Matteo Tiberia: il mio sorriso.

di roxymalik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -message- ***
Capitolo 2: *** depression. ***
Capitolo 3: *** cut ***
Capitolo 4: *** thanks. ***



Capitolo 1
*** -message- ***


La vita a volte può essere davvero difficile: ci saranno sempre brutti momenti, ma se lassù un Dio esiste, la felicità arriverà per tutti prima o poi, non si sa se presto o meno, ma arriverà.

Ecco cosa aveva imparato Ariel dalla vita; per aver solo sedici anni, ha sofferto davvero molto.

Ariel pov's

era la lezione di diritto, la professoressa penso mi odi, anzi, ne sono certa.

“Jaco, c'è una canzone molto carina, non mi ricordo come si chiama però, ascolta” dissi al mio vicino di banco: Jacopo. È un ragazzo davvero dolce, gli voglio un gran bene.

Iniziai a battere le mani sul banco, canticchiando una melodia, senza fare tanto baccano, ma la prof. Ebbe un buon udito.

“signorina Ciolini, nota” disse la prof. Iniziando a scrivere qualcosa sul registro; decisi di andare a controllare.

Sul registro erano scritte tali parole:

“Ariel Ciolini batte sul banco facendo rumore”

a queste 'parole' scoppiai in una risata.

“la prossima volta che faccio la puttana sul banco, farò meno rumore” dissi ridendo, per poi tornare a sedere al mio posto.

“Ciolini altra nota!” urlò la professoressa con un tono direi arrabbiato, ma del resto non me ne importava più di molto.

Sentii il mio cellulare vibrare,segno che era un messaggio:

aprii whatsapp e notai che il messaggio era da parte di Luke, il mio ragazzo.

Luke non è italiano, è australiano, è davvero bellissimo: occhi azzurri, capelli biondi, alto e magro, con un sorriso da mozzare il fiato..e poi quel piercing al labbro che tanto amavo, era la mia morte, ogni volta che lo baciavo.

Dopo aver perso qualche minuto a pensare a Luke, decisi di leggere quel messaggio. Colpo al cuore.

 

 

nessun punto di vista

intanto a casa Ciolini, Enzo aveva invitato i suoi due migliore amici, Matteo e Lorenzo, a restare per un mese li.

“ragazzi tra poco arriverà la mia sorellina, volete vedere qualche suo video o foto?” disse Enzo con un grande sorriso sulle labbra; Matteo e Lorenzo annuirono, curiosi di vedere questa ragazza.

Chissà com'era, bionda o mora? Grassa o magra? Alta o bassa? Queste erano le domande che vagavano nelle menti dei due; intanto Enzo arrivò con il suo computer portatile, dove teneva molte foto e qualche video della sorella.

“allora ragazzi questa è la mia piccola Ariel” disse Enzo per poi girare il computer verso i due, che fissavano lo schermo con la bocca leggermente aperta; la foto mostrava una ragazza davvero bella:

occhi azzurri, intensi come quelli di Enzo, o forse più profondi, capelli bruni naturali leggermente ondulati che ricadevano sulla schiena, aveva un sorriso bellissimo, esattamente come il fisico, magra e abbastanza alta; notarono inoltre i piercing: un trago all'orecchio, due dilatatori ad entrambi i lobi, un piercing ad anello sulla narice destra del naso, uno sulla lingua, lo smiley che si intravedeva appena e per concludere in bellezza un meraviglioso brillante sull'ombelico.

I ragazzi erano davvero increduli che quella sia la sorella del loro migliore amico.

Matt pov's

quella ragazza.

Ariel Ciolini.

Una parola per descriverla? Perfezione.

È davvero bella, ha un sorriso stupendo e quei piercing le stanno divinamente.

Non so il motivo, ma in quel momento sentivo il cuore battere,ero confuso.

I miei pensieri si ruppero allo sbattersi del portone di ingresso, mi girai e la vidi, in tutta la sua bellezza, ma appena la guardai attentamente negli occhi capii, che qualcosa andava male.

 

Ariel pov's

entrai a casa, con la voglia di spaccare tutto,ma quando varcai la soglia di casa vidi mio fratello con due ragazzi: uno con due piercing al labbro,e uno con molti capelli domati in un cappellino aveva inoltre un piercing al naso, e alla bocca,cazzo se è bello.

“ciao” sussurrai debolmente e ancora scossa dall'accaduto di prima.

“Ariel.. cosa è successo?” disse mio fratello continuando a fissarmi in modo triste e dispiaciuto.

“guarda” sussurrai per poi lasciargli in mano il mio iphone 5s, ormai con mezzo schermo venato.

