Ciò che ci divide ci rende più uniti

di Panda_cookie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il viaggio misterioso ***
Capitolo 2: *** La folle corsa ***
Capitolo 3: *** Colpo al cuore ***
Capitolo 4: *** Vecchie conoscenze ***



Capitolo 1
*** Il viaggio misterioso ***


~~~Angolo della scrittrice~~~
Forse chiamarmi scrittrice è un po' azzardato. Questa è la primissima storia che mi sono messa a scrivere, e ne vado abbastanza fiera. è frutto di almeno un anno di lavoro e ispirazione, e non è nemmeno a metà ciò che ho nel mio "archivio" XD 
Quindi mi scuso gia se non pubblicherò per un po', anche se i primi capitoli verranno fuori come funghi, perchè, come ho detto prima, mi serve l'ispirazione.
Beh che dirvi? buona lettura e spero vi piaccia ;)

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Pov ChangMin

Sono sempre stato il maknae, fin dai trainee, non c'era nessuno più piccolo di me.
Certe volte essere il “piccolino” è stressante: ti prendono spesso in giro, ti danno poche parti di una canzone... Insomma, non sei ritenuto tanto importante, ma ti vogliono bene, forse sei il più amato, essendo quello "piccolo" quello "da proteggere" e quello carino.
Eppure, io potrei essere l'eccezione. Non fraintendiamoci il rispetto lo do comunque, sono i miei hyung, ma non mi sono mai fatto trattare come il più debole, quello che veniva stuzzicato... ero io che stuzzicavo loro, non per niente le mie fan mi hanno dato il soprannome di "evil maknae".
M a k n a e. Se lo sei, lo sarai a vita.
Una volta ero il "piccolino" di Jae. Solo lui poteva stuzzicarmi senza ricevere un'amara vendetta in cambio. Si, qualche scherzo glie l'ho fatto, non potevo certo trattenermi, ma sono stati sempre innocenti, niente di più.
Ora mi manca. Mi manca fargli scherzi, mi manca il suo viso, la sua voce... Insomma... Mi manca tutto di lui. Ora mi sento perso. Era quello che mi indicava la via nei momenti tristi. Voglio molto bene a Yunho, ma nessuno potrà sostituire JaeJoong. Mi mancano tanto anche YooChun e Junsu, i miei migliori amici. Ogni giorno, quando torno a casa, fisso il telefono aspettando una loro chiamata, ma purtroppo il mio cellulare rimane impassibile.
Di fianco a me c'è Yunho, seduto sul letto a fissarmi. Certe volte mi chiedo se sente quello che sento io: Tristezza, amarezza, malinconia; sembra sempre così allegro e spensierato ma come si sente dentro? Non glie l'ho mai chiesto direttamente.
 
-Yunho, che vuoi fare stasera?
 
-Beh... di certo non voglio stare a fissare il telefono...
 
Cosa vuole dire con questo? Io lo fisso quanto mi pare.
 
-... Dai! Usciamo! So che abbiamo lavorato tanto, ma almeno ci distraiamo un po'.
 
CI? CI distraiamo? Lui da cosa si dovrebbe distrarre? Dalla stanchezza? Non capisco.
 
-Va bene, dove andiamo?
 
Accenno un sorriso, falso. mi sento particolarmente triste oggi... Se fosse solo oggi...
 
-Che ne dici se andiamo a mangiare fuori?
 
-ok... Ci sto.
 
Non voglio arrabbiarmi con Yunho, anche se ce l'ho col mondo, perciò cerco di esprimere felicità dal mio volto, ma so che se ne accorgerà, se ne accorge sempre quando mento.
É una delle persone che mi sono state accanto in questi ultimi due anni, insieme alla mia famiglia, quindi perché dovrei ripagarlo con occhiatacce e litigate? NO.
 
-Dai sali in macchina! Ti porto in un posto speciale.
 
Che posto? Cos'ha in mente?
 
-Ok, hyung! Salgo.
 
Guardo fuori dal finestrino. Yunho non guida velocemente perciò riesco a scrutare il mondo esterno, e questo mi piace. Credo lo faccia apposta a guidare piano.
Certe volte penso "e se vedessi JaeJoong, Junsu o YooChun?" credo sarebbe un vista ben migliore rispetto a tutti i paesaggi che ho visto in vita mia, anche se penso che se incontrassi Jae per strada, sarebbe sicuramente ubriaco, beve sempre quello lí. Ma non li incontro mai. Ci siamo sentiti solo 4 o 5 volte da quando ci siamo divisi. La SM è molto rigida perciò ha cancellato i loro numeri dal mio telefono e da quello di Yunho, per questo ho la speranza che chiamino loro.
Non posso neanche andare da loro perché, nei pochi momenti liberi, siamo sempre controllati, anche in questo momento.
Ma perché non chiamano? Questa domanda continua a girarmi in testa come una trottola, non si ferma più, e sono stanco.
Il viaggio è silenzioso, non mi piace particolarmente parlare mentre sono in auto, più che altro, mi piace guardare fuori,come ho detto prima, e rilassare mente e corpo.
 
-Lo so ChangMin... Non provare a nasconderlo...
 
Ma di cosa parla? Della mia tristezza? Non é mai chiaro.
 
-Che cosa?
 
-La tua tristezza...
 
Lo sapevo...
 
-... É da un sacco di tempo che non ti vedo sorridere veramente, saranno passati 2 mesi... Sei più...più depresso del solito mi pare.
 
-Perchè dobbiamo parlarne? Ne abbiamo già parlato a suo tempo. Anche se ne parliamo un'altra volta la situazione non cambierà.
 
-Come vuoi tu Minnie...
 
Perché mi chiama Minnie? Questo mi fa solo ricordare di più JaeJoong, era così che lui mi chiamava, anche se più che nostalgia, sento una sensazione piacevole in corpo quando Yunho pronuncia quel nome.
 
-Piuttosto... Perché non mi fai qualche rap? Lo sai che la tua vocina mi fa ridere...
 
-YA! Io sono un vero maestro del rap! Non capisco perché ogni volta ti metti a ridere.
 
La prima risata in due mesi, Yunho riesce sempre a farmi stare meglio.
Siamo arrivati. Il posto mi suona familiare ma... Boh... Non so... Mi faccio solo guidare da lui.
Mi ha preso per mano e mi sta trascinando in un vicoletto, chissà dove mi sta portando... per un secondo mi sono passati pensieri brutti in mente, ma pensando bene è Yunho, non farebbe del male a una mosca e in più siamo controll-.... aspetta! dove sono le guardie? Non le vedo...
 
