Mai giudicare le apparenze

di Audrey White
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mai giudicare le apparenze ***
Capitolo 2: *** Aria di cambiamenti ***
Capitolo 3: *** Qualcosa nasce.. ma qualcuno muore ***
Capitolo 4: *** Un amore intenso.. e l'arrivo imminente di un grosso guaio. ***
Capitolo 5: *** Una nuova rivale ***
Capitolo 6: *** La nuova Margaret ***



Capitolo 1
*** Mai giudicare le apparenze ***


Mai giudicare le apparenze. 


- Com'è bella, com'è bella! - 
Ogni giorno la stessa storia, ogni giorno le stesse parole.
Evelyn non poteva più sopportare che le dicessero così.
Ogni volta che andava a scuola, era come se i ragazzi si schierassero in fila per fare colonne che attendevano solo lei, solo Evelyn.
Ma cosa aveva di speciale questa ragazza?
Beh, era molto carina e aggraziata.
Portava solo capi firmati, aveva un bel colore rosso per capello, anche se erano semplicemente tinti, le stavano molto bene, per non parlare del liscio che fluiva, che ondeggiava quando lei camminava.
C'era poco da dire, era molto bella!
Faceva invidia a tutte le ragazze dell'Istituto che non la vedevano di buon occhio, tranne una, la sua migliore amica.
- Evelyn, come stai oggi? - Margaret era il suo nome. Graziosa ragazzina, un po' paffutella al punto giusto, tutta lentiggini e bionda.
- Tutto bene, grazie. E tu? - Evelyn, per quanto apparisse una diva di Hollywood, era sempre stata molto cortese e mai irritata dalla presenza di Margaret.
Anche se molti la prendevano in giro, lei le voleva molto bene.
E mi pareva anche ovvio! Fin dall'asilo Evelyn riusciva sempre a farsi notare per la sua innaturale bellezza oscurando quindi Margaret che, da piccola, era un po' cicciottella.
Evelyn la difendeva dai bulli, era l'unica che non si facesse soggiogare dalla sua bellezza. Per questo le voleva bene.
Si comportava come la classica migliore amica, nulla di più e nulla di meno. 
- Oggi non posso uscire con te Maggie, ho l'estetista che mi aspetta. - 
- Oh.. non ti preoccupare.. - Margaret era sempre molto sola. Evelyn era la sua unica amica e si chiedeva perché una tipa del genere voleva essere sua amica!
La reginetta della scuola era sua amica! Perché? Non riusciva a capire.
Evelyn, dal canto suo, si chiedeva la stessa cosa.
Come mai una ragazza così gentile ed ingenua stava con lei? Cosa aveva di speciale? Lei? Che era sempre considerata come una troietta.. Perché Margaret voleva stare con una troietta?
- Beh.. - fece Evelyn che, dopo minuti di silenzio tra le due ragazze, prese in mano il discorso - Io vado in classe Maggie, magari ci vediamo dopo. - Sorrise, solo con lei dimostrava tutta la sua bontà. 
- D'accordo Eve! - Ricambiò il sorriso.
Margaret lo sapeva perfettamente, Evelyn non era solo ''la troietta della scuola'', anche lei aveva un cuore. Anche lei sapeva essere dolce e premurosa. Ma non riusciva a dimostrarlo, tutto qua. Margaret lo sapeva bene, nessuno la conosceva meglio di lei.

Evelyn si tolse quello stupido anello che aveva, sua madre diceva sempre che una donna di classe doveva sempre  avere un anello d'alta moda. Anche se Evelyn non ne capiva il bisogno. Le dava solo fastidio.
- Evelyn ti va di uscire con me stasera? - Era stato Gordon a parlare, il suo vicino di banco durante l'ora di Storia.
- No Gordon, no! - Ops, l'aveva fatto ancora! Aveva di nuovo risposto male ad un compagno... Oramai si era rassegnata.. non riusciva mai a sembrare dolce e premurosa.
Passava sempre per una ragazzina superficiale che non ascoltava nessuno, se non i ragazzi veramente belli della scuola.
Gordon, in effetti, era carino.. ma nulla di che. 
Durante l'intervallo, quando tutti seppero del rifiuto di Evelyn per lui, non si stupirono più di tanto.
Sapevano che l'avrebbe rifiutato e conoscevano anche il perché!
Ma secondo Evelyn, invece, non avevano capito proprio nulla. 
- Quei tizi sicuramente pensano che l'ho liquidato solo perché è bruttino.. - fece a Maggie.
- Già.. sempre i soliti superficiali, lasciali perdere. - 
Evelyn aveva chiuso con i ragazzi. Non ne voleva sapere. Dopo essere stata lasciata dal suo ex perché scoperto l'avesse tradita. Giurò a se stessa di non fidanzarsi mai più. Non voleva frequentare nessun ragazzo! Temendo di innamorarsi nuovamente... ecco perché stava sempre e solo con Margaret, nonostante avesse tutti i ragazzi ai suoi piedi, ecco perché aveva rifiutato Gordon.
Ma nel suo cuore avrebbe tanto voluto un ragazzo da amare... ma non lo ammetteva nemmeno a se stessa, figuriamoci a Margaret che credeva di sapere tutto di lei.
No! Non avrebbe potuto diglierlo.. non ora almeno.

Finite le lezioni le due ragazze si ritrovarono fuori da scuola. 
Quando ecco passare un gruppo di ragazzi accanto.. che ovviamente salutarono solo Evelyn.. tutti, proprio tutti, come al solito. Si era stufata di essere considerata Miss Paris Hilton 2. Voleva un ragazzo che la trovasse simpatica, divertente e con un sacco di altri pregi.. non solo perché fosse tanto bel...
Qualcosa interruppe i suoi pensieri.. cosa.. non era possibile.. 
In quel gruppo erano in sei, ma giurò di aver visto solo cinque mani che la salutavano.. uno di loro non l'aveva fatto!
A Evelyn sembrò alquanto strano, perché non l'aveva salutata? Lei era la reginetta dell'Istituto dopotutto, anche se non lo voleva, era così!
Quella notte non riuscì a smettere di pensarci.

Il giorno dopo sarebbe sicuramente andata da quel ragazzo, ma non l'aveva visto in volto, ma siccome conosceva un suo amico andò da lui.
- Ehi Josè.. - 
Josè si stupì di trovarsi davanti proprio lei, si guardò intorno come per dire ''La reginetta sta parlando con me, a voi non vuole!''
- Ehi.. - fece.
Era un bel ragazzo di colore, con i capelli rasta portati indietro. Evelyn aveva una cotta per lui, che ormai era svanita quando capì che era un tipo senza cervello.
- Senti, potresti dirmi chi fosse il ragazzo castano chiaro di ieri?.. Sai, quello che non mi ha salutata.. - 
- Ohhh.. quello? - Rise - Quello è un asociale patentato.. ma quando vuole, sa far ridere per questo lo teniamo con noi. - 
- E perché non mi ha salutato? Non che me ne importi più di tanto. - Sapeva di fare la figura della Miss Iosonolareginettaetuttimidevonosalutare! Ma proprio non ce la faceva a non domandarsi perché quel tizio là non l'avesse salutata.
- Non ci pensare Eve, è solo un asociale, probabilmente non ti avrà nemmeno visto, sta sempre sulle sue.. - 
- Ma mi conosce almeno? - 
- Sì.. chi non ti conosce qua? Scherzi! - 
In effetti Evelyn era popolare in tutto l'Istituto.. e forse anche in altri vicini.. 
- Mmh.. D'accordo allora.. - fece per andarsene ma fu fermata da Josè.
- Ehi aspetta un secondo.. sei venuta da me solo per chiedermi questo? Oh mio Dio! Non mi dirai che ti interessa quel ragazzo.. insomma tra tutti quelli che puoi avere.. lascialo perdere, dammi retta.. è uno sfigato! - 
- Vorresti essere al posto suo, non è vero Josè? - E con questa l'aveva palesemente chiuso! Evelyn odiava che si parlasse male di qualcuno.. Josè era solo invidioso perché il ragazzo a cui dava corda Evelyn non era lui. Lei lo sapeva bene. Chiunque a scuola avrebbe reagito come Josè. Per quello non voleva nessuno, erano tutti prevedibili e superficiali, ma quel ragazzo l'aveva interessata proprio perché non l'aveva salutata. 
''Non giudica le apparenze..'' pensò. 
- Ah una cosa Josè.. - 
- Dimmi - 
- Sai dirmi anche il suo nome e il suo numero d'armadietto? - 
Josè era visibilmente sconvolto. 

