__Il mio imprintig__

di EsseTi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ballo della scuola ***
Capitolo 2: *** Tu ci credi nell'imprinting? ***
Capitolo 3: *** James ***
Capitolo 4: *** una sera diversa ***
Capitolo 5: *** Port Angeles ***
Capitolo 6: *** Una nuova compangnia ***
Capitolo 7: *** Il tuo profumo ***
Capitolo 8: *** Il mio sangue ***
Capitolo 9: *** Una nuova settimana ***
Capitolo 10: *** Una litigata con papà ***
Capitolo 11: *** Jake ***
Capitolo 12: *** Insano, pericoloso...ma non sbagliato ***
Capitolo 13: *** Finzione ***
Capitolo 14: *** Di nuovo... ***
Capitolo 15: *** Galeotto fu il libro e chi lo scrisse ***
Capitolo 16: *** Una cosa che non doveva vedere ***
Capitolo 17: *** Conosci la storia di Dracula? ***
Capitolo 18: *** Io non sono un vampiro....ma loro si ***
Capitolo 19: *** Casa Cullen ***
Capitolo 20: *** Ultimatum ***
Capitolo 21: *** Camera mia ***
Capitolo 22: *** Raccontami l'imprinting ***
Capitolo 23: *** Un'ottima infermiera ***
Capitolo 24: *** Matrimonio ***
Capitolo 25: *** Regalo di diploma ***
Capitolo 26: *** Te lo prometto ***
Capitolo 27: *** Eilogo ***



Capitolo 1
*** Il ballo della scuola ***


Mi dedico a un'altra long, questa volta con argomento Twilight post-brakin dawn. Così, tanto per friggermi un pò di neuroni!!Specifico che la prima parte è narrata in terza persona, dalla second aparte in poi tutta avverrà dal punto di vista di Reneesme.! Spero che la troverete interessante!kiss

Capitolo 1: il ballo della scuola

<  No Nessie, non andrai a quel ballo!! >.
< Ma Jake! E' il mio primo ballo di Natale! >
< Non mi importa, non ci andrai, è pericoloso!! >
< Non sei mio padre! >
< No, ma ti sto salvando da lui! Se te lo sentisse dire ti ucciderebbe!! >
< E io glielo chiedo lo stesso!! >.
Reneesme esce da casa di Jacob e sale sulla Ferrari. La Ferrari di sua madre, in realtà. era stata molto gentile a prestargliela, non che suo padre fosse particolarmente contento: lui avrebbe preferito che prendesse quella specie di carro armato blindato. Si, proprio per attirare un pò l'attenzione, come se ce ne fosse bisogno! Non c'era ragazzo in tutta Forks che non fosse innamorato di lei! Ma sua madre aveva ragione: suo padre sapeva essere terribilmente, irrimediabilmente iperprotettivo. La Ferrari corre per le strade cittadine, insinuandosi poi nelle stradine che l'avrebbero condotta a casa Cullen: sua madre sarebbe stata sicuramente lì. E anche suo padre. tornavano a casa loro solo per dormire. Reneesme chiude la macchina in garage e sale el scale: fa un respiro profondo e...diventa una bestia. C'era odore di licantropo.
< Jacob.... >, mormora tra i denti. cerca di calmarsi e sale le scale giungendo all'ingresso. E' sua zia Rose ad aprirle la porta, abbracciandola.
< Reneesme, gioia...vieni entra..hai invitato tu il cane? >, le chiede poi con uan smorfia di disgusto.
< Zia, ti prego...è il mio fidanzato... >, la riprende lei come si fa a un bambino che ha rubato nella scatola dei biscotti.
< il fatto che non lo sbatta fuori di casa non vuol dire che sie autorizzata a indicarmelo come il tuo...beh hai capito..entra! >, rispond elei con una smorfia, agitando i bellissimi capelli biondi al vento.
La diciottenne entra in casa, e in salotto trova la famigliola riunita.
< Nessie! >, la chiama lo zio Emmet alzandosi a braccia aperte. Sua amdre, Bella, sta per saltargli alla gola: non ha ancora digerito del tutto quel soprannome. E sincerament,e non piaceva neanche a lei: lo accettava da jake solo per fargli piacere. In casa non lo utilizzava nessuno: non con Bella nelle immediate vicinanze almeno.
< Non chiamarmi Nessie, zio! >, sbotta lei irritata, salvando Emmet da una lotta con Bella. La vampira si ferma, osservando sua figlia.
< Amore..c'è qualcosa che non va? >, le chiede. Edward, iperpreoccupato come al solito, si alza tendendole le bracccia, come s efoss euna bambina da consolare dopo che la tua bambola preferita è finita nel fango. Reneesme respira profondamente, cercando di calmarsi: ok,avere un apdre iperprotettivo come il suo non avrebbe aiutato per nulla. Vedeva la prospettiva dle ballo allontanarsi sempre di più. Si ritrai di frotne alle braccia di suo apdre, che la guarda interrogativo. Anzi no: la guarda preroccupato. Reneesme raccoglie tutta la sua forza di volontà per non sbuffare spazientita.
< Si, mamma c'è qualcosa che non va....per colpa del mio fidanzato...scusa zia Rose.. >, aggiunge la giovane sentendo il sospiro disgustato della bionda zia. < dicevo..per colpa sua....non posso andare al ballo di Natale della scuola! >, conclude la giovane, fissando i genitori. Sua madre la guarda, poi scoppia a ridere inclinando al testa indietro, poggiandola sulla spalla di suo padre, che la guarda divertito anche lui.
< Oh Edward! Questo qui è lavoro per te, io al mio ballo di fine anno non ci volevo nemmeno andare! >, dice al amrito senza riuscire a smettere di ridere. Reneesme fissa sua madre, a bocca aperta, e poi sua padre.
< Reneesme... >, inizia lui. Poi cambia idea e si rivolge a Jacob, cambiando il tono della voce. < Hai proibito a mia figlia di andare al ballo??? >, gli chiede con tono accusatorio. Jacob non può fare a meno di ritirarsi verso il muro, abbassando lo sguardo.Edward raccoglie tutto il suo autocontrollo, poi si rivolge dolcemente alla figlia.
< Reneesme....figlia mia.. >, ci tiene a sottolineare. Reneesme non può fare a meno di notare la leggera vena comica che stava prendendo la situazione. < venti anni fa, se non fosse stato per me e per l'ingegno di tua zia Alice, tua madre non ci sarebbe mai andata al ballo....potrei mai impedire alla mia uncia figlia di andarci? Naturalmente a due condizioni.. >, si affretta a precisare, vedendo il crescente entuasiasmo della figlia, che annuisce contenta. Edward sorride di fronte alal sua felicità. < Allora...prima condizione: devi portare quello che tu chiami "l'inutile carro armato blindato di mamma"... >. Fa una pausa. Reneesme ci pensa un pò su: pur di andare a quel ballo, avrebbe acconsentito anche ad andarci con una navetta della N.A.S.A. Annuisce convinta. < perfetto..seconda condizione: se riesci a resistere all'entusiasmo di tua zia Alice che ti farà provare tutti i vestiti della città prima di scegliere e ti terrà schiava per tre giorni..hai carta bianca! >, conclude il vampiro. Reneesme sorride alla zia: erano sempre andate d'accordo dal punto di vista della moda. E la cosa non poteva che irritare particolarmente sua madre. Reneesme corre ad abbracciare suo padre, cozzando contro il suo petto duro e scolpito. Si allontana e gli da una pAcca sul torace.
< Oh, stai messo ancora bene eh papà? >, gli dice in tono ironico.
< Si, piccola, si allena ogni notte con tua madre mentre tu dormi!! >, interviene Emmet divertito. Edward gli lancia uno sguardo truce e allo stesso tempo divertito.
< Inizia a correre grizzly! >, gli urla prima di iniziare a rincorrerlo per la casa e poi fuori in giardino. Bella guarda fuori verso i due, poi incrocia lo sguardo di Rosalie. Reneesme può giurare di avr visto entrambe articolare la parola "Impossibili". Sorride, passandosi le mani tra i capelli e poi sul viso, entusiasta.
< Tuo marito non capisce la pericolosità di questa cosa, Bells... >, interviene Jacob all'improvviso. Bella raddrizza la schiena, portandosi vicino a sua figlia.
< Mia figlia non è pericolosa, Jake..sono io sua madre ed Edward è suo padre, siamo noi che decidiamo..il fatto che diciotto anni fa non ti abbia azzannato per quella cosa dell'imprintig e che ti stiamo permettendo di vederla, non ti da nessuna autorità su di lei..mia figlia è indipendente e lo sarà per tutta la vita..quindi, per l'etenrità..discorso chiuso... >, sbotta Bella stringendo sua figlia a sè. Reneesme esulta internamente, ma con tanta foga che sicuramente sua padre da fuori riesce a percepirlo.

La scuola è decorata a festa, finalmente è Natale: scendo dall'auto. Anzi dal mio carro armato infrangibile. Mi specchio sulla sua superficie scura e sono felicissima che mio padre sia una creatura tanto divina da avermi fatto così bene: ok, sto diventando anche vanitosa. devo passare meno tempo con la zia Alice. Indosso un tubino corto nero, con su un coprispalle argentato abbinato alle scarpe; i capelli ramati sono sciolti, con solo una ciocca raccolta dietro al nuca con un elegante fermaglio argentato, i boccoli mi incorniciano il viso cadendo sulle spalle. Mi volto a cercare le mie due migliori amiche: essere uan emzza vampira non vuole certo dire che non dovrei avere delle migliori amiche! Certo, il fatto che mio nonno sembri il mio fratello maggior non aiuta per nulla.
< Ness!! >. Grazie al mio udito sensibile riconosco la voce di Jennifer, i suoi tacchi che rimbombano al rumore die suoi passi. Ma con lei c'è qualcuno, un'altra ragazza a giudicare dal rumore die tacchi. Sicuramente l'altro pezzo dle nostro mitico terzetto.
< Jenny! Bonnie! >, urlo sbracciandomi. Ok, quando sono sola con le mie amiche non sono questo mostro di raffinatezza. Pazienza!
Le osservo bene quando sono vicine a me. Bonnie è la mai migliore amica dall'asilo: bella di una bellezza invidiabile, lunghi capelli biondi, lisci e lucenti le incorniciano il viso dai lineamenti appena spigolosi, i piccoli occhi verdi, il nasino all'insù: se c'è una donna bionda più bella di lei, quella è mia zia Rosalie. Solare, espansiva, allegra e divertente, Bonnie è la mia antitesi, da tutti i punti di vista. Jenny invece è molto diversa da Bonnie, una sorta di via di mezzo tra l'espansività di lei e la riservatezza e l'eleganza che mi caratterizzano: un corto caschetto di lisci capelli neri fa da cornice a un viso caratterizzato da lineamenti morbidi, grandi occhi azzurri e labbra sottili: il caschetto sbarazzino è il taglio che più la rappresenta: pazza, estroversa, elegante.Ci completiamo a vicenda, e non a caso siamo il terzetto più corteggiato della scuola. Quando ci guardo insieme, in quel momento, mi viene da ridere: ancora una volta rappresentiamo le tre parti di una torta: tre vestiti corti lasciano scoperte le nostre gambe magre. Io in nero e argento, Bonnie in bianco e oro, Jenny in rosso e rame.
< Wow, girls..siamo fabulous! >, dico io ridendo. Quell'adolescenza accellerata voglio vivermela. Ho avuto ben poco tempo per  abituarmici: quello lì era solo il mio secodo anno al liceo. la mia crescita si era arrestata solo allora: anagraficamente, ho appena sei anni o poco più. Ma mi sento addosso tutto il peso della mia adolescenza. l'avrei vissuta per l'etenità, ma il primo anno era sicuramente il migliore.
< Allora Ness! entriamo o restiamo qui fino a notte fonda? Il tuo ragazzo ti ha dato al serata libera? >, mi chiede Bonnie dandomi una gomitata. Perfetto: l'oppressione del mio ragazzo era diventata la barzelletta del mese. Fantastico!
< A dir la verità se non fosse stato per mio padre non sarei qui! >, rispondo io.
< Oh beh..se fosse per mio padre, io adesso non ci sarei qui! sarei casa a dormire! tuo padre deve essere un mito Nes! >, mi dice Jennifer. Non avevo mai portato le mie migliori amiche a casa Cullen. come avrei giustificato l'aspetto florido di mio nonno? per non parlare poi di quello di mia madre. Siamo praticamente coetanee!! le avevo portate nella nostra piccola casetta, ma sempre quando i miei non c'erano, giustificandomi ogni volta che avevano improrogabili impegni. Ma d'altronde, a loro non importava.
Le prendo entrambe per le mani e percorriamo il parcheggio per entrare in sala. siamo sulla soglia, ci stringiamo le mani.
< E' ora.. >, bisbiglia Bonnie.
< Questa è la nostra notte.. >, mormoro io.
Ed entriamo. La musica è assordante ma quando entriamo sembra calare il silenzio: perfettamente coordinate, con morbide falcate attraversiamo la sala, tutte le teste attaccate a un sopro maschile si voltano a guardarci, spalancando gli occhi. ma noi eravamo irraggiungibili: non avevamo accettato l'invito di nessuno, volevamo essere semplicemente noi, desiderate irraggiungibili, solo donne. La sala sembra aprticolarmente ampia, più del solito: ancora una volta ringrazio mia madre per non avermi trasmesso tutta la sua imbranataggine. Scuoto i capelli per togliermi un ciuffo dal viso, e mi sento libera, finalmente non ho più il fiato di Jacob sul collo. Fermandoci a un tavolo, salutiamo con un gesto impercettibile i ragazzi che ci passano accanto sbracciandosi per attirare la nostra attenzione. Ma in fondo lo hanno capito che con me non c'è trippa per gatti: sono soltanto la ragazza bella, la ragazza "di quello figo di La Push". Ciò non impediva naturalmente loro di provarci spudoratamente quando Jacob non c'era, il che si ripeteva piuttosto spesso. Odio ripetermelo, ma Jacob ultimamente serviva soltanto per farmi saltare i nervi, proteggermi in ogni situazione,. Se mio padre era iperprotettivo, jacob era essenzialmente paranoico. Addirittura quando andavo in bango: credeva che lo spazzolone del gabinetto avrebbe potuto attaccarmi? E tra mio padre e Jacob, non so ancora come faccio a sopravvivere. Prendo un drink e vado a sedermi a un tavolo, accavallando el gambe e poggianso il mento sulal mano, con eleganza: passo ditrattamente un dito lungo il bordo del bicchiere davanti a me, muovendo un piede a tempo. Sposto lo sguardo sui due ragazzi poggiati alla parete poco lontano da me: tendo l'orecchio, stanno facendo degli apprezzamenti sul mio fondoschiena. Complimenti mamma, c'è qualcuno che apprezza il tuo lavoro indipendentemente dall'imprinting o meno. L'imprintig: ma che stronzata è? Beh, se lo dice lui. D'altrone, di chi potrei  innamorarmi se nopn di lui? Nessuno vivrebbe per l'eternità con me. E se provassi anche solo ad avvicinarmi allo zio emmet, zia Rose, in modo molto affettuoso....mi staccherebbe la testa.
Adesso i commenti di quei tipi laggiù iniziano ad infastidirmi: ho uno scato, un movimento troppo repentino per il bicchiere, che rotola cadendo per terra. No, non per terra: sulla sua strada trova i pantaloni di un elegante completo blu notte. Cazzo!
Alzo la testa, e mi lazo dle tutto dalla sedia, portandomi la mano davanti alla bocca aperta: sapevo che la mai natura vampiresca mi avrebbe causato qualche problema. Anzi no, non era lanatura di mio padre la responsabile. era l'imbranataggine che nonostante tutto avevo ereditato da mia madre!
Ma quando apro la bocca per chiedere scusa, non ne esce alcun suono: e voglio bene a mia madre più di quanto non gliene abbia mai voluto.


TA-NA-NA-NAAAA
incontro misterioso! chi sarà mai? Ehhhhhh!!
Al prossimo capitolo!XD





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Capitolo 2
*** Tu ci credi nell'imprinting? ***



Allora per prima cosa vorrei ringraziare le persone che hanno recensito il primo capitolo: sono felice che vi sia piaciuta, e i vostri consigli mi hanno aiutato a migliorare. Infatti, ho deciso di scrivere con un carattere più grande e ho controllato attentamente ogni singola parola, allo scopo di rendervi al lettura più semplice e piacevole. Detto questo, vi ringrazio ancora moltissimo e vi lascio al secondo capitolo, perchè già vi ho annoiato abbastanza!baci!

Capitolo 2: Tu ci credi nell'imprinting?

< Oddio! Scusa! >.
Riesco a dire solo queste due parole, il mio cervello riesce a fare solo questo. Davanti a me c'è un ragazzo dotato di un fascino invidiabile: pelle chiara, fisico atletico chiuso in un completo blu notte, capelli neri con ciuffetti che cadevano sul viso e grandi occhi blu profondi come il mare. Per concludere, come ciliegina sulla torta, mi lancia un sorriso smagliante, da far perdere la testa.
< Non preoccuparti, sono cose che succedono.. >, mi dice gentilmente, prendendo un tovagliolo. La sua voce è calda, dolce e melodiosa. Non riesco a muovermi, dovrei aiutarlo a pulirsi, ma il cervello non reagisce.
< Io..è solo che.. >. Solo che? Che cosa dovrei dirgli? La mia natura di vampiro mi ha permesso di ascoltare i commenti piccanti di quei tipi laggiù e grazie alla mia forza superiore alla media ho fatto volare via il bicchiere? Oh certo! Così oltre che per imbranata mi prenderà anche per fanatica di libri di fantascienza!
< Davvero, non devi preoccuparti...tranquilla...andrà via senza problemi.. >, continua lui cercando di tranquillizarmi.
< Scusa scusa..ti pago la lavanderia se necessario.. >, continuo ad implorarlo. Lui ride, inclinando la testa indietro e poggiando il tovagliolo sporco sul tavolino.
< Non se ne parla.. >, mi dice quando smette di ridere. < E poi, essere inzuppati da una bella ragazza fa sempre piacere.... >, continua con un sorriso amichevole. Gli sorrido abbassando lo sguardo.
< Hey J.J.!! Vieni qui, abbiamo bisogno di te! >, urla una voce poco lontano da noi. Il ragazzo alza la testa verso la voce che lo ha chiamato.
< beh...ciao... >, mormora allontanandosi.
< Ciao.. >, riesco solo a dire.
Sono proprio figlia di mia madre: imbranata e completamente deficiente davanti a un ragazzo. Se fossi nata in ospedale, quella sarebbe stata la prova che non mi avevano scambiato nella culla. Scuoto la testa, cercando di tornare in me, e individuo Bonnie tra la folla. Mi alzo per raggiungerla. No, avrei dovuto pagare la lavanderia a quel ragazzo, non sarebbe stato giusto far finta di nulla. Poi però ci penso un attimo: non so neanche come si chiama.

< Bentornata Reneesme! >.
Alzo la testa. Ho riconosciuto la voce della zia Alice ancora prima di guardarla. Ma ormai il mio è un riflesso, come il battere le palpebre. Qualcosa che è stato provato e riprovato mille volte.
Entro in casa ancora scossa, so che Jacob è lì. Lo avverto. E infatti, quando entro, è il primo a parlarmi.
< Nessie!! Finalmente sei tornata! >, mi dice con un sospiro, alzandosi per stringermi nella sua morsa.
< Hey Jake! Così mi soffochi! >, mugolo io. La sua presa diventa più leggera, permettendomi di respirare, ma non mi lascia.
< Ti sei divertita tesoro? >, mi chiede mia madre.
< Moltissimo mamma! Ti giuro, è stato bellissimo! >, le rispondo entusiasta, circondando la vita di Jake con le braccia e poggiando la testa sul suo petto. Vedo mia madre sospirare e poi sorridere.
< Al mio primo ballo in questa scuola ci sono andata solo perchè tuo padre mi ci ha portato con l'inganno...e ricordo di non aver neanche ballato, ha fatto tutto lui..io ero completamente imbranata! >, mi risponde mia madre, spostando poi lo sguardo per guardare con dolcezza suo marito, nonchè mio padre. Mi viene da sorridere, spero tanto in una vita come la loro. Ma in fondo, la mia metà ce l'ho già. Ma l'esclamazione di mia madre mi porta alla mente una cosa.
< Beh in fondo in questo ti somiglio, mamma. Ho fatto cadere un drink addosso a un ragazzo, l'ho ridotto uno schifo! >, sbotto io, mettendo su il broncio. Mio padre scoppia a ridere, probabilmente perdendosi nei ricordi.
< E chi è questo tipo? Un bel ragazzo? >, chiede zia Rose. So che lo sta facendo solo per far infastidire Jake, che infatti mi stringe consulsamente la vita. Lo stringo più forte, rivolgendo a mia zia uno sguardo di rimprovero.
< Veramente non so neanche come si chiama, non ci ho nemmeno parlato..gli ho solo chiesto scusa.. >, rispondo io facendo spallucce. Sento la presa di Jake rilassarsi: per oggi, ha avuto la sua dose quotidiana di Rose. Era meglio andar via. < Sono stanca, voglio andare a dormire... >, dico poi soffiocando uno sbadiglio. Vedo Jake aprire la bocca per dire qualcosa, ma come al solito mio padre lo precede. E il suo tono non è per nulla amichevole.
< Scordatelo, Jacob! Finchè mai figlia vivrà sotto il mio stesso tetto e fino a quando non avrà una fede al dito accompagnata da un documento legale, passerà la notte ancorata al suo letto. Se necessario veglierò su di lei per tutta la notte! >, sbotta all'improvviso. Jake lo guarda, sorridendo.
< Credi che potrei rapirla contro la tua volontà? O intrufolarmi nella sua stanza di soppiatto? >, chiede con un sorrisino. So dove vuole andare a parare. < Ops, scusa..no quello lo facevi tu mentre Charlie dormiva... >, conclude poi con un ghigno.
< Io ero abbastanza gentiluomo da lasciarla dormire...e non le ho mai rubato un bacio contro la sua volontà facendole rompere la mano! >, sbotta mio padre. Mia madre gli poggia una mano sul petto, sta per dire qualcosa ma decido di interromperla.
< Scusate, ma ricordare che il mio attuale ragazzo sia stato innamorato di mia madre non è assolutamente piacevole! Quando avete finito di litigare, mi trovate nel mio letto! Buonanotte Jake! >, dico dandogli un veloce bacio sulle labbra. Nonostante mio padre avesse infine accettato quella faccenda dell'imprinting, non era consigliabile sforzare il suo autocontrollo con un bacio passionale. Era immortale, aveva l'aspetto di un diciassettenne e mi aveva visto crescere a valocità rapida...ma era pur sempre un padre. E questo faceva di lui un iperprotettivo insicuro pronto a uccidere per difendere il mio onore, a prescindere.
< Notte, Nessie..vengo a prenderti domani mattina.. >, mi dice Jake, prima di lasciarmi andare.
Sto per uscire, quando sento la voce di mio padre.
< Aspetta Nes...veniamo anche noi.. >, mi richiama. Lui e mia madre avevano fatto un patto: Reneesme era troppo lungo ma mai madre odiava il nomignolo Nessie. Quindi avevo proposto Nes, il soprannome che mi avevano dato le mie amiche, ed era stato accolto senza problemi, con la felicità di mio padre che non doveva più litigare con mia madre, e di mio nonno, che non faceva altro che lamentarsi che per dire il mio nome rischiava di invecchiare nonostante fosse un vampiro.
Raggiungiamo la casetta di corsa: il mio cuore accellera per lo sforzo, ma riesce a tenere il loro ritmo. Salgo in camera, mi svesto e indosso il pigiama , sprofondando tra le coperte: tuttavia non riesco a prendere sonno, non faccio altro che rigirarmi tra le coperte. Poi la porta si apre:
< Nes? >, dice una voce sussurrando il mio nome.
< Papà... >, rispondo io mettendomi a sedere, poggiando la schiena contro la testiera del letto. La porta si chiude e mio padre mi si avvicina, sedendosi sul bordo del letto. Non abbiamo bisogno di accendere la luce: ci vediamo benissimo anche al buio. Lui mi poggia una mano sul viso, in una dolce carezza: guardandolo, vedere un mio coetaneo, non riesco a capacitarmi del fatto che è grazie al suo seme se sono nata, che mi ha vista crescere. Eppure è mio padre, e come tale si comporta.
< Non riesci a dormire? C'è qualcosa che non va? >, mi chiede con una nota di preoccupazione nella voce. Non ho voglia di parlare, così alzo una mano e gliela poggio sul viso, trasmettendogli tutto quello che era successo quella sera. Incidente compreso. Quando ho finito, poggio di nuovo la mano sul lenzuolo.
< Tu mi ci vedi a correre nella tua scuola e minacciare di morte i ragazzi che hanno fatto commenti sconvenieti su mia figlia che praticamente è più vecchia di me di un anno? >, mi chiede ridendo.
< Sarebbe alquanto strano...posso farti una domanda, papà? >, gli chiedo intimidita.
< Dimmi, piccola mia... >
< Cosa hai provato la prima volta che hai visto la mamma? >
< beh...negli ultimi venti anni e più ho sviluppato la capacità di innamorarmi delle persone che avevo odiato..te...e prima ancora tua madre.. >
< Che tu mi abbia odiato lo capisco, stavo per ucciderla..ma..perchè odiare lei? >
< Oh Nes Nes...la odiavo perchè il suo profumo era troppo buono per me, poteva portarmi a mettere in pericolo tutta la mia famiglia pur di berlo..tu non puoi capirlo, la tua voglia di sangue non si avvicina minimamente a quella che possiamo provare noi, per saziare la tua fame basterebbe anche una bella bistecca... >
< Però poi, piano piano te ne sei innamorato.. >
< beh molto piano..prima ho provato il desiderio di proteggerla..e poi l'ho amata, si.. >
< Papà? >, dico poi dopo una pausa di silenzio.
< Dimmi amore.. >
< Tu ci credi nell'imprinting? >. per un attimo si immobilizza, poi si riprende.
. Si alza, spingendomi piano sotto le coperte e rimboccandomele, come fossi la bambina che aveva visto crescere tanto velocemente negli ultimi anni. Poi mi da un bacio sulla fronte e lascia la camera. Resto un attimo immobile, poi mi volto verso il muro: ma io ci credo nell'imprinting?
E nell'istante in cui chiudo gli occhi, agli occhi scuri di Jake che da anni popolano i miei sogni se ne sovrappongono altri due...terribilmente e incondizionatamente blu.




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Capitolo 3
*** James ***


Allora allora
prima di lasciarvi al terzo capitolo devo annoiarvi con i ringraziamenti, a tutti quelli che hanno messo la fan fiction tra i preferiti e naturalmente alle mie 5 recensioni al 2 capitolo:
Ilesnape: per prima cosa grazie mile del commento!XD Putroppo non so fino a che punto potrò accontentarti, ma farò in modo di non provocare a Jacob eccessiva sofferenza..
LilyanneFlower: grazie mille!! E chissà con quegli occhi blu..eh eh..
civia93: grazie, sono felice che ti piaccia!....viste le vostre richieste di clemenza nei confronti di Jacob, magari possiamo vedere di essere un pò clementi...XD
_Niki_: sono felice che ti piaccia, adesso la storia inizierà a prendere una piega più attiva!
Sabry_Cullen: grazie! beh, ormai ho promesso clemenza..non so fino a che punto, ma l'ho poromesso..non ho ancora scritto il quarto capitolo, quindi sono paerta a mille conclusioni!XD
altovoltaggio: innanzitutto, grazie per il complimento, sono felice che la trovi scritta abbastanza bene..mi dispiace solo che ti faccia male leggerla, ma io ho provato a rivoluzionare un pò le cose. Naturlamente, come ho già detto, sarò molto clemente con Jake.
E omunque non preoccupatevi, al momento Jake non soffirà, anzi si divertirà parecchio!XD
Adesso mi tolgo di mezzo perchè già non ne potete sicuramente più, starete già sbuffando d'impazienza, quindi infiliamoci di nuovo nella testa di Reneesme!

Capitolo 3: James

< Cazzo cazzo cazzo! >.
Scendo le scale di corsa, con le scarpe in mano, raggiungendo la nostra cucina, dove veramente ceno solo io, quando preferisco le patatine della rosticceria al sangue animale. Il che, ultimamente, accade pittosto spesso.
< Reneesme Cullen! >, mi richiama  mio padre. Wow, nome e cognome. L'ho fatto innervosire! E per quello che voglio ottenere, decisamente non è una buona cosa.
< Scusa papà! Ma è tardissimo! >, mi scuso raggiungendo correndo il tavolo e afferrando una fetta di pane tostato.
le vacanze di Natale sono finite, è ora di tornare a scuola. Mi ero abituata a fare tardi da Jake ogni notte e svegliarmi poi alle prime luci delle 3 del pomeriggio! E il primo giorno di scuola adesso non rappresenta una botta di euforia, per nulla.
< Sta ferma e vieni qui! Ho cucinato solo per te, qui non mangia nessuno e quindi tu mangerai anche a costo di fartelo endovena! >, mi urla senz avoltarsi a guardarmi. mi siedo al tavolo allacciando le converse blu ai piedi.
< Non serve che ruli paapà, sono qui..e in ogni caso riesco a sentirti anche da lontano! >, sbotot io di rimando.
Lui si volta a guardarmi per un attimo-
< Scusa, credevo fossi già scappata fuori... >, mi risponde.
Mio padre è fermo accanto ai fornello, sta friggendo un uovo, mentre mia madre, seduta sul divano si dedica alle parole crociate, uno dei suoi uiltimi passatempi preferiti: non sta respirando. Mentre afferro un boccone di uovo, penso che probabilmente la mia famiglia è la più strana d'America: per prima cosa a cucinare è mio padre, mia madre non riesce ancora a reggere l'odore dle cibo umano dopo la sua trasformazione. Lei preferisce di gran lunga dedicare il suo tempo alla ricerca di passatempi sempre nuovi per occupare il resto dell'eternità che le si prospetta davanti: come se mio padre non facesse già abbastanza per tenerla occupata. A volte erano tanto sdolcinati da farmi vomitare!
< Uhm...12 orizzontale..secondo la leggenda, si scioglie al sole e dorme tutto il giorno in una bara.. >, dice fintamente pensieros amiamadre, tormentando con i denti la punta superiore della matita. Mi alzo in fretta afferrando lo zaino, mentre mio padre si muove verso il divano per abbracciarla, distraendola irrimediabilmente. Sorrido di frotne alal smorfia fintamente imbronciata di mia madre, poi corro verso di loro, baciandoli entrambi.
< Uhm...vedi un pò se ci sta vampiro mamma.....! Io vado, dopo scuola vado da Jake, torno stasera! >, dico allontanandomi.
< per cena? >, mi chiede mai madre.
< No, solo per dormire! Vi voglio bene! >, urlo dopo aver ormai raggiunto la mia auto.O meglio l'auto di mio padre,  la famosissima Volvo metallizzata che mia madre protegge neanche fosse d'oro! L'ultima volta che sono tornata a casa con un piccolo graffio me l'ha fatta riverniciare di sana pianta! mio padre doveva per forza farle passare i momenti più belli della sua vita su quella Volvo? Ma fors forse, stasera avrò la mai auto: mio nonno Charlie mi ha promesso un meraviglioso regalo di Natale in ritardo. Chissà, magari è una bellissima auto! tutto, pur di non dover sopportare le prediche di mia madre! Ho giusto il tempo di avvertire il sospiro di insofferenza di mio padre e mia madre che gli va incontro.
< Stai diventando come Charlie sai? >, le sento dire, mentre lo abbraccia. E poi rumori indistinti che presuppongono un'attività alla quale preferisco non prendere parte..bleah! Salgo al volo in auto, assaporando il dolcissimo profumo del suo interno: è il profumo di mia madre. Il profumo che aveva prima della trasformazione, che l'auto ha conservato per tutti questi anni. ogni volta che salgo su questa macchina resto per almeno due minuti a gustarlo, prima di mettere in moto: ringrazio il cileo di non essere totalmente vampira o potrei azzannare il sedile! E non riesco a capacitarmi di come abbia fatto mio padre a resistere: ma forse la potenza dell'amore fa far tutto.
Pigio il piede sull'accelleratore, uscendo dal bosco e arrivando a raggiungere la strada. Metto su un pò di musica per ingannare l'attesa e in un attimo arrivo a casa di Bonnie.

< Daaai Nes!! vieni a studiare da me pomeriggio! Diciamo a Jacob che..ho bisogno di te! >, mi implora Bonnie con la sua vocina angelica e insistente.
L'ora di pranzo era sicuramente la mia preferita: cibo, chiacchiere...e poi potevo chiamare Jake!
< scusa Bonnie, ma voglio vedere jake..ieri è stato tutto il giorno via, non siamo mai stati lontani per così tanto tempo...facciamo un'altra volta ok? >, le dico speranzosa. lei fa finta di mettere il broncio, ma poi mi sorride scompigliandomi i capelli.
< Ok, nes! Ma che gli fari tu ai ragazzi! >, mi dice con tono fintamente scandalizzato. Le faccio una linguaccia, poi prendo il cellulare e faccio il numero di Jake: come al solito risponde al primo squillo, al sua voce clada mi riempie il cuore.
- Nessie?
- Jake!
- Mi sei mancata tantissimo...
- Anche tu...
- Sei a scuola? ti vengo a prendere all'uscita?
- No no, ho la macchina di papà..se la lascio qui e succede qualcosa chi la sente mamma!
- beh per quanto riguarda quell'auto tua madre inizia ade ssere pericolosa! Ma...vieni più tardi vero?
- Certo Jake! che domande sono? Sono da te al solito...ceno anche con te..
- però cucino io! in quanto a combinare guai hai preso da tua madre, e questa casa è l'ultima cosa che mi resta!
- ok ok..antipatico! Uomo di poca fede..! adesso devo andare Jake..ci vediamo più tardi!
- ciao Nessie..ti amo....
- Anch'io..ciao...
Attacco e poso il cellulare su tavolo, accanto al braccio di John, un mio compagno di classe.
< Sempre al telefono eh, nes? >, mi chiede lui con un sorriso. era l'unico che non ci aveva mai provato con me, una sorta di migliore amico quasi.
< beh, sai com'è.. >, gli rispondo io ridendo, lasciando la frase a metà quando lo vedo spostare lo sguardo in un punto oltre le mie spalle.
< hey Calvin! J.J.! venite qui! >, urla sbracciandosi. Mi volto vedendo due figure venire verso di noi.
Un tipo alto, atletico, occhi castani, capelli castani alzati  in una cresta disordinata e poi..O mio Dio! Il tipo della festa sta venendo verso di noi. che brutta figura! Sento le guance avvamare quando sia vvicinano a salutare John, lascio che i capelli, per fortuna sciolti, cadano a coprirmi il viso.
< hey ragazzi! allora stasera si gioca! Oh, Clav, conosci già Nes? >, dice John a uno dei due ragazzi. Magnifico, grazie mille john! E io che volevo passare inosservata! Sono costretta ad azlare al testa, evitando accuratamente i ragazzi e concentrandomi su John.
< Nes, loro sono Clavin e James, meglio noto come J.J. l'asso del basket..ragazzi, lei la conoscerete sicuramente, è  Reneesme, una delle ragazze più corteggiate della scuola, e di tutta forks in realtà..ed è la ragazza di un tipo mooolto grosso di La Push!  >, conclude sottolineando con aprticolare intensità l'ultimo concetto. Sento i due ragazzi ridere e riconosco la risata cristallina che avevo sentito al ballo: poi, più per educazione che per reale interesse, mi volto verso i ragazzi per salutare con un sorriso.
< ciao... >, dico debolmente. il castano mi fissa a bocca aperta per un attimo, poi inclina la testa, quasi perdendosi in un pensiero.
< ogni giorno più bella.... >, dic eppi sorridendo.
< E il suo ragazzo è ogni giorno più grosso Clavin! >, sbotta john.
L'altro ragazzo, ce per esclusione si chiama James, ride, gli occhi blu brillano un attimo, poi incontrano i miei, tendendomi la mano, che però resta a mezz'aria.
< Vedo che ci incontriamo di nuovo..meno male che questa volta non hai nessun bicchiere in mano! >, dice, lasciandosi scappare una risata che contagia anche me. < comuqnue io sono james...e adessa io e Calvin dobbiamo andare..andiamo amico, ti procuro un secchio per raccogliere al bava..ma quando il suo ragazzo ti spaccherà la faccia  non verrò a raccoglierti! >, dice all'amico dandogli uan apcca sula spalla e spingendolo ad allontanarsi.< oh john, stasera alle 10 al solito posto! reneesme, sei dei nostri? >, dice poi rivolgendosi a me. john mi guarda, implorante.
< Dai, Nes vieni..amgari porti anche Jacob..dai, avrò bisogno di te quando mi stracceranno a basket! >, dice poi con una faccian da cane bastonato. mi volto con un sospiro verso James e Calvin.
< Si, ci sarò! Porto due amiche e il mio ragazzo! >, mi affretto a specificare.
< ok a stasera! >, mi risponde James con un occhiolino. Poi mi volto verso John, che mi fissa raggiante.
< Ti pagherò, ti farò da servo, qualsiasi cosa tu voglia.. >
< Mi accontetno di una preghiera...per convincere Jacob ce ne vorrà! >, concluido io sospirando.

Parcheggiare a La Push non mi era mai riuscito particolarmente bene, ma Jake aveva fatto in modo di trovarmi un posto in modo che la Volvo di papà non si rovinasse. scendo dalla amcchian e mi avvio verso casa, prendendo el chiavi. quando apro, la trovo silenziosa come sempre. Da quando qualche anno fa era morto Billy, Jake passava a casa relativamente poco tempo, preferendo passare ilo tempo con i ragazzi: e mi aveva anche dato le chiavi, nel caso in cui non lo avessi trovato in casa le volte che mio padre mi permetteva di raggiungerlo. Volte che ultimamente stavano diventando parecchie. Entro in casa, poggiando le chiavi sul tavolo e lanciando la borsa sul divano: in frigo trovo un pezzo di tornta al cioccolato avanzata dalla nostra ultima festicciola notturna, e ne approfitto per finirla la tavolo della cucina, davanti la tv che trasmette una vecchia sit-com.
< Uhm, come fossi a casa tua.. >. mi volto di scatto, trovandomi jake sulla soglia della porta, con solo un asciugamano legato sui fianchi, i capelli bangati. Gli sorrido, sporcandoi un dito con al torta, mentre lui si avvicina. Si mette dietro di me e lecca il cioccolato dal mio dito, facendo pressione con il suo copro sul mio, respirando il mio profumo. Rido e i suoi cpaelli lunghi mi bagnano il collo.
< Jake!Dai, hai i capelli bagnati! Sento freddo! >, dico io ridendo.lui sia llontana con una delle sue risate calde e avvolgenti, muovendosi verso la sua camera.
Torna poco dopo, vestito di tutto punto, sedendosi sul divano: dopo poco, prendo al rincorsa e mi fiodno su di lui, saltandogli addosso. Era come essere con il mio migliore amico, stavo bene: ripenso un attimo alle paroel di mai madre di qualche giorno prima. Ero innamorata di jake, ma stare con lui era stare con il mio migliore amico. stare con edward invece era il paradiso, un rapporto intimo e confidenziale che fava mille brividi. ma io non ho mai avuto termini di paragone, stare con jake è la cosa giusta per me, punto e basta. Mi appoggio a lui stringendolo forte, poggiandogli la testa sul torace
< Jake? >, lo chiamo con un mormorio-
< Che c'è amore? >, risponde lui. prendo fiato: si, dirglielo tutto in una volta era la cosa migliore.
< Stasera alle dieci vieni con me e degli amici al campo da basket del quartiere? > dico tutto d'un fiato, chiudendo gli occhi, in attesa di una sua reazione. Stranamente non si muove: apro gli occhi e lo guardo. sembra tranquillo.
< Uhm..ok.. > dice semplicemente. mi metto a sedere e lo guardo con attenzione: no, non sta bluffando.
< jake..c'è qualcosa di strano.. >, dico guardandolo aggrottando el sopracciglia e stringendo gli occhi. Lui prima mi guarda serio, poi sorride, avvicinandosi a me e strignnedomi i fianchi, attirandomi a sè.
< Uhmmm...naturalmente tutto ha un prezzo.. >, mi sussurra in un precchio, facendomi fremere. Ma non mi lascia, mi tiene stretta. E sorrido, stringendogli le braccia al collo.
< Non immagini neanche quanto sia felice di pagarti in questo caso... >, susurro con voce roca.
E in un attimo sono sotto di lui, mentre le sue mai mi percorrono il corpo: a ogni passo, un capo in meno. le sue mani calde, grandi, fremono velocemente sulla mia pelle dura, fredda, attenta a ogni stimolo sensoriale: le sue labbra mi lasciano baci sul collo, tra i seni, sulle spalle, mentre le mani mi carezzano i fianchi. Sempre piùsospiri, sempre più fremiti. Fino a quando, con un gemito, lo sento entrare in me, con quella apssione che solo lui sa mettere: non avevo mai avuot termini diparagone, ma anche se ci fossero stati suciramente lui sarebbe stato il massimo. Mi perdo in quel mare di sensazioni senza più pensare, lasciandomi cullare dal suo profumo umano di bagnoschiuma.



Questo capitolo è un pò corto, ma se iniziavo a scrivere non mi fermavo più e usciva un pomea che neanche l'iliade!
Al prossimo capitolo altre novita! bacii!


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Capitolo 4
*** una sera diversa ***


Allora, prima di avere questo benedetto quarto capitolo, i ringraziamenti.
A tutte le persone che continuano ad aggiungere questa ff ai preferiti!
E a chi recensisce, che mi fa moooltooo piacere...!XD
Balenotta: ihihih chissà come andranno le cose..al momento Nes (la chiamiamo anche noi così ormai..l'abbiamo adottata!) sembra abbastanza convinta..mah!
altovoltaggio: grazie ancora per la recensione, ma non so cosa prometterti. I capitoli li scrivo sul momento, quindi dipende dall'umore..prima della fine però abbiamo ancora un ble pò da lavorare..e chissà..!XD
E adesso, vi lascio al quarto capitolo!


Capitolo 4: una sera diversa

Siamo in auto, quella di Jake: avevo deciso di lasciare la Volvo a casa sua, meglio tenerla al sicuro. Jake si è mostrato abbastanza convinto, finalmente per una sera non dovrò scegliere tra lui e i miei amici di scuola. Jake parcheggia vicino il campo da basket, e scendo dall'auto, mentre lui scende dall'altro, chiudendo la macchina con un colpo solo. Afferro a borsa e mi muovo verso Jake, che passa un braccio intorno alle mie spalle stringendomi con forza.
< Non scappo Jake... >, gli dico scherzando.
< Non si può mai sapere... >, mi risponde stringendomi ancora e baciandomi la tempia.
arriviamo al campo da basket che siamo praticamente gli unici a mancare: in campo John, Clavin, James e un altro ragazzo, biondo, fanno dei tiri liberi, mentre sulle gradinate altri cinque o sei ragazzi parlano tra loro, in un ampio gruppo in cui riconosco anche Bonnie e Jennifer, oltre ad alcune delle mie compagne di classe.
Mi muovo verso di loro velocemente, cercando di non farmi vedere per coglierle di sorpresa, ma James rovina i miei piani.
< Reneeesme! Alla fine sei venuta! >, mi urla dal campo per poi correre verso gli spalti. Il gruppetto al quale ero ormai molto vicina si volta, e vedo chiaramente jenny fissarmi incredula attraverso la spessa frangettina del suo caschetto nero.
< Nes!!!! Non ci credo!!! Jacob ti ha dato la libera uscita?? >, mi chiede alzandosi e venendomi icnontro. Solo in quel momento vede Jacob e si ferma, la bocca aperta.
< Ha deciso di venire anche lui a tenerci compagnia... >, le rispondo io strizzandole l'occhio.
< Ciao Nes! ciao Jacob! allora, vi sedete? >, chiede Bonnie, intervenuta per salvare la situazione. Sorrido facendo un passo avanti.
< Reneesme...ciao....sono felice che tu abbia accettato il mio invito.. >, dice uan voce che riconosco ancor prima di voltarmi. E poi incrocio i suoi occhi blu, bellissimi come sempre: i capelli scuri bagnati attacceti alla fronte, un'ascuigamano intorno al collo e i pantaloncini e la canotta aderenti al corpo. Non posso fare a meno di notare che sta ben messo: e non mi rendo nememno conto di non avergli risposto. < Si dice in giro che Reneesme Cullen, a parte le ore di scuola, a Forks non ci mette piede... >, continua lui, in attesa di una ma reazione.
< Beh, diciamo che passo molto più tempo giù alla riserva... >, rispondo io, pronta a presentare Jake, che invece è completamente distratto, perso nei sueoi pensieri, con come unico contatto con il mondo il suo braccio sulle mie spalle.
< Si, è normale..così lui è il ragazzo più fortunato di Forks, il tuo ragazzo di La Push.. >, chiede James educatamente. Jake sembra tornare alla realtà solo in quel momento, gli tende la mano stringendola. Noto che la differenza non è molta, anche James deve avere una mano grande come quelladi Jake.
< Piacere, Jacob...si, sono il ragazzo di Nessie.. >, si affretta ad aggiungere. James si accorge della smorfia che mi attraversa il viso al sentire il nomignolo "Nessie" ma fa finta di nulla, sorridendomi. In quel momento arriva Calvin, che mi saluta con un cenno.
< Oh Calvin, ti ricordi di Reneesme? E lui è Jacob, il suo ragazzo moooolto grosso di cui parlava oggi John... >, conclude con un sorriso. Calvin gli molla una pacca sulla spalla, ridendo.
< Non farmi passare per un assetato J.J.! Che la nostra Reneesme potrebbe pensare male di me!... Allora, andiamo a giocare? Mi prudono i piedi, voglio battere John il prima possibile..! >, dice poi.
James mi fa un cenno di saluto alzando il capo, scendendo veloce dagli spalti. Mi volto verso Jake, ancora stranamente immobile.
< Simpatici i tuoi nuovi amici... >, mi dice poi. Mi alzo stampandogli un bacio sulla guancia, prendendogli una mano per guidarlo verso il gruppetto dei ragazzi. ma lui sta fermo.
< Jake? >, lo chiamo preoccupata.
< Nessie...devo andare un attimo da sam..ti lascio la macchina ele chiavi se hai bisogno, torno tra mezz'ora ok? >, mi dice di fretta , lasciando la mia mano.
< jake..mi avevi promesso che saresti ri.. >, inizio io ma le sue labbra mi impediscono di parlare.
< Scusa nessie..a dopo! >, mi dice in fretta, allontanandosi per sparire nell'oscurità. Al riparo degli alberi, si trasforma, percepisco il cambiamento nel rumore  nel ritmo die suoi passi.
Sempre al solita storia: prima mi trascinava in mille pomeriggi e serate con i suoi amici, e per una volta che io volevo passare un pò di tempo con lui e con i miei amici, ingora ogni promessa e trova una scusa. sbuffo,lasciandomi cadere sugli spalti, accavallando le gambe e poggiando la testa sulla mano.
< Il tuo cavaliere ti ha mollato..di nuovo? >, mi chiede Bonnie.
< ogni volta che deve stare con i miei amici, c'è sempre sam che lo chiama...mah.. >, sbotto di nuovo io, cercando di concentrarmi sulla partita in corso. Ma sfortunatamente i ragazzi stanno facendo una pausa, durante al quale John se la sta amabilmente prendendo con un palo poco lontano. Forse è il caso di concolarlo.
< Hey, Nessie..... >. Mi volto di scatto, credendo che Jacob fosse già tonrato. Invece non era lui.
< Oh, ti prego James...chiamami Nes.. >, imploro la figura di fronte a me. James si scompiglia con una mano i capelli bagnati, poi si siede accanto a me, bevendo un sorso dalla sua bottiglia.
< Beh, iJacob ha detto.. >, inizia lui.
< permetto solo a lui di chiamarmi così..siamo cresciuti insieme ed è da quando sono nata quasi che mi chiama così...ma nessun'altro può..e ti prego, chiamami Nes... >, concludo.
< beh ok.. >, mi risponde ridendo. < hai un bellissimo nome sai? Coem è venuto in mente ai tuoi? >, mi chiede interessato.
< Beh, in realtà è venuto in mente a mia madre..è anto dall'unione dei nomi delle mie.. >
< hey J.J. !! Allora, riconciamo? >, urla Clavin dal campo.
< Fai giocare Matt! Mi prendo un pò di riposo! >, gli urla James di rimando. Calvin alza il pollice e chiama un ragazzo alto e grosso più o meno quanto mio zio Emmet. La partita ricomincia.
< Ehm..non volevo distoglierti dal tuo gioco.. >, dico abbassando lo sguardo. Lui scosta la schiena  dal gradino superiore dello spalto, si inclina in avanti e mi poggia una mano sul ginocchio.
< Assolutamente... >, dice con voce dolce. Poi stacca la mano e torna ad appoggiarsi con la schiena al gradino, passandosi l'asciugamano asciutto sul viso. Poi torna a guardarmi, gli occhi blu più grandi che mai. < ..continua... >, mi sprona. Io faccio un sospiro.
< Stavo dicendo, nasce dai nomi delle mie due nonne: Reneè, la mai nonna materna, ed Esme, la mia nonna paterna...ed ecco fuori Reneesme.. >, dico poi schioccando le dita. lui sorride.
< E se fossi stato un maschio? >, chiede poi.
< Sinceramente non lo so... >, dico poi ridendo. < Posso farti una domanda? >, aggiungo poi, curiosa. C'era una cosa che morivo dalla voglia di chiedergli.
< Certo! >, mi rispond eocn una risata cristallina.
< Perchè J.J.? >, dico arrossendo. era una domanda stupida, ma dalla prima volta che me lo avevano presentato mi frullava per la testa. lui scoppia a ridere, inclinando la testa indietro e poggiandosi uan mano sul petto. poi la sua risata si spegne e si ferma a guardare le mie guance, che sicuramente avevano raggiunto ormai una sfumatura viola.
< James Joey Stevens.... >, dice poi lui semplicemente. < La doppia J dei miei due nomi ha valso il soprannome... >
< Stevens? Non è un cognome molto diffuso in America... >, rifletto io. Men che meno a Forks, dove i cognomi potevano contarsi sulla punta delle dita. Ancora una volta il suo sorriso mi colpisce.
< Sei un'acuta osservatrice Nes...in effetti io non sono di qui..sono nato a Londra, ma per quest'anno vivo qui con mio zio...e devo dire che la differenz anon si nota per nulla: piove esattamente come a Londra! >, conclude poi sorridendo.
Rido lasciandomi trasportare: questo ragazzo è dotato di un carisma e una simpatica travolgenti. Spente le nostrer isate cala il silenzio, durante il quale ne approfitto per osservarlo bene: i lineamenti sono un ben calcolato equilibrio tra spigoli e curve, gli occhi hanno un taglio largo, rotondo, e sono profondi come il mare in tempesta: i capelli neri sembrano far da cornice alla perfezione che sta sotto di loro, il colore scuoro mette in evidenza gli occhi e lo splendore dei denti, bianchissimi. Per non parlare poi del corpo, muscoloso quasi quanto quello di jake, ma pur sempre armonico e proporzionato.
< Da quanto state insieme tu e Jacob? >, chiede improvvisamente, strappandomi ai miei pensieri. Alzo la testa, tornando a guardarlo. Sta sorridendo.
< Praticamente da una vita, posso quasi dire che mi ha vista nascere! >, dico io. Quasi. praticamente mi ha quasi tirato fuori! Ma non credo sia il caso di specificare.
< Sai, sei.....stranamente....bellissima... >, dice poi abbassando il tono della voce. Se non fossi dotata del mio udito da vampira avrei dovuto avvicinarmi per sentirlo. Sento le guance avvampare e abbasso la testa. < Non fraintendere, non ho intenzione di infastidire uan ragazza felicemente fidanzata.. >, continua con particolare enfasi nello specificare "felicemente". < Ma...ho notato...beh..sei strana: pelle chiarissima, capelli lucenti, occhi profondi, voce melodiosa, una classe innata....è strano trovare tutte queste caratteristiche in una ragazza di oggi...e questo non fa che renderti bellissima.. >, conclude poggiandosi el mani sulle gambe.
< beh...grazie..sei la prima persona che me lo dice... >, dico io imbarazzata.
< ...hai per caso fatto qualcosa agli occhi? rispetto a questa mattina intendo..sono..più dorati, appena un pò.. >, nota. Deglutisco a fatica, possibile che si notasse così tanto? Ero andata a caccia nel pomeriggio, prima di andare a casa di Jake, ma non credevo che si notasse così tanto. Jake non se ne era neppure accorto.
< Oh..ehm...no, forse sono soltanto le luci di qui.. >, cerco di dire. Lui sembra convinto ad ogni modo, non riprende l'argomento.
< Ah ok...è che osservo i tuoi occhi sempre con particolare attenzione, anche durante le lezioni....e mi sembravano diversi..comunque.. >, fa per continuare.
< Nessie? >. mi volto di scatto, incontrando gli occhi di Jake. mi alzo andandogli incontro, menre James si alza.
< Beh, allora ti lascio Nes...ci vediamo domani a scuola..ciao Jacob! >, sia ffretta a dire, allontanandosi.
Quando lo vedo allontanarsi, l'aura di buonumore che mi circondava va via, sostituita nuovamente dall'irritazione che mi aveva colto quando Jake se ne era andato lasciandomi sola.
< Era così urgente l'impegno con Sam? >, dico più acida di quanto mi aspettassi. Lui arretra, colpito dal mio tono velenoso.
< Ho interrotto qualcosa con il tuo nuovo amico? >, sbotta furioso.
< Ti arrabbi anche? Mi hai mollata, come fai sempre, per andartene da sam o da qualsiasi altra scusa che ti permettesse di stare lontano dai miei amici! Io con i tuoi ci sto sempre! >, rispondo io alzando il tono della voce. percepisco la rabbia crescere in lui, inizia a fremere e mi auguro che sia in grado di controllarsi.
< Ma vedo che ti sei trovata qualcuno che ti faceva compagni! Scusa s eho disturbato, visto che mi hai accolto in modo così acido da quando se ne è andato! >, dice strigendo i denti, cercando di controllarsi.
< continui a eludere la mai domanda Jake. portami a casa, per favore. >, sbotto prendendo la borsa.
Odio al sua eccessiva gelosia, non lo sopporto: e non sopporto il fatto che voglia tenermi segregata nel suo mondo soprannaturale. Io voglio vivere una vita normale, dannazione! Non importa che adesso si sia arrabbiato, stanotte penserà e domani amttina avrà già dimenticato tutto, e tornerà normale come s enulla fosse successo. Come ogni volta, dopo le nostre numerose litigate. Mentre io me le ricordavo ancora una ad uan, ma dovevo dimenticarle.In fondo lo amavo. Avremo dovuto passare tutta l'eternità insieme. Come i miei genitori.
Chiudo la portiera con forza sedendomi sul freddo sedile, tratteendo un brivido. E cerco di convincermi che è solo per il freddo.


La storia inizia a farsi più interessante, ma non preoccupatevi, Jake non uscirà di scena al momento!
Appuntamento al prossimo capitolo!     Sele

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Capitolo 5
*** Port Angeles ***


Mamma mia non ci credo che questa fan fiction sta riscuotendo questo successo! Un graaaaziie a tutti color che continuano ad aggiungerla ai preferiti! E poi:
Balenotta: ihihih E J.J. diventerà presto ancora più carino..! Però non mi morire, altrimenti non potrai leggerlo!
Sabry_Cullen: ok, non posso permettere che tu muoia!!Presto, un'iniezione di fan fiction...!Eccola ina rrivo! E grazie mille dei complimenti!
Razorbladekisses: grazie mille del commento....presto vedremo la situazione evolversi..!!
beba94: ancora grazie grazie grazie!
_Niki_: io e te viaggiamo prorpio sulla stessa lunghezza d'onda, ci sta moooolto simaptico J.J.!..beh, spero che ti piaceranno anche i prossimo capitolo!
E adesso andiamo con il prossimo capitolooo!!



Capitolo 5: Port Angeles

< Nessie sei tu? >. la voce di mio padre. Chi dovrebbe essere? Lancio la borsa nella mia camera e scendo le scale per entrare in soggiorno.
< Chi dovrebbe essere, i Volturi??? E non chiamarmi Nessie!!! >, urlo senza neanche rendermene conto. Poi vedo che in casa non siamo soli, ma gli zii e i nonni sono in piedi a fissarmi. Spalanco la bocca, conenedo a mai crisi isterica.
< Reneesme...è successo qualcosa? >. tipo di mia madre usare il nome intero. E chiedere se fosse successo qualcosa quando era chiaro che poi qualcosa era successa.
< hai litigato con il cane? >. immancabile il commento della carissima zia Rose. Sbuffo e crollo sul divano.
< Non abbiamo litigato..abbiamo solo discusso...è tutto a posto.. >, dico io. una frase che avevo ripetuto mille volte. Ma alla fine tutto a posto non era.
< Tesoro...vai a dormire, è tardi...su, vengo a spazzolarti i capelli..>, dic emia amdre. spazzolarmi i capelli: era un'abitudine che avevamo preso da tanto: non riuscivo ad addormentarmi da bambina se prima lei non mi spazzolava i lunghi capelli. da qualche anno avevamo rinucniato all'abitudine, ma nei momenti di difficoltà non esitavamo a riprenderla: ed era un modo carino per dire a mio padre di togliersi momentaneamente dai piedi. alzo la testa e annuisco, andando a dare un bacio a mio padre, già livido, la mascella contratta: se avessi potto leggergli nel pensiero,probabilmente vi avrei visto i mille modi migliori per uccidere Jacob Blake. Di nuovo. faccio scorrere le albbra sula sua guancia, la mai mano sulla sua spalla, per tranquillizarlo.
< Buonanotte papà... >, gli bisbiglio all'orecchio. < buonanotte a tutti! >, dico poi con un gesto della mano, prima di salire le scale. Arrivo in camera e mi cambio in fretta, indossando il pigiama e andandomi a sedere sul letto, nella solita posizione per la spazzolata.
< Mamma..... >, bisbiglio, ma so che lei può sentirmi. E' il richiamo che ci scambiavamo semrpe, per dirle che ero pronta. E infatti dopo pochi istanti compae sulla porta, elggiadra, i caplelei castani lunghi sulla schiena. Mi sorride, prenendo la "nostra" spazzola dal bagno e avvicinandosi a me, sedendosi sullo sgabellino che per anni l'aveva vista accomodarsi per vegliarmi durante il sonno. mi volto dandole le spalle, e le sue mani fredde accarezzano con dolcezza i miei capelli.
< Cosa è successo, amore.....? >, mi chiede dopo una pausa di silenzio. lei è l'unica persona alla quale posso parlare liberamente. forse, solo perchè lei l'ha ferito e potrebbe aiutarmi a non fare lo stesso.
< Mi sono arrabbiata con Jake, mamma.. >. a volte mi stupisco io stessa di quanto riesca ancora ad essere bambina. < L'ho portato a una serata con i miei amici, ma alla prima occasione ne ha approfittato per squagliarsela dicendo che sam aveva bisogno di lui..io passo sempre il tempo con i suoi amici, ma solo perchè c'è lui, è un'occasione per stare con lui...e invece lui va sempre via, non gli importa nulla di stare con me...e oggi abbiamo litigato perchè al suo ritorno stavo parlando con un amico e gli ho risposto acida, ha cerduto di aver interrotto qualcosa, ma non è così.. >, dico tutto d'un fiato. Le mani di mia amdre continuano a carezzarmi i cpapelli, a spazzolarmi, e la cosa mi rilassa.
< Jake è sempre stato molto testardo, Nes...sempre...a causa della sua tetsardaggine mi sono addirittura rotta una mano una volta...ma in amore bisogno fare delle rinunce: tuo padre soffiva per il mio profumo, e per lui io ho rinunciato alla mai vita umana...e siamo felici...se tu lo ami, devi saper fare qualche rinucia, accettare la sua testardagine e il suoc arattere..avete litigato altre volte no? >, dice poi lei con voce dolce.
< Si, ma...l'indomani mattina lui dimentica tutto, come se non fosse successo nulla...mentre io ricordo benissimo tutto..vorrei soltanto che per una volta, mi dicesse solo...scusa... >, mormoro io abbassando la testa. Mi amdre poggia la spazzola sul comodino, facendo scorrere le mani lungo le mie spalle.
< Io non posso dirti nulla amore...ma...io e te siamo sempr state uniche e bravissime a sconvolgere le regole..non farti ingabbiare dall'imprintig se è una cosa in cui non credi, ma se lo ami, vivi felicemente la tua eternità con lui.. >, mi dice dandomi un leggero bacio sulla guancia. Faccio scorrere il mio copro sotto le coperte, voltandomi a guardarla. Tendo una mano verso di lei, posandogliela sul volto e chiudendo gli occhi con un sorriso.
< Anche io ti voglio bene, Reneesme... >, mormora poggiandomi una mano sulla fronte.
poi si avvia verso la porta, chiudendosela alle spalle.

