The Coldplay Story

di Erwan
(/viewuser.php?uid=821400)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LA CHITARRA ELETTRICA ***
Capitolo 2: *** L'IDEA DI BAND ***
Capitolo 3: *** DEGLI INCONTRI INASPETTATI ***
Capitolo 4: *** IN AZIONE! ***
Capitolo 5: *** DEODORANTE ***
Capitolo 6: *** SI AVVICINA IL NATALE ***
Capitolo 7: *** CONFUSIONE ***



Capitolo 1
*** LA CHITARRA ELETTRICA ***


SETTEMBRE 1996

Christopher Anthony John Martin, un adolescente magro, slanciato, dai capelli biondi e riccioluti; occhi azzurri, naso a “tramezzino” e incisivi leggermente storti. Era un ragazzo incompreso, considerato dalla gente un po’ strano, perché aveva un modo di vedere il mondo diverso dagli altri e delle idee tutte sue; non che non avesse stretto alcuna amicizia sia chiaro, di amici ne aveva e uno in particolare era come se fosse un fratello per lui, Jonathan Mark Buckland; diciannovenne, di corporatura robusta, dai folti capelli rossastri e occhi color smeraldo. Amici inseparabili fin dall’asilo ed ora si ritrovano davanti alle porte del college pronti ad affrontare insieme anche l’ultimo anno di studi.

-Ehy! Jonny! Anche quest’anno insieme eh?!- Esclamò Chris dando una pacca sulla schiena al suo amico.

-Puoi dirlo forte!- Rispose quest’ultimo.

Si incamminarono verso le scale che conducevano davanti alla porta d’ingresso dell’università.

-Quest’estate sono andato in vacanza dai miei zii e non ci siamo visti quasi per niente! Come va con la tua chitarra?? – Chiese curioso il biondo.

-Elettrica o classica?- Domandò a sua volta Jonathan con un sorrisetto.

Christopher si fermò.

-Cosa!! Ti sei fatto una chitarra elettrica e non mi hai detto niente!?!-

L’amico fece un passo in avanti poi si girò verso di lui.

-Hahahah, te lo avrei detto!-

-E quando?!-

-Oggi!-

-Sì, spiritoso lui!- Disse Chris dandogli un leggero pugno sulla spalla.

Cominciarono a salire i gradini.

-Allora, racconta! Come è fatta?? Di che marca è!!?? Che sensazione ti da reggerla in mano, eh!?- Chiese ansioso il biondo.

-È una Japanese Westone me l’ha regalata mio fratello Tim. Suonare quello strumento... è la cosa più fica che io abbia mai fatto! Non posso spiegartelo… la devi provare!- Il rosso non fece in tempo a finire la frase che Chris saltò gli ultimi tre scalini con un balzo e poi si girò verso di lui.

-Ok! Dopo scuola! A casa tua! Oooh yeah! Non vedo l’ora di tenerla tra le mani!!- Entrò nell’istituto ed incominciò a correre saltellando qua e là elettrizzato all’idea di poter suonare una chitarra elettrica.

Jonathan sorrise.

-Non cambierà mai...-

 

A entrambi li appassionava la musica e anche Chris sapeva suonare la chitarra e il pianoforte… e beh sapeva pure cantare se vogliamo proprio dirla tutta… comunque fino a quel momento di chitarre elettriche non ne aveva mai provate. Non vedeva l’ora di andare dal suo amico.

 

Erano giunti in aula e dopo aver salutato un po’di gente si sedettero nel loro solito posto. Rimasero un po’ in silenzio, il professore stava tardando e Chris si stava trattenendo da non fare domande al suo amico riguardo la sua chitarra. Sapeva benissimo che se avesse incominciato, non avrebbe più smesso… era fatto così. Purtroppo però esplose.

-Di che colore è?!- Domandò infine curioso.

-Cosa?-

-La chitarra mi pare ovvio!- Esclamò Christopher.

-Oh, no per favore trattieniti!! Lo sai anche tu che ora incomincerai a farmi domande su domande!-

-Nooo!! Non ce la faccio !! Devi dirmelo ti preeegoo!!-

Jonny sapeva a cosa sarebbe andato incontro se avesse risposto alla domanda del suo amico, ma in fondo erano come fratelli…

-È rossa… - Disse poi con voce arresa.

-Roooossa!!! Davvero!!?? E che tipo di rosso?? Carminio?? Magenta?? Rosso normale?? Rosso sul marrone?? O forse più sul rosa?? Magari è arancione e non me lo vuoi dire! Oppure è fucsia!!?? O viola?!! Non è che è blu per caso?? No, mi hai detto rosso quindi non può essere … -

Il biondo incominciò a fare delle domande a raffica rispondendosi da solo … a Jonathan non è che piaceva molto lo studio … né tanto meno i professori … ma in quel momento avrebbe voluto che dalla porta della classe entrasse il docente, così Chris si sarebbe fermato.

- … Secondo me è rossa a pois neri … o magari gialli … o forse è a strisce! Sì, ma a strisce orizzontali o verticali? Probabilmente oblique! Oppure una parte a strisce e l’altra a pois!! Va beh non importa, hai detto che è rossa noh?! ...- Christopher stava per fare un’altra domanda al suo amico, ma la porta si aprì e finalmente entrò il professore.

-Sia ringraziato il signore!- Esclamò Jonathan con le mani giunte.

Tutti diedero il buongiorno al docente, che contraccambiò.

Ci fu un attimo di silenzio, poi cominciò quella che si potrebbe definire “lezione”…

-Sai Chris … secondo me il bello del primo giorno di lezioni è che di lezione non ce n’è quasi per niente!-

- Beh ... il primo giorno, di solito, si usa per organizzare tutto l’anno … dipende da come la vedi … perché se tu pensi che oggi non si fa quasi niente, allora sì è una cosa fica … ma se invece pensi che questo giorno, ci prepara ad affrontare circa altri duecento giorni di lezioni, più la laurea … allora non è più una cosa tanto bella, non credi?-

Jonathan abbassò lo sguardo e rifletté per qualche secondo.

-Beh … in effetti hai ragione … però meglio pensare positivo noh!- Disse guardando avanti a sé con sguardo orgoglioso.

-Su questo non ci piove fratello!- Concluse Chris sorridendo.

 

L’ora di pranzo arrivò presto e tutti gli studenti uscirono, i due amici si diressero in mensa.

-Senti ma quest’estate hai scritto più qualche altra canzone? – Chiese il rosso prendendo due vassoi e porgendone uno all’amico.

-Si ho finito“Bigger Stronger”!-

-Ah! L’avevi iniziata a scrivere prima dell' inizio delle vacanze estive! Allora come è venuta?!- Domandò curioso Jonny mentre decideva cosa prendere per pranzo

-Beh.. a me sembra sia venuta bene … MA ORA CHE HAI UNA CHITARRA ELETTRICA VERRA’ SICURAMENTE MEGLIO!!- Esclamò.
-Hahahaha!! Ed io che pensavo che te ne fossi dimenticato! Non ti smentisci mai eh?-

-Come potrei dimenticare che il mio migliore amico ha una chitarra rossa a pois gialli con strisce oblique nere!- Disse il biondo afferrando una bottiglietta di acqua minerale.

-Ehy, non cominciarti a farti strane idee … ti ho detto che è rossa!– Concluse Jonny sorridendo.

