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Eccomi tornata a rompere con un’altra ff! Questa volta i
protagonisti sono Gerard e Bert che sono una coppietta slashabile al massimo! Da
panicoo! xD d’oh!
Comunque. Le solite cose.
Tutto quello che scrivo è tutto
frutto della mia fantasia. Nulla è vero.
Non ci guadagno nulla e non è mia
intenzione offendere nessuno.
Adoro con tutta me stessa sia i McR
sia i The Used, gli voglio un bene dell’anima e gli auguro tutta la felicità del
mondo con le loro mogli e fidanzate. (ma poi Bert sei fidanzato? Se no, io sono
libera eh! xD)
Ora Buona Lettura e lasciate qualche recensione ok??
Please! -///-
Better Than
Then
Prologo
Gerard’
Pov
Usciamo dalla macchina che ci ha portato dall’aeroporto all’hotel e il
caldo subito ci accoglie.
C’è un’afa terribile e il sole è molto forte.
Mi infilo gli occhiali da sole e mi allargo la cravatta, sistemandomi la
giacca sull’avambraccio e rimanendo in camicia.
Subito veniamo accolti dalle urla e gli applausi dei nostri fan che ci
aspettano, come al solito, davanti alle porte dell’albergo.
Ci avviciniamo, sempre tenuti sotto controllo dalle guardie del corpo e
iniziamo la solita routine, facendoci fotografare e firmando
autografi.
Mi giro giusto in tempo per vedere una ragazza con strani capelli viola
afferrare Frank e stampargli un succoso bacio sulla guancia. Io scoppio a ridere
mentre il mio chitarrista mi guardava afflitto.
Fa sempre così ma so benissimo che gli piace tantissimo ricevere quelle
attenzioni.
Faccio scorrere lo sguardo sulla piccola folla. È contenuta in confronto
a quelle a cui siamo abituati. La mia attenzione viene attirata poi da due
ragazze che si tengono un po’ discostate dai fan rumorosi.
Una ha lunghi capelli neri, leggermente mossi, che incorniciano un viso
abbastanza chiaro e delicato.
Invece l’altra ha i capelli più corti, biondi sulla parte superiore e
ciocche nere in quella inferiore, con il volto un po’ squadrato ma con occhi
chiarissimi.
La bionda saltella, ride e batte le mani, mentre la sua amica la guarda,
sorridendo del suo entusiasmo.
Noto poi che la ragazza dagli occhi chiari indossa una T-shirt nera sulla
quale primeggia la scritta “My Chemical Romance” in rosso.
Sorrido impercettibilmente e porto lo sguardo sull’altra ragazza.
Quest’ultima invece ne indossa una sulla quale si distingue benissimo un cuore
legato ad una corda, con la scritta, subito sottostante “The Used”.
Che? I The Used??
No, non può essere. No, sicuramente mi sto sbagliando.
Mikey me lo avrebbe detto. Si sicuramente. Annuisco convinto.
I miei pensieri un po’ sconnessi si
interrompono quando incontro lo sguardo della mora che ora è posato su di
me.
Mi abbasso gli occhiali e la ragazza si
stende la T-shirt, privandola di ogni piega,
per farmela vedere bene e un sorriso divertito si stende sul suo
viso.
Qualche secondo dopo però la sua amica gli
tira una leggera gomitata nelle costole sussurrandogli qualcosa all’orecchio e
mi rivolge subito dopo un sorriso nervoso.
La mia attenzione viene attirata subito dopo
da Ray che mi prende per un braccio e mi porta all’interno dell’Hotel salvandomi
dalle “grinfie” delle fan.
Arriviamo per primi alla
reception
e chiediamo le chiavi delle nostre stanze.
Mentre la giovane donna cerca la
prenotazione sul computer, abbasso lo sguardo sul bancone e vedo il depliant del
festival a cui dobbiamopartecipare.
Lo apro e leggo gli altri gruppi che
dovrebbero essere presenti, per togliermi ‘sto dubbio che mi sta tormentando.
Il primo nome della lista è proprio quello
della mia band, poi continuo a far scorrere lo sguardo lungo tutta la lista e mi
blocco quando leggo quel nome, quello di cui avevo tanta paura: The Used.
Cazzo! Porca puttana!
Le mie imprecazioni mentali vengono
interrotte dalla donna che mi porge le
chiavi
- Stanza 202 – dice con un sorriso – è in
camera con suo fratello – aggiunge poi.
Gli faccio un sorriso sforzato e
ringrazio.
Bene. Così potrò ucciderlo senza avere
testimoni.
Trovo Mikey vicino all’ascensore e senza
guardarlo in faccia entro con lui e saliamo al terzo piano, dove si trova la
nostra stanza.
Appena entriamo lui si stende sul
letto.
Lo guardo per qualche secondo e poi, senza
nessun tipo di preavviso, inizio ad urlare.
- NON CI POSSO CREDERE! –
Mikey salta letteralmente sul
letto.
- Santo Dio Gee!! Perché cazzo hai urlato in
quel modo?! E a cosa non puoi credere?! –
Lo ignoro e continuo a tenere il tono della
voce decisamente alto.
- NON CI POSSO CREDERE! NON POSSO CREDERE
CHE L’HAI FATTO! TU SEI MIO FRATELLO, NON DOVRESTI TRAMARE ALLE MIE SPALLE! –
Mikey si gratta la testa visibilmente
nervoso.
- Di c-cosa stai parlando Gee? No-n capisco.
–
Mi avvicino al letto e riduco gli occhi a
due fessure.
- Ah, non capisci? Te lo spiego io! Ci sono
anche i The Used a questo festival. Tu lo sapevi e non me lo hai detto, non è
forse così? –
Il mio dolce fratellino si alza dal letto e
senza darmi mai le spalle, indietreggia verso la
porta.
- Ah, ci sono anche loro? No-non lo sapevo.
Te lo giuro. –
- Si! Ci sono! E tu lo sai sapevi benissimo!
Tu hai parlato con Brian riguardo il festival! Tu e…Frank! Non ci posso credere
anche lui?! –
Mikey incontra la porta con le spalle.
- NON AZZARDARTI A TOCCARE QUELLA MANIGLIA
MICHAEL JAMES WAY! – mi guarda con occhi spalancati e subito alza le mani in
segno di resa.
- Dai Gee-fratellone calmo. Per favore. È
vero lo sapevamo ma…sapevamo anche che se te lo avessimo detto non avresti
accettato di partecipare e…sarebbe stato un ingiustizia nei confronti dei nostri
fan, non credi anche tu? – tenta tenendosi sempre pronto a
scappare.
- Stronzate Mikey! – tuono ancora – mi avete
portato qui con l’inganno perché sperate in una riappacificazione con
quel…quello…oddio! Non so neanche come definirlo! -
Sto per impazzire. Mi butto sul letto e
cerco di riprendere la calma.
Sento i passi di Mikey sul pavimento e poi
si siede vicino a me.
