La rosa

di Didolinasissy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Blackmail ***
Capitolo 2: *** Persecution ***



Capitolo 1
*** Blackmail ***


 

Rose Dickens! Un'adolescente americana come tante altre, che abitava nella piccola cittadina di St. Francis, in Pennsylvania.
Una ragazzina loquace, bella, forte, vanitosa e intelligente, fin troppo!
Era di media statura, con una corporatura molto esile e mingherlina, gli occhi chiari ed i capelli lunghi, scalati e castani.
Non era molto socievole, di amiche ne aveva poche, pochissime.. Ma una c'era una in particolare, che l'aveva sempre confortata, che non le aveva mai parlato dietro... E quell'amica era Jasmine!
Aveva 19 anni e frequentava l'ultimo anno di liceo della Kimberly High School. Era davvero brava a scuola.
Infatti fin da piccola, aveva sempre avuto una passione sconfinata per lo studio, in particolare per la lettura e la scrittura.
Quella scuola era davvero molto stramba e pericolosa: c'erano bulli e bulletti, acker, ragazzi e ragazze che avevano avuto varie esperienze nelle galere.
Uno di questi era proprio Jonas, considerato il ragazzo più popolare e ricco della scuola.
Era alto e magro, gli occhi verdi ed i capelli biondi, insomma lo definivano un vero e proprio angelo, ma caratterialmente era davvero una bestia.
Un donnaiolo, ed un bullo con la B maiuscola, ed una delle tante vittime del bullismo di questo ragazzo era proprio Rose.
La giovane, di questa situazione a volte ne soffriva un pò, ma la sua forza ed il suo orgoglio non lo davano a vedere, inoltre spesso li ignorava, anche perchè quando succedeva veniva difesa da Jasmine.
Rose era molto furba, e quando si trattava di difendersi, usava un'arma che con quel ragazzo funzionava sempre;
Il ricatto!
Jonas era fidanzato da anni. La sua ragazza si chiamava Sharon, e suo padre era il sindaco della città.
Sharon era esattamente come Jonas, una bulla senza pietà e anche lei prendeva sempre in giro Rose, ma il rapporto che c'era tra le due ragazze era molto diverso; Sharon non sopportava Rose per vari motivi.
Rose, anni fa, aveva avuto il grande coraggio di mandare Jonas in carcere perchè si era accorta che lui spacciava droga insieme ad un suo amico della scuola. Sharon, allora, aiutata da suo padre, riuscì a pagare la cauzione per far uscire il fidanzato dal carcere.
Da allora, tra le due ragazze c'era rancore reciproco.
Ore 7:30.
 La luna lasciava spazio al sole, e per i ragazzi della Kimberly High School, iniziava un altro faticoso giorno:
Tutti i studenti erano radunati nei corridoi della scuola, attendendo che le lezioni iniziassero.
Rose, quella mattina, era arrivata in anticipo, ed aspettava con pazienza l'arrivo della sua amica Jasmine.
La vide correre in lontananza, e sorrise divertita:
- Ehi Jaz!
- Uff! Rose, ciao! Ho fatto una corsa folle per arrivare fin qui.
- Perchè? Ti sei svegliata tardi, per caso?
- Ehm.. no. In realtà è successo che..
- Ah, ho capito! Dovevi incontrarti con Bradley.
- Ecco, hai capito al volo.
Bradley, era il fidanzato di Jasmine. Stavano insieme ormai da tre anni, ed erano una coppia molto affiatata.
Rose li invidiava tantissimo, lei in tutta la sua adolescenza non aveva mai avuto qualche bel ragazzo che le avesse fatto la corte.
La gente le diceva che lei era ancora una bambina ingenua ed immatura, e forse avevano ragione!
La voce dell'amica, la fece destare dai suoi pensieri:
- Voleva vedermi, sai doveva andare a lavoro. 
- Si.. Capisco! - disse con voce flebile.
- C'è per caso qualcosa che non va, Rose?
- Eh? No, no. È tutto a posto. Dai entriamo, le lezioni sicuramente saranno iniziate da un pezzo..
- Già. Scusami se ti ho fatto ritardare.. è colpa mia!
- No, tranquilla sul serio. Ti capisco!
Le due amiche si recarono verso l'aula di scienze, quando improvvisamente due persone indesiderate le si pararono avanti: quelle due persone erano Sharon e Jonas.
- Ehi, ehi! Ma chi si vede! Le due amichette del cuore!
- Dai, Sharon lasciale stare! Povere.. sono così belline insieme.