Prese i primi libri che trovava, cosa importava? Le lezioni erano tutte uguali e monotone, non ci si divertiva mai.
''Al diavolo la scuola!'' pensò.
Chiuse l'armadietto e fece per andarsene.. quando una ragazza dai folti capelli rossi le bloccò il passaggio. 
La guardò male. E questa che voleva?
- Sei tu Thomas Hidditch? - fece la ragazza col suo sorriso migliore.
- Sì.. Ma non ho tempo per una come te. - 
- Aspetta.. Io sono.. -
- So chi sei! - La incalzò lui - Sei Evelyn Glasgove, la Troietta della scuola. - 
Nessuno le aveva mai detto così.
- La reginetta! Non la troietta! - Ma le piaceva, si sentiva diversa. Quel ragazzo la faceva scendere dal piedistallo. Quand'era stata l'ultima volta che si era sentita una ragazza normale? Non si stupì di non ricordare.
- Senti.. Io.. - non seppe veramente cosa dire, il fatto che non l'avesse salutata era solo una scusa per parlargli.. ma non poteva certo rivelarlo. Cosa poteva dire?
- No. - rispose di nuovo incalzandola, come se le avesse letto nei suoi pensieri - Non verrò a letto con te! E no, non voglio conoscerti! - Se ne andò.
Ma dopo un po' si sentì imbarazzato.. E se fosse venuta solo per dirgli una semplice cosa? Insomma, come poteva la troietta della scuola voler conoscere lui, voler andare a letto con lui.. Si sentiva un cretino! Aveva fatto la figura dello scemo. Ma dopotutto quella era solo una zoccoletta, lo aveva preso in giro.. Sicuramente voleva insultarlo o fargli uno scherzo. Sicuramente nulla di serio. Proprio nulla. E sicuramente lo avrà preso per un asociale, beh, non era affar suo. Oramai si era abituato di apparire agli altri per quello che non era mai stato realmente.

Evelyn lo vide andare via, quel ragazzo si era rivelato scontroso e irritante... perché la trattava così? 
Sicuramente avrà pensato che voleva solo giocare con lui, non avrebbe mai pensato che invece voleva conoscerlo sul serio. 
Cominciò a sentirsi a disagio.. si girò per andarsene, faceva sempre questo effetto sui ragazzi.. sembrava se la tirasse sempre, ma lei non era così.
Lei.. era completamente diversa! ''Perché la gente non cerca mai di conoscerti per quello che sei veramente?'' pensò.

Quel suo stesso pensiero, non seppe che,  accomunava entrambi.. si voltarono per scrutarsi un'ultima volta, sorpresi che l'altro facesse lo stesso e quasi come se si parlassero mentalmente:
''Non dovresti mai giudicare le apparenze!'' pensarono all'unisono. 

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Capitolo 2
*** Aria di cambiamenti ***


Aria di cambiamenti.



Evelyn entrò a scuola.. ma c'era qualcosa che le sembrava strano.. i ragazzi erano tutti voltati verso i loro armadietti o a parlare con altri ragazzi.. cos'era successo 
così di improvviso?
Fece comunque finta di nulla e andò verso Margaret.
- Ehi Eve! - Almeno lei sembrava essere la solita.
- Sìsì, tutto bene e tu? - Talmente concentrata sulla reazione dei ragazzi che non aveva nemmeno prestato ascolto alle parole della povera Maggie, che incredula, 
scrutò gli altri come faceva lei per vedere se ci capiva qualcosa. Ma i risultati furono deludenti.
- Eve.. sicura di star bene? - 
- ...Sai cos'hanno tutti oggi? - 
- No.. - dopo un po' realizzò.. non l'avevano salutata!
- Oh! Ora ricordo.. ho sentito alcuni ragazzi che ne parlavano.. -
- Di cosa? - Evelyn la scrutò meravigliata come se Margaret si fosse magicamente trasformata in qualcosa d'assurdo.
- Hanno detto che una certa ragazza si era abbassata al livello di Hidditch.. non hanno fatto nomi.. eri tu? - 
- ... Scusa, devo andare.. - 
- O-ok.. - 
Ma Evelyn era già partita come una furia, aveva capito chi era stato.. quel lurido, bugiardo, presuntuoso di..
- Josè! - gli urlò contro in un modo tale che richiamò l'attenzione di gran parte di persone attorno a loro.
- Oh.. la reginetta della scuola.. - Lo disse in modo sarcastico come se non fosse più vero. 
- Senti! Che cosa hai detto in giro? - 
- Che intendi? - 
- Lo sai benissimo.. Di me ed Hidditch.. Che cosa hai detto?! -
- Solo la verità.. ovvero che ti piace! - 
- Ma.. Come hai potuto?! Quando impari a farti i cazzi tuoi!! - 
Lo aveva urlato talmente forte che oramai quasi tutta la scuola li aveva circondati.. compreso Thomas. Ma Evelyn non se ne accorse.
- Brutto pezzo di merda! Come osi?! Rovinare la mia reputazione, ma te chi sei per farti i fatti degli altri eh?! - 
- Calma Principessa.. O forse non dovrei neanche più nominarti così.. - 
- Senti! Io frequento chi mi pare! Chi. Mi. Pare! La verità è che stai semplicemente rosicando per il fatto che non voglia venire a letto con te! Ammettilo! - 
Ohhhh. -  fece il pubblico. 
- Io?! Con una nana che si masturba giorno e notte perché nessuno la vuole?! Infatti ti sei trovata quel Hidditch.. Ovvio! Ti accontenti delle annullità.. mi sa che sei come 
lui.. - 
Ahhhh..
- Hahaha, ma se mi hai sempre sbavato dietro! Lo so che mi vuoi! Idiota sfigato! E non parlar male di lui, è molto meglio di te! Te lo posso assicurare! - 
- Non ti esaltare, non sei proprio niente di che!  Vai pure da lui, due sfigati! - 
Uhhh...
- Vallo a dire ai tuoi amici che mi hanno sempre detto che quando non ti consideravo piangevi!! Hidditch, poi, dimostra di avere un cervello, è un bravo ragazzo, intelligente
e.. - Oddio.. ma che stava facendo.. Così dava ragione a Josè, ovvero che gli piaceva quel Hidditch. Si voltò verso la folla tutti rimasero allibiti. - Co-comunque.. non lo 
insultare.. -
Ohhh..
- E basta voi! Avete rotto! -
La folla stava per sbraitare nuovamente ma ecco ammutolirsi dopo poco.
- Senti bimbetta, stammi lontano! - Riattaccò Josè spingendola indietro.
- NON MI TOCCARE! - Per quanto fosse più bassa di lui non trovò difficoltà a scaraventargli un pugno dritto in faccia, alchè si piegò in due, Evelyn ne aprofittò per
tirargli un calcio dove non batteva il sole.. e Josè cadde K.O.
- Sai.. - cominciò Evelyn soddisfatta - Mi aspettavo di meglio.. da un palestrato del tuo calibro. Devo averti sopravvalutato.. - 
Ahhhh..
Evelyn guardò tutti male, avevano ricominciato a fare i versi.
- Bene! - Prese quindi in mano la situazione come sapeva fare.. non per nulla era la reginetta della scuola - Non c'è nulla da vedere! Sparite! - 
Si era ripresa il suo posto. Era di nuovo lei, quella sul piedistallo. Nessuno gliel'avrebbe più tolto.
La folla, ovviamente, obbedì.
Quando si levò, ne rimase solo uno a fissarla ammutolito. Thomas Hidditch. Evelyn si sentì avvampare, era bello da morire. Occhi azzurri, pelle chiara e intensa, capelli
ramati. Come faceva ad essere così.. bello eppure così solo?
Si riprese e andò via.
- A.. aspetta! - Era Thomas che la chiamava.
Evelyn si fermò di colpo quasi le avessero improvvisamente trafitta al cuore... e metaforicamente era così.
- Ti ringrazio per.. avermi difeso.. - 
Evelyn si voltò.. avrebbe voluto dirgli di non preoccuparsi, Josè non avrebbe più parlato alle sue spalle ma non poteva! La sua reputazione veniva prima di tutto!
- E di cosa? - Rispose acida - Mi da fastidio che la gente insulti e sparli dietro.. L'avrei fatto con chiunque, non ringraziarmi. - Con questo chiuse e ritornò sui suoi passi.
''Scusa Hidditch.. ma ho una reputazione da difendere, spero tu capisca. Ti prego, non giudicarmi per quella che appaio.'' pensò.. Quasi volesse parlargli ancora
una volta telepaticamente.
Thomas rimase allibito.. quella ragazza, ancora una volta, si era dimostrata arrogante e presuntuosa.. eppure la attirava in qualche modo.
''Ma come fa a piacermi una così?'' si chiedeva eppure lo sapeva benissimo. 