-Sì, sì lo so! Certo che è tutto pieno qui! Vedi qualche posto libero J??- Chiese Christopher guardandosi attorno.

-Lì ci sono dei posti vicino a quei due ragazzi!- Esclamò il rosso indicando il tavolo adocchiato.

-Allora sbrigati sennò ce li fregano!! Corri!!-

-Ecco, ecco!!-

Si avvicinarono velocemente alle sedie .

-Sono occupati questi posti?- Chiesero ai due seduti.

C’era un moro con capelli un po’ mossi, mento leggermente squadrato, e occhi color ambra scuro, con uno sguardo così figo, che lo rendeva ancora più figo di quanto non lo fosse già; alcune ragazze passando di lì, lo guardarono sorridendo e facendogli un occhiolino, lui contraccambiò … probabilmente era molto gettonato, l’ altro si mostrava un po’ paffuto, con i capelli color castano chiaro, lisci e un taglio che li lasciava un po’ lunghi, sopracciglia fitte, due occhietti di un marrone scuro e labbra sottili.

-No, no sedetevi pure!- Rispose il paffuto sorridendo.

L'altro era occupato a badare alle sue“amichette”.

I due amici si accomodarono posando i loro vassoi sul tavolo.

-Voi non siete dell’ultimo anno vero?- Domandò Christopher stappando la bottiglietta d’acqua.

-No, siamo del penultimo, io sono Guy .- Sorrise, il moro voltandosi verso gli ultimi arrivati.

-Io invece sono William, ma potete semplicemente chiamarmi Will!- Continuò l’altro.

-Piacere di conoscervi io sono Christopher. -

- E io Jonathan!-

-Ehy, Will ... a me pare di averti già visto … per caso suonavi qualche strumento nell’orchestra scolastica??- Domandò il biondo.

-Beh in effetti si … suonavo il “tin whistle”… non è che mi piaceva molto però … -

-Non ti piace suonare ?- Domandò Jonathan.

-No, io adoro suonare! Infatti oltre a quel flauto di latta, suono anche, il violino, il contra basso, la chitarra acustica, classica e il pianoforte...-

-E ha anche preso lezioni di basso insieme a me ! – Aggiunse il moro sorridendo.

-Ah quindi anche tu suoni?!- Domandò Chris a Guy.

-Sì, basso, chitarra, tastiera e ho suonato anche il tamburo e la tromba, ma me la cavo di più con gli strumenti a corda.-

-Voi invece suonate qualcosa??- Domandò Will interessato.

Chris rispose per primo.

-Anche io suono il pianoforte e la chitarra e sto provando a scrivere qualche canzone. –

-Io invece suono la tastiera, chitarra classica, acustica e ho appena iniziato con quella elettrica, me la cavo con il basso e suono anche un po’ di armonica a bocca.-

Terminò il rosso.

-Wow! Ma hai una chitarra elettrica tua??- Chiese il moro curioso.

Jonny stava per rispondere, ma il suo amico lo anticipò.

-Si!! Se l’è fatta da un po’ e a me l’ha detto solo oggi! È una Japanese Westone! Dice che è rossa e sicuramente farà un suono da dio!!-

-Che figaaata!!- Esclamarono Guy e Will.

-Lo sooo!!- Concluse il biondo

Jonny sorrise.

A Christopher cadde l’occhio sul suo orologio.

-Aah.. adesso rincominciano le nostre lezioni, dobbiamo andare.- Disse con tono stufato alzandosi.

-Comunque ci dovremmo incontrare più spesso!- Esclamò ai due appena conosciuti.

-Già! Magari potremmo creare una band!- Concluse Jonathan ridendo.

-Sarebbe bello!- Commentò Will.

-Ok! Ci vediamo ragazzi!- Salutò Chris, e si incamminò con Jonny dirigendosi verso la loro aula.

-Simpatici quei due eh?- Domandò poi al suo amico.

-Già!-

-Comunque bell’idea quella di fare una band J!!-

-Ma... veramente io stavo dicendo così tanto per dire.–

-Io no! Dobbiamo provarci!! Infondo piace a tutti e quattro suonare! L’ unica cosa che ne uscirebbe fuori è puro divertimento non credi??!-

Jonathan ci pensò un po’su …

-Ma si! Dai! –

-Bene! Allora ci proveremo! E poi con la tua chitarra rosa a pois verrà benissimo!-

-Ancora con questi colori strani!! Ahahah !!-

 

Finalmente terminarono le lezioni, Chris non vedeva l’ora di andare a provare la nuova chitarra del suo amico. Arrivarono a casa e il biondo si catapultò nella camera da letto di Jonny.

-Dove è !? Dove è??!! Dove l’hai messa!!-

- È in garage.-

Partì in quinta e andò subito in garage. Aprì di scatto la porta, si guardò a destra e a sinistra e poi lì

davanti a lui c’era lei, i suoi occhi si illuminarono.

-Quindi è lei!-

-Si, proprio così, bella vero?- Rispose Jonny poggiandogli una mano sulla spalla.

-È veramente rossa come dicevi!-

-Te l’ho detto più di cento volte che era rossa !!-

-Posso toccarla?? Me la fai toccare vero!?? Posso provarla!??!!-

-Ma certo attacca gli amplificatori e vedi che suono fa!!-

-Wow davvero posso?! Grazie fratello!-

Chris si avvicinò alla tanto famigerata chitarra elettrica e attaccò l’amplificatore.

-Sai mi sono dimenticato di dirti che in questi giorni sto lavorando a un pezzo che si chiama “Trouble”…. sono curioso di vedere come viene con questa potenza che ho in mano .-

Iniziò a suonare intonando una melodia dal ritmo veloce e dai riff di chitarra distorta.

-Wow! Chris! Questa sinfonia è spettacolare!!-

-NO!! È la tua chitarra che è una fissa!!! È stupenda!!-

Finalmente il ragazzo dalla chioma riccioluta, aveva provato per la prima volta una chitarra elettrica, si sentiva realizzato.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** L'IDEA DI BAND ***


IL GIORNO DOPO …

-Ehy! Will! Aspetta!-

-Guy! Finalmente sei arrivato, ti stavo aspettando ma non ti facevi vedere.-

-Ah! che corsa mi sono fatto … non mi ha suonato la sveglia questa mattina … -

-Adesso si spiega tutto. Forza andiamo. – Disse Will incamminandosi verso le scale.

-Sai stavo ripensando a quella proposta di fare una band … - Mormorò il moro salendo i gradini.

-Si ho riflettuto anch’io sull’idea di Jonathan.- Continuò William

-Qualcuno sta parlando di me?-

I due si girarono e notarono un alto ragazzo dalla chioma rossa alle loro spalle.

-Ehylà!- Salutò quest’ultimo con la mano.

-Ehy, ciao Jonny!- Esclamò Guy.

-Buongiorno Jonathan! – Disse Will.

-Se ho capito bene, stavate dicendo della band .- Affermò il rosso.

I due stavano per rispondere quando …

-Jooonnyyyyyyyyyyy!!!!-

Era Chris che correva a velocità della luce

-Chris!?- Esclamò confuso Jonathan.

Il biondo avanzò verso di lui.

-È taaaardiiiii!!! Dobbiamo sbrigarci!!! Oggi bisogna decidere cosa portare nella teeeeesiiiiii!!– Disse preoccupato, portandosi via il suo amico.

