Di momenti Grelliam e fluff a non finire

di NicoDiAngelo_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tee shirt ***
Capitolo 2: *** Regali ***
Capitolo 3: *** Do you want to build a snowman? ***
Capitolo 4: *** Straordinari ***
Capitolo 5: *** Mai dire Mai ***
Capitolo 6: *** Horror Movie ***



Capitolo 1
*** Tee shirt ***


Il sole penetrava dolcemente dalla finestra. Grell si svegliò abbracciata al petto di William. Lui dormiva ancora, chissà cosa stava sognando. Grell voleva credere che stesse sognando di lei. Le palpebre di Will tremolarono e si aprirono. I suoi occhi la guardarono. 《Buongiorno》disse il moro con la voce impastata di sonno. 《Buongiorno~》rispose lei prima di baciargli dolcemente le labbra. Insieme si alzarono e fecero colazione. Will indossava una maglietta rossa che Grell gli aveva prestato. Era un po' vecchiotta ma a lui non interessava più di tanto. Grell conosceva a memoria ogni singolo filo di quella maglietta. Avrebbe potuto passare mezza giornata a pensare alla maglietta che Will indossava. E, ancora peggio, avrebbe passato l'intera giornata ad ascoltare il messaggio che lui le aveva inviato e che lei aveva conservato e mai cancellato.
"Umh... Sutcliff senti... Dio quanto mi sento stupido... Ehm, allora... ti andrebbe di venire a casa mia... e restare se ti va... uhm.. senti fai finta di niente che forse è meglio" recitava il suddetto messaggio. Inutile dire che si era fiondata a casa del moro nel giro di un secondo e in due ore tutti i suoi averi erano stati spostati di appartamento.
Anche in quel momento lo riascoltava, con una cuffietta nell'orecchio, il cellulare poggiato sulla scrivania e le dita che sventolavano appena per far asciugare lo smalto rosso che Grell aveva passato in quel momento. All'improvviso entrò Ronald che chiese a Grell cosa stesse fecendo.Il cellulare della rossa squillò. 《Wiru~》fece lei senza nemmeno togliersi la cuffietta dall'orecchio.
Dall'altro capo la voce del sopracitato Spears disse: 《Sut...Grell... volevo solo dirti che mi hanno affidato un caso notturno quindi... non aspettarmi alzato》e riattaccò. Nel frattempo Ronald, che aveva osservato lo sguardo del sempai accendersi nel rispondere al telefono e gelarsi subito prima di riattaccare, alzò gli occhi al cielo, sbuffando in modo eloquente, per far capire al più grande che era a conoscenza della loro relazione (e, come lui, le reclute, il dipartimento, la sezione amministrativa, il mondo dei demoni e Undertaker, che non si vedeva mai, ma, non si sa come, sapeva tutti i fatti di tutti), ma il rosso non lo degnò di uno sguardo.
Di solito a Grell piaceva vedere come gli altri notavano l'effetto che Will aveva su di lei. Ma non quella volta. Come avevano osato quelli del dipartimento affidare una missione notturna a William proprio QUELLA sera?! Proprio la sera del loro anniversario! Grell aveva fatto i salti mortali all'indietro per organizzare quella serata nei minimi dettagli... E CHE DIAMINE dovevano arrivare quelli del Dipartimento a rovinargliela?! Si passò le mani nei capelli... e al diavolo lo smalto! Prese della sua borsa un block notes (rosso, ovviamente) dove aveva accuratamente descritto i piani per la serata... effettivamente non tutto era da buttare...
Quella sera William tornò a casa più tardi del solito. Mentre andava verso la sua stanza pensò che Grell stesse dormendo sodo, ma, mentre si cambiava, sentì chiaramente la voce del rosso dire 《buon anniversario~》 Il moro avvampò: si, se ne era dimenticato. L'altro iniziò a ridere. Adesso che i suoi occhi si erano abituati al buio poteva vederlo seduto sul letto. Purtroppo si accorse del suo movimento solo quando si ritrovò le labbra del rosso attaccate alle sue. Dopo un secondo di sorpresa, William ricambiò il bacio stringendosi sempre più a Grell ogni momento che passava.
Eh si, pensò Grell, la maglietta avrebbe aspettato.

