tutto per proteggerti

di Regina Oscura
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 la sfida ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 missione ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 Prologo ***


capitolo 1 nvu

Eccomi tornata ^^ 

Questa settimana sono stata attaccata dal virus della febbre, avevo quasi 39 ç-ç

Tutte le persone normali si metterebbero a dormire, ma io no!!

Infatti mi sono messa con carta e penna accoccolata nel letto e mi è venuta fuori sto scempio!

Noi ci sentiamo in fondo, buona lettura!

 

Capitolo 1: Prologo

 

Un dodicenne biondo si stava dirigendo verso l’accademia Ninja con un sorriso stampato in faccia.

Indossava dei pantaloncini a tre quarti neri e una maglia senza maniche bianca con sopra l’immagine di un’adorabile volpe rossa.

Quel giorno avrebbe dato l’esame per diventare un ninja a tutti gli effetti ed era contentissimo!!

Non appena arriva in classe si dirige verso Sasuke che come al solito è circondato dalle sue fan.

“Buongiorno teme!” disse salendo sul banco, unico punto salvo dell’invasione delle Sasuke-fan.

“Giorno baka” disse con tono annoiato.

“Hei porta più rispetto al futuro Hokage!” sbraito facendo combaciare le loro fronti.

“Naruto non parlare così con Sasuke-kun!” disse il confetto rosa alias Sakura.

“Già!! Te non puoi permetterti di parlare così di lui” dissero in coro le piattole.

“Grrr Sasuke per colpa tua tutte le ragazze della classe c’è l’anno con me!” gli ringhiò sulle labbra.

Poi accadde.

Kiba, che è seduto nel banco davanti a quello dell’Uchiha, accidentalmente da una spinta a Naruto facendo congiungere le labbra dei due ragazzi.

Quel contatto fece sentire ad entrambi una forte scarica elettrica sulla spina dorsale.

Si staccarono subito, uno rosso come un pomodoro (Naruto) l’altro con un leggerissimo rossore sulle guancie.

Dopo essersi ripresi avvertirono un enorme aura omicida alla loro destra, con estrema lentezza si girarono e quello che videro non gli piacque per niente.

Tutte le ragazze avevano un orribile ghigno in faccia e sibilavano “Naruto”, “uccidiamolo” e cose del genere.

Senza pensarci due volte Sasuke prese per mano Naruto e lo condusse fuori dalla finestra.

Appena in tempo.

Infatti le pazze gli avevano lanciato dei kunai che ora sono conficcati sul banco.

Non contente di aver mancato il loro bersaglio si catapultarono anch’esse fuori dalla finestra tentando di raggiungere i fuggitivi.

 I due, pensando che le streghe non li avessero seguiti si erano fermati davanti all’altalena dell’accademia.

Mai fu scelta più sbagliata.

Vennero raggiunti e accerchiati da un gruppo di possedute i cui capelli si alzavano e abbassavano come quelli di Medusa.

Immediatamente gli lanciarono contro shuriken e kunai per fortuna i due avevano usato la tecnica della sostituzione del corpo e quindi si salvarono.

Per precauzione fecero comparire una loro copia che inviarono come esca.

Infatti tutte le ragazze cominciarono a rincorrerli andando verso il palazzo dell’Hokage.

I due veri aspettarono qualche minuto prima di scendere dall’albero in cui si sono nascosti.

Tirarono un sospiro di sollievo notando che non c’era più anima viva.

Purtroppo per loro i guai non erano ancora finiti.

Infatti un furente Iruka comparve alle loro spalle  gridando:

“Voi due!! Che ci fate qui fuori?? Dovreste essere dentro a dare l’esame e non qui a divertirvi!! Filate immediatamente in classe”

Una volta tornati in classe furono i primi a dare l’esame (ch superarono con il massimo dei voti) e come punizione dovettero pulire tutta la classe da soli senza usare la tecnica della moltiplicazione del corpo.

Tutta la classe ha ottenuto la promozione e l’indomani si sarebbero decise le squadre.

Finirono di pulire alle otto di sera e stremati si incamminarono verso casa.

Sasuke decise di riaccompagnare Naruto fino al suo appartamento visto che temeva un nuovo attacco dalla strega bionda e dalla piattola rosa, che non si erano ancora arrese come tutte le altre.

In una decina di minuti arrivarono e Sasuke stava per andarsene quando giunse uno strano vecchietto.

“Hei ragazzi c’è ci fate qui a quest’ora della sera?”

Naruto con sorriso solare gli si avvicino dicendogli:

“Abbiamo appena finito di fare le pulizie in classe e Sasuke-teme mi ha riaccompagnato a casa!”

“Vuoi dire che TU abiti qui?” chiese con tono cattivo che non piacque per niente all’Uchiha.

“Si perché?” chiese tranquillo Naruto non accortosi del cambiamento del vecchietto.

“Non è possibile!! In tutti questi anni il mio appartamento è stato affittato dal Mostro!! TU ora, immediatamente te ne vai!! Mi ci vorranno secoli per disinfettarlo!”

Una vena pulsante comparve sulla fronte del moro: lui odiava che la gente chiamasse Naruto mostro, quando lui è un angelo!

“Signore, guardi che lui non ha mica i pidocchi” disse con tono gelido.

“Non mi importa hai cinque minuti per andartene!”

“Ma non so dove andare! Mi dia almeno un giorno per trovare un altro appartamento!”

“non se ne parla neanche! Tu vai via di qui subito!”

