__Il mio imprintig__ di EsseTi (/viewuser.php?uid=61342)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ballo della scuola ***
Capitolo 2: *** Tu ci credi nell'imprinting? ***
Capitolo 3: *** James ***
Capitolo 4: *** una sera diversa ***
Capitolo 5: *** Port Angeles ***
Capitolo 6: *** Una nuova compangnia ***
Capitolo 7: *** Il tuo profumo ***
Capitolo 8: *** Il mio sangue ***
Capitolo 9: *** Una nuova settimana ***
Capitolo 10: *** Una litigata con papà ***
Capitolo 11: *** Jake ***
Capitolo 12: *** Insano, pericoloso...ma non sbagliato ***
Capitolo 13: *** Finzione ***
Capitolo 14: *** Di nuovo... ***
Capitolo 15: *** Galeotto fu il libro e chi lo scrisse ***
Capitolo 16: *** Una cosa che non doveva vedere ***
Capitolo 17: *** Conosci la storia di Dracula? ***
Capitolo 18: *** Io non sono un vampiro....ma loro si ***
Capitolo 19: *** Casa Cullen ***
Capitolo 20: *** Ultimatum ***
Capitolo 21: *** Camera mia ***
Capitolo 22: *** Raccontami l'imprinting ***
Capitolo 23: *** Un'ottima infermiera ***
Capitolo 24: *** Matrimonio ***
Capitolo 25: *** Regalo di diploma ***
Capitolo 26: *** Te lo prometto ***
Capitolo 27: *** Eilogo ***
Capitolo 1 *** Il ballo della scuola ***
Mi
dedico a un'altra long, questa volta con argomento Twilight post-brakin
dawn. Così, tanto per friggermi un pò di
neuroni!!Specifico che la prima parte è narrata in terza
persona, dalla second aparte in poi tutta avverrà dal punto
di vista di Reneesme.! Spero che la troverete interessante!kiss
Capitolo 1: il ballo della scuola
< No Nessie, non andrai a quel ballo!! >.
< Ma Jake! E' il mio primo ballo di Natale! >
< Non mi importa, non ci andrai, è pericoloso!!
>
< Non sei mio padre! >
< No, ma ti sto salvando da lui! Se te lo sentisse dire ti
ucciderebbe!! >
< E io glielo chiedo lo stesso!! >.
Reneesme esce da casa di Jacob e sale sulla Ferrari. La Ferrari di sua
madre, in realtà. era stata molto gentile a prestargliela,
non che suo padre fosse particolarmente contento: lui avrebbe preferito
che prendesse quella specie di carro armato blindato. Si, proprio per
attirare un pò l'attenzione, come se ce ne fosse bisogno!
Non c'era ragazzo in tutta Forks che non fosse innamorato di lei! Ma
sua madre aveva ragione: suo padre sapeva essere terribilmente,
irrimediabilmente iperprotettivo. La Ferrari corre per le strade
cittadine, insinuandosi poi nelle stradine che l'avrebbero condotta a
casa Cullen: sua madre sarebbe stata sicuramente lì. E anche
suo padre. tornavano a casa loro solo per dormire. Reneesme chiude la
macchina in garage e sale el scale: fa un respiro profondo e...diventa
una bestia. C'era odore di licantropo.
< Jacob.... >, mormora tra i denti. cerca di calmarsi e
sale le scale giungendo all'ingresso. E' sua zia Rose ad aprirle la
porta, abbracciandola.
< Reneesme, gioia...vieni entra..hai invitato tu il cane?
>, le chiede poi con uan smorfia di disgusto.
< Zia, ti prego...è il mio fidanzato... >, la
riprende lei come si fa a un bambino che ha rubato nella scatola dei
biscotti.
< il fatto che non lo sbatta fuori di casa non vuol dire che sie
autorizzata a indicarmelo come il tuo...beh hai capito..entra!
>, rispond elei con una smorfia, agitando i bellissimi capelli
biondi al vento.
La diciottenne entra in casa, e in salotto trova la famigliola riunita.
< Nessie! >, la chiama lo zio Emmet alzandosi a braccia
aperte. Sua amdre, Bella, sta per saltargli alla gola: non ha ancora
digerito del tutto quel soprannome. E sincerament,e non piaceva neanche
a lei: lo accettava da jake solo per fargli piacere. In casa non lo
utilizzava nessuno: non con Bella nelle immediate vicinanze almeno.
< Non chiamarmi Nessie, zio! >, sbotta lei irritata,
salvando Emmet da una lotta con Bella. La vampira si ferma, osservando
sua figlia.
< Amore..c'è qualcosa che non va? >, le
chiede. Edward, iperpreoccupato come al solito, si alza tendendole le
bracccia, come s efoss euna bambina da consolare dopo che la tua
bambola preferita è finita nel fango. Reneesme respira
profondamente, cercando di calmarsi: ok,avere un apdre iperprotettivo
come il suo non avrebbe aiutato per nulla. Vedeva la prospettiva dle
ballo allontanarsi sempre di più. Si ritrai di frotne alle
braccia di suo apdre, che la guarda interrogativo. Anzi no: la guarda preroccupato.
Reneesme raccoglie tutta la sua forza di volontà per non
sbuffare spazientita.
< Si, mamma c'è qualcosa che non va....per colpa del
mio fidanzato...scusa zia Rose.. >, aggiunge la giovane sentendo
il sospiro disgustato della bionda zia. < dicevo..per colpa
sua....non posso andare al ballo di Natale della scuola! >,
conclude la giovane, fissando i genitori. Sua madre la guarda, poi
scoppia a ridere inclinando al testa indietro, poggiandola sulla spalla
di suo padre, che la guarda divertito anche lui.
< Oh Edward! Questo qui è lavoro per te, io al mio
ballo di fine anno non ci volevo nemmeno andare! >,
dice al amrito senza riuscire a smettere di ridere. Reneesme fissa sua
madre, a bocca aperta, e poi sua padre.
< Reneesme... >, inizia lui. Poi cambia idea e si rivolge
a Jacob, cambiando il tono della voce. < Hai proibito a mia figlia di
andare al ballo??? >, gli chiede con tono accusatorio. Jacob non
può fare a meno di ritirarsi verso il muro, abbassando lo
sguardo.Edward raccoglie tutto il suo autocontrollo, poi si rivolge
dolcemente alla figlia.
< Reneesme....figlia mia..
>, ci tiene a sottolineare. Reneesme non può fare a
meno di notare la leggera vena comica che stava prendendo la
situazione. < venti anni fa, se non fosse stato per me e per
l'ingegno di tua zia Alice, tua madre non ci sarebbe mai andata al
ballo....potrei mai impedire alla mia uncia figlia di andarci?
Naturalmente a due condizioni.. >, si affretta a precisare,
vedendo il crescente entuasiasmo della figlia, che annuisce contenta.
Edward sorride di fronte alal sua felicità. <
Allora...prima condizione: devi portare quello che tu chiami "l'inutile
carro armato blindato di mamma"... >. Fa una pausa. Reneesme ci
pensa un pò su: pur di andare a quel ballo, avrebbe
acconsentito anche ad andarci con una navetta della N.A.S.A. Annuisce
convinta. < perfetto..seconda condizione: se riesci a resistere
all'entusiasmo di tua zia Alice che ti farà provare tutti i
vestiti della città prima di scegliere e ti terrà
schiava per tre giorni..hai carta bianca! >, conclude il
vampiro. Reneesme sorride alla zia: erano sempre andate d'accordo dal
punto di vista della moda. E la cosa non poteva che irritare
particolarmente sua madre. Reneesme corre ad abbracciare suo padre,
cozzando contro il suo petto duro e scolpito. Si allontana e gli da
una pAcca sul torace.
< Oh, stai messo ancora bene eh papà? >, gli
dice in tono ironico.
< Si, piccola, si allena ogni notte con tua madre
mentre tu dormi!! >, interviene Emmet divertito. Edward
gli lancia uno sguardo truce e allo stesso tempo divertito.
< Inizia a correre grizzly! >, gli urla prima di iniziare
a rincorrerlo per la casa e poi fuori in giardino. Bella guarda fuori
verso i due, poi incrocia lo sguardo di Rosalie. Reneesme
può giurare di avr visto entrambe articolare la parola
"Impossibili". Sorride, passandosi le mani tra i capelli e poi sul
viso, entusiasta.
< Tuo marito non capisce la pericolosità di questa
cosa, Bells... >, interviene Jacob all'improvviso. Bella
raddrizza la schiena, portandosi vicino a sua figlia.
< Mia figlia non è pericolosa, Jake..sono io sua
madre ed Edward è suo padre, siamo noi che decidiamo..il
fatto che diciotto anni fa non ti abbia azzannato per quella cosa
dell'imprintig e che ti stiamo permettendo di vederla, non ti da
nessuna autorità su di lei..mia figlia è
indipendente e lo sarà per tutta la vita..quindi, per
l'etenrità..discorso chiuso... >, sbotta Bella
stringendo sua figlia a sè. Reneesme esulta internamente, ma
con tanta foga che sicuramente sua padre da fuori riesce a percepirlo.
La scuola è decorata a festa, finalmente è
Natale: scendo dall'auto. Anzi dal mio carro armato
infrangibile. Mi specchio sulla sua superficie scura e sono felicissima
che mio padre sia una creatura tanto divina da avermi fatto
così bene: ok, sto diventando anche vanitosa. devo passare
meno tempo con la zia Alice. Indosso un tubino corto nero, con su un
coprispalle argentato abbinato alle scarpe; i capelli ramati sono
sciolti, con solo una ciocca raccolta dietro al nuca con un elegante
fermaglio argentato, i boccoli mi incorniciano il viso cadendo sulle
spalle. Mi volto a cercare le mie due migliori amiche: essere uan emzza
vampira non vuole certo dire che non dovrei avere delle migliori
amiche! Certo, il fatto che mio nonno sembri il mio fratello maggior
non aiuta per nulla.
< Ness!! >. Grazie al mio udito sensibile
riconosco la voce di Jennifer, i suoi tacchi che rimbombano al rumore
die suoi passi. Ma con lei c'è qualcuno, un'altra ragazza a
giudicare dal rumore die tacchi. Sicuramente l'altro pezzo dle nostro
mitico terzetto.
< Jenny! Bonnie! >, urlo sbracciandomi. Ok, quando sono
sola con le mie amiche non sono questo mostro di raffinatezza.
Pazienza!
Le osservo bene quando sono vicine a me. Bonnie è la mai
migliore amica dall'asilo: bella di una bellezza invidiabile, lunghi
capelli biondi, lisci e lucenti le incorniciano il viso dai lineamenti
appena spigolosi, i piccoli occhi verdi, il nasino all'insù:
se c'è una donna bionda più bella di lei, quella
è mia zia Rosalie. Solare, espansiva, allegra e divertente,
Bonnie è la mia antitesi, da tutti i punti di vista. Jenny
invece è molto diversa da Bonnie, una sorta di via di mezzo
tra l'espansività di lei e la riservatezza e l'eleganza che
mi caratterizzano: un corto caschetto di lisci capelli neri fa da
cornice a un viso caratterizzato da lineamenti morbidi, grandi occhi
azzurri e labbra sottili: il caschetto sbarazzino è il
taglio che più la rappresenta: pazza, estroversa,
elegante.Ci completiamo a vicenda, e non a caso siamo il terzetto
più corteggiato della scuola. Quando ci guardo insieme, in
quel momento, mi viene da ridere: ancora una volta rappresentiamo le
tre parti di una torta: tre vestiti corti lasciano scoperte le nostre
gambe magre. Io in nero e argento, Bonnie in bianco e oro, Jenny in
rosso e rame.
< Wow, girls..siamo fabulous! >, dico io ridendo.
Quell'adolescenza accellerata voglio vivermela. Ho avuto ben poco tempo
per abituarmici: quello lì era solo il mio secodo
anno al liceo. la mia crescita si era arrestata solo allora:
anagraficamente, ho appena sei anni o poco più. Ma mi sento
addosso tutto il peso della mia adolescenza. l'avrei vissuta per
l'etenità, ma il primo anno era sicuramente il migliore.
< Allora Ness! entriamo o restiamo qui fino a
notte fonda? Il tuo ragazzo ti ha dato al serata libera?
>, mi chiede Bonnie dandomi una gomitata. Perfetto:
l'oppressione del mio ragazzo era diventata la barzelletta del mese.
Fantastico!
< A dir la verità se non fosse stato per mio padre
non sarei qui! >, rispondo io.
< Oh beh..se fosse per mio padre, io adesso non ci sarei qui!
sarei casa a dormire! tuo padre deve essere un mito Nes! >, mi
dice Jennifer. Non avevo mai portato le mie migliori amiche a casa
Cullen. come avrei giustificato l'aspetto florido di mio nonno? per non
parlare poi di quello di mia madre. Siamo praticamente coetanee!! le
avevo portate nella nostra piccola casetta, ma sempre quando i miei non
c'erano, giustificandomi ogni volta che avevano improrogabili impegni.
Ma d'altronde, a loro non importava.
Le prendo entrambe per le mani e percorriamo il parcheggio per entrare
in sala. siamo sulla soglia, ci stringiamo le mani.
< E' ora.. >, bisbiglia Bonnie.
< Questa è la nostra notte.. >, mormoro io.
Ed entriamo. La musica è assordante ma quando entriamo
sembra calare il silenzio: perfettamente coordinate, con morbide
falcate attraversiamo la sala, tutte le teste attaccate a un sopro
maschile si voltano a guardarci, spalancando gli occhi. ma noi eravamo
irraggiungibili: non avevamo accettato l'invito di nessuno, volevamo
essere semplicemente noi, desiderate irraggiungibili, solo donne. La
sala sembra aprticolarmente ampia, più del solito: ancora
una volta ringrazio mia madre per non avermi trasmesso tutta la sua
imbranataggine. Scuoto i capelli per togliermi un ciuffo dal viso, e mi
sento libera, finalmente non ho più il fiato di Jacob sul
collo. Fermandoci a un tavolo, salutiamo con un gesto impercettibile i
ragazzi che ci passano accanto sbracciandosi per attirare la nostra
attenzione. Ma in fondo lo hanno capito che con me non c'è
trippa per gatti: sono soltanto la ragazza bella, la ragazza "di quello
figo di La Push". Ciò non impediva naturalmente
loro di provarci spudoratamente quando Jacob non c'era, il che si
ripeteva piuttosto spesso. Odio ripetermelo, ma Jacob ultimamente
serviva soltanto per farmi saltare i nervi, proteggermi in ogni
situazione,. Se mio padre era iperprotettivo, jacob era essenzialmente
paranoico. Addirittura quando andavo in bango: credeva che lo
spazzolone del gabinetto avrebbe potuto attaccarmi? E tra mio padre e
Jacob, non so ancora come faccio a sopravvivere. Prendo un drink e vado
a sedermi a un tavolo, accavallando el gambe e poggianso il mento sulal
mano, con eleganza: passo ditrattamente un dito lungo il bordo del
bicchiere davanti a me, muovendo un piede a tempo. Sposto lo sguardo
sui due ragazzi poggiati alla parete poco lontano da me: tendo
l'orecchio, stanno facendo degli apprezzamenti sul mio fondoschiena.
Complimenti mamma, c'è qualcuno che apprezza il tuo lavoro
indipendentemente dall'imprinting o meno. L'imprintig: ma che stronzata
è? Beh, se lo dice lui. D'altrone, di chi potrei
innamorarmi se nopn di lui? Nessuno vivrebbe per
l'eternità con me. E se provassi anche solo ad avvicinarmi
allo zio emmet, zia Rose, in modo molto affettuoso....mi staccherebbe
la testa.
Adesso i commenti di quei tipi laggiù iniziano ad
infastidirmi: ho uno scato, un movimento troppo repentino per il
bicchiere, che rotola cadendo per terra. No, non per terra: sulla sua
strada trova i pantaloni di un elegante completo blu notte. Cazzo!
Alzo la testa, e mi lazo dle tutto dalla sedia, portandomi la mano
davanti alla bocca aperta: sapevo che la mai natura vampiresca mi
avrebbe causato qualche problema. Anzi no, non era lanatura di mio
padre la responsabile. era l'imbranataggine che nonostante tutto avevo
ereditato da mia madre!
Ma quando apro la bocca per chiedere scusa, non ne esce alcun suono: e
voglio bene a mia madre più di quanto non gliene abbia mai
voluto.
TA-NA-NA-NAAAA
incontro misterioso! chi sarà mai? Ehhhhhh!!
Al prossimo capitolo!XD
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Capitolo 2 *** Tu ci credi nell'imprinting? ***
Allora per prima
cosa vorrei ringraziare le persone che hanno recensito il primo
capitolo: sono felice che vi sia piaciuta, e i vostri consigli mi hanno
aiutato a migliorare. Infatti, ho deciso di scrivere con un carattere
più grande e ho controllato attentamente ogni singola
parola, allo scopo di rendervi al lettura più semplice e
piacevole. Detto questo, vi ringrazio ancora moltissimo e vi lascio al
secondo capitolo, perchè già vi ho annoiato
abbastanza!baci!
Capitolo 2: Tu ci credi nell'imprinting?
< Oddio! Scusa! >.
Riesco a dire solo queste due parole, il mio cervello riesce a fare
solo questo. Davanti a me c'è un ragazzo dotato di un
fascino invidiabile: pelle chiara, fisico atletico chiuso in un
completo blu notte, capelli neri con ciuffetti che cadevano sul viso e
grandi occhi blu profondi come il mare. Per concludere, come ciliegina
sulla torta, mi lancia un sorriso smagliante, da far perdere la testa.
< Non preoccuparti, sono cose che succedono.. >, mi dice
gentilmente, prendendo un tovagliolo. La sua voce è calda,
dolce e melodiosa. Non riesco a muovermi, dovrei aiutarlo a pulirsi, ma
il cervello non reagisce.
< Io..è solo che.. >. Solo che? Che cosa
dovrei dirgli? La mia natura di vampiro mi ha permesso di ascoltare i
commenti piccanti di quei tipi laggiù e grazie alla mia
forza superiore alla media ho fatto volare via il bicchiere? Oh certo!
Così oltre che per imbranata mi prenderà anche
per fanatica di libri di fantascienza!
< Davvero, non devi preoccuparti...tranquilla...andrà
via senza problemi.. >, continua lui cercando di tranquillizarmi.
< Scusa scusa..ti pago la lavanderia se necessario.. >,
continuo ad implorarlo. Lui ride, inclinando la testa indietro e
poggiando il tovagliolo sporco sul tavolino.
< Non se ne parla.. >, mi dice quando smette di ridere.
< E poi, essere inzuppati da una bella ragazza fa sempre
piacere.... >, continua con un sorriso amichevole. Gli sorrido
abbassando lo sguardo.
< Hey J.J.!! Vieni qui, abbiamo bisogno di te! >, urla
una voce poco lontano da noi. Il ragazzo alza la testa verso la voce
che lo ha chiamato.
< beh...ciao... >, mormora allontanandosi.
< Ciao.. >, riesco solo a dire.
Sono proprio figlia di mia madre: imbranata e completamente deficiente
davanti a un ragazzo. Se fossi nata in ospedale, quella sarebbe stata
la prova che non mi avevano scambiato nella culla. Scuoto la
testa, cercando di tornare in me, e individuo Bonnie tra la folla. Mi
alzo per raggiungerla. No, avrei dovuto pagare la lavanderia a quel
ragazzo, non sarebbe stato giusto far finta di nulla. Poi
però ci penso un attimo: non so neanche come si chiama.
< Bentornata Reneesme! >.
Alzo la testa. Ho riconosciuto la voce della zia Alice ancora prima di
guardarla. Ma ormai il mio è un riflesso, come il battere le
palpebre. Qualcosa che è stato provato e riprovato mille
volte.
Entro in casa ancora scossa, so che Jacob è lì.
Lo avverto. E infatti, quando entro, è il primo a parlarmi.
< Nessie!! Finalmente sei tornata! >, mi dice con un
sospiro, alzandosi per stringermi nella sua morsa.
< Hey Jake! Così mi soffochi! >, mugolo io. La
sua presa diventa più leggera, permettendomi di
respirare, ma non mi lascia.
< Ti sei divertita tesoro? >, mi chiede mia
madre.
< Moltissimo mamma! Ti giuro, è stato bellissimo!
>, le rispondo entusiasta, circondando la vita di Jake
con le braccia e poggiando la testa sul suo petto. Vedo mia madre
sospirare e poi sorridere.
< Al mio primo ballo in questa scuola ci sono andata solo
perchè tuo padre mi ci ha portato con l'inganno...e ricordo
di non aver neanche ballato, ha fatto tutto lui..io ero completamente
imbranata! >, mi risponde mia madre, spostando poi lo sguardo
per guardare con dolcezza suo marito, nonchè mio padre. Mi
viene da sorridere, spero tanto in una vita come la loro. Ma in fondo,
la mia metà ce l'ho già. Ma l'esclamazione di
mia madre mi porta alla mente una cosa.
< Beh in fondo in questo ti somiglio, mamma. Ho fatto cadere un
drink addosso a un ragazzo, l'ho ridotto uno schifo! >, sbotto
io, mettendo su il broncio. Mio padre scoppia a ridere, probabilmente
perdendosi nei ricordi.
< E chi è questo tipo? Un bel ragazzo? >,
chiede zia Rose. So che lo sta facendo solo per far infastidire Jake,
che infatti mi stringe consulsamente la vita. Lo stringo più
forte, rivolgendo a mia zia uno sguardo di rimprovero.
< Veramente non so neanche come si chiama, non ci ho nemmeno
parlato..gli ho solo chiesto scusa.. >, rispondo io facendo
spallucce. Sento la presa di Jake rilassarsi: per oggi, ha
avuto la sua dose quotidiana di Rose. Era meglio andar via.
< Sono stanca, voglio andare a dormire... >, dico poi
soffiocando uno sbadiglio. Vedo Jake aprire la bocca per dire qualcosa,
ma come al solito mio padre lo precede. E il suo tono non è
per nulla amichevole.
< Scordatelo, Jacob! Finchè mai figlia
vivrà sotto il mio stesso tetto e fino a quando non
avrà una fede al dito accompagnata da un documento legale,
passerà la notte ancorata al suo letto. Se necessario
veglierò su di lei per tutta la notte! >,
sbotta all'improvviso. Jake lo guarda, sorridendo.
< Credi che potrei rapirla contro la tua volontà? O
intrufolarmi nella sua stanza di soppiatto? >, chiede con un
sorrisino. So dove vuole andare a parare. < Ops, scusa..no
quello lo facevi tu mentre Charlie dormiva... >, conclude poi
con un ghigno.
< Io ero abbastanza gentiluomo da lasciarla dormire...e non le
ho mai rubato un bacio contro la sua volontà
facendole rompere la mano! >, sbotta mio padre.
Mia madre gli poggia una mano sul petto, sta per dire qualcosa
ma decido di interromperla.
< Scusate, ma ricordare che il mio attuale ragazzo sia
stato innamorato di mia madre non è assolutamente piacevole!
Quando avete finito di litigare, mi trovate nel mio letto! Buonanotte
Jake! >, dico dandogli un veloce bacio sulle labbra. Nonostante
mio padre avesse infine accettato quella faccenda dell'imprinting, non
era consigliabile sforzare il suo autocontrollo con un bacio
passionale. Era immortale, aveva l'aspetto di un diciassettenne e mi
aveva visto crescere a valocità rapida...ma era pur sempre
un padre. E questo faceva di lui un iperprotettivo insicuro pronto a
uccidere per difendere il mio onore, a prescindere.
< Notte, Nessie..vengo a prenderti domani mattina.. >, mi
dice Jake, prima di lasciarmi andare.
Sto per uscire, quando sento la voce di mio padre.
< Aspetta Nes...veniamo anche noi.. >, mi richiama. Lui e
mia madre avevano fatto un patto: Reneesme era troppo lungo ma mai
madre odiava il nomignolo Nessie. Quindi avevo proposto Nes, il
soprannome che mi avevano dato le mie amiche, ed era stato accolto
senza problemi, con la felicità di mio padre che
non doveva più litigare con mia madre, e di mio nonno, che
non faceva altro che lamentarsi che per dire il mio nome rischiava di
invecchiare nonostante fosse un vampiro.
Raggiungiamo la casetta di corsa: il mio cuore accellera per
lo sforzo, ma riesce a tenere il loro ritmo. Salgo in camera, mi svesto
e indosso il pigiama , sprofondando tra le coperte: tuttavia non riesco
a prendere sonno, non faccio altro che rigirarmi tra le coperte. Poi la
porta si apre:
< Nes? >, dice una voce sussurrando il mio nome.
< Papà... >, rispondo io mettendomi a sedere,
poggiando la schiena contro la testiera del letto. La porta si chiude e
mio padre mi si avvicina, sedendosi sul bordo del letto. Non abbiamo
bisogno di accendere la luce: ci vediamo benissimo anche al buio. Lui
mi poggia una mano sul viso, in una dolce carezza: guardandolo, vedere
un mio coetaneo, non riesco a capacitarmi del fatto che è
grazie al suo seme se sono nata, che mi ha vista crescere. Eppure
è mio padre, e come tale si comporta.
< Non riesci a dormire? C'è qualcosa che non va?
>, mi chiede con una nota di preoccupazione nella voce. Non ho
voglia di parlare, così alzo una mano e gliela poggio sul
viso, trasmettendogli tutto quello che era successo quella sera.
Incidente compreso. Quando ho finito, poggio di nuovo la mano sul
lenzuolo.
< Tu mi ci vedi a correre nella tua scuola e minacciare di morte
i ragazzi che hanno fatto commenti sconvenieti su mia figlia
che praticamente è più vecchia di me di un anno?
>, mi chiede ridendo.
< Sarebbe alquanto strano...posso farti una domanda,
papà? >, gli chiedo intimidita.
< Dimmi, piccola mia... >
< Cosa hai provato la prima volta che hai visto la mamma?
>
< beh...negli ultimi venti anni e più ho sviluppato
la capacità di innamorarmi delle persone che avevo
odiato..te...e prima ancora tua madre.. >
< Che tu mi abbia odiato lo capisco, stavo per
ucciderla..ma..perchè odiare lei? >
< Oh Nes Nes...la odiavo perchè il suo profumo era
troppo buono per me, poteva portarmi a mettere in pericolo tutta la mia
famiglia pur di berlo..tu non puoi capirlo, la tua voglia di
sangue non si avvicina minimamente a quella che possiamo provare noi,
per saziare la tua fame basterebbe anche una bella bistecca... >
< Però poi, piano piano te ne sei innamorato..
>
< beh molto piano..prima ho provato il desiderio di
proteggerla..e poi l'ho amata, si.. >
< Papà? >, dico poi dopo una pausa di silenzio.
< Dimmi amore.. >
< Tu ci credi nell'imprinting? >. per un attimo si
immobilizza, poi si riprende.
. Si alza,
spingendomi piano sotto le coperte e rimboccandomele, come fossi la
bambina che aveva visto crescere tanto velocemente negli ultimi anni.
Poi mi da un bacio sulla fronte e lascia la camera. Resto un attimo
immobile, poi mi volto verso il muro: ma io ci credo nell'imprinting?
E nell'istante in cui chiudo gli occhi, agli occhi scuri di Jake che da
anni popolano i miei sogni se ne sovrappongono altri
due...terribilmente e incondizionatamente blu.
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Capitolo 3 *** James ***
Allora allora
prima di lasciarvi al terzo capitolo devo annoiarvi
con i ringraziamenti, a tutti quelli che hanno messo la fan fiction tra
i preferiti e naturalmente alle mie 5 recensioni al 2 capitolo:
Ilesnape:
per prima cosa grazie mile del commento!XD Putroppo non so fino a che
punto potrò accontentarti, ma farò in modo di non
provocare a Jacob
eccessiva sofferenza..
LilyanneFlower: grazie mille!! E chissà con
quegli occhi blu..eh eh..
civia93: grazie,
sono felice che
ti piaccia!....viste le vostre richieste di clemenza nei confronti di
Jacob, magari possiamo vedere di essere un pò clementi...XD
_Niki_: sono felice
che ti piaccia, adesso la storia inizierà a prendere una
piega più attiva!
Sabry_Cullen:
grazie! beh, ormai
ho promesso clemenza..non so fino a che punto, ma l'ho poromesso..non
ho ancora scritto il quarto capitolo, quindi sono paerta a mille
conclusioni!XD
altovoltaggio:
innanzitutto, grazie per il complimento, sono felice che la trovi
scritta abbastanza bene..mi dispiace solo che ti faccia male leggerla,
ma io ho provato a rivoluzionare un pò le cose.
Naturlamente, come ho già detto, sarò molto
clemente con Jake.
E omunque non preoccupatevi, al momento Jake non soffirà,
anzi si divertirà parecchio!XD
Adesso
mi tolgo di mezzo
perchè già non ne potete sicuramente
più, starete
già sbuffando d'impazienza, quindi infiliamoci di nuovo
nella
testa di Reneesme!
Capitolo 3: James
< Cazzo cazzo cazzo! >.
Scendo
le scale di corsa, con le scarpe in mano, raggiungendo la nostra
cucina, dove veramente ceno solo io, quando preferisco le patatine
della rosticceria al sangue animale. Il che, ultimamente, accade
pittosto spesso.
< Reneesme Cullen! >, mi richiama mio padre.
Wow, nome e cognome. L'ho fatto innervosire! E per quello che voglio
ottenere, decisamente non è una buona cosa.
< Scusa papà! Ma è tardissimo! >,
mi scuso
raggiungendo correndo il tavolo e afferrando una fetta di pane tostato.
le vacanze di Natale sono finite, è ora di tornare a scuola.
Mi
ero abituata a fare tardi da Jake ogni notte e svegliarmi poi alle
prime luci delle 3 del pomeriggio! E il primo giorno di scuola adesso
non rappresenta una botta di euforia, per nulla.
< Sta ferma e vieni qui! Ho cucinato solo per te, qui non mangia
nessuno e quindi tu mangerai anche a costo di fartelo
endovena! >, mi urla senz avoltarsi a guardarmi. mi
siedo al
tavolo allacciando le converse blu ai piedi.
< Non serve che ruli paapà, sono qui..e in ogni caso
riesco a sentirti anche da lontano! >, sbotot io di rimando.
Lui si volta a guardarmi per un attimo-
< Scusa, credevo fossi già scappata fuori...
>, mi risponde.
Mio padre è fermo accanto ai fornello, sta friggendo un
uovo,
mentre mia madre, seduta sul divano si dedica alle parole
crociate, uno dei suoi uiltimi passatempi preferiti: non sta
respirando. Mentre afferro un boccone di uovo, penso che probabilmente
la mia famiglia è la più strana d'America: per
prima cosa
a cucinare è mio padre, mia madre non riesce ancora a
reggere
l'odore dle cibo umano dopo la sua trasformazione. Lei preferisce di
gran lunga dedicare il suo tempo alla ricerca di passatempi sempre
nuovi per occupare il resto dell'eternità che le si
prospetta
davanti: come se mio padre non facesse già abbastanza per
tenerla occupata. A volte erano tanto sdolcinati da farmi vomitare!
< Uhm...12 orizzontale..secondo la leggenda, si scioglie al sole
e
dorme tutto il giorno in una bara.. >, dice fintamente pensieros
amiamadre, tormentando con i denti la punta superiore della matita. Mi
alzo in fretta afferrando lo zaino, mentre mio padre si muove verso il
divano per abbracciarla, distraendola irrimediabilmente. Sorrido di
frotne alal smorfia fintamente imbronciata di mia madre, poi corro
verso di loro, baciandoli entrambi.
< Uhm...vedi un pò se ci sta vampiro mamma.....! Io
vado, dopo scuola vado da Jake, torno stasera! >, dico
allontanandomi.
< per cena? >, mi chiede mai madre.
< No, solo per dormire! Vi voglio bene! >, urlo dopo aver
ormai
raggiunto la mia auto.O meglio l'auto di mio
padre, la
famosissima Volvo metallizzata che mia madre protegge neanche fosse
d'oro! L'ultima volta che sono tornata a casa con un piccolo graffio me
l'ha fatta riverniciare di sana pianta! mio padre doveva per forza
farle passare i momenti più belli della sua vita su
quella
Volvo? Ma fors forse, stasera avrò la mai auto: mio
nonno
Charlie mi ha promesso un meraviglioso regalo di Natale in ritardo.
Chissà, magari è una bellissima auto! tutto, pur
di non
dover sopportare le prediche di mia madre! Ho giusto il tempo di
avvertire il sospiro di insofferenza di mio padre e mia madre che gli
va incontro.
< Stai diventando come Charlie sai? >, le sento dire,
mentre lo
abbraccia. E poi rumori indistinti che presuppongono
un'attività
alla quale preferisco non prendere parte..bleah! Salgo al volo in auto,
assaporando il dolcissimo profumo del suo interno: è il
profumo
di mia madre. Il profumo che aveva prima della trasformazione, che
l'auto ha conservato per tutti questi anni. ogni volta che salgo su
questa macchina resto per almeno due minuti a gustarlo, prima di
mettere in moto: ringrazio il cileo di non essere totalmente vampira o
potrei azzannare il sedile! E non riesco a capacitarmi di come abbia
fatto mio padre a resistere: ma forse la potenza dell'amore fa far
tutto.
Pigio il piede sull'accelleratore, uscendo dal bosco e arrivando a
raggiungere la strada. Metto su un pò di musica per
ingannare
l'attesa e in un attimo arrivo a casa di Bonnie.
< Daaai Nes!! vieni a studiare da me pomeriggio! Diciamo a Jacob
che..ho bisogno di te! >, mi implora Bonnie con la sua
vocina
angelica e insistente.
L'ora di pranzo era sicuramente la mia preferita: cibo, chiacchiere...e
poi potevo chiamare Jake!
< scusa Bonnie, ma voglio vedere jake..ieri è stato
tutto il giorno via, non siamo mai stati lontani per così
tanto tempo...facciamo un'altra volta ok? >, le dico speranzosa.
lei fa finta di mettere il broncio, ma poi mi sorride scompigliandomi i
capelli.
< Ok, nes! Ma che gli fari tu ai ragazzi! >, mi dice con
tono fintamente scandalizzato. Le faccio una linguaccia, poi prendo il
cellulare e faccio il numero di Jake: come al solito risponde al primo
squillo, al sua voce clada mi riempie il cuore.
- Nessie?
- Jake!
- Mi sei mancata tantissimo...
- Anche tu...
- Sei a scuola? ti vengo a prendere all'uscita?
- No no, ho la macchina di papà..se la lascio qui e succede
qualcosa chi la sente mamma!
- beh per quanto riguarda quell'auto tua madre inizia ade ssere
pericolosa! Ma...vieni più tardi vero?
- Certo Jake! che domande sono? Sono da te al solito...ceno anche con
te..
- però cucino io! in quanto a combinare guai hai preso da
tua madre, e questa casa è l'ultima cosa che mi resta!
- ok ok..antipatico! Uomo di poca fede..! adesso devo andare Jake..ci
vediamo più tardi!
- ciao Nessie..ti amo....
- Anch'io..ciao...
Attacco e poso il cellulare su tavolo, accanto al braccio di John, un
mio compagno di classe.
< Sempre al telefono eh, nes? >, mi chiede lui con un
sorriso. era l'unico che non ci aveva mai provato con me, una sorta di
migliore amico quasi.
< beh, sai com'è.. >, gli rispondo io ridendo,
lasciando la frase a metà quando lo vedo spostare
lo sguardo in un punto oltre le mie spalle.
< hey Calvin! J.J.! venite qui! >, urla sbracciandosi. Mi
volto vedendo due figure venire verso di noi.
Un tipo alto, atletico, occhi castani, capelli castani alzati
in una cresta disordinata e poi..O mio Dio! Il tipo della
festa sta venendo verso di noi. che brutta figura! Sento le guance
avvamare quando sia vvicinano a salutare John, lascio che i capelli,
per fortuna sciolti, cadano a coprirmi il viso.
< hey ragazzi! allora stasera si gioca! Oh, Clav, conosci
già Nes? >, dice John a uno dei due ragazzi.
Magnifico, grazie mille john! E io che volevo passare inosservata! Sono
costretta ad azlare al testa, evitando accuratamente i ragazzi e
concentrandomi su John.
< Nes, loro sono Clavin e James, meglio noto come J.J. l'asso
del basket..ragazzi, lei la conoscerete sicuramente, è
Reneesme, una delle ragazze più corteggiate della
scuola, e di tutta forks in realtà..ed è la
ragazza di un tipo mooolto grosso di La Push! >,
conclude sottolineando con aprticolare intensità l'ultimo
concetto. Sento i due ragazzi ridere e riconosco la risata cristallina
che avevo sentito al ballo: poi, più per educazione che per
reale interesse, mi volto verso i ragazzi per salutare con un sorriso.
< ciao... >, dico debolmente. il castano mi fissa a bocca
aperta per un attimo, poi inclina la testa, quasi perdendosi in un
pensiero.
< ogni giorno più bella.... >, dic eppi
sorridendo.
< E il suo ragazzo è ogni giorno più
grosso Clavin! >, sbotta john.
L'altro ragazzo, ce per esclusione si chiama James, ride, gli occhi blu
brillano un attimo, poi incontrano i miei, tendendomi la mano, che
però resta a mezz'aria.
< Vedo che ci incontriamo di nuovo..meno male che questa volta
non hai nessun bicchiere in mano! >, dice, lasciandosi scappare
una risata che contagia anche me. < comuqnue io sono james...e
adessa io e Calvin dobbiamo andare..andiamo amico, ti procuro un
secchio per raccogliere al bava..ma quando il suo ragazzo ti
spaccherà la faccia non verrò a
raccoglierti! >, dice all'amico dandogli uan apcca sula spalla e
spingendolo ad allontanarsi.< oh john, stasera alle 10 al solito
posto! reneesme, sei dei nostri? >, dice poi rivolgendosi a me.
john mi guarda, implorante.
< Dai, Nes vieni..amgari porti anche Jacob..dai, avrò
bisogno di te quando mi stracceranno a basket! >, dice poi con
una faccian da cane bastonato. mi volto con un sospiro verso James e
Calvin.
< Si, ci sarò! Porto due amiche e il mio ragazzo!
>, mi affretto a specificare.
< ok a stasera! >, mi risponde James con un occhiolino.
Poi mi volto verso John, che mi fissa raggiante.
< Ti pagherò, ti farò da servo, qualsiasi
cosa tu voglia.. >
< Mi accontetno di una preghiera...per convincere Jacob ce ne
vorrà! >, concluido io sospirando.
Parcheggiare a La Push non mi era mai riuscito particolarmente
bene, ma Jake aveva fatto in modo di trovarmi un posto in modo che la
Volvo di papà non si rovinasse. scendo dalla amcchian e mi
avvio verso casa, prendendo el chiavi. quando apro, la trovo silenziosa
come sempre. Da quando qualche anno fa era morto Billy, Jake passava a
casa relativamente poco tempo, preferendo passare ilo tempo con i
ragazzi: e mi aveva anche dato le chiavi, nel caso in cui non lo avessi
trovato in casa le volte che mio padre mi permetteva di raggiungerlo.
Volte che ultimamente stavano diventando parecchie. Entro in casa,
poggiando le chiavi sul tavolo e lanciando la borsa sul divano: in
frigo trovo un pezzo di tornta al cioccolato avanzata dalla nostra
ultima festicciola notturna, e ne approfitto per finirla la
tavolo della cucina, davanti la tv che trasmette una vecchia
sit-com.
< Uhm, come fossi a casa tua.. >. mi volto di scatto,
trovandomi jake sulla soglia della porta, con solo un asciugamano
legato sui fianchi, i capelli bangati. Gli sorrido, sporcandoi un dito
con al torta, mentre lui si avvicina. Si mette dietro di me e lecca il
cioccolato dal mio dito, facendo pressione con il suo copro sul mio,
respirando il mio profumo. Rido e i suoi cpaelli lunghi mi bagnano il
collo.
< Jake!Dai, hai i capelli bagnati! Sento freddo! >, dico
io ridendo.lui sia llontana con una delle sue risate calde e
avvolgenti, muovendosi verso la sua camera.
Torna poco dopo, vestito di tutto punto, sedendosi sul divano: dopo
poco, prendo al rincorsa e mi fiodno su di lui, saltandogli addosso.
Era come essere con il mio migliore amico, stavo bene: ripenso un
attimo alle paroel di mai madre di qualche giorno prima. Ero innamorata di jake, ma stare
con lui era stare con il mio migliore amico. stare con edward invece
era il paradiso, un rapporto intimo e confidenziale che fava mille
brividi. ma io non ho mai avuto termini di paragone, stare
con jake è la cosa giusta per me, punto e basta. Mi appoggio
a lui stringendolo forte, poggiandogli la testa sul torace
< Jake? >, lo chiamo con un mormorio-
< Che c'è amore? >, risponde lui. prendo
fiato: si, dirglielo tutto in una volta era la cosa migliore.
< Stasera alle dieci vieni con me e degli amici al campo da
basket del quartiere? > dico tutto d'un fiato, chiudendo gli
occhi, in attesa di una sua reazione. Stranamente non si muove: apro
gli occhi e lo guardo. sembra tranquillo.
< Uhm..ok.. > dice semplicemente. mi metto a sedere e lo
guardo con attenzione: no, non sta bluffando.
< jake..c'è qualcosa di strano.. >, dico
guardandolo aggrottando el sopracciglia e stringendo gli occhi. Lui
prima mi guarda serio, poi sorride, avvicinandosi a me e strignnedomi i
fianchi, attirandomi a sè.
< Uhmmm...naturalmente tutto ha un prezzo.. >, mi
sussurra in un precchio, facendomi fremere. Ma non mi lascia, mi tiene
stretta. E sorrido, stringendogli le braccia al collo.
< Non immagini neanche quanto sia felice di pagarti in questo
caso... >, susurro con voce roca.
E in un attimo sono sotto di lui, mentre le sue mai mi percorrono il
corpo: a ogni passo, un capo in meno. le sue mani calde, grandi,
fremono velocemente sulla mia pelle dura, fredda, attenta a ogni
stimolo sensoriale: le sue labbra mi lasciano baci sul collo, tra i
seni, sulle spalle, mentre le mani mi carezzano i fianchi. Sempre
piùsospiri, sempre più fremiti. Fino a quando,
con un gemito, lo sento entrare in me, con quella apssione che solo lui
sa mettere: non avevo mai avuot termini diparagone, ma anche se ci
fossero stati suciramente lui sarebbe stato il massimo. Mi perdo in
quel mare di sensazioni senza più pensare, lasciandomi
cullare dal suo profumo umano di bagnoschiuma.
Questo capitolo
è un pò corto, ma se iniziavo a scrivere non mi
fermavo più e usciva un pomea che neanche l'iliade!
Al prossimo capitolo altre novita! bacii!
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Capitolo 4 *** una sera diversa ***
Allora, prima di
avere questo benedetto quarto capitolo, i ringraziamenti.
A tutte le persone che
continuano ad aggiungere
questa ff ai preferiti!
E a chi recensisce,
che mi fa moooltooo piacere...!XD
Balenotta: ihihih
chissà come andranno le cose..al momento Nes (la chiamiamo
anche noi così ormai..l'abbiamo adottata!) sembra abbastanza
convinta..mah!
altovoltaggio:
grazie ancora per la recensione, ma non so cosa prometterti. I capitoli
li scrivo sul momento, quindi dipende dall'umore..prima della fine
però abbiamo ancora un ble pò da lavorare..e
chissà..!XD
E adesso, vi lascio
al quarto capitolo!
Capitolo 4: una sera diversa
Siamo in auto, quella di Jake: avevo deciso di lasciare la
Volvo a casa sua, meglio tenerla al sicuro. Jake si è
mostrato abbastanza convinto, finalmente per una sera non
dovrò scegliere tra lui e i miei amici di scuola. Jake
parcheggia vicino il campo da basket, e scendo dall'auto, mentre lui
scende dall'altro, chiudendo la macchina con un colpo solo. Afferro a
borsa e mi muovo verso Jake, che passa un braccio intorno alle mie
spalle stringendomi con forza.
< Non scappo Jake... >, gli dico scherzando.
< Non si può mai sapere... >, mi risponde
stringendomi ancora e baciandomi la tempia.
arriviamo al campo da basket che siamo praticamente gli unici a
mancare: in campo John, Clavin, James e un altro ragazzo, biondo, fanno
dei tiri liberi, mentre sulle gradinate altri cinque o sei ragazzi
parlano tra loro, in un ampio gruppo in cui riconosco anche Bonnie e
Jennifer, oltre ad alcune delle mie compagne di classe.
Mi muovo verso di loro velocemente, cercando di non farmi vedere per
coglierle di sorpresa, ma James rovina i miei piani.
< Reneeesme! Alla fine sei venuta! >, mi urla dal campo
per poi correre verso gli spalti. Il gruppetto al quale ero ormai molto
vicina si volta, e vedo chiaramente jenny fissarmi incredula
attraverso la spessa frangettina del suo caschetto nero.
< Nes!!!! Non ci credo!!! Jacob ti ha dato la libera
uscita?? >, mi chiede alzandosi e venendomi icnontro. Solo in
quel momento vede Jacob e si ferma, la bocca aperta.
< Ha deciso di venire anche lui a tenerci compagnia... >,
le rispondo io strizzandole l'occhio.
< Ciao Nes! ciao Jacob! allora, vi sedete? >, chiede
Bonnie, intervenuta per salvare la situazione. Sorrido facendo un passo
avanti.
< Reneesme...ciao....sono felice che tu abbia accettato il mio
invito.. >, dice uan voce che riconosco ancor prima di voltarmi.
E poi incrocio i suoi occhi blu, bellissimi come sempre: i capelli
scuri bagnati attacceti alla fronte, un'ascuigamano intorno al collo e
i pantaloncini e la canotta aderenti al corpo. Non posso fare a meno di
notare che sta ben messo: e non mi rendo nememno conto di non avergli
risposto. < Si dice in giro che Reneesme Cullen, a parte le ore
di scuola, a Forks non ci mette piede... >, continua lui, in
attesa di una ma reazione.
< Beh, diciamo che passo molto più tempo
giù alla riserva... >, rispondo io, pronta a
presentare Jake, che invece è completamente distratto, perso
nei sueoi pensieri, con come unico contatto con il mondo il suo braccio
sulle mie spalle.
< Si, è normale..così lui è il
ragazzo più fortunato di Forks, il tuo ragazzo di La Push..
>, chiede James educatamente. Jake sembra tornare alla
realtà solo in quel momento, gli tende la mano stringendola.
Noto che la differenza non è molta, anche James deve avere
una mano grande come quelladi Jake.
< Piacere, Jacob...si, sono il ragazzo di Nessie.. >, si
affretta ad aggiungere. James si accorge della smorfia che mi
attraversa il viso al sentire il nomignolo "Nessie" ma fa finta di
nulla, sorridendomi. In quel momento arriva Calvin, che mi saluta con
un cenno.
< Oh Calvin, ti ricordi di Reneesme? E lui è Jacob,
il suo ragazzo moooolto grosso di cui parlava oggi John... >,
conclude con un sorriso. Calvin gli molla una pacca sulla spalla,
ridendo.
< Non farmi passare per un assetato J.J.! Che la nostra Reneesme
potrebbe pensare male di me!... Allora, andiamo a giocare? Mi prudono i
piedi, voglio battere John il prima possibile..! >, dice poi.
James mi fa un cenno di saluto alzando il capo, scendendo veloce dagli
spalti. Mi volto verso Jake, ancora stranamente immobile.
< Simpatici i tuoi nuovi amici... >, mi dice poi. Mi alzo
stampandogli un bacio sulla guancia, prendendogli una mano per guidarlo
verso il gruppetto dei ragazzi. ma lui sta fermo.
< Jake? >, lo chiamo preoccupata.
< Nessie...devo andare un attimo da sam..ti lascio la macchina
ele chiavi se hai bisogno, torno tra mezz'ora ok? >, mi dice di
fretta , lasciando la mia mano.
< jake..mi avevi promesso che saresti ri.. >, inizio io
ma le sue labbra mi impediscono di parlare.
< Scusa nessie..a dopo! >, mi dice in fretta,
allontanandosi per sparire nell'oscurità. Al riparo degli
alberi, si trasforma, percepisco il cambiamento nel rumore
nel ritmo die suoi passi.
Sempre al solita storia: prima mi trascinava in mille pomeriggi e
serate con i suoi amici, e per una volta che io volevo passare un
pò di tempo con lui e con i miei amici, ingora ogni promessa
e trova una scusa. sbuffo,lasciandomi cadere sugli spalti, accavallando
le gambe e poggiando la testa sulla mano.
< Il tuo cavaliere ti ha mollato..di nuovo? >, mi chiede
Bonnie.
< ogni volta che deve stare con i miei amici, c'è
sempre sam che lo chiama...mah.. >, sbotto di nuovo io, cercando
di concentrarmi sulla partita in corso. Ma sfortunatamente i ragazzi
stanno facendo una pausa, durante al quale John se la sta amabilmente
prendendo con un palo poco lontano. Forse è il caso di
concolarlo.
< Hey, Nessie..... >. Mi volto di scatto, credendo che
Jacob fosse già tonrato. Invece non era lui.
< Oh, ti prego James...chiamami Nes.. >,
imploro la figura di fronte a me. James si scompiglia con una
mano i capelli bagnati, poi si siede accanto a me, bevendo un sorso
dalla sua bottiglia.
< Beh, iJacob ha detto.. >, inizia lui.
< permetto solo a lui di chiamarmi così..siamo
cresciuti insieme ed è da quando sono nata quasi che mi
chiama così...ma nessun'altro può..e ti prego,
chiamami Nes... >, concludo.
< beh ok.. >, mi risponde ridendo. < hai un
bellissimo nome sai? Coem è venuto in mente ai tuoi?
>, mi chiede interessato.
< Beh, in realtà è venuto in mente a mia
madre..è anto dall'unione dei nomi delle mie.. >
< hey J.J. !! Allora, riconciamo? >, urla Clavin dal
campo.
< Fai giocare Matt! Mi prendo un pò di riposo!
>, gli urla James di rimando. Calvin alza il pollice e chiama un
ragazzo alto e grosso più o meno quanto mio zio Emmet. La
partita ricomincia.
< Ehm..non volevo distoglierti dal tuo gioco.. >, dico
abbassando lo sguardo. Lui scosta la schiena dal gradino
superiore dello spalto, si inclina in avanti e mi poggia una mano sul
ginocchio.
< Assolutamente... >, dice con voce dolce. Poi stacca la
mano e torna ad appoggiarsi con la schiena al gradino, passandosi
l'asciugamano asciutto sul viso. Poi torna a guardarmi, gli occhi blu
più grandi che mai. < ..continua... >, mi
sprona. Io faccio un sospiro.
< Stavo dicendo, nasce dai nomi delle mie due nonne:
Reneè, la mai nonna materna, ed Esme, la mia nonna
paterna...ed ecco fuori Reneesme.. >, dico poi schioccando le
dita. lui sorride.
< E se fossi stato un maschio? >, chiede poi.
< Sinceramente non lo so... >, dico poi ridendo. <
Posso farti una domanda? >, aggiungo poi, curiosa. C'era una
cosa che morivo dalla voglia di chiedergli.
< Certo! >, mi rispond eocn una risata cristallina.
< Perchè J.J.? >, dico arrossendo. era una
domanda stupida, ma dalla prima volta che me lo avevano presentato mi
frullava per la testa. lui scoppia a ridere, inclinando la testa
indietro e poggiandosi uan mano sul petto. poi la sua risata si spegne
e si ferma a guardare le mie guance, che sicuramente avevano raggiunto
ormai una sfumatura viola.
< James Joey Stevens.... >, dice poi lui semplicemente.
< La doppia J dei miei due nomi ha valso il soprannome...
>
< Stevens? Non è un cognome molto diffuso in
America... >, rifletto io. Men che meno a Forks, dove i cognomi
potevano contarsi sulla punta delle dita. Ancora una volta il suo
sorriso mi colpisce.
< Sei un'acuta osservatrice Nes...in effetti io non sono di
qui..sono nato a Londra, ma per quest'anno vivo qui con mio zio...e
devo dire che la differenz anon si nota per nulla: piove esattamente
come a Londra! >, conclude poi sorridendo.
Rido lasciandomi trasportare: questo ragazzo è dotato di un
carisma e una simpatica travolgenti. Spente le nostrer isate cala il
silenzio, durante il quale ne approfitto per osservarlo bene: i
lineamenti sono un ben calcolato equilibrio tra spigoli e curve, gli
occhi hanno un taglio largo, rotondo, e sono profondi come il mare in
tempesta: i capelli neri sembrano far da cornice alla perfezione che
sta sotto di loro, il colore scuoro mette in evidenza gli occhi e lo
splendore dei denti, bianchissimi. Per non parlare poi del corpo,
muscoloso quasi quanto quello di jake, ma pur sempre armonico e
proporzionato.
< Da quanto state insieme tu e Jacob? >, chiede
improvvisamente, strappandomi ai miei pensieri. Alzo la testa, tornando
a guardarlo. Sta sorridendo.
< Praticamente da una vita, posso quasi dire che mi ha vista
nascere! >, dico io. Quasi. praticamente mi ha quasi tirato
fuori! Ma non credo sia il caso di specificare.
< Sai, sei.....stranamente....bellissima... >, dice poi
abbassando il tono della voce. Se non fossi dotata del mio udito da
vampira avrei dovuto avvicinarmi per sentirlo. Sento le guance
avvampare e abbasso la testa. < Non fraintendere, non ho
intenzione di infastidire uan ragazza felicemente fidanzata.. >,
continua con particolare enfasi nello specificare "felicemente".
< Ma...ho notato...beh..sei strana: pelle chiarissima, capelli
lucenti, occhi profondi, voce melodiosa, una classe
innata....è strano trovare tutte queste caratteristiche in
una ragazza di oggi...e questo non fa che renderti bellissima..
>, conclude poggiandosi el mani sulle gambe.
< beh...grazie..sei la prima persona che me lo dice... >,
dico io imbarazzata.
< ...hai per caso fatto qualcosa agli occhi? rispetto a questa
mattina intendo..sono..più dorati, appena un pò..
>, nota. Deglutisco a fatica, possibile che si notasse
così tanto? Ero andata a caccia nel
pomeriggio, prima di andare a casa di Jake, ma non credevo che
si notasse così tanto. Jake non se ne era neppure accorto.
< Oh..ehm...no, forse sono soltanto le luci di qui.. >,
cerco di dire. Lui sembra convinto ad ogni modo, non riprende
l'argomento.
< Ah ok...è che osservo i tuoi occhi sempre con
particolare attenzione, anche durante le lezioni....e mi sembravano
diversi..comunque.. >, fa per continuare.
< Nessie? >. mi volto di scatto, incontrando gli occhi di
Jake. mi alzo andandogli incontro, menre James si alza.
< Beh, allora ti lascio Nes...ci vediamo domani a scuola..ciao
Jacob! >, sia ffretta a dire, allontanandosi.
Quando lo vedo allontanarsi, l'aura di buonumore che mi circondava va
via, sostituita nuovamente dall'irritazione che mi aveva colto quando
Jake se ne era andato lasciandomi sola.
< Era così urgente l'impegno con Sam? >, dico
più acida di quanto mi aspettassi. Lui arretra, colpito dal
mio tono velenoso.
< Ho interrotto qualcosa con il tuo nuovo amico? >,
sbotta furioso.
< Ti arrabbi anche? Mi hai mollata, come fai sempre, per
andartene da sam o da qualsiasi altra scusa che ti permettesse di stare
lontano dai miei amici! Io con i tuoi ci sto sempre! >, rispondo
io alzando il tono della voce. percepisco la rabbia crescere in lui,
inizia a fremere e mi auguro che sia in grado di controllarsi.
< Ma vedo che ti sei trovata qualcuno che ti faceva compagni!
Scusa s eho disturbato, visto che mi hai accolto in modo
così acido da quando se ne è andato! >,
dice strigendo i denti, cercando di controllarsi.
< continui a eludere la mai domanda Jake. portami a casa, per
favore. >, sbotto prendendo la borsa.
Odio al sua eccessiva gelosia, non lo sopporto: e non sopporto il fatto
che voglia tenermi segregata nel suo mondo soprannaturale. Io voglio
vivere una vita normale, dannazione! Non importa che adesso si sia
arrabbiato, stanotte penserà e domani amttina
avrà già dimenticato tutto, e tornerà
normale come s enulla fosse successo. Come ogni volta, dopo le nostre
numerose litigate. Mentre io me le ricordavo ancora una ad uan, ma
dovevo dimenticarle.In fondo lo amavo. Avremo dovuto passare tutta
l'eternità insieme. Come i miei genitori.
Chiudo la portiera con forza sedendomi sul freddo sedile, tratteendo un
brivido. E cerco di convincermi che è solo per il freddo.
La
storia inizia a farsi più interessante, ma non
preoccupatevi, Jake non uscirà di scena al momento!
Appuntamento al prossimo capitolo! Sele
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Capitolo 5 *** Port Angeles ***
Mamma mia non ci
credo che questa fan fiction sta riscuotendo questo successo! Un
graaaaziie a tutti color che continuano ad aggiungerla ai preferiti! E
poi:
Balenotta: ihihih E
J.J. diventerà presto ancora più carino..!
Però non mi morire, altrimenti non potrai leggerlo!
Sabry_Cullen: ok,
non posso permettere che tu muoia!!Presto, un'iniezione di fan
fiction...!Eccola ina rrivo! E grazie mille dei complimenti!
Razorbladekisses:
grazie mille del commento....presto vedremo la situazione evolversi..!!
beba94: ancora
grazie grazie grazie!
_Niki_: io e te
viaggiamo prorpio sulla stessa lunghezza d'onda, ci sta moooolto
simaptico J.J.!..beh, spero che ti piaceranno anche i prossimo capitolo!
E adesso andiamo
con il prossimo capitolooo!!
Capitolo 5:
Port Angeles
< Nessie sei tu?
>. la voce di mio padre. Chi dovrebbe essere?
Lancio la borsa nella mia camera e scendo le scale per entrare
in
soggiorno.
< Chi dovrebbe essere, i Volturi??? E non chiamarmi Nessie!!!
>,
urlo senza neanche rendermene conto. Poi vedo che in casa non siamo
soli, ma gli zii e i nonni sono in piedi a fissarmi. Spalanco la bocca,
conenedo a mai crisi isterica.
< Reneesme...è successo qualcosa? >. tipo di
mia madre
usare il nome intero. E chiedere se fosse successo qualcosa quando era
chiaro che poi qualcosa era successa.
< hai litigato con il cane? >. immancabile il commento
della carissima zia Rose. Sbuffo e crollo sul divano.
< Non abbiamo litigato..abbiamo solo discusso...è
tutto a
posto.. >, dico io. una frase che avevo ripetuto mille volte.
Ma alla fine tutto a posto non era.
< Tesoro...vai a dormire, è tardi...su, vengo a
spazzolarti i
capelli..>, dic emia amdre. spazzolarmi i capelli: era
un'abitudine
che avevamo preso da tanto: non riuscivo ad addormentarmi da bambina se
prima lei non mi spazzolava i lunghi capelli. da qualche anno avevamo
rinucniato all'abitudine, ma nei momenti di difficoltà non
esitavamo a riprenderla: ed era un modo carino per dire a mio padre di
togliersi momentaneamente dai piedi. alzo la testa e annuisco, andando
a dare un bacio a mio padre, già livido, la
mascella
contratta: se avessi potto leggergli nel pensiero,probabilmente vi
avrei visto i mille modi migliori per uccidere Jacob Blake. Di nuovo.
faccio scorrere le albbra sula sua guancia, la mai mano sulla sua
spalla, per tranquillizarlo.
< Buonanotte papà... >, gli bisbiglio
all'orecchio. <
buonanotte a tutti! >, dico poi con un gesto della mano, prima
di
salire le scale. Arrivo in camera e mi cambio in fretta, indossando il
pigiama e andandomi a sedere sul letto, nella solita posizione per la
spazzolata.
< Mamma..... >, bisbiglio, ma so che lei può
sentirmi. E'
il richiamo che ci scambiavamo semrpe, per dirle che ero pronta. E
infatti dopo pochi istanti compae sulla porta, elggiadra, i caplelei
castani lunghi sulla schiena. Mi sorride, prenendo la "nostra" spazzola
dal bagno e avvicinandosi a me, sedendosi sullo sgabellino che per anni
l'aveva vista accomodarsi per vegliarmi durante il sonno. mi volto
dandole le spalle, e le sue mani fredde accarezzano con dolcezza i miei
capelli.
< Cosa è successo, amore.....? >, mi chiede
dopo una pausa
di silenzio. lei è l'unica persona alla quale posso parlare
liberamente. forse, solo perchè lei l'ha ferito e potrebbe
aiutarmi a non fare lo stesso.
< Mi sono arrabbiata con Jake, mamma.. >. a volte mi
stupisco io
stessa di quanto riesca ancora ad essere bambina. < L'ho portato
a
una serata con i miei amici, ma alla prima occasione ne ha approfittato
per squagliarsela dicendo che sam aveva bisogno di lui..io passo sempre
il tempo con i suoi amici, ma solo perchè c'è
lui,
è un'occasione per stare con lui...e invece lui va sempre
via,
non gli importa nulla di stare con me...e oggi abbiamo litigato
perchè al suo ritorno stavo parlando con un amico e gli ho
risposto acida, ha cerduto di aver interrotto qualcosa, ma non
è
così.. >, dico tutto d'un fiato. Le mani di mia amdre
continuano a carezzarmi i cpapelli, a spazzolarmi, e la cosa mi rilassa.
< Jake è sempre stato molto testardo,
Nes...sempre...a causa
della sua tetsardaggine mi sono addirittura rotta una mano una
volta...ma in amore bisogno fare delle rinunce: tuo padre soffiva per
il mio profumo, e per lui io ho rinunciato alla mai vita umana...e
siamo felici...se tu lo ami, devi saper fare qualche rinucia, accettare
la sua testardagine e il suoc arattere..avete litigato altre volte no?
>, dice poi lei con voce dolce.
< Si, ma...l'indomani mattina lui dimentica tutto, come se non
fosse
successo nulla...mentre io ricordo benissimo tutto..vorrei soltanto che
per una volta, mi dicesse solo...scusa... >, mormoro io
abbassando
la testa. Mi amdre poggia la spazzola sul comodino, facendo scorrere le
mani lungo le mie spalle.
< Io non posso dirti nulla amore...ma...io e te siamo sempr
state
uniche e bravissime a sconvolgere le regole..non farti ingabbiare
dall'imprintig se è una cosa in cui non credi, ma se lo ami,
vivi felicemente la tua eternità con lui.. >, mi dice
dandomi
un leggero bacio sulla guancia. Faccio scorrere il mio copro sotto le
coperte, voltandomi a guardarla. Tendo una mano verso di lei,
posandogliela sul volto e chiudendo gli occhi con un sorriso.
< Anche io ti voglio bene, Reneesme... >, mormora
poggiandomi una mano sulla fronte.
poi si avvia verso la porta, chiudendosela alle spalle.