< Allora, l'hai più visto? >
< Chi? >
< come chi? James no?? >.
Mi lascio scappare un sospiro ridendo: Jenny non cambia mai.
< Jenny, abbiamo solo parlato..e io sto con jacob ok? Ricordi? alto, capelli lunghi, fisico muscoloso.. >, le mimo davanti agli occhi.
< E tu ricordi James? Alto, muscoli favoloso, capelli enri, occhi blu da svenimento..intendi? >, mi dice facendomi il verso. Scuoto la testa priva di speranza e mi lascio andare a una risata. No quel giorno non l'avevo ancora visto, e non avevo intenzione di cercarlo: appena un'ora e finalmente sarebbe finita la giornata, la lezione di storia mi aspetta. Che entusiasmo che mi scorre nelle vene..si, più o meno nella stessa quantità dell'ironia!
< Ci vediamo all'uscita Jenny, ti porto a casa io! >, le dico prendendo i libri dall'armadietto.
< studi con noi oggi? >, mi chiede. ma lo sa anche lei, è una domanda retorica.
< Ehm.. >. esito un attimo. avrei dovuto vedermi con jake, quel pomeriggio. Ma ero stanca di farmi scivolre addosos ogni litigata, era ora che chiedesse scusa. < Si, jen...a che ora? >. Lei spalanca la bocca.
< davvero?? O mio Dio non ci credo! allora andiamo subito dopo scuola, poi andiamo a port angees a fare shopping, ceniamo lì e poi torni a casa ok? Perfetto, corro a dirlo a Bonnie! >, dice entusiasta e scappa via senza darmi il tempo di rispondere. Ma ormai lo conosco, la sua è una reazione normale. Chiudo l'armadietto e lo vedo: i suoi capelli neri hanno appena voltato l'angolo, sta venedno nella mia direzione palrando a telefono. E in un attimo decido: prendo velocemente la direzione opposta, puntando verso l'aula di storia. Non sono pronta a vederlo...e il bello è che non so perchè.

- No Jake, te l'ho già detto, studio con le mie amiche e poi andiamo a port angeles...
- ma devi proprio? tuo padre che ha detto?
- Che è d'accordissimo!
- E figurarsi, mi odia! M anon puoi solo studiare e poi ceni con me?
- Non Jake, l'ho promesso alle ragazze...
- Dì la verità, sei ancora arrabbiata con me per la faccenda di ieri sera....è tutta colpa di quello zotico in pantaloncini..
- Ciao Jake..ti chiamo quando sono a casa..
Stacco la chiamata: niente, non era in grado di assumersi le sue responsabilità e chiedermi scusa. Vorrei tanto averlo vicino e sentire il calore del suo corpo contro il mio, ma se cedo adeso non imparerà mai. Non ha imparato in sei anni, spero di farcela in una volta sola? provare non costa nulla.
< allora Nes...semrpe una rpessa quel tipo eh? >, mi chiede Bonnie, mandando giù un sorso di tè alla pesca. faccio un sopsiro e prendo il libro.
< Studiamo dai, o mio padre non mi permetterà più di venire.. >
< ma perchè ha fatto così tante storie quando gli hai detto che saresti venuta a port angeles e saresti rimasta fino a cena? >, mi chiede jenny. pensava ancora alla telefonata che avevo avuto con mio padre circa un'ora prima. Diciamo che dire che non l'ha presa bene è un eufemismi. Ha urlato tanto forte che mio nonno Carlisle è accorso da casa sua.
< Ehm..un pò di anni fa mia madre ha subito un piccolo incidente con die tipi poco raccomandabili a Port Angeles, ed era andata anche lei con due amiche...se non ci fosse stato lui chissà cosa sarebbe successo..e poi ve l'ho detto che è un tantino, eccessivamente, iperprotettivo no? >, rispondo io, togliendo il tappo alla bic nera.
< Un tantino? Tra tuo padre e Jacob non so ancora come non vai in giro sotto una teca di cristallo! E poi stare con Jacob per tutta la vita..è palloso..devi fare altre esperienze! E poi se non ti piacciono te lo riprendi! >, conclude Jenny con una risata. ottima idea davvero al sua: Jake me lo avrebbe permesso. Pur di avermi avrebbe sopportato anche un'eternità di scappatelle, purchè alla fine tornassi sempre da lui. Ma ero io a non volerle fare: primo perchè lo amavo, secondo..perchè avevo paura che mi sarebbero potute piacere anhe troppo e avrei fatto soffrire Jake, che già aveva sofferto abbastanza nella vita.
< Jenny...studia!! >, la rimprovero ridendo. Forse però...un pensierino....NO!

< Secondo me dovremo andare anche in quel negozio, prima di cenare... >
< NO!! >. Io e Bonnie rispondiamo all'unisono alla debole protesta di jenny: abbiao troppa fame. e per me non è assolutamente una buona cosa, avedno due umane al mio fianco.
< Ok ok..era solo una propsta..non fate così... >, dice poi ridendo, mentre parcheggia la macchina e tira il freno a mano. Alzo la testa e riconosco quel locale: era lo stesso doveva avevano cenato i miei genitori quella sera. D'altronde, era uno die migliori di Port Angeles. Scendo dal sedile posteriore dell'auto, chiudendomi la portiera alle spalle.
< Potevi parcheggiare più lontano, eh Jenny? >, sbotta Bonnie chiaramente affamata e nervosa. < Ci saranno si e no tre chilometri fino al locale! >.
< E dai Bonnie! Almeno al ritorno poi facciamo una passeggiata  e digeriamo...>, risponde Jenny divertita.
< te la do in testa la digestione! Cammina! >, le urla Bonnie ridendo e fingendo di rincorrerla. io resto un attimo indietro, ma accellero per raggiungerle. Meglio non sfidare di molto le raccomandazioni di mio padre.
< Buonasera belle signorine... >, dice una voce estranea. Porto in un attimo la mano alal borsa: io, figlia del predatore piò pericoloso del mondo, mezza vampira, con una forza di gran lunga maggiore di quella di un uomo..cammino con lo spray al peperoncino nella borsa. Ok, è il colmo: mio padre sta davvero diventando come mio nonna Charlie. E la cosa mi preoccupa non poco. Mi volto di scatto, la mano dentro la borsa già stretta intorno allo spray: ma voltandomi, mi trovo un viso a pochi centimetri dal mio e arretro repentinamente, lasciando lo spray.
< James! >, dico con un sospiro di sollievo. lui sorride, ancora abbastanza vicino al mio viso.
< Pensavi volessi aggredirti? >, chiede poi. Faccio un sorriso ironico voltandomi verso le mei amiche, poco dietro di me, con un sorriso ebete sul volto. Se scopro che sono state loro a farlo venire qui, le uccido..anzi no, le azzanno! Ma James non è solo, con lui ci sono Calvin, e altri tre ragazzi, di cui riconsoco quello grosso della sera prima, Matt credo si chiami.
< Beh..noi stavamo andando a mettere qualcosa sotto i denti..venite con noi? >, suggerisce Bonnie. James attende un attimo, poi si volta verso Clavin che annuisce. torna a guardare Bonnie.
< Molto volentieri.. >, rispond elentamente. Le mie amiche sorridono ebeti facendostrada: resto di nuovo indietro, e corro a raggiungerle mentre varcano la soglia.
Ma prima di occupare un tavolo, dobbiamo fare un'importante sosta al bagno.



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Capitolo 6
*** Una nuova compangnia ***


Altro capitolo postato il prima possibile!! Prima però i soliti ringraziamenti a chi ha messo al fan fiction nei preferiti (il numero continua a salire!!XD) e poi anche e soprattutto mile grazie per i commenti a:
Balenotta: la prima a commentare..!XD Grazie milel per l'entusiasmo!!
altovoltaggio: purtroppo il personaggio di Jake dopo Breaking Dawn non ho idea di come sia, quindi ci metto un pò si fantasia....!!XD e trovo anche un bel da fare al nostro nuovo personaggio!
Sabry_Cullen: ihihih! A volte mi stupisco anche io delle cose che mi vengono fuori, non so da dove le prendo!!XD Ancora grazie e gofditi quest'altro capitolo!
_Niki_: grazie dei complimenti! James compare sempre all'ultimo minuto...!ihih
oneofthegirls01: grazie del commento! Chissà se Nes scappaerà...!mah!XD
E finalmente mi toglo di mezzo e vi lascio al capitolo 6, dandovi appuntamento al prossimo!!

Capitolo 6: una nuova compagnia

< Che-cosa-ci-fanno-loro-qui?? >, quasi urlo trascinandomi Jenny e Bonnie nel bagno. Jenny ha sul viso un chiaro sorriso colpevole, mentre Bonnie sembra innocente.
< Ehm.... >, inizia a dire Jenny, tormentandosi un ciuffetto di capelli sulla nuca .
< Eeehmmm che cosa, Jenny??? >, insisto io, rossa dalla rabbia. odio essere presa in giro. Soprattutto da un'umana poi! Odio già quando è mio zio Emmet a prendermi in giro, ma bene o male lui è un vampiro!
< Ehm..diciamo che....quando ti ho portato qui non ero assolutamente certa che venissero, però..diciamo che vengono qui ogni givedì.. >, confessa lei. Mi lascio sfuggire un sospiro.
< E oggi è giovedì... >. la mia è semplicemente uan constatazione. Dal tono abbastanza arrendevole.
<  Allora non sei arrabbiata con me? >, chiede Jenny speranzosa. Le do una gomitata ridendo.
< Come potrei essere arrabbiata con te? Dai andiamo, ho una fame tremenda! >, le rispondo io prendendole entrambe sotto braccio per raggiungeregli altri.
Sul momento non li vediamo, ma riesco a sentire le loro voci: occupano un tavolo all'angolo più lontano dalla porta, circolare: sul tavolo erano già stati adagiati un vaso di fiori e una bottiglia di coca. I  ragazzi stanno parlando, amabilmente, non si accorgono neanche che siamo uscite dal bango e li stiamo raggiungendo. Ai due lati di Calvin ci sono due posti vuoti: alla destra di uno dei posti vuoti sta seduto James, e accanto a lui un altro psto vuoto, seguito poi dai tre ragazzi che non conosco. In quel momento suona il mio cellulare, e mi fermo per rispondere, mentre le mie amiche vanno a sedersi.
- Si?
- Nes, sono papà...va tutto bene?
- Si papà, non essere sempre preoccupato..
-  Scusa, è solo che la zia ti ha visto mettere mano al peperoncino spray e..
- Papà, devi smetterla di farti prendere dal panico ogni volta che zia Alice ha una visione..e poi credi davvero che se fosse il caso, mi difenderei con del peperoncino? minimo gli rompo un braccio!
- Lo so Nes...è solo che per me è stato come rivivere un deja-vu..anche tua madre si è preoccupata molto....
- Scusa papà..ti prometto che non mi succederà nulla, abbiamo incontrato degli amici, in tal caso ci proteggeranno loro...Avete detto qualcosa a Jake?
- no, nes, non mi è passato neanche per il cervello l'idea di dirglielo..ho pensato prima a te...comunque divertiti, non voglio opprimerti..e saluta le tue amiche da parte nostra!
- Naturalmente papà..ciao..
- Ti voglio bene, Nes..
- Anche io papà...
Stacco la chiamata con un sorriso. iperpotettivo e paranoico, era pur sempre il mio dolce papà, quello che prima mi ha odiato e che adesso mi ama alla follia. REaggiungo il tavolo mettendo il cellulare in tasca e scopro con orrore che il posto che le mie due migliori amiche, se così le posso chiamare, mi hanno lasciato è tra James e Matt, il tipo enorme. Mi riprometto di fargliela pagare alla prima occasione e tiro al sedia per sedermi. James mi vede e si volta, alzandosi: mi fa sedere e mi avvicina la sedia al tavolo, per poi tornare a sedersi accanto a me.
< grazie... >, mormoro rossa come un peperone. Non ero abiutata a quelle attenzioni. Lui mi sorride.
< Nes, abbiamo ordinato giro pizza, va bene per te? >, mi chiede Calvin. Alzo la testa a guardarlo, sorridendo.
< Si si, non c'è problema...ho una fame!! >, dico io.
< Così mi piacciono le ragazze! Voi tre siete fenomenali! Guardandovi credevo che foste le solite chic con la puzza sotto il naso e invece..siete una potenza!! >, dice Calvin portando le braccia intorno alle spalle delle mie amiche, che ridono divertite. Il chiasso segue a quell'afermazione: la sala è affollata, per parlarci siamo costretti ad alzare al voce se ci troviamo a punti diametralmente opposti del tavolo.
< Sei sicura che va bene? se vuoi ti ordino qualche altra cosa.. >, mi chide James a bassa voce, avvicinando le labbra al mio orecchio, convinto che nel chiasso non potessi sentirlo. Ed effetivamente, s enon fossi una emza vampira, non avrei potuto sentirlo.
< No no, grazie, davvero..va bene la pizza.. >, mi affretto a dire, vedendolo alzare le spalle, distratto poi da una battuta di uno dei ragazzi. Chiudo gli occh evitando di respirare: averlo tanto vicino, in quel momento di fame incontrollabile, mi aveva storidito. aveva un profumo dolcissimo, la saliva in bocca aumenta, immgino di affondare i denti nella sua carne e assaporare il suo sangue. Ma che divaolo mi succede?' Concentro l'attenzione sull'odore di pizza che riempie la sala, immaginado di ingurgitare una bella pizza: ok, il momento critico è passato. Apro gli occhi fissando il tavoo, il suo profumo è sparito: non mi era mai capitata una cosa del genere. la parte violenta di me rischia di prendere il sopravvento: d'ora in poi è meglio se porto con me uno snack per i momenti come questo, non posso rischiare di far dle male alle mie amiche. non sono velenosa, am potrei in ogni caso ferirle..o addirittura berne il sangue e ucciderle. Ho un brivido: in passato non mi era mai capitato semplicemente perchè stavo solo e soltanto con Jake, e il suo odore di lupo m i teneva alla larga. Ma non mi era mai capitato neppure stando con le ragazze per notti intere. C'è qualcosa che non va. Stringo freneticamente il bordo del tavolo, mentre arrivano le pizze.
< Nes..ti senti male? >. la voce di James mi riscuote. Alzo la testa soprridendogli.
< Solo un capogiro, grazie... >, rispondo io cercando di essere convincente. Lui si sporge prendendo un pezzo di pizza e me lo porge.
< Tieni... >, mi dice semplicemente.
< grazie.. >, rispondo a bassa voce, mentre le guance tornano a infiammarsi. dfevo imparare a controllare l'imbarazzo. Forse è solo una cosa genetica, ereditata da mia madre. e quindi, inguaribile. Al tavolo cala il silenzio, siamo tutti impegnati a mangiare: passa una buona mezz'ora prima che i camerieri finiscono di portare le pizze, lasciandoci a finire gli avanzi e a ordinare un bel dolce. Al tavolo il rumore si fa di nuovo forte, forse anche più di prima, incrementato dal vino che aveva sciolto gli animi.
< Ehm....posso farti una domanda? >, chiedo al'improvviso a James. Lui si volta, il menu dei dolci in mano, e mi sorride.
< Dimmi... >, mi risponde. Poi avvicina il menu aperto a me, passando un braccio dietro el mie spalle sullo schienale della sedia, senza però toccarmi. abbasso al testa cercando qualcosa da ordinare.
< Beh..è una domanda stupida..ma...per esempio, io odio essere chiamata Nessie...ma tu preferisci J.J. o James? >, dico tutto d'un fiato. Ok, seconda domanda stupida nel giro di due gionri. Prima o poi mi prenderà per deficiente: sempre che non lo abbia già fatto. Sorride, contemplando ancora il menu.
< Uhm.....al contrario, è una domanda intelligente...permette di evitare brutte figure...dagli amici preferisco J.J....ma mi piace il suono della tua voce quando dici James... >, dic epoi alzando la testa a guardarmi.
< ..è un modo originale per dirmi che posso chiamarti James? >, dico avvamopando di nuovo. Devo chiedere a mia madre se nel corso della vita avesse trovato un modo per evitare questi spiacevoli inconvenienti. < Prendo questo qui... >, dico poi indicando un allettante gelato nocciola, panna e nutella.
James sorride, porgendo il menu a Calvin.
< Il solio Calv.. >, gli dice a voce alta.
< e per lei? >, chiede il ragazzo.
< anche.. >.
Calvin annuisce, rivolgendosi al cameriere che stava prendendo le ordinazioni.
<  Il solito? Io credevo si chiamasse..>, inizio io ma il sorriso che gli nasce sulle labbra, bello come il sole, non mi fa continuare.
< vengo qui ogni giovedì, Nes...e puntualmente, ogni giovedì, prendo sempre quello...e oggi l'hai scelto anche tu.. >, dice semplicemente.
< Ah ok... >, rispondo io. Restiamo un attimo in silenzio, mentre il cameriere porta il dolce al tavolo e iniziamo a mangiare. Questa volta, al contrario di quanto accaduto con le pizze, il rumore non cessa, anzi sembra crescere. o forse appare così alle mie orecchie sensibili. La mia attenzione viene catturata dal mio cellulare poggiato sul tavolo. sta vibrando. Di nuovo. e questa volta è Jake.
< Nes, ti sta squillando il cellulare.. >, mi avvisa educatamente James.
< Si lo so...grazie.. >, dico io continuando imperterrita a mangiare il mio gelato. James mi guarda strano, ma non dice nulla. Non volevo rispondere, per due semplici motivi: uno, era ora che Jake imparasse a fare qualche sacrificio per me e si prendesse un bello spavento: due, non avevo per nulla voglia di staccarmi da quell'ambiente. In un attimo il cellulare smette di squillare: sento un silenzio irreale. Alzo la testa: tutti mi stanno fissando, e Jenny ha la bocca aperta. poggio il cucchiaino sul tavolo, cercando di ricordare cosa avessi fatto per causar quella reazione, ma Jenny fu tanto gentile da dirmelo.
< Tu...tu hai appena...tu non hai risposto al telefono a Jacob??? >, mi chiese con una nota di entusiasmo. mi sentivo stranamente osservata.
< beh....si. >, dico io semplicemente. non capisco il motivo di tale reazione.
< Cioè..sono due anni che ci io ci provo....e tu, ora lo fai????James ma che effetto le fai?? >, aggiunge poi. Ok perfetto, adesso oltre ad arrossire, cerco anche un modo per sprofondare sottoterra il più in basso possibile. Una risata si diffonde al tavolo, e sento chiaramente anche quella del moro dagli occhi blui al mio fianco. Altra nota: farla pagare doppiamente cara a Jenny: ergo, lasciarla a casa domani mattina.
< Tutto merito di mai madre, Jenny..abbiamo fatto un discorsetto ieri.. >, dico, cercando di rialzare un pò la mia dignità: con scarsi risultati, devo aggiungere.
< Si si...un applauso alla signora Cullen....ma per favore! >, dice Calvin in tono ironico. Non so perchè, ma inizio ad odiarlo profondamente.  Vorrei sprofondare. e ancora una volta è colpa di Jake. Se non avesse chiamato, facendosi guidare dalla sua solità gelosia i perprotezione, non sarebbe successo nulla. Ultimamente è sempre colpa sua, a dire la verità.

< Allora ci vediamo domani a scuola ragazze... >
La serata è finita, stiamo per salire in macchina, accompangnati dalle lamentele di Bonnie che se la prendeva con  Jenny per aver parcheggiato troppo lontano.
< naturalmente... >, si affretta a dire jenny, facendo gli occhi dolci a Calvin.
< Ah ragazze...ho organizzato una gita qui a Port Angeles per sabato...ci sarete? >, chiede ad un tratto James. < Potete venire con il mio mezzo, ci siamo su solo io e Calvin e abbiamo posto...gli altri vengono con la loro auto...allora? >.
< Io ci sono! >, dic esubito Jenny,
< Io non posso ragazzi, devo andare fuori città a trovare mia nonna.. >, risponde invece Bonnie, dispiaciuta.
< Nes? >, mi chiede James.
< Ehm..io.. >. Sono nel panico.
< se vuoi può venire anche Jacob, visto che bonnie non viene c'è un posto libero.. >, aggiunge James per convincermi.
Si, opttima dea. Così mi avrebbe di nuovo mollato inventandosi un'altra scusa, facendomi fare un'altra figuraccia. ma non potevo lasciarlo a casa, da quando sono nata passiamo ogni sabato insieme. Eppure, non sono pronta a rinunciare alla possibilità di stare con gli amici.
< Ok, ci sarò... >, dico dopo un attimo di silenzio. Poi chiudo gli occhi. < Senza Jacob.. >, aggiungo poi. Non so quando questa consapevolezza si era fatta strada nella mia mente, am ormai l'avevo detto.
Adesso, la parte difficile era convincere Jake a lasciarmi andare..da sola.

<  Che cosa???? Ma dico, sei fuori??>
Era già venerdì sera. non ero riuscita a dire a Jake della mia gita dell'indomani fino ad ora. L'avevo detto ai miei  genitori che si erano mostrati entusiasti, soprattutto mio padre. fose perchè avevo detto che jake non sarebbe venuto. Ma non l'avevo detto a lui. e la sua reazione adesso era più che giustificata.
< I miei genitori sono d'accordo, Jake...hanno detto che..forse è meglio per la nostra relazione non stare sempre insieme, lasciarci un pò di spazio..e poi tu ti saresti annoiato, o mi avresti mollato come fai sempre con una scusa... >, rispondo io, cercando di far valere le mie ragioni e di farlo sentire in colpa. ma non riesco a far nè l'uno nè l'altro.
< Che i Cullen fossero d'accordo non c'era dubbio!! ma Bells sta proprio uscendo di senno!! un giorno intero a Port angeles, con tipi che nanche conosci!! e lo preferisci allo star con me, nessie!! >, sbotta lui. Faccio un sospiro, facendomi scivolare addosso quel "Nessie" che odio profondamente, cercando di mantenere la calma.
< Per me la discussione è chiusa Jake. Non sei mio padre, e mio padre è perfettamente d'accordo con me. Non sono una bambina, sono perfettamente in grado di badare a me stessa...è la mia vita, e ho solo questa possibilità per viverla. Mi diplomerò a giugno e lasceremo la città, non andrò mai più al liceo..e non voglio perdermi nulla..punto. >, finisco decisa. Jake fa un sospiro portandosi al testa tra le mani.
< Posso venire, Nessie..ti prometto che questa volta non ti abbandonerò, resterò con te fino alla fine a qualunque costo.. >, mi implora con la sua faccia da cagnolino bastonato. La sua voce è arrendevole, implorante, come se starmi lontano per 24 ore gli costasse la morte: o qualcosa che gli si avvicinava molto. Ma questa volta non sono disposta a cedere, devo essere inflessibile. Non glia vevo ancora sentito chiedere scusa, e se avessi ceduto ci saremmo trovati al solito punto: lui avrebbe dimenticato tutto, tornando l'allegro Jake di sempre, e io mi sarei morsa le mani. Mi alzo avicinandomi a lui, il mio viso è a pochi centimetri dal suo.
< No Jake, non questa volta....adesso, non voglio che tu venga... >, gli dico decisa.
Lui alza la testa, guardandomi con attenzione.
< Sei impazzita o cosa?? >, sbotta innervosendosi.
< no, Jake, non sono pazza...io sono sempre stata così..solo che tu non te ne sei mai accorto... >.

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Capitolo 7
*** Il tuo profumo ***


Prima di continuare, voglio fare una precisazione: voglio lavorare a questa fan fiction in modo da dare la giusta attenzione sia alla coppia Reneesme/Jake che a quella Reneesme/James. Quindi ci saranno capitoli in cui prevarrà una coppia piuttosto che l'altra. Per far tutti contenti!XD
Adesso passiamo ai ringraziamenti: siamo già arrivati a 30 preferiti!!Non ci credo!
Balenotta: Nes tira fuori le unghie, ogni tanto! Ma in questo capitolo le ritirerà un bel pò!!XD
PrincessMarauders: grazie mile dei colpimenti!!Sono felice che ti paiccia!
altovoltaggio: questo capitolo presumo che ti piacerà, Jake spiegherà addirittura a Reneesme cosa è per lui l'imprintig..e ci focalizziamo un pò sulla coppia..così non concentro l'attenzione solo su una coppia e accontento le aspettative di tutti!!!XD
Razorbladekisses: non preoccuparti assolutamente, anzi sono felice che tu abbia commentato lo scorso capitolo! E adesso ti lascio al capitolo!
Naturalmente vi do appuntamento al prossimo capitolo, augurandomi che recensirete in tanti!kiss


Capitolo 7: Il tuo profumo

Non so come ho fatto a farmi convincere: devo essere completamente impazzita! Cedere, di mia spontanea volontà poi, a una giornata intera a Port Angeles! Si, devo aver inalato inavvertitamente un pò di peperoncino del mio spray: o forse ho bevuto sangue da un cervo malato. In effetti, l'ultima volta che sono andata a caccia con mio padre, ho catturato un cervo un pò scemo: mah....Oddio, adesso parlo pure da sola..di cervi poi!! certo che se non si sbrigano! Sono già le 9, sono fuori casa di Jenny e lei non fa che ciarlare della sua emozione al pensiero di una giornata con clavin: lei qualche cosa se la sarà fumata davvero!
< Nes? Nes, ma mi ascolti? >, mi chiede dandomi uno scossone.
< si, Jenny, mi stavi dicendo che magari potresti far finta di prendere una storta così Calvin ti soccorre.. >, ripeto annoiata. Il bello nell'aver un cervello per metà vampiro era che potevo recepire la sua voce e concentrarmi su altro. Per esempio, sulla ma discussione con Jake la sera prima: alla fine aveva messo il muso, sapevo di averlo ferito, che la questione dell'imprintig rendeva tutto più difficile, gli rendeva impossibile allontanarsi da me. Ma non è solo per l'imprinting: anche mia madre non soportava l'idea di separarsi da mio padre anche solo per un attimo, e per certo lei non è mai stata un licantropo. E allora, cosa ho io di sbagliato? io amo Jake, praticamente da una vita. Tanto che questa mattina, quando mi ha chiamato, gli ho chiesto anche scusa per come mi ero comportata, gli ho promesso che mi sarei fatta perdonare. E lui cosa mi ha detto? "Oh nessie, ma di cosa parli?". Non ce l'ho fatta più: non può dimenticarsi così in fretta delle cose! posso capire quando mi fa arrabbiare lui, magari cerca di sminuire, ma se fino al giorno prima si era arrabbiato come un licantropo furioso, perchè l'indomani dimentica tutto? Può essere comodo ogni tanto, certo, ma a me basterebbe solo sapere che mi ama non per l'imprintig o cazzate simili, ma perchè mi desidera! Non perchè è destino! Vorrei che mi amasse, che il nostro amore fosse come quello dei miei genitori: vero, solido e forte.  Non chiedo la luna.
< hey Nes? Non sali? >. Una voce mi riporta all'ordine. non mi ero accorta che davanti a me c'era ferma l'auto di James, un furgoncino blu metallizzatto e Jenny era già a bordo. Ottimo modo per iniziare la giornata! Farmi prendere per una perfetta deficiente! Stringo le mani dentro le tasche dellì'impermabile blu e salgo sul mezzo, sedendomi di fianco a Jenny.
< Buongiorno bellezze! allora J. J., diamo gas? >, chiede Calvin entusiasta.
< Fatti una camomilla Calv! Buongiorno ragazze..scusate il ritardo...>, si scusa James. Alzo gli occhi e incontro i suoi nello specchietto agganciato al teto della amcchian: mi fa l'ochciolino e rpeme con forza l'accelleratore, facendo sgommare il furgoncino che abbandona la stradina del quartiere.
< Sei arrivata in auto Nes? >, mi chiede james.
< No, l'ha accompagnata suo padre....per quel che ho visto dietro ai vestri dell'auto, nes, tuo padre è un figo da paura! >, dice Jenny anticipandomi.
< Jenny!! >, dico tirandole una gomitata, scandalizzata.
< Che ho detto? pe fare una bella stangona come te doveva pur essere bello no? i capelli li hai presi da lui comunque.. >, dice facendomi sporfondare ulteriormente nella vergogna.
< Jenny...si, gli somiglio contenta? sono la sua fotocopia, ho preso da mia madre solo gli occhi! Adesso, dì qualche altra cosa su mio padre e ti butto giù dal mezzo in corsa! >, sbotto irritata.
< Hey, violenta la ragazza eh? Ohi J.J. ma gli altri dove ci aspettano? >, chiede poi Calvin, un treno in corsa tanto era il suo entusiasmo.
< All'incrocio della statale..metti un pò di musica, Calv...mi devo svegliare per bene.. >, dice James.
< Fermati in questo bar e ti prendi un caffè! Non voglio morire! >, sbotta Calvin, divertito. Io e Jenny ci lasciamo andare a una risata. E anche James, mentre accosta al primo bar, aprendo lo sportello e chiudendo il giurotto intorno al collo.
< torno subito, non mi demolire l'auto! >, raccomanda James all'amico, alzando un sopracciglio. < Voi volete qualcosa ragazze? Jenny? Nes? >, chiede poi rivolgendosi a noi, abbassando la testa per guardarci. apro la bocca per rifiutare, ma Jenny è più veloce di me.
< Nes, tu non hai fatto colazione! Perchè non vai? >, mi intima la mia amica, dandomi un pizzicotto sulla gamba. Sospiro: nonostante non avessi per nulla fame, devo farla contenta, lasciarla sola con Calvin.
< Si, hai ragione..aspetta James, vengo con te... >, faccio io, sporgendomi per scendere dal mezzo.
L'aria è fredda, mi stringo la sciarpa intorno al collo, camminando al fianco di James.  Quando entriamo al bar, il calore dell'interno mi circonda completamente, facendomi sospirare. James sorride, avvicinandosi al bancone.
< Cosa prendi? >, mi chiede.
< uhm...una cioccolata, grazie.. >, dico io, prendendo il portafoglio. lui mi poggia una mano sul polso, scostandolo dalla tasca dell'impermeabile.
< No....oggi sei mia ospite, pago io...e non voglio sentire obiezioni! >, aggiunge poi sorridendo, vedendomi aprire la bocca. <  Un cappuccino e una cioccolata, per favore.. >, fa rivolto al cameriere.
Ci sediamo sugli alti sgabelli davanti al bancone e il cameriere ci mette di fronte due tazze fumanti: ne prendo una stringendola tra le mani coperte dai guanti. Poi la prendo con una mano, poggiando l'altra sul bancone e lascio che il liquido dolce e caldo mi scenda giù per la gola, scaldandomi: c'è un attimo di silenzio. Poi James poggia una mano sulla mia, adagiata sul bancone. Alzo la testa di scato, ma lui non la ritrae.
< Nes? >. Mormora il mio nome piano.
< Mmmm? >, dico io terrorizzata. Lui sta zitto per un attimo, misurando il possibile peso delle sue parole. poi fa un sospiro.
< Non ti ho ancora chiesto scusa... >, dice poi. lo guardo inerrogativa: non capisco di cosa sta parlando. < Credo..di averti causato qualche problema l'altra sera al campo, con il tuo ragazzo, Jacob..e mi dispiace.. >, dice serio. Lo guardo negli occhi: davvero si sta scusando per una cosa che non ha fatto? o forse la mia cioccolata contiene qualche allucinogeno? All'improvviso scoppio a ridere di gusto, incliando al testa indietro e la sua mano lascia la mia: il calore della sua mano viene sostituito da una spiacevole sensazione di freddo. Mi guarda come se fossi pazza, mentre con un dito mi asciugo le lacrime nate dall'eccessivo ridere.
< Mi stai davvero chiedendo scusa?? >, gli dico ridendo.
< Ho fatto qualcosa di male? >, mi chiede interrogativo.
< Scusa, è solo che.... >, inizio io. Poi mi fermo. Alzando gli occhi l'ho trovato vicino. Troppo vicino. Il cuore ha un balzo, il suo profumo mi annebbia di nuovo i sensi: bevo un altro sorso di cioccolata, ma la sete non va via, cresce, ho bisogno di aria. Fisso le sue labbra, dischiuse a pochi centimetri dalle mie: le fisso, immaginandole per un attimo sulle mie....immaginando di morderle, sentire il sangue sgorgare e bagnarmi la gola. NO!
Mi allontano di scatto, a occhi sgranati.
< Io...Scusa James....io..devo andare.....ci vediamo.. >, sussurro abbassando lo sguardo. Afferro la borsa ed esco di corsa dal locale, ignorando le urla di Jenny che mi chiama da dentro il furgoncino. Un dolore lacerante mi squarcia il petto, sento le lacrime premere agli angoli degli occhi e non capisco il perchè di quella crisi isterica. mi fermo solo quando sono abbastanza lontana dal locale, dal furgone, dalla strada: mi appoggio a un muro, prendendo fiato e afferro il telefono.
- Si?
- Jake! ti prego vieni a prendermi! portami a casa!
- nessie! che succede? Ti hanno fatto qualcosa?
- No...no...Jake...ho bisogno di tornare a casa.ho bisogno di te.....ti prego....vieni a prendermi....
- Sto arrivando! Non muoverti!
Sento il tu-tu-tu ripetitivo della chiamata interrotta nelle orecchie, cerco di respirare normalmente. Avevo ceduto: ma non ce la facevo più. Non posso vivere senza di lui.

< Nessie? quando ti deciderai a dirmi cosa è successo? >
< portami a casa...ti prego...dopo parliamo..abbiamo tutta la giornata.. >
Siamo in macchina, stiamo procedendo verso casa Cullen. nel momento in cui l'ho visto scendere dall'auto con il viso preoccupato, gli sono corsa incontro, gli sono saltata al collo, nascondendo il viso sul suo petto, con il respiro affanato. Ho eluso ogni domanda, chiedendogli solo di portarmi a casa: e lui lo aveva fatto.
Parcheggia davanti casa e scendo di corsa, salendo gli scalini ed entrando in casa. la porta era aperta, probabilmente la zia alice aveva già visto tutto.
<  PAPA'!!!!PAPA'!! >,urlo per tutta la casa. entro in salotto, ho gli occhi gonfi, pieni di lacrime e cerco mio padre ovunque. Stava seduto sul divano, lo vedo alzarsi e gli corro incontro, gli salto al collo stringendolo forte: lui non fa domande, le sue braccia mi stringono con forza, le sue labbra si poggiano sui miei capelli mentre mi carezza la schiena cercando di calmarmi.
< Reneesme! Che è successo? >. Mia madre sta scendendo le scale, venedomi incontro preoccupata. Mi stacco da mio padre, il respiro affannato.
< Nes... >, mi dice passandomi una mano sul viso.
< sono un mostro papà..un mostro..io...avevo il desiderio di ucciderlo, di bere il suo sangue,a veva un profumo così buono, era così vicino...non è bastata neache la cioccolata, lo volevo e.. >, inizio a blaterare, ma mio padre mi stringe dalle braccia scuotendomi.
< chi Nes? chi è? che è successo? >, cerca di capire.
< il ragazzo che guidava..l'ho accompagnato in un bar, stavo bevendo una cioccolata..stavamo parlando amabilmente, ridevamo...e poi...era un pò più vicino del solito e...è capitato anche giovedì sera al locale, ma credevo fosse solo perchè avevo fame..oggi invece avevo il desiderio di bere il suo sangue...ho provato a bere la cioccolata per calmare la fame, nonostante avessi fatto colazione, ma non ha funzionato...ho avuto una crisi isterica, sono scappata piangendo...papà.. >, mormoro. mio padre mi attira a sè: non so perchè in quel momento avessi bisogno di lui, ma c'era passato, con mia madre. E aveva resistito.
< non è nulla, Nes..solo un incidente di percorso..tu sei lucida, in grado di resistere..non devi preoccuparti tesoro...cosa vuoi fare oggi, adesso che hai rovinato il tuo weekend? >, mi chiede poi sorridendo, cercando di distrarmi.
< Voglio stare con Jake, papà... >, dico io sicura.
< Non..non voglio che andiate a casa sua Nes, è troppo lontano, sei fragile al momento, potresti aver bisogno di me.. >, inizia a dire.
< ma papà.. >, protesto io.
< aspetta aspetta...fammi finire..preferirei che restiate a casa nostra, io e la mamma staremo qui tutto il giorno ok?  >, mi dice poi a denti stretti. So quanto gli costino quelle parole: doveva esserci sicuramente lo zampino di mia madre.
< grazie papà...ti voglio bene.. >, gli dico scoccandogli un bacio sulla guancia. Poi esco dal salotto seguita da jake. ma lo faccio fermare fuori dalla porta, ascoltando i rumori dall'altra parte della porta. Mi piaceva molto spiare i miei genitori quando si trovavano da soli, vedere quanto si amavano. Potevo solo sentire quello che si dicevano però, e a volte parlavano tanto veloce che non riuscivo a percepire ogni parola.
< Sei preoccupato Edward? >. La voce di mia madre.
< Non fino in fondo...è strano, tutto qui...il fatto che abbia avuto quella reazione, che non abbia saputo placare la sete... >
< Vuoi parlarne con Carlisle? >
< non ancora, non è il caso...non è sicuramente nulla.. >
< secondo me invece si.. >
< Bella...non preoccuparti... >
< non fraintendere edward..non sono preoccupata del fatto che possa fare del male a quel ragazzo...mi preoccupa il fatto che il suo profumo le faccia quest'effetto.. >
< Preoccupa anche me....è..è come quando ero attratto dal tuo profumo, Bella...e la cosa mi fa paura... >
< Perchè? credo che io e te abbiamo pareri divergenti in questo caso.. >
< Ho paura che..non sia abbastanza forte da resistergli...tu a che pensi? >
< Un giorno te lo dirò..abbiamo l'eternità davanti..c'è tempo.. >
< Non ci credo ancora che sei mia, mia e basta, per l'eternità.. >
< E io non ci credo che finalmente posso vivere senza il rischio che tu possa respingermi per dominare il tuo istinto... >
Avevo sentito abbastanza: adesso stavo per sconfinare nella loro intimità e non sarebbe stato bello.assolutamente. Stavano paragonando me e James a loro stessi: ma non ci avvicinavamo nemmeno. Io il ragazzo ce lo avevo. Ed era destino che lo amassi.

< A che pensi Jake? >
Siamo seduto nel salotto di casa mia, a guardare la tv, il cibo della rosticceria sul baso tavolino. per tutta la giornata ho accuratamente evitato di rispondere alle chiamate di Jenny, non ero pronta per parlarle: e cosa avrei potuto dirle? jake è seduto sul divano, i piedi sul tavolino e con il telecomadno fa zapping tra i canali satellitari: io sono poggiata al suo fianco, con un suo braccio che mi stringe le spalle, guardando verso la tv. Ma da un pò era troppo silenzioso.
< tu mi ami, Nessie? >, dice all'improvviso. Mi alzo di scatto, mettendosi seduta davanti a lui, in modo da averlo davanti a me.
< ma che domande sono Jake?!?! >, chiedo sconvolta. L'essere fuggita da un ragazzo tropo vicino per passare la giornata con lui non costituiva una prova d'amore sufficientemente grande?
< ...è solo che...credo che tu non abbia capito appieno in che modo ti amo.. >, inizia a dire con un sospiro, voltandosi a guardarmi con attenzione. < Per te l'imprinting che cos'è? Dimmi la verità Nes, ti prego... >, dice con voce dolce. non so cosa dire, come cmportarmi in una situazione del genere.
< beh...io...io non lo so Jake. Io sono convinta che l'amore vero è quello dei miei genitori, quello che nasce con il tempo..ma per te l'imprintign è importante, siamo cresciuti insieme, è destino che io e te stiamo insieme, siamo predestinati..ma..mi farebbe piacere che tu mi spiegassi cos'è veramente l'imprinting, Jake.. >, gli dico convinta, sistemandomi sul divano. Lo vedo abbassare il volume della tv, concentrandosi interamente su di me.
< quando sei nata, io ero terribilmente e irrimediabilmente innamorato di tua madre..o almeno così credevo...quando ho creduto che tu l'avessi uccisa, avevo deciso di ucciderti, attaccare Rosalie per farti a pezzi e vendicare la morte di tua madre..e poi ho incrociato i tuoi occhi color del cioccolato. ed è stata la fine. O meglio l'inizio. Ho avvertito qualcosa di caldo scorrermi nelle vene, i sensi annebbiarsi e il mio desiderio di ucciderti sparire completamente. quando mi sono ritrovato di nuovo lucido, ho capito cosa era accaduto: non avrei sopportato che qualcuno ti facesse del male e starti lontano era una tortura, volevo tenerti tra le braccia..dirlo a tuo padre è stata la cosa più difficile e pericolosa che abbia mai fato nella mia vita, a ero motivato dalla convinzione che tu fossi l'unica persona con la quale passare l'eternità. non è paragonabile al colpo di fulmine, Nessie: non ci si avvicina lontanamente, non è passione, desiderio. Soltanto amore. Incondizionato. ho saputo per certo che tu fossi la mia unica ragione di vita.. >. Fa una pausa, lasciandomi con il cuore gonfio di mille sensazioni e di una nuova consapevolezza. < Non è qualcosa di astratto: io non posso fare a meno di amrti, di averti vicina..perchè quando sie lontana vivo nell'ansia costante che possa succederti qualcosa, che non potrò più vedere i tuoi occhi scuri colmarsi di gioia quando vedi tuo padre, di rabbia quando litighiamo, le tue guance diventare rosse quando sei imbarazzata, la tua belle brillare lievemnte a contato con il sole...>
< Jake..io..io ti amo, da sempre..e non so perchè..forse è davvero destino, ma non mi immagino nessuno al tuo posto, non ci riesco...è amore? >, gli chiedo confusa. lui mi sorride, portandomi una mano sul viso.
< se qualche volta ti sembro iperprotettivo, pressante o quant'altro..è solo perchè il resto dell'eternità senza di te non avrebbe senso..lo capisci questo? l'amore è irrazionale, non c'è una spiegazione..se senti di amarmi, allora è così e basta... >, finisce lui attirandomi a sè. poggio la testa sul suo petto, concentrandomi sul battito del suo cuore e cingendogli la vita con le braccia.
< Forse hai ragione tu... >, dico adagiando del tutto la testa sul suo petto e lasciandomi cullare dal ritmo regolare del suo respiro. non era il caso di rivelargli i timori dei miei genitori: erano sicuramente infondati. Jake mi amava, e da quello che avevo capito, io amavo lui. E con tutto il cuore, spero di aver capito bene.

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Capitolo 8
*** Il mio sangue ***


Eccoci con un'ottavo capitolo! Sono sorpesa di vedere il numero dei preferiti crescere, così come il numero delle recensioni!! Vogli ringraziare tutti con un grosso bacio *me si agita mandando baci a tutti* e ringraziamenti particolari a:
Razorbladekisses: grazie mille dei complimenti! E ancora la nostra Nes non ha visto nulla..!
Yum: grazie! per la tua domanda, diciamo che gli avvenimenti mi vengono in mente tutti di fila solo che al momento di scriverli mi dilungo più del previsto e una cosa che immaginavo in un capitolo, ne riempie due...!XD e quindi poi la voglia di scrivere cresce..!XD
Balenotta: ecco subito subito un altro capitolooo!!
Sabry_Cullen: per salvaguardare la tua salute, ho aggiornato prima possibile!!XD Non posso permettere che ci lasci sul più bello!!
_Niki_ : ho dato un pò più spazio a Jake, così capiamo un pò anche la sua personalità!!grazie ancora dei complimenti!
PrincessMarauders: grazieeeeee!!!! Ho aggiornato il prima possibile!
oneofthegirls01: grazie mille! beh la storia ritorna, ma adesso ci saranno dei cambiamenti che la separeranno un pò da quella dei genitori !!
E adesso, appuntamento al prosismo capitolo e ancora grazie a tutti!!


Capitolo 8: Il mio sangue

Ok, Nes...ce la puoi fare..respira profondamente, è soltanto un lunedì come tanti. Magari non lo vedrai neanche James, e nessuno ti chiederà il perchè della tua fuga. Ok, varco la soglia, sono entrata! Raggiungo l'armadietto senza vedere nessuno: oggi deve essere la mia giornata fortunata!
< Nes!!! >. Jenny. No, decisamente oggi non è affatto la mia giornata fortunata. Mi meto su un sorriso forato, sperando che non si ricordi nulla, ma è una speranza vana. mi ragginge con il fiato corto, accompagnata da Bonnie.
< Nes! Ma che hai fatto? sei sparita per tutto il weekend, sabato sei scappata via! >, mi dice preoccupata. Si, è arrivato il momento di iniziare la recita: e mai come in quel momento avevo desiderato aver finito il liceo. Sempre sorridendo, cerco di mantenere un tono distaccato.
< Oh, sabato...scusa ma avevo litigato con Jake e..volevo farmi perdonare..sai, il nostro è un amore molto...morboso...non riesco a stargli lontano...e poi.. >, inizio a blaterare. Ma Jenny non mi ascolta già più, sio perde nel suo fiume di parole.
< James è tornato in macchina sconvolto, temeva di aver fatto qualcosa di sbagliato..è stato stressato per tutto il giorno..ci ha fatto tornare a casa in anticipo, non faceva che chiedermi se ero riuscita a rintracciarti..è arrivato a temere che fosse successo qualcosa... >.
< Scusa, non volevo crearvi questi problemi......e con Calvin? >, le dico improvvisamente. Non c'era modo migliore per distrarla che farle raccontare qualcosa che moriva dalla voglia di dirti. Emergenza rientrata: aspettando la prossima, posso stare tranquilla.
< Allora...dopo che siete andati al bar siamo rimasti in macchina e lui ha messo una bella canzone di quelle ch piaciono a me e mi ha fatto andare sul sediel davanti con lui, per parlare..e poi.. >. il suono della campanella mi salva da quel fiume in piena. Almeno per il momento.< Oh, ti racconto dopo, ho lezione di storia! Tu cos'hai? >
< Biologia.. >, rispondo sicura.
< Ci vediamo a pranzo! Ciao Nes!! >, mi urla mentre sta già scappando via. Un tornado la mia amica: ne facciamo di progetti, sposarci, avere dei figli che andranno nella stessa scuola che faremo giocare insieme, serate tra donne mentre i mariti a casa si occuperanno dei bambini, da vecchie passare le serate a fare l'uncinetto.. Ma io non posso permettermelo: per me non ci sarà nessun figlio, nessun matrimonio a Forks, nessuna vecchiaia a fare l'uncinetto. Io sarò per semrpe una diciottenne bellissima, in salute...e sola. Mi muovo verso l'aula di biologia chiudendomi l'armadietto alle spalle: odio quella scuola, e odio tutto di fork in quel momento. Vorrei andare via, mi pento di aver pregato mia madre di restare qui fino al mio diploma: vorrei solo essere lontana, lontana dagli umani e dalla loro vita felice. Entro in aula che il professor Banner ha distribuito i campioncini che dobbiamo analizzare. Non riesco a capacitarmi dle fatto che i miei genitori avessero il mio stesso professore di biologia. Che io, naturalmente, per seguire l'umore della giornata, odio.
< Signorina Cullen! ottimo voto nell'ultimo compito, ha la stessa intelligenza di suo padre! >, mi dice con una punta di sarcasmo. ha sempre odiato mio padre, lo riteneva una miaccia: d'altrone, con due lauree in medicina, ne sapeva molto più di lui. Gli faccio una smorfia che probabilmente scambia per un sorriso e vado a sedermi al mio posto, accanto a George, il secchione di turno perennemente innamorato di me. Ed è scontato dire che odio anche lui, oggi. A volte mi stupisco della ristrettezza della mente umana: di fronte all'ammirazione che circondava i miei genitori, nessuno aveva fatto caso al fatto che all'età di  26 anni avessero già una figlia di diciotto. ma a me non importava granchè. In quel momento, l'unica cosa che importava era sezionare quella stupida rana. Ed è scontato dire che sentimento provassi per lei. C'è un olezzo insopportabile di rana in putrefazione, se fossi come mio padre probabilmente avrei smesso di respirare da un bel pezzo: e invece no, ho ereditato da mia madre un cuore che ha bisogno di ossigeno. Perfetto, sono arrivata al punto di odiarmi da sola. Non credo di poter scendere più in fondo di così.
Quando la lezione finisce è un sollievo, corro verso il mio armadietto per riporre i libri e correre nel primo bango, pur di liberarmi di quell'odore.
< Reneesme? >. Stringo freneticamente la mano intorno all'anta dell'armadietto: si, posso scendere èiù in fondo di così. Mi volto, e la mia discesa ha inizio.
< James... >, bisbiglio. le guance diventano tanto rosse che ci potrei cuocere un uovo. E adesso che faccio? Lo guardo per un attimo negli occhi, ma non reggo quelle distese blu che mi fissano imploranti.
< Io...volevo chiederti scusa..credo di aver fatto qualcosa di sbagliato, sei fuggita via così e.. >,inizia, torturando con un dito una crepa nella vernice che riveste l'armadietto accanto al mio. Vorrei dirgli che è tutta colpa mia, inventare una scusa qualunque pur di sentire di nuovo la sua risata cristallina: ma forte come mai arriva di nuovo il suo profumo, terribolmente dolce. E la gola si taglia in due, arde come se l'aria che respiro fosse aria del deserto, come se avessi bevuto un drink ad alta concentrazione alcolica. Mi gira la testa, mi aggrappo all'armadietto cercando di calmarmi: ma quando inspiro, un'altra folata mi penetra nelle narici, il cervello si annebbia. Se gli saltassi addosso adesso non se ne accorgerebbe nessuno, è l'ultima ora e sono andati tutti a casa: potrei portarlo nel bosco vicino scuola, non lo troverebbero mai, nessuno l'ha visto con me. E in ogni caso, nessuno dubiterebbe di me. Mi basterebbe solo fargli gli occhioni dolci per...NO!!Sbarro gli occhi, boccheggio in cerca d'aria, e respirare dalla bocca funziona: ho un attimo di lucidità...e mi viene l'idea. Affondo i denti nelle mie stesse labbra, il sangue iscorre toccandomi la gola che arde ancora più forte, beandosi del sangue che scorre nelle mie stesse vene. Non dico nulla, con un sonoro colpo sbatto l'anta dell'armadietto e supero James, trattenendo il fiato. E poi corro, il sangue che scorre dalla ferita nel labbro ancora copiosamente, e salgo in auto.

< Nessie!!!!!Che hai fatto?!?! >.
La voce di mia zia rose ha una vena più che leggermente isterica, ma non mi importa: la supero entrando in casa, mi accorgo ch sto ancora perdendo sangue. credo di essermi morsa il labbro con un pò più foga del necessario. Fortunatamente Jake non c'è, sarebbe morto alla vista del sangue! Mi auguro soprattutto che non ci sia Jasper. Corro fino al salotto, dove trovo la mai famiglia immera in mile attività: in particolare mia madre si sta dedicando al suo nuovo passatempo della settimana, il cubo di Rubik, mentre emmet e mio padre si sfidano a braccio di ferro. Non cresceranno mai! Cerco Carlisle, ma non lo vedo: eppure oggi non era di turno in ospedale, non a quest'ora almeno.
< Reneesme!! >. Mia madre mi ha visto. Passo la lingua sul labbro per pulirmi, ma la gola arde più forte, facendomi perdere l'equilibrio.
< Dov'è Carlisle? >, chiedo. La mia voce è stranamente roca, assetata: e sono sicura che se i miei occhi non fossero castani, in questo momento arderebbero di rosso cremisi.
Le mani di mia madre mki cingono al vita, aiutandomi a sorregermi: so che non sta respirando, so quanto le costa..e adesso lo capisco più che mai.
< Lo chiamo.. >. emmet si alza in fretta, mentre Rosalie mi viene incontro passandosi le mani tra i capelli, isterica. tende spesso a farsi prendere dal panico.
< Nes? Nes? >. Ho gli occhi chiusi, così tanta sete che non mi rendo neanche conto di chi sia stato a parlare. Una mano fredda si poggia sulla mia fronte, probabilmente è mio padre.
< Sono qui Reneesme..cosa è successo? Perdi sangue.. >. Carlisle. Questa volta sono sicura, è lui. Mi prende per la mano, facendomi sedere su una sedia, probabilmente quella vicino al tavolo. Mi riprendo soltanto quando il forte odore del disinfettante mi colpisce in pieno: non apro gli occhi, non ne ho la forza. Aspetto con calma che mio nonno disinfetti al ferita, la copra con una garza e qualcuno mi passi qualcosa da mangiare. Non so quanto tempo sia passato, ma riesco a parlare solo dopo aver finito di mangiare. Apro gli occhi e metto a fuoco le figure di 8 vampiri attorno a me.
< Chi è stato a farti del male, Reneesme? >, mi chiede Carlisle. Nei suoi occhi leggo la preoccupazione di chi teme per il proprio segreto, per al vita delle persone che ama: e io sono tra queste. Faccio un sospiro profondo, stringendo le mani intorno al bordo del tavolo.
< Sono stata io...mi sono morsa il labbro... >.
< La tua pelle, purchè in parte umana, è abbastanza forte da reggere un morso qualunque, Reneesme...a meno che tu non lo abbia fatto di proposito..e in questo caso credo che tu ci debba delle spiegazioni.. >, continua lui, con la sua solita voce tranquilla. Mio padre mi guarda preoccupato, so che sa già tutto: ha già ampiamente letto i miei pensieri. Lo fisso negli occhi: anche se parlo ad alta voce, il mio discorso è rivolto esclusivamente a lui.
< Mi è successo di nuovo...ho addirittura progettato un piano per ucciderlo, come un animale...ho avuto paura, ho pensato che visto che la sete era insopportabile..bevendo il mio sangue avrei potuto placarla...mi è servito per distrarmi un attimo, per scappare....non credevo di essermi fatta una ferita tanto profonda.. >, concluido abbassando la testa.
< oh piccola mia...! >. mia madre mi stringe fortisismo la testa contro il suo petto freddo, dove un cuore non batte più ormai da anni. E non ne ha mai sentito la mancanza.
< Davvero un'otima idea, nes! Assaggiare il sangue prrpio nel momento in cui avevi più sete! avresti potuto uccidere la rpiam persona che ti passava a tiro! >, mi rimprovera mio padre alzando la voce, con un ruggito. mia madre mi stringe più forte.
< Edward!..è tua figlia! >. La voce di mia mdre è tagliente come non l'ho mai sentita: sorpattutot rivolgendosi a lui.
< Poteva metterci tutti in pericolo! E' un'irresponsabile! Lo sanno tutti che non devi bere dle sngue se hai sete!!! >. Il suo tono è troppo alto, troppo rabbioso, mi fanno male le orecchie. Sento già le lacrime csugli occhi: credevo che in mio padre avrei trovato una fonte di conforto in quel momento, ma evidentemente mi sbagliavo.
< La verit à è che tu stai fingendo di volerle bene!!!!! in realtà la odi per essere nata!! per aver reso necessaria la mia trasformazione!!! Non glielo hai mai perdonato!!!! Non mi hai mai voluto con te per l'eternità, se fosse stato per te non ci saretsi neanche venuto a letto con me!!!!!! >. Il petto di mai amdre vibra, il tonoc os alto che mi porto al mano alla testa, stringendola con forza e piegandomi verso le ginocchia. Mi scappa un singhiozzo, mentre le lacrime mi scorrono sul viso. Cala il silenzio, i toni si abbassano.
< Come puoi dire una cosa del genere? Io ti amo più della mia vita, e amo mia figlia... >. Il tono di mio padre finalmente si èa bbassato. ma non riesco a smettere di piangere, mentre mia madre torna a ciongermi le spalle baciandomi la testa. < Scusami, bella..so di non essere un mostro di espansività dei sentimenti, am non puoi dubitare dle fatto che siate le cose più importanti della mia vita...ho solo perso un attimo la lucidità, ho avuto paura..se fosse successo qualcosa, i Volturi non avrebbero perdonato ua seconda volta... >. Sento i suoi passi avvicinarsi a me e le mani di mia madre lasciarmi, per venire sostituite dalla presa decisamente più forte di mio padre. Le sue mani si stringono sui miei polsi, aprendoli e costringendomi ad alzare al testa, fissando gli occhi nei suoi.
< Scusami, piccola mia.........cosa...cosa senti quando respiri quel profumo? >, mi chiede, gli occhi dorati fissi nei miei.
< Sete..prima i sensi si confondono, il cervello si offusca...e poi la gola arde, tanto forte che sembra spaccarsi in due..e subito sento il sapore del sangue come se fossi a caccia e avessi appena affondato i denti in un grosso orso o in un cervo...ma nello stesso istante in cui la sete annebbia la mente, mi lascio prendere dla panico, una sensazione di oppressione, come se una bolla pesasse su di me e mi schiacciasse, mi rendo conto che quello che ho davanti è un ragazoz e non un cervo, che voi soffrireste..ma non sono lucida..le miea zioni sono dettate dal puro panico... >. Mi rendo conto che sto ansimando, mio padre mi stringe circondando il mio corpo con le braccia.
< Non gli farai del male, Nes...non ti preoccupare...però devi promettermi una cosa... >, aggiunge tenendomi per le spalle in modo da aver il mio viso davanti al suo. Mi guarda in modo serio, poi espira sonoramente: cosa dovrei promettere? Di non azzananrlo? non vederlo più? Non andare più a scuola? qualunque cosa pur di non provare più quel senso di panico. annuisco impercettibilmente. < Non devi...per nessun motivo..promettimelo.....non devi innamorarti di lui.... >. Spalanco la bocca: davvero crede che possa innamorarmene? Non riesco a stargli vicino più di un secondo senza avere una crisi isterica e scappare via come un'esaurita..come potrei innamoramene? So a cosa sta pensando: sta rivedendo in me se stesso, tutta la sua storia. mi divincolo dalla sua presa.
< Io non sono come te... >, gli dico soppesando le mie parole e il tono.
< Non lo metto in dubbio..ma devi promettermelo Nes... >, insiste ancora. Mia amdre fa un passo avanti, con un sorriso ironico sul volto.
< promettertelo edward? Adesso potrebbe prometterlo, e poi? L'amore è irrazionale, non può imporsi di non innamorarsene...tu te l'eri promesso, e guarda qual'è stato il risultato... >, dice a voce bassa.  Mio padre si volta di scatto a guardarla.
< Lei non è come me, l'ha appena detto.. >
< lo so..ma non chiederle di promettere...potrebbe essere costretta a non rispettare la promessa.. >, conclude lei muovendosi verso suo marito. Mio padre la guarda, poi alza le spalle. Ho bisogno di lasciare quella casa.
< chiamo Jake... >, dico semplicemente. Non che qualcuno di loro avrebbe provato a impedirmelo, ma era per informarli.
< Nes....puoi gentilmente spiegarmi per quale motivo tua zia alice ha appena visto un fattorino bussare alla porta di casa nostra con un mazzo di rose rosse e una rosa bianca? >, dice improvvisamente mio padre.
< cosa???? >, sbotto io sorpresa. Che jake avesse deciso di farmi una sorpresa? Ma per cosa?
Non passano più di due minuti che bussano alla porta. Corro ad aprire e mi trovo davanti un uomo sui 30 anni, una divisa a riche verticali bianche e bli e un cappellino in testa, tra le mani un mazzo di rose rosse con esattamente al centro una rosa bianca. Simbolo di scuse. Cos'aveva combinato Jake per scusarsi? E me le aveva mandate Jake?
< Reneesme cullen? >, chiede l'uomo. come se non lo sapesse: mi conoscono tutti in questo buco di città. annuisco e mi porge le rose, voltandosi poi per salire sul suo furgoncino delle consegne.
Mi chiudo la porta alle spalle e afferro il biglietto.