“Naruto prendi le tua cose: d’ora in poi verrai a vivere da me!” disse il moro arrabbiato.

Quando si accorse di quello che aveva detto i suoi occhi si allargarono, ma essendo un Uchiha nessuno si accorse del cambiamento.

Mentre il moro pensava a come sbrogliarsi da quella situazione il biondino aveva messo tutta la sua roba dentro una grande valigia rossa.

Una volta fuori segui l’amico fino alla sua grande villa.

Quando entrarono il moro aveva rimesso a posto le idee e si era organizzato sul da farsi.

“Sasuke ti ringrazio per ospitarmi qui! Ti prometto che non darò fastidio e che cucinerò tutti i pasti e pulirò la casa ^^!” disse gioioso l’ospite.

Tutti i propositi di sbatterlo fuori dalla porta morirono quando si dipinse sul volto del biondo quel solare sorriso che a lui piaceva tanto, anche se non l’avrebbe mai ammesso.

“Allora è meglio che ti sbrighi a sistemare le tue cose in camera tua perché io ho fame”

“Giusto. Vado e poi comincio a cucinare!”

A passo spedito si dirige verso il piano superiore e una volta arrivato in cima alla rampa di scale non seppe in quale porta entrare.

“Dobe devi andare nella seconda porta a destra!” gli disse il moro comparso alle sue spalle.

“La camera davanti è la mia stanza, mentre quella in fondo al corridoio è il bagno! In tutte le altre camere non devi mai entrarci, chiaro!”

“Certo, cristallino ^^”

Detto questo entrò nella sua nuova stanza.

Era composta da un letto occidentale posto in fondo vicino alla grande finestra con balcone, due comodini a lato, una scrivania, due armadi e una libreria.

Immediatamente fece comparire due sue copie e gli diede il compito di disfare la valigia.

Prima di uscire indosso un grembiulino bianco con i bordi rossi e una grande scritta all’altezza della pancia: I love kitsune.

Si diresse in cucina e, una volta aperta la dispensa, decise di cucinare italiano: spaghetti col pomodoro e basilico.

Tirò fuori 200 grammi di spaghetti, una cipolla, uno spicchio d’aglio, un mazzetto di basilico, olio, sale e 200 grammi di pomodoro fresco.

Cominciò tritando finemente la cipolla per poi farla soffri gerla nella padella che aveva preparato con l’olio, alcune foglie di basilico e l’aglio intero.

Una volta che i pezzettini hanno preso colore aggiunse il pomodoro e il sale.

Dopodiché portò il tutto a bollore aggiungendoci mezzo bicchiere d’acqua calda.

Lo lasciò cuocere per venticinque minuti e poi aggiunse altro sale.

Nel frattempo ha messo a cuocere gli spaghetti in acqua salata.

Una volta cotti lì scolò e li mise in un recipiente trasparente aggiungendoci poi il sugo e mischiandoli insieme.

Una volta finito inserì le foglioline di basilico restanti.

Immediatamente prese la tovaglia dal secondo cassetto e la mise sul piccolo tavolo e ci adagiò anche due bicchieri, la bottiglia d’acqua fresca di frigo e i piatti fondi.

“Sasuke è pronta la cena!” gridò affacciandosi alla scale.

Dopo pochi minuti arrivò giù e vedendo la tavola imbandita e la cena già servita con un rilassato e contento Naruto che lo guardava gli si riscaldò il cuore.

Erano quattro anni che mangiava sempre da solo e gli mancava la compagnia!

In fondo aveva fatto bene ad invitarlo lì.

Pensando a questo sorrise senza neanche rendersene conto.

“Sas’ke sai che quando sorridi sei ancora più carino!” disse  tranquillamente.

“Tsk. Dobe ma sarà mangiabile quella roba? Non è che tenti di avvelenarmi, vero?” disse facendo sparire il sorriso.

“Guarda un po’ come vieni trattato quando cerchi di fare un piacere alla gente”

“E perché mai mi avresti fatto un piacere?”

“Semplice perché tu adori la cucina italiana, ma soprattutto te adori gli spaghetti col pomodoro e basilico!” disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

“E tu come lo sai?” chiese sorpreso Sasuke.

“Il rimo giorno di accademia tuo fratello te li ha portati per pranzo dicendoti: Otouto sei proprio un bambino viziato! Vuoi questo il tuo primo giorno di scuola?” disse facendo una voce simile a quella del fratello.

“E ora mangia che altrimenti si raffredda ^^” disse prima che il moro controbattesse.

 

continua

 

 

chiedo scusa per gli errori grammaticali, ma proprio non li vedo e hai tempi dei verbi (dannati verbi).

a me questo primo capitolo piace molto ^^

forse l’ho fatto comico ma non è di mia intenzione, anche se nei momenti tranquilli sarà comico, la mia dovrebbe essere una storia seria.

Anche se ho già in mente altre scene comiche come quella sopra non abituatevi troppo perché quando comincerà l’azione vera sarà parecchio triste, credo, comunque non divertente.

Commentate in tanti per favore!!

 

Regina Oscura

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Capitolo 2
*** capitolo 2 la sfida ***


capitolo due sasunaru

Chiedo scusa per il terribile ritardo, ma ho avuto un kasino e mezzo di compiti, verifiche e interrogazioni!!

Secondo me i prof lo fanno apposta a caricarci così subito dopo natale!!