< Allora, l'hai più visto? >
< Chi? >
< come chi? James no?? >.
Mi lascio scappare un sospiro ridendo: Jenny non cambia mai.
< Jenny, abbiamo solo parlato..e io sto con jacob ok? Ricordi?
alto,
capelli lunghi, fisico muscoloso.. >, le mimo davanti agli occhi.
< E tu ricordi James? Alto, muscoli favoloso, capelli enri,
occhi
blu da svenimento..intendi? >, mi dice facendomi il verso.
Scuoto la
testa priva di speranza e mi lascio andare a una risata. No quel giorno
non l'avevo ancora visto, e non avevo intenzione di cercarlo: appena
un'ora e finalmente sarebbe finita la giornata, la lezione di storia mi
aspetta. Che entusiasmo che mi scorre nelle vene..si, più o
meno
nella stessa quantità dell'ironia!
< Ci vediamo all'uscita Jenny, ti porto a casa io! >, le
dico prendendo i libri dall'armadietto.
< studi con noi oggi? >, mi chiede. ma lo sa anche lei,
è una domanda retorica.
< Ehm.. >. esito un attimo. avrei dovuto vedermi con
jake, quel
pomeriggio. Ma ero stanca di farmi scivolre addosos ogni litigata, era
ora che chiedesse scusa. < Si, jen...a che ora? >. Lei
spalanca
la bocca.
< davvero?? O mio Dio non ci credo! allora andiamo subito dopo
scuola, poi andiamo a port angees a fare shopping, ceniamo
lì e
poi torni a casa ok? Perfetto, corro a dirlo a Bonnie! >, dice
entusiasta e scappa via senza darmi il tempo di rispondere. Ma ormai lo
conosco, la sua è una reazione normale. Chiudo l'armadietto
e lo
vedo: i suoi capelli neri hanno appena voltato l'angolo, sta venedno
nella mia direzione palrando a telefono. E in un attimo decido: prendo
velocemente la direzione opposta, puntando verso l'aula di storia. Non
sono pronta a vederlo...e il bello è che non so
perchè.
- No Jake, te l'ho già detto, studio con le mie amiche e poi
andiamo a port angeles...
- ma devi proprio? tuo padre che ha detto?
- Che è d'accordissimo!
- E figurarsi, mi odia! M anon puoi solo studiare e poi ceni con me?
- Non Jake, l'ho promesso alle ragazze...
- Dì la verità, sei ancora arrabbiata con me per
la
faccenda di ieri sera....è tutta colpa di quello zotico in
pantaloncini..
- Ciao Jake..ti chiamo quando sono a casa..
Stacco la chiamata: niente, non era in grado di assumersi le sue
responsabilità e chiedermi scusa. Vorrei tanto averlo vicino
e
sentire il calore del suo corpo contro il mio, ma se cedo adeso non
imparerà mai. Non ha imparato in sei anni, spero di farcela
in
una volta sola? provare non costa nulla.
< allora Nes...semrpe una rpessa quel tipo eh? >, mi
chiede
Bonnie, mandando giù un sorso di tè alla pesca.
faccio un
sopsiro e prendo il libro.
< Studiamo dai, o mio padre non mi permetterà
più di venire.. >
< ma perchè ha fatto così tante storie
quando gli hai
detto che saresti venuta a port angeles e saresti rimasta fino a cena?
>, mi chiede jenny. pensava ancora alla telefonata che avevo
avuto
con mio padre circa un'ora prima. Diciamo che dire che non l'ha presa
bene è un eufemismi. Ha urlato tanto forte che mio nonno
Carlisle è accorso da casa sua.
< Ehm..un pò di anni fa mia madre ha subito un
piccolo
incidente con die tipi poco raccomandabili a Port Angeles, ed era
andata anche lei con due amiche...se non ci fosse stato lui
chissà cosa sarebbe successo..e poi ve l'ho detto che
è
un tantino, eccessivamente, iperprotettivo no? >, rispondo io,
togliendo il tappo alla bic nera.
< Un tantino? Tra tuo padre e Jacob non so ancora come non vai
in giro sotto una teca di cristallo! E poi stare con Jacob per tutta la
vita..è palloso..devi fare altre esperienze! E poi se non ti
piacciono te lo riprendi! >, conclude Jenny con una risata.
ottima idea davvero al sua: Jake me lo avrebbe permesso. Pur di avermi
avrebbe sopportato anche un'eternità di scappatelle,
purchè alla fine tornassi sempre da lui. Ma ero io a non
volerle fare: primo perchè lo amavo,
secondo..perchè avevo paura che mi sarebbero potute piacere
anhe troppo e avrei fatto soffrire Jake, che già aveva
sofferto abbastanza nella vita.
< Jenny...studia!! >, la rimprovero ridendo. Forse
però...un pensierino....NO!
< Secondo me dovremo andare anche in quel negozio, prima di
cenare... >
< NO!! >. Io e Bonnie rispondiamo all'unisono alla debole
protesta di jenny: abbiao troppa fame. e per me non è
assolutamente una buona cosa, avedno due umane al mio fianco.
< Ok ok..era solo una propsta..non fate così...
>, dice poi ridendo, mentre parcheggia la macchina e tira il
freno a mano. Alzo la testa e riconosco quel locale: era lo stesso
doveva avevano cenato i miei genitori quella sera. D'altronde, era uno
die migliori di Port Angeles. Scendo dal sedile posteriore dell'auto,
chiudendomi la portiera alle spalle.
< Potevi parcheggiare più lontano, eh Jenny?
>, sbotta Bonnie chiaramente affamata e nervosa.
< Ci saranno si e no tre chilometri fino al locale! >.
< E dai Bonnie! Almeno al ritorno poi facciamo una passeggiata
e digeriamo...>, risponde Jenny divertita.
< te la do in testa la digestione! Cammina! >, le urla
Bonnie ridendo e fingendo di rincorrerla. io resto un attimo indietro,
ma accellero per raggiungerle. Meglio non sfidare di molto le
raccomandazioni di mio padre.
< Buonasera belle signorine... >, dice una voce estranea.
Porto in un attimo la mano alal borsa: io, figlia del predatore
piò pericoloso del mondo, mezza vampira, con una forza di
gran lunga maggiore di quella di un uomo..cammino con lo spray al
peperoncino nella borsa. Ok, è il colmo: mio padre sta
davvero diventando come mio nonna Charlie. E la cosa mi preoccupa non
poco. Mi volto di scatto, la mano dentro la borsa già
stretta intorno allo spray: ma voltandomi, mi trovo un viso a pochi
centimetri dal mio e arretro repentinamente, lasciando lo spray.
< James! >, dico con un sospiro di sollievo. lui sorride,
ancora abbastanza vicino al mio viso.
< Pensavi volessi aggredirti? >, chiede poi. Faccio un
sorriso ironico voltandomi verso le mei amiche, poco dietro di me, con
un sorriso ebete sul volto. Se scopro che sono state loro a farlo
venire qui, le uccido..anzi no, le azzanno! Ma James non è
solo, con lui ci sono Calvin, e altri tre ragazzi, di cui riconsoco
quello grosso della sera prima, Matt credo si chiami.
< Beh..noi stavamo andando a mettere qualcosa sotto i
denti..venite con noi? >, suggerisce Bonnie. James attende un
attimo, poi si volta verso Clavin che annuisce. torna a guardare Bonnie.
< Molto volentieri.. >, rispond elentamente. Le mie
amiche sorridono ebeti facendostrada: resto di nuovo indietro, e corro
a raggiungerle mentre varcano la soglia.
Ma prima di occupare un tavolo, dobbiamo fare un'importante sosta al
bagno.
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Capitolo 6 *** Una nuova compangnia ***
Altro capitolo
postato il prima possibile!! Prima però i soliti
ringraziamenti a chi ha messo al fan fiction nei preferiti (il numero
continua a salire!!XD) e poi anche e soprattutto mile grazie per i
commenti a:
Balenotta:
la prima a commentare..!XD Grazie milel per l'entusiasmo!!
altovoltaggio:
purtroppo il personaggio di Jake dopo Breaking Dawn non ho idea di come
sia, quindi ci metto un pò si fantasia....!!XD e trovo anche
un bel da fare al nostro nuovo personaggio!
Sabry_Cullen:
ihihih! A volte mi stupisco anche io delle cose che mi vengono fuori,
non so da dove le prendo!!XD Ancora grazie e gofditi quest'altro
capitolo!
_Niki_: grazie dei
complimenti! James compare sempre all'ultimo minuto...!ihih
oneofthegirls01:
grazie del commento! Chissà se Nes
scappaerà...!mah!XD
E finalmente mi
toglo di mezzo e vi lascio al capitolo 6, dandovi appuntamento
al prossimo!!
Capitolo
6: una nuova compagnia
<
Che-cosa-ci-fanno-loro-qui??
>, quasi urlo trascinandomi Jenny e Bonnie nel bagno. Jenny ha
sul
viso un chiaro sorriso colpevole, mentre Bonnie sembra innocente.
< Ehm....
>, inizia a dire Jenny, tormentandosi un ciuffetto di capelli
sulla nuca .
< Eeehmmm che
cosa, Jenny??? >,
insisto io, rossa dalla rabbia. odio essere presa in giro. Soprattutto
da un'umana poi! Odio già quando è mio zio Emmet
a
prendermi in giro, ma bene o male lui è un vampiro!
< Ehm..diciamo
che....quando ti ho portato qui non ero assolutamente
certa che venissero, però..diciamo che vengono qui ogni
givedì.. >, confessa lei. Mi lascio sfuggire un
sospiro.
< E oggi
è giovedì... >. la mia è
semplicemente uan constatazione. Dal tono abbastanza arrendevole.
<
Allora non sei arrabbiata con me? >, chiede Jenny
speranzosa. Le do una gomitata ridendo.
< Come potrei
essere arrabbiata
con te? Dai andiamo, ho una fame tremenda! >, le rispondo io
prendendole entrambe sotto braccio per raggiungeregli altri.
Sul momento non li
vediamo, ma riesco
a sentire le loro voci: occupano un tavolo all'angolo più
lontano dalla porta, circolare: sul tavolo erano già stati
adagiati un vaso di fiori e una bottiglia di coca. I ragazzi
stanno parlando, amabilmente, non si accorgono neanche che siamo uscite
dal bango e li stiamo raggiungendo. Ai due lati di Calvin ci sono due
posti vuoti: alla destra di uno dei posti vuoti sta seduto James, e
accanto a lui un altro psto vuoto, seguito poi dai tre ragazzi che non
conosco. In quel momento suona il mio cellulare, e mi fermo per
rispondere, mentre le mie amiche vanno a sedersi.
- Si?
- Nes, sono
papà...va tutto bene?
- Si papà,
non essere sempre preoccupato..
- Scusa,
è solo che la zia ti ha visto mettere mano al peperoncino
spray e..
- Papà, devi
smetterla di
farti prendere dal panico ogni volta che zia Alice ha una visione..e
poi credi davvero che se fosse il caso, mi difenderei con del
peperoncino? minimo gli rompo un braccio!
- Lo so
Nes...è solo che per
me è stato come rivivere un deja-vu..anche
tua madre si è
preoccupata molto....
- Scusa
papà..ti prometto che
non mi succederà nulla, abbiamo incontrato degli amici, in
tal
caso ci proteggeranno loro...Avete detto qualcosa a Jake?
- no, nes, non mi
è passato
neanche per il cervello l'idea di dirglielo..ho pensato prima a
te...comunque divertiti, non voglio opprimerti..e saluta le tue amiche
da parte nostra!
- Naturalmente
papà..ciao..
- Ti voglio bene, Nes..
- Anche io
papà...
Stacco la
chiamata con un sorriso.
iperpotettivo e paranoico, era pur sempre il mio dolce papà,
quello che prima mi ha odiato e che adesso mi ama alla follia.
REaggiungo il tavolo mettendo il cellulare in tasca e scopro con orrore
che il posto che le mie due migliori amiche, se così le
posso
chiamare, mi hanno lasciato è tra James e Matt, il tipo
enorme.
Mi riprometto di fargliela pagare alla prima occasione e tiro al sedia
per sedermi. James mi vede e si volta, alzandosi: mi fa sedere e mi
avvicina la sedia al tavolo, per poi tornare a sedersi accanto a me.
< grazie...
>, mormoro rossa come un peperone. Non ero abiutata a quelle
attenzioni. Lui mi sorride.
< Nes, abbiamo
ordinato giro pizza, va bene per te? >, mi chiede Calvin. Alzo
la testa a guardarlo, sorridendo.
< Si si, non
c'è problema...ho una fame!! >, dico io.
< Così
mi piacciono le
ragazze! Voi tre siete fenomenali! Guardandovi credevo che foste le
solite chic con la puzza sotto il naso e invece..siete una potenza!!
>, dice Calvin portando le braccia intorno alle spalle delle mie
amiche, che ridono divertite. Il chiasso segue a quell'afermazione: la
sala è affollata, per parlarci siamo costretti ad alzare al
voce
se ci troviamo a punti diametralmente opposti del tavolo.
< Sei sicura che
va bene? se vuoi
ti ordino qualche altra cosa.. >, mi chide James a bassa voce,
avvicinando le labbra al mio orecchio, convinto che nel chiasso non
potessi sentirlo. Ed effetivamente, s enon fossi una emza vampira, non
avrei potuto sentirlo.
< No no, grazie,
davvero..va bene
la pizza.. >, mi affretto a dire, vedendolo alzare le spalle,
distratto poi da una battuta di uno dei ragazzi. Chiudo gli occh
evitando di respirare: averlo tanto vicino, in quel momento di fame
incontrollabile, mi aveva storidito. aveva un profumo dolcissimo, la
saliva in bocca aumenta, immgino di affondare i denti nella sua carne e
assaporare il suo sangue. Ma che divaolo mi succede?' Concentro
l'attenzione sull'odore di pizza che riempie la sala, immaginado di
ingurgitare una bella pizza: ok, il momento critico è
passato.
Apro gli occhi fissando il tavoo, il suo profumo è sparito:
non
mi era mai capitata una cosa del genere. la parte violenta di me
rischia di prendere il sopravvento: d'ora in poi è meglio se
porto con me uno snack per i momenti come questo, non posso rischiare
di far dle male alle mie amiche. non sono velenosa, am potrei in ogni
caso ferirle..o addirittura berne il sangue e ucciderle. Ho un brivido:
in passato non mi era mai capitato semplicemente perchè
stavo
solo e soltanto con Jake, e il suo odore di lupo m i teneva alla larga.
Ma non mi era mai capitato neppure stando con le ragazze per notti
intere. C'è qualcosa che non va. Stringo freneticamente il
bordo
del tavolo, mentre arrivano le pizze.
< Nes..ti senti
male? >. la voce di James mi riscuote. Alzo la testa
soprridendogli.
< Solo un
capogiro, grazie...
>, rispondo io cercando di essere convincente. Lui si sporge
prendendo un pezzo di pizza e me lo porge.
< Tieni...
>, mi dice semplicemente.
< grazie..
>, rispondo a bassa
voce, mentre le guance tornano a infiammarsi. dfevo imparare a
controllare l'imbarazzo. Forse è solo una cosa genetica,
ereditata da mia madre. e quindi, inguaribile. Al tavolo cala il
silenzio, siamo tutti impegnati a mangiare: passa una buona mezz'ora
prima che i camerieri finiscono di portare le pizze, lasciandoci a
finire gli avanzi e a ordinare un bel dolce. Al tavolo il rumore si fa
di nuovo forte, forse anche più di prima, incrementato dal
vino
che aveva sciolto gli animi.
< Ehm....posso
farti una domanda? >, chiedo al'improvviso a James. Lui si
volta, il menu dei dolci in mano, e mi sorride.
< Dimmi...
>, mi risponde. Poi
avvicina il menu aperto a me, passando un braccio dietro el mie spalle
sullo schienale della sedia, senza però toccarmi. abbasso al
testa cercando qualcosa da ordinare.
<
Beh..è una domanda
stupida..ma...per esempio, io odio essere chiamata Nessie...ma tu
preferisci J.J. o James? >, dico tutto d'un fiato. Ok, seconda
domanda stupida nel giro di due gionri. Prima o poi mi
prenderà
per deficiente: sempre che non lo abbia già fatto. Sorride,
contemplando ancora il menu.
< Uhm.....al
contrario, è
una domanda intelligente...permette di evitare brutte figure...dagli
amici preferisco J.J....ma mi piace il suono della tua voce quando dici
James... >, dic epoi alzando la testa a guardarmi.
< ..è
un modo originale per
dirmi che posso chiamarti James? >, dico avvamopando di nuovo.
Devo
chiedere a mia madre se nel corso della vita avesse trovato un
modo per evitare questi spiacevoli inconvenienti. < Prendo
questo
qui... >, dico poi indicando un allettante gelato nocciola,
panna e
nutella.
James sorride, porgendo
il menu a Calvin.
< Il solio Calv..
>, gli dice a voce alta.
< e per lei?
>, chiede il ragazzo.
< anche..
>.
Calvin annuisce,
rivolgendosi al cameriere che stava prendendo le ordinazioni.
< Il
solito? Io credevo si
chiamasse..>, inizio io ma il sorriso che gli nasce
sulle labbra, bello come il sole, non mi fa continuare.
< vengo qui ogni
giovedì,
Nes...e puntualmente, ogni giovedì, prendo sempre quello...e
oggi l'hai scelto anche tu.. >, dice semplicemente.
< Ah ok...
>, rispondo io.
Restiamo un attimo in silenzio, mentre il cameriere porta il dolce al
tavolo e iniziamo a mangiare. Questa volta, al contrario di quanto
accaduto con le pizze, il rumore non cessa, anzi sembra crescere. o
forse appare così alle mie orecchie sensibili. La mia
attenzione
viene catturata dal mio cellulare poggiato sul tavolo. sta vibrando. Di
nuovo. e questa volta è Jake.
< Nes, ti sta
squillando il cellulare.. >, mi avvisa educatamente James.
< Si lo
so...grazie.. >, dico
io continuando imperterrita a mangiare il mio gelato. James mi guarda
strano, ma non dice nulla. Non volevo rispondere, per due semplici
motivi: uno, era ora che Jake imparasse a fare qualche sacrificio per
me e si prendesse un bello spavento: due, non avevo per nulla voglia di
staccarmi da quell'ambiente. In un attimo il cellulare smette di
squillare: sento un silenzio irreale. Alzo la testa: tutti mi stanno
fissando, e Jenny ha la bocca aperta. poggio il cucchiaino sul tavolo,
cercando di ricordare cosa avessi fatto per causar quella reazione, ma
Jenny fu tanto gentile da dirmelo.
< Tu...tu hai
appena...tu non hai
risposto al telefono a Jacob??? >, mi chiese con una nota di
entusiasmo. mi sentivo stranamente osservata.
< beh....si.
>, dico io semplicemente. non capisco il motivo di tale reazione.
<
Cioè..sono due anni che
ci io ci provo....e tu, ora lo fai????James ma che effetto le
fai?? >, aggiunge poi. Ok perfetto, adesso oltre ad arrossire,
cerco
anche un modo per sprofondare sottoterra il più in basso
possibile. Una risata si diffonde al tavolo, e sento chiaramente anche
quella del moro dagli occhi blui al mio fianco. Altra nota: farla
pagare doppiamente cara a Jenny: ergo, lasciarla a casa domani mattina.
< Tutto merito di
mai madre,
Jenny..abbiamo fatto un discorsetto ieri.. >, dico, cercando di
rialzare un pò la mia dignità: con scarsi
risultati, devo
aggiungere.
< Si si...un
applauso alla signora
Cullen....ma per favore! >, dice Calvin in tono ironico. Non so
perchè, ma inizio ad odiarlo profondamente.
Vorrei
sprofondare. e ancora una volta è colpa di Jake. Se non
avesse
chiamato, facendosi guidare dalla sua solità gelosia i
perprotezione, non sarebbe successo nulla. Ultimamente è
sempre
colpa sua, a dire la verità.
< Allora ci
vediamo domani a scuola ragazze... >
La serata è
finita, stiamo per
salire in macchina, accompangnati dalle lamentele di Bonnie che se la
prendeva con Jenny per aver parcheggiato troppo lontano.
< naturalmente...
>, si affretta a dire jenny, facendo gli occhi dolci a Calvin.
< Ah ragazze...ho
organizzato una
gita qui a Port Angeles per sabato...ci sarete? >, chiede ad un
tratto James. < Potete venire con il mio mezzo, ci siamo su solo
io
e Calvin e abbiamo posto...gli altri vengono con la loro auto...allora?
>.
< Io ci sono!
>, dic esubito Jenny,
< Io non posso
ragazzi, devo andare fuori città a trovare mia nonna..
>, risponde invece Bonnie, dispiaciuta.
< Nes? >,
mi chiede James.
< Ehm..io..
>. Sono nel panico.
< se vuoi
può venire anche
Jacob, visto che bonnie non viene c'è un posto libero..
>,
aggiunge James per convincermi.
Si, opttima dea.
Così mi
avrebbe di nuovo mollato inventandosi un'altra scusa, facendomi fare
un'altra figuraccia. ma non potevo lasciarlo a casa, da quando sono
nata passiamo ogni sabato insieme. Eppure, non sono pronta a rinunciare
alla possibilità di stare con gli amici.
< Ok, ci
sarò... >, dico
dopo un attimo di silenzio. Poi chiudo gli occhi. < Senza
Jacob..
>, aggiungo poi. Non so quando questa consapevolezza si era
fatta
strada nella mia mente, am ormai l'avevo detto.
Adesso, la parte
difficile era convincere Jake a lasciarmi andare..da sola.
< Che
cosa???? Ma dico, sei fuori??>
Era già
venerdì sera.
non ero riuscita a dire a Jake della mia gita dell'indomani fino ad
ora. L'avevo detto ai miei genitori che si erano mostrati
entusiasti, soprattutto mio padre. fose perchè avevo detto
che
jake non sarebbe venuto. Ma non l'avevo detto a lui. e la sua reazione
adesso era più che giustificata.
< I miei genitori
sono d'accordo,
Jake...hanno detto che..forse è meglio per la nostra
relazione
non stare sempre insieme, lasciarci un pò di spazio..e poi
tu ti
saresti annoiato, o mi avresti mollato come fai sempre con una scusa...
>, rispondo io, cercando di far valere le mie ragioni e di farlo
sentire in colpa. ma non riesco a far nè l'uno nè
l'altro.
< Che i Cullen
fossero d'accordo
non c'era dubbio!! ma Bells sta proprio uscendo di senno!! un giorno
intero a Port angeles, con tipi che nanche conosci!! e lo preferisci
allo star con me, nessie!! >, sbotta lui. Faccio un sospiro,
facendomi scivolare addosso quel "Nessie" che odio profondamente,
cercando di mantenere la calma.
< Per me la
discussione è
chiusa Jake. Non sei mio padre, e mio padre è perfettamente
d'accordo con me. Non sono una bambina, sono perfettamente in grado di
badare a me stessa...è la mia vita, e ho solo questa
possibilità per viverla. Mi diplomerò a giugno e
lasceremo la città, non andrò mai più
al liceo..e
non voglio perdermi nulla..punto. >, finisco decisa. Jake fa un
sospiro portandosi al testa tra le mani.
< Posso venire,
Nessie..ti
prometto che questa volta non ti abbandonerò,
resterò con
te fino alla fine a qualunque costo.. >, mi implora con la sua
faccia da cagnolino bastonato. La sua voce è arrendevole,
implorante, come se starmi lontano per 24 ore gli costasse la morte: o
qualcosa che gli si avvicinava molto. Ma questa volta non sono disposta
a
cedere, devo essere inflessibile. Non glia vevo ancora sentito chiedere
scusa, e se avessi ceduto ci saremmo trovati al solito punto: lui
avrebbe dimenticato tutto, tornando l'allegro Jake di sempre, e io mi
sarei morsa le mani. Mi alzo avicinandomi a lui, il mio
viso è a pochi centimetri dal suo.
< No Jake, non
questa volta....adesso, non voglio che tu venga... >, gli dico
decisa.
Lui alza la testa,
guardandomi con attenzione.
< Sei impazzita o
cosa?? >, sbotta innervosendosi.
< no, Jake, non
sono pazza...io sono sempre stata così..solo che tu non te
ne sei mai accorto... >.
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Capitolo 7 *** Il tuo profumo ***
Prima di
continuare, voglio fare una precisazione: voglio lavorare a questa fan
fiction in modo da dare la giusta
attenzione sia alla coppia Reneesme/Jake che a quella Reneesme/James.
Quindi ci saranno capitoli in cui prevarrà una coppia
piuttosto
che l'altra. Per far tutti contenti!XD
Adesso passiamo
ai ringraziamenti: siamo già arrivati a 30 preferiti!!Non ci
credo!
Balenotta: Nes tira
fuori le unghie, ogni tanto! Ma in questo capitolo le
ritirerà un bel pò!!XD
PrincessMarauders:
grazie mile dei colpimenti!!Sono felice che ti paiccia!
altovoltaggio:
questo capitolo presumo che ti piacerà, Jake
spiegherà addirittura a Reneesme cosa è per lui
l'imprintig..e ci focalizziamo un pò sulla
coppia..così non concentro l'attenzione solo su una coppia e
accontento le aspettative di tutti!!!XD
Razorbladekisses:
non preoccuparti assolutamente, anzi sono felice che tu abbia
commentato lo scorso capitolo! E adesso ti lascio al capitolo!
Naturalmente vi
do appuntamento al prossimo capitolo, augurandomi che recensirete in
tanti!kiss
Capitolo 7: Il tuo profumo
Non so come
ho fatto a farmi convincere: devo essere completamente
impazzita! Cedere, di mia spontanea volontà poi, a una
giornata
intera a Port Angeles! Si, devo aver inalato inavvertitamente un
pò di peperoncino del mio spray: o forse ho bevuto sangue da
un
cervo malato. In effetti, l'ultima volta che sono andata a caccia con
mio padre, ho catturato un cervo un pò scemo: mah....Oddio,
adesso parlo pure da sola..di cervi poi!! certo che se non si sbrigano!
Sono già le 9, sono fuori casa di Jenny e lei non fa che
ciarlare della sua emozione al pensiero di una giornata con clavin: lei
qualche cosa se la sarà fumata davvero!
< Nes? Nes, ma mi
ascolti? >, mi chiede dandomi uno scossone.
< si, Jenny, mi
stavi dicendo che magari potresti far finta di
prendere una storta così Calvin ti soccorre.. >,
ripeto
annoiata. Il bello nell'aver un cervello per metà vampiro
era
che potevo recepire la sua voce e concentrarmi su altro. Per esempio,
sulla ma discussione con Jake la sera prima: alla fine aveva messo il
muso, sapevo di averlo ferito, che la questione dell'imprintig rendeva
tutto più difficile, gli rendeva impossibile allontanarsi da
me.
Ma non è solo per l'imprinting: anche mia madre non
soportava
l'idea di separarsi da mio padre anche solo per un attimo, e per certo
lei non è mai stata un licantropo. E allora, cosa ho io di
sbagliato? io amo Jake, praticamente da una vita. Tanto che
questa mattina, quando mi ha chiamato, gli ho chiesto anche
scusa per come mi
ero comportata, gli ho promesso che mi sarei fatta perdonare. E lui
cosa mi ha detto? "Oh nessie, ma di cosa parli?". Non ce l'ho fatta
più: non può dimenticarsi così in
fretta delle
cose! posso capire quando mi fa arrabbiare lui, magari cerca di
sminuire, ma se fino al giorno prima si era arrabbiato come un
licantropo furioso, perchè l'indomani dimentica tutto?
Può essere comodo ogni tanto, certo, ma a me basterebbe solo
sapere che mi ama non per l'imprintig o cazzate simili, ma
perchè mi desidera! Non perchè è
destino! Vorrei
che mi amasse, che il nostro amore fosse come quello dei miei genitori:
vero, solido e forte. Non chiedo la luna.
< hey Nes? Non
sali? >. Una voce mi riporta all'ordine. non mi
ero accorta che davanti a me c'era ferma l'auto di James, un furgoncino
blu metallizzatto e Jenny era già a bordo. Ottimo modo per
iniziare la giornata! Farmi prendere per una perfetta
deficiente!
Stringo le mani dentro le tasche dellì'impermabile blu e
salgo
sul mezzo, sedendomi di fianco a Jenny.
< Buongiorno
bellezze! allora J. J., diamo gas? >, chiede Calvin entusiasta.
< Fatti una
camomilla Calv! Buongiorno ragazze..scusate il
ritardo...>, si scusa James. Alzo gli occhi e incontro i suoi
nello
specchietto agganciato al teto della amcchian: mi fa l'ochciolino e
rpeme con forza l'accelleratore, facendo sgommare il furgoncino che
abbandona la stradina del quartiere.
< Sei arrivata in
auto Nes? >, mi chiede james.
< No, l'ha
accompagnata suo padre....per quel che ho visto dietro ai
vestri dell'auto, nes, tuo padre è un figo da paura!
>, dice
Jenny anticipandomi.
< Jenny!!
>, dico tirandole una gomitata, scandalizzata.
< Che ho detto?
pe fare una bella stangona come te doveva pur essere
bello no? i capelli li hai presi da lui comunque.. >, dice
facendomi
sporfondare ulteriormente nella vergogna.
< Jenny...si, gli
somiglio contenta? sono la sua fotocopia, ho preso
da mia madre solo gli occhi! Adesso, dì qualche altra cosa
su
mio padre e ti butto giù dal mezzo in corsa! >,
sbotto
irritata.
< Hey, violenta
la ragazza eh? Ohi J.J. ma gli altri dove ci
aspettano? >, chiede poi Calvin, un treno in corsa tanto era il
suo
entusiasmo.
< All'incrocio
della statale..metti un pò di musica, Calv...mi devo
svegliare per bene.. >, dice James.
< Fermati in
questo bar e ti prendi un caffè! Non voglio
morire! >, sbotta Calvin, divertito. Io e Jenny ci lasciamo
andare a
una risata. E anche James, mentre accosta al primo bar, aprendo lo
sportello e chiudendo il giurotto intorno al collo.
< torno subito,
non mi demolire l'auto! >, raccomanda James
all'amico, alzando un sopracciglio. < Voi volete qualcosa
ragazze?
Jenny? Nes? >, chiede poi rivolgendosi a noi, abbassando la
testa
per guardarci. apro la bocca per rifiutare, ma Jenny è
più veloce di me.
< Nes, tu non hai
fatto colazione! Perchè non vai? >, mi
intima la mia amica, dandomi un pizzicotto sulla gamba. Sospiro:
nonostante non avessi per nulla fame, devo farla contenta, lasciarla
sola con Calvin.
< Si, hai
ragione..aspetta James, vengo con te... >, faccio io,
sporgendomi per scendere dal mezzo.
L'aria è
fredda, mi stringo la sciarpa intorno al collo,
camminando al fianco di James. Quando entriamo al bar, il
calore
dell'interno mi circonda completamente, facendomi sospirare. James
sorride, avvicinandosi al bancone.
< Cosa prendi?
>, mi chiede.
< uhm...una
cioccolata, grazie.. >, dico io, prendendo il
portafoglio. lui mi poggia una mano sul polso, scostandolo dalla tasca
dell'impermeabile.
< No....oggi sei
mia ospite, pago io...e non voglio sentire
obiezioni! >, aggiunge poi sorridendo, vedendomi aprire la
bocca.
< Un cappuccino e una cioccolata, per favore..
>, fa
rivolto al cameriere.
Ci sediamo sugli alti
sgabelli davanti al bancone e il cameriere ci
mette di fronte due tazze fumanti: ne prendo una stringendola tra le
mani coperte dai guanti. Poi la prendo con una mano, poggiando l'altra
sul bancone e lascio che il liquido dolce e caldo mi scenda
giù
per la gola, scaldandomi: c'è un attimo di silenzio. Poi
James
poggia una mano sulla mia, adagiata sul bancone. Alzo la testa di
scato, ma lui non la ritrae.
< Nes? >.
Mormora il mio nome piano.
< Mmmm? >,
dico io terrorizzata. Lui sta zitto per un attimo, misurando il
possibile peso delle sue parole. poi fa un sospiro.
< Non ti ho
ancora chiesto scusa... >, dice poi. lo guardo
inerrogativa: non capisco di cosa sta parlando. < Credo..di
averti
causato qualche problema l'altra sera al campo, con il tuo ragazzo,
Jacob..e mi dispiace.. >, dice serio. Lo guardo negli occhi:
davvero
si sta scusando per una cosa che non ha fatto? o forse la mia
cioccolata contiene qualche allucinogeno? All'improvviso scoppio a
ridere di gusto, incliando al testa indietro e la sua mano lascia la
mia: il calore della sua mano viene sostituito da una spiacevole
sensazione di freddo. Mi guarda come se fossi pazza, mentre con un dito
mi asciugo le lacrime nate dall'eccessivo ridere.
< Mi stai davvero
chiedendo scusa?? >, gli dico ridendo.
< Ho fatto
qualcosa di male? >, mi chiede interrogativo.
< Scusa,
è solo che.... >, inizio io. Poi mi fermo.
Alzando gli occhi l'ho trovato vicino. Troppo vicino. Il cuore ha un
balzo, il suo profumo mi annebbia di nuovo i sensi: bevo un altro sorso
di cioccolata, ma la sete non va via, cresce, ho bisogno di aria. Fisso
le sue labbra, dischiuse a pochi centimetri dalle mie: le fisso,
immaginandole per un attimo sulle mie....immaginando di morderle,
sentire il sangue sgorgare e bagnarmi la gola. NO!
Mi allontano di scatto,
a occhi sgranati.
< Io...Scusa
James....io..devo andare.....ci vediamo.. >,
sussurro abbassando lo sguardo. Afferro la borsa ed esco di
corsa
dal locale, ignorando le urla di Jenny che mi chiama
da dentro il
furgoncino. Un dolore lacerante mi squarcia il petto, sento le lacrime
premere agli angoli degli occhi e non capisco il perchè di
quella crisi
isterica. mi fermo solo quando sono abbastanza lontana dal locale, dal
furgone, dalla strada: mi appoggio a un muro, prendendo fiato e afferro
il telefono.
- Si?
- Jake! ti
prego vieni a prendermi! portami a casa!
- nessie! che succede?
Ti hanno fatto qualcosa?
- No...no...Jake...ho
bisogno di tornare a casa.ho bisogno di te.....ti prego....vieni a
prendermi....
- Sto arrivando! Non
muoverti!
Sento il tu-tu-tu
ripetitivo della chiamata interrotta nelle orecchie,
cerco di respirare normalmente. Avevo ceduto: ma non ce la facevo
più. Non posso vivere senza di lui.
< Nessie? quando
ti deciderai a dirmi cosa è successo? >
< portami a
casa...ti prego...dopo parliamo..abbiamo tutta la giornata.. >
Siamo in macchina,
stiamo procedendo verso casa Cullen. nel momento in
cui l'ho visto scendere dall'auto con il viso preoccupato, gli sono
corsa incontro, gli sono saltata al collo, nascondendo il viso sul suo
petto, con il respiro affanato. Ho eluso ogni domanda, chiedendogli
solo di portarmi a casa: e lui lo aveva fatto.
Parcheggia davanti casa
e scendo di corsa, salendo gli scalini ed
entrando in casa. la porta era aperta, probabilmente la zia alice aveva
già visto tutto.
<
PAPA'!!!!PAPA'!! >,urlo per tutta la casa. entro in
salotto, ho gli occhi gonfi, pieni di lacrime e cerco mio padre
ovunque. Stava seduto sul divano, lo vedo alzarsi e gli corro incontro,
gli salto al collo stringendolo forte: lui non fa domande, le sue
braccia mi stringono con forza, le sue labbra si poggiano sui miei
capelli mentre mi carezza la schiena cercando di calmarmi.
< Reneesme! Che
è successo? >. Mia madre sta scendendo le
scale, venedomi incontro preoccupata. Mi stacco da mio padre, il
respiro affannato.
< Nes...
>, mi dice passandomi una mano sul viso.
< sono un mostro
papà..un mostro..io...avevo il desiderio di
ucciderlo, di bere il suo sangue,a veva un profumo così
buono, era
così vicino...non è bastata neache la
cioccolata, lo
volevo e.. >, inizio a blaterare, ma mio padre mi
stringe dalle
braccia scuotendomi.
< chi Nes? chi
è? che è successo? >, cerca di capire.
< il ragazzo che
guidava..l'ho accompagnato in un bar, stavo bevendo
una cioccolata..stavamo parlando amabilmente, ridevamo...e poi...era un
pò più vicino del solito e...è
capitato anche
giovedì sera al locale, ma credevo fosse solo
perchè avevo
fame..oggi invece avevo il desiderio di bere il suo sangue...ho provato
a bere la cioccolata per calmare la fame, nonostante avessi fatto
colazione, ma non ha funzionato...ho avuto una crisi isterica, sono
scappata piangendo...papà.. >, mormoro. mio padre mi
attira a
sè: non so perchè in quel momento avessi bisogno
di lui,
ma c'era passato, con mia madre. E aveva resistito.
< non
è nulla, Nes..solo un incidente di percorso..tu sei
lucida, in grado di resistere..non devi preoccuparti tesoro...cosa vuoi
fare oggi, adesso che hai rovinato il tuo weekend? >,
mi chiede
poi sorridendo, cercando di distrarmi.
< Voglio stare
con Jake, papà... >, dico io sicura.
< Non..non voglio
che andiate a casa sua Nes, è troppo
lontano, sei fragile al momento, potresti aver bisogno di me..
>,
inizia a dire.
< ma
papà.. >, protesto io.
< aspetta
aspetta...fammi finire..preferirei che restiate a casa
nostra, io e la mamma staremo qui tutto il giorno ok?
>, mi dice poi a denti stretti. So quanto gli costino quelle
parole: doveva
esserci sicuramente lo zampino di mia madre.
< grazie
papà...ti voglio bene.. >, gli dico scoccandogli
un bacio sulla guancia. Poi esco dal salotto seguita da jake. ma lo
faccio fermare fuori dalla porta, ascoltando i rumori dall'altra parte
della porta. Mi piaceva molto spiare i miei genitori quando si
trovavano da soli, vedere quanto si amavano. Potevo solo sentire quello
che si dicevano però, e a volte parlavano tanto veloce che
non
riuscivo a percepire ogni parola.
< Sei preoccupato
Edward? >. La voce di mia madre.
< Non fino in
fondo...è strano, tutto qui...il fatto che
abbia avuto quella reazione, che non abbia saputo placare la
sete... >
< Vuoi parlarne
con Carlisle? >
< non ancora, non
è il caso...non è sicuramente nulla.. >
< secondo me
invece si.. >
< Bella...non
preoccuparti... >
< non
fraintendere edward..non sono preoccupata del fatto che possa
fare del male a quel ragazzo...mi preoccupa il fatto che il suo profumo
le faccia quest'effetto.. >
< Preoccupa anche
me....è..è come quando ero attratto dal tuo
profumo, Bella...e la cosa mi fa paura... >
<
Perchè? credo che io e te abbiamo pareri divergenti in
questo caso.. >
< Ho paura
che..non sia abbastanza forte da resistergli...tu a che pensi? >
< Un giorno te lo
dirò..abbiamo l'eternità davanti..c'è
tempo.. >
< Non ci credo
ancora che sei mia, mia e basta, per l'eternità.. >
< E io non ci
credo che finalmente posso vivere senza il rischio che tu possa
respingermi per dominare il tuo istinto... >
Avevo sentito
abbastanza: adesso stavo per sconfinare nella loro
intimità e non sarebbe stato bello.assolutamente. Stavano
paragonando me e James a loro stessi: ma non ci avvicinavamo nemmeno.
Io il ragazzo ce lo avevo. Ed era destino che lo amassi.
< A che pensi
Jake? >
Siamo seduto nel salotto
di casa mia, a guardare la tv, il cibo della
rosticceria sul baso tavolino. per tutta la giornata ho accuratamente
evitato di rispondere alle chiamate di Jenny, non ero pronta per
parlarle: e cosa avrei potuto dirle? jake è seduto sul
divano, i
piedi sul tavolino e con il telecomadno fa zapping tra i canali
satellitari: io sono poggiata al suo fianco, con un suo braccio che mi
stringe le spalle, guardando verso la tv. Ma da un pò era
troppo
silenzioso.
< tu mi ami,
Nessie? >, dice all'improvviso. Mi alzo di scatto,
mettendosi seduta davanti a lui, in modo da averlo davanti a me.
< ma che domande
sono Jake?!?! >, chiedo sconvolta. L'essere
fuggita da un ragazzo tropo vicino per passare la giornata con lui non
costituiva una prova d'amore sufficientemente grande?
< ...è
solo che...credo che tu non abbia capito appieno in
che modo ti amo.. >, inizia a dire con un sospiro, voltandosi a
guardarmi con attenzione. < Per te l'imprinting che
cos'è?
Dimmi la verità Nes, ti prego... >, dice con voce
dolce. non
so cosa dire, come cmportarmi in una situazione del genere.
< beh...io...io
non lo so Jake. Io sono convinta che l'amore vero
è quello dei miei genitori, quello che nasce con il
tempo..ma
per te l'imprintign è importante, siamo cresciuti insieme,
è destino che io e te stiamo insieme, siamo
predestinati..ma..mi
farebbe piacere che tu mi spiegassi cos'è veramente
l'imprinting, Jake.. >, gli dico convinta, sistemandomi sul
divano.
Lo vedo abbassare il volume della tv, concentrandosi interamente su di
me.
< quando sei
nata, io ero terribilmente e irrimediabilmente
innamorato di tua madre..o almeno così credevo...quando ho
creduto che tu l'avessi uccisa, avevo deciso di ucciderti, attaccare
Rosalie per farti a pezzi e vendicare la morte di tua madre..e poi ho
incrociato i tuoi occhi color del cioccolato. ed è stata la
fine. O meglio l'inizio. Ho avvertito qualcosa di caldo scorrermi nelle
vene, i sensi annebbiarsi e il mio desiderio di ucciderti sparire
completamente. quando mi sono ritrovato di nuovo lucido, ho capito cosa
era accaduto: non avrei sopportato che qualcuno ti facesse del male e
starti lontano era una tortura, volevo tenerti tra le braccia..dirlo a
tuo padre è stata la cosa più difficile
e pericolosa che
abbia mai fato nella mia vita, a ero motivato dalla convinzione che tu
fossi l'unica persona con la quale passare
l'eternità. non
è paragonabile al colpo di fulmine, Nessie: non ci si
avvicina
lontanamente, non è passione, desiderio. Soltanto amore.
Incondizionato. ho saputo per certo che tu fossi la mia unica
ragione di vita.. >. Fa una pausa, lasciandomi con il cuore
gonfio
di mille sensazioni e di una nuova consapevolezza. < Non
è qualcosa di astratto: io non posso fare a meno di amrti,
di averti vicina..perchè quando sie lontana vivo nell'ansia
costante che possa succederti qualcosa, che non potrò
più vedere i tuoi occhi scuri colmarsi di gioia quando vedi
tuo padre, di rabbia quando litighiamo, le tue guance diventare rosse
quando sei imbarazzata, la tua belle brillare lievemnte a contato con
il sole...>
< Jake..io..io ti
amo, da sempre..e non so perchè..forse
è davvero destino, ma non mi immagino nessuno al
tuo posto, non
ci riesco...è amore? >, gli chiedo confusa. lui mi
sorride,
portandomi una mano sul viso.
< se qualche
volta ti sembro iperprotettivo, pressante o
quant'altro..è solo perchè il resto
dell'eternità
senza di te non avrebbe senso..lo capisci questo? l'amore è
irrazionale, non c'è una spiegazione..se senti di amarmi,
allora
è così e basta... >, finisce lui
attirandomi a
sè. poggio la testa sul suo petto, concentrandomi sul
battito
del suo cuore e cingendogli la vita con le braccia.
< Forse hai
ragione tu... >, dico adagiando del tutto la testa
sul suo petto e lasciandomi cullare dal ritmo regolare del suo respiro.
non era il caso di rivelargli i timori dei miei genitori: erano
sicuramente infondati. Jake mi amava, e da quello che avevo capito, io
amavo lui. E con tutto il cuore, spero di aver capito bene.
|
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Capitolo 8 *** Il mio sangue ***
Eccoci con
un'ottavo capitolo! Sono sorpesa di vedere il numero dei preferiti
crescere, così come il numero delle recensioni!! Vogli
ringraziare tutti con un grosso bacio *me si agita mandando baci a
tutti* e ringraziamenti particolari a:
Razorbladekisses:
grazie mille dei complimenti! E ancora la nostra Nes non ha visto
nulla..!
Yum: grazie! per la
tua domanda, diciamo che gli avvenimenti mi vengono in mente tutti di
fila solo che
al momento di scriverli mi dilungo più del previsto e una
cosa
che immaginavo in un capitolo, ne riempie due...!XD e quindi poi la
voglia di scrivere cresce..!XD
Balenotta: ecco
subito subito un altro capitolooo!!
Sabry_Cullen: per
salvaguardare la tua salute, ho aggiornato prima possibile!!XD Non
posso permettere che ci lasci sul più bello!!
_Niki_ : ho dato un
pò più spazio a Jake, così capiamo un
pò anche la sua personalità!!grazie ancora dei
complimenti!
PrincessMarauders:
grazieeeeee!!!! Ho aggiornato il prima possibile!
oneofthegirls01:
grazie mille! beh la storia ritorna, ma adesso ci saranno dei
cambiamenti che la separeranno un pò da quella dei genitori
!!
E adesso,
appuntamento al prosismo capitolo e ancora grazie a tutti!!
Capitolo 8: Il mio sangue
Ok, Nes...ce
la puoi fare..respira profondamente, è soltanto un
lunedì come tanti. Magari non lo vedrai neanche James, e
nessuno
ti chiederà il perchè della tua fuga. Ok, varco
la
soglia, sono entrata! Raggiungo l'armadietto senza vedere nessuno: oggi
deve essere la mia giornata fortunata!
< Nes!!!
>. Jenny. No, decisamente oggi non è affatto la
mia giornata fortunata. Mi meto su un sorriso forato, sperando
che
non si ricordi nulla, ma è una speranza vana. mi ragginge
con il
fiato corto, accompagnata da Bonnie.
< Nes! Ma che hai
fatto? sei sparita per tutto il weekend, sabato
sei scappata via! >, mi dice preoccupata. Si, è
arrivato il
momento di iniziare la recita: e mai come in quel momento avevo
desiderato aver finito il liceo. Sempre sorridendo, cerco di mantenere
un tono distaccato.
< Oh,
sabato...scusa ma avevo litigato con Jake e..volevo farmi
perdonare..sai, il nostro è un amore molto...morboso...non
riesco a stargli lontano...e poi.. >, inizio a blaterare. Ma
Jenny
non mi ascolta già più, sio perde nel suo fiume
di parole.
< James
è tornato in macchina sconvolto, temeva di aver fatto
qualcosa di sbagliato..è stato stressato per tutto il
giorno..ci
ha fatto tornare a casa in anticipo, non faceva che chiedermi se ero
riuscita a rintracciarti..è arrivato a temere che fosse
successo
qualcosa... >.
< Scusa, non
volevo crearvi questi problemi......e con Calvin? >,
le dico improvvisamente. Non c'era modo migliore per distrarla che
farle raccontare qualcosa che moriva dalla voglia di dirti. Emergenza
rientrata: aspettando la prossima, posso stare tranquilla.
< Allora...dopo
che siete andati al bar siamo rimasti in macchina e
lui ha messo una bella canzone di quelle ch piaciono a me e mi ha fatto
andare sul sediel davanti con lui, per parlare..e poi.. >. il
suono
della campanella mi salva da quel fiume in piena. Almeno per il
momento.< Oh, ti racconto dopo, ho lezione di storia! Tu
cos'hai?
>
< Biologia..
>, rispondo sicura.
< Ci vediamo a
pranzo! Ciao Nes!! >, mi urla mentre sta
già scappando via. Un tornado la mia amica: ne facciamo di
progetti, sposarci, avere dei figli che andranno nella stessa scuola
che faremo giocare insieme, serate tra donne mentre i mariti a casa si
occuperanno dei bambini, da vecchie passare le serate a fare
l'uncinetto.. Ma io non posso permettermelo: per me non ci
sarà
nessun figlio, nessun matrimonio a Forks, nessuna vecchiaia a
fare
l'uncinetto. Io sarò per semrpe una diciottenne bellissima,
in
salute...e sola. Mi muovo verso l'aula di biologia chiudendomi
l'armadietto alle spalle: odio quella scuola, e odio tutto di fork in
quel momento. Vorrei andare via, mi pento di aver pregato mia madre di
restare qui fino al mio diploma: vorrei solo essere lontana, lontana
dagli umani e dalla loro vita felice. Entro in aula che il professor
Banner ha distribuito i campioncini che dobbiamo analizzare. Non riesco
a
capacitarmi dle fatto che i miei genitori avessero il mio stesso
professore di biologia. Che io, naturalmente, per seguire l'umore della
giornata, odio.
< Signorina
Cullen! ottimo voto nell'ultimo compito, ha la stessa
intelligenza di suo padre! >, mi dice con una punta di sarcasmo.
ha sempre odiato mio padre, lo riteneva una miaccia: d'altrone, con due
lauree in medicina, ne sapeva molto più di lui. Gli faccio
una
smorfia che probabilmente scambia per un sorriso e vado a sedermi al
mio posto, accanto a George, il secchione di turno perennemente
innamorato di me. Ed è scontato dire che odio anche lui,
oggi. A
volte mi stupisco della ristrettezza della mente umana: di fronte
all'ammirazione che circondava i miei genitori, nessuno aveva fatto
caso al fatto che all'età di 26 anni avessero
già
una figlia di diciotto. ma a me non importava granchè. In
quel
momento, l'unica cosa che importava era sezionare quella stupida rana.
Ed è scontato dire che sentimento provassi per lei.
C'è
un olezzo insopportabile di rana in putrefazione, se fossi come mio
padre probabilmente avrei smesso di respirare da un bel pezzo: e invece
no, ho ereditato da mia madre un cuore che ha bisogno di ossigeno.
Perfetto, sono arrivata al punto di odiarmi da sola. Non credo di poter
scendere più in fondo di così.
Quando la lezione
finisce è un sollievo, corro verso il mio armadietto per
riporre i libri e correre nel primo bango, pur di liberarmi di
quell'odore.
< Reneesme?
>. Stringo freneticamente la mano intorno all'anta
dell'armadietto: si, posso scendere èiù in fondo
di così. Mi volto, e la mia discesa ha inizio.
< James...
>, bisbiglio. le guance diventano tanto rosse che ci potrei
cuocere un uovo. E adesso che faccio? Lo guardo per un attimo negli
occhi, ma non reggo quelle distese blu che mi fissano imploranti.
< Io...volevo
chiederti scusa..credo di aver fatto qualcosa di sbagliato, sei fuggita
via così e.. >,inizia, torturando con un dito una
crepa nella vernice che riveste l'armadietto accanto al mio. Vorrei
dirgli che è tutta colpa mia, inventare una scusa qualunque
pur di sentire di nuovo la sua risata cristallina: ma forte come mai
arriva di nuovo il suo profumo, terribolmente dolce. E la gola si
taglia in due, arde come se l'aria che respiro fosse aria del deserto,
come se avessi bevuto un drink ad alta concentrazione alcolica. Mi gira
la testa, mi aggrappo all'armadietto cercando di calmarmi: ma quando
inspiro, un'altra folata mi penetra nelle narici, il cervello
si annebbia. Se gli saltassi addosso adesso non se ne accorgerebbe
nessuno, è l'ultima ora e sono andati tutti a casa: potrei
portarlo nel bosco vicino scuola, non lo troverebbero mai, nessuno l'ha
visto con me. E in ogni caso, nessuno dubiterebbe di me. Mi basterebbe
solo fargli gli occhioni dolci per...NO!!Sbarro gli occhi, boccheggio
in cerca d'aria, e respirare dalla bocca funziona: ho un attimo di
lucidità...e mi viene l'idea. Affondo i denti nelle mie
stesse labbra, il sangue iscorre toccandomi la gola che arde ancora
più forte, beandosi del sangue che scorre nelle mie stesse
vene. Non dico nulla, con un sonoro colpo sbatto l'anta dell'armadietto
e supero James, trattenendo il fiato. E poi corro, il sangue che scorre
dalla ferita nel labbro ancora copiosamente, e salgo in auto.
< Nessie!!!!!Che
hai fatto?!?! >.
La voce di mia zia rose
ha una vena più che leggermente isterica, ma non mi importa:
la supero entrando in casa, mi accorgo ch sto ancora perdendo sangue.
credo di essermi morsa il labbro con un pò più
foga del necessario. Fortunatamente Jake non c'è, sarebbe
morto alla vista del sangue! Mi auguro soprattutto che non ci sia
Jasper. Corro fino al salotto, dove trovo la mai famiglia immera in
mile attività: in particolare mia madre si sta
dedicando al suo nuovo passatempo della settimana, il cubo di Rubik,
mentre emmet e mio padre si sfidano a braccio di ferro. Non cresceranno
mai! Cerco Carlisle, ma non lo vedo: eppure oggi non era di
turno in ospedale, non a quest'ora almeno.
< Reneesme!!
>. Mia madre mi ha visto. Passo la lingua sul labbro per
pulirmi, ma la gola arde più forte, facendomi perdere
l'equilibrio.
<
Dov'è Carlisle? >, chiedo. La mia voce è
stranamente roca, assetata: e sono sicura che se i miei occhi non
fossero castani, in questo momento arderebbero di rosso cremisi.
Le mani di mia madre mki
cingono al vita, aiutandomi a sorregermi: so che non sta respirando, so
quanto le costa..e adesso lo capisco più che mai.
< Lo chiamo..
>. emmet si alza in fretta, mentre Rosalie mi viene incontro
passandosi le mani tra i capelli, isterica. tende spesso a farsi
prendere dal panico.
< Nes? Nes?
>. Ho gli occhi chiusi, così tanta sete che non mi
rendo neanche conto di chi sia stato a parlare. Una mano fredda si
poggia sulla mia fronte, probabilmente è mio padre.
< Sono qui
Reneesme..cosa è successo? Perdi sangue.. >.
Carlisle. Questa volta sono sicura, è lui. Mi prende per la
mano, facendomi sedere su una sedia, probabilmente quella vicino al
tavolo. Mi riprendo soltanto quando il forte odore del disinfettante mi
colpisce in pieno: non apro gli occhi, non ne ho la forza. Aspetto con
calma che mio nonno disinfetti al ferita, la copra con una
garza e qualcuno mi passi qualcosa da mangiare. Non so quanto tempo
sia passato, ma riesco a parlare solo dopo aver finito di
mangiare. Apro gli occhi e metto a fuoco le figure di 8 vampiri attorno
a me.
< Chi
è stato a farti del male, Reneesme? >, mi chiede
Carlisle. Nei suoi occhi leggo la preoccupazione di chi teme per il
proprio segreto, per al vita delle persone che ama: e io sono tra
queste. Faccio un sospiro profondo, stringendo le mani intorno al bordo
del tavolo.
< Sono stata
io...mi sono morsa il labbro... >.
< La tua pelle,
purchè in parte umana, è abbastanza forte da
reggere un morso qualunque, Reneesme...a meno che tu non lo abbia fatto
di proposito..e in questo caso credo che tu ci debba delle
spiegazioni.. >, continua lui, con la sua solita voce
tranquilla. Mio padre mi guarda preoccupato, so che sa già
tutto: ha già ampiamente letto i miei pensieri. Lo fisso
negli occhi: anche se parlo ad alta voce, il mio discorso è
rivolto esclusivamente a lui.
< Mi è
successo di nuovo...ho addirittura progettato un piano per ucciderlo,
come un animale...ho avuto paura, ho pensato che visto che la sete era
insopportabile..bevendo il mio sangue avrei potuto placarla...mi
è servito per distrarmi un attimo, per scappare....non
credevo di essermi fatta una ferita tanto profonda.. >,
concluido abbassando la testa.
< oh piccola
mia...! >. mia madre mi stringe fortisismo la testa contro il
suo petto freddo, dove un cuore non batte più ormai da anni.
E non ne ha mai sentito la mancanza.
< Davvero
un'otima idea, nes! Assaggiare il sangue prrpio nel momento in cui
avevi più sete! avresti potuto uccidere la rpiam persona che
ti passava a tiro! >, mi rimprovera mio padre alzando la voce,
con un ruggito. mia madre mi stringe più forte.
<
Edward!..è tua figlia! >. La voce di mia mdre
è tagliente come non l'ho mai sentita: sorpattutot
rivolgendosi a lui.
< Poteva metterci
tutti in pericolo! E' un'irresponsabile! Lo sanno tutti che non devi
bere dle sngue se hai sete!!! >. Il suo tono
è troppo alto, troppo rabbioso, mi fanno male le orecchie.
Sento già le lacrime csugli occhi: credevo che in mio padre
avrei trovato una fonte di conforto in quel momento, ma evidentemente
mi sbagliavo.
< La verit
à è che tu stai fingendo di volerle bene!!!!! in
realtà la odi per essere nata!! per aver reso necessaria la
mia trasformazione!!! Non glielo hai mai perdonato!!!! Non mi hai mai
voluto con te per l'eternità, se fosse stato per te non ci
saretsi neanche venuto a letto con me!!!!!! >. Il petto di mai
amdre vibra, il tonoc os alto che mi porto al mano alla testa,
stringendola con forza e piegandomi verso le ginocchia. Mi scappa un
singhiozzo, mentre le lacrime mi scorrono sul viso. Cala il
silenzio, i toni si abbassano.
< Come puoi dire
una cosa del genere? Io ti amo più della mia vita, e amo mia
figlia... >. Il tono di mio padre finalmente si èa
bbassato. ma non riesco a smettere di piangere, mentre mia madre torna
a ciongermi le spalle baciandomi la testa. < Scusami,
bella..so di non essere un mostro di espansività dei
sentimenti, am non puoi dubitare dle fatto che siate le cose
più importanti della mia vita...ho solo perso un attimo la
lucidità, ho avuto paura..se fosse successo qualcosa, i
Volturi non avrebbero perdonato ua seconda volta... >. Sento i
suoi passi avvicinarsi a me e le mani di mia madre lasciarmi, per
venire sostituite dalla presa decisamente più forte di mio
padre. Le sue mani si stringono sui miei polsi, aprendoli e
costringendomi ad alzare al testa, fissando gli occhi nei suoi.
< Scusami,
piccola mia.........cosa...cosa senti quando respiri quel profumo?
>, mi chiede, gli occhi dorati fissi nei miei.
< Sete..prima i
sensi si confondono, il cervello si offusca...e poi la gola arde, tanto
forte che sembra spaccarsi in due..e subito sento il sapore del sangue
come se fossi a caccia e avessi appena affondato i denti in un grosso
orso o in un cervo...ma nello stesso istante in cui la sete annebbia la
mente, mi lascio prendere dla panico, una sensazione di oppressione,
come se una bolla pesasse su di me e mi schiacciasse, mi rendo conto
che quello che ho davanti è un ragazoz e non un cervo, che
voi soffrireste..ma non sono lucida..le miea zioni sono dettate dal
puro panico... >. Mi rendo conto che sto ansimando, mio padre mi
stringe circondando il mio corpo con le braccia.
< Non gli farai
del male, Nes...non ti preoccupare...però devi promettermi
una cosa... >, aggiunge tenendomi per le spalle in modo da aver
il mio viso davanti al suo. Mi guarda in modo serio, poi espira
sonoramente: cosa dovrei promettere? Di non azzananrlo? non vederlo
più? Non andare più a scuola? qualunque cosa pur
di non provare più quel senso di panico. annuisco
impercettibilmente. < Non devi...per nessun
motivo..promettimelo.....non devi innamorarti di lui.... >.
Spalanco la bocca: davvero crede che possa innamorarmene? Non riesco a
stargli vicino più di un secondo senza avere una crisi
isterica e scappare via come un'esaurita..come potrei innamoramene? So
a cosa sta pensando: sta rivedendo in me se stesso, tutta la sua
storia. mi divincolo dalla sua presa.
< Io non sono
come te... >, gli dico soppesando le mie parole e il tono.
< Non lo metto in
dubbio..ma devi promettermelo Nes... >, insiste ancora. Mia
amdre fa un passo avanti, con un sorriso ironico sul volto.
< promettertelo
edward? Adesso potrebbe prometterlo, e poi? L'amore è
irrazionale, non può imporsi di non innamorarsene...tu te
l'eri promesso, e guarda qual'è stato il risultato...
>, dice a voce bassa. Mio padre si volta di scatto a
guardarla.
< Lei non
è come me, l'ha appena detto.. >
< lo so..ma non
chiederle di promettere...potrebbe essere costretta a non rispettare la
promessa.. >, conclude lei muovendosi verso suo marito. Mio
padre la guarda, poi alza le spalle. Ho bisogno di lasciare quella casa.
< chiamo Jake...
>, dico semplicemente. Non che qualcuno di loro avrebbe provato
a impedirmelo, ma era per informarli.
< Nes....puoi
gentilmente spiegarmi per quale motivo tua zia alice ha appena visto un
fattorino bussare alla porta di casa nostra con un mazzo di rose rosse
e una rosa bianca? >, dice improvvisamente mio padre.
< cosa????
>, sbotto io sorpresa. Che jake avesse deciso di farmi una
sorpresa? Ma per cosa?
Non passano
più di due minuti che bussano alla porta. Corro ad aprire e
mi trovo davanti un uomo sui 30 anni, una divisa a riche verticali
bianche e bli e un cappellino in testa, tra le mani un mazzo di rose
rosse con esattamente al centro una rosa bianca. Simbolo di scuse.
Cos'aveva combinato Jake per scusarsi? E me le aveva mandate Jake?
< Reneesme
cullen? >, chiede l'uomo. come se non lo sapesse: mi conoscono
tutti in questo buco di città. annuisco e mi porge le rose,
voltandosi poi per salire sul suo furgoncino delle consegne.
Mi chiudo la
porta alle spalle e afferro il biglietto.
|
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Capitolo 9 *** Una nuova settimana ***
Allooooooraaaaa!!
ragazze, mi fate
emozionare davvero...i vostri commenti sono bellissimi!!!
Sono la ragione che
mi spinge a scrivere!!Grazieeeee!!!!!
oneofthegirls01:
non
so neanche come mi è venuta la litigata in mente,
però mi
è usicita così, in un momento di sclero..e alla
fine
l'effetto è risultato bello!XD
Yum:
ti svelo un segreto...*me abbassa al voce e porta una mano vicino alla
bocca con un'espressione perfida*...l'ho fatto figo apposta,
così almeno regge il confronto con l'amore di Jake!XD
Razorbladekisses:
Bella ha tirato fuori i bei dentini che la trasformazione le ha doanto
e che usava solo per mangiare..XD
Sabry_Cullen:
anche questa del sangue mi è uscita in un attimo di
degenero...!!XD me è proprio malata..però si
prende
sempre cura di te..!!
