Il Buio Ha I Tuoi Occhi

di ricardinacelico22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** E ora di noi, cosa ne rimane? ***
Capitolo 2: *** Non Ti Amo Più ***
Capitolo 3: *** L'ultimo addio ***
Capitolo 4: *** Come in un film! ***



Capitolo 1
*** E ora di noi, cosa ne rimane? ***


 



POV NINA

 

Ho provato a immaginarti ad amare un altro amore
non è vero che non c'è nessun dolore
e a girare in questa casa che di te mi parla sempre
so capire quanto male ci starò
se davvero succedesse che non torni.
{ Mi manchi - Pooh }

 
 
- Ho chiesto a Niki di sposarmi.
- Oh.
- Non volevo lo venissi a sapere dai giornali.
- Ti ringrazio per la preoccupazione, Ian.
- Bene.
- Se hai finito con le belle notizie, adesso dovrei proprio andare.
- Si.
- Ok. Ciao.
- Ciao Nina.

 
 
Me lo ha detto cosi. Come se fosse una cosa facile da dire. Che poi per te era facile. Il difficile stava a me.
È ancora a me.
Il difficile per me, è digerirla. L'hai fatto cosi. Come si dice in questi casi? Via il dente, via il dolore? Peccato che io il dolore lo porto ancora addosso. Questo dolore bastardo che non mi fa respirare. Non mi fa muovere. E adesso sono qui nella mia stanza da letto, della casa che avevamo preso insieme. E sono nel letto dove ci abbiamo dormito, fatto l'amore, riso, parlato e poi rifatto l'amore. Ed ora? Sono qui su questo letto dove da un anno ci sono le mie lacrime e le mie grida. Tu ti sposi, Ian. E di me? Di me, che ne sarà? Di me cosa cavolo ne sarà, se tu ti sposi Ian? Non ci pensi a me? Non ci pensi a noi? A quello che siamo stati? A quello che potevamo essere, ma che non saremo più. Perché tu ti sposi Ian. Ti sposi.
È come un fulmine a ciel sereno il tuo matrimonio.
 Me l'hai detto così, senza preoccuparti delle mie lacrime.
Le lacrime che come ogni giorno sono venute a farmi visita. E tu non ci sei più ad asciugarle. Anzi, in questi mesi Ian, tu non hai mai asciugato le mie lacrime. Tu ti sposi. E ora di noi, cosa ne rimane?


 
***


POV IAN


 
Mi manchi, e mi manca il meglio di me
se penso che forse adesso ti ho persa.
Mi manchi e a svegliarmi senza di te
sto male e non so come guarire.
Mi manca il profumo che ti porti addosso
l'ho messo nel letto, ma non è lo stesso.
Mi manca il coraggio di immaginarti adesso con un altro.
Mi manchi....ed è tempo che torni, mi manchi.
{ Mi manchi - Pooh }
 


L'ho fatto. Mi sono liberato. Ho tolto questo peso che non mi faceva più respirare. Ma l'hai voluto tu però. Ed io li ho visti. Li ho visti i tuoi occhi, ho visto il tuo sguardo spegnersi.
 Ma l'hai voluto tu.
Hai deciso tutto tu, Nina.
Ed io? Io sto solo andando avanti con la mia vita. Quella vita che insieme a te era tutto. Ed adesso è niente. Quella vita che non so che fine abbia fatto e sto cercando in tutti i modi di recuperarla. E se questo è il modo giusto, se sposarmi con lei mi ridarà indietro la mia vita, lo farò. Mi sposerò. E poco mi importa dei tuoi occhi tristi e delle tue lacrime che a stento riuscivi a trattenere.
L'hai voluto tu.
Ogni singola cosa l'hai voluta tu.
Solo che non hai voluto me.
O meglio, non hai voluto costruire il tuo futuro con me, insieme a me.
Non hai voluto noi.
Ed io con te volevo costruirci la vita. Ma tu non l'hai voluta. Perché? Nina, perché non hai voluto la mia vita? Io la tua, la voglio ancora. Nonostante tutto. Nonostante tutti. La voglio ancora.
Ma tu non vuoi.
Cara Nina io mi sposo.
Mi sposo con una donna che non sei tu.
Ma che ne sa lei di noi? Che ne sa lei di me? E di te? Lei è solo quella che mi aiuta a non pensare. Che quando torno a casa dopo aver lavorato con te tutto il giro, mi fa trovare tutto pronto, si prende cura di me e dei miei animali. Ma Nina tu ti prendevi il mio cuore. E lei? Lei si prende il mio corpo, che usa per farci il sesso, quello forte, quello potente, per non pensare. Ed io la sposo Nina. La sposo perché non voglio più pensare a te. Non voglio più pensarti. E cosi Nina, ti ho detto che mi sposo, e tu, tu, non hai detto niente. Sei scappata, come sempre.
Tu, Nina eri il mio tutto.
 Ed ora io sono niente.
 
