha nominato tuo fratello?" Chiese Bianca tirando fuori la i picchetti e la tenda.
"Ah, giusto! Non la conosci! È la ragazza di Rocky!" Disse Delly "Eccola! Sta arrivando!"
 
"Ehi! Ciao ragazze!!" Ci salutò la biondina da lontano "Gi! Sei tornata, finalmente!!!!!" Aggiunse correndoci in contro.
Alexa e Rocky stavano insieme da una vita. Lei era tutta minutina con un corpo mozzafiato, capelli biondi come il grano e un sorriso favoloso, insomma era bellissima!
"Ciao Lexi!" La abbracciai "Mi sei mancata anche tu! Ah! Ti presento Bianca! Viene dall'Italia come me!"
"Ciao! Io sono Alexa! Ma chiamami pure Lexi!" Si presentò.
"Bianca!" Le strinse la mano "Piacere mio!"
"Bene ragazze, ci conviene finire di piantare le tende se no i ragazzi ci uccidono!" Disse Delly.
 
In men che non si dica avevamo già piantato le nostre quattro nuove camere creando una specie di accampamento. 
"Siamo tornati!" Ci urlò Ell mentre arrivava correndo.
"Abbiamo preso così tanta legna che sfido chiunque a finirla!" Disse Ross appoggiando la sua catasta in un punto e cominciando a disporla ordinatamente per creare il focolare.
"Sono sfinito!" Sbuffò Riker.
"Che polenta che sei!" Lo presi in giro.
"Ragazzi a lei niente cibo stasera!" Mise il broncio.
"Daaaaai che scherzo!" Lo abbracciai e gli diedi un bacio.
"Che ruffiana che sei!" Mi baciò di nuovo. "La mia ruffiana."
"Tua e solo tua!"
"Scusate piccioncini potreste darci una mano con la cena!?" Si intromise Rocky.
 
Dopo la cena rimanemmo per un po' tutti quanti attorno al fuoco e a guardare le stelle.
"Wow, non avevo mai visto uno spettacolo così!" Dissi con il naso all'insù.
"Ti stupisci proprio con poco eh!" Disse il biondo cingendomi le spalle con un braccio.
"Oh andiamo, chi non rimarrebbe affascinato da una cosa del genere!?" Chiesi indicando il cielo.
"La stella più bella di tutte è qui accanto a me. Non ho bisogno di tutto il resto, la meraviglia più bella sei tu."
Non sapevo cosa dire, nessuno mi aveva mai detto una cosa così dolce.
Lo guardai per qualche secondo negli occhi e lo baciai. Era uno di quei baci che non si spiegano a parole, sono talmente pieni di sentimento che non esiste alcun vocabolo per esporlo. Era un momento davvero magico.
 
Nel frattempo Ell era mezzo addormentato sulle gambe di Delly, Rocky e Alexa erano accoccolati sul prato e Bianca e Ross stavano parlando del più e del meno.
"Ragazzi, come ci dividiamo le tende?" Chiese Ross di punto in bianco tutto rosso in viso.
"Io mi prendo Lexi" disse Rocky stingendo la ragazza e schioccandole un bacio sulla guancia.
"Mi pare chiaro che io vada con Giovanna" disse Riker che nel frattempo si era steso e aveva appoggiato la sua testa sulle mie gambe.
"Io vado con Ell se non vi dispiace" disse Rydel a testa bassa.
"COSA!?" Scattò Riker.
"Ok, allora... Bianca... io e te dovremmo condividere la tenda" disse il biondino in grande imbarazzo.
"S-si! N-non c'è nessun problema! Anzi, mi fa piacere!" Rispose lei mentre diventava un peperone.
"Tu non dormi con lui." Disse Riker alla sorella, si alzò e andò verso il laghetto.
"Vado io.." mi alzai e lo seguii.
 