_Niki_:
vedo che condividi i miei degeneri..!!XD Ogni tanto qualche litigata
coniugale ci sta pure, altrimenti l'eternità diventa
monotona...XD XD
Rakiy:
eeee una nuova arrivataaa!! Benvenuta tra nooooi!!E soprattutto, ti
dichiari automaticamente pronta a sopportare i miei degeneri
quotidaini..questa fan fiction è anta prorpio da uno di quei
degeneri, e sono motlo contenta che finalmente a qualcuno non vada
giù al coppia Nessie/Jake..almeno qualcuno fa il tifo per
James,
anche se siete un pò pochine..XD
Balenotta:
eeeeee queste roseeeeee...!!Chissà chi le
ha mandate..però sto iniziando a pensare di
diventare
troppo prevedibile..o forse siete voi che mi leggete nella mente??O.o
altovoltaggio:
un
riavvicinamento ci voleva....e naturalment eho un ble pò da
scirvere prima della fine. un bel finale ce l'ho già in
mente, e
posso dirvi sin da ora di non cerdere ce al penultimo capitolo la
storia sia finita, perchè c'è semrpe l'ultimo..ma
ancora
abbiamo mooolto tempo!
Ancora
mill graaaaazieeeee!!Spero di elgere ancora i vostri commenti!kiss
Capitolo 9: Una nuova settimana
Stringo quel
biglietto tra le mani. Se mi ricordo bene il significato
dei fiori, quella composizione è una richiesta di scuse. ma
chi
è che mi chiederebbe scusa? Oddio, vuoi vedere che Jake mi
ha
fatto le corna??? No, Nes, è impossibile...non lo farebbe
mai.
Allora Jenny ha rivelato qualche mio segreto a Calvin e adesso lo sa
tutta la scuola...!No, impossibile, oggi nessuno mi fissava strano. Mio
padre si scusa per non avermi comprato un'auto? Naaaaaa...
Apro il biglietto che
sono ancora appoggiata alla porta.
Se conosci il significato dei fiori probabilmente avrai già
capito. Se invece non lo conosci, beh, questa è una
richiesta di
scuse alla ragazza più dolce della scuola, che temo di aver
fatto arrabbiare. E adesso vorrei rimediare, visto che non vuole
più rivolgermi la parola. Spero domani di poter incontrare i
tuoi occhi anche solo per una volta: mi basterebbe per sapere che mi
hai perdonato.
James
James. Non
mi era passato minimamente per il cervello che oggi
devo essergli sembrata un'assatanata quando sono scappata via come una
furia. Perfetto, adesso crede che ce l'abbia con lui per un motivo che
neanche si spiega. E mi ha mandato dei fiori. Questo ragazzo mi fa
venire il mal di testa: dopo che gli ho irrimediabilmente rovinato un
vestito al ballo di Natale, dopo che l'ho mollato come un deficiente
quando gli avevo assicurato al mia presenza a una giornata a Port
Angeles, dopo che ero scappata via come una che non voelva
più
vederlo in tutta la vita....lui mi manda i fiori. Ma è
scemo???
< No,
è solo un gentiluomo.... >. La voce di mio padre
arriva dritta nell'ingresso. Entro in salotto poggiando l'enorme mazzo
di rose sul tavolo, lasciando che mai zia Rose lo contempli con uno
sguardo di rimprovero verso lo zio Emmet.
< Quando la
smetterai di sbirciarmi nella mente papà? >, chiedo
infastidita.
< Stavo solo
controllando che fossi ancora in grado di intendere e
volere...e tra parentesi, visto che ne stiamo parlando, non ti
chiederò mai scusa per non averti comprato un'auto..
>, si
affretta a precisare.
< Alla mamam ne
hai comprate due! >, controbatto io.
< tua madre
rischiava di farsi ammazzare solo se si affacciava alla
finestra, Nes...in questo ringrazio che tu nona bbia preso da lei..
>, dice lui tranquillamente. ok, quando fa così mi
viene
voglia di saltargli addosso mirando alla gola. Padre o non padre.
Potrei sempre dire che si tratta di mio fratello. Ma mia madre non me
lo perdonerebbe mai, meglio evitare. Certo Jake ne sarebbe felice.
<
E in ogni caso..ci ha già pensato tuo nonno...... >.
la sua
voce mi riporta alla realtà. Lo guardo sgranando gli occhi:
qualcuno lassù deve volermi proprio bene!
< Co..cosa?
>, dico senza fiato. Mia amdre mi guarda divertita, contagiando
ache mio padre.
< Vai a guardare
fuori Nes.. >, mi dice lui divertito.
Corro verso a porta
d'ingresso e la spalanco: davanti a me c'è
una bellissima auto, un'Honda Jazz indaco, nuova, lucente e
tremendamente bella. la guardo a bocca aperta, mentre dietro di me
sento il braccio di mio padre cingermi le spalle. Alzo la testa per
guardarlo e vedo che l'altro braccio è stretto intorno alla
vita
di mia madre, mentre il viso è inclinato verso di me, con il
suo
solito sorriso sghembo a illuminarlo.
< Tutta tua, il
regalo di Natale in ritardo di tuo nonno Charlie..e
non dire che non ti vuole bene... >, mi dice divertito
osservando la
mia espressione. Credo di essere caduta in stato catatonico.
< vado subito a
ringraziarlo..!! Non lo vedo da tanto! >, dico
entisiasta. In effetti, il mio nonnimo tanto umano mi manca. A lui
sicuramente non anca il mio ragazzo: da quando lo aveva visto
trasformato, stentava a stare tranquillo nella stessa stanza con lui.
< Il nonno oggi
non è a casa, Nes...potrai andarlo a
ringraziare domani..e mi ha detto di riferirti che quando andrai a
trovarlo vuole sapere come ti trovi a guidare queste macchina!
>, mi
dice mia madre indicando l'auto nuova fiammante e tendendomi le chiavi.
non me lo faccio ripetere due volte. Stringo forte in un abbraccio sia
lei che mio padre, per poi stampare a quest'ultimo un baci sulla
guancia: il nostro rapporto ormai iniziava ad avere qualcosa di
morboso. Corro verso la macchin,a aprendo lo sportello e infilando la
chiave. l'odore di nuovo mi colpisce le narici, mi mancherà
un
pò il profumo di mia madre dei sedili della Volvo. Se non
altro,
adesso non può obbligarmi a verniciare questa, se si
graffia!
Giro la chiave, sentendo il rombo del motore chiaro e forte: premo
sull'accelleratore, allontanadomi da casa.
Il bello di avere
un padre come il mio è che non ho bisogno di dire
quando torno. Mi basta solo pensarlo.
La macchina fila che
è una meraviglia, sono già furoi dal bochetto che
circonda la casa di famiglia. Accendo il riscaldamento e la radio: non
riesco a vivere nel silenzio, ho costantemente bisogno di un
sottofondo.E la musica è il migliore. "Ottimo modo per
iniziare un pomeriggio come tanti qui a Radio 203.15, al radio dei
vostri cuori nella vostra città preferita. Un saluto a tutti
dal vostro Dj Mike e naturalmente dai nuvoloni di Port Angeles, che non
ci abbandonano mai! Iniziamo la nostra ora in mia compagnia parlando
di.....amore! Cos'è per voi l'amore? naturalmente aspetto le
vostre e-mail, non vorrete che parli tutto da solo, eh? Ecco una bella
e-mail! Allora, leggiamola...A-ah, è Ashley che ci scrive e
ci dice: per me l'amore è irrazionale, è morboso,
è il bisogno costante dell'altra persona, è il
sacrificarsi in ogni caso senza che il sacrificio risulti
pesante...uhmm, ottimo Ashley! Ne leggiamo un'altra, ancora da una
ragazza, Martha! Vediamo cosa ci dice: l'amore? l'amore è
qualcosa che sia di provare, che senti dentro, non sono mai gli altri a
dirti che sie innamorata, devi essere tu a capirlo. nasce da dentro, ti
ritrovi a pensare costantemente a quella persona, senza sapere enanche
perchè, il cuore ti batte. E ti sembra di gran lunga
migliore di ogni altra persona tu abbia mai conosciuto. Grazie Martha,
davvero illuminante! Naturalmente, se qualche ragazza ha voglia di
innamorarsi, il numero dels ottoscritto è appeso nella
baheca della nostra radio! Adesso passiamo all'ultima e-mail prima di
lasciari a uan bella canzone! Quest'ultima è di Isabella,
dalla vicinissima Forks!".
Stringo le mani intorno al volante. Isabella?? Da Forks?? Possibile che
sia mai madre? "Leggiamo cosa ci dice Isabella: credo di
sapere cosa sia l'amore meglio di chiunque altro, perchè il
mio è stato semrpe un amore proibito che ha trovato riscatto
dopo mille peripezie..la tipica ragazzina imbranata e bruttina di cui
si innamora il figo della scuola..ma non tutto è come sembra
e foprse adesso quanlcuno starà ascoltando al radio e
avrà già capito di chi sto parlando. Sono passati
anni dal mio matrimonio e sono innamorata come allora...posso dire con
sicurezza che l'amore è indefinito, morboso, che ti lascia
sulal pelel mille brividi, che ti strazia il cuore a ogni litigio, che
ti fa sacrificare senza che te ne renda conto, che ti lascia
papgata, che ti fa salire su fino alle stelle, che ti fa sognare.
L'amore non è amicizia, non è riconoscenza verso
una persona che ti è stata vicina per anni e ti ha sempre
amato. Non è stare con il tuo migliore amico e credere di
essere felice...è stare con uan persona che ti rallegra il
cuore quando sorride, che ti uccide quando piange, che ti porta in alto
quadno ti accarezza. Questa mail non vuole ottenere nulla, ma spero che
in questo momento, una persona speciale la stia ascoltando. Ti voglio
bene piccola mia. Ma l'amicizia non è amore...molto bella
questa e-mail e chissà che la persona a cui è
indirizzata non sia in ascolto! Magari facci un cenno, potresti
rispondere con una mail anche tu! ma adesso passiamo a una bella
canzone di quelle che piacciono a me, Iris dei Goo Goo Dolls..un amore
impossibile, siamo anche in tema! ".
Sè mia madre. Mia amdre che non ha mai voluto dirmi nulla,
adesso mi parla tramite la radio. per dirmi cosa poi? Che l'amicizia
non è amore. Crede forse che io non ami Jake? Premo con
forza sull'accelleratore, le ruote sgommano sull'asfalto con una
leggera puzza di bruciato. Non mi importa, continuo a muovermi per le
strade cittadine, dovrei andare da Jake. La canzone che mi scorre nelle
orecchie mi aiuta a rilassarmi, sento l'irritazione scorremi sulla
pelle lentamente e giro il volante per voltare l'angolo: il campo da
basket del quatiere è occupato da ragazzi che tirano a
canestro. Ho un tuffo al cuore, mentre due occhi blu mi si proiettano
nelal mente. James. Faccio un respiro profondo mentre accosto: devo
solo ringraziarlo. Stai calma, Nes, respira: hai ringraziato milioni
persone nella tua vita. che sarà mai?
Scendo dalla macchian facendo scattare l'antifurto con un lettero Tic
dietro di me: varco la rete stringendomi nel cappotto e individuo le
figure che stanno giocando: Calvin, Matt e altri quattro raazzi che non
riconosco. Lui non c'è. Ok, nes, adesso puoi
scappare..cioè, allontanarti con discrezione, piano
piano..nel modo più veloce che conosci.
< Nes! Ciao! >. Calvin mi ha visto e si sta sbracciando
verso di me. Tanto vale cominciare la recita, iniziando con il
stamparmi un bel sorriso sul viso. Cammino avvicinandomi a lui, mentre
gli altri hanno smesso di giocare e mi fissano.
< Ciao Calvin! Sono passata per un saluto... >.
Tono indifferente. Non mi sembra il caso di far cenno alle rose.
< Perchè non resti? tra un pò viene
Jenny..e forse anche john, sempre che non se la faccia sotto..
>, aggiunge diverito. mi lascio andare a una risata, qesta volta
sincera. Se Jenny avesse deciso di mettersi con lui, avrebbe avuto
tutot il mio appoggio. Almeno lei sarebbe stat felice. una ttimo, am
anche io lo sono, no?
< Ehm...veramente stavo andando da Jacob...sono passata per
salutare..c'è James? >. ok, Nes, bravissima, tiralo
fuori con indifferenza, certo s eil cuore rallentasse e le guance non
diventassero viola, sarebbo molto d'aiuto. Clavin si lascia scappare un
sorriso, am torna presto a un tono normale.
< guarda, è andato una ttimo al bar dietro l'angolo a
prendere una bottiglia d'acqua...sarà di ritorno tra due
secondi, vuoi aspettare? >, mi chiede speranzoso.
< Si..mi siedo lì, voi giocate pure.. >, gli
dico avviandomi verso gli spalti. D'altronde, non avrei più
avuto opportunità di ringraziarlo se non lo avessi fatto
adesso. Non avevo avvisato Jake del mio arrivo, potevo permettermi di
tardare: magari lo chiamo adesso e loa vviso, non vorei che si
preoccupasse.
< Ciao... >.
Alzo la testa con tanta forza che il cellulare quais mi scappa di mano.
< Ciao James... >. Non riesco a dirlo più
forte di come ho fatto: sono rimasta abbagliata dalla freschezza diq
eugli ochc, dalllo splendore nel vedermi: in effetti, credeva c
el'avessi a morte con lui, vedermi lì' deve essere stato uno
shock! mi alzo fermandomi davanti a lui. < volevo...sono passata
per ringraziarti..e per dirtti che non sono mai stata arrabbiata con te
e mi dispiace che tu lo abbia pensato e abbia speso dei soldi
che.. >. Sempre la stessa storia: quando sono in
imbarazzo inizio a blaterare frasi sconnesse. ottimo, direi! James mi
porta le mai sulle spalle, abbassando la testa e fermandosi davanti al
mio viso, ridendo.
< hey hey hey! Calma! Dovrei essere io a chiederti scusa, e tu
ti innervosisci? >. Sospiro e le sue mani lasciano le
mie spalle.
< Scusa...è che è stata una sorpresa..il
fattorino e...ok, lasciamo stare...ti devo ancora i soldi della
lavanderia.. >. Altra ceritinata. ma di dove mi escono vorrei
sapere' posso sentire i miei neurono prendersi a calci a vicenda. E
naturalmente, James ride di nuovo.
< Dimenticatene ok? Figurati, è tornato pulitissimo
in lavatrice, stai calma...sono felice che....beh, mi ha fatto piacere
che tu sia venuta fin qui...resti un pò? Calvin ha detto che
adesso arriva Jenny... >, mi chiede con quegli occhi tanto blu
da sembrare irreali.
< ehmmm >. Non cedere, Nes, non cedere. devi andare da
Jake. < Chiamo Jacob per avvisarlo che faccio tardi... >.
Ho ceduto: io sono completamente cretina. Prendo il cellulare e con un
sorriso Jam,es si allontana, lasciandomi almia privacy. E in un attimo
sento l'urlo di sorpres di jenny: deve essere appena arrivata e deve
avermi visto. Quando dall'altra parte del telefono la chiamata
è aperta, non aspetto neanche che Jake dica pronto.
- Jake? Sono io..
- Jacob non c'è.
Mi fermo. Una voce di donna che riconosco essere quella di Leah. per
quale motivo ha il cellulare di jake?
- Oh..ok..
- per la cronaca, sono Leah..Jacob è con gli altri, mi ha
lasciato a prendermi cura di casa sua..non ci sarà per
qualche giorno, ha detto che ti chiama quando torna...
Altro colpo. Fuori per qualche giorno^? E per quale motivo non mi
avrebbe detto nulla?
- Va bene grazie..ciao..
Dall'altro alto al comunicazione i chiude di scatto. Molto educata
Leah, davvero. un mostro di educazione e simpatia!
< Amore mio!!!!! >. qualcosa, o meglio qualcuno che
profuma di pesca, mi salta addosso. jenny.
< Jen,. mi stai soffocando! >, le urlo con voce
strozzata.
< amore, prima che tu prend aimpegni, stasera pigiama party da
me!!e non voglio scuse, Jacob o non jacob!! >, precisa con tono
di minaccia. le sorrido e aprendo il flip del cellulare.
< Dammi il tempo di chiamare i miei.... >
La vedo correre esaltata per tutto il campo saltando poi su Calvin. Non
credo che questo vizio se lo toglierà mai di dosso.
- Nes?
- Ciao papà! ascolta stasera dormo da Jenny, più
tardi vengo a prendere il necessario. Dì alla zia Alice s
epuò prepararmi lei la borsa, mi fido del suo stile, ma non
far avvicinare asoslutamente mamma! E per quanto riguarda la mamma,
dille che deve smetterla di mandarmi messaggi subliminali tramite la
radio!
- Cosa?
- Lei capirà, papà!
- Voi due siete proprio strane! Oh, nes, ha chiamato Jacob dopo che te
ne sei andata..ha detto di avvisarti che starà via per tutta
la settimana con il branco, torna lunedì e non preoccuparti
della casa, ci pensa Leah..
- Si, lo so..un mostro di educazione leah..!
- E' successo qualcosa?
- no papà, no...ora vado, sono al campo da basket con Jenny
e alcuni compagni di scuola..
- C'è lui?
- andrà tutto bene, ci ho parlato e non ho neanche sentito
il profumo...tranquillo..a dopo!
- Stai attenta...ciao!
Chiudo il cellulare. Una settimana senza Jake. E non mi ha neanche
salutato prima di andarsene, avrà avuto fretta. Ma
stranamente, la cosa non mi strazia il cuore come mia madre ha detto
che dovrebbe. Io sono proprio strana.
< Ripetimi per quale motivo dovrei dirti di si, Jen? >
< Perchè altrimenti metto su i miei occhioni blu da
cerbiatto messo sotto da un'auto e ti corrompo! >
< Ho già fatto sufficientemente esercizio con quelli
di James! >
< Ma io non sono una donna Calv! >
Solita scaramuccia tra amici in una pausa del gioco. Sono seduta sgli
spalti, accanto a me c'è Calvin e nel gradino sotto di lui,
pogiata tra le sue gambe, c'è jenny: accanto a lei, James si
friziona i capelli con una mano, mentre gli altri quattro ragazzi
intorno a noi guardano divertiti la scena. la sera è
già scesa da un bel pò, dovrei andare a casa a
prendere le mie cose ma mi piace rimanere lì.
< Ok, J.J, hai ragione! Non guardarmi così Jen!...Ok
ok lo farò! contenta?? >, sbotta poi nascondendo una
risata tra i capelli di Jenny.
< Contentissima! Ohi io devo andare a casa, Bonnie
sarà da me tra poco! >, dice poi Jenny
alzandosi di scatto, scompigliandosi il caschetto scalato con una mano.
Calvin si alza dietro di lei.
< Devo andare anche io, mi concedo una bella doccia.. >
< ok Calv, andiamo.. >, dice James alzandosi.
< Amico, dovrò lasciarti a piedi questa volta...devo
sbrigare una cosa..tanto casa tua non è lontano no?
>, dice Clavin scusandosi con gli occhi.
< Calv, hai dimenticato che siete ufficialmente ospiti a casa
mia per la cena? >, interviene jenny. Non riesco a capire
perchè, ma mi sento stranamente in trappola. Come
se inorno a me qualcuno, tiopo Jenny e Clavin, avessero intessuto una
ragnatela della quale io ingoravo l'esistenza. E me ne
convino quando Jenny mi fissa in modo abbastanza eloquente. mi alzo,
sistemando i pantaloni con un colpo.
< Ti do un passaggio io James, ma prima devo passare da casa a
prendere la mia roba.. >, dico tutto d'un fiato,
prendendo el chiavi dalla tasca. Jeny esulta in silenzio, fino a quando
non la fulmino con lo sguardo.
< Grazie lo stesso Nes, ma posso andare anche a piedi, non
vorrei crearti problemi.. >, dice lui a voce bassa.
< nessun problema, devo inaugurare l'auto che mi ha regalato mio
nonno! Su, andiamo..Jenny, a casa tua tra quindici minuti al massimo!
>, dico poi iniziando a camminare. Sento i passi di James dietro
di me, un rumore regolare, leggero, accompangato dal suo
respiro. raggiungo al macchina facendo scattare l'antifurto: infilo le
chiavi, facendole girare e quando senti chiudere lo sportello al mio
fianco ingrano la marcia. La radio si acccende automaticamente, e il dj
che mi aveva accompagnato all'andata sta ancora parlando: non dico
nulla, preferisco lasciamri cullare dall voce forte che esce dagli
altoparlanti. "...quando
è folle.. Grazie anche a Johnatan per quetsa sua mail!
ancora su radio 203.15 a chiederci cosa è per voi l'amore!
Abbiamo davanti a noi ancora mezz'ora e come vi ho promesso prima della
pausa pubblicitaria, leggeremo una mail di risposta a quella di
isabella, da Forks! A rispondere è Jessica, da Seattle, che
dice: Bella! Non so a chi sia rivolta quella mail, ma sapere che sei
ancora felice mi riempie il cuore di gioia! chi l'avrebbe mai detto che
tu e cullen alal fine vi sareste sposati! però devo
ammetterlo, al tuo matrimonio eri bellissim, più bella di
me, e sai quanto mi costi scriverlo...hai perfettamente ragione,
l'amore non è amicizia..sono felice di trovarti bene, spero
presto di poterti rivedere, magari a una bella riunione! Una vecchia
amica per la nostra Isabella da Forks a quanto vedo! e proprio adesso
ne è arrivata un'altra, questa volta da Mike, che ci scrive
addirittura da Washington! Anche lui parla a Isabella: sono n vecchio
amico di Bella, anche io c'ero al suo matrimonio..e devo dire che non
ci fosse stato cullen, adesso magari saresti con me! mah, contenta tu!
Hai perfettamente ragione, l'amore è irrazionale, ma ogni
tanto ci vuole un pò la ragione per..". Non ce
la faccio più , stacco la mano dal volante e camio
stazione,. le note di una canzone anni ottanta riempiono l'abitacolo,
ma non mi importa.
< Erano amici dei tuoi? >. James fa quella domanda a voce
bassa, come se temesse di rompere un equilibrio.
< Come hai fatto a capirlo? >
< Se non ci fosse stato Cullen..non ci sono molti Cullen a
Forks, soprattutto sposati con una certa Isabella da Forks.. >,
risponde come se ofsse la cosa più normale dle mondo.
< Non ci avevo pensato...si, erano amici dei miei genitori, la
coppia più chiacchierata della scuola..e il matrimonio
più chiacchierato di forks...e adesso stai per ammirare casa
Cullen.. >, dico io ridendo, con un tono fintamente entusiata.
Chiunque a Forks avrebbe ucciso pur di torvarsi al suo posto: svolto
per immettermi nella stradina che mi avrebbe portato a casa.
< Immersa nel verde eh? >, mi chiede guardando il
paesaggio correre fuori dal finestrino.
< non hai ancora visto nulla.. >, aggiungo pigiando
sull'accelleratore.
In un attimo i fermo davanti casa, il cuore batte
all'impazzata. Inchiodo, mantenendo le mani sul volante.
< Wow! una reggia! >, dice meraviglaito osservando la
casa con attenzione.
< uhm, modestamente... >, dico battendo le palpebre
velocemente. Poi cala un silenzio carico di attesa.Dovrei invitarlo a entrare? E
come avrei spiegato il fatto di avere un nonno poco meno che trentenne?
<
Vai pure, ti aspetto qui.. >, mi dice, probabilmente cogliendo
il mio imbarazzo. Gli sorrido scendendo dalla macchina e salendo le
scale che mi portano a casa. Infilo le chiavi e apro la porta,
raggiungendo il salotto dove la mai famiglai mi fissa. negli occhi di
mio padre leggo il rimprovero.
< La mai borsa? >, chiedo con indifferenza.
< l'hai portato qui, nes... >, dice semplicemente mio
padre. Un righio gli nasce nel petto, ma mai madre gli poggia una mano
sul torace, fermandolo.
< So che hai ascoltato la mai voce alla radio... >. fa
uan pausa, probabilmente si aspetta una risposta, che le dica io amo
jake e cose del genere. una risposta che non arriva. < La borsa
è sul divano..ora và, il tuo amico ti
aspetta...stai attenta.. >, mi raccomanda con un sorriso. Si sta
facendo dei film, dei viaggi mentali, lo so: non posso permetterglielo.
prendo al borsa.
< Non ti ho risposto... >. lei mi sorride, come se avessi
appena detto la cosa più ovvia del mondo.
< Il tuo silenzio è la risposta che mi aspettavo...
>
< attenta, Nes...e mangia spesso.. >, mi raccomanda mio
padre.
< Sto bene papà..per tutto il pomeriggio il suo
profumo non mi ha dato minimamente fastidio...vengo domani dopo scuol,
ho con me tutto l'occorrente....ciao, vi voglio bene! Grazie per i
vestiti zia!! >, urlo mentre corro verso l'uscita
con la borsa a tracolla. Getto al borsa nel sediel posteriore,
poi apro la portiera per entrare in macchina, accomodandomi sul sedile,
euforica. James mi fissa divertito.
< hey, hai fumato qualcosa? >, mi chiede.
< assoltamente no..ma credo che questa sarà la
settimana più bella della mia vita!!! >
Poi premo sull'accelleratore e, alla velocità massima che il
mio buon senso mi concede, con i finestrini aperti, lascio che la
gelida aria di gennaio mi scompigli i capelli.
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Capitolo 10 *** Una litigata con papà ***
Passiamo ai
ringraziamenti..
Razorbladekisses:
mamma mia con tutte queste domande mi sembra davvero di aver scirtto un
triller...!XD presto tutti questi interrogativi verranno
chairiti...grazie del commento!!
_Niki_: grazie Niki!
sai quello che hai scritto è esattamente l'effetto che
volevo ottenere: lui che magari al ama e lei che invece ci
sta perhè ormai è la cosa giusta da fare
ed è una routine..e ci sono riuscitaaa!! Jenny e Calvin..non
stanno "ancora" insieme, ma prestissimo leggerai una grande
novità!
Yum: sono felcie che
ti piaccia così tanto da seguirla ogni giorno..!XD Beh, a
essere sinceri non so quanto sarà lunga, perchè
la scrivo a braccio, sul momento. Aveva anche progettato un finale che
adesso però non mi convince più
tanto....uhmm...posso assicurarti però che ancora ho un
pò da scrivere..XD
altovoltaggio: sono
felice che nonostante la piega della storia non sia tra le tue
preferite, continuerai a seguirla...!Vuol dire che allora riesco a
suscitare un pò di curiosità e qualcosa la so
fare..XD
PrincessMarauders:
mi fa molto piacere che la storia ti intrighi! spero che ti
piacerà anche il prossimo capitolo!
Rakiy: ihihihi!
James ha detto che passerà in settimana a ritirare
al targa e che è molto felice di aver vinto!Ti
manderà presto delle rose!!XD XD E in attesa di altri
sviluppi, ti lascio al prossimo capitolo dopo un enorme grazieee!!!
Ancora grazie a
tutti quelli che aggiungono la fan fictionai preferiti ancora adesso, e
anche semplicemente a chi ha la pazienza di elggere fino a qui!
Appuntamento alla
prossima!Un bacio, da Sele!
Capitolo 10: Una litigata con papà
<
JENNY CONSIDERATI MORTA!!! >
Bonnie si alza
inseguendo jenny per tutta la casa: che esagerazione.
Certo le aveva rovesciato addosso un secchio d'acqua ghiacciata, ma io
non avreimai reagito inseguendola...l'avrei messa direttamente al
rogo!!!
< Vai bonnie!!
>, urlo io seduta sul divano, masticando die pop-corn.
< Hey, sembri al
cinema. >
Mi volto verso la voce
che ha aprlato. James mi fissa divertito, la
faccia piena di nutella. jenny si era divertita molto a sporcare tutti
con le sue dita completamente piene di nutella.
< Tu
invece sembri appena uscito dal film che sto
guardando..al fabbrica di cioccolato..!! >, controbatto io,
soffocando uan risata. luia fferrai un tovaglioso e cerca invano di
pulirsi, am la cos anon gli riesce particolarmente bene.
< dai qui,
và.. >, dico afferrando il tovagliolo. Mi
sporgo verso di lui, la maglia larga che indosso per dormire
si alza, scoprendomi un pò le gambe, ma non me ne
curo,
sono ancora sufficientemente coperta. passo il sottile tovagliolo sul
suo viso, facendolo sussultare. La sua pelle è calda,
soprattutto in confronto alla mia, sempre troppo fredda: lo strato di
carta scorre sulla sua pelle, sugli zigomi, sul mento, lungo la
mascella, portando via le macchie. mi ritrovo ferma a fissarlo negli
occhi, le labbra dischiuse e la mano ancora incollata al suo zigomo. I
suoi occhi blu mi fissano curiosi, caldi, il suo fiato caldo che esce
dalle labbra appena dischiuse mi colpisce al viso.
< Nes,
c'è una ragazza al...oh, scusate! >. Mi allontano
velocement,e andando a fuoco. Quanto eravamo vicini? abbastanza
perchè qualcuno potesse formulare strani pensieri? Poggio il
tovagliolo sul duvano, fissando Bonnie che aveva abbassato lo sguardo.
< Chi
c'è? > chiedo ostentando indifferenza.
< Una ragazza al
telefono, ha detto di chiamarsi Rosalie... >,
dice interrogativa. mi alzo di scatto. Cosa vuole mia zia a quest'ora?
Raggiungo la cucina deserta con bonnie al mio fianco che fruga nel
frigorifero e afferro il telefono.
- Rose?
- Nes, sono la mamma...
- Oh, dimmi!
- Va tutto bene?
- Si, perchè?
- Nulla, nulla..ascolta,
il nonno voleva sapere se domani dopo scuola vai da lui..
- Si certo! non l'ho
ancora ringraziato! Digli che sarò
lì subit dopo scuola, non ci sono problemi! Ciao, un bacio
mam..ehm, cioè, un bacio a mamma e uno a papà!
- Non sei sola vero? un
bacio, piccola mia, divertiti..
Chiudo il telefono
trattenendo un sospiro di sollievo: stavo per farmi
scoprire. Mi volto indifferente verso Bonnie, afferrando con un dito un
pò di gelato dalla scodella che la mia amica aveva poggiato
sul
tavolo. Mi stava fissando con uno strano sorriso sul viso.
< Bonnie...hai di
nuovo mangiato la soia e hai l'allergia? >, l'apstrofo
scherzando.
< No, Nes...stavo
solo cercando di stimare quanto tempo sarebbe
passato prima che Mr. asso del basket avrebbe portato il viso in avanti
per baciarti! >, dice con leggerezza, scoppiano a ridere davanti
il
mio volto scandalizzato.
< devo ricordarti
che ho un ragazzo? >, sbotto io.
< E devo
icordarti che per tutta la settimana non c'è e che
nonostante ciò non ti sei addolorata per nulla? >.
Viva
Bonnie e la sua sincerità! < Tu non lo ami, Nes!
Ammettilo!
ormai il costro è solo affetto, di quello che nasce nelle
coppuie sposate da 50 anni che ormai stanno insieem più per
abitudine che per passione! e tu non lo hai mai amato! >,
continua.
< non
è vero!!! >, sbotot io. Ma la voc emi trema, non so
se per il nervosismo o perhè in fondo aveva ragione lei.
< e
poi..l'affetto è una bella cosa, la passione prima o poi
sarebbe
andata via in ogni caso e... >
< ragazze! jenny
vuole mettere il film! >. La testa di calvin
è spuntata dallo stipite della porta. Bonnie mi fissa un
attimo,
poi scuote la testa e mi supera, lasciandomi nella stanza sola a
portare il gelato.
Quando entro in sala,
gelato alla mano, il film non è ancora
iniziato: lo poggio sul tavolino e mi accoccolo in un angolo deld
ivano, accanto a Bonnie che mi guarda severa.
< Oh, nes, una
ragazza ha chiamato per te prima che arrivassi oggi e
ha lasciato un messaggio! >, mi dice all'improvviso Jenny. la
guardo
interrogativa: chi poteva essere? mia madre? < ha detto di
chamarsi
leah..e che a casa non ci sono asciugamani puliti..è un
codice o
i tuoi hanno deciso di adottare una figlia? >, mi chiede, pi i
passa
il telefono. Compongo il numero, con rabbia: quella casa è
il
mio territorio, e nessuno deve permettersi di toccarla. Sto prorpio
diventando pazza: sono gelosa della casa, invece che dle mio ragazzo. M
ain fodno io mi fido di lui.
- Si?
- Sorpesina Leah! ti
stai divertendo?
- Mancano gli
asciugamani..
- Jake ne tiene sempre
di riserva nel mobile in camera da letto di Billy..
- Grazie, ciao..
- Leah?
- che c'è?
- Attenta a dove metti
le mani..
- Naturalmente
sanguisuga..
Tu-tu-tu. Mi ha chiuso
in faccia. Di nuovo.Ok, ufficialmente, la odio. Batto il telefono sul
divano, sbuffando sonoramente.
< Nes? Qualcosa
che non va? >, mi chiede Jenny. fa per alzarsi,
epr portarmi a parlare in un'altra stanza, ma ormai è tardi
,
sto per esplodere.
< Oh, no, tutto a
posto!!A parte che il mio ragazzo è andato
via per chisasà dove e ha lasciato il cellulare a unache mi
odia, lasciandole anche la casa, anzichè lasciarla a me, per
il
resto cosa c'è che va male??????? >, scatto urlando.
tutti mi
stanno fissando.
< nes.. >,
jenny cerca di calmarmi. Sospiro, chiudendo gli occhi
e contando fino a dieci, cercando di distrarmi: è un trucco
che
mi ha insegnato mio padre e devo dire che funziona.
< Metti un film,
jenny..ti prego, fammi distrarre..e fa in modo che
non parli d'amore! Un bel massacro sarebbe più gradito!
>,
sbotto infastidita.
< Ehm..allora
ninete titanic...va bene...>, inizia a rovistare
tra i dvd con mani tremanti. odia vedermi arrabbiata, ma non riesco a
calmarmi.
< Sui massacri,
posso suggerirti, ultimatum alla terra, oppure
licantropia... >, suggerisce Calvin. Ho un tic involontario
sentendo
l'ultima parola..e scopio. Corro fuori di casa, senza prendere il
giubotto e mi allontano il più possibile per urlare in
silenzio.
mi fermo davanti un albero, imprecando: perchè me la
prendevo
tanto? Mi sentivo tradota, come se il mio migliore amico mi avesse
accoltellato ale spalle. Appunto, il mio migliore amico, non il mio
uomo. tutta quella sfuriata con Leah non aveva nulla a che fare, non me
ne importava nulla: mi ero innervosita dopo quel momento imbatazzante
con James. Perchè il cuore doveva accellerare
così?
perchè a me?? e se lo avesse fatto, se Bonnie non fosse
arrivata? Che avrei fatto? Sarei stata in grado di allontanarmi?
< Nes.. >.
Mi volto, trovandomi davanti Jenny. < Che succede?
>, mi chiede preoccupata. avanzo, lanciandomi tra le sue
braccia, ma
le mie lacrime le ho versate tutte.
< Io....oh,
Jen..avevo James così vicino, se..se mi avesse
baciato che avrei fatto? Sarei stata capace di respingerlo? O avrei
tradito Jacob? >, chiedo con voce strozzata. Jenny mi accarezza
i
capelli stringendomi.
< Se ti poni il
problema..evidentemente con Jake non è tutto
a posto, Nes... >. Mi stacco da lei con forza, mentre un'altra
lacrima mi solca il viso. lei non può capire, nesusno
può
capire: non sanno che non sono come loro, che nella mia vita nessuno
tranne Jake potrebbe innamorarsi di me e io sono destinata ad amare
solo lui. Sono una mezza vampira, una mezza unmana, tra quali delle due
razze potrei mai scegliere? e chi sceglierebbe mai me, dopo aver
scoperto la verità? io non posso crescere, nessun umano
passerebbe la sua vita con me. E nessun vampiro sarebbe abbastanza
folle da reggere quella minima percentuale di umanità chje
mi
contraddistingue. Nessuno, tranne Jake.
<
Perchè tutti credete che io non lo ami????? >,
sbotto. janny arretra, gli occhi fermi e decisi.
<
Perchè si vede, Nes! Lo guardi come guardi me o John! Come
se fosse il tuo migliore amico! Non lo ami! Capisco che siete cresciuti
insieme, che lui ti ami alla follia..ma non puoi prenderlo in giro per
sempre... >. il suo oconcetto di semrpe non coincide per nulla
con
il mio. < Devi lasciarlo, Nes..starà male, ma non
morirà di certo, cercherà di farsene una ragione
e si
innamorerà..forse addirittura più di quanto ami
te...
>. Mi sia vvicina di nuovo, prendendomi sotto braccio e
scortandomi
dentro, mentre con l'altra man cerco di asciugarmi le lacrime. No, jake
non potrebbe mai amare qualcun'altra come ama
me. Semplicemente
perchè non può. L'imprinting è
qualcosa che lo
vincola, che ingabbia anche me. Adesso capisco cosa vuol dire mia madre
quando mi dice che l'amore non è una gabbia, non
è una
trappola. Possibile che fossero bastati due ochcioni blu per mettere in
crisi il mio mondo tanto solido? Eppure, non è solo Jake a
essere legato a me dall'imprinting: io lo sono a lui dalla mia natura,
perchè nessuno, umano o vampiro, accetterebbe mai di essere
innamorato di me.
< Posso buttarla
giù dal mezzo in corsa? Ti prego, Nes, posso?? >
< No,
Bonnie..rischierei di rovinare la macchina nuova... >
<
Cioè, io vi dico che mi sono messa con Calvin..e voi mi
trattate così? Un pò di entusiasmo! >
< Jenny, eravamo
entuasiate la prima volta che ce lo hai detto! alla 257sima un
pò rompe i maroni!!!!! >.
Scoppio a ridere di
fronte all'esuberanza delle mie amiche. Stiamo
andando a scuola dopo la notte in compagnia e il malumore che mi aveva
colpito è andato via improvvisamente: forse
perchè il
sonno è talmente tanto che il cervello riesce a coordinare
una
cosa alla volta.
< alla faccia
della finezza, Bonnie! Nes, Nes parchegia
lì! >, urla Jenny dal sedile posteriore
indicando un
posto vuoto accanto di fiaco a una vecchia auto rossa dalla vernice
tutta scrostata.
< Andiamo!
>. Ok, adesso la situazione sta diventando
insostenibile. Non credo che reggerò a lungo gli
sbaciucchiameti
di jenny e Calvin! Nes, respira. Dovrei dar retta a mia zia rose quando
mi consiglia di darmi allo yoga! Attraversiamo l'ingresso arrivando ai
nostri armadietti.
<
Qual'è la prima ora? >, chiedo con uno sbadiglio.
< Uhm..io e Jenny
abbiamo spagnolo, tu storia.. >, dice Bonnie consultando
l'orario appeso sul suo armadietto.
< Uhm, perfetto!
un'ora soporifera! allora ci vediamo a seconda ora, con lo spagnolo?
>m chiedo chiudendo l'armadietto.
< a dopo,
amore...! >, mi dice jenny con un bacio sulla guancia,
prima di trascinare via Bonnie che mi lancia un bacio con la mano. Ora
di storia: decisamente uan delle mie preferite. Si, più o
meno
la amo quanto amo la compagnia di Leah. e ho detto tutto.
Ora di inglese. Un'altra
delle mie preferite. Si, subito dopo quella di
storia! Poggio svogliatamente i libri sul mio banco, accanto ad amy,
una delle cheer-leader della scuola. Ero l'unica che le si potesse
sedere accanto. perchè? Beh, lei è una
cheer-leader e
come tale disprezza tutte quelle che non lo sono. Naturalmente, escluse
io, jenny e Bonnie. Avrebbe tanto voluto averci nel suo gruppo, ma a
noi non era mai importato.e in qualità di ragazze
più popolari della scuola insieme alle cheer-leader
(potrà sembrarvi strano ma anche la desolata scuola di Forks
aveva
delle cheer-leaders!), non potevamo essere messe sotto da lei. per cui,
il nostro rapporto si riduceva a una reciproca sopportazione. Per
fortuna, non è ancora arrivata: spero che arrivi in ritardo,
con
la prf già in classe: questo mi risparmierebbe il dovere di
instaurare una cortese conversazione. Ma la prof sembra in ritardo.
Ottimo! Poggio il mento sulla mano, scarabocchiando distrattamente sul
libro di inglese.
< Buongiorno
wonder woman...! Massacreari qualcun'altro
nell'immediato futuro? >. Lo odio quando mi viene alle spalle!
davvero, lo odio!
< ah ah,
James..mooolto divertente! potrei decidere di massacrare te
per esempio...se non la smetti di arrivarmi alle spalle! >, gli
dico
voltandomi e mollandogli un pungo sul braccio muscoloso.
< Oh
oh! >, dice con una risata. < Potresti mettermi
paura, Nes! >
< Addirittura!
>, rispondo per le rime. Lui si lascia andare a
una risata, poi con un movimento della testa scosta il ciuffo di
capelli che gli cade sempre sugli occhi.
< Hai visto la
coppietta preferita della scuola? >, mi chiede poi, facendosi
serio.
< Non l'ho vista
ma mi è già venuto il diabete questa
mattina, evitami i particolari, ti prego... >, lo imploro
scherzosamente.
< Allora te li
risparmierò....ascolta...visto che hai tutta
la settimana da dedicarci, questo weekend sei disposta a venire con noi
in una piccola gita in montanga? >, mi chiede speranzoso. Ce la
posso fare. Si, il suo profumo non mi ha più creato
problemi, ce
la posso fare.
< Soltanto a una
condizione..tienimi lontana la coppietta felice! >, dico ridendo.
< La voglio
lontana anche io, tranquilla! Partiamo venerdì
dopo la scuola ok? E naturalmente sarai a casa domenica
pomeriggio....sei dei nostri? >
<
Assolutamente... >, dico i sicura, mentre la prof entra in aula.
< Ci vediamo,
Nes! >, mi dice James dandomi un buffetto sulla
guancia, per poi allontanarsi con uno sguardo di scuse alla
professoressa.
Ottima la prospettiva di
un weekend in montanga: spero solo che mio
apdre sia d'accordo. Per un attimo ho un birido e mi ritrovo a rivivere
quel momento in cui avevo avuto James così vicino.
Eppure, il suo
profumo non mi aveva causato problemi, non lo avevo proprio sentito.
Com'era possibile? Si, John ha proprio ragione: io sono davvero strana.
< E come vanno le
cose, Reneesme? >
< Tutto a posto
nonno, grazie...e volevo ringraziarti per la macchina.. è
bellissima... >
Sono a casa di mio nonno
charlie, stiamo seduto al tavolo della cucina,
con una cioccolata calda i mano. Lo guardo attentamente: i capelli sono
più bianchi, così come i baffi, l pancia un
pò
più grossa, am l'espressioen più dolce. Da quando
sua
figlia lo ha lasciato per sposarsi, è cambiato parecchio:
però resta sempre il burbero ed introverso charlie swan di
sempre.
< Se avessi
aspettato che te la comprasse tuo padre sarei morto! >, borbotta
guardandomi.
< beh, alla mamma
ne ha comprate due..e una di queste doveva essere
mia..ma mi ci vedi a camminare con quel carro blindato? >, dico
ridendo.
< A tua madre
piaceva... >, dice lui a voce bassa. A mamma
piacevano i finestrini oscurati dietro i quali nascondersi, penso io,
ma non mi sembra il caso di dirglielo, quindi mi limito ad annuire.
< e con Jacob, come va? >, mi chiede poi trattenendo il
fiato.
Non riusciva a capacitarsi del fatto che fossi cresciuta tanto in sette
anni, nè tantomeno dle fatto che Jake fosse semrpe il solito
diciassettene che ricordava, am preferiva non fare domande: si sarebbe
evitato varie sedute dallo psicanalista.
< Tutto come al
solito, nonno...sempre il vecchio Jacob.. >.
< tua madre mi ha
detto che stste insieme adesso.. >. Ecco,a veva toccato il punto
al quale voleva arrivare.
< Si,ormai da
molto tempo.. >, bisbiglio poco convinta.
< Non mi piace
Reneesme....era innamorato di tua madre, non mi
sembra il tipo giusto per te adesso... >. Come come? Lui che lo
aveva sempre adorato, adesso non..non me lo vuole accanto? Sgrano gli
occhi, ma lui sembra non notarlo. < E so che non piace neanche a
tuo
padre...ma non sono io a dover giudicare, se tu sei felice..e la
scuola? Va tutto bene? >, mi chiede cambiando rapidamente
argomento.
Cerco di mostrarmi indifferente.
< Mah, si,
è pur sempre una scuola come tante..ho due amiche
fantastiche! >, dico poi con entusiasmo.
< Oh, sono
contento..e..non hai conosciuto nessun ragazzo? >. ok,
mio nonno deve aver visto troppa tv oppure passato troppo tempo con Sue
Clearwater.
< Ehm..si, dei
ragazzi simpatici...giocano a basket... >
< Uhm,
interessante.. >
< nonno? Hai per
caso dell'attrezzatura da montagna? >, chiedo con calma.
<
perchè?? >, mi chiede sgranando gli occhi, stranito.
Ok,
non lo avevo ancora detto ai miei, ma sono sicura che diranno di si.
< Assolutamente
no!!!! >
La voce di mio padre
è un ringhio profondo nella nostra piccola
casa in mezzo al bosco. Ero tornata a casa con l'attrezzatura di mio
nonno, ma mio padre non si era mostrato per nulla entusiasta all'idea.
< Ma
papà.. >, protesto debolmente.
< edward,
ragiona...sei sempre stato il primo a incoraggiarla a vivere una vita
normale, a farsi degli amici, a dire che non è
pericolosa..perchè adesso glielo vuoi proibire? >,
interviene mia madre con tono conciliante. Mio padre la
guarda attentamente, soppesando le propie parole.
< Bella....lo so
che non è pericolosa, ma...l'hai visto anche tu come
è tornata a casa dopo essere stata con quel tipo per due
minuti...con un taglio sul labbro e una crisi di panico! Posso
lasciarla con lui addirittura per tutto il weekend? >
< Ma non mi ha
più dato fastidio per tutto oggi! Non gli farò
del male papà! Ti pregoooo..mi sento così sola
senza Jacob... >. Ok, sto iniziando a implorare e quando arrivo
a questo punto, di solito non è mai una buona cosa! MMio
padre mi fissa con uno sguardo di scuse, am non sono pronta a cedere.
< Lo so, Nes...ma
capisci anche me, sono tuo padre e ti voglio bene...non posso
permettere che ti succeda qualcosa..il discorso è chiuso,
ora va a dormire... >, mi dice voltandosi per non sostenere il
mio sguardo. Sento le lacrime pungere gli occhi, non ho mai voluto
così tanto una cosa in vita mia: sono disposta a tutto,
inizio a bombardarlo di pesnieri carichi di odio represso, rabbia,
rancore e lo vedo piegare impercettibilmente le spalle soto il loro
perso. ma non si volta, non incorcerebbe mai il mio sguardo,
perchè vedrebbe solo un pozzo senza fondo carico di odio.
< Smettila
Reneesme!!! >, mi urla contro mia madre. estende il suo scudo
fino a coprire suo marito, ma sa anche lei che è
inutile. Posso contrastare ogni scudo, e lo sapiiamo bene tutte e due.
ansimando, smetto del tutto di pensare: mio padre è
immobile, so di avergli fatto del male. Non si volta.
< Scusami
papà..non...non volevo... >, dico poi con voce appena
udibile.
<
Perchè ci tieni tanto ad andarci, Nes, eh? Deve esserci un
buon motivo, non lotteresti con così tanta forza solo per un
pò di compagnia!!! >, mi urla mio padre,
sempre dandomi le spalle. il suo tono non è duro,
solo deciso.
< Io....io mi
sento ingabbiata da una vita che non ho scelto, papà....sono
una mezza vampira che nessuno potrà mai amare s enon un
licantropo, un evento quasi soprannaturale quale l'imprinting mi ha
legata definitivamente e inesorabilmente a un ragazzo che sono
destinata ad amare, vivrò per l'eternità come una
diciottenne...per una volta, solo per una, volgio poter fare qualcosa
che ho scelto... >, mormoro. lo vedo voltarsi, piano, ma quando
incotro i suoi occhi leggo un tormento che probabilmente non sarebbe
mai andato via.
< Scusami,
reneesme..è tutta colpa mia..... >, dice poi,
lasciandomi a bocca aperta. stava chiedendo scusa a me?? < Se
solo non fossi stato tanto egoosta da volere tua madre tuta per me, lei
adesso sarebbe una bella umana con dei bei figli e un bel marito umano,
non mi avrebbe sposato, non le avrei mai fatto dle male tutto in una
notte....e non ti avrei condannata a questa vita che è
evidente che odi... >, conclude abbassando al testa. Gli corro
incontro pogiandolgi le mani sulle spalel e lui alza gli occhi.
< Ma che dici
papà?!?! Io non odio la mia vita, sono felicissika di essere
qui con voi!! Soltanto che...io problema è Jacob,
è arrivato troppo presto...credo che se avessia vuto un
pò di tempo pe abituarmi alll'idea tutto sarebbe andato
meglio..ma ormai è fatta, un giorno magari ci sposeremo
anche! ma adesso, voglio solo vivere come una normale adolescente...non
puoi fidarti di me? >, gli chiedo inchiodandolo con uno dei miei
sguardi super-dolci. Lo vedo sospirare e chiudere gli occhi un attimo.
< Sta attenta,
Nes, ti prego...e chiama spesso... >. Non capisco subito che
quello era un chiaro assenso. e quando l'impulso arriva al cervello, lo
abbraccio fortissimo, che s enon fosse stato un vampiro avrei potuto
incrinargli due o tre costole.
Avevo ottenuto quello
che desideravo, e mio padre aveva ragione: c'era un motivo per cui
avevo lottato così tanto, e sicuramente doveva essere la
voglia di fare una nuova esperienza. Non sapevo ancora che quel motivo
aveva invece un fisico atletico e due grandi occhioni blu.
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Capitolo 11 *** Jake ***
Eccomi qui!!Questo
è solo un capitolo di transizione, vado di fretta! la parte
bella arriverà nel prossimo capitolo, che spero di postare
oggi stesso! Non posso ringraziare tutti personalmente, ma nel prossimo
capitolo recupererò! Un bacio e ancora grazie a tutti!!!!
Capitolo 11: Jake
Fa freddo. Terribilmente
freddo. Non dovrei essere, qui, non adesso
almeno: sono fuori casa, sono le 5 del pomeriggio di venerdì
e
aspetto che James e il suo furgoncino vengano a prendermi.
Perchè sono fuori? Perchè dentro casa
c'è
un'allegra combriccola di otto vampiri la cui età media
è
ventanni e tra i quali ci sono i miei genitori e mio nonno. E non mi
sembra assolutament eil caso di presentarli a james: avrebbe potuto
avere un grave shock..e a noi serviva per guidare! Senza contare che,
anche nel caso in cui avessero mostrato e loro reali età,
non
glieli avrei presenati in ogni caso: cosa a vrei dovuto dirgli? guarda
quelli che pomiciano come ragazzini sono i miei nonni paterni, la pazza
che s ela predno con il cubo di rubik è mia madre, quello
che
passa al vita a suonare il pianoforte scartavetrando i maroni a tutti
è mio padre, il biondo con il viso da assetato di coca coa
è mio zio con la brunetta con lo sguardo perso nel vuoto,
sai
legge il futuro, poi quella specie di incrocio tra un grizzly e un
gigante è il mio zione preferito che potrebbe romperti il
cranio
con due dita e quella a cavalcioni su di lui mezza nuda è al
mai
cara zia rose! una famiglia davvero invidiabile!! decisamente, meglio
evitare. Parlando da sola come una deficiente, oggi noto che la mia
ironia è particolarmente spiccata: e la cosa mi preoccupa.
Per
fortuna in quel momento, il furgoncino blu si ferma davanti casa mia:
prendo al roba con el mani, fingendomi affaticata. Sarebbe apparso
leggermente strano che una giovane esile e minuta sollevasse 30 kili di
roba senza nessuno sforzo. decisamente strano. Mi trascino con la roba
giù dagli scalini, ma James, infagottato in un giubottone
nero,
mi viene incontro velocemente, tendendo le mani: quando mi raggiunge,
mi toglie di mano tutta la roba.
< Dai a me, Nes, che è pesante..! >, mi dice
battendo i denti.
< Oh, è arrivato Hulk! E poi trema come una fogli per
un pò di freddo! >, controbatto io ridendo.
< Un uomo non lascia mai fare queste cose a una donna..
>, mi
dice guidandomi verso il furgoncino. E' arrivato il grande gentiluomo:
jacob me lo permetteva, eccome! D'altronde, è a conoscenza
della
mia forza, sarebbe stato inutile da parte dua portarmi el cose se
potevo farlo meglio io.
< E se la donna fosse perfettamente in grado? >, chiedo
mentre siamo già arrivati al mezzo.
< Non ha importanza, è una questione di galateo...e
in ogni
caso, questa roba pesa molto più di te! >, mi dice
sollevando
la roba e chiudendo lo sportello del bagagliaio. Poi batte le mani
coperte dai guanti, guidandomi verso io lato del passeggero del
furgoncino. Mi pare lo sportello e mi fa cenno di salire.
< Signorina, prego... >. Salgo e mi chiud elo sportello
accanto a me, per poi salire dall'altro alto e mettere in moto.
< Ti ho fatto mettere davanti, volevo lasciare la famigliola
felcie
qui dietro.. >, dice indicando il sedile poseriore, dove jenny e
Clavin si stavano dando da fare.
< Ehm ehm!! >, tossichio sonoramente. < ciao
jenny! ciao Calv!! >, dico a voce alta.
< ciao Nes! >, dicono contemporaneamente, prima di
reimmergersi
nel loro "passatempo". Mi inclino in avanti, battendo più
volte
la testa contro il cruscotto. James ridacchia e con un dito accende la
radio, alzando il volume per coprire i bisbigli della coppietta nel
sedile posteriore.
< chi verrà, oltre noi? >, chiedo poi,
toglienodmi il giubotto e premendo le mani contro il
riscaldamento.
< Matt, John, Bonnie, Georgia, Lisa, Carl, Mike, Tom e Harry..
>,. elenca picchiettando el dita sul volante, fermi a un
semaforo.
< e quante altre copiettine dle genere dovrò
sorbirmi? >,
chiedo implorante. Jame sscoppia in una risata cristallina, poi preme
sull'accelleratore, immettendosi nella'utostrada.
< Soltanto Harry e Georgia, ma stanno insieme ad aun bel
pò,
non somigliano per nulla ai due sturalavandini qui dietro! >,
dice
lazando al voce e sorbendosi un grugnito di calvin. < Comunque,
saremo a destinazione per le 11 di stasera, durante il traitto ceniamo
a un autogrill ed è lì che ci incontreremo con
gli
altri...abbiamo preso una baita, tutta per noi, quindi staremo
tranquilli... >. mi informa con perizia, coem s egli avessi
chiesto
informazioni: a me importava soltanto essere lontana da casa con loro,
il resto non contava. A un tratto mi squilla il cellulare.
< ottimo, mio padre sta già dando di matto...scusa..
>, dico prendendo il telefono e strappandogli un sorriso.
- Si?
- nessie?
- Jake?????
Non posso crederci! jake!
- Nessie, sono passato da casa tua ma tuo padre mi ha detto una cosa
assurda, che sei in viaggio con degli amici per la montanga e torni
domencia..figurati..allora, sei da jenny o da Bonnie che vengo a
prenderti?
Se mia vesse detto quelle cose un'altra volta probabilmente gli avrei
timidamente detto che in realtà ero davvero in viaggio, lo
avrei
tranquillizzato e magari alal fien avrei anche ceduto e sarei tornata
indietro: ma in quel momnto, con in sottofono la radio della macchina e
al voce di james che canticchiava per distrarsi, la rabbia mi monta
dentro come un fiume in piena.
- Vieni a predermi?????Jake, DOVE CAZZO SEI STATO?!?! MI HAI MOLLATO
IMPROVVISAMENTE, MI TROVO A CASA TUA, LEAH CHE MI DICE CHE TUTTO VA
BENE, CHE TORNI A FINESETTIMANA E NON SI SA PERCHE', NEANCHE MI
SALUTI..E ADESSO MI DICE DOVE SEI COME SE NIENTE FOSSE?????
Ok, fors eho alzato un pò tropo la voce. ma a james non da
fastidio, visto che con un sorrisino compiaciuto gira la manopola del
volume per permettemri di alzare ulteriormente la voce.
- Nessie, am che ti prende?
Mi sta facendo sclerare. si, se fosse qua lo avrei già morso!
- Dove sei stato Jake? dimmelo!
- cos'è, un attacco di gelosia?
- DIMMI DOVE CAZZO SEI STATO!!!!!
- Sono dovuto andare con il branco..
- E per quale motivo Leah non è venuta?
Sono pungente, lo so.
- Ehm....era una cosa tra uomini...sam non voleva che venisse..
- E cosa sarà di tanto grave, ppi..! Siete andati a
puttane?!?!?!
- nessie! Cosa sono questi termini!
-Non mi hai ancora detto dove sei stato..
- dove sei?
- In macchina..
- come in macchina??
- in amcchina...
James sta davvero ridendo adesso, il sorriso che ha sul volto non
è una mia immaginazione: gli faccio la linguaccia mentre
siamo
fermi a una ltro semaforo e lui mi da un pizzicotto, senza accorgersi
che è scattato il verde e dietro di lui gli automobilisti
sono
un pò spazientiti.
- Ahi ahi! basta! James, è verde!!!
- Con chi sei in macchina, nessie??
- Con degli amici, stiamo andando a apssare il weekend in montagna..
- No hai neanche volgia di vedermi? dopo tutto questo tempo?
- Non mi sembra che tu ti sia creato il problema quano sei andato via
senza salutarmi..e soprattutot seza dirmi nulla, l'ho saputo da Leah!
- Scusa...se vuoi ti vengo a prendere e mi faccio perdonare...
- No, jake, ho già preso un impegno..anzi guarda, quando
deciderai di dirmi dove sei stato, magari mi chiami!
- nessie?
Ok, Nes, respira e calmati: non concentrarti su quel nomiglioo che
stride come le unghie sulla lavagna, nè sul fatto che
insista a
non chiederti scusa e credere di avere ragione. sospiro, meglio optare
per la calma e la rassegnazione.
-Lo sai che non sono arrabbiata, jake, mi
passerà..è sol che, non me lo aspettavo..non da
te...ci sentiamo..
< non so se prenderà il telefonino su in baita..
>, interviene James.
- ascolta jake..il cellulare dove sto andando non prende, ti chiamo
appena possibile ok?
-ok ok.lo sai che ti amo vero?
- Si, Jake, ciao..
Chiudo di scatto, poggiando il telefono nello sportello del cruscotto.
< Qualunque cosa abbia fatto, io mi vendicherei! >,
interviene Jenny dal sedile posteriore.
< Torna a immergerti, sturalavandini! insiste a non dirmi dove
cazzo è stato!!! >, sbotto all'improvviso.
< Magari è una sorpresa e non può
dirtelo.... >,
tenta di convincermi James. Mi stiracchio sul sedile con un sorriso
strafottente.
< Non è il tipo da fare queste cose..Per me,
sarà
sempre come se fosse tornato domenica..adesso, questo momento
è
tutto mio... >, dico sorridendo.
Stranamente, era come se quella telefonata non fosse mai avvenuta. Al
resto, ci avrei pensato lunedì.
< Hey, ragazzi, mi passate una la coca? >
< io voglio un panino! >
< a me le patatine! >
Fermi davanti il bancone dell'autogrill, al fame ci stava uccidendo. o
melgio, mi stata uccidendo: il dolcissimo profumo di James
iniziava ada rrivare, ma non faceva lo stesso effetto di quel
giorno a scuola. era come se fosi immunizzata. o forse mi concentravo
tropo sui nuovi arrivati. oltre a bonnie, sull'auto c'era lisa, una
ragazzina dai capelli castani lisci fino alle spalle, gli occhiali
dalla montatura nera le coprivano gli occhi castani, i vestiti erano
abbastanza anonimi. era molto diversa da Bonnie e da noi in generale,
sembrava ritenere una fortuna essere lì con noi.
Poi
c'eranoHarry e Gerogia, una coppia improbabile: lui, bello come un
adone, biondo, occhi azzurri, sorriso smagliante, e lei, grassoccia,
goffa, un pò imbranata, occhiali spessi a fondo di
bottiglia,
capelli neri un pò crespi, ma ochi verdi belli come il mare
in
tempesta. Entrambi simpatici e innamorati, forse la
diversità li
rendeva tanto vicini. e poi, gli "scoppiati" come me: John, mio amico
storico, matt, grosso forse quanto mio zio Emmet, i capelli castani
lunghi sul collo, Tom, capelli biondi quasi bianchi, occhi argentei,
sembrava quasi il draco Malfoy di Harry Potter. Poi c'era Mike, fisico
atletico, capeli castani alti a cresta secondi solo a quelli di calvin
e infine carl, tranquillo, capelli neri ingellati e pcchialoni dalla
grossa montatura. un gruppo singolarmente assortito!
< prego, signorina... >. Mi riscuoto, trvandomi davanti
un panino
imbottitotenuto su da una mano pallida, grande e liscia. james mi sta
fissando con gli occhi divertiti, un sorriso stampato sul viso e un
panino anche nell'altra mano, insieme a una lattina di coca e due
cannucce..
< ehm...grazie... >, mormore afferrando il panino con
mnai tremanti.
< naturalmente, è scontato che offro io..anche questa
volta.... >, si affretta a parecisare. per tutta risposta,a
ddento
il panino, lasciando che il livello della mia glicemia torni normale
cacciando via il suo profumo. Mastico energicamente, appoggiando la
schiena contro una parete, mentre intorno a noi il resto del gruppo si
affolla al bancone.
< Mi dispiace di essere stato di nuovo causa di un litigio con
il
tuo ragazzo.. >, dice poi abbassando lo sguardo. prendo la
coca che mi porge con una mano e mi porto al cannuccia rosa
alla
bocca, lasciando quela blu pulita per lui. Possibile che ogni volta che
siamo soli non fa altro che scusarsi' se c'era un responsabile,
qualcuno che doveva scusaresi, quello era jake. Che di scusarsi non ne
parlava proprio.
< Se ti donfesso una cosa, mi prometti di non dirlo a nessuno?
>.
ma che cosa sto facendo? sono cretina o cosa? Lo vedo annuire e non
riesco a fermarmi.
< Io...io non so se sono innamorata di Jake...sono vittima della
mia
vita, vittima di un destino che non ho scelto..e questo destino mi
vuole con Jake, e non c'è nulla che possa cambiare la
situazione, non ci sono alternative possibili..>
, dico tutto d'un fiato, senza guardarlo.
< sei sicura? c'è sempre un'alternativa... >
< Ci sono molte cose di me che non sai, James, ed è
meglio
così...io devo e posso stare solo con Jake, è
così
e basta.. >, preciso. < scusa se ti ho asfissiato adesso,
dimentica pure tutto. non dovremmo ripartire? >, cerco di
cambiare
discorso. e straordinariamente ci riesco. I suoi occhi non tradiscono
nulla di quello che ci siamo appena detti, semplicemente annuisce.