 
 
Ciao a tutti. Eccomi qui, a scrivere su di loro. Lui e lei. Ian e Nina. Con la speranza che lui ritorni in sé [ora prenderò un sacco di pomodorini xD, ma Nikki la odioo. Già non la sopportavo quando girava  Twilight, figuriamoci ora. Per carità, sarà brava e tutto. Ma ragazzi vogliamo mettere a confronto Nina con lei? La nostra regina la batte in tutto e per tutto :)
 The winner is NINAAA]
Ok con questa storia provo a immaginare cosa succederà tra di loro. Voi fatemi sapere cosa ne pensate! Io aspetto le vostre recensioni :D
Ci tengo a precisare che con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo. È tutto frutto della mia fantasia.
Una mente contorta e malata XD
A presto!

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Capitolo 2
*** Non Ti Amo Più ***




https://www.youtube.com/watch?v=hADYTJ1XcHA


POV NINA

 
 

E adesso torni qui come se fosse niente 
Con la tua bella faccia che mi ha strappato troppi si 
E ti muovi sicura fra le stanze che sai 
Fra i miei piatti di ieri e i ricordi di noi 
è quasi un anno che mancavi 
Un anno che ci provo a trascinare via 
Tutte le cose tue da casa mia e dall'anima 
Ed ogni volta è fatica sprecata se poi 
Rimane sempre qualcosa impigliata scordata nei cassetti 
e ora... 
Riappari così con la studiata strategia
{Non ti amo più - Marco Masini}

 
 
Mi sveglio di soprassalto. Come succede da un po’ di tempo. Si.
Perché oltre al cuore, mi hai tolto anche il sonno. Non riesco più a dormire.
E non importa della camomilla presa prima di andare a letto.
Non importa. Perché ci sarà sempre questo sogno a svegliarmi.
A bagnarmi gli occhi mentre dormo.
Mi sveglierò sempre con questo sogno.
O incubo.
Come lo chiamo da un po’ di tempo.
Sogno o incubo che faccio da un anno.
Continuamente.
Lo faccio ogni dannata notte. Ho anche paura a chiudere gli occhi.
Io.
Io che dormivo comunque. Qualsiasi cosa succedesse.
Io che per svegliarmi dovevo mettere 5 sveglie. E a volte non bastavano nemmeno quelle.
Tu che mi sussurravi all'orecchio " buongiorno dormigliona" e passavi il tuo viso sul mio. E lo adoravo. Io che odiavo quando qualcuno disturbava il mio sonno, amavo essere svegliata da te. Con la tua barba di qualche giorno che pizzicava il mio viso. Il tuo naso contro il mio. Le tue labbra sulle mie. E quante volte Ian siamo arrivati in ritardo al lavoro?
Quante?
Perché io ti baciavo, e tu mi dicevi "sei bellissima appena sveglia Nina".
E io ti sorridevo. Tu mi baciavi ancora più di prima
"Dio quanto ti amo Nina" mi dicevi.
"Faremo tardi, Ian"
 "Al diavolo il lavoro!"
 
 
Ora invece sono già in macchina per andare sul set. Oggi io e te abbiamo una scena insieme. E so già che mi spezzerà il cuore. Anzi io il cuore non ce l'ho più. Perché il mio cuore, l'hai rotto tu. Frantumato in mille pezzi. Rotto come si rompe un bicchiere di vetro. Ecco questo è il mio cuore adesso. E poco importano le serate al bar, a ballare, a cantare. Poco importano gli amici. Poco importa la mia famiglia. Nessuno rimetterà apposto il mio cuore.
 
Sono nel corridoio di questo set, e oggi sembrano tutti particolarmente allegri.
Sento delle urla.
Sento gli applausi.
Entro nella sala riunioni.
Il silenzio. Assoluto.
E gli occhi di tutti puntati sulla porta.
Su di me.
E capisco.
Capisco solo ora che alzo lo sguardo.
Incrocio il tuo.
Ma tu ti volti.
E non parli più.
E capisco che sono qui per festeggiarti.
 
 
Sento la voce di Julie che mi chiama. Ma ci metto un po’ a girarmi verso di lei. Perché ti sto ancora guardando.
< Nina, vieni. Hai saputo che Ian si sposa? > mi chiede.
Ti guardo. E tu guardi me,di nuovo. Non respiro più.
< Si > dico continuando a guardarti negli occhi.
Ma ora sono io la forte.
Ora sono io che sposto il mio sguardo.
Non permetterò più ai tuoi occhi di incrociare i miei, Ian.
 
