I never knew I could feel like this

di cumbermecrazy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Can it be? ***
Capitolo 2: *** Watching you ***
Capitolo 3: *** The words in my mind ***
Capitolo 4: *** I trusted you ***



Capitolo 1
*** Can it be? ***


Dovevo stare calma, il provino sarebbe andato benissimo e in caso contrario avrei provato con qualcos'altro; ma odio essere disfattista e pessimista, quindi incrociamo le dita, si va in scena.

Mi diressi verso l'entrata del teatro con le gambe che tremavano e con il battito del cuore accelerato.

Mi fermarono all'entrata “Mi scusi è qui per il provino?” annuì

“bene” riprese “ allora non sono ancora cominciati, si accomodi pure qui” e mi indicò una sedia all'ingresso, ringraziai com'è mio solito fare e mi accomodai.

'Fiamma devi stare calma, questo è il tuo sogno da sempre, quindi fatti forza e fatti valere'.

Avevo sempre sognato di trasferirmi a Londra e di intraprendere la carriera di attrice e ora mi trovavo li ma ero così pensierosa, così distante dalla realtà , che cominciai a pensare come sarebbe potuta essere la mia vita una volta attrice, chi avrei incontrato, con chi avrei lavorato e su questa domanda la mia mente prese il volo, e si posò come era suo solito fare su Benedict Cumberbatch. Chissà, mi chiesi, che effetto mi avrebbe fatto incontrarlo, probabilmente sarei morta sul colpo oppure...

“Mi scusi signorina, si può accomodare dentro”la voce dell'uomo mi richiamò alla realtà, oh cielo! Ora so che cos'è veramente la paura.

Entrai in quella stanza e da lì la mia vita cambiò per sempre.

 

 

 

***

Era passata una settimana dal giorno del provino e quasi non ci pensavo più, tanto ero impegnata a sistemare il mio nuovo appartamento che, quando lo trovai, era in pessimo stato.

Ero talmente presa da quelle faccende domestiche, che quasi non sentii il telefono squillare, dicendomi “datti una mossa, è una telefonata importante!!”.

Posai la scopa contro il muro mi infilai una mano in tasca e afferrai quello strumento di tortura per farlo tacere.

“Pronto chi parla?” era il regista del film per il quale avevo fatto il provino: cosa voleva?

“ Volevo informarla che è stata presa, la sua esibizione è stata molto interessante e intensa.”

“c-cosa” dissi con un filo di voce “io” entrai in iperventilazione,

“si, esatto, proprio lei. La sua è una piccola parte ma molto soddisfacente,le darò qualche informazione sul cast, e sul luogo dove andremo a girare”

“ si, certo,mi dica tutto”dissi sempre più incredula.

Iniziò a elencare quelli che sarebbero diventati i miei colleghi, non conoscevo nessuno ma poi...” non ci posso credere!”

 

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Capitolo 2
*** Watching you ***


Ringraziai il regista per la bellissima telefonata e agganciai.

'Prendi un bel respiro... non è successo niente, a parte il fatto che hai avuto una parte in un film, nel quale c'è Benedict Cumberbatch,il tuo attore preferito e ogni volta che ne senti parlare o lo vedi in tv sei come sotto effetto di droga... ma a parte questo è tutto normale'.

Per mia fortuna il set era a Londra quindi non avrei dovuto allontanarmi troppo.

Le riprese sarebbero iniziate una settimana dopo e io non ero pronta o meglio credevo di non esser pronta e per questo passai tutta la notte davanti lo specchio provando smorfie di vario tipo, ' E se mi chiedono di piangere? Non c'è problema, pensiamo a qualcosa di triste, per esempio... un episodio di Downton Abbey, ed ecco qua, occhi rossi pieni di lacrime!!'.

Andai a letto e dormii per non so quanto tempo come se non ci fosse un domani, ma il domani arrivò talmente veloce che era già ora di presentarsi sul set, inutile dire come mi sentii prima di arrivare lì.

Presi un taxi e veloce come il vento arrivò nel luogo desiderato, scesi da questo e 'In bocca al lupo!' mi disse il tassista con un sorriso smagliante, ma come faceva,come diavolo faceva a sapere che... insomma...pff... lasciamo perdere.

