ma cosa sono io.. di akidu (/viewuser.php?uid=38793)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo! ***
Capitolo 2: *** che fame! ***
Capitolo 3: *** tutti a bordo! ***
Capitolo 4: *** cosa!!?? ***
Capitolo 5: *** l'esame!! ***
Capitolo 6: *** quanto correre! ***
Capitolo 7: *** ma perchè?? ***
Capitolo 8: *** Attenzione alla porta! ***
Capitolo 9: *** glielo dico o no? ***
Capitolo 10: *** rivelazione! ***
Capitolo 11: *** sfida?! ***
Capitolo 12: *** una questione di orgoglio ***
Capitolo 13: *** memorie ***
Capitolo 14: *** si svela il mistero ***
Capitolo 15: *** appena in tempo! ***
Capitolo 16: *** quella maledetta luna ***
Capitolo 17: *** passiamo in città ***
Capitolo 18: *** la solitudine che divora l'anima ***
Capitolo 19: *** fantasmi e numeri ***
Capitolo 20: *** scontro!! ***
Capitolo 21: *** quando la paura dilaga ***
Capitolo 22: *** paura ***
Capitolo 23: *** non voglio stare sola ***
Capitolo 24: *** tra sogno e realtà ***
Capitolo 25: *** incontri e arrivi ***
Capitolo 26: *** scontro tra terrore e coraggio ***
Capitolo 27: *** Destino infame ... ***
Capitolo 28: *** le false speranze accecano ... ***
Capitolo 29: *** Lacrime tra frustrazione e addii ... ***
Capitolo 1 *** primo capitolo! ***
La storia inizia con un esplosione
nello spazio che risulta essere
apparentemente insignificante se proporzionata alle gigantesche
dimensioni dell’universo.
Milioni di forme di vita vennero cosi spazzate via in un solo secondo,
ma pare che qualcuno fosse riuscito disperatamente a mettersi in
salvo.. si trattava di una piccola navicella con a bordo un neonato, o
meglio dire una neonata, che ignorando completamente la situazione a
cui era miracolosamente scampata , stava beatamente dormendo come se
niente fosse; questa viaggiava ad altissima velocità con una
meta ben precisa: la Terra.
13 ANNI DOPO.
Vivevano in una piccola capanna sperduta tra le montagne del kensej una
ragazzina di 14 anni e sua madre. Quest’ultima purtroppo non
godeva di ottima salute, soffriva infatti di una rara malattia genetica
che spesso la costringeva a rimanere a letto tutto il giorno, non
permettendole di andare a lavorare le terra nel suo piccolo orticello.
Kyra, così si chiamava la ragazza , invece dava prova di
avere una forza smisurata per la sua età, e sapeva usare
tecniche impossibili per qualsiasi essere umano. Aveva un carattere
diffidente e staccato da qualsiasi cosa non conoscesse a fondo aveva
bellissimi capelli corti che le arrivavano alle spalle, occhi neri come
la notte di media statura e una corporatura troppo esile per la sua
immane forza fisica, ma ciò che la rendeva
“diversa” era una lunga coda di pelo marrone che
teneva sempre attorcigliata alla vita, e pareva essere uno dei suoi
punti deboli. Indossava sempre una maglietta bianca abbinata ad un paio
di pantaloncini neri molto corti; Lei passava giornate intere ad
allenarsi per incrementare il suo..: potere.. si sua madre lo definiva
proprio così, quando la vedeva allenarsi
incessantemente..” tu hai questo potere che
nessun’altro ha ma è anche la tua debolezza e il
tuo limite, ma è la tua natura, tu sei nata per combattere e
nient’altro …”. Suo padre, che prima
della morte viveva con loro, le aveva infatti insegnato a combattere
molto bene, e doveva ammettere, che lei era dotata di una certa
predisposizione naturale che la rendeva in un certo senso
“adatta” alla lotta. Una mattina kyra fu svegliata
da acuti gemiti di dolore, che provenivano dalla stanza della madre, la
quale chiamò subito a se la figlia per dirle finalmente
quella verità che le aveva negato ormai per troppo tempo
…
kyra, avvicinati … credo che sia arrivato il momento di
dirti finalmente la verità …”
“Verità,? Verità su cosa?
Cosa ti succede??”
“ho paura che non ti rivedrò
più … capisci cosa voglio dire
vero?”
“no non puoi andartene anche tu!! Ti prego non mi
abbandonare, come ha fatto papà!! Non lo fare
farò qualsiasi cosa!” continuava a ripetere kyra
disperata, lei infatti, era l’unica persona che conosceva e a
cui teneva, e se fosse morta la sua vita non avrebbe
più avuto senso … tutto ciò che le
rimaneva sarebbe stato il suo potere, e la verità che stava
per raccontarle …
“adesso kyra ti chiedo per favore, di non
interrompermi ma di starmi a sentire” lei annuì e
alzo leggermente il capo mostrandosi piangente e vinta dal dolore per
la prima volta, dopo la tragica morte del
padre.
“devi sapere che tanti anni fa io e tuo padre
eravamo giovani e appena sposati, ma non del tutto felici
poiché un giorno scoprii mio malgrado di essere sterile e
quindi di non avere la possibilità di concepire figli. Era
una splendida serata, e più precisamente si trattava del la
notte di san Lorenzo ad agosto, ti ho raccontato cosa succede a san
Lorenzo vero?”
“si è la notte quando si vedono le stelle cadenti,
vero!” chiese lei timidamente con ancora gli occhi lucidi.
“proprio così tesoro.. e in queste
occasioni si è soliti ad esprimere un desiderio
…, quella notte io espressi il desiderio di poter avere un
bambino, e subito dopo, tuo padre ed io sentimmo una tremenda
esplosione provenire dai piedi della collina dove ci eravamo sistemati
per goderci al meglio lo spettacolo,entrambi, preoccupati che qualcuno
potesse essersi fatto male, decidemmo di scendere per prestare
soccorso, ma anche spinti da una certa curiosità. Posso dire
che fummo così rapidi, che nel giro di 5 minuti eravamo
già là nei pressi dell’esplosione.
Dalla terra si alzava tantissimo fumo che ci impediva di vedere
chiaramente cosa fosse successo , ma ciò che vidi quel
giorno non lo dimenticherò mai: … avevamo davanti
ai nostri occhi un enorme cratere con nel fondo una
piccola capsula bianca e rotonda , noi osservammo un po’
impauriti quella “cosa” che lentamente si
apriva,permettendoci di vedere cosa conteneva
….’ma è solo un bambino!’
esclamai a tuo padre quando riuscii a scorgerne il contenuto
‘cara è venuto dal cielo!!’ mi disse lui
con gli occhi che brillavano ‘dio ha ascoltato il
tuo desiderio tesoro!!’ allora scendemmo pian piano e
raggiungemmo l’astronave ‘è una
femmina!’ disse tuo padre con ormai le lacrime agli occhi per
la felicità ‘hai ragione!, ma qui cosa
c’è!?’ io la presi in braccio e mi
accorsi che dal fondo schiena spuntava una piccola coda ormai avrai
capito tesoro, quella bambina, venuta dalle stelle, chissà
per quale motivo, sei TU.
“io non …. Io non posso credere ad una cosa
simile!! Mi stai dicendo che non sono veramente tua figlia, ma sono una
….. una ‘non terrestre’!!??”
“mi dispiace, ma era giusto che lo sapessi, dopo quella notte
io e tuo padre decidemmo di allevarti come se tu fossi nostra figlia,
papà costruì una capanna e nascose la navicella
nella foresta e io decisi che sarebbe stato meglio nasconderti.. puoi
vederla se vuoi? La navicella, intendo.”
Kyra teneva lo sguardo basso, non aveva mai provato sensazioni simili
… sensazioni che ti fanno sentire diversa, vuota, spenta
tremendamente stanca e pesante … tutto ciò a cui
pensava era semplicemente il vuoto, il nulla più totale, si
sentiva persa, aveva voglia di urlare, di scappare via, …
aveva voglia di distruzione. Voleva uscire di casa e
distruggere tutto gli alberi, la sua casa, la collina dove si era tanto
allenata fino a quel giorno. Voleva andare via, fuggire da quel posto,
così piccolo da darle una spiacevole sensazione di
oppressione. La madre si sentiva in colpa di aver aspettato
così a lungo di spiegarle la verità. Si sentiva
una codarda, non gliene aveva mai parlato perché pensava che
avrebbe reagito andandosene e non tornando più, ma ad un
certo punto si fece coraggio e prese di nuovo la parola,
“kyra mi dispiace, mi disp ...” doveva finire la
frase quando la ragazza si alzò bruscamente in piedi per poi
piegarsi in due da un’ acuto dolore alla testa che la stava
divorando, cominciò improvvisamente ad urlare, e a
barcollare da una parte all’altra della stanza, sempre con la
testa tra le mani, finché non spalancò la
finestra e sollevandosi in aria(non era la prima volta che usava la
tecnica del volo) e volò sempre più
velocemente più in alto che poteva verso
l’atmosfera per scatenarsi tutto d’un tratto in una
forte esplosione abbagliante... Aveva perso il controllo, e questo lei
lo sapeva bene, ma non era la prima volta che le succedeva una cosa
simile. Quando cominciava a provare molte emozioni intense cariche di
rabbia, verso il mondo e verso di lei, tutte insieme, smarriva
completamente se stessa e per sfogarsi pareva che questa strana
esplosione di luce fosse l’unica alternativa.
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Capitolo 2 *** che fame! ***
La svegliò solo il
tranquillo cinguettio degli uccelli; era
confusa, anche aprendo gli occhi più volte non riusciva a
distinguere le ombre e la luce, i colori, poi le forme. Non riconosceva
quel posto, era stanca, non ricordava niente di quello che era
successo, succedeva sempre così. Si alzò piano
per recuperare l’equilibrio e quando l’ebbe,
cominciò a ragionare per recuperare la memoria che aveva
perduto.(avviso: le parti scritte in azzurro sono i suoi pensieri)
’Forza,
cerca di
ricordare, ti prego ho bisogno di ricordare
… dunque stavo dormendo poi .. cos’è
successo? Ah già! mi sono svegliata perché la
mamma stava male, e così sono andata da lei ….
Doveva dirmi di qualcosa di importante .. cosa? La verità su
di me .. sul fatto che io non sono umana … si …
adesso mi è tornato tutto in mente. Perché
… perché sono diversa!? … e se
veramente non sono terrestre, da dove vengo?! Cosa sono!!?
Perché sono qui sulla terra? E se avessi una missione da
compiere? Non lo potrò mai sapere se rimango su sta cazzo di
collina che mi ha nascosta per tutta la vita!!! Devo andare via lontano
… ma mia madre? Anche se non è veramente lei la
mia vera madre mi ha voluto bene … devo trovarla, devo
cercare di rilevare la sua presenza non può essere lontana
… … … perché?
Perché non riesco a sentirla!? Cazzo!! Concentrati di
più! … … niente …
… Ma se … … se non riuscissi a
sentirla perché lei non è più qui??
No!! Non voglio!! Perché è dovuta morire!?!
A
quel punto cadde nuovamente a terra e perse ancora una
volta i sensi, non aveva più voglia di vivere.
UNA SETTIMANA DOPO
Kyra si svegliò do malavoglia decise però che
sarebbe scesa dalla collina; dovette farlo a piedi poiché
essendo rimasta svenuta per una settimana non aveva potuto nutrirsi in
nessun modo, e quindi non aveva nemmeno la forza di volare.
Camminò parecchio, come mai aveva fatto in vita sua,
finchè non entrò in una città
abbastanza grande e parecchio affollata inoltre quel giorno sembrava
essere giorno di mercato. Si vedeva gente di ogni etnia diversa, chi
andava a lavorare, chi passeggiava tranquillamente ma anche chi era di
fretta. Bisogna puntualizzare però che il suo anomalo
carattere la costringeva quasi a schivare tutti quelli che
inavvertitamente la urtavano,infatti lei non sopportava il contatto con
le altre persone basti pensare che per tutta la vita aveva visto solo
due persone che per giunta erano morte. Trovava quindi molto
difficoltoso il districarsi tra la folla, ormai si reggeva a malapena
in piedi e passando vicino alle bancarelle del mercato avrebbe voluto
rubare tutto il loro contenuto, ma non ne aveva la forza,
arrivò fortunatamente ad una panchina e decise
così di fermare a riposarsi. Era in quella città
anche un giovane ragazzo di 17 anni chiamato kurapica (immagino che
chiunque legga sta storia sappia chi sia e perchè voglia
diventare hunter quindi non sto inutilmente a ripeterlo adesso)
camminava abbastanza lentamente, perché non aveva fretta,
visto che era anche abbastanza in anticipo; si dirigeva verso il porto
poiché doveva salpare con la nave che lo avrebbe portato
verso l’esame per diventare hunter. Era assorto nei suoi
pensieri quando qualcosa attirò la sua attenzione: si
trattava di kyra che era praticamente sdraiata su una panchina
lamentandosi del fatto che non aveva ancora potuto mangiare niente.
Allora, lui si avvicinò per poterla in qualche modo aiutare,
visto che era anche molto gentile, ma lei reagì in modo
esagerato, tentando di mantenere le distanze con l’estraneo,
ma lo sforzo fu eccessivo per le sue condizioni, e dopo che fu balzata
in piedi per allontanarsi svenne. Il ragazzo, preso da compassione per
la giovane, decise di rimetterla sdraiata sulla panchina e di andarle a
comprare delle mele ad una bancarella li vicino. Più tardi
quando kyra si svegliò kurapica le porse gentilmente una
mela che lei afferro senza indugi e ringraziandolo la mangiò
subito. Il cibo, sebbene ancora poco, rapportato alla fame di kyra, fu
sicuramente utile a farle recuperare, almeno in parte, le forze.
Infatti lei balzo subito in piedi e ringraziando ancora una volta lo
sconosciuto ragazzo corse via. (avviso:da adesso tutti i pensieri di
kurapica saranno espressi in rosso).‘Però
che
strana ragazza è come se avesse avuto paura di me
… eppure mi è sembrato di essere abbastanza
cortese! Mah le donne d’oggi chi le capisce è
proprio bravo!’;‘uff!
che gentile
quel ragazzo,
probabilmente se non mi avesse aiutata ora sarei morta di fame!
Però c’è mancato poco che mi toccasse!
Io odio essere toccata! Se ripenso a mia madre … lei era
l’unica a cui permettessi di abbracciarmi … ma
adesso non c’è più so che dovrei
cercare di guardare avanti, ma è così difficile
… piuttosto sarà meglio che nasconda bene la mia
coda, a quanto pare i terrestri non ce l’hanno, e se me la
vedono potrebbero capire che io sono … …
’E con quei pensieri kyra lasciò che
una lacrima
le rigasse il volto, quasi per spazzare via l’immenso dolore
che provava dentro.
desidero ringraziare quelli che hanno gentilmente recensito, non posso
però anticipare niente! posso solo dire a Keira che
purtroppo non entreranno in scena almeno per un po di capitoli
personaggi di dragonball (cmq vegeta è anche il mio pers
preferito!)
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Capitolo 3 *** tutti a bordo! ***
terzo capitolo
Kyra
stava camminando ormai da parecchi
minuti, ma il problema, era che
lei non sapeva ne dove andare ne cosa fare. La pancia gli brontolava
parecchio, a tal punto, che le persone che passavano vicino, per quanto
fosse possibile, la guardavano male. Senza accorgersene, ad un certo
punto cominciò a scorgere una distesa azzurrina di acqua, il
mare; che lei, avendo sempre vissuto isolata sulla cima di una collina,
aveva visto pochissime volte, ovvero quando si allontanava in volo
pervasa dalla rabbia verso i suoi “genitori”,
dopotutto anche lei avrà avuto le sue piccole dispute
familiari
no!? 'Che bello!
Ma è il mare! Ho proprio bisogno di
una rinfrescatina! In effetti comincio ad essere terribilmente sporca,
con tutto quello che è successo non ho più avuto
il tempo di lavarmi!'
E cosi, senza pensarci due volte, si diresse velocemente verso gli
scogli e, senza nemmeno togliersi i vestiti, fece un bel salto e si
tuffò.
Stette in acqua circa un’oretta, per rilassarsi e distendere
al meglio i muscoli. Dopodiché si stese ad asciugarsi sulla
sabbia per circa mezzora. In quel mentre cercò di pensare a
cosa avrebbe dovuto fare per cercare di scoprire in qualche modo chi, o
meglio cos’era. Tuttavia, non riusciva a trovare una
possibile soluzione, dopotutto, lei non sapeva ancora niente di quel
mondo, e quindi avrebbe senz’altro dovuto farsi aiutare. Il
che la seccava non poco, perché non aveva per niente
intenzione di fare conoscenze. Ad un certo punto, quando si
sentì abbastanza asciutta, si alzò, anche
perché il sole cominciava a tramontare, e ciò
voleva dire che presto avrebbe fatto notte, ma lei non sapeva ancora
dove dormire. Dopo essersi stiracchiata a dovere si
incamminò distrattamente verso il porto, voleva a tutti i
costi salpare per allontanarsi da quel posto che le rievocava brutti
ricordi. Così, avvicinandosi alla prima imbarcazione che
vide, si diresse verso il capitano e chiese timidamente
“scusi non è che posso imbarcarmi sulla nave? Dove
è diretta?” ma si espresse in modo tanto
impacciato che il capitano pensò subito che averla a bordo
sarebbe stato solo una seccatura, e inoltre pareva che non avesse
nemmeno una lira con se, allora lui rispose con voce severa dicendo
“il viaggio costa 20 geni ragazzina e se non hai i soldi per
pagare ti conviene smammare!” “ ma come osi!!
Maleducato che non sei altro!!” e gli scagliò un
pugno dritto in petto, che lo fece dapprima sputare sangue e poi cadere
a terra privo di sensi. Due ragazzi, o meglio un adulto di circa 26
anni e un bambino di 12, avevano casualmente assistito alla scena, e
subito il bambino si diresse verso l’uomo a terra per
prestargli soccorso. “signore? Tutto bene” chiese
educatamente il bambino, ma non ricevette alcuna risposta,
poiché il capitano non dimostrava segni di vita. Ma il
bambino dava comunque ragione alla ragazza, perché era stata
trattata proprio maleducatamente; allora le si accostò
dicendo “ ciao! purtroppo non ho potuto fare a meno di vedere
cosa è successo … e mi sembra di aver capito che
cerchi una nave su cui salpare, ma non hai denaro?” kyra un
po’ infastidita dalla presenza dei due estranei rispose
“ si è così …” ci
fu un minuto di silenzio, lei era consapevole che in qualche modo
avrebbe dovuto farsi aiutare, e così decise di stare a
sentire il bambino. “allora io ti posso portare verso una
nave che salperà tra circa due ore e che non richiede il
biglietto per salirvi a bordo!” “ davvero?
… D’accordo e dove si trova questa
nave?” disse lei, anche se un po’ indecisa sul
fatto di fidarsi o meno della proposta, ma la sua situazione non le
lasciava scelta, e poi avrebbe anche trovato un modo per non passare la
notte all’aperto! “ti possiamo portare direttamente
noi! Perché si da il caso che è proprio li che
stiamo andando! Vero Leorio?” “si è vero
ma faremo meglio a sbrigarci o non salirà nessuno di noi su
quella nave …!” così il piccolo
gruppetto si diresse tranquillamente verso un altro molo ma durante il
tragitto il bambino prese subito la parola presentandosi. “io
mi chiamo Gon e ho 12 anni e tu?” ‘non voglio dire
il mio nome al primo che passa … e se avesse cattive
intenzioni? Ma non ho altra scelta … devo fidarmi di lui, ma
se scoprirò che mi ha ingannata giuro che lo faccio
fuori!’ “Ehi!!”
esclamò il
bambino riportandola alla realtà “hai sentito la
mia domanda?” “si … scusa, io mi chiamo
kyra …” “kyra eh? Bel nome! E quanti
anni hai?” “ho 14 anni …”
“ah ma allora non sei tanto più grande do me!! Lui
si chiama Leorio!” “ ehi! posso presentarmi anche
senza il tuo aiuto Gon!”brontolò il più
vecchio “piacere di conoscerti kyra! Io ho 26 anni”
“ah si?” intervenne Gon “ come sarebbe ah
si??” “mah … mi sembravi molto
più vecchio!!” “ma come osi stupido
moccioso!! Adesso ti faccio vedere i …” ehi siamo
arrivati” disse allegramente Gon felice di essere sfuggito a
Leorio. ‘Che
esseri strambi! Sembra quasi che si divertano! E
quel Leorio poi si comporta come un bambino!’
Pensò kyra anche se non li voleva comunque giudicare dalla
prima impressione! “ehm Gon non le hai detto che questa neve
porta all’esame per diventare hunter!”
“ops! me ne sono scordato!” disse innocentemente il
bambino “esame per diventare che?” chiese ignara
kyra “esame per diventare hunter! Ma ti spiego dopo
cos’è adesso sarà meglio
affrettarci!” concluse Gon per poi correre verso la
passerella della nave. Parecchi passeggeri erano già a bordo
e la nave si stava ormai preparando a prendere il largo. Il piccolo
gruppetto si affrettò e salì senza problemi.
Subito sulla nave kyra si allontanò dai due per cercare un
posto privo di persone. E non fu affatto facile, poiché la
nave non era molto grande, ma riuscì comunque a sistemarsi a
poppa dove c’era pochissima gente e si sedette su un barile
pieno d’acqua ad ascoltare il rumore delle onde. Sulla nave
c’erano individui di ogni tipo tra cui anche kurapica, erano
quasi tutti uomini abbastanza muscolosi con espressioni dure e
minacciose. Facevano eccezione a questa categoria la nostra giovane
sayan, Gon, kurapica, Leorio, e una strana ragazzina di circa 10 anni,
che sembrava avere le stesse fattezze di kyra: occhi neri e profondi,
capelli a caschetto biondi, raccolti in due simpatiche codine,
abbigliamento sportivo, polsini, e infine … …
… la coda!! Lei al contrario di kyra però non si
preoccupava di tenerla nascosta, anche perché essendo ancora
una bambina non pensava che avrebbe potuto essere un problema mostrarla
a tutti. Sembrava essere di carattere molto tranquillo, anche se da
quel suo visino innocente si nascondeva un passato molto triste. Si
trovava seduta proprio sul bordo della nave con lo sguardo fisso sul
mare. Ad un certo punto le si avvicinò un uomo con aria di
sfida, che cominciò a prenderla in giro con battutine,
infastidendola. “ehi! Mocciosetta! Guarda che probabilmente
hai sbagliato nave, non stiamo mica andando a visitare la casa delle
bambole!!!” disse con prepotenza l’uomo
“e chi ti dice che io abbia mai giocato con le
bambole!?” esclamò lei con prontezza, il
suo sguardo faceva paura, quegli occhi così disumani;
l’uomo aveva perso tutto un tratto la sua aria superba e
arrogante, ma questo non bastò alla bambina, desiderava
insegnargli che non bisogna mai sottovalutare le persone dal loro
aspetto e cosi con un rapidissimo movimenti gli tirò un
forte calcio dritto in pancia che lo fece volare giù dalla
nave. Ili fatto ovviamente non sfuggì al capitano che le si
avvicinò dicendole “brava ragazzina! Una
velocità davvero niente male! Posso chiederti dove
l’hai imparato a fare?”
“davvero ti interessa saperlo?”
“si mi incuriosisci parecchio … allora ti va di
rispondere a qualche mia domanda?”
“d’accordo almeno non mi annoierò se
parlo con qualcuno!”
“ok allora prima domanda, come ti chiami?”
“ allora, io mi chiamo kail!”
“e perché desideri diventare hunter?”
“beh … a questa devo proprio rispondere?”
“si assolutamente”
“hmm non c’è proprio un motivo in
particolare, diciamo che vorrei riuscire a vivere in modo
autosufficiente, dato che non ho i genitori, e da quello che ho sentito
dire il lavoro di hunter offre molte possibilità in
proposito!”
“Si risposta accettabile! Bene mi raccomando impegnati a
fondo!”
“ ehi ma non volevi sapere dove ho imparato quella
mossa?” “sarà per un’altra
volta!” e il capitano si allontanò sorridente.
Spero
che
questo capitolo sia abbastanza lungo! Ringrazio:
keira:
sono contenta che la ff ti piaccia! Ma scusa la mia
imbranataggine, la mia storia non è già a cross
over?
Angy92:
ho allungato un po’ il capitolo spero che
così lungo vada bene perché non riesco a farne di
più lunghi!! Cmq per le storie d’amore si
vedrà nel corso dell’esame!
Quelli
che leggono ma non recensiscono: spero che la storia piaccia!!
ma mi piacerebbe che recensiate anche voi per darmi consigli!
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Capitolo 4 *** cosa!!?? ***
Kyra dopo essersi riposata ben bene su quel
barile decise, di andare dal capitano per farsi dare qualcosa da
mangiare. Così si alzò e cominciò a
dirigersi verso la cabina di comando, ma lungo il corto tragitto si
accorse che appoggiato all’albero maestro c’era
anche il ragazzo che poco prima le aveva offerto la mela, salvandola,come
diceva lei, da
‘morte certa’. Allora, visto che si sentiva un
po’ in debito verso il ragazzo, si fece coraggio e gli si
avvicinò. Kurapica era sovrappensiero e quindi non si
accorse della sua presenza e quando sentì una voce che non
conosceva chiamarlo tornò alla realtà.
“ciao … ehm anche tu sulla nave?”
“ma tu sei la ragazza di oggi! Si io voglio fare
l’hunter! Ma posso chiederti cosa ci facevi sdraiata su
quella panchina quasi morta di fame?”
“beh è una storia lunga, però desidero
ringraziarti ancora, non so se sarei sopravvissuta senza il tuo
aiuto!”
“Figurati! non ho fatto niente! Non immaginavo proprio che ti
avrei rivista, qui poi! Allora anche tu vuoi fare
l’hunter!?”
“mah diciamo che io sono qui per caso! Mi ci hanno portato
due tizi perché non ho soldi, ma volevo a tutti i costi
salpare, quindi una volta scesa non penso che parteciperò
all’esame!”
“ah capisco! Non mi hai ancora detto il tuo nome! Come ti
chiami?”
“mi chiamo kyra e tu?”
“piacere! io kurapica!”
“ok allora ciao kurapica!”
‘ho
parlato con un estraneo! Grande passo avanti! Però adesso
che ci penso potrei anche partecipare a questo benedetto esame! Per una
come me non sarà poi così difficile no?
Già … beh ci penserò poi, prima devo
assolutamente mangiare qualcosa!’
Intanto che kyra andava dal capitano, questi però era a
parlare con Gon sul fatto che presto si sarebbero imbattuti in una
terribile tempesta.
“una tempesta eh?” disse il capitano “si
ci raggiungerà circa tra un paio d’ore!”
disse con precisione Gon, il capitano aveva proprio un’aria
soddisfatta, su quella nave erano salite persone davvero interessanti e
promettenti. In quel mentre era arrivata anche kyra che disse
“capitano? Potrei avere qualcosa da mangiare? Sto
letteralmente morendo di fame!” “morendo di
fame?” “per favore è da giorni che non
mangio!” (pensieri del capitano) ‘hmm che strano in
questa ragazza percepisco una forza molto elevata … simile a
quella della bambina di poco fa! Ma si ... credo che qualche piatto di
pasta non sarà un problema!’
“d’accordo ragazzina! Seguimi pure!”
“grazie …” disse lei. Qualche piatto!
Questa mangia per dieci persone altro che!! Pensò il
capitano osservando la ragazza che si nutriva con foga.
Passarono le due ore e si fece buio, e a causa della tempesta andarono
tutti sotto coperta, ma di spazio ce n’era
abbastanza perché durante il giorno molte persone
erano state buttate in mare dal capitano, visto che non rispondevano
alle aspettative di quest’ultimo. Dopo l’abbuffata
kyra aveva ripreso pieno uso del suo potere e sebbene era ancora
inesperta riusciva a percepire sulla nave una presenza molto forte, che
non era il capitano. Allora quando furono tutti sotto coperta,
cominciò a guardarsi in giro per cercare di capire chi fosse
questa persona. ‘ma
di chi sarà questa forza che avverto? È vero,
ammetto che ci sono diverse persone con una buona aura, il capitano ad
esempio, ma anche Gon e kurapica non sono male, tuttavia questa
è diversa, non vorrei sbagliarmi ma sembra simile alla mia!
Eppure dovrà pur essere da qualche parte! Vediamo
… … ’ cercò
allora di studiare bene le persone intorno a lei, e ad un certo punto
scorse una bambina sdraiata su una mensola posta in alto,
ciò le sembrò alquanto strano e pensando di
essersi sbagliata smise di scervellari! (non so se si scriva
così!!). Passò qualche ora e ormai la tempesta si
era scatenata: la nave pendeva pericolosamente ora a destra ora a
sinistra, e quasi tutti soffrivano di mal di mare. Ad un certo punto
entrò il capitano per valutare la situazione e vide che gli
unici ad aver passato la prova erano le due ragazze e i tre ragazzi. Li
chiamò quindi a se e cominciando da Gon li
interrogò.
“allora dimmi il tuo nome” “mi chiamo
Gon” “bene Gon e perché vuoi diventare
un hunter?” “lo voglio perché anche il
mio papà è un hunter , per poterlo cercare
insomma!” gli altri stavano in silenzio aspettando il proprio
turno, kyra e kail si stavano però guardando intensamente,
senza proferire parola, ma ad un tratto kyra si accorse che anche la
bambina aveva la sua stessa coda, tuttavia preferì tacere
perché non voleva parlarne in quel momento temendo che
qualcuno scoprisse la sua identità.
Il capitano continuò, e rivolgendosi alla bambina disse che
non c’era bisogno che lei rispondesse, perché lo
aveva già fatto prima. Allora domandò a kyra
“e tu mangiona come ti chiami?” mangiona? Si chiese
fra se e se lei, poi disse “io mi chiamo kyra e
…” ‘sarà
meglio che gli dica che voglio diventare un hunter o questo mi butta
giù dalla nave! Ma del perché non so
cosa dirgli!’ "e voglio diventare hunter
perché ... perchè per ora non ho niente da fare
… ti basta?” “un po’ scarso
come obbiettivo, ma se non hai altro de dire può andare,
allora, passiamo a te, come ti chiami?” disse
indicando kurapica “mi chiamo kurapica, ma i miei motivi per
cui voglio sostenere l’esame sono troppo profondi e
personali, perché io li esponga davanti a persone da me
appena conosciute” “guarda che se non mi rispondi
ti faccio buttare giù dalla nave!” “
… … sono un sopravvissuto della tribù
dei kuruta, e il mio scopo è quello di catturare i colpevoli
dello sterminio, che si fanno chiamare brigata
dell’illusione” “sei sicuro di volere
questo? Andrai in contro ad una morte inutile” “non
ho paura della morte, ma che un giorno quest’ira che provo mi
corroda l’animo” “d’accordo,
contento tu … , e tu?” mancava ormai solo Leorio
che spiegò di voler diventare un hunter solo ed
esclusivamente per i soldi. Così finì la breve
conversazione con il capitano, dopodiché si sentì
un terribile boato, probabilmente l’albero maestro era stato
danneggiato, così il gruppo corse subito fuori per vedere
cosa fosse successo. In effetti il legno
dell’albero si era un po’ bruciato, ma
l’aiutante del capitano, nel tentativo di ripararlo, era
caduto in mare. Senza pensarci due volte Gon si tuffò in
mare per soccorrerlo, ma non aveva valutato come risalire dalle acque,
fortunatamente kyra andò a recuperali, ed tutti furono
subito salvi. Nessuno era riuscito bene a vedere cosa forre accaduto,
anche se kail sospettava qualcosa … . Comunque tutto
andò per il meglio, kurapica e Leorio aggiustarono
l’albero e furono tutti promossi. Kyra però non si
dava pace, doveva scoprire a tutti i costi qualcosa in più
sulla bambina, così quando le sembrò il momento
opportuno andò a parlarle. “ciao
…” chissà perché kail se lo
aspettava in fondo anche lei voleva sapere di più sulla
ragazza. “ciao!” rispose “ti chiami kyra
vero? È un bel nome! Te l’ha dato tua
madre?” accidenti in sole due frasi era già
riuscita a toccare un tasto dolente: la madre. Ma lei non si
scoraggiò, anche perché sapeva che non l'aveva
fatto apposta, ma poi, quello era il suo VERO nome. 'Flash back: dopo la morte della
madre, e l’esplosione di rabbia kyra
svenì,e riaprì gli occhi solo quattro
giorni più tardi,c’era una cosa che doveva fare
prima di lasciare la collina, voleva trovare la sua navicella; sua
madre aveva detto che suo padre l’aveva nascosta nella
foresta e così cominciò a cercare. La ricerca
durò circa un giorno, ma alla fine, in fondo ad una grotta
buia la vide, era proprio come lei gliela aveva descritta, piccola
rotonda e bianca (anche se era ricoperta di muschio!), comunque era
aperta; decise di portarla alla luce per vederla meglio e infatti
all’interno vi trovò una catenina con scritto
sopra il suo nome ‘kyra' fine flash back’
sarà stato un caso che le abbia posto proprio quella
domanda? “si me l’ha dato lei … ma tu
quanti anni hai?” domandò kyra “ho 10
anni! E tu?” “14” “ah volevi
chiedermi qualcosa?” (da adesso le parti in viola saranno i
pensieri di kail) ‘sarà
un caso che lei abbia questo nome? Che sia proprio questa ragazza la
persona che cerco? Prima di raccontarle tutto però devo
esserne pienamente sicura … ’
“ si … la tua coda … è vera
giusto? Cioè non è finta, fa parte del tuo
corpo?” ‘mi
ha chiesto della coda … un’altra coincidenza? No,
non può essere lei … ’
“si fa parte del mio corpo!” ‘sarà
il caso di dirglielo? E se mi stesse prendendo in giro? È
pur sempre una bambina! Se stesse solo giocando!?’ “perché ne
hai una anche tu?” chiese kail”
‘e adesso?? Cosa gli rispondo?? … o la va o la
spacca!’ “si ne ho una
anch’io …” e a quel punto tolse la coda
dalla vita e gliela mostrò. E a quel punto kail
disse“lo sapevo … ti ho trovata,
SORELLA”
cosaaa! ebbene
si kail e kyra sono sorelle! mi scuso se il capitolo è
ancora un po' corto, ma volevo assolutamante finrlo in questo momento
critico!! beh spero cmq che sia piaciuto e che continuiate a
seguirmi!!^^ ok ora passo ai ringraziamenti verso keira e angy92 che mi
hanno recensita e anche a zelgadis91 anche se mi prende sempre in giro!!
ok ci vediamo al prox capitolo!!
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Capitolo 5 *** l'esame!! ***
“so … sorella??
Ho capito bene?” disse incredula kyra “si ... ma
adesso siamo arrivati, quando sarà il momento opportuno ti
spiegherò tutto!” “come sarebbe al
momento opportuno? Stai scherzando? Mi vieni a dire una cosa simile e
ti aspetti che io ci creda ciecamente senza nemmeno una spiegazione??
No io voglio sapere tutto ora!!” “ho detto che
quando sarò pronta ti spiegherò ogni cosa! E se
vuoi una prova sappi che nemmeno io sono di questo pianeta, sono
arrivata qui 6 anni fa, per cercare te, per questo ho voluto fare
l’esame, infatti si dice che con la licenza si possano avere
informazioni riservate o comunque costose con meno fatica! fidati di me
ti dirò tutto, ma adesso scendiamo”
“scusa se sono stata un po’impulsiva …
ma mettiti anche nei miei panni … io non sono abituata a
comunicare con le persone, e faccio fatica a stringere rapporti con gli
altri, e poi questa notizia … devo dire che mi hai lasciato
senza parole … insomma io credevo di essere
l’unica ‘diversa’ e invece poi scopro
addirittura di avere una sorella! D’accordo, come vuoi
aspetterò, ma solo una curiosità quindi anche tu
hai miei stessi poteri?” “beh … diciamo
che in confronto ai terrestri sono forte, ma infondo rispetto alla
nostra specie non sono niente di speciale!” “ah
… capisco … ok scendiamo?”
“si!” e si diressero così verso la
passerella che le avrebbe portate a terra. Scesi dalla nave Gon si
fermò a salutare il capitano, che diede a tutti i promossi
un’ importante indizio per trovare il luogo
dell’esame. “allora cari promossi”
cominciò il capitano “una delle scorciatoie per
accedere al luogo dell’esame si trova su quella collina,
più precisamente dovrete dirigervi verso
quell’albero di cipresso! Mi raccomando mettetecela tutta per
superare l’esame!” “grazie capitano!
Arrivederci!” salutò Gon dirigendosi verso gli
altri promossi e poi disse loro “allora visto che abbiamo
tutti la stessa meta possiamo fare la strada insieme?”
“non contate su di me l’albero di cipresso
è dalla parte opposta della città dove si
terrà l’esame! Altro che scorciatoia!”
brontolò Leorio che infatti si stava già
dirigendo verso la fermata del pullman “ io vi precedo col
pullman! Ciao ciao!” concluse poi. “E voi? Prendete
anche voi l’autobus?” “io no
sarà sicuramente super affollato e io odio quando ci sono
troppe persone!” disse kyra “si anch’io
per lo stesso motivo” disse kail “e tu
kurapica?” “io verrò con te Gon, mi fido
del tuo straordinario istinto!” “è
deciso! Verso l’albero di cipresso allora!”
“ehm posso unirmi a voi?” mentre loro stavano
discutendo si era avvicinato un individuo con i capelli castano chiaro
e di media altezza, che probabilmente era un’aspirante
hunter. “e lei chi è?” chiese seccata
kyra “ ciao a tutti io mi chiamo Mash, come voi, ho
intenzione di andare verso l’albero di cipresso e
involontariamente ho sentito che anche voi stavate andando li,
così ho pensato di potermi aggregare!”
“ma certo signor Mash! Più si è meglio
è!” disse ingenuamente Gon. Così si
misero tutti in cammino sulla collina nessuno parlava, anche se kyra
moriva dalla voglia di sapere di più sulle sue origini, ma
non potevano certo discuterne li davanti a tutti! Quindi alla fine
l’unico che ogni tanto apriva bocca era Gon, poi ad
un certo punto li raggiunse anche Leorio ammettendo che il pullman era
solo una trappola. Il viaggio fu abbastanza brave e, anche se non erano
ancora arrivati all’albero, scorsero in lontananza una strana
città apparentemente disabitata. Quando vi furono entrati
infatti degli strani ragazzi uscirono allo scoperto e ad un certo punto
una anziana signora prese la parola “benvenuti nella
città a due scelte, giovani apprendisti, adesso verrete
sottoposti ad un indovinello, se risponderete correttamente potrete
procedere per giusta strada ...” “un
momento!” la interruppe Mash, "quindi lei ci farà
un unico indovinello per tutti? Ma se uno di loro sbaglierà
anch’io perderò la possibilità di
sostenere l’esame! Non mi sta bene! voglio che mi sia posto
l’indovinello per primo!” “ma signor
Mash! ...” esclamò Gon “non ho mai avuto
intenzione di diventare una dei vostri, ho solo approfittato di voi per
non arrivare fin qui da solo, come sapete il bosco è pieno
di fiere …” a quel punto kyra non ci vide
più, non sopportava i tipi opportunisti e ipocriti come
quell’uomo, pertanto con un pugno ben assestato,
pensò bene di farlo tacere. Nessuno si aspettava questa
reazione, insomma, nonostante che anche a loro faceva un po’
di rabbia il fatto che Mash li avesse spudoratamente uniti, avrebbero
preferito ascoltare il primo indovinello come esempio. Beh comunque la
vecchia gli fece l’indovinello e tutti rimasero in silenzio,
kurapica perché aveva scoperto che la risposta esatta era
proprio stare in silenzio e gli altri perchè non sapevano
cosa dire. Alla fine comunque, furono promossi ed imboccarono uno
strano tunnel che li avrebbe portati direttamente all’albero
di cipresso. Sotto l’albero, come già la vecchia
aveva preannunciato trovarono la casa dei due nevigatori; ma la porta
era socchiusa, e all’interno, invece dei due navigatori,
trovarono due bestie demoniache, più precisamente dei
kiriko, che subito fuggirono fuori dalla casa portando in ostaggio la
moglie del navigatore. Quest’ultimo, invece era rimasto in
casa perché ferito, quindi Leorio si occupò di
lui mentre Gon e kurapica inseguirono gli altri due. Kyra e kail,
invece, andarono semplicemente nel bosco a cercare delle erbe mediche
per il ferito. Lungo la strada le due si imbatterono in un altro kiriko
che cercò di attaccarle, ma le due, che avevano dei riflessi
fuori dal comune, schivarono facilmente il colpo, “ehi non
sei mica male kail, complimenti schivata perfetta!”
“non esageriamo! Era un colpo semplice! Che dici lo
attacchiamo?” “ovvio bisogna sempre rispondere a
una provocazione! Ma occupatene tu voglio vedere a che livello
sei!!” “ok con piacere!” e kail
partì all’attacco, era sicuramente molto
più forte del kiriko, infatti quest’ultimo lo
capì e preferì arrendersi, dicendo che avevano
superato anche quella prova “ma come? E io che credevo di
sgranchirmi un po’!!” disse kail dispiaciuta. Nel
frattempo anche gli altri erano stati promossi: (nello stesso modo
dell’anime) Gon per la sua acutezza, Leorio per la sua cura e
precisione, e kurapica per la sua vasta erudizione. Perciò,
tutto si concluse nel migliore dei modi e il gruppo, cavalcando i
kiriko, raggiunsero la città, luogo del vero esame. Con loro
stupore, l’entrata per accedere al luogo della prima prova si
trovava in un bar, vi entrarono dunque e grazie ad una parola
d’ordine furono condotti in un grande ascensore che li
portò dove erano radunati anche gli altri partecipanti, gli
venne inoltre assegnata una targhetta ciascuno con scritto sopra un
numero. Gon Leorio e kurapica avevano gli stessi numeri
dell’anime, quindi rispettivamente 405, 403 e 404, mentre
kail 406 e kyra 407. Quando si unirono agli altri
numerosissimi partecipanti, l’atmosfera
cambiò subito, si respirava infatti un aria intrisa di
tensione, ma allo stesso tempo di sicurezza, poichè
praticamente ogni partecipante era sicuro di poter superare
l’esame;c’erano individui di ogni tipo tutti adulti
però, ad eccezione di qualche adolescente e altri due
bambini oltre a Gon e kail. Il gruppo di amici venne subito adocchiato
da uno strano tizio che si presentò col nome di Tompa, e che
si vantava di aver partecipato all’esame ben 35 volte! Gli
altri due bambini erano un maschio della stessa età di Gon
(credo che abbiate capito di chi si tratta!) e una femmina con circa 11
anni la cui identità per ora rimane un mistero. Intanto che
erano arrivati gli ultimi partecipanti, finalmente si fece
avanti un tipo senza bocca. L’esaminatore della prima prova
d’esame!
ciaooo!
finalmente sono arrivati al luogo dell'esame! da adesso comincia la
vera storia!! beh in questo capitolo non c'erano colpi di scena, ma chi
sarà l'altra bambina di 11 anni!? vi pego se c'è
qualcosa che non va nella forma sappiate che accetto consigli!! ok
adesso ringrazio di cuore come sempre angy92, zelgadis91, e keira che
mi recensiscono spero che il capitolo sia piaciuto ! e mi raccomando
continuate a seguirmi!!
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Capitolo 6 *** quanto correre! ***
Finalmente! Ha inizio la prima prova!
“salve io mi chiamo Satotsu, e sarò
l’esaminatore della prima prova d’esame, la quale
consisterà nel raggiungere il luogo della seconda prova
d’esame, quindi vi prego di seguirmi!” e dopo aver
detto questo cominciò a camminare imboccando un tunnel,
abbastanza buio e profondo, seguito da tutti gli altri partecipanti.
All’inizio l’andatura era abbastanza lenta ma poi
cominciò ad aumentare costringendo tutto il gruppo a
correre. I nostri amici si erano divisi, ognuno aveva il suo ritmo,
kyra e kail si erano portate già abbastanza avanti, mentre
Gon aveva preferito star vicino a Leorio e kurapica, che invece
andavano un po’ più piano.
“finalmente comincia il vero esame!” disse kail
entusiasta,
“si hai ragione, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di
più!!”
“sarà che man mano che si va avanti con le prove,
queste diventano più difficili!”
“può darsi , ma secondo te quante prove ci saranno
da superare?”
“mah, non saprei ... dieci forse?”
“no dieci sono troppe ... ma cambiando discorso posso
chiederti una cosa, tu sai volare?”
“si anche tu? Come hai fatto ad impararlo da sola? Qui sulla
terra non lo sanno fare chi ti ha insegnato?”
“ma non me l’hanno proprio insegnato, diciamo che
l’ho imparato per conto mio, come tutto il resto
d’altronde, mio papà mi ha insegnato qualcosa sul
combattimento, ma niente di più”
“ma adesso i tuoi genitori terrestri dove sono?”
“sono morti … …”
l’aria di kyra si fece tutt’un tratto immensamente
triste, e kail continuò
“ah … mi dispiace tanto non volevo …
sai anche i nostri veri genitori non ci sono più
…”
“come! tu li hai conosciuti? E dimmi come erano? Anche loro
avevano la coda?”
“certo! Erano molto forti, comunque sappi che noi due siamo
sayan, e che probabilmente siamo le uniche sopravvissute della nostra
specie …”
“siamo che? ”
“sayan! La mamma diceva sempre che il popolo dei sayan
è il più forte di tutto l’universo!
Infatti tutti i sayan sono potenti guerrieri!”
“ma se siamo così forti come dici,
perché allora ci siamo quasi estinti?” kail non
fece in tempo a rispondere, che Gon le sbucò dietro
dicendole “ah ma allora avete deciso anche voi di aspettare
Leorio e kurapica!!” entrambe si presero un bello spavento,
non si erano infatti accorte che parlando avevano allentato un
po’ il ritmo e che erano state raggiunte dagli altri, ma
più di ogni altra cosa, si preoccuparono che qualcuno di
loro potesse aver sentito qualcosa! kail fu colta alla sprovvista e non
sapeva cosa dire “ehm … si una abbiamo avuto una
bella idea no?”
“certo! così adesso corriamo tutti
vicini!” disse allegramente Gon. Ad un certo punto
passò vicino a loro il bambino dell’età
di Gon su uno skateboard e Leorio pensando che fosse una scorrettezza
urlò subito “ehi moccioso! Non vale devi correre
come tutti gli altri!” ma kurapica intervenì
dicendo che all’esame era consentito l’uso di
qualsiasi oggetto, e uno skateboard non faceva di certo eccezione! Gon
invece si interessò più che altro su chi fosse
quello starno bambino e così gli chiese “scusa!
Come ti chiami? Io mi chiamo Gon e ho 12 anni ma sembra che anche tu
abbia la mia stessa età!” però non
ricevette alcuna risposta, perché Leorio era ormai al limite
delle forze, e decise di fermarsi a fare una pausa, ma ovviamente con
lui si fermò tutto il gruppo compreso Tompa e il misterioso
ragazzo. Tompa poi si offrì di accompagnare Leorio in uno di
quei tunnel secondari (scusate se prima non li ho citati! spero che
tutti sappiate di cosa sto perlando), affinché
respirasse la resina del cipresso guaritore, per potersi ristabilire.
“signor Tompa è proprio sicuro?” chiese
allora Gon “potrebbe essere una trappola!”
“lo so ma è un rischio che dobbiamo
correre, non possiamo di certo abbandonarlo qui!”
“si ma …” cercò di insistere
Gon
“niente ma, adesso andate, penserò io a
tutto!” detto questo prese Leorio sulle spalle e si diresse
verso l’imbocco di uno di quei tunnel. Però Gon
non si sentiva per niente tranquillo e perciò rimase ancora
qualche minuto ad aspettare, e poi disse “io voglio rimanere
qui, non intendo procedere finchè non sarò sicuro
che Leorio si sia rimesso!”
“sono d’accordo, io rimarrò con
te!” rispose kurapica
“ma sei sicuro kurapica? Cosa vuoi che gli
succeda?” chiese kyra
“è solo per precauzione” rispose lui
“e tu? Io e kyra andiamo avanti, vieni con noi?”
chiese kail al bambino misterioso
“si si! io vado avanti”
“bene allora, vi raggiungiamo più
tardi!” concluse Gon dopodiché il gruppo si divise
nuovamente, e kurapica e Gon rimasero fermi ad aspettare, ma poi
decisero di addentrarsi anche loro nel tunnel secondario.
Intanto gli altri avevano ripreso a correre, e kyra e kail si misero a
parlare del più e del meno, non accorgendosi così
che il bambino sconosciuto non era più dietro di loro
“ehi! Ma l’altro bambino non
c’è più! Dove sarà finito?
Correva dietro di noi un attimo fa!” chiese allora kail
“non saprei, avrà deciso di tornare in dietro
anche lui, visto che non mi sembra che ci abbia superate! Ma dimmi
… la cosa ti dispiace sorellina?”
“dispiacermi? E perché mai scusa?”
“ammettilo! Sei attratta dalla sua aria
misteriosa!!”
“e perché ti interessa saperlo?! Piuttosto! Cosa
c’è tra te e kurapica?”
“tra me e kurapica? Ma cosa ti salta in mente??”
“non fare la finta tonta! Ho visto come lo guardi!! Ti piace
ehhh??”
“beh ammetto che non è male!! Ma io sono
complicata in quanto a gusti! e con questo? Stavamo parlando di te non
cercare di cambiare discorso!!”
“ok ok non ti scaldare! Si quel tipo potrebbe interessarmi,
ma ricorda che loro sono terrestri e noi no! Non penso che una
eventuale storia possa funzionare!”
“ti sbagli quello che dici non centra niente! A parte la coda
siamo praticamente come loro!”
“col tempo capirai …”
“cosa vuoi dire?”
“anche se apparentemente sembriamo come tutti, prima o poi il
nostro istinto sayan avrà la meglio … e a quel
punto, sì che si vedrà la differenza
…” e in cuor suo kyra sapeva che questo era vero.
‘si
… hai perfettamente ragione sorellina, infatti per quanto io
provi a sentirmi come gli altri, non riesco a comportarmi come se
niente fosse … ma sarà così evidente
che mi piace kurapica!?!’
‘mi
dispiace per kyra … è successo tutto
così in fretta che non ha avuto il tempo di digerire tutto
con calma … cerca di sembrare normale, ma infondo si vede
che le piange il cuore … io, dopo l’arrivo delle
truppe di freezer sul pianeta dove ci eravamo nascosti, (nota: per chi non lo sapesse
freezer è il cattivo di dragonball che ha sterminato quasi
tutta la razza sayan!) sono venuta qui sulla terra
perché mia mamma mi ha detti che dovevo stare vicina a mia
sorella, allora non sapevo nemmeno di averne una …! e
così alla sola età di 4 anni ho dovuto entrare a
far parte di un mondo che non mi apparteneva affatto …
eppure sono già passati 6 anni … e adesso sono
qui ... che sto correndo vicino alla sorella finalmente ritrovata
… come sono felice!’
In quel momento però si sentì un fortissimo
boato, che interruppe i pensieri delle due giovani: una parte del muro
era letteralmente saltata in aria, ma inaspettatamente da quella
sbucò fuori tutto il gruppo dei dispersi ovvero Leorio Gon
kurapica e … anche il bambino misterioso! Invece Tompa stava
raggiungendo il gruppo dal tunnel principale. A quel punto allora si
ritrovarono di nuovo tutti insieme, “ehi ce l’avete
fatta!!” gridò kail entusiasta
“già!! Meno male che è arrivato killua
a salvare la situazione!” disse Gon
“killua?” si chiesero in coro kyra e kail
“si sono io!”
“ah piacere di conoscerti allora!” disse kail
contenta di aver finalmente scoperto come si chiamava il bambino.
“bene allora il gruppo si allarga!” disse Gon
felice di aver trovato un compagno della sua età in mezzo a
tutti quegli adulti, e dopo cominciò a fare tutte le
presentazioni spiegendo anche che Tompa aveva teso loro una trappola,
insomma gli fece un breve riassunto di quello che era successo durante
la loro assenza.
Questi discorsi accompagnarono il nostro gruppo fino alla fine del
tunnel dove tutta la schiera di partecipanti si fermò per
una pausa (e anche perchè pensava hce finalmente erano
giunti a destinazione!). Ma a quanto pare le peripezie non erano
finite, perché tutt’un tratto arrivò un
uomo dicendo che l’esaminatore che li aveva condotti fino li
era solo un’impostore, e che quello vero era lui
“è solo un impostore!! Mi ha steso per poi rubarmi
la licenza!” continuava a dire; a quel punto
cominciò a diffondersi tra gli aspiranti un fastidioso senso
di dubbio e incertezza: nessuno sapeva bene a chi, e cosa credere.
C’era ci credeva alle parole di quell’uomo, ma
anche chi pensava che anche questo faceva parte dell’esame, e
preferiva non fidarsi, comunque ciò che distolse tutti da
ogni dubbio fu un repentino attacco di carte, lanciate ad altissima
velocità sia contro Satotsu sia contro il falso esaminatore.
L’attacco proveniva da un individuo assai pericoloso, di nome
Hisoka che preferiva la pratica invece delle parole, col suo intervento
quindi fu chiaro che Satotsu era il vero esaminatore, e che
l’altro era solo una scimmia dalle sembianze umane.
“meno male che c’era quel tizio! Sinceramente
nemmeno io sapevo cosa credere!” disse poi kail sollevata ma
subito dopo fu Satotsu a prendere la parola “la avverto
signor numero 44, se proverà ancora una volta ad attaccarmi,
sarò costretto a squalificarla per violenza contro
l’esaminatore! Mi sono spiegato?” Hisoka pareva non
aver nemmeno sentito, ma si limitò ad alzare le spalle e a
girarsi dall’altra parte, poi l’esaminatore
proseguì, dicendo che non erano ancora arrivati al luogo
della seconda prova, e che avrebbero dovuto attraversare le paludi di
Numere (non so se si scriva così!) e quindi riprese a
correre. Mentre tutti si accingevano a seguire Satotsu, per un
millesimo di secondo, tra la folla si intravide una figura giovanile
senza la targhetta; quasi nessuno la notò ma quelli a cui
magari era stato possibile vederla non se ne curarono, tranne una
bambina, che si allontanò un momento dalla folla dirigendosi
dietro l’angolo che formava l’uscita del tunnel. La
bambina andò la evidentemente per parlare con quella
persona. “sei qui?” disse lei
“si te l’ho detto che ti avrei controllata
no?” disse lo sconosciuto ragazzo,
“ma perché ti sei fatto notare apposta?”
“volevo attirare la tua azione, per poterti dire che mi
dispiace ma sono stato chiamato per un’importante lavoro e
non posso più starti vicino!”
“uffi! … sempre con questo lavoro!”
sbuffò lei
“ehh ... sai com'è! comunque non preoccuparti puoi
stare vicino a Hisoka mentre non ci sono?”
“quante volte te lo devo dire che quel tipo non mi
piace!”
“dai non farla tanto lunga … magari riesco poi a
raggiungerti per l’ultima prova eh?!” disse lui per
tirarle su il morale
“va bene ciao fratellone!” concluse lei, e lui
rispose con un bell’abbraccio per poi dileguarsi, infine la
bambina si affrettò per non perdere gli altri partecipanti,
che erano già molto più avanti.
fine anche per
questo capitolo!! mi scuso un po' per il ritardo, ma nel week end non
rieesco a trovare il tempo per scrivere! spero comunque che il capitolo
sia piaciuto, ma se avete domande non esitate a recensire!! ringrazio
come sempre chi commenta la mia storia, ovvero Keira, Angy92,
Zelgadis91 e Kura92 (ho provato a seguire il tuo consiglio andando a
capo nei dialoghi! grazie) e per ora sull'identità della
bambina non posso dire niente!! ok al prossimo capitolo!! (che forse
non pubblicherò prima di mercoledì)
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Capitolo 7 *** ma perchè?? ***
La prima parte della prima prova era
giunta al termine! Ma adesso sarebbe stato più difficile
correre, perché, come in qualsiasi palude che si rispetti,
c’era il fango, che ostacolava notevolmente la maggior parte
dei partecipanti. Gon e killua si erano portati subito avanti seguiti
da kail, invece kyra aveva preferito stare infondo con Leorio e
kurapica (diciamo soprattutto con kurapica!). “allora come ti
sembra quest’esame? Sbaglio o non volevi nemmeno prendervi
parte?” le chiese kurapica
“si … in effetti è così!
Però ci ho pensato un po’ su … e mi
sono resa conto che non avevo niente da perdere nel farlo,
tutt’al più non lo avrei passato, anche se per
adesso mi sembra fin troppo facile!”
“troppo facile eh? Devi essere parecchio allenata per dire
una cosa simile!”
“beh .. praticamente è da quando sono nata che mi
alleno!”
“wow! Hai stretto una buona amicizia con kail, dico
bene?”
“a dire il vero siamo più che amiche! (kurapica
non pensare male!)… siamo sorelle!”
“sorelle? Ma dai! Infatti, adesso che ci penso, vi
assomigliate parecchio! Lei sembra la tua fotocopia in
miniatura!”
“dici? Si lo penso anch’i …”
“allora avete finito di conversare così
spensieramente??” li interruppe bruscamente Leorio (sempre il
solito!)
“Leorio, non sforzarti di usare termini troppo complicati per
te… si dice spensieratamente!!” rispose kurapica
con sarcasmo,
“ma devi sempre avere la risposta pronta tu!!”
disse Leorio, evidentemente nel torto, poi continuò
“comunque penso che dovremmo cercare di correre il
più possibile lontano da quell’Hisoka! Non mi
piace affatto!”
“questa volta sono d’accordo con te, proviamo a
portarci più avanti!” ma appena cercarono di
aumentare il passo, Hisoka si bloccò di colpo, impedendo a
quelli che correvano dietro di lui di superarlo, era evidente che
voleva far fuori qualcuno! la maggior parte degli altri partecipanti
erano praticamente terrorizzati dallo sguardo glaciale del mago, e
cercavano in tutti i modi di scappare, anche addentrandosi nella
foresta, dove inesorabilmente incontravano la morte; poi
c’erano altri, anche se pochi, che sicuri delle proprie
abilità combattive tentavano di attaccarlo, ma senza
successo, quello era un MOSTRO; invece, forse la scelta più
ovvia, fu quella optata anche dal nostro gruppetto di amici, ovvero
stare fermi e aspettare. Ma il mago non aveva affatto intenzione di
fermarsi e discutere, quindi non fece eccezione e
sfèrrò un rapidissimo attacco verso kurapica.
(con attacco intendo dire che gli ha lanciato una delle sue micidiali
carte da gioco!). ‘oh
no kurapica!! Devo fare qualcosa … ’ infatti,
per qualche motivo, kurapica era rimasto illeso, dato che kyra gli si
era istintivamente parata davanti, riuscendo, almeno in parte, a
respingere il colpo (la pelle dei sayan è alquanto dura da
scalfire, ma Hisoka … è pur sempre Hisoka!!) la
carta infatti le si era conficcata per metà nel braccio
sinistro, che quindi per ora risultava inutilizzabile. ‘ma
perché l’ho fatto!? Sapevo benissimo che Hisoka
è più forte di me, sebbene io sia di natura
sayan! Ma se non mi fossi messa in mezzo probabilmente kurapica non
sarebbe riuscito a parare il colpo! Cavolo! E adesso come facciamo? Non
sarò in grado di proteggerli da un altro colpo!’
“kyra! Perché l’hai fatto? E se non ti
avesse solo colpita di strisco?? Ti sei resa conto del rischio che hai
corso??” kurapica era un po’ fuori di
sè, però, era arrabbiato con se stesso,
più che con kyra … non voleva affatto metterla in
pericolo! ma è anche vero che lui non sapeva del suo potere,
quindi non è a conoscenza della sua forza! Kyra era ancora
in piedi col braccio completamente ricoperto di sangue, e ad un certo
punto, non curandosi delle parole di kurapica, cominciò a
dirigersi lentamente verso Hisoka. ‘non
permetterò che questo individuo faccia del male alle poche
persone a cui voglio bene! Anche se lui è più
forte di me, resta comunque un semplice umano, inferiore per la sua
natura!’ “dove vai kyra! Torna qui
quell’individuo è pericoloso!” aveva
provato a richiamarla Leorio, ma senza successo, mantre gli occhi di
kurapica cominciarono a tingersi di un rosso intenso, aveva perso se
stesso … stava per lanciarsi a tutta velocità
verso il prestigiatore, quando inaspettatamente la voce di una bambina
(quella di cui non sappiamo avcora niente!) bloccò i
movimenti di tutti, compresi quelli del mago, poiché le
parole erano indirizzate proprio a lui. “Hisoka! Smettila di
dar fastidio agli altri partecipanti! Lascia che muoiano nel corso
dell’esame a causa di loro stessi!”
