Better Than Then

di SweetPandemonium
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I - Technical problems ***
Capitolo 3: *** II - First Meeting ***
Capitolo 4: *** III – I Don’t Care About You Anymore ***
Capitolo 5: *** IV - Without You I'm Nothing ***
Capitolo 6: *** V – Still Loving You ***
Capitolo 7: *** VI – Memories ***
Capitolo 8: *** VII – Love Song ***
Capitolo 9: *** VIII - If I became a vampire? ***
Capitolo 10: *** IX - Second Chance ***
Capitolo 11: *** X - I Love You ***
Capitolo 12: *** XI – Questions Pt. 1 ***
Capitolo 13: *** XII – Surprise! ***
Capitolo 14: *** XIII – This Week Doesn't Last Forever ***
Capitolo 15: *** XIV – Everything Will Be All Right ***
Capitolo 16: *** XV – Suitcases ***
Capitolo 17: *** XVI – Sleeping Alone ***
Capitolo 18: *** Epilogo - Better Than Then…it’s True. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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Eccomi tornata a rompere con un’altra ff! Questa volta i protagonisti sono Gerard e Bert che sono una coppietta slashabile al massimo! Da panicoo! xD d’oh!

Comunque. Le solite cose.

Tutto quello che scrivo è tutto frutto della mia fantasia. Nulla è vero.

Non ci guadagno nulla e non è mia intenzione offendere nessuno.

Adoro con tutta me stessa sia i McR sia i The Used, gli voglio un bene dell’anima e gli auguro tutta la felicità del mondo con le loro mogli e fidanzate. (ma poi Bert sei fidanzato? Se no, io sono libera eh! xD)

Ora Buona Lettura e lasciate qualche recensione ok?? Please! -///-

Better Than Then

Prologo

Gerard’ Pov

Usciamo dalla macchina che ci ha portato dall’aeroporto all’hotel e il caldo subito ci accoglie.

C’è un’afa terribile e il sole è molto forte.

Mi infilo gli occhiali da sole e mi allargo la cravatta, sistemandomi la giacca sull’avambraccio e rimanendo in camicia.

Subito veniamo accolti dalle urla e gli applausi dei nostri fan che ci aspettano, come al solito, davanti alle porte dell’albergo.

Ci avviciniamo, sempre tenuti sotto controllo dalle guardie del corpo e iniziamo la solita routine, facendoci fotografare e firmando autografi.

Mi giro giusto in tempo per vedere una ragazza con strani capelli viola afferrare Frank e stampargli un succoso bacio sulla guancia. Io scoppio a ridere mentre il mio chitarrista mi guardava afflitto.

Fa sempre così ma so benissimo che gli piace tantissimo ricevere quelle attenzioni.

Faccio scorrere lo sguardo sulla piccola folla. È contenuta in confronto a quelle a cui siamo abituati. La mia attenzione viene attirata poi da due ragazze che si tengono un po’ discostate dai fan rumorosi.

Una ha lunghi capelli neri, leggermente mossi, che incorniciano un viso abbastanza chiaro e delicato.

Invece l’altra ha i capelli più corti, biondi sulla parte superiore e ciocche nere in quella inferiore, con il volto un po’ squadrato ma con occhi chiarissimi.

La bionda saltella, ride e batte le mani, mentre la sua amica la guarda, sorridendo del suo entusiasmo.

Noto poi che la ragazza dagli occhi chiari indossa una T-shirt nera sulla quale primeggia la scritta “My Chemical Romance” in rosso.

Sorrido impercettibilmente e porto lo sguardo sull’altra ragazza. Quest’ultima invece ne indossa una sulla quale si distingue benissimo un cuore legato ad una corda, con la scritta, subito sottostante “The Used”.

Che? I The Used??

No, non può essere. No, sicuramente mi sto sbagliando.

Mikey me lo avrebbe detto. Si sicuramente. Annuisco convinto.

I miei pensieri un po’ sconnessi si interrompono quando incontro lo sguardo della mora che ora è posato su di me.

Mi abbasso gli occhiali e la ragazza si stende la T-shirt, privandola di ogni piega, per farmela vedere bene e un sorriso divertito si stende sul suo viso.

Qualche secondo dopo però la sua amica gli tira una leggera gomitata nelle costole sussurrandogli qualcosa all’orecchio e mi rivolge subito dopo un sorriso nervoso.

La mia attenzione viene attirata subito dopo da Ray che mi prende per un braccio e mi porta all’interno dell’Hotel salvandomi dalle “grinfie” delle fan.

Arriviamo per primi alla reception e chiediamo le chiavi delle nostre stanze.

Mentre la giovane donna cerca la prenotazione sul computer, abbasso lo sguardo sul bancone e vedo il depliant del festival a cui dobbiamo partecipare.

Lo apro e leggo gli altri gruppi che dovrebbero essere presenti, per togliermi ‘sto dubbio che mi sta tormentando.

Il primo nome della lista è proprio quello della mia band, poi continuo a far scorrere lo sguardo lungo tutta la lista e mi blocco quando leggo quel nome, quello di cui avevo tanta paura: The Used.

Cazzo! Porca puttana!

Le mie imprecazioni mentali vengono interrotte dalla donna che mi porge le chiavi

- Stanza 202 – dice con un sorriso – è in camera con suo fratello – aggiunge poi.

Gli faccio un sorriso sforzato e ringrazio.

Bene. Così potrò ucciderlo senza avere testimoni.

Trovo Mikey vicino all’ascensore e senza guardarlo in faccia entro con lui e saliamo al terzo piano, dove si trova la nostra stanza.

Appena entriamo lui si stende sul letto.

Lo guardo per qualche secondo e poi, senza nessun tipo di preavviso, inizio ad urlare.

- NON CI POSSO CREDERE! –

Mikey salta letteralmente sul letto.

- Santo Dio Gee!! Perché cazzo hai urlato in quel modo?! E a cosa non puoi credere?! –

Lo ignoro e continuo a tenere il tono della voce decisamente alto.

- NON CI POSSO CREDERE! NON POSSO CREDERE CHE L’HAI FATTO! TU SEI MIO FRATELLO, NON DOVRESTI TRAMARE ALLE MIE SPALLE! –

Mikey si gratta la testa visibilmente nervoso.

- Di c-cosa stai parlando Gee? No-n capisco. –

Mi avvicino al letto e riduco gli occhi a due fessure.

- Ah, non capisci? Te lo spiego io! Ci sono anche i The Used a questo festival. Tu lo sapevi e non me lo hai detto, non è forse così? –

Il mio dolce fratellino si alza dal letto e senza darmi mai le spalle, indietreggia verso la porta.

- Ah, ci sono anche loro? No-non lo sapevo. Te lo giuro. –

- Si! Ci sono! E tu lo sai sapevi benissimo! Tu hai parlato con Brian riguardo il festival! Tu e…Frank! Non ci posso credere anche lui?! –

Mikey incontra la porta con le spalle.

- NON AZZARDARTI A TOCCARE QUELLA MANIGLIA MICHAEL JAMES WAY! – mi guarda con occhi spalancati e subito alza le mani in segno di resa.

- Dai Gee-fratellone calmo. Per favore. È vero lo sapevamo ma…sapevamo anche che se te lo avessimo detto non avresti accettato di partecipare e…sarebbe stato un ingiustizia nei confronti dei nostri fan, non credi anche tu? – tenta tenendosi sempre pronto a scappare.

- Stronzate Mikey! – tuono ancora – mi avete portato qui con l’inganno perché sperate in una riappacificazione con quel…quello…oddio! Non so neanche come definirlo! -

Sto per impazzire. Mi butto sul letto e cerco di riprendere la calma.

Sento i passi di Mikey sul pavimento e poi si siede vicino a me.

- Ehi Bro…dai tranquillo. Il festival durerà poco. Solo una settimana. E se non vuoi parlargli…non importa. – mi dice accarezzandomi dolcemente i capelli.

- Perché Mikey? – sussurro. Voglio sapere perché mi ha portato qui a soffrire.

- Gee, sono tuo fratello e riesco a vedere quando non stai bene. Mi ricordo benissimo, come se fosse ieri, le notti di un anno fa quando mi piangevi tra le braccia. Odio vederti soffrire e lo avrei ucciso, giuro. A costo di farmi una vita in carcere, lo avrei voluto uccidere. Ma Frankie me lo ha intelligentemente sconsigliato. – sorrido debolmente – Ho avuto la pessima idea, e ora mi accorgo che è pessima, di portarmi qui, così avresti potuto riprendertelo o invece mandarlo una volta per tutte a fanculo, così almeno avresti potuto liberarti per sempre di lui. Ero semplicemente stanco di vederti soffrire. – conclude.

Io mi accorgo di avere gli occhi lucidi, e anche lui.

- Scusa Gee, davvero. Scusa. Mi dispiace, ho fatto una cazzata, ma io…- inizia.

- Tranquillo Mikey. Prima o poi avrei dovuto rincontrarlo e affrontarlo. Meglio prima che poi, no? –

Dico, interrompendolo. Lui fa un mezzo sorriso.

- Io ho fame – dichiaro poi rompendo il silenzio che si è venuto a creare – vado giù al ristorante a mangiare qualcosa, vieni con me? –

- Mmh…no grazie. Devo parlare con Frankie e poi sono stanchissimo. Penso che mi farò una doccia e poi un bel pisolino –

Sorrido leggermente, annuisco e salutandolo con la mano, esco dalla porta.

Bert’s Pov

Entro sbuffando nell’aeroporto e mi metto lo zaino in spalla.

Subito noto una folla di persone fuori dalle porte di vetro ed emetto un gemito di disappunto.

- Ma chi me la fatto fare!! – sussurro. Sarà la cinquantesima volta che lo dico da quando ci siamo imbarcati.

- E falla finita Bert! – mi dice Quinn dandomi una pacca sulla spalla.

- Senti, guarda che io non ci volevo venire! E sono ancora in tempo per prendere il prossimo aereo.- dico, sbuffando.

- Lo sappiamo qual è il problema. Ma tanto prima o poi lo avresti dovuto rivedere. – dice Jeph, intromettendosi nella conversazione.

Io grugnisco.

È vero che prima o poi lo avrei rivisto ma, anche se non mi piace ammetterlo. Ho paura.

Ho paura che vedendolo tutto lo sforzo che ho fatto durante quest’anno è mezzo per dimenticarlo vada a puttane.

Ho paura che la scusa “l’ho lasciato per il suo bene” non reggi più.

Ho paura che lui sia rimasto esattamente la stessa persona che mi ha fatto innamorare e che niente è cambiato.

- Ragazzi, non sono in vena di autografi – dico.

- Sinceramente io sono in vena solo per farmi un lungo, lungo sonno. – dice Dan.

Io concordo con lui.

- Ok, allora ci facciamo portare subito alla macchina. –

- è lontano l’hotel? – chiedo, sbadigliando e stiracchiandomi.

- Non molto – risponde Jeph, che è sempre lui a parlare con il manager.

Anche perché io, al manager, gli sto antipatico.

Quinn gli fa venire i nervi a fior di pelle.

E a Dan semplicemente non va di parlarci perché è a lui che sta antipatico il manager.

Quindi l’unico che rimane è lui.

- Meno male. Ho voglia di un lungo bagno nell’idromassaggio. – dico, sognante.

- Ora pensiamo ad arrivarci all’albergo. – dice poi Quinn, prima di aprire le porte dell’aeroporto ed essere avvolto dal casino che fanno i nostri fan.

Speriamo bene.

Vale

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Capitolo 2
*** I - Technical problems ***


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I - Technical problems

 

Gerard’s Pov

 

Appena entro nel ristorante dell’albergo un uomo, a mio avviso vestito come un pinguino, mi si avvicina.

- Vuole un tavolo signore? –

Prima di rispondere faccio scorrere lo sguardo nella sala e scorgo, seduta ad un tavolo, in un angolo della sala, la ragazza che ho visto al nostro arrivo. La fan degli Used.

Accenno quello che dovrebbe essere un “no” al cameriere e mi avvicino al suo tavolo.

Arrivato li davanti mi accorgo che la ragazza sta ascoltando l’I-Pod, legge un libro e, ogni tanto, prende qualche nocciolina da una coppetta appoggiata sul tavolo.

Non si è ancora accorta  di me, così le punzecchio una spalla con un dito.

Lei alza gli occhi su di me e li sgrana, insieme alla bocca, appena mi riconosce.

Sorrido della sua reazione.

- E libero questo posto? – chiedo indicando la sedia libera davanti a lei.

Si toglie le cuffiette e annuisce timidamente mentre le gote le si fanno rosate.

Mi siedo e appoggio i gomiti sul tavolo unendo le mani.

- Ciao – la saluto. Lei fa un profondo respiro. Per calmarsi deduco.

- Ciao – mi risponde alla fine.

- Che ci fai qui tutta sola? – chiedo, incapace per qualche secondo, ti togliere gli occhi dalla sua maglietta, poi torno a guardarla.

- Mia madre lavora qui e qualche volta vengo a passarci un po’ d tempo.- risponde, facendo spallucce.

Io annuisco e continuo con le mie domande.

- Come ti chiami? –

Però, non riesco proprio a capire perché mi sono seduto qui e gli sto facendo tutte queste domande.

Mah…

- Mi chiamo Dana – poi sorride – è inutile che io ti faccia la stessa domanda. So benissimo che il tuo nome è Gerard Way –

Io sorrido e guardo il libro che Dana stava leggendo prima del mio arrivo.

- Cosa leggevi? – chiedo, prendendo il libro tra le mani.

< Scelti Dalle Tenebre, Anne Rice >

- Un libro della Rice, è la mia scrittrice preferita. –

Sorrido ancora, ma senza particolare entusiasmo.

- Anche a me piace molto – lei mi sorride.

- Tu potresti benissimo passare come un personaggio della Rice, sai? –

Io alzo lo sguardo divertito ma in quel momento il suo cellulare inizia a squillare e le note di Taste Of  Ink riempiono la sala ancora semi-vuota.

Mi irrigidisco nel sentire la sua voce espandersi nell’aria.

Quanto mi manca sentire la sua voce. Una voce che non proviene da un cazzo di cd.

No! Basta! Non devo pensarci!

Dana risponde quasi subito e parla con il suo interlocutore senza però smettere di guardami.

Dopo poco ripone il cellulare nella borsa che giace li accanto a lei e riporta gli occhi su di me.

- Ehi, Gerard, tutto bene? Ops…scusa. posso chiamarti così? – dice lei avvampando nuovamente.

- Si, sto bene. E si, certo che puoi chiamarmi Gerard. -  rispondo continuando a guardare l’ “uomo” con le occhiaie violacee che domina la copertina del libro.

- è per la canzone? – chiede ancora, a bruciapelo.

Però…sveglia la ragazzina.

- Non so a cosa ti riferisci – la vedo sorridere.

- Gerard, la mia migliore amica, è completamente persa per voi. So tutto quello che riguarda il gruppo…e i singoli componenti. Tra parentesi, è indecisa su chi le piace di più tra te e Frank – fa una piccola risatina divertita, poi continua.

- Ogni volta assisto allo stilare di una lista dei vostri pregi. E alla fine conclude sempre con la stessa frase “ Ma io non posso scegliere! Li amo entrambi” – conclude, facendo il verso all’amica.

Io non posso fare a meno di ridere. Quella storiella non c’entrerà poi molto, ma almeno mi ha fatto ridere.

- E io, sono una fan decisamente convinta degli Used...di Quinn, di Jeph, soprattutto di Jeph – gli si illuminano gli occhi. Ah bene. Ecco a voi una delle tante vittime del fascino del bel tatuato -…ma anche di Bert si decisamente – dice, riprendendosi e annuendo convinta.

Ah! orrore! Ha nominato quel nome!

- E cosa vorresti dire con questo? – gli chiedo accigliato.

- Voglio dire che so benissimo che tu e Bert avete litigato. Giuro che quando l’ho saputo ci sono rimasta malissimo! Eravate così amici! – dice, mettendosi una mano sul cuore e guardando un attimo per aria.

Amici? Credimi, eravamo tutto fuorché amici.

- Tranquilla, sentire le sue canzoni non mi fa alcun effetto. –

Sto mentendo naturalmente.

- Devo pensare che avete fatto pace? – chiede lei con uno spiraglio di speranza negli occhi. Io rido piano.

Tesoro non è così facile. Qui non si tratta di una stretta di mano e tutto come prima.

- No, non abbiamo fatto pace. –

- Oh, peccato. Ma lo sai che ci saranno anche loro al festival? – chiede, senza poter nascondere gli occhi luccicanti.

- Si, Dana, lo so. Infatti mi sto preparando psicologicamente ad essere insultato da quel tipo –

Lei inizia a mangiucchiarsi le unghie. Sembra la versione femminile di Frank.

Sicuramente spera ancora in una riappacificazione e non è l’unica, visto che se sono qui e solo colpa di un’imboscata.

- Scusami. Non voglio farmi gli affari tuoi , ma…cristo, perché avete litigato? –

Wow, e meno male che non vuole farsi gli affari miei. La guardo un po’ sorpreso.

- Scusa, mi rendo conto che non sono per niente affari miei e ci siamo appena conosciuti. Non devi rispondere se non vuoi. – io la guardo per qualche secondo.

- Bert ha semplicemente rovinato qualcosa di bello – esce fuori dalla mia lingua senza che io possa fare nulla.

- Oh…- che idiota che sono. Spero non abbia capito.

- Ora scusa, ma me ne torno in camera. Sono stanco. Per quanto viaggi in continuazione non riesco ad abituarmi al Jet-leg. – poi mi chino e la bacio su una guancia.

- Grazie per la chiacchierata. Ci vediamo presto. –

Lei arrossisce ma sussurra un “ciao” poi mi allontano dal tavolo ed esco dalla sala.

 

 

Bert’s Pov

 

- Dove cazzo le poso queste fottute valige? – chiedo con i nervi a fior di pelle.

- Fine come al solito eh Bertie? – mi riprende Quinn.

- Oh scusa Quinnifer, ma non so se ti sei accorto che ho anche la tua di valigia e pesa un accidenti. Cosa cazzo ci hai messo dentro? I vestiti con tutto l’armadio? – dico stancandomi e lasciandole cadere a terra.

- Ehi attento! C’è roba delicata dentro! – esclama abbassandosi e raccogliendo la sua.

Poi l’accarezza come se fosse un dolce animaletto.

Io scuoto la testa contrariato.

- Scusatemi signori, mi dispiace informarvi che ci sono stati problemi tecnici nelle vostre stanze e quindi abbiamo provveduto a spostarvi in un altro albergo, una nostra filiale. Qui fuori c’è un auto che vi porterà a destinazione – dice tutto d’un fiato una giovane donna venendo verso di noi.

- Oh, maledizione! – esclamo. E io che già mi vedevo immerso fino al collo in una vasta idromassaggio. Che palle.

- Ah ok. Posso sapere il nome dell’Hotel? – chiede Jeph.

- Certo. Il Golden Hotel, a tre isolati da qui – risponde la ragazza prima di congedarsi.

- Cazzo…- sussurra Jeph guardandomi.

- Che c’è? – gli chiedo, riprendendo da terra la mia valigia.

- Beh, niente…cioè Bert…- inizia balbettando quasi.

- Oh, Jeph! C’è la farai a finire ‘sta frase nel millennio? – chiedo scocciato.

- Bert…in quell’albergo alloggiano anche i MyChem – dice infine.

Cazzo.

Già per convincermi a partecipare Quinn, Jeph e Dan hanno dovuto fare i salti mortali (più che altro hanno fatto pressione psicologica ed alla fine ho dovuto accettare per disperazione) , e ora, sono costretto ad incontrarlo tutti i santi giorni.

Già so che manderò a puttane tutti gli sforzi che ho fatto durante quest’anno per dimenticarlo.

- Oh…-

- Ehi Bertie, se vuoi ne troviamo un altro di albergo in cui alloggiare…- mi chiede Quinn mettendomi una mano sulla spalla.

- No, non importa. Tanto lo rivedrei comunque durante il concerto – dico iniziando a camminare verso la porta.

Già…tanto lo rivedrei comunque.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Entrata in scena di un nuovissimo personaggio che ho aggiunto per uno scopo ben preciso che vedrete nei prossimi capitoli!

L’ho fatta agire e reagire come, molto probabilmente, molte avrebbero fatto.

Ad esempio: “Mio dio! Perché avete litigato! Mi si è spezzato il cuore!” xD

Non è una presa in giro, perché anche io ci sono rimasta male -_-‘’ xD

 

Ringraziamenti.

- Chemical Lady: God, il mio cuore si è spezzato. Ma che nome sarà poi Lolita Monroe! ( ok, è l’invidia accecante che parla xD). Sarei curiosa di vederla. Mah, vabbè…sorvoliamo. (ç_ç)

Di Quinn avevo letto qualcosa, ma neanche io sono sicurissima.

Cmq, in una Quinn/Frank non saprei. Ma puoi contare ciecamente su una Quinn/Jeph e anche su un’altra cosetta in cantiere. (lo so che sto sempre a rompe, ma è estate, io mi annoio e ho tanto tempo libero. Cosa posso fare se non scrivere? xD)

Grazie mille! A presto!

Bacioni!

- FuckingChemicalGirl: GRAZIE MILLE! Baci!

- echelon1985: a me mette più malinconia saperli lontani. E non parlo di storie d’amore o cose simili, perché potrebbe essere vero come non potrebbe che loro due abbiano avuto una storia. Ma parlo delle interviste in compagnia, dei duetti sul palco, degli abbracci e dell’amicizia…

Che poi io sta situazione neanche c’è l’ho molto chiara. xD

Comunque grazie mille! Mi fa piacere che ti piaccia!

A presto!

Bacioni

- chemical_kira: *_* oh, a chi lo dici!! Mi sono mangiata piu o meno tutte le fanfic su di loro! xDxD li adoro! Grazie mille!

Baci!

- Niamh15: Fede, che dire…sono d’accordissimo con te! E nei prossimi capitoli potrai vedere che punto molto proprio sui testi. *ghigno malefico* xD

Grazie mille per la recensione!

Spero continuerà a piacerti!

Bacioni!

 

 

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Capitolo 3
*** II - First Meeting ***


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II - First Meeting

 

 

Gerard’s Pov

 

Quando torno in camera vedo Frank e Mikey seduti sul letto che si baciano teneramente. Io distolgo lo sguardo imbarazzato.

Appena si accorgono di me si staccano e mio fratello tossisce un po’.

Frank si alza e viene verso di me.

- Gee…senti…mi dispiace… – inizia subito a scusarsi per aver collaborato all’imboscata, ma io subito lo interrompo.

- Non fa niente Frankie, tranquillo. È tutto ok. – lui annuisce e abbassa lo sguardo.

Maledizione, perché tutti mi parlano di lui? io voglio solo sdraiarmi ed addormentarmi profondamente.

- Io vorrei riposare un po’ – loro due annuiscono.

- Siamo in camera di Frank se ci cerchi – mi avverte Mikey prima di uscire.

Io mi stendo sul letto ancora completamente vestito e mi addormento quasi subito.

 

Non so quanto tempo dopo vengo svegliato dallo squillare insistente del telefono della camera. Allungo a fatica il braccio e afferro la cornetta.

- Pronto? –

- Signor Way? Qui è la reception. C’è la signorina Dana che dice di doverle parlare urgentemente.–

- Dana? – chiedo. Anche io devo dare tempo al mio cervello di riattivarsi.

- Si, signore. –

- Me la passi – sento il telefono passare di mano e un di sottofondo.

- Gerard, scusa se ti disturbo, ma dovrei dirti una cosa importante –

- Non preoccupati…cosa c’è di tanto urgente? –

- Oh cazzo è troppo tardi! – esclama lei improvvisamente.

- Dana, che cazzo succede!? –

- I The Used, Gerard. Sono qui. - 

- COSA? MA CHE DICI? – urlo io.

- Mia madre mi ha avvertito che ci sono stati problemi tecnici al loro hotel e gli hanno sistemati qui perché questa è una loro filiale. –

- Cazzo…- impreco. Ci mancava solo questo.

- E ora sono qui fuori. Sono appena arrivati! Oh! Sono così eccitata! – dice molto probabilmente saltellando sul posto, poi si ferma – Ops…scusa. Immagino tu non sia dello stesso avviso. – si riprende subito.

- Immagini bene…- confermo sbuffando.

- Senti, non ti conviene scendere ora. Stanno entrando. Devo andare Gerard. Purtroppo mia madre non mi vuole qui quando arriveranno. – Non so perché ma credo di capire il motivo di questa sua decisione.

- Ciao Dana…e grazie – rispondo senza entusiasmo. Tanto c’è l’ha lei tutto l’entusiasmo del mondo.

- Di nulla. Ciao! – metto giù la cornetta.

In quel momento la porta si spalanca e un Frank completamente sconvolto entra in camera, seguito da Mikey, nelle stesse condizioni.

- Bert è qui! – esclamano all’unisono come se avessero detto “Gli alieni ci attaccano!”

Per quanto la situazione non sia delle più felici non riesco a non scoppiare a ridere.

Quei due si sono proprio trovati.

- Cosa hai da ridere? Hai capito quello che abbiamo detto? –

Io ancora tra le risa, faccio segno di si con la testa.

- Si, ho capito. Lo so già. –

- Come lo sai già? E allora perché ridi? –

- Perché siete buffi ragazzi – dico, preso da un altro attacco di risate. Loro si guardano a vicenda, poi scoppiano a ridere anche loro.

Chiudono la porta e si vengono a sedere sul letto vicino a me.

Meno male che ci sono loro.

 

 

Bert’s Pov

 

Faccio un profondo respiro ed entro seguito dai miei compagni.

Subito un tipo vestito da pinguino viene verso di noi.

- Buona sera signori. Benvenuti al Golden Hotel. Potete lasciare le valigie qui, provvederò a farle portare nelle vostre stanze. –

Io ne sono più che felice e infatti lascio la mia per terra, come fanno anche gli altri, tranne Quinn che tiene ancora stretta la sua e fa segno di no con la testa.