Da lontano vidi una folla, probabilmente erano i fan, si erano proprio loro e la maggior parte di questi urlavano ' Benedict!', odiose fangirl, ma perché lo sto dicendo mi do dell'odiosa da sola?

Scorsi da lontano il regista, che mi vide subito e alzò il braccio agitandolo ininterrottamente per farsi avvistare meglio, ma non doveva preoccuparsi di questo dato il suo abbigliamento. Sarà sicuramente un uomo spocchioso e irritante, ma abbattiamo tutti i pregiudizi, voglio fare un ottima impressione su di lui'.

Non l'avrei mai detto quest'ultimo si rivelò un uomo colto, generoso e sorprendentemente bello, talmente bello che quasi mi dimenticai di Benedict, ma che dico, ci pensai tutto il tempo.

Annoiata da i discorsi di Jeff ( il regista ) mi feci notare chiedendo una delle cose più sbagliate che si potessero dire in quel contesto ' Ma... Benedict, perché non lo vedo? Insomma...' cercai di rimediare all'errore fatto ' So che è un ottimo attore e anche molto bell-' mi corressi ' Brillante in tutte le sue interpretazioni' certamente è poco professionale dare del bellissimo a un tuo collega. Jeff mi guardò incuriosito ' Per caso ti annoio?' Aveva capito proprio tutto, ma era logico, non potevo dirglielo ' Assolutamente no! Le tue osservazioni sull'accoppiamento di due lombrichi sono molto interessanti e poi devi sapere che lo adoro come animale' non l'avessi mai detto, ' Davvero!' mi guardò illuminato, e attaccò con un discorso sempre su i lombrichi interminabile.

Ma arrivò la mia salvezza, la luce dei miei occhi, il principe sul cavallo bianco che mi salvò dal mostro dei lombrichi, ok basta fantasticare!

Comunque era lui, in vita mia mai vista tanta bellezza, e mentre sentivo una musica angelica di sotto fondo, vedevo che si stava avvicinando... Oh mio Dio si stava avvicinando!!

Non potevo fissarlo troppo, così mi concentrai sull'affascinante e interessantissimo disegno delle lastre del marciapiede. Sentivo dei passi dietro di me, era lui, era sicuramente lui. 'Ciao Jeff ' disse uno con una voce molto profonda, presi un bel respiro e mi girai ' Chi é questo mostro?' Ovviamente lo pensai, non era Benedict, no! Decisamente no!

Ma insomma dov'era finito ' Fiamma' mi disse una vocina dentro di me ' Prova a girarti dall'altra parte e lo scoprirai!', mi voltai con lentezza esasperante come se avessi paura di rovinarmi la sorpresa, e poi eccolo lì stagliarsi davanti a me: me lo immaginavo più alto, ma non importava in quel momento, era perfetto sembrava una statua della Grecia classica, lo scrutai meglio e mi resi conto che era impossibile non notare gli occhi, azzurri quanto un cristallo di ghiaccio lambito dalla luce del sole.

“Fiamma, ti presento il tuo nuovo collega Benedict Cumberbatch”

dico io c'era bisogno di presentarmelo!?

Ma comunque fu sufficiente per riportarmi alla realtà. Mi schiarì la voce, “Ciao, cioè volevo dire... salve!” dissi cercando di assumere un tono minimamente professionale.

“Salve!” rispose lui in tono scherzoso, poi riprese “Quindi ho sentito che lavoreremo insieme!”

“Beh, si insomma...” ma Jeff pensò bene di interrompermi

“Benedict vieni ti devo parlare!” Lo guardai come probabilmente Jack lo Squartatore guardava le sue vittime prima di ucciderle ma lasciai correre e mi resi conto che io difronte a Benedict ero un maledetto lombrico!! Mi arresi e capii che probabilmente non avremo più parlato insieme.

Per tutta la mattinata riprovammo milioni e milioni di volte le stesse scene, anche quando si trattava di bere un sorso d'acqua.

Il regista si avvicinò a me e mi sussurrò.