 
 
 
 
//SPAZIO AUTRICE\\
PERDONO! CHIEDO UMILMENTE PERDONO!
Ok, la finisco.. scusatemi se non ho aggiornato ma ero davvero oberata di cose da fare e non c'è la facevo a fare tutto!!
Scusatemi ancora!!
Bene, ditemi cosa ne pensate della storia! Mi fa piacere leggere i vostri commenti!!
A presto!
Xx
Rainbowpastels

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Capitolo 11
*** Don't Be Mad ***


Mi avvicinai a Riker lentamene, fissava il laghetto senza dire nulla. Avevo paura a interrompere quel momento di trance.
Lo abbracciai da dietro e appoggiai la testa alla sua schiena. 
"Che hai?" Chiesi titubante.
"Nulla" rispose freddo.
"Nessuno fa così per nulla." gli disse stringendolo un po' di più. "Ti va di parlarne?"
"D'accordo"
Si girò verso di me, mi prese per mano e andammo a sederci su un tronco caduto a poca distanza da lì.
"Rydel è sempre stata la mia sorellina da proteggere. Sono decisamente iperprotettivo nei suoi confronti." Disse d'un fiato "L'idea che qualcuno possa portarla via da me mi fa andare fuori di testa."
"Ed è per questo che sei scattato quando ha detto che vuole condividere la tenda con Ell."
"Esatto." replicò serrando i pugni.
"Se vuoi ci dormo io con lei!" Proposi.
"Non se ne parla nemmeno!"
"Allora prova a venderla così, tu vorresti stare con me ma qualcuno te lo vuole impedire, come ti sentiresti?"
"Uno schifo. Ma non smetterei di lottare per ottenere ciò che voglio."
"Ed è esattamente ciò che Delly farà!"
"Non se glielo impedisco..."
"E se io ti impedissi di impedirglielo!?" Gli risposi con un sorriso
"Io..."
"Ehi, è normale che tu sia geloso della tua sorellina, ma trasforma questo sentimento in felicità. Poi è con un bravo ragazzo! Non un bad boy da strapazzo"
"Hai ragione..." ammise.
"A-aspetta, che!?" Chiesi stupita "Non credevo bastasse così poco per convincerti!"
"Sei una stupida, lo sai!?" Mi prese in giro e mi schioccò un bacio a fior di labbra. "Torniamo dagli altri e sistemiamo le cose." Mi porse una mano e ci incamminammo.
 
"Come diavolo hai fatto a fare così in fretta!? Dimmi il tuo segreto!" Mi chiese Rocky stupito
"Credimi, non lo so nemmeno io!" Gli risposi.
Tornammo a sederci attorno al falò.
"Scusami, Delly." cominciò "Non dovevo reagire così. Puoi dormire con chi vuoi, non sono io a decidere per te, perdonami."
"Non preoccuparti Rik, non sono arrabbiata con te!" Gli sorrise.
"Ottimo, ora che è tutto risolto possiamo andarcene tutti quanti a dormire!!" Si intromise Rocky.
Ognuno prese il proprio sacco a pelo e andò alla sua tenda.
Mentre andavo a prendere il mio sacco a pelo in macchina trovai Ross e Bianca che si sbaciucchiavano dietro ad un cespuglio.
Vecchi volponi! Era ora!! Domani devo scambiare un paio di paroline con la mia cara amica! Pensai.
 
Entrai nella mia tenda e trovai Riker mezzo addormentato.
Sistemai il mio sacco a pelo e mi ci infilai dentro.
"Buonanotte biondo!" Dissi dandogli un bacio sulla fronte.
Lui mugugno qualcosa e mi tiro verso di se abbracciandomi.
 
"Non farlo, ti uccideranno." sentii bisbigliare fuori dalla nostra tenda.
Oh dannazione. Non feci in tempo a pensarlo che ci arrivò una secchiata d'acqua addosso.
"Ma che diavolo!?" Si alzò di scatto il biondo al mio fianco.
"ROCKY. COMINCIA. A. CORRERE." dissi infuriata "A. CORRERE. FORTE." e cominciai a rincorrerlo.
"Io te l'avevo detto!" Gli urlarono Alexa e Rydel.
In qualche modo riuscii a placcarlo e a buttarlo nel laghetto.
"Io ti affogo" dissi spingendolo sott'acqua.
"Ok, ok, ok, tregua." disse ormai senza fiato. "La tua ragazza è cattiva appena sveglia." urlò al fratello.
"Avrò la mia vendetta quando meno te lo aspetti." rispose lui.
"Vi siete trovati voi due eh!?"
"Forza bestie, asciugatevi! Mangiamo qualcosa e poi andiamo a fare una passeggiata qua intorno!" Prese in mano la situazione Bianca.
"Ok mamma!" Rispondemmo in coro io e Rocky.
 
"Ok , avete preso tutti i panini per il pranzo?" Chiede Ell.
"Si, ne ho qualcuno in più nel caso ci venga più fame!" Rispose Ross.
"Perfetto! Allora andiamo!" Disse Bianca al suo fianco.
 