Ah Quinn, Quinn ti voglio bene ma a volte sei più coglione di me. Il che è tutto dire.

Il pinguino ci consegna le nostre chiavi e ci avverte che la cena sarà servita alle 8 in punto. Ma che mangiano come le galline questi? Ma tanto chi se ne frega. Ho lo stomaco chiuso a doppia mandata. Poi arriva un ragazzetto con un ridicolo capello cilindrico in testa che prende le nostre valige e le mette su un carrello dorato.

Jeph e Quinn ringraziano per tutti visto che ne io ne Dan abbiamo voglia di chiacchierare.

Per quanto non dovrei, continuo a sperare di incontrare i suoi occhi verdi tra tutte queste persone.

Prendiamo l’ascensore e saliamo al terzo piano, dove ci sono le nostre stanze.

Appena metto la chiave nella serratura però delle voci attirano la mia attenzione e quella di Jeph alle mie spalle. Dan e Quinn sono già entrati nella camera che dividono.

Mi giro giusto in tempo per vedere Frank Iero e Mikey Way uscire da una stanza a due porte di distanza dalla mia.

Loro si accorgono di me e si congelano sul posto. Ho sempre saputo di non essere niente male ma addirittura fare questo effetto. (evviva la modestia! NdVale)

- Ehi, ma cosa avete? – chiede una voce, la sua voce. Dopo di che si affaccia dalla stanza e lo vedo.

Cazzo, è bello come ricordavo, se non di più.

Lui alla fine si accorge di me e sbarra gli occhi. Accidenti! E ora che faccio!?

Come se mi avesse letto nel pensiero arriva Jeph in mio aiuto.

- Ehi ragazzi…- li saluta timidamente. Anche se il resto del mio gruppo e i MyChem sono rimasti in buoni rapporti. Tutti tranne io, che da quando è successa quella cosa con Gerard, ho ricevuto minacce di morte da tutti. Tranne che dal loro batterista Bob, mio vecchio amico.

Lo avevo detto io che era un tipo intelligente Bob.

- Ciao Jeph…McCracken…- fa poi verso di me Frank salutandomi con un gesto della testa. Io lo imito, ma mi è maledettamente difficile togliere gli occhi dal mio Gee.

Ah, è vero…non è più mio.

- Ciao Jeph…- saluta anche il piccolo Way ma senza togliere gli occhi da me.

Non so, forse sta pensando al modo più lento e doloroso per farmi morire.

Poi sento un rumore forte, torno a guardare dove poco fa c’era Gee, ma ora c’è solo una porta chiusa.

Afflitto, giro la chiave ed entro anche io in camera, lasciando la porta aperta per Jeph che rimane ancora fuori a guardarsi mortificato con gli altri due.

Per prima cosa lascio a terra i bagagli che il tipo ci ha semplicemente lasciato appena usciti dall’ascensore (a questo punto potevo portarmeli su direttamente io).

Poi mi accascio sul letto.

Aiutatemi…

 

Dopo qualche minuto Jeph mi raggiunge dentro e si siede vicino a me sul letto.

- Ehi Bertie…tutto ok? – mi chiede. Io sospiro.

- Jeph…Credi che dovrei parlargli? – gli chiedo, cercando in lui le risposte alle mie domande.

- Bert…tu più un anno fa ci hai chiesto esplicitamente, a me e agli altri, di non nominare più il suo nome. Ci hai fatto credere di odiarlo, di non sopportarlo più. Ma io l’ho visto, Quinn lo ha visto e addirittura Dan se ne è accorto, anche se è da poco che è con noi, che tu…tu lo ami ancora. –

Wow. Ecco a voi Jeph Howard…la sincerità fatta persona.

E io che pensavo di essere un buon attore…beh, d’ora in poi mi limiterò a cantare.

- Tutto questo per dire…? – incalzo, cercando di far arrivare il mio bassista al punto.

- Tutto questo per dire che si, secondo me dovresti parlargli –

- Oh grazie – sarà pure sincero ma è un logorroico della miseria.

 

...To Be Continued

 

 

 

Olè che si sono incontrati! (ma mica tanto bello come incontro ç_ç) e la sorpresina di Frank e Mikey insieme! xD beh, sempre la mia politica: Se dobbiamo fare uno Slash, facciamolo per bene! xD

Cooomunque!

I ringraziamenti!

- Chemical Lady: Ho cercato su internet ma non c’è neanche una notizia sulla vita sentimentale di Quinn. Vabbè…ma tanto a te non serve internet! C’è l’hai in casa il dolce Quinny vero? xD però ti dirò un segreto…Lolita Monroe è il mio nome di copertura! EBBENE SI! (seeee! Magariii!xD). *sospira* lasciamo stare le elucubrazioni mentali! xD

Mi fa piacere che ti sia piaciuto! Fammi sapere se questo ti piace altrettanto!

Bacioni!

- Echelon1985: a chi lo dici! ç_ç cavoletto! Quanto li vorrei prendere e fargli fare testa a testa! Magari rinsaviscono un po’! xD boh, io comunque continuo a sperare che Bert smetta di fare l’infantile e Gee l’indifferente! Li ammazzerei (di coccole)! xD

Grazie mille! Alla prossima allora! xD

- ElyRock: eggià…e ora che si sono incontrati lo è anche di più! Dana già si è messa un po’ in mezzo ma tra poco avrà il suo da fare anche lei! xD *ghigno malefico* xD

Grazie mille! Baci!

- _Crystal_Heart_ : hihi! Nell’incontro di wrestling sicuramente vincerebbe Gee! Bert è troppo magrolino! xD Ma Gerard è troppo Maestro Zen per qualcosa del genere! xD per la sparatoria poi, beh si, con Two Guys like us di sottofondo! xD

Cmq, stop al delirio! xD per ora la situazione è fredda. Gee sbatte la porta e lo capisco pure! Farei anche io la stessa cosa! Anzi no. Prima andrei da lui e gli tirerei un cazzotto sul naso, poi sbatterei la porta! xD

Grazie mille per i complimenti! Spero ti piaccia anche qst capitolo!

Baci!

- FuckingChemicalGirl: io devo ringraziare te per leggere e commentare la mia storia! xD baci!

- Blaise: aww..grazie mille! Si in effetti Dana l’ho fatta così perché sono entrata nel suo personaggio! (praticamente lei sono io! xD) e si vedrà anche dopo, se non si è capito bene in questo capitolo cosa c’è in serbo per lei! *sorride malignamente* xD

Ti ringrazio ancora! Qst parole dette dalla persona che scrive  Every rose has its thorn” sono davver incoraggianti per me che ho appena iniziato a scrivere -///- (qll ff mi è entrata dentro! xD)

Baci!

- Niamh: hihi! Se Bert va a finire in camera con Gee dovremmo imparare fare a meno di Mr. McCraken da com’è ora la situazione! xD e io non sono pronta per questo! xD

Dana è un nome che mi piace tantissimo (adoro anche io La vita Secondo Jim! È trp divertente! xD) ma che ho scelto perché si nomina questo nome in alcune canzoni dei Sonata Arctica! Un gruppo che amo! (Dana my darling I’m writing to yooou…!) xD

Grazie mille!

Bacioni!

 

 

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Capitolo 4
*** III – I Don’t Care About You Anymore ***


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Allora…piccolo chiarimento!

Il Festival di cui si parla nella ff (naturalmente completamente inventato dalla sottoscritta, non è mai avvenuto e quindi ho la libertà di infilarci dentro tutti i gruppi che mi piacciono! xD aww! Adoro poter decidere tutto! xD) dura una settimana, come già detto dal cuzzolo Mikey. Quindi per comodità vi scriverò 1°, 2°, 3° giorno ecc.

Qui siamo ancora al alla Sera del primo giorno.

Cmq questo è un piccolo capitoletto prima del prossimo nella quale ci sarà un po’ di azione! xD

Buona Lettura!

 

 

III – I Don’t Care About You Anymore  

 

Bert’s Pov

 

Alle otto in punto Jeph mi riscuote dai miei pensieri.

- Bert…io scendo a cena. Tu che fai, vieni? –

- No Jeph. Non ho fame. Rimango qui e mi faccio una dormita. –

Lui fa spallucce.

- Ok, come vuoi. Ci vediamo dopo. Ciao –

- Bye –

Appena esce dalla camera prendo il mio I-Pod e mi lascio trasportare dalla musica, cercando il sonno, che però non arriva.

Non faccio altro che pensare a quello che mi ha detto Jeph.

“Tu lo ami ancora”

Lo so che lo amo ancora. Non ho mai smesso.

“ Si, dovresti parlargli”

Già, ma cosa dirgli!?

Non ne ho la più pallida idea ma se non faccio subito qualcosa, impazzisco!

Così mi alzo, mi infilo le mie converse rosse sbiadite ed esco sul corridoio.

Mi guardo intorno furtivo. Mi sento come se dovessi andare a fare una rapina.

Mi fermo davanti alla sua camera, faccio un profondo respiro e alzo il pugno per bussare.

Ma prima che la tocchi la porta si apre, mostrandomi Gerard, vestito di tutto punto con i lunghi capelli neri perfettamente pettinati.

Appena mi vede rimane con la bocca aperta per qualche secondo, fino a che non mi decido a parlare.

- C-ciao– lo saluto grattandomi nervosamente i capelli. Lui mi sposta con forza di lato e prende a camminare deciso per il corridoio.

- Aspetta Gee! – lui si ferma e si gira piano verso di me. Gli occhi ridotti ad una fessura.

- Non-chiamarmi-in-quel-modo – scandisce tra i denti. Lo immaginavo, ma non mi importa, ho ottenuto quello che volevo: si è fermato.

- Per favore, fermati, ascoltami. Dobbiamo parlare –

- Noi due non dobbiamo parlare di niente – dice, girandosi molto lentamente, guardandomi truce.

- Si invece…io devo parlarti…devo dirti che…- inizio, ma lui mi interrompe.

- Non voglio ascoltare. Non mi interessa più nulla di te hai capito? Non me ne frega più nulla di te!- urla. Mi guarda con quegli occhi pieni di rancore e io non posso fare altro che abbassare lo sguardo. Poi sento i suoi passi sul pavimento e quando i miei occhi tornano a cercarlo lui è da andato via.

Gee...

 

 

Gerard’s Pov

 

- Si invece…io devo parlarti…devo dirti che…- no! Zitto! Non voglio sentirti dire quanto ti dispiace o altre stronzate simili.

- Non voglio ascoltare. Non mi interessa più nulla di te hai capito? Non me ne frega più nulla di te!– gli urlo contro. Quanto vorrei che fosse vero.

Abbassa la testa e per un attimo la voglia di andare li ed abbracciarlo si affaccia alla mia mente.

No, devo andarmene. Non devo più permettergli di farmi del male.

Giro i tacchi e inizio a scendere le scale, lasciandolo li, in mezzo al corridoio.

Appena arrivo nella hall mi sento chiamare.

- Gerard! – mi giro verso dove proviene la voce e vedo Dana venire verso di me zompettante. Indossa una gonna scozzese e una t-shirt rossa, e gli stanno molto bene. Prima di poter rispondere sento un'altra voce provenire dalla parte opposta.

- Gerard! – mi giro e vedo Jeph venire anche lui verso di me.

Dana segue come me quella voce, rimane con la bocca spalancata quando vede il bassista degli Used e quest’ultimo fa lo stesso.

Io sorrido impercettibilmente. Beh…anche se la mia vita sentimentale fa schifo posso sempre fare da cupido no?

- Ciao Jeph, ciao Dana. – saluto mentre si continuano a guardare.

- C-ciao – mi salutano. Io li prendo entrambi per l’avambraccio e li avvicino a me.

- Dana, lui è Jeph. Jeph, lei è Dana. –

- P-piacere – balbetta Dana allungano la mano.

- Piacere mio – dice sorridente Jeph stringendogliela.

 - Bene. Ora socializzate. Io vado a mangiare qualcosa – dico lasciandoli li e andando verso il ristorante dell’hotel.

Mi sento come se avessi lasciato due animali in una gabbia per fargli riprodurre ma non sono dell’umore giusto per stare a guardare i loro sorrisi ebeti.

Entro nella grande sala e mi guardo intorno. Poi noto il tavolo più rumoroso degli altri e riconosco Ray, Bob, Frank, Mikey, Dan e Quinn.

Il mio batterista è il primo che mi nota e mi fa un gesto con la mano.

Io li raggiungo e mi siedo vicino a Quinn. Lui mi guarda e mi fa un mezzo sorriso imbarazzato.

- Sera a tutti – saluto

- Ciao Gee. – salutano i miei.

- Ehi Gerard – dicono invece i due componenti degli Used.

- Mangi con noi? – mi chiede Ray.

- Si, grazie. Ho una fame che non ci vedo. –

Il mio chitarrista annuisce e fa segno al cameriere.

- Allora? Di che si parlava? – chiedo io, cercando di fare pubbliche relazioni.

- Emm…del nuovo cd degli Used – sussurra Bob. L’unico coraggioso, a quanto pare, che ha saputo dirmi la verità.

- Oh, sisi. Ottimo cd ragazzi. Complimenti. – dico, cercando di essere convincente, rivolto a Quinn e Dan.

Loro annuiscono. Dan ringrazia mentre Quinn si limita ad arrossire. (quanta dolcezza si racchiude in quell’uomo?? xD NdVale)

Già sono stanco e vorrei andarmene, ma cambio idea quando sento l’odore delle lasagne farsi sempre più forte.

 

 

 

 

Ora purtroppo la brutta notizia.

Il mio computer si è ribellato e ha iniziato a dare i numeri. Ho deciso di postare questo capitoletto prima di portarlo ad aggiustare e non so quanto tempo ci vorrà (come farò senza interneeet?!?!)

Cmq ci sentiamo al mio ritorno così aggiorno anche A Little Piece Of Heaven .

Ora passiamo ai ringrazia mentii!

- FuckinChemicalGirl: Davvero!? grazie mille! Poi non sono dolcissimi Mikey e Frankie?? Ci saranno sempre degli spezzoni su di loro! xD

Grazie ancora!

Bacioni!

- ChemicalLady: ma si! Certo cara! Naturalmente io e Bertie portiamo da bere! xD

Cmq noo! Quinn non sta con Dan! (anche se pensandoci, poverino lui rimane sempre single! xD) All’inizio volevo infilarlo con Jephy ma il nostro bel bassista ha un altro destino!

Quinny è sempre bellissimo e dolcissimo! Per me si può fare anche i capelli fucsia! xD (basta che si taglia la barba, perché quella proprio non mi piace! >.< quindi diglielo a tuo marito! xD)

Bacioni e grazie Jess!

- Elyrock: Infatti! Povero Gee! Me la immaginavo benissimo la scena di lui che salta sul letto e inizia ad urlare! xD poi Mikey e Frank sn davvero adorabili! “Si sono proprio trovati!” almeno nella mia fic! xD e povero anche Bertie però! Che lo faccio spaventosamente OOC ma io non ci posso fare nulla! c’è lo vedo dolce in questo modo anche se non sembra! Ma in fondo io non lo conosco (purtroppo) e non so come sia in realtà quindi scrivo come la mia immaginazione mi dice.

Mi fa davvero piacere che ti piaccia!

Grazie mille! Baci!

- Echelon1985: aww! Grazie mille! Anche se questo secondo incontro è stato un po’ burrascoso! xD

Bacioni!

- FrankieLou: essi ci vuole un migliore amico saggio che da consigli! È Jeph secondo me è il più indicato! Grazie per la recensione!

Baci!

 

 

Vale

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** IV - Without You I'm Nothing ***


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IV – Without You I’m Nothing

 

Gerard’s Pov

 

Più o meno verso le  nove e mezza finiamo di mangiare e io mi alzo da tavola.

- Scusate, ma io ho sonno e me ne torno in camera – annuncio. Non è vero che ho sonno ma sono stanco di sentir parlare di quel cazzo di album.

Lies For The Liars di qua, Lies For The Liars di la! Che palle!

Dopo aver augurato a tutti la buona notte esco dal ristorante e mi avvio verso le scale, perché, neanche a farlo apposta quando serve a me l’ascensore è sempre occupato.

Prima però di salire il primo scalino vedo un cartello che dice “Swimming Pool”.

C’è una piscina? Non lo sapevo.

Mi avvicino alla porta grigia indicata dal piccolo segnale e faccio pressione sulla maniglia.

Dentro è tutto buio, tranne che per le luci ai lati della piscina. C’è molta atmosfera. Mi piace.

Faccio qualche passo all’interno e poi vedo dei vestiti abbandonati su una delle sdraie. Mi avvicino e prendo in mano la t-shirt.

Ma questa…questa è la maglia che portava Bert.

Alzo immediatamente lo sguardo sulla piscina e vedo un corpo a faccia in giù nell’acqua. Immobile.

Il mio cuore inizia a battere fortissimo e il mio stomaco si stringe in una morsa.

Bert!

Senza pensarci due volte mi butto in piscina completamente vestito, tiro su con forza il suo corpo e ora mi guarda con i suoi occhi blu spalancati.

Cosa?!

- Bert! Cosa cazzo stavi facendo!?! – gli urlo in faccia mentre le lacrime si uniscono alle gocce d’acqua.

- Gee…- sussurra.

Io di slancio gli tiro un ceffone.

Lui mi guarda sorpreso mentre con una mano si tocca la guancia.

Ma subito dopo, lo abbraccio. Lo rinchiudo tra le mie braccia, talmente forte che posso sentire tutti i miei muscoli distendersi completamente.

Cristo, sono terrorizzato e non riesco a smettere di tremare.

- Cosa cazzo stavi facendo…? – ripeto, ora sussurrando, al suo orecchio.

Non so quello che sto facendo ma ho avuto una paura incredibile. Sento ancora il cuore battermi a velocità impressionante nel petto e mi fa quasi male.

Riprendo coscienza della realtà quando sento le sue braccia chiudersi dietro la mia schiena e stringermi ed allora lo spingo via facendo pressione sul suo petto nudo.

Guardo il suo volto. Sta sorridendo lo stronzo.

- Cosa cazzo hai da sorridere eh? – gli chiedo, arrabbiato, iniziando ad indietreggiare verso il bordo della piscina.

- Allora non è vero che non te ne frega niente di me – sussurra.

Io lo guardo per qualche secondo ma, quando sento i miei occhi riempirsi nuovamente di lacrime gli volto le spalle uscendo dalla vasca.

- Sei un coglione! – sibilo solo, per poi andare verso l’uscita e lasciarlo li, nell’acqua.

Corro per le scale sotto gli sguardi preoccupati dei dipendenti dell’albergo. Preoccupati non per me e per la mia faccia stravolta ma per il pavimento che sto bagnando e che loro dovranno asciugare.

 

Salgo velocemente al terzo piano e arrivo con il fiatone davanti alla porta della mia camera. Prendo le chiavi che posso sentire distintamente attraverso il tessuto bagnato dei miei pantaloni e apro. Appena dentro sento le gambe cedermi e farmi male dallo sforzo che ho fatto a salire le scale di corsa con i vestiti appesantiti dall’acqua, così mi inginocchio per terra e le lacrime iniziano a scendere libere sulle guance.

In quel momento vedo Mikey uscire dal bagno di corsa e inginocchiarsi davanti a me.

- Gee! Gee! – urla stringendomi per le spalle.

- Cosa è successo?– chiede preoccupato, alzandomi il viso con una mano.

- I-io…io lo amo ancora Mikey – dico tra i singhiozzi che dopo l’ammissione diventano ancora più forti.

Mikey mi abbraccia.

- Oh Gee…mi sento così in colpa per averti portato qui…scusami, scusami tanto – mi sussurra accarezzandomi i capelli.

Io mi stacco un po’ e mi asciugo il viso.

- Stai tranquillo Mikey…non è colpa tua. Non potrei mai prendermela con te. Tu sei il mio fratellino – dico infine, sorridendo leggermente. Lui ricambia e mi tira su.

- Dai, ora fatti una doccia, cambiati e dopo mi racconterai tutto –

Io annuisco e cammino a passo strascicato verso il bagno.

 

 

 

Bert’s Pov

 

Quando lui scende le scale io gli corro dietro ma poi mi fermo sulla cima a guardarlo scappare via, scappare da me. Sospiro e prendo l’ascensore per scendere giù, con l’intenzione di fumarmi una sigaretta.

Appena esco dalla scatola di metallo sento subito due voci chiamare il suo nome, così rimango fermo e nascosto dietro al muro.

Vedere due volte in una giornata, quello sguardo è stato abbastanza straziante.

Mi affaccio furtivo e vedo Gerard, Jeph ed una ragazza che non ho mai visto fermi in mezzo alla hall. Mi sento un po’ in trappola. Poi vedo una porta alla base delle scale.

Un cartello che indica la porta con una scritta in azzurro. “Swimming Pool” dice.

Trovato un modo per togliermi da quella situazione apro quella porta, stupido dal fatto di trovarla aperta.

Le uniche luci che illuminano un po’ l’ambiente sono quelle che si trovano sotto l’acqua. Sorrido quando sento una voglia di spogliarmi e buttar mici dentro.

Così lo faccio. Non sono mai stato un tipo molto riflessivo.

Mi tolgo i vestiti e li lascio su una sdraia li vicino poi faccio un tuffo da far ingelosire il fidanzato della sirenetta. ^^

Inizio a nuotare e a rilassare i nervi in quest’acqua tiepida.

Dopo un po’ mi appoggio le spalle alla vasca e muovo solo le gambe.

Sospiro.

Sapevo che non sarebbe stato facile, cazzo, non pensavo mica di trovarlo pronto e felice di tornare con me! L’ho fatto soffrire e i primi tempi sentivo un dolore perenne allo stomaco quando pensavo che lui ignorava il fatto che anche io stessi male. Che anche io stessi soffrendo e che…non volevo lasciarlo. Io sono stato costretto!

Innervosito mi do una spinta e ritorno al centro della vasca.

Vado sotto l’acqua e rimango un po’ incantato dagli effetti della luce con l’acqua.

Dio, l’amore mi fa proprio romantico, anzi…patetico!

Improvvisamente un’onda come se qualcuno si fosse buttato mi sorprende, poi mi sento prendere per le spalle e riemergo immediatamente.

Rimango con gli occhi e la bocca spalancati guardando la figura che ho davanti.

Gerard, Gerard…bello...bellissimo. I capelli bagnati attaccati alla faccia e gli occhi verdi sembrano quasi brillare. Le gocce d’acqua sulle sopracciglia gli rendono così liquidi.

- Bert! Cosa cazzo stavi facendo!?! – urla mentre posso notare le lacrime unirsi all’acqua della piscina.

Io l’unica cosa che riesco a pronunciare e il suo nome poi sento un forte bruciore alla guancia. Mi ha tirato uno schiaffo dritto sulla faccia. Talmente forte e rabbioso da farmi spostare la testa.

Poi sempre in balia delle sue azioni mi abbraccia. Mi stringe a se e io posso sentire sul mio petto nudo il suo, coperto dai vestiti fradici, e lo sento alzarsi e abbassarsi freneticamente. Il suo cuore battere talmente veloce da spaventarmi.

Io sorrido e lo chiudo tra le mie braccia come da tanto desideravo fare. Mi ero dimenticato com’era il profumo della sua pelle. Sorrido e respiro piano il suo odore.

Improvvisamente però mi allontana.

- Cosa cazzo hai da sorridere eh? – chiede poi, per un istante mi prende il panico nel rivedere di nuovo quello sguardo arrabbiato. Tre volte in una giornata. Record.

- Allora non è vero che non te ne frega niente di me – sussurro. Le parole mi escono libere dalla bocca senza che io possa farci niente.

Si allontana da me e inizia ad indietreggiare verso il bordo della piscina.

Sibila qualcosa e facendo forza sulle braccia esce dalla vasca.

Se ne va, sbattendo la porta lasciandomi qui…a capire.

Rimango per un po’ fermo immobile a fissare la porta dalla quale è uscito. Poi mi riprendo, esco anche io dalla piscina e mi rivesto.

Salgo su al terzo piano e quando passo davanti alla porta della sua camera combatto contro la mia voglia di buttarla giù e dirgli che lo amo e che farò di tutto per riaverlo indietro.

Ho commesso un errore, lo so, e me ne pento.

Ma si impara dai propri errori no?

Ecco, io ho imparato.

Ho capito.

Without You I’m Nothing…

 

 

 

 

 

 

Ecco Another Chapter. in questo c'è un pò di azione! xD e non ho la più pallida idea di come mi sia venuta qst idea della piscina! boh! vabbè!

Sempre un rigraziamente a chi mi fa il grandissimo piacere di commentare!g

grazie ragazze! e scusate se vi ringrazio velocemente ma devo scappare!

 - ChemicalLady: ma si, che importa, barba o non barba! Io invece glielo dico sempre a Berty che si deve fare i capelli neri perché con gli occhi stupendi che si ritrova sta benissimo! xD ma anche lui fa tutto di testa sua! Ma che ci dobbiamo fare! Ce li teniamo così! xD vb passiamo alla fic! xD

Gee è dolcissimo vero? E anche Quinny! xD ma su Jeph Niente spoiler!! xD

Bacioni! E grazie Jess!

- Elyrock: essi Bert è stato coraggioso e ha una notevole faccia di bronzo! Anche io capisco Gee…cucciolo! E in quanto a Jeph [in questo periodo io sono di parte per tutti i componenti degli Used!!] basti sapere che io mi sono impersonata in Dana! xD quindi…hihi! Grazie mille!

Baci!

- FuckinChemicalGirl: se non mi sbaglio il nome è Frankey! xD le adoro queste fusioni di nomi! xD e il Poor Bert deve ancora penare…!

Grazie per la recensione!

Baci!