-Yunho, dove sono i bodyguard? E dove mi stai portando? È tutto buio!
 
-Non spaventarti! Ho chiesto alle guardie di stare vicino alla macchina in cambio di un piccolo extra, e non ti sto portando mica in uno strip club! Abbi fiducia...
 
-Beh, con te lo strip sarebbe il minimo.
 
-Ahahahah. Dai! Siamo quasi arrivati. Però chiudi gli occhi.
 
Li chiudo, ma prima riesco a scorgere il suo sguardo... É così dolce... Eppure quando lo guardo non posso fare a meno di pensare a Jae e a quando mi guardava, come solo un suo sguardo mi ravvivava la giornata. Mi sento quasi in colpa a sorridergli, perché io non sorrido a Yunho, sorrido a JaeJoong.
Si è fermato. Le nostre mani sono intrecciate... Quando è successo?
 
-Apri gli occhi dongsaeng! E ammira...
 
Wow! Cosa vedo davanti a me? Un albero. Non un semplice albero. Questo è speciale; che lo amo dall'inizio alla fine è dire poco, partendo dalle radici esterne che formano il tronco intrecciandosi fra loro ad arrivare ai rami, pieni zeppi di foglie verdissime con appese delle lanterne, chissà chi le ha appese... è gigantesco e le lanterne lo illuminano tutto da quante sono. Dietro il magnifico albero c'è una lunghissima distesa d'erba, sembra infinita.
 
-Wow hyung! É così... Meraviglioso! Come hai scoperto questo posto? Sai chi ci ha appeso le lanterne?
 
-L'ho scoperto facendo una semplice passeggiata... E le lanterne... Beh, le lanterne le... abbiamo... appese io e JaeJoong
 
-Perché non ne sapevo niente?
 
-Sarebbe dovuta essere una sorpresa, ecco, per te... Però poi ci siamo divisi e il piano di portartici è rimasto "in sospeso" fino a scomparire.
 
-Ma... Chi? Chi mi ci voleva portare?
 
-Ecco... JaeJoong
-Jae?
 
Jae voleva portarmi in un posto speciale come questo. Sto cercando di trattenere le lacrime...
Siamo ancora mano nella mano! E lui... La sta... La sta stringendo. Perché non la mollo... Lo devo fare... ORA!
 
-Ma adesso... Ci sono qui io con te... Hai capito perché ti ho portato qui?
 
-Io... forse...
 
Cosa? Cosa succede? Sta forse... baciandomi? Le sue labbra... Sono così, così... Calde e umide, è piacevole, sta inumidendo le mie labbra, precedentemente secche, con la sua lingua.
 
-Mmm... Yunho... Io non...
 
-Sshh.... baciami e basta.
 
Perché gli do ascolto? Ora lui è attaccato a me, ma io non faccio nulla per scollarmi, mi piace come la sua lingua culli la mia, voglio che continui, è rilass...... NO! Io amo Jae!
 
Sto correndo verso la macchina. Destra; sinistra; sinistra... O forse destra... O dovevo andare diritto? Oddio, mi sono perso... Non so più dove sono. Prima c'era Yunho che correva verso di me ma ora è sparito! Ho paura, tanta, e sono solo. Mi accovaccio a terra e mi ripiego su me stesso appoggiando la schiena ad un albero, almeno posso controllare la situazione e non aspettarmi attacchi alle spalle a sorpresa! Sento dei passi, il mio battito cardiaco accelera e decido di chiudere gli occhi per rifugiarmi nei miei pensieri, non riuscendoci, essendo troppo spaventato.
Ad un tratto sento delle soffici mani sfiorarmi il volto e strizzo ancora di più gli occhi credendo sia un pervertito o altro, ma c'è silenzio fra noi. Apro lentamente gli occhi e l'immagine davanti a me è sfocata. Riesco a scorgere una persona ma non riesco a capire. Aspetta ma... è lui!
 
-JaeJoong ma... Sei tu?
 
-ChangMin! Che ci fai qui da solo?
 
Mi aiuta a rialzarmi e mi abbraccia. Le lacrime mi rigano il volto senza neanche accorgermene. Esse si fermano sulla sua spalla non più così ossuta. Ora ha... Un aspetto molto più salutare!
Ho un po' di carne a cui aggrapparmi... aspetta... Cosa sto pensando? Ho rincontrato Jae dopo 2 anni e ragiono sul fatto che abbia messo su peso? Ttss...
 
-Jae, ma cosa fai qui? Mi sei mancato tantissimo!
 
-Dai ora smettila di piangere, sto solo facendo la mia solita passeggiata notturna... piuttosto cosa ci fai tu qui... tutto solo e indifeso di notte!
 
-Ero con... ero con Yunho... Mi ha fatto vedere l'albero...
 
-Te l'ha .... fatto vedere?
 
-Si! Ha detto che.. Mi ci volevi portare...
 
-Ma...
 
-CHANGMIN? CHANGMIN?!
 
-Yunho? Devo andare Minnie!
 
-Cosa? Jae aspetta dove...?
 
-Finalmente ti ho trovato, ero così preoccupato che potesse accaderti qualcosa!
 
Mi sta trascinando verso la macchina anche se vorrei andare nella direzione opposta.
Ora che ci penso, perché Jae non mi ha portato prima lì? É davvero a cause della divisione del gruppo? Comincio a guardare Yunho con occhi diversi. Il ritorno è ancora più silenzioso dell'andata e non ho intenzione di dire a Yun di JaeJoong... sento che mi sta mentendo e devo capire cosa succede, non devo fare passi falsi. Arrivati... finalmente. Non ce la facevo più a mantenere la mia felicità. Corro di sopra e vado in bagno per sfogarmi. Sembra che abbia appena incontrato il mio idolo... anzi è ancora meglio. Il mio amore, ho incontrato il mio amore! Uno dei miei migliori amici... devo rivederlo ma non posso uscire da solo e tanto meno senza le guardie. So che a una certa ora però fanno pausa... potrei sgattaiolare fuori e prendere un pullman verso casa di JaeJoong. Esco dal bagno e faccio finta di coricarmi nel letto, lui non ne deve sapere niente.
Dopo una buona mezz'ora passata nel letto a pianificare i miei movimenti aspettando che si addormentasse, mi alzo e vado verso la porta. Finalmente sono fuori e sto aspettando l'autobus.
Voglio il suo calore e lo voglio adesso.

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Capitolo 2
*** La folle corsa ***