Will e Guy, rimasero un attimo impalati guardando le figure dei due amici che avanzavano lungo il corridoio della scuola.

Sorrisero.

-Certo che sono davvero energici.- Affermò il paffuto.

-Già! Sicuramente li rivedremo a l’ora di pranzo.- Terminò Guy.

 

ORA DI PRANZO …

-Ehy Will, ci hai capito qualcosa della lezione di oggi?? – Chiese Guy.

-Come hai fatto a non aver capito niente, oggi si è parlato solamente della parola, antropologia, che è un termine composto col prefisso antropo-, dal greco, ànthropos, "uomo"; più il suffisso -logia, dal greco lògos , "parola o discorso", è nata come disciplina interna alla biologia e studia l'uomo sotto diversi punti di vista: sociale, culturale, morfologico, psico-evolutivo, artistico-espressivo, filosofico - religioso ed in genere dei suoi comportamenti all'interno di una società. Non mi sembra

tanto difficile da capire.- Continuò Will.

Il moro era un po’ confuso, rimase un attimo in silenzio.

-Mi spieghi una cosa..?- Domandò poi

-Cosa?-

-Come diavolo fai!?-

-Beh, è semplice, ascolto e poi assimilo tutto quello che c’è da capire, per poi rielaborare una mia teoria più semplice, ma dettagliata.-

-AH… lasciamo perdere … - Sospirò poi il moro senza speranza. -Ehy ma quelli non sono Jonny

e Chris??- Continuò poi .

-Già andiamo da loro cosi ci mettiamo d’accordo per la band!-

Will e Guy si avvicinarono ai loro due nuovi amici.

-Ehilà ragazzi ! – Salutò William.

-Will! Guy!- Esclamò Christopher.

-Finalmente possiamo parlare della band!- Sorrise poi Jonathan.

Andarono fuori e si misero comodi a chiacchierare.

-Allora che ne dite ? Piace a tutti suonare noh ?!- Disse Chris .

-Si infatti non vediamo l’ora di iniziare !- Esclamò euforico Guy.

-Bene perfetto allora! – Confermò il rosso

-Io ho già avuto un po’ di esperienza in una band … - Disse Will cercando però di fare il vago.

-Davvero?!- Domandarono i tre in coro.

– E come si chiamava?- chiese poi Chris curioso.

William tacque.

-Dai diccelo!!- Continuò Guy

-Ma il nome non è importante … e poi eravamo piccoli … - Borbottò il paffuto abbassando lo sguardo .

-Su forza che ti costa dircelo - Insistette Jonny.

Will bisbigliò qualcosa di incomprensibile.

Tutti e tre lo guardarono con una faccia interrogativa, infine si decise.

-Ci chiamavamo … “Fat Hamster”… ecco .. avevamo più o meno undici anni !-

Ci fu un attimo di silenzio poi scoppiarono tutti a ridere.

-Hahahahah ed io chissà che mi credevo!- Esclamò Guy.

-Beh sicuramente ne ho sentiti di nomi peggiori!!- Continuò il rosso.

-Puoi dirlo forte !!- Terminò Christopher.

-Bene allora è deciso ! Faremo questa band ! Io sarò alla chitarra!- Esclamò Jonny .

-Io sarò la voce se non vi dispiace!- Continuò Christopher.

- Io suonerò il basso!- Affermò Guy.

-…Ehm… ed io che faccio? Non posso di certo suonare il thin wisthle… – Chiese Will.

-Già … - Dissero tutti in coro .

-BATTERIA!!- Esclamò Chris

-Già ci manca la batteria!! – Continuò Jonathan.

-Che gruppo saremo senza la batteria !!- Disse Guy

-Beh, ecco … veramente …. io .. non so suonare la batteria … - Disse William dispiaciuto.

-ah … - Sospirarono gli altri un po’ giù di morale.

- M-Ma, posso imparare! Apprendo molto facilmente! Sicuramente in qualche mese riuscirò a suonarla!- Esclamò.

Una speranza si riaccese nei loro sguardi

-Davvero lo faresti !?- Chiese Christopher

-Si! Se potete aspettare un po’ … -

-Ma certo ! Nessun problema- Continuò Jonathan

-Bene! Poi man mano che Will impara faremo qualche prova insieme e vediamo cosa succede!- Terminò Guy sorridendo.

 

Christopher Anthony John Martin, Jonathan Mark Buckland, William Champion, Guy Rupert Berryman. Quattro ragazzi uniti in un'unica passione LA MUSICA! Cosa ne verrà fuori ?

Tre mesi passarono velocemente tra prove e studi. William ormai era già diventato un abile batterista e la piccola band cominciava a prendere forma …

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** DEGLI INCONTRI INASPETTATI ***


21 DICEMBRE 1996

I quattro amici, si erano dati appuntamento al solito bar in centro città

Jonathan e William stavano aspettando i due ritardatari, dopo poco entrò Guy ; si stava avvicinando ai suoi amici quando …. – Ehy, Ciao ragazzz … - notò due belle fanciulle sedute poco più lontano di lui – Ragazze! Che mi dite di bello??- Esclamò ammiccando e avvicinandosi al tavolo delle due

-AH, è sempre il solito … - Borbottò Will.

-Già non imparerà mai ..- Concluse Jonny facendosi scappare una risata.

Guy terminò di parlare con le due ragazze e dopo avergli lasciato il suo numero, fece gesto con la mano di telefonargli. Finalmente riuscì ad avvicinarsi ai suoi amici che lo stavano aspettando

-Dicevo, Ciao ragazzi! Chris non c’è?-

-Mah … non saprei proprio dove sia finito, aveva detto che sarebbe venuto ma sta tardando di parecchio … - Disse Jonathan dando un occhiata al vetro della finestra.

Will aveva ordinato un cappuccino caldo e con le mani fredde coperte da un paio di guanti a mezze dita si accinse a berne un sorso.

Ad un tratto si sentì aprire violentemente la porta, era Christopher che con dei fogli in mano si fiondò verso i suoi compagni …

-Ragaaaazziiiiii!!! Ce l’ho fatta ! Ci sono riuscitoo!!- Esclamò sventolando le scartoffie che teneva in mano .

-A fare cosa ?!- Chiese Guy.

-SII!! CI SONO RIUSCITO!!-

-Si, ma cosa sei riuscito a fare!!??- Domando il suo amico Jonny afferrandolo per le spalle.

Chris era contentissimo sprizzava euforia e entusiasmo da tutti i pori.

William posò la tazza sul piattino …

- Christopher Anthony John Martin, adesso ti calmi, ordini qualcosa da bere o da mangiare, se vuoi offro io, e con tranquillità ci spieghi quello che sei riuscito a fare.- Disse poi in tono calmo e pacato.

-NO NO! Non mi serve niente ! volevo dirvi soltanto che sono riuscito a finire la canzone!! –

-DAVVERO!! FANTASTICO!!- Esclamò Guy .

-E come si chiama ?!- Chiese Jonathan curioso.

-Ora non ve lo posso dire, prima dobbiamo provarla!- Rispose Christopher sorridendo.

-Bene, allora oggi ci studiamo un po’ gli spartiti e domani mattina tipo verso le 11:00 ci riuniamo tutti a casa mia e vediamo com’è questa canzone!- Propose Jonny.

-Si!! Bene perfetto! – Concordò Guy

Will annui e fece gesto di ok con la mano, mentre prendeva un altro sorso di cappuccino.