- Blaise: essì Dana è stata grande ad avvertirlo ed anche a preoccuparsi per lui! Poi Frank e Mikey non ho avuto il cuore di lasciarli soli! Ed è la prima Frankey che “scrivo” in assoluto anche se naturalmente sarà una storia un po’ di sfondo perché i protagonisti sono Gee e Berty! Loro ci saranno per allietare un po’ l’aria come quando sono entrati in camera di Gerard facendolo ridere un po’! l’incontro poteva andare molto peggio! Che so, Mikey e Bert si sarebbero potuti picchiare ad esempio! xD oppure Gee invece di sbattere semplicemente la porta gliel’avrebbe potuta sbattere in testa! xD

In quanto a Jeph…beh, lui lo vedo un po’ timido, ma con i suoi amici invece molto chiacchierone (poi, cosa strana, se vedi i video su youtube degli Used lui sta sempre in mezzo a fare qualcosa di matto! xD è adorabile! xD)

Grazie della recensione!

Bacioni!

 

Vale

 

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Capitolo 6
*** V – Still Loving You ***


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Penso non ci sia bisogno di ricordare che tutto quello che scrivo è totalmente inventato!

Anche il festival e questo mi da un senso di onnipotenza sugli eventi e sui nomi! Infatti c’ho infilato dentro anche gli Avenged che per me ci dovrebbero stare sempre! xD

Vabbè, lasciamo perdere i miei deliri e vi lascio alla lettura del capitolo!

 

V – Still Loving You

 

Secondo Giorno 

 

 

Gerard’s Pov

 

- Gerard! Dai su che iniziamo le prove! – esclama Ray tutto eccitato.

Stasera ci aspetta un gran bel concerto. Me lo sento che sarà un successone.

Finalmente avrò una valvola di sfogo. Durante il concerto finalmente sfogherò tutta la mia rabbia e la mia frustrazione!

Io…oddio! Se solo ripenso a ieri sera mi verrebbe di andare nella sua camera a farlo affogare io con le mie mani.

Poi mi ricordo anche di quello che ho provato e sento che se se solo lo perdessi non so cosa farei.

Ma io l’ho già perso. Non stiamo più insieme e basta. Io non posso soffrire per sempre cazzo.

- Gerard! Ti darai una mossa prima del 2019!? – mi urla ancora Ray riscuotendomi dai miei pensieri.

- Arrivo, arrivo! – esclamo alzando le braccia in segno di resa.

 

 

La sera

 

Sono in camerino a truccarmi. È arrivato il nostro turno finalmente.

Tra poco gli Avenged Sevenfold scenderanno dal palco e saliremo noi. Non vedo l’ora.

Non vedo l’ora di occupare il cervello con qualcos’altro e dimenticarmi per un po’ del resto.

Non riesco a togliermi dalla testa la conversazione con Mikey.

Oggi pomeriggio dopo le prove, mi ha detto che ha incontrato Quinn e che ci ha parlato tutto il pomeriggio. Gli ha raccontato che Bert non è uscito dalla sua stanza per tutto il giorno.

Non voleva fare entrare neanche Jeph che infatti ha trovato asilo da lui e Dan.

Mi chiedo che cosa stesse facendo, ma mi sono ripromesso di non pensarci più. È un egocentrico del cazzo! Deve stare sempre al centro dell’attenzione! Deve far sempre parlare di lui!

Agrr. Lo detesto.

Si, lo devo detestare.

Penso che un giorno o l’altro mi troverò a fare la lista dei suoi pregi e dei suoi difetti come le adolescenti innamorate.

Che patetico che sono. E pure illuso…

Poi vabbè, mi ha anche raccontato la scenata di gelosia di Frank, che diceva che lui flirtava con Quinn e che per fargliela passare ha dovuto fare qualcosa…ma io l’ho interrotto prima che potesse raccontarmelo.

- Gerard!Arthur! Waaayyy!! – entra urlando Frank.

Manca poco che mi cieco con la matita.

- Che c’è Frank!? – chiedo scocciato.

- Come che c’è? Si va in scena amico dai! – risponde tutto eccitato.

Wow. Di gia?

Mi guardo allo specchio. Si, perfetto.

Sorrido e seguo Frank fuori dal camerino.

Mondo, Gerard Way sta arrivando.

 

 

Bert’s Pov

 

Faccio scattare la serratura e subito Jeph si precipita nella camera.

- Cristo Bert! Sei forse impazzito?! Se vuoi ti faccio mettere in un manicomio, così rimani sempre chiuso in una stanza! – mi urla mentre io mi sfrego un occhio e faccio una smorfia per dimostrare il mio fastidio verso la sua voce.

- Non urlare per favore! – chiedo implorante.

- Che hai fatto eh? Ti sei ubriacato?? Ma bravo…complimenti! Davvero! – esclama ancora, sempre con quel dannato tono di voce.

- No Jeph! Non mi sono ubriacato! Ho solo una fottuta emicrania! – rispondo, ora alzando un po’ anche io la voce.

Lui butta fuori l’aria dal naso come un drago e mi guarda con gli occhi ridotti a fessure.

- Che hai fatto per tutto il giorno chiuso qui dentro, e senza farmi entrare, tra parentesi!? – chiede, con le mani sui fianchi.

Io gli do le spalle voltandomi verso il letto.

- Ho pensato…- rispondo.

- Cazzo, pensi troppo in questo periodo, non è un buon segno. – afferma, con un tono finalmente più basso e leggermente ironico.

- E se posso saperlo…a cosa hai pensato? – chiede ancora.

- A un po’ di cose…- rispondo vago.

- E una di queste cose è Gerard Way? – io quando sento quel nome mi giro verso di lui e lo guardo.

- Si, è Gerard Way. – afferma, annuendo e sorridendo come a farsi i complimenti per l’intuizione.

Io rimango in silenzio. A cosa servirebbe negare?

- Sono sul palco ora. Penso che tra una mezzoretta avranno finito. Vai, no? – chiede, alzando le sopracciglia e sollevando le spalle.

- E che ci vado a fare? Non mi vuole parlare! – rispondo, lasciandomi cadere sul letto.

- Costringilo. – risponde semplicemente.

Io ridacchio, scettico. – Si, come no. – lui si muove e va verso la sua valigia, prende qualcosa e si viene a sedere vicino a me, poi me la porge.

Io la prendo in mano e guardo Jeph confuso.

- Lies For The Liars?? Non sono sicuro di aver capito Jeph. –

- Faglielo sentire per bene Bert. – afferma.

- Come, per bene? – chiedo ancora.

- Sai a cosa mi riferisco. – dice, ancora. Sicuro di se.

Io abbasso lo sguardo sul cd.

Si, so a cosa si riferisce.

Ok, o la va o la spacca.

 

 

Gerard’s Pov

  

Circa un ora e mezzo dopo siamo io e i miei compagni scendiamo dal palco accompagnati dalle urla del pubblico.

Il concerto è andato alla grande!

Vado sorridente dietro le quinte e subito incontro Brian e Zacky degli Avenged che mi fanno i complimenti per poi rivolgerli anche al resto del gruppo.

Siamo stati grandi! 

Volto lo sguardo verso Mikey e lo vedo guardarmi serio.

- Che succede? – gli chiedo. Lui guarda dietro di me, io mi giro e lo riconosco.

È sotto una luce flebile e posso vedere distintamente i suoi occhi blu puntati su di me.

È così bello…

No! Gerard Arthur Way! Smettila e scappa!

Gli volto di nuovo le spalle e inizio a camminare deciso verso il lungo corridoio, delimitato da attrezzature per il festival, che porta ai camerini.

Subito sento dei passi dietro di me, e dopo la sua voce accompagnarli.

- Gerard, fermati! -  

- Vaffanculo Bert – dico continuando a camminare velocemente. Lui si mette a correre e mi raggiunge prendendomi per il braccio.

- Ti ho chiesto di fermarti Gee, per favore –

- Non me ne frega un cazzo! Perché non ti trovi una piscina e questa volta non affoghi davvero? – gli chiedo liberandomi dalla sua stretta.

Lui mi guarda un attimo serio, pronto però a riacciuffarmi se solo provassi di nuovo a scappare.

- Perché prima di morire devo fare una cosa – io aggrotto le sopracciglia e lo guardo, aspettando che mi dica lui stesso di che diavolo sta parlando.

Poi mi prende per la nuca, senza darmi la possibilità di ribellarmi e mi bacia.

Le sue labbra morbide sulle mie. Le ho sempre adorate. Quando stavamo insieme non riuscivo mai a staccarmene per molto tempo.

Anche quando mi stava lasciando sentivo il desiderio di baciarlo.

Si, perché lui mi ha lasciato.

Spalanco gli occhi ma vedo che i suoi sono chiusi e le sopracciglia rilassate, come se gli servisse solo questo per stare bene.

Io sono quasi tentato dal lasciarmi andare ma, no, non posso. Così lo allontano violentemente come ho fatto ieri sera, facendo pressione sul suo petto.

Lui libera le mie labbra ma continua a tenere stretta la mia nuca e appoggia la fronte alla mia.

Sento il suo alito sulle labbra. Profuma di menta e dell’immancabile sigaretta.

- Bert…per favore, lasciami. – gli chiedo in un sussurro. Devo lottare per non permettere alle lacrime di sgorgare dai miei occhi.

- Io ti amo ancora Gee. – mi sussurra, ignorando la mia richiesta.

- STA ZITTO! – gli urlo allora liberandomi io stesso dalla sua stretta.

Lui mi prende le braccia e mi tiene stretto a lui.

- Ascoltami! Devi ascoltarmi Gee! Io ti amo ancora! – ripete pacato, calmo. Non so come faccia a mantenere la calma. Sembra così sicuro di quello che dice.

- STA ZITTO! STA ZITTO! – urlo ancora.

- Non starò zitto. Ora guardami. – mi prende il viso tra le mani e mi guarda negli occhi.

- Io ti amo – scandisce quelle parole a due centimetri da me.

- NON ME NE FREGA UN CAZZO! I-IO…IO TI ODIO! SI! TI DETESTO OK? – gli urlo ancora cercando di liberarmi.

- Non ti credo. Io e te siamo fatti per stare insieme Gee –

 

Bert’s Pov

 

- Non ti credo. Io e te siamo fatti per stare insieme Gee – dico queste parole credendoci davvero.

Lui mi guarda spaesato poi abbassa lo sguardo.

- Lo credevo anche io all’inizio. Ma tu hai rovinato tutto! – dice poi tornando a guardarmi negli occhi.

- Lo so. Sono stato un coglione, un idiota e me ne sono accorto. Quest’anno ho fatto di tutto per dimenticarti. Ma il mio primo pensiero quando mi svegliavo era sempre lo stesso. E sempre per te. –

Lui si porta le mani sui fianchi.

- Se mi amavi perché mi hai lasciato allora? – mi chiede rompendo il silenzio.

Io abbasso lo sguardo. Non voglio rispondere.

- Questo non è importante ora –

- Oh si che lo è! Voglio sapere il cazzo di motivo per la quale ho sofferto per un anno e mezzo! – urla.

Continuo a tenere gli occhi bassi. Non so cosa rispondere.

- E guardami per Dio! – sento una sua mano prendermi il mento e stringerlo forte.

- Rispondi – mi ordina guardandomi insistentemente.

Non posso stare zitto. Non voglio mandare a puttane la mia ultima possibilità.

Devo dirgli la verità.

- Ero sul vostro Tour Bus. Ci eravamo ubriacati e io ero rimasto a dormire con te. La mattina dopo, quando mi sono svegliato tu non c’eri. – mi fermo un attimo, sospirando, e lui mi guarda con le braccia incrociate e gli occhi umidi. Se solo sapesse quanto è doloroso ricordare…

- Mi sono alzato per cercarti e già ero intenzionato ad arrabbiarmi con te perché sapevi quanto odiavo svegliarmi e non trovarti accanto a me. – sorrido al ricordo e anche se lui non cambia espressione vedo i muscoli tesi delle sue braccia rilassarsi un po’.

- Poi ho sentito delle voci provenire dalla cucina. Eravate tu e tuo fratello. – vedo lui spalancare gli occhi. A quanto pare sta cominciando a ricordare.

 

- Mi sono stancato Gee! Sono stanco di vederti ubriaco tutte le santissime sere! – urla Mikey.

Gerard rimane in silenzio.

- Ed è tutta colpa sua! – continua.

Non ci vuole molto per capire che sta parlando di me.

- Non metterlo in mezzo! Non c’entra nulla! – sibila Gerard.

- Invece c’entra eccome. Non capisci che ti stai facendo del male?! Che lui ti sta facendo del male!?-

- Io lo amo! E lui ama me! – ritorce tenendo sempre la voce bassa, sicuramente perché pensa che io stia ancora dormendo.

- Ah si? E quando vi amereste voi? Tra una bottiglia di Vodka e  una di Jack Daniels? Non te ne accorgi che siete sempre fatti o ubriachi da far schifo?! – non è vero! Gerard diglielo che non è vero!

Ma lui non lo dice.

- L’importante è che continua ad amarmi –

- Se ti ama davvero dovrebbe andarsene e non tornare! – esclama Mikey in preda alla rabbia, poi esce dal bus sbattendo la porta.

Mi affaccio e vedo Gerard afferrare una bottiglia dal mobiletto sotto la cucina e berne un sorso.

Forse Mikey ha ragione penso mentre una lacrime scivola sulla mia guancia.

 

 

- è per quello che ha detto Mikey? – mi chiede con voce rotta.

- Ti stavo distruggendo Gerard e non me ne rendevo conto. – lui rimane senza parole ma le lacrime che ora scendono dai suoi occhi parlano per lui.

- Non piangere ti prego – dico avvicinandomi. Ma lui fa un passo indietro e capisco che non è tutto quel che vuole sapere.

- Gee…-

- Perché allora nelle tue canzoni hai detto quelle cose su di me? Hai uno strano modo di dimostrare il tuo amore – dice asciugandosi le lacrime con un dito e trovando un po’ di sicurezza.

- Tu hai sentito solo quello che volevi sentire Gerard. – dico abbassando lo sguardo.

- C-cosa? –

- Facciamo così…- alzo nuovamente lo sguardo su di lui e gli prendo una mano, non me ne frega nulla se lui vuole o meno.

- Riascoltalo. Ma questa volta ascoltalo diversamente. So che puoi farlo Gee. – lui mi guarda confuso ma so che ha capito.

- Poi riparleremo. Devi ricordarti quello che provo per te. – mi avvicino e lo bacio velocemente sulle labbra prima che lui me lo impedisca, poi mi giro e vado via, continuando però a percepire il suo sguardo su di me.

Spero tu capisca Gee.

 

 

 

 

Ecco un nuovo capitolo.

Ebbene è così. Domani torno a scuola! ç_ç nooo! Non voglio!

But Don't Worry, continuerò a postare, forse non così spesso. Ma lo farò. Non mi piace lasciare le cose a metà!

Ok, e ora sotto le note di Blinded in Chains [xD] vado con i ringraziamenti! xD

 

 

- Niamh: Ehi Fede! Concordo con te riguardo la canzone dei Placebo, la adoro e la ascoltavo spesso quando ho scritto quel capitolo, quindi l’ho infilato dentro a forza! xD

Comunque no, anche se in questi capitoli che ho postato sono un po’ in stato di emosità acuta ho intenzione di fargli riprendere! xD

Ma sii…loro sono cotti! [o almeno lo erano! xD se vabbè…io sogno! xD]

Bacioni e grazie per la recensione!

- FuckingChemicalGirl: noo! Senza Gerard Way al mondo come potremmo sopravvivere eh? Impossibile! xD uno schiaffetto per farlo tornare in se, va bene xro! xD

Siamo tutti con te Beeeerty!!

Grazie per la recensione!

Baci!

- Blaise: si, povero Gee, tra un po’ ci rimaneva stecchito lui! Si è preso un bel colpo ma almeno abbiamo capito che ci tiene ancora a Bert, è inutile che lo nega! NOI LO SAPPIAMO! xD

Meno male che è arrivato Jeph e lo ha convinto ad andarci a parlare. Lo faremo santo protettore di tutti i bassisti! xD

Mikey e Frankie sono fatti per portare allegria in una situazione in cui lo stato emoso comanda! E si, anche io sono aperta a tutte le coppie ma non mi piacciono gli incesti ù_ù nunu!

Io con i video di Jeph e Dan [non so se hai visto quello in cui Dan canta la canzone dell’alfabeto con Quinn che lo segue con la chitarra! xD non ho smesso un attimo di ridere! Che matti che sono!]

Grazie mille!

Bacioni!

- ElyRock: aww! Io prima di scrivere immagino la scena nella mia testa ad occhi chiusi, e quando vedevo Bert che sorrideva come un ebete [un ebete felice xro!] mentre Gee lo abbracciava e lo teneva stretto ho iniziato a sorridere anche io come un ebete! xD

E poi Bert lo vedo uno che si fa parecchi trip mentali anche senza stare sotto l’effetto di droghe! xD

Dai che prima  o poi si beccano! ^^

Grazie per la recensione!

Baci!

- ChemicalLady: Jess! Ma si che ce li teniamo così! E quasi quasi ci faccio una Shot sulla cena! Ahahah!

Alla prossima carissima!! I adore You!

Bacioni!

 

Vale

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** VI – Memories ***


PageBreeze

Allora! Sono tornata!!

Piccola parentesi prima di lasciarvi alla lettura.

Come ho spesso ripetuto. IO AMO I FLASHBACK!

Boh, non lo so perché, ma mi piacciono un sacco! xD e in questo capitolo mi sono LETTERALMENTE data alla pazza gioia, inventandomi ricordi su ricordi! [mi sono divertita un sacco! xD]

Dopo aver detto questo…buona lettura!

 

 

VI – Memories

Gerard’s Pov

Durante tutto il tragitto per tornare in Hotel Mikey mi guarda preoccupato, così come Frank.

Li capisco. Devo avere una faccia stravolta.

Quando arriviamo davanti alla nostra stanza mio fratello finalmente smette di fissarmi e mi parla.

- Ehi Gee…va…va tutto bene? –

- Si, tutto bene. – gli rispondo apatico.

- Sicuro? –

- Sicuro –

- Ma sicuro sicuro? –

- Si, sicuro sicuro. –

- Ma sic…-

- Si Mikey! Sicuro sicuro sicuro! Ora la fai finita per favore? – gli chiedo scocciato. Mi sembra un ragazzino quando fa così.

- Scusa. –

- Niente. – dico sbuffando.

- Io…per te va bene se…si cioè…stasera dormo da Frank? – mi chiede mordicchiandosi le labbra.

Ok, il ragazzo è in crisi d’astinenza da sesso. Lo capisco. Oh, come lo capisco!

- No, assolutamente. Vai e divertiti anche per me. – gli dico facendogli l’occhiolino, poi mi stampa un bacio sulla guancia e se ne va.

Io sto per entrare in camera quando do accidentalmente un calcio a qualcosa.

- Ma che caz…- abbasso lo sguardo è vedo…Lies For The Liars?

Lo prendo in mano e esamino la copertina. Essi, è proprio Lies For The Liars.

Entro, mi chiudo la porta alle spalle e mi siedo, anzi, mi butto, sul letto a gambe incrociate.

Apro il cd e dentro ci trovo un biglietto.

Avevo paura avessi bruciato la tua copia, o data in pasto ai cani, o distrutta sotto i piedi del tuo chitarrista (quel tipo è peggio di me sul palco)…quindi te ne ho presa un’altra. Spero la userai.

And if you want me back…You're gonna have to ask…

And Everything will be Nicer Than Then…

Love               

Bert

Appena finisco di leggere mi ritrovo a sorridere come un idiota, poi prendo il mio compact disk, tolgo la mia copia di Lies For The Liars e la sostituisco con la sua.

Ok, è una stronzata. Infondo sono uguali. Ma chi se ne frega!

Infilo le cuffiette e mi stendo sul letto.

Mi lascio andare alla note forti e arrabbiate di The Ripper e Pretty Handsome Awkward e quelle basse e cupe di The Bird And The Worm.

Subito vengo inghiottito dalla sua voce, come sempre succede quando ascolto le loro canzoni. Forse ora capisco a cosa si riferiva quando mi ha chiesto di riascoltarlo in modo diverso.

Non dovevo odiarlo mentre mi lasciavo cullare dalla sua voce.

Delle note più dolci richiedono l’attenzione delle mie orecchie.

 

She had an earthquake on her mind
I almost heard her cry out as I left her far behind
and knew the world was crashing down around her.

 

Spalanco gli occhi, ritrovandomi subito la vista appannata dalle lacrime.

Allora mi hai sentito? Mi hai sentito quando te ne sei andato e mi hai lasciato li, in quella stanza in cui avevamo fatto l’amore chissà quante volte?

E si. È vero. Ho sentito il mondo cadermi addosso, tutte le mie sicurezze non essere più tali, i mie punti fermi scomparire con le tue parole.

- Ehi amore! Che ci fai qui?! Dai, scendiamo nella hall, dobbiamo andare in aeroporto! – dico allegramente buttandomi di peso sul letto.

- No. Senti, devo parlarti. – mi dice serio incrociando le gambe e guardandomi.

- Certo dimmi – dico tranquillamente.

- Gee…io…io penso, che…si, penso che sia meglio che noi due…ci lasciamo ecco. – conclude, dopo un po’ di tentennamenti, abbassando lo sguardo.

- C-cosa? – no, non ci credo, non è possibile.

- Hai capito Gerard. È meglio per te, per me, per entrambi, credimi – mi dice ostentando sicurezza.

- Ma che cazzo dici? Per chi è meglio?! Non puoi dire sul serio. – dico urlando e balzando giù dal letto. Lui non fa un movimento.

- Mai stato più serio. –

Io rimango per un po’ in silenzio, senza neanche cercare di fermare le lacrime. Sarebbe una battaglia persa in partenza.

- Hai un altro? – gli chiedo diretto. Lui sbuffa.

- No, Gerard, non ho un altro –

- E allora perché mi stai lasciando!? Cazzo Bert! Hai detto che mi ami!! – lo vedo vacillare.

- Beh…non ti amo più Gerard – dice. Vedo i suoi occhi farsi lucidi, ma neanche una lacrima esce da loro. Io invece ho le guance completamente bagnate.

- No! Non ti credo! Sei…sei un…bugiardo! Un lurido bugiardo! – urlo mentre guardo lui alzarsi, sempre con lo sguardo basso e infilarsi la giacca.

- Smettila Gerard. Non rendermi le cose più difficili. – il suo modo di ripetere il mio nome mi sta facendo innervosire e le mani mi tremano. Si avvia verso la porta e la apre.

- Addio…- sussurra prima di uscire e chiudersela alle spalle.

- Non…- non andartene vorrei dire, ma lui e già andato via, lasciandomi qui.

Apro e chiudo gli occhi sperando che questo sia un incubo e che tra poco mi risveglierò. Ma le lacrime sono tangibili sulle mie guance, non smettono di scivolare giù e i miei singhiozzi sono forti, mi è impossibile fermarli.

Non è un incubo.

Al ricordo, lacrime amare sono tornate a bagnarmi le guance.

 

I sink to the ocean floor because I know that we are more but
I've made this mess
I built this fire.

Are you still mine?

 

Si, è colpa tua. È tutta colpa tua. Sin dall’inizio. Io non ho fatto nulla. Ero solo maledettamente attratto da te. E tu te ne eri accorto perché ti piace stare sotto i riflettori. Così come piace a me.

Bert è lì sul palco e si muove in continuazione. Non sta un attimo fermo.

Devo avere qualcosa che non va io nel cervello per trovarlo fottutamente sexy?

Si avvicina a Quinn e gli passa una mano sulla schiena sudata. Cazzo, quanto vorrei essere al suo posto.

Si dice che abbiano una storia. Non so se sia vero, ma in fondo dicono anche che io e Frank stiamo insieme e lui invece si scopa mio fratello, quindi non so quanto possano essere attendibili queste voci.

Il loro turno si conclude e scendono dal palco.

- Ehi, little-Gee! Che ci fai qui tutto solo? – mi chiede venendo verso di me e asciugandosi il sudore con un asciugamano.

- Ero venuto a sentirvi – rispondo.

- E come ti siamo sembrati? –

- Siete stai bravissimi. Complimenti! – dico con un sorriso, lui ricambia.

- Beh, grazie. E dove hai lasciato il tuo baby-boyfriend? – chiede ancora con un sorrisino malizioso.

- Parli di Frank? Io e lui non stiamo insieme – rispondo scuotendo la testa..

- Oh, meno male perché è un bel bocconcino. Ma è un po’ troppo basso per i miei gusti. A me piacciono quelli alti, capelli lunghi e fisico…morbido – sussurra sensualmente avvicinandosi a me pericolosamente e posandomi una mano sul fianco, decisamente vicino al gluteo.

Il mio cuore si diletta tra capriole e salti mortali.

- Ah si? – gli chiedo sorridendo ammiccante, capendo che questa è la mia chance.

- Eggià…- risponde ricambiando il mio sorriso. Poi si avvicina piano alle mie labbra, fissandole durante il breve tragitto.

- E tu che dici? – mi chiede, quasi arrivato alla meta.

- Dico che il mio bus è libero stasera – rispondo e subito dopo brucio i pochi centimetri che ci separano.

Non ci credo che lo sto baciando! Cioè…io, Gerard Way sto baciando Bert McCracken! [wow! Ank’ioooo!! ç_ç, la vita è ingiusta! NdA] Sento la sua lingua entrare ed esplorare curiosa la mia bocca, mentre le sue mani mi accarezzano la schiena e le mie il suo petto.

Quando a malincuore ci stacchiamo lui mi guarda sorridendo.

- Sono fottutamente felice che tu non stia con Iero sai? –

Da quel giorno non ci siamo più lasciati. Tutto è andato avanti e il nostro rapporto si è fatto più forte e profondo.

Si. Sono sempre stato tuo…e lo sono ancora.

 

Cause baby I'm not all right when you go
I'm not fine, Please be all mine
I never want you to go because I am all yours so please be all mine.

 

Non lo volevi, ma lo hai fatto. Mi hai allontanato da te e io ho sofferto. Almeno quanto te, di più di te. Io ero solo tuo.

