Ojamajo Doremi - Le Ombre del terrore

di Momoko21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ancora insieme ***
Capitolo 2: *** La missione ***



Capitolo 1
*** Ancora insieme ***


Ancora insieme
Erano trascorsi ormai due anni dalla partenza della piccola Hanna per il mondo delle streghe. Mindy era tornata negli Stati Uniti assieme ai suoi genitori; Lullaby aveva cominciato a frequentare un’accademia artistica nella città dove viveva suo padre; Sinfony si era trasferita nuovamente ad Osaka assieme ai suoi genitori, ormai risposati, e al nonno materno; la dolce Melody non era più succube delle decisioni di sua madre; e Doremi trascorreva la normale vita di una quattordicenne assieme alla sua sorellina Bibi e ai suoi genitori.
-Doremii- Una voce proveniente dal piano inferiore fece risvegliare la ragazzina dai capelli rossi che, vedendo che ora fosse sul display della sveglia digitale posizionata sul comodino, sussultò. Infilò rapidamente i jeans che erano riposti sulla sedia della scrivania,  la maglietta fucsia piegata con cura la sera prima e scese a fare colazione.
-Si può sapere perché non mi hai chiamata prima?- Domandò Doremi prendendo una salsiccia dal piatto ed ingoiandola con un impeto tale da farle dimenticare di masticarla, motivo per cui dovette darsi dei colpi sul petto e prendere un grande sorso d’acqua.
-Veramente ti ho chiamata quattro volte, ma tu non ti decidevi a scendere dal letto. Ti conviene sbrigarti, Bibi è già uscita di casa!- Rispose con calma la mamma
-Cavolo, è vero! E’ tardissimo!- Doremi raggiunse il bagno dove lavò rapidamente il viso e i denti, raggiunse poi la porta, infilò le scarpe e uscì di casa con la cartella tra le mani.
Certamente, uno degli aspetti negativi della Scuola Media Misora era l’eccessiva distanza da casa. Fu costretta a correre a perdifiato per quasi dieci minuti prima di varcare il cancello e notare con orrore che l’orario d’ingresso era passato da un po’.
Silenziosamente cercò di varcare la porta di accesso all’aula della classe 2-III, ma trovò davanti a sé una furente professoressa Nishizawa avvolta da un’aura fiammeggiante.
-Doremi, ti sembra forse questa l’ora di arrivare!- La ragazzina si fece piccola piccola.
-Mi scusi- Disse inchinando la testa.
-Per oggi puoi entrare, ma solo perché è l’ultimo giorno di scuola e non ti vedrò per un bel po’ di tempo- Si spostò leggermente per farla entrare.
Doremi, i cui occhi si erano illuminati per la gratitudine, inchinò nuovamente la testa, scatenando l’ilarità del resto della sua classe.
-Sei sempre la solita, Doremi, Doremi-gliona!- Disse un suo compagno di classe.
-TET-SU-YA! Possibile che tu debba sempre farmi uscire dai gangheri? Ma quante possibilità c’erano di finire un’altra volta in classe con te? Sono la ragazza più infelice del mondo!-

-Smettetela- La professoressa attirò nuovamente l’attenzione –Oggi come ben sapete è l’ultimo giorno di scuola, quindi non faremo lezione. Ora vi chiamerò alla cattedra e ritirerete la vostra pagella, poi sarete liberi di chiacchierare, purché restiate in silenzio. Ricordate di farla firmare ai vostri genitori.- Tutti annuirono e marciarono spediti quando la signorina Nishizawa chiamò il loro nome alla cattedra.
-Harukaze. Vieni, Doremi- Lei rimase pietrificata per qualche istante, prima di alzarsi e prendere il tanto temuto foglio dalle mani dell’insegnante. Si allontanò un po’ e decise di aprirlo con coraggio.
-Che disastro- Disse tra sé e sé. La sua amica Nobuko si avvicinò e diede un’occhiata ai numeri scritti sopra.
-Dai, Doremi, sei migliorata rispetto allo scorso semestre. Ora hai tutti sette e un paio di otto. Non abbatterti-
-Facile per te parlare, tu hai preso un sacco di voti alti. Addirittura dieci in lingua giapponese! Come sono triste- Disse quando due lacrimoni si formarono sotto i suoi occhi. Nobuko insisteva però a consolarla.
-Dai, Tetsuya ha preso qualche voto più alto di Tetsuya- Doremi si risollevò un po’. –Comunque- continuò la biondina –Ho una sorpresa per te-.
-Che cos’è? Me lo dici? Ti preeeeeeeeeego!- Insistette la rossa.
-E’ un segreto! Te la rivelerò solo se dopo la scuola mi seguirai-
-Contaci!- Rispose Doremi nuovamente carica di entusiasmo.

