Non sono nato cattivo, lo sono diventato

di ghepy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** il primo incontro ***
Capitolo 2: *** magia ***



Capitolo 1
*** il primo incontro ***


Vi siete mai chiesti come nascano i cattivi delle fiabe?
Alcuni pensano che siano nati cattivi,altri che lo siano diventati a causa di un incantesimo o qualcosa del genere.
Molti di voi si staranno chiedendo del perché rothbard odiasse tanto derek e odette, presto detto.
Vi narrerò la storia per filo e per segno la storia di rothbard.
rothbard non è sempre stato cattivo. c'è stato un periodo in cui era un bravo ragazzo, ed è da lì che ha inizio la nostra storia.


Era una calda giornata d’estate.
Un giovane principe vagava per i boschi,alla ricerca di qualcosa con cui svagarsi.
Era un ragazzo buono e gentile, con dei capelli appuntiti e rossi.
Era sempre restato incantato dal boschetto vicino al suo castello.
Quante volte era restato fuori di casa per tutta la notte, se non per giorni, facendo disperare le povere domestiche?
La sua curiosità e l’amore per la natura era tutto ciò che possedeva.
I suoi genitori erano morti quando era molto piccolo.
In attesa che lui salisse al trono, come legittimo sovrano,un suo lontano cugino si occupava di tutte le faccende burocratiche,lasciandogli vivere la

sua giovinezza in tranquillità.
Il ragazzo si fermò vicino al laghetto per riposarsi sotto un albero.
Il riflesso dell’acqua gli sfiorava delicatamente il viso,mentre i suoi occhi si chiudevano lentamente, cullati dal suono del vento e delle gocce

d’acqua che cadevano delicatamente nel lago.
D’un tratto il giovane sentì un rumore. Aprì gli occhi e si guardò in torno.
Non vide nulla.
Forse era stata la sua immaginazione.
Si alzò e si chinò verso l’acqua per bere.
<< hey… >>
Il ragazzo si spaventò, e perdendo l’equilibrio si ritrovò a mollo nel laghetto.
Si girò spaventato verso la persona che l’aveva salutato.
Era una ragazza della sua stessa età,dodici-tredici anni.
Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi che le ricadevano delicatamente sulle spalle.
indossava un semplice vestito bianco a maniche lunghe.
la giovine,vedendo il ragazzo in acqua,si mise a ridere dolcemente
<< scusami, non volevo spaventarti >> disse la fanciulla
il ragazzo si alzò ed uscì dall'acqua senza dire nulla.
<< mi dispiace tanto,ora sei tutto bagnato per colpa mia >>
lui si strizzò la maglietta per tentare di asciugarsi senza guardare la ragazza.
<< aspetta! lascia che ti aiuti >> il ragazzo indietreggiò fino ad inciampare in una radice,cadendo a terra.
la ragazza dai biondi capelli si portò la mano alla bocca per coprire la sua piccola risata.
ora il ragazzo era offeso.
non sopportava sentire la gente ridere di lui.
la ragazza gli porse la mano e lui la guardò confuso
<< io mi chiamo josett, e tu? >>
il ragazzo distolse lo sguardo
<< rothbart >>
<< va bene rothbard,ora vieni con me o ti prendereai un malanno >> sorrise dolcemente lei prendendolo per mano e trascinandolo nelle viscere del

bosco.
<< il mio papà non è in casa,ma sono sicura che non gli dispiacerà se ti faccio scaldare un po' dentro casa >> disse lei correndo tra gli alberi con

per mano il ragazzo.

arrivarono sino ad una capanna nascosta tra gli alberi.
<< vieni >>
rothbard si fermò
<< che cosa c'è? >> chiese la ragazza confusa
<< ... >> non rispose
<< se continui a restare bagnato con questo vento ti ammalerai di sicuro! forza! >> e con uno strattone lo trascinò in casa.