- Ciao mamma! - 
- Maggie tesoro! Tutto bene a scuola? - 
- Sì certo, come sempre. - 
I genitori di Margaret non sapevano che la figlia era vittima di bullismo e che era addirittura la migliore amica di Evelyn, la regina dell'Istituto.
- E quella Evelyn? - disse fredda la madre.
- Oh.. ha litigato con un ragazzo e l'ha menato.. dovevi vederla! - 
- Tzè, quella bimba viziata! Fa di tutto pur di essere al centro dell'attenzione.. - 
Sua madre era fatta così! Nonostante Maggie non giudicasse mai le apparenze.. Sua madre era esattamente l'opposto. Non sopportava Evelyn perché risultava la 
classica ragazza snob che può permettersi tutto. E che magari potesse insultare Margaret visto che sapeva della sua timidezza. Non sapeva invece che era
proprio Evelyn a difenderla. 
''Ecco cosa succede quando si giudica dalle apparenze'' aveva sempre pensato Maggie quando sua madre sbraitava contro Evelyn.
Margaret non aveva mai provato, però, a farle cambiare idea. I suoi genitori erano sempre impegnati col lavoro e non voleva crear loro ulteriori problemi.
Li estraniava da ogni suo fatto personale. Si potesse dire che i genitori, della figlia, non sapevano assolutamente quasi nulla.
- Allora.. ehm.. io vado a studiare.. - Fece Maggie.
- Oh sì, certo amore.. -
Ma non appena si voltò la madre la interruppe.
- Oh aspetta! - 
- Dimmi - 
- Potresti andare a fare la spesa al posto mio? Devi solo prendermi latte, zucchero, farina e cacao. Stasera faccio la torta al cioccolato che ti piace tanto! - 
- Oh.. grazie mamma! Allora vado subito.. - 
Intimorita prese la giacca ed uscì. Margaret non amava per niente uscire, stare in mezzo alla gente perché si sentiva sempre osservata, aveva paura di avere tutti
gli occhi puntati su di lei e di essere presa in giro. Per questo usciva solo con i genitori o con Evelyn.. ma quand'era stata l'ultima volta che Evelyn era disponibile per lei?
O doveva andare dalla parrucchiera, o uscire con altre sue amiche, o andare dall'estetista.. Per lei non c'era mai.. eppure la faceva sentire bene lo stesso, la faceva
sentire apprezzata. Perché è questo che fanno le reginette della scuola, quando sei sotto la loro ala protettrice ti senti importante e valida come loro. 
Come lei.
Margaret si sentì d'impeto felice, aveva Evelyn. Quindi perché star male? Perché aver paura di essere ferita nell'animo fin quando Evelyn sarebbe stata sua amica?
Dopotutto non era nemmeno tanto brutta. Era bionda, gli occhi nocciola luminosi. E poi, anche se non era magra, non era di certo niente male. Era formosa ai lati
giusti. Quella dieta le era servita! Ora era perfetta! Ma allora perché la prendevano in giro a scuola.. Ma non era il momento di pensarci, non qui almeno, non fuori
dove chiunque poteva vederla. 
Doveva fare la spesa velocemente per poi tornare a casa a studiare!

Una volta arrivata prese il carrello e cominciò a girare per le varie colonne di prodotti che le si paravano strada facendo. Mancava solo il cacao! Ma per la fretta andò a
sbattere contro qualcuno cadendo e rovesciando il carrello. Fortunatamente i prodotti non si ruppero.
- Ah.. - Si rialzò - Mi.. mi scusi.. -
- Cristo! Vedi di stare più attenta! - 
- Mi.. mi dispiace.. Io.. andavo di fretta, perdonami - 
Il ragazzo si alzò.. era Thomas Hidditch.
- Oh.. - fece quando la vide - Sei l'amica di Glasgove - 
- Già.. - Oramai si era fatta la nomina di ''L'amica di Glasgove''.. nessuno la chiamava per nome, per tutti era solo l'amica di Glasgove.
- Ok.. ehm.. allora ciao. - Fece e si sbrigò ad andare. 
- Aspetta.. - 
Il ragazzo si fermò guardandola perplesso. 
- E..ecco.. Ho visto come la guardavi.. - 
Ma.. che cosa stava dicendo?
- Come, scusa? - 
- Lo sai benissimo cosa dico.. - 
- No.. che cosa dici?.. - Si avvicinò a lei, Maggie sentì uno scossone che mai si sarebbe sognata di provare. Che cosa le prendeva?
- Allora..? - Le sollevò il mento con le dita. Com'era bello.. Le sembrava che in quegli occhi talmente azzurri da sembrare cristallo ci si potesse specchiare.. 
- Io.. - 
- Sì..? - 
- Non la guardare più in quel modo! - Lo allontanò da sè e scappò via. 
- Ma.. che cosa.. - 
Margaret uscì frettolosa dal supermercato piangendo. Non ne poteva più di quella situazione. Si nascose dietro un vicolo e pianse rannicchiata.
''Perché!? Perché!? Perché tutti vogliono lei, solo lei.. ''

Il giorno dopo Margaret non aveva più la stessa lucidità a scuola.. 
Andò come al solito da Evelyn che la abbracciò felicissima. 
- Maggieee! - 
- Ehi.. Eve.. - 
- Che hai? - 
- Ecco.. - 
- Oh.. - La prese per un braccio senza lasciarla finire - Devo dirti una cosa! - Disse mentre la portava dietro le scale per non farsi sentire da nessuno. 
- Credo di essere innamorata.. - Continuò. Margaret ascoltò con interesse, vedere felice la sua migliore amica era sempre una gioia per lei.. nonostante provasse
un po' di gelosia per quel Hidditch che sicuramente aveva interesse per Evelyn.
- Credo di essere innamorata.. di Thomas Hidditch! Hahaha - si portò le mani al volto arrossato - Non è meraviglioso? - 
Margaret non potè credere alle sue orecchie. 
- Sì.. Mera..viglioso.. - Si sentì sbiancare. 



 

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Capitolo 3
*** Qualcosa nasce.. ma qualcuno muore ***


Qualcosa nasce.. ma qualcuno muore.


Margaret tentò in tutti i modi di ammicare un sorriso ma fallendo miseramente.
- Maggie.. ti senti bene? - 
- Ce-certo.. perché? - Si pentì subito di aver posto quella domanda.
- Non so.. mmm.. Non è che.. - 
- Devo andare, ciao! - Corse il più veloce possibile verso la sua classe.
- Ma che le è preso?.. - 

Evelyn, ormai, era convinta di amare Thomas. La faceva sentire diversa, un'altra persona, per lui non era solo la reginetta della scuola. 
Ora, restava da capire se quel Hidditch la vedeva diversa in senso buono, come una persona come le altre, o in senso cattivo, magari le stava semplicemente antipatica.
Ma di sicuro non la vedeva come gli altri.
Ma come poteva capire cosa pensava Thomas di lei? 
Le venne, poi, un lampo di genio.


Come al solito prese i primi libri dall'armadietto e ancora una volta maledisse la scuola. 
Appena chiuse l'armadietto Evelyn le si parò davanti.
- Ehi Tommy! - 
Tommy? Dove l'aveva tirata fuori tutta 'sta confidenza? 
- Ancora tu?! - Sembrava avere un dejavù - Per quanto ancora hai intenzione di sbucare dietro il mio armadietto? - 
- Fin quando non accetterai il mio invito... - Gli porse una lettera rosa - Sei ufficialmente invitato alla mia Festa! Vedi di esserci.. - Fece per andarsene.
- Mm.. E che cosa si festeggia? - 
Evelyn si voltò sorridendo ma senza guardarlo in volto. Non sapeva che risposta dargli. In realtà aveva organizzato la festa per avvicinarsi di più a lui.. non c'erano altre
spiegazioni! 
- Ehm.. se devo essere sincera.. nulla. Ma non importa.. Sono solita fare feste a casa mia, questo sabato quindi mi voglio divertire.. - Lo guardò maliziosamente.
Forse Thomas aveva una vaga idea a cosa aspirava Evelyn con ''divertire''. 
- D'accordo.. Ci sto.. - 
- Wow! Ehm.. ok! - Evelyn non si era certo preparata ad una decisione così improvvisa e per di più positiva! Conoscendolo avrebbe sclerato di nuovo e solo alla fine 
avrebbe detto di no. 
Beh, era meglio così. In questo modo il suo piano stava pian piano prendendo forma...