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Capitolo 9
*** Una nuova settimana ***


Allooooooraaaaa!!
ragazze, mi fate emozionare davvero...i vostri commenti sono bellissimi!!!
Sono la ragione che mi spinge a scrivere!!Grazieeeee!!!!!
oneofthegirls01: non so neanche come mi è venuta la litigata in mente, però mi è usicita così, in un momento di sclero..e alla fine l'effetto è risultato bello!XD
Yum: ti svelo un segreto...*me abbassa al voce e porta una mano vicino alla bocca con un'espressione perfida*...l'ho fatto figo apposta, così almeno regge il confronto con l'amore di Jake!XD
Razorbladekisses: Bella ha tirato fuori i bei dentini che la trasformazione le ha doanto e che usava solo per mangiare..XD
Sabry_Cullen: anche questa del sangue mi è uscita in un attimo di degenero...!!XD me è proprio malata..però si prende sempre cura di te..!!
_Niki_: vedo che condividi i miei degeneri..!!XD Ogni tanto qualche litigata coniugale ci sta pure, altrimenti l'eternità diventa monotona...XD XD
Rakiy: eeee una nuova arrivataaa!! Benvenuta tra nooooi!!E soprattutto, ti dichiari automaticamente pronta a sopportare i miei degeneri quotidaini..questa fan fiction è anta prorpio da uno di quei degeneri, e sono motlo contenta che finalmente a qualcuno non vada giù al coppia Nessie/Jake..almeno qualcuno fa il tifo per James, anche se siete un pò pochine..XD
Balenotta: eeeeee queste roseeeeee...!!Chissà chi le ha mandate..però sto iniziando a pensare di diventare troppo prevedibile..o forse siete voi che mi leggete nella mente??O.o
altovoltaggio: un riavvicinamento ci voleva....e naturalment eho un ble pò da scirvere prima della fine. un bel finale ce l'ho già in mente, e posso dirvi sin da ora di non cerdere ce al penultimo capitolo la storia sia finita, perchè c'è semrpe l'ultimo..ma ancora abbiamo mooolto tempo!
Ancora mill graaaaazieeeee!!Spero di elgere ancora i vostri commenti!kiss

Capitolo 9: Una nuova settimana

Stringo quel biglietto tra le mani. Se mi ricordo bene il significato dei fiori, quella composizione è una richiesta di scuse. ma chi è che mi chiederebbe scusa? Oddio, vuoi vedere che Jake mi ha fatto le corna??? No, Nes, è impossibile...non lo farebbe mai. Allora Jenny ha rivelato qualche mio segreto a Calvin e adesso lo sa tutta la scuola...!No, impossibile, oggi nessuno mi fissava strano. Mio padre si scusa per non avermi comprato un'auto? Naaaaaa...
Apro il biglietto che sono ancora appoggiata alla porta.

Se conosci il significato dei fiori probabilmente avrai già capito. Se invece non lo conosci, beh, questa è una richiesta di scuse alla ragazza più dolce della scuola, che temo di aver fatto arrabbiare. E adesso vorrei rimediare, visto che non vuole più rivolgermi la parola. Spero domani di poter incontrare i tuoi occhi anche solo per una volta: mi basterebbe per sapere che mi hai perdonato.
                                                                                                                                                                                                                                                   James

James. Non mi era passato minimamente per il cervello che oggi devo essergli sembrata un'assatanata quando sono scappata via come una furia. Perfetto, adesso crede che ce l'abbia con lui per un motivo che neanche si spiega. E mi ha mandato dei fiori. Questo ragazzo mi fa venire il mal di testa: dopo che gli ho irrimediabilmente rovinato un vestito al ballo di Natale, dopo che l'ho mollato come un deficiente quando gli avevo assicurato al mia presenza a una giornata a Port Angeles, dopo che ero scappata via come una che non voelva più vederlo in tutta la vita....lui mi manda i fiori. Ma è scemo???
< No, è solo un gentiluomo.... >. La voce di mio padre arriva dritta nell'ingresso. Entro in salotto poggiando l'enorme mazzo di rose sul tavolo, lasciando che mai zia Rose lo contempli con uno sguardo di rimprovero verso lo zio Emmet.
< Quando la smetterai di sbirciarmi nella mente papà? >, chiedo infastidita.
< Stavo solo controllando che fossi ancora in grado di intendere e volere...e tra parentesi, visto che ne stiamo parlando, non ti chiederò mai scusa per non averti comprato un'auto.. >, si affretta a precisare.
< Alla mamam ne hai comprate due! >, controbatto io.
< tua madre rischiava di farsi ammazzare solo se si affacciava alla finestra, Nes...in questo ringrazio che tu nona bbia preso da lei.. >, dice lui tranquillamente. ok, quando fa così mi viene voglia di saltargli addosso mirando alla gola. Padre o non padre. Potrei sempre dire che si tratta di mio fratello. Ma mia madre non me lo perdonerebbe mai, meglio evitare. Certo Jake ne sarebbe felice. < E in ogni caso..ci ha già pensato tuo nonno...... >. la sua voce mi riporta alla realtà. Lo guardo sgranando gli occhi: qualcuno lassù deve volermi proprio bene!
< Co..cosa? >, dico senza fiato. Mia amdre mi guarda divertita, contagiando ache mio padre.
< Vai a guardare fuori Nes.. >, mi dice lui divertito.
Corro verso a porta d'ingresso e la spalanco: davanti a me c'è una bellissima auto, un'Honda Jazz indaco, nuova, lucente e tremendamente bella. la guardo a bocca aperta, mentre dietro di me sento il braccio di mio padre cingermi le spalle. Alzo la testa per guardarlo e vedo che l'altro braccio è stretto intorno alla vita di mia madre, mentre il viso è inclinato verso di me, con il suo solito sorriso sghembo a illuminarlo.
< Tutta tua, il regalo di Natale in ritardo di tuo nonno Charlie..e non dire che non ti vuole bene... >, mi dice divertito osservando la mia espressione. Credo di essere caduta in stato catatonico.
< vado subito a ringraziarlo..!! Non lo vedo da tanto! >, dico entisiasta. In effetti, il mio nonnimo tanto umano mi manca. A lui sicuramente non anca il mio ragazzo: da quando lo aveva visto trasformato, stentava a stare tranquillo nella stessa stanza con lui.
< Il nonno oggi non è a casa, Nes...potrai andarlo a ringraziare domani..e mi ha detto di riferirti che quando andrai a trovarlo vuole sapere come ti trovi a guidare queste macchina! >, mi dice mia madre indicando l'auto nuova fiammante e tendendomi le chiavi. non me lo faccio ripetere due volte. Stringo forte in un abbraccio sia lei che mio padre, per poi stampare a quest'ultimo un baci sulla guancia: il nostro rapporto ormai iniziava ad avere qualcosa di morboso. Corro verso la macchin,a aprendo lo sportello e infilando la chiave. l'odore di nuovo mi colpisce le narici, mi mancherà un pò il profumo di mia madre dei sedili della Volvo. Se non altro, adesso non può obbligarmi a verniciare questa, se si graffia! Giro la chiave, sentendo il rombo del motore chiaro e forte: premo sull'accelleratore, allontanadomi da casa.
Il bello di avere un padre come il mio è che non ho bisogno di dire quando torno. Mi basta solo pensarlo.

La macchina fila che è una meraviglia, sono già furoi dal bochetto che circonda la casa di famiglia. Accendo il riscaldamento e la radio: non riesco a vivere nel silenzio, ho costantemente bisogno di un sottofondo.E la musica è il migliore.  "Ottimo modo per iniziare un pomeriggio come tanti qui a Radio 203.15, al radio dei vostri cuori nella vostra città preferita. Un saluto a tutti dal vostro Dj Mike e naturalmente dai nuvoloni di Port Angeles, che non ci abbandonano mai! Iniziamo la nostra ora in mia compagnia parlando di.....amore! Cos'è per voi l'amore? naturalmente aspetto le vostre e-mail, non vorrete che parli tutto da solo, eh? Ecco una bella e-mail! Allora, leggiamola...A-ah, è Ashley che ci scrive e ci dice: per me l'amore è irrazionale, è morboso, è il bisogno costante dell'altra persona, è il sacrificarsi in ogni caso senza che il sacrificio risulti pesante...uhmm, ottimo Ashley! Ne leggiamo un'altra, ancora da una ragazza, Martha! Vediamo cosa ci dice: l'amore? l'amore è qualcosa che sia di provare, che senti dentro, non sono mai gli altri a dirti che sie innamorata, devi essere tu a capirlo. nasce da dentro, ti ritrovi a pensare costantemente a quella persona, senza sapere enanche perchè, il cuore ti batte. E ti sembra di gran lunga migliore di ogni altra persona tu abbia mai conosciuto. Grazie Martha, davvero illuminante! Naturalmente, se qualche ragazza ha voglia di innamorarsi, il numero dels ottoscritto è appeso nella baheca della nostra radio! Adesso passiamo all'ultima e-mail prima di lasciari a uan bella canzone! Quest'ultima è di Isabella, dalla vicinissima Forks!". Stringo le mani intorno al volante. Isabella?? Da Forks?? Possibile che sia mai madre? "Leggiamo cosa ci dice Isabella: credo di sapere cosa sia l'amore meglio di chiunque altro, perchè il mio è stato semrpe un amore proibito che ha trovato riscatto dopo mille peripezie..la tipica ragazzina imbranata e bruttina di cui si innamora il figo della scuola..ma non tutto è come sembra e foprse adesso quanlcuno starà ascoltando al radio e avrà già capito di chi sto parlando. Sono passati anni dal mio matrimonio e sono innamorata come allora...posso dire con sicurezza che l'amore è indefinito, morboso, che ti lascia sulal pelel mille brividi, che ti strazia il cuore a ogni litigio, che ti fa sacrificare senza che te ne renda conto, che ti lascia papgata, che ti fa salire su fino alle stelle, che ti fa sognare. L'amore non è amicizia, non è riconoscenza verso una persona che ti è stata vicina per anni e ti ha sempre amato. Non è stare con il tuo migliore amico e credere di essere felice...è stare con uan persona che ti rallegra il cuore quando sorride, che ti uccide quando piange, che ti porta in alto quadno ti accarezza. Questa mail non vuole ottenere nulla, ma spero che in questo momento, una persona speciale la stia ascoltando. Ti voglio bene piccola mia. Ma l'amicizia non è amore...molto bella questa e-mail e chissà che la persona a cui è indirizzata non sia in ascolto! Magari facci un cenno, potresti rispondere con una mail anche tu! ma adesso passiamo a una bella canzone di quelle che piacciono a me, Iris dei Goo Goo Dolls..un amore impossibile, siamo anche in tema! ". Sè mia madre. Mia amdre che non ha mai voluto dirmi nulla, adesso mi parla tramite la radio. per dirmi cosa poi? Che l'amicizia non è amore. Crede forse che io non ami Jake? Premo con forza sull'accelleratore, le ruote sgommano sull'asfalto con una leggera puzza di bruciato. Non mi importa, continuo a muovermi per le strade cittadine, dovrei andare da Jake. La canzone che mi scorre nelle orecchie mi aiuta a rilassarmi, sento l'irritazione scorremi sulla pelle lentamente e giro il volante per voltare l'angolo: il campo da basket del quatiere è occupato da ragazzi che tirano a canestro. Ho un tuffo al cuore, mentre due occhi blu mi si proiettano nelal mente. James. Faccio un respiro profondo mentre accosto: devo solo ringraziarlo. Stai calma, Nes, respira: hai ringraziato milioni persone nella tua vita. che sarà mai?
Scendo dalla macchian facendo scattare l'antifurto con un lettero Tic dietro di me: varco la rete stringendomi nel cappotto e individuo le figure che stanno giocando: Calvin, Matt e altri quattro raazzi che non  riconosco. Lui non c'è. Ok, nes, adesso puoi scappare..cioè, allontanarti con discrezione, piano piano..nel modo più veloce che conosci.
< Nes! Ciao! >. Calvin mi ha visto e si sta sbracciando verso di me. Tanto vale cominciare la recita, iniziando con il stamparmi un bel sorriso sul viso. Cammino avvicinandomi a lui, mentre gli altri hanno smesso di giocare e mi fissano.
< Ciao Calvin!  Sono passata per un saluto... >. Tono indifferente. Non mi sembra il caso di far cenno alle rose.
< Perchè non resti? tra un pò viene Jenny..e forse anche john, sempre che non se la faccia sotto.. >, aggiunge diverito. mi lascio andare a una risata, qesta volta sincera. Se Jenny avesse deciso di mettersi con lui, avrebbe avuto tutot il mio appoggio. Almeno lei sarebbe stat felice. una ttimo, am anche io lo sono, no?
< Ehm...veramente stavo andando da Jacob...sono passata per salutare..c'è James? >. ok, Nes, bravissima, tiralo fuori con indifferenza, certo s eil cuore rallentasse e le guance non diventassero viola, sarebbo molto d'aiuto. Clavin si lascia scappare un sorriso, am torna presto a un tono normale.
< guarda, è andato una ttimo al bar dietro l'angolo a prendere una bottiglia d'acqua...sarà di ritorno tra due secondi, vuoi aspettare? >, mi chiede speranzoso.
< Si..mi siedo lì, voi giocate pure.. >, gli dico avviandomi verso gli spalti. D'altronde, non avrei più avuto opportunità di ringraziarlo se non lo avessi fatto adesso. Non avevo avvisato Jake del mio arrivo, potevo permettermi di tardare: magari lo chiamo adesso e loa vviso, non vorei che si preoccupasse.
< Ciao... >.
Alzo la testa con tanta forza che il cellulare quais mi scappa di mano.
< Ciao James... >. Non riesco a dirlo più forte di come ho fatto: sono rimasta abbagliata dalla freschezza diq eugli ochc, dalllo splendore nel vedermi: in effetti, credeva c el'avessi a morte con lui, vedermi lì' deve essere stato uno shock! mi alzo fermandomi davanti a lui. < volevo...sono passata per ringraziarti..e per dirtti che non sono mai stata arrabbiata con te e mi dispiace che tu lo abbia pensato e abbia speso dei soldi che..  >. Sempre la stessa storia: quando sono in imbarazzo inizio a blaterare frasi sconnesse. ottimo, direi! James mi porta le mai sulle spalle, abbassando la testa e fermandosi davanti al mio viso, ridendo.
< hey hey hey! Calma! Dovrei essere io a chiederti scusa, e tu ti innervosisci?  >. Sospiro e le sue mani lasciano le mie spalle.
< Scusa...è che è stata una sorpresa..il fattorino e...ok, lasciamo stare...ti devo ancora i soldi della lavanderia.. >. Altra ceritinata. ma di dove mi escono vorrei sapere' posso sentire i miei neurono prendersi a calci a vicenda. E naturalmente, James ride di nuovo.
< Dimenticatene ok? Figurati, è tornato pulitissimo in lavatrice, stai calma...sono felice che....beh, mi ha fatto piacere che tu sia venuta fin qui...resti un pò? Calvin ha detto che adesso arriva Jenny... >, mi chiede con quegli occhi tanto blu da sembrare irreali.
< ehmmm >. Non cedere, Nes, non cedere. devi andare da Jake. < Chiamo Jacob per avvisarlo che faccio tardi... >. Ho ceduto: io sono completamente cretina. Prendo il cellulare e con un sorriso Jam,es si allontana, lasciandomi almia privacy. E in un attimo sento l'urlo di sorpres di jenny: deve essere appena arrivata e deve avermi visto. Quando dall'altra parte del telefono la chiamata è aperta, non aspetto neanche che Jake dica pronto.
- Jake? Sono io..
- Jacob non c'è.
Mi fermo. Una voce di donna che riconosco essere quella di Leah. per quale motivo ha il cellulare di jake?
- Oh..ok..
- per la cronaca, sono Leah..Jacob è con gli altri, mi ha lasciato a prendermi cura di casa sua..non ci sarà per qualche giorno, ha detto che ti chiama quando torna...
Altro colpo. Fuori per qualche giorno^? E per quale motivo non mi avrebbe detto nulla?
- Va bene grazie..ciao..
Dall'altro alto al comunicazione i chiude di scatto. Molto educata Leah, davvero. un mostro di educazione e simpatia!
< Amore mio!!!!! >. qualcosa, o meglio qualcuno che profuma di pesca, mi salta addosso. jenny.
< Jen,. mi stai soffocando! >, le urlo con voce strozzata.
< amore, prima che tu prend aimpegni, stasera pigiama party da me!!e non voglio scuse, Jacob o non jacob!! >, precisa con tono di minaccia. le sorrido e aprendo il flip del cellulare.
< Dammi il tempo di chiamare i miei.... >
La vedo correre esaltata per tutto il campo saltando poi su Calvin. Non credo che questo vizio se lo toglierà mai di dosso.
- Nes?
- Ciao papà! ascolta stasera dormo da Jenny, più tardi vengo a prendere il necessario. Dì alla zia Alice s epuò prepararmi lei la borsa, mi fido del suo stile, ma non far avvicinare asoslutamente mamma! E per quanto riguarda la mamma, dille che deve smetterla di mandarmi messaggi subliminali tramite la radio!
- Cosa?
- Lei capirà, papà!
- Voi due siete proprio strane! Oh, nes, ha chiamato Jacob dopo che te ne sei andata..ha detto di avvisarti che starà via per tutta la settimana con il branco, torna lunedì e non preoccuparti della casa, ci pensa Leah..
- Si, lo so..un mostro di educazione leah..!
- E' successo qualcosa?
- no papà, no...ora vado, sono al campo da basket con Jenny e alcuni compagni di scuola..
- C'è lui?
- andrà tutto bene, ci ho parlato e non ho neanche sentito il profumo...tranquillo..a dopo!
- Stai attenta...ciao!
Chiudo il cellulare. Una settimana senza Jake. E non mi ha neanche salutato prima di andarsene, avrà avuto fretta. Ma stranamente, la cosa non mi strazia il cuore come mia madre ha detto che dovrebbe. Io  sono proprio strana.

< Ripetimi per quale motivo dovrei dirti di si, Jen? >
< Perchè altrimenti metto su i miei occhioni blu da cerbiatto messo sotto da un'auto e ti corrompo! >
< Ho già fatto sufficientemente esercizio con quelli di James! >
< Ma io non sono una donna Calv! >
Solita scaramuccia tra amici in una pausa del gioco. Sono seduta sgli spalti, accanto a me c'è Calvin e nel gradino sotto di lui, pogiata tra le sue gambe, c'è jenny: accanto a lei, James si friziona i capelli con una mano, mentre gli altri quattro ragazzi intorno a noi guardano divertiti la scena. la sera è già scesa da un bel pò, dovrei andare a casa a prendere le mie cose ma mi piace rimanere lì.
< Ok, J.J, hai ragione! Non guardarmi così Jen!...Ok ok lo farò! contenta?? >, sbotta poi nascondendo una risata tra  i capelli di Jenny.
< Contentissima! Ohi io devo andare a casa, Bonnie sarà da me tra poco!  >, dice poi Jenny alzandosi di scatto, scompigliandosi il caschetto scalato con una mano. Calvin si alza dietro di lei.
< Devo andare anche io, mi concedo una bella doccia.. >
< ok Calv, andiamo.. >, dice James alzandosi.
< Amico, dovrò lasciarti a piedi questa volta...devo sbrigare una cosa..tanto casa tua non è lontano no? >, dice Clavin scusandosi con gli occhi.
< Calv, hai dimenticato che siete ufficialmente ospiti a casa mia per la cena? >, interviene jenny. Non riesco a capire perchè, ma mi sento stranamente in trappola. Come se inorno a me qualcuno, tiopo Jenny e Clavin, avessero intessuto una ragnatela della quale io ingoravo l'esistenza.  E me ne convino quando Jenny mi fissa in modo abbastanza eloquente. mi alzo, sistemando i pantaloni con un colpo.
< Ti do un passaggio io James, ma prima devo passare da casa a prendere la mia roba.. >, dico tutto d'un fiato, prendendo el chiavi dalla tasca. Jeny esulta in silenzio, fino a quando non la fulmino con lo sguardo.
< Grazie lo stesso Nes, ma posso andare anche a piedi, non vorrei crearti problemi.. >, dice lui a voce bassa.
< nessun problema, devo inaugurare l'auto che mi ha regalato mio nonno! Su, andiamo..Jenny, a casa tua tra quindici minuti al massimo! >, dico poi iniziando a camminare. Sento i passi di James dietro di me, un rumore regolare, leggero,  accompangato dal suo respiro. raggiungo al macchina facendo scattare l'antifurto: infilo le chiavi, facendole girare e quando senti chiudere lo sportello al mio fianco ingrano la marcia. La radio si acccende automaticamente, e il dj che mi aveva accompagnato all'andata sta ancora parlando: non dico nulla, preferisco lasciamri cullare dall voce forte che esce dagli altoparlanti. "...quando è folle.. Grazie anche a Johnatan per quetsa sua mail! ancora su radio 203.15 a chiederci cosa è per voi l'amore! Abbiamo davanti a noi ancora mezz'ora e come vi ho promesso prima della pausa pubblicitaria, leggeremo una mail di risposta a quella di isabella, da Forks! A rispondere è Jessica, da Seattle, che dice: Bella! Non so a chi sia rivolta quella mail, ma sapere che sei ancora felice mi riempie il cuore di gioia! chi l'avrebbe mai detto che tu e cullen alal fine vi sareste sposati! però devo ammetterlo, al tuo matrimonio eri bellissim, più bella di me, e sai quanto mi costi scriverlo...hai perfettamente ragione, l'amore non è amicizia..sono felice di trovarti bene, spero presto di poterti rivedere, magari a una bella riunione! Una vecchia amica per la nostra Isabella da Forks a quanto vedo! e proprio adesso ne è arrivata un'altra, questa volta da Mike, che ci scrive addirittura da Washington! Anche lui parla a Isabella: sono n vecchio amico di Bella, anche io c'ero al suo matrimonio..e devo dire che non ci fosse stato cullen, adesso magari saresti con me! mah, contenta tu! Hai perfettamente ragione, l'amore è irrazionale, ma ogni tanto ci vuole un pò la ragione per..". Non ce la faccio più , stacco la mano dal volante e camio stazione,. le note di una canzone anni ottanta riempiono l'abitacolo, ma non mi importa.
< Erano amici dei tuoi? >. James fa quella domanda a voce bassa, come se temesse di rompere un equilibrio.
< Come hai fatto a capirlo? >
< Se non ci fosse stato Cullen..non ci sono molti Cullen a Forks, soprattutto sposati con una certa Isabella da Forks.. >, risponde come se ofsse la cosa più normale dle mondo.
< Non ci avevo pensato...si, erano amici dei miei genitori, la coppia più chiacchierata della scuola..e il matrimonio più chiacchierato di forks...e adesso stai per ammirare casa Cullen.. >, dico io ridendo, con un tono fintamente entusiata. Chiunque a Forks avrebbe ucciso pur di torvarsi al suo posto: svolto per immettermi nella stradina che mi avrebbe portato a casa.
< Immersa nel verde eh? >, mi chiede guardando il paesaggio correre fuori dal finestrino.
< non hai ancora visto nulla.. >, aggiungo pigiando sull'accelleratore.
In un attimo  i fermo davanti casa, il cuore batte all'impazzata. Inchiodo, mantenendo le mani sul volante. 
< Wow! una reggia! >, dice meraviglaito osservando la casa con attenzione.
< uhm, modestamente... >, dico battendo le palpebre velocemente. Poi cala un silenzio carico di attesa.
Dovrei invitarlo a entrare? E come avrei spiegato il fatto di avere un nonno poco meno che trentenne?
< Vai pure, ti aspetto qui.. >, mi dice, probabilmente cogliendo il mio imbarazzo. Gli sorrido scendendo dalla macchina e salendo le scale che mi portano a casa. Infilo le chiavi e apro la porta, raggiungendo il salotto dove la mai famiglai mi fissa. negli occhi di mio padre leggo il rimprovero.
< La mai borsa? >, chiedo con indifferenza.
< l'hai portato qui, nes... >, dice semplicemente mio padre. Un righio gli nasce nel petto, ma mai madre gli poggia una mano sul torace, fermandolo.
< So che hai ascoltato la mai voce alla radio... >. fa uan pausa, probabilmente si aspetta una risposta, che le dica io amo jake e cose del genere. una risposta che non arriva. < La borsa è sul divano..ora và, il tuo amico ti aspetta...stai attenta.. >, mi raccomanda con un sorriso. Si sta facendo dei film, dei viaggi mentali, lo so: non posso permetterglielo. prendo al borsa.
< Non ti ho risposto... >. lei mi sorride, come se avessi appena detto la cosa più ovvia del mondo. 
< Il tuo silenzio è la risposta che mi aspettavo... >
< attenta, Nes...e mangia spesso.. >, mi raccomanda mio padre.
< Sto bene papà..per tutto il pomeriggio il suo profumo non mi ha dato minimamente fastidio...vengo domani dopo scuol, ho con me tutto l'occorrente....ciao, vi voglio bene! Grazie per i vestiti zia!! >, urlo mentre corro verso l'uscita con la borsa a tracolla. Getto al borsa nel sediel posteriore, poi apro la portiera per entrare in macchina, accomodandomi sul sedile, euforica. James mi fissa divertito.
< hey, hai fumato qualcosa? >, mi chiede.
< assoltamente no..ma credo che questa sarà la settimana più bella della mia vita!!! >
Poi premo sull'accelleratore e, alla velocità massima che il mio buon senso mi concede, con i finestrini aperti, lascio che la gelida aria di gennaio mi scompigli i capelli.





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Capitolo 10
*** Una litigata con papà ***


Passiamo ai ringraziamenti..
Razorbladekisses: mamma mia con tutte queste domande mi sembra davvero di aver scirtto un triller...!XD presto tutti questi interrogativi verranno chairiti...grazie del commento!!
_Niki_: grazie Niki! sai quello che hai scritto è esattamente l'effetto che volevo ottenere: lui che magari al ama  e lei che invece ci sta perhè ormai è la cosa giusta da fare ed è una routine..e ci sono riuscitaaa!! Jenny e Calvin..non stanno "ancora" insieme, ma prestissimo leggerai una grande novità!
Yum: sono felcie che ti piaccia così tanto da seguirla ogni giorno..!XD Beh, a essere sinceri non so quanto sarà lunga, perchè la scrivo a braccio, sul momento. Aveva anche progettato un finale che adesso però non mi convince più tanto....uhmm...posso assicurarti però che ancora ho un pò da scrivere..XD
altovoltaggio: sono felice che nonostante la piega della storia non sia tra le tue preferite, continuerai a seguirla...!Vuol dire che allora riesco a suscitare un pò di curiosità e qualcosa la so fare..XD
PrincessMarauders: mi fa molto piacere che la storia ti intrighi! spero che ti piacerà anche il prossimo capitolo!
Rakiy: ihihihi! James ha detto che passerà in settimana a ritirare al targa e che è molto felice di aver vinto!Ti manderà presto delle rose!!XD XD E in attesa di altri sviluppi, ti lascio al prossimo capitolo dopo un enorme grazieee!!!
Ancora grazie a tutti quelli che aggiungono la fan fictionai preferiti ancora adesso, e anche semplicemente a chi ha la pazienza di elggere fino a qui!
Appuntamento alla prossima!Un bacio, da Sele!


Capitolo 10: Una litigata con papà

< JENNY CONSIDERATI MORTA!!! >
Bonnie si alza inseguendo jenny per tutta la casa: che esagerazione. Certo le aveva rovesciato addosso un secchio d'acqua ghiacciata, ma io non avreimai reagito inseguendola...l'avrei messa direttamente al rogo!!!
< Vai bonnie!! >, urlo io seduta sul divano, masticando die pop-corn.
< Hey, sembri al cinema. >
Mi volto verso la voce che ha aprlato. James mi fissa divertito, la faccia piena di nutella. jenny si era divertita molto a sporcare tutti con le sue dita completamente piene di nutella.
<  Tu invece sembri appena uscito dal film che sto guardando..al fabbrica di cioccolato..!! >, controbatto io, soffocando uan risata. luia fferrai un tovaglioso e cerca invano di pulirsi, am la cos anon gli riesce particolarmente bene.
< dai qui, và.. >, dico afferrando il tovagliolo. Mi sporgo verso di lui, la maglia larga che indosso per dormire si alza, scoprendomi un pò le gambe, ma non me ne curo, sono ancora sufficientemente coperta. passo il sottile tovagliolo sul suo viso, facendolo sussultare. La sua pelle è calda, soprattutto in confronto alla mia, sempre troppo fredda: lo strato di carta scorre sulla sua pelle, sugli zigomi, sul mento, lungo la mascella, portando via le macchie. mi ritrovo ferma a fissarlo negli occhi, le labbra dischiuse e la mano ancora incollata al suo zigomo. I suoi occhi blu mi fissano curiosi, caldi, il suo fiato caldo che esce dalle labbra appena dischiuse mi colpisce al viso.
< Nes, c'è una ragazza al...oh, scusate! >. Mi allontano velocement,e andando a fuoco. Quanto eravamo vicini? abbastanza perchè qualcuno potesse formulare strani pensieri? Poggio il tovagliolo sul duvano, fissando Bonnie che aveva abbassato lo sguardo.
< Chi c'è? > chiedo ostentando indifferenza.
< Una ragazza al telefono, ha detto di chiamarsi Rosalie... >, dice interrogativa. mi alzo di scatto. Cosa vuole mia zia a quest'ora? Raggiungo la cucina deserta con bonnie al mio fianco che fruga nel frigorifero e afferro il telefono.
- Rose?
- Nes, sono la mamma...
- Oh, dimmi!
- Va tutto bene?
- Si, perchè?
- Nulla, nulla..ascolta, il nonno voleva sapere se domani dopo scuola vai da lui..
- Si certo! non l'ho ancora ringraziato! Digli che sarò lì subit dopo scuola, non ci sono problemi! Ciao, un bacio mam..ehm, cioè, un bacio a mamma e uno a papà!
- Non sei sola vero? un bacio, piccola mia, divertiti..
Chiudo il telefono trattenendo un sospiro di sollievo: stavo per farmi scoprire. Mi volto indifferente verso Bonnie, afferrando con un dito un pò di gelato dalla scodella che la mia amica aveva poggiato sul tavolo. Mi stava fissando con uno strano sorriso sul viso.
< Bonnie...hai di nuovo mangiato la soia e hai l'allergia? >, l'apstrofo scherzando.
< No, Nes...stavo solo cercando di stimare quanto tempo sarebbe passato prima che Mr. asso del basket avrebbe portato il viso in avanti per baciarti! >, dice con leggerezza, scoppiano a ridere davanti il mio volto scandalizzato.
< devo ricordarti che ho un ragazzo? >, sbotto io.
< E devo icordarti che per tutta la settimana non c'è e che nonostante ciò non ti sei addolorata per nulla? >. Viva Bonnie e la sua sincerità! < Tu non lo ami, Nes! Ammettilo! ormai il costro è solo affetto, di quello che nasce nelle coppuie sposate da 50 anni che ormai stanno insieem più per abitudine che per passione! e tu non lo hai mai amato! >, continua.
< non è vero!!! >, sbotot io. Ma la voc emi trema, non so se per il nervosismo o perhè in fondo aveva ragione lei. < e poi..l'affetto è una bella cosa, la passione prima o poi sarebbe andata via in ogni caso e... >
< ragazze! jenny vuole mettere il film! >. La testa di calvin è spuntata dallo stipite della porta. Bonnie mi fissa un attimo, poi scuote la testa e mi supera, lasciandomi nella stanza sola a portare il gelato.
Quando entro in sala, gelato alla mano, il film non è ancora iniziato: lo poggio sul tavolino e mi accoccolo in un angolo deld ivano, accanto a Bonnie che mi guarda severa.
< Oh, nes, una ragazza ha chiamato per te prima che arrivassi oggi e ha lasciato un messaggio! >, mi dice all'improvviso Jenny. la guardo interrogativa: chi poteva essere? mia madre? < ha detto di chamarsi leah..e che a casa non ci sono asciugamani puliti..è un codice o i tuoi hanno deciso di adottare una figlia? >, mi chiede, pi i passa il telefono. Compongo il numero, con rabbia: quella casa è il mio territorio, e nessuno deve permettersi di toccarla. Sto prorpio diventando pazza: sono gelosa della casa, invece che dle mio ragazzo. M ain fodno io mi fido di lui.
- Si?
- Sorpesina Leah! ti stai divertendo?
- Mancano gli asciugamani..
- Jake ne tiene sempre di riserva nel mobile in camera da letto di Billy..
- Grazie, ciao..
- Leah?
- che c'è?
- Attenta a dove metti le mani..
- Naturalmente sanguisuga..
Tu-tu-tu. Mi ha chiuso in faccia. Di nuovo.Ok, ufficialmente, la odio. Batto il telefono sul divano, sbuffando sonoramente.
< Nes? Qualcosa che non va? >, mi chiede Jenny. fa per alzarsi, epr portarmi a parlare in un'altra stanza, ma ormai è tardi , sto per esplodere.
< Oh, no, tutto a posto!!A parte che il mio ragazzo è andato via per chisasà dove e ha lasciato il cellulare a unache mi odia, lasciandole anche la casa, anzichè lasciarla a me, per il resto cosa c'è che va male??????? >, scatto urlando. tutti mi stanno fissando.
< nes.. >, jenny cerca di calmarmi. Sospiro, chiudendo gli occhi e contando fino a dieci, cercando di distrarmi: è un trucco che mi ha insegnato mio padre e devo dire che funziona.
< Metti un film, jenny..ti prego, fammi distrarre..e fa in modo che non parli d'amore! Un bel massacro sarebbe più gradito! >, sbotto infastidita.
< Ehm..allora ninete titanic...va bene...>, inizia a rovistare tra i dvd con mani tremanti. odia vedermi arrabbiata, ma non riesco a calmarmi.
< Sui massacri, posso suggerirti, ultimatum alla terra, oppure licantropia... >, suggerisce Calvin. Ho un tic involontario sentendo l'ultima parola..e scopio. Corro fuori di casa, senza prendere il giubotto e mi allontano il più possibile per urlare in silenzio. mi fermo davanti un albero, imprecando: perchè me la prendevo tanto? Mi sentivo tradota, come se il mio migliore amico mi avesse accoltellato ale spalle. Appunto, il mio migliore amico, non il mio uomo. tutta quella sfuriata con Leah non aveva nulla a che fare, non me ne importava nulla: mi ero innervosita dopo quel momento imbatazzante con James. Perchè il cuore doveva accellerare così? perchè a me?? e se lo avesse fatto, se Bonnie non fosse arrivata? Che avrei fatto? Sarei stata in grado di allontanarmi?
< Nes.. >. Mi volto, trovandomi davanti Jenny. < Che succede? >, mi chiede preoccupata. avanzo, lanciandomi tra le sue braccia, ma le mie lacrime le ho versate tutte.
< Io....oh, Jen..avevo James così vicino, se..se mi avesse baciato che avrei fatto? Sarei stata capace di respingerlo? O avrei tradito Jacob? >, chiedo con voce strozzata. Jenny mi accarezza i capelli stringendomi.
< Se ti poni il problema..evidentemente con Jake non è tutto a posto, Nes... >. Mi stacco da lei con forza, mentre un'altra lacrima mi solca il viso. lei non può capire, nesusno può capire: non sanno che non sono come loro, che nella mia vita nessuno tranne Jake potrebbe innamorarsi di me e io sono destinata ad amare solo lui. Sono una mezza vampira, una mezza unmana, tra quali delle due razze potrei mai scegliere? e chi sceglierebbe mai me, dopo aver scoperto la verità? io non posso crescere, nessun umano passerebbe la sua vita con me. E nessun vampiro sarebbe abbastanza folle da reggere quella minima percentuale di umanità chje mi contraddistingue. Nessuno, tranne Jake.
< Perchè tutti credete che io non lo ami????? >, sbotto. janny arretra, gli occhi fermi e decisi.
< Perchè si vede, Nes! Lo guardi come guardi me o John! Come se fosse il tuo migliore amico! Non lo ami! Capisco che siete cresciuti insieme, che lui ti ami alla follia..ma non puoi prenderlo in giro per sempre... >. il suo oconcetto di semrpe non coincide per nulla con il mio. < Devi lasciarlo, Nes..starà male, ma non morirà di certo, cercherà di farsene una ragione e si innamorerà..forse addirittura più di quanto ami te... >. Mi sia vvicina di nuovo, prendendomi sotto braccio e scortandomi dentro, mentre con l'altra man cerco di asciugarmi le lacrime. No, jake non potrebbe mai amare qualcun'altra come ama me. Semplicemente perchè non può. L'imprinting è qualcosa che lo vincola, che ingabbia anche me. Adesso capisco cosa vuol dire mia madre quando mi dice che l'amore non è una gabbia, non è una trappola. Possibile che fossero bastati due ochcioni blu per mettere in crisi il mio mondo tanto solido? Eppure, non è solo Jake a essere legato a me dall'imprinting: io lo sono a lui dalla mia natura, perchè nessuno, umano o vampiro, accetterebbe mai di essere innamorato di me.

< Posso buttarla giù dal mezzo in corsa? Ti prego, Nes, posso?? >
< No, Bonnie..rischierei di rovinare la macchina nuova... >
< Cioè, io vi dico che mi sono messa con Calvin..e voi mi trattate così? Un pò di entusiasmo! >
< Jenny, eravamo entuasiate la prima volta che ce lo hai detto! alla 257sima un pò rompe i maroni!!!!! >.
Scoppio a ridere di fronte all'esuberanza delle mie amiche. Stiamo andando a scuola dopo la notte in compagnia e il malumore che mi aveva colpito è andato via improvvisamente: forse perchè il sonno è talmente tanto che il cervello riesce a coordinare una cosa alla volta.
< alla faccia della finezza, Bonnie! Nes, Nes parchegia lì! >, urla Jenny dal sedile posteriore indicando un posto vuoto accanto di fiaco a una vecchia auto rossa dalla vernice tutta scrostata.
< Andiamo! >. Ok, adesso la situazione sta diventando insostenibile. Non credo che reggerò a lungo gli sbaciucchiameti di jenny e Calvin! Nes, respira. Dovrei dar retta a mia zia rose quando mi consiglia di darmi allo yoga! Attraversiamo l'ingresso arrivando ai nostri armadietti.
< Qual'è la prima ora? >, chiedo con uno sbadiglio.
< Uhm..io e Jenny abbiamo spagnolo, tu storia.. >, dice Bonnie consultando l'orario appeso sul suo armadietto.
< Uhm, perfetto! un'ora soporifera! allora ci vediamo a seconda ora, con lo spagnolo? >m chiedo chiudendo l'armadietto.
< a dopo, amore...! >, mi dice jenny con un bacio sulla guancia, prima di trascinare via Bonnie che mi lancia un bacio con la mano. Ora di storia: decisamente uan delle mie preferite. Si, più o meno la amo quanto amo la compagnia di Leah. e ho detto tutto.

Ora di inglese. Un'altra delle mie preferite. Si, subito dopo quella di storia! Poggio svogliatamente i libri sul mio banco, accanto ad amy, una delle cheer-leader della scuola. Ero l'unica che le si potesse sedere accanto. perchè? Beh, lei è una cheer-leader e come tale disprezza tutte quelle che non lo sono. Naturalmente, escluse io, jenny e Bonnie. Avrebbe tanto voluto averci nel suo gruppo, ma a  noi non era mai importato.e in qualità di ragazze più popolari della scuola insieme alle cheer-leader (potrà sembrarvi strano ma anche la desolata scuola di Forks aveva delle cheer-leaders!), non potevamo essere messe sotto da lei. per cui, il nostro rapporto si riduceva a una reciproca sopportazione. Per fortuna, non è ancora arrivata: spero che arrivi in ritardo, con la prf già in classe: questo mi risparmierebbe il dovere di instaurare una cortese conversazione. Ma la prof sembra in ritardo. Ottimo! Poggio il mento sulla mano, scarabocchiando distrattamente sul libro di inglese.
< Buongiorno wonder woman...! Massacreari qualcun'altro nell'immediato futuro? >. Lo odio quando mi viene alle spalle! davvero, lo odio!
< ah ah, James..mooolto divertente! potrei decidere di massacrare te per esempio...se non la smetti di arrivarmi alle spalle! >, gli dico voltandomi e mollandogli un pungo sul braccio muscoloso.
< Oh oh!  >, dice con una risata. < Potresti mettermi paura, Nes! >
< Addirittura! >, rispondo per le rime. Lui si lascia andare a una risata, poi con un movimento della testa scosta il ciuffo di capelli che gli cade sempre sugli occhi.
< Hai visto la coppietta preferita della scuola? >, mi chiede poi, facendosi serio.
< Non l'ho vista ma mi è già venuto il diabete questa mattina, evitami i particolari, ti prego... >, lo imploro scherzosamente.
< Allora te li risparmierò....ascolta...visto che hai tutta la settimana da dedicarci, questo weekend sei disposta a venire con noi in una piccola gita in montanga? >, mi chiede speranzoso. Ce la posso fare. Si, il suo profumo non mi ha più creato problemi, ce la posso fare.
< Soltanto a una condizione..tienimi lontana la coppietta felice! >, dico ridendo.
< La voglio lontana anche io, tranquilla! Partiamo venerdì dopo la scuola ok? E naturalmente sarai a casa domenica pomeriggio....sei dei nostri? >
< Assolutamente... >, dico i sicura, mentre la prof entra in aula.
< Ci vediamo, Nes! >, mi dice James dandomi un buffetto sulla guancia, per poi allontanarsi con uno sguardo di scuse alla professoressa.
Ottima la prospettiva di un weekend in montanga: spero solo che mio apdre sia d'accordo. Per un attimo ho un birido e mi ritrovo a rivivere quel momento in cui  avevo avuto James così vicino. Eppure, il suo profumo non mi aveva causato problemi, non lo avevo proprio sentito. Com'era possibile? Si, John ha proprio ragione: io sono davvero strana.

< E come vanno le cose, Reneesme? >
< Tutto a posto nonno, grazie...e volevo ringraziarti per la macchina.. è bellissima... >
Sono a casa di mio nonno charlie, stiamo seduto al tavolo della cucina, con una cioccolata calda i mano. Lo guardo attentamente: i capelli sono più bianchi, così come i baffi, l pancia un pò più grossa, am l'espressioen più dolce. Da quando sua figlia lo ha lasciato per sposarsi, è cambiato parecchio: però resta sempre il burbero ed introverso charlie swan di sempre.
< Se avessi aspettato che te la comprasse tuo padre sarei morto! >, borbotta guardandomi.
< beh, alla mamma ne ha comprate due..e una di queste doveva essere mia..ma mi ci vedi a camminare con quel carro blindato? >, dico ridendo.
< A tua madre piaceva... >, dice lui a voce bassa. A mamma piacevano i finestrini oscurati dietro i quali nascondersi, penso io, ma non mi sembra il caso di dirglielo, quindi mi limito ad annuire. < e con Jacob, come va? >, mi chiede poi trattenendo il fiato. Non riusciva a capacitarsi del fatto che fossi cresciuta tanto in sette anni, nè tantomeno dle fatto che Jake fosse semrpe il solito diciassettene che ricordava, am preferiva non fare domande: si sarebbe evitato varie sedute dallo psicanalista.
< Tutto come al solito, nonno...sempre il vecchio Jacob.. >.
< tua madre mi ha detto che stste insieme adesso.. >. Ecco,a veva toccato il punto al quale voleva arrivare.
< Si,ormai da molto tempo.. >, bisbiglio poco convinta.
< Non mi piace Reneesme....era innamorato di tua madre, non mi sembra il tipo giusto per te adesso... >. Come come? Lui che lo aveva sempre adorato, adesso non..non me lo vuole accanto? Sgrano gli occhi, ma lui sembra non notarlo. < E so che non piace neanche a tuo padre...ma non sono io a dover giudicare, se tu sei felice..e la scuola? Va tutto bene? >, mi chiede cambiando rapidamente argomento. Cerco di mostrarmi indifferente.
< Mah, si, è pur sempre una scuola come tante..ho due amiche fantastiche! >, dico poi con entusiasmo.
< Oh, sono contento..e..non hai conosciuto nessun ragazzo? >. ok, mio nonno deve aver visto troppa tv oppure passato troppo tempo con Sue Clearwater.
< Ehm..si, dei ragazzi simpatici...giocano a basket... >
< Uhm, interessante.. >
< nonno? Hai per caso dell'attrezzatura da montagna? >, chiedo con calma.
< perchè?? >, mi chiede sgranando gli occhi, stranito. Ok, non lo avevo ancora detto ai miei, ma sono sicura che diranno di si.

< Assolutamente no!!!! >
La voce di mio padre è un ringhio profondo nella nostra piccola casa in mezzo al bosco. Ero tornata a casa con l'attrezzatura di mio nonno, ma mio padre non si era mostrato per nulla entusiasta all'idea.
< Ma papà.. >, protesto debolmente.
< edward, ragiona...sei sempre stato il primo a incoraggiarla a vivere una vita normale, a farsi degli amici, a dire che non è pericolosa..perchè adesso glielo vuoi proibire? >, interviene mia madre con tono conciliante.  Mio padre la guarda attentamente, soppesando le propie parole.
< Bella....lo so che non è pericolosa, ma...l'hai visto anche tu come è tornata a casa dopo essere stata con quel tipo per due minuti...con un taglio sul labbro e una crisi di panico! Posso lasciarla con lui addirittura per tutto il weekend? >
< Ma non mi ha più dato fastidio per tutto oggi! Non gli farò del male papà! Ti pregoooo..mi sento così sola senza Jacob... >. Ok, sto iniziando a implorare e quando arrivo a questo punto, di solito non è mai una buona cosa! MMio padre mi fissa con uno sguardo di scuse, am non sono pronta a cedere.
< Lo so, Nes...ma capisci anche me, sono tuo padre e ti voglio bene...non posso permettere che ti succeda qualcosa..il discorso è chiuso, ora va a dormire... >, mi dice voltandosi per non sostenere il mio sguardo. Sento le lacrime pungere gli occhi, non ho mai voluto così tanto una cosa in vita mia: sono disposta a tutto, inizio a bombardarlo di pesnieri carichi di odio represso, rabbia, rancore e lo vedo piegare impercettibilmente le spalle soto il loro perso. ma non si volta, non incorcerebbe mai il mio sguardo, perchè vedrebbe solo un pozzo senza fondo carico di odio.
< Smettila Reneesme!!! >, mi urla contro mia madre. estende il suo scudo fino a coprire suo marito, ma sa anche lei che è inutile. Posso contrastare ogni scudo, e lo sapiiamo bene tutte e due. ansimando, smetto del tutto di pensare: mio padre è immobile, so di avergli fatto del male. Non si volta.
< Scusami papà..non...non volevo... >, dico poi con voce appena udibile.
< Perchè ci tieni tanto ad andarci, Nes, eh? Deve esserci un buon motivo, non lotteresti con così tanta forza solo per un pò di compagnia!!! >, mi urla mio padre, sempre dandomi le spalle. il suo tono non è duro, solo deciso.
< Io....io mi sento ingabbiata da una vita che non ho scelto, papà....sono una mezza vampira che nessuno potrà mai amare s enon un licantropo, un evento quasi soprannaturale quale l'imprinting mi ha legata definitivamente e inesorabilmente a un ragazzo che sono destinata ad amare, vivrò per l'eternità come una diciottenne...per una volta, solo per una, volgio poter fare qualcosa che ho scelto... >, mormoro. lo vedo voltarsi, piano, ma quando incotro i suoi occhi leggo un tormento che probabilmente non sarebbe mai andato via.
< Scusami, reneesme..è tutta colpa mia..... >, dice poi, lasciandomi a bocca aperta. stava chiedendo scusa a me?? < Se solo non fossi stato tanto egoosta da volere tua madre tuta per me, lei adesso sarebbe una bella umana con dei bei figli e un bel marito umano, non mi avrebbe sposato, non le avrei mai fatto dle male tutto in una notte....e non ti avrei condannata a questa vita che è evidente che odi... >, conclude abbassando al testa. Gli corro incontro pogiandolgi le mani sulle spalel e lui alza gli occhi.
< Ma che dici papà?!?! Io non odio la mia vita, sono felicissika di essere qui con voi!! Soltanto che...io problema è Jacob, è arrivato troppo presto...credo che se avessia vuto un pò di tempo pe abituarmi alll'idea tutto sarebbe andato meglio..ma ormai è fatta, un giorno magari ci sposeremo anche! ma adesso, voglio solo vivere come una normale adolescente...non puoi fidarti di me? >, gli chiedo inchiodandolo con uno dei miei sguardi super-dolci. Lo vedo sospirare e chiudere gli occhi un attimo.
< Sta attenta, Nes, ti prego...e chiama spesso... >. Non capisco subito che quello era un chiaro assenso. e quando l'impulso arriva al cervello, lo abbraccio fortissimo, che s enon fosse stato un vampiro avrei potuto incrinargli due o tre costole.
Avevo ottenuto quello che desideravo, e mio padre aveva ragione: c'era un motivo per cui avevo lottato così tanto, e sicuramente doveva essere la voglia di fare una nuova esperienza. Non sapevo ancora che quel motivo aveva invece un fisico atletico e due grandi occhioni blu.





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Capitolo 11
*** Jake ***


Eccomi qui!!Questo è solo un capitolo di transizione, vado di fretta! la parte bella arriverà nel prossimo capitolo, che spero di postare oggi stesso! Non posso ringraziare tutti personalmente, ma nel prossimo capitolo recupererò! Un bacio e ancora grazie a tutti!!!!

Capitolo 11: Jake

Fa freddo. Terribilmente freddo. Non dovrei essere, qui, non adesso almeno: sono fuori casa, sono le 5 del pomeriggio di venerdì e aspetto che James e il suo furgoncino vengano a prendermi. Perchè sono fuori? Perchè dentro casa c'è un'allegra combriccola di otto vampiri la cui età media è ventanni e tra i quali ci sono i miei genitori e mio nonno. E non mi sembra assolutament eil caso di presentarli a james: avrebbe potuto avere un grave shock..e a noi serviva per guidare! Senza contare che, anche nel caso in cui avessero mostrato e loro reali età, non glieli avrei presenati in ogni caso: cosa a vrei dovuto dirgli? guarda quelli che pomiciano come ragazzini sono i miei nonni paterni, la pazza che s ela predno con il cubo di rubik è mia madre, quello che passa al vita a suonare il pianoforte scartavetrando i maroni a tutti è mio padre, il biondo con il viso da assetato di coca coa è mio zio con la brunetta con lo sguardo perso nel vuoto, sai legge il futuro, poi quella specie di incrocio tra un grizzly e un gigante è il mio zione preferito che potrebbe romperti il cranio con due dita e quella a cavalcioni su di lui mezza nuda è al mai cara zia rose! una famiglia davvero invidiabile!! decisamente, meglio evitare. Parlando da sola come una deficiente, oggi noto che la mia ironia è particolarmente spiccata: e la cosa mi preoccupa. Per fortuna in quel momento, il furgoncino blu si ferma davanti casa mia: prendo al roba con el mani, fingendomi affaticata. Sarebbe apparso leggermente strano che una giovane esile e minuta sollevasse 30 kili di roba senza nessuno sforzo. decisamente strano. Mi trascino con la roba giù dagli scalini, ma James, infagottato in un giubottone nero, mi viene incontro velocemente, tendendo le mani: quando mi raggiunge, mi toglie di mano tutta la roba.
< Dai a me, Nes, che è pesante..! >, mi dice battendo i denti.
< Oh, è arrivato Hulk! E poi trema come una fogli per un pò di freddo! >, controbatto io ridendo.
< Un uomo non lascia mai fare queste cose a una donna.. >, mi dice guidandomi verso il furgoncino. E' arrivato il grande gentiluomo: jacob me lo permetteva, eccome! D'altronde, è a conoscenza della mia forza, sarebbe stato inutile da parte dua portarmi el cose se potevo farlo meglio io.
< E se la donna fosse perfettamente in grado? >, chiedo mentre siamo già arrivati al mezzo.
< Non ha importanza, è una questione di galateo...e in ogni caso, questa roba pesa molto più di te! >, mi dice sollevando la roba e chiudendo lo sportello del bagagliaio. Poi batte le mani coperte dai guanti, guidandomi verso io lato del passeggero del furgoncino. Mi pare lo sportello e mi fa cenno di salire.
< Signorina, prego... >. Salgo e mi chiud elo sportello accanto a me, per poi salire dall'altro alto e mettere in moto.
< Ti ho fatto mettere davanti, volevo lasciare la famigliola felcie qui dietro.. >, dice indicando il sedile poseriore, dove jenny e Clavin si stavano dando da fare.
< Ehm ehm!! >, tossichio sonoramente. < ciao jenny! ciao Calv!! >, dico a voce alta.
< ciao Nes! >, dicono contemporaneamente, prima di reimmergersi nel loro "passatempo". Mi inclino in avanti, battendo più volte la testa contro il cruscotto. James ridacchia e con un dito accende la radio, alzando il volume per coprire i bisbigli della coppietta nel sedile posteriore.
< chi verrà, oltre noi? >, chiedo poi, toglienodmi il giubotto e premendo le mani contro il riscaldamento.
< Matt, John, Bonnie, Georgia, Lisa, Carl, Mike, Tom e Harry.. >,. elenca picchiettando el dita sul volante, fermi a un semaforo.
< e quante altre copiettine dle genere dovrò sorbirmi? >, chiedo implorante. Jame sscoppia in una risata cristallina, poi preme sull'accelleratore, immettendosi nella'utostrada.
< Soltanto Harry e Georgia, ma stanno insieme ad aun bel pò, non somigliano per nulla ai due sturalavandini qui dietro! >, dice lazando al voce e sorbendosi un grugnito di calvin. < Comunque, saremo a destinazione per le 11 di stasera, durante il traitto ceniamo a un autogrill ed è lì che ci incontreremo con gli altri...abbiamo preso una baita, tutta per noi, quindi staremo tranquilli... >. mi informa con perizia, coem s egli avessi chiesto informazioni: a me importava soltanto essere lontana da casa con loro, il resto non contava. A un tratto mi squilla il cellulare.
< ottimo, mio padre sta già dando di matto...scusa.. >, dico prendendo il telefono e strappandogli un sorriso.
- Si?
- nessie?
- Jake?????
Non posso crederci! jake!
- Nessie, sono passato da casa tua ma tuo padre mi ha detto una cosa assurda, che sei in viaggio con degli amici per la montanga e torni domencia..figurati..allora, sei da jenny o da Bonnie che vengo a prenderti?
Se mia vesse detto quelle cose un'altra volta probabilmente gli avrei timidamente detto che in realtà ero davvero in viaggio, lo avrei tranquillizzato e magari alal fien avrei anche ceduto e sarei tornata indietro: ma in quel momnto, con in sottofono la radio della macchina e al voce di james che canticchiava per distrarsi, la rabbia mi monta dentro come un fiume in piena.
- Vieni a predermi?????Jake, DOVE CAZZO SEI STATO?!?! MI HAI MOLLATO IMPROVVISAMENTE, MI TROVO A CASA TUA, LEAH CHE MI DICE CHE TUTTO VA BENE, CHE TORNI A FINESETTIMANA E NON SI SA PERCHE', NEANCHE MI SALUTI..E ADESSO MI DICE DOVE SEI COME SE NIENTE FOSSE?????
Ok, fors eho alzato un pò tropo la voce. ma a james non da fastidio, visto che con un sorrisino compiaciuto gira la manopola del volume per permettemri di alzare ulteriormente la voce.
- Nessie, am che ti prende?
Mi sta facendo sclerare. si, se fosse qua lo avrei già morso!
- Dove sei stato Jake? dimmelo!
- cos'è, un attacco di gelosia?
- DIMMI DOVE CAZZO SEI STATO!!!!!
- Sono dovuto andare con il branco..
- E per quale motivo Leah non è venuta?
Sono pungente, lo so.
- Ehm....era una cosa tra uomini...sam non voleva che venisse..
- E cosa sarà di tanto grave, ppi..! Siete andati a puttane?!?!?!
- nessie! Cosa sono questi termini!
-Non mi hai ancora detto dove sei stato..
- dove sei?
- In macchina..
- come in macchina??
- in amcchina...
James sta davvero ridendo adesso, il sorriso che ha sul volto non è una mia immaginazione: gli faccio la linguaccia mentre siamo fermi a una ltro semaforo e lui mi da un pizzicotto, senza accorgersi che è scattato il verde e dietro di lui gli automobilisti sono un pò spazientiti.
- Ahi ahi! basta! James, è verde!!!
- Con chi sei in macchina, nessie??
- Con degli amici, stiamo andando a apssare il weekend in montagna..
- No hai neanche volgia di vedermi? dopo tutto questo tempo?
- Non mi sembra che tu ti sia creato il problema quano sei andato via senza salutarmi..e soprattutot seza dirmi nulla, l'ho saputo da Leah!
- Scusa...se vuoi ti vengo a prendere e mi faccio perdonare...
- No, jake, ho già preso un impegno..anzi guarda, quando deciderai di dirmi dove sei stato, magari mi chiami!
- nessie?
Ok, Nes, respira e calmati: non concentrarti su quel nomiglioo che stride come le unghie sulla lavagna, nè sul fatto che insista a non chiederti scusa e credere di avere ragione. sospiro, meglio optare per la calma e la rassegnazione.
-Lo sai che non sono arrabbiata, jake, mi passerà..è sol che, non me lo aspettavo..non da te...ci sentiamo..
< non so se prenderà il telefonino su in baita.. >, interviene James.
- ascolta jake..il cellulare dove sto andando non prende, ti chiamo appena possibile ok?
-ok ok.lo sai che ti amo vero?
- Si, Jake, ciao..
Chiudo di scatto, poggiando il telefono nello sportello del cruscotto.
< Qualunque cosa abbia fatto, io mi vendicherei! >, interviene Jenny dal sedile posteriore.
< Torna a immergerti, sturalavandini! insiste a non dirmi dove cazzo è stato!!! >, sbotto all'improvviso.
< Magari è una sorpresa e non può dirtelo.... >, tenta di convincermi James. Mi stiracchio sul sedile con un sorriso strafottente.
< Non è il tipo da fare queste cose..Per me, sarà sempre come se fosse tornato domenica..adesso, questo momento è tutto mio... >, dico sorridendo.
Stranamente, era come se quella telefonata non fosse mai avvenuta. Al resto, ci avrei pensato lunedì.

< Hey, ragazzi, mi passate una la coca? >
< io voglio un panino! >
< a me le patatine! >
Fermi davanti il bancone dell'autogrill, al fame ci stava uccidendo. o melgio, mi stata uccidendo:  il dolcissimo profumo di James iniziava ada rrivare, ma non faceva lo stesso effetto di quel giorno a scuola. era come se fosi immunizzata. o forse mi concentravo tropo sui nuovi arrivati. oltre a bonnie, sull'auto c'era lisa, una ragazzina dai capelli castani lisci fino alle spalle, gli occhiali dalla montatura nera le coprivano gli occhi castani, i vestiti erano abbastanza anonimi. era molto diversa da Bonnie e da noi in generale, sembrava ritenere una fortuna essere lì con noi.  Poi c'eranoHarry e Gerogia, una coppia improbabile: lui, bello come un adone, biondo, occhi azzurri, sorriso smagliante, e lei, grassoccia, goffa, un pò imbranata, occhiali spessi a fondo di bottiglia, capelli neri un pò crespi, ma ochi verdi belli come il mare in tempesta. Entrambi simpatici e innamorati, forse la diversità li rendeva tanto vicini. e poi, gli "scoppiati" come me: John, mio amico storico, matt, grosso forse quanto mio zio Emmet, i capelli castani lunghi sul collo, Tom, capelli biondi quasi bianchi, occhi argentei, sembrava quasi il draco Malfoy di Harry Potter. Poi c'era Mike, fisico atletico, capeli castani alti a cresta secondi solo a quelli di calvin e infine carl, tranquillo, capelli neri ingellati e pcchialoni dalla grossa montatura. un gruppo singolarmente assortito!
< prego, signorina... >. Mi riscuoto, trvandomi davanti un panino imbottitotenuto su da una mano pallida, grande e liscia. james mi sta fissando con gli occhi divertiti, un sorriso stampato sul viso e un panino anche nell'altra mano, insieme a una lattina di coca e due cannucce..
< ehm...grazie... >, mormore afferrando il panino con mnai tremanti.
< naturalmente, è scontato che offro io..anche questa volta.... >, si affretta a parecisare. per tutta risposta,a ddento il panino, lasciando che il livello della mia glicemia torni normale cacciando via il suo profumo. Mastico energicamente, appoggiando la schiena contro una parete, mentre intorno a noi il resto del gruppo si affolla al bancone.
< Mi dispiace di essere stato di nuovo causa di un litigio con il tuo ragazzo.. >, dice poi abbassando lo sguardo. prendo la coca che mi porge con una mano e mi porto al cannuccia rosa alla bocca, lasciando quela blu pulita per lui. Possibile che ogni volta che siamo soli non fa altro che scusarsi' se c'era un responsabile, qualcuno che doveva scusaresi, quello era jake. Che di scusarsi non ne parlava proprio.
< Se ti donfesso una cosa, mi prometti di non dirlo a nessuno? >. ma che cosa sto facendo? sono cretina o cosa? Lo vedo annuire e non riesco a fermarmi.
< Io...io non so se sono innamorata di Jake...sono vittima della mia vita, vittima di un destino che non ho scelto..e questo destino mi vuole con Jake, e non c'è nulla che possa cambiare la situazione, non ci sono alternative possibili..>
, dico tutto d'un fiato, senza guardarlo.
< sei sicura? c'è sempre un'alternativa... >
< Ci sono molte cose di me che non sai, James, ed è meglio così...io devo e posso stare solo con Jake, è così e basta.. >, preciso. < scusa se ti ho asfissiato adesso, dimentica pure tutto. non dovremmo ripartire? >, cerco di cambiare discorso. e straordinariamente ci riesco. I suoi occhi non tradiscono nulla di quello che ci siamo appena detti, semplicemente annuisce.