- Ehi Bro…dai tranquillo. Il festival durerà
poco. Solo una settimana. E se non vuoi parlargli…non importa. – mi dice
accarezzandomi dolcemente i capelli.
- Perché Mikey? – sussurro. Voglio sapere
perché mi ha portato qui a soffrire.
- Gee, sono tuo fratello e riesco a vedere
quando non stai bene. Mi ricordo benissimo, come se fosse ieri, le notti di un
anno fa quando mi piangevi tra le braccia. Odio vederti soffrire e lo avrei
ucciso, giuro. A costo di farmi una vita in carcere, lo avrei voluto uccidere.
Ma Frankie me lo ha intelligentemente sconsigliato. – sorrido debolmente – Ho
avuto la pessima idea, e ora mi accorgo che è pessima, di portarmi qui, così
avresti potuto riprendertelo o invece mandarlo una volta per tutte a fanculo,
così almeno avresti potuto liberarti per sempre di lui. Ero semplicemente stanco
di vederti soffrire. –conclude.
Io mi accorgo di avere gli occhi lucidi, e
anche lui.
- Scusa Gee, davvero. Scusa. Mi dispiace, ho
fatto una cazzata, ma io…- inizia.
- Tranquillo Mikey. Prima o poi avrei dovuto
rincontrarlo e affrontarlo. Meglio prima che poi, no?
–
Dico, interrompendolo. Lui fa un mezzo
sorriso.
- Io ho fame – dichiaro poi rompendo il
silenzio che si è venuto a creare – vado giù al ristorante a mangiare qualcosa,
vieni con me? –
- Mmh…no grazie. Devo parlare con Frankie e
poi sono stanchissimo. Penso che mi farò una doccia e poi un bel pisolino –
Sorrido leggermente, annuisco e salutandolo
con la mano, esco dalla porta.
Bert’s
Pov
Entro sbuffando nell’aeroporto e mi metto lo
zaino in spalla.
Subito noto una folla di persone fuori dalle
porte di vetro ed emetto un gemito di
disappunto.
- Ma chi me la fatto fare!! – sussurro. Sarà
la cinquantesima volta che lo dico da quando ci siamo
imbarcati.
- E falla finita Bert! – mi dice Quinn
dandomi una pacca sulla spalla.
- Senti, guarda che io non ci volevo venire!
E sono ancora in tempo per prendere il prossimo aereo.- dico,
sbuffando.
- Lo sappiamo qual è il problema. Ma tanto
prima o poi lo avresti dovuto rivedere. – dice Jeph, intromettendosi nella
conversazione.
Io
grugnisco.
È vero che prima o poi lo avrei rivisto ma,
anche se non mi piace ammetterlo. Ho paura.
Ho paura che vedendolo tutto lo sforzo che
ho fatto durante quest’anno è mezzo per dimenticarlo vada a
puttane.
Ho paura che la scusa “l’ho lasciato per il
suo bene” non reggi più.
Ho paura che lui sia rimasto esattamente la
stessa persona che mi ha fatto innamorare e che niente è
cambiato.
- Ragazzi, non sono in vena di autografi –
dico.
- Sinceramente io sono in vena solo per
farmi un lungo, lungo sonno. – dice Dan.
Io concordo con
lui.
- Ok, allora ci facciamo portare subito alla
macchina. –
- è lontano l’hotel? – chiedo, sbadigliando
e stiracchiandomi.
- Non molto – risponde Jeph, che è sempre
lui a parlare con il manager.
Anche perché io, al manager, gli sto
antipatico.
Quinn gli fa venire i nervi a fior di
pelle.
E a Dan semplicemente non va di parlarci
perché è a lui che sta antipatico il manager.
Quindi l’unico che rimane è
lui.
- Meno male. Ho voglia di un lungo bagno
nell’idromassaggio. – dico, sognante.
- Ora pensiamo ad arrivarci all’albergo. –
dice poi Quinn, prima di aprire le porte dell’aeroporto ed essere avvolto dal
casino che fanno i nostri fan.
Appena entro nel ristorante dell’albergo un
uomo, a mio avviso vestito come un pinguino, mi si
avvicina.
- Vuole un tavolo signore? –
Prima di rispondere faccio scorrere lo
sguardo nella sala e scorgo, seduta ad un tavolo, in un angolo della sala, la
ragazza che ho visto al nostro arrivo. La fan degli
Used.
Accenno quello che dovrebbe essere un “no”
al cameriere e mi avvicino al suo tavolo.
Arrivato li davanti mi accorgo che la
ragazza sta ascoltando l’I-Pod, legge un libro e, ogni tanto, prende qualche
nocciolina da una coppetta appoggiata sul tavolo.
Non si è ancora accortadi me, così le punzecchio una spalla con
un dito.
Lei alza gli occhi su di me e li sgrana,
insieme alla bocca, appena mi riconosce.
Sorrido della sua
reazione.
- E libero questo posto? – chiedo indicando
la sedia libera davanti a lei.
Si toglie le cuffiette e annuisce
timidamente mentre le gote le si fanno
rosate.
Mi siedo e appoggio i gomiti sul tavolo
unendo le mani.
- Ciao – la saluto. Lei fa un profondo
respiro. Per calmarsi deduco.
- Ciao – mi risponde alla
fine.
- Che ci fai qui tutta sola? – chiedo,
incapace per qualche secondo, ti togliere gli occhi dalla sua maglietta, poi
torno a guardarla.
- Mia madre lavora qui e qualche volta vengo
a passarci un po’ d tempo.- risponde, facendo
spallucce.
Io annuisco e continuo con le mie
domande.
- Come ti chiami? –
Però, non riesco proprio a capire perché mi
sono seduto qui e gli sto facendo tutte queste
domande.
Mah…
- Mi chiamo Dana – poi sorride
– è inutile che io ti faccia la stessa domanda. So benissimo che il tuo nome è
Gerard Way –
Io sorrido e guardo il libro che Dana stava leggendo prima del mio
arrivo.
- Cosa leggevi? – chiedo, prendendo il libro tra le mani.
< Scelti Dalle Tenebre, Anne Rice >
- Un libro della Rice, è la mia scrittrice preferita. –
Sorrido ancora, ma senza particolare entusiasmo.
- Anche a me piace molto – lei mi sorride.
- Tu potresti benissimo passare come un personaggio della Rice, sai? –
Io alzo lo sguardo divertito ma in quel
momento il suo cellulare inizia a squillare e le note di Taste OfInk riempiono la sala ancora
semi-vuota.
Mi irrigidisco nel sentire la sua voce espandersi
nell’aria.
Quanto mi manca sentire la sua voce. Una
voce che non proviene da un cazzo di cd.
No! Basta! Non devo
pensarci!
Dana risponde quasi subito e parla con il
suo interlocutore senza però smettere di
guardami.
Dopo poco ripone il cellulare nella borsa
che giace li accanto a lei e riporta gli occhi su di
me.