< Io-adoro-questa-casa!!! >
Jenny è in contemplazione nell'ingresso della baita. e per
una
volta devo darle ragione. estesa su due piani, è la
costruzione
più grande che abbia mai visto, dopo casa cullen,
naturalmente.
Il piano terra è ampio, occupato interamente da un'unica
sala
che fa insieme da cucina, salotto e luogo riunione, arredata in puro
stile da montanga con milioni di divani, cuscini e coperte. Davanti
l'entranda, nella parte esattamente opposta, un grandisismo camino,
già acceso, provvede a riscaldare l'ambiente; opra il camino
è incassato un televisore al plasma e tutto intorno un
divano ad
angolo e varie poltrone, con al cento un tavolo.Sulla destra
è
colloccata la cucina, con tanto di fornelli e frigorifero e isola sulla
quale poter mangiare seduti su comodi sgabelli. per concludere,
un'ampia vetrata accantop a camino potava a un terrazzo con ringhiera
in legno interamente coperto di neve. Al piano di sopra, c'erano le
camere, tutte arredate con medesimo stile: letto matrimoniale, due
comodini, comò con lampada e armadio. Punto. Sono anche
abbastazna piccole a dir la verità. Sistemarci è
abbastanza facile. Jenny e Calvin, Harry e Georgia, Matt e John, Mike e
Tom, Carl e James, e restavamo soltanto io, bonnie e Lisa. di fronte
alla prospettiva di una camera tutta per me in cui divertirmi, con
mooolta generosità, devi dire sicuramente disinteressata
(ehm
ehm) accetto di dormire da sola e lasciare lisa a dormire con Bonnie.
Butto la borsa sul letto, seguendola a ruota. Sono sfinita, e sono
appena le undici di sera. Mi chiedo come starò domenica,
allora! Infilo la borsa nell'armadio senza disfarla, ci avrei pesnato
l'indomani, e come aveva previsto James, il cellulare erapeggio che
morto. Meglio, sarei stata un pò in ritiro spirituale! Mi
svesto indossando una tuta e mi infilo sotto el coperte, prendendo un
libro: "Cime Tempestose". Non so quando mi ero decisa a leggerlo, ma
ormia mi aveva contagiata, non mi restavano che le ultime pagine. Forse
era stato per via di mia amdre, che adorava quel libro, nonostante
fosse un classico. Sposto gli occhi sul comodino, dove il prossimo
libro mi aspetta: "Romeo e Giulietta". Questo lo avevo preso io dalla
libreria di casa mia, era anch'esso di mia madre. Avevo deciso di
leggerlo il giorno prima, mentre preparavo al valigia: non so il
perchè, ma la storia di quell'amore proibito osteggiato dal
destino mi aveva attirato tantissimo. E in ogni caso, a me non piaceva
la neve e tantomenosiare, quidni mi occorreva un passatempo, che
preferibilment non fosse il cubo di Rubik come suggerito da mia madre.
Voelvo rilassarmi e passare il tempo, non sclerare dietro dei
quadratini colorati!
< Hey, rossa! Domani sveglia alle 5, ordini del gran capo J.J.!
Non si discutono! Buonanotte! >. Calvin sporge la testa dalla
porta della mia camera, sorridendo ondeggiando la cresta di
capelli. Gli faccio una linguaccia e alzo il pollice, mentre lui ha
già chiuso la porta. Sono sfinita, ma alla fine ho finito il
libro: e se non ho pianto è solo perchè sono
troppo occupata a cercare di capire dove sia stato Jake in una
settimana. Chiedere a leah di nascosto sarebbe stato inutile, lei non
sapeva nulla: è troppo testarda, se lo avesse saputo,
qualunque cosa avesse potuto dire sam, lei a rebbe trovato il
modo di andare con loro. E in ogni caso, anche se lo avesse saputo, non
mi avrebbe detto nulla in ogni caso. Io non gli aveva mai mentito,
perchè adesso lui non voleva dirmi nulla? non voleva farlo a
telefono, e preferiva aspettare che tornassi? Sicuramente quando sarei
tornata avremo dovuto parlare, eccome se avremo parlato! Forse
però dovrei parlare di meno...avevo detto a James di non
essere sicura del mio amore per Jake. E questo non poteva significare
che uan cosa: se avevo avuto il coraggio di dirlo a un'altra persona,
allora non lo amavo davvero così tanto quanto credevo. Devo
smetterla di pensare! mi prendo mentalmente a calci spegnendo la luce
con uno scatto e infilando la testa sotto il cuscino. Basta! Domani
è un altro giorno, e lunedì Jake si sarebbe
materializzato di nuovo nei miei pensieri!Ma adesso, è
ancora venerdì.
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Capitolo 12 *** Insano, pericoloso...ma non sbagliato ***
per prima cosa, i
ringraziamenti promessi:
Yum: ihihih me
è troppo sadica, povero Jake!!XD per il nome di James, non
lo ci stava..avevo pensato a Daniel..però poi James si
intonava meglio con gli occhioni belli belli blu....*-*ihihih! Spero
che questo capitlo ti piacerà!
Razorbladekisses:
grazie del commento! La nostra Nesa utoritaria però adesso
avrà un piccolo momento in cui non sarà
più tanto autoritaria....e il weekend in montagna in questo
capitolo volge ormai alla fien, spero ti paicerà..nes
verrà asalita da dubbi ancora maggiori..
PrincessMarauders:
ihihhi graziee!! purtroppo, edward è stato trattenuto a casa
da motivi di forza maggiore..*non fate caso a me, non è il
motore della sua macchina quello che ho in mano*!!ihihi" spero che ti
piacerà anche questo capitolo!
Rakiy: la parte
sadica di me non può che ringrraziarti...!ihihihhi XD..James
sta diventando moooolto intraprendente! E come vedi, alla fien ho
postato in giornata un bel capitolo in cui le cose si mettono in modo
ancora più eccellente!
altovoltaggio:presumo
che dopo questo capitolo 12, verrai a casa mia con una mazza da
baseball a uccidermi..o forse mi soffocherai nel
sonno...!ihihihihi...sono contenta che nonostante la coppia James/Nes
non abbia la tua benedizioni, continui a seguire la fan
fiction.!XD Sono davvero contenta..grazieee!
_Niki_: la mia
sostenitrice James/nes preferita....!!Purtroppo ho dovuto tagliare un
bel pò di sbraiatamenti per inserirli al ritorno a
casa..dove credo che nes darà il meglio di sè e
dell'angelica voce che mamma e papà le hanno donato!ihihi! e
con questo, ti lascio al capitolo e ancora graziiieee!!!
Allora, una
premessa, dopo i ringraziamenti. il rating è arancione,
spero di non aver sconfinato nel rosso, ma credo di no. C'è
una scena erotica, anticipo nell'ultima parte che inizia "< Non
capisci, James!! Non capirai mai!!!! ", quindi chi non vuole leggerla
è avvisato..
E adesso passiamo
al capitolo succulento..da adesso in poi, non si torna indietro..o
forse si. .*me vi guarda con espressione da sadica incallita*!!
Alla
prossimaaaa!!!*risatina malefica da sadica* baci sele!
Capitolo 12: insano, pericoloso...ma non sbagliato
Come diamine ho fatto a
farmi convincere? Oh si, adesso ricordo: tutta colpa di quei
stramaledetti occhi blu e di quel sorriso abbagliate! "Su, Nes,
verranno tutti, non puoi mancare, sarà divertente..".
Divertentissimo!!!Punto uno: io odio la neve. Punto due: mia madre
mi ha trasmesso una parte mooolto ingente della sua
imbranataggine. Punto tre: idem, della sua sfiga. Punto
quattro: il freddo mi fa diventare il naso rosso, e non
è un bel vedere. Punto quattro: temo che il riverbero del
sole contro la neve possa fare brillare la mia pelle da mezza vampira.
E allora perchè sono seduta su una seggiovia con James al
fianco e un paio di pesantisismi sci ai piedi? Semplice: mi faccio
corrompere dai suoi occhioni blu. ottimo! Se muoio schiacciata dalla
neve, chi glielo dice a papà?? Potrebbe saltare alla gola
dello sfortunato ambasciatore.
< Su, Nes, che cos'è quel broncio? Sii allegra!
>. mi volto a fissarlo, mi guarda tra il divertito e l'ironico.
< Se non stai zitto immediatamente, ti butto di sotto! >,
sbotto con una smorfia.
< e daaaaiii!! ti piacerà! >, mi dice
passandomi una mano guantata dietro la spalla. Adesso che il suo viso
è coperto dalla sciarpa nascondendo il suo sorriso,
corrompermi gli riesce molto più difficile. Faccio una
smorfia, mostrandomi poco convinta, mentre siamo quasi giunti in cima.
< Sta attenta, adesso poggia i piedi e scendi in fretta, attenta
a non cadere.. >, mi avvisa aprendo la sicurezza. Infagottata in
un giubotto più pesante di me, poggio goffamente gli sci per
terra, cercando di mantenere l'equilibrio: come mi
aspettavo, la cosa non mi dimostra per niente facile. Mentre
cerco di allontanarmi velocemente per lasciare posto alla funivia in
arrivo, mi spingo con troppa forza, perdendo l'equilibrio in puro
stile-Bella-prima-di-trasmorfarsi-in-una-vampira-affascinante-ma-pur-sempre-imbranata.
Qualcosa di grosso e duro mi afferra per la vita e cozzo contro una
grossa cosa molto morbida che, quando sento una voce calda
all'orecchio, riconosco essere James.
< Mi sembrava di averti detto di stare attenta..o ricordo male?
>, mi soffia con aria divertita. Mi divincolo cercando di
mantenere l'equilibrio, ma per fortuna non sono la più
imbranata, forse per merito della grazia innata donatami da mio padre:
poco più avanti infatti, Lisa, Georgia e Carl stanno messi
molto peggio di me. < Dai, vieni...non voglio che tu muoia
sotterrata sotto metri di neve...chi glielo dice poi a Jacob? >,
mi dice James afferrandomi doclemente ma con decisione il polso. Aveva
sottolineato il nome del mio ragazzo con particolare enfasi: forse non
avrei dovuto dirli quele cose la sera prima. Ma non cambiava nulla,
Jake era il mio ragazzo e lo sarebbe stato per l'eternità:
certo, mi faceva arrabbiare, ma in fondo la sua dolcezza, la sua
simpatia, il suo carattere forte, al sua passionalità erano
cose alle quali non avrei mai saputo rinunciare. Qualsiasi cosa
pensasse James, non avrebbe dovuto importarmi. Aspetta un attimo, Nes: avrebbe dovuto?
Ripetiamo la frase per come dovrebbe essere: non deve importarmi.
Ok, adesso va moooolto meglio. Sarà sicuramente colpa del
freddo che mi ha congelato tutti i neuroni..o almeno, quei pochi che mi
sono rimasti.
< Quindi, hai capito, Nes? Ginocchia piegate, fondischiena
indietro, peso sui talloni e muscoli contratti..e soprattutto, permetti
al tuo sitinto di sopravvivenza di salvarti al vita, se necessario!
Tutto chiaro? >. Non avevo ascoltato minimamente la spiegazione
di James, ma questa breve sintesi sulla quale mi ero concentrata poteva
bastare. in fondo sono Reneesme Cullen, al figlia del più
grande predatore del mondo, nonchè bellissimo, edward
cullen, cosa può succedermi?
< Si si, non sono deficiente, James...ho capito... >,
dico con atia di sufficienza, spingendomi in avanti giù per
la pista.
Si, sono al figlia di Edward Anthony Masen Cullen. Ma nell'istante in
cui per evitare un albero, sbilancio il baricentro e rotolo sulla enve,
mi ricordo di essere anche figlia di Isabella Marie Swan.
< Davvero, avresti dovuto vederti, Nes!! Tutti i racconti sulla
sbadataggien di tua madre non renderebbero giustizia, in confronto alla
tua aggraiata discesa! >. Jenny ride tra le braccia di Calvin,
coinvolgendo il resto del gruppo. Non mi ero rovinata
granchè nella caduta e dopo avevo anche imparato a sciare:
ok, diciamo che avevo per lo più imparato a non
cadere, ma erano già progressi importanti. Ero solo
un pò ammaccata, qualche livido dovuto alla presenza del
sangue sulle mei vene ma per forutna nessuan escoriazione: il polso
faceva un pò male, ma era sopportabile. Almeno, mia vrebbe
permesso di uccidere jenny in quel momento.
< Jen..fossi in te inizierei a correre s enon vuoi
vedere i miei denti conficcati nella tua gola!!! >, urlo
correndole incontro ma Calvin le si apra davanti, proteggendola
ridendo, mentre da dietro el sue spalle lei si piega dal ridere.
< E dai, Nes, neanche fossi un vampiro assetato di sangue!
>, butta lì scherzando. Mi irrigidsci, senza
ascoltare neanche le risate dle gruppo che avevano seguito
quell'affermazione,. In una ttimo, tutti tornano a focalizzare
l'attenzione su Titanic, che stavamo guardando in tv dopo cena. Sono
tutti sedutio sul divano: Jenny tra le braccia di Calvin, accanto a
loro Lisa, Bonnie e John. Per terra harry e Georgia, con Carl, Tom e
Mike. Seduto sul bracciolo del divano c'era James e su una poltrona
Matt, mentre l'altra era vuota pronta ad ospitarmi. Mi dirigo verso il
pinao della cucina, per prendere dei pop corn caldi caldi,
cospargendoli di sale.
< Anche tu preferisci il sale? >. James. Di nuovo alle
mie spalle. Apre il frigo e ne estrae una lattina di birra, aprendola
con uno scatto.
< Dipende dall'umore....permetti? >, chiedo tendendo l
mano. Lui mi guarda stranito, poi mi porge al alttina. Porto un dito
alla linguetta, iniziando a torcerla. Alla fien si stacca, con un
rumoresecco. La butto nel lavandino, portandomi la lattina alle labbra,
lasciando che il sapore amaro mia ttraversi al gola. Era la prima volta
che la bevevo e decisamente non mi piaceva. La porgo di nuovo a James
con una smorfia. < Uhm..amara.. >.
Lui ride, bevendo un altro sorso, appogiandosi al frigorifero mentre
io, ferma all'angolo della cucina ad angolo, con la scodella die pop
corn in mano, ne prendo uno portandomelo alla bocca.
< Più tardi ti faccio assaggiare un liquore
più dolce, ok?...Uhm..che lettera ti è uscita?
>, mi chiede poi con un sorriso. forse non dovrei dirlielo. la
cosa mi metterebbe terribilmente in imbarazzo.
< Non ci credo a qesti giochetti, li faccio per abitudine..me
l'ha insegnato mai zia Alice... >, dico, poi avvampo. <
Comunque..è uscita la J... >. Adesso vorrei
letteralmente sprofondare..oppure che la notte in cui sono stata
concepita mia madre avesse preferito un bel film in tv. M aormai
è tardi. La J..J come James..peggio ancora, come James Joey.
Lui mi guarda un attimo e mi perdo nei suoi occhi blu. Fino a quando
l'attenzione non viene catturata dalle sue labbra morbide e rosee che
si muovono incantandomi.
< J come Jacob..forse è davvero destino... >,
dice prima che la lattina catturi di nuovo le sue labbra.
Jacob...cavolo non ci avevo pensato!!Nes, torna a sintonizzare il
cervello, i tuoi neuroni sentono la tua mancanza..i tuoi ormoni invece
hanno detto che anche se vai via non fa nulla!
< Si..Jacob.. >, mormoro con lo sguardo vitreo, persa tra
i miei pensieri. Sposto la scodella, cercando l'appoggio del piano
della cucina, e la lascio senza guardare se abbia realmente centrato il
mio obiettivo. Evidentemente no, visto che James sbarra gli occhi e
sacatta venednomi incntro e afferandola togliendomela dalle mani.
< Attenta Nes!! >, urla.
Scuoto la testa e metto a fuoco il viso che ho davanti: James
è terribilmente vicino. Mi inclino indietro dgranando gli
occhi e poggiando le mani sul bordo del piano della cucina. Lui
è fermo davanti a me, una mnao poggiata al pinao della
cucina accanto alla mia e l'altra tiene in equilibrio la scodella piena
di pop corn, prima di poggiarla sul piano con tanta delicatezza che
quasi non lo avverto neanche io. I suoi occhi sono fissi nei miei, le
labbra dischiuse soffiano il suo respiro caldo sul mio viso: sono
chiusa nel mio mondo ovattato, non sento più le voci
concitate dei ragazzi intenti a discutere se il naufragio del titanic
potesse essere evitato. in quel momento, ero io che stavo per
naufragare. mi ritrovo catapultata in un deja-vu, come parecchio giorni
prima James è davanti a me..ma molto più vicino.
Forse troppo. Eppure è immobile, aspetta un'interruzione che
possa rompere la catena che lega i nostri occhi. perchè da
soal non riesco a romperla. O forse non voglio. Non articolo
più un suono, mi limito a guardarlo, e tutti questi
ragioanmenti li faccio in non più di 5 secondi. Con un
movimento lento, stacco una mano sal piano della cucina e poggio il
palmo delicatamente sulla sua spalla: quello, evidentemente,
è un segnale accomodante. Si avvicina, con lentezza tanto
disarmante che, bramosa di un contatto, mia spingo anche io verso di
lui: e el sento. Le sue labbra vanno a premere contro le mie. Una serie
ininterrotta di fremiti mi percorre la schiena, sento improvvisamente
freddo mentre un calore si srigiona dall'interno dle mio corpo, su fino
alle guance. E gusto el sue labbra: sono morbide come me le aspettavo,
alzo l'altro braccio e porto entrambe le mani sulla sua nuca, mentre la
sua mano sinistra, mollata la ciotola, si poggia dolcemente sulla mia
vita. Il cuore inizia ada ccellerare, batte furioso nel petto
richiedendo più spazio e, con un pò dia
ttenzione, percepisco il rumore del suo altrettanto veloce. La sua mano
sulla mai vita mi carezza dolcemente: la sento calda, non quanto quella
di Jacob, ma in ogni caso, calda. Jacob!! il mio cervello mi manda un
impulso tanto forte da farmi male la testa, mi rodina di staccarmi, di
chiamare Jacob, di pensare a quello che gli sto facendo. Al dolore che
gli sto procurando. E a quello che lo ha già squarciato
molto tempo fa. Ma
pensa a quello che lui ha fatto a te..potrebbe benissimo essersene
andato a puttane, o addirittura stare a casa a sbattersi comodamente
Leah, mentre tu ti creavi tutti questi problemi... No
NO!!! Jake non me lo farebbe mai, non con leah..non era in casa, era
con Sam....ma dove? perchè non me lo voleva dire?? Il
profumo dolce di James mi arriva al cervello, mi annebbia i sensi e
ogni minima forma di buon senso nel momento in cui le mie labbra si
dischiudono richiedendo un contatto più profondo.. la sua
lingua cerca la mai piano, mentre la mano è andata sulla
schiena attirandomi ulteriormente a sè, la mia mano si muove
perdendosi tra i suoi capelli neri. I nostri respiri si fanno
più affannati, più ansiosi, le mani si cercano
velocemente. Gioco un pò con il suio labbro, ma la sua
lingua pretende attenzione, cattura la mia, mi carezza il palato,
disegna i contorni delle mie labbra....e improvvisamente si stacca.
Entrambi abbiamo un respiro affannato: le mie mani sono ancora tra i
suoi capelei, el sue intorno alla mia vita. Poggia la fronte sulla mia,
respirando dalal bocca, cercando di riacquistare un respiro regolare.
Ma non è facile, non ci riesco neache io. Non so cosa, dire,
cosa fare...il sangue scorre velocemente a colorare le guance, lui se
ne accorge e sorride. O forse sorride per quello che è
successo. Chiude gli occhi, espirando dal naso, poi li riapre.
Faccio scorrere le mani lungo la sua nuca, sentendolo fremere al mio
tocco. Chiudo gli occhi, inspirando:mi perdo inebriandomi nel suo
profumo tanto dolce e attraente. Qauando apro gli occhi, mi sta
fissando e il sangue torna imporporarmi le guace: mi mordo il labbro
inferiore, non so cosa fare. E soprattutto, come sarebbero andate le
cose. Stiamo ancora in silenzio, poco lontano d anoi il titanic deve
essere già affondato. E io con lui. le voci sono concitate,
torno a sentirle solo in quel momento. lui apre la bocca, sta erdire
qualcosa: qualcosa che spero sia piacevole.
< Oh ragà noi andiamo in camera a bere la vo....Oh
cazzo!!scusa J.J.! >, calvin. il solito rompipalle.
Con uno scatto spingo James lontano da me prima che le sue mani mi
lascino e con un pressione sul paino della cucina lo allontanino da me.
tutti ci stanno fissando. Mi abbasso la maglia che si
era leggermente sollevata su un fianco, mentre James si passa
una mano tra i capelli, sistemandoseli sulla fronte. Sento gli occhi di
tutti puntati su di noi.
< scusate...io...non pensavo...che.. >, inizia Calvin,
mentre io incenerisco con lo sguardo una Jenny che mi fissa estasiata e
Bonnie il cui sguardo è invece più del tipo: te
lo avevo detto.
< Calv, evita di balbettare in modo insensato, staia ttirando
l'attenzione..non stavi andando a dormire? >, dice James in modo
frettoloso, afferrando la lattina di birra e portandosela alla bocca
con un gesto veloce.
< Si, stavamo andando a riunirci nella mia camera per bere un
pò di vodka e festeggiare....siete dei nostri? >,
chiede abbassando ala voce. ASbbasso lo sguardo, so che James si
sarà voltato sicuramente a guardarmi, am non riuscirei a
sostenere i suoi occhi. Mi rendo conto solo adesso che il silenzio
intorno a noi è irreale.
< Adesso arrivo, Calv.. >
< ehm..a che ora si parte domani? >, chiede poi
agitato.
< Voglio essere a Forks per cena, al massimo per otto..quindi
credo che sia meglio se partiamo per le 2, subito dopo pranzo ok? Non
tollero ritardi, ho promesso al padr....devo essere a casa alle otto,
punto..ci vediamo di sopra, metto un pò di ordine...
>. il tono di James è irritato, frettolos, come s
enon vedesse l'ora di cacciare tutti. la discussione era finita, con
uno sguardo eloquente Calvin invita tutit a salire. Sebnto i loro passi
su per la scala di elgno e poi le voci nella camera sopra di noi.
Non riesco a muovermi, temo che volesse restare solo, volwsse mandare
via anche me. James si ferma davanti la tv, estraendo il dvd, poi va
allo stereo mettendo un pò di musica. Musica classica,
davvero rilassante. La riconosco: Kiss the rain, di Yiruma. Bellissima,
dolce e rilassante. Stringendomi nella mia tuta pesante, mi avvicino al
camino, mentre luia rmeggia poco distante con lo stereo, dandomi le
spalle.
< Posso restare? >, bisbiglio. Il camino rischiara
l'ambiente con els ue fiamme che danzano libere. come vorrei essere io.
libera di vivere la mia vita. Libera dal mio destino. Ma è
impossibile. Lui continua a darmi le spalle, poi si siede per terra,
poggiando la schiena contro l'eangolo dle divano ad angolo, fissandomi.
< Certo...anzi, mi fa piacere... >, mi dice a voce bassa.
Incerta, mi muovo lentamente fino a sedermi poco lontano da lui,
poggiata al divano anche io, davanti al camino.
< Bellissima musica.. >
< La conosci? >
< Si... >
< mi aiuta a rilassarmi... >
Discorsi banali in una situazione banale come la nostra. la bella
ragazzina fidanzata che trova divertimento in un bel compgano di
scuola, scatenando l'imbarazzo. eppure, dietro quella
banalità, c'è molto di più. Ma per
adesso, è solo silenzio.
< Scusa.... >. Si scusa. Di nuovo. Perchè non
capisce che l'ho voluto anche io.
< L'ho voluto anch'io... >.Ammetterlo è
più difficile che pensarlo. Parlare in questo modo
è difficile e snervante, oltretutto.
< Tu non lo ami Nes...non lo amerai mai, semplicemente
perchè è il tuo migliore amico..sembrate una
coppia di mezza età sposata da tren'anni! >. quasi mi
urla addosso. La sua rabbia è palpabile, chiunque la
percepirebbe, e non posso biasimarlo. Ma nonostante tutto, mi arrabbio
anche io.
< e cosa vuoi che faccia, eh? Vuoi che lomolli per dare retta
alla passione e tornare a lui quando ci stancheremo?? Perchè
potrei farlo, è questo che mi fa rabbia! lui mi ama
così tanto che sarebbe disposto a concedermi milioni di
avventure vivendo nella consolazione che un giorno tornerò
da lui e tutto sarà come prima!!!! E io non lo
farò... >.
< Non lo faresti soprattutot con me..perchè io non
voglio essere la scappatella, la fuga alla monotonia, Nes..io voglio
essere qualcosa di più...ho provato a starti lontano,
logorandomi nelf atto che amavi un altro, ma quando mi hai detto di non
essere innamorata, il buonsenso mi ha abbandonato e non ce l'ho fatta
più....io non vglio essere la scappatella..io posso farti
felcie, lo sai anche tu..si vede... >. Ma cosa vuoe saperne lui
della ma vita? Non ha una minima idea di quello che sono!
< Ci sono troppe cose hce non sai, non puoi capire.. >
< E allora dimmele!!!!! Dannazione, Nes, dimmele!!! rendimi
partecipe della tua vita, fatti aiutare!!!! Non vivere passivamente,
decidi il tuo destino!!!! >. Adesso è arrabbiato. E
anche molto, il suo respiro è affannato, il sangue fluisce
velocemente arrossandogli il viso, una vena alla base dle collo pulsa
velocemente. e dolorosamente. Abbasso lo sguardo, incapace di
guardarlo. Lui non capiva: quando parlavo di scappatella, non intendevo
una stopriella di qualche settimana. Ma una storia di anni, giusto il
tempo che gli ci sarebbe voluto per crescere...e morire. E allora, io
sarei tornata, florida diciottenne, da Jake. Sempre e comunque.
< Non posso, James....tu...è una cosa impossibile,
proibita quasi.. >
< Come Romeo e Giulietta? >. Adesso al prend eanche a
ridere. E stranamente, mi fa sorridere, anche s eil mio unico desiderio
è piangere.
< Non proprio, mio padre sarebbe più che felice di
vedere te al mio fianco piutosto che Jacob..ma nel nostro rapporto, tra
me e Jake, c'è qualcosa che..che non puoi
capire...è una piccola cosa, ma tanto pesante ma
massacrarmi.. >, ammetto alla fine. Lui sia vvicina un
pò a me, ma non abbastanza da causare un pericolo.
< Lui...ti sembrerà egocentrico da parte mia, ma lui
non potrà mai osservarti come in tutto questo tempo ho fatto
io, ti darà sempre per scontata...non vedrà mai
quella sfumatura di dorato che i tuoi occhi assumono improvisamente,
nè la fossetta che si apre sul tuo mento quando sorridi,
nè il modo in cui ti toturi semrpe la stessa ciocca di
caplelei quando sei in imbarazzo, coem abbassi lo sguardo quando ti
vergogni, come ti torturi le mani quando sei in ansia, come ti mordi il
labbro con i denti quando sei arrabbiata...o ancora la lucenttezza
straordinaria della tua pelle al sole, la morbidezza dei tuoi capelli,
il tuo delicato odore di mora...per lui, tutto questo sarà
semrpe scontato..forse sono io che me ne sorprendo sempre..>,
conclude abbassando gli occhi.
< non dirmi così James... >, cerco di
protestare, ma lui non si ferma.
< E io lo so che mi vuoi Nes, ti si legge sul viso. Come ti
brillano gli occhi quando parliamo..semplicemente perchè ti
diverti, perchè sono più vicino al mondo che
vorresti di quanto non lo sia lui...non ti sto chiedendo di lasciarlo,
nes...ti sto solo implorando di prendere in considerazione l'idea...
>, mi dice poi carezzandomi una guancia. alzo la testa,
guardandolo ardente.
< Non capisci, James!! Non capirai mai!!!! Io non posso
lasciarlo, ne adesso nè mai!!!! Nel mio caso, nelal mai
vita, non c'è un'alternativa!! questa vita non l'ho scelta
io!!! >. Sto urlando di nuovo, sembra un pazza furiosa ed
esaltata.
< Ma tu sei l'unica che può cambiarla!!!!!! >,
urla di rimando, bloccandomi le braccia contro i fianchi
con le sue mani.
Restiamo una ttimo così, vicini, immobili, ansanti per la
sfuriata appena fatta. E poi mi molla, perdendoi tra le mie
labbra, mentre le mie mani vanno a perdersi di nuovo nei suoi capelli.
Ma questa volta è diverso: il suo profumo è
più forte, più dolce e rprovocante, ma allo
stesso tempo più maschio. Terribilmente. Mi spinge con forza
la schiena contro i suoi addominali, facendomi sdraiare per terra,
sotto di lui, mentre con una mano mi carezza la coscia, su fino alla
vita. Sospiro tra le sue labbra, ho un fremito e ls tringo a me con
più forza, insinuando la mano sotto la sua maglia.
Eì ferdda, ne sono cosciente, tanto che James soffoca un
gemito sulle mie labbra, accettando quel contatto con piacere. La sua
lingua si insinua prepotentemente nella mia bocca, con passione, ma
allo stesso tempo con una dolcezza e un trasporto che non avevo mai
sperimentato. Il suo profumo non è improvvisamente
più un problema: e inspiegabilmente mi tornano alla mente le
paroel di mio padre. Non
innamorarti di lui. L'avevo preso per stupido, ma adesso
mi accorgo che ha ragione. L'ha fatto per me. Per non portarmi a
trovarmi in questa situazione. Soffoco un sospiro per non farmi sentire
dai ragazzi al piano di sopra: le sue labbra calde si sono chiuse sul
mio collo, in un leggero morso che mi causa un fremito
violento. Mi aggrappo a lui come se da ciò dipendesse la mia
vita, non ce la faccio, la mente si annebbia, non pesno più.
Avverto solo il tocco leggero die suoi polpastrelli sulla mia pelle,
sotto la tuta, e il movimento veloce con cui mi libera della maglia,
lasciandomiin reggisno, la pelle nuda a contatto con il tappeto,
davanti il camino. La sua mano corre sul mio ventre, in una carezza che
piano scende sulla shciena, a seguire il contorno della spina dorsale
fino ai gancetti del reggiseno, che scattano liberandomi. Mi trovo nuda
davanti a lui, non so nenahc equanto tempo sia passato dal momento in
cui le sue labbra hanno toccato le mie. Solo rabbia, passione, rancore.
Verso me stessa. Le labbra di James si chiudono sul mio seno:
boccheggio in cerca di aria, stringendo la mano sui suoi capelli. Una
sensazione mai provata, qualcosa che Jake aveva accuratamente evitato
da fare, perchè non importante forse: lui cercava l'atto
fisico vero e prorio..a James, forse, bastava solo torturarmi fino allo
spasimo. La sua lingua lascia segni bagnati che ardono come fuoco, nel
solco tra i seni, sul collo e poi le labbra continuano a torturarmi,
senza lasciamri tregua. Insinuo le mani sotto al sua maglietta,
percorrendo l'addome contratto, il torace, la schiena e spingo
la maglia in alto, mentre lui mi aiuta a sfilarla. Il contatto tra la
mai pelle fredda e quelalsdel suo torace, caldissima da bruciare, lo
lascia spiazzato, mi guarda con i suoi occhi blu nei quali mi perdo,
poi mi sorride. Quanto grand epuò essere in un momento come
questo la semplicità di un sorriso è
straordinario: ci liberiamo in fretta die vestiti,a m alui continua a
tornturarmi, le sue labbra scendono sulle mie gambe, fino all'inguine,
lasciando languidi baci. inarco la schiena sospirando come una gatta:
se di sopra non ci hanno ancora sentito, è un miracolo. Lo
sento risalire su di me, piano, con lentezza strategica fino a
incontrare di nuovo il mio viso, i miei occhi: mantiene quel contatto,
che ci tiene uniti come un filo inivisibile percorso da
elettricità all'ennesima potenza. Non molla lo sguardo
neanche quando lo sento stabilizzarsi tra le mie gambe, con un carezza:
poi, con un bacio sul mio collo, sotto il lobo dell'orecchio, lo sento
scivolarmi dentro, piano, dolcemente, con facilità. inizia a
muoversi con spinte lente, lasciandomi una scia di baci sul collo,
mentre le mia mani premono con forza sulla sua schiena. Un insieme di
sensazioni unico: è una sorta di prima volta per me, non
l'avevo mia fatto se non con Jake. e capisco perchè per
tutto questo ho temuto il paragone: perchè, anche in questo,
James è più bravo. E ho sempre avuto paura che la
seconda scelta potesse piacermi troppo. perchè non ho mai
avuto il coraggio di mia madre, la fermezza di mio padre: sono
semore stat debole, non so rinunciare a nulla, e questo mi fa paura.
< Nes.... >, un bisbiglio, un sospiro al mio orecchio. un
altro gemito. < Secondo te, è sbagliato quello che
stiamo facendo? >. una domanda retorica., Una come tante. Ma non
c'è risposta migliore di quelal che mi sale alle labbra,
mentre entrambi naufraghiamo nel picco del piacere.
< E' insano, è pericoloso.........ma non è
sbagliato..... >
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Capitolo 13 *** Finzione ***
Wow addirittura dieci
recensioni!! Così mi fate emozionare!!XD
iniziamo a
ringraziare tutti allora:
Kicks: sono felice
che ti piaccia, amnon preoccuparti, farò in modo che Jake
non soffra..anche perchè il finale non è per
nulla scontato..!ihih
Razorbladekisses:
ihihih sto ancora progettando la situazione incasinata....!!grazie dei
complimenti!
_Niki_: siamo
ufficialmente due sadiche che sia ccaniscono contro un povero
lupacchiotto indifeso..!!ihihihih! Ma chissà Nes cosa
farà adesso..! (in effetti avevo prgettato una discesa dei
ragazzi in cucina a prendere del cibo, ma sarebee stato troppo
sadico..ahahah!!)..ti lascio al prossimo capitolo...e sono
così sadica che qualunque cosa tu possa immaginare, non
raggiungerà mai il picco della
realtà!aahahah*pura risata malefica*!
PrincessMarauders:
graziee!!Avevo pensato di scrivere a Babbo natale e farmi prestare le
corna da una delle sue renne per darle a Jake, però ho
lasciato perdere..!ihihi! Ti lascio al prossimo capitolo!
daphne 92: sono
felice che ti piaccia, grazie mille!!abbiamo acquistatao un'altra fan
della coppia Nes/James!
Balenotta: uuuhhhmmm
sarei curiosa di conoscere la tua teoria...ihihi! Anche
perchè, detto fra noi..non ho la minima idea di cosa abbia
fatto jake quella settimana!Mi serviva sotlanto che si togliesse dai
piedi per un pò!ihih!grazieeeeee
MLA: che bello,
anche tu tifi per James!!!!Siiiii il fan club degli occhi
bluuu!!*momento di sclero, perdono*.!!Sono felice che tu mi abbia
seguito e che ti piaccia!
Kyaelys: un'altro
nuovo acquisto!!che bello, sono felicissima che ti sia piaciuta
così tanto!XD E troverò un ble modo per far
felici tutti..!ihihih
Yum: grazieee!!! In
effetti vado avanti moolto velocemente!!XD
Rakiy: mi sa
che il mio essere sadica vi fa male, ho già contagiato due
persone!!XD XD E per quanto riguraga james....beh l'ha detto nes,
quidni nn vorremmo contraddirla..!!ihihhi!
E
adesso, a voi il capitolo 13!!kiss
Capitolo 13: Finzione
< Ti porto la roba
dentro? >
Alzo di scatto la testa. Sono le 8 in punto di domenica sera, come
promesso sono a casa in orario. La voce di James mi ha riscosso dai
miei pensieri, siamo soli in macchina. Ha inchiodato davanti casa mia e
come al solito non può fare a meno di fare il gentiluomo
preoccupato. Ma l'auto di Jacob è parchieggiata nel
vialetto. E
temo l'incontro con mio padre. Forse è meglio chiamarlo
scontro.
Mi guardo nello specchietto, non gli rispondo. I capelli sono
leggermente arruffati, durante il viaggio mi sono addormentata con la
testa contro il finestrino: quando mi sono svegliata mi sono trovata in
macchina da sola con James, senza Jenny o Calvin. Erano già
a
casa. Faccio una smorfia, cercando di sistemare i capelli e alla fine
rinuncio. Non sono i capelli il problema: io mi faccio ufficialmente
schifo. Ho tradito la persona che al mondo mi ama
più dei miei
genitori, tanto da essere disposto ad accettare di vedermi nella mani
di altri uomini, pur di vedermi tornare da lui. E io l'ho tradito. in
una notte, una notte soltanto, sono andata contro ogni mio principio,
contro tutto quello che in sette anni i miei genitori avevano
costruito. non mi sarei più potuta guardare allo specchio,
non
avrei mai potuto guardare mio padre e mia madre negli occhi. Senza
parlare di Jacob. eppure, paradossalmente, non ero pentita. se ora come
ora, anche James fosse un licantropo e dovessi scegliere tra lui e
Jake, senza dubbio sceglierei lui. Ma è qui il punto: James
non
è un licantropo, è un umano. E in quanto tale,
sarebbe
cresciuto, e poi morto. Io no.
< Non..non serve...non adesso..faccio io.. >, biascico
tenendo
gli occhi bassi. vedo le nocche delle mani stette intorno al
volante
diventare bianche, il suo respiro accellerato. poggio la mano sulla
maniglia della portiera. < James? >, lo chiamo, dopo, la
portiera
già aperta. mi volto a guardarlo.
< dimmi, Nes... >, mi dice con voce dolce. Sto per
piangere me lo
sento. perchè? Perchè faccio schifo, ecco
perchè.
Sospiro, chiudendo di nuovo la portiera. Non posso tardare, se mia zia
mi ha visto in una visione, sa che sono già arrivata, tutti
mi
staranno aspettando ansiosi. Anche Jacob.
< Mi chiamerai? >. Si, mi faccio schifo.
perchè ho bisogno
di lui, morbosamente adesso, di parlare con lui, sentirlo ridere. mi
basta questo. Lui mi sorride, ma non è un sorriso
vittorioso:
no, è il sorriso che si fa a un bambino testardo che alla
fine
capisce cos'è meglio per lui. Si sporge verso il cruscotto,
prendendo una penna e una vecchia rivista, strapando il lembo di una
pagina e scrivendo su qualcosa freneticamente. Poi me lo porge e scende
dall'auto, scaricando la mia roba. Leggo una successione di cifre: un
numero di telefono. lo metto in tasca e scendo dalla macchina,
trovandomelo davanti.
< Non voglio crearti problemi con il tuo ragazzo, quindi
chiamami tu
quando te la senti..io aspetterò... >, mi dice poi,
porgendomi le mie cose. Gli lancio uno sguardo di scuse e prendo le mie
cose, voltandomi e procedendo verso casa; davanti la porta mi fermo,
voltandomi. Ma il vialetto è deserto. Improvvisamente, il
panico
mi invade nuovamente.
Apro la porta lasciando che le borse battano contro il pavimento e con
il piede mi chiudo la porta alle spalle. Con un respiro profondo, varco
la soflia dle salotto. Ed è l'inizio della fine. Sono tutti
lì: Emmet e Rosalie, sul divano, Alice e Jasper con Carlisle
ed
Esme, su delle sedie, mia madre e mio padre, in piedi. E Jacob, che mi
viene subito incontro a braccia aperte e con un gran sorriso.
< Nessie! >. Adesso gli spacco la faccia. Adesso lo
faccio. Lo
ammazzo. Non riesco a contenermi, ora lo amamzzo. Adesso urlo.
Alzo la
mano in aria, fermandolo, poi mi volto a guardarlo.
< Hey, Jake....ciao...scusa, sono un pò stanca..ci
vediamo domani ok? >. Calma, Nes. Respira. Non spaccargli il
naso con un colpo. E' il tuo ragazzo: e l'hai tradito. No, basta,
oppure piango. Lui si ferma davanti a me, poi fa spallucce.
< Ok, allora ti chiamo domani.. >. Indifferenza. Come se
non fosse successo nulla. Io-lo-azzanno. Si avvicina a braccia aperte
per baciarmi, ma mi scanso. Mi facio schifo, sono caduta in basso, ma
non così tanto da bacirlo dopo quello che ho fatto. Rispondo
con un sorroso forzato alla sua aria interrogativa.
< Sono ancora arrabbiata, Jake... >, canticchio. Lui
sorride, poi si avvia verso la porta.
< Mi farò perdonare, allora..buonanotte.. >.
Si, come al solito: far finta che non sia successo nulla, ecco il suo
modo di farsi perdonare. Mi volto verso il tavolo, cercando un
bicchiere d'acqua, e sento il rumore della porta d'ingresso che si
chiude, facendo sprofondare la sala nel silenzio. Sul tavolo
c'è il vaso con le rose che mi aveva regalato James. Solo le
rosse, quella bianca al centro l'avevo portata nella mia camera qualche
giorno fa.
< Sono io che non potrò mai farmi perdonare...
>, bisbiglio fissando quei fiori. rosso, il colore della
pasione. E il peso di tutto quello che ho fatto mi cade addosso: il
quasi bacio a casa di jenny, la caduta e le risate, il bacio, le sue
mani calde su di me, lui dentro di me..
< Nes >.La voce di papà: deve aver visto, non
c'è altra spiegazione,. Non c'è rabbia nel suo
tono, solo...rassegnazione. O qualcosa che ci si avvicina parecchio.
Alzo lo sguardo trovandomelo davanti. < To lo avevo detto...
>, mormora semplicemente. Si, mi aveva avvertito: non
innamorarti di lui. Ma io non lo amo....non ancora, almeno. Ho
soltanto, morbosamente, bisogno di lui. Incrocio lo sguado di mia madre
e le faccio cenno dia vvicinarsi. quando è abbastanza
vicina, le poso una mano sul braccio, rovesciandole addosso tutto il
peso che mi portavo dentro. lei è l'unica che può
capire...semplicemente oerchè è mia madre e mi
vorrà bene per sempre, qualunque decisione io prenda.
Stacco la mano, vedendola arretrare sotto al valanga di
emozioni che le ho trasmesso: cerco di leggere delle emozionioni, ma
non ce la faccio, il suo volto è una maschera.
< Reneesme......Jake... >. frasi sconnesse, tutto quello
che le è concesso solo brevi frasi. Mio padre mi viene
incontro, poggiandole le mai intorno alle spalle. ormia sto
piangendo,sento el alcrime che scendono sul viso e non me ne
rendo conto. < Nes! >, mi urla poi mai madre
riscuotendosi. < Amore, io non sono arrabiata con te, non
piangere! >, mi dice stringendomi al testa contro il suo petto.
le butto el braccia al collo, per sentirla vicina,per avere qualcosa da
strignere tanto forte da farmi male. Più male di quello che
ho fatto. E di quello che sto facendo. < Nes..te l'ho sempre
detto, l'amore è irrazionale..se per te stare con Jake
è una gabbia, devi dirglielo... >, continua mai madre.
< No, mamma! James...James crescerà,
morirà, e io resterò sola..!! Sono un'egoista!
>, urlo con il viso schiacciato contro il suo petto. < E
la cosa che fa più male è che Jake sarebeb
disposto a farmi stare con James fino a quando vorrò,
perchè sa che alla fien tornerò da lui!! Deve
essere così mamam! Lui è l'unico che mi ama,
l'unico che posso avere accanto per l'eternità! >.
< Jake dice tante cose Nes..ma non ti permetterebbe mai una cosa
del genere...non appena glielo dirai lui s metterà a urlare,
si arrabbierà, si trasformerà..e l'indomani
mattina tutto sarà tornato come rpima, come sempre, coem ti
sei sempre lamentata..e tu glielo dirai di nuovo e la storia
ricomincierà, così giorno dopo giorno..fino a
quando James non sarà già troppo vecchio per
amarti, Nes..e tu non avrai nulla... >, mi ammonisce
carezzandomi i capelli.
< Lui è un'umano bella.... >, interviene mio
padre.
< Anche io lo ero...te ne sei forse dimenticato? >,
rispond elei senza votlarsi a guardarlo.
< Non voglio che mia figlia soffra coem ho sofferto io.. >
< La sua sete non è minimamente paragonabile alla
tua, Edward... >. Sebto mio padre sospirare,e posso
giurare di aver colto anche un sorirso amaro.
< Non per quello....non voglio che soffra pensando che la
persona che vorrebbe con sè per l'eternità, ogni
giorno che passa si avvicina sempre di più alla morte mentre
lei..lei gli sarebbe sopravvissuta, per l'eternità..ma non
voglio neanche che prenda in giro Jacob, non è giusto..se
non lo ami devi lasciarlo, nes..se ne farà una ragione..
>, dic emio padre ala fine.
Mia madre mi stacca dal suo petto, prendendomi la testa tra le
mani e avvicinando il viso al suo.
< Ma è questo il problema vero? Tu nn sei sicura di
non amare Jake, altrimenti avresti già rinunciato a lui da
tempo..mi sogmigli più di quanto tu creda,. Nes... >,
mi dic emia madre. Mi lascia il viso e mi metto a sedere composta.
< Tra me e jake è come...è coem
in quelle coppie sposate da anni, 40, 50, che restano insieme per tutta
la vita legate dall'affetto, nonostante l'amore e la passioen siano
già svanite da tempo...e non riescono a
lasciarsi..è coem s eun figlo invisibile ci tenga uniti,
inspiegabilmente..poi arriva il fuoco a scombussolare le
cose..e tutto cambia..e non so cosa fare.. > . Sospiro. <
Papà.. >. chiamarlo i riesce
difficile, la voce quasi non mi accompagna, ma lui lo sente e accorre
da me, sedendoai al mio fianco e facendomi poggiare al testa sula sua
spalla.
< Dimmi piccola mia...che c'è? >. Usa un tono
dolce, ma posso percepire la sua agitazione.
< Che devo fare? >, chiedo con tono disperato,
aggrappandomi alla sua maglietta. resta un attimoa pensarci,
poi si riscuote.
< Posso dirti quello che ho fatto io...sfuggire all'attrazione
è impossibile, l'ho vissuto in prima persona. Prenditi del
tempo per pensare, lascia aperte tutte le strade e aspetta che la
soluzione arrivi..se non è amore, scemerà in
breve tempo...altrimenti...beh, altrienti vedremo, amore.. >, mi
mormora in un orecchio.
< mi stai dicendo di mentire a Jake e farlo soffrire ancora?
>, dico sbalordita tra el alcrime.
< Se gli dicessi tutto adesso, e poi scoprisi che l'attrazione
è passata e ami lui...credi che non soffrirebbe come un
matto? potrebbe addirittura fare qualche sciocchezza...lui non lo
saprà, non si muove da La Push....dammi retta nes..
>, bisbiglia poi.
< edward, Jake ne soffrirebbe se venisse a saperlo...ha
già sofferto così tanto.. >, cerca di
intervenire mia amdre.
< In amre c'è sempre qualcuno che soffre, Bella!
Preferisci che quel qualcuno sia tua figlia o il tuo migliore amico?
>. Mio padr ha alzato il tono della voce. non mi piace quando
urla, soprattutto contro mia madre. Gli stringo la amglia, continuando
a piengere. Il silenzio di mia amdre è molto eloquente. per
una votla, aveva messo da parte il suo migliore amico.
< Si, dovremo rifarlo! Oh, ciao Nes! >.
Pausa pranzo, un lunedì come tanti a scuola. Come troppi
forse. E oggi, odio la pausa pranzo. Faccio un sorriso a Calvin, che mi
ha salutato e mi siedo al tavolo con il vassoio in mano, accanto a
Bonnie. Avevo chiesto alle mie amiche di evitare ogni commento su
quanto successo durante il weekend, am bonnie non perdeva occasione per
"invitarmi" a mollare Jake. ottimo, davvero quello che ci voleva!
Inizio a giocherellare con il cibo sul vassoio, ascoltando distrtamente
la conversazione.
< Si, il weekend di San Valentino potremmo andare tutti a port
Angeles, organizzano una bella manifestazione! Che en dite? >,
suggerisce Calvin.
< Si, ottima idea! >, risponde Harry, stringendo a
sè Georgia.
< Andiamo a fare conquiste! >, ridacchia carl.
< Nes, tu porti Jacob? >. Mi cade la forchetta di mano e
alzo lo sguarod verso John, che ha parlato. Non so cosa dire.
< Io...io non credo che verrò.. >, biascico
poi.
< perchè? Dai, nes, Jacob si divertirà!!
>, mi incita John.
< Sonmo tanto contenta per Jacob allora!!!! >, urlo
battendo la forchetta sul tavolo, che rimbalza e cade per terra. tutti
mi stanno fissando, avvampo per la vergogna abbassando los guardo.
< Scusate, io..ho bisogno di aria.. >, mormoro poi
poggiando el mani sul tavolo.
< ti è caduta questa... >. la sua voce. Mi
alzo di scatto, trovandomelo davanti. afferro la forchetta.
< grazie.. >. resto impalata davanti a lui, come una
deficiente. James. I suoi occhi blu per tutta la notte nei miei
sogni.
< james, tu verrai a port angeles il weekend di San valentino?
>, gli chiede poi John.
< non lo so.. >, mormora james ancora con gli occhi fissi
nei miei. Non ce al faccio, non reggo più.
< Scusate, ho bisogno di aria..ci vediamo dopo... >,
biascico in fretta. predo il cappotto ed eso dalla mensa, sbattendo la
porta alle mei spalle.
L'aria fresca dell'esterno mi batte sulle guance, mi aiut a riflettere.
sto diventando isterica, lo so, una apzza furiosa. Una pazza furiosa
che non riesce a guardare negli ochci un ragazzo. e che ragazzo. mi
appoggio a un muro, inclinando indietro al esta fino a toccare io
cemento freddo e sospiro. Devo calmarmi. Non posso sbottare in questo
modo. per san Valentino sarei stata con Jake, dovevo. come avrei
giustificato la mai assenza? Sai, faccio un weekend con i miei amici,
am no, non venire, tranquillo, aprto solo con un ragazzo bellissimo
dagli occhi blu! ottimo, davvero, amgari mi avrebbe fatto anche
l'applauso.
< Tutto bene? >. Apro gli occhi. Non ce n'era bisogno,
avevo già riconosciuto il suo profumo..e la sua voce. E come
mi aspettavo, cel'ho davanti, una tazza fumante tra la mani.
< Potrebbe andare meglio, james..sto diventando isterica...
>, mormoro. lui mi porge la tazza. Dentro c'è un
liquidi giallognolo, fumante
< Bevi, è camomilla calda..ti farà bene..
>, mi dic eocn un orriso, poggiandosi al muro accanto a me, el
mani nelel tasche del cappotto.
< Mi stai prendendo per una sclerata da manicomio? >. la
butto sul ridere. non capsico perchè ogni volta che parlo
con lui, al mente si svuota, tutit i problemi vanno via in un attimo,
il panico che mia ttanaglia mji da tregua per un attimo. come se
portasse con sè un'immensa aurea di buonumore. E d'altrone,
la risata che si concede alla mai battuta basta da sola a cancellare
ogni cattivo pensiero.
< No, soltanto per una ragazza stressata che ha bisogno di una
camomilla e di un pò di rilassamento.. >
< Beh, sono appena tornata da un weekend in montagna, non bata
per ilassarmi? >. pessima battuta. I ircordi iaffiorano
prepotenti. E fisso l'attenzione sulle sue albra, che si lasciano
sfuggire un sospiro.
< Forse non sei riuscita a rilassarti abbastanza...il biaggio di
ritorno ti avrà stressata troppo... >
< Non credo..io sto diventando pazza, james, me lo sento..da due
o tre settimane a questa parte sto diventando
pazza...una pazza isterica che soffre di crisi di panico..
>, mormoro buttando un giù un bel sorso di camomilal
fumante. Mi brucio la lingua e la gola, ma è una
sofferenz che mi provoco da sola. Gli occhi diventano lucidi per il
dolore, ma non importa. Mi sento più leggera.
< Non è vero, a me sembri semrpe la
stessa... >. mi lascio sfuggire un sorriso.
< perchè non mi hai conociuto prima.. >, dico.
Piego la tazzina di plastica e la butto nel cestino
poco lontano, centrandolo in pieno. Torno a guardare james che mi
fissa, poi sposta los guardo su due bambini che stanno attraversando al
strada ridendo. Si avvicina a m, prendendomi le spalle e mi fa
appoggiare a lui con la schiena contro il suo petto, incrociando el
mani davanti al mai pancia e poggiando il mento sulla mai spalla. Mi
riasso: mi redno conto di aver bisogno di quel contatto fisico con lui
coem dell'aria che respiro.
< Vedi quei due bambini? ecco, adeso vorrei essere come
loro..alegro, spensierato e felice, senza costrizioni... >, die
poi malinconico.
< Beh, sei come loro..solo un pò più
cresciuto.. >, scherzo su io.
< Si, ma non sono felice, perchè la mai costrizione
è un tipo grande e grosso, coi capeli lunghi, che vive a la
Push e risponde al nome di Jacob.. >, mormora al mio oecchio. lo
so, adesso dovrei divincolarmi e dirlgi che è un deficnete,
ma non lo faccio, perchè ha ragione. se adesso non ci fosse
Jacob, se fossimo come quei die bambini che giocano allegri, tutto
sarebbe più facile.
< James.... >, lo chaimo piano, ma non con tono di
rimprovero.
< Mmmmm? >
< Mi baci? >. Richiesta idiota, lo so. E richiesta da
traditrice. E non lo guardo mentre glielo chiedo, preferisco fissare un
punto indistintio davanti a me. Un suo sopsiro mi arriva all'orecchio,
ho un fremito, poi le sue labbra si chidono sulla mai pelle, sul lobo
dell'orecchio, poi lungo la mascella fino al limite delle labbra. e si
ferma un attimo, fino a quando non mi volto a guardarlo e spingo il
viso verso il suo, portandogli le braccia sulle spalle. E le sue
albbra, dischiuse, mi accolgono in un bacio tormentato, sofferente....m
bacio. Bacio da far battere il cuore. Da farlo battere tanto che alal
fine si ferma. E se si fermasse, se potessimo morire entrambi, sarebbe
tutto più faciel. Finiremmo all'inferno, nel girone dei
lussursiosi che hanno ceduto alla passione, avvinghiati come Paolo e
francesca, destinato a vorticare per l'eternità. Ma almeno,
saremmo insieme. Senza ostacoli. e non mi pento di
quei pensieri. Almeno, non adesso.
< Finalmente, nessie! Sei in ritardo! >.
Jake è sulla soglia di casa sua, ad aspettarmi, con indosso
soltanto i pantaloni della tuta. Mi stringo istintivamente il cappotto
aintorno al collo e inspiro il suo profumo: c'è ancora su il
profumo di James. e sulle mie albbra, quel bacio tormentato che nona
vrebbe dovuto esserci. Sorrido forzatamente entrando in casa, stampando
un bacio sulla guancia a Jake. mi accomodo sul divano, togliendomi il
cappotto e poggiando la borsa per terra, mentre lui si siede accanto a
me.
Adesso, è il momento. il momento di iniziare al recita.
< Allora, ti sei divertita questo weekend? >. chiaro tono
ironico. Evidentemente posso permettermi di controbattere.
< e tu, ti sei divertito? >. Sono più acida di
quanto volessi.
< E dai, nessie, sei ancora arrabbiata? ormai è
passato! >, mi dice cingendomi il braccio con una spalla.
< Passato? passato? hai una minima idea di come possa essermi
sentits qualdo mi ha risposto Leah e mi ha detto che non c'eri? Pensavo
ti fosse successo qualcosa! >. Bugia, nes. Bugia. Non ti
è passato neanche per la mente che potesse essere accaduto
qualcosa. Piuttosto che fosse stato con Leah. No, è
impossibile. E in ogni caso, non me lo dirà mai dove
è andato con i ragazzi.
< Daaaai, non devi preoccuparti! Sono sano come una
roccia, non può succedermi nulla...amore... >, dice
abbracciadomi. Ferma il viso davanti al mio e il mio cuore si femra.
No, non adesso, per favore. No. < Sai, da quando sei tornata
dalla montagna sei ancora più bella, come se fossi
ringiovanita! >, mi bisbiglia a pochi centimetri da viso. E poi
preme con forza sulle mie labbra, facendo pressione con la lingua,
chiedendo prepotentemente accesso. Sgrano gli occhi e con un gemito la
sua lingua raggiunge la mia, spingendomi a sdraiarmi contro il divano,
sotto di lui. No so che fare, sono completamnete nelle sue mani. E mai
come adesso, vorrei morire e finire a bruciare nelle fiamme
dell'inferno per l'eternità.
< Nessie, non ne vuoi più? non hai fame? Nessie?
nessie!! >
Mi riscuoto, il pezzo di pizza che ho in mano mi cade dalle mani. metto
a fuoco e torno alla realtà: sono a casa di jake,
è ora di cena e sono seduta sul divano con indosso una sua
maglia. Mi volto a guardarlo, con un sorriso forzato.
< Ehm..no, mangiala pure tu, non mi va...a pranzo oggi ho
mangiato tantissimo.. >, mento poggiando la pizza sul tavolo e
spingendola verso Jake, dall'altra parte. Si, ho mangiato davvero
tantissimo: quella camomilla era un pranzo completo. Non ho voglia di
mangiare, il profumo di Jake sulla maglia che indosso, sul mio corpo,
mi chiude lo stomaco, se potessi smetterei di respirare. lo osservo
mangiare: allegro, felice, spontaneo. Il mio jake. Il mio migliore
amcio. non posso fare a meno di pensare a lui con affetto, in
fondo l'eternità con lui sarebbe passata velocemente.
Però puntualmente, ogni volta, penso a James...e il mio muro
di illusioni cade come un castello di carte.
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Capitolo 14 *** Di nuovo... ***
Eccoci con un altro
entusiasmante capitolo pre-natalizio!!
Allora,
posterò questo qui e spero di riuscire a postarne un altr,
perchè poi tornerò da voi soltanto il 27!!
Quindi per prima cosa
auguro a tutti buone feste, perchè non avrò
più occasione di farlo, e spero passiate un sereno natale in
famiglia!
Poi ringrazio tutti
coloro che hanno aggiunto questa fan fiction ai preferiti!
E infine, i
commentucci che mi spingono a scrivere!
daphne 92: grazie
mille dei complimenti e del sostegno al nostro povero James!Scrivere
quella frase mi è piaciuto moltissimo, sono contenta che ti
piaccia!
Sabry_Cullen:
ihihihih, povero Jake..ma lui non è poi così
santo, chissà cosa fa durante le sue
sparizioncine..uhmmmmm!!grazie ancora dei complimenti!!
Balenotta: grazie
ancora!!e sarei molto felice di sentire le tue idee!!kiss
PrincessMarauders:
grazieeeee mille, e ringrazia anche tua vugina!!sono felice che abbia
questo successo questa storia, non ci speravo!XD E attendi,
stanotte babbo natale potrebbe portarti un piccolo papà-Eddy
da portare sempre con te! (pubblicità occulta!ihih)!!
Razorbladekisses:come
ho detto nel rigo sopra con papà-Eddy, Babbo Natale potrebbe
prtarti un Jake-triste-e-solo (corna e giubottino di pelo inclusi) a
grandezza naturale, tutto da spupazzare!Grazie ancora die complimenti,
ma resto jake tornerà a illumnarci!
altovoltaggio: non
peoccuparti, il finale non è ancora disengato, a Jake
potrebbe finire molto meglio che a nes!ihihih!grazie ancora!
MLA: forza
jameeeessss!!*me sventola la bandierina* grazieeeeeee di seguirmi e dei
complimenti!kiss
_Niki_: la mia
allieva sadica torna a recensirmi! Ehhhhhh, non dimenrichiamo che
eddino odia Jacob quindi, pur di non vederlo con sua figlia..ogni scusa
è lecita!ihihihi! Non volevo essere troppo sadica a far
morire uno dei due, in findo in fondo (mooolto in fondo) me
è buoooooonaaaaaa!!*si si, eh eh...XD* Ma chissà
che un giorno lontano (mooolto lontano) jake non si
svrgli..uhmmmm...vedremoooo!!!!grazie mile!!un bacio!*e che il sadimo
sia con te anche in queste feste natalizie*
E adesso, a voi il
capitolettoooo!!
Capitolo 14: Di nuovo....
Mi odio mi odio mi
odio!!!! Seduta nella mia camera, davanti allo
specchio, un vestitino di lana panna indosso, gli stivali panna corti
ai piedi, mi massacro i cpaelli che non ne voglliono sapere di prendere
volume. o forse sono solo io che sono isterica, quei capelli me li
invidiano tutti. Poggio al spazzola sul mobile buttandomi sul letto: ci
rinuncio. Mi concentro soltanto sul mio respiro, regolare e leggero, il
battito del mio cuore più veloce di quello umano. Chiudio
gli
occhi, rilassandomi, è ancora presto per andare a scuola: e
se
fosse per me, neanche ci andre. Sono tre giorni che James non si fa
vedere a scuola, Calvin mi ha detto che è malato: speravo
che
non vedendoo avrei smesso di pesnare a lui, am le cos enona vevanof
atto che peggiorare. E fingere che tutto andasse bene con jake non era
per niente facile. ma lui non se ne rendeva conto, non percepiva la
differenza: e ciò mi spingeva inconsciamente a credere di
poter
continuare quella farsa in eterno. Mi rilasso talmente tanto che sento
addirittura le voce dei miei genitori dal piano di sotto.
< Edward...suona ancora.... >, lo prega mia madre. chiudo
gli
occhi, immaginado la scena che non posso vedere. probabilmente stava
suonando qualcosa al piani, che io, persa tra i miei pensieri, non
avevo sentito.
< Lo sai che suonerei sempre per te.... >. Uno schiocco.
probabilmente le aveva baciato la guancia, o forse la fronte.
< Anche a Reneesme piace tanto quando suoni...la sentivo
distendersi dentro di me ogni volta che toccavi il pianoforte.. >
< Le piace la musica classica, forse...hai notato, in camera sua
c'è un cd di musica classica...c'è addosso un
odore
umano... >. Il cd. Lo avevo trovato nella borsa dopo essere
tornata
dalla montanga: era lo stesso che Jaes aveva messo quella sera alla
baita. Non facevo che ascoltarlo, mi rilassava quasi quanto sentire mio
padre suonare. Lo sento ridacchiare.
< Una delle mie innate doti... >
< Sono contenta di vedere che la modestia è una delle
tue
migliori qualità.modestamente parlando, edward... >,
lo prend
ein giro mia madre.
< Beh, è per questo che ti sei innamorata di me..
>
< No, io mi sono innamorata di te perchè eri quello
bello e
figo della scuola, che nessuna era riuscita ad avere.. >.
< Modestamente parlando, scommetto..o no, Bella? >, la
prende in giro lui.
< Naturalmente.... >. Anche lei ridacchia, strappandomi
un sorriso.
