Il sogno di una vampira

di The_Chromatic_Girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


   È risaputo che i vampiri non possono dormire e, quindi, nemmeno sognare, ma io mi reputo diversa. Certamente non dormo, però uso la fantasia,sogno a occhi aperti, mi lascio davanti ad una finestra e lascio libera la mia fantasia. Forse dovrei dire lasciavo, del resto il mondo stava cambiando. Gli umani erano stati tutti sterminati. Tutti tranne una: un'umana che nascondeva un enorme segreto dentro di sè che neppure lei conosceva e, quindi, andava protetta.
Io chi sono? Io sono una semplice vampira, il mio nome è Veloa e faccio parte della resistenza insiemem ad altre tre vampire, due mezzi demoni e l'ultima umana. Le altre vampire si chiamano Sasha, Licia e Vanessa, mentre i due mezzi demoni sono Dante e Vergil, i famosi figli del grande demone Sparda. Per quanto riguarda l'umana nessuno tranne me sa il suo vero nome e tutti la chiamano semplicemente Gwen.
Dopo aver casualmente scoperto il suo segreto decisi di proteggerla. Convinsi degli amici di cui sapevo di potermi fidare ciecamente a darmi una mano. Su Licia sapevo di poter contare perchè, dopo che i demoni uccisero il suo ragazzo tempo fa, lei iniziò a nutrire un odio smisurato nei loro confronti. Vanessa era sua sorella e se accettava una, lo faceva anche l'altra, mentre Sasha mi doveva la vita; l'avevo salvata quando era ancora umana ed era sul punto di morte trasformandola in un vampiro, mi era debitrice. A Vergil non dovevo nemmeno chiederlo, lui era il mio ragazzo e mi avrebbe sostenuta in qualsiasi cosa, mentre invece ho dovuto supplicare Dante in ginocchio. Poi, però, si è innamorato di Gwen e si sono messi insieme.
Nessuno tradirebbe la promessa.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Io e Sasha eravamo a caccia quando ci imbattemmo in un gruppo di Anticamere Infernali. "Sasha, dobbiamo scappare, non possiamo restare a combattere!" dissi io troppo tardi perchè ci avevano circondate, così decidemmo di combattere, del resto queltipo di demone, per quanto forte, non può nulla contro due vampire. Senza pensarci su inizia a staccare loro la testa a morsi, più comandata dala sete che dalla ragione, e lo stesso fece anche la mia compagna. In pochi minuti erano già tutti a terra e potemmo riprendere la ricerca di prede, ormai rare. Corremmo senza sosta per un tempo che sembrava infinito percorrendo una strada di desolazione che sembrava non avere nè un inizio nè una fine, era tutta lugubremente e noiosamente uguale, quando finalmente scorsi una preda perfetta. Era un coyote mezzo morto che se ne stava accasciato ad una roccia e, senza più controllarci ci lancimmo su di esso e ci dissetammo. "Ora sbrighiamoci a tornare alla base prima che si preoccupino." Mi alzai coi vestiti sporchi della polvere della strada deserta e del sangue dell'infelice animale. Lasciai vagare il mio sguardo per quella landa desolata, non c'era nulla. Sorrisi tristemente e Sasha mi guardò interrogativa. "Tutto bene?" "Sì, non preoccuparti." Riprendemmo la nostra folle corsa, questa volta verso la strada di casa.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Arrivammo davanti al nostro rifugio e, dopo che ci fummo tolte i cappucci, varcammo l'uscio. "Allora vi siete degnate di tornare, eh?" Vergil era subito dietro l'entrata con un espressione tra lo scocchiato e l'ansioso. "Scusa, siamo state bloccate da un gruppo di Anticamere Infernali." Dissi io in mia difesa e subito Gwen mi saltò al collo abbracciandomi. "Ero in ansia! Non tornavate più! Ora state bene?" "Battere quelle mezze cartuccie è stata una passeggiata al parco, non serve che vi preoccupiate." "Beh per essere forti lo sono, non scherzano solitamente" Dante non frenava mai la lingua e Sasha ribattè con una smorfia: "Ma con chi credi di parlare? Siamo vampiri, mica demoni da due soldi. Ci hai viste più volte in combattimento, dovresti saperlo anche tu ormai. Avete tutti così poca fiducia in noi?" "L'importante è che ora siate qui sane e salve. Avete trovato qualche preda?" Il tono freddo di Licia