< Io-adoro-questa-casa!!! >
Jenny è in contemplazione nell'ingresso della baita. e per una volta devo darle ragione. estesa su due piani, è la costruzione più grande che abbia mai visto, dopo casa cullen, naturalmente. Il piano terra è ampio, occupato interamente da un'unica sala che fa insieme da cucina, salotto e luogo riunione, arredata in puro stile da montanga con milioni di divani, cuscini e coperte. Davanti l'entranda, nella parte esattamente opposta, un grandisismo camino, già acceso, provvede a riscaldare l'ambiente; opra il camino è incassato un televisore al plasma e tutto intorno un divano ad angolo e varie poltrone, con al cento un tavolo.Sulla destra è colloccata la cucina, con tanto di fornelli e frigorifero e isola sulla quale poter mangiare seduti su comodi sgabelli. per concludere, un'ampia vetrata accantop a camino potava a un terrazzo con ringhiera in legno interamente coperto di neve. Al piano di sopra, c'erano le camere, tutte arredate con medesimo stile: letto matrimoniale, due comodini, comò con lampada e armadio. Punto. Sono anche abbastazna piccole a dir la verità. Sistemarci è abbastanza facile. Jenny e Calvin, Harry e Georgia, Matt e John, Mike e Tom, Carl e James, e restavamo soltanto io, bonnie e Lisa. di fronte alla prospettiva di una camera tutta per me in cui divertirmi, con mooolta generosità, devi dire sicuramente disinteressata (ehm ehm) accetto di dormire da sola e lasciare lisa a dormire con Bonnie.
Butto la borsa sul letto, seguendola a ruota. Sono sfinita, e sono appena le undici di sera. Mi chiedo come starò domenica, allora! Infilo la borsa nell'armadio senza disfarla, ci avrei pesnato l'indomani, e come aveva previsto James, il cellulare erapeggio che morto. Meglio, sarei stata un pò in ritiro spirituale! Mi svesto indossando una tuta e mi infilo sotto el coperte, prendendo un libro: "Cime Tempestose". Non so quando mi ero decisa a leggerlo, ma ormia mi aveva contagiata, non mi restavano che le ultime pagine. Forse era stato per via di mia amdre, che adorava quel libro, nonostante fosse un classico. Sposto gli occhi sul comodino, dove il prossimo libro mi aspetta: "Romeo e Giulietta". Questo lo avevo preso io dalla libreria di casa mia, era anch'esso di mia madre. Avevo deciso di leggerlo il giorno prima, mentre preparavo al valigia: non so il perchè, ma la storia di quell'amore proibito osteggiato dal destino mi aveva attirato tantissimo. E in ogni caso, a me non piaceva la neve e tantomenosiare, quidni mi occorreva un passatempo, che preferibilment non fosse il cubo di Rubik come suggerito da mia madre. Voelvo rilassarmi e passare il tempo, non sclerare dietro dei quadratini colorati!
< Hey, rossa! Domani sveglia alle 5, ordini del gran capo J.J.! Non si discutono! Buonanotte! >. Calvin sporge la testa dalla porta della mia camera, sorridendo ondeggiando la cresta di capelli. Gli faccio una linguaccia e alzo il pollice, mentre lui ha già chiuso la porta. Sono sfinita, ma alla fine ho finito il libro: e se non ho pianto è solo perchè sono troppo occupata a cercare di capire dove sia stato Jake in una settimana. Chiedere a leah di nascosto sarebbe stato inutile, lei non sapeva nulla: è troppo testarda, se lo avesse saputo, qualunque cosa avesse potuto dire sam, lei a rebbe trovato il modo di andare con loro. E in ogni caso, anche se lo avesse saputo, non mi avrebbe detto nulla in ogni caso. Io non gli aveva mai mentito, perchè adesso lui non voleva dirmi nulla? non voleva farlo a telefono, e preferiva aspettare che tornassi? Sicuramente quando sarei tornata avremo dovuto parlare, eccome se avremo parlato! Forse però dovrei parlare di meno...avevo detto a James di non essere sicura del mio amore per Jake. E questo non poteva significare che uan cosa: se avevo avuto il coraggio di dirlo a un'altra persona, allora non lo amavo davvero così tanto quanto credevo. Devo smetterla di pensare! mi prendo mentalmente a calci spegnendo la luce con uno scatto e infilando la testa sotto il cuscino. Basta! Domani è un altro giorno, e lunedì Jake si sarebbe materializzato di nuovo nei miei pensieri!Ma adesso, è ancora venerdì.



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Capitolo 12
*** Insano, pericoloso...ma non sbagliato ***


per prima cosa, i ringraziamenti promessi:
Yum: ihihih me è troppo sadica, povero Jake!!XD per il nome di James, non lo ci stava..avevo pensato a Daniel..però poi James si intonava meglio con gli occhioni belli belli blu....*-*ihihih! Spero che questo capitlo ti piacerà!
Razorbladekisses: grazie del commento! La nostra Nesa utoritaria però adesso avrà un piccolo momento in cui non sarà più tanto autoritaria....e il weekend in montagna in questo capitolo volge ormai alla fien, spero ti paicerà..nes verrà asalita da dubbi ancora maggiori..
PrincessMarauders: ihihhi graziee!! purtroppo, edward è stato trattenuto a casa da motivi di forza maggiore..*non fate caso a me, non è il motore della sua macchina quello che ho in mano*!!ihihi" spero che ti piacerà anche questo capitolo!
Rakiy: la parte sadica di me non può che ringrraziarti...!ihihihhi XD..James sta diventando moooolto intraprendente! E come vedi, alla fien ho postato in giornata un bel capitolo in cui le cose si mettono in modo ancora più eccellente!
altovoltaggio:presumo che dopo questo capitolo 12, verrai a casa mia con una mazza da baseball a uccidermi..o forse mi soffocherai nel sonno...!ihihihihi...sono contenta che nonostante la coppia James/Nes non abbia la tua benedizioni, continui a seguire la fan fiction.!XD Sono davvero contenta..grazieee!
_Niki_: la mia sostenitrice James/nes preferita....!!Purtroppo ho dovuto tagliare un bel pò di sbraiatamenti per inserirli al ritorno a casa..dove credo che nes darà il meglio di sè e dell'angelica voce che mamma e papà le hanno donato!ihihi! e con questo, ti lascio al capitolo e ancora graziiieee!!!
Allora, una premessa, dopo i ringraziamenti. il rating è arancione, spero di non aver sconfinato nel rosso, ma credo di no. C'è una scena erotica, anticipo nell'ultima parte che inizia "< Non capisci, James!! Non capirai mai!!!! ", quindi chi non vuole leggerla è avvisato..
E adesso passiamo al capitolo succulento..da adesso in poi, non si torna indietro..o forse si. .*me vi guarda con espressione da sadica incallita*!!
Alla prossimaaaa!!!*risatina malefica da sadica* baci sele!

Capitolo 12: insano, pericoloso...ma non sbagliato

Come diamine ho fatto a farmi convincere? Oh si, adesso ricordo: tutta colpa di quei stramaledetti occhi blu e di quel sorriso abbagliate! "Su, Nes, verranno tutti, non puoi mancare, sarà divertente..". Divertentissimo!!!Punto uno: io odio la neve. Punto due: mia madre mi ha trasmesso una parte mooolto ingente della sua imbranataggine. Punto tre: idem, della sua sfiga. Punto quattro:  il freddo mi fa diventare il naso rosso, e non è un bel vedere. Punto quattro: temo che il riverbero del sole contro la neve possa fare brillare la mia pelle da mezza vampira. E allora perchè sono seduta su una seggiovia con James al fianco e un paio di pesantisismi sci ai piedi? Semplice: mi faccio corrompere dai suoi occhioni blu. ottimo! Se muoio schiacciata dalla neve, chi glielo dice a papà?? Potrebbe saltare alla gola dello sfortunato ambasciatore.
< Su, Nes, che cos'è quel broncio? Sii allegra! >. mi volto a fissarlo, mi guarda tra il divertito e l'ironico.
< Se non stai zitto immediatamente, ti butto di sotto! >, sbotto con una smorfia.
< e daaaaiii!! ti piacerà! >, mi dice passandomi una mano guantata dietro la spalla. Adesso che il suo viso è coperto dalla sciarpa nascondendo il suo sorriso, corrompermi gli riesce molto più difficile. Faccio una smorfia, mostrandomi poco convinta, mentre siamo quasi giunti in cima. < Sta attenta, adesso poggia i piedi e scendi in fretta, attenta a non cadere.. >, mi avvisa aprendo la sicurezza. Infagottata in un giubotto più pesante di me, poggio goffamente gli sci per terra, cercando di mantenere l'equilibrio: come mi aspettavo, la cosa non mi dimostra per niente facile. Mentre cerco di allontanarmi velocemente per lasciare posto alla funivia in arrivo, mi spingo con troppa forza, perdendo l'equilibrio in puro stile-Bella-prima-di-trasmorfarsi-in-una-vampira-affascinante-ma-pur-sempre-imbranata. Qualcosa di grosso e duro mi afferra per la vita e cozzo contro una grossa cosa molto morbida che, quando sento una voce calda all'orecchio, riconosco essere James.
< Mi sembrava di averti detto di stare attenta..o ricordo male? >, mi soffia con aria divertita. Mi divincolo cercando di mantenere l'equilibrio, ma per fortuna non sono la più imbranata, forse per merito della grazia innata donatami da mio padre: poco più avanti infatti, Lisa, Georgia e Carl stanno messi molto peggio di me. < Dai, vieni...non voglio che tu muoia sotterrata sotto metri di neve...chi glielo dice poi a Jacob? >, mi dice James afferrandomi doclemente ma con decisione il polso. Aveva sottolineato il nome del mio ragazzo con particolare enfasi: forse non avrei dovuto dirli quele cose la sera prima. Ma non cambiava nulla, Jake era il mio ragazzo e lo sarebbe stato per l'eternità: certo, mi faceva arrabbiare, ma in fondo la sua dolcezza, la sua simpatia, il suo carattere forte, al sua passionalità erano cose alle quali non avrei mai saputo rinunciare. Qualsiasi cosa pensasse James, non avrebbe dovuto importarmi. Aspetta un attimo, Nes: avrebbe dovuto? Ripetiamo la frase per come dovrebbe essere: non deve importarmi. Ok, adesso va moooolto meglio. Sarà sicuramente colpa del freddo che mi ha congelato tutti i neuroni..o almeno, quei pochi che mi sono rimasti.
< Quindi, hai capito, Nes? Ginocchia piegate, fondischiena indietro, peso sui talloni e muscoli contratti..e soprattutto, permetti al tuo sitinto di sopravvivenza di salvarti al vita, se necessario! Tutto chiaro? >. Non avevo ascoltato minimamente la spiegazione di James, ma questa breve sintesi sulla quale mi ero concentrata poteva bastare. in fondo sono Reneesme Cullen, al figlia del più grande predatore del mondo, nonchè bellissimo, edward cullen, cosa può succedermi?
< Si si, non sono deficiente, James...ho capito... >, dico con atia di sufficienza, spingendomi in avanti giù per la pista.
Si, sono al figlia di Edward Anthony Masen Cullen. Ma nell'istante in cui per evitare un albero, sbilancio il baricentro e rotolo sulla enve, mi ricordo di essere anche figlia di Isabella Marie Swan.

< Davvero, avresti dovuto vederti, Nes!! Tutti i racconti sulla sbadataggien di tua madre non renderebbero giustizia, in confronto alla tua aggraiata discesa! >. Jenny ride tra le braccia di Calvin, coinvolgendo il resto del gruppo. Non mi ero rovinata granchè nella caduta e dopo avevo anche imparato a sciare: ok, diciamo che avevo per lo più imparato a non cadere, ma erano già progressi importanti. Ero solo un pò ammaccata, qualche livido dovuto alla presenza del sangue sulle mei vene ma per forutna nessuan escoriazione: il polso faceva un pò male, ma era sopportabile. Almeno, mia vrebbe permesso di uccidere jenny in quel momento.
<  Jen..fossi in te inizierei a correre s enon vuoi vedere i miei denti conficcati nella tua gola!!! >, urlo correndole incontro ma Calvin le si apra davanti, proteggendola ridendo, mentre da dietro el sue spalle lei si piega dal ridere.
< E dai, Nes, neanche fossi un vampiro assetato di sangue! >, butta lì scherzando. Mi irrigidsci, senza ascoltare neanche le risate dle gruppo che avevano seguito quell'affermazione,. In una ttimo, tutti tornano a focalizzare l'attenzione su Titanic, che stavamo guardando in tv dopo cena. Sono tutti sedutio sul divano: Jenny tra le braccia di Calvin, accanto a loro Lisa, Bonnie e John. Per terra harry e Georgia, con Carl, Tom e Mike. Seduto sul bracciolo del divano c'era James e su una poltrona Matt, mentre l'altra era vuota pronta ad ospitarmi. Mi dirigo verso il pinao della cucina, per prendere dei pop corn caldi caldi, cospargendoli di sale.
< Anche tu preferisci il sale? >. James. Di nuovo alle mie spalle. Apre il frigo e ne estrae una lattina di birra, aprendola con uno scatto.
< Dipende dall'umore....permetti? >, chiedo tendendo l mano. Lui mi guarda stranito, poi mi porge al alttina. Porto un dito alla linguetta, iniziando a torcerla. Alla fien si stacca, con un rumoresecco. La butto nel lavandino, portandomi la lattina alle labbra, lasciando che il sapore amaro mia ttraversi al gola. Era la prima volta che la bevevo e decisamente non mi piaceva. La porgo di nuovo a James con una smorfia. < Uhm..amara.. >.
Lui ride, bevendo un altro sorso, appogiandosi al frigorifero mentre io, ferma all'angolo della cucina ad angolo, con la scodella die pop corn in mano, ne prendo uno portandomelo alla bocca.
< Più tardi ti faccio assaggiare un liquore più dolce, ok?...Uhm..che lettera ti è uscita? >, mi chiede poi con un sorriso. forse non dovrei dirlielo. la cosa mi metterebbe terribilmente in imbarazzo.
< Non ci credo a qesti giochetti, li faccio per abitudine..me l'ha insegnato mai zia Alice... >, dico, poi avvampo. < Comunque..è uscita la J... >. Adesso vorrei letteralmente sprofondare..oppure che la notte in cui sono stata concepita mia madre avesse preferito un bel film in tv. M aormai è tardi. La J..J come James..peggio ancora, come James Joey. Lui mi guarda un attimo e mi perdo nei suoi occhi blu. Fino a quando l'attenzione non viene catturata dalle sue labbra morbide e rosee che si muovono incantandomi.
< J come Jacob..forse è davvero destino... >, dice prima che la lattina catturi di nuovo le sue labbra. Jacob...cavolo non ci avevo pensato!!Nes, torna a sintonizzare il cervello, i tuoi neuroni sentono la tua mancanza..i tuoi ormoni invece hanno detto che anche se vai via non fa nulla!
< Si..Jacob.. >, mormoro con lo sguardo vitreo, persa tra i miei pensieri. Sposto la scodella, cercando l'appoggio del piano della cucina, e la lascio senza guardare se abbia realmente centrato il mio obiettivo. Evidentemente no, visto che James sbarra gli occhi e sacatta venednomi incntro e afferandola togliendomela dalle mani.

< Attenta Nes!! >, urla.
Scuoto la testa e metto a fuoco  il viso che ho davanti: James è terribilmente vicino. Mi inclino indietro dgranando gli occhi e poggiando le mani sul bordo del piano della cucina. Lui è fermo davanti a me, una mnao poggiata al pinao della cucina accanto alla mia e l'altra tiene in equilibrio la scodella piena di pop corn, prima di poggiarla sul piano con tanta delicatezza che quasi non lo avverto neanche io. I suoi occhi sono fissi nei miei, le labbra dischiuse soffiano il suo respiro caldo sul mio viso: sono chiusa nel mio mondo ovattato, non sento più le voci concitate dei ragazzi intenti a discutere se il naufragio del titanic potesse essere evitato. in quel momento, ero io che stavo per naufragare. mi ritrovo catapultata in un deja-vu, come parecchio giorni prima James è davanti a me..ma molto più vicino. Forse troppo. Eppure è immobile, aspetta un'interruzione che possa rompere la catena che lega i nostri occhi. perchè da soal non riesco a romperla. O forse non voglio. Non articolo più un suono, mi limito a guardarlo, e tutti questi ragioanmenti li faccio in non più di 5 secondi. Con un movimento lento, stacco una mano sal piano della cucina e poggio il palmo delicatamente sulla sua spalla: quello, evidentemente, è un segnale accomodante. Si avvicina, con lentezza tanto disarmante che, bramosa di un contatto, mia spingo anche io verso di lui: e el sento. Le sue labbra vanno a premere contro le mie. Una serie ininterrotta di fremiti mi percorre la schiena, sento improvvisamente freddo mentre un calore si srigiona dall'interno dle mio corpo, su fino alle guance. E gusto el sue labbra: sono morbide come me le aspettavo, alzo l'altro braccio e porto entrambe le mani sulla sua nuca, mentre la sua mano sinistra, mollata la ciotola, si poggia dolcemente sulla mia vita. Il cuore inizia ada ccellerare, batte furioso nel petto richiedendo più spazio e, con un pò dia ttenzione, percepisco il rumore del suo altrettanto veloce. La sua mano sulla mai vita mi carezza dolcemente: la sento calda, non quanto quella di Jacob, ma in ogni caso, calda. Jacob!! il mio cervello mi manda un impulso tanto forte da farmi male la testa, mi rodina di staccarmi, di chiamare Jacob, di pensare a quello che gli sto facendo. Al dolore che gli sto procurando. E a quello che lo ha già squarciato molto tempo fa. Ma pensa a quello che lui ha fatto a te..potrebbe benissimo essersene andato a puttane, o addirittura stare a casa a sbattersi comodamente Leah, mentre tu ti creavi tutti questi problemi... No NO!!! Jake non me lo farebbe mai, non con leah..non era in casa, era con Sam....ma dove? perchè non me lo voleva dire?? Il profumo dolce di James mi arriva al cervello, mi annebbia i sensi e ogni minima forma di buon senso nel momento in cui le mie labbra si dischiudono richiedendo un contatto più profondo.. la sua lingua cerca la mai piano, mentre la mano è andata sulla schiena attirandomi ulteriormente a sè, la mia mano si muove perdendosi tra i suoi capelli neri. I nostri respiri si fanno più affannati, più ansiosi, le mani si cercano velocemente. Gioco un pò con il suio labbro, ma la sua lingua pretende attenzione, cattura la mia, mi carezza il palato, disegna i contorni delle mie labbra....e improvvisamente si stacca. Entrambi abbiamo un respiro affannato: le mie mani sono ancora tra i suoi capelei, el sue intorno alla mia vita. Poggia la fronte sulla mia, respirando dalal bocca, cercando di riacquistare un respiro regolare. Ma non è facile, non ci riesco neache io. Non so cosa, dire, cosa fare...il sangue scorre velocemente a colorare le guance, lui se ne accorge e sorride. O forse sorride per quello che è successo. Chiude gli occhi, espirando dal naso, poi li riapre. Faccio scorrere le mani lungo la sua nuca, sentendolo fremere al mio tocco. Chiudo gli occhi, inspirando:mi perdo inebriandomi nel suo profumo tanto dolce e attraente. Qauando apro gli occhi, mi sta fissando e il sangue torna imporporarmi le guace: mi mordo il labbro inferiore, non so cosa fare. E soprattutto, come sarebbero andate le cose. Stiamo ancora in silenzio, poco lontano d anoi il titanic deve essere già affondato. E io con lui. le voci sono concitate, torno a sentirle solo in quel momento. lui apre la bocca, sta erdire qualcosa: qualcosa che spero sia piacevole.
< Oh ragà noi andiamo in camera a bere la vo....Oh cazzo!!scusa J.J.! >, calvin. il solito rompipalle.
Con uno scatto spingo James lontano da me prima che le sue mani mi lascino e con un pressione sul paino della cucina lo allontanino da me. tutti ci stanno fissando. Mi abbasso la maglia che si era leggermente sollevata su un fianco, mentre James si passa una mano tra i capelli, sistemandoseli sulla fronte. Sento gli occhi di tutti puntati su di noi.
< scusate...io...non pensavo...che.. >, inizia Calvin, mentre io incenerisco con lo sguardo una Jenny che mi fissa estasiata e Bonnie il cui sguardo è invece più del tipo: te lo avevo detto.
< Calv, evita di balbettare in modo insensato, staia ttirando l'attenzione..non stavi andando a dormire? >, dice James in modo frettoloso, afferrando la lattina di birra e portandosela alla bocca con un gesto veloce.
< Si, stavamo andando a riunirci nella mia camera per bere un pò di vodka e festeggiare....siete dei nostri? >, chiede abbassando ala voce. ASbbasso lo sguardo, so che James si sarà voltato sicuramente a guardarmi, am non riuscirei a sostenere i suoi occhi. Mi rendo conto solo adesso che il silenzio intorno a noi è irreale.
< Adesso arrivo, Calv.. >
< ehm..a che ora si parte domani? >, chiede poi agitato.
< Voglio essere a Forks per cena, al massimo per otto..quindi credo che sia meglio se partiamo per le 2, subito dopo pranzo ok? Non tollero ritardi, ho promesso al padr....devo essere a casa alle otto, punto..ci vediamo di sopra, metto un pò di ordine... >. il tono di James è irritato, frettolos, come s enon vedesse l'ora di cacciare tutti. la discussione era finita, con uno sguardo eloquente Calvin invita tutit a salire. Sebnto i loro passi su per la scala di elgno e poi le voci nella camera sopra di noi.

Non riesco a muovermi, temo che volesse restare solo, volwsse mandare via anche me. James si ferma davanti la tv, estraendo il dvd, poi va allo stereo mettendo un pò di musica. Musica classica, davvero rilassante. La riconosco: Kiss the rain, di Yiruma. Bellissima, dolce e rilassante. Stringendomi nella mia tuta pesante, mi avvicino al camino, mentre luia rmeggia poco distante con lo stereo, dandomi le spalle.
< Posso restare? >, bisbiglio. Il camino rischiara l'ambiente con els ue fiamme che danzano libere. come vorrei essere io. libera di vivere la mia vita. Libera dal mio destino. Ma è impossibile. Lui continua a darmi le spalle, poi si siede per terra, poggiando la schiena contro l'eangolo dle divano ad angolo, fissandomi.
< Certo...anzi, mi fa piacere... >, mi dice a voce bassa. Incerta, mi muovo lentamente fino a sedermi poco lontano da lui, poggiata al divano anche io, davanti al camino.
< Bellissima musica.. >
< La conosci? >
< Si... >
< mi aiuta a rilassarmi... >
Discorsi banali in una situazione banale come la nostra. la bella ragazzina fidanzata che trova divertimento in un bel compgano di scuola, scatenando l'imbarazzo. eppure, dietro quella banalità, c'è molto di più. Ma per adesso, è solo silenzio.
< Scusa.... >. Si scusa. Di nuovo. Perchè non capisce che l'ho voluto anche io.
< L'ho voluto anch'io... >.Ammetterlo è più difficile che pensarlo. Parlare in questo modo è difficile e snervante, oltretutto.
< Tu non lo ami Nes...non lo amerai mai, semplicemente perchè è il tuo migliore amico..sembrate una coppia di mezza età sposata da tren'anni! >. quasi mi urla addosso. La sua rabbia è palpabile, chiunque la percepirebbe, e non posso biasimarlo. Ma nonostante tutto, mi arrabbio anche io.
< e cosa vuoi che faccia, eh? Vuoi che lomolli per dare retta alla passione e tornare a lui quando ci stancheremo?? Perchè potrei farlo, è questo che mi fa rabbia! lui mi ama così tanto che sarebbe disposto a concedermi milioni di avventure vivendo nella consolazione che un giorno tornerò da lui e tutto sarà come prima!!!! E io non lo farò... >.
< Non lo faresti soprattutot con me..perchè io non voglio essere la scappatella, la fuga alla monotonia, Nes..io voglio essere qualcosa di più...ho provato a starti lontano, logorandomi nelf atto che amavi un altro, ma quando mi hai detto di non essere innamorata, il buonsenso mi ha abbandonato e non ce l'ho fatta più....io non vglio essere la scappatella..io posso farti felcie, lo sai anche tu..si vede... >. Ma cosa vuoe saperne lui della ma vita? Non ha una minima idea di quello che sono!
< Ci sono troppe cose hce non sai, non puoi capire.. >
< E allora dimmele!!!!! Dannazione, Nes, dimmele!!! rendimi partecipe della tua vita, fatti aiutare!!!! Non vivere passivamente, decidi il tuo destino!!!! >. Adesso è arrabbiato. E anche molto, il suo respiro è affannato, il sangue fluisce velocemente arrossandogli il viso, una vena alla base dle collo pulsa velocemente. e dolorosamente. Abbasso lo sguardo, incapace di guardarlo. Lui non capiva: quando parlavo di scappatella, non intendevo una stopriella di qualche settimana. Ma una storia di anni, giusto il tempo che gli ci sarebbe voluto per crescere...e morire. E allora, io sarei tornata, florida diciottenne, da Jake. Sempre e comunque.
< Non posso, James....tu...è una cosa impossibile, proibita quasi.. >
< Come Romeo e Giulietta? >. Adesso al prend eanche a ridere. E stranamente, mi fa sorridere, anche s eil mio unico desiderio è piangere.
< Non proprio, mio padre sarebbe più che felice di vedere te al mio fianco piutosto che Jacob..ma nel nostro rapporto, tra me e Jake, c'è qualcosa che..che non puoi capire...è una piccola cosa, ma tanto pesante ma massacrarmi.. >, ammetto alla fine. Lui sia vvicina un pò a me, ma non abbastanza da causare un pericolo.
< Lui...ti sembrerà egocentrico da parte mia, ma lui non potrà mai osservarti come in tutto questo tempo ho fatto io, ti darà sempre per scontata...non vedrà mai quella sfumatura di dorato che i tuoi occhi assumono improvisamente, nè la fossetta che si apre sul tuo mento quando sorridi, nè il modo in cui ti toturi semrpe la stessa ciocca di caplelei quando sei in imbarazzo, coem abbassi lo sguardo quando ti vergogni, come ti torturi le mani quando sei in ansia, come ti mordi il labbro con i denti quando sei arrabbiata...o ancora la lucenttezza straordinaria della tua pelle al sole, la morbidezza dei tuoi capelli, il tuo delicato odore di mora...per lui, tutto questo sarà semrpe scontato..forse sono io che me ne sorprendo sempre..>, conclude abbassando gli occhi.
< non dirmi così James... >, cerco di protestare, ma lui non si ferma.
< E io lo so che mi vuoi Nes, ti si legge sul viso. Come ti brillano gli occhi quando parliamo..semplicemente perchè ti diverti, perchè sono più vicino al mondo che vorresti di quanto non lo sia lui...non ti sto chiedendo di lasciarlo, nes...ti sto solo implorando di prendere in considerazione l'idea... >, mi dice poi carezzandomi una guancia. alzo la testa, guardandolo ardente.

< Non capisci, James!! Non capirai mai!!!! Io non posso lasciarlo, ne adesso nè mai!!!! Nel mio caso, nelal mai vita, non c'è un'alternativa!! questa vita non l'ho scelta io!!! >. Sto urlando di nuovo, sembra un pazza furiosa ed esaltata.
< Ma tu sei l'unica che può cambiarla!!!!!! >, urla di rimando, bloccandomi le braccia contro i fianchi con le sue mani.
Restiamo una ttimo così, vicini, immobili, ansanti per la sfuriata appena fatta. E poi mi molla, perdendoi tra le mie labbra, mentre le mie mani vanno a perdersi di nuovo nei suoi capelli. Ma questa volta è diverso: il suo profumo è più forte, più dolce e rprovocante, ma allo stesso tempo più maschio. Terribilmente. Mi spinge con forza la schiena contro i suoi addominali, facendomi sdraiare per terra, sotto di lui, mentre con una mano mi carezza la coscia, su fino alla vita. Sospiro tra le sue labbra, ho un fremito e ls tringo a me con più forza, insinuando la mano sotto la sua maglia. Eì ferdda, ne sono cosciente, tanto che James soffoca un gemito sulle mie labbra, accettando quel contatto con piacere. La sua lingua si insinua prepotentemente nella mia bocca, con passione, ma allo stesso tempo con una dolcezza e un trasporto che non avevo mai sperimentato. Il suo profumo non è improvvisamente più un problema: e inspiegabilmente mi tornano alla mente le paroel di mio padre. Non innamorarti di lui. L'avevo preso per stupido, ma adesso mi accorgo che ha ragione. L'ha fatto per me. Per non portarmi a trovarmi in questa situazione. Soffoco un sospiro per non farmi sentire dai ragazzi al piano di sopra: le sue labbra calde si sono chiuse sul mio collo, in un leggero morso che mi causa un fremito violento. Mi aggrappo a lui come se da ciò dipendesse la mia vita, non ce la faccio, la mente si annebbia, non pesno più. Avverto solo il tocco leggero die suoi polpastrelli sulla mia pelle, sotto la tuta, e il movimento veloce con cui mi libera della maglia, lasciandomiin reggisno, la pelle nuda a contatto con il tappeto, davanti il camino. La sua mano corre sul mio ventre, in una carezza che piano scende sulla shciena, a seguire il contorno della spina dorsale fino ai gancetti del reggiseno, che scattano liberandomi. Mi trovo nuda davanti a lui, non so nenahc equanto tempo sia passato dal momento in cui le sue labbra hanno toccato le mie. Solo rabbia, passione, rancore. Verso me stessa. Le labbra di James si chiudono sul mio seno: boccheggio in cerca di aria, stringendo la mano sui suoi capelli. Una sensazione mai provata, qualcosa che Jake aveva accuratamente evitato da fare, perchè non importante forse: lui cercava l'atto fisico vero e prorio..a James, forse, bastava solo torturarmi fino allo spasimo. La sua lingua lascia segni bagnati che ardono come fuoco, nel solco tra i seni, sul collo e poi le labbra continuano a torturarmi, senza lasciamri tregua. Insinuo le mani sotto al sua maglietta, percorrendo l'addome contratto, il torace, la schiena e spingo la maglia in alto, mentre lui mi aiuta a sfilarla. Il contatto tra la mai pelle fredda e quelalsdel suo torace, caldissima da bruciare, lo lascia spiazzato, mi guarda con i suoi occhi blu nei quali mi perdo, poi mi sorride. Quanto grand epuò essere in un momento come questo la semplicità di un sorriso è straordinario: ci liberiamo in fretta die vestiti,a m alui continua a tornturarmi, le sue labbra scendono sulle mie gambe, fino all'inguine, lasciando languidi baci. inarco la schiena sospirando come una gatta: se di sopra non ci hanno ancora sentito, è un miracolo. Lo sento risalire su di me, piano, con lentezza strategica fino a incontrare di nuovo il mio viso, i miei occhi: mantiene quel contatto, che ci tiene uniti come un filo inivisibile percorso da elettricità all'ennesima potenza. Non molla lo sguardo neanche quando lo sento stabilizzarsi tra le mie gambe, con un carezza: poi, con un bacio sul mio collo, sotto il lobo dell'orecchio, lo sento scivolarmi dentro, piano, dolcemente, con facilità. inizia a muoversi con spinte lente, lasciandomi una scia di baci sul collo, mentre le mia mani premono con forza sulla sua schiena. Un insieme di sensazioni unico: è una sorta di prima volta per me, non l'avevo mia fatto se non con Jake. e capisco perchè per tutto questo ho temuto il paragone: perchè, anche in questo, James è più bravo. E ho sempre avuto paura che la seconda scelta potesse piacermi troppo. perchè non ho mai avuto il coraggio di mia madre, la fermezza di mio padre: sono semore stat debole, non so rinunciare a nulla, e questo mi fa paura.
< Nes.... >, un bisbiglio, un sospiro al mio orecchio. un altro gemito. < Secondo te, è sbagliato quello che stiamo facendo? >. una domanda retorica., Una come tante. Ma non c'è risposta migliore di quelal che mi sale alle labbra, mentre entrambi naufraghiamo nel picco del piacere.
< E' insano, è pericoloso.........ma non è sbagliato..... >





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Capitolo 13
*** Finzione ***


Wow addirittura dieci recensioni!! Così mi fate emozionare!!XD
iniziamo a ringraziare tutti allora:
Kicks: sono felice che ti piaccia, amnon preoccuparti, farò in modo che Jake non soffra..anche perchè il finale non è per nulla scontato..!ihih
Razorbladekisses: ihihih sto ancora progettando la situazione incasinata....!!grazie dei complimenti!
_Niki_: siamo ufficialmente due sadiche che sia ccaniscono contro un povero lupacchiotto indifeso..!!ihihihih! Ma chissà Nes cosa farà adesso..! (in effetti avevo prgettato una discesa dei ragazzi in cucina a prendere del cibo, ma sarebee stato troppo sadico..ahahah!!)..ti lascio al prossimo capitolo...e sono così sadica che qualunque cosa tu possa immaginare, non raggiungerà mai il picco della realtà!aahahah*pura risata malefica*!
PrincessMarauders: graziee!!Avevo pensato di scrivere a Babbo natale e farmi prestare le corna da una delle sue renne per darle a Jake, però ho lasciato perdere..!ihihi! Ti lascio al prossimo capitolo!
daphne 92: sono felice che ti piaccia, grazie mille!!abbiamo acquistatao un'altra fan della coppia Nes/James!
Balenotta: uuuhhhmmm sarei curiosa di conoscere la tua teoria...ihihi! Anche perchè, detto fra noi..non ho la minima idea di cosa abbia fatto jake quella settimana!Mi serviva sotlanto che si togliesse dai piedi per un pò!ihih!grazieeeeee
MLA: che bello, anche tu tifi per James!!!!Siiiii il fan club degli occhi bluuu!!*momento di sclero, perdono*.!!Sono felice che tu mi abbia seguito e che ti piaccia!
Kyaelys: un'altro nuovo acquisto!!che bello, sono felicissima che ti sia piaciuta così tanto!XD E troverò un ble modo per far felici tutti..!ihihih
Yum: grazieee!!! In effetti vado avanti moolto velocemente!!XD
Rakiy: mi sa che il mio essere sadica vi fa male, ho già contagiato due persone!!XD XD E per quanto riguraga james....beh l'ha detto nes, quidni nn vorremmo contraddirla..!!ihihhi!
E adesso, a voi il capitolo 13!!kiss

Capitolo 13: Finzione

< Ti porto la roba dentro? >
Alzo di scatto la testa. Sono le 8 in punto di domenica sera, come promesso sono a casa in orario. La voce di James mi ha riscosso dai miei pensieri, siamo soli in macchina. Ha inchiodato davanti casa mia e come al solito non può fare a meno di fare il gentiluomo preoccupato. Ma l'auto di Jacob è parchieggiata nel vialetto. E temo l'incontro con mio padre. Forse è meglio chiamarlo scontro. Mi guardo nello specchietto, non gli rispondo. I capelli sono leggermente arruffati, durante il viaggio mi sono addormentata con la testa contro il finestrino: quando mi sono svegliata mi sono trovata in macchina da sola con James, senza Jenny o Calvin. Erano già a casa. Faccio una smorfia, cercando di sistemare i capelli e alla fine rinuncio. Non sono i capelli il problema: io mi faccio ufficialmente schifo. Ho tradito la persona che al mondo mi ama più dei miei genitori, tanto da essere disposto ad accettare di vedermi nella mani di altri uomini, pur di vedermi tornare da lui. E io l'ho tradito. in una notte, una notte soltanto, sono andata contro ogni mio principio, contro tutto quello che in sette anni i miei genitori avevano costruito. non mi sarei più potuta guardare allo specchio, non avrei mai potuto guardare mio padre e mia madre negli occhi. Senza parlare di Jacob. eppure, paradossalmente, non ero pentita. se ora come ora, anche James fosse un licantropo e dovessi scegliere tra lui e Jake, senza dubbio sceglierei lui. Ma è qui il punto: James non è un licantropo, è un umano. E in quanto tale, sarebbe cresciuto, e poi morto. Io no.
< Non..non serve...non adesso..faccio io.. >, biascico tenendo gli occhi bassi. vedo le nocche delle mani stette intorno al volante diventare bianche, il suo respiro accellerato. poggio la mano sulla maniglia della portiera. < James? >, lo chiamo, dopo, la portiera già aperta. mi volto a guardarlo.
< dimmi, Nes... >, mi dice con voce dolce. Sto per piangere me lo sento. perchè? Perchè faccio schifo, ecco perchè. Sospiro, chiudendo di nuovo la portiera. Non posso tardare, se mia zia mi ha visto in una visione, sa che sono già arrivata, tutti mi staranno aspettando ansiosi. Anche Jacob.
< Mi chiamerai? >. Si, mi faccio schifo. perchè ho bisogno di lui, morbosamente adesso, di parlare con lui, sentirlo ridere. mi basta questo. Lui mi sorride, ma non è un sorriso vittorioso: no, è il sorriso che si fa a un bambino testardo che alla fine capisce cos'è meglio per lui. Si sporge verso il cruscotto, prendendo una penna e una vecchia rivista, strapando il lembo di una pagina e scrivendo su qualcosa freneticamente. Poi me lo porge e scende dall'auto, scaricando la mia roba. Leggo una successione di cifre: un numero di telefono. lo metto in tasca e scendo dalla macchina, trovandomelo davanti.
< Non voglio crearti problemi con il tuo ragazzo, quindi chiamami tu quando te la senti..io aspetterò... >, mi dice poi, porgendomi le mie cose. Gli lancio uno sguardo di scuse e prendo le mie cose, voltandomi e procedendo verso casa; davanti la porta mi fermo, voltandomi. Ma il vialetto è deserto. Improvvisamente, il panico mi invade nuovamente.

Apro la porta lasciando che le borse battano contro il pavimento e con il piede mi chiudo la porta alle spalle. Con un respiro profondo, varco la soflia dle salotto. Ed è l'inizio della fine. Sono tutti lì: Emmet e Rosalie, sul divano, Alice e Jasper con Carlisle ed Esme, su delle sedie, mia madre e mio padre, in piedi. E Jacob, che mi viene subito incontro a braccia aperte e con un gran sorriso.
< Nessie! >. Adesso gli spacco la faccia. Adesso lo faccio. Lo ammazzo. Non riesco a contenermi, ora lo amamzzo. Adesso urlo. Alzo la mano in aria, fermandolo, poi mi volto a guardarlo.
< Hey, Jake....ciao...scusa, sono un pò stanca..ci vediamo domani ok? >. Calma, Nes. Respira. Non spaccargli il naso con un colpo. E' il tuo ragazzo: e l'hai tradito. No, basta, oppure piango. Lui si ferma davanti a me, poi fa spallucce.
< Ok, allora ti chiamo domani.. >. Indifferenza. Come se non fosse successo nulla. Io-lo-azzanno. Si avvicina a braccia aperte per baciarmi, ma mi scanso. Mi facio schifo, sono caduta in basso, ma non così tanto da bacirlo dopo quello che ho fatto. Rispondo con un sorroso forzato alla sua aria interrogativa.
< Sono ancora arrabbiata, Jake... >, canticchio. Lui sorride, poi si avvia verso la porta.
< Mi farò perdonare, allora..buonanotte.. >. Si, come al solito: far finta che non sia successo nulla, ecco il suo modo di farsi perdonare. Mi volto verso il tavolo, cercando un bicchiere d'acqua, e sento il rumore della porta d'ingresso che si chiude, facendo sprofondare la sala nel silenzio. Sul tavolo c'è il vaso con le rose che mi aveva regalato James. Solo le rosse, quella bianca al centro l'avevo portata nella mia camera qualche giorno fa.
< Sono io che non potrò mai farmi perdonare... >, bisbiglio fissando quei fiori. rosso, il colore della pasione. E il peso di tutto quello che ho fatto mi cade addosso: il quasi bacio a casa di jenny, la caduta e le risate, il bacio, le sue mani calde su di me, lui dentro di me..
< Nes >.La voce di papà: deve aver visto, non c'è altra spiegazione,. Non c'è rabbia nel suo tono, solo...rassegnazione. O qualcosa che ci si avvicina parecchio. Alzo lo sguardo trovandomelo davanti. < To lo avevo detto... >, mormora semplicemente. Si, mi aveva avvertito: non innamorarti di lui. Ma io non lo amo....non ancora, almeno. Ho soltanto, morbosamente, bisogno di lui. Incrocio lo sguado di mia madre e le faccio cenno dia vvicinarsi. quando è abbastanza vicina, le poso una mano sul braccio, rovesciandole addosso tutto il peso che mi portavo dentro. lei è l'unica che può capire...semplicemente oerchè è mia madre e mi vorrà bene per sempre, qualunque decisione io prenda. Stacco la mano, vedendola arretrare sotto al valanga di emozioni che le ho trasmesso: cerco di leggere delle emozionioni, ma non ce la faccio, il suo volto è una maschera.
< Reneesme......Jake... >. frasi sconnesse, tutto quello che le è concesso solo brevi frasi. Mio padre mi viene incontro, poggiandole le mai intorno alle spalle. ormia sto piangendo,sento el alcrime che scendono sul  viso e non me ne rendo conto. < Nes! >, mi urla poi mai madre riscuotendosi. < Amore, io non sono arrabiata con te, non piangere! >, mi dice stringendomi al testa contro il suo petto. le butto el braccia al collo, per sentirla vicina,per avere qualcosa da strignere tanto forte da farmi male. Più male di quello che ho fatto. E di quello che sto facendo. < Nes..te l'ho sempre detto, l'amore è irrazionale..se per te stare con Jake è una gabbia, devi dirglielo... >, continua mai madre.
< No, mamma! James...James crescerà, morirà, e io resterò sola..!! Sono un'egoista! >, urlo con il viso schiacciato contro il suo petto. < E la cosa che fa più male è che Jake sarebeb disposto a farmi stare con James fino a quando vorrò, perchè sa che alla fien tornerò da lui!! Deve essere così mamam! Lui è l'unico che mi ama, l'unico che posso avere accanto per l'eternità! >.
< Jake dice tante cose Nes..ma non ti permetterebbe mai una cosa del genere...non appena glielo dirai lui s metterà a urlare, si arrabbierà, si trasformerà..e l'indomani mattina tutto sarà tornato come rpima, come sempre, coem ti sei sempre lamentata..e tu glielo dirai di nuovo e la storia ricomincierà, così giorno dopo giorno..fino a quando James non sarà già troppo vecchio per amarti, Nes..e tu non avrai nulla... >, mi ammonisce carezzandomi i capelli.
< Lui è un'umano bella.... >, interviene mio padre.
< Anche io lo ero...te ne sei forse dimenticato? >, rispond elei senza votlarsi a guardarlo.
< Non voglio che mia figlia soffra coem ho sofferto io.. >
< La sua sete non è minimamente paragonabile alla tua, Edward... >. Sebto mio padre sospirare,e  posso giurare di aver colto anche un sorirso amaro.
< Non per quello....non voglio che soffra pensando che la persona che vorrebbe con sè per l'eternità, ogni giorno che passa si avvicina sempre di più alla morte mentre lei..lei gli sarebbe sopravvissuta, per l'eternità..ma non voglio neanche che prenda in giro Jacob, non è giusto..se non lo ami devi lasciarlo, nes..se ne farà una ragione.. >, dic emio padre ala fine.
Mia madre mi stacca dal suo petto, prendendomi la testa tra le mani e avvicinando il viso al suo.
< Ma è questo il problema vero? Tu nn sei sicura di non amare Jake, altrimenti avresti già rinunciato a lui da tempo..mi sogmigli più di quanto tu creda,. Nes... >, mi dic emia madre. Mi lascia il viso e mi metto a sedere composta.
< Tra me e  jake è come...è coem in quelle coppie sposate da anni, 40, 50, che restano insieme per tutta la vita legate dall'affetto, nonostante l'amore e la passioen siano già svanite da tempo...e non riescono a lasciarsi..è coem s eun figlo invisibile ci tenga uniti, inspiegabilmente..poi arriva il fuoco a scombussolare le cose..e tutto cambia..e non so cosa fare.. > . Sospiro. < Papà.. >. chiamarlo  i riesce difficile, la voce quasi non mi accompagna, ma lui lo sente e accorre da me, sedendoai al mio fianco e facendomi poggiare al testa sula sua spalla.
< Dimmi piccola mia...che c'è? >. Usa un tono dolce, ma posso percepire la sua agitazione.
< Che devo fare? >, chiedo con tono disperato, aggrappandomi alla sua maglietta. resta un attimoa  pensarci, poi si riscuote.
< Posso dirti quello che ho fatto io...sfuggire all'attrazione è impossibile, l'ho vissuto in prima persona. Prenditi del tempo per pensare, lascia aperte tutte le strade e aspetta che la soluzione arrivi..se non è amore, scemerà in breve tempo...altrimenti...beh, altrienti vedremo, amore.. >, mi mormora in un orecchio.
< mi stai dicendo di mentire a Jake e farlo soffrire ancora? >, dico sbalordita tra el alcrime.
< Se gli dicessi tutto adesso, e poi scoprisi che l'attrazione è passata e ami lui...credi che non soffrirebbe come un matto? potrebbe addirittura fare qualche sciocchezza...lui non lo saprà, non si muove da La Push....dammi retta nes.. >, bisbiglia poi.
< edward, Jake ne soffrirebbe se venisse a saperlo...ha già sofferto così tanto.. >, cerca di intervenire mia amdre.
< In amre c'è sempre qualcuno che soffre, Bella! Preferisci che quel qualcuno sia tua figlia o il tuo migliore amico? >. Mio padr ha alzato il tono della voce. non mi piace quando urla, soprattutto contro mia madre. Gli stringo la amglia, continuando a piengere. Il silenzio di mia amdre è molto eloquente. per una votla, aveva messo da parte il suo migliore amico.

< Si, dovremo rifarlo! Oh, ciao Nes! >.
Pausa pranzo, un lunedì come tanti a scuola. Come troppi forse. E oggi, odio la pausa pranzo. Faccio un sorriso a Calvin, che mi ha salutato e mi siedo al tavolo con il vassoio in mano, accanto a Bonnie. Avevo chiesto alle mie amiche di evitare ogni commento su quanto successo durante il weekend, am bonnie non perdeva occasione per "invitarmi" a mollare Jake. ottimo, davvero quello che ci voleva! Inizio a giocherellare con il cibo sul vassoio, ascoltando distrtamente la conversazione.
< Si, il weekend di San Valentino potremmo andare tutti a port Angeles, organizzano una bella manifestazione! Che en dite? >, suggerisce Calvin.
< Si, ottima idea! >, risponde Harry, stringendo a sè Georgia.
< Andiamo a fare conquiste! >, ridacchia carl.
< Nes, tu porti Jacob? >. Mi cade la forchetta di mano e alzo lo sguarod verso John, che ha parlato. Non so cosa dire.
< Io...io non credo che verrò.. >, biascico poi.
< perchè? Dai, nes, Jacob si divertirà!! >, mi incita John.
< Sonmo tanto contenta per Jacob allora!!!! >, urlo battendo la forchetta sul tavolo, che rimbalza e cade per terra. tutti mi stanno fissando, avvampo per la vergogna abbassando los guardo. < Scusate, io..ho bisogno di aria.. >, mormoro poi poggiando el mani sul tavolo.
< ti è caduta questa... >. la sua voce. Mi alzo di scatto, trovandomelo davanti. afferro la forchetta.
< grazie.. >. resto impalata davanti a lui, come una deficiente. James. I suoi occhi blu per tutta la notte nei miei sogni. 
< james, tu verrai a port angeles il weekend di San valentino? >, gli chiede poi John.
< non lo so.. >, mormora james ancora con gli occhi fissi nei miei. Non ce al faccio, non reggo più.
< Scusate, ho bisogno di aria..ci vediamo dopo... >, biascico in fretta. predo il cappotto ed eso dalla mensa, sbattendo la porta alle mei spalle.
L'aria fresca dell'esterno mi batte sulle guance, mi aiut a riflettere. sto diventando isterica, lo so, una apzza furiosa. Una pazza furiosa che non riesce a guardare negli ochci un ragazzo. e che ragazzo. mi appoggio a un muro, inclinando indietro al esta fino a toccare io cemento freddo e sospiro. Devo calmarmi. Non posso sbottare in questo modo. per san Valentino sarei stata con Jake, dovevo. come avrei giustificato la mai assenza? Sai, faccio un weekend con i miei amici, am no, non venire, tranquillo, aprto solo con un ragazzo bellissimo dagli occhi blu! ottimo, davvero, amgari mi avrebbe fatto anche l'applauso.
< Tutto bene? >. Apro gli occhi. Non ce n'era bisogno, avevo già riconosciuto il suo profumo..e la sua voce. E come mi aspettavo, cel'ho davanti, una tazza fumante tra la mani.
< Potrebbe andare meglio, james..sto diventando isterica... >, mormoro. lui mi porge la tazza. Dentro c'è un liquidi giallognolo, fumante
< Bevi, è camomilla calda..ti farà bene.. >, mi dic eocn un orriso, poggiandosi al muro accanto a me, el mani nelel tasche del cappotto.
< Mi stai prendendo per una sclerata da manicomio? >. la butto sul ridere. non capsico perchè ogni volta che parlo con lui, al mente si svuota, tutit i problemi vanno via in un attimo, il panico che mia ttanaglia mji da tregua per un attimo. come se portasse con sè un'immensa aurea di buonumore. E d'altrone, la risata che si concede alla mai battuta basta da sola a cancellare ogni cattivo pensiero.
< No, soltanto per una ragazza stressata che ha bisogno di una camomilla e di un pò di rilassamento.. >
< Beh, sono appena tornata da un weekend in montagna, non bata per ilassarmi? >. pessima battuta. I ircordi iaffiorano prepotenti. E fisso l'attenzione sulle sue albra, che si lasciano sfuggire un sospiro.
< Forse non sei riuscita a rilassarti abbastanza...il biaggio di ritorno ti avrà stressata troppo... >
< Non credo..io sto diventando pazza, james, me lo sento..da due o tre settimane a questa parte sto diventando pazza...una pazza isterica che soffre di crisi di panico.. >, mormoro buttando un giù un bel sorso di camomilal fumante. Mi brucio la lingua e la gola, ma è una sofferenz che mi provoco da sola. Gli occhi diventano lucidi per il dolore, ma non importa. Mi sento più leggera.
< Non è vero, a me sembri semrpe la stessa... >. mi lascio sfuggire un sorriso.
< perchè non mi hai conociuto prima.. >, dico. Piego la tazzina di plastica e la butto nel cestino poco lontano, centrandolo in pieno. Torno a guardare james che mi fissa, poi sposta los guardo su due bambini che stanno attraversando al strada ridendo. Si avvicina a m, prendendomi le spalle e mi fa appoggiare a lui con la schiena contro il suo petto, incrociando el mani davanti al mai pancia e poggiando il mento sulla mai spalla. Mi riasso: mi redno conto di aver bisogno di quel contatto fisico con lui coem dell'aria che respiro.
< Vedi quei due bambini? ecco, adeso vorrei essere come loro..alegro, spensierato e felice, senza costrizioni... >, die poi malinconico.
< Beh, sei come loro..solo un pò più cresciuto.. >, scherzo su io.
< Si, ma non sono felice, perchè la mai costrizione è un tipo grande e grosso, coi capeli lunghi, che vive a la Push e risponde al nome di Jacob.. >, mormora al mio oecchio. lo so, adesso dovrei divincolarmi e dirlgi che è un deficnete, ma non lo faccio, perchè ha ragione. se adesso non ci fosse Jacob, se fossimo come quei die bambini che giocano allegri, tutto sarebbe più facile.
< James.... >, lo chaimo piano, ma non con tono di rimprovero.
< Mmmmm? >
< Mi baci? >. Richiesta idiota, lo so. E richiesta da traditrice. E non lo guardo mentre glielo chiedo, preferisco fissare un punto indistintio davanti a me. Un suo sopsiro mi arriva all'orecchio, ho un fremito, poi le sue labbra si chidono sulla mai pelle, sul lobo dell'orecchio, poi lungo la mascella fino al limite delle labbra. e si ferma un attimo, fino a quando non mi volto a guardarlo e spingo il viso verso il suo, portandogli le braccia sulle spalle. E le sue albbra, dischiuse, mi accolgono in un bacio tormentato, sofferente....m bacio. Bacio da far battere il cuore. Da farlo battere tanto che alal fine si ferma. E se si fermasse, se potessimo morire entrambi, sarebbe tutto più faciel. Finiremmo all'inferno, nel girone dei lussursiosi che hanno ceduto alla passione, avvinghiati come Paolo e francesca, destinato a vorticare per l'eternità. Ma almeno, saremmo insieme. Senza ostacoli. e non mi pento di quei pensieri. Almeno, non adesso.

< Finalmente, nessie! Sei in ritardo! >.
Jake è sulla soglia di casa sua, ad aspettarmi, con indosso soltanto i pantaloni della tuta. Mi stringo istintivamente il cappotto aintorno al collo e inspiro il suo profumo: c'è ancora su il profumo di James. e sulle mie albbra, quel bacio tormentato che nona vrebbe dovuto esserci. Sorrido forzatamente entrando in casa, stampando un bacio sulla guancia a Jake. mi accomodo sul divano, togliendomi il cappotto e poggiando la borsa per terra, mentre lui si siede accanto a me.
Adesso, è il momento. il momento di iniziare al recita.
< Allora, ti sei divertita questo weekend? >. chiaro tono ironico. Evidentemente posso permettermi di controbattere.
< e tu, ti sei divertito? >. Sono più acida di quanto volessi.
< E dai, nessie, sei ancora arrabbiata? ormai è passato! >, mi dice cingendomi il braccio con una spalla.
< Passato? passato? hai una minima idea di come possa essermi sentits qualdo mi ha risposto Leah e mi ha detto che non c'eri? Pensavo ti fosse successo qualcosa! >. Bugia, nes. Bugia. Non ti è passato neanche per la mente che potesse essere accaduto qualcosa. Piuttosto che fosse stato con Leah. No, è impossibile. E in ogni caso, non me lo dirà mai dove è andato con i ragazzi.
 < Daaaai, non devi preoccuparti! Sono sano come una roccia, non può succedermi nulla...amore... >, dice abbracciadomi. Ferma il viso davanti al mio e il mio cuore si femra. No, non adesso, per favore. No. < Sai, da quando sei tornata dalla montagna sei ancora più bella, come se fossi ringiovanita! >, mi bisbiglia a pochi centimetri da viso. E poi preme con forza sulle mie labbra, facendo pressione con la lingua, chiedendo prepotentemente accesso. Sgrano gli occhi e con un gemito la sua lingua raggiunge la mia, spingendomi a sdraiarmi contro il divano, sotto di lui. No so che fare, sono completamnete nelle sue mani. E mai come adesso, vorrei morire e finire a bruciare nelle fiamme dell'inferno per l'eternità.

< Nessie, non ne vuoi più? non hai fame? Nessie? nessie!! >
Mi riscuoto, il pezzo di pizza che ho in mano mi cade dalle mani. metto a fuoco e torno alla realtà: sono a casa di jake, è ora di cena e sono seduta sul divano con indosso una sua maglia. Mi volto a guardarlo, con un sorriso forzato.
< Ehm..no, mangiala pure tu, non mi va...a pranzo oggi ho mangiato tantissimo.. >, mento poggiando la pizza sul tavolo e spingendola verso Jake, dall'altra parte. Si, ho mangiato davvero tantissimo: quella camomilla era un pranzo completo. Non ho voglia di mangiare, il profumo di Jake sulla maglia che indosso, sul mio corpo, mi chiude lo stomaco, se potessi smetterei di respirare. lo osservo mangiare: allegro, felice, spontaneo. Il mio jake. Il mio migliore amcio. non posso fare a  meno di pensare a lui con affetto, in fondo l'eternità con lui sarebbe passata velocemente. Però puntualmente, ogni volta, penso a James...e il mio muro di illusioni cade come un castello di carte. 




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Capitolo 14
*** Di nuovo... ***


Eccoci con un altro entusiasmante capitolo pre-natalizio!!
Allora, posterò questo qui e spero di riuscire a postarne un altr, perchè poi tornerò da voi soltanto il 27!!
Quindi per prima cosa auguro a tutti buone feste, perchè non avrò più occasione di farlo, e spero passiate un sereno natale in famiglia!
Poi ringrazio tutti coloro che hanno aggiunto questa fan fiction ai preferiti!
E infine, i commentucci che mi spingono a scrivere!
daphne 92: grazie mille dei complimenti e del sostegno al nostro povero James!Scrivere quella frase mi è piaciuto moltissimo, sono contenta che ti piaccia!
Sabry_Cullen: ihihihih, povero Jake..ma lui non è poi così santo, chissà cosa fa durante le sue sparizioncine..uhmmmmm!!grazie ancora dei complimenti!!
Balenotta: grazie ancora!!e sarei molto felice di sentire le tue idee!!kiss
PrincessMarauders: grazieeeee mille, e ringrazia anche tua vugina!!sono felice che abbia questo successo questa storia, non ci speravo!XD E attendi, stanotte babbo natale potrebbe portarti un piccolo papà-Eddy da portare sempre con te! (pubblicità occulta!ihih)!!
Razorbladekisses:come ho detto nel rigo sopra con papà-Eddy, Babbo Natale potrebbe prtarti un Jake-triste-e-solo (corna e giubottino di pelo inclusi) a grandezza naturale, tutto da spupazzare!Grazie ancora die complimenti, ma resto jake tornerà a illumnarci!
altovoltaggio: non peoccuparti, il finale non è ancora disengato, a Jake potrebbe finire molto meglio che a nes!ihihih!grazie ancora!
MLA: forza jameeeessss!!*me sventola la bandierina* grazieeeeeee di seguirmi e dei complimenti!kiss
_Niki_: la mia allieva sadica torna a recensirmi! Ehhhhhh, non dimenrichiamo che eddino odia Jacob quindi, pur di non vederlo con sua figlia..ogni scusa è lecita!ihihihi! Non volevo essere troppo sadica a far morire uno dei due, in findo in fondo (mooolto in fondo) me è buoooooonaaaaaa!!*si si, eh eh...XD* Ma chissà che un giorno lontano (mooolto lontano) jake non si svrgli..uhmmmm...vedremoooo!!!!grazie mile!!un bacio!*e che il sadimo sia con te anche in queste feste natalizie*
E adesso, a voi il capitolettoooo!!


Capitolo 14: Di nuovo....