- Ehi, Gerard, tutto bene? Ops…scusa. posso
chiamarti così? – dice lei avvampando
nuovamente.
- Si, sto bene. E si, certo che puoi
chiamarmi Gerard. -rispondo
continuando a guardare l’ “uomo” con le occhiaie violacee che domina la
copertina del libro.
- è per la canzone? – chiede ancora, a
bruciapelo.
Però…sveglia la
ragazzina.
- Non so a cosa ti riferisci – la vedo
sorridere.
- Gerard, la mia migliore amica, è
completamente persa per voi. So tutto quello che riguarda il gruppo…e i singoli
componenti. Tra parentesi, è indecisa su chi le piace di più tra te e Frank – fa
una piccola risatina divertita, poi continua.
- Ogni volta assisto allo stilare di una
lista dei vostri pregi. E alla fine conclude sempre con la stessa frase “ Ma io
non posso scegliere! Li amo entrambi” – conclude, facendo il verso
all’amica.
Io non posso fare a meno di ridere. Quella
storiella non c’entrerà poi molto, ma almeno mi ha fatto
ridere.
- E io, sono una fan decisamente convinta
degli Used...di Quinn, di Jeph, soprattutto di Jeph – gli si illuminano gli
occhi. Ah bene. Ecco a voi una delle tante vittime del fascino del bel tatuato
-…ma anche di Bert si decisamente – dice, riprendendosi e annuendo
convinta.
Ah! orrore! Ha nominato
quel nome!
- E cosa vorresti dire con questo? – gli
chiedo accigliato.
- Voglio dire che so benissimo che tu e Bert
avete litigato. Giuro che quando l’ho saputo ci sono rimasta malissimo! Eravate
così amici! – dice, mettendosi una mano sul cuore e guardando un attimo per
aria.
Amici? Credimi, eravamo tutto fuorché
amici.
- Tranquilla, sentire le sue canzoni non mi
fa alcun effetto. –
Sto mentendo
naturalmente.
- Devo pensare che avete fatto pace? –
chiede lei con uno spiraglio di speranza negli occhi. Io rido
piano.
Tesoro non è così facile. Qui non si tratta
di una stretta di mano e tutto come prima.
- No, non abbiamo fatto pace. –
- Oh, peccato. Ma lo sai che ci saranno
anche loro al festival? – chiede, senza poter nascondere gli occhi
luccicanti.
- Si, Dana, lo so. Infatti mi sto preparando
psicologicamente ad essere insultato da quel tipo –
Lei inizia a mangiucchiarsi le unghie.
Sembra la versione femminile di Frank.
Sicuramente spera ancora in una
riappacificazione e non è l’unica, visto che se sono qui e solo colpa di
un’imboscata.
- Scusami. Non voglio farmi gli affari tuoi
, ma…cristo, perché avete litigato? –
Wow, e meno male che non vuole farsi gli
affari miei. La guardo un po’ sorpreso.
- Scusa, mi rendo conto che non sono per niente affari
miei e ci siamo appena conosciuti. Non devi rispondere se non vuoi. – io la
guardo per qualche secondo.
- Bert ha semplicemente rovinato qualcosa di
bello – esce fuori dalla mia lingua senza che io possa fare
nulla.
- Oh…- che idiota che sono. Spero non abbia
capito.
- Ora scusa, ma me ne torno in camera. Sono
stanco. Per quanto viaggi in continuazione non riesco ad abituarmi al Jet-leg. –
poi mi chino e la bacio su una guancia.
- Grazie per la chiacchierata. Ci vediamo
presto. –
Lei arrossisce ma sussurra un “ciao” poi mi
allontano dal tavolo ed esco dalla sala.
Bert’s Pov
- Dove cazzo le poso queste fottute valige?
– chiedo con i nervi a fior di pelle.
- Fine come al solito eh Bertie? – mi
riprende Quinn.
- Oh scusa Quinnifer, ma non so se ti sei
accorto che ho anche la tua di valigia e pesa un accidenti. Cosa cazzo ci hai
messo dentro? I vestiti con tutto l’armadio? – dico stancandomi e lasciandole
cadere a terra.
- Ehi attento! C’è roba delicata dentro! –
esclama abbassandosi e raccogliendo la sua.
Poi l’accarezza come se fosse un dolce
animaletto.
Io scuoto la testa
contrariato.
- Scusatemi signori, mi dispiace informarvi
che ci sono stati problemi tecnici nelle vostre stanze e quindi abbiamo
provveduto a spostarvi in un altro albergo, una nostra filiale. Qui fuori c’è un
auto che vi porterà a destinazione – dice tutto d’un fiato una giovane donna
venendo verso di noi.
- Oh, maledizione! – esclamo. E io che già
mi vedevo immerso fino al collo in una vasta idromassaggio. Che
palle.
- Ah ok. Posso sapere il nome dell’Hotel? –
chiede Jeph.
- Certo. Il Golden Hotel, a tre isolati da
qui – risponde la ragazza prima di
congedarsi.
- Cazzo…- sussurra Jeph
guardandomi.
- Che c’è? – gli chiedo, riprendendo da
terra la mia valigia.
- Beh, niente…cioè Bert…- inizia balbettando
quasi.
- Oh, Jeph! C’è la farai a finire ‘sta frase
nel millennio? – chiedo scocciato.
- Bert…in quell’albergo alloggiano anche i
MyChem – dice infine.
Cazzo.
Già per convincermi a partecipare Quinn,
Jeph e Dan hanno dovuto fare i salti mortali (più che altro hanno fatto
pressione psicologica ed alla fine ho dovuto accettare per disperazione) , e
ora, sono costretto ad incontrarlo tutti i santi
giorni.
Già so che manderò a
puttane tutti gli sforzi che ho fatto durante quest’anno per
dimenticarlo.
- Oh…-
- Ehi Bertie, se vuoi ne troviamo un altro
di albergo in cui alloggiare…- mi chiede Quinn mettendomi una mano sulla
spalla.
- No, non importa. Tanto lo rivedrei
comunque durante il concerto – dico iniziando a camminare verso la
porta.
Già…tanto lo rivedrei
comunque.
Entrata in scena di un nuovissimo personaggio che ho
aggiunto per uno scopo ben preciso che vedrete nei prossimi capitoli!
L’ho fatta agire e reagire come, molto probabilmente, molte
avrebbero fatto.
Ad esempio: “Mio dio! Perché avete litigato! Mi si è
spezzato il cuore!” xD
Non è una presa in giro, perché anche io ci sono rimasta
male -_-‘’ xD
Ringraziamenti.
- Chemical Lady: God, il mio
cuore si è spezzato. Ma che nome sarà poi Lolita
Monroe! ( ok, è l’invidia accecante che parla xD). Sarei curiosa di vederla.
Mah, vabbè…sorvoliamo. (ç_ç)
Di Quinn avevo letto qualcosa, ma neanche io
sono sicurissima.
Cmq, in una Quinn/Frank non saprei. Ma puoi
contare ciecamente su una Quinn/Jeph e anche su un’altra cosetta in cantiere.