“Sheyekai … che inaspettata sorpresa!
Anche tu intenzionata a seguire le orme del fratello?”
“non sono affari che ti riguardano! Lascia stare questi nuovi
arrivati piuttosto!”
“e perché dovrei? Sto solo facilitando il compito
degli esaminatori, niente di più … e sappi che se
non conoscessi tuo fratello, avrei messo alla prova pure te!”
“va bene … va bene … ma adesso mi
accompagni al luogo di ritrovo della seconda prova per favore? Non
credo di conoscere la strada …”
“d’accordo ... tanto avevo finito di esaminarli!
perché la ragazzina bionda è …
promossa!”
E detto questo, entrambi si allontanarono molto velocemente. A kurapica
tornò la ragione e come Leorio si diresse subito da kyra per
vedere come stava.
“scusa se prima ti ho urlato contro, non era mia intenzione!
Piuttosto sarà meglio togliere questa carta da gioco o ti
verrà un’infezione!” disse con tono
gentile
“non preoccuparti … ho un fisico
resist… hai!” Leorio non l’aveva
lasciata concludere che in un secondo le aveva tolto la carta
“ahiiii!! Che male!!” piagnucolava lei
“su non farla tanto lunga! Non avevi detto di essere
resistente!” disse Leorio
“cosa importa! Mi hai preso alla sprovvista!! Dovevi
avvertirmi!”
“scusate madamigella! Ma non sono stato io a compiere un
gesto eroico per poi ridurmi a piagnucolare per un
taglietto!” ‘taglietto mica tanto! era conficcata
per metà!!’ pensarono tutti, compreso Leorio, che
si era reso conto di aver detto una fesseria!
“ora basta litigare Leorio vedi di fermare la ferita con
qualcosa, non vedi che continua a perdere sangue! Che razza di medico
sei!” disse interrompendoli kurapica
"Ma no non serve!! Sto bene!!” continuava a dire kyra, anche
se in quel momento era completamente ignorata! (quando i maschi si
tuffano in una discussione sono più sordi dei ….
Beh non mi viene la parola! Comunque sono sordi!)
“sono un’aspirante medico per l’appunto!
E poi dove credi che possa trovare qualcosa per fermare il sangue,
siamo in mezzo ad una palude!!”
“ma davvero non mi serve!” provava ad insistere
lei, ma niente
“ma un po’ d’istinto di sopravvivenza
no!? Guarda qui c’è una cosa che fa a caso
nostro!” e allungò le mani verso il collo di
Leorio per toglierli la cravatta
“cosa?! La mia cravatta non se ne parla nemmeno!”
nel bel mezzo della discussione però si sentì una
voce che li chiamava “Leoriooooo! Kurapicaaaa!”
“kyraaaa!” “dove siete??” erano
Gon e kail, che erano tornati indietro perchè Gon aveva
avuto un brutto presentimento, allora kurapica rispose
“Goooon! Kaiiil siamo qui! Ci serve aiuto!”
“volete stare a sentirmi!! Ho detto che sto bene
cosììì!!” aveva urlato kyra,
e anche parecchio forte! “avete capito? Non mi serve
niente!” infatti l’emorragia ormai si era fermata e
poi la ferita non era nemmeno tanto sporca. Entrambi si guardarono un
po’ perplessi e poi chesero in coro “ma sei
sicura?”
“siii! Non so più come dirvelo!” ma,
appena vide la sorella arrivare, si dimenticò del tutto
della ferita, e andò da lei “kail! Come mai siete
tornati indietro?”
“beh … Gon ha avuto un brutto presentimento, e
visto che non vi vedevamo arrivare, abbiamo pensato che aveste avuto
difficoltà! Ma cosa ti sei fatta al braccio?!”
“oh non preoccuparti non è niente! ho avuto di
peggio!”
“ma chi può averti provocato una ferita
così?”
“quell’Hisoka … hai presente?
L’uomo che prima ha attaccato
l’esaminatore!”
“ahh lui! Si, in effetti mi sono accorta che è un
tipo fuori dal comune! È fortissimo!”
“già! ,a sarà meglio sbrigarci o non
arriveremo in tempo!!”
“si sono d’accordo!” e così si
diressero velocemente verso il luogo della seconda prova
d’esame.
“killuaaaa!” cominciava già ad urlare Gon
“ehh! Ah vedo che siete arrivati sani e salvi!! Complimenti
ormai non ci speravo più!” rispose killua
‘mi ha
salvato la vita rischiando la sua … oppure, sapeva che non
avrebbe riportato gravi danni? Eppure, come tutti noi ha visto cosa ha
fatto quell’uomo, con un solo colpo di carte ha spazzato via
più do 10 uomini! Sapeva a cosa stava andando in contro! Ma
non ha esitato a farmi da scudo … forse quella ragazza
è più forte di quanto fa credere, adesso che ci
penso … quando abbiamo incontrato i kiriko loro non hanno
detto il motivo della sua promozione! Cosa sarà successo
mentre noi eravamo impegnati altrove? Si dice che le bestie demoniache
siano capaci a stimare la forza dell’avversario solo venendo
in contatto con esso (questa
l'ho inventata io!)… che abbia percepito in
quella ragazza una forza straordinaria? Oppure è solo una
ragazzina sconsiderata che agisce senza pensare alle conseguenze?
Mah … mi piacerebbe proprio conoscerla
meglio’
‘cavolo,
ma cosa mi è saltato in mente? Buttarmi a capofitto contro
un attacco che ero sicura di non poter respingere! Allora kurapica mi
piace davvero!! Ma come ho fatto poi a rimanere praticamente illesa
dopo quel colpo? proprio non lo so … deve essere scattato
una specie di meccanismo auto difensivo che mi ha protetta! Adesso devo
raccontare tutto a kail! Chissà magari lei sa darmi una
spiegazione!’ purtroppo
però tutto quello che ricavò kyra dal racconto
alla sorella non furono chiarimenti … ma solo commentini sul
suo eroico salvataggio!
Dopo un po’ che coloro che si erano qualificati nella prima
prova, si riposarono, entrarono in scena due nuovi esaminatori, uno era
mooolto grosso, e l’altro era una ragazza molto giovane,
entrambi erano hunter buongustai, ed erano coloro che li avrebbero
testati nella seconda prova!!
eccomi! sono riuscita ad
aggiornare prima!! spero che il capitolo sia piaciuto!! una cosa
però vorrei chiedere ... pensate che nei dailoghi debba
mettere prima della persona che parla, il suo nome? cosi magari si fa
meno confusione! beh ditemi!! ringrazio di cuore ancora tutti quelli
che gentilmente mi recensiscono! ah ... penso che nella terza prova
d'esame salterò una parte! ok al prossimo capitolo allora!!
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Capitolo 8 *** Attenzione alla porta! ***
Capitolo 8 (elisa).....Attenzione alla porta!
-Manchi” perfetto!
Congratulazioni per aver resistito alla prima prova d’esame, io e
il mio socio Buhara saremo i vostri nuovi esaminatori! Sappiate inoltre
che la prossima prova verterà su … CUCINA!!”
“cucina??” cominciarono a dire tutti “nooo !!”
- Killua “nooo! Non posso credere di essere arrivato fin qui per sostenere un’inutile prova di cucina!!”
- Kail “diamine e io che pensavo che sarebbe stato facile! Nemmeno a te Killua piace cucinare?”
- Killua “ma stai scherzando? Io non ho mai cucinato nulla in
tutta la mia vita! A casa abbiamo i domestici che fanno tutto! E poi a
cosa può servire per un hunter saper cucinare??”
- Kail”proprio non lo so … io pensavo che fosse un lavoro pieno di rischi e con combattimenti!!”
- Kurapica “dipende che hunter aspiri a diventare! Quelli
sono hunter buon gustai è normale che si occupino di
cucina!”
- Kyra “anche questo è vero … MA IO SONO DISPERATA!! A CASA NON CUCINAVO MAI!!”
- Kurapica “su non fare così … vedrai che non
sceglieranno un argomento difficile! E poi a dirla tutta io so cucinare
solo i piatti base!”
- Kyra “beh vedo che più o meno siamo tutti sulla stessa barca!!”
- Manchi “allora la prova si svolgerà in questo modo:
prima dovrete soddisfare il raffinato palato di Buhara preparando un
piatto da lui scelto! Chi supererà questa fase della prova
potrà cimentarsi in quella successiva, vale a dire che
dovrà cucinare per la sottoscritta! È tutto chiaro?”
“siiiii …” dissero tutti con un tono un po’
abbattuto ma Buhara prese subito la parola dicendo che per lui
avrebbero dovuto cucinare maiale arrosto! Ma non un maiale qualunque,
bensì il rarissimo ‘grande calpestatore’, che dimora
proprio nelle paludi di Numere, ma non fece nemmeno in tempo a
descrivere il tipo di animale che all’orizzonte ne spuntarono
tantissimi esemplari. Questi correvano ad una velocità molto
elevata e con il loro immane peso facevano tremare addirittura il
terreno; i partecipanti cominciarono a correre anche perché
stavano per essere travolti, ognuno poi si nascose nella foresta li
vicino per attirare in trappola almeno un cinghiale. Kyra e Kail erano
inseguite da due cinghiali ma ad un tratto Kyra si fermò protese
il braccio in avanti e bloccò completamente anche il maiale che
le stava dietro, poi si concentro e scagliò dal palmo della mano
ancora a contatto con l’animale un leggero attacco energetico che
praticamente l’aveva già arrostito! Kail invece stava
ancora correndo quando, spiccò un salto per finire letteralmente
sulla groppa dell’animale, e da quella posizione si
divertì ad infastidirlo con il solletico. ‘si vede che è ancora una bambina!’
- Kyra “dai Kail fammi vedere come lo metti al tappeto!”
- Kail “di già?! Ma mi stavo divertendo! Uffa … e
va bene! Ahhhhh!!” aveva lanciato un fortissimo colpo nella
pancia del povero maiale, che era inesorabilmente finito parecchi metri
avanti.
- Kail “fatto adesso bisogna solo cuocerlo!”
Intanto anche gli altri, avendo scoperto che il punto debole
dell’animale era la testa, erano facilmente riusciti a mettere al
tappeto le proprie prede.
Dopo circa un oretta, giusto il tempo per dare una buona cottura al
cibo (cribbio 'sti maiali sono enormi … altro che oretta ci
avranno messo una giornata intera per cuocerli!!) tutti si radunarono
dall’assaggiatore per vedere se il loro piatto gli era gradito.
- Kurapica “ehi Kyra! Immagino che tu e tua sorella non abbiate avuto problemi a catturare il cinghiale! Vero?”
- Kyra “no devo dire che a dispetto delle apparenze sono abbastanza mansueti!”
- Kurapica “ehh già …! … ah tocca me!
Speriamo bene …” ma a Buhara piaceva tutto, anche e se era
qualcosa completamente carbonizzata lui la mangiava con gusto, quindi
non ci furono problemi e tutti superarono la prova!
- Manchi “bene! Tutti avete superato questa prova, ed ora fra
qualche minuto arriverà il dirigibile del comitato, che ci
porterà su quel monte, dove si svolgerà la seconda parte
della prova!” infatti in lontananza si vedeva già il
pallone del dirigibile arrivare, quando fu atterrato i partecipanti vi
salirono a bordo e in men che non si dica arrivarono a destinazione.
- Manchi “allora la seconda parte della prova consiste nell’ … uovo sodo!!”
- Tutti “uovo sodo? Questa si che è una bella notizia!!”
- Kyra “hmm … l’uovo sodo eh? Ma che cos’è?”
- Kail Kurapica e gli altri del gruppo“ma come che cos’è???!! O_O!”
- Kyra “si! mi spiegate cos’è visto che voi sapete sempre tutto!!”
- Kurapica “ma dove hai vissuto fino ad oggi? Non hai mai mangiato le uova?”
- Kail “ma perfino io lo so! Allora … sai almeno cos’è un uovo?”
- Kyra “non prendermi in giro! non so solo cosa vuol dire sodo! Ma l’uovo so cos’è!”
‘e dici solo! Cribbio lo so io che sono qui da qualche anno!’
- Kail “ok l’uovo sodo è in pratica un uovo fatto bollire!”
- Kyra “ah! E non potevate dirlo subito senza fare tante storie!”
- Manchi “tuttavia quello che dovrete far bollire non è un
uovo comune, bensì un uovo di aquila ragno, che guarda caso,
vive proprio qui in fondo a questo cratere!” detto questo
indicò un profondissimo cratere che era attraversato, da parte a
parte, con dei fili di ragnatela resistentissima, con sopra
appunto le uova da recuperare. A quel punto i partecipanti cominciarono
a tuffarsi nella voragine per procurarsi l’uovo, e così
fecero anche i nostri amici.
Kail sussurrandogli nell’orecchio “aspetta un attimo Kyra!
non vuoi che gli altri sappiano che possiamo volare giusto?”
- Kyra “no assolutamente non devono scoprirlo! Non preoccuparti faremo finta di saltare!”
- Killua “ehi voi due! Tutto a posto? Avete intenzione di venire o no?”
- Kail “sii! Arriviamo subito!!”
La prova non fu particolarmente difficile, infatti quasi tutti
riuscirono tranquillamente a recuperare e a far bollire l’uovo
(grazie ad un aiutino da parte di Buhara) e quindi tutti i nostri amici
rimasero promossi. Alla fine della prova arrivò nuovamente il
dirigibile del comitato che li avrebbe condotti fino al luogo della
terza prova. Quando tutti furono sul dirigibile si radunarono per
ascoltare le disposizioni degli esaminatori
- Netero “bene, io sono il presidente del comitato d’esame,
e mi congratulo personalmente con voi per essere giunti fin qui con le
vostre sole forza, ma la strada da percorrere è ancora molto
lunga, anche se per adesso potrete rilassarvi un po’
perché raggiungeremo il luogo della prossima prova tra circa un
giorno, fino ad allora potrete fare quello che vorrete!”
- Kail “tempo libero! Finalmente ci voleva!”
- Gon “hai proprio ragione! Ehi che ne dite di andare in esplorazione!?”
- Killua “siii! Magnifica idea! Sarà divertentissimo!! Ehi Kail vieni anche tu?”
- Kail “ok che bello! Kyra andiamo?”
- Kyra “no sarà per un’altra volta!”
- Kail “ma come!! Dai ti prego!”
- Kyra “ma no su … queste sono cose da bambini! E poi ho voglia di rilassarmi un po’!”
- Kail “ok” non voglio certo costringerti! Allora siete pronti!?”
- Killua e Gon “siii! Prontissimi alla carica!!” e sfrecciarono via entusiasti della nuova missione che li aspettava
- Kurapica “che velocità! Mamma mia quando
c’è qualcosa che gli interessa niente li può
fermare!!”
- Kyra “già …”
DOPO QUALCHE ORA DI VIAGGIO …
- Kurapica “ehi cosa fai qui fuori tutta sola?” si
rivolgeva a Kyra, che si era sistemata fuori seduta sul parapetto del
dirigibile con le gambe penzolanti nel vuoto
- Kyra “sto pensando …”
- Kurapica “ah … ti disturbo se mi siedo qui vicino a te?” disse avvicinandosi sempre di più
- Kyra “ no no fai pure!” disse lei per niente infastidita (anzi!) ci fu qualche minuto fu silenzio
- Kurapica “a cosa stai pensando?”
- Kyra “a quante cose mi sono successe in queste ultime due
settimane … insomma … sono accadute troppe cose, troppo
velocemente …”
- Kurapica “immagino che anche tu abbia avuto un passato abbastanza difficile …”
- Kyra “cosa te lo fa pensare?”
- Kurapica “il tuo sguardo, non so perché ma quando non
stai parlando con nessuno i tuoi occhi hanno una luce diversa …
una luce più scura …”
- Kyra “forse hai ragione, tuttavia non posso dire di aver avuto
un’infanzia triste, insomma tutto andava bene fino a qualche anno
fa …” stava per piangere … pur essendo una ragazza
molto forte fisicamente era altrettanto debole emotivamente.
- Kurapica “ehi! Non piangere! Dai … non è successo
niente! … insomma … mi dispiace … qualunque cosa
ti sia successa! … davvero!! … Ti prego non
piangere!” era alquanto imbarazzato, non aveva mai visto una
ragazza piangere, non sapeva assolutamente come comportarsi! E lei di
certo non lo aiutava, ormai era praticamente una fontana!
‘ohh...mamma!! E adesso cosa faccio! Ma si può essere
così stupidi! Ero venuto da lei per conoscerla meglio e cosa
faccio?? La faccio piangere!! E non sto nemmeno a consolarla!! Mi
faccio pena da solo!’ ma ebbe più o meno il tempo
di pensare una cosa simile che ad un tratto Kyra gli si lanciò
tra le braccia in cerca di un rifugio sicuro, lontana da tutti i suoi
problemi, e per lei quel rifugio era proprio quel giovine, che aveva
conosciuto solo pochi giorni prima. Possiamo facilmente immaginare
l’espressione di Kurapica O////O, fortunatamente la sua
imbranataggine venne meno, e riuscì a ricambiare appieno il
gesto, con un altrettanto caloroso abbraccio. Mentre cercava di
prestarle conforto come poteva, doveva ammettere che non era affatto
dispiaciuto di quella situazione, visto che infondo anche lui provava
qualcosa per la giovane sayan; però ad un certo punto
quest’ultima cercò di riacquistare il suo solito
autocontrollo, e dopo che si rese conto di quello che stava facendo, si
staccò di colpo dal ragazzo tremendamente imbarazzata
- Kyra “oh! Scusa sono davvero mortificata! Non so come mi possa essere venuto in mente! Perdonami!”
- Kurapica “ehi non preoccuparti va tutto bene eri solo un po’ … sconvolta, tutto qui!”
- Kyra “meno male non so cosa mi sia preso … avevo bisogno
di sfogarmi … ma adesso va tutto bene! Grazie!”
asciugandosi le lacrime
- Kurapica “meno male cominciavo a pensare di averti offeso o di aver detto qualcosa di male!”
‘tuttavia, sono sicuro che non mi ha voluto dire la parte
più importante .. ma non importa, aspetterò che sia lei a
volermene parlare …’ ‘non
me la sento ancora di dirgli tutto … chi sono veramente …
anche se ne ho una grande voglia … però … ho anche
paura che dopo le mie rivelazioni lui si spaventi e abbia paura di me
… e questa è l’ultima cosa che voglio che accada
…’
- Kurapica “beh … che dire anch’io ho i miei
problemi col passato, ma al contrario di te … io ho nella vita
un unico scopo … voglio vendicare la morte dei miei compagni
… vorrei incatenare all’inferno coloro che si sono
macchiati dello sterminio della mia gente … e infine recuperare
gli occhi che sono stati rubati a quei poveri innocenti …”
mentre stava recitando queste parole, reduci di un’antica ira, i
suoi occhi si stavano lentamente tingendo di una colorazione scarlatta
…
- Kyra “Kurapica! Che cosa ti succede? I tuoi occhi … sono
rossi!! In quel momento Kurapica si portò istintivamente le mani
sulla faccia, quasi per nascondere questa sua particolarità
… ma ormai Kyra aveva visto ciò che gli stava capitando ‘i
suoi occhi stavano cambiano colore! Magari anche lui è un
extraterrestre! Che io sappia gli umani non cambiano il colore degli
occhi!!’
- Kurapica “scusa non ti ho avvertita! Devi sapere che quando uno
dei membri della mia defunta tribù provava forti emozioni, i
suoi occhi assumevano una vivida colorazione scarlatta, e la cosa
succede ovviamente anche a me …” si tolse le mani dal
volto e mostrò orgoglioso una delle sette meraviglie del mondo
- Kyra “Kurapica .. sono bellissimi …! Che colore intenso!
Sai per un momento ho pensato che fossi di un altro pianeta visto
quello che ti stava capitando!” si era calmato e i suoi occhi
avevano riacquistato la normale tonalità azzurrina
- Kurapica “cosa? Di un’altro pianeta? Ma sei impazzita?!
Mi sa che hai guardato troppi film di fantascienza! Ma ti sembro un
alieno!?” disse scherzosamente ‘ah!
Se sapessi! Lui forse non crede nemmeno che esistano forme di vita
nell’universo! Un giorno cambierà idea … questo
è poco ma sicuro …’
- Kyra “no! Ma non so perché, è la prima cosa a cui ho pensato! E io ti sembro un’aliena?”
- Kurapica “ ma certo che no Kyra!! Però sei proprio un tipo strano!”
NEL MOMENTO IN CUI KYRA E KURAPICA PARLAVANO I BAMBINI ERANO ANDATI IN ESPLORAZIONE …
- Gon “aspettami!! Kiiiluaaaa!! Non è giusto!!” Gon
era rimasto indietro, non riusciva stare dietro all’amico, Che
mosso da un inaspettato spirito investigativo, si intrufolava in
qualsiasi buco o porta a lui accessibile, e per quelle non accessibili
… beh bastava usare un po’ di forza! Kail invece, al
contrario di Gon, seguiva e aiutava il nuovo amico nelle esplorazioni
- Kail “ehi Killua!! Guarda qui!!” disse indicando una
piccola porticina che si mimetizzava quasi perfettamente con la parete
- Killua “ complimenti! Bel colpo kail! Presto andiamo ad
esplorare! Goooon! Presto! Vieni noi entriamo qui! Sbrigati!” e
così uno dopo l’altro entrarono nello stretto corridoio,
ma appena Gon cercò di avvicinarsi alla porta questa per un
inspiegabile motivo si chiuse all’improvviso
- Gon “ehi! Dai aprite! Voglio venire anch’io a
vedere!!” ma Killua e Kail non riuscivano a sentire assolutamente
niente, erano isolati!
- Killua “kail cos’è successo! Perché hai chiuso prima che Gon entrasse?”
- Kail “ma io non ho fatto proprio niente la porta si è chiusa da sola!”
- Killua “ma non dire sciocchezze! Le porte mica si muovono da
sole! L’avrà chiusa lui perché non lo abbiamo
aspettato! Gooooon! Apri subito sta maledetta porta!! Goooon mi
sentiiiii??”
- Kail “dai non urlare così! Tanto di sicuro non ci ha chiusi dentro lui!!”
- Killua “allora ci hai chiusi tu!!”
- Kail “ti dico che io non ho fatto niente! … … argh! la porta non da segno di aprirsi! ‘in
effetti potrei tranquillamente aprirla con la forza! Ma non mi dispiace
essere bloccata qui con Killua! Anche se devo dire che sto corridoio
è alquanto stretto! Però potrebbe essere divertente!
Stiamo al gioco!’
Da fuori …
- Gon “ehiiii! Mi sentite?? Se è uno scherzo non è
affatto divertente!! … … ok va bene mi arrendo! Ci sono
cascato! Ah ah che ridere me l’avete proprio fatta!! …
… allora!!?? Ho detto che ci sono cascato!! … … e
va beeeeneee! Me ne vado!!” e se ne andò lasciandoli
lì rinchiusi a buio.
Dentro …
- Killua “ allora cosa facciamo? No so te, ma io sono
scomodissimo in questo corridoio! È strettissimo! Quindi
propongo di andare avanti e vedere se c’è un’altra
uscita! Che ne dici?”
- Kail “ ok per me va benissimo!” così cercarono di
strisciare come potevano per farsi strada. (da adesso i pensieri di
Killua saranno espressi in verde)
‘che situazione! Bloccato in questo angusto corridoio con una
bambina! Però lei non è mica male! Ha l’aria di una
femminuccia piagnucolona, ma riesco a percepire in lei parecchia forza,
e l’altra sua amica non è da meno! Ho fatto bene a
scappare di casa, questo esame si sta facendo proprio interessante! Ho
incontrato persone molto interessanti!’
- Killua “ senti kail, non è che riesci a trovare un interruttore da qualche parte? Qui non si vede niente!!”
- Kail “mi dispiace, ma non vedo niente nemmeno io!”
- Killua “ah! Va beh” speriamo che questa strada porti da qualche part…… ahhhh!
- Kail “kilu cos……ahhh” erano caduti entrambi i un buco
- Killua “ahhhi! Potevi evitare di cadermi in testa!”
- Kail “scusa ma sai com’è … non ti ho
visto!!” erano una sopra l’altro … sembrava fatto
apposta! Entrambi infatti erano un po’ a disagio
- Killua “ah! Togliti! Il tuo peso mi soffoca!” si lamentò
- Kail “ehi! Cosa vorresti insinuare!” disse lei alzandosi
- Killua “ok ora basta scherzare, cerchiamo di capire dove siamo finiti!”
- Kail “accidenti! Nemmeno qui si vede una ,mazza! Comunque qui
mi sembra abbastanza spazioso come posto! Potremmo essere in una
stanza!”
- Killua “si hai ragione! Ma se è una stanza deve esserci l’interruttore!”
- Voce “mi dispiace ma qui non c’è nessun interruttore! Siamo completamente a buio!”
- Kail”eh? Chi ha parlato!? Kilu quella non era la tua voce vero?”
- Killua “temo proprio di no … allora?? Dove sei fatti vedere!!”
- Voce “ma sono qui! Ah scusa … non mi potete vedere! Questo posto è più scuro della notte!”
‘ti faccio vedere io se è più scuro della notte! Un
momento ma Killua potrebbe farmi domande al riguardo! Non importa ..
gli dirò che è una tecnica di famiglia! Forza!’
- Kail “ scusa come dici noi non possiamo vederti? Vedremo!
Ahhh!” convogliò una parte delle sue energie nella mano
destra per formare una piccola sfera di energia che illuminò
subito tutta la stanza. Non era molto grande, e, a dir la verità
era abbastanza strana, c’erano un letto, un armadio e un tavolo,
le pareti erano scure murate di cemento, e il pavimento era invece
ricoperto di moquet blu, tutto ciò faceva pensare che qualcuno
ci vivesse. poi finalmente si vide l’uomo che poco prima aveva
parlato, non era molto alto, e pareva alquanto vecchio infatti portava
sugli occhi dei piccoli occhiali e i capelli erano completamente
bianchi.
- Killua “Kail ma come ci sei riuscita!?”
- Kail “eh … te lo spiego poi, adesso occupiamoci del
vecchietto! Sembra che gli piacciamo parecchio gli scherzi!”
- Vecchietto “salve! Vedo che nonostante tutto siate riusciti a
vedermi! Complimenti! Sono assai pochi quelli che sono scesi qui sotto
e che sono riusciti a risalire!”
- Killua “cosa intendi dire? Che dobbiamo combattere?”
- Kail “kilu no!”
- Killua “perché no scusa non sei arrabbiata con lui?”
- Kail “ma perché non vedi che a momenti cade a pezzi? E tu vorresti batterti con lui?”
- Vecchietto “ehi mocciosi! Vi consiglio di non sottovalutarmi!
Anche se ho ben 250 anni vi assicuro che non sono ancora da
buttare!”
“O_O” insieme “eh? 250 anni??”
- vecchietto “proprio così dovete sapere che io sono stato
il maestro dell’attuale presidente del comitato, il signor
Netero, infatti io ero il precedente presiedente del comitato, vivo qui
per vedere come sono gli aspiranti hunter e per sapere se sono
all’altezza di diventare degli hunter professionisti, ma mi
pare che tu ragazzina sappia già usare il nen!”
- Kail “prego?”
- Killua “ehi cos’è che dovresti saper usare?”
- Kail “non lo so! Mi sa che questo è tutto fumato!”
- Vecchietto “come? Sai generare quella cosa e non sai nemmeno cos’è il nen? Ma dove siamo finiti!!”
- Kail “questa ‘cosa’ si chiama sfera d’energia
e se vuoi saperlo me l’ha insegnata mio padre, ma non mi ha detto
niente di questo nen!”
- Vecchietto “ah! Ma chi era tuo padre?”
- Kail “non credo che siano affari tuoi! E adesso dimmi dobbiamo
combattere o ci mostri la strada per uscire di qui?”
- Vecchietto “non combatterò con te! Ma voglio vedere di cos’è capace il moccioso!”
- Killua “ehi non chiamarmi moccioso capito!” e si scagliò contro il nonnetto.
Era veloce malgrado l’età ma anche il giovane Zaoldieck
non era male, i suoi movimenti erano molto rapidi anche se non tutti
riuscivano ad andare a segno, mentre quelli che lo colpivano,
sembravano non avere effetto, oltre che veloce era anche molto
resistente.
- Kail “tutto bene kilu?”
- Killua “non lo so! Non riesco a danneggiarlo!”
- Vecchietto “eh eh! Mai sottovalutare l’avversario!”
‘non sfidare mai chi ti è superiore! Non cominciare uno scontro se no sei sicuro di vincere!
Questo mi è stato insegnato! Per tutta la vita, mio fratello non
ha fatto altro che ripetermelo alla nausea! Eppure!? Ora sto
combattendo contro questo vecchio, ma so che è più forte
di me! cosa faccio? Mi ritiro? Ubbidisco o no a quello che mi è
stato insegnato? cosa faresti al mio posto fratello?! Ritirati!
Ritirati! Ubbidisci senza esitare! Tu sei una bambola delle tenebre,
l’unica cosa che devi fare è uccidere chi ti viene
assegnato, niente di più, non è vero io posso decidere della mia vita da solo, ormai! No tu continuerai a fare l’unica cosa di cui sei capace … togliere la vita alle persone! Non è vero ti sbagli e te lo dimostrerò!’
- Kail “kilu!”
- Killua “ti dimostrerò che ti stai sbagliandoooo!
Ahhhh!” e si scagliò contro il vecchietto mentre era
distratto, che infatti cadde a terra, finalmente Killua aveva dato
prova della sua forza.
- Kail “bravo kilu continua così fagli vedere che sei!!”
- Vecchietto “oh! Non c’è più bisogno! Bravi,
voi siete degni di continuare quest’esame! Complimenti avete
tutta la mia stima!”
- Kail “eh? Finisce tutto cosi?”
- Killua “ah! adesso che hai visto la mia forza, non vuoi
più combattere!!” anche se sapeva, che se il vecchio
avesse fatto sul serio non avrebbe avuto speranze, ma comunque era
molto soddisfatto di aver trasgredito con successo ad una di quelle
regole inderogabili per la sua famiglia.
- Vecchietto “d’accordo! Seguitemi!”
- Kail “eh si! Finalmente si riemerge!!”
- Killua “riemerge da dove? Ti ricordo che siamo sempre su un dirigibile!”
- Kail “ma devi sempre mettere i puntini sulle i tu!!”
- Vecchietto “eccovi l’uscita!”
- Kail “sii! Ce l’abbiamo fatta! Ciao ciao nonnetto!
- Killua “ciao!” e si allontanarono
- Killua “kail secondo te cos’è quel nen di cui parlava il nonnetto? Davvero non ne sai niente?
- Kail “no davvero! Non ho idea di cosa sia! Senti questa storia la raccontiamo o no agli altri?”
- Killua “mah … possiamo fare che rimane il nostro segreto!”
- Kail “ok! Mi piace l’idea! Io non lo dirò a mia sorella ma tu non lo dirai Gon!”
- Killua “perché c’è anche tua sorella qui?”
- Kail “ma va!? é Kyra!”
- Killua “davvero!? In effetti vi somigliate parecchio! Allora è deciso questo rimane il nostro segreto!”
Mi
scuso per il terribile ritardo ma io sono una specie di calamità
naturale con i computer e ho dovuto portarlo in assistenza e colgo
l’occasione per ringraziare Zelgadis91 che mi ha pubblicato il
capitolo! Per scusarmi ho deciso di farlo un po’ più lungo
del solito e spero che sia venuto bene!! Poi ovviamente i
ringraziamenti vanno anche a tutti quelli che mi commentano sempre!
GRAZIE! Non so comunque quando pubblicherò il prossimo! Spero
presto! Ciao!
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Capitolo 9 *** glielo dico o no? ***
Dopo ancora circa 8 ore, arrivarono
finalmente a destinazione, nel frattempo
tutti
si erano ritrovati; kail e killua avevano spiegato a Gon che la porta
si era chiusa da sola, e che avevano trovato un altro modo per uscire,
e lui, che non sarebbe mai potuto essere arrabbiato con i suai nuovi
amici, e che era parecchio ingenuo, ovviamente, ci aveva creduto
subito. Kyra era contenta di essersi sfogata con kurapica, e lui di
esserle stato d’aiuto, anche se erano ancora entrambi un
po’ imbarazzati per la situazione che si era venuta a creare.
Il posto dove atterrarono, era una semplice torre molto alta, di forma
cilindrica e avente le pareti molto lisce, che impedivano quindi una
discesa dall’esterno. Quest’imponente struttura di
pietra, a quanto pare, sarebbe stata il luogo della terza prova,
infatti, appena tutti furono scesi dal dirigibile, uno strano ometto
molto basso e pelato, annunciò che quello che avrebbero
dovuto fare, era semplicemente scendere dalla torre, con un tempo
massimo di 72 ore, detto questo insieme agli altri esaminatori
risalì sul dirigibile e si allontanò
all’orizzonte.
- kail “quindi tutto quello che dobbiamo fare è
semplicemente scendere da qui! Mi piace questa prova, ma quello che non
capisco è il tempo che ci hanno dato! 72 ore sono
troppe!”
- kyra “ssshhhh! Forse non ti è chiaro che gli
umani non possono volare! È ovvio che dovremo scendere
dall’interno stupida!!”
- kail “ma come dall’interno?? Vedi per caso delle
scale che scendono? Dobbiamo scendere dall’esterno!”
- kyra “ti ho detto di parlare piano! Non vorrai mica dare
nell’occhio! È ovvio che ci sarà
qualche passaggio segreto!"
- Gon “ehi! Cosa state confabulando voi due?”
- kail “ehhh … niente dicevamo che qui si respira
proprio una bella aria!”
- Gon “già saremo sicuramente molto in
alto!”
- killua “allora! Cerchiamo di darci una mossa per vedere
come scendere da qui! Kurapica e Leorio sono già andati a
vedere come sono le condizioni delle pareti! Ma mi sa che è
impossibile scendere calandosi giù!”
- kyra “sono d’accordo! Quindi ci sarà
di sicuro qualche passaggio segreto!”
- kurapica “più di uno immagino!”
- kyra “perché?”
- kurapica “non vedete? Qui c’è
già meno gente di prima!”
- killua “cosa? … … è vero,
ora ne conto più solo 45! Ma sono sicuro che sul dirigibile
non eravamo meno di 60!”
- kyra “allora sarà meglio sbrigarsi!”
Alla fine dopo tre quarti d’ora di accurata ricerca,
riuscirono a trovare 5 passaggi vicini e uno, quello che prese Leorio,
un po’ più distante.
- kurapica “d’accordo ragazzi al tre saltiamo
dentro! E ci ritroveremo poi tutti all’uscita! Pronti
… 1 … 2 … 3!!” e tutti
spiccarono un salto e atterrarono all’interno della loro
rispettiva stanza, ma … colpo di scena!! Non erano da soli,
poiché kurapica e kyra si ritrovarono subito faccia a faccia
e idem per Gon killua e kail.
ADESSO DESCRIVO LA PARTE
DEDICATA A KYRA E KURAPICA POI MI OCCUPERO’ DEGLI ALTRI
- kyra “kurapica! Che bello il nostro passaggio era in
comune! Chissà se anche gli altri sono insieme!”
- kurapica “che fortuna! Almeno non dovremo fere la strada da
soli!”
- kyra “già! Allora dove andiamo?”
- kurapica “guarda li!”
- kyra “ehi! C’è una porta! E dei
braccialetti!”
- kurapica “non sono dei normali braccialetti! Sono dei
timer! Mettitelo al polso!”
- kyra “ok! mammamia! sono già passate
più di due ore! Come passa in fretta il tempo!”
- voce “benvenuti! Siete capitati in una delle vie dove, per
procedere, bisogna votare premendo il tasto con la croce o quello con
il cerchio, in poche parole sarà la maggioranza a decidere
il corso della strada”
- kyra “ma quale maggioranza! Siamo in due!!”
- voce “ops!! Voi siete quelli solo in due? scusate ho
sbagliato! Stavo guardando un altro monitor! Ehm … voi per
procedere … dovete decidere insieme su che tasto premere, a
costo di battervi! ‘ma tanto per quanto cerchiate di andare
d’accordo, sappiate che vi aspetta proprio una bella
sorpresa! Ah ah ah!’ pensò.
- voce “premete cerchio per aprire la porta, croce per non
aprirla”
- kurapica “beh … direi che è
abbastanza ovvio! Premiamo cerchio!”
- kyra “si! anche perché se no non andiamo
avanti!” infatti subito dopo la porta si aprì
conduducendo ad un piccolo corridoio illuminato solamente da qualche
fiaccola qua e là sulle pareti. I due si incamminarono,
cominciando così la loro avventura nella torre.
- kyra “come hai detto che si chiamava il tuo clan? Non me lo
ricordo più!”
- kurapica “si chiamava il clan dei kuruta! Bel nome
vero?”
- kyra “si! Quindi tu sei un kuru .. kuru
…”
- Kurapica “kurutariano!”
- kyra “ah ecco! Non mi veniva la parol…
ahhh!”
- Kurapica “kyra! Attenta! Oh noo …!”
una lama molto affilata e pesante era improvvisamente cascata dal
soffitto, e avendo colto i due mente erano distratti, perché
intenti a conversare, aveva colpito kyra in pieno sulla testa, la quale
dopo l’urto era volata per terra.
- kurapica “kyra! Ommioddio! Come ho fatto a non pensare che
ci fossero state delle trappole!? Tutto bene?” ‘ma cosa le chiedo
a fare tutto bene!? Insomma le è arrivata in testa una lama
taglientissima! Come potrebbe essere ancora viva! Però non
vedo sangue ma com’è possibile??’
- kyra “non preoccuparti! È tutto ok! Davvero non
mi sono fatta niente!” disse rialzandosi velocemente tutta
imbarazzata, kurapica non credeva ai suoi occhi ... lei si stava
rialzando come se non fosse successo niente! se quella lama avesse
colpito lui probabilmente a quest’ora sarebbe accasciato al
suolo diviso a metà!
- kurapica “ma come hai fatto! Sei ancora viva! È
impossibile! Quella lama avrebbe tagliato chiunque!”
- kyra “beh … a quanto pare non era poi
così pericolosa! Non ho nemmeno un graffio! …
…” cercava di guardarlo con un sorriso innocente e
ingenuo, per non destare sospetti ‘adesso lo
scopre! Adesso lo scopre ... me lo sento! Maledizione! Me non posso
stare più attenta! Adesso comincerà a riempirmi
di dimande!!!’ ma
fortunatamente non fu così ... anche se comunque le domande
le pensava ...
- kurapica “beh .. forse hai ragione …
l’importante è che tu stia bene!” ‘non riesco a
capire … … sembra così ingenua
… non mi sono sbagliato quella era una lama ben affilata, di
certo non ne avrebbero messa una difettosa per esaminarci! Nonostante
cio … lei è rimasta completamente illesa
… kyra … ma chi diavolo sei?’
- kyra “kurapica? C’è qualcosa che non
va?”
- kurapica “eh? No tutto bene … sarà
meglio che adesso stiamo più attenti, la prossima volta
potresti non essere così fortunata …”
- kyra “si hai ragione …”
così si incamminarono in silenzio pronti a affrontare
qualsiasi pericolo. Infatti di trappole e congegni strani ce
n’erano assai molti, dai raggi laser ad un’enorme
palla di pietra che per poco non li travolgeva, per non parlare poi di
tutte le porte e bivi che dovevano aprire premendo il pulsante,
insomma, passò circa un giorno e ancora non avevano trovato
l’uscita.
- kyra “uffi! Ma dove siamo finiti! Io ho fame! Voglio
mangiare! Ne ho assoluto bisogno!”
- kurapica “dai non fare così ... è da
più di un’ora che non fai altro che lamentarti!
Quando usciremo dalla torre potrai mangiare tutto quello che
desideri!”
- kyra “dici davvero??”
- kurapica “ovviamente ... no! Lo dico solo per farti
smettere!”
- kyra “ah! Grazie! Toh ... guarda c’è
un’altra di quelle stupide porte! È ovvio che
l’apriremo!”
- kurapica “hai ragione in effetti la trovo un po’
stupida come cosa! Eh?” appena l'aprirono ed entrarono nel
nuovo corridoio, la porta dietro di loro si chiuse di colpo, facendo
sussultare i due, e come se non bastasse non c’era alcun tipo
di illuminazione, pertanto erano completamente al buio.
- kyra “kurapica! Dove sei non ti vedo! Perché la
porta si è chiusa?”
- kurapica “non lo so! Sono qu.. ahiii! Anche se non mi dai
le testate però!”
- kyra “scusa! Non sono abituata al buio!”
- kurapica “dammi la mano così non ci
perdiamo!”
- kyra “ok! Presa! Cerchiamo solo di non sbattere contro il
muro!” ‘che bella sensazione
…’ pensarono entrambi.
- kurapica “ma secondo te perché ci hanno lasciati
al bu.. ahh!”
- kyra “cosa c’è? Sei inciampato? non
sono stata io stavolta!! ma ... ahi! Mi stai tirando
giù!!”
- Kurapica “sono caduto in un buco scema!! Cerca di tirarmi
su!”
- Kyra “ma come in un buco? Ok ti tiro su! non mollare! Ahhh
… ecco fatto! Tutto bene?”
- Kurapica “si grazie ... ma cosa ci fa un buco in mezzo alla
strada?”
- Kyra “aspetta credo di aver trovato un
interruttore!” CLIK!
- Kurapica “ben fatto! finalmente! Eh ...?? Ma che razza di
posto è questo?” infatti non si può
dire che si trovassero proprio in una stanza, visto che era
completamente vuota e priva di pavimento, in poche parole era un grosso
buco, tutto quello che c’era, erano le estremità
di un ponte più o meno largo, nelle due pareti opposte,
dove, in una delle quali, si trovava la nostra coppia.
- kyra “ma cos’è uno scherzo?”
- kurapica “Ehi qui di lato c’è una
porticina con una stanzetta!”
- kyra “uff … meno male! Temevo il
peggio!”
- kurapica “beh continua pure a temerlo, qui non ci sono ne
porte ne corridoi, ma solo un sacco di armi!”
Kyra “a … armi? E cosa ce ne dovremmo fare? ...
… oh no! Leggi un po’ qui!”
‘Benvenuti nella
stanza del destino … l’ho chiamata così
perché è proprio qui che si deciderà
colui che tra voi due sarà degno di uscire dalla torre
… esatto ... avete capito dovete combattere! E solo quando
uno dei due morirà o sarà incatenato a quelle
catene il ponte si allungherà permettendovi il passaggio ..
se non combatterete rimarrete chiusi qui per
l’eternità, … buona
fortuna…’
- Kyra “ sp …
spero che sia uno scherzo veramente! Io non ho la minima intenzione di
combattere contro di te!!”
- Kurapica “sono della tua stessa idea … ma credo
che uno dei due debba sacrificarsi …”
- Kyra “noo! Dobbiamo uscire insieme dalla torre!”
- Kurapica “ma non vedi che non c’è
altro modo! Vuoi rimanere qui per sempre?!”
- Kyra “ non voglio nemmeno questo …
però …”
- Kurapica “e va bene mi sacrifico io …!”
- Kyra “ma cosa ti salta in mente! Cerchiamo
un’altra soluzione!” ci fu qualche minuto di
silenzio, ma per i poveri sventurati parvero ore ...
‘in
effetti io la soluzione ce l’avrei a portata di mano ... ma
come posso dirglielo! Non ne ho il coraggio … e se poi si
spaventa e comincia ad avere paura di me? Eppure non ho molta scelta
… o rimango qui per sempre rinnegando quello che sono, o lui
inevitabilmente lo scoprirà … uffi! Che dilemma!
Potessi almeno ragionare a pancia piena! ma non ci posso credere alla
fine penso sempre al cibo! alora ... e va bene adesso faccio
un bel respiro e glielo dico!'
- kyra “ehm … kurapica … io credo di
aver trovato il modo di oltrepassare il ponte …”
- Kurapica “e come pensi di fa …” stava
già dicendo lui con un tono alquanto sarcastico
- Kyra “ti prego non interrompermi e ascoltami!” il
suo sguardo si fece improvvisamente serio ma allo stesso tempo un
po’ spaventato e titubante
- Kyra “allora ti stavo dicendo ... so come
arrivare dall’altra parte, non sto scherzando”
- Kurapica “kyra … scusa ma come ... in che
modo?” dopo
aver captato la serietà e la sicurezza della compagna,
la sua voce si era fatta più bassa e calma
- Kyra “potresti non capire all’inizio, ma ti prego
di avere pazienza ... forse è meglio una dimostrazione
pratica ... ti renderà la cosa più chiara
… aggrappati a me e mi raccomando tieniti stretto
…”
- Kurapica “ma .. cosa vuoi fare? Ad ogni modo ... ti
darò ascolto … farò come
vuoi” detto questo le si avvicinò, anche se un
po’ restio, e la strinse in vita
- Kurapica “c … così va bene?”
- Kyra “perfetto …”
dopodiché lei cominciò a librarsi in volo molto
lentamente, kurapica era allibito, tuttavia non parlò per
non deconcentrare la ragazza, che ormai sospesa a mezz’aria
aveva cominciato a spostarsi in direzione del ponte. In un attimo
quindi, furono entrambi all’altra estremità sani e
salvi. Ci fu ancora qualche minuto di silenzio, kurapica non trovava le
parole per esprimere il suo stupore, ma a rompere il silenzio fu kyra
che disse “kurapica … io ti giuro che avrei voluto
dirtelo … ma avevo paura …”
- Kurapica “… … …”
- Kyra “sei arrabbiato? Ti prego di qualcosa
…”
- Kurapica “non so cosa dire kyra … come ci sei
riuscita? Hai intenzione o no, di spiegarmi cosa succede e chi sei
veramente?”
- Kyra “non è così semplice
… la situazione è più complicata di
come sembra …”
- Kurapica “è complicata solo perché tu
la vuoi rendere così! Cosa ti costa dirmi la
verità!?”
- Kyra “non sono umana ti va bene?!"
- Kurapica " ... ..." si era reso conto che aveva fatto un intervento
inappropriato, e quindi decise di far parlare la ragazza
- Kyra "Hai capito bene sono un alieno! Uno di quegli extraterrestri
che vedi nei film di fantascienza!! Contento adesso lo sai
…”
Kurapica “eh?! Tu non saresti un’umana?? Ma stai
delirando?”
Kyra “mi piacerebbe … sarebbe bello se tutto
questo fosse solo un sogno … ma ti giuro che è la
pura verità …” ancora una volta aveva
le lacrime agli occhi ma nonostante ciò continuò
a parlare “io non volevo dirtelo perché temevo che
tu ti allontanassi da me, che provassi paura … riluttanza
nei miei confronti … non volevo dirtelo apertamente ... ma
la verità è che la vera persona a cui non volevo
confessarlo sono io … non riesco ancora a rendermene conto
adesso … anche se è la verità
… mi dispiace kurapica adesso potrai essere arrabbiato ...
ma ti do tutte le ragio …” non aveva nemmeno
finito la frase che le morbide labbra del kurutariano si erano
delicatamente posate sulle sue, soffocandole ogni parola che aveva in
gola. kyra era estremamente stupita dal comportamento
dell’amico, me ne era altrettanto felice, finalmente aveva
trovato qualcuno a cui poter confessare i suoi timori, le sue
incertezze e i suoi problemi, finalmente aveva trovato una luce limpida
e sempre accesa in mezzo a quel mondo fatto di persone
e vicoli a lei oscuri.
Kurapica “non devi avere paura ... qualsiasi cosa tu sia, per
me, rimarrai la buffa ragazza che ho incontrato quella mattina in
città ... e sappi che io ci sarò sempre per
te!”
Kyra “grazie … sono commossa da tanta gentilezza
…” disse stringendosi a lui
Kurapica “dai! e poi cosa c’è di male
nell’essere un po’ diversi? Su cerca di non
abbatterti! Se fossimo tutti uguali che gusto ci sarebbe nella
vita!”
Kyra “è vero! Allora non vuoi sapere
più precisamente cosa sono? Ah già! E poi a dire
il vero c’è una cosa che mi contraddistingue da
voi umani a parte i poteri ... insomma ... ecco ... ti prego non avere
schifo!”
- Kurapica "schifo!? oddio devo pensare male?"
- Kyra "ma no stupido ... meglio avvertirti però ... non
vorrei che ti impressionassi!" a quel punto srotolò la coda
dalla vita e la mostrò mentre continuava a scodinzolare!
Kurapica “e quella? Una coda?! beh ... pensavo peggio! Ma da
quando ce l’hai?”
Kyra “da quando sono nata! Beh ... tu hai gli occhi rossi e
io ho la coda!”
Kurapica “ma non è proprio la stessa cosa
… posso toccarla?”
Kyra “ehh … no! Mi fa male … diciamo
che è il mio punto debole! ma non dirlo a nesuno capito
è un segreto!”
Kurapica “dicevo io che eri totalmente invulnerabile! Meno
male che un difetto ce l’hai anche tu!”
Kyra “non è un difetto! La mia coda è
bellissima e poi basta che la tengo attorcigliata alla vita che nessuno
me la tocca!”
Kurapica “adesso mi spiego molte cose …
in effetti mi sembravi un po’ troppo forte per essere una
comune .. ma dimmi … anche tua sorella quindi è
come te?”
Kyra “ovvio! Però lei è arrivata sulla
terra solo 6 anni fa ... mentre io sono qui da quando ero appena nata
...”
- Kurapica "capisco ... cavolo ... non riesco ancora a crederci ...
cioè non è che penso che tu sia una bugiarda ...
ma diciamo che mi devo ancora abituare!
E mentre si avviavano ormai verso l’uscita, ormai prossima,
della torre kyra le raccontò tutta la sua storia e kurapica
fece lo stesso!
eccomi di nuovo! spero che
il capitolo non sia stato troppo noioso! forse è un po'
lungo! beh ad ogni modo ... finalmente si sono baciati!!
comunque mi dicono che scritto così forse
è meno scorrevole ... mah a dire la verità io mi
trovo meglio così ... anche perchè in questo modo
so sempre chi parla! allora come di consueto, ringrazio in particolare
angy92 che mi segue dal primo capitolo e anche keira! (per angy
complimenti! hai indovinato! è proprio il genio! hai vinto
un tour nel tuo paese dei sogni col tuo pers di HxH preferito!!!) poi
ovviamente zelgadis91 che mi ha anche pubblicato un capitolo! continua
a seguirmi!! per dshigami (ti giuro per quanto provi a
ricordarmi come si scriva il tuo nome non riesco a farlo
giusto nemmeno una volta!) comunque un grazieissime anche a te!! ciao e
al prossomo capitolo!!
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Capitolo 10 *** rivelazione! ***
ADESSO
PARLO DELLA PROVA DELLA TORRE DAL PUNTO DI VISTA DEI BAMBINI, QUINDI
RIPARTO DAL MOMENTO IN CUI SALTANO OGNUNO NEL PROPRIO PASSAGGIO, BUONA
LETTURA
-“Pronti?? 1 … 2
… 3!”
Kail era eccitata, questa era la prima prova che avrebbe dovuto
affrontare senza sua sorella, e voleva superarla ad ogni costo per non
deluderla, tuttavia, con suo estremo piacere, l’aspettativa
di dover scendere dalla torre tutta da sola, fu subito smentita due
minuti più tardi. Infatti, dopo il salto nel passaggio
segreto, si trovava in una stanzetta non molto grande, provvista di un
grande monitor che segnava il tempo rimanente per la prova, poi
c’erano un tavolo con dei braccialetti appoggiati sopra, ma
ciò che senz’altro la stupì, fu il
rivedere i suoi compagni atterrati dopo il salto li vicino a lei,
contrassegnati in volto da un sorriso a trentadue denti.
- “ragazziiii!” urlò incredula di
vederli lì, nella sua stessa stanza
- Killua “kail, Gon! Ci siete anche voi!! Ma come
è possibile!”
- Gon “non posso crederci! Siamo ancora insieme!”
- kail “chissà dove sono kyra, kurapica e Leorio!
Magari anche loro sono finiti nello stesso passaggio!”
- Gon “beh … allora che facciamo? Cominciamo la
discesa?”
- Killua “direi di si! Li c’è un
tavolino con dei …”
- kail “credo che siano timer! Segnano quanto tempo abbiamo
ancora per scendere!”
- Gon “ma non vi sembra un po’ strano …
li ce ne sono 4 eppure noi siamo in tre!”
- killua “forse questo vuol dire che dobbiamo aspettare
ancora una persona!”
- kail “si in effetti qui c’è un foglio
che dice che siamo finiti nella via della scelta a con due
opzioni, infatti sul timer ci sono un tasto con un quadrato e
un triangolo, penso che si riferisca a questo …”
- killua “continua … cosa dice poi?”
- kail “… allora in pratica per procedere dobbiamo
essere in quattro e scegliere le varie opzioni che ci sono proposte
… cliccando uno dei due tasti …”
- Gon “ ma come è possibile se siamo in quattro
potrebbe capitare che non ci sia sempre la maggioranza!”
- kail “… infatti poi dice che se il voto finisce
in parità, ci sarà una terza opzione che
verrà scelta automaticamente … e che …
sarà molto più pericolosa e difficile!
… quindi direi che è meglio che ci mettiamo
d’accordo prima!”
- killua “si .. però c’è un
problema … e se la persona che stiamo aspettando non
arrivasse mai? Metti che lassù non sia rimasto nessuno che
possa venire con noi … a questo punto saremmo
automaticamente fuori gioco!”
- Gon “anche questo è vero … ma non
possiamo saperlo … dobbiamo aspettare e avere pazienza
…”
L’attesa si prospettava noiosa, si sedettero un dopo
l’altro con la schiena stancamente abbandonata sul muro
… dopotutto erano stanchi … e non potevano di
certo lasciarsi scappare quell’occasione per riposarsi un
po’! Intanto il tempo trascorreva inesorabilmente
… lento come non mai, ad ogni minuto che passava il timer
puntualmente faceva un leggero ‘BIP’ giusto per
ricordare i partecipanti che quella prova aveva un tempo limite.
Passò circa un’ora e i nostri amici non ne
potevano più di aspettare con le mani in mano, consapevoli
di non poter fare niente per andare avanti, finalmente però,
ad un certo punto, una porta sul soffitto si aprì e
atterrò su due piedi, all’interno della stanza una
bambina, quella che nelle paludi di Numere aveva salvato kyra, Leorio e
kurapica da Hisoka. Aveva i capelli mossi che le sfioravano le spalle,
di un colore molto chiaro tendente al biondo, e la faccia era
caratterizzata da due bellissimi occhi vispi tra il grigio e
l’azzurro.
- Gon “ah! Finalmente qualcuno è arrivato! Piacere
io mi chiamo Gon e quati sono kail e killua!”
- Sheyekai “piacere io mi chiamo Sheyekai
…” rispose timidamente la bambina
- killua “perfetto! Adesso che abbiamo fatto le presentazione
possiamo andare avanti!”
- kail “killua “ non essere scortese! Cerchiamo di
farla sentire a suo agio! Non vedi che è
imbarazzata!”lo rimproverò sottovoce
- killua “si … si ma vediamo di darci una
mossa!”
- Gon “ ok … allora … qui dice
‘premete quadrato per aprire la porta … triangolo
per non aprirla’ che cosa assurda … mah
vabbè ... allora tutti d’accordo nel premere il
quadrato?"
- killua “e ce lo chiedi?” infatti come previsto
tutti schiacciarono quadrato e la porta si aprì; conduceva
ad un corridoio in penombra più o meno come quelli che
avevano percorso kyra e kurapica nel precedente capitolo, era quindi
molto suggestivo, e i nostri amici entrandovi non poterono fare a meno
di rabbrividire a quell’atmosfera spettrale che aleggiava.
Proprio per non fare caso alla situazione, per sdrammatizzare un
po’ Gon decise di porre qualche domanda alla nuova arrivata,
e lui stesso si presentò meglio.
- Gon “allora Sheyekai quanti anni hai? Io ne ho
12!”
- Sheyekai “allora sono più piccola di te!
Perché io ne ho 11!”
- kail “allora la più giovane sono io!”
- killua “ah ah sei la più piccola e indifesa! Io
ho la stessa età di Gon e la piccolina qui ... ne ha
soltanto 10”
- kail “ come osi! Chiamarmi piccolina! E indifesa poi! Ti
faccio vedere io!” cominciò a rincorrerlo
incoscientemente, infatti killua nella brevissima frazione di un
secondo cadde in un buco parecchio profondo
- kail “killuaaaaa! Oh no! che sbadati!”
Gon e Sheyekai che erano rimasti un po’indietro raggiunsero
la piccola sayan, ormai in preda alla disperazione
- Gon “kail! Tutto bene dov’è
killua!?” kail era immobile davanti a quel buco, quasi
paralizzata, ma appena si rese conto di quello che era successo, non
esitò un attimo e si buttò in aiuto
dell’amico.
- Gon “kaiiil! Ma dove vai? Cos’è
successo? Dov’è killua?!”
- Sheyekai “ oh no! Credo che killua sia finito in questo
buco!! E che kail si sia buttata per aiutarlo!” Gon aveva una
strana espressione in volto … voleva buttarsi anche lui (che
bello buttiamoci tutti giù allegramente!)
- Sheyekai “ non ci provare stupido!! Cosa credi di risolvere
in questo modo? Non farai altro che peggiorare la situazione! Piuttosto
proviamo a chiamarli … magari sono ancora vivi
…”
- Gon “ certo che sono ancora vivi! Hai ragione …
dobbiamo escogitare un modo per tirarli fuori di li! Tu prova a
chiamarli, io vado a cercare se c’è qualcosa che
ci può essere utile!"
- Sheyekai “d’accordo … KAIIIIL!!
KILLUAAAAA! EHIIII! MI SENTITE!?”
- “ … … …”
- kail “Sheyekaiiiiii! Siamo bloccati qui! Ma stiamo bene!!
Cercate qualcosa per tirarci su!!”
- Sheyekai “meno mele!! D’ACCORDO! NON MUOVETEVI DI
LI! Gon sono ancora interi ma come possiamo tirarli su?”
- Gon “dobbiamo per forza trovare una corda o qualcosa di
simile … vieni con me! Ma prima digli di non preoccuparsi e
che presto saranno salvi!”
- Sheyekai “ok ricevuto! KAIIIL! NOI ANDIAMO A CERCARE UNA
CORDA!! NON PREOCCUPATEVI VI TIREREMO FUORI DI LI!!”
- kail “D’ACCORDO! TANTO DI QUI NON CI
MUOVIAMO!”
- Sheyekai “forza! Muaviamoci!”
***
- kail “kilu! Sei ferito?”
- killua “mi fa un po’ male la gamba ma niente di
che! E tu? Perché ti sei buttata come una pazza senza
nemmeno un piano per risalire?”
- kail “non lo so … istinto credo, ti ho visto
cadere e dopo aver capito quello che era successo ho agito senza
rendermi conto di quello che facevo!”
- killua “sei strana forte tu!”
- kail “beh guarda il lato positivo almeno ti tengo
compagnia! Certo che sto posto è proprio strano!”
infatti sembrava che fossero caduti in un pozzo, perché quel
buco sarà stato massimo un metro e mezzo di larghezza e
lunghezza, e come se non bastasse la poca luce che c’era, era
quella che arrivava dalle torce del corridoio soprastante.
Sarà stato profondo almeno 5 metri, distanza che di certo
non può essere colmata con un salto, pertanto era per forza
necessaria una corda bella lunga. Kail dal canto suo, avrebbe
facilmente volato fino alla superficie, ma, come sua sorella, voleva
mettersi alla prova e comportarsi da essere umano, scartando
così l’idea di utilizzare i poteri; già
aveva rivelato la sua capacità di creare onde energetiche,
perché come al solito agiva senza ragionare e non voleva
ricommettere l’errore. La situazione non era poi nemmeno
così tragica, presto sarebbero arrivati Gon e Sheyekai che
li avrebbero tirati fuori di li, con l’uso di una normale
corda. Fra i due bambini c’era stato un momento di silenzio
entrambi erano assorti nei loro pensieri, ma ad un certo punto fu
killua a prendere la parola
- Killua “ allora … alla fine siamo sempre solo io
e te che rimaniamo bloccati!”
- kail “già che sfortuna! Sempre a noi tocca! Ma
vedrai che Gon non tarderà!”
- killua “si lo penso anch’io … non so
perché ma già dalla prima volta che
l’ho visto mi ha ispirato fiducia!”
- kail “è vero e successo anche a me! Deve essere
una sua dote innata!”
- killua “senti … cambiando discorso …
non è che mi faresti rivedere quella palla di luce che hai
creato ieri?”
- kail “emh … va bene! Se ci tieni! Comunque non
si chiama palla di luce ma sfera di energia!”