NOTE AUTRICE okay questa è una raccolta di grelliam, come si evince dal titolo. Solo che sarete voi a darmi i prompt. Nelle recensioni potete scrivere una frase, citazione, parola, canzone oppure inviarmi il link di una fanart e, se mi ispirano, cercherò di scriverci una one-shot. Comunque... questo primo capitolo è ispirato alla canzone tee shirt di birdy. L'ho ambientato ai giorni nostri ( infatti grell ha uno smartphone). Fatemi sapere che ne pensate 😘😘😘😘😘 Lailah

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Capitolo 2
*** Regali ***


Era una giornata come tante. I tre birbantelli giocavano come al solito nel giardino della Grande Casa. Ronald si divertiva a dondolarsi sull'altalena, carcando di andare sempre più in alto e rischiando di cadere ogni volta. Il piccolo William cercava di leggere seduto all'ombra di un albero, ma, evidentemente, il destino era contro di lui, perchè un tornado rosso minacciava di travolgerlo ogni volta che lui distoglieva lo sguardo. Il suddetto tornado - che di nome faceva Grell- si divertiva a cercare di "abbellire" William riempendolo di nastrini e mollettine rosse, sganasciandosi dalle risate quando il moro gli ordinava con freddezza di lasciarlo stare.
-Bambini è ora di merenda!- La voce di Undertaker catturò l'attenzione delle piccole pesti che scattarono subto sull'attenti. 
Quel giorno Undertaker si era superato. Aveva preparato un'enorme torta al cioccolato per il compleanno di William e sul tavolo troneggiavano altre mille leccornie come cupcakes e biscotti. Dopo aver cantato "tanti auguri a te" e dopo che il bambino ebbe spento le candeline, ai tre fu concesso di tornare a giocare. Ronald corse nella sua stanza a prendere i suoi soldatini di piombo e Grell andò a sistemarsi i capelli, attività che occupava la stragrande maggioranza del suo tempo. Solo William si azzardò ad entrare in biblioteca, sperando di avere un po' di pace. Era lì che osservava la grande Falce del loro papà adottivo quando Grell spalancò la porta.
-Che fai?- chiese.
-Io... non sono fatti tuoi!- disse il moro prendendo la stessa colorazione dei capelli dell'altro. 
-Capisco...-
-Uffa.. Stavo solo guardado la Falce, contento?!-
-Ti piace davvero tanto, eh?-
-Io... si. Da grande voglio diventare proprio come lui!- affermò sicuro il bambino. 
-Will... tanti auguri- disse il rosso allungandogli un pacchetto. 
Era una scatola rettangolare, non molto alta e lunga poco più del suo braccio, avvolta in carta da regalo rosso fragola.
-aprilo.- disse Grell. Lui lo aprì. Al suo interno si trovava una piccola Death Scyte giocattolo. Grell doveva aver speso tutti i suoi risparmi per comprergliela. 
-Io.. Grazie!- disse Will sorridendo. Il rosso si sporse a baciargli una guancia. 
-Non c'è di che!- disse uscendo.


NOTE AUTRICE
Ok, ok sono in un ritardo non abissale, di più!
Questa ff è per festeggiare il 16 dicembre ma, siccome non ho potuto farlo prima, la pubblico ora. è ispirata ad un sacco di fan art che ho trovato ritraenti i tre monelli e Undertaker come loro tata. 
Spero vi piaccia, per i fucili chiedete a Mey-Rin o a Baldroy.
Ci si rivede :)
Lailah

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Capitolo 3
*** Do you want to build a snowman? ***