Durante il compito in classe Margaret continuava a pensare a ciò che le aveva detto Evelyn.. perché ogni volta si innamorava sempre dei ragazzi che piacevano anche a 
lei? 
- Quella troia! - Aveva urlato.. e tutta la classe l'aveva sentita.
- Hallinton consegni il compito! - fu la prof a sclerare.
Margaret uscì dalla classe prima degli altri. Era ancora ora di lezione quindi i corridoi erano vuoti.
''Meglio'' pensò. Avrebbe potuto riflettere sul da farsi.. O accettare la situazione dimenticandosi di Hiddich o mettersi contro Evelyn e conquistare Thomas.
Ma non era nel suo carattere. Tra l'altro Evelyn era la sua migliore amica, l'unica che la considerasse. 
Doveva decidere: l'amicizia di Evelyn, che le era sempre stata affianco, o l'amore di Thomas, del quale non sapeva nemmeno se fosse ricambiata ma proprio per questo
doveva rischiare.
Amore o Amicizia, cosa scegliere?

- Maggieeeeee! - 
Ecco Evelyn correre verso  Margaret tutta allegra, le sembrò un dejavù. 
''Vuoi rivelare un'altra notizia sconvolgente? Quella di prima non ti bastava?''
- Ho invitato mezza scuola.. hahaha.. anche te ovviamente! - 
- Mh? Per cosa? - 
- Alla mia festa sabato sera! - 
- Oh.. - A Margaret le feste non piacevano per niente, come già detto, in mezzo alla gente non si sentiva a suo agio. Tuttavia non era mai mancata alle feste di Evelyn.
Quelle per Margaret erano importanti.. Ma in quel momento non si sentì di accettare subito.
- Non so.. ti farò sapere - 
Evelyn rimase scioccata. Margaret aveva sempre accettato! Perché ora no? Cosa le era successo?
- Margaret.. - 
- Dimmi.. - 
- C'è qualcosa che non va? Ultimamente ti vedo strana.. Esattamente da quando... - 
Non le fece finire di nuovo la frase, Evelyn stava per capire le ragioni del suo comportamento. 
- Devo andare, ciao! - 
- No Margaret, adesso basta! - La trattenne per un braccio facendola voltare d'impeto. - Che. Cosa. Hai.? Dimmi la verità.. - 
- Non c'è nulla da dire.. - guardò di lato leggermente arrossata.
- Ah no? - Mollò la presa mettendosi, poi, a braccia conserte con il volto rabbuiato e scocciato. Altamente scocciato. - Margaret.. - si fece seria - Se per caso provi
anche tu qualcosa per Hidditch.. devi dirmelo. - Cominciò a girarle intorno scrutandola ovunque manco fosse un interrogatorio. Poi la prese per il volto obbligandola
a guardarla dritta negli occhi. - Per-caso - Ad ogni parola si avvicinò sempre di più a lei con il viso - Ti-piace-Thomas? - Avevano i visi spiaccicati l'uno all'altro. Gli occhi 
verdi di Evelyn ribollivano di rabbia facendole dare più colore alle iridi. 
Gli occhi nocciola di Margaret non potevano niente, si sentì gocciolare dalla fronte, la vista le parve appannarsi.. Evelyn, quando si infuriava, faceva paura a chiunque.
Margaret si guardava bene dal farla arrabbiare. Prima di tutto era sua amica, e poi, ci teneva anche alla sua incolumità!
- Ov.. -
- Sììì?! - 
- Ov.. Ovviamentenoevelyn! - Lo disse tutto d'un fiato con gli occhi chiusi.. 
Evelyn si allontanò da lei, le iridi ripresero il loro colore naturale, verde smeraldo. 
Il volto ritornò bianco e sereno, non più arrossato con venature sporgenti.
Come se non fosse successo nulla ritornò a sorridere.
- D'accordo allora! Verrai alla festa.. e mi aiuterai a flirtare con Hidditch! Creerai le occasioni, ci lascierai soli al momento giusto e controllerai che nessuno ci
interrompa, ok? - Lo disse con un tono che non ammetteva repliche.
- Ma certo Evelyn, ti voglio bene e farei di tutto per te... Lo sai bene... - 
- Brava la mia amica! - Giocò con i suoi capelli soddisfatta.


Evelyn, però, non voleva aspettare il sabato. Dopotutto era ancora martedì! 
Decise quindi di invitare Thomas ad uscire. 

Chiuse l'armadietto ed eccola appostata lì. 
- Cosa c'è ora? Ti ho già detto di sì, diamine!  - Fece per andarsene ma Evelyn lo bloccò.
- Non era per quello.. Volevo chiederti se ti andava di uscire con me... che ne pensi? .. - Di solito erano i ragazzi a chiedere a lei di uscire, non era mai il contrario.
Perciò si trovò molto imbarazzata a propoglierlo.
- ... - ''Dopotutto è solo una troietta..'' pensò lui.
- Ma si perché no? - fece.
- Sul serio? - 
- Ma certo.. - sorrise.
Evelyn era estasiata. 

Si incontrarono il giorno stesso in piazza.
Evelyn si era fatta i boccoli. I capelli li aveva fermati con una fascia color rosa pastello, qualche ciuffo spuntava ma era comunque bellissima.
Sotto indossava un top molto corto! Anch'esso rosa con una giacchettina, anche quella che non arrivava all'ombelico, bianco. Morbida e ricciolosa come il vello di una
pecora. Jeans aderenti blu chiaro e stivali che arrivavano un pò sotto al ginocchio, rosa, ai lati ricadevano graziosi pon-pon. 
Thomas era affascinato, era davvero bellissima. Dal canto suo, indossava solo una ridicola felpa rossa e jeans blu.
Le scarpe semplici color grigio.
Ma per Evelyn era comunque bellissimo. Quei suoi occhi azzurri trovò che stessero bene con tutto e non si fece tanti problemi a farglielo notare.
Thomas ringraziò. 
I due fecero un giro al centro commerciale. H&M. Il negozio preferito di Evelyn.
Thomas alla fine si dimostrò gentile.
Le comprò ogni sorta di bene che Evelyn chiedeva.
La rossa non sapeva se lo faceva per interesse o semplicemente per pura gentilezza visto che, per quel pomeriggio, Thomas sarebbe stato solo suo.  

La ragazza lo portava ad ogni dove, il centro commerciale presentava tre piani. Era molto grande. E Thomas si era già scocciato. Aveva pensato di farsela per poi 
liquidarla così cercò di non perder tempo.. 
- Eve.. - 
- Sì? - 
- E se andassimo in un posto isolato e.. - 
- Oh! Quelle scarpe! Forza Tommy, andiamo. - Lo prese per mano ed entrarono.
Il commesso sembrava avere sull'ottantina d'anni.
Vide i due ragazzi, Eve felice e Thomas imbarazzato, entrare. 
Osservava incuriosito come la ragazza si divertiva a cercare in giro il suo paio di scarpe ideale. Era veramente felice!
L'uomo lo capiva bene. 
Thomas, però, non era per nulla estasiato.. Sapendo fosse solo una troietta voleva darsi da fare per poi liquidarla. Adorava sfottere le snob a quel modo.
Sfruttava la sua bellezza e il suo misterioso carattere per attirarle, sul più bello le avrebbe avute a letto per poi lasciarle. Non è che si vantava! Era solo che 
non poteva sopportare le snob.. voleva fargli provare la tristezza e l'angoscia nell'essere lasciate. Visto che, ovviamente, loro non erano abituate. 