E in men che non si dica, dalla mano sinistra creò una
piccola sfera che raggiunse le dimensioni di un pallone da basket,
emanava una bellissima luce, che variava dal giallo al bianco e
sprigionava oltre che a un forte calore una forza misteriosa; killua
era rimasto affascinato dalla tecnica dell’amica e
più volte le aveva chiesto di insegnarla, ma lei gli negava
il suo aiuto dicendogli che non era una tecnica, ma una
capacità che aveva dalla nascita e che non avrebbe saputo
spiegargli come si faceva.
- Killua “uffi! Mi sarebbe tanto piaciuto imparare come si
fa!”
- kail “ok! Hai finito di contemplarla? Posso farla
sparire?”
- killua “si anche perché comincia a fare un
po’ caldo! E poi quella cosa riscalda come una
stufa!”
E così molto rapidamente la sfera svanì e tra i
due ripiombò il silenzio. Passò un bel
po’ di tempo, circa mezz'ora e il suono del timer stava
facendo letteralmente impazzire i due
- killua “Gon ci sta mettendo un po’ troppo
… non è che anche loro sono caduti in
trappola?”
- kail “no non voglio nemmeno pensarci! Arriveranno ne sono
sicura …”
- killua “come vuoi! Ma sto morendo dalla noia parliamo di
qualcosa! I tuoi genitori sanno che sei venuta a sostenere
l’esame?”
- kail “no … non lo sanno …
perché purtroppo non ci sono più
…”
- killua “oh! Mi dispiace! Che figuraccia … ehh ma
quando è successo? Ops! di nuovo! Scusa mi rendo conto che
probabilmente tu non ne voglia parlare! Cambiamo disc..”
- kail “no va bene … a dire il vero sento il
bisogno di parlare con qualcuno della mia vita … allora
vediamo … sono morti sei anni fa … li ha uccisi
… beh non è necessario che tu lo sappia
… comunque io sono scappata nel tentativo di non rimanere
vittima della sua crudeltà … e mi sono ritrovata
in un mondo a me completamente sconosciuto … lontana da
casa, e poi sono scappata anche perché volevo ritrovare mia
sorella … pensa che roba … ho saputo che ne avevo
una il giorno stesso della mia fuga …! mia madre me lo
rivelò poco prima che morisse … beh dopo essermi
terribilmente allontanata dalla mia dimora, non sapevo come
sopravvivere … ma un ragazzo mi prese con se
perché aveva visto per caso che ero brava a combattere e mi
disse che potevo essergli utile nel suo lavoro …”
- Killua “ che tipo di lavoro?” il tono della
bambina mutò improvvisamente, facendosi serio e cupo
- kail “lo vuoi davvero sapere … insomma
… d'accordo ... succedeva così: non
dormivo mai nello stesso posto, mi spostavo con lui in continuazione
… di città in città … e
ogni giorno sembrava uguale agli altri … l’unica
cosa che cambiava erano le facce delle persone che incontravo, anche se
alla fine avevano sempre la stessa espressione … tutte le
mattine quando mi alzavo, il capo (il ragazzo che mi ha salvata) mi
dava una foto e delle informazioni su quella persona, io la
trovavo … la seguivo … la avvicinavo a me col mio
fare infantile e innocente, e gli chiedevo un piccolo aiuto per
conquistare la sua fiducia … poi finiva sempre allo stesso
modo … lui per terra e io in piedi … dritta
… con lo sguardo privo di rimorsi … impassibile
di fronte a quello che facevo … noncurante per quello che
ero diventata …” killua ascoltava il racconto
quasi incantato da quella voce così giovane che raccontava
quei terribili fatti in modo così freddo e distaccato quasi
vergognandosene, ma più che altro non riusciva a credere che
quella bambina potesse rivelarsi così simile a lui. Ma kail
non si fermò e continuò a raccontare, voleva
sfogarsi … nemmeno sua sorella sapeva chi era in
realtà e cosa aveva fatto … ma era sicura che un
giorno o l’altro avrebbe trovato la forza per dirglielo
…
- kail “il capo non era altri che un ragazzo, da quello che
mi ricordo avrà avuto non più di 19 anni
… portava i suoi capelli neri sempre pettinati
all’indietro, non riesco però a ricordare il nome
… si chiamava ku … ku … ricordo solo
queste due lettere lo chiamavo solo capo, comunque … capii
subito che non era una persona comune, quando per la prima volta, il
mio sguardo incrociò il suo … una strana
sensazione di inquietudine mi pervase, i suoi occhi erano neri e
profondi come il mare … ma non so perché, quando
ero con lui non mi sentivo più sola e persa, a suo modo in
fondo ... mi proteggeva.
e rieccomi!! finalmente
anche questo capitolo si è concluso! in teoria avrebbe
dovuto essere addirittura più lungo! perciò per
non annoiarvi e non costringervi a stare attaccati troppo al monitor,
ho tagliato una parte della storia che metterò nel capitolo
successivo! come al solito passo ai ringraziamenti:
angy92: non
peroccuparti! non mi sono affatto arrabbiata della critica che mi hai
fatto! anzi sono contenta che tu ti sia espressa in modo sincero
scrivendomi quello che pensavi! e poi forse hai ragione tu, era troppo
presto ... ma vedrò di rimediare! comunque ti prego di
continuare a recensire la storia e saguirne la trama!! e spero di cuore
che questo capitolo ti sia piaciuto! ma soprattutto mi dispiacerebbe
parecchio se non mi commentassi più!! *_*!
zelgadis91:
ciaooo! come va? piaciuto questo cap? spero di siii! ^_^ ! continua a
seguirmi che io seguirò te ansiosamente!!
MartyTorsy
e dshinigami
(non so se è scritto giuso!) :sono contenta che i precedenti
capitoli vi siano piaciuti!! e vi prego di contunuare a seguirmi e a
commentare!! vi ringrazio del commento!! ^_^?!!
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Capitolo 11 *** sfida?! ***
- killua “non avrei mai
immaginato che tu avessi un passato così … ma che
fine ha fatto poi il tuo capo?”
- kail “un giorno … ci svegliammo … lui
come sempre mi consegnò una foto … quella faccia
non la dimenticherò mai … era solo una semplice
immagine ma, ogni volta osservandola, avevo la sensazione che i suoi
occhi mi scrutassero … allora mi sentivo improvvisamente
assoggettata … neri ... penetranti e inespressivi, con
lunghi capelli lisci che gli arrivavano fino a metà schiena
… di lui però non ho mai saputo il nome. Il capo
era strano, sembrava quasi turbato … lo si capiva
dai suoi movimenti … forse aveva capito che io non ero alla
sua altezza. Comunque io mi sentivo abbastanza tranquilla e uscii fuori
per cercare il tizio che dovevo uccidere … lo trovai
… era seduto su una panchina con un’altra persona
… che stava mengiano un enorme gelato …
mi scappò da ridere ... lo avvicinai con, ormai,
una certa naturalezza professionale … ma non riuscii a
compiere il mio dovere … lui, non so come, capì
subito le mie intenzioni ... cercai di attaccarlo, ma non feci in tempo
a muovermi che mi era già addosso … ricordo solo
che un dolore lancinante mi trafisse il petto … ero confusa
e debole, ma all’improvviso entrò in scena un uomo
dai capelli neri era il capo … e da allora il buio. Mi
svegliai in una spiaggia … era affollata, c’era
gente dappertutto all’inizio non ricordavo niente, ma poi
tutto mi fu chiaro perché vicino a me trovai una lettera
… me l’aveva lasciata lui … la porto
sempre con me …”
- killua “se da piccolo non mi avessero insegnato a non
piangere ti giuro che a quest’ora sarei già una
fontana! È una storia molto commovente la tua quello che
quell’uomo ti ha costret…”
- kail “no non è esatto! Non mi costringeva! Anzi
io provavo piacere in quello che facevo ... … mi dispiace
… adesso starai pensando che sono una persona orribile
…”
- killua “no! Non dire così! E solo
perché tu non mi conosci e non sai chi sono … ma
va bene … te lo dirò perché tu sei
stata sincera con me! Anch’io sono un ex- assassino
professionista … sono un membro della famiglia Zaoldiec
… ti dice niente?”
- kail “a … anche tu? Killua? Non ci credo
…”
- killua “spiacente di deluderti ma è la pura
verità … tutti i membri della mia famiglia,
nessuno escluso, svolgono regolarmente l’attività
di killer … e lo facciamo per denaro
… alla fine è un lavoro come tanti altri
…”
- kail “quindi capisci cosa provo? Anche tu provi vergogna
per quello che sei?”
- killua “non lo so … sta di fatto però
che io sono scappato di casa perché volevo a tutti i costi
cambiare vita … mi sentivo soffocare tra il pregnante odore
di sangue che ri respirava tra le mura di pietra della mia villa
… che io sia finito a sostenere l’esame
è stato un caso … non voglio propriamente
diventare un hunter come te Gon e gli altri …”
- “mah … ti dirò che io volevo fare
l’hunter col principale scopo di ritrovare mia sorella e ora
che è con me non ho una meta precisa … non sono
di certo motivata quanto Gon!”
- killua “cavolo! Sai che mi fa ancora un po’
d’effetto sapere che anche tu sei o sei stata una killer! Non
me lo sarei MAI aspettato!”
- kail “beh … è la prova che
l’apparenza inganna! ma quando arrivano Gon e Sheyekai? Ormai
è da un’ora che siamo bloccati qui!”
passarono circa altri 5 minuti quando finalmente una voce li
chiamò
- Sheyekai “RAGAZZI!! SIETE ANCORA LI??”
- kail “CERTO!! DOVE DOVEVAMO ANDARE!!”
- Gon “BENE ALLORA PRENDETE NON è MOLTO LUNGA MA
è L’UNICA COSA CHA ABBIAMO TROVATO!!”
Improvvisamente i due sventurati videro la loro salvezza, era una corda
molto spessa e dava l’idea di essere parecchio resistente,
però in effetti era abbastanza corta … se il buco
era profondo 5 metri, quella ne copriva solo due … provarono
e riprovarono a saltare ma niente tre metri erano troppi ovviamente
kail si sforzava di saltare più o meno quanto killua, se non
addirittura meno, per non destare sospetti
- killua “NO COSI’ NON VA GON! NON RIUSCIUAMO A
PRENDERE LA CIMA DELLA CORDA!! CERCA DI SPINGERLA PIUU' IN
BASSO!”
- Gon “ OK!! Sheyekai reggimi per i piedi, se mi calo
anch’io la corda si allungherà sicuramente e
riusciranno ad aggrapparsi!
- Sheyekai “ok!” i due si misero in posizione e
pian piano il capo della corda si avvicinò sempre alle teste
di kail e killua che cominciavano pregustare il gusto della
libertà. Gon era tutto disteso sulla parete tenuto
saldamente dalla presa di Sheyekai .
- Gon “OK KAIL KILLUA? RIUSCITE ADESSO?!”
c’erano ancora un paio di metri che li distanziavano dalla
cima della corda, ma non fu un problema killua era ben allenato e con
un rapido salto riuscì ad aggrapparsi alla corda. Dopo che
lui fu in superficie, per kail non ci furono problemi e, agile come un
gatto, seguì a ruata l’amico raggiungendo gli
altri, alla fine tutto era andato bene e i nostri amici proseguirono
per un po’ senza particolari intoppi. Killua era
però un po’ scostato e distante dai discorsi degli
altri che animavano il loro tragitto … non riusciva a
togliersi dalla testa i racconti e le confessioni che poco prima kail
gli aveva rivelato, quest’ultima però non pareva
accorgersene … o forse non voleva rendersi conto
dell’insolito atteggiamento dell’amico, ma
preferiva, spinta dalle curiosità, sapere qualcosa di
più sulla loro nuova amica.
- kail “allora Sheyekai tu li hai i genitori?”
- Sheyekai “chiamami solo Shey! Mi piace di più!
Comunque si però non vivo più con loro!”
- kail “ah … e perché?”
- Shey “perché mio fratello ha litigato con loro
… ma io davo ragione a lui, e così quando ha
deciso di scappare di casa ho deciso di seguirlo!”
- kail “anche tu hai un fratello! Anch’io ho una
sorella più grande forse l’hai già
vista … è qui anche lei per l’esame
… ed è più o meno come me, ma solo
più grande!”
- Shey “si! È quella che si è messa nei
guai con Hisoka, giusto?”
- kail “si ma tu come lo sai? Anche tu ti sei scontrato con
lui?”
- kail “no! A dire la verità io conosco Hisoka
tramite mio fratello … lavorano insieme … e
allora ne ho approfittato per trascinarlo via da lei e i suoi
amici mente stavano quasi per combattere!”
- kail “davvero? Ma tuo fratello lavora già?
È così grande?”
- Shey “ si ha 20 anni!”
- kail “ ah! E che lavoro fa? E come si chiama?”
- Shey “sei curiosa eh!”
- kail “mah … è così per
conoscerci meglio! Ti da fastidio?”
- Shey “no! Non fraintendermi! È che non sono
abituata parlare moltocon le persone!”
- kail “ah! Beh … se non ti va di rispondere non
fa niente!”
- Shey “figurati! Lavora con …”
- killua “mi dispiace interrompervi! Ma guardate un
po’ dove siamo finiti!!”
- tutti “oohhh!!” si erano trovati in una stanza
strana, era completamente vuota, non c’erano armi appese ai
muri o enormi monitor come dalle altre parti, aveva una forma quadrata
e ma era molto spaziosa. Si fermarono stupiti sulla soglia della porta,
erano sicuri che ci sarebbe stata qualche trappola o tranello, per cui
prima di entrarvi si consultarono.
- Gon “cosa ne pensate? Sarà sicuro
procedere?”
- killua “mi sembra ovvio! dobbiamo andare avanti!”
- Gon “ma può essere pericoloso!”
- kail “e chi ci dice che ci sia qualche trappola? Potrebbe
essere solo qualcosa per metterci paura!”
- Shey “hanno ragione Gon! Non c’è
motivo di preoccuparsi! Siamo arrivati fin qui e dobbiamo
continuare!”
- ??? “ma che bambini coraggiosi! Per procedere dovrete prima
sfidarci!” aveva parlato un uomo tutto incappucciato
in un mantello nero, aveva una voce roca e tonante e nonostante gli si
potevano vedere solo gli occhi dimostrava di aver un fisico portentoso
e molto allenato, non era solo, ma con lui c’era anche un
altro un uomo vestito allo stesso modo, ma che, al contrario del primo,
era dotato di un fisico magrolino e molto alto
- killua “cosa? Dovremmo misurarci con voi? E se non ne
abbiamo voglia?”
- ??? “non fare troppo lo sbruffoso ragazzino! Se non
accettate la sfida sarete costretti a rimanere li bloccati per
sempre!” a qual punto la porta dietro di loro si era chiusa
quasi per dare prova delle parole dell’uomo
- Gon “che genere di sfida?”
- ??? “ogni cosa a suo tempo … non è
educato cominciare senza essersi nemmeno presentarsi! Io mi chiamo
Josef e sarò il primo a disputare la sfida, poi
scenderà in campo l’uomo che mi è alle
spalle, il suo nome è Tief e vi metterà alla
prova dopo di me, adesso scegliete chi di voi parteciperà
alle sfide, che ovviamente saranno uno contro uno!”
- killua “allora chi vuole andare? Io non ho voglia non credo
che mi divertirei!”
- kail “beh … quello mi sa che ci
chiederà di fare un incontro corpo a corpo, deve andare
qualcuno di molto veloce …”
- Gon “perché non facciamo combattere le due
ragazze? Prima una e poi l’altra! A te va bene
killua?”
- killua “mah … si sono d’accordo!
Questo si che sarà divertente!”
- Gon “e voi ve la sentite?”
- Shey “ per me va bene!”
- kail “ok! Io non ho obbiezioni!
eccomiiii! anche questo
capitolo è giunto al termine!! vi è piaciuto?
spero ardentemente di si! anche se sono un po' preoccupata
perchè non riesco a capire se la storia piace! vi prego
ditemi cosa ne pensate!! *_*
beh ... passiamo ai ringraziamenti!
angy92: ciao!! grazie per il commento!! ti è piaciuto questo
capitolo?? spero di si!! chi sarà il fratello
di Shey??
sono aperte le scommesse!! ok continua a seguirmi ciao! '_^
zelgadis91:olahhh! franck come va?? soddisfatto del caopitolo?? spero
che ti piaccia!! mi raccomando voglio un'altra bella recensione!! ma tu
quando ti decito ad aggiornare!!
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Capitolo 12 *** una questione di orgoglio ***
(in questo capitolo ci saranno anche i
pensieri di Shey espressi in arancione)
L’atmosfera si era fatta improvvisamente densa di tensione,
sia kail che Shey volevano fare del loro meglio per non deludere le
aspettative dei maschi (non che kail avesse paura di perdere!)
- Shey “chi va per prima?”
- kail “pensi di potercela fare con un tipo come quello? Pare
che abbia parecchi muscoli!”
- Shey “non c’è problema! Davvero! Mio
fratello è molto bravo a combattere e mi ha insegnato
parecchie cose!”
- kail “bene! Allora possiamo stare tranquille?”
- Josef “ah! Dimenticavo di dire che per riuscire ad
oltrepassare la prova dovete vincere tutte e due le mances (credo che
non si scriva così!! Ma si legge mansc) se perdeste anche un
solo dei due incontri sarete costretti a percorrere una strada molto
lunga e insidiosa … e probabilmente … non avreste
nemmeno il tempo per arrivare in fondo alla torre
…”
- Shey “non preoccuparti non sarà facile
battermi!”
- Josef “d’accordo allora … CHE
L’INCONTRO ABBIA INIZIO! Sarò io a scegliere in
che sfida misurarci! Quello che dovremo sostenere sarà un
incontro senza esclusione di colpi che terminerà con la resa
o con la morte dell’avversario!”
- Gon “Shey! Ma sei sicura di …”
- Shey “non temere! Vincerò
…” dopodiché si diresse con calma verso
il proprio avversario, sembrava abbastanza sicura di sé, ma
sapeva bene che uno degli errori più fatali è
quello di sottovalutare i proprio avversario, ma a volte
l’apparenza inganna, forse lui non era poi così
forte come dava da pensare. Cercava di mostrarsi rilassata, anche se in
fondo in fondo si sentiva eccitata e allo stesso tesa a causa della
grossa responsabilità che deteneva. Erano uno di
fronte all’altro … si studiavano a vicenda per
indovinare chi dei due avrebbe fatto la prima mossa … e fu
lui … una montagna di muscoli che le precipitava contro
… uno sguardo determinato … non aveva intenzione
di perdere; ma anche lei non era da meno … aspettava con
pazienza la venuta della sua preda ‘un colpo
frontale … me lo aspettavo da uno così
… forza! Tutto quello che devo fare è mettere in
pratica gli insegnamenti di mio fratello! Così quando lo
rivedrò potrò raccontargli che finalmente anche
io ho combattuto’ la ragazzina
schivò con facilità l’attacco
dell’uomo che però non distraendosi nemmeno un
secondo gli era di nuovo addosso ‘ahh! Ma
… come ha fatto? Forse dovrò impegnarmi un
po’ di più!’
- Gon “tutto bene?” era finita contro il muro
dall’altra parte della stanza provocando qualche leggere
crepa sulla parete, non aveva riportato gravi danni, era stata colpita
all’addome ma con meno violenza di quanto si aspettasse
- Shey “si!” l’uomo non si era ancora
fermato ed era già pronto per un nuovo attacco ‘ma questo non si
ferma mai!?’ lei si alzò con lo
sguardo fisso su Josef, che era sempre più vicino, avrebbe
schivati di nuovo, ma questa volta lo avrebbe sorpreso da dietro
attaccandolo al collo ‘non
posso vincere se continuo a schivare! Ci sono persone che contato su di
me e sulle mie capacità … non posso
deluderle!’
- Shey “aahhh!!” come deciso dopo aver evitato
l’attacco dell’uomo, Shey, spostandosi alle sue
spalle, gli sferrò un potente calcio sulla nuca che lo fece
vacillare pericolosamente ‘questo
è uno dei miei colpi preferiti, si sfrutta il carente
equilibrio dell’avversario nel momento in cui attacca, per
sorprenderlo alle spalle e ferirlo gravemente alla testa
limitando così il suo uso dei sensi … mossa
alquanto meschina ma che rende … ’
l’uomo cominciò a provare una momentanea
sensazione di smarrimento e cadde a terra ansimando, ma Shey non poteva
permettersi di lasciarsi sfuggire quell’occasione
d’oro e approfittando dello svantaggio del nemico riprese a
ferirlo ripetutamente con calci e pugni ‘ormai sei
mio!’
- Gon killua e kail “vai! Continua così! Ormai hai
vinto!!” ormai tutti esultavano e acclamavano la
bambina per la sua meritata vittoria, infatti poco dopo con una voce
soffocata dal dolore Josef si dichiarò sconfitto e cedette
la vittoria alla bambina che, come gli altri non stava più
in se dalla gioia
- Shey “evvai!! Ho vinto io!! Ho bettuto un uomo
alto il doppio do me!! Appena lo saprà mio
fratello!!”
- kail “sei stata forte!! I miei complimenti! Mi piace il tuo
stile di combattimento!”
- Shey “dai! Non esagerare!! Avevo promesso che avrei vinto!
Non potevo deludere le vostre aspettative!! Forza adesso tocca a te!!
- kail “prontissima!”
- killua “non sei minimamente tesa?”
- kail “non c’è ragione di esserlo!
Guarda il mio avversario! Non sembra affatto forte!! Non ha speranze
…”
- Tief “ ehi! Non è detto che ti
sfiderò in un incontro corpo a corpo!”
- kail “prego? E in cosa dovrei misurarmi?”
- Tief “è molto semplice dovrai resistere alla
tortura a cui ti sottoporrò!”
- kail “O_O’ to … tortura??”
- killua “ho sentito bene? Verrai torturata!?”
- kail “ehhh … a quanto pare … ma non
illuderti di avermi spaventata! Io non mi tiro indietro!” ‘oh oh! Qui si
mette male! Io per quanto possa essere forte o veloce non
resisterò mai a delle torture …! Sigh
…!’
- Tief “allora ragazzina … sei pronta?”
- Gon “se non te la senti possiamo sempre andare
noi!” ‘è
vero! Non potrò essere sconfitta … insomma io
sono pur sempre una sayan! Se queste torture sono sopportabili da un
qualunque essere umano allora devo per forza riuscirci
anch’io!’
- kail “no ho preso la mia decisione … e
resisterò! A qualunque costo …”
- Tief “bene … è sempre un piacere
ascoltare i gemiti di dolore dei cocciuti come te!”
- kail “finiscila e dimmi di che tortura si tratta”
- Tief “ allora … lo vedrai da te
…” e detto questo tirò fuori (da non so
dove … beh nei cartoni fanno sempre così no?!)
una bomboletta spray e una specie di joystick della playstation (ma che
fantasia ho!?)
- kail “ma è uno scherzo!?”
- Tief “aspetta a giudicare … devi sapere che io
sono un vero genio della tecnologia … in particolare mi
interesso della manipolazione dei corpi … non hai mai
sentito parlare del grande illusionista?”
- killua “ma certo! Adesso ti riconosco! Tu sei quel
famosissimo ladro che controlla la gente e gli fa fare tutto quello che
vuole! Mio fratello Milluki ha sempre invidiato moltissimo la tua
tecnica!”
- Gon “ma in cosa consiste esattamente?”
- Tief “non preoccuparti … adesso lo vedrai i tuoi
occhi …”
- killua “questo è un problema … KAIL
SE TI COLPISCE CON IL SUO SPRAY NON SARAI PIU' IN GRADO DI RAGIONARE
CON LA TUA TESTA, MA PRENDERA’ IL CONTROLLO DEL TUO
CORPO!”
- kail “cosa!?”
- Tief “ah! Troppo tardi!” infatti l’uomo
le si era avvicinato e con molta rapidità le aveva
già spruzzato addosso il famelico spray
- Shey, killua, Gon “noooo!”
- Tief “è fatta!”
- kail “e …
ecciùùù!!!” la bambina aveva
starnutito con violenza, anche se all’inizio lo spray non
sembrava aver avuto effetto dopo alcuni minuti il corpo di kail era
fermo immobile al centro della stanza … il suo volto era
totalmente inespressivo … la pozione aveva funzionato ‘cosa succede?!
Non riesco a fare il minimo movimento! Il mio corpo è
completamente bloccato! Allora sebbene io non sia umana quella cosa
riesce a controllare il mio corpo! Ma come può essere?? Beh
… forse sono fortunata che posso ancora ragionare con la mia
testa … forse i comuni essere umani perdono anche la
capacità di pensare! Ad ogni modo … adesso
sarà meglio che mi inventi qualcosa o sarò nei
guai!'
- Tief “perfetto … tutto secondo i piani e ora si
passa alla parte più divertente!” prese subito in
mano il suo joystick e cominciò a controllare i movimenti di
kail tramite le levette analogiche, con foga scagliava il suo corpo da
una parte all’altra della stanza, sbattendolo prepotentemente
contro il muro, lei però non poteva nemmeno lamentarsi
perché non le era permesso parlare, i suoi compagni erano
disperati e più volte avevano cercato di interferire ma
erano sempre stati bloccati dalle parole di Josef
- Josef “fermi! Se provate a intervenire
considererò all’istante persa la sfida!”
- killua “abbiamo le mani legate!!”
- Shey “basta!! Sei solo un codardo! Prova a sfidarla
onestamente!”
- Tief “taci! Questa è il mio modo di attaccare! e
non lo cambierò per niente al mondo!!”
Kail era sbalzata in continuazione da ogni parte, tuttavia il suo corpo
non era affatto coperto da lividi ‘si sbaglia
… lui non ha preso totalmente il controllo di me
… anche se lentamente … sto recuperando le mie
capacità difensive! Non sento il benché minimo
dolore!’
- Tief “bene diciamo che questo era solo un riscaldamento
… quando ho detto che per superare la prova bisognava
resistere a delle tortura ... beh … come dire …
non mi riferivo a kail, ma coloro che dovranno soffrire sarete
VOI!!”
- tutti “COSA!?” ‘cosa?!’
- Tief “io posso controllare qualsiasi suo movimento
… ormai lei è completamente una macchina nelle
mie mani! Kail ti ordino di far male ai tuoi amici!” senza
poterlo impedire kail si scagliò contro Gon colpendolo ad
una spalla con un leggero pugno
- killua “no! Ferma kail!”
- Tief “illusi! Non vi sente nemmeno!” ‘oh no! La
situazione degenera! Però almeno anche se solo in parte sono
riuscita ad attutire il colpo! Ma non posso permettere a qualcuno di
manipolare il mio corpo! Ne va del mio orgoglio di sayan!!’
- Shey “Gon! Stai bene??”
- Gon “più o meno … ma la spalla mi fa
tremendamente male!”
- Shey “ti prego kail! Torna in te!” ‘i miei amici
… non hanno smesso un solo istante di credere in me e nelle
mie capacità … sono ancora convinti che io passa
vincere … non posso deluderli!’
tutt’un tratto proprio mentre si apprestava ad attaccare
anche killua le sue emozioni presero il sopravvento, e il suo corpo si
bloccò
- kail “AHHH! BASTA! NON HO INTENZIONE DI FARTI DA
BURATTINO!”
- Tief “ma come è possibile?! Mai nessuno era
sfuggito al mio controllo! Come può una semplice bambina
tener testa alla mia pozione!?” kail teneva pesantemente la
testa tra le mani … stava compiendo davvero un grande
sforzo, ma non aveva intenzione di cedere e anche se barcollava nel
disperato tentativo di tenersi in equilibrio, ad un certo punto
raccolse le energie e si concentrò
- kail “adesso me la paghi!! AHHHH!!!!!” la sua
rabbia scaturì tutta in una volta la sua potenza era quasi
palpabile, emanava una forte corrente di energia che proveniva dal suo
minuto corpicino visibile a occhio nudo, tutti erano allibiti ma non
osavano proferire parola perché al tempo stesso erano
dominati dalla paura
- kail “ AHHHH!!!!! … …”
tutto finì improvvisamente tutti erano stati sbalzati contro
le pareti dal muro dall’energia dalla bambina, che giaceva in
ginocchio ansimando pesantemente per lo sforzo, il congenio di Tief era
andato in mille pezzi distrutto dall’inaspettata forza
distruttrice dell’avversaria
- kail “te l’avevo detto … ti avevo
avvisato che avrei vinto io … ora non puoi più
sfuggirmi!” e per finire l’incontro si
scagliò contro il suo meschino avversario colpendolo
ripetutamente con calci e pugni fino a farlo sputare sangue ... fino a
renderlo incapace di alcun movimento ... fino ad ucciderlo; era in
piedi guardava con amarazza l'uoma privo di vita davanti a lei.
Non era affatto contenta … anche se alla fine aveva vinto la
sfida … ne aveva persa una con se stessa … la sua
dignità, il suo orgoglio da perfetto sayan, erano stati
frantumati da un vile essere umano … quell’uomo
non solo l’aveva spudoratamente controllata, ma è
come se lo avesse fatto col suo stesso popolo ‘io e mia
sorella, dopo lo sterminio di freezer, siamo tutto ciò che
resta del nostro valoroso popolo … e questo essere inferiore
ha osato calpestare, anche se per poco tempo, la mia dignità
la nostra dignità … come è potuto
succedere!!’
flash
back (poco prima che i seguaci di freezer trovassero il nascondiglio di
kail e dei suoi genitori)
Era
un giorno come gli altri, i soliti tre soli illuminavano il grande
deserto rosso, la luce era come sempre accecante e tagliente, e il
caldo si insinuava fastidioso sotto i vestiti leggeri tipici del
pianeta Yrock. Una voce femminile ... che chiamava
- “kaiiil! Tesoroo! Sei ancora nel letto?”
Una casa modesta, ma accogliente, abbastanza grande da poter
contenere tranquillamente tre persone, madre padre e figlia. Saliva in
fretta le scale per giungere al piano di sopra, dove la figlia aveva la
sua cameretta. Spalancò la porta e frettolosamente diede
un’occhiata in giro per vedere se la bambina dormiva ancora.
Il suo sguardo era leggermente preoccupato, ma non lo voleva ammettere,
non voleva ammettere che a breve li avrebbero scoperti. Erano passati 4
anni dall’esplosione di Vegeta, loro pianeta natale, dal
quale erano miracolosamente scappati dopo aver messo in salvo la loro
primogenita kyra. Non aveva più avuto sue notizie
… ma sapeva in cuor suo che lei stava bene. Si era
ricostruita una vita con suo marito, di origine sayan anche lui, dal
quale aveva avuto una bellissima figlia kail ... era la fotocopia della
precedente, anche lei con quegli insoliti capelli biondi per una sayan.
E ora non poteva davvero credere che freezer, non avendo rinunciato a
dar loro la caccia, li avesse trovati. Ora si era diretta verso
l’uscita della casa, appena fuori la polvere rossa del
deserto le ferì gli occhi, sentiva con chiarezza
l’aura del marito che tornava a grande velocità
dalla spesa nel villaggio più vicino, con lui al suo fianco
forse sarebbe stata più tranquilla. Trovò la
bambina che stava tranquillamente giocherellando in una delle rarissime
pozze d’acqua sparse per il vasto deserto.
- “kail! Vieni subito dentro … dobbiamo andare via
…”
- kail “mamma … ma cosa … dove andiamo?
È una vacanza?”
- “si tesoro … una vacanza … ora vieni
con me …” la sua voce mentiva … ma non
avrebbe potuto mentire a se stessa … freezer stava arrivando
… sentiva la sua presenza incombere sul pianeta. Entrarono
velocemente in casa la bambina tacque, preferendo non agitare
ulteriormente la madre. Poco dopo li raggiunse anche il padre, aveva lo
stesso sguardo turbato della madre ... lui iniziò a parlare
-“non possiamo fuggire … è troppo
vicino … distruggerebbe la nostra navicella
…”
-“ma non possiamo nemmeno rimanere qui! Non possiamo
competere col potente freezer!!”
- “non lo senti cara? È questione di pochi minuti
ormai …”
- kail “mamma? Perché piangi? Che cosa succede?
Che centra freezer?”
-“non preoccuparti … adesso andiamo via
…”
- “no! Ho detto che noi resteremo qui!”
- “a quale scopo! È un suicidio!” le
urla si erano fatte più acute assordanti e rimbalzavano
senza senso nella testa di kail, non capiva … il mostro che
aveva ucciso tutti i suoi antenati era davvero tornato? Ora aveva
cominciato a piangere silenziosamente quasi per non farsi sentire, e il
padre continuava
- “è atterrato!” corse fuori ...
perché? Perché lo aveva fatto? perchè
non erano scappati insieme? kail se lo chiese e richiese più
volte ma non trovò mai una risposta
- “dove vai! Cosa credi di fare?” troppo tardi
… freezer era già sulle loro tracce e si
avvicinava pericolosamente, la madre cercò di mettersi in
salvo con la figlia e si diresse nel capanno dove tenevano la
navicella, freezer era ormai arrivato …
- “kail! Devi scappare … almeno tu …
vai sulla terra ... cerca tua sorella … il suo nome
è kyra … ora tu e lei siete le uniche sayan
rimaste … ricordalo … tu sei una sayan non
rinnegare mai e per nessun motivo la tua natura … altrimenti
il nostro popolo non avrà più memorie
scomparirà del tutto … VAI!” quelle
parole erano uscite rapide tra singhiozzi e lacrime ma non era il
momento per gli indugi o per le spiegazioni, poiché freezer
stava già ammazzando suo padre. la madre andò da
lui per trattenerlo, per salvare la figlia. Kail era immobile ancora
nascosta dietro la porta del capanno … sembrava che non
respirasse … sembrava che il cuore avesse smesso di battere
… da una piccola fessura riusciva a scorgere i corpi di sua
madre e suo padre mutilati dalla furia distruttrice del tiranno
… forse sarebbe stato meglio se fosse intervenuta
… se fosse morta anche lei con i suoi genitori …
ma non poteva … doveva portare avanti il nome del suo popolo
altrimenti loro sarebbero periti invano … freezer non era a
conoscenza che i due avevano avuto un’altra figlia, e dopo
che ebbe finito il lavoro se ne andò con un’aria
soddisfatta. Kail rimase ancora qualche giorno nella sua casa
… seppellì con cura i corpi dei suoi genitori,
ormai trasfigurati ... poi salì sulla navicella e
partì.
uff!
che fatica questo capitolo! spero che sia piaciuto anche se in alcune
parti è un po' triste! rirgrazio di cuore per chi mi ha
recensito precedentemente! fatemi sapere se era bello o no!^_^ a
presto! ciao!
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Capitolo 13 *** memorie ***
Camminavano l’uno di fronte
all’altra, kyra in testa procedeva con passo spedito verso
quella serie di cunicoli tutti uguali, che parevano non avere fine.
Kurapica la seguiva silenzioso, ancora scosso per la sconvolgente
rivelazione di poco prima, e imbarazzato per la sua reazione troppo
impulsiva e forse fuori luogo. Lei stava cercando di convincersi che il
suo era stato un semplice gesto di amicizia, causato da tutta una serie
di circostanze favorevoli, partecipava al silenzio dell’amico
per far si che assimilasse con calma quella strana notizia, non voleva
mettergli alcuna fretta, ma sapeva che da quel momento in poi
l’avrebbe guardata con occhi diversi. Lui da dietro studiava
con attenzione ogni lineamento della ragazza … era
così simile a un qualsiasi essere umano … eppure
così diversa. ‘Sayan’ quella
parola non faceva altro che rimbombargli nella testa come per trovare
una via d’uscita … quella verità gli
sembrava impossibile, non riusciva ancora ad accettare a fondo
l’idea che quella ragazza non era umana. Avrebbe voluto
parlarle e rompere quel silenzio così pesante che li
divideva, ma ogni qualvolta cercasse di proferire parola,
inevitabilmente questa si bloccava in bocca e moriva in attimo. Fu lei
ad un certo punto a farsi coraggio e incalzare una conversazione
- kyra “kurapica … non ti chiedo di capire subito
… insomma da parecchio desideravo dirtelo … e
adesso ce l’ho fatta … è come se mi
fossi tolta un peso … quello che voglio dire è
… prenditi pure tutto il tempo che ti serve, io stessa a
volte rifiuto l’idea di essere diversa … ma poi
passa, in fondo sono così e basta … non
c’è nulla di male a essere se stessi”
- kurapica “già … anche per te deve
essere stato difficile … diciamo che cercherò di
non pensarci … anche se sarà quasi impossibile
… ma comunque sappi che ti stimo molto … il fatto
di avermene parlato … e ti ringrazio di esserti fidata di me
… però quello che è successo prima
… io..”
- kyra “non mi devi spiegazioni! Davvero … cercavi
di consolarmi ed è successo, non ti preoccupare! Non mi sono
fatta strane idee!”
- kurapica “si … lo penso
anch’io!” disse anche se con aria poco convinta,
davvero era stato solo un riflesso incondizionato causato
esclusivamente da quella determinata situazione? Non riusciva a darsi
una risposta nemmeno in quell’occasione. Ma in fondo la sua
vita era così … una serie di domande che si
accumulavano nella sua testa in modo disordinato … una serie
di ricordi ormai privi di senso reduci da un passato che gli era stato
portato via … tutto ciò che gli restava era il
suo odio … la sua sete di vendetta verso la terribile
brigata dell’illusione … ma ora qualcosa di
diverso di anomalo aveva dato una svolta alla sua vita …
quella ragazza dal comportamento strano, originaria di
chissà che lontano pianeta. Una svolta interessante?
Piacevole? Insieme a queste riflessioni spezzoni di ricordi
d’infanzia gli affioravano alla mente …
Flash back (villaggio kuruta)
Un
grazioso bambino camminava tra le modeste case di un villaggio sperduto
al di là dei monti Barik, aveva la faccia e le mani tutte
sporche di fango così come il tradizionale vestito che
indossava. Il suo volto esprimeva tenerezza, anche perché
aveva quasi le lacrime agli occhi e un andatura sola e sconsolata. Il
villaggio era composto al massimo da una ventina di piccole casette in
legno col tetto di paglia, quasi tutte erano a due piani, ma al posto
della porta e delle finestre c’erano solo ampie tende,
trasparenti per la stagione più calda, e di un colore
più scuro con uno spessore più accentuato per i
periodi più freddi, che coprivano il buco al posto del
comune vetro. L’acqua era portata al centro abitato
attraverso un efficace sistema di canali, che partivano tutti dal fiume
che scorreva li vicino, il Gohar. La vegetazione cresceva rigogliosa e
numerosi campi coltivati si estendevano alla periferia del piccolo
borgo, i suoi abitanti vivevano essenzialmente di agricoltura e di
caccia in uno stato assolutamente indipendente e pacifico. Ad
un certo punto una bimba, con fare divertito, si avvicinò al
bambino, entrambi sfoggiavano bellissimi occhi color del cielo abbinati
a luminosi capelli di un biondo molto chiaro
- “ciao! Perché sei tutto sporco? Hai
un’aria così buffa!”
- “sono inciampato in una pozza di fango … non
l’ho fatto apposta e quindi non prendermi in giro!”
rispose lui un po’ infastidito
- “scusa … però è non
è colpa mia se sei buffo! Come ti chiami?”
- “mi chiamo kurapica e tu?”
- “piacere io mi chiamo Link!” disse la
bambina tutta contenta di aver fatto una nuova conoscenza
- “dove stai andando?”
- “andavo all’accademia! La mia mamma e il mio
papà sono guerrieri e anch’io da grande
diventerò forte come loro!”
- “non sei un po’ piccola per andare
all’accademia?”
- “non sono piccola! Sappi che ho ben 5 anni!”
disse lei gonfiando il petto per l'orgoglio
- “davvero! Io però ne ho già
6!”
- “allora puoi venire anche tu!”
- “no! Io non voglio fare il guerriero …
diventerò uno studioso!”
- “perché vuoi fare lo studioso? Quasi tutti al
villaggio sono guerrieri! E poi sarà una vita noiosa! I tuoi
non ti lasciano combattere?”
- “no è questo ... anzi …
loro sono molto forti, però sono partiti qualche settimana
fa per una missione e non sono ancora arrivati …”
- “ah capisco … non temere sono sicura che presto
arriveranno! Beh … io sono in ritardo sarà meglio
che mi sbrighi! Ciao!” scappò via con un sorriso a
trentadue denti salutando energicamente il nuovo amichetto
- “torneranno … …”
sussurrò lui poco convinto
***
Era
una serata meravigliosa, per tutto il villaggio si poteva percepire una
piacevole aria di festa. Le luci delle case erano quasi tutte spente,
poiché il piccolo gruppo di abitanti era riunito nella
piazza principale attorno ad un gigantesco falò. Canti e
danze coinvolgevano i più giovani, mentre i più
anziani chiacchieravano allegramente seduti ai grandi tavoli imbanditi
per l’occasione. Poco lontano dal cuore dei festeggiamenti,
una casa silenziosa aveva ancora la luce accesa. Al piano di sopra
infatti, rischiarato da una candela, un bambino era intento nella
lettura di un libro spesso e polveroso, ad un tratto un rumore lo
distolse dal suo impiego e lo fece balzare in piedi
- “ehi! Calma mica ti mangio!”
- “link! Come mai qui?” era in piedi
sull’orlo della finestra, che, anche se era al secondo piano
la si poteva facilmente raggiungere attraverso un solido albero da
frutta, i quali rami si protendevano fino ad essa. La bambina aveva
un’aria alquanto incuriosita dall’atteggiamento
dall’amico, e lo guardava con aria interrogativa con le mani
incrociate sul petto, lei pensava che quella posizione contribuiva a
darle un’aria più ‘da dura’
- “kura perché te ne stai qui tutto solo a
leggere? Sono tutti in piazza a festeggiare il ritorno dei guerrieri! E
poi quel libro non è un po’ spesso per un bambino
di 8 anni?”
- “non me la sentivo di andare con gli altri …
tutto qui” saltò giù dalla finestra
atterrando vicino al compagno e mettendogli una mano sulla spalla
cercò di dargli conforto
- “mi dispiace … che non è potuto
essere così anche con i tuoi … loro non sono mai
tornati …”
- “non è vero! Un giorno arriveranno e
sarà tutto come prima!” non credeva veramente in
quelle parole, ma forse rintanarsi nelle sue illusioni era
l’unico modo per andare avanti, ormai erano passato 2 anni e
lui si sentiva terribilmente solo … la sua unica amica era
lei, quella ragazzina impertinente e un po’ superba, che
aveva conosciuto tanto tempo prima, e a causa del suo carattere
distaccato non era riuscito a legare con nessun’altro a parte
lei.
- “hai ragione … presto sarà tutto come
prima, però credo che dovresti farti aiutare … il
capo villaggio ti darebbe sicuramente una mano a superare la cosa
…” assecondarlo era l’unico modo per
fargli ritornare il sorriso, anche se appena accennato
- non preoccuparti … sto bene cosi …”
rispose mostrando un sorriso strozzato
- “cosa leggi? Sembra noioso!” forse era meglio
cambiare argomento
- “botanica … non è affatto noioso! Sei
tu che sei ignorante e non capisci” l’atmosfere
tesa e densa era lentamente scomparsa, e aveva lasciato posto ai loro
soliti battibecchi
- “non sono ignorante, e sappi che sono la migliore del mio
corso!” disse scherzosamente dandogli una spintarella
- “mi sfidi? Adesso non mi scappi!” si rincorrevano
per la stanza giocando come a loro piaceva tanto fare, le loro urla di
bambini si mescolavano ai suoni e ai canti che provenivano dalla festa
***
Il
piacevole rumore di un fuocherello e l’intenso aroma delle
foglie di alloro bruciacchiato, si espandeva per la radura. Due bambini
seduti attorno al modesto falò, stavano chiacchierando
spensieratamente
- “hai proprio avuto una splendida idea a proporre il
campeggio! Qua fuori si sta d’incanto!”
- “già! All’accademia ci hanno detto di
passare qualche giorno a contatto con la natura, per imparare a vivere
in sintonia con essa, e io ho pensato subito a questo! Anche se i miei
hanno fatto un po’ di storie, continuavano a dire
‘oh sei troppo piccola tesoro! Può essere
pericoloso! Hai solo 9 anni!’ e cose di sto genere, ma alla
fine hanno ceduto! Nessuno resiste ai miei occhi
supplichevoli!”
- “ok ok! Guarda che cielo! È
magnifico!” in effetti anche se era ormai sera e il buio era
diventato padrone, la volta celeste era costellata da una miriade di
minuscoli puntini luminosi, che rischiaravano il paesaggio, inoltre una
splendida luna piena troneggiava in alto proprio sopra le loro teste. I
due bimbi decisero allora di mettersi comodi per contemplare al meglio
quella meraviglia. Si stesero l’uno accanto
all’altro cercando di indovinare i possibili nomi delle
costellazioni lasciando ampio spazio alla loro fantasia.
- “quella costellazione sembra un albero!” disse il
più grande con convinzione
- “a me sembra di più una rana!”
- “ma dove la vedi la rana?! Ha tutta un’altra
forma!”
- “allora è un tavolo!”
- “Ma lo fai apposta?” si girò verso di
lei
- “mpff!”
- “che c’è da ridere?”
- “sei sporco di fango sulla guancia!” il terreno
infatti era leggermente umido, poiché pochi giorni prima
aveva piovuto molto
- “ah si! Adesso ti faccio vedere io!” e alzatosi
di scatto posò la mano per terra raccogliendo un
po’ di fanghiglia per tirargliela addosso
- “no dai! Chiedo perdono!” lui si
bloccò di colpo … era vero ... resistere a quegli
occhi tanto dolci era impossibile!
- “e va bene ti perdono!” disse subito con la
faccia imbronciata
- “è che mi è venuto in mente il nostro
primo incontro! Te lo ricordi!?”
- “e come dimenticarlo! Mi guardavi come se fossi un
alieno!” la serata passò in fretta, decisero di
raccontarsi avvenimenti passati fino all’ora di andare a
letto, poi entrarono in tenda e si addormentarono.
***
Pioveva,
il cielo era cupo e minacciosi nuvoloni non permettevano al sole di
trasparire, infatti, benché fosse pieno giorno, in casa si
era costretti a stare con la luce accesa. Kurapica come al solito era
assorto in una profonda lettura di un libro sulle ebre e i vari veleni.
E come al solito ad un certo punto una figura a lui conosciuta
spuntò dalla finestra tutta bagnata. Questa volta
però non era venuta a chiamarlo per giocare … il
suo sguardo era seriamente preoccupato
- “link! Che ci fai li tutta fradicia?”
- “kura … c’è un problema
devi venire fuori” senza indugi si diressero verso
l’esterno dell’abitazione, le piccole viuzze erano
deserte, il silenzio più totale li avvolse … solo
lo scrosciante rumore della pioggia. Si diressero velocemente verso la
periferia del villaggio, dove era riunita anche il resto della gente,
avvicinandosi sempre di più si cominciò a udire
un vociferare tra le persone, che non prometteva nulla di buono
- “perché sei armata?” chiese ad un
certo punto lui che pareva non capire la situazione, anche tutti gli
altri portavano tra le mani la tipica arma kuruta, a parte i
più vecchi e i sacerdoti, che non avevano mai intrapreso la
strada del guerriero
- “ci attaccano …”
- “co ... come?” rispose incredulo
- “guarda la … stanno arrivando”
sull’orizzonte era possibile scorgere infatti ben 10 figure
che avanzavano lentamente verso la loro direzione
- “chi sono?”
- “si fanno chiamare brigata dell’illusione
… se non vuoi combattere è meglio che scappi
…”
- “ma tu non avrai intenzione di lottare?”
- “ho preso la mia decisione … mi sono iscritta
all’accademia perché voglio proteggere il mio
popolo … e così sarà”
- “no … ti prego link! Scappiamo
insieme!”
- “addio kura … ti ho voluto bene .. ma il mio
destino è questo” aveva poco più di 11
anni ma il suo coraggio era ineguagliabile, lei fin dalla tenera
età aveva intrapreso quella strada e ora non avrebbe potuto
tirarsi indietro … i nemici erano ormai vicinissimi, tutto
il villaggio pronto allo scontro … lei corse via in un lampo
verso l’inevitabile.
- “LIIIINK!!” le sue lacrime si confondevano con la
pioggia che gli rigava il volto i suoi occhi si tinsero di
un’intensa colorazione scarlatta … corse via anche
lui verso la sua camera … da tempo era l’unico
luogo che gli appartenesse per davvero … si chiuse in un
armadio al buio, premendo forte le mani sulle orecchie per impedire a
qualsiasi suono di raggiungerlo … sussurrava mentre le
lacrime scendevano copiose
- “non mi abbandonare … non farlo anche tu
… link … link” era passato parecchio
tempo, quando un fastidioso odore di bruciato invase la stanza e
raggiunse perfino il suo nascondiglio, uscì in preda al
panico spalancò le ante e vide ... fuoco dappertutto
… una speranza … la finestra … la
scavalcò agilmente e stette appollaiato per un tempo
indeterminato sull’albero li vicino … aspettando.
rieccomi!! piaciuto?
soprattotto ditemi se vi piace l'idea di fare dei capitoli con i flasch
bak dei protagonisti!! e poi ... si capiva qualcosa?? speriamo di si!!
comunque ho messo 10 individui perchè quelli della brigata
non erano al completo!! non preoccupatevi non ho soppresso nessuno!!
beh ringrazio tutti coloro che leggono e ancor di più quelli
che recensiscono!! perfino il mio fratellino sta leggendo la storia!!
che bello! beh .. al prox capitolo!! ^_^
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Capitolo 14 *** si svela il mistero ***
- Shey “evviva!! Hai vinto
kail!!”
- killua “ce l’hai fatta complimenti”
- kail “… …” la bambina era
ancora ritta in piedi accanto alla sagoma del suo avversario ormai
senza vita, i suoi occhi contemplavano con soddisfazione la morte
dell’uomo, la sua espressione era agghiacciante, ma si
riscosse a causa delle esultanti grida di festa dei suoi compagni.
Alzò lentamente il capo, volgendolo con
tranquillità verso il suo gruppo, che si era fatto
improvvisamente taciturno. Chiuse amaramente gli occhi e senza proferir
parola si diresse a passo spedito verso la porta ormai aperta. I suoi
amici rimasero titubanti qualche secondo, ma poi la seguirono
partecipando al suo silenzio. ‘ma
perché si comporta così? Alla fine ha vinto
… forse perché lei non voleva ucciderlo, e il
fatto che sia successo tutto così all’improvviso
… non è riuscita a frenarsi …
sarà stata sommersa da una montagna di ricordi inerenti ai
suoi primi omicidi … poverina quanto la capisco’
mentre killua era intento a ragionare sullo stato d’animo
dell’amica, aveva impedito a Gon di raggiungerla per
parlarle, sussurrandogli che quello era un momento difficile e lei
doveva raccogliere le idee e stare qualche momento sola con se stessa,
anche Shey aveva capito che la situazione era delicata e
accettò come gli altri di stare in dietro e lasciarle spazio
per pensare in pace. Così il gruppetto si era diviso kail
procedeva imperterrita con lo sguardo fisso nel vuoto, facendo strada
gli altri che erano rimasti qualche metro più in dietro. Il
silenzio era calato nel piccolo corridoio e l’atmosfera era
sempre più densa di tensione. Quando avrebbero finalmente
trovato un’uscita a quel labirinto? E kail si sarebbe ripresa
dall’improvviso shock? In attesa delle risposte credo che
siate tutti ansiosi di scavare più a fondo sulla figura di
Sheyekai e di sapere chi è il misterioso fratello. Torniamo
quindi indietro di 11 anni poco prima della sua nascita.
(la storia ho
deciso di farla blu attenzione che non sono pensieri)
DRIIIN ... DRIIIN!
-“papààà
vado io! … ‘pronto? … ah ciao mamma!
Come è andato il viaggio? … cosa?
Perché sei in ospedale? … … si
… ok glielo dico subito … ma non mi dici
perché ti hanno ricoverata? … va bene ... va bene
... Ciao … ’
papààà!”
- “arrivo
arrivo! Si può sapere cos’hai da sbraitare come un
ossesso?”
- “la
mamma ha detto che l’hanno ricoverata in ospedale e che devi
andare subito!”
- “ma
cosa le è capitato??”
- “non me
l’ha detto! Mi ha detto solo che è urgente e che
devi raggiungerla subito, ma di non preoccuparsi”
- “ok io
scappo ciao!”
-
“papà aspetta! Non posso accompagnarti?”
- “no!
Bada alla casa!” SBAM! La porta si chiuse
all’improvviso con un botto. Il bimbo di 9 anni si
ritrovò solo nella stanza buia, aveva appena ricevuto una
notizia spiazzante, eppure non sentiva il dovere di essere preoccupato
o di mettersi a piangere come avrebbe fatto chiunque alla sua
età. Come al solito i suoi genitori non lo consideravano
degno di fiducia, perché non si fidavano di lui?
Perché non lo coinvolgevano mai nelle questioni di famiglia?
Ma la sua si poteva davvero chiamare famiglia? Una mamma ed un
papà che trattavano un figlio di 9 anni come se ne avesse
ancora 3, che non lo rendevano partecipe di nessuna decisione, era
davvero questo il giusto rapporto genitore e figlio? Avrebbe voluto
vivere nell’illusione di non essere in grado di darsi una
risposta, ma lui sapeva come stavano davvero le cose, eppure non lo
ammetteva. Il fatto che ora probabilmente sua madre stesse male non lo
toccava minimamente. Perché avrebbe dovuto? Salì
velocemente in camera e si mise a giocare col telefono cellulare, che
il giorno prima a scuola aveva rubato al ragazzo che lo picchiava
sempre. Quella si che era una soddisfazione, gli aveva preso il
telefono, sfilato silenziosamente dalla tasca senza che nessuno se ne
accorgesse. Era la prima volta che succedeva, ma l’aveva
addirittura trovato divertente, la consapevolezza del rischio a cui
avrebbe potuto andare in contro, una sfida con se stesso, il mettersi
alla prova ... forse non si sarebbe più tanto annoiato in
giro per la città. Passarono due giorni, dei suoi nemmeno
l’ombra.
Non una chiamata, uno squillo, un biglietto, niente. Che si fossero
dimenticati di lui? Se fosse stata tutta una messa in scena per
abbandonarlo da solo? Il bambino non se ne preoccupava; alla sera del
secondo giorno però il frigo cominciava a svuotarsi, a
scuola non andava, rimaneva tutto il tempo a casa attaccato al
compiuter di suo padre (ovviamente senza permesso) o al cellulare. La
solitudine però avanzava in silenzio e in ogni momento ...
alla fine si ritrovò a parlare da solo.
- “fatto!
ecco inserito un’altro stupidissimo virus! È
così divertente crearli! Ore … che ore sono? Le 7
ecco perché ho fame! Frigo, frigo, frigo ecco il frigo! Oh
oh … ma qui non c’è niente! ma potevano
almeno lasciarmi qualcosa da mangiare! … poco male
… esco … qualcosa trovo sicuramente”
Velocemente si
infilò la giacca e si avviò verso il centro.
Nonostante l'ora, nelle vie principali qualche bancarella
c’era sempre, si vendevano più che altro dolciumi,
pizzette o roba simile, perfetti per un bambino. Ad un certo punto
però, si accorse di non avere con se nemmeno un soldo.
-
“che faccio? Me ne vado e faccio il bravo bambino onesto?
Naaaaa! Che gusto c’è! Vediamo … cosa
potrei mangiare per primo?” scrutava attentamente ogni tipo
di cibaria esposta, con la bava alla bocca, la scelta era troppa non
riusciva a decidersi, ma alla fine con un rapido gesto
afferrò un paio di croissant e due frittelle alla nutella e
velocemente sgusciò tra la folla come un fantasma. Perfetto
nessuno l’aveva notato, ormai la folla si faceva sempre meno
fitta e le strade erano quelle deserte di periferia. Correva a
più non posso accertandosi ogni tanto che nessuno lo avesse
seguito. Ormai era fatta, tutto contento si sedette su una panchina
arrugginita gustandosi quel bottino pienamente meritato. La settimana
passò in fretta, e dopo la prima esperienza i suoi furti tra
le bancarelle erano diventati un’abitudine a cui non poteva
sottrarsi. Fu di domenica che all’improvviso il telefono
squillò.
-
“pronto? Ciao mamma … state arrivando?
… … si che sono contento … una
sorpresa? … ok a dopo ciao”
-“ma
contento dove?? E poi … una sorpresa … ma con chi
credono di aver a che fare?? So benissimo che sarà
un’altra delusione! Prima o poi scappo di casa lo giuro
…” dopo un breve momento di rabbia
tornò il solito ragazzino posato che era. Passò
circa un’ora quando la porta si aprì ed entrarono
in scena i suoi genitori sfoggiando come sempre un sorriso per niente
vero e ingannatore.
-
“Shalnark tesoro sei in casa?” aveva parlato sua
madre, la sua voce era stanca il padre nel frattempo la esortava ad
andare a sedersi
- “su
cara … mettiti a sedere, la bambina la tengo io”
- “chiama
nostro figlio deve vederla”
- “Shal!!
Vieni in salotto io e tua madre ti dobbiamo mostrare una
cosa!”
- “arrivo
…” ‘sarà la
sorpresa?’
Appena
però mise piede nella stanza si bloccò di colpo,
non stava sognando quella che aveva in braccio suo padre era davvero
una bambina, sua sorella
- “che
… che significa? Credevo che dopo di me non avreste
più voluto bambini!” era arrabbiato lo avevano
sempre trattato con superficialità perché era
nato per sbaglio, perché (come dicevano loro) gli aveva
stravolto i piani. I suoi genitori non glielo avevano mai detto
esplicitamente, ma lui l’aveva capito, loro non avrebbero mai
voluto avere un figlio, gli sarebbe solo stato d’impiccio,
lui era solo uno sbaglio, un errore che non avevano potuto evitare, ma
allora perché? Perché un’altro figlio??
Chiuse gli occhi e senza pensarci due volte uscì dalla porta
principale e corse via.
- “Shal
dove vai aspetta!!” le urla di sua madre giungevano
soffocate alle sue orecchie, non voleva sentire ragioni, aveva bisogno
di stare da solo. Suo padre non tentò nemmeno di fermarlo,
ormai lui lo reputava un caso disperato, senza speranze.
- “ che
c’è cara ti stupisci? Era logico che per lui
sarebbe stato uno shock”
- “ma
… secondo te abbiamo fatto la cosa giusta? Fare un altro
bambino intendo …”
- “certo,
con lui è stato un problema perché eravamo ancora
troppo giovani, un bambino starebbe stato solo un impiccio, ormai lui
è grande, vedrai che presto si toglierà dalle
scatole, ma con lei sarà diverso, riceverà tutto
il nostro amore. Come la chiamiamo cara?”
-
“Sheyekai”
***
-
“ma perché? Vogliono un altro figlio da torturare?
O è solo per mettermi gelosia? Non posso permettere che
facciano passare una vita d’inferno ad un altra bambina
innocente! Ho deciso, forse è meglio che sia io ad occuparmi
di lei, non gli farò fare la fine che ho fatto io
… ma perché i genitori sono sempre
così perfidi??”
- “ehi! Non parlerai mica da solo?? stai delirando
forse?” Shal abbandonò i suoi ragionamenti e
tornò alla realtà un gruppetto di 4 persone lo
stava osservando con aria interrogativa. A parlare era stata una
bambina più o meno della sua età o forse con
qualche anno di più, aveva i capelli viola raccolti in una
folta coda alta abbinati a bellissimi occhi dello stesso colore. Gli
altri erano un ragazzo molto robusto con capelli verdi molto corti, la
grandezza del suo corpo era assolutamente sproporzionata alla sua
età, poiché avrà avuto sui 17 anni, ma
era già un bestione. Poi c'era una ragazza sui 15 anni con
capelli scalati biondo cenere non molto lunghi e un naso con la gobba.
Infine rimaneva un altro bambino con capelli ispidi di un colore blu
tendente al verde scuro, del volto gli si potevano vedere solo i
sottili occhi poiché una bandana gli arrivava fin sopra il
naso (ehmmm avete capito chi sono?? No? Beh adesso ve lo dico subito!).
- “no non sto delirando! Non mi ero accorto che ci fosse
qualcuno nei pareggi … chi siate?”
- “e pensi che lo veniamo a dire proprio a te?”
questa volta era il bestione che aveva parlato
- “ok ok non mi offendo mica se non me lo volete dire! E poi
siete voi che mi avete interpellato!”
- “come ti chiami ragazzino?” era di nuova la
ragazzina dai capelli viola che aveva parlato
- “Machi! Da quando ti metti a parlare con gli
sconosciuti?!” di nuovo il bestione
- Machi “da quando abbiamo bisogno di un quinto ragazzino per
il nostro colpo!”
- bestione “e credi che questo figlio di papà
possa esserci d’aiuto? Ma guardalo!”
- Shal “ehi! Cos’ho che no va??”