-Okay allora è deciso! Ecco i vostri spartiti ragazzi, ah! Will poi dobbiamo vedere per la batteria ci pensiamo domani, ok? ? –

-Va bene.- rispose William sorridendo.

Chris porse a Jonathan e a Guy alcuni fogli, diedero un occhiata ai loro spartiti.

-Mmh … non è certo un pezzo da chitarra classica.- Disse ironizzando Jonny.

-Fico, mi piace!- Esclamò poi il moro.

-Fa un po’ vedere – Chiese Will a Guy.

-Bene sono contento che vi piaccia! Ora non ci resta che provarlo eh? – Disse Chris emozionato all’idea di suonare il nuovo pezzo.

Uscirono dal bar e si andarono a fare una passeggiata in centro.

-Certo che fa proprio freddo eh. – Disse William strofinando le mani l’una contro l’ altra per riscaldarsi.

-Già, sembra quasi che stia per piovere.- Continuò Jonathan incrociando le braccia.

-Ehy ragazzi, ho saputo che hanno aperto un negozio di dischi qui vicino, Che ne dite di andare a dare un’occhiata?- Propose Christopher.

- HANNO APERTO UN NEGOZIO DI DISCHI!!!NON CI CREDO!! DEVO ANDARE A VEDERE SE RIESCO A TROVARE IL 45 GIRI DI “MY BONNIE/THE SAINTS” DEI “BEATLES”- Esclamò il moro in preda all’euforia .

 

Guy era un appassionato di musica e una delle sue band preferite erano appunto i Beatles.

 

-Bene allora che aspettiamo! Su forza andiamo!- Disse Chris mettendosi in marcia, gli altri lo seguirono a ruota.

Arrivarono davanti al negozio e Guy ci si fiondò dentro, c’erano tantissimi dischi e incominciò a spulciarli tutti, ma quando si stava per arrendere all’ idea che il disco che cercava non ci fosse, sentì una voce femminile.

–Aaah!! Finalmente l’ ho trovato !! –

Incuriosito il moro si avvicinò e vide che la ragazza aveva in mano il disco che lui voleva a tutti i costi, sbarrò gli occhi

– DOVE … LO … HAI … TROVATO!- Disse poi scandendo parola per parola .

-Proprio lì – Rispose lei indicando uno scaffale .

-Dannazione! È l’unico posto dove non ho controllato!- Continuò lui.

– Non è che per caso ce ne era un altro ?- Domandò poi speranzoso.

-No, mi dispiace ma questo era proprio l’ultimo. Scusami ma adesso devo andare a pagare-

Guy rimase sconcertato era a un passo dal realizzare il suo obbiettivo, e una ragazza lo aveva ostacolato. Era stato sconfitto dalla sua stessa preda: LA DONNA.

Dopo aver pagato, la fanciulla si diresse verso l’uscita.

-Ok mi arrendo.- Disse il moro con voce ferma a testa bassa .

Lei gli si avvicinò.

-A cosa?- Chiese poi interrogativa.

-All’idea che non riuscirò ad ascoltare quel disco-

Lei sorrise.

-Piacere i sono Joanna Bristol, se ti va un giorno potremo ascoltarlo insieme-

Guy alzò lentamente la testa il suo sguardo si incrociò con quello della ragazza.

-Davvero lo faresti? Non mi conosci neanche-

-Bene allora presentati!- Disse lei facendosi scappare una risatina

-Oh, beh … io... sono Guy Rupert Berryman … ma puoi chiamarmi tranquillamente Guy- Si presentò lui tendendo la mano; lei la strinse, nacque una nuova amicizia, questa volta la specie di legame che si era formato tra il moro e la ragazza sembrava essere

diverso dalle solite piccole conquiste che lui faceva. Guy capì che lei non era come tutte le altre, aveva un qualcosa nei suoi occhi, nel suo viso, nel suo modo di ridere che lo mandò letteralmente in tilt.

-Allora ti va di incontrarci al bar dietro l’angolo, domani mattina alle 11:00? – Chiese lei.

-Così ci potremo conoscere meglio!- Esclamò sorridendo.

Il moro rimase un attimo perso negli occhi della ragazza quasi ne fosse ipnotizzato, poi si riprese.

-Ehm .. s-si , perché no !? – Rispose un po’ confuso.

Solitamente era sempre stato lui a fare il primo passo , era lui che invitava le ragazze ad uscire, non il contrario. Forse era proprio per questo che voleva conoscerla meglio.

-Adesso devo andare, ci vediamo domani!- Salutò lei con la mano.

-Si, a domani .- Rispose lui .

Joanna uscì dal negozio, mentre Guy rimase impalato e confuso. Dopo essersi ripreso un po’, uscì anche lui .

 

 

 

 

 

Appena fuori dalla porta, si fermò un attimo e fece un profondo sospiro, ormai si era dimenticato del disco, aveva in mente soltanto i dolci lineamenti della ragazza, la sua eleganza, e il suo buon gusto in fatto di musica. Poteva esistere ragazza migliore per lui?

-Allora ti ci sei messo insieme o no?- Chiese Christopher.

Il povero Guy , sobbalzò di paura.

-Ehy!! Ma ti pare questo il modo apparire all’improvviso, mi hai fatto prendere un colpo!- Esclamò irritato.

-Beh, veramente io ti ho fatto solo una domanda, mica è colpa mia se stavi pensando ad altre cose..-

-Non è vero !! Non stavo affatto pensando a lei !!-

-HA …HA! Allora stavi davvero pensando a lei !- Disse poi Jonny

-Ma se ho appena detto che non ci stavo pensando!!!-

-Io l’ ho vista uscire, certo che è carina – Puntualizzò Will

-LO SOOOO!!- Esclamò Guy mettendosi una mano sulla faccia.

-E quindi il nostro dongiovanni ha finalmente trovato una fidanzatina…- Mormorò Christopher con un sorrisetto.

-Coooosaaa??!!! Io non ho trovato nessuna fidanzatina, ho fatto tutto questo per il disco !!!-

-Ah e sentiamo dove sarebbe questo disco ?? Io ho visto che se lo è comprato lei ..- Disse Jonny

-Infatti mi ha invitato ad ascoltarlo insieme a … ma scusate, come diavolo fate a sapere che se lo è comprato e che io ho parlato con lei ??!! Non è mica che mi stavate spiando !!??-

-No, stavamo, semplicemente guardandoti dalla vetrina – Precisò William sorridendo.

-E questo non significa spiare ?!!-

-No, significa semplicemente guardarti dalla vetrina !- Ribatté Christopher.

-Aaaah … lasciamo perdere io vado … - Disse il moro voltandosi.

-Ehy, ricordati che domani alle 11:00 abbiamo le prove.- Puntualizzò Will.

Guy si bloccò.

-Cosa … alle 11:00…?- Chiese voltandosi verso i suoi amici - Me ne ero completamente dimenticato … -

-Perché hai qualche altro impegno?- Chiese Chris con aria maliziosa

-Beh.. ecco … veramente … non è che potreste cambiare l’orario delle prove tipo a dopo pranzo ?-

-E perché dovremmo ?-

-Ehm… perché ve lo chiede un vostro caro amico ?-

-Se non ci dici prima il motivo noi non lo cambiamo.-

- Ahh.. e va bene .. lei mi ha invitato..-

-A fare cosa ? – Domandò curioso Christopher.

