Capitolo 3
"
Sei solo uno stupido Shinji Ikari"
I giorni passarono
e Asuka stava facendo enormi progressi, innanzitutto aveva abbandonato la sua
sedia per utilizzare delle stampelle. I primi giorni era molto impacciata nel
muoversi, ma poi ci aveva preso la mano. Era una continua risata. Asuka non
aveva mai usato delle stampelle e per questo le veniva da cadere sempre in
avanti. Se in molti momenti non ci fossimo stati io e la signorina Misato,
Asuka avrebbe fatto molte conoscenze approfondite con il pavimento. Quando la
prendevo in giro minacciava di prendermi a stampellate ma poi il suo viso
corrucciato dava spazio a un grande sorriso. Furono dei bei momenti. Apprezzavo
veramente Asuka. Mi ero accorto che in fondo non era così scontrosa, anche
prima mi assomigliava paurosamente.... Anche lei era stata costretta a
comportarsi come la gente attorno a lei voleva.... Ma questa era la vera Asuka e
io ne ero molto contento.
Arrivarono anche i
giorni in cui Asuka abbandonò le stampelle per tornare a camminare.
Naturalmente non poteva correre ma lei affermava che, vista la sua situazione,
era già un miracolo che si reggesse in piedi e per lei era più che
sufficiente.
Purtroppo visto
che le condizioni di Asuka erano migliorate dovevamo far ritorno a scuola. Mi
ero talmente abituato a non andarci che per fu un trauma passare la soglia dei
cancelli.
Infatti la mattina
prestabilita io e Asuka uscimmo per avviarci a scuola... In quel piccolo tragitto parlammo del più e
del meno. Fu chiaro
che l'arrivo di Asuka suscitò la felicità di tutti i presenti in particolare
quella di Hikari che corse dalla sua amica abbracciandola, un abbraccio molto
forte a giudicare dall'espressione di Asuka. Mi sedetti al mio banco e come al
solito salutai Toji e Kensuke. Non li avevo più visti dopo quel giorno in cui
li piantai in mezzo alla strada, mi avevano fatto visita più volte ma io ero
sempre in giro con Asuka, soprattutto nel periodo in cui aveva ripreso a
camminare. Mi auguravo di cuore che non mi rivolgessero
domande della serie " Perché non sei andato alla Nerv quella volta?", ma per
fortuna ciò non avvenne; anzi si misero a scherzare su Asuka.
- Ehi, Shinji?
Allora non ti sei ancora liberato dal demone??-
Quella domanda non mi
piaceva affatto ma lasciai correre ripensando alle parole di Asuka di quella
mattina
*-Sai Shinji, pensavo di scusarmi con il resto della classe...-
- E
per cosa?-
- Da quel che mi hai detto... ecco... non devo essermi comportata
bene con loro...-
- Ti riferisci all'appellativo di demone??-
- Aha..-*
- Ma
come siamo taciturni, oggi... E' per caso accaduto qualcosa??-
- Niente
di particolare...- Kensuke non fece in tempo a replicare alla mia svogliata
affermazione che il prof. entrò in classe e Hikari fece il solito in piedi-
inchino-seduti.
- Sono molto contento del tuo risveglio Soryu, deve esser
stata dura riprendere il controllo delle tue gambe, mi spiace veramente ...-
Asuka si alzò e rispose al professore - La ringrazio... ora finalmente mi reggo
in piedi, quella sedia a rotelle mi stava davvero antipatica....-
- Molto
bene allora direi di iniziare la
lezione....-. La mattinata trascorse tranquilla e mi ritornò alla mente quella notte trascorsa con Asuka, quei due mi avrebbero preso sicuramente in giro
se avessero saputo. Per di più ero curioso di vedere come Asuka chiedeva scusa....
Arrivò l'ora di pranzo e non ci crederete ma anche stavolta avevo lasciato il mio
pranzo a casa....- Non ci posso credere Shinji, un'altra volta? - Toji stava
scotendo la testa in segno di rassegnazione. Stavo fissando il mio banco, quando
vidi in pezzetto azzurro di vestito.. alzai gli occhi e la vidi sorridere...