- “basta! Smettetela di discutere! Machi la moneta!”
- Machi “ok! … TESTA!”
- “CROCE! … … testa … hai
vinto questo novellino ci farà da supporto”
- Shal “che??”
- Machi “ok adesso dicci il tuo nome”
- Shal “mi chiamo Shalnark e voi?”
- Machi “io Machi, il bestione qui di fianco Franklin, lei
Pakunoda e lui Feitan, adesso vieni con noi … te la senti di
fare un furto?”
- Shal “furto? Dove?”
- Machi “adesso andiamo al nostro covo la ti spiegheremo i
dettagli”
***
5
ANNI DOPO
- “la devi smettere hai capito!! Non ti permetto di rivedere
mai più quello persone!”
- “sono i mie compagni! Tu non puoi capire! Sei solo un
vecchio bastardo! Io ti odio! Ti ho sempre odiato! Mi hai fatto passare
un’infanzia d’inferno!”
- “ahhh dai la colpa a me!! La verità è
che non ammetti che tu e quei tuoi stupidi amici siete solo un gruppo
di criminali! Ma un giorno la pagherete! Tutti quanti!”
- “chi è il criminale papà??
È colpa tua se sono cresciuto così! E tu cosa sei
allora? Hai ignorato tuo figlio con la scusa che eri troppo giovane per
occupartene!! Chi è il criminale?!”
- “sciagurato!! Come ti permetti di dire certe
cose?”
- “la verità fa male … eh
papà!”
- “Shal … basta … ti prego
…” una bambina di 5 anni scendeva singhiozzando le
scale implorando il fratello di smettere di litigare col padre. A
quella vista lui si sciolse e riprese il suo autocontrollo andando in
contro alla sorella e prendendola in bracco la strinse a se. Era da
quando l’aveva vista appena nata che aveva deciso di
proteggerla dalla cerchia di quei genitori meschini e ora avrebbe preso
una finalmente la decisione di andarsene di casa, ma con lei
… non la poteva abbandonare in quella casa di demoni.
- “non piangere … sono qui …”
le sussurrò teneramente accarezzandole i capelli
- “ti va di fare una cosa per me? Vai su in camera, prendi il
tuo zainetto e mettici dentro le tue cose più importanti,
d’accordo?”
- “d’accordo!” e corse su asciugandosi le
lacrime
- “cosa le hai detto??”
- “basta papà … è finita io
e lei ce ne andiamo”
fine!! piaciuto??
speriamo bene!! l'avreste mei detto?? Sheyekai è la sorella
del componete della brigata ... Shalnark!! piaciuto il flash
back? certo che la metto sempre sul drammatico ... quei genitori erano
... come dire cattivi nel vero senso della parola!! beh ... se aveta
apprezzato vi prego di lasciare un commentino!! ok e ovviamente
ringrazio quelli che recensiscono!! Zelgadis91, kura92 (ben tornata!!
sono contenta che mi segui ancora!! forse non avrei divuto far scappare
il povero kura ... però non mi veniva in mente come
farlo uscire di scena!!) e anche angy92 se non mi ha commentato nello
scorso capitolo! (continuerai a seguirmi
vero??ç_ç) ok!! ciao e al prox cap!
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Capitolo 15 *** appena in tempo! ***
kurapica camminava sovrappensiero, una parola, un nome gli si
materializzava di continuo nella mente; Link, la sua preziosa amica
d’infanzia che aveva perduto per sempre, non pensava ad
altro, arrivò perfino a sussurrarlo involontariamente.
- Kurapica “ Link … Link …”
nel frattempo i suoi occhi cominciavano a cambiare colore, e anche se
leggermente, si incominciava ad intravedere una bellissima pupilla di
color rosso scarlatto. La sayan sentiva che l’amico
borbottava qualcosa, così si fermò e lo
osservò con aria interrogativa
- kyra “kura? Hai detto qualcosa? … i tuoi occhi
… cosa c’è che non va?”
- kurapica “Link …”
- kyra “Link? Chi è questa Link?”
- kurapica “uh? Cosa? Ah … Link? nessuno
… io … niente … non
preoccuparti mi ero solo incantato ...” aveva detto
sbrigativamente mentre cercava di sviare l’argomento
- kyra “sarà … ma io ti ho sentito dire
un nome …” ‘non si fida
ancora di me? Eppure io ho se sentito che diceva Link … chi
sarà? Forse una sua vecchia amica … kura
perché ti ostini a fare il misterioso …
’
- kurapica “kyra ecco un’altra porta! Forza non
indugiamo!”
- kyra “certo …” disse lei leggermente
seccata dall’atteggiamento del compagno, tuttavia si riscosse
praticamente subito perché quella non era una semplice porta
che introduceva un altro corridoio era … l’uscita!!
- kurapica “evvai!! Finalmente!! Abbiamo trovato
l’uscita!”
- kyra “quasi non ci credo!! Che bello!” in preda
all’eccitazione kyra si mise a baciare il pavimento della
stanza che ospitava già alcuni partecipanti
- kurapica “eh … kyra è meglio che ti
tiri su! Non vedi che ci guardano tutti male!”
- kyra “eh? Ops … scusa”
- “non preoccuparti l’importante è che
hai oltrepassato la prova ^_^” Hisoka le si era
improvvisamente avvicinato e con la sua solita espressione maligna in
volto le stava porgendo una mano per aiutarla a rialzarsi
- kyra “guarda che non ho affatto bisogno del tuo aiuto per
mettermi in piedi!”
- Hisoka “oh ne sono certo! L’apparenza inganna la
maggior parte … ma quelli come me …”
- kyra “che cosa vuoi dire?! Rispondi!”
- Hisoka “sono sicuro che avremo molto presto modo di
confrontarci … non vedo l’ora
…” kyra stava già scattando contro di
lui per dargli una lezione, ma kurapica l’aveva prontamente
trattenuta per un braccio
- kurapica “calmati! Non vedi che così fai il suo
gioco? È chiaro che ti vuole provocare”
- kyra “lasciami … tanto prima o poi
avrà quello che si merita … lo prometto e i sayan
mantengono sempre le promesse” detto questo si
allontanò dal compagno e si mise a sedere vicino agli altri
partecipanti. ‘stupido
… finchè non mi darai fiducia io ti
terrò il muso … cavolo io gli dichiarato il mio
segreto … e lui … mi tratta come se ci fossimo
appena conosciuti … tuttavia mi dà da pensare il
comportamento di Hisoka … che abbia scoperto qualcosa? Mi
sembra di essere stata abbastanza discreta … forse ha
semplicemente percepito in me una potente forza … non lo so.
Ma kail? Non è ancora scesa! Possibile che non ce la stia
facendo? No impossibile arriverà presto'
***
- Shey “ragazzi ... quanto
credete che dobbiamo lasciarla li davanti tutta sola?”
- Gon “è da parecchi minuti che non apre bocca
forse dovresti provare a parlarle killua”
- killua “cosa? Perché proprio io?”
- Shey “beh … perché sei quello con cui
sta più volentieri … giusto Gon?”
- Gon “giusto! Forza!”
- killua “ok … se ci tenete
…” killua allungò il passo e si
affiancò alla piccola sayan
- killua “kail … ehm … come
va?”
- kail “ … … scusa … vi sto
facendo preoccupare”
- killua “ma posso sapere cosa c’è che
non va? Insomma ti sei arrabbiata con qualcuno di noi?”
- kail “no figurati! E che … scusa ma non penso
che tu possa capire …”
- killua “ma potrei aiutarti … comunque se non
vuoi parlare non fa niente solo non fare così …
stiamo tutti male per te”
- kail “non era mia intenzione davvero …
è che … non ne posso fare a meno
…”
- killua “di cosa? Di cosa non puoi fare a meno?”
- kail “non ho potuto fare a meno che rattristarmi
… va beh … ormai è successo non ci
posso fare niente …”
- killua “non ci sto capendo molto … ma sappi che
in qualsiasi momento se avrai voglia di parlarne … io
sarò a disposizione!”
- kail “grazie killua …”
- killua “allora credi che adesso potresti smetterla di
tenerci il broncio?”
- kail “ah! Si certo!”
- killua “perfetto! Ragazzi! Venite il grande killua
è riuscito a far tornare il sorriso alla nostra kail!!"
***
Ormai la maggior parte dei
partecipanti aveva superato la prova e si era radunata nella stanzetta
dove si trovavano kyra e kurapica, nel frattempo li aveva raggiunti
anche Leorio, e poco dopo arrivò anche il gruppo dei
bambini.
- Kail “kyraaaa!! Ciao!!” kail appena intravide la
sorella le saltò al collo tutta eccitata e felicissima di
aver constatato che anche lei aveva oltrepassato la prova. Il gruppo si
era riunito definitivamente e dopo che gli esaminatori si
congranularono con tutti quelli nella stanza, ripresero il viaggio a
bordo del dirigibile. Questo si era alzato in volo, diretto verso la
prossima prova, quando era già scesa sera. Il cielo stallato
era limpidissimo, non c’era nemmeno una nuvola e una
bellissima luna piena troneggiava alta tra gli altri astri
più piccoli; fuori si stava proprio bene perché
tirava un’arietta piacevolmente fresca, infatti non faceva
nemmeno tanto caldo benché l’estate fosse alle
porte. Kyra era come al solito all’esterno del dirigibile sul
ponte di legno, intenta a fare esercizi per tenere in allenamento i
muscoli. Era in posizione verticale con la testa
all’ingiù e stava facendo dei piegamenti con una
sola mano alzano e abbassando il corpo, ogni tanto poi cambiava braccio
ma non scendeva mai da quella posizione per non dover ritrovare
l’equilibrio. Kurapica la stava cercando, aveva capito che
c’era qualcosa che non andava perché lei dopo
l’uscita dalla torre non gli aveva più rivolto la
parola. Finalmente dirigendosi verso la parte esterna la
trovò, ancora concentrata intenta nei suoi esercizi.
- kurapica “kyra sei arrabbiata con me?” lei
ignorò totalmente la domanda perché le sembrava
davvero stupida e continuò imperterrita ciò che
stava facendo ‘stupido
... se tutti gli umano sono così stupidi non andiamo affatto
bene’
- kyra “… …”
- kurapica “vuoi fermarti un minuto per favore?”
lei si bloccò e si mise in piedi guardandolo negli occhi con
aria di sfida, kurapica abbassò lo sguardo e chiuse gli
occhi, stava per andarsene quando si decise a parlare
- kurapica “Link era una persona molto speciale …
faceva parte del mio clan e l’ho conosciuta poco dopo che i
miei genitori scomparvero. Lei si è presa cura di me anche
se era di un anno più piccola … le devo
tutto”
- kyra “ci voleva tanto? Capisco che per te debba essere
stato difficile ma non c’era motivo di tenermelo nascosto
…”
- kurapica “forse hai ragione tu … lei era unica
… è che io mi sento tremendamente in colpa
… avrei potuto salvarla e convincerla a non combattere e
invece sono scappato come un codardo …” questa
volta dai suoi occhi ormai rossi scesero poche lacrime di rammarico,
segno che per lui quella bambina era veramente importante. Da quando si
erano conosciuti era sempre stata lei a piangere ma questa volta era
diverso, e fu lui ad appoggiarsi a lei in cerca di sostegno lasciandosi
andare al dolore.
***
- kail “scusi ha per caso
visto una ragazza da qualche parte? È bionda e un
po’ più alta di me!”
- “no mi dispiace”
- kail “ma ne è sicuro? Cerchi di
ricordare!”
- “ti ho detto che non ho visto nessuna ragazza! Adesso
smamma pulce!!”
- kail “che modi! Ma dove può essersi cacciata?
Devo assolutamente avvisarla di non guardare la luna! Non voglio
nemmeno pensare a cosa potrebbe succedere se si
trasformasse!!” (avviso:
per chi non avesse mai visto Dragonball, i sayan nel momento in cui
osservano la luna piena subiscono una vera e propria metamorfosi
trasformandosi in giganteschi scimmioni, proprio a causa della loro
coda. In questa trasformazione la loro forza è
inimmaginabile e come se non bastasse perdono totalmente il controllo
attaccando chiunque gli capiti sotto tiro. Affinché
tornino normali la luna deve calare lasciando posto al sole oppure
addirittura essere distrutta, poi c’è sempre la
possibilità di riuscire a tagliare la coda al sayan ma
è molto difficile a causa dei suoi movimenti scombinati. Per
chi non ne avesse mai visto uno ecco un link di un’ immagine,
fate copia incolla se siete curiosi di sapere come sono fatti. http://www.dragonballgt.it/files/img/oozaru.jpg
)
- kail “kyraaaa! Sei qui?” la bambina correva
all’impazzata controllando tutti corridoi e le
stanze che percorreva, ad un certo punto però, si
fermò e cercò di valutare la situazione con calma
‘calma
… non risolvo niente se continuo a correre come
un’isterica, adesso mi concentro e cerco di captare la sua
presenza … … eccola è sul ponte! Non
ci voleva ... è fuori …! Devo avvisarla
al più presto!’
***
- kyra “ dai
… non fare così ... l’importane
è che un giorno tu riesca nel tuo intento e la vendichi
… e poi cos’è sta storia? Di solito
sono io la piagnucolona!” tornò il sorriso a tutte
e due e l’atmosfera si era fatta meno pesante
- kurapica “ehi girati! Guarda che luna che ti stai
perdendo!”
Dopo un’altra breve corsa, questa volta più
controllata, kail finalmente scorse kyra proprio mentre si stava
girando in direzione della luna e con uno scatto fulmineo le fu sopra
chiudendole gli occhi
- kail “non farlo kyraaaa!!”
- kyra & kurapica “ma sei impazzita?!” la
sorellina non diede ascolto alla domanda e trascinò
velocemente la sayan dentro al riparo da eventuali finestre, in un
attimo fu li anche kurapica desideroso come non mai di sapere cosa era
successo
- kyra “ma si può sapere cosa ti è
preso???” 'proprio
adesso che stavo per avere un momentino romantico con kurapica!'
- kurapica “allora?? Cosa hai da dire a tua
discolpa??”
- kail “devo parlare in privato con kyra tu non puoi
sentire!”
- kurapica “come non posso sentire?”
- kyra “si tratta dei sayan?”
- kail “ziiitaaa! C’è
kurapica!!”
- kurapica “ah … a dire il vero so tutto
…”
- kail “O_O cosa?! Gliel’hai detto??”
- kyra “ehh ... non ho potuto farne a meno …
è successo nella torre poi ti spego ma adesso, mi vuoi
spiegare cosa è successo prima??”
- kail “stavi per trasformarti in un mostro gigantesco e io
ti ho salvata appena in tempo!”
- kyra & kurapica “ehhh??? Stai bene?”
- kail “io sto benissimo! Adesso ti spiego meglio
… credi che la coda ce l’abbiamo per
bellezza?”
- kyra “cosa centra la coda?”
- kail “se un sayan provvisto di coda guarda anche solo per
un minuto la luna piena perde il controllo e si trasforma
inevitabilmente in un’enorme scimmione”
- kurapica “co … cosa?! ma cosa siete lupi
mannari??”
- kyra “dici sul serio? È per questo che non mi
hai fatto guardare la luna?”
- kail “proprio così! mi dispiace non avertelo
detto prima .. però non pensavo che ci fosse la notte di
luna piena così presto … comunque si è
concluso nel migliore dei modi! Adesso lo sai quindi non
c’è pericolo!”
- kyra “già …”
- kurapica “beh … allora è meglio che
per questa notte stiamo dentro eh?”
- kail “direi proprio di si!! Raggiungiamo gli
altri?”
- kurapica “ok vieni kyra?”
- kyra “no … preferisco allenarmi ci vediamo dopo
…”
- kail “come vuoi …!” i due si
allontanarono e kyra rimase sola con i propri pensieri, non doveva
allenarsi tuttavia sentiva il bisogno di stare un po’ con se
stessa anche perché numerosi ricordi le riaffioravano alla
mente ‘la
notte che è morto mio padre … c’era la
luna piena …'
e
rieccomi a voi!! devo dire che questo capitolo non mi è
piacuito molto, diciamo che è solo transitorio! ma mi
farò perdonare promesso!
angy92: non devi scusarti!! mi ero preoccupata ... perchè
pensavo non ti fosse piaciuto il capitolo! (forse sono un po' troppo
ossessiva riguardo alle recensioni!ndaki)(l'hai scoperto adesso!ndangy)
davvero shal è uno dei tuoi prefeiti!?!?! come sono
contenta!!(ehh.. modestamente sono il migliore!!U_U ndshal)(adesso
però non diamoci troppe arie =_=' nell'anime non
è che tu abbia una parte molto importante!ndaki)(devi
ricordarmelo sempre..-_-' ndshal) cominciavo a disperare di essere
l'unica a cui piacesse!! quindi ero un po' indecisa sul fatto di
metterlo o meno nella storia!!(davvero??*_*ndshal) ah e poi grazie
mille di aver messo la mia storia nei preferiti!! mi riempie
d'orgoglio!! comunque non penso che la sposterò a crossovver
perchè erika mi ha permesso di lasciarla li
dov'è!! l'ho scritto anche nell'introduzione!^_^
Iryuchan: sono super contenta che la storia compresi i personaggi ti
piacciano!!! anche a me fa molto piacere ricevere più
commenti possibile e più ne ho più sono spronata
a continuare!! comunque i nomi come ho già detto sono miei
anche perchè... sinceramente quelli dell'anime non me li
ricordavo!!(non sai mai niente!!ndshal)(=_= ma dai...! e ringrazia che
ti ho messo nella storia piuttosto!ò_òndaki)(non
avevo dubbiT_Tndshal)ricomunque... il cap ti è
piaciuto??aspetto un'altro commentino!!^_^ ah e pi grazie per aver
messo la storia nei preferiti!! ringrazierei anche animskywalker ma non
ho capito se l'ha messa nei preferiti per scherzo o se gli piace
veramente!!
zelgadis91: eccoti!! anche se per pochissimo sei entrato in sciena
anche tu!! contento?? scusa se ti ho dato del bestione... ma non mi
veniva nessun altro aggettivo!!^_^''(non scusarti! è lui che
ha scelto me come alter ego!! ndfrank)(io volevo essere nobunaga ma poi
qualcuno ha insistito...=_=ndzel)(cissà chi sarà
stato!T_T ndaki)(ma... non ti viene in mente?=_=ndzel)(ops.. forse sono
stata io! ma che importa ormai io ho il mio shal come alter
ego!ndaki)(purtroppo..=_=ndshal)(cosa??è_éndaki)(niente
niente^_^''''ndshal) bene vedo che ci siamo chiariti! giuro che se non
ti piacciono i dialoghini non li faccio più promesso!!
comuque kuroro ho deciso di farlo entrare dopo nella brigata!! non
preoccuparti non l'ho soppresso!!!! piaciuto il capitolo?? ok ciao!!
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Capitolo 16 *** quella maledetta luna ***
‘... il giorno
in cui mio padre è morto … è un
po’ confuso … però ricordo molto bene
che quella sera dovevamo andare a vedere la luna piena … io
… se kail ha detto la verità … non
può essere vero … ’ kyra
si era rifugiata in una stanzetta deserta, aveva bisogno di riflettere,
ma ciò a cui alludeva era terribile. Dallo sconvolgimento si
reggeva a stento in piedi e dopo avere ondeggiato da una parte
all’altra si accasciò al suolo tenendosi la testa
tra le mani. Numerosi ricordi riaffioravano alla mente, memorie di
quando viveva ancora una vita felice e spensierata, di quando ancora
suo padre era in vita.
***
- “kyraaaa!
È pronto in tavola!! … kyraaaa! Ma dove saranno
già andati a cacciarsi quei due!” la voce di una
donna abbastanza giovane echeggiava suqllante verso il bosco. Proveniva
da una modesta casetta posta al limitare della fitta distesa di alberi
che caratterizzava le montagne del kensej. La donna spazientita
tornò in casa sbuffando come al solito, dopotutto non era la
prima volta, che la figlioletta e il marito partivano la mattina presto
per allenarsi e fino a pomeriggio inoltrato non facevano ritorno.
Però l’inverno era ormai alle porte e il clima
fresco, tipico di quelle altezze, cominciava a mutare in un freddo
pungente. Noncuranti del cambio di stagione una bambina di circa 8 anni
e un uomo sulla trentina erano distesi sulla riva di un fiume ansimando
- “sei
diventata troppo veloce … adesso sono io che ho il
fiatone!”
-
“già però sono molto stanca
anch’io … dopo un po’ non riuscivo
più a prenderti!”
- “ehh
… ne è passato di tempo quando eri tu a dover
scappare! Io ti raggiungevo in un attimo! Adesso invece
…”
- “adesso sono
più veloce di te?”
- “direi di si
tesoro! Dai … forse è meglio tornare dalla mamma
... sarà sicuramente arrabbiata a
quest’ora!”
- “no
rimaniamo ancora un po’!”
- “va bene ma
solo 5 minuti!”
-
“papà posso farti una domanda? È da un
po’ che mi è venuta in minte
…”
- “dimmi pure
kyra”
- “ma
perché tu e la mamma non avete la coda?”
- “hmm
… ehh a dire la verità non lo so tesoro
…”
- “davvero? Ma
tu sei il papà! Devi sapere tutto!”
- purtroppo non
è così piccola ... anche gli adulti a volte non
sanno qualcosa! Forza in marcia! Si torna a casa!”
A CASA DOPO PRANZO
- “oh no!
Mamma sta venendo su il temporale!”
- “bene!
Così avrai un’occasione per imparare a
leggere!”
- “ma io non
voglio leggere! Da grande diventerò forte!”
- “non dire
sciocchezze! Su vai a prendere il tuo libro e niente ma!”
- “ma
… va bene mamma …”
- “un giorno
mi ringrazierai!” il pomeriggio passò lento, kyra
non si impegnava affatto nello studio della lettura e continuava a
guardare in direzione della finestra sperando che il temporale finisse
al più presto. Ma i tuoni e i lampi si facevano sempre
più frequenti e la pioggia scendeva copiosa con un rumore
sconsolato. Kyra aveva finalmente finito i suoi esercizi culturali, se
così potevano essere definiti, e non appena la madre la
lasciò libera corse in camera per occuparsi di cose
“più serie” come diceva sempre lei. La
stanzetta era abbastanza piccola e non potendosi allenare seriamente la
bambina si limitava a sottoporsi a piegamenti o flessioni per
irrobustire i muscoli. Aveva un corpicino piccolo e minuto, ma la forza
che dimostrava negli allenamenti con suo padre, era totalmente
sproporzionata alle sue dimensioni, tuttavia i suoi genitori non si
stupivano della situazione, anche perché sapevano che quella
creatura non era propriamente la loro figliola, ma proveniva da un
mondo assai lontano e del tutto diverso.
Dopo cena la bambina fece finta di andare a dormire, tuttavia, quasi
tutte le sere, usciva di nascosto e si allontanava dalla casa per
rimanere sola in mezzo alla natura sperimentando i poteri che da poco
aveva scoperto. I suoi genitori ancora non sapevano della sua
capacità del volo, ma lei l’aveva appresa una
volta per caso quando, durante un esercizio, era accidentalmente caduta
dalla finestra di camera sua, ed era miracolosamente rimasta sospesa a
mezz’aria salvandosi dall’urto col terreno.
Così piano piano cercava di affinare quelle sue
capacità particolari di cui era dotata. Un’altra
cosa strana che aveva scoperto di saper fare era quella di creare sfere
energetiche, era successo un giorno mentre si stava allenando di
nascosto, cercava di raggiungere volando la cima della montagna, ma il
tempo non prometteva nulla di buono, così arrivata dopo
molta fatica nella parte più alta del pendio, si
rifugiò in una grotta in attesa che smettesse di piovere, ma
all’improvviso un fulmine colpì la parete di
roccia che provocò la frana di un’enorme
quantità di massi giganteschi. Alcuni di questi la stavano
per sommergere quando l’istinto prese il sopravvento e il
piccolo corpicino emanando un bagliore accecante si ritrovò
in salvo. Lei aveva deciso di tener nascosti questi fatti per avere un
segreto tutto suo da condividere solo con se stessa, ma ultimamente
aveva rischiato di rivelare tutto al padre, voleva assolutamente
mostrargli cosa era veramente il grado di fare.
Passarono alcuni giorni
immersi nella noia più totale, non aveva smesso di piovere
nemmeno un’oretta e la bambina si era trovata costretta ad
aiutare la madre nelle faccende di casa per passare il tempo, ma anche
perché quest’ultima pareva stanca e affaticata e
faceva fatica a stare dietro da sola agli numerosi compiti casalinghi.
Il padre non c’era, era sceso dalla montagna per recarsi alla
città più vicina a causa di alcune commissioni
importanti che non potevano più aspettare.
UNA SERA A CENA
- “mamma
perché il papà non arriva? È partito
già l’altro ieri!”
- “il viaggio
che deve … affrontare è molto lungo …
ma vedrai che presto … sarà a casa
…” la sua voce era sottile e quelle parole anche
se poche erano state proferite con sforzo, la bambina rimase alquanto
turbata e ingenuamente chiese se c’era qualcosa che non andava
- “mamma stai
bene c’è qualcosa che non va?”
- “no tesoro
… adesso io vado a letto … così mi
riposo … sparecchia tu per favore …”
- “ok buona
notte!” la madre si alzò lentamente e kyra la
aiutò a raggiungere il suo letto che fortunatamente non si
trovava al piano superiore. Dopodiché pulì la
cucina velocemente e con malavoglia, perché non vedeva
l’ora di uscire, visto che la madre era già a
letto. Tuttavia qualcosa la lasciava perplessa, il papà non
era mai mancato così tanto da casa, a volte scendeva la
mattina presto per recarsi al villaggio alle pendici della montagna, ma
entro sera tornava, invece quella volta erano passati più di
due giorni ma non si era ancora visto, che gli fosse successo qualcosa?
Lei ci pensò un po’ su, ma poi si convinse che
sarebbe andato tutto bene e che presto lei e suo padre avrebbero
continuato gli allenamenti, sempre se smetteva di piovere!
Dopo alcuni giorni il
padre di kyra tornò con delle medicine per la moglie, che
infatti aveva cominciato a manifestare i segni di una complessa
malattia genetica probabilmente mortale. Tornò a splendere
il sole, ma kyra era costretta ad allenarsi da sola, poiché
il padre doveva prestare le cure necessarie alla madre, bloccata a
letto. Lui era consapevole della gravità della malattia, ma
dava tutto se stesso per cercare di rendere meno marcate le sofferenze
della moglie, che infatti sembrò migliorare dopo qualche
settimana. Ormai l’inverno era arrivato, e con esso la neve.
Kyra l’amava molto e passava giornate intere a giocare in una
valle più alta, dove c’èra tantissimo
spazio per poter correre e volare liberamente. Le cose però
cambiarono sempre di più, e gli allenamenti col padre erano
diventati eventi rari ed eccezionali, lui come sempre si stupiva di
quanto la bambina fosse migliorata e di quanto la sua forza fosse
possente. La salute della madre era stabile e fortunatamente non
peggiorava, anche se doveva comunque stare attenta a rispettare le cure
e non fare sforzi di alcun tipo. Il padre era sempre occupato con la
casa, e tra il mantenimento dell’orto e la caccia arrivava
alla sera praticamente sfinito.
L’inverno passò in fretta e la primavera
portò con se il bel tempo, la natura aveva ripreso a fiorire
e gli animali erano usciti dal periodo di letargo. Una sera il cielo
era completamente privo di nuvole e le stelle emanavano una luce fioca
che rischiarava l’atmosfera tranquilla della montagna. Quello
era un giorno speciale kyra e suo padre erano usciti da soli come
facevano gli anni prima per una passeggiatina.
- “sai
papà sono proprio contenta che sei potuto venire a fare un
giro con me! Cominciavo a pensare di non vivere più momenti
felici come questo!”
- “oh come
siamo poetici sta sera! Anch’io sono contento era da tempo
che io e te non passavamo del tempo insieme … già
…”
- “dove
andiamo?”
- “direi di
andare sulla riva del fiume da li potremo ammirare per bene la
luna!”
- “la
luna?”
- “si
… da qui non si vede ma stasera c’è una
bellissima luna piena!”
-
“cos’è?”
- “tu non
l’hai mai vista, ma è uno spettacolo stupendo
… è quando la luna diventa un cerchio
perfettamente rotondo, ed è molto luminosa …
assomiglia un po’ ad un sole bianco!”
- “wow! Deve
essere bellissima!”
- “si lo
è!”
Dopo circa un quarto
d’ora di cammino arrivarono a destinazione, e uscendo dal
folto della macchia si fermerono per rimirare il cielo.
- “ti piace
tesoro?”
- “si
è … bell (tum tum) issima … (tum tum
tum tutum tutum tutum) ‘che strana
sensazione … cos’è … cosa mi
sta succedendo … ah il mio corpo sta … cambiando…!’
- “kyra
… ma cosa ti succede?? Kyra kyra!!” niente da fare
la bambina ormai si stava trasformando in uno scimmione che in pochi
istanti aveva raggiunto dimensioni gigantesche. …
urla … di disperazione da parte del padre … di
rabbia e smarrimento da parte della bestia. Era totalmente impazzita,
stava distruggendo ogni cosa … il padre tentò
inutilmente di fermarla … niente non lo riconosceva
… aveva del tutto perso se stessa …
l’unica cosa che aveva intenzione di fare era distruggere
… e successe … il corpo del padre venne
scaraventato violentemente dall’altra parte del fiume
… la sua sagoma senza vita era dinnanzi al terribile mostro
… che non avendolo riconosciuto non aveva esitato a
colpirlo. Non si fermava continuava ad urlare preso dall’ira,
facendo movimenti sconnessi e senza senso … la madre
sentendo tutto quel trambusto era uscita di casa e vedendo il terribile
mostro si era subito preoccupata per la sorte della figlia e del marito
e li cercò tutta la notte. kyra nelle sembianze del mostro
continuò fino all’alba a distruggere ogni cosa fin
quando la luna calò lasciando posto al pallido sole di
primavera. La madre disperata trovò il corpo del marito
inerme sulla riva del fiume e piangendo divorata dal dolore lo
abbracciò. Tornò a casa … non aveva la
forza di cercare anche la figlia, sapeva che non ci sarebbero comunque
state speranze, tuttavia qualche giorno dopo kyra fece ritorno a casa
privata della memoria di quanto era accaduto, l’unica cosa
che ricordava è che era uscita col padre per andare a
rimirare la luna piena, nient’altro.
Le cose
cambiarono, e parecchio. La bambina crebbe nella solitudine
più totale, erano rare le volte in cui apriva bocca o era a
casa, partiva la mattina presto per tornare la sera tardi dopo cena.
Tutti i giorni sottoponeva il suo corpo ad estenuanti allenamenti,
quasi per dimenticare il dolore della perdita di suo padre
sostituendolo col dolore fisico. A casa rispondeva alla madre con
monosillabi, non era mai intenzionata a discutere o a parlare
normalmente, ma si limitava ad aprire bocca solo quando era
strettamente necessario. A volte doveva scendere al villaggio per
comprare le medicine, ma anche li manteneva un atteggiamento diffidente
e scostato da tutto e da tutti. La madre peggiorava era sempre
più provata dalla malattia e il ricordo del marito non le
dava pace, alcuni giorni era costretta a dover stare a letto da mattino
a sera non avendo nemmeno la forza di alzarsi. Lacrime, entrambe
piangevano spesso, kyra lo faceva di nascosto durante i suoi
allenamenti, la madre invece continuamente anche davanti a lei. Gli
anni passarono e il ricordo del padre era diventato come una vecchia
foto consumata dal tempo, era ora di andare avanti e chiudersi la porta
alle spalle, ormai kyra aveva smesso di versare lacrime invano e
poiché la madre era tutto ciò che le era rimasto,
decise di prendersi più cura di lei e ella sua
malattia, ma fallì anche in quello poiché un
mattino lei esalò il suo ultimo respiro.
ç_ç
che dite troppo triste? eccomi ritornata con un nuovo flash back questa
volta sulla nostra sayan! piaciuto? forse era davvero un po' troppo
malinconico ... è che quando mi faccio prendere la mano mi
piace mettere tutto sul drastico!! va beh sta a voi commentare!!
passiamo ai ringraziamenti!
-angy92: ciaooo!! piaciuto questo capitolo?? a me piangeva il cuore
mentre l'no scritto!! comunque sono contenta che la storia ti piaccia e
non preoccuparti che shal arriverà presto perchè
non sto più nella pelle di metterlo dentro in qualche
capitolo!! ok a presto! ah colgo l'occasione per dirti che divi
assolutamente aggiornare presto la tua storiella perchè
l'adoro e voglio sapere come va avanti!!!^^
-Iryuchan: hola!! sono felicissima che la mia storia ti piaccia e spero
che anche per questo capitolo sia lo stesso!! ehh non so quando ci
sarà un momento cool per killua e kail ma sono contenta che
ti piaccia la coppietta!!^^ a presto e mi raccomendo continua a
seguirmi!!
-zelgadis91:eccomi anche da te frank!! piaciuto questo cappy?? questo
volta non ti ho fatto la recensione con i dialoghini ... contento?? ma
scherzo!! guarda cosa faccio invece di studiare fisica!! ti ringrazio
perchè recensisci la mia storia!!^^ ok ciao e fammi sapere
cosa ne pensi!!
-anim skywalker(giusto?) un super ringraziemento anche a te ... scusa non avevo capito che ti èiacesse!! pensavo davvero che l'avessi messa nei preferiti per sherzo ... chessà perchè!! boh! cominque spero vivamente che continui a seguirmi!! ciao^^
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Capitolo 17 *** passiamo in città ***
Hell camminava veloce verso la sua
scuola, anche quella mattina era in ritardo. Si faceva faticosamente
largo tra la gente, le strade della sua città erano
piuttosto affollate fin dal mattino e districarsi tra la folla con una
pesantissima tracolla sulla spalla non era di certo una
passeggiata. Frequentava una scuola di informatica, quinto ed ultimo
anno per fortuna, non vedeva l’ora di poter cambiare aria per
iscriversi a una qualche università, il suo sogno era quello
di diventare un’hacker. Abitava già da sola in un
piccolo appartamentino, poiché i suoi genitori erano
importanti ricercatori archeologici ed erano quindi costretti a stare
fuori città per lunghi periodi anche più volte
all’anno. Era una ragazza di media statura e corporatura
normale, né troppo magra ma nemmeno grassa, aveva bei
capelli di color castano chiaro, che le arrivavano a metà
schiena, ed erano tra il riccio e il mosso; gli occhi erano di un
azzurro molto intenso, e quando sorrideva mostrava un espressione
solare; vestiva solitamente con una gonna corta a pieghe blu scuro,
mentre sopra portava una camicia bianca a mezze maniche.
Finalmente giunse davanti alla scuola e con una certa fretta, non
curandosi di spintonare qualcuno vi entrò, raggiungendo la
sua classe al primo piano. Ovviamente si aspettava l’ennesima
sgridata della prof che avrebbe avuto da ridire sul suo ritardo
- “scusi prof non mi è suonata la
sveglia..!” disse lei per discolparsi, facendo anche un
profondo inchino
- “mi dica, oggi non le è suonata la sveglia, ieri
non le è suonata la sveglia, l’altro ieri la
stessa cosa, dobbiamo forse impegnarci in una colletta di classe, per
comprarle una sveglia nuova?” risata generale, ma di certo
l’intento della prof non era quello di far ridere, Hell
tentò di accampare qualche altra scusa balbettando qualcosa
e alla fine fortunatamente uscì indenne da quella che ormai
era diventata la ramanzina quotidiana. Fortuna che c’era
Frank il suo migliore amico, a dire il vero unico, se così
lo si poteva definire. Era un ragazzo un po’strano, molto
riservato e un po’imbranato col computer, così si
tenevano compagnia mentre lei gli dava “lezioni
private”. Erano vicini di banco, ma di solito durante le
lezioni non chiacchieravano mai, solo per scambiarsi i soliti insulti
ai prof; dopo Frank c’era anche il suo ragazzo, Brend, molto
carino, il solito tipo alto biondo e con gli occhi azzurri, tutte le
altre ragazze della scuola gli facevano il filo e tutti sapevano
benissimo che non era proprio fedele a Hell, soltanto lei non voleva
ammetterlo. Si vedevano di solito dopo la scuola, andavano a fare un
giro per il centro a guardare le vetrine dei negozi, ma purtroppo quel
giorno andò un po’ diversamente. Finite le
lezioni, Hell uscì come di consueto dalla porta principale
dell’edificio e dopo aver salutato Frank si
incamminò per incontrare Brend, non era però
ancora arrivata che lo vide mentre, tenendo al muro una ragazza, la
stava baciando. Lei si bloccò di colpo, le avevano dato
della 'cornuta' moltissime volte, me lei voleva bene a Brend e non
avrebbe mai pensato ad una cosa simile; non riuscì a
trattenersi e cacciò un urlo deciso contro la coppia,
alquanto impegnata
- “ Brend! Non ci posso credere! Brutto bastardo!
È finita tra noi!”
- “ma va? Finalmente te ne sei accorta!” le si
gelò il sangue nelle vene, indignata da quelle parole, Hell
corse via in preda alla disperazione e non curandosi minimamente di
spintonare qua e là la gente per le strade. Non sapeva
nemmeno dove stesse andando, ma a giudicare dal fatto che in giro si
vedevano sempre meno persone, probabilmente si stava dirigendo verso la
periferia.
***
Nel frattempo in un palazzo diroccato
e abbandonato, 11 individui ascoltavano attenti le parole del loro capo
in attesa di ordini
- “ci siamo tutti?”
- “Hisoka no, perché l’ho visto
l’altro giorno che era impegnato nell’esame per
diventare hunter, quindi non è potuto venire”
- “ok lui è giustificato … veniamo al
dunque … una potente famiglia mafiosa è sulle
nostre tracce, probabilmente è venuta a sapere del furto che
abbiamo attuato all’hotel Shyenzy, e sta cercando di mettersi
in contatto con i 10 anziani par darci la caccia. Adesso vi
dividerò in coppie e dopo avervi consegnato questo catalogo,
in cui sono riportati membri e parenti della comunità,
dovrete andare in giro ed eliminare le persone riportate
nell’elenco. Non preoccupatevi, sono foto recenti, se li
vedrete in giro non avrete difficoltà a riconoscerli. Bene
adesso veniamo alle coppie, preferirei che almeno due stiano qui in
attesa di novità sulle mosse del nemico, gli altri andranno
in città. Allora Machi ed io controlleremo la parte verso i
centri commerciali, Finks e Feitan andranno a nord vicino alle
industrie Heghel, Nobunaga e Ubo verso il fiume, quindi si
soffermeranno più che altro sui ponti, Shizuku e Frankiln
invece la parte a sudn verso il cimitero e Shalnark e Pakunoda invece
andranno più verso il centro dove ci sono i giardini Dagi.
Non ho nominato Kortopi e Bonolenov perché voglio che siate
voi a rimanere qui di guardia. Ok? se è tutto chiaro direi
che possiamo entrare in azione, ci sono domande?”
- tutti “no!”
- “perfetto, al lavoro!”
***
FUORI DAL COVO
- Machi “che c’è Paku?”
- Paku “non è possibile che il capo mi metta
sempre con Shal! Non lo sopporto quel ragazzo!”
- Machi “ma dai! A me sta simpatico invece! Va beh il capo mi
chiama! A dopo!” disse correndo da Kuroro
- Paku “allora ci potevi stare tu in coppia no?”
borbottò, ma qualcuno la riscosse da dietro
- Shal “andiamo?”
- Paku “si …” disse incamminandosi con
malavoglia.
Dopo che si avvicinarono di più alla città,
poiché il loro covo si trovava piuttosto in periferia,
Pakunoda aprì bocca
- Paku “bene, eccoti metà dei fogli …
tu vai di là e io di qua!”
- Shal “ma il capo ha detto che …”
- Paku “il capo quindi non c’è quindi
fai come ti dico io, e io dico che è più facile
per tutte e due se ci dividiamo! Adesso tieni” gli porse
sgraziatamente il blocco di fogli e si allontanò, Shal non
poté che rimanere interdetto qualche minuto lamentandosi
sotto voce
- Shal “ma sempre a me deve capitare quella vecchia ciabatta!
Così alla fine mi ritrovo sempre da solo! Ah! ma quando
torno il capo mi sente! Sembra che lo faccia apposta! …
Vabbè sarà meglio che mi dia una mossa o non
troverò mai nessuno da eliminare!” così
si incamminò ormai rassegnato verso la parte che gli aveva
indicato Pakunoda.
***
Hell correva ancora con le lacrime
agli occhi, continuava ad andare addosso alla gente senza nemmeno
scusarsi, e così facendo, tutti la riempivano
d’insulti, però ad un certo punto si scontro con
un ragazzo e l’impatto la fece cadere a terra
- Hell “hei! ma non guardi dove vai??”
- “ma a dire la verità sei tu che mi sei venuta
addosso” era un ragazzo poco più grande di lei con
in mano uno spesso blocco di fogli (chi sarà??)
- Hell “ma a cadere però sono stata io quindi ho
ragione io!” disse frettolosamente rialzandosi e riprendendo
a correre via, mentre il ragazzo commentava amareggiato
- “se continuo così, presto o tardi non
avrò più alcuna autorità sulle donne!
ce l'hanno tutti con me!! Va beh ... sarà meglio che mi dia
da fare col compito del capo, oppure anche lui se la
prenderà con me!” e continuò a
camminare sconsolato.
NEL POMERIGGIO
Hell era seduta su una panchina dei giardini Dagi, stava ripensando a
quello che era successo uscita da scuola, non poteva ancora credere di
avere lasciato per sempre Brend, eppure l’aveva visto lei
stessa insieme ad un’altra, tra loro due era davvero finita.
Ad un tratto però si avvicinò Frank tutto
trafelato con il suo solito portatile sotto braccio
- “meno male Hell! Ho bisogno d’aiuto!”
- “Frank non vedi che sono depressa!!”
- “ah ma cosa è successo?”
- “è a causa di Brend … io e lui
… insomma …”
- “ah capisco … mi dispiace … anche se,
scusa se te lo dico … ma solo tu non te ne eri accorta
…”
- “lo so … è che mi piaceva veramente
… ma adesso ho capito che è solo un don Giovanni
… me ne sono resa conto finalmente”
- “beh se non te la senti di darmi una mano facciamo pure
un’altra volta …”
- “ma no dai … dimmi … che
c’è che non riesci a fare questa volta?”
- “ah grazie sei unica Hell!!” disse contento
sedendosi vicino a lei e aprendo il portatile, poi continuò
spiegando ciò che non riusciva a fare “allora devo
cercare di contattare questa compagnia per mio padre … ecco
… però non riesco a bypassare il sistema di
protezione, serve una password e … tu vuoi diventare un
hacker no?”
- “ho capito, vedo cosa posso fare!” disse
concentrandosi sul problema “ma chi devi contattare? Vecchi,
10 anziani? Ma cos’è una casa di riposo?”
- “ehh si mio padre vuole fare beneficenza … sai
com’è …”
- “e stì vecchietti hanno un sistema
così protetto? Vabbè … vediamo
… ... purtroppo non riesco a craccare il sistema di
riconoscimento … è complicato!”
- “ noooo! Non dirmi che nemmeno tu ne sei capace!”
- “dovrei lavorarci su un po’, ma scusa non credo
di essere dell’umore adatto … credo che tuo padre
dovrà trovare un altro modo per fare beneficenza
…”
- “vabbè dai, non fa niente … ci
vediamo domani a scuola! Ciao!”
- “ciao!” e se ne andò come era venuto.
Di lì intanto passava per caso Shal, a cui sembrava di aver
visto Frank, già da qualche altra parte, così
decise di seguirlo rimuginando intensamente per cercare di capire chi
fosse. Poi improvvisamente gli si illuminò la lampadina e si
ricordò del blocco di fogli che aveva in mano, lui era nella
lista.
- Shal “finalmente! Ho trovato uno degli uomini da eliminare!
Ormai pensavo di dover continuare a camminare alla ceca per
chissà quanto tempo!” esclamò tutto
contento
***
IL GIORNO DOPO
Hell si era svegliata come al solito in ritardo, tuttavia quella
mattina aveva deciso di non andare a scuola, non se la sentiva.
Così se la prese molto comoda e accendendo il televisore si
mise ad ascoltare svogliatamente le notizie del telegiornale; ma venne
subito catturata da un servizio sulla morte di un giovane “Si chiamava Franky
Keyly, il giovane trovato morto ieri notte per cause a noi ancora
sconosciute. Gli esperti della scientifica ipotizzano un suicidio, pare
che in un momento di debolezza il giovane abbia avuto il coraggio di
affogarsi nella fontana principale dei famosi giardini Dagi. Si pensa
che sia stato suicidio perché non sono stati rinvenuti sul
corpo nessun tipo di lesioni che facciano pensare ad uno scontro con
l’assassino. Stiamo ancora cercando parenti o amici, ma pare
che una fitta rete di misteri avvolga la sua famiglia, non sono ancora
stati rintracciati né padre ne madre”
- “co … cosa?? Quello è …
è Frank! No … non può essere lui
… io … non è possibile che sia
… eppure … quello è lui lo riconosco
… no!” cadde subito in un pianto disperato
accasciandosi pesantemente al divano. Continuava a borbottare frasi
insensate, dicendo che non poteva assolutamente essersi suicidato,
perchè lei lo aveva visto il giorno prima e stava bene; dopo
un po’ prese a camminare nervosamente da una parte
all’altra della stanza, sempre con le lacrime agli occhi, ma
un sentimento di oppressione la costrinse ad uscire sul balcone che
dava su di un piccolo viottolo ceco quasi mai illuminato. Si strinse
alla ringhiera ancora con il viso tutto umido, ma quello che era
dispiacere si trasformò in un sentimento di rabbia e
vendetta. Mentre cercava di pensare e concentrarsi su come dare una
mano alla polizia nelle indagini, non poté fare a meno di
assistere ad un dialogo che si stava svolgendo proprio sotto di lei.
- “ma quanto sei idiota?? La notizia ha già fatto
il girò dell’intera città! Un
po’ più di discrezione??”
- “Paku senti … il capo ci dice di fare sempre i
lavori in modo appariscente … e io …”
- “l’ho sempre detto che tu non sei tagliato per
questo lavoro! Sei troppo ingenuo!”
- “non darmi dell’ingenuo! Intanto io ne ho
già eliminati quattro!”
- “già peccato che quando scopriranno che le
vittime facevano parte di una famiglia mafiosa sulle tracce della
brigata, risaliranno facilmente a noi!”
- “e allora? Hai paura della polizia?”
- “sicuramente sarà una seccatura in
più di cui preoccuparsi!”
- “senti non ho la minima voglia di mettermi a discutere con
te quindi ciao, io vado!”
- “stupido! Anche il capo ti sgriderà!”
- “vedremo!” il ragazzo che stava conversando se ne
andò dal vicolo, ma Hell non era stupida, aveva capito
benissimo che quel ragazzo poteva essere l’assassino da
Frank, così senza pensarci, accompagnata solo
dall’istinto, andò in cucina prese un grosso
coltello lo nascose sotto la camicia e scese per seguire il ragazzo.
Non sapeva se avrebe avuto la forza di compiere un’azione
estrema, probabilmente non ce l’avrebbe fatta, ma doveva
provarci, dopo magari, se fosse stata ancora viva si sarebbe sentita
meglio.
rieccomi! a grande richiesta un capitolo su altri parconaggi!(ma quale
richiesta?! ndtutti) ho blocato un'attimo la storia dell'esame e ho
introdotto un uovo personaggio Hell spero che abbia fatto una buona
impressione (sono troppo sfortunata!!>.< ndHell) beh ...
allora spero che il capitolo sia piaciuto comunque non preoccupatevi
perchè kyra e gli altri torneranno presto magari non nel
prossimo capitolo ma sicuramente in quello dopo!! comunque spero che si
sia capito qualcosa perchè la storia è un po'
intrecciata!! bene passiamo ai ringraziameni!!
angy92: piaciuto? povero shal ce l'hanno tutti con lui!! comunque spero
che ti piaccia come l'ho fatto!! beh continua a seguirmi a presto!!^^
Ainim Skywalker (giusto?): sono contenta che anche l'altro capitolo ti
sia piaciuto!! spero che anche per questo sia lo stesso!! ciao continua
a seguirmi!! scusa se l'altra volta ho sbagliato il nome!!
Iryuchan: ciao! sono prorpio contenta che il personaggio di kyra ti
piaccia! mi dispiace di non averlo messo in questo cap ma volevo
descrivere un po' come se la passava shal!! cmq tornerà
presto!! continua a seguirmi ciao!!
zelgadis91: eccoti anche tu!! ti ho tenuto per ultimo per spiegarti che
mi dispiace di aver fatto morire Frank! ma comunque il suo vero nome
è Franky e quindo non centra niente con Franklin!! perdono!!
ok scappo a studiare letteratura italiana sono solo a Dante!!ciao!!
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Capitolo 18 *** la solitudine che divora l'anima ***
Hell scendeva le scale rumorosamente,
i suoi passi, i suoi movimenti incerti e frettolosi, lasciavano
trasparire nervosismo e rabbia. Rabbia per quello che era successo. La
sua vita sarebbe cambiata, senza Frank nulla sarebbe più
stato lo stesso. Uscì dalla porta d’ingresso con
una mano dietro la schiena, intenta a nascondere il coltello sotto la
camicia, cominciò a guardarsi in torno, il ragazzo che aveva
visto nel vicolo non poteva essere andato lontano, e infatti lo vide
camminare dall’altro lato della strada, tranquillo come se
fosse una persona del tutto normale, come se non avesse fatto niente.
Per un momento Hell esitò nel seguirlo, dopotutto sembrava
un ragazzo come tanti altri, credette di essere impazzita, di non
capire più nulla, o che la stessa morte improvvisa di Frank
fosse stato solo uno scherzo. Ma la sua forza di carattere, la fece
tornare subito alla realtà, Frank era morto e quel ragazzo
apparentemente innocente ne era la causa, scosse la testa per tornare
alla realtà, e scacciare qualsiasi pensiero avrebbe potuto
ostacolarla; così, più decisa che mai, si mise
all’inseguimento. L’avrebbe seguito fino ad un
posto che non fosse in mezzo alla gente, l’ultima cosa che
voleva era dare spettacolo, si teneva ad una distanza di circa due
metri non perdendolo mai d’occhio. Dopo una decina di minuti,
si accorse che il ragazzo si stava dirigendo verso i giardini Dagi, ma
improvvisamente arrivati in una zona quasi deserta del parco, si
fermò girandosi di scatto
- “ehi ma mi stai seguen …” non fece
nemmeno in tempo a finire la frase che Hell sfoderò il suo
portentoso coltello da cucina, puntandolo pericolosamente contro di
lui, e urlando
- “fermo! Mani in alto! Non ti muovere o ti faccio
secco!” Shal saltò sul posto, dallo spavento
momentaneo che l'aveva colto alla sprovvista, portando meccanicamente
le mani sopra le spalle
- “ehi! Ma tu sei la ragazza che ho fatto cadere
ieri!”
- “zitto! Non dire una parola di più! E adesso
confessa il tuo crimine!”
- “ma cosa stai dicendo? Quale crimine?” diceva
Shal totalmente rilassato e per niente preoccupato della situazione,
anzi sembrava quasi divertito, perché quando si rivolgeva a
Hell sorrideva
- “non fare il finto tonto! Ti ho sentito prima che parlavi
con quella donna!” a quell’affermazione
però, la sua faccia divenne più scura e il suo
tono più serio
- “cosa hai sentito precisamente?”
- “qui le domande le faccio io! Ho sentito tutt
…” Shal con un movimento repentino e quasi
impercettibile, si portò dietro la ragazza, le prese in
coltello di mano e mettendole un braccio in torno al collo la
sollevò qualche centimetro da terra; Hell con
un’espressione terrorizzata e con il coltello puntato alla
gola, respirava affannosamente cercando, con i piedi, il pavimento. Si
divincolò per qualche minuto, ma la presa di Shal era ferrea
e non lasciava vie d’uscita, ad un tratto con parole
agghiaccianti, si rivolse alla ragazza sussurrandole
all’orecchio
- “prova a metterti ancora ad urlare e giuro che ti faccio
fuori” lei si bloccò improvvisamente, qualche
lacrima le rigava ancora il volto, ma riuscì comunque, con
voce smorzata dalla paura e tremante, a sussurrare
- “ti prego lasciami …” Shal, di tutta
risposta, la sciolse da quella tremenda presa, riacquistando
improvvisamente la sua espressione divertita e rilassata. Al contrario,
Hell si accasciò in ginocchio per terra, tenendosi il collo
un po’ indolenzito, e tossendo ripetutamente; poi
cominciò a piangere e rialzandosi stava per andarsene; si
sentiva una stupida, avendo capito che evidentemente non poteva fare
niente per vendicare il suo amico, però decise che comunque
avrebbe provato a capire, almeno il perché di
quell’omicidio. Shal invece, avendo capito che forse aveva
esagerato un po’, riprese la parola, questa volta con un tono
più rassicurante
- “guarda che non ti voglio fare del male! (no volevi solo
tagliarle la gola!!ndaki) volevo farti capire che qualsiasi cosa tu
abbia, ipoteticamente, sentito non dovrà mai, e ripeto mai,
essere divulgata in giro. Ma dimmi perché vuoi fare
giustizia di persona? Conoscevi una delle vittime?” Hell non
era intenzionata a rispondere, girata di spalle, stava versando lacrime
a tutto andare. Il dispiacere era troppo. Ma Shal continuò
“ok che ti ho detto di non urlare ma non intendevo
ammutolirti per sempre! Ti ripeto che non ti farò del
male.”
- “ma come fai?” cercava di trattenere le lacrime e
reprimere i singhiozzi, strinse le mani a pugno e si girò
verso di lui fissandolo negli occhi
- “eh? Come faccio cosa?”
- “tu hai ucciso una persona! Come fai ed essere
così calmo … come se per te non fosse successo
niente? forse non ti rendi conto di quello che hai fatto!”
- “ehm … a dire la verità dal mio punto
di vista, ho fatto una buona azione”
- “ma come puoi dire una cosa simile!”
- “non credo che ti interessi saperlo, ad ogni modo, adesso
tu rispondi alla mia domanda, conoscevi una delle vittime?”
- “Frank era il mio migliore amico”
- “ah … e così conoscevi molto bene
Frank, allora … credo che tu possa facilmente immaginare
perché sia morto”
- “io … lui era un ragazzo a posto …
non aveva mai fatto male a nessuno! Non c’era motivo
perché lo eliminassi! Perché lo hai
ucciso?!”
- “ma stiamo parlando della stessa
persona?”(tonto!!ndaki)
- “si chiamava Franky Keyly, aveva la mia
età, è morto ieri notte”
- “allora credo che questo Frank non te la contasse molto
giusta, cosa sapevi esattamente della sua famiglia?”
- “ma cosa c’entra con lui! Era il mio migliore
amico non avrebbe mai potuto mentirmi”
- “rispondi alla mia domanda”
- “io … non parlava molto di se …
cioè … suo padre faceva beneficenza”
- “beneficenza!? Ma non poteva inventarsi una balla un
po’ più plausibile?!”
- “guarda che è la verità!”
- “sei messa male! A quanto pare, tu non sai niente di come
vanno le cose in questa città!”
- “cosa stai dicendo?!”
- “io ti racconto come stanno le cose … ma tu mi
devi promettere che non dirai niente a nessuno, altrimenti
…” concluse facendole vedere il coltello ancora
nella sua mano
- “io voglio sapere perché hai ucciso Frank, il
resto non mi interessa”
- “allora ... mi prometti che sarai muta come un
pesce?” Hell deglutì, poi annuì in modo
deciso e Shal continuò “ti va di sederti?
Così magari sei più tranquilla” Hell
accettò anche quella proposta, in effetti sarebbe stato
meglio assistere alla spiegazione da seduti; così si
diressero verso una panchina li vicino e si sedettero. Dopo qualche
minuto Shal cominciò a spiegare a Hell la situazione
“io mi chiamo Shalnark, faccio parte di una brigata di ladri
e ci occupiamo specialmente di furti, ultimamente una famiglia mafiosa
è venuta a sapere che un recente furto è stato
attuato a opera nostra” Hell si chiedeva più volte
cosa diavolo centrasse quella storia con Frank, non riusciva a trovare
alcun collegamento, ma ascoltava comunque, con una certa
curiosità “questa famiglia mafiosa si chiama
Keyly, che deriva proprio dal cognome del suo boss. Ti dice
qualcosa?”
- “non dirmi che …”
- “il tuo Frank, non era altri che il figlio di questo boss
mafioso, che stava minacciando il mio gruppo, perché voleva
mettersi in contatto con i 10 anziani, una delle più
importanti e pericolose organizzazioni mafiose mai esistite”
- “no ti stai sbagliando … lui voleva solo aiutare
una casa di riposo …”
- “fortunatamente non è riuscito ad eludere il
sistema di protezione, non riuscendo così a mettersi in
contatto con loro”
- “no … non è vero … lui non
può avermi mentito … non lo avrebbe mai
fatto!”
- “la verità a volte fa male, ma bisogna guardarla
in facc …”
- “basta! Stai dicendo solo un mucchio di sciocchezze! Frank
era mio amico! Tutte le volte che mi chiedeva aiuto col computer era
perché non era in grado!”
- “non riusciva forse perché quello che faceva era
illegale, hai detto che chiedeva aiuto a te?” Hell
cominciò di nuovo a singhiozzare, il fatto che il suo unico
amico non era altro che un figlio di un boss mafioso era davvero
inaccettabile, ma lo era ancora di più il fatto che non
gliene avesse mai parlato “dai non rimetterti a piangere! Non
è mica cascato il mondo!” a quelle parole la
ragazza si alzò di colpo dalla panchina per andarsene, in
preda alla disperazione, ma Shal la trattenne per un braccio
impedendole di allontanarsi “scherzavo! È una
tragedia! Scusa se ti ho ucciso l’amico, ma uno deve pur
salvaguardare la propria ‘famiglia’ no? E poi
ammettilo, nemmeno era sincero con te! Questo vuol dire che tu le eri
utile solo quando aveva bisogno per il computer”
- “lasciami! Tu non capisci niente! non ti interessa nulla
delle altre persone! Non ti importa di farle soffrire!”
- “credi che adesso sarei qui se non mi importasse delle
altre persone? Io non provo affatto piacere nell’uccidere le
persone, ma se queste minacciano il mio gruppo, le ritengo mie nemiche
e quindi preferisco eliminarle! Non faresti lo stesso se ne avessi la
capacità?” quelle parole l’avevano fatta
riflettere, in un certo senso quando Brend le aveva risposto in quel
modo avrebbe voluto prenderlo per il collo e strozzarlo, e
probabilmente, sempre se avesse avuto la capacità, a causa
degli impulsi di rabbia avrebbe potuto anche fargli male.
- “e io adesso cosa faccio? Sono da sola … non ho
più nessuno …”
- “ma … tanto per sapere …
come ti chiami?”
- “ma cosa centra?? Comunque mi chiamo Hell”
- “oh Hell! E sei brava col computer Hell?”
- “un po’ vorrei diventare hacker …
però ora come ora … non so più cosa
fare … io non lo so … mi sento persa
…”
- “io tra qualche giorno, quando ci saremo congedati tutti
col capo, parto per andare a trovare mia sorella che è
all’esame per diventare hunter, se vuoi puoi venire con me, e
poi io sono un hacker e col computer non me la cavo niente
male!”
- “ma stai scherzando? Credi che verrei davvero con te? Dopo
quello che hai fatto?”
- “ehm … si!”
- “ma allora non hai capito proprio nient
…”
- “pensaci!io adesso devo andare a rapporto, visto che qui
non hai più nessuno come dici, cambiare aria ti
farà solo bene!”
- “perché fai questo?”
- “ eh questo cosa?
- “perché mi vuoi aiutare? Perché non
mi hai semplicemente tolto di mezzo? non sono solo una
seccatura?”
- “perché a dispetto delle apparenze anche noi
ladri abbiamo un cuore … e … perché so
molto bene cosa voglia dire essere soli … comunque ciao ci
vediamo qui domani se hai cambiato idea” detto questo si
allontanò rapidamente sfuggendo alla vista della ragazza
rimasta immobile vicino alla panchina.
***
Era ormai da qualche ora che kyra stava riflettendo, seduta per terra
in una stanzetta deserta. Era arrivata alla conclusione, che la vera
causa della morte di suo padre, non era altri che un mostro
… ovvero lei. Dopotutto era l’unica ipotesi
plausibile, e dopo le rivelazioni della sorella la verità
poteva essere soltanto quella; kail si era accorta
dell’assenza di kyra e staccatasi dal gruppo, si era messa a
cercarla nelle varie stanze del dirigibile, questa volta con calma.