“la password è 5698, vai nella chat con Luke” aggiunsi prima di correre in camera, scoppiando in un lago di lacrime.

Enzo pov's

iniziai a leggere la conversazione.. non prometteva nulla di buono.

BELLA A TUTTEEEEEEE
allora, questa è una nuova fan fiction sui crookids.
se vi piace la continuo, altrimenti no.
cosa ci sarà scritto sul messaggio di Luke?
LO SAPRETE NEL PROSSIMO CAPITOLOOOOO.

COMUNQUE ARIEL LA INTERPRETA EMILY SONOFIGAELOSO RUDD.

BACIIII <3
-ROSS

 

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Capitolo 2
*** depression. ***


Enzo pov's
iniziai a leggere la conversazione ad alta voce in modo che Lorenzo e Matteo potessero sentire, il messaggio mostrava queste parole:
'ehi ciao Ariel:)
sono Luke, il tuo EX ragazzo. Oh si babe, EX.
Mi sono rotto la minchia di te sai? In questi tre anni non ho fatto altro che usarti per i miei scopi. È stato davvero bellissimo sfondare quel bel culetto che hai, bello sodo; i tuoi pompini sono una favola, e li ho sempre amati, certo anche se sei una Dea del sesso, ti lascio piccola troia, stai diventando troppo appiccicosa, ti sei innamorata troppo di me e io non voglio più portare avanti questa sceneggiata anche perché ho conosciuto una ragazza bionda, con due tette bellissime e un culo che boh, il paradiso. Inoltre è anche più vecchia di te di qualche anno perciò di sicuro ci sa fare meglio. Ciao ciao stronza, ti auguro di morire, fai schifo a tutti, piaci solo per la tua popolarità, nessuno ti ama, sei sola. MUORI.
Non più tuo, Hemmings.'
Ariel aveva semplicemente risposto con tre puntini e un cuore spezzato a fine frase.
“quel figlio di puttana” sussurrai appena, con gli occhi che minacciavano di piangere
“n-non posso crederci” disse Lorenzo con uno sguardo perso.
Matteo rimase immobile, a fissare il vuoto, chissà cosa vagava nella sua mente in quel momento.
“a-andiamo a parlarle” dissi io balbettando, gli altri annuirono come segno di risposta.
Salimmo le scale e bussammo alla porta della mia piccola sorellina dal cuore distrutto.

Ariel pov's
stavo ancora piangendo.
Come ha potuto? Come cazzo ha potuto prendermi in giro per tutti questi anni? Non ci posso credere.
Ero finalmente guarita dalla mia malattia depressiva, ma con questo colpo sono sicura di esserne ricaduta; questa malattia è sempre stata molto pesante per me, è come se il dolore si amplificasse almeno tre volte tanto, portando un male davvero potente, in grado di distruggermi.
Le medicine mi hanno sempre salvata da questa cazzo di malattia, spero funzioneranno.
I miei pensieri vennero interrotti dal bussare della porta.
Con molta lentezza andai ad aprire, trovando davanti Enzo, Lorenzo e...Matteo.
Corsi a letto e mi misi seduta, rannicchiandomi sulle ginocchia
“Ariel...” disse Enzo correndo ad abbracciarmi.
Lui sapeva della malattia, e poteva forse percepire quanto fosse il mio dolore in quel momento.
“da uno a dieci, quanto è il tuo dolore?” sussurrò appena, ancora dalle mie braccia.
Lui faceva sempre così.
 tutte le volte che finivo in ospedale per tagli molto profondi, mi chiedeva quando fosse il mio dolore.
Io, anche se il dolore era molto forte, dicevo sempre nove. Ho sempre voluto conservare il mio dieci per qualcosa di veramente doloroso; lo usai solo una volta: quando mamma e papà morirono, quello fu il dieci più doloroso che abbia mai provato, fino ad oggi, che è un bel testa a testa.
Molto probabilmente penserete 'ma che stupida, paragona il dolore della perdita dei propri genitori con la rottura di un fidanzamento'
lo so, è una cosa stupida, ma questo dolore per me è lancinante, è come se mille lame mi trafiggessero il cuore.
“d-dieci” balbettai appena. 
“Principessa...tutta colpa di quella malattia di merda vero? Porca troia, prendi le medicine” disse con tono più sicuro, per poi alzarsi in piedi e andare in bagno a prendere le cure.
Abbassai la testa.
Nell'attesa nella stanza si era creato un silenzio assordante, sentivo il cuore esplodere, iniziai ad urlare dentro di me, dando vita a un cosi detto 'urlo silenzioso'.
Enzo rientrò nella stanza, mi diede tre pastiglie e un bicchiere d'acqua, che presi subito. 
Mi sentii subito meglio, quelle pastiglie erano la mia salvezza.
“Grazie principe, sto meglio” sussurrai ad Enzo,che sorrise come segno di risposta.
Lorenzo e Matteo, per tutto quel tempo non hanno parlato.
“ragazzi potete andare? Ho bisogno di stare un po sola”
dissi, con il sorriso più falso del mondo.
“se hai bisogno chiamaci, Ariel” questa volta a parlare fu Matteo, dopo di che uscirono dalla porta.
Chiusi a chiave e decisi di mandare un messaggio alla mia migliore amica: Ginevra.
È davvero una ragazza bellissima, bionda, occhi azzurri e un bellissimo fisico, la invidio moltissimo.
Le mandai lo screen, e in meno di un minuto sul display apparse il nome 'Cinni<3'
era lei, la mia Ginevra.
L'ho sempre soprannominata Cinni,fin da quando eravamo piccole. Era una specie di presa in giro al suo nome, poiché anziché Ginevra, la chiamavo Cinefra, da questo nacque questo bellissimo soprannome che adoravo.
Al pensiero sorrisi, e accettai la chiamata
“pront..” non riuscii a finire la parola che la bionda attaccò.
“ARIEL MA IO QUEL FIGLIO DI PUTTANA LO AMMAZZO, SENTI, TU MERITI MOLTO MEGLIO, E ORA ALZA IL CULO CHE TRA DIECI MINUTI SOLO LI SOTTO CASA TUA. TI PORTO AL MC DONALD” urlò, uccidendomi un orecchio
“per questo ti amo Cinni” dissi io sorridendo come una scema,è incredibile di come faccia a farmi tornare sempre il sorriso quella ragazza.
“a dopo piccola, non piangere, ti amo.” disse per poi riattaccare.
Posai il telefono e iniziai a prepararmi, forse le cose andranno meglio, o forse no...

