ma cosa sono io..

di akidu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo! ***
Capitolo 2: *** che fame! ***
Capitolo 3: *** tutti a bordo! ***
Capitolo 4: *** cosa!!?? ***
Capitolo 5: *** l'esame!! ***
Capitolo 6: *** quanto correre! ***
Capitolo 7: *** ma perchè?? ***
Capitolo 8: *** Attenzione alla porta! ***
Capitolo 9: *** glielo dico o no? ***
Capitolo 10: *** rivelazione! ***
Capitolo 11: *** sfida?! ***
Capitolo 12: *** una questione di orgoglio ***
Capitolo 13: *** memorie ***
Capitolo 14: *** si svela il mistero ***
Capitolo 15: *** appena in tempo! ***
Capitolo 16: *** quella maledetta luna ***
Capitolo 17: *** passiamo in città ***
Capitolo 18: *** la solitudine che divora l'anima ***
Capitolo 19: *** fantasmi e numeri ***
Capitolo 20: *** scontro!! ***
Capitolo 21: *** quando la paura dilaga ***
Capitolo 22: *** paura ***
Capitolo 23: *** non voglio stare sola ***
Capitolo 24: *** tra sogno e realtà ***
Capitolo 25: *** incontri e arrivi ***
Capitolo 26: *** scontro tra terrore e coraggio ***
Capitolo 27: *** Destino infame ... ***
Capitolo 28: *** le false speranze accecano ... ***
Capitolo 29: *** Lacrime tra frustrazione e addii ... ***



Capitolo 1
*** primo capitolo! ***


La storia inizia con un esplosione nello spazio che risulta essere apparentemente insignificante se proporzionata alle gigantesche dimensioni dell’universo.
Milioni di forme di vita vennero cosi spazzate via in un solo secondo, ma pare che qualcuno fosse riuscito disperatamente a mettersi in salvo.. si trattava di una piccola navicella con a bordo un neonato, o meglio dire una neonata, che ignorando completamente la situazione a cui era miracolosamente scampata , stava beatamente dormendo come se niente fosse; questa viaggiava ad altissima velocità con una meta ben precisa: la Terra.
13 ANNI DOPO.
Vivevano in una piccola capanna sperduta tra le montagne del kensej una ragazzina di 14 anni e sua madre. Quest’ultima purtroppo non godeva di ottima salute, soffriva infatti di una rara malattia genetica che spesso la costringeva a rimanere a letto tutto il giorno, non permettendole di andare a lavorare le terra nel suo piccolo orticello. Kyra, così si chiamava la ragazza , invece dava prova di avere una forza smisurata per la sua età, e sapeva usare tecniche impossibili per qualsiasi essere umano. Aveva un carattere diffidente e staccato da qualsiasi cosa non conoscesse a fondo aveva bellissimi capelli corti che le arrivavano alle spalle, occhi neri come la notte di media statura e una corporatura troppo esile per la sua immane forza fisica, ma ciò che la rendeva “diversa” era una lunga coda di pelo marrone che teneva sempre attorcigliata alla vita, e pareva essere uno dei suoi punti deboli. Indossava sempre una maglietta bianca abbinata ad un paio di pantaloncini neri molto corti; Lei passava giornate intere ad allenarsi per incrementare il suo..: potere.. si sua madre lo definiva proprio così, quando la vedeva allenarsi incessantemente..” tu hai questo potere che nessun’altro ha ma è anche la tua debolezza e il tuo limite, ma è la tua natura, tu sei nata per combattere e nient’altro …”. Suo padre, che prima della morte viveva con loro, le aveva infatti insegnato a combattere molto bene, e doveva ammettere, che lei era dotata di una certa predisposizione naturale che la rendeva in un certo senso “adatta” alla lotta. Una mattina kyra fu svegliata da acuti gemiti di dolore, che provenivano dalla stanza della madre, la quale chiamò subito a se la figlia per dirle finalmente quella verità che le aveva negato ormai per troppo tempo …
kyra, avvicinati … credo che sia arrivato il momento di dirti finalmente la verità …”
“Verità,? Verità su cosa? Cosa ti succede??”
“ho paura che non ti rivedrò più … capisci cosa voglio dire vero?”
“no non puoi andartene anche tu!! Ti prego non mi abbandonare, come ha fatto papà!! Non lo fare farò qualsiasi cosa!” continuava a ripetere kyra disperata, lei infatti, era l’unica persona che conosceva e a cui teneva, e se fosse morta la sua vita non avrebbe più avuto senso … tutto ciò che le rimaneva sarebbe stato il suo potere, e la verità che stava per raccontarle …
“adesso kyra ti chiedo per favore, di non interrompermi ma di starmi a sentire” lei annuì e alzo leggermente il capo mostrandosi piangente e vinta dal dolore per la prima volta, dopo la tragica morte del padre.
“devi sapere che tanti anni fa io e tuo padre eravamo giovani e appena sposati, ma non del tutto felici poiché un giorno scoprii mio malgrado di essere sterile e quindi di non avere la possibilità di concepire figli. Era una splendida serata, e più precisamente si trattava del la notte di san Lorenzo ad agosto, ti ho raccontato cosa succede a san Lorenzo vero?”
“si è la notte quando si vedono le stelle cadenti, vero!” chiese lei timidamente con ancora gli occhi lucidi. “proprio così tesoro.. e in queste occasioni si è soliti ad esprimere un desiderio …, quella notte io espressi il desiderio di poter avere un bambino, e subito dopo, tuo padre ed io sentimmo una tremenda esplosione provenire dai piedi della collina dove ci eravamo sistemati per goderci al meglio lo spettacolo,entrambi, preoccupati che qualcuno potesse essersi fatto male, decidemmo di scendere per prestare soccorso, ma anche spinti da una certa curiosità. Posso dire che fummo così rapidi, che nel giro di 5 minuti eravamo già là nei pressi dell’esplosione. Dalla terra si alzava tantissimo fumo che ci impediva di vedere chiaramente cosa fosse successo , ma ciò che vidi quel giorno non lo dimenticherò mai: … avevamo davanti ai nostri occhi un enorme cratere con nel fondo una piccola capsula bianca e rotonda , noi osservammo un po’ impauriti quella “cosa” che lentamente si apriva,permettendoci di vedere cosa conteneva ….’ma è solo un bambino!’ esclamai a tuo padre quando riuscii a scorgerne il contenuto ‘cara è venuto dal cielo!!’ mi disse lui con gli occhi che brillavano ‘dio ha ascoltato il tuo desiderio tesoro!!’ allora scendemmo pian piano e raggiungemmo l’astronave ‘è una femmina!’ disse tuo padre con ormai le lacrime agli occhi per la felicità ‘hai ragione!, ma qui cosa c’è!?’ io la presi in braccio e mi accorsi che dal fondo schiena spuntava una piccola coda ormai avrai capito tesoro, quella bambina, venuta dalle stelle, chissà per quale motivo, sei TU.
“io non …. Io non posso credere ad una cosa simile!! Mi stai dicendo che non sono veramente tua figlia, ma sono una ….. una ‘non terrestre’!!??”
“mi dispiace, ma era giusto che lo sapessi, dopo quella notte io e tuo padre decidemmo di allevarti come se tu fossi nostra figlia, papà costruì una capanna e nascose la navicella nella foresta e io decisi che sarebbe stato meglio nasconderti.. puoi vederla se vuoi? La navicella, intendo.”
Kyra teneva lo sguardo basso, non aveva mai provato sensazioni simili … sensazioni che ti fanno sentire diversa, vuota, spenta tremendamente stanca e pesante … tutto ciò a cui pensava era semplicemente il vuoto, il nulla più totale, si sentiva persa, aveva voglia di urlare, di scappare via, … aveva voglia di distruzione. Voleva uscire di casa e distruggere tutto gli alberi, la sua casa, la collina dove si era tanto allenata fino a quel giorno. Voleva andare via, fuggire da quel posto, così piccolo da darle una spiacevole sensazione di oppressione. La madre si sentiva in colpa di aver aspettato così a lungo di spiegarle la verità. Si sentiva una codarda, non gliene aveva mai parlato perché pensava che avrebbe reagito andandosene e non tornando più, ma ad un certo punto si fece coraggio e prese di nuovo la parola, “kyra mi dispiace, mi disp ...” doveva finire la frase quando la ragazza si alzò bruscamente in piedi per poi piegarsi in due da un’ acuto dolore alla testa che la stava divorando, cominciò improvvisamente ad urlare, e a barcollare da una parte all’altra della stanza, sempre con la testa tra le mani, finché non spalancò la finestra e sollevandosi in aria(non era la prima volta che usava la tecnica del volo) e volò sempre più velocemente più in alto che poteva verso l’atmosfera per scatenarsi tutto d’un tratto in una forte esplosione abbagliante... Aveva perso il controllo, e questo lei lo sapeva bene, ma non era la prima volta che le succedeva una cosa simile. Quando cominciava a provare molte emozioni intense cariche di rabbia, verso il mondo e verso di lei, tutte insieme, smarriva completamente se stessa e per sfogarsi pareva che questa strana esplosione di luce fosse l’unica alternativa.

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Capitolo 2
*** che fame! ***


La svegliò solo il tranquillo cinguettio degli uccelli; era confusa, anche aprendo gli occhi più volte non riusciva a distinguere le ombre e la luce, i colori, poi le forme. Non riconosceva quel posto, era stanca, non ricordava niente di quello che era successo, succedeva sempre così. Si alzò piano per recuperare l’equilibrio e quando l’ebbe, cominciò a ragionare per recuperare la memoria che aveva perduto.(avviso: le parti scritte in azzurro sono i suoi pensieri) ’Forza, cerca di ricordare, ti prego ho bisogno di ricordare … dunque stavo dormendo poi .. cos’è successo? Ah già! mi sono svegliata perché la mamma stava male, e così sono andata da lei …. Doveva dirmi di qualcosa di importante .. cosa? La verità su di me .. sul fatto che io non sono umana … si … adesso mi è tornato tutto in mente. Perché … perché sono diversa!? … e se veramente non sono terrestre, da dove vengo?! Cosa sono!!? Perché sono qui sulla terra? E se avessi una missione da compiere? Non lo potrò mai sapere se rimango su sta cazzo di collina che mi ha nascosta per tutta la vita!!! Devo andare via lontano … ma mia madre? Anche se non è veramente lei la mia vera madre mi ha voluto bene … devo trovarla, devo cercare di rilevare la sua presenza non può essere lontana … … … perché? Perché non riesco a sentirla!? Cazzo!! Concentrati di più! … … niente … … Ma se … … se non riuscissi a sentirla perché lei non è più qui?? No!! Non voglio!! Perché è dovuta morire!?! A quel punto cadde nuovamente a terra e perse ancora una volta i sensi, non aveva più voglia di vivere.
UNA SETTIMANA DOPO
Kyra si svegliò do malavoglia decise però che sarebbe scesa dalla collina; dovette farlo a piedi poiché essendo rimasta svenuta per una settimana non aveva potuto nutrirsi in nessun modo, e quindi non aveva nemmeno la forza di volare. Camminò parecchio, come mai aveva fatto in vita sua, finchè non entrò in una città abbastanza grande e parecchio affollata inoltre quel giorno sembrava essere giorno di mercato. Si vedeva gente di ogni etnia diversa, chi andava a lavorare, chi passeggiava tranquillamente ma anche chi era di fretta. Bisogna puntualizzare però che il suo anomalo carattere la costringeva quasi a schivare tutti quelli che inavvertitamente la urtavano,infatti lei non sopportava il contatto con le altre persone basti pensare che per tutta la vita aveva visto solo due persone che per giunta erano morte. Trovava quindi molto difficoltoso il districarsi tra la folla, ormai si reggeva a malapena in piedi e passando vicino alle bancarelle del mercato avrebbe voluto rubare tutto il loro contenuto, ma non ne aveva la forza, arrivò fortunatamente ad una panchina e decise così di fermare a riposarsi. Era in quella città anche un giovane ragazzo di 17 anni chiamato kurapica (immagino che chiunque legga sta storia sappia chi sia e perchè voglia diventare hunter quindi non sto inutilmente a ripeterlo adesso) camminava abbastanza lentamente, perché non aveva fretta, visto che era anche abbastanza in anticipo; si dirigeva verso il porto poiché doveva salpare con la nave che lo avrebbe portato verso l’esame per diventare hunter. Era assorto nei suoi pensieri quando qualcosa attirò la sua attenzione: si trattava di kyra che era praticamente sdraiata su una panchina lamentandosi del fatto che non aveva ancora potuto mangiare niente. Allora, lui si avvicinò per poterla in qualche modo aiutare, visto che era anche molto gentile, ma lei reagì in modo esagerato, tentando di mantenere le distanze con l’estraneo, ma lo sforzo fu eccessivo per le sue condizioni, e dopo che fu balzata in piedi per allontanarsi svenne. Il ragazzo, preso da compassione per la giovane, decise di rimetterla sdraiata sulla panchina e di andarle a comprare delle mele ad una bancarella li vicino. Più tardi quando kyra si svegliò kurapica le porse gentilmente una mela che lei afferro senza indugi e ringraziandolo la mangiò subito. Il cibo, sebbene ancora poco, rapportato alla fame di kyra, fu sicuramente utile a farle recuperare, almeno in parte, le forze. Infatti lei balzo subito in piedi e ringraziando ancora una volta lo sconosciuto ragazzo corse via. (avviso:da adesso tutti i pensieri di kurapica saranno espressi in rosso).‘Però che strana ragazza è come se avesse avuto paura di me … eppure mi è sembrato di essere abbastanza cortese! Mah le donne d’oggi chi le capisce è proprio bravo!’;‘uff! che gentile quel ragazzo, probabilmente se non mi avesse aiutata ora sarei morta di fame! Però c’è mancato poco che mi toccasse! Io odio essere toccata! Se ripenso a mia madre … lei era l’unica a cui permettessi di abbracciarmi … ma adesso non c’è più so che dovrei cercare di guardare avanti, ma è così difficile … piuttosto sarà meglio che nasconda bene la mia coda, a quanto pare i terrestri non ce l’hanno, e se me la vedono potrebbero capire che io sono … … ’E con quei pensieri kyra lasciò che una lacrima le rigasse il volto, quasi per spazzare via l’immenso dolore che provava dentro.


desidero ringraziare quelli che hanno gentilmente recensito, non posso però anticipare niente! posso solo dire a Keira che purtroppo non entreranno in scena almeno per un po di capitoli personaggi di dragonball (cmq vegeta è anche il mio pers preferito!)

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Capitolo 3
*** tutti a bordo! ***


terzo capitolo Kyra stava camminando ormai da parecchi minuti, ma il problema, era che lei non sapeva ne dove andare ne cosa fare. La pancia gli brontolava parecchio, a tal punto, che le persone che passavano vicino, per quanto fosse possibile, la guardavano male. Senza accorgersene, ad un certo punto cominciò a scorgere una distesa azzurrina di acqua, il mare; che lei, avendo sempre vissuto isolata sulla cima di una collina, aveva visto pochissime volte, ovvero quando si allontanava in volo pervasa dalla rabbia verso i suoi “genitori”, dopotutto anche lei avrà avuto le sue piccole dispute familiari no!? 'Che bello! Ma è il mare! Ho proprio bisogno di una rinfrescatina! In effetti comincio ad essere terribilmente sporca, con tutto quello che è successo non ho più avuto il tempo di lavarmi!'
E cosi, senza pensarci due volte, si diresse velocemente verso gli scogli e, senza nemmeno togliersi i vestiti, fece un bel salto e si tuffò.
Stette in acqua circa un’oretta, per rilassarsi e distendere al meglio i muscoli. Dopodiché si stese ad asciugarsi sulla sabbia per circa mezzora. In quel mentre cercò di pensare a cosa avrebbe dovuto fare per cercare di scoprire in qualche modo chi, o meglio cos’era. Tuttavia, non riusciva a trovare una possibile soluzione, dopotutto, lei non sapeva ancora niente di quel mondo, e quindi avrebbe senz’altro dovuto farsi aiutare. Il che la seccava non poco, perché non aveva per niente intenzione di fare conoscenze. Ad un certo punto, quando si sentì abbastanza asciutta, si alzò, anche perché il sole cominciava a tramontare, e ciò voleva dire che presto avrebbe fatto notte, ma lei non sapeva ancora dove dormire. Dopo essersi stiracchiata a dovere si incamminò distrattamente verso il porto, voleva a tutti i costi salpare per allontanarsi da quel posto che le rievocava brutti ricordi. Così, avvicinandosi alla prima imbarcazione che vide, si diresse verso il capitano e chiese timidamente “scusi non è che posso imbarcarmi sulla nave? Dove è diretta?” ma si espresse in modo tanto impacciato che il capitano pensò subito che averla a bordo sarebbe stato solo una seccatura, e inoltre pareva che non avesse nemmeno una lira con se, allora lui rispose con voce severa dicendo “il viaggio costa 20 geni ragazzina e se non hai i soldi per pagare ti conviene smammare!” “ ma come osi!! Maleducato che non sei altro!!” e gli scagliò un pugno dritto in petto, che lo fece dapprima sputare sangue e poi cadere a terra privo di sensi. Due ragazzi, o meglio un adulto di circa 26 anni e un bambino di 12, avevano casualmente assistito alla scena, e subito il bambino si diresse verso l’uomo a terra per prestargli soccorso. “signore? Tutto bene” chiese educatamente il bambino, ma non ricevette alcuna risposta, poiché il capitano non dimostrava segni di vita. Ma il bambino dava comunque ragione alla ragazza, perché era stata trattata proprio maleducatamente; allora le si accostò dicendo “ ciao! purtroppo non ho potuto fare a meno di vedere cosa è successo … e mi sembra di aver capito che cerchi una nave su cui salpare, ma non hai denaro?” kyra un po’ infastidita dalla presenza dei due estranei rispose “ si è così …” ci fu un minuto di silenzio, lei era consapevole che in qualche modo avrebbe dovuto farsi aiutare, e così decise di stare a sentire il bambino. “allora io ti posso portare verso una nave che salperà tra circa due ore e che non richiede il biglietto per salirvi a bordo!” “ davvero? … D’accordo e dove si trova questa nave?” disse lei, anche se un po’ indecisa sul fatto di fidarsi o meno della proposta, ma la sua situazione non le lasciava scelta, e poi avrebbe anche trovato un modo per non passare la notte all’aperto! “ti possiamo portare direttamente noi! Perché si da il caso che è proprio li che stiamo andando! Vero Leorio?” “si è vero ma faremo meglio a sbrigarci o non salirà nessuno di noi su quella nave …!” così il piccolo gruppetto si diresse tranquillamente verso un altro molo ma durante il tragitto il bambino prese subito la parola presentandosi. “io mi chiamo Gon e ho 12 anni e tu?” ‘non voglio dire il mio nome al primo che passa … e se avesse cattive intenzioni? Ma non ho altra scelta … devo fidarmi di lui, ma se scoprirò che mi ha ingannata giuro che lo faccio fuori!’ “Ehi!!” esclamò il bambino riportandola alla realtà “hai sentito la mia domanda?” “si … scusa, io mi chiamo kyra …” “kyra eh? Bel nome! E quanti anni hai?” “ho 14 anni …” “ah ma allora non sei tanto più grande do me!! Lui si chiama Leorio!” “ ehi! posso presentarmi anche senza il tuo aiuto Gon!”brontolò il più vecchio “piacere di conoscerti kyra! Io ho 26 anni” “ah si?” intervenne Gon “ come sarebbe ah si??” “mah … mi sembravi molto più vecchio!!” “ma come osi stupido moccioso!! Adesso ti faccio vedere i …” ehi siamo arrivati” disse allegramente Gon felice di essere sfuggito a Leorio. ‘Che esseri strambi! Sembra quasi che si divertano! E quel Leorio poi si comporta come un bambino!’ Pensò kyra anche se non li voleva comunque giudicare dalla prima impressione! “ehm Gon non le hai detto che questa neve porta all’esame per diventare hunter!” “ops! me ne sono scordato!” disse innocentemente il bambino “esame per diventare che?” chiese ignara kyra “esame per diventare hunter! Ma ti spiego dopo cos’è adesso sarà meglio affrettarci!” concluse Gon per poi correre verso la passerella della nave. Parecchi passeggeri erano già a bordo e la nave si stava ormai preparando a prendere il largo. Il piccolo gruppetto si affrettò e salì senza problemi. Subito sulla nave kyra si allontanò dai due per cercare un posto privo di persone. E non fu affatto facile, poiché la nave non era molto grande, ma riuscì comunque a sistemarsi a poppa dove c’era pochissima gente e si sedette su un barile pieno d’acqua ad ascoltare il rumore delle onde. Sulla nave c’erano individui di ogni tipo tra cui anche kurapica, erano quasi tutti uomini abbastanza muscolosi con espressioni dure e minacciose. Facevano eccezione a questa categoria la nostra giovane sayan, Gon, kurapica, Leorio, e una strana ragazzina di circa 10 anni, che sembrava avere le stesse fattezze di kyra: occhi neri e profondi, capelli a caschetto biondi, raccolti in due simpatiche codine, abbigliamento sportivo, polsini, e infine … … … la coda!! Lei al contrario di kyra però non si preoccupava di tenerla nascosta, anche perché essendo ancora una bambina non pensava che avrebbe potuto essere un problema mostrarla a tutti. Sembrava essere di carattere molto tranquillo, anche se da quel suo visino innocente si nascondeva un passato molto triste. Si trovava seduta proprio sul bordo della nave con lo sguardo fisso sul mare. Ad un certo punto le si avvicinò un uomo con aria di sfida, che cominciò a prenderla in giro con battutine, infastidendola. “ehi! Mocciosetta! Guarda che probabilmente hai sbagliato nave, non stiamo mica andando a visitare la casa delle bambole!!!” disse con prepotenza l’uomo “e chi ti dice che io abbia mai giocato con le bambole!?” esclamò lei con prontezza, il suo sguardo faceva paura, quegli occhi così disumani; l’uomo aveva perso tutto un tratto la sua aria superba e arrogante, ma questo non bastò alla bambina, desiderava insegnargli che non bisogna mai sottovalutare le persone dal loro aspetto e cosi con un rapidissimo movimenti gli tirò un forte calcio dritto in pancia che lo fece volare giù dalla nave. Ili fatto ovviamente non sfuggì al capitano che le si avvicinò dicendole “brava ragazzina! Una velocità davvero niente male! Posso chiederti dove l’hai imparato a fare?”
“davvero ti interessa saperlo?”
“si mi incuriosisci parecchio … allora ti va di rispondere a qualche mia domanda?”
“d’accordo almeno non mi annoierò se parlo con qualcuno!”
“ok allora prima domanda, come ti chiami?”
“ allora, io mi chiamo kail!”
“e perché desideri diventare hunter?”
“beh … a questa devo proprio rispondere?”
“si assolutamente”
“hmm non c’è proprio un motivo in particolare, diciamo che vorrei riuscire a vivere in modo autosufficiente, dato che non ho i genitori, e da quello che ho sentito dire il lavoro di hunter offre molte possibilità in proposito!”
“Si risposta accettabile! Bene mi raccomando impegnati a fondo!”
“ ehi ma non volevi sapere dove ho imparato quella mossa?” “sarà per un’altra volta!” e il capitano si allontanò sorridente.


Spero che questo capitolo sia abbastanza lungo! Ringrazio:
keira: sono contenta che la ff ti piaccia! Ma scusa la mia imbranataggine, la mia storia non è già a cross over?
Angy92: ho allungato un po’ il capitolo spero che così lungo vada bene perché non riesco a farne di più lunghi!! Cmq per le storie d’amore si vedrà nel corso dell’esame!
Quelli che leggono ma non recensiscono: spero che la storia piaccia!! ma mi piacerebbe che recensiate anche voi per darmi consigli!

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Capitolo 4
*** cosa!!?? ***


Kyra dopo essersi riposata ben bene su quel barile decise, di andare dal capitano per farsi dare qualcosa da mangiare. Così si alzò e cominciò a dirigersi verso la cabina di comando, ma lungo il corto tragitto si accorse che appoggiato all’albero maestro c’era anche il ragazzo che poco prima le aveva offerto la mela, salvandola,come diceva lei, da ‘morte certa’. Allora, visto che si sentiva un po’ in debito verso il ragazzo, si fece coraggio e gli si avvicinò. Kurapica era sovrappensiero e quindi non si accorse della sua presenza e quando sentì una voce che non conosceva chiamarlo tornò alla realtà.
“ciao … ehm anche tu sulla nave?”
“ma tu sei la ragazza di oggi! Si io voglio fare l’hunter! Ma posso chiederti cosa ci facevi sdraiata su quella panchina quasi morta di fame?”
“beh è una storia lunga, però desidero ringraziarti ancora, non so se sarei sopravvissuta senza il tuo aiuto!”
“Figurati! non ho fatto niente! Non immaginavo proprio che ti avrei rivista, qui poi! Allora anche tu vuoi fare l’hunter!?”
“mah diciamo che io sono qui per caso! Mi ci hanno portato due tizi perché non ho soldi, ma volevo a tutti i costi salpare, quindi una volta scesa non penso che parteciperò all’esame!”
“ah capisco! Non mi hai ancora detto il tuo nome! Come ti chiami?”
“mi chiamo kyra e tu?”
“piacere! io kurapica!”
“ok allora ciao kurapica!”
‘ho parlato con un estraneo! Grande passo avanti! Però adesso che ci penso potrei anche partecipare a questo benedetto esame! Per una come me non sarà poi così difficile no? Già … beh ci penserò poi, prima devo assolutamente mangiare qualcosa!’
Intanto che kyra andava dal capitano, questi però era a parlare con Gon sul fatto che presto si sarebbero imbattuti in una terribile tempesta.
“una tempesta eh?” disse il capitano “si ci raggiungerà circa tra un paio d’ore!” disse con precisione Gon, il capitano aveva proprio un’aria soddisfatta, su quella nave erano salite persone davvero interessanti e promettenti. In quel mentre era arrivata anche kyra che disse “capitano? Potrei avere qualcosa da mangiare? Sto letteralmente morendo di fame!” “morendo di fame?” “per favore è da giorni che non mangio!” (pensieri del capitano) ‘hmm che strano in questa ragazza percepisco una forza molto elevata … simile a quella della bambina di poco fa! Ma si ... credo che qualche piatto di pasta non sarà un problema!’ “d’accordo ragazzina! Seguimi pure!” “grazie …” disse lei. Qualche piatto! Questa mangia per dieci persone altro che!! Pensò il capitano osservando la ragazza che si nutriva con foga.
Passarono le due ore e si fece buio, e a causa della tempesta andarono tutti sotto coperta, ma di spazio ce n’era abbastanza perché durante il giorno molte persone erano state buttate in mare dal capitano, visto che non rispondevano alle aspettative di quest’ultimo. Dopo l’abbuffata kyra aveva ripreso pieno uso del suo potere e sebbene era ancora inesperta riusciva a percepire sulla nave una presenza molto forte, che non era il capitano. Allora quando furono tutti sotto coperta, cominciò a guardarsi in giro per cercare di capire chi fosse questa persona. ‘ma di chi sarà questa forza che avverto? È vero, ammetto che ci sono diverse persone con una buona aura, il capitano ad esempio, ma anche Gon e kurapica non sono male, tuttavia questa è diversa, non vorrei sbagliarmi ma sembra simile alla mia! Eppure dovrà pur essere da qualche parte! Vediamo … … ’ cercò allora di studiare bene le persone intorno a lei, e ad un certo punto scorse una bambina sdraiata su una mensola posta in alto, ciò le sembrò alquanto strano e pensando di essersi sbagliata smise di scervellari! (non so se si scriva così!!). Passò qualche ora e ormai la tempesta si era scatenata: la nave pendeva pericolosamente ora a destra ora a sinistra, e quasi tutti soffrivano di mal di mare. Ad un certo punto entrò il capitano per valutare la situazione e vide che gli unici ad aver passato la prova erano le due ragazze e i tre ragazzi. Li chiamò quindi a se e cominciando da Gon li interrogò.
“allora dimmi il tuo nome” “mi chiamo Gon” “bene Gon e perché vuoi diventare un hunter?” “lo voglio perché anche il mio papà è un hunter , per poterlo cercare insomma!” gli altri stavano in silenzio aspettando il proprio turno, kyra e kail si stavano però guardando intensamente, senza proferire parola, ma ad un tratto kyra si accorse che anche la bambina aveva la sua stessa coda, tuttavia preferì tacere perché non voleva parlarne in quel momento temendo che qualcuno scoprisse la sua identità.
Il capitano continuò, e rivolgendosi alla bambina disse che non c’era bisogno che lei rispondesse, perché lo aveva già fatto prima. Allora domandò a kyra “e tu mangiona come ti chiami?” mangiona? Si chiese fra se e se lei, poi disse “io mi chiamo kyra e …” ‘sarà meglio che gli dica che voglio diventare un hunter o questo mi butta giù dalla nave! Ma del perché non so cosa dirgli!’ "e voglio diventare hunter perché ... perchè per ora non ho niente da fare … ti basta?” “un po’ scarso come obbiettivo, ma se non hai altro de dire può andare, allora, passiamo a te, come ti chiami?” disse indicando kurapica “mi chiamo kurapica, ma i miei motivi per cui voglio sostenere l’esame sono troppo profondi e personali, perché io li esponga davanti a persone da me appena conosciute” “guarda che se non mi rispondi ti faccio buttare giù dalla nave!” “ … … sono un sopravvissuto della tribù dei kuruta, e il mio scopo è quello di catturare i colpevoli dello sterminio, che si fanno chiamare brigata dell’illusione” “sei sicuro di volere questo? Andrai in contro ad una morte inutile” “non ho paura della morte, ma che un giorno quest’ira che provo mi corroda l’animo” “d’accordo, contento tu … , e tu?” mancava ormai solo Leorio che spiegò di voler diventare un hunter solo ed esclusivamente per i soldi. Così finì la breve conversazione con il capitano, dopodiché si sentì un terribile boato, probabilmente l’albero maestro era stato danneggiato, così il gruppo corse subito fuori per vedere cosa fosse successo. In effetti il legno dell’albero si era un po’ bruciato, ma l’aiutante del capitano, nel tentativo di ripararlo, era caduto in mare. Senza pensarci due volte Gon si tuffò in mare per soccorrerlo, ma non aveva valutato come risalire dalle acque, fortunatamente kyra andò a recuperali, ed tutti furono subito salvi. Nessuno era riuscito bene a vedere cosa forre accaduto, anche se kail sospettava qualcosa … . Comunque tutto andò per il meglio, kurapica e Leorio aggiustarono l’albero e furono tutti promossi. Kyra però non si dava pace, doveva scoprire a tutti i costi qualcosa in più sulla bambina, così quando le sembrò il momento opportuno andò a parlarle. “ciao …” chissà perché kail se lo aspettava in fondo anche lei voleva sapere di più sulla ragazza. “ciao!” rispose “ti chiami kyra vero? È un bel nome! Te l’ha dato tua madre?” accidenti in sole due frasi era già riuscita a toccare un tasto dolente: la madre. Ma lei non si scoraggiò, anche perché sapeva che non l'aveva fatto apposta, ma poi, quello era il suo VERO nome. 'Flash back: dopo la morte della madre, e l’esplosione di rabbia kyra svenì,e riaprì gli occhi solo quattro giorni più tardi,c’era una cosa che doveva fare prima di lasciare la collina, voleva trovare la sua navicella; sua madre aveva detto che suo padre l’aveva nascosta nella foresta e così cominciò a cercare. La ricerca durò circa un giorno, ma alla fine, in fondo ad una grotta buia la vide, era proprio come lei gliela aveva descritta, piccola rotonda e bianca (anche se era ricoperta di muschio!), comunque era aperta; decise di portarla alla luce per vederla meglio e infatti all’interno vi trovò una catenina con scritto sopra il suo nome ‘kyra' fine flash back’ sarà stato un caso che le abbia posto proprio quella domanda? “si me l’ha dato lei … ma tu quanti anni hai?” domandò kyra “ho 10 anni! E tu?” “14” “ah volevi chiedermi qualcosa?” (da adesso le parti in viola saranno i pensieri di kail) ‘sarà un caso che lei abbia questo nome? Che sia proprio questa ragazza la persona che cerco? Prima di raccontarle tutto però devo esserne pienamente sicura … ’ “ si … la tua coda … è vera giusto? Cioè non è finta, fa parte del tuo corpo?” ‘mi ha chiesto della coda … un’altra coincidenza? No, non può essere lei … ’ “si fa parte del mio corpo!” ‘sarà il caso di dirglielo? E se mi stesse prendendo in giro? È pur sempre una bambina! Se stesse solo giocando!?’ “perché ne hai una anche tu?” chiese kail” ‘e adesso?? Cosa gli rispondo?? … o la va o la spacca!’ “si ne ho una anch’io …” e a quel punto tolse la coda dalla vita e gliela mostrò. E a quel punto kail disse“lo sapevo … ti ho trovata, SORELLA”

cosaaa! ebbene si kail e kyra sono sorelle! mi scuso se il capitolo è ancora un po' corto, ma volevo assolutamante finrlo in questo momento critico!! beh spero cmq che sia piaciuto e che continuiate a seguirmi!!^^ ok ora passo ai ringraziamenti verso keira e angy92 che mi hanno recensita e anche a zelgadis91 anche se mi prende sempre in giro!! ok ci vediamo al prox capitolo!!

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Capitolo 5
*** l'esame!! ***


“so … sorella?? Ho capito bene?” disse incredula kyra “si ... ma adesso siamo arrivati, quando sarà il momento opportuno ti spiegherò tutto!” “come sarebbe al momento opportuno? Stai scherzando? Mi vieni a dire una cosa simile e ti aspetti che io ci creda ciecamente senza nemmeno una spiegazione?? No io voglio sapere tutto ora!!” “ho detto che quando sarò pronta ti spiegherò ogni cosa! E se vuoi una prova sappi che nemmeno io sono di questo pianeta, sono arrivata qui 6 anni fa, per cercare te, per questo ho voluto fare l’esame, infatti si dice che con la licenza si possano avere informazioni riservate o comunque costose con meno fatica! fidati di me ti dirò tutto, ma adesso scendiamo” “scusa se sono stata un po’impulsiva … ma mettiti anche nei miei panni … io non sono abituata a comunicare con le persone, e faccio fatica a stringere rapporti con gli altri, e poi questa notizia … devo dire che mi hai lasciato senza parole … insomma io credevo di essere l’unica ‘diversa’ e invece poi scopro addirittura di avere una sorella! D’accordo, come vuoi aspetterò, ma solo una curiosità quindi anche tu hai miei stessi poteri?” “beh … diciamo che in confronto ai terrestri sono forte, ma infondo rispetto alla nostra specie non sono niente di speciale!” “ah … capisco … ok scendiamo?” “si!” e si diressero così verso la passerella che le avrebbe portate a terra. Scesi dalla nave Gon si fermò a salutare il capitano, che diede a tutti i promossi un’ importante indizio per trovare il luogo dell’esame. “allora cari promossi” cominciò il capitano “una delle scorciatoie per accedere al luogo dell’esame si trova su quella collina, più precisamente dovrete dirigervi verso quell’albero di cipresso! Mi raccomando mettetecela tutta per superare l’esame!” “grazie capitano! Arrivederci!” salutò Gon dirigendosi verso gli altri promossi e poi disse loro “allora visto che abbiamo tutti la stessa meta possiamo fare la strada insieme?” “non contate su di me l’albero di cipresso è dalla parte opposta della città dove si terrà l’esame! Altro che scorciatoia!” brontolò Leorio che infatti si stava già dirigendo verso la fermata del pullman “ io vi precedo col pullman! Ciao ciao!” concluse poi. “E voi? Prendete anche voi l’autobus?” “io no sarà sicuramente super affollato e io odio quando ci sono troppe persone!” disse kyra “si anch’io per lo stesso motivo” disse kail “e tu kurapica?” “io verrò con te Gon, mi fido del tuo straordinario istinto!” “è deciso! Verso l’albero di cipresso allora!” “ehm posso unirmi a voi?” mentre loro stavano discutendo si era avvicinato un individuo con i capelli castano chiaro e di media altezza, che probabilmente era un’aspirante hunter. “e lei chi è?” chiese seccata kyra “ ciao a tutti io mi chiamo Mash, come voi, ho intenzione di andare verso l’albero di cipresso e involontariamente ho sentito che anche voi stavate andando li, così ho pensato di potermi aggregare!” “ma certo signor Mash! Più si è meglio è!” disse ingenuamente Gon. Così si misero tutti in cammino sulla collina nessuno parlava, anche se kyra moriva dalla voglia di sapere di più sulle sue origini, ma non potevano certo discuterne li davanti a tutti! Quindi alla fine l’unico che ogni tanto apriva bocca era Gon, poi ad un certo punto li raggiunse anche Leorio ammettendo che il pullman era solo una trappola. Il viaggio fu abbastanza brave e, anche se non erano ancora arrivati all’albero, scorsero in lontananza una strana città apparentemente disabitata. Quando vi furono entrati infatti degli strani ragazzi uscirono allo scoperto e ad un certo punto una anziana signora prese la parola “benvenuti nella città a due scelte, giovani apprendisti, adesso verrete sottoposti ad un indovinello, se risponderete correttamente potrete procedere per giusta strada ...” “un momento!” la interruppe Mash, "quindi lei ci farà un unico indovinello per tutti? Ma se uno di loro sbaglierà anch’io perderò la possibilità di sostenere l’esame! Non mi sta bene! voglio che mi sia posto l’indovinello per primo!” “ma signor Mash! ...” esclamò Gon “non ho mai avuto intenzione di diventare una dei vostri, ho solo approfittato di voi per non arrivare fin qui da solo, come sapete il bosco è pieno di fiere …” a quel punto kyra non ci vide più, non sopportava i tipi opportunisti e ipocriti come quell’uomo, pertanto con un pugno ben assestato, pensò bene di farlo tacere. Nessuno si aspettava questa reazione, insomma, nonostante che anche a loro faceva un po’ di rabbia il fatto che Mash li avesse spudoratamente uniti, avrebbero preferito ascoltare il primo indovinello come esempio. Beh comunque la vecchia gli fece l’indovinello e tutti rimasero in silenzio, kurapica perché aveva scoperto che la risposta esatta era proprio stare in silenzio e gli altri perchè non sapevano cosa dire. Alla fine comunque, furono promossi ed imboccarono uno strano tunnel che li avrebbe portati direttamente all’albero di cipresso. Sotto l’albero, come già la vecchia aveva preannunciato trovarono la casa dei due nevigatori; ma la porta era socchiusa, e all’interno, invece dei due navigatori, trovarono due bestie demoniache, più precisamente dei kiriko, che subito fuggirono fuori dalla casa portando in ostaggio la moglie del navigatore. Quest’ultimo, invece era rimasto in casa perché ferito, quindi Leorio si occupò di lui mentre Gon e kurapica inseguirono gli altri due. Kyra e kail, invece, andarono semplicemente nel bosco a cercare delle erbe mediche per il ferito. Lungo la strada le due si imbatterono in un altro kiriko che cercò di attaccarle, ma le due, che avevano dei riflessi fuori dal comune, schivarono facilmente il colpo, “ehi non sei mica male kail, complimenti schivata perfetta!” “non esageriamo! Era un colpo semplice! Che dici lo attacchiamo?” “ovvio bisogna sempre rispondere a una provocazione! Ma occupatene tu voglio vedere a che livello sei!!” “ok con piacere!” e kail partì all’attacco, era sicuramente molto più forte del kiriko, infatti quest’ultimo lo capì e preferì arrendersi, dicendo che avevano superato anche quella prova “ma come? E io che credevo di sgranchirmi un po’!!” disse kail dispiaciuta. Nel frattempo anche gli altri erano stati promossi: (nello stesso modo dell’anime) Gon per la sua acutezza, Leorio per la sua cura e precisione, e kurapica per la sua vasta erudizione. Perciò, tutto si concluse nel migliore dei modi e il gruppo, cavalcando i kiriko, raggiunsero la città, luogo del vero esame. Con loro stupore, l’entrata per accedere al luogo della prima prova si trovava in un bar, vi entrarono dunque e grazie ad una parola d’ordine furono condotti in un grande ascensore che li portò dove erano radunati anche gli altri partecipanti, gli venne inoltre assegnata una targhetta ciascuno con scritto sopra un numero. Gon Leorio e kurapica avevano gli stessi numeri dell’anime, quindi rispettivamente 405, 403 e 404, mentre kail 406 e kyra 407. Quando si unirono agli altri numerosissimi partecipanti, l’atmosfera cambiò subito, si respirava infatti un aria intrisa di tensione, ma allo stesso tempo di sicurezza, poichè praticamente ogni partecipante era sicuro di poter superare l’esame;c’erano individui di ogni tipo tutti adulti però, ad eccezione di qualche adolescente e altri due bambini oltre a Gon e kail. Il gruppo di amici venne subito adocchiato da uno strano tizio che si presentò col nome di Tompa, e che si vantava di aver partecipato all’esame ben 35 volte! Gli altri due bambini erano un maschio della stessa età di Gon (credo che abbiate capito di chi si tratta!) e una femmina con circa 11 anni la cui identità per ora rimane un mistero. Intanto che erano arrivati gli ultimi partecipanti, finalmente si fece avanti un tipo senza bocca. L’esaminatore della prima prova d’esame!


ciaooo! finalmente sono arrivati al luogo dell'esame! da adesso comincia la vera storia!! beh in questo capitolo non c'erano colpi di scena, ma chi sarà l'altra bambina di 11 anni!? vi pego se c'è qualcosa che non va nella forma sappiate che accetto consigli!! ok adesso ringrazio di cuore come sempre angy92, zelgadis91, e keira che mi recensiscono spero che il capitolo sia piaciuto ! e mi raccomando continuate a seguirmi!!

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Capitolo 6
*** quanto correre! ***


Finalmente! Ha inizio la prima prova! “salve io mi chiamo Satotsu, e sarò l’esaminatore della prima prova d’esame, la quale consisterà nel raggiungere il luogo della seconda prova d’esame, quindi vi prego di seguirmi!” e dopo aver detto questo cominciò a camminare imboccando un tunnel, abbastanza buio e profondo, seguito da tutti gli altri partecipanti. All’inizio l’andatura era abbastanza lenta ma poi cominciò ad aumentare costringendo tutto il gruppo a correre. I nostri amici si erano divisi, ognuno aveva il suo ritmo, kyra e kail si erano portate già abbastanza avanti, mentre Gon aveva preferito star vicino a Leorio e kurapica, che invece andavano un po’ più piano.
“finalmente comincia il vero esame!” disse kail entusiasta,
“si hai ragione, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più!!”
“sarà che man mano che si va avanti con le prove, queste diventano più difficili!”
“può darsi , ma secondo te quante prove ci saranno da superare?”
“mah, non saprei ... dieci forse?”
“no dieci sono troppe ... ma cambiando discorso posso chiederti una cosa, tu sai volare?”
“si anche tu? Come hai fatto ad impararlo da sola? Qui sulla terra non lo sanno fare chi ti ha insegnato?”
“ma non me l’hanno proprio insegnato, diciamo che l’ho imparato per conto mio, come tutto il resto d’altronde, mio papà mi ha insegnato qualcosa sul combattimento, ma niente di più”
“ma adesso i tuoi genitori terrestri dove sono?”
“sono morti … …” l’aria di kyra si fece tutt’un tratto immensamente triste, e kail continuò
“ah … mi dispiace tanto non volevo … sai anche i nostri veri genitori non ci sono più …”
“come! tu li hai conosciuti? E dimmi come erano? Anche loro avevano la coda?”
“certo! Erano molto forti, comunque sappi che noi due siamo sayan, e che probabilmente siamo le uniche sopravvissute della nostra specie …”
“siamo che? ”
“sayan! La mamma diceva sempre che il popolo dei sayan è il più forte di tutto l’universo! Infatti tutti i sayan sono potenti guerrieri!”
“ma se siamo così forti come dici, perché allora ci siamo quasi estinti?” kail non fece in tempo a rispondere, che Gon le sbucò dietro dicendole “ah ma allora avete deciso anche voi di aspettare Leorio e kurapica!!” entrambe si presero un bello spavento, non si erano infatti accorte che parlando avevano allentato un po’ il ritmo e che erano state raggiunte dagli altri, ma più di ogni altra cosa, si preoccuparono che qualcuno di loro potesse aver sentito qualcosa! kail fu colta alla sprovvista e non sapeva cosa dire “ehm … si una abbiamo avuto una bella idea no?”
“certo! così adesso corriamo tutti vicini!” disse allegramente Gon. Ad un certo punto passò vicino a loro il bambino dell’età di Gon su uno skateboard e Leorio pensando che fosse una scorrettezza urlò subito “ehi moccioso! Non vale devi correre come tutti gli altri!” ma kurapica intervenì dicendo che all’esame era consentito l’uso di qualsiasi oggetto, e uno skateboard non faceva di certo eccezione! Gon invece si interessò più che altro su chi fosse quello starno bambino e così gli chiese “scusa! Come ti chiami? Io mi chiamo Gon e ho 12 anni ma sembra che anche tu abbia la mia stessa età!” però non ricevette alcuna risposta, perché Leorio era ormai al limite delle forze, e decise di fermarsi a fare una pausa, ma ovviamente con lui si fermò tutto il gruppo compreso Tompa e il misterioso ragazzo. Tompa poi si offrì di accompagnare Leorio in uno di quei tunnel secondari (scusate se prima non li ho citati! spero che tutti sappiate di cosa sto perlando), affinché respirasse la resina del cipresso guaritore, per potersi ristabilire. “signor Tompa è proprio sicuro?” chiese allora Gon “potrebbe essere una trappola!”
“lo so ma è un rischio che dobbiamo correre, non possiamo di certo abbandonarlo qui!”
“si ma …” cercò di insistere Gon
“niente ma, adesso andate, penserò io a tutto!” detto questo prese Leorio sulle spalle e si diresse verso l’imbocco di uno di quei tunnel. Però Gon non si sentiva per niente tranquillo e perciò rimase ancora qualche minuto ad aspettare, e poi disse “io voglio rimanere qui, non intendo procedere finchè non sarò sicuro che Leorio si sia rimesso!”
“sono d’accordo, io rimarrò con te!” rispose kurapica
“ma sei sicuro kurapica? Cosa vuoi che gli succeda?” chiese kyra
“è solo per precauzione” rispose lui
“e tu? Io e kyra andiamo avanti, vieni con noi?” chiese kail al bambino misterioso
“si si! io vado avanti”
“bene allora, vi raggiungiamo più tardi!” concluse Gon dopodiché il gruppo si divise nuovamente, e kurapica e Gon rimasero fermi ad aspettare, ma poi decisero di addentrarsi anche loro nel tunnel secondario.
Intanto gli altri avevano ripreso a correre, e kyra e kail si misero a parlare del più e del meno, non accorgendosi così che il bambino sconosciuto non era più dietro di loro “ehi! Ma l’altro bambino non c’è più! Dove sarà finito? Correva dietro di noi un attimo fa!” chiese allora kail
“non saprei, avrà deciso di tornare in dietro anche lui, visto che non mi sembra che ci abbia superate! Ma dimmi … la cosa ti dispiace sorellina?”
“dispiacermi? E perché mai scusa?”
“ammettilo! Sei attratta dalla sua aria misteriosa!!”
“e perché ti interessa saperlo?! Piuttosto! Cosa c’è tra te e kurapica?”
“tra me e kurapica? Ma cosa ti salta in mente??”
“non fare la finta tonta! Ho visto come lo guardi!! Ti piace ehhh??”
“beh ammetto che non è male!! Ma io sono complicata in quanto a gusti! e con questo? Stavamo parlando di te non cercare di cambiare discorso!!”
“ok ok non ti scaldare! Si quel tipo potrebbe interessarmi, ma ricorda che loro sono terrestri e noi no! Non penso che una eventuale storia possa funzionare!”
“ti sbagli quello che dici non centra niente! A parte la coda siamo praticamente come loro!”
“col tempo capirai …”
“cosa vuoi dire?”
“anche se apparentemente sembriamo come tutti, prima o poi il nostro istinto sayan avrà la meglio … e a quel punto, sì che si vedrà la differenza …” e in cuor suo kyra sapeva che questo era vero.
‘si … hai perfettamente ragione sorellina, infatti per quanto io provi a sentirmi come gli altri, non riesco a comportarmi come se niente fosse … ma sarà così evidente che mi piace kurapica!?!’
‘mi dispiace per kyra … è successo tutto così in fretta che non ha avuto il tempo di digerire tutto con calma … cerca di sembrare normale, ma infondo si vede che le piange il cuore … io, dopo l’arrivo delle truppe di freezer sul pianeta dove ci eravamo nascosti, (nota: per chi non lo sapesse freezer è il cattivo di dragonball che ha sterminato quasi tutta la razza sayan!) sono venuta qui sulla terra perché mia mamma mi ha detti che dovevo stare vicina a mia sorella, allora non sapevo nemmeno di averne una …! e così alla sola età di 4 anni ho dovuto entrare a far parte di un mondo che non mi apparteneva affatto … eppure sono già passati 6 anni … e adesso sono qui ... che sto correndo vicino alla sorella finalmente ritrovata … come sono felice!’
In quel momento però si sentì un fortissimo boato, che interruppe i pensieri delle due giovani: una parte del muro era letteralmente saltata in aria, ma inaspettatamente da quella sbucò fuori tutto il gruppo dei dispersi ovvero Leorio Gon kurapica e … anche il bambino misterioso! Invece Tompa stava raggiungendo il gruppo dal tunnel principale. A quel punto allora si ritrovarono di nuovo tutti insieme, “ehi ce l’avete fatta!!” gridò kail entusiasta
“già!! Meno male che è arrivato killua a salvare la situazione!” disse Gon
“killua?” si chiesero in coro kyra e kail
“si sono io!”
“ah piacere di conoscerti allora!” disse kail contenta di aver finalmente scoperto come si chiamava il bambino.
“bene allora il gruppo si allarga!” disse Gon felice di aver trovato un compagno della sua età in mezzo a tutti quegli adulti, e dopo cominciò a fare tutte le presentazioni spiegendo anche che Tompa aveva teso loro una trappola, insomma gli fece un breve riassunto di quello che era successo durante la loro assenza.
Questi discorsi accompagnarono il nostro gruppo fino alla fine del tunnel dove tutta la schiera di partecipanti si fermò per una pausa (e anche perchè pensava hce finalmente erano giunti a destinazione!). Ma a quanto pare le peripezie non erano finite, perché tutt’un tratto arrivò un uomo dicendo che l’esaminatore che li aveva condotti fino li era solo un’impostore, e che quello vero era lui “è solo un impostore!! Mi ha steso per poi rubarmi la licenza!” continuava a dire; a quel punto cominciò a diffondersi tra gli aspiranti un fastidioso senso di dubbio e incertezza: nessuno sapeva bene a chi, e cosa credere. C’era ci credeva alle parole di quell’uomo, ma anche chi pensava che anche questo faceva parte dell’esame, e preferiva non fidarsi, comunque ciò che distolse tutti da ogni dubbio fu un repentino attacco di carte, lanciate ad altissima velocità sia contro Satotsu sia contro il falso esaminatore. L’attacco proveniva da un individuo assai pericoloso, di nome Hisoka che preferiva la pratica invece delle parole, col suo intervento quindi fu chiaro che Satotsu era il vero esaminatore, e che l’altro era solo una scimmia dalle sembianze umane. “meno male che c’era quel tizio! Sinceramente nemmeno io sapevo cosa credere!” disse poi kail sollevata ma subito dopo fu Satotsu a prendere la parola “la avverto signor numero 44, se proverà ancora una volta ad attaccarmi, sarò costretto a squalificarla per violenza contro l’esaminatore! Mi sono spiegato?” Hisoka pareva non aver nemmeno sentito, ma si limitò ad alzare le spalle e a girarsi dall’altra parte, poi l’esaminatore proseguì, dicendo che non erano ancora arrivati al luogo della seconda prova, e che avrebbero dovuto attraversare le paludi di Numere (non so se si scriva così!) e quindi riprese a correre. Mentre tutti si accingevano a seguire Satotsu, per un millesimo di secondo, tra la folla si intravide una figura giovanile senza la targhetta; quasi nessuno la notò ma quelli a cui magari era stato possibile vederla non se ne curarono, tranne una bambina, che si allontanò un momento dalla folla dirigendosi dietro l’angolo che formava l’uscita del tunnel. La bambina andò la evidentemente per parlare con quella persona. “sei qui?” disse lei
“si te l’ho detto che ti avrei controllata no?” disse lo sconosciuto ragazzo,
“ma perché ti sei fatto notare apposta?”
“volevo attirare la tua azione, per poterti dire che mi dispiace ma sono stato chiamato per un’importante lavoro e non posso più starti vicino!”
“uffi! … sempre con questo lavoro!” sbuffò lei
“ehh ... sai com'è! comunque non preoccuparti puoi stare vicino a Hisoka mentre non ci sono?”
“quante volte te lo devo dire che quel tipo non mi piace!”
“dai non farla tanto lunga … magari riesco poi a raggiungerti per l’ultima prova eh?!” disse lui per tirarle su il morale
“va bene ciao fratellone!” concluse lei, e lui rispose con un bell’abbraccio per poi dileguarsi, infine la bambina si affrettò per non perdere gli altri partecipanti, che erano già molto più avanti.



fine anche per questo capitolo!! mi scuso un po' per il ritardo, ma nel week end non rieesco a trovare il tempo per scrivere! spero comunque che il capitolo sia piaciuto, ma se avete domande non esitate a recensire!! ringrazio come sempre chi commenta la mia storia, ovvero Keira, Angy92, Zelgadis91 e Kura92 (ho provato a seguire il tuo consiglio andando a capo nei dialoghi! grazie) e per ora sull'identità della bambina non posso dire niente!! ok al prossimo capitolo!! (che forse non pubblicherò prima di mercoledì)

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Capitolo 7
*** ma perchè?? ***


La prima parte della prima prova era giunta al termine! Ma adesso sarebbe stato più difficile correre, perché, come in qualsiasi palude che si rispetti, c’era il fango, che ostacolava notevolmente la maggior parte dei partecipanti. Gon e killua si erano portati subito avanti seguiti da kail, invece kyra aveva preferito stare infondo con Leorio e kurapica (diciamo soprattutto con kurapica!). “allora come ti sembra quest’esame? Sbaglio o non volevi nemmeno prendervi parte?” le chiese kurapica
“si … in effetti è così! Però ci ho pensato un po’ su … e mi sono resa conto che non avevo niente da perdere nel farlo, tutt’al più non lo avrei passato, anche se per adesso mi sembra fin troppo facile!”
“troppo facile eh? Devi essere parecchio allenata per dire una cosa simile!”
“beh .. praticamente è da quando sono nata che mi alleno!”
“wow! Hai stretto una buona amicizia con kail, dico bene?”
“a dire il vero siamo più che amiche! (kurapica non pensare male!)… siamo sorelle!”
“sorelle? Ma dai! Infatti, adesso che ci penso, vi assomigliate parecchio! Lei sembra la tua fotocopia in miniatura!”
“dici? Si lo penso anch’i …”
“allora avete finito di conversare così spensieramente??” li interruppe bruscamente Leorio (sempre il solito!)
“Leorio, non sforzarti di usare termini troppo complicati per te… si dice spensieratamente!!” rispose kurapica con sarcasmo,
“ma devi sempre avere la risposta pronta tu!!” disse Leorio, evidentemente nel torto, poi continuò “comunque penso che dovremmo cercare di correre il più possibile lontano da quell’Hisoka! Non mi piace affatto!”
“questa volta sono d’accordo con te, proviamo a portarci più avanti!” ma appena cercarono di aumentare il passo, Hisoka si bloccò di colpo, impedendo a quelli che correvano dietro di lui di superarlo, era evidente che voleva far fuori qualcuno! la maggior parte degli altri partecipanti erano praticamente terrorizzati dallo sguardo glaciale del mago, e cercavano in tutti i modi di scappare, anche addentrandosi nella foresta, dove inesorabilmente incontravano la morte; poi c’erano altri, anche se pochi, che sicuri delle proprie abilità combattive tentavano di attaccarlo, ma senza successo, quello era un MOSTRO; invece, forse la scelta più ovvia, fu quella optata anche dal nostro gruppetto di amici, ovvero stare fermi e aspettare. Ma il mago non aveva affatto intenzione di fermarsi e discutere, quindi non fece eccezione e sfèrrò un rapidissimo attacco verso kurapica. (con attacco intendo dire che gli ha lanciato una delle sue micidiali carte da gioco!). ‘oh no kurapica!! Devo fare qualcosa … ’ infatti, per qualche motivo, kurapica era rimasto illeso, dato che kyra gli si era istintivamente parata davanti, riuscendo, almeno in parte, a respingere il colpo (la pelle dei sayan è alquanto dura da scalfire, ma Hisoka … è pur sempre Hisoka!!) la carta infatti le si era conficcata per metà nel braccio sinistro, che quindi per ora risultava inutilizzabile. ‘ma perché l’ho fatto!? Sapevo benissimo che Hisoka è più forte di me, sebbene io sia di natura sayan! Ma se non mi fossi messa in mezzo probabilmente kurapica non sarebbe riuscito a parare il colpo! Cavolo! E adesso come facciamo? Non sarò in grado di proteggerli da un altro colpo!’ “kyra! Perché l’hai fatto? E se non ti avesse solo colpita di strisco?? Ti sei resa conto del rischio che hai corso??” kurapica era un po’ fuori di sè, però, era arrabbiato con se stesso, più che con kyra … non voleva affatto metterla in pericolo! ma è anche vero che lui non sapeva del suo potere, quindi non è a conoscenza della sua forza! Kyra era ancora in piedi col braccio completamente ricoperto di sangue, e ad un certo punto, non curandosi delle parole di kurapica, cominciò a dirigersi lentamente verso Hisoka. ‘non permetterò che questo individuo faccia del male alle poche persone a cui voglio bene! Anche se lui è più forte di me, resta comunque un semplice umano, inferiore per la sua natura!’ “dove vai kyra! Torna qui quell’individuo è pericoloso!” aveva provato a richiamarla Leorio, ma senza successo, mantre gli occhi di kurapica cominciarono a tingersi di un rosso intenso, aveva perso se stesso … stava per lanciarsi a tutta velocità verso il prestigiatore, quando inaspettatamente la voce di una bambina (quella di cui non sappiamo avcora niente!) bloccò i movimenti di tutti, compresi quelli del mago, poiché le parole erano indirizzate proprio a lui. “Hisoka! Smettila di dar fastidio agli altri partecipanti! Lascia che muoiano nel corso dell’esame a causa di loro stessi!”
“Sheyekai … che inaspettata sorpresa! Anche tu intenzionata a seguire le orme del fratello?”
“non sono affari che ti riguardano! Lascia stare questi nuovi arrivati piuttosto!”
“e perché dovrei? Sto solo facilitando il compito degli esaminatori, niente di più … e sappi che se non conoscessi tuo fratello, avrei messo alla prova pure te!”
“va bene … va bene … ma adesso mi accompagni al luogo di ritrovo della seconda prova per favore? Non credo di conoscere la strada …”
“d’accordo ... tanto avevo finito di esaminarli! perché la ragazzina bionda è … promossa!”
E detto questo, entrambi si allontanarono molto velocemente. A kurapica tornò la ragione e come Leorio si diresse subito da kyra per vedere come stava.
“scusa se prima ti ho urlato contro, non era mia intenzione! Piuttosto sarà meglio togliere questa carta da gioco o ti verrà un’infezione!” disse con tono gentile
“non preoccuparti … ho un fisico resist… hai!” Leorio non l’aveva lasciata concludere che in un secondo le aveva tolto la carta “ahiiii!! Che male!!” piagnucolava lei
“su non farla tanto lunga! Non avevi detto di essere resistente!” disse Leorio
“cosa importa! Mi hai preso alla sprovvista!! Dovevi avvertirmi!”
“scusate madamigella! Ma non sono stato io a compiere un gesto eroico per poi ridurmi a piagnucolare per un taglietto!” ‘taglietto mica tanto! era conficcata per metà!!’ pensarono tutti, compreso Leorio, che si era reso conto di aver detto una fesseria!
“ora basta litigare Leorio vedi di fermare la ferita con qualcosa, non vedi che continua a perdere sangue! Che razza di medico sei!” disse interrompendoli kurapica
"Ma no non serve!! Sto bene!!” continuava a dire kyra, anche se in quel momento era completamente ignorata! (quando i maschi si tuffano in una discussione sono più sordi dei …. Beh non mi viene la parola! Comunque sono sordi!)
“sono un’aspirante medico per l’appunto! E poi dove credi che possa trovare qualcosa per fermare il sangue, siamo in mezzo ad una palude!!”
“ma davvero non mi serve!” provava ad insistere lei, ma niente
“ma un po’ d’istinto di sopravvivenza no!? Guarda qui c’è una cosa che fa a caso nostro!” e allungò le mani verso il collo di Leorio per toglierli la cravatta
“cosa?! La mia cravatta non se ne parla nemmeno!” nel bel mezzo della discussione però si sentì una voce che li chiamava “Leoriooooo! Kurapicaaaa!” “kyraaaa!” “dove siete??” erano Gon e kail, che erano tornati indietro perchè Gon aveva avuto un brutto presentimento, allora kurapica rispose “Goooon! Kaiiil siamo qui! Ci serve aiuto!”
“volete stare a sentirmi!! Ho detto che sto bene cosììì!!” aveva urlato kyra, e anche parecchio forte! “avete capito? Non mi serve niente!” infatti l’emorragia ormai si era fermata e poi la ferita non era nemmeno tanto sporca. Entrambi si guardarono un po’ perplessi e poi chesero in coro “ma sei sicura?”
“siii! Non so più come dirvelo!” ma, appena vide la sorella arrivare, si dimenticò del tutto della ferita, e andò da lei “kail! Come mai siete tornati indietro?”
“beh … Gon ha avuto un brutto presentimento, e visto che non vi vedevamo arrivare, abbiamo pensato che aveste avuto difficoltà! Ma cosa ti sei fatta al braccio?!”
“oh non preoccuparti non è niente! ho avuto di peggio!”
“ma chi può averti provocato una ferita così?”
“quell’Hisoka … hai presente? L’uomo che prima ha attaccato l’esaminatore!”
“ahh lui! Si, in effetti mi sono accorta che è un tipo fuori dal comune! È fortissimo!”
“già! ,a sarà meglio sbrigarci o non arriveremo in tempo!!”
“si sono d’accordo!” e così si diressero velocemente verso il luogo della seconda prova d’esame.
“killuaaaa!” cominciava già ad urlare Gon
“ehh! Ah vedo che siete arrivati sani e salvi!! Complimenti ormai non ci speravo più!” rispose killua
‘mi ha salvato la vita rischiando la sua … oppure, sapeva che non avrebbe riportato gravi danni? Eppure, come tutti noi ha visto cosa ha fatto quell’uomo, con un solo colpo di carte ha spazzato via più do 10 uomini! Sapeva a cosa stava andando in contro! Ma non ha esitato a farmi da scudo … forse quella ragazza è più forte di quanto fa credere, adesso che ci penso … quando abbiamo incontrato i kiriko loro non hanno detto il motivo della sua promozione! Cosa sarà successo mentre noi eravamo impegnati altrove? Si dice che le bestie demoniache siano capaci a stimare la forza dell’avversario solo venendo in contatto con esso (questa l'ho inventata io!)… che abbia percepito in quella ragazza una forza straordinaria? Oppure è solo una ragazzina sconsiderata che agisce senza pensare alle conseguenze? Mah … mi piacerebbe proprio conoscerla meglio’
‘cavolo, ma cosa mi è saltato in mente? Buttarmi a capofitto contro un attacco che ero sicura di non poter respingere! Allora kurapica mi piace davvero!! Ma come ho fatto poi a rimanere praticamente illesa dopo quel colpo? proprio non lo so … deve essere scattato una specie di meccanismo auto difensivo che mi ha protetta! Adesso devo raccontare tutto a kail! Chissà magari lei sa darmi una spiegazione!’ purtroppo però tutto quello che ricavò kyra dal racconto alla sorella non furono chiarimenti … ma solo commentini sul suo eroico salvataggio!
Dopo un po’ che coloro che si erano qualificati nella prima prova, si riposarono, entrarono in scena due nuovi esaminatori, uno era mooolto grosso, e l’altro era una ragazza molto giovane, entrambi erano hunter buongustai, ed erano coloro che li avrebbero testati nella seconda prova!!


eccomi! sono riuscita ad aggiornare prima!! spero che il capitolo sia piaciuto!! una cosa però vorrei chiedere ... pensate che nei dailoghi debba mettere prima della persona che parla, il suo nome? cosi magari si fa meno confusione! beh ditemi!! ringrazio di cuore ancora tutti quelli che gentilmente mi recensiscono! ah ... penso che nella terza prova d'esame salterò una parte! ok al prossimo capitolo allora!!