Nevicava, quella notte. Candidi fiocchi scendevano dal cielo e andavano a posarsi sul terreno, senza però sciogliersi. Grell avrebbe voluto che ci fosse anche William con lei, ma, come spesso capitava, il moro era stato trattenuto al lavoro per alcuni straordinari. Grell sapeva benissimo che, quando sarebbe tornato, William avrebbe fatto l'acido per tutto il resto della serata. D'altronde lui detestava gli straordinari. 
Rimuginava su questo, accoccolata sulla poltrona preferita di Will, quando sentì una chiave sferragliare nella serratura. La porta si aprì e il suddetto moro fece il suo ingresso, pulendosi le scarpe sullo zerbino e rimuovendo dal suo cappotto i fiocchi di neve che avevano osato posarsi si di lui. Grell si alzò e si catapultò ad abbracciarlo, ma il moro la scansò freddamente.
-Non sono dell'umore, Sutcliff.- disse. 
Andò verso la camera da letto, lasciando Grell sul pavimento -con un espressione di stupore misto a dolore sul volto- e sbattè la porta alle sue spalle. 
Grell non si diede per vinta e si avvicinò alla stanza con passo felino. Arrivata davanti alla portà esitò per un attimo, spaventata dalla reazione che avrebbe potuto avere Will a quello che stava per fare. Prese un respito profondo e bussò.
-Wiru... Vuoi fare un pupazzo di neve?- chiese in un sussurro. La porta si aprì e metà del volto del suo superiore fece capolino sulla soglia.
-Un... Pupazzo di neve?- 
-Si... sai, oggi nevica e pensavo...-
-Va bene.-
-Io.. Cosa?!-
-Ho detto che va bene Sutcliff, sei sordo?-
Pochi minuti dopo i due erano in giardino e si dilettavano a fare un pupazzo di neve. Uscì un po' sbilenco, dato che sia per Will che per Grell era la prima volta, ma i due furono soddisfatti lo stesso. All'improvviso qualcosa di freddo e bagnato si abbattè sulla nuca di Will. Lui si girò e vide Grell con in mano una palla di neve, pronto al prossimo lancio. William si abbassò lentamente, senza perdere il contatto visivo con Grell, e raccolse anche lui una manciata di neve. Approfittando del fatto che il rosso stava evidentemente sognando ad occhi aperti (Quel ragazzo non ha un cervello, ma un intero cinema, pensò, a luci rosse, aggiunse) gli scagliò la palla di neve dritta sul viso, con tutta la forza che aveva. 
-come. hai. osato. NON SI MIRA MAI AL VISO DI UNA SIGNORINA!- Gridò Grell con la faccia più rossa dei suoi capelli. Fu così che iniziò una battaglia così intensa che, al suo temine, erano tutti e due fradici. Tornarono in casa e si sedettero entrambi vicino al camino acceso, con una bella tazza di cioccolata in mano. 
Grell appoggiò la testa sulla spalla di Will.
Lui non lo scansò.
Andava bene così.




NOTE AUTRICE
Okay, credo che con questo sono entrata nell'OOC più assoluto. Se William mai leggesse questo capitolo penso che gli verrebbe un attacco apoplettico. 
Comunque, passiamo alle cose serie. C'è un motivo se in questo capitolo William è più dolce del solito, e va ricercato nel punto in cui dice che doveva fare gli straordinari. Infatti, ha dovuto catalogare diverse morti per congelamento, soprattutto di bambini e questo l'ha fatto pensare a Grell e a quanto avrebbe pianto se fosse capitato a lui quel compito. So che è una cosa triste, ma io credo che, per quanto possa essere freddo, William  possiede ancora qualche traccia di emozioni. 
Ringrazio chiunque abbia letto i due capitoli precedenti (siete un amore, ragazzi) e, come al solito, vi sarei grata se mi lasciaste una recensione, anche piccola, giusto per sapere se le mie idee vi piacciono, se vi piace il mio modo di scrivere e se avete in mente qualche prompt carino, dato che io non sono Sebastian e le idee malvage non sono infinite. 
Approfitto anche per ringraziare l'altra admin, Mari, nonchè mia migliore amica, e la sua ossessione pre frozen  che mi hanno ispirato il prompt di questo capitolo. 
Baci, abbracci e tanto Grelliam a tutti <3
Lailah