~~~~Angolo della scrittrice~~~~
Ecco un altro capitolo della mia jaemin, ancora con protagonista Changmin. Spero vi piaccia e vi sorprenda, ha sorpreso addirittura me, dato che non lo rileggevo da tempo cx . Buona lettura :3

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Pov ChangMin

È tutto buio, in strada non c'è nessuno e il mio cuore inizia a battere fortissimo. Mi guardo intorno e l'unica cosa che vedo sono le foglie che scrosciano per il leggero vento serale. Finalmente! Vedo arrivare l'autobus da lontano. Sono fortunato, è l'ultimo della giornata. Però.. mi metto a pensare e... se fosse ancora in giro? Beh... al massimo ci sono Junsu e YooChun... e se stessero dormendo e andassi fino a lì a vuoto? Il mio cuore batte più forte, non so se riesco a resistere a tutto lo stress che ho in corpo, ma al solo pensiero che potrei rincontrare Jae mi sento svenire. 
So che è quello giusto, sopra il vetro anteriore c'è scritto il quartiere dove abita lui. Dopo la divisione si sono trasferiti in un appartamentino umile per tre persone. Qualche volta mi sento in colpa di vivere in una bella casa grande e spaziosa dove ci potrebbe stare una famiglia intera. In effetti noi lo eravamo... una famiglia. 
Il viaggio è durato circa 20/25 minuti e non sono passati affatto velocemente. Sono nervoso. Sto facendo una cazzata, me lo sento. L'autobus è quasi vuoto ma le uniche persone presenti sono dei vecchietti, quindi non ho paura che qualche sasaeng spunti da chissà dove. Mi appoggio al finestrino guardando fuori, ma l'autista non guida come Yunho, anzi,  guida troppo veloce per i miei gusti. 
Sballotto. Siamo arrivati finalmente e il mio cuore accelera sempre di più, credo che arrivato alla porta di casa loro mi esploderà in petto.
Potrei fare l'indovino, visto che ci ho azzeccato. Ho mille farfalle che mi rigirano per lo stomaco e sono attonito davanti all'entrata. Faccio per suonare il campanello ma il rumore di alcuni passi mi blocca; provengono dall'interno, ciò vuol dire che qualcuno è ancora sveglio nonostante siano le 11:30 di sera. Finalmente, dopo qualche attimo, mi decido e suono. Qualcuno sta venendo ad aprire la porta.

-Mi spiace non compro nulla.

-Cosa? No... io non...

-Non sapevo che voi venditori ambulanti veniste a visitarci anche a a queste ore della sera tarda.

-Ma dove sono Junsu, YooChun e JaeJoong?

-Non so di chi tu stia parlando ma, mi spiace, qua non c'è trippa per gatti tesoro. 

Chiude la porta e io rimango fermo, non riesco a muovermi dallo shock. Dove sono i miei amici? Chi era quella lì? 
Sicuramente ho sbagliato indirizzo ma, ricontrollando, è tutto giusto: quartiere, via e numero. E poi si vede che non sono un venditore porta a porta, deve essere matta. 
Mi giro dalla parte opposta della casa e inizio a correre come non mai, gridando a più non posso, fino a che perdo le mie forze. Mi accascio a terra ansimando e mi guardo in giro. So perfettamente dove sono, questo quartiere lo conosco come le mie tasche, andavo a farci passeggiate molto spesso con KyuHyun per via della numerosa flora e dei magnifici paesaggi presenti, quindi per un attimo tiro un sospiro di sollievo. Ma... ragiona Min... dove possono essersi trasferiti? Ho paura che non li rivedrò mai più se non in televisione. 
Mi alzo da quella posizione scomoda e rigirandomi più e più volte cerco una fermata degli autobus. Finalmente il mio sguardo ne incontra una e la raggiungo di corsa, frettoloso di tornare a casa. Sono deluso. Io ci tenevo veramente a rivederli e ad abbracciarli. Forse è stato meglio così, Yunho si sarebbe arrabbiato molto se fossi andato a cercarli senza avvisarlo e correndo il rischio di una punizione severa. Il mio volto è visibilmente imbronciato e appoggio i gomiti sulle ginocchia pesando la testa sui miei palmi. 
Hey... è passata mezz'ora, lo so grazie al rintocco delle campane, e il bus non è ancora arrivato... accidenti! Il pullman che ho preso per arrivare qui era l'ultimo della giornata e da queste parti gli autobus non passano dopo le 11:00. Oddio... adesso come torno a casa? Non voglio chiamare Yunho, mi imbarazzerei troppo. Ma è anche vero che non voglio dormire su una panchina come un barbone. 
Aish... che faccio? Non ho altra scelta. Prendo il cellulare dalla tasca e vedo che ha solo 7% di batteria perciò devo affrettarmi a chiamare qualcuno prima che si scarichi del tutto. Cerco in rubrica e... eccolo! Trovato! YunhoHyung ... e la batteria è gia al 6%. 

-P-pronto?

Mi risponde Yunho tutto assonnato, mi ero scordato che stesse dormendo.

-Yunho! Aiutami io...

-Che ore sono? 

-E mezzanotte... ma non è quello che...

-Ma... perchè mi chiami dal cellulare se sei di fianco a me Changmin?

-Idiota!! Non sono di fianco a te, sono....

-In bagno? Fai quello che devi fare e vieni a dormire... non farmi più certi scherzi mentre dormo ok? Notte Min...