-…Mi ha invitato al bar domani mattina alle 11:00 per conoscerci meglio-

-Ma di solito non sei tu ad invitare le ragazze ?- Chiese William .

-Già, come mai è andata così? Avete fatto un inversione di ruoli ? - Continuò Jonny.

Guy non sapeva che dire le sue guance si colorarono leggermente di rosso.

-ALLORA! ME LO FATE IL FAVORE DI CAMBIARE L’ORARIO DELLE PROVE O NO!?- Esclamò.

-Ma è ovvio che lo cambiamo, domani dopo pranzo a casa di J ! Non potremmo certo impedire che Cupido faccia il suo lavoro!- Disse Chris ridendo.

-Ha, ha, ha … molto divertente, adesso vado … - Concluse Guy incamminandosi.

-Ciao!- Esclamarono tutti insieme.

-Ragazzi devo andare anche io, si sta facendo tardi, e se non mi sbrigo mi beccherò tutta la pioggia, ci vediamo-

-Ok, allora andiamo anche noi! Ciao Jonny-

Jonathan si avviò. Come aveva previsto, dopo poco iniziò a piovere, il ragazzo prese il suo ombrello portatile e lo aprì. Pioveva fitto. Lui camminava e poco più avanti una ragazza correva sotto la pioggia, senza ombrello, nella direzione opposta al ragazzo e a quasi un metro di distanza da lui, scivolò sul marciapiede bagnato, ma Jonny l’ afferrò appena in tempo, e la strinse a se sotto il suo piccolo ombrello .

-Ehy tutto apposto?-

-S-si- Mormorò lei un po’ spaesata. – Scusa ma devo andare.- Continuò.

-Ma sei tutta bagnata, tieni prendi il mio ombrello.-

-No… non preoccupati … non fa niente-

-No insisto tienilo.-

-Oh … grazie – Disse timidamente la ragazza.

-Figurati.-

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IN AZIONE! ***


IL GIORNO DOPO…
Guy si stava preparando per andare all’appuntamento, era un ritardatario cronico, riusciva a fare tardi  per qualunque cosa, ma  stranamente quella volta fu puntuale .

-Okay ragazzi! Scatta la missione “Berry in Love”- Disse sotto voce  Chris.
Anche i tre si  trovavano al bar,  volevano tenere sotto controllo il  loro amico.
-Mi raccomando dovete cercare di non farvi notare chiaro!?- Continuò il biondo  facendo finta di leggere un giornale.

Guy e Joanna  si incontrarono davanti all’entrata e dopo essersi scambiati due parole  entrarono e si andarono a sedere ad un tavolino.

-Sono entrati, sono entrati.- Mormorò Will
Chris abassò un po’ il giornale per vedere dove  Guy  si era andato a sedere
Jonny era tutto imbacuccato  con sciarpa e cappello, si era beccato un brutto raffreddore, molto probabilmente a causa della pioggia che si era preso la sera prima, comunque  faceva finta di leggere il menù e intanto dava una sbirciatina per vedere come andavano le cose.
-Si sta avvicinando la cameriera, secondo voi cosa ordinano ? per me  due belle ciambelle con dei cappuccini, mmm… mi sta venendo fame solo a pensarci ….-  Disse il rosso .
-Secondo me due caffè.- Rispose Chris.
-Beh … conoscendo i gusti di Guy e considerando l’orario per   me lui prenderà un caffè nero al vetro, mentre osservando la ragazza, e  vedendo la sua ottima linea direi che  ordinerà una spremuta d’arancia fresca con cannuccia.- Concluse William.
Chris e Jonny lo guardarono interrogativo


-Allora cosa volete ordinare?- Chiese la cameriera al tavolo di Guy.
- Io prendo un caffè nero al vetro tu ?-
-Io una spremuta di arancia fresca  grazie –
La cameriera scrisse i due ordini e andò via-
-Allora parlami un po’ di  te … - Propose il moro sorridendo.
Lo poteva anche aver invitato lei all’appuntamento, ma lui era un asso nel flirtare.
-Oh .. beh … ora come ora sto studiando parecchio sai vorrei diventare una designer e aprire una boutique tutta mia-
-Interessante, io invece non sono molto propenso  allo studio preferisco più la musica,  Ieri hai comprato quel disco, può significare solo due cose  o lo hai comprato per puro caso oppure  hai buon gusto per la musica.-
-AH, quel disco è spettacolare è uno dei pochi che mi mancano per completare la discografia  dei Beatles! è la mia band preferita li ascolto praticamente da sempre!- Esclamò Joanna.
-Anche a me piacciono tantissimo i Beatles ! se non fosse stato  per te io la discografia l’ avrei già finita !-
-No, non mi dire che ti mancava solo quel disco. – Disse lei  ironizzando un po’.
-Eh si! Ma tu me lo hai fregato hahaha - continuò lui restando al gioco.


-Che cosa staranno dicendo ?? – Chiese Chris
-Mah non lo so sembra che stiano parlando di qualcosa che piace ad entrambi.-Continuò Jonny starnutendo.
-Ok, ragazzi sta arrivando  la cameriera … - Disse William
La donna posò sul il tavolo dei piccioncini l’ ordine
-Spremuta d’ arancia e caffè … - Dissero sbalorditi Christopher e Jonny  Guardando Will
-Si, però non c’è la cannuccia- Puntualizzò Chris con un sorrisetto.


-Senti Guy non è che potresti prendermi una cannuccia  per favore.-
-Certamente.- Rispose il moro alzandosi.

I tre ragazzi videro il loro amico alzarsi e avvicinarsi al bancone verso il contenitore delle cannucce.
-Sta venendo a prendere anche la cannuccia!- Esclamarono Jonny e Chris  guardando sbigottiti  Will.
-E io che centro! Ve lo avevo detto noh?- continuò il paffuto.
Guy sentì delle voci conosciute e si  voltò.
I tre   portarono di scatto i menu e il giornale davanti agli occhi e cercarono di fare il più possibile gli indifferenti.
Il moro li aveva notati  e si avvicinò.
-Ragazzi … - Disse in tono Seccato
I tre abbassarono lentamente  menù e giornali.
-Guuuuuy, anche tu qui? Ma che coincidenza!- Disse Christopher facendo il vago.
-Ha ha … guarda tu il caso … -  Continuò il moro inarcando un sopracciglio nero.
-Guy chi sono loro ? – Chiese incuriosita Joanna avvicinandosi.
-Oh...Joanna ... ehm …. loro sono dei miei amici, William, Christopher e Jonathan – disse indicandoli uno per uno.
-Ciao ragazzi- Rispose sorridendo lei.
-Ciao, Joanna – Risposero tutti in coro.
-E va bene,  noi andiamo che si sta facendo tardi e dobbiamo preparare l’ occorrente per le prove .– Disse Chris alzandosi.
-Mi raccomando Guy non fare tardi eh!- Continuò il rosso soffiandosi il naso.
-Le prove di cosa? Non ditemi  che avete una band !- Esclamò Joanna
-Perspicace la ragazza!- Continuò Christopher.
-Perchè non vieni ad assistere alle nostre prove? Così ci potresti dare un parere!- Propose William sorridendo.
-Cosa noh ragazzi non credo che sia il caso di … - Il moro non riuscì a terminare la frase che la ragazza lo interruppe.
-Ma certo! Sono cosi curiosa di sentire che musica fate.- Disse emozionata.
-Bene allora noi togliamo il disturbo, ci vediamo dopo.- Concluse il biondo salutando con la mano.
-Sono davvero simpatici i tuoi amici- disse Joanna a Guy sorridendo.
-Si … simpaticissimi- Continuò con tono un po’ irritato
 –Dai torniamo al tavolo finiamo di fare  colazione-
Si sedettero  Joanna fini di bere  la sua spremuta poi il moro pagò il conto
 -Che ne dici di andare a farci una passeggiata  e a mangiarci una pizza poi andremo a casa di Jonny- Propose Guy
-Si ci sto bell’ idea!-

Intanto i tre erano appena saliti in bus e stavano tornando a casa.
-Secondo voi durerà la  storia tra quei due?- Chiese Jonathan.
-Mah … chi lo sa – Rispose Christopher
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** DEODORANTE ***


Dopo pranzo si ritrovarono tutti a casa del rosso e si prepararono per suonare il pezzo.