Le ore di lezione trascorsero rapidamente, discutendo delle prospettive per il prossimo anno e delle occupazioni estive. Ovviamente la quattordicenne aveva un unico progetto: dormire fino a mezzogiorno. Purtroppo sapeva che né sua madre né Bibi lo avrebbero permesso.
La campanella di fine lezioni suonò e, come promesso, Doremi cercò Nobuko.
-Ehi, sono qui- Disse la bionda cercando di attirare l’attenzione della sua amica che la raggiunse immediatamente.
-Allora, dove andiamo?- Domandò la rossa, senza ricevere alcuna risposta.
-Smettila di fare domande e seguimi!- Doremi ammutolì restando qualche passo dietro di lei mentre percorreva un conosciuto sentiero.  

Centinaia di ricordi riaffiorarono. In questi anni di distanza Doremi aveva continuato a frequentare assiduamente Melody, incontrandosi a casa dell’una, dell’altra o al parco, ma i contatti con le altre erano stati limitati: rapidi contatti telefonici con Sinfony, sporadiche email con Lullaby ed un semplice scambio di corrispondenza con Mindy, quella che fra tutte era la più distante. Ovviamente non aveva più avuto modo di contattare la piccola Hanna, non c’erano certo cellulari nel Mondo delle streghe!

-Nobuko, perché mi stai portando lì?- Disse Doremi avendo ormai compreso le intenzioni della compagna: erano dirette al MaHo-do.
-E’ una sorpresa! Te l’ho detto prima- Ormai la strada da percorrere era breve.
Giunte al MaHo, rimasto sfitto fino a quel momento, Doremi scese nel patio seguita da Nobuko, che le passò un foglio pentagrammato. La rossa rimase stupefatta nel leggere il nome della composizione: Friends.
-Nobuko, come hai fatto ad avere questo spartito?-
-Me l’ha dato Sinfony- Rispose lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo
-Sinfony? E quando è stata qui?- Doremi era un po’ arrabbiata che l’amica non le avesse detto di aver fatto una gita qui in città.
-Beh, in realtà ci sono ancora- Un’altra ragazzina dell’età della rossa fece capolino dalla porta del negozio, solo che questi aveva i capelli blu, leggermente più lunghi di qualche anno prima, e con un ciuffetto ribelle dalla parte sinistra del viso che non voleva saperne di restare al proprio posto.