Asuka teneva con la mano destra il mio pranzo - Visto che Misato non ce lo ha
preparato ho pensato di farlo stamattina io... tanto conoscendoti sapevo che te
lo saresti scordato...- Mi salutò con un cenno della mano e raggiunse Hikari
alla porta scorrevole della classe. - Non... ci... pos-so... cre-de-re...- Touji e
Kensuke erano rimasti sbalorditi - Che ne dici di andare a mangiare in terrazza
e a raccontarci un po' di cose Shinji...?- Guardai Kensuke, presi il mio pranzo e
li seguii al piano di sopra.
- Senti Shinji...
E' successo qualcosa fra te e Soryu durante tutti questi giorni di assenze?..-
- Ma che diamine vi prende.... cos...
cosa diamine pensate???-
- Avanti non essere così timido Ikaruccio caro!!!-
-
Kensuke dico ma sei diventato scemo??-
- Assolutamente lucido e sano... per me
sei innamorato di Soryu....-
- NON sono innamorato.... è che...-
- Se non ne
sei innamorato confessa al meno che ti piace....-
- E va bene rompiscatole... lei
mi piace parecchio, ma ciò non vuol dire che io....-
- Ahaaaaa, Shinji l'ha
confessato!! Ora non resta che farlo sapere.... -
- Come farlo sapere??-
Guardai dritto negli occhi Kensuke, quasi non riuscivo a credere alle mie
orecchie e anche Toji rimase un po' interdetto. Penso di non aver mai consumato
un pranzo così velocemente, mi ritrovai a correre giù per le scale,
rincorrendo insieme a Toji Kensuke che volava come un fulmine verso la nostra
classe....
- Ehi, Horaki sai dove è andata Soryu???- Dopo aver ricevuto la
risposta dalla ragazza, Kensuke iniziò a correre verso la direzione della
palestra... Hikari si affacciò fuori dalla porta e prese per una manica Toji
che ricadde indietro...
- Si può sapere perché la cercate??? Che intenzioni
avete voi tre??-
- Non c'è tempo per spiegarti.... dov'è Asuka????-
- In
palestra....- Iniziai a correre anch'io nella stessa direzione di Kensuke. Toji
rimase indietro insieme a Hikari.
- Kensuke è solo uno scemo....-
- Senti
Suzuhara, ma avevi mai sentito dire a Shinji il nome di Asuka??-
- A dir la
verità... no...-
- Ma che ci è andata a fare Soryu in palestra...?-
- Non me
lo ha detto....In effetti è molto strano...-
- Mamma, prevedo
grossi guai...-
Quando giunsi in
palestra ero esausto... Non vedevo nemmeno più Kensuke, speravo solo che non
avesse già parlato con Asuka. Attraversai la palestra per raggiungere la parte
degli spogliatoi, quando mi fermai vedendo Asuka che camminava nella mia
direzione... sembrava tranquilla. In compenso io mi irrigidii come un pesce
affumicato e iniziai a balbettare, la divisa da ginnastica le stava d'incanto,
ma cercai di distogliere il mio sguardo da lei e lei se ne accorse.
- Shinji che ci
fai qui, c'è forse qualcosa che non va?-
- N..no. Dovrei
dirlo io a te... non puoi ancora fare ginnastica....-
- Lo so ma la
signorina Misato ha chiesto a un professore se poteva farmi fare esercizi
ulteriori per le mie gambe....Allora anche te
sei venuto in palestra per cambiarti? Ma dove hai la tua borsa....?-
- L'ho lasciata in
classe...-
Mi guardò con
fare interrogativo. Decisi di controllare se aveva incontrato Kensuke.
- A.... ascolta,
hai visto Kensuke?-
- Si, un minuto
fa...-
- E per... per
caso ti ha detto qualc..-
- Si-
Ho sempre odiato
le sue risposte secche.
- Co.. cosa?-
- Cosa cosa?-
Asuka mi stava
rendendo la vita difficile...