- Sentite cari fidanzatini; questa mattina nessuna di noi è in gran forma, perciò vi consiglio di lasciarci stare..
- Oh Jasmine! Ci dispiace tanto. Si può sapere che è successo? Non dirmi che il tuo boyfiend ha un'altra..
Jasmine stava per esplodere, ma Rose tentò di trattenerla per un braccio.
- Sai cara Sharon.. credo che queste cose non ti riguardino.. perciò, sempre se non ti dispiace, noi andiamo in classe..
- Andate! Andate pure, care sfigatelle. 
Rose, decise volutamente di ignorare quei due. Quindi strattonò Jasmine per un braccio e si diresse, nuovamente, verso l'aula di scienze, sperando che per almeno per quel giorno, nessuno più si sarebbe presentato ad infastidirle.
Le ore passarono in fretta e quell'estenuante giorno di scuola finì.
Jasmine, era corsa per andare dal suo ragazzo, mentre Rose prendeva la via verso casa.
Nel camminare, davanti agli occhi le si presentò una scena che la sconvolse non poco;
Jonas stava baciando Leslie, la cheerleaders della scuola!
Rose andò a nascondersi dietro un cespuglio, ridendo quasi goffamente: quel ragazzo ne combinava sempre delle belle, specie quando si trattava delle ragazze.
Il bacio che si stavano scambiando quei due, era così "volgare" che neanche lei si sapeva spiegare.
Ad un certo punto, la giovane notò che la ragazza si era separata da quel bacio, quasi con ribrezzo, ed era scappata via. Probabilmente, era stato proprio Jonas ad infastidirla.
Rose, gli si avvicinò, sorridendo beffardamente:
- Noto con piacere che tu e quella cheerleaders, eravate molto come dire.. "affiatati"..
- Che cosa vuoi, Rose? Perchè non impari a farti, almeno per una volta, gli affari tuoi?
Rose, non era affatto una vigliacca! Se quel ragazzo voleva giocare con lei, ci sarebbe stata!
L'avrebbe ricattato all'infinito, pur di essere lasciata in pace, anche con la consapevolezza, che prima o poi, avrebbe corso un grave rischio.
Sapeva che Jonas, era capace di tutto! Di tutto, anche di pedinarla! Ma a lei, tutto ciò, non importava. 
Finchè quel ragazzo non avrebbe imparato a portarle rispetto, doveva aspettarsi di tutto da lei, anche le più grandi cattiverie!
- Non mi fai paura, Jonas! - affermò la giovane, impassibile e decisa.
- E invece dovresti, cara Rose. Dovresti imparare ad avere paura di me.
- Scordatelo! Io non ho paura di nessuno, hai capito? Di nessuno, e tantomeno di te.
- Pensala come vuoi. Ma ti avverto: stai attenta! E non azzardarti a raccontare in giro quello che hai visto.
- Io faccio quello che voglio! E non sarai di certo tu, ad impedirmelo.
Jonas rise:
- Ah, si? E sentiamo, carina, cosa avresti in mente di fare? Non dirmi che hai davvero l'intenzione di spifferare tutto a Sharon.. secondo te, chi crederà? Me, oppure una sfigatella come te?
- E chi ha detto che voglio dire tutto a Sharon, scusa? A me, personalmente, non interessa minimamente se la vostra storia finisce oppure no. Semplicemente.. potrei far vedere la foto che ho scattato a qualcuno.. così! Giusto per far capire alla gente, che razza di persona sei!
- Mi hai davvero scattato una foto? Sai in che guaio ti sei cacciata, ragazzina?
- Bho! Forse si, o forse no!
Jonas iniziava a scocciarsi:
- Ok! Cosa vuoi, in cambio del più totale silenzio?
- Ehm... a dirla tutta... Tranquillo, non voglio niente!
Jonas le rivolse uno sguardo interrogativo;
- Dov'è il trucco?
- Nessun trucco! Di certo non cerco il tuo denaro. Semplicemente voglio che tu e la tua stupida fidanzatina, mi lasciate in pace.
- Bhè... se è così... accetto!
- Buon per te, caro Jonas...
- E adesso, fammi il piacere di toglierti una volta e per tutte dai piedi.
Rose ridacchiò divertita:
- Come desideri... ah, voglio farti i miei più sinceri auguri per la tua nuova storiella d'amore...
- Tsk! 
Rose gli diede le spalle, e dopodichè se ne andò.
Il ragazzo, osservò l'ombra della ragazza che, man mano, spariva dietro ad una casupola, dove si trovavano loro,
- Un giorno me la pagherai Rose. Puoi starne certa! 
Il giovane, più furente che mai, decise di andarsene, continuando ad imprecare nei riguardi della ragazza.