E poi mi si avvicina Chris.
< Andiamo a fumare ti va? > mi chiede.
< Si ti prego >
E ci incamminiamo tutti e due verso il giardino. Prendo la mia sigaretta e la accendo. Chris fa lo stesso. In silenzio. Il primo tiro è il mio sollievo. La mia cura momentanea. E magari bastasse una sigaretta a far andare via tutto il dolore che mi stai provocando, Ian. Magari.
< E così si sposa eh? > mi domanda. Diavolo Chris. Non voglio parlare di lui. Faccio un altro tiro.
< Già > gli rispondo.
< Come stai Nina? > mi chiede. Dolce e apprensivo.
Cerco di trattenere le lacrime. Perché ho deciso, che tu caro Ian, non vali nemmeno una singola lacrima.
< Vado avanti Chris > gli dico mentre aspiro il mio ultimo tiro.
D'improvviso mi abbraccia. E qui. Qui le mie lacrime iniziano a scendere. Pochi secondi. E poi lo allontano.
< Non farlo. Ti prego. Non voglio che tu mi veda in questo stato > e prendo ancora di più le distanze.
< Nina, io ci sono. Ok? Per qualunque cosa > mi dice.
< Non voglio la tua compassione Chris > gli urlò fredda, impassibile, con le lacrime che bagnano il mio viso.
< Quale compassione ? Io voglio solo darti del sano divertimento Nina >
Divertimento. Divertimento. Nina da quanto tempo non ti diverti? E perché hai smesso di farlo? Perché hai permesso che Ian portasse con se anche la tua vita?
< Ti chiamo >
< Ci conto > mi risponde mentre si incammina verso l'entrata.
< Grazie Chris > 
< E di cosa? >
E mi sorride. Uno di quelli sinceri.
Quel sorriso che io non faccio da molto tempo ormai.
 
Tutto è pronto. Ora dobbiamo girare. E non è la solita scena. Oggi Elena lascerà andare Damon. Oggi Elena finirà di versare le sue ultime lacrime, per uno stupido vampiro morto.
 
E tu. Tu sei di fronte a me. E mi guardi. Non smetti di farlo. Ed io ti odio. Odio i tuoi occhi che mi fissano insistentemente. Continuamente. Inesorabilmente.
< Smettila Ian> ti chiedo. Anzi ti supplico.
< Di fare che? > mi rispondi, con quel sorriso e quella finta faccia da innocente.
Ma io lo so che hai capito cosa ti ho chiesto. Ti conosco Ian. Non ci casco più nei tuoi giochetti.
< Di guardarmi. Finiscila di guardarmi. Per favore > quasi ti prego.
< Perché? Perché non posso guardarti Nina? > mi chiedi. E muovi qualche passo verso di me. Ti blocco con la mano. E tu ti fermi.
< Perché? > mi richiedi.
< Non ne hai il diritto. Non più > ti dico scuotendo la testa. Ma che faccia tosta Ian. Davvero?
< Voglio solo sapere come stai >
< Starò bene. Quando tutta questa farsa sarà finita starò bene >
< Farsa? > mi domandi.
< Si Ian. Farsa. O questa tua girata d'umore. Chiamala come vuoi. Quando ritornerai nuovamente in te, poi possiamo parlare Ian. Ma non ora > ti dico alzando di troppo il tono della mia voce.
< Non è una farsa. Nina. Non è una farsa cazzo. E non sto cercando di farti del male. Non voglio farti del male. Ma tu. Tu mi rendi la vita impossibile. >
< Ah io? Io ti rendo la vita impossibile? E tu non vuoi farmi stare male? Beh Ian, se tu ci tenevi a me, se ci tenevi a noi, non ti saresti scopato lei. >
< Ritorniamo come sempre alla stessa storia? Bene Nina, se tu ci tenevi a noi....> e mi guardi. Avanti Ian. Continua. Non fermarti. Tirami questa coltellata. Aggiungi dolore ad altro dolore. Ma fallo in fretta.
< Dannazione > dici.
< Io? Io ci tenevo a noi. Ian. Io ci tenevo a noi > ti urlo < Non starei qui a piangere, sapendo che tu ti sposi un'altra, che ti scopi un'altra nel letto dove ci ho dormito io. Ma tu. Tu hai portato tutto con te. Quella notte hai portato via tutto quello che poteva esserci. E non ci sei stato. In questi mesi, tu non ci sei stato. Ed ero distrutta Ian. Ho perso tutto in questi mesi. Ma tu dove eri?> prendo a colpirti.
Piccoli pugni sul tuo petto. Niente in confronto pene dell’inferno che mi hai provocato. Niente.
< Eee Ian > pugno
< Tu dove eri? > pugno
< Quando avevo bisogno di te?> pugno.
Ma tu sei più veloce. Prendi le mie mani e le strigi forte al tuo petto
< Pensi che per me sia stato facile? > mi urli.
< Avanti Nina. Io ho perso tutto. Ho perso tutto anche io Nina. > ed è un attimo.
Io e te vicini. Sento il tuo respiro che si confonde con il mio. Prendi il mio viso tra le tue mani.
E siamo vicini. Più vicini. E non succedeva da tanto.
E mi odio perché non riesco più a pensare. A respirare.
Mi odio. Perché nonostante tutto è ancora questo l'effetto che tu hai su di me.
E poi, poggi la tua fronte sulla mia. E non parli.
Io e te. Nel mezzo del set con persone che ci passano accanto. Ma ci siamo solo noi.
< Mi dispiace > mi sussurri < per tutto. Per ogni cosa. Per non essere stato li ad asciugare le tue lacrime. Ma Nina anche io sono stato uno straccio. Un morto vivente per dei mesi> dici e il tuo alito mi manda in paradiso e all’inferno nello stesso momento.
< Lo so > ti rispondo.
Prendo le tue mani. Tu mi guardi. Ancora. Ma non è più lo sguardo di sempre. No. Non mi guardi più come una volta.
E capisco.
Come Elena devo lasciare andare Damon.
E tu oggi sei il mio Damon. Devo farlo per me. Per ritornare a vivere.
< Sii felice Ian. Te lo meriti. > e sposto le tue mani dal mio volto.
Prendo un respiro e mi incammino per la mia strada. Senza voltarmi.
E sul mio viso tornano a farmi visita le solite lacrime.
 