Thomas si sedette su una sedia accanto alla cassa.
- Ehi giovane! - fece il commesso anziano. 
- Ci sai fare con le ragazze, non è vero? Eheh.. - Indicò Evelyn - Guarda.. guarda come l'hai resa felice. - 
- Nahh.. è solo contenta perché tra poco sarò io che dovrò pagarle le scarpe! Tzè. -
- Hahahaha, no figliolo.. Una donna non riderebbe mai a quel modo per delle scarpe.. Sei tu che la rendi così felice, così diversa. - 
- E lei cosa ne sa? - Si voltò verso di lui scocciato.. Chi gli aveva chiesto lezioni sulle donne?
- Lo so bene figliolo.. - Si toccò la barba.. - Anche la mia donna era così. Così socievole con tutti, ma teneva occhi solo per me. Nonostante poteva permettersi
tutti i ragazzi che voleva.. Pensaci figliolo, se voleva solo delle scarpe non credo sarebbe uscita con te.. Poteva chiedere a suo padre magari. - 
- Nah.. Le serviva il servo, ovvio. - Quelle snob, tutte uguali!
- Sicuro ragazzo? - Gli fece l'occhiolino.
- Seee.. - Alzò gli occhi al cielo. Cosa voleva capirne un nonno! - Piuttosto.. non è troppo vecchio per lavorare ancora? - 
- Vedo che non ti sfugge nulla, eh figliolo? - Osservò sarcastico. - Sono con mia figlia, è là a servire i clienti, vedi? - 
- Oh.. capisco.. - 
- Io le do solo una mano.. Ma non è questo il punto figliolo! - Gli appoggiò una spalla sul braccio. - Quella è pazza di te! Un sorriso del genere è difficile trovarlo in giro,
sopratutto per delle.. scarpe.. - 
- Mah.. forse ha ragione.. - 
Evelyn si voltò verso di loro facendo un ampio sorriso a Thomas. Si sentì avvampare.
- Ehehehe non lasciartela scappare! - 
- ... - 

- Thomaaaaaaaaas! - 
Evelyn uscita dal negozio di profumi andò verso di lui ampiamente sorridente. Si sentiva felice, passare la giornata col ragazzo che amava la elettrizava.
Stava di nuovo per prenderlo per un braccio passando al negozio successivo ma Thomas la bloccò spingendola contro un muro.
- Eve.. perché lo fai? - 
- Che.. che cosa? - Avvampò, Thomas era troppo vicino.
- Perché sei felice?.. Con uno come me..
- Perché non dovrei scusa..? - 
- ... - 
- Thomas tu.. tu mi hai colpito dal primo momento che ti ho visto, dal primo gesto che hai fatto.. ti ricordi? Che non mi hai salutata? Ecco.. Mi sembravi diverso dagli 
altri.. Tu non mi hai salutato perché non ti basavi sulla mia bellezza come gli altri.. Gli altri mi considerano solo per quello, te invece non l'hai fatto. E io ho aspettato
per tanto tempo un ragazzo così.. uno come te. - 
- Sul.. sul serio? - 
- Thomas io.. ti.. - Cominciò una tensione forte per entrambi - Io.. ti voglio bene! - 
Thomas non resistette e fece per baciarla, ma si interruppe..
- Qua c'è troppa gente, non credi? Non sono il tipo che vuol farsi notare.. - Sorrise, un sorriso bello e sincero.
Evelyn si sentì mancare. 

Dopo aver preso un aperitivo, erano ormai le sette di sera. I due avevano passato una bella giornata assieme. Evelyn era ancora più innamorata.
E Thomas notò una cosa: con lui sorrideva, un sorriso sincero che non aveva visto a nessuno. All'inizio aveva pensato fosse solo una troietta.. ma forse
si era semplicemente sbagliato su di lei, aveva giudicato dalle apparenze. Proprio lui.. che non voleva essere giudicato per ciò che appariva. Dopotutto anche lui si era trovato bene e non gli era mai capitato.. di trovarsi veramente bene con una ragazza.

I due, ormai, erano più legati che mai. Nessuno se l'aspettava eppure successe.
I due si baciarono, un bacio intenso, vero, passionale. Nulla di fittizio e privo di significato. 

Tutto procedeva bene.. o quasi tutto.. Se non fosse che dai cespugli attorno alla piazza una ragazza cicciottella, bionda, con gli occhi nocciola che lacrimavano, li stava
spiando. 
Era Margaret.

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Capitolo 4
*** Un amore intenso.. e l'arrivo imminente di un grosso guaio. ***


Un amore intenso.. e l'arrivo imminente di un grosso guaio.



Il giorno dopo a scuola, Evelyn era più allegra del solito. Non si comportava come la solita troietta del liceo. Anzi, al suo passaggio tutti si meravigliarono nel vederla saltellare a quel modo.
Nessuno sapeva perché fosse così tanto felice.
Ma lei sì, la ragazza bionda la guardò da un angolo col viso rabbuiato di chi voleva farle una sfuriata come non ne avevano mai viste.
Margaret si avvicinò a Evelyn, palesemente allegra. O almeno così sembro ad Evelyn.
- Buongiorno Maggie! Non sai cosa ho passato ieri... Se vuoi ti racconto tutto... - 
- Magari.. un'altra volta - 
- .. D'accordo.. Ci vediamo dopo! - Le diede un bacio che Maggie non ricambiò.
- Ok. - E se ne andò.
Evelyn era rimasta sconcertata.. Ma non aveva proprio la testa per preoccuparsene!
Doveva raggiungere Thomas, ormai suo!

Appena si sporse dall'armadietto ecco pararseli la rossa dalle labbra vellutate e morbide.
- Ciao ... - 
- Tommy! Tutto bene? - 
- Magnificamente.. - chiuse l'armadietto e se ne andò.
Evelyn rimase nuovamente sconcertata... Ma che era preso a tutti?
- Tommy cucciolo! Aspettaa! - 
- Non chiamarmi così! - Si voltò furibondo. - Quello di ieri era solo un bacio! Un fottuto bacietto del ... - si calmò vedendo Evelyn con sguardo pensieroso - Senti, in quel momento avevo voglia... ma tra di noi è come prima. - 
Evelyn rimase a bocca aperta.. si sentì lacrimare. Ma non una goccia fece cadere, per orgoglio.
- Ma .. come .. - 
- Mi dispiace.. - Se ne andò.
- Meno male che ero io la troietta! - Thomas si fermò di colpo ma senza voltarsi - Hai sempre pensato fossi io quella che prendeva in giro... Perché te scusa, cosa stai facendo? Che cosa vuoi dimostrare?! - 
Evelyn aveva ragione, Thomas lo dovette ammettere a sè stesso. Ma non aveva ancora fiducia nei confronti di Evelyn... Voleva vedere come sarebbero andate le cose, anche se le piaceva sul serio.
Si voltò, stava per diglierlo.
- Senti Ev.. - Non appena alzò lo sguardo vide Evelyn in lacrime si ricordò allora le parole dell'anziano al negozio: "Un sorriso del genere non lo si rivolge a chiunque."
"Al diavolo il nonno!" pensò e corse verso di lei abbracciandola.
- Scusa Evelyn.. Io.. Ti ho giudicata male.. Credevo che.. mi servisse tempo.. per.. capire se mi prendevi in giro o no.. Scusami... Ti voglio bene! - Sospirò vedendo alcuna reazione da parte di Evelyn - Dico sul serio... - Poi riflettè. Quand'era stata l'ultima volta che aveva fatto un discorso del genere ad una ragazza? Forse a sei anni quando ancora, tra bambini, ci si voleva bene veramente senza usare doppie facce. Quando si era ancora troppo piccoli per giudicare, per basarsi sulle apparenze.
Evelyn pianse ancora di più ricambiando l'abbraccio. 
- Scema.. - 
- Non lo fare più.. ti prego.. - 
- Va bene.. - Si staccò da lei - Ma tu non piangere più, ok? - Le asciugò le lacrime con le dita che ricadevano su quel dolce viso rossastro e morbido. 
Evelyn annuì. 
Thomas non resistette a tutta quella dolcezza e le stampò un bacio su quelle tenere labbra.
Un bacio fragile e delicato, come loro due.
Da un angolo del corridoio Margaret non si perdeva una scena.
- Perché non posso essere felice anch'io? - Si ripeteva sempre.


Margaret se ne stava seduta in cucina fissando sua madre lavare i piatti. 
- Com'è andata a scuola, tesoro? - 
- Bene.. - 
- Sicura? - 
- Certo! ... Beh.. non proprio.. - 
- Che è successo? - Si voltò verso la figlia - E' colpa di quella Glasgove, scommetto! Che cosa ha fatto questa volta? - 
- No.. Lei non c'entra nulla.. E' solo che.. E' fidanzata.. E io invece.. no. - 
La mamma la guardò con compassione e andò a sedersi accanto a lei.
- Amore della mamma.. Devi capire che c'è gente troia come quella Glasgove e... - 
- Mamma! - 
- Scusa tesoro.. Comunque sia.. Lei la da facilmente.. - 
- Mamma... - 
- Ok.. ehm.. Insomma.. Ti sto solo dicendo che è ovvio che lei sia fidanzata, fin quando mostrerà di essere bella e simpatica tutti le andranno appresso. Dovresti diventare come lei al massimo... Ma.. - 
- Giusto! Grazie mamma! - Si alzò per andare alla porta. 
- Tesoro no! Devi essere... - Ma ormai Maggie era già uscita sbattendo la porta - ...Te stessa.. - 