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Capitolo 4
*** Straordinari ***


William aprì la porta del suo appartamento ed entrò cercando di non far rumore. Aveva di nuovo fatto gli straordinari ed era tornato tardissimo. Grell l'avrebbe ucciso. Da quando aveva iniziato a chiamarlo per nome? E, soprattutto, da quando si preoccupava di cosa lo infastidiva? Si diresse quanto più silenziosamente possibile verso la sua ("nostra", la correzione gli venne spontanea con una voce cantilenante che ben conosceva) camera da letto, ma, prima che potesse poggiare il piede sul primo gradino, notò una luce flebile provenire dal salotto. Entrò cautamente e si stupì nel notare Grell addormentato sulla poltrona. Evidentemente aveva cercato di aspettarlo, ma morfeo aveva avuto la meglio. Aveva i capelli in un groviglio assurdo, prova del fatto che aveva cambiato posizione più volte pur di non addormentarsi. Appoggiava il viso su una mano che si puntellava sul gomito posato sul bracciolo della poltrona. Gli occhiali erano attorcigliati ai capelli e rischiavano di rompersi al minimo movimento. William gli si avvicinò, gli tolse gli occhiali e li posò sul tavolino accanto alla poltrona, dove erano posati una buona decina di libri. Prese una coperta rossa, di proprietà del suddetto vermiglio, e la appoggiò delicatamente su di lui, assicurandosi di coprirlo bene e di non svegliarlo. "Che irresponsabile" pensò mentre gli posava un bacio sulla fronte. Quella notte Grell sognò un bacio sulla fronte da parte di William, ma, quando la mattina dopo fu salutata freddamente come al solito, si convinse che era stato tutto frutto della sua immaginazione. NOTE AUTRICE okay, mi sa che non riuscirò mai a essere IC con Will. Vabbè io lo preferisco così. Ringrazio tutti i miei lettori, che sembrano tanto i gemelli tompson. Hahaha scherzo💜💜 Fatemi sapere cosa ne pensate e datemi qualche idea perché non ne ho veramente più. Bacioni 💋 Lailah. Ps. Se si vede tutto attaccato è perchè sono dal cellulare

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Capitolo 5
*** Mai dire Mai ***


Mai dire mai.

"Scordatelo Sutcliff.  Non lo farò MAI" disse William credendo così di porre fine ad una discussione che durava ormai da quasi un'ora.
"Mai dire mai, Wiru caro" ribattè il rosso che voleva avere sempre l'ultima parola.
William impallidì. Quelle tre parole se pronunciate dalla bocca del suo compagno -dopo tutti quegli anni aveva dovuto arrendersi all'evidenza- erano fonte di terrore per l'imperturbabile shinigami. Lui, che reagiva freddamente alla vista dei peggiori omicidi. Lui, che lavorava freddamente e senza nessuna emozione. Lui, che sopportava stoicamente tutte le manie del suo compagno (e, ammettiamolo, non è cosa da poco) era semplicemente terrorizzato da tre paroline.
Eh, si, perché, se a pronunciarle era quella disgrazia ambulante del suo sottoposto, potevano significare ore e ore di torture paragonabili a quelle di Saw l'enigmista (saga cinematografica che il rosso semplicemente ADORAVA).
E non si sbagliava.
Così, giorni dopo, si ritrovò nel suo appartamento, bloccato su una sedia, col suo compagno che usava su di lui oggetti non meglio identificati.
"Sta fermo Wiru caro. Ho quasi finito... ecco fatto!" Disse la sciagura ambulante.
Il rosso lo fece alzare dalla sedia e lo mise davanti allo specchio.
Quella volta avevano davvero toccato il fondo.
William osservò scioccato la sua immagine nello specchio, ringraziando mentalmente ogni divinità esistente del fatto che fossero chiusi nel loro appartamento.
Grell, infatti, l'aveva costretto ad indossare un abitino striminzito (nero, perché, a detta dell'altro, faceva risaltare meglio i suoi occhi) che il rosso aveva comprato apposta per l'occasione. Le gambe e le braccia erano glabre (Grell l'aveva sottoposto ad una tortura medievale che aveva definito "ceretta"), ma il peggio era il suo viso, ora ricoperto di trucco e brillantini.
"Io ti avevo avvertita William. Mai dire mai." Cinguettò allegramente l'apocalisse vivente.
"Scordati che lo faccia ancora Sutcliff. Non mi vestirò MAI PIÙ da donna!"
"Mai dire mai"  