-Sinfony!- Doremi corse ad abbracciarla. In questi anni aveva sentito davvero nostalgia di lei.
-Doremi! Quanto mi sei mancata!- Esclamò rispondendo all’abbraccio.
Una ragazza dai capelli castani varcò a sua volta la porta d’ingresso, uscendo nel cortile esterno.
-Melody! Allora tu lo sapevi!- La rimproverò Doremi.
-Certo- rispose la ragazza con gli occhiali ed un grande sorriso.
-C’è qualcos’altro che dovete dirmi?- Domandò ironica la rossa, presupponendo già una risposta negativa.
-Veramente si- Disse Sinfony e di lì a poco uscirono dal MaHo anche altre due ragazze: la prima, nota in tutto il Giappone per la sua fama di baby idol e la seconda, già notevolmente abbronzata.
-Lullaby, Mindy! Ma che ci fate qui?- Doremi costrinse tutte le amiche, Nobuko compresa, a riunirsi in un grande abbraccio. Quando si separarono, la rossa prese nuovamente la parola.
-Allora, rispondete! Che ci fate qui?-
-Doremi, ma non guardi il telegiornale?- Domandò ironica Mindy, il cui accento americano si era maggiormente rinforzato.
-Si, qualche volta. Perché dici questo?- Melody prese la parola.
-Doremi, sono settimane che si parla della restaurazione di questo grande edificio che verrà progettato dal signor Asuka!- Si riferiva, ovviamente, al padre di Mindy.
-Di che stabile si tratta?-
-Era di proprietà di un noto imprenditore di Tokyo, il signor Naneshiro-
-Naneshiro, il multimilionario?!- Li interruppe Lullaby.
-Proprio così- annuì la castana –Dopo che la restaurazione sarà ultimata, l’edificio verrà adibito ad ospedale-
-E per quanto tempo vi fermerete?- Domandò Doremi alla biondissima Mindy.
-Beh, non è stata presa ancora una decisione definitiva. Però di certo resteremo qui per i tre mesi estivi e poi vedremo- Tutte le ragazze erano entusiaste.
-E tu?- Disse rivolta a Sinfony
-Beh, a papà è stato offerto un posto di lavoro eccezionale. Il papà di Reika, il signor Tamaki, gli ha affidato l’incarico di direttore dell’azienda di taxi qui a Misora. Ovviamente ha accettato al volo l’incarico, visto il grande stipendio, ed è già al lavoro da un paio di mesi. Io e la mamma non abbiamo ritenuto comodo tornare in città prima della fine del mio anno scolastico-
-Certo, capisco, ma tua madre e il nonno verranno a stare qui con voi?- Sinfony annuì felice.
-Il nonno ha ammesso di aver creato troppi problemi, negli anni passati, ed è grato ai miei genitori per ospitarlo. I rapporti tra tutti noi sono molto migliorati. E la mamma non riesce a stare lontana dal papà per più di qualche ora, ormai. Questi due mesi di lontananza l’hanno distrutta- disse con un sorrisone –Presterà servizio presso il centro di cura degli anziani a qualche chilometro da Misora-
-Cavolo, che bella notizia! Certo che state veramente bene!- Esclamò felice Lullaby
-Ehi-ehi, tu non hai ancora vuotato il sacco!- la interruppe Melody. Probabilmente, anche lei come Doremi non era stata informata del motivo di rientro della giovane star.
-Beh, Kazamado ritornerà al cinema!-
-Kazamado? Ti riferisci forse alla saga in cui hai recitato come protagonista?-
-Esatto- Lullaby annuì
-Ma non era finita tre anni fa?- Domandò curiosa Mindy.
-Si, ma al produttore sono arrivate le lettere di centinaia di fan che, disperati, volevano un nuovo film di questa serie. Ora è ambientato a vent’anni di distanza dal primo. È un sequel e, leggendo la trama, posso preannunciarvi che è davvero molto interessante! Le riprese non cominceranno prima di un paio di settimane e, come per le altre, anche quelle di questo nuovo film avranno luogo qui a Misora-
-Ragazze, ma è grandioso! È una notizia meravigliosa!- Esclamò Melody.

-E’ vero. Erano secoli che non riuscivamo a parlare faccia a faccia- Rispose Doremi, ancora elettrizzata.
-Dobbiamo festeggiare!- Affermò Sinfony.
-Si! Magari con una bella bistecca cotta a puntino- Ovviamente, la fantasia di Doremi era già partita al galoppo e ora la ragazza stava immaginando di gustare una gustosa fetta di carne alla brace.
-Doremi, ma non cambi mai?!- Domandò ironica Lullaby prima di scoppiare a ridere assieme a tutte le altre, mentre Doremi si finse offesa.
-Ehi, la mia è una passione! Chiedere alla sottoscritta di rinunciare alla bistecca sarebbe come chiedere a te di rinunciare al canto o alla recitazione! Comunque, se volete potete venire a casa mia. Sono certa che a Bibi farebbe molto piacere riabbracciarvi-
-Dai, che bello!- Rispose Sinfony –Nobuko, sei dei nostri?-
-Mi spiace, ma ho un appuntamento con Miho per terminare un manga- Si scusò la biondina rimasta in disparte
-Di che manga si tratta?- Domandò curiosa Mindy
-In realtà abbiamo deciso di riadattare un vecchio romanzo che ho ripescato sul fondo dell’armadio. Ricordate la storia d’amore tra Sinfony e Nobuiko?-
-La storia d’amore tra Sinfony e Nobuiko?- Domandò Mindy perplessa
-Già, è vero! Avevo dimenticato che tu non eri ancora in Giappone quando l’ho scritta- Sorrise Nobuko –Comunque potrai leggere presto il manga, tranquilla!-
-Ci conto, allora!-