Cominciò subito a darsi da fare!
Accompagnava spesso Evelyn a fare compere, quindi sapeva quali fossero i vestiti che più le piacevano.
- Prenderò gli stessi suoi vestiti! - 
Passò dal classico negozio dove andava sempre l'amica.
- Ciao Margaret.. - Fece la commessa.
- Ciao Chlea - 
- Dov'è Evelyn? - Scrutò fuori ma non vide nessun'altra ragazza.
- Ehm.. sono venuta da sola in realtà.. -
- Compri per lei? Carino da parte tua.. - 
- No.. Per me.. - Chlea continuò a non capire - Compro per me.. - 
Rimase sconcertata.
- Ma tesoro non dico che tu sia bruttina per carità.. ma questo.. - Si voltò indicando tutti i suoi capi, c'erano tacchi alti, minigonne, top, accessori - non credo proprio faccia al caso tuo.. - 
"Mi crede così sfigata... " pensò Maggie.
- Tesoro non voglio insinuare nulla ma.. Temo ti sentirai a disagio non appena proverai a mettere queste cose! E' un consiglio.. - 
Stava per scusarsi e andarsene poi capì. Se voleva essere come Evelyn non poteva più fare la vittima. Così prese fiato e parlò.
- Decido io se sentirmi a disagio o meno con queste cose addosso! Dovrebbe essermi riconoscente invece, sto comprando dal suo negozio dopotutto.. Se risponde così ad ogni suo cliente quanto pensa di guadagnare? - 
La stessa sfacciataggine di Evelyn.
- Senti signorinella.. - Poi si bloccò, non aveva tutti i torti la ragazzina - E va bene.. Guarda pure in giro.. Appena hai deciso vieni alla cassa con la roba, ti aspetto là.. - 
- Bene.. - 
Cominciò a guardarsi attorno.. In effetti era tutto troppo... ristretto! Eppure Evelyn quando andava a scuola non aveva mai addosso cose così ristrette.. Forse doveva controllare un'altro reparto.
Ad un certo punto la campanella alla porta, che annunciava quando un cliente entrava in negozio, suonò.
Una ragazza dalle gote rosse, vestita in modo semplice e con i capelli rossi fece la sua apparizione. Era proprio Evelyn.
Margaret, presa dal panico, si nascose.
- Evelyn! Mia cara! - Chlea la andò a baciare.
Margaret si irrigidì.. Con lei Chlea era stata evasiva nonostante fosse sempre con Evelyn quando andavano da lei. A quel punto Maggie si rese conto che per Chlea, come per il resto della gente, non era che uno zerbino, oppure un maggiordomo, un aiutante. La spalla di Evelyn. C'era qualcuno che l'avesse considerata mai una persona autentica? Non trovando una risposta fu sul punto di piangere. 
- Se vuoi andare di là - indicò Chlea il reparto dove si era recata Margaret - C'è... - 
Margaret si asciugò presto le lacrime per fare segno a Chlea di tacere.
- Ehm.. no nulla.. Comunque dimmi, hai bisogno di qualcosa? - 
- Sì.. ti ricordi quel top troppo scollato.... - 
- Oh sì! Te l'ho tenuto da parte cara - fece per andare ma Evelyn la fermò.
- Nono! Non mi serve più... - 
Chlea rimase sconcertata.. 
- Ma che vi prende oggi a tutte e due?! - 
Evelyn fece notare di non capire.
- Lascia stare cara... Ma perché non lo vuoi più.. Si può sapere? - 
- E' che sono innamorata! - 
Margaret, che stava ascoltando tutto, alzò gli occhi al cielo. Quando mai Eve era innamorata? Era solo una troietta! 
"Oddio.." Si preoccupò di cominciare a pensarla come sua madre.
- Il mio ragazzo non mi vuole vedere come una.. che se la tira.. quindi comincerò a vestirmi meglio.. più.. semplice! Quindi il top puoi venderlo di nuovo.. Disdico la prenotazione. - 
Detto questo se ne andò.
- Sti ragazzini! Non li capirò mai! Uff - 
Margaret uscì dal nascondiglio.
- Oh sei ancora qui? - fece la commessa.
Lei la ignorò e scappò via. 
- Devo andare... - 
- Ma come?! E non compri più niente adesso!? - 
- Forse un'altra volta.. - 
- Non ci posso credere! Poi dicono a me che sono strana.. bah! - 

Margaret era troppo curiosa di sapere dove sarebbe andata Evelyn.. ma una vaga idea l'aveva.
Quando Evelyn entrò nel negozio Maggie notò fosse vestita in modo semplice.
Con una felpa e dei jeans.
Non l'aveva mai vista così!
I suoi sospetti si placarono non appena vide Evelyn correre verso Thomas, i due si baciarono.
Margaret s'è l'aspettava.
Guardò la scena.
I due camminarono per mano, felici e contenti.
"Perché non posso essere Evelyn, perché?!" - Stava diventando inquietante.


- Vuoi venire a casa mia? Sono un po' stanco.. -
- D'accordo.. -
Thomas le sorrise. Com'era bello vederla felice.

Una volta arrivati a casa Thomas disse di aspettarlo in camera sua.
Evelyn salì le scale e si sedette sul letto della stanza.
Aveva pareti blu con un sacco di aeroplanini sugli scaffali.
Molto allegra e accogliente.
Le ricordò la camera di un bambino.
Poi Thomas aprì la porta.
Evelyn si era stesa sul letto visto che Thomas ci aveva messo un po' per arrivare.
- Perché sei stesa? - Chiuse la porta a chiave.
Evelyn si rialzò seduta sul letto - Beh... Ti aspettavo.. Ci hai messo un po'.. - 
- Già.. - 
Si appoggiò sul letto gattonando verso Evelyn che lo guardava stranita.
- Che.. che stai facendo? - 
- Shhh.. - 
Evelyn si sentì avvampare.
- No.. sul serio.. - 
- Shhh.. - Con le mani la spinse delicatamente sul cuscino per stenderla.. 
- No.. Thom.. Che stai facendo.. Smettila, ti prego.. - 
- Oh andiamo... una come te... chissà quante volte l'avrà fatto.. - 
- Ehm.. - 
Evelyn era completamente distesa, sopra di lei Thomas.
Man mano le alzò la maglietta e intravide il suo dolce ventre. 
- Thomas.. ti prego.. no.. - 
- Cosa c'è? Non dirmi che sei vergine.. - 
- ... - 
- Cosa?! La reginetta dell'Istituto Glamminton High School è vergine!? - A quel punto si rese conto che le apparenze erano veramente delle bestie oscure e prive di senso.
Tutti a scuola giudicavano Evelyn come una ragazza navigata in quel campo con tanto di ragazzi attorno.. Ma erano solo apparenze! Perché Evelyn era vergine, più pura di un cucciolo indifeso!
- Oh.. Scusa Eve.. non immaginavo.. - 
- Non importa.. - Sorrise.
- Vuoi provarci lo stesso..? - 
- Non.. non saprei.. - 
- Vedrai ti piacerà.. - 
- Sì ma.. Ho.. - 
- Paura? .. Haha. Wow Evelyn, non mi sarei aspettato fossi così... - Le accarezzò il viso.
- Così.. diversa da come appaio? - 
- No.. Beh anche ma.. sopratutto così stupenda.. - 
- Beh, quello me lo dicono tutti.. - 
- Ma non esprimono lo stesso significato.. Tu sei veramente stupenda, indipendentemente dal tuo aspetto, sei una ragazza dolce e premurosa.. Se ti avessi conosciuta prima di sapere che fossi la reginetta.. Probabilmente non avrei mai creduto che ricoprissi un ruolo del genere a scuola. Che stupido! Per colpa della mia superficialità ti ho giudicata subito, senza nemmeno conoscerti. Sarei potuto stare con te da molto prima.. - 
- Che importa, Thomas? Adesso siamo insieme.. E' questo ciò che conta.. - 
- Sì.. Solo questo.. - 
La baciò. 
Le sfilò, poi, la maglietta, i pantaloni. Poi si spogliò lui.
Avrebbero soddisfatto quel piacere che li avrebbe resi uniti e felici per molto tempo.



- E quindi sarebbe questa la Glamminton High School.. Che squallore! Non capisco proprio perché mia madre mi abbia iscritto a una scuola pubblica! Che schifo, c'è gente che non si lava mai! -  Rise.
Le sue amiche assieme a lei.
La bionda, tutta in tiro, si rimise gli occhiali.
- Se non ci pensa nessuno.. Ci penso io. Faccio un po' di pulizia qua, ragazze! - 
Le ragazze risero con lei.
Appena entrate andarono in segreteria.
- Salve, sono la nuova studentessa.. Le mie amiche mi hanno solo accompagnata.. - 
- Il suo nome? - 
- Ashley, Ashley Benson. Se lo ricordi bene perché presto questo nome diventerà una leggenda. - Rise compaciuta.
- Ehi guarda Ashley! - fece una delle sue amiche. - Sembrerebbe che la reginetta della scuola sia una certa Evelyn Glasgove. -
Dopo aver consultato per bene il volantino appeso con la foto di Evelyn, Ashley fece uno strano ghigno.
- E allora vorrà dire che per questa .. Glasgove .. è il momento di scendere dal piedistallo!  -
Rise trionfante con le altre. 



















