Destiny has a funny way of finding you di valuz86 (/viewuser.php?uid=659089)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Capitolo 1
Cammino per la città, sferzata dal vento e non posso fare a meno di pensare a come diavolo sono finita in questo posto!
Avevo una vita, prima di tutto questo; una bella vita, una vita che non
comprendeva orribili sabato sera passati al bar locale ( unico luogo in
città dove
poter socializzare) e pessime compagnie.
Sbuffo esasperata quando un'ulteriore folata mi costringe a stringere la giacca attorno al mio corpo.
Dio Mio!!! Se proprio avevo bisogno di un po' di tempo per stare da
sola con i miei pensieri, non potevo scegliere un bel luogo soleggiato,
come Las
Vegas,Orlando o Los Angeles? No! Ho deciso che sarebbe stato meglio
sparire in questa piccola cittadina del Montana, dove l'inverno dura 10
mesi
l'anno... Grandioso!!!
Troppo concentrata sul mio monologo interiore, sento la voce solo pochi
secondi prima di vedere che effettivamente, sulla panchina dall'altro
lato della
strada, siede una ragazza... e mi viene da ridere quando sento che i suoi pensieri non sono così diversi dai miei.
"Come diavolo sono finita quì? Non sò neanche dove
sono... non riesco a pensare chiaramente: forse avrei bisogno di un
pò di sangue"
Sangue??? Oh no... un maledetto vampiro nella mia città! Che
diavolo bisogna fare per liberarsi di questi succhiasangue? A quanto
pare, non si
concentrano solo nelle grandi città, come credevo... benissimo, questa serata non poteva andare meglio!!!
Mi avvicino e la guardo: è una bella ragazza, alta, bionda e con
due splendidi occhi verdi; non sembra pericolosa, ma ho imparato tempo
fà che le
apparenze ingannano!
Si accorge di me solo quando le sono praticamente di fronte e la cosa
che mi fà sorridere, leggendo i suoi pensieri, è che lei
è più terrorizzata di me...
Creature della notte un cavolo!Chi poteva pensare che i vampiri fossero
creature così deboli...Io sono cresciuta con i racconti di Anne
Rice, dove i
vampiri sono sempre perfidi, ma guardando la ragazza che mi siede di fronte, non riesco proprio a pensare a lei in quel modo...
Conentrandomi sui suoi pensieri e cercando di riuscire ad estrapolare
qualcosa dal turbinio di informazioni che al momento le ruota nella
testa,faccio
un passo avanti e le pongo la domanda del secolo.
"Stai bene? Hai bisogno di una mano?"
Lei alza i suoi occhi verdi su di me e dallo sguardo che mi lancia direi che sì, ha proprio bisogno di una mano.
"Io sono Rose" le dico, guardandola e aspettando che lei si presenti.
Passa qualche secondo in cui posso vedere nei suoi occhi e leggere nei
suoi
pensieri l'indecisione... poi allunga una mano e mi dice "Piacere, io
sono Lissa". La stringo senza paura e la sento gelida, non sò se
per il freddo o per
la sua natura,ma comunque provo un moto di compassione per lei. " Cosa
ci fai quì nel cuore della notte?" le chiedo sinceramente
incuriosita. Riesco a
leggere la risposta nella sua mente ancora prima che apra bocca, ma le
lascio comunque il tempo di rispondere, anche solo per vedere se
sarà
sincera con me.
"Sono scappata di casa e, dopo essere salita sul primo autobus che ho
trovato, mi sono ritrovata in questo posto". La storia che mi ha
raccontato è
molto vicina alla verità: non è propriamente scappata di
casa, ma da una scuola per vampiri( chi sapeva che queste cose
esistessero davvero) e
sebbene stia cercando nella sua mente la motivazione per cui l'ha
fatto, non riesco a trovarla...Forse non lo sà nemmeno lei!
Riesco, però a leggere
un' immensa tristezza, dovuta alla morte dei genitori e del fratello
avvenuta qualche mese prima e non posso fare a meno di paragonarmi a
lei... Sò
bene come ci si sente a perdere i genitori e non è una cosa che
auguro a nessuno ed in quel momento prendo probabilmente la decisione
più stupida
della mia vita...
"Hai un posto dove stare? " le chiedo di getto e guardandola in volto, leggo la risposta...
"Puoi stare con me per qulche tempo, anche io vivo da sola"; la vedo
pensarci un attimo, nella sua mente si stà chiedendo se è
una cosa saggia
andare a casa di una perfetta sconosciuta, ma dopo pochi secondi decide
che, al momento, questa è la sua migliore opzione...
" Ti ringrazio molto, accetto volentieri, anche perchè non sò neanche dove sono."
" Baker, Montana,oppure come adoro chiamarlo io: un posto dimenticato
da Dio" la sento ridacchiare alle mie spalle, mentre mi segue verso
casa...
Camminiamo in silenzio per un pò e ,arrivate di fronte al mio
appartamento, apro la porta velocemente e le faccio fare un tour della
casa.Le mostro la
sua camera e mi assicuro che abbia tutto ciò di cui ha bisogno,
la spingo a fare una doccia, almeno così potrà scaldarsi
un pò...
Quando sento il rumore del getto dell'acqua, comincio a pensare a come
gestire tutta questa situazione e mi convinco che ,forse, la cosa
migliore da
fare è dirle la verità e sperare che lei faccia lo
stesso. Passa una mezz'ora ed io sono così persa nei miei
pensieri, da non averla neanche sentita
entrare in cucina.
Mi giro e la osservo, notando che ha indossato la tuta che le ho
prestato. I pantaloni le stanno corti e provo un moto di gelosia verso
questa ragazza
altissima... sò che può sembrare sciocco,ma la mia
altezza è sempre stata un problema per me! Per carità,
sò di essere una bella ragazza ed anche
di essere " ben proprorzionata", come molti ragazzi mi hanno fatto
notare, ma avrei fatto qualsiasi cosa per 10 centimetri in più.
Mi concentro nuovamente sulla ragazza che mi stà di fronte e decido che forse è meglio andare dritta al sodo.
"Sò che sei un vampiro" la vedo irrigidirsi e spalancare gli
occhi, ma dopo due secondi è di fronte a me e mi fissa dritta
negli occhi
"Starò quì solo per stanotte. Domani mattina me ne
andrò e tu non ricorderai neanche di avermi incontrata"
Sò cosa stà facendo; sento quella
sensazione di stanchezza che mi assale, ma sò anche che con me
non funzionerà... non sò perchè,ma nessun vampiro
è mai riuscito ad obbligarmi a
fare qualcosa che non volevo.
" La compulsione su di mè non funziona, quindi che ne dici se
mettiamo da parte la paura ed entrambe diciamo la verità?" la
vedo sgranare gli occhi
ancora di più, sebbene non credevo fosse possibile, ma dopo
pochi secondi si calma e fà un leggero cenno di assenso con la
testa.
" Leggo il pensiero! Posso sentire tutto quello che stai pensando..."
La vedo guardarmi un paio di secondi e poi rispondo alla sua domanda
ancora
prima che apra bocca
"No, sono umana! Sono sempre stata capace di leggere i pensieri della
gente, ma i miei non mi hanno mai spiegato perchè e purtroppo
sono morti
l'anno scorso,prima di potermi dare una vera spiegazione" La vedo
guardarmi con un moto di tristezza negli occhi e riconosco quel dolore:
stà
pensando alla sua famiglia!
"Mi dispiace" le dico ancora una volta, prima che possa parlare...Mi
fà un sorriso mesto e risponde con un grazie appena accennato.
Da quel moemento in poi, gran parte della nostra conversazione si
svolge nella sua mente ed io la interrompo solo un paio di volte per
chiederle delle
spiegazioni.
Credo che una parte di lei non stia parlando perchè vuole vedere
cosa sono davvero in grado di fare, ma la mia testa mi dice anche che
probabilmente
non stà parlando perchè dire queste cose a voce alta, le porterebbe troppa sofferenza.
Mi racconta della sua vita, chi è davvero ( non avrei mai
creduto di poter conoscere una principessa) , di come un incidente
stradale le ha portato via la
sua famiglia, di come funziona il suo mondo... Mi dice che
esistono vari tipi di vampiri, mi fà capire la differenza e mi
spiega dell'esistenza dei damphir.
Quest'ultima parte mi affascina particolarmente: guerrieri, mezzi umani
e mezzi vampiri che dedicano la loro vita a proteggere i Moroi (
vampiri buoni,
come li ho soprannominati nella mia testa ) dagli Strigoi ( vampiri
cattivi ). Mi dice anche che dopo l'incidente, c'erano stati un
pò di problemi nella sua
scuola e lei non si sentiva più al sicuro ed è per questo che ha deciso di andarsene.
Restiamo in silenzio qualche secondo, prima di cominciare a ridere
contemporaneamente come due sceme per l'assurdità della
situazione.
Sono seduta sul mio divano, avendo una conversazione con un vampiro
sulle disavventure che ci sono successe nella vita. Non avrei mai
creduto ad
una cosa del genere, se me lo avessero detto qualche giorno fà...
Decido di preparare qualcosa per cena, ma sento che anche lei è
affamata e in due secondi le parole sono fuori dalla mia bocca, prima
che possa
pensarci sù...
" Se ti faccio bere da me, sarai in gradi di controllarti?" lei mi
guarda stupita per qualche secondo e poi annuisce. Mi avvicino e lei si
china verso il mio
collo e devo ammettere che non ho mai avuto così tanta paura in
vita mia. Fortunatamente i suoi pensieri mi calmano: mi stà
rassicurando, dicendo
che l'ha fatto mille volte e che non ha mai avuto un'incidente e ,pochi
secondi dopo, sento i suoi denti sul mio collo ed un leggero dolore...
I secondi
passano ed il dolore viene sostituito da una leggera euforia, è
una sensazione che riconosco: mi sembra di essere ubriaca! In quel
secondo Lissa si
allontana da me ed i miei pensieri tornano coerenti... Nessuna di noi
dice niente e ci sediamo sul divano a guardare un pò di
televisione ed è così che ci
addormentiamo: davanti ad un episodio di "True Blood", che ora comincia a non sembrarmi più così assurdo...
Due anni dopo...
Apro la porta di casa e trovo Lissa seduta sul divano, intenta ad
osservare un programma di cucina... a quanto pare la divertono molto!
Mi saluta telepaticamente ed io rispondo ad alta voce, dirigendomi in
camera per mettermi addosso qualcosa di più comodo. Mentre apro
l'armadio, i
miei pensieri si concentrano su quante cose sono cambiate in questi due anni..
Non ci siamo mai trasferite ed il mio mini appartamento è
diventata la nostra casa! é stato facilissimo abituarsi l'una
all'altra ed in poco tempo siamo
diventate grandi amiche... forse era proprio quello di cui avevamo bisogno.
Non abbiamo avuto alcun problema con gli Strigoi: fortunatamente il mio
leggere nel pensiero è stato molto utile. Abbiamo ( o per meglio
dire HO)
dovuto combattere solo un paio di volte e non sono mai stata
così grata nei confronti dei miei genitori fino a quel momento.
Non sò perchè mio padre abbia sempre insistito per farmi
diventare un'ottima combattente, ma la sua ossessione per le arti
marziali mi ha salvato la
vita un paio di volte in questi anni.
Troppo distratta dalla direzione in cui stanno andando la mia mente, mi
accorgo troppo tardi di stare ascoltando i pensieri di un uomo. Entro
nella sua
testa ed in pochi secondi capisco con chi abbiamo a che fare. Cercando
di non destare sospetti, torno in salone e guardo Lissa, mettendomi un
dito
sulle labbra per farle capire che c'è qualcosa che non và.
Sento immediatamente il suo panico salire, ma in questo momento la mia
mente è più concentrata nel trovare una via di fuga...
Dannazione! Sapevo benissimo che questa casa aveva una sola via d'uscita: la porta principale!
Saremmo dovute passare di fronte a quello che, senza ombra di dubbio,
era un numeroso gruppo di guardiani per poter scappare e questo poteva
voler dire solo una cosa: COMBATTERE!
Con un movimento repentino, afferro Lissa per il gomito e ci dirigiamo
velocemente fuori dalla porta,afferrando le borse che lasciamo sempre
davanti
all'entrata per ogni evenienza.
L'aria gelida della notta mi colpisce in pieno appena arriviamo in
strada ed, in pochi secondi, siamo circondate da sei guardiani. Sento
Lissa fare un
passo indietro, ma io resto ferma nella mia posizione, cercando di
leggere tutti i loro pensieri in una volta per capire la loro strategia.
Il mal di testa, dovuto all'eccessivo uso dei miei poteri, stà
arrivando, ma io cerco di ignorarlo e provo di nuovo a concentrarmi.
Capisco che il mio nemico più grande è un guardiano di
nome Belikov, ma non faccio in tempo a guardarmi in torno, che una voce
divina comincia a
parlare.
é la voce di un uomo e, non sò perchè, mentre lo ascolto, sento dei brividi corrermi lungo la schiena
"Principessa, siamo quì per riportarla, sana e salva, alla St Vladimir Academy"
Mi giro e lo vedo: non credo di aver mai visto un uomo così!
Pensavo che quelli come lui esistessero solo nei film e sulle copertine
delle riviste.
é alto, molto alto, fisico scolpito, lunghi capelli che gli
arrivano alle spalle, un viso splendido e , ciliegina sulla torta, due
occhi color cioccolato che mi
fanno tremare le ginocchia.
Lo osservo per qualche secondo, ancora persa nei meandri dei miei
pensieri, per poi scuotere leggermente la testa e recuperare il
contatto con la
realtà.
"Se volete portarla via, dovete prima fermare me!" dico con convinzione, prendendo la posizione di attacco.
Lo vedo fissare quegli occhi meravigliosi su di me, per poi accennare
un sorriso divertito; stà pensando che non ho alcuna chance
contro di lui, ma
credo che fra qualche secondo dovrà ricredersi. Mi osserva
ancora per qualche minuto e poi lo vedo spalancare gli occhi e aprire
la bocca in
un'espressione sorpresa.
"Sei umana?!" mi dice ed io scelgo quel momento per partire all'attacco.
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Capitolo 2
"Sei umana?!" mi dice ed io scelgo quel momento per partire all'attacco.
Riesco a colpirlo alla mascella prima ancora che si risvegli dalla sua
trance... credo che sia ancora troppo sconvolto per il fatto che io sia
umana.
Sfortunatamente, però , il tipo è più resistente
di quello che credevo e devo ammettere che anch'io ho leggermente
risentito del colpo.
L'impatto del mio pugno con la sua mascella sembra risvegliarlo ed anche lui prende una posizione d'attacco.
Sò che non mi sarei dovuta allontanare così tanto da
Lissa, ma leggendo i pensieri degli altri guardiani, sò
che non le farebbero mai del male.
Abbandono le loro menti e concentro tutta la mia attenzione sul dio
greco che ho davanti, trovandolo intento a studiare le mie mosse.
Posso sentire ancora il suo stupore, ma sembra che il suo istinto da
guerriero abbia preso il sopravvento: sento che non vuole farmi male
e a quanto pare l'idea di colpire una donna lo disgusta, ma sento anche che farà di tutto per completare la sua missione.
Non sò se sentirmi offesa dai suoi pensieri o se rimanere
stupita dal fatto che c'è ancora qualcuno in questo mondo
con un minimo di galanteria.
Camminiamo in circolo per un pò, aspettando che l'altro abbassi
leggermente la guardia, ma quando non succede niente, comincio a
diventare
impaziente... non posso farci niente: la pazienza non è mai stata una mia caratteristica.
Lo attacco frontalmente e, sebbene sia leggermente stupito dal mio
approccio diretto, si difende cercando di non colpirmi troppo forte.