Nobuko annuì e salutò, dirigendosi verso lo studio dove era solita lavorare insieme alla sua amica del cuore e compagna di avventure Miho Maruyama.
Anche Doremi e le altre si incamminarono oltrepassando il parco di Misora dove, però, la loro attenzione fu attirata da una figura femminile. Incredule, sfregarono gli occhi e furono sorprese di osservare che la donna non era scomparsa. Allora esclamarono all’unisono

-Infermiera Yuki!-
-Ciao, ragazze. È un piacere rivedervi- Rispose la donna sorridendo.
-Come mai si trova qui in città?- Domandò Doremi e, guardandosi attorno per essere certa che nessuno l’ascoltasse, continuò –E’successo qualcosa nel Mondo delle streghe?- La donna, regina del  Mondo delle streghe, annuì, così Melody chiese immediatamente di cosa si trattasse.
-Mi spiace, ragazze, ma questo non è il luogo né il momento adatto per parlarne. Questa sera ci sarà la luna piena, se per voi va bene potremmo incontrarci al MaHo e discuterne-. Le ragazze fecero un cenno d’assenso e, dopo i soliti convenevoli, si incamminarono per poi raggiungere casa Harukaze.

Le ragazze entrarono in casa, salutando cordialmente la mamma di Doremi che si mostrò incredibilmente sorpresa di vedere sua figlia con quel seguito di amiche e decise di preparare un the per le ragazze da portare al piano superiore.
Bibi fece capolino dalla porta affissa alla quale vi era disegnata una chiave di basso. Rimase qualche secondo interdetta ma corse immediatamente a salutare tutte le amiche.
-Quanto sei cresciuta, Bibi!- affermò Sinfony
-E’ proprio vero, sembra ieri che indossavi ancora il grembiulino della scuola materna- confermò Lullaby
-Beh, voi non siete da meno. Siete alte quanto grattacieli!- disse Bibi riferendosi in maniera particolare a Mindy, la cui statura era cresciuta a dismisura. Le ragazze scoppiarono a ridere e decisero di rintanarsi in camera di Doremi a chiacchierare. Anche Bibi non poté credere alle proprie orecchie quando le riferirono dell’appuntamento con la regina del Mondo delle streghe e, ovviamente, chiese di potervi partecipare. 

Angolo dell'autrice
Ciao! ^^ Piacere, sono Momo è ho da poco cominciato a cimentarmi con questa storia. Si tratta (per ora) di un semplice esperimento e mi farebbe piacere conoscere la vostra opinione su questa storia. 
Ovviamente questo primo capitolo è una sorta di introduzione, ma dal prossimo le cose si faranno decisamente più avventurose! 
Ci saranno (almeno secondo la mia idea iniziale) circa una ventina di episodi.
Che ve ne pare? ^^ Aspetto commenti
Momoko!