AVVISO: ho cambiato l’età dei personaggi! Sono sui 14-15 anni quindi è ovvio che pensino certe cose xd

 

Buona lettura ^^

 

Capitolo 2: La prova

Sasuke solitamente si svegliava all’alba, tranne la domenica!

Eppure, anche se era domenica, si era svegliato.

Questo perché sentiva che c’era qualcosa di diverso, anche se non riusciva a capire cosa.

Si insomma, la prime luci del sole entravano dalla finestra, gli uccellini cantavano, il dobe riposava tranquillamente sul suo petto, il suo libro preferito era sul comodino…

ASPETTA!! Il dobe che riposa sul mio petto?!?! Che ci fa lui qui??

Si chiese mentalmente un alquanto schioccato moretto.

Poi gli vennero alla mente gli avvenimenti della serata precedente.

 

Inizio flash back

 

Sospirò nuovamente amareggiato; chiuse il libro e gli disse di avvicinarsi, ma mai idea fu più sbagliata: Naruto si precipitò verso di lui, scavalcandolo e balzando sul letto e così facendo lo fece cadere a terra, mentre lui si infilava sotto le coperte tremando come un bambino dopo che aveva visto un film horror per la prima volta in vita sua.

- Dobe che pensi di fare? di dormire con me? - e da sotto l'ammasso di coperte vide sbucare la testolina del ragazzo che annuiva.

Sasuke sospirò per un'ultima volta rimettendosi sul letto e riprendendo il libro pensando che finalmente avrebbe potuto leggere in pace, ma non fu così.

Naruto prese a parlare e parlare, facendolo innervosire e dopo qualche minuto di sopportazione, la pazienza superò il limite e tuonò

- DOBE! SE NON STAI ZITTO TI METTO FUORI A PRENDERTI L'ACQUA E A VDERE E SENTIRE IL TEMPORALE! SENZA NIENTE ADDOSSO ALMENO COSE' TI BECCHI UNA POLMONITE E DOPO SI CHE MI LASCI IN PACE! - e dopo aver sbraitato riprese a respirare affannosamente, ma notò lo sguardo triste del ragazzo e guardò il pavimento, ma sentì il compagno di squadra che si spostava e vide con terrore che si era accoccolato al suo petto

-Dobe? Dobe non scherzare spostati... Dobe? Stupido dobe vuoi toglierti?! - ma al richiamò Naruto non rispose e Sasuke  sentì il respiro della kitsune che era più lento del solito e capì che si era addormentato.

Sasuke decise che era meglio dormire anche lui, dopotutto era già tardi e così, poggiò il libro sul comodino, spense la lampada e fece passare un braccio attorno alle spalle di Naruto stringendolo a sé, e in risposta il ragazzo si accoccolò di più.

Poi cadde nel mondo dei sogni.

 

Fine flash back

 

Come è potuto succedere? Lui, il grandissimo Sasuke Uchiha, è caduto alle suppliche silenziose di Naruto!

Furioso con se stesso si alzò di scatto facendo cadere l’amico e si precipitò in bagno.

 

Ma che è successo??

Questo è quello che si chiedeva uno stupito e dolorante biondino seduto sul pavimento mentre si massaggiava la parte lesa ovvero la testa.

Guardò l’orologio che era appoggiato sulla scrivania, faceva le sei e venti.

Immediatamente si alzò e corse inferocito gridando:

“Stupido teme come hai osato buttarmi giù dal letto alle sei e venti?!”

In risposta sentì lo scrosciare dell’acqua della doccia.

“Grrrr… stupido teme!”

Si incammino verso la cucina sbattendo i piedi per terra e con in faccia un adorabile broncio sostituito ogni tanto da qualche sbadiglio.

Arrivato a destinazione decise di farsi la colazione visto che era già sveglio e non si sarebbe riaddormentato.

Prese dal frigo la marmellata alla fragola e il burro.

Dopodiché accese il fuoco e mise a cuocere  5 fette di pane.

Una volta pronti si siede al tavolo e comincia a prepararli.

Dopo pochi minuti erano pronti!

Stava per dare il primo morso, quando un bel moretto con solo l’asciugamano intorno alla vita gli comparve davanti.

Naruto era rimasto incantato da quegli scolpiti pettorali, quella pelle bianchissima, i capelli ancora bagnati attaccati al viso.

Poi cominciò a seguire  le goccioline sul perimetro del viso.

In quel momento il biondino avrebbe dato di tutto pur di essere quelle goccioline.

“Hei dobe, cos’è quella faccia di pesce lesso?” chiese con tono basso e sensuale al suo orecchio.

Sentire quel fiato caldo lo fece sobbalzare, non si era accorto che il moro si era spostato.

E poi, quand’è che si è vestito?!

“Comunque ora io vado ad allenarmi. E tu vedi di non distruggermi casa!” disse beffardo rubandogli la fetta di pane e marmellata che aveva in mano.

“He… ?” ma ormai l’amico era sparito fuori dalla porta principale.

Ma che è successo? Possibile che mi sia immaginato Sasuke in quelle condizioni? E poi che razza di pensieri facevo?

Questo è quello che la mente del biondo elaborava mentre il proprietario era diventato rosso come un’aragosta.

 

Ormai su Konoha stavano calando le tenebre e l’Uchiha stava tornando alla sua villa dopo una giornata di estenuanti allenamenti.

Passare per quelle vie disabitate gli faceva ancora effetto, anche se ormai erano passati sei anni da quel fatto.