Quando la trovò capì subito che c’era
qualcosa che non andava ed entrando, si avvicinò cautamente
a lei
- “kyra … tutto bene?” lei, che non si
era accorta della sua presenza, continuava a fissare il vuoto seduta
con le ginocchia al petto e con la schiena appoggiata al muro; ma la
ragazzina continuò “kyra? Sono kail …
mi chiedevo perché non ci avessi raggiunti
…” questa volta la ragazza si riscosse e rivolse
lo sguardo alla bambina, li davanti a lei
- “ah kail … sei tu … scusa non ti ho
sentito arrivare”
- “ma stai bene?”
- “no … non credo di stare bene
…”
- “cosa c’è che ti turba?”
- “dopo quello che hai detto … sul fatto che ci
trasformiamo … ecco io … credo di aver capito
come è morto il mio padre terrestre”
- “e come è successo?”
- “l’ho ucciso io …” kail a
quell’affermazione spalancò gli occhi, ma poi
assumendo una faccia tremendamente dispiaciuta si avvicinò
alla sorella, accoccolandosi vicino a lei
- “mi dispiace tanto kyra …”
quest’ultima, commossa dall’affettuosità
di quella bambina, l’abbracciò stringendola a se,
trasmettendole quasi il suo dolore
- “lo so … dispiace anche a me
…” riuscì soltanto a dire, mentre
qualche lacrima le rigava il volto.
Rimasero in quella posizione per qualche momento, ma poi kyra,
risollevatasi dalla stessa presenza della sorella, si fece coraggio e
le chiese
- “kail com’erano i nostri genitori?”
kail fu presa un po’alla sprovvista da quella domanda, anche
se comunque sapeva che un giorno avrebbe dovuto trovare il coraggio di
raccontarle la sua storia; raccolse un po’ le idee e decise
di cominciare a riferirgli i fatti, dopo l’esplosione di
Vegeta. In fondo lei non sapeva ancora quasi niente del loro popolo, e
forse per sdrammatizzare un po’ la situazione, avrebbe
parlato proprio di questo; kyra ascoltava affascinata la storia del suo
popolo, nonostante la sentisse così distante da quella che
era la sua realtà, e poi la passione che la sorella metteva
nel racconto, la ammaliavano letteralmente; capì che
l’intenzione della bambina, era quella di non far morire in
nessun modo i valori della sua gente; anzi, il fatto che lei avesse
avuto la possibilità di salvarsi, la rendevano orgogliosa
del fatto che, proprio lei, avrebbe avuto il compito di portare avanti
nella storia, le tradizioni dei sayan, il temibile orgoglio che
distingueva la loro razza da qualsiasi altra nell’universo, e
la continua ricerca di nuove sfide per migliorarsi e diventare
più forti. Poi kail passò a parlare della sua
famiglia, di quanto suo padre fosse coraggioso e di quanto sua madre
fosse sempre stata protettiva nei suoi confronti, arrivò
anche a descrivere il fortissimo dolore che provò nel
vederli morire entrambi, solo per salvarla e il motivo della sua
decisione del viaggio sulla terra. Il racconto di kail si concluse
dicendo che il popolo dei valorosi guerrieri sayan avrebbe continuato a
vivere, e un giorno sarebbe tornato a prosperare
nell’universo.
rieccomi
gente!! come vedete ho reintrodotto kyra non potevo
più stare senza di lei!! la vicenda con Shal comunque
tornerà anche in seguito!! spero che il capitolo sia
piaciuto e spero di non essere stata troppo sbrigativa nel dialogo tra
i due, ma devo ammettere di aver trovato quella situazione
perticolarmente difficile da descrivere! comunque ormai è
pubblicato e quello che è fatto è fatto spero
solo di non avervi deluso! anche se devo dire di essere abbastanza
soddisfatta! ringrazio:
- angy92: ciao! piaciuto il capitolo? sono contenta che il personaggio
di Hell ti piaccia! e poi che coincidenza il fatto che anche tu te la
immaginavi più o meno così! visto che Hell non ha
fatto del male al nostro Shal!? semmai era lui che la stava
minacciando!(ma io non volevo farle del male!^_^ ndshal)(e allora
perchè mi hai puntato un enorme coltello alla
gola?!ò_ò ndhell)(ehhh ... mi è venuto
così!^_^' ndshal) continua a seguirmi ci sentiamo su msn
ciao!!^^
zelgadis91: hola Frank!! ciao come va?? piaciuto questo proseguimento
con Hell? spero prorpio di si! anche perchè se no ...*fa
vedere il coltello da cucina* scusa se non ho messo la
battuta di miracle blade ma non mi sembrava il caso!!
- Iryuchan : ciao!! per la tua felicità è tornata
anche kyra!! comunque si ... lei purtroppo si è resa conto
di avere ucciso il padre ... poverina ç_ç! meno
male che c'è kail che la consola!
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Capitolo 19 *** fantasmi e numeri ***
Il dirigibile era ormai quasi arrivato
a destinazione, verso l’orizzonte infatti era già
possibile vedere vagamente la sagoma di un’isola, non era
molto grande, e presentava numerose montagne di roccia scura, irte e
scoscese; la vegetazione era molto fitta e le varie foreste si
alternavano a bellissime distese d’erba attraversate da
piccoli corsi d’acqua. Kyra e kail dopo aver parlato a lungo
nella stanzetta dove si trovavano, raggiunsero gli altri al bar,
impegnati in una partita a carte.
- kail “chi vince?” chiese la bambina sbucando
improvvisamente alle spalle di killua, che per lo spavento fece cadere
le carte che aveva in mano permettendo così ai suoi sfidanti
di vederle
- killua “aah! sicuramente non io =_=' adesso tutti quanti
sapranno che coppie ho!”
- kail “scusa kilu non l’ho fatto
apposta!”
- kyra “Che gioco è?”
- kurapica “rubamazzo! Vuoi unirti a noi?”
- kyra “no tanto non saprei comunque come si gioca
…”
- Leorio “come non sai giocare?! Non c’è
un gioco più popolare di questo!”
- kyra “mi dispiace ma non l’ho mai sentito
nominare!”
- kurapica “io ho chiuso!”
- Gon “ma non vale! Perché vinci sempre
tu?!”
- kyra “e tu chi sei?” si riferiva a Sheyekai, in
effetti lei era nuova del gruppo e non aveva ancora avuto modo di
conoscere di persona la nostra sayan, anche se kail le aveva parlato
molto di lei
- Shey “ah scusa non mi sono presentata! Mi chiamo Sheyekai e
ho affrontato la terza prova insieme a Gon killua e a tua
sorella!”
- kyra “ah piacere di conoscerti!” disse lei con
una stretta di mano.
Le due sayan si sedettero al tavolo, kyra tentò di imparare
a giocare a scala quaranta facendo squadra con kurapica, ma era
talmente imbranata e sfortunata che perse diverse partite, mentre kail
era il contrario, pescava solo carte bellissime e vincenti, per questo
era al settimo e non aveva la minima intenzione di smettere di giocare,
quando invece kyra dopo le prime due partite aveva deciso di rinunciare
più abbattuta che mai. Il viaggio si concluse in modo
piacevole, e ad un certo punto gli esaminatori cominciarono a dare le
istruzioni per la prossima prova
-“bene, siamo quasi giunti sull’isola Zebil, luogo
della prossima prova. Adesso vi darò le varie istruzioni e
vi dirò in cosa consiste. Allora … diciamo che
dovrete affrontare una vera e propria "caccia alle targhette" tutti i
partecipanti si guardarono spaesati e con aria interrogativa
“mi spiego meglio … in questa urna sono contenuti
dei foglietti con raffigurati sopra dei numeri, più
precisamente i numeri delle vostre targhette. Uno alla volta verrete
qui e pescherete, a caso ovviamente, un numero che vi
indicherà la persona a cui dovrete rubare la targhetta. La
targhetta del vostro bersaglio vale 3 punti, e la vostra sempre 3
punti. In tutto dovete totalizzare 6 punti, solo così
supererete la prova, le altre targhette valgono solo un punto, ma sono
comunque utili nel caso qualcuno dovesse perdere la propria o non
riuscisse a recuperare quella del proprio bersaglio. Avete una
settimana di tempo, durante la quale tutto sarà concesso, in
poche parole non ci sono regole e potrete usare per combattere i mezzi
che volete. Adesso prego, cominciate ad estrarre i vostri
numeri.” La gente cominciò a mettersi in fila, ma
prima di ogni altra cosa, quasi tutti si preoccuparono di nascondere la
propria targhetta così da non essere identificabili,
dopotutto nessuno si ricordava a memoria i numeri degli altri
concorrenti; solo pochi non presero queste precauzioni, ovvero killua,
kyra, kail, Hisoka e il suo amico (Illumi). Dopo che tutti ebbero in
mano il proprio foglietto l’esaminatore continuò
“bene avete domande?” si alzò una mano,
era kail
- “si io voglio chiedere una cosa!”
- “prego”
- “ma quindi se io non rubo la targhetta al mio bersaglio
posso comunque passare la prova prendendo tre targhette di gente a
caso?”
- “si, sempre se mantieni la tua”
- “ok grazie!”
- “prego, bene questo è tutto! Ci vorranno ancora
circa un paio d’ore per l’atterraggio, fino a quel
momento sarete liberi e avrete tempo per indagare sulla vostra preda.
Ci vediamo più tardi sul ponte.” Il gruppo di
partecipanti si sciolse velocemente, tutti, cercando di mantenere
segreto il proprio numero, erano intenti a raggiungere posti isolati
del dirigibile o comunque lontani dagli altri partecipanti. I nostri
amici si sistemarono all’esterno del veicolo, dove
c’era una piacevole brezza mattutina che rinfrescava i loro
volti; era sceso un silenzio quasi imbarazzante, la tensione della
prova ormai imminente cominciava a farsi sentire e tutti rigiravano in
mano quello che era il numero del proprio bersaglio. Ad un certo punto
kyra parlò, spinta da curiosità sulla domanda che
poco prima la sorella aveva posto
- kyra “perché hai chiesto quella cosa
all’esaminatrice? Non ti basta prendere la targhetta del tuo
bersaglio?”
- kail “ecco …”
- killua “chi è a proposito?”
- kail “ehm … è il numero 99 ovvero
… sei tu …”
- killua “cosa?! Ma con tutti quei numeri proprio il mio sei
dovuta andare a pescare??”
- kail “non l’ho mica fatto apposta! Cosa
credi?”
- kurapica “ma come ha specificato l’esaminatrice
non è necessario che rubi la tua di targhetta, le
basterà prendere quella di qualcun altro. E voi ragazzi che
numeri avete pescato?”
- Gon “io ho il numero 54 però non so chi sia
…! Mi sa che non sarà affatto facile superare la
prova!”
- kurapica “hmm ... non mi viene in mente chi possa essere
… mi dispiace Gon ma non riesco ad aiutarti”
- Gon “non ti preoccupare! In fondo così
è più divertente no? E tu che numero hai
pescato?”
- kurapica “beh io sono fortunato! Il mio bersaglio
è il numero 16 ovvero Tompa!! E tu kyra chi hai?”
- kyra “oh anch’io sono fortunata … io
ho il 44”
- Leorio “fortunata? E questa la chiami fortuna?! Sai almeno
chi è il 44?!”
- kyra “certo che lo so, è Hisoka”
- Gon “perché ti ritieni fortunata?”
- kyra “ ho un conto in sospeso … finalmente
potremo batterci”
- Shey “Hisoka è un vero mostro, non avrai vita
facile”
- kail “tu Shey invece chi hai?”
- Shey “ho il 301 ma come Gon non ho idea di chi sia!
Uffa!”
- kail “ah aspetta! Non è di quello che sta con
Hisoka? il tizio strano con gli spuntoni sulla testa!”
- Shey “boh non ne ho idea!”
- kail “kilu tu invece?”
- killua “allora io ho il 197 e ovviamente non so chi
è”
Dopo che ognuno disse il proprio bersaglio, provarono a dividersi per
cercare informazioni utili a svelare le identità di quei
numeri sconosciuti, allontanandosi e dirigendosi verso diverse
direzioni ma prima che kyra andasse per la sua strada kail la
fermò
- Kail “aspetta kyra!”
- kyra “che c’è?”
- kail “ehm … volevo chiederti se potevo assistere
al tuo combattimento con Hisoka, sempre se ce ne sarà
uno”
- kyra “grazie, ma non ho bisogno
d’aiuto”
- kail “ma io non ti voglio aiutare! Davvero non
interverrò qualsiasi cosa accada! Voglio solo vedere quanto
sei forte …”
- kyra “se la metti su questo piano va bene … sei
curiosa eh?”
- kail “si … allora giriamo per l’isola
insieme?”
- kyra “va bene piccolina! Su adesso cerchiamo di capire chi
sono i bersagli degli altri!”
- kail “urrà!”
***
- “chi stai
chiamando?”
- “cerco di contattare mia sorella per capire dove sta
affrontando la prova, se no non sappiamo nemmeno che volo
prendere”
Hell e Shal erano seduti al bar dell’aeroporto lui trafficava
intensamente con cellulare mentre lei ancora si chiedeva cosa diavolo
ci facesse li.
Flash
back
Dopo
che Shal si allontanò dal parco, Hell corse subito a casa
per riflettere; stava succedendo tutto così in fretta
… e adesso, quella proposta così allettante e
allo stesso tempo così spaventosa … ricominciare
da capo avrebbe forse aiutato a dimenticare? Avrebbe ricucito quelle
ferite così profonde e fastidiose? Il fantasma di Frank non
le dava pace, vedeva la sua faccia piena di sangue ovunque, nei vicoli
bui che attraversava, nei cartelli pubblicitari sparsi per le strade, e
addirittura nel volto delle altre persone. Il suo lugubre sguardo la
fissava intensamente trapassandola da parte a parte, con fare
accusatorio, finalmente salì le scale del suo modesto
condominio e richiuse fragorosamente la porta dietro di se e
lasciandosi andare si sedette per terra, chiudendo gli occhi. Ma
rieccolo di nuovo, camminava lentamente verso di lei con sguardo
triste, dettato da occhi senza vita, privi di luce e di anima
“perché? Perché non mi hai vendicato
Hell? Vendicami Hell … ti prego vendicami
…”
- “basta
… vattene … lasciami stare …
basta” “perché non mi hai vendicato?
Uccidi Shalnark … vendicami … porta giustizia
…” “BASTA!! VATTENE LASCIAMI IN
PACE!” quella specie di zombi immaginario si era fermato,
anche la sua voce si era spenta e l’espressione di quegli
occhi era indescrivibile, delle gocce di sangue cominciarono a sgorgare
da questi ultimi colorando quel volto cadaverico di un rosso intenso
-
“perché Frank? Perché mi fai questo? Io
mi fidavo di te …” anche Hell prese a piangere
rumorosamente e con la voce impastata dalle lacrime continuava a
riempire di domande amareggiate quella figura inesistente davanti a lei
“perché non mi hai mai detto di tuo padre?
Perché non mi hai mai rivelato chi fossi veramente? Non ero
forse importate per te?” incredibile, il fantasma
l’ascoltava, la capiva e le rispondeva
- “mio padre
metteva la famiglia davanti a tutto … non c’era
nulla di più importante … non rammaricarti
… prima o poi doveva finire così … con
quel tipo di lavoro finisce sempre così …
dimenticami … è il solo modo per farlo
è andartene … vattene Hell … abbandona
tutto … cambia vita …”
- “ma come
posso farlo? Qui c’è tutta la mia vita
… e io …”
- “proprio per
questo devi andare via … fallo per me … qui la
tua vita non ha più senso … accetta la proposta
di Shalnark lui avrà cura di te”
- “ma come
puoi dire una cosa del genere? Lui ti ha ucciso! È un
assassino!”
-
“probabilmente se non l’avesse fatto lui ci avrebbe
pensato qualcun altro … addio Hell e sappi che ti ho voluto
bene … davvero anche se non ho saputo dimostrarlo
… addio”
- “no non
andartene! Aspetta!” il fantasma sparì
miracolosamente in una nuvola evanescente, e Hell si svegliò
di soprassalto. Era stato tutto un sogno … eppure sembrava
così vero. Trascinatasi faticosamente sotto le coperte si
riaddormentò, ma questa volta era più tranquilla,
sapeva che Frank le aveva voluto bene e che non l’aveva
tradita di proposito, ma soprattutto aveva deciso di esaudire il suo
ultimo desiderio, se così lo si poteva definire, avrebbe
seguito il suo consiglio e sarebbe andata con Shalnark. Il giorno dopo
si alzò svogliatamente come tutte le mattine, al suono
fastidioso della sveglia, andò in cucina per la colazione
ripensando a quella stana rivelazione, dopo il trauma subito la
stanchezza e la tristezza dovevano averle provocato forti
allucinazioni, per questo non poteva permettersi di rimanere i
città o la figura di Frank l’avrebbe perseguitata
in ogni momento. Ormai era decisa, e dopo aver bevuto velocemente una
tazza di latte, andò in camera e cominciò a
tirare fuori una valigia mettendoci dentro tutto quello di cui poteva
aver bisogno; si sentiva ancora molto stanca e per rinfrescarsi un
po’ optò per una bella doccia. Ma poi le venne in
mente che il ragazzo non le aveva specificato l’ora del
ritrovo e non sapeva nemmeno come contattarlo, e così dopo
essersi asciugata velocemente i capelli si vestì e
uscì in strada. Se aveva fortuna l’avrebbe
incontrato altrimenti, sarebbe stata costretta ad allontanarsi dalla
città da sola, camminò un po’ per le
strade principali, ma come al solito pullulavano di gente e trovare una
persona in particolare sarebbe stata un’impresa praticamente
impossibile. Uscita dalla marmaglia di gente trovò una
panchina libera e vi si sedette stremata, sospirando amaramente, poi
decise di dirigersi verso i giardini Dagi dove il giorno prima avevano
discusso, era la sua ultima speranza. Camminò ancora un
quarto d’ora e poi finalmente varcò
l’ingresso dei giardini, fin da ragazzina aveva sempre
ammirato quel posto perché c’era tanto verde e
vaste aree adibite a pic-nic, poi vi erano anche diverse fontane molto
belle che spruzzavano acqua potabile, fresca e cristallina, il posto
dove si erano seduti il giorno prima era un po’ nascosto
dagli alberi e dalla vegetazione, ma non fu difficile ritrovarlo,
tuttavia, come si aspettava, era deserto, di Shal nemmeno
l’ombra o così sembrava.
- “non ci
posso credere sei venuta davvero!” Shal era sdraiato
all’ombra di un albero li vicino e come al solito stava
‘giocando’ al cellulare ma appena vide la ragazza
lo ripose e si alzò
- Hell “allora
ci sei veramente”
- Shal “ti ho
detto che ti avrei aspettata qui no? E poi questo posto è
così rilassante che ci sarei venuto comunque, allora hai
cambiato idea?”
- Hell “hmm
… in effetti si … me l’ha detto Frank
di venire”
- Shel“eh? Non
ti capisco spiegati meglio”
- Hell “non
credo che ti possa interessare … comunque ci ho riflettuto a
lungo ed è un occasione che non posso perdere”
- Shal “bene!
Allora che dici partiamo?”
- Hell “ma
già adesso?! Non avevi detto qualche giorno?”
- Shal “no il
mio capo mi ha dato la settimana libera ed è meglio
approfittarne”
- Hell “meno
male che ho già fatto la valigia allora
…”
- Shal
“valigia? Mica stiamo andando in vacanza!”
- Hell “e
allora? dovrò pur portarmi dietro quello che mi
serve!”
- Shal “come
vuoi … basta che te la porti tu e che non sia
ingombrante”
- Hell“e poi
dovrei portarmi dietro anche il mio portatile, quindi adesso vado a
casa e prendo tutto. Dove ci troviamo?”
- Shal
“facciamo che io ti accompagno così che non ci
perdiamo più e poi andiamo all’aeroporto,
così facciamo prima tanto non abiti lontano no?”
- Hell “va
bene come vuoi …”
Uscirono dal parco e
raggiunsero in breve tempo l’appartamento di Hell
- Shal “carino
qui! Mi piace dove vivi”
- Hell
“aspetta qui che vado a chiudete tutto e a prendere i
soldi”
- Shal “ok io
mi siedo in tanto!”
Di la in stanza, Hell
stava borbottando fra se e se qualcosa “mah forse
è un po’ troppo grande la valigia …
temo che dovrò limitarmi al minimo indispensabile”
così, sospirando svuotò la tracolla di scuola
ancora piena di libri, vi pose il suo fedele portatile, ciò
che era strettamente necessario, e il suo portafoglio pieno dei suoi
risparmi. Poi si mise in dosso la giacchetta blu, abbinata alla gonna,
a maniche lunghe, lasciandola però aperta, e dopo aver
chiuso a chiave varie finestre e ante tornò di là
- Hell “ok io
sono pronta”
- Shal “bene
allora andiamo”
FINE
FLASH BACK
-IN
AREOPORTO
- Shal “pr …
pronto? Shey mi senti?”
- “pronto?
Chi parla?”
- Shal “ma secondo te? Sono tuo fratello!”
- “ah Shal! Ciao come
va?”
- Shal
“non
c’è male … ho finito di lavorare se mi
dici dove sei posso raggiungerti!”
- “che bello!
Si allora ... mi trovo su un’isola … aspetta il
nome era … isola Zebil!”
- Shal
“bene allora arriverò li prima possibile!
Conosciuto qualcuno?”
- “si ho
conosciuto un sacco di persone che ti devo presentare! Sono tutti
simpatici e poi sai che io non sono la più piccola
all’esame? C’è un’altra
bambina che è più piccola di me!”
- Shal
“sono contento per te!”
- “senti non
è che potresti farmi un favore?”
-Shal
“da qui?”
- “si devi
cercare nel sito degli hunter chi è il numero 301 di
quest’anno, perché devo rubargli la targhetta!
Grazie chiamami appena l’hai trovato!”
- Shal
“va
bene
ciao!”
- Hell “come si chiama tua sorella?”
- Shal
“Sheyekai, senti non è che mi presteresti un
attimo il computer? Devo fare una ricerca”
- Hell “si va bene … cosa devi cercare?”
- Shal
“chi è un tizio nel sito degli hunter”
- Hell “cos’è un hunter?”
- Shal
“non
sai cos’è un hunter? Te lo spiego dopo adesso un
momento che faccio sto lavoretto” prese il computer di Hell e
cominciò a trafficare tra le varie pagine web e ad un certo
punto avendo trovato quello che voleva disse
- Shal
“numero 301 … eh Illumi Zaoldiec? Anche lui a fare
l’esame? Ma non mi sembrava di averlo visto … hmm
ma … mia sorella deve rubare la targhetta a
quell’individuo?!”
salve
ragazzi!! mi scuso per il tremendo ritando ma ahimè
ç_ç ... è da domenica che l'adsl non
mi va!! sigh sigh ç_ç comunque non preoccupatevi,
perchè in questo periodo ho anche scritto il capitolo
successivo che pubblicherò domani!!!(o almeno spreo^^')
finalmente sono guinte le tanto sospirate vacanze di Pasqua!! evviva
per una settimana niente scuola!!(anche se ci hanno praticamente
ricoperto di dompiti=_=) ma non demoralizziamoci!! oki adesso
ovviamente ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito
-angy92:ciau!!! piaciuto il capitolo?? uffi era già pronto
da lunedì ma non potevo pubblicarlo!! ma tu non aggiorni
più ç_ç?? oki ciao!!^^
-Iruichan:ciau!! come va? piaciuto? se mi hai inviato una qualche mail
non ho pututo vederla perchè l'adsl non mi andava e non
potevo aprire la casella di posta ^^'!! e non ho potuto nemmeno vedere
se avevi aggiornato!! sigh non vedo l'ora di scoprire chi è
Ayo!!
-zelgadis91:ciao simo!! piaciuto? finalmente per una settimana niente
Panzeca!! si!! mammamia per fortuna è terminato l periodo di
crisi d'astinenza da internet!! non ce la facevo più!! oki
ciau civediamo per il compito di religione!! ciaux^^
|
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Capitolo 20 *** scontro!! ***
Kyra camminava da sola per il
dirigibile, in cerca di qualche indizio per aiutare i suoi amici ‘incredibile
… prima quando camminavi per i corridoi trovavi sempre
qualcuno tra i piedi, adesso sembra che tutti si siano improvvisamente
volatilizzati, che codardi che sono gli umani, non hanno
fegato!’
-“oh! Ma guarda chi si vede in giro!” una voce da
dietro la fece voltare improvvisamente
- kyra “Hisoka! che cosa vuoi?”
- Hisoka “niente passavo di qui e …”
- kyra “indovina che numero ho pescato?”
- Hisoka “non so, quello del tuo fidanzato immagino
hihi!”
- kyra “O///O quale fidanzato?! Presto la smetterai di
comportarti così! perché guarda un po’
… ho pescato proprio il tuo numero!” disse tirando
fuori energicamente dalla tasca il foglietto con riportato sopra il
numero 44
- Hisoka
“oh!
Sembra che io sia la tua preda … adesso ti faccio io un
indovinello … che numero ho pescato io?”
-
kyra “come
faccio a saperlo! Non posso mica tirare a caso!”
-
Hisoka
“oh ma non è un numero qualunque questo
… si da il caso che sia il numero 407”
-
kyra“il
407?! Ma è il mio!”
-
Hisoka
“esatto! Ti aspetterò sull’isola kyra
… per la resa dei conti!” se ne andò
con una risatina maligna e divertita lasciando la nostra sayan
pensierosa ‘e
così io devo rubare la sua mentre lui dovrà
rubare la mia … finalmente combatterò sul serio
… dovrò impegnarmi al massimo se voglio vincere
lo scontro … quell’Hisoka è
tremendamente forte … ma resta pur sempre un essere umano
… non mi può battere’
DOPO CHE ATTERRARONO
- “bene! Adesso scenderete uno dopo l’altro
sull’isola nell’ordine in cui siete scesi dalla
torre trabocchetto, lasciando un intervallo di 20 minuti,
così che tutti avranno la possibilità di
nascondersi ed addentrarsi all’interno della foresta,
cominciamo con il numero 44 forza!” Hisoka si alzò
in piedi e, dopo aver lanciato uno sguardo indescrivibile, a kyra scese
dalla barca entrando nel folto della foresta. Uno dopo
l’altro i partecipanti misero piede sull’isola e fu
anche il turno di kyra che però rimase sulla spiaggetta
aspettando la sorella
ADESSO DESCRIVO LA PROVA DAL PUNTO DI VISTA DI KYRA E KAIL
Kail fu l’ultima a scendere dalla barca, poiché il
suo gruppetto era stato l’ultimo ad avere superato la terza
prova, kyra l’aveva pazientemente aspettata seduta su uno
scoglio li vicino
- kyra “bene sei pronta?”
- kail “si e scusa se ti ho fatta aspettare!”
- kyra “niente, ma adesso sbrighiamoci dobbiamo localizzare
Hisoka”
- kail “come pensi di trovarlo?”
- kyra“per prima cosa raggiungiamo in volo la cima di quella
montagna”
- kail “perché?” chiese lei perplessa
mentre cominciava a librarsi in aria
- kyra “quest’isola non è piccola, e
quindi per captare la presenza di Hisoka e meglio trovarsi in punti
alti”
- kail “ahh capito! Ok allora a tutta
velocità” una piccola aura trasparente avvolse le
due sayan che alzandosi sempre più in alto sfrecciarono
velocissime in direzione della montagna. Il viaggio fu breve a
atterrarono su uno dei punti più alti del pendio, da dove si
poteva vedere praticamente tutta l’isola
- kyra “bene kail tu sei capace a percepire le auree delle
altre persone?”
- kail “si più o meno”
- kyra “ok allora aiutami a localizzare quella di
Hisoka” le due sayan con uno sguardo di intesa, dopo aver
chiuso gli occhi, caddero in un profondo stato di concentrazione, le
loro percezioni si espandevano per tutta l’area
dell’isola, captavano numerose auree, evidentemente degli
altri partecipanti, e ad un certo punto, finalmente, una era
più marcata delle altre, era quella del mago
- kyra “eccolo … lo senti?”
- kail “si! Si trova dall’altra parte
dell’isola” riaprirono gli occhi e si sollevarono
di nuovo in aria
- kail “ vuoi raggiungerlo in volo?”
- kyra “si se no ci metteremmo troppo tempo”
- kail “ma in questo modo non rischi che scopra il nostro
potere?”
- kyra “no scenderemo un po’ prima, io
continuerò a piedi mentre tu mi osserverai da lontano, non
voglio che tu sia coinvolta nello scontro, e ricordati che non devi
assolutamente intervenire”
- kail “perfetto il tuo piano non fa una grinza!
Andiamo?”
- kyra “andiamo” e come prima ripartirono
velocissime. Arrivati poco lontano dal luogo dove si trovava il
prestigiatore, kyra si fermò a mezz’aria e
salutò la sorella
- kyra “scendiamo qui, ciao ci vediamo dopo”
- kail “buona fortuna kyra! E fatti onore! Devi distruggerlo
quell’impertinente!”
- kyra “va bene! Ciao!” come stabilito kyra
proseguì a piedi con passo impaziente e veloce, e finalmente
arrivò in una piccola distesa d’erba circondata da
piante molto grandi, con al centro un albero a cui era appoggiato
proprio Hisoka ‘eccomi
Hisoka … ti ho trovato … adesso non mi sfuggi
più'
- Hisoka “già qui kyra? Ho sentito la tua presenza
arrivare a grande velocità, come hai fatto a localizzarmi in
così breve tempo?”
- kyra “ho i miei metodi …” il mago si
alzò in piedi e cominciò ad avanzare verso la
sayan fermandosi proprio davanti a lei ad una minima distanza di due
metri; erano faccia a faccia e Hisoka continuò
- Hisoka “vuoi combattere qui o desideri spostarti?”
- kyra “qui va benissimo, sappi che non tratterrò
per nessun motivo la mia forza … farò sul
serio”
- Hisoka “ne sono onorato allora cominciamo?”
- kyra “con piacere … AHHHH!” la sayan
con uno scatto fulmineo balzò in avanti per colpire il
nemico, ma questo essendo molto veloce schivò la prima serie
di colpi con movimenti agili ed eleganti; kyra non demordeva e
tentò di aumentare la velocità con una scarica di
calci e pugni a raffica, il mago non riuscendo più a
schivarli del tutto, si limitava a pararli con fatica, ad un certo
punto però, in seguito ad un attimo di esitazione da parte
della sayan, fu il mago che cominciò a sfoderare le sue
tremende carte, e quando la sua avversaria indietreggiò ne
lanciò quattro; kyra rimaneva immobile, le carte stavano
ormai per toccarla, ma con uno scatto d’ira e concentrazione,
espanse la sua aura bianca respingendole e facendole cadere sul terreno
- Hisoka “sei brava … i miei complimenti davvero
… così anche tu sei già a conoscenza
del nen!”
- kyra “nen? Di cosa stai parlando?”
- Hisoka “come come? Non sai cos’è il
nen? E allora come puoi riuscire ad espandere l’aura in quel
modo?”
- kyra “mi dispiace ma non conosco altri modi per espandere
l’aura”
- Hisoka “come è possibile … non
può aver appreso quelle tecniche e quella
velocità senza conoscere le basi del nen
…”
- kyra “cosa stai borbottando?”
- Hisoka “niente … è chiaro che tu non
sei una persona comune … ma qualunque cosa tu sia
… sei una perfetta macchina da combattimento …
per questo ho paura che mi ecciterò di nuovo
…”
- kyra “eh?” Hisoka si armò
nuovamente delle sue micidiali carte affilate, pronto per un nuovo
attacco, ma questa volta le avrebbe caricate di un nen più
potente e distruttivo, per poter penetrare attraverso lo scudo
difensivo della nemica ‘stupido
… non ha ancora capito che le sue carte non mi fanno nemmeno
il solletico?’ kyra raccolse a se le forze
espandendo di nuovo la sua aura e assumendo una posizione di difesa con
le braccia incrociate a scudo sul petto, pronta a parare
l’imminente attacco; Hisoka convogliò un nen di
colore nero scuro dal suo corpo al suo al suo braccio, per poi
trasferirlo alle carte che aveva in mano, le quali tinsero dello stesso
colore dell’aura; la sua espressione concentrata
mutò in un sorriso di soddisfazione e subito dopo
scagliò le carte da gioco. Kyra non aspettava altro ma
l’urto con le carte provocò una sensazione
inaspettata, infatti penetrando lo scudo della sayan, la tagliarono
conficcandosi sulle sue braccia che fortunatamente coprivano la faccia
“AHHHH AHI CHE MALE!!” stava urlando di dolore
mentre cercava di estrarre dalle sue braccia quegli oggetti
apparentemente inoffensivi, queste poi si tinsero quasi completamente
di rosso, a causa del sangue che sgorgava copiosamente; Hisoka guardava
la scena divertito ascoltando con soddisfazione i gemiti e le urla
dell’avversaria ‘co
… come ha fatto?! non è possibile …
prima quelle carte nemmeno mi avevano sfiorato … e adesso
… ahia! Che dolore insopportabile!! Sto perdendo troppo
sangue … e lui ride … illuso credi di avermi
già sconfitta? Adesso te la faccio passare io la voglia di
ridere …’
- Hisoka “ehi ti ho fatto male?”
- kyra “… …” era a testa
bassa e non rispondeva
- Hisoka “che c’è il gatto ti ha
mangiato la lingua? Eh?” kyra stava per scoppiare,
rinunciò a cercare di pulirsi dal sangue, alzò di
scatto la testa mostrando nei suoi occhi una forza nuova, portata
dall’ira, strinse le mani a pugno facendo gocciolare per
terra il sangue che le imbrattava le braccia; i suoi capelli si
sollevarono come se fossero mossi da un potente vento, intorno a lei in
effetti tutto cominciò ad ondeggiare in un vortice di
energia furiosa, lei tutto d’un tratto scomparve per
riapparire alle spalle del mago colpendolo con un calcio al fianco e
scaraventandolo a terra, poi continuò … ancora di
nuovo, si muoveva alla velocità della luce e nemmeno il mago
ormai le stava dietro, tentava di attutire i colpi usando il ten anche
se ci riusciva solo in parte. Dopo un po’ la ragazza si
fermò fissando l’uomo a terra davanti a lei avente
tutta la faccia e il corpo dolente e pieno di lividi, Hisoka si
rialzò pian piano con fatica e dopo che si fu raddrizzato il
suo sguardo incontrò quello furente della sayan, dopotutto
non era ancora malmesso e poteva ancora continuare a combattere, ma
prima ci fu una piccola pausa, nel frattempo il sangue di kyra aveva
smesso di fuoriuscire, ma si stava già rapprendendo
- Hisoka “sei veloce … tremendamente veloce
… non riuscivo a starti dietro … brava, ma adesso
conduco io i giochi” aveva alzato un braccio e protraendolo
verso kyra, decise di usare anche la tecnica della Bungy-gum (non ho
idea di come si scriva ^^’) appiccicò
così la sua aura al corpo della ragazza, che però
non aveva avvertito nessun cambiamento “sto usando la
Bungy-gum tu non la vedi perché non sei capace ad usare in
ghyò ma in questo momento io ho incollato la mia aura alla
tua … hihi! Non hai scampo!” ‘come ha
incollato la sua aura alla mia? Io non sento niente!’
kyra cominciò a muoversi da una parte all’altra
della distesa di erba, per vedere se davvero i suoi movimenti erano
stati limitati, ma ad un certo punto si sentì come tirare da
una parte, più precisamente verso Hisoka ‘ma …
mi sta tirando verso di lui?! Allora mi ha davvero incollato la sua
aura addosso!’
- Hisoka “che c’è non riesci
più a muoverti come vuoi?”
- kyra “cosa mi hai fatto?!”
- Hisoka “quello che ti ho detto prima ora non puoi
più scappare”
- kyra “cosa credi Hisoka? che sia tutto così
semplice? Affatto io ho ancora una mossa da giocare!”
- Hisoka “ah davvero? E quale sarebbe?”
- kyra “adesso lo vedrai … … KAME
…” kyra divaricò le gambe piegandosi di
un poco, portando le mani su un fianco intente a creare una potente
sfera di energia bianca (avete presente la posizione
dell’onda energetica di Goku in Dragonball?..............)
“… HAME …”
l’onda energetica si ingrandiva sempre di più,
fino ad assumere le dimensioni di un pallone da basket, quando fu
pronta con un ultimo grido protese le mani in avanti scagliando quel
raggio luminoso verso il mago “… HA!!!”
Hisoka rimasto attonito dallo strano attacco dell’avversaria,
non riuscì a spostarsi e ad evitare l’attacco ma
fu preso in pieno, anche se aveva comunque potuto creare in tempo una
barriera di nen che almeno in parte l’avrebbe protetto.
L’attacco della sayan fu devastante per diverse miglia il
bosco era stato raso al suolo, e la scossa del terreno si era estesa
per tutta l’isola; Hisoka giaceva a terra in ginocchio, i
vestiti erano bruciacchiati e la pelle lacerata da bruciature,
l’aveva scampata bella, meno male che aveva creato la
barriera in tempo altrimenti anche lui sarebbe stato spazzato via;
anche kyra era caduta sulle ginocchia e si sosteneva a fatica con le
braccia, ansimava pesantemente mentre gocce di sudore le imperlavano il
viso tutto sporco di terra e di sangue. Hisoka si alzò
faticosamente e a passi lenti raggiunse la sua avversaria dicendo
- Hisoka “congratulazioni … ti sei meritata
appieno la mia targhetta … ma sappi che non finisce qui e
che un giorno vorrò combattere ancora con te …
spero che non smetterai mai di allenarti … perché
quello che sai fare, se davvero dici di non conoscere il nen,
è strabiliante … ciao ci vediamo”
- kyra “te ne vai così? chi ha vinto lo
scontro?”
- Hisoka “non ha importanza … ma io vorrei tanto
sapere cosa sei …”
- kyra “cosa sono?”
- Hisoka “un umano non può combattere in questo
modo senza conoscere la dottrina del nen … e lo sai anche tu
… chi sei in realtà?”
- kyra “mi dispiace Hisoka … dovrai scoprirlo da
solo” a quelle parole il mago si allontanò
immergendosi nel folto della foresta, appena fu abbastanza
lontano kail accorse in aiuto della sorella
- kail “KYRA!! Stai bene?? Sei tutta piena di
sangue!”
- kyra “kail … si ho solo bisogno di
riposo”
- kail “sei stata strepitosa!! Io non ho parole!! La tua aura
è potentissima!! Due volte più forte di quella di
papà! Dico sul serio! E poi quell’attacco!!
Così pieno di energie malgrado avessi già
combattuto molto! Lo sapevo che tu sei la più forte di
tutti!!”
- kyra “calmati kail una cosa alla volta o non
riuscirò a starti dietro!” mentre kyra provava a
tirarsi su la bambina la elogiava come una divinità,
aiutandola al tempo stesso; la ragazza aveva riportato numerose ferite,
soprattutto le braccia erano messe male perché avevano perso
molto sangue, così la sorella decise di prestarle le cure
necessarie affinché si rimettesse al più presto,
anche perchè ora toccava a lei conquistare le sue targhette.
weilà!!
sono dinuovo qui!! hoho!! com'era questo capitolo?? finalmente un po'
d'azione!! hihi era da tempo che aspettavo di scrivere Hisoka vs Kyra e
finalmente ce l'ho fatta... nemmeno io so dire chi abbia vinto anche
perchè, anche se Kyra è sayan per me Hisoka
rimane sempre uno dei più forti!! spero che
comunque sia piaciuto!! e colgo l'occasione di augurare a tutti buona
pasqua!! anche a chi non recensisce ma legge solo!! ah! si capiva che
posa ha assunto Kyra per la kamehameha?! e poi ho scoperto una cosa!!
che il nome Kyra in giapponese deriva dalla parola killer! uhhu!!
vabbè ringrazio chi recensisce ovvero: angy92, Zelgadis91 e
Iryuchan anche se non ha recensito l'ultimo capitolo perchè
è in vacanza!! ciao continuate a seguirmi e buona Pasqua!!
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Capitolo 21 *** quando la paura dilaga ***
Quando
la paura dilaga
Kyra
stava dormendo stesa sul prato, era letteralmente sfinita,
l’incontro le aveva prosciugato le forze e adesso aveva
bisogno di riposo; prima però, Kail l’aveva
portata in un fiumiciattolo li vicino, dove aveva potuto lavarsi e
pulirsi da tutto quel sangue che aveva perso; tuttavia le braccia
mostravano ancora i segni delle carte che si erano conficcate, infatti
si notavano pesanti tagli rossi circondati da venature nere e bluastre,
segno che probabilmente il nen contenuto nelle armi del mago, aveva
reagito infettando il corpo della sayan. Kail la stava sorvegliando
diligentemente mentre faceva alcuni esercizi per irrobustire i muscoli,
nel frattempo li vicino passava per caso Kurapica, che sentendo dei
rumori si avvicinò nella direzione delle due ragazze; la
bambina, percependo la presenza di qualcuno, si mise in posizione per
rubargli la targhetta e appena vide una figura fuoriuscire dai
cespugli, gli saltò addosso; ovviamente Kurapica non se
l’aspettava e cacciò un urlo
“AHHH!!” la sayan si bloccò ad una
distanza minima dal ragazzo, sospesa a mezz’aria mentre stava
per scagliare uno dei suoi pugni
- Kail “Kurapica?! Ma cosa ci fai qui??”
- Kurapica “come cosa faccio qui? Ho sentito dei rumori e ho
pensato che potesse essere la mia preda! Ma a quanto pare mi sbagliavo
… uff quel codardo di Tompa deve essersi proprio nascosto
bene!” l’acuto urlo del kuruta aveva svegliato kyra
che cercò di mettersi a sedere, Kail se ne accorse e
andò in suoi aiuto
- Kail “Kyra ti sei svegliata? Aspetta che ti aiuto
…”
- Kyra “ma no ce la faccio …”
- Kurapica “Kyra cosa ti è successo??”
- Kail “beh … non riesci ad immaginarlo?”
- Kurapica “non dirmi che ti sei già
…”
- Kyra “si mi sono già scontrata con Hisoka e come
vedi mi ha ridotta piuttosto male”
- Kail “si ma è vero che anche tu l’hai
conciato per le feste è scappato con la coda tra le gambe! E
poi ti ha dato la targhetta!”
- Kurapica “sei riuscita a prendere la targhetta a Hisoka??
complimenti!”
- Kyra “grazie … ma mi sento un rottame
… e le braccia mi fanno un male cane …”
- Kurapica “cribbio! Non le avevo viste! Ma cosa ti ha
fatto?”
- Kyra “mi ha conficcato le sue carte, ho perso
molto sangue”
- Kail “è grave?” *rivolta a Kurapika*
- Kurapica “ehh non sono mica dei taglietti da niente
… qui ci vorrebbe Leorio … ma è anche
vero che non sei umana … e questo complica le cose”
- Kail “c’è qualcosa che posso
fare?”
- Kurapica “non so … non sappiamo come
reagisce il corpo dei sayan ai materiali terrestri”
- kyra “magari poi tra un po’ mi passa”
- Kail “mi dispiace Kyra forse avrei dovuto intervenire
…”
- Kyra “no non dirlo nemmeno per scherzo, hai solo fatto
quello che ti avevo chiesto, adesso non ti preoccupare vedrai che
troveremo una soluzione”
***
‘Ultima chiamata per
il volo 4-0-4, ripeto ultima chiamata per il volo 4-0-4’
-
“è il nostro! Forza”
- “sei sicuro? Ma dove andiamo di preciso?”
- “beh l’isola Zebil si trova nella regione di
Getra, quindi prima direi di raggiungere la sua capitale, Zekel , poi
vedremo li sul posto se si può noleggiare una barca o
qualcosa per raggiungere l’isola, ok?”
- “si si tanto io da sola, non saprei nemmeno
dov’è il posto per il check-in”
Hell e Shal stavano facendo la fila per l’imbarco,
c’era proprio un mucchio di gente e la coda che dovevano fare
era lunghissima; dopo parecchio tempo di attesa, finalmente fu il loro
turno, consegnarono il passaporto e si diressero verso il pullman che
li avrebbe portati presso l’aereo. Hell tremava leggermente,
non aveva mai volato, ma in compenso aveva letto moltissime notizie sui
giornali di catastrofi aeree, e in quel momento non si sentiva molto
sicura, e anche se cercava di apparire disinvolta la sua faccia
mostrava preoccupazione
- Shal “tutto bene?”
- Hell “si perché?”
- Shal “hai la faccia un po’ preoccupata, hai
paura?”
- Hell “ehm … a dir la verità ho paura
di volare, sai con tutti gli incidenti che capitano a giorno
d’oggi …”
- Shal “tranquilla questi voli di linea sono abbastanza
sicuri”
- Hell “abbastanza?”
- Shal “ma no … cioè sono sicuri
… non succederà niente, hai mai volato?”
- Hell “no …”
- Shal “beh c’è una prima volta per
tutto, no?” il pulmino era arrivato a destinazione e i due
scesero mettendosi di nuovo in fila per salire sul veicolo
- Hell “che posto hai?”
- Shal “97-C, tu?”
- Hell “96-C, il tuo è quello vicino al finestrino
giusto?”
- Shal “si, mi sembra di si, perché?”
- Hell “possiamo fare cambio di posto? Mi sento
più sicura vicino al finestrino!”
- Shal “se lo dici tu! A me non cambia niente”
finalmente furono dentro e trovando in fretta i loro posti poterono
sedersi allacciandosi le cinture, ma Hell era talmente agitata che non
riusciva nemmeno ad allacciarsela
- Shal “calmati! Guarda che non stiamo mica andando al
patibolo! Da qua … faccio io …” Shal le
prese di mano i due capi della cintura e li allacciò con cura
- Hell “non è mica colpa mia … anche tu
avrai paura di qualcosa no?”
- Shal “mi dispiace noi della brigata siamo impavidi al
100%!”
- Hell “ ma smettila … piuttosto quanto dobbiamo
stare su sto benedetto aereo?”
- Shal “beh … la regione che dobbiamo raggiungere
è piuttosto lontana … diciamo … 9
ore!”
- Hell “9 ore!?! Stai scherzando spero!” *con una
faccia a dir poco sconvolta*
- Shal “a dir la verità no! Dai vedrai che alla
fine sarà divertente!” disse lui sorridendo,
divertito dalla singolare paura della compagna
‘DLIN DLON! Si prega
ai gentili passeggeri di prendere posto e di allacciare le cinture di
sicurezza grazie!’
-
Hell “stiamo per decollare?”
- Shal “si finalmente! Su non preoccuparti tu sei vicina al
finestrino, no? Al massimo sarai una delle prime a precipitare fuori
dall’aereo!”
- Hell “se non la pianti giuro che sarai tu a finire fuori!
Ahh! si muove!”
- Shal “si parte!”
Hell tenne gli occhi chiusi per tutta la fase di decollo, con le mani
ben strette ai braccioli delle poltrone, tentando di auto convincersi
mentalmente che sarebbe andato tutto bene, invece Shal si divertiva
come un bambino nel vedere la ragazza così tanto preoccupata
e cercava di trattenersi dal ridere; tutto andò liscio come
l’olio e ormai l’aereo aveva preso quota, quindi i
passeggeri potevano muoversi e slacciare le cinture, anche
perché il viaggio sarebbe stato parecchio lungo
- Shal “ehi? Ti puoi rilassare adesso!” diceva
mentre le passava una mano davanti agli occhi per vedere se stava
dormendo o se li aveva soltanto chiusi, Hell li riaprì
lentamente prima uno e poi l’altro pensando che per il
momento il peggio era passato
- Hell “sia … siamo vivi?”
- Shal “si te l’avevo detto no? Nemmeno
l’ombra di un incidente!”
- Hell “meno male … e smettila di
ridere!”
- Shal “va bene, va bene … come sei permalosa
…”
- Hell “e adesso non fare l’offeso!”
- Shal “ma non ti va mai bene niente? prima sorrido e non va
bene, adesso sono serio e dici che sono offeso!”
- Hell “senti dobbiamo passare un bel po’ di tempo
assieme quindi cerchiamo di andare d’accordo”
- Shal “incredibile! Tu che vuoi andare d’accordo
con me! Allora ti sto simpatico!”
***
-
Kurapica “forse sarebbe meglio chiamare Leorio”
- Kyra “ma lui non sa che non siamo umane!”
- Kurapica “dopotutto è un apprendista medico
… e qualcosa in più di me la sa
sicuramente”
- Kyra “mi hai sentita?”
- Kurapica “eh? Cosa hai detto?”
- Kyra “ho detto che Leorio non sa che siamo sayan”
- Kurapica “lo so ma …”
- Kail “ma potrebbe aiutare Kyra?”
- Kurapica “beh … forse”
- Kyra “ma in questo modo saremmo costrette a dirgli il
nostro segreto!”
- Kurapica “non pensi che prima o poi avreste comunque dovuto
dirlo anche agli altri?”
- Kail “Kyra?”
- Kyra “tanto finito questo stupido esame non ci vedremo
più non avrebbe senso”
- Kail “cosa? Dici sul serio? Che non ci rivedremo
più?”
- Kyra “non lo so piccola …”
- Kurapica “allora cosa decidi?” ci fu un po' di
silenzio
- Kyra “e va bene … forse hai ragione tu
… un parere di Leorio potrebbe esserci
d’aiuto”
- Kail “davvero? Allora hai intenzione di raccontargli
tutto?”
- Kyra “ma si … infondo che male
c’è …”
- Kurapica “bene, ma resta un problema, come lo troviamo?
Siamo su un isola”
- Kyra “a questo ci penserà Kail, io sono troppo
debole per volare velocemente, te la ricordi la sua aura?”
- Kail “più o meno … comunque ci
proverò!”
- Kurapica “di cosa state parlando?”
- Kyra “dopo ti spiego, ricordati Kail, prima vai sul monte e
li concentrati al massimo”
- Kail “ricevuto! Se tutto va bene in meno di
un’ora sarò di ritorno” la bambina
salutò velocemente e dopo essersi sollevata dal suolo,
sfrecciò via veloce come un fulmine; Kyra era rimasta seduta
a terra con le gambe incrociate, con sguardo soddisfatto della
propria sorellina, mentre kurapica si era avvicinato a lei sistemandosi
li di fianco
- Kurapica “ti fa ancora tanto male?”
- kyra “un po’, ma sono abituata al dolore
…” tra i due era sceso un silenzio imbarazzante, e
nessuno sapeva cosa dire, Kyra si limitava a fissare il vuoto mentre il
kuruta osservava il corpo della sayan e le ferite che aveva riportato.
Poi finalmente si decise a parlare
- Kurapica “Kyra dicevi sul serio prima?”
- Kyra “prima quando?”
- Kurapica “quando hai detto che dopo l’esame non
ci rivedremo più”
- Kyra “io … non lo so …
cioè io non ho uno scopo nella vita, come te …
l’unica cosa che mi interessa è diventare
più forte ... … più volte nel corso di
quest’esame mi è venuta voglia di abbandonare
tutto e scappare lontano … nell’universo”
- Kurapica “io non voglio che tu te ne vada … ma
probabilmente hai ragione tu … io dopo che avrò
superato l’esame comincerò a cercare il ragno per
portare a termine la mia vendetta … e ci dimenticheremo
l’uno dell’altra”
- Kyra “ma, io non voglio dimenticarti … e se
davvero me ne andrò un giorno o l’altro
tornerò … perché non importa su che
pianeta sia nata … qui c’è la mia casa,
e le persone a cui voglio bene”
- Kurapica “ho sempre pensato che fossi speciale
Kyra”
- Kyra “grazie … sono contenta di averti
conosciuto” Kurapica le mise un braccio intorno alla vita,
stando attento a non toccare le ferite, mentre lei appoggiò
la testa alla sua spalla e chiuse gli occhi
***
-
Hell “non lo so se mi stai simpatico o meno! Si da il caso
che tu sia un feroce e spietato assassino!”
- Shal “davvero ti sembro un 'feroce' e 'spietato'
assassino?” Disse lui ironicamente marcando il tono di voce
sui due aggettivi, che non gli si addicevano
“allora?”
- Hell “no però so che lo sei! quindi
…”
- Shal “quindi cosa? Hai paura di me?”
- Hell “non ho voglia di parlarne adesso” disse
incrociando la braccia e guardando fuori dal finestrino con
un'espressione imbronciata
- Shal “tu invece mi stai simpatica! Sei così
strana e poi hai paura di tutto!”
- Hell “continua pure a prendermi in giro”
- Shal “ma era un complimento! Non ti stavo prendendo in
giro!”
- Hell “ancora mi chiedo come abbia fatto uno come te ad
uccidere …”
- Shal “perché come sono?”
- Hell “beh … ti comporti come un ragazzino
… ridi, scherzi, giochi sempre col cellulare … e
di certo non hai la faccia da killer”
- Shal “sono fatto così …”
- Hell “non è vero, questo è quello che
vuoi far vedere alla gente, ma nascondi qualcosa”
- Shal “e cosa dovrei nascondere?”
- Hell “il tuo animo freddo e privo di qualsiasi sentimento
umano!” Shal era sull’orlo della risata, non capiva
se quella ragazza faceva sul serio o scherzava, ma probabilmente era
davvero convinta di quello che diceva, e non riuscendo più a
trattenersi scoppiò
- Shal “ahahah!! Ihihih! Ma dimmi, stai dicendo sul serio?
Ohoh!!” Hell rimase un po’ perplessa dal
comportamento del ragazzo, e non sapeva più che dire, forse
era solo pazzo
- Hell “quando hai finito avvisami” ma lui non dava
segno di voler smettere, così lei rassegnata aveva ripreso a
guardare fuori dal finestrino, ma mentre Shal era ancora intento a
ridere il suo telefono squillò costringendolo a recuperare
un po’ di serietà
- Shal “pronto chi parla?”
- “Shal!
Perché non mi hai richiamata??”
- Shal “ah! Shey sei tu! Ops! Scusa me ne sono proprio
dimenticato!”
- “ma hai la
memoria di una formica? Allora ti ricordi almeno chi
è?”
- Shal “dunque vediamo … ah si! È
Illumi, hai presente l’amico di Hisoka ... quello che ogni
tanto si fa vivo?”
- “Illumi
è all’esame? Ma io non l’ho
visto!”
- Shal “ma si il 301 è proprio lui!”
- “sbaglio o
lui ha il potere nen di trasformarsi con degli aghi?”
- Shal “si proprio così
perché?”
- “allora ho
capito chi è … non ha il suo vero aspetto
… ma un momento io gli devo rubare la targhetta?!”
- Shal “è quello che pensavo anch’io
… se mi aspetti domani dovrei raggiungerti …
tanto quanto tempo avete per la prova?”
- “una
settimana!”
- Shal “oh allora Andiamo a nozze!”
- “allora mi
dai una mano tu?”
- Shal “si non ti preoccupare! Ciao!”
- “ciao!”
- Hell “non ti eri nemmeno ricordato di telefonare a tua
sorella?
- Shal “ehh … no! Ma dimmi una cosa i tuoi
genitori? Sanno che sei partita?”
- Hell “no, sono sempre via per lavoro … e i tuoi
sanno che sei un criminale?”
- Shal “ce l’hai con sto criminale eh? Comunque si
lo sanno …”
- Hell “e non ti hanno detto niente?”
- Shal “è una storia lunga”
- Hell “già ma mi pare che abbiamo un mucchio di
tempo, no?”
- Shal “si, ma non credo che ti interessi”
- Hell “invece sono proprio curiosa di sapere come hai fatto
a diventare così”
- Shal “così come?”
- Hell “a diventare un criminale!”
- Shal “ancora? non sono un criminale!”
- Hell “vabbè, allora a diventare quello che
sei!”
- Shal “se proprio ci tieni … devi sapere che
…” Shal cominciò a raccontare un
po’ dei suoi ‘fantastici genitori’ e del
primo incontro con quelli della brigata, mentre Hell lo ascoltava con
curiosità.
***
Kail
aveva appena localizzato Leorio e già si stava dirigendo a
tutta velocità verso di lui ‘presto non
c’è un minuto da perdere … ma adesso
come glielo dico a Leorio? E se si spaventa e dice che non mi vuole
più aiutare? Mah … speriamo in bene …
ma soprattutto che possa davvero aiutare kyra … quei tagli
non mi piacevano affatto oh eccomi … vediamo …
dovrebbe essere qui vicino … eccolo!’
prima di dirigersi verso l’amico la bambina rimase titubante
qualche istante, la sua aura proveniva dall’interno di una
caverna, tuttavia non era più molto sicura di volergli
raccontare tutto, così esitò un po’
prima di entrare, ma poi si fece coraggio pensando che sarebbe stato
per il bene della sorella. Entrando nella cavità rocciosa
chiamava a gran voce il nome del medico
- “LEORIOOO!!! SEI QUI??” rimase in ascolto in
attesa della risposta, ma non si sentiva nulla, allora decise di
addentrarsi ancora di più e visto che si faceva sempre
più buio, creò una piccola sfera di energia per
illuminare l’ambiente. Finalmente, mentre continuava a
chiamare Leorio una voce nell’oscurità gli
rispose, era proprio la voce dell’amico, che però
non aveva un tono per niente rassicurante
- “chiunque tu sia!! Non entrare per l’amor del
cielo!!!”
rieccomi!!! sono tornata dopo le
lunghissime vacenze pasquali!! =_=' lunghissime si fa per dire... sono
già finite!!! ç_ç
meno male che avevo
già questo capitolo pronto in archivio per essere
pubblicato!! è piaciuto?? ok visto che non so più
cosa dire passo direttamente ai ringraziamenti:
angy92:ciao!! piaciuto?
questa volta ho messo anche Hell e Shall ... non ce la facevo
già più senza di loro!! hihi!! comunque prima che
si uniscano al gruppo dovranno passarne di cotte e di crude ... *risata
maligna* che cattiva che sono!! ok mi raccomando posta presto anche il
tuo capitolo che ci hai lasciati in un punto cool!!!
Iryuchan:bentornata
dalle vacanze!! eccomi con un nuovo capitolo anche a me Frank non
piaceva molto... infatti adesso è morto!!! spero che presto
potrai mettere msn così ci sentiamo!! e già che
ci sono ti ringrazio di aver recensito anche l'altra storia mia e di
zelgadis!! sono contenta che ti piaccia!! mi raccomando anche a te devi
aggiornare prima che puoi che la storia si fa sempre più
interessante!!
Zelgadis91: hola!! anche
se domani ho la verifica di mate io aggiorno lo stesso per dilettare i
tantissimi lettori che ho!!!(non stai esagerando un po'?? =_='' ndshal)
ehh.... forse un pochino ^^' ma a carnevale ogni scherzo vale no? (ma
cosa centra???-_-''' ndshal)(lasciala perlare... si diverte
così! ndzel)(come osi!!!ndaki) forse è meglio che
vada a fare qualche esercizio di mate va!! ciau!!
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Capitolo 22 *** paura ***
Il viaggio era ormai giunto al
termine, il pilota aveva cominciato la discesa, ed Hell, come
durante il decollo, aveva tenuto per tutto il tempo gli
occhi serrati e il corpo teso come la corda di un violino. Shal aveva
invece rinunciato a rassicurarla, pensando che sarebbe stata solo
fatica sprecata, ma quando l’aereo toccò terra, si
percepì una piccola turbolenza ed Hell lanciò un
urlo
- Hell “AHH!”
- Shal “calma stiamo solo atterrando!”
- Hell “si ma …”
- Shal “sei incredibile! Ma come fai?”
appena furono scesi dal veicolo, la ragazza si sentì subito
meglio e tirò un sospiro di sollievo dicendo
- Hell “meno male … uff è andato tutto
bene!”
- Shal “ne dubitavi forse?”
- Hell “sii! Ma adesso dobbiamo recuperare la mia tracolla,
dove bisogna andare?”
L’aeroporto di Zekel era davvero enorme, quella capitale
doveva essere molto importante e abitata da gente di un certo livello,
ovunque si vedevano bar, negozi e gruppi di gente radunati intorno a
immensi valigioni, probabilmente pronti per una vacanza rilassante.
Fortunatamente c’erano anche una buona dose di indicazioni e
cartelli, che guidarono la nostra strana coppia, dritta verso il rullo
dove scorrevano le valige dei passeggeri.
- Shal “eccoci! Visto? Non è stato difficile
trovarlo!”
- Hell “già, ma dobbiamo aspettare che arrivi il
mio bagaglio, che ore sono?”
- Shal “mi dispiace ma non ho l’orologio”
- Hell “ma non puoi guardare sul tuo cellulare? Cosa lo tieni
sempre in mano se no?”
- Shal “ah è vero! Scusa non ci avevo fatto caso!
Sono le … 18.25!”
- Hell “sto morendo di fame … andiamo a mangiare
da qualche parte?”
- Shal “si però prima usciamo
dall’aeroporto!”