- Ti ha detto
quello?-
- Si, me ne ha
parlato.... ma io non ci trovo niente di male... Shinji te ti fai troppi
problemi....-
- Ma non ti da
fastidio?-
- No, non me ne
importa nulla di quello che pensano gli altri....E poi scusa, non è colpa mia
se ti dimentichi sempre il pranzo...-
- Il pranzo?- Il
mondo mi crollò addosso.
- Lo so che può
essere imbarazzante se una ragazza ti porta il pranzo ma in fin dei conti noi
due viviamo sotto lo stesso tetto....-
- Scusa ma si può
sapere cosa ti ha detto Kensuke??-
- Shinji, oggi
proprio non ti capisco! Mi ha detto che tu gli hai detto di esserti sentito a
disagio quando ti ho dato il tuo pranzo. Penso vergogna di fronte al resto della
classe...-
Kensuke me
l'avrebbe pagata cara....
- Comunque se non
vuoi, non te lo preparo più....-
- Invece voglio
che tu lo faccia!-
Afferrai le sue
mani nelle mie e lei mi guardò con una espressione incredula, poi arrossì di
colpo e qualche istante dopo capii il perché: tutta la nostra classe era in
palestra e dalle facce sogghignanti dei miei compagni sembrava che avessero
ascoltato l'intera conversazione...
- Che ne dici di
lasciare le mie mani Shinji?-
Le mollai di getto
e mi girai rosso dall'altra parte.
Una delle mie
solite gaffe.
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Intanto alla base
operativa della Nerv, Misato e Ritsuko si stavano occupando della montagna di
richieste di risarcimento causate dall'ultimo scontro con l'angelo...
- Io non ne
posso più uffa!!-
- Inutile lamentarsi Misato, stavolta i danni sono
numerosissimi....-
- Accidenti, non facciamo in tempo a pagare i danni che già
se ne creano altri.... a proposito come va con le riparazioni dello 02?-
- Ci
vorrà più tempo del previsto.... dico solo che il risveglio del suo pilota è
stato un miracolo.... quando abbiamo prelevato l'Eva era ridotto molto male...
Ma a proposito come sta Asuka?-
- Si sta riprendendo... avrei intenzione di
farle rivedere lo 02, una volta completati i lavori, ma Shinji è di parere
contrario....-
- Ah, si?-
- Già, pensa che non sia il caso di far rivivere
così presto quel ricordo ad Asuka.... forse ha ragione, fargli vedere l'Eva
potrebbe risvegliare i suoi ricordi in modo molto violento...-
- Spero solo che
il comandante lo riesca a capire...-
- In che senso??-
- Sai benissimo che lui
è disposto a mandare anche un pilota ferito in caso di emergenza, se ben
ricordi successe anche con Rei...-
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L'ora di
ginnastica trascorse divisa... per mia fortuna.
Le ragazze erano
uscite fuori in cortile per gli esercizi di riscaldamento e anche Asuka le aveva
seguite....
I ragazzi
saltavano la cavallina e i fischi del professore rimbombavano in tutta la
palestra.
Ammetto di aver
fatto un bel salto. Non pensavo assolutamente a quella cosa che mi stava di
fronte e che avrei dovuto saltare per non ammazzarmi, la mia mente girovagava
altrove, mi sentivo estremamente a disagio per la scena con Asuka.
Le ragazze ammetto
che sono più ragionevoli, quando un'amica è in imbarazzo evitano di
propinare dati discorsi, questo ragionamento non vale per i maschi, in
particolare per due persone chiamate Kensuke e Toji. Mossi dalla loro
testardaggine erano arrivati al punto di voler saltare la cavallina con me....
volevano assolutamente sapere il discorso che aveva portato a quelle circostanze
con Asuka.