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Capitolo 8
*** Attenzione alla porta! ***


Capitolo 8 (elisa).....Attenzione alla porta! -Manchi” perfetto! Congratulazioni per aver resistito alla prima prova d’esame, io e il mio socio Buhara saremo i vostri nuovi esaminatori! Sappiate inoltre che la prossima prova verterà su … CUCINA!!”
“cucina??” cominciarono a dire tutti “nooo !!”
- Killua “nooo! Non posso credere di essere arrivato fin qui per sostenere un’inutile prova di cucina!!”
- Kail “diamine e io che pensavo che sarebbe stato facile! Nemmeno a te Killua piace cucinare?”
- Killua “ma stai scherzando? Io non ho mai cucinato nulla in tutta la mia vita! A casa abbiamo i domestici che fanno tutto! E poi a cosa può servire per un hunter saper cucinare??”
- Kail”proprio non lo so … io pensavo che fosse un lavoro pieno di rischi e con combattimenti!!”
- Kurapica “dipende che hunter aspiri a diventare! Quelli sono hunter buon gustai è normale che si occupino di cucina!”
- Kyra “anche questo è vero … MA IO SONO DISPERATA!! A CASA NON CUCINAVO MAI!!”
- Kurapica “su non fare così … vedrai che non sceglieranno un argomento difficile! E poi a dirla tutta io so cucinare solo i piatti base!”
- Kyra “beh vedo che più o meno siamo tutti sulla stessa barca!!”
- Manchi “allora la prova si svolgerà in questo modo: prima dovrete soddisfare il raffinato palato di Buhara preparando un piatto da lui scelto! Chi supererà questa fase della prova potrà cimentarsi in quella successiva, vale a dire che dovrà cucinare per la sottoscritta! È tutto chiaro?”
“siiiii …” dissero tutti con un tono un po’ abbattuto ma Buhara prese subito la parola dicendo che per lui avrebbero dovuto cucinare maiale arrosto! Ma non un maiale qualunque, bensì il rarissimo ‘grande calpestatore’, che dimora proprio nelle paludi di Numere, ma non fece nemmeno in tempo a descrivere il tipo di animale che all’orizzonte ne spuntarono tantissimi esemplari. Questi correvano ad una velocità molto elevata e con il loro immane peso facevano tremare addirittura il terreno; i partecipanti cominciarono a correre anche perché stavano per essere travolti, ognuno poi si nascose nella foresta li vicino per attirare in trappola almeno un cinghiale. Kyra e Kail erano inseguite da due cinghiali ma ad un tratto Kyra si fermò protese il braccio in avanti e bloccò completamente anche il maiale che le stava dietro, poi si concentro e scagliò dal palmo della mano ancora a contatto con l’animale un leggero attacco energetico che praticamente l’aveva già arrostito! Kail invece stava ancora correndo quando, spiccò un salto per finire letteralmente sulla groppa dell’animale, e da quella posizione si divertì ad infastidirlo con il solletico. ‘si vede che è ancora una bambina!’
- Kyra “dai Kail fammi vedere come lo metti al tappeto!”
- Kail “di già?! Ma mi stavo divertendo! Uffa … e va bene! Ahhhhh!!” aveva lanciato un fortissimo colpo nella pancia del povero maiale, che era inesorabilmente finito parecchi metri avanti.
- Kail “fatto adesso bisogna solo cuocerlo!”
Intanto anche gli altri, avendo scoperto che il punto debole dell’animale era la testa, erano facilmente riusciti a mettere al tappeto le proprie prede.
Dopo circa un oretta, giusto il tempo per dare una buona cottura al cibo (cribbio 'sti maiali sono enormi … altro che oretta ci avranno messo una giornata intera per cuocerli!!) tutti si radunarono dall’assaggiatore per vedere se il loro piatto gli era gradito.
- Kurapica “ehi Kyra! Immagino che tu e tua sorella non abbiate avuto problemi a catturare il cinghiale! Vero?”
- Kyra “no devo dire che a dispetto delle apparenze sono abbastanza mansueti!”
- Kurapica “ehh già …! … ah tocca me! Speriamo bene …” ma a Buhara piaceva tutto, anche e se era qualcosa completamente carbonizzata lui la mangiava con gusto, quindi non ci furono problemi e tutti superarono la prova!
- Manchi “bene! Tutti avete superato questa prova, ed ora fra qualche minuto arriverà il dirigibile del comitato, che ci porterà su quel monte, dove si svolgerà la seconda parte della prova!” infatti in lontananza si vedeva già il pallone del dirigibile arrivare, quando fu atterrato i partecipanti vi salirono a bordo e in men che non si dica arrivarono a destinazione.
- Manchi “allora la seconda parte della prova consiste nell’ … uovo sodo!!”
- Tutti “uovo sodo? Questa si che è una bella notizia!!”
- Kyra “hmm … l’uovo sodo eh? Ma che cos’è?”
- Kail Kurapica e gli altri del gruppo“ma come che cos’è???!! O_O!”
- Kyra “si! mi spiegate cos’è visto che voi sapete sempre tutto!!”
- Kurapica “ma dove hai vissuto fino ad oggi? Non hai mai mangiato le uova?”
- Kail “ma perfino io lo so! Allora … sai almeno cos’è un uovo?”
- Kyra “non prendermi in giro! non so solo cosa vuol dire sodo! Ma l’uovo so cos’è!”
‘e dici solo! Cribbio lo so io che sono qui da qualche anno!’
- Kail “ok l’uovo sodo è in pratica un uovo fatto bollire!”
- Kyra “ah! E non potevate dirlo subito senza fare tante storie!”
- Manchi “tuttavia quello che dovrete far bollire non è un uovo comune, bensì un uovo di aquila ragno, che guarda caso, vive proprio qui in fondo a questo cratere!” detto questo indicò un profondissimo cratere che era attraversato, da parte a parte, con dei fili di ragnatela resistentissima, con sopra appunto le uova da recuperare. A quel punto i partecipanti cominciarono a tuffarsi nella voragine per procurarsi l’uovo, e così fecero anche i nostri amici.
Kail sussurrandogli nell’orecchio “aspetta un attimo Kyra! non vuoi che gli altri sappiano che possiamo volare giusto?”
- Kyra “no assolutamente non devono scoprirlo! Non preoccuparti faremo finta di saltare!”
- Killua “ehi voi due! Tutto a posto? Avete intenzione di venire o no?”
- Kail “sii! Arriviamo subito!!”
La prova non fu particolarmente difficile, infatti quasi tutti riuscirono tranquillamente a recuperare e a far bollire l’uovo (grazie ad un aiutino da parte di Buhara) e quindi tutti i nostri amici rimasero promossi. Alla fine della prova arrivò nuovamente il dirigibile del comitato che li avrebbe condotti fino al luogo della terza prova. Quando tutti furono sul dirigibile si radunarono per ascoltare le disposizioni degli esaminatori
- Netero “bene, io sono il presidente del comitato d’esame, e mi congratulo personalmente con voi per essere giunti fin qui con le vostre sole forza, ma la strada da percorrere è ancora molto lunga, anche se per adesso potrete rilassarvi un po’ perché raggiungeremo il luogo della prossima prova tra circa un giorno, fino ad allora potrete fare quello che vorrete!”
- Kail “tempo libero! Finalmente ci voleva!”
- Gon “hai proprio ragione! Ehi che ne dite di andare in esplorazione!?”
- Killua “siii! Magnifica idea! Sarà divertentissimo!! Ehi Kail vieni anche tu?”
- Kail “ok che bello! Kyra andiamo?”
- Kyra “no sarà per un’altra volta!”
- Kail “ma come!! Dai ti prego!”
- Kyra “ma no su … queste sono cose da bambini! E poi ho voglia di rilassarmi un po’!”
- Kail “ok” non voglio certo costringerti! Allora siete pronti!?”
- Killua e Gon “siii! Prontissimi alla carica!!” e sfrecciarono via entusiasti della nuova missione che li aspettava
- Kurapica “che velocità! Mamma mia quando c’è qualcosa che gli interessa niente li può fermare!!”
- Kyra “già …”
DOPO QUALCHE ORA DI VIAGGIO …
- Kurapica “ehi cosa fai qui fuori tutta sola?” si rivolgeva a Kyra, che si era sistemata fuori seduta sul parapetto del dirigibile con le gambe penzolanti nel vuoto
- Kyra “sto pensando …”
- Kurapica “ah … ti disturbo se mi siedo qui vicino a te?” disse avvicinandosi sempre di più
- Kyra “ no no fai pure!” disse lei per niente infastidita (anzi!) ci fu qualche minuto fu silenzio
- Kurapica “a cosa stai pensando?”
- Kyra “a quante cose mi sono successe in queste ultime due settimane … insomma … sono accadute troppe cose, troppo velocemente …”
- Kurapica “immagino che anche tu abbia avuto un passato abbastanza difficile …”
- Kyra “cosa te lo fa pensare?”
- Kurapica “il tuo sguardo, non so perché ma quando non stai parlando con nessuno i tuoi occhi hanno una luce diversa … una luce più scura …”
- Kyra “forse hai ragione, tuttavia non posso dire di aver avuto un’infanzia triste, insomma tutto andava bene fino a qualche anno fa …” stava per piangere … pur essendo una ragazza molto forte fisicamente era altrettanto debole emotivamente.
- Kurapica “ehi! Non piangere! Dai … non è successo niente! … insomma … mi dispiace … qualunque cosa ti sia successa! … davvero!! … Ti prego non piangere!” era alquanto imbarazzato, non aveva mai visto una ragazza piangere, non sapeva assolutamente come comportarsi! E lei di certo non lo aiutava, ormai era praticamente una fontana! ‘ohh...mamma!! E adesso cosa faccio! Ma si può essere così stupidi! Ero venuto da lei per conoscerla meglio e cosa faccio?? La faccio piangere!! E non sto nemmeno a consolarla!! Mi faccio pena da solo!’ ma ebbe più o meno il tempo di pensare una cosa simile che ad un tratto Kyra gli si lanciò tra le braccia in cerca di un rifugio sicuro, lontana da tutti i suoi problemi, e per lei quel rifugio era proprio quel giovine, che aveva conosciuto solo pochi giorni prima. Possiamo facilmente immaginare l’espressione di Kurapica O////O, fortunatamente la sua imbranataggine venne meno, e riuscì a ricambiare appieno il gesto, con un altrettanto caloroso abbraccio. Mentre cercava di prestarle conforto come poteva, doveva ammettere che non era affatto dispiaciuto di quella situazione, visto che infondo anche lui provava qualcosa per la giovane sayan; però ad un certo punto quest’ultima cercò di riacquistare il suo solito autocontrollo, e dopo che si rese conto di quello che stava facendo, si staccò di colpo dal ragazzo tremendamente imbarazzata
- Kyra “oh! Scusa sono davvero mortificata! Non so come mi possa essere venuto in mente! Perdonami!”
- Kurapica “ehi non preoccuparti va tutto bene eri solo un po’ … sconvolta, tutto qui!”
- Kyra “meno male non so cosa mi sia preso … avevo bisogno di sfogarmi … ma adesso va tutto bene! Grazie!” asciugandosi le lacrime
- Kurapica “meno male cominciavo a pensare di averti offeso o di aver detto qualcosa di male!” ‘tuttavia, sono sicuro che non mi ha voluto dire la parte più importante .. ma non importa, aspetterò che sia lei a volermene parlare …’ ‘non me la sento ancora di dirgli tutto … chi sono veramente … anche se ne ho una grande voglia … però … ho anche paura che dopo le mie rivelazioni lui si spaventi e abbia paura di me … e questa è l’ultima cosa che voglio che accada …’
- Kurapica “beh … che dire anch’io ho i miei problemi col passato, ma al contrario di te … io ho nella vita un unico scopo … voglio vendicare la morte dei miei compagni … vorrei incatenare all’inferno coloro che si sono macchiati dello sterminio della mia gente … e infine recuperare gli occhi che sono stati rubati a quei poveri innocenti …” mentre stava recitando queste parole, reduci di un’antica ira, i suoi occhi si stavano lentamente tingendo di una colorazione scarlatta …
- Kyra “Kurapica! Che cosa ti succede? I tuoi occhi … sono rossi!! In quel momento Kurapica si portò istintivamente le mani sulla faccia, quasi per nascondere questa sua particolarità … ma ormai Kyra aveva visto ciò che gli stava capitando ‘i suoi occhi stavano cambiano colore! Magari anche lui è un extraterrestre! Che io sappia gli umani non cambiano il colore degli occhi!!’
- Kurapica “scusa non ti ho avvertita! Devi sapere che quando uno dei membri della mia defunta tribù provava forti emozioni, i suoi occhi assumevano una vivida colorazione scarlatta, e la cosa succede ovviamente anche a me …” si tolse le mani dal volto e mostrò orgoglioso una delle sette meraviglie del mondo
- Kyra “Kurapica .. sono bellissimi …! Che colore intenso! Sai per un momento ho pensato che fossi di un altro pianeta visto quello che ti stava capitando!” si era calmato e i suoi occhi avevano riacquistato la normale tonalità azzurrina
- Kurapica “cosa? Di un’altro pianeta? Ma sei impazzita?! Mi sa che hai guardato troppi film di fantascienza! Ma ti sembro un alieno!?” disse scherzosamente ‘ah! Se sapessi! Lui forse non crede nemmeno che esistano forme di vita nell’universo! Un giorno cambierà idea … questo è poco ma sicuro …’
- Kyra “no! Ma non so perché, è la prima cosa a cui ho pensato! E io ti sembro un’aliena?”
- Kurapica “ ma certo che no Kyra!! Però sei proprio un tipo strano!”

NEL MOMENTO IN CUI KYRA E KURAPICA PARLAVANO I BAMBINI ERANO ANDATI IN ESPLORAZIONE …

- Gon “aspettami!! Kiiiluaaaa!! Non è giusto!!” Gon era rimasto indietro, non riusciva stare dietro all’amico, Che mosso da un inaspettato spirito investigativo, si intrufolava in qualsiasi buco o porta a lui accessibile, e per quelle non accessibili … beh bastava usare un po’ di forza! Kail invece, al contrario di Gon, seguiva e aiutava il nuovo amico nelle esplorazioni
- Kail “ehi Killua!! Guarda qui!!” disse indicando una piccola porticina che si mimetizzava quasi perfettamente con la parete
- Killua “ complimenti! Bel colpo kail! Presto andiamo ad esplorare! Goooon! Presto! Vieni noi entriamo qui! Sbrigati!” e così uno dopo l’altro entrarono nello stretto corridoio, ma appena Gon cercò di avvicinarsi alla porta questa per un inspiegabile motivo si chiuse all’improvviso
- Gon “ehi! Dai aprite! Voglio venire anch’io a vedere!!” ma Killua e Kail non riuscivano a sentire assolutamente niente, erano isolati!
- Killua “kail cos’è successo! Perché hai chiuso prima che Gon entrasse?”
- Kail “ma io non ho fatto proprio niente la porta si è chiusa da sola!”
- Killua “ma non dire sciocchezze! Le porte mica si muovono da sole! L’avrà chiusa lui perché non lo abbiamo aspettato! Gooooon! Apri subito sta maledetta porta!! Goooon mi sentiiiii??”
- Kail “dai non urlare così! Tanto di sicuro non ci ha chiusi dentro lui!!”
- Killua “allora ci hai chiusi tu!!”
- Kail “ti dico che io non ho fatto niente! … … argh! la porta non da segno di aprirsi! ‘in effetti potrei tranquillamente aprirla con la forza! Ma non mi dispiace essere bloccata qui con Killua! Anche se devo dire che sto corridoio è alquanto stretto! Però potrebbe essere divertente! Stiamo al gioco!’
Da fuori …
- Gon “ehiiii! Mi sentite?? Se è uno scherzo non è affatto divertente!! … … ok va bene mi arrendo! Ci sono cascato! Ah ah che ridere me l’avete proprio fatta!! … … allora!!?? Ho detto che ci sono cascato!! … … e va beeeeneee! Me ne vado!!” e se ne andò lasciandoli lì rinchiusi a buio.
Dentro …
- Killua “ allora cosa facciamo? No so te, ma io sono scomodissimo in questo corridoio! È strettissimo! Quindi propongo di andare avanti e vedere se c’è un’altra uscita! Che ne dici?”
- Kail “ ok per me va benissimo!” così cercarono di strisciare come potevano per farsi strada. (da adesso i pensieri di Killua saranno espressi in verde) ‘che situazione! Bloccato in questo angusto corridoio con una bambina! Però lei non è mica male! Ha l’aria di una femminuccia piagnucolona, ma riesco a percepire in lei parecchia forza, e l’altra sua amica non è da meno! Ho fatto bene a scappare di casa, questo esame si sta facendo proprio interessante! Ho incontrato persone molto interessanti!’
- Killua “ senti kail, non è che riesci a trovare un interruttore da qualche parte? Qui non si vede niente!!”
- Kail “mi dispiace, ma non vedo niente nemmeno io!”
- Killua “ah! Va beh” speriamo che questa strada porti da qualche part…… ahhhh!
- Kail “kilu cos……ahhh” erano caduti entrambi i un buco
- Killua “ahhhi! Potevi evitare di cadermi in testa!”
- Kail “scusa ma sai com’è … non ti ho visto!!” erano una sopra l’altro … sembrava fatto apposta! Entrambi infatti erano un po’ a disagio
- Killua “ah! Togliti! Il tuo peso mi soffoca!” si lamentò
- Kail “ehi! Cosa vorresti insinuare!” disse lei alzandosi
- Killua “ok ora basta scherzare, cerchiamo di capire dove siamo finiti!”
- Kail “accidenti! Nemmeno qui si vede una ,mazza! Comunque qui mi sembra abbastanza spazioso come posto! Potremmo essere in una stanza!”
- Killua “si hai ragione! Ma se è una stanza deve esserci l’interruttore!”
- Voce “mi dispiace ma qui non c’è nessun interruttore! Siamo completamente a buio!”
- Kail”eh? Chi ha parlato!? Kilu quella non era la tua voce vero?”
- Killua “temo proprio di no … allora?? Dove sei fatti vedere!!”
- Voce “ma sono qui! Ah scusa … non mi potete vedere! Questo posto è più scuro della notte!” ‘ti faccio vedere io se è più scuro della notte! Un momento ma Killua potrebbe farmi domande al riguardo! Non importa .. gli dirò che è una tecnica di famiglia! Forza!’
- Kail “ scusa come dici noi non possiamo vederti? Vedremo! Ahhh!” convogliò una parte delle sue energie nella mano destra per formare una piccola sfera di energia che illuminò subito tutta la stanza. Non era molto grande, e, a dir la verità era abbastanza strana, c’erano un letto, un armadio e un tavolo, le pareti erano scure murate di cemento, e il pavimento era invece ricoperto di moquet blu, tutto ciò faceva pensare che qualcuno ci vivesse. poi finalmente si vide l’uomo che poco prima aveva parlato, non era molto alto, e pareva alquanto vecchio infatti portava sugli occhi dei piccoli occhiali e i capelli erano completamente bianchi.
- Killua “Kail ma come ci sei riuscita!?”
- Kail “eh … te lo spiego poi, adesso occupiamoci del vecchietto! Sembra che gli piacciamo parecchio gli scherzi!”
- Vecchietto “salve! Vedo che nonostante tutto siate riusciti a vedermi! Complimenti! Sono assai pochi quelli che sono scesi qui sotto e che sono riusciti a risalire!”
- Killua “cosa intendi dire? Che dobbiamo combattere?”
- Kail “kilu no!”
- Killua “perché no scusa non sei arrabbiata con lui?”
- Kail “ma perché non vedi che a momenti cade a pezzi? E tu vorresti batterti con lui?”
- Vecchietto “ehi mocciosi! Vi consiglio di non sottovalutarmi! Anche se ho ben 250 anni vi assicuro che non sono ancora da buttare!”
“O_O” insieme “eh? 250 anni??”
- vecchietto “proprio così dovete sapere che io sono stato il maestro dell’attuale presidente del comitato, il signor Netero, infatti io ero il precedente presiedente del comitato, vivo qui per vedere come sono gli aspiranti hunter e per sapere se sono all’altezza di diventare degli hunter professionisti, ma mi pare che tu ragazzina sappia già usare il nen!”
- Kail “prego?”
- Killua “ehi cos’è che dovresti saper usare?”
- Kail “non lo so! Mi sa che questo è tutto fumato!”
- Vecchietto “come? Sai generare quella cosa e non sai nemmeno cos’è il nen? Ma dove siamo finiti!!”
- Kail “questa ‘cosa’ si chiama sfera d’energia e se vuoi saperlo me l’ha insegnata mio padre, ma non mi ha detto niente di questo nen!”
- Vecchietto “ah! Ma chi era tuo padre?”
- Kail “non credo che siano affari tuoi! E adesso dimmi dobbiamo combattere o ci mostri la strada per uscire di qui?”
- Vecchietto “non combatterò con te! Ma voglio vedere di cos’è capace il moccioso!”
- Killua “ehi non chiamarmi moccioso capito!” e si scagliò contro il nonnetto.
Era veloce malgrado l’età ma anche il giovane Zaoldieck non era male, i suoi movimenti erano molto rapidi anche se non tutti riuscivano ad andare a segno, mentre quelli che lo colpivano, sembravano non avere effetto, oltre che veloce era anche molto resistente.
- Kail “tutto bene kilu?”
- Killua “non lo so! Non riesco a danneggiarlo!”
- Vecchietto “eh eh! Mai sottovalutare l’avversario!”
‘non sfidare mai chi ti è superiore! Non cominciare uno scontro se no sei sicuro di vincere! Questo mi è stato insegnato! Per tutta la vita, mio fratello non ha fatto altro che ripetermelo alla nausea! Eppure!? Ora sto combattendo contro questo vecchio, ma so che è più forte di me! cosa faccio? Mi ritiro? Ubbidisco o no a quello che mi è stato insegnato? cosa faresti al mio posto fratello?! Ritirati! Ritirati! Ubbidisci senza esitare! Tu sei una bambola delle tenebre, l’unica cosa che devi fare è uccidere chi ti viene assegnato, niente di più, non è vero io posso decidere della mia vita da solo, ormai! No tu continuerai a fare l’unica cosa di cui sei capace … togliere la vita alle persone! Non è vero ti sbagli e te lo dimostrerò!’
- Kail “kilu!”
- Killua “ti dimostrerò che ti stai sbagliandoooo! Ahhhh!” e si scagliò contro il vecchietto mentre era distratto, che infatti cadde a terra, finalmente Killua aveva dato prova della sua forza.
- Kail “bravo kilu continua così fagli vedere che sei!!”
- Vecchietto “oh! Non c’è più bisogno! Bravi, voi siete degni di continuare quest’esame! Complimenti avete tutta la mia stima!”
- Kail “eh? Finisce tutto cosi?”
- Killua “ah! adesso che hai visto la mia forza, non vuoi più combattere!!” anche se sapeva, che se il vecchio avesse fatto sul serio non avrebbe avuto speranze, ma comunque era molto soddisfatto di aver trasgredito con successo ad una di quelle regole inderogabili per la sua famiglia.
- Vecchietto “d’accordo! Seguitemi!”
- Kail “eh si! Finalmente si riemerge!!”
- Killua “riemerge da dove? Ti ricordo che siamo sempre su un dirigibile!”
- Kail “ma devi sempre mettere i puntini sulle i tu!!”
- Vecchietto “eccovi l’uscita!”
- Kail “sii! Ce l’abbiamo fatta! Ciao ciao nonnetto!
- Killua “ciao!” e si allontanarono
- Killua “kail secondo te cos’è quel nen di cui parlava il nonnetto? Davvero non ne sai niente?
- Kail “no davvero! Non ho idea di cosa sia! Senti questa storia la raccontiamo o no agli altri?”
- Killua “mah … possiamo fare che rimane il nostro segreto!”
- Kail “ok! Mi piace l’idea! Io non lo dirò a mia sorella ma tu non lo dirai Gon!”
- Killua “perché c’è anche tua sorella qui?”
- Kail “ma va!? é Kyra!”
- Killua “davvero!? In effetti vi somigliate parecchio! Allora è deciso questo rimane il nostro segreto!”


Mi scuso per il terribile ritardo ma io sono una specie di calamità naturale con i computer e ho dovuto portarlo in assistenza e colgo l’occasione per ringraziare Zelgadis91 che mi ha pubblicato il capitolo! Per scusarmi ho deciso di farlo un po’ più lungo del solito e spero che sia venuto bene!! Poi ovviamente i ringraziamenti vanno anche a tutti quelli che mi commentano sempre! GRAZIE! Non so comunque quando pubblicherò il prossimo! Spero presto! Ciao!

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Capitolo 9
*** glielo dico o no? ***


Dopo ancora circa 8 ore, arrivarono finalmente a destinazione, nel frattempo tutti si erano ritrovati; kail e killua avevano spiegato a Gon che la porta si era chiusa da sola, e che avevano trovato un altro modo per uscire, e lui, che non sarebbe mai potuto essere arrabbiato con i suai nuovi amici, e che era parecchio ingenuo, ovviamente, ci aveva creduto subito. Kyra era contenta di essersi sfogata con kurapica, e lui di esserle stato d’aiuto, anche se erano ancora entrambi un po’ imbarazzati per la situazione che si era venuta a creare. Il posto dove atterrarono, era una semplice torre molto alta, di forma cilindrica e avente le pareti molto lisce, che impedivano quindi una discesa dall’esterno. Quest’imponente struttura di pietra, a quanto pare, sarebbe stata il luogo della terza prova, infatti, appena tutti furono scesi dal dirigibile, uno strano ometto molto basso e pelato, annunciò che quello che avrebbero dovuto fare, era semplicemente scendere dalla torre, con un tempo massimo di 72 ore, detto questo insieme agli altri esaminatori risalì sul dirigibile e si allontanò all’orizzonte.
- kail “quindi tutto quello che dobbiamo fare è semplicemente scendere da qui! Mi piace questa prova, ma quello che non capisco è il tempo che ci hanno dato! 72 ore sono troppe!”
- kyra “ssshhhh! Forse non ti è chiaro che gli umani non possono volare! È ovvio che dovremo scendere dall’interno stupida!!”
- kail “ma come dall’interno?? Vedi per caso delle scale che scendono? Dobbiamo scendere dall’esterno!”
- kyra “ti ho detto di parlare piano! Non vorrai mica dare nell’occhio! È ovvio che ci sarà qualche passaggio segreto!"
- Gon “ehi! Cosa state confabulando voi due?”
- kail “ehhh … niente dicevamo che qui si respira proprio una bella aria!”
- Gon “già saremo sicuramente molto in alto!”
- killua “allora! Cerchiamo di darci una mossa per vedere come scendere da qui! Kurapica e Leorio sono già andati a vedere come sono le condizioni delle pareti! Ma mi sa che è impossibile scendere calandosi giù!”
- kyra “sono d’accordo! Quindi ci sarà di sicuro qualche passaggio segreto!”
- kurapica “più di uno immagino!”
- kyra “perché?”
- kurapica “non vedete? Qui c’è già meno gente di prima!”
- killua “cosa? … … è vero, ora ne conto più solo 45! Ma sono sicuro che sul dirigibile non eravamo meno di 60!”
- kyra “allora sarà meglio sbrigarsi!”
Alla fine dopo tre quarti d’ora di accurata ricerca, riuscirono a trovare 5 passaggi vicini e uno, quello che prese Leorio, un po’ più distante.
- kurapica “d’accordo ragazzi al tre saltiamo dentro! E ci ritroveremo poi tutti all’uscita! Pronti … 1 … 2 … 3!!” e tutti spiccarono un salto e atterrarono all’interno della loro rispettiva stanza, ma … colpo di scena!! Non erano da soli, poiché kurapica e kyra si ritrovarono subito faccia a faccia e idem per Gon killua e kail.

ADESSO DESCRIVO LA PARTE DEDICATA A KYRA E KURAPICA POI MI OCCUPERO’ DEGLI ALTRI

- kyra “kurapica! Che bello il nostro passaggio era in comune! Chissà se anche gli altri sono insieme!”
- kurapica “che fortuna! Almeno non dovremo fere la strada da soli!”
- kyra “già! Allora dove andiamo?”
- kurapica “guarda li!”
- kyra “ehi! C’è una porta! E dei braccialetti!”
- kurapica “non sono dei normali braccialetti! Sono dei timer! Mettitelo al polso!”
- kyra “ok! mammamia! sono già passate più di due ore! Come passa in fretta il tempo!”
- voce “benvenuti! Siete capitati in una delle vie dove, per procedere, bisogna votare premendo il tasto con la croce o quello con il cerchio, in poche parole sarà la maggioranza a decidere il corso della strada”
- kyra “ma quale maggioranza! Siamo in due!!”
- voce “ops!! Voi siete quelli solo in due? scusate ho sbagliato! Stavo guardando un altro monitor! Ehm … voi per procedere … dovete decidere insieme su che tasto premere, a costo di battervi! ‘ma tanto per quanto cerchiate di andare d’accordo, sappiate che vi aspetta proprio una bella sorpresa! Ah ah ah!’ pensò.
- voce “premete cerchio per aprire la porta, croce per non aprirla”
- kurapica “beh … direi che è abbastanza ovvio! Premiamo cerchio!”
- kyra “si! anche perché se no non andiamo avanti!” infatti subito dopo la porta si aprì conduducendo ad un piccolo corridoio illuminato solamente da qualche fiaccola qua e là sulle pareti. I due si incamminarono, cominciando così la loro avventura nella torre.
- kyra “come hai detto che si chiamava il tuo clan? Non me lo ricordo più!”
- kurapica “si chiamava il clan dei kuruta! Bel nome vero?”
- kyra “si! Quindi tu sei un kuru .. kuru …”
- Kurapica “kurutariano!”
- kyra “ah ecco! Non mi veniva la parol… ahhh!”
- Kurapica “kyra! Attenta! Oh noo …!” una lama molto affilata e pesante era improvvisamente cascata dal soffitto, e avendo colto i due mente erano distratti, perché intenti a conversare, aveva colpito kyra in pieno sulla testa, la quale dopo l’urto era volata per terra.
- kurapica “kyra! Ommioddio! Come ho fatto a non pensare che ci fossero state delle trappole!? Tutto bene?” ‘ma cosa le chiedo a fare tutto bene!? Insomma le è arrivata in testa una lama taglientissima! Come potrebbe essere ancora viva! Però non vedo sangue ma com’è possibile??’
- kyra “non preoccuparti! È tutto ok! Davvero non mi sono fatta niente!” disse rialzandosi velocemente tutta imbarazzata, kurapica non credeva ai suoi occhi ... lei si stava rialzando come se non fosse successo niente! se quella lama avesse colpito lui probabilmente a quest’ora sarebbe accasciato al suolo diviso a metà!
- kurapica “ma come hai fatto! Sei ancora viva! È impossibile! Quella lama avrebbe tagliato chiunque!”
- kyra “beh … a quanto pare non era poi così pericolosa! Non ho nemmeno un graffio! … …” cercava di guardarlo con un sorriso innocente e ingenuo, per non destare sospetti ‘adesso lo scopre! Adesso lo scopre ... me lo sento! Maledizione! Me non posso stare più attenta! Adesso comincerà a riempirmi di dimande!!!’ ma fortunatamente non fu così ... anche se comunque le domande le pensava ...
- kurapica “beh .. forse hai ragione … l’importante è che tu stia bene!” ‘non riesco a capire … … sembra così ingenua … non mi sono sbagliato quella era una lama ben affilata, di certo non ne avrebbero messa una difettosa per esaminarci! Nonostante cio … lei è rimasta completamente illesa … kyra … ma chi diavolo sei?’
- kyra “kurapica? C’è qualcosa che non va?”
- kurapica “eh? No tutto bene … sarà meglio che adesso stiamo più attenti, la prossima volta potresti non essere così fortunata …”
- kyra “si hai ragione …” così si incamminarono in silenzio pronti a affrontare qualsiasi pericolo. Infatti di trappole e congegni strani ce n’erano assai molti, dai raggi laser ad un’enorme palla di pietra che per poco non li travolgeva, per non parlare poi di tutte le porte e bivi che dovevano aprire premendo il pulsante, insomma, passò circa un giorno e ancora non avevano trovato l’uscita.
- kyra “uffi! Ma dove siamo finiti! Io ho fame! Voglio mangiare! Ne ho assoluto bisogno!”
- kurapica “dai non fare così ... è da più di un’ora che non fai altro che lamentarti! Quando usciremo dalla torre potrai mangiare tutto quello che desideri!”
- kyra “dici davvero??”
- kurapica “ovviamente ... no! Lo dico solo per farti smettere!”
- kyra “ah! Grazie! Toh ... guarda c’è un’altra di quelle stupide porte! È ovvio che l’apriremo!”
- kurapica “hai ragione in effetti la trovo un po’ stupida come cosa! Eh?” appena l'aprirono ed entrarono nel nuovo corridoio, la porta dietro di loro si chiuse di colpo, facendo sussultare i due, e come se non bastasse non c’era alcun tipo di illuminazione, pertanto erano completamente al buio.
- kyra “kurapica! Dove sei non ti vedo! Perché la porta si è chiusa?”
- kurapica “non lo so! Sono qu.. ahiii! Anche se non mi dai le testate però!”
- kyra “scusa! Non sono abituata al buio!”
- kurapica “dammi la mano così non ci perdiamo!”
- kyra “ok! Presa! Cerchiamo solo di non sbattere contro il muro!” ‘che bella sensazione …’ pensarono entrambi.
- kurapica “ma secondo te perché ci hanno lasciati al bu.. ahh!”
- kyra “cosa c’è? Sei inciampato? non sono stata io stavolta!! ma ... ahi! Mi stai tirando giù!!”
- Kurapica “sono caduto in un buco scema!! Cerca di tirarmi su!”
- Kyra “ma come in un buco? Ok ti tiro su! non mollare! Ahhh … ecco fatto! Tutto bene?”
- Kurapica “si grazie ... ma cosa ci fa un buco in mezzo alla strada?”
- Kyra “aspetta credo di aver trovato un interruttore!” CLIK!
- Kurapica “ben fatto! finalmente! Eh ...?? Ma che razza di posto è questo?” infatti non si può dire che si trovassero proprio in una stanza, visto che era completamente vuota e priva di pavimento, in poche parole era un grosso buco, tutto quello che c’era, erano le estremità di un ponte più o meno largo, nelle due pareti opposte, dove, in una delle quali, si trovava la nostra coppia.
- kyra “ma cos’è uno scherzo?”
- kurapica “Ehi qui di lato c’è una porticina con una stanzetta!”
- kyra “uff … meno male! Temevo il peggio!”
- kurapica “beh continua pure a temerlo, qui non ci sono ne porte ne corridoi, ma solo un sacco di armi!”
Kyra “a … armi? E cosa ce ne dovremmo fare? ... … oh no! Leggi un po’ qui!”
‘Benvenuti nella stanza del destino … l’ho chiamata così perché è proprio qui che si deciderà colui che tra voi due sarà degno di uscire dalla torre … esatto ... avete capito dovete combattere! E solo quando uno dei due morirà o sarà incatenato a quelle catene il ponte si allungherà permettendovi il passaggio .. se non combatterete rimarrete chiusi qui per l’eternità, … buona fortuna…’
- Kyra “ sp … spero che sia uno scherzo veramente! Io non ho la minima intenzione di combattere contro di te!!”
- Kurapica “sono della tua stessa idea … ma credo che uno dei due debba sacrificarsi …”
- Kyra “noo! Dobbiamo uscire insieme dalla torre!”
- Kurapica “ma non vedi che non c’è altro modo! Vuoi rimanere qui per sempre?!”
- Kyra “ non voglio nemmeno questo … però …”
- Kurapica “e va bene mi sacrifico io …!”
- Kyra “ma cosa ti salta in mente! Cerchiamo un’altra soluzione!” ci fu qualche minuto di silenzio, ma per i poveri sventurati parvero ore ...
‘in effetti io la soluzione ce l’avrei a portata di mano ... ma come posso dirglielo! Non ne ho il coraggio … e se poi si spaventa e comincia ad avere paura di me? Eppure non ho molta scelta … o rimango qui per sempre rinnegando quello che sono, o lui inevitabilmente lo scoprirà … uffi! Che dilemma! Potessi almeno ragionare a pancia piena! ma non ci posso credere alla fine penso sempre al cibo! alora ... e va bene adesso faccio un bel respiro e glielo dico!'
- kyra “ehm … kurapica … io credo di aver trovato il modo di oltrepassare il ponte …”
- Kurapica “e come pensi di fa …” stava già dicendo lui con un tono alquanto sarcastico
- Kyra “ti prego non interrompermi e ascoltami!” il suo sguardo si fece improvvisamente serio ma allo stesso tempo un po’ spaventato e titubante
- Kyra “allora ti stavo dicendo ... so come arrivare dall’altra parte, non sto scherzando”
- Kurapica “kyra … scusa ma come ... in che modo?”
dopo aver captato la serietà e la sicurezza della compagna, la sua voce si era fatta più bassa e calma
- Kyra “potresti non capire all’inizio, ma ti prego di avere pazienza ... forse è meglio una dimostrazione pratica ... ti renderà la cosa più chiara … aggrappati a me e mi raccomando tieniti stretto …”
- Kurapica “ma .. cosa vuoi fare? Ad ogni modo ... ti darò ascolto … farò come vuoi” detto questo le si avvicinò, anche se un po’ restio, e la strinse in vita
- Kurapica “c … così va bene?”
- Kyra “perfetto …” dopodiché lei cominciò a librarsi in volo molto lentamente, kurapica era allibito, tuttavia non parlò per non deconcentrare la ragazza, che ormai sospesa a mezz’aria aveva cominciato a spostarsi in direzione del ponte. In un attimo quindi, furono entrambi all’altra estremità sani e salvi. Ci fu ancora qualche minuto di silenzio, kurapica non trovava le parole per esprimere il suo stupore, ma a rompere il silenzio fu kyra che disse “kurapica … io ti giuro che avrei voluto dirtelo … ma avevo paura …”
- Kurapica “… … …”
- Kyra “sei arrabbiato? Ti prego di qualcosa …”
- Kurapica “non so cosa dire kyra … come ci sei riuscita? Hai intenzione o no, di spiegarmi cosa succede e chi sei veramente?”
- Kyra “non è così semplice … la situazione è più complicata di come sembra …”
- Kurapica “è complicata solo perché tu la vuoi rendere così! Cosa ti costa dirmi la verità!?”
- Kyra “non sono umana ti va bene?!"
- Kurapica " ... ..." si era reso conto che aveva fatto un intervento inappropriato, e quindi decise di far parlare la ragazza
- Kyra "Hai capito bene sono un alieno! Uno di quegli extraterrestri che vedi nei film di fantascienza!! Contento adesso lo sai …”
Kurapica “eh?! Tu non saresti un’umana?? Ma stai delirando?”
Kyra “mi piacerebbe … sarebbe bello se tutto questo fosse solo un sogno … ma ti giuro che è la pura verità …” ancora una volta aveva le lacrime agli occhi ma nonostante ciò continuò a parlare “io non volevo dirtelo perché temevo che tu ti allontanassi da me, che provassi paura … riluttanza nei miei confronti … non volevo dirtelo apertamente ... ma la verità è che la vera persona a cui non volevo confessarlo sono io … non riesco ancora a rendermene conto adesso … anche se è la verità … mi dispiace kurapica adesso potrai essere arrabbiato ... ma ti do tutte le ragio …” non aveva nemmeno finito la frase che le morbide labbra del kurutariano si erano delicatamente posate sulle sue, soffocandole ogni parola che aveva in gola. kyra era estremamente stupita dal comportamento dell’amico, me ne era altrettanto felice, finalmente aveva trovato qualcuno a cui poter confessare i suoi timori, le sue incertezze e i suoi problemi, finalmente aveva trovato una luce limpida e sempre accesa in mezzo a quel mondo fatto di persone e vicoli a lei oscuri.
Kurapica “non devi avere paura ... qualsiasi cosa tu sia, per me, rimarrai la buffa ragazza che ho incontrato quella mattina in città ... e sappi che io ci sarò sempre per te!”
Kyra “grazie … sono commossa da tanta gentilezza …” disse stringendosi a lui
Kurapica “dai! e poi cosa c’è di male nell’essere un po’ diversi? Su cerca di non abbatterti! Se fossimo tutti uguali che gusto ci sarebbe nella vita!”
Kyra “è vero! Allora non vuoi sapere più precisamente cosa sono? Ah già! E poi a dire il vero c’è una cosa che mi contraddistingue da voi umani a parte i poteri ... insomma ... ecco ... ti prego non avere schifo!”
- Kurapica "schifo!? oddio devo pensare male?"
- Kyra "ma no stupido ... meglio avvertirti però ... non vorrei che ti impressionassi!" a quel punto srotolò la coda dalla vita e la mostrò mentre continuava a scodinzolare!
Kurapica “e quella? Una coda?! beh ... pensavo peggio! Ma da quando ce l’hai?”
Kyra “da quando sono nata! Beh ... tu hai gli occhi rossi e io ho la coda!”
Kurapica “ma non è proprio la stessa cosa … posso toccarla?”
Kyra “ehh … no! Mi fa male … diciamo che è il mio punto debole! ma non dirlo a nesuno capito è un segreto!”
Kurapica “dicevo io che eri totalmente invulnerabile! Meno male che un difetto ce l’hai anche tu!”
Kyra “non è un difetto! La mia coda è bellissima e poi basta che la tengo attorcigliata alla vita che nessuno me la tocca!”
Kurapica “adesso mi spiego molte cose … in effetti mi sembravi un po’ troppo forte per essere una comune .. ma dimmi … anche tua sorella quindi è come te?”
Kyra “ovvio! Però lei è arrivata sulla terra solo 6 anni fa ... mentre io sono qui da quando ero appena nata ...”
- Kurapica "capisco ... cavolo ... non riesco ancora a crederci ... cioè non è che penso che tu sia una bugiarda ... ma diciamo che mi devo ancora abituare!
E mentre si avviavano ormai verso l’uscita, ormai prossima, della torre kyra le raccontò tutta la sua storia e kurapica fece lo stesso!


eccomi di nuovo! spero che il capitolo non sia stato troppo noioso! forse è un po' lungo! beh ad ogni modo ... finalmente si sono baciati!! comunque mi dicono che scritto così forse è meno scorrevole ... mah a dire la verità io mi trovo meglio così ... anche perchè in questo modo so sempre chi parla! allora come di consueto, ringrazio in particolare angy92 che mi segue dal primo capitolo e anche keira! (per angy complimenti! hai indovinato! è proprio il genio! hai vinto un tour nel tuo paese dei sogni col tuo pers di HxH preferito!!!) poi ovviamente zelgadis91 che mi ha anche pubblicato un capitolo! continua a seguirmi!! per dshigami (ti giuro per quanto provi a ricordarmi come si scriva il tuo nome non riesco a farlo giusto nemmeno una volta!) comunque un grazieissime anche a te!! ciao e al prossomo capitolo!!

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Capitolo 10
*** rivelazione! ***


ADESSO PARLO DELLA PROVA DELLA TORRE DAL PUNTO DI VISTA DEI BAMBINI, QUINDI RIPARTO DAL MOMENTO IN CUI SALTANO OGNUNO NEL PROPRIO PASSAGGIO, BUONA LETTURA
-“Pronti?? 1 … 2 … 3!”
Kail era eccitata, questa era la prima prova che avrebbe dovuto affrontare senza sua sorella, e voleva superarla ad ogni costo per non deluderla, tuttavia, con suo estremo piacere, l’aspettativa di dover scendere dalla torre tutta da sola, fu subito smentita due minuti più tardi. Infatti, dopo il salto nel passaggio segreto, si trovava in una stanzetta non molto grande, provvista di un grande monitor che segnava il tempo rimanente per la prova, poi c’erano un tavolo con dei braccialetti appoggiati sopra, ma ciò che senz’altro la stupì, fu il rivedere i suoi compagni atterrati dopo il salto li vicino a lei, contrassegnati in volto da un sorriso a trentadue denti.
- “ragazziiii!” urlò incredula di vederli lì, nella sua stessa stanza
- Killua “kail, Gon! Ci siete anche voi!! Ma come è possibile!”
- Gon “non posso crederci! Siamo ancora insieme!”
- kail “chissà dove sono kyra, kurapica e Leorio! Magari anche loro sono finiti nello stesso passaggio!”
- Gon “beh … allora che facciamo? Cominciamo la discesa?”
- Killua “direi di si! Li c’è un tavolino con dei …”
- kail “credo che siano timer! Segnano quanto tempo abbiamo ancora per scendere!”
- Gon “ma non vi sembra un po’ strano … li ce ne sono 4 eppure noi siamo in tre!”
- killua “forse questo vuol dire che dobbiamo aspettare ancora una persona!”
- kail “si in effetti qui c’è un foglio che dice che siamo finiti nella via della scelta a con due opzioni, infatti sul timer ci sono un tasto con un quadrato e un triangolo, penso che si riferisca a questo …”
- killua “continua … cosa dice poi?”
- kail “… allora in pratica per procedere dobbiamo essere in quattro e scegliere le varie opzioni che ci sono proposte … cliccando uno dei due tasti …”
- Gon “ ma come è possibile se siamo in quattro potrebbe capitare che non ci sia sempre la maggioranza!”
- kail “… infatti poi dice che se il voto finisce in parità, ci sarà una terza opzione che verrà scelta automaticamente … e che … sarà molto più pericolosa e difficile! … quindi direi che è meglio che ci mettiamo d’accordo prima!”
- killua “si .. però c’è un problema … e se la persona che stiamo aspettando non arrivasse mai? Metti che lassù non sia rimasto nessuno che possa venire con noi … a questo punto saremmo automaticamente fuori gioco!”
- Gon “anche questo è vero … ma non possiamo saperlo … dobbiamo aspettare e avere pazienza …”
L’attesa si prospettava noiosa, si sedettero un dopo l’altro con la schiena stancamente abbandonata sul muro … dopotutto erano stanchi … e non potevano di certo lasciarsi scappare quell’occasione per riposarsi un po’! Intanto il tempo trascorreva inesorabilmente … lento come non mai, ad ogni minuto che passava il timer puntualmente faceva un leggero ‘BIP’ giusto per ricordare i partecipanti che quella prova aveva un tempo limite. Passò circa un’ora e i nostri amici non ne potevano più di aspettare con le mani in mano, consapevoli di non poter fare niente per andare avanti, finalmente però, ad un certo punto, una porta sul soffitto si aprì e atterrò su due piedi, all’interno della stanza una bambina, quella che nelle paludi di Numere aveva salvato kyra, Leorio e kurapica da Hisoka. Aveva i capelli mossi che le sfioravano le spalle, di un colore molto chiaro tendente al biondo, e la faccia era caratterizzata da due bellissimi occhi vispi tra il grigio e l’azzurro.
- Gon “ah! Finalmente qualcuno è arrivato! Piacere io mi chiamo Gon e quati sono kail e killua!”
- Sheyekai “piacere io mi chiamo Sheyekai …” rispose timidamente la bambina
- killua “perfetto! Adesso che abbiamo fatto le presentazione possiamo andare avanti!”
- kail “killua “ non essere scortese! Cerchiamo di farla sentire a suo agio! Non vedi che è imbarazzata!”lo rimproverò sottovoce
- killua “si … si ma vediamo di darci una mossa!”
- Gon “ ok … allora … qui dice ‘premete quadrato per aprire la porta … triangolo per non aprirla’ che cosa assurda … mah vabbè ... allora tutti d’accordo nel premere il quadrato?"
- killua “e ce lo chiedi?” infatti come previsto tutti schiacciarono quadrato e la porta si aprì; conduceva ad un corridoio in penombra più o meno come quelli che avevano percorso kyra e kurapica nel precedente capitolo, era quindi molto suggestivo, e i nostri amici entrandovi non poterono fare a meno di rabbrividire a quell’atmosfera spettrale che aleggiava. Proprio per non fare caso alla situazione, per sdrammatizzare un po’ Gon decise di porre qualche domanda alla nuova arrivata, e lui stesso si presentò meglio.
- Gon “allora Sheyekai quanti anni hai? Io ne ho 12!”
- Sheyekai “allora sono più piccola di te! Perché io ne ho 11!”
- kail “allora la più giovane sono io!”
- killua “ah ah sei la più piccola e indifesa! Io ho la stessa età di Gon e la piccolina qui ... ne ha soltanto 10”
- kail “ come osi! Chiamarmi piccolina! E indifesa poi! Ti faccio vedere io!” cominciò a rincorrerlo incoscientemente, infatti killua nella brevissima frazione di un secondo cadde in un buco parecchio profondo
- kail “killuaaaaa! Oh no! che sbadati!”
Gon e Sheyekai che erano rimasti un po’indietro raggiunsero la piccola sayan, ormai in preda alla disperazione
- Gon “kail! Tutto bene dov’è killua!?” kail era immobile davanti a quel buco, quasi paralizzata, ma appena si rese conto di quello che era successo, non esitò un attimo e si buttò in aiuto dell’amico.
- Gon “kaiiil! Ma dove vai? Cos’è successo? Dov’è killua?!”
- Sheyekai “ oh no! Credo che killua sia finito in questo buco!! E che kail si sia buttata per aiutarlo!” Gon aveva una strana espressione in volto … voleva buttarsi anche lui (che bello buttiamoci tutti giù allegramente!)
- Sheyekai “ non ci provare stupido!! Cosa credi di risolvere in questo modo? Non farai altro che peggiorare la situazione! Piuttosto proviamo a chiamarli … magari sono ancora vivi …”
- Gon “ certo che sono ancora vivi! Hai ragione … dobbiamo escogitare un modo per tirarli fuori di li! Tu prova a chiamarli, io vado a cercare se c’è qualcosa che ci può essere utile!"
- Sheyekai “d’accordo … KAIIIIL!! KILLUAAAAA! EHIIII! MI SENTITE!?”
- “ … … …”
- kail “Sheyekaiiiiii! Siamo bloccati qui! Ma stiamo bene!! Cercate qualcosa per tirarci su!!”
- Sheyekai “meno mele!! D’ACCORDO! NON MUOVETEVI DI LI! Gon sono ancora interi ma come possiamo tirarli su?”
- Gon “dobbiamo per forza trovare una corda o qualcosa di simile … vieni con me! Ma prima digli di non preoccuparsi e che presto saranno salvi!”
- Sheyekai “ok ricevuto! KAIIIL! NOI ANDIAMO A CERCARE UNA CORDA!! NON PREOCCUPATEVI VI TIREREMO FUORI DI LI!!”
- kail “D’ACCORDO! TANTO DI QUI NON CI MUOVIAMO!”
- Sheyekai “forza! Muaviamoci!”
***
- kail “kilu! Sei ferito?”
- killua “mi fa un po’ male la gamba ma niente di che! E tu? Perché ti sei buttata come una pazza senza nemmeno un piano per risalire?”
- kail “non lo so … istinto credo, ti ho visto cadere e dopo aver capito quello che era successo ho agito senza rendermi conto di quello che facevo!”
- killua “sei strana forte tu!”
- kail “beh guarda il lato positivo almeno ti tengo compagnia! Certo che sto posto è proprio strano!” infatti sembrava che fossero caduti in un pozzo, perché quel buco sarà stato massimo un metro e mezzo di larghezza e lunghezza, e come se non bastasse la poca luce che c’era, era quella che arrivava dalle torce del corridoio soprastante. Sarà stato profondo almeno 5 metri, distanza che di certo non può essere colmata con un salto, pertanto era per forza necessaria una corda bella lunga. Kail dal canto suo, avrebbe facilmente volato fino alla superficie, ma, come sua sorella, voleva mettersi alla prova e comportarsi da essere umano, scartando così l’idea di utilizzare i poteri; già aveva rivelato la sua capacità di creare onde energetiche, perché come al solito agiva senza ragionare e non voleva ricommettere l’errore. La situazione non era poi nemmeno così tragica, presto sarebbero arrivati Gon e Sheyekai che li avrebbero tirati fuori di li, con l’uso di una normale corda. Fra i due bambini c’era stato un momento di silenzio entrambi erano assorti nei loro pensieri, ma ad un certo punto fu killua a prendere la parola
- Killua “ allora … alla fine siamo sempre solo io e te che rimaniamo bloccati!”
- kail “già che sfortuna! Sempre a noi tocca! Ma vedrai che Gon non tarderà!”
- killua “si lo penso anch’io … non so perché ma già dalla prima volta che l’ho visto mi ha ispirato fiducia!”
- kail “è vero e successo anche a me! Deve essere una sua dote innata!”
- killua “senti … cambiando discorso … non è che mi faresti rivedere quella palla di luce che hai creato ieri?”
- kail “emh … va bene! Se ci tieni! Comunque non si chiama palla di luce ma sfera di energia!”
E in men che non si dica, dalla mano sinistra creò una piccola sfera che raggiunse le dimensioni di un pallone da basket, emanava una bellissima luce, che variava dal giallo al bianco e sprigionava oltre che a un forte calore una forza misteriosa; killua era rimasto affascinato dalla tecnica dell’amica e più volte le aveva chiesto di insegnarla, ma lei gli negava il suo aiuto dicendogli che non era una tecnica, ma una capacità che aveva dalla nascita e che non avrebbe saputo spiegargli come si faceva.
- Killua “uffi! Mi sarebbe tanto piaciuto imparare come si fa!”
- kail “ok! Hai finito di contemplarla? Posso farla sparire?”
- killua “si anche perché comincia a fare un po’ caldo! E poi quella cosa riscalda come una stufa!”
E così molto rapidamente la sfera svanì e tra i due ripiombò il silenzio. Passò un bel po’ di tempo, circa mezz'ora e il suono del timer stava facendo letteralmente impazzire i due
- killua “Gon ci sta mettendo un po’ troppo … non è che anche loro sono caduti in trappola?”
- kail “no non voglio nemmeno pensarci! Arriveranno ne sono sicura …”
- killua “come vuoi! Ma sto morendo dalla noia parliamo di qualcosa! I tuoi genitori sanno che sei venuta a sostenere l’esame?”
- kail “no … non lo sanno … perché purtroppo non ci sono più …”
- killua “oh! Mi dispiace! Che figuraccia … ehh ma quando è successo? Ops! di nuovo! Scusa mi rendo conto che probabilmente tu non ne voglia parlare! Cambiamo disc..”
- kail “no va bene … a dire il vero sento il bisogno di parlare con qualcuno della mia vita … allora vediamo … sono morti sei anni fa … li ha uccisi … beh non è necessario che tu lo sappia … comunque io sono scappata nel tentativo di non rimanere vittima della sua crudeltà … e mi sono ritrovata in un mondo a me completamente sconosciuto … lontana da casa, e poi sono scappata anche perché volevo ritrovare mia sorella … pensa che roba … ho saputo che ne avevo una il giorno stesso della mia fuga …! mia madre me lo rivelò poco prima che morisse … beh dopo essermi terribilmente allontanata dalla mia dimora, non sapevo come sopravvivere … ma un ragazzo mi prese con se perché aveva visto per caso che ero brava a combattere e mi disse che potevo essergli utile nel suo lavoro …”
- Killua “ che tipo di lavoro?” il tono della bambina mutò improvvisamente, facendosi serio e cupo
- kail “lo vuoi davvero sapere … insomma … d'accordo ... succedeva così: non dormivo mai nello stesso posto, mi spostavo con lui in continuazione … di città in città … e ogni giorno sembrava uguale agli altri … l’unica cosa che cambiava erano le facce delle persone che incontravo, anche se alla fine avevano sempre la stessa espressione … tutte le mattine quando mi alzavo, il capo (il ragazzo che mi ha salvata) mi dava una foto e delle informazioni su quella persona, io la trovavo … la seguivo … la avvicinavo a me col mio fare infantile e innocente, e gli chiedevo un piccolo aiuto per conquistare la sua fiducia … poi finiva sempre allo stesso modo … lui per terra e io in piedi … dritta … con lo sguardo privo di rimorsi … impassibile di fronte a quello che facevo … noncurante per quello che ero diventata …” killua ascoltava il racconto quasi incantato da quella voce così giovane che raccontava quei terribili fatti in modo così freddo e distaccato quasi vergognandosene, ma più che altro non riusciva a credere che quella bambina potesse rivelarsi così simile a lui. Ma kail non si fermò e continuò a raccontare, voleva sfogarsi … nemmeno sua sorella sapeva chi era in realtà e cosa aveva fatto … ma era sicura che un giorno o l’altro avrebbe trovato la forza per dirglielo …
- kail “il capo non era altri che un ragazzo, da quello che mi ricordo avrà avuto non più di 19 anni … portava i suoi capelli neri sempre pettinati all’indietro, non riesco però a ricordare il nome … si chiamava ku … ku … ricordo solo queste due lettere lo chiamavo solo capo, comunque … capii subito che non era una persona comune, quando per la prima volta, il mio sguardo incrociò il suo … una strana sensazione di inquietudine mi pervase, i suoi occhi erano neri e profondi come il mare … ma non so perché, quando ero con lui non mi sentivo più sola e persa, a suo modo in fondo ... mi proteggeva.


e rieccomi!! finalmente anche questo capitolo si è concluso! in teoria avrebbe dovuto essere addirittura più lungo! perciò per non annoiarvi e non costringervi a stare attaccati troppo al monitor, ho tagliato una parte della storia che metterò nel capitolo successivo! come al solito passo ai ringraziamenti:
angy92: non peroccuparti! non mi sono affatto arrabbiata della critica che mi hai fatto! anzi sono contenta che tu ti sia espressa in modo sincero scrivendomi quello che pensavi! e poi forse hai ragione tu, era troppo presto ... ma vedrò di rimediare! comunque ti prego di continuare a recensire la storia e saguirne la trama!! e spero di cuore che questo capitolo ti sia piaciuto! ma soprattutto mi dispiacerebbe parecchio se non mi commentassi più!! *_*!
zelgadis91: ciaooo! come va? piaciuto questo cap? spero di siii! ^_^ ! continua a seguirmi che io seguirò te ansiosamente!!
MartyTorsy e dshinigami (non so se è scritto giuso!) :sono contenta che i precedenti capitoli vi siano piaciuti!! e vi prego di contunuare a seguirmi e a commentare!! vi ringrazio del commento!! ^_^?!!