- Bert? – chiamo. Lui è steso al mio fianco ancora con il fiatone. Abbiamo appena finito di fare l’amore. Perché per me ora è amore.

- Dimmi –

- Io…cioè…io penso di…uff – non ci riesco a dirlo. Ho troppa paura che lui non provi lo stesso per me. Cioè, non mi stupirei se per lui fosse soltanto sesso.

- Ehi, piccolo, che succede? Lo sai che puoi dirmi tutto vero? – mi chiede girandosi verso di me e abbracciandomi.

- Non è semplice…-

- Si che lo è. Devi solo aprire la tua bellissima boccuccia e far muovere le tue adorabili corde vocali. – dice sorridendo mentre mi accarezza le labbra con un dito. Mi metto a ridere.

Ah-ah, ma che simpaticone!

Lui sorride incoraggiandomi.

- Volevo dirti che…io penso di…di essermi innamorato di te ecco – dico, finalmente, abbassando lo sguardo, non ho il coraggio di vedere la sua espressione.

Sarà sorpreso? O deluso? O compiaciuto? O...

Sento improvvisamente la sua mano sotto il mio mento che mi fa alzare nuovamente lo sguardo su di lui. Sorride...

- Anche io mi sono innamorato di te…-

 

She had an earthquake on her mind apparently the kind that would
bury us alive
by putting all this weight on us forever
I lie here on the ocean floor broken castle by the shore and
I made this mess
I built this fire, Are you still mine?

 

Parli del nostro castello? Nostro, solo nostro.

Scendo dal bus e cammino verso quello degli Used. Non vorrei sembrare opportunista, ma ho bisogno di sigarette e le ho finite.

Faccio appena due passi quando sento qualcuno mettermi le mani sugli occhi.

- Chi sono? – mi chiede una voce divertita. La sua voce divertita.

- Robert Edward McCracken, nato nell’Orem, Utah il 25 febbraio del 1982…-  inizio io sorridendo e mettendo le mani sulle sue. Sono pronto a continuare ma lui si mettete a ridere e mi zittisce con un bacio sul collo.

- Non volevo la mia biografia, comunque mi fa piacere che tu mi abbia riconosciuto. – io mi tolgo le sue mani dagli occhi e mi giro per baciarlo sulle labbra.

Quando ci separiamo mi sorride, mi prende per mano e inizia a camminare velocemente tirandomi dietro.

- Ehi, dove mi stai portando? – gli chiedo correndo quasi per stargli dietro.

- Shhh. Sorpresa. – dice continuando a camminare.

Dopo poco arriviamo davanti ad un casolare abbandonato poco lontano dallo spiazzale enorme nella quale sono parcheggiati i nostri Tour Bus.

- Wow. Che bello! – dico sognante guardando questa vecchia casa, che per quanto ora sia diroccata, ai suoi tempi doveva essere un castello.

Ci sono piante rampicanti talmente folte che faccio fatica a riconoscere il colore dei muri.

- Non è stupendo? Lo abbiamo trovato ieri io e Jeph. Ma non è finito qui! Andiamo dentro dai! – esclama allegro come un bambino davanti ad una casetta di marzapane.

Lo seguo oltre la porta e rimango affascinato da quello che vedo.

C’è una grande scalinata che si erge proprio davanti all’entrata. Corrimano di legno lavorato che, con una bella spolverata potrebbero tornare al vecchio splendore.

Bert mi trascina verso il soggiorno e vedo che tutti i mobili sono al loro posto, ma ognuno coperto con un telo bianco.

- Potrebbe essere una reggia! Perché la tengono in questo modo?! – chiedo sconvolto.

- Non ne ho la più pallida idea! Ma non hai visto ancora la parte migliore. Cioè, per me è la parte migliore! – esclama ammiccando.

Poi mi riprende nuovamente per mano e mi porta al piano superiore.

Prima di entrare nella camera che vuole mostrarmi mi ricopre gli occhi con le mani e sento poi il cigolio della porta che si apre.

Faccio qualche passo dentro attaccandomi a lui per paura di cadere. Mi libera gli occhi abbracciandomi da dietro e appoggiando il mento sulla mia spalla.

- Allora? Che ne pensi? – mi chiede.

Mi guardo intorno e rimango sconvolto. È una camera da letto.

C’è un letto a baldacchino che domina la stanza, con tende rosse raccolte sui quattro ferri principali. Anche le coperte sono dello stesso colore con dei cuscini messi sopra alla rinfusa.

Ci scommetterei qualsiasi cosa che appena Bert lo ha visto ci si è buttato sopra!

Il soffitto è abbondantemente dipinto, come il resto delle pareti ma ormai sono quasi tutti rovinati. È tutto così romantico!

- Wow. È davvero stupenda questa stanza! – esclamo.

- Appena l’ho vista ho pensato a noi due qui sopra. – dice indicando il letto.

Io mi giro tra le sue braccia e lo bacio.

- Ah davvero? E che vorresti farci? – gli chiedo malizioso.

- Lo scoprirai tra poco – dice spingendomi lentamente verso il letto.

Si, questo è un castello, il nostro castello.

 

Let me save us
I've slaughtered us, I've murdered our love
I can taste it, This blood in my mouth
This knife in my lungs
Have I murdered our love?

 

Vuoi salvarci? Vuoi farlo ora?

Te ne sto dando la possibilità, perché si, hai ucciso il nostro amore.

Non era vero che noi eravamo sempre ubriachi o fatti. L’avrei voluto dire quel giorno a Mikey, ma non l’ho fatto.

Quando facevamo l’amore eravamo lucidi, lucidi abbastanza per capire che era una cosa speciale. Aveva smesso di essere sesso…ora era amore.

Busso al bus degli Used, ma nessuno mi risponde, così decido di entrare. Dai, cavolo, più o meno passo più tempo qui che sul nostro!

- Beeert? Quuuinn? Ragazzii?? – urlo entrando.

- Cazzo urli!? – sento urlarmi da una voce impastata di sonno e che quindi non riesco a riconoscere.

- Bert?Sei tu? – chiedo facendo qualche passo verso la zona notte. Non vorrei trovarmi davanti qualcuno mezzo nudo che non sia il mio amore.

- No guarda. Sono Sid Vicious! Certo che sono io! Chi se no!?  – umm, il ragazzo è nervosetto.

Io mi avvicino, ora velocemente, verso la sua cuccetta.

È a pancia in sotto e nasconde la faccia nel cuscino.

- Ehi, amore, dovrò chiedere a Jeph di non comprare più yogurt se ti fanno questo effetto. – dico sorridendo e sedendomi accanto a lui.

- Perché non vai a farti fottere?  – dice girandosi dall’altra parte e dandomi le spalle.

- Oh, ma che cazzo ti prende? – gli chiedo scocciato anche se infondo era proprio quella l’idea che avevo..

- Perché non lo vai a chiedere a quel puffo tatuato che mi prende?! – dice alzando la voce.  [ma noo! Il mio povero Frankiee! NdA]

- Ma dai Bert. Non sarai geloso vero? Lo sai che è solo scena! –

Lui si gira di scatto e si mette a sedere.

- Allora non sono stato chiaro. Non me ne fotte un cazzo della scena. Ora tu stai con me, non sei più single e quindi non puoi fare quello che cazzo vuoi sul palco ok? – dice puntandomi il dito contro.

- Ti da fastidio che io baci Frank? – gli chiedo mantenendo la calma e abbassando il suo dito. Poi  infilo una mano sotto i suoi capelli per accarezzargli la nuca e cercare di calmarlo un po’.

- Mi da fastidio che tu lo baci, lo tocchi, che lui ti baci e ti tocchi! – risponde, abbassando la voce. A quanto pare i miei massaggi funzionano.

- Ok – dico solamente.

- Ok? – ripete un po’ confuso.

- Si, ok. Se ti da fastidio non lo faccio più. Dopo ne parlerò con Frank. In fondo non penso che anche a Mikey faccia tutto questo piacere. – rispondo facendo spallucce.

Lui sorride soddisfatto.

- Grazie. –

- Di nulla amore. Ora…visto che siamo soli…potremmo…capito no? – gli chiedo timidamente.

- Assolutamente si. – mi dice sorridendo e facendomi stendere sotto di lui.

Inizia a baciarmi e a liberarmi dei vestiti, così come io faccio con lui.

Poco dopo siamo tutti e due nudi ed estremamente eccitati.

Beh, il resto si può immaginare.

Quando arriviamo entrambi all’apice  si lascia andare delicatamente su di me.

- Lo so che è difficile sentirmelo dire ma…Ti amo Gee – sussurra sul mio petto, ancora con il respiro accelerato.

Io sorrido. Le volte che me lo ha detto così, chiaro e tondo, si possono contare sulle dita di una mano.

- Ti amo anch’io – dico baciandogli la testa e rimanendo attaccato a lui, aspirando il suo profumo.

- E non sono neanche ubriaco! – esordisce dopo.

Io scoppio a ridere. Beh, che ci posso fare, avrà rovinato l’atmosfera ma Bert è sempre Bert…e io lo amo così.

Please be all mine

 

Yes, I’m All Yours

 

 

 

 

 

Un grande bacio a

Jess

Ilaria

Chiara

Elisa

e Carla per le recensioni!  

Vorrei davvero rispondervi per bene ma purtroppo c’è Italiano che mi aspetta e i libri che sono li, sul tavolo, sembra che mi stiano minacciando di morte.

I’m so sorry Darlings!

Vi adoro tutte tutte!

Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo!

Bacioni!

Vale

 

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Capitolo 8
*** VII – Love Song ***


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Carissimee! Siamo già arrivati al:

 

Terzo Giorno

 

 

VII – Love Song

 

Bert’s Pov

 

- Bert! C’è la farai ad uscire da quel camerino!? – mi urla Jeph da dietro la porta.

- Arrivo arrivo! – e che cazzo! Non posso stare un po’ di tempo per i cazzi miei!

Devo per forza chiudermi in stanza e non far entrare nessuno come ho fatto ieri, per pensare un po’.

- Dai, seriamente Bert. Dobbiamo salire sul palco! –

Mi finisco di allacciare le scarpe ed esco.

- Dio! C’è l’hai fatta!? Cos’è dovevi farti bello?! – mi chiede sarcastico Jeph.

- Smettila di fare il coglione e fammi leggere la scaletta! – esclamo.

- Ehi, relax! Ecco qui la scaletta tutta per te! – dice porgendomi il foglio.

La leggo e sgrano gli occhi.

- Cosa?? Nono! Avete capito male! Io quella canzone non la canto!! – urlo d’un tratto

Jeph sobbalza e mi guarda con un sopracciglio alzato.

- Quale canzone? – chiede.

- Smother Me…io non la canto! Oddio! Avete messo anche Find A Way! Ma che siete impazziti? – esclamo ancora continuando a leggere i titoli.

- Devi decidere tu. O una o l’altra. Quale preferisci? –

- Ma nessuna delle due! Non voglio cantarle! – ritorco io, ostinato.

- Dio santo Bert, abbiamo fatto un fottuto cd con undici fottute canzoni? E tra queste ci sono anche Smother Me e Find A Way? Bene! Allora le canti! – mi dice scocciato.

- Poi le hai scritte tu perché ora non vuoi cantarle? –

- Beh…p-perché…- e che faccio ora? Come glielo dico che non mi va proprio di cantare canzoni che sguinzaglino al vento i miei sentimenti?

- L’ho capito io il perché! – esclama ad un certo punto puntandomi un dito contro.

- No invece! Non hai capito proprio nulla! – dico io, piccato.

- E invece si! Quelle canzoni le hai scritte pensando a Gerard quindi ora non ti va di cantarle giusto? – mi guarda aspettando un qualsiasi segno che gli dimostri che ha fottutamente ragione.

- Ma dai Bert! Da quanto ho capito, anche se non mi stai dicendo molto in questi giorni e questo mi da altamente al cazzo, stai cercando di riprendertelo no? Bene! Quelle canzoni sono il metodo giusto! – continua.

Beh, se è il mio migliore amico ci sarà pure un motivo no?

Riesce sempre a capirmi senza che io parli.

- Anche fosse…ma non sto dicendo che sia così, anzi non è proprio così! Comunque stasera non c’è neanche. – dico, facendo il vago e quasi accartocciando il foglio tra le mani.

Lui si mette a ridere.

- Sisi, certo, come no. Comunque si che c’è. È qui da qualche parte con Ray e Bob, li ho visti prima.-

Manca poco che mi strozzo con la mia saliva.

- C-che? – dico tra un colpo di tosse e l’altro.

Lui ride ancora.

- Ora vai sul palco. Canti Smother Me o Find a Way. Poi puoi darti alla pazza gioia, visto che in scaletta c’è anche Pretty Handsome Awkward e, come vedi, anche qualche nostra vecchia canzone. – dice indicando i titoli sul foglio.

Faccio un profondo respiro. Forse Jeph ha ragione. Le canzoni possono spiegare i sentimenti come nient’altro al mondo e io lo so.

- Ok, va bene. Allora facciamo…Smother Me. Oggi mi ispira quella. – dico sorridendo un po’ al mio bassista.

- Ok, è Smother Me sia. Che lo amerai fino alla morte glielo dirai di persona? – dice poi sorridendo e dandomi una pacca sulla spalla.

- oooh! Ma zitto! Che ne vuoi sapere tu! Che da quando ti ho visto con una ragazza è passato un anno! – ritorco stizzito e un po’ imbarazzato.

- Oh, caro amico mio. Forse ti dovrai ricredere! – dice facendomi l’occhiolino e andando via prima che io possa chiedergli spiegazioni.

 

Cinque minuti dopo siamo sul palco e il nostro concerto inizia con Pretty Handsome Awkward perché devo riscaldarmi un po’ la voce per la mia serenata.

Blah, oddio, cos’è tutto questo romanticismo?

Cerco la sua figura ovunque mentre saltello da una parte all’altra del palco.

Dietro al backstage, giù, vicino le transenne. Ma niente, di lui neanche l’ombra.

È arrivata l’ora di cantare Smother Me e allora smetto di cercarlo.

Spero solo che lui senta, ovunque sia.

Il pianoforte inizia a suonare, seguito dalla mia voce.

 

Let me be the one who calls you baby
All the time
Surely you can take some comfort
Knowing that you're mine
Just hold me tight, lay by my side
And let me be the one who calls you
Baby all the time

                                                         

Lascia che io sia colui che ti chiama piccolo
Tutto il tempo
Di certo puoi stare tranquillo
Sapendo che sei mio

Stringimi forte, resta al mio fianco
e lasciami essere colui che ti chiama
Piccolo tutto il tempo

 

 


I found my place in the world
Could stare at your face for the rest of
My days

 

Ho trovato il mio posto nel mondo
Potrei restare a guardare il tuo viso
Per il resto dei miei giorni

 

 

How can I breathe, turn my insides out
And Smother me
Warm and alive I'm all over you
Would you smother me?

 

Ora posso respirare, rovesciami
E soffocami
Caldo e vivo sono sopra di te
Vorresti soffocarmi?

Let me be the one who never leaves
You all alone
I hold my breath and lose the feeling
That I'm on my own
Hold me too tight stay by my side
And let me be the one who calls you
Baby all the time

 

Lasciami essere colui che non ti lascia mai
Da
solo
Trattengo il respiro e perdo la sensazione
Di essere solo
Stringimi troppo forte, stai al mio fianco
E lasciami essere colui che ti chiama
Piccolo tutto il tempo

 

 

When I'm alone time goes so slow
I need you here with me
And how my mistakes have made
Your heart break
Still I need you here with me
Baby I'm here

 

Quando sono solo il tempo va così piano
Ho bisogno di averti qui con me
E anche se i miei errori hanno fatto
spezzare il tuo cuore
Ho comunque bisogno di te qui con me
Piccolo sono qui

 

 

La musica piano finisce, sostituita dagli applausi del pubblico.

Senza una ragione giro lo sguardo verso il backstage. Ed eccolo. È li.

Appoggiato ad un grande amplificatore. La sua espressione è seria, la sua pelle lattea risalta, quasi sia illuminata di luce propria.

Hai sentito amore mio? Hai ascoltato?

Appena scorge i miei occhi su di lui, si gira e si dilegua tra i tanti tecnici.

No Gee, non andartene!

Vorrei corrergli dietro, ma non posso.

Sento Quinn risvegliarmi con le prima note di Take It Away.

Gee…torna indietro.

 

 

 

 

Ecco il nuovo capitolooo!

Lo so, lo so…Bert è romanticoso ve?

È OOC secondo voi?

Io penso che sia un ragazzo dolcissimo solo che ha sofferto tanto e quindi ha una corazza che lo protegge! [non preoccupatevi sto bene…e solo che sto ascoltando It’s Hard to Say! ç_ç e poi lui è sempre il mio maritino! xD]

Comunque passiamo ai ringraziamenti!

- FuckingChemicalGirl: mi fa davvero piacere che ti siano piaciuti i Flashback! Ci tenevo particolarmente! Ci sentiamo tra pochissimo su msn! xD

Bacioni! E Grazie!

- ChemicalLady: Jess!! Mi fa piacere che ti sia piaciuto il capitolo! E le canzoni degli Used…che posso dire…sono assolutamente d’accordo con te! Li adoro!

Grazie mille tesoro! [ci vediamo domani sera naturalmente, al mio Berty è venuta un idea per la nuova canzone e vuole parlarne con Quinn! xDxD]

Dimmi cosa ne pensi di questo ok?

Bacioni Jess!!

- Blaise: Honey! E si, Gerard Way non si molla e Berty se ne è accorto e sta facendo di tutto per riprenderselo! E gli ha fatto anche una serenata! xD [aww! Magari anche a me!] Non ti preoccupare! L’importante è che prima o poi leggi e mi dici cosa ne pensi!! Per me sono importanti le tue recensioni!!

[ Ehi ragazza, sto impazzendo! Aggiorna presto Most Certain Risks ok? Ci conto!]

Grazie mille!

Bacioni!

 

Vale

 

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Capitolo 9
*** VIII - If I became a vampire? ***


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If I became a vampire?

 

Gerard’s Pov

 

Scappo dal backstage appena vedo i suoi occhi fermarsi su di me.

Trovo Ray e Bob vicino ai camerini che mi cercano.

- Ehi eccolo! – dice Ray attirando l’attenzione di Bob.

- Ma dove diavolo ti eri cacciato? Ti abbiamo cercato dappertutto! – esclama poi quest’ultimo.

- Scusate ragazzi. Ora sono qui. Torniamo in albergo? – gli chiedo speranzoso. Non voglio essere qui quando scenderà dal palco.

Mi metterebbe solo fretta ed è l’ultima cosa di cui ho bisogno.

Poi è anche inutile aggiungere che si sa quale sarebbe la mia decisione se sentissi ancora una volta le sue labbra sulle mie.

Non voglio fretta.

- Di già? Ma io volevo parlare con Dan! – esclama Bob.

- Dai ok, se volete restare, restate. Io rientro perché sono davvero stanco. –

Loro due annuiscono e mi augurano la buona notte.

 

Poco dopo arrivo in albergo e, ritirate le chiavi, salgo in camera.

Appena apro la porta però mi trovo davanti ad uno spettacolo…che non saprei proprio come definire.

C’è Frank mezzo nudo su mio fratello, nelle medesime condizioni.

Eh che cazzo!! Qualcuno lassù deve davvero avercela con me!

Appena si accorgono della mia presenza, Mikey fa un urletto, non del tutto virile e Frank cerca di rivestirsi alla ben e meglio.

- Oddio! Scusa Gee! Mi dispiace! – dice mio fratello, vestendosi anche lui.

Io li guardo con un sopracciglio alzato. In fondo non mi ha fatto nessun effetto…come se fosse la prima volta…mah!

- Tranquilli. Anzi scusate voi se vi ho interrotto. Se volete ritorno più tardi. – dico io.

- Oh, nono. Non ti preoccupare. Andiamo in camera mia! – esclama Frank con un sorriso alquanto esagerato. Mikey infatti gli da una gomitata.

- Aio! Ma che ho detto? – sussurra il mio chitarrista rivolto al suo ragazzo.

- Scusa Gee…- ripete Mikey.

- Ti ho detto che è tutto ok. Tranquillo. Su Frank, portatelo in camera. Non potrei più guardarmi allo specchio se sapessi che ho rovinato una notte di sesso sfrenato a mio fratello. – dico io, apatico, sfilandomi le scarpe e buttandole in un angolo della stanza.

Frank torna a sorridere come un bambino…arrapato, si, è proprio questo il termine giusto e mio fratello arrossisce vistosamente.

Subito dopo Frank lo tira su per un braccio e lo porta fuori dalla porta salutandomi allegramente mentre Mikey fa quasi fatica a guardarmi in faccia per la vergogna.

E beati loro che si divertono.

 

 

Bert’s Pov

 

Appena finita la nostra esibizione scendo in fretta e furia dal palco. Subito incontro Toro e Bob che subito si mettono a parlottare con Dan e Quinn, mentre non vedo Jeph. Chissà che fine ha fatto.

Vabbè, comunque se ci sono loro ci dev’essere anche lui!

Bob forse si accorge del mio guardami intorno e mi mette una mano sulla spalla.

- è tornato in albergo. – mi dice soltanto, prima di tornare dagli altri.

Ecco, grazie. Almeno eviterò di fare il giro dell’intero stadio come un idiota.

Uffa. Io volevo parlargli. Dirgli qualcosa,  qualsiasi cosa! Anche intavolare una ridicola conversazione sul clima! L’importante era parlargli.

Mi sono mancate le nostre stupide conversazioni. Quando la notte parlavamo di idiozie solo per ridere un po’ insieme.

 

- …e se diventassi un vampiro? – mi chiede improvvisamente Gerard. Io lo guardo stranito.

- Cazzo Gee, dopo neanche una birra inizi già a delirare? Pensavo reggessi di più l’alcool! – esclamo sorridendo.

- Eddai scemo! Se io diventassi un vampiro no, cosa faresti? Staresti lo stesso con me? – chiede ancora mettendo le mani sul mio petto e appoggiandovi, subito dopo, il mento sopra.

- Secondo me sei fissato Gerard. Si spiega solo così quella canzone! – dico guardandolo seriamente ma sempre con una punta di ironia.

- Ma perché non puoi essere fissato, che so…con Two Guys Like Us!! – dico, iniziando a ridere. Lui mi da un calcio su uno stinco.

- Ahio cazzo! Fai male! – dico io, toccandomi il punto dolente con una mano.

- Te lo meriti – poi mette il broncio e si allontana da me.

- Ma dai, amore. Scherzavo! – ma lui nulla. Rimane li con le braccia incrociate sul petto. Io mi avvicino e gli poso il mento sulla spalla.

- Se tu diventassi un vampiro…io…umm…che farei…non lo so. Tu mi trasformeresti? – chiedo con un sorriso ironico. Visto che stiamo dicendo cazzate, diciamole per bene.

Lui mi sorride. – Certo – risponde poi.

- Bene. Allora mi farei trasformare e così starei insieme a te per sempre. – dico.

Ok, mi sento un po’ un idiota, ma, in fondo…chi se ne frega?

- Davvero? – mi chiede con occhi luccicanti tornando a guardarmi.

- Certo. Solo per stare con te. – dico annuendo vigorosamente.

- Aww – mi si butta addosso e mi abbraccia dandomi piccoli e dolci baci sul collo.

- Bene. Ora però possiamo smetterla di dire idiozie e fare qualcosa di…produttivo!? – dico, sorridendo maliziosamente.

Lui annuisce convinto e sposta le sue labbra sulle mie.

Ok alle conversazioni stupide…ma ci sono anche cose più divertenti da fare.

 

- Ehi Bert…torniamo in hotel? – mi chiede Quinn riscuotendomi dai miei pensieri.

- Si, sono stanco e voglio farmi una doccia. –

- Va tutto bene Bertie? – chiede, venendo verso di me abbracciandomi da dietro.

- Certo. Si. Tutto ok. Dai andiamo ora. – lo rassicuro io dandogli leggere pacche sulle mani chiuse sul mio stomaco.

- Ok. Dan! Andiamo? Ma dov’è quell’altro? – si chiede poi non vedendo Jeph, poi però fa spallucce borbottando qualcosa che assomiglia ad un “sti cazzi, torna da solo!”

- Ehi, volete un passaggio? – chiede poi rivolto verso Ray e Bob.

- Si, grazie! – rispondono in coro.

 

Poco dopo siamo tutti in albergo e tutti nelle loro rispettive stanze.

- È andato bene il concerto non è vero? – chiede, ancora adrenalinico Jeph, togliendosi le scarpe e buttandole in giro per la stanza.

Poi alla fine lo abbiamo trovato che ci aspettava già vicino alla macchina che abbiamo noleggiato per il tragitto Hotel-palco.

- C-certo. Si. Certo. – rispondo distratto, fissando un punto indefinito davanti al letto sul quale sono seduto.   

- Ehii?! Terra chiama Bert! – esclama sventolandomi una mano davanti agli occhi.

Zitto! Non disturbarmi! Sto pensando!

- Tu pensi troppo amico mio! – mi dice poi.

Ma siamo sicuri che Jeph sia un essere umano?!

- Sarà. Ma non ci posso fare nulla. –

- Si invece. – mi contraddice. Io lo guardo.

- Jack Daniels? – chiedo. In effetti non è che guasterebbe. Lui scoppia a ridere.

- No scemo! Spogliati…- mi dice venendo verso di me e togliendomi la t-shirt.

- Ehi, non vorrai violentarmi vero? – gli chiedo io ironico. Lui mi fulmina con lo sguardo.

- Sorry, ma non sei il mio tipo – risponde, facendomi la linguaccia. Poi mi toglie le scarpe e subito dopo i jeans. E io sto qui immobile a farmi trattare come una bambola.

- ecco…e ora…ti metti sotto le coperte e ti fai un lungo e risanante sonno fino a domani mattina. È un ottimo rimedio per smettere di pensare. – mi dice poi, mettendomi una mano sul petto e facendomi indietreggiare sul letto, dove mi metto sotto le coperte, accuratamente rimboccate da Jeph.