Erano in garage e la ragazza era lì seduta davanti a loro su una sedia.

-Okay ragazzi ! suoniamo questa canzone!-Esclamò Chris

-Ehm … si potrebbe sapere come si intitola oppure deve rimanere un segreto?- Chiese Jonny.

-Si intitola … “ODE TO DEODORANT”!!- Continuò il biondo soddisfatto

-Un inno .. al deodorante? - Chiese Guy in tono confuso, era sicuro che gli avrebbero fatto fare brutta figura con Joanna se lo sentiva.

-Non vi preoccupate ragazzi fidatevi di me- Disse Christopher sicuro di sé.

William fece spallucce e cominciò a tenere il tempo poi man mano gli altri si unirono alla canzone.

Era una musica all’ orecchio un po’ ruvida, le note risuonavano per tutta la stanza facendo vibrare il pavimento. Si stavano impegnando parecchio, si poteva vedere lontano un miglio che ci mettevano il cuore per la musica, ogni tanto Guy dava uno sguardo a Joanna per vedere se la canzone era di suo gradimento, lei sorrideva e teneva il tempo con la testa.

Al termine …

-Yeahh!! Allora Joanna ti è piaciuta la canzone?! – Esclamò Chris.

-Beh per essere una canzone dedicata ad un deodorante, non è male !!- Disse la ragazza ridendo.

-Per fortuna le è piaciuta … - Mormorò Guy.

-Hai detto qualcosa?- Chiese il batterista.

Il moro sobbalzò

-CHI!? COSA!? CHE!? IO!? NIENTE … pensavo ad alta voce –

-Ehy, Guy! Noi abbiamo finito di suonare, che ne dici di accompagnare la tua ragazza a casa ?- Disse Chris sorridendo e indicando Joanna.

-La mia che??!- Esclamò Guy rivolto a Christopher.

-Credo che ci sia stato un errore … - Continuò la fanciulla.

-Beh però state davvero bene insieme.- Affermo William posando le sue bacchette.

Il moro e la ragazza si guardarono arrossendo …

-Su forza andate, fidanzati o no si sta facendo comunque tardi meglio che l’accompagni.- Terminò Jonathan.

 

Guy si incamminò con la ragazza …

-Senti ma dove abiti di preciso ?- Domandò il ragazzo, ancora un po’ imbarazzato.

-Beh abbastanza vicino, sono circa cinque minuti a piedi da qui … - Rispose lei ancora un po’ rossa in viso.

Lungo il tragitto continuarono a parlare.

-Ma ti è piaciuta davvero la canzone? Non è che magari l’hai detto soltanto per farci piacere?-

-Ma no! Siete bravissimi! Non è il mio genere, però ci sapete fare !- Esclamò lei

. Oh … beh … grazie … -

-Certo che il tuo amico è stravagante.-

- Chi Chris ? Ah, non ti preoccupare lui è fatto così, certe volte se ne esce con cose assurde … - continuò il ragazzo sorridendo.

-Ah, siamo arrivati … - disse la ragazza avvicinandosi alla porta di casa.

-Quindi tu abiti qui? Bel posto!-

-Già … -

Guy si avvicinò di più a lei, le posò delicatamente una mano dietro la nuca e cominciarono lentamente ad avvicinarsi l’uno all’ altra … quando all’improvviso la ragazza, rendendosi conto della situazione, fece un passo in dietro ed aprì la porta. Sorrise imbarazzata ….

-Allora ci risentiamo, ecco il mio numero di telefono!- continuò poi tendendogli un foglietto, il moro era un po’ stranito non gli era mai capitato che una ragazza lo avesse momentaneamente respinto per un bacio … comunque prese il biglietto.

-A presto!- Terminò Joanna sorridendo e salutando con la mano.

Il moro contraccambiò, poi la ragazza chiuse delicatamente la porta e ci si poggiò di spalle, sospirò ; chiuse gli occhi, e riusciva a pensare soltanto a lui …

-Chissà se mi chiamerà davvero..- Pensò poi ad alta voce.

Ad un tratto le sue fantasticherie vennero interrotte dal suono del suo cellulare.

La ragazza lo prese.

-No non può essere lui l’ ho appena salutato …- Disse.

-Pronto?-

-Ehy,Joanna!-

La ragazza sobbalzò “oddio è lui!” pensò tra se e se .

-G-guy ..-

-Tu mi hai dato il tuo numero, ma ti sei dimenticata di prendere il mio, salvatelo eh!- Disse il ragazzo ridendo.

Joanna era diventata tutta rossa.

-Oh ..ehm… hahahah … che sbadata che sono ..- Affermò poi, con voce insicura.

-Ma dove sei? Non è possibile che tu sia già tornato a casa.- Continuò lei

-Affacciati alla finestra..-

La ragazza andò nel salone, scansò leggermente la tenda e vide il moro salutarla con la mano, sorrise e lo salutò anche lei.

-Ora è meglio che vada si sta facendo tardi- continuò Guy.

-Si … ci vediamo- Terminò lei.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** SI AVVICINA IL NATALE ***


IL GIORNO DOPO …

Will si svegliò, aveva i capelli arruffati; si alzò dal letto e si infilo le sue pantofole; si avvicinò lentamente alla finestra, stropicciandosi gli occhi; scansò insonnolito la tenda.

-Sta nevicando!- Esclamò.

Ad un tratto sentì un dolce profumo provenire dalla cucina.

-Ma ... questo … è … ODORE DI PANCAKE!! Molto probabilmente mia madre li sta preparando … NON CAPITA TUTTI I GIORNI! Che bello il natale!- Continuò poi elettrizzato all’idea di mangiare una bel pancake con sciroppo d’ acero.

Scese le scale e andò al piano di sotto.

-Mamma! Hai fatto i pancake!-

-Si tesoro, la colazione è sul tavolo.-

-Grazie! C’è ancora dello sciroppo d’acero??-

-No, mi dispiace, ma se vuoi c’è del miele nella dispensa.-

-Ah … ok … mi accontenterò di quello -

William aprì l’ anta della dispensa e spostò alcuni barattoli, dietro trovò il contenitore di plastica del miele a forma di orsetto, e lo prese. Richiuse l’anta e si sedette al tavolo.

-Ma dov’è papà? – Domandò alla mamma mentre mangiava un boccone.

La madre non fece in tempo a rispondere che si sentì una voce provenire da fuori.

-Sara!! William si è svegliato!!?-

-Si papà sono qui !- Rispose Will.