 
 
Buonasera a todos! Come state? Io alla grande :D mi farebbe veramente piacere parlare con voi. Datemi dei consigli. Spronatemi a fare di meglio se non vi piace la storia. Ma fatelo, perché non so che pensare :( Quindi aspetto le vostre recensioni, non ne chiedo 10 milioni di miliardi, ma almeno due, tre. Su su attivatevi genteeee! Il mondo è così bello :) 
Io la storia ce l’ho bene in mente. E ragazzi, fidatevi se vi dico che sono proprio una persona cattiva. Mi piace proprio scrivere storie che facciano soffrire i lettori. Almeno spero di suscitare in voi qualche tipo di emozione.
Eventuali errori di scrittura saranno corretti in seguito.
Un abbraccio grande grande a tutti voi, lettori nascosti compresi :-P
Al prossimo capitolo. 

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Capitolo 3
*** L'ultimo addio ***


 

 
 https://www.youtube.com/watch?v=BVlmQ-pyAeY
 
POV IAN
 
Quando tu metti in moto come me senza te.
Quando tu spacchi il vetro come me senza te.
Quando stai in agguato come me senza te.
Quando sei disperato come me senza te.
E quando torno a lei mi faccio quasi pena.
E più che non ci sei e più che voglio te.
Voglio le tue dita che graffiano la schiena.
Lei non è una via d’uscita e forse non ce n’è.
E quando sei disperato come me senza te.
Quando sai di essere sbagliato come me che muoio senza te.
 { Disperato – Marco Masini }




 
" Sii felice Ian. Te lo meriti "
Hai pronunciato queste parole e sono rimasto fermo e immobile a guardarti andare via. Da me. Ancora una volta.
Mi volto verso di te ma tu prosegui dritta per la tua strada, senza girarti mai dietro. E così questo era il tuo addio? Il nostro addio definitivo?
 
Julie ci richiama in posizione. Siamo tutti pronti a girare. Ci troviamo in una grotta, circondata da candele accese. È tutto così reale e surreale allo stesso tempo. Non leggo le mie battute. So già quello che Damon dirà ad Elena. So già il dolore che mi provocherà.
 
< In posizione. E vaii> comunica l'addetto alla regia.
 
Tu come da copione, cominci a bere quella strana erba che ti fa venire le allucinazioni e io sono alle tue spalle.

< Tu non puoi essere qui. Non sei nemmeno reale, è il mio subconscio che mi fa vedere quello che desidero > mi dici.

Ti volti. E ritorno a guardare i tuoi occhi lucidi come prima. Più di prima. E ci vedo le lacrime che hai già versato.
 
< Allora, perché sono qui? Vuoi andare avanti? > ti chiedo < Va' avanti >

 
< Non ho mai avuto modo di ringraziarti >
 
Non ne uscirò vivo da questo dialogo. Già lo so.
Qui non si tratta di Damon e Elena.
Qui si tratta di me e te.
Ian e Nina.
Qui si tratta ancora di noi.
 
< Per cosa? > ti domando.
 
< Per aver salvato Stefan, per aver riportato indietro Alaric e Tyler >  continui < Grazie >
 
< Elena > ti imploro.
 