- Hell “va bene”
Così aspettarono pazientemente la tracolla di Hell, e poi si
diressero verso l’uscita, dove chiamarono un taxi per
raggiungere la città. Non si fecero però
accompagnare in centro, perchè Shal preferì
rimanere in periferia dove tutto costava meno, infatti nonostante fosse
un ladro, non voleva rubare in compagnia di Hell, e quindi il suo
budget era limitato, anche perché il viaggio in aereo si era
rivelato più caro del previsto, e di certo i pochi risparmi
della ragazza non erano di alcun aiuto. Per cui si limitarono a
mangiare in una locanda di seconda mano, situata in un vicolo per
niente rassicurante abitato e frequentato da individui minacciosi,
probabilmente scarti di galera; ovviamente Hell manteneva un
atteggiamento guardingo e diffidente, quella gente non prometteva
affatto bene. Dopo essere usciti anche dalla locanda si diressero verso
un motel, ma anche qui le persone non davano una buona impressione,
anzi sembravano tutti delinquenti;
- Hell “s … sei sicuro che qui sia
sicuro?”
- Shal “ma si … sei troppo paurosa …
rilassati!”
- Hell “rilassarmi? Ma hai visto dove siamo?”
- Shal “beh … credo che dovrai accontentarti,
perché non mi resta più molto da spendere
… su entriamo”
- Hell “ma tu sei un criminale no? Perché ti fai
questi problemi?”
- Shal “non ho intenzione di spaventarti ulteriormente
… ci mancherebbe solo che mi metta a rubare …
andrebbe a finire che tu scappi non so dove o che mi consegni alla
polizia perché mi mettano in galera!”
Stavano entrando nell’edificio, se così si poteva
definire, dappertutto si sentiva un odore di deodorante appena
spruzzato, quasi per coprire la puzza di fumo e alcol che impregnava le
pareti sverniciate e imbrattate con stupidi murales (non che non mi
piacciano i murales … ma le scritte idiote per i muri delle
città le odio). Un uomo dall’aspetto burbero e
poco loquace stava contando un mazzo di soldi dietro un bancone, mentre
fumava distrattamente una sigaretta, Shal, con Hell dietro di lui, gli
era ormai davanti, ma quest’ultimo non accennò ad
alzare il capo finchè non fu chiamato
- Shal “vorremmo due camere singole per la notte”
l’uomo alzò lentamente lo sguardo guardandolo
storto e con voce roca rispose maleducatamente
- uomo “due camere singole? Di libere ne abbiamo una al primo
piano e una al terzo”
- Shal “tu quale vuoi?”
- Hell “per me è uguale, tanto qui è
tutto squallido allo stesso modo!”
- Shal “dai smettila di lamentarti. Facciamo che tu stai al
primo piano e io al terzo, ok?”
- Hell “va bene”
- Shal “ci dia le due camere allora”
- uomo “tenete” con fare distaccato
consegnò le chiavi al ragazzo e fece segno ai due di
allontanarsi verso la rampa di scale in fondo alla stanza
- Shal “bene la tua stanza è di là,
cerca di dormire che domattina dobbiamo svegliarci presto!”
- Hell “mi sa proprio che non dormirò
…”
- Shal “se hai bisogno di qualcosa chiama il numero della mia
stanza, nella tua dovrebbe esserci un telefono, il numero è
3649, ok?”
- Hell “si grazie …”
- Shal “buonanotte allora!”
- Hell “buonanotte …” disse sarcastica
dirigendosi verso la porta
- Shal “ah Hell! Aspetta un attimo! Per la sveglia vengo io a
svegliarti ok?”
- Hell “si tanto non ce ne sarà bisogno
perché non mi addormenterò nemmeno”
- Shal “non essere troppo entusiasta mi raccomando!”
Appena fu in camera tirò un sospiro di sollievo, quella era
stata una giornata pesante e decisamente intensa, aveva lasciato la sua
bella città, la sua scuola di informatica, e tutta la sua
vita … stava davvero ricominciando daccapo. Forse sarebbe
riuscita a dormire, dopo essersi rinfrescata nel piccolo bagno si stese
stancamente sul letto sopra le coperte.
Ma anche cercando di chiudere gli occhi e non pensare a niente non
riusciva ad addormentarsi; era inquieta … a causa del posto
in cui si trovava, sentiva in lontananza le grida di uomini e ragazzi
che si facevano sempre più assordanti e vicine,
finchè … non furono addirittura davanti alla sua
porta.
Entrò sfondando la porta, con una spallata decisa,
incredibile, lì, anche i cardini erano marci; urlava e
faceva casino osservando la stanza, quando ad un certo punto si accorse
di Hell, seduta sul letto tremante e con lo sguardo terrorizzato;
fortunatamente in quella stanza c’era davvero un telefono, la
sua unica speranza era chiamare Shal, ma come? L’uomo la
aggredì subito verbalmente, mentre stava ancora sulla soglia
della porta, aspettando i suoi amici che erano rimasti fuori.
- “ehi! Cosa abbiamo qui? A quanto pare questa è
proprio la stanza che fa per noi!” disse l’uomo
sventolando un’arma da fuoco. Hell spalanco gli occhi e
appena vide quell'uomo puntarle la pistola contro, un brivido percorse
il suo corpo. Cominciò a tremare e un'espressione di terrore
le delineò il volto... cosa poteva fare? la sua unica
speranza era chiamare Shal...
‘altro che
Shal! questo si che è un vero criminale! Adesso come faccio
…?? Al minimo movimento questo mi spara con la sua pistola!
Sono troppo giovane per morire … l’unica soluzione
è chiamare Shalnark … devo solo alzare la
cornetta e fare il numero … com’era? …
3 ... 649 si … lui verrà qui di sicuro
… ma quando posso farlo?e soprattutto come??’
il tipo non smetteva nemmeno per un attimo di urlare, probabilmente era
ubriaco, come tutti in quel posto.
Stava sempre sulla porta con la pistola puntata contro Hell, aspettando
impaziente l’arrivo dei suoi compagni, proferendo frasi del
tipo “ragazzi vi muovete o no?! Così
morirà dissanguato!” a volte poi si rivolgeva ad
Hell “allora bambola ti va di ospitarci qui per la
notte??” lei non rispondeva, ma cercava con discrezione di
avvicinarsi più che poteva all’apparecchio
telefonico, mentre pensava a cosa potessero volere quei tizi da lei e
soprattutto, cosa voleva dire quella frase ‘morirà
dissanguato’ c’era forse stato un omicidio? Ad un
certo punto il tipo alla porta uscì di un poco nel
corridoio, per accogliere i suoi compagni appena arrivati, ed Hell
approfittò del momento, digitando velocemente il numero che
poco prima il ragazzo le aveva riferito … … il
telefono squillava … poi finalmente la sua voce
- “pronto? Hell tutto bene?” sfortunatamente il
tempo a sua disposizione era finito, perché subito dopo
entrarono altri quattro individui con un altro uomo sulle spalle
sanguinante, ma uno l’aveva scoperta.
- uomo “chi stavi chiamando ragazzina?? Adesso ti insegno io
a fare la brava!” quel tipo aveva in mano una spranga di
ferro. Le voci cominciarono a sovrapporsi l’una con
l’altra, la stanza era diventata un caos assoluto, anche un
altro era intenzionato a fare del male ad Hell, quello che prima
aspettava alla porta, ma lui aveva una pistola … carica;
altri tre uomini si dirigevano verso il letto facendovi stendere il
loro compagno ferito e sanguinante, mentre Hell rimaneva in ginocchio
vicino al comodino, dove si trovava il telefono, le lacrime scendevano
da sole e sussurrava con un filo di voce il nome dell’amico,
mentre la paura cominciava a divorarla;
L’uomo le puntò contro la pistola, la
caricò con un rumore metallico, poi … BAAANGG!
… e le urla AAHHHH!! … dopo calò il
silenzio.
***
- kail “Leorio!! Allora ci sei! Perché non dovrei
entrare??” kail si era fermata, finalmente aveva sentito la
voce del medico, anche se pareva alquanto preoccupato. Si trovava poco
prima dell’entrata in una specie di cavità
più larga e spaziosa, dal soffitto pendevano lunghe
stalattiti e il tutto era debolmente illuminato dalla pallida luce di
una lanterna. Il corpo di Leorio giaceva seduto per terra, ma con lui
vi era un’altra persona, Babol, l’incantatore di
serpenti, che probabilmente era la preda dello stesso medico. Kail si
avvicinò di un poco spegnendo la sua sfera di energia, ma
subito la voce dell’amico la sorprese nuovamente
- Leorio “sei tu Kail? Fermati non avanzare di un solo passo
o farai una brutta fine! Fidati non devi assolutamente entrare qui
dentro!”
- Kail “perché? Cosa succede?”
- Leorio “se ti avvicini anche di un solo metro migliaia di
serpenti ti attaccheranno! È la trappola
dell’incantatore, ma lui è svenuto, se non morto
addirittura e solo lui avrebbe potuto fermare l’attacco dei
suoi serpenti! Quindi …”
- Kail “no tu non capisci, abbiamo assoluto bisogno di te!
Kyra sta male devi curarla … però prima
…”
- Leorio “allora non hai capito! Per me non
c’è più speranza! Va via se non vuoi
rimanere intrappolata anche tu!”
- Kail “Leorio … prima ti devo dire una cosa
… ma forse una dimostrazione pratica ti aiuterà a
capire …”
- Leorio “cosa vuoi fare??”
- Kail “non ti preoccupare! E stai lì! Non
muoverti!” Kail si concentrò qualche minuto,
raccolse a se le forze, e in meno di un secondo il suo corpo scomparve
per riapparire davanti ad un Leorio stupefatto.
- Leorio “co … come hai fatto??” chiese
con gli occhi fuori dalle orbite
- Kail “ecco … era di questo che ti volevo parlare
… però è meglio se ti spiego tutto
fuori … che ne dici?”
- Leorio “ma … spiegarmi cosa? E poi ti ho
già detto che sono bloccato io non posso uscire da
qui!”
- Kail “ti fidi di me?”
- Leorio “io … hmm si mi fido di te …
però …”
- Kail “ok allora aggrappati al mio collo e tieniti
stretto!”
- Leorio “ma sei sicura che …”
- Kail “niente ma! Fallo e basta! Non vorrai mica rimanere
qui per sempre?”
- Leorio “no certo che no!”
- Kail “allora muoviti o me ne vada senza di te!” ‘che fatica!
Certo che gli umani sono proprio scettici! E paurosi per di
più! Però un po’ lo capisco
… non può sapere i miei poteri e io di certo non
do l’aria di essere forte! Ma fatti coraggio Leorio! Vedrai
che tra poco ti spiegherò tutto!’
- Kail “sei pronto?” il medico annuì
debolmente e mise le braccia intorno al collo della bambina che
cominciò a sollevarsi in aria.
- Leorio “ma … che cosa … come diavolo
fai?!” poi non poté più dire niente
perché Kail, dopo aver formato uno scudo protettivo, per
prevenire l’attacco dei serpenti, volava già a
velocità sostenuta, e l’umano dovette limitarsi a
chiudere forte gli occhi, affidando la sua salvezza nelle mani della
sayan.
Pochi attimi dopo i due furono al sicuro all’esterno della
grotta; kail fece scendere Leorio che, appena a terra, si
allontanò istintivamente dalla piccola sayan con uno sguardo
sconcertato e impaurito; Kail si sentiva a disagio, aveva previsto che
la reazione dell’umano potesse essere quella, e non sapeva
che dire per tranquillizzarlo.
- Kail “Leorio … ascolta adesso ti spiego
…” balbettò cercando di avvicinarsi a
lui
- Leorio “hei! Stai lontana! Cosa sei? Una specie di mutante
con superpoteri??” indietreggiando sempre di più
“mi dici come diavolo hai fatto a … fare quelle
cose? Tu non sei normale!”
A quelle parole Kail si sentì profondamente offesa, forse,
non si era mai sentita tanto diversa in vita sua … lo aveva
sempre accettato come un dono e lei era orgogliosa del suo essere sayan
… ma è anche vero che non aveva mai rivelato in
pubblico il suo segreto, e anche se non si curava di nascondere la
coda, nessuno sapeva dei suoi poteri e delle sue straordinarie
capacità. A lui invece aveva dovuto dire tutto e mostrargli
cosa sapeva fare … aveva dovuto farlo per salvare sua
sorella, che aveva cercato tanto disperatamente negli ultimi anni.
Qualche lacrima le rigò il viso suscitando la commozione del
medico che finalmente si calmò, lei rimase immobile con le
braccia lungo i fianchi e la testa chinata, cominciò
a singhiozzare silenziosamente mentre supplicava
l’umano di darle ascolto.
- Kail “aspetta … ti prego … sono
sempre io … non devi avere paura … sono
Kail” Leorio aveva smesso di allontanarsi e anche lui si
arrestò a soli pochi metri dalla bambina, aveva deciso di
prestarle ascolto essendo anche incuriosito dai quegli strani poteri.
- Leorio “e va bene … ti
ascolterò” Kail sollevò il capo
asciugandosi le lacrime, ma prima di raccontargli tutto decise che
sarebbe stato meglio portarlo direttamente da Kyra e Kurapica, aveva
già perso fin troppo tempo.
- Kail “ne sono felice … ma prima ti devo chiedere
di avere un po’ di pazienza … perché
dobbiamo raggiungere mia sorella che sta male … e mi
chiedevo … visto che sei un medico … se
tu potessi curarla … però ti devi fidare
di me … ti prometto che appena mia sorella starà
un po’ meglio ti rivelerò ogni cosa”
- Leorio “d’accordo … però ad
una condizione …”
- Kail “condizione? In che senso?”
- Leorio “all’interno della caverna è
ancora intrappolata la mia preda … morta … ma
visto che era circondata e protetta dai serpenti non sono riuscito a
rubargli la targhetta … e dato che hai questi poteri
… non è che me la vai a recuperare?”
- Kail “se tu salverai mia sorella lo farò con
piacere!”
- Leorio “io ti aiuterò, promesso”
***
Il colpo era andato a segno ... a quel
chiasso senza fine seguirono interminabili attimi di silenzio, il
pavimento della stanza cominciò a tingersi di un intenso
color sangue e un uomo si accasciò a terra premendo una mano
contro l’addome, dove sanguinava la ferita … era
lo stesso uomo che aveva sparato il colpo, la pallottola infatti, era
rimbalzata sul corpo di un ragazzo. Hell aveva tenuto gli occhi serrati
fin dal momento dello sparo, temeva ormai di essere spacciata e
aspettava inerme la sua fine … attese, ansimando dalla paura
e divorata dal senso di fragilità … qualche
secondo … lo sparo … aspettò di nuovo
… ma niente … era ancora viva. Si fece forza e
aprì gli occhi lentamente, e la prima cosa che vide fu il
corpo di un ragazzo circondato da un’aura arancione
… era Shalnark; si sentì subito sollevata, quel
giovane la faceva sentire al sicuro, il quale infatti, dopo aver
respinto il proiettile, si scagliò subito contro gli altri
che non potevano fare nulla per fermarlo. Ma mentre Shal era occupato a
far fuori un tipo vicino alla porta, l’uomo che era stato
colpito dalla pistola, volendosi vendicare, riprese l’arma da
fuoco e sparò un altro colpo contro Hell, che questa volta
andò a segno.
O almeno in parte … fortunatamente essendo debilitato non
era riuscito a prendere bene la mira, e così
l’aveva ferita di strisco alla spalla. La ragazza
urlò subito dal dolore e Shal accorse fulmineo in suo aiuto
- Shal “ oh no! Hell ti ha colpita?? Stai bene?”
- Hell “AAHHH!! MA TI PARE CHE POSSA STARE BENE? AHI CHE
MALE!!”
- Shal “cerca di resistere ancora un attimo!”
massacrò velocemente quelli che erano rimasti in vita e
controllando che nessuno potesse più nuocere alla ragazza,
poi si diresse nuovamente verso di lei che stava gemendo dal dolore
coprendosi la ferita tutta ricoperta di sangue con l’altra
mano.
- Shal “adesso sono tutti morti sei al sicuro”
- Hell “tanto ormai il danno è fatto, che
male!!”
- Shal “dobbiamo andarcene da qui o rischiamo di avere delle
grane, ma prima sarà meglio che mi fai vedere la
ferita”
- Hell “cosa vuoi fare non sei mica un medico!”
- Shal “dobbiamo cercare di fermare il sangue
…” strappò un pezzo di lenzuolo dalla
parte del letto ancora pulita e si sedette accanto alla ragazza
“dai togli la mano …”
- Hell “mi fa troppo male! Non voglio! è tutta
colpa tua! Lo sapevo che non dovevo fidarmi di te!”
- Shal “ma io … scusa non mi sono accorto che
quell’uomo ti puntava di nuovo contro la pistola
…”
- Hell “ma non saremmo dovuti venire qui a dormire! In uno
dei quartieri più malfamati della città! Dovevi
immaginare che sarebbe sicuramente successo qualcosa!”
- Shal “è vero … scusa è che
questi posti di periferia mi ricordano la mia infanzia … io
mi ci trovo bene …”
- Hell “io no! … comunque ora quel che
è successo è successo … ma devi
promettermi che d’ora in poi darai ascolto anche a me,
capito?”
- Shal “ si, ma adesso togli la mano che ti bendo la
spalla”
Dopo aver fermato l’emorragia con la benda legata ben stretta
Shal si alzò dal letto dirigendosi all’uscita
della porta “io vado in stanza a recuperare la maglia, prima
sono sceso un po’ di fretta” (infatti quando Hell
gli aveva telefonato lui era già nel letto e dopo la
telefonata non aveva pensato a rimettersi la maglia)
- Hell “ma cos’è quella cos …
AHH! HAI UN’ENORME RAGNO SULLA SCHIENA!”
- Shal “cosa? Ah questo? Ma non è mica un ragno
vero! Beh ti spiego dopo, tu intanto cerca di ritirare le tue cosa che
ce ne andiamo subito”
Fortunatamente non aveva nemmeno avuto il tempo di svuotare la sua
tracolla, quindi la prese e con fatica se le caricò sulla
spalla che non le faceva male; il difficile fu uscire, dovette infatti
scavalcare tutti i cadaveri sparsi per la stanza, anche
perché ormai sembrava un vero e proprio campo di battaglia.
In poco tempo furono fuori dal motel e ripresero a camminare
- Shal “te la porto io la borsa? In fondo è colpa
mia se ti hanno colpita no?”
- Hell “va bene … tieni”
- Shal “sei arrabbiata?”
- Hell “ e perché dovrei esserlo? Infondo mi hai
solo portata a passare la notte in un motel di quinta mano, dove dei
malfamati mi hanno aggredita nella mia stanza e mi hanno pure sparato!
Ho motivo di essere arrabbiata secondo te?!”
- Shal “ho capito, sei arrabbiata”
- Hell “come siamo perspicaci”
- Shal “il braccio come va?”
- Hell “male!”
- Shal “ma il proiettile è rimasto
dentro?”
- Hell “e cosa vuoi che ne sappia io?”
- Shal “dovremmo fermarci a controllare, potrebbe fare
infezione”
- Hell “prima cerchiamo un motel … che sia
decente”
- Shal “si ma ti ricordo che non abbiamo molti
soldi”
- Hell “non mi importa al massimo prendiamo una stanza sola,
ma voglio che sia in regola”
- Shal “come vuoi … però non tenermi il
muso”
- Hell “e cosa dovrei fare? Devo sorridere come una scema
secondo te?”
- Shal “no … però non voglio che tu sia
arrabbiata con me … per favore”
- Hell “ti dovrei perdonare?”
- Shal “se puoi …”
- Hell “uff … ti perdono …”
- Shal “evviva! Allora tutto come prima? Non mi terrai il
muso? Ti prometto che ti porto in un bell’hotel!”
- Hell “ma non sentirti troppo felice … un po'
sono ancora arrabbiata” ‘ma
perché non riesco ad arrabbiarmi con lui! Ha
l’atteggiamento di un bambino! Non sono riuscita a tenergli
il muso nemmeno per dieci minuti … eppure per colpa sua mi
ritrovo con una pallottola nella spalla … e allora
perché? È anche vero però che appena
l’ho chiamato è venuto subito in mio aiuto
… non ha aspettato nemmeno un secondo …
è proprio un tipo strano, sarà per questo che con
lui mi sento a mio agio’
cavolo
che fatica!! finalmente sono tornata ragazzi!!! scusate il terribile
ritardo ma tra la gita della scuola, il blocco dello scrittore,
internet che non mi andava più e la scuola, non avevo mai ne
tempo ne voglia di di pubblicare!! comunque spero di averlo scritto
decentemente e che si capisca qualcosa (cosa che dubito ^^') beh ...
come sempre ringrazio i tre che ormai mi recensiscono ovvero: angy92,
Zelgadis91, e Iryuchan e spero che il capitolo vi sia piaciuto e che
continuiate a seguirmi!! ciao!
|
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Capitolo 23 *** non voglio stare sola ***
(Quando nei dialoghi ci sono due serie
di puntini di sospensione così: ... ... vuol dire che
c'è qualche secondo di silenzio) buona lettura
Erano ormai passate un paio d’ore, da quando Kail era partita
alla ricerca di Leorio, e i due ragazzi, rimasti seduti vicino al
piccolo fiume, stavano cominciando a preoccuparsi che il medico, di
fronte alla verità, avesse reagito in modo impulsivo,
spaventandosi.
- Kyra “voglio provare ad alzarmi, è
possibile che Leorio abbia rifiutato di aiutarmi”
- Kurapica “ma sei ancora debole, cerca di pazientare ancora
qualche istante, sono sicuro che Leorio non ci
abbandonerà” disse anche se poco convinto.
- Kyra “non è che non mi fidi di Leorio
… però posso anche capire che non deve essere
facile, per un comune umano, venire a scoprire una cosa
simile”
- Kurapica “ma io no sono forse un comune umano?”
- Kyra “eh? Ma si … però tu sei
più forte d’animo … credo …
insomma, penso che tu ne abbia viste di tutti i colori …
Leorio è più un uomo di mondo … tutto
qui”
- Kurapica “forse dici così perché non
lo conosci bene, ma ritengo che anche Leorio abbia trascorso momenti
molto intensi, o meglio, così è come la vedo
io”
- Kyra “sarà … ma io …
aspetta un attimo! … … sento qualcosa! Deve
essere Kail che torna, e con lei c’è anche
un’altra aura più debole …
sarà Leorio?”
- Kurapica “visto? Sapevo che non ci avrebbe
delusi!”
Dopo qualche minuto di attesa la piccola sayan atterrò su
due piedi, con in spalla un Leorio tutto frastornato, a causa della
velocità con cui viaggiavano.
- Leorio “ahh! Fatemi scendere vi prego! Non resisto
più!”
- Kail “siamo atterrati sani e salvi, contento?”
- Leorio “salvi va bene, ma sani … avrei qualcosa
da obbiettare …”
- Kail “Kyraa! Come stai? Scusa per il ritardo ma
c’è stato qualche contrattempo!”
- Kyra “beh … alla fine siete arrivati, no?
È questo quello che conta … e Leorio? Sa
già tutto?”
- Leorio “no, ma ho promesso a Kail che qualunque cosa mi
riveliate io farò il possibile per aiutarvi”
- Kyra “grazie … non so come sdebitarmi”
- Leorio “Kurapica? Ma tu sei qui? Questo vuol dire che
…”
- Kail “che sa già tutto”
- Kurapica “proprio così”
- Leorio “e non mi hai mai detto niente?”
- Kurapica “ho dato la mia parola che non avrei parlato con
nessuno”
- Leorio “bene … e chi altri lo sa?”
- Kyra “solo kurapica a parte te”
- Leorio “un momento io non so ancora niente!”
- Kail “glielo dico io?”*rivolta a Kyra*
- Kyra “per me va bene”
- Kail “ti sembrerà strano … ma io e
mia sorella non siamo esseri di questo pianeta”
Si può immaginare la faccia che assunse il medico a quelle
parole, durante il viaggio sulla schiena di Kail, aveva ipotizzato di
tutto, dagli esseri geneticamente modificati con poteri paranormali,
alle mutazioni da radiazioni, ma mai, e poi mai una cosa simile;
d’altronde lui, non credeva nemmeno nella vita
nell’universo. Aveva letteralmente gli occhi fuori dalle
orbite per lo stupore, e dopo lo shock iniziale si sforzò di
dire qualcosa.
- Leorio “co … cosa? Non siete di questo pianeta??
Ma come diavolo è possibile? Cioè …
questo spiega gli strani poteri di Kail … ma è
una cosa inconcepibile!”
- Kail “eh … invece è la pura
verità, non preoccuparti presto ci farai
l’abitudine, comunque adesso veniamo al dunque …
sei ancora intenzionato a darci una mano vero?”
- Leorio “s … si, credo di si … insomma
ho dato la mia parola … ma se siete veramente alieni
… questo complica le cose, perché il
funzionamento del vostro organismo è sicuramente diverso da
quello degli esseri umani … comunque ci proverò,
allora dove sta il problema?”
- Kurapica “le braccia … Kail dice che
l’aura malvagia di Hisoka immessa nelle carte abbia reagito
male con il corpo sayan di Kyra, infettandola”
- Leorio “sayan?”
- Kyra “si è la nostra razza”
- Leorio “ah capisco … beh fammi dare un
occhiata” il medico si sedette di fronte a Kyra, e
cominciò ad esaminarle accuratamente le braccia, taglio per
taglio; poi rimase qualche minuto in meditazione, richiamando a se ogni
minima informazione che potesse essergli utile; tutti aspettavano col
fiato sospeso la diagnosi, augurandosi che non fosse nulla di grave,
poi ad un certo punto Leorio si alzò dirigendosi verso la
sua valigetta, per estrarre un pesante libro di erboristeria che
cominciò a sfogliare con vigore.
- Kyra “pensi di potermi curare con delle erbe?”
- Leorio “non sono sicuro che funzioni … ma
ricordo di aver letto qualche tempo fa, degli straordinari effetti
della Peucedanum
palustre, una piccola piantina che cresce in
prossimità delle paludi, che può essere
somministrata come antidoto, a veleni di ogni genere, sia agli animali
che alle persone. Non posso garantire che funzioni anche su organismi
alieni … però direi che vale la pena
tentare”
- Kurapica “siamo su un isola … dove la troviamo
una palude?”
- Kail “oh non preoccuparti di quello! Ne ho vista una io
vicino alla caverna dove si trovava Leorio! Se mi fai vedere come
è fatta questa piantina posso andare io a
recuperarla!”
- Leorio “ecco … è questa
qui”
- Kurapica “vengo con te almeno saremo in due a
cercare”
- Leorio “bene allora starò qui io a fare la
guardia! Anche perché non avevo la minima intenzione di
tornare sulla schiena di quel fulmine! Vola in modo troppo
sconsiderato!”
- Kyra “meno male che c’è Kurapica che
ha un po’ di coraggio! Questi umani sono tutti
fifoni!”
- Leorio “fifone? Non è colpa mia se tua sorella
sembra ubriaca e non sa andare dritta!”
- Kail “ubriaca a chi scusa?”
- Kurapica “ehh non farci caso! Andiamo che è
meglio!”
***
- Shal “questo va
bene?”
- Hell “no, non mi piace il colore della moquette,
è troppo pallido”
- Shal “ma cosa ti importa di che colore è la
moquette??”
- Hell “hai detto che l’hotel l’avrei
scelto io, quindi niente storie!”
- Shal “ma così finiremo per cercarlo tutta la
notte …”
- Hell “come sei noioso! Quando ti ci metti sei peggio dei
bambini piccoli! Dai proviamo quello laggiù”
- Shal “speriamo che sia la volta buona”
Povero Shal, era il quarto hotel che provavano, ma nessuno sembrava
accontentare le esigenze della ragazza; entrarono dalla porta
principale, e subito si ritrovarono in un ampio salone, che aveva la
funzione di ‘hall’; era quasi vuota, ma riccamente
ornata con piante d’ogni tipo. Le poltrone erano di stoffa
azzurra, e anche le pareti erano pitturate con colori pallidi tendente
al blu, una piccola reception era posta di fianco ad una porta, che
probabilmente conduceva verso le stanze. Hell finalmente soddisfatta
della scelta, senza perdere tempo, si diresse per prenotare la stanza.
- Hell “buonasera, volevamo una stanza per la notte”
- uomo “buonasera, volete una stanza? Non
c’è problema credo di avere proprio quello che fa
per voi”
- Hell “come quello che fa per voi?”
- uomo “ecco, la 207 è perfetta. Buona notte
signori” concluse l’uomo sorridendo
all’espressione perplessa della ragazza
- Shal “andiamo?”
- Hell “eh? Si” raggiungendo Shal, che si era
già avviato all’interno del corridoio, cercava di
capire cosa insinuasse l’uomo dell’albergo
“ehi ma … non ci avrà mica scambiati
per … coosa?? Come è potuto succedere?”
- Shal “che c’è?”
- Hell “ma hai sentito quello che ha detto il tipo alla
reception??”
- Shal “si credo proprio che ci abbia scambiati per una
coppia di sposini!”
- Hell “è una tragedia!!” letteralmente
disperata
- Shal “perché? Che c’è di
male?”
- Hell “come che c’è di male??
C’è tutto di male! Chissà che stanza ci
tocca …”
- Shal “lo scopriremo subito, eccola qui”
inserì la chiave nella toppa, e la porta si aprì
subito dopo, con un rumore metallico, lasciando i due ragazzi a bocca
aperta. Era una camera dalle medie dimensioni, subito a destra
c’era la porta del bagno, con di fronte l’armadio e
la cassaforte, davanti all’entrata, dopo un breve tratto di
corridoio, c’era un’enorme letto matrimoniale con
tanto di baldacchino e tende ricamate di un colore rosa pesca.
- Hell “letto … matrimoniale
…”
- Shal “eh già … pensava proprio che
fossimo marito e moglie!” Hell entro di corsa e si diresse
subito verso il letto a due piazze, per decidere da che parte avrebbe
dormito e soprattutto per ‘delimitare gli spazi’
- Hell “allora, mettiamo subito le cosa in chiaro, io dormo
da questa parte, intesi?”
- Shal “per me è uguale … sono talmente
stanco che dormirei anche per terra!”
- Hell “hmm … questa non è una cattiva
idea …”
- Shal “non ci contare! Sul letto ci stiamo benissimo in
due!”
- Hell “ma vedi di non importunarmi!”
- Shal “vuoi che dia ancora un’occhiata alla
spalla?”
- Hell “va bene … mi fa ancora piuttosto
male”
- Shal “sei già stata fortunata che il tipo ti
abbia colpito di strisco, o a quest’ora saremmo in
ospedale” esaminò ancora una volta attentamente la
ferita della ragazza, sciogliendo il rapido bendaggio che le aveva
fatto precedentemente per bloccare l’emorragia.
Quest’ultima infatti si era arrestata, sporcando di sangue
tutto il braccio “vado a prendere un asciugamano
così te la pulisco bene”
- Hell “si grazie”
Appena Shal sparì alla sua vista dietro l’entrata
del bagno, la ragazza non poté fare a meno di ripensare alle
cosa terribili successe poco prima, uno alla volta i delinquenti
tornavano a farle visita, lei li vedeva di fronte a se con le armi in
mano pronti ad ucciderla, e non riuscendo a trattenersi
urlò. Shal uscì subito dal bagno per vedere cosa
fosse successo
- Shal “ehi tutto bene?? Perché ti sei messa ad
urlare?”
- Hell “io … io …” con fare
mortificato “scusa … non volevo”
- Shal “c’è qualcosa che non
va?”
- Hell “no adesso va tutto bene”
- Shal “stai tranquilla … vado a prenderti
l’asciugamano …”
- Hell “no!”
- Shal “non lo vuoi?”
- Hell “eh? No … cioè … non
lasciarmi da sola … o torneranno …” era
ormai prossima al pianto, ma cercò in tutti i modi di
trattenersi
- Shal “chi tornerà? -sospirando- Vieni con me
allora”
Quella sera rimasero entrambi in silenzio, lui avrebbe voluto
consolarla, capiva il suo stato d’animo, ma non sapeva in che
modo avrebbe potuto farlo, visto che era consapevole, che quello che
era successo, era solo colpa sua, così per non dire qualcosa
fuori posto preferì non parlare affatto, d’altro
canto era anche molto stanco, e quindi subito dopo aver pulito la
ferita di Hell si mise al letto.
Anche la ragazza fece altrettanto, ma come prima si sentiva indifesa e
aveva paura che gli uomini potessero tornare; dopo che avevano lasciato
lo squallido motel, non si era ancora resa conto veramente di quello
che era successo, forse perché era sempre rimasta in
compagnia di Shalnark, e si sentiva protetta. Ma adesso lui stava
dormendo, e lei si sentiva tremendamente sola, cominciò
irrequieta a rigirarsi ripetutamente nel letto, ma in lontananza poteva
già sentire le loro grida sguaiate.
Tutto diventò improvvisamente buio … lei in piedi
… l’oscurità la terrorizzava, ma non
durò molto, perché ad un tratto, tutto
cominciò a risplendere di una luce accecante, quasi
tagliente, che filtrava con prepotenza attraverso le palpebre socchiuse
della ragazza.
Era immobile al centro del nulla, il nulla più totale,
ovunque cercasse di girare lo sguardo non riusciva a scorgere altro,
che un’infinita distesa di bianco dove non si distinguevano
nemmeno il pavimento dal soffitto;
Non era all’aperto, perché non c’era il
cielo con il sole o le nuvole, non era al chiuso perché quel
posto era privo di pareti o porte.
Il cuore le cominciò a battere all’impazzata, e
lei, prese a correre disperata, un po’ da una parte un
po’ dall’altra, quando finalmente in lontananza fu
in grado di intravedere un puntino nero che man mano diventava sempre
più grande assumendo la forma di essere umano.
Lo raggiunse, e a pochi metri da lui si fermò …
l’uomo era di schiena, ma nonostante quello, Hell
riuscì a riconoscerlo dal suo odore, un intenso odore di
alcol e fumo … lo stesso che impregnava le pareti nel motel.
L’uomo si girò di scatto con la sua pistola in
mano, lei provò ad urlare, ma dalle sue corde vocali non
usciva che un suono stridulo e strozzato dalla paura … e
come era successo quella stessa sera, lui sparò, colpendola
nuovamente alla spalla.
Si svegliò di soprassalto nella camera d’albergo,
illuminata soltanto dai pallidi raggi lunari; il respiro era ancora
pesantemente affannato, la mano del braccio sano, stava stringendo
forte la ferita pulsante, la fronte era leggermente sudata, ma lei fu
in parte felice di scoprire, che era stato solamente un sogno.
Lanciò uno sguardo di fianco a lei in cerca di conforto,
Shal sembrava dormire tranquillamente; ma perchè
ciò che era successo quella sera, aveva spaventato solamente
lei?
I pensieri di quella stanza caotica e rumorosa, quei delinquenti senza
scrupoli, la pistola che si era continuamente sentita puntare contro,
divoravano ancora la sua mente.
Eppure prima non era stato così.
Finchè Shal era rimasto al suo fianco, pronto a proteggerla,
i malviventi non si erano fatti vedere, eppure ora la perseguitavano
dappertutto.
Avrebbe voluto andare in bagno a sciacquarsi la faccia … ma
non riusciva a muoversi dal letto, così si mise a sedere
rassegnata, cercando di calmarsi, riportando il respiro regolare.
Invece più provava a farsi forza, più sprofondava
nel panico; calde lacrime presero a rigarle il viso accompagnate da
rapidi singhiozzi, quando la figura accanto a lei si mosse e
aprì gli occhi.
- Shal “ehi non stai bene?” la sua voce impastata
dal sonno, risuonò rassicurante nella mente della ragazza,
anche lui si mise a sedere, guardando dolcemente gli occhi della
ragazza, gonfi dal pianto.
- Hell “io … non riesco proprio a togliermeli
dalla testa … li rivedo in continuazione
…”
- Shal “mi dispiace è colpa mia” mentre
si stava avvicinando a lei “non permetterò che
succeda mai più” disse stringendola forte a
sé.
- Hell “co … cosa fai?” chiese lei
imbarazzata e con il viso arrossato
- Shal “oh … è che mi ricordi
tremendamente mia sorella …”
- Hell “tua sorella?”
- Shal “anche lei quando era piccola aveva spesso gli incubi
con i mostri cattivi …”
- Hell “perché a te non ha fatto nessun effetto?
Perché solo io sono spaventata da quello che è
successo?”
- Shal “tu vivevi in un mondo completamente diverso dal mio
… fatto solo di certezze e sicurezze … io fin da
piccolo ho avuto a che fare con il mondo dei delinquenti …
sono abituato”
- Hell “è proprio vero allora? Che tu non hai
paura di niente?”
- Shal “no non è vero … ho avuto paura
anch’io oggi, e in tutti questi anni … quando
quell’uomo ti ha puntato la pistola contro, e io non potevo
fare niente per salvarti … se lui non avesse sbagliato mira
… e poi è da quando che sono andato via di casa
che ho paura … che i miei genitori venissero
a riprendersi mia sorella … … ma basta
fare i sentimentali! Adesso ti sei calmata un po’?”
- Hell “si … grazie”
- Shal “allora prova a dormire … anche se tra
qualche ora ci dobbiamo svegliare …”
- Hell “perché, che ore sono?”
- Shal “ehh sono le 4 e mezza”
- Hell “e a che ora ci dobbiamo alzare?”
- Shal “come minimo alle otto”
- Hell “cosa?! quattro misere ora di sonno … beh
buonanotte”
- Shal “notte”
Salve
a tutti! Eccomi tornata dopo tanto tempo! Spero che il capitolo sia
stato gradito e che non sia stato noioso o frettoloso. Mi rendo conto
che ho messo un po' in secondo piano le vicende di Kyra e Kail, ma l'ho
fatto prchè voglio che Hell e Shall arrivino il
più presto possibile con il resto del gruppo,
così poi sono tutti insieme! Non vogliatemene male!
Ringrazio:
angy92:
ciao! spero ti sia piaciuto! hai capito perchè Hell non
sembrava spaventata prima? (ti prego dimmi che si capiva *_*!!) beh ci
sentiamo su msn e mi raccomando aggiorna presto la tua storia che sono
curiosa!!
Zelgadis91:
holaaa simoo! mi dispiace se avevo fatto un intermezzo frettoloso non
era nelle mie intenzioni! ç_ç mi perdonerai vero?
AHAH scherzo! questo ti è piaciuto? non vedo l'ora di andare
in fumetteria!! magari tu trovi il tuo tanto amato Bleach!! hihi beh mi
raccomando vedi di finire in fretta il tuo capitolo, che se no perdo il
filo della storia e non si più dove eravamo rimasti!! ciao!
Iryuchan:
ciao!! che bello finalmente ci stamo sentite anche su msn! Poi ho
scoperto che abiti dalle mie parti! AH che rivelazione!! spero che il
capitolo ti sia piaciuto! Mi piacerebbe tanto vedere i tuoi disegni...
ma su cosa sono? beh aggiorna presto anche tu ... ciao!!
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Capitolo 24 *** tra sogno e realtà ***
- Kail “missione
compiuta!!” urlava con felicità Kail, tenendo in
mano un piccolo mazzetto di piantine verdi, mentre Kurapica, anche lui
sorridente, si apprestava a scendere dalla schiena della piccola sayan.
- Kyra “avete fatto in fretta!” disse la sorella,
che nel frattempo aveva ripreso gran parte delle sue energie, anche se
le braccia la dolevano ancora.
- Kurapica “non è stato molto difficile trovarla,
e poi tua sorella vola velocissima!”
- Kail “eh … lo so sono troppo brava!”
cominciò a lodarsi, diventando leggermente rossa
- Leorio “caspita, direi che la modestia non è
proprio il tuo forte! Ma non ti ha dato fastidio il modo in cui
volava?”
- Kurapica “dici a me? … affatto, anzi
è stato divertente!”
- Leorio “ma come possibile! Vabbè basta
scherzare, passiamo a cosa serie … dammi la
piantina”
- Kail “tieni!”
- Kurapica “adesso come ti senti?”
- Kyra “beh … devo dire che posso già
muovermi con meno fatica, rispetto a prima … ora sto molto
meglio”
- Leorio “bene, e vedrai che dopo il mio impacco tornerai
come nuova! Almeno spero …”
Detto questo il medico si mise all’opera, prima si
posizionò su una pietra tonda, sulla riva del fiume, e con
un’altra pietra cominciò a pestare con forza le
piantine di “Peucedanum palustre”, per ricavare una
specie di impasto verde e omogeneo, da spalmare accuratamente sulle
ferite della sayan. “Lo devi tenere almeno un giorno
… ti metto delle bende, così che rimanga
più a contatto con la pelle, quindi vedi di stare attenta a
non toglierle.”
- Kyra “ok ok, grazie mille!”
- Leorio “prego … uff! speriamo che vada tutto
bene”
- Kail “ma si! Kyra è fortissima e presto
tornerà nel pieno del suo vigore!”
- Leorio “già … posso farti una
domanda?”
- Kail “certo!”
- Leorio “ma la tua coda … è vera o
finta?”
- Kail “certo che è vera!! E guarda che ce
l’ha anche Kyra!”
- Leorio “a … ance tu hai la coda?”
- Kyra “eh già!”
- Kurapica “bene, adesso che ci siamo chiariti, io dovrei
tornare ad affrontare la prova, adesso è quasi mattina,
questo vuol dire che ci rimangono ancora cinque giorni, sarà
meglio che ci diamo da fare!”
- Leorio “perché guardi me? Io ho già
la targhetta del mio bersaglio, devo solo stare attento che non mi
rubino la mia!”
- Kail “io posso andare da sola a cercare le mie
targhette”
- Kurapica “ma tu avevi Killua come bersaglio,
vero?”
- Kail “si, è per questo che mi tocca prendere tre
targhette a caso, di sicuro non vado a derubare la sua!”
- Leorio “se non avete più bisogno di me, io mi
cerco un posto tranquillo dove passare il resto della prova”
- Kyra “d’accordo … mi raccomando, acqua
in bocca sul nostro segreto”
- Leorio “si certo … ma credo che prima o poi
dovrete dirlo anche a Killua”
- Kail “vedremo quando sarà il momento
opportuno”
- Leorio “ma avete intenzione di dirglielo, giusto?”
- Kyra “si prima o poi dovrà capitare
…”
- Leorio “va bene allora … ci vediamo alla fine
della prova”
- Tutti “ciao!”
- Kail “vado anch’io … ciao e guarisci
presto mi raccomando!”
- Kyra “certo, ciao”
Dopo che ognuno si allontanò per la propria strada, i due
ragazzi erano rimasti soli ancora una volta.
- Kyra “ti aiuto a trovare Tompa?”
- Kurapica “no grazie, vorrei farcela con le mia
forze”
- kyra “capisco, allora te ne vai anche tu?”
- Kurapica “per ora si, nel frattempo ho intenzione anche di
affinare le mie tecniche di combattimento”
- Kyra “allora ci rivediamo alla fine della prova?”
- Kurapica “certo, e la passeremo tutti insieme”
- Kyra “ne sono sicura … mi raccomando
impegnati”
- Kurapica “farò del mio meglio …
allora, ciao”
- Kyra “ciao” si scambiarono un rapido abbraccio in
senso di saluto e raccomandazione, dopodiché il kuruta si
allontanò nel folto della foresta, da dove era venuto.
‘Uffi
… anche Kura se n’è andato …
e io cosa faccio? Mah … credo che farò un
pisolino, è da un po’ che non dormo’
Così, dopo un rumoroso sbadiglio e una bella stiracchiata,
si stese comodamente sulla soffice erba e chiuse gli occhi, sperando in
un sonno tranquillo e ristoratore.
Ma purtroppo dopo essersi assopita, si ritrovò catapultata
in un mondo che non aveva mai visto prima.
-SOGNO-
“Do …
dove sono? Che posto è mai questo??”
la sayan si guardava in giro con aria spaesata, era in mezzo ad una via
affollata e caotica, con persone frettolose e trasandate che la
spintonavano qua e là. “queste persone
… chi sono? Sembra che non si accorgano della mia presenza
… eppure c’è qualcosa in loro
…” cercò di farsi strada
per raggiungere il ciglio della carreggiata, alla ricerca di un posto
più calmo. Quando alla fine giunse in un vicolo secondario
praticamente deserto, si fermò ad osservare quel fiume di
gente che le scorreva impetuoso proprio davanti agli occhi “ma come sono
vestite questi individui? Sembra che portino tutti
un’armatura … ma è
un’armatura strana … sembra che debbano tutti
andare in guerra da un momento all’altro … ma cos
… prima non ci avevo fatto caso!! Questi tizi …
hanno la coda!! … ma … ma dove sono??”
poi ad un tratto due persone, si avvicinarono nella sue direzione, come
se cercassero un posto appartato per parlare di affari segreti
- “ho sentito dire … da un servo del palazzo
reale, che …”
- “che cosa? Avanti dimmelo!”
- “calma! Ricordati che sono notizie riservate …
allora, questo tale mi ha riferito che è nato un
impuro”
- “un impuro? Cosa vuoi dire?”
- “pare che i genitori siano di pura razza sayan, eppure la
loro figlia è nata con i capelli biondi!” “sa …
sayan?? ma allora sono …”
- “capelli biondi? Ma è impossibile! Lo sanno
tutti che i sayan di pura razza hanno capelli e occhi neri!”
- “il re ovviamente è venuto subito a saperlo
… ha deciso di giustiziare in segreto la bambina,
perché non vuole che si scatenino alcun tipo di disordini
… ha già troppe grane con quel verme di
Freezer!”
- “ma chi sono i genitori?”
- “hai presente quei guerrieri di secondo livello che abitano
qui vicino, ai piedi della foresta Nishire? Lily e Razer …
sono loro”
“Ma
… io ho i capelli biondi … sono sayan
… eppure … vuoi vedere che sono io la bambina di
cui stanno parlando!! Ha detto che è qui vicino ai piedi di
una foresta … devo andare subito la!”
Non stette ad ascoltare una parola di più, ma si
alzò in volo nella speranza di scorgere una foresta.
Aveva bisogno di risposte … quello era un sogno? Eppure
sembrava così reale, ma era anche vero che lei vagava per
quei luoghi come un fantasma, perché gli abitanti non
potevano ne sentirla, ne vederla.
Ma quello allora era il suo pianeta d’origine? La distrutta
patria dei sayan? E la bambina considerata impura, era sul serio lei?
Forse avrebbe potuto addirittura vedere i suoi genitori biologici, di
cui non ricordava nulla. Avvistò finalmente un folto bosco,
al limitare del quale risiedeva una piccola casetta, decise dunque di
dirigersi là, pensando che fosse il luogo citato dai due
individui, che aveva sentito discutere poco prima.
“In
teoria, da quello che ho capito, quella dovrebbe essere la casa in cui
sono nata … eccomi arrivata … è ora
della verità … sento delle url … no
sono vagiti di un neonato, ma allora era tutto vero”
Senza farsi problemi di essere avvistata, si avvicinò alla
casetta ed entrò.
Giunse in una piccola stanza, provvista di un tavolo al centro, con un
focolare acceso sulla parete; accanto al tavolo c’era una
culla con due persone ai lati, che guardavano con fare preoccupato il
piccolo corpicino irrequieto che c’era all’interno.
Erano evidentemente i genitori. La donna aveva lunghi capelli neri
molto lisci, uno sguardo cupo come la notte, ed era vestita con la
solita armatura tipica del popolo sayan, con la coda ben attorcigliata
in vita.
Il marito era simile a lei, non fosse per la possente muscolatura, che
caratterizzava tutti i sayan maschi, e una strana capigliatura,
anch’essa tipica di quella razza; i sayan infatti nascono
già con i capelli, che dalla nascita, pur mantenendo le
proporzioni col corpo, non crescono mai.
Alla vista delle due persone Kyra si bloccò, e alcune
lacrime rigarono il suo viso
“Mamma
… papà … siete davvero voi? potete
sentirmi? … sono qui … perché non
riuscite a vedermi? Vi prego … ascoltatemi … sono
io …” cominciò ad avanzare
lentamente verso di loro, finchè non riuscì a
scorgere la piccola se stessa all’interno del lettino.
“Que
… quella sono io … non c’è
dubbio … capelli biondi, occhi neri … un impura
… ma perché?”
cercò di accostarsi sempre di più ai suoi
genitori, per poterli toccare e abbracciare … almeno una
volta, ma quando cercò di stringere a se il corpo della
madre, diventò lei stessa priva di consistenza, e
trapassò inesorabilmente la sua sagoma; stessa cosa avvenne
per il padre, e dopo aver constatato di non essere altro che
un’anima vagante in un passato perduto, cadde in un pianto
disperato
“perché … perché non posso
nemmeno toccarvi … perché non mi sorridi mamma?
Sono io dopotutto …” fu interrotta
però dalla presa di parola, da parte del padre
- “stanno arrivano cara …”
- “non dobbiamo permettere che ce la portino via”
- “prendila … nasconditi nel bosco, io
cercherò di trattenerli, cerca di scappare il più
lontano possibile”
“chi sta arrivando? Dimmelo mamma … io posso
aiutarvi a salvarmi … chi mi vuole portare via?”
“sbrigati non c’è più
tempo!!”
Lily prese in braccio la figlia, e velocemente si diresse verso
l’uscita sul retro, per nascondersi nella foresta, ma forse
era davvero troppo tardi, perché le truppe del re erano
ormai prossime alla casetta, il padre invece, uscì dalla
porta principale per cercare di fermare gli uomini.
“Aspettami
mamma! Vengo con te!”
Ma la madre venne subito braccata da due braccia muscolose, che le
tolsero violentemente di mano la figlia
- “nooo!!! È la mia bambina!
Lasciatela!” “mamma!!
Se potessi fare qualcosa … che rabbia!”
tentava inutilmente di colpire gli uomini, ma il risultato era lo
stesso di poco prima, non poteva fare niente, era solo una spettatrice
impotente.
Senza troppi convenevoli, dopo aver steso la donna e suo marito, gli
uomini se ne andarono, dirigendosi verso il palazzo reale, Kyra decise
di seguire la piccola se stessa, per vedere dove la stavano portando e
se davvero avevano intenzione di giustiziarla per purificare la razza.
A
PALAZZO
-SALA REALE-
- “E’ dunque lei
la bambina impura?” un uomo dalla muscolatura scolpita e dai
capelli ispidi aveva parlato, era seduto su un trono rialzato e
sovrastava con uno sguardo superbo, un immenso salone, che sembrava
proprio la corte di un castello “lui deve
essere il re di tutti i sayan … l’uomo che mi
considera impura” strinse i pugni dalla rabbia,
consapevole della sua totale incapacità
nell’attaccarlo.
- “si maestà, è lei. Volete che venga
giustiziata in giornata?”
- “giustiziata … no mandatela dal professor Taker
… che la usi per i suoi esperimenti … ma che sia
chiaro, non dovrà mai più vedere la luce di
questo pianeta” “esperimenti?
Ma cosa …”
- “ricevuto sire … agli ordini” “meglio seguirli
…”
SCALE
PER I SOTTERRANEI
- “strano … io
pensavo che la volesse giustiziare”
- “beh … sono convinto che la morte sia una sorte
migliore di quella che le aspetta”
- “dici?”
- “scherzi? Fare da cavia a quel pazzo ricercatore
è il destino più crudele possa
capitare”
- “in effetti non vorrei proprio essere nei suoi panni
… hihi!”
- “eccoci arrivati” “ho davvero
fatto da cavia ad uno scienziato pazzo?”
Uno degli uomini aprì la pesante porta di ferro, che faceva
ad entrata ad un immenso laboratorio sotterraneo; dappertutto si
vedevano ampolle colme di liquidi dai colori più disparati,
sostanze fumanti traboccavano da recipienti di tutte le forme, non
mancavano tavoli con carte, e lavagne tutte imbrattate di formule
strane, in una scrittura che doveva essere quella propria del pianeta.
In una parete invece stava un piccolo ometto con capelli rossi tutti
spettinati e vestito di un abbondante camice bianco, che appena
sentì, che qualcuno era entrato nel suo laboratorio, si
girò mostrando una faccia trasandata e stravolta, resa buffa
da un enorme paio d’occhiali rotondi.
- “benvenuti! Cosa mi avete portato?”
- “la tua nuova cavia per gli esperimenti … fanne
quello che vuoi, l’unica condizione è che non
dovrà più vedere la superficie del pianeta
… ordini del sire”
- “bene bene … ringraziatelo da parte
mia!” La bambina piangeva a più non posso,
strappata crudelmente dalle braccia della madre, non riusciva a trovare
pace.
Quando i due uomini uscirono nuovamente dal suo studio,
l’ometto poté osservare la creatura con calma,
riflettendo su cosa potesse essergli utile
- “vediamo … come potrei sfruttarti …
hmm … ma certo, ho trovato! Proprio l’altro
giorno, ho elaborato un muovo siero con effetti strepitosi! Moltiplica
la forza di un essere vivente in modo spropositato, ma pare ne cambi
leggermente le sembianze … per ora ho fatto sperimentazioni
esclusivamente su animali, e devo dire che la loro
aggressività è aumentata del 60% … ma
forse un tentativo su una cavia sayan potrebbe fornire esiti
più soddisfacenti!” “ne moltiplica
le prestazione? In che senso ne cambia le sembianze?
Aggressività? Non varrà davvero iniettarmi quel
siero?”
- “trovato … ahahah!! Finalmente
…” stava riempiendo un’enorme siringa di
uno strano liquido verdastro, il pianto della bambina si espandeva per
tutta la stanza rimbombando sulle pareti, probabilmente aveva intuito
cosa l’uomo volesse farle, infatti si divincolava cercando di
scendere dal lettino operatorio, che l’ometto usava
appositamente per esperimenti importanti.
- “stai buona … ti faccio solo una punturina,
tutto qui …” “inutile
… non posso fare niente per fermarlo … devo solo
assistere …”
L’ago affondò deciso nel corpicino della neonata,
e lentamente il liquido le entrò in circolo,
l’operazione era andata a buon fine, il siero era stato
inserito, e ora bisognava solo aspettare i suoi effetti.
Passò qualche minuto, ma non accadde nulla, ad un certo
punto però, si sentì un esplosione provenire da
fuori il laboratorio, e passi pesanti accorrere nelle loro direzione.
Stava arrivando qualcuno. “Chi
c’è? Chi arriva?”
- “ma che cosa succede?” Di nuovo un esplosione.
Questa volta aveva direttamente sfondato la porta del laboratorio,
alzando un immenso polverone, che impedì di vedere, chi
aveva provocato quel disastro, poi una voce familiare urlò
- “Kyraa!! Siamo venuti a prenderti!” “ma sono a mamma
e il papà!! Sapevo che non mi avrebbero
abbandonato!”
- “ma come avete fatto ad entrare?”
- “dacci subito la bambina!!”
- “e va bene va bene, basta che mi risparmiate la
vita!” “che
essere codardo …”
- “tzè! Che vigliacco! Lily prendi Kyra e
andiamocene da qui!”
Ma da dietro, spuntarono prontamente la guardie reali, che impedirono
ancora una volta la fuga ai due sayan; senza pensarci due volte
attaccarono il marito, che cadde a terra privo di sensi.
La madre aveva finalmente potuto riabbracciare la figlia, ma non sapeva
come contrastare l’imminente attacco delle sentinelle, ma
qualcosa di inaspettato accadde … una luce abbagliante
avvolse il corpicino della bambina, che alzandosi in volo,
scatenò la sua aura stendendo gli avversari con la sola
forza della mente.
Lo scienziato capì finalmente che l’esperimento
non era del tutto fallito, ma probabilmente, mostrava i suoi effetti,
solo nel momento in cui la sayan sarebbe stata in serio pericolo di
vita.
Con quella luce tremendamente accecante Kyra si svegliò di
soprassalto, fradicia di sudore dove poco prima si era addormentata.
Rieccomi finalmente! Ammetto che questo capitolo non era in programma,
ma l'altro giorno mi è venuto in mente di scrivere anche la
precisazione sull'esperimento di Kyra, così che poi il
seguito sarà più chiaro. Ci tengo a chiarire che
quello che ha visto Kyra nel sogno era tutto vero, in un momento di
stanchezza mentale, quello che era ancora riposto nel suo subconscio,
è stato rivissuto da lei, tramite una sorta di sogno. Quindi
quello che ha sognato non era solo fantasia, ma avvenimenti realmente
accaduti, dopo che i suoi la spedirono sulla Terra, per salvarla dalla
distruzione di Vegeta. Spero che sia stato abbastanza chiaro, comunque
se ci sono domande sarò ben felice di rispondere! e
soprattutto spero che sia piaciuto!!^^
ringrazio gli impavidi recensitori:
bily:
che bello!! una nuova recensitrice!!(si dirà cosi??^^'')
sono ultra-iper contenta che ti piaccia davvero la mia storia! spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto e se hai qualcosa da
chiedermi fai pure!! mi farà sicuramente piacere ricevere
altre tue recensioni e sapere che continuerai a saguirmi!! ciao!!^^
angy92:
ciau!! uff ci ho messo giorni per decidere se pubblicare o no il
capitolo!! spero che ti sia piaciuto anche se non
c'è Shal! avrei voluto metterlo alla fine, ma poi il
capitolo diventava troppo lungo e così ho deciso di metterlo
nel prossimo! anche perchè non vedo l'ora di scrivere ancora
qualche episodio divertente con Hell!! Quella coppia mi piace troppo!
ok ci sentiamo ciao!!^^
Iryuchan:
ciao!! come va? tutto bene a Novara? piacuito il capitolo? a me
è piaciuto molto scriverlo perchè parla del
passato di Kyra quando lei era ancora in fasce!! hihi spero di averlo
descritto decentemente! Bene mi raccomendo pubblica presto anche tu che
il tuo personaggio è troppo intrigante!! Ok ci sentiamo su
msn, o almeno spero di beccarti perchè non ti vedo mai!
ciao^^
Zelgadis91:
bene veniamo a te caro Simo! Finalmente ci siamo fatti il giro in
fumetteria!! Siii!! Che bello! Dobbiamo tornare un giorno o l'altro!
Comunque ti faccio notare, che è da prima della gita che non
aggiorni la tua storia! Vedi di sbrigarti, se no mi tocca rileggerla
tutta! Beh ... mi auguro che il mio capitolo ti sia piaciuto, tanto mi
troverai di sicuro qualche critica da fare!! hihi scherzo
vabbè, in effetti fai bene, voglio che mi critichi il
più possibile, perchè io sono EMO e quindi
autolesionista!! AHAH!! beh... ci vediamo a scuola ciao!
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Capitolo 25 *** incontri e arrivi ***
25° capitolo
Era
ormai mattina inoltrata,
cupi nuvoloni impedivano ai raggi solari di rischiarare il paesaggio, e
per questo motivo l’atmosfera risultava un po’
tetra.
Kyra si era appena risvegliata da quell’ insolito sogno, a
cui
aveva assistito come una spettatrice all’interno di un film,
ma
quella che aveva visto, non era una storia qualunque, bensì
la
sua storia ... il suo passato, di quando era ancora una neonata in
fasce.
Si mise a sedere in ginocchio con la testa bassa, cercando di
asciugarsi il sudore, misto a lacrime, che le inumidivano il viso
mentre nel frattempo tentava di ragionare
‘Che
sogno …
così nitido … così reale …
c’erano i
miei genitori … e c’ero anch’io
…! Ma come ho
potuto sognare qualcuno che non avevo mai visto prima? Forse nel mio
sub conscio … no, ma a cosa sto pensando? Non potevano
essere
davvero successe quelle cose! Eppure questo spiegherebbe …
… Kail ha detto che i sayan nascono con capelli e occhi
neri, ma
questo vorrebbe dire che noi … non capisco …
così
io sarei un’impura? E non solo … anche la cavia di
un
esperimento! Questo è troppo … anche se il fatto
dell’esperimento potrebbe spiegare, perché quando
mi
arrabbio, o quando la mia mente subisce un sovraccarico di emozioni,
finisco sempre per emanare una terribile quantità di energia
accecante … distruggendo quello che è intorno a
me
… allora il sogno non era solo fantasia?! Sono cose successe
davvero! È terribile … non vorrei mai che mi
capitasse di
perdere il controllo davanti ai mie amici o a persone a cui tengo
… comunque non c’è nulla che io possa
fare …
devo accettare la realtà così
com’è …
ma come posso fare? … è così difficile
…
digerire tutte queste rivelazioni ... una dopo l’altra
…
forse un giorno riuscirò a comprendere appieno
ciò che
davvero sono …’
Si alzò per contemplare il cielo uggioso che la sovrastava,
mentre qualche goccia di pioggia si infrangeva sul suo triste viso.
***
Killua
camminava distrattamente
con le solite mani in tasca e lo sguardo perso nei suoi pensieri,
d’altronde aveva già preso la targhetta della sua
preda e
si stava annoiando parecchio a gironzolare per i boschi senza una meta
o uno scopo.