-No! Fermo! Io.......................
bip.bip.bip.bip

Perfetto. Ha attaccato. E adesso come faccio?
Sono solo, la strada è illuminata solo da un lampione e ho paura che qualcosa possa accadermi. Chiudo gli occhi e visualizzo nella mia mente una persona di fianco a me, che guarda caso è jaejoong, per non sentirmi solo. Spero che questa situazione si risolva presto o morirò di attacco cardiaco.
È passata un'altra mezz'ora dalla telefonata a Yunho, e l'aria comincia a farsi più fredda e gelida, lasciando le mie labbra screpolate. Mi "appallottolo" su me stesso appoggiando il mento sulle mie ginocchia e guardando la strada, vuota e silenziosa. Mi era venuto in mente di fare un autostop ma poi pensandoci, non volevo attirare nessun maniaco e in più passava una macchina ogni morte di papa e ci avrei messo ore prima di trovare un passaggio. Prendo il telefono che miracolosamente non si è ancora spento e inizio a cercare numeri in rubrica che potrei chiamare. Nessuno. Persone che sono troppo lontane, potrebbero star dormendo o che non hanno quasi niente a che fare con me. Pensandoci, Kyu è il tipo che sta sveglio fino a tardi, ma oggi l'ho visto particolarmente stanco in sala prove. Ma se devo spendere la mia ultima chiamata per tirarmi fuori da questo guaio, penso che lui sia la persona giusta. Perciò, in fretta e furia, clicco il suo numero sullo schermo e inizia la chiamata.

-SI?

-Kyu! Che piacere sentirti, sono Chagmin!

-OH, CHANGMIN CIAO!... COME.....?... RAGAZZI VOLETE ABBASSARE LA MUSICA E FARE UN PO' DI SILENZIO PERFAVORE?!

-Ehm... cosa....? NO, non mi interessa, Kyu ho bisogno del tuo aiuto.

-CHE? HAI BISOGNO DEL MIO STARNUTO?

-NO! Aiuto! Devi venirmi a prendere in macchina! Sono nel posto dove andavamo a fare sempre passeggiate... te lo ricordi il quartiere?

-TE LE RICORDI LE PREGHIERE? SIWON! FORSE CHANGMIN VUOLE TE!

-No! Kyu non capisci io.... Kyu? KYU? PRONTO!? 

Cavolo... batteria morta. Tutte a me devono capitare. 
Mi scuso per quando ho detto che kyuhyun poteva star dormendo, forse è impossibile, è un vampiro quello lì... anzi, un vampiro festaiolo.
Forse posso tornare da quella signora che credeva fossi un venditore, sentivo anche odore di cibo, io amo mangiare, e in più adesso sono tanto affamato che mi mangerei il suo frigorifero così com'è..... quell'odorino di biscotti... YAH! Riprenditi pappamolle, non puoi andare a casa di uno sconosciuto solo perchè ha del cibo e un letto comodo. 
Mi aggrappo alle fessure della panchina dove sono seduto vedendo una persona da lontano avvicinarsi a me. Si vede metà corpo, dai piedi al bacino, la restante parte è tutta oscurata. Man mano che si avvicina si schiarisce la sua immagine, fino arrivare al volto. Finalmente lo vedo e non potrebbe essere vista migliore di questa.

-JAEJOOOOONG! 

Urlo, non curandomi dell'ora tarda, e gli corro in contro abbracciandolo. 
 
-Jae, sei qui!... cosa sei venuto a fare? E...e... come sapevi che ero qui? E...

Mi interrompe posando il suo indice sulle mie labbra.

-Intanto calmati Minnie. Quello che dovrebbe farti domande qui sono io.
Cosa ci fai qui da solo? Credevo fossi tornato a casa con Yunho.

-Io... ecco...insomma...

Avevo la mente confusa e riuscivo solo a balbettare parole senza senso, figuriamoci dargli una spiegazione dettagliata della situazione. Così, prendo un respiro profondo e gli svelo la verità, tutto per filo e per segno.

-E tu hai passato tutto questo da solo? Ma Min poteva succederti qualcosa. Se delle sasaeng ti avessero seguito? Se ti avessero scoperto? E se...

Lo guardo strano. Si è fermato improvvisamente e a me iniziano a tremare le gambe dall'agitazione. Perchè non va avanti?

-Jae, tutto ok?

Ad un tratto i suoi occhi si riempiono di lacrime e una sensazione calda e piacevole percorre tutto il mio corpo, le sue braccia avvolgono il mio busto e sento il suo respiro affanoso e colmo di singhiozzi sul mio collo. Mi sta abbracciando. Lo stringo più forte che mai e scende qualche lacrima anche a me. I nostri sguardi si trovano e l'unica cosa che mi viene spontanea fare è avvicinare le mie labbra alle sue, ma lui mi precede e per un attimo riesco a sentire il suo tocco leggero. Le sue labbra che sfiorano le mie. È così bello.

-Changmim! MIN!! Vuoi alzarti? È da 10 minuti che ti chiamo.

Cosa?... sono nel mio letto. Come immaginavo, era solo un sogno. Uno stupido sogno. 

-Tremavi un po'... ti senti bene?

-Ehm... si, tranquillo.

Mi alzo velocemente dal letto e raggiungo il bagno. Mi comporto come se l'acqua portasse via la mia angoscia, ma non è così. Continuo a sfregare e a sfregare il mio viso. Mi asciugo con l'asciugamano di fianco al lavandino e mi guardo allo specchio. Respiro profondamente. Chi sono? Non mi sento più come il Changmin di una volta, il maknae tutto esuberante e felice, no, ora mi sento come se mancassero i 3/5 di me stesso.
Sento bussare alla porta. Guardo l'orologio del mio telefono e mi accorgo che è da venti muniti che sono in bagno.

-Min, tutto a posto? È da quasi mezz'ora che sei lì dentro.

Forse è perchè mi piace stare in questa stanza che a me sembra isolata dal mondo, dove si sente solo la voce dei miei pensieri, o forse è perchè non voglio guardare in faccia Yunho dopo il bacio di ieri sera, ma non voglio uscire di qui.

-Si, scusa Hyung, ora esco.

Esco dalla porta e davanti a me c'è lui che mi sorride. Non sapendo cosa fare, gli sorrido anch'io dandogli una pacca sulla spalla per poi schivarlo per andare verso l'armadio. 
Jeans blu scuro, una semplice maglietta nera e delle scarpe da ginnastica, oggi non ho per niente voglia di pensare al mio look. Ed ecco che inizia una nuova giornata, triste e malinconica, facendo finta comunque di essere felice.

