Meglio dei maiubo

di saitoxlouise
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Misa-chin ***
Capitolo 2: *** Non chiamarmi senpai ***
Capitolo 3: *** Baka! ***
Capitolo 4: *** Iniziano i giochi ***
Capitolo 5: *** Passioni represse ***
Capitolo 6: *** Sentimenti nuovi ***
Capitolo 7: *** E ora, che si fa? ***
Capitolo 8: *** Date ***
Capitolo 9: *** Coppia? ***
Capitolo 10: *** Sacrificio ***
Capitolo 11: *** Io e te ***
Capitolo 12: *** Esami ***
Capitolo 13: *** Scorta segreta ***
Capitolo 14: *** Happy end ***



Capitolo 1
*** Misa-chin ***


Attenzione, questa storia contiene uno spoiler per chi non ha finito la seconda stagione dell'anime! La storia inizia con un flashback ambientato ai tempi della Teikou.
 Mentre la generazione dei miracoli frequentava la seconda media, una matricola diventò l'asso della squadra femminile di basket.
Purtroppo, a causa di un infortunio grave, dovette lasciare il campo per un anno intero, per cui decise di alleviare la frustrazione diventando manager del team maschile. Dopo aver firmato un modulo, datole da Momoi Satsuki, la ragazza entrò nella palestra per osservare gli allenamenti, in attesa di istruzioni da parte del coach o di un'altra manager.
Tra i talenti della squadra, uno in particolare attirò particolarmente la sua attenzione, il più alto di tutti. Dalla sua faccia sembrava annoiato a morte, eppure nessuno riusciva a contrastare la sua potenza. Lo invidiava davvero molto, tutta quella forza, che tra l'altro non aveva voglia di usare, mentre lei non poteva giocare per un bel po' di tempo!
Era troppo nervosa, voleva uscire da lì, ma la stampella le cadde dalla sedia su cui stava, ed era impossibile arrivarci senza alzarsi. Una lacrima di rabbia le rigò il volto, per una come lei dover stare ferma era insopportabile!
"Tieni."
"Uh?"
"Stavi cercando di alzarti no?"
"S-si, grazie... ehm... come ti chiami?
"Murasakibara Atsushi, e tu?"
"Minami Misaki."
"Cos'è, uno scioglilingua?"
"Hahaha lo sai che sei proprio buffo?"
"...Allora, ti accompagno fuori?"
"Ehm... no grazie, ora sto meglio, non ho più bisogno di uscire, credo."
"Uhm... allora prendi questo, quando sono triste mi tira su di morale."
"Ma... questo è un maiubo!"
"Si, è un gusto nuovo, provalo."
"Hahaha grazie mille, Murasakibara-senpai."

Nelle settimane successive al loro incontro, i due trascorsero insieme tutti gli intervalli, mangiando schifezze e ridendo... beh, in realtà quella che rideva era Minami, Atsushi aveva sempre la sua aria assonnata sul volto, anche se i suoi occhi emanavano una vitalità tutta nuova.
Con il tempo i due strinsero un'amicizia solida, e, l'anno dopo, la manager potè tornare a giocare nella squadra femminile. In quel periodo il rapporto tra i due si allentò un po', in parte perchè frequentavano due club diversi, e in parte perchè i prodigi del Teikou subirono le consegenze del loro eccessivo talento.
Non erano più una squadra, ognuno viveva il basket come un obbligo, e ciò provocò delle ripercussioni sui cinque giocatori. Nessuno di loro era molto propenso a stare in compagnia, ma nonostante ciò l'amiciza di Murasakibara e Minami non ne risentì più di tanto, sebbene la ragazza fosse un po' preoccupata per il comportamento in campo e fuori della generazione dei miracoli.
L'anno successivo, il centro della generazione dei miracoli si iscrisse al liceo Yosen, e arrivò ai quarti di finale della winter cup contro Kuroko.

Kagami era entrato nella zone, e ormai nè Atsushi nè Himuro potevano contrastarlo. Durante il time out il gigante dai capelli viola dichiarò di volersi arrendere, ma fu colpito da un pugno di Tatsuya.
"Tu hai il talento che avrei sempre desiderato avere, e stai cercando di mollare. Mi stai facendo impazzire dalla rabbia!"
"Lasciami, Muro-chin. Poi, non posso credere che tu stia piangendo. E' la prima volta che sono stupito da quanto una persona mi possa fare schifo."
"ATSUSHI!  Cosa stai facendo!"
Una voce femminile attirò la sua attenzione sugli spalti. Una ragazza che indossava la divisa della scuola media Teikou lo stava rimproverando dalle tribune.
"Ah? Misa-chin, che sorpresa..."
"Il Murasakibara-senpai che conoscevo non era così debole, torna in campo e vinci!"
"Uff, sarà una seccatura, ma visto che Muro-chin e Misa-chin insistono tanto, dovrò distruggere Kuro-chin."
Atsushi stava davvero per vincere, ma, a causa dell'eccessivo sforzo, non riuscì ad eseguire il salto nel momento cruciale della partita, e fu stoppato da Kuroko.
Il centro dello Yosen dichiarò di abbandonare il basket, ma tutti sapevano che non lo avrebbe mai fatto; in fin dei conti, se piangi per una sconfitta, significa che ti piace la pallacanestro.
Minami aspetto Murasakibara fuori dallo stadio, e quando lo vide arrivare gli si avvicinò per dargli un'importante notizia.
"Atsushi-senpai...bellissima partita, non meritavi di perdere!"
"Misa-chin, non ne parliamo, e poi non siamo più a scuola insieme, non chiamarmi senpai."
"Invece devo, perchè ad aprile entrerò nello Yosen!"
"Davvero?"
"Si, e ora, festeggiamo il nostro incontro andando a mangiarci dei maiubo, dai!"
"Mmm, okay."
Certo che, a guardarla bene, era davvero cambiata. Si era sviluppata molto e aveva messo un bel corpo. Sembrava quasi più interessante dei suoi snack... quasi eh!

Note dell'autore: Salve a tutti, questa storia mi è venuta in mente dal nulla, e ho deciso di pubblicarla, spero che vi piaccia! A causa di un imprevisto sono rimasto a casa stasera e sto scrivendo in preda al sonno, per cui segnalatemi eventuali errori! Ovviamente accetto critiche e consigli, ma anche qualche incoraggiamento non sarebbe male, ciao ciao! :)
 

 

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Capitolo 2
*** Non chiamarmi senpai ***


*
"Atsushi-senpaiii! Mangiamo insieme?"
"Mmm, va bene. Ma smettila di chiamarmi senpai."
"Hahaha scusa, ma è più forte di me!"
"Mh, vabbè... sediamoci su quel prato."
"Agli ordini!"
"Cosa hai preparato oggi?"
"Non ti ricordi? Ieri siamo andati insieme a comprare lo zucchero per preparare la torta!"
"Ah, è vero. A che gusto è?"
Un sorriso malefico si fece spazio sul viso di Minami.
"Al cioccolato."
Quello era il loro dolce preferito in assoluto, un concentrato di calorie talmente forte che faceva ingrassare solo a pensarlo.
"Beh, cosa stiamo aspettando?"
Atsushi era più vitale che mai quando bisognava mangiare dolci, nemmeno in partita era mai stato così carico!
Dopo aver mangiato, la ragazza si fece più seria...
"Senti, Atsushi-kun..."
"Da dove spunta il kun?"
"Mi hai detto di non chiamarti senpai!"
"Chiamami solo con il mio nome, Mika-chin."
"O-okay... Atsushi, stai per diplomarti, ma noi continueremo a essere amici, vero?"
"Umh... va bene."
"Davvero? Mi prometti che torneremo a mangiare insieme?"
"Si."
"Evvai! Allora fra un anno mi iscriverò anche io allo Yosen!"
"Mmh... okay."
"Su, non fare l'indifferente, ammettilo che sei felice!"
"Mmm..."
"Sai, se scegliessi la tua scuola potrei prepararti ancora tante torte..."
"Allora sono felice, Mika-chin!"
*
Murasakibara aprì gli occhi, si era completamente dimenticato di quel dialogo! Che strano... in vita sua non aveva mai sognato nient'altro che mangiare dolci, e questa scena da dove spuntava?
Ad ogni modo, quel giorno iniziava il suo secondo anno di scuola superiore, e questo voleva dire che sarebbe stato altri due anni con Mika-chin e la sua fantastica cucina .

Con passo lento il gigante viola si avviò verso scuola, ma fu fermato da una voce femminile.
"Senpaiiiii!"
"Uhm... Mika-chin potresti evitare di urlare di prima mattina, sono stanco. E poi non chiamarmi senpai!"
"Hahaha scusami, è che sono troppo emozionata, oggi inizio il liceo!"
"E allora? Solo una bambina potrebbe eccitarsi per una cosa simile."
"Ma proprio tu mi dai del bambino? Hahaha"
La sera della sconfitta contro Kuro-chin, non l'aveva squadrata per bene perchè era buio, ma adesso, in piena luce, Murasakibara si rese conto di quanto fosse cambiata Minami.
Rispetto alle medie aveva una forma molto più slanciata e snella, aveva messo un fisico davvero niente male, mentre la faccia aveva preservato quei lineamenti dolci accentuati dai suoi dolci occhioni marroni. Aveva lasciato crescere i suoi bellissimi capelli castani fino a poco dopo le spalle, mentre prima li aveva sempre tenuti a caschetto.
"Ehi, Atsushi!"
"Ah? Muro-chin, da quant'è che sei qui?"
"Da cinque minuti! Ti eri completamente imbambolato!"
"Hahaha Atsushi, ti stavamo chiamando da un pezzo, ma te ne stavi fermo senzza dire nulla! Ieri sera hai fatto tardi, vero?"
"Uhm... si"
Davvero strano, Murasakibara non si era mai soffermato così tanto a guardare qualcuno, forse si era comportato così perchè non aveva mangiato abbastanza snack...
"Beh, classe mia è qui, ci vediamo oggi pomeriggio!"
"Oggi pomeriggio?"
"Si, agli allenamenti."
"Ma tu sei una femmina, non ci alleniamo insieme!"
Tatsuya si mise a ridere.
"Ma come, non lo sai, Atsushi? Da quest'anno la squadra di basket della nostra scuola sarà mista!"