"Aspetta un secondo Riker, devo allacciarmi una scarpa!" Lo implorai di fermarsi.
"Muoviti, tartaruga che non sei altro!" Mi prese in giro.
Nel giro di due secondi avevamo perso tutto il resto del gruppo.
"Ehm, secondo me sono andati di là!" Dissi indicando un sentiero.
"Boh, tanto vale provare!" Rispose il biondo.
Camminammo per una decina di minuti e ci ritrovammo nel bel mezzo del nulla.
"Ottimo. Ci siamo persi." dissi sedendomi a terra.
"La prossima volta ti regalo un paio di scarpe con gli strappi." mi prese in giro. "Ehi puoi anche ridere sai!?" Disse dandomi una leggera pacca sulla spalla. "Ehi che hai!?"
"Sono terrorizzata a morte." gli disse mentre tremavo come una foglia. "Moriremo qui."
"Non essere così tragica!" Disse alzandosi. "Proviamo ad andare di là!" Decise mentre mi alzava da terra.
Camminammo per un altro po' e trovammo una casettina disabitata.
"Si sta facendo scuro, rimaniamo qui per stanotte, domani cerchiamo un modo per tornare dagli altri ok?" Propose.
Mi limitai ad annuire.
 
 
 
 
//SPAZIO AUTRICE\\
Ok, lo so. Fa schifo.
Scusate se ci sono errori, non l'ho ricontrollato.
Cercherò di aggiornare il prima possibile ma ho davvero un sacco di impegni al momento.
Ditemi cosa ne pensate del capitolo! Grazie a tutti coloro che hanno letto e pazientato fino ad ora! Vi voglio bene!:)
Peace and love
Rainbowpastels

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Capitolo 12
*** 12. Dad ***


La casetta si rivelò essere un piccolo rifugio, era accogliente e con sorpresa trovammo del cibo in scatola pronto per essere mangiato.
"Ehi tutto bene?" Mi chiese il biondo.
Scossi la testa. Non stava andando per nulla bene, troppi ricordi stavano tornando a galla.
Sentii i miei occhi pian piano inumidirsi mentre mi abbandonavo su un divano mezzo rotto all'interno del salotto.
Riker si accorse delle lacrime che minacciavano di scendere e mi raggiunse.
"No, non piangere piccolina." cercò di calmarmi "Ci sono io qui con te, va tutto bene. Domani cerchiamo un modo per tornare dagli altri ok?" Continuò asciugandomi le lacrime che stavano scendendo.
Mi limitai ad annuire mentre mi accarezzava i capelli.
"Riker" lo chiamai con un filo di voce.
"Dimmi stellina" mi sorrise.
"Io avrei un po' fame.." Gli dissi e lui si fece scappare un risolino.
"Andiamo, ci sono delle scatolette in cucina." rispose allungandomi una mano per alzarmi.

Mangiammo fagioli e altro cibo in scatola per quella sera. Non era stata la miglior cena di sempre ma meglio di niente.
Fuori faceva davvero buio, solo la luna illuminava un po' quel paesaggio spettrale.
Sentii il panico montarmi dentro.
"I-io vado a dormire." affermai impassibile.
"Ok, vengo anche io" mi disse il biondo mentre mi raggiungeva sulle scale.

Entrai nella piccola camera da letto e mi infilai senza troppe cerimonie sotto le lenzuola.
Cercai di rannicchiarmi il più possibile, i ricordi e le immagini tornarono prepotenti nella mia mente e le lacrime ricominciarono a scendere.
"Ehi, ehi, non piangere" disse Riker stringendomi a se, mi feci più piccola contro di lui.
Riprese ad accarezzarmi i capelli e la schiena per farmi calmare. "Mi vuoi dire cos'hai?" Mi chiese dolcemente.
Cercai di parlare ma le parole mi morirono in gola.
"Non posso aiutarti se non capisco cosa succede" mi incoraggiò.
"M-mio padre.." dissi prima che altre lacrime scendessero dai miei occhi.
Lui mi guardò e mi fece un cenno di incoraggiamento per continuare.
Presi un respiro profondo e cominciai a parlare "Avevo 4 anni, eravamo andati a fare un'escursione in montagna tutti insieme... Mio padre era un appassionato di montagna, l'adorava e gli piaceva sempre prendere dei sentieri più difficili rispetto a me e mia madre... Quel giorno ci separammo ad un bivio, erano due sentieri gemelli, uno parallelo all'altro che arrivavano allo stesso rifugio.
Dopo un paio d'ore di camminata io e mia madre arrivammo alla fine di quel sentiero semplice con la certezza che lui fosse già arrivato a destinazione come al solito. Ma non era così. Aspettammo per ore  alla fine del sentiero e poi tutta la notte in quel dannato rifugio. Lui non è mai tornato. Lui è rimasto tra quelle sue montagne, è rimasto solo mentre... mentre..." non finì la frase, non volevo finirla, era un colpo al cuore ogni volta.
"Ho capito, ho capito" disse tenendomi stretta al suo petto.
"Questa situazione mi ricorda quella dannata volta." continuai.
"Ehi, ci sono io con te. Domani chiamiamo Ell in qualche modo, lui conosce a memoria ogni punto di questo posto." mi rassicurò "E non piangere, sei più bella quando sorridi!"