- Wow. E ora mi darai anche il bacio della buonanotte? – gli chiedo – Qui! Sulla fronte!- sorrido indicando la mia fronte con un dito.

- Emm…preferirei di no. – dice, aggrottando le sopracciglia. Io scoppio a ridere nel vedere la sua espressione. Lui ride con me.

- Buona notte Bert. – mi dice poi, con un tono dolce mentre torna al suo letto.

- Buona notte Jeph…- lui si mette sotto le coperte e spegne la luce.

- …e grazie -

 

 

 

Ehi! Salve! Sono tornata con un capitoletto di passaggio. Voglio raccontarvi tutto con calma xkè ho pronta per voi una sorpresina! Ma non vi dico nullaaa! xD

Cmq, lasciando perdere i deliri:

- FuckingChemicalGirl: essi, il piccolo Gerardo scappa dal dolce Roberto, ma spero che si troveranno prima  o poi! xD e poi si…per quanto non lo sembri, io lo sento nel profondo del mio cuoricino che Bert è molto romantico!! xD

Bacioni e Thanks!

- sweetcurry10: oh mio dio! Ma grazie mille! *arrossisce da capo a piedi!* mi ha fatto davvero piacere il tuo commento!

E beh si, tutti amano il Frerard [io anche lo adoro e sono una sostenitrice accanita! xD] ma si, ho anche la passione per le Gerbert…non ci posso fare nulla! xD e mi fa davvero piacere il fatto che la mia storia di abbia fatto appassionare a questa coppia!!

Grazie ancora per la recensione!
baci!

- ChemicalLady: e si, il piccolo Berty ha sofferto davvero tanto! *va da Bert che è in soggiorno a guardare la tv, e lo abbraccia forte forte* xD

Oh si, On My Own è davvero stupenda! *_* fai i complimenti al tuo maritino!!
[a proposito, appena finita a Little Piece Of Heaven ci sarà una sorpresina! xD]

Grazie Jessy! Tvb!

Baci

- Blaise: essi, Gee ha capito che c’è poco da fare…è ancora innamorato di Bert! E dopo quella canzone poi! Io capitolerei all’istante!

Ma lui non vuole soffrire ancora per lui! Comunque qst è solo un capitolo di passaggio…nei prossimi inizierà a sbloccarsi la situazione...!

La canzone…beh io amo Smother Me! All’inizio ero indecisa tra questa e Find a Way, ma poi l’amore per Smother ha prevalso! xD

[sii, hai aggiornato mcr! Che bello *_* non vedo l’ora di leggere il prox capitolo! *prega che il tuo computer continui a funzionare bene!*]

Grazie mille!

Bacioni

 

 

Vale

 

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Capitolo 10
*** IX - Second Chance ***


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Quarto Giorno

 

IX - Second Chance

 

Gerard’s Pov

 

La mattina dopo, quando mi sveglio mi accorgo di essere ancora solo in camera.

Mikey, non è rientrato.

Ripeto: beati loro che si divertono.

Giro lo sguardo verso l’orologio è vedo che sono le undici e mezza. Ho dormito un bel po’.

Metto un piede giù dal letto e sento qualcosa sotto i piedi nudi. Abbasso lo sguardo.

Lies For The Liars. Ancora lui.

Non posso proprio scamparti eh, Bert?

Ieri ti ho sentito mentre cantavi quella canzone.

Ray mi ha chiamato e mi ha detto: "Jeph mi ha chiesto di dirti di andare vicino al palco. Devi sentire una cosa.” E io ci sono andato. Non sapevo a cosa si stesse riferendo e io curioso, stupido e…speranzoso, mi sono fermato nel backstage e ti ho sentito.

Le mie speranze non erano vane.

Sono davvero uno stupido, mi hai fatto piangere di nuovo.

 

You almost made me cry again this time

 

Mi ritornano in mente le parole di quella tua canzone. Si dice che ci sia una canzone perfetta per qualsiasi cosa. Penso sia vero.

 

Another false alarm

 

È un falso allarme Bert? O sei davvero sicuro di quello che fai?

 

Well this time I'm not going to watch myself die

 

Non voglio più soffrire a causa tua, ma...

 

…if you want me back
you're gonna have to ask…

 

Si. È così. È sempre stato così.

 

I Miss You Bert.

 

 

 

Bert’s Pov

 

- Cristo Jeph! Esci da quel bagno! Devo lavarmi! Puzzo da far schifo! – urlo, sbattendo il pugno contro la porta del bagno.

- Ehi, non è certo colpa mia se puzzi! – risponde, con lo stesso tono, Jeph dall’altra parte della porta.

- Si, ma lo sarà se non esci da quel bagno e non mi fai lavare! –

- Io sto cercando di farmi bello! –

- Anche se è un hotel a cinque stelle non pensavo che dai rubinetti uscire l’acqua di Lourdes! – dico, cercando di trattenere le risate.

- Vaffanculo Bert! – poi però sento anche lui ridere.

- Si, ti voglio bene anche io! Ma ora esci! – urlo ancora.

Dopo sento la serratura scattare e Jeph finalmente esce.

- Sia ringraziato il cielo! C’è l’hai fatta! Ma…ehi! Dove vai vestito così? – chiedo, guardando la sua maglia nera con la scritta arancione fosforescente “Affittasi. Anche solo per una notte”.

- Così come? – si guarda anche lui.

- Mah…non so. Hai qualcosa di diverso. Hai un appuntamento per caso? – chiedo, grattandomi il mento con un dito.

Lui annuisce orgoglioso.

- Bene. Allora togliti quella maglietta. – affermo, prima di entrare in bagno e chiudermi la porta alle spalle.

Ho un maledettissimo bisogno di farmi una doccia!

 

 

Gerard’s Pov

 

Mi vesto in fretta e furia. Prima che perda il coraggio di fare quello che devo fare.

Sembro un pazzo indemoniato mentre vado da una parte all’altra della stanza, peggio di Frank sul palco. Mi fermo solo quando mi sono specchiato per la duecentesima volta. Mi sono pettinato i capelli talmente tante volte e con tale forza che penso di averne persi una buona parte e mi sono cambiato almeno cinque volte la maglietta che poi, cazzo, sono pure tutte nere!

Apro piano la porta e con una mano sul petto, che mi assicura che il cuore non balzerà fuori dal petto, come sembra che stia minacciando, esco sul corridoio, andando, lentamente, verso la camera di Bert.

Arrivato  li davanti, faccio un profondo respiro e alzo il pugno per bussare, ma, prima che possa toccare il legno della porta, essa si apre, mostrandomi un Jeph stranamente, ed esageratamente anche, sorridente.

- Ehi…- mi saluta sorpreso e guardandomi, perdendo il sorriso e diventando improvvisamente serio.

- Ehi…senti…che per caso c’è…- inizio, imbarazzato. Spero che capisca da solo senza lasciarmi finire la frase.

- Si…è in bagno a farsi la doccia. Puoi aspettarlo dentro. Io devo uscire…- dice poi, tornando a sorridere.

Io annuisco ed entro quando lui si sposta dalla porta, prendendo il mio posto nel corridoio.

- Ah, Gee…- dice, richiamando la mia attenzione e facendomi girare verso di lui.

- Come sta, secondo te questa? – mi chiede indicandosi la camicia nera, con il colletto un po’ alzato e le maniche tirate su, che mettono in bella mostra i numerosi tatuaggi che gli ricoprono gli avambracci.

- Bene. Perché? – gli chiedo. Non sembra uno molto interessato alla moda o comunque uno a cui interessi il vestiario. In fondo è lui che ho visto con una maglia che diceva “Affittasi. Anche solo per una notte”

- No. Nulla. Grazie Gee…e…buona fortuna. – aggiunge poi con un sorriso di incoraggiamento.

Io ricambio, anche se penso che più che ad un sorriso, assomigli ad una smorfia.

- Grazie Jeph. – poi se ne va salutandomi con un cenno della mano e io chiudo la porta.

Mi vado a sedere sul letto e sento lo scroscio dell’acqua provenire da dietro la porta del bagno e poi…la sua voce mentre canta sotto la doccia.

Sorrido involontariamente.

Dopo un po’, il silenzio torna a regnare nella stanza e quasi subito dopo la porta del bagno si apre mostrandomi Bert completamente bagnato con solo un asciugamano legato in vita per coprirsi, ma che lascia ugualmente poco all’immaginazione.

Appena mi vede, spalanca la bocca e gli occhi.

- G-Gerard…c-che cosa ci fai q-qui? – mi chiede, balbettando nervosamente. Io mi alzo.

- E-ero venuto a parlarti. – dico, incerto. Se qualcuno potesse vedersi, sicuramente penserebbe che sembriamo due idioti.

- Oh. Ok…va bene. Allora…prendo i… - inizia, indicando dei vestiti sulla sedia - …e…mi vesto. E poi parliamo. Ok? – mi chiede, avvicinandosi alla sedia e prendendo, goffamente, in mano i panni.

- Si, certo. Ti aspetto qui. – dico, mordicchiandomi le unghie e reprimendo la voglia impellente di nicotina.

Annuisce, fa un mezzo sorriso e rientra in bagno.

 

 

 

Bert’s Pov

 

Entro in bagno e mi chiudo la porta alle spalle.

Mi metto davanti allo specchio e mi ritrovo a sorridere come un ebete.

Poi però mi ricompongo con un colpo di tosse. Non devo illudermi o farmi false aspettative. Potrebbe essere venuto semplicemente per dirmi di non rompergli più le palle perché non è così idiota da rimettersi con un coglione come me.

Mi vesto velocemente. Anche se ho una paura fottuta di quello che mi aspetta fuori da questa porta, sono curioso.

Esco dal bagno e lo rivedo seduto nello stesso posto di prima che si guarda le scarpe.

Si alza appena mi vede. Sta tormentando le sue povere mani.

- Ehm…c-che volevi dirmi? – chiedo insicuro avvicinandomi a lui di qualche passo.

- Io…beh…volevo dirti che ho riascoltato il vostro cd…- sussurra incerto senza lasciare in pace le sue mani.

- Oh, bene…e…? – incalzo io.

- Beh, avevi ragione quando hai detto che avevo sentito solo quello che volevo sentire. – ammette, abbassando lo sguardo.

Io sorrido impercettibilmente, ma ritorno serio prima che lui alzi lo sguardo e mi veda.

Vorrei evitare un altro ceffone.

- Hai sentito la canzone ieri? Era per te. – dico, avvicinandomi ulteriormente e allungando il braccio per appoggiare le mie dita sulla sua guancia.

- Ho sentito…- risponde, socchiudendo gli occhi.

- Mi perdoni quindi? – gli chiedo, sperandoci davvero. Sento lo stomaco chiudersi in una morsa per l’ansia.

Lui si allontana bruscamente da me e fa un passo indietro. Io lo guardo, smarrito.

- Io vorrei Bert…- sussurra.

- E allora qual è il problema?! – chiedo, quasi con tono disperato.

- Io, non voglio più soffrire. Se io e te torniamo insieme tu…tu Bert, mi devi promettere che…- inizia, mai io lo interrompo.

So già quello che vuole dirmi e sono stanco di parlare. Voglio le sue labbra, voglio lui…ora!

- Io non ti lascerei mai più Gee! Non ti farei mai più soffrire! Se tu mi concedi una seconda possibilità io…– mi interrompo e faccio un profondo respiro, cercando le parole nel mio cervello confuso.

- Se mi concedi una seconda possibilità...non la sprecherò. Andrà tutto bene…meglio di prima. Io sono diverso ora Gee…- dico, guardandolo negli occhi. 
Lui mi guarda ancora scuro in volto.

Non sa se credermi o no. Neanche io mi fiderei.

- Gee…- lo chiamo piano.

Già, neanche io mi fiderei, ma vorrei che lui lo facesse.

Allunga un braccio e posa la mano sulla mia guancia.

- Bertie…- sussurra mentre il suo pollice accarezza la mia pelle.

Io sorrido sensibilmente e mi avvicino piano a lui.

Anche se preferirei non farlo, voglio dargli la possibilità di tirarsi indietro se non volesse.

Ma lui non fa nulla.

Mi avvicino sempre di più e appoggio una mano sul suo fianco, leggermente. Poi alzo piano il bordo della sua maglietta per poter toccare la sua pelle tiepida.

Quanto mi è mancata.

Avvicino il mio volto al suo e faccio sfiorare i nostri nasi.

Puoi ancora tirarti indietro Gee.

Se lo devi fare…fallo ora!

Ma lui non si muove. Non si avvicina, ma non si allontana.

Così lo faccio. Tocco le sue labbra con le mie per un secondo e aspiro il suo odore.

Sento il profumo del suo shampoo. E il profumo della sua pelle. Non del bagnoschiuma. Della sua pelle.

- Anche io ti amo ancora Bert. – le sue parole arrivano inaspettate e i miei occhi corrono a cercare i suoi. Sorrido e mi avvento, letteralmente, sulle sue labbra.

Le lecco, le mordo, le chiudo tra le mie…le assaporo.

Tutto di lui mi è mancato.

Risponde subito al mio bacio chiudendomi le sue braccia intorno al collo e lo approfondisce con mio immenso piacere.

Quando ci separiamo per riprendere fiato, mi guarda sorridendo.

- Mi sei mancato. – sussurra.

- Mi sei mancato anche tu. -

 

 

Eccomi qui con un mega capitolone! xD

Comunque, che dire, i nostri eroi c’è l’hanno fatta!!! Olèèè!!

Ho smaniato tanto per scrivere questo capitolo! xD

 

- FuckingChemicalGirl: Beh, Gerard vampiro è un po’ il sogno erotico di tutte noi! Vero? xDxD E il Frikey, lo avevo detto che compare per far sorridere un po’! xD

Grazie!

Bacioni!

- ChemicalLady: Jess! [il mio maritino ora sta bene, anche se sono gelosissima e vorrei stare io nei panni di Gee! xD] Tra qualche giorno forse tornerò con questa sorpresa! Perché ultimamente sto un po’ incasinata con la scuola! >.< uff che palle!!

Grazie per il commento!

Bacioni!

- Blaise: si, Bert trattato come una bambolina è adorabile! [ma poco credibile! xD]

Finalmente Gee ha pensato! E ora possono stare insieme! *_*

Grazie per la recensione! [e non vedo l’ora che arrivi domani! *_*]

Bacioni!

- Sweetcurry10: assolutamente no! Non ti voglio sulla coscienza! Purtroppo però la scuola mi fa aggiornare solo di domenica! >.<

Cmq condividiamo qst passione per i flashback! Infatti da come puoi vedere, gli uso tantissimo!

Davvero mi fa piacere che la mia fic ti piaccia tanto! Questo mi invoglia molto di più a scrivere ancora!

Bacioni!

 

 

Vale

 

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Capitolo 11
*** X - I Love You ***


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Attenzione!  Lemon!! E tanto tanto Amore!!

Io ho avvertito!

 

 

X – I Love You

 

Gerard’s Pov

 

- Mi sei mancato anche tu. – sussurra.

Mi sporgo verso il suo volto e lo bacio nuovamente.

Lui ricambia immediatamente e mi spinge dolcemente verso il letto alle nostre spalle. Io cammino all’indietro poi però mi dirotta verso l’altro letto.

- è di Jeph quello. Non mi perdonerebbe se sapesse che ci ho fatto qualcosa sopra. – dice, sorridendo. Io scoppio a ridere, lui con me.

Si, la sua risata. Un’altra cosa che mi è mancata.

Arrivo ai piedi del suo e mi lascio cadere sul copriletto. Lui mi sale sopra baciandomi il collo, poi la mandibola per tornare di nuovo alle mie labbra.

- Ho avuto paura che non ti avrei mai più baciato, che non avrei mai più fatto l’amore con te…- sussurra, vicino al mio orecchio, prima di mordere delicatamente il lobo.

- Sono qui ora…- dico, tra i sospiri quando lui inizia a far scivolare le mani sotto il limite della maglietta, poi, piano me la sfila.

Scende a baciarmi il petto mentre io gli accarezzo la schiena, per poi arrivare al bordo della sua t-shirt e gliela tiro via.

Sono già eccitato da morire.

- Hai fretta? – dice, sogghignando, ma senza smettere un attimo di baciarmi. Arriva al mio ombelico e ci affonda la lingua facendomi inarcare la schiena.

- Cazzo, si! – gli rispondo. Certo che ho fretta! Aspetto da troppo tempo!

Lui ridacchia, prima di tornare sulle mie labbra, mentre, con le mani cerca di liberarmi dei jeans.

- Anche tu però hai fretta a quanto vedo. – contato, sorridendo soddisfatto.

- Shush.- mi zittisce con un altro bacio, ma posso sentire un suo sorriso sulle labbra.

Tocca i miei fianchi attraverso la stoffa dei boxer e questo mi manda un brivido lungo la schiena.

- Bert…! – sospiro impaziente. Lo sento sorridere sulla mia pancia, poi, senza smettere di darmi baci alternati a leggeri morsi, mi toglie anche i boxer.

Gemo quando la stoffa sfiora la mia eccitazione.

Mi tiro su di scatto e inizio a sbottonagli i jeans. Lui mi aiuta e in pochi secondi anche i suoi boxer vanno a finire a terra.

Accarezzo piano le gambe sottili tornando sui suoi fianchi e posso sentire i brividi percorrerlo.

- Sei sensibile al tocco…- gli sussurro con un sorriso malizioso.

- Sono sensibile quando sei tu a toccarmi…è diverso. – risponde, baciandomi gli zigomi e sorridendo.

Si alza leggermente da me dandomi la possibilità di indietreggiare sul letto per mettermi comodo, ma subito dopo mi è nuovamente addosso. E no, non mi da fastidio neanche un po’.

Improvvisamente mi prende le gambe e se le porta ai fianchi, invitandomi a stringerli. Io lo faccio ma mi irrigidisco immediatamente sentendomi così scoperto e lui se ne accorge.

- Ehi, piccolo. Che ti prende? – mi chiede preoccupato, poggiandosi con le mani ai lati della mia testa per potermi guardare e accarezzandomi i capelli sparsi sul cuscino.

- Niente…solo…fa piano ok? – sussurro sentendomi avvampare subito dopo. Sarò arrossito come una ragazzino.

È solo che è da un po’ che non lo faccio con un uomo. Esattamente da quando lui mi ha lasciato.

 

 

 

 

Bert’s Pov

 

Quando torno su di lui gli prendo le cosce, le sue meravigliose cosce e me le porto sui fianchi. Subito dopo sento Gee chiudere le gambe dietro la mia schiena ma irrigidirsi completamente.

Mi blocco sentendomi per un attimo mancare la terra da sotto i piedi.

- Ehi, piccolo. Che ti prende? – gli chiedo, alzandomi un po’ per poterlo guardare negli occhi e accarezzandogli i capelli morbidi.

- Niente…solo…fa piano ok? – io annuisco e faccio sfiorare i nostri nasi per tranquillizzarlo.

Amore, non ti farò mai più del male. In nessun modo.

Subito dopo mi allungo verso il comodino e apro il secondo cassetto, trovandoci proprio quello che cercavo.

Allora c’è davvero un motivo per la quale questo hotel è a cinque stelle! [d’oh. Naturalmente anche l’hotel è di mia invenzione per questo c’è il lubrificante nei comodini!! xDxD NdA]

Svito il tappo della piccola confezione bianca e mi verso un po’ di gel denso sulle dita. Lo sfrego un po’ per riscaldarlo e poi lo avvicino alla sua entrata.

Grazie al liquido riesco a far scivolare dentro il primo dito, iniziando poi a prepararlo.

Guardo preoccupato il volto di Gee attento a non farmi sfuggire neanche il più piccolo segno di sofferenza. Anche lui non toglie gli occhi da me, rassicurandomi con lo sguardo.

Scendo a baciarlo con l’intento di distrarlo un po’ quando inserisco il secondo dito.

Lui si inarca ugualmente e geme sulle mie labbra.

Ma non riesco a capire se sia un gemito di piacere o di dolore.

- Tutto ok? – gli chiedo quindi, sussurrando.

- Tranquillo. Continua. – mi risponde, facendo un sorriso forzato.

Inizio a muoverli piano e più delicatamente possibile.

Mentirei se dicessi che non sto facendo fatica.

Sono così eccitato che sento l’erezione farmi quasi male.

Ma mi sono ripromesso che non lo farà soffrire mai più.

Per un attimo sono tentato di smettere quando vedo Gerard chiudere forte gli occhi, poi però li riapre, poggiandomi le mani sugli avambracci e incoraggiandomi a continuare.

Subito dopo porta la testa all’indietro sul cuscino e dalla sua bocca inizia ad uscire qualche gemito strozzato.

- Bert! – esclama, rendendo palese la sua richiesta.

Io vorrei prepararlo ancora un po’ ma lui muove il bacino verso di me e allora sfilo le mie dita da lui andando a baciarlo voracemente.

- Avanti Bert…- sospira sulle mie labbra. Io annuisco impercettibilmente e torno a cingergli i fianchi per portarlo un po’ più verso di me.

Poi appoggio la mia erezione alla sua apertura e piano inizio a spingere.

Lui si inarca immediatamente e io passo un braccio sotto il ponte formato dalla sua schiena e lo tengo stretto a me, mentre continuo ad entrare più delicatamente possibile.

Mi mordo le labbra per non cedere alla tentazione di prenderlo velocemente. Non me lo perdonerei.

Tengo gli occhi serrati perché ho paura che se vedessi una sua espressione non riuscirei più a continuare.

Improvvisamente sento una mano sul viso e riapro gli occhi. Vedo Gerard sorridermi dolcemente e mi accorgo di essere entrato in lui completamente.

Fa un leggero cenno con la testa per poi far passare la mano sulla mia nuca per avvicinarmi a lui e baciarmi dolcemente.

- Ti amo. Continua…- sussurra.

Io ubbidisco, iniziando a spingere dentro di lui. Uscendo un po’ e poi rientrando.

Alla prima spinta vedo Gerard boccheggiare e a quella successiva gemere forte, poi sempre più forte, fino ad arrivare quasi ad urli strozzati.

Io chiudo gli occhi per un secondo per impedirmi di venire subito davanti al suo viso distorto dal piacere. Poi però torno a guardarlo perché non mi priverei mai di tale spettacolo.

- Dio, Bert! Si! – esclama, aggrappandosi spasmodicamente alle mie spalle e affondandoci le unghie.

Continuo a spingere, beandomi dei suoi gemiti e della sua voce.

Credo di stare per impazzire. Anzi no, credo di stare per venire.

Ma non voglio venire così, voglio venire con lui. Così vado a chiudere la sua erezione in una mano e comincio a masturbarlo. A questo mio movimento Gerard boccheggia sorpreso poi però si lascia andare, abbandonando la testa in dietro sul cuscino.

Continuo così per un altro paio di spinte e poi sento un forte calore impossessarsi di me.

- Gee! – urlo, venendo violentemente dentro di lui. Subito dopo lo sento urlare il mio nome, segno che anche lui è venuto.

Poi mi lascio andare sul suo corpo ansante e sudato.

- Ti amo Gee…- sussurro lasciandomi andare subito dopo al sonno.

 

 

 

 

 

 

Ehilà! Il figliol prodigo è tornato!

Scusatemi…ho fatto la bambina cattiva quindi sono stata punita, ma ora sono tornata e farà la brava..lo prometto.

Comunque, a parte le stronzate…xD

Grazie per il sostegno e l’affetto…vi adoro. Ed eccovi il nuovo capitolo [che mi vergogno una cifra a postare. -///- spero di non essere stata volgare, è l’ultima cosa che vorrei scrivere]

Fatemi sapere -///-

Ah, dimenticato…grazie a chi ha commentato l’ultimo capitolo…vi adoro davvero tanto! ç_ç

Baci!

 

Vale

 

 

 

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Capitolo 12
*** XI – Questions Pt. 1 ***


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XI – Questions Pt. 1

 

Gerard’s Pov

 

Mi sveglio con una specie di grugnito, infastidito da un rumore di sottofondo.

Mi tiro a sedere sul letto e noto che sono solo poi sento che i rumori provengono dal bagno.

Rumore, altrimenti chiamato Bert screamer-version!

Pochi minuti dopo, nella quale cerco disperatamente di tapparmi le orecchie con il cuscino, Bert esce dal bagno con solo un asciugamano intorno alla vita. Io mi rialzo a sedere guardandolo truce ma lui non sembra accorgersene infatti mi dedica un sorriso a trentadue denti dolcissimo...e allora mi sciolgo.

- Scusa, non volevo svegliarti. – dice avvicinandosi al letto e sedendosi accanto a me.

- Non sembrava sai? Ma perché devi sempre cantare sotto la doccia!? – dico, con finto tono disperato abbracciandomi il cuscino morbido.

- è rilassante…- dice, facendo spallucce. Poi mi toglie il cuscino da sotto la testa e lo butta sul letto di Jeph mentre io lo guardo contrariato.

- Ci sono io qui. Abbraccia me! – dice, mettendo il broncio.

Io sorrido divertito e mi avvinghio al mio nuovo guanciale.

Lui ride, si sdraia sul letto rendendo più facile l’abbraccio e poi mi bacia dolcemente si, ma senza dimenticare di giocare con la mia lingua.

Lo fermo però quando inizia a scendere giù sul collo.

- B-Bert…Bert! Fermo! – dico, sorridendo e allontanandolo da me.

- Perché dovrei stare fermo? – dice, aggrottando le sopracciglia.

- Perché dobbiamo uscire da qui. Penso che tornerà prima o poi Jeph no? – chiedo retorico, poi mi giro a guardare l’orario. Cazzo, sono già le 21.00!

- Lo posso sempre lasciare fuori come ho già fatto! Se aspetti vado a chiudere a chiave! – dice con un sorriso furbo e fa per alzarsi.

Io rido e lo fermo.

- No! Dai, scendiamo. Poi ho un certo languorino! – dico, anticipando la mia pancia che subbuglia.

- Uffa. Che noioso che sei. – dice, sbuffando e incrociando le braccia sul petto.