 

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Capitolo 2
*** La missione ***


La missione 

Doremi corse a perdifiato lungo la strada, tanto familiare, che conduceva all’ingresso di quel negozio che era stato per lei e per le sue amiche come una seconda casa, durante quattro anni della loro vita.
L’eccitazione aveva pervaso il corpo e la mente di quella ragazzina dai capelli rossi che poco prima si era assopita ripensando agli innumerevoli incantesimi lanciati, alle gite fatte a cavallo della fedele scopa volante, e alle avventure condivise con la piccola Dodo, la fatina che l’aveva accompagnata sin dal momento in cui aveva superato l’esame di magia del nono livello.
Inutile dire che nemmeno Bibi, con quella sua vocina squillante e ancora infantile, era riuscita a destare la sorella maggiore. Nel momento in cui questi si svegliò, si accorse che mancavano due soli minuti all’ora dell’incontro e dopo aver sciacquato il viso e lavato i denti, imboccò a tutta velocità il vialetto di casa, pur facendo attenzione a non emettere alcun suono sospetto.

-Doremi, ti sembra forse questa l’ora di arrivare?- Domandò furiosa Sinfony non appena l’amica si fermò dinnanzi a lei, madida di sudore.
-La mezzanotte è passata da un pezzo!- Rimarcò Lullaby dando man forte alla compagna.
-Cosa dirà la regina se tardiamo di quasi mezz’ora all’appuntamento?- Insistette Bibi.
-Mi spiace amiche, non succederà più- Rispose la rossa desolata, chinando il capo in segno di scuse.
-Dai, sapete che Doremi è fatta così! E anche la regina lo sa, vedrete che non si arrabbierà- Sorrise Melody alla sua amica.
-Ti vogliamo bene comunque, anche se ci fai fare queste figuracce- Concluse Mindy, mentre Doremi diventava rossa per l’imbarazzo.

All’interno del negozio l’aria era quasi irrespirabile, evidentemente non era stata aperta nemmeno una finestra da quando Eufonia, l’ex proprietaria del Maho, aveva lasciato il mondo degli esseri umani per tornare in via definitiva in quello delle streghe. Il motivo del suo trasferimento era la missione affidatale dalla Regina: doveva occuparsi dell’educazione della piccola Hanna, la bambina accudita dal gruppo di amiche, probabilmente destinata a sedere sul trono magico.
-Sbaglio oppure qui c’è comunque meno polvere di quando Ragan...ehm Eufonia gestiva il negozio di articoli magici senza il nostro aiuto?- Scherzò Sinfony e tutte scoppiarono a ridere mentre si dirigevano a passo spedito verso il retro del negozio, dov’era presente il collegamento che congiungeva il regno delle streghe con la città di Misora.

Non appena la porta in questione venne aperta, un turbine di colori si sprigionò davanti allo sguardo, quasi incredulo, del gruppo di amiche.
Quel paesaggio che per una parte della loro vita era stato così familiare e scontato, era tornato ad essere misterioso: ora Doremi osservava stupita le note musicali presenti quasi ovunque, Melody era affascinata da quella fittizia tastiera del pianoforte presente ad una breve distanza da loro e Mindy trascinò le amiche, correndo, verso il posto dove in più occasioni avevano sostenuto gli esami per diventare delle vere streghe, durante il corso dell’apprendistato magico.
La strada per raggiungere il Palazzo Reale era lunga ma le ragazze ricordavano perfettamente la strada da seguire.
-Cavolo, a cavallo delle nostre scope volanti ci mettevamo poco più di un minuto per raggiungere il Castello- Si lamentò Lullaby mentre una Doremi molto ottimista cercava di rincuorare l’amica
-Dai, non sei contenta di poter vedere questo posto ancora una volta?-
-Hai ragione, sono entusiasta!-
-Ragazze- Bibi interruppe il discorso -Ma non vi sembra strano che non ci sia nemmeno una strega nei dintorni?-
Non appena la più piccola fece tale osservazione, le ragazze si resero conto che la più giovane non si sbagliava: non solo al banco d’esame non c’erano né Mota né Motamota (nonostante la notte di luna piena) ma nemmeno nessun altra delle streghe passanti che generalmente affollavano le strade del mondo magico.
-Probabilmente- ipotizzò Mindy -si sta svolgendo l’esame di quarto livello. Sapete che è un grande evento al quale tutte le streghe non vedono l’ora di partecipare-
-Ma quell’esame non si svolge in un altro mese dell’anno?- Domandò Melody
-E’ vero. Allora non ho idea di cosa sia successo- Convenne infine la biondina assieme alle amiche, tutte estremamente perplesse dalla situazione.
Il gruppo procedeva spedito e, man mano che si avventurava lungo il sentiero, cominciò a notare alcune delle guardie armate della regina che, probabilmente, avevano il compito di pattugliare il perimetro del Castello Reale, ormai vicinissimo.