Mi odio mi odio mi odio!!!! Seduta nella mia camera, davanti allo specchio, un vestitino di lana panna indosso, gli stivali panna corti ai piedi, mi massacro i cpaelli che non ne voglliono sapere di prendere volume. o forse sono solo io che sono isterica, quei capelli me li invidiano tutti. Poggio al spazzola sul mobile buttandomi sul letto: ci rinuncio. Mi concentro soltanto sul mio respiro, regolare e leggero, il battito del mio cuore più veloce di quello umano. Chiudio gli occhi, rilassandomi, è ancora presto per andare a scuola: e se fosse per me, neanche ci andre. Sono tre giorni che James non si fa vedere a scuola, Calvin mi ha detto che è malato: speravo che non vedendoo avrei smesso di pesnare a lui, am le cos enona vevanof atto che peggiorare. E fingere che tutto andasse bene con jake non era per niente facile. ma lui non se ne rendeva conto, non percepiva la differenza: e ciò mi spingeva inconsciamente a credere di poter continuare quella farsa in eterno. Mi rilasso talmente tanto che sento addirittura le voce dei miei genitori dal piano di sotto.
< Edward...suona ancora.... >, lo prega mia madre. chiudo gli occhi, immaginado la scena che non posso vedere. probabilmente stava suonando qualcosa al piani, che io, persa tra i miei pensieri, non avevo sentito.
< Lo sai che suonerei sempre per te.... >. Uno schiocco. probabilmente le aveva baciato la guancia, o forse la fronte.
< Anche a Reneesme piace tanto quando suoni...la sentivo distendersi dentro di me ogni volta che toccavi il pianoforte.. >
< Le piace la musica classica, forse...hai notato, in camera sua c'è un cd di musica classica...c'è addosso un odore umano... >. Il cd. Lo avevo trovato nella borsa dopo essere tornata dalla montanga: era lo stesso che Jaes aveva messo quella sera alla baita. Non facevo che ascoltarlo, mi rilassava quasi quanto sentire mio padre suonare. Lo sento ridacchiare.
< Una delle mie innate doti... >
< Sono contenta di vedere che la modestia è una delle tue migliori qualità.modestamente parlando, edward... >, lo prend ein giro mia madre.
< Beh, è per questo che ti sei innamorata di me.. >
< No, io mi sono innamorata di te perchè eri quello bello e figo della scuola, che nessuna era riuscita ad avere.. >.
< Modestamente parlando, scommetto..o no, Bella? >, la prende in giro lui.
< Naturalmente.... >. Anche lei ridacchia, strappandomi un sorriso.
< Io invece mi sono innamorata di te perchè eri piccola...indifesa...goffa...timida....e tremendamente imbranata.. > Accompagna ogni aggettivo ad un bacio.
< e adesso che sono grande, mi so difendere, bellissima e intraprendente non mi ami più?  >, chiede lei con vocina di bimba.
< Certo che no...! Sei ancora terribilmente imbranata, quindi va bene lo stesso.. >, dicepoi mio padre, ridendo.
< Ah si? Bene, questa me la paghi! >, sbotta mia amdre divertita.
< quando vuoi, amore...e se adesso gentilmente tua figlia la smettesse di divertirsi ascoltando le nostre conversazioni e si vivesse la sua vita, magari sarebbe melgio...o no Nes?? >, dice poi alzando la voce. Sorrido alzandomi dal letto e fiondandomi al piano di sotto dove mia madre mi aspetta stringendo la vita di mio padre con le braccia, la testa poggiata sul suo petto.
< Scusa papà! Mi piace così tanto ascoltarvi! >, dico poi afferrando una fetta di poane tostato con lo zaino a tracolla, cercando el chiavi della macchina.
< Visto, Bella, che avevo ragione io? >, dice mio padre ricolto a sua moglie. < te l'ho sempre detto che non dovrebbe passare tutto questo con Emmet! Le fa male! >, dice poi facendola ridere. e facendo ridere anche me.
< Ciao ragazzi! >, dico poi baciandoli entrambi.
< Anche se ho diciassette anni sono sempre tuo padre!! >, mi urla dietro mentre apro la porta. < Ho detto una cazzata, vero?? >, dice poi rivolto a mia madre. Mi chiudo la porta alle spalle, dirigendomi verso la macchina. Sono appena salita quando mi suona il cellulare. Se è jenny che mi dice che è in ritardo, la mollo a casa!
- Jenny, non mi importa che sei in ritardo! fatti venire a prendere da Calvin!
- Nessie, sono Jake!
- oh jake! scusa, dimmi!
- Volevo dirti che...ehm...oggi dopo scuola non possiamo vederci, devo fare una cosa con i ragazzi..torno domani pomeriggio, ci vediamo da me ok? se hai bisogno, a casa c'è leah!Ciao, ti amo!!
- Ma..
Prima che potessi controbattere, aveva già attaccato. Certo, tanto a casa c'è Leah! e chi se ne importa! Premo sull'accelleratore. devo sbrigarmi o arriverò in ritardo da Jenny.

< ottimo ottimo! Allora, stanotte ti sequestro! e domani mattina vieni con me alla partita di basket dei ragazzi! >
Ecco cosa si guadagna a dire alla tua migliore amica che il tuo ragazzo ti ha appena detto che non sci sarà per quasi due giorni: puro entusiamo!! Con un'amica così, c'è rischio di non divertirsi??
< mi dispiace che anche tu sia tanto addolorata, jenny... >, la prendo in giro.
< Il giorno che lascerai Jake e deciderai di seguire il tuo cuore, potrei contemplare l'idea di rivolgerti di nuovo la parola.. >. Bonnie. Sempre la solita. ridacchio.
< Tanto lo so che non ce la faresti mai a  non parlarmi! >. lei mi salta al collo, scompigliandomi i capelli.
< Ok Ok!!! Dai andiamo! >
La giornata è appena iniziata, l'ora di ginnastica ci aspetta e nello spogliatoio a cambiarci siamo rimaste solo noi tre. Sistemo i capelli in una coda, chiudo le stringhe delle scarpe e ed esco dallo spogliatoio, raggiungendo Jenny sul campo da pallavvolo. per fortuna, nello sport me la cavo molto meglio di mia madre e sono una discreta alzatrice. non che mi attiri molto la pallavvolo, ma mi basta per non causare incidenti. Poi mi concentro su uan voce, è l'allenatore.
< La figlia di Isabella Swan? Si, se il padre è Cullen è quella ragazza laggiù, con i capelli rossi... >. parla di me. Ma con chi? Metto a fuoco la palla che sta per colpirmi in piena faccia, alzo le mani e la alzo verso la ragazza alla mia destra che scatta in alto e schiaccia, facendoci guadagnare un punto.
< grade nes! >, mi dicono le mie compagne di squadra. ma la mai attenzione è caturata dall'allenatore.
< bravissime ragazze! Facciamo una pausa..Reneesme, potresti venire qui un attimo? >, mi dice. accanto a lui c'è un uomo che non può avere più di trent'anni, capelli e occhi scuri, lineamenti appena orientali, abbastanza alto e mi guarda con attenzione. mia vvicino all'allenatore e l'uomo mi fissa con più insistenza.
< Questo signore è un mio vecchio alunno, voleva conoscerti Reenesme.... >, mi dice il mio allentaore. inclino la testa, cercando di capire chi potesse essere quell'uomo. Ma non mi è familiare. Sorride e mi tende la mano.
< Tu non mi conosci, ma il colore dei tuoi occhi è indimenticabile...sono Erik Yorkie, un vecchio amico di tua madre... >, mi dice sorridendo. Ha una bella voce, e anche un buon profumo.
< Quello dell'articolo nel giornale... >, articolo silenziosamente, ricordando la narrazione del suo primo giorno alla Forks High school di mia madre.
< Si proprio lui..sai, somigli moltissimo a tuo padre, ma non so perchè in te rivedo tutto quello che tua madre era in questa scuola...davvero, sei bellissima...Toh, guarda chi c'è! >, dic epoi con tono sorpreso guardando un punto alle mie spalle.
< Zio???? Che cosa ci fai qui?? >. Ho un tuffo al cuore. la sua voce. Era a scuola, finalmente. Mike Newton sorride, mentre James si ferma accanto a me, non mi aveva riconosciuta.
< Ero venuto a portarti le chiavi di casa, non ci troverai al ruo ritorno, partiamo per un weekend fuori...e poi volevo conoscere la figlai di una delle mie più care amiche... >,m di ammiccando nella mia direzione. James si votla e mi vede, sgranado gli occhi.
< Nes!! >, mi dice sorridendo. E l'uomo davanti a noi sorride.
< Volevo vedere di persona la ragazza di cui parli in continuazione, James...e poi, ho scoperto che altri non è che la figlia bellissima di una delle ragazze più chiacchierate e carine della scuola ai miei tempi... >. Arossisco, non so se per la rivelazione che James parli di me a casa o per i complimenti a mia madre. Forse per tutte e due le cose.
< ehm..io adesso devo andare, le ragazze aspettano me..è stato un piacere conoscerla, porterò i suoi saluti a mia madre...buongiorno.. >, biascico prima di allontanarmi. Sento al mnao di James sfiorarmi il polso am sobbalzo come se la sua fosse stata una presa ferrea: mi volto, mentre il suo profumo mi avvolge.
< Ci vediamo a pranzo? >,mi chiede fissando i miei occhi scuri ei suoi. Resto un attimo immobile a perdermi in quel blu finchè non sento un colpo di tosse, probabilmente dell'allenatore: Erik Yorkie infatti, sta ancora sorridendo.
< Certo...a dopo.. >, dico in un sibilo mentre le sue dita scivolano sulla mia pelle. Torno al campo, guardando l'orologio: mancano ancora tre ore all'ora di pranzo. Ce la posso fare. Mi passo una mano tra i capelli per sistemare al coda e il mio polso si trova vicino al mio viso: c'è ancora il suo odore. No, mi correggo: non ce la posso fare.

< Neeeees!! Mi passi gentilmente il ketchup?? >.
Sempre la solita caotica ora di pranzo. E sempre Calvin che non può fare altro che rompere. Si e no, è la terza cosa che mi ha chiesto di passargli. Predno al boccetta della salsa e glielo lancio, centranolo in piena testa. Una risata coinvolge tutto il tavolo, e lo stesso Calvin, che si massaggia la testa.
< Avevo detto gentilmente! >, mi richiama scherzando. Dietro di me un'altra risata, mentre sono rivolti verso Calvin, per prenderlo in giro.
< ahaha! Te la sei cercata, Calv! >. E poi due mani si poggiano al tavolo, accanto ai miei gomiti e un soffio caldo mi arriva all'orecchio.< Bel lancio, alzatrice... >. Mi volto con un sorriso, James è dietro di me, il suo profumo riempie l'aria intorno a me.
< Anche tu te la sei cercata, J.J.!! >, gli risponde per le rime Calvin, fissandoci. James non si muove, il suo viso è ancora accanto al mio, le sue braccia intorno al mio corpo. Sento il suo torace alzarsi e abbassarsi ritmicamente seguendo il suo respiro regolare.
< E' un discorso completamente diverso, Calv.. >. Sembra che siano impegnati in un discorso il cui senso solo loro possono cogliere. Poi james si sposta da me, sedendosi al mio fianco.
< Può darsi...ciò non toglie che te la sei cercata comunque, nonostante tutte le raccomandazioni che avessi fatto a me.. >, si affretta ad aggiungere il castano.
< Ci sono molte cose che non sai, amico mio... >, dice James addentando una mela.
< A proposito, questa sera siamo stati invitati a una festa da Jenny! >, dice poi Calvin tutto allegro.
< CHE COSA?????? >, sbotto io fissando jenny, furiosa. lei mi guarda con gli occhioni dolci.
< Ops..ho dimenticato a dirtelo..beh..diciamo che...non sarà un innocuo pigiama party solo noi tre..ci sarà un pò più di gente....non vedo quale sia il problema Nes... >, mi rispond eJenny, irritandosi un pò verso la fine della frase.
< Poi te lo spiego, qual'è il problema... >, dico io  a denti stretti.
< No, ora me lo dici! >, si impunta lei, arrabbiandosi. Io al fisso poi scoppio a ridere.
< Dai scema, quale credi che sia il problema! Non ho preparato la roba!! >, le dico ridendo. lei mi guarda strigendo gli occhi.
< Stanotte me la pagherai!! >, mi dice poi ridendo.
< Voi mi fate seriamente paura! >, si intromette Calvin, strappando una risata a tutti. Intanto prendo il cellulare e chiamo mio padre. sarà sicuramente felice di sentirmi!
- Si?
- Papiiiiiiinooooooo...
Voce dolce da tipico lecchinaggio  che porta Jenny sull'orlo delle lacrime e mio padre su quello di una crisi di nervi.
- Cosa vuoi che ti conceda, nes?
Beccata.
- Ma io ti chiamo papino perchè ti voglio bene!
- Dimmi che vuoi e falla finita, amore!
Ok, tanto vale dirglielo.
- stasera dormo da jenny, domani mattina andiamo alla partita di basket e con molta probabilità pranziamo fuori..dì a zia Alice di prepararmi la borsa e non farlo fare a mamma per nessuna ragione, tienila occupata...
- Tua zia Alice sarà più che felice di dedicarsi alla tua borsa....come sempre d'altronde! Ma com'è che dormi sempre fuori? Non è ch emi dici che daormi da jenny e invece stai con il can..ehm, con jake?
- Jake non c'è papà, è andato di nuovo con i ragazzi e non so dove..quidni Jenny mi ha sequestrato di nuovo Ah, mi passi un attimo la mamma?
- Aspetta un attimo....Bella, amore, Nes ti vuole al telefono!...sta arrivando..ti aspetto a casa per prendere el cose allora, siamo dal nonno!
- Ok ciao!
- Reneesme, amore, dimmi!
Chissà che film si sarà fatti mia amdre! Di solito parlo con chi rispnde al telefono, non chiedo mai una persona in aprticolare!
- Mamma, indovina chi ho conosciuto oggi a scuola?
- Nes, lo sai che con gli indovinelli non sono brava...chi hai conosciuto?
- Erik Yorkie!
- Erik??? Cosa ci faceva a scuola?
- é lo zio di James, sai...il ragazzo che è venuto con me in montanga...
- Credo di aver capito...è suo zio?
- Si, il fratello della madre di James...gli ha portato le chiavi e ha chiesto della figlia di Isabella swan..ed ecomi qui! Ora
devo andare, ti voglio bene!!
- aspetta, nes! Lko zio emmet ha detto che ti porta la borsa a scuola, deve andare a caccia e passa di lì con Rose ok?
- Ah ok, allora lo aspetto qui!ciaooo!
Poggio il telefonino sul tavolo e mi volto verso Jenny.
< Per la tua felicità, non c'è bisogno di andare a casa mia! Mi porta la roba mio zio emmet!! >, le dico con un sorriso. Jennny non ama molto i viaggi in auto: soprattutto quando guido io. Dice che vado troppo veloce. Mah.
< Ma chi il gigante con i capelli neri, quello figo?  >, chiede Bonnie.
< Bon, io non parlerei così..mia zia Rose potrebbe ucciderti..e ti giuro che lo farebbe, in modo molto affettuoso forse visto che sei amica mia, ma lo farebbe! Non vuole che nessuno tocchi il suo scimmione! >, dico io facendo il verso a mia zia.
< ma tua zia può avere tutti quelli che vuole, potrebbe fare la modella! Ma nella tua famiglia siete tutti belli da far paura? >, mi chiede John.
< Beh, sarà l'aria...! >, ipotizzo io con aria di sufficienza, bevendo un pò di succo d'arancia.
< E voi non avete visto suo padre!!!La fotocopia di nes, però al maschile! io l'ho visto di sfuggita, sembra molto giovane, ma, scusami Nes, è un figo da far paura!! >, interviene Jenny. ottimo, una bella discussione sulla mai cara famiglia.
< Quando avete finito, fatemi un fischio! >, dico incrociando le braccia, mentre Jenny e il resto del gruppo continua al discussione sulla mia carissima famiglia.
< oggi voglio essere generoso, voglio sottrarti a questa conversazione....vieni con me? devo andare un attimo in segreteria.. >, mi chiede James alzandosi e tendendomi la mano. Senza curarmi di avvisare Jenny, la predno e mi alzo, per lasciare la sua mano subito dopo.

Mi stringo il cappotto al corpo quando l'aria fredda mi sferza il viso: non riesco a trattenere un gemito e il braccio i James mi cinge le spalle avvicinandomi  a lui. il suo corpo è cald rispetto alal temperatura dle mio, e il contatto mi provoca una piacevole sensazione. E non è soltanto il calore.
 < Dovresti vestire più pesante, sai? >, mi dice, in tono protettivo.
< Non credevo facesse così freddo..cosa devi farci in segreteria? >, chiedo poi cercando di continuare la conversazione.
< Devo ritirare un modulo per la convalida degli anni scolastici che ho fatto a londra..mi servono per il diploma e poi per andare al college.. >, mi spiega quando siamo già arrivati in segreteria. Mi pare la porta, facendomi passare e poi se la chiude alle spalle, raggiungendo il bancone e poggiandomi una mano sulla schina per spingermi a seguirlo. La segretaria, una donna bionda con spessi occhiali dalla montatura rossa, alza la testa guardandoci.
< Salve cari, cosa posso fare per voi? >, ci chiede cordialmente, poggiando la penan con la quale stava srivendo sul tavolo e concentrandosi pienamente su di noi.
< Dovrei ritirare il modulo 27-A, per la convalida degli esami scolastici conseguiti a Londra.. >, p spiega James con noncuranza.
< Oh certo, te lo prendo subito..e a te cosa serve, gioia? >, fa poi rivolta a me. Io scuoto la testa.
< Ho soltanto accompagnato lui, grazie... >, dico poi indicando James con un dito. la donna annuisce e si alza, raggiungendo un armadio poco lontano da noi e iniziando a frugare.
< Quando hai freddo ti diventa il naso rosso in una maniera adorabile... >, m sussurra James seguendo il mio profilo con un dito, fino ad arrivare alle labbra.
< James..... >, lo rimprovero io. < Non mettermi in difficoltà, ti prego.. >, mormoro con poca convinzione. Mi volto a guardarlo e lo trovo straordinariamente vicino, al testa inclinata e le labbra che sfiorano le mie.
< Non ti sto mettendo in difficoltà..tu lo sai quello che vuoi, è solo che non vuoi ammetterlo.. >, sussurra di nuovo, il suo respiro caldo mi colpisce in pieno, il suo profumo mi provoca una scarica di adrenalina per placare la sete.
< Ehm ehm.. >. La segretaia tossicchia per richiamare la nostra attenzione. jame ssi allontana lentamente, mentre io mi volto di scatto avvampando e cogliendo un sorrisino da parte della donna dietro il banco. James le sorride, prendendo il foglio tra el mani.
< grazie, lei è una donna meravigliosa...arrivederci.. >, saluta cortesement,e con un sorriso in grado di sciogliere la neve anche sull'Everest. ecco chi mi ricorda: mio padre quando cerca di corrompermi. Uguale uguale!
Esco in fretta dalla segreteria, incamminandomi verso al mensa, con James al mio fianco, stranamente silenzioso e serio; il vialetto che porta alla mensa è deserto, la pausa pranzo deve essere quasi finita. Unpstretta mi immobilizza il polso, finisco con le spalle contro il muro e il viso di James vicinissimo al mio: un brivido mi percorre la schiena, pregustando il momento in cui le sue albbra avrebbero toccato le mie. Non posso desiderare una cosa del genere, sono fidanzata,. ho un ragazzo, diamine!!! Ma il tuo ragazzo ti ha mollato per la seconda volta preferendo una gita in un posto ignoto. Questo non vuol dire che devo tradirlo, non sono autorizzata!
< James... >, lo imploro con voce sofferente. Sa quanto mi costa, forse esattamente quanto costa a lui non saltarmi addosso.
< Non ti sto per saltare addosso nes, nè voglio baciarti costringendoti a cedere...ma so che anche tu lo vuoi, che vuoi stare con me, ma per un motivo a me sconosciuto non te lo spuoi permettere..ma io non ce la faccio più..dimmi, se davvero non vuoi che ti baci, dimmelo adesso e ti prometto che mi allontanerò e sarà come s enon ti avessi mai sfiorato oggi... >, mi dice inchiodando i miei occhi nei suoi. Parla con voce calma, fa dei respiri profondi che mi colpiscono il viso a intervalli regolari. E non rispondio, non posso rispondere. io voglio quel bacio. Il mio buonsenso ha provato ad allontanarlo, non faccio mai la prima mossa perchè aspetto che sia lui a farla, per cedere e palcare un pò i miei sensi di colpa con un debole: ha fatto tutto lui. Ma adesso non posso mentire a me stessa, non posso respingerlo. E non aspetto neanche che sia lui ad avicinarsi: in punta di piedi, spingo il viso verso il suo, catturando el sue labbra.
Sono una dannata traditrice. E mi vengono in mente le parole di mio padre, tanto tempo prima.
Ho pensato che se proprio devo andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile.(*)
E io, all'inferno, ci brucerò sicuramente.



(*): citazione da "Twilight", Stephenie Meyer

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Capitolo 15
*** Galeotto fu il libro e chi lo scrisse ***


Perdonatemi ma non posso ringraziare tutti!Solo un grazieee coleltivo e un appuntamento la prossimo capitolo!!

Capitolo 15: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse

< Ripetimi perchè non puoi venire direttamente da me? >
< perchè mio zio mi ha dato pacco, mia zia Alice ha problemi a prepararmi la roba e i miei vogliono che passo il pomeriggio con loro..sarò da te per le 8, te l'ho promesso. adesso scendi che siamo a casa tua, jen!! >
< A dopo, adorabile scorbutica! >.
Jenny scende dalla macchina: purtoppo la tappa a casa era necessaria. Avevo bisogno di cacciare: così avevo detto a mio zio Emmet di lasciare la roba a casa perchè sarei passata. Dopo quel bacio con James, la sete era tornata, e neanche una tazza di cioccolata era riuscita a mandarla via. Di fronte alla prospettiva di una sera a stretto contatto con lui, la sete era una sensazione che non potevo contemplare. Inchiodo davanti casa Cullen, scendendo dallla macchina ed entrando in casa più stanca che mai.
< Perchè hai detto a Emmet che saresti passata a casa? >, chiede Esme. Mio padre è in sala, mi volto verso di lui.
< Sono troppo stanca per parlare, papà leggi a modo tuo! >, dico, lasciando che il pensiero di quel bacio e della sensazione di sete, unita alla mia paura per la serata, mi invadesse la mente.
< Nes!!! Non di nuovo!! >, mi rimprovera mio padre. Il suo tono tuttavia, non sembra proprio arrabbiato, soltanto sorpreso.
< Che cosa? Nes, come mai sei a casa? >, chiede mia madre. Sono troppo stanca per alzarmi e toccarla, non mi resta che parlare: anche se probabilmente, mi costerà la testa.
< Ho..ho baciato James oggi..e ho sete...ho bisogno di cacciare.. >, dico in un sussurro.
<  Ma..ma..il cibo umano non ti basta, amore? >, mi chiede avvicinandosi preoccupata. Wow, non si è resa conto che ho tradito di nuovo il su migliore amico.O forse sta semplicemente facendo finta. < Carlisle..? >, chiama poi apprensiva. mio nonno, bello come il sole, si distrae dal giornale che stava leggendo e mi guarda.
< Non so che dirti, Bella, ma credo sia normle..è in parte vampira e inizio a temere che questo ragazzo sia il suo cantante...quindi Reneesme deve solo stare attenta... >, dice con il massimo della tranquillità.
< Visto Bella? Esattamente come temevo....tu ti innamorerai di lui, nes, in modo tanto morboso da non poter più tornare indietro..e adesso è già troppo tardi.. >, dice mio padre sconsolato. Sono sicura che sta rivivendo la sua vita in un istante.
< Ho pensato che se proprio devo andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile.. >, dico dando voce ai miei pensieri. Mio padre si volta di scatto, improvvisamente furente.
< Tu non andrai all'inferno, Reneesme. Tu non sei come me e questa storia finirà diversamente. >, mi apostrofa, con voce dura.
< Vado a caccia....da sola. >, preciso mentre vedo mia madre alzarsi.
Lancio il giubotto sul divano e mi fiondo verso la porta a grande velocità. Mio padre ha ragione, io non sono come lui, destinato all'inferno: no, il mio non è destino. Sono le mie azioni che mi ci porteranno dritta dritta all'inferno.

< Si, chiamerò presto Tanya, a Denali...dopo la fine di quest'anno scolastico di Nes, dovremo lasciare la città o qualcuno si accorgerà che... >.
La voce mio nonno arriva forte e chiara mentre mi chiudo la porta alle spalle. Sono le  7 e mezzo della sera: dopo la caccia sono andata a casa mia a lavarmi e darmi una sistemata, prendendo anche la mia roba per la notte da jenny. essendo in anticipo, ho deciso di tornare a casa.
< Nes, cara! mentre non c'eri è venuto un giovanotto, dice di chiamarsi Calvin, e ha lasciato una busta per te..l'ha infilata sotto la porta perchè gli ho detto di non poter aprire.. >, mi dice mia nonna. A velocità disumana corro verso il tavolo afferrandola: c'è ancora su l'odore di James.
< Uhm, ha un buon odore questo Calvin... >, commenta mia zia Rose. Inspiro con forza, ma non riesco a cogliere nessun odore se non quello di James.
< Sei sicura che non si chiamasse James? >, chiedo a Esme.
< No cara, era Calvin.. >, mi dice sicura.
< strano..questo è il suo profumo... >, dico allontanando di colpo la busta dal naso. Non voglio mettere a dura prova la mia resistenza, non prima di stasera almeno.
< Hai ragione...ha un buon profumo... >, dice mia madre inspirando. Apro la busta, dentro ci sono due fogli: il primo è una carta beige, con dei disegni di fiamme, mentre l'altra è normale carta bianca. opto per leggere prima la gialla.
La apro, la grafia è curata, sembra qualcosa scritto in versi.

La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e pecotendo li molesta. [...]
Intesi ch'a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,
che la ragion sommettono al talento. [...]
<< Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
preso costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l mondo ancora m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor, condusse noi ad una morte. >> [...]
< quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo! >> [...]
<< Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; [...]
Noi leggevamo un giorno per diletto
di Lancillotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante. >>.

Divina Commedia, Inferno, canto V.



Tremante ripiego il foglio, poggiandolo sul tavolo. mi aveva scritto un passo della Divina Commedia, in particolare la storia di Paolo e Francesca, costretti nel girone dei lussuriossi, nell'inferno: amanti in vita, per l'eternità sono dannati, condannati a vorticare in una bufera continua costantemente abbracciati, ma pur sempre insieme. E mai pentiti. Ricordo i momenti in cui sono stata convinta di finire al'inferno. Sono tanti. Troppi. Prendo l'altro foglio e lo apro. Questa volta sono parole di James.

"Ciao nes...se ti conosco bene come credo, avrai preferito leggere prima l'altro foglio della busta, per cui non ho ritenuto necessario specificare che era proprio quello che dovevi leggere. Non so se lo conosci, è un passo della Divina Commedia di Dante Alighieri, il famoso canto di Paolo e Francesca, che si sono lasciati andare alla passione e sono stati condannati a subire le pene dell'inferno. Io e te siamo un pò come Paolo e francesca: amanti. Ma non perchè sia io a volerlo. Semplicemente perchè tu hai deciso così. prima di cedere alla tentazione di baciarti, quel giorno alla baita, mi sono venuti alla mente questi versi, Galeotto fu il libro e chi lo scrisse. So che non c'entra assolutamente nulla, ma mi è venuto così. Forse sapevo che sarebbe finita così. ma se te l'ho scritto c'è un motivo ben preciso, è solo per te: perchè ogni volta che mi avvicino abbastanza, che ti bacio, che ti sfiori, ogni volta che ti lasci andare...ti perdi tra i tuoi pensieri, mi abbracci, mi stringi, mi ami...però non fai altro che mormorare: l'inferno, finirò all'inferno..E fa male, Nes, perchè non voglio causarti rimorsi, rimpianti, incubi. Voglio solo che tu sia felice ed è chiaro che con Jacob non lo sei. scusa se non faccio altro che confonderti, ma io ho bisogno di te, forse sono un pò egoista. E abbastanza vigliacco da non andare a casa del tuo ragazzo e stampargli in faccia l'infelicità alla quale ti costringe. se non lo faccio, bada bene, è solo per te e per tutte quelle cose che tu dici non posso capire.
Spero di vederti e parlarti stasera. Un bacio.
James "


Poggio anche questo foglio sul tavolo, infilandolo di nuovo nella busta in silenzio, poi guardo l'orologio. Sono quasi le otto, è ora di andare da jenny. Metto la busta nella tasca del cappotto, poi mi volto verso mio padre, che sicuramente, nella mia mente, ha già visto tutto. Gli vado incontro, abbracciandolo, poi lo bacio sulla guancia.
< io vado, papà..ti chiamo domani per farti sapere cosa faccio..se dovesse venire Jake, digli che.... >, che cosa Nes? che non lo ami, ma gli vuoi bene così tanto da non poterlo perdere? Che ti pieghi al destino soltanto perchè non c'è nessun altro con cui potresti stare? che sei una codarda che ha paura di morire zitella? < ...niente, non dirgli nulla... >, dico con un sospiro, poi mi avvio verso la porta dopo aver stampato un bacio sulla guancia di mai madre. in momenti come questi, desidero non essere mai nata. perfetto, sono anche un'ingrata.

Come mi aspettavo, la porta di casa di jenny è aperta. quella ragazza non cambierà mai, non ha un minimo di senso del pericolo: non lo avrebbe neppure se uno di questi giorni un maniaco le entrasse in casa brandendo un'accetta. forse sto esagerando adesso. Entro in casa, c'è uno strano silenzio. Attraverso il corridoio, lasciando il cappotto sull'appendiabiti e mi fiondo in salotto dove Jenny e Calvin sono amabilmente impegnati nel loro passatempo preferito e James è seduto su una poltrona leggendo un libro, che riconosco essere Romeo e Giulietta. Sorrido, ripensando a quando avevo letto la prima pagina: domenica mattina, alla baita, dopo la notte con lui.
<
L'amore è bensì una nebbia sollevata con il fumo dei sospiri e se questa si dissipi è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti e se sia contrariato non è che un mare nutrito dalle lacrime di quegli stessi amanti. E che cos'altro può mai esser l'amore se non una follia molto segreta, un'amarezza soffocante e una salutare dolcezza.
(*) >, dico, ripescando quel passo dalla mia memoria. Mi dispiaceva disturbarlo, ma volevo attirare la sua attenzione. Lo vedo alzare la testa di scatto e concedermi un sorriso, chiudendo il libro e tenendolo in una mano.
<
Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia. Perciò ama moderatamente: l'amore che dura fa così. (*)
>, continua poi lui fissandomi con un sorriso.
<  Nes! Sei in perfetto orario! Ci siamo solo noi, gli altri come al solito sono in ritardo! >, mi dice Jenny a voce alta.
< Non sono sorda, Jen...mi stai dicendo che ci siamo solo noi quattro adesso? >, dico spostando lo sguardo su di lei, che annuisce maliziosa. Guardo di nuovo James, prima seria, poi scoppio a ridere.
< Allora posso dirtelo che tu sei tutto pazzo!! >, dico tra le risate. Calvin, ambasciatore silenzioso, ride anche lui mentre jenny lo guarda interrogativa. James mi fa cenno di sedermi accanto a lui e mi accomodo sul bracciolo della poltrona. La sua mano corre alla mia vita facendomi scivolare e sedere sulle sue ginocchia, mentre con il naso mi sfiora l'orecchio.
< Può darsi.... >, mi dice in un soffio. Allontano un pò il viso, ma non mi alzo dalle sue ginocchia. < Spero che i tuoi non ti abbiano creato problemi.. >, aggiunge poi, mentre mi perdo nie suoi bellissimi occhi blu.
< Assolutamente..anzi credo che mia madre lo abbia apprezzato molto, anche se non lo ammetterebbe mai....lei adora Jake.. >. Non mi rendo conto di aver espresso quel concetto in modo un pò acido, e James cerca di sviare.
< Ho saputo che domani mattina vieni a vedermi giocare.. >, sussurra a due centimetri dalle mie labbra. Provo l'incontenibile desiderio di poggiarvi le mie, di sentire il suo sapore, ma non posso, riesco a trattenermi, non devo.
< Con molta probabilità Jenny mi trascinerà... >, dico facendo spallucce.
< E se fossi io a chiederti di venire? >, mi soffia in un orecchio, facendomi volare i capelli. Cerco invano di reprimere un brivido, e lo guardo con i miei occhioni da cerbiatto.
< potrei....decidere direttamente di restare a casa! >, butto lì in una battuta. lui ride,poi mi da un pizzicotto al fianco che mi fa saltare, finendo con il petto contro il suo torace. le sue mani mi stringono in fretta la schiena, facendomi finire con il viso vicinissimo al suo. Ed è un lampo.
< Aspetta...non muoverti.... >, sussurro avvicinando il viso al suo. < Sta fermo.. >, dico di nuovo, poi faccio aderire le labbra alle sue. Gioco un pò con le sue labbra, mentre lui cerca la mia lingua, ma non glielo concedo. Accarezzo il suo labbro inferiore con la lingua, lo mordicchio un pò....e poi ci affondo i denti, strappandogli un gemito. La dolcezza del suo sangue mi colpisce in pieno, facendomi ardere la gola: le mie labbra si sporcano del suo sangue, ma lo assaporo con delicateza, passandomi la lingua sulle labbra. In un attimo, mi trovo contro il divano, James sdraiato su di me, il respiro affannato: apro gli occhi, il labbro non sanguina più, gli occhi blu ardono ma non sembra arrabbiato o infastidito per quello che ho fatto.
< Cos'è tutta questa violenza? >, sussurra con voce roca. Gli sorrido, poi gli poggio le mani sulla spalle, spingendolo indietro e sedendomi sul divano, dandomi una sistemata. Come avevo sentito, un attimo dopo, la porta si apre e il resto del gruppo entra facendo gran chiasso.
< ohi, siamo in ritardo? >, chiede Matt fissando james.
< oh, no Matt!Hai sempre un tempismo perfetto! >, bofonchia James, strappandomi una risata.

< E allora.......giochiamo o guardiamo un film? >, chiede Jenny.
< Giochiamooooooo!! >, urlano in coro Bonnie, Lisa e Georgia. Io, invece, mi porto diplomaticamente una mano ai capelli.
< E quale sarebbe il film? >, chiede Calvin.
< Uhmmmm...l'ultimo bacio.. >, sussurra Jenny con gli occhioni dolci. I ragazzi si scambiano uno sguardo eloquente.
< Giochiamo! >, dicono ppi in coro. Non riesco a soffocare un gemito di sofferenza.
< Il mondo trama contro di me! >, dico poi con voce sofferente.
Tutti intorno a me ridono, e cerco di essere allegra. mi lascio scappare anche un sorriso: sono proprio masochista.
< E a cos'è che giochiamo? >, chiedo poi fingendomi interessata.
< Uhm..il gioco della bottiglia! >, mi dice Jenny battendo le mani. Non ce la faccio, mi porto la testa tra el mani, poi alzo gli occhi al cielo.
< Cosa ho fatto di male?? Qualcuno trama contro di me!! >, dico poi con tono teatrale.
Intorno a me si diffonde uan risata: incorcio lo sguardo divertito di James, e nella mia mente si materializzano quelli scuri di Jake. Altro che ridere: c'è da piangere.



(*): citazioni da "Romeo and Juliet", William Sheakspeare.

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Capitolo 16
*** Una cosa che non doveva vedere ***


eccomi di ritorno!!e adesso posso ringraziare tutte le persone che hanno messo al fic tra i preferiti, che sono davvero tantissimi, e i miei adorati commentatori!!!
pazzerella_92: grazie mille!!e ti accontento, con un'altra dose di droga!ihihih
MLA: vaaaaaaii Jaaaames!!*sventola i pon pon*. grazie mile del commento, ecco un altro capitolo!
Balenotta: grazie ancora di seguirmi, ecco il seguito!
Rakiy: *me fa la ola* graaazieee!!! Ti avviso che il tentatico di rivelazione non è lontano....ihihihih!!
PrincessMarauders: wow alora sono stata utile per fare felici dei bimbi a Natale!!XD Io e Babbo Natale mi sa che dobbiamo fare una bella chiacchierata, glia vevo raccomandato il tuo regalo..adesso parlo con al befana, vediamoc osa posso fare...!!graaaazie ancora!!
Razorbladekisses: grazie mille!! Mis to dedicnado alle citazioni letterarie!XD XD
oneofthegirls: graaaazieeeeee!!davveor mi fate emozionare, sono felice che ti piaccia cos' tanto! Spero di non deludere mia le tue apettative e quelle di tutti coloro che mi seguono!un bacio!
_Niki_: naturalmente non poteva mancare il commentino della mia dorata allieva dedita al sadismo (si dice così??boo)! Queste feste fanno male a che a me tranquilla,questo capitolo l'ho riscirto tre volte perchè mi venivano idee una più improbabile dell'altra! XD XD coooomunque, si nes l'ha fatto apporta per sentire il sapore del sangue *l'ho semrpe detto che me è troppo sadica!!* ihihi!ecco il prossimo capitoletto!
Appontamento alla prossima!!
Sele

Capitolo 16: Una cosa che non doveva vedere

< Gira gira gira.......e si ferma suuuu.......Lisa!! >.
Ok, la cosa stava degenerando rapidamente. Si, è sicuramente così. Altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo Harry è in mutande, io ho della panna nei capelli e un ciuffo di capelli di John giace sul pavimento. Si, la situazione è decisamente tragica. E Jenny è felicissima...sadica....!
Lisa ci fissa in modo implorante e tocca a Calvin scegliere cosa dovrà fare.
< Allora...facciamo una bella penitenza! Devi...mangiare un uovo crudo! >, annuncia con fare teatrale. ok, non posso assistere anche a questa o credo che rimetterò! Mi volto ma l'odore dell'uovo crudo mi colpisce le narici facendomi venire la nausea, che cresce quando Lisa nasconde un gemito di disgusto. Riesco ad aprire gli occhi soltanto quando tutti sono tornati a sedersi: Lisa sembra essersi ripresa bene, se si esclude il colorito leggermente verdognolo. Poggia le dita sottili sulla bottiglia facendola girare: questa, dopo un ampio giro si ferma su Calvin. E lo sguardo di Lisa adesso è quello di un serial-killer a cui servono la vendetta su un piatto d'argento: si, fa anche un pò paura.
< penitenza per calvin.. >, canticchia con un tono da far concorrenza alla bambina dell'esorcista. < Allora.....uhm...fammi pensare....credo di aver trovato....devi...devi spogliare.... >, dice con sguardo sadico.
< Uhm, al cosa si fa interessante! >, dice Calvin scattando. Lisa ride, sadica fino al midollo.  
< Aspetta calv...devi spogliare.......James! >, dice trionfante. Calvin spalanca la bocca ma James si alza di scatto, andando a nascondersi dentro la cabina armadio.
< Stai lontano da me!!! >, urla barricato là dentro.
In camera scoppiano le risate mentre Calvin entra in iperventilazione.
< Ok ok...dai cambiamo...James esci da lì dentro! >, urla Jenny. < dai, giro io....la porssima persona che sce farà la penitena di calvin più la cosa che scelgo io! >. James esce dall'armadio, tonrando a sedersi, il più lontano possibile da Calvin e Lisa. Non posso fare a meno di ridere quando lo osservo bene: sembra un bambino spaurito: i capelli scompigliati, le labbra rosse, le guance arrossate. troppo tenero!
< Neeeeees >. Oh-oh. la vocina sadica di Jenny. Abbasso gli occhi: ottimo, non ho mai vinto nulla in vita mia, proprio questa mi doveva toccare? Mi vengono alal mente le parole di Jenny, e scatto in piedi portando le mani avanti.
< Toglietelo dalla testa Jen!!! Non spoglierò James per dare sfogo al tuo erotismo, nè ora nè mai!! fatti dare una mano da calvin!! >, urlo rossa in viso. Quel poco sangue che ho si è coalizzato contro di me, prendendo l'unica direzione "guance". jenny sbuffa fingendosi offesa, ma poi ha un'altra illuiminazionone, mentre il resto del gruppo è contrariato dal mio rifiuto.
< Ok ok, adorabile scorbutica mia...! Allora...per te scelgo le tre verità! E la penitenza che era di calvin al sistemiamo dopo...allora...rispondi in modo veritiero o lo sai che poi mi vendicherò! Sei innamorata? >
la guardo in cagnesco: andava subito all'attacco: e non potevo mentirle. I miei dannatissimi occhi erano peggio di uno specchio d'acqua! Decido di optare per la verità..a modo mio naturalmente!
< Si >, dico osservando un ghigno nascerle sul volto.
< Di Jacob? >. Un attimo di silenzio.
< Questa conversazione non uscirà di qui, intesi? >, dico voltandomi a fissare tutti, che annuiscono convinti. Mi lascio scappare un sorriso. < No >. tutti trattengono il fiato, mentre Bonnie mi fissa trionfante.
< Terza verità: questo fantomatico qualcuno..chi è? >.
Jenny aveva centrato il punto. Ma io ero disposta a giocare secondo le mie regole.
< Questo qualcuno...è un ragazzo, bello, colto, con un bellissimo nome, una bellissima vita, e bellissimi amici....e sicuramente non ha la lingua lunga come la tua!! >, dico saltandole improvvisamente addosso scompigliandole i capelli. Janny inizia a urlare e farmi il solletico.
< Quello che importa è che abbia qualcosa'altro di lungo, no? >, sbotta ppi con uan risata, emntre una Bonnie scandalizzata si alza per mollarle un pungo. E fu così che le tre migliori amiche distrussero la casa, direbbe la mamma se questa fosse una favola. Ma non lo è, è la vita reale. E questo mi permette di picchiarla più forte che posso: o al massimo, farla morire soffocata sotto un cuscino, con le guance in fiamme naturalmente.
< Questi commenti non sono affatto graditi!! >, le dico scappando dalle sue mani che mi ceercano per farmi il solletico, mentre intorno a noi imperversano le risate.
E sfoderando tutta la mia coordinazione, ereditata sicuramente da mia madre, inciampo sul bordo del tappeto, sbatto il ginocchio contro il bracciolo del divano, mi sbilancio aprendo el braccia e vedo lamoquette del pavimento straordinariamente vicina. Un mostro di eleganza sul serio! Due mani calde mi cingono la vita, e mi trovo tra el braccia di james, che mi string esalvandomi dalla caduta. E poi una strana voce melodiosa leggermente acuta.
< Nes!! >. oh, cazzo. Scatto in piedi voltandomi, e vorrei tanto aver visto male. Cosa ci facevano al stazza di mio zio Emmet e la bellezza stratuaria di mia zia Rose nel salotto della mai migliore amica. La guardo abbassnado los guardo, ma la zia sembra stranamente contenta. E il resto dle gruppo è ammalaito dalla sua bellezza.
< Zia! che ci fai qui? >
< Hey, nanerottola! Hai la coordinazione di tua amdre, sai? >, mi prende in giro mio zio emmet. < Non sei contenta di vedermi? >, mi chiede poi allargano le braccia. Lo guardo inclinando la testa.
< Falla finita, scimmione...! Nes, tuo padre, in tutta la sua iperprotettività, mi ha mandato qui a dirti che domani siamo tutti fuori per tutto il giorno, andiamo in escursione.. >, mi dice in tono elquente. In codice, vanno a caccia. annuisco. < Saremo di ritorno la sera, probabilmente dopo cena, quindi se ci dovessero essere problemi puoi cenare da charlie, oppure puoi invitare le tue amiche a casa....ma io ti chiedo un favore personale: non voglio il cane a casa mia, intesi? O, come ti dico semrpe in modo molto affettuso, ti salterò alla gola! Quindi, qualsiasi cosa tu debba fare, fatela a casa sua! per il resto, puoi anche dare uan festa! ora vado, Bella mi aspetta... >, dice poi.
< Dove stai portando mia madre, Rose? >, le chiedo preoccuapta. lei fa uan faccia da angioletto.
< Diciamo che ultimamente, la tua presenza ha portato un pò di monotonia nella vita notturna dei tuoi genitori..vogliamo dare un aiutino! >, mi dice con un sorriso.
< naturalmente porterò qualcosa anche a te, mai nanerottola preferita! >, mi dice mio zio scompigliandomi i capelli dall'alto della sua posizione, nascondo un brivido pesnando all'ultima cosa che mi aveva portato, una settimana prima, per la gioia, se così si può chiamare, di mio padre: un completino intimo blu notte con i bordi pieni di pelo. favoloso! se fosse stato rosso sarei sembrata Babbo natale!
< non affaticarti, posso farne a meno, zio...!ma se proprio devi...niente pelo!!! >, aggiungo scatenando in lui una profonda risata che fa tremare la pareti. con una grande mano circonda la vita di mia zia, che non si piega solo grazie alla sua forza. mi fa un soprriso, poi si rivolge ai ragazzi.
< Adesso andiamo, scimmione..scusate per l'interruzione, ragazzi, andiamo subito via.. >
< Può restare quanto vuole... >, mormora John trattenendo la bava. mia zia ride, ormai abituata all'effetto che sucita sugli uomini: al contrario, i muscoli di mio zio si tendono, facendo zittire ogni proposta all'istante.
< scusate, abbiamo fretta, al volvo argentata di Edward fa i capricci! ciao ragazzi...e.. >, fa cpoi rivolta a James. oh no, oh no, adesso ne spara una delle sue per mettermi in imbarazzo! < ..grazie epr aver ovviato ai suoi problemi di coordinazione, sai, ha preso tutto da sua madre....ehm, un'altra domanda...sai per caso dove posso leggere la storia di Lancillotto e Ginevra? Sai, è molto interessante... >, dice con tono cadenzato. Ma James nonc i casca, capisce che Rosalie sa del biglietto. Le sorride e i suoi occhi blu si accendono.
< Vada in una libreria a port Angeles e chieda "Lancelot" oppure "le chevalier de la charret" di Chrètien de Troyes....se vuole però possa farglielo avere io, magari tramite Reneesme..>, suggerisce con voce melodiosa.
< Sarebbe meglio, grazie..ci vediamo a casa Nes, e mi raccomando.... >, mi ammonisce, ma non capisco perchè. la guardo interrogativa. < Dimentica i cani e preferisci gli umani, o al massimo fatti un gatto! Buonanotte! >, mi dice in tono enigmatico lasciandomi in mezzo alla stanza.
< Allora, Nes..dobbiamo fare la tua penitenza!! >, sbotta improvisamente janny quando la porta si chiude alle spale di mio zio Emmet. Annuisco tornando a sedermi, abbandonandomi nelle mani di jenny. in fondo, cosa può succedere di male?

Non mi lascerò mai più in mano a Jenny! Se non lo avessi fatto, adesso non mi troverei chiusa in un ripostiglio due metri per due con James al buio per sette minuti. Janny sta decisamente sfiorando l'apice del sadismo! Sbuffo: qui dentro il profumo di james è troppo forte. Non lo tocco nemmeno, ho paura a muovere ogni muscolo, respiro solo perchè è necessario. E d'altronde, non si muove neanche lui. Ci limitiamo a respirare la buio: e sono ancora passati soltanto 30 secondi.
< Mi spiace che tu non ti stia divertendo.. >, mi dice poi con voce atona. Sorrido e gli soffio sul volto.
< Non si può avere tutto dalla vita... >, dico ridendo. Anche lui ride, e in un attimo vorrei poter accendere la luce per ammirare il suo sorriso smagliante e i suoi bellissimi occhi blu.
< Simpatica tua zia.. >
< Ah ah, molto divertente! Non fa altro che mettermi in imbarazzo appena può, sembra una congiura con mio zio Emmet! >. lo sento ridere.
< Ed è anche molto giovane..quanti anni ha, 20? >. oh oh. Mi serve una scappatoia.
< Se ti sentisse adesso ti bacerebbe! ne ha 27, ma non fa altro che cercare di mantenersi più giovane...un pò le riesce naturale! >. E ridiamo insieme, forse il buio aiuta.
< Beh, ci riesce benissimo!..Sai..sono curioso di vedere i tuoi genitori...devo essere bellissimi, visto la figlia che hanno avuto.. >
< per il tuo compleanno ti regalo una loro foto ok? >, dico sarcastica.
< Guarda che compio 19 anni a marzo, il 7..quindi non me ne scordo! >. Sembrava stranamente serio. Deglutisco, mi auguro che stia scherzando. < Hai un buon profumo, sai? Di.....mora... >, mi dice passando il naso sul mio collo. Ho un guizzo allo stomaco, inizio a respirare dala bocca per non dover sentire il suo profumo. Sorride con il viso nascosto sul mio collo, poi torna ad allontanarsi.
< E quindi....chi è questo ragazzo di cui sei innamorata? >, mi chiede poi con tono divertito. Anche al buio riesco a percepire il suo sorriso e questa è una delle poche volte che soo felice di essere una mezza vampira: quantomeno, non benissimo, ma ci vedo! Mia vvicino con il viso al suo, senza toccarlo.
< Tu cosa avresti risposto a quele domande? >, chiedo provocandolo. Lui non si sottrae, evidentemente il gioco gli piace.
< uhm...sonno innamorato, si... >. Trattengo il respiro, e lui se ne accorge, facendo scorrere il dito lungo il mio collo. < Di Jacob, assolutamente no.... >, continua con voce sensuale e bassa, strappandomi un sorriso. < E di chi, di una ragazza bella, colta, affascinante, insicura e confusa... >, finisce poi lasciandomi una scia di baci sul viso, giù fino alla macella. Alzo la mano, chiudendo gli occhi e inizio a percorrere il suo viso: la fronte larga, il naso dritto, gli occhi grande, gli zigomi sporgenti, la pelle liscia, la mascella non troppo pronunciata, il mento, le labbra piene.....e lì mi fermo, ritraendo la mano. Poi sospiro.
< Devo parlargli....domani... >, dico in un soffio. Le sue mani mi cingono al vita, facendomi poggiare la testa sul suo petto.
< Non devi sentirti obbligata, io ti aspetterò...a quest'ora avrei dovuto mandarti a fanculo, drti di smetterla di giocare, ma non posso....io ho isogno di te come dell'aria che respiro..e pur di averti sono disposto ad aspettare per l'eternità.. >. peccato che il mio e il suo concetto di eternità siano leggermente diversi.
Sospiro di nuovo: non posso lasciare Jake, james un giorno morirà e io resterei da sola, nessuno potrebbe interessarsi a me, non c'è nessuno come me!! Diamine! Chiudo gli occhi lasciando che il ricordo die momenti con James mi riempia la mente: fuori da ripostiglio c'è chiasso, forse tra poco è ora di uscire. E insapettatamente James mi prende la mano: lo sento tremare come percorso da una scossa e poi me la lascia dis catto, arretrando con tanta forza da cozzare con un profondo rumore contro l'altra aprete del ripostiglio. Oh no, oh no: non può aver visto. No....poggio al mano sula manigliama in quel momento al porta si apre, rivelandomi James che mi guarda sorpreso, confuso, convinto forse di aver bevuto troppa birra. ma non è spaventato. Esco in fretta dal ripostiglio, ho bisogno di acqua..urgentemente.
< Allora, vi siete divertiti? Nes, c'hai una faccia stanca...e ache tu james, hai uan faccia! >, ci prend ein giro Clavin. Ma James lo spinge dal petto, avviandosi verso il bango: sento il rumore dlel'acqua che scorre dal rubinetto e poco dopo lo vedo uscire con il viso bagnato. Sorride ostentando indifferenza.
< credo di essere un pò claustrofobico, scusate..allora, continuiamo? >, dice poi con entusiamo.
Mente tutti si siedono, io mi rifugio in cucina, a pensare. Se davveo ha visto, gli ho inconsciamente mostrato tutto quello che ho vissuto con lui, non può credere di esserselo immaginato. Sono davvero un'incosciente.
Dal salotto, sento il tonfo dela bottiglia con cui giocavamo cozzare contro qualche mobile. o almeno credo sia quello. perchè a me appare come il rumore della botola che si chiude sul baratro dell'inferno. ma questa volta non scendo da sola. No: ho comprato un biglietto di sola andata per tutta la mia famiglia.


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Capitolo 17
*** Conosci la storia di Dracula? ***


Rieccomi!!ormai questa fan fiction si avvia alla fine, m achissà che non mi venga l'illuminazione e continui!! Vi avviso che alla fine di questa capitolo, e d'ora ina vanti avremo un Jaob un pò OOC (lo dico per evitare sorprese) e pii chissà!
Passiamo ai ringraziamenti, adesso che siamo già a 49 preferiti!Sono costretta a fare una cosa veloce perchè devo andare dedicarmi alla partitina di poker che mi aspetta!!
Quindi a pazzerella_92, Balenotta, daphne 92, oneofthegirls01, Rakiy, _Niki_ e MLA un graaaaaziee di cuore e spero che questa copitolo vi piaccia!!
Un bacio!

Capitolo 17: conosci la storia di Dracula?

< Nes, perchè non vuoi dircelo? Ci hai fatto penare tutta la notte!! E daaaaiiii!! >
< Vivere nel dubbio non può farti che bene, farà lavorare le tue sinapsi mantenendo la mente giovane, jenny! >
< Ragazze, ha chiamato John! >.
Tratteniamo il respiro. simao in macchina, sono le 11 del mattino e stiamo andando all'incontro di pallacanestro dei ragazzi. Aspettavamo l,a chiamata daun bel pò: i ragazzi erano andati via alle 8 per allenarsi e alle 9 ci avevano chiamato per avisarci che John si era fatto male durante l'allenamento e non vrebbe giocato. Guido facendo attenzione alla strada, ma non è molto necessario.
< Che hanno detto? >, chiedo apprensiva.
< Niente di rotto, si è solo slogato la caviglia..tornerà a posto in circa due settimane, giusto in tempo per andare a Port Angeles il weekend di San valentino! >, dice Bonni e allegra.
< Calvin ea preoccupato a morte, chissà chi giocherà al posto di John... >, si chiede jenny, parlando più tra sè che con noi.
< Nes...ci parlerai con Jake? >, mi chiede improvvisamente Bonnie.
Non avevo più le idee chiare: adesso che non sapevo cosa realmente avesse visto e pensato James, tutto era cambiato. Non potevo mettere in pericolo la mia famiglia, non dopo che avevano fatto tanto per proteggermi. Sospiro, accostando vicino al campo per cercare parcheggio.
< perchè sei così testarda? hai detto che non lo ami!! >, sbotta jenny. Lei è sempre stata la più impaziente del gruppo.
< Perchè a volte non possiamo permetterci di pensare solo a noi stessi, non se in ballo c'è anche la felicità di qualcun'altro...dovrò parlargli, questo senz'altro, non posso continuare a tenermitutto dentro.. >
< Tua amdre che ti ha detto? >
< Cosa avrebbe dovuto dirmi, Bonnie? Di aspettare, chiarirmi le idee, che tutto sarebbe stato chiaro..e così è stato, peccato che non era quello che volevo vedere... >, dico scendendo dalla macchina. la discussione è finita
Camminiamo di fianco, senza allontanarci e jenny cerca Calvin tra la folla: James si era dimostrato normale fino ad alora, non dimstrava di ricrdare quello che fosse successo. mio padre ha ragione, al mente umana è erribilmente volubile. M non credevo che o fosse anche la sua, non fino a questo punto almeno. Se solo quella sera avessid atoretta a Jake e non fossi andata a quel dannato ballo, non sarebbe successo nulla: o forse John mi avrebbe presentato James in ogni caso. la cosa migliore sarebeb stata dare retta a mio nonno, andarene mentre ero ancora piccola, cambiare città, darci alla macchia, non entrare in contatto con altri umani: nona vrei dovuto provare il paragone. E ancora una volta, è tutta colpa mia. Sempre e comunque. non ce la faccio più.
< Bonnie! Jenny! Nes!! > L avoce di calvin che urla i nostri nomi mi fa riscuotere, e i rendo conto di aver lasciato la mai dannata giacca in macchina. Siamo già al campo, non mi va di tornare indietro, cerco di convincermi chein fondo non fa così freddo. ma non è vero: fa terribilmente freddo anche per me. Mi stampo un sorriso sul viso e fingo normalità. in fodno, recito da una vita, n'ora in più non mi avrebbe ucciso. E un sorisino mi nasce spontaneo a quella mia battuta. io non posso morire.
< Ciao Calv! ho saputo di John, come sta? >, chiedo a voce alta.
< Sta bene, è qui in panchina, con le stampelle... >, mi dice indicandomelo. < Abbiamo un sotituto meraviglioso! ha soltanto 16 anni, ma è altissimo e robusto, un armadio quasi! L'abbiamo chiamato subito dopo che John se ne è andato in ospedale, ed è magico!! Venite che ve lo presento! Oh J.J., sei qui anche tu! Come sta John? >
Mi volto e me lo ritrovo davanti, il viso bangato, i cpaleli incollati alla fronte, una divisada basket e una felpa degli stessi colori indosso: numero 16. lui è il numero 16. Mi guarda e mi sorride.
< Ciao Nes..ciao ragazze. John sta meglio, l'effetto dell'anestetico è svanito ma non gli fa più tanto male adesos che è fermo..oh ragazze, guardate, vi presento il nostro fenomeno che però non vuole giocare con noi se non questa volta! >, dice indicando un pinto alle nostre spalle. Ed è la fine. spalanco la bocca, non ci posso credere, sento che gli occhi mi sono suciti dalel robite. e la figura daanti a me, imponente, che sta bevendo da una bottiglietta d'acqua, sputa per terra e inizia a tossire.
< Quil????? >. lo dico quasi urlando.
< nessie!! ma che diamine..!che cosa ci fai qua?? >, mi chiede pilendosi al bocca con la manica.
< Fa parte dle nostro gruppo Quil, è la ragazza di cui ti ho parlato...come la conosci? > chiede James alzando un sopracciglio. Quil mi guarda, o meglio fissa al mano di James sulla mai spalla e mi auguro fortemente che James non abbia fatto troppa pubblicità.
< A...a jacob que-questo...non piacerà...per nulla.... >, dice balbettando. E trema. Ho tradito al fiducia dle suo migliore amic, e mi odia, ma non può arrabbiarsi. Non adesso. non qui. Mi spingo verso di lui, prendendolo per un braccio. e trema più violentemente. < Allontanati sanguisugsa..stammi lontano!! >, urla. James si avviicna, forse per difendermi, am con una colpo violento lo allontano. Forse troppo violento. troppo forte per una ragazzina di 50 kili. ma non osso permettere he si faccia del male, d'altronde da parte di Quil accettare di giocare era stata una tremenda mancanza di responsabilià. sfruttando tutta la forza che ho in corpo, lo allontano, ancora tremante, approfittando della presenza provvidenziale di un boschetto. E glielo spingo dentro, cercando di allontanarmi il più possibile, spettando che si calmi. mi fermo ai margini, conscia del fatto che la gente avrebbe fatto domande. e cosa avrei detto?  a quil, come avrei spiegato tutto?
Mi basta aspettare appena un minuto che Quil si calmi: me lo sento alle spalle in poco mneo di un minuto.
< Scusa...ho perso le staffe, Jacob è il mio migliore amico e tu.. >
< Quil.. >
< Non voglio giudicarti, so che lì'imrpinting è una cosa oscura, lo so...la mai anima gemella ha solo otto anni, non so come andranno le cose, ma spero di non trovarmi in una situazione del genere..non voglio immischirmi  enon posso starti vtroppo vicino, rischierei di perdere la apzienza..devo andare a giocare, scusa.. >
< Quil, aspetta.. >. lo prendo per un polso, ma lo lascio subito non appena sento che un fremito lo attraversa.
< Non dirò nulla a Jacob, sta tranquilla.. >, mi dice a testa bassa.
< Se tu sei qui..lui dov'è? >, chiedo con voe tremante.
< Io non sono andato con loro..soltanto Sam, Jacob e Paul sono andati, anche l'altra volta..non chiedermi dove, non lo so...scusa.. >, mi dice sgusciando via e lasiandomi sola ai amrgini dle boschetto.
Mi siedo su una pietra, il volto tra e mani: sento un fischio, al aprtita è iniziata, ma non voglio andarci. per una vota nella vita, posso rignraziare il cielo di avere in me quella aprte umana: se non altro, posso piangere.

