Killian versus the modern world

di Katnip_GirlOnFire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Hook versus the Toaster ***
Capitolo 2: *** Captain Floor featuring: BOOKS! ***



Capitolo 1
*** The Hook versus the Toaster ***


Imparò con le maniere forti a non infilare il suo uncino nel tostapane.
 
Lottò con quell’arnese per oltre venti minuti, prima di accettare il fatto che non sarebbe riuscito a liberarsi senza un aiuto esterno. Quindi chiamò lei.
 
«Killian, mi dispiace di essere andata via prima oggi, ma dovresti smetterla di mandarmi messaggi provocatori, altrimenti non riuscirò a fare niente di niente – e questo significa solo che mi ci vorrà molto più tempo a tornare a casa da te.» Rispose lei al telefono, nel chiaro tentativo di sembrare irritata. Ma lui era capace di leggerla come un libro aperto anche senza vederla in volto, e sapeva che stava sorridendo durante la ramanazina, a niente servì l’impegno che impiegò per sembrare brusca.
 
«Non preoccuparti, Swan, ho finito di riempirti la mente con i miei più oscuri desideri – per oggi.»  Era letteralmente in grado di sentirla roteare gli occhi. «Ma  non è per questo che ti ho chiamata, temo.»
 
«Oh…» la sua voce era intrisa di preoccupazione e ansia ancor prima che chiedesse altre informazioni. «Che sta succedendo, allora?»
 
«Io…sembra che sia rimasto incastrato. Ho tentato, ma questo mostro metallico non vuole mollare la presa. Ho bisogno del tuo aiuto, tesoro.»
 
«Aspetta, che?»
 
«Questa calda, lucente cosa argentata che chiamate tosta-pane» Esitò, il nome suonava estraneo sulla sua lingua, e si chiese come facessero le persone di questo reame a inventarsi nomi ridicoli come cellulare, tosta-pane, e radio. Emma ancora non era risucito a convincerlo che l’ultimo non avesse niente a che vedere con un’altra bizarra parola, radioattività, della quale aveva capito solo che era qualcosa che doveva essere temuta, qualcosa che poteva fare BOOM inaspettatamente.
 
Lei ridacchiò. «Killian, cosa hai fatto al nuovo tosta-pane che abbiamo appena comprato per l’appartamento?»
 
«Non l’ho toccato – ancora. E a meno che tu non lo voglia vedere ridotto in brandelli ti suggerirei di raggiungermi e salvarmi, salvatrice.»
 
Emma non riuscì a trattenere lo stupido sorrisino che le illuminò il viso alle sue parole. Stupido, adorabile idiota. «Sai che correrò sempre a salvarti. Sto arrivando.»
 
--
 
Entrò nell’appartamento e trovò Killian che sedeva sul pavimento della cucina, stringendo il tosta-pane nel suo braccio destro – la mano che ne accarezzava un fianco – . Dall’interno del mostro metallico sbucava il suo uncino, che era stato prontamente sganciato dalla protesi di sostegno, ora impiegata per sostenere il peso della sua testa mentre contemplava l’oggetto con un’espressione – affezzionata?- sul volto.
 
«Non dirmi che avete legato mentre io non c’ero.»
 
Lui sollevò lo sguardo nella sua direzione e roteò gli occhi, alzandosi velocemente in piedi e portando il tosta-pane –con uncino annesso- sul piano della cucina per permetterle di valutare la situazione.
 
Prima di rivolgere anche solo un’occhiata all’oggetto, Emma poggiò una mano sulla sua spalla chiendendogli con un accenno di serietà, «Stai bene? Ti sei fatto male?»
 
Killian sorrise e la attirò a se per darle un lungo e tanto atteso bacio sulle labbra. Svegliarsi in un letto senza la sua Swan era stata una tortura, anche se lei lo aveva avvertito la sera prima che si sarebbe dovuta svegliare presto.
 
(Le aveva chiesto di svegliarlo per fare colazione insieme – cosa che, ovviamente, lei non aveva fatto.)
 
(Però gli aveva lasciato un bigliettino sul comodino che diceva già mi manchi, insieme a una tazza di caffè di Granny e un piccolo paninetto che pare si chiamasse bagel.)
 
(Lo aveva mangiato tutto in due morsi ed era ancora abbastanza affamato da trascinarsi verso la cucina e decidere di tentare la sorte con l’oggetto lucente che sarebbe dovuto servirgli per scaldare il pane.)
 
«Mi sei mancata stamattina, tesoro.»
 
«Mi sei mancato anche tu.» Emma lo baciò ancora una volta gli carezzò braccio, fino ad arrivare alla mano, che strinse piano prima di rivolgere nuovamente l’attenzione al tosta-pane.
 