Io mi vado a sedere sul suo bacino, ignorando completamente il fatto che sono nudo, e scendo a baciargli il collo.

- Dai, non mettermi il broncio! Avremo tempo anche per quello. No? – dico, chiedendo conferma.

- Certo. – annuisce. Poi mi prende per i fianchi e mi ributta sul letto, per poi venirmi sopra e baciarmi ancora. Io gli incastro le dita tra i capelli neri e gli accarezzo.

- Dovremmo anche parlare…- dico, poi tenendo per un attimo la sua bocca lontano dalla mia.

Lui fa un grugnito infastidito e scende a baciarmi il collo.

- Bert! Eddai…promettimi che parleremo! – esclamo, prendendogli poi il viso e cercando i suoi occhi.

Lui finalmente si ferma e mi guarda.

- Ok. Ho capito. Non c’è verso. – dice, sorridendo. – Si Gee. Parleremo. Non preoccuparti. – annuisce, dandomi un leggero bacio sulle labbra e poi alzandosi dal letto per infilarsi i boxer.

Sorrido soddisfatto e lo imito.

 

 

 

 

 

 

Bert’s Pov

 

Scendo le scale saltellando e arrivo giù alla reception sorridendo come un idiota.

Ho appena lasciato Gerard in camera sua a cambiarsi. Mi ha detto di scendere a prendere un tavolo perché è già tardi e rischiamo di non trovare nulla.

Quando faccio per entrare nel ristorante cerco in giro qualche faccia conosciuta e i miei occhi cozzano in un Frank Iero ed un Mikey Way esageratamente sorridenti. Ma come posso io prendere in giro loro quando sono anche io nelle stesse condizioni!?

In un attacco di pazzia mi avvicino al tavolo, facendo finta di non notare le loro mani dolcemente intrecciate nascoste dalla tovaglia, e mi siedo ad una sedia vuota.

Bleah, tutto questo zucchero e miele! Stanno bene solo su me e Gerard per i miei gusti.

Loro mi guardano con gli occhi spalancati.

- Cosa vuoi precisamente, McCracken?  - mi chiede Iero con le sopracciglia aggrottate.

- Niente Iero. Solo che devo aspettare Gee e non mi va di farlo da solo. – dico, sorridendo, alternando lo sguardo tra il Little Way e il suo ragazzo.

- Cosa?? – esclamano all’unisono.

- Già. Io e Gee siamo tornati insieme! Non è meraviglioso? – dico, sempre con il solito sorrido ebete sul volto che non riesco proprio a togliere. Poi prendo un grissino dalla cesta in mezzo al tavolo e gli do morso.

Vedo Mikey indurire i muscoli del viso e alzarsi di scatto.

- Se lo fai soffrire, giuro su quello che ho di più caro al mondo, che ti ammazzo McCracken! Chiaro? – esclama chiudendo le mani a pugno. Poi Frank lo fa calmare sussurrandogli qualche parola all’orecchio e lo fa tornare a sedere.

Resto con la bocca aperta e in silenzio perché non mi aspettavo questa reazione.

In quel momento Gerard arriva al tavolo e alterna lo sguardo tra Frank che accarezza la mano di Mikey per calmarlo e me con gli occhi spalancati e il grissino ancora in mano.

- Che succede? – chiede poi serio, mettendomi una mano sulla spalla.

- e così siete tornati insieme? – dice Mikey girandosi verso il fratello con…un sorriso??

Ma che cazzo…??

- Si. Avrei voluto dirtelo io ma lui deve sempre rovinarmi le sorprese a quanto pare. – dice, ironico, dandomi un piccolo scappellotto dietro la nuca.

- Sono contento…davvero! – dice il piccolo Way sorridendo ancora.

Io spalanco ancora di più gli occhi.

- Ma se mi hai appena detto…aio!! – esclamo io, ma lui mi interrompe dandomi un calcio da sotto il tavolo mentre Frank se la ride sotto i baffi. Ahio che male!

Oddio! Secondo me lui lo hanno adottato! Non è normale! Ha una doppia personalità!

- Dicevi? – riprende Mikey facendomi un sorriso innocentemente falso.

- Niente! – ringhio io. Poi mi alzo e passo un braccio intorno alla vita di Gerard.

- Andiamo a trovarci un tavolo. – dico, senza però staccare gli occhi dal fratello.

Ci andiamo a sedere qualche tavolo più in la e subito Gerard inizia ad ordinare questo mondo e quell’altro (tanto pagano le case discografiche!) e mangiamo tutto per rimetterci in forze.

Abbiamo bruciato molti grassi oggi pomeriggio!! ^^

Quando ci riteniamo pieni, Gee unisce la mani sul tavolo.

- Bert…avevi promesso…- inizia.

- Che avremmo parlato…- dico, completando la sua frase e incrociando le braccia, appoggiandole poi sul tavolo.

- Già. – annuisce.

- Di cosa vuoi parlare? – gli chiedo poi, perché sinceramente non l’ho ben capito.

- Beh…di tutto questo tempo ad esempio…ma anche di quello che è successo durante il Warped. – mi risponde, abbassando lo sguardo.

- Va bene. Però andiamo da un’altra parte ok? – lui annuisce, allora lo prendo per mano e usciamo dal ristorante.

- Dove andiamo? – chiedo poi.

- Da me? Tanto penso che mio fratello dorma da Frank anche questa notte. –

Annuisco e saliamo al terzo piano dove si trovano le nostre stanze.

Quando entriamo all’interno della camera di Gee mi vado a sedere sul letto e lui fa lo stesso, incrociando le gambe.

Devo essere malato per trovare questa posizione così bambinesca…fottutamente eccitante?

Mi sporgo un po’ per baciarlo e lui sorride. Mi concede il bacio ma subito dopo mi rimette buono a sedere.

- Dovevamo parlare. Ricordi? – mi chiede ironico.

- Sisi, ricordo. Scusa. –

 

 

Gerard’s Pov

 

- Dimmi…- dice, rimettendosi seduto e incrociando le gambe.

Io annuisco e prendo fiato.

- Bert…era davvero quello il motivo per la quale mi hai lasciato? Sii sincero per favore. – dico, guardandolo seriamente.

- Si. Non ti ho mentito Gerard. Dio, ho passato giorni ad odiare tuo fratello con tutto me stesso, pensando che fosse stato lui a mettere questi cazzo di dubbi nella mia testa e nella tua. Alla fine però ho compreso che era la fottuta verità. E la cosa buffa e che l’ho capito dopo un’ennesima sbronza. Avevamo fatto l’amore la sera precedente, lo avevo capito perché eravamo entrambi nudi ma…non mi ricordavo un cazzo! – si interrompe portandosi una mano tra i capelli.

- Aveva ragione Mikey. Se ti amavo dovevo lasciarti andare e poi loro ti avrebbero aiutato ad uscirne. Ho avuto ragione. Ti hanno salvato e dovrei essere grato a Toro, Bob, Iero…e si…a Mikey. È lo sono! Non fraintendermi! Ma…non c’è stata sera durante questi anni nella quale una parte di me non si ostinasse a dare a tuo fratello la colpa della mia sofferenza e della tua, quando invece era solo ed unicamente colpa mia. – abbassa lo sguardo, io invece non lo stacco neanche un attimo da lui.

Alla faccia di chi crede che Bert sia solo un egoista, alcolizzato e bugiardo.

Anche alla faccia mia quindi, che per questi anni gliene ho dette di tutti i colori in privato e ignorandolo alla grande in pubblico.

Improvvisamente comincia a ridacchiare e io lo guardo interrogativo.

- Non penso che te lo abbia raccontato ma una volta, quando tu eri non so dove con Iero e Toro sono entrato nel vostro bus dopo essermi scolato una bottiglia di JD e gli ho urlato contro. – si interrompe ridendo del suo comportamento.

- Non mi ricordo neanche cosa gli ho detto. Ma, conoscendomi, non devono essere state cose carine. - conclude sogghignando.

Io spalanco la bocca e finalmente tutto mi è chiaro.

Ecco perché Mikey mi ha portato qui: si sentiva in colpa!

- Ehi, so di non essere stato carino. Ma non c’è bisogno di fare quella faccia. E non mi chiedere di scusarmi perché, per quanto ti ami, non lo farò neanche sotto le peggiori torture cinesi! – dice alzando un dito nella mia direzione con un espressione buffissima.

Io scoppio a ridere e lo abbraccio di slancio.

- Oh bene. Spero che questo voglia dire che posso continuare ad odiarlo! – esclama ricambiando l’abbraccio.

- Beh, sarebbe carino se d’ora in poi cerchiate di vivere civilmente. – dico sorridendo e sciogliendo l’abbraccio.

Lui sbuffa.

- Dai, almeno provaci! Poi ne parlerò anche con Mikey. –

- Va bene. Ci proverò. Però mi fai un piacere? Puoi chiedere a tuo fratello cosa gli ho detto quel giorno? –

- Bert!! – lo rimprovero io con un sorriso.

- Ehi, sono soltanto curioso! – dice, ridendo.

Poi mi prende per le spalle e mi spinge contro il materasso.

- Hai altre domande da fare? – mi chiede poi ad un centimetro dalle mie labbra.

- Veramente si…- ammetto.

- Va bene se dividiamo il questionario in due tempi? – chiede ironico.

Io faccio finta di pensarci.

- Ok, fine primo tempo. – dico prima di unire le nostre labbra.

Tanto c’è tempo no?

 

 

 

Eccomi qui! Scusate se vi ho fatto aspettare un po’, però tra l’altra ff, la scuola e la pigrizia non mi è stato possibile scrivere molto! xD

Comunque evvai che i miei cuccioli si sono riappacificati! <3 xD

 

Ora passiamo alle cose serie! ^^

- ChemicalLady: aww honey! Mi fa piacere che lo scorso capitolo ti sia piaciuto! <3 ci sentiamo preso anche perché ci sto pensando a quella ff! [muuaaahhh! Geni del male! xD] salutami il bel Quinnino! ^_-

Bacioni!

- FuckingChemicalGirl: noo! Ora loro stanno insieme per sempre! [almeno nei miei sogni e nella mia fanfic! xD] *_*aww mi fa piacere che ti sia piaciuta!

[aggiorna presto anche le tue eh!] ci sentiamo su msn!

Baci!

- Sweetcurry10: oh, puoi starne certa che continuo a postare! Non mi piace lasciare le cose incomplete, quindi puoi stare tranquillissima! Cmq mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto lo scorso capitolo e poi, in ogni lemon che scrivo ho la paura di farne uscire fuori qualcosa di volgare! >.< è l’ultima cosa che voglio fare!

Ti ringrazio ancora!

Bye Baci!

- Blaise: aww ciao! Beh che dire, ti ringrazio! *_*

E poi si, meno male che c’è Bert, che anche se non è proprio un guru della moda. però ha notato che una maglietta del genere per un appuntamento! [il fatto spaventoso e che ho visto davvero un ragazzo con una maglietta con quella scritta! >.< spaventoso! xD] e poi si, lasciamo perdere che io ogni volta che devo scrivere una lemon ci metto i pomeriggi interi! xD [infatti sto cercando di sciogliermi un po’ anche con l’altra ff, nella quale già ne prevedo un bel po’! xD]

Grazie ancora! E confido nel fatto che prima o poi arrivi a leggere e commentare! È importate la tua recensione!

Baci

 

Baci a tutti!

 

Vale

 

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Capitolo 13
*** XII – Surprise! ***


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XII – Surprise!

 

Gerard’s Pov

 

 

 

- Bert! Bert! Su Bert, svegliati! – dico, scuotendo in modo relativamente delicato Bert.

Lui mugugna qualcosa e si gira dalla parte opposta.

- Mio dio Bert. Su dai che è tardi! Io ho un soundcheck tra un ora! – cerco ancora di svegliarlo.

Lui scuote la testa e si gira a guardarmi.

- Way…sei un…- io lo zittisco baciandolo con un sorriso.

Lui mi arpiona, mettendomi una mano dietro la nuca ed approfondendo il bacio.

- Ok, sono sveglio. – afferma, quando ci stacchiamo.

Io sorrido vittorioso.

Ahah, ha sempre funzionato! 

- Dai alzati. Così fai in tempo a cambiarti e a venire con me a fare il soundcheck. – dico, alzandomi dal letto e finendo di vestirmi.

Lui annuisce sfregandosi gli occhi e sbadigliando come un bambino.

Non posso fare a meno di sorridere.

- Che ora sono? – chiede poi, mettendosi a sedere sul letto.

- Le nove – rispondo, chiudendo la cinta.

- Sono pronto. – dico poi – Dai, andiamo a prendere qualcosa per cambiarti. – dico, andando verso di lui e tirandolo su per un braccio.

- Ehi, non sono una bambola. – mi riprende.

- E chi lo dice? – sussurro malizioso avvicinando il mio viso al suo.

- Sei tu la bambola. La mia bellissima bambola. – mi corregge con un sorriso e si avvicina per baciarmi.

Io gli concedo un piccolo bacio poi però lo allontano.

- Dai, andiamo! –

Gli lascio il tempo di infilarsi i vestiti che portava ieri sera ed usciamo, diretti alla sua stanza poco lontana.

Arrivati davanti alla porta, Bert prende la sua copia delle chiavi da dentro la tasca posteriore dei Jeans e la infila nella serratura.

Quando apriamo la porta davanti a noi si presenta una scena…wow!

Non trovo parole per descriverla!

C’è Jeph. No, non un Jeph normale. C’è un Jeph mezzo nudo, non so se completamente, non ho il coraggio di scendere con lo sguardo per sincerarmene.

Ed è sopra a…oh mio dio!

Dana!

Solo con l’intimo nero addosso.

Io guardo la scena con gli occhi spalancati e loro guardano noi nello stesso modo.

Dana è completamente viola.

Mi riprendo solo quando sento la grassa risata di Bert.

 

 

 

Bert’s Pov

 

Scoppio a ridere. Senza potermelo impedire.

E ora capisco! Capisco cosa intendeva Jeph quando mi ha detto che forse mi sarei dovuto ricredere sulla sua situazione sentimentale!

E bravo Jeph!

Alla mia risata si aggiunge dopo poco quella più bassa e riservata di Gee.

- A quanto pare avete socializzato davvero! – dice poi, mentre la sua risata diventa un po’ più alta e mentre la ragazza arrossisce ancora di più.

Io non capisco bene cosa significa ma non ci faccio caso.

Jeph che è in boxer si alza e si infila velocemente i jeans buttati li a terra, vicino al letto. Invece la ragazza, che ricordo di aver già visto in compagnia di Gee si copre vergognosamente con le coperte.

Poi mi accorgo di una cosa.

Sono sul mio letto!

- Ehi! Io mi sono fatto tanti scrupoli quando io e Gee stavamo per farlo sul tuo letto! Invece a te non te ne frega proprio niente eh!? – lo riprendo, fintamente [neanche tanto fintamente] offeso.

- Bert per favore. Non è il momento. – dice poi Jeph.

- Ciao Dana…- dice Gee, con un sorriso rivolgendosi alla ragazza.

- C-ciao Gee…- risponde lei, sempre con le gote spaventosamente arrossate.

- Su Bert, prendi qualcosa per cambiarti. E poi lasciamo i piccioncini a tubare…- dice poi il mio ragazzo, posandomi una mano sulla schiena per invitarmi a darmi una mossa.

- Oh si, scusate. Prendo qualche panno pulito e vi lascio…- dico, avvicinandomi alla mia valigia e prendendo la prima maglietta e il primo pantalone che trovo.

Ma guarda tu che situazioni!

Cioè, non è la prima volta che succede…ma ora capisco cosa si prova a stare nella parte di chi scopre.

Quando lasciamo la stanza di Gee, dove mi sono cambiato, scendiamo, mano nella mano, giù nella hall.

Come lui si aspettava, il resto dei MyChem è già giù ad aspettare il loro cantante, ma sicuramente non si aspettavano me.

- Ehi Bert. Come mai qui? – chiede Bob, poi nota le nostre mani incrociate e fa una “O” perfetta con la bocca.

Ray mi saluta con un cenno della mano. Frank con un sorriso, più rivolto a Gerard che a me. E il suo “dolce” fidanzatino continua a guardarmi minaccioso.

Ma cavolo, solo io me ne accorgo?!

Si, penso proprio di si, visto che Gee sorride a tutti tranquillamente.

- Andiamo ora. Altrimenti facciamo tardi. – dice poi, trascinandomi verso l’uscita.

Per tutto il viaggio in macchina sono chiuso tra Gerard, sorridente e in vena di battute, e tra un Mikey, che ogni tanto mi manda qualche occhiataccia.

Meno male qualcuno se ne accorge, infatti Frank gli da una leggera gomitata e gli sussurra qualcosa all’orecchio, prima di baciargli una guancia.

Io mi giro verso Gee. – Tuo fratello mi manda occhiatacce. – gli dico, a voce bassissima vicino l’orecchio.

Lui ridacchia – Ma dai, non è vero! Ti ha anche sorriso quando sei arrivato! – mi risponde.

In questo momento, se non fosse che sono in mezzo, vorrei tirare una forte testata al finestrino.

Ma quanto è ingenuo il mio amore??

Scuoto la testa e mi sporgo verso di lui per baciarlo. Quando fa l’ingenuo è ancora più adorabile.

Quando ci stacchiamo mi sorride dolcemente.

- Siamo arrivati. – avverte Ray, alla guida.

Usciamo tutti dalla macchina e subito i MyChem si avviano verso il backstage dove Brian gli sta aspettando.

Io e Gee ci salutiamo con un sorriso e io vado in cerca di un caffè. L’unica cosa che, insieme alle birre, non manca mai dietro le quinte dei concerti.

Quando sto tranquillamente bevendo dal mio bicchiere guardando i ragazzi provare sul palco, vedo Mikey allontanarsi dal resto del gruppo e venire verso di me.

- McCracken…- dice a mo di saluto.

- Little Way…- rispondo ironico, come al solito.

- Senti McCracken…non stavo scherzando ieri. Se lo fai soffrire te la farò pagare davvero. – mi dice, serio come la morte, fermandosi davanti a me. – Ti ho aiutato. Te lo portato qui, sapendo quello che sarebbe successo…perché mi sentivo in colpa. Ma…non azzardarti di nuovo a farlo star male. Chiaro? – conclude, puntandomi il dito.

In altri casi me ne uscirei con una battuta o, più semplicemente, lo prenderei a pugni.

Ma questa volta mi limito ad annuire.

In fondo ha ragione, se non fosse stato per lui Gee non sarebbe mai venuto e ora non lo riavrei con me.

- Grazie Michael…- dico infatti.

- Non devi ringraziarmi. Devi solo prometterlo. – risponde, guardandomi da sopra i suoi occhiali da vista.

- Non lo farò più soffrire. Puoi stare tranquillo. – dico, annuendo.

- Bene. Mi fiderò di te. – fa un mezzo sorriso. – Ora torno dagli altri. A dopo…Bert. – dice, iniziando a girarsi verso il palco.

- A dopo…Mikey. –

Beh, che dire…wow.

Comunque sta tranquillo Little Way…sono stato fortunato una volta…non sfiderò la sorte.

 

 

 

 

 

Ok…carina la coincidenza.

Proprio oggi che volevo aggiornare arriva questa notiziona.

Gerard Way diventerà papà.

Ebbene si, Linz è incinta.

Non si vede che sto saltando in giro dalla gioia?

Ecco…ora sto stappando lo champagne.

E adesso sto andando fuori al balcone per sparare i fuochi d’artificio.

Ok, adesso la finisco.

Faccio tanti auguri a Gee e se sei felice tu…sono felice anche io…

[but…Frerard still lives!]

Infine ringrazio Jess, Chiara e Jessica ^^ per la recensione e mi fa piacere leggere che vi divertono almeno un po’ le s*****e che scrivo! xD

Vi adoro tutte!

Tanti tanti Baci!

Vale

 

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Capitolo 14
*** XIII – This Week Doesn't Last Forever ***


n

XIII – This Week Doesn't Last Forever

 

Venerdì

 

Gerard’s Pov

 

Quando scendo dal palco corro tutto felice e spensierato, e anche un po’ sudato, verso il mio Bert. O perlomeno…cercando il mio Bert.

Ma dove cazzo si è cacciato? Mi aveva detto che mi avrebbe aspettato nel backstage alla fine del concerto.

Vicino alle attrezzature dei tecnici riconosco però Quinn e gli vado incontro.

- Ehi Quinn. Sai per caso dov’è Bert? – chiedo, asciugandomi il sudore con il polso.

Lui mi guarda con uno sguardo un po’ rassegnato.

- Sta parlando, o meglio, urlando con il nostro manager. – risponde.

- E perché? – chiedo io confuso.

- Ci ha detto che dobbiamo tornare sabato, invece che lunedì mattina. – inizia, appoggiandosi ad un amplificatore spento. – Visto che noi domenica, l’ultimo giorno del festival, non ci dobbiamo esibire, ci ha programmato una nuova data quella sera. In poche parole Sabato sera dobbiamo partire con destinazione New Orleans. – conclude.

Io sbarro gli occhi.

No, così presto no! Non sono preparato!

- C-cosa? Ma perché? Non potete annullarla?? – chiedo, prendendo per le spalle Quinn e scuotendolo un po’.

Lui mi sorride e mi ferma. – Lo so che non vuoi allontanarti così presto da Bert. Anche se proprio non capisco cosa ci trovi. – dice, con tono ironico. Io mi faccio scappare un sorrisino.

- Ma ci sta provando. Per questo è di in uno dei camerini ad urlare come una scimmia. Mio dio, l’ho sentito. Neanche ai concerti fa così! – dice, rabbrividendo.

Io sorrido, pensando a quel matto che cammina avanti ed indietro per la stanza urlando e gesticolando. Ma spero…spero con tutto il cuore che riesca a convincerlo.

Parlando del diavolo…vedo Bert venire verso di noi e sembra davvero incavolato nero, sembra anche che stia parlando da solo, ma poi si calma quando mi vede.

- Ehi…hai già finito…- dice, venendo verso di me e dandomi un leggero bacio.

- Allora? – chiedo, guardandolo attentamente.

- Allora cosa? – ritorce lui, mentre vedo Quinn defilarsi.

- Che ha detto il manager? – chiedo con uno sguardo severo quando mi accorgo che sta facendo il finto tonto.

- Oh…te lo ha detto Quinn? – io annuisco.

Lui sospira, ma poi fa un sorriso – Dai, non ne parliamo ora. Andiamo in albergo, ti fai una doccia…sei tutto sudato! E poi..faremo qualcosa di decisamente più divertente. Dai, andiamo! – mi dice, prendendomi per mano.

- No, Bert. Non trattarmi come un bambino stupido. – dico, bloccandolo e portandolo verso di me.

- Cosa ha detto il manager? – chiedo nuovamente.

Lui abbassa lo sguardo e sospira – Che dobbiamo assolutamente partire domani. Non si può fare altrimenti. – risponde finalmente, ma io avrei tanto voluto che la risposta non fosse quella.

Io annuisco debolmente.

Fantastico. Davvero perfetto.

Cosa mi credevo? Che questa settimana non sarebbe mai finita? Che sarebbe andata avanti all’infinito?

E solo che…non ci avevo mai pensato.

- Ehi, piccolo. Dai, non fare quella faccia. Ci penseremo quando sarà il momento. Ora andiamo a divertirci ok? – mi alza il viso, costringendomi a guardarlo e quando vedo il suo sorriso speranzoso, non posso fare a meno di accontentarlo.

- Va bene. – acconsento quindi.

Anche se so che prima o poi quel momento arriverà.

 

 

Bert’s Pov  

 

 

Porca puttana! Quel manager del cazzo mi ha fatto venire i nervi a fior di pelle!

Se il festival dura una settimana, perché cazzo prende impegni che noi non vogliamo mantenere? Che cazzo di discorsi sono? Non capisco perché si atteggi così tanto a fare il capo, visto che in fin fine…siamo noi che gli diamo un fottutissimo lavoro!

Faccio un respiro profondo e cerco di rilassarmi, non voglio far pesare nulla a Gerard. Purtroppo non ci resta molto tempo quindi dobbiamo sfruttare al massimo questo giorno e mezzo che ci rimane.

Per tutto il tragitto verso l’albergo comunque non spiccico parola. Per quanto stia cercando di non pensarci, non ci riesco.

So che prima o poi arriverà il momento in cui dovrò salire su quello stramaledetto aereo e chissà quando ci rivedremo di nuovo.

È la prima volta in vita mia che vorrei fare un altro lavoro.

Quando arriviamo saliamo in camera sua e mentre lui si fa la doccia io mi stendo sul letto. Questo fa ritornare la stanchezza e lo stress, quindi dopo una svogliata lotta…mi addormento.

 

Mi sveglio poco dopo quando sento i capelli umidi di Gerard sul petto.

- Scusa. Non volevo svegliarti. – dice, notando i miei occhi aperti.

- Non preoccuparti. Scusa…sono un po’ stanco. – rispondo, stropicciandomi gli occhi.

– Anche io. – dice poi, accoccolandosi sul mio petto.

- Vuoi dormire? – chiedo, sorridendo leggermente.

- Si, voglio dormire qui vicino a te. – risponde, con gli occhi già chiusi, circondandomi la vita con un braccio. Io gli passo il mio intorno alle spalle e lasciò andare nuovamente la testa tra i cuscini.

Ho davvero sonno.

E no, non stiamo perdendo tempo. Anche questi momenti voglio imprimerli bene nella memoria.

 

Quando mi sveglio, non so bene quanto tempo dopo, mi accorgo che accanto a me non c’è nessuno. Posso sentire la coperta fredda sotto i miei polpastrelli.

Apro gli occhi e, dopo avergli sfregati un po’, mi guardo intorno.

- Gerard? – chiamo, ancora con voce impastata dal sonno.

Non ricevo alcuna risposta quindi mi alzo, non con poca fatica, e lo cerco ancora.

Improvvisamente sento una corrente di aria fredda e rabbrividisco, mi volto e noto che la finestra e aperta. Attraverso il vetro posso notare la figura nera di Gerard.