- Dai Shinji
possibile che tu sia una persona così asociale??-
- Non sono
asociale e poi mi spiegate perchè certe cose devo dirle proprio a voi due??-
- Allora ammetti
che è successo qualcosa??-
- Io non ammetto
nulla, siete voi che sembrate solo pedanti...-
- Siamo tuoi amici
e vogliamo sapere tutto di te, nome e cognome .....-
- Se andate alle
anagrafe là sapranno rispondervi meglio!!!-
- Spiritoso! Noi
intendiamo anche la vita amorosa...-
- Proprio quella
non vi riguarda e poi Kensuke invece di assillare me, perché non fai queste
domande anche a Toji!!???-
-Ehhhhhh???? E io
che centro??.-
- Come se non si
notasse l'affiatamento tra te e la capoclasse!!!-
- Non è vero!!!
E' troppo seria per uno come me....-
- Sbaglio o
l'altro giorno ti ha offerto il pranzo??-
- Shinji, doveva
rimanere un segreto!!!!-
- Suvvia hai
appena confermato di non essere un tipo serio, nemmeno io lo sono....-
- Acc...-
- Calma,
calma....Ricostruiamo i fatti...-
-Ma che fatti!
Kensuke smettila...-
- Abbiamo colto in
flagrante il nostro amico Shinji insieme alla Soryu...-
- Guarda che se dici
così si può mal interpretare!!!!!-
- E non solo noi ma anche il resto della
classe.... Inoltre vengo a sapere che Toji ha una relazione con la
capoclasse....-
- IO? Relazione??? Con chi???-
-...Allora mi chiedo se l'unico
imbecille qui che non ha nessuno sono io....-
- Anche se in modo
diverso ci sei arrivato...-
- Shinji ha
ragione, l'imbecille perfetto....-
- Amici
assassini!!-
A quelle parole si
susseguirono delle risate e fummo severamente ripresi dal professore, per aver
fatto i comodi nostri ci furono propinati 20 giri della palestra.
Negli spogliatoi
il caos faceva da padrone e uno schiamazzare continuo mi tuonava nelle orecchie
in continuazione... avrei desiderato silenzio, ma i miei desideri erano
difficilmente realizzabili. Stanco fino all'ultimo osso per quella corsa, avevo
indossato l'uniforme e mi apprestavo a ritornare in classe. Naturalmente fui
seguito a ruota dai miei due inseparabili amici, che al contrario sembravano
più allegri di prima.... Lungo il corridoio rimasi in silenzio e stranamente
anche loro due fecero altrettanto. I miei occhi seguivano i quadrati bianchi e
neri che formavano il pavimento e il mio cervello si era messo a contare.
Kensuke, che era davanti a me, si arrestò di colpo e girandosi mi fece un
sorriso malizioso... ci misi poco a capirne la causa, dietro a un angolo era
sbucata Asuka.
- Ih, Ih è meglio
lasciarvi soli....- azzardò Kensuke..
- Stavolta io non
dico niente....-
Asuka si avvicinò
a noi, il suo sguardo passò dal mio a quello dei due amici. Sia Toji che
Kensuke fecero per andarsene ma Asuka afferrò il secondo per la manica della
camicia. Io la guardai sorpreso e lo stesso gli altri due.
- Scusate, ma non
ero venuta per Shinji, ma per voi...-
I due ragazzi si
scambiarono sguardi allarmati.
- Ti giuriamo che
non abbiamo fatto nulla di male....-
- Per favore non
schiaffeggiarci....-
- Se vuoi ti
preghiamo anche in turco...-
La scena era
ridicola.
Asuka li guardò
sorpresa e iniziò a ridere di gusto, inutile dire la meraviglia di chi gli
stava di fronte...
- Che sciocchi....
Ecco, sapete che ho perso in parte la memoria..... Non ricordo delle azioni
passate, ma da quel che so da Shinji non mi sono comportata bene nei vostri
confronti.... lo si vede anche dalla vostra reazione precedente.... ero venuta
solo a chiedervi scusa per tutto quello che vi ho fatto....-
Queste parole
furono accompagnate da un inchino.
SHOCK TOTALE!!!
- Allora statemi
bene gente... ah Shinji ti aspetto al cancello!-
Così come era
comparsa ora se ne era andata.
Nessuno si muoveva
o pronunciava parola. A me scappava da ridere per la loro espressione, ma cercai
di non darlo a vedere.