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Capitolo 11
*** sfida?! ***


- killua “non avrei mai immaginato che tu avessi un passato così … ma che fine ha fatto poi il tuo capo?”
- kail “un giorno … ci svegliammo … lui come sempre mi consegnò una foto … quella faccia non la dimenticherò mai … era solo una semplice immagine ma, ogni volta osservandola, avevo la sensazione che i suoi occhi mi scrutassero … allora mi sentivo improvvisamente assoggettata … neri ... penetranti e inespressivi, con lunghi capelli lisci che gli arrivavano fino a metà schiena … di lui però non ho mai saputo il nome. Il capo era strano, sembrava quasi turbato … lo si capiva dai suoi movimenti … forse aveva capito che io non ero alla sua altezza. Comunque io mi sentivo abbastanza tranquilla e uscii fuori per cercare il tizio che dovevo uccidere … lo trovai … era seduto su una panchina con un’altra persona … che stava mengiano un enorme gelato … mi scappò da ridere ... lo avvicinai con, ormai, una certa naturalezza professionale … ma non riuscii a compiere il mio dovere … lui, non so come, capì subito le mie intenzioni ... cercai di attaccarlo, ma non feci in tempo a muovermi che mi era già addosso … ricordo solo che un dolore lancinante mi trafisse il petto … ero confusa e debole, ma all’improvviso entrò in scena un uomo dai capelli neri era il capo … e da allora il buio. Mi svegliai in una spiaggia … era affollata, c’era gente dappertutto all’inizio non ricordavo niente, ma poi tutto mi fu chiaro perché vicino a me trovai una lettera … me l’aveva lasciata lui … la porto sempre con me …”
- killua “se da piccolo non mi avessero insegnato a non piangere ti giuro che a quest’ora sarei già una fontana! È una storia molto commovente la tua quello che quell’uomo ti ha costret…”
- kail “no non è esatto! Non mi costringeva! Anzi io provavo piacere in quello che facevo ... … mi dispiace … adesso starai pensando che sono una persona orribile …”
- killua “no! Non dire così! E solo perché tu non mi conosci e non sai chi sono … ma va bene … te lo dirò perché tu sei stata sincera con me! Anch’io sono un ex- assassino professionista … sono un membro della famiglia Zaoldiec … ti dice niente?”
- kail “a … anche tu? Killua? Non ci credo …”
- killua “spiacente di deluderti ma è la pura verità … tutti i membri della mia famiglia, nessuno escluso, svolgono regolarmente l’attività di killer … e lo facciamo per denaro … alla fine è un lavoro come tanti altri …”
- kail “quindi capisci cosa provo? Anche tu provi vergogna per quello che sei?”
- killua “non lo so … sta di fatto però che io sono scappato di casa perché volevo a tutti i costi cambiare vita … mi sentivo soffocare tra il pregnante odore di sangue che ri respirava tra le mura di pietra della mia villa … che io sia finito a sostenere l’esame è stato un caso … non voglio propriamente diventare un hunter come te Gon e gli altri …”
- “mah … ti dirò che io volevo fare l’hunter col principale scopo di ritrovare mia sorella e ora che è con me non ho una meta precisa … non sono di certo motivata quanto Gon!”
- killua “cavolo! Sai che mi fa ancora un po’ d’effetto sapere che anche tu sei o sei stata una killer! Non me lo sarei MAI aspettato!”
- kail “beh … è la prova che l’apparenza inganna! ma quando arrivano Gon e Sheyekai? Ormai è da un’ora che siamo bloccati qui!” passarono circa altri 5 minuti quando finalmente una voce li chiamò
- Sheyekai “RAGAZZI!! SIETE ANCORA LI??”
- kail “CERTO!! DOVE DOVEVAMO ANDARE!!”
- Gon “BENE ALLORA PRENDETE NON è MOLTO LUNGA MA è L’UNICA COSA CHA ABBIAMO TROVATO!!”
Improvvisamente i due sventurati videro la loro salvezza, era una corda molto spessa e dava l’idea di essere parecchio resistente, però in effetti era abbastanza corta … se il buco era profondo 5 metri, quella ne copriva solo due … provarono e riprovarono a saltare ma niente tre metri erano troppi ovviamente kail si sforzava di saltare più o meno quanto killua, se non addirittura meno, per non destare sospetti
- killua “NO COSI’ NON VA GON! NON RIUSCIUAMO A PRENDERE LA CIMA DELLA CORDA!! CERCA DI SPINGERLA PIUU' IN BASSO!”
- Gon “ OK!! Sheyekai reggimi per i piedi, se mi calo anch’io la corda si allungherà sicuramente e riusciranno ad aggrapparsi!
- Sheyekai “ok!” i due si misero in posizione e pian piano il capo della corda si avvicinò sempre alle teste di kail e killua che cominciavano pregustare il gusto della libertà. Gon era tutto disteso sulla parete tenuto saldamente dalla presa di Sheyekai .
- Gon “OK KAIL KILLUA? RIUSCITE ADESSO?!” c’erano ancora un paio di metri che li distanziavano dalla cima della corda, ma non fu un problema killua era ben allenato e con un rapido salto riuscì ad aggrapparsi alla corda. Dopo che lui fu in superficie, per kail non ci furono problemi e, agile come un gatto, seguì a ruata l’amico raggiungendo gli altri, alla fine tutto era andato bene e i nostri amici proseguirono per un po’ senza particolari intoppi. Killua era però un po’ scostato e distante dai discorsi degli altri che animavano il loro tragitto … non riusciva a togliersi dalla testa i racconti e le confessioni che poco prima kail gli aveva rivelato, quest’ultima però non pareva accorgersene … o forse non voleva rendersi conto dell’insolito atteggiamento dell’amico, ma preferiva, spinta dalle curiosità, sapere qualcosa di più sulla loro nuova amica.
- kail “allora Sheyekai tu li hai i genitori?”
- Sheyekai “chiamami solo Shey! Mi piace di più! Comunque si però non vivo più con loro!”
- kail “ah … e perché?”
- Shey “perché mio fratello ha litigato con loro … ma io davo ragione a lui, e così quando ha deciso di scappare di casa ho deciso di seguirlo!”
- kail “anche tu hai un fratello! Anch’io ho una sorella più grande forse l’hai già vista … è qui anche lei per l’esame … ed è più o meno come me, ma solo più grande!”
- Shey “si! È quella che si è messa nei guai con Hisoka, giusto?”
- kail “si ma tu come lo sai? Anche tu ti sei scontrato con lui?”
- kail “no! A dire la verità io conosco Hisoka tramite mio fratello … lavorano insieme … e allora ne ho approfittato per trascinarlo via da lei e i suoi amici mente stavano quasi per combattere!”
- kail “davvero? Ma tuo fratello lavora già? È così grande?”
- Shey “ si ha 20 anni!”
- kail “ ah! E che lavoro fa? E come si chiama?”
- Shey “sei curiosa eh!”
- kail “mah … è così per conoscerci meglio! Ti da fastidio?”
- Shey “no! Non fraintendermi! È che non sono abituata parlare moltocon le persone!”
- kail “ah! Beh … se non ti va di rispondere non fa niente!”
- Shey “figurati! Lavora con …”
- killua “mi dispiace interrompervi! Ma guardate un po’ dove siamo finiti!!”
- tutti “oohhh!!” si erano trovati in una stanza strana, era completamente vuota, non c’erano armi appese ai muri o enormi monitor come dalle altre parti, aveva una forma quadrata e ma era molto spaziosa. Si fermarono stupiti sulla soglia della porta, erano sicuri che ci sarebbe stata qualche trappola o tranello, per cui prima di entrarvi si consultarono.
- Gon “cosa ne pensate? Sarà sicuro procedere?”
- killua “mi sembra ovvio! dobbiamo andare avanti!”
- Gon “ma può essere pericoloso!”
- kail “e chi ci dice che ci sia qualche trappola? Potrebbe essere solo qualcosa per metterci paura!”
- Shey “hanno ragione Gon! Non c’è motivo di preoccuparsi! Siamo arrivati fin qui e dobbiamo continuare!”
- ??? “ma che bambini coraggiosi! Per procedere dovrete prima sfidarci!” aveva parlato un uomo tutto incappucciato in un mantello nero, aveva una voce roca e tonante e nonostante gli si potevano vedere solo gli occhi dimostrava di aver un fisico portentoso e molto allenato, non era solo, ma con lui c’era anche un altro un uomo vestito allo stesso modo, ma che, al contrario del primo, era dotato di un fisico magrolino e molto alto
- killua “cosa? Dovremmo misurarci con voi? E se non ne abbiamo voglia?”
- ??? “non fare troppo lo sbruffoso ragazzino! Se non accettate la sfida sarete costretti a rimanere li bloccati per sempre!” a qual punto la porta dietro di loro si era chiusa quasi per dare prova delle parole dell’uomo
- Gon “che genere di sfida?”
- ??? “ogni cosa a suo tempo … non è educato cominciare senza essersi nemmeno presentarsi! Io mi chiamo Josef e sarò il primo a disputare la sfida, poi scenderà in campo l’uomo che mi è alle spalle, il suo nome è Tief e vi metterà alla prova dopo di me, adesso scegliete chi di voi parteciperà alle sfide, che ovviamente saranno uno contro uno!”
- killua “allora chi vuole andare? Io non ho voglia non credo che mi divertirei!”
- kail “beh … quello mi sa che ci chiederà di fare un incontro corpo a corpo, deve andare qualcuno di molto veloce …”
- Gon “perché non facciamo combattere le due ragazze? Prima una e poi l’altra! A te va bene killua?”
- killua “mah … si sono d’accordo! Questo si che sarà divertente!”
- Gon “e voi ve la sentite?”
- Shey “ per me va bene!”
- kail “ok! Io non ho obbiezioni!



eccomiiii! anche questo capitolo è giunto al termine!! vi è piaciuto? spero ardentemente di si! anche se sono un po' preoccupata perchè non riesco a capire se la storia piace! vi prego ditemi cosa ne pensate!! *_*
beh ... passiamo ai ringraziamenti!
angy92: ciao!! grazie per il commento!! ti è piaciuto questo capitolo?? spero di si!! chi sarà il fratello di
Shey?? sono aperte le scommesse!! ok continua a seguirmi ciao! '_^

zelgadis91:olahhh! franck come va?? soddisfatto del caopitolo?? spero che ti piaccia!! mi raccomando voglio un'altra bella recensione!! ma tu quando ti decito ad aggiornare!!

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Capitolo 12
*** una questione di orgoglio ***


(in questo capitolo ci saranno anche i pensieri di Shey espressi in arancione)
L’atmosfera si era fatta improvvisamente densa di tensione, sia kail che Shey volevano fare del loro meglio per non deludere le aspettative dei maschi (non che kail avesse paura di perdere!)
- Shey “chi va per prima?”
- kail “pensi di potercela fare con un tipo come quello? Pare che abbia parecchi muscoli!”
- Shey “non c’è problema! Davvero! Mio fratello è molto bravo a combattere e mi ha insegnato parecchie cose!”
- kail “bene! Allora possiamo stare tranquille?”
- Josef “ah! Dimenticavo di dire che per riuscire ad oltrepassare la prova dovete vincere tutte e due le mances (credo che non si scriva così!! Ma si legge mansc) se perdeste anche un solo dei due incontri sarete costretti a percorrere una strada molto lunga e insidiosa … e probabilmente … non avreste nemmeno il tempo per arrivare in fondo alla torre …”
- Shey “non preoccuparti non sarà facile battermi!”
- Josef “d’accordo allora … CHE L’INCONTRO ABBIA INIZIO! Sarò io a scegliere in che sfida misurarci! Quello che dovremo sostenere sarà un incontro senza esclusione di colpi che terminerà con la resa o con la morte dell’avversario!”
- Gon “Shey! Ma sei sicura di …”
- Shey “non temere! Vincerò …” dopodiché si diresse con calma verso il proprio avversario, sembrava abbastanza sicura di sé, ma sapeva bene che uno degli errori più fatali è quello di sottovalutare i proprio avversario, ma a volte l’apparenza inganna, forse lui non era poi così forte come dava da pensare. Cercava di mostrarsi rilassata, anche se in fondo in fondo si sentiva eccitata e allo stesso tesa a causa della grossa responsabilità che deteneva. Erano uno di fronte all’altro … si studiavano a vicenda per indovinare chi dei due avrebbe fatto la prima mossa … e fu lui … una montagna di muscoli che le precipitava contro … uno sguardo determinato … non aveva intenzione di perdere; ma anche lei non era da meno … aspettava con pazienza la venuta della sua preda ‘un colpo frontale … me lo aspettavo da uno così … forza! Tutto quello che devo fare è mettere in pratica gli insegnamenti di mio fratello! Così quando lo rivedrò potrò raccontargli che finalmente anche io ho combattuto’ la ragazzina schivò con facilità l’attacco dell’uomo che però non distraendosi nemmeno un secondo gli era di nuovo addosso ‘ahh! Ma … come ha fatto? Forse dovrò impegnarmi un po’ di più!’
- Gon “tutto bene?” era finita contro il muro dall’altra parte della stanza provocando qualche leggere crepa sulla parete, non aveva riportato gravi danni, era stata colpita all’addome ma con meno violenza di quanto si aspettasse
- Shey “si!” l’uomo non si era ancora fermato ed era già pronto per un nuovo attacco ‘ma questo non si ferma mai!?’ lei si alzò con lo sguardo fisso su Josef, che era sempre più vicino, avrebbe schivati di nuovo, ma questa volta lo avrebbe sorpreso da dietro attaccandolo al collo ‘non posso vincere se continuo a schivare! Ci sono persone che contato su di me e sulle mie capacità … non posso deluderle!’
- Shey “aahhh!!” come deciso dopo aver evitato l’attacco dell’uomo, Shey, spostandosi alle sue spalle, gli sferrò un potente calcio sulla nuca che lo fece vacillare pericolosamente ‘questo è uno dei miei colpi preferiti, si sfrutta il carente equilibrio dell’avversario nel momento in cui attacca, per sorprenderlo alle spalle e ferirlo gravemente alla testa limitando così il suo uso dei sensi … mossa alquanto meschina ma che rende … ’ l’uomo cominciò a provare una momentanea sensazione di smarrimento e cadde a terra ansimando, ma Shey non poteva permettersi di lasciarsi sfuggire quell’occasione d’oro e approfittando dello svantaggio del nemico riprese a ferirlo ripetutamente con calci e pugni ‘ormai sei mio!’
- Gon killua e kail “vai! Continua così! Ormai hai vinto!!” ormai tutti esultavano e acclamavano la bambina per la sua meritata vittoria, infatti poco dopo con una voce soffocata dal dolore Josef si dichiarò sconfitto e cedette la vittoria alla bambina che, come gli altri non stava più in se dalla gioia
- Shey “evvai!! Ho vinto io!! Ho bettuto un uomo alto il doppio do me!! Appena lo saprà mio fratello!!”
- kail “sei stata forte!! I miei complimenti! Mi piace il tuo stile di combattimento!”
- Shey “dai! Non esagerare!! Avevo promesso che avrei vinto! Non potevo deludere le vostre aspettative!! Forza adesso tocca a te!!
- kail “prontissima!”
- killua “non sei minimamente tesa?”
- kail “non c’è ragione di esserlo! Guarda il mio avversario! Non sembra affatto forte!! Non ha speranze …”
- Tief “ ehi! Non è detto che ti sfiderò in un incontro corpo a corpo!”
- kail “prego? E in cosa dovrei misurarmi?”
- Tief “è molto semplice dovrai resistere alla tortura a cui ti sottoporrò!”
- kail “O_O’ to … tortura??”
- killua “ho sentito bene? Verrai torturata!?”
- kail “ehhh … a quanto pare … ma non illuderti di avermi spaventata! Io non mi tiro indietro!” ‘oh oh! Qui si mette male! Io per quanto possa essere forte o veloce non resisterò mai a delle torture …! Sigh …!’
- Tief “allora ragazzina … sei pronta?”
- Gon “se non te la senti possiamo sempre andare noi!” ‘è vero! Non potrò essere sconfitta … insomma io sono pur sempre una sayan! Se queste torture sono sopportabili da un qualunque essere umano allora devo per forza riuscirci anch’io!’
- kail “no ho preso la mia decisione … e resisterò! A qualunque costo …”
- Tief “bene … è sempre un piacere ascoltare i gemiti di dolore dei cocciuti come te!”
- kail “finiscila e dimmi di che tortura si tratta”
- Tief “ allora … lo vedrai da te …” e detto questo tirò fuori (da non so dove … beh nei cartoni fanno sempre così no?!) una bomboletta spray e una specie di joystick della playstation (ma che fantasia ho!?)
- kail “ma è uno scherzo!?”
- Tief “aspetta a giudicare … devi sapere che io sono un vero genio della tecnologia … in particolare mi interesso della manipolazione dei corpi … non hai mai sentito parlare del grande illusionista?”
- killua “ma certo! Adesso ti riconosco! Tu sei quel famosissimo ladro che controlla la gente e gli fa fare tutto quello che vuole! Mio fratello Milluki ha sempre invidiato moltissimo la tua tecnica!”
- Gon “ma in cosa consiste esattamente?”
- Tief “non preoccuparti … adesso lo vedrai i tuoi occhi …”
- killua “questo è un problema … KAIL SE TI COLPISCE CON IL SUO SPRAY NON SARAI PIU' IN GRADO DI RAGIONARE CON LA TUA TESTA, MA PRENDERA’ IL CONTROLLO DEL TUO CORPO!”
- kail “cosa!?”
- Tief “ah! Troppo tardi!” infatti l’uomo le si era avvicinato e con molta rapidità le aveva già spruzzato addosso il famelico spray
- Shey, killua, Gon “noooo!”
- Tief “è fatta!”
- kail “e … ecciùùù!!!” la bambina aveva starnutito con violenza, anche se all’inizio lo spray non sembrava aver avuto effetto dopo alcuni minuti il corpo di kail era fermo immobile al centro della stanza … il suo volto era totalmente inespressivo … la pozione aveva funzionato ‘cosa succede?! Non riesco a fare il minimo movimento! Il mio corpo è completamente bloccato! Allora sebbene io non sia umana quella cosa riesce a controllare il mio corpo! Ma come può essere?? Beh … forse sono fortunata che posso ancora ragionare con la mia testa … forse i comuni essere umani perdono anche la capacità di pensare! Ad ogni modo … adesso sarà meglio che mi inventi qualcosa o sarò nei guai!'
- Tief “perfetto … tutto secondo i piani e ora si passa alla parte più divertente!” prese subito in mano il suo joystick e cominciò a controllare i movimenti di kail tramite le levette analogiche, con foga scagliava il suo corpo da una parte all’altra della stanza, sbattendolo prepotentemente contro il muro, lei però non poteva nemmeno lamentarsi perché non le era permesso parlare, i suoi compagni erano disperati e più volte avevano cercato di interferire ma erano sempre stati bloccati dalle parole di Josef
- Josef “fermi! Se provate a intervenire considererò all’istante persa la sfida!”
- killua “abbiamo le mani legate!!”
- Shey “basta!! Sei solo un codardo! Prova a sfidarla onestamente!”
- Tief “taci! Questa è il mio modo di attaccare! e non lo cambierò per niente al mondo!!”
Kail era sbalzata in continuazione da ogni parte, tuttavia il suo corpo non era affatto coperto da lividi ‘si sbaglia … lui non ha preso totalmente il controllo di me … anche se lentamente … sto recuperando le mie capacità difensive! Non sento il benché minimo dolore!’
- Tief “bene diciamo che questo era solo un riscaldamento … quando ho detto che per superare la prova bisognava resistere a delle tortura ... beh … come dire … non mi riferivo a kail, ma coloro che dovranno soffrire sarete VOI!!”
- tutti “COSA!?” ‘cosa?!’
- Tief “io posso controllare qualsiasi suo movimento … ormai lei è completamente una macchina nelle mie mani! Kail ti ordino di far male ai tuoi amici!” senza poterlo impedire kail si scagliò contro Gon colpendolo ad una spalla con un leggero pugno
- killua “no! Ferma kail!”
- Tief “illusi! Non vi sente nemmeno!” ‘oh no! La situazione degenera! Però almeno anche se solo in parte sono riuscita ad attutire il colpo! Ma non posso permettere a qualcuno di manipolare il mio corpo! Ne va del mio orgoglio di sayan!!’
- Shey “Gon! Stai bene??”
- Gon “più o meno … ma la spalla mi fa tremendamente male!”
- Shey “ti prego kail! Torna in te!” ‘i miei amici … non hanno smesso un solo istante di credere in me e nelle mie capacità … sono ancora convinti che io passa vincere … non posso deluderli!’ tutt’un tratto proprio mentre si apprestava ad attaccare anche killua le sue emozioni presero il sopravvento, e il suo corpo si bloccò
- kail “AHHH! BASTA! NON HO INTENZIONE DI FARTI DA BURATTINO!”
- Tief “ma come è possibile?! Mai nessuno era sfuggito al mio controllo! Come può una semplice bambina tener testa alla mia pozione!?” kail teneva pesantemente la testa tra le mani … stava compiendo davvero un grande sforzo, ma non aveva intenzione di cedere e anche se barcollava nel disperato tentativo di tenersi in equilibrio, ad un certo punto raccolse le energie e si concentrò
- kail “adesso me la paghi!! AHHHH!!!!!” la sua rabbia scaturì tutta in una volta la sua potenza era quasi palpabile, emanava una forte corrente di energia che proveniva dal suo minuto corpicino visibile a occhio nudo, tutti erano allibiti ma non osavano proferire parola perché al tempo stesso erano dominati dalla paura
- kail “ AHHHH!!!!! … …” tutto finì improvvisamente tutti erano stati sbalzati contro le pareti dal muro dall’energia dalla bambina, che giaceva in ginocchio ansimando pesantemente per lo sforzo, il congenio di Tief era andato in mille pezzi distrutto dall’inaspettata forza distruttrice dell’avversaria
- kail “te l’avevo detto … ti avevo avvisato che avrei vinto io … ora non puoi più sfuggirmi!” e per finire l’incontro si scagliò contro il suo meschino avversario colpendolo ripetutamente con calci e pugni fino a farlo sputare sangue ... fino a renderlo incapace di alcun movimento ... fino ad ucciderlo; era in piedi guardava con amarazza l'uoma privo di vita davanti a lei.
Non era affatto contenta … anche se alla fine aveva vinto la sfida … ne aveva persa una con se stessa … la sua dignità, il suo orgoglio da perfetto sayan, erano stati frantumati da un vile essere umano … quell’uomo non solo l’aveva spudoratamente controllata, ma è come se lo avesse fatto col suo stesso popolo ‘io e mia sorella, dopo lo sterminio di freezer, siamo tutto ciò che resta del nostro valoroso popolo … e questo essere inferiore ha osato calpestare, anche se per poco tempo, la mia dignità la nostra dignità … come è potuto succedere!!’
flash back (poco prima che i seguaci di freezer trovassero il nascondiglio di kail e dei suoi genitori)
Era un giorno come gli altri, i soliti tre soli illuminavano il grande deserto rosso, la luce era come sempre accecante e tagliente, e il caldo si insinuava fastidioso sotto i vestiti leggeri tipici del pianeta Yrock. Una voce femminile ... che chiamava
- “kaiiil! Tesoroo! Sei ancora nel letto?”
Una casa modesta, ma accogliente, abbastanza grande da poter contenere tranquillamente tre persone, madre padre e figlia. Saliva in fretta le scale per giungere al piano di sopra, dove la figlia aveva la sua cameretta. Spalancò la porta e frettolosamente diede un’occhiata in giro per vedere se la bambina dormiva ancora. Il suo sguardo era leggermente preoccupato, ma non lo voleva ammettere, non voleva ammettere che a breve li avrebbero scoperti. Erano passati 4 anni dall’esplosione di Vegeta, loro pianeta natale, dal quale erano miracolosamente scappati dopo aver messo in salvo la loro primogenita kyra. Non aveva più avuto sue notizie … ma sapeva in cuor suo che lei stava bene. Si era ricostruita una vita con suo marito, di origine sayan anche lui, dal quale aveva avuto una bellissima figlia kail ... era la fotocopia della precedente, anche lei con quegli insoliti capelli biondi per una sayan. E ora non poteva davvero credere che freezer, non avendo rinunciato a dar loro la caccia, li avesse trovati. Ora si era diretta verso l’uscita della casa, appena fuori la polvere rossa del deserto le ferì gli occhi, sentiva con chiarezza l’aura del marito che tornava a grande velocità dalla spesa nel villaggio più vicino, con lui al suo fianco forse sarebbe stata più tranquilla. Trovò la bambina che stava tranquillamente giocherellando in una delle rarissime pozze d’acqua sparse per il vasto deserto.
- “kail! Vieni subito dentro … dobbiamo andare via …”
- kail “mamma … ma cosa … dove andiamo? È una vacanza?”
- “si tesoro … una vacanza … ora vieni con me …” la sua voce mentiva … ma non avrebbe potuto mentire a se stessa … freezer stava arrivando … sentiva la sua presenza incombere sul pianeta. Entrarono velocemente in casa la bambina tacque, preferendo non agitare ulteriormente la madre. Poco dopo li raggiunse anche il padre, aveva lo stesso sguardo turbato della madre ... lui iniziò a parlare
-“non possiamo fuggire … è troppo vicino … distruggerebbe la nostra navicella …”
-“ma non possiamo nemmeno rimanere qui! Non possiamo competere col potente freezer!!”
- “non lo senti cara? È questione di pochi minuti ormai …”
- kail “mamma? Perché piangi? Che cosa succede? Che centra freezer?”
-“non preoccuparti … adesso andiamo via …”
- “no! Ho detto che noi resteremo qui!”
- “a quale scopo! È un suicidio!” le urla si erano fatte più acute assordanti e rimbalzavano senza senso nella testa di kail, non capiva … il mostro che aveva ucciso tutti i suoi antenati era davvero tornato? Ora aveva cominciato a piangere silenziosamente quasi per non farsi sentire, e il padre continuava
- “è atterrato!” corse fuori ... perché? Perché lo aveva fatto? perchè non erano scappati insieme? kail se lo chiese e richiese più volte ma non trovò mai una risposta
- “dove vai! Cosa credi di fare?” troppo tardi … freezer era già sulle loro tracce e si avvicinava pericolosamente, la madre cercò di mettersi in salvo con la figlia e si diresse nel capanno dove tenevano la navicella, freezer era ormai arrivato …
- “kail! Devi scappare … almeno tu … vai sulla terra ... cerca tua sorella … il suo nome è kyra … ora tu e lei siete le uniche sayan rimaste … ricordalo … tu sei una sayan non rinnegare mai e per nessun motivo la tua natura … altrimenti il nostro popolo non avrà più memorie scomparirà del tutto … VAI!” quelle parole erano uscite rapide tra singhiozzi e lacrime ma non era il momento per gli indugi o per le spiegazioni, poiché freezer stava già ammazzando suo padre. la madre andò da lui per trattenerlo, per salvare la figlia. Kail era immobile ancora nascosta dietro la porta del capanno … sembrava che non respirasse … sembrava che il cuore avesse smesso di battere … da una piccola fessura riusciva a scorgere i corpi di sua madre e suo padre mutilati dalla furia distruttrice del tiranno … forse sarebbe stato meglio se fosse intervenuta … se fosse morta anche lei con i suoi genitori … ma non poteva … doveva portare avanti il nome del suo popolo altrimenti loro sarebbero periti invano … freezer non era a conoscenza che i due avevano avuto un’altra figlia, e dopo che ebbe finito il lavoro se ne andò con un’aria soddisfatta. Kail rimase ancora qualche giorno nella sua casa … seppellì con cura i corpi dei suoi genitori, ormai trasfigurati ... poi salì sulla navicella e partì.


uff! che fatica questo capitolo! spero che sia piaciuto anche se in alcune parti è un po' triste! rirgrazio di cuore per chi mi ha recensito precedentemente! fatemi sapere se era bello o no!^_^ a presto! ciao!

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Capitolo 13
*** memorie ***


Camminavano l’uno di fronte all’altra, kyra in testa procedeva con passo spedito verso quella serie di cunicoli tutti uguali, che parevano non avere fine. Kurapica la seguiva silenzioso, ancora scosso per la sconvolgente rivelazione di poco prima, e imbarazzato per la sua reazione troppo impulsiva e forse fuori luogo. Lei stava cercando di convincersi che il suo era stato un semplice gesto di amicizia, causato da tutta una serie di circostanze favorevoli, partecipava al silenzio dell’amico per far si che assimilasse con calma quella strana notizia, non voleva mettergli alcuna fretta, ma sapeva che da quel momento in poi l’avrebbe guardata con occhi diversi. Lui da dietro studiava con attenzione ogni lineamento della ragazza … era così simile a un qualsiasi essere umano … eppure così diversa. ‘Sayan’ quella parola non faceva altro che rimbombargli nella testa come per trovare una via d’uscita … quella verità gli sembrava impossibile, non riusciva ancora ad accettare a fondo l’idea che quella ragazza non era umana. Avrebbe voluto parlarle e rompere quel silenzio così pesante che li divideva, ma ogni qualvolta cercasse di proferire parola, inevitabilmente questa si bloccava in bocca e moriva in attimo. Fu lei ad un certo punto a farsi coraggio e incalzare una conversazione
- kyra “kurapica … non ti chiedo di capire subito … insomma da parecchio desideravo dirtelo … e adesso ce l’ho fatta … è come se mi fossi tolta un peso … quello che voglio dire è … prenditi pure tutto il tempo che ti serve, io stessa a volte rifiuto l’idea di essere diversa … ma poi passa, in fondo sono così e basta … non c’è nulla di male a essere se stessi”
- kurapica “già … anche per te deve essere stato difficile … diciamo che cercherò di non pensarci … anche se sarà quasi impossibile … ma comunque sappi che ti stimo molto … il fatto di avermene parlato … e ti ringrazio di esserti fidata di me … però quello che è successo prima … io..”
- kyra “non mi devi spiegazioni! Davvero … cercavi di consolarmi ed è successo, non ti preoccupare! Non mi sono fatta strane idee!”
- kurapica “si … lo penso anch’io!” disse anche se con aria poco convinta, davvero era stato solo un riflesso incondizionato causato esclusivamente da quella determinata situazione? Non riusciva a darsi una risposta nemmeno in quell’occasione. Ma in fondo la sua vita era così … una serie di domande che si accumulavano nella sua testa in modo disordinato … una serie di ricordi ormai privi di senso reduci da un passato che gli era stato portato via … tutto ciò che gli restava era il suo odio … la sua sete di vendetta verso la terribile brigata dell’illusione … ma ora qualcosa di diverso di anomalo aveva dato una svolta alla sua vita … quella ragazza dal comportamento strano, originaria di chissà che lontano pianeta. Una svolta interessante? Piacevole? Insieme a queste riflessioni spezzoni di ricordi d’infanzia gli affioravano alla mente …
Flash back (villaggio kuruta)

Un grazioso bambino camminava tra le modeste case di un villaggio sperduto al di là dei monti Barik, aveva la faccia e le mani tutte sporche di fango così come il tradizionale vestito che indossava. Il suo volto esprimeva tenerezza, anche perché aveva quasi le lacrime agli occhi e un andatura sola e sconsolata. Il villaggio era composto al massimo da una ventina di piccole casette in legno col tetto di paglia, quasi tutte erano a due piani, ma al posto della porta e delle finestre c’erano solo ampie tende, trasparenti per la stagione più calda, e di un colore più scuro con uno spessore più accentuato per i periodi più freddi, che coprivano il buco al posto del comune vetro. L’acqua era portata al centro abitato attraverso un efficace sistema di canali, che partivano tutti dal fiume che scorreva li vicino, il Gohar. La vegetazione cresceva rigogliosa e numerosi campi coltivati si estendevano alla periferia del piccolo borgo, i suoi abitanti vivevano essenzialmente di agricoltura e di caccia in uno stato assolutamente indipendente e pacifico. Ad un certo punto una bimba, con fare divertito, si avvicinò al bambino, entrambi sfoggiavano bellissimi occhi color del cielo abbinati a luminosi capelli di un biondo molto chiaro
- “ciao! Perché sei tutto sporco? Hai un’aria così buffa!”
- “sono inciampato in una pozza di fango … non l’ho fatto apposta e quindi non prendermi in giro!” rispose lui un po’ infastidito
- “scusa … però è non è colpa mia se sei buffo! Come ti chiami?”
- “mi chiamo kurapica e tu?”
- “piacere io mi chiamo Link!” disse la bambina tutta contenta di aver fatto una nuova conoscenza
- “dove stai andando?”
- “andavo all’accademia! La mia mamma e il mio papà sono guerrieri e anch’io da grande diventerò forte come loro!”
- “non sei un po’ piccola per andare all’accademia?”
- “non sono piccola! Sappi che ho ben 5 anni!” disse lei gonfiando il petto per l'orgoglio
- “davvero! Io però ne ho già 6!”
- “allora puoi venire anche tu!”
- “no! Io non voglio fare il guerriero … diventerò uno studioso!”
- “perché vuoi fare lo studioso? Quasi tutti al villaggio sono guerrieri! E poi sarà una vita noiosa! I tuoi non ti lasciano combattere?”
- “no è questo ... anzi … loro sono molto forti, però sono partiti qualche settimana fa per una missione e non sono ancora arrivati …”
- “ah capisco … non temere sono sicura che presto arriveranno! Beh … io sono in ritardo sarà meglio che mi sbrighi! Ciao!” scappò via con un sorriso a trentadue denti salutando energicamente il nuovo amichetto
- “torneranno … …” sussurrò lui poco convinto
***
Era una serata meravigliosa, per tutto il villaggio si poteva percepire una piacevole aria di festa. Le luci delle case erano quasi tutte spente, poiché il piccolo gruppo di abitanti era riunito nella piazza principale attorno ad un gigantesco falò. Canti e danze coinvolgevano i più giovani, mentre i più anziani chiacchieravano allegramente seduti ai grandi tavoli imbanditi per l’occasione. Poco lontano dal cuore dei festeggiamenti, una casa silenziosa aveva ancora la luce accesa. Al piano di sopra infatti, rischiarato da una candela, un bambino era intento nella lettura di un libro spesso e polveroso, ad un tratto un rumore lo distolse dal suo impiego e lo fece balzare in piedi
- “ehi! Calma mica ti mangio!”
- “link! Come mai qui?” era in piedi sull’orlo della finestra, che, anche se era al secondo piano la si poteva facilmente raggiungere attraverso un solido albero da frutta, i quali rami si protendevano fino ad essa. La bambina aveva un’aria alquanto incuriosita dall’atteggiamento dall’amico, e lo guardava con aria interrogativa con le mani incrociate sul petto, lei pensava che quella posizione contribuiva a darle un’aria più ‘da dura’
- “kura perché te ne stai qui tutto solo a leggere? Sono tutti in piazza a festeggiare il ritorno dei guerrieri! E poi quel libro non è un po’ spesso per un bambino di 8 anni?”
- “non me la sentivo di andare con gli altri … tutto qui” saltò giù dalla finestra atterrando vicino al compagno e mettendogli una mano sulla spalla cercò di dargli conforto
- “mi dispiace … che non è potuto essere così anche con i tuoi … loro non sono mai tornati …”
- “non è vero! Un giorno arriveranno e sarà tutto come prima!” non credeva veramente in quelle parole, ma forse rintanarsi nelle sue illusioni era l’unico modo per andare avanti, ormai erano passato 2 anni e lui si sentiva terribilmente solo … la sua unica amica era lei, quella ragazzina impertinente e un po’ superba, che aveva conosciuto tanto tempo prima, e a causa del suo carattere distaccato non era riuscito a legare con nessun’altro a parte lei.
- “hai ragione … presto sarà tutto come prima, però credo che dovresti farti aiutare … il capo villaggio ti darebbe sicuramente una mano a superare la cosa …” assecondarlo era l’unico modo per fargli ritornare il sorriso, anche se appena accennato
- non preoccuparti … sto bene cosi …” rispose mostrando un sorriso strozzato
- “cosa leggi? Sembra noioso!” forse era meglio cambiare argomento
- “botanica … non è affatto noioso! Sei tu che sei ignorante e non capisci” l’atmosfere tesa e densa era lentamente scomparsa, e aveva lasciato posto ai loro soliti battibecchi
- “non sono ignorante, e sappi che sono la migliore del mio corso!” disse scherzosamente dandogli una spintarella
- “mi sfidi? Adesso non mi scappi!” si rincorrevano per la stanza giocando come a loro piaceva tanto fare, le loro urla di bambini si mescolavano ai suoni e ai canti che provenivano dalla festa
***
Il piacevole rumore di un fuocherello e l’intenso aroma delle foglie di alloro bruciacchiato, si espandeva per la radura. Due bambini seduti attorno al modesto falò, stavano chiacchierando spensieratamente
- “hai proprio avuto una splendida idea a proporre il campeggio! Qua fuori si sta d’incanto!”
- “già! All’accademia ci hanno detto di passare qualche giorno a contatto con la natura, per imparare a vivere in sintonia con essa, e io ho pensato subito a questo! Anche se i miei hanno fatto un po’ di storie, continuavano a dire ‘oh sei troppo piccola tesoro! Può essere pericoloso! Hai solo 9 anni!’ e cose di sto genere, ma alla fine hanno ceduto! Nessuno resiste ai miei occhi supplichevoli!”
- “ok ok! Guarda che cielo! È magnifico!” in effetti anche se era ormai sera e il buio era diventato padrone, la volta celeste era costellata da una miriade di minuscoli puntini luminosi, che rischiaravano il paesaggio, inoltre una splendida luna piena troneggiava in alto proprio sopra le loro teste. I due bimbi decisero allora di mettersi comodi per contemplare al meglio quella meraviglia. Si stesero l’uno accanto all’altro cercando di indovinare i possibili nomi delle costellazioni lasciando ampio spazio alla loro fantasia.
- “quella costellazione sembra un albero!” disse il più grande con convinzione
- “a me sembra di più una rana!”
- “ma dove la vedi la rana?! Ha tutta un’altra forma!”
- “allora è un tavolo!”
- “Ma lo fai apposta?” si girò verso di lei
- “mpff!”
- “che c’è da ridere?”
- “sei sporco di fango sulla guancia!” il terreno infatti era leggermente umido, poiché pochi giorni prima aveva piovuto molto
- “ah si! Adesso ti faccio vedere io!” e alzatosi di scatto posò la mano per terra raccogliendo un po’ di fanghiglia per tirargliela addosso
- “no dai! Chiedo perdono!” lui si bloccò di colpo … era vero ... resistere a quegli occhi tanto dolci era impossibile!
- “e va bene ti perdono!” disse subito con la faccia imbronciata
- “è che mi è venuto in mente il nostro primo incontro! Te lo ricordi!?”
- “e come dimenticarlo! Mi guardavi come se fossi un alieno!” la serata passò in fretta, decisero di raccontarsi avvenimenti passati fino all’ora di andare a letto, poi entrarono in tenda e si addormentarono.
***
Pioveva, il cielo era cupo e minacciosi nuvoloni non permettevano al sole di trasparire, infatti, benché fosse pieno giorno, in casa si era costretti a stare con la luce accesa. Kurapica come al solito era assorto in una profonda lettura di un libro sulle ebre e i vari veleni. E come al solito ad un certo punto una figura a lui conosciuta spuntò dalla finestra tutta bagnata. Questa volta però non era venuta a chiamarlo per giocare … il suo sguardo era seriamente preoccupato
- “link! Che ci fai li tutta fradicia?”
- “kura … c’è un problema devi venire fuori” senza indugi si diressero verso l’esterno dell’abitazione, le piccole viuzze erano deserte, il silenzio più totale li avvolse … solo lo scrosciante rumore della pioggia. Si diressero velocemente verso la periferia del villaggio, dove era riunita anche il resto della gente, avvicinandosi sempre di più si cominciò a udire un vociferare tra le persone, che non prometteva nulla di buono
- “perché sei armata?” chiese ad un certo punto lui che pareva non capire la situazione, anche tutti gli altri portavano tra le mani la tipica arma kuruta, a parte i più vecchi e i sacerdoti, che non avevano mai intrapreso la strada del guerriero
- “ci attaccano …”
- “co ... come?” rispose incredulo
- “guarda la … stanno arrivando” sull’orizzonte era possibile scorgere infatti ben 10 figure che avanzavano lentamente verso la loro direzione
- “chi sono?”
- “si fanno chiamare brigata dell’illusione … se non vuoi combattere è meglio che scappi …”
- “ma tu non avrai intenzione di lottare?”
- “ho preso la mia decisione … mi sono iscritta all’accademia perché voglio proteggere il mio popolo … e così sarà”
- “no … ti prego link! Scappiamo insieme!”
- “addio kura … ti ho voluto bene .. ma il mio destino è questo” aveva poco più di 11 anni ma il suo coraggio era ineguagliabile, lei fin dalla tenera età aveva intrapreso quella strada e ora non avrebbe potuto tirarsi indietro … i nemici erano ormai vicinissimi, tutto il villaggio pronto allo scontro … lei corse via in un lampo verso l’inevitabile.
- “LIIIINK!!” le sue lacrime si confondevano con la pioggia che gli rigava il volto i suoi occhi si tinsero di un’intensa colorazione scarlatta … corse via anche lui verso la sua camera … da tempo era l’unico luogo che gli appartenesse per davvero … si chiuse in un armadio al buio, premendo forte le mani sulle orecchie per impedire a qualsiasi suono di raggiungerlo … sussurrava mentre le lacrime scendevano copiose
- “non mi abbandonare … non farlo anche tu … link … link” era passato parecchio tempo, quando un fastidioso odore di bruciato invase la stanza e raggiunse perfino il suo nascondiglio, uscì in preda al panico spalancò le ante e vide ... fuoco dappertutto … una speranza … la finestra … la scavalcò agilmente e stette appollaiato per un tempo indeterminato sull’albero li vicino … aspettando.


rieccomi!! piaciuto? soprattotto ditemi se vi piace l'idea di fare dei capitoli con i flasch bak dei protagonisti!! e poi ... si capiva qualcosa?? speriamo di si!! comunque ho messo 10 individui perchè quelli della brigata non erano al completo!! non preoccupatevi non ho soppresso nessuno!! beh ringrazio tutti coloro che leggono e ancor di più quelli che recensiscono!! perfino il mio fratellino sta leggendo la storia!! che bello! beh .. al prox capitolo!! ^_^

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Capitolo 14
*** si svela il mistero ***


- Shey “evviva!! Hai vinto kail!!”
- killua “ce l’hai fatta complimenti”
- kail “… …” la bambina era ancora ritta in piedi accanto alla sagoma del suo avversario ormai senza vita, i suoi occhi contemplavano con soddisfazione la morte dell’uomo, la sua espressione era agghiacciante, ma si riscosse a causa delle esultanti grida di festa dei suoi compagni. Alzò lentamente il capo, volgendolo con tranquillità verso il suo gruppo, che si era fatto improvvisamente taciturno. Chiuse amaramente gli occhi e senza proferir parola si diresse a passo spedito verso la porta ormai aperta. I suoi amici rimasero titubanti qualche secondo, ma poi la seguirono partecipando al suo silenzio. ‘ma perché si comporta così? Alla fine ha vinto … forse perché lei non voleva ucciderlo, e il fatto che sia successo tutto così all’improvviso … non è riuscita a frenarsi … sarà stata sommersa da una montagna di ricordi inerenti ai suoi primi omicidi … poverina quanto la capisco’ mentre killua era intento a ragionare sullo stato d’animo dell’amica, aveva impedito a Gon di raggiungerla per parlarle, sussurrandogli che quello era un momento difficile e lei doveva raccogliere le idee e stare qualche momento sola con se stessa, anche Shey aveva capito che la situazione era delicata e accettò come gli altri di stare in dietro e lasciarle spazio per pensare in pace. Così il gruppetto si era diviso kail procedeva imperterrita con lo sguardo fisso nel vuoto, facendo strada gli altri che erano rimasti qualche metro più in dietro. Il silenzio era calato nel piccolo corridoio e l’atmosfera era sempre più densa di tensione. Quando avrebbero finalmente trovato un’uscita a quel labirinto? E kail si sarebbe ripresa dall’improvviso shock? In attesa delle risposte credo che siate tutti ansiosi di scavare più a fondo sulla figura di Sheyekai e di sapere chi è il misterioso fratello. Torniamo quindi indietro di 11 anni poco prima della sua nascita.
(la storia ho deciso di farla blu attenzione che non sono pensieri)
DRIIIN ... DRIIIN!
-“papààà vado io! … ‘pronto? … ah ciao mamma! Come è andato il viaggio? … cosa? Perché sei in ospedale? … … si … ok glielo dico subito … ma non mi dici perché ti hanno ricoverata? … va bene ... va bene ... Ciao … ’ papààà!”
- “arrivo arrivo! Si può sapere cos’hai da sbraitare come un ossesso?”
- “la mamma ha detto che l’hanno ricoverata in ospedale e che devi andare subito!”
- “ma cosa le è capitato??”
- “non me l’ha detto! Mi ha detto solo che è urgente e che devi raggiungerla subito, ma di non preoccuparsi”
- “ok io scappo ciao!”
- “papà aspetta! Non posso accompagnarti?”
- “no! Bada alla casa!” SBAM! La porta si chiuse all’improvviso con un botto. Il bimbo di 9 anni si ritrovò solo nella stanza buia, aveva appena ricevuto una notizia spiazzante, eppure non sentiva il dovere di essere preoccupato o di mettersi a piangere come avrebbe fatto chiunque alla sua età. Come al solito i suoi genitori non lo consideravano degno di fiducia, perché non si fidavano di lui? Perché non lo coinvolgevano mai nelle questioni di famiglia? Ma la sua si poteva davvero chiamare famiglia? Una mamma ed un papà che trattavano un figlio di 9 anni come se ne avesse ancora 3, che non lo rendevano partecipe di nessuna decisione, era davvero questo il giusto rapporto genitore e figlio? Avrebbe voluto vivere nell’illusione di non essere in grado di darsi una risposta, ma lui sapeva come stavano davvero le cose, eppure non lo ammetteva. Il fatto che ora probabilmente sua madre stesse male non lo toccava minimamente. Perché avrebbe dovuto? Salì velocemente in camera e si mise a giocare col telefono cellulare, che il giorno prima a scuola aveva rubato al ragazzo che lo picchiava sempre. Quella si che era una soddisfazione, gli aveva preso il telefono, sfilato silenziosamente dalla tasca senza che nessuno se ne accorgesse. Era la prima volta che succedeva, ma l’aveva addirittura trovato divertente, la consapevolezza del rischio a cui avrebbe potuto andare in contro, una sfida con se stesso, il mettersi alla prova ... forse non si sarebbe più tanto annoiato in giro per la città. Passarono due giorni, dei suoi nemmeno l’ombra.
Non una chiamata, uno squillo, un biglietto, niente. Che si fossero dimenticati di lui? Se fosse stata tutta una messa in scena per abbandonarlo da solo? Il bambino non se ne preoccupava; alla sera del secondo giorno però il frigo cominciava a svuotarsi, a scuola non andava, rimaneva tutto il tempo a casa attaccato al compiuter di suo padre (ovviamente senza permesso) o al cellulare. La solitudine però avanzava in silenzio e in ogni momento ... alla fine si ritrovò a parlare da solo.

- “fatto! ecco inserito un’altro stupidissimo virus! È così divertente crearli! Ore … che ore sono? Le 7 ecco perché ho fame! Frigo, frigo, frigo ecco il frigo! Oh oh … ma qui non c’è niente! ma potevano almeno lasciarmi qualcosa da mangiare! … poco male … esco … qualcosa trovo sicuramente”
Velocemente si infilò la giacca e si avviò verso il centro. Nonostante l'ora, nelle vie principali qualche bancarella c’era sempre, si vendevano più che altro dolciumi, pizzette o roba simile, perfetti per un bambino. Ad un certo punto però, si accorse di non avere con se nemmeno un soldo.
- “che faccio? Me ne vado e faccio il bravo bambino onesto? Naaaaa! Che gusto c’è! Vediamo … cosa potrei mangiare per primo?” scrutava attentamente ogni tipo di cibaria esposta, con la bava alla bocca, la scelta era troppa non riusciva a decidersi, ma alla fine con un rapido gesto afferrò un paio di croissant e due frittelle alla nutella e velocemente sgusciò tra la folla come un fantasma. Perfetto nessuno l’aveva notato, ormai la folla si faceva sempre meno fitta e le strade erano quelle deserte di periferia. Correva a più non posso accertandosi ogni tanto che nessuno lo avesse seguito. Ormai era fatta, tutto contento si sedette su una panchina arrugginita gustandosi quel bottino pienamente meritato. La settimana passò in fretta, e dopo la prima esperienza i suoi furti tra le bancarelle erano diventati un’abitudine a cui non poteva sottrarsi. Fu di domenica che all’improvviso il telefono squillò.
- “pronto? Ciao mamma … state arrivando? … … si che sono contento … una sorpresa? … ok a dopo ciao”
-“ma contento dove?? E poi … una sorpresa … ma con chi credono di aver a che fare?? So benissimo che sarà un’altra delusione! Prima o poi scappo di casa lo giuro …” dopo un breve momento di rabbia tornò il solito ragazzino posato che era. Passò circa un’ora quando la porta si aprì ed entrarono in scena i suoi genitori sfoggiando come sempre un sorriso per niente vero e ingannatore.
- “Shalnark tesoro sei in casa?” aveva parlato sua madre, la sua voce era stanca il padre nel frattempo la esortava ad andare a sedersi
- “su cara … mettiti a sedere, la bambina la tengo io”
- “chiama nostro figlio deve vederla”
- “Shal!! Vieni in salotto io e tua madre ti dobbiamo mostrare una cosa!”
- “arrivo …” ‘sarà la sorpresa?’
Appena però mise piede nella stanza si bloccò di colpo, non stava sognando quella che aveva in braccio suo padre era davvero una bambina, sua sorella
- “che … che significa? Credevo che dopo di me non avreste più voluto bambini!” era arrabbiato lo avevano sempre trattato con superficialità perché era nato per sbaglio, perché (come dicevano loro) gli aveva stravolto i piani. I suoi genitori non glielo avevano mai detto esplicitamente, ma lui l’aveva capito, loro non avrebbero mai voluto avere un figlio, gli sarebbe solo stato d’impiccio, lui era solo uno sbaglio, un errore che non avevano potuto evitare, ma allora perché? Perché un’altro figlio?? Chiuse gli occhi e senza pensarci due volte uscì dalla porta principale e corse via.
- “Shal dove vai aspetta!!” le urla di sua madre giungevano soffocate alle sue orecchie, non voleva sentire ragioni, aveva bisogno di stare da solo. Suo padre non tentò nemmeno di fermarlo, ormai lui lo reputava un caso disperato, senza speranze.
- “ che c’è cara ti stupisci? Era logico che per lui sarebbe stato uno shock”
- “ma … secondo te abbiamo fatto la cosa giusta? Fare un altro bambino intendo …”
- “certo, con lui è stato un problema perché eravamo ancora troppo giovani, un bambino starebbe stato solo un impiccio, ormai lui è grande, vedrai che presto si toglierà dalle scatole, ma con lei sarà diverso, riceverà tutto il nostro amore. Come la chiamiamo cara?”
- “Sheyekai”
***
- “ma perché? Vogliono un altro figlio da torturare? O è solo per mettermi gelosia? Non posso permettere che facciano passare una vita d’inferno ad un altra bambina innocente! Ho deciso, forse è meglio che sia io ad occuparmi di lei, non gli farò fare la fine che ho fatto io … ma perché i genitori sono sempre così perfidi??”
- “ehi! Non parlerai mica da solo?? stai delirando forse?” Shal abbandonò i suoi ragionamenti e tornò alla realtà un gruppetto di 4 persone lo stava osservando con aria interrogativa. A parlare era stata una bambina più o meno della sua età o forse con qualche anno di più, aveva i capelli viola raccolti in una folta coda alta abbinati a bellissimi occhi dello stesso colore. Gli altri erano un ragazzo molto robusto con capelli verdi molto corti, la grandezza del suo corpo era assolutamente sproporzionata alla sua età, poiché avrà avuto sui 17 anni, ma era già un bestione. Poi c'era una ragazza sui 15 anni con capelli scalati biondo cenere non molto lunghi e un naso con la gobba. Infine rimaneva un altro bambino con capelli ispidi di un colore blu tendente al verde scuro, del volto gli si potevano vedere solo i sottili occhi poiché una bandana gli arrivava fin sopra il naso (ehmmm avete capito chi sono?? No? Beh adesso ve lo dico subito!).
- “no non sto delirando! Non mi ero accorto che ci fosse qualcuno nei pareggi … chi siate?”
- “e pensi che lo veniamo a dire proprio a te?” questa volta era il bestione che aveva parlato
- “ok ok non mi offendo mica se non me lo volete dire! E poi siete voi che mi avete interpellato!”
- “come ti chiami ragazzino?” era di nuova la ragazzina dai capelli viola che aveva parlato
- “Machi! Da quando ti metti a parlare con gli sconosciuti?!” di nuovo il bestione
- Machi “da quando abbiamo bisogno di un quinto ragazzino per il nostro colpo!”
- bestione “e credi che questo figlio di papà possa esserci d’aiuto? Ma guardalo!”
- Shal “ehi! Cos’ho che no va??”
- “basta! Smettetela di discutere! Machi la moneta!”
- Machi “ok! … TESTA!”
- “CROCE! … … testa … hai vinto questo novellino ci farà da supporto”
- Shal “che??”
- Machi “ok adesso dicci il tuo nome”
- Shal “mi chiamo Shalnark e voi?”
- Machi “io Machi, il bestione qui di fianco Franklin, lei Pakunoda e lui Feitan, adesso vieni con noi … te la senti di fare un furto?”
- Shal “furto? Dove?”
- Machi “adesso andiamo al nostro covo la ti spiegheremo i dettagli”

***
5 ANNI DOPO
- “la devi smettere hai capito!! Non ti permetto di rivedere mai più quello persone!”
- “sono i mie compagni! Tu non puoi capire! Sei solo un vecchio bastardo! Io ti odio! Ti ho sempre odiato! Mi hai fatto passare un’infanzia d’inferno!”
- “ahhh dai la colpa a me!! La verità è che non ammetti che tu e quei tuoi stupidi amici siete solo un gruppo di criminali! Ma un giorno la pagherete! Tutti quanti!”
- “chi è il criminale papà?? È colpa tua se sono cresciuto così! E tu cosa sei allora? Hai ignorato tuo figlio con la scusa che eri troppo giovane per occupartene!! Chi è il criminale?!”
- “sciagurato!! Come ti permetti di dire certe cose?”
- “la verità fa male … eh papà!”
- “Shal … basta … ti prego …” una bambina di 5 anni scendeva singhiozzando le scale implorando il fratello di smettere di litigare col padre. A quella vista lui si sciolse e riprese il suo autocontrollo andando in contro alla sorella e prendendola in bracco la strinse a se. Era da quando l’aveva vista appena nata che aveva deciso di proteggerla dalla cerchia di quei genitori meschini e ora avrebbe preso una finalmente la decisione di andarsene di casa, ma con lei … non la poteva abbandonare in quella casa di demoni.
- “non piangere … sono qui …” le sussurrò teneramente accarezzandole i capelli
- “ti va di fare una cosa per me? Vai su in camera, prendi il tuo zainetto e mettici dentro le tue cose più importanti, d’accordo?”
- “d’accordo!” e corse su asciugandosi le lacrime
- “cosa le hai detto??”
- “basta papà … è finita io e lei ce ne andiamo”



fine!! piaciuto?? speriamo bene!! l'avreste mei detto?? Sheyekai è la sorella del componete della brigata ... Shalnark!! piaciuto il flash back? certo che la metto sempre sul drammatico ... quei genitori erano ... come dire cattivi nel vero senso della parola!! beh ... se aveta apprezzato vi prego di lasciare un commentino!! ok e ovviamente ringrazio quelli che recensiscono!! Zelgadis91, kura92 (ben tornata!! sono contenta che mi segui ancora!! forse non avrei divuto far scappare il povero kura ... però non mi veniva in mente come farlo uscire di scena!!) e anche angy92 se non mi ha commentato nello scorso capitolo! (continuerai a seguirmi vero??ç_ç) ok!! ciao e al prox cap!