porse al ragazzo una coperta per coprirsi,mentre i suoi vestiti si asciugavano al calore del fuoco del camino.
i due erano seduti uno accanto all'altro vicino al fuoco.
<< scusami per averti spaventato,insomma...non credevo di poter far tanta paura >> disse josett guardando altrove per non incontrare lo sguardo del

giovine
lui.
accorgendosi della tristezza della ragazza le prese la mano
<< non mi hai spaventato...sono solo scivolato...ecco tutto >>
lo sguardo dei due si incrociò
gli occhi azzurri della ragazza erano come immensi cieli per il principe.
mai aveva visto in vita sua degli occhi tanto belli.
i due si avvicinarono lentamente l'uno all'altra.
entrambi sentivano qualcosa. non era il calore del fuoco a scaldarli,ma il loro cuore.
quell'istante di pochi secondi sembrò durare un'eternità,ma tutto venne interrotto dall'aprire di una porta
<< hey jo!possibile che tu debba sempre... >> disse una ragazza entrando,ma quando vide il ragazzo accanto alla sorella si bloccò.
<< lui chi è? >> disse la ragazza puntandogli il dico contro
<< è un amico >> rispose josett alzandosi dalla sedia.
<< ah! amico!? ma se al massimo tu riesci a farti amici i sassi! >>
<< è caduto nel lago per colpa mia è così ho pensato.... >>
<< di portarlo qui!mi sembra logico! >> disse con cattiveria la nuova arrivata.
rothbard l'osservò attentamente. probabilmente aveva due o tre anni in più di lui.
aveva lunghi capelli biondi e occhi verdi.
indossava un lungo vestito nero con dei bordini rossi che risaltavano la scollatura
<< lo sai bene che papà non vuole estranei in casa! e per questo verrai punita! >>
dal viso della piccolina iniziarono a cadere fredde lacrime
<< si può sapere perchè sei sempre così cattiva con me zelda!? >>
<< è inutile che fai la finta tonta!lo sai benissimo che sei il fardello della nostra famiglia! >>
la piccola si asciugò le lacrime con la manica del vestito e prese per mano il ragazzo,uscendo di corsa dalla stanza,lasciando i vestiti accanto al

fuoco.
il ragazzo non capiva.
era confuso.
chi era quell'altra ragazza? e perchè era stata così cattiva con josett?
la giovane portò il ragazzo sino al lago.
mollò la presa.
la ragazza cercava di soffocare il suo pianto,ma senza riuscirci.
<< chi era quella?e perchè ti ha chiamato fardello? >> chiese rothbard guardandola
<< lei è zelda,mia sorella maggiore... ed io...venendo al mondo ho ucciso mia madre durante il parto... >> la ragazza cadde a terra straziata dal

dolore.
il ragazzo la strinse forte a sè.
non sapeva cosa dire o cosa fare,ma in quel momento sapeva che quella era la cosa giusta da fare.
i due restarono stretti a lungo,finchè la ragazza non si staccò da lui.
<< credo che tu dovresti tornare a casa...i tuoi saranno preoccupati per te >>
il ragazzo scrollò la testa
<< no...io sono orfano...a casa non mi aspetta nessuno >> disse abbassando lo sguardo
al suono di quelle parole la ragazza lo riabbracciò.
lo strinse forte a sè come lui aveva fatto con lei.
<< allora resta qui...con me >>
i due si sdraiarono a terra.
fortunatamente per entrambi,rothbard aveva ancora addosso le mutande,almeno non era completamente nudo.
i due si sdraiarono a terra uno accanto all'altro sotto il cielo stellato.
l'aria era gelida,ma i due non sentivano freddo. si sentivano scaldati da qualcosa di più forte del fuoco.
l'amore.