Note dell'autore: Salve a tutti! Questo capitolo è piuttosto breve, ma spero sia piaciuto lo stesso! Come al solito ringrazio chi legge e soprattutto chi commenta, e accolgo con piacere tutti i consigli, ciao ciao :)

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Capitolo 3
*** Baka! ***


Tatsuya, il nuovo capitano della squadra, spiegò al team le novità interessanti che l'anno nuovo aveva portato con sè.
"Bene, per prima cosa, da quest'anno maschi e femmine formeranno una squadra unica. E infine, fra due mesi ci sarà un torneino senza troppe pretese tra le migliori squadre della nazione, ovviamente senza quelli di terza ognuna delle 6 scuole partecipanti non sarà al massimo della forma, ma sarà divertente. I primi tre classificati dell'Inter High e della Winter cup parteciperanno a questa competizione, ma, dal momento che il Rakuzan rientra nelle prime tre di entrambi gli eventi, è ammessa anche la squadra quarta in classifica della winter cup. Di conseguenza sarà una battaglia fra i 6 membri della generazione dei miracoli, anche se il Rakuzan è molto avvantaggiato visto che la rosa dell'anno scorso era formata da 4 studenti che ancora non si sono diplomati. Nonostante ciò daremo il massimo, e vinceremo!"
"Si!"
"E ora, vi presento l'unica femmina ad essere entrata nei titolari."
"Salve a tutti, mi chiamo Minami Misaki, altezza 1.75, ruolo playmaker. Spero di andare d'accordo con tutti voi!"
Tutti i presenti restarono imbambolati ad ammirare la bellezza della loro nuova compagna, tranne Atsushi, che parve molto turbato nel vedere con che occhi la sua amica era guardata da quei pervertiti. La cosa non gli andava proprio giù, ma ovviamente non reagì in maniera molto intelligente. Dopotutto se lo chiamavano bambino un motivo c'era!
"Bene, iniziamo gli allenamenti!"
"Atsushi, hai visto? Da oggi siamo nella stessa squadra!"
"Mmh... già..."
"Cosa c'è? sei arrabbiato?"
"No, è solo che l'idea non mi piace molto..."
"Eh? Perchè?"
"Niente di personale, ma per quanto tu possa essere brava rimani una femmina, il basket si basa su altezza e potenza, sei troppo svantaggiata."
"Io ti conosco bene Atsushi... so che non è questo il problema, e poi mi hai sempre ammirato come giocatrice, quindi non credo che tu fossi sincero quando hai detto quelle cose."
"Invece è proprio questo, saresti d'intralcio..."
Tatsuya scoppiò a ridere, si vedeva lontano un miglio che era infastidito da qualcosa, e forse aveva capito i sentimenti dell'amico per Minami.
"Atsushi, non ci sai proprio fare con le donne, sai? Se la tratti male, va a finire che qualcuno te la ruba. Da come la stavi guardando mi sembrava che ti piacesse..."
Un lieve rossore si sparse sul viso del gigante. Cosa fa un bambino quando qualcuno scopre chi è la persona che gli piace e glielo rivela davanti a lei? Fa la cosa più stupida che si possa fare.
"Non essere ridicolo, come potrebbe piacermi una simile rompiscatole?! E poi è brutta."
Minami, che era troppo più bassa per accorgersi del colorito dell'amico, e che comunque non era mai stata sveglia per certe cose, sentì una fitta al petto. Dunque era questo che lui pensava di lei? Per quanto si sforzasse non riuscì a trattenere le lacrime.
"Atsushi, BAKA!"
La ragazza scappò via in lacrime, e solo allora Murasakibara si rese conto dell'errore che aveva commesso. Non l'aveva mai vista piangere, ma adesso sapeva che non avrebbe più voluto vederla triste.
Himuro lo guardò con un misto di ilarità e compassione.
"Atsushi, vai da lei e scusati."
"Umh? Perché dovrei? Se si è offesa non è un problema mio!"
"Ma davvero pensi che io sia stupido? Lei ti piace, me ne sono accorto. E penso che anche tu piaccia a lei. Ma se rimani qui sarà davvero difficile rimediare al tuo sbaglio."
"Mmh... che seccatura. Va bene, Muro-chin. Se insisti tanto ci andrò a parlare."
"No, non devi parlarle... devi scusarti!"
"Quanto sei noioso, Muro-chin! Va bene, ora lasciami stare!"

Stupido Atsushi! Dopo tutti quei momenti passati a mangiare e a scherzare, la trattava così? Ma la cosa che più le dava fastidio era l'ultima frase. Per qualche motivo il solo pensare che lui non la sopportasse e che la trovasse brutta le faceva tornare le lacrime.
"Misa-chin!"
"Che vuoi?"
"Mmh... io... scusami. Non pensavo davvero quelle cose..."
"Ah davvero? E allora perchè le hai dette?!"
Touché. Avrebbe dovuto rivelare il vero motivo.
"Beh, ero nervoso perchè quelli lì ti guardavano in una maniera strana. Mi ha dato molto fastidio..."
"Cosa? Perchè dovrebbe averti dato fastidio una cosa così stupida?"
"Umh... perchè ti..."
"Ti?"
Forse sarebbe stato meglio dirle una mezza verità, dopotutto ancora non comprendeva bene questi nuovi sentimenti che stava provando.
"Ti voglio bene, e pensare che quei pervertiti ti guardassero così mi ha davvero fatto arrabbiare..."
Un momento di silenzio, che sembrò eterno. Poi la risata di Minami.
"Hahaha sono stata una stupida a dubitare di te! Ti perdono Atsushi. Andiamo a mangiare?"
"Ma... e gli allenamenti?"
"Ah già, allora mangiamo dopo."
"Okay. Scusa ancora, Mina-chin."

"Eccovi finalmente,  adesso proveremo una partitella di allenamento contro le riserve. Ho in mente uno schema che si basa sulla cooperazione fra me, te e Minami-san."
"Umh... va bene."
"Forza Atsushi, ti farò vedere che non sono un peso!"
"Se parli così... mi fai venire voglia di distruggerti."
"Ma guarda che stiamo in squadra insieme!"
"Ah già..."

"Oggi l'allenamento è stato faticoso, ma adesso possiamo gustarci i nostri maiubo! Sai, a quanto pare hanno commercializzato un gusto nuovo, chissà che sapore avrà!"
"Già..."
"Senti Atsushi... riguardo alla nostra discussione..."
"Si?"
"... No niente, te lo dirò quando avremo vinto il torneo!"
"Uhm... okay."


Note dell'autore: Salve  a tutti! Eccoci qui, come al solito, ringrazio chi legge e chi commenta. Anche questo capitolo è un po' corto, ma ho preferito lasciarlo così. E' davvero molto difficile scrivere una ff mantenendo il carattere di Murasakibara. Alla prossima :)

 

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Capitolo 4
*** Iniziano i giochi ***


"Su, su! Atsushi, Minami-san, ancora una volta!"
"Muro-chin, basta! Quanto dobbiamo allenarci ancora? La partita contro kuro-chin è tra due giorni!"
"Himuro-san, non ascoltarlo. Vuole solo battere la fiacca!"
"Mina-chin... se continui così dovrò distruggerti."
"Ti ricordo che siamo nella stessa squadra, baka!"
"Ah già..."


Accidenti, il letto di Atsushi era davvero piccolo... o forse era lui ad essere troppo grande! Anche se con fatica Murasakibara aprì gli occhi, e... Mina-chin! Cosa ci faceva in camera sua?
"M-Mina-chin?"
"Atsushi..."
"Ma... cosa diamine ci fai di notte in camera mia?"
"Atsushi..."
"E-ehi! Perchè ti stai avvicinando?"
Minami sale sopra di lui e gli blocca le braccia sopra la testa. Aspetta, ma com'è possibile? Atsushi è troppo più forte di lei, perchè si sente mancare le forze?
"Atsushi..."
Le labbra soffici della ragazza si avvicinano a quelle del gigante, sono così vicini che il centro dello Yosen sente il respiro irregolare di Mina-chin.

"ATSUSHI!"
"Eh?! Che diavolo succede?"
"Sono cinque minuti che provo a svegliarti! Oggi abbiamo la partita!"
"M-Mina-chin?! Che ci fai in camera mia?"
"Sono passata perchè sapevo che non avresti sentito la sveglia. Comunque stavi dicendo il mio nome nel sonno, sai? Non mi dire che mi vuoi così tanto bene che mi sogni la notte, eh?"
Murasakibara arrossì di colpo, mentre Minami ghignò di gusto.
"Lasciami stare... muoviamoci, o faremo tardi"
"Agli ordini!"
Davvero strano, perchè continuava a sognarla? Ah, non gli era mai riuscito di scervellarsi su certe cose, sarà stata colpa di qualcosa che aveva mangiato il giorno prima.


"Ne è passato di tempo, Murasakinara-kun."
"Kuro-chin, stavolta non perderò."
La partita fu molto agguerrita, Minami si trovava davvero in sintonia con Himuro e Murasakibara, ma anche Kagami e Kuroko erano inarresabili. Con l'assenza di Kiyoshi, operato al ginocchio in America, il gioco interno della Seirin fu troppo debole, e alla fine il liceo Yosen vinse per 70 a 65.
"Atsushiii! Te l'avevo detto che non sarei stato un peso!"
"Umh..."
"Eddai! Ammettilo che sono stata utile!"
"Okay, va bene! Sei stata molto utile, Mina-chin."
Minami era felicissima, Atsushi non le aveva mai fatto un complimento in vita sua, anche se altre volte aveva lasciato trapelare qualcosa indirettamente, ma questa era la prima volta che lo ammetteva esplicitamente.
La ragazza lo abbracciò fortissimo, appendendosi al collo del gigante.
"E-ehi"
"Hahaha... sei tutto rosso, Atsushi."
"...Anche tu, Mina-chin"
Accidenti, stavolta non era un sogno, erano così vicini!
"Ehm... Atsushi. Siete nel bel mezzo del campo, dagli spalti vi vedono tutti."
"N-Non è come pensi, Himuro-san!"
"Non devi spiegarlo a me, ma a tutta quella gente che sta ridendo!"
"Gran bel colpo gigante!"
I due erano diventati viola come i capelli di Murasakibara, che figuraccia!

Lo Yosen sconfisse anche lo Shutoku, con 7 punti di vantaggio.
"Bene, come sapete questo torneo è strutturato come un girone. Possiamo battere Kise e Aomine, perchè ancora non hanno formato una squadra che rimpiazzi quella dell'anno scorso. Ma se perdiamo domani, contro il Rakuzan, probabilmente non vinceremo. Preparatevi mentalmente, domani dovrete dare tutti voi stessi!"
"SI!"

 

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Capitolo 5
*** Passioni represse ***


Minami è negli spogliatoi, la partita contro Midorima è stata molto combattuta e faticosa, così è rimasta più del dovuto a lavarsi. Quei momenti erano i più belli di tutti, in fondo, essendo l'unica femmina della squadra, era l'unica nella stanza e aveva tutto il tempo che voleva.
Finalmente esce dalla doccia, indossa l'accapatoio e si avvia verso il borsone per prendervi i vestiti. Prima che possa farlo, però, è interrotta da un forte rumore, un gigante dai capelli viola ha appena aperto di scatto la porta, e le si sta avvicinando pericolosamente.
"A-Atsushi! Cosa stai facendo? Esci, non lo vedi che non sono ancora pronta? E poi dovresti bussare prima di entrare."
Il colosso non la ascolta nemmeno, si avvicina sempre di più, la ragazza indietreggia fino a sbattere la schiena al muro. Murasakibara le afferra i polsi e la blocca, per poi abbassarsi alla sua altezza.
"A-Atsushi... c-che stai..."
Atsushi la bacia, lei prova a divincolarsi, ma lui è troppo forte, la stringe così forte che Minami pensa di poter scoppiare.
"P-per favore, non ho nemmeno i vestiti..."
Nessuna risposta. Il gigante viola la solleva e la sbatte sul tavolo dove stava la borsa, l'impatto violento le fa uscire un urlo strozzato.
In quella posizione, avrebbe potuto farla sua in qualunque momento. La guarda come guarderebbe un dolce prima di mangiarlo...