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Capitolo 15
*** appena in tempo! ***



kurapica camminava sovrappensiero, una parola, un nome gli si materializzava di continuo nella mente; Link, la sua preziosa amica d’infanzia che aveva perduto per sempre, non pensava ad altro, arrivò perfino a sussurrarlo involontariamente.
- Kurapica “ Link … Link …” nel frattempo i suoi occhi cominciavano a cambiare colore, e anche se leggermente, si incominciava ad intravedere una bellissima pupilla di color rosso scarlatto. La sayan sentiva che l’amico borbottava qualcosa, così si fermò e lo osservò con aria interrogativa
- kyra “kura? Hai detto qualcosa? … i tuoi occhi … cosa c’è che non va?”
- kurapica “Link …”
- kyra “Link? Chi è questa Link?”
- kurapica “uh? Cosa? Ah … Link? nessuno … io … niente … non preoccuparti mi ero solo incantato ...” aveva detto sbrigativamente mentre cercava di sviare l’argomento
- kyra “sarà … ma io ti ho sentito dire un nome …” ‘non si fida ancora di me? Eppure io ho se sentito che diceva Link … chi sarà? Forse una sua vecchia amica … kura perché ti ostini a fare il misterioso … ’
- kurapica “kyra ecco un’altra porta! Forza non indugiamo!”
- kyra “certo …” disse lei leggermente seccata dall’atteggiamento del compagno, tuttavia si riscosse praticamente subito perché quella non era una semplice porta che introduceva un altro corridoio era … l’uscita!!
- kurapica “evvai!! Finalmente!! Abbiamo trovato l’uscita!”
- kyra “quasi non ci credo!! Che bello!” in preda all’eccitazione kyra si mise a baciare il pavimento della stanza che ospitava già alcuni partecipanti
- kurapica “eh … kyra è meglio che ti tiri su! Non vedi che ci guardano tutti male!”
- kyra “eh? Ops … scusa”
- “non preoccuparti l’importante è che hai oltrepassato la prova ^_^” Hisoka le si era improvvisamente avvicinato e con la sua solita espressione maligna in volto le stava porgendo una mano per aiutarla a rialzarsi
- kyra “guarda che non ho affatto bisogno del tuo aiuto per mettermi in piedi!”
- Hisoka “oh ne sono certo! L’apparenza inganna la maggior parte … ma quelli come me …”
- kyra “che cosa vuoi dire?! Rispondi!”
- Hisoka “sono sicuro che avremo molto presto modo di confrontarci … non vedo l’ora …” kyra stava già scattando contro di lui per dargli una lezione, ma kurapica l’aveva prontamente trattenuta per un braccio
- kurapica “calmati! Non vedi che così fai il suo gioco? È chiaro che ti vuole provocare”
- kyra “lasciami … tanto prima o poi avrà quello che si merita … lo prometto e i sayan mantengono sempre le promesse” detto questo si allontanò dal compagno e si mise a sedere vicino agli altri partecipanti. ‘stupido … finchè non mi darai fiducia io ti terrò il muso … cavolo io gli dichiarato il mio segreto … e lui … mi tratta come se ci fossimo appena conosciuti … tuttavia mi dà da pensare il comportamento di Hisoka … che abbia scoperto qualcosa? Mi sembra di essere stata abbastanza discreta … forse ha semplicemente percepito in me una potente forza … non lo so. Ma kail? Non è ancora scesa! Possibile che non ce la stia facendo? No impossibile arriverà presto'
***
- Shey “ragazzi ... quanto credete che dobbiamo lasciarla li davanti tutta sola?”
- Gon “è da parecchi minuti che non apre bocca forse dovresti provare a parlarle killua”
- killua “cosa? Perché proprio io?”
- Shey “beh … perché sei quello con cui sta più volentieri … giusto Gon?”
- Gon “giusto! Forza!”
- killua “ok … se ci tenete …” killua allungò il passo e si affiancò alla piccola sayan
- killua “kail … ehm … come va?”
- kail “ … … scusa … vi sto facendo preoccupare”
- killua “ma posso sapere cosa c’è che non va? Insomma ti sei arrabbiata con qualcuno di noi?”
- kail “no figurati! E che … scusa ma non penso che tu possa capire …”
- killua “ma potrei aiutarti … comunque se non vuoi parlare non fa niente solo non fare così … stiamo tutti male per te”
- kail “non era mia intenzione davvero … è che … non ne posso fare a meno …”
- killua “di cosa? Di cosa non puoi fare a meno?”
- kail “non ho potuto fare a meno che rattristarmi … va beh … ormai è successo non ci posso fare niente …”
- killua “non ci sto capendo molto … ma sappi che in qualsiasi momento se avrai voglia di parlarne … io sarò a disposizione!”
- kail “grazie killua …”
- killua “allora credi che adesso potresti smetterla di tenerci il broncio?”
- kail “ah! Si certo!”
- killua “perfetto! Ragazzi! Venite il grande killua è riuscito a far tornare il sorriso alla nostra kail!!"
***
Ormai la maggior parte dei partecipanti aveva superato la prova e si era radunata nella stanzetta dove si trovavano kyra e kurapica, nel frattempo li aveva raggiunti anche Leorio, e poco dopo arrivò anche il gruppo dei bambini.
- Kail “kyraaaa!! Ciao!!” kail appena intravide la sorella le saltò al collo tutta eccitata e felicissima di aver constatato che anche lei aveva oltrepassato la prova. Il gruppo si era riunito definitivamente e dopo che gli esaminatori si congranularono con tutti quelli nella stanza, ripresero il viaggio a bordo del dirigibile. Questo si era alzato in volo, diretto verso la prossima prova, quando era già scesa sera. Il cielo stallato era limpidissimo, non c’era nemmeno una nuvola e una bellissima luna piena troneggiava alta tra gli altri astri più piccoli; fuori si stava proprio bene perché tirava un’arietta piacevolmente fresca, infatti non faceva nemmeno tanto caldo benché l’estate fosse alle porte. Kyra era come al solito all’esterno del dirigibile sul ponte di legno, intenta a fare esercizi per tenere in allenamento i muscoli. Era in posizione verticale con la testa all’ingiù e stava facendo dei piegamenti con una sola mano alzano e abbassando il corpo, ogni tanto poi cambiava braccio ma non scendeva mai da quella posizione per non dover ritrovare l’equilibrio. Kurapica la stava cercando, aveva capito che c’era qualcosa che non andava perché lei dopo l’uscita dalla torre non gli aveva più rivolto la parola. Finalmente dirigendosi verso la parte esterna la trovò, ancora concentrata intenta nei suoi esercizi.
- kurapica “kyra sei arrabbiata con me?” lei ignorò totalmente la domanda perché le sembrava davvero stupida e continuò imperterrita ciò che stava facendo ‘stupido ... se tutti gli umano sono così stupidi non andiamo affatto bene’
- kyra “… …”
- kurapica “vuoi fermarti un minuto per favore?” lei si bloccò e si mise in piedi guardandolo negli occhi con aria di sfida, kurapica abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi, stava per andarsene quando si decise a parlare
- kurapica “Link era una persona molto speciale … faceva parte del mio clan e l’ho conosciuta poco dopo che i miei genitori scomparvero. Lei si è presa cura di me anche se era di un anno più piccola … le devo tutto”
- kyra “ci voleva tanto? Capisco che per te debba essere stato difficile ma non c’era motivo di tenermelo nascosto …”
- kurapica “forse hai ragione tu … lei era unica … è che io mi sento tremendamente in colpa … avrei potuto salvarla e convincerla a non combattere e invece sono scappato come un codardo …” questa volta dai suoi occhi ormai rossi scesero poche lacrime di rammarico, segno che per lui quella bambina era veramente importante. Da quando si erano conosciuti era sempre stata lei a piangere ma questa volta era diverso, e fu lui ad appoggiarsi a lei in cerca di sostegno lasciandosi andare al dolore.
***
- kail “scusi ha per caso visto una ragazza da qualche parte? È bionda e un po’ più alta di me!”
- “no mi dispiace”
- kail “ma ne è sicuro? Cerchi di ricordare!”
- “ti ho detto che non ho visto nessuna ragazza! Adesso smamma pulce!!”
- kail “che modi! Ma dove può essersi cacciata? Devo assolutamente avvisarla di non guardare la luna! Non voglio nemmeno pensare a cosa potrebbe succedere se si trasformasse!!” (avviso: per chi non avesse mai visto Dragonball, i sayan nel momento in cui osservano la luna piena subiscono una vera e propria metamorfosi trasformandosi in giganteschi scimmioni, proprio a causa della loro coda. In questa trasformazione la loro forza è inimmaginabile e come se non bastasse perdono totalmente il controllo attaccando chiunque gli capiti sotto tiro. Affinché tornino normali la luna deve calare lasciando posto al sole oppure addirittura essere distrutta, poi c’è sempre la possibilità di riuscire a tagliare la coda al sayan ma è molto difficile a causa dei suoi movimenti scombinati. Per chi non ne avesse mai visto uno ecco un link di un’ immagine, fate copia incolla se siete curiosi di sapere come sono fatti. http://www.dragonballgt.it/files/img/oozaru.jpg )
- kail “kyraaaa! Sei qui?” la bambina correva all’impazzata controllando tutti corridoi e le stanze che percorreva, ad un certo punto però, si fermò e cercò di valutare la situazione con calma ‘calma … non risolvo niente se continuo a correre come un’isterica, adesso mi concentro e cerco di captare la sua presenza … … eccola è sul ponte! Non ci voleva ... è fuori …! Devo avvisarla al più presto!’
***
- kyra “ dai … non fare così ... l’importane è che un giorno tu riesca nel tuo intento e la vendichi … e poi cos’è sta storia? Di solito sono io la piagnucolona!” tornò il sorriso a tutte e due e l’atmosfera si era fatta meno pesante
- kurapica “ehi girati! Guarda che luna che ti stai perdendo!”
Dopo un’altra breve corsa, questa volta più controllata, kail finalmente scorse kyra proprio mentre si stava girando in direzione della luna e con uno scatto fulmineo le fu sopra chiudendole gli occhi
- kail “non farlo kyraaaa!!”
- kyra & kurapica “ma sei impazzita?!” la sorellina non diede ascolto alla domanda e trascinò velocemente la sayan dentro al riparo da eventuali finestre, in un attimo fu li anche kurapica desideroso come non mai di sapere cosa era successo
- kyra “ma si può sapere cosa ti è preso???” 'proprio adesso che stavo per avere un momentino romantico con kurapica!'
- kurapica “allora?? Cosa hai da dire a tua discolpa??”
- kail “devo parlare in privato con kyra tu non puoi sentire!”
- kurapica “come non posso sentire?”
- kyra “si tratta dei sayan?”
- kail “ziiitaaa! C’è kurapica!!”
- kurapica “ah … a dire il vero so tutto …”
- kail “O_O cosa?! Gliel’hai detto??”
- kyra “ehh ... non ho potuto farne a meno … è successo nella torre poi ti spego ma adesso, mi vuoi spiegare cosa è successo prima??”
- kail “stavi per trasformarti in un mostro gigantesco e io ti ho salvata appena in tempo!”
- kyra & kurapica “ehhh??? Stai bene?”
- kail “io sto benissimo! Adesso ti spiego meglio … credi che la coda ce l’abbiamo per bellezza?”
- kyra “cosa centra la coda?”
- kail “se un sayan provvisto di coda guarda anche solo per un minuto la luna piena perde il controllo e si trasforma inevitabilmente in un’enorme scimmione”
- kurapica “co … cosa?! ma cosa siete lupi mannari??”
- kyra “dici sul serio? È per questo che non mi hai fatto guardare la luna?”
- kail “proprio così! mi dispiace non avertelo detto prima .. però non pensavo che ci fosse la notte di luna piena così presto … comunque si è concluso nel migliore dei modi! Adesso lo sai quindi non c’è pericolo!”
- kyra “già …”
- kurapica “beh … allora è meglio che per questa notte stiamo dentro eh?”
- kail “direi proprio di si!! Raggiungiamo gli altri?”
- kurapica “ok vieni kyra?”
- kyra “no … preferisco allenarmi ci vediamo dopo …”
- kail “come vuoi …!” i due si allontanarono e kyra rimase sola con i propri pensieri, non doveva allenarsi tuttavia sentiva il bisogno di stare un po’ con se stessa anche perché numerosi ricordi le riaffioravano alla mente ‘la notte che è morto mio padre … c’era la luna piena …'


e rieccomi a voi!! devo dire che questo capitolo non mi è piacuito molto, diciamo che è solo transitorio! ma mi farò perdonare promesso!

angy92: non devi scusarti!! mi ero preoccupata ... perchè pensavo non ti fosse piaciuto il capitolo! (forse sono un po' troppo ossessiva riguardo alle recensioni!ndaki)(l'hai scoperto adesso!ndangy) davvero shal è uno dei tuoi prefeiti!?!?! come sono contenta!!(ehh.. modestamente sono il migliore!!U_U ndshal)(adesso però non diamoci troppe arie =_=' nell'anime non è che tu abbia una parte molto importante!ndaki)(devi ricordarmelo sempre..-_-' ndshal) cominciavo a disperare di essere l'unica a cui piacesse!! quindi ero un po' indecisa sul fatto di metterlo o meno nella storia!!(davvero??*_*ndshal) ah e poi grazie mille di aver messo la mia storia nei preferiti!! mi riempie d'orgoglio!! comunque non penso che la sposterò a crossovver perchè erika mi ha permesso di lasciarla li dov'è!! l'ho scritto anche nell'introduzione!^_^

Iryuchan: sono super contenta che la storia compresi i personaggi ti piacciano!!! anche a me fa molto piacere ricevere più commenti possibile e più ne ho più sono spronata a continuare!! comunque i nomi come ho già detto sono miei anche perchè... sinceramente quelli dell'anime non me li ricordavo!!(non sai mai niente!!ndshal)(=_= ma dai...! e ringrazia che ti ho messo nella storia piuttosto!ò_òndaki)(non avevo dubbiT_Tndshal)ricomunque... il cap ti è piaciuto??aspetto un'altro commentino!!^_^ ah e pi grazie per aver messo la storia nei preferiti!! ringrazierei anche animskywalker ma non ho capito se l'ha messa nei preferiti per scherzo o se gli piace veramente!!

zelgadis91: eccoti!! anche se per pochissimo sei entrato in sciena anche tu!! contento?? scusa se ti ho dato del bestione... ma non mi veniva nessun altro aggettivo!!^_^''(non scusarti! è lui che ha scelto me come alter ego!! ndfrank)(io volevo essere nobunaga ma poi qualcuno ha insistito...=_=ndzel)(cissà chi sarà stato!T_T ndaki)(ma... non ti viene in mente?=_=ndzel)(ops.. forse sono stata io! ma che importa ormai io ho il mio shal come alter ego!ndaki)(purtroppo..=_=ndshal)(cosa??è_éndaki)(niente niente^_^''''ndshal) bene vedo che ci siamo chiariti! giuro che se non ti piacciono i dialoghini non li faccio più promesso!! comuque kuroro ho deciso di farlo entrare dopo nella brigata!! non preoccuparti non l'ho soppresso!!!! piaciuto il capitolo?? ok ciao!!

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Capitolo 16
*** quella maledetta luna ***


‘... il giorno in cui mio padre è morto … è un po’ confuso … però ricordo molto bene che quella sera dovevamo andare a vedere la luna piena … io … se kail ha detto la verità … non può essere vero … ’ kyra si era rifugiata in una stanzetta deserta, aveva bisogno di riflettere, ma ciò a cui alludeva era terribile. Dallo sconvolgimento si reggeva a stento in piedi e dopo avere ondeggiato da una parte all’altra si accasciò al suolo tenendosi la testa tra le mani. Numerosi ricordi riaffioravano alla mente, memorie di quando viveva ancora una vita felice e spensierata, di quando ancora suo padre era in vita.

***

- “kyraaaa! È pronto in tavola!! … kyraaaa! Ma dove saranno già andati a cacciarsi quei due!” la voce di una donna abbastanza giovane echeggiava suqllante verso il bosco. Proveniva da una modesta casetta posta al limitare della fitta distesa di alberi che caratterizzava le montagne del kensej. La donna spazientita tornò in casa sbuffando come al solito, dopotutto non era la prima volta, che la figlioletta e il marito partivano la mattina presto per allenarsi e fino a pomeriggio inoltrato non facevano ritorno. Però l’inverno era ormai alle porte e il clima fresco, tipico di quelle altezze, cominciava a mutare in un freddo pungente. Noncuranti del cambio di stagione una bambina di circa 8 anni e un uomo sulla trentina erano distesi sulla riva di un fiume ansimando
- “sei diventata troppo veloce … adesso sono io che ho il fiatone!”
- “già però sono molto stanca anch’io … dopo un po’ non riuscivo più a prenderti!”
- “ehh … ne è passato di tempo quando eri tu a dover scappare! Io ti raggiungevo in un attimo! Adesso invece …”
- “adesso sono più veloce di te?”
- “direi di si tesoro! Dai … forse è meglio tornare dalla mamma ... sarà sicuramente arrabbiata a quest’ora!”
- “no rimaniamo ancora un po’!”
- “va bene ma solo 5 minuti!”
- “papà posso farti una domanda? È da un po’ che mi è venuta in minte …”
- “dimmi pure kyra”
- “ma perché tu e la mamma non avete la coda?”
- “hmm … ehh a dire la verità non lo so tesoro …”
- “davvero? Ma tu sei il papà! Devi sapere tutto!”
- purtroppo non è così piccola ... anche gli adulti a volte non sanno qualcosa! Forza in marcia! Si torna a casa!”
A CASA DOPO PRANZO
- “oh no! Mamma sta venendo su il temporale!”
- “bene! Così avrai un’occasione per imparare a leggere!”
- “ma io non voglio leggere! Da grande diventerò forte!”
- “non dire sciocchezze! Su vai a prendere il tuo libro e niente ma!”
- “ma … va bene mamma …”
- “un giorno mi ringrazierai!” il pomeriggio passò lento, kyra non si impegnava affatto nello studio della lettura e continuava a guardare in direzione della finestra sperando che il temporale finisse al più presto. Ma i tuoni e i lampi si facevano sempre più frequenti e la pioggia scendeva copiosa con un rumore sconsolato. Kyra aveva finalmente finito i suoi esercizi culturali, se così potevano essere definiti, e non appena la madre la lasciò libera corse in camera per occuparsi di cose “più serie” come diceva sempre lei. La stanzetta era abbastanza piccola e non potendosi allenare seriamente la bambina si limitava a sottoporsi a piegamenti o flessioni per irrobustire i muscoli. Aveva un corpicino piccolo e minuto, ma la forza che dimostrava negli allenamenti con suo padre, era totalmente sproporzionata alle sue dimensioni, tuttavia i suoi genitori non si stupivano della situazione, anche perché sapevano che quella creatura non era propriamente la loro figliola, ma proveniva da un mondo assai lontano e del tutto diverso.
Dopo cena la bambina fece finta di andare a dormire, tuttavia, quasi tutte le sere, usciva di nascosto e si allontanava dalla casa per rimanere sola in mezzo alla natura sperimentando i poteri che da poco aveva scoperto. I suoi genitori ancora non sapevano della sua capacità del volo, ma lei l’aveva appresa una volta per caso quando, durante un esercizio, era accidentalmente caduta dalla finestra di camera sua, ed era miracolosamente rimasta sospesa a mezz’aria salvandosi dall’urto col terreno. Così piano piano cercava di affinare quelle sue capacità particolari di cui era dotata. Un’altra cosa strana che aveva scoperto di saper fare era quella di creare sfere energetiche, era successo un giorno mentre si stava allenando di nascosto, cercava di raggiungere volando la cima della montagna, ma il tempo non prometteva nulla di buono, così arrivata dopo molta fatica nella parte più alta del pendio, si rifugiò in una grotta in attesa che smettesse di piovere, ma all’improvviso un fulmine colpì la parete di roccia che provocò la frana di un’enorme quantità di massi giganteschi. Alcuni di questi la stavano per sommergere quando l’istinto prese il sopravvento e il piccolo corpicino emanando un bagliore accecante si ritrovò in salvo. Lei aveva deciso di tener nascosti questi fatti per avere un segreto tutto suo da condividere solo con se stessa, ma ultimamente aveva rischiato di rivelare tutto al padre, voleva assolutamente mostrargli cosa era veramente il grado di fare.

Passarono alcuni giorni immersi nella noia più totale, non aveva smesso di piovere nemmeno un’oretta e la bambina si era trovata costretta ad aiutare la madre nelle faccende di casa per passare il tempo, ma anche perché quest’ultima pareva stanca e affaticata e faceva fatica a stare dietro da sola agli numerosi compiti casalinghi. Il padre non c’era, era sceso dalla montagna per recarsi alla città più vicina a causa di alcune commissioni importanti che non potevano più aspettare.
UNA SERA A CENA
- “mamma perché il papà non arriva? È partito già l’altro ieri!”
- “il viaggio che deve … affrontare è molto lungo … ma vedrai che presto … sarà a casa …” la sua voce era sottile e quelle parole anche se poche erano state proferite con sforzo, la bambina rimase alquanto turbata e ingenuamente chiese se c’era qualcosa che non andava
- “mamma stai bene c’è qualcosa che non va?”
- “no tesoro … adesso io vado a letto … così mi riposo … sparecchia tu per favore …”
- “ok buona notte!” la madre si alzò lentamente e kyra la aiutò a raggiungere il suo letto che fortunatamente non si trovava al piano superiore. Dopodiché pulì la cucina velocemente e con malavoglia, perché non vedeva l’ora di uscire, visto che la madre era già a letto. Tuttavia qualcosa la lasciava perplessa, il papà non era mai mancato così tanto da casa, a volte scendeva la mattina presto per recarsi al villaggio alle pendici della montagna, ma entro sera tornava, invece quella volta erano passati più di due giorni ma non si era ancora visto, che gli fosse successo qualcosa? Lei ci pensò un po’ su, ma poi si convinse che sarebbe andato tutto bene e che presto lei e suo padre avrebbero continuato gli allenamenti, sempre se smetteva di piovere!
Dopo alcuni giorni il padre di kyra tornò con delle medicine per la moglie, che infatti aveva cominciato a manifestare i segni di una complessa malattia genetica probabilmente mortale. Tornò a splendere il sole, ma kyra era costretta ad allenarsi da sola, poiché il padre doveva prestare le cure necessarie alla madre, bloccata a letto. Lui era consapevole della gravità della malattia, ma dava tutto se stesso per cercare di rendere meno marcate le sofferenze della moglie, che infatti sembrò migliorare dopo qualche settimana. Ormai l’inverno era arrivato, e con esso la neve. Kyra l’amava molto e passava giornate intere a giocare in una valle più alta, dove c’èra tantissimo spazio per poter correre e volare liberamente. Le cose però cambiarono sempre di più, e gli allenamenti col padre erano diventati eventi rari ed eccezionali, lui come sempre si stupiva di quanto la bambina fosse migliorata e di quanto la sua forza fosse possente. La salute della madre era stabile e fortunatamente non peggiorava, anche se doveva comunque stare attenta a rispettare le cure e non fare sforzi di alcun tipo. Il padre era sempre occupato con la casa, e tra il mantenimento dell’orto e la caccia arrivava alla sera praticamente sfinito.
L’inverno passò in fretta e la primavera portò con se il bel tempo, la natura aveva ripreso a fiorire e gli animali erano usciti dal periodo di letargo. Una sera il cielo era completamente privo di nuvole e le stelle emanavano una luce fioca che rischiarava l’atmosfera tranquilla della montagna. Quello era un giorno speciale kyra e suo padre erano usciti da soli come facevano gli anni prima per una passeggiatina.

- “sai papà sono proprio contenta che sei potuto venire a fare un giro con me! Cominciavo a pensare di non vivere più momenti felici come questo!”
- “oh come siamo poetici sta sera! Anch’io sono contento era da tempo che io e te non passavamo del tempo insieme … già …”
- “dove andiamo?”
- “direi di andare sulla riva del fiume da li potremo ammirare per bene la luna!”
- “la luna?”
- “si … da qui non si vede ma stasera c’è una bellissima luna piena!”
- “cos’è?”
- “tu non l’hai mai vista, ma è uno spettacolo stupendo … è quando la luna diventa un cerchio perfettamente rotondo, ed è molto luminosa … assomiglia un po’ ad un sole bianco!”
- “wow! Deve essere bellissima!”
- “si lo è!”
Dopo circa un quarto d’ora di cammino arrivarono a destinazione, e uscendo dal folto della macchia si fermerono per rimirare il cielo.
- “ti piace tesoro?”
- “si è … bell (tum tum) issima … (tum tum tum tutum tutum tutum)
‘che strana sensazione … cos’è … cosa mi sta succedendo … ah il mio corpo sta … cambiando…!’
- “kyra … ma cosa ti succede?? Kyra kyra!!” niente da fare la bambina ormai si stava trasformando in uno scimmione che in pochi istanti aveva raggiunto dimensioni gigantesche. … urla … di disperazione da parte del padre … di rabbia e smarrimento da parte della bestia. Era totalmente impazzita, stava distruggendo ogni cosa … il padre tentò inutilmente di fermarla … niente non lo riconosceva … aveva del tutto perso se stessa … l’unica cosa che aveva intenzione di fare era distruggere … e successe … il corpo del padre venne scaraventato violentemente dall’altra parte del fiume … la sua sagoma senza vita era dinnanzi al terribile mostro … che non avendolo riconosciuto non aveva esitato a colpirlo. Non si fermava continuava ad urlare preso dall’ira, facendo movimenti sconnessi e senza senso … la madre sentendo tutto quel trambusto era uscita di casa e vedendo il terribile mostro si era subito preoccupata per la sorte della figlia e del marito e li cercò tutta la notte. kyra nelle sembianze del mostro continuò fino all’alba a distruggere ogni cosa fin quando la luna calò lasciando posto al pallido sole di primavera. La madre disperata trovò il corpo del marito inerme sulla riva del fiume e piangendo divorata dal dolore lo abbracciò. Tornò a casa … non aveva la forza di cercare anche la figlia, sapeva che non ci sarebbero comunque state speranze, tuttavia qualche giorno dopo kyra fece ritorno a casa privata della memoria di quanto era accaduto, l’unica cosa che ricordava è che era uscita col padre per andare a rimirare la luna piena, nient’altro.

Le cose cambiarono, e parecchio. La bambina crebbe nella solitudine più totale, erano rare le volte in cui apriva bocca o era a casa, partiva la mattina presto per tornare la sera tardi dopo cena. Tutti i giorni sottoponeva il suo corpo ad estenuanti allenamenti, quasi per dimenticare il dolore della perdita di suo padre sostituendolo col dolore fisico. A casa rispondeva alla madre con monosillabi, non era mai intenzionata a discutere o a parlare normalmente, ma si limitava ad aprire bocca solo quando era strettamente necessario. A volte doveva scendere al villaggio per comprare le medicine, ma anche li manteneva un atteggiamento diffidente e scostato da tutto e da tutti. La madre peggiorava era sempre più provata dalla malattia e il ricordo del marito non le dava pace, alcuni giorni era costretta a dover stare a letto da mattino a sera non avendo nemmeno la forza di alzarsi. Lacrime, entrambe piangevano spesso, kyra lo faceva di nascosto durante i suoi allenamenti, la madre invece continuamente anche davanti a lei. Gli anni passarono e il ricordo del padre era diventato come una vecchia foto consumata dal tempo, era ora di andare avanti e chiudersi la porta alle spalle, ormai kyra aveva smesso di versare lacrime invano e poiché la madre era tutto ciò che le era rimasto, decise di prendersi più cura di lei e ella sua malattia, ma fallì anche in quello poiché un mattino lei esalò il suo ultimo respiro.


ç_ç che dite troppo triste? eccomi ritornata con un nuovo flash back questa volta sulla nostra sayan! piaciuto? forse era davvero un po' troppo malinconico ... è che quando mi faccio prendere la mano mi piace mettere tutto sul drastico!! va beh sta a voi commentare!! passiamo ai ringraziamenti!
-angy92: ciaooo!! piaciuto questo capitolo?? a me piangeva il cuore mentre l'no scritto!! comunque sono contenta che la storia ti piaccia e non preoccuparti che shal arriverà presto perchè non sto più nella pelle di metterlo dentro in qualche capitolo!! ok a presto! ah colgo l'occasione per dirti che divi assolutamente aggiornare presto la tua storiella perchè l'adoro e voglio sapere come va avanti!!!^^
-Iryuchan: hola!! sono felicissima che la mia storia ti piaccia e spero che anche per questo capitolo sia lo stesso!! ehh non so quando ci sarà un momento cool per killua e kail ma sono contenta che ti piaccia la coppietta!!^^ a presto e mi raccomendo continua a seguirmi!!
-zelgadis91:eccomi anche da te frank!! piaciuto questo cappy?? questo volta non ti ho fatto la recensione con i dialoghini ... contento?? ma scherzo!! guarda cosa faccio invece di studiare fisica!! ti ringrazio perchè recensisci la mia storia!!^^ ok ciao e fammi sapere cosa ne pensi!!
-anim skywalker(giusto?) un super ringraziemento anche a te ... scusa non avevo capito che ti èiacesse!! pensavo davvero che l'avessi messa nei preferiti per sherzo ... chessà perchè!! boh! cominque spero vivamente che continui a seguirmi!! ciao^^

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Capitolo 17
*** passiamo in città ***


Hell camminava veloce verso la sua scuola, anche quella mattina era in ritardo. Si faceva faticosamente largo tra la gente, le strade della sua città erano piuttosto affollate fin dal mattino e districarsi tra la folla con una pesantissima tracolla sulla spalla non era di certo una passeggiata. Frequentava una scuola di informatica, quinto ed ultimo anno per fortuna, non vedeva l’ora di poter cambiare aria per iscriversi a una qualche università, il suo sogno era quello di diventare un’hacker. Abitava già da sola in un piccolo appartamentino, poiché i suoi genitori erano importanti ricercatori archeologici ed erano quindi costretti a stare fuori città per lunghi periodi anche più volte all’anno. Era una ragazza di media statura e corporatura normale, né troppo magra ma nemmeno grassa, aveva bei capelli di color castano chiaro, che le arrivavano a metà schiena, ed erano tra il riccio e il mosso; gli occhi erano di un azzurro molto intenso, e quando sorrideva mostrava un espressione solare; vestiva solitamente con una gonna corta a pieghe blu scuro, mentre sopra portava una camicia bianca a mezze maniche. Finalmente giunse davanti alla scuola e con una certa fretta, non curandosi di spintonare qualcuno vi entrò, raggiungendo la sua classe al primo piano. Ovviamente si aspettava l’ennesima sgridata della prof che avrebbe avuto da ridire sul suo ritardo
- “scusi prof non mi è suonata la sveglia..!” disse lei per discolparsi, facendo anche un profondo inchino
- “mi dica, oggi non le è suonata la sveglia, ieri non le è suonata la sveglia, l’altro ieri la stessa cosa, dobbiamo forse impegnarci in una colletta di classe, per comprarle una sveglia nuova?” risata generale, ma di certo l’intento della prof non era quello di far ridere, Hell tentò di accampare qualche altra scusa balbettando qualcosa e alla fine fortunatamente uscì indenne da quella che ormai era diventata la ramanzina quotidiana. Fortuna che c’era Frank il suo migliore amico, a dire il vero unico, se così lo si poteva definire. Era un ragazzo un po’strano, molto riservato e un po’imbranato col computer, così si tenevano compagnia mentre lei gli dava “lezioni private”. Erano vicini di banco, ma di solito durante le lezioni non chiacchieravano mai, solo per scambiarsi i soliti insulti ai prof; dopo Frank c’era anche il suo ragazzo, Brend, molto carino, il solito tipo alto biondo e con gli occhi azzurri, tutte le altre ragazze della scuola gli facevano il filo e tutti sapevano benissimo che non era proprio fedele a Hell, soltanto lei non voleva ammetterlo. Si vedevano di solito dopo la scuola, andavano a fare un giro per il centro a guardare le vetrine dei negozi, ma purtroppo quel giorno andò un po’ diversamente. Finite le lezioni, Hell uscì come di consueto dalla porta principale dell’edificio e dopo aver salutato Frank si incamminò per incontrare Brend, non era però ancora arrivata che lo vide mentre, tenendo al muro una ragazza, la stava baciando. Lei si bloccò di colpo, le avevano dato della 'cornuta' moltissime volte, me lei voleva bene a Brend e non avrebbe mai pensato ad una cosa simile; non riuscì a trattenersi e cacciò un urlo deciso contro la coppia, alquanto impegnata
- “ Brend! Non ci posso credere! Brutto bastardo! È finita tra noi!”
- “ma va? Finalmente te ne sei accorta!” le si gelò il sangue nelle vene, indignata da quelle parole, Hell corse via in preda alla disperazione e non curandosi minimamente di spintonare qua e là la gente per le strade. Non sapeva nemmeno dove stesse andando, ma a giudicare dal fatto che in giro si vedevano sempre meno persone, probabilmente si stava dirigendo verso la periferia.

***
Nel frattempo in un palazzo diroccato e abbandonato, 11 individui ascoltavano attenti le parole del loro capo in attesa di ordini
- “ci siamo tutti?”
- “Hisoka no, perché l’ho visto l’altro giorno che era impegnato nell’esame per diventare hunter, quindi non è potuto venire”
- “ok lui è giustificato … veniamo al dunque … una potente famiglia mafiosa è sulle nostre tracce, probabilmente è venuta a sapere del furto che abbiamo attuato all’hotel Shyenzy, e sta cercando di mettersi in contatto con i 10 anziani par darci la caccia. Adesso vi dividerò in coppie e dopo avervi consegnato questo catalogo, in cui sono riportati membri e parenti della comunità, dovrete andare in giro ed eliminare le persone riportate nell’elenco. Non preoccupatevi, sono foto recenti, se li vedrete in giro non avrete difficoltà a riconoscerli. Bene adesso veniamo alle coppie, preferirei che almeno due stiano qui in attesa di novità sulle mosse del nemico, gli altri andranno in città. Allora Machi ed io controlleremo la parte verso i centri commerciali, Finks e Feitan andranno a nord vicino alle industrie Heghel, Nobunaga e Ubo verso il fiume, quindi si soffermeranno più che altro sui ponti, Shizuku e Frankiln invece la parte a sudn verso il cimitero e Shalnark e Pakunoda invece andranno più verso il centro dove ci sono i giardini Dagi. Non ho nominato Kortopi e Bonolenov perché voglio che siate voi a rimanere qui di guardia. Ok? se è tutto chiaro direi che possiamo entrare in azione, ci sono domande?”
- tutti “no!”
- “perfetto, al lavoro!”
***
FUORI DAL COVO

- Machi “che c’è Paku?”
- Paku “non è possibile che il capo mi metta sempre con Shal! Non lo sopporto quel ragazzo!”
- Machi “ma dai! A me sta simpatico invece! Va beh il capo mi chiama! A dopo!” disse correndo da Kuroro
- Paku “allora ci potevi stare tu in coppia no?” borbottò, ma qualcuno la riscosse da dietro
- Shal “andiamo?”
- Paku “si …” disse incamminandosi con malavoglia.
Dopo che si avvicinarono di più alla città, poiché il loro covo si trovava piuttosto in periferia, Pakunoda aprì bocca
- Paku “bene, eccoti metà dei fogli … tu vai di là e io di qua!”
- Shal “ma il capo ha detto che …”
- Paku “il capo quindi non c’è quindi fai come ti dico io, e io dico che è più facile per tutte e due se ci dividiamo! Adesso tieni” gli porse sgraziatamente il blocco di fogli e si allontanò, Shal non poté che rimanere interdetto qualche minuto lamentandosi sotto voce
- Shal “ma sempre a me deve capitare quella vecchia ciabatta! Così alla fine mi ritrovo sempre da solo! Ah! ma quando torno il capo mi sente! Sembra che lo faccia apposta! … Vabbè sarà meglio che mi dia una mossa o non troverò mai nessuno da eliminare!” così si incamminò ormai rassegnato verso la parte che gli aveva indicato Pakunoda.
***
Hell correva ancora con le lacrime agli occhi, continuava ad andare addosso alla gente senza nemmeno scusarsi, e così facendo, tutti la riempivano d’insulti, però ad un certo punto si scontro con un ragazzo e l’impatto la fece cadere a terra
- Hell “hei! ma non guardi dove vai??”
- “ma a dire la verità sei tu che mi sei venuta addosso” era un ragazzo poco più grande di lei con in mano uno spesso blocco di fogli (chi sarà??)
- Hell “ma a cadere però sono stata io quindi ho ragione io!” disse frettolosamente rialzandosi e riprendendo a correre via, mentre il ragazzo commentava amareggiato
- “se continuo così, presto o tardi non avrò più alcuna autorità sulle donne! ce l'hanno tutti con me!! Va beh ... sarà meglio che mi dia da fare col compito del capo, oppure anche lui se la prenderà con me!” e continuò a camminare sconsolato.

NEL POMERIGGIO

Hell era seduta su una panchina dei giardini Dagi, stava ripensando a quello che era successo uscita da scuola, non poteva ancora credere di avere lasciato per sempre Brend, eppure l’aveva visto lei stessa insieme ad un’altra, tra loro due era davvero finita. Ad un tratto però si avvicinò Frank tutto trafelato con il suo solito portatile sotto braccio
- “meno male Hell! Ho bisogno d’aiuto!”
- “Frank non vedi che sono depressa!!”
- “ah ma cosa è successo?”
- “è a causa di Brend … io e lui … insomma …”
- “ah capisco … mi dispiace … anche se, scusa se te lo dico … ma solo tu non te ne eri accorta …”
- “lo so … è che mi piaceva veramente … ma adesso ho capito che è solo un don Giovanni … me ne sono resa conto finalmente”
- “beh se non te la senti di darmi una mano facciamo pure un’altra volta …”
- “ma no dai … dimmi … che c’è che non riesci a fare questa volta?”
- “ah grazie sei unica Hell!!” disse contento sedendosi vicino a lei e aprendo il portatile, poi continuò spiegando ciò che non riusciva a fare “allora devo cercare di contattare questa compagnia per mio padre … ecco … però non riesco a bypassare il sistema di protezione, serve una password e … tu vuoi diventare un hacker no?”
- “ho capito, vedo cosa posso fare!” disse concentrandosi sul problema “ma chi devi contattare? Vecchi, 10 anziani? Ma cos’è una casa di riposo?”
- “ehh si mio padre vuole fare beneficenza … sai com’è …”
- “e stì vecchietti hanno un sistema così protetto? Vabbè … vediamo … ... purtroppo non riesco a craccare il sistema di riconoscimento … è complicato!”
- “ noooo! Non dirmi che nemmeno tu ne sei capace!”
- “dovrei lavorarci su un po’, ma scusa non credo di essere dell’umore adatto … credo che tuo padre dovrà trovare un altro modo per fare beneficenza …”
- “vabbè dai, non fa niente … ci vediamo domani a scuola! Ciao!”
- “ciao!” e se ne andò come era venuto. Di lì intanto passava per caso Shal, a cui sembrava di aver visto Frank, già da qualche altra parte, così decise di seguirlo rimuginando intensamente per cercare di capire chi fosse. Poi improvvisamente gli si illuminò la lampadina e si ricordò del blocco di fogli che aveva in mano, lui era nella lista.
- Shal “finalmente! Ho trovato uno degli uomini da eliminare! Ormai pensavo di dover continuare a camminare alla ceca per chissà quanto tempo!” esclamò tutto contento

***
IL GIORNO DOPO

Hell si era svegliata come al solito in ritardo, tuttavia quella mattina aveva deciso di non andare a scuola, non se la sentiva. Così se la prese molto comoda e accendendo il televisore si mise ad ascoltare svogliatamente le notizie del telegiornale; ma venne subito catturata da un servizio sulla morte di un giovane “Si chiamava Franky Keyly, il giovane trovato morto ieri notte per cause a noi ancora sconosciute. Gli esperti della scientifica ipotizzano un suicidio, pare che in un momento di debolezza il giovane abbia avuto il coraggio di affogarsi nella fontana principale dei famosi giardini Dagi. Si pensa che sia stato suicidio perché non sono stati rinvenuti sul corpo nessun tipo di lesioni che facciano pensare ad uno scontro con l’assassino. Stiamo ancora cercando parenti o amici, ma pare che una fitta rete di misteri avvolga la sua famiglia, non sono ancora stati rintracciati né padre ne madre”
- “co … cosa?? Quello è … è Frank! No … non può essere lui … io … non è possibile che sia … eppure … quello è lui lo riconosco … no!” cadde subito in un pianto disperato accasciandosi pesantemente al divano. Continuava a borbottare frasi insensate, dicendo che non poteva assolutamente essersi suicidato, perchè lei lo aveva visto il giorno prima e stava bene; dopo un po’ prese a camminare nervosamente da una parte all’altra della stanza, sempre con le lacrime agli occhi, ma un sentimento di oppressione la costrinse ad uscire sul balcone che dava su di un piccolo viottolo ceco quasi mai illuminato. Si strinse alla ringhiera ancora con il viso tutto umido, ma quello che era dispiacere si trasformò in un sentimento di rabbia e vendetta. Mentre cercava di pensare e concentrarsi su come dare una mano alla polizia nelle indagini, non poté fare a meno di assistere ad un dialogo che si stava svolgendo proprio sotto di lei.
- “ma quanto sei idiota?? La notizia ha già fatto il girò dell’intera città! Un po’ più di discrezione??”
- “Paku senti … il capo ci dice di fare sempre i lavori in modo appariscente … e io …”
- “l’ho sempre detto che tu non sei tagliato per questo lavoro! Sei troppo ingenuo!”
- “non darmi dell’ingenuo! Intanto io ne ho già eliminati quattro!”
- “già peccato che quando scopriranno che le vittime facevano parte di una famiglia mafiosa sulle tracce della brigata, risaliranno facilmente a noi!”
- “e allora? Hai paura della polizia?”
- “sicuramente sarà una seccatura in più di cui preoccuparsi!”
- “senti non ho la minima voglia di mettermi a discutere con te quindi ciao, io vado!”
- “stupido! Anche il capo ti sgriderà!”
- “vedremo!” il ragazzo che stava conversando se ne andò dal vicolo, ma Hell non era stupida, aveva capito benissimo che quel ragazzo poteva essere l’assassino da Frank, così senza pensarci, accompagnata solo dall’istinto, andò in cucina prese un grosso coltello lo nascose sotto la camicia e scese per seguire il ragazzo. Non sapeva se avrebe avuto la forza di compiere un’azione estrema, probabilmente non ce l’avrebbe fatta, ma doveva provarci, dopo magari, se fosse stata ancora viva si sarebbe sentita meglio.


rieccomi! a grande richiesta un capitolo su altri parconaggi!(ma quale richiesta?! ndtutti) ho blocato un'attimo la storia dell'esame e ho introdotto un uovo personaggio Hell spero che abbia fatto una buona impressione (sono troppo sfortunata!!>.< ndHell) beh ... allora spero che il capitolo sia piaciuto comunque non preoccupatevi perchè kyra e gli altri torneranno presto magari non nel prossimo capitolo ma sicuramente in quello dopo!! comunque spero che si sia capito qualcosa perchè la storia è un po' intrecciata!! bene passiamo ai ringraziameni!!
angy92: piaciuto? povero shal ce l'hanno tutti con lui!! comunque spero che ti piaccia come l'ho fatto!! beh continua a seguirmi a presto!!^^
Ainim Skywalker (giusto?): sono contenta che anche l'altro capitolo ti sia piaciuto!! spero che anche per questo sia lo stesso!! ciao continua a seguirmi!! scusa se l'altra volta ho sbagliato il nome!!
Iryuchan: ciao! sono prorpio contenta che il personaggio di kyra ti piaccia! mi dispiace di non averlo messo in questo cap ma volevo descrivere un po' come se la passava shal!! cmq tornerà presto!! continua a seguirmi ciao!!
zelgadis91: eccoti anche tu!! ti ho tenuto per ultimo per spiegarti che mi dispiace di aver fatto morire Frank! ma comunque il suo vero nome è Franky e quindo non centra niente con Franklin!! perdono!! ok scappo a studiare letteratura italiana sono solo a Dante!!ciao!!

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Capitolo 18
*** la solitudine che divora l'anima ***


Hell scendeva le scale rumorosamente, i suoi passi, i suoi movimenti incerti e frettolosi, lasciavano trasparire nervosismo e rabbia. Rabbia per quello che era successo. La sua vita sarebbe cambiata, senza Frank nulla sarebbe più stato lo stesso. Uscì dalla porta d’ingresso con una mano dietro la schiena, intenta a nascondere il coltello sotto la camicia, cominciò a guardarsi in torno, il ragazzo che aveva visto nel vicolo non poteva essere andato lontano, e infatti lo vide camminare dall’altro lato della strada, tranquillo come se fosse una persona del tutto normale, come se non avesse fatto niente. Per un momento Hell esitò nel seguirlo, dopotutto sembrava un ragazzo come tanti altri, credette di essere impazzita, di non capire più nulla, o che la stessa morte improvvisa di Frank fosse stato solo uno scherzo. Ma la sua forza di carattere, la fece tornare subito alla realtà, Frank era morto e quel ragazzo apparentemente innocente ne era la causa, scosse la testa per tornare alla realtà, e scacciare qualsiasi pensiero avrebbe potuto ostacolarla; così, più decisa che mai, si mise all’inseguimento. L’avrebbe seguito fino ad un posto che non fosse in mezzo alla gente, l’ultima cosa che voleva era dare spettacolo, si teneva ad una distanza di circa due metri non perdendolo mai d’occhio. Dopo una decina di minuti, si accorse che il ragazzo si stava dirigendo verso i giardini Dagi, ma improvvisamente arrivati in una zona quasi deserta del parco, si fermò girandosi di scatto
- “ehi ma mi stai seguen …” non fece nemmeno in tempo a finire la frase che Hell sfoderò il suo portentoso coltello da cucina, puntandolo pericolosamente contro di lui, e urlando
- “fermo! Mani in alto! Non ti muovere o ti faccio secco!” Shal saltò sul posto, dallo spavento momentaneo che l'aveva colto alla sprovvista, portando meccanicamente le mani sopra le spalle
- “ehi! Ma tu sei la ragazza che ho fatto cadere ieri!”
- “zitto! Non dire una parola di più! E adesso confessa il tuo crimine!”
- “ma cosa stai dicendo? Quale crimine?” diceva Shal totalmente rilassato e per niente preoccupato della situazione, anzi sembrava quasi divertito, perché quando si rivolgeva a Hell sorrideva
- “non fare il finto tonto! Ti ho sentito prima che parlavi con quella donna!” a quell’affermazione però, la sua faccia divenne più scura e il suo tono più serio
- “cosa hai sentito precisamente?”
- “qui le domande le faccio io! Ho sentito tutt …” Shal con un movimento repentino e quasi impercettibile, si portò dietro la ragazza, le prese in coltello di mano e mettendole un braccio in torno al collo la sollevò qualche centimetro da terra; Hell con un’espressione terrorizzata e con il coltello puntato alla gola, respirava affannosamente cercando, con i piedi, il pavimento. Si divincolò per qualche minuto, ma la presa di Shal era ferrea e non lasciava vie d’uscita, ad un tratto con parole agghiaccianti, si rivolse alla ragazza sussurrandole all’orecchio
- “prova a metterti ancora ad urlare e giuro che ti faccio fuori” lei si bloccò improvvisamente, qualche lacrima le rigava ancora il volto, ma riuscì comunque, con voce smorzata dalla paura e tremante, a sussurrare
- “ti prego lasciami …” Shal, di tutta risposta, la sciolse da quella tremenda presa, riacquistando improvvisamente la sua espressione divertita e rilassata. Al contrario, Hell si accasciò in ginocchio per terra, tenendosi il collo un po’ indolenzito, e tossendo ripetutamente; poi cominciò a piangere e rialzandosi stava per andarsene; si sentiva una stupida, avendo capito che evidentemente non poteva fare niente per vendicare il suo amico, però decise che comunque avrebbe provato a capire, almeno il perché di quell’omicidio. Shal invece, avendo capito che forse aveva esagerato un po’, riprese la parola, questa volta con un tono più rassicurante
- “guarda che non ti voglio fare del male! (no volevi solo tagliarle la gola!!ndaki) volevo farti capire che qualsiasi cosa tu abbia, ipoteticamente, sentito non dovrà mai, e ripeto mai, essere divulgata in giro. Ma dimmi perché vuoi fare giustizia di persona? Conoscevi una delle vittime?” Hell non era intenzionata a rispondere, girata di spalle, stava versando lacrime a tutto andare. Il dispiacere era troppo. Ma Shal continuò “ok che ti ho detto di non urlare ma non intendevo ammutolirti per sempre! Ti ripeto che non ti farò del male.”
- “ma come fai?” cercava di trattenere le lacrime e reprimere i singhiozzi, strinse le mani a pugno e si girò verso di lui fissandolo negli occhi
- “eh? Come faccio cosa?”
- “tu hai ucciso una persona! Come fai ed essere così calmo … come se per te non fosse successo niente? forse non ti rendi conto di quello che hai fatto!”
- “ehm … a dire la verità dal mio punto di vista, ho fatto una buona azione”
- “ma come puoi dire una cosa simile!”
- “non credo che ti interessi saperlo, ad ogni modo, adesso tu rispondi alla mia domanda, conoscevi una delle vittime?”
- “Frank era il mio migliore amico”
- “ah … e così conoscevi molto bene Frank, allora … credo che tu possa facilmente immaginare perché sia morto”
- “io … lui era un ragazzo a posto … non aveva mai fatto male a nessuno! Non c’era motivo perché lo eliminassi! Perché lo hai ucciso?!”
- “ma stiamo parlando della stessa persona?”(tonto!!ndaki)
- “si chiamava Franky Keyly, aveva la mia età, è morto ieri notte”
- “allora credo che questo Frank non te la contasse molto giusta, cosa sapevi esattamente della sua famiglia?”
- “ma cosa c’entra con lui! Era il mio migliore amico non avrebbe mai potuto mentirmi”
- “rispondi alla mia domanda”
- “io … non parlava molto di se … cioè … suo padre faceva beneficenza”
- “beneficenza!? Ma non poteva inventarsi una balla un po’ più plausibile?!”
- “guarda che è la verità!”
- “sei messa male! A quanto pare, tu non sai niente di come vanno le cose in questa città!”
- “cosa stai dicendo?!”
- “io ti racconto come stanno le cose … ma tu mi devi promettere che non dirai niente a nessuno, altrimenti …” concluse facendole vedere il coltello ancora nella sua mano
- “io voglio sapere perché hai ucciso Frank, il resto non mi interessa”
- “allora ... mi prometti che sarai muta come un pesce?” Hell deglutì, poi annuì in modo deciso e Shal continuò “ti va di sederti? Così magari sei più tranquilla” Hell accettò anche quella proposta, in effetti sarebbe stato meglio assistere alla spiegazione da seduti; così si diressero verso una panchina li vicino e si sedettero. Dopo qualche minuto Shal cominciò a spiegare a Hell la situazione “io mi chiamo Shalnark, faccio parte di una brigata di ladri e ci occupiamo specialmente di furti, ultimamente una famiglia mafiosa è venuta a sapere che un recente furto è stato attuato a opera nostra” Hell si chiedeva più volte cosa diavolo centrasse quella storia con Frank, non riusciva a trovare alcun collegamento, ma ascoltava comunque, con una certa curiosità “questa famiglia mafiosa si chiama Keyly, che deriva proprio dal cognome del suo boss. Ti dice qualcosa?”
- “non dirmi che …”
- “il tuo Frank, non era altri che il figlio di questo boss mafioso, che stava minacciando il mio gruppo, perché voleva mettersi in contatto con i 10 anziani, una delle più importanti e pericolose organizzazioni mafiose mai esistite”
- “no ti stai sbagliando … lui voleva solo aiutare una casa di riposo …”
- “fortunatamente non è riuscito ad eludere il sistema di protezione, non riuscendo così a mettersi in contatto con loro”
- “no … non è vero … lui non può avermi mentito … non lo avrebbe mai fatto!”
- “la verità a volte fa male, ma bisogna guardarla in facc …”
- “basta! Stai dicendo solo un mucchio di sciocchezze! Frank era mio amico! Tutte le volte che mi chiedeva aiuto col computer era perché non era in grado!”
- “non riusciva forse perché quello che faceva era illegale, hai detto che chiedeva aiuto a te?” Hell cominciò di nuovo a singhiozzare, il fatto che il suo unico amico non era altro che un figlio di un boss mafioso era davvero inaccettabile, ma lo era ancora di più il fatto che non gliene avesse mai parlato “dai non rimetterti a piangere! Non è mica cascato il mondo!” a quelle parole la ragazza si alzò di colpo dalla panchina per andarsene, in preda alla disperazione, ma Shal la trattenne per un braccio impedendole di allontanarsi “scherzavo! È una tragedia! Scusa se ti ho ucciso l’amico, ma uno deve pur salvaguardare la propria ‘famiglia’ no? E poi ammettilo, nemmeno era sincero con te! Questo vuol dire che tu le eri utile solo quando aveva bisogno per il computer”
- “lasciami! Tu non capisci niente! non ti interessa nulla delle altre persone! Non ti importa di farle soffrire!”
- “credi che adesso sarei qui se non mi importasse delle altre persone? Io non provo affatto piacere nell’uccidere le persone, ma se queste minacciano il mio gruppo, le ritengo mie nemiche e quindi preferisco eliminarle! Non faresti lo stesso se ne avessi la capacità?” quelle parole l’avevano fatta riflettere, in un certo senso quando Brend le aveva risposto in quel modo avrebbe voluto prenderlo per il collo e strozzarlo, e probabilmente, sempre se avesse avuto la capacità, a causa degli impulsi di rabbia avrebbe potuto anche fargli male.
- “e io adesso cosa faccio? Sono da sola … non ho più nessuno …”
- “ma … tanto per sapere … come ti chiami?”
- “ma cosa centra?? Comunque mi chiamo Hell”
- “oh Hell! E sei brava col computer Hell?”
- “un po’ vorrei diventare hacker … però ora come ora … non so più cosa fare … io non lo so … mi sento persa …”
- “io tra qualche giorno, quando ci saremo congedati tutti col capo, parto per andare a trovare mia sorella che è all’esame per diventare hunter, se vuoi puoi venire con me, e poi io sono un hacker e col computer non me la cavo niente male!”
- “ma stai scherzando? Credi che verrei davvero con te? Dopo quello che hai fatto?”
- “ehm … si!”
- “ma allora non hai capito proprio nient …”
- “pensaci!io adesso devo andare a rapporto, visto che qui non hai più nessuno come dici, cambiare aria ti farà solo bene!”
- “perché fai questo?”
- “ eh questo cosa?
- “perché mi vuoi aiutare? Perché non mi hai semplicemente tolto di mezzo? non sono solo una seccatura?”
- “perché a dispetto delle apparenze anche noi ladri abbiamo un cuore … e … perché so molto bene cosa voglia dire essere soli … comunque ciao ci vediamo qui domani se hai cambiato idea” detto questo si allontanò rapidamente sfuggendo alla vista della ragazza rimasta immobile vicino alla panchina.