In una manciata di secondi si rende conto che sono un osso più
duro di quello che pensa e lo sento mettere più forza nei suoi
colpi.
Devo ammettere che, a questo punto, mi stò divertendo: era
parecchio che non trovavo qualcuno alla mia altezza... Devo anche
ammettere, però,
che se non avessi potuto leggere i suoi pensieri, a questo punto sarei stata in seria difficoltà...
Continuiamo per qualche minuto, fino a che ,stanca di questa
situazione, prevedo una sua mossa e lo getto a terra, bloccandolo con
il peso del mio
corpo.
Stò per colpirlo, in modo da farlo svenire e potermi dedicare agli altri, quando sento la voce di Lissa
" Rose, lascialo andare." mi dice in maniera decisa, mentre io la guardo come se le fossero improvvisamente spuntate due teste.
Entro nella sua mente e comprendo il perchè del suo
ragionamento: crede che ci troveranno di nuovo ed è convinta che
prima o poi, riusciranno
a riportarla all'accademia, dovendo affrontare delle conseguenze
peggiori di quelle che l'aspettano oggi...ma soprattutto ritiene che
sia suo
dovere tornare indietro e prendersi le sue responsabilità come
Reale. Posso non comprendere appieno il suo ragionamento, ma sono molto
orgogliosa di quanto sia riuscita a crescere in questi due anni...
Con uno sbuffo mi alzo in piedi ed abbandono il calore di quel corpo
straordinario e devo ammettere che la perdita di quel contatto mi porta
a tremare.
Mi avvicino a Lissa e, gurdandola negli occhi, le chiedo se è
sicura della sua scelta e lei mi fà un cenno di assenso; mentre
leggo i suoi pensieri mi
rendo conto che lei vorrebbe che andassi con lei, ma stà
cercando di spingere l'idea fuori dalla sua testa per non
forzarmi a prendere una decisione.
La guardo sorridendo, facendole capire che il mio posto è
accanto a lei e che non la lascerei per nulla al mondo; la vedo
sorridere di rimando e poi
si allontana per parlare con Belikov che ha ancora in faccia
un'espressione stupita... si stà chiedendo come una "piccola"
umana come me sia riuscita
a batterlo... sento il mio caratteraccio emergere e la rabbia salire.
Che cosa c'entra la mia taglia con la mia capacità di batterlo?
Uomini!!!Le dimensioni sono tutto per loro...
Entrando nella testa di Lissa, ascolto la loro conversazione:
stà cercando di convincerlo a portarmi con loro. Sento dai
suoi pensieri, che è molto
indeciso, ma abbastanza affascinato da me per farsi convincere... e un
sorriso mi si disegna sulle labbra quando mi rendo conto che la sua
curiosità
ha avuto la meglio!
In poco tempo recuperiamo le nostre cose dall'appartamento ed entriamo nei Suv neri che sono parcheggiati lungo la strada.
Il viaggio è silenzioso ed io e Lissa cerchiamo di decidere cosa
dire e non dire una volta arrivati all'accademia...sento le sue domande
nella sua mente
a cui io rispondo con dei leggeri cenni del capo, per non destare sospetti nei nostri compagni di viaggio.
Il resto del tragitto, lo passo nella testa di quel guardiano che mi
affascina tanto: la maggior parte delle sue conversazioni sono in
russo, ma
fortunatamente parlo la lingua perfettamente e comprendo tutti i suoi
pensieri.. Le sue idee si spostano tra la sua famiglia, la
soddisfazione di aver portato
a termine questa missione e... ME! Resto stupita da quanto la sua mente
sia concentrata su di me al momento ed un ghigno mi sfugge quando lo
vedo
guardarmi per un secondo più del dovuto e non riesce a
trattenere il pensiero che io sia sexy... subito dopo, però, si
riprende, criticandosi per aver
avuto un pensiero del genere su una minorenne... chi lo sapeva che gli
uomini potessero essere così pudici? Ho 17 anni, non 12 e fra
pochi mesi sarò
comunque maggiorenne... MAH!!!
Arriviamo all'accademia nell'arco di qualche ora e veniamo subito
portate nell'ufficio della preside: Lissa riesce a convincere la donna
ad avere una
conversazione privata con noi. Abbiamo deciso di dirle cosa sono capace
di fare, ma non voglio farlo sapere a nessun altro, se possibile....
Come rimaniamo da sole, la donna mi guarda come se fossi spazzatura e
le immagini che si susseguono nella sua mente non aiutano di certo
a farmela risultare simpatica. La ignoro mentre critica Lissa per la
scelta fatta e dopo qualche minuto concentra la sua attenzione su di me.
Continuiamo a fissarci senza dire una parola, fino a che i suoi pensieri diventano troppo da sopportare
" Non c'è bisogno di essere così volgari, lo sà?"
le dico senza troppi preamboli; lei mi fissa stupita, fino a che decido
di informarla delle mie capacità.
A discorso ultimato, rendendosi conto che ho sentito tutto quello che stava pensando, ha almeno la decenza di arrossire.
La vedo ponderare la situazione ed alla fine decide di darmi una
possibilità: potrò rimanere all'accademia,ma naturalmente
non potrò partecipare alle
lezioni, non facendo parte di nessuna delle due specie. Decide, infine,
che dovrò essere addestrata personalmente da un guardiano, di
modo che, se
decidessi di rimanere con Lissa, potrò almeno esserle utile e
nel frattempo potrò avere accesso alla loro biblioteca per
cercare informazioni e scoprire se
esistono altre persone come me.
Apre la porta e fà entrare Dimitri, intrattenendo con lui una
conversazione "privata" per qualche secondo... lo vedo annuire ed
infine si avvicinano a noi.
"Signorina Hathaway, sarà il guardiano Belikov ad addestrarla;
cerchi di non creare problemi e di ubbidire agli ordini, altrimenti
sarò costretta a
cacciarla dall'Accademia" annuisco, cercando di mettere a tacere il mio
caratteraccio che mi stà dicendo solo di urlarle contro in quel
momento ed io e
Lissa siamo fuori dalla porta nell'arco di secondi, venendo scortate verso le nostre camere...
Prima di entrare, però, mi volto verso Dimitri e con un sorriso
sulle labbra gli dico: "A quanto pare passeremo parecchio tempo insieme
compagno!"
Lo vedo rivolgermi un'occhiataccia,credo che il mio nuovo soprannome
non gli piace, e poi con voce distaccata mi dice di farmi trovare in
palestra
la mattina seguente all'alba. Reprimo velocemente un grugnito:
non sono mai stata una persona mattiniera e la sola idea di dover fare
attività fisica
così presto mi rovina l'umore.
"Bel modo di rovinarmi la giornata compagno" rispondo prima di chiudere
la porta ed osservare, divertita, la smorfia sul volto di Dimitri.
La mattina seguente, il suono della sveglia mi arriva dritto al
cervello ed il mal di testa che ho in questo momento mi dice che
è davvero troppo presto
per alzarmi. Pondero l'idea per due secondi, fino a che mi viene in
mente la faccia seria di Dimitri: dubito che Mr. Simpatia troverebbe
divertente un mio
ritardo; sebbene contro voglia, mi alzo e mi butto sotto la doccia,
sperando che l'acqua gelida faccia qualcosa per il mio cervello ancora
in stand-by.
Dopo una decina di minuti, esco dalla doccia, mi asciugo ed indosso velocemente una delle tante tenute sportive che possiedo.
Mi avvio a passo spedito verso la palestra, sapendo di essere
leggermente in anticipo, ma resto sorpresa quando, aprendo la porta,
trovo Dimitri seduto
per terra intento a leggere un libro.
Entrando nella sua testa, mi rendo conto che è un western...
UGH!!! Come certa gente abbia un pessimo gusto in fatto di libri non
potrò mai capirlo...
Mi avvicino, cercando di fare meno rumore possibile, ma non riesco a fare nemmeno un passo che i suoi occhi sono già
su di me. Gli sorrido e lui con voce fredda mi dice di andare fuori e
fare dieci giri di campo; il mio sorriso scompare e al suo posto
compare
un'espressione omicida... Odio correre!!!Con tutta me stessa...Per non
dargli soddisfazione, però, esco senza dire una parola e
comincio l'allenamento.
Mi chiedo quale sia il suo problema, non capisco il perchè del
suo comportamento gelido ed in quel momento decido di scoprirlo: entro
nella sua
testa e mi rendo conto che i suoi pensieri sono concentrati su di me;
stà cercando di evitarlo, ma è più forte di lui e
mi viene da ridere quando lo sento
inveire contro sè stesso per la direzione verso cui stà
viaggiando la sua mente. A questo punto non posso fare a meno di
scoppiare a ridere e decido
di fare un paio di giri in più per riprendermi, prima di rientrare.
Alla corsa si susseguono una serie di esercizi, uno più noioso
dell'altro: flessioni, pesi, addominali e solo dopo ore di allenamento
estenuante, Dimitri
decide che sono finalmente pronta per un pò di corpo a corpo.
Prendiamo posizione al centro della palestra e dopo un paio di minuti
passati ad osservarci, attacchiamo. Questa volta decido di divertirmi
un pò ed
evito tutti i suoi colpi e solo dopo cinque minuti, riesco a scagliarlo
a terra e a bloccarlo con il mio peso... Lo vedo irrigidirsi un attimo
e poi fare cenno
di alzarmi; continuiamo così per un'oretta ed alla fine decido
che ne ho abbastanza, sapendo che non mi lascerà mai andare fino
a che non mi avrà
battuto almeno una volta. Cercando di concentrare tutte le mie energie,
chiudo la mia mente: non è qualcosa che faccio spesso
perchè per quanto non
mi piaccia invadere la privacy delle persone, entrando nella loro testa, rimanerne fuori richiede una maggiore forza.
Siamo di nuovo in posizione d'attacco e sebbene io riesca ancora a
difendermi, non sono capace di farlo per molto. Dopo qualche minuto mi
ritrovo
schiena a terra con Dimitri seduto a cavalcioni su di me. Il suo viso
è incredibilmente vicino al mio e posso sentire chiaramente il
suo respiro.
Alzo gli occhi sul suo viso e posso vedere il conflitto interiore che
stà affrontando; i suoi occhi si muovono sulle mie labbra e
sò
perfettamente a cosa stà pensando, senza neanche leggergli la
mente. Consapevole che se succedesse qualcosa in questo momento Dimitri
non si
perdonerebbe mai, decido di smorzare la tensione.
"Hai qualche altra mossa da insegnarmi?" dico guardandolo negli occhi,
ben consapevole del doppio senso nella mia frase. Anche Dimitri deve
averlo
notato perchè nel giro di secondi è in piedi e mi stà tendendo la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Dopo qualche attimo di imbarazzante silenzio, in cui trovo estremamente
affascinante il muro dall'altro lato della palestra, sento Dimitri
chiedermi:
"Dove hai imparato a combattere così?"
"Mio padre era un fissato di arti marziali e da quando sono bambina, mi
ha fatto imparare il più possibile: stili diversi, insegnanti
diversi... ogni volta che
ci trasferivamo da qualche altra parte nel mondo, imparavo nuove tecniche..." rispondo sinceramente
"Vi trasferivate spesso?" mi chiede e dal suo sguardo posso dire che è sinceramente interessato
"Ogni due anni circa... mio padre riteneva che fosse importante che io
vedessi il mondo il più possibile e che imparassi più
lingue possibili. "
"Quante lingue parli?" mi chiede con un espressione che non sò riconoscere
"Una decina... sebbene alcune mi risultino più semplici di
altre" rispondo ed in quel momento i miei pensieri prendono una
direzione sbagliata e mi torna
in mente il modo in cui mi padre mi prendeva costantemente in giro per
il mio pessimo francese: due anni in Francia non sono serviti a niente,
detesto la lingua con tutta me stessa. Sento il mio umore spegnersi di
colpo e sono sicura che sul mio viso i sentimenti siano chiari
perchè quando
torno a guardare Dimitri negli occhi, lui ha un'espressione scura e senza tanti preamboli mi chiede:
"Dove sono i tuoi genitori Rose?"
"Morti" rispondo senza aggiungere altro; il dolore è ancora
forte e non voglio rischiare di mettermi a piangere davanti a lui...
Lo vedo avvicinarsi lentamente, con uno sguardo dolce sul viso,
allungare una mano e catturare una lacrima che era sfuggita al mio
controllo.
"Mi dispiace" mi risponde e leggo la sincerità nei suoi occhi;
qualcosa si rompe in me e le lacrime che prima minacciavano di cadere,
ora scorrono
libere. Lo sento avvicinarsi ed abbracciarmi e mentre io poggio la mia
testa sul suo petto, sento il suo viso affondare nei miei capelli.
La sensazione è straordinaria e mi chiedo come sia possibile
che, dopo così pochi giorni, io stia piangendo tra le braccia di
quest'uomo... Non ho mai
pianto davanti a qualcuno, neanche davanti a Lissa ed il fatto che lo
stia facendo ora, davanti ad un perfetto sconosciuto, mi sconvolge!
Dopo qualche minuto finalmente le lacrime smettono di scendere ed io, imbarazzatissima, mi allontano da quelle braccia forti...
"MI dispiace!Ti ho rovinato la maglietta..." dico senza guardarlo in
faccia. Si avvicina e, dopo aver messo due dita sul mio mento, mi
costringe ad
incontrare i suoi occhi e con un sorriso mesto, sussurra "Non fà
niente." Passa qualche minuto o forse una vita intera, non lo
sò, ed io non posso
pensare ad altro che a quelle labbra che sembrano così morbide... non sò cosa darei per scoprirlo davvero!
L'atmosfera viene rovinata dagli studenti che stanno entrando in
palestra per la prossima ora di lezione ed io mi allontano velocemente
per dirigermi
all'esterno... Ho decisamente bisogno d'aria!!!
Prima che io riesca a superare la porta, però, una mano forte si
stringe attorno al mio polso, mandando scariche elettriche a tutto il
corpo e sò che non
ho bisogno di girarmi per sapere chi è... mi volto comunque ed
incontro di nuovo quegli occhi color cioccolata che mi fanno sciogliere.
Dimitri mi stà fissando e dopo qualche secondo si decide a
parlare: "Stai bene?" mi chiede e sento nel suo tono che è
davvero preoccupato.
Cercando di mascherare la mia confusione, tiro fuori il mio miglior
sorriso ed annuendo gli dico che sì, stò bene e che
è stato solo un momento di
debolezza; lo vedo guardarmi dubbioso, ma poi alla fine si convince e
mi lascia andare ed io sento questo assurdo bisogno di allontanarmi da
lui il
più possibile: la sua vicinanza mi confonde e quando sono con
lui, provo sensazioni che non avevo mai provato prima... Come una
codarda
, mi rifugio in camera e mi butto sotto la doccia, sperando che il
getto dell'acqua mi aiuti a dissipare il caos che ho nella testa. Passo
una buona
mezz'ora a cercare di tenere Dimitri fuori dai miei pensieri, ma quando
mi rendo conto che il tentativo è inutile, abbandono i miei
propositi e mi dirigo
verso la sala comune per il pranzo.
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Capitolo 3 html
Passo una buona mezz'ora a cercare di
tenere Dimitri fuori dalla mia testa, ma quando mi rendo conto che il
tentativo è inutile, abbandono i miei
propositi e mi dirigo verso la sala comune per il pranzo.
Appena varco la soglia dell'enorme sala comune, corro a mettermi in fila per il pranzo.
Passano circa dieci minuti e noto un paio di ragazzi alle mie spalle, bisbigliare tra di loro.
Sentendo i loro occhi su di me, decido di entrare nelle loro menti per
capire cosa stanno dicendo e ... me ne pento immediatamente!