“È il tuo turno, ti ricordi le battute?” ci riflettei un secondo “Si, certo!”

“Bene, allora vai lì” mi disse indicandomi un albero

“La prima scena la giri con Benedict”

“Cosa?!” urlai.

Jeff mi indicò nuovamente l'albero facendomi capire che dovevo muovermi.

Girammo la scena per circa sei, sette volte, e Jeff mi confessò che era fiero di me, si avvicinò al mio orecchio e parlò

“Ora puoi fare la pausa pranzo, ti consiglio un ristorante qui vicino; se vuoi ti accompagno?”

“No... grazie...” esitai “Preferisco stare un po da sola... ma grazie di avermelo chiesto”

Camminai finché non trovai un ristorante carino.

Ma chi vogliamo prendere in giro! Entrai in un Burger King, però non mi ero resa conto che qualcuno mi stava seguendo.

Mangiai un panino al volo e rimasi seduta al tavolino fissando il vuoto, non ricordo esattamente a cosa stavo pensando ma ricordo solo che rimasi lì per molto tempo.

“Posso sedermi qui ?” interruppe la mia meditazione qualcuno, ma non mi girai 'Oh Dio! non dirmi che è Jeff' pensai tra me e me. Mi voltai di scatto, terrorizzata dall'idea...

“Oh, prego accomodati,scusami se non ti ho risposto subito, ma stavo pens-” Benedict mi interruppe “Non ti preoccupare, scusa se ti ho disturbato, ma non ho potuto fare a meno di seguirti” inarcai un sopracciglio

“Ah davvero?” Dissi io, sorpresa

Si grattò la fronte per l'imbarazzo “No scusa, volevo dire che...insomma ricordi che prima Jeff ci ha interrotti?” annui “Beh ecco sono stato scortese, non ti ho ascoltato, quindi sono qui per rimediare.”

Scoppiai a ridere, insomma tutta quella situazione mi sembrava assurda, mi guardò con tono interrogativo “Ti faccio ridere?”

“Cosa? No, scherzi! È solo che nessuno prima d'ora era tornato indietro per me solo perché non aveva sentito ciò che avevo da dire.”

“Beh allora...” disse lui “Scusa se mi permetto, ma tutte queste persone sono degli ignoranti.”

Accennò un sorriso. Dopo un po' di silenzio mi chiese “Allora Fiamma da dove vieni?”

“Sono italiana, più precisamente sono di Roma, ho 24 anni e sono venuta a vivere qui un anno fa” iniziai a parlare e non mi resi conto che lui mi stava osservando.

“Ho sempre desiderato fare l'attrice e adesso sono qui...” mi interruppi, Benedict non prestava attenzione e mi stava guardando negli occhi, improvvisamente arrossi, mi sentivo a disagio.

Improvvisamente ci perdemmo entrambi nello sguardo dell'altro, incuranti del tempo che continuava a scorrere, finché lui non si rese conto della situazione imbarazzante in cui eravamo “Scusa, non mi ero accorto di starti fissando... mi dispiace veramente” “Non ti preoccupare....” dissi io, decisamente preoccupata “Credo che sia ora di ritornare sul set”

ci alzammo entrambi e andammo verso l'uscita.

Camminammo insieme fino al set; lui mi raccontò un po' di se, mi raccontò cose che ovviamente già sapevo ma feci finta di niente.

Era passato poco tempo dal nostro incontro ma mi ero resa conto che era un uomo perfetto.

Arrivammo davanti al set e prima di ritornare nella folla si voltò verso di me, lo guardai per uno o due minuti, subito dopo distolsi lo sguardo imbarazzata.

“Grazie è stato bello parlare con te, sono sicuro che avremo tempo di pranzare insieme una volta” mi strinse la mano e lo vidi allontanarsi.

Provavo molta simpatia per lui e mi piaceva, mi piaceva molto, ma non avrei mai immaginato che questa simpatia si sarebbe trasformata in un sentimento molto più forte per entrambi.