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Capitolo 3
*** Colpo al cuore ***


Pov Yunho

Dio quanto mi sento in colpa. ChangMin sta male e io cosa faccio? Non trattengo i miei sentimenti e lo bacio, quanto sono stupido. Ma è anche vero che è da due anni che siamo in questa situazione, dovrebbe iniziare a passarci sopra. Non dico che io l'ho fatto, anzi, mi mancano terribilmente, ma è impossibile vivere con qualcuno perennemente depresso. Cerco di farlo sentire meglio in tutti i modi possibili, gli propongo di uscire, andare a mangiare fuori e ieri mi sono finalmente deciso di portarlo a vedere l'albero. Però gli ho mentito. Io l'avevo preparato da solo, solamente per lui, ma so che è innamorato di JaeJoong e volevo farlo felice. Io non gli interesso minimamente. 
Guardo l'orologio a muro e vedo che ChangMin è dentro al bagno da quasi mezz'ora così decido di bussare.

-Min, tutto a posto? È da quasi mezz'ora circa che sei lì dentro.

-Si, scusa Hyung, ora esco.

Appena esce, gli sfodero il mio miglior sorriso, magari si sentirà meglio, ma come al solito mi lancia uno dei suoi sorrisi "falsi" e va a vestirsi. Prendo possesso del bagno e chiudo la porta a chiave, mi da quella sensazione di privacy che ormai non ho da molto tempo.
Cosa farei per vederlo sorridere veramente, anzi, cosa NON farei. Farei di tutto per lui. 
Mi lavo la faccia e, avendo portato i vestiti nella stanza precedentemente,  mi vesto, con una tuta comoda, visto che dobbiamo ballare in sala prove.
Min sembra essersi dimenticato degli impegni di oggi, visto che quando sono uscito l'ho visto mettersi dei jeans, a mio parere strettissimi, ma lo lascio stare, non voglio fare il noioso.

-Allora andiamo a provare? Stasera ci esibiamo.

Sorrido e raggiungo la porta della stanza.

-Si Hyung, ma... no niente.

Cosa vuole dirmi? Ecco, ora mi ha messo la curiosità! Cerco di trattenere le mie domande rispondendogli con un sonoro "ok" ma non resisto molto e, sul pianerottolo, glie lo chiedo.

-Min... che mi stavi dicendo?

-Tranquillo, non era davvero niente.  Se non vuoi parlarne tu...

Sembra indeciso. Prima mi dice che non è niente e poi scopro che invece è qualcosa. Saliamo in macchina e intanto che l'autista mette in moto glie lo richiedo imperterrito.

-Ma di cosa dovrei parlare?...

Mentre pongo la domanda noto lo sguardo di ChangMin. Sembra a disagio. Ho anche capito perché. Probabilmente è in imbarazzo, forse vuole che parli dell'avvenimento di ieri sera.

-... del bacio?

Min abbassa la testa, inizia a giocherellare con le sue mani. Sembra un bambino appena messo in punizione. 

-Perché l'hai fatto Yunho? Ti piaccio sul serio? 

Mi sento estremamente in imbarazzo, non credevo che mi avrebbe fatto questa domanda.

-Si, mi piaci ChangMin, e da parecchio.

Mi guarda fisso negli occhi con uno sguardo dolce. Poi si tramuta subito in uno arrabbiato. Cosa succede?

-Come hai potuto sfruttare l'albero che JaeJoong aveva fatto per me? LUI me lo doveva far scoprire, LUI doveva portarmici e LUI DOVEVA BACIARMI.

Le sue parole mi hanno trafitto il petto. Mi sento male.
I suoi occhi sono lucidi, oddio, sta per piangere. Non posso neanche dirgli la verità, si arrabbierebbe di più se scoprisse che gli ho mentito.

-Min... non fare così... io non volevo...

-Non voglio più parlare.

-Non vuoi più parlare o non vuoi più parlare con ME?

Silenzio assoluto. Non è quello che volevo ottenere. Vorrei piangere per liberarmi dell'angoscia che ho in gola, ma non ce la faccio. Fanculo a tutto.
 

Pov. Changmin

Lo odio. Come ha potuto?
No, non è vero, non lo odio, ma non doveva fare quello che ha fatto. Sono tremendamente arrabbiato, non lo voglio più guardare in faccia per un po'. Cosa pensava quando ha fatto spacciare il regalo che JaeJoong aveva fatto unicamente per me per suo? Si certo, lui aveva collaborato, ma era un dono di Jae, non di Yunho . 
Finalmente torniamo a casa dopo una giornata a dir poco stressante e stancante. Sono le 19:00 e ho una fame da matti. Yun è solito far da mangiare ma adesso devo arrangiarmi da solo per forza, che strazio. Provo a farmi dei ramyeon, così accendo il fuoco con una piccola pentola d'acqua posta al di sopra e inizio a cucinare. Ora che ci penso, dov'è Yunho? Ah... è seduto sul divano. Avrà fame? Mi sento un egoista, sto preparando la cena solo per me. Però se lo merita, ecco. 

-Changmin...

Mi prende per un bugiardo come lui? Ho detto che non gli avrei parlato e non lo farò. Punto.

-Min! Vuoi per favore ascoltarmi?

Silenzio di tomba, labbra serrate.

-Va beh, io te lo dico comunque. La senti la puzza di bruciato? Credo sia proprio la tua cena.