< Io invece mi sono innamorata di te perchè eri
piccola...indifesa...goffa...timida....e tremendamente imbranata..
>
Accompagna ogni aggettivo ad un bacio.
< e adesso che sono grande, mi so difendere, bellissima e
intraprendente non mi ami più? >, chiede
lei con vocina
di bimba.
< Certo che no...! Sei ancora terribilmente imbranata, quindi va
bene lo stesso.. >, dicepoi mio padre, ridendo.
< Ah si? Bene, questa me la paghi! >, sbotta mia amdre
divertita.
< quando vuoi, amore...e se adesso gentilmente tua figlia la
smettesse di divertirsi ascoltando le nostre conversazioni e si vivesse
la sua vita, magari sarebbe melgio...o no Nes?? >, dice poi
alzando
la voce. Sorrido alzandomi dal letto e fiondandomi al piano di sotto
dove mia madre mi aspetta stringendo la vita di mio padre
con le
braccia, la testa poggiata sul suo petto.
< Scusa papà! Mi piace così tanto
ascoltarvi! >,
dico poi afferrando una fetta di poane tostato con lo zaino a tracolla,
cercando el chiavi della macchina.
< Visto, Bella, che avevo ragione io? >, dice mio padre
ricolto a
sua moglie. < te l'ho sempre detto che non dovrebbe passare
tutto
questo con Emmet! Le fa male! >, dice poi facendola ridere. e
facendo ridere anche me.
< Ciao ragazzi! >, dico poi baciandoli entrambi.
< Anche se ho diciassette anni sono sempre tuo padre!! >,
mi urla
dietro mentre apro la porta. < Ho detto una cazzata,
vero?? >,
dice poi rivolto a mia madre. Mi chiudo la porta alle spalle,
dirigendomi verso la macchina. Sono appena salita quando mi
suona
il cellulare. Se è jenny che mi dice che è in
ritardo, la
mollo a casa!
- Jenny, non mi importa che sei in ritardo! fatti venire a prendere da
Calvin!
- Nessie, sono Jake!
- oh jake! scusa, dimmi!
- Volevo dirti che...ehm...oggi dopo scuola non possiamo vederci, devo
fare una cosa con i ragazzi..torno domani pomeriggio, ci vediamo da me
ok? se hai bisogno, a casa c'è leah!Ciao, ti amo!!
- Ma..
Prima che potessi controbattere, aveva già
attaccato.
Certo, tanto a casa c'è Leah! e chi se ne importa! Premo
sull'accelleratore. devo sbrigarmi o arriverò in ritardo da
Jenny.
< ottimo ottimo! Allora, stanotte ti sequestro! e domani mattina
vieni con me alla partita di basket dei ragazzi!
>
Ecco cosa si guadagna a dire alla tua migliore amica che il tuo ragazzo
ti ha appena detto che non sci sarà per quasi due giorni:
puro
entusiamo!! Con un'amica così, c'è rischio di non
divertirsi??
< mi dispiace che anche tu sia tanto addolorata, jenny...
>, la prendo in giro.
< Il giorno che lascerai Jake e deciderai di seguire il tuo
cuore,
potrei contemplare l'idea di rivolgerti di nuovo la parola.. >.
Bonnie. Sempre la solita. ridacchio.
< Tanto lo so che non ce la faresti mai a
non parlarmi! >. lei mi salta al collo,
scompigliandomi i capelli.
< Ok Ok!!! Dai andiamo! >
La giornata è appena iniziata, l'ora di ginnastica ci
aspetta e
nello spogliatoio a cambiarci siamo rimaste solo noi tre. Sistemo i
capelli in una coda, chiudo le stringhe delle scarpe e ed esco dallo
spogliatoio, raggiungendo Jenny sul campo da pallavvolo. per fortuna,
nello sport me la cavo molto meglio di mia madre e sono una discreta
alzatrice. non che mi attiri molto la pallavvolo, ma mi basta per non
causare incidenti. Poi mi concentro su uan voce, è
l'allenatore.
< La figlia di Isabella Swan? Si, se il padre è
Cullen
è quella ragazza laggiù, con i capelli rossi...
>.
parla di me. Ma con chi? Metto a fuoco la palla che sta per
colpirmi in piena faccia, alzo le mani e la alzo verso la ragazza alla
mia destra che scatta in alto e schiaccia, facendoci guadagnare un
punto.
< grade nes! >, mi dicono le mie compagne di squadra. ma
la mai attenzione è caturata dall'allenatore.
< bravissime ragazze! Facciamo una pausa..Reneesme, potresti
venire
qui un attimo? >, mi dice. accanto a lui c'è un uomo
che non
può avere più di trent'anni, capelli e occhi
scuri,
lineamenti appena orientali, abbastanza alto e mi guarda con
attenzione. mia vvicino all'allenatore e l'uomo mi fissa con
più
insistenza.
< Questo signore è un mio vecchio alunno, voleva
conoscerti
Reenesme.... >, mi dice il mio allentaore. inclino la testa,
cercando
di capire chi potesse essere quell'uomo. Ma non mi è
familiare.
Sorride e mi tende la mano.
< Tu non mi conosci, ma il colore dei tuoi occhi è
indimenticabile...sono Erik Yorkie, un vecchio amico di tua madre...
>, mi dice sorridendo. Ha una bella voce, e anche un buon
profumo.
< Quello dell'articolo nel giornale... >, articolo
silenziosamente, ricordando la narrazione del suo primo giorno alla
Forks High school di mia madre.
< Si proprio lui..sai, somigli moltissimo a tuo padre, ma non so
perchè in te rivedo tutto quello che tua madre era in questa
scuola...davvero, sei bellissima...Toh, guarda chi c'è!
>,
dic epoi con tono sorpreso guardando un punto alle mie spalle.
< Zio???? Che cosa ci fai qui?? >. Ho un tuffo al cuore.
la sua
voce. Era a scuola, finalmente. Mike Newton sorride, mentre James si
ferma accanto a me, non mi aveva riconosciuta.
< Ero venuto a portarti le chiavi di casa, non ci troverai al
ruo
ritorno, partiamo per un weekend fuori...e poi volevo conoscere la
figlai di una delle mie più care amiche... >,m di
ammiccando
nella mia direzione. James si votla e mi vede, sgranado gli occhi.
< Nes!! >, mi dice sorridendo. E l'uomo davanti a noi
sorride.
< Volevo vedere di persona la ragazza di cui parli in
continuazione,
James...e poi, ho scoperto che altri non è che la figlia
bellissima di una delle ragazze più chiacchierate e carine
della
scuola ai miei tempi... >. Arossisco, non so se per la
rivelazione
che James parli di me a casa o per i complimenti a mia madre. Forse per
tutte e due le cose.
< ehm..io adesso devo andare, le ragazze aspettano
me..è
stato un piacere conoscerla, porterò i suoi saluti a mia
madre...buongiorno.. >, biascico prima di allontanarmi. Sento al
mnao di James sfiorarmi il polso am sobbalzo come se la sua fosse stata
una presa ferrea: mi volto, mentre il suo profumo mi avvolge.
< Ci vediamo a pranzo? >,mi chiede fissando i miei occhi
scuri ei
suoi. Resto un attimo immobile a perdermi in quel blu finchè
non
sento un colpo di tosse, probabilmente dell'allenatore: Erik Yorkie
infatti, sta ancora sorridendo.
< Certo...a dopo.. >, dico in un sibilo mentre le sue
dita
scivolano sulla mia pelle. Torno al campo, guardando l'orologio:
mancano ancora tre ore all'ora di pranzo. Ce la posso fare. Mi passo
una mano tra i capelli per sistemare al coda e il mio polso si trova
vicino al mio viso: c'è ancora il suo odore. No, mi
correggo:
non ce la posso fare.
< Neeeees!! Mi passi gentilmente il ketchup?? >.
Sempre la solita caotica ora di pranzo. E sempre Calvin che non
può fare altro che rompere. Si e no, è la terza
cosa che
mi ha chiesto di passargli. Predno al boccetta della salsa e glielo
lancio, centranolo in piena testa. Una risata coinvolge tutto il
tavolo, e lo stesso Calvin, che si massaggia la testa.
< Avevo detto gentilmente! >, mi richiama scherzando.
Dietro di
me un'altra risata, mentre sono rivolti verso Calvin, per prenderlo in
giro.
< ahaha! Te la sei cercata, Calv! >. E poi due mani si
poggiano
al tavolo, accanto ai miei gomiti e un soffio caldo mi arriva
all'orecchio.< Bel lancio, alzatrice... >. Mi volto con
un
sorriso, James è dietro di me, il suo profumo riempie l'aria
intorno a me.
< Anche tu te la sei cercata, J.J.!! >, gli risponde per
le rime
Calvin, fissandoci. James non si muove, il suo viso è ancora
accanto al mio, le sue braccia intorno al mio corpo. Sento il suo
torace alzarsi e abbassarsi ritmicamente seguendo il suo respiro
regolare.
< E' un discorso completamente diverso, Calv.. >. Sembra
che
siano impegnati in un discorso il cui senso solo loro possono cogliere.
Poi james si sposta da me, sedendosi al mio fianco.
< Può darsi...ciò non toglie che te la sei
cercata
comunque, nonostante tutte le raccomandazioni che avessi fatto a me..
>, si affretta ad aggiungere il castano.
< Ci sono molte cose che non sai, amico mio... >, dice
James addentando una mela.
< A proposito, questa sera siamo stati invitati a una festa da
Jenny! >, dice poi Calvin tutto allegro.
< CHE COSA?????? >, sbotto io fissando jenny, furiosa.
lei mi guarda con gli occhioni dolci.
< Ops..ho dimenticato a dirtelo..beh..diciamo che...non
sarà
un innocuo pigiama party solo noi tre..ci sarà un
pò
più di gente....non vedo quale sia il problema Nes...
>, mi
rispond eJenny, irritandosi un pò verso la fine della frase.
< Poi te lo spiego, qual'è il problema... >,
dico io a denti stretti.
< No, ora me lo dici! >, si impunta lei, arrabbiandosi.
Io al fisso poi scoppio a ridere.
< Dai scema, quale credi che sia il problema! Non ho preparato
la
roba!! >, le dico ridendo. lei mi guarda strigendo gli occhi.
< Stanotte me la pagherai!! >, mi dice poi ridendo.
< Voi mi fate seriamente paura! >, si intromette Calvin,
strappando una risata a tutti. Intanto prendo il cellulare e chiamo mio
padre. sarà sicuramente felice di sentirmi!
- Si?
- Papiiiiiiinooooooo...
Voce dolce da tipico lecchinaggio che porta Jenny sull'orlo
delle lacrime e mio padre su quello di una crisi di nervi.
- Cosa vuoi che ti conceda, nes?
Beccata.
- Ma io ti chiamo papino perchè ti voglio bene!
- Dimmi che vuoi e falla finita, amore!
Ok, tanto vale dirglielo.
- stasera dormo da jenny, domani mattina andiamo alla partita di basket
e con molta probabilità pranziamo fuori..dì a zia
Alice
di prepararmi la borsa e non farlo fare a mamma per nessuna ragione,
tienila occupata...
- Tua zia Alice sarà più che felice di dedicarsi
alla tua borsa....come sempre d'altronde! Ma com'è che dormi
sempre fuori? Non è ch emi dici che daormi da jenny e invece
stai con il can..ehm, con jake?
- Jake non c'è papà, è andato di nuovo
con i ragazzi e non so dove..quidni Jenny mi ha sequestrato di nuovo
Ah, mi passi un attimo la mamma?
- Aspetta un attimo....Bella, amore, Nes ti vuole al telefono!...sta
arrivando..ti aspetto a casa per prendere el cose allora, siamo dal
nonno!
- Ok ciao!
- Reneesme, amore, dimmi!
Chissà che film si sarà fatti mia amdre! Di
solito parlo con chi rispnde al telefono, non chiedo mai una persona in
aprticolare!
- Mamma, indovina chi ho conosciuto oggi a scuola?
- Nes, lo sai che con gli indovinelli non sono brava...chi hai
conosciuto?
- Erik Yorkie!
- Erik??? Cosa ci faceva a scuola?
- é lo zio di James, sai...il ragazzo che è
venuto con me in montanga...
- Credo di aver capito...è suo zio?
- Si, il fratello della madre di James...gli ha portato le chiavi e ha
chiesto della figlia di Isabella swan..ed ecomi qui! Ora
devo andare, ti voglio bene!!
- aspetta, nes! Lko zio emmet ha detto che ti porta la borsa a scuola,
deve andare a caccia e passa di lì con Rose ok?
- Ah ok, allora lo aspetto qui!ciaooo!
Poggio il telefonino sul tavolo e mi volto verso Jenny.
< Per la tua felicità, non c'è bisogno di
andare a casa mia! Mi porta la roba mio zio emmet!! >, le dico
con un sorriso. Jennny non ama molto i viaggi in auto: soprattutto
quando guido io. Dice che vado troppo veloce. Mah.
< Ma chi il gigante con i capelli neri, quello figo?
>, chiede Bonnie.
< Bon, io non parlerei così..mia zia Rose potrebbe
ucciderti..e ti giuro che lo farebbe, in modo molto affettuoso forse
visto che sei amica mia, ma lo farebbe! Non vuole che nessuno
tocchi il
suo scimmione! >, dico io facendo il verso a mia zia.
< ma tua zia può avere tutti quelli che vuole,
potrebbe fare
la modella! Ma nella tua famiglia siete tutti belli da far paura?
>,
mi chiede John.
< Beh, sarà l'aria...! >, ipotizzo io con aria
di sufficienza, bevendo un pò di succo d'arancia.
< E voi non avete visto suo padre!!!La fotocopia di nes,
però
al maschile! io l'ho visto di sfuggita, sembra molto giovane, ma,
scusami Nes, è un figo da far paura!! >, interviene
Jenny.
ottimo, una bella discussione sulla mai cara famiglia.
< Quando avete finito, fatemi un fischio! >, dico
incrociando le braccia, mentre Jenny e il resto del gruppo continua al
discussione sulla mia carissima famiglia.
< oggi voglio essere generoso, voglio sottrarti a questa
conversazione....vieni con me? devo andare un attimo in segreteria..
>, mi chiede James alzandosi e tendendomi la mano. Senza curarmi
di avvisare Jenny, la predno e mi alzo, per lasciare la sua mano subito
dopo.
Mi stringo il cappotto al corpo quando l'aria fredda mi sferza il viso:
non riesco a trattenere un gemito e il braccio i James mi cinge le
spalle avvicinandomi a lui. il suo corpo è cald
rispetto alal temperatura dle mio, e il contatto mi provoca una
piacevole sensazione. E non è soltanto il calore.
< Dovresti vestire più pesante, sai?
>, mi dice, in tono protettivo.
< Non credevo facesse così freddo..cosa devi farci in
segreteria? >, chiedo poi cercando di continuare la
conversazione.
< Devo ritirare un modulo per la convalida degli anni scolastici
che ho fatto a londra..mi servono per il diploma e poi per andare al
college.. >, mi spiega quando siamo già arrivati in
segreteria. Mi pare la porta, facendomi passare e poi se la chiude alle
spalle, raggiungendo il bancone e poggiandomi una mano sulla schina per
spingermi a seguirlo. La segretaria, una donna bionda con spessi
occhiali dalla montatura rossa, alza la testa guardandoci.
< Salve cari, cosa posso fare per voi? >, ci chiede
cordialmente, poggiando la penan con la quale stava srivendo sul tavolo
e concentrandosi pienamente su di noi.
< Dovrei ritirare il modulo 27-A, per la convalida degli esami
scolastici conseguiti a Londra.. >, p spiega James con
noncuranza.
< Oh certo, te lo prendo subito..e a te cosa serve, gioia?
>, fa poi rivolta a me. Io scuoto la testa.
< Ho soltanto accompagnato lui, grazie... >, dico poi
indicando James con un dito. la donna annuisce e si alza, raggiungendo
un armadio poco lontano da noi e iniziando a frugare.
< Quando hai freddo ti diventa il naso rosso in una maniera
adorabile... >, m sussurra James seguendo il mio profilo con un
dito, fino ad arrivare alle labbra.
< James..... >, lo rimprovero io. < Non mettermi
in difficoltà, ti prego.. >, mormoro con poca
convinzione. Mi volto a guardarlo e lo trovo straordinariamente vicino,
al testa inclinata e le labbra che sfiorano le mie.
< Non ti sto mettendo in difficoltà..tu lo sai quello
che vuoi, è solo che non vuoi ammetterlo.. >,
sussurra di nuovo, il suo respiro caldo mi colpisce in pieno, il suo
profumo mi provoca una scarica di adrenalina per placare la sete.
< Ehm ehm.. >. La segretaia tossicchia per richiamare la
nostra attenzione. jame ssi allontana lentamente, mentre io mi volto di
scatto avvampando e cogliendo un sorrisino da parte della donna dietro
il banco. James le sorride, prendendo il foglio tra el mani.
< grazie, lei è una donna
meravigliosa...arrivederci.. >, saluta cortesement,e con un
sorriso in grado di sciogliere la neve anche sull'Everest. ecco chi mi
ricorda: mio padre quando cerca di corrompermi. Uguale uguale!
Esco in fretta dalla segreteria, incamminandomi verso al mensa, con
James al mio fianco, stranamente silenzioso e serio; il vialetto che
porta alla mensa è deserto, la pausa pranzo deve essere
quasi finita. Unpstretta mi immobilizza il polso, finisco con le spalle
contro il muro e il viso di James vicinissimo al mio: un brivido mi
percorre la schiena, pregustando il momento in cui le sue albbra
avrebbero toccato le mie. Non posso desiderare una cosa del genere,
sono fidanzata,. ho un ragazzo, diamine!!! Ma il tuo ragazzo ti ha mollato
per la seconda volta preferendo una gita in un posto ignoto.
Questo non vuol dire che devo tradirlo, non sono autorizzata!
< James... >, lo imploro con voce sofferente. Sa quanto
mi costa, forse esattamente quanto costa a lui non saltarmi addosso.
< Non ti sto per saltare addosso nes, nè voglio
baciarti costringendoti a cedere...ma so che anche tu lo vuoi, che vuoi
stare con me, ma per un motivo a me sconosciuto non te lo spuoi
permettere..ma io non ce la faccio più..dimmi, se davvero
non vuoi che ti baci, dimmelo adesso e ti prometto che mi
allontanerò e sarà come s enon ti avessi mai
sfiorato oggi... >, mi dice inchiodando i miei occhi nei suoi.
Parla con voce calma, fa dei respiri profondi che mi colpiscono il viso
a intervalli regolari. E non rispondio, non posso rispondere. io voglio
quel bacio. Il mio buonsenso ha provato ad allontanarlo, non faccio mai
la prima mossa perchè aspetto che sia lui a farla, per
cedere e palcare un pò i miei sensi di colpa con un debole: ha fatto tutto lui.
Ma adesso non posso mentire a me stessa, non posso respingerlo. E non
aspetto neanche che sia lui ad avicinarsi: in punta di piedi, spingo il
viso verso il suo, catturando el sue labbra.
Sono una dannata traditrice. E mi vengono in mente le parole di mio
padre, tanto tempo prima.
Ho pensato che se
proprio devo andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile.(*)
E io, all'inferno, ci brucerò sicuramente.
(*): citazione da "Twilight", Stephenie Meyer
|
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Capitolo 15 *** Galeotto fu il libro e chi lo scrisse ***
Perdonatemi ma non
posso ringraziare tutti!Solo un grazieee coleltivo e un appuntamento la
prossimo capitolo!!
Capitolo 15: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse
<
Ripetimi perchè non puoi venire direttamente da me? >
<
perchè mio zio mi ha dato
pacco, mia zia Alice ha problemi a prepararmi la roba e i miei
vogliono
che passo il pomeriggio con loro..sarò da te per le 8, te
l'ho
promesso. adesso scendi che siamo a casa tua, jen!! >
< A dopo,
adorabile scorbutica! >.
Jenny scende dalla
macchina: purtoppo
la tappa a casa era necessaria. Avevo bisogno di cacciare:
così
avevo detto a mio zio Emmet di lasciare la roba a casa
perchè
sarei passata. Dopo quel bacio con James, la sete era tornata, e
neanche una tazza di cioccolata era riuscita a mandarla via. Di fronte
alla prospettiva di una sera a stretto contatto con lui, la sete era
una sensazione che non potevo contemplare. Inchiodo davanti casa
Cullen, scendendo dallla macchina ed entrando in casa più
stanca
che mai.
<
Perchè hai detto a Emmet
che saresti passata a casa? >, chiede Esme. Mio padre
è in
sala, mi volto verso di lui.
< Sono troppo
stanca per parlare,
papà leggi a modo tuo! >, dico, lasciando che il
pensiero di
quel bacio e della sensazione di sete, unita alla mia paura per la
serata, mi invadesse la mente.
< Nes!!! Non di
nuovo!! >, mi rimprovera mio padre. Il suo tono
tuttavia, non sembra proprio arrabbiato, soltanto sorpreso.
< Che cosa? Nes,
come mai sei a
casa? >, chiede mia madre. Sono troppo stanca per alzarmi e
toccarla, non mi resta che parlare: anche se probabilmente, mi
costerà la testa.
< Ho..ho baciato
James oggi..e ho sete...ho bisogno di cacciare.. >, dico in un
sussurro.
<
Ma..ma..il cibo umano non
ti basta, amore? >, mi chiede avvicinandosi preoccupata. Wow,
non si
è resa conto che ho tradito di nuovo il su migliore amico.O
forse sta semplicemente facendo finta. < Carlisle..? >,
chiama
poi apprensiva. mio nonno, bello come il sole, si distrae dal giornale
che stava leggendo e mi guarda.
< Non so che
dirti, Bella, ma
credo sia normle..è in parte vampira e inizio a temere che
questo ragazzo sia il suo cantante...quindi Reneesme deve solo stare
attenta... >, dice con il massimo della tranquillità.
< Visto Bella?
Esattamente come
temevo....tu ti innamorerai di lui, nes, in modo tanto morboso da non
poter più tornare indietro..e adesso è
già troppo
tardi.. >, dice mio padre sconsolato. Sono sicura che sta
rivivendo
la sua vita in un istante.
< Ho pensato che
se proprio devo
andare all'inferno, tanto vale andarci in grande stile.. >, dico
dando voce ai miei pensieri. Mio padre si volta di scatto,
improvvisamente furente.
< Tu non andrai
all'inferno,
Reneesme. Tu non sei come me e questa storia finirà
diversamente. >, mi apostrofa, con voce dura.
< Vado a
caccia....da sola. >, preciso mentre vedo mia madre
alzarsi.
Lancio il giubotto sul
divano e mi fiondo verso la porta a grande velocità. Mio
padre ha ragione,
io non sono come lui, destinato all'inferno: no, il mio non
è
destino. Sono le mie azioni che mi ci porteranno dritta dritta
all'inferno.
< Si,
chiamerò presto
Tanya, a Denali...dopo la fine di quest'anno scolastico di Nes, dovremo
lasciare la città o qualcuno si accorgerà che...
>.
La voce mio nonno arriva
forte e
chiara mentre mi chiudo la porta alle spalle. Sono le 7 e
mezzo
della sera: dopo la caccia sono andata a casa mia a lavarmi e
darmi una
sistemata, prendendo anche la mia roba per la notte da jenny. essendo
in anticipo, ho deciso di tornare a casa.
< Nes, cara!
mentre non c'eri
è venuto un giovanotto, dice di chiamarsi Calvin, e ha
lasciato
una busta per te..l'ha infilata sotto la porta perchè gli ho
detto di non poter aprire.. >, mi dice mia nonna. A
velocità
disumana corro verso il tavolo afferrandola: c'è ancora su
l'odore di James.
< Uhm, ha un buon
odore questo Calvin... >, commenta mia zia Rose. Inspiro con
forza, ma non riesco
a cogliere nessun odore se non quello di James.
< Sei sicura che
non si chiamasse James? >, chiedo a Esme.
< No cara, era
Calvin.. >, mi dice sicura.
< strano..questo
è il suo
profumo... >, dico allontanando di colpo la busta dal naso. Non
voglio mettere a dura prova la mia resistenza, non prima di stasera
almeno.
< Hai
ragione...ha un buon
profumo... >, dice mia madre inspirando. Apro la busta,
dentro ci
sono due fogli: il primo è una carta beige, con dei disegni
di
fiamme, mentre l'altra è normale carta bianca. opto per
leggere prima la gialla.
La apro, la grafia
è curata, sembra qualcosa scritto in versi.
La
bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e pecotendo li molesta. [...]
Intesi ch'a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,
che la ragion sommettono al talento. [...]
<< Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
preso costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l mondo ancora m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor, condusse noi ad una morte. >> [...]
<
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo! >> [...]
<< Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria; [...]
Noi leggevamo un giorno per diletto
di Lancillotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante. >>.
Divina Commedia, Inferno, canto V.
Tremante ripiego il foglio, poggiandolo sul tavolo. mi aveva scritto un
passo della Divina Commedia, in particolare la storia di Paolo e
Francesca, costretti nel girone dei lussuriossi, nell'inferno: amanti
in vita, per l'eternità sono dannati, condannati a vorticare
in una bufera continua costantemente abbracciati, ma pur sempre
insieme.
E mai pentiti. Ricordo i momenti in cui sono stata convinta di finire
al'inferno. Sono
tanti. Troppi. Prendo l'altro foglio e lo apro. Questa volta sono
parole
di James.
"Ciao nes...se ti conosco bene come credo, avrai preferito leggere
prima l'altro foglio della busta, per cui non ho ritenuto necessario
specificare che era proprio quello che dovevi leggere. Non so se lo
conosci, è un passo della Divina Commedia di Dante
Alighieri, il
famoso canto di Paolo e Francesca, che si sono lasciati andare alla
passione e sono stati condannati a subire le pene dell'inferno. Io e te
siamo un pò come Paolo e francesca: amanti. Ma non
perchè sia io
a volerlo. Semplicemente perchè tu hai deciso
così. prima di
cedere alla tentazione di baciarti, quel giorno alla baita, mi sono
venuti alla mente questi versi, Galeotto fu il libro e chi lo scrisse.
So che non c'entra assolutamente nulla, ma mi è venuto
così. Forse sapevo che sarebbe finita così. ma se
te l'ho
scritto c'è un motivo ben preciso, è solo per te:
perchè
ogni volta che mi avvicino abbastanza, che ti bacio, che ti sfiori,
ogni volta che ti lasci andare...ti perdi tra i tuoi pensieri, mi
abbracci, mi stringi, mi ami...però non fai altro che
mormorare:
l'inferno, finirò all'inferno..E fa male, Nes,
perchè non
voglio causarti rimorsi, rimpianti, incubi. Voglio solo che tu sia
felice ed è chiaro che con Jacob non lo sei. scusa se non
faccio
altro che confonderti, ma io ho bisogno di te, forse sono un
pò egoista. E abbastanza vigliacco da non andare a casa del
tuo
ragazzo e stampargli in faccia l'infelicità alla quale ti
costringe. se non lo faccio, bada bene, è solo per te e per
tutte quelle cose che tu dici non posso capire.
Spero di vederti e parlarti stasera. Un bacio.
James "
Poggio anche questo foglio sul tavolo, infilandolo di nuovo nella busta
in silenzio, poi guardo l'orologio. Sono quasi le otto, è
ora di
andare da jenny. Metto la busta nella tasca del cappotto, poi mi volto
verso mio padre, che sicuramente, nella mia mente, ha già
visto
tutto. Gli vado incontro, abbracciandolo, poi lo bacio sulla guancia.
< io vado, papà..ti chiamo domani per farti sapere
cosa
faccio..se dovesse venire Jake, digli che.... >, che cosa Nes?
che
non lo ami, ma gli vuoi bene così tanto da non poterlo
perdere?
Che ti pieghi al destino soltanto perchè non c'è
nessun
altro con cui potresti stare? che sei una codarda che ha paura di
morire zitella? < ...niente, non dirgli nulla... >, dico
con un
sospiro, poi mi avvio verso la porta dopo aver stampato un
bacio sulla
guancia di mai madre. in momenti come questi, desidero non
essere mai
nata. perfetto, sono anche un'ingrata.
Come mi aspettavo, la porta di casa di jenny è aperta.
quella
ragazza non cambierà mai, non ha un minimo di senso del
pericolo: non lo avrebbe neppure se uno di questi giorni un maniaco le
entrasse in casa brandendo un'accetta. forse sto esagerando adesso.
Entro in casa, c'è uno strano silenzio. Attraverso il
corridoio,
lasciando il cappotto sull'appendiabiti e mi fiondo in salotto dove
Jenny e Calvin sono amabilmente impegnati nel loro passatempo preferito
e James è seduto su una poltrona leggendo un libro, che
riconosco essere Romeo e Giulietta. Sorrido, ripensando a quando avevo
letto la prima pagina: domenica mattina, alla baita, dopo la notte con
lui.
< L'amore
è bensì una nebbia sollevata con il fumo dei
sospiri e se questa si dissipi è un fuoco che sfavilla negli
occhi degli amanti e se sia contrariato non è che un mare
nutrito dalle lacrime di quegli stessi amanti. E che cos'altro
può mai esser l'amore se non una follia molto segreta,
un'amarezza soffocante e una salutare dolcezza.
(*) >, dico, ripescando quel passo dalla mia memoria.
Mi dispiaceva
disturbarlo, ma volevo attirare la sua attenzione. Lo vedo
alzare la
testa di scatto e concedermi un sorriso, chiudendo il libro e tenendolo
in una mano.
< Le
gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il
fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio. Il
più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa
dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia.
Perciò ama moderatamente: l'amore che dura fa
così. (*) >, continua poi lui
fissandomi con un sorriso.
< Nes! Sei in perfetto orario! Ci siamo solo
noi, gli
altri come al solito sono in ritardo! >, mi dice Jenny a voce
alta.
< Non sono sorda, Jen...mi stai dicendo che ci siamo solo noi
quattro adesso? >, dico spostando lo sguardo su di lei, che
annuisce
maliziosa. Guardo di nuovo James, prima seria, poi scoppio a ridere.
< Allora posso dirtelo che tu sei tutto pazzo!! >, dico
tra le
risate. Calvin, ambasciatore silenzioso, ride anche lui mentre jenny lo
guarda interrogativa. James mi fa cenno di sedermi accanto a lui e mi
accomodo sul bracciolo della poltrona. La sua mano corre alla mia vita
facendomi scivolare e sedere sulle sue ginocchia, mentre con il naso mi
sfiora l'orecchio.
< Può darsi.... >, mi dice in un soffio.
Allontano un
pò il viso, ma non mi alzo dalle sue ginocchia. <
Spero che i
tuoi non ti abbiano creato problemi.. >, aggiunge poi, mentre mi
perdo nie suoi bellissimi occhi blu.
< Assolutamente..anzi credo che mia madre lo abbia
apprezzato molto,
anche se non lo ammetterebbe mai....lei adora Jake.. >. Non mi
rendo
conto di aver espresso quel concetto in modo un pò acido, e
James
cerca di sviare.
< Ho saputo che domani mattina vieni a vedermi giocare..
>,
sussurra a due centimetri dalle mie labbra. Provo l'incontenibile
desiderio di poggiarvi le mie, di sentire il suo sapore, ma non posso,
riesco a trattenermi, non devo.
< Con molta probabilità Jenny mi
trascinerà... >, dico facendo spallucce.
< E se fossi io a chiederti di venire? >, mi soffia in un
orecchio, facendomi volare i capelli. Cerco invano di reprimere un
brivido, e lo guardo con i miei occhioni da cerbiatto.
< potrei....decidere direttamente di restare a casa! >,
butto
lì in una battuta. lui ride,poi mi da un pizzicotto al
fianco
che mi fa saltare, finendo con il petto contro il suo torace. le sue
mani
mi stringono in fretta la schiena, facendomi finire con il viso
vicinissimo al suo. Ed è un lampo.
< Aspetta...non muoverti.... >, sussurro avvicinando il
viso al
suo. < Sta fermo.. >, dico di nuovo, poi faccio aderire
le labbra
alle sue. Gioco un pò con le sue labbra, mentre lui cerca la
mia
lingua, ma non glielo concedo. Accarezzo il suo labbro inferiore con la
lingua, lo mordicchio un pò....e poi ci affondo i denti,
strappandogli un gemito. La dolcezza del suo sangue mi colpisce in
pieno, facendomi ardere la gola: le mie labbra si
sporcano del suo
sangue, ma lo assaporo con delicateza, passandomi la lingua
sulle labbra. In un attimo, mi trovo contro il divano, James
sdraiato su di
me, il respiro affannato: apro gli occhi, il labbro non sanguina
più, gli occhi blu ardono ma non sembra arrabbiato o
infastidito
per quello che ho fatto.
< Cos'è tutta questa violenza? >,
sussurra con voce
roca. Gli sorrido, poi gli poggio le mani sulla spalle, spingendolo
indietro e sedendomi sul divano, dandomi una sistemata. Come avevo
sentito, un attimo dopo, la porta si apre e il resto del gruppo entra
facendo gran chiasso.
< ohi, siamo in ritardo? >, chiede Matt fissando james.
< oh, no Matt!Hai sempre un tempismo perfetto! >,
bofonchia James, strappandomi una risata.
< E allora.......giochiamo o guardiamo un film? >, chiede
Jenny.
< Giochiamooooooo!! >, urlano in coro Bonnie, Lisa e
Georgia. Io, invece, mi porto diplomaticamente una mano ai capelli.
< E quale sarebbe il film? >, chiede Calvin.
< Uhmmmm...l'ultimo bacio.. >, sussurra Jenny con gli
occhioni dolci. I ragazzi si scambiano uno sguardo eloquente.
< Giochiamo! >, dicono ppi in coro. Non riesco a
soffocare un gemito di sofferenza.
< Il mondo trama contro di me! >, dico poi con voce
sofferente.
Tutti intorno a me ridono, e cerco di essere allegra. mi lascio
scappare anche un sorriso: sono proprio masochista.
< E a cos'è che giochiamo? >, chiedo poi
fingendomi interessata.
< Uhm..il gioco della bottiglia! >, mi dice Jenny
battendo le mani. Non ce la faccio, mi porto la testa tra el mani, poi
alzo gli occhi al cielo.
< Cosa ho fatto di male?? Qualcuno trama contro di me!!
>, dico poi con tono teatrale.
Intorno a me si diffonde uan risata: incorcio lo sguardo divertito di
James, e nella mia mente si materializzano quelli scuri di Jake. Altro
che ridere: c'è da piangere.
(*): citazioni da "Romeo and Juliet", William Sheakspeare.
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Capitolo 16 *** Una cosa che non doveva vedere ***
eccomi di
ritorno!!e adesso posso ringraziare tutte le persone che hanno messo al
fic tra i preferiti, che sono davvero tantissimi, e i miei adorati
commentatori!!!
pazzerella_92:
grazie mille!!e ti accontento, con un'altra dose di droga!ihihih
MLA: vaaaaaaii
Jaaaames!!*sventola i pon pon*. grazie mile del commento, ecco un altro
capitolo!
Balenotta: grazie
ancora di seguirmi, ecco il seguito!
Rakiy: *me fa la
ola* graaazieee!!! Ti avviso che il tentatico di rivelazione non
è lontano....ihihihih!!
PrincessMarauders:
wow alora sono stata utile per fare felici dei bimbi a Natale!!XD Io e
Babbo Natale mi sa che dobbiamo fare una bella chiacchierata, glia vevo
raccomandato il tuo regalo..adesso parlo con al befana, vediamoc osa
posso fare...!!graaaazie ancora!!
Razorbladekisses:
grazie mille!! Mis to dedicnado alle citazioni letterarie!XD XD
oneofthegirls:
graaaazieeeeee!!davveor mi fate emozionare, sono felice che ti piaccia
cos' tanto! Spero di non deludere mia le tue apettative e quelle di
tutti coloro che mi seguono!un bacio!
_Niki_: naturalmente
non poteva mancare il commentino della mia dorata allieva dedita al
sadismo (si dice così??boo)! Queste feste fanno male a che a
me tranquilla,questo capitolo l'ho riscirto tre volte perchè
mi venivano idee una più improbabile dell'altra! XD XD
coooomunque, si nes l'ha fatto apporta per sentire il sapore del sangue
*l'ho semrpe detto che me è troppo sadica!!* ihihi!ecco il
prossimo capitoletto!
Appontamento alla
prossima!!
Sele
Capitolo 16: Una cosa che non doveva vedere
< Gira
gira gira.......e si ferma suuuu.......Lisa!! >.
Ok, la cosa stava
degenerando rapidamente. Si, è sicuramente
così. Altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo Harry
è in mutande, io ho della panna nei capelli e un ciuffo di
capelli di John giace sul pavimento. Si, la situazione è
decisamente tragica. E Jenny è
felicissima...sadica....!
Lisa ci fissa in modo
implorante e tocca a Calvin scegliere cosa dovrà fare.
<
Allora...facciamo una bella penitenza! Devi...mangiare un uovo
crudo! >, annuncia con fare teatrale. ok, non posso assistere
anche
a questa o credo che rimetterò! Mi volto ma l'odore
dell'uovo
crudo mi colpisce le narici facendomi venire la nausea, che cresce
quando Lisa nasconde un gemito di disgusto. Riesco ad aprire gli occhi
soltanto quando tutti sono tornati a sedersi: Lisa sembra essersi
ripresa bene, se si esclude il colorito leggermente verdognolo. Poggia
le dita sottili sulla bottiglia facendola girare: questa, dopo un ampio
giro si ferma su Calvin. E lo sguardo di Lisa adesso è
quello di
un serial-killer a cui servono la vendetta su un piatto d'argento: si,
fa anche un pò paura.
< penitenza per
calvin.. >, canticchia con un tono da far
concorrenza alla bambina dell'esorcista. <
Allora.....uhm...fammi
pensare....credo di aver trovato....devi...devi spogliare.... >,
dice con sguardo sadico.
< Uhm, al cosa si
fa interessante! >, dice Calvin scattando. Lisa ride, sadica
fino al midollo.
< Aspetta
calv...devi spogliare.......James! >, dice trionfante.
Calvin spalanca la bocca ma James si alza di scatto, andando a
nascondersi dentro la cabina armadio.
< Stai lontano da
me!!! >, urla barricato là dentro.
In camera scoppiano le
risate mentre Calvin entra in iperventilazione.
< Ok ok...dai
cambiamo...James esci da lì dentro! >, urla
Jenny. < dai, giro io....la porssima persona che sce
farà la
penitena di calvin più la cosa che scelgo io! >.
James esce
dall'armadio, tonrando a sedersi, il più lontano possibile
da
Calvin e Lisa. Non posso fare a meno di ridere quando lo osservo bene:
sembra un bambino spaurito: i capelli
scompigliati, le labbra rosse, le
guance arrossate. troppo tenero!
< Neeeeees
>. Oh-oh. la vocina sadica di Jenny. Abbasso gli
occhi: ottimo, non ho mai vinto nulla in vita mia, proprio questa mi
doveva toccare? Mi vengono alal mente le parole di Jenny, e scatto in
piedi portando le mani avanti.
< Toglietelo
dalla testa Jen!!! Non spoglierò James per dare
sfogo al tuo erotismo, nè ora nè mai!! fatti dare
una
mano da calvin!! >, urlo rossa in viso. Quel poco sangue che ho
si
è coalizzato contro di me, prendendo l'unica direzione
"guance".
jenny sbuffa fingendosi offesa, ma poi ha un'altra illuiminazionone,
mentre il resto del gruppo è contrariato dal mio rifiuto.
< Ok ok,
adorabile scorbutica mia...! Allora...per te scelgo le tre
verità! E la penitenza che era di calvin al sistemiamo
dopo...allora...rispondi in modo veritiero o lo sai che poi mi
vendicherò! Sei innamorata? >
la guardo in cagnesco:
andava subito all'attacco: e non potevo
mentirle. I miei dannatissimi occhi erano peggio di uno specchio
d'acqua! Decido di optare per la verità..a modo mio
naturalmente!
< Si >,
dico osservando un ghigno nascerle sul volto.
< Di Jacob?
>. Un attimo di silenzio.
< Questa
conversazione non uscirà di qui, intesi? >, dico
voltandomi a fissare tutti, che annuiscono convinti. Mi lascio scappare
un sorriso. < No >. tutti trattengono il fiato, mentre
Bonnie mi
fissa trionfante.
< Terza
verità: questo fantomatico qualcuno..chi è?
>.
Jenny aveva centrato il
punto. Ma io ero disposta a giocare secondo le mie regole.
< Questo
qualcuno...è un ragazzo, bello, colto, con un
bellissimo nome, una bellissima vita, e bellissimi amici....e
sicuramente non ha la lingua lunga come la tua!! >, dico
saltandole
improvvisamente addosso scompigliandole i capelli. Janny inizia a
urlare e farmi il solletico.
< Quello che
importa è che abbia qualcosa'altro di lungo, no?
>, sbotta ppi con uan risata, emntre una Bonnie scandalizzata si
alza per mollarle un pungo. E fu così che le tre migliori
amiche
distrussero la casa, direbbe la mamma se questa fosse una favola. Ma
non lo è, è la vita reale. E questo mi permette
di
picchiarla più forte che posso: o al massimo, farla morire
soffocata sotto un cuscino, con le guance in fiamme naturalmente.
< Questi commenti
non sono affatto graditi!! >, le dico scappando
dalle sue mani che mi ceercano per farmi il solletico, mentre intorno a
noi imperversano le risate.
E sfoderando tutta la
mia coordinazione, ereditata sicuramente da mia
madre, inciampo sul bordo del tappeto, sbatto il ginocchio contro il
bracciolo del divano, mi sbilancio aprendo el braccia e vedo lamoquette
del pavimento straordinariamente vicina. Un mostro di eleganza sul
serio! Due mani calde mi cingono la vita, e mi trovo tra el braccia di
james, che mi string esalvandomi dalla caduta. E poi una strana voce
melodiosa leggermente acuta.
< Nes!! >.
oh, cazzo. Scatto in piedi voltandomi, e vorrei tanto
aver visto male. Cosa ci facevano al stazza di mio zio Emmet e la
bellezza stratuaria di mia zia Rose nel salotto della mai migliore
amica. La guardo abbassnado los guardo, ma la zia sembra stranamente
contenta. E il resto dle gruppo è ammalaito dalla sua
bellezza.
< Zia! che ci fai
qui? >
< Hey,
nanerottola! Hai la coordinazione di tua amdre, sai? >, mi
prende in giro mio zio emmet. < Non sei contenta di vedermi?
>,
mi chiede poi allargano le braccia. Lo guardo inclinando la
testa.
< Falla finita,
scimmione...! Nes, tuo padre, in tutta la sua
iperprotettività, mi ha mandato qui a dirti che domani siamo
tutti fuori per tutto il giorno, andiamo in escursione.. >, mi
dice
in tono elquente. In codice, vanno a caccia. annuisco. < Saremo
di
ritorno la sera, probabilmente dopo cena, quindi se ci dovessero essere
problemi puoi cenare da charlie, oppure puoi invitare le tue amiche a
casa....ma io ti chiedo un favore personale: non voglio il cane a casa
mia, intesi? O, come ti dico semrpe in modo molto affettuso, ti
salterò alla gola! Quindi, qualsiasi cosa tu debba fare,
fatela
a casa sua! per il resto, puoi anche dare uan festa! ora vado, Bella mi
aspetta... >, dice poi.
< Dove stai
portando mia madre, Rose? >, le chiedo preoccuapta. lei fa uan
faccia da angioletto.
< Diciamo che
ultimamente, la tua presenza ha portato un pò
di monotonia nella vita notturna dei tuoi genitori..vogliamo dare un
aiutino! >, mi dice con un sorriso.
< naturalmente
porterò qualcosa anche a te, mai nanerottola
preferita! >, mi dice mio zio scompigliandomi i capelli
dall'alto
della sua posizione, nascondo un brivido pesnando all'ultima cosa che
mi aveva portato, una settimana prima, per la gioia, se così
si
può chiamare, di mio padre: un completino intimo blu notte
con i
bordi pieni di pelo. favoloso! se fosse stato rosso sarei sembrata
Babbo natale!
< non
affaticarti, posso farne a meno, zio...!ma se proprio
devi...niente pelo!!! >, aggiungo scatenando in lui una profonda
risata che fa tremare la pareti. con una grande mano
circonda la
vita di mia zia, che non si piega solo grazie alla sua forza. mi fa un
soprriso, poi si rivolge ai ragazzi.
< Adesso andiamo,
scimmione..scusate per l'interruzione, ragazzi, andiamo subito via..
>
< Può
restare quanto vuole... >, mormora John
trattenendo la bava. mia zia ride, ormai abituata all'effetto
che
sucita sugli uomini: al contrario, i muscoli di mio zio si tendono,
facendo zittire ogni proposta all'istante.
< scusate,
abbiamo fretta, al volvo argentata di Edward fa i
capricci! ciao ragazzi...e.. >, fa cpoi rivolta a James. oh no,
oh
no, adesso ne spara una delle sue per mettermi in imbarazzo! <
..grazie epr aver ovviato ai suoi problemi di coordinazione, sai, ha
preso tutto da sua madre....ehm, un'altra domanda...sai per caso dove
posso leggere la storia di Lancillotto e Ginevra? Sai, è
molto
interessante... >, dice con tono cadenzato. Ma James nonc i
casca,
capisce che Rosalie sa del biglietto. Le sorride e i suoi occhi blu si
accendono.
< Vada in una
libreria a port Angeles e chieda "Lancelot" oppure "le
chevalier de la charret" di Chrètien de Troyes....se vuole
però possa farglielo avere io, magari tramite
Reneesme..>,
suggerisce con voce melodiosa.
< Sarebbe meglio,
grazie..ci vediamo a casa Nes, e mi raccomando....
>, mi ammonisce, ma non capisco perchè. la guardo
interrogativa. < Dimentica i cani e preferisci gli umani, o al
massimo fatti un gatto! Buonanotte! >, mi dice in tono
enigmatico
lasciandomi in mezzo alla stanza.
< Allora,
Nes..dobbiamo fare la tua penitenza!! >, sbotta
improvisamente janny quando la porta si chiude alle spale di mio zio
Emmet. Annuisco tornando a sedermi, abbandonandomi nelle mani di jenny.
in fondo, cosa può succedere di male?
Non mi
lascerò mai più in mano a Jenny! Se non lo avessi
fatto, adesso non mi troverei chiusa in un ripostiglio due metri per
due con James al buio per sette minuti. Janny sta decisamente sfiorando
l'apice del sadismo! Sbuffo: qui dentro il profumo di james
è
troppo forte. Non lo tocco nemmeno, ho paura a muovere ogni muscolo,
respiro solo perchè è necessario. E d'altronde,
non si
muove neanche lui. Ci limitiamo a respirare la buio: e sono ancora
passati soltanto 30 secondi.
< Mi spiace che
tu non ti stia divertendo.. >, mi dice poi con voce atona.
Sorrido e gli soffio sul volto.
< Non si
può avere tutto dalla vita... >, dico ridendo.
Anche lui ride, e in un attimo vorrei poter accendere la luce per
ammirare il suo sorriso smagliante e i suoi bellissimi occhi blu.
< Simpatica tua
zia.. >
< Ah ah, molto
divertente! Non fa altro che mettermi in imbarazzo
appena può, sembra una congiura con mio zio Emmet! >.
lo
sento ridere.
< Ed è
anche molto giovane..quanti anni ha, 20? >. oh oh. Mi serve una
scappatoia.
< Se ti sentisse
adesso ti bacerebbe! ne ha 27, ma non fa altro che
cercare di mantenersi più giovane...un pò le
riesce
naturale! >. E ridiamo insieme, forse il buio aiuta.
< Beh, ci riesce
benissimo!..Sai..sono curioso di vedere i tuoi
genitori...devo essere bellissimi, visto la figlia che hanno avuto..
>
< per il tuo
compleanno ti regalo una loro foto ok? >, dico sarcastica.
< Guarda che
compio 19 anni a marzo, il 7..quindi non me ne scordo!
>. Sembrava stranamente serio. Deglutisco, mi auguro che stia
scherzando. < Hai un buon profumo, sai? Di.....mora... >,
mi dice
passando il naso sul mio collo. Ho un guizzo allo stomaco, inizio a
respirare dala bocca per non dover sentire il suo profumo. Sorride con
il viso nascosto sul mio collo, poi torna ad allontanarsi.
< E quindi....chi
è questo ragazzo di cui sei innamorata? >, mi chiede
poi con tono divertito. Anche al buio riesco a percepire il suo sorriso
e questa è una delle poche volte che soo felice di essere
una mezza vampira: quantomeno, non benissimo, ma ci vedo! Mia vvicino
con il viso al suo, senza toccarlo.
< Tu cosa avresti
risposto a quele domande? >, chiedo provocandolo. Lui non si
sottrae, evidentemente il gioco gli piace.
< uhm...sonno
innamorato, si... >. Trattengo il respiro, e lui se ne accorge,
facendo scorrere il dito lungo il mio collo. < Di Jacob,
assolutamente no.... >, continua con voce sensuale e bassa,
strappandomi un sorriso. < E di chi, di una ragazza bella,
colta, affascinante, insicura e confusa... >, finisce poi
lasciandomi una scia di baci sul viso, giù fino alla
macella. Alzo la mano, chiudendo gli occhi e inizio a percorrere il suo
viso: la fronte larga, il naso dritto, gli occhi grande, gli zigomi
sporgenti, la pelle liscia, la mascella non troppo pronunciata, il
mento, le labbra piene.....e lì mi fermo, ritraendo la mano.
Poi sospiro.
< Devo
parlargli....domani... >, dico in un soffio. Le sue mani mi
cingono al vita, facendomi poggiare la testa sul suo petto.
< Non devi
sentirti obbligata, io ti aspetterò...a quest'ora avrei
dovuto mandarti a fanculo, drti di smetterla di giocare, ma non
posso....io ho isogno di te come dell'aria che respiro..e pur di averti
sono disposto ad aspettare per l'eternità.. >.
peccato che il mio e il suo concetto di eternità siano
leggermente diversi.
Sospiro di nuovo: non
posso lasciare Jake, james un giorno morirà e io resterei da
sola, nessuno potrebbe interessarsi a me, non c'è nessuno
come me!! Diamine! Chiudo gli occhi lasciando che il ricordo die
momenti con James mi riempia la mente: fuori da ripostiglio
c'è chiasso, forse tra poco è ora di uscire. E
insapettatamente James mi prende la mano: lo sento tremare come
percorso da una scossa e poi me la lascia dis catto, arretrando con
tanta forza da cozzare con un profondo rumore contro l'altra aprete del
ripostiglio. Oh no, oh no: non può aver visto. No....poggio
al mano sula manigliama in quel momento al porta si apre, rivelandomi
James che mi guarda sorpreso, confuso, convinto forse di aver bevuto
troppa birra. ma non è spaventato. Esco in fretta dal
ripostiglio, ho bisogno di acqua..urgentemente.
< Allora, vi
siete divertiti? Nes, c'hai una faccia stanca...e ache tu james, hai
uan faccia! >, ci prend ein giro Clavin. Ma James lo spinge dal
petto, avviandosi verso il bango: sento il rumore dlel'acqua che scorre
dal rubinetto e poco dopo lo vedo uscire con il viso bagnato. Sorride
ostentando indifferenza.
< credo di essere
un pò claustrofobico, scusate..allora, continuiamo?
>, dice poi con entusiamo.
Mente tutti si siedono,
io mi rifugio in cucina, a pensare. Se davveo ha visto, gli ho
inconsciamente mostrato tutto quello che ho vissuto con lui, non
può credere di esserselo immaginato. Sono davvero
un'incosciente.
Dal salotto, sento il
tonfo dela bottiglia con cui giocavamo cozzare contro qualche mobile. o
almeno credo sia quello. perchè a me appare come il rumore
della botola che si chiude sul baratro dell'inferno. ma questa volta
non scendo da sola. No: ho comprato un biglietto di sola andata per
tutta la mia famiglia.
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Capitolo 17 *** Conosci la storia di Dracula? ***
Rieccomi!!ormai
questa fan fiction si avvia alla fine, m achissà che non mi
venga l'illuminazione e continui!! Vi avviso che alla fine di questa
capitolo, e d'ora ina vanti avremo un Jaob un pò OOC (lo
dico per evitare sorprese) e pii chissà!
Passiamo ai
ringraziamenti, adesso che siamo già a 49 preferiti!Sono
costretta a fare una cosa veloce perchè devo andare
dedicarmi alla partitina di poker che mi aspetta!!
Quindi a pazzerella_92, Balenotta, daphne 92, oneofthegirls01, Rakiy, _Niki_ e MLA un graaaaaziee
di cuore e spero che questa copitolo vi piaccia!!
Un bacio!
Capitolo 17: conosci la storia di Dracula?
< Nes,
perchè non vuoi dircelo? Ci hai fatto penare tutta la
notte!! E daaaaiiii!! >
< Vivere nel
dubbio non può farti che bene, farà lavorare le
tue sinapsi mantenendo la mente giovane, jenny! >
< Ragazze, ha
chiamato John! >.
Tratteniamo il respiro.
simao in macchina, sono le 11 del mattino e stiamo andando all'incontro
di pallacanestro dei ragazzi. Aspettavamo l,a chiamata daun bel
pò: i ragazzi erano andati via alle 8 per allenarsi e alle 9
ci avevano chiamato per avisarci che John si era fatto male durante
l'allenamento e non vrebbe giocato. Guido facendo attenzione alla
strada, ma non è molto necessario.
< Che hanno
detto? >, chiedo apprensiva.
< Niente di
rotto, si è solo slogato la caviglia..tornerà a
posto in circa due settimane, giusto in tempo per andare a Port Angeles
il weekend di San valentino! >, dice Bonni e allegra.
< Calvin ea
preoccupato a morte, chissà chi giocherà al posto
di John... >, si chiede jenny, parlando più tra
sè che con noi.
< Nes...ci
parlerai con Jake? >, mi chiede improvvisamente Bonnie.
Non avevo più
le idee chiare: adesso che non sapevo cosa realmente avesse visto e
pensato James, tutto era cambiato. Non potevo mettere in pericolo la
mia famiglia, non dopo che avevano fatto tanto per proteggermi.
Sospiro, accostando vicino al campo per cercare parcheggio.
<
perchè sei così testarda? hai detto che non lo
ami!! >, sbotta jenny. Lei è sempre stata la
più impaziente del gruppo.
<
Perchè a volte non possiamo permetterci di pensare solo a
noi stessi, non se in ballo c'è anche la felicità
di qualcun'altro...dovrò parlargli, questo senz'altro, non
posso continuare a tenermitutto dentro.. >
< Tua amdre che
ti ha detto? >
< Cosa avrebbe
dovuto dirmi, Bonnie? Di aspettare, chiarirmi le idee, che tutto
sarebbe stato chiaro..e così è stato, peccato che
non era quello che volevo vedere... >, dico scendendo dalla
macchina. la discussione è finita
Camminiamo di fianco,
senza allontanarci e jenny cerca Calvin tra la folla: James si era
dimostrato normale fino ad alora, non dimstrava di ricrdare quello che
fosse successo. mio padre ha ragione, al mente umana è
erribilmente volubile. M non credevo che o fosse anche la sua, non fino
a questo punto almeno. Se solo quella sera avessid atoretta a Jake e
non fossi andata a quel dannato ballo, non sarebbe successo nulla: o
forse John mi avrebbe presentato James in ogni caso. la cosa migliore
sarebeb stata dare retta a mio nonno, andarene mentre ero ancora
piccola, cambiare città, darci alla macchia, non entrare in
contatto con altri umani: nona vrei dovuto provare il paragone. E
ancora una volta, è tutta colpa mia. Sempre e comunque. non
ce la faccio più.
< Bonnie! Jenny!
Nes!! > L avoce di calvin che urla i nostri nomi mi fa
riscuotere, e i rendo conto di aver lasciato la mai dannata giacca in
macchina. Siamo già al campo, non mi va di tornare indietro,
cerco di convincermi chein fondo non fa così freddo. ma non
è vero: fa terribilmente freddo anche per me. Mi stampo un
sorriso sul viso e fingo normalità. in fodno, recito da una
vita, n'ora in più non mi avrebbe ucciso. E un sorisino mi
nasce spontaneo a quella mia battuta. io non posso morire.
< Ciao Calv! ho
saputo di John, come sta? >, chiedo a voce alta.
< Sta bene,
è qui in panchina, con le stampelle... >, mi dice
indicandomelo. < Abbiamo un sotituto meraviglioso! ha soltanto
16 anni, ma è altissimo e robusto, un armadio quasi!
L'abbiamo chiamato subito dopo che John se ne è andato in
ospedale, ed è magico!! Venite che ve lo presento!
Oh J.J., sei qui anche tu! Come sta John? >
Mi volto e me lo ritrovo
davanti, il viso bangato, i cpaleli incollati alla fronte, una divisada
basket e una felpa degli stessi colori indosso: numero 16. lui
è il numero 16. Mi guarda e mi sorride.
< Ciao Nes..ciao
ragazze. John sta meglio, l'effetto dell'anestetico è
svanito ma non gli fa più tanto male adesos che è
fermo..oh ragazze, guardate, vi presento il nostro fenomeno che
però non vuole giocare con noi se non questa volta!
>, dice indicando un pinto alle nostre spalle. Ed è
la fine. spalanco la bocca, non ci posso credere, sento che gli occhi
mi sono suciti dalel robite. e la figura daanti a me, imponente, che
sta bevendo da una bottiglietta d'acqua, sputa per terra e inizia a
tossire.
< Quil?????
>. lo dico quasi urlando.
< nessie!! ma che
diamine..!che cosa ci fai qua?? >, mi chiede pilendosi al bocca
con la manica.
< Fa parte dle
nostro gruppo Quil, è la ragazza di cui ti ho parlato...come
la conosci? > chiede James alzando un sopracciglio. Quil mi
guarda, o meglio fissa al mano di James sulla mai spalla e mi auguro
fortemente che James non abbia fatto troppa pubblicità.
< A...a jacob
que-questo...non piacerà...per nulla.... >, dice
balbettando. E trema. Ho tradito al fiducia dle suo migliore amic, e mi
odia, ma non può arrabbiarsi. Non adesso. non qui. Mi spingo
verso di lui, prendendolo per un braccio. e trema più
violentemente. < Allontanati sanguisugsa..stammi lontano!!
>, urla. James si avviicna, forse per difendermi, am con una
colpo violento lo allontano. Forse troppo violento. troppo forte per
una ragazzina di 50 kili. ma non osso permettere he si faccia del male,
d'altronde da parte di Quil accettare di giocare era stata una
tremenda mancanza di responsabilià. sfruttando tutta la
forza che ho in corpo, lo allontano, ancora tremante, approfittando
della presenza provvidenziale di un boschetto. E glielo spingo dentro,
cercando di allontanarmi il più possibile, spettando che si
calmi. mi fermo ai margini, conscia del fatto che la gente avrebbe
fatto domande. e cosa avrei detto? a quil, come avrei
spiegato tutto?
Mi basta aspettare
appena un minuto che Quil si calmi: me lo sento alle spalle in poco
mneo di un minuto.
< Scusa...ho
perso le staffe, Jacob è il mio migliore amico e tu..
>
< Quil.. >
< Non voglio
giudicarti, so che lì'imrpinting è una cosa
oscura, lo so...la mai anima gemella ha solo otto anni, non so come
andranno le cose, ma spero di non trovarmi in una situazione del
genere..non voglio immischirmi enon posso starti vtroppo
vicino, rischierei di perdere la apzienza..devo andare a giocare,
scusa.. >
< Quil, aspetta..
>. lo prendo per un polso, ma lo lascio subito non appena sento
che un fremito lo attraversa.
< Non
dirò nulla a Jacob, sta tranquilla.. >, mi dice a
testa bassa.
< Se tu sei
qui..lui dov'è? >, chiedo con voe tremante.
< Io non sono
andato con loro..soltanto Sam, Jacob e Paul sono andati, anche l'altra
volta..non chiedermi dove, non lo so...scusa.. >, mi dice
sgusciando via e lasiandomi sola ai amrgini dle boschetto.
Mi siedo su una pietra,
il volto tra e mani: sento un fischio, al aprtita è
iniziata, ma non voglio andarci. per una vota nella vita, posso
rignraziare il cielo di avere in me quella aprte umana: se non altro,
posso piangere.
< Nes? >
James. Sbarro gli occhi,
guardando l'orologio. Già l'una e mezzo. la partita doveva
essere finita. mi volto a guardarlo, ho bisogno di un abbraccio, ma nei
suoi occhi c'è una luce strana.
< Credo che io e
te dobbiamo parlare, Nes.... >, mi dice sedendosi accanto a me,
poggiandomi una mano sul ginocchio. mi si ferma il cuore: è
finita. Il momento è attivato, adesso posso anche morire.
Abbasso gli occhi, trattenendo altre lacrime.
< me lo
aspettavo, James..sapevo che un giorno ti saresti stancato di
aspettare, sono troppo strana per te, soprattutto dopo quello che
è successo con Quil, io... >. Sono un fiume in piena,
non riesco a fermarmi. Almeno fino a quando non mi alza il mento con un
dito e mi poggia la mano sulle albbra, bloccando quel fiume di parole.
< Alt alt alt..io
non mi sono stancato, Nes...assolutamente...voglio parlare doi quello
che è successo ieri sera nel ripostiglio.. >
< Oh.. >.
non ho altro da dire. cosa avrei potuto dirgli? Si prende un attimo per
riflettere, poi sospira.
< Quando ti ho
stretto la mano, io ho visto... >. espira sorridendo. <
Ti sembrerò pazzo, lo so, e anche io credo die ssere
diventato pazzo..am questa mattina ho avuto occasione di parlare con
Quil, e credo di aver capito perchè non puoi lasciare Jake,
anche se ci sono parecchi punti...oscuri, direi... >. Mi tremano
el gambe. Che cosa aveva potuto dirgli, Quil? non poteva rivelargli la
sua natura, Jacob non lo aveva fatto neppure con mia madre! ma nessuno
gli vietava di parlare di noi, dei "freddi"..non poteva averlo fatto,
Sam al suo ritorno lo ucciderà! Non mi rendo neanche conto
del fatto che ormai quello di James è un monologo, non ho la
forza per rispondergli: e ho sete. Terribilmente sete. <
Nes..fammi parlare senza interrompermi adesso, anche se credo non ci
sia questo pericolo......ieri sera, quando ti ho preso al mano ho
sentito una scarica elettrica e...non ho visto più il buio
del ripostiglio, ma...mi sono passate per la mente le immagini di noi
due, di tutot quello che abbiamo vissuto..e non ci stavo pensando in
qul momento, Nes...poi questa mattina sono passato da casa e ho
mostrato a mio zio una foto dei tuoi zii che abbiamos cattato
ieri sera...e li ha trovati uguali a com'erano quando hanno lasciato al
scuola..e non soltanto uguali...identici, Nes...e oggi, Quil mi ha
racocntato delle storie piuttosto interessanti...e tu sei strana Nes,
quando c'è il sole non metti mai una maglia a maniche corte,
sembri sentire le paroeld i tutti, anche delle persone più
lontane, sei una deller agazze più veloci nela corsa e oggi
hai letteralmente trascinato cia Quil, un armadio di 80 kili, senza
sforzo, nonostante lui si opponesse...credo di aver bisogno di un bravo
psicanalista..ma di uno mooolto bravo! A meno che tu non ti decida di
dirmi se sono pazzo o meno.... >. Non ha fatto una piega
parlando. alzo la testa e incrocio il suo sguardo: non è
terrorizzato, nè infuriato nè tantomeno
preoccupato. Solo curioso. E inizio a dubitare seriamente dle suo
istinto di sopravvivenza. A meno che non abbia sviluppato una teoria
che non ha nulla a che fare con al verita.