No, questo non è assolutamente Damon a parlare. No. Questo sono io.
 
< No, non ho ancora finito > mi interrompi.
< Io...voglio ringraziarti per avermi dato tutto quello che ho sempre voluto > e riconosco le tue lacrime e anche le mie, ma devo resistere, perché sono Damon Salvatore. Perché sono un vampiro. E i vampiri non piangono. 
 
< Un amore struggente e passione, avventura > e percepisco il tuo dolore. É uguale al mio. 
< Non avrei mai potuto desiderare nient'altro, oltre al fatto che durasse per sempre, ma non può

No, non può.
Un giorno.
È bastato un solo giorno e tutti i miei progetti insieme a te sono svaniti. Tutti i miei sogni. I miei desideri. Ogni cosa è finita quel giorno di un anno fa.

< Questa è l'ultima volta che ti vedrò. Questo è un addio, Damon >
 
Non sono pronto a lasciarti andare. Non lo sono.
E tu, metti le tue mani intorno al mio collo, " stringi più forte ti prego, evitami questa lenta agonia "vorrei dirti.
 
< Ti amo > mi confessi in lacrime 
E vorrei urlarti che anche io ti amo. E che fa dannatamente male continuare ad amarti. Che ho cercato di reprimerlo questo sentimento, ma non ci riesco. Non ce la faccio. Ritorna ogni volta. Ogni santa volta che mi prometto di non pensare più a te. Che mi dico che sto per sposare un'altra. Che incrocio anche solo i tuoi occhi. Che ti sento parlare o anche solo respirare. Ogni dannata volta. E ti giuro che ci sto provando con tutto me stesso ad odiarti. Anche adesso, qui, mentre reciti le ultime battute. Anche adesso sto provando ad odiarti. Ma non ci riesco.
 
 
E poi la luce e il buio insieme.
Poggi delicatamente la tua bocca sulla mia, ed io, su quelle tue labbra, ci rimango incollato. E sento il tuo sapore per l'ultima volta. Ma questa volta è diverso. Dolce e amaro allo stesso tempo. E ripenso a quando volevo passare tutta la mia vita a baciarti.
Ma tu ti allontani e il mio cuore si spezza un'altra volta al tuo addio.
E di me e di te non rimane più nulla e ritorno alla realtà. Alla mia solita vita. Senza te.
 
Il tragitto per arrivare a casa stasera è più veloce del solito e quando apro la porta d'ingresso, ad accogliermi c'è Nikki. La mia fidanzata, che mi viene incontro regalandomi un bacio a stampo e corre in cucina mormorando qualcosa sulla cena.
La seguo. L'odore di pollo e patate invade la stanza. Non ho voglia di mangiare. No. Per questa notte, voglio solo non pensare. E lei, Nikki, sa bene come fare.
 
Apro il mobiletto della credenza e prendo il mio bourbon preferito che verso nel bicchiere. Ne bevo un po’.
< Sai, penso che stasera dovremmo proprio rimandare la cena> le dico.
< Come? Perché?>
< Perché ho in mente altre cose che riguardano io e te e un letto, o qualunque altro posto della casa >
 
Mi alzo dalla sedia e la bacio. E non so come, ci ritroviamo stesi sul materasso, nudi.
 
Vengo svegliato dal rumore fastidioso della sveglia che suona sopra il mio comodino. Sono ancora circondato dal corpo nudo di Nikki e avvolto dalle lenzuola. Cerco di muovermi delicatamente per non svegliarla e andare in cucina a fare colazione. Ma lei me lo impedisce.
< Umm. Ancora un po’ > e muove  la sua testa sul mio petto.
All'improvviso, i ricordi ritornano vivi nella mia mente.
 
 
Domenica mattina­ - gennaio 2013
 
Sono sveglio da un po’ e ti guardo dormire. E sei così bella, mentre sei tra le braccia di Morfeo. Hai l'aria tranquilla, nonostante ieri abbiamo girato fino a tardi. E non resisto. Passo le mie dita tra i tuoi capelli, che mi impediscono di vedere il tuo viso perfetto.  Non mi rendo conto di continuare a toccarti, fin quando tu non strofini la tua gamba su di me, che sarebbe abbastanza normale se non fosse che tocchi proprio il punto esatto e che è mattina e tu mi stai dormendo appiccicata sopra tanto da riuscire a sentire il tuo seno senza alcuna barriera. E non aiuta per niente, il fatto che tu sia in pantaloncini che ti lasciano scoperto il sedere.
Non ce la faccio più.
Inizio a baciarti appena sotto l'orecchio. Piccoli baci mentre sussurro il tuo nome.
< Umm...ancora un po’, Ian > mi dici, con la voce impastata dal sonno, mentre muovi ancora le tue gambe su di me.
Scatti in un attimo. Ti sollevi e mi guardi. E io ricambio con la mia solita faccia divertita e il sorriso stampato.
< Iaaann > mi chiami continuando a guardami negli occhi.
< Si?> ti dico con l' espressione più indifferente che esista.
< Non ci credo. Io stavo dormendo. >
< Che cosa Nina?> Faccio finta di non capire.
 