 

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ciao a tutti! allora che ne pensate? vi piace il retroscena della vita di rothbard?
ho sempre pensato a come rothbard è diventato cattivo,così, (incastrando tutti gli aventi su una linea del tempo affinchè fosse compatibile la cosa)

ho scritto questo primo capitolo.
non so bene quanti capitoli farò,ma posso dirvi che cercherò di incastrare tutti i gli avvenimenti di tutti e tre i film
aspetto con ansia le vostre recensioni
cordiali saluti
miao miao

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Capitolo 2
*** magia ***


L’indomani arrivò presto.
Rothbart si risvegliò in riva al lago,ma non c’era traccia della ragazza dai biondi capelli.
Che si fosse sognato tutto?
<< BUONGIORNO! >> urlò una voce acuta che lo fece trasalire
Quando si girò vide josette.
Era sorridente con una piccola ghirlanda di fiori in testa e dei vestiti in mano.
<< ho pensato che ti avrebbe fatto piacere riavere i tuoi vestiti asciutti e così sono corsa a casa per prenderli >> disse progendoglieli
Il ragazzo dai capelli rossi diventò rosso come un peperone quando si ricordò di essere solo in mutande. Prese i vestiti e corse dietro un cespuglio per poterseli mettere.
Josette rimase in disparte, aspettando che il principe si preparasse.
<< certo che voi umani siete strani sai? >> disse lei guardando il cielo
<< e perché!? Tu cosa sei? >> chiese lui sbucando da dietro il cespuglio solo con la testa
<< beh io sono una strega >> disse lei guardandolo per poi ridere << haha lo sai?sei proprio buffo! Perché non ti vesti con il cespuglio? Così non ti dovresti preoccupare di perdere i vestiti almeno fino all’inverno no? >>
<< ahah spiritosa! >> rispose lui ironico. Finalmente uscì dal suo piccolo riparo.
I due si sedettero uno accanto all’altro guardando il lago.
<< allora… >> comincio il principino << ..tu sei davvero una strega? >>
<< si >> rispose josette allegra << mio padre è un mago molto prestigioso nel suo regno sai? Mia sorella ha imparato da poco la magia,ma io ho già imparato tutti i suoi trucchetti >>
<< non ci credo! >> disse scettico lui
<< ah si?te lo dimostro >>
La piccola si alzò in piedi e fissò l’acqua. Iniziò a fare strani movimenti con le mani, fino a quando l’acqua non si mosse. Una piccola quantità d’acqua si staccò dal lago e volteggiò sino alla mano della piccola incantatrice. Rothbart era meravigliato. In tutta la sua vita non aveva mai visto una cosa del genere.
<< forte! E cosaltro sai fare? >> chiese lui avvicinandosi per vedere meglio
<< beh…posso fare questo! >> e scaglio la piccola sfera d’acqua addosso al ragazzo per poi scoppiare a ridere
<< ah! La metti così eh? >>
Rothbard si lanciò sulla sua amica e finirono in acqua assieme.
Ridevano come non mai, forse un po’ troppo forte. Infatti le urla erano giunte sino a palazzo, le quali avevano incuriosito il personale.
Non ci volle molte che accorsero due domestiche
<< ma vostra altezza! >> gridarono all’unisolo.
Presero per un braccio il principe e lo riportarono al castello. Lasciando josette da sola e a mollo.
Rothbard si beccò una bella strigliata.
La sera arrivò presto e rothbart era già nel suo letto,ma non riusciva a dormire.
Continuava a pensare a josette ed a tutti i trucchi che le avrebbe potuto mostrare il giorno seguente.
Ma ahimè non fu così.
A rothbard fu proibito di uscire dal castello per due mesi come punizione per essere stato fuori tutta la notte senza avvertire nessuno.
Passò una settimana, e il piccolo rothbard non ne poteva più della sua prigionia.
Voleva vedere josette, voleva giocare con lei e sperava che anche per lei fosse così.
Una sera, sul tardi, sentì degli strani rumori provenire dalla sua finestra.