Un fastidioso suono interrompe tutto. Diamine, è la sveglia!
Minami si alza e la disattiva. In quel momento si accorge dello stato in cui era: tutta rossa in volto, e con il respiro irregolare. Decide di sistemarsi in fretta per andare a svegliare Murasakibara.
Accidenti, da quando erano in squadra insieme quasi ogni notte faceva sogni strani su di lui, chissà perchè alle medie non era mai successo. Lo aveva sempre visto come il suo migliore amico, ma non aveva mai pensato a lui come un ragazzo, almeno non lo aveva fatto fino all'inizio delle superiori.
"Esci di casa molto presto."
"Si, passo prima da Atsushi a svegliarlo."
"Ah, Atsushi, capisco..."
"Perchè dici così, mamma? Non ti avevo mai parlato di lui."
"Già, ma nel sogno lo nomini sempre..."
"MAMMA!"
Che imbarazzo! Però... anche lui diceva il suo nome nel sonno. Forse gli piaceva? Forse faceva anche lui sogni strani su di lei? Al solo pensiero la ragazza arrossì terribilmente.


Atsushi era nel suo letto, Minami entrò in camera sua. Già, doveva venire a svegliarlo, solo che... non stava parlando, si stava solo avvicinando a lui.
Gli salì sopra e non gli diede neanche il tempo di reagire, lo baciò e si mise comoda fra le sue braccia.
"M-Mina...chin... C-che stai facendo?"
"Ti amo."
"Eh?"
Non ci poteva credere, che cosa le era preso?
Murasakibara divenne incredibilmente rosso e cercò di risponderle, nonosante gli tremasse la voce per l'emozione.
"I-Io..."

"Atsushi, sveglia!"
"AH! Oh, Mina-chin... potresti uscire dalla mia camera, almeno mi preparo con calma?"
"Niente da fare, se me ne vado tu ti rimetti a dormire, pensi che sia scema?"
In realtà non era quello il problema, voleva prepararsi da solo perchè insieme a lui si era già svegliato qualcosa, lì in basso.
"Vabbè almeno girati..."
"Okay!"
Con molta difficoltà riuscì a vestirsi senza farsi scoprire, ma c'era qualcosa che lo turbava molto. Che avesse ragione Muro-chin? Forse era davvero innamorato?
"Sai, Atsushi... stavi nuovamente pronunciando il mio nome nel sonno."
Atsushì si pietrificò. Era già la seconda volta che succedeva, stavolta lo avrebbe capito, e probabilmente lo avrebbe preso anche in giro!
Che strano, Minami sembrava molto seria, la reazione opposta di quella che si sarebbe aspettato, forse era arrabbiata? O peggio ancora, magari si era spaventata...
"I-io, scusami, Mina-chin. Non è come pensi... cioè, non lo so nemmeno io perchè..."
"Non devi scusarti, Atsushi... perchè..."
"Eh? Perchè cosa? Perchè sei diventata rossa?"
"La verità è che... anche io in questo periodo ti ho sognato un paio di volte... non lo so perchè, forse stando tanto tempo insieme... no, non credo sia per questo..."
"Forse ti piaccio."
Minami lo guardò stupita. Di solito si comportava come un bambino, eppure a volte riusciva a mostrare una schiettezza incredibile.
"B-beh... se fosse così... allora anche t-"
"Atsushi, Minami-chan! Abbiamo una partita oggi, sbrigatevi!"
"Cosa? Himuro-kun, cosa ci fai qui?"
"Beh, immaginavo che non avreste fatto in tempo se vi avessi lasciati da soli, chiedo scusa se ho interrotto qualcosa..."
"HIMURO-kun!"
"Hahaha forza andiamo! Oggi ci scontriamo contro Akashi, dobbiamo vincere!"
"Mmh... okay, Muro-chin."


"Atsushi, sono convinto che questa sarà una partita divertente, ma sappi che non ho intenzione di perdere."
"Umh... nemmeno io... Aka-chin!"
"Molto strano..." penso Tatsuya "Non aveva mai neanche sperato di poter battere il suo vecchio capitano, come mai questa determinazione? Minami-chan lo aveva cambiato così tanto? Ma certo, probabilmente non voleva perdere davanti a lei!" Il nuovo capitano dello Yosen era davvero divertito da quei due, erano così ingenui da far tenerezza, ma cosa aspettavano a mettersi insieme?
Improvvisamente una voce femminile interruppe il discorso dei due e il flusso di pensieri di Himuro.
"Akashi-senpai... Io e Atsushi ti sconfiggeremo, vedrai!"
"Oh... capisco. Ne è passato di tempo, Minami. Sembri molto migliorata, ma non ho intenzione di perdere."
"Bene, lasceremo che sia il risultato a parlare!"

Note dell'autore: saaalve :) Questo capitolo è un po' più piccante del solito, me la sentivo così, scusate. Un ringraziamento a chi mi segue e soprattutto a fightformanga1 che mi lascia recensioni e consigli a ogni capitolo :) Alla prossima!

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Capitolo 6
*** Sentimenti nuovi ***


*
"Atsushi, impegnati di più durante allenamenti!"
"Umh? Misa-chin, a che serve? Vinciamo tutte le partite anche se mi comporto così."
"Certo che bisogna proprio spiegarti tutto... il prossimo anno voi della Generazione dei Miracoli vi separerete, come pensi di battere Akashi-kun?"
"Non scherziamo, non si può battere Aka-chin. Non mi piacciono gli sforzi inutili."
*
"Già" Pensò Murasakibara "Quella volta Mina-chin si arrabbiò molto, ma io la pensavo davvero così. Com'è che ora invece voglio vincere?"

Palla a due, ovviamente fu lo Yosen a giocare la prima azione. Minami scartò Hayama, ma Reo Mibuchi giunse in aiuto, la ragazza allora passò a Tatsuya. Nebuya provò a fermarlo, ma invece di tirare eseguì un alley oop con Murasakibara che schiacciò violentemente.
Akashi combinò l'occhio dell'imperatore con il gioco perfetto e riuscì a segnare un canestro dopo l'altro.
"Molto strano... Pensavo che Aka-chin non potesse usare le sue abilità insieme, deve essersi allenato per dominare la sua seconda personalità."
"Non pensarci, Atsushi. Andiamo a vincere!"
"Mmh... sarà faticoso, ma... va bene!"
 
La partita proseguì ferocemente, il Rakuzan era in vantaggio di 4 punti, ma lo Yosen non mollava. Himuro segnò  una tripla con il suo Mirage Shoot.
Akashi passò a Nebuya che si apprestò a schiacciare, ma venne stoppato da un rientro incredibile di Atsushi.
"Atushi! Passa!"
Minami ricevette la palla e provò a tirare, ma venne  raggiunta da Akashi. Faccia a faccia tra i due playmaker.
La ragazza fece per eseguire un tiro in sospensione, ma all'ultimo secondo cambiò movimento ed eseguì un fade away. In questo modo ritardò le previsioni di Seijuro, che non riuscì a bloccarla.
Per eseguire quel tiro, però, prese una forte storta alla caviglia, ma cercò di nasconderlo alla squadra per poter finire gli ultimi due minuti della partita.
"Minami, è pericoloso giocare da infortunati..."
"Non ti si può nascondere niente, eh Akashi-kun?"
"Già... sei sicura di farcela?"
"Grazie, ma sto bene. Adesso pensa alla nostra sfida!"
"Va bene, come vuoi."
 La partita riprese, a tredici secondi dalla fine un tiro da tre di Reo portò il Rakuzan in vantaggio di due punti. Lo Yosen scattò con tutti i gioctori in attacco, Atsushi e Tatsuya riuscirono a superare la difesa, ma Akashi recuperò e gli si parò davanti.
Con un assist formidabile passarono la palla a Minami, che si mise in posizione di tiro. Mentre stava saltando, il dolore alla gamba si acutizzò, facendole rilasciare in anticipo. La palla fece tre giri sul ferrò, poi uscì.
Murasakibara prese il rimbalzo, ma prima che potesse saltare Akashi gli levò la palla di mano, e la sirena decretò la vittoria del Rakuzan per 72 a 70.

La ragazza era rimasta per terra, con lo sguardo perso nel vuoto, quando fu raggiunta da Atsushi.
"Mina-chin."
"A-Atsushi... m-mi disp- Che stai facendo? Perchè mi hai presa in braccio?"
"Pensi che non me ne sia accorto? Ti sei fatta male alla caviglia vero? Forza, sarà una seccatura, ma dovrò portarti in infermeria."

Dopo essere stata fasciata, i due ragazzi restarono nella stanza da soli.
"A-Atsushi... io... scusami, non ho mantenuto la nostra promessa."
"Mina-chin, perchè stai piangendo?"
"Ti avevo detto che ti avrei aiutato a battere Akashi-kun, invece abbiamo perso per colpa mia!"
"Sei una stupida! Non è stata colpa tua, ti sei infortunata, tutto qui. Non potevamo farci niente. E poi, senza di te avremmo perso con uno scarto ancora maggiore!"
"M-ma io n-"
La ragazza fu interrotta da un forte abbraccio del gigante. Dal troppo imbarazzo non riuscì a formulare una frase di senso compiuto.
"A-A-Atsushi! C-cosa s-stai... facendo?"
Atsushi la guardava dritta negli occhi, a due centimetri dal suo volto. I loro visi si avvicinarono sempre di più, per poi unirsi in un tenerissimo bacio.
Quando le loro labbra si staccarono, calò un silenzio imbarazzante, che fu rotto dopo qualche secondo da Murasakibara.
"Mina-chin."
"S-Si?"
"Non comprendo bene questi nuovi sentimenti, perchè è la prima volta che provo una sensazione simile, ma penso che tu mi piaccia."
"D-davvero? F-forse anche io provo le stesse cose."
Il cuore del ragazzo sobbalzò.
"Mmh... in questi casi cosa dovremmo fare?"
"I-io... non lo so! Mi sento un'idiota, ma non lo so! E' la prima volta che mi succede una cosa simile... e non so come comportarmi!"
"Mmh... mi è venuta un'idea."
"Che idea?"
"Chiederò a Muro-chin... lui sa sempre tutto su queste cose, dopotutto cambia ragazza ogni mese."
"Hahaha hai ragione! Certo che, credo che tu non sia l'unico bambino qui."
Murasakibara accennò un sorriso.
"Già, e forse è proprio per questo che sei speciale."
"A-Atsushi..."
Minami prese il suo viso tra le mani, e gli diede l'ennesimo bacio. Nessuno dei due capiva bene cosa stessero facendo, da soli si sentivano patetici, ma sapevano che insieme sarebbero diventati forti.

Note dell'autore: Salve a tutti! Per chi pensa che questo sia l'happy end, beh si sbaglia! Nel prossimo capitolo i due protagonisti verranno messi duramente alla prova. Basta, ho detto troppo. Ciao ciao :)

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Capitolo 7
*** E ora, che si fa? ***


Note dell'autore: salve, le note le scrivo qui per avvertire che l'imprevisto non sarà in questo capitolo, ho deciso di posticiparlo. Ciao ciao:)

I due ragazzi uscirono dall'infermeria e si diressero verso gli spogliatoi, entrambi molto rossi in faccia.
"Allora, Atsushi, com'è andata?"
"Mmh? Non è niente di grave, deve solo stare a riposo per qualche giorno..."
"Ma io non mi riferivo a quello..."
"E a cosa?"
Tutti i membri della squadra, incluso Wei Liu, si protesero verso di lui, non potevano crederci!
"Dai, dicci cosa è successo, Murasakibara!"
"Muro-chin, maledetto, cosa gli hai raccontato?"
"Gli ho solo detto quello che pensavo..."
"Ovvero?"
"Che ci stavi mettendo un po' troppo ad accompagnarla in infermeria. E poi, dovresti guardarti il viso, sei leggermente rosso..."
"Tsk... vado a farmi la doccia!"
"Va bene Atsushi, se ti dovessero servire dei consigli sai a chi rivolgerti!"