Imboccata dunque l’ultima curva, Doremi e le sue amiche si ritrovarono alle soglie del Palazzo al cui ingresso c’era una strega ben nota ad attenderle.
-Era ora che arrivaste!- Esclamò Majorin con un leggero stupore.
-Ci dispiace. La Regina ci sta ancora attendendo?- Domandò Melody con cortesia mentre Doremi, non essendo in grado di trattenersi, abbracciò la strega adulta con grande impeto e disse
-Ma insomma, non ti siamo mancate nemmeno un po’?-. Le sue amiche, invece, desolate, chinarono la testa in segno di scuse costringendo la rossa a fare lo stesso.
-Scusa Majorin, il fatto è che Doremi è emozionatissima di essere qui- Affermò Lullaby mentre la strega, senza scomporsi, condusse il gruppetto nella Sala della Corona.
Le ragazze si inginocchiarono al cospetto di quel trono che di lì a poco sarebbe stato occupato dalla biondissima e bellissima Regina del Mondo delle Streghe e, appena questi vi si accomodò, accordò a ciascuna di loro il permesso di alzare lo sguardo e dirigerlo nella sua direzione.
-E’ un piacere rivedervi, ragazze- Affermò l’alter-ego dell’infermiera Yuki della scuola elementare Misora.
-Per noi è lo stesso, maestà- Disse la portavoce del gruppo, Doremi.
-Suppongo che vi stiate interrogando riguardo il motivo della mia convocazione- Tutte annuirono e lei proseguì il suo discorso.
-Innanzitutto sappiate che non c’è alcun genere di problema con la piccola Hanna. Lei sta crescendo sana e felice, è una bambina davvero unica-.
-Siamo felici di sentire ciò-.
-Tuttavia- continuò la regina destando ulteriormente l’attenzione delle giovani ascoltatrici -Non posso più tenere nascosta la grande preoccupazione che io e le streghe del Consiglio stiamo nutrendo da quasi un anno-.
-C’entra forse con il fatto che per le strade del mondo magico non cammina più alcuna strega?- Interrogò la curiosa Lullaby.
-Proprio così. Negli ultimi mesi si sono verificate alcune strane condizioni che hanno suscitato allarmismo in tutto il Regno delle Streghe. Tempeste improvvise, atti di vandalismo presso il supermercato magico e, addirittura, si sono verificati alcuni attacchi-.
-In che senso degli attacchi?-
-Parlo di veri e propri attacchi magici, nei confronti di molte streghe del nostro Regno-.
-Suppongo che abbiate già dei sospetti in merito agli artefici di tutto questo trambusto, giusto?-
-Si Mindy, hai pienamente ragione. Ho purtroppo motivo di pensare che siano ‘Le ombre del terrore’ ad essere gli artefici di tutto-.
Le ragazze videro la dottoressa Maya, seduta lì assieme alle altre streghe del consiglio, stringere saldamente i pugni e corrucciare le labbra.
-Mi spiace Regina, ma non abbiamo la più pallida idea di chi possano essere queste ‘Ombre delle tenebre’- Affermò convinta Doremi.
-‘Ombre del Terrore’- La corresse la Regina, per poi proseguire il suo discorso -Si tratta di un’organizzazione di terrorismo magico il cui scopo è cercare di rafforzarsi sempre più, per annientare definitivamente tutti coloro che non si convertiranno al ‘lato oscuro’-.