Sollevò l’arnese ad altezza naso, rigirandolo a testa in giù e scuotendolo con una certa aggressività. L’uncino si mosse un po’ all’interno, ma si spostò solo di pochi millimetri dalla posizione originaria.
 
«Bene,» disse, mettendo giù il tosta-pane con un sospiro, «che si fa ora?»
 
«Forse potremmo usare un qualche tipo di leva per farlo uscire di lì?»
 
Emma annuì e si spostò per prendere una forchetta da uno dei cassetti e mostrargliela. Killian alzò un sopraccicglio scetticamente. «Che c’è? È la cosa più vicina a una leva che abbiamo, da queste parti.»
 
Si diedero i turni per colpire il tosta-pane con la posata, ma l’unica cosa che riuscirono ad ottenere fu una forchetta piegata e ormai inutilizzabile.
 
«Basta, sono ufficialmente rimasta a corto di idee.» Disse lei con un sospiro afflitto, lasciandosi cadere su uno sgabello.
 
«C’è solo una cosa da fare ora, tesoro, lo sai.» disse Killian con un’espressione solenne sul volto.
 
«Davvero non c’è nessun altro modo?» chiese, le sopracciglia aggrottate e l’espressione imbronciata che la facevano sembrare una bimbetta.
 
Lui scosse la testa lentamente. «Temo di no, Swan.»
 
«Ok, ma fallo in fretta. Non voglio guardare.» rispose incrociando le braccia al petto e distogliendo lo sguardo dal tosta-pane condannato.
 
«Come desideri.»
 
Killian aprì uno deglia ramadietti della cucina e ne tirò fuori una padella.  Tornò al ripiano e la sollevo sul tosta-pane, tenendola sospesa sopra di esso per pochi secondi prima di sollevarla dietro la sua spalla e picchiarla forte sul povero aggeggio con un sonoro Clonk!
 
Colpì il tosta-pane un paio di altre volte prima di poggiare la padella da un lato e esclamare, «Vittoria, finalmente!»
 
Emma si girò per vederlo reinserire l’uncino sulla sua protesi con un sorriso fiero in volto.
 
«Ben fatto.» Lo baciò sulla guancia, come PREMIO per i suoi sforzi. «Adesso dobbiamo occultare il cadavere.»
 
«Sarà un piacere per me liberarmi di questa dannata cosa mostruosa.» Disse lui  raccogliendo i resti del tosta-pane in un sacchetto di plastica con ghigno soddisfatto.
 
«Promettimi solo che non infilerai il tuo uncino nel prossimo che compreremo.» rispose lei, lanciandogli un’occhiata storta.
 
«Aye. Pescare il pane dal tosta-pane è un’impresa che non ho intenzione di tentare di nuovo, tesoro. La prossima volta sacrificherò una forchetta al suo posto»

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Eilà salve :)
Sono resuscitata.
Torno con una traduzione di una serie di OS adorabili che ho trovato su tumblr. Vi consiglio di leggerle in originale, se ve la cavate con l'inglese. L'autrice è 
that-first-glace-feeling, e questo è il link dell' OS.
Io ho ancora un po' di difficolta a tradurre, soprattutto coi pronomi He e She, che in inglese ci stanno ogni mezza frase, ma in italiano suonano davvero male.
Se avete consigli o errori da farmi notare, vi prego, recensite.
E.

 

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Capitolo 2
*** Captain Floor featuring: BOOKS! ***


«Sei nella corsia di emergenza perché stavi facendo COSA?!»
 
Emma praticamente urlò nel telefono fregandosene altamente se quello di cui aveva bisogno in quel momento fosse riposare piuttosto che sentirsi urlare contro. Era furiosa con lui, e si sarebbe assicurata che ne percepisse ogni minuscola parte, in modo da pensarci due volte prima di fare qualcosa di così stupido di nuovo.
 
«Tesoro, non dirmi che ce l’hai con me per qualcosa di innocente come aiutare un’amica.»
 
«Col cavolo non me la prendo con te con te se finisci all’ospedale per farlo, Killian!»
 
«Em-» Gli attaccò in faccia. Non poteva parlargli in quel momento, era troppo arrabbiata per sentire la sua voce. Era icredibile, il suo pirata.
 
Emma si infilò nel suo maggiolino e inviò un messaggio a sua madre prima di partire verso l’ospedale, chiedendo a lei e David di portare Henry da Regina per quella sera, dal momento che lei sarebbe stata impegnata con un’emergenza Killian.
 
E siccome l’ultima volta che Emma aveva accennato a un’emergenza Killian di cui doveva occuparsi, fu quando il suo uncino rimase incastrato nel tosta-pane e ci vollero ore prima che lei diede per vinti i tentativi di liberarlo con delicatezza dall’eggeggio e desse il permesso a Killian di fracassare l’arnese maledetto con una padella, Mary Margaret capì subito che questa volta si doveva trattare di qualcosa di altrettanto lungo e comico.
 