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Capitolo 3
*** The words in my mind ***


Ormai erano passati mesi dalla prima volta sul set, e la vita da attrice mi piaceva molto, Benedict mi piaceva molto 'Basta Fiamma, smettila di pensare a lui. Ma guardati sembri Bridget Jones, oddio No!' , mi alzai dal divano sul quale ero sdraiata da più di un ora.

Controllai l'orologio, erano le 20:30.

Era venuto il momento di mangiare qualcosa,aprii il frigo... il vuoto!!

'Nessun problema, digiunerò!'.

I miei piedi mi trasportarono in balcone a prendere una boccata d'aria, 'Oh cielo! Nevica!' Non che mi sorprendesse tutto ciò, sono a Londra!

Mentre i miei occhi si perdevano tra le stelle, sentii d'un tratto una voce familiare proveniente dalla strada, guardai in basso.

“Fiamma!Sono Jeff, come stai?”

“Bene, grazie...senti.... vuoi salire? È che qui in balcone fa freddo e non è il caso di urlare” mi fece un sorriso e si diresse alla porta d' ingresso.

Corsi ad aprirgli “ Ma guardati Jeff, stai congelando!” gli dissi strofinandogli una mano sul suo braccio innevato.

“Ti và se accendo il camino?” non aspettai la sua risposta e lo accesi.

“Così...abiti qui?! Delizioso, è un posto veramente delizioso” disse lui guardandosi in torno.

Gli mostrai la casa e ne rimase veramente affascinato 'Beh lo devo ammettere, ho una casa bellissima, ben fatto Fiamma!'

Jeff continuava a fissare le travi del soffitto e ad accarezzare ogni muro, cacciai un colpo di tosse per catturare la sua attenzione e finalmente mi guardò “Scusami sono un perfetto idiota, sarai rimasta mezz'ora in silenzio mentre io...”

“Non importa” lo fermai prima che fosse troppo tardi,

Dopo interminabili secondi di silenzio Jeff si avvicinò

“Vuoi uscire? Ti porto a cena fuori?” guardai fuori dalla finestra,l'idea non mi piaceva “Ok, ho capito fa troppo freddo, allora ordiniamo qualcosa e mangiamo davanti a un bel film” gli sorrisi: mi aveva capito al volo.

“Allora ordino delle piz...” lo interruppi “Scusa

un attimo, sento il mio telefono squillare, ci metto un secondo”

“Pronto, chi è?” il numero risultava sconosciuto, non avevo idea di chi potesse essere, ma non mi feci scrupolo a rispondere.

“ Sono Benedict” il cuore mi balzò in gola, tant'è che Jeff mi guardò preoccupato.

“Ah...sei tu, come hai fatto ad avere il mio numero?”

Ignorò completamente la mia domanda.

“Senti... ti andrebbe di cenare? Magari anche solo una semplice passeggiata, giusto per fare due chiacchiere.”

Mi sforzai enormemente per evitare di scoppiare a ridere, tutta quella situazione mi sembrava assurda.

Il silenzio era troppo per i miei gusti, c'era qualcosa che mi sfuggiva...'Oh si certo devo rispondere a Benedict, tocca a me parlare!'

“Ehm...non saprei, guarda... dipende... insomma” non sapevo che diamine dire e nel frattempo Jeff mi guardava con aria interrogativa e anche molto scocciata.

“Vuoi fare un'altra volta?”

“NO!!” urlai “No, dimmi dove...dove ci possiamo vedere?”

“Io ho prenotato per le 21:30, ci vediamo davanti alla stazione di Queensway”

“Ah perfetto, perfetto...aspetta, prenotato? Come sapevi che sarei venuta?”

“Non lo sapevo! Ti aspetto...ciao!!”

Il cuore mi batteva a mille, non potevo smettere di ridere.

“Allora?” chiese Jeff piutosto irritato “Chi era?”

Per qualche motivo non volevo dirlglielo,probabilmente si sarebbe arrabbiato, quindi mi limitai a dire questo “Nessuno, tranquillo non era nessuno”

“Io non credo 'nessuno'!” replicò

“Senti Jeff, mi ha chiamato un'amica che non vedo da molto tempo e... mi ha chiesto di stare con lei...”