Ma tu sposti il lenzuolo e porti i tuoi occhi, verso il mio punto più sensibile a te, poi ritorni a fissarmi. Ridi e scuoti il capo. Io rimango a guardarti incantato mentre continui a fare su e giù con lo sguardo.
< Stavo dormendo> dici ridendo
< Non è colpa mia. Sei tu che continuavi a muovere la tua gamba. Ed è mattina. È sono un uomo. Terribilmente eccitato. Che non vede l'ora di strapparti i vestiti di dosso e di fare l'amore con te > ti dico mentre sono già sopra di te e ti bacio il collo.
< Stavo dormendo Ian > mormori avvicinando la testa e le nostre labbra si sfiorano.
< Non più > E ti bacio.
 
Le mie mani sono su di te, ti sfilo la maglietta e la lancio in qualche posto sperduto nella stanza , dopo faremo la caccia al tesoro per cercare ogni indumento.
 
Ti stringo forte mentre con la mia mano ti accarezzo la pancia piatta e ti bacio i seni, portando le mie labbra prima su uno e poi sull'altro. Riservando ad entrambi le stesse attenzioni,  ti marchio la pelle e le mie mani si avvicinano ai tuoi pantaloncini che abbasso, portando le mie dita sulle tue mutande, mentre infilo la mia mano sotto il tessuto trovandoti già cosi calda e bagnata. Mi tocca prendere fiato per non rischiare di morire quando tu ansimi nel mio orecchio. Mi stacco dai tuoi seni e porto la mia attenzione giù. Ti sfilo gli shorts e le mutandine insieme e scendo con le mie labbra  verso le tue, ti do una leccata veloce mentre sento il tuo corpo fremere e il tuo respiro sempre più veloce
 
< Uhm > mormori quando ti succhio il clitoride e infilo un dito in te, dentro e fuori, fuori e dentro e continuo a baciarti, aggiungendo il secondo dito. Ed è qui, occhi negli occhi, la mia bocca, la mia lingua e le mie dita su di te che tu ti lasci andare all'orgasmo tremando e ansimando il mio nome.
Ritorno prepotente con la mia bocca che ha il sapore di te sulle tue labbra, cosi calde e morbide e cerco di riprende il controllo.
< Dio, Nina cosa mi combini > ti sussurro avvicinandomi a te, facendoti sentire tutta la mia erezione.
< Anche tu Ian, anche tu > mormori riprendendo a baciarmi.
 
Le mie gambe intrecciate alle tue, inverti le posizioni.
Adoro questo tuo essere cosi dolce e selvaggia insieme. Mi sfili la maglietta e i pantaloni e ritorni su di me. Mi lasci leggeri baci sul petto e scendi verso pancia, l'ombelico, ti fermi solo quando arrivi sul tessuto delle mie mutande. Mi guardi, con quegli occhi scuri e pieni di voglia quanto i miei. Io potrei venire anche così, con un tuo semplice sguardo. Ritorni sulla mia erezione. Trattengo il respiro mentre mi accarezzi la pancia,  e con difficoltà togli i miei boxer che volano via per la stanza, mettendo il mio membro alla tua vista. Lo prendi tra le dita con delicatezza
Chiudo gli occhi e mi lascio andare sul cuscino, cercando un appiglio, ora che le tue labbra sono su di me, mi lecchi, mi succhi e mi porti alla follia nel giro di pochi secondi. Alzi lo sguardo ardente. E giuro che vorrei farti continuare, ma non oggi. Ora ho bisogno di te.
Cosi mi sollevo e ti prendo il viso tra le mani.
< Nina non ce la faccio più, devo... devo essere dentro di te.  Adesso! > ti supplico.
Tu sorridi, ti alzi, e ti riporto sotto di me, i nostri corpi sono intrecciati, con il mio pene che spinge contro le tue cosce. Ed è la perfezione. Il mio corpo e il tuo. Come se fossimo nati per fare questo. Per stare insieme tutta una vita.
 
E sono dentro di te. In un posto così accogliente, caldo e bagnato. Entro piano e in profondità, i tuoi sospiri mi fanno perdere la testa, ti penetro ancora e ancora , tu inarchi la schiena e ti muovi insieme a me. Sono al limite. E tu lo stesso.
< Quanto ti amo, Nina > ti dico tra una spinta e l'altra.
< Ti amo anche io > mi rispondi seguendo i miei ritmi, finché non sento il tuo corpo tremare e sussurrare il mio nome e mi lascio andare. Lascio che il mio orgasmo ci sommerga e ti bacio. Un bacio dolce e appassionato, quasi a volerti ringraziare per non aver dormito. 
 