Ma certo. Fammi sapere se devo correre al negozio a comprarti un altro tosta-pane.
 

Emma alzò gli occhi al cielo e sbuffò una risatina.
 
Grazie, mamma. E non questa volta.
 
Parcheggiò il maggiolino e scese velocemnte, sbattendo il portello e correndo alla reception. Compilò in fretta il modulo e camminò a passo svelto verso la camera dove Killian era stato trasferito, dove lo trovò con alcuni graffi sul viso e anche un taglio profondo, fortunatamente piccolo, sul sopracciglio sinistro.
 
«Sei. Incredibile.»
 
«Anche io sono felice di vederti, tesoro.»
 
«Seriamente, Killian? Chi è che si fa male sistemando dei libri su uno scaffale?»
 
«Pirati dannatamente belli con un uncino al posto della mano?»
 
Lei roteò gli occhi e dovette respirare profondamente per reprimere l’impulso di colpirlo sulla spalla. Era così, così, ugh. «Cosa ha detto Belle?»
 
«Intendi dopo aver riso di me per dieci minuti buoni prima di realizzare che la pila di libri non si muoveva?»
 
Emma alzò le sopracciglia e non riuscì a trattenere la risatina che le sfuggì dalle labbra alle sue parole.
 
«Cosa è successo, esattamente?» Riuscì a dire fra altre risatine sfuggite al suo autocontrollo.
 
«Come ti ho detto stamattina, mi recavo alla biblioteca per ringraziare  in modo appropriato Belle per avermi slavato la vita. Quando sono giunto a destinazione mi sono offerto di aiutarla a pulire gli scaffali e ordinare i libri. Ero in cima alla scala a collocare i libri sullo scaffale più alto quando ho visto un libro che ha catturato la mia attenzione. Ho allungato la mano per prenderlo e credo che il mio piede sia scivolato, perché un secondo dopo ero sul pavimento con un mucchio di libri sopra di me.» Le spiegò tutto in una volta, come fosse troppo infastidito da se stesso per lasciare che le parole si tratennessero nella sua bocca un minuto di più.
 
Emma si mordicchiò il labbro inferiore e mise sua la sua miglior faccia seria mentre annuiva leggermente. Stava tentando in tutti i modi di non ricominciare a ridere di lui per il suo essere così adorabilmente imbranato. Dio, chi resta intrappolato sotto una pila di libri? Killian Jones, a quanto pare.
 
«E,» si schiarì la gola, «qual è il libro che ti ha distratto, se mi è concesso chiedere?» Tentò di prendersi gioco del tono serio della sua voce e dell’espressione comicamente solenne che  indossava di tanto in tanto.
 
Lui si grattò nervosamente dietro l’orecchio e borbottò una risposta.
 
«Scusa, cosa hai detto?» Oh, sarebbe stato divertente, lo sentiva.
 
Sospirò esasperato prima di dire, «Era Peter Pan, va bene?»
 
A quel punto lei non ruscì più a trattenersi, e scoppiò a ridere per quella che probabilmente era la centesima volta da quando aveva ricevuto la sua chiamata quel pomeriggio.
 
«Ma davvero?»
 
«Henry…Henry mi dice sempre che questo reame ha una visione di me molto differente descritta in quel libro e sono sempre stato curioso.»
 
Emma scosse la testa e annullò la distanza tra loro, sistemando alcune ciocche dei suoi morbidi capelli che gli ricadevano sulla fronte prima di stringergli le braccia al collo e lasciare un bacio veloce sulle sue labbra.
 
«Beh, forse dovremmo fare il passo che ti ha quasi ucciso* e finalmente leggere quel libro. Sono sicura che a Belle non dispiacerà lasciartelo prendere in prestito, a patto che tu stia lontano dagli scaffali quando lo restituirai.»
 
«Di quello puoi esserne sicura, tesoro.»
 
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*"We should kill what's nearly killing you". Non sapevo come rendere il gioco di parole. Ha fatto del mio meglio.

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Buonasera! :)
Mi sono divertiata così tanto a tradurre la storia del tosta-pane che ho tradotto subito il seguito.
Ho avuto problemi ha inserire il link della storia originale, nel capitolo precedente. Se non riesco a infilarlo qui (e considerato il mio disastroso rapporto con la tecnologia, è probabile che non ci riesca), scrivetemi, e vi invierò il link seduta stante.
Come ho già detto, se avete errori da farmi notare o consigli sarò felicissima di leggere le vostre recensioni :*
E.
Ecco il
Link (spero)

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