Il giorno dopo a scuola, non si parlava che di loro due. Minami venne sgridata dalla sua migliore amica, Mion, in quanto non le aveva detto mai nulla sulla loro storia.
"Minami, come hai potuto tenermelo nascosto!"
"M-Ma... cosa?"
"Non fare la finta tonta, cosa hai combinato ieri con quel gigante?"
"I-I-Io... niente!"
"Minami... come osi negare l'evidenza alla tua migliore amica! Come faccio a crederti se sei più rossa di un semaforo?"
"Va bene, va bene... ti racconterò cos'è successo."
"Finalmente!"
"I-I-I-Io e Atsushi c-ci s-siamo..."
"Ci siamo?"
"B-B-Baciati!"
"COSA?"
"E' la verita..."
"Wow, non pensavo che due tonti come voi potessero arrivare a tanto..."
"Non dirlo come se avessimo fatto chissà che cosa!"
"PERCHE'? Avete intenzione di spingervi oltre?!"
"MION!"

Dall'altra parte del cortile, all'ombra di un albero, due amici si stavano godendo la brezza primaverile...
"Atsushi..."
"Dimmi, Muro-chin."
"Adesso me lo dici cosa avete combinato voi due?"
"Ancora con questa storia! Non ho fatto niente, quindi smettetela!"
"Sono un po' preoccupato per te... sei strano ultimamente. Penso che aprirti con me e ascoltare qualche consiglio di chi ha più esperienza possa farti bene."
"Mmh... che noia. Va bene. Io e Mina-chin... ci siamo baciati."
"Davvero?"
"Si."
Tatsuya scoppiò in una enorme risata, cosa molto insolita per un tipo inespressivo come lui.
"E bravo il nostro Atsushi, hai fatto centro. Ora cosa intendete fare?"
"Non lo so, volevo chiederlo a te, visto che ne sai più di me."
"E secondo te come avrei fatto a suggerirti qualcosa se fino a tre secondi fa non volevi dirmi cosa fosse successo?"
"..."
"Sei davvero senza speranze! Comunque sbrigati a chiederle di uscire, se aspetti troppo potrebbe coltivare dei dubbi, e allora faresti molta più fatica. Tu non vuoi fare fatica, vero?"
"Hai ragione, devo sbrigarmi!"
"Wow" Pensò Himuro "Non corre così nemmeno per i dolci..."

"Mina-chin!"
"A-Atsushi... ciao."
"Okay, allora io ti precedo in classe, Minami..."
"V-Va bene, Mion."
"Senti, Mina-chin."
"S-SI?"
"Sabato sei libera?"
"S-Si... penso di si."
"Allora, esci con me!"
"Usciamo spesso a mangiare dolci insieme, non serve mica aspettare sabato!"
In quel momento Murasakibara pensò che forse lei era addirittura più ottusa di lui su certe cose...
"Non intendevo per comprare dolci, o meglio, non solo per quello."
"E... allora cosa?"
"Eddai, Mina-chin! E' imbarazzante! Sforzati un po'!"
"A-Allora... intendi... a un appuntamento?"
"S-Si."
"Okay! Sono felicissima, Atsushi!"
"E-Ehi che stai-"
Minami gli saltò al collo, e lo baciò per la terza volta.
"M-Mina-chin..."
"Si?"
"Siamo a scuola."
"Oh... ci stanno guardando tutti, vero?"
"Si."
"A-Accidenti... e ora che si fa?"
"Già... bella domanda..."

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Capitolo 8
*** Date ***


Finalmente il sabato era giunto, Atsushi sentiva molta più tensione di quanta non ne avesse mai sentita in partita. Era lì, alla fermata del pullman dove si erano dati appuntamento, per poi poter andare al cinema.
"Atsushi, scusa il ritardo!"
"Umh... fa niente... ero appena arrivato..."
Minami quel giorno era più bella del solito, ed era davvero difficile esserlo! Indossava una mini gonna non troppo corta ma che le esaltava le gambe e una maglietta viola deliziosa. Ma la cosa che più piaceva a Murasakibara era il viso. Quel bellissimo viso dai lineamenti delicati, quei dolci occhioni marroni, e, soprattutto, i suoi bellissimi capelli. I suoi capelli erano la cosa che amava di più.
"Comunque..." Continuò il gigante, un po' esitante "Ti...stanno bene quei vestiti..."
"D-Davvero? Gr-Grazie mille!"
Che guaio, si vergognava talmente tanto da non riuscire a guardarlo negli occhi...
"Ecco il nostro, saliamo."
"S-Si..."
Quel giorno il pullman era davvero affollato, nella mischia dei ragazzi fecero perdere accidentalmente l'equilibrio a Minami, la cui caduta fu fermata dal petto di Murasakibara, che la aiutò a rimettersi in piedi.
"G-grazie, Atsushi..."
"Di nulla..."
Una volta arrivati a destinazione, si verificò nuovamente la stessa situazione di prima. Per uscire la gente si ammucchiò tutta alla porta, quasi dimenticando di trovarsi in una società civile, e Atsushi, troppo intento ad aiutare la ragazza, si dimenticò di abbassare la testa.
"Ahia!"
"Oddio, Atsushi stai bene?"
"Credo di si..."
"Scusami... per colpa mia hai picchiato una testata incredibile... davvero, non so come scusarmi...oddio, stai sanguinando!"
"Smettila, Mina-chin. Ho sbagliato a non prestare attenzione...e poi è un taglietto..."
"Ma io... almeno permettimi di curarti!"
"Ma... cosa c'è da curare, è un taglietto..."
Niente da fare, Minami tirò fuori dalla borsa un pacchetto di fazzoletti e una scatola di cerotti. Il perchè avesse portato un kit medico è ancora ignoto. Dopo aver pulito il sangue dalla fronte del gigante, lo fece sedere su una panchina e gli mise il cerotto.
"Contenta ora?"
"Si! E poi... è la prima volta che ti guardo dall'alto verso il basso, questo mi permette di fare un'altra cosa per farti passare il dolore..."
Atsushi deglutì.
"C-Cosa?"
Minami gli prese la testa e lo abbracciò. Il viso di Murasakibara venne schiacciato contro il petto della ragazza. Quando sciolsero l'abbraccio, sempre con le mani sul suo viso, Minami lo baciò.
"V-Va un po' meglio ora?"
"S-Si..."
"Bene, sbrighiamoci, o il film inizierà!"
"G-Già..."

I due entrarono nella sala, ben riforniti di ogni genere di dolciumi, e si sedettero ai posti assegnati. Durante il film non fecero altro che mangiare, sfiorandosi involontariamente, o forse volontariamente, e provocandosi ogni volta una scossa lungo la schiena. Dopo una mezz'oretta, Atsushi decise di fregarsene dell'imbarazzo, e prese la mano di Minami.
"B-beh... tanto i dolci sono finiti... comunque se non vuoi puoi anche lasciare la presa..."
"N-no, i-io... sto bene così..."

Una volta finito il film Murasakibara la riaccompagnò a casa. Mentre stavano per salutarsi, il silenzio fu interrotto dal brontolio dello stomaco del gigante.
"Se vuoi, posso darti qualcosa da mangiare. Manca ancora un po' all'ora di cena."
"N-no... non voglio disturbare..."
"Lo faccio volentieri! E poi i miei genitori tornano fra qualche ora. Mi annoierei da sola."
"O-okay allora. Grazie."
Dopo aver mangiato altre schifezze, i due andarono in camera della ragazza.
"S-senti...Atsushi..."
"Si?"
"Davvero ti piaccio?"
"S-Si...Perchè me lo chiedi?"
"Non è che per caso ti do fastidio? Magari non ti piace essere abbracciato, o cose simili..."
"M-Ma cosa stai dicendo? Certo che mi piace! Perchè mi fai delle domande così strane?"
"Vedi... stavo pensando che... sono sempre io quella che prende l'iniziativa... se non vuoi basta dirmelo, davvero!"
"Certo che tu...sei davvero una stupida, Mina-chin!"
Atsushi si avvicinò a lei, la sollevò con immensa facilità e la baciò.
"Io... mi vergognavo... tutto qui... ma adesso mi sento più tranquillo. Peggio per te, Mina-chin."
"Atsushi..."
Murasakibara la abbracciò forte, ma per il troppo slancio caddero entrambi sul letto. Dopo aver riso, continuarono a rubarsi baci e coccole. In meno di cinque minuti si ritrovarono uno sopra l'altro.
"A-Atsushi... non ti muovere in quel modo..."
"Ma... veramente io non mi sto muovendo!"
"Impossibile! Sento qualcosa sulla mia gamba!"
"Ah..."
"Come mai sei tutto rosso?"
"Lascia stare, Mina-chin..."
"Ehi, dove scappi, fermati!"
Minami lo afferrò da dietro e lo girò verso di sè. Nonostante i pantaloni, riuscì a capire quale fosse il motivo della reazione strana di Atsushi, e arrossì di colpo.
"I-io... non è come pensi!"
"N-no... è normale per i maschi avere... certi interessi..."
"No! Sul serio, non avevo quelle intenzioni, è che... davvero non so com-"
Il suo discorso fu interrotto da un altro bacio.
"Sul serio... non importa. Anzi, almeno sono sicura di piacerti. Ehi, guardami negli occhi, Atsushi."
"Mi vergogno..."
"Dai...per favore..."
"O-Okay..."
Un altro bacio, stavolta molto più lungo e meno casto. Le loro lingue si intrecciavano senza darsi tregua, i loro cuori colmi di gioia e qualunque altro sentimento positivo esistente.
"S-stanno per arrivare i miei..."
"Ho capito... ci vediamo lunedi... Mina-chin."
Non appena Atsushi uscì di casa, il telefono di Minami squillò.

Note dell'autore: salve a tutti, chi sarà la persona che ha telefonato a Minami? Che cosa vorrà? Lo scopriremo nel prossimo capitolo!