Si ricorda perfettamente tutto quel sangue sparso per le strade e i corpi dei suoi parenti freddi, morti.

Ma quello non era il momento giusto per abbandonarsi a certi macabri pensieri.

Quando arrivò nel suo immenso giardino notò che c’era qualcosa di diverso: l’erba era tagliata, le piante potate e quelle rose rosse e bianche da dove saltano fuori?

Incuriosito si incammina verso il dietro della casa.

Quello che trova lo fa rimanere di stucco.

La fontana degli uccellini era stata sistemata e ora funzionava pure!

La sua vecchia altalena era stata riagganciata all’albero ed erano state sostituite le corde con delle nuove di color blu notte.

Vicina ad essa era stata montata un’altra nuova con le corde color arancioni.

Quel dobe, guarda che ha fatto mentre non c’ero!

Nel pensare questo un piccolo sorriso gli sfugge.

Poi gli venne un dubbio: se aveva fatto questo fuori, dentro che aveva combinato?

Preoccupato corse verso la porta di casa e l’aprì di scatto.

La casa era uno specchio: i pavimenti erano pulitissimi, ci si poteva addirittura specchiare, i mobili non avevano neanche un granello di polvere.

Sasuke è rimasto sull’uscio incantato.

Fu una voce proveniente dalla cucina a risvegliarlo dal suo stato catatonico.

“Ben tornato Sasuke!”

Il suo cuore fece un balzo: da quant'era che tornava in quella casa silenziosa e buia.

Era bastato un giorno a Naruto per trasformarla in un castello!

Aveva fatto proprio bene a invitarlo lì, finalmente non sarebbe più stato solo.

Ora che ci pensava bene lui non è mai stato veramente solo, Naruto c’era sempre quando aveva bisogno.

“Sasuke stai bene?” chiese preoccupato la kitsune correndogli incontro.

Indossava dei pantaloncini arancioni con sopra un grembiulino bianco con ricamato sopra delle ciotole di ramen.

Sopra portava una maglietta leggera bianca e alle mani dei guanti da forno con sopra delle allegre ranocchie.

“Ihih… dobe come ti sei conciato! Ihih”

Un Uchiha non dovrebbe mai ridere in faccia ad altri, però in quella situazione non era riuscito a contenersi.

“Non c’è niente da ridere teme! Mi ero preoccupato quando non mi hai risposto!” disse offeso il biondo.

“Dobe ti conviene tornare in cucina…”

“Hei guarda! Io non sono mica la tua schiavetta personale!!” disse arrabbiatissimo il biondo.

“… perché mi sa che ti si sta bruciando la cena!”

“AAAAAAAAAAH la cena!! Me l’ero dimenticata!!!!!” disse correndo verso i fornelli.

 

Passarono la serata a parlare in camera del moro.

Tutto era andato bene fino a quando…

“Teme, senti, ma tra tutte le ragazze che ti vengono dietro non c’è né neppure una che ti piaccia?”

“No. Tutte quelle racchie possono andare bene giusto per una notte, non per una storia seria!” rispose tranquillo.

“Che stronzo che sei! E pensare che la mia Sakura ti viene dietro e a me non degna neanche uno sguardo e te la tratteresti cosi!” disse offeso il biondo.

“Se fosse per me te la darei molto volentieri!”

“Davvero??” chiese furbo con una strana luce negli occhi.

“Quindi non ti dispiace se domani mi trasformo in te e sto un po’ con lei!”

“NO! Ti proibisco di farlo!” disse di getto il moro.

-Perché cavolo ho detto una cosa del genere?- si chiese preoccupato.

“Allora ti interessa!” disse con tono triste e sconsolato.

Non sapendo come tirarsi fuori da questo casino disse:

“Dobe è tardi andiamo a dormire!”

“Ok” disse il biondo infilandosi sotto le coperte.

“Hei dobe vai a dormire in camera tua!” disse scocciato il proprietario di casa.

Non avendo voglia di litigare e farlo smammare con la forza, decise di fargliela passare buona anche questa volta.

“Puoi restare ma che sia l’ultima volta chiaro?” disse stendendosi pure lui.

Non fece in tempo a spegnere la luce che il biondo si accoccolo sul suo petto e chiuse gli occhi sussurrando: “Buona notte Sas’ke”

Dopodiché si addormentò di botto.

Doveva aver faticato parecchio a pulire tutta casa da solo e a mettere a posto pure il giardino.

Pensando questo spense la lampada e abbraccio forte l’amico.

 

**********************************************************

Il giorno dopo arrivarono a scuola al suono della campanella e si misero al loro posto dribblando abilmente tutte le  fans di Sasuke.

“Bene ragazzi! Sono molto fiero di voi, vi siete diplomati con una media molto alta. Ora vi dirò in che squadra siete stati collocati.” Disse il maestro Iruka entrando in classe con in mano dei fogli.

“Allora Shikamaru, Ino e Choji con il sensei Asuma. Shino, Hinata e Kiba con la sensei Kurenai. Lee, Neji e Ten Ten con il sensei Gai. Per finire Sasuke, Naruto e Sakura con il sensei Kakashi. I maestri arriveranno fra poco a prendervi.”

“Che bello sono in squadra con Sasuke-kun!! Alla faccia tua Ino-pig!!” disse tutta contenta il mostriciattolo rosa.

-Povero me!- questo è quello che pensava il povero moro che ormai non sentiva più il braccio destro.

“Che bello Sakura-chan siamo in squadra insieme ^^!”