Cammino verso la porta finestra e la apro completamente, uscendo fuori nel fresco della sera.

- Ehi…che fai? - chiedo

Lui si gira – Ti sei svegliato finalmente. – dice sorridendo – Stavo fumando. – risponde poi, facendomi vedere la sigaretta, ormai quasi finita, tra le sue dita.

Io annuisco e mi avvicino al parapetto, dove e appoggiato, abbracciandolo da dietro.

- Me ne dai una? – chiedo, vicino al suo orecchio.

Lui ridacchia. – Sempre il solito scroccone eh? – nota ironico, io faccio una faccia offesa, ma poi sorrido anche io.

- Tieni…- dice comunque, prendendo una sigaretta dal pacchetto e porgendomela.

- Grazie amore…- dico, ruffiano al massimo. Lui se ne accorge e ride, poi mi passa anche l’accendino.

Mi allontano da lui e la accendo, appoggiandomi poi anche io alla balcone.

- Che hai? – chiedo poi, notando il suo sguardo triste.

Lui sforza un sorriso. – Niente…- risponde, facendo spallucce.

- Non dirmi stronzate. Ti capisco meglio di tua madre… - dico, dandogli una leggera spinta con la spalla.

- e che non riesco a smettere di pensarci…- dice.

- A cosa? – rispondo, facendo finta di non aver capito.

Gli stessi pensieri che ha lui…li ho anche io.

- Domani sarà tutto finito. Domani sera tu prenderai quell’aereo…e chissà quando ci rivedremo ancora. – risponde, girando la testa per guardarmi negli occhi.

- Ci vedremo spessissimo. Ogni volta che sarà possibile prenderò il primo aereo e mi vedrai fuori da casa tua quando meno te lo aspetti. – dico serio, poi faccio un sorriso.

- Quindi vedi di non tradirmi, perché lo scoprirei. – lui fa un piccola risata, poi però torna alla sua espressione seria e a guardare il cielo nella quale si può vedere ancora un accenno di arancione.

- Non sarà facile…- dice improvvisamente, rompendo il silenzio che si era venuto a creare. – Non sarà per niente facile…-

- Lo so. Con noi mai niente è stato facile. Ma c’è la possiamo fare. – dico, senza staccare gli occhi da lui che invece continua a tenerli sull’orizzonte.

- Te lo detto. Non ho alcuna intenzione di lasciarti andare. – lui finalmente si gira a guardarmi.

- Ti amo. – dice solamente, venendomi contro e baciandomi con impeto. Io per la sorpresa lascio scivolare la sigaretta dalle dita.

Quando ci allontaniamo, gli passo le braccia intorno alla vita e lo tengo stretto a me.

- Ti amo anche io…quindi…andrà tutto bene. Anche quando questa meravigliosa settimana sarà finita…noi andremo avanti e ce la faremo. – dico e non sono mai stato più sicuro di nulla in vita mia.

- Ce la faremo…- conferma Gee, guardandomi con un sorriso e annuendo convinto, poi mi abbraccia.

Rimaniamo così per non so quanto tempo, ma è comunque troppo poco. Poi è lui a rompere il silenzio.

- Ti sei riposato abbastanza? – mi chiede con tono malizioso, vicino l’orecchio.

- Mai stato più riposato…- rispondo.

Lui sorride e, dopo essersi allontanato, mi prende una mano, iniziando ad indietreggiare verso la porta finestra.

- Andiamo a sfruttare al meglio il tempo che resta…- dice, e ora quelle parole non hanno più un sapore amaro…bensì estremamente eccitante.

 

 

 

Ed eccomi di nuovo qui.

Ho appena finito di rivedere per la duecentesima volta Alexander e sono talmente andata per Alessandro ed Efestione che sono pimpante anche se sono le undici di sera. Ok, so che questo non vi interessa e che non centra un emerito cavolo con la ff, quindi la smetto!

Altrimenti vi direi quanto adoro Efestione, quanto ho pianto quando è morto e su come adoro la storia e l’epica!

Vorrei ringraziare Chiara e Sara [ossia FuckingChemicalGirl e Sweetcurry] per la recensione! Grazie tantissime e vi adoro!

E ora vado a farmi un altro po’ di pianti con il Titanic [ormai lo sapete che sono anche fin troppo romantica! @_@]

 

Grazie ancora e tanti tanti baci!

 

Vale

 

 

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Capitolo 15
*** XIV – Everything Will Be All Right ***


n

XIV – Everything Will Be All Right

 

Gerard’s Pov

 

Quando mi sveglio per poco non rischio di cadere dal letto. Riesco però a mettere una mano sul comodino per impedirlo.

Ma che caz...?

Mi giro e vedo Bert che praticamente ha occupato tutto lo spazio del mio letto ad una piazza e mezzo.

Mi viene da ridere. Ha sempre fatto così. Si muove durante la notte, ruba le coperte e si prende più spazio che può.

Non lo fa apposta…e il suo corpo che fa tutto.

Io gli do un colpo con il fianco, tentando di farlo spostare un po’. Lui si lamenta poi però si mette su fianco e mi prende sotto un braccio come fossi un orsacchiotto che usano i bimbi per dormire.

- Bert…Bertie…sveglia dai…- dico, scuotendolo.

Bert! Non dobbiamo perdere tempo!

Lui mugugna qualcosa e fa per girarsi dall’altro lato.

E no mio caro, basta dormire.

- Bertie…svegliati su… - ma anche questa volta mi ignora bellamente.

- Bert! Non ho intenzione di perdere l’intera giornata chiaro? Quindi svegliati immediatamente! – urlo allora, scuotendolo.

Lui spalanca subito gli occhi. Oh! Finalmente!

- Mio dio. Perché hai urlato in quel modo? – mi chiede con la voce impastata dal sonno e sfregandosi una occhi con la mano chiusa a pugno.

E tanto tenere in questo momento e io non posso fare a meno di rilassarmi.

- E che tu dormi! Oggi pomeriggio dovete suonare e stasera parti. Quando staremo insieme eh?! – chiedo, mentre la tristezza, tenuta lontana questa notte, torna a farsi sentire.

Bert fa un piccolo sorriso e si tira su a sedere sul letto, sopra il quale mi metto in ginocchio.

- Scusami, hai ragione. Ma…ora siamo insieme no? – dice, accarezzandomi una guancia.

- Si ma…dobbiamo fare qualcosa! Così mi sembra di star perdendo il poco tempo che ci rimane! – rispondo gesticolando.

Lui però mi blocca le mani con le sue.

- A me basta stare con te. Non ho bisogno di fare nulla di particolare. Mi basta stare qui, in questo letto, con te accanto e sapere che non potrei passare il tempo in modo migliore. – sussurra guardandomi negli occhi.

A volte mi rendo conto di quanto sono fortunato.

Conosco un Bert che nessun altro conosce, ho l’esclusiva e questo mi fa credere che è come se lo avessi completamente per me. Una parte di Bert che solo io posseggo: il suo cuore.

Sorrido leggermente e annuisco. Ha ragione.

- Hai ragione…- concordo infatti.

- Ma…se vuoi possiamo uscire e fare qualcosa…qualunque cosa…- dice però improvvisamente.

Io sorrido malizioso.

- Beh si può fare anche qualcosa qui no? – chiedo, avvicinandomi a lui e posandogli una mano sul petto per farlo stendere nuovamente sul letto.

Lui sorride ed annuisce convinto.

- Sono d’accordissimo. – poi si sporge in avanti per unire le nostre labbra ed io mi metto a cavalcioni sul suo bacino, ricambiando il bacio ed approfondendolo.

Le sue mani vagano sulla mia schiena e l’accarezzano delicatamente, provocandomi brividi di piacere in tutto il corpo.

Si, non c’è modo migliore per passare il tempo.

 

 

Bert’s Pov

 

Io e Gee abbiamo passato tutta la mattina qui in camera e, cavolo, mi rimarrà marchiata nella memoria a vita.

Però sento un peso gravarmi sul petto quando mi rendo conto che il tempo passa inesorabile.

Alle tre devo andare a fare il soundcheck e poi sul palco a suonare.

E come se non bastasse, il manager ha chiamato Jeph poco fa per avvertirci che abbiamo l’aereo stasera alle 21.00.

- Ehi, andiamo a pranzo? – mi chiede Gerard uscendo dal bagno, strappandomi ai miei pensieri.

- Oh, si certo. Infatti avrei una certa fame…- rispondo annuendo.

- Tu hai sempre fame Bert…- mi becca lui.

Io annuisco – Io mangio un sacco ma non si vede…a differenza tua! – ritorco io facendogli la linguaccia.

Lui apre la bocca sconvolto. – Brutto stronzo!! – esclama, correndo verso il letto e saltandomi addosso e iniziando a farmi il solletico.

- Cosa vorresti dire eh, stronzo? Che sono grasso?! – chiede, mentre io, ridendo, cerco di proteggermi.

Dio mio, noo! Soffro il solletico!

- Nono, amore no! Non mi permetterei mai! Tu sei stupendo! – rispondo tra le risate mentre lui continua a muovere i suoi ditini sui miei fianchi.

- Chiedimi subito scusa! – mi ordina Gerard sorridendo.

- Scusa! Scusa! Chiedo perdono! – cedo subito perché, davvero, non ce la faccio più!

Finalmente lui si ferma e rotola al mio fianco, con il fiatone.

- Che faticaccia…- commenta, io scoppio a ridere. Poi mi avvicino e comincio a baciargli il collo e la mandibola.

- Bert…- mi richiama.

- che c’è? – chiedo, mentre continuo a lasciargli piccoli segni umidi dopo i miei baci.

- Fermo…non andiamo di nuovo a finire così dai…- dice, con un piccolo sorriso, tentando di allontanarsi da me.

Beh perché? Che problema c’è se andiamo di nuovo a finire così?

- Non ci posso fare nulla. Sei troppo sexy…- dico, sorridendo malizioso.

- Sei un ruffiano…- afferma Gee, io faccio una debole risata.

- Sto solamente approfittando di ogni secondo…voglio imprimermi il tuo sapore bene nella mente – sussurro vicino il suo orecchio, posandogli una mano sulla pancia, per poi farla passare lentamente sotto la maglietta.

- Bert…non dire così. – risponde, prendendo la mia mano ed allontanandola da lui e mettendosi seduto, subito dopo, sul bordo del letto.

Io lo guardo confuso e mi metto in ginocchio dietro di lui, prendendolo tra le braccia.

- Che hai? – chiedo.

- Non voglio che tu te ne vada così presto…- confessa, guardando davanti a se.

Sospiro – Io non voglio andarmene così presto ma…prima che iniziamo i tour ci vedremo ancora. E poi, appena avremo dei giorni liberi. Ora, ad esempio, a settembre non abbiamo alcun concerto no? Manca solo un mese…- dico, appoggiandogli il mento sulla spalla.

Lui si gira di scatto – Solo un mese Bert?!  Un mese è sempre un mese! – esclama, guardandomi con i suoi bellissimi occhi spalancati.

- Mio dio, non prendertela con me Gerard! Lo sai che vorrei restare con te! – rispondo io, innervosendomi e allontanandomi da lui.

- Lo so! Scusami! Non volevo prendermela con te! E che sono così…nervoso! – si scusa subito dopo, accarezzandomi l’avambraccio.

Annuisco e li prendo il viso tra le mani.

- Un mese passa in fretta. Ma…se iniziamo così…non andrà bene niente. Capito? – dico, guardandolo negli occhi. – Per far funzionare tutto dobbiamo crederci…altrimenti è tutto inutile. – concludo.

Cazzo, se iniziamo già da ora a pensare a quanto poco ci potremo vedere, oppure ai tour e ai problemi non c’è la faremo mai! E io voglio…voglio farcela!

- Hai ragione. Scusami. E solo che ancora devo metabolizzare il fatto che questa settimana è finita. Ma ora ci sono. Scusa. – dice annuendo convinto.

Faccio un sospiro di sollievo e poi sorrido.

- Bene. Andiamo a mangiare ora? –

Lui ridacchia – Andiamo a mangiare…- concorda.

 

 

 

Gerard’s Pov

 

- Gee, vai a prender il tavolo di sotto. Io devo passare in camera a farmi una doccia veloce. Ok? – chiede Bert, appena passiamo davanti alla sua camera.

- Si, ok. Ma bussa prima di entrare! – dico, ridendo al ricordo dell’ultima volta che siamo entrati in camera di Jeph e Bert. ^^

Lui ride – Si, forse sarà meglio. – concorda annuendo.

Poi lo saluto con un bacio veloce prima di scendere le scale.

Quando arrivo nella hall vedo Jeph e Dana parlare vicino all’entrata. Mentre il bassista gli prende dolcemente le mani tra le sue.

Dana è triste e neanche Jeph sembra il trionfo dell’allegria.

Penso che questa decisione del manager degli Used abbia portato scompiglio e tristezza in più di una coppia.

Mio dio, se me lo trovo davanti lo picchio!

Decido comunque di lasciargli alla loro intimità ed entro nel ristorante, mentre il pinguino mi saluta con un mezzo inchino.

- Gee! – subito mi sento chiamare. Mi volto riconoscendo Quinn, Dan e Frank seduti ad un tavolo. Sorrido e mi avvicino.

- Ciao ragazzi. – saluto e tutti mi fanno un gesto con la mano o un sorriso.

- E dai ieri dopo il concerto che non ti vedo! Ma che fine hai fatto? Tuo fratello si è fatto parecchie seghe mentali. – dice Frank, facendo una faccia troppo buffa.

Povero, da quando si sono messi insieme e lui che deve sopportare tutte le paranoie di Mikey.

- Avevo altro da fare…scusa! – rispondo sorridendo e mettendomi seduto accanto a Dan.

- Bert non ti ha lasciato uscire dalla camera da letto vero? – chiede ironico il batterista.

- Tranquillo. Neanche io avevo alcuna intenzione di uscire dalla camera. E dal letto! – ritorco, scoppiando a ridere, seguito poi dagli altri.

- Mi dispiace tantissimo che dobbiamo partire stasera. Era da molto che non vedevo Bert così radioso…- dice poi Quinn con un sorriso triste, quando torna la calma.

Io mi limito ad abbassare lo sguardo ed annuire e vedo anche gli altri fare la stessa cosa.

- Andrà tutto bene. Ci vedremo spesso. – dico, fidandomi completamente delle parole di Bert.

- Si…lo penso anche io. – conviene Quinn.

- Lo spero tanto per voi. – annuisce Dan.

- Deve andare tutto bene! Altrimenti chi lo sopporta più tuo fratello! – esclama Frank infine, facendoci scoppiare tutti a ridere e spezzando l’atmosfera seria che si era venuta a creare.

Ah, se non ci fosse quel nano malefico non sarebbe la stessa cosa.

 

 

 

Ecco il nuovo capitolo!

Ormai ne mancano solo tre alla fine di questa fic…e un po’ mi dispiace ç_ç

Xro…vabbè…alla fine tutte finiscono.

Allora…ringrazio naturalmente tutte le persone che continuano a mettere nei preferiti la mia storia…grazie mille!

E anche a Chiara [ciao tesoro!] e a Sara [a chi lo dici, anche io sono in astinenza! Quindi ne approfitto per mandare un messaggio a tutte le scrittrici…postate più Slash! xD granzie mille tesoro! Baci]

 

A sabato prossimo!

Baci

 

Vale

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Capitolo 16
*** XV – Suitcases ***


n

XV – Suitcases

 

Bert’s Pov

 

Appena scendo dal palco prendo Quinn, che mi cammina davanti, per i fianchi e lo porto verso di me, asciugandomi il sudore sulla sua maglietta.

- Bert! Ma che schifo! Hanno inventato gli asciugamani proprio per questo sai?! – esclama lui, allontanandosi e io scoppio a ridere.

- Dai, non lamentarti! Tanto ora andiamo a farci una bella doccia! Mio dio, sono un pezzo d’acqua! – dico mentre ci avviamo verso i camerini.

- Dov’è il tuo ragazzo? – chiede poi Jeph mentre, insieme a Dan, si unisce a noi per la corsa verso i camerini.

- Non saprei. Forse qui intorno con gli altri. – rispondo facendo spallucce.

Veramente vorrei sapere anche io dov’è!

- E la tua invece? – chiedo poi io a lui con un sorrisino, mentre entro nella stanza.

- è in albergo ad aiutare la madre…- risponde, liberandosi anche lui della maglietta e gettandola su una sedia .

- Com’è che si chiama? Da…Da qualcosa…- dico, pensieroso mentre Quinn scuote la testa.

Scusate tanto, ma non è mica colpa mia se so che tipo di intimo usa ed ignoro completamente il suo nome!

- Dana Bert, si chiama Dana…- suggerisce Jeph.

- Bel nome…- commento mettendomi seduto. – Ma, dimmi Jeph…è una cosa seria o è solo per passare il tempo? – chiedo, rilassandomi sul divano.

- Ma per chi mi hai preso? Io non sono come eri tu prima di incontrare quel sant’uomo di Gerard! – esclama piccato.

Io metto il broncio. Non ero poi tanto cattivo.

Mi sono beccato solo poche volte qualche insulto dalle mie scopate occasionali.

Poi tutto è cambiato quando, quella che doveva essere solo un’altra scopata occasionale, mi ha catturato completamente con i suoi occhi.

- Comunque si, è una cosa seria. Dana mi piace sul serio. – dice poi Jeph strappandomi ai miei pensieri.

Sorrido – Sono contento per te Jeph. Davvero. – dico annuendo convinto.

- Grazie Bertie…ora però facciamoci una doccia. Dopo dobbiamo andare a fare le valigie. – dice poi, sbuffando. – Fanculo! Inizia a stare sulle palle anche a me! –

Ecco. Il manager si è giocato anche Jeph con ‘sta bastardata!

Ora chissà chi ci parlerà con lui! Dovremmo chiamare un altro manager per parlare col manager!

Beh, oppure semplicemente licenziamo lui!

Che idea allettante!

Vabbè…ora non importa.

Mi alzo e vado ad affacciarmi alla porta del camerino.

Gerard, ma dove diavolo sei?

 

 

Dopo che tutti ci siamo lavati velocemente torniamo in albergo.

- Bert! Datti una mossa, sono quasi le sei e ancora non hai fatto la valigia. – mi riprende Jeph mentre lui chiude la sua, già completa.

- Scusa, ma non avevo molta voglia di farlo. – dico. Sono troppo giù di morale per rispondergli con una battuta sarcastica delle mie.

Lui si accorge del mio tono e viene verso di me, mettendomi una mano su una spalla.

- Dai Bert. L’hai detto tu. Vi vedrete presto. – dice, cercando di consolarmi.

Io annuisco. Si, certo che ci vedremo!

- E tu? – chiedo, voltandomi per guardarlo.

- Io cosa? – chiede confuso.

- Tu e Dana. Come farete a vedervi? –

Lui si fa improvvisamente triste. – Non sarà facile. Lei ha anche l’università qui. Ma…ce la faremo anche noi. Verrò a trovarla ogni volta che mi sarà possibile. E anche lei farà lo stesso. – dice, annuendo convinto delle parole che ha detto.

Faccio un piccolo sorriso. – Lo spero. Te la meriti una ragazza che ti faccia felice. – dico, e per un momento mi viene quasi da ridere. Lo so che non sembro tipo da queste cose ma…ci tengo davvero tanto a Jeph.

- Questa settimana è stata davvero bella, grazie a lei. – dice, facendo quel sorriso un po’ idiota, caratteristico di chi è perdutamente innamorato.

- Essi, questa settimana è stata davvero…wow. – dico sorridendo.

Lui ride e annuisce. – Non potevi spiegarlo in modo migliore, Bert! – e mi concedo anche io una risata.

Poi lui torna serio – Bert, è spiegabile il fatto che la conosco da giusto una settimana e che…sento già di amarla? – chiede, guardandomi di sottecchi.

Ora è il mio turno di mettergli una mano sulla spalla.

- L’amore non si può spiegare Jeph. – dico semplicemente, facendogli un sorriso.

- Si, lo penso anche io…- concorda.

Abbassa la testa e sembra pensare.

Non pensare tanto Jeph. In amore non serve pensare.

- Beh, io inizio a portare giù le valigie ok? – dice, dopo aver fatto un profondo respiro, e io annuisco.

- Ci vediamo giù. – dico, tornando a piegare le mie magliette.

Ma io non ci voglio scendere giù…

 

 

 

 

 

 

Gerard’s Pov

 

- Mikey, per favore, basta! Non c’è la faccio più! Te lo ripeto per la milionesima volta: andrà tutto bene! – dico, prendendo per le spalle mio fratello e scuotendolo.

Non c’è la faccio più! È da dopo pranzo che mi tiene chiuso in camera a parlare, parlare e parlare.

Che poi, tra parentesi, ha parlato solo lui!

- Guarda che poi non voglio vederti piangere e cadere in depressione eh! – dice, puntandomi il dito contro.

È scontato dire di quale argomento stiamo discutendo no?

- Sta tranquillo. – lo rassicuro sorridendo.

A quest’ora Bert sarà già sceso dal palco?

Mi sono perso l’ultimo concerto!

- Sisi, sto tranquillo…- dice lui scuotendo le spalle.

Poi sentiamo qualcuno bussare alla porta e Mikey va ad aprire, facendo entrare Frank.

- Hai finito di lamentarti? – chiede lui con un sorriso, ricevendo subito dopo un pugno sul braccio dal suo ragazzo.

- Stupido! Io non mi lamento! Sono solo preoccupato per mio fratello! – si difende Mikey.

- Amore, tu non sei semplicemente preoccupato. Sei paranoico! – ritorce Frank prendendolo per i fianchi e portandolo verso di se. Per poi soffocare tutte le lamentele con un bel bacio.

Sorrido, riconoscendo la mia occasione.

- Beh, io vi lascio la camera…- dico, alzandomi dal letto e andando verso la porta.

Evvai! Io adoro il mio chitarrista.

Frank e Mikey annuiscono distrattamente continuando a baciarsi.

A quanto pare il mio caro fratellino non ha più niente di cui lamentarsi.

Mi defilo da quella situazione, uscendo in corridoio.

Appena fuori vedo Jeph e Quinn uscire dalle loro rispettive stanze tirandosi dietro…la loro valigia.

Sento quasi il respiro mancarmi.

Controllo subito l’orario sul mio cellulare e vedo che sono le sei.

Mancano solo tre ore.

- Ehi Gee…- mi saluta Jeph mentre Quinn mi fa uno dei suoi sorrisi.

- Ciao...mi sapete dire dov’è Bert? – chiedo sforzando un sorriso.

- è in camera…- risponde il bassista guardandomi in modo che mi fa capire che sa come mi sento.

- Grazie. – dico, andando verso la camera di Jeph e Bert.

Vedo che la porta è appena accostata così mi affaccio e vedo Bertie piegare una maglietta e infilarla subito dopo nella valigia.

Faccio un profondo respiro e poi entro, appoggiando una mano alla porta.

- Ehi…- lo chiamo con voce debole.

- Ehi amore. – mi saluta guardandomi con un sorrisino, che ha poco di allegro.

- e così è arrivata l’ora…- dico avvicinandomi, mentre mi tormento le mani.

- Già…- risponde lui prima di prendermi per l’avambraccio e portarmi verso di lui.

Io chiudo subito le braccio intorno al suo collo e lui sulla mia vita.

- Mi accompagni all’aeroporto vero? – chiede poi.

Sospiro. Non so se ce la faccio ma…non posso dirgli di no.

- Si, certo. – rispondo quindi annuendo.

- Bene. – sussurra avvicinandosi a me e lasciandomi un leggero bacio sulle labbra, e li sento gli occhi pizzicarmi.

- Mi dai una mano con la valigia? Sai come sono. Mi riduco sempre all’ultimo minuto. – dice con un sorrisino.

- Si, lo so come sei. – sorrido annuendo.

- Dai. Cerchiamo di farci entrare tutto. – dico poi, ma non sa quando vorrei non farla affatto quella valigia.

 

 

 

 

 

Ed eccomi qui.

Oggi sono tornata un po’ prima dato che a scuola abbiamo fatto la festa di Natale.

C’era la palestra addetta alla musica dance e house, mentre fuori in giardino un gruppo suonava musica metal e rock.

C’è bisogno che vi dica dove sono stata io per tutta la mattina?! xD

Cmq…LA SCUOLA è FINITA! Olèèèè!!

I’m really happy!

E la settimana prossima è Natale! Wow!

 

- AintAfraidToDie: aww..ma quanto posso adorare la foto che hai messo nel tuo profilo?! Le GeeXBert rimarranno per sempre anche nel mio cuore! *_*

Essi, tra loro deve andare tutto bene! [almeno nella fic! ç_ç]  

Ti ringrazio davvero tanto della recensione! Grazie grazie e ancora grazie!

Bacioni

- Sweetcurry10: dolce tu che non mi abbandoni mai! Non devi preoccuparti! Non voglio darti spoiler ma è ancora presto! * dice con voce misteriosa* xD

Concordo assolutamente con te! Ora che è finita la scuola cercherò di stare più spesso su msn!

E beh, wiL Francis, che tipino che è! E ha bei gusti in quanto a ragazzi! xD *rosica perché wiL bacia Bert e lei no!* =( xD

Cmq Alessandro&Efestione 4ever!

I love you too honey!

- Jessromance: aww Jejè! Beh si, Dana poverina! Se ero in lei [magari!] diventavo peggio di rossa pomodoro! xD meno male che ha accanto un uomo come Jeph che la protegge! *me rosica!* xD

Beh si, il manager si meriterebbe questo e altro! Guarda tu questo qui con le manie di potere! xD

Ti voglio tanto bene tesoro!

 

E in più vi faccio TANTISSIMI AUGURI DI BUON NATALE!