< Nes? >
James. Sbarro gli occhi, guardando l'orologio. Già l'una e mezzo. la partita doveva essere finita. mi volto a guardarlo, ho bisogno di un abbraccio, ma nei suoi occhi c'è una luce strana.
< Credo che io e te dobbiamo parlare, Nes.... >, mi dice sedendosi accanto a me, poggiandomi una mano sul ginocchio. mi si ferma il cuore: è finita. Il momento è attivato, adesso posso anche morire. Abbasso gli occhi, trattenendo altre lacrime.
< me lo aspettavo, James..sapevo che un giorno ti saresti stancato di aspettare, sono troppo strana per te, soprattutto dopo quello che è successo con Quil, io... >. Sono un fiume in piena, non riesco a fermarmi. Almeno fino a quando non mi alza il mento con un dito e mi poggia la mano sulle albbra, bloccando quel fiume di parole.
< Alt alt alt..io non mi sono stancato, Nes...assolutamente...voglio parlare doi quello che è successo ieri sera nel ripostiglio.. >
< Oh.. >. non ho altro da dire. cosa avrei potuto dirgli? Si prende un attimo per riflettere, poi sospira.
< Quando ti ho stretto la mano, io ho visto... >. espira sorridendo. < Ti sembrerò pazzo, lo so, e anche io credo die ssere diventato pazzo..am questa mattina ho avuto occasione di parlare con Quil, e credo di aver capito perchè non puoi lasciare Jake, anche se ci sono parecchi punti...oscuri, direi... >. Mi tremano el gambe. Che cosa aveva potuto dirgli, Quil? non poteva rivelargli la sua natura, Jacob non lo aveva fatto neppure con mia madre! ma nessuno gli vietava di parlare di noi, dei "freddi"..non poteva averlo fatto, Sam al suo ritorno lo ucciderà! Non mi rendo neanche conto del fatto che ormai quello di James è un monologo, non ho la forza per rispondergli: e ho sete. Terribilmente sete. < Nes..fammi parlare senza interrompermi adesso, anche se credo non ci sia questo pericolo......ieri sera, quando ti ho preso al mano ho sentito una scarica elettrica e...non ho visto più il buio del ripostiglio, ma...mi sono passate per la mente le immagini di noi due, di tutot quello che abbiamo vissuto..e non ci stavo pensando in qul momento, Nes...poi questa mattina sono passato da casa e ho mostrato a mio zio una foto dei tuoi zii che  abbiamos cattato ieri sera...e li ha trovati uguali a com'erano quando hanno lasciato al scuola..e non soltanto uguali...identici, Nes...e oggi, Quil mi ha racocntato delle storie piuttosto interessanti...e tu sei strana Nes, quando c'è il sole non metti mai una maglia a maniche corte, sembri sentire le paroeld i tutti, anche delle persone più lontane, sei una deller agazze più veloci nela corsa e oggi hai letteralmente trascinato cia Quil, un armadio di 80 kili, senza sforzo, nonostante lui si opponesse...credo di aver bisogno di un bravo psicanalista..ma di uno mooolto bravo! A meno che tu non ti decida di dirmi se sono pazzo o meno.... >. Non ha fatto una piega parlando. alzo la testa e incrocio il suo sguardo: non è terrorizzato, nè infuriato nè tantomeno preoccupato. Solo curioso. E inizio a dubitare seriamente dle suo istinto di sopravvivenza. A meno che non abbia sviluppato una teoria che non ha nulla a che fare con al verita.
< Dimmi cosa pensi... >, sussurro in un soffio. lui sospira.
< Non riesco a dirlo, nes...mi sentirei un idiota...Quil ha parlato di strane creature....conosci la storia di Dracula? >.
Scatto coem se avessi preso al scossa, stringendo covulsamente un ramo del trondo su cui sono seduta: e quello, come s enona vesse miglior momento per cedere, si sbriciola sotto il mio tocco.Sono un'irresponsabile, vorrei urlare ma non posso. lo guardo e questa votla è sorpreso: il suo cervello probabilmente gli ha già inviato un'informazione che tra una ttimo lo farà correre via urlando. ma sta immobile e non ouò immaginare la verità: io non sono un vampiro. Almeno, non del tutto.
< J.J.! nes! Dove siete? dobbiamo andare a pranzo! >. la vode di clavin ci chiama da lontano. James mi tende una mano sorridendo coem se la conversazione tra noi non fosse maia vvenuta. Avevo sognato?
< Andiamo..avremo tempo per le spiegazioni, adesso vivi la tua vita. >. Gli affero al mano, e sembra rendersi conto della temepratura semrpe più fredda dle normale dellamia mano soltanto in quel momento.
< stasera...ti chiamo io.. >, dico in un sussurro. lo vedo annuire, pallido nonostanmte il sorriso sulle labbra.
Adesso ne ero convinta. per lui, ero un vampiro.

Nes, respira. Devi farlo, o non lo farai mai.
Devo lasciare Jake, prima di parlare con James. Perchè qualunque sarà al reazione di James, non posso mentire al mio migliore amico. non so quando me ne sono resa conto, forse nel momento in cui mi ha telefonato chiedendomi di vederci e ho incrociato lo sguardo di James. Perchè non faccio altro che ripetermi che non lo lascio per non faro soffrire: ma prenderlo in giro, fingere di essere innamorata di lui,. quello lì e prenderlo in giro. E non posso farlo, non a lui che mi ama più della sua stessa vita. Soffrirà, lo so, ma non possiamo prenderci in giro per l'eternità. E sopratutto non adesso che so dia vere un'alternativa, sebbene temporanea. non m'importa, rimarrò sola, lo so, ma non posso trascinare giù con me anche jake. Non se lo merita. Ed è per questo che sono ferma fupri la porta di casa sua e cerco d respirare. Entro con la mia chiave, ho portato con me una borsa per prendere tutta la mai roba. E il suo solito buonumore mi colpisce com euna pungalata al eptto quando apre la porta.
< Nessie, amore!! >, mi dice stringendomi, ma lo allontano. Un taglio netto, Nes, come ha fatot tuo padre. Con la sola differenza che tu non tornerai mai. non devi. Sospiro, soffrendo della sua aria smarrita.
< sei arrabbiata perchè sono andato di nuovo via? io ti giuro amore, che... >, iniza, am lo fermo.
< Ti prego Jake, sediamoci in salotto..mi faccio già abbastanza schifo, non peggiorare le cose scusandoti... >, gli dico precedendolo in slaotto.
L'ambiente è semrpe lo stesso, arioso, sui toni del rosso e disordinato. però, dopo l'opera di leah in quei giorni, l'ordine sembra una cosa che sè passata almenoa far visita a quel posto. poggio al borsa accanto a me, non mi tolgo neanche il cappotto. Devo andare via il prima posisbile, sparire dala sua visuale, o non riouscirò più a guardami allo specchio.
< Jake...io..mi faccio schifo.. >
< Nessie.. >
< Non chiamarmi nessie, per favore....jake, io non me lo merito tutto questo affetto,io faccio schifo e se in questo modno ci fosse un minimo di giustizia, io sarei già all'inferno e tu mi staresti odiando con ogni fibra dle tuo corpo!! >
< Ma cosa.. >
< Sono andata a letto on una'tro, jake, durante il wekend in montagna... > . ho sganciato la bomba. Ed è l'inizio della fine. Jake mi guarda a occhi sgranati.
< Amore, io..sono scioccato, sul seiro, non credevo che...ma non devi preoccuparti, io ti perdono amore, ti amo sopra ogni cosa.. >
< E NON DEVI!!!! NON C'è NIENTE DA PERDONARE!! > urlo. Poi abbasso i tono, con il respiro affannato. < non c'è niente da perdonar,e io non sono pentita...io sono innamorata di quelr agazzo, jake...e non amo te...sei soltano il mio migliore amico... >, dico abbassando il tono. tendo i muscoli, aspettandomi di vederlo tremare di rabbia da un momento all'altro, ma non accade nulla. per lo più, jake cede all'apatia totale.
< ..è..è un umano? >
< ...si... >
< Sa cosa sei? >
< lo ha capito...oggi.... >
< Allora è per questoche mi stai mollando? >
< No, jake..avrei dovuto farlo tanto tempo fa, prima ancora di conoscere lui..credevo di amarti, di essere innamorata di te almeno quanto lo fossi tu, l'imprinting ci legava..ma evidentemente, io sono unica anche in questo, io non ti amo..sei soltano il mio migliore amico.. >
< Sai..fa male rivivere due volte la stessa cosa..prima Bella....adesso tu....ma quanto meno bella mia ha preferito, un vampiro, tu invece un insulso umano..morirà, un giorno, lo sai vero? >
< Si.. >. lo sento sospirare e si massaggia le tempie.
< Potresti,..stare con lui e poi...tornare da me, io ti aspetterò per l'eternità, lo sai.. >
< Ci avevo pensato, jake..ma nello stesso momento in cui l'ho fatto, mi sono diata..è per questo che ho aprlato con te prima di dire tuta la verità a lui, o non avrei più avuto il coraggio dif arlo..qualunque cosa succeda, io non tornerò, non ti prederò in giro.. >
< Cos'hai intenzione di fare, trasformarlo?? >
 < Assolutamente...non so neanche come la prenderà, come credi che possa pensare una cosa del genere? >
< A cosa serve la borsa? >
< porto via la mai roba, nn voglio crearti problemi..mai più..scusa.. >
< Prenditela... >, mid cie semplicemtne.
Corro alla velocità massima che il mio corpo mi concede, tanto che non passa nanche un munito che la borsa è piena e la casa non conserva il minimo ricordo di me. Poi mi fermo davanti a lui, in attesa.
< Vorrei...vorrei tanto che restassi, non dico il mio migliore amico, ma quantomeno un amico jake.. >
< Questo è successo con Bella, Cullen, ma adesso non credo sia possibile...porta i miei saluti a tua madre e non fatevi più vedere qui...bada bene, se qualcuno di voi lo morde il patto è rotto..e non vi voglio più qui, adesso non sei altro che una succhiasangue, esattamente come gli altri..credevo fossi diversa, ma anche tu mi odi.. >. mi fissa con durezza.
< jake.. >. sospira profondamente e inizia a tremare.
< non sto soffrendo, sono solo profondamente arrabbiato..troverò la mai strada, un'altra bella ragazza no? Smetterò di trasformarmi e crescerò! dpve sta il problema? Solo, non interferite più con la mai vita! E la sai uan cosa? In questi weekend, avevi ragione, SONO ANDATO A PUTTANE, CONTENTA? MENTRE TI SBATTEVI QUEL COGLIONE, IO MI SBATTEVO UNA PUTTANA, CREDENDO CHE TU FOSSI TRANQUILLA A CASA CON LE TUE AMICHE!! DIVERTITI CON IL TUO AMICHETTO, TROIA! >. la rabbi ami onta dentor contanta rapidità che non vedo nememno al mano che corre al suo viso, stampandogli cinque dita sul viso fremente.
< Questo vale anche per quello che non ti ha potuto dare mia amdre, stronzo! e io che credevo di averti spezzato il cuore! vaffanculo!! >.
Mi sbatto al porta alle spale, sentendo il rumore dle vetro dlela finestra in frantumi e die suoi passi ormai da licantropo che battono al suolo. era arrabbiato, va bene, ma non aveva motivo di trattarmi in questo modo. Era andato a divertirsi e io a casa a struggermi per quello che era successo! Se fosse stato lucido, non mi si sarebbe mai rivolto in quel modo, ciò non toglie che restava quello che aveva fatto. Abbiamo sbagliato entrambi, ma lui ha una via d'uscita, lui può crescere, può morire. Io no.
Con un pò di fortuna, magari, ci saremo rivisti all'inferno.



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Capitolo 18
*** Io non sono un vampiro....ma loro si ***


Saaaaaalveeeee!!
un bel capitolo di prima mattina! Dopo aver dilapiato il mio (assai ristretto) patrimonio in una partita di poker abbandonata dopo due mani, mi è venuta l'ispirazione!Credo che estenderò un pò di capitoletti, intando vi spoto questo!!
Ringraziamenti a:
MLA: il TeamOcchiBlu è salvooo!!!l'ispirazione è venuta a bussare alla mia porta!
_Niki_: un graaazie infinito alla mia commentatrice più prolissa (mamma mia, mi faccio paura da sola con questi termini!!)! Dopo lungo e doloroso travaglio ho partorito una bella ideaaaa!!!Quindi dovrai sopportarmi ancora per un pò!!ihihi e intanto ci godiamo Nes e James finalmente dal vivooooo!!!*ok, adesso hiudo la prta della mia saletta bianca imbottita da manicomio*..un bacioo!!
StarlitWriter: wow, non credevo di aver costruito un personaggio tanto potente!graaaazieeeee!!!!
daphne 92: povero Jaaakeeeee...non possiamo ucciderlo adesso però, Jake optrnerà presto nella nostra vita!*nota: procurare delle guardie del corpo a Jake..possibilmente telefonare a Emmet per il compito*
Goten: come detto prima, Jake tornerà moolto presto!!Sempre che non dilunghi tanto da fare più capitoli del previsto...XD XD
Balenotta: ho letto al posta troppo tardi, avevo già postato..uuuffffff..però le tue idee erano meravigliose, ci avrei potuto costruire su una bella storia..chissà, magari dopo potrei suarle...uuuhmmmmm...grazie mille per tutto!!!
tati zakki: graaaaazieee mile die complimenti!
Capitolo 18, di già..e 52 preferiti!!mamma mia, non ci credo!!
Alla prossima! Sele


Capitolo 18: Io non sono un vampiro...ma loro si

Non piangere. non devi piangere. Non puoi. Non se lo merita. Ti ha tradito, e non sapeva che anche tu lo avessi fatto. non piangere!! Batto al mano contro il volante: sono in macchina, ferma sul ciglio della strada in periferia. A rompere il silenzio c'è solo il ticchettio della pioggia che scende velocemente a bagnare il verde della città. Dopo aver lasciato casa di Jake, non ho fatto che girare per la città. Non ho neppure cenato, non ho fame. Ho aspettato questo momento. Metto in moto, camlandomi e compiedno le ultme miglia che mi separano da casa. oggi dirò tutto a James, è giusto così. spero solo che mio padre non mi uccida nel tentativo di spiegargli tutto. Devono essere sicuramente a casa ormai, l'ora di cena è assata d aunpezzo. senza contare che mio apdre mi ha chiamato si e no tre volte. Deve essere per forza a casa. parcheggio di fronte casa, scaricando la mai borsa: non mi importa di bagnarmi, l'acqua non mi fa paura. e di sicuro non mi prenderò il raffreddore. respiro profondamete, mio apdre sicuramente già sa: ci sto pensando adesso al mio piano, e lui sarà in ascolto. E mia zia, avrà visto? Con un profondo respiro, varco la soglia: dentro casa, il silenzio è irreale. Forse potrei prenderlo come un buon segno. Me ne convinco quando entro in sala: tutto normale. Emmett e Rosalie come sempre a pomiciare, Alice e Jasper parlare sottovoce, Carlisle a leggere il giornale, esme prestare poca attenzione al notiziario, maia amdre dedicarsi all'uncinetto a velocità da vampira e mio padre al piano, a suonare una melodia sconosciuta. Ma al mio arrivo, si voltano tutti a bocca aperta. probabilmente perchè sono completamente fradicia, il trucco sbavato e gli occhi arrossati e gonfi di pianto. Probabilmente. mia madre si alza in fretta, venendomi incontro.
< Amore! cosa è successo? >, mi chiede con appresione, scostandomi i capellei bangati dal viso.
< Ho..ho lasciato Jake, mamma...e..mi ha detto che non vuole più vedermi, che sono come tutit gli altri, che mi odia e che..in questi giorni è andato a puttane, ti rendi conto??A puttane!! >, finisco per urlare siterica, sbattendo la borsa per terra.
< Mi dispiace amore..vieni qui, vedrai che si risolverà tutto... >, cerca di consolarmi. m anon riesco a far altro che signhiozzare.
< C'è dell'altro.....James...James crede che io sia un vampiro... >.
Silenzio. mio padre preme con forza le mani sul piano, in un accordo prolungato per poi alzarsi di scatto, livido.
< come lo sa? >, mi chiede immobile. mia zia Rose sbarra gli occhi, credo che già lo odi, così come ha odiato mia madre all'inizio.
< Sono successe...delle cose... >, inizio debolment,e ancora fradicia, ma nessuno sembra curarsene. con diplomazia, Carlisle ci è venuto incontro, poggiando una mano sulla spalla di mio padre. Vedendo che enssuno mi interrompe, decido di continuare. < ieri sera, accidentalmente..stavo pensando e james mi ha preso la mano e..gli ho inconsciamente mostrato quello che pensavo...poi ha mostrato a suo zio erik una foto che ha fatto ad emmett e rose ieri sera e lui li ha trovati identici a com'erano a scuola...poi alla partita di basket, c'era Quil sostituiva John che si è fatto male e...james gli ah raccontato delle cose  quando mi ah vosto Quil ha iniziato a tremare dalla rabbia, poteva far del male a qualcuno e.. >
< Sempre colpa dei cani!! non ha pensato che pteva creare dei problemi?? >,s botta mio padre, poi sopsira. < scusa nes, continua.. >. prendo fiato e coraggio per poi continuare.
< Ho temuto che facesse male a qualuno e l'ho trascinato via, con tutta la mai forza e la cosa è sembrata un pò strana..e Quil ha raccontato a james le storie che Jake aveva raccontato alla mamma...e James, ha parlato di dracula, e ho capito... >, concludo.
< Dobbiamo andarcene? >. Mio padre si rivolge ad Alice. lei lo guarda tranquilla, scuotendo la testa.
< Credo che nes debba dirci ancora qualcosa.. >, dic epoi con la sua voce dolce. Tutti si voltano a guardarmi. ok, nes, o adesso o mai più.
< Io non sono un vampiro e voglio dirgli la verità.. >. un ringhio nasce nel petto di mio padre.
< Non capisci che così lo metti in pericolo? Cosa farai poi, lo trasformerai? >, sbotta con rabbia.
< lui sa già papaà, sa cosa siete..ma non sa cosa sono io..crede che sia come voi, che sia nata adulta che abbia trecento anni!! >, urlo io sostenendo il suo sguardo. < Verrà qui papà, s enon vuoi restare, fai come vuoi...non ti capsco, sai? te la prendevi tanto con Rosalie quando non sopportava la mama,perchèa desso odi tanto james? >, sbotto poi.
< Tu non hai capito nes..io non odio lui..sono soltanto preoccupato per te, non voglio che tu sofra come ho fatto io..se lui non fosse come tua amdre, se lui volesse restare umano? >
< ..è per questo che ho lasciato jake prima di palrare con james..perchè se dovesse dirmi che non vuole più vedermi,. non ce l'avrei mai fatta a lasciarlo.. >.
In quel momento bussano alla porta. mio padre fissa Alcie, che annuisce. Io non ne ho bisogno. lo so già. Di fretta, vado ad aprire: non penso nemmeno al mio aspetto, devo essere orribile.

Poggio al mano sulla maniglia e la apro: james è davanti a me, l'ombrello aperto e mi fissa.
< nes...è successo qualcosa? >, mi chiede peoccupato, ancora sulla soglia. Perfetto, iniziamo bene: anche in una situazione come quella non fa altro che preoccuparsi per me! Nes, stai calma, non sclerare adesso.Anche perchè non ne hai la forza. Sospiro, facendomi da parte per farlo entrare.
< No..è tutto a posto...vieni, seguimi..voglio farti vedere una cosa... >, mormoro facendogli strada. non lo guardo, ma so che mi sta seguendo, sento i suoi passi dietro di me. In sala trovo tutti seduti al tavolo da prnazo, tranne i miei che si trovano sul divano. Mi fermo sulla soglia, lasciando che entri: fissa tutti, riconsocendo mai zia Rose ed emmet, poi si volta a guardarmi, in attesa. Sospiro, facendomi coraggio. ora o mai più.
< Allora, James...mi dispiace per oggi, per tutot quello che è successo anche ieri, am non vorrei che tu giungessi a conclusioni affrettate..l'argomento riguarda, se vogliamo dirla tutta, Dracula... >, dico cercando di prendela sul ridere. lui mi fissa.
< nes..prima di parlare..vorrei che ti asciugassi, temo che tu possa prenderti un malanno...e vorrei anche sapere se stai bene, perchp non mi sembra... >, mi dic ein tono apcato. mio padre tossicchia, ma non mi volto a guardarlo. probabilmente sta leggendo nella sua mente.
< Ti spiegherò dopo..e per la croncaca, io non posso ammalarmi...vorrei.....mi hai detto di aver capito per quale motivo non posso lasciare Jake...vorrei che tu mi illuminassi se possibile...>, gli dico poi, vedendolo irrigidirsi. < se vuoi, puoi sederti.. >, dico indicando una sedia libera al tavol, ma lui scuote la testa.
< Va benissimo così...io...ho sviluppato una teroia si, e credo che dopo che te la dirò mi farai rinchidere in manicomio.. Quil ha parlato di strane creature, i licantropi, immortali, che si trasfomrano con la luna piena e cose varie....e poi di altre creature che ha chiamato..freddi.....immortali, bevitori di sangue, dalla straordinaria forza, udito e vista sensibili pelle che brilla al sole.....e io.. >, soffoca una risata, poi mi fissa negli occhi. < ..Se tu fosi immortale, nes...si spiegherebbe tutto..tu mi ami, più di quanto abbia mai fatto, lo so..ma non puoi lasciare Jake paerchè..io un giorno morirò, lui no....  >, e pi si zittisce, aspettando una ma risposta.
< james... >, dico predendogli una mano. < Io non sono effettivamente un vampiro...... >, lo vedo abbassare los guardo, credendosi pazzo. <  ma loro si... >, dico poi indicando la mai famiglia. james sgrana gli occhi, cercando ci capire se ha sentito bene. < Vogio raccontarti la mia storia James..se alla fine avrai paura e scapperai a gambe levate lo apirò, sta tranquillo.....loro sono emmett e Rosalie, Alice e jasper, i miei zii...la storia dei cullen la conosci, tuo zio te ne avrà parlato.. >, lo vedoannire, osservando le persone ho indicato. < E loro sono Esme e Carlisle i miei nonni..e naturalmente...Edward Anthony Masen Cullen e Isabella Marie Swan Cullen..i miei genitori... >, dico con un ampio gesto. Gli occi fi james si femano su mai amdre, sgrana gli occhi e spalanca al bocca.
< Quell non è Bella Swan Nes, ho visto al sau foto..e non è lei... >, dice balbettando.
< Quella è Bella Swan, James..ma non quella che ha conosciuto tuo zio...tuta al famiglia è anta per adozione se così si può dire...io invece, sono biologicamente figlia loro...all'epoca del loro incontro, quando tuo zio andava a scuola. mia madre era l'umana dei suoi ricordi..poi ha conosciuto mio padre, e tutto è cambiato..amore travolgente, guai a mai finire, fino al matrimonio..e un mese dopo la rpima notte di nozze sono nata io, da un vampior e un'umana..dopo la mai anscita, mia madre è stata trasformata in ciò che è adesso.. >
< Un..un mese? >, chiede interrogativo. Trattengo un sorriso.
< Tu non lo sai James, ma su di voi, su tutta Forks, una vampira ha esteso un suo potere..vivete nell'illusione che io sia una normlae diciottenne e che in ciò non ci sia nulla di male....mia msre andava al lcie sette anni fa james..io ho sette anni... >, dico a voce bassa.
< Sette anni??????? >, chiede icnredulo.
< la mai crescita avviene a velocità maggiore della vostra...e adesso che sono arrivata alla maturità, si femrerà, avrò 18 anni per sempre...per questo non posso lasciare jake...io sono immortale... >
< ma tu..il sangue... >, balbetta sconnesso.
< esme, un bicchiere d'acqua per favore....la mai famiglia non si nutre di sangue umano, ma solo animale..io posso nutrirmi anche di cibo umano, il mio cuore batte, il sangue scorre nelle vene...sono più forte di voi, ho un udito migliore, una vista migliore, la mia pelle brilla impercettibilmente al sole..ma ho anche bisgno di respirare, di mangiare,di dormire come una persona normale...sono un mostro travestito da donna, James...mi dispiace. non volevo che ti innamorassi di me... >, gli dico abbassando gli occhi. Sento in unattimo il calore della sua mano sulla mai guancia. alzo il viso guardandolo engli occhi.
< Tu non sei un mostro, nes..sei la ragazza più bella, colta e coraggiosa che abbia mai conosciuto....e te l'ho detto, sono disposto a stare con te per l'eternità.. >, mi dice semplicemente. Mi divincolo.
< i nostri concetti di eternità sono completamente diversi, james!! >, sbotto irritata.
< Sei tu che non capisci, nes...inizio a credere che le menti dei vampiri lavorino a velocità ridotta.. >. La voce di mai amdre. Con un rapido movimento è vicino a jame, gli pogia una mano sulla spalla. < So coem ti senti, ci sono passata anche io..e in quanto a testardaggine, ha preso da suo padre.. >, gli dice ocn un sorriso.
< bella..tu non hai la minima idea di cosa significhi... >, la interrompe mio padre.
< Ho lasciato Jacob >, dico in fretta. jame snon lo capisce subuito, poi si volta a fissarmi. < Si, l'ho fatto, non potevo mentire più..questo non vuol dire che sia cambiato qualcosa.. >
< per me invece è cambiato tutto, vuol dire che non devo più nascondermi.. >
< James.. >, dico con il tono di chi cerca di spiegare a un bambino testardo che sbaglia. < è difficile.... >
< Non ti sto chiedendo di sposarmi, nes! soltanto di stare con me fino al diploma almeno, e poi immergerti di nuovo nei problemi..ma questa volta ci sarò anche io.... >, mi dice prendendomi la mano.
< Io credo che si possa fare.. >, dice carlisle, poi si alza tendendo al mano a James. < Molto piacere di conoscere il nuovo ragazzo di mia nipote, io sono Carlisle, il capofamiglia...o forse dovrei dire il nonno... >, dic econ un sorriso. esme lo segue.
< Io sono Esme, la nonna...è un piacere..hai fame? >, chiede cortese. james non sa che dire, resta a bocca aperta.
< Siete davvero...freddi... >, dcie semplicemente. Io sorrido, sentendomi più leggera.
< Grazie nonna, ho fame anche io...è normale che sia o freddi, lo sono anche io in aprte. >. Poi l'attenzione di james è catturata dagli altri.
< Io sono Alice, al zia che si intende di moda e che vede il futuro..se hai bisogno, chiama.. >, sic etravolgendolo con il suo entusiamo.
< Io sono jasper, il compago di Alice.. >. jasper preferisce mantenere le distanze.
< E noi ci sonosciamo! Sono emmetr, e lie è al mai compagna, Rosalie...! felice che tu abbia finalmente preso il posto del cane! >, dice Emmett, forse più per far felcie Rosalie che per sicnerità. rosalie gli accarezza il torace, poi si avvicina a james.
< Aspetto ancora quel libro..ma era per Nes...e quanto a te... >, dic epi guardandomi truce. < ..era  questo quando mi riferivo al farti un gatto! >, mi dice poi con una risata. alla fien è il turno di mia amdre, che gli porge la mano.
< Io sono Bella..non Isabella, Bella... >specifica. < e lui è mio marito, edward... >, dic eindicando dietro di sè mio padre che fissa burbero James, per poi avvicinarsi e tendergli la mano con la sua solita educazione.
< Sono felcie che tu abbia preso il psoto del cane, non lo digerivo..am sono pur sempre il pade di Reneesme, quindi non mi stai molto simpatico a prescindere..ah, sono in gradi di leggere nel pensiero, quidni gradirei che tu non pnesassi a mia figlia fino a quando sei qui...grazie...nes, vai a amngiare che sifredda..e fatti prestare qualcosa dalla zia, sei fradicia.. >, dcie mio apdre. il mio paparino iper-protettivo. Quanto mi mancava!
Tornano tutti alle loro attività originarie, entre mia nonan ci pianta davanti al tavolo due frittate fumanti. Faccio un cenno a james che scuote al testa.
< Non ho fame..è meglio se torno a casa, sono stanco.. >
 < No è vero, hai fame..siediti e mangia, per cortesia... >. mio padre. Lui e il suo potere! james mi guarda accigliato, prendendo una sedia per aiutarmi a sedermi. Poi si siede sulla sua, prendendo il tovagliolo. Sento alvoce di emmet parlare tanto velcoe che James non capisce cosa dice.
< Visto, è un gentiluomo..la fa sedere! >. mi scapa un sorriso.
< Per quanto lui non possa sentirti, zio Emmet, io ci sento benissimo! >, dico addentando al frittata.
< Lo so nanerottol, lo so! Ora zita e manga, che io e la zia abiamo da fare! >
< Uhm! che mi hai ortato da port angeles? >, chiedo ricordando la sera prima. Mia madre guarda Emmet furente.
< Preferirei non ricordare ieri sera, Nes! Diciamo che è stata una notte mooolto movientata! >, dice poi. Emmet ride e anche Rosalie, lasciandomi interrogativa.
< Scusa nanerottola, am non ho trovato nulla dia bbastanza vello per te! alla prossima gita mi porto te, tua madre non ah per nula senso dell'umorismo! >, dice con ua tonante risata. torno a contentrarmi sulla mai fritata, ormai quais finita. James mi sta fissando.
< davver..singolare...simptica al tua fmiflia...mi dovrò abituare a certe cose, come a tuo apdre per esempio..ma il resto mi piace molto... >, dcie con sincerità. < però c'è un'altra cosa...la tua mano.. >
< oh, quella..vedi, io ho ereditato i poteri dei miei genitori, però al contrario..mia amdre è in grado di estendere uno scudo sugli altri bloccando attacchi alle loro menti, e nessuno può entrare nella sua, mio padre invece legge nel pensiero..ecco, io sono in gradi di far elggere i miei pensieri e di entrare nelle mentidi tutti, anche in quelli che sono proteti dallo scudo di mia madre...non l'o fatto apposta, l'altra sera, a farti vedere quello che pensavo.. >, dico arrossendo.
< pensavi a noi? >, mi chiede deglutendo un sorso d'acqua.
< beh, si... >, dico semplicemente. Finita la cena, vado a cambiarmi, indossando una tuta di mai zia Rose e mi scendo di nuovo. James sta parlando al telefono.
< No calv, oggi ho da fare..ma adesso me lo devi dire di andare al cinema? Sono le 11, calv! a quale spettacolo vuoi andare? A quello di mezzanotte? ma sei scemo? nes? non credo che verrà, è tardi per uscire...si è qui..ok ok, rilassati.. >, alza la testa verso di me. < jenny vorerebbe urlarti contro..ha il permesso? >mi chiede sconfortato.
< metti il vivavoce, non mi va di parlare..ho bisogno di acqua.. >. Dopo un attimo, James fa il cenno dell'OK con al mano. Il momento della crisi di jenny è arrivato.
- Jen?
- per quale motivo non venite al cine? praticamente è tutto il giorno che cerco di rintracciarti e sei spaita, dove cavolo eri? oggi eri distrutta, e non mi hai detto nient,e senza contare che non hai voluto dirmi cosa è successo nelr ipsotiglio con James! Cooomunque..dai veniiiiteeee??
- Jen..c'è bonnie?
- Si siamo tutti qui, mancate solo voi..
- Cosa vi ho regalato per Natale?
- ti sei fumata?
- Dai jen!
- Una borsa per me e una trousse per lei...
- ecco, vi faccio un regalo di natale in ritardo, è una cosa che desideravate da tanto e non vi aspettaate..
- si si, ormai mi sorprenderesti soltanto dicendom i che hai molalto l'idiota grande e grosso per metterti con james, ma sono solo sogni..
- ho lasciato Jacob.
- CHE COSA????BOOONNIEEE!!CORRI!!DEVI SENTIRLO CON LE TUE ORECCHIE!!
CORRI!ok, ripetilo...!
- Ho lasciato jacob...i dettagli alla prossima puntata..
- Io ti amo, nes, lo sai?? Allora, venite al cine?
- Non lo so sono stanca...
- neeeeeees..
-aspetta...
Mi volto verso mio padre.
< papino? >. lui alza un sopracciglio, poi sospira.
< cosa dovrei dirti, nes? Vai....ma, james, se me la riporti anche solo con un graffio, non risponderò più delle mie azioni... >, dice in modo eloquente-
- ci vediamo tra 20 minuti a casa di calvin...ciao jen..e ricordami di ucciderti la prossiam volta che provi a corrompermi!
James stacca la chiaamta dopo aver assicurato a mio apdre la sua piena responsabilità.
, dico in tono implorante.
Sfrecciamo su per le sclae simultaneamnete. Ho 15 minuti per prepararmi. 15 minuti per iniziare una nuova vita.







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Capitolo 19
*** Casa Cullen ***


prima di dover correre via, che mi aspettano di sotto con al amcchina, posto questo capitoleto, ma non posso ringraziare!!un grazie generale a tutti, alel meiv ecchie adorate commentatrici, e soprattutot alle nuove!!bacii!!

Capitolo 19: Casa Cullen

< Come ho fatto a farmi convincere? >.
< Ah ah ah! Ad andare a port Angeles a mezzanotte oppure a mangiare il gelato con -12 gradi? >
< Un pò tutti e due! >
James ride di nuovo. Siamo a bordo della sua macchina, fuori fa talmente freddo che anche i pinguini accenderebbero il riscaldamento e io mi sono lasciata convincere da Jenny ad andare a Port Angeles e mangiare un abella briosce di gelato cioccolato e nocciola! Io sono prorpio cretina, l'ho sempre detto!! Avvicino a mano libera al condoptto del riscaldamento, battendo i denti..però il gelato è buooonooo!!
< Posso assaggiare? >, chiede James senza staccare gli occhi dalla strada.
Immergo un dito nel gelato macchiandomelo completamente e glielo avvcino alle labbra, ermettendogli di assaggiarlo senza distrarsi dalal strada.
< Uuuhmm-...buono.... >, mi dice poi con un pò di malizia.
< Guarda la strada James... >, lo rimprovero bonariamente.
< Naturalmente....metti un pò di musica? >
< Yes... >
Premo il piccolo pulsante della radio e parte una melodia dolce e rilassante: riconosco una delle canzoni preferite di mia madre, un vecchio successo di qualche anno fa.Torno ad appoggiarmi sul sedile, finendo in poco tempo la briosce.
< Quanto manca? >, chiedo poi impaziente.
< mmm...se vado a questa velocità, a 100, ce la facciamo in tre quarti d'ora, quidni mancherà una mezz'oretta...ma se Calvin continua a farmi andare lentamente per aspettarlo mancano si e no tre quarti d'ora... >, dice con un sorriso. io sbuffo d'impazienza, accoccolandomi sul sedile. < Perchè sbuffi? >, mi chiede poi.
< Quando ci vado con mio padre ci mettiamo poco più di un quarto d'ora... >, dico gardando fuori.
< Come fate? >, mi chiede incredulo.
< mio padre guida alla media di centosettanta..non c'è rischio che faccia qualche incidente..e anche se fosse, non ci faremmo nulla... >, dico facendo spallucce.
< Hai ragione, me ne ero dimenticato... >, dice piano.
< Come? la mia famiglia è fatta di vampiri...e tu te ne dimentichi???? >, dico incredula.
< Scusa....è che quando sono con te me ne dimentico..se vuoi me lo annoto... >, dice facendo spallucce. Gli mollo una pacca sul braccio.
< Falla finita, James... >, gli dico poi appoggiandomi di nuovo sul sedile, canticchiando la melodia che riempie l'abitacolo. Stiamo un pò in silenzio, fino a quando non suona il telefono di James.
< Questo qui è calvin, lo fa sempre quando viaggiamo in macchien separate..rispondi e metti il viavoce? >.
prendo il telefonino e lo poggio sul sostegno attaccato al cruscotto, inserendo il vivavoce.
- calv? - dice James.
- Hey amico, vi divertite? -
- Non puoi andare a cento come faccio io? Ci stiamo leggermente annoiando qua! -
- La mia auto non è una bmw fiammante come la tua, se vado a 100 per così tanto tempo resto a piedi! -
- Allora mollala in questa autogrill e ti porto io! Sbrigati! -
- Arrivo capo! Accosta! -
james chiude la chiamata accostando. Apro lo sportello scendendo dall'auto, seguita a ruota da lui.
Finalmente posso sgranchiri le gambe, ma fuori si gela, tanto per cambiare. Ci siamo fermati tutti e le mie due amiche ne apporfittano per saltarmi alla gola.
< Allora allora allora...che avete fatto? >, chiede jenny.
< Mi sono congelata con la tua briosce, ecco che abbiamo fatto! E poi mi si sono addormentate le gambe! >, rispondo io fingendomi imbronciata. In quel momento una mano mi cinge la vita.
< Andiamo o non arriviamo più in città... >, mi soffia james all'orecchio, per poi lasciarmi andare. Io avvampo, scatenando i risolini di Jenny e Bonnie.
< Jen, se non la smetti immediatamente ti lascio a piedi! Sali! Ci vediamo lì, Bon!! >, urlo rascnando Jenny per un braccio. Davanti l'auto calvin fa per salire nel sediel anteriore e io apro lo sportello posteriore.
< Dove vai calv..? Inizia a salire dietro! >, lo ammonisce James.
< E dai J.J.! E' una vita che non viaggiamo insieme! >, lo implora Calvin. io rido, mentre Jenny è già salita.
< Salgo dietro, James...io e Jenny abbiamo mooooolto da raccontarci! vero Jen? >. Fisso la mia migliore amica e salgo in macchina, chiudendomi lo sportello alle spalle.
Viaggiare in auto con Calvin e Jenny è uno spasso, mi ero dimenticata quanto fosse divertente. Io ero seduta dietro il sedile di James, Jenny dietro quello di Calvin. Questa permetteva a James di fissarmi attraverso lo specchietto restrovisore.
< Allora....perciò, Jacob è ricordo dimenticato? >, chiede ad un tratto Calvin, raddrizzandosi la cresta guardandosi nello specchio del parasole. Siamo fermi a un semaforo, e James gli molla una gomitata sullo stomaco, facendolo quasi soffocare. Mi ricordo di non aver ancora raccontato a James com'era andata..e quello che aveva fatto. Mi sporgo nel sedile toccandogli delicatamente la spalla. poi con una presa più salda, gli trasmetto tutto quello che era successo. lui si irrigidisce, ma è un attimo, gisto il tmepo che mi serve e poi lo lascio. calvin fa un sorriso.
< Hey, J.J. ti fa ancira quest'effetto solo quando ti tocca? sei proprio malato! >, dice ridendo. james lo fissa con un sorriso falso, poi accellera appena scatta il verde. il tachimetro raggiunge in poco tempo i centoventi.
< James rallenta.. >, lo imploro.
< Ti sei fatta male? Quando... >, mi chiede urente. Si riferisce allo schiaffo, lo so.
< No, non mi sono fatta male, ma potrei farmene adesso se non rallenti!! >- quasi urlo. Il tachimetro tocca i centoquaranta. Jenny si stringe freneticamente al sediel. So che non dovrei avere paura, in un incidente non mi farei nulla, ma ho paura per lui.
< Rallenta, cazzo!!!!!! >, urlo. Lui si scuote, inchiodando di colpo, tanto che Jenny sbatte contro il sediel di Calvin. poi riparte, a ottanta. Ha il respiro affannato.
< James!!! Cazzo, ma che fai?? >, gli urla Calvin. james non lo ascolta.
< Tuo padre lo sa? >, chiede James rivolto a me.
< Non sa i dettagli, ma lo sa.... >, gli dico io.
< Non andrai mai più a La Push..è pericoloso..potrebbe farti del male..senza volerlo... >. parla del suo essere licantropo. Deve aver fatto ricerche approfondite.
< Non posso tornarci in ogni caso...non so se te l'ho detto, ma i Cullen non andavano a La Push prima che nascessi io..e adesos tutto è tornato come prima... >. lo vedo apriere bocca. < Allo stesso modo,d'ora in poi i ragazzi della riserva non potranno venire a Forka..è legge.. >, continuo interrompendolo. Jenny e Calvin ci fissano sbalorditi, non capendo nulla. Metto una mano sul ginocchio di Jenny.
< Oh, tranquilla, Jen, non sono più pazza di prima! >, el dico ridendo. Anche Calvin e James ridono, e finalmente lo vedo disteso. Ormai Jake è solo un ricordo, deve esserlo: mi fa stare male, ma non posso più stare con lui. Tutto quello che sono non può più stare con lui. E non posso permettergli di farmi rinunciare alla mia nuova vita.

< e adesso che siamo qui...che si fa? >
< Una bella passeggiata al molo!!! >
Quando jenny si fa prendere la mano, la situazione precipita. e questa è una di quelle volte. Siamo davvero in pochi ad aver scelto di venire a tarda ora a port angeles. Io, James, Jenny, Calvin, Bonnie, Lisa e Tom. e nessuno tra noi ha il coraggio di dirle di no. Tranno Bonnir forse, che naturalmente si ribella.
< facciamo così..voi coppiette andate al molo e noi tre ci andiamo a prendere qualcosa di caldo..ci vediamo lì!!ciaoooo!! >, dice prima di trascinare tutti via. io alzo le spalle, avviandomi verso il molo.
< A Jenny non si può dire di no..tanto vela andare! >, dico incamminandomi, trovandomi subito jenny al mio fianco, che mi abbraccia stretta al collo.
< Visto che lo sai, amore mio? andiamo! >, dice incitando Calvin. I ragazzi sospirano, ma si uniscono subito a noi. Jenny mi molla in un attimo per unirsi a Calvin, mentre James si porta al mio fianco, cingendomi al vita con un braccio. mi volto, i miei capelli lunghi, sciolti, seguono il movimento.
< Davvero un'ottima idea..se si vuole congelare.. >, mi mormora in un orecchio. Gli sorrido.
< Troverai il modo di riscaldarti, tranquillo... >, sussurro io. Si stacca, e in un attimo sento al presa delle sue dita calde e della sua pelle morbida stringere la mai piccola mano fredda. Il calore si propaga dalla mano in tutto il corpo, in una sensazione molto piacevole.
La banchina del molo dove stiamo passeggiando è vuota, non c'è nessuno a quell'ora: il molo si estende per parecchi metri, con le due banchine lunge e uno spiazzale al centro, illuminato da diversi lampioni, con molte panchine in cui accomodarsi. c'è la luna piena che ogni tanto fa capolino attraveso la fitta nebbia, o fors sono nuvole..ormai in questa città non si capisce più niente! Tenendo al mano stretta a quella di James non riesco a pensare più a niente, so soltanto di essere con lui vicino al mare. Basta.
< Nes? >, mi chiama poi. Jenny e Calvin camminano abbastanza avanti a noi, non possono sentirci.
< mmmm? >, dico risvegliandomi dal mio trance.
< Credi che i ragazzi si siano spaventati quando ho accellerato di scatto? >
< Mi sono spaventata molto di più io... >
< Tu non ti saresti fatta niente... >
< ma tu si.... >.
La sua presa si fa più salda.
< Cosa ti va di fare domani? >, mi chiede poi tornando allegro. Alzo le spalle, con noncuranza: non ci ho pensato. < I meteo ha detto che arriverà un temporale, sconsiglia di uscire di casa per tutto il giorno...ma non mi va di stare a casa da solo... >, dice abbassando la testa.
< Potresti venire da me, a casa..ci sarà la mia famiglia ma si toglieranno dai piedi..opure posso chiedere a mio padre di farmi restare a casa nostra, anche se è un pò piccola... >, propongo.
< hai un'altra casa? >, mi chiede incredulo.
< Beh, si...è molto piccola, nel bosco..i miei nonni l'hanno costruita per dare ai miei un pò di intimità..ci stiamo solo la notte, per dormire... >, gli spiego paziente. Devo ancora abituarmi al fatto che sappia tutto.
< Ah, capisco..beh, se per tuo padre va bene...mi farebbe piacere venire.... >, mi dice a voce bassa.
Ci penso un pò su: credo che mio padre farà un bel pò di problemi appena lo saprà. am posso sempre contare sulle mie doti di leccapiedi. Ce la posso fare. Non riuscirei a stare tutta la giornata da sola. e poi, con James in una casa piena di vampiri, ci sarebbedavero da ridere!!

< Non ci trovo nulla da ridere, Emmett!....Nes, ripetimi quello che vuoi fare... >
Sapevo che non l'avrebbe presa bene: ma mi aveva sorpreso. l'aveva presa meglio di quanto pensassi. Sono le 8 del amttino, è domenica e sto cercando in ogni modo di convincere i miei a portare James a casa. La prima reazione di mio padre era stata smettere di respirare: a questa era seguita la chiusira degli occhi e il massaggio alle tempie con gli indici. Subito dopo il sospiro per calmarsi. giunti adesso alla richiesta di ripetizione, il peggio è passto. forse è per questo che sono tanto allegra.
< Visto e considerato che oggi c'è un temporale in arrivo, per non farti preoccupare vorrei restare a casa...con James....qui con voi..alla tua presenza, papà.... >, spiego con calma, giocando al carta del "non voglio farti preoccupare" e facendo gli occhioni dolci. Mio padre mi fissa attentamente.
< Io non ci trovo nulla di male, Edward..in fondo, quelo che temevi l'hanno già fatto, cosa può succedere di peggio? >, dice Emmet scoppiando di nuovo a ridere. prendere in giro mio padre e fargli saltare i nervi era da sempre il suo passatempo preferito. Mio padre lo fulmina con uno sguardo.
< Gradirei fare il padre senza il tuo preziosissimo aiuto, Emmett, se non ti dispiace!.. >. Si lascia andare ad un altro sospiro. < Scurdati, ancora prima di chiederlo, che ti lasci a casa nostra da sola, con questo tempo poi...ma potete restare qui, d'accordo? >,mi dice poi, cedendo del tutto.
< grazie papino! >. mi alzo abbracciando il suo corpo duro e freddo come il marmo. La sua mano fredda mi carezza i capelli, dandomi un bacio sulal fronte. < Mando un messaggio a James! >, dico prendendo il cellulare e scrivendo in fretta.
< Fallo venire il prima possibile Nes, il temporale si scateneà presto, non vorrei che avesse un incidente...e fagli mettere la macchina in garage... >, mi dice la zia Alice. < un albero cadrà prorpio nel punto i cui di solito lasciate le auto in sosta... >, conclude volteggiando fuori dalla stanza. Messaggio ricevuto, zia. Prima viene James, meglio è!
Corro di sopra, in camera di mia zia Rose, ma forse non avrei dovuto: mi volto di scatto chiudendo la porta.
< scusa scusa scusa! Non pensavo che... >. ok, non posso scendere più in basso di così. vedere i miei zii, non proprio vestiti, impengati in attività motorie mi ah traumtizzata per tutta la vita. un secondo dopo, emmett, completamente vestito, apre la porta, spingendomi dentro ridendo. Mia zia Rose sta ancora combattendo con i laccetti della camicia, ma riesce a guardarmi e allacciarli contemporaneamente.
< perdonatemi, non volevo interrompere...non avevo intenzione.. >, inizio a balbettare, rossa di imbarazzo. Emmet mi viene incontro, cingendomi interamente solo con un braccio.
< e dai, nes, non dirmi che non hai mai visto cose del genre! anzi...! >, mi dice ridendo. lo fulmino con lo sguardo, ormai tanto rossa da sentire addirittura caldo. Mia zia Rose mi prende per ilb raccio, giudandomi verso l'armadio.
< Vai di sotto Em, devo vestire la piccola...oggi è un bel giorno! >, dice buttandolo fuori e iniziando a sistemarmi.
mi fa idnossare un paio di pantaloncini, una maglia larga, dei calzettoni con le sneakers e lavora sui miei cpaelli, chiudnedoli delicatamente in una larga treccia laterale. ferme davanti lo specchio, sono seduta su un pouf con le ginocchia al petto, lasciandola fare.
< Zia? >, la chiamo poi debolmente.< A te piace James? >, le chiedo in un sussurro. Sorprendendomi, al vedo sorridere.
< Perchè questa domanda, Nes? >, mi chiede con il viso disteso, apparentemente concentrata soltanto sui miei lunghi capelli ramati.
< Ecco..la mamma mi ha raccontato che..non la sopportavi molto all'inizio.... >, dico timidamente.
< Ti ha detto anche il perchè? >
< Beh..ehm...no.. >, ammetto. La vedo sorridere di nuovo.
< Molto gentile da parte sua....vedi, nes..non voglio raccontarti la mia storia, è troppo triste..amgari un giorno te al racconterò..ma io non odiavo tua amdre perchè era umana e temevo per il nostro anonimato..all'inizio la invidiavo perchè lei, così umana, così..normale...era riuscita ad attirare l'attenzione di un uomo che la mia bellezza non aveva neanche scalfito..io sono moooolto vanitosa, nes, dovresti saperlo.. >, aggiunge vedendo al mia espressione corrucciata. < E poi, quando ho visto che voleva rinunciare alla sua vita umana, alla possibilità di invecchiare, di avere dei figli...non ci ho visto più..stava buttando al vento, così senza pensarci, tutot quello per cui io avrei ucciso, tutto quelo che rimpiangevo della mai vita..è per questo he la odiavo Nes, non per lo stupdo anonimato..sono superficiale, questo si, ma vedendo Edward felice non sarei mai potuta esserlo tanto da volere la sua infelicità solo per un capriccio... >, ammette.
< Quindi, non è unproblema che James sia..umano.. >, le dico.
< Non capisci, Nes? Tu non sei del tutto un vampiro e non potresti fargli del male..e anche nel caso in cui lui decidesse di diventare come noi..non perderebbe nulla avrebbe con sè la donna che ama, potrebbe avere dei figli così come tuo padre e sarebbe immortale, cosa chiedere di più? Nonostante tuo padre voglia convincersi del contrario, al tua situazione è completamente diversa dalla sua..e per un verso è più facile.. >, conclude fissando al treccia sulla mia spalla sinista con un fermaglio argentato e carezzandomi al testa con una mano.
Al piano di sotto, suona il campanello.
< Scendi dai..e non badare a emmett, sta sempre in fissa! >, mi dice poi mia zia allontanandosi.
Esco dalla stanza che profumo di bagnoschiuma alla mora, il mio preferito. Era a questo che si riferiva James l'altra sera nel ripostiglio. mi sembra passata un'eternità, e invece è stato neanche due giorni fa. Scendo le scale, raggiungendo il grand esalone, dove mio zio Emmet si sta divertendo a piegare un pezzo di ferro rimediato chissà dove.
< ottimi quei pantaloncini, Nes! Molto....corti! >, dice ridendo. Mio padre soffoca un ringhio, ma non riesco a vedere doc'è, sono concentrata sull'ingresso dove mai amdre palra amabilmente con James. Poi mi sente arrivare,
< Nes sta scendendo le scale...eccola qui..nes! >, si volta a guardarmi con un gran sorriso. Anche James mi sorride, il suo cappotto è già poggiato sull'appendiabiti. Indossa un paio di jeans scuri e una camicia bianca che mette in evidenza il suo fisico scolpito. in casa, il riscaldamento costantemente acceso da quando ci sono io, rende l'ambiente piacevolmente caldo. Mia madre mi da un bacio in fronte allontanandosi.
< Ciao James.. >, mormoro.
< ciao... >, risponde lui. sembriamo due bambini che si conoscono al parco. Decisamente patetico. Tossicchio spostando il peso da un piede all'altro e incorciando le mani dietro la schiena.
< ehm...la mia famiglia è un pò strana e...può essere imbarazzante..quindi.. >, inizio a balbettare in modo sconnesso.
< Nes...stai calma ok? La discusisone difficile l'abbiamo fatta ieri quando mi hai detto che.... >, si blocca, inc erca del coraggio per dire la parola "vampiri".
< Andiamo in sala, vieni...hai fatto colazione? ti va un caffè? >, gli chiedo facendogli strada.
< Ho già fatto colazione, ma un caffè caldo non lo rifiuto... >, mi dice seguendomi.
Entro in sala, naturlamente occupata da tutta la mia famiglia. eccetto Carlisle. Lo cerco ovunque, ma non lo trovo, eppure la domenica di solito a quest'ora è già in sala a seguire il notiziario o qualche programma medico con il satellite.
< Carlisle è di turno in ospedale oggi, fino all'ora di pranzo.. >, mi dice mio padre. l'ho già detto che odio quando si intrufola nella mia mente? Sospiro.
< Ah ok..beh, faccio un pò di caffè... >, prorpongo avviandomi verso i fornelli.
< No! >, mi ferma subito mio padre. < Faccio io Nes...ricorda chi è tua madre..abbiamo solo questa di casa... >, mi dice preoccupato. Batto le mani contro i fianchi e mi butto a sedere sul divano.
< Sempre la stessa storia...io non sono imbranata e non attiro disgrazie come la mamma! >, sbotto infastidita. Deve proprio farmi fare brutte figura davanti al mio- mi fa paura dirlo - ragazzo? James ride in silenzio e mi volto a guardarlo. Davanti al mio sguardo si ferma immediatamente. per ricominciare immediatamente.
< Scusa, nes ma..cresdo che tuo padre abbia ragione..il mio vestito del ballo non si è più ripreso da quella notte.. >, mormora soffocando le risate. Sgrano gli occhi, poi sbuffo.
< Mi avevi detto che era a posto! >
< infatti è a posto. Perfettamente sistemato..non lo avrei più messo in ogni caso.. >, si giustifica facendo spallucce.
< A proposito, non si fa quest'anno il ballo di primavera? Da quando siamo qui, alla Forks High School il ballo di primavera si è sempre fatto... >. Mia zia Rose è apena entrata in sala, attirando l'attenzione di James che la saluta educatamente con un cenno del capo.
< salve...in effetti il comitato sta già pensando ad organizzare il tutto.. >, risponde alla sua domanda James.
< e chi se ne sta occupando di questo? >, chiedo curiosa, prendendo la tazza di caffè che mio padre mi porge. James prende l'altra, ringraziando a bassa voce.
< Amy e le sue cheer-leaders...ma ancora manca un bel pò, è organizzato per marzo, figurati... >, mi dice sorseggiando lentamente.
< ottimo, Amy e il comitato di oche assassine...che giorno sarà? >
< Credo l'11 o giù di lì,,c'è ancora più di un mese, tranquilla.. >
< tranquilla? Stai già sicuro che venerdì Jenny mi trascinerà a Port Angeles a comprare il vestito! >, dico sconsolata. james sta per rispondere ,a Alice lo precede.
< Non ci sono scuse, Nes, hai promesso che questa volta saresti venuta con me e Rose...Bella, vuoi venire? >, dice Alice. Mia madre si volta a guardarla in modo a dir poco truce.
< Ho già sopportato il tuo shopping per troppo tempo, Alice..ho fatto una figlia femmina proprio per lasciartela torturare! >, dice poi ridendo. Alice mi carezza la testa, per poi volteggiare con grazia fino alla sedia a fianco di Esme, vicino al tavolo. Io e James ci accomodiamo sul divano, davanti la tv: trasmetono una noiosa sit-com, così mi concentro sulla ma famiglia che chiacchiera, tanto velocemente che James non capisce nulla. Fatico anche io a capire qualche parola. Poi, Emmett decide di renderci partecipi.
< così....vi conoscete da tanto? >, chiede con tono serio. Quando parla lui c'è da aver paura: chissà cosa avrà studiato per imbarazzarmi adesso!
< Ehm...da un mesetto circa...poco meno... >, dice Jame,s imbarazzato.
< Grazie a un provvidenziale cocktail.. >, ridacchia Emmett.
< O forse grazie a una provvidenziale caduta... >, aggiunge mia madre.
< beh, mamma, adesso sai che tutta la scuola si complimenta per il tuo lavoro sul mio fondoschiena...! Dovrei iniziare a usare dei tappi per le orecchie... >, bofonchio incrociando el braccia come una bambina. mia madre si alza, carezzandomi la testa.
< la mai bambina..sai, mi dimentico spesso che sei nata solo sette anni fa, o poco più... >, dice baciandomi la fronte. Poi guarda james. < Non credo che James abbia capito granchè... >, ridacchia.
< No, James, nessuno l'ha aggredita fuori da scuola.. >, dice mio padre con tono indifferente. lo fulmino con lo sguardo. < Ok scusa, cercherò di non leggere i suoi pensieri, d'accordo? >, bofonchia infastidito. non so perchè, ma credo che il fatto che James sia il mio ragazzo adesso, abbia irreparabilmente compormesso l'immagine che mio padre si era fatta di lui. Iperprotettivo. Mi volto verso James, tendendogli la mano.
< Dammi il braccio... >, gli ordino in modo gentile. Lui protende la mano e la stringo, chiudendo gli occhi e ripensando a quella sera, ai commenti dei ragazzi, alla mia reazione, all'incidente e ai miei primi pensieri dopo averlo visto. Lo sento fremere e gli lascio la mano, che resta tesa a mezz'aria. Ha lo sguardo vitreo, deglutisce a fatica e torna a poggiare la mano sul divano.
< Fa uno strano effetto, eh? >, chiede mai madre. James annuisce non molto convinto, poi scuote la testa, tornando in sè.
< beh, è bello sapere che la prima impressione che ti ho fatto è stata di un ragazzo dal "fascino invidiabile".... >, fa una pausa. < Ieri sera non è stato così forte...non dovresti farmelo in ogni caso mentre guido... >, bisbiglia.
< farti cosa? >. Emmett. Tipica battuta a doppio senso che merita di essere ignorata, se si esclude il risolino di esme. ottimo, anche mia nonna mi volta le spalle. Mia nonna, poi!! Guardo verso James, sorridendogli.
< ieri non mi sono concentrata..e poi, attraverso i vestiti viene più difficile, soprattutto in un punto del corpo come la spalla...mi viene meglio sulle mani... >, gli spiego con calma.
< james... >, lo chiama  mai madre. < Come sta Erik? >. Nonostante non lo avrebbe mai ammesso, un pò della sua vita da umana le mancava. o forse le mancava soltanto poter condividere al vita con altre persone.
< Sta benissimo, lavora per una grande azienda a Seattle, fa il commercialista.. >
< Quindi è costretto a viaggiare.. >
< Si, sta via di solito due o tre giorni la settimana, per il resto lavora a casa...io resto con mia zia... >
< Non ricordo di aver mai conosciuto la sorella si Erik, o di averne sentito parlare.. >, continua mia madre.
< All'epoca mia madre sudiava di già all'università, ad oxford...è stato lì che ha conosciuto mio padre ed è rimasta a vivere lì..io sono nato a londra, sono venuto qui per quest'anno scolastico e per il college... >
< oh, interessante..e com'è Londra? >, chiede mia madre interessata. ne sono certa, se non la fermo sta qui a parlare per tutot il giorno. Prima che James possa rispondere , intervengo io.
< Mamma, non dovevi finire quel lavoro all'uncinetto, di sopra?? >. Forse metto troppa enfasi in quel "di sopra". Mia madre - e non solo lei - capisce al volo. Si alzano tutti in un sol moviment. Alice e Jasper si esclissano al piano di sopra, Esme afferra una rivista, e i miei si fiondano di sopra anche loro, seguiti da rose ed Emmet, che, giusto per mettermi un altro pò in imbarazzo, coem se ce ne fosse bisogno, mi da una pacca sulla testa, tenendo l'altra mano sula vita di Rose.
< Noi andiamo a continuare...se vuoi venire a dare un'altra occhiata, nanerottola... >, mi dire ridendo.
Mi scanso furente, ma non ho il coraggio di inseguirlo. Sono troppo rossa, forse ancora più dei miei capelli.
ma mi faccio una promessa: io lo ucciderò, un giorno o l'altro.
 










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Capitolo 20
*** Ultimatum ***


Anche questa volta non posso ringraziare, devo uscire!!però non volevo lasciarvi all'asciutto, visto che non credo posterò fino a giorno 2..quidni, spero che vi piaccia!!ora vadooo!!baciiii

Capitolo 20: Ultimatum

La tempesta infuria, i tuoni fanno tremare le vetrate della casa. Mi stringo al petto di James, che alza un braccio stringendomi a sè, gli occhi fissi sulla tv che adesso trasmette la replica di una vecchia partita di basket. Non lo avrei mai ammesso, soprattutot di fronte a mio zio Emmett, ma io odio i tuoni, li ho sempre odiati, il loro rumore sordo viene percepito dalle mie orecchie con molta più forza che dagli umani. E in fondo sono pur sempre, ancora, una bambina.
Alzo la testa per fissare il profilo di James: semplicemente bellissimo. Certo, non la bellezza di un vampiro, dannato e irragiungibile, ma bello come un ragazzo dovrebbe essere. Naturale. Sentendosi oservato, si volta a guardarmi, le sue labbra si aprono in un sorriso.
< Paura del temporale? >, mi sussurra. Per tutta risposta mi stringo a lui ancora di più, cingendogli la vita con el braccia e poggiando a testa sul suo petto. Mi rendo conto solo adesso di quanto il mio fisico sia minuto rispetto al suo.
< ...non proprio...i tuoni mi danno parecchio fastidio..lu percepisco più forte di quanto non faccia tu... >, rispondo semplicemente. La sua mano corre al telecomando, cambiando canale e sintonizzandosi su un film, al quale naturalmente non presto per nulla attenzione. Poi un colpo forte proveniente dal piano di sopra lo fa sussultare. Io mi metto a ridere, stringendolo ancora di più.
< E'..è caduto un albero? La casa sta crollando? >, chiede un pò nel panico. Attivo el orecchie e sento delle risate provenire dal piano di sopra, insieme a un rimrpovero silenzioso di Esme. Scuto al testa, rassengata.
< No.. >, dico ridacchiando. < Soltanto mio zio Emmett che si impegna eccessivamente in...certe attività.... >, concludo scoppiando a ridere. la voce tonante di emmett ci raggiunge dal piano di sopra.
< Guarda che ho sentito!!! Questa volta è stato il tuo paparino!! >, urla. Avvampo immediatamente, mentre james abbassa la testa ridendo.
< Scusa, zio!! >, rispondo a voce alta. non ho bisogno di urlare, mi avrebeb sentito in ogni caso. già mi immagino mia madre. se fosse ancora umana, in questo momento sarebbe rossa di vergogna. Ecco da chi ho preso!
Un altro rumore assordante, questa volta dall'esterno, ci fa sobbalzare entrambi, e mi ricordo delle parole di Alice.
< Non è nulla, James...è soltanto caduto l'albero..mio zio lo metterà a posto in un attimo domani... >, rispondo con calma.
< Domani c'è il test di trigonometria... >, pensa su lui.
< Studieremo più tardi.. >
< e adesso che facciamo? >, chiede con un pizzico di mailizia. Alzo la testa, fissandolo con un sorriso. Poi mi meto a sedere, salendo a cavalcioni su di lui e poggiando le mani sulle sue spalle larghe.
< mah, io qualche idea ce l'avrei.. >, mormoro con le labbra sul suo collo.
< RENEESME!! >. la voce di mio padre. Scatto a sedere nel divano, James si alza rosso di vergona, sicuramente pronto a scusarsi per la scena. Sto per farlo anch'io, ma non è questo a preoccupare mio padre. me ne accorgo nello stesso istante in cui prendo fiato per parlare.