I miei occhi si fecero pesanti di lì a poco mentre Riker mi cullava tra le sue braccia. Mi sentivo al sicuro con lui.
"Grazie Rik" sussurrai "di tutto"
"Sono io che devo ringraziare te. Ora dormi, domani arriverà presto e noi dobbiamo andarcene da questo posto." mi diede un bacio sulla fronte. "Buonanotte principessa"
"Buonanotte testa di cocco" dissi stringendo il suo torace "ti amo".
Lo dissi senza accorgermene, le parole uscirono così, senza preavviso.
Mi addormentai subito dopo averglielo detto, non sentendo alcuna risposta a parte un sussulto per la sorpresa e un'abbraccio che diventò più saldo e forte.

//SPAZIO AUTRICE\\ 
Non odiatemi. Mi odio già io per non aver aggiornato da così tanto tempo.
Scusate se ci sono errori, ho scritto in fretta senza ricontrollare.
So che fa schifo ma non avevo altre idee.
Lasciate un commentino se vi va!
Scusatemi ancora!:(
A presto 
Raibowpastels

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Capitolo 13
*** Safe ***


Mi svegliai sentendo una mano che mi accarezzava i capelli.
"Buongiorno" mi disse con una voce assonnata.
"Ciao" sussurrai
"Ho chiamato Ell, c'era un telefono di emergenza di sotto, dovrebbe arrivare a momen.."
"EHILÀ USCITE DA LÌ CHE CE NE TORNIAMO A CASA!" Sentimmo urlare da fuori.
"Tempismo perfetto!" Disse il biondo sorridendomi.
Ci precipitammo da lui, ero talmente felice di vederlo che gli saltai addosso.
"Ti prego, portami via da questo posto." gli dissi
"Ehi, ti ha fatto qualcosa quel biondo laggiù?" Mi chiese "Perché se ti ha fatto qualcosa lo lascio qui!" Cercò di confortarmi.
"No no, non ha fatto nulla, anzi!"
"D'accordo ti credo" mi rispose il moro "RIKER NOI CE NE STIAMO ANDANDO!" Gli urlò dietro
"ASPETTATEMI!" Ci corse dietro.

"Mi spiegate come diavolo siete arrivati lì?" Ci chiese Ell "Se volevate un po' di privacy bastava dirlo" ammiccò e io gli tirai un pizzicotto su un braccio "ahio!"
"Siamo rimasti indietro e ci siamo persi" rispose il biondo "Pensi sempre male! Vecchio pervertito."
"Dovevo allacciarmi una scarpa e siamo rimasti indietro... Due secondi dopo eravate spariti" dissi.
"Ci credo solo perché me lo dici tu!" Mi fece l'occhiolino "Forza torniamo dagli altri e poi ce ne andiamo a casa!"

Dopo un paio d'ore tornammo dove avevamo lasciato le tende.
Bianca mi corse in contro e mi abbracciò "Ti prego dimmi che non è successo" mi sussurrò.
"È successo Bià... Mi è tornato in mente tutto." gli risposi a bassa voce.
"Scusami dovevo rimanere con te.." Mi disse dispiaciuta.
"Non fa nulla!" Le sorrisi, "ora sono qui, è quello che conta no? Ora andiamo a casa"
Caricammo velocemente le nostre cose in macchina e tornammo a casa.

Nei giorni successivi i ragazzi ebbero moltissime interviste per pubblicizzare il nuovo disco e tra un paio di settimane sarebbe cominciato il tour.
Bianca stava sempre al college piena di esami da fare e ci sentivamo di rado.
Io stavo sempre con i ragazzi e lavoravo ininterrottamente sul loro blog, era divertente in fondo!