VI VOGLIO BENE

 

Vale

 

 

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Capitolo 17
*** XVI – Sleeping Alone ***


PageBreeze

Beh, cari, come avete passato questo Natale? spero tanto bene e che vi siate riempiti lo stomaco di dolci, panettoni e chi più ne ha più ne metta [come ho fatto io! xD]

okay...la smetto e vi lascio al Sedicesimo capitolo.

Le GeeXBert sempre nel cuore! ç_ç

<3

 

 

XVI – Sleeping Alone

 

 

 

Bert’s Pov

 

Io, Gee e gli altri usciamo dall’Hotel ed entriamo nell’auto che già ci aspetta fuori.

In tutto il tragitto verso l’aeroporto si crea un silenzio quasi innaturale in macchina, tanto che l’autista decidere di accendere la radio per spezzarlo un po’.

Guardo di sottecchi Gerard, che ha appoggiato la testa sulla mia spalla e il peso al cuore si fa ancora più pressante.

Con una mano vado a massaggiarmi le tempie. Ho un’emicrania assurda.

Magari posso dire a quel coglione che sto male e non posso partire?

Ma poi sbuffo. A cosa servirebbe?! Se non parto oggi lo dovrò fare domani. Non serve a nulla rimandare.

- Tutto bene? – mi chiede Gee, alzando lo sguardo su di me.

- Si. Solo un po’ di mal di testa. – rispondo dandogli un bacio sulla fronte.

Poi torno a guardare fuori dal finestrino e vedo in lontananza il grande aeroporto.

Siamo già arrivati.

- Dai, veloce che tra poco apre il check in – dice Dan uscendo le valigie dal cofano della macchina.

- Faccio il check in e torno, ok? Non ci metteremo molto. – dico quindi a Gerard, mentre lui rimane un po’ più lontano dall’auto accanto a Dana.

Lei si mangiucchia le unghia e lui fuma nervosamente una sigaretta.

In risposta si limita ad annuire con un piccolo sorriso sforzato.

Distolgo subito lo sguardo da lui. Sarei capace di mettermi a urlare in mezzo a tutto il casino di sto cazzo di aeroporto.

Dopo il check in vado in sala di attesa dove e seduto su un divanetto con le gambe accavallate mentre prende di mira le sue povere unghia.

Beh, logico. All’interno dell’aeroporto non si può fumare.

- Ecco fatto. – dico, cercando di sembrare quanto più normale mi è possibile e sedendomi accanto a lui.

Si volta a guardarmi e mi fa un altro sorriso.

- Quanto manca all’imbarco? – chiede poi mentre il piede poggiato a terra inizia a muoversi nervosamente.

- Una mezzoretta. – rispondo distrattamente.

- Solo mezz’ora. – constata guardando un punto indefinito davanti a se.

- Dai Gee…non fare quella faccia. Abbiamo già detto che ci vedremo presto. Il mese prossimo se tutto va bene. – dico, accarezzandogli una guancia.

Lui torna a guardarmi – E se quel “tutto” non va bene? – chiede.

- Non dobbiamo pensarci. Se lo vogliamo davvero, andrà tutto bene. – poi mi blocco per un secondo – o non vuoi provarci? – chiedo, senza poter nascondere del gelo e della paura nel mio tono.

- Oh no! No, che dici! Certo che voglio provarci! – dice subito, mettendo velocemente entrambi i piedi sul pavimento e girandosi verso di me con tutto il corpo.

Per un attimo un dubbio che non mi aveva mai toccato si fa presente alla mia mente.

 

- Ok, è Smother Me sia. Che lo amerai fino alla morte glielo dirai di persona? -

 

Le parole scherzose di Jeph mi tornato alla testa.

Allora faccio un piccolo sorriso - I love you to death. –

- Can you love me to death?

Lui prima mi guarda un pò confuso. Poi fa un dolcissimo sorriso.

-  Yes, I can… - sussurra, prima di arpionarmi il viso tra le mani e avvinarmi a lui per baciarmi con foga.

- Ti amo Bert. Ti amo tanto. – mi dice, tra un bacio e l’altro e io gli passo una mano dietro la nuca per tirarlo ancora di più verso di me, se è possibile.

Non mi interessa niente delle persone che ci passano affianco e fanno una faccia schifata, non mi interessa delle loro male lingue, e non mi interessa neanche se magari qui intorno c’è qualche nostro fan o un giornalista. Non mi interessa di nulla.

Solo di lui.

Poi sentiamo qualcuno tossire e ci separiamo, vedendo Quinn che si gratta i capelli imbarazzato.

- Scusate se vi interrompo ma…Bert dobbiamo imbarcarci. – dice, guardandomi.

Sento Gerard tremare un po’ tra le mie braccia e io lo stringo più forte.

- Arrivo…solo un attimo. – dico a Quinn che annuisce e si allontana.

- è ora…- bisbiglia Gee, alzandosi.

- Già. – sospiro. – Ti chiamo appena scendo dall’aereo ok? – chiedo accarezzandogli i capelli dietro la nuca.

Lui annuisce semplicemente, abbassando lo sguardo e inizia a camminare verso gli altri che ci aspettano qualche metro più in la.

Lo seguo, prendendolo per mano.

- è ora ragazzi. Andiamo…- dice Dan, mentre Jeph si stacca di malavoglia dalla sua ragazza che lo guarda con occhi lucidi.

Mi giro verso Gerard e gli prendo il viso tra le mani per un ultimo bacio.

- Ti amo. – sussurro ancor sulle sue labbra.

- Ti amo anche io. – risponde, mentre tira su col naso.

Poi mi allontano da lui e vado con gli altri verso le porte che ci dividono dall’aereo, senza mai perdere il contatto visivo con lui.

Vedo i suoi occhi farsi lucidi.

Non piangere amore. Ci vedremo presto.

 

 

Gerard’s Pov

 

 

Appena la porta si chiude alle spalle di Bert una lacrima silenziosa mi scorre sulla guancia.

Improvvisamente sento una mano sulla spalla.

- Ehi Gee…- una vocina dolce, mi giro verso Dana al mio fianco.

- Tutto bene? – mi chiede preoccupato.

- Tu…tu stai bene? – ritorco allora io.

- No, non molto. – risponde con un sorriso triste, capendo che la sua risposta vale anche per me.

- Ti va qualcosa da bere? – chiedo quindi io.

Lei mi guarda un po’ sorpresa, poi annuisce.

- Una birra? – propone.

Io faccio una lieve risata – Io pensavo più ad un caffè. Ma anche una birra va più che bene. –

Usciamo dall’aeroporto dove la macchina ci aspetta per portarci indietro, ma noi diciamo all’autista di fermarsi davanti ad un pub vicino all’albergo.

Ci sediamo poi ad un tavolo ed ordiniamo due birre.

- Così era vero quello che si diceva…su tu e Bert intendo. – dice con un piccolo sorriso.

- Eggià. – dico solamente. – E tu. Alla fine te lo sei preso davvero Jeph. –

- Oh mio Dio. Non ci credo ancora. Un giorno stai li a guardarti le sue foto sul Pc. Ed il giorno dopo hai la possibilità di baciarlo! Quante persone al mondo possono vantare una cosa del genere?! – esclama con un sorrisone, mentre i suoi occhi si illuminano.

- Sei innamorata vero? – chiedo con un sorriso.

Lei annuisce. – Si. Oh cavolo se lo sono. Ma…non posso non dire che…questa situazione mi fa un po’ paura. – ammette, abbassando lo sguardo mentre si rigira la bottiglia tra le mani.

- Perchè? – chiedo con le sopracciglia alzate.

- Come faremo a vederci eh? Lui è sempre in giro con il gruppo. E poi, anche quando sarà libero dal lavoro, la sua casa non è esattamente qui vicino! – dice, guardando il legno scuro del tavolo.

- Non ti preoccupare. Vi vedrete ogni volta che ci sarà l’occasione. – dico, cercando di tranquillizzarla.

- Anche lui mi ha detto così! E io…lo spero tanto! Ci spero tanto che con lui vada bene!– dice, sorridente.

- Lo spero anche io per voi…- dico annuendo.

- Ed è tutto merito tuo. Se tu non me lo avessi fatto conoscere avrei passato l’intera settimana a guardarlo di nascosto dietro qualche colonna. – dice, ridacchiando.

- Quindi: grazie Gee…- conclude.

Io mi sento un po’ in imbarazzo e distolgo lo sguardo.

- Dai, non dire così. Mi fai arrossire! – dico quindi, mettendola sul ridere.

Lei ridacchia lievemente e prende un nuovo sorso dalla bottiglia.

- Quindi domani avete l’ultimo concerto e poi partite…- dice con un tono triste.

- Partiamo lunedì mattina, si…- confermo io annuendo.

- Beh, questa settimana non la dimenticherò facilmente. E anche se lo facessi ho scritto tante di quelle pagine di diario da ricordarmelo nei minimi dettagli! – sorride.

- Non c’è la dimenticheremo facilmente…- mi lascio sfuggire. Poi sghignazzo e mi nascondo il viso tra le mani.

- Mio dio. Senza offesa ma sembriamo tipo due adolescenti che sospirano pensando al ragazzo di cui sono innamorate! – dico.

Lei ride apertamente. – Nessuna offesa. Sinceramente mi fa anche piacere sentirmi così…non mi è mai successo. – confida.

- è una bella sensazione…- annuisco io, concordando con lei, finendo poi con un unico sorso la mia birra.

- Beh, che si fa? Io tornerei a casa. Non ci posso pensare che ora mi tocca studiare. Ho rimandato allo strenuo questa settimana. Avevo decisamente altro a cui pensare…- dice, inorridendo solo all’idea.

- Si, andiamo va. Gli altri mi staranno dando per disperso. – dico, alzandomi.

 

Poco dopo ci salutiamo nella hall e io vado al ristorante, aspettandomi che gli altri siano li.

Ed infatti li trovo tutti seduti al tavolo a mangiare.

- Ehi Gee…ciao. – mi saluta Ray, vedendomi per primo

- Ciao ragazzi…- rispondo.

- Sono partiti? – mi chiede Bob ed io annuisco in risposta, ma non dico altro.

- Vuoi qualcosa da mangiare? – chiede mio fratello.

- No grazie. Sono un po’ stanco, penso che andrò a dormire in camera. Ero venuto a salutarvi. Ci si vede domani mattina. – dico, facendo un sorriso tirato.

Mikey sta già iniziando ad insistere ma Frank lo interrompe.

- Ok Gee, ci vediamo domani. – dice, sorridendo.

Io annuisco e faccio un ultimo cenno con la mano prima di uscire dalla sala e andare verso le scale.

Quando arrivo in camera mi lascio cadere sul materasso ancora vestito.

Il letto è così freddo.

Bene…stanotte dovrò riabituarmi a dormire da solo.

 

 

 

 

Okay…ora mi metto a piangere! Non volevo farli separare! Cioè, oddio, volevo [visto che l’ho scritta io la fic xD] però mi è dispiaciuto un casino scrivere sto capitolo! ç_ç

Cmq…se qualcuno di voi ha tenuto il conto, saprà che il prossimo è l’ultimo capitolo.

E mi dispiace un po’ dover mettere fine anche a questa fic. Ogni volta è un trauma! xD

Comunque, passiamo alla brava gente che ha lasciato una recensione nell’ultimo capitolo:

 

- AintAfraidToDie: oh…questa capitolo è ancora più triste di quello precedente vero?

E comunque, non preoccuparti, non sei la sola ad essere malata del morbo GeeXBert xD ma io porto questa malattia con orgoglio! xD

Grazie grazie tante *_*

Baci

- FuckingChemicalGirl: eggià…ma stava diventando tutto troppo rose e fiori e non mi piacciono tanto le fic troppo serene! xD *_* visto che Frank e Mikey vengono a portare un po’ di allegria ogni tanto! Frankie poi…è adorabile! *_* xD

Bacioni

- Echelon1985: aww…ma anche io adoro te sai? [quand’è che tornerai con una delle tue bellissime fic? *_* io aspetto con ansia da quando è finita Earthquake] e poi si, loro sono davvero stupendi insieme! *_* Frank è il nostro bellissimo nano malefico che porta allegria ovunque si trovi e Mikey io lo faccio sempre così, super extra mega protettivo verso il suo fratellone! E beh si, Jeph, chi è che riesce a non amare Jeph? È praticamente impossibile! ^^

Grazie mille!

Bacioni

- Jessromance: beh si, lui è Jeph mica topogigio! xD mi aggrego all’applauso! Bravo piccolo Frankieee!! a proposito. Appena torno ti faccio leggere gli altri capitoli di quella cosa che ho scritto [parliamo in codice perché è un segreto eh! xD]

Tivibi!

Bacio alla Frank! =D

- Blaise: ops…forse un po’ gli sto facendo soffrire! Hihihi! Sono un po’ sadica ma tutti sanno che io voglio bene a quei due combina guai! ^^

Frank fa appunto quel ruolo, quello di far distrarre ogni tanto il Little Way che pensa fin troppo e troppo velocemente! xD

Mi dispiace molto tenere il resto dei gruppi un po’ in disparte, vorrei buttare nella mischia però sarebbe un po’ un casino! xD ma don’t worry…io amo tutti! Ray, Bob, Dan e Quinn *_* *chiama tutti per un grande abbraccio* xD

Ti faccio gli auguri di buon natale decisamente in ritardo ma mi riprendo facendoti quelli per un Buon 2009 un po’ in anticipo! ^^ *lei è un po’ deficiente*

Bacioni

 

 

Al prossimo, ed ultimo, aggiornamento [che sarà nel 2009! Wow!!]  xD

Baci baci!

 

Vale

 

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Capitolo 18
*** Epilogo - Better Than Then…it’s True. ***


Epilogo

 

Better Than Then…it’s True

 

 

Bert’s Pov

 

Quando mi sveglio sono già con l’umore nero.

Scusate ma non sono più abituato a dormire solo.

Sua maestà lo stronzo patentato del nostro manager ci ha dato la mattinata libera quindi non mi preoccupo quando noto sulla sveglia sul comodino che sono quasi le undici e mezza.

Vedo inoltre che Jeph deve essersi già alzato visto che il suo letto è vuoto, poi, dopo qualche secondo lo vedo uscire dal bagno in accappatoio.

- Buon giorno…- dice con tono basso.

Eccone un altro con l’umore sotto i piedi.

Ieri sera, nessuno dei due riusciva a dormire così mi sono fatto raccontare un po’ come è nata questa storia con Dana.

Sembra davvero una gran ragazza dai suoi racconti ma so che non bisogna mai fidarsi ciecamente delle persone innamorate.

Si sa che quando si è innamorati una parte del cervello va a farsi fottere.

No, dai, non sono così cinico. E solo che non voglio che Jeph soffra.

- Buon giorno. – rispondo, tirandomi su a sedere.

- Ci prepariamo e andiamo a mangiare? – propone, di nuovo sulla porta del bagno con in mano i vestiti.

- Nah…grazie ma non ho fame. – rifiuto io.

- Non mangi niente da ieri! Cos’è? Hai forse intenzione di scomparire? E poi devi mangiare assolutamente…non dimenticarti che stasera abbiamo un concerto. – dice esageratamente premuroso, alzando le sopracciglia.

- Non preoccuparti. Mangerò qualcosa prima di salire sul palco. – lo tranquillizzo alzandomi dal letto e infilandomi un paio di jeans.

- Cinque minuti e ti libero il bagno…- dice Jeph prima di entrarci.

- Tranquillo, devo fare una telefonata. – detto questo infilo anche la maglietta e prendo il cellulare dal comodino, uscendo sul balcone.

Faccio il numero di Gerard e aspetto che risponda, appoggiato alla ringhiera.

- Ehi amore…- risponde dopo poco la sua voce.

- Ciao piccolo. Ti ho svegliato? – chiedo.

- No, ero già sveglio. Non ho dormito molto stanotte. Mi aspettavo una tua telefonata…-

- Scusami e che sono atterrato molto tardi e non volevo disturbarti. Ho preferito chiamarti in mattinata…- spiego io immediatamente.

- Oh…okay. Comunque…come è andato il viaggio? – chiede e si sente benissimo dal tono che è nervoso e non sa di cosa parlare.

Neanche io so di cosa parlare ma non è importante.

L’importante è sentire la sua voce.

- Ho dormito per la maggior parte del tempo. Non mi andava molto di chiacchierare. E poi Jeph mi stava mettendo la depressione…- dico, tentando di rompere il ghiaccio e capisco di esserci riuscito quando sento la sua risata attraverso il cellulare.

- Anche Dana non è certamente una delle persone più felici sulla terra. – risponde poi lui. – E anche io, devo dire, che non sono poi così spensierato…- sussurra.

Sospiro. Per una volta vorrei essere io quello rassicurato.

Mi sento troppo debole per essere forte per entrambi.

- Ma…non ti preoccupare. Sto bene. Vedrai che questo mese passa in fretta. – le sue parole arrivano inaspettate, e io faccio un sospiro di sollievo sorridendo lievemente.

- Si. Passerà in fretta. – concordo.

Il mio Gerard è forte. C’è la farà a far passare questo mese.

- Ora devo andare. Stanno bussando alla porta. Molto probabilmente sarà Mikey che mi vuole costringere a mangiare qualcosa. È sempre il solito paranoico. – dice, e io ridacchio.

- Meno male che c’è lui a prendersi cura di te. – sussurro. – Salutamelo ok? Salutami tutti. Ci sentiamo presto Gee. – dico poi, alzando un po’ la voce.

- Stasera saremo entrambi sul palco quindi…ti chiamo domani mattina. E poi ti chiamerò anche domani pomeriggio e domani sera. E così per un mese. Quindi abituati.- dice, mentre posso sentire dalla sua voce che sta sorridendo.

- Non sarà cosi difficili abituarcisi. Allora a domani amore. Ti amo. – dico.

- A domani. Ti amo anch’io. – risponde per poi mettere giù.

Quando torno in camera vedo Jeph uscire dal bagno.

- Tutto per te…- dice, piegandosi una maglietta e mettendola nella valigia.

- Grazie…- rispondo solamente. – Ah…ho cambiato idea. Andiamo a mangiare qualcosa. – dico, prima di entrare.

Ora che ho parlato con lui sono molto più tranquillo.

Certo che passare un mese così sarà una vera tortura. Ma sento che andrà tutto bene. E la milionesima volta che lo ripeto a lui, che lo dico a me stesso e a Jeph, Quinn e Dan. Sembra che sto cercando di convincermi da solo che questa cosa è possibile.

Quando era dal bagno Jeph e già pronto e scendiamo giù nella hall del nostro nuovo albergo.

Quinn e Dan, che Jeph deve aver chiamato, sono alla base delle scale che ci aspettano. Come immaginavo non sono l’unico ad essersi svegliato tardi e a dimostrarlo sono le occhiaie di Quinn e i grandi sbadigli di Dan.

Ci avviamo senza dire una parola verso il ristorante e ci andiamo a sedere ad un tavolo un po’ in disparte.

Ordiniamo subito qualcosa e mentre aspettiamo Quinn si sente in dovere di rompere il silenzio un po’ pesante che si è creato.

- Meno male che quello stronzo almeno ci ha dato la mattina libera. Devo dire che mi sento un po’ come se stessimo ai suoi comandi. Non è una bella sensazione. – dice, scuotendo la testa.

- Concordo. – commenta Dan.

Jeph annuisce e io…beh, io scoppio a ridere.

Mi guardano interrogativi – Siamo buffi…- spiego ridendo ancora.

Si guardano a vicenda e poi scoppiano a ridere anche loro.

Beh si…alla fine è davvero tutto migliore di allora.

 

 

Gerard’s Pov

 

 

Quando metto fine alla telefonata con Bert mi decido ad alzarmi dal letto dopo ore e ore che mi ci rotolo dentro.

Infatti quando metto un piede per terra rischio di cadere perché ho il lenzuolo attorcigliato alla gamba.

- Cazzo…- bisbiglio e cerco di liberarmi.

- Ancora a letto Gee? – mi chiede Mikey appena entrato in stanza, sfilandosi le scarpe e buttandole in mezzo alla stanza con il suo solito ordine.

Inizio a pensare che Frank lo abbia plasmato.

Si ferma e mi guarda con un sopracciglio alzato.

- Cosa stai facendo? – chiede.

- Ma niente! Mi sono incastrato! – dico, continuando a tirare il lenzuolo per liberarmi.

Lui scoppia a ridere. Praticamente si piegai in due.

- Ahah! Solo tu riesci ad incastrarti nelle coperte! – commenta tra le risate.

Solo allora mi rendo conto di quanto la situazione sia comica e mi concedo anche io un sorriso. Ora che ho riacquistato un po’ la calma riesco a liberarmi facilmente.

Sono decisamente troppo nervoso.

Quando finalmente Mikey smette di ridere si siede sul suo letto a gambe incrociate e batte la mano accanto a lui, per invitarmi a sedere.

Speriamo che non vuole farmi uno dei suoi soliti discorsetti.

- Non preoccuparti. Voglio solo parlare un po’ con il mio fratellone. Non si può? – dice con un sorriso interpretando il mio sguardo poco convinto.

Io allora annuisco e vado a sedere accanto a lui ancora in boxer.

- Allora. Come stai? – mi chiede. – Questa settimana non abbiamo avuto molto tempo per parlare tra di noi. – spiega.

- Già, è vero. Ma…sto bene, non preoccuparti. È stata una settimana difficile ma bella.- mi interrompo facendo una piccola pausa. – Si, sto decisamente meglio. – dico sorridendo.

- Certo si, mi manca. Ma tra un mese ci vediamo. – aggiungo sollevando le spalle.

Mikey sorride – Si, si vede che stai meglio. Sono contento. – commenta annuendo.

Poi mi arriva un flash.

- Mikey, toglimi una curiosità. Bert mi ha detto che una volta è entrato ubriaco nel nostro tour-bus e ti ha urlato contro. Ti ricordi cosa ti ha detto? – chiedo sporgendomi verso di lui.

Mio fratello mi guarda sorpreso per un attimo poi fa un sorriso divertito.

- Certo che me lo ricordo! Che scena ragazzi! Davvero comica. Era così sbronzo che non si reggeva in piedi. Ma…non riuscì a ridere. – dice.

- Mi ha chiamato mazzo di scopa e tavola da surf e ti ha fatto una dichiarazione un po’ particolare. – continua con un leggero sorriso. Poi però torna serio.

- Non riuscì a ridere, ne ad arrabbiarmi perché…si vedeva bene..che stava soffrendo. – si interrompe e fa un profondo respiro.

- Mi sono sentito in colpa. Beh si, certo, continuavo ad essere convinto che era colpa sua il fatto che tu bevessi così tanto ma…non pensavo che Bert ti amasse veramente. Pensavo più che altro che avesse bisogno di compagnia per le sue scappatelle notturne. Ma dopo quell’episodio mi sono dovuto ricredere. –

- Avevo intenzione di parlarti poi. Per chiederti scusa per quell’improvvisata. Ricordi no? – chiede, alzando finalmente gli occhi su di me per vedermi annuire.

- Ma…prima che potessi fare qualcosa. Il tour era finito e ti aveva già lasciato. – dice, abbassando nuovamente la testa.

- Per questo, quando hai saputo che a questo festival ci sarebbero stati anche loro, mi ci hai portato senza dirmi nulla? – chiedo.

Lui annuisce – Si. Ne ho parlato con Frank e lui ha detto che era una buona idea e che, conoscendo Bert, non si sarebbe lasciato sfuggire questa occasione. – poi fa un sorriso – Meno male quel ragazzo non è sempre completamente imprevedibile. – commenta e io faccio una leggera risata.

- Si sono chiarite un po’ di cose ora, nella mia testa. – gli dico poi, a mo di ringraziamento.

- Felice di esserti stato utile. – risponde ironico, e io gli do un leggero pugno sulla spalla. Lui la ricambia e iniziamo a giocare come facevamo quando eravamo bambini.

Quando poi ci calmiamo Mikey si alza e si aggiusta la maglietta.

- Ehi, è meglio che facciamo le valigie ora. Non ne avremo il tempo dopo e abbiamo l’aereo presto domattina. – dice, avviandosi verso il suo trolley abbandonato a terra da 7 giorni.

Io annuisco e lo seguo, mettendomi prima qualcosa addosso e poi piegando tutta la roba che si trova sulla sedia accanto al letto.

Mi sa che avrei fatto meglio a fare una lavatrice in più.

Faccio spallucce, non importa, tanto domani sarò a casa.

Dopo aver debolmente piegato tutti i fantasiosissimi jeans neri, le coloratissime camicie nere e le abbaglianti t-shirt nere, prendo il Compact-disk dal comodino accanto a letto e faccio per metterlo al sicuro tra i panni, ma quando lo alzo vedo qualcosa volteggiare in aria prima di posarsi a terra.

Curioso mi chino e prendo il foglietto.

Lo apro.

Oh, me ne ero quasi dimenticato.

 

<< Avevo paura avessi bruciato la tua copia, o data in pasto ai cani, o distrutta sotto i piedi del tuo chitarrista (quel tipo è peggio di me sul palco)…quindi te ne ho presa un’altra. Spero la userai.

And if you want me back…You're gonna have to ask…

And Everything will be Nicer Than Then…

 

Love               

Bert >>

 

…And Everything will be Nicer Than Then…

Sorrido e piego nuovamente il biglietto mettendolo nella tasca dei jeans

Beh si, alla fine è davvero tutto migliore di allora…

 

 

 

 The End

 

 

 

 

Ed eccomi qui, ragazzi, è davvero finita... ç_ç

mi dispiace davvero tanto xke mi ci ero affezionata a quei due stupidini! =)

Spero che, prima o poi, riusciranno a tornare amici come una volta. =( [ma sapete...io continuo a sperare]

vorrei ringraziare davvero tutte le persone che hanno seguito la mia fic, commentandola o meno.

E anche a chi l'ha messa nei preferiti =D

grazie, grazie e ancora grazie! -//-

e vi dico anche che, non si sa quando, tornerò con una piccola sorpresa per voi. [scuola permettendo]

un bacio a tutti.

Vi voglio bene

 

 

Vale

 

 

ps. l'html continua a non voler collaborare -_-"

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