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Capitolo 3
*** cut ***


Ero ancora scossa da tutto quello che era successo.

Tra qualche minuto arriverà Ginevra e io mi devo preparare.

Decisi di tenere quella maglia e quei jeans,e le Vans.

Scesi di sotto, e notai che tutti iniziarono a fissarmi:

Enzo in modo preoccupato, che dolce, quanto amo mio fratello;

Lorenzo come se volesse sapere di più, come dire, mi guardò in modo molto curioso;

e poi Matteo...

quegli occhi tanto belli,non trasmettevano nulla, mi fissavano e basta; era come se in quel momento la sua mente fosse vuota, oppure talmente piena di pensieri tutti indecifrabili a mio occhio.

“esco con Ginevra” dissi solamente prendendo il cellulare, aspettando che il campanello suonasse

“G-ginevra?” disse dolcemente.

Che dolce, è innamorato di lei, non me lo ha mai detto con precisione ma si nota abbastanza:

non fa che parlare di lei, ogni giorno.

“si,Ginevra” dissi solamente scrollando le spalle.

Intanto suonò il campanello, andai ad aprire e la figura di una ragazza bionda mi invase la vista;

quanto è bella.

Si fiondò sulle mie braccia e mi strinse in un abbraccio pieno di amore e affetto, quanto bene le voglio!

“Ariella, piccola mia” disse sulle mie braccia, io iniziai a sorridere;

Ariella è il soprannome che lei mi diede all'età di dieci anni, eravamo così piccole e così inesperte, chi lo avrebbe mai immaginato che il mondo sarebbe stato così tanto crudele e meschino?

Ginevra notò gli altri, e alla vista di Enzo le sue gote si tinsero di un colorato leggermente rossastro, stesso per Enzo con la differenza che era diventato direttamentre color bordeux.

“umh ciao a tutti” sorride la bionda, facendo un cenno di saluto con la mano

“ciao” dissero Matteo e Lorenzo, tranquillamente

“c-ciao Ginni” disse mio fratello piuttosto imbarazzato.

La situazione era diventata abbastanza,emh, imbarazzante per tutti, così decisi di dire qualcosa.

“forse è meglio che andiamo, vero Cinefra?” la guardai negli occhi, per poi prenderle la mano; senza aspettare la risposta le strinsi forse la mano e la portai fuori di casa, sbattendo la porta come qualche ora prima.