< Dimmi cosa
pensi... >, sussurro in un soffio. lui sospira.
< Non riesco a
dirlo, nes...mi sentirei un idiota...Quil ha parlato di strane
creature....conosci la storia di Dracula? >.
Scatto coem se avessi
preso al scossa, stringendo covulsamente un ramo del trondo su cui sono
seduta: e quello, come s enona vesse miglior momento per cedere, si
sbriciola sotto il mio tocco.Sono un'irresponsabile, vorrei urlare ma
non posso. lo guardo e questa votla è sorpreso: il suo
cervello probabilmente gli ha già inviato un'informazione
che tra una ttimo lo farà correre via urlando. ma sta
immobile e non ouò immaginare la verità: io non
sono un vampiro. Almeno, non del tutto.
< J.J.! nes! Dove
siete? dobbiamo andare a pranzo! >. la vode di clavin ci chiama
da lontano. James mi tende una mano sorridendo coem se la conversazione
tra noi non fosse maia vvenuta. Avevo sognato?
< Andiamo..avremo
tempo per le spiegazioni, adesso vivi la tua vita. >. Gli affero
al mano, e sembra rendersi conto della temepratura semrpe
più fredda dle normale dellamia mano soltanto in quel
momento.
< stasera...ti
chiamo io.. >, dico in un sussurro. lo vedo annuire, pallido
nonostanmte il sorriso sulle labbra.
Adesso ne ero convinta.
per lui, ero un vampiro.
Nes, respira. Devi
farlo, o non lo farai mai.
Devo lasciare Jake,
prima di parlare con James. Perchè qualunque sarà
al reazione di James, non posso mentire al mio migliore amico. non so
quando me ne sono resa conto, forse nel momento in cui mi ha telefonato
chiedendomi di vederci e ho incrociato lo sguardo di James.
Perchè non faccio altro che ripetermi che non lo lascio per
non faro soffrire: ma prenderlo in giro, fingere di essere innamorata
di lui,. quello lì e prenderlo in giro. E non posso farlo,
non a lui che mi ama più della sua stessa vita.
Soffrirà, lo so, ma non possiamo prenderci in giro per
l'eternità. E sopratutto non adesso che so dia vere
un'alternativa, sebbene temporanea. non m'importa, rimarrò
sola, lo so, ma non posso trascinare giù con me anche jake.
Non se lo merita. Ed è per questo che sono ferma fupri la
porta di casa sua e cerco d respirare. Entro con la mia
chiave, ho portato con me una borsa per prendere tutta la mai roba. E
il suo solito buonumore mi colpisce com euna pungalata al eptto quando
apre la porta.
< Nessie, amore!!
>, mi dice stringendomi, ma lo allontano. Un taglio netto, Nes,
come ha fatot tuo padre. Con la sola differenza che tu non tornerai
mai. non devi. Sospiro, soffrendo della sua aria smarrita.
< sei arrabbiata
perchè sono andato di nuovo via? io ti giuro amore, che...
>, iniza, am lo fermo.
< Ti prego Jake,
sediamoci in salotto..mi faccio già abbastanza schifo, non
peggiorare le cose scusandoti... >, gli dico precedendolo in
slaotto.
L'ambiente è
semrpe lo stesso, arioso, sui toni del rosso e disordinato.
però, dopo l'opera di leah in quei giorni, l'ordine sembra
una cosa che sè passata almenoa far visita a quel posto.
poggio al borsa accanto a me, non mi tolgo neanche il cappotto. Devo
andare via il prima posisbile, sparire dala sua visuale, o non
riouscirò più a guardami allo specchio.
< Jake...io..mi
faccio schifo.. >
< Nessie..
>
< Non chiamarmi
nessie, per favore....jake, io non me lo merito tutto questo affetto,io
faccio schifo e se in questo modno ci fosse un minimo di giustizia, io
sarei già all'inferno e tu mi staresti odiando con ogni
fibra dle tuo corpo!! >
< Ma cosa..
>
< Sono andata a
letto on una'tro, jake, durante il wekend in montagna... > . ho
sganciato la bomba. Ed è l'inizio della fine. Jake mi guarda
a occhi sgranati.
< Amore, io..sono
scioccato, sul seiro, non credevo che...ma non devi preoccuparti, io ti
perdono amore, ti amo sopra ogni cosa.. >
< E NON DEVI!!!!
NON C'è NIENTE DA PERDONARE!! > urlo. Poi abbasso i
tono, con il respiro affannato. < non c'è niente da
perdonar,e io non sono pentita...io sono innamorata di quelr agazzo,
jake...e non amo te...sei soltano il mio migliore amico... >,
dico abbassando il tono. tendo i muscoli, aspettandomi di vederlo
tremare di rabbia da un momento all'altro, ma non accade nulla. per lo
più, jake cede all'apatia totale.
<
..è..è un umano? >
< ...si...
>
< Sa cosa sei?
>
< lo ha
capito...oggi.... >
< Allora
è per questoche mi stai mollando? >
< No, jake..avrei
dovuto farlo tanto tempo fa, prima ancora di conoscere lui..credevo di
amarti, di essere innamorata di te almeno quanto lo fossi tu,
l'imprinting ci legava..ma evidentemente, io sono unica anche in
questo, io non ti amo..sei soltano il mio migliore amico.. >
< Sai..fa male
rivivere due volte la stessa cosa..prima Bella....adesso tu....ma
quanto meno bella mia ha preferito, un vampiro, tu invece un insulso
umano..morirà, un giorno, lo sai vero? >
< Si.. >.
lo sento sospirare e si massaggia le tempie.
<
Potresti,..stare con lui e poi...tornare da me, io ti
aspetterò per l'eternità, lo sai.. >
< Ci avevo
pensato, jake..ma nello stesso momento in cui l'ho fatto, mi sono
diata..è per questo che ho aprlato con te prima di dire tuta
la verità a lui, o non avrei più avuto il
coraggio dif arlo..qualunque cosa succeda, io non tornerò,
non ti prederò in giro.. >
< Cos'hai
intenzione di fare, trasformarlo?? >
<
Assolutamente...non so neanche come la prenderà, come credi
che possa pensare una cosa del genere? >
< A cosa serve la
borsa? >
< porto via la
mai roba, nn voglio crearti problemi..mai più..scusa..
>
< Prenditela...
>, mid cie semplicemtne.
Corro alla
velocità massima che il mio corpo mi concede, tanto che non
passa nanche un munito che la borsa è piena e la casa non
conserva il minimo ricordo di me. Poi mi fermo davanti a lui, in attesa.
< Vorrei...vorrei
tanto che restassi, non dico il mio migliore amico, ma quantomeno un
amico jake.. >
< Questo
è successo con Bella, Cullen, ma adesso non credo sia
possibile...porta i miei saluti a tua madre e non fatevi più
vedere qui...bada bene, se qualcuno di voi lo morde il patto
è rotto..e non vi voglio più qui, adesso non sei
altro che una succhiasangue, esattamente come gli altri..credevo fossi
diversa, ma anche tu mi odi.. >. mi fissa con durezza.
< jake..
>. sospira profondamente e inizia a tremare.
< non sto
soffrendo, sono solo profondamente arrabbiato..troverò la
mai strada, un'altra bella ragazza no? Smetterò di
trasformarmi e crescerò! dpve sta il problema? Solo, non
interferite più con la mai vita! E la sai uan cosa? In
questi weekend, avevi ragione, SONO ANDATO A PUTTANE, CONTENTA? MENTRE
TI SBATTEVI QUEL COGLIONE, IO MI SBATTEVO UNA PUTTANA, CREDENDO CHE TU
FOSSI TRANQUILLA A CASA CON LE TUE AMICHE!! DIVERTITI CON IL TUO
AMICHETTO, TROIA! >. la rabbi ami onta dentor contanta
rapidità che non vedo nememno al mano che corre al suo viso,
stampandogli cinque dita sul viso fremente.
< Questo vale
anche per quello che non ti ha potuto dare mia amdre, stronzo! e io che
credevo di averti spezzato il cuore! vaffanculo!! >.
Mi sbatto al porta alle
spale, sentendo il rumore dle vetro dlela finestra in frantumi e die
suoi passi ormai da licantropo che battono al suolo. era arrabbiato, va
bene, ma non aveva motivo di trattarmi in questo modo. Era andato a
divertirsi e io a casa a struggermi per quello che era successo! Se
fosse stato lucido, non mi si sarebbe mai rivolto in quel modo,
ciò non toglie che restava quello che aveva fatto. Abbiamo
sbagliato entrambi, ma lui ha una via d'uscita, lui
può crescere, può morire. Io no.
Con un pò di
fortuna, magari, ci saremo rivisti all'inferno.
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Capitolo 18 *** Io non sono un vampiro....ma loro si ***
Saaaaaalveeeee!!
un bel capitolo
di prima mattina! Dopo aver dilapiato il mio (assai ristretto)
patrimonio in una partita di poker abbandonata dopo due mani, mi
è venuta l'ispirazione!Credo che estenderò un
pò di capitoletti, intando vi spoto questo!!
Ringraziamenti a:
MLA: il TeamOcchiBlu
è salvooo!!!l'ispirazione è venuta a bussare alla
mia porta!
_Niki_: un graaazie
infinito alla mia commentatrice più prolissa (mamma mia, mi
faccio paura da sola con questi termini!!)! Dopo lungo e doloroso
travaglio ho partorito una bella ideaaaa!!!Quindi dovrai sopportarmi
ancora per un pò!!ihihi e intanto ci godiamo Nes e James
finalmente dal vivooooo!!!*ok, adesso hiudo la prta della mia saletta
bianca imbottita da manicomio*..un bacioo!!
StarlitWriter: wow,
non credevo di aver costruito un personaggio tanto
potente!graaaazieeeee!!!!
daphne 92: povero
Jaaakeeeee...non possiamo ucciderlo adesso però, Jake
optrnerà presto nella nostra vita!*nota: procurare delle
guardie del corpo a Jake..possibilmente telefonare a Emmet per il
compito*
Goten: come detto
prima, Jake tornerà moolto presto!!Sempre che non dilunghi
tanto da fare più capitoli del previsto...XD XD
Balenotta: ho letto
al posta troppo tardi, avevo già
postato..uuuffffff..però le tue idee erano meravigliose, ci
avrei potuto costruire su una bella storia..chissà, magari
dopo potrei suarle...uuuhmmmmm...grazie mille per tutto!!!
tati zakki:
graaaaazieee mile die complimenti!
Capitolo 18, di
già..e 52
preferiti!!mamma mia, non ci credo!!
Alla prossima!
Sele
Capitolo 18: Io non sono un vampiro...ma loro si
Non piangere.
non devi piangere. Non puoi. Non se lo merita. Ti ha
tradito, e non sapeva che anche tu lo avessi fatto. non piangere!!
Batto al mano contro il volante: sono in macchina, ferma sul ciglio
della strada in periferia. A rompere il silenzio c'è solo il
ticchettio della pioggia che scende velocemente a bagnare il verde
della città. Dopo aver lasciato casa di Jake, non ho fatto
che
girare per la città. Non ho neppure cenato, non ho fame. Ho
aspettato questo momento. Metto in moto, camlandomi e compiedno le
ultme miglia che mi separano da casa. oggi dirò tutto a
James,
è giusto così. spero solo che mio padre non mi
uccida nel
tentativo di spiegargli tutto. Devono essere sicuramente a casa ormai,
l'ora di cena è assata d aunpezzo. senza contare che mio
apdre
mi ha chiamato si e no tre volte. Deve essere per forza a casa.
parcheggio di fronte casa, scaricando la mai borsa: non mi importa di
bagnarmi, l'acqua non mi fa paura. e di sicuro non mi
prenderò
il raffreddore. respiro profondamete, mio apdre sicuramente
già
sa: ci sto pensando adesso al mio piano, e lui sarà in
ascolto.
E mia zia, avrà visto? Con un profondo respiro, varco la
soglia:
dentro casa, il silenzio è irreale. Forse potrei prenderlo
come
un buon segno. Me ne convinco quando entro in sala: tutto normale.
Emmett e Rosalie come sempre a pomiciare, Alice e Jasper parlare
sottovoce, Carlisle a leggere il giornale, esme prestare poca
attenzione al notiziario, maia amdre dedicarsi all'uncinetto a
velocità da vampira e mio padre al piano, a suonare una
melodia
sconosciuta. Ma al mio arrivo, si voltano tutti a bocca aperta.
probabilmente perchè sono completamente fradicia, il trucco
sbavato e gli occhi arrossati e gonfi di pianto. Probabilmente. mia
madre si alza in fretta, venendomi incontro.
< Amore! cosa
è successo? >, mi chiede con appresione, scostandomi
i capellei bangati dal viso.
< Ho..ho lasciato
Jake, mamma...e..mi ha detto che non vuole
più vedermi, che sono come tutit gli altri, che mi odia e
che..in questi giorni è andato a puttane, ti rendi conto??A
puttane!! >, finisco per urlare siterica, sbattendo la borsa per
terra.
< Mi dispiace
amore..vieni qui, vedrai che si risolverà
tutto... >, cerca di consolarmi. m anon riesco a far altro che
signhiozzare.
< C'è
dell'altro.....James...James crede che io sia un vampiro... >.
Silenzio. mio padre
preme con forza le mani sul piano, in un accordo prolungato per poi
alzarsi di scatto, livido.
< come lo sa?
>, mi chiede immobile. mia zia Rose sbarra gli
occhi, credo che già lo odi, così come ha odiato
mia
madre all'inizio.
< Sono
successe...delle cose... >, inizio debolment,e ancora
fradicia, ma nessuno sembra curarsene. con diplomazia, Carlisle ci
è venuto incontro, poggiando una mano sulla spalla di mio
padre.
Vedendo che enssuno mi interrompe, decido di continuare. < ieri
sera, accidentalmente..stavo pensando e james mi ha preso la mano
e..gli ho inconsciamente mostrato quello che pensavo...poi ha mostrato
a suo zio erik una foto che ha fatto ad emmett e rose ieri sera e lui
li ha trovati identici a com'erano a scuola...poi alla partita di
basket, c'era Quil sostituiva John che si è fatto male
e...james
gli ah raccontato delle cose quando mi ah vosto Quil ha
iniziato
a tremare dalla rabbia, poteva far del male a qualcuno e.. >
< Sempre colpa
dei cani!! non ha pensato che pteva creare dei
problemi?? >,s botta mio padre, poi sopsira. < scusa nes,
continua.. >. prendo fiato e coraggio per poi continuare.
< Ho temuto che
facesse male a qualuno e l'ho trascinato via, con
tutta la mai forza e la cosa è sembrata un pò
strana..e
Quil ha raccontato a james le storie che Jake aveva raccontato alla
mamma...e James, ha parlato di dracula, e ho capito... >,
concludo.
< Dobbiamo
andarcene? >. Mio padre si rivolge ad Alice. lei lo guarda
tranquilla, scuotendo la testa.
< Credo che nes
debba dirci ancora qualcosa.. >, dic epoi con la
sua voce dolce. Tutti si voltano a guardarmi. ok, nes, o adesso o mai
più.
< Io non sono un
vampiro e voglio dirgli la verità.. >. un
ringhio nasce nel petto di mio padre.
< Non capisci che
così lo metti in pericolo? Cosa farai poi, lo trasformerai?
>, sbotta con rabbia.
< lui sa
già papaà, sa cosa siete..ma non sa cosa sono
io..crede che sia come voi, che sia nata adulta che abbia trecento
anni!! >, urlo io sostenendo il suo sguardo. <
Verrà qui
papà, s enon vuoi restare, fai come vuoi...non ti capsco,
sai?
te la prendevi tanto con Rosalie quando non sopportava la
mama,perchèa desso odi tanto james? >, sbotto poi.
< Tu non hai
capito nes..io non odio lui..sono soltanto preoccupato
per te, non voglio che tu sofra come ho fatto io..se lui non fosse come
tua amdre, se lui volesse restare umano? >
< ..è
per questo che ho lasciato jake prima di palrare con
james..perchè se dovesse dirmi che non vuole più
vedermi,. non ce l'avrei mai fatta a lasciarlo.. >.
In quel momento bussano
alla porta. mio padre fissa Alcie, che
annuisce. Io non ne ho bisogno. lo so già. Di fretta, vado
ad
aprire: non penso nemmeno al mio aspetto, devo essere orribile.
Poggio al mano sulla
maniglia e la apro: james è davanti a me, l'ombrello aperto
e mi fissa.
<
nes...è successo qualcosa? >, mi chiede peoccupato,
ancora sulla soglia. Perfetto, iniziamo bene: anche in una situazione
come quella non fa altro che preoccuparsi per me! Nes, stai calma, non
sclerare adesso.Anche perchè non ne hai la forza. Sospiro,
facendomi da parte per farlo entrare.
<
No..è tutto a posto...vieni, seguimi..voglio farti vedere
una cosa... >, mormoro facendogli strada. non lo guardo, ma so
che
mi sta seguendo, sento i suoi passi dietro di me. In sala trovo tutti
seduti al tavolo da prnazo, tranne i miei che si trovano sul divano. Mi
fermo sulla soglia, lasciando che entri: fissa tutti, riconsocendo mai
zia Rose ed emmet, poi si volta a guardarmi, in attesa. Sospiro,
facendomi coraggio. ora o mai più.
< Allora,
James...mi dispiace per oggi, per tutot quello che
è successo anche ieri, am non vorrei che tu giungessi a
conclusioni affrettate..l'argomento riguarda, se vogliamo dirla tutta,
Dracula... >, dico cercando di prendela sul ridere. lui mi fissa.
< nes..prima di
parlare..vorrei che ti asciugassi, temo che tu possa
prenderti un malanno...e vorrei anche sapere se stai bene, perchp non
mi sembra... >, mi dic ein tono apcato. mio padre tossicchia, ma
non
mi volto a guardarlo. probabilmente sta leggendo nella sua mente.
< Ti
spiegherò dopo..e per la croncaca, io non posso
ammalarmi...vorrei.....mi hai detto di aver capito per quale motivo non
posso lasciare Jake...vorrei che tu mi illuminassi se
possibile...>,
gli dico poi, vedendolo irrigidirsi. < se vuoi, puoi sederti..
>,
dico indicando una sedia libera al tavol, ma lui scuote la
testa.
< Va benissimo
così...io...ho sviluppato una teroia si, e
credo che dopo che te la dirò mi farai rinchidere in
manicomio..
Quil ha parlato di strane creature, i licantropi, immortali, che si
trasfomrano con la luna piena e cose varie....e poi di altre creature
che ha chiamato..freddi.....immortali, bevitori di sangue,
dalla
straordinaria forza, udito e vista sensibili pelle che brilla al
sole.....e io.. >, soffoca una risata, poi mi fissa negli occhi.
< ..Se tu fosi immortale, nes...si spiegherebbe tutto..tu mi
ami,
più di quanto abbia mai fatto, lo so..ma non puoi lasciare
Jake
paerchè..io un giorno morirò, lui
no.... >, e pi
si zittisce, aspettando una ma risposta.
< james...
>, dico predendogli una mano. < Io non sono
effettivamente un vampiro...... >, lo vedo abbassare los guardo,
credendosi pazzo. < ma loro si... >, dico poi
indicando la
mai famiglia. james sgrana gli occhi, cercando ci capire se ha sentito
bene. < Vogio raccontarti la mia storia James..se alla fine
avrai
paura e scapperai a gambe levate lo apirò, sta
tranquillo.....loro sono emmett e Rosalie, Alice e jasper, i miei
zii...la storia dei cullen la conosci, tuo zio te ne avrà
parlato.. >, lo vedoannire, osservando le persone ho indicato.
<
E loro sono Esme e Carlisle i miei nonni..e naturalmente...Edward
Anthony Masen Cullen e Isabella Marie Swan Cullen..i miei
genitori... >, dico con un ampio gesto. Gli occi fi
james si
femano su mai amdre, sgrana gli occhi e spalanca al bocca.
< Quell non
è Bella Swan Nes, ho visto al sau foto..e non è
lei... >, dice balbettando.
< Quella
è Bella Swan, James..ma non quella che ha conosciuto
tuo zio...tuta al famiglia è anta per adozione se
così si
può dire...io invece, sono biologicamente figlia
loro...all'epoca del loro incontro, quando tuo zio andava a scuola. mia
madre era l'umana dei suoi ricordi..poi ha conosciuto mio padre, e
tutto è cambiato..amore travolgente, guai a mai finire, fino
al
matrimonio..e un mese dopo la rpima notte di nozze sono nata io, da un
vampior e un'umana..dopo la mai anscita, mia madre è stata
trasformata in ciò che è adesso.. >
< Un..un mese?
>, chiede interrogativo. Trattengo un sorriso.
< Tu non lo sai
James, ma su di voi, su tutta Forks, una vampira ha
esteso un suo potere..vivete nell'illusione che io sia una normlae
diciottenne e che in ciò non ci sia nulla di male....mia
msre
andava al lcie sette anni fa james..io ho sette anni... >, dico
a
voce bassa.
< Sette
anni??????? >, chiede icnredulo.
< la mai crescita
avviene a velocità maggiore della
vostra...e adesso che sono arrivata alla maturità, si
femrerà, avrò 18 anni per sempre...per questo non
posso
lasciare jake...io sono immortale... >
< ma tu..il
sangue... >, balbetta sconnesso.
< esme, un
bicchiere d'acqua per favore....la mai famiglia non si
nutre di sangue umano, ma solo animale..io posso nutrirmi anche di cibo
umano, il mio cuore batte, il sangue scorre nelle vene...sono
più forte di voi, ho un udito migliore, una vista migliore,
la
mia pelle brilla impercettibilmente al sole..ma ho anche bisgno di
respirare, di mangiare,di dormire come una persona normale...sono un
mostro travestito da donna, James...mi dispiace. non volevo che ti
innamorassi di me... >, gli dico abbassando gli occhi. Sento in
unattimo il calore della sua mano sulla mai guancia. alzo il viso
guardandolo engli occhi.
< Tu non sei un
mostro, nes..sei la ragazza più bella, colta
e coraggiosa che abbia mai conosciuto....e te l'ho detto, sono disposto
a stare con te per l'eternità.. >, mi dice
semplicemente. Mi
divincolo.
< i nostri
concetti di eternità sono completamente diversi, james!!
>, sbotto irritata.
< Sei tu che non
capisci, nes...inizio a credere che le menti dei
vampiri lavorino a velocità ridotta.. >. La voce di
mai
amdre. Con un rapido movimento è vicino a jame, gli pogia
una
mano sulla spalla. < So coem ti senti, ci sono passata anche
io..e
in quanto a testardaggine, ha preso da suo padre.. >, gli dice
ocn
un sorriso.
< bella..tu non
hai la minima idea di cosa significhi... >, la interrompe mio
padre.
< Ho lasciato
Jacob >, dico in fretta. jame snon lo capisce
subuito, poi si volta a fissarmi. < Si, l'ho fatto, non potevo
mentire più..questo non vuol dire che sia cambiato
qualcosa..
>
< per me invece
è cambiato tutto, vuol dire che non devo più
nascondermi.. >
< James..
>, dico con il tono di chi cerca di spiegare a un bambino
testardo che sbaglia. < è difficile.... >
< Non ti sto
chiedendo di sposarmi, nes! soltanto di stare con me
fino al diploma almeno, e poi immergerti di nuovo nei problemi..ma
questa volta ci sarò anche io.... >, mi dice
prendendomi la
mano.
< Io credo che si
possa fare.. >, dice carlisle, poi si alza
tendendo al mano a James. < Molto piacere di conoscere il nuovo
ragazzo di mia nipote, io sono Carlisle, il capofamiglia...o forse
dovrei dire il nonno... >, dic econ un sorriso. esme lo segue.
< Io sono Esme,
la nonna...è un piacere..hai fame? >, chiede cortese.
james non sa che dire, resta a bocca aperta.
< Siete
davvero...freddi... >, dcie semplicemente. Io sorrido,
sentendomi più leggera.
< Grazie nonna,
ho fame anche io...è normale che sia o
freddi, lo sono anche io in aprte. >. Poi l'attenzione di james
è catturata dagli altri.
< Io sono Alice,
al zia che si intende di moda e che vede il
futuro..se hai bisogno, chiama.. >, sic etravolgendolo con il
suo
entusiamo.
< Io sono jasper,
il compago di Alice.. >. jasper preferisce mantenere le distanze.
< E noi ci
sonosciamo! Sono emmetr, e lie è al mai compagna,
Rosalie...! felice che tu abbia finalmente preso il posto del cane!
>, dice Emmett, forse più per far felcie Rosalie che
per
sicnerità. rosalie gli accarezza il torace, poi si avvicina
a
james.
< Aspetto ancora
quel libro..ma era per Nes...e quanto a te... >,
dic epi guardandomi truce. < ..era questo quando mi
riferivo
al farti un gatto! >, mi dice poi con una risata. alla fien
è
il turno di mia amdre, che gli porge la mano.
< Io sono
Bella..non Isabella, Bella... >specifica. < e lui
è mio marito, edward... >, dic eindicando dietro di
sè
mio padre che fissa burbero James, per poi avvicinarsi e tendergli la
mano con la sua solita educazione.
< Sono felcie che
tu abbia preso il psoto del cane, non lo
digerivo..am sono pur sempre il pade di Reneesme, quindi non mi stai
molto simpatico a prescindere..ah, sono in gradi di leggere nel
pensiero, quidni gradirei che tu non pnesassi a mia figlia fino a
quando sei qui...grazie...nes, vai a amngiare che sifredda..e fatti
prestare qualcosa dalla zia, sei fradicia.. >, dcie mio apdre.
il
mio paparino iper-protettivo. Quanto mi mancava!
Tornano tutti alle loro
attività originarie, entre mia nonan ci
pianta davanti al tavolo due frittate fumanti. Faccio un cenno a james
che scuote al testa.
< Non ho
fame..è meglio se torno a casa, sono stanco.. >
< No
è vero, hai fame..siediti e mangia, per
cortesia... >. mio padre. Lui e il suo potere! james mi guarda
accigliato, prendendo una sedia per aiutarmi a sedermi. Poi si siede
sulla sua, prendendo il tovagliolo. Sento alvoce di emmet parlare tanto
velcoe che James non capisce cosa dice.
< Visto,
è un gentiluomo..la fa sedere! >. mi scapa un sorriso.
< Per quanto lui
non possa sentirti, zio Emmet, io ci sento benissimo! >, dico
addentando al frittata.
< Lo so
nanerottol, lo so! Ora zita e manga, che io e la zia abiamo da fare!
>
< Uhm! che mi hai
ortato da port angeles? >, chiedo ricordando la sera
prima. Mia madre guarda Emmet furente.
< Preferirei non
ricordare ieri sera, Nes! Diciamo che è
stata una notte mooolto movientata! >, dice poi. Emmet ride e
anche
Rosalie, lasciandomi interrogativa.
< Scusa
nanerottola, am non ho trovato nulla dia bbastanza vello per
te! alla prossima gita mi porto te, tua madre non ah per nula senso
dell'umorismo! >, dice con ua tonante risata. torno a
contentrarmi
sulla mai fritata, ormai quais finita. James mi sta fissando.
<
davver..singolare...simptica al tua fmiflia...mi dovrò
abituare a certe cose, come a tuo apdre per esempio..ma il resto mi
piace molto... >, dcie con sincerità. <
però
c'è un'altra cosa...la tua mano.. >
< oh,
quella..vedi, io ho ereditato i poteri dei miei genitori,
però al contrario..mia amdre è in grado di
estendere uno
scudo sugli altri bloccando attacchi alle loro menti, e nessuno
può entrare nella sua, mio padre invece legge nel
pensiero..ecco, io sono in gradi di far elggere i miei pensieri e di
entrare nelle mentidi tutti, anche in quelli che sono proteti dallo
scudo di mia madre...non l'o fatto apposta, l'altra sera, a farti
vedere quello che pensavo.. >, dico arrossendo.
< pensavi a noi?
>, mi chiede deglutendo un sorso d'acqua.
< beh, si...
>, dico semplicemente. Finita la cena, vado a
cambiarmi, indossando una tuta di mai zia Rose e mi scendo di nuovo.
James sta parlando al telefono.
< No calv, oggi
ho da fare..ma adesso me lo devi dire di andare al
cinema? Sono le 11, calv! a quale spettacolo vuoi andare? A quello
di mezzanotte? ma sei scemo? nes? non credo che
verrà,
è tardi per uscire...si è qui..ok ok, rilassati..
>,
alza la testa verso di me. < jenny vorerebbe urlarti contro..ha
il
permesso? >mi chiede sconfortato.
< metti il
vivavoce, non mi va di parlare..ho bisogno di acqua..
>. Dopo un attimo, James fa il cenno dell'OK con al mano. Il
momento
della crisi di jenny è arrivato.
- Jen?
- per quale motivo non
venite al cine? praticamente è tutto il
giorno che cerco di rintracciarti e sei spaita, dove cavolo eri? oggi
eri distrutta, e non mi hai detto nient,e senza contare che non hai
voluto dirmi cosa è successo nelr ipsotiglio con James!
Cooomunque..dai veniiiiteeee??
- Jen..c'è
bonnie?
- Si siamo tutti qui,
mancate solo voi..
- Cosa vi ho regalato
per Natale?
- ti sei fumata?
- Dai jen!
- Una borsa per me e una
trousse per lei...
- ecco, vi faccio un
regalo di natale in ritardo, è una cosa che desideravate da
tanto e non vi aspettaate..
- si si, ormai mi
sorprenderesti soltanto dicendom i che hai molalto
l'idiota grande e grosso per metterti con james, ma sono solo sogni..
- ho lasciato Jacob.
- CHE
COSA????BOOONNIEEE!!CORRI!!DEVI SENTIRLO CON LE TUE ORECCHIE!!
CORRI!ok, ripetilo...!
- Ho lasciato jacob...i
dettagli alla prossima puntata..
- Io ti amo, nes, lo
sai?? Allora, venite al cine?
- Non lo so sono
stanca...
- neeeeeees..
-aspetta...
Mi volto verso mio padre.
< papino?
>. lui alza un sopracciglio, poi sospira.
< cosa dovrei
dirti, nes? Vai....ma, james, se me la riporti anche
solo con un graffio, non risponderò più delle mie
azioni... >, dice in modo eloquente-
- ci vediamo tra 20
minuti a casa di calvin...ciao jen..e ricordami di ucciderti la
prossiam volta che provi a corrompermi!
James stacca la chiaamta
dopo aver assicurato a mio apdre la sua piena
responsabilità.
, dico in tono implorante.
Sfrecciamo su per le
sclae simultaneamnete. Ho 15 minuti per prepararmi. 15 minuti per
iniziare una nuova vita.
|
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Capitolo 19 *** Casa Cullen ***
prima di dover
correre via, che mi aspettano di sotto con al amcchina, posto questo
capitoleto, ma non posso ringraziare!!un grazie generale a tutti, alel
meiv ecchie adorate commentatrici, e soprattutot alle nuove!!bacii!!
Capitolo 19: Casa Cullen
< Come ho fatto a
farmi convincere? >.
< Ah ah ah! Ad andare a port Angeles a mezzanotte oppure a
mangiare il gelato con -12 gradi? >
< Un pò tutti e due! >
James ride di nuovo. Siamo a bordo della sua macchina, fuori fa
talmente freddo che anche i pinguini accenderebbero il riscaldamento e
io mi sono lasciata convincere da Jenny ad andare a Port Angeles e
mangiare un abella briosce di gelato cioccolato e nocciola! Io sono
prorpio cretina, l'ho sempre detto!! Avvicino a mano libera al
condoptto del riscaldamento, battendo i denti..però il
gelato
è buooonooo!!
< Posso assaggiare? >, chiede James senza staccare gli
occhi dalla strada.
Immergo un dito nel gelato macchiandomelo completamente e glielo
avvcino alle labbra, ermettendogli di assaggiarlo senza distrarsi dalal
strada.
< Uuuhmm-...buono.... >, mi dice poi con un pò
di malizia.
< Guarda la strada James... >, lo rimprovero bonariamente.
< Naturalmente....metti un pò di musica? >
< Yes... >
Premo il piccolo pulsante della radio e parte una melodia dolce e
rilassante: riconosco una delle canzoni preferite di mia madre, un
vecchio successo di qualche anno fa.Torno ad appoggiarmi sul sedile,
finendo in poco tempo la briosce.
< Quanto manca? >, chiedo poi impaziente.
< mmm...se vado a questa velocità, a 100, ce la
facciamo in
tre quarti d'ora, quidni mancherà una mezz'oretta...ma se
Calvin
continua a farmi andare lentamente per aspettarlo mancano si e no tre
quarti d'ora... >, dice con un sorriso. io sbuffo d'impazienza,
accoccolandomi sul sedile. < Perchè sbuffi? >,
mi chiede
poi.
< Quando ci vado con mio padre ci mettiamo poco più
di un quarto d'ora... >, dico gardando fuori.
< Come fate? >, mi chiede incredulo.
< mio padre guida alla media di centosettanta..non
c'è
rischio che faccia qualche incidente..e anche se fosse, non ci faremmo
nulla... >, dico facendo spallucce.
< Hai ragione, me ne ero dimenticato... >, dice piano.
< Come? la mia famiglia è fatta di vampiri...e tu te
ne dimentichi???? >, dico incredula.
< Scusa....è che quando sono con te me ne
dimentico..se vuoi
me lo annoto... >, dice facendo spallucce. Gli mollo una pacca
sul
braccio.
< Falla finita, James... >, gli dico poi appoggiandomi di
nuovo
sul sedile, canticchiando la melodia che riempie l'abitacolo. Stiamo un
pò in silenzio, fino a quando non suona il telefono di James.
< Questo qui è calvin, lo fa sempre quando viaggiamo
in macchien separate..rispondi e metti il viavoce? >.
prendo il telefonino e lo poggio sul sostegno attaccato al cruscotto,
inserendo il vivavoce.
- calv? - dice James.
- Hey amico, vi divertite? -
- Non puoi andare a cento come faccio io? Ci stiamo leggermente
annoiando qua! -
- La mia auto non è una bmw fiammante come la tua, se vado a
100 per così tanto tempo resto a piedi! -
- Allora mollala in questa autogrill e ti porto io! Sbrigati! -
- Arrivo capo! Accosta! -
james chiude la chiamata accostando. Apro lo sportello scendendo
dall'auto, seguita a ruota da lui.
Finalmente posso sgranchiri le gambe, ma fuori si gela, tanto per
cambiare. Ci siamo fermati tutti e le mie due amiche ne apporfittano
per saltarmi alla gola.
< Allora allora allora...che avete fatto? >, chiede jenny.
< Mi sono congelata con la tua briosce, ecco che abbiamo fatto!
E
poi mi si sono addormentate le gambe! >, rispondo io
fingendomi
imbronciata. In quel momento una mano mi cinge la vita.
< Andiamo o non arriviamo più in città...
>, mi
soffia james all'orecchio, per poi lasciarmi andare. Io avvampo,
scatenando i risolini di Jenny e Bonnie.
< Jen, se non la smetti immediatamente ti lascio a piedi! Sali!
Ci
vediamo lì, Bon!! >, urlo rascnando Jenny per un
braccio.
Davanti l'auto calvin fa per salire nel sediel anteriore e io apro lo
sportello posteriore.
< Dove vai calv..? Inizia a salire dietro! >, lo
ammonisce James.
< E dai J.J.! E' una vita che non viaggiamo insieme! >,
lo
implora Calvin. io rido, mentre Jenny è già
salita.
< Salgo dietro, James...io e Jenny abbiamo mooooolto da
raccontarci!
vero Jen? >. Fisso la mia migliore amica e salgo in
macchina,
chiudendomi lo sportello alle spalle.
Viaggiare in auto con Calvin e Jenny è uno spasso, mi ero
dimenticata quanto fosse divertente. Io ero seduta dietro il sedile di
James, Jenny dietro quello di Calvin. Questa permetteva a James di
fissarmi attraverso lo specchietto restrovisore.
< Allora....perciò, Jacob è ricordo
dimenticato? >,
chiede ad un tratto Calvin, raddrizzandosi la cresta
guardandosi
nello specchio del parasole. Siamo fermi a un semaforo, e James gli
molla una gomitata sullo stomaco, facendolo quasi soffocare. Mi ricordo
di non aver ancora raccontato a James com'era andata..e quello che
aveva fatto. Mi sporgo nel sedile toccandogli delicatamente la spalla.
poi con una presa più salda, gli trasmetto tutto quello che
era
successo. lui si irrigidisce, ma è un attimo, gisto il tmepo
che
mi serve e poi lo lascio. calvin fa un sorriso.
< Hey, J.J. ti fa ancira quest'effetto solo quando ti tocca? sei
proprio malato! >, dice ridendo. james lo fissa con un sorriso
falso, poi accellera appena scatta il verde. il tachimetro raggiunge in
poco tempo i centoventi.
< James rallenta.. >, lo imploro.
< Ti sei fatta male? Quando... >, mi chiede urente. Si
riferisce allo schiaffo, lo so.
< No, non mi sono fatta male, ma potrei farmene adesso se non
rallenti!! >- quasi urlo. Il tachimetro tocca i centoquaranta.
Jenny
si stringe freneticamente al sediel. So che non dovrei avere paura, in
un incidente non mi farei nulla, ma ho paura per lui.
< Rallenta, cazzo!!!!!! >, urlo. Lui si scuote,
inchiodando di
colpo, tanto che Jenny sbatte contro il sediel di Calvin. poi riparte,
a ottanta. Ha il respiro affannato.
< James!!! Cazzo, ma che fai?? >, gli urla
Calvin. james non lo ascolta.
< Tuo padre lo sa? >, chiede James rivolto a me.
< Non sa i dettagli, ma lo sa.... >, gli dico io.
< Non andrai mai più a La Push..è
pericoloso..potrebbe
farti del male..senza volerlo... >. parla del suo essere
licantropo.
Deve aver fatto ricerche approfondite.
< Non posso tornarci in ogni caso...non so se te l'ho detto, ma
i
Cullen non andavano a La Push prima che nascessi io..e adesos tutto
è tornato come prima... >. lo vedo apriere
bocca. <
Allo stesso modo,d'ora in poi i ragazzi della riserva non potranno
venire a Forka..è legge.. >, continuo
interrompendolo. Jenny
e Calvin ci fissano sbalorditi, non capendo nulla. Metto una mano sul
ginocchio di Jenny.
< Oh, tranquilla, Jen, non sono più pazza di prima!
>, el
dico ridendo. Anche Calvin e James ridono, e finalmente lo vedo
disteso. Ormai Jake è solo un ricordo, deve esserlo: mi fa
stare
male, ma non posso più stare con lui. Tutto quello che sono
non
può più stare con lui. E non posso permettergli
di farmi
rinunciare alla mia nuova vita.
< e adesso che siamo qui...che si fa? >
< Una bella passeggiata al molo!!! >
Quando jenny si fa prendere la mano, la situazione precipita. e questa
è una di quelle volte. Siamo davvero in pochi ad aver scelto
di
venire a tarda ora a port angeles. Io, James, Jenny, Calvin, Bonnie,
Lisa e Tom. e nessuno tra noi ha il coraggio di dirle di no. Tranno
Bonnir forse, che naturalmente si ribella.
< facciamo così..voi coppiette andate al molo e noi
tre ci
andiamo a prendere qualcosa di caldo..ci vediamo
lì!!ciaoooo!!
>, dice prima di trascinare tutti via. io alzo le spalle,
avviandomi
verso il molo.
< A Jenny non si può dire di no..tanto vela andare!
>,
dico incamminandomi, trovandomi subito jenny al mio fianco, che mi
abbraccia stretta al collo.
< Visto che lo sai, amore mio? andiamo! >, dice incitando
Calvin.
I ragazzi sospirano, ma si uniscono subito a noi. Jenny mi molla in un
attimo per unirsi a Calvin, mentre James si porta al mio fianco,
cingendomi al vita con un braccio. mi volto, i miei capelli lunghi,
sciolti, seguono il movimento.
< Davvero un'ottima idea..se si vuole congelare..
>, mi mormora in un orecchio. Gli sorrido.
< Troverai il modo di riscaldarti, tranquillo... >,
sussurro io.
Si stacca, e in un attimo sento al presa delle sue dita calde e della
sua pelle morbida stringere la mai piccola mano fredda. Il calore si
propaga dalla mano in tutto il corpo, in una sensazione molto piacevole.
La banchina del molo dove stiamo passeggiando è vuota, non
c'è nessuno a quell'ora: il molo si estende per parecchi
metri,
con le due banchine lunge e uno spiazzale al centro, illuminato da
diversi lampioni, con molte panchine in cui accomodarsi. c'è
la
luna piena che ogni tanto fa capolino attraveso la fitta nebbia, o fors
sono nuvole..ormai in questa città non si capisce
più
niente! Tenendo al mano stretta a quella di James non riesco a pensare
più a niente, so soltanto di essere con lui vicino al mare.
Basta.
< Nes? >, mi chiama poi. Jenny e Calvin camminano
abbastanza avanti a noi, non possono sentirci.
< mmmm? >, dico risvegliandomi dal mio trance.
< Credi che i ragazzi si siano spaventati quando ho accellerato
di scatto? >
< Mi sono spaventata molto di più io... >
< Tu non ti saresti fatta niente... >
< ma tu si.... >.
La sua presa si fa più salda.
< Cosa ti va di fare domani? >, mi chiede poi tornando
allegro.
Alzo le spalle, con noncuranza: non ci ho pensato. < I meteo ha
detto che arriverà un temporale, sconsiglia di uscire di
casa
per tutto il giorno...ma non mi va di stare a casa da solo... >,
dice abbassando la testa.
< Potresti venire da me, a casa..ci sarà la mia
famiglia ma
si toglieranno dai piedi..opure posso chiedere a mio padre di
farmi
restare a casa nostra, anche se è un pò
piccola... >,
propongo.
< hai un'altra casa? >, mi chiede incredulo.
< Beh, si...è molto piccola, nel bosco..i miei nonni
l'hanno
costruita per dare ai miei un pò di intimità..ci
stiamo
solo la notte, per dormire... >, gli spiego paziente. Devo
ancora
abituarmi al fatto che sappia tutto.
< Ah, capisco..beh, se per tuo padre va bene...mi farebbe
piacere venire.... >, mi dice a voce bassa.
Ci penso un pò su: credo che mio padre farà un
bel
pò di problemi appena lo saprà. am posso sempre
contare
sulle mie doti di leccapiedi. Ce la posso fare. Non riuscirei a stare
tutta la giornata da sola. e poi, con James in una casa piena di
vampiri, ci sarebbedavero da ridere!!
< Non ci trovo nulla da ridere, Emmett!....Nes, ripetimi quello
che vuoi fare... >
Sapevo che non l'avrebbe presa bene: ma mi aveva sorpreso. l'aveva
presa meglio di quanto pensassi. Sono le 8 del amttino, è
domenica e sto cercando in ogni modo di convincere i miei a portare
James a casa. La prima reazione di mio padre era stata smettere di
respirare: a questa era seguita la chiusira degli occhi e il massaggio
alle tempie con gli indici. Subito dopo il sospiro per calmarsi. giunti
adesso alla richiesta di ripetizione, il peggio è passto.
forse
è per questo che sono tanto allegra.
< Visto e considerato che oggi c'è un temporale in
arrivo,
per non farti preoccupare vorrei restare a casa...con James....qui con
voi..alla tua presenza, papà.... >, spiego con calma,
giocando al carta del "non voglio farti preoccupare" e facendo gli
occhioni dolci. Mio padre mi fissa attentamente.
< Io non ci trovo nulla di male, Edward..in fondo, quelo che
temevi
l'hanno già fatto, cosa può succedere di peggio?
>,
dice Emmet scoppiando di nuovo a ridere. prendere in giro mio padre e
fargli saltare i nervi era da sempre il suo passatempo preferito. Mio
padre lo fulmina con uno sguardo.
< Gradirei fare il padre senza il tuo preziosissimo aiuto,
Emmett,
se non ti dispiace!.. >. Si lascia andare ad un altro sospiro.
<
Scurdati, ancora prima di chiederlo, che ti lasci a casa nostra da
sola, con questo tempo poi...ma potete restare qui, d'accordo?
>,mi
dice poi, cedendo del tutto.
< grazie papino! >. mi alzo abbracciando il suo corpo
duro e
freddo come il marmo. La sua mano fredda mi carezza i capelli, dandomi
un bacio sulal fronte. < Mando un messaggio a James! >,
dico
prendendo il cellulare e scrivendo in fretta.
< Fallo venire il prima possibile Nes, il temporale si
scateneà presto, non vorrei che avesse un incidente...e
fagli
mettere la macchina in garage... >, mi dice la zia
Alice. < un
albero cadrà prorpio nel punto i cui di solito lasciate le
auto
in sosta... >, conclude volteggiando fuori dalla stanza.
Messaggio
ricevuto, zia. Prima viene James, meglio è!
Corro di sopra, in camera di mia zia Rose, ma forse non avrei dovuto:
mi volto di scatto chiudendo la porta.
< scusa scusa scusa! Non pensavo che... >. ok, non posso
scendere
più in basso di così. vedere i miei zii, non
proprio
vestiti, impengati in attività motorie mi ah traumtizzata
per
tutta la vita. un secondo dopo, emmett, completamente vestito, apre la
porta, spingendomi dentro ridendo. Mia zia Rose sta ancora combattendo
con i laccetti della camicia, ma riesce a guardarmi e allacciarli
contemporaneamente.
< perdonatemi, non volevo interrompere...non avevo intenzione..
>, inizio a balbettare, rossa di imbarazzo. Emmet mi viene
incontro,
cingendomi interamente solo con un braccio.
< e dai, nes, non dirmi che non hai mai visto cose del genre!
anzi...! >, mi dice ridendo. lo fulmino con lo sguardo, ormai
tanto
rossa da sentire addirittura caldo. Mia zia Rose mi prende per ilb
raccio, giudandomi verso l'armadio.
< Vai di sotto Em, devo vestire la piccola...oggi è
un bel
giorno! >, dice buttandolo fuori e iniziando a sistemarmi.
mi fa idnossare un paio di pantaloncini, una maglia larga, dei
calzettoni con le sneakers e lavora sui miei cpaelli, chiudnedoli
delicatamente in una larga treccia laterale. ferme davanti lo specchio,
sono seduta su un pouf con le ginocchia al petto, lasciandola fare.
< Zia? >, la chiamo poi debolmente.< A te piace
James? >,
le chiedo in un sussurro. Sorprendendomi, al vedo sorridere.
< Perchè questa domanda, Nes? >, mi chiede con
il viso
disteso, apparentemente concentrata soltanto sui miei lunghi capelli
ramati.
< Ecco..la mamma mi ha raccontato che..non la sopportavi molto
all'inizio.... >, dico timidamente.
< Ti ha detto anche il perchè? >
< Beh..ehm...no.. >, ammetto. La vedo sorridere di nuovo.
< Molto gentile da parte sua....vedi, nes..non voglio
raccontarti la
mia storia, è troppo triste..amgari un giorno te al
racconterò..ma io non odiavo tua amdre perchè era
umana e
temevo per il nostro anonimato..all'inizio la invidiavo
perchè
lei, così umana, così..normale...era riuscita ad
attirare
l'attenzione di un uomo che la mia bellezza non aveva neanche
scalfito..io sono moooolto vanitosa, nes, dovresti saperlo.. >,
aggiunge vedendo al mia espressione corrucciata. < E poi, quando
ho
visto che voleva rinunciare alla sua vita umana, alla
possibilità di invecchiare, di avere dei figli...non ci ho
visto
più..stava buttando al vento, così senza
pensarci, tutot
quello per cui io avrei ucciso, tutto quelo che rimpiangevo della mai
vita..è per questo he la odiavo Nes, non per lo stupdo
anonimato..sono superficiale, questo si, ma vedendo Edward felice non
sarei mai potuta esserlo tanto da volere la sua infelicità
solo
per un capriccio... >, ammette.
< Quindi, non è unproblema che James sia..umano..
>, le dico.
< Non capisci, Nes? Tu non sei del tutto un vampiro e non
potresti
fargli del male..e anche nel caso in cui lui decidesse di diventare
come noi..non perderebbe nulla avrebbe con sè la donna che
ama,
potrebbe avere dei figli così come tuo padre e sarebbe
immortale, cosa chiedere di più? Nonostante
tuo padre voglia
convincersi del contrario, al tua situazione è completamente
diversa dalla sua..e per un verso è più facile..
>,
conclude fissando al treccia sulla mia spalla sinista con un fermaglio
argentato e carezzandomi al testa con una mano.
Al piano di sotto, suona il campanello.
< Scendi dai..e non badare a emmett, sta sempre in fissa!
>, mi dice poi mia zia allontanandosi.
Esco dalla stanza che profumo di bagnoschiuma alla mora, il mio
preferito. Era a questo che si riferiva James l'altra sera nel
ripostiglio. mi sembra passata un'eternità, e invece
è
stato neanche due giorni fa. Scendo le scale, raggiungendo il grand
esalone, dove mio zio Emmet si sta divertendo a piegare un pezzo di
ferro rimediato chissà dove.
< ottimi quei pantaloncini, Nes! Molto....corti! >, dice
ridendo.
Mio padre soffoca un ringhio, ma non riesco a vedere doc'è,
sono
concentrata sull'ingresso dove mai amdre palra amabilmente con James.
Poi mi sente arrivare,
< Nes sta scendendo le scale...eccola qui..nes!
>, si volta
a guardarmi con un gran sorriso. Anche James mi sorride, il suo
cappotto è già poggiato sull'appendiabiti.
Indossa un
paio di jeans scuri e una camicia bianca che mette in evidenza il suo
fisico scolpito. in casa, il riscaldamento costantemente acceso da
quando ci sono io, rende l'ambiente piacevolmente caldo. Mia madre mi
da un bacio in fronte allontanandosi.
< Ciao James.. >, mormoro.
< ciao... >, risponde lui. sembriamo due bambini che si
conoscono
al parco. Decisamente patetico. Tossicchio spostando il peso da un
piede all'altro e incorciando le mani dietro la schiena.
< ehm...la mia famiglia è un pò strana
e...può
essere imbarazzante..quindi.. >, inizio a balbettare in modo
sconnesso.
< Nes...stai calma ok? La discusisone difficile l'abbiamo fatta
ieri
quando mi hai detto che.... >, si blocca, inc erca del coraggio
per
dire la parola "vampiri".
< Andiamo in sala, vieni...hai fatto colazione? ti va un
caffè? >, gli chiedo facendogli strada.
< Ho già fatto colazione, ma un caffè
caldo non lo rifiuto... >, mi dice seguendomi.
Entro in sala, naturlamente occupata da tutta la mia famiglia. eccetto
Carlisle. Lo cerco ovunque, ma non lo trovo, eppure la domenica di
solito a quest'ora è già in sala a seguire il
notiziario
o qualche programma medico con il satellite.
< Carlisle è di turno in ospedale oggi, fino all'ora
di
pranzo.. >, mi dice mio padre. l'ho già detto che
odio quando
si intrufola nella mia mente? Sospiro.
< Ah ok..beh, faccio un pò di caffè...
>, prorpongo avviandomi verso i fornelli.
< No! >, mi ferma subito mio padre. < Faccio io
Nes...ricorda
chi è tua madre..abbiamo solo questa di casa... >, mi
dice
preoccupato. Batto le mani contro i fianchi e mi butto a sedere sul
divano.
< Sempre la stessa storia...io non sono imbranata e non attiro
disgrazie come la mamma! >, sbotto infastidita. Deve proprio
farmi
fare brutte figura davanti al mio- mi fa paura dirlo - ragazzo? James
ride in silenzio e mi volto a guardarlo. Davanti al mio sguardo si
ferma immediatamente. per ricominciare immediatamente.
< Scusa, nes ma..cresdo che tuo padre abbia ragione..il mio
vestito
del ballo non si è più ripreso da quella notte..
>,
mormora soffocando le risate. Sgrano gli occhi, poi sbuffo.
< Mi avevi detto che era a posto! >
< infatti è a posto. Perfettamente sistemato..non lo
avrei
più messo in ogni caso.. >, si giustifica facendo
spallucce.
< A proposito, non si fa quest'anno il ballo di primavera? Da
quando
siamo qui, alla Forks High School il ballo di primavera si è
sempre fatto... >. Mia zia Rose è apena entrata in
sala,
attirando l'attenzione di James che la saluta educatamente con un cenno
del capo.
< salve...in effetti il comitato sta già pensando ad
organizzare il tutto.. >, risponde alla sua domanda James.
< e chi se ne sta occupando di questo? >, chiedo curiosa,
prendendo la tazza di caffè che mio padre mi porge. James
prende
l'altra, ringraziando a bassa voce.
< Amy e le sue cheer-leaders...ma ancora manca un bel
pò,
è organizzato per marzo, figurati... >, mi dice
sorseggiando
lentamente.
< ottimo, Amy e il comitato di oche assassine...che giorno
sarà? >
< Credo l'11 o giù di lì,,c'è
ancora più di un mese, tranquilla.. >
< tranquilla? Stai già sicuro che venerdì
Jenny mi
trascinerà a Port Angeles a comprare il vestito! >,
dico
sconsolata. james sta per rispondere ,a Alice lo precede.
< Non ci sono scuse, Nes, hai promesso che questa volta saresti
venuta con me e Rose...Bella, vuoi venire? >, dice Alice. Mia
madre
si volta a guardarla in modo a dir poco truce.
< Ho già sopportato il tuo shopping per troppo tempo,
Alice..ho fatto una figlia femmina proprio per lasciartela torturare!
>, dice poi ridendo. Alice mi carezza la testa, per poi
volteggiare
con grazia fino alla sedia a fianco di Esme, vicino al tavolo. Io e
James ci accomodiamo sul divano, davanti la tv: trasmetono una noiosa
sit-com, così mi concentro sulla ma famiglia che
chiacchiera,
tanto velocemente che James non capisce nulla. Fatico anche io a capire
qualche parola. Poi, Emmett decide di renderci partecipi.
< così....vi conoscete da tanto? >, chiede con
tono serio.
Quando parla lui c'è da aver paura: chissà cosa
avrà studiato per imbarazzarmi adesso!
< Ehm...da un mesetto circa...poco meno... >, dice Jame,s
imbarazzato.
< Grazie a un provvidenziale cocktail.. >, ridacchia
Emmett.
< O forse grazie a una provvidenziale caduta... >,
aggiunge mia madre.
< beh, mamma, adesso sai che tutta la scuola si complimenta per
il
tuo lavoro sul mio fondoschiena...! Dovrei iniziare a usare dei tappi
per le orecchie... >, bofonchio incrociando el braccia come una
bambina. mia madre si alza, carezzandomi la testa.
< la mai bambina..sai, mi dimentico spesso che sei nata solo
sette
anni fa, o poco più... >, dice baciandomi la fronte.
Poi
guarda james. < Non credo che James abbia capito
granchè...
>, ridacchia.
< No, James, nessuno l'ha aggredita fuori da scuola.. >,
dice mio
padre con tono indifferente. lo fulmino con lo sguardo. < Ok
scusa,
cercherò di non leggere i suoi pensieri, d'accordo?
>,
bofonchia infastidito. non so perchè, ma credo che il fatto
che
James sia il mio ragazzo adesso, abbia irreparabilmente compormesso
l'immagine che mio padre si era fatta di lui. Iperprotettivo. Mi volto
verso James, tendendogli la mano.
< Dammi il braccio... >, gli ordino in modo gentile. Lui
protende
la mano e la stringo, chiudendo gli occhi e ripensando a quella sera,
ai commenti dei ragazzi, alla mia reazione, all'incidente e ai miei
primi pensieri dopo averlo visto. Lo sento fremere e gli lascio la
mano, che resta tesa a mezz'aria. Ha lo sguardo vitreo, deglutisce a
fatica e torna a poggiare la mano sul divano.
< Fa uno strano effetto, eh? >, chiede mai madre. James
annuisce
non molto convinto, poi scuote la testa, tornando in sè.
< beh, è bello sapere che la prima impressione che ti
ho
fatto è stata di un ragazzo dal "fascino invidiabile"....
>,
fa una pausa. < Ieri sera non è stato così
forte...non
dovresti farmelo in ogni caso mentre guido... >, bisbiglia.
< farti cosa? >. Emmett. Tipica battuta a doppio senso
che merita
di essere ignorata, se si esclude il risolino di esme. ottimo, anche
mia nonna mi volta le spalle. Mia nonna, poi!! Guardo verso James,
sorridendogli.
< ieri non mi sono concentrata..e poi, attraverso i vestiti
viene
più difficile, soprattutto in un punto del corpo come la
spalla...mi viene meglio sulle mani... >, gli spiego con calma.
< james... >, lo chiama mai madre.
< Come sta Erik?
>. Nonostante non lo avrebbe mai ammesso, un pò della
sua
vita da umana le mancava. o forse le mancava soltanto poter condividere
al vita con altre persone.
< Sta benissimo, lavora per una grande azienda a Seattle, fa il
commercialista.. >
< Quindi è costretto a viaggiare.. >
< Si, sta via di solito due o tre giorni la settimana, per il
resto lavora a casa...io resto con mia zia... >
< Non ricordo di aver mai conosciuto la sorella si Erik, o di
averne sentito parlare.. >, continua mia madre.
< All'epoca mia madre sudiava di già
all'università,
ad oxford...è stato lì che ha conosciuto mio
padre ed
è rimasta a vivere lì..io sono nato a londra,
sono venuto
qui per quest'anno scolastico e per il college... >
< oh, interessante..e com'è Londra? >, chiede
mia madre interessata. ne sono certa, se non la fermo
sta qui
a parlare per tutot il giorno. Prima che James possa rispondere ,
intervengo io.
< Mamma, non dovevi finire quel lavoro all'uncinetto, di sopra??
>. Forse metto troppa enfasi in quel "di sopra". Mia madre - e
non
solo lei - capisce al volo. Si alzano tutti in un sol moviment. Alice e
Jasper si esclissano al piano di sopra, Esme afferra una rivista, e i
miei si fiondano di sopra anche loro, seguiti da rose ed Emmet, che,
giusto per mettermi un altro pò in imbarazzo, coem se ce ne
fosse bisogno, mi da una pacca sulla testa, tenendo l'altra
mano
sula vita di Rose.
< Noi andiamo a continuare...se vuoi venire a dare un'altra
occhiata, nanerottola... >, mi dire ridendo.
Mi scanso furente, ma non ho il coraggio di inseguirlo. Sono troppo
rossa, forse ancora più dei miei capelli.
ma mi faccio una promessa: io lo ucciderò, un giorno o
l'altro.
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Capitolo 20 *** Ultimatum ***
Anche questa volta non posso ringraziare, devo uscire!!però
non volevo lasciarvi all'asciutto, visto che non credo
posterò fino a giorno 2..quidni, spero che vi piaccia!!ora
vadooo!!baciiii
Capitolo 20: Ultimatum
La tempesta
infuria, i tuoni fanno tremare le vetrate della casa. Mi stringo al
petto di James, che alza un braccio stringendomi a sè, gli
occhi fissi sulla tv che adesso trasmette la replica di una vecchia
partita di basket. Non lo avrei mai ammesso, soprattutot di fronte a
mio zio Emmett, ma io odio i tuoni, li ho sempre odiati, il loro rumore
sordo viene percepito dalle mie orecchie con molta più forza
che dagli umani. E in fondo sono pur sempre, ancora, una bambina.
Alzo la testa per
fissare il profilo di James: semplicemente bellissimo. Certo, non la
bellezza di un vampiro, dannato e irragiungibile, ma bello come un
ragazzo dovrebbe essere. Naturale. Sentendosi oservato, si volta a
guardarmi, le sue labbra si aprono in un sorriso.
< Paura del
temporale? >, mi sussurra. Per tutta risposta mi stringo a lui
ancora di più, cingendogli la vita con el braccia e
poggiando a testa sul suo petto. Mi rendo conto solo adesso di quanto
il mio fisico sia minuto rispetto al suo.
< ...non
proprio...i tuoni mi danno parecchio fastidio..lu percepisco
più forte di quanto non faccia tu... >, rispondo
semplicemente. La sua mano corre al telecomando, cambiando canale e
sintonizzandosi su un film, al quale naturalmente non presto per nulla
attenzione. Poi un colpo forte proveniente dal piano di sopra lo fa
sussultare. Io mi metto a ridere, stringendolo ancora di più.
<
E'..è caduto un albero? La casa sta crollando? >,
chiede un pò nel panico. Attivo el orecchie e sento delle
risate provenire dal piano di sopra, insieme a un rimrpovero silenzioso
di Esme. Scuto al testa, rassengata.
< No.. >,
dico ridacchiando. < Soltanto mio zio Emmett che si impegna
eccessivamente in...certe attività.... >, concludo
scoppiando a ridere. la voce tonante di emmett ci raggiunge dal piano
di sopra.
< Guarda che ho
sentito!!! Questa volta è stato il tuo paparino!! >,
urla. Avvampo immediatamente, mentre james abbassa la testa ridendo.
< Scusa, zio!!
>, rispondo a voce alta. non ho bisogno di urlare, mi avrebeb
sentito in ogni caso. già mi immagino mia madre. se fosse
ancora umana, in questo momento sarebbe rossa di vergogna. Ecco da chi
ho preso!
Un altro rumore
assordante, questa volta dall'esterno, ci fa sobbalzare entrambi, e mi
ricordo delle parole di Alice.
< Non
è nulla, James...è soltanto caduto l'albero..mio
zio lo metterà a posto in un attimo domani... >,
rispondo con calma.
< Domani
c'è il test di trigonometria... >, pensa su lui.
< Studieremo
più tardi.. >
< e adesso che
facciamo? >, chiede con un pizzico di mailizia. Alzo la testa,
fissandolo con un sorriso. Poi mi meto a sedere, salendo a cavalcioni
su di lui e poggiando le mani sulle sue spalle larghe.
< mah, io qualche
idea ce l'avrei.. >, mormoro con le labbra sul suo collo.
< RENEESME!!
>. la voce di mio padre. Scatto a sedere nel divano, James si
alza rosso di vergona, sicuramente pronto a scusarsi per la scena. Sto
per farlo anch'io, ma non è questo a preoccupare mio padre.
me ne accorgo nello stesso istante in cui prendo fiato per parlare.
< C'è
puzza di cane... >, bisbiglio nervosa. tutta al mai famiglai
adesso è scesa. Mi prudono stranamente le mani. Mi voo verso
james, con espressione sofferente. < Dimentica presto quello che
stai per vedere... >, lo prego. poi faccio un cenno ad Esme.