era quasi aggiacciante e mi vennero i brividi, che cercai di nascondere al meglio. "Sì, abbiamo trovato un coyote accasciato ad una roccia, ma null'altro. Spero che tu e Vanessa possiate avere più fortuna." Vanessa intervenne seria:" Ora non è saggio se girano delle Anticamere, magari sta notte." "La notte dici? Di speranza parli? Sono cose oramai inutili e lo sapete quanto me. Ora che il sole non brilla più nel cielo che differenza fa? Se sappiamo che presto o tardi in questa guerra moriremo a che srve sperare?" Le parole che Licia sputò ci congelarono tutti per la cruda verità. Dopo che Mundus era salito al potere il buio e il caos erano discesi nel mondo gettandolo nelle tenebre e nella desolazione. In fondo a noi vampire non andava male dal momento che odiavamo il sole, ma per altri poteva risultare un problema: morirono infatti la maggior parte delle piante non potendo più beneficiare del sole e dissetarsi dell'acqua, e lo stesso succedeva con gli animali che erano l'unica fonte di nutrimento per noi vampiri dato che erano gli unici esseri rimasti con quel liquido prezioso chiamato sangue. Quelle gelide parole resero nostalgica Gwen e Dante la prese tra le sue braccia. "Ti prometto che un giorno tutto ciò finirà e ci sarà di nuovo il sole in cielo."

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Vergil non sopportava Gwen "Sei proprio una stupida e pure tu lo sei, Dante. Credete davvero che noi sette riusciremo a sconfiggere Mundus da soli? E se anche ci riuscissimo, credete davvero che tutto si sistemerà da solo?" Ci furono attimi di silenzio, poi Vanessa, che se ne stava appoggiata contro il muro lo assalì con parole feroci. "Almeno loro ci credono! Almeno loro hanno speranza! La tua è morta forse? Non esiste più per te? Ci sono altri gruppi di resistenza oltre a noi. Presto o tardi Mundus lo uccideremo!" "Come puoi negare così l'evidenza? Siamo palesemente in svantaggio. Anche se ci fossero altri mille gruppi come il nostro, contro Mundus sarebbero inutili." Guardai Vergil e il suo sguardo freddo e assente in perfetta armonia con gli occhi color ghiaccio e i capelli bianchi tirati indietro senza troppa cura. In fondo non aveva tutti i torti in fondo. Come potevamo noi sconfiggere un così potente demone? Era un bel problema a cui non sapevo rispondere. Guardai Vanessa e la sua espressione ancora alterata. Anche se arrabbiata restava una bella ragazza dalla pelle color latte punteggiata di lentigini sul volto. Aveva una bizzarra pettinatura che avevano una strana scalatura assimmetrica per cui i capelli biondi andavano in diagonale e una frangetta che copriva la fronte con una folta frangetta che ricadeva ordinata sugli occhi color oro dalle pupille verticali come quelle dei felini. Decisi di intervenire senza prendere parti, ma Licia mi precedette. " Ora basta litigare, avete entrambi ragione su aspetti diversi. È vero, ci sono altri ribelli, ma non sappiamo chi siano nè per quale ragione vanno contro Mundus, però il fatto che lo vogliano sconfiggere ci basta." Era strano che si intromettesse nei litigi, solitamente stava in silenzio ad ascoltare e la guardai stupita. Anche lei come la sorella aveva la pelle color latte e le lentiggini non le mancvano, ma, a differenza della sorella, aveva di grandi occhi rossi e un cespuglio di capelli che le stava in testa come una nuvola color fuoco. Quei grandi occhi nascondevano qualcosa? No, me lo avrebbe sicuramente detto. "Non possiamo fidarci del primo che passa." Il presuntuoso albino insisteva nel voler avere ragione, ma la vampira non gli dava più coda e, tirandosi su il cappucio, prese la sorella per un braccio. "Noi andiamo a caccia." Ancora una volta la sua secchezza mi stupì, non era da lei andarsene su due piedi senza concludere un discorso e non feci in tempo a metterle in guardia che erano già troppo lontane per potermi sentire. "Ma che le è preso?" Sasha era stupita quanto me, anzi quanto noi dato che nessuno riuscì a darle un risposta.