“Ho capito vado via” lo guardai rimettersi il cappotto e avvicinarsi alla porta, gli afferrai un braccio

“Mi dispiace che sia andata così, sarà per una prossima volta... sei stato molto gentile a venire fin qui” levai la mia mano dal suo braccio che mi sembrava inopportuna.

“Senti Fiamma, tu mi sei simpatica e amo passare il tempo con te, ma dal momento che stasera uscirai con Benedict...”Provai a protestare, ma lui mi interruppe con un cenno della mano e riprese ”perchè stasera uscirai con Benedict... ci tengo a dirti che lui non fa per te e non potrà mai, mai e poi mai renderti veramente felice” Mi spaventai notando per la prima volta che la sua precedente allegria e cortesia era completamente sparita, lasciando il posto ad un espressione quasi ferina, ma ancor di più mi spaventarono le sue parole.

Non feci in tempo ad aggiungere altro che lui era già uscito.

Non so come ma quelle parole che apparentemente mi erano scivolate addosso,inaspettatamente le ritrovai scolpite nella mia mente.

 

***

In un batter d'occhio mi ritrovai davanti la stazione, dove lo vidi arrivare.

Mi sentivo un po' a disagio con quel vestito ma dopo tutto non ne avevo motivo, considerando che era il vestito meno elegante che avessi.

Non volevo apparire né eccessivamente elegante, né volevo che trasparisse il messaggio ' avrei preferito rimanere a casa in pigiama, piuttosto che uscire con questo tempo.'

Alla fine di questo ragionamento, me lo ritrovai davanti a fissarmi con un sorriso smagliante.

“Stai molto bene” disse lui con la sua voce possente

“Oh... grazie,tu sei bellissimo...aspetta che?”

“Grazie” disse lui arrossendo

Vide che mi stavo dirigendo verso la metro e mi fermò con la sua profonda voce “Dove vai?”

“Prendo la metro” dissi io come se fosse ovvio.

Mi raggiunse e mi afferrò la mano e disse con tono giocoso “Non lo permetterò.”

Poi assunse un espressione seria “ Hai paura ad andare in moto? Non ho la macchina con me, ma non c'è problema se non ti va prendiamo un taxi”

Lo guardai affascinata, non riuscivo a distogliere il mio sguardo dai suoi occhi.

“Non ho mai preso la moto, ma vorrei provare” gli sorrisi, ricambiò.

Mi condusse alla moto e mi fece salire, improvvisamente immaginai il veicolo una carrozza con grandi cavalli bianchi, ma era solo la mia immaginazione.

“Reggiti forte a me” mi sussurrò e io non esitai.

La moto parti e io credevo di stare in paradiso con quel vento forte che soffiava,con la neve che cadeva a fiocchi sopra di me e io stavo stringendo l'uomo che avevo sempre e solo immaginato. Mi abbandonai a quella felicità e mi appoggiai alla sua schiena.

“Fiamma siamo arrivati” mi disse con tono dolce

“Oh perdonami mi sono appoggiata un attimo ho chiuso gli occhi e mi sono addormentata, scusami” dissi ridendo.

Scese dalla moto, mi porse la mano e mi aiutò a fare lo stesso,mi appoggiò una mano sulla schiena per guidarmi verso il ristorante.

Una volta entrati ci indicarono il tavolo, lo ragiungemmo e Benedict mi scansò la sedia e mi fece sedere, in seguito si accomodò anche lui.

Ordinammo immediatamente e il cameriere non si fece più vivo se non per portare i piatti.

Mentre io guardavo il meraviglioso ristorante Benedict guardava me, anzi mi scrutava, è stato a dir poco imbarazzante.

Per rompere il silenzio Benedict fu il primo a parlare

“Ti trovi bene sul set?” Disse appoggiando i gomiti sul tavolo e appoggiando il mento sul dorso delle mani.

“Ti prego, possiamo non parlare di lavoro?”

“Oh si certo,perdonami, volevo solo sapere se ti trovi bene con Jeff” sentendo questo sgranai gli occhi

“Che intendi dire?”

“Se ti piace come regista intendevo” disse ridendo non capendo la mia domanda

“Si mi piace, insomma...possiamo parlare d'altro?”