< Buongiorno amore mio > bisbiglio contro il tuo orecchio.
 
< Grazie per avermi svegliato > mi sussurri mentre sono ancora in te, perché so che ti piace da impazzire sentirmi ancora dentro dopo aver fatto l'amore e mi dai un piccolo bacio sulla guancia.
 
< Non voglio alzarmi da questo letto > continui.
 
< E allora non facciamolo > ti rispondo poggiando il mio viso nell'incavo del tuo collo.
 
< Dobbiamo pranzare da tua madre >
 
< Ecco come rovinare un momento perfetto tesoro mio. Parlare di mia madre mentre abbiamo appena finito di fare l'amore >
 
Tu ridi, ridi di cuore.
< Scusami > ridacchi,  dandomi un bacio a fior di labbra e poi esco da te. Purtroppo. E ritorniamo alla nostra solita vita insieme al resto del mondo.
 

 
 
Sono costretto a spostare il corpo di Nikki, per correre veloce in bagno ed infilarmi nella doccia. Apro l'acqua fredda al massimo e mi butto dentro, come a lavare questo senso di colpa. Dormire con un'altra donna e pensare ancora te. La smetterai mai di ritornare nella mia mente? Ed io, io smetterò mai di cercarti. Di guardarti di nascosto. Di controllare ogni singola foto che pubblichi, ogni sorriso che regali a qualcun altro che non sono io. E la smetterò di tormentarmi nel sapere quale altro uomo ti farà dimenticare di me. Dei miei baci. Della mia voce. Del mio corpo. Di come era inteso fare l'amore insieme. E di come io e te, in qualche modo continuiamo ad appartenerci.
 
 


Ciao ragazze, accidentalmente mentre correggevo i capitoli precedenti ho eliminato questo, e così ve lo riposto. Chiedo UMILMENTE PERDONO.
Ok, allora?? Che ne pensate?? Fatemi sapere in numerosi. Accorreteeee gente. Recensite. O se vi va leggete e basta. Perché si anche voi lettori nascosti mi rendete immensamente felice!
Avete notato che ho fatto dei piccoli cambiamenti? Ho aggiunto la foto. Cavolino, adoro quella Convention, sono così dolci e innamorati, si guardano con gli occhi dell'amore. Avete visto? Comunque ho inserito anche l'indirizzo per ascoltare le canzoni che sono citate all'inizio del capitolo e vi consiglio di farlo, sono collegate a alla loro storia.
(Piccola parentesi tra me e voi: vi piace Ed Sheeran? Bene, perchè io ho iniziato ora a seguirlo e per la miseriaccia, sembra che abbia scritto su Ian e Nina. Ve ne siete accorti? Ogni canzone mi ricorda loro e quello che hanno passato e ciò che stanno passando. Ditemi che non sono pazza vi pregooo ahahahahahhaha) 
A presto con il nuovo capitolo. (Vi dico già da adesso…preparate i fazzolettini, ci sarà da piangere)
Un bacione a tutti voi.


 

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Capitolo 4
*** Come in un film! ***


 


Credimi, ti penso anche se son lividi
tanto il rancore non mi dà
la stessa libertà
che provo quando chiudo gli occhi e tu ritorni qua
 
Pensami,
anche se sei di un altro pensami
In fondo dimmi che cos’ è
che c’è di male se
ad occhi chiusi perdo equilibrio e d'incanto tu
 
Tornerai, come in un film
piangerai, o no
mi odierai, forse sì
ma lo fai sorridendomi
mi abbracci e cambia il mondo
ti bacio e poi mi sveglio
 
{ Come in un film - Modà e Emma Marrone }

POV IAN 

Due settimane.
Quattordici fottutusimi giorni che mi trascino via. E tu non ci sei più. E fai finta che io non esista più.
Due settimane che non mi rivolgi la parola se non per recitare.
Quattordici dannati giorni che non mi guardi, che non mi sfiori.
Due settimane che ti osservo di nascosto.
Quattordici giorni che regali sorrisi ad un altro uomo.
Ad un uomo che non sono io.