***

Era ormai da qualche ora che kyra stava riflettendo, seduta per terra in una stanzetta deserta. Era arrivata alla conclusione, che la vera causa della morte di suo padre, non era altri che un mostro … ovvero lei. Dopotutto era l’unica ipotesi plausibile, e dopo le rivelazioni della sorella la verità poteva essere soltanto quella; kail si era accorta dell’assenza di kyra e staccatasi dal gruppo, si era messa a cercarla nelle varie stanze del dirigibile, questa volta con calma. Quando la trovò capì subito che c’era qualcosa che non andava ed entrando, si avvicinò cautamente a lei
- “kyra … tutto bene?” lei, che non si era accorta della sua presenza, continuava a fissare il vuoto seduta con le ginocchia al petto e con la schiena appoggiata al muro; ma la ragazzina continuò “kyra? Sono kail … mi chiedevo perché non ci avessi raggiunti …” questa volta la ragazza si riscosse e rivolse lo sguardo alla bambina, li davanti a lei
- “ah kail … sei tu … scusa non ti ho sentito arrivare”
- “ma stai bene?”
- “no … non credo di stare bene …”
- “cosa c’è che ti turba?”
- “dopo quello che hai detto … sul fatto che ci trasformiamo … ecco io … credo di aver capito come è morto il mio padre terrestre”
- “e come è successo?”
- “l’ho ucciso io …” kail a quell’affermazione spalancò gli occhi, ma poi assumendo una faccia tremendamente dispiaciuta si avvicinò alla sorella, accoccolandosi vicino a lei
- “mi dispiace tanto kyra …” quest’ultima, commossa dall’affettuosità di quella bambina, l’abbracciò stringendola a se, trasmettendole quasi il suo dolore
- “lo so … dispiace anche a me …” riuscì soltanto a dire, mentre qualche lacrima le rigava il volto.
Rimasero in quella posizione per qualche momento, ma poi kyra, risollevatasi dalla stessa presenza della sorella, si fece coraggio e le chiese
- “kail com’erano i nostri genitori?” kail fu presa un po’alla sprovvista da quella domanda, anche se comunque sapeva che un giorno avrebbe dovuto trovare il coraggio di raccontarle la sua storia; raccolse un po’ le idee e decise di cominciare a riferirgli i fatti, dopo l’esplosione di Vegeta. In fondo lei non sapeva ancora quasi niente del loro popolo, e forse per sdrammatizzare un po’ la situazione, avrebbe parlato proprio di questo; kyra ascoltava affascinata la storia del suo popolo, nonostante la sentisse così distante da quella che era la sua realtà, e poi la passione che la sorella metteva nel racconto, la ammaliavano letteralmente; capì che l’intenzione della bambina, era quella di non far morire in nessun modo i valori della sua gente; anzi, il fatto che lei avesse avuto la possibilità di salvarsi, la rendevano orgogliosa del fatto che, proprio lei, avrebbe avuto il compito di portare avanti nella storia, le tradizioni dei sayan, il temibile orgoglio che distingueva la loro razza da qualsiasi altra nell’universo, e la continua ricerca di nuove sfide per migliorarsi e diventare più forti. Poi kail passò a parlare della sua famiglia, di quanto suo padre fosse coraggioso e di quanto sua madre fosse sempre stata protettiva nei suoi confronti, arrivò anche a descrivere il fortissimo dolore che provò nel vederli morire entrambi, solo per salvarla e il motivo della sua decisione del viaggio sulla terra. Il racconto di kail si concluse dicendo che il popolo dei valorosi guerrieri sayan avrebbe continuato a vivere, e un giorno sarebbe tornato a prosperare nell’universo.





rieccomi gente!! come vedete ho reintrodotto kyra non potevo più stare senza di lei!! la vicenda con Shal comunque tornerà anche in seguito!! spero che il capitolo sia piaciuto e spero di non essere stata troppo sbrigativa nel dialogo tra i due, ma devo ammettere di aver trovato quella situazione perticolarmente difficile da descrivere! comunque ormai è pubblicato e quello che è fatto è fatto spero solo di non avervi deluso! anche se devo dire di essere abbastanza soddisfatta! ringrazio:
- angy92: ciao! piaciuto il capitolo? sono contenta che il personaggio di Hell ti piaccia! e poi che coincidenza il fatto che anche tu te la immaginavi più o meno così! visto che Hell non ha fatto del male al nostro Shal!? semmai era lui che la stava minacciando!(ma io non volevo farle del male!^_^ ndshal)(e allora perchè mi hai puntato un enorme coltello alla gola?!ò_ò ndhell)(ehhh ... mi è venuto così!^_^' ndshal) continua a seguirmi ci sentiamo su msn ciao!!^^
zelgadis91: hola Frank!! ciao come va?? piaciuto questo proseguimento con Hell? spero prorpio di si! anche perchè se no ...*fa vedere il coltello da cucina* scusa se non ho messo la battuta di miracle blade ma non mi sembrava il caso!!
- Iryuchan : ciao!! per la tua felicità è tornata anche kyra!! comunque si ... lei purtroppo si è resa conto di avere ucciso il padre ... poverina ç_ç! meno male che c'è kail che la consola!

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Capitolo 19
*** fantasmi e numeri ***


Il dirigibile era ormai quasi arrivato a destinazione, verso l’orizzonte infatti era già possibile vedere vagamente la sagoma di un’isola, non era molto grande, e presentava numerose montagne di roccia scura, irte e scoscese; la vegetazione era molto fitta e le varie foreste si alternavano a bellissime distese d’erba attraversate da piccoli corsi d’acqua. Kyra e kail dopo aver parlato a lungo nella stanzetta dove si trovavano, raggiunsero gli altri al bar, impegnati in una partita a carte.
- kail “chi vince?” chiese la bambina sbucando improvvisamente alle spalle di killua, che per lo spavento fece cadere le carte che aveva in mano permettendo così ai suoi sfidanti di vederle
- killua “aah! sicuramente non io =_=' adesso tutti quanti sapranno che coppie ho!”
- kail “scusa kilu non l’ho fatto apposta!”
- kyra “Che gioco è?”
- kurapica “rubamazzo! Vuoi unirti a noi?”
- kyra “no tanto non saprei comunque come si gioca …”
- Leorio “come non sai giocare?! Non c’è un gioco più popolare di questo!”
- kyra “mi dispiace ma non l’ho mai sentito nominare!”
- kurapica “io ho chiuso!”
- Gon “ma non vale! Perché vinci sempre tu?!”
- kyra “e tu chi sei?” si riferiva a Sheyekai, in effetti lei era nuova del gruppo e non aveva ancora avuto modo di conoscere di persona la nostra sayan, anche se kail le aveva parlato molto di lei
- Shey “ah scusa non mi sono presentata! Mi chiamo Sheyekai e ho affrontato la terza prova insieme a Gon killua e a tua sorella!”
- kyra “ah piacere di conoscerti!” disse lei con una stretta di mano.
Le due sayan si sedettero al tavolo, kyra tentò di imparare a giocare a scala quaranta facendo squadra con kurapica, ma era talmente imbranata e sfortunata che perse diverse partite, mentre kail era il contrario, pescava solo carte bellissime e vincenti, per questo era al settimo e non aveva la minima intenzione di smettere di giocare, quando invece kyra dopo le prime due partite aveva deciso di rinunciare più abbattuta che mai. Il viaggio si concluse in modo piacevole, e ad un certo punto gli esaminatori cominciarono a dare le istruzioni per la prossima prova
-“bene, siamo quasi giunti sull’isola Zebil, luogo della prossima prova. Adesso vi darò le varie istruzioni e vi dirò in cosa consiste. Allora … diciamo che dovrete affrontare una vera e propria "caccia alle targhette" tutti i partecipanti si guardarono spaesati e con aria interrogativa “mi spiego meglio … in questa urna sono contenuti dei foglietti con raffigurati sopra dei numeri, più precisamente i numeri delle vostre targhette. Uno alla volta verrete qui e pescherete, a caso ovviamente, un numero che vi indicherà la persona a cui dovrete rubare la targhetta. La targhetta del vostro bersaglio vale 3 punti, e la vostra sempre 3 punti. In tutto dovete totalizzare 6 punti, solo così supererete la prova, le altre targhette valgono solo un punto, ma sono comunque utili nel caso qualcuno dovesse perdere la propria o non riuscisse a recuperare quella del proprio bersaglio. Avete una settimana di tempo, durante la quale tutto sarà concesso, in poche parole non ci sono regole e potrete usare per combattere i mezzi che volete. Adesso prego, cominciate ad estrarre i vostri numeri.” La gente cominciò a mettersi in fila, ma prima di ogni altra cosa, quasi tutti si preoccuparono di nascondere la propria targhetta così da non essere identificabili, dopotutto nessuno si ricordava a memoria i numeri degli altri concorrenti; solo pochi non presero queste precauzioni, ovvero killua, kyra, kail, Hisoka e il suo amico (Illumi). Dopo che tutti ebbero in mano il proprio foglietto l’esaminatore continuò “bene avete domande?” si alzò una mano, era kail
- “si io voglio chiedere una cosa!”
- “prego”
- “ma quindi se io non rubo la targhetta al mio bersaglio posso comunque passare la prova prendendo tre targhette di gente a caso?”
- “si, sempre se mantieni la tua”
- “ok grazie!”
- “prego, bene questo è tutto! Ci vorranno ancora circa un paio d’ore per l’atterraggio, fino a quel momento sarete liberi e avrete tempo per indagare sulla vostra preda. Ci vediamo più tardi sul ponte.” Il gruppo di partecipanti si sciolse velocemente, tutti, cercando di mantenere segreto il proprio numero, erano intenti a raggiungere posti isolati del dirigibile o comunque lontani dagli altri partecipanti. I nostri amici si sistemarono all’esterno del veicolo, dove c’era una piacevole brezza mattutina che rinfrescava i loro volti; era sceso un silenzio quasi imbarazzante, la tensione della prova ormai imminente cominciava a farsi sentire e tutti rigiravano in mano quello che era il numero del proprio bersaglio. Ad un certo punto kyra parlò, spinta da curiosità sulla domanda che poco prima la sorella aveva posto
- kyra “perché hai chiesto quella cosa all’esaminatrice? Non ti basta prendere la targhetta del tuo bersaglio?”
- kail “ecco …”
- killua “chi è a proposito?”
- kail “ehm … è il numero 99 ovvero … sei tu …”
- killua “cosa?! Ma con tutti quei numeri proprio il mio sei dovuta andare a pescare??”
- kail “non l’ho mica fatto apposta! Cosa credi?”
- kurapica “ma come ha specificato l’esaminatrice non è necessario che rubi la tua di targhetta, le basterà prendere quella di qualcun altro. E voi ragazzi che numeri avete pescato?”
- Gon “io ho il numero 54 però non so chi sia …! Mi sa che non sarà affatto facile superare la prova!”
- kurapica “hmm ... non mi viene in mente chi possa essere … mi dispiace Gon ma non riesco ad aiutarti”
- Gon “non ti preoccupare! In fondo così è più divertente no? E tu che numero hai pescato?”
- kurapica “beh io sono fortunato! Il mio bersaglio è il numero 16 ovvero Tompa!! E tu kyra chi hai?”
- kyra “oh anch’io sono fortunata … io ho il 44”
- Leorio “fortunata? E questa la chiami fortuna?! Sai almeno chi è il 44?!”
- kyra “certo che lo so, è Hisoka”
- Gon “perché ti ritieni fortunata?”
- kyra “ ho un conto in sospeso … finalmente potremo batterci”
- Shey “Hisoka è un vero mostro, non avrai vita facile”
- kail “tu Shey invece chi hai?”
- Shey “ho il 301 ma come Gon non ho idea di chi sia! Uffa!”
- kail “ah aspetta! Non è di quello che sta con Hisoka? il tizio strano con gli spuntoni sulla testa!”
- Shey “boh non ne ho idea!”
- kail “kilu tu invece?”
- killua “allora io ho il 197 e ovviamente non so chi è”
Dopo che ognuno disse il proprio bersaglio, provarono a dividersi per cercare informazioni utili a svelare le identità di quei numeri sconosciuti, allontanandosi e dirigendosi verso diverse direzioni ma prima che kyra andasse per la sua strada kail la fermò
- Kail “aspetta kyra!”
- kyra “che c’è?”
- kail “ehm … volevo chiederti se potevo assistere al tuo combattimento con Hisoka, sempre se ce ne sarà uno”
- kyra “grazie, ma non ho bisogno d’aiuto”
- kail “ma io non ti voglio aiutare! Davvero non interverrò qualsiasi cosa accada! Voglio solo vedere quanto sei forte …”
- kyra “se la metti su questo piano va bene … sei curiosa eh?”
- kail “si … allora giriamo per l’isola insieme?”
- kyra “va bene piccolina! Su adesso cerchiamo di capire chi sono i bersagli degli altri!”
- kail “urrà!”
***
- “chi stai chiamando?”
- “cerco di contattare mia sorella per capire dove sta affrontando la prova, se no non sappiamo nemmeno che volo prendere”
Hell e Shal erano seduti al bar dell’aeroporto lui trafficava intensamente con cellulare mentre lei ancora si chiedeva cosa diavolo ci facesse li.

Flash back

Dopo che Shal si allontanò dal parco, Hell corse subito a casa per riflettere; stava succedendo tutto così in fretta … e adesso, quella proposta così allettante e allo stesso tempo così spaventosa … ricominciare da capo avrebbe forse aiutato a dimenticare? Avrebbe ricucito quelle ferite così profonde e fastidiose? Il fantasma di Frank non le dava pace, vedeva la sua faccia piena di sangue ovunque, nei vicoli bui che attraversava, nei cartelli pubblicitari sparsi per le strade, e addirittura nel volto delle altre persone. Il suo lugubre sguardo la fissava intensamente trapassandola da parte a parte, con fare accusatorio, finalmente salì le scale del suo modesto condominio e richiuse fragorosamente la porta dietro di se e lasciandosi andare si sedette per terra, chiudendo gli occhi. Ma rieccolo di nuovo, camminava lentamente verso di lei con sguardo triste, dettato da occhi senza vita, privi di luce e di anima “perché? Perché non mi hai vendicato Hell? Vendicami Hell … ti prego vendicami …”
- “basta … vattene … lasciami stare … basta” “perché non mi hai vendicato? Uccidi Shalnark … vendicami … porta giustizia …” “BASTA!! VATTENE LASCIAMI IN PACE!” quella specie di zombi immaginario si era fermato, anche la sua voce si era spenta e l’espressione di quegli occhi era indescrivibile, delle gocce di sangue cominciarono a sgorgare da questi ultimi colorando quel volto cadaverico di un rosso intenso
- “perché Frank? Perché mi fai questo? Io mi fidavo di te …” anche Hell prese a piangere rumorosamente e con la voce impastata dalle lacrime continuava a riempire di domande amareggiate quella figura inesistente davanti a lei “perché non mi hai mai detto di tuo padre? Perché non mi hai mai rivelato chi fossi veramente? Non ero forse importate per te?” incredibile, il fantasma l’ascoltava, la capiva e le rispondeva
- “mio padre metteva la famiglia davanti a tutto … non c’era nulla di più importante … non rammaricarti … prima o poi doveva finire così … con quel tipo di lavoro finisce sempre così … dimenticami … è il solo modo per farlo è andartene … vattene Hell … abbandona tutto … cambia vita …”
- “ma come posso farlo? Qui c’è tutta la mia vita … e io …”
- “proprio per questo devi andare via … fallo per me … qui la tua vita non ha più senso … accetta la proposta di Shalnark lui avrà cura di te”
- “ma come puoi dire una cosa del genere? Lui ti ha ucciso! È un assassino!”
- “probabilmente se non l’avesse fatto lui ci avrebbe pensato qualcun altro … addio Hell e sappi che ti ho voluto bene … davvero anche se non ho saputo dimostrarlo … addio”
- “no non andartene! Aspetta!” il fantasma sparì miracolosamente in una nuvola evanescente, e Hell si svegliò di soprassalto. Era stato tutto un sogno … eppure sembrava così vero. Trascinatasi faticosamente sotto le coperte si riaddormentò, ma questa volta era più tranquilla, sapeva che Frank le aveva voluto bene e che non l’aveva tradita di proposito, ma soprattutto aveva deciso di esaudire il suo ultimo desiderio, se così lo si poteva definire, avrebbe seguito il suo consiglio e sarebbe andata con Shalnark. Il giorno dopo si alzò svogliatamente come tutte le mattine, al suono fastidioso della sveglia, andò in cucina per la colazione ripensando a quella stana rivelazione, dopo il trauma subito la stanchezza e la tristezza dovevano averle provocato forti allucinazioni, per questo non poteva permettersi di rimanere i città o la figura di Frank l’avrebbe perseguitata in ogni momento. Ormai era decisa, e dopo aver bevuto velocemente una tazza di latte, andò in camera e cominciò a tirare fuori una valigia mettendoci dentro tutto quello di cui poteva aver bisogno; si sentiva ancora molto stanca e per rinfrescarsi un po’ optò per una bella doccia. Ma poi le venne in mente che il ragazzo non le aveva specificato l’ora del ritrovo e non sapeva nemmeno come contattarlo, e così dopo essersi asciugata velocemente i capelli si vestì e uscì in strada. Se aveva fortuna l’avrebbe incontrato altrimenti, sarebbe stata costretta ad allontanarsi dalla città da sola, camminò un po’ per le strade principali, ma come al solito pullulavano di gente e trovare una persona in particolare sarebbe stata un’impresa praticamente impossibile. Uscita dalla marmaglia di gente trovò una panchina libera e vi si sedette stremata, sospirando amaramente, poi decise di dirigersi verso i giardini Dagi dove il giorno prima avevano discusso, era la sua ultima speranza. Camminò ancora un quarto d’ora e poi finalmente varcò l’ingresso dei giardini, fin da ragazzina aveva sempre ammirato quel posto perché c’era tanto verde e vaste aree adibite a pic-nic, poi vi erano anche diverse fontane molto belle che spruzzavano acqua potabile, fresca e cristallina, il posto dove si erano seduti il giorno prima era un po’ nascosto dagli alberi e dalla vegetazione, ma non fu difficile ritrovarlo, tuttavia, come si aspettava, era deserto, di Shal nemmeno l’ombra o così sembrava.
- “non ci posso credere sei venuta davvero!” Shal era sdraiato all’ombra di un albero li vicino e come al solito stava ‘giocando’ al cellulare ma appena vide la ragazza lo ripose e si alzò
- Hell “allora ci sei veramente”
- Shal “ti ho detto che ti avrei aspettata qui no? E poi questo posto è così rilassante che ci sarei venuto comunque, allora hai cambiato idea?”
- Hell “hmm … in effetti si … me l’ha detto Frank di venire”
- Shel“eh? Non ti capisco spiegati meglio”
- Hell “non credo che ti possa interessare … comunque ci ho riflettuto a lungo ed è un occasione che non posso perdere”
- Shal “bene! Allora che dici partiamo?”
- Hell “ma già adesso?! Non avevi detto qualche giorno?”
- Shal “no il mio capo mi ha dato la settimana libera ed è meglio approfittarne”
- Hell “meno male che ho già fatto la valigia allora …”
- Shal “valigia? Mica stiamo andando in vacanza!”
- Hell “e allora? dovrò pur portarmi dietro quello che mi serve!”
- Shal “come vuoi … basta che te la porti tu e che non sia ingombrante”
- Hell“e poi dovrei portarmi dietro anche il mio portatile, quindi adesso vado a casa e prendo tutto. Dove ci troviamo?”
- Shal “facciamo che io ti accompagno così che non ci perdiamo più e poi andiamo all’aeroporto, così facciamo prima tanto non abiti lontano no?”
- Hell “va bene come vuoi …”
Uscirono dal parco e raggiunsero in breve tempo l’appartamento di Hell
- Shal “carino qui! Mi piace dove vivi”
- Hell “aspetta qui che vado a chiudete tutto e a prendere i soldi”
- Shal “ok io mi siedo in tanto!”
Di la in stanza, Hell stava borbottando fra se e se qualcosa “mah forse è un po’ troppo grande la valigia … temo che dovrò limitarmi al minimo indispensabile” così, sospirando svuotò la tracolla di scuola ancora piena di libri, vi pose il suo fedele portatile, ciò che era strettamente necessario, e il suo portafoglio pieno dei suoi risparmi. Poi si mise in dosso la giacchetta blu, abbinata alla gonna, a maniche lunghe, lasciandola però aperta, e dopo aver chiuso a chiave varie finestre e ante tornò di là
- Hell “ok io sono pronta”
- Shal “bene allora andiamo”
FINE FLASH BACK

-IN AREOPORTO

- Shal “pr … pronto? Shey mi senti?”
- “pronto? Chi parla?”
- Shal “ma secondo te? Sono tuo fratello!”
-
“ah Shal! Ciao come va?”
-
Shal “non c’è male … ho finito di lavorare se mi dici dove sei posso raggiungerti!”
- “che bello! Si allora ... mi trovo su un’isola … aspetta il nome era … isola Zebil!”
-
Shal “bene allora arriverò li prima possibile! Conosciuto qualcuno?”
- “si ho conosciuto un sacco di persone che ti devo presentare! Sono tutti simpatici e poi sai che io non sono la più piccola all’esame? C’è un’altra bambina che è più piccola di me!”
-
Shal “sono contento per te!”
- “senti non è che potresti farmi un favore?”
-
Shal “da qui?”
- “si devi cercare nel sito degli hunter chi è il numero 301 di quest’anno, perché devo rubargli la targhetta! Grazie chiamami appena l’hai trovato!”
-
Shal “va bene ciao!”
- Hell “come si chiama tua sorella?”
-
Shal “Sheyekai, senti non è che mi presteresti un attimo il computer? Devo fare una ricerca”
- Hell “si va bene … cosa devi cercare?”
-
Shal “chi è un tizio nel sito degli hunter”
- Hell “cos’è un hunter?”
-
Shal “non sai cos’è un hunter? Te lo spiego dopo adesso un momento che faccio sto lavoretto” prese il computer di Hell e cominciò a trafficare tra le varie pagine web e ad un certo punto avendo trovato quello che voleva disse
-
Shal “numero 301 … eh Illumi Zaoldiec? Anche lui a fare l’esame? Ma non mi sembrava di averlo visto … hmm ma … mia sorella deve rubare la targhetta a quell’individuo?!”

salve ragazzi!! mi scuso per il tremendo ritando ma ahimè ç_ç ... è da domenica che l'adsl non mi va!! sigh sigh ç_ç comunque non preoccupatevi, perchè in questo periodo ho anche scritto il capitolo successivo che pubblicherò domani!!!(o almeno spreo^^') finalmente sono guinte le tanto sospirate vacanze di Pasqua!! evviva per una settimana niente scuola!!(anche se ci hanno praticamente ricoperto di dompiti=_=) ma non demoralizziamoci!! oki adesso ovviamente ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito
-angy92:ciau!!! piaciuto il capitolo?? uffi era già pronto da lunedì ma non potevo pubblicarlo!! ma tu non aggiorni più ç_ç?? oki ciao!!^^
-Iruichan:ciau!! come va? piaciuto? se mi hai inviato una qualche mail non ho pututo vederla perchè l'adsl non mi andava e non potevo aprire la casella di posta ^^'!! e non ho potuto nemmeno vedere se avevi aggiornato!! sigh non vedo l'ora di scoprire chi è Ayo!!
-zelgadis91:ciao simo!! piaciuto? finalmente per una settimana niente Panzeca!! si!! mammamia per fortuna è terminato l periodo di crisi d'astinenza da internet!! non ce la facevo più!! oki ciau civediamo per il compito di religione!! ciaux^^

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Capitolo 20
*** scontro!! ***


Kyra camminava da sola per il dirigibile, in cerca di qualche indizio per aiutare i suoi amici ‘incredibile … prima quando camminavi per i corridoi trovavi sempre qualcuno tra i piedi, adesso sembra che tutti si siano improvvisamente volatilizzati, che codardi che sono gli umani, non hanno fegato!’
-“oh! Ma guarda chi si vede in giro!” una voce da dietro la fece voltare improvvisamente
- kyra “Hisoka! che cosa vuoi?”
- Hisoka “niente passavo di qui e …”
- kyra “indovina che numero ho pescato?”
- Hisoka “non so, quello del tuo fidanzato immagino hihi!”
- kyra “O///O quale fidanzato?! Presto la smetterai di comportarti così! perché guarda un po’ … ho pescato proprio il tuo numero!” disse tirando fuori energicamente dalla tasca il foglietto con riportato sopra il numero 44
-
Hisoka “oh! Sembra che io sia la tua preda … adesso ti faccio io un indovinello … che numero ho pescato io?”
-
kyra “come faccio a saperlo! Non posso mica tirare a caso!”
-
Hisoka “oh ma non è un numero qualunque questo … si da il caso che sia il numero 407”
-
kyra“il 407?! Ma è il mio!”
-
Hisoka “esatto! Ti aspetterò sull’isola kyra … per la resa dei conti!” se ne andò con una risatina maligna e divertita lasciando la nostra sayan pensierosa ‘e così io devo rubare la sua mentre lui dovrà rubare la mia … finalmente combatterò sul serio … dovrò impegnarmi al massimo se voglio vincere lo scontro … quell’Hisoka è tremendamente forte … ma resta pur sempre un essere umano … non mi può battere’

DOPO CHE ATTERRARONO

- “bene! Adesso scenderete uno dopo l’altro sull’isola nell’ordine in cui siete scesi dalla torre trabocchetto, lasciando un intervallo di 20 minuti, così che tutti avranno la possibilità di nascondersi ed addentrarsi all’interno della foresta, cominciamo con il numero 44 forza!” Hisoka si alzò in piedi e, dopo aver lanciato uno sguardo indescrivibile, a kyra scese dalla barca entrando nel folto della foresta. Uno dopo l’altro i partecipanti misero piede sull’isola e fu anche il turno di kyra che però rimase sulla spiaggetta aspettando la sorella

ADESSO DESCRIVO LA PROVA DAL PUNTO DI VISTA DI KYRA E KAIL

Kail fu l’ultima a scendere dalla barca, poiché il suo gruppetto era stato l’ultimo ad avere superato la terza prova, kyra l’aveva pazientemente aspettata seduta su uno scoglio li vicino
- kyra “bene sei pronta?”
- kail “si e scusa se ti ho fatta aspettare!”
- kyra “niente, ma adesso sbrighiamoci dobbiamo localizzare Hisoka”
- kail “come pensi di trovarlo?”
- kyra“per prima cosa raggiungiamo in volo la cima di quella montagna”
- kail “perché?” chiese lei perplessa mentre cominciava a librarsi in aria
- kyra “quest’isola non è piccola, e quindi per captare la presenza di Hisoka e meglio trovarsi in punti alti”
- kail “ahh capito! Ok allora a tutta velocità” una piccola aura trasparente avvolse le due sayan che alzandosi sempre più in alto sfrecciarono velocissime in direzione della montagna. Il viaggio fu breve a atterrarono su uno dei punti più alti del pendio, da dove si poteva vedere praticamente tutta l’isola
- kyra “bene kail tu sei capace a percepire le auree delle altre persone?”
- kail “si più o meno”
- kyra “ok allora aiutami a localizzare quella di Hisoka” le due sayan con uno sguardo di intesa, dopo aver chiuso gli occhi, caddero in un profondo stato di concentrazione, le loro percezioni si espandevano per tutta l’area dell’isola, captavano numerose auree, evidentemente degli altri partecipanti, e ad un certo punto, finalmente, una era più marcata delle altre, era quella del mago
- kyra “eccolo … lo senti?”
- kail “si! Si trova dall’altra parte dell’isola” riaprirono gli occhi e si sollevarono di nuovo in aria
- kail “ vuoi raggiungerlo in volo?”
- kyra “si se no ci metteremmo troppo tempo”
- kail “ma in questo modo non rischi che scopra il nostro potere?”
- kyra “no scenderemo un po’ prima, io continuerò a piedi mentre tu mi osserverai da lontano, non voglio che tu sia coinvolta nello scontro, e ricordati che non devi assolutamente intervenire”
- kail “perfetto il tuo piano non fa una grinza! Andiamo?”
- kyra “andiamo” e come prima ripartirono velocissime. Arrivati poco lontano dal luogo dove si trovava il prestigiatore, kyra si fermò a mezz’aria e salutò la sorella
- kyra “scendiamo qui, ciao ci vediamo dopo”
- kail “buona fortuna kyra! E fatti onore! Devi distruggerlo quell’impertinente!”
- kyra “va bene! Ciao!” come stabilito kyra proseguì a piedi con passo impaziente e veloce, e finalmente arrivò in una piccola distesa d’erba circondata da piante molto grandi, con al centro un albero a cui era appoggiato proprio Hisoka ‘eccomi Hisoka … ti ho trovato … adesso non mi sfuggi più'
- Hisoka “già qui kyra? Ho sentito la tua presenza arrivare a grande velocità, come hai fatto a localizzarmi in così breve tempo?”
- kyra “ho i miei metodi …” il mago si alzò in piedi e cominciò ad avanzare verso la sayan fermandosi proprio davanti a lei ad una minima distanza di due metri; erano faccia a faccia e Hisoka continuò
- Hisoka “vuoi combattere qui o desideri spostarti?”
- kyra “qui va benissimo, sappi che non tratterrò per nessun motivo la mia forza … farò sul serio”
- Hisoka “ne sono onorato allora cominciamo?”
- kyra “con piacere … AHHHH!” la sayan con uno scatto fulmineo balzò in avanti per colpire il nemico, ma questo essendo molto veloce schivò la prima serie di colpi con movimenti agili ed eleganti; kyra non demordeva e tentò di aumentare la velocità con una scarica di calci e pugni a raffica, il mago non riuscendo più a schivarli del tutto, si limitava a pararli con fatica, ad un certo punto però, in seguito ad un attimo di esitazione da parte della sayan, fu il mago che cominciò a sfoderare le sue tremende carte, e quando la sua avversaria indietreggiò ne lanciò quattro; kyra rimaneva immobile, le carte stavano ormai per toccarla, ma con uno scatto d’ira e concentrazione, espanse la sua aura bianca respingendole e facendole cadere sul terreno
- Hisoka “sei brava … i miei complimenti davvero … così anche tu sei già a conoscenza del nen!”
- kyra “nen? Di cosa stai parlando?”
- Hisoka “come come? Non sai cos’è il nen? E allora come puoi riuscire ad espandere l’aura in quel modo?”
- kyra “mi dispiace ma non conosco altri modi per espandere l’aura”
- Hisoka “come è possibile … non può aver appreso quelle tecniche e quella velocità senza conoscere le basi del nen …”
- kyra “cosa stai borbottando?”
- Hisoka “niente … è chiaro che tu non sei una persona comune … ma qualunque cosa tu sia … sei una perfetta macchina da combattimento … per questo ho paura che mi ecciterò di nuovo …”
- kyra “eh?” Hisoka si armò nuovamente delle sue micidiali carte affilate, pronto per un nuovo attacco, ma questa volta le avrebbe caricate di un nen più potente e distruttivo, per poter penetrare attraverso lo scudo difensivo della nemica ‘stupido … non ha ancora capito che le sue carte non mi fanno nemmeno il solletico?’ kyra raccolse a se le forze espandendo di nuovo la sua aura e assumendo una posizione di difesa con le braccia incrociate a scudo sul petto, pronta a parare l’imminente attacco; Hisoka convogliò un nen di colore nero scuro dal suo corpo al suo al suo braccio, per poi trasferirlo alle carte che aveva in mano, le quali tinsero dello stesso colore dell’aura; la sua espressione concentrata mutò in un sorriso di soddisfazione e subito dopo scagliò le carte da gioco. Kyra non aspettava altro ma l’urto con le carte provocò una sensazione inaspettata, infatti penetrando lo scudo della sayan, la tagliarono conficcandosi sulle sue braccia che fortunatamente coprivano la faccia “AHHHH AHI CHE MALE!!” stava urlando di dolore mentre cercava di estrarre dalle sue braccia quegli oggetti apparentemente inoffensivi, queste poi si tinsero quasi completamente di rosso, a causa del sangue che sgorgava copiosamente; Hisoka guardava la scena divertito ascoltando con soddisfazione i gemiti e le urla dell’avversaria ‘co … come ha fatto?! non è possibile … prima quelle carte nemmeno mi avevano sfiorato … e adesso … ahia! Che dolore insopportabile!! Sto perdendo troppo sangue … e lui ride … illuso credi di avermi già sconfitta? Adesso te la faccio passare io la voglia di ridere …’
- Hisoka “ehi ti ho fatto male?”
- kyra “… …” era a testa bassa e non rispondeva
- Hisoka “che c’è il gatto ti ha mangiato la lingua? Eh?” kyra stava per scoppiare, rinunciò a cercare di pulirsi dal sangue, alzò di scatto la testa mostrando nei suoi occhi una forza nuova, portata dall’ira, strinse le mani a pugno facendo gocciolare per terra il sangue che le imbrattava le braccia; i suoi capelli si sollevarono come se fossero mossi da un potente vento, intorno a lei in effetti tutto cominciò ad ondeggiare in un vortice di energia furiosa, lei tutto d’un tratto scomparve per riapparire alle spalle del mago colpendolo con un calcio al fianco e scaraventandolo a terra, poi continuò … ancora di nuovo, si muoveva alla velocità della luce e nemmeno il mago ormai le stava dietro, tentava di attutire i colpi usando il ten anche se ci riusciva solo in parte. Dopo un po’ la ragazza si fermò fissando l’uomo a terra davanti a lei avente tutta la faccia e il corpo dolente e pieno di lividi, Hisoka si rialzò pian piano con fatica e dopo che si fu raddrizzato il suo sguardo incontrò quello furente della sayan, dopotutto non era ancora malmesso e poteva ancora continuare a combattere, ma prima ci fu una piccola pausa, nel frattempo il sangue di kyra aveva smesso di fuoriuscire, ma si stava già rapprendendo
- Hisoka “sei veloce … tremendamente veloce … non riuscivo a starti dietro … brava, ma adesso conduco io i giochi” aveva alzato un braccio e protraendolo verso kyra, decise di usare anche la tecnica della Bungy-gum (non ho idea di come si scriva ^^’) appiccicò così la sua aura al corpo della ragazza, che però non aveva avvertito nessun cambiamento “sto usando la Bungy-gum tu non la vedi perché non sei capace ad usare in ghyò ma in questo momento io ho incollato la mia aura alla tua … hihi! Non hai scampo!” ‘come ha incollato la sua aura alla mia? Io non sento niente!’ kyra cominciò a muoversi da una parte all’altra della distesa di erba, per vedere se davvero i suoi movimenti erano stati limitati, ma ad un certo punto si sentì come tirare da una parte, più precisamente verso Hisoka ‘ma … mi sta tirando verso di lui?! Allora mi ha davvero incollato la sua aura addosso!’
- Hisoka “che c’è non riesci più a muoverti come vuoi?”
- kyra “cosa mi hai fatto?!”
- Hisoka “quello che ti ho detto prima ora non puoi più scappare”
- kyra “cosa credi Hisoka? che sia tutto così semplice? Affatto io ho ancora una mossa da giocare!”
- Hisoka “ah davvero? E quale sarebbe?”
- kyra “adesso lo vedrai … … KAME …” kyra divaricò le gambe piegandosi di un poco, portando le mani su un fianco intente a creare una potente sfera di energia bianca (avete presente la posizione dell’onda energetica di Goku in Dragonball?..............) “… HAME …” l’onda energetica si ingrandiva sempre di più, fino ad assumere le dimensioni di un pallone da basket, quando fu pronta con un ultimo grido protese le mani in avanti scagliando quel raggio luminoso verso il mago “… HA!!!” Hisoka rimasto attonito dallo strano attacco dell’avversaria, non riuscì a spostarsi e ad evitare l’attacco ma fu preso in pieno, anche se aveva comunque potuto creare in tempo una barriera di nen che almeno in parte l’avrebbe protetto. L’attacco della sayan fu devastante per diverse miglia il bosco era stato raso al suolo, e la scossa del terreno si era estesa per tutta l’isola; Hisoka giaceva a terra in ginocchio, i vestiti erano bruciacchiati e la pelle lacerata da bruciature, l’aveva scampata bella, meno male che aveva creato la barriera in tempo altrimenti anche lui sarebbe stato spazzato via; anche kyra era caduta sulle ginocchia e si sosteneva a fatica con le braccia, ansimava pesantemente mentre gocce di sudore le imperlavano il viso tutto sporco di terra e di sangue. Hisoka si alzò faticosamente e a passi lenti raggiunse la sua avversaria dicendo
- Hisoka “congratulazioni … ti sei meritata appieno la mia targhetta … ma sappi che non finisce qui e che un giorno vorrò combattere ancora con te … spero che non smetterai mai di allenarti … perché quello che sai fare, se davvero dici di non conoscere il nen, è strabiliante … ciao ci vediamo”
- kyra “te ne vai così? chi ha vinto lo scontro?”
- Hisoka “non ha importanza … ma io vorrei tanto sapere cosa sei …”
- kyra “cosa sono?”
- Hisoka “un umano non può combattere in questo modo senza conoscere la dottrina del nen … e lo sai anche tu … chi sei in realtà?”
- kyra “mi dispiace Hisoka … dovrai scoprirlo da solo” a quelle parole il mago si allontanò immergendosi nel folto della foresta, appena fu abbastanza lontano kail accorse in aiuto della sorella
- kail “KYRA!! Stai bene?? Sei tutta piena di sangue!”
- kyra “kail … si ho solo bisogno di riposo”
- kail “sei stata strepitosa!! Io non ho parole!! La tua aura è potentissima!! Due volte più forte di quella di papà! Dico sul serio! E poi quell’attacco!! Così pieno di energie malgrado avessi già combattuto molto! Lo sapevo che tu sei la più forte di tutti!!”
- kyra “calmati kail una cosa alla volta o non riuscirò a starti dietro!” mentre kyra provava a tirarsi su la bambina la elogiava come una divinità, aiutandola al tempo stesso; la ragazza aveva riportato numerose ferite, soprattutto le braccia erano messe male perché avevano perso molto sangue, così la sorella decise di prestarle le cure necessarie affinché si rimettesse al più presto, anche perchè ora toccava a lei conquistare le sue targhette.



weilà!! sono dinuovo qui!! hoho!! com'era questo capitolo?? finalmente un po' d'azione!! hihi era da tempo che aspettavo di scrivere Hisoka vs Kyra e finalmente ce l'ho fatta... nemmeno io so dire chi abbia vinto anche perchè, anche se Kyra è sayan per me Hisoka rimane sempre uno dei più forti!! spero che comunque sia piaciuto!! e colgo l'occasione di augurare a tutti buona pasqua!! anche a chi non recensisce ma legge solo!! ah! si capiva che posa ha assunto Kyra per la kamehameha?! e poi ho scoperto una cosa!! che il nome Kyra in giapponese deriva dalla parola killer! uhhu!! vabbè ringrazio chi recensisce ovvero: angy92, Zelgadis91 e Iryuchan anche se non ha recensito l'ultimo capitolo perchè è in vacanza!! ciao continuate a seguirmi e buona Pasqua!!

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Capitolo 21
*** quando la paura dilaga ***


Quando la paura dilaga

Kyra stava dormendo stesa sul prato, era letteralmente sfinita, l’incontro le aveva prosciugato le forze e adesso aveva bisogno di riposo; prima però, Kail l’aveva portata in un fiumiciattolo li vicino, dove aveva potuto lavarsi e pulirsi da tutto quel sangue che aveva perso; tuttavia le braccia mostravano ancora i segni delle carte che si erano conficcate, infatti si notavano pesanti tagli rossi circondati da venature nere e bluastre, segno che probabilmente il nen contenuto nelle armi del mago, aveva reagito infettando il corpo della sayan. Kail la stava sorvegliando diligentemente mentre faceva alcuni esercizi per irrobustire i muscoli, nel frattempo li vicino passava per caso Kurapica, che sentendo dei rumori si avvicinò nella direzione delle due ragazze; la bambina, percependo la presenza di qualcuno, si mise in posizione per rubargli la targhetta e appena vide una figura fuoriuscire dai cespugli, gli saltò addosso; ovviamente Kurapica non se l’aspettava e cacciò un urlo “AHHH!!” la sayan si bloccò ad una distanza minima dal ragazzo, sospesa a mezz’aria mentre stava per scagliare uno dei suoi pugni
- Kail “Kurapica?! Ma cosa ci fai qui??”
- Kurapica “come cosa faccio qui? Ho sentito dei rumori e ho pensato che potesse essere la mia preda! Ma a quanto pare mi sbagliavo … uff quel codardo di Tompa deve essersi proprio nascosto bene!” l’acuto urlo del kuruta aveva svegliato kyra che cercò di mettersi a sedere, Kail se ne accorse e andò in suoi aiuto
- Kail “Kyra ti sei svegliata? Aspetta che ti aiuto …”
- Kyra “ma no ce la faccio …”
- Kurapica “Kyra cosa ti è successo??”
- Kail “beh … non riesci ad immaginarlo?”
- Kurapica “non dirmi che ti sei già …”
- Kyra “si mi sono già scontrata con Hisoka e come vedi mi ha ridotta piuttosto male”
- Kail “si ma è vero che anche tu l’hai conciato per le feste è scappato con la coda tra le gambe! E poi ti ha dato la targhetta!”
- Kurapica “sei riuscita a prendere la targhetta a Hisoka?? complimenti!”
- Kyra “grazie … ma mi sento un rottame … e le braccia mi fanno un male cane …”
- Kurapica “cribbio! Non le avevo viste! Ma cosa ti ha fatto?”
- Kyra “mi ha conficcato le sue carte, ho perso molto sangue”
- Kail “è grave?” *rivolta a Kurapika*
- Kurapica “ehh non sono mica dei taglietti da niente … qui ci vorrebbe Leorio … ma è anche vero che non sei umana … e questo complica le cose”
- Kail “c’è qualcosa che posso fare?”
- Kurapica “non so … non sappiamo come reagisce il corpo dei sayan ai materiali terrestri”
- kyra “magari poi tra un po’ mi passa”
- Kail “mi dispiace Kyra forse avrei dovuto intervenire …”
- Kyra “no non dirlo nemmeno per scherzo, hai solo fatto quello che ti avevo chiesto, adesso non ti preoccupare vedrai che troveremo una soluzione”
***
‘Ultima chiamata per il volo 4-0-4, ripeto ultima chiamata per il volo 4-0-4’
- “è il nostro! Forza”
- “sei sicuro? Ma dove andiamo di preciso?”
- “beh l’isola Zebil si trova nella regione di Getra, quindi prima direi di raggiungere la sua capitale, Zekel , poi vedremo li sul posto se si può noleggiare una barca o qualcosa per raggiungere l’isola, ok?”
- “si si tanto io da sola, non saprei nemmeno dov’è il posto per il check-in”
Hell e Shal stavano facendo la fila per l’imbarco, c’era proprio un mucchio di gente e la coda che dovevano fare era lunghissima; dopo parecchio tempo di attesa, finalmente fu il loro turno, consegnarono il passaporto e si diressero verso il pullman che li avrebbe portati presso l’aereo. Hell tremava leggermente, non aveva mai volato, ma in compenso aveva letto moltissime notizie sui giornali di catastrofi aeree, e in quel momento non si sentiva molto sicura, e anche se cercava di apparire disinvolta la sua faccia mostrava preoccupazione
- Shal “tutto bene?”
- Hell “si perché?”
- Shal “hai la faccia un po’ preoccupata, hai paura?”
- Hell “ehm … a dir la verità ho paura di volare, sai con tutti gli incidenti che capitano a giorno d’oggi …”
- Shal “tranquilla questi voli di linea sono abbastanza sicuri”
- Hell “abbastanza?”
- Shal “ma no … cioè sono sicuri … non succederà niente, hai mai volato?”
- Hell “no …”
- Shal “beh c’è una prima volta per tutto, no?” il pulmino era arrivato a destinazione e i due scesero mettendosi di nuovo in fila per salire sul veicolo
- Hell “che posto hai?”
- Shal “97-C, tu?”
- Hell “96-C, il tuo è quello vicino al finestrino giusto?”
- Shal “si, mi sembra di si, perché?”
- Hell “possiamo fare cambio di posto? Mi sento più sicura vicino al finestrino!”
- Shal “se lo dici tu! A me non cambia niente” finalmente furono dentro e trovando in fretta i loro posti poterono sedersi allacciandosi le cinture, ma Hell era talmente agitata che non riusciva nemmeno ad allacciarsela
- Shal “calmati! Guarda che non stiamo mica andando al patibolo! Da qua … faccio io …” Shal le prese di mano i due capi della cintura e li allacciò con cura
- Hell “non è mica colpa mia … anche tu avrai paura di qualcosa no?”
- Shal “mi dispiace noi della brigata siamo impavidi al 100%!”
- Hell “ ma smettila … piuttosto quanto dobbiamo stare su sto benedetto aereo?”
- Shal “beh … la regione che dobbiamo raggiungere è piuttosto lontana … diciamo … 9 ore!”
- Hell “9 ore!?! Stai scherzando spero!” *con una faccia a dir poco sconvolta*
- Shal “a dir la verità no! Dai vedrai che alla fine sarà divertente!” disse lui sorridendo, divertito dalla singolare paura della compagna
‘DLIN DLON! Si prega ai gentili passeggeri di prendere posto e di allacciare le cinture di sicurezza grazie!’
- Hell “stiamo per decollare?”
- Shal “si finalmente! Su non preoccuparti tu sei vicina al finestrino, no? Al massimo sarai una delle prime a precipitare fuori dall’aereo!”
- Hell “se non la pianti giuro che sarai tu a finire fuori! Ahh! si muove!”
- Shal “si parte!”
Hell tenne gli occhi chiusi per tutta la fase di decollo, con le mani ben strette ai braccioli delle poltrone, tentando di auto convincersi mentalmente che sarebbe andato tutto bene, invece Shal si divertiva come un bambino nel vedere la ragazza così tanto preoccupata e cercava di trattenersi dal ridere; tutto andò liscio come l’olio e ormai l’aereo aveva preso quota, quindi i passeggeri potevano muoversi e slacciare le cinture, anche perché il viaggio sarebbe stato parecchio lungo
- Shal “ehi? Ti puoi rilassare adesso!” diceva mentre le passava una mano davanti agli occhi per vedere se stava dormendo o se li aveva soltanto chiusi, Hell li riaprì lentamente prima uno e poi l’altro pensando che per il momento il peggio era passato
- Hell “sia … siamo vivi?”
- Shal “si te l’avevo detto no? Nemmeno l’ombra di un incidente!”
- Hell “meno male … e smettila di ridere!”
- Shal “va bene, va bene … come sei permalosa …”
- Hell “e adesso non fare l’offeso!”
- Shal “ma non ti va mai bene niente? prima sorrido e non va bene, adesso sono serio e dici che sono offeso!”
- Hell “senti dobbiamo passare un bel po’ di tempo assieme quindi cerchiamo di andare d’accordo”
- Shal “incredibile! Tu che vuoi andare d’accordo con me! Allora ti sto simpatico!”
***
- Kurapica “forse sarebbe meglio chiamare Leorio”
- Kyra “ma lui non sa che non siamo umane!”
- Kurapica “dopotutto è un apprendista medico … e qualcosa in più di me la sa sicuramente”
- Kyra “mi hai sentita?”
- Kurapica “eh? Cosa hai detto?”
- Kyra “ho detto che Leorio non sa che siamo sayan”
- Kurapica “lo so ma …”
- Kail “ma potrebbe aiutare Kyra?”
- Kurapica “beh … forse”
- Kyra “ma in questo modo saremmo costrette a dirgli il nostro segreto!”
- Kurapica “non pensi che prima o poi avreste comunque dovuto dirlo anche agli altri?”
- Kail “Kyra?”
- Kyra “tanto finito questo stupido esame non ci vedremo più non avrebbe senso”
- Kail “cosa? Dici sul serio? Che non ci rivedremo più?”
- Kyra “non lo so piccola …”
- Kurapica “allora cosa decidi?” ci fu un po' di silenzio
- Kyra “e va bene … forse hai ragione tu … un parere di Leorio potrebbe esserci d’aiuto”
- Kail “davvero? Allora hai intenzione di raccontargli tutto?”
- Kyra “ma si … infondo che male c’è …”
- Kurapica “bene, ma resta un problema, come lo troviamo? Siamo su un isola”
- Kyra “a questo ci penserà Kail, io sono troppo debole per volare velocemente, te la ricordi la sua aura?”
- Kail “più o meno … comunque ci proverò!”
- Kurapica “di cosa state parlando?”
- Kyra “dopo ti spiego, ricordati Kail, prima vai sul monte e li concentrati al massimo”
- Kail “ricevuto! Se tutto va bene in meno di un’ora sarò di ritorno” la bambina salutò velocemente e dopo essersi sollevata dal suolo, sfrecciò via veloce come un fulmine; Kyra era rimasta seduta a terra con le gambe incrociate, con sguardo soddisfatto della propria sorellina, mentre kurapica si era avvicinato a lei sistemandosi li di fianco
- Kurapica “ti fa ancora tanto male?”
- kyra “un po’, ma sono abituata al dolore …” tra i due era sceso un silenzio imbarazzante, e nessuno sapeva cosa dire, Kyra si limitava a fissare il vuoto mentre il kuruta osservava il corpo della sayan e le ferite che aveva riportato. Poi finalmente si decise a parlare
- Kurapica “Kyra dicevi sul serio prima?”
- Kyra “prima quando?”
- Kurapica “quando hai detto che dopo l’esame non ci rivedremo più”
- Kyra “io … non lo so … cioè io non ho uno scopo nella vita, come te … l’unica cosa che mi interessa è diventare più forte ... … più volte nel corso di quest’esame mi è venuta voglia di abbandonare tutto e scappare lontano … nell’universo”
- Kurapica “io non voglio che tu te ne vada … ma probabilmente hai ragione tu … io dopo che avrò superato l’esame comincerò a cercare il ragno per portare a termine la mia vendetta … e ci dimenticheremo l’uno dell’altra”
- Kyra “ma, io non voglio dimenticarti … e se davvero me ne andrò un giorno o l’altro tornerò … perché non importa su che pianeta sia nata … qui c’è la mia casa, e le persone a cui voglio bene”
- Kurapica “ho sempre pensato che fossi speciale Kyra”
- Kyra “grazie … sono contenta di averti conosciuto” Kurapica le mise un braccio intorno alla vita, stando attento a non toccare le ferite, mentre lei appoggiò la testa alla sua spalla e chiuse gli occhi
***
- Hell “non lo so se mi stai simpatico o meno! Si da il caso che tu sia un feroce e spietato assassino!”
- Shal “davvero ti sembro un 'feroce' e 'spietato' assassino?” Disse lui ironicamente marcando il tono di voce sui due aggettivi, che non gli si addicevano “allora?”
- Hell “no però so che lo sei! quindi …”
- Shal “quindi cosa? Hai paura di me?”
- Hell “non ho voglia di parlarne adesso” disse incrociando la braccia e guardando fuori dal finestrino con un'espressione imbronciata
- Shal “tu invece mi stai simpatica! Sei così strana e poi hai paura di tutto!”
- Hell “continua pure a prendermi in giro”
- Shal “ma era un complimento! Non ti stavo prendendo in giro!”
- Hell “ancora mi chiedo come abbia fatto uno come te ad uccidere …”
- Shal “perché come sono?”
- Hell “beh … ti comporti come un ragazzino … ridi, scherzi, giochi sempre col cellulare … e di certo non hai la faccia da killer”
- Shal “sono fatto così …”
- Hell “non è vero, questo è quello che vuoi far vedere alla gente, ma nascondi qualcosa”
- Shal “e cosa dovrei nascondere?”
- Hell “il tuo animo freddo e privo di qualsiasi sentimento umano!” Shal era sull’orlo della risata, non capiva se quella ragazza faceva sul serio o scherzava, ma probabilmente era davvero convinta di quello che diceva, e non riuscendo più a trattenersi scoppiò
- Shal “ahahah!! Ihihih! Ma dimmi, stai dicendo sul serio? Ohoh!!” Hell rimase un po’ perplessa dal comportamento del ragazzo, e non sapeva più che dire, forse era solo pazzo
- Hell “quando hai finito avvisami” ma lui non dava segno di voler smettere, così lei rassegnata aveva ripreso a guardare fuori dal finestrino, ma mentre Shal era ancora intento a ridere il suo telefono squillò costringendolo a recuperare un po’ di serietà
- Shal “pronto chi parla?”
- “Shal! Perché non mi hai richiamata??”
- Shal “ah! Shey sei tu! Ops! Scusa me ne sono proprio dimenticato!”
- “ma hai la memoria di una formica? Allora ti ricordi almeno chi è?”
- Shal “dunque vediamo … ah si! È Illumi, hai presente l’amico di Hisoka ... quello che ogni tanto si fa vivo?”
- “Illumi è all’esame? Ma io non l’ho visto!”
- Shal “ma si il 301 è proprio lui!”
- “sbaglio o lui ha il potere nen di trasformarsi con degli aghi?”
- Shal “si proprio così perché?”
- “allora ho capito chi è … non ha il suo vero aspetto … ma un momento io gli devo rubare la targhetta?!”
- Shal “è quello che pensavo anch’io … se mi aspetti domani dovrei raggiungerti … tanto quanto tempo avete per la prova?”
- “una settimana!”
- Shal “oh allora Andiamo a nozze!”
- “allora mi dai una mano tu?”
- Shal “si non ti preoccupare! Ciao!”
- “ciao!”
- Hell “non ti eri nemmeno ricordato di telefonare a tua sorella?
- Shal “ehh … no! Ma dimmi una cosa i tuoi genitori? Sanno che sei partita?”
- Hell “no, sono sempre via per lavoro … e i tuoi sanno che sei un criminale?”
- Shal “ce l’hai con sto criminale eh? Comunque si lo sanno …”
- Hell “e non ti hanno detto niente?”
- Shal “è una storia lunga”
- Hell “già ma mi pare che abbiamo un mucchio di tempo, no?”
- Shal “si, ma non credo che ti interessi”
- Hell “invece sono proprio curiosa di sapere come hai fatto a diventare così”
- Shal “così come?”
- Hell “a diventare un criminale!”
- Shal “ancora? non sono un criminale!”
- Hell “vabbè, allora a diventare quello che sei!”
- Shal “se proprio ci tieni … devi sapere che …” Shal cominciò a raccontare un po’ dei suoi ‘fantastici genitori’ e del primo incontro con quelli della brigata, mentre Hell lo ascoltava con curiosità.
***
Kail aveva appena localizzato Leorio e già si stava dirigendo a tutta velocità verso di lui ‘presto non c’è un minuto da perdere … ma adesso come glielo dico a Leorio? E se si spaventa e dice che non mi vuole più aiutare? Mah … speriamo in bene … ma soprattutto che possa davvero aiutare kyra … quei tagli non mi piacevano affatto oh eccomi … vediamo … dovrebbe essere qui vicino … eccolo!’ prima di dirigersi verso l’amico la bambina rimase titubante qualche istante, la sua aura proveniva dall’interno di una caverna, tuttavia non era più molto sicura di volergli raccontare tutto, così esitò un po’ prima di entrare, ma poi si fece coraggio pensando che sarebbe stato per il bene della sorella. Entrando nella cavità rocciosa chiamava a gran voce il nome del medico
- “LEORIOOO!!! SEI QUI??” rimase in ascolto in attesa della risposta, ma non si sentiva nulla, allora decise di addentrarsi ancora di più e visto che si faceva sempre più buio, creò una piccola sfera di energia per illuminare l’ambiente. Finalmente, mentre continuava a chiamare Leorio una voce nell’oscurità gli rispose, era proprio la voce dell’amico, che però non aveva un tono per niente rassicurante
- “chiunque tu sia!! Non entrare per l’amor del cielo!!!”






rieccomi!!! sono tornata dopo le lunghissime vacenze pasquali!! =_=' lunghissime si fa per dire... sono già finite!!! ç_ç
meno male che avevo già questo capitolo pronto in archivio per essere pubblicato!! è piaciuto?? ok visto che non so più cosa dire passo direttamente ai ringraziamenti:
angy92:ciao!! piaciuto? questa volta ho messo anche Hell e Shall ... non ce la facevo già più senza di loro!! hihi!! comunque prima che si uniscano al gruppo dovranno passarne di cotte e di crude ... *risata maligna* che cattiva che sono!! ok mi raccomando posta presto anche il tuo capitolo che ci hai lasciati in un punto cool!!!
Iryuchan:bentornata dalle vacanze!! eccomi con un nuovo capitolo anche a me Frank non piaceva molto... infatti adesso è morto!!! spero che presto potrai mettere msn così ci sentiamo!! e già che ci sono ti ringrazio di aver recensito anche l'altra storia mia e di zelgadis!! sono contenta che ti piaccia!! mi raccomando anche a te devi aggiornare prima che puoi che la storia si fa sempre più interessante!!
Zelgadis91: hola!! anche se domani ho la verifica di mate io aggiorno lo stesso per dilettare i tantissimi lettori che ho!!!(non stai esagerando un po'?? =_='' ndshal) ehh.... forse un pochino ^^' ma a carnevale ogni scherzo vale no? (ma cosa centra???-_-''' ndshal)(lasciala perlare... si diverte così! ndzel)(come osi!!!ndaki) forse è meglio che vada a fare qualche esercizio di mate va!! ciau!!