Nominando Jeff rilessi quelle parole stampate nella mia mente.

Per mia fortuna Benedict si mostrò pietoso e cambiò argomento.

Finito di mangiare uscimmo dal ristornte, l'idea di aver finito mi scocciava, ero stata talmente bene che non volevo ritornare a casa ma per fortuna Benedict mi aveva riservato una sorpresa.

“Non guardare” disse lui tenendomi le mani sopra gli occhi “Mi fido di te, non guardare”

“Non voglio rovinarmi la sorpresa sta tranquillo”

Mi fece sdraiare su qualcosa di umido e poi mi levò le

mani dagli occhi.

“Allora ti piace?”

Ero sdraiata sull'erba e mi aveva portato a vedere le stelle, “ E' incredibile come un uomo possa vivere sapendo dell'esistenza di questo splendore ma non rendersene mai veramente conto” Benedict si girò e mi guardò, io non badai più a lui ma restai in silenzio.

Dopo un po' mi girai verso di lui che mi stava fissando e mi disse “ Guardando queste stelle ti senti anche tu piccola, piccolissima sotto questa immensità.

E' spaventoso ma allo stesso tempo è bellissimo.”

Lo guardai non pensando più a niente che alle sue parole, ed improvvisamente ciò che aveva detto Jeff tutto ciò che era rimasto scolpito nella mia mente si cancellò.

Benedict mi riportò a casa e mi salutò sorridendo

“Sono stato benissimo questa sera, non la dimenticherò mai”

Vide che volevo dire quacosa e restò in silenzio

“Ti devo ringraziare, mi sono divertita molto mi hai fatto fare cose che non facevo da anni e grazie, grazie mille”

“Non c'è di che” mi rispose contento

“No, dico sul serio, in una notte mi hai reso felicissima, mi hai fatto vivere”

Mi si avvicinò, mi accarezzò il viso e mi baciò la fronte.

“Buona notte” disse saltando sulla moto, chiusi gli occhi “Buona notte” ma quando gli riaprì si era perso nell'oscurità della notte.

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Capitolo 4
*** I trusted you ***


I trusted you


 

Dopo quella sera non lo vidi e non lo sentii per una settimana, e ciò iniziava ad infastidirmi

'insomma non si può sparire così?!'

Le giornate sul set diventavano noiose e il mio pensiero non poteva che andare a Benedict, e a quella magnifica serata.

In quel periodo cercavo di evitare Jeff, né riuscivo a guardarlo dalla vergogna: il mio comportamento era stato infantile e maleducato.

Jeff mi si avvicinò un paio di volte e solo dopo qualche tentativo riuscì a parlare.

“ Allora...” mi sussurrò in tono sarcastico.

“ Allora...”dissi facendo finta di non capire, ma in realtà sapevo benissimo dove voleva arrivare.

“Come è andata la serata con Benedict?” ' proprio per l'appunto'.

Deglutii “ Benissimo, grazie” mi guardò con fare sospettoso; ora che ci penso quello sguardo mi intimidiva tanto quanto il silenzio che si venne a creare in seguito.

Era giunto il momento di dire qualche cosa “Ehm... Senti Jeff mi dispiace veramente tanto riguardo... riguardo la cena. Io non mi sono mai comportata così, anzi... te lo giuro.

Mi interruppe “ Si,tranquilla non importa” mi sorrise e sussurrò tra se e se 'quindi la serata è andata bene ottimo!' ritornò a parlarmi normalmente e disse “E vi siete divertiti, dunque” esitai nel rispondere “ Si, ci siamo divertiti, ma perché me lo chiedi?”

“ Niente di che, è solo... “ ricordo che in quel momento ero sia infastidita dal comportamento di Jeff sia proccupata per quello che faceva tanta fatica a dire.

“ Allora Jeff vuoi parlare si o no?” prese un bel respiro “Benedict non è venuto questa settimana perché dice di non avere buoni rapporti con te e inoltre con te non lavora bene.”