Maldetti ragazzini adolescenti che non sanno pensare a
nient'altro se non al sesso; parliamoci chiaro, di solito non ci trovo
niente di male,
ma ho decisamente qualcosa da ridire quando sono io la protagonista di quelle fantasie...
Dopo poco i loro pensieri prendono una nuova piega e decido che ne ho avuto abbastanza... non sono neanche molto originali!!!
Esco immediatamente dalla loro testa, voltandomi giusto in tempo per
vedere Lissa che stà entrando nella stanza; ha un'espressione
triste e i
suoi occhi si muovono frenetici alla ricerca di qualcuno.
Alzo la mano in un cenno di saluto per farmi notare e lei tira un sospiro disollievo nel momento in cui mi scorge.
Si avvicina e mi sorride ed innavertitamente mi ritrovo nella sua
testa, a rivivere una scena decisamente spiacevole: a quanto pare una
ragazza di
nome Mia le stà dando il tormento e, durante la lezione
precedente, ha pensato bene di far notare a tutti come l'ex ragazzo di
Lissa sia ora il suo ragazzo...
Che orrore!!! Ancora non riesco a capire come una bella ragazza come lei potesse stare con uno del genere...
Guardandolo in faccia mi viene in mente un solo aggettivo: NOIOSO!!!
"Mi dispiace" dico a Lissa e lei, sapendo perfettamente di cosa
stò parlando, alza le spalle e mi fà un sorriso triste.
Dopo aver preso il mio pranzo, ci dirigiamo verso un tavolo vuoto,
giusto per avere un pò di pace, ma a quanto pare il nostro
momento di serenità è
costretto a durare poco...
Dalla porta vedo entrare quella ragazza, Mia, la quale si dirige a
passo spedito verso il nostro tavolo con un sorriso malefico sul viso.
Si ferma a pochi passi da noi e poi parla con voce decisamente più alta del necessario.
"Vedo che durante la tua fuga, ti sei fatta dei nuovi amici!" dice guardandomi dritta in faccia
"Non bastava la vergogna che hai portato alla tua famiglia per essere
scappata da quì, ma ti sei addirittura trascinata dietro
un'umana...Cos'è?
Il tuo nuovo animaletto o la tua sacca di sangue personale?"
Sento la rabbia salire, ma cerco di combatterla sapendo che al primo
passo falso sono fuori di quì e in questo momento non posso
decisamente lasciare Lissa da sola;
mi concentro quindi sul mio respiro cercando di rallentare i battiti
frenetici del mio cuore e la voglia di spaccare la faccia a questa
sgualdrinella bionda.
A quanto pare, però, la vipera non ha ancora finito e con
uno sguardo più cattivo di quello precedente, continua
"Chissà cosa direbbero i tuoi di questo. Ah già non puoi saperlo... sono morti!!!"
A quel punto, però, la mia vista si offusca e la mia rabbia sale
e nel giro di pochi secondi decido che il mondo può decisamente
fare a meno di questa Moroi.
Sono in piedi, già pronta a colpirla, quando sento due braccia forti stringermi da dietro.
Cerco di divincolarmi dalla presa, fino a che l'odore del suo dopobarba
mi arriva deciso alle narici ed in quell'attimo, sento il mio corpo
rilassarsi contro la mia volontà...
è incredibile l'effetto che quest'uomo ha su di me. Sento il suo
corpo allentare la morsa sul mio e poi la sua voce mi arriva chiara,
come a tutti gli altri nella stanza
"Signorina Rinaldi, la prego di seguirmi nell'ufficio della preside.
Sono veramente curioso di sapere cosa penserà lei di questo
scambio di battute"
Mia prova a ribattere qualcosa, ma lo sguardo di Dimitri si fà
ancora più duro e la vedo arretrare involontariamente; è
incredibile come quest'uomo
incuta timore negli altri, mentre io quando lo guardo provo solo un'intensa sensazione di sicurezza.
Vedo Mia dirigersi verso la porta mentre Dimitri ha lo sguardo fisso su di me e "quello sguardo" non mi dice niente di buono.
Nonostante tutto, però, sò di dovergli essere
riconoscente e mimo un grazie con le labbra e, mentre la sua
espressione si addolcisce,
vedo un mezzo sorriso comparire sul suo viso.
Con un cenno di assenso, Dimitri si allontana e segue Mia verso l'ufficio della preside.
Io e Lissa torniamo alle nostre chiacchiere come se nulle fosse e, finito il pranzo, decido di dirigermi in palestra.
Sò che Dimitri non è lì, ma io posso comunque
cogliere l'occasione ed utilizzare questo tempo per meditare un
pò... Dio, se ne ho bisogno!!!
Fortunatamente la palestra è vuota e dopo essermi avvicinata al
muro, prendo un paio di respiri profondi e mi metto in verticale,
incrocio le gambe
sopra di me e chiudo gli occhi, cercando di chiudere anche la mente.
Mi viene da ridere pensando a quante volte Lissa mi ha preso in giro
per questa pratica negli ultimi due anni: la trovava sempre molto
divertente!
Io invece la trovo molto rilassante: è un ottimo esercizio
fisico e mi permette di esercitare anche la mente; non è facile
meditare per una persona che sente i pensieri,
vieni sempre interrotto dalle idee di qualcuno!
Dopo un pò, però , gli studenti si presentano per la
lezione successiva e posso leggere nelle loro menti la confusione
mentre mi guardano: non sanno
chi sono,ma soprattutto non capiscono cosa io stia facendo.
Decido di ignorarli, sapendo di non essere di intralcio nel mio
angoletto, ma vengo interrotta da una voce con un leggero accento russo
che mi fà tremare le ginocchia.
"Rose, perchè non continuiamo l'allenamento di stamattina?" mi dice Dimitri.
Io apro gli occhi e, con estrema grazia, se mi permettete, torno in posizione verticale.
Il mio sguardo deve essere probabilmente dubbioso perchè un sorriso gli compare sulle labbra.
Non capisco: mi era stato detto che non potevo prendere parte alle
lezioni, quindi perchè ora stà cercando di includermi?
Entro nella sua mente e trovo immediatamente la risposta: Dimitri ha
convinto la preside a farmi partecipare agli allenamenti di gruppo e a
quanto
pare lo ha fatto per farmi ottenere il rispetto degli altri, in modo da evitare scenate come quella di stamattina.
Il mio sorriso si illumina e lo seguo verso il gruppo: sento già
il chiacchiericcio degli altri, probabilmente sconvolti dal fatto che
una "piccola" umana stia partecipando
al loro training.
Decido di non voler sentire le cattiverie che stanno girando in questo
momento e concentro tutte le mie energie sui pensieri di Dimitri: devo
ammettere
che trovo la sua mente estremamente rilassante!
Dopo un generico discorso sulle capacità che un vero damphir
deve avere, vedo chiaramente che cosa ha in mente e per poco non
scoppio a ridere lì davanti a tutti.
Lo sento chiamare due ragazzi, che a quanto pare sono i migliori
della classe, Eddie e Mason mi pare di aver capito e poi me...
Cala il silenzio ed io avanzo tranquilla verso il centro della palestra.
"Voglio che voi due combattiate contro di lei ed i perdenti faranno
dieci giri di campo in più rispetto agli altri" rido sapendo che
Dimitri mi stà dando una
motivazione per vincere... l'ho già detto che odio correre?!
Posso sentire i pensieri degli altri studenti e a quanto pare, tutti
sono convinti che Dimitri sia impazzito, mentre i due ragazzi davanti a
me ghignano,
pregustando già la vittoria.
Mi metto in posizione di attacco e, come il mio dio russo dà il
via, mi lancio contro i due poveri sventurati: nell'arco di pochi
secondi sono entrambi a terra ed
incapacitati.
Posso sentire le occhiate degli altri studenti su di me, ma non me ne
curo; stò fissando Dimitri e posso giurare di riconoscere un
ghigno
soddisfatto sotto la maschera da guardiano che porta sempre in pubblico.
Eddie e Mason si rialzano e chiedono a Dimitri una seconda chanche, con
la scusa che ci erano andati leggeri, essendo io una ragazza e per di
più
umana. Dimitri mi guarda ed io faccio un cenno di assenso con la testa.
Combattiamo altre tre volte, ma il risultato è sempre lo stesso:
io vittoriosa ed Eddie e Mason a terra, doloranti e sconfitti.
Decido quindi di prendermi una rivincita e parlo a voce alta, in modo che tutti mi sentano.
"Guardiano Belikov" lo vedo storcere la bocca a questo e sò
perfettamente che, sebbene faccia finta di odiarlo, preferisce
decisamente quando lo
chiamo "compagno" . " Se proprio deve farmi combattere, almeno mi
faccia scontrare contro i migliori della classe, non con due ragazzini
che non sanno
dove iniziare e dove finire". Lo vedo sorridere leggermente e poi
risponde, come se nulla fosse : "Loro sono i migliori della classe"
Costringo il mio viso in un' espressione volutamente sorpresa e come
unica risposta concedo un "OH"; a fine lezione saluto il mio dio russo
e saluto
i ragazzi contro cui ho combattuto con un "Buon corsa"... non ce l'ho fatta a trattenermi!
Torno in camera con un ghigno enorme, certa che entro domani tutti
sapranno ciò che è successo e sperando che
l'atteggiamento degli altri nei miei
confronti cambi in maniera radicale.
Il giorno dopo, finiti i miei consueti allenamenti con Dimitri, mi
dirigo nella sala comune giusto in tempo per il pranzo; noto
immediatamente le occhiate
degli altri su di me, ma cerco di ignorarle.
Mentre io e Lissa chiacchieriamo al nostro tavolo, Eddie e Mason si avvicinano e mi chiedono se possono
sedersi con noi; faccio un cenno di assenso e, dopo averli fatti accomodare, li presento a Lissa.
Sento gli occhi di entrambi su di me e sò che sono ancora sconvolti per il fatto che io li abbia battuti ieri.
Riusciamo comunque ad avere una conversazione amichevole e devo
ammettere che la loro compagnia è piacevole, cosa su cui anche
Lissa concorda...
I giorni passano più o meno tutti uguali ed è già
un mese che sono quì: la situazione è cambiata molto da
quando sono arrivata; ogni volta che
sono in pubblico i damphir mi guardano come se fossi un dio sceso in terra ed i Moroi tendono semplicemente ad evitarmi.
La nota positiva, però, è che finalmente mi sono fatta
degli amici; oltre ad Eddie e Mason, alla nostra combriccola si
è unito anche un Moroi: Christian.
Mi viene ancora da ridere se ripenso al modo in cui ci siamo conosciuti.
Flashback
Sono giorni , ormai, che passo tutto il mio tempo libero in biblioteca
alla ricerca di informazioni; sebbene non sia ancora riuscita a trovare
niente, non
posso accettare l'idea di essere l'unica persona sulla faccia della terra con queste capacità.
A quanto pare, però, non sono la sola che passa la maggior parte
del suo tempo in questa stanza: tutti i giorni, quì con me,
c'è anche un ragazzo.
Ha un bel fisico, alto, magro, capelli neri ed occhi azzurri; la sua
pelle è leggermente più pallida rispetto agli altri Moroi
e devo ammettere che,
aggiungendo a questo fatto la sua tendenza a vestirsi spesso di nero, mi dà leggermente i brividi.
Non l'ho mai visto parlare con nessuno, però, mentre
inizialmente si sedeva dall'altra parte della sala, negli ultimi giorni
lo vedo sempre seduto di fronte a me:
credo che voglia fare amicizia, ma non sappia bene come rompere il ghiaccio.
Essendo rinomata per la mia capacità di parlare anche con i
muri, decido che forse la cosa migliore è che sia io a dare
inizio ad una conversazione;
con quest'idea nella mente, entro in biblioteca, ma non riesco a fare
nemmeno due passi che una mano si stringe intorno al mio polso.
La mia prima reazione sarebbe quella di scaraventare la persona
dall'altra parte della stanza, ma sò bene che all'interno di
queste mura non dovrebbero esserci pericoli, quindi metto da parte il mio istinto da combattente e mi volto.
Non lo conosco, ma sò che è un Moroi: capelli biondi,
occhi azzurri con una vaga sfumatura di grigio e decisamente attraente.
I capelli scompigliati e i primi due bottoni della camicia sbottonati, gli danno sicuramente un'aria da bad boy.
Dopo che i suoi occhi vagano più volte sul mio corpo, si decide a parlare
"Hey bambolina che ne dici di conoscerci meglio?"
Solo le sue parole, mi fanno venire un'insana voglia di dare di
stomaco, ma è il suo profumo che vince il primo premio: ne porta
così tanto che mi stà causando
l'ennesimo mal di testa della giornata.
Cerco di combattere contro l'esigenza di allontanarlo da me in maniera
più violenta del necessario... chi la sentirebbe
poi la Kirova
se le toccassi un suo prezioso Moroi!!!
"Non sono interessata" rispondo il più in fretta possibile,
sperando che colga il messaggio e si allontani velocemente; il ragazzo
però deve avere
una gran voglia di morire perchè invade il mio spazio personale e mi parla a due centimetri dal viso
"Ti assicuro che ti divertirai! Se sei una di quelle a cui piacciono le cose strane, posso anche morderti durante"
Lo avete visto tutti che ho cercato di fare la superiore,giusto?
Bè adesso sono molto spiacente per lui, ma credo che
dovrà soffrire ed anche parecchio.
Prima che io possa fare qualcosa, però , il ragazzo si allontana
con uno strano sguardo sul volto e due secondi dopo la sua giacca
è in fiamme;
mi volto e, al centro della stanza, c'è quel ragazzo particolare che è sempre in biblioteca con me.
Punta i suoi occhi sul Matthew Mcconaughey dei poveri e gli parla con voce gelida
"Jesse, lasciala stare!" Rivolge il suo sguardo su di me e la giacca di
Jesse smette di andare a fuoco; il biondo cerca di riprendere il suo
contegno, ma dopo
gli urletti da femminuccia che gli ho sentito lanciare nell'ultimo
minuto, credo di poter dire senza ombra di dubbio, che qualsiasi
fascino avessi visto in lui prima,
ora è decisamente sparito.
"Ozera, sei proprio strano!" gli risponde Jesse, prima di defilarsi con quella poca dignità che gli è rimasta
"Grazie mille! Sei stato straordinario ed hai evitato a Jesse un naso
rotto" gli dico sorridendo "Piacere io sono Rose, Rose Hataway"
"Piacere io sono Christian... Ozera!" pronuncia il suo cognome come se
fosse una parolaccia e mi guarda dritto negli occhi, aspettando
una qualche reazione da me che però non arriva. Quando vede che
il mio sorriso è ancora lì, mi chiede cosa ci faccio in
biblioteca ed io,
stranamente, gli racconto tutto: chi sono, i miei poteri, i miei
genitori e soprattutto le informazioni che stò cercando.
Quando gli dico che sò leggere i pensieri delle persone, mi
sembra più affascianto che spaventato ed in quel momento decido
che questo tipo, che
all'apparenza mi sembrava un pò strano, è decisamente meglio di quello che credevo.
Dopo quel giorno, abbiamo cominciato a passare molto tempo insieme e
devo ammettere che Christian mi è stato davvero d'aiuto nelle
ricerche.
Abbiamo trovato una specie di accordo: io parlo delle mie stranezze e lui delle sue e nessuno dei due giudica l'altro!
Abbiamo discusso spesso anche delle nostre famiglie e, sebbene perdere
i genitori ad un'età così giovane sia orribile, quello
che è successo a lui è decisamente peggio.
I suoi si sono volontariamente trasformati in Strigoi e sono poi stati
braccati come animali ed infine uccisi; devo ammettere di aver provato
una
forte compassione nei suoi confronti, ma ho cercato di non farglielo
notare: non è là pietà la cosa di cui ha bisogno.