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Capitolo 22
*** paura ***


Il viaggio era ormai giunto al termine, il pilota aveva cominciato la discesa, ed Hell, come durante il decollo, aveva tenuto per tutto il tempo gli occhi serrati e il corpo teso come la corda di un violino. Shal aveva invece rinunciato a rassicurarla, pensando che sarebbe stata solo fatica sprecata, ma quando l’aereo toccò terra, si percepì una piccola turbolenza ed Hell lanciò un urlo
- Hell “AHH!”
- Shal “calma stiamo solo atterrando!”
- Hell “si ma …”
- Shal “sei incredibile! Ma come fai?”
appena furono scesi dal veicolo, la ragazza si sentì subito meglio e tirò un sospiro di sollievo dicendo
- Hell “meno male … uff è andato tutto bene!”
- Shal “ne dubitavi forse?”
- Hell “sii! Ma adesso dobbiamo recuperare la mia tracolla, dove bisogna andare?”
L’aeroporto di Zekel era davvero enorme, quella capitale doveva essere molto importante e abitata da gente di un certo livello, ovunque si vedevano bar, negozi e gruppi di gente radunati intorno a immensi valigioni, probabilmente pronti per una vacanza rilassante. Fortunatamente c’erano anche una buona dose di indicazioni e cartelli, che guidarono la nostra strana coppia, dritta verso il rullo dove scorrevano le valige dei passeggeri.
- Shal “eccoci! Visto? Non è stato difficile trovarlo!”
- Hell “già, ma dobbiamo aspettare che arrivi il mio bagaglio, che ore sono?”
- Shal “mi dispiace ma non ho l’orologio”
- Hell “ma non puoi guardare sul tuo cellulare? Cosa lo tieni sempre in mano se no?”
- Shal “ah è vero! Scusa non ci avevo fatto caso! Sono le … 18.25!”
- Hell “sto morendo di fame … andiamo a mangiare da qualche parte?”
- Shal “si però prima usciamo dall’aeroporto!”
- Hell “va bene”
Così aspettarono pazientemente la tracolla di Hell, e poi si diressero verso l’uscita, dove chiamarono un taxi per raggiungere la città. Non si fecero però accompagnare in centro, perchè Shal preferì rimanere in periferia dove tutto costava meno, infatti nonostante fosse un ladro, non voleva rubare in compagnia di Hell, e quindi il suo budget era limitato, anche perché il viaggio in aereo si era rivelato più caro del previsto, e di certo i pochi risparmi della ragazza non erano di alcun aiuto. Per cui si limitarono a mangiare in una locanda di seconda mano, situata in un vicolo per niente rassicurante abitato e frequentato da individui minacciosi, probabilmente scarti di galera; ovviamente Hell manteneva un atteggiamento guardingo e diffidente, quella gente non prometteva affatto bene. Dopo essere usciti anche dalla locanda si diressero verso un motel, ma anche qui le persone non davano una buona impressione, anzi sembravano tutti delinquenti;
- Hell “s … sei sicuro che qui sia sicuro?”
- Shal “ma si … sei troppo paurosa … rilassati!”
- Hell “rilassarmi? Ma hai visto dove siamo?”
- Shal “beh … credo che dovrai accontentarti, perché non mi resta più molto da spendere … su entriamo”
- Hell “ma tu sei un criminale no? Perché ti fai questi problemi?”
- Shal “non ho intenzione di spaventarti ulteriormente … ci mancherebbe solo che mi metta a rubare … andrebbe a finire che tu scappi non so dove o che mi consegni alla polizia perché mi mettano in galera!”
Stavano entrando nell’edificio, se così si poteva definire, dappertutto si sentiva un odore di deodorante appena spruzzato, quasi per coprire la puzza di fumo e alcol che impregnava le pareti sverniciate e imbrattate con stupidi murales (non che non mi piacciano i murales … ma le scritte idiote per i muri delle città le odio). Un uomo dall’aspetto burbero e poco loquace stava contando un mazzo di soldi dietro un bancone, mentre fumava distrattamente una sigaretta, Shal, con Hell dietro di lui, gli era ormai davanti, ma quest’ultimo non accennò ad alzare il capo finchè non fu chiamato
- Shal “vorremmo due camere singole per la notte” l’uomo alzò lentamente lo sguardo guardandolo storto e con voce roca rispose maleducatamente
- uomo “due camere singole? Di libere ne abbiamo una al primo piano e una al terzo”
- Shal “tu quale vuoi?”
- Hell “per me è uguale, tanto qui è tutto squallido allo stesso modo!”
- Shal “dai smettila di lamentarti. Facciamo che tu stai al primo piano e io al terzo, ok?”
- Hell “va bene”
- Shal “ci dia le due camere allora”
- uomo “tenete” con fare distaccato consegnò le chiavi al ragazzo e fece segno ai due di allontanarsi verso la rampa di scale in fondo alla stanza
- Shal “bene la tua stanza è di là, cerca di dormire che domattina dobbiamo svegliarci presto!”
- Hell “mi sa proprio che non dormirò …”
- Shal “se hai bisogno di qualcosa chiama il numero della mia stanza, nella tua dovrebbe esserci un telefono, il numero è 3649, ok?”
- Hell “si grazie …”
- Shal “buonanotte allora!”
- Hell “buonanotte …” disse sarcastica dirigendosi verso la porta
- Shal “ah Hell! Aspetta un attimo! Per la sveglia vengo io a svegliarti ok?”
- Hell “si tanto non ce ne sarà bisogno perché non mi addormenterò nemmeno”
- Shal “non essere troppo entusiasta mi raccomando!”
Appena fu in camera tirò un sospiro di sollievo, quella era stata una giornata pesante e decisamente intensa, aveva lasciato la sua bella città, la sua scuola di informatica, e tutta la sua vita … stava davvero ricominciando daccapo. Forse sarebbe riuscita a dormire, dopo essersi rinfrescata nel piccolo bagno si stese stancamente sul letto sopra le coperte.
Ma anche cercando di chiudere gli occhi e non pensare a niente non riusciva ad addormentarsi; era inquieta … a causa del posto in cui si trovava, sentiva in lontananza le grida di uomini e ragazzi che si facevano sempre più assordanti e vicine, finchè … non furono addirittura davanti alla sua porta.

Entrò sfondando la porta, con una spallata decisa, incredibile, lì, anche i cardini erano marci; urlava e faceva casino osservando la stanza, quando ad un certo punto si accorse di Hell, seduta sul letto tremante e con lo sguardo terrorizzato; fortunatamente in quella stanza c’era davvero un telefono, la sua unica speranza era chiamare Shal, ma come? L’uomo la aggredì subito verbalmente, mentre stava ancora sulla soglia della porta, aspettando i suoi amici che erano rimasti fuori.
- “ehi! Cosa abbiamo qui? A quanto pare questa è proprio la stanza che fa per noi!” disse l’uomo sventolando un’arma da fuoco. Hell spalanco gli occhi e appena vide quell'uomo puntarle la pistola contro, un brivido percorse il suo corpo. Cominciò a tremare e un'espressione di terrore le delineò il volto... cosa poteva fare? la sua unica speranza era chiamare Shal...
‘altro che Shal! questo si che è un vero criminale! Adesso come faccio …?? Al minimo movimento questo mi spara con la sua pistola! Sono troppo giovane per morire … l’unica soluzione è chiamare Shalnark … devo solo alzare la cornetta e fare il numero … com’era? … 3 ... 649 si … lui verrà qui di sicuro … ma quando posso farlo?e soprattutto come??’ il tipo non smetteva nemmeno per un attimo di urlare, probabilmente era ubriaco, come tutti in quel posto.
Stava sempre sulla porta con la pistola puntata contro Hell, aspettando impaziente l’arrivo dei suoi compagni, proferendo frasi del tipo “ragazzi vi muovete o no?! Così morirà dissanguato!” a volte poi si rivolgeva ad Hell “allora bambola ti va di ospitarci qui per la notte??” lei non rispondeva, ma cercava con discrezione di avvicinarsi più che poteva all’apparecchio telefonico, mentre pensava a cosa potessero volere quei tizi da lei e soprattutto, cosa voleva dire quella frase ‘morirà dissanguato’ c’era forse stato un omicidio? Ad un certo punto il tipo alla porta uscì di un poco nel corridoio, per accogliere i suoi compagni appena arrivati, ed Hell approfittò del momento, digitando velocemente il numero che poco prima il ragazzo le aveva riferito … … il telefono squillava … poi finalmente la sua voce
- “pronto? Hell tutto bene?” sfortunatamente il tempo a sua disposizione era finito, perché subito dopo entrarono altri quattro individui con un altro uomo sulle spalle sanguinante, ma uno l’aveva scoperta.
- uomo “chi stavi chiamando ragazzina?? Adesso ti insegno io a fare la brava!” quel tipo aveva in mano una spranga di ferro. Le voci cominciarono a sovrapporsi l’una con l’altra, la stanza era diventata un caos assoluto, anche un altro era intenzionato a fare del male ad Hell, quello che prima aspettava alla porta, ma lui aveva una pistola … carica; altri tre uomini si dirigevano verso il letto facendovi stendere il loro compagno ferito e sanguinante, mentre Hell rimaneva in ginocchio vicino al comodino, dove si trovava il telefono, le lacrime scendevano da sole e sussurrava con un filo di voce il nome dell’amico, mentre la paura cominciava a divorarla;
L’uomo le puntò contro la pistola, la caricò con un rumore metallico, poi … BAAANGG! … e le urla AAHHHH!! … dopo calò il silenzio.
***

- kail “Leorio!! Allora ci sei! Perché non dovrei entrare??” kail si era fermata, finalmente aveva sentito la voce del medico, anche se pareva alquanto preoccupato. Si trovava poco prima dell’entrata in una specie di cavità più larga e spaziosa, dal soffitto pendevano lunghe stalattiti e il tutto era debolmente illuminato dalla pallida luce di una lanterna. Il corpo di Leorio giaceva seduto per terra, ma con lui vi era un’altra persona, Babol, l’incantatore di serpenti, che probabilmente era la preda dello stesso medico. Kail si avvicinò di un poco spegnendo la sua sfera di energia, ma subito la voce dell’amico la sorprese nuovamente
- Leorio “sei tu Kail? Fermati non avanzare di un solo passo o farai una brutta fine! Fidati non devi assolutamente entrare qui dentro!”
- Kail “perché? Cosa succede?”
- Leorio “se ti avvicini anche di un solo metro migliaia di serpenti ti attaccheranno! È la trappola dell’incantatore, ma lui è svenuto, se non morto addirittura e solo lui avrebbe potuto fermare l’attacco dei suoi serpenti! Quindi …”
- Kail “no tu non capisci, abbiamo assoluto bisogno di te! Kyra sta male devi curarla … però prima …”
- Leorio “allora non hai capito! Per me non c’è più speranza! Va via se non vuoi rimanere intrappolata anche tu!”
- Kail “Leorio … prima ti devo dire una cosa … ma forse una dimostrazione pratica ti aiuterà a capire …”
- Leorio “cosa vuoi fare??”
- Kail “non ti preoccupare! E stai lì! Non muoverti!” Kail si concentrò qualche minuto, raccolse a se le forze, e in meno di un secondo il suo corpo scomparve per riapparire davanti ad un Leorio stupefatto.
- Leorio “co … come hai fatto??” chiese con gli occhi fuori dalle orbite
- Kail “ecco … era di questo che ti volevo parlare … però è meglio se ti spiego tutto fuori … che ne dici?”
- Leorio “ma … spiegarmi cosa? E poi ti ho già detto che sono bloccato io non posso uscire da qui!”
- Kail “ti fidi di me?”
- Leorio “io … hmm si mi fido di te … però …”
- Kail “ok allora aggrappati al mio collo e tieniti stretto!”
- Leorio “ma sei sicura che …”
- Kail “niente ma! Fallo e basta! Non vorrai mica rimanere qui per sempre?”
- Leorio “no certo che no!”
- Kail “allora muoviti o me ne vada senza di te!” ‘che fatica! Certo che gli umani sono proprio scettici! E paurosi per di più! Però un po’ lo capisco … non può sapere i miei poteri e io di certo non do l’aria di essere forte! Ma fatti coraggio Leorio! Vedrai che tra poco ti spiegherò tutto!’
- Kail “sei pronto?” il medico annuì debolmente e mise le braccia intorno al collo della bambina che cominciò a sollevarsi in aria.
- Leorio “ma … che cosa … come diavolo fai?!” poi non poté più dire niente perché Kail, dopo aver formato uno scudo protettivo, per prevenire l’attacco dei serpenti, volava già a velocità sostenuta, e l’umano dovette limitarsi a chiudere forte gli occhi, affidando la sua salvezza nelle mani della sayan.
Pochi attimi dopo i due furono al sicuro all’esterno della grotta; kail fece scendere Leorio che, appena a terra, si allontanò istintivamente dalla piccola sayan con uno sguardo sconcertato e impaurito; Kail si sentiva a disagio, aveva previsto che la reazione dell’umano potesse essere quella, e non sapeva che dire per tranquillizzarlo.
- Kail “Leorio … ascolta adesso ti spiego …” balbettò cercando di avvicinarsi a lui
- Leorio “hei! Stai lontana! Cosa sei? Una specie di mutante con superpoteri??” indietreggiando sempre di più “mi dici come diavolo hai fatto a … fare quelle cose? Tu non sei normale!”
A quelle parole Kail si sentì profondamente offesa, forse, non si era mai sentita tanto diversa in vita sua … lo aveva sempre accettato come un dono e lei era orgogliosa del suo essere sayan … ma è anche vero che non aveva mai rivelato in pubblico il suo segreto, e anche se non si curava di nascondere la coda, nessuno sapeva dei suoi poteri e delle sue straordinarie capacità. A lui invece aveva dovuto dire tutto e mostrargli cosa sapeva fare … aveva dovuto farlo per salvare sua sorella, che aveva cercato tanto disperatamente negli ultimi anni. Qualche lacrima le rigò il viso suscitando la commozione del medico che finalmente si calmò, lei rimase immobile con le braccia lungo i fianchi e la testa chinata, cominciò a singhiozzare silenziosamente mentre supplicava l’umano di darle ascolto.
- Kail “aspetta … ti prego … sono sempre io … non devi avere paura … sono Kail” Leorio aveva smesso di allontanarsi e anche lui si arrestò a soli pochi metri dalla bambina, aveva deciso di prestarle ascolto essendo anche incuriosito dai quegli strani poteri.
- Leorio “e va bene … ti ascolterò” Kail sollevò il capo asciugandosi le lacrime, ma prima di raccontargli tutto decise che sarebbe stato meglio portarlo direttamente da Kyra e Kurapica, aveva già perso fin troppo tempo.
- Kail “ne sono felice … ma prima ti devo chiedere di avere un po’ di pazienza … perché dobbiamo raggiungere mia sorella che sta male … e mi chiedevo … visto che sei un medico … se tu potessi curarla … però ti devi fidare di me … ti prometto che appena mia sorella starà un po’ meglio ti rivelerò ogni cosa”
- Leorio “d’accordo … però ad una condizione …”
- Kail “condizione? In che senso?”
- Leorio “all’interno della caverna è ancora intrappolata la mia preda … morta … ma visto che era circondata e protetta dai serpenti non sono riuscito a rubargli la targhetta … e dato che hai questi poteri … non è che me la vai a recuperare?”
- Kail “se tu salverai mia sorella lo farò con piacere!”
- Leorio “io ti aiuterò, promesso”
***
Il colpo era andato a segno ... a quel chiasso senza fine seguirono interminabili attimi di silenzio, il pavimento della stanza cominciò a tingersi di un intenso color sangue e un uomo si accasciò a terra premendo una mano contro l’addome, dove sanguinava la ferita … era lo stesso uomo che aveva sparato il colpo, la pallottola infatti, era rimbalzata sul corpo di un ragazzo. Hell aveva tenuto gli occhi serrati fin dal momento dello sparo, temeva ormai di essere spacciata e aspettava inerme la sua fine … attese, ansimando dalla paura e divorata dal senso di fragilità … qualche secondo … lo sparo … aspettò di nuovo … ma niente … era ancora viva. Si fece forza e aprì gli occhi lentamente, e la prima cosa che vide fu il corpo di un ragazzo circondato da un’aura arancione … era Shalnark; si sentì subito sollevata, quel giovane la faceva sentire al sicuro, il quale infatti, dopo aver respinto il proiettile, si scagliò subito contro gli altri che non potevano fare nulla per fermarlo. Ma mentre Shal era occupato a far fuori un tipo vicino alla porta, l’uomo che era stato colpito dalla pistola, volendosi vendicare, riprese l’arma da fuoco e sparò un altro colpo contro Hell, che questa volta andò a segno.
O almeno in parte … fortunatamente essendo debilitato non era riuscito a prendere bene la mira, e così l’aveva ferita di strisco alla spalla. La ragazza urlò subito dal dolore e Shal accorse fulmineo in suo aiuto
- Shal “ oh no! Hell ti ha colpita?? Stai bene?”
- Hell “AAHHH!! MA TI PARE CHE POSSA STARE BENE? AHI CHE MALE!!”
- Shal “cerca di resistere ancora un attimo!” massacrò velocemente quelli che erano rimasti in vita e controllando che nessuno potesse più nuocere alla ragazza, poi si diresse nuovamente verso di lei che stava gemendo dal dolore coprendosi la ferita tutta ricoperta di sangue con l’altra mano.
- Shal “adesso sono tutti morti sei al sicuro”
- Hell “tanto ormai il danno è fatto, che male!!”
- Shal “dobbiamo andarcene da qui o rischiamo di avere delle grane, ma prima sarà meglio che mi fai vedere la ferita”
- Hell “cosa vuoi fare non sei mica un medico!”
- Shal “dobbiamo cercare di fermare il sangue …” strappò un pezzo di lenzuolo dalla parte del letto ancora pulita e si sedette accanto alla ragazza “dai togli la mano …”
- Hell “mi fa troppo male! Non voglio! è tutta colpa tua! Lo sapevo che non dovevo fidarmi di te!”
- Shal “ma io … scusa non mi sono accorto che quell’uomo ti puntava di nuovo contro la pistola …”
- Hell “ma non saremmo dovuti venire qui a dormire! In uno dei quartieri più malfamati della città! Dovevi immaginare che sarebbe sicuramente successo qualcosa!”
- Shal “è vero … scusa è che questi posti di periferia mi ricordano la mia infanzia … io mi ci trovo bene …”
- Hell “io no! … comunque ora quel che è successo è successo … ma devi promettermi che d’ora in poi darai ascolto anche a me, capito?”
- Shal “ si, ma adesso togli la mano che ti bendo la spalla”
Dopo aver fermato l’emorragia con la benda legata ben stretta Shal si alzò dal letto dirigendosi all’uscita della porta “io vado in stanza a recuperare la maglia, prima sono sceso un po’ di fretta” (infatti quando Hell gli aveva telefonato lui era già nel letto e dopo la telefonata non aveva pensato a rimettersi la maglia)
- Hell “ma cos’è quella cos … AHH! HAI UN’ENORME RAGNO SULLA SCHIENA!”
- Shal “cosa? Ah questo? Ma non è mica un ragno vero! Beh ti spiego dopo, tu intanto cerca di ritirare le tue cosa che ce ne andiamo subito”
Fortunatamente non aveva nemmeno avuto il tempo di svuotare la sua tracolla, quindi la prese e con fatica se le caricò sulla spalla che non le faceva male; il difficile fu uscire, dovette infatti scavalcare tutti i cadaveri sparsi per la stanza, anche perché ormai sembrava un vero e proprio campo di battaglia. In poco tempo furono fuori dal motel e ripresero a camminare
- Shal “te la porto io la borsa? In fondo è colpa mia se ti hanno colpita no?”
- Hell “va bene … tieni”
- Shal “sei arrabbiata?”
- Hell “ e perché dovrei esserlo? Infondo mi hai solo portata a passare la notte in un motel di quinta mano, dove dei malfamati mi hanno aggredita nella mia stanza e mi hanno pure sparato! Ho motivo di essere arrabbiata secondo te?!”
- Shal “ho capito, sei arrabbiata”
- Hell “come siamo perspicaci”
- Shal “il braccio come va?”
- Hell “male!”
- Shal “ma il proiettile è rimasto dentro?”
- Hell “e cosa vuoi che ne sappia io?”
- Shal “dovremmo fermarci a controllare, potrebbe fare infezione”
- Hell “prima cerchiamo un motel … che sia decente”
- Shal “si ma ti ricordo che non abbiamo molti soldi”
- Hell “non mi importa al massimo prendiamo una stanza sola, ma voglio che sia in regola”
- Shal “come vuoi … però non tenermi il muso”
- Hell “e cosa dovrei fare? Devo sorridere come una scema secondo te?”
- Shal “no … però non voglio che tu sia arrabbiata con me … per favore”
- Hell “ti dovrei perdonare?”
- Shal “se puoi …”
- Hell “uff … ti perdono …”
- Shal “evviva! Allora tutto come prima? Non mi terrai il muso? Ti prometto che ti porto in un bell’hotel!”
- Hell “ma non sentirti troppo felice … un po' sono ancora arrabbiata” ‘ma perché non riesco ad arrabbiarmi con lui! Ha l’atteggiamento di un bambino! Non sono riuscita a tenergli il muso nemmeno per dieci minuti … eppure per colpa sua mi ritrovo con una pallottola nella spalla … e allora perché? È anche vero però che appena l’ho chiamato è venuto subito in mio aiuto … non ha aspettato nemmeno un secondo … è proprio un tipo strano, sarà per questo che con lui mi sento a mio agio’



cavolo che fatica!! finalmente sono tornata ragazzi!!! scusate il terribile ritardo ma tra la gita della scuola, il blocco dello scrittore, internet che non mi andava più e la scuola, non avevo mai ne tempo ne voglia di di pubblicare!! comunque spero di averlo scritto decentemente e che si capisca qualcosa (cosa che dubito ^^') beh ... come sempre ringrazio i tre che ormai mi recensiscono ovvero: angy92, Zelgadis91, e Iryuchan e spero che il capitolo vi sia piaciuto e che continuiate a seguirmi!! ciao!

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Capitolo 23
*** non voglio stare sola ***


(Quando nei dialoghi ci sono due serie di puntini di sospensione così: ... ... vuol dire che c'è qualche secondo di silenzio) buona lettura

Erano ormai passate un paio d’ore, da quando Kail era partita alla ricerca di Leorio, e i due ragazzi, rimasti seduti vicino al piccolo fiume, stavano cominciando a preoccuparsi che il medico, di fronte alla verità, avesse reagito in modo impulsivo, spaventandosi.
- Kyra “voglio provare ad alzarmi, è possibile che Leorio abbia rifiutato di aiutarmi”
- Kurapica “ma sei ancora debole, cerca di pazientare ancora qualche istante, sono sicuro che Leorio non ci abbandonerà” disse anche se poco convinto.
- Kyra “non è che non mi fidi di Leorio … però posso anche capire che non deve essere facile, per un comune umano, venire a scoprire una cosa simile”
- Kurapica “ma io no sono forse un comune umano?”
- Kyra “eh? Ma si … però tu sei più forte d’animo … credo … insomma, penso che tu ne abbia viste di tutti i colori … Leorio è più un uomo di mondo … tutto qui”
- Kurapica “forse dici così perché non lo conosci bene, ma ritengo che anche Leorio abbia trascorso momenti molto intensi, o meglio, così è come la vedo io”
- Kyra “sarà … ma io … aspetta un attimo! … … sento qualcosa! Deve essere Kail che torna, e con lei c’è anche un’altra aura più debole … sarà Leorio?”
- Kurapica “visto? Sapevo che non ci avrebbe delusi!”
Dopo qualche minuto di attesa la piccola sayan atterrò su due piedi, con in spalla un Leorio tutto frastornato, a causa della velocità con cui viaggiavano.
- Leorio “ahh! Fatemi scendere vi prego! Non resisto più!”
- Kail “siamo atterrati sani e salvi, contento?”
- Leorio “salvi va bene, ma sani … avrei qualcosa da obbiettare …”
- Kail “Kyraa! Come stai? Scusa per il ritardo ma c’è stato qualche contrattempo!”
- Kyra “beh … alla fine siete arrivati, no? È questo quello che conta … e Leorio? Sa già tutto?”
- Leorio “no, ma ho promesso a Kail che qualunque cosa mi riveliate io farò il possibile per aiutarvi”
- Kyra “grazie … non so come sdebitarmi”
- Leorio “Kurapica? Ma tu sei qui? Questo vuol dire che …”
- Kail “che sa già tutto”
- Kurapica “proprio così”
- Leorio “e non mi hai mai detto niente?”
- Kurapica “ho dato la mia parola che non avrei parlato con nessuno”
- Leorio “bene … e chi altri lo sa?”
- Kyra “solo kurapica a parte te”
- Leorio “un momento io non so ancora niente!”
- Kail “glielo dico io?”*rivolta a Kyra*
- Kyra “per me va bene”
- Kail “ti sembrerà strano … ma io e mia sorella non siamo esseri di questo pianeta”
Si può immaginare la faccia che assunse il medico a quelle parole, durante il viaggio sulla schiena di Kail, aveva ipotizzato di tutto, dagli esseri geneticamente modificati con poteri paranormali, alle mutazioni da radiazioni, ma mai, e poi mai una cosa simile; d’altronde lui, non credeva nemmeno nella vita nell’universo. Aveva letteralmente gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore, e dopo lo shock iniziale si sforzò di dire qualcosa.
- Leorio “co … cosa? Non siete di questo pianeta?? Ma come diavolo è possibile? Cioè … questo spiega gli strani poteri di Kail … ma è una cosa inconcepibile!”
- Kail “eh … invece è la pura verità, non preoccuparti presto ci farai l’abitudine, comunque adesso veniamo al dunque … sei ancora intenzionato a darci una mano vero?”
- Leorio “s … si, credo di si … insomma ho dato la mia parola … ma se siete veramente alieni … questo complica le cose, perché il funzionamento del vostro organismo è sicuramente diverso da quello degli esseri umani … comunque ci proverò, allora dove sta il problema?”
- Kurapica “le braccia … Kail dice che l’aura malvagia di Hisoka immessa nelle carte abbia reagito male con il corpo sayan di Kyra, infettandola”
- Leorio “sayan?”
- Kyra “si è la nostra razza”
- Leorio “ah capisco … beh fammi dare un occhiata” il medico si sedette di fronte a Kyra, e cominciò ad esaminarle accuratamente le braccia, taglio per taglio; poi rimase qualche minuto in meditazione, richiamando a se ogni minima informazione che potesse essergli utile; tutti aspettavano col fiato sospeso la diagnosi, augurandosi che non fosse nulla di grave, poi ad un certo punto Leorio si alzò dirigendosi verso la sua valigetta, per estrarre un pesante libro di erboristeria che cominciò a sfogliare con vigore.
- Kyra “pensi di potermi curare con delle erbe?”
- Leorio “non sono sicuro che funzioni … ma ricordo di aver letto qualche tempo fa, degli straordinari effetti della Peucedanum palustre, una piccola piantina che cresce in prossimità delle paludi, che può essere somministrata come antidoto, a veleni di ogni genere, sia agli animali che alle persone. Non posso garantire che funzioni anche su organismi alieni … però direi che vale la pena tentare”
- Kurapica “siamo su un isola … dove la troviamo una palude?”
- Kail “oh non preoccuparti di quello! Ne ho vista una io vicino alla caverna dove si trovava Leorio! Se mi fai vedere come è fatta questa piantina posso andare io a recuperarla!”
- Leorio “ecco … è questa qui”
- Kurapica “vengo con te almeno saremo in due a cercare”
- Leorio “bene allora starò qui io a fare la guardia! Anche perché non avevo la minima intenzione di tornare sulla schiena di quel fulmine! Vola in modo troppo sconsiderato!”
- Kyra “meno male che c’è Kurapica che ha un po’ di coraggio! Questi umani sono tutti fifoni!”
- Leorio “fifone? Non è colpa mia se tua sorella sembra ubriaca e non sa andare dritta!”
- Kail “ubriaca a chi scusa?”
- Kurapica “ehh non farci caso! Andiamo che è meglio!”
***
- Shal “questo va bene?”
- Hell “no, non mi piace il colore della moquette, è troppo pallido”
- Shal “ma cosa ti importa di che colore è la moquette??”
- Hell “hai detto che l’hotel l’avrei scelto io, quindi niente storie!”
- Shal “ma così finiremo per cercarlo tutta la notte …”
- Hell “come sei noioso! Quando ti ci metti sei peggio dei bambini piccoli! Dai proviamo quello laggiù”
- Shal “speriamo che sia la volta buona”
Povero Shal, era il quarto hotel che provavano, ma nessuno sembrava accontentare le esigenze della ragazza; entrarono dalla porta principale, e subito si ritrovarono in un ampio salone, che aveva la funzione di ‘hall’; era quasi vuota, ma riccamente ornata con piante d’ogni tipo. Le poltrone erano di stoffa azzurra, e anche le pareti erano pitturate con colori pallidi tendente al blu, una piccola reception era posta di fianco ad una porta, che probabilmente conduceva verso le stanze. Hell finalmente soddisfatta della scelta, senza perdere tempo, si diresse per prenotare la stanza.
- Hell “buonasera, volevamo una stanza per la notte”
- uomo “buonasera, volete una stanza? Non c’è problema credo di avere proprio quello che fa per voi”
- Hell “come quello che fa per voi?”
- uomo “ecco, la 207 è perfetta. Buona notte signori” concluse l’uomo sorridendo all’espressione perplessa della ragazza
- Shal “andiamo?”
- Hell “eh? Si” raggiungendo Shal, che si era già avviato all’interno del corridoio, cercava di capire cosa insinuasse l’uomo dell’albergo “ehi ma … non ci avrà mica scambiati per … coosa?? Come è potuto succedere?”
- Shal “che c’è?”
- Hell “ma hai sentito quello che ha detto il tipo alla reception??”
- Shal “si credo proprio che ci abbia scambiati per una coppia di sposini!”
- Hell “è una tragedia!!” letteralmente disperata
- Shal “perché? Che c’è di male?”
- Hell “come che c’è di male?? C’è tutto di male! Chissà che stanza ci tocca …”
- Shal “lo scopriremo subito, eccola qui” inserì la chiave nella toppa, e la porta si aprì subito dopo, con un rumore metallico, lasciando i due ragazzi a bocca aperta. Era una camera dalle medie dimensioni, subito a destra c’era la porta del bagno, con di fronte l’armadio e la cassaforte, davanti all’entrata, dopo un breve tratto di corridoio, c’era un’enorme letto matrimoniale con tanto di baldacchino e tende ricamate di un colore rosa pesca.
- Hell “letto … matrimoniale …”
- Shal “eh già … pensava proprio che fossimo marito e moglie!” Hell entro di corsa e si diresse subito verso il letto a due piazze, per decidere da che parte avrebbe dormito e soprattutto per ‘delimitare gli spazi’
- Hell “allora, mettiamo subito le cosa in chiaro, io dormo da questa parte, intesi?”
- Shal “per me è uguale … sono talmente stanco che dormirei anche per terra!”
- Hell “hmm … questa non è una cattiva idea …”
- Shal “non ci contare! Sul letto ci stiamo benissimo in due!”
- Hell “ma vedi di non importunarmi!”
- Shal “vuoi che dia ancora un’occhiata alla spalla?”
- Hell “va bene … mi fa ancora piuttosto male”
- Shal “sei già stata fortunata che il tipo ti abbia colpito di strisco, o a quest’ora saremmo in ospedale” esaminò ancora una volta attentamente la ferita della ragazza, sciogliendo il rapido bendaggio che le aveva fatto precedentemente per bloccare l’emorragia. Quest’ultima infatti si era arrestata, sporcando di sangue tutto il braccio “vado a prendere un asciugamano così te la pulisco bene”
- Hell “si grazie”
Appena Shal sparì alla sua vista dietro l’entrata del bagno, la ragazza non poté fare a meno di ripensare alle cosa terribili successe poco prima, uno alla volta i delinquenti tornavano a farle visita, lei li vedeva di fronte a se con le armi in mano pronti ad ucciderla, e non riuscendo a trattenersi urlò. Shal uscì subito dal bagno per vedere cosa fosse successo
- Shal “ehi tutto bene?? Perché ti sei messa ad urlare?”
- Hell “io … io …” con fare mortificato “scusa … non volevo”
- Shal “c’è qualcosa che non va?”
- Hell “no adesso va tutto bene”
- Shal “stai tranquilla … vado a prenderti l’asciugamano …”
- Hell “no!”
- Shal “non lo vuoi?”
- Hell “eh? No … cioè … non lasciarmi da sola … o torneranno …” era ormai prossima al pianto, ma cercò in tutti i modi di trattenersi
- Shal “chi tornerà? -sospirando- Vieni con me allora”
Quella sera rimasero entrambi in silenzio, lui avrebbe voluto consolarla, capiva il suo stato d’animo, ma non sapeva in che modo avrebbe potuto farlo, visto che era consapevole, che quello che era successo, era solo colpa sua, così per non dire qualcosa fuori posto preferì non parlare affatto, d’altro canto era anche molto stanco, e quindi subito dopo aver pulito la ferita di Hell si mise al letto.
Anche la ragazza fece altrettanto, ma come prima si sentiva indifesa e aveva paura che gli uomini potessero tornare; dopo che avevano lasciato lo squallido motel, non si era ancora resa conto veramente di quello che era successo, forse perché era sempre rimasta in compagnia di Shalnark, e si sentiva protetta. Ma adesso lui stava dormendo, e lei si sentiva tremendamente sola, cominciò irrequieta a rigirarsi ripetutamente nel letto, ma in lontananza poteva già sentire le loro grida sguaiate.
Tutto diventò improvvisamente buio … lei in piedi … l’oscurità la terrorizzava, ma non durò molto, perché ad un tratto, tutto cominciò a risplendere di una luce accecante, quasi tagliente, che filtrava con prepotenza attraverso le palpebre socchiuse della ragazza.
Era immobile al centro del nulla, il nulla più totale, ovunque cercasse di girare lo sguardo non riusciva a scorgere altro, che un’infinita distesa di bianco dove non si distinguevano nemmeno il pavimento dal soffitto;
Non era all’aperto, perché non c’era il cielo con il sole o le nuvole, non era al chiuso perché quel posto era privo di pareti o porte.
Il cuore le cominciò a battere all’impazzata, e lei, prese a correre disperata, un po’ da una parte un po’ dall’altra, quando finalmente in lontananza fu in grado di intravedere un puntino nero che man mano diventava sempre più grande assumendo la forma di essere umano.
Lo raggiunse, e a pochi metri da lui si fermò … l’uomo era di schiena, ma nonostante quello, Hell riuscì a riconoscerlo dal suo odore, un intenso odore di alcol e fumo … lo stesso che impregnava le pareti nel motel.

L’uomo si girò di scatto con la sua pistola in mano, lei provò ad urlare, ma dalle sue corde vocali non usciva che un suono stridulo e strozzato dalla paura … e come era successo quella stessa sera, lui sparò, colpendola nuovamente alla spalla.
Si svegliò di soprassalto nella camera d’albergo, illuminata soltanto dai pallidi raggi lunari; il respiro era ancora pesantemente affannato, la mano del braccio sano, stava stringendo forte la ferita pulsante, la fronte era leggermente sudata, ma lei fu in parte felice di scoprire, che era stato solamente un sogno. Lanciò uno sguardo di fianco a lei in cerca di conforto, Shal sembrava dormire tranquillamente; ma perchè ciò che era successo quella sera, aveva spaventato solamente lei?
I pensieri di quella stanza caotica e rumorosa, quei delinquenti senza scrupoli, la pistola che si era continuamente sentita puntare contro, divoravano ancora la sua mente.
Eppure prima non era stato così.
Finchè Shal era rimasto al suo fianco, pronto a proteggerla, i malviventi non si erano fatti vedere, eppure ora la perseguitavano dappertutto.
Avrebbe voluto andare in bagno a sciacquarsi la faccia … ma non riusciva a muoversi dal letto, così si mise a sedere rassegnata, cercando di calmarsi, riportando il respiro regolare. Invece più provava a farsi forza, più sprofondava nel panico; calde lacrime presero a rigarle il viso accompagnate da rapidi singhiozzi, quando la figura accanto a lei si mosse e aprì gli occhi.
- Shal “ehi non stai bene?” la sua voce impastata dal sonno, risuonò rassicurante nella mente della ragazza, anche lui si mise a sedere, guardando dolcemente gli occhi della ragazza, gonfi dal pianto.
- Hell “io … non riesco proprio a togliermeli dalla testa … li rivedo in continuazione …”
- Shal “mi dispiace è colpa mia” mentre si stava avvicinando a lei “non permetterò che succeda mai più” disse stringendola forte a sé.
- Hell “co … cosa fai?” chiese lei imbarazzata e con il viso arrossato
- Shal “oh … è che mi ricordi tremendamente mia sorella …”
- Hell “tua sorella?”
- Shal “anche lei quando era piccola aveva spesso gli incubi con i mostri cattivi …”
- Hell “perché a te non ha fatto nessun effetto? Perché solo io sono spaventata da quello che è successo?”
- Shal “tu vivevi in un mondo completamente diverso dal mio … fatto solo di certezze e sicurezze … io fin da piccolo ho avuto a che fare con il mondo dei delinquenti … sono abituato”
- Hell “è proprio vero allora? Che tu non hai paura di niente?”
- Shal “no non è vero … ho avuto paura anch’io oggi, e in tutti questi anni … quando quell’uomo ti ha puntato la pistola contro, e io non potevo fare niente per salvarti … se lui non avesse sbagliato mira … e poi è da quando che sono andato via di casa che ho paura … che i miei genitori venissero a riprendersi mia sorella … … ma basta fare i sentimentali! Adesso ti sei calmata un po’?”
- Hell “si … grazie”
- Shal “allora prova a dormire … anche se tra qualche ora ci dobbiamo svegliare …”
- Hell “perché, che ore sono?”
- Shal “ehh sono le 4 e mezza”
- Hell “e a che ora ci dobbiamo alzare?”
- Shal “come minimo alle otto”
- Hell “cosa?! quattro misere ora di sonno … beh buonanotte”
- Shal “notte”



Salve a tutti! Eccomi tornata dopo tanto tempo! Spero che il capitolo sia stato gradito e che non sia stato noioso o frettoloso. Mi rendo conto che ho messo un po' in secondo piano le vicende di Kyra e Kail, ma l'ho fatto prchè voglio che Hell e Shall arrivino il più presto possibile con il resto del gruppo, così poi sono tutti insieme! Non vogliatemene male! Ringrazio:
angy92: ciao! spero ti sia piaciuto! hai capito perchè Hell non sembrava spaventata prima? (ti prego dimmi che si capiva *_*!!) beh ci sentiamo su msn e mi raccomando aggiorna presto la tua storia che sono curiosa!!
Zelgadis91: holaaa simoo! mi dispiace se avevo fatto un intermezzo frettoloso non era nelle mie intenzioni! ç_ç mi perdonerai vero? AHAH scherzo! questo ti è piaciuto? non vedo l'ora di andare in fumetteria!! magari tu trovi il tuo tanto amato Bleach!! hihi beh mi raccomando vedi di finire in fretta il tuo capitolo, che se no perdo il filo della storia e non si più dove eravamo rimasti!! ciao!
Iryuchan: ciao!! che bello finalmente ci stamo sentite anche su msn! Poi ho scoperto che abiti dalle mie parti! AH che rivelazione!! spero che il capitolo ti sia piaciuto! Mi piacerebbe tanto vedere i tuoi disegni... ma su cosa sono? beh aggiorna presto anche tu ... ciao!!

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Capitolo 24
*** tra sogno e realtà ***


- Kail “missione compiuta!!” urlava con felicità Kail, tenendo in mano un piccolo mazzetto di piantine verdi, mentre Kurapica, anche lui sorridente, si apprestava a scendere dalla schiena della piccola sayan.
- Kyra “avete fatto in fretta!” disse la sorella, che nel frattempo aveva ripreso gran parte delle sue energie, anche se le braccia la dolevano ancora.
- Kurapica “non è stato molto difficile trovarla, e poi tua sorella vola velocissima!”
- Kail “eh … lo so sono troppo brava!” cominciò a lodarsi, diventando leggermente rossa
- Leorio “caspita, direi che la modestia non è proprio il tuo forte! Ma non ti ha dato fastidio il modo in cui volava?”
- Kurapica “dici a me? … affatto, anzi è stato divertente!”
- Leorio “ma come possibile! Vabbè basta scherzare, passiamo a cosa serie … dammi la piantina”
- Kail “tieni!”
- Kurapica “adesso come ti senti?”
- Kyra “beh … devo dire che posso già muovermi con meno fatica, rispetto a prima … ora sto molto meglio”
- Leorio “bene, e vedrai che dopo il mio impacco tornerai come nuova! Almeno spero …”
Detto questo il medico si mise all’opera, prima si posizionò su una pietra tonda, sulla riva del fiume, e con un’altra pietra cominciò a pestare con forza le piantine di “Peucedanum palustre”, per ricavare una specie di impasto verde e omogeneo, da spalmare accuratamente sulle ferite della sayan. “Lo devi tenere almeno un giorno … ti metto delle bende, così che rimanga più a contatto con la pelle, quindi vedi di stare attenta a non toglierle.”
- Kyra “ok ok, grazie mille!”
- Leorio “prego … uff! speriamo che vada tutto bene”
- Kail “ma si! Kyra è fortissima e presto tornerà nel pieno del suo vigore!”
- Leorio “già … posso farti una domanda?”
- Kail “certo!”
- Leorio “ma la tua coda … è vera o finta?”
- Kail “certo che è vera!! E guarda che ce l’ha anche Kyra!”
- Leorio “a … ance tu hai la coda?”
- Kyra “eh già!”
- Kurapica “bene, adesso che ci siamo chiariti, io dovrei tornare ad affrontare la prova, adesso è quasi mattina, questo vuol dire che ci rimangono ancora cinque giorni, sarà meglio che ci diamo da fare!”
- Leorio “perché guardi me? Io ho già la targhetta del mio bersaglio, devo solo stare attento che non mi rubino la mia!”
- Kail “io posso andare da sola a cercare le mie targhette”
- Kurapica “ma tu avevi Killua come bersaglio, vero?”
- Kail “si, è per questo che mi tocca prendere tre targhette a caso, di sicuro non vado a derubare la sua!”
- Leorio “se non avete più bisogno di me, io mi cerco un posto tranquillo dove passare il resto della prova”
- Kyra “d’accordo … mi raccomando, acqua in bocca sul nostro segreto”
- Leorio “si certo … ma credo che prima o poi dovrete dirlo anche a Killua”
- Kail “vedremo quando sarà il momento opportuno”
- Leorio “ma avete intenzione di dirglielo, giusto?”
- Kyra “si prima o poi dovrà capitare …”
- Leorio “va bene allora … ci vediamo alla fine della prova”
- Tutti “ciao!”
- Kail “vado anch’io … ciao e guarisci presto mi raccomando!”
- Kyra “certo, ciao”

Dopo che ognuno si allontanò per la propria strada, i due ragazzi erano rimasti soli ancora una volta.
- Kyra “ti aiuto a trovare Tompa?”
- Kurapica “no grazie, vorrei farcela con le mia forze”
- kyra “capisco, allora te ne vai anche tu?”
- Kurapica “per ora si, nel frattempo ho intenzione anche di affinare le mie tecniche di combattimento”
- Kyra “allora ci rivediamo alla fine della prova?”
- Kurapica “certo, e la passeremo tutti insieme”
- Kyra “ne sono sicura … mi raccomando impegnati”
- Kurapica “farò del mio meglio … allora, ciao”
- Kyra “ciao” si scambiarono un rapido abbraccio in senso di saluto e raccomandazione, dopodiché il kuruta si allontanò nel folto della foresta, da dove era venuto.
‘Uffi … anche Kura se n’è andato … e io cosa faccio? Mah … credo che farò un pisolino, è da un po’ che non dormo’
Così, dopo un rumoroso sbadiglio e una bella stiracchiata, si stese comodamente sulla soffice erba e chiuse gli occhi, sperando in un sonno tranquillo e ristoratore.
Ma purtroppo dopo essersi assopita, si ritrovò catapultata in un mondo che non aveva mai visto prima.
-SOGNO-
“Do … dove sono? Che posto è mai questo??” la sayan si guardava in giro con aria spaesata, era in mezzo ad una via affollata e caotica, con persone frettolose e trasandate che la spintonavano qua e là. “queste persone … chi sono? Sembra che non si accorgano della mia presenza … eppure c’è qualcosa in loro …” cercò di farsi strada per raggiungere il ciglio della carreggiata, alla ricerca di un posto più calmo. Quando alla fine giunse in un vicolo secondario praticamente deserto, si fermò ad osservare quel fiume di gente che le scorreva impetuoso proprio davanti agli occhi “ma come sono vestite questi individui? Sembra che portino tutti un’armatura … ma è un’armatura strana … sembra che debbano tutti andare in guerra da un momento all’altro … ma cos … prima non ci avevo fatto caso!! Questi tizi … hanno la coda!! … ma … ma dove sono??” poi ad un tratto due persone, si avvicinarono nella sue direzione, come se cercassero un posto appartato per parlare di affari segreti
- “ho sentito dire … da un servo del palazzo reale, che …”
- “che cosa? Avanti dimmelo!”
- “calma! Ricordati che sono notizie riservate … allora, questo tale mi ha riferito che è nato un impuro”
- “un impuro? Cosa vuoi dire?”
- “pare che i genitori siano di pura razza sayan, eppure la loro figlia è nata con i capelli biondi!” “sa … sayan?? ma allora sono …”
- “capelli biondi? Ma è impossibile! Lo sanno tutti che i sayan di pura razza hanno capelli e occhi neri!”
- “il re ovviamente è venuto subito a saperlo … ha deciso di giustiziare in segreto la bambina, perché non vuole che si scatenino alcun tipo di disordini … ha già troppe grane con quel verme di Freezer!”
- “ma chi sono i genitori?”
- “hai presente quei guerrieri di secondo livello che abitano qui vicino, ai piedi della foresta Nishire? Lily e Razer … sono loro”
“Ma … io ho i capelli biondi … sono sayan … eppure … vuoi vedere che sono io la bambina di cui stanno parlando!! Ha detto che è qui vicino ai piedi di una foresta … devo andare subito la!”
Non stette ad ascoltare una parola di più, ma si alzò in volo nella speranza di scorgere una foresta.
Aveva bisogno di risposte … quello era un sogno? Eppure sembrava così reale, ma era anche vero che lei vagava per quei luoghi come un fantasma, perché gli abitanti non potevano ne sentirla, ne vederla.
Ma quello allora era il suo pianeta d’origine? La distrutta patria dei sayan? E la bambina considerata impura, era sul serio lei?

Forse avrebbe potuto addirittura vedere i suoi genitori biologici, di cui non ricordava nulla. Avvistò finalmente un folto bosco, al limitare del quale risiedeva una piccola casetta, decise dunque di dirigersi là, pensando che fosse il luogo citato dai due individui, che aveva sentito discutere poco prima.
“In teoria, da quello che ho capito, quella dovrebbe essere la casa in cui sono nata … eccomi arrivata … è ora della verità … sento delle url … no sono vagiti di un neonato, ma allora era tutto vero”
Senza farsi problemi di essere avvistata, si avvicinò alla casetta ed entrò.
Giunse in una piccola stanza, provvista di un tavolo al centro, con un focolare acceso sulla parete; accanto al tavolo c’era una culla con due persone ai lati, che guardavano con fare preoccupato il piccolo corpicino irrequieto che c’era all’interno.
Erano evidentemente i genitori. La donna aveva lunghi capelli neri molto lisci, uno sguardo cupo come la notte, ed era vestita con la solita armatura tipica del popolo sayan, con la coda ben attorcigliata in vita.
Il marito era simile a lei, non fosse per la possente muscolatura, che caratterizzava tutti i sayan maschi, e una strana capigliatura, anch’essa tipica di quella razza; i sayan infatti nascono già con i capelli, che dalla nascita, pur mantenendo le proporzioni col corpo, non crescono mai.
Alla vista delle due persone Kyra si bloccò, e alcune lacrime rigarono il suo viso
“Mamma … papà … siete davvero voi? potete sentirmi? … sono qui … perché non riuscite a vedermi? Vi prego … ascoltatemi … sono io …” cominciò ad avanzare lentamente verso di loro, finchè non riuscì a scorgere la piccola se stessa all’interno del lettino.
“Que … quella sono io … non c’è dubbio … capelli biondi, occhi neri … un impura … ma perché?” cercò di accostarsi sempre di più ai suoi genitori, per poterli toccare e abbracciare … almeno una volta, ma quando cercò di stringere a se il corpo della madre, diventò lei stessa priva di consistenza, e trapassò inesorabilmente la sua sagoma; stessa cosa avvenne per il padre, e dopo aver constatato di non essere altro che un’anima vagante in un passato perduto, cadde in un pianto disperato “perché … perché non posso nemmeno toccarvi … perché non mi sorridi mamma? Sono io dopotutto …” fu interrotta però dalla presa di parola, da parte del padre
- “stanno arrivano cara …”
- “non dobbiamo permettere che ce la portino via”
- “prendila … nasconditi nel bosco, io cercherò di trattenerli, cerca di scappare il più lontano possibile”
“chi sta arrivando? Dimmelo mamma … io posso aiutarvi a salvarmi … chi mi vuole portare via?” “sbrigati non c’è più tempo!!”
Lily prese in braccio la figlia, e velocemente si diresse verso l’uscita sul retro, per nascondersi nella foresta, ma forse era davvero troppo tardi, perché le truppe del re erano ormai prossime alla casetta, il padre invece, uscì dalla porta principale per cercare di fermare gli uomini.
“Aspettami mamma! Vengo con te!”
Ma la madre venne subito braccata da due braccia muscolose, che le tolsero violentemente di mano la figlia
- “nooo!!! È la mia bambina! Lasciatela!” “mamma!! Se potessi fare qualcosa … che rabbia!” tentava inutilmente di colpire gli uomini, ma il risultato era lo stesso di poco prima, non poteva fare niente, era solo una spettatrice impotente.
Senza troppi convenevoli, dopo aver steso la donna e suo marito, gli uomini se ne andarono, dirigendosi verso il palazzo reale, Kyra decise di seguire la piccola se stessa, per vedere dove la stavano portando e se davvero avevano intenzione di giustiziarla per purificare la razza.
A PALAZZO
-SALA REALE-

- “E’ dunque lei la bambina impura?” un uomo dalla muscolatura scolpita e dai capelli ispidi aveva parlato, era seduto su un trono rialzato e sovrastava con uno sguardo superbo, un immenso salone, che sembrava proprio la corte di un castello “lui deve essere il re di tutti i sayan … l’uomo che mi considera impura” strinse i pugni dalla rabbia, consapevole della sua totale incapacità nell’attaccarlo.
- “si maestà, è lei. Volete che venga giustiziata in giornata?”
- “giustiziata … no mandatela dal professor Taker … che la usi per i suoi esperimenti … ma che sia chiaro, non dovrà mai più vedere la luce di questo pianeta” “esperimenti? Ma cosa …”
- “ricevuto sire … agli ordini” “meglio seguirli …”
SCALE PER I SOTTERRANEI
- “strano … io pensavo che la volesse giustiziare”
- “beh … sono convinto che la morte sia una sorte migliore di quella che le aspetta”
- “dici?”
- “scherzi? Fare da cavia a quel pazzo ricercatore è il destino più crudele possa capitare”
- “in effetti non vorrei proprio essere nei suoi panni … hihi!”
- “eccoci arrivati” “ho davvero fatto da cavia ad uno scienziato pazzo?”
Uno degli uomini aprì la pesante porta di ferro, che faceva ad entrata ad un immenso laboratorio sotterraneo; dappertutto si vedevano ampolle colme di liquidi dai colori più disparati, sostanze fumanti traboccavano da recipienti di tutte le forme, non mancavano tavoli con carte, e lavagne tutte imbrattate di formule strane, in una scrittura che doveva essere quella propria del pianeta. In una parete invece stava un piccolo ometto con capelli rossi tutti spettinati e vestito di un abbondante camice bianco, che appena sentì, che qualcuno era entrato nel suo laboratorio, si girò mostrando una faccia trasandata e stravolta, resa buffa da un enorme paio d’occhiali rotondi.
- “benvenuti! Cosa mi avete portato?”
- “la tua nuova cavia per gli esperimenti … fanne quello che vuoi, l’unica condizione è che non dovrà più vedere la superficie del pianeta … ordini del sire”
- “bene bene … ringraziatelo da parte mia!” La bambina piangeva a più non posso, strappata crudelmente dalle braccia della madre, non riusciva a trovare pace.
Quando i due uomini uscirono nuovamente dal suo studio, l’ometto poté osservare la creatura con calma, riflettendo su cosa potesse essergli utile
- “vediamo … come potrei sfruttarti … hmm … ma certo, ho trovato! Proprio l’altro giorno, ho elaborato un muovo siero con effetti strepitosi! Moltiplica la forza di un essere vivente in modo spropositato, ma pare ne cambi leggermente le sembianze … per ora ho fatto sperimentazioni esclusivamente su animali, e devo dire che la loro aggressività è aumentata del 60% … ma forse un tentativo su una cavia sayan potrebbe fornire esiti più soddisfacenti!” “ne moltiplica le prestazione? In che senso ne cambia le sembianze? Aggressività? Non varrà davvero iniettarmi quel siero?”
- “trovato … ahahah!! Finalmente …” stava riempiendo un’enorme siringa di uno strano liquido verdastro, il pianto della bambina si espandeva per tutta la stanza rimbombando sulle pareti, probabilmente aveva intuito cosa l’uomo volesse farle, infatti si divincolava cercando di scendere dal lettino operatorio, che l’ometto usava appositamente per esperimenti importanti.
- “stai buona … ti faccio solo una punturina, tutto qui …” “inutile … non posso fare niente per fermarlo … devo solo assistere …”
L’ago affondò deciso nel corpicino della neonata, e lentamente il liquido le entrò in circolo, l’operazione era andata a buon fine, il siero era stato inserito, e ora bisognava solo aspettare i suoi effetti.
Passò qualche minuto, ma non accadde nulla, ad un certo punto però, si sentì un esplosione provenire da fuori il laboratorio, e passi pesanti accorrere nelle loro direzione.
Stava arrivando qualcuno. “Chi c’è? Chi arriva?”
- “ma che cosa succede?” Di nuovo un esplosione.
Questa volta aveva direttamente sfondato la porta del laboratorio, alzando un immenso polverone, che impedì di vedere, chi aveva provocato quel disastro, poi una voce familiare urlò
- “Kyraa!! Siamo venuti a prenderti!” “ma sono a mamma e il papà!! Sapevo che non mi avrebbero abbandonato!”
- “ma come avete fatto ad entrare?”
- “dacci subito la bambina!!”
- “e va bene va bene, basta che mi risparmiate la vita!” “che essere codardo …”
- “tzè! Che vigliacco! Lily prendi Kyra e andiamocene da qui!”
Ma da dietro, spuntarono prontamente la guardie reali, che impedirono ancora una volta la fuga ai due sayan; senza pensarci due volte attaccarono il marito, che cadde a terra privo di sensi.
La madre aveva finalmente potuto riabbracciare la figlia, ma non sapeva come contrastare l’imminente attacco delle sentinelle, ma qualcosa di inaspettato accadde … una luce abbagliante avvolse il corpicino della bambina, che alzandosi in volo, scatenò la sua aura stendendo gli avversari con la sola forza della mente.
Lo scienziato capì finalmente che l’esperimento non era del tutto fallito, ma probabilmente, mostrava i suoi effetti, solo nel momento in cui la sayan sarebbe stata in serio pericolo di vita.

Con quella luce tremendamente accecante Kyra si svegliò di soprassalto, fradicia di sudore dove poco prima si era addormentata.


Rieccomi finalmente! Ammetto che questo capitolo non era in programma, ma l'altro giorno mi è venuto in mente di scrivere anche la precisazione sull'esperimento di Kyra, così che poi il seguito sarà più chiaro. Ci tengo a chiarire che quello che ha visto Kyra nel sogno era tutto vero, in un momento di stanchezza mentale, quello che era ancora riposto nel suo subconscio, è stato rivissuto da lei, tramite una sorta di sogno. Quindi quello che ha sognato non era solo fantasia, ma avvenimenti realmente accaduti, dopo che i suoi la spedirono sulla Terra, per salvarla dalla distruzione di Vegeta. Spero che sia stato abbastanza chiaro, comunque se ci sono domande sarò ben felice di rispondere! e soprattutto spero che sia piaciuto!!^^
ringrazio gli impavidi recensitori:
bily: che bello!! una nuova recensitrice!!(si dirà cosi??^^'') sono ultra-iper contenta che ti piaccia davvero la mia storia! spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e se hai qualcosa da chiedermi fai pure!! mi farà sicuramente piacere ricevere altre tue recensioni e sapere che continuerai a saguirmi!! ciao!!^^
angy92: ciau!! uff ci ho messo giorni per decidere se pubblicare o no il capitolo!! spero che ti sia piaciuto anche se non c'è Shal! avrei voluto metterlo alla fine, ma poi il capitolo diventava troppo lungo e così ho deciso di metterlo nel prossimo! anche perchè non vedo l'ora di scrivere ancora qualche episodio divertente con Hell!! Quella coppia mi piace troppo! ok ci sentiamo ciao!!^^
Iryuchan: ciao!! come va? tutto bene a Novara? piacuito il capitolo? a me è piaciuto molto scriverlo perchè parla del passato di Kyra quando lei era ancora in fasce!! hihi spero di averlo descritto decentemente! Bene mi raccomendo pubblica presto anche tu che il tuo personaggio è troppo intrigante!! Ok ci sentiamo su msn, o almeno spero di beccarti perchè non ti vedo mai! ciao^^
Zelgadis91: bene veniamo a te caro Simo! Finalmente ci siamo fatti il giro in fumetteria!! Siii!! Che bello! Dobbiamo tornare un giorno o l'altro! Comunque ti faccio notare, che è da prima della gita che non aggiorni la tua storia! Vedi di sbrigarti, se no mi tocca rileggerla tutta! Beh ... mi auguro che il mio capitolo ti sia piaciuto, tanto mi troverai di sicuro qualche critica da fare!! hihi scherzo vabbè, in effetti fai bene, voglio che mi critichi il più possibile, perchè io sono EMO e quindi autolesionista!! AHAH!! beh... ci vediamo a scuola ciao!

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Capitolo 25
*** incontri e arrivi ***


25° capitolo Era ormai mattina inoltrata, cupi nuvoloni impedivano ai raggi solari di rischiarare il paesaggio, e per questo motivo l’atmosfera risultava un po’ tetra.
Kyra si era appena risvegliata da quell’ insolito sogno, a cui aveva assistito come una spettatrice all’interno di un film, ma quella che aveva visto, non era una storia qualunque, bensì la sua storia ... il suo passato, di quando era ancora una neonata in fasce.
Si mise a sedere in ginocchio con la testa bassa, cercando di asciugarsi il sudore, misto a lacrime, che le inumidivano il viso mentre nel frattempo tentava di ragionare
‘Che sogno … così nitido … così reale … c’erano i miei genitori … e c’ero anch’io …! Ma come ho potuto sognare qualcuno che non avevo mai visto prima? Forse nel mio sub conscio … no, ma a cosa sto pensando? Non potevano essere davvero successe quelle cose! Eppure questo spiegherebbe … … Kail ha detto che i sayan nascono con capelli e occhi neri, ma questo vorrebbe dire che noi … non capisco … così io sarei un’impura? E non solo … anche la cavia di un esperimento! Questo è troppo … anche se il fatto dell’esperimento potrebbe spiegare, perché quando mi arrabbio, o quando la mia mente subisce un sovraccarico di emozioni, finisco sempre per emanare una terribile quantità di energia accecante … distruggendo quello che è intorno a me … allora il sogno non era solo fantasia?! Sono cose successe davvero! È terribile … non vorrei mai che mi capitasse di perdere il controllo davanti ai mie amici o a persone a cui tengo … comunque non c’è nulla che io possa fare … devo accettare la realtà così com’è … ma come posso fare? … è così difficile … digerire tutte queste rivelazioni ... una dopo l’altra … forse un giorno riuscirò a comprendere appieno ciò che davvero sono …’
Si alzò per contemplare il cielo uggioso che la sovrastava, mentre qualche goccia di pioggia si infrangeva sul suo triste viso.