Cosa cosa cosa??? Mi giro di scatto e effettivamente sta uscendo un fumone nero dalla pentola così gli corro in contro e spengo il gas. Cristo... la mia cena è andata, ma non voglio dargliela vinta perciò prendo un piatto fondo e lo riempio di ramyeon e brodo bruciacchiati e inizio a mangiare di malavoglia. Si vede perfettamente la mia faccia aggrucciata ma continuo a mangiare cercando di convincermi che questo sia il piatto più gustoso che abbia mai assaggiato in vita mia. Finalmente finisco tutto e posso lavare i piatti in santa pace. Sembra una contraddizione ma a me piace lavarli, mi piace la sensazione di umidità sulle mie mani, la spugna morbida da strizzare e il sapone che rende la mia pelle scivolosa. Ma sfortunatamente c'erano da lavare solo il piatto, il bicchiere e le bacchette che avevo utilizzato prima, quindi fu veloce la cosa. 
Mi giro asciugandomi le mani e vedo Yunho ancora seduto sul divano con gli occhi chiusi. A cosa starà pensando? Forse si sente ferito a causa mia? In effetti sono stato un po' duro. Ma, dato che non ho ancora voglia di parlargli, vado in camera chiudendo la porta per poi stendermi sul letto, sfinito.  Mangerei qualcosa di migliore, ma sono troppo stanco fisicamente per prepararmi altro o comunque ritornare in cucina per prendermi uno spuntino perciò decido di mettermi velocemente qualcosa di comodo e rannicchiarmi sotto le coperte. Sembro un ippopotamo, tutto il mio corpo immerso sotto le coperte con solo i miei occhi che spuntano. Tutto è pace e silenzio, sono tranquillo e....... AISH, il mio cellulare sta squillando. È un numero sconosciuto e quasi quasi non rispondo ma non sarebbe giusto nei confronti della persona che ha sbagliato numero perciò schiaccio la cornetta. Vedo anche che ci sono due chiamate perse, quindi deve aver telefonato anche prima.

-Pronto? 

-Changmin?

Come sa il mio nome? La recezione fa schifo... potrei aver sentito male.

-Si, io sono Changmin. Chi parla?

-Minnie... sono JaeJoong. 

ODDIO. La telefonata che aspettavo da due anni è arrivata e ora sono pietrificato davanti al telefono. Sento di nuovo la sua voce, anche se è solo da ieri che non la sentivo.

-Come hai fatto a non riconoscere la mia voce baboya!

Sento un risolino dopo quell'esclamazione. Mi metto a ridere anche io con gli occhi quasi in lacrime.

-Jae, sei tu... perchè ieri sei scappato? Stai bene? Mangi?

-Min.... io st- -ne m- -on ti pos- sp-re per te-kjjjjjfono. In---ci

-C-cosa? Non ti sento, è tutto disturbato. Hyung tu mi senti?

-si... or- mi senkjjjti?

-Più o meno. Ma è ancora tutto disturbato. JaeJoong non attaccare per favore..bip...bip...bip

No! Forse è caduta la linea. Devo richiamarlo subito! Magari si potrà sentire meglio se la faccio io.
Vado in rubrica, clicco il suo numero e giusto quando sto per effettuare la chiamata entra Yunho in camera. Avrei dovuto chiudere a chiave la porta. 

-Min, dobbiamo parlare e se proprio non vuoi farlo ascoltami e basta.

Mi copro con le coperta dalla testa ai piedi, cercando di tapparmi le orecchie, ma visto che mi sembra un'azione alquanto infantile, esco fuori e decido di ascoltarlo. Mi preme chiamare JaeJoong, il numero è già stato composto, basta solo che clicchi un tasto. Non so se dirò a Yunho della telefonata.

-La mia intenzione iniziale non era quella di baciarti, te lo assicuro. Visto che in questi ultimi tempi sei molto triste, volevo rallegrarti almeno una serata portandoti a vedere quello che io e... Jae... avevamo fatto per te.

-L'hai fatto anche tu per me?

-Io... ho solo aiutato Jae.

Il mio telefono squilla. È ancora Jaejoong, riconosco il numero.

-Chi è? Non rispondi?

-N-non...non è importante.

-ChangMin io ti conosco, stai mentendo. Avanti chi è?

Ma cosa... mi ha preso il telefono. Meno male che non l'ho salvato e che c'è ancora l'anonimo. 

-Ehm... avrà sbagliato numero... da' qua!

Faccio per prenderlo, ma lui risponde improvvisamente.

-Yaaa! Che fai!

-Pronto?

-Yunho? 

-Chi parla?

-S-sono Jaejoong.

Per un attimo ho visto Yunho perso nel vuoto. Ci credo, nessuno dei due si aspettava una chiamata del genere. 

-Che fai? Non mi dici niente testone?

Potevo sentire la voce di Jae dal telefono e questo mi rallegrava parecchio, lui e le sue solite prese in giro.

-Hyung... ti senti bene?

-P-pronto?

-Oddio Jae devo chiamare un ambulanza! Yunho è svenuto! Hyung resisti!

Chiudo immediatamente la cornetta e chiamo un ambulanza, con la speranza che arrivi presto. Ho il viso in lacrime, ho paura che Yun abbia qualcosa di grave.

-Yunho, svegliati ti prego! Che ti succede?

Siamo accasciati a terra e il suono della sirena si sente da lontano, assordandomi già le orecchie.

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Capitolo 4
*** Vecchie conoscenze ***


Pov Yunho

Ho estremamente caldo. Cos’è successo? Apro gli occhi e davanti a me vedo tutto sfocato, come se fossero appannati. Mi alzo lentamente dal letto in cui sono, togliendomi di dosso le coperte che mi portano calore, e mi guardo in giro. Ma... sono in un ospedale! Lo riconosco dalle lenzuola color panna, le mura sbiadite e la cartellina che c'è al fondo del mio letto. Oh no! Ho anche indosso la vestaglia che mettono ai pazienti. Devo ricordarmi di non alzarmi, se no il mio bel sedere sarà messo in mostra.
Aspetta. Se ho questa vestaglia, vuol dire che anche io sono un paziente! Cosa mi è successo? Non ricordo più niente da quando sono entrato in stanza di Changmin. A proposito, dov'è?
La porta è semichiusa e vedo un ombra al di fuori di essa. Probabilmente è Min che sta parlando con un medico, sento delle voci.
 
-Le condizioni non sono gravi, ma dobbiamo tenerlo in osservazione per un paio di giorni, forse anche tre.
 
-Grazie dottore.
 
-Quando arriva Lee Soo Man?
 
-Lui non viene, questi avvenimenti sono di poco conto per il grande CEO della SM, arriverà il nostro manager.
 
-Va bene. Passerò più tardi per vedere se si sveglia, in tal caso non scombussolargli troppo le idee ok?
 
-Certo dottore.
 