Due settimane che mi ignori.
Quattordici giorni che non prendo più il caffé per evitare di incontrarti insieme a lui nel bar.
Due settimane che la mia vita è vuota. Di nuovo. Ma stavolta fa più male del solito.
Quattordici giorni che la mia vita è diventata solo lavoro.
Due settimane che non torno a casa da Nikki, perchè mi sento un coglione. Una merda. Il mio rapporto con lei si limita ad una sola telefonata, nel cuore della notte perchè preso dalle mille carte della fondazione dimentico di chiamarla. E mi dico che va tutto apposto cosi. Che non sono mai stato cosi felice.
Quattordici giorni che non smetto di pensare al nostro ultimo bacio.
Due settimane che sento di nuovo la tua risata. Quella vera, che fai quando sei felice, quella che io ti ho portato via.
Quattordici giorni che sono geloso marcio di un altro uomo.
Due settimane che impazzisco al solo pensiero che lui ti tocchi, che voi facciate l'amore.
Quattordici giorni che i tuoi occhi sono tornati a splendere di luce propria.
 
Due settimane che mi costringo a non pensare il perchè me ne sono andato quella notte come un codardo. Perchè non sono rimasto in quella casa insieme a te e al nostro dolore.
Quattordici giorni che non mi muovo. Che vivo imprigionato tra le mura di questo set per paura di vederti insieme a lui nei posti che ti ho fatto conoscere. Nei luoghi che sono solo nostri. Miei e tuoi. Di nessun altra e di nessun altro. Quei posti che ci hanno visto innamorare o forse che ti hanno visto innamorare, perchè io innamorato di te, lo sono stato da sempre, sin dal primo giorno che i miei occhi hanno incontrato i tuoi.
Due settimane che mi tocca accontentarmi di quel poco che Damon mi offre per parlarti.
Quattordici giorni che evito tutto e tutti. Anche Paul. Perchè lui come te, mi conosce bene. Perchè mi si legge in faccia che mi manchi da impazzire e sono troppo orgoglioso per ammetterlo a qualcun altro. Per dirlo ad alta voce.
Trecentotrentasei giorni che sopravvivo senza te.
Trecentotrentasei giorni che muoio senza te.
E questa volta fa ancora più male.
 
Mi guardo intorno spaesato, ormai non so più chi sono, che cosa ne è stato di me. Il perchè sono giorni che non dormo e che non mangio. Non mi lavo neanche. Non ho nemmeno la forza di farmi la barba, di guardarmi allo specchio, per evitare di vedere quello che sto diventando. Il nulla. Senza te sono niente. Anche questa volta. E mi incammino in sala regia come uno zombie, non parlo con nessuno, non guardo in faccia nessuno e sopratutto te. Perchè mi spaccherebbe il cuore leggerci dentro ai tuoi occhi la felicità.
 
 
 
 

POV NINA


Dovresti smetterla.
Finiscila di andare in giro con quella faccia da cadavere. Finiscila di sembrare un morto, di far finta che soffri per me.
Tu non hai idea di cosa significhi soffrire. Veder perdere tutto da un giorno all'altro, tu non hai idea di cosa significhi perderti. Io l'ho provato sulla mia pelle.
Ti ho perso una notte di dicembre, sotto il freddo di quei giorni e il mio cuore si è fermato e non si è ripreso più.
Tu non hai idea di cosa significhi! E dovresti smetterla di guardarmi con quegli occhi da cane bastonato, da uomo ferito.
Sono io quella che cammina ancora con delle forti lacerazioni nel petto, sono io quella che si è rimboccata le maniche e ha contato solo su se stessa, perchè tu non c'eri più. Sempre e solo io. Da sola.
Tu non hai idea di cosa significhi provare a fidarsi di qualcun altro. Lottare ogni giorno con la paura di affidare il cuore di pietra a qualcuno. Provare a guardare un uomo con occhi diversi, vedere qualcuno che non sei tu. Tu non hai idea di quanto sforzo mi costi, liberare la corazza che ho messo per non soffrire più. E dopo sforzi, dopo che questo uomo ci ha provato, riprovato, non si è arreso come hai fatto tu, di fronte a miei no, alle mie paure di provare ad essere felice con qualcuno.
E tu devi smetterla di guardarmi mentre sono con lui. Smettila. Perché io sto provando in ogni modo ad essere felice.
Per me, e per te. Cerco di andare avanti con la mia vita senza te.
Ed ora, torno a guardare il mondo con occhi diversi.
Quelli che avevo quando stavo con te.
Quelli che hai spento quando sei andato via.
 
 
Ciao a tutti, si lo so sono imperdonabile ma scrivere su di loro, non è facile. Per niente. Soprattutto adesso che vivono le loro vite separatamente, che non ci sono più notizie su loro due insieme, felici e innamorati. Mi piange il cuore.
Almeno voi però non abbandonatemi! Continuate a starmi vicino, a leggere e a fantasticare su queste due anime gemelle separate, perchè io continuerò a farlo. Come continuerò a scrivere. 
Vi abbraccio forte, tutti voi lettori sognanti. 
A presto!

 

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