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Capitolo 9
*** Coppia? ***


Nessuno ama il lunedì... meno che mai gli studenti: un'intera settimana da affrontare, chi mai lo vorrebbe? Ad ogni modo, per Atsushi, quel giorno era più bello perfino della domenica, perchè poteva rivedere Mina-chin. Non si sarebbe mai aspettato di pensare una cosa simile, ma, alla fine, era meglio così: andare a scuola con il sorriso la rendeva meno pesante.
"Buongiorno, Atsushi!"
"Ciao, Muro-chin! Bella giornata oggi, vero?"
"I-Io sono... sbalordito! Non hai mai mostrato così tanta vitalità in vita tua, per non parlare del lunedi! Sabato è andata bene, vero?"
"Già... abbastanza."
"A ricreazione andiamo al solito posto, così ne parliamo, ok?"
"Si..."
Murasakibara quel giorno seguì addirittura le prime due ore di lezione, evento più unico che raro, e, non appena la campanella decretò l'inizio della ricreazione, si diresse, con in mano una scatola di maiubo, nel loro solito posto.
"Bene, Atsushi, cosa è successo?"
Nei cinque minuti successivi il gigante dei miracoli dettagliò tutto l'accaduto del sabato precedente, suscitando l'ilarità del compagno.
"Atsushi, siete davvero formidabili voi due! Non posso credere che tu ti sia fatto beccare da una ingenua come lei!"
"Potresti evitare di infierire?"
"Hahaha scusa, scusa... ad ogni modo... perchè quel taglio sulla fronte?"
"Ho picchiato la testa contro la porta del pullman..."
"Quando è successo?"
"Mentre aiutavo Mina-chin a scendere... la gente spingeva e mi sono distratto un attimo...Però lei mi ha messo un cerotto."
"Ripeto: siete formidabili! Non ci si annoia mai con voi hahahaha"
"Hai qualche suggerimento da darmi, o vuoi solo prendermi in giro?"
"Suggerimenti?"
"Già... cosa dovrei fare ora?"
"Ah... beh è molto semplice. Lei ti piace?"
"Si."
"E allora chiedile di formare una coppia!"
"Una coppia dici?"
"Si, non sarà più solo appuntamenti ogni tanto, ma qualcosa di più intimo, e in un certo senso impegnativo."
"Un po' come te con quella biondina di prima?"
"No, io con lei ci esco e basta..."
"E qual è la differenza?"
"Beh... diciamo che facendo così metteresti ufficialmente lei fra le persone più importanti, passereste più tempo insieme... e poi..."
"E poi?"
"Dopo un po', se vi vorrete sempre bene, potrete fare altre cose..."
"Altre cose?"
"Lascia stare, capirai quando sarà il momento! Intanto mettetevi insieme!"
"Mettersi insieme? Non avevi detto che dovevamo formare una coppia?"
"E' la stessa cosa. Sul serio, quanti anni avete voi due?"
"Ah okay... va bene, vado. A dopo, Muro-chin."
"Fammi sapere come va!"
"Si!"

"Ehm... Mion...san... sai dov'è Mina-ch... ehm, volevo dire, Minami?"
"Murasakibara-kun... non hai parlato con lei ieri?"
"Ehm... no. Perchè?"
"Non devo essere io a dirtelo. Comunque oggi Minami è rimasta a casa, magari dopo la scuola fai un salto da lei."
"Mmh... non ci ho capito molto, ma grazie."
"Non c'è di che..."


Murasakibara, dopo aver pranzato ovviamente, si diresse a casa Misaki e suonò il campanello. Ad aprire fu la madre.
"Oh, ciao Atsushi-kun. Se cerchi Minami-chan è nel parco dietro casa."
"Grazie mille!"


"Ehi, Mina-chin!"
"Oh... ciao, Atsushi..."
"E' successo qualcosa? Stamani non sei venuta a scuola..."
"Ti devo parlare, Atsushi..."
"Dimmi."
"Io... sono stata scelta per uno scambio culturale."
"Eh?"
"La nostra scuola offre ai 3 migliori studenti un programma di scambio culturale. La scuola con cui siamo gemellati è negli Stati Uniti."
"Ma... quanto dura questo scambio?"
"Un anno. Dovrei partire dopo le vacanze estive."

Note dell'autore: Guai in vista per la coppietta! Chissà cosa faranno! Se vi interessa saperlo, aspettate il prossimo capitolo!

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Capitolo 10
*** Sacrificio ***


"Io... sono stata scelta per uno scambio culturale."
"Eh?"
"La nostra scuola offre ai 3 migliori studenti un programma di scambio culturale. La scuola con cui siamo gemellati è negli Stati Uniti."
"Ma... quanto dura questo scambio?"
"Un anno. Dovrei partire dopo le vacanze estive."
"A-aspetta... gli esami sono fra un po'... tengono conto solo di quelli di ammissione?"
"No, fanno una media tra quelli di ammissione e quelli prima delle vacanze estive. E' probabile che ci rientri, comunque."
Murasakibara si sentì mancare la terra sotto i piedi. Che sensazione fastidiosa, sentiva che se Mina-chin se ne fosse andata lui non sarebbe stato più felice, e inoltre al suo ritorno probabilmente il loro rapporto sarebbe cambiato, magari si sarebbe innamorata di un ragazzo in America...No! Non poteva accettarlo! Però... era un'importante occasione per lei, non poteva dirle che avrebbe voluto che lei restasse!
"T-Tu... ci vuoi andare laggiù, Mina-chin?"
"I-Io... non lo so. E' una grande occasione per me, me lo continuano a ripetere da sabato, però... lasciare tutti i miei amici per un anno, lasciare te per un anno... non so se potrò sopportarlo!"
"Mina-chin... i-io... vorrei dirti qualcosa, ma non so cosa sia giusto dirti."
"Non importa, Atsushi... ci penserò in questi giorni..."
"Domani vieni a scuola?"
"Fra un po' inizierà la pausa estiva, devo seguire le ultime lezioni per prepararmi bene agli esami..."
"O-okay... ci vediamo domani."
"S-Si...ciao, Atsushi."

Atsushi tornò a casa e si rifugiò in camera. Da sotto il letto estrasse la sua riserva segreta di dolci e si stese a mangiare. Si sentiva smarrito, avrebbe voluto dirle di non andare, ma come poteva? Non se la sentiva nemmeno di dirle il contrario, perchè sarebbe stata una bugia. Non sapendo cosa fare prese il cellulare e telefonò a Tatsuya.
"Pronto, Atsushi?"
"Muro-chin, possiamo vederci? E' importante..."
"Sei a casa?"
"Si"
"Arrivo subito!"


"Minami-chan! E' pronta cena! Rientra in casa, su!"
"Va bene..."

"C'è qualche problema? E' raro vederti poco affamata."
"N-No, nessun problema..."
"Ha a che fare con lo scambio?"
"D-Diciamo di si..."
"Ti manca Atsushi-kun... vero?"
"M-ma... come fai a-"
"Le mamme sanno sempre tutto! Lo hai nominato nel sonno l'altra volta, e poi vi stavo osservando prima..."
"MAMMA!"
"Scusami, cara. Sono solo preoccupata per te."
"...è che... un anno è tanto tempo... si, penso che mi mancherebbe troppo."
"Minami-chan... purtroppo la vita è fatta anche di questo. E' doloroso dirlo, ma... per prima cosa devi pensare alla tua carriera. Sembra una cosa crudele da dire, ma se è amore vero non basterà un anno a dividervi! Se tu non andassi in America... potresti pentirtene per sempre."
"Si, lo so! Ma non è facile! Io..."
"Minami-chan... potrai tornare durante le vacanze... e poi con la tecnologia di oggi potrete sentirvi e vedervi tutti i giorni!"
"Però..."
"Però cosa?"
"Niente... forse hai ragione...vado un po' in camera."
Minami si buttò sul letto. Di fianco a lei, sul comodino, prese una foto e la fissò. L'aveva fatta di nascosto Tatsuya-kun, inquadrava lei e Atsushi mentre si abbracciavano dopo la vittoria contro Kuroko-kun. Ovviamente lei e Himuro erano gli unici a conoscenza di quella immagine, Murasakibara si sarebbe arrabbiato molto se l'avesse vista. Dopotutto lui è fatto così...
Immersa in questi ricordi, la ragazza si addormentò piangendo.


"Tatsuya-kun! Entra pure, caro. Atsushi è di sopra in camera sua."
"Grazie mille!"
"Oh, non essere così formale!"
"Me ne ricorderò!"
Himuro salì  la rampa di scale che lo separavano dal suo amico... quella telefonata lo aveva preoccupato... aveva lo stesso tono di voce di quel quarto di finale dell'anno precedente, quando disse di voler mollare il basket, anzi forse ancora più malinconico.
"Atsushi, posso entrare?"
"Si..."
Tatsuya scorse nella penombra la figura del gigante a sedere sul letto, così gli si mise accanto.
"Dimmi tutto."
"Tu... lo sapevi che lo Yosen ha un piano di scambio culturale?"
"Si, la scuola con cui siamo gemellati è quella che frequentavo io in America...Ad ogni modo solo lo studente migliore delle prime e i due studenti migliori delle seconde possono partecipare, tre posti soli sono pochi."
"Già... ma è probabile che Mina-chin sia la prima delle matricole... se farà bene l'esame fra tre settimane, andrà via per un anno."
"Oh...capisco. Lei vuole andarci?"
"Ancora non lo sa..."
"E tu... vuoi separarti da lei?"
"NO! Ma non posso dirle di non andare, sarebbe troppo egoista da parte mia..."
La maturità che Murasakibara dimostrava in certi casi lasciava sempre di stucco Tatsuya... era davvero un tipo interessante.
"Quindi non ti opporrai se lei dovesse decidere di partire, vero?"
"N-No... credo di no..."
"Perfetto! Non ti resta che una cosa da fare!"
"Cosa?"
"Partire con lei!"
"EH? Mi stai prendendo in giro? Come faccio?"
"Arriva nei primi due delle seconde, è facile!"
"Lo sarà per te! Ma io non ci capisco niente!"
"Studia... in queste settimane studia giorno e notte! Se non ti sacrifichi non raggiungerai mai il tuo obiettivo!"
"Mmh... forse hai ragione, ma sarà davvero una seccatura..."
"Certo che ho ragione! E ora..."
"Ora?"
"Ti dispiace se rimango a dormire da te? Si è fatto un po' tardi, non ci sono più pullman."
"Certo, ma prima andiamo a comprare qualche spuntino al mini-market qui dietro."
"Mi sembra fattibile."

"Atsushi, Atsushi, maledetto bisonte non respiro!"
"Eh... che sta succedendo?"
"Levati!"
"Ah... scusa, Muro-chin"
"Stavo per morire!"
"Ma...cosa è successo?"
"Mi sei cascato addosso mentre dormivamo! Comunque sono le sei e mezzo, dobbiamo andare a scuola..."
"Starai scherzando, vero? Non abbiamo dormito nemmeno due ore!"
"Già, gran bella mossa quella di fare tardi il lunedì sera... ricordiamoci di non farlo mai più durante la settimana, sono distrutto!"
"E se... facessimo finta di nulla e ci rimettessimo a dormire? I miei stamani non sono in casa..."
"Ma tu non dovevi parlare con Minami-chan di quello scambio?"
"Ahhh! Che noia! Va bene andiamo!"