< Portalo in cucina, chiudetevi dentro... >, le dico
sicura.
< esme, porta
anche Reneesme.. >, ordina mio padre.
< No. >,
rispondo secca. Alzo le labbra mostrando i denti con un ringhio. Non
sono del tutto un vampiro, ciò non toglie che non sappia
combattere. Mio padre mi guarda furente, ma non c'è tempo.
la porta si spalanca prima che Esme possa portare via James. Davanti a
me, Sam, Quil e Jacob stanno fissando con un sorriso la scena.
< Ciao,
nessie.... >, mi dice Jacob. Sam si porta avanti, fissando james.
< Niente
convenevoli, Jacob..siamo qui per un motivo ben preciso, che credo sia
maeglio affrontare fuori...anche s ela casa sembra sufficientemente
larga... >. Ed è un attimo. Scatto ad accucciarmi in
posizione di attacco riparando james ed Esme, la mai famiglia si ferma
accanto a me, mio padre davanti tutti.
< Ti ho permesso
di starle accanto, Black! >, ringhia mio padre furioso. Jake
pare la bocca per parlare, ma Sam lo precede.
< Non siamo qui
per questo....avete rotto il patto... >, annuncia con fare
teatrale.
< cia vete dato
il permesso di mordere Bella! >, urla mio padre. <
Dovevamo salvarle la vita! >. Sam scuote la
testa, spostando lo sguardo su james. Ringhio più forte,
nascondendolo alla vita. Jake ha un fremito fortissimo, ma Sam lo ferma.
< Calmo,
Jacob..avrai dopo la tua parte di gloria...stiamo parlando di
lei. >, dice poi Sam indicandomi con un cenno del capo. <
lo ha morso. >. Il sangue non confluisce più nelel
vene. mi lazo in piedi, fissandolo con disgusto.
< Io non sono
velenosa... >, sbotto con voce sicura.
< Ciò
non toglie che tu sia per metà vampiro, sia una Cullen e
bevi sangue..o mi sbaglio? >, risponde Sam con sicurezza.
< Nes..hai morso
James? >, mi chiede mio padre. L'ho deluso. L'unica cosa che non
avrei mai voluto fare, l'avevo fatta, in un attimo. Avevo deluso mio
padre. Non stacco gli occhi da Sam, il respiro di James dietro di me
è affannato.
<
...è...è stato un incidente...ci stavamo baciando
e... >.
Uno schiocco secco e un
rumore assordante di cristallo che va in frantumi. Accanto a Sam, un
grosso lupo rossiccio ci fissa ansimando, il cristallo del tavolo in
frantumi. Scatta in avanti, è il momento di agire. non mi
vede enssuno, sono tutti tropo sorpesi, scatto in avanti a proteggere
James. lo schianto con il corpo di Jake genere un frastuono assordante,
un ringhio di vampiro rimepie l'aria ma non individuo il proprietario.
Sono a terra, un graffio alla gamba. non voglio fare dle male a Jake,
non posso. ma non posso nenahc epermettergli di uccidermi. Non perdo
sangu, è solo un graffio. o melgio, la serie di tre graffi
delle unghied i un licantropo. Ansimo alznadomi, Sam sta trattenendo
Jake, che piano piano rotonra normale. mio padre mi prende tra el
braccia, portandomi dietro la fila di difensori formata da Jaesper,
Alice, Rosalie ed Emmett. Mi carezza una guancia. James mi guarda
preoccupato, ma esme gli impedisce di avvicinarsi a me.
< ti avevo detto
di stare calmo!!!!! >, urla Sam, contro Jake con molta
probabilità, almeno a giudicare dal tono.
< Volgio...voglio
solo parlare.. >, dice ansimando. Mi alzo pian, divincolandomi
dalla presa di mio padre: zoppico, ma riesco a infilstrarmi tra alice e
Rosalie e femrarmi al centro del salone.
< Dimmi
Jake..sono qui per parlare.. >, dico ansiamnda. la gamba fa
terribilmente male, mi duole anche la schiena, credo di aver battutto
troppo forte contro il mobile della televisione. Jake si ferma davanti
a me.
< Mi manchi
Nessie, non capisci che sofferenza mi provochi vederti qui con lui! Il
mio mondo non funziona più, la mia è adorazioen
totale, il mio mondo ruota intorno a te, non posso vivere senza di te!!
E anche tu non puoi, nella storia dei licantropi è stato
sempre così!!!! >. Il suo tono si
alza sempre di più fino a quando quasi urla. Devo sforzarmi
di mantenere la calma, alzare il tono servirebbe soltanto a farlo
arrabbiare e se dovesse trasformarsi, lo scontro diverrebbe inevitabile.
< Io sono sempre
stata unica, Jake, me lo hai sempre detto anche tu...non è
colpa mia... >. Sto arrivando quasi a implorarlo, il dolore alla
gamba sta diventando inostenibile. Mia zia e el sue dtupide idee di
metteremi pantaloncini!
< Tu mi ami,
Nessie, soltanto che la tua infatuazione per quello lì non
te lo fa vedere!! Io ti amo!!!! Quelle non sono state
che distrazioni, stando con loro non facevo altro che pensare
a te!!!! >, urla ancora. sospiro, ormai ho gli occhi lucidi per
il dolore.
< No, Jake, io ti
ho lasciato prima che lui mi dicesse di accettarmi, perchè
io non ti amo, Jake, non posso farci nulla...scusa... >
< Quando lui
morirà, tu tornerai nessie!! Tornerai!!! Io non mi
arrendo!!! >, urla ancora. Soffoco un gemito, e sposto il peso
sul piede destro, la gamba sinistra non regge più. James
scatta in avanti per prednermi, evitandomi dic adere, ma Emmett
è più veloce e più vicino. Mi stringe
tra le braccia, portandomi dietro di lui.
< Il problema
è sempre lo stesso, Cullen! >, si intromette
imrpovvisamente Sam-
< Ce ne
andremo..dateci del tempo e andremo via, non tonrneremo
più...dateci tempo fino al diploma di reneesme, e andremo
via per sempre.. >, propone mio padre. Sam valuta la prorposta.
< Il giorno dopo
il diploma ve ne andrete, non tollero proroghe..Quil, Jacob, andiamo!
>, ordina poi con la voce dell'alfa. Jake mi fissa implorante,
poi mi volta le spalle allontanandosi.
La porta si chiude con
uno schiocco secco.
< Ahia!!
Papà, un minimo di delicatezza!! >
Sono sdraiata sul
tavolo, stringo una mano di james e mio padre sta tentando di medicarmi
la ferita. alla fine, mi inietta semplicemente della morfina.
< Ho solo due
lauree in medicina, non me ne intendo di ferite da
licantropo..accontentati della morfina, adesso che torna Carlisle ci
pesnerà lui...non è nulla di grave, nes,
tranquilla... >, mi mormora miopadre carezzandomi la testa. Con
delicatezza, mi poggia piano piano sul divano, una gamba sulla sedia.
jame si ferma accanto a me.
< Sta bene?
Guarirà? oddio, non me lo perdonerò mai,
è tutta colpa mia! >, chiede con una mano tra i
capelli. Mio padre gli soride, poggiandogli una mano fredda sulla
spalla.
< Mi sembra di
sentire bella qualche anno fa..non è nulla james, Nes
è molto più resistente di te...non è
nulla.. >, lo tranquillizza.
James si siede accanto a
me, mi sento un pò debole: soltanto adesso mi rendo conto
del perchè. il suo profumo mi colpisce come non mai, non
sono mai stata abituata ad esercitarmi a resistere, mai nessuno mi ha
fatto questo effetto. E ho sete, tremendamente sete, così
tanta che sento già i denti conficcarsi nella sua spalla e e
il sangue sgorgare copisamente e inondarmi la bocca, la gola,
dissetarmi........con una smorfia di dolore, stringo le mai sul cuscino.
<
james......allontanati... >, mormoro con il dolore stampato sul
viso. Lui si preoccupa, si avvicina ulteriormente.
< Nes, sai male,
ti fa amle la gamba, ti porto al pronto soccorso dal dottor Cullen?
>, mi chiede, sempre più vicino, con apprensione.
Apro la bocca, faccios cattare i denti a vuoto, stabdogli lontando, non
posso fargli del male, non devo...ma è così
buono, forse potrei soltanto mrdergli il labbro come l'altra volta,
assaporarne appena un pochino, non se ne accorgerebbe enssuno, neanche
i licantropi...Sbarro gli occhi.
< Cazzo,
allontanati, ho sete!!!!!!! >. urlo tanto forte da spvrastare un
tuono, le vetrate tremano, mio padre ed emmett mi sono subito accanto
mentre Esme corre ai frnelli. Mia madre trascina james, confuso,
lontano da me.
< nes? nes, stai
bene, piccola? >. L'immagine di me che bevo il sangue di james
svanisce, sostituita dall'espressione preoccupata di mio padre, la sua
mano gelata mi carezza a guancia. Esme mi porge una tavoletta dic
ioccolato, al mando giù di colpo.
Sento gli uzccheri
entrare in circolo pian, pinao, il profumo di James non è
più così irresistitbile, penare che avrei potuto
fargli del male mi fa crollare il morale a terra. Chiudo gli occhi,
poggiando la testa sulla spalliera dle divano, prendo fiato, respiro
profondamente. L'odore di James non si avverte più. Aprog li
occhi e sono felice di trovarlo davanti a me; gli irvolgo un sorriso
tirato, lo vedo pallido come un lenzuolo.
< Forse ha
ragione Jake...io non posso stare con te.... >, mormoro. Lo
vedo, ha lo sguardo vitreo, spaventato e se potessi leggergli nel
pensiero so che vi troverei la paura e l'odio per me. Forse
è destino: io e lui dobbiamo stare lontani.
< Che..che
cosa?..no! No, nes, non puoi farlo! >, sbotta james,
avvicinandosi a me. Mi poggia una mano calda sulla spalla, il suo
calore mi mancava.
< Non prendamoci
in giro, James..tu hai paura di me... >, dico in un sossurro.
< Io non ho paura
di te Nes....ho paura per te.. >, mi dice con
sicurezza.
< per me?
>, cheido incedula.
< Si..temo che
possa farti del male, ferirti, indebolirti tanto da farti stare
male...quando hai sete soffri..e non mi piace.. >
< prima o poi
succederà qualcosa e tu avrai paura di m, james...lo so..
>, dico rassegnata.
< E io non voglio
curarmene adesso, va bene? non mi importa! sarò testardo,
sarò idiota, ma non mi importa! >, sbotta scuro. alzo
al testa a guardarlo: ha messo su un'espressione da bambino
testardo irresistibile. Mi scappa un sorriso.
< Mi ricordi
qualcuno con la tua testardaggine...Sei sicuro di non avere parenti qui
a Forka? fanno swan di cognome! >, dico ridendo. tutta la
famgiglia ride, finalmente l'atmosfera si distende. james ne approfitta
per carezzarmi delicatamente la guancia. ha ragione, non è
tempo di preoccuparsi, non adesso, non ancora.
< A posto..la
prossima volta che vuoi giocare con un animale, preferisci qualcosa di
meno pericolo nes! >
< Gliel'ho detto
io di farsi il gatto! >
< Falla finita,
rose.. >
< Vi togliete??
Gradirei scendere da qui, ho fame! >
Mi hanno dimenticata
sdraiata sul tavolo della cucina. davvero una bella cosa! Mio nonna
Carlisle è appena tornato, l'ora di pranzo è
finita da un pezzo e io non ho ancora mangiato. E adesso mi hallo
bloccata sul tavolo, tutti intorno a me e io qui sdraiata come una
scema a fissare mio nonno e la zia Rose che discutono. Improvvisamente
un braccio mi cinge al vita e l'altro si infila sotto el mie gambe,
facendomi sususltare: ma il profumo è il suo,
inconfonfibile. Gli passo un braccio intorno alle spalle, mentre James
mi carica completamente su di sè. i suoi muscoli fremono,
sento il sangue scorrere più veloce.
< Non
preoccuarti, ci penso io a salvarti... >, mi sussurra a pochi
centimetri dal mio mio viso. Poi mi fa sedere sul divano, vicino al
bracciolo, porgendomi un cuscino.
< Oh grazie,
James..scusa Nes, mi ero dimenticato di averti lasciato sul
tavolo..tolto il siero dle licantropo, in dieci minuti ti passa
tutto..adesso pranzate pure, tornate a fare quello che satvate facendo,
noi ce en andiamo.. >, dice velocemente mio nonno, portando con
sè Esme.
< magari non
proprio quello che stavi facendo Nes..limitati a mangiare, se puoi...
>, mi raccomanda mio padre.
< Si si certo
certo..vai, buon divertimento! Ah, e il letto era un regalo di
anniversario che vi avevo fatto con tanto amore! >, gli dico con
indifferenza, agitando una mano in aria. Mio padre sospira rassegnato,
poi si allontana. nello stesos attimo in cui salgono els clae, mi volto
verso james, salendo di nuovo a cavalcioni su di lui. Passo una mano
sulla sua giancia, mentre el sue si poggiano sulla mai vita.
< ma..rinfrescami
la memoria..cos'è che stavamo facendo? >, dico con
malizia.
Lui sorride, tuffandosi
tra le mie labbra. E imporvvismanete mi è tornata la memoria.
E mi è pure
passata la fame.
|
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Capitolo 21 *** Camera mia ***
Eccomi qui come
promesso con un bel capitoletto! oggi pomeriggio mi aspetta un bel
pomeriggio di studio!
Quindi per prima cosa
auguroni di buon anno a tutti!!Poi rignraziamenti a tutte le persone
che leggono questa ff, a chi l'ha inserita tra i preferiti e
naturalmente alle mie commentatrici!!
oneofthegirls01:
condividiamo lo stesso odio, io da Eclipse in poi non l'ho
più digerito..quando ho visto poi che una parte di Breaking
Dawn era dal suo punto di vista mi era quasi venuta voglia di saltarla
quella parte!! (uhmm sto divagando!) Comunque, davvero mille
grazieeee!!
MLA: un salutone al
mio team preferito!Grazie mille, e spero tanto che questo capitolo ti
piaccia!
Deb: grazie mille
del commento e soprattutto del segguerimento! oggi che ho avuto tempo,
ho ricontrollato il testo. dovrebbe andare bene! Scusate, ma
scrivendo di fretta sbaglio spesso..!ihihihi! Chissà cosa ci
riserverà James....
daphne 92: sono
contenta che ti sia piaciuta!spero che ti piacerà anche
questo! un bacio
Debby_DG: eh si, il
nostro Jacob (ricordo sempre un pò OOC,non spevo bene come
costruirlo ), fa slatare i nervi, ma tornerà presto a
rompere le scatole..!ihihi!grazieeee
_Niki_: uhmm i
licantropi sono dovunque..Buahahahaha!!*risatina malefica*. Nei
prossimo capitoli, sicuramente per la tua felicità (felice
come un vampiro a cui regalano dle cibo, per restare in tema!), Jacob
tornerà a romepereeeeee!!!ora, prima di degenerare, vado via
o inizio a essere sadica!un bacio e ancora grazieee
altovoltaggio:
purtoppo il mio è un Jake un pò OOC, e al momento
non avrà moolta pace, ma in futuro non lo escludo....XD
grazie come sempre del commento!
Razorbladekisses:
ancora non ho deciso bene come costruire la partenza, quindi attento
l'ispirazione!!XD grazie del commento!
Balenotta: grazie
mille!!ecco il prossimo capitolo, spero che ti piaccia!
Sabry_Cullen:
grazieeeeeee!! Adesos vedremo di sietemare Jake, ma per il momento ci
serve per altre cose...ihihih
Abigail94: benvneuta
tra noooiiii!!!Sono felice che ti piaccia la ff!! magari qui ci fosse
la neve: nella calda sicilia dobbiamo già
ringraziare il cielo quando piove...ihihihihi!!cercherò di
eliminare questi errori di battitura perchè capisco che
siano mooolto fastidiosi...!XD XD Grazie ancora per il commento!
E adesso a
voi il capitolo! alla prossima!
Capitolo 21: Camera mia
< Zia,
basta!! Tra un pò andremo a dormire, non mi sembra il caso
di conciarmi così! >
Mia zia Rose mi sta
letteralmente uccidendo, piano piano, lentamente,
ma lo sta facendo. Forse perchè è la prima festa
notturna
che organizziamo qui a casa. O forse perchè domani
è San
valentino. Alla fine abbiamo deciso, andremo a Port Angeles a vedere le
manifestazioni che hanno organizzato e la festa al locale
più In della città. Dormiremo in una pensioncina
e
domenica mattina torneremo a casa. ma intanto è
venerdì
sera, e Jenny mi ha convinto a organizzare una bella festicciola stile
pigiama party delle sue. Mi guardo allo specchio, dopo le cure di mia
zia: indosso un completino, pantaloncini e top, di raso verde
e i
capelli sono legati in una coda bassa laterale. Il viso, naturalmente,
ero riuscita ad ottenere di averlo struccato. non che mi servisse a
granchè il trucco, ma di solito una piccola mano dal mascara
la
accettavo volentieri.
< I ragazzi sono
tutti di sotto, Emmett li sta
intrattenendo...ricorda che noi saremo nei paraggi con tutti gli altri,
se i licantropi dovessero avvicinarsi... >, mi avverte mia zia.
Annuisco e apro la porta, dirigendomi giù per le
scale. La voce
tonante di mio zio riempie l'ampio salotto.
< ....la mia
unica nipote e la mia preferita. Quand'era piccola
giocavamo sempre alle corse e mi piaceva farla vincere, lei veniva
tutta felice da me e si lanciava e la facevo volare..bei tempi....
>. Racconta dei giochi che facevamo. mi scappa un sorriso ed
entro
in sala.
< Hai ancora la
forza per farmi volare, zio...e aspetto ancora un a
rivincita all'ultima volta che ho perso! >, gli dico correndo e
saltandogli in braccio. Il suo corpo possente mi circonda la vita, poi
mi da un bacio sulla fronte, alzandosi e facendo alzare anche me.
< Andiamo Rose,
è già abbastanza tardi...domenica ti
do la rivincita, nanerottola! >, mi dice scompigliandomi i
capelli.
Li vedo uscire da casa:
lui, grande e grosso, e lei, elegante e
aggrazziata come una modella. Amo mio zio: ma ogni tanto vorrei
ucciderlo.
< Amore!!!!
>. Jenny. sempre la solita. Ormai si è
abituata a vedere me e James insieme, a scuola, sono passate due
settimane da quando stiamo insieme. Ma a scuola siamo molto riservati.
Non abbiamo avuto la possibilità di organizzare altre feste
e
nessuno ci aveva mai visti realmente insieme. Forse è per
questo
che ho la sensazione che la serata sarà mooolto lunga!
< Dimmi, jen!
>, dico già esasperata al'inizio della serata.
< Primo: hai una
casa fantastica!! Secondo: tuo zio è sempre
più figo! Terzo: davvero, questa casa è una
reggia,
quindi gentilmente potresti prendermi un bicchiere d'acqua? non vorrei
perdermi! >, dice con il suo solito tono da tornado in
movimento.
Rido e cerco con gli occhi James, che automaticamente alza la testa
guardandomi.
< James, per
piacere prendi un bicchiere d'acqua per Jenny, tu che
sei più vicino? >, gli chiedo
dall'altra parte della
stanza.
< Quale
bicchiere? >, mi chiede alzandosi. Ci penso un pò su.
< Non quello che
piace ad Esme, non vorrei che si rompesse...uno degli altri... >
< Ok, prendo
quelli della seconda fila..e passando accendo il riscaldamento...
>, dice dirigendosi in cucina.
< grazie!!
>, gli urlo dietro.
< pregoooo!!!
>, mi risponde.
< Maaaaa..J.J.
com'è che conosci così bene la casa?
Quante volte sei venuto?? >, chiede urlando Calvin, in modo
alquanto
malizioso. James spunta con il bicchiere d'acqua in mano e lo porge a
jenny, che lo prende con delicatezza.
Mi porto dall'altra
parte della stanza, vicino a James, che mi
cinge la vita con un braccio. Con il telecomando, faccio
partire la musica dell'impianto stereo che ho costretto mio
padre a portare in
salotto dalla sua camera e la muscia si diffonde delicata. posso
sedermi per terra, con i ragazzi e lasciarmi andare. la posizione,
poggiata con la schiena al petto di james, è davvero molto
comoda. e calda. mooolto piacevole.
<
Nes...hai..più sentito Jacob? >, mi chiede ad un
tratto
bonnie, fissandomi il polso. Ok, in queste settimane sono successe un
pò di cose che lei non sa. come per esempio il fatto che il
mio
ex ragazzo mi abbia fermato per strada e stretto il polso con tanta
forza da farmi male per farmi fermare e "parlare", come direbbe lui,
lasciandomi un bel livido. Ma
non posso biasimarlo, non mi fa del male di proposito: quando si
arrabbia, non riesce a dosare la propria forza, tutto qui. Ma
James non
è dello stesso avviso: molte litigate negli ultimi tempi
sono
scoppiate a causa di Jake. Abbasso la testa a fissarmi il polso.
< No, non l'ho
sentito...e neanche visto... >, dico a bassa voce,
< Nes, non puoi
permettere che ti tratti così! Diamine, deve
accettare che ti sei rifatta una vita! >, sbotta bonnie. Mi
stringo
verso James, sentendo il calore del suo corpo contro il mio: Bonnie non
può capire, non sa cosa sia l'imprinting, cosa siano
i patti tra
licantropi e vampiri..e non sa che dopo il diploma me ne
andrò.
e non so neanche io cosa succederà. James sembra dar per
scontato
che verrà con me. Ma da lì, ne sono sicura,
inizieranno i
problemi.
< Qualcuno
vuole vedere un film? >, dice subito James per rompere
quell'atmosfera di tensione.
< Un film...? Mmm
no facciamo qualcosa di diverso! Mi fai vedere la
tua camera, nes? >, mi chiede Jenny con entusiasmo. la guardo un
pò, non sapendo cosa fare. Poi mi alzo.
< ok, andiamo
dai... >, rispondo alzandomi e facendo strada. Non
entro nella mia camera, di questa casa, più o meno da una
vita.
Mio nonno aveva voluto ordinarla e prepararla per me, ma ci giocavo
solo da bambina, con lo zio Emmett e con mia madre. erano anni che non
ci entravo più. Poggio la mano sulla maniglia, di
fronte la
grande porta. proprio accanto alla vecchia camera di mio padre. E la
apro.
La parete costituita
dalla grande vetrata è straordinariamente
pulita, come se ogni giorno qualcuno venisse a pulirla. Un sospiro di
meraviglia sale dalle persone che iniziano ad occupare la camera dietro
di me, ma io sono più sopresa di loro. A destra, il letto a
baldacchino dorato è sempre lo stesso, con il piumone rosa e
bianco e il grande peluche di orso che mi aveva regalato emmett dopo
la mia nascita. accanto al letto, la porta della cabina armadio e la
cesta dei giochi e il tappeto sul quale mi sedevo sempre a giocare:
davanti la vetrata, la sedia dondolo sulla quale mi sedevo con
mai
madre da piccola, prima di dormire. A sinistra invece, il mobile con lo
specchio e il piccolo pianoforte che mio padre aveva comprato:
suonava
sempre per me per farmi dormire. E poi, una cosa che prima non c'era:
un enorme quadro, grande quasi quanto tutta la parete, costellata di
mie foto da piccola con tutta la famiglia, attraverso tutte le tappe
della crescita accelerata, e poco sotto, ad arrivare fino a terra, un
altro
quadro con appeso un post-it. C'era disegnato soltanto un punto
interrogativo. Mi inoltro nella stanza, ha un'aria
stranamente..vissuta. Sul mobile c'è un foglio di carta.
Credo
sia una lettera. la apro, mentre i ragazzi sono impegnati a contemplare
la stanza.
Piccola
mia,
non so perchè sto scrivendo questa lettera. Non la
leggerai
mai,
tu non entri mai qui dentro, quasi fosse una parte della tua vita che
vuoi dimenticare. Ma è soltanto una parte che
è
passata
troppo in fretta. Ma tutti i giorni, mentre tu sei in giro a
divertirti, a dimenticare quello che sei, qui dentro è come
se
ci fosse una veglia. Carlisle, a ricordare il mese in cui siamo stati
con il fiato sospeso in attesa del tuo sviluppo. Esme, a perdersi nel
ricordo di quel figlio che non è cresciuto. Rose, a soffrire
per
quello che non potrà mai avere. Emmett, a giocare ancora da
solo
su quel tappeto: gli manchi, Nes, gli manca giocare con la bambina che
eri. Alice, che ti vuole bene più di chiunque altro, ti auta
a
vivere la tua vita da umana, quella che non ricorda. Persino Jasper,
dopo le sofferenze delle battaglie, si ferma ad ammirare la bellezza
della vita che ti abbiamo donato. E naturalmente io e tua madre, Nes.
Lei su quella sedia a dondolo che ha cullato i tuoi sogni di neonata e
io, come al solito, ad ammirarne la bellezza seduto al piano. Io e
Bella passiamo qui gran parte delle nostre giornate: sei la nostra
bambina, il nostro dono, qualcosa che non credevamo sarebbe mai
arrivato. ma tu ci sei, nes, sei reale. Sei arrivata, un piccolo
angelo, a volte credi di essere soltanto una piccola goccia nell'oceano
che è la nostra famiglia. Ma in realtà, tu sei
molto di
più, sei la scossa arrivata a riportarci tutti
davanti alle
nostre paure, ai nostri sogni, ai nostri ricordi, e chissà,
anche al nostro presente. Ma quello che passa più tempo qui,
forse, sono proprio io: suono, come facevo quando eri bambina, e come
mi chiedi di fare spesso anche adesso. So che mi vuoi bene, ma a volte
mi chiedo se tu non la odi almeno un pò questa vita a
metà, questa famiglia strana, se non avresti preferito
essere
normale. Non posso saperlo, Nes, perchè entrare nella tua
mente
inizia a diventare difficile: è come se tua madre ti avesse
trasmesso un pò di sè. O forse sei tu che non
vuoi che io
entri. Ed è meglio così. Questa lettera
giacerà
qui, su un mobile consumato dal tempo, probabilmente per
l'eternità. Te la sto scrivendo il tuo primo giorno di
liceo,
hai 7 anni, ma il tuo corpo ne dimostra 18. Non so cosa ci
riserverà la vita, se tra quelahce anno vivremo
ancora qui,
se
sarai ancora innamorata di Jake, se mi vorrai ancora bene. Mi sono
deciso a scriverti proprio oggi perchè quando ti ho visto
varcare quella soglia, con lo zaino in spalla, le chiavi della mia
Volvo e tutti ti abbiamo salutati allegri, ho capito che te ne
stai
andando, piccola, ti stai staccando da me, dal tuo "papino", come mi
chiami sempre tu, dall'uomo che ti ama più di quanto possa
fare
un qualsiasi licantropo con il suo stupido imprinting. E quando hai
acceso la macchina, tutti siamo corsi qui, a reclamare di nuovo quella
bambina che eri, a volerla indietro, di nuovo con noi, con gli occhioni
cioccolato, il viso paffutello e i boccoli rossi che danzano sulle
spalle. Ma ormai è troppo tardi.
Ti chiedo solo di non lasciamri, Nes, di non infliggermi quella
sofferenza che siamo stati costretti a infliggere a Charlie. Non
sopravviverei all'idea di non vedere più ogni giorno il tuo
sorriso, i tuoi occhioni cioccolato e i tuoi boccli rossi danzarti
sulle
spalle, come quando eri bambina. Perchè per me, sarai semrpe
la
mia bambina.
Ti voglio bene.
Papà.
Resto un
attimo immobile, una lacrima mi riga il viso, la asciugo prima
che qualcuno possa accorgersene. ho sempre pensato che nessuno fosse
mai entrato in questa stanza..e invece, per tutti ero
una parte importante della loro vita. Non me ne ero mai resa
conto, non lo avrei mai pensato. Quella lettera, carta
impolverata dal
tempo, giace su quel mobile da mesi, da 5 mesi ormai, e non lo sapevo.
forse avevo sempre avuto parua ad entrare lì dentro. o forse
volevo scappare davvero dalla mia infanzia accellerata, come diceva mio
padre, perchè non volevo ricordare di essere diversa.
Ripiego il
foglio con cura, poggiandolo nella stessa posizione in cui si trovava.
Mi volto, avvicinandomi al tappeto: c'è un vecchio gioco, lo
riconosco immediatamente. un vecchio pouzzle, uno di quelli con i cubi
grandi, che in base a come si girano compongono immagini diverse. ci
giocavo sempre con emmett, la mia figura preferita era quella della
bambina dai capelli rossi che volava sull'altalena. Quando mio zio
Emmett era tornato a casa con quella scatola, a tarda sera, gli ero
saltata addosso ed avevo insistito tanto per giocarci che alla fine mi
ero addormentata sul tappeto. Emmett mi diceva
sempre di averlo comprato perchè quella bambina del pouzzle
gli ricordava
me: mi aveva addirittura promesso che mi avrebbe costruito un'altalena,
identica a quella del puzzle. Ma poi ero cresciuta, forse troppo in
fretta. i pali di quel tentativo di altalena si ergevano ancora in
giardino, un pò rovinati dal tempo. Si, poi ero cresciuta, e
mi
ero lasciata quello che ero alle spalle, senza accorgermene. avevo
sbagliato.
< nes? Mi
ascolti? >
Mi volto verso jenny,
lasciando cadere per terra, il quadrotto.
< Vogliamo
ordinare la pizza, scendiamo? >
< Si
si..arrivo.... >, balbetto, vedendola uscire.
Frugo un pò
nella cesta dei giochi, sono sicura di aver avuto
una di quelle lavagnette con i magneti da piccola. la trovo
subito, ci
giocavo spesso. Prendo le lettere che mi servono e poggio la
lavagnetta
sul letto, in bella mostra. sistemo i magneti e mi muovo in fretta
verso
la porta, osservando bene il mio lavoro, con un sorriso.
VI VOGLIO BENE
Chiudo la
porta piano piano, accostandola senza far rumore. Si, adesso tutto
sarebbe cambiato.
< E
allora......la ordinamo o no questa pizza? >
Scendo le scale di
corsa, mentre la voce impaziante di Calvin arriva dal salotto.
< il telefono
è in cucina, sull'isola davanti al lavello,
Calv..ma fai fare a me, non vorrei che facessi danni! >. la voce
dolce e allegra di James mi riposta finalmente alla realtà.
Non
sono più nella mai camera, non sono più una
bambina, sono
Reneesme e stanotte i miei amici dormiranno da me. Arrivo di corsa in
salotto, James non c'è, ma sento la sua voce
provenire
dalla cucina.
< il tuo ragazzo
è di casa ormai, eh? >, mi dice Calvin passandomi un
braccio sulle spalle.
< Falla finita,
calv...che vi va di fare? >, dico a voce alta
passando un braccio intorno alla vita di Calvin e poggiando la testa
sulla sua spalla.
< Uhmmm...non so,
cosa facciamo di solito da me? >, chiede Jenny masticando una
liquirizia.
< Scordatelo,
Jen, non giocherò al gioco della bottiglia un'altra volta!
>, le dico facendole l'occhiolino.
< Dovremmo
organizzarci per domani a dir la verità!
Accendiamo la tv che il silenzio mi deprime! A quest'ora danno
i
Simpson sul satellite! >, dice John afferrando il telecomando e
buttandosi sul divano.
< La pizza arriva
tra mezz'ora! >, annuncia James entrando
in salotto. Si sistema la t-shirt sui jeans e viene verso di me,
fermandosi poco lontano. Io sono ancora stretta Calvin.
< Uhmmm si mangia
allora! C'ho una fame!! >, mormora Calvin passandosi una mano
sullo stomaco.
Una risata si diffonde
velocemente tra i ragazzi accovacciati per terra.
< Si mangiaaaaa
>, dice poi Calvin ad alta voce stringendo forte Jenny a
sè, tanto da farle mancare il respiro.
< Si, ma non
mangiarti lei! >, gli dice Harry con una risata.
< E noi che
facciamo stasera? >, mi sussurra in un soffio
all'orecchio james, cingendomi la vita. mi volto verso di lui,
portandogli le mani al collo.
< Ho un'ideauzza,
ma mi sa che dobbiamo aspettare che dormono tutti
per metterla in pratica... >, gli dico con malizia, stampandogli
un
bacio sulle labbra. mentre mi stavo dedicando anima e corpo ad
approfonondire quel bacio, squilla il telefono. Sbuffo sonoramente,
staccandomi da James, e scatenando una risata divertita in tutto il
gruppo.
< Dai, nes, te lo
mangi dopo! >, mi urla John mentre lo scavalco con un salto.
< Ti giuro che se
è mio padre lo ammazzo!! >, sbotto
ridendo. Premo un tasto sul telefono e parte il vivavoce, permettendomi
di restare in salotto.
- Si?
Se è mio
padre lo ammazzo sul serio.
- Reneesme? sono
Charlie...il..il nonno...
- Oh nonno ciao!
- C'è Bella?
- Ehm, no sono usciti
tutti nonno..ci sono solo io con i miei amici..avevi bisogno di
qualcosa?
- Ehm, non
proprio..visto che domani è San valentino..volevo
chiederle se veniva qui con te ed edward, magari nel pomeriggio,
così per vederci..è tanto che non ci vediamo...
- Ehm..non credo che sia
possibile nel pomeriggio, forse la sera..papà le ha
organizzato una sorpresa..
- Oh, ottimo...
Non gli era ancora
passata quella volta che lui l'aveva abbandonata: e
non credo gli sarebbe passata mai. nulla di personale contro Edward,
forse, ma semplicemente contro l'uomo che gli aveva portato via sua
figlia.
- E tu cosa farai in una
famiglia di accoppiati? Ho...Bella mi ha detto
che ti vedi con un altro ragazzo, che hai lasciato Jacob..
Perfetto, la notizia ha
già fatto il giro di tutta Forks!
Tutte la teste si voltano a fissarmi: non avrei mai dovuto
mettere
il vivavoce!
- Si nonno....
- Quindi presumo che
domani sarai con lui...lo conosco?
- Credo di no...e
comuqnue si, vado a port Angeles con i miei amici...
- Oh, ok....strano che
non lo conosco, Nes...
Odio la voglia di questa
cittadina di condividere i fatti di tutti!!
- Non è di
qui, nonno, è arrivato questa'anno, non puoi conoscerlo!
- Oh, allora
sarà sicuramente quel bel ragazzo con gli occhi azzurri, il
nipote di Yorkie!
Mi do un colpo
sulla fronte, sospirando.
- Si, nonno proprio
lui..adesso devo andare, è tardi...
- Oh, certo,
scusa..comunque tienitelo stretto, è un ragazzo
bello, intelligente ed educato, e tutte in città muoiono per
lui..mi raccomando!
- Si, nonno! Ciao!!
- Ciao nes..non
dimenticare di dire a Bella che li voglio qui domani se per loro va
bene!Ciao!
La chiamata si conclude,
finalmente. Adesso anche mio nonno si fa i
fatti miei! E come se non bastasse da pure giudizi! A sua figlia ha
fatto un casotto quando usciva con il ragazzo più ricercato
di
Forks, e a me invece fa pure le raccomandazioni!
Scuoto la testa, ormai
rassegnata: vivo ufficialmente in una famiglia di pazzi!!!
E la cosa bella e
masochista..è che mi diverto pure!!
< Io darei retta
a tuo nonno, se fossi in te! >, mi prend ein giro Calvin. Poi si
volta verso James < Ah, J.J. ricordi al cozza che abita nella
casetta accanto alla mia? ecco, mi ha chiesto se ti andava di uscire
con lei..quando le ho deto che stai con Reneesme Cullen le è
quasi venuto un infarto!! le altre non hanno mai reagito
così.. >, dice poi con indifferenza. James sta per
soffocare con la sua stessa slaiva: inizia a tossichciare, poi fissa
Calvin.
< Le altre????
>
< Oh, si, diciamo
che per un pò ho fatto da centro smistamenti appuntamenti
con J.J...naturamente le cozze le scartavo a prescindere.. >,
gli risponde lui facendo spallucce.
< Tu non sei
normlae Calv..centro smistamenti..le altre..non ci posso credere!!!!
>, dice James incredulo.
< Uhmm si,
forse..Sai quando dovevamo fare quel weekend alla baita? pensa, avevo
invitato una biondona che voleva uscire con te, così ti
divertivi! Solo chele è venuta l'inflienza e non ha potuto
unirsi a noi..... >, continua Calvin.
< Se fosse venuta
tu avresti avuto un incidente sulla neve, calv, telo posso
assicurare..e tutto addolorato sarei andato a dirlo a tua madre!!
>, sbotta James. Tutti ridono e Calvin si alza cingendogli il
collo con un braccio e frizionadogli i capelli.
< E dai, J.J.,
che alla fine ti è finita pure bene su alla baita!!
>, gli dice in tono eloquente. James gli afferra il braccio
facendolo volare in aria e finire con la schiena per terra. in quel
moento suona il campanello, è il fattorino della pizza. mi
piego verso Calvin, che mi guarda al contrario.
< Non voglio
allsioni, o resti morto di fame! >, gli dico con un sorriso.
E vado alla posta.
Sarà sicuramente una serata ancora più lunga di
quanto avessi immaginato.
|
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Capitolo 22 *** Raccontami l'imprinting ***
ecco un altro
capitolo! da adesso credo che non potrò postare alla stessa
velocità di prima, forse una volta ogni due giorni, dipende
dall'ispirazione! intanto vi lascio questo, e non posso neanche
ringraziarvi uno per uno, mi dispiace!!alla prossima,
ricordate che per voi c'è sempre pronto un graaaazieeee!!!!
Capitolo 22: Raccontami l'imprinting
Beh, dire che la serata
sarebbe stata lunga è seriamente un
eufemismo. Sono appena le 11 della sera, al pizza è finita
da un
bel pò, il gelato idem e calvin sta pensando di andare in un
bel
bar a comrpare un profitterol. non riscirò mai a spiegarmi
come
fa questo ragazzo a essere secco come un palo con tutto quello che
mangia! i misteri della vita.
< Allora, Jen, vieni con me? >, suggerisce alzandosi.
< Mmmm fa freddo fuori..non puoi portarti James? >,
implora Jenny
stiracchiandosi. Volto al testa verso James, al quale ero appoggiata.
< Non se ne parla Calv, io e Nes abbiamo una discussione da
concludere.. vacci con john! >, gli dice stringendomi a
sè.
Davvero avevamo una discussione da concludere? E quando l'avevamo
iniziata? Calvin prende le chavi della macchina mentre john si alza.
< Si, lo so io che discussione dovete fare! la lingua tagliente
che
ti ritrovi la suerai sicuramente, ma non per parlare! >, dice
calvin
spostandosi verso la porta. scansa ridendo un cuscino
lanciatogli
da james ed esce nel freddo di febbraio. mentre i ragazzi
tornano
a concentrarsi sul film - alla fine avevamo deciso di darci a
Frankenstein - io poggiavo al testa sulla spalla di james.
< ma..che discussione abbiamo in corso? >, chiedo
curiosa. Lui sorride, baciandomi una tempia.
< Ancora nessuna..volevo...volevo che mi spiegassi esattamente
per
quale motivo dovessi stare con jake, perchè credo di aver
capito
che non è soltanto perchè lui non
può..morire...
>, mi spiega semplicemente, il viso un pò contratto.
Mi alzo
sistemandomi i pantaloncini e la canotta di raso, poi mi volto
tendendogli la mano: la prende, ma non fa leva su di essa per alzarsi.
< Ci vediamo in camera mia..inizia ad andare, io avviso Jenny...
>, gli dico in un orecchio. Lo vedo annuire e allontanarsi per
le
scale. Mi muove verso jenny e Bonnie, accoccolandomi tra di
loro.<
psss, ragazze..io sono un attimo di sopra, devo parlare con
james....quando torna Calvin, fate un fischio ok? >, dico in un
bisbiglio. non attendo neanche la risposta e mi fiondo su per ele
scale, fino alla mia camera.
Apro la porta e lo vedo seduto sullo sgabello del pianoforte, lo
sguardo rivolto verso il panorama ben visibile dalla vetrata. La
lavagnetta è ancora dove l'avevo lasciata e anche la
lettera.
tutto è esattamente come prima. Mi muovo piano, fino a
raggiungerlo e sederemi sulle sue ginocchia. Mi cinge passivo la vita,
continuando a fissare fuori.
< C'è qualcosa che non va? >, gli chiedo, un
pizzico di
panico nella voce. Si volta piano guardandomi con i suoi occhioni blu.
< stavo solo pensando...Jacob sembra seriamente innamorato di
te....mi chiedo se ci sia qualcosa che non so... >, mi dice
ancora
pensieroso. Sospiro, alzandomi. non è il caso di imporgli la
mai
presenza, il contatto con il mio corpo: c'è qualcosa che non
va.
Preferisco sedermi sulla sedia a dondolo di mia madre, il suo dondolio
cadenzato aiuta a rilassarmi.Mi accoccolo guardando io le luci di Forks
e il verde tanto lodato dalla cittadinanza.
< Hai mai sentito parlare di imprinting? >, gli chiedo
poggiando
la testa sullo schienale della sedia. Lui si volta e mi fissa, la
schiena inclinata in avanti, i gomiti sulle ginocchia e le mani
incriciate. Sposta gli occhi da me al pavimento sotto di lui. Sembra
stanco.
< Si..nel mondo animale..è quella cosa che hanno gli
animali
quando nascono e riconosco nel primo essere che vedono la loro madre..
>, mi risponde con fare scientifico.
< Ecco con i licantropi è un tantino diverso..vedi,
quando
dicevo che io e jake siamo cresciuti insieme, in fodno è la
verità... >, inizio a spiegare. vedo che non mi
interrompe,
così continuo. < Per i licantropi, l'imprinting
è
qualcosa che riguarda l'amore...un licantropo può vivere una
vita normale, da umano, creare una storia con una donna di cui
è
innamorato...vedi..prima che nascessi io, Jacob era innamorato di
mia madre... >. sgancio la bomba, e con
l'ultima
affermazione riesco a farlo riscuotere. alza la testa di scatto e
raddrizza la schiena.
< Che cosa?????? >, sbotta frastornato.
< Si...era innamorato di mia madre..si sono conosciuti
perchè
il padre di jake era un vecchio amico di mio nonno e ha conosciuto mia
madre...una volta è capitato un..incidente qui a casa Cullen
che
ha spinto mio padre a òasciare mia amdre per il suo bene,
per
vederla felice. E mia amdre ha fatto amicizia con jacob, ma lui
sfortunatamente si è innamorato.Quando poi edward, mio
apdre,
è tornato, mia amdre è rianta. amava anche jacob
a modo
suo, ma edward era la sua droga, un'ossessione..E arriviamo al punto in
cui sono nata io..ti evito i particolare che riguardano aptti e
battaglie, ma nel momento in cui jake mi ha visto, ha incontrato i miei
occhi, dello stesso colore di quelli di mia madre...ha subito
l'imrpinting..l'imprinting è qualcosa di complesso, e
succede
una sola volta nela vita di un licantropo. la orescelta è la
compaga della vita e straordinariamente l'innamoramento è
ricambiato. Si instaura un tale livello di adorazione, di
complicità da far invidia alle relazioni più
solide...
>, dico piano, con studiata lentezza, per non sconvolgerlo.
< tu..tu eri una..neonata? >, mi chiede icnredulo.
< Si..un licantropo non cresce, james, jake ha aspettato che
screscessi..ha dovuto aspettare meno di Quil...la sua ragazza ha ancora
nove anni più o meno... >, dico ridendo. james sbarra
gli
occhi, poi abbassa di nuovo la testa.
< Quindi...quidni tu sei l'oggetto del suo imprinting..per
questo
parlavi di destino..è destio che tu e lui stiate insieme..e
che
io mi faccia da parte.. >, dice con tono sconsolato. cosa? No!
Lo
vedo alzarsi e sistemarsi i pantaloni, per muoversi verso la
porta. Mi alzo di scatto, prendendolo per un polso e spingendomi a
voltarmi.
< No, james..me l'hai detto tu di ribellarmi al destino, ti
ricordi?
io sono unica, non sono innamorata di jake..e chissà, forse
neanche la ragazza di Quil lo sarà mai..sono cresciuta con
jake
vicino, quasi addosso potrei dire, sempre intorno, ed è
diventato il mio migliore amico..ma con te è diverso, lo
è sempre stato..credevo di amare jake, non avevo mai
conosciuto
altri ragazzi, mai provato tutto quello che sto provando ora..
>,
dico in fretta accarezzandogli convulsamente una guancia. <
ma..perchè mi hai fatto questa domanda? >, gli chiedo
poi
vedendo la sua indifferenza. Lui mi predne la mano, scostandola dal suo
viso.
< Nulla..volevo soltanto sapere perchè parlassi
sempre di
destino... >, mi dice piano, senza incontrare i miei occhi.
< ascoltami bene james! Io non sono innamorata di jake, e per me
l'imprinting è sempre stata uan cazzata, forse sono soltanto
realista..ma io voglio te... >, gli dico quasi con rabbia,
cercando
di ottenre da lui quella reazione che non arrivava. < io ti
amo...
>, gli dico piano. I suoi occhi saettano a incontrare i miei, al
sua
mano incrocia la mia. e quella reazione arriva, finalmente: avvicina il
viso al mio.
< Quidni..quando partirete..mi porteri con te? >. ecco il
punto
al quale voleva arrivare. Lascio la sua mano, andando a sedermi ai
piedi del letto.
< Se vorrai venire, non ti dirò di no... >,
gli dico con
calma. < ma non voglio che rganizzi la tua vita in funzione die
miei
spostamenti.. >
< e se io volessi diventare come te? >,mi dic epoi
avvicinandosi.
sebto il mondo crollarmi addosso. E in un attimo, capisco
perchè
mio padre fosse stato per mesi riluttante a trasformare mia madre. non
avrei più visto i suoi occhi blu, sentito il calore del suo
respiro, il battito del suo cuore. Mai più. E avrei perduto
la
sua anima. sarebbe stato dannato. certo, mia zia Rose aveva ragione,
lui non avrebbe perso molto: sarebbe stato sempre giovane e semrpe se
stesso, non come una donna che perde l'importantissima
possibilità di procreare. Lui non avrebbe perso nulla: ma io
si.
sono egoista? abbasso gli occhi quando mi trovo il suo viso davanti.
< Abbiamo tempo James..non è ome con mia amdre che
aveva
fretta, che non voleva avere più anni di mio padre. Tu sei
un
uomo, avremo minimo altri sette o otto anni, se non dieci, prima di
porti questo problema..pensaci bene Jame,s quello è il punto
della dannazione, il punto dal quale non si torna indietro.. >,
gli
dico mentre sento gli occhi inumidirsi. le sue labbra si posano sulla
mia guancia, assaporando il sapore salato di quella lacima.
< scusa, non credevo che sarebbe stata questa la tua
reazione..ok,
basta, cambiamo argomento...oh,. a proposito..mi era sembrato di capire
che avessi un'idea su come passare il tempo questa sera... >, mi
dice con malizia. Mi fa sorridere tra le lacrime, le sue labbra premono
sulle mie, bagnate e salate. Gli passo le braccia al collo, lasciando
che si distenda sopra di me, continuando a bacirmi e cercando la mia
lingua prepotentemente. la sua mano si infila sotto la mia canotta,
mentre le mie corrono veloci a solevare la sua t-shirt, che in un
attimo è a terra. mi perdo completamente in quel mare di
sensazioni, escludendo tutte le distrazioni esterne, tutti i suoi,
chiudo anche gli occhi. E forse è per questo che non sento i
passi salire le scale fino a quando la porta della camera non si apre
di scatto.
< nes, sneti..oh, cazzo, scusate! >.
james scatta in piedi, mentre mi porto velocemente a sedere abbassando
al canotta, e arrossendo tanto da sembrare appena sucita da una sauna.
calvin ci fissa a bocca aperta, al mano ancora sulla maniglia della
prota, dietro di lui il resto del gruppo.
< Non si usa più bussare? >, sbotta
< nes aveva detto che dovevate parlare... >, si
intromette jenny
di fianco a calvin, ridendo. mi alzo dis catto, poggiando una mano
sulla spalla di james che si sta infilando la maglia.
< prendimi i jeans e un dolcevita dalla cabina armadio..
>, gli
dico in fretta. Lui obbedisce, a occhi sgranati, mentre rovisto a
cercare un paio di stivali.
< Chi c'è al piano di sotto? >, chiedo in
fretta. Ho il terrore di sentire la risposta.
< eravamo venuti per questo...è venuto Jacob con
due..amici..ha chiesto di te, ha detto che doveva parlarti... >,
mi
spiega Jenny. affero i jeans e il maglioncino crema che James mi porge
e li indosso in fretta sopra il completo di raso.
< mi sembravad i essere stat chiara..non vogliamo cani nel
nostro
territorio.. >, bofonchio irritata. ci manca solo che i miei
vengano
a scorpirlo! poi mi volto verso i ragazzi.
< restare qui, ci penso io..James, fa vedere loro la casa, la
conosci bene..torno subito, non venite di sotto.. >, specifico
in
fretta. james mi afferra il polso.
< Vengo con te.>, mi dice con un tono che non ammette
repliche.Lo guardo attentamente.
< Sai che peggiorerebbe le cose..vedo cosa vogliono e arrivo..il
profitterol mi chiama! torno subito. >. tento dif are una
battuta,
lo bacio in fretta sulle albbra e mi avvio verso le scale.
D'altronde, mia zia era sempre stata chiara. niente cani in casa. Di
nessun genere.
Scendo le scale, le tre figura sono ancora più imponenti di
quanto ricordassi. Paul, Sam e Jake.
Mi pianto davanti a loro, i muscoli tesi, pronta ad accuciarmi in
difesa. Ringhio.
< cosa volete? >m cheido con voce dura. sam ridacchia,
avanzando un passo.
< Calmina, Reneesme...siamo venuti soltanto a ricordarvi il
patto... >, mi dice semplicemente.
< lo ricordiamo benissimo... >
< Vogliamo solo precisare..il fatto che abbia permesso di
mordere Bella per salvarle la vita e non sia scoppiata al guerra, non
vuol dire che vi daremo un'altra possibilità... >.
non capisco cosa vuole dire. o forse non lo voglio capire.
< Non ti seguo, sam.. >
< Se uno di voi mordesse - e dico mordere, non uccidere -
quell'umano dagli occhi blu, il tuo nuovo...ragazzo....scoppierebbe la
guerra, lo sapete. >. Ecco dove voleva arrivare: avrei dovvuto
aspettarmelo.
< Grazie mille per essere passati, me lo ricordo benissimo.
>, dico dura.
< Quindi non c'è motivo per cui tu continui a stare
con l'umano...dovrai lasciarlo un giorno... >, continua a dire.
Incrocio gli occhi di Jake, sembra indifferente: ma lo conosco troppo
bene, non lo è.
< Arriva al sodo, Sam. Cosa vuoi? >, gli dico irritata.
lo vedo di nuovo sorridere.
< vedo che hai fretta, Reneesme...beh, forse sarebbe meglio se
lo lasciassi adesso e tornassi con qualcuno di più adatto a
te.... >, mi dice piano, con studiata lentezza.
< non vedo dove sia il problema... >. Voglio provocarlo,
quel suo sorriso finto e sadico mi fa saltare i nervi. < Il
giorno in cui sarà troppo grand eper me...beh, non sono un
vampiro, troverò facilmente il modo di morire.. >.
ed è un attimo. in un secondo mi trovo scaraventata contro
il muro con violenza, una grossa mano calda mi string eil collo
tenendomi sollevata da terra, sto soffocando. per la violenza
dell'impatto il cade un pò di intonaco e mi ferisco
accidentalmente il labbro inferiore con i denti. Stringo al mano
intorno al polso di jake, che mi tiene ferma, deve lasciarmi.
< Non dire mia più una cosa del genere!!! non puoi
deisderare di morire per lui!!! >, mi urla in faccia, con tanta
forza da costringermi a chiudere gli occhi.
< Lasciala andare!!! >. la voce tonante dell'alfa. sam lo
richiama all'ordine e in attimo mi sento scivolare lungo il muro,
finalmente libera, il sangu che scende copiosamente
dal labbro. Mi riaqlzo in un attimo, jake mi fissa esasperato,
passandosi una mano tra i capelli.
< Scusa, nessie, io..non voelvo...io... >, inizia a
blaterare. Distoglo lo sguardo.
< Se permettete, vado un attimo a sciaquarmi il viso, torno
subito.. >, dico dirigendomi per le scale. Fisso il mio riflesso
in uno specchio lungo le scalle, ho un ampio sengo rosso sul collo e
sul viso dove le dita di jake ahnno lasciato l'impronta e sul labbro un
ataglio evidente. sono un distastro, non posso farmi vedere. Passo nel
corridoio, accanto ai ragazzi fermi davanti l'ampia croce di legno, non
posso farmi vedere. abbasso la testa quando vedo Jenny tirare una
gomitata a Bonnie, ma passo oltre. Fino a qando due mani forti non mi
inchiodano afferrandomi per le braccia. mi trovo davanti il viso di
james, la cui espressione passa in un attimo da interrogativa a
preoccupata a furiosa. mi lascia in un secondo precipitandosi
giù per le scale.
< Io lo ammazzo!!! >, urla avviandosi verso el scale.
Calvin e Mike lo seguon di corsa ma io sono più veloce.
< james! >. mi sporgo per afferrarlo, ma non ci riesco.
Lui è già di sotto.
Ed è troppo tardi.
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Capitolo 23 *** Un'ottima infermiera ***
Vi anticipo che
questo capitolo non mi piace granchè, ho perso la mia
ispirazione....uffffffff, me piage!! Comunque speo di trovarla presto!!
sembra essersi spostata tutta verso un nuova idea, una nuova long fic
su twilight, alla quale sto già lavorando, ma non
psterò per il momwnto. voglio aspettare di finirla prima di
postarla..Cooooomunque!
ancora mille grazie
a tutte le persone che hanno aggiunto la fic ai preferiti, a coloro che
leggono solamente, e aturalmente a tutti coloro che recensiscono! Ah,
per chi l'aveva chiesto, si sono sicilana!! Di Agrigento!
E adesso, passiamo
ai rigraziamenti per: oneofhtegirls01,
Debby_DG, Balenotta, PrincessMarauders, _Niki_ (la mia
commentatrice più prolissa è tornataaa!!) , altovoltaggio, daphne 92, MLA, tati zakki, Razorbladekisses, Rakiy, Sabry_Cullen e Abigail94.
perdonatemi se non vi ringeazio a uno ad uno ma me deve correre a
studiareeee!!!
grazie a tutti!!!
Capitolo
23:un'ottima infermiera
Un urlo di
dolore squarcia l'aria, seguito da un tonfo sordo. Corro
giù per le scale, seguita dai ragazzi, e la scena mi lascia
immobile. jacob è fermo nella stessa posizione in cui l'ho
lasciato, poco davanti a lui, per terra, il viso insanguinato, si tiene
dolorante una mano. Corro giù per le scale, raggiungendolo e
prendendogli il viso. sangue, sangue dappertutto..ho sete. Stringo i
denti, mi concentro, devo distrarmi. alzo a testa a fissare jake,
immobile.
< Jake...
>, mormoro tra l'implorante e il rassegnato. Lui salz ale mani.
< Si è
fatto male da solo, nessie, mi è venuto
addosso..e sapeva che si sarebbe fatto male.. >, si giustidica
scuotendo al testa. Stringo James verso di me, macchiando
irrimediabilmente i jeans di sangue. ho gli occhi fuori dalle orbite,
respiro con al bocca per non percepire molto l'odore del sangue.
< Anche mia amdre
si era rotta la mano da sola, Jake!!!!!!!! >, sbotto infuriata.
< E anche lei
sapeva che i sarebbe fatta male.. >, dice facendo
spallucce. E non fa altro che farmi infuriare ancora di più.
< Quando fai
così non ti sopporto!! Ti odio!!!! >, urlo.
< Come ho detto a
tua madre...mi piace l'dio, è un sentimento passionale (*)
>, dice con un sorriso tirato.
< esci, jake, per
favore..se mio apdre vi trovasse qui, con me in
queste condizioni, ti ucciderebbe! e io potrei precederlo! Fuori!
>,
sbotto. I licantropi per utta risposta mi fissano. James si alza
facendo leva sul gomito.
< ha detto fuori.
>, dice con voce fredda, fermandosi davanti a
me. mi alzo suerandolo, mi pianto davanti a sam, a pochi centimetri dal
suo viso.
< I Cullen non
volgiono cani nel loro territorio. Fuori di qui. >
sibilo sprezzante. non oso guardare jake, non posso credere che mi stia
facendo questo. Non può volerlo. Lo guardo un istante,
incorci i
suoi occhi, scuri più dle normale: lui non può
volerlo,
è spinto dalla rabbia che governa il suo essere licantropo.
lui
mi vuole bene. deve volermene.
Il rumore secco della
porta che si chiude mi fa sobbalzare, mi volto
verso james: il sangue sgorga ancora copioso dal sopracciglio. E'
sapccato: jake deve avergli assestato un cazzotto bello forte.
< ragazzi, andate
in salotto, continuate a guardare il film...porto
James in bagno... >, dico rilassata. o almeno ci provo. prendo
James
per il braccio conducendolo in bagno, e chiudo la porta a chiave,
rovistando nell'armadietto in cerca dle disinfettante e dei cerotti.
< Che ti
è saltato in mente' Non lo sai che è un
licantropo più resistente di una lastra di cemento?
>, gli
dico aprendo lo sportellino in alto.
< Lo so, Nes...ma
quando ti ho visto così..non ci ho visto
più... >, mi dice con al voce spezzata. mi volto
verso di
lui, vedendo che si stringe la mano. la prendo facendo pressione sulle
nocche arrossate.
< Ahio! hai la
delicatezza di un elefante! >, mi rimprovera
ritraendo la mano di scatto. Scoppio a ridere afferrando una fascia e
riprendendogli il polso.
< per fortuna non
è rotta, bastaerà una
fasciatura....e domani non puoi guidare...! >, gli dico
iniziando a
fasciarlo.
< oh no! adesso
mi si aprono due possibilità: farmi portare
da Calvin, o lasciare che calvin guidi la mai macchina. E non so quale
delle due mi fa più paura! >, dice fingendosi
disperato. Gli
mollo un pugno sulla spalla, ridendo. E mi concentro sul disifnettare
la feita del sorpacciglio.
Lo spingo a sedere sul
gabinetto, sedendomi a cavalcioni su di lui: le
sue mani calde corrono a poggiarsi sulla mia vita, mentre, con una
bustina di cerottini sottil bianchi in bocca, disinfetto piano la
ferita. Quando il disinfettante tocca la sua pelle, James stringe i
denti e serra gli occhi.
< Ahi, fa male...
>, si lamenta. Continuo imperterrita, più in fretta
faccio, meglio è.
< Dai, dopo ti do
un bacino e passa tutto... >, gli rispondo con
voce amorevole. in effetti ci metto davvero poco, chiudo in fretta la
ferita con tre cerottini bianchi semitrasparenti, colto sottili, e
poggio tutto sul lavandino. Tiro un sospiro e sono lieta che l'odore di
disinfettante, acuto e penetrante, riempia il bagno soffocando quello
del sangue. le mani di james si stringono ulteriormente sulla mia vita,
avvicinando il mio torace al suo. le sue labbra corrono a chiudersi sul
mio collo, facendomi sospirare. ma in bango non possiamo. poggio le
mani sulel sue palle facendo leva per alzarmi.
< Dai,
andiamo....devo togliermi questa maglietta... >, gli dico
uscendo dal bango. mi segue senza protestare, ma non entro in camera
mia, bensì in quella dei miei genitori. Dietro di me sento
la
chiave girare nella toppa mentre tolgo la maglietta e i jeans sporchi
di sangue. Poco dopo sento le mani di james sulla mia pelle, sotto la
canottiera e la alzano di scatto, facendola uscire dalla mia testa e
adagiandola a terra.
Mi volto verso di lui,
stringendolo per le spalle e lo libero dalla t-shirt, seguita subito
dopo dai suoi jeans e dai miei pantaloncini. Ci sdraiamo nel letto dei
miei, tra l'altro ancora distrutto - mio padre quando vuole si da da
fare eh? -
ed è di nuoov
annebbiamento dei sensi, totale abbandono coem nona vrei mai creduto di
provare. tutti i miei sensi sono concentrati sulel sus albbra sulla mia
pelle: poi gli sfugge un gemito di dolore e apro gli occhi, trovandomi
davanti il suo viso corrucciato in una smorfia di dolore.
< Che
è successo? > chiedo con preoccupazione. lui mette su
una faccia da bimbo dispiaciuto.
< la mano....fa
male... > dice in un sussurro. ma ormai è tardi per
tirarsi indietro, cerca di fare peso sul gomito, ma la cosa non gli
riesce molto bene. E mi viene un'idea: lo spingo via da me e lo faccio
stendere sotto di me, baciandogli il torace.
< Adesso non ti
serve più la mano.... >, gli dico con malizia. E mi
perdo di nuovo, tra le sue labbra curvate in un sorriso, tra il suo
corpo che sento muoverso in me e fa caldo.
E sono sospiri,
movimenti, baci, amore. Mi fa scivolare accanto a lui, cingendomi con
il braccio sano e baciandomi la fronte.
< Sei una
continua fonte di idee, sai? > mi dice scherzando. Mi alzo di
scatto, sentendo i ragazzi di sotto chiedersi che fine abbiamo fatto e
inizio a raccogliere i miei vestiti, uno ad uno seguita subiro da lui
che si aiuta con al mano buona. Gli do una mano anche io e in attimo
scendiamo: credo di avere i capelli sconvolti e le guance rosse, ma
tanto ormai lo hanno capito tutti quello che stavamo facendo.....
< Ohi, ragazzi,
ci stavamo chiedendo che fien aveste fatto! J.J. come stai? >
chiede Calvin trattenendo le risate.
< benissimo,
calv..Nes è un'ottima infermiera... >
rispond eil mio ragazzo, tradendo un doppio senso.
< Si, me lo
imagino..a proposito, hai il pacco aperto! > gli dice l'amico
ridendo. Jam,es inclina la testa indietro, esasperato e cion la mano
sana rimedia al problema.
< Non ti pesto
perchè domani mi devi portare a Port Angeles! non posso
guidare!! >
< ottimo! Con la
tua macchina? >
< Si, ma
se le fai un graffio ti ammazzo!!!! >
< Tranquillo,
amico..e allora, questo profitterol con le palle lo mangiamo?
>. Ancora doppi sensi. Un giorno di questi morirò,
non possiamo continuare così! Si diffonde una risata mentre
entro in cucina a prendere il pacco del bar. Beh, questi sono i miei
amici. e lasciarli dopo il diploma, sarà uno strazio, ne
sono certa.
ma adesso, non
è il momento di pensarci. domani è san valentino,
è festa er tutti. Per una votla, anche per me!
(*): citazione da Eclipse
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Capitolo 24 *** Matrimonio ***
Finalmente ho trovato
un attimino per postare!!!!