< C'è puzza di cane... >, bisbiglio nervosa. tutta al mai famiglai adesso è scesa. Mi prudono stranamente le mani. Mi voo verso james, con espressione sofferente. < Dimentica presto quello che stai per vedere... >, lo prego. poi faccio un cenno ad Esme. < Portalo in cucina, chiudetevi dentro... >, le dico sicura.
< esme, porta anche Reneesme.. >, ordina mio padre.
< No. >, rispondo secca. Alzo le labbra mostrando i denti con un ringhio. Non sono del tutto un vampiro, ciò non toglie che non sappia combattere. Mio padre mi guarda furente, ma non c'è tempo. la porta si spalanca prima che Esme possa portare via James. Davanti a me, Sam, Quil e Jacob stanno fissando con un sorriso la scena.
< Ciao, nessie.... >, mi dice Jacob. Sam si porta avanti, fissando james.
< Niente convenevoli, Jacob..siamo qui per un motivo ben preciso, che credo sia maeglio affrontare fuori...anche s ela casa sembra sufficientemente larga... >. Ed è un attimo. Scatto ad accucciarmi in posizione di attacco riparando james ed Esme, la mai famiglia si ferma accanto a me, mio padre davanti tutti.
< Ti ho permesso di starle accanto, Black! >, ringhia mio padre furioso. Jake pare la bocca per parlare, ma Sam lo precede.
< Non siamo qui per questo....avete rotto il patto... >, annuncia con fare teatrale.
< cia vete dato il permesso di mordere Bella! >, urla mio padre. < Dovevamo salvarle la vita! >. Sam scuote la testa, spostando lo sguardo su james. Ringhio più forte, nascondendolo alla vita. Jake ha un fremito fortissimo, ma Sam lo ferma.
< Calmo, Jacob..avrai dopo la tua parte di gloria...stiamo parlando di lei. >, dice poi Sam indicandomi con un cenno del capo. < lo ha morso. >. Il sangue non confluisce più nelel vene. mi lazo in piedi, fissandolo con disgusto.
< Io non sono velenosa... >, sbotto con voce sicura.
< Ciò non toglie che tu sia per metà vampiro, sia una Cullen e bevi sangue..o mi sbaglio? >, risponde Sam con sicurezza.
< Nes..hai morso James? >, mi chiede mio padre. L'ho deluso. L'unica cosa che non avrei mai voluto fare, l'avevo fatta, in un attimo. Avevo deluso mio padre. Non stacco gli occhi da Sam, il respiro di James dietro di me è affannato.
< ...è...è stato un incidente...ci stavamo baciando e... >.
Uno schiocco secco e un rumore assordante di cristallo che va in frantumi. Accanto a Sam, un grosso lupo rossiccio ci fissa ansimando, il cristallo del tavolo in frantumi. Scatta in avanti, è il momento di agire. non mi vede enssuno, sono tutti tropo sorpesi, scatto in avanti a proteggere James. lo schianto con il corpo di Jake genere un frastuono assordante, un ringhio di vampiro rimepie l'aria ma non individuo il proprietario. Sono a terra, un graffio alla gamba. non voglio fare dle male a Jake, non posso. ma non posso nenahc epermettergli di uccidermi. Non perdo sangu, è solo un graffio. o melgio, la serie di tre graffi delle unghied i un licantropo. Ansimo alznadomi, Sam sta trattenendo Jake, che piano piano rotonra normale. mio padre mi prende tra el braccia, portandomi dietro la fila di difensori formata da Jaesper, Alice, Rosalie ed Emmett. Mi carezza una guancia. James mi guarda preoccupato, ma esme gli impedisce di avvicinarsi a me.
< ti avevo detto di stare calmo!!!!! >, urla Sam, contro Jake con molta probabilità, almeno a giudicare dal tono.
< Volgio...voglio solo parlare.. >, dice ansimando. Mi alzo pian, divincolandomi dalla presa di mio padre: zoppico, ma riesco a infilstrarmi tra alice e Rosalie e femrarmi al centro del salone.
< Dimmi Jake..sono qui per parlare.. >, dico ansiamnda. la gamba fa terribilmente male, mi duole anche la schiena, credo di aver battutto troppo forte contro il mobile della televisione. Jake si ferma davanti a me.
< Mi manchi Nessie, non capisci che sofferenza mi provochi vederti qui con lui! Il mio mondo non funziona più, la mia è adorazioen totale, il mio mondo ruota intorno a te, non posso vivere senza di te!! E anche tu non puoi, nella storia dei licantropi è stato sempre così!!!!  >. Il  suo tono si alza sempre di più fino a quando quasi urla. Devo sforzarmi di mantenere la calma, alzare il tono servirebbe soltanto a farlo arrabbiare e se dovesse trasformarsi, lo scontro diverrebbe inevitabile.
< Io sono sempre stata unica, Jake, me lo hai sempre detto anche tu...non è colpa mia... >. Sto arrivando quasi a implorarlo, il dolore alla gamba sta diventando inostenibile. Mia zia e el sue dtupide idee di metteremi pantaloncini!
< Tu mi ami, Nessie, soltanto che la tua infatuazione per quello lì non te lo fa vedere!! Io ti amo!!!! Quelle non sono state che distrazioni, stando con loro non facevo altro che pensare a te!!!! >, urla ancora. sospiro, ormai ho gli occhi lucidi per il dolore.
< No, Jake, io ti ho lasciato prima che lui mi dicesse di accettarmi, perchè io non ti amo, Jake, non posso farci nulla...scusa... >
< Quando lui morirà, tu tornerai nessie!! Tornerai!!! Io non mi arrendo!!! >, urla ancora. Soffoco un gemito, e sposto il peso sul piede destro, la gamba sinistra non regge più. James scatta in avanti per prednermi, evitandomi dic adere, ma Emmett è più veloce e più vicino. Mi stringe tra le braccia, portandomi dietro di lui.
< Il problema è sempre lo stesso, Cullen! >, si intromette imrpovvisamente Sam-
<  Ce ne andremo..dateci del tempo e andremo via, non tonrneremo più...dateci tempo fino al diploma di reneesme, e andremo via per sempre.. >, propone mio padre. Sam valuta la prorposta.
< Il giorno dopo il diploma ve ne andrete, non tollero proroghe..Quil, Jacob, andiamo! >, ordina poi con la voce dell'alfa. Jake mi fissa implorante, poi mi volta le spalle allontanandosi.
La porta si chiude con uno schiocco secco.

< Ahia!! Papà, un minimo di delicatezza!! >
Sono sdraiata sul tavolo, stringo una mano di james e mio padre sta tentando di medicarmi la ferita. alla fine, mi inietta semplicemente della morfina.
< Ho solo due lauree in medicina, non me ne intendo di ferite da licantropo..accontentati della morfina, adesso che torna Carlisle ci pesnerà lui...non è nulla di grave, nes, tranquilla... >, mi mormora miopadre carezzandomi la testa. Con delicatezza, mi poggia piano piano sul divano, una gamba sulla sedia. jame si ferma accanto a me.
< Sta bene? Guarirà? oddio, non me lo perdonerò mai, è tutta colpa mia! >, chiede con una mano tra i capelli. Mio padre gli soride, poggiandogli una mano fredda sulla spalla.
< Mi sembra di sentire bella qualche anno fa..non è nulla james, Nes è molto più resistente di te...non è nulla.. >, lo tranquillizza.
James si siede accanto a me, mi sento un pò debole: soltanto adesso mi rendo conto del perchè. il suo profumo mi colpisce come non mai, non sono mai stata abituata ad esercitarmi a resistere, mai nessuno mi ha fatto questo effetto. E ho sete, tremendamente sete, così tanta che sento già i denti conficcarsi nella sua spalla e e il sangue sgorgare copisamente e inondarmi la bocca, la gola, dissetarmi........con una smorfia di dolore, stringo le mai sul cuscino.
< james......allontanati... >, mormoro con il dolore stampato sul viso. Lui si preoccupa, si avvicina ulteriormente.
< Nes, sai male, ti fa amle la gamba, ti porto al pronto soccorso dal dottor Cullen? >, mi chiede, sempre più vicino, con apprensione. Apro la bocca, faccios cattare i denti a vuoto, stabdogli lontando, non posso fargli del male, non devo...ma è così buono, forse potrei soltanto mrdergli il labbro come l'altra volta, assaporarne appena un pochino, non se ne accorgerebbe enssuno, neanche i licantropi...Sbarro gli occhi.
< Cazzo, allontanati, ho sete!!!!!!! >. urlo tanto forte da spvrastare un tuono, le vetrate tremano, mio padre ed emmett mi sono subito accanto mentre Esme corre ai frnelli. Mia madre trascina james, confuso, lontano da me.
< nes? nes, stai bene, piccola? >. L'immagine di me che bevo il sangue di james svanisce, sostituita dall'espressione preoccupata di mio padre, la sua mano gelata mi carezza a guancia. Esme mi porge una tavoletta dic ioccolato, al mando giù di colpo.
Sento gli uzccheri entrare in circolo pian, pinao, il profumo di James non è più così irresistitbile, penare che avrei potuto fargli del male mi fa crollare il morale a terra. Chiudo gli occhi, poggiando la testa sulla spalliera dle divano, prendo fiato, respiro profondamente. L'odore di James non si avverte più. Aprog li occhi e sono felice di trovarlo davanti a me; gli irvolgo un sorriso tirato, lo vedo pallido come un lenzuolo.
< Forse ha ragione Jake...io non posso stare con te.... >, mormoro. Lo vedo, ha lo sguardo vitreo, spaventato e se potessi leggergli nel pensiero so che vi troverei la paura e l'odio per me. Forse è destino: io e lui dobbiamo stare lontani.
< Che..che cosa?..no! No, nes, non puoi farlo! >, sbotta james, avvicinandosi a me. Mi poggia una mano calda sulla spalla, il suo calore mi mancava.
< Non prendamoci in giro, James..tu hai paura di me... >, dico in un sossurro.
< Io non ho paura di te Nes....ho paura per te.. >, mi dice con sicurezza.
< per me? >, cheido incedula.
< Si..temo che possa farti del male, ferirti, indebolirti tanto da farti stare male...quando hai sete soffri..e non mi piace.. >
< prima o poi succederà qualcosa e tu avrai paura di m, james...lo so.. >, dico rassegnata.
< E io non voglio curarmene adesso, va bene? non mi importa! sarò testardo, sarò idiota, ma non mi importa! >, sbotta scuro. alzo al testa a guardarlo: ha messo su un'espressione da bambino testardo irresistibile. Mi scappa un sorriso.
< Mi ricordi qualcuno con la tua testardaggine...Sei sicuro di non avere parenti qui a Forka? fanno swan di cognome! >, dico ridendo. tutta la famgiglia ride, finalmente l'atmosfera si distende. james ne approfitta per carezzarmi delicatamente la guancia. ha ragione, non è tempo di preoccuparsi, non adesso, non ancora.

< A posto..la prossima volta che vuoi giocare con un animale, preferisci qualcosa di meno pericolo nes! >
< Gliel'ho detto io di farsi il gatto! >
< Falla finita, rose.. >
< Vi togliete?? Gradirei scendere da qui, ho fame! >
Mi hanno dimenticata sdraiata sul tavolo della cucina. davvero una bella cosa! Mio nonna Carlisle è appena tornato, l'ora di pranzo è finita da un pezzo e io non ho ancora mangiato. E adesso mi hallo bloccata sul tavolo, tutti intorno a me e io qui sdraiata come una scema a fissare mio nonno e la zia Rose che discutono. Improvvisamente un braccio mi cinge al vita e l'altro si infila sotto el mie gambe, facendomi sususltare: ma il profumo è il suo, inconfonfibile. Gli passo un braccio intorno alle spalle, mentre James mi carica completamente su di sè. i suoi muscoli fremono, sento il sangue scorrere più veloce.
< Non preoccuarti, ci penso io a salvarti... >, mi sussurra a pochi centimetri dal mio mio viso. Poi mi fa sedere sul divano, vicino al bracciolo, porgendomi un cuscino.
< Oh grazie, James..scusa Nes, mi ero dimenticato di averti lasciato sul tavolo..tolto il siero dle licantropo, in dieci minuti ti passa tutto..adesso pranzate pure, tornate a fare quello che satvate facendo, noi ce en andiamo.. >, dice velocemente mio nonno, portando con sè Esme.
< magari non proprio quello che stavi facendo Nes..limitati a mangiare, se puoi... >, mi raccomanda mio padre.
< Si si certo certo..vai, buon divertimento! Ah, e il letto era un regalo di anniversario che vi avevo fatto con tanto amore! >, gli dico con indifferenza, agitando una mano in aria. Mio padre sospira rassegnato, poi si allontana. nello stesos attimo in cui salgono els clae, mi volto verso james, salendo di nuovo a cavalcioni su di lui. Passo una mano sulla sua giancia, mentre el sue si poggiano sulla mai vita.
< ma..rinfrescami la memoria..cos'è che stavamo facendo? >, dico con malizia.
Lui sorride, tuffandosi tra le mie labbra. E imporvvismanete mi è tornata la memoria.
E mi è pure passata la fame.
 


 

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Capitolo 21
*** Camera mia ***


Eccomi qui come promesso con un bel capitoletto! oggi pomeriggio mi aspetta un bel pomeriggio di studio!
Quindi per prima cosa auguroni di buon anno a tutti!!Poi rignraziamenti a tutte le persone che leggono questa ff, a chi l'ha inserita tra i preferiti e naturalmente alle mie commentatrici!!
oneofthegirls01: condividiamo lo stesso odio, io da Eclipse in poi non l'ho più digerito..quando ho visto poi che una parte di Breaking Dawn era dal suo punto di vista mi era quasi venuta voglia di saltarla quella parte!! (uhmm sto divagando!) Comunque, davvero mille grazieeee!!
MLA: un salutone al mio team preferito!Grazie mille, e spero tanto che questo capitolo ti piaccia!
Deb: grazie mille del commento e soprattutto del segguerimento! oggi che ho avuto tempo, ho ricontrollato il testo. dovrebbe andare bene! Scusate, ma scrivendo di fretta sbaglio spesso..!ihihihi! Chissà cosa ci riserverà James....
daphne 92: sono contenta che ti sia piaciuta!spero che ti piacerà anche questo! un bacio
Debby_DG: eh si, il nostro Jacob (ricordo sempre un pò OOC,non spevo bene come costruirlo ), fa slatare i nervi, ma tornerà presto a rompere le scatole..!ihihi!grazieeee
_Niki_: uhmm i licantropi sono dovunque..Buahahahaha!!*risatina malefica*. Nei prossimo capitoli, sicuramente per la tua felicità (felice come un vampiro a cui regalano dle cibo, per restare in tema!), Jacob tornerà a romepereeeeee!!!ora, prima di degenerare, vado via o inizio a essere sadica!un bacio e ancora grazieee
altovoltaggio: purtoppo il mio è un Jake un pò OOC, e al momento non avrà moolta pace, ma in futuro non lo escludo....XD grazie come sempre del commento!
Razorbladekisses: ancora non ho deciso bene come costruire la partenza, quindi attento l'ispirazione!!XD grazie del commento!
Balenotta: grazie mille!!ecco il prossimo capitolo, spero che ti piaccia!
Sabry_Cullen: grazieeeeeee!! Adesos vedremo di sietemare Jake, ma per il momento ci serve per altre cose...ihihih
Abigail94: benvneuta tra noooiiii!!!Sono felice che ti piaccia la ff!! magari qui ci fosse la neve: nella calda sicilia dobbiamo già ringraziare il cielo quando piove...ihihihihi!!cercherò di eliminare questi errori di battitura perchè capisco che siano mooolto fastidiosi...!XD XD Grazie ancora per il commento!
E adesso a voi il capitolo! alla prossima!


Capitolo 21: Camera mia

< Zia, basta!! Tra un pò andremo a dormire, non mi sembra il caso di conciarmi così! >
Mia zia Rose mi sta letteralmente uccidendo, piano piano, lentamente, ma lo sta facendo. Forse perchè è la prima festa notturna che organizziamo qui a casa. O forse perchè domani è San valentino. Alla fine abbiamo deciso, andremo a Port Angeles a vedere le manifestazioni che hanno organizzato e la festa al locale più In della città. Dormiremo in una pensioncina e domenica mattina torneremo a casa. ma intanto è venerdì sera, e Jenny mi ha convinto a organizzare una bella festicciola stile pigiama party delle sue. Mi guardo allo specchio, dopo le cure di mia zia:  indosso un completino, pantaloncini e top, di raso verde e i capelli sono legati in una coda bassa laterale. Il viso, naturalmente, ero riuscita ad ottenere di averlo struccato. non che mi servisse a granchè il trucco, ma di solito una piccola mano dal mascara la accettavo volentieri.
< I ragazzi sono tutti di sotto, Emmett li sta intrattenendo...ricorda che noi saremo nei paraggi con tutti gli altri, se i licantropi dovessero avvicinarsi... >, mi avverte mia zia. Annuisco e apro la porta, dirigendomi giù per le scale. La voce tonante di mio zio riempie l'ampio salotto.
< ....la mia unica nipote e la mia preferita. Quand'era piccola giocavamo sempre alle corse e mi piaceva farla vincere, lei veniva tutta felice da me e si lanciava e la facevo volare..bei tempi.... >. Racconta dei giochi che facevamo. mi scappa un sorriso ed entro in sala.
< Hai ancora la forza per farmi volare, zio...e aspetto ancora un a rivincita all'ultima volta che ho perso! >, gli dico correndo e saltandogli in braccio. Il suo corpo possente mi circonda la vita, poi mi da un bacio sulla fronte, alzandosi e facendo alzare anche me.
< Andiamo Rose, è già abbastanza tardi...domenica ti do la rivincita, nanerottola! >, mi dice scompigliandomi i capelli.
Li vedo uscire da casa: lui, grande e grosso, e lei, elegante e aggrazziata come una modella. Amo mio zio: ma ogni tanto vorrei ucciderlo.
< Amore!!!! >. Jenny. sempre la solita. Ormai si è abituata a vedere me e James insieme, a scuola, sono passate due settimane da quando stiamo insieme. Ma a scuola siamo molto riservati. Non abbiamo avuto la possibilità di organizzare altre feste e nessuno ci aveva mai visti realmente insieme. Forse è per questo che ho la sensazione che la serata sarà mooolto lunga!
< Dimmi, jen! >, dico già esasperata al'inizio della serata.
< Primo: hai una casa fantastica!! Secondo: tuo zio è sempre più figo! Terzo: davvero, questa casa è una reggia, quindi gentilmente potresti prendermi un bicchiere d'acqua? non vorrei perdermi! >, dice con il suo solito tono da tornado in movimento. Rido e cerco con gli occhi James, che automaticamente alza la testa  guardandomi.
< James, per piacere prendi un bicchiere d'acqua per Jenny, tu che sei più vicino? >, gli chiedo dall'altra parte della stanza.
< Quale bicchiere? >, mi chiede alzandosi. Ci penso un pò su.
< Non quello che piace ad Esme, non vorrei che si rompesse...uno degli altri... >
< Ok, prendo quelli della seconda fila..e passando accendo il riscaldamento... >, dice dirigendosi in cucina.
< grazie!! >, gli urlo dietro.
< pregoooo!!! >, mi risponde.
< Maaaaa..J.J. com'è che conosci così bene la casa? Quante volte sei venuto?? >, chiede urlando Calvin, in modo alquanto malizioso. James spunta con il bicchiere d'acqua in mano e lo porge a jenny, che lo prende con delicatezza.
Mi porto dall'altra parte della stanza, vicino a James, che mi cinge la vita con un braccio. Con il telecomando, faccio partire la musica dell'impianto stereo che ho costretto mio padre a portare in salotto dalla sua camera e la muscia si diffonde delicata. posso sedermi per terra, con i ragazzi e lasciarmi andare. la posizione, poggiata con la schiena al petto di james, è davvero molto comoda. e calda. mooolto piacevole.
< Nes...hai..più sentito Jacob? >, mi chiede ad un tratto bonnie, fissandomi il polso. Ok, in queste settimane sono successe un pò di cose che lei non sa. come per esempio il fatto che il mio ex ragazzo mi abbia fermato per strada e stretto il polso con tanta forza da farmi male per farmi fermare e "parlare", come direbbe lui, lasciandomi un bel livido. Ma non posso biasimarlo, non mi fa del male di proposito: quando si arrabbia, non riesce a dosare la propria forza, tutto qui. Ma James non è dello stesso avviso: molte litigate negli ultimi tempi sono scoppiate a causa di Jake. Abbasso la testa a fissarmi il polso.
< No, non l'ho sentito...e neanche visto... >, dico a bassa voce,
< Nes, non puoi permettere che ti tratti così! Diamine, deve accettare che ti sei rifatta una vita! >, sbotta bonnie. Mi stringo verso James, sentendo il calore del suo corpo contro il mio: Bonnie non può capire, non sa cosa sia l'imprinting, cosa siano i patti tra licantropi e vampiri..e non sa che dopo il diploma me ne andrò. e non so neanche io cosa succederà. James sembra dar per scontato che verrà con me. Ma da lì, ne sono sicura, inizieranno i problemi.
< Qualcuno vuole vedere un film? >, dice subito James per rompere quell'atmosfera di tensione.
< Un film...? Mmm no facciamo qualcosa di diverso! Mi fai vedere la tua camera, nes? >, mi chiede Jenny con entusiasmo. la guardo un pò, non sapendo cosa fare. Poi mi alzo.
< ok, andiamo dai... >, rispondo alzandomi e facendo strada. Non entro nella mia camera, di questa casa, più o meno da una vita. Mio nonno aveva voluto ordinarla e prepararla per me, ma ci giocavo solo da bambina, con lo zio Emmett e con mia madre. erano anni che non ci entravo più. Poggio la mano sulla maniglia, di fronte la grande porta. proprio accanto alla vecchia camera di mio padre. E la apro.

La parete costituita dalla grande vetrata è straordinariamente pulita, come se ogni giorno qualcuno venisse a pulirla. Un sospiro di meraviglia sale dalle persone che iniziano ad occupare la camera dietro di me, ma io sono più sopresa di loro. A destra, il letto a baldacchino dorato è sempre lo stesso, con il piumone rosa e bianco e il grande peluche di orso che mi aveva regalato emmett dopo la mia nascita. accanto al letto, la porta della cabina armadio e la cesta dei giochi e il tappeto sul quale mi sedevo sempre a giocare: davanti la vetrata, la sedia dondolo sulla quale mi sedevo con mai madre da piccola, prima di dormire. A sinistra invece, il mobile con lo specchio e il piccolo pianoforte che mio padre aveva comprato: suonava sempre per me per farmi dormire. E poi, una cosa che prima non c'era: un enorme quadro, grande quasi quanto tutta la parete, costellata di mie foto da piccola con tutta la famiglia, attraverso tutte le tappe della crescita accelerata, e poco sotto, ad arrivare fino a terra, un altro quadro con appeso un post-it. C'era disegnato soltanto un punto interrogativo. Mi inoltro nella stanza, ha un'aria stranamente..vissuta. Sul mobile c'è un foglio di carta. Credo sia una lettera. la apro, mentre i ragazzi sono impegnati a contemplare la stanza.

Piccola mia,
non so perchè sto scrivendo questa lettera. Non la leggerai mai, tu non entri mai qui dentro, quasi fosse una parte della tua vita che vuoi dimenticare. Ma è soltanto una parte che è passata troppo in fretta. Ma tutti i giorni, mentre tu sei in giro a divertirti, a dimenticare quello che sei, qui dentro è come se ci fosse una veglia. Carlisle, a ricordare il mese in cui siamo stati con il fiato sospeso in attesa del tuo sviluppo. Esme, a perdersi nel ricordo di quel figlio che non è cresciuto. Rose, a soffrire per quello che non potrà mai avere. Emmett, a giocare ancora da solo su quel tappeto: gli manchi, Nes, gli manca giocare con la bambina che eri. Alice, che ti vuole bene più di chiunque altro, ti auta a vivere la tua vita da umana, quella che non ricorda. Persino Jasper, dopo le sofferenze delle battaglie, si ferma ad ammirare la bellezza della vita che ti abbiamo donato. E naturalmente io e tua madre, Nes. Lei su quella sedia a dondolo che ha cullato i tuoi sogni di neonata e io, come al solito, ad ammirarne la bellezza seduto al piano. Io e Bella passiamo qui gran parte delle nostre giornate: sei la nostra bambina, il nostro dono, qualcosa che non credevamo sarebbe mai arrivato. ma tu ci sei, nes, sei reale. Sei arrivata, un piccolo angelo, a volte credi di essere soltanto una piccola goccia nell'oceano che è la nostra famiglia. Ma in realtà, tu sei molto di più, sei la scossa arrivata a riportarci tutti davanti alle nostre paure, ai nostri sogni, ai nostri ricordi, e chissà, anche al nostro presente. Ma quello che passa più tempo qui, forse, sono proprio io: suono, come facevo quando eri bambina, e come mi chiedi di fare spesso anche adesso. So che mi vuoi bene, ma a volte mi chiedo se tu non la odi almeno un pò questa vita a metà, questa famiglia strana, se non avresti preferito essere normale. Non posso saperlo, Nes, perchè entrare nella tua mente inizia a diventare difficile: è come se tua madre ti avesse trasmesso un pò di sè. O forse sei tu che non vuoi che io entri. Ed è meglio così. Questa lettera giacerà qui, su un mobile consumato dal tempo, probabilmente per l'eternità. Te la sto scrivendo il tuo primo giorno di liceo, hai 7 anni, ma il tuo corpo ne dimostra 18. Non so cosa ci riserverà la vita, se tra quelahce anno vivremo ancora qui, se sarai ancora innamorata di Jake, se mi vorrai ancora bene. Mi sono deciso a scriverti proprio oggi perchè quando ti ho visto varcare quella soglia, con lo zaino in spalla, le chiavi della mia Volvo e tutti ti abbiamo salutati allegri, ho capito che te ne stai andando, piccola, ti stai staccando da me, dal tuo "papino", come mi chiami sempre tu, dall'uomo che ti ama più di quanto possa fare un qualsiasi licantropo con il suo stupido imprinting. E quando hai acceso la macchina, tutti siamo corsi qui, a reclamare di nuovo quella bambina che eri, a volerla indietro, di nuovo con noi, con gli occhioni cioccolato, il viso paffutello e i boccoli rossi che danzano sulle spalle. Ma ormai è troppo tardi.
Ti chiedo solo di non lasciamri, Nes, di non infliggermi quella sofferenza che siamo stati costretti a infliggere a Charlie. Non sopravviverei all'idea di non vedere più ogni giorno il tuo sorriso, i tuoi occhioni cioccolato e i tuoi boccli rossi danzarti sulle spalle, come quando eri bambina. Perchè per me, sarai semrpe la mia bambina.
Ti voglio bene.
Papà.


Resto un attimo immobile, una lacrima mi riga il viso, la asciugo prima che qualcuno possa accorgersene. ho sempre pensato che nessuno fosse  mai entrato in questa stanza..e invece, per tutti ero una parte importante della loro vita. Non me ne ero mai resa conto, non lo avrei mai pensato. Quella lettera, carta impolverata dal tempo, giace su quel mobile da mesi, da 5 mesi ormai, e non lo sapevo. forse avevo sempre avuto parua ad entrare lì dentro. o forse volevo scappare davvero dalla mia infanzia accellerata, come diceva mio padre, perchè non volevo ricordare di essere diversa. Ripiego il foglio con cura, poggiandolo nella stessa posizione in cui si trovava. Mi volto, avvicinandomi al tappeto: c'è un vecchio gioco, lo riconosco immediatamente. un vecchio pouzzle, uno di quelli con i cubi grandi, che in base a come si girano compongono immagini diverse. ci giocavo sempre con emmett, la mia figura preferita era quella della bambina dai capelli rossi che volava sull'altalena. Quando mio zio Emmett era tornato a casa con quella scatola, a tarda sera, gli ero saltata addosso ed avevo insistito tanto per giocarci che alla fine mi ero addormentata sul tappeto. Emmett mi diceva sempre di averlo comprato perchè quella bambina del pouzzle gli ricordava me: mi aveva addirittura promesso che mi avrebbe costruito un'altalena, identica a quella del puzzle. Ma poi ero cresciuta, forse troppo in fretta. i pali di quel tentativo di altalena si ergevano ancora in giardino, un pò rovinati dal tempo. Si, poi ero cresciuta, e mi ero lasciata quello che ero alle spalle, senza accorgermene. avevo sbagliato.
< nes? Mi ascolti? >
Mi volto verso jenny, lasciando cadere per terra, il quadrotto.
< Vogliamo ordinare la pizza, scendiamo? >
< Si si..arrivo.... >, balbetto, vedendola uscire.   
Frugo un pò nella cesta dei giochi, sono sicura di aver avuto una di quelle lavagnette con i magneti da piccola. la trovo subito, ci giocavo spesso. Prendo le lettere che mi servono e poggio la lavagnetta sul letto, in bella mostra. sistemo i magneti e mi muovo in fretta verso la porta, osservando bene il mio lavoro, con un sorriso.
VI VOGLIO BENE
Chiudo la porta piano piano, accostandola senza far rumore. Si, adesso tutto sarebbe cambiato.

< E allora......la ordinamo o no questa pizza? >
Scendo le scale di corsa, mentre la voce impaziante di Calvin arriva dal salotto.
< il telefono è in cucina, sull'isola davanti al lavello, Calv..ma fai fare a me, non vorrei che facessi danni! >. la voce dolce e allegra di James mi riposta finalmente alla realtà. Non sono più nella mai camera, non sono più una bambina, sono Reneesme e stanotte i miei amici dormiranno da me. Arrivo di corsa in salotto, James  non c'è, ma sento la sua voce provenire dalla cucina.
< il tuo ragazzo è di casa ormai, eh? >, mi dice Calvin passandomi un braccio sulle spalle.
< Falla finita, calv...che vi va di fare? >, dico a voce alta passando un braccio intorno alla vita di Calvin e poggiando la testa sulla sua spalla.
< Uhmmm...non so, cosa facciamo di solito da me? >, chiede Jenny masticando una liquirizia.
< Scordatelo, Jen, non giocherò al gioco della bottiglia un'altra volta! >, le dico facendole l'occhiolino.
< Dovremmo organizzarci per domani a dir la verità! Accendiamo la tv che il silenzio mi deprime! A quest'ora danno i Simpson sul satellite! >, dice John afferrando il telecomando e buttandosi sul divano.
< La pizza arriva tra mezz'ora! >, annuncia James entrando in salotto. Si sistema la t-shirt sui jeans e viene verso di me, fermandosi poco lontano. Io sono ancora stretta Calvin.
< Uhmmm si mangia allora! C'ho una fame!! >, mormora Calvin passandosi una mano sullo stomaco.
Una risata si diffonde velocemente tra i ragazzi accovacciati per terra.
< Si mangiaaaaa >, dice poi Calvin ad alta voce stringendo forte Jenny a sè, tanto da farle mancare il respiro.
< Si, ma non mangiarti lei! >, gli dice Harry con una risata.
< E noi che facciamo stasera? >, mi sussurra in un soffio all'orecchio james, cingendomi la vita. mi volto verso di lui, portandogli le mani al collo.
< Ho un'ideauzza, ma mi sa che dobbiamo aspettare che dormono tutti per metterla in pratica... >, gli dico con malizia, stampandogli un bacio sulle labbra. mentre mi stavo dedicando anima e corpo ad approfonondire quel bacio, squilla il telefono. Sbuffo sonoramente, staccandomi da James, e scatenando una risata divertita in tutto il gruppo.
< Dai, nes, te lo mangi dopo! >, mi urla John mentre lo scavalco con un salto.
< Ti giuro che se è mio padre lo ammazzo!! >, sbotto ridendo. Premo un tasto sul telefono e parte il vivavoce, permettendomi di restare in salotto.
- Si?
Se è mio padre lo ammazzo sul serio.
- Reneesme? sono Charlie...il..il nonno...
- Oh nonno ciao!
- C'è Bella?
- Ehm, no sono usciti tutti nonno..ci sono solo io con i miei amici..avevi bisogno di qualcosa?
- Ehm, non proprio..visto che domani è San valentino..volevo chiederle se veniva qui con te ed edward, magari nel pomeriggio, così per vederci..è tanto che non ci vediamo...
- Ehm..non credo che sia possibile nel pomeriggio, forse la sera..papà le ha organizzato una sorpresa..
- Oh, ottimo...
Non gli era ancora passata quella volta che lui l'aveva abbandonata: e non credo gli sarebbe passata mai. nulla di personale contro Edward, forse, ma semplicemente contro l'uomo che gli aveva portato via sua figlia.
- E tu cosa farai in una famiglia di accoppiati? Ho...Bella mi ha detto che ti vedi con un altro ragazzo, che hai lasciato Jacob..
Perfetto, la notizia ha già fatto il giro di tutta Forks! Tutte la teste si voltano a fissarmi: non avrei mai dovuto mettere il vivavoce!
- Si nonno....
- Quindi presumo che domani sarai con lui...lo conosco?
- Credo di no...e comuqnue si, vado a port Angeles con i miei amici...
- Oh, ok....strano che non lo conosco, Nes...
Odio la voglia di questa cittadina di condividere i fatti di tutti!!
- Non è di qui, nonno, è arrivato questa'anno, non puoi conoscerlo!
- Oh, allora sarà sicuramente quel bel ragazzo con gli occhi azzurri, il nipote di Yorkie!
Mi  do un colpo sulla fronte, sospirando.
- Si, nonno proprio lui..adesso devo andare, è tardi...
- Oh, certo, scusa..comunque tienitelo stretto, è un ragazzo bello, intelligente ed educato, e tutte in città muoiono per lui..mi raccomando!
- Si, nonno! Ciao!!
- Ciao nes..non dimenticare di dire a Bella che li voglio qui domani se per loro va bene!Ciao!
La chiamata si conclude, finalmente. Adesso anche mio nonno si fa i fatti miei! E come se non bastasse da pure giudizi! A sua figlia ha fatto un casotto quando usciva con il ragazzo più ricercato di Forks, e a me invece fa pure le raccomandazioni!
Scuoto la testa, ormai rassegnata: vivo ufficialmente in una famiglia di pazzi!!!
E la cosa bella e masochista..è che mi diverto pure!!
< Io darei retta a tuo nonno, se fossi in te! >, mi prend ein giro Calvin. Poi si volta verso James < Ah, J.J. ricordi al cozza che abita nella casetta accanto alla mia? ecco, mi ha chiesto se ti andava di uscire con lei..quando le ho deto che stai con Reneesme Cullen le è quasi venuto un infarto!! le altre non hanno mai reagito così.. >, dice poi con indifferenza. James sta per soffocare con la sua stessa slaiva: inizia a tossichciare, poi fissa Calvin.
< Le altre???? >
< Oh, si, diciamo che per un pò ho fatto da centro smistamenti appuntamenti con J.J...naturamente le cozze le scartavo a prescindere.. >, gli risponde lui facendo spallucce.
< Tu non sei normlae Calv..centro smistamenti..le altre..non ci posso credere!!!! >, dice James incredulo.
< Uhmm si, forse..Sai quando dovevamo fare quel weekend alla baita? pensa, avevo invitato una biondona che voleva uscire con te, così ti divertivi! Solo chele è venuta l'inflienza e non ha potuto unirsi a noi..... >, continua Calvin.
< Se fosse venuta tu avresti avuto un incidente sulla neve, calv, telo posso assicurare..e tutto addolorato sarei andato a dirlo a tua madre!! >, sbotta James. Tutti ridono e Calvin si alza cingendogli il collo con un braccio e frizionadogli i capelli.
< E dai, J.J., che alla fine ti è finita pure bene su alla baita!! >, gli dice in tono eloquente. James gli afferra il braccio facendolo volare in aria e finire con la schiena per terra. in quel moento suona il campanello, è il fattorino della pizza. mi piego verso Calvin, che mi guarda al contrario.
< Non voglio allsioni, o resti morto di fame! >, gli dico con un sorriso.
E vado alla posta. Sarà sicuramente una serata ancora più lunga di quanto avessi immaginato.

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Capitolo 22
*** Raccontami l'imprinting ***


ecco un altro capitolo! da adesso credo che non potrò postare alla stessa velocità di prima, forse una volta ogni due giorni, dipende dall'ispirazione! intanto vi lascio questo, e non posso neanche ringraziarvi uno per uno, mi dispiace!!alla prossima, ricordate che per voi c'è sempre pronto un graaaazieeee!!!!


Capitolo 22: Raccontami l'imprinting

Beh, dire che la serata sarebbe stata lunga è seriamente un eufemismo. Sono appena le 11 della sera, al pizza è finita da un bel pò, il gelato idem e calvin sta pensando di andare in un bel bar a comrpare un profitterol. non riscirò mai a spiegarmi come fa questo ragazzo a essere secco come un palo con tutto quello che mangia! i misteri della vita.
< Allora, Jen, vieni con me? >, suggerisce alzandosi.
< Mmmm fa freddo fuori..non puoi portarti James? >, implora Jenny stiracchiandosi. Volto al testa verso James, al quale ero appoggiata.
< Non se ne parla Calv, io e Nes abbiamo una discussione da concludere.. vacci con john! >, gli dice stringendomi a sè. Davvero avevamo una discussione da concludere? E quando l'avevamo iniziata? Calvin prende le chavi della macchina mentre john si alza.
< Si, lo so io che discussione dovete fare! la lingua tagliente che ti ritrovi la suerai sicuramente, ma non per parlare! >, dice calvin spostandosi verso la porta. scansa ridendo un cuscino lanciatogli da james  ed esce nel freddo di febbraio. mentre i ragazzi tornano a concentrarsi sul film - alla fine avevamo deciso di darci a Frankenstein - io poggiavo al testa sulla spalla di james.
< ma..che discussione abbiamo in corso? >, chiedo curiosa. Lui sorride, baciandomi una tempia.
< Ancora nessuna..volevo...volevo che mi spiegassi esattamente per quale motivo dovessi stare con jake, perchè credo di aver capito che non è soltanto perchè lui non può..morire... >, mi spiega semplicemente, il viso un pò contratto. Mi alzo sistemandomi i pantaloncini e la canotta di raso, poi mi volto tendendogli la mano: la prende, ma non fa leva su di essa per alzarsi.
< Ci vediamo in camera mia..inizia ad andare, io avviso Jenny... >, gli dico in un orecchio. Lo vedo annuire e allontanarsi per le scale. Mi muove verso jenny e Bonnie, accoccolandomi tra di loro.< psss, ragazze..io sono un attimo di sopra, devo parlare con james....quando torna Calvin, fate un fischio ok? >, dico in un bisbiglio. non attendo neanche la risposta e mi fiondo su per ele scale, fino alla mia camera.
Apro la porta e lo vedo seduto sullo sgabello del pianoforte, lo sguardo rivolto verso il panorama ben visibile dalla vetrata. La lavagnetta è ancora dove l'avevo lasciata e anche la lettera. tutto è esattamente come prima. Mi muovo piano, fino a raggiungerlo e sederemi sulle sue ginocchia. Mi cinge passivo la vita, continuando a fissare fuori.
< C'è qualcosa che non va? >, gli chiedo, un pizzico di panico nella voce. Si volta piano guardandomi con i suoi occhioni blu.
< stavo solo pensando...Jacob sembra seriamente innamorato di te....mi chiedo se ci sia qualcosa che non so... >, mi dice ancora pensieroso. Sospiro, alzandomi. non è il caso di imporgli la mai presenza, il contatto con il mio corpo: c'è qualcosa che non va. Preferisco sedermi sulla sedia a dondolo di mia madre, il suo dondolio cadenzato aiuta a rilassarmi.Mi accoccolo guardando io le luci di Forks e il verde tanto lodato dalla cittadinanza.
< Hai mai sentito parlare di imprinting? >, gli chiedo poggiando la testa sullo schienale della sedia. Lui si volta e mi fissa, la schiena inclinata in avanti, i gomiti sulle ginocchia e le mani incriciate. Sposta gli occhi da me al pavimento sotto di lui. Sembra stanco.
< Si..nel mondo animale..è quella cosa che hanno gli animali quando nascono e riconosco nel primo essere che vedono la loro madre.. >, mi risponde con fare scientifico.
< Ecco con i licantropi è un tantino diverso..vedi, quando dicevo che io e jake siamo cresciuti insieme, in fodno è la verità... >, inizio a spiegare. vedo che non mi interrompe, così continuo. < Per i licantropi, l'imprinting è qualcosa che riguarda l'amore...un licantropo può vivere una vita normale, da umano, creare una storia con una donna di cui è innamorato...vedi..prima che nascessi io, Jacob era innamorato di mia madre... >. sgancio la bomba, e con l'ultima affermazione riesco a farlo riscuotere. alza la testa di scatto e raddrizza la schiena.
< Che cosa?????? >, sbotta frastornato.
< Si...era innamorato di mia madre..si sono conosciuti perchè il padre di jake era un vecchio amico di mio nonno e ha conosciuto mia madre...una volta è capitato un..incidente qui a casa Cullen che ha spinto mio padre a òasciare mia amdre per il suo bene, per vederla felice. E mia amdre ha fatto amicizia con jacob, ma lui sfortunatamente si è innamorato.Quando poi edward, mio apdre, è tornato, mia amdre è rianta. amava anche jacob a modo suo, ma edward era la sua droga, un'ossessione..E arriviamo al punto in cui sono nata io..ti evito i particolare che riguardano aptti e battaglie, ma nel momento in cui jake mi ha visto, ha incontrato i miei occhi, dello stesso colore di quelli di mia madre...ha subito l'imrpinting..l'imprinting è qualcosa di complesso, e succede una sola volta nela vita di un licantropo. la orescelta è la compaga della vita e straordinariamente l'innamoramento è ricambiato. Si instaura un tale livello di adorazione, di complicità da far invidia alle relazioni più solide... >, dico piano, con studiata lentezza, per non sconvolgerlo.
< tu..tu eri una..neonata? >, mi chiede icnredulo.
< Si..un licantropo non cresce, james, jake ha aspettato che screscessi..ha dovuto aspettare meno di Quil...la sua ragazza ha ancora nove anni più o meno... >, dico ridendo. james sbarra gli occhi, poi abbassa di nuovo la testa.
< Quindi...quidni tu sei l'oggetto del suo imprinting..per questo parlavi di destino..è destio che tu e lui stiate insieme..e che io mi faccia da parte.. >, dice con tono sconsolato. cosa? No! Lo vedo alzarsi e sistemarsi i pantaloni, per muoversi verso la porta. Mi alzo di scatto, prendendolo per un polso e spingendomi a voltarmi.
< No, james..me l'hai detto tu di ribellarmi al destino, ti ricordi? io sono unica, non sono innamorata di jake..e chissà, forse neanche la ragazza di Quil lo sarà mai..sono cresciuta con jake vicino, quasi addosso potrei dire, sempre intorno, ed è diventato il mio migliore amico..ma con te è diverso, lo è sempre stato..credevo di amare jake, non avevo mai conosciuto altri ragazzi, mai provato tutto quello che sto provando ora.. >, dico in fretta accarezzandogli convulsamente una guancia. < ma..perchè mi hai fatto questa domanda? >, gli chiedo poi vedendo la sua indifferenza. Lui mi predne la mano, scostandola dal suo viso.
< Nulla..volevo soltanto sapere perchè parlassi sempre di destino... >, mi dice piano, senza incontrare i miei occhi.
< ascoltami bene james! Io non sono innamorata di jake, e per me l'imprinting è sempre stata uan cazzata, forse sono soltanto realista..ma io voglio te... >, gli dico quasi con rabbia, cercando di ottenre da lui quella reazione che non arrivava. < io ti amo... >, gli dico piano. I suoi occhi saettano a incontrare i miei, al sua mano incrocia la mia. e quella reazione arriva, finalmente: avvicina il viso al mio.
< Quidni..quando partirete..mi porteri con te? >. ecco il punto al quale voleva arrivare. Lascio la sua mano, andando a sedermi ai piedi del letto.
< Se vorrai venire, non ti dirò di no... >, gli dico con calma. < ma non voglio che rganizzi la tua vita in funzione die miei spostamenti.. >
< e se io volessi diventare come te? >,mi dic epoi avvicinandosi.
sebto il mondo crollarmi addosso. E in un attimo, capisco perchè mio padre fosse stato per mesi riluttante a trasformare mia madre. non avrei più visto i suoi occhi blu, sentito il calore del suo respiro, il battito del suo cuore. Mai più. E avrei perduto la sua anima. sarebbe stato dannato. certo, mia zia Rose aveva ragione, lui non avrebbe perso molto: sarebbe stato sempre giovane e semrpe se stesso, non come una donna che perde l'importantissima possibilità di procreare. Lui non avrebbe perso nulla: ma io si. sono egoista? abbasso gli occhi quando mi trovo il suo viso davanti.
< Abbiamo tempo James..non è ome con mia amdre che aveva fretta, che non voleva avere più anni di mio padre. Tu sei un uomo, avremo minimo altri sette o otto anni, se non dieci, prima di porti questo problema..pensaci bene Jame,s quello è il punto della dannazione, il punto dal quale non si torna indietro.. >, gli dico mentre sento gli occhi inumidirsi. le sue labbra si posano sulla mia guancia, assaporando il sapore salato di quella lacima.
< scusa, non credevo che sarebbe stata questa la tua reazione..ok, basta, cambiamo argomento...oh,. a proposito..mi era sembrato di capire che avessi un'idea su come passare il tempo questa sera... >, mi dice con malizia. Mi fa sorridere tra le lacrime, le sue labbra premono sulle mie, bagnate e salate. Gli passo le braccia al collo, lasciando che si distenda sopra di me, continuando a bacirmi e cercando la mia lingua prepotentemente. la sua mano si infila sotto la mia canotta, mentre le mie corrono veloci a solevare la sua t-shirt, che in un attimo è a terra. mi perdo completamente in quel mare di sensazioni, escludendo tutte le distrazioni esterne, tutti i suoi, chiudo anche gli occhi. E forse è per questo che non sento i passi salire le scale fino a quando la porta della camera non si apre di scatto.
< nes, sneti..oh, cazzo, scusate! >.
james scatta in piedi, mentre mi porto velocemente a sedere abbassando al canotta, e arrossendo tanto da sembrare appena sucita da una sauna. calvin ci fissa a bocca aperta, al mano ancora sulla maniglia della prota, dietro di lui il resto del gruppo.
< Non si usa più bussare? >, sbotta < nes aveva detto che dovevate parlare... >, si intromette jenny di fianco a calvin, ridendo. mi alzo dis catto, poggiando una mano sulla spalla di james che si sta infilando la maglia.
< prendimi i jeans e un dolcevita dalla cabina armadio.. >, gli dico in fretta. Lui obbedisce, a occhi sgranati, mentre rovisto a cercare un paio di stivali.
< Chi c'è al piano di sotto? >, chiedo in fretta. Ho il terrore di sentire la risposta.
< eravamo venuti per questo...è venuto Jacob con due..amici..ha chiesto di te, ha detto che doveva parlarti... >, mi spiega Jenny. affero i jeans e il maglioncino crema che James mi porge e li indosso in fretta sopra il completo di raso.
< mi sembravad i essere stat chiara..non vogliamo cani nel nostro territorio.. >, bofonchio irritata. ci manca solo che i miei vengano a scorpirlo! poi mi volto verso i ragazzi.
< restare qui, ci penso io..James, fa vedere loro la casa, la conosci bene..torno subito, non venite di sotto.. >, specifico in fretta. james mi afferra il polso.
< Vengo con te.>, mi dice con un tono che non ammette repliche.Lo guardo attentamente.
< Sai che peggiorerebbe le cose..vedo cosa vogliono e arrivo..il profitterol mi chiama! torno subito. >. tento dif are una battuta, lo bacio in fretta sulle albbra e mi avvio verso le scale.
D'altronde, mia zia era sempre stata chiara. niente cani in casa. Di nessun genere.

Scendo le scale, le tre figura sono ancora più imponenti di quanto ricordassi. Paul, Sam e Jake.
Mi pianto davanti a loro, i muscoli tesi, pronta ad accuciarmi in difesa. Ringhio.
< cosa volete? >m cheido con voce dura. sam ridacchia, avanzando un passo.
< Calmina, Reneesme...siamo venuti soltanto a ricordarvi il patto... >, mi dice semplicemente.
< lo ricordiamo benissimo... >
< Vogliamo solo precisare..il fatto che abbia permesso di mordere Bella per salvarle la vita e non sia scoppiata al guerra, non vuol dire che vi daremo un'altra possibilità... >. non capisco cosa vuole dire. o forse non lo voglio capire.
< Non ti seguo, sam.. >
< Se uno di voi mordesse - e dico mordere, non uccidere - quell'umano dagli occhi blu, il tuo nuovo...ragazzo....scoppierebbe la guerra, lo sapete. >. Ecco dove voleva arrivare: avrei dovvuto aspettarmelo.
< Grazie mille per essere passati, me lo ricordo benissimo. >, dico dura.
< Quindi non c'è motivo per cui tu continui a stare con l'umano...dovrai lasciarlo un giorno... >, continua a dire. Incrocio gli occhi di Jake, sembra indifferente: ma lo conosco troppo bene, non lo è.
< Arriva al sodo, Sam. Cosa vuoi? >, gli dico irritata. lo vedo di nuovo sorridere.
< vedo che hai fretta, Reneesme...beh, forse sarebbe meglio se lo lasciassi adesso e tornassi con qualcuno di più adatto a te.... >, mi dice piano, con studiata lentezza.
< non vedo dove sia il problema... >. Voglio provocarlo, quel suo sorriso finto e sadico mi fa saltare i nervi. < Il giorno in cui sarà troppo grand eper me...beh, non sono un vampiro, troverò facilmente il modo di morire.. >.
ed è un attimo. in un secondo mi trovo scaraventata contro il muro con violenza, una grossa mano calda mi string eil collo tenendomi sollevata da terra, sto soffocando. per la violenza dell'impatto il cade un pò di intonaco e mi ferisco accidentalmente il labbro inferiore con i denti. Stringo al mano intorno al polso di jake, che mi tiene ferma, deve lasciarmi.
< Non dire mia più una cosa del genere!!! non puoi deisderare di morire per lui!!! >, mi urla in faccia, con tanta forza da costringermi a chiudere gli occhi.
< Lasciala andare!!! >. la voce tonante dell'alfa. sam lo richiama all'ordine e in attimo mi sento scivolare lungo il muro, finalmente libera, il sangu che scende copiosamente dal labbro. Mi riaqlzo in un attimo, jake mi fissa esasperato, passandosi una mano tra i capelli.
< Scusa, nessie, io..non voelvo...io... >, inizia a blaterare. Distoglo lo sguardo.
< Se permettete, vado un attimo a sciaquarmi il viso, torno subito.. >, dico dirigendomi per le scale. Fisso il mio riflesso in uno specchio lungo le scalle, ho un ampio sengo rosso sul collo e sul viso dove le dita di jake ahnno lasciato l'impronta e sul labbro un ataglio evidente. sono un distastro, non posso farmi vedere. Passo nel corridoio, accanto ai ragazzi fermi davanti l'ampia croce di legno, non posso farmi vedere. abbasso la testa quando vedo Jenny tirare una gomitata a Bonnie, ma passo oltre. Fino a qando due mani forti non mi inchiodano afferrandomi per le braccia. mi trovo davanti il viso di james, la cui espressione passa in un attimo da interrogativa a preoccupata a furiosa. mi lascia in un secondo precipitandosi giù per le scale.
< Io lo ammazzo!!! >, urla avviandosi verso el scale. Calvin e Mike lo seguon di corsa ma io sono più veloce.
< james! >. mi sporgo per afferrarlo, ma non ci riesco. Lui è già di sotto.
Ed è troppo tardi.







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Capitolo 23
*** Un'ottima infermiera ***


Vi anticipo che questo capitolo non mi piace granchè, ho perso la mia ispirazione....uffffffff, me piage!! Comunque speo di trovarla presto!! sembra essersi spostata tutta verso un nuova idea, una nuova long fic su twilight, alla quale sto già lavorando, ma non psterò per il momwnto. voglio aspettare di finirla prima di postarla..Cooooomunque!
ancora mille grazie a tutte le persone che hanno aggiunto la fic ai preferiti, a coloro che leggono solamente, e aturalmente a tutti coloro che recensiscono! Ah, per chi l'aveva chiesto, si sono sicilana!! Di Agrigento!
E adesso, passiamo ai rigraziamenti per: oneofhtegirls01, Debby_DG, Balenotta, PrincessMarauders, _Niki_ (la mia commentatrice più prolissa è tornataaa!!) , altovoltaggio, daphne 92, MLA, tati zakki, Razorbladekisses, Rakiy, Sabry_Cullen e Abigail94. perdonatemi se non vi ringeazio a uno ad uno ma me deve correre a studiareeee!!!
grazie a tutti!!!


Capitolo 23:un'ottima infermiera

Un urlo di dolore squarcia l'aria, seguito da un tonfo sordo. Corro giù per le scale, seguita dai ragazzi, e la scena mi lascia immobile. jacob è fermo nella stessa posizione in cui l'ho lasciato, poco davanti a lui, per terra, il viso insanguinato, si tiene dolorante una mano. Corro giù per le scale, raggiungendolo e prendendogli il viso. sangue, sangue dappertutto..ho sete. Stringo i denti, mi concentro, devo distrarmi. alzo a testa a fissare jake, immobile.
< Jake... >, mormoro tra l'implorante e il rassegnato. Lui salz ale mani.
< Si è fatto male da solo, nessie, mi è venuto addosso..e sapeva che si sarebbe fatto male.. >, si giustidica scuotendo al testa. Stringo James verso di me, macchiando irrimediabilmente i jeans di sangue. ho gli occhi fuori dalle orbite, respiro con al bocca per non percepire molto l'odore del sangue.
< Anche mia amdre si era rotta la mano da sola, Jake!!!!!!!! >, sbotto infuriata.
< E anche lei sapeva che i sarebbe fatta male.. >, dice facendo spallucce. E non fa altro che farmi infuriare ancora di più.
< Quando fai così non ti sopporto!! Ti odio!!!! >, urlo.
< Come ho detto a tua madre...mi piace l'dio, è un sentimento passionale (*) >, dice con un sorriso tirato.
< esci, jake, per favore..se mio apdre vi trovasse qui, con me in queste condizioni, ti ucciderebbe! e io potrei precederlo! Fuori! >, sbotto. I licantropi per utta risposta mi fissano. James si alza facendo leva sul gomito.
< ha detto fuori. >, dice con voce fredda, fermandosi davanti a me. mi alzo suerandolo, mi pianto davanti a sam, a pochi centimetri dal suo viso.
< I Cullen non volgiono cani nel loro territorio. Fuori di qui. > sibilo sprezzante. non oso guardare jake, non posso credere che mi stia facendo questo. Non può volerlo. Lo guardo un istante, incorci i suoi occhi, scuri più dle normale: lui non può volerlo, è spinto dalla rabbia che governa il suo essere licantropo. lui mi vuole bene. deve volermene.
Il rumore secco della porta che si chiude mi fa sobbalzare, mi volto verso james: il sangue sgorga ancora copioso dal sopracciglio. E' sapccato: jake deve avergli assestato un cazzotto bello forte.
< ragazzi, andate in salotto, continuate a guardare il film...porto James in bagno... >, dico rilassata. o almeno ci provo. prendo James per il braccio conducendolo in bagno, e chiudo la porta a chiave, rovistando nell'armadietto in cerca dle disinfettante e dei cerotti.
< Che ti è saltato in mente' Non lo sai che è un licantropo più resistente di una lastra di cemento? >, gli dico aprendo lo sportellino in alto.
< Lo so, Nes...ma quando ti ho visto così..non ci ho visto più... >, mi dice con al voce spezzata. mi volto verso di lui, vedendo che si stringe la mano. la prendo facendo pressione sulle nocche arrossate.
< Ahio! hai la delicatezza di un elefante! >, mi rimprovera ritraendo la mano di scatto. Scoppio a ridere afferrando una fascia e riprendendogli il polso.
< per fortuna non è rotta, bastaerà una fasciatura....e domani non puoi guidare...! >, gli dico iniziando a fasciarlo.
< oh no! adesso mi si aprono due possibilità: farmi portare da Calvin, o lasciare che calvin guidi la mai macchina. E non so quale delle due mi fa più paura! >, dice fingendosi disperato. Gli mollo un pugno sulla spalla, ridendo. E mi concentro sul disifnettare la feita del sorpacciglio.
Lo spingo a sedere sul gabinetto, sedendomi a cavalcioni su di lui: le sue mani calde corrono a poggiarsi sulla mia vita, mentre, con una bustina di cerottini sottil bianchi in bocca, disinfetto piano la ferita. Quando il disinfettante tocca la sua pelle, James stringe i denti e serra gli occhi.
< Ahi, fa male... >, si lamenta. Continuo imperterrita, più in fretta faccio, meglio è.
< Dai, dopo ti do un bacino e passa tutto... >, gli rispondo con voce amorevole. in effetti ci metto davvero poco, chiudo in fretta la ferita con tre cerottini bianchi semitrasparenti, colto sottili, e poggio tutto sul lavandino. Tiro un sospiro e sono lieta che l'odore di disinfettante, acuto e penetrante, riempia il bagno soffocando quello del sangue. le mani di james si stringono ulteriormente sulla mia vita, avvicinando il mio torace al suo. le sue labbra corrono a chiudersi sul mio collo, facendomi sospirare. ma in bango non possiamo. poggio le mani sulel sue palle facendo leva per alzarmi.
< Dai, andiamo....devo togliermi questa maglietta... >, gli dico uscendo dal bango. mi segue senza protestare, ma non entro in camera mia, bensì in quella dei miei genitori. Dietro di me sento la chiave girare nella toppa mentre tolgo la maglietta e i jeans sporchi di sangue. Poco dopo sento le mani di james sulla mia pelle, sotto la canottiera e la alzano di scatto, facendola uscire dalla mia testa e adagiandola a terra.
Mi volto verso di lui, stringendolo per le spalle e lo libero dalla t-shirt, seguita subito dopo dai suoi jeans e dai miei pantaloncini. Ci sdraiamo nel letto dei miei, tra l'altro ancora distrutto - mio padre quando vuole si da da fare eh? -
ed è di nuoov annebbiamento dei sensi, totale abbandono coem nona vrei mai creduto di provare. tutti i miei sensi sono concentrati sulel sus albbra sulla mia pelle: poi gli sfugge un gemito di dolore e apro gli occhi, trovandomi davanti il suo viso corrucciato in una smorfia di dolore.
< Che è successo? > chiedo con preoccupazione. lui mette su una faccia da bimbo dispiaciuto.
< la mano....fa male... > dice in un sussurro. ma ormai è tardi per tirarsi indietro, cerca di fare peso sul gomito, ma la cosa non gli riesce molto bene. E mi viene un'idea: lo spingo via da me e lo faccio stendere sotto di me, baciandogli il torace.
< Adesso non ti serve più la mano.... >, gli dico con malizia. E mi perdo di nuovo, tra le sue labbra curvate in un sorriso, tra il suo corpo che sento muoverso in me e fa caldo.
E sono sospiri, movimenti, baci, amore. Mi fa scivolare accanto a lui, cingendomi con il braccio sano e baciandomi la fronte.
< Sei una continua fonte di idee, sai? > mi dice scherzando. Mi alzo di scatto, sentendo i ragazzi di sotto chiedersi che fine abbiamo fatto e inizio a raccogliere i miei vestiti, uno ad uno seguita subiro da lui che si aiuta con al mano buona. Gli do una mano anche io e in attimo scendiamo: credo di avere i capelli sconvolti e le guance rosse, ma tanto ormai lo hanno capito tutti quello che stavamo facendo.....
< Ohi, ragazzi, ci stavamo chiedendo che fien aveste fatto! J.J. come stai? > chiede Calvin trattenendo le risate.
< benissimo, calv..Nes è un'ottima infermiera... > rispond eil mio ragazzo, tradendo un doppio senso.
< Si, me lo imagino..a proposito, hai il pacco aperto! > gli dice l'amico ridendo. Jam,es inclina la testa indietro, esasperato e cion la mano sana rimedia al problema.
< Non ti pesto perchè domani mi devi portare a Port Angeles! non posso guidare!! >
< ottimo! Con la tua macchina? >
< Si, ma se le fai un graffio ti ammazzo!!!! >
< Tranquillo, amico..e allora, questo profitterol con le palle lo mangiamo? >. Ancora doppi sensi. Un giorno di questi morirò, non possiamo continuare così! Si diffonde una risata mentre entro in cucina a prendere il pacco del bar. Beh, questi sono i miei amici. e lasciarli dopo il diploma, sarà uno strazio, ne sono certa.
ma adesso, non è il momento di pensarci. domani è san valentino, è festa er tutti. Per una votla, anche per me!