I due si incamminarono con passo lento per la strada che portava a scuola. Una volta arrivati, sempre come due zombie, si diressero verso i loro posti, e dormirono fino alla ricreazione.
"Atsushi... sveglia!"
"Ah! Che avete tutti? Non si può nemmeno dormire ora?"
"Atsushi, ma che stai dicendo?"
"Ah... ciao Mina-chin... scusa, mi sono sbagliato..."
"Dai, svegliamo anche Tatsuya-kun."
"No, lascialo riposare. Devo parlarti."
"O-Okay... andiamo sul tetto."
Appena arrivarono a destinazione, lontani da occhi indiscreti, Atsushi prese il viso di Minami, e la baciò. Quei giorni senza potersi toccare erano serviti a far capire ai due ragazzi quanto non potessero stare separati. Al solo pensiero di dover stare senza il suo Atsushi per un anno, la ragazza scoppiò a piangere.
"Mina-chin... non piangere."
"I-Io... credo che andrò negli Stati Uniti... però... non ce la faccio senza di te!"
"Mina-chin... mettiamoci insieme."
"Cosa?"
"Si... insomma... com'è che diceva Muro-chin? Ah, si... formare una coppia!"
"Ma... sto per andare via..."
"No ti sbagli... vedi Mina-chin, non sarai l'unica ad andare via!"
"Eh?"
"I-io... io non posso permetterti di abbandonarmi per un anno! Voglio stare con te! Però... so bene che non posso chiederti di restare..."
"E- E allora cosa pensi di fare?"
"Io... Ai prossimi esami studierò, e riuscirò a essere nei migliori due studenti delle seconde! Così... così verrò con te negli Stati Uniti! Tanto il voto dell'ammissione conta solo per le matricole."
"A-Atsushi... davvero faresti questo... per me?"
"Certo! Onestamente non credo di esserne in grado, per cui vorrei che tu mi aiutassi a studiare. Ti prego!"
"Io... SI! Atsushi... sono così... felice!"
Ormai in lacrime, Minami si aggrappò al collo del gigante, e lo baciò ancora, ancora e ancora. Quel martedì era nata una nuova coppia al liceo Yosen."
"Ma... Atsushi... cos'è che fanno le coppie di particolare? Voglio dire... anche prima di fidanzarci...cioè, cosa ci cambierebbe?"
"Me lo spiegò Muro-chin... ma non è che abbia capito molto... Ha detto qualcosa sull'importanza, l'intimità e... altre cose."
"Altre cose?"
"Ha detto che fra un po' di tempo avremmo potuto fare delle altre cose... ma non so cosa."
Minami arrossì di colpo.
"Atsushi... davvero non hai capito?"
"Già, tu invece si?"
"No, no no no! Assolutamente no!"
"Okay... ma non agitarti... allora domani glielo chiederemo."
"NO! Lascia stare!"
"Eh? Perchè te la sei presa?"
"No, non me la sono presa! E' che per una volta dovremmo cavarcela da soli, senza scomodare troppo Tatsuya-kun. Non trovi?"
"Mmh... boh, forse hai ragione..."
Stavolta la ragazza si era dimostrata più sveglia di Murasakibara, si era riscattata della figuraccia che aveva fatto quando non aveva capito l'invito a uscire di Atsushi!
Sempre ricolma di orgoglio, Minami invitò il gigante dei miracoli a studiare da lei nel pomeriggio.

Note dell'autore: Salve a tutti! Ringrazio per le recensioni utili e costruttive ricevute. Chissà cosa combinerà la coppia più imbranata dello Yosen ora che staranno da soli in casa! Se vi interessa, aspettate il prossimo capitolo!

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Capitolo 11
*** Io e te ***


Murasakibara e Minami si dirigevano, mano nella mano, a casa della ragazza per studiare. Stavolta era stata lei ad afferrarla a lui, e il gigante dei miracoli aveva ricambiato saldamente la stretta. L'atmosfera era davvero tesa, sarebbero stati nuovamente da soli in quella camera dov'era successo quel piccolo incidente.
"E se fosse ricapitato?" Pensava lei..."E' vero che stiamo insieme solo da oggi, ma di fatto è da un mesetto che il nostro rapporto è...particolare...e poi, essendo un ragazzo avrà quel tipo di esigenze, ne ho già avuto la prova sabato scorso..."

"Mina-chin?"
"SI! Che c'è?"
"Mi sembravi strana, è tutto apposto?"
"Si si, scusami tanto! Stavo solo pensando a una cosa... Bene, eccoci qua! Preparati, perchè ti farò studiare senza tregua!"
"..."
"Ad ogni modo, Atsushi..."
"Si?"
"Aspetta, entriamo dentro e poi finirò la frase."
Una volta entrati, e posati i giacchetti, Murasakibara ricominciò il discorso.
"Beh, cosa stavi dicendo?"
"Prima ero troppo felice e non ci ho nemmeno pensato... ma sarebbe egoista da parte mia costringerti a venire con me in America. Sei sicuro di volerlo fare?"
"Certo, Mina-chin. Io, anche se dovessi superare la selezione, non sarò mai uno studioso. Quindi stare un anno in Giappone o in America non mi cambia nulla. Avevo pensato di puntare sul basket per il mio futuro, e quale posto migliore dell'America?"
"Quindi... ti va bene?"
"Beh... sarà una seccatura dover studiare... ma per te, Mina-chin, questo e altro!"
"Atsushi..."
"Ehi... perchè fai quella faccia? Ho detto qualcosa di sbagliato?"
"No... è che tu... sei sempre così gentile e dolce con me... io per te non ho fatto niente!"
Atsushi le si avvicinò e con due dita le asciugò le lacrime dalle guance. Poi si chinò quel tanto che bastava per arrivare alla sua altezza, ovvero più di trenta centimetri, e le diede un tenero bacio sulla guancia.
"Non dire sciocchezze, Mina-chin. Senza di te, probabilmente non avrei uno scopo nella vita. Adesso... mangiamo, ok?"
"O-Ok- EHI ASPETTA! Dobbiamo studiare!"
"Tsk... te ne sei ricordata..."
"Forza, prendi matematica! Faremo tutte le materie tranne inglese, per quello c'è Tatsuya-kun."
"Mmh... che noia..."
 
Nei giorni a seguire Murasakibara fu costretto a impararsi tutto il programma da aprile a giugno, studiò ininterrottamente per molte ore al giorno. La strategia era semplice, per ogni verifica di fine unità fatta perfettamente al primo tentativo, avrebbe vinto un maiubo. Nonostante la mancanza di voglia, il gigante riuscì a migliorare molto e in fretta.
Due settimane dopo, il giorno in cui avrebbe dovuto studiare inglese con Muro-chin, lontano dalle grinfie di quella pazza, fu beccato in pieno al mini-market a perdere tempo proprio da lei. Minami quel giorno si era presa un po' di riposo, dopo aver sorvegliato Atsushi per 14 giorni, ma, a quanto pare, aveva commesso l'errore di fidarsi di Tatsuya.
"Atsushi..."
Il gigante viola deglutì.
"S-Si?"
"Perchè tu e Tatsuya-kun non siete a studiare?"
"B-Beh... ci siamo solo presi una piccola pausa! Vero, Muro-chin?"
Minami fulminò con lo sguardo Himuro, che non riuscì a mentirle molto bene.
"S-Si... cioè...una pausa... ma ora torniamo subito a studiare, vero Atsushi?"
"S-Si..."
"Ah davvero? Allora lasciate che mi unisca a voi."
"Ma no, Minami-chan, tu hai già fatto abbastanza! Per oggi puoi riposarti!"
Tranquillo, Tatsuya-kun, verrò solo a controllare che voi studiate..."
"O-Okay..."
Anche quella faccenda era risolta, adesso rimaneva solo storia, ma c'era un problema. In quell'ultimo periodo aveva finito tutti i dolci, e non poteva permettersi di comprarne altri! Come avrebbe potuto ridurre all'obbedienza Atsushi?

"Pronto, Atsushi, anche oggi i miei non sono in casa, quindi vieni tu, okay?"
"Mmh... arrivo."
Una volta arrivato, i due si misero a lavoro. Ancora non aveva pensato a un modo per stimolarlo, ma non si sarebbe arresa.
"Mina-chin... non ce la faccio più!"
"Devi fare perfettamente questo test, così passeremo alla prossima unità!"
"Ma io sono stanchissimo! Non resisto!"
Tutti  i giorni lo stesso copione, a quel punto avrebbe dovuto rispondergli assicurandogli un maiubo per ogni test fatto senza errori... "Pensa, Minami, pensa! Cosa posso inventarmi?"
D'un tratto, l'illuminazione... sarebbe stato rischioso, e molto imbarazzante, non era sicura di farcela, ma doveva tentare.
"Mina-chin, perchè ti sei allontanata?"
"F-F-Facciamo così: per ogni test perfetto che farai, io... i-io mi avvicinerò di un passo."
"E allora?"
"E allora... prima o poi arriverò di fronte a te!"
"E allora?"
"E allora... mancano 5 test, e io sono a quattro passi da te... se non sbaglierai nulla..."
"C-Cosa? Non penserai che per un bacetto io mi metta a studiare, vero?"
"Non parlavo di un bacio..."
"C-Cosa? E-E allora a cosa ti riferisci?"
"S-Se farai come ti dico, poi potrai... potrai f-fare tutto quello che ti pare con me!"
"S-Stai scherzando?"
"Sono serissima."
"V-Va bene... ma poi non lamentarti!"

In un'ora Murasakibara finì ben tre unità, e dopo aver fatto anche la quarta, si ritrovò a dover affrontare l'ultima con Minami praticamente appiccicata a lui.
"E-Ehm... Mina-chin... lo so che i patti erano questi... ma se mi stai così vicina non posso concentrarmi..."
"Fai finta che non ci sia!"
"Lo so, ma... avere una persona in piedi accanto mentre si studia..."
"E va bene, allora mi siederò sulle tue gambe. Tu continua a lavorare!"
"O-Okay..."
Accidenti, ma che le era preso? Come poteva concentrarsi sentendo il suo respiro sulla pelle, il suo irresistibile profumo, le sue delicate gambe a contatto con le sue cosce... maledizione, era successo di nuovo! Un movimento falso e si sarebbe accorta per la seconda volta dell'erezione!
C'è da dire che anche lei si sentiva molto tesa, forse aveva un po' esagerato mettendo entrambi in quella situazione, ma era necessario.
"Su, Atsushi, cosa aspetti?"
"S-Si..."
Dopo aver svuotato un po' la mente, il gigante ricominciò a studiare, e, anche se con molta fatica, superò anche l'ultimo test.
"Bravissimo, Atsushi! Tutto il duro lavoro che hai fatto sta fruttando!"
"Umh... grazie..."
Minami scese dalle possenti gambe del suo fidanzato.
"E...adesso?"
Atsushi si alzò in piedi e la abbracciò.
"Beh, adesso potrò fare tutto quello che mi pare, giusto?"
"S-Si..."
"P-Però... io...non voglio farti fare qualcosa che non vuoi..."
Minami lo guardò maliziosa.
"Davvero? Guardando in basso avevo pensato il contrario..."
Murasakibara diventò più viola dei suoi capelli. Si era comletamente dimenticato dell'erezione e l'aveva abbracciata, chiunque se ne sarebbe accorto!
E va bene allora, la fece stendere sul letto e si mise sopra di lei. Dopo qualche minuto di baci e strusciamenti per niente casti, decise di toglierle i vestiti.
Non stava facendo niente di sbagliato, in fondo, anche se erano passate solo tre settimane dal loro fidanzamento ufficiale, si comportavano come una coppia da due mesetti, e già da prima erano innamorati. Per non parlare del fatto che se non avesse superato la selezione non avrebbe potuto più vederla per un anno.
Si desideravano troppo, al diavolo il tempo, al diavolo tutto!
"Atsushi... è una mia scelta, non sentirti in colpa. Ti amo, non c'è niente di male in quello che stai facendo."
"M-Mina-chin... anche io ti amo..."
Dopo essersi spogliati completamente, Atsushi entrò dentro di lei, facendo piano per non farle male.
"Ahi!"
"Scusa, Mina-chin, ti fa molto male?"
"N-No... continua... ma fai piano!"
"S-Si..."
Tutto intorno a loro perse di significato, nessuno scambio culturale, nessun giudizio degli altri, nessuna carriera, chi se ne frega! C'erano solo lei e lui, e il loro sconfinato amore reciproco.
Una volta finito, Atsushi crollò di fianco a lei, e la abbracciò.
"Ti amo, Mina-chin... ti amo anche più dei maiubo."
"Hahaha e questa sarebbe la tua dichiarazione?"
"Si."
"Ti amo anche io, stupido..."
Così rimasero tutta la domenica a coccolarsi, in attesa dell'esame del giorno successivo.