‘Cavolo qui la maggior parte dei giocatori è
veramente
scarsa … ci ho messo 5 secondi a farmi consegnare la
targhetta
… che pena, e io che pensavo di divertirmi in questa prova!
Mancano ancora 5 giorni … cosa diavolo faccio fino ad
allora?
Credo proprio che mi annoierò a morte … eh? Ma
chi
c’è lì?'
- Killua “ehi? Chi va la?”
Gridò il bambino voltandosi verso un sentierino che si
dirigeva
verso l’esterno della foresta, in direzione del mare.
Infatti stava giusto camminando su quel percorso Sheyekai, che
probabilmente si dirigeva in spiaggia per aspettare l’arrivo
di
suo fratello.
- Shey “ah, ciao Killua! Anche tu da queste parti?”
- Killua “ciao Shey! Che fortuna averti incontrata mi stavo
giusto annoiando a morte!”
- Shey “perché? Hai già conquistato la
targhetta che ti serviva per fare 6 punti?”
- Killua “si … e non ho la minima idea di come
passare il resto della prova!”
- Shey “perché non vieni con me? Io sto andando in
spiaggia!”
- Killua “in spiaggia? Non mi sembra che ci sia il tempo
adatto par prendere il sole!”
- Shey “ma cosa hai capito?! Devo aspettare una persona
…”
- Killua “ma tu hai già totalizzato i 6
punti?”
- Shey “no è proprio per questo che vado
lì”
- Killua “ah, ho capito, tu e il tuo bersaglio vi trovate in
spiaggia per combattere!”
- Shey “non hai capito niente …! Cambiando
argomento … ma tu fai Zaoldyec di cognome giusto?”
- Killua “si, è così, perché
me lo chiedi?” ‘allora
è sul serio il fratello di Illumi! Chissà se sa
che anche
lui è qui all’esame … ma pensandoci
bene se Illumi
si è travestito, è proprio perché non
si voleva
far riconoscere da Killua! Ma perché ha agito
così? forse
sarebbe meglio se io lo avvertissi … ’
“ooh, ci sei ancora?”
- Shey “ah scusa, ero sovrappensiero”
- Killua “allora? Perché me l’hai
chiesto?”
- Shey “beh … ecco …
c’è una cosa che
ti devo dire … tu sei l’unico della tua famiglia
qui
all’esame?”
- Killua “certo! E se proprio lo vuoi sapere, sono scappato
di casa per venire qui”
- Shey “davvero? Ma tornando al discorso di prima
… cosa
faresti se invece partecipasse all’esame anche tuo
fratello?”
- Killua “come? Cosa farei? Penso che non farei niente, ma
non
credo che qui ci sia qualche mio famigliare, a meno che non sia venuto
per riportarmi a casa, ma questo è molto poco
probabile”
- Shey “e se invece ti dicessi che tuo fratello Illumi
è qui, su quest’isola?”
- Killua “COOSA?! STAI SCHERZANDO SPERO!!”
- Shey “no, non scherzo …”
- Killua “ma stai delirando? Guarda che io li so riconoscere
i
membri della mia famiglia e ti assicuro che qui non ce
n’è
neanche uno! E poi tu cosa vuoi saperne? Nemmeno li conosci!”
- Shey “invece conosco Illumi e so anche che ha
un’abilità che gli permette di trasformare la
fisionomia
del suo viso con degli aghi appuntiti, diventando così
irriconoscibile”
- Killua “scherzi!? Ma … come è
possibile?”
- Shey “beh … grazie al suo particolare tipo di
nen”
- Killua “nen? Ma che cos’è? Aspetta un
attimo
… anche quella volta sul dirigibile … il
vecchietto aveva
chiesto se Kail usava già il nen!”
- Shey “in effetti è strano che Kail sia
così forte senza usarlo …”
- Killua “ok ma mi spieghi che cosa diavolo
è!”
- Shey “allora … in poche parole, il nen
è una
particolare abilità che permette ad una persona di
incrementare
notevolmente forza fisica, potenza nell’attacco e nella
difesa,
acuisce i riflessi e soprattutto da la possibilità, a
seconda
delle varie categorie, di usare un colpo finale”
- Killua “capisco … allora è una cosa
davvero utile
in battaglia, ma adesso dimmi come fai a conoscere tutte queste cose su
mio fratello?”
- Shey “beh … perché Hisoka e lui sono
molto amici,
e spesso si fanno favori a vicenda, e dato che mio fratello lavora con
Hisoka, spesso è presente anche tuo fratello, e
così
… diciamo che lo conosco un po’”
- Killua “quindi credi che mio fratello sia davvero qui
all’esame?”
- Shey “non, credo! Ne sono sicura! E ti dirò di
più, è il mio bersaglio, ovvero quello che si fa
chiamare
Ghitarakuru!”
- Killua “di … dici sul serio?! Ma come fai ed
esserne sicura?”
- Shey “ecco vedi … ho chiamato al telefono mio
fratello e
gli ho chiesto se poteva controllare sul computer chi era il numero 208
di quest’anno, e lui mi ha detto che era Illumi, ed in
effetti
è proprio Ghitarakuru visto che ha degli aghi in testa
…
ma la cosa più preoccupante è che il mio
bersaglio
è proprio lui!”
- Killua “sul serio?! Ma non ce la farai mai a batterlo! Mi
chiedo però perché anche lui ha partecipato
all’esame … se avesse voluto riportarmi a casa
perché travestirsi? Si vede che non era quella la sua
intenzione
…”
- Shey “non saprei magari aveva bisogno della licenza e per
non farsi riconoscere da te …”
- Killua “ma è questo che non capisco!
Perché non voleva farsi riconoscere da me?”
- Shey “mah … magari avrà pensato che
se tu avessi
saputo che anche lui era all’esame saresti sicuramente
scappato
da qualche altra parte pur di non tornare con lui … o forse
ti
voleva solo tenere d’occhio …”
- Killua “comunque sia … devo trovarlo per
chiedergli spiegazioni … anche tu lo stai cercando, no?
- Shey “si, ma visto che lui è troppo forte per
me, mio
fratello è venuto ad aiutarmi e adesso sto appunto andando
in
spiaggia per incontrarlo”
- Killua “ti fai aiutare da un esterno? Ma verrai
squalificata!”
- Shey “perché? Il regolamento mica lo
vieta!”
- Killua “è vero però
…”
- Shey “allora vieni con me?”
- Killua “si … tanto non ho niente da
fare”
***
Dopo
essersi svegliati con
fatica, Hell e Shal si incamminarono più assonnati che mai
verso
il porto, anche nella capitale di Getra il tempo non era dei migliori,
sembrava volesse piovere da un momento all’altro e tirava
un’aria piuttosto frescolina.
- Shal “speriamo di non dover pagare troppo per noleggiare
una barca …”
- Hell “certo che sei piuttosto taccagno … non ti
facevo così tirchio!”
- Shal “io tirchio? Non è affatto vero!”
- Hell “ma se non fai altro che ripetere che bisogna spendere
poco di qui … risparmiare di la … eccetera
… tu
come lo chiameresti questo comportamento?”
- Shal “parsimonioso! Di certo non sono come voi
donne che
appena vedono un negozio cominciano ad accatastare roba su roba da
comprare! E non si fermano finchè il portafoglio non
è
vuoto!”
- Hell “ma non è vero! Dove le hai sentite queste
storie!”
- Shal “mah … non sai quante donne ho avuto
…”
- Hell “certo … dovevo aspettarmelo
…”
- Shal “ehi stavo scherzando! Ah eccoci arrivati
…”
Dopo aver noleggiato una piccolissima barca a remi (ovviamente quella
che costava meno) i due si avventurarono in mare per raggiungere
l’isola Zebil, che fortunatamente non distava molto.
Ovviamente
Hell aveva protestato, e non poco, vista la situazione metereologica,
imbarcarsi con quel cielo minaccioso era, secondo lei, una pazzia.
- Hell “sei il solito incosciente! Ma come ti è
saltato in
mente di attraversare il mare con questo tempo!” gridava
tutta
furiosa, mentre l’altro remarva tranquillo come non mai con
tanto
di canzoncina
- Shal “fin
che la barca và lasciala andare … fin che la
barca và continua a remare!”
- Hell “mi stai ascoltando?! E smettila di cantare che sei
stonato come una campana!”
- Shal “eh? Non sono bravo?”
- Hell “ma chi me l’ha fatto fare
…”
- Shal “dai dai che andrà tutto bene! Guarda si
vede già la spiaggia dell’isola!”
- Hell “sia lodato il cielo! Finalmente! E tu rema
più
veloce così arriviamo prima che si metta a
piovere!”
- Shal “ma perché le donne mi trattano sempre
così … sigh sigh …”
- Hell “muoviti!”
Dopo parecchie remate e migliaia di preghiere che Hell diceva
perché andasse tutto bene, finalmente i due raggiunsero la
spiaggia dove li aspettavano già Sheyekai e Killua. Questi
ultimi erano accovacciati su degli scogli intenti a catturare i piccoli
granchietti che ogni tanto uscivano dalle loro tane, ma la bambina
appena sentì il fratello arrivare, interruppe quella
divertente
attività e si precipitò verso di lui
- Shey “fratellone!! Finalmente!”
- Killua “ehi aspettami!”
Nel frattempo Shal ed Hell erano scesi dalla barca a remi, e subito lei
si era chinata a baciare la terra ferma, che tanto le mancava
- Hell “terra evvai!”
- Shal “oh c’è già mia
sorella! Ciao Shey come va?”
- Hell “e così quella bimba è tua
sorella …
che carina! Ma non sapevo avessi un altro fratello, non me ne avevi
parlato!”
- Shal “infatti quello non è mio fratello! Non
l’ho mai visto prima”
Il gruppo si era finalmente ricongiunto, l’atmosfera si era
fatta
carica di eccitazione, Hell non vedeva l’ora di conoscere la
sorellina di quel ‘criminale’, e i due fratelli di
rincontrarsi, l’unico che conservava la solita aria annoiata
era
Killua, nonostante anche lui fosse curioso di vedere il fratello, di
cui la sua amica parlava tanto.
Partirono subito con le presentazioni, ma prima preferirono spostarsi
in una grotta li vicino, anche perché cominciava a
gocciolare,
ed Hell non voleva che il suo prezioso portatile si bagnasse.
- Shey “ehi Shal non pensavo che ti fossi portata anche la
ragazza!”
- Hell “che cosa? Io non sono la sua ragazza!”
- Shey “ah no?”
- Hell “ma ti pare??”
- Shal “tranquilla è solo un’amica
… beh ma vedo che anche tu sei in compagnia”
- Shey “lui è Killua l’ho conosciuto
durante la
terza prova e poi c’è anche altra gente che ti
devo
presentare! Pensa che c’è anche una bambina
addirittura
più piccola di me!”
- Shal “sul serio? Ma dai … non l’avrei
mai detto … comunque lei è Hell”
- Hell “piacere”
- Shey/Killua “piacere nostro!”
- Shal “Killua … perché questo nome non
mi suona nuovo?”
- Shey “è il fratello di Illumi”
- Shal “sei suo fratello? Ah ora ricordo ogni tanto Illumi
parlava di te … diceva sempre che tu eri l’erede
più dotato della famiglia!”
- Killua “allora è vero che conosci mio
fratello!”
- Shal “già! E così siete venuti
insieme a fare
l’esame! Che balla cosa … quando sono venuto a
farlo io,
Shey era troppo piccola e non l’ho portata … ma
ades
…”
- Killua “ehm veramente non siamo venuti insieme …
diciamo
che io ho scoperto che c’era anche lui 10 minuti fa
perché
me l’ha detto Shey … io sono scappato di
casa!”
- Shal “sei scappato di casa? E come mai?”
- Killua “non volevo più fare
l’assassino …
dopo un po’ è un lavoro noioso
…”
- Shal “mah io lo trovo un lavoro alquanto proficuo
… anche se più che un killer io sono un
ladro”
- Hell “ma … qui siete tutti criminali? Io ho
paura!!”
- Shey “no, io non sono una criminale!”
- Shal/Killua “nemmeno io!”
- Hell “e com’è che state parlano di
ladri,
assassini e robe simili? Non sono forse discorsi da
criminali?”
- Shal “su su non ti preoccupare Hell, in fondo siamo gente
pacifica e onesta non dei aver paura …”
- Hell “quanto in fondo?”
- Shey “ehm ragazzi? Cambiamo discorso e veniamo al
sodo!”
- Shal “si giusto! Allora per prima cosa localizziamo Illumi
… Hell tira fuori il portatile”
- Hell “bene … ma quando mi insegni qualche trucco
da Hacker?”
- Shal “magari dopo … ma adesso guarda quello che
faccio, puoi imparare anche solo se segui quello che faccio"
Dopo aver trafficato qualche secondo sulla tastiera, apparve sul
monitor la cartina dell’isola, con tanto puntini
luminosi
contrassegnati ognuno da un numero; erano i vari partecipanti, che
potevano essere identificati attraverso uno speciale rilevatore
presente sulle targhette.
Ovviamente in questo modo, era possibile vedere come procedeva la
prova, perché alcuni numeri erano molto vicini tra di loro,
e
questo voleva dire che un partecipante possedeva più di una
targhetta, e inoltre i puntini si muovevano segnalando ogni movimento
del partecipante.
- Killua “wow da qui possiamo vedere le mosse di tutti gli
aspiranti hunter! Vediamo se i nostri hanno già
superato la
prova …”
- Shey “clicca sul numero 403”
- Shal “fatto”
- Shey “bene Leorio ha catturato la targhetta della sua
preda”
- Killua “i numeri 44 e 407 sono vicini …
sicuramente
Hisoka ha sconfitto Kyra … poverina, non aveva scampo contro
di
lui”
- Shal “eh già Hisoka è un vero mostro
…”
- Shey “clicca li sopra”
- Killua/Shey “cosa?! Kyra ha rubato la targhetta ad Hisoka??
ma come ha fatto?”
- Hell “chi è questa Kyra?”
- Killua “è una ragazzina di 14 anni ed ha una
sorella di
10, la più piccola del nostro gruppo … malgrado
l'età, quelle due sono davvero fortissime …
sembrano
quasi di un altro pianeta …”
- Shal “mi piacerebbe proprio incontrarla
…”
- Hell “ehi è troppo piccola per te!”
- Shal “ma a cosa stai pensando? Mica ci voglio provare con
lei!
Se è davvero riuscita a sconfiggere Hisoka voglio vedere
quanto
è forte!”
- Shey “guarda Killua, come immaginavo anche Kail ha
già conquistato tutti e sei i punti … ma tornando
a noi
… ecco qui Illumi … non sembra essere lontano da
qui,
vero?”
- Killua “sarà si e no un' ora di cammino
… forse
un po’ di più … ma come pensate di
agire?”
- Shey “non preoccuparti … mio fratello conosce
metodi molto persuasivi …”
- Shal “ma non credo che sia necessario usare il cellulare
… basterà parlargli … io
prometterò di
fargli un favore in futuro e in cambio tu avrai la tua
targhetta”
- Killua “ma sarà giusto passare la prova in
questo modo?”
- Shey “vorrei vedere te dover rubare la targhetta ad uno
così”
- Killua “avrei cercato di prendere quella di qualcun altro
… come ha fatto Kail”
- Shey “beh … ma mi mancava tanto il mio
fratellone, e ho dovuto trovare una scusa per farlo venire
qui!”
- Shal “era solo una scusa?”
- Shey “si però ... ho davvero bosogno di
te!”
- Shal “ma si ... tanto mi sarei solo annoiato a rimanere in
città e svolgere gli inutili lavori che ci dà il
capo
…”
- Killua “allora … ci mettiamo in
cammino?”
- Shey “si andiamo!”
***
INTANTO
DA KAIL
‘ehi
… ma
cos’è questa forza? Non si trova
sull’isola, ma
è così grande che riesco a percepirla anche se
è
molto lontana … terribilmente lontana … oserei
dire che
proviene dallo spazio … ma si sta avvicinando alla terra con
una
velocità incredibile … no … non
possono essere
loro … non possono averci trovate!! Devo avvisare subito
Kyra
anche se penso che se ne sia accorta anche lei!'
Infatti Kyra dopo essersi ripresa dal sogno, aveva cominciato a
percepire qualcosa di strano nell’aria … era
qualcosa di
diverso … una sensazione nuova … una forza
indescrivibile
si stava avvicinando alla terra. Alzò gli occhi al cielo in
cerca di una risposta … per intravedere qualcosa tra la
spessa
coltre di nuvole, che aveva cominciato a tuonare con prepotenza.
Kail invece stava volando in cerca della sorella, quando anche lei si
fermò a contemplare il cielo … e quello che vide
la fece
sussultare.
Entrambe concentrate con gli occhi verso l’alto, notarono una
scia luminosa velocissima, avvicinarsi alla terra per schiantarsi al
suolo, a migliaia di kilometri di distanza.
‘ma che
cos’era?! Proveniva dallo spazio … non ci posso
credere … devo trovare Kail”
‘oh no!
È
atterrato sulla terra! lo scontro è inevitabile …
ma
anche in due non ce la faremo mai …”
- Kail “KYRA!! Finalmente eccoti!”
- Kyra “Kail ma si può sapere che succede??
Un’astronave è atterrata sulla terra!”
- Kail “lo … lo senti? St …
stà venendo qui … è qui per noi
…”
- Kyra “perché? Perché è qui
per noi?? Cosa abbiamo fatto?? e poi chi è? Chi ci
cerca??”
- Kail “io … io non pensavo che ci avrebbero
trovate … è terribile …”
‘Kail
è
terrorizzata … la sua espressione non promette nulla di
buono
… ma perché è così
spaventata? Non dirmi
che … questo tizio sta venendo per farci fuori!!’
Kyra “Kail ti prego calmati … perchè
è venuto sulla terra? che cosa vuole da noi??”
La bambina era sconvolta … e il suo corpo paralizzato dalla
paura incapace di qualsiasi movimento
- ??? “se vuoi te lo spiego io perché sono qui
…”
Dietro a Kyra era apparso un individuo dalla possente muscolatura,
vestito con la tipicha armatura sayan … ma non aveva ne
occhi ne
capelli neri … non poteva quindi essere uno di loro
… ma
chi era?
- Kail “è … è qui”
salve
a tutti ragazzi!! mi scuso per il terribile ritardo ... ma con la fine
della scuola scrivere era diventato praticamente impossibile! comunque
adesso che è finita spero di poter aggiornare con una
maggiore
frequanza! approfitto dell'occasione per augurare a tutti BUONE
VACANZE!!
spero che il capitolo sia piaciuto, anche se forse era un po' lungo, ma
dovevo per forza mettere l'ultima parte dove scrivevo l'arrivo del
personaggio misterioso per creare un po' di suspance (ci sono
riuscita??) finalmente Hell e Shal ce l'hanno fatta! sono arrivati
sull'isola e si sono incontarti con Sheyakai e Killua! era ora ... non
arrivavano più! un bell'applauso!! (grazie grazie
ndHell/Shal)
ah già! avviso che ho deciso finalmente il finale della
storia!
cioè è un finale preventivo perchè
spero poi di
riuscire a scivere anche il secondo tempo della storia... magari l'anno
prossimo! comunque non disperate mancano ancora parecchi capitoli!
almeno 5 credo ... comunque ringrazio come sempre tutti quelli che
recensiscono e che hanno messo la mia storia nel preferiti! che onore
GRAZIE a tutti!
Zelgadis91:
ciau Simo!!
alla
fine
sono riuscita a pubblicare! hihi piaciuto il cap? beh adesso che la
scuola è finita anche tu riuscirai ad aggiornare presto,
vero?? poi tu ha già detto che tra poco la genesi
finirà ... sigh sigh ... ma allora comincerai davvero una
nuova storia?? *___* dai dai che la voglio leggere!! mi raccomando e
ricordati che adesso dobbiamo andare avanti con Toonworld!! ok ciao!!
angy92:
ciao!! ecco il nuovo capitolo!! sono tremendamentre dispiaciuta che
ultimamente non vedo più molto su msn!
ç__ç non ci sentiamo più da un casino
di tempo!! ma l'estate è lunga vero?? beh spero di sentirti
presto! ah e ricordati che non vedo l'ora di leggere il seguito della
storia! si fa sempre più interessante!! ok ciao!! ci
sentiamo si msn!!
Iryuchan:
hola Silvia!! cm va?? finalmente la scuola è finita!
così adesso possiamo venire su a Novara senza problemi!!
hihi non vedo l'ora che sia sabato!!! ci sentiamo poi bene su msn
così ci mettiamo daccordo per l'ora! poi non vedo l'ora di
leggere il continuo della tu astoria!! Ayo è troppo
intrigante!! ok a presto!!
bily:
ciao! sono contenta che alla fine hai recensito!! mi raccomando
continua a seguirmi e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!
bene, magari ci sentiamo anche su mns!! ciao!
MikiMa:
ciao! sono contenta che continui la leggere la mia storia! fai pure con
calma con i capitoli so che sono molti! io adesso mi metto
perchè voglio finire la tua anche se sono solo al 6°
capitolo! ç__ç non ce la farò mai!
comunque scrivi molto bene e il tuo stile non è pesante
quindi dovrei farcela in poco tempo!! ok e poi ci vediamo sabato ciao!!
|
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Capitolo 26 *** scontro tra terrore e coraggio ***
-
Kail “è … è qui”
‘chi
diavolo sarà
questo tizio?? L’espressione di Kail mi dice che è
molto
pericoloso … in effetti percepisco in lui una forza
esplosiva!
Ma da dove verrà? Non può essere un sayan come
noi,
infatti non ha la coda … e poi la nostra razza è
stata
sterminata … ma allora chi è??’
- ??? “ma guarda … deve essere il mio giorno
fortunato
… due piccole sayan in un colpo solo! E non si tratta di
sayan
qualunque … ho l’occasione di far fuori le
impure!”
‘Kail di
qualcosa! Ti
prego! Ho paura … non avevo mai visto mia sorella in questo
stato … e va bene … vorrà dire che
prenderò
io la parola … anche se questo tipo mi terrorizza
…’
- Kyra “che … che cosa ci sei venuto a fare qui?
Co … cosa v … vuoi da noi?”
- ??? “cosa sono venuto a fare qui? Beh mi pare di avertelo
già detto … io VI FARO’
FUORI!”
- Kyra “ma … ma perché? Cosa abbiamo
fatto?”
- Kail *sussurrando* “Kyra ti prego … dobbiamo
scappare
… non voglio restare qui … succederà
come in quel
giorno …”
- ??? “che hai detto mocciosa? Voi non andrete da nessuna
parte!
Io sono il grande Kyutaru e gli ordini di Freezer sono stati chiari
‘Elimina tutti gli
ultimi superstiti sayan … e non deludermi’
Pensavo
che
sarebbe stata una missione divertente, visto che avrei avuto a che fare
con dei sayan … ma non mi aspettavo di trovare le due impure
… su un pianeta così bello poi …
… ma
guardatevi … fate ridere!
Dov’è finito l’orgoglio del vostro
popolo?? State
tremando come foglie … siete patetiche! Bene …
direi che
si può procedere … comincerò dalla
più
piccola!”
Con uno scatto velocissimo, quasi impercettibile, l’alieno si
portò davanti alla piccola Kail per sferrarle un calcio
micidiale dritto in pancia.
- Kyra “KAIL!!” la bambina, dopo essersi scontrata
contro
numerosi alberi, abbattendoli, rotolò per parecchi metri
alzando
un’enorme polverone.
La sorella preoccupatissima tentò immediatamente di
raggiungerla, ma fu prontamente intercettata dal mostro.
- Kyutaru “ehi! Stai calma che tra poco arriva anche il tuo
turno!! E sai cosa farò dopo che vi avrò
eliminate?
- Kyra “…”
- Kyutaru “beh tanto per divertirmi un po’
porrò
fine anche alle miserabili vite di questo splendido pianeta,
così che lo potrò regalare al potente Freezer
come nuova
base del suo impero galattico!!”
- Kyra “ti sbagli … tu non farai proprio niente
perché io te lo impedirò!” raccogliendo
dentro di
sé una buona dose di coraggio, la giovane lanciò
un
ultimo sguardo a sua sorella, inerme a terra.
Era sdraiata a pancia all’aria piena di lividi e graffi, con
un
rivolo di sangue che le usciva dalla bocca … probabilmente
aveva
perso conoscenza … l’impatto col mostro era stato
devastante “ti faccio vedere io!”
La sayan si scagliò contro il mostro carica di rabbia,
tentò più e più volte di colpirlo con
calci e
pugni. Ma era tutto inutile.
Questi infatti o li evitava o li bloccava con le robuste braccia,
sogghignando continuamente … probabilmente la situazione lo
divertiva.
Ma non andò avanti per molto, poiché lui
rispondeva agli
attacchi con altrettanti colpi … ma molto più
efficaci di
quelli della sayan, che non andavano a segno.
Il corpo di kyra si ricopriva lentamente di tagli, e il sangue usciva
ormai copioso … ma ogni volta lei si rialzava …
sempre
più lentamente … con fatica …
ansimando …
gemendo per il dolore.
- Kyutaru “ma cosa cerchi di dimostrare?? Ti darò
una lezione una volta per tutte! AHHH!!”
Tentava disperatamente di tener testa all’avversario
… ma
anche se ormai era chiaro che non c’era più
speranza, la
sayan non demordeva e come ogni volta si risollevava da terra.
‘ma dove diavolo trova la forza per continuare a
lottare?!?’
Cercava di sostenere il suo sguardo con aria di sfida …
anche se dentro di lei temeva per la sua vita.
Era
la prima volta … la prima volta che aveva davvero paura di
morire … perdere tutte le persone a cui teneva …
Aveva
pensato che, dopo
la morte di sua madre, non si sarebbe mai più affezionata a
nessuno … non voleva più soffrire …
non voleva
più piangere disperatamente per la perdita di qualcuno
…
Eppure
l’esame si era rivelato quasi una rinascita.
A
poco a poco stava risalendo dal baratro buio, dove continuava
inesorabilmente a precipitare …
A
volte si chiedeva quando avrebbe toccato il fondo.
Tutto
perchè aveva conosciuto Gon, Leorio, Killua, Sheyekai
… Kurapica ... e addirittura sua sorella …
Un’altra
come lei
… un’altra reduce da un passato di sofferenza
…
angoscia … dilaniato da continue battaglie per trovare un
posto
nel mondo, per capire nel profondo dell’animo chi e che cosa
era
…
Ma
non poteva finire
così … dopo un periodo cupo e oscuro, stava
davvero
assaporando la vita con un nuovo punto di vista … con uno
spirito rinnovato … voleva davvero voltare pagina
…
lasciarsi alle spalle gli orrori passati e guardare avanti.
Ma
ora … quel mostro stava distruggendo tutto ciò
per cui aveva lottato …
A
cosa era servito trovare la forza per affrontare la vita,
così poco generosa con lei?
A
cosa era servito abbandonare la collina, dove aveva vissuto tutta la
sua vita, e farsi strada tra la gente?
A
cosa era servito fidarsi di quella bambina di 10 anni, rivelandole chi
fosse?
A
cosa era servito arrivare fino a quel punto, se ora tutto stava per
essere davvero cancellato?
Lei
non lo avrebbe permesso … avrebbe fatto qualunque cosa pur
di salvare Kail e le persone che le volevano bene …
Il nemico, ormai stanco delle inefficaci resistenze della sayan, decise
di farla finita; caricò per qualche minuto un’onda
luminosa nella mano sinistra, con la precisa intenzione di scagliarla
contro di lei.
Kyra non riusciva ad eseguire il minimo movimento, e anche scappare
sarebbe stato inutile … avrebbe resistito con tutte le sue
forze
… portò le mani davanti al corpo per fermare
l’onda, quasi pronta per essere lanciata, e attese.
Kyutaru senza un attimo di esitazione, con un urlo deciso emise
l’onda luminosa, che velocissima stava per colpire la sayan.
Ci fu, subito dopo, un fragoroso boato, la potenza di quella sfera
energetica era davvero immensa … un enorme polverone,
impediva
al nemico di constatare se il colpo aveva avuto effetto …
anche
se la speranza del contrario era minima.
‘cos’è
successo? Mi ha o non mi ha colpita? … … sono
ancora viva
… però deve essere successo qualcosa
…’
La ragazza cercava di guardarsi intorno per capire cosa fosse successo,
evidentemente il colpo non era andato a segno, lei era ancora tutta
intera … ma allora cosa era capitato?
All’improvviso però, proprio di fianco a lei
scorse in
tutta quella confusione, il corpo di un ragazzo con
un’espressione preoccupata.
Lo aveva subito riconosciuto … e come avrebbe potuto non
farlo? Era una persona tanto importante …
- Kyra “Ku … Kurapica? Ma … cosa
…”
- Kurapica “Kyra … volevi resistere a
quell’attacco?
Fortunatamente ti ho scansata all’ultimo istante …
ma chi
è questo mostro? E perché vuole
eliminarti?”
- Kyra “devi andare via da qui … non è
un avversario alla tua portata …” ‘non voglio
… non voglio assolutamente che ti succeda qualcosa
… non dovresti essere qui …’
Nel frattempo la piccola Kail si era ripresa e stava cercando di
valutare la situazione
‘non
c’è
modo di fermarlo … perché Kyra insiste tanto? Non
c’è più speranza … ci
farà fuori
tutti …’ si era rialzata a fatica e
aveva
cominciato a camminare in direzione della sorella, notando con stupore
che vicino a lei c’era anche Kurapica.
- Kail “Kyra … Kurapica? Cosa ci fai
qui?”
- Kyra “Kail, finalmente … credi di potermi
aiutare a batterlo?”
- Kail “ma … ma cosa dici? Non capisci che tutti i
tuoi
tentativi si sono rivelati inutili? Come puoi pensare di riuscire a
sconfiggerlo?”
La più grande aveva ormai le lacrime agli occhi …
non riusciva davvero a trattenerle
- Kyra “io … io non posso permettere che finisca
in questo
modo … ma ti rendi conto Kail? Vuole sterminare anche la
razza
umana! È già successo con la nostra …
la storia
non può ripetersi! Io non mi arrenderò
… questo
mostro la pagherà cara!”
- Kail “… però … con lui
sembra tutto
inutile … no … non ha senso … hai
ragione Kyra. Tu
riposati un momento adesso tocca a me”
‘quel
giorno …
quando Freezer è arrivato sul pianeta dove vivevo
… io
sono scappata come una codarda … non … non ho
mosso un
dito per impedire la morte dei miei genitori!
Loro hanno
sacrificato la vita
per salvarmi … per non far cessare l’esistenza del
glorioso popolo sayan! E io che cosa sto facendo … loro mi
hanno
donato a caro prezzo l’opportunità di una vita
piena
… ricca di orgoglio e devozione per la nostra stirpe
… e
io sto sputando in faccia a questa offerta! Sono proprio una codarda
…
Ma non
è ancora finita … posso ancora
riscattarmi!’
“AAAHHHH!!!!” la piccola sayan, avendo riscoperto
il
proprio animo combattivo, raccolse a se le energie sprigionando con la
sola forza della mente un vortice di vento, la proprio aura.
- Kyutaru “ohohoh! Ma che cosa vuoi fare moscerino?”
- Kail “zitto e beccati questo! MAAA … SEEEN
…
KOOO!!!” dalle mani della bambina partì un raggio
luminoso, che velocissimo travolse il nemico spazzando via alberi e
pezzi di roccia, che c’erano li intorno, trasformando
così
il territorio da una fitta foresta ad un’arida pianura.
Dopo il colpo la sayan si accasciò a terra stanchissima e
madida di sudore ‘l’
ho colpito? Mi pare proprio di si … bene, credo di averlo
danneggiato almeno un po’ … speriamo’
Ciò che si intravedeva dalla nube di polvere,
però, non
lasciava presagire nulla di buono; il nemico infatti si trovava in
piedi nell’identica posizione di prima, con qualche graffio
qua e
la, l’armatura un po’ ammaccata, ma nulla di grave.
Era
ancora nel pieno della sue forze.
- Kyutaru “AHAHAH!! Carino questo attacco, mi hai fatto il
solletico!”
- Kail “non … non è possibile
… eppure
l’ho centrato in pieno! È completamente
illeso!”
- Kyutaru “beh cosa credevi? Che mi sarei lasciato
sconfiggere da
un attacco tanto banale? Non hai capito niente …”
- Kyra “kurapica per favore va via … Kail ci ha
provato
… ma anche il suo attacco non ha avuto buon esito
… ora
devo provare io”
- Kurapica “ma Kyra io … vorrei aiutarvi”
- Kyra “non essere sciocco … quel tipo non
è
nemmeno lontanamente paragonabile a Hisoka … non avresti
speranze contro di lui …”
- Kurapica “non ti voglio abbandonare … non
adesso”
- Kyra “VA VIA! … non ti voglio perdere
…”
scoppiò in lacrime e abbracciò l’amico
come se
fosse l’ultima volta che lo vedeva
- Kyutaru “che scena commovente, ma da qui non si
muoverà
nessuno! Tanto farete tutti la stessa miserabile fine
…”
Velocissimo come al solito, si portò di fronte alla bambina
e
lanciò di nuovo un’onda d’energia, che
la
colpì in pieno, lei provò ad alzare una barriera
protettiva, ma non riuscì a ripararsi dal colpo, finendo
così nuovamente a terra priva di sensi.
Kyra scattò subito in piedi per dirigersi verso di lei, ma
lasciando Kurapica solo il nemico ne approfittò per
attaccare
anche lui.
Con un bagliore accecante aveva colpito anche il kuruta, o almeno in
parte perché Kyra accortasi dell’errore,
tornò
indietro a tutta velocità e si mise davanti al suo corpo per
proteggerlo.
Anche Kurapica però non resistette all’impatto e
perse conoscenza proprio davanti agli occhi increduli di Kyra.
Ma non ebbe tempo per pensare a lui, poiché una lancinante
fitta
alla spalla la costrinse concentrarsi sulle ferite che lei aveva
riportato.
Tutto il braccio sinistro era ricoperto completamente di un liquido
viscoso e rossastro … era sangue … il suo sangue.
L’arto sinistro era ormai inutilizzabile, anzi le provocava
un
dolore atroce, tentava di fermare l’emorragia con
l’altra
mano, ma era tutto inutile.
Si alzò in piedi, era al limite della sopportazione
… non
poteva fare altro che stringere i denti e sopportare quella sofferenza
fisica e psicologica …
Una fitta alla testa lacerava i suoi pensieri, cominciava a sentire un
debole ronzio nella sue mente che si faceva sempre più
insopportabile.
Una sensazione di angoscia la avvolse … era come se qualcosa
dentro di lei stesse per scoppiare … come se tutte le
emozioni
di disperazione che stava provando, stessero per esplodere …
stava perdendo il controllo.
Ma lei non voleva, non voleva che tutto finisse come al solito, e
cercava furiosamente di controllarsi.
Tuttavia la vista di sua sorella e di Kurapica … immobili al
suolo … talmente immobili da sembrare morti … non
la
poteva … non la poteva davvero tollerare.
E così si lasciò andare alla disperazione e al
dolore, sfogando tutta la sua rabbia con un urlo.
La terra cominciò inspiegabilmente a tremare, e subito la
ragazza venne avvolta da un’aura luminosa, quasi accecante e
spaventosamente potente, si alzò un vento fortissimo che
costrinse il nemico a ripararsi gli occhi per la polvere.
- Kyutaru “ma … che cosa sta succedendo?? Si sta
trasformando!”
In quella terribile confusione Kail aveva riaperto gli occhi, e anche
se non poteva fare alcun movimento, riuscì a seguire
ciò
che stava succedendo ‘Kyra
si sta trasformando … non ci credo … lei non
può
essere … ma se fosse veramente così, allora la
Terra
sarebbe salva! Lo sapevo … soltanto Kyra può
sconfiggerlo
… mia sorella è davvero un portento! Forza Kyra
…’
Tutto era silenzioso nella mente di Kyra, come se lei avesse perso
conoscenza e non fosse più padrona di se stessa, anche se
capiva
perfettamente quello che stava succedendo … era sicuramente
a
causa dell’esperimento che aveva subito da piccola
… si
stava manifestando in tutta la sua furia … e
l’esito
sembrava diverso dalle altre volte … il suo corpo e la sua
mente
si stavano trasformando. Improvvisamente i suoi capelli si drizzarono
verticalmente e i suoi occhi mutarono da quel cupo nero a un azzurro
cristallino.
La sua espressione era furiosa, il suo grido si espanse spaventando gli
animali e i partecipanti che si trovavano nelle vicinanze …
finalmente la trasformazione era conclusa … gli effetti
dell’esperimento si erano concretizzati e nemmeno Kyra stessa
era
in grado di fermare l’ira e l’odio che li avevano
provocati.
‘cos’è
questa sensazione? Mi sento così forte … energica
… non riesco a trattenermi … non riesco a
controllarmi
… voglio solo distruggere … uccidere e
vendicarmi!’
Il corpo della sayan rimasto immobile fino ad allora, si mosse
camminando lentamente verso Kyutaru, bloccato completamente dallo
stupore.
L’attesa sembrava lancinante, ce la farà davvero,
a sconfiggere una volta per tutte il mostro giunto sulla Terra?
Riuscirà a riprendere pienamente il controllo di se o
verrà divorata dalla sete di sangue e vendetta?
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eccomi
ritornata gente!!!!!!!!! allora ecco una premessa... adesso non so
quando riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo
perchè
ho cominciato a lavorare e mi è un po' difficile scrivere...
a
parte che non l'ho nemmeno cominciato ^^''
beh questo vi
è
piaciuto?? a mio parere questo è uno dei
più belli
che io abbia scritto...! anche perchè mi è
piaciuto un
casino scriverlo ma soprattutto pensarlo e farmi il filmino in testa di
quello che succedeva (come faccio di solito con le strorie^^'') so che
non ho messo Hell e Shall, che per qualcuno sono i personaggi
preferiti, ma dovevo a tutti i costi farne uno tutto su Kyra!!!!!
ah già
mi stavo
dimenticando... se volete sapere comè la posa del MASENKO e
come
sono i capelli di Kyra quando si trasforma, visto che magari non sono
riuscita a rendere l'idea, qui ho due link che vi possono accontentare,
basterà che fate copia e incolla^^
-questo
è per i capelli: http://fsb.zedge.net/content/1/8/3/9/1-1551969-1839-t.jpg
-questo
è per il masenko:
http://www.dragon-ball.org/archive/cache/dragon-ball-z_masenko.jpg.thumb.jpg
spero che anche a voi sia
piaciuto come è piaciuto a me!! quindi passiamo ai
ringraziamenti!
Zelgadis91:
allora... inizio subito dicendoti che la conzoncina l'ho fatto appodta
a sbagliarla... sapevo benissimo che non era così!!!
diciamo piuttosto che Shal non la sapeva, ha sbagliato lui!!! (adesso
dai pure la colpa a me!? ma io non centro nulla sei tuìi che
hai
scritto le parole sbagliate!!! ndShal) suvvia non fare così
io
sapevo benissimo che tu non la sapevi così ho dovuto per
forza
scrivere le parole sbagliate! (io savevo che tu sapevi .... mi gira la
testa @_@ ndShal) beh anche se tu questo cap l'avevi già
letto
vedi di lasciare un commentino!! tanto praticamente mi hai
già
detto cosa ne pensavi però mi sono accorta che hai omesso le
critiche!!!!!! mi devo preoccupare o davvero questo volta non ce ne
sono??? beh allora ci vediamo non so quando.. a parte che forse io e
l'andrea stiamo organizzando per uscire sabato sera con anche ugio...
beh allora ciao!!!!!!!!!!!
angy92:
salve cara!!in questo chappy il nostro eroe non c'è...
ç___ç sigh ma noi resistiamo lo stesso vero?? (un
momento
chi sarebbe il nostro eroe O.o?? ndangy) ma Shal, no?!?!?!?
(infatti
perchè non ci
sono in questo capitolo??? >.< ndShal) beh mi dispiace ma
questo
capitlo era dedicato a Kyra e a Kail... tu non centravi niente!
(buuu!!! ç___ç che ingiustizia!!!!!!!! ndShal)
susu non
piangere FORSE ci sarai nel prossimo! (come FORSE?? ndShal) ma si...
adesso vattene che devo ringraziare angy!!!! sciò, pussa
via!!
ok posso tornare
da te...
piaciuto il capitolo? mi disp mi sa che tu non abbia potuto
ridere molto in questo capitolo... c'erano scene un po' violente! beh a
meno che tu non sia sadica^^ (sadica O.o ndangy) ma si magari le scene
violente ti divertono! beh spero nel prossimo di mettere anche qualche
scena più leggera! ciauuuuuu!!!!!!!
MIKIma:
ohhhhhhhhhhhh la grande MIKIma!!!!!!!!!! hai finito la storia??? me
super mega iper contenta!!!!!!!!è una cosa fantastica!! pure
io
ho finito di leggere la tua^^ oggi ho anche commentato! beh approfitto
e te lo ripeto anche qui: LA TUA STORIA é BELLISSIMA!!!!!
continuala presto mi raccomando!!
comunque tornando
a noi...
capisco che Shal sia irresistibile... è diventato subito il
mio
personaggio (maschio) preferito!!! poi capisoco perfettamente
che
kyra sia in competizione con Hell ma se devo essere sincera la mia
prediletta rimerrà sempre e solo Kyra!!!!!!! non posso
vivere
senza di lei!!! bene spero che cnììanche questo
capitolo
ti sia piaciuto come gli altri!! ok alla prossima! ah già
adesso
quando avrò tempo vorrei cominciare a leggere la storia di
Hel
se non sbaglio è Telling paradise, giusto? devo dire che il
tito
lo mi incuriosisce parecchio!!
Iryuchan:
hola Silvia!!! come
va?? ti senti più vecchia di prima?? adesso praticamente hai
la
stessa età di me e di Simo!!! urrà benvenuta
nella soglia
dei 16 anni!!
tornando al capitolo... ti è piaciuto?? ti ringrazio
perchè mi dici sempre che miglioro nello scritto e devo dire
che
queto mi rincuora, grazie!! però devo dire che anche tu
scrivi
meglio che all'inizio sei migliorata pure tu! poi mi piace troppo come
descrivi psicologicamente i personaggi e come scnadagli il loro
animo... sei davvero molto brava!
comunque il tipo cattivo del capitolo non propriamente uno di
dranognball diciamo che è uno scagnozzo di freezer!! eh
quell'infame... pure i suoi tirapiedi sulla terra manda!!
bene quindi le solite raccomandazioni, continua a seguirmi e a
commentare e bla bla bla... ma non credo che sia necessario dirtelo^^
ciao!!!!!!!!!!!!
ok adesso ringrazio bily
anche
se non ha recensito questo cap spero che l'abbia letto e che le sia
piaciuto... però mi piacerebbe sentire ancora i tuoi pareri
sulla storia... mi accontento anche solo di una recensione piccola
piccola!!
poi voglio ringraziare CHIHIRO, Ainim Skywalker, e S_E_I_R_A
che hanno messo la storia nei preferiti ma non
recensiscono... vi
ringrazio ma sarei immensamente felice se scriverste anche solo un
commento di una riga per dire cosa ne pensate! ok grazie e
spero
che lo farete... (non so perchè tutti gli scrittori sono
fissati
con i commenti... però per noi, ma soprattutto per me,
è
molto importante sapere cosa pensano i nostri lettori!)
adesso
invece volevo proprorre una classifica:
se volete nel commento scrivete il nome del capitolo che vi
è piaciuto di più!
può essere una cosa divertente e poi serve a me per capire
meglio anche i vostri gusti!
ok spero che partecipiate!
bene così
concludo! ciao a tutti!!!!!!!
|
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Capitolo 27 *** Destino infame ... ***
Il
corpo della sayan rimasto immobile fino ad allora, si mosse camminando
lentamente verso Kyutaru, bloccato completamente dallo stupore.
Arrivata ad una distanza minima di un metro, lo fissava con occhi
penetranti … quello sguardo avrebbe trapassato qualsiasi
cosa, ma il suo avversario, sebbene paralizzato dallo sbigottimento, la
scrutava quasi per studiarla e per conoscere la sua forza.
Ci furono interminabili attimi di silenzio, disturbati solo dal rumore
della pioggia e dal mormorio del temporale.
L’attesa era straziante, i corpi a terra di Kail e Kurapica,
che nel frattempo avevano potuto riacquistare coscienza, osservavano
allibiti la scena senza proferir parola.
La sayan era cambiata improvvisamente, anzi … sembrava
addirittura un’altra persona.
La sua espressione aveva assunto una linea di malignità,
dopo la trasformazione, l’odio e il desiderio di vendetta,
avevano preso vita, controllando il corpo e le azioni stesse della
ragazza.
Ma la vera Kyra forse era ancora là … sospesa nel
vuoto, in balia di quei sentimenti, che in quel momento la animavano.
Ancora una volta era spettatrice … quella che era la parte
razionale, si trovava, in quella situazione, completamente impotente.
Anche se si sentiva pervadere da una forza inimmaginabile, quella
sensazione era fantastica quanto terrificante.
Temeva infatti di non poter fermare la furia distruttrice di
ciò che era diventata.
Una delle sue più grandi paure purtroppo aveva preso forma.
La Kyra ragionevole, riflessiva, un po’ diffidente e
sensibile, aveva lasciato il posto ad un essere privo di sentimenti
d’amore, mosso solo da rancore e ostilità.
A rompere quella quiete così anomala, fu la presa di parola
da parte della sayan. Non era la sua solita voce triste e incerta, ma
un suono grave e pesante colmo di rabbia e collera.
- Kyra “beh? Devo essere io a fare la prima mossa, o hai
troppa paura per attaccarmi?”
- Kyutaru “ … … Tsk! Ma chi ti credi di
essere? Solo perché hai cambiato un po’ il tuo
aspetto, questo non significa che tu sia più
forte!”
- Kyra “allora perché te ne stai li impalato?
Avanti … sono qui per te …”
- Kyutaru “pagherai molto cara la tua arroganza! Giuro che
non la passerai liscia!”
Il nemico in cuor suo però, aveva capito che se voleva
vincere lo scontro, avrebbe dovuto impegnarsi, e non poco.
Perciò materializzò intorno a se la sua aura
nera, raccogliendo tutte le energie di cui disponeva; per prepararsi al
suo imminente attacco.
Veloce come la luce, si scagliò contro la giovane, rimasta
impassibile di fronte alla sua potentissima energia.
Kyutaru non esitò un secondo, ma riempì di calci
e pugni il corpo dell’avversaria.
Lei non si muoveva … non provava nemmeno a schivare i colpi.
Si sentiva davvero, così superiore a lui, da non prendere in
considerazione l’idea di proteggersi?
O semplicemente lui era troppo veloce …
Eppure non un gemito di dolore … non un grido di
disperazione … nulla … solo il rimbombo
nell’aria di quei potenti attacchi … ma da lei non
proveniva nessun suono.
La situazione non mutò per diversi minuti, finchè
Kyutaru non si allontanò da Kyra per vedere i risultati del
suo assalto … e ne fu terrorizzato.
Gli occhi di ghiaccio della sayan lo scrutavano ancora con sfrontatezza
… quasi delusi.
Dopodiché si guardò rapidamente il fisico per
controllare che non fossero rimasti i segni di quell’insulsa
offensiva: ed infatti non vi era alcun graffio.
Naturalmente anche Kyutaru aveva potuto notarlo … e non
poté nascondere il suo orrore.
- Kyutaru “ma come è possibile?? tu …
tu sei un mostro!!! Come hai fatto a rimanere completamente illesa??
Cosa sei??”
- Kyra “cosa sono? … Non lo so … forse
sono davvero un mostro … un mostro avido di distruzione e
violenza … che ricerca il terrore negli occhi
dell’avversario … e che non si fermerà
finchè non l’avrà visto in ginocchio ad
implorare pietà … ma misericordia e compassione
non trovano spazio nel mio animo … l’unica cosa
che conta è uccidere!”
Kyutaru rimase senza parole … quella non poteva essere la
ragazzina debole e coraggiosa con cui si era scontrato poco prima
… ma che cosa era diventata??
Ormai tutti i presenti si ponevano la stessa identica domanda
… compresa la Kyra rilegata in quella mente perfida e
crudele.
‘io
… ho proferito io queste parole? Sono uscite davvero dalla
mia bocca? … … io non posso crederci …
come è possibile che non riesca nemmeno a controllare le mie
azioni? È dunque questo il risultato finale
dell’esperimento?
È
questo mostro ciò che sono veramente?
Eppure
… anche se sono terrorizzata … perché
questa situazione … questa immane potenza …
questi desideri ostili … perché mi fanno sentire
invincibile e onnipotente? Perché questa sensazione, per
quanto spaventosa, mi piace?
Vorrei stare
così per sempre … …
No! Che cosa
dico?? In questo modo sarei completamente corrosa da questa rabbia
impetuosa!
Devo tornare
normale! Devo controllarmi!’
Un acuto mal di testa si insinuò prepotentemente nei
pensieri della sayan, che urlò dal dolore, rompendo
finalmente la quiete temporanea che si era venuta a creare.
La fitta era talmente fastidiosa che dovette inginocchiarsi a terra con
la testa tra le mani e le tempie pulsanti.
Kurapica essendo riuscito a muoversi si avvicinò Kail per
chiederle informazioni su ciò che stava accadendo alla
compagna.
- kurapica “Kail … tu sai dirmi che sta capitando
a Kyra? Perché improvvisamente ha cambiato pettinatura? E
cosa sono quegli occhi agghiacciati? E le sue intenzioni? Se non avesse
l’aspetto di Kyra direi che sarebbe solo un mostro assetato
di sangue!”
- Kail “ti capisco … anche io penso la stessa cosa
… e purtroppo non riesco nemmeno io a spiegarmi cosa sia
successo …
Però .. penso che quella non sia veramente mia sorella
… hai sentito anche tu quello che ha detto prima! Lei non
direbbe mai una cosa del genere!
Io … io spero solo che tutto torni come prima …
spero che Kyra torni ad essere quella di sempre!”
- Kurapica “si … lo vorrei tanto anch’io
… lei lotterà, vedrai … non
può arrendersi!
Anzi credo che anche in questo preciso momento stia provando a
riprendere il controllo!”
- Kail “possiamo solo assistere … e aspettare
…”
- Kyutaru “che stai facendo adesso? Allora prima era tutto un
blef!! Sapevo io che non eri altro che una mocciosa bugiarda! Adesso
pagherai tutte le conseguenze!! Eheh … lo
dicev…”
- Kyra “BASTA!! STAI ZITTO!! TU NON CAPISCI
NIENTE!!” ‘Non
ce la faccio … non riesco a trattenermi … non
riesco a dosare la mia forza! Io … io … mi sento
esplodere!! AAAAAHHHHH!!!!!’ “AAAAHHHH!!!”
Ancora una volta, il grido della sayan si sparse per la radura, e la
sua aura luminosa generò un bagliore accecante;
Dopo alcuni minuti di confusione generale, tutto tornò calmo
e muto … e come prima Kyra manteneva
un’espressione impassibile e glaciale.
- Kail “non si è risolto nulla … non ce
l’ha fatta … non è riuscita a
riprendersi …”
- Kurapica “non sarà facile … dopotutto
deve lottare con se stessa …”
Finalmente la ragazza decise di attaccare e porre fine allo scontro;
con un movimento abile e silenzioso si portò davanti al suo
avversario, afferrandolo per la gola.
Era sollevata da terra e teneva in pugno Kyutaru a pochi centimetri di
distanza da lei, le facce quasi si sfioravano mentre i due si
guardavano reciprocamente.
Lei lo voleva vedere … voleva vedere la luce dei suoi occhi
spegnersi dopo un lungo periodo di agonia; avrebbe dovuto soffrire
… e non poco.
Il nemico cercava di dimenarsi per liberarsi da quella presa
d’acciaio … ma era tutto inutile, mentre gemeva
per la mancanza d’aria, tentava di respirare affannosamente.
La ragazza poteva sentire sulla sua pelle il fiato caldo del nemico
ormai in fin di vita.
- Kyra “che sensazione si prova? Quando ogni speranza
sparisce … quando non puoi più reagire per
cambiare le cose? Capisci ora? Capisci come mi sentivo io poco
fa?”
- Kyutaru “ti … ti prego … anf anf
… lasciami … prometto che …”
- Kyra “cosa? Dovrei pure risparmiarti? Stai scherzando vero?
Mi dispiace … ma come ti ho detto prima, non so cosa sia la
pietà … quindi adesso …
morirai”
- Kyutaru “no … anf anf … aspetta
…”
Prima che potesse finire la frase però, Kyra gli
assestò un pugno dritto in petto che lo trapassò
da parte a parte, facendo zampillare il sangue viola
dell’alieno da tutte le parti.
Dopodiché scagliò a terra la carcassa senza vita
del nemico, con un ghigno di soddisfazione.
Kail e Kurapica non poterono nascondere la felicità e il
conforto, il nemico era stato sconfitto;
Lanciarono subito alla loro compagna frasi di congratulazioni e
ringraziamenti … ma i loro sorrisi e le espressioni
sollevate non durarono a lungo, poiché Kyra, mantenedo
un’espressione sinistra stava avanzando verso di loro;
- Kyra “allora … chi è il
prossimo?”
***
-
Hell “Shal … che cosa sono queste continue
esplosioni??” domandò con voce tremante Hell
- Shal “non saprei … di sicuro non si tratta di
tuoni … ma quello che più mi spaventa,
è che percepisco sull’isola una presenza
tremendamente forte … non ne avevo mai sentite di
così …”
- Shey “tu senti qualcosa Killua?”
- Killua “beh … adesso che Shalnark me lo ha fatto
notare … in effetti, c’è qualcosa di
strano … è come se una presenza minacciosa
incombesse su tutto il territorio … fa venire i brividi
…”
- Hell “e … cosa dovremmo fare? Io ho
paura!”
- Shal “non temere … qui siamo abbastanza lontani
… le esplosioni si sentivano solo in parte …
tuttavia … mi chiedo chi possa essere stato a scatenare
questo cataclisma”
- Shey “è vero … chi potrebbe essere?
Forse si tratta di Hisoka …”
- Shal “voglio andare a vedere! Questa storia non mi
convince!”
- Hell “no! Non ci puoi lasciare da soli!”
- Killua “voglio venire anch’io … sono
troppo curioso di scoprire la verità …”
- Shey “verrò pure io con voi”
- Shal “no Shey … tu sei troppo piccola
… e poi Hell ha ragione, sarà rischioso”
- Shey “ma … ma ci sei tu no? Non
cambierò idea!”
- Shal “e invece si! Tu resterai qui”
- Shey “no! Non mi puoi obbligare!”
- Shal “si che posso! Sono tuo fratello e
…”
- Killua “dai se vuole venire con noi lasciala, no?”
- Shal “guarda che non sono mica d’accordo che
venga anche tu, chiaro?”
- Killua “mi spiace, ma io non prendo ordini da
nessuno”
- Hell “ma perché litigate solo per decidere chi
andrà e chi no?”
- Shal “eehhh … e va bene verrete tutti allora
…”
- Hell “ma io non voglio! mi vengono i brividi solo al
pensiero di incontrare il mostro che ha scatenato quel
putiferio!”
- Shal “basta che starai vicino a me e andrà tutto
bene … forza allora …”
- Hell “non possiamo almeno aspettare che smetta di
piovere?”
- Killua “ma veramente ha smesso qualche minuto fa”
- Shey “Shal, ma tu sai da che parte dirigerti?”
- Shal “si, più o meno … basta seguire
la fonte di energia … e troveremo chi la crea”
La simpatica combriccola, si avventurò quindi al di fuori
della caverna, addentrandosi a passo spedito nel sentiero che portava
nel cuore dell’isola.
Hell camminava in fondo alla fila, continuando a guardarsi intorno con
circospezione, per assicurarsi che non ci fossero bestie selvatiche o
strani insetti nei dintorni; inutile aggiungere che ad ogni rumore
sospetto sussultava aggrappandosi alla spalla di Shal, che procedeva
davanti a lei;
apriva la fila Killua, che bene o male riusciva a capire da solo il
percorso, mentre Shey avanzava sicura seguendo l’amico,
eccitata all’idea di scoprire chi fosse a sprigionare una
quantità così spaventosa di energia.
- Shal “ehi Hell, tranquilla! Fai finta che stiamo
serenamente passeggiando per il parco di York Shinn e che stai andando
verso la parrucchiera … però durante il cammino
…”
- Hell “Shal … dacci un taglio! So perfettamente
che questo non è il parco di York Shinn e che non sto
andando a farmi i capelli! Sono nel bel mezzo di una giungla insidiosa
e piena belve feroci che non aspettano altro che divorarmi!!”
- Shal “adesso dimmi … vedi qualcosa, a parte una
gran quantità di piante, qui intorno?”
- Hell “beh … ecco … no …
però non si sa mai …!”
- Killua “zitti là dietro, mi sa che abbiamo
visite …”
- Shey “cosa senti Kilu?”
- Hell “hai sentito?? Cosa ti dicevo io? Stiamo per essere
attaccati!! Sono troppo giovane per morire!”
- Killua “vuoi darti una calmata?”
Improvvisamente, sbucarono fuori da un cespuglio Tompa e
l’ammaestratore di scimmie, intenzionati entrambi a rubare le
targhette dei due bambini. Hell si nascose subito dietro le spalle di
Shal, tutta tremante, che nel frattempo cercava di spiegarle che quei
tipi non erano affatto pericolosi.
- Tompa “bene bene … ecco due prede facili!
Consegnatemi subito i vostri due numeri e prometto che vi
lascerò andare sani a salvi”
- Killua “altrimenti? Avanti vecchio … cosa hai
intenzione di farci, se non ti diamo retta?”
- Hell “Killua non provocarlo! Non sai di cosa potrebbe
essere capace!”
- Shey “tranquilla Hell, questi due sono praticamente
innocui!”
- Tompa “ehi, come ti permette mocciosa! Adesso
vedrai!”
Ma prima che il vecchio o la bambina potessero muoversi, Shal con un
movimento rapido e preciso conficcò nella gamba del primo,
una piccola antennina, che avrebbe permesso al ragazzo di controllarlo
con il suo cellulare
- Hell “cosa fai Shal?”
- Shey “ma era proprio necessario?”
- Shal “scusate … è che non ho proprio
resistito! Avevo voglia di divertirmi un po’!”
- Tompa “ehi! Perché le mie gambe si muovono da
sole?”
- Ammaestratore “cosa hai fatto al mio socio?! Lascialo
subito!”
- Shal “rilassati amico! Adesso gioco un po’ anche
con te”
Ormai pienamente telecomandato da Shal, Tompa si diresse verso il suo
socio, e contro la sua volontà, gli rubò la
targhetta da sotto al naso; fece lo stesso con la propria e quella che
aveva sottratto ad un altro partecipante, per consegnarle infine tutte
e tre a Killua.
Ammaestratore “Tompa razza di idiota!! Ma che sati
facendo??”
- Tompa “mi dispiace, ma non sono io a farlo!”
- Ammaestratore “e allora chi è? Il fantasma
formaggino?!”
- Tompa “ti giuro, non sono io! Deve essere stato quel
ragazzo!”
- Shal “ahahahah!! Come mi sto divertendo! Guarda che vi
combino adesso … hihi!”
- Shey “smettila fratellone! Ti sei già
dimenticato dove stavamo andando? Non perdiamo altro tempo”
- Shal “hai ragione Shey … scusa mi sono lasciato
trasportare!”
In pochi minuti Tompa e l’ammaestratore erano legati come dei
salami ad un albero li vicino, che urlavano per implorare il gruppo di
lasciarli liberi; ma nessuno ovviamente aveva intenzione di farlo, e
così ripresero a camminare velocemente, verso
l’interno dell’isola.
Hell era rimasta un po’ indietro a fissare ancora stupita i
due tizi imprigionati all’albero … non aveva
capito come Shal avesse potuto manipolare in quel modo quelle persone
… le sembrava una cosa da fantascienza, talmente la reputava
strana; finalmente si riscosse e si accorse che il gruppo era
già piuttosto avanti.
- Hell “aspettatemi! Non lasciatemi qui!”
- Shal “Hell! Cosa facevi ancora la? C’è
qualcosa che non va?”
- Hell “ma … io mi chiedevo … come
diavolo hai fatto a controllare quell’uomo con il tuo
cellulare? Sei forse un stregone?”
- Shal “stregone? Ma sei matta?”
- Killua “in effetti anch’io sono rimasto un
po’ perplesso …”
- Shey “è semplice! Quella è
l’abilità speciale di mio fratello!”
- Hell “a … abilità speciale?”
- Shey “il suo tipo di nen è della manipolazione,
e questo gli permette di controllare a distanza le persone con il suo
cellulare, facendogli fare quello che vuole lui, però prima
deve conficcare un’antennina speciale nel corpo della
vittima”
- Shal “forte, vero?