“Ariella, andiamo” mi guardò con fare serio per poi sospirare

“allora piccola mia, adesso ti farò un discorso che la Ginevra De Giglio non farebbe mai.” mi guardò qualche secondo per poi tornare a fissare la strada

“allora Ariella, tu quella merda di Luke lo devi dimenticare, e lo so che non è affatto facile, soprattutto con la tua malattia che rende tutto fottutamente più difficile, ma ce la devi fare! Quel ragazzo non merita le tue lacrime! Nessuno merita le lacrime di Ariel Ciolini. NESSUNO.” marcò la parola 'nessuno'

“tanto meno un coglione palestrato biondo. E adesso tu non ti taglierai, non fumerai e non ti drogherai, fallo per me piccola Ariella, ti prego.” abbassò la testa con gli occhi lucidi; il mio cuore piangeva a vederla così..distrutta per me. Tutta colpa mia, solo colpa mia. Iniziai a ripetere quelle parole dentro la mia testa. Intanto Ginevra proseguì il suo discorso.

“sai? Io ti amo davvero tantissimo scema, e sapere che ti odi e che ti vuoi fare del male, non fa altro che uccidere anche me”

colpo al cuore. Faccio soffrire tutti.

'TUTTA COLPA MIA' urlai nella mia testa.

“se solo potessi ucciderei i mostri che hai dentro, ma l'unica cosa che posso fare è farti ridere, vorrei poterti guarire. Io non posso prometterti che ti salverò, ma giuro puoi scommetterci che ci proverò, sono un perdente e tu sei tutto quello che ho, ovunque vada non aver paura io ci sarò” ohw, la nostra frase.

“Ariel,sei la mia vittoria più bella in una vita di sconfitte, se perdo te, posso anche ammazzarmi” finì il discorso per poi buttarsi sulle mie braccia.

Ci stringemmo in uno di quei abbracci pieni di amore, dolcezza, perché alla fine questo eravamo

“Oh Ginevra..non so davvero cosa dire, ma sappi che non ti abbandonerò mai mai mai, lo giuro sul mio onore”dissi sulle sue braccia

“lo giuro anche io, lo giuro” sussurrò per poi staccarsi.

Mi sentii decisamente meglio.

Quella ragazza mi salva ogni fottutissima volta.

Dopo aver finito quella chiacchierata ci dirigemmo al Mc Donald, ordinammo e mangiammo; in quel poco tempo avevo davvero dimenticato Luke.

Matteo pov's

Quella ragazza è davvero la forza.

A quanto ho capito quella malattia le amplifica il dolore, di parecchio anche e questo no non mi fa piacere; di solito non mi importa delle ragazze ma con lei è diverso, sento che tra me e lei c'è una specie di legame.

La voglio salvare, la devo aiutare a vincere la sua battaglia; sarò la sua armatura.

“ragazzi sono davvero come dire... triste, per Ariel” dissi con un velo di tristezza, che sicuramente i ragazzi percepirono.

“ho sempre adorato Luke, pensavo fosse il ragazzo migliore di questo mondo per lei , ma evidentemente mi sbagliavo di grosso” ammise Enzo, dando vita a un silenzio tombale.

“secondo me ha bisogno di un ragazzo che la sappia trattare da vera principessa,che non la faccia sentire 'diversa'; un ragazzo che la sappia amare, ma non dico amare con qualche 'ti amo', intendo amare veramente.” dissi in modo veloce, non rendendomi conto delle parole appena dette.

“uh qualcuno qui si è preso una cotta” arrossì al commento di Lorenzo

“MA CHE CAZZO DICI?” urlai contro Lorenzo, che mi guardò in modo molto stranito,avevo esagerato.

“scusa Mattè!” disse lui in sua difesa, io sospirai e tornai a pensare alla piccola Ariel;

Forse Lorenzo non ha tutti i torti, proprio no.

Ariel pov's

dopo aver mangiato qualcosa al MC salutai Ginevra e la ringraziai nuovamente per la giornata insieme; si può dire che ero tornata a sorridere, fino a quando nella strada di ritorno non vidi un ragazzo biondo, piercing al labbro e magro: Luke.

Stava limonando con una troia, molto probabilmente la stessa con cui mi aveva tradita; indietreggiai,mentre gli occhi iniziarono a pizzicare, lui mi notò e un ghigno soddisfatto e malizioso apparse sul suo viso.

Bastardo.

Iniziai a correre velocemente a casa, aprii la porta con le chiavi e notai che in sala c'era solamente Matteo.

“gli altri?” chiesi in tono molto freddo, quasi agghiacciante.

“sono andati a far la spesa” annuì solamente e corsi in bagno, sotto gli occhi straniti di Matteo.