- Datemi un
pizzicotto... forse ora non sono realmente qui...- Kensuke aveva la perfetta
aria di chi aveva visto un fantasma, cercai di tranquillizzarlo.
- Io ti vedo
benissimo e almeno fino a stamattina credo di essere vivo...-
- Trovo che sia
cambiata moltissimo e ancora non l'avevo notato....-
- Già....-
Perplesso da
quelle frasi dette a rilento mi posi davanti a loro.... non ci potrete credere
ma erano totalmente cambiati e dalla loro espressione temevo che qualcosa
avrebbero sicuramente detto...
- Non ho mai fatto
caso a quanto fosse carina....- attaccò Kensuke.
- Vedevo solo il
suo pessimo carattere.... ma ora mi devo ricredere.... ce l'avrà un ragazzo??-
- Non lo s...-
Entrambi mi
puntarono come se fossi una piccola preda nell'attesa di essere divorata. I loro
sguardi non mi piacevano per niente.
- Di fronte a noi
abbiamo un ostacolo...-
- Dobbiamo
eliminarlo...-
. Ehi dico state
scherzando vero?-
- Confessa Shinji
in che rapporti sei con Soryu....-
- Da amico devi
dircelo...-
- Sarà la
milionesima volta che vi dico NIENTE....-
- Però sulla
terrazza hai confessato che ti piaceva...-
Decisi di giocare
d'astuzia.
- Punto uno: sono
stato costretto da Kensuke.... era diventato troppo assillante e gliel' ho data
vinta. Punto secondo: Asuka è molto carina ma non devo esserne necessariamente
innamorato. Punto terzo: per dimostrarvi quanto sia sincero vi aiuterò con lei,
dato che vivo sotto il suo stesso tetto. Ci metterò una buona parola. Anche se
credo che non ce ne sia bisogno visto e considerato che è venuta a chiedervi
scusa. Non vi pare anche a voi?-
Avevo mentito
spudoratamente.
Una seconda
volta.
- Salve ragazzi,
è andato tutto bene a scuola vero?-
-Si...-
- Come ti senti
Asuka??-
- Molto bene
grazie!...-
- Ieri ho parlato
con Ritsuko...-
- Vorrei essere
una mosca per sapere cosa combina con la dottoressa Ritsuko....-
Eravamo tornati
finalmente a casa e Asuka mi aveva aspettato al cancello proprio come mi aveva
detto. Nel ritorno mi aveva domandato come avessero reagito Toji e
Kensuke dopo le sue scuse. Era preoccupata perché al loro ritorno in classe,
l'avevano fissata in modo strano.... A quelle domande mi veniva un poco da
ridere però tornai subito serio al pensiero che a loro due potesse piacere
realmente Asuka. Le mie preoccupazioni si erano però interrotte quando
Misato ci venne incontro per strada.
Entrati in casa
appoggiammo le cartelle in camera e raggiungemmo Misato nel salotto.
Avevamo riso e
scherzato per tutta la sera, ma dopo mangiato la questione si fece piuttosto
seria a cominciare dalle parole del capitano.
- Proprio ieri
sera io e Ritsuko abbiamo pensato a te Asuka...-
- Si? E perché
cosa scusi?-
- Riguardo al tuo
ruolo di pilota. -
Già immaginavo il
susseguirsi della conversazione.
- Noi
crediamo che sia il caso che tu ritorni a pilotare il tuo Eva.-
Mi crebbe un
groppo alla gola e l'espressione di Asuka non era delle migliori.
- So bene che tu
non ti ricordi affatto di come va pilotato, per questo riteniamo opportuno un
tuo ritorno.... Potrebbe rivelarsi traumatico ma...-
- Capisco-
Mi voltai a
guardare Asuka che aveva ripreso a parlare
- Sapevo che prima
o poi avrei dovuto farmi coraggio... sapevo anche che sarei dovuta tornare
quella di prima, ma per questo unico caso non ci sono riuscita. Continuo a non
ricordarmi del mio passato e di me stessa....Non mi ricordo neanche degli Eva e
nemmeno dell'angelo che mi ha ferito.... Non ricordo nemmeno come lo ha
fatto...-
- Ora come ora
vorremo sapere la tua opinione Asuka, tu saresti disposta a ripilotare
l'Eva....? Forse sembrerò fredda nei tuoi confronti ma non credere che non mi
importi nulla di te. Voglio solo essere sicura di fare la scelta giusta..... In
ogni caso prima di una tua risposta, ti dirò alcune cose che tu non
ricordi...-
- Cosa intende
dire?- chiesi preoccupato.