"Giovanna!" Mi chiamò Stormie "Prepara le valigie! Domani si parte per il tour!"
"Subito!" Le risposi.
Buttai alla rinfusa i miei vestiti in un paio di borsoni.
Riker entrò in stanza e si buttò sul mio letto "Sono dannatamente stanco" disse con la faccia immersa nel cuscino. "È stressante tutto questo! Cioè non fraintendermi io adoro tutto questo eh, ma vorrei un po più tempo per noi..."
"Oh testa di cocco sei così diabete quando dici queste cose!" Lo presi in giro e mi buttai sopra di lui.
"Ha ha ha, simpaticona" e mi baciò.
"Più simpatica di te" lo presi in giro.
"Ti amo così tanto" mi sussurrò a fior di labbra."E sei dannatamente carina quando sei così rossa" gli tirai un pugno sul braccio.
"Poi sono io quella simpatica eh!?" Lo abbracciai "comunque ti amo anche io" dissi nascondendo la mia faccia nell'incavo del suo collo.

//SA\\
Ciao amici! Lo so è corto e fa schifo... non sapevo cosa scrivere e questo è quello che è uscito.. Scusatemi, spero di avere migliori idee in futuro e migliorerò..
Grazie del supporto
A presto
Rainbowpastels

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Capitolo 14
*** New York ***


La vita in tour è meravigliosa, ma la cosa ancor più bella era viaggiare con la mia famiglia gigante.
Mancavano solo un paio di date in America e poi saremmo partiti per l'Europa, sarei ritornata a casa dopo tanto tempo.
In questi mesi erano successe parecchie cose, sia belle che brutte. Rocky e Alexa si erano lasciati e ripresi un paio di volte ma avevano scelto di lasciarci definitivamente, il loro rapporto non era più "sano". Ross e Bianca stavano insieme ed erano quasi più diabetici di Rydel ed Ellington. Io e Riker bisticciavamo un po' ma nulla che non si risolvesse.

Eravamo tutti in pullman a occupare in qualche modo il nostro tempo, Rocky si alzò e andò al microfono del mezzo:
"Bene signori e signore, benvenuti a New York City!" Urlò.
"Siamo veramente già attivati?!" Chiese Ell svegliandosi "Ma se ho dormito solo un'oretta!"
"A dir la verità ne hai dormite 5!" Lo prese in giro la bionda.
"Ok ragazzi, adesso andiamo in hotel e mettiamo giù le vostre cose." Disse Stormie "Avete il giorno libero, quindi fatevi un giro per la città e state attenti a non perdervi!"
"Dai mamma abbiamo tutti più di 20 anni!" Si lamentò Rocky.
"Oh, lo so. Ma per me sarete sempre i miei bambini!"

Scaricammo le nostre valigie in un super hotel a 4 stelle.
"Wow! È meraviglioso qui!" Dissi buttandomi sul lettone.
"Meraviglioso come te" disse il ragazzo con cui condividevo la camera.
"Sei veramente sexy con questi occhiali, lo sai!?" Lo presi in giro.
"Oh andiamo, so che fanno schifo ma sono cieco come una talpa!" Scherzò. "Andiamo a fare un giro mia principessa?"
"Certo mio principe!"

New York è come avevo sempre immaginato, caotica ma bellissima, il tutto era reso ancora più bello dal ragazzo che avevo affianco.
Camminavamo mano nella mano per le stare della grande mela sorseggiando un frappuccucino appena comprato da Starbucks.
"Sai, mentre eravamo in pullman stavo pensando a noi.." Disse lui pensieroso "Stavo facendo un paio di conti e ormai è quasi un anno che stiamo insieme, è passato velocissimo il tempo."
"Il tempo corre quando si sta bene" gli sorrisi e lui si bloccò alla vista di qualcosa.
"Aspettami qui e non voltarti finché non torno ok?" disse il biondo.
"Ok, ok, ma ehi! Tutto a posto?" Mi stavo agitando, che diavolo?!
"Certo amore, due minuti e sono qui!" Mi diede un bacio in fronte "E non girarti!" Mi urlò.