-Senti appena hai finito vieni a darmi una mano di fuori a mettere le luci sul tetto!-

-Okay!-

Il ragazzo si sbrigo a mangiare e posò il piatto sul lavandino,la madre stava preparando il pranzo.

-Mamma! I pancake erano ottimi! Ora vado a cambiarmi altrimenti se non mi sbrigo, papà si altera, sai come è fatto !- Disse sorridendo e dando un bacetto sulla guancia alla madre.

-Mi raccomando vestiti pesante che fuori sta nevicando e fa freddo-

-Si mamma non ti preoccupare.-

 

INTANTO A CASA DI CHRISTOPHER ….

Alison, la madre del biondo, stava cominciando a preparare i biscotti di Natale …

Suo figlio si fiondò in cucina

– Mammaaaaa!!!-

-Si ! cosa c’è ?!-

-Sono pronto !-

-Per far cosa ?-

-Sono pronto per darti una mano a preparare i biscotti di Natale!-

Alison sbarrò gli occhi…

-ehm…cosa??!- Esclamò con un pizzico di agitazione nella voce

-Hai capito bene! Voglio aiutarti a fare i biscotti!-

-Christopher Anthony John Martin!! Gli uomini non sono fatti per la cucina ! Non hai niente di meglio da fare che aiutare tua madre a fare i biscotti!?! Esci vivi il mondo!- Esclamò il padre che era seduto su una poltrona a leggere il giornale.

-Ma… ma … -

Era appena scesa Nicola, la sorella di Chris, che doveva uscire con delle sue amiche, la madre la vide …

-Non preoccuparti, tanto c è tua sorella che mi aiuterà …- Esclamò Alison.

Nicola si bloccò appena prima di aprire la porta e guardò la madre, che aveva un espressione in viso come per dire per favore tienimi il gioco; e così fece.

-E-ehm… siii.. stavo giusto andando a comprare …ehm… lo zucchero ehehe –

-Bene, allora mentre Nicola va a comprare lo zucchero io intanto ti do una mano!- Esclamò Christopher

-Ehm .. oh guarda … ho trovato un chilo di zucchero proprio qui nella dispensa … non c’è bisogno che Nicola esca ..- Disse la madre

-Ma.. mamma..io.. – La figlia non fece in tempo a terminare la frase che Alison ripetè per l’ennesima volta

-Ho detto… che non c’è bisogno che tu Nicola esca, su forza levati la giacca e vieni a darmi una mano … ora…-

La ragazza continuò a tenere il gioco alla madre … anche se sapeva che avrebbe fatto tardi con le sue amiche.

-Perché non vai dal tuo amico Jonathan!- Propose Anthony (il padre).

- Si bell’idea ! – Esclamò Alison

-Insomma mi state cacciando di casa?!- Ribattè Chris ironizzando.

-E sia … io vado.- Continuò prendendo la sua giacca.

-Ma sono sicuro che sentirete la mia mancanza- Terminò poi mettendosi la sciarpa al collo.

-Ma certamente amore della mamma … -

-Sono d’accordo con mamma … però adesso vai fratellone .. sbrigati!-

-Okeeeeey… ciao gente … - Disse il biondo uscendo.

Appena si chiuse la porta Nicola e la madre tirarono un sospiro di sollievo.

Ci fu un attimo di silenzio.

-Comunque io continuo ad essere dell’ idea che l’uomo non è fatto per stare ai fornelli- Continuò Anthony voltando pagina del giornale.

Christopher camminava sul marciapiede, diretto a casa del suo amico. Nevicava e i fiocchi che cadevano gli si posava delicatamente sulla sua giacca, per poi sciogliersi al primo contatto con il tessuto. Il biondo teneva le mani in tasca, era piacevole lo strano rumore che creava la neve compattandosi ad ogni passo che il ragazzo faceva, “è divertente” pensò, e continuava a camminare sorridendo. Arrivò da Jonathan, suonò il campanello e il suo amico gli aprì.

- Chris!-

- Ciao J posso entrare ?-

- Ma certo, vieni che mia madre ha preparato la cioccolata calda! Ce ne è abbastanza per tutti !-

- Ci sono anche i marshmallow?- Domandò Chris speranzoso.

- Certo!! Forza entra! Adoro quando si avvicina il natale! Si mangiano un sacco di cose buone!-

- E io adoro tua madre!! Eeeevvai!!-

Il biondo entrò in casa, posò la giacca e la sciarpa e andò in cucina insieme al suo amico.

-Buongiorno !- Disse poi sorridendo

-Ciao Christopher! Visto che sei qui, preparo una cioccolata calda anche a te!- Propose la madre di Jonathan.

-Volentieriii!! Con quattro marshmallow!!-

-Allora, come mai sei venuto a trovarmi?- domandò il rosso

-Oh… beh … tutto è iniziato perché volevo preparare i biscotti di natale con mia madre e … - Christopher spiegò la vicenda a Jonny mentre ogni tanto sorseggiava un po’ di cioccolata calda.

-E quindi sono venuto da te..- Concluse infine.

-Beh, mi pare ovvio che hanno fatto di tutto per mandarti via! L’ anno scorso sei riuscito a dare fuoco alla casa! E avete dovuto chiamare anche i pompieri! Ricordi?-

-Ah … già … me ne ero completamente dimenticato … -

-Senti un po’ ma tuo padre e tuo fratello che fine hanno fatto?-

-Papà è andato a fare alcune commissioni, e mio fratello sta … -

Si sentì qualcuno scendere le scale

-..Arrivando … - Concluse il rosso in tono un po’ seccato.

Sulla soglia della cucina si fermò la sagoma di un ragazzo dall’aspetto insonnolito.

-HOLA! Tim!- Esclamò Christopher.

Il fratello di Jonathan si stirò poi avanzò verso il tavolo dove erano i due amici

-Ehy, Chris che ci fai qui di primo mattino!?- Chiese poi con voce un po’ rauca.

-Beh, veramente … sono le … 11:30..- Continuò poi il biondo

-Sono particolari … solo particolari – Concluse il venticinquenne avvicinandosi al fratello.

-Comunque buongiorno, fratellino- Disse poi strofinandogli un pugno sulla folta chioma rossastra.

-E dai smettila mi dai fastidio!-

-Aaah, sempre a lamentarti, quanto sei noioso!-

-Sei tu il noioso! Sempre a farmi questi scherzi idioti!-

-Si bravo diglielo J !- Esclamò Chris sorridendo

-Oh, che carini si chiamano con le iniziali! – Ribattè il fratello prendendolo in giro.

Christopher scoppiò a ridere come uno scemo.

-Ma non è vero io non lo chiamo C! Anche perché suona malissimo … comunque non è questo il punto! Ma tu non dovevi fare colazione!-Esclamò il rosso

Tim lo stava già ignorando da tempo si era avvicinato alla madre per prendesi anche lui una tazza di cioccolato caldo.

-Mamma,c’è del cioccolata calda, voglio del cioccolata calda, mi dai del cioccolata calda!?-

-Allora Ti pare questo il modo!? Prima torni a casa tardi e poi pretendi anche che io ti dia del cioccolato caldo !!?? – Esclamò la madre furiosa.

-Ma non è vero che sono rientrato tardi !!-

-Ma se ti ho sentito io !-

-Te lo sarai sognata, adesso me la dai la cioccolata calda!?-

-Ehy, Chris è meglio andare ne avranno per molto..- Propose Jonathan alzandosi.