Scorgo Chamgmin fare un piccolo inchino. Sta ritornando in stanza, ma sono curioso di vedere cosa fa, perciò faccio finta di dormire.
 
-Aish... perchè non si sveglia? Hyung! Non voglio che tu stia male.
 
Sento la sua mano stringere la mia e io non posso fare a meno di stringerla. Amo quando la sua pelle sfiora la mia, ogni volta che lo fa sento un brivido percorrermi il corpo.
 
-Yun! Allora sei sveglio!
 
-M-min.
 
Faccio  fatica a parlare, sono ancora un po' stordito e probabilmente sotto effetto di medicinali.
 
-Cosa... mi è successo?
 
-Sei svenuto Hyung, e non ti sei svegliato per circa due ore e mezza. Mi stavo preoccupando che non ti saresti svegliato.
 
-E il dottore che ha detto?
 
-Che sei stanco e stressato e il tuo cuore si è fermato per uno/due secondi. Non è grave, ma non devi sforzarti per un po' di tempo, quindi se fossi in te farei finta di stare male per riposarmi.
Tutti e due ci mettiamo a ridere. La sua mano è ancora stretta alla mia e io non ho intenzione di lasciarla.
 
-La mia famiglia? L'hanno avvisata?
 
-Si ma i tuoi genitori sono partiti per un viaggio di lavoro molto lontano, ricordi? Non possono venire, ma hanno detto di avvisarli su ogni tuo progresso.
 
Me ne ero totalmente scordato, i miei non sono a casa. Un abbraccio da parte loro in questo momento non sarebbe male.
Rimaniamo per qualche minuto a fissarci, mano nella mano, è la cosa migliore che mi sia capitata oggi. Mi giro per un attimo e vedo che fuori è buio pesto, chissà che ora si è fatta.
 
-È molto tardi, sono le 23:20. Quindi anche se hai dormito per quasi tre ore, dovresti riposarti.
 
-Non pensare a me. Tu sei rimasto qui fino ad adesso, devi essere stanchissimo; voglio che vai a casa.
 
-Yunho! Non ci penso neanche a lasciarti qui da solo, dormo qui, sulla sedia, vicino a te.
 
-Smettila di dire idiozie e corri a casa nel tuo letto comodo ok? Se lo vorrai domani verrai a visitarmi.
 
Accenno un sorriso e gli lascio lentamente la mano.
 
-Certo che lo voglio... testone.
 
Testone... mi ricorda qualcosa... JAEJOONG! Lui ha chiamato! È anche per lui che sono svenuto! Ora ricordo tutto. Aspetta, perchè gli ho detto di andarsene, ho un sacco di domande da fargli, è ancora arrabbiato con me? Cosa è successo con Jae? Devo saperlo. Cerco di fermarlo, ma la mia voce si affievolisce ogni volta che apro bocca. Se ne è andato.
Aish... non riuscirò a dormire tutta la notte, me lo sento.
Guardo l'ora sul mio cellulare che Min aveva lasciato sul mio comodino e vedo che è mezza notte precisa.
La stanza è buia e, dopo le parole del mio manager scambiate col dottore, c'è silenzio assoluto.
Dopo un po’ di tempo sento la porta aprirsi, grazie al suo leggero cigolio, e dei passi avvicinarsi. Ho paura e non riesco a muovermi, sono bloccato dal terrore. La persona misteriosa arriva davanti a me, vedo la sua sagoma grazie alla poca luce proveniente dal lampione fuori dalla finestra. Le sue braccia avvolgono il mio addome e si appoggia improvvisamente su di me. Ma che cavolo sta succedendo? Non riesco neanche a reagire un minimo.
Ora, oltre a non riuscirmi a muovere io, sono immobilizzato da lui e dalle sue labbra, umide e calde che si poggiano sulle mie. Sgrano gli occhi e cerco di staccarmi da lui, ma con pochi risultati. Sento altri passi provenire da fuori e il tizio misterioso scappa via. Non vedo dove va.
Non ho idea di chi fosse, ma ho intenzione di scoprire chi ha abusato di me.
 

Pov. Changmin

Mi sono preso un bello spavento. Il dottore dice che è tutto a posto e che non è grave, ma se continua a sforzarsi lo diventerà. So che ballare è la sua vita, ma non dovrà farlo per un po' di tempo, a dir la verità un sacco di tempo, rischia l'attacco cardiaco. Così, convintissimo, entro in stanza dopo aver parlato con il dottore per dargli la notizia del ballo. Vedo che sta ancora dormendo, perciò mi siedo accanto a lui, stringendogli la mano. In questo momento non mi importa cosa abbia fatto, importa che stia bene. Che sorpresa! Mi sta stringendo la mano! Allora è sveglio! Temevo non avrebbe più preso conoscenza.
Parliamo. Mi fa molte domande, ovvie, visto che probabilmente non si ricorda cosa è successo; il dottore mi ha detto che la sua memoria si è cancellata pochi attimi prima dello svenimento. Sono lieto che non abbia sentito il fatto della danza, voglio dirglielo io, con delicatezza. Così faccio per dirglielo ma... improvvisamente mi blocco. Lo fisso, lo fisso e lo fisso, ma dalla mia bocca non proferisce parola. Vedo che a un certo punto si gira a guardare fuori, penso sia abbastanza spaesato così gli dico l'ora.
Insiste perchè io vada a casa, ma non ne ho la minima intenzione, ma guarda caso mi faccio convincere. Noto che le nostre mani sono ancora una intrecciata all'altra quando Yun cerca di staccare la sua. Bene, non voglio andarmene, ma gli ho già detto di sì, e non voglio contraddire un faccino come il suo. Cosa sto dicendo? Mi metto anche a fissarlo per un attimo prima di andarmene, ma che mi prende? Da quando provo certe emozioni guardando Yunho? Meglio che vada, così mi alzo di scatto ricambiando il sorriso che mi aveva fatto, e vado via senza voltarmi.
Tempo 20 minuti sono già a casa. È strano vederla vuota, in silenzio, mi mette una sensazione di nostalgia.
Mi siedo sul divano e inizio a girare i pollici, mi alzo e mi siedo su una sedia della cucina, inizio a camminare avanti e indietro per la camera da letto. Mi sento una palla da ping pong che sballozzola per tutta la casa.  No, non posso dormire qui. Corro verso la mia auto, evitando sguardi indesiderati, e parto verso l'ospedale. Mi hanno dato due giorni di permesso per stare con lui, perciò non c'è problema se esco.
Arrivo. È mezza notte e dieci e il celo è scurissimo, non si intravedono neanche le stelle perchè sono coperte dalle nuvole. Posteggio e vado verso l'entrata dove intravedo una persona uscire dalla porta. È incappucciata, ed ha un corpo abbastanza magro. I suoi capelli sono castani, almeno credo, con la frangia che copre la sua fronte. Tuttavia, non riesco a vederlo in viso per il solo fatto che cammina velocemente e a testa bassa. Vedo che viene verso di me, ma non mi vede? Ehy! Spostati!
 