Passarono una decina di minuti quando tornò da me con una sportina celeste sulla quale non riuscivo a leggere cosa c'era scritto su.
"Ok, è praticamente passato un anno e non ti ho mai regalato nulla" cominciò.
"Ma non importa! A me basta averti al mio fianco!"
"So che non sei una persona materiale e che ti senti in imbarazzo quando ti fanno regali costosi e quant'altro, ma non ho saputo resistere" aprì la sportina e tirò fuori una bustina più piccola "So che mi odierai perché ti ho comprato questa cosa, ma era da tanto che ci stavo pensando... Ti amo da morire, così tanto che fa male e ho una paura matta di perderti." Aprii la bustina mostrando un bellissimo anello con un diamantino su.
"Oddio, non vorrai mica chiedermi di..." Entrai nel panico.
"No, cioè non ora per lo meno, siamo ancora troppi giovani e ci sono troppe cose in ballo, ma è una promessa futura, sei mia e lo sarai per sempre se lo accetterai"
"Tu sei pazzo" dissi buttandogli le braccia al collo.
"Certo. Pazzo di te" e mi baciò.



//SPAZIO AUTRICE\\
INCREDIBILE HO AGGIORNATO!
Scusatemi davvero, vi ho fatto aspettare un casino di tempo!:(
Comunque vi devo dire che, ahimè, il prossimo sarà l'ultimo capitolo..
Come sempre lasciatemi qualche segno del vostro passaggio, tipo un commentino :)
A presto! 

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Capitolo 15
*** Epilogue ***


*10 anni dopo*

"Sono passati anni da quel giorno a New York, i ragazzi nel giro di pochissimo tempo ebbero un gran successo nel campo della musica, pubblicarono numerosi album, ma decisero all'unanimità cdi sciogliere il gruppo e prendere strade diverse.

Rydel scelse il campo della moda diventando una stilista affermata e ufficialmente fidanzata con Ellington ormai divo di Broadway. Ross ha confermato la sua carriera d'attore sul grande schermo insieme alla sua amata Bianca oramai diventata dottoressa. Rocky e Riker decisero di rimanere nell'ambito musicale, aprirono un'etichetta indipendente per nuove band emergenti, la quale stava andando decisamente alla grande. Io? Io sono diventata una delle più importanti e influenti blogger americane.

I ragazzi si saranno anche sciolti, ma sono pur sempre una famiglia, una meravigliosa e chiassosa famiglia che si allargava di anno in anno. L'anno scorso io e la testa di cocco abbiamo tenuto fede alla promessa che ci eravamo fatti tanti anni prima davanti a quel negozio di Tiffany, ora ai nostri anulari stanno due anelli che ci legheranno per tutta la vita. Dal matrimonio abbiamo avuto due splendidi bambini, Benjiamin e Jemima, sono splendidi un mix perfetto di noi due.

Ringrazio chiunque per quella telefonata in quel giorno normalissimo, quasi monotono. Senza il mio primo blog non sarei mai riuscita a incontrare l'uomo della mia vita, il grande amore che resterà per sempre nel cuore di chi l'ha vissuto. Grazie a quel blog ho trovato un lavoro e degli amici veri, di quelli che conti sulle punte delle dita.

Sto fissando questa pagina web con le lacrime agli occhi, qui tutto è iniziato e qui sta anche per finire. Ebbene si, ho deciso di chiudere questo blog, non postavo nulla da secoli ed ora ne ho uno più grande, quello "vero". Questo perciò non è un addio, ma solo un arrivederci e un invito a trasferirvi sulla mia vera pagina, quella che seguo e curo ogni giorno della mia vita.

Perciò eccoci alla fine, arrivederci,

con affetto,

Giovanna.

P.S. Ah per chi se l'avesse chiesto, Rocky ha messo la testa a posto e sta per fare la proposta ufficiale alla graziosa Karen!"
 

Finisco di scrivere queste righe pesanti come macigni e mi scappa qualche lacrima.

"Ehi amore, perché piangi?" mi chiede una voce alle spalle.

"Ho chiuso il blog, il primo, quello storico.." rispondo con malinconia.

"Ringrazierò quel coso ogni giorno della mia vita per avermi fatto incontrare la più bella persona sulla faccia della terra." e mi baciò.

 

FINE

//SPAZIO AUTRICE\\ 

BOOOOM ecco la fine. Non ci credo di aver finito questa FF.. Mi mancherà scrivere di Giovanna e Riker..

Ma ehi, scriverò altro quindi se vi va seguitemi quando pubblicherò qualcosa di nuovo!

Grazie mille a tutti coloro che hanno letto la storia, stellinato e commentato!

A presto!!:)

 

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