***

Killua camminava distrattamente con le solite mani in tasca e lo sguardo perso nei suoi pensieri, d’altronde aveva già preso la targhetta della sua preda e si stava annoiando parecchio a gironzolare per i boschi senza una meta o uno scopo.
‘Cavolo qui la maggior parte dei giocatori è veramente scarsa … ci ho messo 5 secondi a farmi consegnare la targhetta … che pena, e io che pensavo di divertirmi in questa prova! Mancano ancora 5 giorni … cosa diavolo faccio fino ad allora? Credo proprio che mi annoierò a morte … eh? Ma chi c’è lì?'

- Killua “ehi? Chi va la?”
Gridò il bambino voltandosi verso un sentierino che si dirigeva verso l’esterno della foresta, in direzione del mare.

Infatti stava giusto camminando su quel percorso Sheyekai, che probabilmente si dirigeva in spiaggia per aspettare l’arrivo di suo fratello.
- Shey “ah, ciao Killua! Anche tu da queste parti?”
- Killua “ciao Shey! Che fortuna averti incontrata mi stavo giusto annoiando a morte!”
- Shey “perché? Hai già conquistato la targhetta che ti serviva per fare 6 punti?”
- Killua “si … e non ho la minima idea di come passare il resto della prova!”
- Shey “perché non vieni con me? Io sto andando in spiaggia!”
- Killua “in spiaggia? Non mi sembra che ci sia il tempo adatto par prendere il sole!”
- Shey “ma cosa hai capito?! Devo aspettare una persona …”
- Killua “ma tu hai già totalizzato i 6 punti?”
- Shey “no è proprio per questo che vado lì”
- Killua “ah, ho capito, tu e il tuo bersaglio vi trovate in spiaggia per combattere!”
- Shey “non hai capito niente …! Cambiando argomento … ma tu fai Zaoldyec di cognome giusto?”
- Killua “si, è così, perché me lo chiedi?” ‘allora è sul serio il fratello di Illumi! Chissà se sa che anche lui è qui all’esame … ma pensandoci bene se Illumi si è travestito, è proprio perché non si voleva far riconoscere da Killua! Ma perché ha agito così? forse sarebbe meglio se io lo avvertissi … ’ “ooh, ci sei ancora?”
- Shey “ah scusa, ero sovrappensiero”
- Killua “allora? Perché me l’hai chiesto?”
- Shey “beh … ecco … c’è una cosa che ti devo dire … tu sei l’unico della tua famiglia qui all’esame?”
- Killua “certo! E se proprio lo vuoi sapere, sono scappato di casa per venire qui”
- Shey “davvero? Ma tornando al discorso di prima … cosa faresti se invece partecipasse all’esame anche tuo fratello?”
- Killua “come? Cosa farei? Penso che non farei niente, ma non credo che qui ci sia qualche mio famigliare, a meno che non sia venuto per riportarmi a casa, ma questo è molto poco probabile”
- Shey “e se invece ti dicessi che tuo fratello Illumi è qui, su quest’isola?”
- Killua “COOSA?! STAI SCHERZANDO SPERO!!”
- Shey “no, non scherzo …”
- Killua “ma stai delirando? Guarda che io li so riconoscere i membri della mia famiglia e ti assicuro che qui non ce n’è neanche uno! E poi tu cosa vuoi saperne? Nemmeno li conosci!”
- Shey “invece conosco Illumi e so anche che ha un’abilità che gli permette di trasformare la fisionomia del suo viso con degli aghi appuntiti, diventando così irriconoscibile”
- Killua “scherzi!? Ma … come è possibile?”
- Shey “beh … grazie al suo particolare tipo di nen”
- Killua “nen? Ma che cos’è? Aspetta un attimo … anche quella volta sul dirigibile … il vecchietto aveva chiesto se Kail usava già il nen!”
- Shey “in effetti è strano che Kail sia così forte senza usarlo …”
- Killua “ok ma mi spieghi che cosa diavolo è!”
- Shey “allora … in poche parole, il nen è una particolare abilità che permette ad una persona di incrementare notevolmente forza fisica, potenza nell’attacco e nella difesa, acuisce i riflessi e soprattutto da la possibilità, a seconda delle varie categorie, di usare un colpo finale”
- Killua “capisco … allora è una cosa davvero utile in battaglia, ma adesso dimmi come fai a conoscere tutte queste cose su mio fratello?”
- Shey “beh … perché Hisoka e lui sono molto amici, e spesso si fanno favori a vicenda, e dato che mio fratello lavora con Hisoka, spesso è presente anche tuo fratello, e così … diciamo che lo conosco un po’”
- Killua “quindi credi che mio fratello sia davvero qui all’esame?”
- Shey “non, credo! Ne sono sicura! E ti dirò di più, è il mio bersaglio, ovvero quello che si fa chiamare Ghitarakuru!”
- Killua “di … dici sul serio?! Ma come fai ed esserne sicura?”
- Shey “ecco vedi … ho chiamato al telefono mio fratello e gli ho chiesto se poteva controllare sul computer chi era il numero 208 di quest’anno, e lui mi ha detto che era Illumi, ed in effetti è proprio Ghitarakuru visto che ha degli aghi in testa … ma la cosa più preoccupante è che il mio bersaglio è proprio lui!”
- Killua “sul serio?! Ma non ce la farai mai a batterlo! Mi chiedo però perché anche lui ha partecipato all’esame … se avesse voluto riportarmi a casa perché travestirsi? Si vede che non era quella la sua intenzione …”
- Shey “non saprei magari aveva bisogno della licenza e per non farsi riconoscere da te …”
- Killua “ma è questo che non capisco! Perché non voleva farsi riconoscere da me?”
- Shey “mah … magari avrà pensato che se tu avessi saputo che anche lui era all’esame saresti sicuramente scappato da qualche altra parte pur di non tornare con lui … o forse ti voleva solo tenere d’occhio …”
- Killua “comunque sia … devo trovarlo per chiedergli spiegazioni … anche tu lo stai cercando, no?
- Shey “si, ma visto che lui è troppo forte per me, mio fratello è venuto ad aiutarmi e adesso sto appunto andando in spiaggia per incontrarlo”
- Killua “ti fai aiutare da un esterno? Ma verrai squalificata!”
- Shey “perché? Il regolamento mica lo vieta!”
- Killua “è vero però …”
- Shey “allora vieni con me?”
- Killua “si … tanto non ho niente da fare”
***
Dopo essersi svegliati con fatica, Hell e Shal si incamminarono più assonnati che mai verso il porto, anche nella capitale di Getra il tempo non era dei migliori, sembrava volesse piovere da un momento all’altro e tirava un’aria piuttosto frescolina.
- Shal “speriamo di non dover pagare troppo per noleggiare una barca …”
- Hell “certo che sei piuttosto taccagno … non ti facevo così tirchio!”
- Shal “io tirchio? Non è affatto vero!”
- Hell “ma se non fai altro che ripetere che bisogna spendere poco di qui … risparmiare di la … eccetera … tu come lo chiameresti questo comportamento?”
- Shal “parsimonioso! Di certo non sono come voi donne che appena vedono un negozio cominciano ad accatastare roba su roba da comprare! E non si fermano finchè il portafoglio non è vuoto!”
- Hell “ma non è vero! Dove le hai sentite queste storie!”
- Shal “mah … non sai quante donne ho avuto …”
- Hell “certo … dovevo aspettarmelo …”
- Shal “ehi stavo scherzando! Ah eccoci arrivati …”
Dopo aver noleggiato una piccolissima barca a remi (ovviamente quella che costava meno) i due si avventurarono in mare per raggiungere l’isola Zebil, che fortunatamente non distava molto. Ovviamente Hell aveva protestato, e non poco, vista la situazione metereologica, imbarcarsi con quel cielo minaccioso era, secondo lei, una pazzia.
- Hell “sei il solito incosciente! Ma come ti è saltato in mente di attraversare il mare con questo tempo!” gridava tutta furiosa, mentre l’altro remarva tranquillo come non mai con tanto di canzoncina
- Shal “fin che la barca và lasciala andare … fin che la barca và continua a remare!
- Hell “mi stai ascoltando?! E smettila di cantare che sei stonato come una campana!”
- Shal “eh? Non sono bravo?”
- Hell “ma chi me l’ha fatto fare …”
- Shal “dai dai che andrà tutto bene! Guarda si vede già la spiaggia dell’isola!”
- Hell “sia lodato il cielo! Finalmente! E tu rema più veloce così arriviamo prima che si metta a piovere!”
- Shal “ma perché le donne mi trattano sempre così … sigh sigh …”
- Hell “muoviti!”
Dopo parecchie remate e migliaia di preghiere che Hell diceva perché andasse tutto bene, finalmente i due raggiunsero la spiaggia dove li aspettavano già Sheyekai e Killua. Questi ultimi erano accovacciati su degli scogli intenti a catturare i piccoli granchietti che ogni tanto uscivano dalle loro tane, ma la bambina appena sentì il fratello arrivare, interruppe quella divertente attività e si precipitò verso di lui
- Shey “fratellone!! Finalmente!”
- Killua “ehi aspettami!”
Nel frattempo Shal ed Hell erano scesi dalla barca a remi, e subito lei si era chinata a baciare la terra ferma, che tanto le mancava
- Hell “terra evvai!”
- Shal “oh c’è già mia sorella! Ciao Shey come va?”
- Hell “e così quella bimba è tua sorella … che carina! Ma non sapevo avessi un altro fratello, non me ne avevi parlato!”
- Shal “infatti quello non è mio fratello! Non l’ho mai visto prima”
Il gruppo si era finalmente ricongiunto, l’atmosfera si era fatta carica di eccitazione, Hell non vedeva l’ora di conoscere la sorellina di quel ‘criminale’, e i due fratelli di rincontrarsi, l’unico che conservava la solita aria annoiata era Killua, nonostante anche lui fosse curioso di vedere il fratello, di cui la sua amica parlava tanto.
Partirono subito con le presentazioni, ma prima preferirono spostarsi in una grotta li vicino, anche perché cominciava a gocciolare, ed Hell non voleva che il suo prezioso portatile si bagnasse.
- Shey “ehi Shal non pensavo che ti fossi portata anche la ragazza!”
- Hell “che cosa? Io non sono la sua ragazza!”
- Shey “ah no?”
- Hell “ma ti pare??”
- Shal “tranquilla è solo un’amica … beh ma vedo che anche tu sei in compagnia”
- Shey “lui è Killua l’ho conosciuto durante la terza prova e poi c’è anche altra gente che ti devo presentare! Pensa che c’è anche una bambina addirittura più piccola di me!”
- Shal “sul serio? Ma dai … non l’avrei mai detto … comunque lei è Hell”
- Hell “piacere”
- Shey/Killua “piacere nostro!”
- Shal “Killua … perché questo nome non mi suona nuovo?”
- Shey “è il fratello di Illumi”
- Shal “sei suo fratello? Ah ora ricordo ogni tanto Illumi parlava di te … diceva sempre che tu eri l’erede più dotato della famiglia!”
- Killua “allora è vero che conosci mio fratello!”
- Shal “già! E così siete venuti insieme a fare l’esame! Che balla cosa … quando sono venuto a farlo io, Shey era troppo piccola e non l’ho portata … ma ades …”
- Killua “ehm veramente non siamo venuti insieme … diciamo che io ho scoperto che c’era anche lui 10 minuti fa perché me l’ha detto Shey … io sono scappato di casa!”
- Shal “sei scappato di casa? E come mai?”
- Killua “non volevo più fare l’assassino … dopo un po’ è un lavoro noioso …”
- Shal “mah io lo trovo un lavoro alquanto proficuo … anche se più che un killer io sono un ladro”
- Hell “ma … qui siete tutti criminali? Io ho paura!!”
- Shey “no, io non sono una criminale!”
- Shal/Killua “nemmeno io!”
- Hell “e com’è che state parlano di ladri, assassini e robe simili? Non sono forse discorsi da criminali?”
- Shal “su su non ti preoccupare Hell, in fondo siamo gente pacifica e onesta non dei aver paura …”
- Hell “quanto in fondo?”
- Shey “ehm ragazzi? Cambiamo discorso e veniamo al sodo!”
- Shal “si giusto! Allora per prima cosa localizziamo Illumi … Hell tira fuori il portatile”
- Hell “bene … ma quando mi insegni qualche trucco da Hacker?”
- Shal “magari dopo … ma adesso guarda quello che faccio, puoi imparare anche solo se segui quello che faccio"
Dopo aver trafficato qualche secondo sulla tastiera, apparve sul monitor la cartina dell’isola, con tanto puntini luminosi contrassegnati ognuno da un numero; erano i vari partecipanti, che potevano essere identificati attraverso uno speciale rilevatore presente sulle targhette.
Ovviamente in questo modo, era possibile vedere come procedeva la prova, perché alcuni numeri erano molto vicini tra di loro, e questo voleva dire che un partecipante possedeva più di una targhetta, e inoltre i puntini si muovevano segnalando ogni movimento del partecipante.
- Killua “wow da qui possiamo vedere le mosse di tutti gli aspiranti hunter! Vediamo se i nostri hanno già superato la prova …”
- Shey “clicca sul numero 403”
- Shal “fatto”
- Shey “bene Leorio ha catturato la targhetta della sua preda”
- Killua “i numeri 44 e 407 sono vicini … sicuramente Hisoka ha sconfitto Kyra … poverina, non aveva scampo contro di lui”
- Shal “eh già Hisoka è un vero mostro …”
- Shey “clicca li sopra”
- Killua/Shey “cosa?! Kyra ha rubato la targhetta ad Hisoka?? ma come ha fatto?”
- Hell “chi è questa Kyra?”
- Killua “è una ragazzina di 14 anni ed ha una sorella di 10, la più piccola del nostro gruppo … malgrado l'età, quelle due sono davvero fortissime … sembrano quasi di un altro pianeta …”
- Shal “mi piacerebbe proprio incontrarla …”
- Hell “ehi è troppo piccola per te!”
- Shal “ma a cosa stai pensando? Mica ci voglio provare con lei! Se è davvero riuscita a sconfiggere Hisoka voglio vedere quanto è forte!”
- Shey “guarda Killua, come immaginavo anche Kail ha già conquistato tutti e sei i punti … ma tornando a noi … ecco qui Illumi … non sembra essere lontano da qui, vero?”
- Killua “sarà si e no un' ora di cammino … forse un po’ di più … ma come pensate di agire?”
- Shey “non preoccuparti … mio fratello conosce metodi molto persuasivi …”
- Shal “ma non credo che sia necessario usare il cellulare … basterà parlargli … io prometterò di fargli un favore in futuro e in cambio tu avrai la tua targhetta”
- Killua “ma sarà giusto passare la prova in questo modo?”
- Shey “vorrei vedere te dover rubare la targhetta ad uno così”
- Killua “avrei cercato di prendere quella di qualcun altro … come ha fatto Kail”
- Shey “beh … ma mi mancava tanto il mio fratellone, e ho dovuto trovare una scusa per farlo venire qui!”
- Shal “era solo una scusa?”
- Shey “si però ... ho davvero bosogno di te!”
- Shal “ma si ... tanto mi sarei solo annoiato a rimanere in città e svolgere gli inutili lavori che ci dà il capo …”
- Killua “allora … ci mettiamo in cammino?”
- Shey “si andiamo!”
***
INTANTO DA KAIL
‘ehi … ma cos’è questa forza? Non si trova sull’isola, ma è così grande che riesco a percepirla anche se è molto lontana … terribilmente lontana … oserei dire che proviene dallo spazio … ma si sta avvicinando alla terra con una velocità incredibile … no … non possono essere loro … non possono averci trovate!! Devo avvisare subito Kyra anche se penso che se ne sia accorta anche lei!'


Infatti Kyra dopo essersi ripresa dal sogno, aveva cominciato a percepire qualcosa di strano nell’aria … era qualcosa di diverso … una sensazione nuova … una forza indescrivibile si stava avvicinando alla terra. Alzò gli occhi al cielo in cerca di una risposta … per intravedere qualcosa tra la spessa coltre di nuvole, che aveva cominciato a tuonare con prepotenza.

Kail invece stava volando in cerca della sorella, quando anche lei si fermò a contemplare il cielo … e quello che vide la fece sussultare.
Entrambe concentrate con gli occhi verso l’alto, notarono una scia luminosa velocissima, avvicinarsi alla terra per schiantarsi al suolo, a migliaia di kilometri di distanza.
‘ma che cos’era?! Proveniva dallo spazio … non ci posso credere … devo trovare Kail”

‘oh no! È atterrato sulla terra! lo scontro è inevitabile … ma anche in due non ce la faremo mai …”
- Kail “KYRA!! Finalmente eccoti!”
- Kyra “Kail ma si può sapere che succede?? Un’astronave è atterrata sulla terra!”
- Kail “lo … lo senti? St … stà venendo qui … è qui per noi …”
- Kyra “perché? Perché è qui per noi?? Cosa abbiamo fatto?? e poi chi è? Chi ci cerca??”
- Kail “io … io non pensavo che ci avrebbero trovate … è terribile …”
‘Kail è terrorizzata … la sua espressione non promette nulla di buono … ma perché è così spaventata? Non dirmi che … questo tizio sta venendo per farci fuori!!’
Kyra “Kail ti prego calmati … perchè è venuto sulla terra? che cosa vuole da noi??”
La bambina era sconvolta … e il suo corpo paralizzato dalla paura incapace di qualsiasi movimento
- ??? “se vuoi te lo spiego io perché sono qui …”
Dietro a Kyra era apparso un individuo dalla possente muscolatura, vestito con la tipicha armatura sayan … ma non aveva ne occhi ne capelli neri … non poteva quindi essere uno di loro … ma chi era?
- Kail “è … è qui”




salve a tutti ragazzi!! mi scuso per il terribile ritardo ... ma con la fine della scuola scrivere era diventato praticamente impossibile! comunque adesso che è finita spero di poter aggiornare con una maggiore frequanza! approfitto dell'occasione per augurare a tutti BUONE VACANZE!!
spero che il capitolo sia piaciuto, anche se forse era un po' lungo, ma dovevo per forza mettere l'ultima parte dove scrivevo l'arrivo del personaggio misterioso per creare un po' di suspance (ci sono riuscita??) finalmente Hell e Shal ce l'hanno fatta! sono arrivati sull'isola e si sono incontarti con Sheyakai e Killua! era ora ... non arrivavano più! un bell'applauso!! (grazie grazie ndHell/Shal)
ah già! avviso che ho deciso finalmente il finale della storia! cioè è un finale preventivo perchè spero poi di riuscire a scivere anche il secondo tempo della storia... magari l'anno prossimo! comunque non disperate mancano ancora parecchi capitoli! almeno 5 credo ... comunque ringrazio come sempre tutti quelli che recensiscono e che hanno messo la mia storia nel preferiti! che onore GRAZIE a tutti!

Zelgadis91: ciau Simo!! alla fine sono riuscita a pubblicare! hihi piaciuto il cap? beh adesso che la scuola è finita anche tu riuscirai ad aggiornare presto, vero?? poi tu ha già detto che tra poco la genesi finirà ... sigh sigh ... ma allora comincerai davvero una nuova storia?? *___* dai dai che la voglio leggere!! mi raccomando e ricordati che adesso dobbiamo andare avanti con Toonworld!! ok ciao!!
angy92: ciao!! ecco il nuovo capitolo!! sono tremendamentre dispiaciuta che ultimamente non vedo più molto su msn! ç__ç non ci sentiamo più da un casino di tempo!! ma l'estate è lunga vero?? beh spero di sentirti presto! ah e ricordati che non vedo l'ora di leggere il seguito della storia! si fa sempre più interessante!! ok ciao!! ci sentiamo si msn!!
Iryuchan: hola Silvia!! cm va?? finalmente la scuola è finita! così adesso possiamo venire su a Novara senza problemi!! hihi non vedo l'ora che sia sabato!!! ci sentiamo poi bene su msn così ci mettiamo daccordo per l'ora! poi non vedo l'ora di leggere il continuo della tu astoria!! Ayo è troppo intrigante!! ok a presto!!
bily: ciao! sono contenta che alla fine hai recensito!! mi raccomando continua a seguirmi e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! bene, magari ci sentiamo anche su mns!! ciao!
MikiMa: ciao! sono contenta che continui la leggere la mia storia! fai pure con calma con i capitoli so che sono molti! io adesso mi metto perchè voglio finire la tua anche se sono solo al 6° capitolo! ç__ç non ce la farò mai! comunque scrivi molto bene e il tuo stile non è pesante quindi dovrei farcela in poco tempo!! ok e poi ci vediamo sabato ciao!!

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Capitolo 26
*** scontro tra terrore e coraggio ***


- Kail “è … è qui”
‘chi diavolo sarà questo tizio?? L’espressione di Kail mi dice che è molto pericoloso … in effetti percepisco in lui una forza esplosiva! Ma da dove verrà? Non può essere un sayan come noi, infatti non ha la coda … e poi la nostra razza è stata sterminata … ma allora chi è??’
- ??? “ma guarda … deve essere il mio giorno fortunato … due piccole sayan in un colpo solo! E non si tratta di sayan qualunque … ho l’occasione di far fuori le impure!”
‘Kail di qualcosa! Ti prego! Ho paura … non avevo mai visto mia sorella in questo stato … e va bene … vorrà dire che prenderò io la parola … anche se questo tipo mi terrorizza …’
- Kyra “che … che cosa ci sei venuto a fare qui? Co … cosa v … vuoi da noi?”
- ??? “cosa sono venuto a fare qui? Beh mi pare di avertelo già detto … io VI FARO’ FUORI!”
- Kyra “ma … ma perché? Cosa abbiamo fatto?”
- Kail *sussurrando* “Kyra ti prego … dobbiamo scappare … non voglio restare qui … succederà come in quel giorno …”
- ??? “che hai detto mocciosa? Voi non andrete da nessuna parte! Io sono il grande Kyutaru e gli ordini di Freezer sono stati chiari
‘Elimina tutti gli ultimi superstiti sayan … e non deludermi’
Pensavo che sarebbe stata una missione divertente, visto che avrei avuto a che fare con dei sayan … ma non mi aspettavo di trovare le due impure … su un pianeta così bello poi … … ma guardatevi … fate ridere!
Dov’è finito l’orgoglio del vostro popolo?? State tremando come foglie … siete patetiche! Bene … direi che si può procedere … comincerò dalla più piccola!”
Con uno scatto velocissimo, quasi impercettibile, l’alieno si portò davanti alla piccola Kail per sferrarle un calcio micidiale dritto in pancia.
- Kyra “KAIL!!” la bambina, dopo essersi scontrata contro numerosi alberi, abbattendoli, rotolò per parecchi metri alzando un’enorme polverone.

La sorella preoccupatissima tentò immediatamente di raggiungerla, ma fu prontamente intercettata dal mostro.
- Kyutaru “ehi! Stai calma che tra poco arriva anche il tuo turno!! E sai cosa farò dopo che vi avrò eliminate?
- Kyra “…”
- Kyutaru “beh tanto per divertirmi un po’ porrò fine anche alle miserabili vite di questo splendido pianeta, così che lo potrò regalare al potente Freezer come nuova base del suo impero galattico!!”
- Kyra “ti sbagli … tu non farai proprio niente perché io te lo impedirò!” raccogliendo dentro di sé una buona dose di coraggio, la giovane lanciò un ultimo sguardo a sua sorella, inerme a terra.
Era sdraiata a pancia all’aria piena di lividi e graffi, con un rivolo di sangue che le usciva dalla bocca … probabilmente aveva perso conoscenza … l’impatto col mostro era stato devastante “ti faccio vedere io!”

La sayan si scagliò contro il mostro carica di rabbia, tentò più e più volte di colpirlo con calci e pugni. Ma era tutto inutile.
Questi infatti o li evitava o li bloccava con le robuste braccia, sogghignando continuamente … probabilmente la situazione lo divertiva.
Ma non andò avanti per molto, poiché lui rispondeva agli attacchi con altrettanti colpi … ma molto più efficaci di quelli della sayan, che non andavano a segno.
Il corpo di kyra si ricopriva lentamente di tagli, e il sangue usciva ormai copioso … ma ogni volta lei si rialzava … sempre più lentamente … con fatica … ansimando … gemendo per il dolore.
- Kyutaru “ma cosa cerchi di dimostrare?? Ti darò una lezione una volta per tutte! AHHH!!”

Tentava disperatamente di tener testa all’avversario … ma anche se ormai era chiaro che non c’era più speranza, la sayan non demordeva e come ogni volta si risollevava da terra.
‘ma dove diavolo trova la forza per continuare a lottare?!?’

Cercava di sostenere il suo sguardo con aria di sfida … anche se dentro di lei temeva per la sua vita.

Era la prima volta … la prima volta che aveva davvero paura di morire … perdere tutte le persone a cui teneva …
Aveva pensato che, dopo la morte di sua madre, non si sarebbe mai più affezionata a nessuno … non voleva più soffrire … non voleva più piangere disperatamente per la perdita di qualcuno …
Eppure l’esame si era rivelato quasi una rinascita.
A poco a poco stava risalendo dal baratro buio, dove continuava inesorabilmente a precipitare …
A volte si chiedeva quando avrebbe toccato il fondo.
Tutto perchè aveva conosciuto Gon, Leorio, Killua, Sheyekai … Kurapica ... e addirittura sua sorella …

Un’altra come lei … un’altra reduce da un passato di sofferenza … angoscia … dilaniato da continue battaglie per trovare un posto nel mondo, per capire nel profondo dell’animo chi e che cosa era …
Ma non poteva finire così … dopo un periodo cupo e oscuro, stava davvero assaporando la vita con un nuovo punto di vista … con uno spirito rinnovato … voleva davvero voltare pagina … lasciarsi alle spalle gli orrori passati e guardare avanti.

Ma ora … quel mostro stava distruggendo tutto ciò per cui aveva lottato …
A cosa era servito trovare la forza per affrontare la vita, così poco generosa con lei?
A cosa era servito abbandonare la collina, dove aveva vissuto tutta la sua vita, e farsi strada tra la gente?
A cosa era servito fidarsi di quella bambina di 10 anni, rivelandole chi fosse?
A cosa era servito arrivare fino a quel punto, se ora tutto stava per essere davvero cancellato?
Lei non lo avrebbe permesso … avrebbe fatto qualunque cosa pur di salvare Kail e le persone che le volevano bene …

Il nemico, ormai stanco delle inefficaci resistenze della sayan, decise di farla finita; caricò per qualche minuto un’onda luminosa nella mano sinistra, con la precisa intenzione di scagliarla contro di lei.

Kyra non riusciva ad eseguire il minimo movimento, e anche scappare sarebbe stato inutile … avrebbe resistito con tutte le sue forze … portò le mani davanti al corpo per fermare l’onda, quasi pronta per essere lanciata, e attese.

Kyutaru senza un attimo di esitazione, con un urlo deciso emise l’onda luminosa, che velocissima stava per colpire la sayan.

Ci fu, subito dopo, un fragoroso boato, la potenza di quella sfera energetica era davvero immensa … un enorme polverone, impediva al nemico di constatare se il colpo aveva avuto effetto … anche se la speranza del contrario era minima.

‘cos’è successo? Mi ha o non mi ha colpita? … … sono ancora viva … però deve essere successo qualcosa …’
La ragazza cercava di guardarsi intorno per capire cosa fosse successo, evidentemente il colpo non era andato a segno, lei era ancora tutta intera … ma allora cosa era capitato?
All’improvviso però, proprio di fianco a lei scorse in tutta quella confusione, il corpo di un ragazzo con un’espressione preoccupata.
Lo aveva subito riconosciuto … e come avrebbe potuto non farlo? Era una persona tanto importante …
- Kyra “Ku … Kurapica? Ma … cosa …”
- Kurapica “Kyra … volevi resistere a quell’attacco? Fortunatamente ti ho scansata all’ultimo istante … ma chi è questo mostro? E perché vuole eliminarti?”
- Kyra “devi andare via da qui … non è un avversario alla tua portata …” ‘non voglio … non voglio assolutamente che ti succeda qualcosa … non dovresti essere qui …’

Nel frattempo la piccola Kail si era ripresa e stava cercando di valutare la situazione
‘non c’è modo di fermarlo … perché Kyra insiste tanto? Non c’è più speranza … ci farà fuori tutti …’ si era rialzata a fatica e aveva cominciato a camminare in direzione della sorella, notando con stupore che vicino a lei c’era anche Kurapica.
- Kail “Kyra … Kurapica? Cosa ci fai qui?”
- Kyra “Kail, finalmente … credi di potermi aiutare a batterlo?”
- Kail “ma … ma cosa dici? Non capisci che tutti i tuoi tentativi si sono rivelati inutili? Come puoi pensare di riuscire a sconfiggerlo?”
La più grande aveva ormai le lacrime agli occhi … non riusciva davvero a trattenerle
- Kyra “io … io non posso permettere che finisca in questo modo … ma ti rendi conto Kail? Vuole sterminare anche la razza umana! È già successo con la nostra … la storia non può ripetersi! Io non mi arrenderò … questo mostro la pagherà cara!”
- Kail “… però … con lui sembra tutto inutile … no … non ha senso … hai ragione Kyra. Tu riposati un momento adesso tocca a me”
‘quel giorno … quando Freezer è arrivato sul pianeta dove vivevo … io sono scappata come una codarda … non … non ho mosso un dito per impedire la morte dei miei genitori!
Loro hanno sacrificato la vita per salvarmi … per non far cessare l’esistenza del glorioso popolo sayan! E io che cosa sto facendo … loro mi hanno donato a caro prezzo l’opportunità di una vita piena … ricca di orgoglio e devozione per la nostra stirpe … e io sto sputando in faccia a questa offerta! Sono proprio una codarda …
Ma non è ancora finita … posso ancora riscattarmi!’ “AAAHHHH!!!!” la piccola sayan, avendo riscoperto il proprio animo combattivo, raccolse a se le energie sprigionando con la sola forza della mente un vortice di vento, la proprio aura.

- Kyutaru “ohohoh! Ma che cosa vuoi fare moscerino?”
- Kail “zitto e beccati questo! MAAA … SEEEN … KOOO!!!” dalle mani della bambina partì un raggio luminoso, che velocissimo travolse il nemico spazzando via alberi e pezzi di roccia, che c’erano li intorno, trasformando così il territorio da una fitta foresta ad un’arida pianura.
Dopo il colpo la sayan si accasciò a terra stanchissima e madida di sudore ‘l’ ho colpito? Mi pare proprio di si … bene, credo di averlo danneggiato almeno un po’ … speriamo’
Ciò che si intravedeva dalla nube di polvere, però, non lasciava presagire nulla di buono; il nemico infatti si trovava in piedi nell’identica posizione di prima, con qualche graffio qua e la, l’armatura un po’ ammaccata, ma nulla di grave. Era ancora nel pieno della sue forze.
- Kyutaru “AHAHAH!! Carino questo attacco, mi hai fatto il solletico!”
- Kail “non … non è possibile … eppure l’ho centrato in pieno! È completamente illeso!”
- Kyutaru “beh cosa credevi? Che mi sarei lasciato sconfiggere da un attacco tanto banale? Non hai capito niente …”

- Kyra “kurapica per favore va via … Kail ci ha provato … ma anche il suo attacco non ha avuto buon esito … ora devo provare io”
- Kurapica “ma Kyra io … vorrei aiutarvi”
- Kyra “non essere sciocco … quel tipo non è nemmeno lontanamente paragonabile a Hisoka … non avresti speranze contro di lui …”
- Kurapica “non ti voglio abbandonare … non adesso”
- Kyra “VA VIA! … non ti voglio perdere …” scoppiò in lacrime e abbracciò l’amico come se fosse l’ultima volta che lo vedeva

- Kyutaru “che scena commovente, ma da qui non si muoverà nessuno! Tanto farete tutti la stessa miserabile fine …”
Velocissimo come al solito, si portò di fronte alla bambina e lanciò di nuovo un’onda d’energia, che la colpì in pieno, lei provò ad alzare una barriera protettiva, ma non riuscì a ripararsi dal colpo, finendo così nuovamente a terra priva di sensi.
Kyra scattò subito in piedi per dirigersi verso di lei, ma lasciando Kurapica solo il nemico ne approfittò per attaccare anche lui.
Con un bagliore accecante aveva colpito anche il kuruta, o almeno in parte perché Kyra accortasi dell’errore, tornò indietro a tutta velocità e si mise davanti al suo corpo per proteggerlo.

Anche Kurapica però non resistette all’impatto e perse conoscenza proprio davanti agli occhi increduli di Kyra.
Ma non ebbe tempo per pensare a lui, poiché una lancinante fitta alla spalla la costrinse concentrarsi sulle ferite che lei aveva riportato.
Tutto il braccio sinistro era ricoperto completamente di un liquido viscoso e rossastro … era sangue … il suo sangue.
L’arto sinistro era ormai inutilizzabile, anzi le provocava un dolore atroce, tentava di fermare l’emorragia con l’altra mano, ma era tutto inutile.
Si alzò in piedi, era al limite della sopportazione … non poteva fare altro che stringere i denti e sopportare quella sofferenza fisica e psicologica …
Una fitta alla testa lacerava i suoi pensieri, cominciava a sentire un debole ronzio nella sue mente che si faceva sempre più insopportabile.
Una sensazione di angoscia la avvolse … era come se qualcosa dentro di lei stesse per scoppiare … come se tutte le emozioni di disperazione che stava provando, stessero per esplodere … stava perdendo il controllo.

Ma lei non voleva, non voleva che tutto finisse come al solito, e cercava furiosamente di controllarsi.
Tuttavia la vista di sua sorella e di Kurapica … immobili al suolo … talmente immobili da sembrare morti … non la poteva … non la poteva davvero tollerare.
E così si lasciò andare alla disperazione e al dolore, sfogando tutta la sua rabbia con un urlo.
La terra cominciò inspiegabilmente a tremare, e subito la ragazza venne avvolta da un’aura luminosa, quasi accecante e spaventosamente potente, si alzò un vento fortissimo che costrinse il nemico a ripararsi gli occhi per la polvere.
- Kyutaru “ma … che cosa sta succedendo?? Si sta trasformando!”
In quella terribile confusione Kail aveva riaperto gli occhi, e anche se non poteva fare alcun movimento, riuscì a seguire ciò che stava succedendo ‘Kyra si sta trasformando … non ci credo … lei non può essere … ma se fosse veramente così, allora la Terra sarebbe salva! Lo sapevo … soltanto Kyra può sconfiggerlo … mia sorella è davvero un portento! Forza Kyra …’

Tutto era silenzioso nella mente di Kyra, come se lei avesse perso conoscenza e non fosse più padrona di se stessa, anche se capiva perfettamente quello che stava succedendo … era sicuramente a causa dell’esperimento che aveva subito da piccola … si stava manifestando in tutta la sua furia … e l’esito sembrava diverso dalle altre volte … il suo corpo e la sua mente si stavano trasformando. Improvvisamente i suoi capelli si drizzarono verticalmente e i suoi occhi mutarono da quel cupo nero a un azzurro cristallino.
La sua espressione era furiosa, il suo grido si espanse spaventando gli animali e i partecipanti che si trovavano nelle vicinanze … finalmente la trasformazione era conclusa … gli effetti dell’esperimento si erano concretizzati e nemmeno Kyra stessa era in grado di fermare l’ira e l’odio che li avevano provocati.
‘cos’è questa sensazione? Mi sento così forte … energica … non riesco a trattenermi … non riesco a controllarmi … voglio solo distruggere … uccidere e vendicarmi!’

Il corpo della sayan rimasto immobile fino ad allora, si mosse camminando lentamente verso Kyutaru, bloccato completamente dallo stupore.
L’attesa sembrava lancinante, ce la farà davvero, a sconfiggere una volta per tutte il mostro giunto sulla Terra?
Riuscirà a riprendere pienamente il controllo di se o verrà divorata dalla sete di sangue e vendetta?



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eccomi ritornata gente!!!!!!!!! allora ecco una premessa... adesso non so quando riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo perchè ho cominciato a lavorare e mi è un po' difficile scrivere... a parte che non l'ho nemmeno cominciato ^^''
beh questo vi è piaciuto?? a mio parere questo è uno dei più belli che io abbia scritto...! anche perchè mi è piaciuto un casino scriverlo ma soprattutto pensarlo e farmi il filmino in testa di quello che succedeva (come faccio di solito con le strorie^^'') so che non ho messo Hell e Shall, che per qualcuno sono i personaggi preferiti, ma dovevo a tutti i costi farne uno tutto su Kyra!!!!!
ah già mi stavo dimenticando... se volete sapere comè la posa del MASENKO e come sono i capelli di Kyra quando si trasforma, visto che magari non sono riuscita a rendere l'idea, qui ho due link che vi possono accontentare, basterà che fate copia e incolla^^
-questo è per i capelli:
http://fsb.zedge.net/content/1/8/3/9/1-1551969-1839-t.jpg
-questo è per il masenko: http://www.dragon-ball.org/archive/cache/dragon-ball-z_masenko.jpg.thumb.jpg

spero che anche a voi sia piaciuto come è piaciuto a me!! quindi passiamo ai ringraziamenti!



Zelgadis91: allora... inizio subito dicendoti che la conzoncina l'ho fatto appodta a sbagliarla... sapevo benissimo che non era così!!! diciamo piuttosto che Shal non la sapeva, ha sbagliato lui!!! (adesso dai pure la colpa a me!? ma io non centro nulla sei tuìi che hai scritto le parole sbagliate!!! ndShal) suvvia non fare così io sapevo benissimo che tu non la sapevi così ho dovuto per forza scrivere le parole sbagliate! (io savevo che tu sapevi .... mi gira la testa @_@ ndShal) beh anche se tu questo cap l'avevi già letto vedi di lasciare un commentino!! tanto praticamente mi hai già detto cosa ne pensavi però mi sono accorta che hai omesso le critiche!!!!!! mi devo preoccupare o davvero questo volta non ce ne sono??? beh allora ci vediamo non so quando.. a parte che forse io e l'andrea stiamo organizzando per uscire sabato sera con anche ugio... beh allora ciao!!!!!!!!!!!

angy92: salve cara!!in questo chappy il nostro eroe non c'è... ç___ç sigh ma noi resistiamo lo stesso vero?? (un momento chi sarebbe il nostro eroe O.o?? ndangy) ma Shal, no?!?!?!?
(infatti perchè non ci sono in questo capitolo??? >.< ndShal) beh mi dispiace ma questo capitlo era dedicato a Kyra e a Kail... tu non centravi niente! (buuu!!! ç___ç che ingiustizia!!!!!!!! ndShal) susu non piangere FORSE ci sarai nel prossimo! (come FORSE?? ndShal) ma si... adesso vattene che devo ringraziare angy!!!! sciò, pussa via!!
ok posso tornare da te... piaciuto il capitolo? mi disp mi sa che tu non abbia potuto ridere molto in questo capitolo... c'erano scene un po' violente! beh a meno che tu non sia sadica^^ (sadica O.o ndangy) ma si magari le scene violente ti divertono! beh spero nel prossimo di mettere anche qualche scena più leggera! ciauuuuuu!!!!!!!

MIKIma: ohhhhhhhhhhhh la grande MIKIma!!!!!!!!!! hai finito la storia??? me super mega iper contenta!!!!!!!!è una cosa fantastica!! pure io ho finito di leggere la tua^^ oggi ho anche commentato! beh approfitto e te lo ripeto anche qui: LA TUA STORIA é BELLISSIMA!!!!! continuala presto mi raccomando!!
comunque tornando a noi... capisco che Shal sia irresistibile... è diventato subito il mio personaggio (maschio) preferito!!! poi capisoco perfettamente che
kyra sia in competizione con Hell ma se devo essere sincera la mia prediletta rimerrà sempre e solo Kyra!!!!!!! non posso vivere senza di lei!!! bene spero che cnììanche questo capitolo ti sia piaciuto come gli altri!! ok alla prossima! ah già adesso quando avrò tempo vorrei cominciare a leggere la storia di Hel se non sbaglio è Telling paradise, giusto? devo dire che il tito lo mi incuriosisce parecchio!!

Iryuchan: hola Silvia!!! come va?? ti senti più vecchia di prima?? adesso praticamente hai la stessa età di me e di Simo!!! urrà benvenuta nella soglia dei 16 anni!!
tornando al capitolo... ti è piaciuto?? ti
ringrazio perchè mi dici sempre che miglioro nello scritto e devo dire che queto mi rincuora, grazie!! però devo dire che anche tu scrivi meglio che all'inizio sei migliorata pure tu! poi mi piace troppo come descrivi psicologicamente i personaggi e come scnadagli il loro animo... sei davvero molto brava!
comunque il tipo cattivo del capitolo non propriamente uno di dranognball diciamo che è uno scagnozzo di freezer!! eh quell'infame... pure i suoi tirapiedi sulla terra manda!!
bene quindi le solite raccomandazioni, continua a seguirmi e a commentare e bla bla bla... ma non credo che sia necessario dirtelo^^ ciao!!!!!!!!!!!!

ok adesso ringrazio bily anche se non ha recensito questo cap spero che l'abbia letto e che le sia piaciuto... però mi piacerebbe sentire ancora i tuoi pareri sulla storia... mi accontento anche solo di una recensione piccola piccola!!

poi voglio ringraziare
CHIHIRO, Ainim Skywalker, e S_E_I_R_A che hanno messo la storia nei preferiti ma non recensiscono... vi ringrazio ma sarei immensamente felice se scriverste anche solo un commento di una riga per dire cosa ne pensate! ok grazie e spero che lo farete... (non so perchè tutti gli scrittori sono fissati con i commenti... però per noi, ma soprattutto per me, è molto importante sapere cosa pensano i nostri lettori!)





adesso invece volevo proprorre una classifica:
se volete nel commento scrivete il nome del capitolo che vi è piaciuto di più!
può essere una cosa divertente e poi serve a me per capire meglio anche i vostri gusti!
ok spero che partecipiate!

bene così concludo! ciao a tutti!!!!!!!

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Capitolo 27
*** Destino infame ... ***


Il corpo della sayan rimasto immobile fino ad allora, si mosse camminando lentamente verso Kyutaru, bloccato completamente dallo stupore.
Arrivata ad una distanza minima di un metro, lo fissava con occhi penetranti … quello sguardo avrebbe trapassato qualsiasi cosa, ma il suo avversario, sebbene paralizzato dallo sbigottimento, la scrutava quasi per studiarla e per conoscere la sua forza.
Ci furono interminabili attimi di silenzio, disturbati solo dal rumore della pioggia e dal mormorio del temporale.
L’attesa era straziante, i corpi a terra di Kail e Kurapica, che nel frattempo avevano potuto riacquistare coscienza, osservavano allibiti la scena senza proferir parola.
La sayan era cambiata improvvisamente, anzi … sembrava addirittura un’altra persona.
La sua espressione aveva assunto una linea di malignità, dopo la trasformazione, l’odio e il desiderio di vendetta, avevano preso vita, controllando il corpo e le azioni stesse della ragazza.

Ma la vera Kyra forse era ancora là … sospesa nel vuoto, in balia di quei sentimenti, che in quel momento la animavano.
Ancora una volta era spettatrice … quella che era la parte razionale, si trovava, in quella situazione, completamente impotente.

Anche se si sentiva pervadere da una forza inimmaginabile, quella sensazione era fantastica quanto terrificante.
Temeva infatti di non poter fermare la furia distruttrice di ciò che era diventata.
Una delle sue più grandi paure purtroppo aveva preso forma.
La Kyra ragionevole, riflessiva, un po’ diffidente e sensibile, aveva lasciato il posto ad un essere privo di sentimenti d’amore, mosso solo da rancore e ostilità.

A rompere quella quiete così anomala, fu la presa di parola da parte della sayan. Non era la sua solita voce triste e incerta, ma un suono grave e pesante colmo di rabbia e collera.
- Kyra “beh? Devo essere io a fare la prima mossa, o hai troppa paura per attaccarmi?”
- Kyutaru “ … … Tsk! Ma chi ti credi di essere? Solo perché hai cambiato un po’ il tuo aspetto, questo non significa che tu sia più forte!”
- Kyra “allora perché te ne stai li impalato? Avanti … sono qui per te …”
- Kyutaru “pagherai molto cara la tua arroganza! Giuro che non la passerai liscia!”
Il nemico in cuor suo però, aveva capito che se voleva vincere lo scontro, avrebbe dovuto impegnarsi, e non poco.
Perciò materializzò intorno a se la sua aura nera, raccogliendo tutte le energie di cui disponeva; per prepararsi al suo imminente attacco.
Veloce come la luce, si scagliò contro la giovane, rimasta impassibile di fronte alla sua potentissima energia.
Kyutaru non esitò un secondo, ma riempì di calci e pugni il corpo dell’avversaria.
Lei non si muoveva … non provava nemmeno a schivare i colpi.
Si sentiva davvero, così superiore a lui, da non prendere in considerazione l’idea di proteggersi?
O semplicemente lui era troppo veloce …
Eppure non un gemito di dolore … non un grido di disperazione … nulla … solo il rimbombo nell’aria di quei potenti attacchi … ma da lei non proveniva nessun suono.
La situazione non mutò per diversi minuti, finchè Kyutaru non si allontanò da Kyra per vedere i risultati del suo assalto … e ne fu terrorizzato.
Gli occhi di ghiaccio della sayan lo scrutavano ancora con sfrontatezza … quasi delusi.
Dopodiché si guardò rapidamente il fisico per controllare che non fossero rimasti i segni di quell’insulsa offensiva: ed infatti non vi era alcun graffio.
Naturalmente anche Kyutaru aveva potuto notarlo … e non poté nascondere il suo orrore.
- Kyutaru “ma come è possibile?? tu … tu sei un mostro!!! Come hai fatto a rimanere completamente illesa?? Cosa sei??”
- Kyra “cosa sono? … Non lo so … forse sono davvero un mostro … un mostro avido di distruzione e violenza … che ricerca il terrore negli occhi dell’avversario … e che non si fermerà finchè non l’avrà visto in ginocchio ad implorare pietà … ma misericordia e compassione non trovano spazio nel mio animo … l’unica cosa che conta è uccidere!”
Kyutaru rimase senza parole … quella non poteva essere la ragazzina debole e coraggiosa con cui si era scontrato poco prima … ma che cosa era diventata??
Ormai tutti i presenti si ponevano la stessa identica domanda … compresa la Kyra rilegata in quella mente perfida e crudele.
‘io … ho proferito io queste parole? Sono uscite davvero dalla mia bocca? … … io non posso crederci … come è possibile che non riesca nemmeno a controllare le mie azioni? È dunque questo il risultato finale dell’esperimento?
È questo mostro ciò che sono veramente?
Eppure … anche se sono terrorizzata … perché questa situazione … questa immane potenza … questi desideri ostili … perché mi fanno sentire invincibile e onnipotente? Perché questa sensazione, per quanto spaventosa, mi piace?

Vorrei stare così per sempre … …

No! Che cosa dico?? In questo modo sarei completamente corrosa da questa rabbia impetuosa!
Devo tornare normale! Devo controllarmi!’

Un acuto mal di testa si insinuò prepotentemente nei pensieri della sayan, che urlò dal dolore, rompendo finalmente la quiete temporanea che si era venuta a creare.
La fitta era talmente fastidiosa che dovette inginocchiarsi a terra con la testa tra le mani e le tempie pulsanti.

Kurapica essendo riuscito a muoversi si avvicinò Kail per chiederle informazioni su ciò che stava accadendo alla compagna.
- kurapica “Kail … tu sai dirmi che sta capitando a Kyra? Perché improvvisamente ha cambiato pettinatura? E cosa sono quegli occhi agghiacciati? E le sue intenzioni? Se non avesse l’aspetto di Kyra direi che sarebbe solo un mostro assetato di sangue!”
- Kail “ti capisco … anche io penso la stessa cosa … e purtroppo non riesco nemmeno io a spiegarmi cosa sia successo …
Però .. penso che quella non sia veramente mia sorella … hai sentito anche tu quello che ha detto prima! Lei non direbbe mai una cosa del genere!
Io … io spero solo che tutto torni come prima … spero che Kyra torni ad essere quella di sempre!”
- Kurapica “si … lo vorrei tanto anch’io … lei lotterà, vedrai … non può arrendersi!
Anzi credo che anche in questo preciso momento stia provando a riprendere il controllo!”
- Kail “possiamo solo assistere … e aspettare …”

- Kyutaru “che stai facendo adesso? Allora prima era tutto un blef!! Sapevo io che non eri altro che una mocciosa bugiarda! Adesso pagherai tutte le conseguenze!! Eheh … lo dicev…”
- Kyra “BASTA!! STAI ZITTO!! TU NON CAPISCI NIENTE!!” ‘Non ce la faccio … non riesco a trattenermi … non riesco a dosare la mia forza! Io … io … mi sento esplodere!! AAAAAHHHHH!!!!!’ “AAAAHHHH!!!”
Ancora una volta, il grido della sayan si sparse per la radura, e la sua aura luminosa generò un bagliore accecante;
Dopo alcuni minuti di confusione generale, tutto tornò calmo e muto … e come prima Kyra manteneva un’espressione impassibile e glaciale.

- Kail “non si è risolto nulla … non ce l’ha fatta … non è riuscita a riprendersi …”
- Kurapica “non sarà facile … dopotutto deve lottare con se stessa …”

Finalmente la ragazza decise di attaccare e porre fine allo scontro; con un movimento abile e silenzioso si portò davanti al suo avversario, afferrandolo per la gola.
Era sollevata da terra e teneva in pugno Kyutaru a pochi centimetri di distanza da lei, le facce quasi si sfioravano mentre i due si guardavano reciprocamente.
Lei lo voleva vedere … voleva vedere la luce dei suoi occhi spegnersi dopo un lungo periodo di agonia; avrebbe dovuto soffrire … e non poco.
Il nemico cercava di dimenarsi per liberarsi da quella presa d’acciaio … ma era tutto inutile, mentre gemeva per la mancanza d’aria, tentava di respirare affannosamente.
La ragazza poteva sentire sulla sua pelle il fiato caldo del nemico ormai in fin di vita.
- Kyra “che sensazione si prova? Quando ogni speranza sparisce … quando non puoi più reagire per cambiare le cose? Capisci ora? Capisci come mi sentivo io poco fa?”
- Kyutaru “ti … ti prego … anf anf … lasciami … prometto che …”
- Kyra “cosa? Dovrei pure risparmiarti? Stai scherzando vero? Mi dispiace … ma come ti ho detto prima, non so cosa sia la pietà … quindi adesso … morirai”
- Kyutaru “no … anf anf … aspetta …”
Prima che potesse finire la frase però, Kyra gli assestò un pugno dritto in petto che lo trapassò da parte a parte, facendo zampillare il sangue viola dell’alieno da tutte le parti.
Dopodiché scagliò a terra la carcassa senza vita del nemico, con un ghigno di soddisfazione.

Kail e Kurapica non poterono nascondere la felicità e il conforto, il nemico era stato sconfitto;
Lanciarono subito alla loro compagna frasi di congratulazioni e ringraziamenti … ma i loro sorrisi e le espressioni sollevate non durarono a lungo, poiché Kyra, mantenedo un’espressione sinistra stava avanzando verso di loro;
- Kyra “allora … chi è il prossimo?”

***
- Hell “Shal … che cosa sono queste continue esplosioni??” domandò con voce tremante Hell
- Shal “non saprei … di sicuro non si tratta di tuoni … ma quello che più mi spaventa, è che percepisco sull’isola una presenza tremendamente forte … non ne avevo mai sentite di così …”
- Shey “tu senti qualcosa Killua?”
- Killua “beh … adesso che Shalnark me lo ha fatto notare … in effetti, c’è qualcosa di strano … è come se una presenza minacciosa incombesse su tutto il territorio … fa venire i brividi …”
- Hell “e … cosa dovremmo fare? Io ho paura!”
- Shal “non temere … qui siamo abbastanza lontani … le esplosioni si sentivano solo in parte … tuttavia … mi chiedo chi possa essere stato a scatenare questo cataclisma”
- Shey “è vero … chi potrebbe essere? Forse si tratta di Hisoka …”
- Shal “voglio andare a vedere! Questa storia non mi convince!”
- Hell “no! Non ci puoi lasciare da soli!”
- Killua “voglio venire anch’io … sono troppo curioso di scoprire la verità …”
- Shey “verrò pure io con voi”
- Shal “no Shey … tu sei troppo piccola … e poi Hell ha ragione, sarà rischioso”
- Shey “ma … ma ci sei tu no? Non cambierò idea!”
- Shal “e invece si! Tu resterai qui”
- Shey “no! Non mi puoi obbligare!”
- Shal “si che posso! Sono tuo fratello e …”
- Killua “dai se vuole venire con noi lasciala, no?”
- Shal “guarda che non sono mica d’accordo che venga anche tu, chiaro?”
- Killua “mi spiace, ma io non prendo ordini da nessuno”
- Hell “ma perché litigate solo per decidere chi andrà e chi no?”
- Shal “eehhh … e va bene verrete tutti allora …”
- Hell “ma io non voglio! mi vengono i brividi solo al pensiero di incontrare il mostro che ha scatenato quel putiferio!”
- Shal “basta che starai vicino a me e andrà tutto bene … forza allora …”
- Hell “non possiamo almeno aspettare che smetta di piovere?”
- Killua “ma veramente ha smesso qualche minuto fa”
- Shey “Shal, ma tu sai da che parte dirigerti?”
- Shal “si, più o meno … basta seguire la fonte di energia … e troveremo chi la crea”
La simpatica combriccola, si avventurò quindi al di fuori della caverna, addentrandosi a passo spedito nel sentiero che portava nel cuore dell’isola.
Hell camminava in fondo alla fila, continuando a guardarsi intorno con circospezione, per assicurarsi che non ci fossero bestie selvatiche o strani insetti nei dintorni; inutile aggiungere che ad ogni rumore sospetto sussultava aggrappandosi alla spalla di Shal, che procedeva davanti a lei;
apriva la fila Killua, che bene o male riusciva a capire da solo il percorso, mentre Shey avanzava sicura seguendo l’amico, eccitata all’idea di scoprire chi fosse a sprigionare una quantità così spaventosa di energia.

- Shal “ehi Hell, tranquilla! Fai finta che stiamo serenamente passeggiando per il parco di York Shinn e che stai andando verso la parrucchiera … però durante il cammino …”
- Hell “Shal … dacci un taglio! So perfettamente che questo non è il parco di York Shinn e che non sto andando a farmi i capelli! Sono nel bel mezzo di una giungla insidiosa e piena belve feroci che non aspettano altro che divorarmi!!”
- Shal “adesso dimmi … vedi qualcosa, a parte una gran quantità di piante, qui intorno?”
- Hell “beh … ecco … no … però non si sa mai …!”
- Killua “zitti là dietro, mi sa che abbiamo visite …”
- Shey “cosa senti Kilu?”
- Hell “hai sentito?? Cosa ti dicevo io? Stiamo per essere attaccati!! Sono troppo giovane per morire!”
- Killua “vuoi darti una calmata?”

Improvvisamente, sbucarono fuori da un cespuglio Tompa e l’ammaestratore di scimmie, intenzionati entrambi a rubare le targhette dei due bambini. Hell si nascose subito dietro le spalle di Shal, tutta tremante, che nel frattempo cercava di spiegarle che quei tipi non erano affatto pericolosi.

- Tompa “bene bene … ecco due prede facili! Consegnatemi subito i vostri due numeri e prometto che vi lascerò andare sani a salvi”
- Killua “altrimenti? Avanti vecchio … cosa hai intenzione di farci, se non ti diamo retta?”
- Hell “Killua non provocarlo! Non sai di cosa potrebbe essere capace!”
- Shey “tranquilla Hell, questi due sono praticamente innocui!”
- Tompa “ehi, come ti permette mocciosa! Adesso vedrai!”
Ma prima che il vecchio o la bambina potessero muoversi, Shal con un movimento rapido e preciso conficcò nella gamba del primo, una piccola antennina, che avrebbe permesso al ragazzo di controllarlo con il suo cellulare
- Hell “cosa fai Shal?”
- Shey “ma era proprio necessario?”
- Shal “scusate … è che non ho proprio resistito! Avevo voglia di divertirmi un po’!”
- Tompa “ehi! Perché le mie gambe si muovono da sole?”
- Ammaestratore “cosa hai fatto al mio socio?! Lascialo subito!”
- Shal “rilassati amico! Adesso gioco un po’ anche con te”
Ormai pienamente telecomandato da Shal, Tompa si diresse verso il suo socio, e contro la sua volontà, gli rubò la targhetta da sotto al naso; fece lo stesso con la propria e quella che aveva sottratto ad un altro partecipante, per consegnarle infine tutte e tre a Killua.
Ammaestratore “Tompa razza di idiota!! Ma che sati facendo??”
- Tompa “mi dispiace, ma non sono io a farlo!”
- Ammaestratore “e allora chi è? Il fantasma formaggino?!”
- Tompa “ti giuro, non sono io! Deve essere stato quel ragazzo!”
- Shal “ahahahah!! Come mi sto divertendo! Guarda che vi combino adesso … hihi!”
- Shey “smettila fratellone! Ti sei già dimenticato dove stavamo andando? Non perdiamo altro tempo”
- Shal “hai ragione Shey … scusa mi sono lasciato trasportare!”
In pochi minuti Tompa e l’ammaestratore erano legati come dei salami ad un albero li vicino, che urlavano per implorare il gruppo di lasciarli liberi; ma nessuno ovviamente aveva intenzione di farlo, e così ripresero a camminare velocemente, verso l’interno dell’isola.
Hell era rimasta un po’ indietro a fissare ancora stupita i due tizi imprigionati all’albero … non aveva capito come Shal avesse potuto manipolare in quel modo quelle persone … le sembrava una cosa da fantascienza, talmente la reputava strana; finalmente si riscosse e si accorse che il gruppo era già piuttosto avanti.
- Hell “aspettatemi! Non lasciatemi qui!”
- Shal “Hell! Cosa facevi ancora la? C’è qualcosa che non va?”
- Hell “ma … io mi chiedevo … come diavolo hai fatto a controllare quell’uomo con il tuo cellulare? Sei forse un stregone?”
- Shal “stregone? Ma sei matta?”
- Killua “in effetti anch’io sono rimasto un po’ perplesso …”
- Shey “è semplice! Quella è l’abilità speciale di mio fratello!”
- Hell “a … abilità speciale?”
- Shey “il suo tipo di nen è della manipolazione, e questo gli permette di controllare a distanza le persone con il suo cellulare, facendogli fare quello che vuole lui, però prima deve conficcare un’antennina speciale nel corpo della vittima”
- Shal “forte, vero?
- Hell “ehm … si … ma cos’è un nen?”
- Killua “così anche tuo fratello usa il nen … uffi! Ma sono solo io che non so nulla su sto cavolo di nen?!”
- Hell “veramente anche io ho appena chiesto che cos’è”
- Killua “ma tu non conti, mica sai combattere!”
- Hell “va beh … però nemmeno io so cos’è”
- Shey “ma Kilu, prima ti ho spiegato cos’era, no?”
- Killua “si si … però rimane il fatto che io non abbia le ben che minima idea di come usarlo”
- Shey “beh, guarda che nemmeno io so fare molto … Shal dice che sono ancora troppo piccola”
- Shal “esatto, comincerò a spiegarti come si sfrutta questo potere tra qualche tempo”
- Hell “ma a me nessuno ha ancora detto nulla però …”
- Shal “adesso te lo spiego io … allora …”
Shal cominciò un discorsone teorico sulle basi del nen e le varie categorie (che adesso non sto qui a riportare) … comunque Hell, non capiva quasi niente, ma tentava comunque di stare attenta per farsi vedere il più possibile interessata, anche se le pareva di ascoltare una storia in arabo.
Così tra una chiacchierata e l’altra il gruppo era sempre più vicino al luogo dove si trovavano Kyra e gli altri.
***
- Kyra “allora … chi è il prossimo?”
Al suono di quelle parole, i due ancora a terra rimasero pietrificati … non potevano davvero crederci.
Forse era stata solo un’illusione, o forse la ragazza stava solo scherzando, ma purtroppo la sua espressione parlava chiaro. Aveva davvero intenzione di far fuori anche loro.
Si guardarono reciprocamente con i volti entrambi sbiancati per il terrore, poi Kail decise di farsi coraggio per cercare di far ragionare la sorella.
- Kail “ma … Kyra … siamo noi … tua sorella e Kurapica … non ci riconosci?”
- Kyra “non fa alcuna differenza … gli esseri deboli come voi non meritano di vivere … la vostra sarebbe solo un’esistenza sprecata …”
‘no … no …! Kail fai qualcosa! Ti prego aiutami! Io … io … non voglio farvi del male!
Non è possibile, non posso fare niente per fermarmi!
Ti supplico Kail … perdonami …’

Kurapica, avendo capito che quella ragazza non era veramente Kyra, tentò di allontanarsi il più possibile da quel luogo, sperando che anche la bambina facesse lo stesso.
Ma lei non si arrendeva … sapeva che Kyra, la sua amata sorella, era la da qualche parte, e che aveva semplicemente smarrito la giusta strada.