“Sparisci sgorbio!” disse cattiva.

 

Ormai erano passate tre ore da quando tutti i loro amici erano andati via.

Gli unici rimasti erano quelli del team 7.

“Scusate il ritardo ragazzi, ma ho incontrato traffico per arrivare qui!” disse un ragazzo sui ventotto anni dai capelli argentei e una maschera che gli copre il viso dal naso in giù.

“Io sono Kakashi Hatake il vostro nuovo maestro. Ora seguitemi ragazzi.”

Detto questo sparì fuori dalla porta seguito dai tre studenti.

Andarono sul tetto della scuola e l’argenteo si mise a sedere sulla ringhiera.

“Allora ragazzi ora vi presenterete e mi direte il vostro sogno!”

Incerta la prima a parlare fu Sakura.

“Piacere, io sono Sakura Harano e il mio sogno e di diventare la moglie di Sasuke-kun!” disse lei sicura di se.

“Tsk. Sasuke Uchiha e il mio sogno è quello di vendicare il mio clan”

“Io invece sono Naruto Uzumaki e il mio sogno è quello di diventare Hokage!” disse con un sorriso a trentadue denti.

“Qual è il vostro sogno maestro Kakashi?” chiesero curiosi Sakura e Naruto.

“ Non è affar vostro!” disse tranquillo il sensei lasciando i ragazzi a bocca aperta.

“Allora domani ci incontriamo alle otto al campo tre. Ah mi raccomando non fate colazione” detto questo sparì in una nuvola di fumo.

I tre ragazzi erano rimasti di sasso.

“O_o Che.. razza di maestro ci è capitato?” chiese Naruto più a se stesso che ai compagni che intanto avevano cominciato la ritirata verso la propria dimora.

 

**********************************************************

 Il giorno seguente, come prestabilito, loro tre si incontrarono puntuali al campo 3.

Naturalmente Sakura non aveva perso tempo e aveva cominciato immediatamente a parlava a raffica attaccato come un koala  al braccio del povero Sasuke.

Lui non le prestava attenzione troppo occupato a guardare il biondo che cambiava espressione ogni 5 secondi: prima allegra, poi triste, imbronciata, dopodiché è tornata allegra, poi imbarazzata…

I nostri giovani eroi passarono così le prime tre ore della mattinata.

Infatti, solo verso le undici il loro sensei lì ha omaggiati con la sua presenza.

“Maestro Kakashi, lei è in ritardo!” disse Naruto puntandogli contro il dito.

“Scusatemi ragazzi, ma un gattino era rimasto intrappolato su un albero e io l’ho tirato giù. Solamente che la sua padrona, un’adorabile vecchietta, mi ha invitato a prendere il the con lei e io non ho potuto rifiutare essendo un gentiluomo ^^.”

“Se se, come no! E scommetto che la vecchietta le ha regalato anche il nuovo numero del suo libro.” Disse sarcastico Sasuke.

“Hem che ne dite se incominciamo ad allenarci?” disse l’argenteo sviando il discorso.

Tirò fuori dalla tasca due piccoli campanellini e se li lego alla cintura, su un fianco.

“Allora, dovrete riuscire a rubarmeli!”

“Ma maestro, sono solo due campanellini mentre noi siamo tre!” disse Sakura innocentemente.

“Infatti uno di voi fallirà la prova e avrà una terribile punizione.” Disse con aria diabolica il professore.

“Pronti. Hai posti. E.. via”

Dicendo questo i tre ragazzi si andarono a nascondere nei cespugli li accanto per studiare le mosse dell’avversario.

Erano passati ormai cinque minuti e il loro nemico era rimasto immobile a leggere.

Naruto decise di passare all’attacco.

Scagliò contro il sensei un kunai,  che però fu preso al volo dalla mano libera del maestro.

Non si fece scoraggiare e partì lui stesso.

Gli arrivò alle spalle e cercò di afferrare i campanellini, ma l’avversario spari in una nuvola di fumo e si ritrovò sul fondo di una buca.

Era caduto in una trappola.

Intanto Sasuke aveva individuatola nuova postazione del maestro e senza perdere tempo gli lanciò un kunai con attaccata una carta bomba.

Il bersaglio si verificò essere solo un tronco di legno, ma l’Uchiha prevedendo questa mossa aveva preceduto il sensei e era poteva attaccare.

Compose i sigilli e scaglio una potentissima sfera di fuoco che il maestro riuscì ad evitare per miracolo.

Non si aspettava che un tredicenne sapesse usare una tecnica tanto potente.

Si riprese subito e lo scaraventò nella buca preparata prima.

Naruto era appena riuscito ad arrivare in cima quando qualcosa gli atterrò sopra facendolo tornare in fondo.

Intanto Sakura era rimasta immobile nel suo nascondiglio: sapeva perfettamente che il suo principe azzurro, ovvero Sasuke Uchiha, le avrebbe preso il campanello in segno di amore, quindi lei doveva solo pazientare.

Il maestro Kakashi curioso di sapere cosa avesse intenzione di fare la sua unica allieva si dimenticò degl’altri due.

Mai cosa fu più sbagliata!

Infatti quattro copie di Naruto lo avevano afferrato per le articolazioni bloccandolo e il vero si apprestava a prendere il campanello.

Un istante prima che ci riuscisse il maestro fece puff e ricomparve sul ramo dell’albero.

Sul volto della kitsune comparve un enorme sorriso: fregato!