Eccoci al quarto capitolo! :D Margaret non è ancora soddisfatta di sè stessa. Evelyn e Thomas hanno consolidato il loro rapporto! Ma questa Ashley? Chi è? E come cambierà le cose nelle vite dei protagonisti? Alla prossima :*

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Capitolo 5
*** Una nuova rivale ***



Una nuova rivale.


Evelyn fece la sua sfilata teatrale a scuola come al solito. Felice per il tempo passato il giorno prima con Thomas.
Ma, ancora una volta, nessuno la stava salutando.
Cos'era successo stavolta?
In un angolo del corridoio, tutti gli studenti stavano ammassati.
Cosa facevano?
Evelyn si rivolse a Margaret
- Maggie, che sta succedendo? - 
- C'è una nuova.. - 
- Oh.. - In quella scuola era sempre così. Tutti ammassati verso la nuova studentessa ma il giorno dopo, se non era una interessante sotto ogni inimmaginabile punto di
vista, se la sarebbero dimenticata.
Evelyn lo sapeva bene. Quindi non se ne preoccupò.
Anzi si fece spazio nella folla. Parandosi davanti alla ragazza. Riconobbe che era molto bella. Bionda, alta, fisico perfetto, quasi come lei. Quasi.
- Ciao.. Tu devi essere quella nuova.. Io sono Evelyn Glasgove.. Ma immagino tu mi conosca già.. - 
La bionda rimase meravigliata.. 
- Dunque sei tu la reginetta della scuola.. - la squadrò da capo a piedi - Sinceramente mi sarei aspettata di meglio.. - 
- Ah.. davvero? Beh, scommetto che lo dici a chiunque ragazza più bella di te solo perché sei invidiosa.. -
Quella rise portandosi una mano sulle labbra in modo buffo. Poi si avvicinò all'orecchio di Eve.
- E' il momento di scendere dal piedistallo.. - le sussurrò. Si fece spazio tra la folla e se ne andò.
Evelyn rimase meravigliata. Non aveva mai avuto una rivale semplicemente perché nessuna poteva competere con lei. 
Quella ragazza era più dura di quanto immaginava. Decise che avrebbe accettato la sfida. 


Durante l'intervallo la massa era concentrata sulla ragazza.
- Maggie, sai come si chiama? - 
- Ehm.. Benson, Ashley Benson. Perché? - 
- Indovina.. - Non la lasciò nemmeno provare - Esatto! Mi ha sfidato. - 
- Oddio.. E cosa intendi fare adesso? - 
- Non lo so.. Non lo so, cazzo! - Sbattè un piede per terra.
Non le era mai capitata un avversaria. Ottenere il piedistallo le fu subito facile fin dall'inizio.
Quella zoccola. Come si permetteva.
- Ciao amore.. - Thomas la baciò  sulla guancia cogliendola di sorpresa.
- Oh ciao.. - 
- Tutto bene? - 
- Mh.. non proprio.. - Indicò la ragazza - Una certa Ashley Benson ha deciso di diventare la nuova reginetta.. La cosa non mi piace per niente. - 
- E allora? Non era sempre quello che avevi voluto? Essere considerata.. normale? - 
In effetti era vero, ma ormai Evelyn si era abituata a quel tipo di vita e aveva paura dei cambiamenti.
- Sì ma.. - 
- D'accordo.. Se vuoi ti aiuto.. - 
- Lo faresti sul serio?! - Lo baciò.
Ashley li vide baciarsi, notò poi la felicità di Evelyn nel guardare il suo ragazzo. E il suo ragazzo.. era molto bello! Decise che quello doveva essere il suo ragazzo!
Facendosi strada tra la folla, si fermò proprio davanti ai due.
- Evelyn! Non mi avevi detto fossi amica di questo bel ragazzo.. - 
- Semplicemente perché non sono fatti tuoi.. e sta con me comunque. - 
- Ah davvero? - Rivolse un sorriso a Thomas che ignorò. Accidenti, il tipo era difficile da prendere.
Evelyn non se ne preoccupò. Sapeva che Thomas non l'avrebbe mai tradito.
- Allora ci vediamo ragazzi.. - Fece Ashley andandosene.
Ma non finiva qua, anche Ashley aveva capito che quel ragazzo doveva essere un tipo fedele.
- Se non posso fare in modo che la tradisca, farò in modo che lei tradisca lui... - bisbigliò tra sé e sé, sapeva già come fare! Il suo piano sarebbe stato perfetto!


- Siete tutti invitati alla mia festa! - Sbraitò la biondina in mezzo al corridoio.
Giusto per ricordare agli studenti che era una cosa altamente importante visto che già tutti gli inviti erano stati distribuiti.
Persino Evelyn ricevette l'invito.
Ashley si parò davanti a lei chiudendole l'armadietto in faccia.
- Allora rossa.. ci vieni alla mia festa? - 
- E quand'è? - 
- Non hai aperto la lettera?.. - alzò gli occhi al cielo - Questo sabato.
- Questo sabato?! -  Era lo stesso giorno in cui cadeva la sua festa.
- Sì.. qualche problema? - domandò divertita e impaziente della risposta.
- Sì! Questo sabato c'è la mia di festa! - 
- Oh.. e che ti importa? Sei comunque invitata alla mia.. - si guardò attorno poi le venne un'idea - Perché non la festeggiamo assieme? - 
- Cosa? Insieme? - 
- Certo! Doppia festa! Sarà divertente vedrai! - Le prese le mani entusiasta. 
- Mh.. d'accordo.. - Evelyn trovò astuto conquistare la fiducia dell'avversaria, sarebbe riuscita ad ottenere vittoria facile! Ma sfortunatamente per lei anche Ashley tramava qualcosa, qualcosa che Evelyn non avrebbe mai dimenticato tanto facilmente.


- Maggie.. Io trovo che questa festa di Ashley sia inproponibile.. ma ho deciso di andarci comunque, sai per tenerla d'occhio, e tu? Tu vieni? - 
- Che festa? - 
- Non hai ricevuto l'invito, per caso? - 
- No... oh della tua festa, dici? - 
- ... Ascolta, Ashley farà una festa e.. io la farò con lei, perciò anche se non sei stata invitata da lei sei comunque con me! Perciò vieni! - 
- Oh.. grazie Eve! - Dentro di sé era rabbuiata, si chiese se fosse l'unica a non essere stata invitata da Ashley.
- Credo che nemmeno Thomas sia stato invitato, insomma dopo di te è quello più solitario della scuola.. - Parlò Evelyn come se le avesse letto nel pensiero.
- E invece sono stato invitato anch'io! - Thomas comparì dietro Evelyn lasciandole un bacio casto sulle labbra.
- Sul serio? - 
- Già.. - 
Maggie era sconcertata, probabilmente era veramente l'unica a non essere stata invitata!
- Animo Maggie, sei stata invitata da me, verrai! - 
Maggie le sorrise. 


Voleva a tutti i costi ricevere anche lei un invito da Ashley, non voleva farsi odiare dalla nuova arrivata.. e sopratutto si chiedeva perché già la odiasse così tanto quando nemmeno la conosceva.
Ashley se ne stava lì, a specchiarsi sulla parete interna dell'armadietto.
Margaret respirò a fondo, chiuse gli occhi e si avviò verso di lei.
- Scusa Ashley.. disturbo? - 
Quella si voltò verso di lei lentamente ma quanto bastava per farla tremare.
- Posso sapere.. perché.. - 
- .. Non ti ho invitata? - Concluse lei. - Semplicemente perché non voglio pesi morti alla mia festa. Tutto deve essere divertente! Non voglio si trasformi in un cimitero 
a causa tua.. - detto questo la guardò con sguardo truce e si girò nuovamente ad ammirarsi nello specchietto.
Maggie se ne andò, Ashley aveva già capito che tipo era, per questo non l'aveva invitata. Probabilmente la depressione e l'insicurezza di Margaret le si leggevano in faccia.
- Aspetta Maggie! - Si sentì chiamare, si voltò. Rimase meravigliata quando capì che la voce proveniva da Ashley. L'aveva persino chiamata "Maggie".
Ashley si avvicinò a lei prendendola per una spalla e sussurandole all'orecchio.
- Se vuoi posso anche invitarti.. ma prima.. devi fare una cosa per me.. ci stai? - 
Qualunque cosa pur di finire nelle sue grazie.