Ma poco me ne importava in quel momento;

presi la lametta dal mio cassetto e iniziai a premere la lama sulla pelle: un gelo pervase la mia pelle.

Iniziai a premere con più decisione, formando uno, due, tre...sedici, diciassette...trentacinque tagli.

Il sangue sgorgava a grande quantità, mi accasciai al pavimento distrutta,ormai il pavimento era un lago di sangue.

Tutta colpa tua,Hemmings, solo tua.

“Sono un errore, un disastro, una delusione.” iniziai a ripetere con gli occhi chiusi,ero al limite delle forze.

Matteo pov's

Ariel era da quel bagno da troppo oramai, così decisi di andare a controllare cosa stava succedendo; bussai alla porta, e l'unica cosa che riuscii a sentire fu:

“Sono un errore, un disastro, una delusione.”

“ARIEL APRI”

nessuna risposta.

Iniziai a tirare calci molto forti alla porta, fino a sfondarla del tutto; l'immagine che mi si presentò davanti, mi uccise il cuore.

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Capitolo 4
*** thanks. ***


Matt pov's

Iniziai a tirare calci molto forti alla porta, fino a sfondarla del tutto; l'immagine che mi si presentò davanti, mi uccise il cuore.

Ariel era a terra, dai suoi polsi sgorgavano fiumi di lacrime;

no, no non è possibile,è solo un incubo, non è reale.

La mia piccola Ariel si fa del male da sola,

La mia Ariel si autolesiona,

La mia Ariel si taglia la pelle; già la mia piccola.

Dopo averla fissata per 3 minuti abbondanti corsi verso di lei e la presi in braccio a mo di principessa; stava per perdere i sensi, ma prima di chiudere gli occhi disse delle parole molto chiare:

“non dire nulla a Lorenzo ed Enzo,ti prego”

forse è meglio che nessuno sappia nulla, non voglio perdere la sua fiducia proprio adesso.

La posai delicatamente sul letto,le presi i polsi e li guardai attentamente:

il sangue continuava a gocciolare,meno di prima ma pur sempre con un flusso abbastanza forte;

mi diressi in bagno quasi correndo e presi un disinfettante, e delle garze, tornai da Ariel e iniziai a

buttare sopra i tagli il disinfettante, presi un fazzoletto e levai tutto il sangue dalle braccia, conclusi il tutto mettendo le garze sopra i tagli.

Dormiva beatamente sul letto che sarebbe stato mio per quel mese a casa Ciolini...

quanto è bella, dannatamente bella:

i suoi occhi sono la fine del mondo, non sono quell'azzurro che molte ragazze hanno, no. Sono di un azzurro misterioso, all'interno ci sono mille sfumature diverse, tutte da scoprire,sono davvero bellissimi. Non ho mai visto occhi talmente belli.

Poi ci sono le sue labbra:

sono carnose, ma non troppo, sono perfette.

Oh quanto le vorrei baciare,sarebbe un sogno.

A interrompere i miei pensieri fu una voce angelica,quella di Ariel.

“Matt” aveva gli occhi chiusi.

“dimmi piccola” risposi accarezzandole una guancia dolcemente

“ti...voglio bene”

in quell'istante sentii il cuore cadere in mille pezzi, ma non capisco perché, mi vuole bene, devo esserne felice giusto? Gius...no.

 

Ariel pov's

“Ti...voglio bene” dissi io, lui sembrò come dire...triste?

Non ci feci molto caso

“a-anche io Ariel” lo guardai, quanto è bello; mi persi a fissarlo per qualche minuto, ormai nella stanza si era creato un silenzio davvero fastidioso

“n-non mi abbandonare anche tu, non mi prendere per pazza ora che sai il mio più grande segreto, ti prego Matt, ti prego” stavo per piangere, ma cercai di trattenere le lacrime,davanti a lui non posso mostrarmi debole,anche se è quello che ormai lui pensa di me.

“oh piccola..” il mio cuore iniziò a battere.

“non ti abbandonerò mai,mai mai, e anche se ci conosciamo da solo un giorno, sei già importante” detto questo mi abbracciò:

mi sentii davvero protetta, il suo cuore batteva velocemente,esattamente come il mio

“grazie” sussurrai flebilmente, sperando che sentisse

“di nulla, piccola”

e finalmente il mio cuore era colmo di gioia.

 

Intanto sentimmo al piano di sotto la porta sbattere, segno che Lorenzo ed Enzo erano arrivati; velocemente mi coprii le braccia con una felpa e aspettammo il loro arrivo.

L'unica cosa da sperare è che Matt rimanga zitto sull'accaduto.

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