Infatti Sasuke era appostato dietro il tronco e non appena è comparso il prof gli ha fregato entrambi i sonagli.

Trionfante si avvicinò all’amico con in mano il loro trofeo.

Stava per consegnargli la sua parete di bottino quando un vento rosa si frappose fra lui e la sua meta e gli strappò il campanellino.

“Oh Sasuke come sei gentile!! Ma non dovevi fare questo regalo per conquistarmi, io sono già tua!” disse saltandogli al collo e abbracciandolo forte.

Sasuke non sapeva che fare: mandarla al diavolo e riprendersi il “regalo” e mandare al diavolo la sua fama di gentiluomo o non dire niente e fulminarla semplicemente con gli occhi.

 

Continua…

 

Cosa deciderà di fare il nostro eroe?? Per saperlo dovrete aspettare un’altra settimana ^^

La volta scorsa avevo preannunciato che non sarebbe stata troppo comica e le parti più importanti sarebbero state le battaglie!

Purtroppo per me i pg hanno deciso che preferiscono i sentimenti alla lotta, quindi per ora farò come vogliono loro!

Però non vi abituate troppo perché prima o poi (preferibilmente prima) riuscirò a comandare almeno nella mio fanfiction!!

Me: muauauauaua!!!

Sasu: non contarci troppo tesoro!

Naru: già! Qui si fa come vogliamo noi!

Me: è perché?

Sasunaru: semplice! Se non fai come vogliamo noi le nostre foto in atteggiamenti intimi te le scordi cara ^^

Me: nuuuuuuuu… le foto le voglio!!!

Sasu: allora fa come diciamo noi e scrivi qualcosa di caldo, molto caldo!

Naru:^ç^

Me: comandata da dei personaggi di un manga ç_ç

 

Grazie di cuore a tutti quelli che hanno letto il capitolo e a quelli che hanno aggiunto la fanfic tra i preferiti:

 

1 - babel
2 - bacinaru
3 - I love sasunaru
4 - kohai
5 - lella95
6 - MatyXV
7 - miiky
8 - naru_sasu_fan
9 - ramoso
10 - sana4ever
11 - sumire01

 

Risposte hai commenti:

sana4ever: tesoro mio!! Sono contenta che ti piaccia ^^ spero di non averti delusa con questo capitolo e scusa ancora per il ritardo! Grazie mille per averla aggiunta tra i preferiti!!

Mi auguro di non averti delusa con questo chappy!! Tv1kdb kiss kiss

 

Ryanforever: sono felice che ti piaccia come inizio, temevo di essere caduta nel banale! Ti do pienamente ragione se fosse andata così nel cartone sarebbe stato stramitico!! Yaoi al massimo xd Come avrai “visto” Naruto ne combina di tutti i colori al povero Sasuke, solo che è furbo: si fa perdonare subito ihih kiss kiss

 

Miiky: sono contenta che ti sia piaciuta e mi dispiace tantissimo di averti fatto aspettare per questo secondo capitolo ç_ç spero ti piaccia ^^ kiss kiss

 

 

Commentate in tanti ^^

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Capitolo 3
*** capitolo 3 missione ***


capitolo 3 missione

Capitolo 3: missione!

 
Naruto curioso di vedere come avrebbe reagito l’Uchiha gli si avvicina piazzandosi alla sua destra.

Ora i tre allievi si trovarono a scrutarsi a vicenda.

Sasuke era deciso di dire alla piattola che il campanellino non era per lei ma per Naruto, quando il maestro Kakashi comparve davanti a loro in una nuvola di fumo.

“Naruto, hai perso la sfida e per punizione sarai legato a quel tronco e dovrai vedere i tuoi amici mangiare! E se uno di loro ti dà qualcosa riceverà una terribile punizione!” disse tranquillo il professore.

“Ma…” cercarono di ribattere Sasuke e Naruto che però vennero interrotti dal maestro.

“Niente ma, chi ha i campanellini? Te, Sasuke, e Sakura, quindi Naruto è rimasto senza ed è lui che deve essere legato al legno ^^ e non ammetto repliche”

Detto questo afferrò Naruto e lo legò al tronco d’albero e da agli altri due il loro bento.

“Bene, io torno tra un po’, fate i bravi!” detto questo sparì.

“Ragazzi io ho fameeee! Potreste darmene un po’ o slegarmi?” chiese gentilmente il biondino.

“No stupido baka! Se ti aiutiamo finiremo nei guai!” disse cattiva Sakura.

-Non posso lasciare il mio dobe a pancia vuota! … ok non mi importa quel che succederà, ora gli do un po’ del mio pranzo!-

Con questa nuova convinzione prese il cucchiaio e lo intinse nel riso, caricandolo molto.

Dopodiché lo avvicinò alla bocca del biondino che appena capite le intenzioni del moro aprì la bocca.

“Mmmm… proprio buono! Me ne dai ancora Sas’ke?” chiese facendo i suoi famosissimi occhi da cucciolo abbandonato.

“Tsk, dobe. Dovrei mangiare anch’io” disse lui lapidario.

Però Naruto nei suoi occhi poté notare una nota quasi… contenta?

Stava per ribattere quando sentii la voce del loro maestro.

“Sasuke, così hai disubbidito hai miei ordini, hai qualcosa da dire in tua discolpa?”

“No!” disse lui con tono freddo e sicuro.

“Non lo potevo lasciare senza mangiare, per lui è peggio che una tortura!” disse ancora più convinto.