Fine flashback
Vengo riportata alla realtà dalla voce di Christian che mi stà chiamando.
"Terra chiama Rose! Rose che ti è successo?Hai perso anche
quell'ultimo barlume di sanità mentale che ti era rimasto?"
" Pyro, attento a come parli, altrimenti credo che dovrò
rovinarti quel bel nasino che ti ritrovi!" gli rispondo con un ghigno
malefico sul volto;
entrando nella sua testa, sento che mi stà chiedendo
telepaticamente se stò bene, cosa a cui rispondo con un sorriso
sincero.
Rassicurato dalla mia espressione, torna a chiacchierare con Lissa, Eddie e Mason.
Beh se la mia missione era farmi degli amici, direi che ci sono riuscita alla grande!
Angolo dell'autore
Salve a tutti!
Volevo personalmente ringraziare le persone che stanno leggendo la mia
storia; se avete qualche minuto, mi farebbe piacere sapere cosa ne
pensate!
Accetto anche critiche negative, basta che siano costruttive, alla fin
fine sono quelle che ci spingono a migliorare come scrittori!
Grazie a tutti... alla prossima!
P.s. Ringrazio bella93, che ha inserito la mia storia tra le ricordate
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4 html
Nota dell'autore
Questa volta ,ho deciso di mettere prima il mio messaggio.
Ringrazio ancora tutti coloro che stanno leggendo la mia storia e, se avete un attimo di tempo, sarei veramente interessata
a sapere cosa ne pensate...
Un paio di chiarimenti:
1) sò bene che gli orari dell'Accademia dovrebbero essere
ben diversi da quelli del mondo umano, ma per evitare di perdere
troppo tempo su questo aspetto, ho lasciato degli orari normali... in modo che non ci sia confusione!
2) " " questi simboli indicano il discorso diretto
' ' questi ed il corsivo, invece, indicano i pensieri
A questo punto andiamo avanti con il capitolo!
Spero vi piaccia...
Beh se la mia missione era farmi degli amici, direi che ci sono riuscita alla grande!
Salto di scatto a sedere sul letto, quando il rumore della sveglia
arriva forte e chiaro alle mie orecchie; controllo l'ora ed impreco
sottovoce, sapendo che sarò
ancora una volta in ritardo per gli allenamenti e sinceramente non sono
dell'umore adatto per sorbirmi un'altra lezione sulla
responsabilità da parte del guardiano
Non-rido-neanche-se-ne-và-della-mi-vita.
Velocemente scendo dal letto e corro in bagno e dopo una doccia gelida,
mi vesto ed esco, sbattendo la porta in maniera leggermente più
forte del necessario.
Impreco ancora una volta, sperando di non aver svegliato tutto il mio
piano e mi lancio per i corridoi, sapendo di non trovare nessuno in
giro a quest'ora.
A quanto pare mi sbaglio, perchè, appena voltato l'angolo, mi
scontro contro qualcuno, finendo a terra e riversando sul pavimento il
contenuto della mia borsa.
Sono così concentrata a recuperare le mie cose che non alzo
neanche lo sguardo sul mio attentatore, fino a che questo non si decide
a parlare
"Sei strana!" mi dice con una voce leggermente strascicata: credo che il tipo sia ubriaco.
Seguo il suono della sua voce e mi ritrovo a fissare due occhi di un
verde intenso; devo ammettere che il ragazzo non è male: capelli
castani, fisico da urlo ed un vestiario
che probabilmente costa più della mia ultima auto.
"Grazie... lo prenderò come un complimento" gli rispondo,
facendo un passo indietro e venendo investita da un forte odore di
alcool e fumo: sì, il tipo è
decisamente ubriaco.
"No... volevo dire che la tua aura è strana!" Oh beh, adesso
sì che è tutto chiaro... ma perchè stamattina mi
và tutto storto???
"Che cosa sei?" mi chiede concentrando i suoi bellissimi occhi verdi su di me.
La domanda è decisamente fuori luogo, ma io rispondo lo stesso.
"Sono un'umana" e a quel punto lui si avvicina e mi afferra per un
braccio, ma noto che non mi stà guardando negli occhi: è
come se cercasse di
vedere qualcosa intorno a me.
"Ecco perchè la tua aura è coosì diversa... anche
se c'è comunque qualcosa che non torna" risponde serio; entro
nella sua testa e cerco di
capire di cosa stà parlando; intorno a me vedo una serie di luci
di colore diverso, ma non riesco davvero a comprendere cosa siano; sono
ancora persa
nei suoi pensieri, quando sento una voce, con un leggero accento russo, che mi riporta alla realtà.
"Rose, che diavolo succede quì? Sei in ritardo per gli
allenamenti" mi dice Dimitri, senza però staccare gli occhi
dallo sconosciuto,il quale si allontana
da me, ma non molla la presa sul mio braccio.
La faccia di Dimitri è una maschera che non lascia
trapelare alcuna emozione, ma come entro nella sua testa, vedo che sta
immaginando i modi
più violenti in cui può cotringere l'ubriacone ad
allontanare le sue mani da me. Per evitare una strage di prima mattina,
anche perchè non sono
veramente dell'umore adatto, mi scosto dallo sconosciuto e comincio a parlare con Dimitri
"Scusami compagno, ma mi sono scontrata con..."
"Adrian Ivashkov" suggerisce il ragazzo alle mie spalle
"... Adrian ed ho pensato che avesse bisogno di una mano, visto lo stato in cui è ridotto" continuo io
"Hey!" dice Adrian " voglio informarti che io sono un ubriaco
fantastico, ma se tu volessi davvero aiutarmi, chi sono io per negarti
questo onore?" conclude con un ghigno degno del peggior playboy.
A questo punto i pensieri di Dimitri sono tutti concentrati su come far
sparire Adrian Ivashkov dalla faccia della terra e farlo sembrare un
incidente.
"Mi sembra che Lord Ivashkov sia più che in grado di tornare da
solo nella sua stanza" dice Dimitri con un tono di voce che farebbe
spaventare
chiunque, ma non Adrian a quanto pare che se ne stà appoggiato
al muro, con un ghigno malefico sul volto, intento ad osservare
qualcosa
intorno al mio insegnante.
Mi avvicino a Dimitri con un sorriso sulle labbra e , posandogli una mano sul braccio, cerco di calmarlo.
"Hai ragione, ma sai noi donne e la sindrome da crocerossina: ci sentiamo obbligate ad aiutare un uomo in questo stato!"
Lo vedo rilassarsi al mio tocco e ammorbidire lo sguardo e sò
che la bomba è stata disinnescata, almeno per il momento.
Mi volto verso Adrian che ci osserva con un'espressione stupita sul volto e mi sbrigo ad entrare nei suoi pensieri.
Capisco perchè è così perplesso: se prima le luci
che mi circondavano erano di diverso colore e molto confuse, ora
intorno a me
posso vedere solo un'accecante luce dorata e lo stesso vale per Dimitri.
"Bè Adrian, è stato un piacere... più o meno" dico
per allontanarmi il più velocemente possibile dal suo studio
attento
"Anche per me, piccola umana. Perchè quando hai finito con...
gli allenamenti non vieni a cercarmi? Mi farebbe piacere continuare
la nostra conversazione." mi dice guardandomi intensamente; io semplicemente annuisco e mi incammino con un Dimitri fumante
verso la palestra.
"Che diamine ci facevi con lui?" mi chiede Dimitri livido di rabbia
"L'ho solo incontrato per caso mentre stavo venendo in palestra..
perchè? Qual'è il problema?" rispondo leggermente alterata
"Adrian è un playboy: và a letto con qualsiasi cosa
respiri e non fà bene alla tua reputazione farti vedere con lui!"
"E a te perchè dovrebbe interessare con chi vado a letto io? "dico con tono piccato.
Dai compagno, vediamo che balla mi rifili questa volta!
Dopo la mia ultima frase, nella testa di Dimitri non c'è
più un pensiero coerente; l'unica cosa a cui riesce a pensare
è il fatto che
sente un bisogno viscerale di uccidere chiunque si avvicini a me. Mi
verrebbe quasi da ridere se la cosa non fosse così seria:
seriamente, solo perchè tu non vuoi stare con me, non significa che io non debba stare con qualcun'altro!!!
"Tutto ciò che fai si riflette su di me! Solo per questo mi
preoccupo di come occupi il tuo tempo libero..." lo sento mentalmente
complimentarsi con sè stesso per essere riuscito a trovare una
scusa così convincente,ma io sò che non è vero e,
ormai,
reprimere la rabbia è impossibile. Le parole escono prima ancora
che io abbia il tempo di pensare alle conseguenze che tutto
questo potrebbe avere.
"Per favore Dimitri, smettila con le cavolate!!!Lo sai benissimo che non è quella la reale motivazione..."
"E quale sarebbe sentiamo..." mi risponde con un tono che non fà altro che aumentare la mia furia
"Sei geloso... è solo questo. Semplice e pura gelosia"
"Geloso? Di te? Seriamente sei solo una ragazzina, per quale motivo dovrei essere geloso di te?"
Sento il suo dispiacere nel dirmi quelle cose, ma il dolore mi colpisce, come uno schiaffo e a quel punto credo che neanche
un'armata di Strigoi riuscirebbe più a fermarmi.
"Ma davvero? Solo una ragazzina? Non sembravi avere problemi ad immaginare di baciare questa ragazzina durante gli
allenamenti? Non sembravi avere problemi ad immaginare di portarti a
letto questa ragazzina ieri? E seriamente Dimitri? Le tue idee
non sono neanche molto originali... Prendermi in palestra mentre ci alleniamo? Tutte quì le tue fantasie?"
Uno volta finito il mio sfogo, mi rendo conto del danno che ho appena combinato. Porca...
Ora cosa faccio? O gli dico che mi sono inventata tutto, il che non
è assolutamente vero, oppure devo ammettere tutta la
verità.
Continuiamo a fissarci e nessuno dei due ha il coraggio di dire una
parola; il silenzio ci avvolge ed in breve diventa estremamente
imbarazzante.
Aspetto che Dimitri contraddica le mie parole con qualche stupida scusa
inventata sul momento, ma invece mi prende in contropiede.
"Come fai a sapere cosa stavo immaginando?" chiede non distogliendo i
suoi occhi dai miei, cosa che mi manda ancora di più nel pallone.
"é una storia lunga" rispondo, sperando di cavarmela
così, ma naturalmente Dimitri non si arrende ed il suo sguardo
diventa ancora più attento.
"Abbiamo tempo" risponde senza mai perdere il contatto visivo.
Mi arrendo con un sospiro e gli faccio cenno di sedersi a terra, prima di cominciare con la mia spiegazione.
"Leggo i pensieri delle persone. L'ho sempre saputo fare, ma non
sò perchè... é per questo che, quando siete venuti
a prendere Lissa, ero pronta.
Ho sentito i tuoi pensieri ed ho capito che avevo a che fare con dei
guardiani." Lo vedo fissarmi intensamente per un paio di secondi e poi
un ghingo
gli compare sul volto
"Mi sembrava strano che un'umana fosse riuscita così facilmente
ad accorgersi della nostra presenza... di solito passiamo inosservati"
"Hey, quest'umana è riuscita a tenere al sicuro la vostra
principessa per ben due anni! Riconoscimelo qualche merito..." rispondo
un
tantino offesa dalla sua affermazione
"Anche questo è vero" dice e poi resta in silenzione per qualche
secondo; rispondo alla sua domanda ancora prima che riesca a formularla
a voce alta
" No non posso evitare di leggere i pensieri; richiede molte energie e
,di solito, il risultato è un terribile mal di testa. Accade lo
stesso
quando provo ad ascoltare i pensieri di più persone
contemporaneamente: a quanto pare i miei poteri sono limitati ed
utilizzandoli in questo modo
consumo troppa energia. Il mio corpo umano non riesce a reggere lo
sforzo." mi guarda leggermente stupito, credo che avrà bisogno
di un pò
di tempo, prima di abituarsi alle mie conversazioni a senso unico.
'Quindi è per questo che passi tutto il tuo tempo libero in biblioteca?' mi chiede telepaticamente
"Sì, stò cercando di scoprire se ci sono altri come me in
giro per il mondo e sono arrivata alla conclusione che, se davvero
esistessero, sarebbero
più vicini al vostra realtà che a quella umana" rispondo tranquillamente
'Sei riuscita a trovare qualcosa?' mi chiede ancora una volta tramite i suoi pensieri
"No, Christian mi stà dando una mano, ma non siamo riusciti a
trovare niente di rilevante, solo qualche accenno ad un Moroi che aveva
un potere
simile secoli fà"
'Se hai bisogno di una mano... posso chiedere in giro.'
"Grazie ma preferirei che questa cosa rimanesse tra di noi... Per ora
lo sanno solo Lissa e Christian e... beh tu! Ma preferirei tenerlo per
me...
La gente non reagisce bene quando gli dici che conosci i loro segreti più oscuri"
Lo sento riflettere sulla cosa per un attimo e poi imprecare
mentalmente in russo. Ridacchio leggermente all'assurdità della
situazione: non pensavo
di poter sentire il Guardiano sono-un-uomo-tutto-d'un-pezzo Belikov pronunciare delle oscenità del genere.
'Tra tutte le lingue che conosci, non è che per caso parli anche il russo?' pensa con un leggero tono di panico.
Annuisco leggermente e lui ricomincia ad imprecare, portandomi a ridere
così forte che sono costretta ad asciugarmi le lascrime.
'Mi dispiace!' pensa e posso
sentire la sincerità nella sua mente, ma in quel momento torno
seria e rispondo con un pò più di enfasi del necesario.
"Non scusarti mai per i tuoi pensieri, dovrebbero essere privati...
Sono io quella in torto, quella che li invade! Ti assicuro che odio
tutto questo...
Se potessi trovare un modo per impedirlo, sarei la persona più
felice sulla faccia della terra...Oltre a questo ti assicuro che ci
sono delle menti in cui
nessuno dovrebbe entrare, per la propria sanità mentale... Certe persone sono veramente disturbate!" dico con convinzione
'Come me?' lo sento pensare
"Dimitri, i tuoi pensieri non hanno niente di strano. Sebbene sembri
più grande, sei sempre un ragazzo di 24 anni e tutto questo
è assolutamente normale!
Solo perchè io ne ho 17, questo non ti rende malato o un
maniaco... e per favore, smetti di pensare che sei un pedofilo
perchè la cosa stà cominciando a
farmi sentire in colpa! Comincio a pensare che forse non sarei mai dovuta venire..."
NO! sento il pensiero chiaro nella sua mente e non posso reprimere il ghigno che si forma sul mio viso
"Se sei così spaventato all'idea che me ne vada, mi spieghi
perchè cerchi così disperatamente di tenermi alla larga?
Voglio dire, non c'è niente di male in
tutto questo... Tra due settimane sarò maggiorenne, credi che
quello risolverà il problema? Credi che quello ti farebbe
sentire meno in colpa all'idea di
baciarmi o... altro?" A questo pensiero la mia faccia è
probabilmente dello stesso colore di un pomodoro... mi mette
leggermente in imbarazzo parlare
di sesso con lui, ho pur sempre 17 anni gente, siate comprensivi!!!
Lo sento ingoiare a vuoto per un paio di secondi e posso avvertire
chiaramente il panico nella sua testa, ma poi riprende il controllo
delle sue emozioni.
'Non è solo questo... tu sei la mia studentessa e io il tuo insegnante.' Lo pensa con un tono un pò più forte del necessario, credo più per convincere sè stesso
che me
"Dimitri, sarò anche la tua studentessa, ma io non faccio
ufficialmente parte di questa istituzione; le regole che valgono per
gli altri da questo punto di vista,
non valgono per me... Posso fare quello che voglio, l'importante
è che non attacchi uno dei preziosi Moroi della Kirova e che me
ne stia in disparte senza
dar fastidio ai Damphir.Tutto quì... Per il resto sono libera."
osservo l'orologio e mi rendo conto che è quasi ora di pranzo.