Incredula guardai Jeff “ Non è possibile, non... è assurdo! Io non capisco”

Jeff mi accarezzò la schiena e disse “ Ehi Fiamma, è tutto Okay, non piangere”

“ IO non sto piangendo” dissi singhiozzando. “ Fiamma guardami, lo so che ti piace” scossi la testa “ ma... ricordi quello che avevo detto? Benedict non è l'uomo per te anzi a mio parere per nessuno, potrà essere l'attore più bravo al mondo ma non è niente di più”

Ascoltai a fatica queste parole dette con rabbia ma con estrema sincerità, e ci misi molto a convincermi che questa era la verità.

Dopo qualche giorno mi resi conto che dovevo andare avanti e che il giudizio di un mediocre attore... beh non proprio mediocre, non avrebbe ostacolato il mio lavoro.

Tornai sul set e con me anche Benedict; non appena mi vide mi salutò ... e io non ricambiai, non potevo guardarlo, mi istigava violenza.

Fortunatamente quel giorno non erano previste scene insieme!

Dopo almeno un paio di ore mi si avvicinò con il suo solito irritante sorriso stampato sulla faccia “Ciao Fiamma, ti ho salutato ma probabilmente non mi hai visto” disse accarezzandomi il braccio “ Che fai!?” gli dissi scansando il braccio.

“ Perdonami, non pensavo ti desse fastidio” Disse imbarazzato.

“ Si mi da molto fastidio, soprattutto se sei tu a toccarmi”risposi con esagerata violenza.

“ Ma come siamo suscettibili oggi!” disse ridendo. Lo fulminai con lo sguardo.

“ Senti mi vuoi spiegare cos'hai, una settimana fa eri dolce e simpatica ora.. ora sei...”

lo interruppi “ Cosa sono eh? Arrabbiata? Acida? Cattiva? Si , lo sono.

Come ti puoi aspettare che mi comporti in maniera diversa? Tu, proprio tu che facevi la parte dell'amico dolce e comprensivo, quando poi giudichi come lavoro e cosa faccio!

Mi guardò per qualche secondo “ Cosa? Ma che...” lo fermai “ Non voglio sentire nulla,

hai la minima idea di quanto io abbia faticato per ottenere questo ruolo? Lo sai? No, perché tu cosa ne puoi sapere?! I tuoi genitori sono attori, tu sei nato sul palcoscenico.”

“ E con questo cosa vuoi dire? “ mi interuppe Benedict leggermente innervosito “ Pensi che io sia raccomandato?”

“ Beh... perché no, ti è bastata una serie per sfondare, e ora se sulla cresta dell'onda, tutti ti adorano non è così? Mr.Cumberbatch sarai pure abituato ad avere tutti ai tuoi piedi,ma non avrai mai, mai e poi mai le mie attenzioni!”

Ripresi fiato, lo guardai dritto negli occhi, con i miei che a stento ormai potevano contenere le lacrime.

Cercò di dire qualche cosa ma non lo ascoltai e mi diressi verso Jeff che aveva ascoltato tutta la discussione.

“ Fiamma !” disse Jeff tendendomi le mani che afferrai “ Non sarai stata un po' troppo...non so, cattiva?” inarcai il sopracciglio “ Prego?” Scoppiò a ridere

“ Non sono stata troppo cattiva, si merita tutto il male del mondo! Lui non sa niente di me, non deve permettersi di giudicarmi!”

Jeff mi afferrò la mano “ Calma, calmati, per quanto orribile possa suonare per gli altri tu sei la migliore qua dentro,per questo ti ho voluta nel mio film.”

Gli sorrisi “ Beh grazie, non so che cosa dire, sono lusingata.”

Restammo un po' in silenzio finché Jeff non lo ruppe “ My lady vorrebbe venire a cena con me stasera?”

Ci riflettei un attimo; non avevo impegni eppure c'era qualcosa che non mi permetteva di accettare.

Mi voltai e vidi Benedict che ci stava osservando chi sa da quanto e per non creare imbarazzo se ne andò.

Pensai tra me e me ' uscire mi farà bene' mi rigirai verso Jeff “ My Lord mi piacerebbe moltissimo avere la vostra compagnia stasera a cena.”


 


 

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