(lo so che sto sempre a rompe, ma è estate, io mi annoio e ho tanto tempo
libero. Cosa posso fare se non scrivere? xD)
- echelon1985:
a me mette più malinconia saperli lontani. E non parlo di storie d’amore o cose
simili, perché potrebbe essere vero come non potrebbe che loro due abbiano avuto
una storia. Ma parlo delle interviste in compagnia, dei duetti sul palco, degli
abbracci e dell’amicizia…
Che poi io sta situazione neanche c’è l’ho molto chiara.
xD
Comunque grazie mille! Mi fa piacere che ti
piaccia!
A presto!
Bacioni
- chemical_kira: *_* oh, a chi lo dici!! Mi
sono mangiata piu o meno tutte le fanfic su di loro! xDxD li adoro!
Grazie mille!
Baci!
-Niamh15: Fede, che dire…sono d’accordissimo con te! E nei prossimi
capitoli potrai vedere che punto molto proprio sui testi. *ghigno malefico*
xD
Quando torno in camera vedo Frank e Mikey
seduti sul letto che si baciano teneramente. Io distolgo lo sguardo
imbarazzato.
Appena si accorgono di me si staccano e mio
fratello tossisce un po’.
Frank si alza e viene verso di
me.
- Gee…senti…mi dispiace… – inizia subito a
scusarsi per aver collaborato all’imboscata, ma io subito lo
interrompo.
- Non fa niente Frankie, tranquillo. È tutto
ok. – lui annuisce e abbassa lo sguardo.
Maledizione, perché tutti mi parlano di lui?
io voglio solo sdraiarmi ed addormentarmi
profondamente.
- Io vorrei riposare un po’ – loro due
annuiscono.
- Siamo in camera di Frank se ci cerchi – mi
avverte Mikey prima di uscire.
Io mi stendo sul letto ancora completamente
vestito e mi addormento quasi subito.
Non so quanto tempo dopo vengo svegliato
dallo squillare insistente del telefono della camera. Allungo a fatica il
braccio e afferro la cornetta.
- Pronto? –
- Signor Way? Qui è la reception. C’è la
signorina Dana che dice di doverle parlare urgentemente.–
- Dana? – chiedo. Anche io devo dare tempo
al mio cervello di riattivarsi.
- Si, signore. –
- Me la passi – sento il telefono passare di
mano e un di
sottofondo.
- Gerard, scusa se ti disturbo, ma dovrei
dirti una cosa importante –
- Non preoccupati…cosa c’è di tanto urgente?
–
- Oh
cazzo è troppo tardi! – esclama lei improvvisamente.
- Dana, che cazzo succede!? –
- I The Used, Gerard. Sono qui. -
- COSA? MA CHE DICI? – urlo
io.
- Mia madre mi ha avvertito che ci sono
stati problemi tecnici al loro hotel e gli hanno sistemati qui perché questa è
una loro filiale. –
- Cazzo…- impreco. Ci mancava solo
questo.
- E
ora sono qui fuori. Sono appena arrivati! Oh! Sono così eccitata! – dice
molto probabilmente saltellando sul posto, poi si ferma – Ops…scusa. Immagino tu non sia dello stesso
avviso. – si riprende
subito.
- Immagini bene…- confermo
sbuffando.
- Senti, non ti conviene scendere ora. Stanno
entrando. Devo andare Gerard. Purtroppo mia madre non mi vuole qui quando
arriveranno. – Non so perché ma credo di capire il
motivo di questa sua decisione.
- Ciao Dana…e grazie – rispondo senza
entusiasmo. Tanto c’è l’ha lei tutto l’entusiasmo del mondo.
- Di
nulla. Ciao! – metto giù la
cornetta.
In quel momento la porta si spalanca e un
Frank completamente sconvolto entra in camera, seguito da Mikey, nelle stesse
condizioni.
- Bert è qui! – esclamano all’unisono come
se avessero detto “Gli alieni ci attaccano!”
Per quanto la situazione non sia delle più
felici non riesco a non scoppiare a ridere.
Quei due si sono proprio
trovati.
- Cosa hai da ridere? Hai capito quello che
abbiamo detto? –
Io ancora tra le risa, faccio segno di si
con la testa.
- Si, ho capito. Lo so già.
–
- Come lo sai già? E allora perché ridi? –
- Perché siete buffi ragazzi – dico, preso
da un altro attacco di risate. Loro si guardano a vicenda, poi scoppiano a
ridere anche loro.
Chiudono la porta e si vengono a sedere sul
letto vicino a me.
Meno male che ci sono
loro.
Bert’s Pov
Faccio un profondo respiro ed entro seguito
dai miei compagni.
Subito un tipo vestito da pinguino viene
verso di noi.
- Buona sera signori. Benvenuti al Golden
Hotel. Potete lasciare le valigie qui, provvederò a farle portare nelle vostre
stanze. –
Io ne sono più che felice e infatti lascio
la mia per terra, come fanno anche gli altri, tranne Quinn che tiene ancora
stretta la sua e fa segno di no con la
testa.
Ah Quinn, Quinn ti voglio bene ma a volte
sei più coglione di me. Il che è tutto dire.
Il pinguino ci consegna le nostre chiavi e
ci avverte che la cena sarà servita alle 8 in punto. Ma che mangiano come le
galline questi? Ma tanto chi se ne frega. Ho lo stomaco chiuso a doppia mandata.
Poi arriva un ragazzetto con un ridicolo capello cilindrico in testa che prende
le nostre valige e le mette su un carrello
dorato.
Jeph e Quinn ringraziano per tutti visto che
ne io ne Dan abbiamo voglia di chiacchierare.
Per quanto non dovrei, continuo a sperare di
incontrare i suoi occhi verdi tra tutte queste
persone.
Prendiamo l’ascensore e saliamo al terzo
piano, dove ci sono le nostre stanze.
Appena metto la chiave nella serratura però
delle voci attirano la mia attenzione e quella di Jeph alle mie spalle. Dan e
Quinn sono già entrati nella camera che
dividono.
Mi giro giusto in tempo per vedere Frank
Iero e Mikey Way uscire da una stanza a due porte di distanza dalla
mia.
Loro si accorgono di me e si congelano sul
posto. Ho sempre saputo di non essere niente male ma addirittura fare questo
effetto. (evviva la modestia! NdVale)
- Ehi, ma cosa avete? – chiede una voce, la
sua voce. Dopo di
che si affaccia dalla stanza e lo vedo.
Cazzo, è bello come ricordavo, se non di
più.
Lui alla fine si accorge di me e sbarra gli
occhi. Accidenti! E ora che faccio!?
Come se mi avesse letto nel pensiero arriva
Jeph in mio aiuto.
- Ehi ragazzi…- li saluta timidamente. Anche
se il resto del mio gruppo e i MyChem sono rimasti in buoni rapporti. Tutti
tranne io, che da quando è successa quella cosa con Gerard, ho ricevuto minacce
di morte da tutti. Tranne che dal loro batterista Bob, mio vecchio
amico.