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Gwen si accasciò su Dante e si mise a dormire, come se non le importasse di ciò che si era appena detto. "Dorme sempre quella stupida umana, mai una volta che stia sveglia in un momento serio." Disse Vergil, scocciato dal suo modo di fare. "L'importante è che non faccia incubi troppo brutti." Dante le accarezzava i capelli in modo affettuoso. I suoi occhi, apparentemente uguali a quelli del fratello, se li si guardava bene, mostravano un leggero velo di nostalgica dolcezza e i capelli platinati gli ricadevano confusamente sulla fronte tanto che era soprannominato "cane bagnato". "È proprio un peccato dato che fa solamente quelli." Lo corressi. Purtroppo lei faceva solo incubi e dei più terribili, quando dormiva facevano sempre i turni di guardia nel caso in cui si fosse svegliata urlando, ma per ora sembrava tranquilla. Troppo tranquilla e sorridente. Se faceva così voleva dire solo una cosa... "Dante, svegliala subito!" Le diede uno scossone e la piccola umana si svegliò. "Estranei? Cosa si fa agli estranei?" Un sorriso inumano le si dipinse in volto e i teneri occhi color cioccolato assunsero il colore del dolore. Ecco cosa sucedeva se non aveva incubi: si trasformava in una terribile macchina assassina senza scrupoli. Ma non era più la tenera Gwen, era Vè, la sua altra personalità. "Qualcuno la colpisca in testa e la faccia svenire!" La mora Sasha non attese e prese una spranga che le era vicino, ma Vergil gliela rubò di mano e senza pensarci troppo la colpì in testa. Quel presuntuoso non aspettava altro che avere l'autorizzazione di farle del male. La piccola svenne e appena riaprì gli occhi si tenne la testa piagnucolando. "Che mal di testa! Mi fa tanto male!" Era tornata in lei, ma il mezzo demone non esitò a colpirla di nuovo. "Ma che fai, idiota?!" "Non si è mai troppo prudenti." "Ah, quindi adesso saresti prudente?" disse Sasha in tono ironico. "Questa mi è nuova." Poi d'improvviso io e la mia collega vampira ci girammo di scatto, attratte da un odore che conoscevamo fin troppo bene. Sull'entrata apparvero due figure, una rossa e l'altra gialla: Licia e Vanessa. "Oh, siete già tornate! Che bello!" Gwen era così vitale che non si sarebbe affatto detto che aveva appena preso due sprangate in testa. "Hanno attaccato pure noi, quindi siamo tornate subito indietro, solo che non erano Anticamere, ma degli strani demoni che non avevamo mai visto e che avevano sangue. Come potete vedere ce ne siamo servite volentieri." I loro vestiti erano inzuppati di quel dolce liquido che era quasi un peccato che andasse sprecato così. Ma questa novità mi turbò molto.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


"Demoni con sangue? Non credevo esistessero." Dante era stupito, come tutti del resto. Non si era mai sentito parlare di una cosa del genere. Erano forse un incrocio tra demoni e umani come Dante e Vergil? No, impossibile: gli umani non esistevano più, però mi venne un'idea. "Vi ricordate di Helix? Lei forse li ha visti e può spiegarci qualcosa. Chi viene con me nella Landa Desolata a cercarla?" Silenzio. "Mi offro io, del resto li ho visti e le potrei essere d'aiuto." "Grazie, Licia, allora partiamo subito." Mi avvicinai a Vergil e lo baciai in segno di saluto. "Stai attenta e cerca di non fare la fine dell'altra volta." Risi al ricordo e mi misi il cpuccio come aveva appena fatto la mia amica dal rosso cespuglio. Pardon, chioma. Uscimmo nell'oscurità che ci abbracciò tetramente in direzione della Landa Desolata chiamata anche Terra di Nessuno. Ci lanciammo uno sguardo d'intesa e partimmo per un viaggio che senza soste sarebbe durato almeno due giorni. Attraversammo miriadi di luoghi devastati, oscuri, senza un'anima viva. Eravamo le uniche figure che si muovevano, due scie: una rossa e una bianca. Insomma, il vuoto dominava qualsiasi cosa. Mi fermai di colpo. "Questo era il posto in cui abitavo una volta dove ho conosciuto Gwen." C'era malinconia nella mia voce. I ricordi del passato mi assalirono. Ricordi di un posto migliore, un mondo dove umani e demoni convivevano in pace, frequentavano gli stessi luoghi, andavano nelle stesse scuole. Mi scese una lacrima pensando a tutti i momenti di felicità passati in quel luogo. "Ehy, si sistemerà tutto. Dopo che avremo sconfitto Mundus, ci impegneremo per ricreare il mondo di una volta e vivremo tutti insieme felici." Licia mi asciugò le lacrime e mi sorrise. Questo mi ridiede la forza per riprendere il nostro viaggo e continuammo a correre vedendo e rivedendo paesaggi apparentemente tutti uguali fino a che sentimmo il soffio del vento. Eravamo arrivate.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