NOTE AUTRICE
Buonasera a tutti, bimbi belli e bimbi brutti (?). Okay compatitemi, sto scrivendo questa storia alle 21.31 dopo un'illuminazione avvenuta mentre ero nelle segrete stanze (il bagno).
Questo è il primo prompt che mi è stato suggerito da uno di voi e quindi ringrazio di cuore Chizuru per le sue splendide parole (te l'avevo detto che il tuo prompt mi ispirava torture u.u).
E, miracolo dei miracoli, sono riuscita a mantenermi più o meno IC con William. Voglio un biscotto(?)
Prima che le note diventino più lunghe del capitolo stesso, che Grell mi insegua con la motosega per non avergli -AVERLE!!- dato un PoV e che Will mi insegua col decespugliatore per questo splendido cross-dressing, vi saluto.
Un bacio a tutti i miei lettori.
Siete delle perle(?)
Lailah.

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Capitolo 6
*** Horror Movie ***


 
William T. Spears detestava molte cose.
Gli straordinari, ad esempio. Gli incompetenti. Avere uno tsunami vivente a casa, soprattutto se il sopracitato William era assente.
L'insieme di queste cose rendeva la giornata del nostro shinigami abbastanza... complicata.
Era questo che pensava tornando a casa, mentre scomodava i santi e malediva un certo reparto, la riunione di tutti i suoi guai.
Arrivato al suo appartamento notò che dalle finestre non proveniva luce, Grell doveva essere già andato a letto, e questo portò un deciso miglioramento alla giornata di William che poteva finalmente rilassarsi in pace senza che il suddetto rosso cercasse di saltargli sulle piume al minimo cenno di distrazione.
Ovviamente non fu così.
William non era nemmeno entrato che già voleva uscire. La casa era un disastro. I libri erano ammucchiati ovunque, piatti e bicchieri giacevano in giro, neanche fossero mine anti-uomo, cuscini e coperte erano dappertutto, insieme a una quantità decisamente spropositata di... piume (?).
Salì le scale di corsa, inconsciamente preoccupato per la sorte del suo compagno.
La porta della camera da letto era socchiusa.
La spinse piano, cercando di non fare rumore.
Dappertutto era rosso: il letto, il pavimento...
"Sutcliff, quante volte devo ripeterti di non guardare film horror in mia assenza?"
Disse William mentre la sagoma informe del suo compagno sbucava lentamente dalla montagna di coperte e cuscin sparsi ovunque.
 
NOTE AUTRICE
I'M BACK (w: potevi anche rimanere dove stavi).
Okay, la scuola mi sta uccidendo.
Torniamo a noi. Non aggiorno da parecchio, mi mancavano questi due scemi (W: tu non ci mancavi di certo.)
Okay, nella mia testa doveva uscire molto meglio ma vabbè, ci ho provato. Grell mi ucciderà per non avergli dato un PoV. Di nuovo.
Ma tanto lo amiamo tutti lo stesso anche senza PoV.
Concludo prima di rendermi conto di ciò che ho scritto.
AMATE LE FRAGOLE (?) [Tutta colpa di L, prendetevela con lui]
Lailah

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