- Innanzitutto
cosa ti è successo e quali sono le cause che hanno portato alla perdita della
tua memoria.... Se tu decidessi di ritornare a pilotare l'Eva molto
probabilmente ti ricorderai di tutto quello che è accaduto in passato...-
- Ma come può
essere possibile??-
- Il tuo Eva,
Asuka, è parte integrale di te.... Ogni tuo neurone appartiene all' Eva, ogni
tuo pensiero è il suo... Quello che ti è successo e quello che sei stata è
scomparso dalla tua mente ma non da quella del tuo Eva, appena tornerai a
pensare con lui allora ricorderai.... Purtroppo la cosa non sarà piacevole,
sarà molto pericoloso, c'è il rischio che tu posso perdere il controllo dei
comandi. -
- Mi dica tutto
quello che mi deve dire...-
Misato prese a
respirare molto profondamente...
- Va bene, fammi
tu le domande che vuoi....-
- Vorrei sapere
cosa mi ha fatto l'Angelo, mi sembra ovvio....-
- Prima di essere
eliminato è riuscito a tranciarti tutti gli arti che ti erano rimasti. -
Vidi Asuka
rabbrividire.
- Che mi
erano rimasti?-
- Un braccio te lo
avevamo staccato noi....-
Asuka sussultò.
- Fui io stessa a
dare l'ordine...L'Angelo te lo aveva afferrato con l'intenzione di
stritolarlo.... ricordo ancora le tue urla...-
Io non riuscivo
più ad ascoltare, si stava facendo strada nel mio animo un incubo che volevo
cercar di reprimere.... ma era troppo potente.... temevo le domande di Asuka.
- L'ha fatto per
il mio bene, non si deve sentire in colpa.... Com'ero come pilota?-
Quella domanda
sorprese la signorina Misato..
- Eccellente....
avevi il tuo caratterino ma nel pilotare un Eva non eri inferiore a nessuno....
hai faticato per raggiungere quei risultati....
- Pensa che ce la
farò a riottenerli??? In fondo non mi ricordo nemmeno come si fa a entrare in
un Eva....-
- Questa è la
cosa che meno mi preoccupa, anche se te non ti ricordi dell'Eva lui si ricorda
di te.... non starti a crucciare per questo....
- Cercherò di
fare come dice lei...Vorrei farle un'altra domanda se non le dispiace....-
- Dimmi....-
- Lei ha detto che
ero brava a pilotare l'Eva.... non capisco.... Perché non sono riuscita a
difendermi?...-
Misato mi guardò
attentamente e io chinai il capo...
- Te.. te lo dico
io...-
Asuka si girò a
guardarmi un poco interdetta.
- Ma cosa centri
tu Shinji....-
L'aveva detto
sorridendo ma il suo volto iniziò a preoccuparsi.
- N.. non ho mai
avuto il coraggio di dirti che è stata tutta quanta colpa mia.... Ti sei ferita
solo per proteggere me... Quel giorno invece di venire con te alla Nerv, sono
andato insieme a Toji e Kensuke.... Ero stufo del tuo comportamento e non avevo
più voglia di fare quello che mi ordinavano gli altri....-
- Io continuo a
non capire...-
- Durante il
vostro allenamento io vi raggiunsi a piedi con la speranza di non rimanere
schiacciato dai vostri Eva.... Dopo avermi visto salii sulla tua mano....