Lo avevo detto io che era un tipo
intelligente Bob.
- Ciao Jeph…McCracken…- fa poi verso di me
Frank salutandomi con un gesto della testa. Io lo imito, ma mi è maledettamente
difficile togliere gli occhi dal mio Gee.
Ah, è vero…non è più
mio.
- Ciao Jeph…- saluta anche il piccolo Way ma
senza togliere gli occhi da me.
Non so, forse sta pensando al modo più lento
e doloroso per farmi morire.
Poi sento un rumore forte, torno a guardare
dove poco fa c’era Gee, ma ora c’è solo una porta
chiusa.
Afflitto, giro la chiave ed entro anche io
in camera, lasciando la porta aperta per Jeph che rimane ancora fuori a
guardarsi mortificato con gli altri due.
Per prima cosa lascio a terra i bagagli che
il tipo ci ha semplicemente lasciato appena usciti dall’ascensore (a questo
punto potevo portarmeli su direttamente io).
Poi mi accascio sul
letto.
Aiutatemi…
Dopo qualche minuto Jeph mi raggiunge dentro
e si siede vicino a me sul letto.
- Ehi Bertie…tutto ok? – mi chiede. Io
sospiro.
- Jeph…Credi che dovrei parlargli? – gli
chiedo, cercando in lui le risposte alle mie
domande.
- Bert…tu più un anno fa ci hai chiesto
esplicitamente, a me e agli altri, di non nominare più il suo nome. Ci hai fatto
credere di odiarlo, di non sopportarlo più. Ma io l’ho visto, Quinn lo ha visto
e addirittura Dan se ne è accorto, anche se è da poco che è con noi, che tu…tu
lo ami ancora. –
Wow. Ecco a voi Jeph
Howard…la sincerità fatta persona.
E io che pensavo di essere un buon attore…beh, d’ora in poi mi limiterò a
cantare.
- Tutto questo per dire…? – incalzo, cercando di far arrivare il mio
bassista al punto.
- Tutto questo per dire che si, secondo me dovresti parlargli –
- Oh grazie – sarà pure sincero ma è un logorroico della
miseria.
...ToBeContinued…
Olè che si sono incontrati! (ma mica tanto bello come
incontro ç_ç) e la sorpresina di Frank e Mikey insieme! xD beh, sempre la mia
politica: Se dobbiamo fare uno Slash, facciamolo per bene! xD
Cooomunque!
I ringraziamenti!
- Chemical Lady: Ho cercato su
internet ma non c’è neanche una notizia sulla vita sentimentale di Quinn.
Vabbè…ma tanto a te non serve internet! C’è l’hai in casa il dolce Quinny vero?
xD però ti dirò un segreto…Lolita Monroe è il mio nome di copertura! EBBENE SI!
(seeee! Magariii!xD). *sospira* lasciamo stare le elucubrazioni mentali! xD
Mi fa piacere che ti sia piaciuto! Fammi sapere se questo
ti piace altrettanto!
Bacioni!
- Echelon1985: a chi lo dici!
ç_ç cavoletto! Quanto li vorrei prendere e fargli fare testa a testa! Magari
rinsaviscono un po’! xD boh, io comunque continuo a sperare che Bert smetta di
fare l’infantile e Gee l’indifferente! Li ammazzerei (di coccole)! xD
Grazie mille! Alla prossima allora! xD
- ElyRock: eggià…e ora che si
sono incontrati lo è anche di più! Dana già si è messa un po’ in mezzo ma tra
poco avrà il suo da fare anche lei! xD *ghigno malefico* xD
Grazie mille! Baci!
- _Crystal_Heart_ :
hihi! Nell’incontro di wrestling sicuramente vincerebbe Gee! Bert è troppo
magrolino! xD Ma Gerard è troppo Maestro Zen per qualcosa del genere! xD per la
sparatoria poi, beh si, con Two Guys like us di sottofondo! xD
Cmq, stop al delirio! xD
per ora la situazione è fredda. Gee sbatte la porta e lo capisco pure! Farei
anche io la stessa cosa! Anzi no. Prima andrei da lui e gli tirerei un cazzotto
sul naso, poi
sbatterei la porta! xD
Grazie mille per i complimenti! Spero
ti piaccia anche qst capitolo!
Baci!
- FuckingChemicalGirl: io devo ringraziare te per leggere
e commentare la mia storia! xD baci!
- Blaise:
aww..grazie mille! Si in effetti Dana l’ho fatta così perché sono entrata nel
suo personaggio! (praticamente lei sono io! xD) e si vedrà anche dopo, se non si
è capito bene in questo capitolo cosa c’è in serbo per lei! *sorride
malignamente* xD
Ti ringrazio ancora! Qst parole
dette dalla persona che scrive “Every rose has its thorn” sono davver
incoraggianti per me che ho appena iniziato a scrivere -///- (qll ff mi è
entrata dentro! xD)
Baci!
-
Niamh: hihi! Se Bert va a finire in camera con Gee dovremmo imparare fare
a meno di Mr. McCraken da com’è ora la situazione! xD e io non sono pronta per
questo! xD
Dana è un nome che mi
piace tantissimo (adoro anche io La vita Secondo Jim! È trp divertente! xD) ma
che ho scelto perché si nomina questo nome in alcune canzoni dei Sonata Arctica!
Un gruppo che amo! (Dana my darling I’m
writing to yooou…!) xD
Capitolo 4 *** III – I Don’t Care About You Anymore ***
PageBreeze
Allora…piccolo chiarimento!
Il Festival di cui si parla nella ff (naturalmente completamente
inventato dalla sottoscritta, non è mai avvenuto e quindi ho la libertà di
infilarci dentro tutti i gruppi che mi piacciono! xD aww! Adoro poter decidere
tutto! xD) dura una settimana, come già detto dal cuzzolo Mikey. Quindi per
comodità vi scriverò 1°, 2°, 3° giorno ecc.
Qui siamo ancora al alla Sera del primo giorno.
Cmq questo è un piccolo capitoletto prima del prossimo nella quale ci
sarà un po’ di azione! xD
Buona
Lettura!
III – I Don’t Care About You Anymore
Bert’s Pov
Alle otto in punto Jeph mi riscuote dai miei pensieri.
- Bert…io scendo a cena. Tu che fai, vieni? –
- No Jeph. Non ho fame. Rimango qui e mi faccio una dormita. –
Lui fa spallucce.
- Ok, come vuoi. Ci vediamo dopo. Ciao –
- Bye –
Appena esce dalla camera prendo il mio I-Pod e mi lascio trasportare
dalla musica, cercando il sonno, che però non arriva.
Non faccio altro che pensare a quello che mi ha detto Jeph.
“Tu lo ami ancora”
Lo so che lo amo ancora. Non ho mai smesso.
“ Si, dovresti parlargli”
Già, ma cosa dirgli!?