Mi alzo afferrando la mia borsa e
poi mi volto trovandomi faccia a faccia con Dimitri.
"Credo che ora sia meglio che io vada... hai sicuramente diverse cose a
cui pensare e sò per esperienza che ci vuole un pò, prima
di riuscire ad accettare
tutte le mie stranezze..." Faccio un passo avanti, invadendo il suo
spazio personale e sono contenta di vedere che lui non è
arretrato.
Mi chino verso di lui e poggio le mie labbra sulla sua guancia; la sua
vicinanza ed il suo profumo mi stanno mandando in tilt e comincio a
pensare che, se
continuo così, morirò di infarto a 17 anni. Mi viene da
ridere, quando mi rendo conto che i suoi pensieri sono un caos totale e
devo ammettere di essere
piuttosto orgogliosa di me stessa... sono IO che ho questo effetto su di lui!
Mi allontano velocemente e mi dirigo verso la porta; prima di uscire, però, con un sorriso stampato in faccia mi volto
"Ci vediamo domani mattina compagno! E non ti inventare scuse come
quella di oggi per saltare gli allenamenti... lo sai che sono una
persona seria, io!"
Vengo ricompensata dal sorriso più bello che abbia visto in vita
mia, quello che mi fà tremare leggermente le gambe e, mentre
esco all'aria aperta, mi ritrovo
a pensare che oggi è davvero una bella giornata!
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
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Vengo ricompensata dal sorriso
più bello che abbia visto in vita mia, quello che mi fà
tremare leggermente le gambe e, mentre esco all'aria aperta, mi ritrovo
a pensare che oggi è davvero una bella giornata!
Mi dirigo a passo deciso verso la sala comune, ma il mio umore si
spegne immediatamente come varco la soglia.
In un angolo vedo
Christian, accerchiato da sei Moroi e dell'espressione sul suo viso, sono certa che si stia controllando
per non ridirli tutti in un mucchio di cenere.
Mentre mi avvicino a loro, Christian alza lo sguardo ed incontra i miei
occhi; entro immediatamente nei suoi pensieri e posso sentire
che mi
stà urlando di arretrare e di non creare problemi. Percepisco chiaramente le sue
motivazioni: vuole dimostrare di sapersela
cavare da solo, ma
sopratutto non vuole che mi buttino fuori per aver fatto la festa a sei Moroi.
Arretro, ma non distolgo gli occhi dalla scena, pronta ad intervenire
nel caso in cui ce ne fosse bisogno. Dai loro pensieri capisco
immediatamente di cosa stanno parlando... Seriamente?Questi ragazzini sanno prendere in giro
la gente solo con l'argomentazione dei genitori morti?
A questo punto
mi chiedo perchè non l'abbiano mai fatto con me: molto probabilmente non mi conoscono
abbastanza per saperlo o, più probabilmente,
sono terrorizzati
da me!!!
E la cosa, sebbene non dovrebbe, mi fà sentire davvero bene...
In pochi minuti i Moroi si stancano, o per lo meno così
sembrerebbe a prima vista, ma come si allontanano vedo un palla di
fuoco in mano a Christian
e capisco che sono scappati per paura di venire arrostiti.
Mi avvicino a lui con un sorriso sulle labbra.
"Allora Pyro, volevi fare un pò di barbecue per pranzo?" gli chiedo sghignazzando
"Ti assicuro che nessuno avrebbe sentito la loro mancanza" mi risponde convinto
"Oh non ne ho dubbi!" ribatto immediatmente, cosa che ci fà
scoppiare a ridere e ci fà attirare l'attenzione dei nostri
amici che sono appena entrati.
"Che fate? Vi divertite senza di noi?" chiede Lissa con un leggero broncio
"Assolutamente no principessa" risponde Christian, che la stà
guardando come se fosse un angelo appena sceso sulla Terra.
Seriamente
il ragazzo deve darsi una controllata: non solo io riesco a sentire tutti quei
pensieri melensi che mi fanno salire la nausea,
ma sono piuttosto
convinta che tutti siano consapevoli della sua cotta per Lissa... beh, tranne Lissa stessa!
é proprio vero: Dio li fà e poi li accoppia!
Ignorando il modo in cui si guardano, mi defilo velocemente verso Eddie
e Mason, sperando che, lasciandoli da soli, si decidano a parlare.
Chicchieriamo del più e del meno, fino a che anche Christian e
Lissa ci raggiungono e, navigango fra i loro pensieri, sono felice di
constatare
che Christian, sebbene balbettando più volte, abbia finalmente
chiesto alla mia migliore amica di passare un pò di tempo in
sieme.
Decido di lasciarli in pace: avrò tempo dopo di fare il terzo grado ad entrambi!
Mason ed Eddie si allontanano poco dopo a causa di un impegno ed io
rimango da sola con i piccioncini; onde evitare di dover fare da
spettatrice ad occhiate languide ed inquietanti conversazioni, decido di dirgli di raccontargli gli eventi di quella mattina.
"L'ho detto a Dimitri!" ed entrambi mi fissano intensamente, senza
capire bene di cosa stò parlando "Di me, dei miei poteri!"
Si scambiano uno sguardo un pò incerto e poi Lissa prende la parola.
"Come ha reagito?"
"Inizialmente era scioccato..."
"Ci credo! é stato beccato ad avere pensieri inappropriati su
una minorenne..." mi interrompe Christian con un tono leggermente
alterato
"Christian, per favore! Non essere così pudico.. Tra due
settiamane avrò 18 anni!
A quel punto la smetterai di riferirti
a lui come a "Il pedofilo"?"
"Rose, non è normale! Uno così grande dovrebbe stare con
le ragazze della sua età, non guardare le ragazzine!"
"Oh mio Dio Christian! Abbiamo 7 anni di differenza, non 20. E poi non
è che siccome tu chiedi di uscire alle ragazze della tua
età "
dico lanciando uno sguardo a Lissa " allora dobbiamo fare tutti come te!"
A quanto pare, l'accenno a loro due era ciò di cui avevo bisogno
per farlo tacere e, quando lo vedo silenzioso, riprendo il discorso
prima di essere interrotta di nuovo.
"Come dicevo, inizialmente era un pò scioccato, ma piano piano
si è abituato all'idea... Mi ha fatto un pò di domande
sull'argomento
e si è anche offerto di darmi una mano con le mie ricerche."
Come termino la frase, sento distintamente il dolore provenire da Christian e velocemente riprendo la parola.
"Tranquillo Pyro! Gli ho detto che ho già il miglior compagno di
ricerche che si possa desiderare..." A questa frase si rilassa; a
quanto
pare ha paura di essere sostituito e, mentre li accompagno alla loro prossima lezione, mi avvicino al suo orecchio
"Pyro, nessuno può sostituirti!" a quella frase lui si volta verso di me e mi regala un sorriso a 120 mila denti...
A volte è proprio un bambinone! Li saluto velocemente, con la
promessa di vederci più tardi e mi dirigo in biblioteca.
Cammino tra gli scaffali, alla ricerca di qualche libro che possa
fornirmi nuove informazioni, quando vengo interrotta da una voce che
associo immediatamente all'ubriacone di stamattina
"Ti stavo cercando piccola umana" mi dice, regalandomi un sorriso che,
sono certa, ha fatto cadere numerose ragazze ai suoi piedi.
A quanto pare, però, io ne sono immune perchè quel
sorriso a me non fà nessun effetto: molto probabilmente
perchè lo paragono a
quello del dio russo con cui passo tutte le mie mattinate.
"Ti serviva qualcosa Adrian?"
"Da te? Posso immaginare diverse cose che posso volere da te!" mi risponde, beccandosi immediatamente un'occhiataccia.
"A quanto pare il mio charme non può niente contro quello del gigante russo eh?" continua con un sorriso
"Scusa? Non sò proprio di cosa tu stia parlando" dico, cercando
di allontanarmi velocemente da questa conversazione scomoda
"Rose, leggo le aure! E credimi, quelle non mentono..." risponde, rendendomi ancora più confusa
"Stamattina non mi pare di averti detto il mio nome!" gli dico, sperando di distrarlo
"Ho chiesto in giro..." risponde con un'alzata di spalle " L'umana, che
combatte meglio dei damphir e che vive in mezzo ai Moroi!
Dovresti
vendere i diritti della tua storia a qualche casa cinematografica: sono sicuro che sarebbe un blockbuster!" risponde divertito
Ignoro la sua battuta e con uno sbuffo riprendo il discorso
"Seriamente Adrian, ti serviva qualcosa o provi semplicemente uno straordinario piacere a rompermi le scatole?"
Alla mia frase sghignazza e continua imperterrito
"Tranquilla, piccola umana, sebbene provi un immenso piacere a passare
il mio tempo con te, volevo solo capire cosa stava succedendo
tra te e il guardiano Belikov. Stamattina, quando ho visto le vostre aure sono rimasto un pò perplesso"
"Vuoi dire per il fatto che erano dorate e che brillavano così
intensamente?" domando, prima di realizzare di aver commesso un passo
falso... Dio mio!Cos'è?La giornata del 'raccontiamo a tutti il
mio segreto'? Ho veramente bisogno di un minimo di autocontrollo in
più!
Lo sguardo di Adrian si assottiglia e mi studia intensamente
"Leggi le aure anche tu? " mi chiede stupito mentre io affronto mentalmente il mio dilemma: dire la verità o mentire?
Dopo una manciata di minuti, passati ad osservarci come se fossimo su un ring, mi arrendo.
"Se io ti svelo il mio segreto, tu mi spieghi poi questa storia delle aure? " chiedo guardandolo fisso
"Affare fatto" risponde, mentre il sorriso spunta nuovamente sul suo bel viso
"Non leggo le aure, ma i pensieri. Posso sentire tutto quello che ti
passa per la mente..." inizio la mia spiegazione, che continua
per una buona mezz'ora. Adrian mi lascia parlare, interrompendomi ogni tanto con qualche domanda.
"E questo è tutto... " concludo, quando mi rendo conto che, finalmente, la sua curiosità è stata saziata
"Ecco perchè la tua aura è così strana" dice
Adrian, catturando la mia attenzione "sembrava così confusa
stamattina, come se fossero
più auree mischiate insieme. Il tutto è probabilmente
dovuto al fatto che quando leggi i pensieri degli altri, acquisisci
anche parte delle
loro emozioni e quindi delle loro auree. Ma poi è arrivato
Belikov e la confusione è sparita! Allora che tipo di storia
c'è tra voi?
Non è un pò avanti con l'età per te?" mi chiede ridacchiando
"Adrian, non ti ho raccontato la storia della mia vita per farti
parlare della mia situazione sentimentale, quindi molla l'osso e dimmi
perchè eri così stupito stamattina" Ci pensa
qualche secondo, probabilmente ponderando se è il caso di
prendermi in giro
un pò più a lungo,ma poi finalmente cede
"Non ho mai visto due auree così! Voglio dire, mi è
capitato di vedere due persone innamorate, ma mai con
quell'intensità o
quella perfezione! é come se le vostre auree fossero due pezzi
di un puzzle, si incastrano perfettamente... forse è questo che
succede
quando si incontra l'anima gemella? Non lo sò... non mi era mai
successo prima!" conclude Adrian ancora perso nei suoi pensieri.
Quindi, a detta di Adrian, c'è qualcosa di strano nelle nostre
auree; forse è dovuto alla mia natura, ai miei po... Aspetta un
secondo!!!
Ha detto AMORE? Ma di che diavolo stà parlando? Voglio dire,
conosco Dimitri da poco più di un mese, non è possibile!
Sì, è vero che ho una bella cotta per lui, ma da quì a parlare di amore, mi sembra un pò prematuro!
"Adrian, io non amo Dimitri! Lo conosco da poco e, sebbene pensi che
sia l'uomo più affascinante che abbia mai conosciuto..."
"Hey!" ribatte Adrian, ma io decido di ignorarlo
"... non è possibile che io sia innamorata di lui! Lo saprei no?"
" Il fatto che tu non abbia ancora fatto chiarezza sui tuoi sentimenti,
non vuol dire che quelli non siano già lì! Ti assicuro
che non
mi sbaglio... due auree così possono significare una sola cosa!" conclude convinto
Pochi minuti dopo, Adrian mi saluta, promettendo di cercarmi in sala
comune a cena, ma io lo sento a malapena, troppo concentrata
sulle informazioni che il mio nuovo "amico" mi ha appena fornito.
Per il resto della giornata sono su un pianeta a parte, sento a
malapena quello che Christian mi dice, dopo che mi ha raggiunto in
biblioteca,
ed ogni volta che sfoglio una pagina, ho bisogno di leggere la frase cinque volte, per comprenderne pienamente il significato.
Stufa della confusione nella mia testa, sbuffo e chiudo il libro che ho tra le mani, forse con troppa violenza.
Adesso basta! Io non amo Dimitri Belikov! Ma non sò
perchè, mentro lo dico, sembra più che io stia cercando
di convincere me
stessa che qualcun'altro!
Ci ritroviamo di nuovo tutti insieme, nella sala comune, all'ora di cena e devo ammettere di sentirmi molto meglio!
Ho capito che è inutile continuare a riflettere su quello che ha detto Adrian e quindi preferisco passare il tempo
ad ascoltare i miei amici che mi raccontano le loro giornate.
Sono nel mezzo di una conversazione con Lissa, quando sento chiaramente la voce di Adrian nella mia testa.
'Piccola umana, credi che ai tuoi amici dispiacerebbe se mi sedessi con voi?'
Mi volto e lo vedo, pochi metri dietro di me, lo sguardo fisso nel mio e assolutamente divertito all'idea di avere
questo tipo di conversazioni 'private' d'ora in poi.
Gli faccio cenno di avvicinarsi e , anche dall'altra parte della sala,
posso notare lo sguardo infastidito di Dimitri, ma decido di ignorarlo.
Seriamente, arrivata a questo punto, la mia pazienza è
completamente esaurita e non ho davvero il tempo di avere a che fare
con un grosso russo geloso.
Adrian si siede accanto a me, forse un pò più vicino del
dovuto ed io lo presento agli altri. Sono tutti estremamente gentili
con lui,
ma posso notare lo sguardo infastidito di Christian nel momento in cui
Adrian decide che è una buona idea invadere il mio
spazio personale e circondarmi le spalle con un braccio.
Sento una serie di imprecazioni risuonarmi prepotenti nella mente e
resto stupita quando mi rendo conto che sono i pensieri di Dimitri.
Non credevo di poter sentire i pensieri di qualcuno così
chiaramente anche a questa distanza e mi sconvolgo
dell'intensità della sua
rabbia ed è a questo punto che capisco che mi si prospetta una serata molto lunga...
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
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Mi avvicino ad Adrian e sussurando gli dico
"Ti consiglio di togliere il braccio, se ti preme tenerlo. C'è un russo grande e grosso, dall'altra parte della sala,
che non è affatto contento di questa situazione".
Adrian ridacchia e posso leggere chiaramente nei suoi pensieri quanto tutto questo lo stia divertendo.
Lo stà facendo di proposito: a quanto pare vuole dimostrare che anche il gelido guardiano Belikov ha delle emozioni.
"Stai scherzando con il fuoco" gli dico ridendo per il suo comportamento infantile, ma lui non si fà scoraggiare, anzi
si avvicina ancora di più a me.
"Seriamente Adrian, non hai qualcosa di meglio da fare?" chiedo, entrando nella sua mente, curiosa della sua risposta.