“Complimenti ragazzi avete superato la prova con successo ^^ da domani cominceremo ad allenarci sul serio.” Rispose l’uomo contento.

“ma che significa sensei?” chiese sbalordita Sakura.

“E' vero che nel mondo dei ninja chi non rispetta le regole e le leggi viene considerato feccia... però chi non tiene conto dei propri compagni è feccia della peggior specie. Ricordatevi sempre questa cosa ragazzi!” rispose malinconico il sensei.

Sakura che stava per dirgli che quella frase non aveva senso venne bloccata dalla voce di Naruto.

“Sakura questo è l’insegnamento ninja del migliore amico di Kakashi. Si chiamava Obito ed è morto per proteggerlo. Nella sua esistenza ha insegnato al maestro Kakashi che sono più importanti i compagni che la propria vita!” disse rimproverandola con tono triste.

“Esatto… ma Naruto, te come fai a saperlo?” chiese improvvisamente il maestro.

“mmm… l’ho sentito dire in giro” disse lui titubante.

“Ok… se lo dici tu!” disse dubbioso il più grande.

“Kakashi-sensei ormai è il tramonto, noi andiamo a casa” disse Sasuke correndo in aiuto del biondo.

“Ok, domani siate puntuali alle 8:00 davanti al ponte. Ciao!”

“Arrivederci Sakura-chan!” disse il biondo sorridendo alla ragazza mentre si allontanava con il moro.

 

I due hanno percorso la strada in silenzio, senza guardarsi.

Sasuke davanti e Naruto che lo seguiva col capo chino.

Una volta oltrepassata la porta di casa il moro si volto di scatto e disse:

“Naruto, come facevi a sapere quelle cose?”

“Come ho detto al sensei le ho sentite in giro!”

“Ma per favore! Si capiva benissimo dal tono della tua voce che quella era una scusa! Quante volte te lo devo dire che non sai mentire?!?!” urlò esasperato Sasuke.

Naruto non rispose, ma si sporse in avanti e abbraccia l’amico sussurrandogli che ancora non poteva dirgli il motivo per cui lo sapeva, ma presto, molto presto, lo avrebbe saputo.

Dopodiché poggiò la sua testa bionda sul largo petto del moro che intanto si era calmato e appoggiato alla porta di casa.

Stettero in quella posizione per molto tempo, poi Sasuke disse:

“Dobe, la prossima volta avvisami così almeno tiriamo fuori una scusa credibile!”

Il cuore della piccola kitsune si alleggerì, Sasuke si voleva fidare di lui!

Delle piccole lacrime di gioia scivolarono copiose sulle guancie del ragazzo raggiungendo la maglia del moro.

“Tsk, calmati usuratokachi! Non metterti a frignare come un bambino piccolo” disse il più grande stringendolo di più a se stesso.

Dentro quell’abbraccio caldo il biondo si sentiva protetto e poco alla volta si calma.

Grrrrr

“Hai fame?” chiese scettico il moro conoscendo già la risposta.

“Hem… si un pochino” rispose il biondo arrossendo.

“Il solito dobe! Oggi cucino io, vatti a fare una doccia!” disse sparendo dentro la cucina.

-Perché ho abbracciato Naruto? Io e lui siamo amici, quindi è normale…- questo è quello che pensava il nostro Uchiha mentre cucinava Ramen.

Cercava di non ascoltare quella vocina che gli diceva che loro non erano amici, ma qualcosa di più.

Ormai è pronto, ma quanto ci mette quel dobe a farsi la doccia?

 

Intanto Naruto era appena uscito, con i capelli ancora gocciolanti e attaccati al volto.

Portava solamente un piccolo asciugamanino intorno alla vita

Non si accorse che Sasuke da fuori della porta lo stava chiamando.

Preoccupato decise di entrare, ma non appena vide il biondo il suo cuore cominciò a battere velocissimo e il moro temeva che gli potesse uscire dal petto.

“Oh ciao Sasuke, è già pronta la cena?” chiese tranquillamente Naruto.

“Sasuke… Sasuke… perché sei lì imbambolato e ti esce il sangue dal naso?” disse lui ingenuamente.

Infatti l’Uchiha aveva scollegato il cervello e si era immaginato di essere una di quelle goccioline che percorrevano lo stupendo corpo del amico.

Gli sfioravano le guancie per poi cadere sugli addominali scolpiti del proprietario.

Infine raggiungevano il bordo dell’asciugamano e scomparvero dalla sua visuale.

I pensieri del moro erano tutto tranne che casti.

Immaginava il SUO Naruto, sotto di se, mentre gemeva per ogni suo tocco…

Con questi pensieri nella mente il suo naso cominciò a sanguinare, ma non se ne accorse.

L’unica cosa che vide era Naruto che con passo lento e tremendamente sensuale gli si avvicinava, molto vicino.

Ormai li separavano pochi centimetri e il moro chiuse gli occhi, aspettandosi il bacio della sua principessa.

Però non arrivò mai.

Infatti il nostro biondo gli stava tamponando il naso che non smetteva di rigettare sangue.

Il moro, ripresosi dal suo stato erotic-mode diede la colpa per questi pensiero al fatto che era stanco.

Come se non fosse successo niente disse al biondo che era pronta la cena e che lui lo aspettava giù.

 

La cena passò veloce e anche la serata, ormai bisognava andare a dormire.

I due erano in camera del moro a parlare: ovvero Naruto parlava e ogni tanto Sasuke faceva un segno con la testa per fargli capire se era d’accordo oppure no.