 

 

 

Note dell'autrice;
Salve a tutti! Mi chiamo Didolinasissy, ed è da poco che ho deciso di interessarmi alla categorie di storie Thriller.
Dunque, il primo capitolo di questa storia non si addice esattamente ad un Thriller, ma più in là, durante il susseguirsi degli eventi, vi garantisco che le cose cambieranno.
Da quello che avete letto, possiamo capire che la storia ruota attorno a questa ragazzina diciannovenne di nome Rose.
Questa ragazzina, però, col suo modo di fare un pò da ricattatrice, si sta creando un sacco di nemici, che per giunta le daranno dei "fastidi".
Spero che questa trama vi incuriosisca! Recensite e fatemi sapere che cosa ne pensate, accetto critiche e consigli.
Didolinasissy

 

 

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Capitolo 2
*** Persecution ***


 

Venne la mattina; Rose si destò svogliatamente dal letto, non appena la sua sveglia suonò.
Quel giorno non aveva molta voglia di andare a scuola, e sperava tanto che il professore di chimica non l'avesse interrogata.
Improvvisamente il suo cellulare squillò, e la ragazza lo afferrò dal comodino:
- Pronto?
- Ehi, Rose...
- Uhm? Jasmine? Sei tu, per caso? - chiese la giovane con una flebile voce.
- Ehm, si... ma... ti senti bene?
- Si, si. Certo! Ho solo sonno, non mi va di andare a scuola stamattina.
- Eh, ti capisco! Comunque volevo appunto parlarti di questo, Rose...
- Uhm? Si, dimmi, ma per favore fai presto! Devo ancora lavarmi e vestirmi...
- Si... dunque, io volevo chiederti di coprirmi oggi a scuola.
- In... in che senso, scusa?
- Nel senso che, oggi non vengo perchè Bradley ha il giorno libero a lavoro e mi ha chiesto se posso marinare a scuola, e quindi io ovvimente ho accettato.
Rose sbuffò sonoramente:
- Uff... scusa, ma non potete vedervi di pomeriggio?
- Ecco, veramente... ha detto che oggi non può, deve portare la sua macchina dal meccanico, ha un appuntamento con lui.
- Uffa, Jasmine! Già stamattina non era la giornata adatta per andare a scuola, poi tu mi chiedi anche di farti da copertura con i professori...
- Hai ragione, Rose! Scusami, ma si tratta si una questione di vita e di morte, e solo tu puoi farlo, perche io mi fido di te, capisci?
- D'accordo, ma bada a non chiedermelo più, siamo intesi?
- GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE MILLE ROSE!
- No... di nulla...
La ragazza riattaccò furente. La sua amica era sempre la stessa, e qualche giorno le avrebbe fatto passare un guaio!
Rose sfrecciò verso il bagno per lavarsi e vestirsi, dopodichè si diresse a scuola senza nemmeno fare la solita colazione mattutina.
St. Francis, quella mattina era piuttosto umida. 
Rose come ogni mattina, poteva vedere le persone che correvano varso il treno per andare a lavoro, oppure ammirava i genitori che accompagnavano i loro bimbi a scuola, o addirittura, guardava le vetrine più lussuose che quella piccola cittadina poteva offrire.
Mentre camminava, il cellulare della ragazza suonò, in segno dell'arrivo di un messaggio:
Rose, appena lo lesse, strabuzzò gli occhi assumendo un'aria spaventata.
C'era scritto;
Ehi, bitch! Quale sarà il prossimo ricatto che offrirai a Jonas? Miraccomando qualunque cosa sia, tienitelo sempre in pugno!
Bacini e bacetti... 
Sconosciuto.
Rose rimase perplessa! Chi poteva essere stato a fare una cosa simile? 
Ma certo, chi altri se no! Jonas. Oppure un suo amico.
Questi scherzi però non le piacevano affatto.
--------------
Rose era appena arrivata a scuola, fortunatamente in orario.
La ragazza corse a gran velocità verso l'aula di economia, quando ad un certo punto, nel correre andò a sbattere contro Robert, cadendo a terra.