- Hell “ehm … si … ma
cos’è un nen?”
- Killua “così anche tuo fratello usa il nen
… uffi! Ma sono solo io che non so nulla su sto cavolo di
nen?!”
- Hell “veramente anche io ho appena chiesto che
cos’è”
- Killua “ma tu non conti, mica sai combattere!”
- Hell “va beh … però nemmeno io so
cos’è”
- Shey “ma Kilu, prima ti ho spiegato cos’era,
no?”
- Killua “si si … però rimane il fatto
che io non abbia le ben che minima idea di come usarlo”
- Shey “beh, guarda che nemmeno io so fare molto …
Shal dice che sono ancora troppo piccola”
- Shal “esatto, comincerò a spiegarti come si
sfrutta questo potere tra qualche tempo”
- Hell “ma a me nessuno ha ancora detto nulla però
…”
- Shal “adesso te lo spiego io … allora
…”
Shal cominciò un discorsone teorico sulle basi del nen e le
varie categorie (che adesso non sto qui a riportare) …
comunque Hell, non capiva quasi niente, ma tentava comunque di stare
attenta per farsi vedere il più possibile interessata, anche
se le pareva di ascoltare una storia in arabo.
Così tra una chiacchierata e l’altra il gruppo era
sempre più vicino al luogo dove si trovavano Kyra e gli
altri.
***
-
Kyra “allora … chi è il
prossimo?”
Al suono di quelle parole, i due ancora a terra rimasero pietrificati
… non potevano davvero crederci.
Forse era stata solo un’illusione, o forse la ragazza stava
solo scherzando, ma purtroppo la sua espressione parlava chiaro. Aveva
davvero intenzione di far fuori anche loro.
Si guardarono reciprocamente con i volti entrambi sbiancati per il
terrore, poi Kail decise di farsi coraggio per cercare di far ragionare
la sorella.
- Kail “ma … Kyra … siamo noi
… tua sorella e Kurapica … non ci
riconosci?”
- Kyra “non fa alcuna differenza … gli esseri
deboli come voi non meritano di vivere … la vostra sarebbe
solo un’esistenza sprecata …”
‘no
… no …! Kail fai qualcosa! Ti prego aiutami! Io
… io … non voglio farvi del male!
Non è
possibile, non posso fare niente per fermarmi!
Ti supplico Kail
… perdonami …’
Kurapica, avendo capito che quella ragazza non era veramente Kyra,
tentò di allontanarsi il più possibile da quel
luogo, sperando che anche la bambina facesse lo stesso.
Ma lei non si arrendeva … sapeva che Kyra, la sua amata
sorella, era la da qualche parte, e che aveva semplicemente smarrito la
giusta strada.
- Kail “Kyra … Kyra … guardami bene
… sono la tua sorellina …” tra lacrime
e singhiozzi implorava la ragazza di ricordare e di placare il suo
spirito logorato.
Non si arrendeva, non poteva farlo; non doveva permettere che la razza
sayan scomparisse in quel modo.
Ormai aveva deciso che quella sarebbe stata la missione di tutta la sua
vita: fornire al loro glorioso popolo un futuro. Non un futuro incerto
e circondato dalle tenebre, ma un futuro sicuro di pace e
prosperità.
- Kail “non lasciarmi Kyra … non andartene anche
tu …” la sua voce era tremolante e scandita da
singulti soffocati, avrebbe voluto mostrarsi forte e tenace
… ma la situazione si stava mettendo davvero male.
Anche se Kyutaru, il tirapiedi di Freezer giunto sulla Terra con il
solo scopo di eliminarle, era stato spietatamente assassinato, Kyra, si
era rivelata un nuovo nemico, privo d’anima, dallo sguardo e
dal cuore di ghiaccio.
- Kurapica “Kail! Vai via di lì! Scappa
finchè sei in tempo! Quella non è tua sorella,
Kail! Ti ucciderà! Dobbiamo andare via!”
- Kail “no … io non ti credo … non
VOGLIO crederci! Lei … lei si fermerà, vedrai
… mia sorella tornerà normale
…”
Kyra si stava avvicinano sempre più …
più esplosiva che mai. Quando furono una di fronte
all’altra si fermò, scrutò la bambina
scoppiando in una fragorosa risata ironica.
Kail infatti aveva un’espressione supplichevole e spaventata,
e Kyra la definiva patetica.
Visto che la bambina non era in piedi, ma a terra anche la sayan
più grande si inginocchiò alla sua altezza.
- Kyra “è inutile che cerchi la tua sorellina
… lei non è più qui … ti ha
abbandonato.
Ma non disperare … presto sarà tutto
finito”
Allungò una mano verso di lei, e alzandosi le
afferrò la gola sollevandola dal terreno.
La bambina gemeva, ma non faceva alcuna resistenza. Se davvero sua
sorella non c’era più, non c’era
più motivo per vivere. Forse l’avrebbe rincontrata
nell’aldilà.
Alcune lacrime le scesero dagli occhi, sfiniti per il tormento
interiore che avevano dovuto sopportare.
Il respiro cominciò a farsi più sottile e
impercettibile, le braccia e le gambe erano abbandonate mollemente a
ciondoloni. E Kyra si sentiva sempre più orgogliosa.
‘Kail
…! Ti prego non arrenderti così! tu sei
l’unica che può salvare anche me! Ti prego
… non lasciarti andare in questo modo … non ci
guadagneremmo nulla a morire, ne io ne te!
Dannato
esperimento! L’ultima cosa che voglio fare è
guardare le persone più care morire sotto i miei occhi
… ma ancora peggiore è che muoiano per mano mia
… destino infame …”
Per
questa parte di storia desidero aggiungere una precisazione,
affinché riusciate a comprendere meglio i fatti.
Non
so se voi lettori avete visto Dragonball, ma perlomeno penso che tutti
sappiano cos’è un super sayan, altrimenti
probabilmente
non sareste qui a leggere .
Ora,
tutti avrete di sicuro pensato che Kyra è diventata super
sayan, probabilmente per l’aura luminosa, per i capelli e per
gli occhi, invece tengo a precisare che non è
così.
Lei
non si è trasformata in super sayan, ma ha assunto tali
forme esclusivamente perché
l’esperimento che aveva subito da piccola si è
scatenato.
Anche
perché un super sayan dopo la sua prima trasformazione, con
un po’ di allenamento, può poi trasformarsi sempre
in qualsiasi momento, basta che sia carico di energie, e inoltre un
super sayan, per quanto possa perdere il controllo a causa della
rabbia, non diventa uno spietato assassino che elimina anche i propri
compagni.
Quindi
non fraintendetemi KYRA NON DIVENTA SUPER SAYAN!
Anche
perché i super sayan sono guerrieri quasi invincibili
già in Dragonball (si pensi in Hunter Hunter!), e se
già Kyra normale, è forte più o meno
come Hisoka, mi chiedo con chi potrebbe competere una volta trasformata
… probabilmente non avrebbe rivali e sarebbe la
più forte, quindi non credo che mi piaccia creare un
personaggio che non incontra mai nessun ostacolo perché
è troppo forte.
Spero
di essermi spiegata abbastanza bene!
Ah
già, volevo anche dire, che quando l’esperimento
prende il sopravvento Kyra diventa un’altra persona, ma la
vera Kyra rimane comunque cosciente e capisce ciò che sta
succedendo, senza però poter intervenire. Beh spero che
almeno questo si sia capito dal testo.
ok dopo le precisazioni
arrivano le note dell'autore... beh che dire, sono contenta di essere
tornata così presto! spero che il capitolo sia piaciuto e
come al solito ringrazio i commentatori! siete fantastici!
bily: ciao! sono contenta che i
capitoli precedenti ti siano piaciuti anche se nello scorso non c'erano
Shal ed Hell!
comunque hai visto che
i questo li ho messi? non potevo lasciarli troppo tempo i quella grotta
buia! eh purtroppo su mns non ci sn quasi mai ultimamente ...
sono un po' incasinata con il lavoro... ^^
ok allora spero che
anche questo nuovo chappy ti sia piaciuto e che continuerai a recensire
e a commentare! ciao!
Iryuchan: hoilà Silvia
cara!!!! com'è li a novara? (ohoh ho fatto la rima!!^^) i
tuoi commenti sono sempre i più lunghi! grazie
c'è più soddisfazione a leggere un commento
lungo! beh devo dire che sei l'unica che mi ha detto qual'era il
capitolo preferito -_____-'' grazie... almeno te!!!!!!! nemmeno zel e
angy me l'hanno detto! buaaaaa ç___ç
quindi quello che ti
è piaciuto di più è "non voglio
restare sola" eh? piace moltissimo anche a me! le frasi conclusive
dello scorso capitolo ti hanno ricorcìdato dragonball?
beh quel cartone mi
piace talmente tanto che mi è entrato nell'anima...
è logico che mi faccio influenzare... insomma l'ho visto
talmente tante volte che ormai mi viene naturale scrivere un po' con
quello stile...!
comunque anche se
c'è Hell che fa molta concorrenza a Kyra per me lei rimane
sempre la migliore
spero di non averti
fatto aspettare troppo per l'aggiornamento! anche se mi sembra di
essere stata abbastanza veloce! hihi beh stavo per scrivere che era da
un po' che non ci sentiamo su msn ma guarda caso ci siamo sentite
prima!! bene! allora ciao! ci sentiamo!!
S_E_R_I_A: che bello!!!!!! una nuova
recensitrice!!!!!!!! che onore! benvenuta tra le recensitrici
allora!!!!!! che contenta che sono! spero che continuerai a commentare
e a leggere anche se fra un po' la prima parte della storia
finirà! però continuerà poi l'anno
prossimo! bene allora al prossimo capitolo ciao!!
angy92: salve carissima! ecco ho
pubblicato appena in tempo direi!! e così parti per la
sicilia e la calabria... che fortuna due mesi di vacanza!!!!!
peccato però... come resistirò senza la tua
storia di Shal proprio adesso che arrivava un capitolo interessante!!
beh ... attenderò con ansia... ma tornando alla mia
storia... piaciuto questo cap? comunque hai capito che Kyra non si
trasforma in super sayan? capisco in effetti penso che tutti abbiano
pensato che fosse super sayan... eh invece l'apparenza inganna!!!!
ok allora divertiti in
vacanza ciao!
PS. vero che riuscirai
a fare un commentino di partire**??
Zelgadis91: simo!! quasi ultimo ma non
per questo meno impprtante!!! comincio col scusarmi per l'equivoco che
si è creato l'altra volta!!^^''''' questa volta si vede
tutto il commento vero?? beh non stiamo qui a cincischiare...
perchè però nel commento non mi hai scritto
qual'era il tuo cap preferito?? da te non me l'aspettavo... buaaaaa cmq
se ancora in tempo... puoi sempre dirmelo adexo!!
anche tu poi... spero
che avrai capito che Kyra nn è un super sayan! beh se nn
l'hai capito la prox volta che ci vediamo te lo spiego a parole!
però almeno
nei commenti non chiamarmi Sgnakky!!!!!!!! è brutto........
ç_______ç okok ti va bn la lunghezza del commento
o è un po' troppo corto?? ah già una super
notizia!!! forse ho trovato la soluzione per prendere i fumetti!!!!!!!
te ne parlo o su msn o quando ci vediamo! ciao!!!!!!!!!!
MIKYma: ciao!!!!!!! così
sei già andata in vacanza, eh? dove sei andata?? infatti mi
chiedevo perchp non commentassi poi il simo ha chiesto alla silvia
è si è scoperto che eri via! beh in effetti se
eri in vacabza come facevi a leggere e commentare! ma tornando al
capitlo!
ma perchè
tutto dite che miglioro a scrivere? a me non sembra di migliorare
ç__ç voi scrivete tutti così bene
che... non lo so! a me nn sembra di scrivere bene... a parte forse le
pareti estremamente malinconiche!! beh però sono contenta
che la mia storia ti piaccia! ma mi chiedevo tu hai visto hunter
hunter? e anche dragonball? perchè se no come fai a seguire?
a parte che io leggo la tua senza aver visto bleach, però
devo dire che dopo i primi capitoli non ho più fatto fatica
a riconoscere i personaggi!
ok allora continua a
seguirmi mi raccomando! e spero presto di cominciare a leggere TP! alla
prossima!!
|
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Capitolo 28 *** le false speranze accecano ... ***
Riassunto del capitolo precedente
Kyra si è trasformata;
sopraffatta dall'esperimento, ha spezzato con estrema
facilità la vità dell'alieno giunto sulla terra,
per eliminare le ultime due sayan; ma non soddisfatta di
ciò, avendo completamente cambiato personalità si
accanisce spietatamente anche sui suoi compagni.
Ora tiene Kail per la gola, riservandole una fine lenta a causa dal
soffocamento.
Tuttavia bisogna ricordare, che la vera Kyra è cosciente, e
osserza inerme la malvagità dello spietato mostro riversarsi
contro i suoi compagni.
Allungò una mano verso di lei, e alzandosi le
afferrò la gola sollevandola dal terreno.
La bambina gemeva, ma non faceva alcuna resistenza. Se davvero sua
sorella non c’era più, non c’era
più motivo per vivere. Forse l’avrebbe rincontrata
nell’aldilà.
Alcune lacrime le scesero dagli occhi, sfiniti per il tormento
interiore che avevano dovuto sopportare.
Il respiro cominciò a farsi più sottile e
impercettibile, le braccia e le gambe erano abbandonate mollemente a
ciondoloni. E Kyra si sentiva sempre più orgogliosa.
‘Kail
…! Ti prego non arrenderti così! tu sei
l’unica che può salvare anche me! Ti prego
… non lasciarti andare in questo modo … non ci
guadagneremmo nulla a morire, ne io ne te!
Dannato
esperimento! L’ultima cosa che voglio fare è
guardare le persone più care morire sotto i miei occhi
… ma ancora peggiore è che muoiano per mano mia
… destino infame …”
Capitolo 28:
Kail era allo stremo delle forze … gli occhi rossi gonfi dal
pianto, non distinguevano più nemmeno l’immagine
della sorella di fronte a lei. Il respiro era quasi impercettibile
rotto da tremendi colpi di tosse … un rivolo di sangue
vermiglio le colò dal labbro inferiore. Non avrebbe
resistito ancora per molto, stava morendo sotto la sguardo assassino di
Kyra, la sua unica parente rimasta in vita.
Rimanere cosciente, era diventato per la bambina uno sforzo troppo
doloroso, quindi dopo aver sussurrato un ‘addio’
svenne ormai priva di forze.
Kurapica a quel punto non ci vide più. Si
avvicinò correndo verso due sayan mettendosi in mezzo e
urlando con quanto fiato aveva in gola, implorava la più
grande di cessare quella tortura
- Kurapica “basta Kyra!! Torna in te! Vuoi davvero che tutto
finisca così?? è tua sorella come puoi farle
questo! Basta Kyra … smettila di fare del male
…” il tono di voce si era fatto supplichevole
spezzato continuamente da singulti soffocati.
Qualcosa si ruppe nella mente di Kyra.
Quel ragazzo era così importante? Ma lei non avrebbe dovuto
provare alcun sentimento … alcun rimorso …
niente. Solo il piacere di spezzare un’altra fragile vita.
Eppure … non riusciva più a controllare
lucidamente il suo corpo.
Un suono simile a un vetro infranto riecheggiava all’infinito
nella sua testa. Qualcosa era andato storto.
Lentamente la mano che sorreggeva per il collo la piccola Kail si
aprì la sciando cadere il suo debole corpo sul terriccio
spoglio.
Ora la sua espressione pareva confusa, spaventata; si era persa. I suoi
occhi di giaccio incontrarono quelli cristallini del ragazzo, che gli
poggiò entrambe le mani sulle spalle.
Improvvisamente due lacrime solcarono il viso della sayan che pian
piano riacquistava un’espressione più rilassata ma
al tempo stesso terrorizzata, mentre le sue iridi tornavano ad essere
scure e profonde come quelle di sempre. Anche i capelli a poco a poco
abbandonavano quella forma ispida e spinosa per ricadere morbidi sulle
spalle. Forse c’era ancora una speranza; forse non era ancora
del tutto corrosa dall’esperimento.
- Kurapica “Kyra … sei tornata quella di
sempre?” che domanda idiota … però era
così scosso da non riuscire a formulare qualcosa di
intelligente.
- Kyra “Kurapica … io …” ma
non resse lo sforzo, e come sua sorella poco prima svenne
inesorabilmente tra le braccia del Kuruta.
***
- Shal “avete sentito?
Quella misteriosa energia è scomparsa!”
- Killua “hai ragione, ma tanto ormai dovremmo essere quasi
arrivati”
- Hell “ma se non puoi sentire la fonte d’energia
come fai a sapere la direzione giusta?”
- Shal “semplice! Basta seguire il mio infallibile
fiuto!”
- Hell “fiuto? Ma non sei mica un cane!”
- Shal “era una battuta ...”
- Hell “non c’è tempo per fare dello
spirito! Potremmo esserci persi!”
- Shey “ma no … ormai la strada è
più o meno questa! Abbi ancora un po’ di
pazienza!”
Hell “ma io ho pazienza! È solo che per tornare in
dietro …” mentre tutti la guardavano scocciati,
ripensando a come, una lagna simile, potesse essere capitata tra di
loro “beh … è meglio essere
prudenti!” cercando di recuperare la sua reputazione.
***
- Kurapica “ti sei
svegliata” disse dolcemente il biondo vedendo che la sua
compagna aveva lievemente riaperto gli occhi. Lei infatti aveva
dischiuso le palpebre ma non riusciva ancora a distinguere bene le
varie immagini, così stropicciandosi più volte il
viso ancora impastato e intorpidito riuscì a riconoscere
l’immagine del ragazzo
- Kyra “Kurapica!” meccanicamente gli riaffiorarono
in mente le immagini delle cose terribili successe poco prima.
Le venne un nodo alla gola … come aveva potuto fare del male
a chi le voleva bene? “st-stai bene? E Kail??
Dov’è? È viva? Io … io
…”
- Kurapica “stiamo bene non preoccuparti … Kail
è soltanto svenuta, ma presto dovrebbe rimettersi.
Piuttosto dimmi come stai tu … ti-ti ricordi qualcos
…”
- Kyra “si … io … io mi ricordo
tutto!!”
Il volto della ragazza cominciò ad inumidirsi e la voce si
faceva sempre più sottile e soffocata.
Le mancava il fiato.
Le mandava i coraggio di guardare in faccia quel ragazzo tanto
importante che aveva addirittura cercato di uccidere.
Si sentiva uno schifo; lei aveva cercato di annientarlo …
eppure lui era li. Pronto a consolarla.
Aveva bisogno di sfogarsi e lui l’avrebbe ascoltata.
Era disperata, le girava la testa, ma le bastava guardare il volto del
ragazzo per sentirsi meglio. “mi ricordo ogni cosa! Di
… di come ti ho colpito … delle vostre facce
terrorizzate … di come stavo per uccidere mia sorella
… e … e io ero li! La stavo guardando morire! La
stavo uccidendo! Con … con questa mano!” si
guardò l’arto con terrore, i suoi occhi rossi e
gonfi dal pianto manifestavano tutta la sua angoscia, la sua afflizione
più totale.
I singulti si ripetevano sempre più forti, e ormai erano
praticamente impossibili da reprimere. Anche il tono di voce era
cambiato, si era fatto più alto. Stava urlando, come se
volesse vomitare la sua anima. Voleva dare sfogo a tutta la sua
frustrazione. “non ho potuto fare nulla! Non sono riuscita ad
intervenire! Io … io avevo paura … non sapevo
cosa fare! Ho provato a fermarmi … davvero …
però … però tutta quella potenza in un
certo senso mi piaceva … lo so … lo so
… è terribile vero? Eppure …
è la verità! Sono un mostro!”
Kurapica non sapeva cosa dire … tutto quello che la sayan le
aveva confessato era terribilmente vero … avrebbe voluto
consolarla … ma sentiva dentro di se che qualsiasi parola
non avrebbe fatto effetto.
Decise così di stringerla semplicemente fra le sua braccia
partecipando in silenzio al suo dolore.
Le accarezzò dolcemente i capelli, mentre lei tentava ancora
inutilmente di trattenere i singhiozzi e le lacrime.
I minuti passavano, e nel calore di quell’abbraccio tutte le
sofferenze sembravano lentamente scivolare via … eppure
…
Kyra era sempre più grata al kuruta.
Quel ragazzo la stava facendo sentire viva, importante dopo lunghi
momenti di sgomento, dopo che si era persa negli angoli più
remoti di una coscienza macchiata dal sangue, stava finalmente trovando
la via per la salvezza.
Anche se nel profondo del suo animo, sapeva.
Era conscia del fatto di essere condannata.
Dopotutto, dopo la morte dei suoi genitori, era sempre rimasta sola.
È vero, aveva incontrato molte persone, alcune
più importanti di altre, ma nessuno avrebbe mai potuto
capire come si sentiva. Nemmeno Kurapica … nemmeno sua
sorella.
Col passare del tempo il mostro, concepito dalla mente malata di quello
scienziato pazzo, le avrebbe devastato completamente
l’esistenza divorandola dall’intero, e allora
nessuno avrebbe potuto liberarla da quella misera esistenza.
Vivere una vita normale in compagnia dei propri affetti era ormai solo
un sogno irraggiungibile, un desiderio vano e inconsistente.
Doveva prendere un’importante decisione, e il tempo stringeva.
‘Kyra
… non sai quanto io soffra nel vederti così
afflitta … sei una persona troppo importante, ma non
potrò mai sanare le tue ferite … non
potrò mai placare il tuo spirito oppresso da troppe emozioni
… vorrei confidarti i miei sentimenti … dirti
ciò che provo … ma per te sarebbe soltanto un
ennesimo fardello da trasportare … vorrei tanto che tu fossi
felice … che sorridessi come non ti ho mai visto fare
… di gioia, di felicità di quella semplice
spensieratezza che probabilmente tu non potrai mai assaporare
… un po’ come me dopotutto …
E adesso sei qui,
come addormentata tra le mie braccia; il tuo respiro è
tornato regolare, le lacrime si sono asciugate … non vedo
lividi o graffi sul tuo corpo minuto, ma allo stesso tempo vigoroso
… eppure mi sembra di scorgere con chiarezza il sangue che
cola dal tuo cuore …’
‘non so
cosa stai pensando … ne cosa provi in questo momento
… ma non posso andare avanti così …
non posso aspettare immobile l’avvenuta di un terribile
destino ormai inciso dentro di me … devo decidermi
… ma dovrò provare ancora tanto …
tanto dolore …’
All’improvviso però, un continuo vociferare
riscosse entrambi dai loro pensieri, e li costrinse ad interrompere
l’abbraccio. Stava arrivando qualcuno.
Da un cespuglio infatti, sbucò un ragazzino dai capelli
bianchi seguito da una bambina e altri due ragazzi più
grandi.
- Kurapica “Killua!” esclamò subito il
biondo, decisamente stupito.
- Killua “ma ciao! Che ci fate qui? Non ditemi che
… ma quella è Kail! Cosa è
successo??” visibilmente preoccupato il bambino si
precipitò verso il corpicino della piccola Kail steso a
terra, ma fu prontamente rassicurato da Kurapica.
Nel frattempo Hell e Shal cominciavano a domandarsi chi fossero quelle
persone e Shey fu ben contenta di presentarli.
- Shey “ecco fratellone, abbiamo trovato i miei amici! Venite
che ve li presento”
Kyra e Kurapica si alzarono in piedi, e la sayan, anche se non si era
ancora del tutto ristabilita, cercava di non darlo a vedere.
Anche Killua si unì al gruppo, ma nonostante fosse sollevato
dal fatto che Kail era soltanto svenuta, non poteva fare a meno di
chiedersi come era successo; che la fonte della misteriosa energia
centrasse qualcosa?
- Shey “allora … lui è Kurapica, lei
invece è Kyra, e la bimba stesa a terra è sua
sorella Kail”
- Kurapica “ma chi sono questi ragazzi? Non mi sembra che
siano aspiranti hunter … non li ho visti nelle prove
precedenti”
- Hell “beh … ecco noi …”
cominciò a farfugliare Hell, imbarazzata dalla strana
situazione, ma per fortuna Shal si intromise
- Shal “io mi chiamo Shalnark e sono suo fratello
… in effetti noi non siamo qui per diventare hunter
… anche perché io lo sono già, diciamo
che siamo qui in vacanza!”
- Shey/Hell “in vacanza??”
Probabilmente non voleva far sapere a tutti che in realtà
era li per aiutare sua sorella … così decise di
inventarsi una scusa veramente patetica …
Ormai il sole era tramontato, e il cielo cominciava a rabbuiarsi, il
temporale era passato, ma i nostri amici avrebbero dovuto comunque
trovare una sistemazione per la notte.
Nel gruppo non c’era molta allegria, ognuno aveva le proprie
preoccupazioni, solo Sheyekai era entusiasta di aver finalmente
condotto suo fratello dai nuovi amici, ma non trovandosi a suo agio in
quell’atmosfera triste e sconsolata decise di andare a fare
un po’ di legna per il fuocherello improvvisato, attorno al
quale sedevano quasi tutti i presenti.
C’erano infatti Kurapica, che leggeva svogliatamente un
libro, Hell che giocherellava con un legnetto muovendo la brace nel
piccolo focolare, e Shal che pasticciava con il computer portatile.
Killua si era seduto vicino a Kail attendendo che si risvegliasse,
mentre Kyra si era arrampicata su un albero li nei paraggi e rimirava
il cielo notturno, in cerca di un aiuto per la decisione che doveva
prendere.
Insomma non volava una mosca, poiché nessuno era in vena di
conversazione e tutti pensavano ai fatti propri.
Inaspettatamente Shal richiuse il portatile e con aria decisa stava per
rompere quel silenzio così insopportabile. Si rivolse
infatti a Kurapica, per indagare sulla fonte di energia.
Tutti ovviamente si fecero improvvisamente attenti, Hell
tirò un sospiro di sollievo, pensando che finalmente
qualcuno si era deciso ad aprire bocca.
- Shal “senti amico … ma prima … tu e
la ragazza sull’albero non avete sentito una terribile
quantità di energia qui intorno?” Kyra si
sentì tirata in causa, le venne subito un nodo alla gola
… la reazione di Kurapica fu più o meno la
stessa, ma mantenne la calma
- Kurapica “si … in effetti qui
c’è stato uno scontro … ma noi siamo
arrivati tardi … e non abbiamo visto nulla” la
sayan ringraziò mentalmente il kuruta che non aveva
spifferato nulla, mentre lui stava riflettendo su ciò che
aveva detto.
Aveva mentito. Non si era nemmeno posto la domanda se rivelare o meno
quello che era realmente accaduto.
Gli era venuto naturale … lui aveva agito per proteggere
Kyra il fatto che aveva mentito non importava.
- Shal “capisco … peccato! Avrei proprio voluto
conoscerlo!”
Dopodiché Kurapica si alzò e raggiunse Kyra
sull’albero per tenerle un po’ di compagnia
… non voleva che tornasse a vivere nella solitudine come un
tempo. Lei dal canto suo non si mosse … ma rimase a
contemplare la luna … già …
fortunatamente non era piena, se no probabilmente avrebbe di nuovo
rischiato di fare del male ai suoi affetti.
Il ragazzo si sedette semplicemente accanto a lei senza parlare. E
inaspettatamente fu proprio la sayan a rivolgersi a lui.
- Kyra “sai Kurapica … ho paura che la mia vita
sia stata solo un grosso sbaglio … insomma … alla
fine … quando incontro persone importanti, che mi stanno a
cuore … alla fine soffrono sempre per colpa mia …
così è stato per mio padre … per Kail
… per te. Io … credo che dopo ciò che
è successo oggi, non avrò mai più ne
la forza, ne il coraggio di ricostruirmi una vita …
ricominciare daccapo è davvero difficile … e
grazie a te e agli altri mi ero davvero illusa di poterci riuscire
… ma ora … ora … non ne sono
più sicura … è come se il mio futuro
fosse immerso nelle tenebre … come se a poco a poco le
persone che facevano luce sulla mia esistenza si spegnessero per colpa
mia … perchè io … nella parte
più recondita del mio animo amo una vita buia, tetra
…”
- Kurapica “Kyra adesso ascoltami.” Lei si
voltò lentamente verso l’amico con gli occhi
lucidi “ non è affatto vero che tu ami una vita
fatta di solitudine e isolamento, io capisco che quello che
è successo oggi sia stato uno shock per te … ma
non devi arrenderti! Devi combattere … devi guardare avanti!
Il passato è passato, ormai non conta più nul
…”
- Kyra “ma come puoi tu dire una cosa del genere a me, che
sei accecato dalla vendetta! Il tuo unico scopo nella vita è
quello di sterminare coloro che hanno distrutto il tuo clan! Come puoi
dirmi che il passato è passato e che non conta
più nulla! La verità è che tu non hai
la minima idea di come io mi senta perché non hai mai
provato l’ebbrezza di uccidere e far fuori chi ti era
più caro! Come ti sentiresti ora se per un qualsiasi motivo
fossi stato tu a massacrare la tua gente?! Troveresti davvero la forza
di guardarti allo specchio senza auto considerarti un mostro?
Troveresti il coraggio di continuare a vivere come se niente
fosse?”
***
- Shal “si è
fatti tardi … che ne dici se andiamo a dormire?”
- Hell “oh si! Ho proprio un sonno terribile!”
Quando ormai erano rimasti gli unici attorno al fuoco, che nel
frattempo si era quasi spento, Shal si alzò stiracchiandosi
le ginocchia, e cominciò ad avviarsi seguito da Hell, verso
un albero li vicino
“ma … dove andiamo a dormire? Cioè
… non vorrai mica dirmi che passeremo la notte sotto un
albero?”
- Shal “proprio così! perché
c’è qualche problema?”
- Hell “qualche problema? Ma stai scherzando? È
una cosa assurda! Come posso dormire tranquillamente sapendo che sono
in un bosco sconosciuto? E … e poi le bestie feroci gli
altri uomini cattivi come quello di oggi che ci vogliono attaccare! ci
sono un miliardo di problemi! Metti che arrivi di nuovo un temporale!
Lo sai che è sconsigliato stare sotto gli alberi quando ci
sono i temporali? Se viene colpito da un fulmine ci cadrà
addosso! Oppure potrebbe incendiare tutto! E poi …”
Shal completamente indifeso di fronte a quell’impetuoso fiume
di parole si girò di scatto, avvicinò il viso al
suo è posò dolcemente le labbra su quelle della
ragazza in continuo movimento. Subito la sua faccia si tinse di un
rosso molto acceso e i suoi occhi si chiusero istintivamente.
***
- Kurapica “…”
- Kyra “vedi? Non c’è speranza per
quelli come me …”
- Kurapica “e allora io cosa dovrei fare? Non riesco a
sopportare di vederti così! sei troppo importante per me!
Cioè … io ti voglio aiutare … voglio
almeno provare a cambiare le cose!”
- Kyra “cambiare le cose? No … le cose non
potranno mai cambiare … potrebbero solo peggiorare
… l’unica soluzione è
…”
- Kurapica “una soluzione? Vuoi dire che hai pensato
già a qualcosa?”
- Kyra “già … anche se molto dolorosa
… ma è la mia unica possibilità
… la mia unica via d’uscita da questo labirinto
oscuro …”
- Kurapica “di … di cosa si tratta?”
- Kyra “io … dovrò … io
dovrò …”
***
- Killua “Kail finalmente!
Ti sei svegliata! Come stai?”
La bambina aveva finalmente ripreso conoscenza. Era confusa,
sbatté più volte le palpebre per mettere a fuoco
l’immagine del volto davanti a lei. Ma prima di tutto non
potè che pensare a cosa era successo dopo che era svenuta
… il fatto che lei fosse ancora viva significava che sua
sorella non l’aveva uccisa …
- Kail “eh? Ki … Killua?
Cos’è successo? Dov’è Kyra??
È tornata normale?? E io … io … sono
viva!”
- Killua “ehi ma di cosa stai parlando? Tua sorella sta
parlando con Kurapica, ma cosa intendi per normale? A me sembra come al
solito, no? Cioè forse è un po’
depressa … ma sta bene. Mi dici cosa è successo?
Perché sei svenuta?”
‘Cavolo
… Killua è l’unico del gruppo a non
sapere di me e di Kyra … però non voglio
più tenerglielo nascosto! Ma non vorrei fare un torto a mia
sorella … beh però lei l’ha detto a
Kurapica, no? Si ma … se Killua dovesse spaventarsi?
Però prima voglio parlare con mia sorella
…’
- “scusa Killua … ho bisogno di parlare con Kyra
…” la bambina si alzò e si
avvicinò all’albero dove erano seduti Kurapica e
Kyra intenti nella conversazione
- Kurapica “cosa dovrai fare Kyra?”
- Kail “KYRA!!!”
La sayan si girò di scatto … quella voce
… era di sua sorella! Stava bene! Subito
un’immensa gioia la travolse, ma un attimo dopo quella strana
sensazione di calore svanì, lasciando di nuovo posto al
senso di vuoto … abbassò la testa …
non voleva guardarla in faccia … non voleva incrociare i
suoi occhi … le ritornò in mente lo sguardo che
aveva poco prima che svenisse quando lei la teneva per la gola con
l’intenzione di ucciderla … terrore …
sconforto … rassegnazione … ecco cosa traspariva
da quelle piccole iridi color pece. Le scese una lacrima …
ma non l’asciugò, la lascò cadere a
terra … è vero sua sorella era viva …
ma come avrebbe dovuto comportarsi? Il rapporto di fiducia che si era
venuto a creare tra loro, era stato frantumato da lei stessa
… avrebbe mai potuto ricostruirlo? “Kyra puoi
scendere un attimo? Ho bisogno di parlarti …”
- Kyra “eh? Cer … certo arrivo subito
…”
***
Il viso di Shal si
allontanò lentamente da quello della ragazza ancora
scioccata.
- Hell “mi … hai baciata!?”
- Shal “ehm … si”
- Hell “ma perché?”
- Shal “cosa vuol dire perché? L’ho
fatto e basta non la smettevi più di parlare e mi
è venuto d’istinto!”
- Hell “ti è venuto d’istinto? Ma
… ma non ha senso!”
- Shal “perché non ha senso?”
- Hell! Perché non si baciano le persone per
istinto!”
- Shal “beh … che ne so …
però tu non ti sei subito allontanata, o sbaglio?”
- Hell “e con questo cosa vorresti dire?”
- Shal “che non ti è proprio dispiaciuto,
ecco”
- Hell “certo che sei un ragazzo proprio strano
…”
- Shal “anche tu sei molto strana ed è per questo
che mi piace stare in tua compagnia! Allora dormiamo?”
- Hell “si … però io credo di avere
freddo qui fuori …”
- Shal “beh … ti basterà stare vicino a
me!”
***
- Kyra “arrivo subito
…” in un attimo scese dall’albero e
raggiunse la sorella, sempre a testa bassa però …
al contrario delle sue aspettative la bambina si avvicinò a
lei e cominciò ad abbracciarla forte, piangendo.
- Kail “oh Kyra … non sai quanto ho desiderato che
tornassi normale! Sono così contenta che tu stia
bene!” la maggiore non reagiva … era come
pietrificata da quelle parole da quei gesti … tutte cose che
non si meritava … insomma, dopotutto aveva tentato di
ucciderla! “ti prego Kyra … di qualcosa
… di che sei felice di rivedermi … io
ho avuto tanta paura di non rincontrarti mai più! Pensavo di
averti persa per sempre! Ho temuto che tutto stesse per finire
… avevo perso la speranza … mi sono arresa quando
ho visto i tuoi occhi … la tua espressione …
però adesso sei qui … sei la Kyra di sempre
… non puoi nemmeno immaginare quanto io sia felice
…”
- Kyra “perché … perché dici
queste cose? Non sei arrabbiata con me? Non ti ho delusa? Non
… non mi consideri un mostro? Io ti stavo uccidendo! Stavo
osservando la luce dei tuoi occhi svanire lentamente! Come puoi
comportarti come se non fosse successo nulla? Come se non avessi fatto
niente?”
- Kail “ti voglio bene Kyra … indipendentemente da
quello che succederà in futuro … non eri tu
quella che mi stava uccidendo … tu non hai
quell’espressione … tu non metti paura
… ma soprattutto tu non faresti mai del male ne a me ne a
Kurapica … non so di preciso cosa sia successo …
perché tu ti sia trasformata … ma scommetto che
tu … che la vera Kyra stava lottando per recuperare il
controllo! Per proteggerci!”
- Kyra “grazie Kail … non so davvero come
ringraziarti … tu sei la mia luce …”
- Kail “scusa … devo dire a Killua una cosa
importante! Voglio rivelargli il nostro segreto, posso?”
- Kyra “beh … io l’ho detto a Kurapica
… non posso di certo impedirtelo! Anch’io devo
dire a - Kurapica una mia decisione importante”
- Kail “eccomi Killua! Come ti stavo dicendo …
voglio rivelarti un segreto … così potrai capire
meglio la storia … però devi promettermi che
rimarrai mio amico!”
- Killua “ehi ma così mi spaventi! Sappi che non
rinuncerei mai alla tua amicizia! Ma è proprio una cosa
così importante?”
- Kail “ehm … si! Allora devi sapere che
…”
- Kyra “Kurapica … mi dispiace … quello
che prima ho cercato di dirti … è che
… ho bisogno di partire …”
- Kurapica “partire? In che senso? Non vedo quale sia il
problema … insomma … anch’io dopo
l’esame vorrei …”
- Kyra “no, non è come pensi … io
intendo andare nello spazio”
Oh
ragazzi! chiedo umilmente perdono per l'imperdonabile ritardo ... ma la
dea della pigrizia si era impossessata di me e non voleva proprio
lasciarmi scrivere! comunque annunncio che questo è il
penultimo capitolo! poi dovrei fare anche la seconda parte... ma prima
di pubblicarla vorrei aspettare di avere già qualche
capitolo! bene ... vi è piaciuto? ho fatto una fatica a
farlo ... ma spero ne varrà la pena! bene e adesso i
ringraziamenti come al solito:
angy92: ciao
carissima da quanto tempo! come sono andate le vacanze? per me sono
sempre troppo corte^^! comunque spero che ci risentiremo su msn! anche
se ultimamente non ci vado più molto spesso! spero che il
capitolo ti sia piaciuto... la parte tra Hell e Shal non era molto
bella perchè io non sono proprio capace a scrivere le scene
di quel tipo... comunque un bacio ci voleva! ok allora a presto ciao^^!
Zelgadis91:
ciao simo! finalmente ho pubblicato, eh? non potevo più
aspettare ... beh a te non chiedo come sono andate le vacanze tanto
più o meno lo so... sei rimasto a casa pure tu! allora oggi
ci vediamo a casa tua per fare i compiti... che voglia... pensa che
adesso dovrei fare latino... beh cercherò di finire in
fretta! bene allora ci vediamo oggi ciao!!
Iryuchan:
ciao silvia!! allora anche tu hai finito le vacanze, eh? urca che
commentone lungo che mi hai lasciato la volta scorsa! comunque mi hai
convinta il segiuto lo scriverò! solo che ci
metterò un po' a pubblicarlo perchè vorrei avere
prima un po' di capitoli pronti! cavoli tra poco ricomincerà
la scuola ... uff, però un po' sono contenta! non so quando
io e simo verremo su a novara ma lui mi ha detto che voleva invitarvi
perchè questo week end a gattinara c'è la festa
dell'uva! ciao^^!
S_E_I_R_A:
ciao! ma sai che mi sono accorta che nelle risposte precedenti
sbagliavo sempre a scrivere il tuo nome??? che stupida leggevo seria
invece che seira! menomale che Zelgadis me l'ha fatto notare!!!
comunque ... piaciuto il capitolo? spero che continuerai a leggere e
commentare la storia ciao!!!!!!
MIKYma:
ciao!!! come va a novara? come ho già detto a silvia forse
simo aveva intenzione di invitarvi alla festa dell'uva! oggi lo vedo e
ne parliamo! comunque ti è piaciuto il capitolo?? ho fatto
una fatica a scriverlo ... spero che durante la scuola non ci metta
così tanto tempo a pubblicare! per quanto riguarda la tua, a
che punto sei con il nuovo capitolo di telling paradise? me troppo
curiosa!!!!! okok aspetterò buona nuona l'aggiornamento
promesso^^! ciao^^!
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Capitolo 29 *** Lacrime tra frustrazione e addii ... ***
Lacrime
tra frustrazione e addii ...
Le nubi si erano ormai diradate e il cinguettio armonioso di una coppia
di uccellini preannunciava l’alba imminente.
Del fuoco scoppiettante della sera prima, non era rimasto altro che un
cumulo di ceneri fumante e la rugiada aveva inumidito
l’erbetta fresca del prato.
Il silenzio regnava ancora padrone, poiché tutti i ragazzi
erano riusciti a lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo, chi con
maggiore inquietudine chi con serenità.
Hell continuava a girarsi su se stessa nel tentativo di trovare una
posizione comoda, quando un timido raggio di sole le
illuminò il viso infastidendola. Dischiuse svogliatamente le
palpebre sbadigliando con fragore, e nel vedere che tutti erano ancora
addormentati decise di andare a cercare qualcosa da mangiare per la
colazione.
Dopotutto voleva essere utile anche lei, voleva dimostrare di non
essere una ragazzina paurosa, come aveva lasciato intendere dal giorno
prima, e pensò bene di cogliere l’occasione al
volo.
Cercò di fare il più piano possibile, per
riuscire in una sorpresa, ma …
“Dove vai?” l’espressione enigmatica di
Shal annullò tutti suoi piani, il piano
dell’effetto a sorpresa era completamente andato in fumo.
“Non dovresti allontanarti dal gruppo”
“Beh … ma io volevo essere utile per la colazione,
insomma non ho fatto ancora niente da quando siamo qui”
“Si … ma non è un motivo valido per
perdersi nel bosco o finire vittima di qualche partecipante, non sei tu
quella che trovava qualsiasi pericolo dietro ogni angolo?”
“E’ proprio questo il punto … non ho
fatto altro che lamentarmi tutto il tempo, non credo di avere fatto una
bella figura con tua sorella …”
l’espressione della ragazza parlava chiaramente, si sentiva
una nullità, tutti erano forti e coraggiosi, persino i
bambini molto più piccoli di lei.
“Eddai … che importanza ha? Non è
necessario che ti finga un’impavida avventuriera per piacere
alle persone!” Hell la pensava diversamente, era convinta di
essere solo un peso, insomma non era forte e il coraggio non trovava
spazio nel suo vocabolario di parole …
“Dai … di la verità che do fastidio
pure a te con le mie lagne … forse non avrei mai dovuto
seguirti, questa vita non fa per me …”
“Guarda che non dai fastidio! Insomma forse a volte esageri
un po’ … ma credimi non mi sarei divertito
così tanto se non fossi venuta …”
“Dici sul serio??” il suo volto si
illuminò, gli occhi del ragazzo avevano il potere di
conferirle una rinnovata speranza
“Esatto, quindi non voglio più sentirti dire che
avresti preferito rimanere in città! Non devi avere dei
rimpianti … … i rimpianti sono terribili
… ti riempiono di angoscia e non ti fanno più
andare avanti …”
Shal abbassò lo sguardo per qualche secondo, ma si riprese
subito, e la sua espressione tornò quella di sempre
“Capito?”
“…”
“Allora, volgiamo andare a prendere questa
colazione?”
“Grazie Shal … sei incredibile, sai subito come
far star meglio le persone … ti prometto che non mi
lamenterò più!” mostrò un
sorriso a trentadue denti e sottovoce disse “beh forse un
pochino si!”
“Hai detto qualcosa?”
“Eh? No no! Andiamo o potrebbe ricominciare a
piovere!”
“Ma non vedi che c’è il sole?”
“Si ma le nuvole fanno preso a coprire il cielo …
non si sa mai!”
Camminavano silenziosi nella foresta, sotto consiglio di Hell, per non
attirare eventuali bestie feroci o ancor peggio, partecipanti. Tuttavia
fu proprio lei, ad un certo punto a prendere la parola
“Senti, riguardo a ieri sera … io
…”
“Ieri sera cosa?”
Lei abbassò lo sguardo arrossendo timidamente “beh
… ecco … tu mi hai …”
“Ahh per il bacio? Scusa mi è venuto
d’istinto! Non ci pensare” disse il ragazzo in
maniera assolutamente disinvolta.
A Hell venne una fitta al cuore. Un senso di disagio la pervase
“Oh … ma quindi non l’hai fatto
perché volevi …”
“Ti ho già detto che mi è venuto
d’istinto, non sapevo come chiuderti la bocca” si
lasciò scappare una risatina.
“Ah .. ok …”
Possibile che per lui fosse stato solo un gioco? Un semplice scherzo?
Hell non seppe spiegarsi come mai le vennero gli occhi umidi. Prima di
addormentarsi non aveva fatto altro che pensare a quello, mentre lui
…
Forse aveva sperato che ci potesse essere qualcosa, era arrivata anche
al punto di accettare il fatto che ogni volta che vedeva il suo sorriso
ne rimaneva stregata, i suoi occhi la illuminavano, le sue parole la
rincuoravano nei momenti di sconforto … aveva accettato il
fatto che vedendo il suo corpo vicino si sentiva immediatamente protetta.
Tutti castelli in aria.
Aveva riflettuto sulle varie attenzioni che le rivolgeva,
sull’aereo, quando era stata ferita dai criminali e in ogni
momento.
Era davvero stata solo semplice cortesia?
Inutile negarlo, aveva sperato che tra loro nascesse qualcosa.
Le sue gambe si arrestarono all’improvviso, lei si
girò e riprese a camminare.
“Shal, io torno in dietro” il tono di voce era
smorzato, quasi soffocato dal groppo in gola che la stava facendo
sentire stupida e infantile.
“Cosa? Ehi aspetta … perché torni
indietro??” leggermente preoccupato anche il ragazzo si
voltò; Hell non si fermava, anzi cercava, per quanto
possibile di aumentare il passo. Ma Shal la raggiunse con
facilità in un istante, bloccandola per il braccio sano.
“Mi vuoi dire che hai?”
“Nulla … non mi sento bene”
“Ma se fino a poco fa stavi benissimo!” con un
lieve strattone la costrinse a girasi e a guardarlo negli occhi
“Ehi ma … perché piangi?”
“Ti ho detto che non sto bene …” cercava
di evitare il suo sguardo, la metteva a disagio.
“E’ per qualcosa che ho fatto?” la sua
ingenuità la stava facendo arrabbiare sempre di
più … no. Forse più che rabbia provava
delusione e orrore verso se stessa.
Perché si stava comportando in quel modo?
“No … tu non hai colpa … sono io che
sono troppo ingenua …” disse seccamente a denti
stretti.
Si liberò dalla presa e riprese a camminare con
più foga, ma Shal non si arrese …
“Avanti … di vuoi dire cosa ti ho
fatto??” le bloccò la strada ponendosi di fronte a
lei.
“Mi vuoi lasciare stare?? Non ho voglia di parlare
adesso, quindi me ne torno indietro!” urlò con
veemenza, lasciando il ragazzo di stucco, immobile.
Con un rapido scatto lo oltrepassò e si mise a correre per
la foresta, senza sapere dove stesse andando.
***
“Già
sveglia?”
“Si …”
Kyra si alzò in piedi stiracchiandosi gli arti ancora mezzi
addormentati. Aveva trovato sonno solo a notte inoltrata, troppi dubbi
l’assalivano. Troppi pensieri.
Kurapica le era rimasto accanto tutto il tempo come un fedele angelo
custode, non avrebbe mai potuto ripagarlo per ciò che stava
facendo.
“Sei ancora decisa?”
“Io … credo che non ci sia altra soluzione, ho
avuto modo di riflettere … e sono arrivata alla conclusione
che la principale causa della mia trasformazione sia
l’esperimento che mi fecero sul mio pianeta
d’origine quando ero ancora in fasce … devo
eliminare questa cosa … non posso vivere con un tale peso
nel petto.
Partirò alla ricerca di un antidoto”
“Non posso fare altro che sperare che troverai ciò
che cerchi … ma …” il Kuruta le si
avvicinò prendendole la mano, e guardandola negli occhi.
“Promettimi che farai ritorno”
Lei si protese in avanti e allargando le braccia lo strinse in un
abbraccio colmo d’affetto
“Te lo prometto”
La brezza mattutina le scompigliò leggermente i capelli.
Il magico momento cessò quando la sayan si accorse che stava
piangendo.
Per cosa? Era forse un addio troppo doloroso?
Kurapica le asciugò dolcemente le lacrime con le dita
“Non devi piangere, questo non è un
addio” chiudendo gli occhi le avvicinò lentamente
il viso al suo, e al ritmo di una melodia impercettibile i due si
scambiarono un tenero bacio, diverso da quello istintivo e frettoloso
della torre trabocchetto, più moderato, ma allo stesso tempo
passionale.
“Giuro su qualsiasi cosa che tornerò, Kurapica
… ma voglio che tu sia qui ad aspettarmi e che non
commetterai troppe imprudenze”
Il kuruta sorrise gioioso
“Io sarò qui Kyra, non smetterò mai di
aspettarti”
***
Kail aveva
appena aperto gli occhi quando vide sua sorella avvicinarsi insieme al
kuruta; aveva dormito divinamente, un po’ perchè
la giornata precedente era stata sfiancante e quindi aveva bisogno di
riposo, ma non era l’unico motivo.
Killua aveva preso bene la sua rivelazione, e dopo una breve
discussione sul fatto che era stato l’ultimo a saperlo tutto
era andato liscio.
Il bimbo dai capelli argentei era già sveglio, ma la
pigrizia gli impediva di alzarsi, però quando vide Kail che
si avviava verso i due ragazzi più grandi decise di seguirla.
“Ciao Kyra …! Ti sei ripresa?” chiese la
minore sorridendo come al solito
“Beh … più o meno … dipende
da come prenderai la mia decisione”
“Decisione?” la sayan più grande e
Kurapica si scambiarono uno sguardo d’intesa, e dopo un
sospiro Kyra cominciò
“ho intenzione di intraprendere un viaggio nello
spazio”
“Co … cosa?? Ma …”
“Aspetta, lasciami spiegare … io so qual
è la causa della trasformazione. Non so come spiegartelo, ma
qualche giorno fa ho avuto come una apparizione, insomma …
in un sogno ho visto i nostri genitori e me stessa da neonata”
“Ma come puoi aver visto la mamma e il papà??
Cioè … tu non dovresti nemmeno ricordarteli sei
stata subito mandata sulla ter …”
“Non sono stata subito spedita qui, nel sogno venivo
sottoposta ad un esperimento … e il risultato è
che quando subisco troppe emozioni tutte in una volta, scateno
un’altra me stessa”
“Ma è impossibile … avrai davvero
sognato i nostri genitori?”
“Se vuoi te li descrivo … allora, nel sogno nostra
madre aveva lunghi capelli lisci, mentre nostro padre aveva una strana
capigliatura ed era molto muscoloso, ho detto bene?”
“Beh in effetti si … però devi sapere
che tutti i sayan avevano fattezze molto simili tra loro quindi
…
Comunque cosa centra tutto ciò con questa
decisione?”
“se la causa del mio scatenamento è questo
esperimento, ci deve essere la possibilità di tornare
indietro, che ne so … un antidoto … o qualsiasi
cosa che ne annulli gli effetti. È per questo che ho
intenzione di partire per lo spazio … qui sulla terra non
sanno nemmeno se esistono altre forme di vita nell’universo,
figuriamoci trovare una soluzione al mio problema … non
c’è altra soluzione”
“Voglio venire con te! Kyra non voglio dovermi separare di
nuovo da te! Ti seguirò!”
“No Kail … ti prego rimani qui sulla Terra
… sarà pericoloso, e poi non voglio che abbandoni
Killua e gli altri amici” La piccola guardò il
bambino vicino a lei e nuovamente la sorella
“Ma io voglio stare anche con te!” gli occhi
cominciarono ad inumidirsi ad entrambe, ma la maggiore si auto impose
di non piangere, doveva dimostrarsi forte almeno di fronte alla sua
sorellina.
Cacciò in dietro le lacrime e si inginocchiò per
arrivare alla stessa altezza della biondina,
sospirò e appoggiò le mani sulle sue spalle minute
“Kail … ascoltami, tu devi restare
perché il tuo compito è quello di proteggere le
persone a cui vuoi bene; per questo motivo, non smettere mai di
allenarti ma mettiti sempre alla prova … ricostruisciti una
nuova vita, perché quando tornerò …
vorrò farne parte.
Quando tornerò … voglio trovarti felice.
Io voglio che tu sia
felice … che tu viva una vita normale piena di
soddisfazioni. Fallo per me … e come mi ha detto prima
Kurapica, non disperare, questo non è un addio”
“Ma Kyra … mi mancherai tantissimo …
spero … spero che riuscirai nel tuo intento …
però … non stare via tanto … insomma,
quanto tempo pensi di …”
“Non ne ho idea … prenderò la mia
vecchia navicella, quella con cui sono giunta qui tanti anni fa
… spero che funzioni ancora …”
“Un anno”
“Eh?”
“Va bene un anno? Pensi di riuscire a farcela?”
chiese la bimba speranzosa
“E sia, tra un anno tornerò sorellina! Ma non
voglio vederti piangere … voglio portarmi dietro un ricordo
della mia sorellina che ride felice!”
Con un rapido gesto, la bimba si asciugò goffamente le
lacrime e tirò leggermente su col naso.
Dopodiché un ampio sorriso le illuminò il faccino.
Le due sayan si abbracciarono fraternamente.
La maggiore si allontanò piano dal gruppo senza voltarsi. Li
osservò per l’ultima volta, le sue labbra si
inarcarono in un sorriso discreto e qualche lacrima le rogò
le guance rosee. Voleva lasciarli col sorriso nella consapevolezza che
un anno più tardi il avrebbe rivisti tutti.
Si alzò in volo gustandosi pienamente quel momento, poi si
girò e volò via dall’isola, in cerca
della propria vecchia casa.
***
Shal ancora
imbambolato dall’inattesa reazione della ragazza fece per
seguirla, ma si accorse di averla persa di vista. Percorse dieci metri
ma si ritrovò ad un bivio, non aveva la minima idea di dove
potesse essere passata e non poteva nemmeno affidarsi alla percezione
del nen.
Provò a chiamarla a voce diverse volte, ma di risposta
riceveva sempre e soltanto il suo stesso eco.
Come le era aveva potuto saltarle in mente di perdersi per la foresta?
Decise di tornare al luogo dove avevano pernottato, forse era davvero
semplicemente tornata in dietro. In un attimo fu li, ma vide solo il
ragazzo biondo e i due bambini, affannato si affrettò a
chiedere
“Avete visto Hell, la ragazza che stava con me??”
Le risposte furono naturalmente negative, e senza che gli altri
potessero aggiungere altro, si catapultò nuovamente nella
foresta.
***
Correva. Non
aveva la minima idea del dove. Voleva sfogarsi … si sentiva
infuriata con se stessa e il mondo.
Ai tempi delle medie e delle scuole superiori aveva sempre riso di
fronte alle reazioni di alcune ragazzine per le loro prime
“cotte”. Si era sempre sentita superiore a questo
genere di cose.
Non che non avesse mai avuto un ragazzo, anzi …
però aveva sempre mantenuto una certa freddezza, diciamo che
non era il tipo da svenire se il ragazzo più bello della
classe le rivolgeva uno sguardo o un sorriso. Di solito superava con
facilità le delusioni d’amore, solo con Brend
aveva avuto una reazione simile a quella di adesso.
Anche in quella situazione si era sentita in collera soprattutto con se
stessa, per non aver capito da subito che lui non le era fedele
…
Ma dopo i primi istanti, dopo essersi sfogata le era passato.
Ora invece … non riusciva a non pensarci, e più
ci rimuginava su più si sentiva una stupida.
L’escrescenza di una radice la fece finire con la faccia a
terra, un forte dolore alla caviglia la intontì per qualche
minuto, finchè non si mise a sedere tenendosi la spalla
indolenzita.
Con malavoglia si trascinò vicino al tronco di un albero per
appoggiarvi la schiena. Singhiozzando si guardò in torno; la
vista era offuscata dalle lacrime, ma poté chiaramente
capire di essersi persa.
Si alzò velocemente in piedi non badando al dolore alla
caviglia girò su se stessa più volte per scorgere
qualcosa di familiare, ma purtroppo, tutto in quella foresta sembrava
uguale.
Cominciò a sentire il panico nelle vene, e mille
interrogativi gli occuparono la mente.
Ma solo uno poteva sintetizzarli tutti: cosa faccio adesso???
Non era nelle condizioni di ragionare lucidamente, si
accasciò di nuovo a terra sconvolta e cominciò a
piangere.
***
La ricerca
proseguiva senza esiti … Shal gridava continuamente il nome
della ragazza, ma niente.
Si arrestò e si mise le mani nei capelli. Sembrava la
disperazione fatta a persona.
Hell non era sicuramente in gradi di badare a se stessa in un ambiente
insidioso come quello, avrebbe potuto succederle di tutto, cadere
vittima di qualche trappola piazzata dai partecipanti, cadere in un
burrone e tantissime altre cose.
Si mise a camminare in silenzio, chiedendosi il perché di
quella situazione. Ripensò ai fatti accaduti poco prima:
Stavano camminando tranquillamente entrambi, quando lei
azzardò quella domanda riguardante il bacio della sera
prima.
Si doveva essere per forza arrabbiata per la sua risposta.
Pensandoci bene si accorse che avrebbe potuto essere stato frainteso.
Ma non avrebbe mai pensato che anche lei provasse qualcosa …
cioè, in fondo lui era un assassino!
Forse era scappata perché si era sentita in qualche modo
rifiutata dalle sue parole … “Ahh per il bacio?
Scusa mi è venuto d’istinto! Non ci
pensare”
Lui aveva risposto così perché era sicuro che lei
non aveva gradito … ma allora si era sbagliato? Anche Hell
sperava che … ?
Si senti un’idiota, aveva fatto scappare la ragazza che si
era promesso di proteggere, ma non poteva finire così,
doveva assolutamente chiarire la questione …
Camminò ancora per diverso tempo finchè non
sentì sei singhiozzi in lontananza. Un lume di speranza si
accese nel suo cuore, si affrettò a raggiungere la fonte di
quei gemiti soffocati e finalmente la vide.
Appoggiata ad un albero con la testa china sulle ginocchia.
“Hell …” la ragazza alzò
subito lo sguardo gonfio dal pianto, divenne ancor più rossa
per l’imbarazzo.
Inutile dire che si sentì sollevata a quella visione. Un
improvviso calore la avvolse, ma cercò di mantenere
l’autocontrollo e asciugandosi le lacrime voltò il
capo per non incrociare il suo sguardo.
Il ragazzo si avvicinò sedendosi accanto a lei. Fece un
respiro profondo prima di parlare.
“Credo che tu abbia frainteso le mie parole … ecco
… quando ho detto che ti ho baciata per istinto …
io volevo dire che … ti trovo irresistibile … e
non sono riuscito a impedirmi di baciarti … io …
mi dispiace che ti abbia capito il contrario … …
ma … credo di essermi innamorato di te
…”
Hell aveva il cuore in gola, che per pochi istanti parve fermarsi;
spalancò gli occhi allibita e si girò per
guardarlo in faccia, voleva assicurarsi che fosse sincero …
“Cosa …?” con un filo di voce
riuscì a dire una sola parola: cosa? Quale espressione
migliore per esprimere il suo stupore?
Le mancava il fiato, e meno male che era seduta, perché si
sentiva svenire.
“Credo di essermi innamorato … di te
…”
ben
tornati ragazzi!!! la pausa estiva è durata un po' troppo
^.^''' (ma ormai è già inverno ...-___-''')
cooooomunque! a
parte i
dettagli finalmente sono tornataXDXD
e vi ho portato un regalino!!! ecco qua!!
http://www.flickr.com/photos/30622539@N02/3102888058/sizes/l/
ora vi starete chiedendo... ma che ce ne facciamo di un link??? beh lo
scoprirete quando lo aprirete!!!! (dovete fare copia e incolla nella
barra degli indirizzi^^)
*rullo di tamburi... mi raccomando aprite il link... e...*
eh si ragazzi!! ho disegnato le ragazze della mia FF!!! sono moooolto
orgogliosa di me stessa! che ve ne pare?? vi piace il disegno???
come seconda cosa... annuncio che questo doveva essere l'ultimo
capitolo... ma aimè ho deciso di fare pure l'epilogo!
così arrivo a 30 capitoli e faccio cifra tondaXDXD
continuate a segnuirmi ragazzi mi raccomando!!! aspetto con ansia i
commenti *___*
adesso non mi metto a rispondere ai recensitori perchè devo
andare ç____ç magari riesco a modificare le note
dell'autore in seguito! vado a leggere il nuovo capitolo di Zel che so
no mi fucila XXXD
ciaooooooooooo!!!
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