Questo capitolo
è un
pò diverso dagli altri, non ha una storia ben definita
ma..beh,
vedrete, non voglio anticipare nulla!
Mi dispiace
tantisismo di non
potervi rignraziare tutti, ma ricordate che ogni commento, anche il
più piccolo, ogni nuova aggiunta ai preferiti, ogni lettura,
anche ogni sorriso, lacrima, sospiro che in voi non potrò
vedere, per me è importane e mi spinge sempre a continuare e
fare del mio meglio!
Non posso
ringraziarvi tutti a uno
ad uno perchè è al fine del quadrimestre a scuola
e ho
una settimana d'inferno! E proprio adesso, vado a ripassare letteratura
italiana!
un bacio a tutti e spero di poter postare prestooo, forse forse anche
domani!!!!
Capitolo 24: Matrimonio
Oggi
è giorno di festa. Per una volta anche per me.
Oggi vado a un
matrimonio. Di chi? Alt alt non correte a conclusioni
affrettate. Non è il mio matrimonio.
Bensì
è il 23° matrimonio di Rosalie ed Emmett:
un'occasione da non perdere, direte! certo, se considerate
che
è il terzo a cui vado!! ma questa volta è
diverso, anche
James è con me.
E domani, mi diplomo.
domani è la fine. o forse domani è
l'inizio. Guardo il mio abito pesca da damigella e mi siedo sul letto,
ripensando a qualche sera prima.
A casa mia, sono tutti a
caccia, ma
io e james stiamo sul divano a cococlarci: in tv non danno nulla di
interessante, forse è ora di abbandonare anche il
satellitare e
concedersi a un libro. ma James pens aimmediatamente di distrarmi,
baciandomi il collo.
< Allora? a
quando la partenza? > mi chiede con un tono di voce indifferente.
< Il giorno
dopo il diploma... > dico abbassando lo sguardo.
< Hey..sei
triste? >
Non dovrei esserlo?
Sto per lasciarlo, ormai manca poco, ma lui non fa una piega, anzi
sembra addirittura felice.
< Non voglio
lasciarti.... > mormoro sull'orlo delle lacrime.
<
Verrò con te.. > mi sussurra in un orecchio.
< No, James,
devi farti la tua vita... > dico convinta, forse
più di quanto mi aspettassi.
< Non ho detto
che verrò da umano... >
La voce di
mia madre mi richiama alla realtà, è
ora della cerimonia: non sono per nulal allgera, non voglio diplomarmi
e non voglio partire, non voglio lasciare le mie amiche. ma i lupi ci
hanno dato l'ultimatum, non posso essere causa dello scoppio di una
guerra. E adesso è troppo tardi per tornare indietro,
andremo
momentaneamente a Denali, in attesa di trovare un'altra sistemazione.
Scendo el scale di casa sistemandomi i capelli raccolti elegantemente,
James è gà di sotto seduto con al mai famiglia.
Per lui,
è il primo matrimonio. e per quello che desidera, il primo
di
una lunga serie. Guardando fuori dalla finestra il mio sguardo si perde
nel bosco, penso a Jake...e allo stesso bosco, appena due settimane
prima.
< Perchè mi
hai dato appuntamento qui? >
Si, perchè
gli ho dato appuntamento qui? Cosa devo dirli? sono
davvero convitna di quello che penso? O forse vedere quel film d'amore
mi ha fatto male? Si, l'amore fa male, ma adesos che sono qui, devo
provare.
<
Perchè devo dirti una cosa importante che potrà
impedirti di soffrire per sempre, Jake... > gli dico
semplicemente.
< Ah, davvero?
> mi chiede tra l'ironico e lo scettico.
< Tu non mi
ami... > butto lì secca. Lo vedo tremare e
cercare di calmarsi per evitare di trasformarsi, di farmi del male, e
ma non gli riesce molto facile.
< stai
mettendo in dubbio il mio amore per te? so che non credi per
nulla nell'imprinting, ma non puoi dubitare di una cosa così
importante per me... >
< Io non metto
in dubbio l'imprinting, ma credo che ti abbia
sbagliato persona Jake...mi hai sempre detto di aver sentito un'ondata
di calore non appena hai incrociato i miei occhi, così
uguali a
quelli di mia madre...ed è qui il punto..tu non ami me,
Jake, tu
ami ancora il fantasma di mia madre... >.
Adesso che l'ho
detto, tutta la riflessione che mi ero fatta assume
più consistenza. non sono io a farlo soffrire ma
è il
ricordo continuo e lacerante di qualcosa che non potrà
più avere, di un nemico mortale che ama, che ha amato, e che
amerà per sempre, nel bene e nel male. Ma non posso dirlo a
mia
madre, la farei soltanto soffrire: per lo stesso motivo, nel momento in
cui mio padre ha captato i miei pensieri, non ha detot nulal, si
è limitato ad arricciare le labbra. perchè sa che
ho
ragione, ma non vuole ammetterlo. ed è la stessa cosa che
sta
facendo jake: lui sa che io ho ragione.
< Tu sei
pazza... > mi dice allontanandosi da me.
< No,
jake..pensaci su... > insisto gentilmente.
< Vuoi cercare
di convincermi solo per discolparti..perchè
sei venuta a dirmelo? Credi che così non
soffrirò? >
sbotta irritato, inizia di nuovo a fremere.
< Soffrenro
per me o per mia madre, sarebbe stata sempre
sofferenza...ma hai un ricordo di lei di gran lunga migliore di quello
che hai di me..ed è giusto che tu continui a conservarlo..un
giorno ti innamorerai Jake, o forse amerai Bella Swan per tutta la
vita... >
< lei non
è più la mai Bella!!! >
< E' qui che
sbagli, Jake..lei, sotto la pelel di granito, è
sempre la stessa Bella che anni fa mi spazzolava i capelli, che mi
cantava le ninne nanne, che avrebbe ato al vita per me..ed è
la
stessa Bela che ancora oggi, se tu glielo chiedessi, darebbe la vita
per te...devo andare jake, non sono venuta qui per sentirmi dire da te
che ho ragione, non allevieresti ugualmente i miei sensi di colpa..sono
venuta per ringraziarti, per tutto quello che abbiamo vissuto, per
quello che mi hai dato, per essere semplicemente te stesso, per essere
sempre stato il mio migliore amico..am se questo servirà a
farti
capire che sei ancora innamorato di una piccola e goffa ragazza dai
capelli mori, beh forse nella mia vita ho fatto qualcosa di buono..ciao
Jake...ti voglio bene.. >.
E me ne vado, non
voglio sentire quello che ha da dire, perchè
qualunque cosa sarà farebbe male e lo farà per
l'eternità, ogni volta che chiuderò gli occhi. e
mi
infilo in fretta in auto, accendendo al radio.
ma questo non mi
impedisce di sentire la sua voce.
< Si...hai
ragione tu Nessie... >
<
Nes! sbrigati! >.
Ancora mia madre, credo
che non sopporti più minimamente i miei
ritardi, non adesso che è in grado di muoversi alla
velocità della luce per lo meno.
< Eccomi, mamma!
>.
Scendo in fretta e scale
finalmente al cerimonia ha inizio: ormai
quelle parole le ho imparate a memoria ma è ogni volta
un'emozione, come se fosse la prima. mi chiedo se un girno
potrò
anche io viverla. E incorciando gli occhi di mio padr,e provo a vedere
la mia storiadal suo punto di vista. o forse la sua storia. solo per
decenni, incontra un'umana sconvolgente e al sua vita cambia: si trova
sposato, con una figlia che cresce a velocità accellerata
dalla
quale non sa cosa aspettarsi. neanche Carlisle lo sa, se è
per
questo. Chi lo sa, potrei non
vivere davvero per l'eternità, potrei avere dei figli, o
forse
no...chi può saperlo. emmett si volta u attimo incorciando
il
mio sguardo e mi fa l'occhiolino per tornare poi a guardare la zia
Rose. Il mio zietto preferito.
Sono in camera mia, dove
ormia passo
gran parte dle mio tempo. Sono seduta sul tappeto, giocando
distrattamento con i grosis cubi del puzzle. Ma non voglio comporre la
bambina dai capelli rossi, non da sola. Forse è meglio
dedicarmi
al pesce in fondo al mare. Oppure al coniglietto pasquale.
<
Cos'è, la tua figura preferita non ti piace più?
>
Alzo lo sguardo, am
quella voce tonante l'avevo già riconosciuta. Emmett si
siede sul tappeto accanto a me, e come ero solita da bambina, corro a
sedermi nell'incavo delle sue gambe incrociate: ci passavo ore
così, a contatto con la sua pelle fredda, e quando c'erano i
tuoni riuscivo ad addormentarmi solo tra le sue braccia,
così grandi da proteggermi da qualsiasi cosa. l'aveva sempre
fatto e sempre avrebbe continuato a farlo. anche adesso che il mondo
sembrava volermi cadere addosso.
< Mi piace
eccome, zio...ma non è la stessa cosa se non ci sei tu..
> mormoro stringndo la faccia contro il suo petto come una bimba
spaventata.
< Adesso sono
qui..ci sono sempre stato Nes...eri tu quella che se ne era andata....
> mi dice triste. Lo stringo con tutta la forza che ho, so di
non potergli far male.
< Ma adesos
sono tornata..vorrei tanto avere un'altalena come quella della bimba...
>
< Ma non sie
più una bimba adesso... >
< Forse non
esteriormente, ma nel cuore....ti voglio bene come da bambina! >
< Adesso dormi
con i tuoni anche senza di me... >. Rido mentre un pensiero mi
attraversa il cervello. Mi volto veros il letto, dove, un pò
impolverato, sta seduto il grande orso che Emmett mi aveva regalato
quando ero ancora piccolissima.
< Non
esattamente.. > dico trattenendo una risata.
< Che vuoi
dire? >. mi alzo raggiungendo il letto e prendo il grand eorso,
tonrando ad accoccolarmi contro emmet, con il peluche tra le braccia.
< Vedi, lui
è Emmett junior...è grande quais quanto te, non
dormo mai senza di lui quando tuona..certe abitudini sono dure a
morire.. >
< hai dato a
un orso di peluche il mio nome? > mi chiede sbalordito, ma in
fondo anche contento.
< Non ha il
tuo nome, zio..lui per me..è te, solo di peluche..ma
chiudendo gli occhi, quando tuona forte, mi immagino di toccare la tua
pelel fredda, dura e sentire il tuo respiro che mi culla per farmi
addormentare..e so che non mi lascerai mai... > gli dico
stringendomi ancora contro di lui. Mi stringe baciandomi al testa.
< lo sai
quanto ti voglio bene, Nes...sei stata una ventata di novità
in casa e ti ho adorato dal primo momento che ti ho visto... >
< E allora la
costruiamo questa altalena, zio? > gli chiedo con vocetta da
bambina, facendolo ridere.
< Ti prometto
che non appena avremo trovato casa, te ne costruirò
unabellissima di altalena...! Adesos non sarebbe ora che tu vada a
letto? >
< Voglio
dormire qui questa notte... > gli dico con tono assonnayo. mi
sorride, adangiandomi sul letto accanto al mio emmett junior. Poi si
siede accanto a me, con una mano sulla mia testa.
< Dormi
Reneesme...ci saranno tante altre notti come questa... >
Parte un
applauso forte che mi fa sussultare, la cerimonia è finita.
Wow, che velocità, o forse mia madre ha rgione, chi
è immportale impara a essere paziente, tanto da abituarsi
alle lunghe cerimonie di matrimonio. Fisso mai zia, è
davvero bellissima einnamorata, forse come non l'avevo mai
vista. o forse ogni volta è la prima.
< Nes!..ci sei?
>
james mi stafissando,
gli faccio un sorriso.
< Mai stata qui
così tanto come adesso.... >
< a che pensavi?
>
A che pensavo?
< Domani mi
diplomo.... >
< Eh si, domani
è l'inizio di tutto! >, mi dice James abbracciandomi.
Il suo odore mi fa sbarellare dle tutto, è buonissimo e il
cuore manca un battito: lo amo più della mia stessa vita,
sono arrivata a questa conclusione. ma sarò in grado di
permettergli di rinunciare alla sua vita per me? beh, abbiamo ancora
più di oto anni per pensarci. tra gli invitati distinguo i
volti delle mie due migliori amiche, Jennifer e Bonnie.
Sbagliato, James. Domani
è la fine di tutto.
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Capitolo 25 *** Regalo di diploma ***
Come promesso, ecco
un altro capitolo!
Questa fan fiction,
mi dispaice moltod irlo, è ormai giunta agli sgoccioli,
secondo i miei calcoli mancano appena due capitoli alla fine
(più questo appena postato)...eh si, finalmente me vi lascia
in apce!!!!ihihihihih! crcherò di postare il prima
possibile, magari inizierò a scrivere i capitoletti finali
proprio adesso. beh, non mi resta che augurarmi che il capitolo vi
piaccia, ringraziare le 73 persone he hanno agginto a preferiti, e
naturalmente le persone che hanno recensito anche dopo tuto questo
tempo!!!
Abigail94. per
prima cosa, un grande buona fortuna con il latino (me ti
compatisce!)...e poi..un grosso grosso grazieeeee!!!Sono felice che tu
sia tornata a recensiere, avevo paura di avervi fatto aspettare
troppo!!!ihihihih
Ashlein:
grazieeee!!! sono contenta che ti sia piaciuto!!e con leah...chi lo
sa!ihihihih me è sadica!
_Niki_: la mia
allieva sadica!!!!sono contenta che abbia trovato due
minutini *me sogna ancora lorenzo de medici*..ok mi riprendo, ce la
posso fare! Appena due o forse tre capitoli e me vi abbandona!
però sto iniziando a lavorare a un'altra fic (eh si, credo
prorrpio che EPF dovrà sopportarmi ancora un pò)
con
aromento completamente diverso..!!ma ancora è un
progetto..grazie mille del commento!
MLA: grazieee!!!!ho
postato prima che ho potutto, non potevo lasciarvi
così! e oggi che ho un pò di tempo
scriverò anche gli altri capitoli in modo da postare il
prima possiblie!un bacio!!
Capitolo 25: Regalo di diploma
Sono pronta.
Ce la posso fare. In fondo, è solo una festa post-
diploma, chissà quante ne vivrò nella mia vita!
ma
nessuna sarà come questa. non ci saranno Jenny e Bonnie a
scherzare con me, non ci sarà Calvin a proporre
continuamente di
mangiare, non ci saranno gite a Port Angeles...e non ci sarà
James. O almeno, non ci sarà più come prima. Sono
chiusa
nella mia camera, il mio vestito blu notte cade sul corpo con eleganza,
ma non riesco a scendere di sotto. Devo trovare un modo per rilassarmi,
a furia di mordicchiarmi il labbro mi sto facendo il rossetto biologico!
la porta si apre tanto
silenziosamente che non avverto al rpesenza dietro di me se non quando
sento que mani sulle spalle. sono fredde: può significare
solo una cosa: vampiro.
< Nes, tesoro?
> chiede la vce femminile e melodiosa di mia madre. mi
volto a guardarla, tuffandomi tra le sue braccia pronte ad accogliermi.
< Mamma....
> le dico in un sussurro. Mi guida verso la sedia a dondolo, e
si siede facendomi acoccolare sulle sue ginocchie, come facevo da
bambina. E' terribilmente bello come mi ricordavo, il lento movimento
del dondolo mi aiuta a rilassarmi e il marmoreo petto di
mia madre, spinto dall'abitudine, si muove con
regolarità.
< Qualcosa non
va? > mi chiede apprensiva. In questi momenti, se penso al fatto
che era pronta a rinciare alla possiblitò di avere un figlio
per l'uomo che amava, mi viene da ridere. semra nata per fare la madre,
am non se ne è mai resa conto. mi carezza regolarmente la
testa, dondolando sull'ampia sedia di legno.
< Stavo
solo..facendo un pò il bilancio della mia vita...non ci
saranno mai più anni belli come questi...avevo promesso alle
mie amiche che avrei trascorso il resto della vita con loro, che da
vecchie ci saremmo messe a giocare a bingo e fare la maglia mentre i
nostri mariti giocavano a poker ei nipotini facevano caos sul
pavimento...ma io lo sapevo che non avrei mai potuto mantenere al
promessa, eppure perchè adesso lasciarli è tanto
difficile? > chiedo esasperata.
< Ci sono passata
anche io nes, avrei dovuto reggere la prospettiva di abbandoanre la mia
famiglia per una vita felice...tu la tua famiglia ce l'hai,
così come l'uomo che ami... ma evidentemente su quest'ultimo
punto non sei particolrmente convinta, a sbaglio? >
< Non
voglio che lui rinunci alla sua vita per me..e se dovesse
pentirsene? >. l'ho detto. ho tirato fuori le mie paure, al
paura che possa pentirsi di aver scelto me.
< Io posso
capirlo meglio di chiunque altro, nes, addirittura meglio di come
puossa farlo tu stessa....ho sofferto molto, perchè tuo
apdre non voleva trasformarmi..sono arrivata a pensare che non mi
amasse abbastanza da voler passare l'eternità con me...come
credi che potrebbe sentirsi James se tu non volessi che diventasse come
noi? >
< ma io lo farei
per lui!! >
< Anche tuo padre
lo faceva per me, ma questo non mi ha impedito di soffrire..anzi,
è stato qualcosa di terribilmente doloroso...troppo per
reggerlo....è la sua vita, deve essere lui a decidere cosa
vuole..tu non ne hai il diritto! >
< Lo so....ma
sono testarda come papà, forse.... >
< questo
è certo, nes..! M aper fortuna, hai ereditato anche una
buona parte del mio buon senso, il che equilibra molto la
situazione..dai, scendiamo che sono tutit giù..sei convitna
di quello che ti ho detto? >
< Si... >.
Forse lo ero davvero, o forse no. Ma mia amdre ha ragione e non posso
permettere che James soffra: papà si è mostrato
fin troppo accondiscendente al'idea di trasformare James, e Carlisle si
sente pronto al grande passo. non so perchè, ma credo che
qui si sia lo zampino di mia madre e una conversazione avvenuta una
volta mentre ero in bango: tornando in sala mi era sembrato ci fosse
effettivamente troppo silenzio, ma avevo pensato fosse una
mia impressione.
Scendo le scale di
corsa, mentre mia amdre trona a chiudersi con il resto della famiglia
nello studio di Carlisle. In sala ci sono già tutti, corro
ad abbraccciare le mia due migliori amiche.
< Nes!!!
Finalmente sei qui!! e allora, si balla? > mi chiede Jenny
aggrappandosi letteralmente al mio collo.
< naturalmente!
Go girls!! > urlo muovendomi verso la pista.
Cerco James tra la folla, ma non vedo neanche Calvin. Jenny
mi vede alzare il colo, e mi passa un braccio intorno al collo.
< calvin
è andato a prenderlo, Nes! resisti ancora pochi minuti!!
Divertiamoci un pò tra donne!! >, urla Bonnie per
sovrastare il caos della musica.
Balliamo per
così tanto che non riesco più a reggermi in
piedi, ho bisogno di acqua! Mi fermo vicino al tavolo e vedo passare
calvin, così lo predno per un braccio.
< Calv! james?
> gli chiedo aspettando di vedermelo psuntare alle spalle dle
suo migliore amico. ma calvin mi guarda interrogativo.
< Suo zio mi ha
detto che è andato via da un bel pò per venire
qui..non è ancora arrivato? > mi chiede preoccupato.
James non perderebbe mai
tempo senza avvisarmi, mi aveva chiaramente detto che sarebbe arrivato
in ritardo perchè i suoi genitori erano venui a trovarlo per
il diploma e voleva stare un pò con loro... C'è
qualcosa che non quadra ma non posos far preoccupare Calvin. Fingo una
faccia da sbadtata che ha appena ricordato qualcosa di vitale
importanza.
< Oh,
è vero! Sarà passato a prendere il dolce, me lo
aveva detto che avrebbe fatto un pò tardi! perdonamia vrei
dovuto avvisare io jenny di dirtelo, ma l'ho completamente scordato!
>. Sembra convincersi della mai sbadataggine, fa spallucce prima
di allontanarsi.
< Ehh Nes,
dovresti mangiare più pesce!! Ci vediamo in giro! >
Lo vedo allontanarsi.
adesos posso farmi prendere ufficilamente dla panico: ma forse
è davvero andato a prendere qualcosa, arriverà un
pò in ritardo, non c'è motivo di preoccuparsi.
eppure, nonostante tutto, non riesco a cacciare via la sensazione di
inquietudine che mi attanaglia completamnete.
E che viene confermata
quando sento bussare al campanello due ore dopo e , aspettandomi james,
mi trovo davanti un fattorino che mi porge un biglietto allontanandosi
in fretta. mi chiudo la porta alle spalle e apro il biletto: la
calligrafia è disordinata, marcata, veloce. Come solo la sua può essere.
Scusami
Nessie, non dovrei dirtelo ma non posso rischiare di vedere Bella
infelice per l'infelicità di sua figlia, tutto a casua mia.
o meglio nostra. Il tuo ragazzo è con noi, e
resterà nel nostro teritorio fino alla mezzanotte di domani,
allo scadere della quale dovrete essere fuori dal territorio di forks.
Non so perchè te lo sto dicendo..forse è solo per
chiederti scusa di tutto quello che è successo in questi
ultimi tempi. Così come ho lottato epr bella, ho lottato per
te e alla fine non potrò dire di non aver tentato. Buona
fortuna, potrai semrpe venire a riprendertelo..ma sappi che in quel
caso, sarà guerra. e non sarete più Nessie e
Bella, ma soltanto dei succhiasangue, quali alla fine siete.
Jacob (non
più Jake)
Non
può essere vero, non adesso che mi ero finalmente convinta
ad agire, a farlo mio..per l'eternità. Evidentemente il
destino non è dello stesso parere. infilo il biglietto in
tasca, per non far agitare nessuno e continuo a ballare. In
fodo, si tratta solo di recitare per un paio d'ore. E la mia vita
è una recita continua.
< ci mancherai
nes... >
< promettimi che
mi scriverai e telefonerai tre volte al giorno!! >
lo sapevo, le lacrime
sarebbero arrivate. il momento di lasciare le mie migliori amiche
è arrivato, troppo veloce e altrettanto velocemente sta
andando via. come un soffio di vento. le stringo fortissimo, con tutta
la forza che ho, non mi importa di far loro male, ho bisogno di quel
contatto fisico con loro adesso che le lacrime non riescono a fermarsi.
< te lo prometto
Bonnie! Vi scriverò sempre! >. Anche
perchè è l'unica cosa che posso permettermi di
fare.
< Oh, ragazze!
così fate piangere anche me!! > dice jenny
abbracciando me e Bonnie contemporaneamente e lasciandosi andare
giù alle alcrime. mi stacco da lor mettendo le mani in uan
saplla ciascuna delle due e le fisos negli occhi.
< promettetemi
che qualsiasi cosa succeda non vi scorderete mai di me, di quello che
abbiamo condiviso, dei nostri posti, delle nsotre risate, die nostri
momenti....siete el cose più importanti della mia vita, per
le quali ogni mattina mi alzavo e uscivo da questa
fottutissima porta!! Non ci separeremo mai veramente, siamo un'unica
cosa...per sempre... >
< per sempre,
nes!! > mi dice Bonnie stringendomi ancora più forte.
< Un giorno sarai
uan grande, magari sarai famosa e non potrai giocare a bingo con queste
due vecchiette qui..ma ricordati di noi, magari da vecchie ci porterai
a las vegas a folleggiare!! > mi urla Jenny ridendo tra el
alcrime.
< Fosse per me vi
ci porterei anche adesso....!! > dico io. Si, lo farei molto
volentieri, e forse potrei anche. Ma adesso non è il momento.
< Adesos
è meglio se andiamo Nes, sono le 4 del mattino....buonanotte
mia piccola stella, illuminerai per sempre la mia memoria! > mi
dice Bonnie abbracciandomi.
< Tu lo sai, io
non sono poetica come Bonnie..mi mancherai nes, ti voglio bene!!
> mi urla nell'orecchio jenny stringendomi forte. Le guardo sul
ciglio della porta.
< Vi voglie bene
ragazze, non vi dimenticherò mai..per
l'eternità... > sussuror mentre si chiudono al porta
alle spalle.
E la mia
eternità, è suicuramente più lunga
della loro. mi asciugo el alcrime, è il momento di lottare
per qualcosa di più forte adesso. Salgo nello studio di
Carlisle: questa è ua delle poche volte in cui sono felice
di essere quelal che sono. La mia parte di vampiro mi consente di non
dormire anche per due notti di fila senza essere stanca, e qeuesta
è uan delle volte in cui risuleterebbe molto utile.
Entro senza bussare,
sono tutit nei divani a dedicarsi ai passatempi più
svariati: non ho il coraggio di parlare, lancio il biglietto sul
taovlo, in fondo non c'è poi nilla da dire. Carlisle lo
predne per leggerlo, e mio padre lo vede attraverso i suoi occhi: in un
attimo, diventa livido di rabbia, scattndo a sedere.
< Ha provato a
rovinare la mai vita, non rovinerà anche quela di mai
figlia!!!! > urla tanto forte da far vibrare le pareti. Mia
madre scatta a trattenerlo.
< edward..cosa
è successo? >
< Stai calmo
edward, questo non è il modo di affrontare le cose..per
prima cosa rendiamo partecipi anche gli altri... > inizia a dire
carlisle. < i licantropi, allo scopo di proteggere James, lo
tengono confinato nel loro territorio, in attesa che scocchi la
mezzanotte. A quell'ora scatta in fatti il nostro ultimatum, se siamo
ancora qui scoppierà la guerra...e non avranno
più motivo di tenerlo con loro, perchè saranno
troppo inpegnati a distruggerci...e mi dispaice, ma non posso
permetterlo.. > conclude poi con la solita voce pacata.
< e allora che
faccio, guardo mia figlia soffrire per l'eternità?? Credi
che sia piacevole?? > sbotta mia padre.
< Non lo
permetterò carlisle, sai che ti voglio bene ma è
mia figlia!!!! > lo segue poi mia amdre.
< Non voglio che
scoppi una guerra per colpa mia!!!!! > ulro interrompendo tutte
le voci accalcate e facendo calare il sielnzio.
< Non voglio che
Reneesme soffra, Edward....andrò io stesso a parlare con gli
anziai e con i licantropi questa notte stessa..cercherò di
farli ragionare....naturalmente, se Nes vorrà venire con me.
non costituirebbe un pericolo in quanto non velenosa...potrebbe essermi
di aiuto, mostrano agli anziani i momento che ha condiviso con james in
cui lui stesso ha espresso la propria volontà di essere
trasformato... > dice Carlisle alzandosi e afferrando un
cappotto dal divano.
< Non
metterò in pericolo mai figlia, verrò io!
> risponde mio padre duro.
< No > lo
fermo io, prendendo un cappotto a caso sulla poltrona. <
peggioreresti la situazione...vedo io, e non potrete far nulla per
impedirmelo... >
E finalmente, per una
volta, mi danno tutit retta perchè sanno che è la
cosa migliore. Ho preso la mia decisione, sono egoista, e James
verrà con me.....o con me, o meglio morto. E' la mia ultima
decisione, es epotesse scegliere sarebbe anche la sua. poco
male: scelgo io per tutti e due.
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Capitolo 26 *** Te lo prometto ***
Eccomi tornata il
prima possibile con il penultimo capitolo di questa storia. spero di
riuscire a postare l'epilogo, non troppo lungo, entro oggi, ma non so
se ce la farò. Comunque, forse entro el 4 e mezzo, 5,
riuscirò a darvi il finale di una fic che è
durata un bel pò e che mi mancherà!! lascio i
ringraziamenti all'epilogo e vi lascio al capitolo...un bacio a tutit
color che hanno letto e recensito!
Capitolo 26: Te lo prometto
< Sono Carlisle
Cullen, vengo in pace, solo per parlare..con me
c'è mia nipote Reneesme, come sapete non è
pericolosa,
non vogliamo asssolutamente che qualcuno si faccia del male... >
< Ok, nonno penso che possa bastare eh?? >
< Non essere nervosa nes..porta pazienza..siamo arrivati...
>
Io e Carlisle siamo alla riserva, gli altri ci hanno lasciati al
confine con la promessa di non muoversi e aspettare con calma. il fatto
che la zia Alice non veda i licantropi non aiuta per nulla
l'autocontrollo di mio padre. Siamo arrivati davanti un vecchio tendone
logoro, di colore rosso scuro, sbbastanza ampio. credo sia il luogo
dove si riunisocno gli anziani, ma non posso esserne sicura, Jake non
mi ci ha mai portato. Ci fermiamo in attesa: stranamente non sono tesa,
non mi importa se dovessi morire: meglio morta che senza James con me
l'eternità. e allo stesso modo, egoisticamente, meglio
vedere
james morto che lasciarlo a vivere senza di me. So che se potesse
sceglierebbe anche lui così, ormai lo conosco, sembra
scritto
nelle stelle che dobbiamo stare insieme. Imprinting o non imprinting.
Una sagoma alta esce dal tendone facendoci cenno di entrare:
è
un vecchio tutto raggrinzito, ma i muscoli sotto la pelle rugos,a
seppur sottili, sono tesi e pronti a scattare come quelli di un
giovane. Mi spiace che Billy sia morto, forse avere lui qui renderebbe
tutto più facile. ma non c'è tempo per pensare,
abbiamo
cose più importanti da fare. Dentro il tendone l'atmosfera
è soffocante, c'è odore di fumo e l'aria
è
rarefatta: cinque anziani stanno accuciati tra delle coperte, mentre le
alte e imponenti dei ragazzi-lupo (mi correggo, c'è anche
Leah)
sono racoclte in un angolo. Ci sono tutti: allora con chi hanno
lasciato james? e se gli avessero fatto del male?
< mi sembrava di aver capito che avreste rispettato il
patto..cosa
ci fate qui, Cullen? E perchè hai portato la ragazza?
>. A
parlare è stato uno dei più vecchi, una lunga
barba
bianca contrasta la pelle scura, la pelel rugosa, gli occhi scuri
eattenti. Carlisle non si muove, si limita a parlare con la sua voce
calma.
< Se ho portato mia nipote, è esclusivamente
perchè credo che abbia qualcosa da mostrarvi... >
< Non scendiamo a patto con i freddi..... > controbatte
subito quello, duro.
< Non vi sto chiedendo un patto, allo scadere della mezzanotte
ce ne
andremo per non tornare mai più..i chiedo solo di poter
portare
una cosa con noi..... >
< Non vi permetteremo di uccidere una creatura innocente....
>
< Se ho portato Reneesme è proprio per questo....lei
può..mostrarvi..come si sono svolte le cose nella loro
interezza...quel ragazzo ha passato gli ultimi due mesi della sua vita
a prepararsi alla nostra partenza, nonostante Reneesme non volesse..ma
lui è testardo, esattamente come lo era Bella swan.. >
< Se vi abbiamo permesso quell'eccezione con Isabella
è stato
solo per salvarle la pseudo-vita che le era rimasta..ma adesso
è
diverso...credo che non ci sia più nulla da dire! >.
Oh,
crede che la discussione sia chiusa?! assolutament,e adesso sono io che
detto el regole! alzo la mano per fermare carlisle che stava per
iniziare a parlarle, e prendo fiato.
< Io so cosa vuol dire essere un umnao..e allo stesso tempo
essere
un vampiro..io ho paralto con james, so esattamente cosa vuole lui e
preferirebbe morire piuttosto che vivere senza di me... >.
< Cazzate!! Vivrà benissimo senza di te, se en
farà
uan ragione!!!! >. la vode di jacob spezza il silenzio teso e
calmo
che ci sforzavamo di mantenere. l'uomo anziano indica jacob.
< Sam, per piacere, controlla il tuo uomo...non vogliamo caos
nel
nostro territorio....quidni tu, reneesme, sostieni che questo ragazzo
ti ami tanto da essere pronto a morire per te giusto? >
< Esattamente... >
< Tu sei stata accolta qui con tutto l'amore possibile,
abbattendo i
pregiudizi...e hai ribaltato tutte le nostre convinzioni....tu sei
legata a jacob, Reneesme, irrimediabilmente..e non te ne rendi
conto..se tu..lo accettassi, potreste vivere felici, non ci sarebbe
èpiù motivo per cui dovreste partire...e il
ragazzo si
scorderebbe presto di te..la mente umana dimentica in fretta...
>.
ecco dove volevano arrivare. farmi tornane con jake. E io avevo anche
creduto al biglietto! sono un'idiota! Lo guardo fredda, dura, ma non
alzo il tono della voce. poi sposto lo sguardo sul vecchio.
< Se me lo avesse detto 24 ore fa, le avrei detto si senza
pensarci,
in un attimo, credendo che forse sia la cosa migliore..ma el paroel di
una madre si ascoltano sempre, e la mia è la più
saggia
che avessi mai potutto desiderare...adesso sono cambiata, sono io che
detto le regole.... >
< siete nel nostro territorio, el regole sono le nostre..
>
< Non mi sono spiegata bene...se siete pronti ad accettare le
mie,
bene..altrimenti, beh, oggi è un bel giorno per morire....
>
< Nes... > mi richiama la voce di mio nonno. sospiro,
voglio
james adesos più del lecito, più dle consentito.
assumo
un tono quasi implorante senza rendermene conto.
< Se lei..se lei mi permettesse di sfioralre un braccio con al
mano,
le potrei mostrare quanto ho ragione...quanto facendo così
lo
state soltanto facendo morore..lentamente... >. gioco la carta
degli
occhioni cioccolato, lo guardo fisso. Mi sento mancare il fiato, ho
appena avvertito enll'aria il profumo di james: Quil ha in mano la sua
giacca. Vuol dire che lo tengono in un luogo coperto. Passo falso,
cani: sono molto brava a ragionare. Il vecchio sta per cedere,
è
il momento di giocare l'ultima carta. avanzo impercettibilmente
tendendo la mano.
< La prego.... >. E cede, chiude gli occhi tendendomi il
polso.
Stringo le mie dita fredde intorno al suo polso scheletrico, caldo,
avverto il sangue pulsare nelle vene. E mi concentro.
Il giorno che ho conosciuto
James per
caso, per un incidente al ballo di natale: i giorni in cui ho
continuato a pensare di essere irrimediabilmente legata a Jake per la
faccenda dell'imprinting, la mia sofferenza, la dolcezza e al
testrdagine di quel ragazzo dagli occhi blu, la mia crisi di fronte al
suo sange, la notte alla baita, l'incidente con Quil al campo da
basket, james davanti alal mai famiglia mentre gli rivelavo la
verità, io e Jame sul divano, a port Angeles per san
valentino,
al balo di fine anno, il giorno che mi ha presentato
i suoi
genitori, la cena a casa di mio nonno, il trekking nel bosco con calvin
e Jenny, le nostre serate sul divano o in camera mia, le sue visite
sempre più frequenti a casa mia. E poi mi salta alla mente
quell'ultima conversazione, il giorno prima dle diploma.
< hai le
valige pronte? >
< parto tra
due giorni, james, certo che sono pronte... >
< beh, le mie
le ho pronte da una vita... >
< non devi
sentirti obbligato.. >
< io non posso
vivere senza di te, lo capisci?? O forse sei tu che
puoi vivere senza di me..mi hai usato soltanto per divertirti...
>.
Gli prendo il volto tra le mani, baciandolo.
< Non pensare
mai più una cosa del genere! lo sai che ti amo
più della mia stessa vita.. >
< sembra quasi
che tu non mi voglia con te.. >
< Abbiamo
tempo, james...non sei una donna che non vuole
invecchiare, sei un uomo, la differenza d'età tra
noi non
sarebbe un problema... >
< Lo so, ma
è la mai vita, sono io che decido e nessun
altro..nemmeno tu..non l'ho permesso a mio padre, non lo
permetterò a nessuno...ti ho detto che
voglio partire
con te, se non ti senti pronta per..quel passo..beh, posso
aspettare, ma non in eterno.... >
< Non dovresti
essere pronto a distruggerti solo per me... >
< Mi sono
innamorato di te..e ormai è troppo tardi... >
< Ho paura che
tu possa pensitrtene... >
< Con te al
mio fianco non mi pentirò mai..promettimi che un giorno
sarò come te...e saremo felici... >
< Non
dubitarne, sono sempre stata fortunata.. >. mi prende il viso
tra le mani inchiodando i miei occhi nei suoi.
< promettilo
Nes....come te...o morto.. >. deglutisco a fatica: non posso
rovinargli la vita.
< te lo
prometto... >
Gliel'ho
promesso: e non me ne ricordavo. Adesso ho un motivo in
più per lottare. Lui lo vuole, gliel'ho promesso
e la mie
promesse le ho sempre mantenute. Lascio la mano del vecchio
che ho
ancora lo sguardo vitreo, ma lui si riscuote subito
sistemandosi la
veste. Mi sento essposta così al centro dello spazio, torno
a
fermarmi accanto a Carlisle.
< Davvero molto
interessante, il giovane sembra molto convinto...ma
tranquilla, la sua labile mente umana dimenticherà in fretta
quella promessa... >, si affretta a precisare. e non so se
è colpa degli ormoni, dello stress, della stanchezza, a
sento che tutto è perduto, non ho più speranza,
non posso reggere il peso di tutto questo. E piango: ma non singhizzo,
non scoppio, mantengo la mai dignità. solo un goccilone mi
scende lungo il viso, poi un altro e un altro ancora, ma in silenzio.
Carisle mi cinge il corpo con un braccio, stringendomi a se.
< C'è
qualcuno che vuole parlare prima di dichiarare chiusa la questione?
> chiede il vecchio come se nulla fosse. Gli anziani scuotono la
testa in sengo di dissenso, anche i ragazzi-lupo sono zitti e fermi.
soprattutto Jake. fermo, duro come la pietra e permfettamente privo di
emozioni. E' finita, non ho più niente per cui vivere: anche
se iniziassi a cercarlo, metterei in pericolo carlisle e tutta la mia
famiglia. E non sono mai stata egoista fino a questo punto: frse il
vecchio ha ragione, james dimenticherà. E questo fa ancora
più male, il pensiero che possa scordarsi di me, vivere la
sua vita senza problemi, essere felice....ma senza di me.
< E tu non hai
niente da dire, Jacob??? >. E' una voce femminile. Sbarro
gliocchi, l'unica donna presente è leah Clerawater. Il suo
tono di voce è acido, freddo, quasi ironico: e non
è possibile. Jake la guarda in modo strano.
< Cosa dovrei
dire Leah? > chiede lui con voce atona. Leah scoppia a ridere,
una rsata isterica quasi.
< Cosa dovresti
dire? E' la donna che ami e la stai uccidendo per questa stupida cosa
della protezione!!!Sai che ti dico?? Che questa è
uan farsa!!io odio essere un lupo, non avrò mai una vita
normale, mai un figlio, mai un ragazzo decente!!!! prima se ne vanno
tutti loro, meglio è!! E fategli protare pure tutta Forks!!!
>
< sam, tieni a
bada i tuoi uomini per cortesia.. >, di nuoov il vecchio con
voce tranquilla. Sam si sporge verso Leah, ma lei raddrizza la schiena
esplodendo ancora di più.
< Io ho parlato
con quel ragazzo sam, si è dichiarato rponto al suicidio se
non potrà partire con lei!!!!! E tu non sai che significa
perdere al persona che ami, tu non lo hai mai saputo, non te ne
è mai importato un cazzo e se sono tornata con voi dopo la
lotta con quei succhiasangue italiani è solo per non far
soffrire mia amdre se avessi lasciato mio fratello!!!Ma tu non sie
nessuno, ti sneti chissà chi, ma tutti voi non siete
nessuno!!!E io sono stanca!! Si amano, cazzo, lasciateli vivere!!!E tu,
jacob, se amassi veramente lei o bella come dici, adesso l'avresti
già aiutata a trovae il suo ragazzo e a scappare...mi fate
schifo, tutti! >, urla ansimando. Il viso le diventa rosos,
inizia a tremare enon batsa neppure sam a fermarla, si
trasforma e fugge via. cala il siolenzio, intervallao solo dal respiro
cadenzato di un vecchio accovacciato all'angolo del tendone. La mia
unica possibilità di trovare James, l'unica persona che
inaspettatamente si è schierata al mio fianco, è
in giro per il bosco in forma di lupo. Guardo le file di ragazzi, non
cambiano mai posizione, Jake me lo aveva spiegato una volta, chirendomi
il perchè delle loro posizioni. Jake alla destra di sam, in
quanto suo beta. Alla sinistra di sam invece Embry e dietro di lui
paul, con altre figura che non conosco e Leah dietro. Dietro jake poi
Quil...ma Quil non c'è. Sgrano impercettibilmente gli occhi,
senza farmi vedere. quil è dall'altra parte, c'è
un'asimetria nellos chieramento. Il grosso ragazzo è fermo
sulla sinistra di sam, appena dietro Seth, vicino...vicono a
un'apertura del tendone. Altro passo falso, cani: James è da
qualche parte alla mia destra. e alla mia destra, ci sono soltanto casa
di jake e...il nostro posto, quella vecchia capanna vicino al ruscello.
Bingo.
Mi serve solo un
diversivo: avrei mesos in salvo carlisle e sarei andata a predere james.
<
Poichè non c'è altro da dire, dichiaro questa
discussione chiusa, mi auguro che entro la mezzanotte di oggi sarete
fuori dal territorio di forks... > annuncia il vecchio alzaadosi
lentamente.
< Vi chiedo di
pensarci nuovamente, non vogliamo fargli del male..lei ha visto come la
pensa il ragazzo, sono sicuro che gli abbiate parlato...è il
suo desiderio, io sono solo un mezzo nelle sue mani...almeno portatelo
qui, fatelo parlare, esprimere quello che vuole..e s enon
vorrà essere come noi, ce ne andremo via senza crearvi altri
problemi e porgendovi le nostre scuse >, dice carlisle con il
suo solito tono pacato. Il vecchio si ferma in piedi pensandoci su. Io
intanto fisos jake, ancora immobile, incrociando i suoi occhi: non so
se dal suo sguardo devo interpetare un "scusa, ma è
così che deve essere, Sam lo dice, lui è l'alfa"
o se alla fine è come tutti gli altri.
< Mi dispiace,
non è possibile, non possiamo esporre il giovane al pericolo
di essere attaccato da voi..vi definite civilizzati, ma il patto
è chiaro...adesso andate via, la guerra è
guerra... >, termina il vecchio iniziando a camminare seguito
dagli altri.
Non è finita,
posos ancora giocare l'ultima carta, quella alla quale non
sarei mai stata disposta a ricorrere. lo so, è brutto da
dire, da fare, da pensare, mi dispaice per la mia famiglia..ma
è giusto così.
So che mio padre
può sentirmi, è sintonizzato sicuramente sulla
mia mente.
Ho
bisogno che venite qui, tutti.
E finamente mi lascio
andare a un sorriso rilassato: come direbbe mio padre, se devo andare
all'inferno, tanto vale andarci in grande stile. Il vecchio si volta a
fissare il sorriso teso che mi si allarga in viso, e gli occhi di Sam
brillano in un attimo di consapevolezza.
< Ci avete
tradito! i succhiasangue sono qui! > sibila minaccioso. fermo
mio nonno che sta per parlare.
< Scusa Carlisle,
è tutta colpa mia se adesso finirà male...so che
non lo avresti mai voluto, ma questa è la guerra
enon ho paura di lottare... > dico in un sussuro.
E kla mia voce
è accompagnata dla sottile fruscio della stoffa del tendone
sollevato e sette vampiri, pallidi, furenti e determinati entrano nello
spazio delimitato dallaa stoffa. i lupi tendoni i muscoli, ma l'anziano
li ferma.
< La discussione
è già stata dichiarata chiusa... >
annuncia con fare teatrale e maestoso.
< Non siamo qui
per parlare... > sibila mio padre. < scusa
Carlisle...NES, CORRI!!! >.
Mi scanso assistendo
allo spettacolo bellisismo e inquietante di sei vampiri che si
scagliano su informi figure di lupi in trasformazione, mentre esme
cerca di spiegare tutto a carlisle. Non mi importa cosa gli sta
dicendo, devo trovare James. cerco di non prestare attenzione agli
anziani che corrono via, scortati da imponenti figure, ai lupi neri,
grigi e rossicci che guaiscono sotto i colpi dei vampiri assetati,
jjasper primo tra tutti, e mia amdre, mia amdre feroce come non l'ho
mai vista, solo per proteggere me. egoismo, questo è il mio,
sto distruggendo tuti. ma non posso fermarmi a pensare, renderei in
inutili i loro sforzi. Strappo il drappo rosso e inizio a correre verso
destra, verso casa di jake: e se lo tenessero lì? La capanna
è troppo fragile e sperduta per tenerci un uomo. inizio a
correre, i cespugli mi frustano le caviglie ma non mi importa, strappo
il vestito lungo rendendolo più corto in modo da non
impacciarmi nei movimenti. e corro in direzione della casa dove mi sono
trovata spesso a passare i pomeriggi. E' tutto chiuso, le finestre, le
porte, il garage: non si sente il respiro di nessuno, tendo le
orecchie, ma solo il volo egli uccelli spaventati riempie l'aria.
eppure devo tentare.
entro in casa sfondando
al porta, ma come mi aspettavo è vuota: perfettamente
ordinata, ma vuota coem solo una casa disabitata da giorni
può essere. sfreccio al piano di sopra, rovistando tra i
cassetti in camera di Billy, in camera di jake, in cerca di qualcosa,
un indizio che possa aiutarmi a utilizzare per il meglio il poco tempo
che mi resta, mentre la mia famiglia combatte per me. e la trovo in un
attimo, foprse è il destino che vuole che tutto finisca
così. una pistola. la prendo senza pensareci e corro verso
la capanna, forse ho ancora una possibilità. O forse ad
aspettarmi potrebbe già esserci Jake: e in quel caso, beh,
ho una pistola carica tra le dita. Mi ricordo ancora bene come arrivare
al posto che ho tanto amato, am adesso la strada mi sembra lunghissima
e i sentieri tutti uguali. Ma esattamente ricordavo inizio a
intravedere il tetto spiovente della capannina che Jake aveva costruito
per me: accellero ulteriormente, e il cuore perde un battito quando
vedo le finestre del secondo piano aperte. bvutto giù la
porta e le mie orecchie percepiscono un rumore dal piano di sopra, il
cigolio di un letto e il battito accellerato di un cuore. Il piano
terra è deserto, vuoto, buio: salgo le scale, la porta
dietro al quale arriva il rumore di un cuore che batte è
l'unica presente oltre al bango. Freno l'istinto di buttarla
giù immediatamente, potrei fare del male a James. Accosto le
labbra alla porta e cerco di parlare nel modo più forte e
calmo che conosco.
< James, sono
Nes! Butto giù la porta, allontanati! >.
< Nes!! >
la sua voce è più vicina alla porta, devo farlo
allontanare.
< Spostati!!
>, urlo in preda all'isterismo. Sento i suoi passi alontanarsi e
mi spingo con forza contro al porta, avvertendo il rumore del legno che
esce dai cardini e batte con forza sul povimento, sollevando un
polverone e incrinando il fragile legno del pavimento. Alzo al testa,
tra al polvere, e vedo dall'altra parte della stanza la figura di James
stretta in un capotto. Gli coror incontro e non appena mi mette a fuoco
apre le braccia per accogliermi, permettendomi di nascondere il viso
sul suo petto e piangere liberamente, senza costrizioni.
< Nes! Ho avuto
davvero paura che saretsi andata via senza di me! > mi
ulra baciandomi freneticamente la tempia e la testa.
< Te l'ho
promesso, amore..farò di tutot per mantenere la mia
promessa.... > gli sussurro lasciandolo.
< meglio morto
che senza di te..se fosse passata la mezzanotte mi sarei buttato dal
tetto! > mi dice prendnedomi il viso tra le mai. mi divinolo
afferandolo per il polso, la pistola stretta tra le dita della mano
sinistra.
< Dobbiamo
andare, è già guerra..non possiamo farci
trovare..non adesso.. >, gli dico spingendolo giù per
le scale.
Spero che mio padre
possa ancora sentirmi nella furia della battaglia.
L'ho
preso. andiamo via.
Non so dove portarlo, ma
senza dubbio lontano da qui, fuori da forks, in un posto in cui non
avrebbero mai potuto trovarci. Denali è il luogo giusto,
tanya avrebbe pensato ad avvertire mamma e papà. Usciamo
dalla capanna e iniziamo a correr enel bosco, ma i miei piani vanno in
fumo in un attimo, come quelli di un bambino che si abbandona al sonno.
mi fermo sistemando James al riparo dal mio corpo e ringghio come non
ho mai fatto. Davanti a me, le figure dei ragazzi-lupo sono di nuovo
umane, la mia famiglia, sporca ma salva, mi fisa ringhiando contro sam:
gli anziani sono anche loro qui, adagiati tra elb raccia di ragazzi
possenti che non ho mai visto. Sento le mani di james stringersi in un
lampo intorno alla mai vita, come per proteggermi, ma adesos non
può più proteggerci nessuno: è la
guerra, e il primo a morire, il più debole, sarebbe lui. Con
al mano libera stringo la sua, mi acorgo di stare sanguinando sulle
caviglie e sulle mani.
< Lo so james,
non permetterò a nesusno di portarti via da me... >
gli dico senza guardarlo.
<
perchè non ci lasciate in pace??? > urla lui
esasperato. non può sapere, non può capire, o
forse l'irrazionalità della situazione è tanta da
non voler capire.
< Sei troppo
giovane per capire adesso, un giorno ci ringraziaerai.... > controbatte
l'anziano. Vedo uan figura avvicinarsi alle mie spalle, ma james non se
ne rende conto. E' la fine, mi sto arrendendo. Forse ha ragione lui, mi
basterebbe far finta di farmi prednere per il culo da quella figura,
fargli portare via James e lasciare che la guerra prosegua il suo
corso, ma almeno proteggere la persona che amo.
< Io mi tiro
fuori, Sam..non en voglio piùsapere, non voglio morire per
difendere la vita di uno che vuole morire..auguri! >. jake. jake
che abbandona. jake il testardo che si tira fuori. Jake che forse lo
sta facendo per me. ma è tardi jake: Nessi eis è
già arresa. nesusno fa nulla per fermarlo, lo vedo
allontanarsi con ultimos guardo al corpo sporco e contuso di mia madre,
dannatamente bella, felina e pericolosa: poi fissa me, articolando una
parola di scuse. o forse me la sono solo immaginata. E basta un attimo
di ditrazione per sentire l'urlo di rabbia di James, il suo corpo che
si divincola e il secco rumore di una spalla che esce dalla sua sede.
Alzando la testa lo vedo, stretto e dolorante tra el braccia di un
ragazzo dic irca 25 anni, grosso e caldo, presumo quanto i suoi
compagni. E no posso farci nulla, sono stata io a volerlo.
< Dovresti
pensare di mneo al tuo ex e prestare attenzione, Reneesme, o rischi di
farti prendere per il culo da chiunque... > ringhia Sam
divertito, scatenando il richio di mio padre, che non lo assale solo
perch trattenuto da Emmett e Carlisle. < L'ultimatum
è infranto, adesso sarà guerra, non ci sono
più scuse per nessuno... > dice minaccioso. emmett si
sgrnachisce i pungi, mio padre sorride e mia madre si morde
il labbro, come amava fare da umana quando era nervosa.
E forse, l'inveitabile, il destino è stato scritto
con quella pstola che ho trovato a casa di jake.
< La guerra
è guerra Sam..ma prima permettetemi una domanda, una
sola...perchè con Isabella è stato possibile, e
per me no? perchè ho mollato un vostro compango o cosa'
Sapete, rpima di morire vorrei interpetare le vostre leggi...
> dico sarcastica. sam rimghia, ma il solito vecchio risponde
alla mia domanda.
< Tua madre
rischiava di morire, e noi siamo comunque per la vita...tra la morte e
questa pseudo-vita...abbiamo preferito la meno tremenda tra le opzioni
possibili..ma adesso, come hai etto sempre tu, è tutto
diverso... > si limita a dire con voce strascicata.
< Adesso
è tutto più chiaro... > dico ironica.
< Non credo che
siamo qui per parlare.. > sbotta sam.
< Assoltamente...
> dico io alzando la pistola verso il gruppo di lupi intorno a
James, con un sorriso. < Sai Sam, hai sempre avuto ragione,
potrei fare l'attrice, sono molto brava...nessuno ha mai preso per il
culo Reneesme Cullen..una promessa è una promessa,
amore..meglio morto che senza di me... >
E sparo con un colpo
secco, avvertendo il rumore della pallottola che preme con forza contro
le costole del ragazzo che ho amato, che amo, che amerò per
sempre. Scusami amore, saranno solo pochi minuti e poi tutto
sarà finito, non odiarmi, ma te l'avevo promesso. Sento
intorno a me le urla, gente che si affolla, carlisle che corre verso di
lui urlando qualcosa agli anziani Quileute, mio padre che mi sfila la
pistola dalle mani, le braccia di qualcuno, forse mia madre, forse
emmett, forse entrami, che mi accolgono, permettendomi di lasciamri
andare all'oblio. Guara il lato positivo amore. un giorno ci rivedremo
all'inferno. Te lo prometto.
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Capitolo 27 *** Eilogo ***
Epilogo
Aprire gli
occhi la mattina presto con gli anni è diventato molto
più facile: andare al lavoro un pò meno,
soprattutto quando una metereopata come me vive in una citta come Baker
city. Mi alzo dal letto facendo una doccia veloce e un bilancio veloce
degli ultimi 27 anni dal mio diploma. Con jenny e Bonni econitnua
ascambiare e-mail quasi ogni giorno, ma sono costretta
rimandare ogni loro invito. certo, durante i due anni
trascorsi a denali non è stato facile mantenere i contatti,
ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Vivere qui, nell'Oregon, è
quasi come vivere ancora a Forks, piove su per giù
esattamente quanto a forks: ma qui il peso dei ricordi non mi schiaccia
come farebbe a forks. E poi, a Forks, non posso tornarci. Lavo in
fretta i capelli e li friziono con l'asciugamano guardandomi allo
specchio: il mio corpo di diciassettenne è creasciuto ancora
un pò, più di quanto ci aspettassimo. Finalmente
adesso appaio come una 22enne in carriera. Bel lavoro che faccio:
segretaria di studio medico. me los ono sempre ripetuta, devo guardare
meno tv. Se non l'avessi guardata non avrei mai visto lo spot: prova
anche tu l'entusiasmante lavoro di segretaria di studio medico! Al
diavolo lo studio medico, il prossimo vecchietto con la depressione
della prostata, come dice lui, che vuole una mano ad andare in bagno
gli infilo la testa nel water! prendo il primo vestitino di lana che
trovo, infilo gli stivali e lascio i cpaelli sciolti, dopo avergli
asciugati e scendo a fare colazione: la casa è molto ampia,
e naturalmente non può mancare la cameretta dei giochi dove
passo i pomeriggi con emmett. Si, questa è uan delle
promesse che sono riuscita a mantenere nella mia vita. Una delle poche.
Entro nel salotto, dove trovo mia madre alle prese con il sudoku: nuova
settimana, nuovo passatempo. Carlisle legge il giornale come la solito
ed esme mi prepara le frittelle. E' stata Jenny a farmi prednere
quest'abitudine delle frittelle e adesso non posso più farne
a meno. Alice e Jasper stanno seduti nel divano a contemplarsi, mentre
Emmett e Rosalie si punzecchiano come al solito. Quanto amo la mia
routine!
< Buongiorno
famiglia!! > dico allegra poggiando la borsa sulla sedia e
accomodandomi davanti el frittelle, al parte migliore della mattinata.
Mio padre distoglie lo sguardo dal sudoku al quale lavora con mia madre
e mi sorride.
< Buongiorno
Ren... > mi dice allegro anche lui, un pò annoiato
dal passatempo di mia madre. Non permetto più a nessuno di
chiamarmi nes, i ricordi tornerebbero a tornmentarmi più
forte di prima.
Mangio di corsa, sono
come sempre in ritardo: mia madre distolgie gli occhi dal sudoku e mi
guarda apprensiva.
< Ren..devi
proprio andarci al lavoro oggi? > mi chiede preoccupata. Sbuffo.
< Mamma, per
favore.... > le dico spazientita.
< Lo dico per te
amore, lo sai... >
< mamma, se sono
in questa situazione, è tutta colpa tua! Se non mi avessi
trasmesso tutta la tua sfiga, adesso non lavorerei per l stesso medico
che hai in cura la ragazza incinta di Jacob!! > le dico
scherzando. si, ridendo per non urlare. Bellissima ragazza, certo:
bionda, piccolina, una bambola da proteggere..e irrimediabilmente
incinta. beh, era pure ora che si trovasse un'altra. Se non altro, ha
avuto il buon senso di non accompangalr amai non appena ha saputo che
ero io la fantomatica "segretaria bellissima e simpatica del
dottore", come amava catalogarmi Jenna, la sua anima gemella.
Non lo vedo più o meno da..quel giorno. Non riesco neppure a
pensareci, non riesco neanche a chiamarlo più Jake..solo
jacob Black, ecco cos'è adesso. da quel giorno sono cambiate
tante cose. ma è giusto così.
Mi alzo da tavola e
prendo la borsa, salutando tutti, compreso mio padre che non
può fare a meno di cercare nuovi gossip nella mia mente.
< Non devi
più pensarci, ren..me l'avevi promesso... > mi dice
preoccupato. Gli faccio un sorriso e una linguaccia.
< Traqui, papi! A
stasera! > dico correndo fuori, nel piccolo vialetto
del giardino. Un altro lunedì, il solito tran tran
mattutino, al solita vita sempre uguale. Mi chiudo in macchina
accendendo al radio e chiudendo le sicure: lo faccio per abitudine, mi
fa sentire protetta e....meno sola. la radio manda un pezzo di una
nuova band, i Green..tutit uguali questi nomi! Non sono più
i tempi di tiziano ferro, ma pazienza, mi metto io un bel
cid..è come tornare indietro nel tempo, a quel
tempo. L'abitacolo della mia automobile è l'unico posto dove
posso concedermelo, l'unico luogo in cui passo talmente poco tempo, tra
lavoro e casa, da non potermi permetere di lasciarmi andare ai pensieri
e ai ricordi. Sento un toc al vetro e alzando lo sguardo incorcio due
occhioni dorati e un sorriso sconvolgente. Sorrido abbassando il
finestrino.
< Non mi saluti,
Nes? >. la sua voce, melodiosa come sempre, il mio nome, il suo
sorriso, il suo profumo. E con quel sottofondo musicale sembra essere
tornati indietro nel tempo. Il mio soriso si allargo e poggio al mano
sulla pelle fredda del vampiro di fronte a me. L'unico al quale sia
ancora permesso di chiamarmi nes. Come tornare indietro nel tempo.
< Buongiorno,
James.... > mormoro mentre avviicna el sue albbra alle mie. Sa
di sangue, sangue di cervo..buonissimo.
< Sai di cervo...
> gli dico quando ci stacchiamo.
< E tu di
frittelle..bleah! > dice con uan finta smorfia e poi ride.
sempre la stessa risata cristallina che avevo ascoltato per la prima
volta al ballo di natale di 27 anni prima. Adesso manca solo l'azzurro
dei suoi occhi, ma adesso non può tornare. Nello stesos
momento in cui ho preso la decisione di sparare contro di lui, ho
saputo che sarebbe andato tutto bene: l'unico modo per salvargli la
vita era trasformarlo, e Carlisle l'ha fatto in pochi minuti. Siamo
dovuti scappare, via, a Denali, per i primi due annu della sua vita da
vampiro, e poi vederlo frequentare l'università e laurearsi,
diventare un avvocato conosciuto in questa piccola cittadina. Nella
vita avrebbe potuto fare tutto, lui, grande londinese..e invece ha
scelto me, solo me, la piccola e tenera Reneesme. Beh, io non potrei
chiedere di meglio. le sue labbra tornano a catturare le mie, in un
bacio che di casto non ha nulla.
< Jaaaaames....
>lo rimprovero bonariamente.
< Questa notte
sono stato a caccia, mi sei mancata amore... > mid ice
sfiorandomi il collo con il naso, facendomi il solletico. poi si
stacca, baciandomi la fronte.
< Ok, ti lascio
andare perchè devo anche io andare al lavoro...vengo a
prenderti a pranzo? >
< Devi! >.
lo faccio ridere per il mio entusiasmo da bambina.
< Ti amo, nes...a
dopo! > dice sfrecciando via.
< ti amo anche
io, James... > mormoro, ma anche se è già
lontano so che può sentirmi benissimo.
Avvio il motore premendo
sull'accelleratore. si, il peso dei ricordi fa male, ricordare quello
che ho dovuto fare per averlo con me mi distrugge, ma James
è l'unico ad avere il diritto di farmi ricordare.
Perchè ricordare quel periodo significa tenere vivi i nostri
momenti umani, il nostro primo bacio, la nostra prima volta, i suoi
occhioni azzurri e il modo in cui respirava affannosamente dopo una
sfuriata, il battito accellerato del suo cuore quando mi baciava.
Si, ho fatto la scleta
giusta, ne sono convinta. Se non altro ho mantenuto la mia promessa.
Forse Jacob aveva
ragione, l'imprintign esiste. e questo, lo considero il mio imprinting.
________________________________________________
E così,
è finita la storia della bella Reneesme e del ragazzo dagli
occhioni azzurri James.
Credo che mi
mancherà un bel pò scrivere, sognarci
sopra, e leggere i vostri commenti...ma una fine ve la dovevo, e ho
optato er qualcosa di abbastanzza allegro rispetto al progetto
originale, cercando una felicità anche per il povero
Jacob..ihihihhi!!
Ringrazio per prima
cosa tutte le persone che hanno semplicemente letto questa fan fiction,
quelle a cui è piaciuta, quelle che l'hanno odiata, quelle
che hanno letto anche solo il primo rigo, chi l'ha seguita con il fiato
sospeso fino alla fine. E le 76 persone (magari aumenteranno) che hanno
aggiunto questa fic ai preferiti.
E naturalmente tutti
coloro che mi hanno recensito, primo tra tutti il *team occhi
blu* che con me ha tifato per james!!ihihihih!! Naturalment eper prima
un ringraziamento a _Niki_, la mia più
prolissa e sadica commentatrice, i cui commenti mi hanno fatto ridere e
ispirare molto spesso! e naturalmente altovoltaggio per la quale ho cercato la
felicità anche per james. e ancora Debby_DG,lucia_hp,
beba 94, oneofthegirls01, tati zakki, elenapg, ashlein, ilaria_px, MLA,
Sabry_Cullen, rakiy, PrincessMarauders, razorbladekisses, Balenotta,
Abigail94, daphne 92, Deb, Kyaelys, Goten, StarlitWriter,
pazzerella_92, Yum, Kicks.
Spero di non aver
dimenticato a scrivere nessuno, ma se l'ho fatto scusatemi, i vostri
commenti sono comunque stati importantissimi nella stesura di questa
storia! Dopo questi ringraziamenti kilometrici, vi mando un bacio e
alla prossima, se ci sarà un'altra fic!
GRAZIEEEEE!!!!!
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