Note dell'autore: salve a tutti! Scusate, ma non ho resistito! Pazienza se era da poco che stavano insieme, in fondo il tempo conta relativamente :) Alla prossima, ormai manca poco alla fine.

 

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Capitolo 12
*** Esami ***


Quando venne sera, prima che i genitori di lei rincasassero, Atsushi uscì da casa Misaki per andare a cenare. Dopo averla salutata con un bacio, si incamminò, e, una volta arrivato, divorò la cena e si buttò sul letto. Quella sera sarebbe dovuto andare a dormire presto, perchè il giorno dopo avrebbe avuto gli esami.

"Atsushi, sveglia!"
"Mmh...che c'è?"
"Svegliati!"
"AH! Mina-chin, perchè sei venuta qui? Non abbiamo una partita oggi!"
"Si, ma ho pensato che, avendo studiato troppo, non avresti sentito la sveglia!"
"Mmh... che noia... ora mi alzo."
"Perfetto, ti aspetto giù allora!"
La risposta fu un grugnito tipico dei tempi delle caverne. Dopo essersi lavato e vestito, i due fidanzatini uscirono di casa mano nella mano.
"Allora, ti senti preparato?"
"Preferirei non parlarne, sono un po' teso."
"Aw, sei proprio dolce, sai?"
"Ehi, non dire queste cose ad alta voce quando siamo fuori!"
"Hahaha sei diventato tutto rosso!"
"...Mi fai venire voglia di distruggerti..."
"Ma oggi non giochiamo, quindi non puoi fare niente!"
"Già..."
Arrivati a scuola, raggiunsero Himuro per salutarlo e poi Minami si separò da loro per andare in classe. L'esame iniziò. Il programma era: prime due ore matematica, pausa di un'ora, poi storia per altre due ore. Giapponese e inglese il giorno dopo.
Nonostante la tensione iniziale Atsushi notò con piacere che sapeva rispondere a tutti i quesiti, così si tranquillizzò.
Durante l'ora di pausa Murasakibara, Minami e Tatsuya andarono a mangiare al solito posto.
"Dimmi un po', Muro-chin, quella biondina del primo anno, come mai non ti ha nemmeno salutato?"
"Ah, non te l'avevo detto... l'ho lasciata."
"E perchè?"
"Beh, non è che stessimo insieme, e poi mi interessa un'altra in questo momento."
"Ah... ho capito."
"Tatsuya-kun, dovresti smetterla di trattare così le ragazze, in due mesi è già la seconda!"
"Hai ragione, Minami-chan. Con la prossima sarà diverso, vedrai!"
"E si può sapere il nome della fortunata?"
"Si, si tratta della tua amica, Mion-chan."
"EH? DAVVERO?"
"Si."
"E come mai?"
"Beh, nulla di che, quando abbiamo perso contro il Rakuzan lei è venuta da me e mi ha detto che avrei meritato di vincere, poi abbiamo parlato del più e del meno e abbiamo continuato a sentirci. Non lo so, mi intriga molto; è una bella ragazza, solare, gentile e sensibile. E' l'opposto di quelle ochette superficiali che ho frequentato fino ad ora."
"Senti un po', Tatsuya-kun. Se la tratterai male te la farò pagare!"
"Stai tranquilla, non accadrà."
"Mmh... non che non mi piaccia stare qui, ma penso che gli esami stiano per ricominciare."
"Hai ragione, Atsushi! Forza, ritorniamo in classe!"
Anche l'esame di storia era facile, Murasakibara lo finì senza problemi.
Il pomeriggio Minami, un po' per aiutare Himuro con Mion e un po' per costringere il gigante a studiare, organizzò un gruppo di studio formato da loro quattro a casa dell'amica.
Le due ragazze, che avevano già studiato, ripassarono una mezz'oretta e poi si dedicarono a chiaccherare, mentre Tatsuya aiutò un po' Atsushi con l'inglese, e poi entrambi si unirono a loro per scherzare e divertirsi.
Verso le sette gli ospiti si recarono presso le loro case per cenare, facendo ovviamente la strada insieme.
"E bravo Tatsuya-kun... hai preso il suo numero di cellulare, vero?"
"Già, tutto grazie a te, Minami-chan!"
"Sai... non so se dovrei dirtelo... ma penso che tu abbia buone chances... la conosco bene, e penso che tu le piaccia."
"Speriamo sia così. Bene, io sono arrivato, a domani!"
"Ciao Tatsuya-kun!"
"Ciao Muro-chin..."
"Bene, mi riaccompagni a casa, Atsushi?"
"Mmh... si. Facciamo il giro lungo, così passeggiamo un po'?"
"Wow, non pensavo che avresti mai rimandato la tua cena di qualche minuto per stare con me!"
"Te l'ho detto... ti amo più dei miei maiubo..."
"Già... Anche io..."
Minami si aggrappò al braccio del gigante per tutto il tempo, non dissero nemmeno una parola durante la camminata, non era necessario. Una volta arrivati si salutarono e ognuno andò a casa propria.

Infine arrivò l'ultimo giorno di esami, dopo aver finito il test di giapponese Mion, Minami, Atsushi e Tatsuya trascorsero insieme la pausa, poi si diressero ad affrontare l'ultima prova: inglese.
Murasakibara arrivò in mezz'ora all'ultimo esercizio, che chiedeva di inserire il present perfect o il present perfect progressive.
"Maledizione, non mi ricordo la differenza!" Il gigante era nel panico, non si ricordava quando usare l'uno e quando l'altro, così, prima della fine del tempo, tirò a indovinare. Era sicuro di aver fatto tutto il resto bene, ma quell'ultima maledetta cosa non se la ricordava proprio!"

"Allora, Atsushi come è andata?"
"Oh... Mina-chin... dovrei aver fatto tutto bene tranne l'ultima parte di inglese... quella l'ho sparata a caso."
"Speriamo in bene, dai!"
"Si..."

Tre giorni dopo furono esposti i cartelloni con i risultati. Ognuna delle quattro materie aveva un massimo di 25 punti, il totale era cento. Atsushi prese 92, classificandosi terzo fra le seconde, a un punto dal secondo in classifica, ovvero a un punto dallo scambio culturale.

Note dell'autore: Saalve :) E' un po' cortino come capitolo, ma era necessario... Povero Atsushi, non ce l'ha fatta per un punto... e ora cosa accadrà? Aspettiamo il prossimo capitolo ;)

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Capitolo 13
*** Scorta segreta ***


Fortunatamente quel pomeriggio i genitori di Murasakibara erano usciti a fare delle commissioni. Anche se era riuscito bene a nasconderlo dietro la sua solita maschera annoiata, quel giorno il loro unico figlio era molto triste e aveva voglia di stare da solo.
Con molta fatica riuscì a superare le scale e a rifugiarsi in camera, dove cadde a peso morto sul letto, rischiando, non essendo molto leggero, di romperlo. Si addormentò con tutto il corpo completamente sotto le coperte, per poi essere svegliato venti minuti dopo dal suono fastidioso e insistente del campanello.
Con ancora più sforzo di prima, ripercorse al contrario il percorso ingresso-camera e aprì la porta.
"Oh, ciao, Mina-chin...entra pure..."
"Ciao... Atsushi..."
Una volta fatta accomodare, la ragazza tirò fuori una proposta strana, ma pur sempre efficace.
"Ti va di mangiarci qualche schifezza? Potremmo confrontare le nostre scorte segrete..."
"Umh...okay..."
Ritornati in camera, Atsushi tirò fuori da sotto il letto un'enorme scatola, con dentro altre cinque confezioni di maiubo. Su ognuno di essi era attaccata un'etichetta con su scritta una emozione in particolare, ad esempio felicità, tristezza, ansia, e così via.
Ripensandoci, tutto era nato alle medie, quando i due avevano deciso di creare delle scorte segrete, ognuno avrebbe avuto la propria e ci sarebbero state diverse categorie con diversi tipi di dolci che i proprietari avrebbero mangiato a seconda del loro stato d'animo in quel momento.
Un sorriso accennato si fece strada sul volto di Murasakibara, ma durò pochi secondi, per poi spengersi nell'espressione cupa e addolorata che aveva prima.
"Sai, Atsushi... Non mi va di girarci molto intorno. Sono venuta perchè oggi non c'eri a scuola, e sono certa che sia per via dei risultati di ieri. Ti prego, non sentirti in colpa, hai dato il massimo...godiamoci queste ultime settimane insieme, e poi vedrai che un modo lo troveremo!"
"Non è vero... non ci sono più soluzioni ormai... se solo avessi fatto anche solo un punto in più... noi... noi non ci saremmo separati per così tanto tempo..."
Già... altre due settimane e si sarebbero salutati per un anno intero... Uno strano liquido colò giù dagli occhi del gigante.
"Atsushi, ma tu stai..."
Minami lo abbracciò forte, la testa enorme di Atsushi fu avvolta dalle sue calde mani. Nonostante volesse sostenerlo, anche per lei quello non era un bel momento, per cui finì per piangere anche lei dopo nemmeno quindici secondi.
"Scusa, Mina-chin... Io v-"
"Shh... smettila Atsushi, non hai nulla da rimproverarti. Perdonami se te ne ho fatte passare così tante per nulla..."
I due ragazzi si adagiarono sul letto, e rimasero immobili,  muti, abbracciati... Fino a che l'ennesimo suono del campanello non destò i due dalle loro effusioni.
"Muro-chin? Cosa ci fai tu qui?"
"Atsushi! Sei proprio un idiota! E' tutto il giorno che ti chiam- oh... ho interrotto qualcosa forse?"
"Non fare quella faccia compiaciuta, Tatsuya-kun... io e Atsushi stavamo solo..."
"Lascia stare, Minami-chan. Le tue scuse non sono molto credibili... ad ogni modo, scusate se vi disturbo mentre "non state facendo niente di sospetto", ma avrei una notizia urgente da darvi sullo scambio culturale."
"No grazie! Non voglio più sentire quella storia, Muro-chin..."
"Ne sei sicuro? Io penso che potrebbe interessarti invece..."
"Eh? Di che stai parlando?"
"No no... mi hai risposto sgarbatamente nonostante io sia venuto fin qui solo per dirtelo, quindi ho cambiato idea: scoprila da solo!" Himuro mostrò uno dei suoi sorrisi più sadici "Però ti darò un indizio: sono sicuro che tu non abbia visto chi sono i primi due in classifica, vero?"
"Già, che me ne importa?"
"Bene, lunedì vieni a scuola e guarda i nomi..."
"Ma che stai dic-"
"Fidati di me... E poi, la prossima è l'ultima settimana di scuola, non puoi mancare!"
"Mmh... e va bene..."
"Bene, vi saluto piccioncini, devo andare a comprare una cosa con Mion-chan..."
"State facendo progressi voi due, eh, Tatsuya-kun?"
"Beh... è che ancora non conosco bene i negozi della città, e avevo bisogno di un aiuto, ma voi due siete occupati "a non fare niente di sospetto", quindi ho chiesto a lei. Bene, buon week end, ci sentiamo!"
"Ciao, Tatsuya-kun!"
"Ciao, Muro-chin..."