Si affacciò e con grande sorpresa trovò josette che si stava arrampicando su per la torre a mani e piedi nudi.
Ella saltò nella stanza e sgridò subito l’amico
<< ma che fine avevi fatto!? Ti ho aspettato tutto il tempo al lago e tu non ti sei fatto vedere! >>
<< ti chiedo scusa >> disse lui abbassando il capo << sono stato messo in punizione ed ora non posso più uscire per un bel po’ >>
L’amica guardò il suo caro amico farsi triste
<< allora vorrà dire che verrò da te tutte le sere. Così potremo giocare! >>
I due volti dei ragazzi si illuminarono.
Così tutte le sere, l’intrepida ragazzina scalava la torre del principe per poter star insieme a lui.
La cosa si susseguì per due mesi, fino a quando rothbard ebbe di nuovo la possibilità di uscire tutti i pomeriggi per stare con la sua cara amica.
I due si divertivano tanto. Parlavano del più e del meno. Parlavano delle rispettive famiglie e di quanto fosse noioso dover rispettare alcune regole che al lor parere erano stupide.
La cosa andò avanti per quasi due anni.
Ogni volta che josette imparava un nuovo trucco di magia la mostrava subito all’amico, sperando di divertirlo e di impressionarlo.
Finchè tutto fini.
Era una sera di luna piena e i due erano stretti uno all’altra.
<< senti rothbard…. >>
<< ? >>
<< mia sorella ha ormai raggiunto i diciassette anni ed ora deve tenere lo stage di tre anni alla scuola di magia e stregoneria. >>
<< ma è fantastico! >>
<< si… >> disse con un fil di voce << però sai…è una scuola molto lontana da qui e zelda ha bisogno di tutto il sostegno possibile per poter sostenere gli esami al meglio >>
<< non capisco dove vuoi andare a parare >>
La ragazza dai capelli d’oro prese fiato
<< domani mattina ce ne andiamo via e non torneremo fino alla fine degli esami… >>
<< ma come!?!? >> si alzò di scatto in piedi << perché non resti qui al castello con me? Ti darò una stanza tutta tua e potremo stare sempre insieme…eh… >>
<< non posso… >> la ragazza sollevò lo sguardo verso il suo amico << tra tre anni toccherà a me tenere gli esami di stregoneria. Se vado adesso posso già vedere un po’ com’è la scuola e posso accelerare i tempi di apprendimento >>
<< mi stai abbandonando… >> disse il ragazzo tremante << …pure tu! Come i miei genitori. Mi lasci da solo qui. >>
<< rothbard io… >> si alzò per guardare negli occhi il principe, che aveva iniziato a piangere << NOI NON CI SEPAREREMO MAI! >> disse la ragazza stringendolo a sé << e questa ne sarà la prova che suggellerà il patto! >>
La ragazza si tolse la collana che aveva al petto. Era un ciondolo a forma di cuore con sopra inciso un cigno.
<< vedi? >> glielo mise al collo << mio papà mi ha detto che se lo stringi forte pensando alla persona a cui vuoi bene, lui farà di tutto per poterti portare da lei. Io ho sempre pregato di incontrare la mia mamma,ma non ho avuto molta fortuna…chissà! Magari tu riuscirai a farlo funzionare meglio di me >>
<< ma josette…io… >>
La ragazza gli mise una mano sulla bocca
<< non devi dire nulla. Questo è il segno del nostro patto e farò di tutto purchè si avveri. È una promessa >>
<< josette….ecco io volevo darti un…un… >>
<< un?.. >> la ragazza chinò di lato la testa
<< un bacio…in segno del patto >>
Josette rimase spiazzata, ma acconsetì.
I due quella notte si fecero una promessa che non legò solo il loro destino l’uno all’altra, ma anche il loro cuore
 
 
 
 
 
 
Ciao a tutti! Ed ecco qui il secondo capitolo!
Finalmente! Ci tengo a ringraziare Mergana per la sua precedente recensione
Attendo i vostri commenti ed i vostri consigli.
Fatemi sapere se vi piace o no
Commentate in tanti!
Ciao ciao

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