"Vi stavo aspettando." Sentii una voce familiare, melodiosa, dolce, ma che ispirava ripetto: era Helix. "Come sapevi del nostro arrivo?" Licia non la conosceva se non di fama e, quindi, non era a conoscenza delle sue doti di preveggenza. "Vi ho viste arrivare in lontananza, anche se già da tempo sapevo della vostra venuta." "Abbiamo una questione urgente da risolvere e ci serve il tuo aiuto. Licia, la mia amica qui presente, ha incontrato dei demoni che avevano ssngue. Dal momento che tu disegni tutto ciò che vedi, mi chiedevo se per caso avessi notato qualcosa di diverso o strano." Guardò me e poi la mia compagna, poi tirò fuori un taquino. "Parli di questi?" Ci mostrò un disegno di un demone che io non riconobbi, ma Licia annuiva con foga. "Non dovete farvi problemi allora, sono solo una trovata di Mundus per poter nutrire i vampiri al suo seguito, anche se questo è solo un esperimento. Posso solo dirvi di stare attente perchè colei che state proteggendo è in grave pericolo." Mi spaventai molto. Avevano trovato il nostro rifugio? "Oh, no! Gwen! Grazie Helix. Ora, però, dobbiamo andare di corsa. Addio!" Senza pensarci troppo corsi più veloce che potevo.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Il viaggio fu lungo e nel completo silenzio: ero troppo in ansia per poter dire qualcosa. Con quello stesso silenzio arrivammo anche se sogliando l'entrata facemmo un po' di rumore e ci ritrovammo Yamato e Rebellion puntate contro. "Ma che bel benvenuto, ragazzi. Che gentile da parte vostra!" Accompagnate da questa nota di sano sarcasmo, ci togliemmo i cappucci e ci accomodammo nella stanza principale. "Ma chi credevate che fossimo?!" "Ehm... Demoni?" Rispose Dante quasi ridendo: noi eravamo demoni. Vergil mi saltò quasi addosso e mi strinse forte. "Cominciavo a temere che ti avessero catturata di nuovo." "Ma che pessimista! Hahah." "Imbranata." "Lo so." Ci guardammo negli occhi per un po' tenendo una perfetta gara di sguardi, poi lo baciai. "Ora sono qui, no? Non ti devi più preoccupare." Licia ci guardò con sguardo perso. Tutto ciò le ricordava il suo ragazzo, ormai morto. "Qualcosa non va, Licia?" Sasha, che notava sempre tutto, si accorse di quello sguardo prima ancora che potessi farlo io, ma la tenera vampira dai capelli rossi ignorò la domanda accasciandosi semplicemente contro il muro e, stringendosi al petto le ginocchia, scoppiò a piangere. Restammo a guardarla in silenzio perchè sapevamo che consolarla sarebbe stato inutile, una persona morta non può tornare. "Magari è vivo da qualche parte." Gwen le si fece vicina. "Ma che stai dicendo?! Gli umani sono stati tutti sterminati. Non c'è speranza di trovarlo." Licia parlava tra i singhiozzi. Lei era una persona piena di speranza un tempo e per questo la chiamavamo Hope, ma dopo la morte del suo ragazzo era cambiata e il suo cuore si era oscurato. Sentirla parlare così faceva male ai ricordi. Mi guardò e dai suoi occhi non penetrava nulla, solo oscurità e disperazione. "Adesso tu ti alzi da lì! Non posso vedere mia sorella in questo stato pietoso." "Tu?! Proprio tu parli?! Ti rinfresco un attimo la memoria: lo hai ucciso tu." Vanessa non lo aveva fatto di proposito, solo perchè era stata catturata da Mundus che l'aveva messa sotto tortura e ipnotizzata come aveva fatto con tutti coloro che gli fossero avversi per sbarazzarsi degli umani. Il povero Andrea, così si chiamò il ragazzo di Licia, aveva provato a farla tornare in sè, ma, quando ce l'aveva finalmente fatta, era troppo tardi: era già morto.

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