Purtroppo un Angelo comparve dal nulla.... L'unica cosa da fare era
scappare, ma te eri limitata nei tuoi movimenti a causa mia.... Io che stavo
stretto nella tua mano non ti davo la possibilità di affrontare apertamente
l'Angelo. Ti dissi di lasciarmi da qualche parte, ma tu mi rimproverasti
dicendomi quanto mi odiassi....Alla fine l'Angelo fu abbattuto dall'Unità 00 ma
te rimanesti gravemente ferita... Questo è tutto quello che accadde...-
Nella stanza calò
un silenzio surreale.... I miei occhi erano fissi al pavimento, non avevo il
coraggio di guardarla. Sicuramente avrebbe preso a odiarmi, in fondo non potevo
biasimarla... al centro di tutte le sue sofferenze c'ero io, che ero rimasto
completamente illeso. Mi ero stupito di come fossi riuscito a dirglielo....
pensavo di balbettare continuamente.
Sentii il divano
solevarsi, probabilmente si era alzata.
- Asuka....-
Misato stava iniziando a preoccuparsi...
Mentre i miei
occhi erano ancora abbassati, vidi i piedi di Asuka, stava proprio di fronte a
me. La sua voce che chiamava il mio nome, mi costrinse ad alzare la testa e a
guardarla.
Aveva le lacrime
agli occhi, dalla sua espressione sembrava trattenerle.
Mi stavo sentendo
veramente male.
Mi diede uno
schiaffo.
Era finita.
Mi odiava.
Non reagii.
- Tu sei...sei....
uno stupido!!!!!!!!-
Asuka iniziò a
piangere a dirotto mentre mi urlava contro parole che mi sorpresero....
- Sei solo uno
stupido!!! Perché non me lo hai detto prima!!!??? Sei uno stupido perché non
reagisci, hai sempre paura di ferire gli altri, ma a te stesso non pensi mai!!!
Mi spieghi perché sei stato zitto??? Hai sofferto da solo senza mai dire ciò
che sentivi....!!!!!!!! Inoltre.... Sei stato con me solo perché ti facevo
pena.....-
Alzai d'improvviso
lo sguardo su di lei.
Non era vero.
-... Stavi sempre
con me solo per sanare il tuo senso di colpa.... non te ne è mai importato se
guarissi o meno....Avevi solo paura che io non ce la facessi.... Se fossi morta
avresti vissuto con il tuo senso di colpa e questo ti terrorizzava....io... ti
odio Shinji!!!!!!!!-
Mi alzai di scatto
e la schiaffeggiai.
Asuka si portò la
mano alla guancia arrossata.
Mi guardò con
disprezzo e scappò via.
Quello sguardo.
Lo stesso
disprezzo.
Era ritornata a
odiarmi e stavolta la colpa era mia. Solo mia.
Mi accasciai a
terra.
Stavo piangendo.
Misato aveva
cercato di trattenere Asuka in casa, ma era scappata e salita sull'ascensore.
Non potevo non
fare niente.
Non potevo
commettere un altro errore.
Almeno non
stavolta.
L'ascensore mi
portò al piano terra e uscii nella strada.
I lampioni non
erano ancora accesi.
Iniziai a correre.
...
Non poteva essere
andata molto lontano, non riusciva ancora a correre al cento per cento.
Perché le stavo
correndo dietro? Solo per fermarla e per scusarmi? Forse era un'altra la ragione
che mi spingeva a farlo. Ancora non capivo, ma dentro di me sentivo che dovevo
assolutamente raggiungerla.
Mi bloccai nel
mezzo della strada... Il buio iniziava a scendere su tutta la città e le luci
di Tokio 3 luccicavano in tutto il loro splendore. Mi soffermai a guardare la
città. Il mio cuore emise un tumulto, all'improvviso un pensiero mi squarciò
la mente. Forse avevo capito quello che realmente dovevo fare. Quelle luci
continuavano a splendere, nonostante sapessero quanto in pericolo fosse la loro
città e continuavano a brillare nella notte. Avevo finalmente capito. Decisi di
fare quello che non avrei mai fatto nella mia vita. Reagire. Dovevo cambiare la
mia esistenza. Innanzitutto dovevo trovare Asuka.
CONTINUA.... |