“Naru, io ho sonno, quindi buona notte!”

Dicendo questo il moro si accoccolo dentro il suo letto e non notò subito che il biondo non si era spostato dal fondo del letto.

Quando lo vide gli chiese perché non andava in camera sua.

La kitsune gli rispose: “Ma il tuo letto è più comodo! Posso rimanere a dormire con te??” con i suoi adorabili occhietti da cucciolo abbandonato.

“Tsk. Va bene, ma non farci l’abitudine!” dicendo questo si spostò a lato e fece posto a Naruto che subito entrò, si accoccolo sul petto dell’amico e chiuse gli occhi.

“Hei dobe, che storia è questa??” domandò esasperato l’Uchiha.

“te sei più comodo del cuscino. E ora chiudi la bocca teme che io ho sonno!” dicendo questo si addormenta.

Il moro decise di lasciare fare come vuole, dopo tutto sta bene in quella posizione, e senza rendersene conto abbraccia il biondino per i fianchi e se lo porta più vicino.

Dopodiché si addormenta.

 

Da quel giorno è passato un mese durante il quale il nostro adorato Team 7 ha eseguito delle missioni di livello D.

Quella che accadeva 4 giorni su 7 è quella di riprendere il gattino Tora della signora Shijimi che cercava invano di salvarsi.

Naruto non ne poteva più di queste missioni troppo facili e monotone, così quando gli dissero che avrebbero dovuto accompagnare  Tazuna nel villaggio delle Onde.

La mattina dopo Sas’ke e Naruto arrivarono in anticipo di mezz’ora all’appuntamento e il biondino non smetteva un attimo di parlare e saltellare in cerchio urlando quanto era felice di poter uscire da quel villaggio.

“Yuuuupii, finalmente una missione interessante!!” gridò il biondo spiccando un salto.

“Tsk. Dobe, stai calmo, altrimenti falliamo la missione!” disse il povero Sas’ke con il braccio sinistro ormai senza sangue per quanto è forte la stretta di quell’arpia rosa.

“Guarda teme che se sbagliamo non è certo colpa mia!” dichiarò la kitsune con un sorriso in volto.

Però era diverso dai suoi soliti sorrisi, infatti agli occhi di estranei sembrerebbe quello di un ragazzo felicissimo, ma a Sasuke sembrava quasi… triste.

Infatti Naruto, vedendo dove era Sakura si era sentito stranamente malinconico e nella sua mente si formularono le seguenti domande: perché non la allontana? Allora gli piace davvero quel confetto?? Perché mi sto facendo queste domande??? E perché sono triste????

E si la prima vera missione del Team 7 era cominciata davvero bene!

 

-      To be continued –

 

 

ANGOLO DELLA PAZZA

Molto probabilmente state pensando a come uccidermi, visto che vi ho lasciato l’ultimo capitolo quasi un mese fa!!

Ma me chiede di essere perdonata!!

Non avevo più l’illuminazione divina e questo capitolo, come vedete, è di passaggio.

Spero di potervi dare il prossimo il prima possibile, ma ultimamente non mi vengono in mente idee buone, quindi non so quando aggiornerò.

Me chiede umilmente perdono e di continuare a seguire la fan fiction perché, anche se a rilento, la finirò!!

Comunque nel prossimo capitolo arriveranno Zabusa e Haku e, se tutto va bene, la scena che ogni SasuNaru fan adora: lo scontro sul ponte!

Inoltre nel prossimo capitolo probabilmente tutte voi capirete il segreto di Naruto! Per quello di Sasuke, invece dovrete aspettare un pochino, anche se io gli indizi ve li metto lo stesso ^_^

Voi vi sarete fatte una vostra supposizione, giusto??

Sono curiosa di sapere chi lo ha già intuito xd

Ringrazio tutti quelli che l’hanno letta e chi l’ha aggiunta tra i preferiti, ovvero:

1 - babel
2 -
bacinaru ]
3 -
giaggia
4 -
I love sasunaru
5 -
itachi_shar

6 - katspichan
7 -
kohai
8 -
kuroda9540
9 -
lella95
10 -
LilyChan
11 -
MatyXV

12 - miiky
13 -
Naomy93
14 -
naru_sasu_fan
15 -
piccolababi
16 -
punk92
17 -
ramoso  
18 -
Sacchan Shippuden
19 -
sana4ever
20 -
sumire01

21 - Yuki no Akasuna
22 -
_gettina_

 

Ringrazio tutte quelle che hanno commentato lo scorso capitolo e vi chiedo scusa di nuovo.

 Risposte hai commenti:

sana4ever: sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo ^^ come vedi Sakura non ha fatto una brutta fina, almeno non ancora xd spero ti sia piaciuto come è andata avanti la storia fra sasu e naru! Kiss kiss

miiky: spero di essere riuscita a fare questo capitolo di tuo gradimento, se non è così ti chiedo scusa! Kiss kiss

ryanforever: Sakura ancora non ha fatto una brutta fine, però stai certa che prima della fine finirà “accidentalmente” in fondo a un burrone xd comunque anche se non ha scelto la prima opzione mi sembra che a Naruto sia piaciuto lo stesso ihih spero ti sia piaciuto anche questo capitolo e non vedo l’ora di sapere che idea ti sei fatta dei loro segreti!! P.s per le foto ci sto lavorando! Quei due me ne danno una ogni quattro capitoli! Mi sento sfruttata ç_ç xd

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