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Capitolo 6
*** La nuova Margaret ***


La nuova Margaret. 


Evelyn fece la sua solita entrata. 
Questa volta tutti la calcolavano, ma non come voleva lei purtroppo...
Un ragazzo le passò accanto.
- Fai tutta la figa quando in realtà sei solo una sfigata! - 
Evelyn rimase allibita.
Non si sentiva addosso quell'insulto da molto tempo...

- Ehi Maggie.. - 
- Ciao Eve.. - 
- Che succede?.. - 
- Io.. - Cominciò a piangere - Mi- mi dispiace.. - Scappò via. 
- Maggie! - 
Un gruppetto di ragazzi stava osservando un poster al centro del corridoio.
Evelyn si avvicinò lentamente, si fece spazio tra la folla e vide quello che in tutta la sua vita non avrebbe mai voluto rivedere.
Foto di quando lei era alle medie erano appese su tutta la bacheca.
Foto di lei, che però non era al centro dell'attenzione, non era nemmeno bella! Ovvero non si curava dell'aspetto per quanto potesse essere carina.
Quelle foto immortalavano lei che si faceva picchiare da ragazzi della sua età di quel tempo o veniva derisa da ragazze.
Tutto l'istituto scoprì il segreto che Evelyn, reginetta della scuola, si portava dietro da anni: alle medie era vittima di bullismo.
Corse via, appena si voltò si perse negli occhi di Thomas, era dietro di lei. Come avrebbe reagito? Cosa pensava ora Thomas di lei?
- Thomas.. Io.. - 
Ma Thomas non fece nemmeno in tempo a parlare che Evelyn era scappata via.
Si nascose in un ripostiglio e per le seguenti due ore ci rimase a piangere.

- Ben fatto Maggie! - Ashley si voltò per andarsene.
- Aspetta! E il tuo invito? Avevi detto che.. - 
- Lo so  benissimo cosa avevo detto! Non c'è bisogno che tu lo ripeta...  Ma.. come ho già detto non voglio pesi morti alla mia festa. Percui - mise una mano sulla
spalla di Maggie - non sei invitata. - E sorrise con tutta la cattiveria che aveva in corpo.
E se ne andò.
Maggie rimase scioccata, per aver tradito la sua unica amica così aspramente e per aver creduto alle parole di Ashley così ingenuamente.

Fino a venerdì la situazione era la medesima:
Evelyn, ormai, ovunque andasse o qualsiasi cosa facesse era vista come una sfigata. Molti la consideravano solo per potarsela a letto, perché comunque non si poteva evitare il fatto che era veramente bella, ma mai se ne sarebbero vantati con gli altri, nessuno doveva saperlo. O avrebbero fatto la sua stessa fine.
Margaret se ne stava lì, per nulla soddisfatta delle sue azioni, a vedere Evelyn ricevere solo insulti per tutta la giornata a scuola con Thomas che cercava continuamente di consolarla ma, purtroppo, invano.

Maggie si sentì veramente una stupida. Che cosa aveva ottenuto da questo comportamento? 
Non aveva ricevuto l'invito tanto agognato da Ashley;
Aveva tradito la fiducia della sua più cara amica Evelyn;
Non era nemmeno riuscita a fare allontanare Thomas da lei, che anzi le stava ancora più appiccicato;
E tanto meno non aveva raggiunto la felicità che sperava, in sintesi non aveva guardagnato nulla.
Ma una cosa, però, poteva farla. 
Se non altro per togliersi il rimorso. Tanto era già odiata da tutta la scuola. Peggio di così non poteva veramente andare.

- Ashley! - 
Margaret le chiuse l'armadietto in faccia.
- Cosa vuoi!? - 
- Dirò a tutti la verità... Vedrai, presto ti odieranno tutti. - 
Ashley, dal canto suo, rise di gusto. 
- E credi sul serio che ti crederanno.. Proprio a te?! Odiata da tutti.. - 
- Se non altro lo farà Evelyn e vedrai che te la farà pagare.. - 
Maggie non aveva tutti i torti, Ashley sapeva bene che Evelyn un po' le somigliava, se si arrabbiava sul serio avrebbe fatto una scena assurda e non le avrebbe reso  il resto della sua vita (scolastica) tanto facile da affrontare.
- Senti.. Ho capito che io e te siam partite con il piede sbagliato.. - 
- Già.. - 
- Puoi venire alla festa se vuoi - 
- No Ash! Non ci casco stavolta. - 
- Ma come? - Le fece la faccia da gatta morta - Non vuoi diventare popolare, stando al mio fianco.. - Poi le si avvicinò per sussurrarle all'orecchio - Non vuoi.. la fama..? -
Ashley avrebbe potuto renderla irresistibile alla festa, Margaret sarebbe stata accanto a lei, accanto alle sue amiche, certo avrebbe fatto la spalla di qualcun'altro ma probabilmente sarebbe stata notata, finalmente era il suo momento! Non poté rifiutare, non ora che era così vicina a ciò che aveva voluto da quando scrisse il suo nome e cognome sul modulo d'iscrizione.

Ed ecco il sabato! 
Finalmente il giorno della festa, dopo così tanti preamboli in pochi giorni, era arrivato.
Evelyn non voleva nemmeno più andarci.. Ormai le cose erano palesemente cambiate per lei, per la sua reputazione.
Ma si fece forza quando Thomas la strinse da dietro.
- Coraggio piccola.. - e la baciò sul collo.
Thomas sapeva essere veramente convincente con quel suo tono di voce basso e seducente.
Evelyn non aveva nulla da temere con Thomas al suo fianco, se voleva riprendersi il suo piedistallo doveva darsi da fare, non corrucciarsi e sfidare Ashley e tutti gli altri a testa alta. Persino Maggie! Che notava fosse diventata alquanto strana.

- Sai già che vestito mettere stasera, Maggie? - 
Evelyn aveva chiamato Margaret al telefono, sembrava una conversazione normale.
Ma Margaret sembrava facesse fatica a parlare con lei, come se la disgustasse.
Ovviamente Evelyn non volle farci caso.
- Ehm.. No.. Mi faccio consigliare da un'amica.. - 
- Un'amica?.. - 
Evelyn sapeva bene che Margaret non aveva amiche se non lei.
- Sì.. un'amica.. - 
- Coraggio Maggie, muoviti che devi provare il vestito! - Una voce proveniva dalla cornetta di Maggie.
- E' la tua amica che ti chiama?.. - 
- Ehm.. sì.. - 
- Oh.. allora dovresti andare, ci vediamo stasera, d'accordo.. e fatti bella! - 
- Eheh.. certo, a dopo. - 
Mise giù.
- Allora amore, viene anche Margaret stasera? - 
- Sì ma.. - 
- Ma? - 
- Non so.. mi pareva un po' strana.. - 
- Strana? Ma no haha, sarà che è agitata.. Si capisce che non è tipa da feste.. -
- Già, hai ragione - 
Si baciarono. 

- Maggie, chi era al telefono? - 
Ma ancora prima di farle rispondere Ashley le prese la cornetta e se la portò all'orecchio.
- Oh.. hanno chiuso.. Chi era insomma? -
- Un.. un'amica - sorrise imbarazzata giocando con le dita.
- Non dirmi che parli ancora con quella Glasgove, vero? - 
- Certo che no.. Ho altre amiche, io! - 
In realtà non era vero. Ma non voleva che si venisse a sapere, sarebbe stata considerata ancora più sfigata. Non doveva succedere! Anche se, tra sé e sé, immaginava che oramai lo pensasse tutto la scuola.
- Okok, non ti scaldare tanto - fece una risata sarcastica e butto giù il telefono. - Coraggio, ora tocca a te provare il vestito -
- Quello, dici? Non mi andrà.. troppo.. stretto? - 
- E come lo volevi? Largo come quello della nonna? Oh, ti starà bene vedrai. Impara: più aderente è, più curve si vedono e più curve si vedono più sexy sarai. Tranne se
sei obesa, ma non credo proprio sia nel tuo caso, giusto? - Rise.
- Già, hai ragione. - 
- Ma certo che ho ragione! Vieni dai - 
Margaret si stava pian piano lasciando trasportare da quell'adrenalina, quella voglia di primeggiare sull'altro, di fare bella figura, non voleva più sentirsi a disagio con gli altri, voleva anzi stare al centro dell'attenzione!
Quella festa avrebbe significato un nuovo inizio, un nuovo capitolo: la nuova Margaret

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