Non ne ho la più pallida idea ma se non faccio subito qualcosa,
impazzisco!
Così mi alzo, mi infilo le mie converse rosse sbiadite ed esco sul
corridoio.
Mi guardo intorno furtivo. Mi sento come se dovessi andare a fare una
rapina.
Mi fermo davanti alla sua camera, faccio un profondo respiro e alzo il
pugno per bussare.
Ma prima che la tocchi la porta si apre, mostrandomi Gerard, vestito di
tutto punto con i lunghi capelli neri perfettamente pettinati.
Appena mi vede rimane con la bocca aperta per qualche secondo, fino a che
non mi decido a parlare.
- C-ciao– lo saluto grattandomi nervosamente i capelli. Lui mi sposta con
forza di lato e prende a camminare deciso per il corridoio.
- Aspetta Gee! – lui si ferma e si gira piano verso di me. Gli occhi
ridotti ad una fessura.
- Non-chiamarmi-in-quel-modo – scandisce tra i denti. Lo immaginavo, ma
non mi importa, ho ottenuto quello che volevo: si è fermato.
- Per favore, fermati, ascoltami. Dobbiamo parlare –
- Noi due non dobbiamo parlare di niente – dice, girandosi molto
lentamente, guardandomi truce.
- Si invece…io devo parlarti…devo dirti che…- inizio, ma lui mi
interrompe.
- Non voglio ascoltare. Non mi interessa più nulla di te hai capito? Non
me ne frega più nulla di te!- urla. Mi guarda con quegli occhi pieni di rancore
e io non posso fare altro che abbassare lo sguardo. Poi sento i suoi passi sul
pavimento e quando i miei occhi tornano a cercarlo lui è da andato
via.
Gee...
Gerard’s
Pov
- Si invece…io devo parlarti…devo dirti che…- no! Zitto! Non voglio
sentirti dire quanto ti dispiace o altre stronzate simili.
- Non voglio ascoltare. Non mi interessa più nulla di te hai capito? Non
me ne frega più nulla di te!– gli urlo contro. Quanto vorrei che fosse vero.
Abbassa la testa e per un attimo la voglia di andare li ed abbracciarlo
si affaccia alla mia mente.
No, devo andarmene. Non devo più permettergli di farmi del
male.
Giro i tacchi e inizio a scendere le scale, lasciandolo li, in mezzo al
corridoio.
Appena arrivo nella hall mi sento chiamare.
- Gerard! – mi giro verso dove proviene la voce e vedo Dana venire verso
di me zompettante. Indossa una gonna scozzese e una t-shirt rossa, e gli stanno
molto bene. Prima di poter rispondere sento un'altra voce provenire dalla parte
opposta.
- Gerard! – mi giro e vedo Jeph venire anche lui verso di me.
Dana segue come me quella voce, rimane con la bocca spalancata
quando vede il bassista degli Used e quest’ultimo fa lo stesso.
Io sorrido impercettibilmente. Beh…anche se la mia vita sentimentale fa
schifo posso sempre fare da cupido no?
- Ciao Jeph, ciao Dana. – saluto mentre si continuano a
guardare.
- C-ciao – mi salutano. Io li prendo entrambi per l’avambraccio e li
avvicino a me.
- Bene. Ora
socializzate. Io vado a mangiare qualcosa – dico lasciandoli li e andando verso
il ristorante dell’hotel.
Mi sento come se avessi lasciato due animali in una gabbia per fargli
riprodurre ma non sono dell’umore giusto per stare a guardare i loro sorrisi
ebeti.
Entro nella grande sala e mi guardo intorno. Poi noto il tavolo più
rumoroso degli altri e riconosco Ray, Bob, Frank, Mikey, Dan e Quinn.
Il mio batterista è il primo che mi nota e mi fa un gesto con la mano.
Io li raggiungo e mi siedo vicino a Quinn. Lui mi guarda e mi fa un mezzo
sorriso imbarazzato.
- Sera a tutti – saluto
- Ciao Gee. – salutano i miei.
- Ehi Gerard – dicono invece i due componenti degli Used.
- Mangi con noi? – mi chiede Ray.
- Si, grazie. Ho una fame che non ci vedo. –
Il mio chitarrista annuisce e fa segno al cameriere.
- Allora? Di che si parlava? – chiedo io, cercando di fare pubbliche
relazioni.
- Emm…del nuovo cd degli Used – sussurra Bob. L’unico coraggioso, a
quanto pare, che ha saputo dirmi la verità.
- Oh, sisi. Ottimo cd ragazzi. Complimenti. – dico, cercando di essere
convincente, rivolto a Quinn e Dan.
Loro annuiscono. Dan ringrazia mentre Quinn si limita ad arrossire.
(quanta dolcezza si racchiude in quell’uomo?? xD NdVale)
Già sono stanco e vorrei andarmene, ma cambio idea quando sento l’odore
delle lasagne farsi sempre più forte.
Ora purtroppo la brutta notizia.
Il mio computer si è ribellato e ha iniziato a dare i numeri. Ho deciso
di postare questo capitoletto prima di portarlo ad aggiustare e non so quanto
tempo ci vorrà (come farò senza interneeet?!?!)
Cmq ci sentiamo al mio ritorno così aggiorno anche A Little Piece Of
Heaven .
Ora passiamo ai ringrazia mentii!
- FuckinChemicalGirl: Davvero!? grazie mille!
Poi non sono dolcissimi Mikey e Frankie?? Ci saranno sempre degli spezzoni su di
loro! xD
Grazie ancora!
Bacioni!
- ChemicalLady: ma si! Certo cara!
Naturalmente io e Bertie portiamo da bere! xD
Cmq noo! Quinn non sta con Dan! (anche se pensandoci, poverino lui rimane
sempre single! xD) All’inizio volevo infilarlo con Jephy ma il nostro bel
bassista ha un altro destino!
Quinny è sempre bellissimo e dolcissimo! Per me si può fare anche i
capelli fucsia! xD (basta che si taglia la barba, perché quella proprio non mi
piace! >.< quindi diglielo a tuo marito! xD)
Bacioni e grazie Jess!
- Elyrock: Infatti! Povero Gee! Me la
immaginavo benissimo la scena di lui che salta sul letto e inizia ad urlare! xD
poi Mikey e Frank sn davvero adorabili! “Si sono proprio trovati!” almeno nella
mia fic! xD e povero anche Bertie però! Che lo faccio spaventosamente OOC ma io
non ci posso fare nulla! c’è lo vedo dolce in questo modo anche se non sembra!
Ma in fondo io non lo conosco (purtroppo) e non so come sia in realtà quindi
scrivo come la mia immaginazione mi dice.
Mi fa davvero piacere che ti piaccia!
Grazie mille! Baci!
- Echelon1985: aww! Grazie mille! Anche se
questo secondo incontro è stato un po’ burrascoso! xD
Bacioni!
- FrankieLou: essi ci vuole un migliore amico
saggio che da consigli! È Jeph secondo me è il più indicato! Grazie per la
recensione!