- Ahi! Che male.
- Ehm, scusami Rose. Dovresti stare un pò più attenta quando corri però...
- Si già, scusami... è che io avevo paura di arrivare in ritardo per la lezione.
- Si, capisco ma non preoccuparti, le lezioni oggi incominceranno più tardi del solito, perchè stanno pulendo le classi...
- Ah! Bhè meglio così...
- Eh già.
Robert era un ragazzino molto timido, forse il più timido di tutta la scuola.
Non aveva amici e per giunta spesso e volentieri, veniva preso di mira da Jonas e Sharon.
Era molto bravo con i computer, infatti spesso la gente diceva che fosse un Hacher! 
- Ehi, piccioncini!
I due adolescenti si girarono verso coloro che li avevano chiamati.
Erano appunto, Jonas e Sharon.
- Oh no! - esclamò puntualmente Robert.
- Ma chi si vede? - disse Rose, rivolgendo a Jonas un sorrisetto "sornione".
- Eh già, forse dovremo dirlo noi, non ti pare? Non è che tu e Robert state stringendo d'amicizia?
- Forse, cara Sharon, forse! E se pure fosse, di certo non verrei a riferirlo a voi due.
Sharon e Jonas, scoppiarono in una fragorosa risata;
- Ah, tesoro! Sai, devi ancora maturare. A me e al mio ragazzo, non interessa minimamente...
- E allora perchè venite qui, a disturbarci?
- Semplicemente... eravamo venuti a salutarvi.
- Bhè... se questo è il vostro modo di salutarci, direi che potete risparmiarvelo!
- Come desidera, signorina... vieni mia adorata Sharon, andiamo a salutare i nostri amichetti, questa gente è sempre così scortese con noi...
- Hai ragione, amore mio! Andiamo via... lasciamoli perdere...
Così i due fidanzatini se ne andarono, mano nella mano, a scocciare qualcun'altro.
----------
Ore 13:30. Le lezioni erano terminate e quindi, gli adolescenti della Kimberly High School, si riunirono nella sala da pranzo per consumare i soliti pasti pomeridiani.
Rose si sedette, da sola, in un banchetto per poter mangiare. Peccato che neanche quel giorno, la sua amica Jasmine fosse venuta. Quando questo succedeva, Rose rimaneva sempre da sola, dato che lei, oltre a Jasmine, non aveva molti amici.
Il suo telefono suonò di nuovo, per segnalare l'arrivo di un altro messaggio;
Ancora! L'episodio di quella mattina si era verificato un'altra volta;
Ehi Rose... che succede? Questa mattina non c'è nessun ricatto in arrivo per il nostro Jonas? Chissà come mai... Ti do un indizio però:
Guardati intorno! 
Baci e abbracci!
Sconosciuto.
Rose, questa volta, iniziò ad innervosirsi, e improvvisamente scorse da lontano Jonas.
Stava da solo, e a quanto pareva aveva appena terminato il pranzo.
Corse immediatamente da lui;
- JONAS! - disse più furente che mai.
Il ragazzo, sentendosi chiamare, si girò di scatto credendo che fosse stata Sharon ad urlare in quel modo.
- Tu? Come osi rivolgerti in questo modo a me?
- Come osi tu! Devo parlarti, e subito...
- Non qui, ragazzina. Non davanti agli altri.
- Allora andiamo dietro il cortile.
Rose trascinò furiosamente Jonas, per un braccio.
- Allora? Che cosa vuoi? Non ho affatto, tempo da perdere con una mocciosetta come te...
- Prima di tutto, modera i termini. E comunque volevo chiederti di smetterla, oppure ne pagherai le conseguenze...
- Di che diamine stai parlando?
- Oh lo sai benissimo. Piantala di fare il finto tonto...
- Senti mi stai già scocciando a sufficienza per oggi... di che cosa parli?
- Parlo dei messaggi minacciosi che da stamattina mi mandi...
- Che cosa? Messaggi minacciosi?
- Si... proprio così!
- E secondo te io sarei così sciocco, da mettermi a giocare con te di questa maniera?
Rose stava per spazientirsi:
- PROBABILMENTE SI, E NON ME NE STUPIREI!
- Ehi, stupida! Basta con le offese!
- BASTA LO DICO IO...