Passano due secondi e... OH MIO DIO! Adrian stà avendo pensieri decisamente espliciti su di noi, immaginandoci in
situazioni in cui non mi farei mai trovare con lui... magari con Dimitri... Concentrazione!
Fisso Adrian, cercando di non arrossire e gli rivolgo un'occhiataccia.
"Nei tuoi sogni Adrian!" Alla mia frase lo vedo sorridere ed allontanarsi come nulla fosse
"Mai dire mai!" risponde con una certa convinzione. Seriamente!Questo ragazzo è incredibile...
Il resto della cena è passato in tranquillità, una volta
che Adrian ha adottato un comportamento accettabile e, sebbene ,
io sia già in camera da due ore, non riesco proprio a prendere sonno.
Decido di andare in palestra, per scaricare un pò di tensione,ma, come apro le porte, mi aspetta una sorpresa...
Il mio dio russo è lì e si stà scagliando come una furia contro un sacco da boxe.
"Che cosa ti ha fatto quel povero sacco per meritarsi un trattamento
simile?" gli chiedo entrando immediatamente nella sua mente.
Ho notato di averlo preso alla sprovvista, cosa che non succede mai, ma
la cosa che più mi stà divertendo, in questo momento,
è il fatto che stesse immaginando la faccia di Adrian al posto del sacco.
Prima di poterla fermare, mi scappa una risata e mi avvicino a Dimitri con uno sguardo divertito.
Consapevole di essere stato beccato, il mio dio russo ha la decenza di spostare lo sguardo e chiedermi con voce gelida
"Che ci fai quì nel mezzo della notte?"
"Non riuscivo a dormire ed ho pensato di venire a scaricare un pò di tensione..." rispondo velocemente
Il fatto che non mi stia guardando in faccia, mi permette di osservarlo
più attentamente: indossa dei pantaloni della tuta e...
nient'altro!!!
A quanto pare ha deciso di togliere la maglietta nel mezzo
dell'allenamento e il mix di quegli addominali perfetti e della sua
pelle
leggermente sudata, mi stà decisamente facendo perdere il controllo.
Prendendo dei respiri profondi, mi volto dall'altra parte per riuscire
a mantenere quel poco di contegno che mi è rimasto; sarò
anche
un'adolescente in piena tempesta ormonale, ma non c'è davvero bisogno che lui lo sappia!
Quando mi rendo conto che non è dell'umore adatto per parlare,
mi dirigo dall'altra parte della stanza e, dopo aver rimosso la mia
felpa,
comincio a fare un pò di tai chi!
Essendo nella sua testa, mi rendo perfettamente conto del suo stupore
nel momento in cui si accorge di quanto io sia poco vestita:
immaginando di essere sola, ho sostituito la mia solita maglietta con
un top decisamente più comodo, che copre a malapena quello
che c'è da coprire... Che ne potevo sapere che il mio dio russo avrebbe avuto la mia stessa idea?
Cercando di ignorare i suoi pensieri, che non stanno di certo aiutando
il mio autocontrollo, mi volto verso di lui con un sorriso forzato
sulle labbra
"Che ne dici ci un pò di corpo a corpo compagno?" Lo vedo
osservarmi attentamente e riflettere sull'idea per un paio di secondi,
fino a che non fà un cenno di assenso con la testa.
Combattiamo per circa un'ora e, sebbene inizialmente la tensione fosse palpabile, devo ammettere che è scemata dopo
qualche minuto.
Questo finchè Dimitri non decide di intavolare una conversazione
"Allora... che cosa ci faceva Adrian al vostro tavolo?" mi chiede cercando di sembrare assolutamente indifferente
"Niente di che... oggi pomeriggio abbiamo chiacchierato un pò e mi ha chiesto di poter conoscere i miei amici"
"E di cosa avete chiacchierato?" incalza Dimitri.
Decido che, per il momento, è meglio tenere per me le
informazioni che mi ha fornito Adrian e rispondo, cercando di mantenermi
sul vago.
"Niente di speciale! Abbiamo solo parlato di noi..." Noto troppo tardi
come questa frase potrebbe essere male interpretata, ma più
che altro colgo l'urlo nella testa di Dimitri... NOI????
"Nel senso che abbiamo parlato delle nostre vite, era curioso di sapere
cosa ci facesse un'umana in questo posto... Tutto quì!"
Dimitri si rilassa, ma posso ancora cogliere un certo fastidio nei confronti di Adrian.
'E tu cosa gli hai detto?' mi chiede tramite i suoi pensieri
"Gli ho raccontato la verità... su di me!Visto che anche lui ha
un potere particolare, pensavo potesse aiutarmi nella mia ricerca"
Percepisco chiaramente quanto Dimitri si senta ferito da questo, ma non
è che io mi sia svegliata stamattina con l'idea di raccontare
ad un perfetto sconosciuto il mio segreto più profondo!
"Dimitri, non ho potuto fare a meno di dirglielo. Adrian legge le auree
ed ha capito subito che c'era qualcosa che non andava in me.
Mi ha detto che la mia aura è strana, come se fosse un miscuglio
di auree diverse: dice che probabilmente è dovuto al fatto che
quando leggo i pensieri degli altri, percepisco anche le loro emozioni e quindi le loro auree"
Dimitri annuisce, anche se mi rendo conto che non è del tutto convinto della spiegazione che gli ho dato.
"Adrian non è una cattiva persona, un pò particolare
forse, ma decisamente non cattiva. Sò che mi posso fidare, dato
che ho
letto i suoi pensieri... sebbene avrei preferito che alcuni li tenesse
per sè!" dico ricordando le immagini che gli sono passate per
la testa questa sera a cena... Pervertito!
"Che intendi dire?" chiede Dimitri
"Niente di che... solo che ha una fervida immaginazione!" dico cercando
di non scendere in particolari ed è in quel momento
che si scatena il caos!
I pensieri di Dimitri sono così confusi e la rabbia presente in
essi è così potente che per un attimo, resto a corto di
fiato e mi
inginocchio a terra, cercando di riprendere il controllo.
Non mi era mai capitato prima di farmi coinvolgere così tanto
dai pensieri di qualcuno, ma poi mi rendo conto che questo non è
un
qualcuno qualunque... secondo Adrian è addirittura la mia anima gemella, mi ricorda una vocina nella mia testa!
In un attimo, Dimitri è in ginocchio davanti a me chiedendomi se
stò bene. Cerco di riprendere fiato e poi faccio un cenno di
assenso.
Come sento il mio respiro tornare regolare, comincio a parlare
"Stò bene; è solo che le tue emozioni erano così intense che non sono riuscita a gestirle"
Ci mette un attimo a realizzare di cosa stò parlando e poi, dopo un secondo, sento il suo senso di colpa.
"Dimitri, non è colpa tua! Te l'ho già detto, sono io
quella che viola il la tua privacy...è solo che mi hai preso
alla sprovvista."
'Mi dispiace, è solo che quando si tratta di te, il mio famigerato autocontrollo và a farsi un giro... '
Lo sento pensare mentre poggia la sua mano destra sulla mia guancia; come mi sfiora, la solita scossa, presente ad ogni
nostro contatto fisico, mi attraversa ed io non riesco a reprimere un brivido.
Se ne deve essere accorto anche lui, perchè un attimo dopo, il
suo braccio sinistro mi circonda le spalle e stringe il mio corpo
contro il suo.
La sua vicinanza mi stà dando alla testa ed io mi rendo conto
che, in questo momento, anche volendo, non sarei in grado di
mettere
insieme due parole di senso compiuto.
Alzo gli occhi su quelle iridi color cioccolato che mi fanno sciogliere
e mi rendo conto dell'intensità del suo sguardo: è
così
profondo che, per un attimo, mi sento nuda e realizzo che non mi
stà semplicemente guardando, ma più che altro mi
stà scrutando
dentro. E poi i miei pensieri sono interrotti da delle labbra morbide che si poggiano sulle mie...
Il mio cervello cerca di realizzare la situazione, ma ci mette qualche
secondo di troppo e Dimitri prende la mia mancanza di reazione
come un segno del fatto che io non sia interessata. Prima che si
allontani, però, riprendo finalmente il controllo del mio corpo
e stringo
le mie braccia intorno al suo collo, per evitare che si sposti.
Le labbra di Dimitri tornano sulle mie e questa volta, il bacio che era
iniziato come dolce e delicato, si trasforma in poco tempo in
passionale ed
insistente. Una mano del mio dio russo si sposta sulla mia schiena,
mentre l'altra è ben piantata dietro la mia nuca, come se
volesse impedirmi
di scappare...
Per fargli comprendere che la fuga è l'ultimo dei miei pensieri,
stringo ancora di più le braccia intorno al suo collo, per
poterlo
avvicinare maggiormente a me.
Dimitri interpreta il mio comportamento come un via libera e sento la sua lingua sul mio labbro inferiore; involontariamente
la mia bocca si apre e quando le nostre lingue si incontrano, perdo definitivamente il controllo.
Iniziamo una danza che dura diversi minuti, o forse ore, ma alla fine
siamo costretti ad allontanarci l'uno dall'altro a causa di un
insistente bisogno
d'ossigeno.
La sua fronte è appoggiata alla mia e vedo che ha ancora gli
occhi chiusi, come se stesse assaporando il momento nella sua mente.
Quando finalmente il suo sguardo si posa sul mio, ha un sorriso
soddisfatto sulle labbra; sorrido anch'io di rimando e mi rendo conto
che non c'è altro posto al mondo in cui preferirei stare, se non quì fra le sue braccia.
Mentre sono ancora stretta a lui, noto il suo sguardo oscurarsi ed io già comincio a pensare al peggio.
Se si sente in colpa per quello che ha appena fatto, credo che dovrò fargliela passare io... a forza di colpi in testa!
A volte quest'uomo può essere così estenuante!!!
"Compagno, che succede?" chiedo, cercando di non mostrare il turbinio di emozioni che in questo momento mi si agita dentro
"Niente, è solo che per un attimo ho creduto di... Lascia stare,
niente di importante! Me lo sarò immaginato..." mi dice Dimitri,
rendendomi ancora più confusa.
Nel momento in cui torna a sorridere, io mi rilasso e sorrido a mia
volta, pensando che non mi abituerò mai a vederlo così
sereno in mia
presenza.
"Che ne dici se continuiamo ad allenarci?" mi dice dopo qualche secondo.
Io annuisco e mi giro per tornare in posizione al centro della pista,
ma prima che io possa muovere un paso, Dimitri è di fronte a me
e si china per lasciarmi un bacio veloce sulle labbra.
Resto immobile, piuttosto impressionata dal fatto che, non solo non ha cercato di far finta che non sia successo niente, ma
soprattutto dalla tranquillità con cui ha poggiato le sue labbra
sulle mie, come se fosse qualcosa di naturale ed abitudinario per noi.
Mi volto verso di lui e vedo chiaramente che stà ridacchiando...
sà perfettamente che effetto mi fà e questa non è
affatto una buona cosa.
Mettendo sù un broncio degno di una bambina di 5 anni, mi avvicino a lui e riprendiamo gli allenamenti.
Dopo un'altra ora, siamo entrambi stremati e ci sdraiamo a terra per
riprendere fiato... posso chiaramente percepire il corpo caldo
di Dimitri accanto al mio ed i miei pensieri tornano a quello che mi ha detto Adrian oggi pomeriggio.
"Che cos'è che ti avrebbe detto Adrian?" mi chiede il mio dio russo, cercando di rimanere impassibile.
Maledizione! Ho parlato di nuovo senza rendermene conto? Ho veramente bisogno di lavorare sul mio autocontrollo.
Credo che sia meglio risparmiargli la parte sulle anime gemelle,
insomma vorrei evitare di terrorizzarlo e farlo scappare proprio
adesso che sono riuscita a fargli ammettere che prova qualcosa per me... insomma non l'ha detto chiaramente, ma di solito
non si baciano le persone a caso e sono piuttosto sicura che Dimitri non sia quel tipo d'uomo.
"Che cosa intendi con anime gemelle?" mi chiede e questa volta un'espressione stupita si forma sul mio viso.
Sono piuttosto sicura di non aver espresso i miei pensieri a voce alta, quindi come diavolo ha fatto... Oh Mio Dio!
"Dimitri, come fai a sapere cosa stò pensando?" chiedo con una nota isterica nella voce
Lo vedo guardarmi per un attimo come se fossi pazza e poi, dopo essersi concentrato su di me, vedo
formarsi sul suo bellissimo viso, un'espressione di puro stupore.
"Credo... credo di essere nella tua testa" mi dice, anche se dalla sua faccia immagino che stenti a crederci anche lui.
Sento lo shock prendere il sopravvento e mi rendo conto che non sò decisamente che fare, se non guardarlo negli
occhi e sperare con tutta me stessa che stia mentendo.
Un sorriso gli si disegna sulle labbra
" Non è divertente vedere invadere la propria privacy, vero?" mi chiede e posso chiaramente sentire il
divertimento nel suo tono.
A questo punto credo che la mia mente sia completamente andata ed io non sono in grado di pensare più a niente.
L'unica cosa che riesco a fare è urlare
"OH MIO DIO!"
Angolo dell'autore
Credo che questo sarà l'ultimo capitolo...
Odio dover interrompere la storia a metà, ma ho notato la mancanza di recensioni
e questo mi fà dedurre che o l'idea di base non ha interessato nessuno, o semplicemente
c'è qualcosa di altamente noiso nel mio modo di scrivere.
Ringrazio comunque tutti coloro che hanno letto e che, anche se non hanno condiviso la
loro opinione, mi hanno supportato.
Spero, in futuro, di trovare un'idea più interessante che vi faccia appassionare.
Ancora grazie a coloro che hanno letto e a presto
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
Capitolo 7
Nota dell'autore:
Salve ragazzi! Sono tornata...
Sò che avevo detto che avrei abbandonato questa storia, ma una
lettrice gentilissima ha deciso di lasciarmi una recensione
e devo ammettere che la cosa mi ha motivata a continuare...
Quindi un grazie particolare a NothingIsImpossible per aver aver
sacrificato un pò del suo tempo affinchè io conoscessi la
sua
opinione.
E grazie anche a ROSEANGEL11, sheodemiandjamily, bella93 e Kat_19 che hanno inserito la mia storia tra le seguite, le preferite
o le ricordate.
Spero che il capitolo vi piaccia...
A presto!
Ok... Niente panico!
Prima di tutto devo assicurarmi che questo stia succedendo davvero...
Telepaticamente provo a parlare con Dimitri, solo per essere sicura che la situazione sia veramente brutta come sembra.
'Sei sicuro che puoi sentire i miei pensieri?'
'Decisamente!Prima sembravano solo dei rumori di sottofondo, ma adesso posso sentirli perfettamente.'
'Come diavolo è accaduto tutto questo?'
'Credi che sia successo perché ci siamo baciati?'
'Dimitri posso assicurarti di aver baciato altri ragazzi prima di oggi, ma questo non è mai successo!'
penso leggermente irritata...Va bene che ho 17 anni, ma non sono mica una suora!
Posso chiaramente sentire il fastidio di Dimitri e, anche se la situazione è assurda, non posso evitare di ridere.
Solitamente trovo la gelosia molto fastidiosa, ma un Dimitri geloso è decisamente sexy!
'Ma davvero?'chiede il mio dio russo
Dannazione! Ho davvero bisogno di controllarmi, ora che può sentire tutti i miei pensieri...
Quando ero piccola, mia madre mi diceva che se non volevo far sapere ad
altri cosa stavo pensando, dovevo concentrarmi su qualcosa
come il testo di un libro oppure quello di una canzone.
Ed ho davvero bisogno di farlo in questo momento prima che comincino i miei sogni ad occhi aperti su Dimtiri..