- Kail “Kyra … Kyra … guardami bene … sono la tua sorellina …” tra lacrime e singhiozzi implorava la ragazza di ricordare e di placare il suo spirito logorato.

Non si arrendeva, non poteva farlo; non doveva permettere che la razza sayan scomparisse in quel modo.
Ormai aveva deciso che quella sarebbe stata la missione di tutta la sua vita: fornire al loro glorioso popolo un futuro. Non un futuro incerto e circondato dalle tenebre, ma un futuro sicuro di pace e prosperità.
- Kail “non lasciarmi Kyra … non andartene anche tu …” la sua voce era tremolante e scandita da singulti soffocati, avrebbe voluto mostrarsi forte e tenace … ma la situazione si stava mettendo davvero male.
Anche se Kyutaru, il tirapiedi di Freezer giunto sulla Terra con il solo scopo di eliminarle, era stato spietatamente assassinato, Kyra, si era rivelata un nuovo nemico, privo d’anima, dallo sguardo e dal cuore di ghiaccio.

- Kurapica “Kail! Vai via di lì! Scappa finchè sei in tempo! Quella non è tua sorella, Kail! Ti ucciderà! Dobbiamo andare via!”
- Kail “no … io non ti credo … non VOGLIO crederci! Lei … lei si fermerà, vedrai … mia sorella tornerà normale …”

Kyra si stava avvicinano sempre più … più esplosiva che mai. Quando furono una di fronte all’altra si fermò, scrutò la bambina scoppiando in una fragorosa risata ironica.
Kail infatti aveva un’espressione supplichevole e spaventata, e Kyra la definiva patetica.

Visto che la bambina non era in piedi, ma a terra anche la sayan più grande si inginocchiò alla sua altezza.

- Kyra “è inutile che cerchi la tua sorellina … lei non è più qui … ti ha abbandonato.
Ma non disperare … presto sarà tutto finito”
Allungò una mano verso di lei, e alzandosi le afferrò la gola sollevandola dal terreno.
La bambina gemeva, ma non faceva alcuna resistenza. Se davvero sua sorella non c’era più, non c’era più motivo per vivere. Forse l’avrebbe rincontrata nell’aldilà.
Alcune lacrime le scesero dagli occhi, sfiniti per il tormento interiore che avevano dovuto sopportare.
Il respiro cominciò a farsi più sottile e impercettibile, le braccia e le gambe erano abbandonate mollemente a ciondoloni. E Kyra si sentiva sempre più orgogliosa.

‘Kail …! Ti prego non arrenderti così! tu sei l’unica che può salvare anche me! Ti prego … non lasciarti andare in questo modo … non ci guadagneremmo nulla a morire, ne io ne te!
Dannato esperimento! L’ultima cosa che voglio fare è guardare le persone più care morire sotto i miei occhi … ma ancora peggiore è che muoiano per mano mia … destino infame …”

Per questa parte di storia desidero aggiungere una precisazione, affinché riusciate a comprendere meglio i fatti.
Non so se voi lettori avete visto Dragonball, ma perlomeno penso che tutti sappiano cos’è un super sayan, altrimenti
probabilmente
non sareste qui a leggere .
Ora, tutti avrete di sicuro pensato che Kyra è diventata super sayan, probabilmente per l’aura luminosa, per i capelli e per gli occhi, invece tengo a precisare che non è così.
Lei non si è trasformata in super sayan, ma ha assunto tali forme esclusivamente perché l’esperimento che aveva subito da piccola si è scatenato.
Anche perché un super sayan dopo la sua prima trasformazione, con un po’ di allenamento, può poi trasformarsi sempre in qualsiasi momento, basta che sia carico di energie, e inoltre un super sayan, per quanto possa perdere il controllo a causa della rabbia, non diventa uno spietato assassino che elimina anche i propri compagni.
Quindi non fraintendetemi KYRA NON DIVENTA SUPER SAYAN!
Anche perché i super sayan sono guerrieri quasi invincibili già in Dragonball (si pensi in Hunter Hunter!), e se già Kyra normale, è forte più o meno come Hisoka, mi chiedo con chi potrebbe competere una volta trasformata … probabilmente non avrebbe rivali e sarebbe la più forte, quindi non credo che mi piaccia creare un personaggio che non incontra mai nessun ostacolo perché è troppo forte.
Spero di essermi spiegata abbastanza bene!
Ah già, volevo anche dire, che quando l’esperimento prende il sopravvento Kyra diventa un’altra persona, ma la vera Kyra rimane comunque cosciente e capisce ciò che sta succedendo, senza però poter intervenire. Beh spero che almeno questo si sia capito dal testo.

ok dopo le precisazioni arrivano le note dell'autore... beh che dire, sono contenta di essere tornata così presto! spero che il capitolo sia piaciuto e come al solito ringrazio i commentatori! siete fantastici!

bily: ciao! sono contenta che i capitoli precedenti ti siano piaciuti anche se nello scorso non c'erano Shal ed Hell!
comunque hai visto che i questo li ho messi? non potevo lasciarli troppo tempo i quella grotta buia! eh purtroppo su mns non ci sn quasi mai ultimamente ... sono un po' incasinata con il lavoro... ^^
ok allora spero che anche questo nuovo chappy ti sia piaciuto e che continuerai a recensire e a commentare! ciao!
Iryuchan: hoilà Silvia cara!!!! com'è li a novara? (ohoh ho fatto la rima!!^^) i tuoi commenti sono sempre i più lunghi! grazie c'è più soddisfazione a leggere un commento lungo! beh devo dire che sei l'unica che mi ha detto qual'era il capitolo preferito -_____-'' grazie... almeno te!!!!!!! nemmeno zel e angy me l'hanno detto! buaaaaa ç___ç
quindi quello che ti è piaciuto di più è "non voglio restare sola" eh? piace moltissimo anche a me! le frasi conclusive dello scorso capitolo ti hanno ricorcìdato dragonball?
beh quel cartone mi piace talmente tanto che mi è entrato nell'anima... è logico che mi faccio influenzare... insomma l'ho visto talmente tante volte che ormai mi viene naturale scrivere un po' con quello stile...!
comunque anche se c'è Hell che fa molta concorrenza a Kyra per me lei rimane sempre la migliore
spero di non averti fatto aspettare troppo per l'aggiornamento! anche se mi sembra di essere stata abbastanza veloce! hihi beh stavo per scrivere che era da un po' che non ci sentiamo su msn ma guarda caso ci siamo sentite prima!! bene! allora ciao! ci sentiamo!!
S_E_R_I_A: che bello!!!!!! una nuova recensitrice!!!!!!!! che onore! benvenuta tra le recensitrici allora!!!!!! che contenta che sono! spero che continuerai a commentare e a leggere anche se fra un po' la prima parte della storia finirà! però continuerà poi l'anno prossimo! bene allora al prossimo capitolo ciao!!
angy92: salve carissima! ecco ho pubblicato appena in tempo direi!! e così parti per la sicilia e la calabria... che fortuna due mesi di vacanza!!!!! peccato però... come resistirò senza la tua storia di Shal proprio adesso che arrivava un capitolo interessante!! beh ... attenderò con ansia... ma tornando alla mia storia... piaciuto questo cap? comunque hai capito che Kyra non si trasforma in super sayan? capisco in effetti penso che tutti abbiano pensato che fosse super sayan... eh invece l'apparenza inganna!!!!
ok allora divertiti in vacanza ciao!
PS. vero che riuscirai a fare un commentino di partire**??
Zelgadis91: simo!! quasi ultimo ma non per questo meno impprtante!!! comincio col scusarmi per l'equivoco che si è creato l'altra volta!!^^''''' questa volta si vede tutto il commento vero?? beh non stiamo qui a cincischiare... perchè però nel commento non mi hai scritto qual'era il tuo cap preferito?? da te non me l'aspettavo... buaaaaa cmq se ancora in tempo... puoi sempre dirmelo adexo!!
anche tu poi... spero che avrai capito che Kyra nn è un super sayan! beh se nn l'hai capito la prox volta che ci vediamo te lo spiego a parole!
però almeno nei commenti non chiamarmi Sgnakky!!!!!!!! è brutto........ ç_______ç okok ti va bn la lunghezza del commento o è un po' troppo corto?? ah già una super notizia!!! forse ho trovato la soluzione per prendere i fumetti!!!!!!! te ne parlo o su msn o quando ci vediamo! ciao!!!!!!!!!!
MIKYma: ciao!!!!!!! così sei già andata in vacanza, eh? dove sei andata?? infatti mi chiedevo perchp non commentassi poi il simo ha chiesto alla silvia è si è scoperto che eri via! beh in effetti se eri in vacabza come facevi a leggere e commentare! ma tornando al capitlo!
ma perchè tutto dite che miglioro a scrivere? a me non sembra di migliorare ç__ç voi scrivete tutti così bene che... non lo so! a me nn sembra di scrivere bene... a parte forse le pareti estremamente malinconiche!! beh però sono contenta che la mia storia ti piaccia! ma mi chiedevo tu hai visto hunter hunter? e anche dragonball? perchè se no come fai a seguire? a parte che io leggo la tua senza aver visto bleach, però devo dire che dopo i primi capitoli non ho più fatto fatica a riconoscere i personaggi!
ok allora continua a seguirmi mi raccomando! e spero presto di cominciare a leggere TP! alla prossima!!

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Capitolo 28
*** le false speranze accecano ... ***


Riassunto del capitolo precedente
Kyra si è trasformata; sopraffatta dall'esperimento, ha spezzato con estrema facilità la vità dell'alieno giunto sulla terra, per eliminare le ultime due sayan; ma non soddisfatta di ciò, avendo completamente cambiato personalità si accanisce spietatamente anche sui suoi compagni.
Ora tiene Kail per la gola, riservandole una fine lenta a causa dal soffocamento.
Tuttavia bisogna ricordare, che la vera Kyra è cosciente, e osserza inerme la malvagità dello spietato mostro riversarsi contro i suoi compagni.


Allungò una mano verso di lei, e alzandosi le afferrò la gola sollevandola dal terreno.
La bambina gemeva, ma non faceva alcuna resistenza. Se davvero sua sorella non c’era più, non c’era più motivo per vivere. Forse l’avrebbe rincontrata nell’aldilà.
Alcune lacrime le scesero dagli occhi, sfiniti per il tormento interiore che avevano dovuto sopportare.
Il respiro cominciò a farsi più sottile e impercettibile, le braccia e le gambe erano abbandonate mollemente a ciondoloni. E Kyra si sentiva sempre più orgogliosa.

‘Kail …! Ti prego non arrenderti così! tu sei l’unica che può salvare anche me! Ti prego … non lasciarti andare in questo modo … non ci guadagneremmo nulla a morire, ne io ne te!
Dannato esperimento! L’ultima cosa che voglio fare è guardare le persone più care morire sotto i miei occhi … ma ancora peggiore è che muoiano per mano mia … destino infame …”


Capitolo 28:


Kail era allo stremo delle forze … gli occhi rossi gonfi dal pianto, non distinguevano più nemmeno l’immagine della sorella di fronte a lei. Il respiro era quasi impercettibile rotto da tremendi colpi di tosse … un rivolo di sangue vermiglio le colò dal labbro inferiore. Non avrebbe resistito ancora per molto, stava morendo sotto la sguardo assassino di Kyra, la sua unica parente rimasta in vita.
Rimanere cosciente, era diventato per la bambina uno sforzo troppo doloroso, quindi dopo aver sussurrato un ‘addio’ svenne ormai priva di forze.
Kurapica a quel punto non ci vide più. Si avvicinò correndo verso due sayan mettendosi in mezzo e urlando con quanto fiato aveva in gola, implorava la più grande di cessare quella tortura
- Kurapica “basta Kyra!! Torna in te! Vuoi davvero che tutto finisca così?? è tua sorella come puoi farle questo! Basta Kyra … smettila di fare del male …” il tono di voce si era fatto supplichevole spezzato continuamente da singulti soffocati.
Qualcosa si ruppe nella mente di Kyra.
Quel ragazzo era così importante? Ma lei non avrebbe dovuto provare alcun sentimento … alcun rimorso … niente. Solo il piacere di spezzare un’altra fragile vita. Eppure … non riusciva più a controllare lucidamente il suo corpo.
Un suono simile a un vetro infranto riecheggiava all’infinito nella sua testa. Qualcosa era andato storto.
Lentamente la mano che sorreggeva per il collo la piccola Kail si aprì la sciando cadere il suo debole corpo sul terriccio spoglio.
Ora la sua espressione pareva confusa, spaventata; si era persa. I suoi occhi di giaccio incontrarono quelli cristallini del ragazzo, che gli poggiò entrambe le mani sulle spalle.
Improvvisamente due lacrime solcarono il viso della sayan che pian piano riacquistava un’espressione più rilassata ma al tempo stesso terrorizzata, mentre le sue iridi tornavano ad essere scure e profonde come quelle di sempre. Anche i capelli a poco a poco abbandonavano quella forma ispida e spinosa per ricadere morbidi sulle spalle. Forse c’era ancora una speranza; forse non era ancora del tutto corrosa dall’esperimento.
- Kurapica “Kyra … sei tornata quella di sempre?” che domanda idiota … però era così scosso da non riuscire a formulare qualcosa di intelligente.
- Kyra “Kurapica … io …” ma non resse lo sforzo, e come sua sorella poco prima svenne inesorabilmente tra le braccia del Kuruta.

***
- Shal “avete sentito? Quella misteriosa energia è scomparsa!”
- Killua “hai ragione, ma tanto ormai dovremmo essere quasi arrivati”
- Hell “ma se non puoi sentire la fonte d’energia come fai a sapere la direzione giusta?”
- Shal “semplice! Basta seguire il mio infallibile fiuto!”
- Hell “fiuto? Ma non sei mica un cane!”
- Shal “era una battuta ...”
- Hell “non c’è tempo per fare dello spirito! Potremmo esserci persi!”
- Shey “ma no … ormai la strada è più o meno questa! Abbi ancora un po’ di pazienza!”
Hell “ma io ho pazienza! È solo che per tornare in dietro …” mentre tutti la guardavano scocciati, ripensando a come, una lagna simile, potesse essere capitata tra di loro “beh … è meglio essere prudenti!” cercando di recuperare la sua reputazione.

***
- Kurapica “ti sei svegliata” disse dolcemente il biondo vedendo che la sua compagna aveva lievemente riaperto gli occhi. Lei infatti aveva dischiuso le palpebre ma non riusciva ancora a distinguere bene le varie immagini, così stropicciandosi più volte il viso ancora impastato e intorpidito riuscì a riconoscere l’immagine del ragazzo
- Kyra “Kurapica!” meccanicamente gli riaffiorarono in mente le immagini delle cose terribili successe poco prima.
Le venne un nodo alla gola … come aveva potuto fare del male a chi le voleva bene? “st-stai bene? E Kail?? Dov’è? È viva? Io … io …”
- Kurapica “stiamo bene non preoccuparti … Kail è soltanto svenuta, ma presto dovrebbe rimettersi.
Piuttosto dimmi come stai tu … ti-ti ricordi qualcos …”
- Kyra “si … io … io mi ricordo tutto!!”
Il volto della ragazza cominciò ad inumidirsi e la voce si faceva sempre più sottile e soffocata.
Le mancava il fiato.
Le mandava i coraggio di guardare in faccia quel ragazzo tanto importante che aveva addirittura cercato di uccidere.
Si sentiva uno schifo; lei aveva cercato di annientarlo … eppure lui era li. Pronto a consolarla.
Aveva bisogno di sfogarsi e lui l’avrebbe ascoltata.
Era disperata, le girava la testa, ma le bastava guardare il volto del ragazzo per sentirsi meglio. “mi ricordo ogni cosa! Di … di come ti ho colpito … delle vostre facce terrorizzate … di come stavo per uccidere mia sorella … e … e io ero li! La stavo guardando morire! La stavo uccidendo! Con … con questa mano!” si guardò l’arto con terrore, i suoi occhi rossi e gonfi dal pianto manifestavano tutta la sua angoscia, la sua afflizione più totale.
I singulti si ripetevano sempre più forti, e ormai erano praticamente impossibili da reprimere. Anche il tono di voce era cambiato, si era fatto più alto. Stava urlando, come se volesse vomitare la sua anima. Voleva dare sfogo a tutta la sua frustrazione. “non ho potuto fare nulla! Non sono riuscita ad intervenire! Io … io avevo paura … non sapevo cosa fare! Ho provato a fermarmi … davvero … però … però tutta quella potenza in un certo senso mi piaceva … lo so … lo so … è terribile vero? Eppure … è la verità! Sono un mostro!”
Kurapica non sapeva cosa dire … tutto quello che la sayan le aveva confessato era terribilmente vero … avrebbe voluto consolarla … ma sentiva dentro di se che qualsiasi parola non avrebbe fatto effetto.
Decise così di stringerla semplicemente fra le sua braccia partecipando in silenzio al suo dolore.
Le accarezzò dolcemente i capelli, mentre lei tentava ancora inutilmente di trattenere i singhiozzi e le lacrime.
I minuti passavano, e nel calore di quell’abbraccio tutte le sofferenze sembravano lentamente scivolare via … eppure …

Kyra era sempre più grata al kuruta.
Quel ragazzo la stava facendo sentire viva, importante dopo lunghi momenti di sgomento, dopo che si era persa negli angoli più remoti di una coscienza macchiata dal sangue, stava finalmente trovando la via per la salvezza.
Anche se nel profondo del suo animo, sapeva.
Era conscia del fatto di essere condannata.
Dopotutto, dopo la morte dei suoi genitori, era sempre rimasta sola. È vero, aveva incontrato molte persone, alcune più importanti di altre, ma nessuno avrebbe mai potuto capire come si sentiva. Nemmeno Kurapica … nemmeno sua sorella.
Col passare del tempo il mostro, concepito dalla mente malata di quello scienziato pazzo, le avrebbe devastato completamente l’esistenza divorandola dall’intero, e allora nessuno avrebbe potuto liberarla da quella misera esistenza.
Vivere una vita normale in compagnia dei propri affetti era ormai solo un sogno irraggiungibile, un desiderio vano e inconsistente.
Doveva prendere un’importante decisione, e il tempo stringeva.
‘Kyra … non sai quanto io soffra nel vederti così afflitta … sei una persona troppo importante, ma non potrò mai sanare le tue ferite … non potrò mai placare il tuo spirito oppresso da troppe emozioni … vorrei confidarti i miei sentimenti … dirti ciò che provo … ma per te sarebbe soltanto un ennesimo fardello da trasportare … vorrei tanto che tu fossi felice … che sorridessi come non ti ho mai visto fare … di gioia, di felicità di quella semplice spensieratezza che probabilmente tu non potrai mai assaporare … un po’ come me dopotutto …
E adesso sei qui, come addormentata tra le mie braccia; il tuo respiro è tornato regolare, le lacrime si sono asciugate … non vedo lividi o graffi sul tuo corpo minuto, ma allo stesso tempo vigoroso … eppure mi sembra di scorgere con chiarezza il sangue che cola dal tuo cuore …’

‘non so cosa stai pensando … ne cosa provi in questo momento … ma non posso andare avanti così … non posso aspettare immobile l’avvenuta di un terribile destino ormai inciso dentro di me … devo decidermi … ma dovrò provare ancora tanto … tanto dolore …’

All’improvviso però, un continuo vociferare riscosse entrambi dai loro pensieri, e li costrinse ad interrompere l’abbraccio. Stava arrivando qualcuno.
Da un cespuglio infatti, sbucò un ragazzino dai capelli bianchi seguito da una bambina e altri due ragazzi più grandi.
- Kurapica “Killua!” esclamò subito il biondo, decisamente stupito.
- Killua “ma ciao! Che ci fate qui? Non ditemi che … ma quella è Kail! Cosa è successo??” visibilmente preoccupato il bambino si precipitò verso il corpicino della piccola Kail steso a terra, ma fu prontamente rassicurato da Kurapica.

Nel frattempo Hell e Shal cominciavano a domandarsi chi fossero quelle persone e Shey fu ben contenta di presentarli.
- Shey “ecco fratellone, abbiamo trovato i miei amici! Venite che ve li presento”
Kyra e Kurapica si alzarono in piedi, e la sayan, anche se non si era ancora del tutto ristabilita, cercava di non darlo a vedere.
Anche Killua si unì al gruppo, ma nonostante fosse sollevato dal fatto che Kail era soltanto svenuta, non poteva fare a meno di chiedersi come era successo; che la fonte della misteriosa energia centrasse qualcosa?
- Shey “allora … lui è Kurapica, lei invece è Kyra, e la bimba stesa a terra è sua sorella Kail”
- Kurapica “ma chi sono questi ragazzi? Non mi sembra che siano aspiranti hunter … non li ho visti nelle prove precedenti”
- Hell “beh … ecco noi …” cominciò a farfugliare Hell, imbarazzata dalla strana situazione, ma per fortuna Shal si intromise
- Shal “io mi chiamo Shalnark e sono suo fratello … in effetti noi non siamo qui per diventare hunter … anche perché io lo sono già, diciamo che siamo qui in vacanza!”
- Shey/Hell “in vacanza??”
Probabilmente non voleva far sapere a tutti che in realtà era li per aiutare sua sorella … così decise di inventarsi una scusa veramente patetica …
Ormai il sole era tramontato, e il cielo cominciava a rabbuiarsi, il temporale era passato, ma i nostri amici avrebbero dovuto comunque trovare una sistemazione per la notte.
Nel gruppo non c’era molta allegria, ognuno aveva le proprie preoccupazioni, solo Sheyekai era entusiasta di aver finalmente condotto suo fratello dai nuovi amici, ma non trovandosi a suo agio in quell’atmosfera triste e sconsolata decise di andare a fare un po’ di legna per il fuocherello improvvisato, attorno al quale sedevano quasi tutti i presenti.
C’erano infatti Kurapica, che leggeva svogliatamente un libro, Hell che giocherellava con un legnetto muovendo la brace nel piccolo focolare, e Shal che pasticciava con il computer portatile.
Killua si era seduto vicino a Kail attendendo che si risvegliasse, mentre Kyra si era arrampicata su un albero li nei paraggi e rimirava il cielo notturno, in cerca di un aiuto per la decisione che doveva prendere.
Insomma non volava una mosca, poiché nessuno era in vena di conversazione e tutti pensavano ai fatti propri.
Inaspettatamente Shal richiuse il portatile e con aria decisa stava per rompere quel silenzio così insopportabile. Si rivolse infatti a Kurapica, per indagare sulla fonte di energia.
Tutti ovviamente si fecero improvvisamente attenti, Hell tirò un sospiro di sollievo, pensando che finalmente qualcuno si era deciso ad aprire bocca.
- Shal “senti amico … ma prima … tu e la ragazza sull’albero non avete sentito una terribile quantità di energia qui intorno?” Kyra si sentì tirata in causa, le venne subito un nodo alla gola … la reazione di Kurapica fu più o meno la stessa, ma mantenne la calma
- Kurapica “si … in effetti qui c’è stato uno scontro … ma noi siamo arrivati tardi … e non abbiamo visto nulla” la sayan ringraziò mentalmente il kuruta che non aveva spifferato nulla, mentre lui stava riflettendo su ciò che aveva detto.
Aveva mentito. Non si era nemmeno posto la domanda se rivelare o meno quello che era realmente accaduto.
Gli era venuto naturale … lui aveva agito per proteggere Kyra il fatto che aveva mentito non importava.
- Shal “capisco … peccato! Avrei proprio voluto conoscerlo!”

Dopodiché Kurapica si alzò e raggiunse Kyra sull’albero per tenerle un po’ di compagnia … non voleva che tornasse a vivere nella solitudine come un tempo. Lei dal canto suo non si mosse … ma rimase a contemplare la luna … già … fortunatamente non era piena, se no probabilmente avrebbe di nuovo rischiato di fare del male ai suoi affetti.
Il ragazzo si sedette semplicemente accanto a lei senza parlare. E inaspettatamente fu proprio la sayan a rivolgersi a lui.
- Kyra “sai Kurapica … ho paura che la mia vita sia stata solo un grosso sbaglio … insomma … alla fine … quando incontro persone importanti, che mi stanno a cuore … alla fine soffrono sempre per colpa mia … così è stato per mio padre … per Kail … per te. Io … credo che dopo ciò che è successo oggi, non avrò mai più ne la forza, ne il coraggio di ricostruirmi una vita … ricominciare daccapo è davvero difficile … e grazie a te e agli altri mi ero davvero illusa di poterci riuscire … ma ora … ora … non ne sono più sicura … è come se il mio futuro fosse immerso nelle tenebre … come se a poco a poco le persone che facevano luce sulla mia esistenza si spegnessero per colpa mia … perchè io … nella parte più recondita del mio animo amo una vita buia, tetra …”
- Kurapica “Kyra adesso ascoltami.” Lei si voltò lentamente verso l’amico con gli occhi lucidi “ non è affatto vero che tu ami una vita fatta di solitudine e isolamento, io capisco che quello che è successo oggi sia stato uno shock per te … ma non devi arrenderti! Devi combattere … devi guardare avanti! Il passato è passato, ormai non conta più nul …”
- Kyra “ma come puoi tu dire una cosa del genere a me, che sei accecato dalla vendetta! Il tuo unico scopo nella vita è quello di sterminare coloro che hanno distrutto il tuo clan! Come puoi dirmi che il passato è passato e che non conta più nulla! La verità è che tu non hai la minima idea di come io mi senta perché non hai mai provato l’ebbrezza di uccidere e far fuori chi ti era più caro! Come ti sentiresti ora se per un qualsiasi motivo fossi stato tu a massacrare la tua gente?! Troveresti davvero la forza di guardarti allo specchio senza auto considerarti un mostro? Troveresti il coraggio di continuare a vivere come se niente fosse?”
***
- Shal “si è fatti tardi … che ne dici se andiamo a dormire?”
- Hell “oh si! Ho proprio un sonno terribile!”
Quando ormai erano rimasti gli unici attorno al fuoco, che nel frattempo si era quasi spento, Shal si alzò stiracchiandosi le ginocchia, e cominciò ad avviarsi seguito da Hell, verso un albero li vicino
“ma … dove andiamo a dormire? Cioè … non vorrai mica dirmi che passeremo la notte sotto un albero?”
- Shal “proprio così! perché c’è qualche problema?”
- Hell “qualche problema? Ma stai scherzando? È una cosa assurda! Come posso dormire tranquillamente sapendo che sono in un bosco sconosciuto? E … e poi le bestie feroci gli altri uomini cattivi come quello di oggi che ci vogliono attaccare! ci sono un miliardo di problemi! Metti che arrivi di nuovo un temporale! Lo sai che è sconsigliato stare sotto gli alberi quando ci sono i temporali? Se viene colpito da un fulmine ci cadrà addosso! Oppure potrebbe incendiare tutto! E poi …”
Shal completamente indifeso di fronte a quell’impetuoso fiume di parole si girò di scatto, avvicinò il viso al suo è posò dolcemente le labbra su quelle della ragazza in continuo movimento. Subito la sua faccia si tinse di un rosso molto acceso e i suoi occhi si chiusero istintivamente.
***

- Kurapica “…”
- Kyra “vedi? Non c’è speranza per quelli come me …”
- Kurapica “e allora io cosa dovrei fare? Non riesco a sopportare di vederti così! sei troppo importante per me! Cioè … io ti voglio aiutare … voglio almeno provare a cambiare le cose!”
- Kyra “cambiare le cose? No … le cose non potranno mai cambiare … potrebbero solo peggiorare … l’unica soluzione è …”
- Kurapica “una soluzione? Vuoi dire che hai pensato già a qualcosa?”
- Kyra “già … anche se molto dolorosa … ma è la mia unica possibilità … la mia unica via d’uscita da questo labirinto oscuro …”
- Kurapica “di … di cosa si tratta?”
- Kyra “io … dovrò … io dovrò …”

***
- Killua “Kail finalmente! Ti sei svegliata! Come stai?”
La bambina aveva finalmente ripreso conoscenza. Era confusa, sbatté più volte le palpebre per mettere a fuoco l’immagine del volto davanti a lei. Ma prima di tutto non potè che pensare a cosa era successo dopo che era svenuta … il fatto che lei fosse ancora viva significava che sua sorella non l’aveva uccisa …
- Kail “eh? Ki … Killua? Cos’è successo? Dov’è Kyra?? È tornata normale?? E io … io … sono viva!”
- Killua “ehi ma di cosa stai parlando? Tua sorella sta parlando con Kurapica, ma cosa intendi per normale? A me sembra come al solito, no? Cioè forse è un po’ depressa … ma sta bene. Mi dici cosa è successo? Perché sei svenuta?”
‘Cavolo … Killua è l’unico del gruppo a non sapere di me e di Kyra … però non voglio più tenerglielo nascosto! Ma non vorrei fare un torto a mia sorella … beh però lei l’ha detto a Kurapica, no? Si ma … se Killua dovesse spaventarsi? Però prima voglio parlare con mia sorella …’
- “scusa Killua … ho bisogno di parlare con Kyra …” la bambina si alzò e si avvicinò all’albero dove erano seduti Kurapica e Kyra intenti nella conversazione


- Kurapica “cosa dovrai fare Kyra?”
- Kail “KYRA!!!”
La sayan si girò di scatto … quella voce … era di sua sorella! Stava bene! Subito un’immensa gioia la travolse, ma un attimo dopo quella strana sensazione di calore svanì, lasciando di nuovo posto al senso di vuoto … abbassò la testa … non voleva guardarla in faccia … non voleva incrociare i suoi occhi … le ritornò in mente lo sguardo che aveva poco prima che svenisse quando lei la teneva per la gola con l’intenzione di ucciderla … terrore … sconforto … rassegnazione … ecco cosa traspariva da quelle piccole iridi color pece. Le scese una lacrima … ma non l’asciugò, la lascò cadere a terra … è vero sua sorella era viva … ma come avrebbe dovuto comportarsi? Il rapporto di fiducia che si era venuto a creare tra loro, era stato frantumato da lei stessa … avrebbe mai potuto ricostruirlo? “Kyra puoi scendere un attimo? Ho bisogno di parlarti …”
- Kyra “eh? Cer … certo arrivo subito …”

***
Il viso di Shal si allontanò lentamente da quello della ragazza ancora scioccata.
- Hell “mi … hai baciata!?”
- Shal “ehm … si”
- Hell “ma perché?”
- Shal “cosa vuol dire perché? L’ho fatto e basta non la smettevi più di parlare e mi è venuto d’istinto!”
- Hell “ti è venuto d’istinto? Ma … ma non ha senso!”
- Shal “perché non ha senso?”
- Hell! Perché non si baciano le persone per istinto!”
- Shal “beh … che ne so … però tu non ti sei subito allontanata, o sbaglio?”
- Hell “e con questo cosa vorresti dire?”
- Shal “che non ti è proprio dispiaciuto, ecco”
- Hell “certo che sei un ragazzo proprio strano …”
- Shal “anche tu sei molto strana ed è per questo che mi piace stare in tua compagnia! Allora dormiamo?”
- Hell “si … però io credo di avere freddo qui fuori …”
- Shal “beh … ti basterà stare vicino a me!”

***
- Kyra “arrivo subito …” in un attimo scese dall’albero e raggiunse la sorella, sempre a testa bassa però … al contrario delle sue aspettative la bambina si avvicinò a lei e cominciò ad abbracciarla forte, piangendo.
- Kail “oh Kyra … non sai quanto ho desiderato che tornassi normale! Sono così contenta che tu stia bene!” la maggiore non reagiva … era come pietrificata da quelle parole da quei gesti … tutte cose che non si meritava … insomma, dopotutto aveva tentato di ucciderla! “ti prego Kyra … di qualcosa … di che sei felice di rivedermi …  io ho avuto tanta paura di non rincontrarti mai più! Pensavo di averti persa per sempre! Ho temuto che tutto stesse per finire … avevo perso la speranza … mi sono arresa quando ho visto i tuoi occhi … la tua espressione … però adesso sei qui … sei la Kyra di sempre … non puoi nemmeno immaginare quanto io sia felice …”
- Kyra “perché … perché dici queste cose? Non sei arrabbiata con me? Non ti ho delusa? Non … non mi consideri un mostro? Io ti stavo uccidendo! Stavo osservando la luce dei tuoi occhi svanire lentamente! Come puoi comportarti come se non fosse successo nulla? Come se non avessi fatto niente?”
- Kail “ti voglio bene Kyra … indipendentemente da quello che succederà in futuro … non eri tu quella che mi stava uccidendo … tu non hai quell’espressione … tu non metti paura … ma soprattutto tu non faresti mai del male ne a me ne a Kurapica … non so di preciso cosa sia successo … perché tu ti sia trasformata … ma scommetto che tu … che la vera Kyra stava lottando per recuperare il controllo! Per proteggerci!”
- Kyra “grazie Kail … non so davvero come ringraziarti … tu sei la mia luce …”
- Kail “scusa … devo dire a Killua una cosa importante! Voglio rivelargli il nostro segreto, posso?”
- Kyra “beh … io l’ho detto a Kurapica … non posso di certo impedirtelo! Anch’io devo dire a - Kurapica una mia decisione importante”

- Kail “eccomi Killua! Come ti stavo dicendo … voglio rivelarti un segreto … così potrai capire meglio la storia … però devi promettermi che rimarrai mio amico!”
- Killua “ehi ma così mi spaventi! Sappi che non rinuncerei mai alla tua amicizia! Ma è proprio una cosa così importante?”
- Kail “ehm … si! Allora devi sapere che …”

- Kyra “Kurapica … mi dispiace … quello che prima ho cercato di dirti … è che … ho bisogno di partire …”
- Kurapica “partire? In che senso? Non vedo quale sia il problema … insomma … anch’io dopo l’esame vorrei …”
- Kyra “no, non è come pensi … io intendo andare nello spazio”



Oh ragazzi! chiedo umilmente perdono per l'imperdonabile ritardo ... ma la dea della pigrizia si era impossessata di me e non voleva proprio lasciarmi scrivere! comunque annunncio che questo è il penultimo capitolo! poi dovrei fare anche la seconda parte... ma prima di pubblicarla vorrei aspettare di avere già qualche capitolo! bene ... vi è piaciuto? ho fatto una fatica a farlo ... ma spero ne varrà la pena! bene e adesso i ringraziamenti come al solito:

angy92: ciao carissima da quanto tempo! come sono andate le vacanze? per me sono sempre troppo corte^^! comunque spero che ci risentiremo su msn! anche se ultimamente non ci vado più molto spesso! spero che il capitolo ti sia piaciuto... la parte tra Hell e Shal non era molto bella perchè io non sono proprio capace a scrivere le scene di quel tipo... comunque un bacio ci voleva! ok allora a presto ciao^^!

Zelgadis91: ciao simo! finalmente ho pubblicato, eh? non potevo più aspettare ... beh a te non chiedo come sono andate le vacanze tanto più o meno lo so... sei rimasto a casa pure tu! allora oggi ci vediamo a casa tua per fare i compiti... che voglia... pensa che adesso dovrei fare latino... beh cercherò di finire in fretta! bene allora ci vediamo oggi ciao!!

Iryuchan: ciao silvia!! allora anche tu hai finito le vacanze, eh? urca che commentone lungo che mi hai lasciato la volta scorsa! comunque mi hai convinta il segiuto lo scriverò! solo che ci metterò un po' a pubblicarlo perchè vorrei avere prima un po' di capitoli pronti! cavoli tra poco ricomincerà la scuola ... uff, però un po' sono contenta! non so quando io e simo verremo su a novara ma lui mi ha detto che voleva invitarvi perchè questo week end a gattinara c'è la festa dell'uva! ciao^^!

S_E_I_R_A: ciao! ma sai che mi sono accorta che nelle risposte precedenti sbagliavo sempre a scrivere il tuo nome??? che stupida leggevo seria invece che seira! menomale che Zelgadis me l'ha fatto notare!!! comunque ... piaciuto il capitolo? spero che continuerai a leggere e commentare la storia ciao!!!!!!

MIKYma: ciao!!! come va a novara? come ho già detto a silvia forse simo aveva intenzione di invitarvi alla festa dell'uva! oggi lo vedo e ne parliamo! comunque ti è piaciuto il capitolo?? ho fatto una fatica a scriverlo ... spero che durante la scuola non ci metta così tanto tempo a pubblicare! per quanto riguarda la tua, a che punto sei con il nuovo capitolo di telling paradise? me troppo curiosa!!!!! okok aspetterò buona nuona l'aggiornamento promesso^^! ciao^^!

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Capitolo 29
*** Lacrime tra frustrazione e addii ... ***


Lacrime tra frustrazione e addii ...

Le nubi si erano ormai diradate e il cinguettio armonioso di una coppia di uccellini preannunciava l’alba imminente.
Del fuoco scoppiettante della sera prima, non era rimasto altro che un cumulo di ceneri fumante e la rugiada aveva inumidito l’erbetta fresca del prato.
Il silenzio regnava ancora padrone, poiché tutti i ragazzi erano riusciti a lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo, chi con maggiore inquietudine chi con serenità.

Hell continuava a girarsi su se stessa nel tentativo di trovare una posizione comoda, quando un timido raggio di sole le illuminò il viso infastidendola. Dischiuse svogliatamente le palpebre sbadigliando con fragore, e nel vedere che tutti erano ancora addormentati decise di andare a cercare qualcosa da mangiare per la colazione.
Dopotutto voleva essere utile anche lei, voleva dimostrare di non essere una ragazzina paurosa, come aveva lasciato intendere dal giorno prima, e pensò bene di cogliere l’occasione al volo.
Cercò di fare il più piano possibile, per riuscire in una sorpresa, ma …
“Dove vai?” l’espressione enigmatica di Shal annullò tutti suoi piani, il piano dell’effetto a sorpresa era completamente andato in fumo. “Non dovresti allontanarti dal gruppo”
“Beh … ma io volevo essere utile per la colazione, insomma non ho fatto ancora niente da quando siamo qui”
“Si … ma non è un motivo valido per perdersi nel bosco o finire vittima di qualche partecipante, non sei tu quella che trovava qualsiasi pericolo dietro ogni angolo?”
“E’ proprio questo il punto … non ho fatto altro che lamentarmi tutto il tempo, non credo di avere fatto una bella figura con tua sorella …” l’espressione della ragazza parlava chiaramente, si sentiva una nullità, tutti erano forti e coraggiosi, persino i bambini molto più piccoli di lei.
“Eddai … che importanza ha? Non è necessario che ti finga un’impavida avventuriera per piacere alle persone!” Hell la pensava diversamente, era convinta di essere solo un peso, insomma non era forte e il coraggio non trovava spazio nel suo vocabolario di parole …
“Dai … di la verità che do fastidio pure a te con le mie lagne … forse non avrei mai dovuto seguirti, questa vita non fa per me …”
“Guarda che non dai fastidio! Insomma forse a volte esageri un po’ … ma credimi non mi sarei divertito così tanto se non fossi venuta …”
“Dici sul serio??” il suo volto si illuminò, gli occhi del ragazzo avevano il potere di conferirle una rinnovata speranza
“Esatto, quindi non voglio più sentirti dire che avresti preferito rimanere in città! Non devi avere dei rimpianti … … i rimpianti sono terribili … ti riempiono di angoscia e non ti fanno più andare avanti …”
Shal abbassò lo sguardo per qualche secondo, ma si riprese subito, e la sua espressione tornò quella di sempre “Capito?”
“…”
“Allora, volgiamo andare a prendere questa colazione?”
“Grazie Shal … sei incredibile, sai subito come far star meglio le persone … ti prometto che non mi lamenterò più!” mostrò un sorriso a trentadue denti e sottovoce disse “beh forse un pochino si!”
“Hai detto qualcosa?”
“Eh? No no! Andiamo o potrebbe ricominciare a piovere!”
“Ma non vedi che c’è il sole?”
“Si ma le nuvole fanno preso a coprire il cielo … non si sa mai!”

Camminavano silenziosi nella foresta, sotto consiglio di Hell, per non attirare eventuali bestie feroci o ancor peggio, partecipanti. Tuttavia fu proprio lei, ad un certo punto a prendere la parola
“Senti, riguardo a ieri sera … io …”
“Ieri sera cosa?”
Lei abbassò lo sguardo arrossendo timidamente “beh … ecco … tu mi hai …”
“Ahh per il bacio? Scusa mi è venuto d’istinto! Non ci pensare” disse il ragazzo in maniera assolutamente disinvolta.
A Hell venne una fitta al cuore. Un senso di disagio la pervase “Oh … ma quindi non l’hai fatto perché volevi …”
“Ti ho già detto che mi è venuto d’istinto, non sapevo come chiuderti la bocca” si lasciò scappare una risatina.
“Ah .. ok …”
Possibile che per lui fosse stato solo un gioco? Un semplice scherzo?
Hell non seppe spiegarsi come mai le vennero gli occhi umidi. Prima di addormentarsi non aveva fatto altro che pensare a quello, mentre lui …

Forse aveva sperato che ci potesse essere qualcosa, era arrivata anche al punto di accettare il fatto che ogni volta che vedeva il suo sorriso ne rimaneva stregata, i suoi occhi la illuminavano, le sue parole la rincuoravano nei momenti di sconforto … aveva accettato il fatto che vedendo il suo corpo vicino si sentiva immediatamente protetta.

Tutti castelli in aria.
Aveva riflettuto sulle varie attenzioni che le rivolgeva, sull’aereo, quando era stata ferita dai criminali e in ogni momento.
Era davvero stata solo semplice cortesia?
Inutile negarlo, aveva sperato che tra loro nascesse qualcosa.

Le sue gambe si arrestarono all’improvviso, lei si girò e riprese a camminare.
“Shal, io torno in dietro” il tono di voce era smorzato, quasi soffocato dal groppo in gola che la stava facendo sentire stupida e infantile.
“Cosa? Ehi aspetta … perché torni indietro??” leggermente preoccupato anche il ragazzo si voltò; Hell non si fermava, anzi cercava, per quanto possibile di aumentare il passo. Ma Shal la raggiunse con facilità in un istante, bloccandola per il braccio sano. “Mi vuoi dire che hai?”
“Nulla … non mi sento bene”
“Ma se fino a poco fa stavi benissimo!” con un lieve strattone la costrinse a girasi e a guardarlo negli occhi “Ehi ma … perché piangi?”

“Ti ho detto che non sto bene …” cercava di evitare il suo sguardo, la metteva a disagio.
“E’ per qualcosa che ho fatto?” la sua ingenuità la stava facendo arrabbiare sempre di più … no. Forse più che rabbia provava delusione e orrore verso se stessa.
Perché si stava comportando in quel modo?
“No … tu non hai colpa … sono io che sono troppo ingenua …” disse seccamente a denti stretti.
Si liberò dalla presa e riprese a camminare con più foga, ma Shal non si arrese …
“Avanti … di vuoi dire cosa ti ho fatto??” le bloccò la strada ponendosi di fronte a lei.
 “Mi vuoi lasciare stare?? Non ho voglia di parlare adesso, quindi me ne torno indietro!” urlò con veemenza, lasciando il ragazzo di stucco, immobile.
Con un rapido scatto lo oltrepassò e si mise a correre per la foresta, senza sapere dove stesse andando.

***
“Già sveglia?”
“Si …”
Kyra si alzò in piedi stiracchiandosi gli arti ancora mezzi addormentati. Aveva trovato sonno solo a notte inoltrata, troppi dubbi l’assalivano. Troppi pensieri.
Kurapica le era rimasto accanto tutto il tempo come un fedele angelo custode, non avrebbe mai potuto ripagarlo per ciò che stava facendo.
“Sei ancora decisa?”
“Io … credo che non ci sia altra soluzione, ho avuto modo di riflettere … e sono arrivata alla conclusione che la principale causa della mia trasformazione sia l’esperimento che mi fecero sul mio pianeta d’origine quando ero ancora in fasce … devo eliminare questa cosa … non posso vivere con un tale peso nel petto.
Partirò alla ricerca di un antidoto”
“Non posso fare altro che sperare che troverai ciò che cerchi … ma …” il Kuruta le si avvicinò prendendole la mano, e guardandola negli occhi. “Promettimi che farai ritorno”
Lei si protese in avanti e allargando le braccia lo strinse in un abbraccio colmo d’affetto
“Te lo prometto”
La brezza mattutina le scompigliò leggermente i capelli.
Il magico momento cessò quando la sayan si accorse che stava piangendo.
Per cosa? Era forse un addio troppo doloroso?
Kurapica le asciugò dolcemente le lacrime con le dita
“Non devi piangere, questo non è un addio” chiudendo gli occhi le avvicinò lentamente il viso al suo, e al ritmo di una melodia impercettibile i due si scambiarono un tenero bacio, diverso da quello istintivo e frettoloso della torre trabocchetto, più moderato, ma allo stesso tempo passionale.

“Giuro su qualsiasi cosa che tornerò, Kurapica … ma voglio che tu sia qui ad aspettarmi e che non commetterai troppe imprudenze”
Il kuruta sorrise gioioso
“Io sarò qui Kyra, non smetterò mai di aspettarti”

***
Kail aveva appena aperto gli occhi quando vide sua sorella avvicinarsi insieme al kuruta; aveva dormito divinamente, un po’ perchè la giornata precedente era stata sfiancante e quindi aveva bisogno di riposo, ma non era l’unico motivo.
Killua aveva preso bene la sua rivelazione, e dopo una breve discussione sul fatto che era stato l’ultimo a saperlo tutto era andato liscio.
Il bimbo dai capelli argentei era già sveglio, ma la pigrizia gli impediva di alzarsi, però quando vide Kail che si avviava verso i due ragazzi più grandi decise di seguirla.

“Ciao Kyra …! Ti sei ripresa?” chiese la minore sorridendo come al solito
“Beh … più o meno … dipende da come prenderai la mia decisione”
“Decisione?” la sayan più grande e Kurapica si scambiarono uno sguardo d’intesa, e dopo un sospiro Kyra cominciò
“ho intenzione di intraprendere un viaggio nello spazio”
“Co … cosa?? Ma …”
“Aspetta, lasciami spiegare … io so qual è la causa della trasformazione. Non so come spiegartelo, ma qualche giorno fa ho avuto come una apparizione, insomma … in un sogno ho visto i nostri genitori e me stessa da neonata”
“Ma come puoi aver visto la mamma e il papà?? Cioè … tu non dovresti nemmeno ricordarteli sei stata subito mandata sulla ter …”
“Non sono stata subito spedita qui, nel sogno venivo sottoposta ad un esperimento … e il risultato è che quando subisco troppe emozioni tutte in una volta, scateno un’altra me stessa”
“Ma è impossibile … avrai davvero sognato i nostri genitori?”
“Se vuoi te li descrivo … allora, nel sogno nostra madre aveva lunghi capelli lisci, mentre nostro padre aveva una strana capigliatura ed era molto muscoloso, ho detto bene?”
“Beh in effetti si … però devi sapere che tutti i sayan avevano fattezze molto simili tra loro quindi …
Comunque cosa centra tutto ciò con questa decisione?”
“se la causa del mio scatenamento è questo esperimento, ci deve essere la possibilità di tornare indietro, che ne so … un antidoto … o qualsiasi cosa che ne annulli gli effetti. È per questo che ho intenzione di partire per lo spazio … qui sulla terra non sanno nemmeno se esistono altre forme di vita nell’universo, figuriamoci trovare una soluzione al mio problema … non c’è altra soluzione”
“Voglio venire con te! Kyra non voglio dovermi separare di nuovo da te! Ti seguirò!”
“No Kail … ti prego rimani qui sulla Terra … sarà pericoloso, e poi non voglio che abbandoni Killua e gli altri amici” La piccola guardò il bambino vicino a lei e nuovamente la sorella
“Ma io voglio stare anche con te!” gli occhi cominciarono ad inumidirsi ad entrambe, ma la maggiore si auto impose di non piangere, doveva dimostrarsi forte almeno di fronte alla sua sorellina.
Cacciò in dietro le lacrime e si inginocchiò per arrivare alla stessa altezza della biondina, sospirò e appoggiò le mani sulle sue spalle minute
“Kail … ascoltami, tu devi restare perché il tuo compito è quello di proteggere le persone a cui vuoi bene; per questo motivo, non smettere mai di allenarti ma mettiti sempre alla prova … ricostruisciti una nuova vita, perché quando tornerò … vorrò farne parte.
Quando tornerò … voglio trovarti felice.
Io voglio che tu sia felice … che tu viva una vita normale piena di soddisfazioni. Fallo per me … e come mi ha detto prima Kurapica, non disperare, questo non è un addio”
“Ma Kyra … mi mancherai tantissimo … spero … spero che riuscirai nel tuo intento … però … non stare via tanto … insomma, quanto tempo pensi di …”
“Non ne ho idea … prenderò la mia vecchia navicella, quella con cui sono giunta qui tanti anni fa … spero che funzioni ancora …”
“Un anno”
“Eh?”
“Va bene un anno? Pensi di riuscire a farcela?” chiese la bimba speranzosa
“E sia, tra un anno tornerò sorellina! Ma non voglio vederti piangere … voglio portarmi dietro un ricordo della mia sorellina che ride felice!”
Con un rapido gesto, la bimba si asciugò goffamente le lacrime e tirò leggermente su col naso.
Dopodiché un ampio sorriso le illuminò il faccino.

Le due sayan si abbracciarono fraternamente.
La maggiore si allontanò piano dal gruppo senza voltarsi. Li osservò per l’ultima volta, le sue labbra si inarcarono in un sorriso discreto e qualche lacrima le rogò le guance rosee. Voleva lasciarli col sorriso nella consapevolezza che un anno più tardi il avrebbe rivisti tutti.
Si alzò in volo gustandosi pienamente quel momento, poi si girò e volò via dall’isola, in cerca della propria vecchia casa.
***
Shal ancora imbambolato dall’inattesa reazione della ragazza fece per seguirla, ma si accorse di averla persa di vista. Percorse dieci metri ma si ritrovò ad un bivio, non aveva la minima idea di dove potesse essere passata e non poteva nemmeno affidarsi alla percezione del nen.
Provò a chiamarla a voce diverse volte, ma di risposta riceveva sempre e soltanto il suo stesso eco.

Come le era aveva potuto saltarle in mente di perdersi per la foresta?
Decise di tornare al luogo dove avevano pernottato, forse era davvero semplicemente tornata in dietro. In un attimo fu li, ma vide solo il ragazzo biondo e i due bambini, affannato si affrettò a chiedere
“Avete visto Hell, la ragazza che stava con me??”

Le risposte furono naturalmente negative, e senza che gli altri potessero aggiungere altro, si catapultò nuovamente nella foresta.

***
Correva. Non aveva la minima idea del dove. Voleva sfogarsi … si sentiva infuriata con se stessa e il mondo.
Ai tempi delle medie e delle scuole superiori aveva sempre riso di fronte alle reazioni di alcune ragazzine per le loro prime “cotte”. Si era sempre sentita superiore a questo genere di cose.
Non che non avesse mai avuto un ragazzo, anzi … però aveva sempre mantenuto una certa freddezza, diciamo che non era il tipo da svenire se il ragazzo più bello della classe le rivolgeva uno sguardo o un sorriso. Di solito superava con facilità le delusioni d’amore, solo con Brend aveva avuto una reazione simile a quella di adesso.
Anche in quella situazione si era sentita in collera soprattutto con se stessa, per non aver capito da subito che lui non le era fedele …
Ma dopo i primi istanti, dopo essersi sfogata le era passato.

Ora invece … non riusciva a non pensarci, e più ci rimuginava su più si sentiva una stupida.

L’escrescenza di una radice la fece finire con la faccia a terra, un forte dolore alla caviglia la intontì per qualche minuto, finchè non si mise a sedere tenendosi la spalla indolenzita.
Con malavoglia si trascinò vicino al tronco di un albero per appoggiarvi la schiena. Singhiozzando si guardò in torno; la vista era offuscata dalle lacrime, ma poté chiaramente capire di essersi persa.
Si alzò velocemente in piedi non badando al dolore alla caviglia girò su se stessa più volte per scorgere qualcosa di familiare, ma purtroppo, tutto in quella foresta sembrava uguale.

Cominciò a sentire il panico nelle vene, e mille interrogativi gli occuparono la mente.
Ma solo uno poteva sintetizzarli tutti: cosa faccio adesso???
Non era nelle condizioni di ragionare lucidamente, si accasciò di nuovo a terra sconvolta e cominciò a piangere.

***
La ricerca proseguiva senza esiti … Shal gridava continuamente il nome della ragazza, ma niente.

Si arrestò e si mise le mani nei capelli. Sembrava la disperazione fatta a persona.
Hell non era sicuramente in gradi di badare a se stessa in un ambiente insidioso come quello, avrebbe potuto succederle di tutto, cadere vittima di qualche trappola piazzata dai partecipanti, cadere in un burrone e tantissime altre cose.
Si mise a camminare in silenzio, chiedendosi il perché di quella situazione. Ripensò ai fatti accaduti poco prima:
Stavano camminando tranquillamente entrambi, quando lei azzardò quella domanda riguardante il bacio della sera prima.
Si doveva essere per forza arrabbiata per la sua risposta.
Pensandoci bene si accorse che avrebbe potuto essere stato frainteso. Ma non avrebbe mai pensato che anche lei provasse qualcosa … cioè, in fondo lui era un assassino!
Forse era scappata perché si era sentita in qualche modo rifiutata dalle sue parole … “Ahh per il bacio? Scusa mi è venuto d’istinto! Non ci pensare”
Lui aveva risposto così perché era sicuro che lei non aveva gradito … ma allora si era sbagliato? Anche Hell sperava che … ?
Si senti un’idiota, aveva fatto scappare la ragazza che si era promesso di proteggere, ma non poteva finire così, doveva assolutamente chiarire la questione …

Camminò ancora per diverso tempo finchè non sentì sei singhiozzi in lontananza. Un lume di speranza si accese nel suo cuore, si affrettò a raggiungere la fonte di quei gemiti soffocati e finalmente la vide.

Appoggiata ad un albero con la testa china sulle ginocchia.

“Hell …” la ragazza alzò subito lo sguardo gonfio dal pianto, divenne ancor più rossa per l’imbarazzo.
Inutile dire che si sentì sollevata a quella visione. Un improvviso calore la avvolse, ma cercò di mantenere l’autocontrollo e asciugandosi le lacrime voltò il capo per non incrociare il suo sguardo.
Il ragazzo si avvicinò sedendosi accanto a lei. Fece un respiro profondo prima di parlare.
“Credo che tu abbia frainteso le mie parole … ecco … quando ho detto che ti ho baciata per istinto … io volevo dire che … ti trovo irresistibile … e non sono riuscito a impedirmi di baciarti … io … mi dispiace che ti abbia capito il contrario … … ma … credo di essermi innamorato di te …”
Hell aveva il cuore in gola, che per pochi istanti parve fermarsi; spalancò gli occhi allibita e si girò per guardarlo in faccia, voleva assicurarsi che fosse sincero …
“Cosa …?” con un filo di voce riuscì a dire una sola parola: cosa? Quale espressione migliore per esprimere il suo stupore?
Le mancava il fiato, e meno male che era seduta, perché si sentiva svenire.
“Credo di essermi innamorato … di te …”


ben tornati ragazzi!!! la pausa estiva è durata un po' troppo ^.^''' (ma ormai è già inverno ...-___-''')
cooooomunque! 
a parte i dettagli finalmente sono tornataXDXD
e vi ho portato un regalino!!! ecco qua!!
http://www.flickr.com/photos/30622539@N02/3102888058/sizes/l/
ora vi starete chiedendo... ma che ce ne facciamo di un link??? beh lo scoprirete quando lo aprirete!!!! (dovete fare copia e incolla nella barra degli indirizzi^^)

*rullo di tamburi... mi raccomando aprite il link... e...*

eh si ragazzi!! ho disegnato le ragazze della mia FF!!! sono moooolto orgogliosa di me stessa! che ve ne pare?? vi piace il disegno???

come seconda cosa... annuncio che questo doveva essere l'ultimo capitolo... ma aimè ho deciso di fare pure l'epilogo! così arrivo a 30 capitoli e faccio cifra tondaXDXD

continuate a segnuirmi ragazzi mi raccomando!!! aspetto con ansia i commenti *___*
adesso non mi metto a rispondere ai recensitori perchè devo andare ç____ç magari riesco a modificare le note dell'autore in seguito! vado a leggere il nuovo capitolo di Zel che so no mi fucila XXXD
ciaooooooooooo!!!

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