(*): citazione da Eclipse

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Capitolo 24
*** Matrimonio ***


Finalmente ho trovato un attimino per postare!!!!
Questo capitolo è un pò diverso dagli altri, non ha una storia ben definita ma..beh, vedrete, non voglio anticipare nulla!
Mi dispiace tantisismo di non potervi rignraziare tutti, ma ricordate che ogni commento, anche il più piccolo, ogni nuova aggiunta ai preferiti, ogni lettura, anche ogni sorriso, lacrima, sospiro che in voi non potrò vedere, per me è importane e mi spinge sempre a continuare e fare del mio meglio!
Non posso ringraziarvi tutti a uno ad uno perchè è al fine del quadrimestre a scuola e ho una settimana d'inferno! E proprio adesso, vado a ripassare letteratura italiana! un bacio a tutti e spero di poter postare prestooo, forse forse anche domani!!!!

Capitolo 24: Matrimonio


Oggi è giorno di festa. Per una volta anche per me.
Oggi vado a un matrimonio. Di chi? Alt alt  non correte a conclusioni affrettate. Non è il mio matrimonio.
Bensì è il 23° matrimonio di Rosalie ed Emmett:  un'occasione da non perdere, direte! certo, se considerate che è il terzo a cui vado!! ma questa volta è diverso, anche James è con me.
E domani, mi diplomo. domani è la fine. o forse domani è l'inizio. Guardo il mio abito pesca da damigella e mi siedo sul letto, ripensando a qualche sera prima.

A casa mia, sono tutti a caccia, ma io e james stiamo sul divano a cococlarci: in tv non danno nulla di interessante, forse è ora di abbandonare anche il satellitare e concedersi a un libro. ma James pens aimmediatamente di distrarmi, baciandomi il collo.
< Allora? a quando la partenza? > mi chiede con un tono di voce indifferente.
< Il giorno dopo il diploma... > dico abbassando lo sguardo.
< Hey..sei triste? >
Non dovrei esserlo? Sto per lasciarlo, ormai manca poco, ma lui non fa una piega, anzi sembra addirittura felice.
< Non voglio lasciarti.... > mormoro sull'orlo delle lacrime.
< Verrò con te.. > mi sussurra in un orecchio.
< No, James, devi farti la tua vita... > dico convinta, forse più di quanto mi aspettassi.
< Non ho detto che verrò da umano... >


La voce di mia madre mi richiama alla realtà, è ora della cerimonia: non sono per nulal allgera, non voglio diplomarmi e non voglio partire, non voglio lasciare le mie amiche. ma i lupi ci hanno dato l'ultimatum, non posso essere causa dello scoppio di una guerra. E adesso è troppo tardi per tornare indietro, andremo momentaneamente a Denali, in attesa di trovare un'altra sistemazione. Scendo el scale di casa sistemandomi i capelli raccolti elegantemente, James è gà di sotto seduto con al mai famiglia. Per lui, è il primo matrimonio. e per quello che desidera, il primo di una lunga serie. Guardando fuori dalla finestra il mio sguardo si perde nel bosco, penso a Jake...e allo stesso bosco, appena due settimane prima.

< Perchè mi hai dato appuntamento qui? >
Si, perchè gli ho dato appuntamento qui? Cosa devo dirli? sono davvero convitna di quello che penso? O forse vedere quel film d'amore mi ha fatto male? Si, l'amore fa male, ma adesos che sono qui, devo provare.
< Perchè devo dirti una cosa importante che potrà impedirti di soffrire per sempre, Jake... > gli dico semplicemente.
< Ah, davvero? > mi chiede tra l'ironico e lo scettico.
< Tu non mi ami... > butto lì secca. Lo vedo tremare e cercare di calmarsi per evitare di trasformarsi, di farmi del male, e ma non gli riesce molto facile.
< stai mettendo in dubbio il mio amore per te? so che non credi per nulla nell'imprinting, ma non puoi dubitare di una cosa così importante per me... >
< Io non metto in dubbio l'imprinting, ma credo che ti abbia sbagliato persona Jake...mi hai sempre detto di aver sentito un'ondata di calore non appena hai incrociato i miei occhi, così uguali a quelli di mia madre...ed è qui il punto..tu non ami me, Jake, tu ami ancora il fantasma di mia madre... >.
Adesso che l'ho detto, tutta la riflessione che mi ero fatta assume più consistenza. non sono io a farlo soffrire ma è il ricordo continuo e lacerante di qualcosa che non potrà più avere, di un nemico mortale che ama, che ha amato, e che amerà per sempre, nel bene e nel male. Ma non posso dirlo a mia madre, la farei soltanto soffrire: per lo stesso motivo, nel momento in cui mio padre ha captato i miei pensieri, non ha detot nulal, si è limitato ad arricciare le labbra. perchè sa che ho ragione, ma non vuole ammetterlo. ed è la stessa cosa che sta facendo jake: lui sa che io ho ragione.
< Tu sei pazza... > mi dice allontanandosi da me.
< No, jake..pensaci su... > insisto gentilmente.
< Vuoi cercare di convincermi solo per discolparti..perchè sei venuta a dirmelo? Credi che così non soffrirò? > sbotta irritato, inizia di nuovo a fremere.
< Soffrenro per me o per mia madre, sarebbe stata sempre sofferenza...ma hai un ricordo di lei di gran lunga migliore di quello che hai di me..ed è giusto che tu continui a conservarlo..un giorno ti innamorerai Jake, o forse amerai Bella Swan per tutta la vita... >
< lei non è più la mai Bella!!! >
< E' qui che sbagli, Jake..lei, sotto la pelel di granito, è sempre la stessa Bella che anni fa mi spazzolava i capelli, che mi cantava le ninne nanne, che avrebbe ato al vita per me..ed è la stessa Bela che ancora oggi, se tu glielo chiedessi, darebbe la vita per te...devo andare jake, non sono venuta qui per sentirmi dire da te che ho ragione, non allevieresti ugualmente i miei sensi di colpa..sono venuta per ringraziarti, per tutto quello che abbiamo vissuto, per quello che mi hai dato, per essere semplicemente te stesso, per essere sempre stato il mio migliore amico..am se questo servirà a farti capire che sei ancora innamorato di una piccola e goffa ragazza dai capelli mori, beh forse nella mia vita ho fatto qualcosa di buono..ciao Jake...ti voglio bene.. >.
E me ne vado, non voglio sentire quello che ha da dire, perchè qualunque cosa sarà farebbe male e lo farà per l'eternità, ogni volta che chiuderò gli occhi. e mi infilo in fretta in auto, accendendo al radio.
ma questo non mi impedisce di sentire la sua voce.
< Si...hai ragione tu Nessie... >

< Nes! sbrigati! >.
Ancora mia madre, credo che non sopporti più minimamente i miei ritardi, non adesso che è in grado di muoversi alla velocità della luce per lo meno.
< Eccomi, mamma! >.
Scendo in fretta e scale finalmente al cerimonia ha inizio: ormai quelle parole le ho imparate a memoria ma è ogni volta un'emozione, come se fosse la prima. mi chiedo se un girno potrò anche io viverla. E incorciando gli occhi di mio padr,e provo a vedere la mia storiadal suo punto di vista. o forse la sua storia. solo per decenni, incontra un'umana sconvolgente e al sua vita cambia: si trova sposato, con una figlia che cresce a velocità accellerata dalla quale non sa cosa aspettarsi. neanche Carlisle lo sa, se è per questo. Chi lo sa, potrei non vivere davvero per l'eternità, potrei avere dei figli, o forse no...chi può saperlo. emmett si volta u attimo incorciando il mio sguardo e mi fa l'occhiolino per tornare poi a guardare la zia Rose. Il mio zietto preferito.

Sono in camera mia, dove ormia passo gran parte dle mio tempo. Sono seduta sul tappeto, giocando distrattamento con i grosis cubi del puzzle. Ma non voglio comporre la bambina dai capelli rossi, non da sola. Forse è meglio dedicarmi al pesce in fondo al mare. Oppure al coniglietto pasquale.
< Cos'è, la tua figura preferita non ti piace più? >
Alzo lo sguardo, am quella voce tonante l'avevo già riconosciuta. Emmett si siede sul tappeto accanto a me, e come ero solita da bambina, corro a sedermi nell'incavo delle sue gambe incrociate: ci passavo ore così, a contatto con la sua pelle fredda, e quando c'erano i tuoni riuscivo ad addormentarmi solo tra le sue braccia, così grandi da proteggermi da qualsiasi cosa. l'aveva sempre fatto e sempre avrebbe continuato a farlo. anche adesso che il mondo sembrava volermi cadere addosso.
< Mi piace eccome, zio...ma non è la stessa cosa se non ci sei tu.. > mormoro stringndo la faccia contro il suo petto come una bimba spaventata.
< Adesso sono qui..ci sono sempre stato Nes...eri tu quella che se ne era andata.... > mi dice triste. Lo stringo con tutta la forza che ho, so di non potergli far male.
< Ma adesos sono tornata..vorrei tanto avere un'altalena come quella della bimba... >
< Ma non sie più una bimba adesso... >
< Forse non esteriormente, ma nel cuore....ti voglio bene come da bambina! >
< Adesso dormi con i tuoni anche senza di me... >. Rido mentre un pensiero mi attraversa il cervello. Mi volto veros il letto, dove, un pò impolverato, sta seduto il grande orso che Emmett mi aveva regalato quando ero ancora piccolissima.
< Non esattamente.. > dico trattenendo una risata.
< Che vuoi dire? >. mi alzo raggiungendo il letto e prendo il grand eorso, tonrando ad accoccolarmi contro emmet, con il peluche tra le braccia.
< Vedi, lui è Emmett junior...è grande quais quanto te, non dormo mai senza di lui quando tuona..certe abitudini sono dure a morire.. >
< hai dato a un orso di peluche il mio nome? > mi chiede sbalordito, ma in fondo anche contento.
< Non ha il tuo nome, zio..lui per me..è te, solo di peluche..ma chiudendo gli occhi, quando tuona forte, mi immagino di toccare la tua pelel fredda, dura e sentire il tuo respiro che mi culla per farmi addormentare..e so che non mi lascerai mai... > gli dico stringendomi ancora contro di lui. Mi stringe baciandomi al testa.
< lo sai quanto ti voglio bene, Nes...sei stata una ventata di novità in casa e ti ho adorato dal primo momento che ti ho visto... >
< E allora la costruiamo questa altalena, zio? > gli chiedo con vocetta da bambina, facendolo ridere.
< Ti prometto che non appena avremo trovato casa, te ne costruirò unabellissima di altalena...! Adesos non sarebbe ora che tu vada a letto? >
< Voglio dormire qui questa notte... > gli dico con tono assonnayo. mi sorride, adangiandomi sul letto accanto al mio emmett junior. Poi si siede accanto a me, con una mano sulla mia testa.
< Dormi Reneesme...ci saranno tante altre notti come questa... >


Parte un applauso forte che mi fa sussultare, la cerimonia è finita. Wow, che velocità, o forse mia madre ha rgione, chi è immportale impara a essere paziente, tanto da abituarsi alle lunghe cerimonie di matrimonio. Fisso mai zia, è davvero bellissima  einnamorata, forse come non l'avevo mai vista. o forse ogni volta è la prima.
< Nes!..ci sei? >
james mi stafissando, gli faccio un sorriso.
< Mai stata qui così tanto come adesso.... >
< a che pensavi? >
A che pensavo?
< Domani mi diplomo.... >
< Eh si, domani è l'inizio di tutto! >, mi dice James abbracciandomi. Il suo odore mi fa sbarellare dle tutto, è buonissimo e il cuore manca un battito: lo amo più della mia stessa vita, sono arrivata a questa conclusione. ma sarò in grado di permettergli di rinunciare alla sua vita per me? beh, abbiamo ancora più di oto anni per pensarci. tra gli invitati distinguo i volti delle mie due migliori amiche, Jennifer e Bonnie.
Sbagliato, James. Domani è la fine di tutto.

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Capitolo 25
*** Regalo di diploma ***


Come promesso, ecco un altro capitolo!
Questa fan fiction, mi dispaice moltod irlo, è ormai giunta agli sgoccioli, secondo i miei calcoli mancano appena due capitoli alla fine (più questo appena postato)...eh si, finalmente me vi lascia in apce!!!!ihihihihih! crcherò di postare il prima possibile, magari inizierò a scrivere i capitoletti finali proprio adesso. beh, non mi resta che augurarmi che il capitolo vi piaccia, ringraziare le 73 persone he hanno agginto a preferiti, e naturalmente le persone che hanno recensito anche dopo tuto questo tempo!!!
Abigail94. per prima cosa, un grande buona fortuna con il latino (me ti compatisce!)...e poi..un grosso grosso grazieeeee!!!Sono felice che tu sia tornata a recensiere, avevo paura di avervi fatto aspettare troppo!!!ihihihih
Ashlein: grazieeee!!! sono contenta che ti sia piaciuto!!e con leah...chi lo sa!ihihihih me è sadica!
_Niki_: la mia allieva sadica!!!!sono contenta che abbia trovato due minutini *me sogna ancora lorenzo de medici*..ok mi riprendo, ce la posso fare! Appena due o forse tre capitoli e me vi abbandona! però sto iniziando a lavorare a un'altra fic (eh si, credo prorrpio che EPF dovrà sopportarmi ancora un pò) con aromento completamente diverso..!!ma ancora è un progetto..grazie mille del commento!
MLA: grazieee!!!!ho postato prima che ho potutto, non potevo lasciarvi così! e oggi che ho un pò di tempo scriverò anche gli altri capitoli in modo da postare il prima possiblie!un bacio!!

Capitolo 25: Regalo di diploma

Sono pronta. Ce la posso fare. In fondo, è solo una festa post- diploma, chissà quante ne vivrò nella mia vita! ma nessuna sarà come questa. non ci saranno Jenny e Bonnie a scherzare con me, non ci sarà Calvin a proporre continuamente di mangiare, non ci saranno gite a Port Angeles...e non ci sarà James. O almeno, non ci sarà più come prima. Sono chiusa nella mia camera, il mio vestito blu notte cade sul corpo con eleganza, ma non riesco a scendere di sotto. Devo trovare un modo per rilassarmi, a furia di mordicchiarmi il labbro mi sto facendo il rossetto biologico!
la porta si apre tanto silenziosamente che non avverto al rpesenza dietro di me se non quando sento que mani sulle spalle. sono fredde: può significare solo una cosa: vampiro.
< Nes, tesoro? > chiede la vce femminile  e melodiosa di mia madre. mi volto a guardarla, tuffandomi tra le sue braccia pronte ad accogliermi.
< Mamma.... > le dico in un sussurro. Mi guida verso la sedia a dondolo, e si siede facendomi acoccolare sulle sue ginocchie, come facevo da bambina. E' terribilmente bello come mi ricordavo, il lento movimento del dondolo mi aiuta a rilassarmi e il marmoreo petto di mia madre, spinto dall'abitudine, si muove con regolarità.
< Qualcosa non va? > mi chiede apprensiva. In questi momenti, se penso al fatto che era pronta a rinciare alla possiblitò di avere un figlio per l'uomo che amava, mi viene da ridere. semra nata per fare la madre, am non se ne è mai resa conto. mi carezza regolarmente la testa, dondolando sull'ampia sedia di legno.
< Stavo solo..facendo un pò il bilancio della mia vita...non ci saranno mai più anni belli come questi...avevo promesso alle mie amiche che avrei trascorso il resto della vita con loro, che da vecchie ci saremmo messe a giocare a bingo e fare la maglia mentre i nostri mariti giocavano a poker  ei nipotini facevano caos sul pavimento...ma io lo sapevo che non avrei mai potuto mantenere al promessa, eppure perchè adesso lasciarli è tanto difficile? > chiedo esasperata.
< Ci sono passata anche io nes, avrei dovuto reggere la prospettiva di abbandoanre la mia famiglia per una vita felice...tu la tua famiglia ce l'hai, così come l'uomo che ami... ma evidentemente su quest'ultimo punto non sei particolrmente convinta, a sbaglio? >
< Non voglio che lui rinunci alla sua vita per me..e se dovesse pentirsene? >. l'ho detto. ho tirato fuori le mie paure, al paura che possa pentirsi di aver scelto me.
< Io posso capirlo meglio di chiunque altro, nes, addirittura meglio di come puossa farlo tu stessa....ho sofferto molto, perchè tuo apdre non voleva trasformarmi..sono arrivata a pensare che non mi amasse abbastanza da voler passare l'eternità con me...come credi che potrebbe sentirsi James se tu non volessi che diventasse come noi? >
< ma io lo farei per lui!! >
< Anche tuo padre lo faceva per me, ma questo non mi ha impedito di soffrire..anzi, è stato qualcosa di terribilmente doloroso...troppo per reggerlo....è la sua vita, deve essere lui a decidere cosa vuole..tu non ne hai il diritto! >
< Lo so....ma sono testarda come papà, forse.... >
< questo è certo, nes..! M aper fortuna, hai ereditato anche una buona parte del mio buon senso, il che equilibra molto la situazione..dai, scendiamo che sono tutit giù..sei convitna di quello che ti ho detto? >
< Si... >. Forse lo ero davvero, o forse no. Ma mia amdre ha ragione e non posso permettere che James soffra: papà si è mostrato fin troppo accondiscendente al'idea di trasformare James, e Carlisle si sente pronto al grande passo. non so perchè, ma credo che qui si sia lo zampino di mia madre e una conversazione avvenuta una volta mentre ero in bango: tornando in sala mi era sembrato ci fosse  effettivamente troppo silenzio, ma avevo pensato fosse una mia impressione.

Scendo le scale di corsa, mentre mia amdre trona a chiudersi con il resto della famiglia nello studio di Carlisle. In sala ci sono già tutti, corro ad abbraccciare le mia due migliori amiche.
< Nes!!! Finalmente sei qui!! e allora, si balla? > mi chiede Jenny aggrappandosi letteralmente al mio collo.
< naturalmente! Go girls!! > urlo muovendomi verso la pista.  Cerco James tra la folla, ma non vedo neanche Calvin. Jenny mi vede alzare il colo, e mi passa un braccio intorno al collo.
< calvin è andato a prenderlo, Nes! resisti ancora pochi minuti!! Divertiamoci un pò tra donne!! >, urla Bonnie per sovrastare il caos della musica.
Balliamo per così tanto che non riesco più a reggermi in piedi, ho bisogno di acqua! Mi fermo vicino al tavolo e vedo passare calvin, così lo predno per un braccio.
< Calv! james? > gli chiedo aspettando di vedermelo psuntare alle spalle dle suo migliore amico. ma calvin mi guarda interrogativo.
< Suo zio mi ha detto che è andato via da un bel pò per venire qui..non è ancora arrivato? > mi chiede preoccupato.
James non perderebbe mai tempo senza avvisarmi, mi aveva chiaramente detto che sarebbe arrivato in ritardo perchè i suoi genitori erano venui a trovarlo per il diploma e voleva stare un pò con loro... C'è qualcosa che non quadra ma non posos far preoccupare Calvin. Fingo una faccia da sbadtata che ha appena ricordato qualcosa di vitale importanza.
< Oh, è vero! Sarà passato a prendere il dolce, me lo aveva detto che avrebbe fatto un pò tardi! perdonamia vrei dovuto avvisare io jenny di dirtelo, ma l'ho completamente scordato! >. Sembra convincersi della mai sbadataggine, fa spallucce prima di allontanarsi.
< Ehh Nes, dovresti mangiare più pesce!! Ci vediamo in giro! >
Lo vedo allontanarsi. adesos posso farmi prendere ufficilamente dla panico: ma forse è davvero andato a prendere qualcosa, arriverà un pò in ritardo, non c'è motivo di preoccuparsi. eppure, nonostante tutto, non riesco a cacciare via la sensazione di inquietudine che mi attanaglia completamnete.
E che viene confermata quando sento bussare al campanello due ore dopo e , aspettandomi james, mi trovo davanti un fattorino che mi porge un biglietto allontanandosi in fretta. mi chiudo la porta alle spalle e apro il biletto: la calligrafia è disordinata, marcata, veloce. Come solo la sua può essere.

Scusami Nessie, non dovrei dirtelo ma non posso rischiare di vedere Bella infelice per l'infelicità di sua figlia, tutto a casua mia. o meglio nostra. Il tuo ragazzo è con noi, e resterà nel nostro teritorio fino alla mezzanotte di domani, allo scadere della quale dovrete essere fuori dal territorio di forks. Non so perchè te lo sto dicendo..forse è solo per chiederti scusa di tutto quello che è successo in questi ultimi tempi. Così come ho lottato epr bella, ho lottato per te e alla fine non potrò dire di non aver tentato. Buona fortuna, potrai semrpe venire a riprendertelo..ma sappi che in quel caso, sarà guerra. e non sarete più Nessie e Bella, ma soltanto dei succhiasangue, quali alla fine siete.
Jacob (non più Jake)

Non può essere vero, non adesso che mi ero finalmente convinta ad agire, a farlo mio..per l'eternità. Evidentemente il destino non è dello stesso parere. infilo il biglietto in tasca, per non far agitare nessuno e continuo a ballare.  In fodo, si tratta solo di recitare per un paio d'ore. E la mia vita è una recita continua.

< ci mancherai nes... >
< promettimi che mi scriverai e telefonerai tre volte al giorno!! >
lo sapevo, le lacrime sarebbero arrivate. il momento di lasciare le mie migliori amiche è arrivato, troppo veloce e altrettanto velocemente sta andando via. come un soffio di vento. le stringo fortissimo, con tutta la forza che ho, non mi importa di far loro male, ho bisogno di quel contatto fisico con loro adesso che le lacrime non riescono a fermarsi.
< te lo prometto Bonnie! Vi scriverò sempre! >. Anche perchè è l'unica cosa che posso permettermi di fare.
< Oh, ragazze! così fate piangere anche me!! > dice jenny abbracciando me e Bonnie contemporaneamente e lasciandosi andare giù alle alcrime. mi stacco da lor mettendo le mani in uan saplla ciascuna delle due e le fisos negli occhi.
< promettetemi che qualsiasi cosa succeda non vi scorderete mai di me, di quello che abbiamo condiviso, dei nostri posti, delle nsotre risate, die nostri momenti....siete el cose più importanti della mia vita, per le quali ogni mattina mi alzavo e uscivo da questa fottutissima porta!! Non ci separeremo mai veramente, siamo un'unica cosa...per sempre... >
< per sempre, nes!! > mi dice Bonnie stringendomi ancora più forte.
< Un giorno sarai uan grande, magari sarai famosa e non potrai giocare a bingo con queste due vecchiette qui..ma ricordati di noi, magari da vecchie ci porterai a las vegas a folleggiare!! > mi urla Jenny ridendo tra el alcrime.
< Fosse per me vi ci porterei anche adesso....!! > dico io. Si, lo farei molto volentieri, e forse potrei anche. Ma adesso non è il momento.
< Adesos è meglio se andiamo Nes, sono le 4 del mattino....buonanotte mia piccola stella, illuminerai per sempre la mia memoria! > mi dice Bonnie abbracciandomi.
< Tu lo sai, io non sono poetica come Bonnie..mi mancherai nes, ti voglio bene!! > mi urla nell'orecchio jenny stringendomi forte. Le guardo sul ciglio della porta.
< Vi voglie bene ragazze, non vi dimenticherò mai..per l'eternità... > sussuror mentre si chiudono al porta alle spalle.
E la mia eternità, è suicuramente più lunga della loro. mi asciugo el alcrime, è il momento di lottare per qualcosa di più forte adesso. Salgo nello studio di Carlisle: questa è ua delle poche volte in cui sono felice di essere quelal che sono. La mia parte di vampiro mi consente di non dormire anche per due notti di fila senza essere stanca, e qeuesta è uan delle volte in cui risuleterebbe molto utile.
Entro senza bussare, sono tutit nei divani a dedicarsi ai passatempi più svariati: non ho il coraggio di parlare, lancio il biglietto sul taovlo, in fondo non c'è poi nilla da dire. Carlisle lo predne per leggerlo, e mio padre lo vede attraverso i suoi occhi: in un attimo, diventa livido di rabbia, scattndo a sedere.
< Ha provato a rovinare la mai vita, non rovinerà anche quela di mai figlia!!!! > urla tanto forte da far vibrare le pareti. Mia madre scatta a trattenerlo.
< edward..cosa è successo? >
< Stai calmo edward, questo non è il modo di affrontare le cose..per prima cosa rendiamo partecipi anche gli altri... > inizia a dire carlisle. < i licantropi, allo scopo di proteggere James, lo tengono confinato nel loro territorio, in attesa che scocchi la mezzanotte. A quell'ora scatta in fatti il nostro ultimatum, se siamo ancora qui scoppierà la guerra...e non avranno più motivo di tenerlo con loro, perchè saranno troppo inpegnati a distruggerci...e mi dispaice, ma non posso permetterlo.. > conclude poi con la solita voce pacata.
< e allora che faccio, guardo mia figlia soffrire per l'eternità?? Credi che sia piacevole?? > sbotta mia padre.
< Non lo permetterò carlisle, sai che ti voglio bene ma è mia figlia!!!! > lo segue poi mia amdre.
< Non voglio che scoppi una guerra per colpa mia!!!!! > ulro interrompendo tutte le voci accalcate e facendo calare il sielnzio.
< Non voglio che Reneesme soffra, Edward....andrò io stesso a parlare con gli anziai e con i licantropi questa notte stessa..cercherò di farli ragionare....naturalmente, se Nes vorrà venire con me. non costituirebbe un pericolo in quanto non velenosa...potrebbe essermi di aiuto, mostrano agli anziani i momento che ha condiviso con james in cui lui stesso ha espresso la propria volontà di essere trasformato... > dice Carlisle alzandosi e afferrando un cappotto dal divano.
< Non metterò in pericolo mai figlia, verrò io! > risponde mio padre duro.
< No > lo fermo io, prendendo un cappotto a caso sulla poltrona. < peggioreresti la situazione...vedo io, e non potrete far nulla per impedirmelo... >
E finalmente, per una volta, mi danno tutit retta perchè sanno che è la cosa migliore. Ho preso la mia decisione, sono egoista, e James verrà con me.....o con me, o meglio morto. E' la mia ultima decisione,  es epotesse scegliere sarebbe anche la sua. poco male: scelgo io per tutti e due.

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Capitolo 26
*** Te lo prometto ***


Eccomi tornata il prima possibile con il penultimo capitolo di questa storia. spero di riuscire a postare l'epilogo, non troppo lungo, entro oggi, ma non so se ce la farò. Comunque, forse entro el 4 e mezzo, 5, riuscirò a darvi il finale di una fic che è durata un bel pò e che mi mancherà!! lascio i ringraziamenti all'epilogo e vi lascio al capitolo...un bacio a tutit color che hanno letto e recensito!


Capitolo 26: Te lo prometto

< Sono Carlisle Cullen, vengo in pace, solo per parlare..con me c'è mia nipote Reneesme, come sapete non è pericolosa, non vogliamo asssolutamente che qualcuno si faccia del male... >
< Ok, nonno penso che possa bastare eh?? >
< Non essere nervosa nes..porta pazienza..siamo arrivati... >
Io e Carlisle siamo alla riserva, gli altri ci hanno lasciati al confine con la promessa di non muoversi e aspettare con calma. il fatto che la zia Alice non veda i licantropi non aiuta per nulla l'autocontrollo di mio padre. Siamo arrivati davanti un vecchio tendone logoro, di colore rosso scuro, sbbastanza ampio. credo sia il luogo dove si riunisocno gli anziani, ma non posso esserne sicura, Jake non mi ci ha mai portato. Ci fermiamo in attesa: stranamente non sono tesa, non mi importa se dovessi morire: meglio morta che senza James con me l'eternità. e allo stesso modo, egoisticamente, meglio vedere james morto che lasciarlo a vivere senza di me. So che se potesse sceglierebbe anche lui così, ormai lo conosco, sembra scritto nelle stelle che dobbiamo stare insieme. Imprinting o non imprinting.
Una sagoma alta esce dal tendone facendoci cenno di entrare: è un vecchio tutto raggrinzito, ma i muscoli sotto la pelle rugos,a seppur sottili, sono tesi e pronti a scattare come quelli di un giovane. Mi spiace che Billy sia morto, forse avere lui qui renderebbe tutto più facile. ma non c'è tempo per pensare, abbiamo cose più importanti da fare. Dentro il tendone l'atmosfera è soffocante, c'è odore di fumo e l'aria è rarefatta: cinque anziani stanno accuciati tra delle coperte, mentre le alte e imponenti dei ragazzi-lupo (mi correggo, c'è anche Leah) sono racoclte in un angolo. Ci sono tutti: allora con chi hanno lasciato james? e se gli avessero fatto del male?
< mi sembrava di aver capito che avreste rispettato il patto..cosa ci fate qui, Cullen? E perchè hai portato la ragazza? >. A parlare è stato uno dei più vecchi, una lunga barba bianca contrasta la pelle scura, la pelel rugosa, gli occhi scuri eattenti. Carlisle non si muove, si limita a parlare con la sua voce calma.
< Se ho portato mia nipote, è esclusivamente perchè credo che abbia qualcosa da mostrarvi... >
< Non scendiamo a patto con i freddi..... > controbatte subito quello, duro.
< Non vi sto chiedendo un patto, allo scadere della mezzanotte ce ne andremo per non tornare mai più..i chiedo solo di poter portare una cosa con noi..... >
< Non vi permetteremo di uccidere una creatura innocente.... >
< Se ho portato Reneesme è proprio per questo....lei può..mostrarvi..come si sono svolte le cose nella loro interezza...quel ragazzo ha passato gli ultimi due mesi della sua vita a prepararsi alla nostra partenza, nonostante Reneesme non volesse..ma lui è testardo, esattamente come lo era Bella swan.. >
< Se vi abbiamo permesso quell'eccezione con Isabella è stato solo per salvarle la pseudo-vita che le era rimasta..ma adesso è diverso...credo che non ci sia più nulla da dire! >. Oh, crede che la discussione sia chiusa?! assolutament,e adesso sono io che detto el regole! alzo la mano per fermare carlisle che stava per iniziare a parlarle, e prendo fiato.
< Io so cosa vuol dire essere un umnao..e allo stesso tempo essere un vampiro..io ho paralto con james, so esattamente cosa vuole lui e preferirebbe morire piuttosto che vivere senza di me... >.
< Cazzate!! Vivrà benissimo senza di te, se en farà uan ragione!!!! >. la vode di jacob spezza il silenzio teso e calmo che ci sforzavamo di mantenere. l'uomo anziano indica jacob.
< Sam, per piacere, controlla il tuo uomo...non vogliamo caos nel nostro territorio....quidni tu, reneesme, sostieni che questo ragazzo ti ami tanto da essere pronto a morire per te giusto? >
< Esattamente... >
< Tu sei stata accolta qui con tutto l'amore possibile, abbattendo i pregiudizi...e hai ribaltato tutte le nostre convinzioni....tu sei legata a jacob, Reneesme, irrimediabilmente..e non te ne rendi conto..se tu..lo accettassi, potreste vivere felici, non ci sarebbe èpiù motivo per cui dovreste partire...e il ragazzo si scorderebbe presto di te..la mente umana dimentica in fretta... >. ecco dove volevano arrivare. farmi tornane con jake. E io avevo anche creduto al biglietto! sono un'idiota! Lo guardo fredda, dura, ma non alzo il tono della voce. poi sposto lo sguardo sul vecchio.
< Se me lo avesse detto 24 ore fa, le avrei detto si senza pensarci, in un attimo, credendo che forse sia la cosa migliore..ma el paroel di una madre si ascoltano sempre, e la mia è la più saggia che avessi mai potutto desiderare...adesso sono cambiata, sono io che detto le regole.... >
< siete nel nostro territorio, el regole sono le nostre.. >
< Non mi sono spiegata bene...se siete pronti ad accettare le mie, bene..altrimenti, beh, oggi è un bel giorno per morire.... >
< Nes... > mi richiama la voce di mio nonno. sospiro, voglio james adesos più del lecito, più dle consentito. assumo un tono quasi implorante senza rendermene conto.
< Se lei..se lei mi permettesse di sfioralre un braccio con al mano, le potrei mostrare quanto ho ragione...quanto facendo così lo state soltanto facendo morore..lentamente... >. gioco la carta degli occhioni cioccolato, lo guardo fisso. Mi sento mancare il fiato, ho appena avvertito enll'aria il profumo di james: Quil ha in mano la sua giacca. Vuol dire che lo tengono in un luogo coperto. Passo falso, cani: sono molto brava a ragionare. Il vecchio sta per cedere, è il momento di giocare l'ultima carta. avanzo impercettibilmente tendendo la mano.
< La prego.... >. E cede, chiude gli occhi tendendomi il polso. Stringo le mie dita fredde intorno al suo polso scheletrico, caldo, avverto il sangue pulsare nelle vene. E mi concentro.

Il giorno che ho conosciuto James per caso, per un incidente al ballo di natale: i giorni in cui ho continuato a pensare di essere irrimediabilmente legata a Jake per la faccenda dell'imprinting, la mia sofferenza, la dolcezza e al testrdagine di quel ragazzo dagli occhi blu, la mia crisi di fronte al suo sange, la notte alla baita, l'incidente con Quil al campo da basket, james davanti alal mai famiglia mentre gli rivelavo la verità, io e Jame sul divano, a port Angeles per san valentino, al balo di fine anno, il giorno che mi ha presentato i suoi genitori, la cena a casa di mio nonno, il trekking nel bosco con calvin e Jenny, le nostre serate sul divano o in camera mia, le sue visite sempre più frequenti a casa mia. E poi mi salta alla mente quell'ultima conversazione, il giorno prima dle diploma.
< hai le valige pronte? >
< parto tra due giorni, james, certo che sono pronte... >
< beh, le mie le ho pronte da una vita... >
< non devi sentirti obbligato.. >
< io non posso vivere senza di te, lo capisci?? O forse sei tu che puoi vivere senza di me..mi hai usato soltanto per divertirti... >. Gli prendo il volto tra le mani, baciandolo.
< Non pensare mai più una cosa del genere! lo sai che ti amo più della mia stessa vita.. >
< sembra quasi che tu non mi voglia con te.. >
< Abbiamo tempo, james...non sei una donna che non vuole invecchiare, sei un uomo, la differenza d'età tra noi non sarebbe un problema... >
< Lo so, ma è la mai vita, sono io che decido e nessun altro..nemmeno tu..non l'ho permesso a mio padre, non lo permetterò a nessuno...ti ho detto che voglio partire con te, se non ti senti pronta per..quel passo..beh, posso aspettare, ma non in eterno.... >
< Non dovresti essere pronto a distruggerti solo per me... >
< Mi sono innamorato di te..e ormai è troppo tardi... >
< Ho paura che tu possa pensitrtene... >
< Con te al mio fianco non mi pentirò mai..promettimi che un giorno sarò come te...e saremo felici... >
< Non dubitarne, sono sempre stata fortunata.. >. mi prende il viso tra le mani inchiodando i miei occhi nei suoi.
< promettilo Nes....come te...o morto.. >. deglutisco a fatica: non posso rovinargli la vita.
< te lo prometto... >


Gliel'ho promesso: e non me ne ricordavo. Adesso ho un motivo in più per lottare. Lui lo vuole, gliel'ho promesso e la mie promesse le ho sempre mantenute. Lascio la mano del vecchio che ho ancora lo sguardo vitreo, ma lui si riscuote subito sistemandosi la veste. Mi sento essposta così al centro dello spazio, torno a fermarmi accanto a Carlisle.
< Davvero molto interessante, il giovane sembra molto convinto...ma tranquilla, la sua labile mente umana dimenticherà in fretta quella promessa... >, si affretta a precisare. e non so se è colpa degli ormoni, dello stress, della stanchezza, a sento che tutto è perduto, non ho più speranza, non posso reggere il peso di tutto questo. E piango: ma non singhizzo, non scoppio, mantengo la mai dignità. solo un goccilone mi scende lungo il viso, poi un altro e un altro ancora, ma in silenzio. Carisle mi cinge il corpo con un braccio, stringendomi a se.
< C'è qualcuno che vuole parlare prima di dichiarare chiusa la questione? > chiede il vecchio come se nulla fosse. Gli anziani scuotono la testa in sengo di dissenso, anche i ragazzi-lupo sono zitti e fermi. soprattutto Jake. fermo, duro come la pietra e permfettamente privo di emozioni. E' finita, non ho più niente per cui vivere: anche se iniziassi a cercarlo, metterei in pericolo carlisle e tutta la mia famiglia. E non sono mai stata egoista fino a questo punto: frse il vecchio ha ragione, james dimenticherà. E questo fa ancora più male, il pensiero che possa scordarsi di me, vivere la sua vita senza problemi, essere felice....ma senza di me.
< E tu non hai niente da dire, Jacob??? >. E' una voce femminile. Sbarro gliocchi, l'unica donna presente è leah Clerawater. Il suo tono di voce è acido, freddo, quasi ironico: e non è possibile. Jake la guarda in modo strano.
< Cosa dovrei dire Leah? > chiede lui con voce atona. Leah scoppia a ridere, una rsata isterica quasi.
< Cosa dovresti dire? E' la donna che ami e la stai uccidendo per questa stupida cosa della protezione!!!Sai che ti dico?? Che questa è uan farsa!!io odio essere un lupo, non avrò mai una vita normale, mai un figlio, mai un ragazzo decente!!!! prima se ne vanno tutti loro, meglio è!! E fategli protare pure tutta Forks!!! >
< sam, tieni a bada i tuoi uomini per cortesia.. >, di nuoov il vecchio con voce tranquilla. Sam si sporge verso Leah, ma lei raddrizza la schiena esplodendo ancora di più.
< Io ho parlato con quel ragazzo sam, si è dichiarato rponto al suicidio se non potrà partire con lei!!!!! E tu non sai che significa perdere al persona che ami, tu non lo hai mai saputo, non te ne è mai importato un cazzo e se sono tornata con voi dopo la lotta con quei succhiasangue italiani è solo per non far soffrire mia amdre se avessi lasciato mio fratello!!!Ma tu non sie nessuno, ti sneti chissà chi, ma tutti voi non siete nessuno!!!E io sono stanca!! Si amano, cazzo, lasciateli vivere!!!E tu, jacob, se amassi veramente lei o bella come dici, adesso l'avresti già aiutata a trovae il suo ragazzo e a scappare...mi fate schifo, tutti! >, urla ansimando. Il viso le diventa rosos, inizia a tremare  enon batsa neppure sam a fermarla, si trasforma e fugge via. cala il siolenzio, intervallao solo dal respiro cadenzato di un vecchio accovacciato all'angolo del tendone. La mia unica possibilità di trovare James, l'unica persona che inaspettatamente si è schierata al mio fianco, è in giro per il bosco in forma di lupo. Guardo le file di ragazzi, non cambiano mai posizione, Jake me lo aveva spiegato una volta, chirendomi il perchè delle loro posizioni. Jake alla destra di sam, in quanto suo beta. Alla sinistra di sam invece Embry e dietro di lui paul, con altre figura che non conosco e Leah dietro. Dietro jake poi Quil...ma Quil non c'è. Sgrano impercettibilmente gli occhi, senza farmi vedere. quil è dall'altra parte, c'è un'asimetria nellos chieramento. Il grosso ragazzo è fermo sulla sinistra di sam, appena dietro Seth, vicino...vicono a un'apertura del tendone. Altro passo falso, cani: James è da qualche parte alla mia destra. e alla mia destra, ci sono soltanto casa di jake e...il nostro posto, quella vecchia capanna vicino al ruscello. Bingo.
Mi serve solo un diversivo: avrei mesos in salvo carlisle e sarei andata a predere james.
< Poichè non c'è altro da dire, dichiaro questa discussione chiusa, mi auguro che entro la mezzanotte di oggi sarete fuori dal territorio di forks... > annuncia il vecchio alzaadosi lentamente.
< Vi chiedo di pensarci nuovamente, non vogliamo fargli del male..lei ha visto come la pensa il ragazzo, sono sicuro che gli abbiate parlato...è il suo desiderio, io sono solo un mezzo nelle sue mani...almeno portatelo qui, fatelo parlare, esprimere quello che vuole..e s enon vorrà essere come noi, ce ne andremo via senza crearvi altri problemi e porgendovi le nostre scuse >, dice carlisle con il suo solito tono pacato. Il vecchio si ferma in piedi pensandoci su. Io intanto fisos jake, ancora immobile, incrociando i suoi occhi: non so se dal suo sguardo devo interpetare un "scusa, ma è così che deve essere, Sam lo dice, lui è l'alfa" o se alla fine è come tutti gli altri.
< Mi dispiace, non è possibile, non possiamo esporre il giovane al pericolo di essere attaccato da voi..vi definite civilizzati, ma il patto è chiaro...adesso andate via, la guerra è guerra... >, termina il vecchio iniziando a camminare seguito dagli altri.

Non è finita, posos ancora giocare  l'ultima carta, quella alla quale non sarei mai stata disposta a ricorrere. lo so, è brutto da dire, da fare, da pensare, mi dispaice per la mia famiglia..ma è giusto così.
So che mio padre può sentirmi, è sintonizzato sicuramente sulla mia mente.
Ho bisogno che venite qui, tutti.
E finamente mi lascio andare a un sorriso rilassato: come direbbe mio padre, se devo andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile. Il vecchio si volta a fissare il sorriso teso che mi si allarga in viso, e gli occhi di Sam brillano in un attimo di consapevolezza.
< Ci avete tradito! i succhiasangue sono qui! > sibila minaccioso. fermo mio nonno che sta per parlare.
< Scusa Carlisle, è tutta colpa mia se adesso finirà male...so che non lo avresti mai voluto, ma questa è la guerra  enon ho paura di lottare... > dico in un sussuro.
E kla mia voce è accompagnata dla sottile fruscio della stoffa del tendone sollevato e sette vampiri, pallidi, furenti e determinati entrano nello spazio delimitato dallaa stoffa. i lupi tendoni i muscoli, ma l'anziano li ferma.
< La discussione è già stata dichiarata chiusa... > annuncia con fare teatrale e maestoso.
< Non siamo qui per parlare... > sibila mio padre. < scusa Carlisle...NES, CORRI!!! >.
Mi scanso assistendo allo spettacolo bellisismo e inquietante di sei vampiri che si scagliano su informi figure di lupi in trasformazione, mentre esme cerca di spiegare tutto a carlisle. Non mi importa cosa gli sta dicendo, devo trovare James. cerco di non prestare attenzione agli anziani che corrono via, scortati da imponenti figure, ai lupi neri, grigi e rossicci che guaiscono sotto i colpi dei vampiri assetati, jjasper primo tra tutti, e mia amdre, mia amdre feroce come non l'ho mai vista, solo per proteggere me. egoismo, questo è il mio, sto distruggendo tuti. ma non posso fermarmi a pensare, renderei in inutili i loro sforzi. Strappo il drappo rosso e inizio a correre verso destra, verso casa di jake: e se lo tenessero lì? La capanna è troppo fragile e sperduta per tenerci un uomo. inizio a correre, i cespugli mi frustano le caviglie ma non mi importa, strappo il vestito lungo rendendolo più corto in modo da non impacciarmi nei movimenti. e corro in direzione della casa dove mi sono trovata spesso a passare i pomeriggi. E' tutto chiuso, le finestre, le porte, il garage: non si sente il respiro di nessuno, tendo le orecchie, ma solo il volo egli uccelli spaventati riempie l'aria. eppure devo tentare.
entro in casa sfondando al porta, ma come mi aspettavo è vuota: perfettamente ordinata, ma vuota coem solo una casa disabitata da giorni può essere. sfreccio al piano di sopra, rovistando tra i cassetti in camera di Billy, in camera di jake, in cerca di qualcosa, un indizio che possa aiutarmi a utilizzare per il meglio il poco tempo che mi resta, mentre la mia famiglia combatte per me. e la trovo in un attimo, foprse è il destino che vuole che tutto finisca così. una pistola. la prendo senza pensareci e corro verso la capanna, forse ho ancora una possibilità. O forse ad aspettarmi potrebbe già esserci Jake: e in quel caso, beh, ho una pistola carica tra le dita. Mi ricordo ancora bene come arrivare al posto che ho tanto amato, am adesso la strada mi sembra lunghissima e i sentieri tutti uguali. Ma esattamente ricordavo inizio a intravedere il tetto spiovente della capannina che Jake aveva costruito per me: accellero ulteriormente, e il cuore perde un battito quando vedo le finestre del secondo piano aperte. bvutto giù la porta e le mie orecchie percepiscono un rumore dal piano di sopra, il cigolio di un letto e il battito accellerato di un cuore. Il piano terra è deserto, vuoto, buio: salgo le scale, la porta dietro al quale arriva il rumore di un cuore che batte è l'unica presente oltre al bango. Freno l'istinto di buttarla giù immediatamente, potrei fare del male a James. Accosto le labbra alla porta e cerco di parlare nel modo più forte e calmo che conosco.
< James, sono Nes! Butto giù la porta, allontanati! >.
< Nes!! > la sua voce è più vicina alla porta, devo farlo allontanare.
< Spostati!! >, urlo in preda all'isterismo. Sento i suoi passi alontanarsi e mi spingo con forza contro al porta, avvertendo il rumore del legno che esce dai cardini e batte con forza sul povimento, sollevando un polverone e incrinando il fragile legno del pavimento. Alzo al testa, tra al polvere, e vedo dall'altra parte della stanza la figura di James stretta in un capotto. Gli coror incontro e non appena mi mette a fuoco apre le braccia per accogliermi, permettendomi di nascondere il viso sul suo petto e piangere liberamente, senza costrizioni.
< Nes! Ho avuto  davvero paura che saretsi andata via senza di me! > mi ulra baciandomi freneticamente la tempia e la testa.
< Te l'ho promesso, amore..farò di tutot per mantenere la mia promessa.... > gli sussurro lasciandolo.
< meglio morto che senza di te..se fosse passata la mezzanotte mi sarei buttato dal tetto! > mi dice prendnedomi il viso tra le mai. mi divinolo afferandolo per il polso, la pistola stretta tra le dita della mano sinistra.
< Dobbiamo andare, è già guerra..non possiamo farci trovare..non adesso.. >, gli dico spingendolo giù per le scale.
Spero che mio padre possa ancora sentirmi nella furia della battaglia.
L'ho preso. andiamo via.

Non so dove portarlo, ma senza dubbio lontano da qui, fuori da forks, in un posto in cui non avrebbero mai potuto trovarci. Denali è il luogo giusto, tanya avrebbe pensato ad avvertire mamma e papà. Usciamo dalla capanna e iniziamo a correr enel bosco, ma i miei piani vanno in fumo in un attimo, come quelli di un bambino che si abbandona al sonno. mi fermo sistemando James al riparo dal mio corpo e ringghio come non ho mai fatto. Davanti a me, le figure dei ragazzi-lupo sono di nuovo umane, la mia famiglia, sporca ma salva, mi fisa ringhiando contro sam: gli anziani sono anche loro qui, adagiati tra elb raccia di ragazzi possenti che non ho mai visto. Sento le mani di james stringersi in un lampo intorno alla mai vita, come per proteggermi, ma adesos non può più proteggerci nessuno: è la guerra, e il primo a morire, il più debole, sarebbe lui. Con al mano libera stringo la sua, mi acorgo di stare sanguinando sulle caviglie e sulle mani.
< Lo so james, non permetterò a nesusno di portarti via da me... > gli dico senza guardarlo.
< perchè non ci lasciate in pace??? > urla lui esasperato. non può sapere, non può capire, o forse l'irrazionalità della situazione è tanta da non voler capire.
< Sei troppo giovane per capire adesso, un giorno ci ringraziaerai.... > controbatte l'anziano. Vedo uan figura avvicinarsi alle mie spalle, ma james non se ne rende conto. E' la fine, mi sto arrendendo. Forse ha ragione lui, mi basterebbe far finta di farmi prednere per il culo da quella figura, fargli portare via James e lasciare che la guerra prosegua il suo corso, ma almeno proteggere la persona che amo.
< Io mi tiro fuori, Sam..non en voglio piùsapere, non voglio morire per difendere la vita di uno che vuole morire..auguri! >. jake. jake che abbandona. jake il testardo che si tira fuori. Jake che forse lo sta facendo per me. ma è tardi jake: Nessi eis è già arresa. nesusno fa nulla per fermarlo, lo vedo allontanarsi con ultimos guardo al corpo sporco e contuso di mia madre, dannatamente bella, felina e pericolosa: poi fissa me, articolando una parola di scuse. o forse me la sono solo immaginata. E basta un attimo di ditrazione per sentire l'urlo di rabbia di James, il suo corpo che si divincola e il secco rumore di una spalla che esce dalla sua sede. Alzando la testa lo vedo, stretto e dolorante tra el braccia di un ragazzo dic irca 25 anni, grosso e caldo, presumo quanto i suoi compagni. E no posso farci nulla, sono stata io a volerlo.
< Dovresti pensare di mneo al tuo ex e prestare attenzione, Reneesme, o rischi di farti prendere per il culo da chiunque... > ringhia Sam divertito, scatenando il richio di mio padre, che non lo assale solo perch trattenuto da Emmett e Carlisle. < L'ultimatum è infranto, adesso sarà guerra, non ci sono più scuse per nessuno... > dice minaccioso. emmett si sgrnachisce i pungi, mio padre sorride e mia madre si morde il labbro, come amava fare da umana quando era nervosa.  E forse, l'inveitabile, il destino è stato scritto con quella pstola che ho trovato a casa di jake.
< La guerra è guerra Sam..ma prima permettetemi una domanda, una sola...perchè con Isabella è stato possibile, e per me no? perchè ho mollato un vostro compango o cosa' Sapete, rpima di morire vorrei interpetare le vostre leggi...  > dico sarcastica. sam rimghia, ma il solito vecchio risponde alla mia domanda.
< Tua madre rischiava di morire, e noi siamo comunque per la vita...tra la morte e questa pseudo-vita...abbiamo preferito la meno tremenda tra le opzioni possibili..ma adesso, come hai etto sempre tu, è tutto diverso... > si limita a dire con voce strascicata.
< Adesso è tutto più chiaro... > dico ironica.
< Non credo che siamo qui per parlare.. > sbotta sam.
< Assoltamente... > dico io alzando la pistola verso il gruppo di lupi intorno a James, con un sorriso. < Sai Sam, hai sempre avuto ragione, potrei fare l'attrice, sono molto brava...nessuno ha mai preso per il culo Reneesme Cullen..una promessa è una promessa, amore..meglio morto che senza di me... >
E sparo con un colpo secco, avvertendo il rumore della pallottola che preme con forza contro le costole del ragazzo che ho amato, che amo, che amerò per sempre. Scusami amore, saranno solo pochi minuti e poi tutto sarà finito, non odiarmi, ma te l'avevo promesso. Sento intorno a me le urla, gente che si affolla, carlisle che corre verso di lui urlando qualcosa agli anziani Quileute, mio padre che mi sfila la pistola dalle mani, le braccia di qualcuno, forse mia madre, forse emmett, forse entrami, che mi accolgono, permettendomi di lasciamri andare all'oblio. Guara il lato positivo amore. un giorno ci rivedremo all'inferno. Te lo prometto.


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Capitolo 27
*** Eilogo ***


Epilogo

Aprire gli occhi la mattina presto con gli anni è diventato molto più facile: andare al lavoro un pò meno, soprattutto quando una metereopata come me vive in una citta come Baker city. Mi alzo dal letto facendo una doccia veloce e un bilancio veloce degli ultimi 27 anni dal mio diploma. Con jenny e Bonni econitnua  ascambiare e-mail quasi ogni giorno, ma sono costretta  rimandare ogni loro invito. certo, durante i due anni trascorsi a denali non è stato facile mantenere i contatti, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Vivere qui, nell'Oregon, è quasi come vivere ancora a Forks, piove su per giù esattamente quanto a forks: ma qui il peso dei ricordi non mi schiaccia come farebbe a forks. E poi, a Forks, non posso tornarci. Lavo in fretta i capelli e li friziono con l'asciugamano guardandomi allo specchio: il mio corpo di diciassettenne è creasciuto ancora un pò, più di quanto ci aspettassimo. Finalmente adesso appaio come una 22enne in carriera. Bel lavoro che faccio: segretaria di studio medico. me los ono sempre ripetuta, devo guardare meno tv. Se non l'avessi guardata non avrei mai visto lo spot: prova anche tu l'entusiasmante lavoro di segretaria di studio medico! Al diavolo lo studio medico, il prossimo vecchietto con la depressione della prostata, come dice lui, che vuole una mano ad andare in bagno gli infilo la testa nel water! prendo il primo vestitino di lana che trovo, infilo gli stivali e lascio i cpaelli sciolti, dopo avergli asciugati e scendo a fare colazione: la casa è molto ampia, e naturalmente non può mancare la cameretta dei giochi dove passo i pomeriggi con emmett. Si, questa è uan delle promesse che sono riuscita a mantenere nella mia vita. Una delle poche. Entro nel salotto, dove trovo mia madre alle prese con il sudoku: nuova settimana, nuovo passatempo. Carlisle legge il giornale come la solito ed esme mi prepara le frittelle. E' stata Jenny a farmi prednere quest'abitudine delle frittelle e adesso non posso più farne a meno. Alice e Jasper stanno seduti nel divano a contemplarsi, mentre Emmett e Rosalie si punzecchiano come al solito. Quanto amo la mia routine!
< Buongiorno famiglia!! > dico allegra poggiando la borsa sulla sedia e accomodandomi davanti el frittelle, al parte migliore della mattinata. Mio padre distoglie lo sguardo dal sudoku al quale lavora con mia madre e mi sorride.
< Buongiorno Ren... > mi dice allegro anche lui, un pò annoiato dal passatempo di mia madre. Non permetto più a nessuno di chiamarmi nes, i ricordi tornerebbero a tornmentarmi più forte di prima.
Mangio di corsa, sono come sempre in ritardo: mia madre distolgie gli occhi dal sudoku e mi guarda apprensiva.
< Ren..devi proprio andarci al lavoro oggi? > mi chiede preoccupata. Sbuffo.
< Mamma, per favore.... > le dico spazientita.
< Lo dico per te amore, lo sai... >
< mamma, se sono in questa situazione, è tutta colpa tua! Se non mi avessi trasmesso tutta la tua sfiga, adesso non lavorerei per l stesso medico che hai in cura la ragazza incinta di Jacob!! > le dico scherzando. si, ridendo per non urlare. Bellissima ragazza, certo: bionda, piccolina, una bambola da proteggere..e irrimediabilmente incinta. beh, era pure ora che si trovasse un'altra. Se non altro, ha avuto il buon senso di non accompangalr amai non appena ha saputo che ero io la fantomatica "segretaria bellissima e simpatica del dottore", come amava catalogarmi Jenna, la sua anima gemella. Non lo vedo più o meno da..quel giorno. Non riesco neppure a pensareci, non riesco neanche a chiamarlo più Jake..solo jacob Black, ecco cos'è adesso. da quel giorno sono cambiate tante cose. ma è giusto così.

Mi alzo da tavola e prendo la borsa, salutando tutti, compreso mio padre che non può fare a meno di cercare nuovi gossip nella mia mente.
< Non devi più pensarci, ren..me l'avevi promesso... > mi dice preoccupato. Gli faccio un sorriso e una linguaccia.
< Traqui, papi! A stasera! >  dico correndo fuori, nel piccolo vialetto del giardino. Un altro lunedì, il solito tran tran mattutino, al solita vita sempre uguale. Mi chiudo in macchina accendendo al radio e chiudendo le sicure: lo faccio per abitudine, mi fa sentire protetta e....meno sola. la radio manda un pezzo di una nuova band, i Green..tutit uguali questi nomi! Non sono più i tempi di tiziano ferro, ma pazienza, mi metto io un bel cid..è come tornare indietro  nel tempo, a quel tempo. L'abitacolo della mia automobile è l'unico posto dove posso concedermelo, l'unico luogo in cui passo talmente poco tempo, tra lavoro e casa, da non potermi permetere di lasciarmi andare ai pensieri e ai ricordi. Sento un toc al vetro e alzando lo sguardo incorcio due occhioni dorati e un sorriso sconvolgente. Sorrido abbassando il finestrino.
< Non mi saluti, Nes? >. la sua voce, melodiosa come sempre, il mio nome, il suo sorriso, il suo profumo. E con quel sottofondo musicale sembra essere tornati indietro nel tempo. Il mio soriso si allargo e poggio al mano sulla pelle fredda del vampiro di fronte a me. L'unico al quale sia ancora permesso di chiamarmi nes. Come tornare indietro nel tempo.
< Buongiorno, James.... > mormoro mentre avviicna el sue albbra alle mie. Sa di sangue, sangue di cervo..buonissimo.
< Sai di cervo... > gli dico quando ci stacchiamo.
< E tu di frittelle..bleah! > dice con uan finta smorfia e poi ride. sempre la stessa risata cristallina che avevo ascoltato per la prima volta al ballo di natale di 27 anni prima. Adesso manca solo l'azzurro dei suoi occhi, ma adesso non può tornare. Nello stesos momento in cui ho preso la decisione di sparare contro di lui, ho saputo che sarebbe andato tutto bene: l'unico modo per salvargli la vita era trasformarlo, e Carlisle l'ha fatto in pochi minuti. Siamo dovuti scappare, via, a Denali, per i primi due annu della sua vita da vampiro, e poi vederlo frequentare l'università e laurearsi, diventare un avvocato conosciuto in questa piccola cittadina. Nella vita avrebbe potuto fare tutto, lui, grande londinese..e invece ha scelto me, solo me, la piccola e tenera Reneesme. Beh, io non potrei chiedere di meglio. le sue labbra tornano a catturare le mie, in un bacio che di casto non ha nulla.
< Jaaaaames.... >lo rimprovero bonariamente.
< Questa notte sono stato a caccia, mi sei mancata amore... > mid ice sfiorandomi il collo con il naso, facendomi il solletico. poi si stacca, baciandomi la fronte.
< Ok, ti lascio andare perchè devo anche io andare al lavoro...vengo a prenderti a pranzo? >
< Devi! >. lo faccio ridere per il mio entusiasmo da bambina.
< Ti amo, nes...a dopo! > dice sfrecciando via.
< ti amo anche io, James... > mormoro, ma anche se è già lontano so che può sentirmi benissimo.
Avvio il motore premendo sull'accelleratore. si, il peso dei ricordi fa male, ricordare quello che ho dovuto fare per averlo con me mi distrugge, ma James è l'unico ad avere il diritto di farmi ricordare. Perchè ricordare quel periodo significa tenere vivi i nostri momenti umani, il nostro primo bacio, la nostra prima volta, i suoi occhioni azzurri e il modo in cui respirava affannosamente dopo una sfuriata, il battito accellerato del suo cuore quando mi baciava.
Si, ho fatto la scleta giusta, ne sono convinta. Se non altro ho mantenuto la mia promessa.
Forse Jacob aveva ragione, l'imprintign esiste. e questo, lo considero il mio imprinting.


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E così, è finita la storia della bella Reneesme e del ragazzo dagli occhioni azzurri James.
Credo che mi mancherà un bel pò  scrivere, sognarci sopra, e leggere i vostri commenti...ma una fine ve la dovevo, e ho optato er qualcosa di abbastanzza allegro rispetto al progetto originale, cercando una felicità anche per il povero Jacob..ihihihhi!!
Ringrazio per prima cosa tutte le persone che hanno semplicemente letto questa fan fiction, quelle a cui è piaciuta, quelle che l'hanno odiata, quelle che hanno letto anche solo il primo rigo, chi l'ha seguita con il fiato sospeso fino alla fine. E le 76 persone (magari aumenteranno) che hanno aggiunto questa fic ai preferiti.
E naturalmente tutti coloro che mi  hanno recensito, primo tra tutti il *team occhi blu* che con me ha tifato per james!!ihihihih!! Naturalment eper prima un ringraziamento a _Niki_, la mia più prolissa e sadica commentatrice, i cui commenti mi hanno fatto ridere e ispirare molto spesso! e naturalmente altovoltaggio per la quale ho cercato la felicità anche per james. e ancora Debby_DG,lucia_hp, beba 94, oneofthegirls01, tati zakki, elenapg, ashlein, ilaria_px, MLA, Sabry_Cullen, rakiy, PrincessMarauders, razorbladekisses, Balenotta, Abigail94, daphne 92, Deb, Kyaelys, Goten, StarlitWriter, pazzerella_92, Yum, Kicks.
Spero di non aver dimenticato a scrivere nessuno, ma se l'ho fatto scusatemi, i vostri commenti sono comunque stati importantissimi nella stesura di questa storia! Dopo questi ringraziamenti kilometrici, vi mando un bacio e alla prossima, se ci sarà un'altra fic!
GRAZIEEEEE!!!!!

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