Inizio a canticchiare "Every rose has its thorn" dei Poison; questo dovrebbe tenermi occupata abbastanza da evitare
pensieri a luci rosse sul mio dio russo.
Dimitri mi guarda con un'espressione stupita, ma io decido
semplicemente di ignorarlo, dato che il mio piano sembra funzionare
perfettamente.
Quando la mia attenzione si sposta sul suo corpo, comprendo che la mia
idea geniale non può nulla contro quegli addominali perfetti.
"Every rose has its thorn, just like every night has its dawn...' provo a continuare, ma la mia attenzione stà scemando
'just like every cowboy...' Dannazione! Non posso farcela...
Ed ora questo testo perfetto viene sostituito, nella mia mente, da
un'immagine di me e Dimitri che facciamo cose davvero poco appropriate,
tutte riguardanti del gelato e davvero pochi vestiti.
Che c'è? Ho mangiato il gelato a pranzo... mi ha fatto pensare!
La risata di Dimitri mi riporta alla realtà e, realizzando che
la situazione non può diventare più imbarazzante di
così, decido di
ricominciare a comunicare con lui.
'Dobbiamo trovare una soluzione!' penso con un tono di voce più alto del dovuto
'Paura che io possa vedere qualcosa che non dovrei?'
'Non posso credere che tu ti stia divertendo...'
'Perchè? é bello sapere che ho su di te lo stesso effetto che tu hai su di me!' risponde con un sorriso sulle labbra
'Davvero? Credi che questo sia il momento giusto per sentirti così compiaciuto?'penso infastidita
Sfortunatamente i miei occhi si posano di nuovo sul suo petto nudo e sento chiaramente il mio battito accelerare.
'Vedi qualcosa che ti piace?'chiede Dimitri, sentendosi piuttosto orgoglioso di sè stesso
'Oh mio dio! Rimettiti la maglietta e togliti quel sorrisetto dalla faccia, così che il mio cervello possa ricominciare a
funzionare normalmente.'
Il sorriso di Dimtiri si allarga, ma fortunatamente fà come gli ho chiesto e finalmente il mio respiro torna normale.
Il mio dio russo si avvicina e poggia le mani sulle mie spalle.
'Sono sicuro che troveremo un modo per risolvere tutto questo...' dice con voce dolce
'Lo spero Dimitri...'
'Perchè? é così terribile che io sia in grado di sentire tutto quello che stai pensando?' mi chiede con tono fintamente offeso
'No! é solo che ci sono delle cose che preferirei tenere per me... Oh mio Dio! Ho appena riflettuto su una cosa...'gli dico e
sono sicura che può individuare il panico nella mia voce
'Che cosa?'
'Puoi leggere solo i miei pensieri o anche quelli degli altri?'
'Non lo sò... non sento nessun altra voce nella mia testa, quindi forse posso sentire solo i tuoi?'
'Dobbiamo esserne sicuri...'
Apro velocemente la porta della palestra e vedo due guardiani camminare in giardino.
Faccio segno a Dimitri di avvicinarsi e poi punto un dito verso di loro.
'Prova a leggere i loro pensieri...'
Si concentra su di loro e, dopo un paio di minuti, sposta il suo sguardo su di me e scuote la testa in segno negativo.
'Grazie a Dio...' penso mentre torno finalmente a respirare
'Perchè?' chiede Dimitri chiaramente interessato
'Perchè non puoi capire cosa
significa sentire i pensieri di tutti.... è un incubo! Oltre a
questo, all'inizio, quando avevo appena scoperto
le mie capacità,non ero in grado di controllare i miei poteri e
solitamente rispondevo ai pensieri delle persone ancora prima che loro
aprissero
bocca... Mi ci sono voluti anni per avere la situazione completamente sotto controllo! Non voglio che la stessa cosa succeda a te!
Se la tua lettura del pensiero è limitata a me, allora và
tutto bene dato che non abbiamo davvero bisogno di aprire bocca per
comunicare
l'uno con l'altro...'
'Non ci avevo pensato' dice Dimitri, chiaramente comprendendo il mio punto di vista
'Almeno adesso sai come ci sentiamo ogni volta che siamo con te...' continua il mio dio russo, ridacchiando leggermente.
Sò che stà cercando di allegerire la situazione, ma le sue parole non fanno altro che farmi sentire peggio...
Magari si tratta semplicemente di karma.
Ho passato così tanti anni ad invadere la mente delle persone ed ora stò venendo punita per questo.
L'espressione di Dimitri si addolcisce
'Roza non credo che il karma abbia niente a che fare con tutto questo... Stai tranquilla! Troveremo una soluzione...'
Si avvicina a me e poggia le sue labbra sulle mie.
Comincio a sentire così tante voci da essere certa che il
peggior mal di testa della mia vita stà per arrivare; dopo un
secondo, però,
non sono più in grado di sopportarle e collasso a terra, cercando di recuperare il fiato.
Che diamine stà succedendo oggi?
'ROZA! Roza stai bene?' chiede Dimitri con una chiara nota di panico nella voce
'Sì! Ora sì... Non sò cosa sia successo. Ho cominciato a sentire così tante voci...'
Avrei potuto spiegarmi meglio. Straordinario! Adesso penserà sicuramente che sono matta...
Dimitri ride al mio pensiero, ma posso chiaramente vedere, data la sua postura rigida, che ancora non si è rilassato.
Gli sorrido rassicurandolo, avvicino le mie labbra alle sue e... il caos nella mia testa ricomincia!
Mi allontano velocemente da lui, come se fossi stata bruciata, e
guardandolo negli occhi è facile vedere che il mio gesto l'ha
ferito.
" Mi dispiace Dimitri, ma ogni volta che ci baciamo è come se
non fossi più in controllo dei miei poteri. é come se
sentissi i pensieri di tutta
la scuola contemporaneamente..."
"Aspetta... pensi che sia colpa mia?" mi chiede e, prima che possa cominciare a sentirsi in colpa, rispondo
"No Dimitri. Non credo che sia colpa tua, credo che sia colpa nostra... di entrambi!"
"Che cosa intendi?"
Comincio a ricordare la mia conversazione con Adrian, in modo che possa
ascoltarla anche lui ed, una volta terminata, lui si limita a
fissarmi intensamente.
Davvero? Dopo quello che gli ho appena detto, ero pronta a vederlo
scappare lontano da me il più velocemente possibile, invece
lui continua a guardarmi e, dopo un paio di secondi, ricomincia a parlare.
"Credi che questo fatto stia influenzando i tuoi poteri?"
"Forse.. non lo sò! Era solo un'idea... Non sò cosa
succede alle persone normali quando trovano l'anima gemella...Forse il
fatto
che io sia strana ha causato tutto questo..."
Posso chiaramente avvertire il suo fastidio per il fatto che io abbia utilizzato la parola 'strana'...
'Roza, tu non sei strana... Sei perfetta!' e il suo tono è così convincente che non posso fare a meno di credergli.
Il mio cuore comincia a battere più velocemente e devo ammettere
che il fatto che quest'uomo bellissimo mi trovi perfetta, mi
fà sentire piuttosto fortunata...
Anche se i miei poteri non tornassero mai alla normalità, sarebbe comunque valsa la pena incontrarlo.
Mentre stò ancora pensando a tutto questo, la voce di Dimitri mi riporta alla realtà...
"Voglio provare una cosa. Concentrati esclusivamente sui miei pensieri e vediamo cosa succede..."
Entro subito nella sua mente e, dopo essermi concentrata per un paio di secondi, gli faccio un cenno di assenso.
Guardandomi negli occhi, Dimitri si avvicina a me, chiaramente intenzionato a baciarmi.
Mi allontano da lui senza nemmeno accorgermene: sono terrorizzata all'idea di sentire di nuovo tutto quel dolore, ma il mio
dio russo mi stà guardando con un'espressione così dolce che non posso fare altro se non arrendermi al suo tocco.
Il momento in cui le sue labbra sono sulle mie, attendo che arrivino le voci ed il caos, ma... non succede niente!
In un paio di secondi, dimentico anche dove siamo, considerato che
l'unica cosa su cui riesco a concentrarmi al momento è
il modo in cui il mio corpo risponde alla sua presenza.
Mi avvicino a lui, approfondendo il bacio e cercando di incanalare tutti i miei sentimenti in questa semplice azione....
Cerco di ricordarmi che la porta della palestra è aperta e
chiunque potrebbe entrare in qualsiasi momento, ma tutto questo viene
dimenticato quando le labbra di Dimitri si allontanano dalle mie e scendono sul mio collo.
Nel momento in cui toccano una zona particolarmente sensibile, non riesco a sopprimenre un gemito!
Sono così concentrata su ciò che stanno facendo le labbra
di Dimitri da non accorgermi che le mie mani sono scese sul suo petto.
Sento il corpo del mio dio russo irrigidirsi nel momento in cui si avvicinano pericolosamente alla cintura dei suoi pantaloni.
Dimitri interrompe ciò che stava facendo e, quando i suoi occhi
incontrano i miei, posso chiaramente leggere il desiderio in essi.
Stà cercando, con una certa difficoltà, di controllare il
suo respiro, ma la sua espressione si addolcisce quando incontra la mia
totalmente
imbarazzata: non sono mai stata così sfacciata con un ragazzo e,
ancora una volta, mi viene da chiedermi cosa mi stia facendo
quest'uomo.
Dimitri si schiarisce la gola e poi ricomincia a parlare.
"Direi che questo problema l'abbiamo risolto..." mi dice con un sorriso sulle labbra
Gli sorrido di rimando e, prima di potergli rispondere, noto l'orologio sulla parete.
"Oh mio dio! è tardissimo... magari potremmo continuare la
conversazione domani mattina..." dico prima di alzarmi e dirigermi
verso la
panchina per recuperare la mia felpa.
"Roza, l'allenamento è cancellato per la mattinata.... hai
bisogno di dormire! Possiamo allenarci nel pomeriggio. Ma credo che sia
il caso
che tu trovi un modo per allenare la tua mente, oltre che il tuo corpo... Nel caso in cui si presentino altre conseguenze!"
Penso a tutto ciò che Dimitri mi ha appena detto e realizzo che
ha ragione...Devo lavorare sui miei poteri tanto quanto lavoro sul mio
corpo!
Dopo aver fatto un cenno di assenso, mi avvicino a lui e gli lascio un bacio veloce sulle labbra.
"Buonanotte Roza" dice il mio dio russo, prima che io apra la porta della palestra
"Perchè mi chiami Roza compagno?" gli chiedo, realmente incuriosita
"è il tuo nome in russo..." risponde Dimitri con un'alzata di spalle
Devo ammettere che non mi dispiace affatto essere chiamata
così... suona incredibilmente bene quando esce dalle sue labbra!
"Buonanotte compagno! " gli dico guardandolo e pensando, ancora una volta, che quest'uomo è veramente un dio.
"Un dio eh? Interessante! " dice Dimitri, cercando di reprimere un sorriso
Sono così imbarazzata che raggiungo la porta in pochi secondi e
l'ultima cosa che sento, prima di uscire all'aria aperta, è la
risata del
mio dio russo e devo ammettere che è probabilmente uno dei suoni più belli che io abbia mai sentito.
La mattina dopo mi sveglio a mezzogiorno e, dopo una doccia veloce, decido di raggiungere i miei amici nella sala comune.
Dopo aver preso una quantità di cibo decisamente poco adatta ad
una ragazza, mi dirigo verso il nostro solito tavolo e mi siedo,
ripensando a
quello che è accaduto ieri con Dimitri.
Improvvisamente mi ritrovo all'interno dell'ufficio della preside,
impegnata in una conversazione con un guardiano di cui non sò
neanche il nome.
Capisco solo la metà di quello che mi stà dicendo: che
cosa ne dovrei sapere io di turni di guardia e di attacchi di Strigoi?
Una mano forte, poggiata sulla mia spalla, mi riporta alla realà
ed io mi ritrovo di nuovo nella sala comune, circondata dai miei amici.
"Rose, tutto bene? Ti chiamavo, ma tu non rispondevi... era come se non
fossi davvero quì!" chiede Christian con un tono di voce
piuttosto
preoccupato.
Che diavolo mi stà succendendo? Mi sembra di avere di nuovo 5
anni, quando i miei poteri erano nuovi ed io non ero in grado di
controllarli.
Scuoto la testa e, dopo aver piantato un sorriso finto sulle labbra, lo rassicuro dicendo che ero solo distratta.
é chiaro che non mi credono e, dopo essersi seduti, continuano a studiarmi attentamente.
Sono piuttosto infastidita da tutto questo, ma capisco che lo fanno solo perchè si preoccupano per me.
Dato che Eddie e Mason non sono quì, dopo aver fatto un respiro profondo, comincio a raccontargli tutto.
"Ieri è successo qualcosa di strano: mi stavo allenando con Dimitri ed i miei poteri sono come impazziti."
"Che cosa intendi con impazziti?" chiede Lissa con una nota di panico nella voce
"Ho cominciato a sentire i pensieri di tutta la scuola contemporaneamente... è stato terribile!"
"Ed è accaduto qualcosa di particolare prima che tutto questo succedesse? Sai qualcosa che potrebbe averlo causato..."
chiede Adrian con un sorrisetto sulle labbra.
Dannato Adrian! Deve aver letto qualcosa nella mia aura...
"Ho baciato Dimitri" dico con voce così bassa da non essere sicura che mi abbiano sentito
"HAI FATTO COSA?" urla Christian, facendomi saltare sul posto
"Christian abbassa la voce! Non voglio che l'intera scuola lo sappia..." gli dico, riservandogli un'occhiataccia
"E come è stato?" chiede Lissa con gli occhi a cuoricino.
Dio! la solita romanticona...
"Lissa magari potremmo parlarne più tardi..." dico facendo un cenno verso Adrian e Christian
"Piccola umana, mi sento incredibilmente offeso dal fatto che non vuoi condividere tutto questo con noi..."
"Adrian, per favore..." rispondo, cercando di convincerlo a mollare l'osso.
"Okay, okay... mi arrendo!" dice Adrian sghignazzando, prima che Christian prenda la parola
"Quindi dopo che il pedofilo ti ha baciata, hai perso il controllo dei
tuoi poteri?" dice, guadagnandosi un'occhiataccia da parte
di Lissa.
Gli racconto tutto ciò che è successo ieri, compresa la
strana faccenda di pochi minuti fà e gli parlo del suggerimento
di Dimitri riguardo
al fatto di allenare la mente oltre al corpo.
"Magari io e Lissa possiamo aiutarti." dice Adrian serio per la prima volta
"I nostri poteri sono piuttosto particolari, anche per la nostra razza
e, sebbene siano molto diversi dai tuoi, possiamo mostrarti alcuni
degli esercizi che ci aiutano a controllarli"
"Adrian ha ragione... Potremmo aiutarti." dice Lissa, eccitata all'idea di fare qualcosa di nuovo
"Ed io posso continuare con le ricerche... Ci sono ancora un paio di
libri a cui non abbiamo dato un'occhiata." aggiunge Christian
"Grazie ragazzi. Non sapete quanto significhi per me tutto questo..." dico sincera
"Ma questo non significa che mi piaccia il fatto che il pedofilo ti abbia baciata..." continua Christian
"Pyro posso assicurarti che non ha fatto niente che io non volessi..."
"Questo è ciò che mi preoccupa..." dice Christian, guadagnandosi una gomitata da Lissa.
"Ignorando il signor Ozera che stamattina si è svegliato di
malumore, che ne pensate di incontrarci in palestra dopo la fine delle
lezioni?
In quel modo saremmo soli..." chiedo dopo aver riflettuto sulla faccenda per qualche secondo
Dopo aver ricevuto un cenno di assenso e dopo averli salutati, corro verso la palestra, impaziente di rivedere il mio dio russo.