Più o meno verso lenove e mezza finiamo di mangiare e io mi
alzo da tavola.
- Scusate, ma io ho sonno e me
ne torno in camera – annuncio. Non è vero che ho sonno ma sono stanco di sentir
parlare di quel cazzo di album.
Lies For The
Liars di qua, Lies For The Liars di la! Che palle!
Dopo aver augurato a tutti la
buona notte esco dal ristorante e mi avvio verso le scale, perché, neanche a
farlo apposta quando serve a me l’ascensore è sempre
occupato.
Prima però di salire il primo
scalino vedo un cartello che dice “Swimming Pool”.
C’è una piscina? Non lo
sapevo.
Mi avvicino alla porta grigia
indicata dal piccolo segnale e faccio pressione sulla
maniglia.
Dentro è tutto buio, tranne
che per le luci ai lati della piscina. C’è molta atmosfera. Mi
piace.
Faccio qualche passo
all’interno e poi vedo dei vestiti abbandonati su una delle sdraie. Mi avvicino
e prendo in mano la t-shirt.
Ma questa…questa è la maglia
che portava Bert.
Alzo immediatamente lo sguardo
sulla piscina e vedo un corpo a faccia in giù nell’acqua.
Immobile.
Il mio cuore inizia a battere
fortissimo e il mio stomaco si stringe in una
morsa.
Bert!
Senza pensarci due volte mi
butto in piscina completamente vestito, tiro su con forza il suo corpo e ora mi
guarda con i suoi occhi blu spalancati.
Cosa?!
- Bert! Cosa cazzo stavi
facendo!?! – gli urlo in faccia mentre le lacrime si uniscono alle gocce
d’acqua.
- Gee…- sussurra.
Io di slancio gli tiro un
ceffone.
Lui mi guarda sorpreso mentre
con una mano si tocca la guancia.
Ma subito dopo, lo abbraccio.
Lo rinchiudo tra le mie braccia, talmente forte che posso sentire tutti i miei
muscoli distendersi completamente.
Cristo, sono terrorizzato e
non riesco a smettere di tremare.
- Cosa cazzo stavi facendo…? –
ripeto, ora sussurrando, al suo orecchio.
Non so quello che sto facendo
ma ho avuto una paura incredibile. Sento ancora il cuore battermi a velocità
impressionante nel petto e mi fa quasi male.
Riprendo coscienza della
realtà quando sento le sue braccia chiudersi dietro la mia schiena e stringermi
ed allora lo spingo via facendo pressione sul suo petto
nudo.
Guardo il suo volto. Sta
sorridendo lo stronzo.
- Cosa cazzo hai da sorridere
eh? – gli chiedo, arrabbiato, iniziando ad indietreggiare verso il bordo della
piscina.
- Allora non è vero che non te
ne frega niente di me – sussurra.
Io lo guardo per qualche
secondo ma, quando sento i miei occhi riempirsi nuovamente di lacrime gli volto
le spalle uscendo dalla vasca.
- Sei un coglione! – sibilo
solo, per poi andare verso l’uscita e lasciarlo li, nell’acqua.
Corro per le scale sotto gli
sguardi preoccupati dei dipendenti dell’albergo. Preoccupati non per me e per la
mia faccia stravolta ma per il pavimento che sto bagnando e che loro dovranno
asciugare.
Salgo velocemente al terzo
piano e arrivo con il fiatone davanti alla porta della mia camera. Prendo le
chiavi che posso sentire distintamente attraverso il tessuto bagnato dei miei
pantaloni e apro. Appena dentro sento le gambe cedermi e farmi male dallo sforzo
che ho fatto a salire le scale di corsa con i vestiti appesantiti dall’acqua,
così mi inginocchio per terra e le lacrime iniziano a scendere libere sulle
guance.
In quel momento vedo Mikey
uscire dal bagno di corsa e inginocchiarsi davanti a
me.
- Gee! Gee! – urla
stringendomi per le spalle.
- Cosa è successo?– chiede
preoccupato, alzandomi il viso con una mano.
- I-io…io lo amo ancora Mikey
– dico tra i singhiozzi che dopo l’ammissione diventano ancora più
forti.
Mikey mi abbraccia.
- Oh Gee…mi sento così in
colpa per averti portato qui…scusami, scusami tanto – mi sussurra accarezzandomi
i capelli.
Io mi stacco un po’ e mi
asciugo il viso.
- Stai tranquillo Mikey…non è
colpa tua. Non potrei mai prendermela con te. Tu sei il mio fratellino – dico
infine, sorridendo leggermente. Lui ricambia e mi tira
su.
- Dai, ora fatti una doccia,
cambiati e dopo mi racconterai tutto –
Io annuisco e cammino a passo
strascicato verso il bagno.
Bert’s
Pov
Quando lui scende le scale io
gli corro dietro ma poi mi fermo sulla cima a guardarlo scappare via, scappare
da me. Sospiro e prendo l’ascensore per scendere giù, con l’intenzione di
fumarmi una sigaretta.
Appena esco dalla scatola di
metallo sento subito due voci chiamare il suo nome, così rimango fermo e
nascosto dietro al muro.
Vedere due volte in una
giornata, quello sguardo è stato abbastanza
straziante.
Mi affaccio furtivo e vedo
Gerard, Jeph ed una ragazza che non ho mai visto fermi in mezzo alla hall. Mi
sento un po’ in trappola. Poi vedo una porta alla base delle scale.
Un cartello che indica la
porta con una scritta in azzurro. “Swimming Pool”
dice.
Trovato un modo per togliermi
da quella situazione apro quella porta, stupido dal fatto di trovarla
aperta.
Le uniche luci che illuminano
un po’ l’ambiente sono quelle che si trovano sotto l’acqua. Sorrido quando sento
una voglia di spogliarmi e buttar mici dentro.
Così lo faccio. Non sono mai
stato un tipo molto riflessivo.
Mi tolgo i vestiti e li lascio
su una sdraia li vicino poi faccio un tuffo da far ingelosire il fidanzato della
sirenetta. ^^
Inizio a nuotare e a rilassare
i nervi in quest’acqua tiepida.
Dopo un po’ mi appoggio le
spalle alla vasca e muovo solo le gambe.
Sospiro.
Sapevo che non sarebbe stato
facile, cazzo, non pensavo mica di trovarlo pronto e felice di tornare con me!
L’ho fatto soffrire e i primi tempi sentivo un dolore perenne allo stomaco
quando pensavo che lui ignorava il fatto che anche io stessi male. Che anche io
stessi soffrendo e che…non volevo lasciarlo. Io sono stato costretto!
Innervosito mi do una spinta e
ritorno al centro della vasca.
Vado sotto l’acqua e rimango
un po’ incantato dagli effetti della luce con
l’acqua.
Dio, l’amore mi fa proprio
romantico, anzi…patetico!
Improvvisamente un’onda come
se qualcuno si fosse buttato mi sorprende, poi mi sento prendere per le spalle e
riemergo immediatamente.