La Regina, a questo punto, cominciò una narrazione.
-Sicuramente tutte voi avrete sentito parlare della Guerra Boshin, la lotta civile combattutasi alla fine degli anni sessanta del diciannovesimo secolo, tra i sostenitori dell’imperatore Meiji e quelli dello Shogunato (governo feudale) Tekugawa-.
-Certo, si studia già durante la scuola elementare- Affermò Melody aggiustando gli occhialetti tondi sul naso, e la Regina annuì.
-Esatto. La scelta del tipo di governo era un argomento scottante per tutta la popolazione, ma durante questo biennio buio, l’associazione magica delle Ombre del Terrore approfittò per cominciare i propri atti di terrorismo magico.
Come certamente ricorderete, ancora non vi era alcun divieto di esporre le proprie abilità magiche agli esseri umani che, per tanto, erano a conoscenza della stregoneria. Durante la guerra civile, le Ombre del Terrore avevano cominciato ad approfittare del trambusto per mandare a buon fine i propri attacchi nei confronti dei maghi e delle streghe potenti che, a causa loro, perdevano (o riducevano moltissimo) le proprie capacità magiche. A dimostrazione di questo, il proprio cristallo fatato tornava ad essere di dimensioni ridottissime, oppure scompariva del tutto perché assorbito dai cattivi.
Gli umani erano delle creature magiche da questa situazione, ma riuscirono a coalizzarsi e con l’aiuto dei maghi e delle streghe più forti, allora in circolazione, furono in grado di debellarli.
Le ombre del terrore erano scomparse da quasi centocinquant’anni, ma abbiamo motivo di credere che questi attacchi siano proprio opera loro-
-Secondo me queste sono solo congetture- Affermò Majo Don, capo delle streghe piazziste e membro fidato del Consiglio delle streghe.
-Infatti Regina, sa benissimo che per lavoro sono costretta a mettermi in contatto con svariati mondi, magici e non, ma in nessuno di questi c’era traccia dell’organizzazione in questione-. Majo Miki, ambasciatrice magica, dava man forte alla sua collega.
-Ne abbiamo già parlato. Potrebbe trattarsi di imitatori, ma il biglietto da visita lasciato dalle Ombre era inconfondibile. “Contribuirete alla creazione di un Mondo nuovo. Il Kyuseishu vi ringrazia”. Sappiamo tutti che questo era il loro slogan-.

-Non vorrei mancarle di rispetto, Regina. Ma perché ha convocato qui me e le mie amiche?- Domandò Doremi con reverenza.
-Come vi ho detto, in passato fu necessario l’intervento delle streghe e dei maghi più potenti tra quelli in circolazione, per arginare la minaccia. Con molta probabilità, sarà necessario adottare nuovamente tale strategia-.
-Quindi? Siamo certe che Hanna farà tutto il possibile per collaborare- Affermò Sinfony.
-Non dubito affatto di questo, ma ritengo necessario anche il vostro intervento. Voi ragazze, unite dal cerchio magico, raggiungete un potere e una forza inimmaginabili. Probabilmente superiori a quelli sprigionati dalla sola Hanna. Ho bisogno che anche voi, al momento opportuno, facciate tutto il necessario-.
Doremi e le ragazze si scrutarono per qualche secondo, ma il sorriso della capogruppo venne seguito da un cenno affermativo di tutte le altre cinque ragazze.
-Noi saremo sempre dalla parte del regno delle streghe, Regina. Siamo disposte a fare tutto ciò che serve per aiutarvi-.
-Sapevo di poter contare su di voi. A questo punto, salite con me a bordo della carrozza reale e vi spiegherò tutto ciò che c’è da sapere-.
 

Angolo dell'autrice
Ciao bella gente! Mi spiace di essere stata assente per così tanto tempo. Credo sia ingiustificabile un ritardo di due anni per la pubblicazione di un secondo capitolo, tuttavia spero che ancora qualcuno possa seguire e apprezzare questo racconto che, giuro, ho intenzione di portare a compimento.
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito il capitolo precedente, siete stati fantastici! (E ammetto che siete stati voi a spronarmi per proseguire il racconto, nonostante fosse trascorso un secolo).
Un bacio a tutti voi che leggerete la storia!
Momoko!


 

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