-Aish!
 
-Oddio scusa, ti ho fatto male?
 
-N-no, sto bene, ma sta più attento!
 
Mi porge la sua mano per aiutarmi a rialzarmi, quando vedo un braccialetto legato al suo polso. È familiare e... cavolo! È proprio il braccialetto che io e gli altri membri abbiamo regalato a Junsu per il suo 22esimo compleanno. Lo riconosco dall'incisione "DBSK family ♡" su una placca d'oro. 
 
-Sei proprio tu?
 
Alza la testa guardandomi bene in viso. Io non riesco a vedere lui ma lui probabilmente vede me, perchè intravedo la sua faccia stupita.
 
-CHANGMIN!!
 
Mi alza improvvisamente stringendomi a lui. Sto per piangere, è proprio Junsu, la maknae line è completa.
 
-Junsu... quanto mi sei mancato. Sei qui per Yunho?
 
-Si. Ho saputo che è svenuto e senza farmi vedere dal nostro manager siamo venuti qui.
 
Lo vedo sorridente. Come fa? Io sto piangendo dalla gioia, così lo riabbraccio ancora una volta.
 
-Io sono venuto per dormire vicino a lui, non riesco a stare a casa da solo.
 
Una domanda mi sporge spontanea. E gli altri due?
 
-Dove sono YooChun e JaeJoong?
 
-Sono venuti entrambi, ma adesso sono al bar dell'ospedale. Oddio! Min vieni che te li faccio rincontrare!
 
Mi sta trascinando all'interno dell'edificio e io corro insieme a lui felice. Vedo Yoochun, ma Jaejoong non c'è.
 
-Yoochuuuun!!
 
Gli corro in contro abbracciandolo e baciandogli le guance, e lui fa lo stesso con me.
 
-Dongsaeng! Ci rincontriamo! Mi sei mancato parecchio, anzi mi siete mancati entrambi!
 
-Ho tante cose da dirvi che non so dove iniziare! Ma... Jae dov'è?
 
-Infatti Yoo, credevo fosse con te.
 
-In realtà io credevo fosse andato con te. Io da qui non mi sono mosso, stavo aspettando voi due per andare a trovare Yunho.
 
Tutti e tre ci guardiamo preoccupati. Dov'è Jaejoong?
 
-MINNIEEEE!
 
Sento una persona urlare esageratamente e abbracciarmi alle spalle. È proprio lui. Lo stringo come non mai.
 
-Jae dov'eri finito?  Ci hai fatto preoccupare, tutti e tre!
 
-È questa la prima cosa che mi dici la prima volta che mi incontri dopo anni? Come sei noioso!
 
-Ma ti ho incon-!
 
Mi tappa la bocca. Junsu e Yoochun lo guardano abbastanza male, e anche io sinceramente non capisco cosa stia facendo.
 
-Zitto Maknae! Abbracciami e basta!
 
Seguo i suoi ordini e lo abbraccio, anche se non ho ancora capito perchè mi abbia tappato la bocca.
 
-Visto che siamo tutti insieme, perchè non andiamo a trovarlo? Forza!
 
Yoochun incita tutti e tre dandoci delle pacche sulle spalle. Così ci dirigiamo insieme a lui verso l'ascensore.
Finalmente arriviamo in stanza e vedo il dottore che parla con Yunho. Oh no! Non voglio che gli dica che non può più ballare per un po'. Così entro facendo finta di non aver visto niente, spalancando la porta.
 
-Guarda chi c'è Yunho!
 
Entrano tutti e tre, sorridenti, siamo tutti felici in questo momento, tranne Jae che sembra avere una faccia imbarazzata più che contenta.
 
-Ragazzi!!
 
Yunho interrompe bruscamente il dottore. Forse ho guadagnato un po' di tempo. Corriamo verso di lui e lo abbracciamo.
Proprio come una volta, tutti e cinque insieme.
 
-Sono così felice di vedervi, mi siete mancati non sapete quanto.
-Anche voi ci siete mancati!
 
-hehm hehm.
 
-Scusi dottore! Non la volevamo interrompere.
 
-Non importa, ma il tempo delle visite è finito, dovete tornare a casa mi spiace.
 
Vedo Junsu e Yoochun supplicare, mentre Jaejoong è stranamente composto.
 
-Ragazzi, se il dottore ha detto così, dobbiamo andarcene e basta, non possiamo farci niente.
 
Ma che gli prende? Non ci prova neanche?
Dopo varie suppliche il dottore concede a una sola persona di restare in stanza per la notte, così mi offro io.
Saluto i miei amici, abbracciandoli uno ad uno, sapendo che l'indomani ci saremo rivisti in ospedale.
Mi siedo vicino a Yunho, stringendogli forte la mano.
 
-Che bello vero?
 
-Già... non me lo aspettavo proprio.
 
-Ti vedo strano... stai bene vero?
 
-Si certo... solo che... ho un po' di sonno, ecco.
 
Hai parlato un po' con loro?
 
-No, non ne ho avuto il tempo, siamo venuti subito qui. Domani mattina ci scateniamo, tranquillo!
 
Ci mettiamo a ridere e, dopo di che, spengo la lampada vicino al suo letto, l'unica luce ad illuminare la stanza.
 
-Notte Hyung. Ti voglio bene.
 
-Notte Minnie.
 
Appoggio delicatamente la testa sulle nostre mani ancora strette fra loro e chiudo gli occhi, emozionato per quello che faremo domani.

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