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Capitolo 8
Nota dell'autore:
Salve ragazzi! Ecco a voi un altro capitolo...
Ringrazio tutti quelli che hanno inserito la mia storia tra le seguite e preferite ed un ringraziamento speciale
a kagome94 e Nemo e Rafiki 86 per aver recensito lo scorso capitolo... L'ho apprezzato molto!
Mi piacerebbe molto sapere cosa pensate di questo nuovo capitolo...
Buona domenica a tutti!
Ciao
Arrivo in palestra in pochi secondi, ma non sono decisamente pronta per ciò che mi si para davanti.
Dimitri è lì e stà abbracciando una ragazza che non ho mai visto prima.
Ok, non vorrei sembrare maleducata, ma... chi diamine è QUELLA?
La donna ha capelli neri ed occhi azzurri molto chiari che mi ricordano vagamente quelli di Christian.
é piuttosto bella, ma , quando si volta a guardarmi, noto una lunga cicatrice sul lato sinistro del suo viso.
Mi turba un pò all'inizio, ma, guardandola meglio, devo ammettere che quel difetto le si addice.
Mi fissa per qualche secondo, ancora tra le braccia di Dimitri, e poi mi sorride...
Devo ammettere che stà diventando difficile odiarla, ma non posso evitare di sentirmi gelosa in questo momento.
Il mio dio russo deve aver letto i miei pensieri perchè, un
secondo dopo, abbassa le braccia e fà un passo indietro...
Ottima idea!
"Rose, sei in anticipo..." dice Dimitri con uno sguardo vagamente
colpevole che non mi aiuta di certo a controllare la rabbia al momento.
'Roza, è solo una vecchia amica...'
Posso chiaramente sentire i suoi pensieri, ma ormai la gelosia ha preso il sopravvento.
"Tasha, questa è Rose, la ragazza di cui ti ho parlato... Rose, questa è Tasha, la zia di Christian..."
Cerco di essere educata, almeno per Christian, e , con un sorriso finto sulle labbra, le stringo la mano.
"Aspetta... tu sei quella Rose? L'amica di Christian?" mi chiede piuttosto interessata.
Annuisco senza dare ulteriori spiegazioni...
Hey! Ho detto che sarei stata educata, non amichevole...
"Christian mi ha raccontato un sacco di cose su di te..."
"Tutte belle spero..." le dico, sorridendo
"Assolutamente! Mi ha detto che sei la sua migliore amica e che passate un sacco di tempo insieme..."
L'ultima frase mi sconvolge più di quanto avrei creduto
possibile... Un conto è sapere di essere la migliore amica di
Christian,
un altro è sentirlo dire da un membro della sua famiglia che
sicuramente non è molto felice riguardo al fatto che suo nipote
passi tutto il suo tempo con un'umana insignificante...
'Tasha non è così...' pensa Dimitri con un tono dolce che al momento non stà aiutando la situazione
"Allora come ci si sente a vivere in mezzo ai mostri?" chiede Tasha ridacchiano.
"Non è male... Devi solo abituarti alla mancanza di luce solare!" rispondo sorridendo a mia volta
Decido di tenere per me il fatto che, se questo è il posto dove
vivono i mostri, allora io dovrei sentirmi assolutamente a casa...
Posso chiaramente percepire la rabbia di Dimitri al mio ultimo pensiero e non posso evitare di sorridergli grata.
"Allora compagno, visto che sei occupato oggi, significa che posso
saltare l'allenamento?" chiedo con l'ombra di un sorriso sulle labbra.
"Assolutamente no Rose! Hai già saltato l'allenamento di
stamattina... Non riuscirai a cavartela anche oggi pomeriggio.
Perchè non vai fuori e
cominci facendo 20 giri di campo?"
A questo il mio sorriso viene sostituito da una smorfia di fastidio.
'Seriamente compagno?Correre? Non posso fare qualcos'altro? Perchè io avrei in mente un altro tipo di esercizio...'
E se i miei pensieri non fossero abbastanza per fargli capire di cosa
stò parlando, creo un paio di immagini decisamente vietate ai
minori che
portano il mio dio russo ad arrossire...
Lui si schiarisce la gola, cercando di coprire l'imbarazzo... Che carino!
"Ci vediamo tra poco," dico a Tasha, prima di aprire la porta e cominciare a ridere come una pazza.
Forse leggere i nostri pensieri a vicenda non è poi così
male... Comincio a vedere i lati positivi di tutta questa situazione!
L'allenamento procede come al solito, se non per la presenza di Tasha che non sembra interessata ad andarsene.
'Ci lascierà da soli entro la fine della giornata o ti seguirà anche in camera stasera?'
La mia voce suona più infuriata di quello che avrei voluto, ma che posso dire? Mi stà infastidendo terribilmente!
'Roza, Tasha è solo curiosa! I
Damphir non hanno mai allenato un umano e questo ti rende una
celebrità da queste parti...'
'Tu dici? Perchè posso assicurarti che è molto più interessata a te che a me...'
'Roza...'
Il suo tono di voce mi dice che questa conversazione è finita,
ma se pensa di scamparla così facilmente, si sbaglia di
grosso....
"Possiamo passare al corpo a corpo?" dico a voce alta per mantenere le apparenze.
Dimitri annuisce e ci spostiamo verso il centro della palestra.
Nel momento in cui cominciamo a combattere, ci rendiamo conto che questo scontro può finire solo in un pareggio:
essere in grado di leggere i pensieri dell'altro ci permette di anticiparne le mosse, impedendo all'altro di colpirci davvero...
Il tutto sembra più una danza che un vero combattimento!
Dopo un'ora, però, siamo entrambi esausti e dato che nessuno dei
due è riuscito a mettere l'altro a tappeto, decidiamo di finirla
quì.
Collassiamo entrambi sul pavimento, cercando di recuperare fiato, ma,
nel momento in cui guardo Tasha, noto un'espressione stupita
sul suo viso.
"Dimka mi avevi detto che era brava, ma non credevo che fosse al tuo livello..."
"Ho avuto un bravo insegnante... " rispondo con un'alzata di spalle.
'Dimka?' penso immediatamente, piuttosto curiosa
'é il mio soprannome in russo. Perchè? Non ti piace?'
'Non saprei... Lo vedo più adatto ad un bambino piuttosto che ad
un gigante e , se proprio dovessi scegliere un soprannome
per te, direi che compagno è più appropriato...' penso sorridendo
Il pomeriggio prosegue in questo modo fino a che Tasha non decide di lasciarci soli, con la promessa di rivederci a cena...
Splendido! Non vedo l'ora..
'Finalmente...' penso mentre mi avvicino a Dimitri
'Perchè la trovi così fastidiosa?' chiede il mio dio russo
'Intendi oltre al fatto che è
chiaramente interessata a te? Semplice... Quando lei è
quì, io non posso fare questo...'
penso, praticamente lanciandomi su di lui e baciandolo in maniera più passionale del previsto...
Dimitri sorride contro le mie labbra e circonda le mie spalle con un braccio, spingendo il mio corpo contro il suo.
Dio... potrei rimanere così tutto il giorno!
Sfortunatamente il momento viene rovinato quando sento qualcuno che si schiarisce la gola in maniera piuttosto forte.
Dimitri ed io ci voltiamo in un secondo, assicurandoci di lasciare una distanza accettabile tra i nostri corpi.
Ed eccoli lì! Le persone che una volta chiamavo amici che ci fissano, cercando di sopprimere le risate... Molto maturi!
Arrossisco sotto lo sguardo di Lissa ed Adrian, mentre Christian invece mostra un'espressione infastidita sul volto...
Seriamente? Oh mio dio! Quando imparerà a superare questa cosa?
Incontrando i loro occhi e cercando di non provare rancore verso di loro per aver interrotto il nostro primo momento privato
della giornata, gli sorrido.
"Grazie per essere venuti ragazzi..."
"Un minuto fà non sembravi così felice di vederci..."
dice Christian beccandosi uno sguardo omicida da parte di Lissa.
Dio! Ho già detto quanto voglio bene a Lissa per essere un'amica incredibile?
Ringrazio Lissa con un sorriso, mentre decido semplicemente di ignorare Brontolo...Non posso avere una conversazione normale
con lui quando decide di comportarsi come un bambino!
"Allora... cosa volevate insegnarmi?" chiedo, rendendomi conto, per la prima volta, di essere veramente impaziente.
"Ti insegneremo un paio di esercizi che ci aiutano a controllare i
nostri poteri. Sono cose di base, ma possono essere piuttosto utili..."
dice Adrian.
Passo un'ora a fare tutto ciò che loro mi dicono e devo ammettere che hanno ragione.
Mi sento vagamente più in controllo dei miei poteri e Lissa dice che questo è solo il primo passo.
Crede che una volta fatto un pò più di esercizio, sarò in grado di fare molto altro...
Non vedo l'ora!
Posso sentire la presenza di Dimitri nella mia testa tutto il tempo:
crede che sia importante seguire il mio allenamento dato che questi
poteri
sono così nuovi per lui!
Una volta terminato, posso dire di essere esausta. L'allenamento mentale è decisamente peggiore di quello fisico...
"Direi che è ora di lasciare i piccioncini da soli..." dice Adrian sghignazzando.
Il mio primo istinto è quello di colpirlo, ma dato che non vedo
l'ora di passare un pò di tempo con il mio dio russo,
lascierò correre...
Ma solo per questa volta! Posso sempre ucciderlo alla prossima occasione...
I miei amici ci salutano e lasciano velocemente la stanza.
'Finalmente...' penso, cadendo in maniera poco aggraziata sul pavimento.
'Dimmi la verità... Dopo un paio d'ore di allenamento con la Princessa e Lord Ivashkov pensi ancora che io sia troppo
duro?' pensa Dimitri, mentre si siede sul pavimento di fronte a me.
'Devo ammettere che la mia opinione su di te è decisamente cambiata...anche se tu mi costringi a correre.' gli dico sorridendo.
Il mio dio russo si avvicina e, dopo aver messo un braccio sulle mie
spalle, le sue labbra incontrano le mie in un bacio delicato.
Mi rilasso al contatto, ma la sensazione dura solo finchè Dimitri non decide di spostare la sua mano sulla mia vita.
Quando le sue dita si posano sulla pelle esposta, la solita scarica di
elettricità mi attraversa ed io decido di intensificare il bacio.
Persi nel nostro mondo, non noto che la mano di Dimitri si è
spostata sotto la mia maglietta, muovendosi delicatamente sulle mie
costole, fino a che non sento il suo corpo irrigidirsi.
Posso sentire il mio dio russo rimproverare sè stesso per essere
stato troppo sfrontato e, aggiungendo a questo lo sguardo pieno
di desiderio che mi stà rivolgendo, stò facendo veramente fatica ad evitare di scoppiare a ridere.
Per quanto non sia pronta per la mia prima volta, non mi opporei di certo ad un pò di contatto fisico.
Al mio ultimo pensiero, Dimitri spalanca gli occhi, ma prima che possa
dire qualcosa, decido di fermarlo nel modo migliore che conosco.
Lo bacio con così tanta passione che non riuscirebbe a fermarmi neanche se volesse.
Dopo un paio di secondi, la sua mente diviene un caos totale e lui si arrende completamente al mio tocco.
I miei pensieri lo devono aver convinto perchè la sua mano torna
alla sua precedente posizione e continua a muoversi verso l'alto.
Finalmente le sue dita raggiungono il mio seno e quando le muove per
accarezzarmi delicatamente, non riesco a sopprimere un gemito.
O mio Dio! Il suo tocco è leggero, ma riesco a sentirlo in tutto il corpo...
I suoni che escono dalle mie labbra devono incoraggiarlo a continuare
perchè sento chiaramente due dita di Dimitri scivolare sotto
il mio reggiseno e pizzicare leggermente il mio capezzolo.
Se continua così, sono piuttosto sicura che nel giro di pochi minuti prenderò fuoco...
Le mie mani si muovono dal suo petto verso quegli addominali deliziosi
che ho ammirato ripetutamente ieri, ma non si fermano lì...
Continuano a scendere, bloccandosi solo una volta giunte alla cintura
dei suoi pantaloni e sento chiaramente il respiro di Dimitri cambiare.
La pressione delle mie dita aumenta ed il mio dio russo non riesce a reprimere un grugnito di apprezzamento.
Sapere che sono io la responsabile dei suoni che stà emettendo, mi fà desiderare di più...
Sento un intenso bisogno di rimuovere la sua maglietta... bè non solo quello!
Dimitri allenta la sua presa su di me e si allontana leggermente con un' espressione colpevole sul viso.
"Roza, forse dovremmo rallentare un attimo... Non credo che riuscirò a controllarmi ancora per molto!"
Sò che ha ragione, ma non posso evitare di sentirmi
euforica: il fatto che io sia in grado di far impazzire quest'uomo
bellissimo,
mi fà sentire piuttosto potente!
Dimitri ridacchia al mio ultimo pensiero e scuote la testa.
'Roza, che cosa devo fare con te?'
Sò che non dovrei farlo, ma ancora presa dalla nostra
attività di pochi minuti fà, nella mia mente compaiono un
paio di immagini di cose
che io vorrei che lui facesse a me...
Dimitri praticamente corre dall'altra parte della stanza e sò
che stà cercando di calmarsi; anche se posso dire che non
stà decisamente facendo
un ottimo lavoro considerata l'occhiata carica di desiderio che mi
rivolge un paio di minuti dopo ed il fatto che i suoi pantaloni
sembrano
estremamente più stretti...
'Scusa...' dico terribilmente imbarazzata, abbassando lo sguardo a terra.
Povero! Stà cercando di fare di tutto per non forzarmi a fare
cose per cui non mi sento ancora pronta ed io non lo stò
certamente aiutando
con i miei pensieri da adolescente in preda agli ormoni...
Dimitri si avvicina, sul suo volto stampato quel sorriso che sò essere solo per me.
'Roza, non scusarti... Sono io quì l'adulto e dovrei mostrare un pò di autocontrollo!'
Le sue labbra sono sulle mie, ma posso chiaramente sentire che
stà cercando di evitare qualsiasi tipo di contatto tra i nostri
corpi.
Faccio del mio meglio per non invadere il suo spazio personale e,
troppo presto per i miei gusti, Dimitri fà un passo indietro.
"é quasi ora di cena... Dovresti andare!"
Sbuffo, chiaramente annoiata dal fatto che Dimitri abbia deciso che per
oggi qualsiasi tipo di contatto fisico tra di noi dovrebbe essere
evitato, ma decido di lasciar correre...
"Non credere che questa discussione sia finita quì..." dico con voce più alta del dovuto.
I miei pensieri tornano a ieri sera e decido di informarlo del piccolo episodio che ho avuto nella sala comune.
'Quindi eri nella mia testa... Niente di nuovo!' dice Dimitri con tranquillità
'No Dimitri, non ero nella tua testa... Io ero te!'
'Questo è un nuovo sviluppo...' dice Dimitri cercando di capire perchè i miei poteri cambiano così tanto ogni volta che c'è lui di mezzo.
'Fammi un favore compagno... Quando riesci a capirlo, fammelo sapere!'
Dimitri sorride al mio ultimo commento e, dopo aver lasciato un bacio leggero sulle mie labbra, si dirige verso le doccie.
Vado velocemente in camera e, dopo una doccia veloce, corro verso
la sala comune, chiedendomi come mai questo è l'unico
posto dove arrivo sempre in orario... Pensieri per un altro giorno!
Dato che Eddie e Mason sono quì, parliamo delle nostre giornate,
facendoci due risate, quando improvvisamente mi ritrovo nella
mente di qualcun altro, assistendo ad una scena che non avrei mai voluto vedere...
Tasha stà baciando Dimitri!
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