la ragazza fece per andarsene, quando ad un all'improvviso si rigirò verso di lui;
- TI AVVISO: prova ancora a mandarmi un altro messaggio del genere e giuro... che ti farò finire veramente male!
Rose se ne andò via, sotto lo sguardo tra metà dello stupito e arrabbiato, del ragazzo.
- Ma chi le capisce le ragazze! - disse solo, per poi andare via anche lui.
----------
La giornata, per gli studenti, si era ormai conclusa.
Rose si stava dirigendo verso la casa dell'amica Jasmine che, poco prima le aveva mandato un messaggio, invitandola a raggiungerla a casa sua.
Una volta arrivata, bussò e l'accolse una disperata Jasmine, con le lacrime agli occhi:
- Jaz! Ma che cosa ti è capitato?
- Oh, Rose! Non te lo immagini neanche...
- Jasmine, sono alquanto preoccupata, direi... Mi vuoi dire che cosa ti è successo?
Jasmine scoppiò a piangere peggio di prima, non riuscendo più a parlare.
Rose era scioccata per la strana reazione della sua amica: non l'aveva mai vista così!
Era praticamente depressa, e inoltre lei non sapeva neanche come prenderla per farla calmare!
- Ehi! Ti vuoi calmare? - cercò di consolarla lei, con voce pacata.
- N-No... i-io n-non ce la posso fare, Rose! Fa troppo male, è un dolore così grande!
- Dolore? Ma... Jaz... Devi assolutamente dirmi il motivo di questo tuo pianto... Ah! Forse ho capito. Si tratta di Bradley, non è così?
La ragazza accennò un si col capo, per poi piangere ancora più forte.
- Allora? Che ti ha fatto quello stupido? Dimmelo, che lo ammazzo direttamente.
- N-No. Lascialo stare, p-per favore...
- Ok, ok... ma voglio sapere immediatamente che cosa ti ha fatto per ridurti in questo stato.
- L-Lui... m-mi ha l-lasciata. Si, mi ha letterlamente mollata, Rose!
- Oh! Bhè, mi d-dispiace. Sulserio Jaz, sono desolata. - esclamò Rose, sinceramente dispiaciuta.
- D-Dispiace più a me... Oh Rose, io... io mi uccido, non si può vivere così!
- Ehi, ehi! Non saltare a conclusioni affrettate...
- Era per questo che ha v-voluto incontrarmi o-oggi, per dirmi q-questo.
- Jaz, posso dirti una cosa?
- S-Si...
- Senti... devi cercare di reagire! Dai Jasmine, gli amori vanno e vengono.
- Eh! P-Parli così p-perchè t-tu non ci sei p-passata.
- Bhè, forse! O forse no. Insomma Jasmine, cerca di non pensarci, siamo ancora giovani e carine... 
- Io non ce la faccio, Rose. N-non capisci?
- Ah! Scusami Jasmine, sono una stupida. Non dovevo essere così indelicata con te.
- Ma no, lascia stare Rose. Non sei di certo tu, il problema. Ascolta, se non ti dispiace io... vorrei restare un pò sola.
- Certo! Hai ragione, ti lascio in pace. Se vuoi, chiamami stasera.
- Lo farò.
- Ciao, Jaz. E miraccomando, fatti forza!
Jasmine le rivolse un piccolo sorriso, per poi sdraiarsi sul suo letto.
Rose la guardò per un attimo: aveva avuto ragione prima, quando aveva detto che lei non aveva vissuto una situazione simile. Rose non aveva mai avuto esperienze di questo genere. Anche se infondo le sarebbe piaciuto!
La ragazza lasciò l'abitazione dell'amica per dirigersi verso casa sua.
All'improvviso il suo cellulare squillò nuovamente, segnalando un altro messaggio:
Ehi, piccola stupidella. Ho visto che la tua amichetta è diventata single come te. Poverina! Chissà quanto deve star male. Miraccomando stalle vicino... come io sono vicino a te!

 

 

 

Note dell'autrice;
Salve cari scrittori. Perdonate il lungo periodo d'assenza, ho avuto dei grandi impegni.
Dunque la nostra Rose è perseguitata da un misterioso stolker... sarà per caso Jonas?
Chi lo sa, per ora vi lascio nella massima suspence.
Didolinasissy

 

 

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