Il biondo annuì e si diressero verso la porta.

-MAMMA!! IO E CHRIS ANDIAMO A PRANZO FUORI CI VEDIAMO DOPO!- Esclamò il rosso chiudendosi la porta alle spalle.

-Ti va di andare al Mc Donald’s?- Propose poi.

-Perché no?! Semplice ed efficace!- continuò Chris.

-Più che altro economico!-

Detto questo, scoppiarono a ridere.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** CONFUSIONE ***


Intanto Guy stava facendo colazione. Uova strapazzate e bacon , il suo piatto preferito al mattino, gli da la giusta carica per iniziare la giornata al meglio!

-Una colazione ottima mamma! Adesso vado a farmi una passeggiata, credo che rimarrò a pranzo fuori.-

-Si tesoro, cerca di tornare per cena però.-

-Cercherò di fare il possibile! Ciao mamma!- Disse il ragazzo uscendo.

Si stava dirigendo alla fermata del tram, voleva andare a farsi un giro in centro città.

 

Finalmente arrivò in centro e incominciò a camminare riflettendo a quello che era successo il giorno prima .

-No, non posso crede che stia accadendo tutto questo … non è possibile … io … io non posso essermi … innamorato! Cioè non è da me ! Sono le ragazze che si innamorano di me, sono io che faccio innamorare le ragazze! Perché ora sta succedendo il contrario … forse è stata una mia sensazione … - Mentre il ragazzo era immerso nei suoi pensieri, scorse in lontananza la figura di Joanna, sbarrò gli occhi, ed ebbe un tonfo al cuore, si portò di scatto una mano al petto.

-No, non è possibile, mi sto davvero innamorando … - Disse in tono agitato.

La ragazza notò il moro, e a passo veloce si diresse verso di lui.

-Sta venendo verso di me ! Perché mi sento così agitato! Dannazione Guy stai calmo! È solo una ragazza!-

- Guy! Mi fa piacere rivederti!-

“Ma cosa mi sta succedendo, non so come rispondere … perché? … Ieri non mi succedeva!” Pensò il ragazzo cercando di elaborare una frase di risposta

-Oh…beh … anche a me fa piacere rivederti … eheh..- Disse con tono impacciato.

-sai … ieri … stavo pensando …. Ricordi quel disco, vero?-

-Certo!-

-Beh … mi chiedevo se dopo Natale ti andava di ascoltarlo … beh … ecco … insieme a me …. -

-Oh! Dici sul serio? Okay!- Esclamò poi il moro cercando di non far notare l’agitazione che provava in quel momento.

-Bene! Allora vieni a casa mia il 26 ! Non importa l’ora, fammi una telefonata quando stai per arrivare.-

-Okay ! Allora ci vediamo!- Terminò Guy Salutandola con la mano.

Anche lei lo salutò sorridendo ed entrambi continuarono per la loro strada.

-Ma cosa mi è preso … ma soprattutto continuo a domandarmi perché ieri non ero così agitato, anche se … all’ inizio quando l’ ho incontrata la prima volta … incominciavo a sentirmi un po’ strano … non capisco … non so perché … ma sento come se dovessi chiedere a Will di rispondere alle mie domande …. Forse lui ha una soluzione … dopo farò un salto a casa sua . Oh! Sta nevicando … possibile che ero così sovrappensiero da non essermene accorto … mah … meglio andare a trovare un posto dove mangiare … -

Camminava pensieroso alla ricerca di un posto dove pranzare.

In lontananza scorse un Mc Donald’s.

-Vada per il Mc. – Disse poi dirigendosi verso il fast food.

Entrò e si mise in fila, continuando a riflettere sul motivo per il quale ha avuto quella reazione. Arrivò il suo turno …

-Mi scusi?! Deve ordinare?- Esclamò la commessa.

Guy sobbalzò.

-Eh?! Che?! Sì certo!-

Una volta ordinato un Cheeseburger, delle patatine e una cola, stava andando a sedersi quando sentì due voci conosciute

-Guy! Ehy! Guy!-

Erano Christopher e Jonathan. Il moro si avvicino al loro tavolo,

-Ragazzi anche voi qui?- Disse sedendosi.

Chris era vegetariano, e aveva ordinato un insalata e una bottiglietta d’acqua minerale, mentre Jonny un Mc chicken e una cola. Cadde il silenzio, Guy aveva lo sguardo perso nel vuoto, mentre sorseggiava un po’ della sua bibita .

-GUY! ANCHE TU !?!- Esclamò il biondo.

I l povero ragazzo sobbalzò e volse lo sguardo, verso il suo amico.

-In che mondo viviamo! – Continuò Chris mangiando un boccone d’insalata.

-Ma di che parli!- Chiese il moro.

-Ma come di che parlo!? Ti rendi conto che una mucca è morta per fare quell’insulso e inutile panino!!? La mucca ha sofferto!!! E magari aveva anche una famiglia!!-

Guy diede un morso al panino.

-Mmm … però è buona la mucca … -

-Faccio finta di non aver sentito !! – Disse Christopher irritato, mentre stappava la bottiglia d’acqua.

Jonathan sorrise.

-Mi ha fatto la stessa identica ramanzina … solo che al posto della mucca c’era un pollo! – disse dando un morso al suo panino.

Guy rimase in silenzio con un espressione pensierosa in volto.

-Ehy Guy cos’hai? Ti vedo strano … - Chiese Chris.

Il moro ritornò in sé.

-Eh!? Noh ... niente … sapete per caso dov’è Will?-

-No, ma penso che sia a casa … - Rispose Jonny.

-Perché ce lo chiedi ? – Continuò Chris

Guy disse la prima cosa che gli venne in mente.

-Oh … beh … è che …. è che non ho capito niente della lezione di ieri … e magari Will mi avrebbe potuto dare una mano … -

I due lo guardarono in modo strano

-Ehm … Guy … - Disse Jonathan

-Si che c’è ?-

-Sai che siamo in vacanza vero?- Continuò Christopher.

Il moro sbarrò gli occhi.

-aaa … ehm … okay ... devo andare- Disse alzandosi frettolosamente.

-Ma il panino !! – Esclamò Jonny

Ormai Guy era andato via, ed erano rimasti in tre, Jonathan , Christopher e il panino.

-Oh, beh vorrà dire che me lo mangerò io .- Disse il rosso pronto per addentare quel gustoso panino.

-Non provare a toccare quella povera mucca indifesa! – Esclamò Chris puntandogli un dito contro.

-Ma … ma ... ormai è morta!-

-NON ME NE FREGA NIENTE ! HAI GIA MANGIATO UN POLLO! –

 

-Non riesco neanche più ad inventarmi una scusa – Disse il moro in tono arreso.

Guy si stava dirigendo da William … e mentre camminava, notò una bella ragazza che lo stava osservando sorridendo, ma invece di avvicinarsi e andarle a parlare, abbassò la testa e continuò a camminare ignorandola …

“Perchè? Perché quando guardo una ragazza la mia mente pensa solo a Joanna, è come se dentro mi crescesse un enorme senso di colpa …” Pensò.

Camminando vide il suo riflesso su una vetrina, si fermò, e incominciò a guardare la sua immagine specchiata.

-Sono ancora me stesso …. Eppure mi sento così diverso ….- Mormorò.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3046898