"Sai, Atsushi, non ho capito bene cosa intendesse Tatsuya-kun... però sono sicura che sia qualcosa di cui rallegrarsi..."
"Già... senti, Mina-chin..."
"Si?"
"Usciamo."
"Ora?"
"Già... è sabato in fondo. E..." Disse prendendola per un fianco "I fidanzati escono insieme di sabato, no?"
Minami arrossì un po', alcune volte riusciva a prenderla alla sprovvista con certe sue uscite. Chinò un po' la fronte per l'imbarazzo e rispose.
"S-Si... dove mi porti?"
"Ti va di fare una passeggiata fino al cinema e poi vedere il nuovo film? Così potremo mangiare, stare seduti e... camminare"
"Non avrei mai pensato che tu potessi associare il camminare a una cosa bella."
"Infatti io odio camminare, ma farlo con te è così bello che lo farei sempre..."
"D-Davvero, Atsushi, quando fai così, i-io... il mio cuore batte così forte che potrebbe esplodere!"
Murasakibara abbracciò Minami e la baciò. Poi, prendendola per mano, diede inizio al loro appuntamento. No, non aveva senso disperarsi, comunque sarebbe andata si sarebbero goduti i loro ultimi giorni insieme.

Una volta finito il film, la coppietta tornò a casa del gigante.
"Mi sono divertita davvero molto oggi! Grazie, Atsushi!"
"Mmh... non c'è di che... piuttosto... visto che manca ancora un'ora e mezzo al ritorno dei miei... non è che..."
"NO! Ma è possibile che voi maschi pensiate solo a quello?"
"Io? Ma io non ho detto niente... sei tu che pensi sempre male..."
"Non ci provare, sai? Ti riferivi a quello, non hai scuse!"
"Beh, anche se fosse, mi sembrava che l'altra volta fosse piaciuto anche a te..."
Minami divenne viola in meno di due secondi.
"A-A-ATSUSHI!"
"Si?"
"S-SE E' COSI' CHE LA METTI, NON LO FAREMO MAI PIU'!"
"Ah davvero? Io sono sicuro che invece ti smentirai oggi stesso..."
"Non penso proprio!"
"Bene... ti farò vedere..."
Murasakibara la prese di peso e la portò in camera sua, senza che la resistenza di Minami lo mettesse minimamente in difficoltà, dopotutto, per quanto potesse dimenarsi, non c'era paragone fra la loro forza.
"Hey, Mina-chin? Tutta qui la tua determinazione?"
"Sei scorretto, Atsushi! Non vale usare la forza!"
"Le regole le decido io. Ah, dimenticavo, oggi stai sopra te."
"Scordatelo! Non comandi un bel niente tu!"
I due risero di gusto, poi iniziarono a baciarsi, a baciarsi ancora, e infine a spogliarsi. Rispetto alla volta precedente fu tutto ancora più bello, senza nemmeno parlare si capivano alla perfezione, l'atmosfera intorno era magica.
Una volta finito, Atsushi la guardò con scherno.
"Smettila di fare quella faccia, mi fai venire voglia di distruggerti."
"Hey, quella era la mia frase! E poi, fino a pochi secondi fa non facevi la dura, eh?"
"Idiota, ti amo."
"Anche io."

Quel lunedì Murasakibara era piuttosto suscettibile, quel maledetto Muro-chin lo aveva lasciato nell'ignoranza per due giorni! Appena arrivò a scuola andò con Minami a riguardare i cartelloni e lesse il nome del ragazzo che lo aveva battuto di un punto: Himuro Tatsuya.
Una pacca sulla spalla arrivò da dietro, era lui.
"Muro-chin, che significa?"
"Mi sembra ovvio, no? Io posso andare in America quando mi pare, quindi rinuncerò allo scambio, e così ci andrà il terzo in classifica, cioè tu!"
"D-Davvero...io... grazie... Muro-chin. Non so cosa dire..."
"Già, Tatsuya-kun... ti ringrazio tanto anche io..."
"Non ci pensate, vorrà dire che oggi mi offrirete il pranzo!"
"Contaci, Muro-chin..."

"Hey, Atsushi."
"Dimmi, Mina-chin."
"Ci prendiamo dei maiubo dalla scorta segreta?"
"Si, quelli della felicità?"
"Si."

Note dell'autore: saalve a tutti :) questo dovrebbe essere il penultimo capitolo, vedremo... Grazie mille a chi legge e soprattutto a chi lascia sempre recensioni :) Ciao ciao

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Capitolo 14
*** Happy end ***


Quella sera a casa di Himuro era in corso la festa d'addio per Minami e Murasakibara. Tutti gli studenti delle classi di Tatsuya e di Mion, i due organizzatori, erano presenti, e bisognava dire che nonostante tutto si stavano divertendo molto.
"Atsushi e Minami-chan, non state tutta la serata a ingozzarvi sulle poltroncine! Venite un po' a ballare con Mion-chan e me... diglielo anche tu, dai!"
"Si, forza, balliamo tutti insieme!"
"Tatsuya-kun, Mion... ma siete ubriachi?"
"Abbiamo bevuto solo un po', giuro! Adesso andiamo, dai!"
"Atsushi, dobbiamo fermare quei due! Non hanno mai bevuto prima d'ora, potrebbero sentirsi male!"
"Ma no... lasciamo che si divertano un po'... in fondo stiamo per separarci dai nostri migliori amici, non siamo gli unici tristi..."
"A volte sei proprio maturo, sai?"
"...E poi... voglio fare delle foto per ricattare Muro-chin..."
"Ti pareva... E io che pensavo che fossi cresciuto..."
"Dai, adesso andiamo un po' con loro, non voglio perdermi Muro-chin ubriaco!"
"ATSUSHI, dovresti essere preoccupato per lui, non divertito!"
"E dai, che sarà mai... non mi dirai che non sei curiosa di vedere cosa combinerà la tua amica, vero?"
"E va bene! Sono un po' curiosa!"
"Allora alziamoci, su!"
"Wow, non ti ho mai visto così vitale..."
Atsushi e Minami stettero tutto il resto della serata con Tatsuya e Mion, divertendosi come matti a vedere due persone serie come i loro migliori amici in quello stato. A una certa ora, quando ormai tutti stavano per collassare, fecero andare via tutti gli ospiti e accompagnarono Himuro e Mion nella cameera da letto.

"Hey, Tatsuya-kun, smettila di ridere e ascoltami! Ti va bene se noi tre restiamo a dormire da te? Non me la sento di far andare via Mion in questo stato."
"Va bene, così domani vi accompagniamo in aeroporto."
"Perfetto, grazie!"
"Di nulla... piuttosto, tu e Mion-chan potreste andare nell'altra stanza un attimo? Vorrei parlare un po' con Atsushi..."
"Certo, andiamo, Mion!"
"Si, arrivo!"

"Bene, se ne sono andate, cosa volevi dirmi, Muro-chin?"
"Beh, in realtà niente di particolare, ma penso che anche loro due volessero stare un po' da sole per salutarsi. Sai, all'inizio della festa Mion-chan era molto triste, così le ho offerto un po' da bere per tirarla un po' su, ma a quanto pare abbiamo esagerato."
"Sembra che ti sia passata la sbornia..."
"Già... e insomma, vi verrò a trovare ogni tanto, in fondo una volta ogni due mesi trascorro una settimana negli Stati Uniti, e poi durante le vacanze tornerete qui, vero?"
"Si... sarà dura senza i tuoi consigli, Muro-chin..."
"Eh già, le giornate saranno più noiose... comunque, ti do un ultimo suggerimento... allenati in questo periodo, se non ottieni risultati anche nello sport ti rimandano indietro e allora tutti i nostri sforzi sarebbero stati inutili."
"Contaci, Muro-chin... e quando sarà finito questo scambio torneremo a giocare insieme a basket."
"Già, ti aspetto allora."

La mattina seguente Himuro e Mion accompagnarono Murasakibara e Minami all'areoporto, si salutarono e infine l'aereo partì.
In quel periodo i quattro si sentivano due volte a settimana tramite videochiamata, le giornate per il povero Atsushi erano faticose, doveva studiare e allenarsi, ma con il sostegno di Mina-chin trovava la forza di andare avanti. Durante le varie vacanze, Tatsuya e Mion, che ormai erano fidanzati, venivano a trovare i due, fino a che non passò un anno intero.

"Tatsuya, muoviti, l'aereo è atterrato!"
"Arrivo, arrivo... calmati, Mion, non scappano..."
Dal gate uscirono due figure, di cui una molto appariscente.
"Atsushi, Minami-chan! Siamo qui!"
"Oh... guarda chi si vede... ciao, Muro-chin."
Dopo essersi salutati i quattro andarono a fare un giro al liceo Yosen, nel posto in cui erano soliti trascorrere le ricreazioni.
"Wow, sembra che il tempo non sia passato, è tutto come quando siamo partiti..."
"Eh già... Ormai io e Atsushi ci siamo diplomati, quindi vi aspetteremo e fra un anno andremo tutti alla stessa università!"
"Anche Atsushi proseguirà gli studi?" Mion era perplessa!
"Già, come me ha vinto una borsa di studio per entrare nella squadra di basket dell'università, e probabilmente la vincera anche Minami-chan, perciò impegnati così potrai raggiungerci!"

Negli anni successivi i quattro proseguirono insieme gli studi, e quando si laurearono Atsushi e Himuro tentarono la fortuna e riuscirono a entrare in NBA, portandosi dietro nei loro viaggi anche Mion e Minami, che, lavorando tramite computer, potevano permettersi di spostarsi.

Murasakibara girò la chiave nella serratura e aprì la porta.
"Eccoci, questa è la nostra nuova casa, sei contenta, Mina-chin?"
"Tantissimo, quando ci siamo conosciuti non avrei mai pensato che saremmo andati a vivere insieme a Miami! E per di più Tatsuya e Mion abitano qui vicino! Ci pensi? Il destino ci ha fatti trovare e non ci siamo più separati!"
"Già, già, ma ora pensiamo alle cose serie... per via dei provini non siamo potuti stare insieme in questi giorni, quindi..."
"E va bene!"
"Cosa, davvero? Di solito ti arrabbi quando faccio così!"
"Già... sarà l'idea di vivere insieme che mi emoziona..."
"Sai, ne abbiamo passate davvero tante... ma non ho rimpianti, perchè ti amo."
"Già... ti amo anche io..."
Atsushi afferrò Minami e la adagiò sul letto. Nonostante gli anni che passavano il loro divario di forza non mutava mai! Dopo essere entrato dentro di lei cominciò a muoversi, dopo anni di complicità si capivano alla perfezione anche in quell'ambito, e ogni volta per loro era bella come la prima. Appena terminato, come suo solito, Murasakibara cadde distrutto di fianco alla ragazza.
"Hey, Mina-chin..."
"Si?"
"Stiamo insieme da tanto ormai... e entrambi abbiamo il nostro lavoro, viviamo insieme..."
"Dove vuoi arrivare?"
"Sposiamoci."
Una lacrima di gioia colò dall'occhio destro di Minami.
"Si."

Note dell'autore: saaalve a tutti, questo capitolo(difficilissimo da scrivere perchè non sapevo come concludere, per non parlare del fatto che anche se lo sto pubblicando non mi convince molto) è l'ultimo. Chiedo venia per la poca lunghezza, ma c'era davvero poco da scrivere. Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito e sostenuto e mi scuso profondamente per il ritardo, ma ho avuto un problema che mi ha reso impossibile il dedicarmi alla storia. A presto

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