Rimango con gli occhi e la
bocca spalancati guardando la figura che ho
davanti.
Gerard,
Gerard…bello...bellissimo. I capelli bagnati attaccati alla faccia e gli occhi
verdi sembrano quasi brillare. Le gocce d’acqua sulle sopracciglia gli rendono
così liquidi.
- Bert! Cosa cazzo stavi
facendo!?! – urla mentre posso notare le lacrime unirsi all’acqua della piscina.
Io l’unica cosa che riesco a
pronunciare e il suo nome poi sento un forte bruciore alla guancia. Mi ha tirato
uno schiaffo dritto sulla faccia. Talmente forte e rabbioso da farmi spostare la
testa.
Poi sempre in balia delle sue
azioni mi abbraccia. Mi stringe a se e io posso sentire sul mio petto nudo il
suo, coperto dai vestiti fradici, e lo sento alzarsi e abbassarsi
freneticamente. Il suo cuore battere talmente veloce da
spaventarmi.
Io sorrido e lo chiudo tra le
mie braccia come da tanto desideravo fare. Mi ero dimenticato com’era il profumo
della sua pelle. Sorrido e respiro piano il suo
odore.
Improvvisamente però mi
allontana.
- Cosa cazzo hai da sorridere
eh? – chiede poi, per un istante mi prende il panico nel rivedere di nuovo
quello sguardo arrabbiato. Tre volte in una giornata.
Record.
- Allora non è vero che non te
ne frega niente di me – sussurro. Le parole mi escono libere dalla bocca senza
che io possa farci niente.
Si allontana da me e inizia ad
indietreggiare verso il bordo della piscina.
Sibila qualcosa e facendo
forza sulle braccia esce dalla vasca.
Se ne va, sbattendo la porta
lasciandomi qui…a capire.
Rimango per un po’ fermo
immobile a fissare la porta dalla quale è uscito. Poi mi riprendo, esco anche io
dalla piscina e mi rivesto.
Salgo su al terzo piano e
quando passo davanti alla porta della sua camera combatto contro la mia voglia
di buttarla giù e dirgli che lo amo e che farò di tutto per riaverlo indietro.
Ho commesso un errore, lo so,
e me ne pento.
Ma si impara dai propri errori
no?
Ecco, io ho imparato.
Ho
capito.
Without You I’m Nothing…
Ecco Another Chapter. in questo c'è un pò di azione! xD e non ho la più
pallida idea di come mi sia venuta qst idea della piscina! boh!
vabbè!
Sempre un rigraziamente a chi mi fa il grandissimo piacere di
commentare!g
grazie ragazze! e scusate se vi ringrazio velocemente ma devo scappare!
- ChemicalLady:ma si, che importa, barba o
non barba! Io invece glielo dico sempre a Berty che si deve fare i capelli neri
perché con gli occhi stupendi che si ritrova sta benissimo! xD ma anche lui fa
tutto di testa sua! Ma che ci dobbiamo fare! Ce li teniamo così! xD vb passiamo
alla fic! xD
Gee è dolcissimo vero? E anche
Quinny! xD ma su Jeph Niente spoiler!! xD
Bacioni! E grazie
Jess!
- Elyrock: essi Bert è stato coraggioso e ha una notevole
faccia di bronzo! Anche io capisco Gee…cucciolo! E in quanto a Jeph [in questo
periodo io sono di parte per tutti i componenti degli Used!!] basti sapere che
io mi sono impersonata in Dana! xD quindi…hihi! Grazie
mille!
Baci!
- FuckinChemicalGirl: se non mi sbaglio il nome è Frankey! xD le adoro queste fusioni di nomi! xD e il Poor
Bert deve ancora penare…!
Grazie per la
recensione!
Baci!
- Blaise: essì Dana è stata grande ad avvertirlo ed anche a
preoccuparsi per lui! Poi Frank e Mikey non ho avuto il cuore di lasciarli soli!
Ed è la prima Frankey che “scrivo” in assoluto anche se naturalmente sarà una
storia un po’ di sfondo perché i protagonisti sono Gee e Berty! Loro ci saranno
per allietare un po’ l’aria come quando sono entrati in camera di Gerard
facendolo ridere un po’! l’incontro poteva andare molto peggio! Che so, Mikey e
Bert si sarebbero potuti picchiare ad esempio! xD oppure Gee invece di sbattere
semplicemente la porta gliel’avrebbe potuta sbattere in testa!
xD
In quanto a
Jeph…beh, lui lo vedo un po’ timido, ma con i suoi amici invece molto
chiacchierone (poi, cosa strana, se vedi i video su youtube degli Used lui sta
sempre in mezzo a fare qualcosa di matto! xD è adorabile! xD)
Penso non ci sia bisogno di
ricordare che tutto quello che scrivo è totalmente inventato!
Anche il festival e questo mi
da un senso di onnipotenza sugli eventi e sui nomi! Infatti c’ho infilato dentro
anche gli Avenged che per me ci dovrebbero stare sempre! xD
Vabbè, lasciamo perdere i miei
deliri e vi lascio alla lettura del capitolo!
V –
Still
LovingYou
Secondo
Giorno
Gerard’s
Pov
- Gerard! Dai su che iniziamo
le prove! – esclama Ray tutto eccitato.
Stasera ci aspetta un gran bel
concerto. Me lo sento che sarà un successone.
Finalmente avrò una valvola di
sfogo. Durante il concerto finalmente sfogherò tutta la mia rabbia e la mia
frustrazione!
Io…oddio! Se solo ripenso a
ieri sera mi verrebbe di andare nella sua camera a farlo affogare io con le mie
mani.
Poi mi ricordo anche di quello
che ho provato e sento che se se solo lo perdessi non so cosa
farei.
Ma io l’ho già perso. Non
stiamo più insieme e basta. Io non posso soffrire per sempre
cazzo.
- Gerard! Ti darai una mossa
prima del 2019!? – mi urla ancora Ray riscuotendomi dai miei
pensieri.
- Arrivo, arrivo! – esclamo
alzando le braccia in segno di resa.
La
sera
Sono in camerino a truccarmi.
È arrivato il nostro turno finalmente.
Tra poco gli Avenged Sevenfold
scenderanno dal palco e saliremo noi. Non vedo
l’ora.
Non vedo l’ora di occupare il
cervello con qualcos’altro e dimenticarmi per un po’ del
resto.
Non riesco a togliermi dalla
testa la conversazione con Mikey.
Oggi pomeriggio dopo le prove,
mi ha detto che ha incontrato Quinn e che ci ha parlato tutto il pomeriggio. Gli
ha raccontato che Bert non è uscito dalla sua stanza per tutto il
giorno.
Non voleva fare entrare
neanche Jeph che infatti ha trovato asilo da lui e
Dan.
Mi chiedo che cosa stesse
facendo, ma mi sono ripromesso di non pensarci più. È un egocentrico del cazzo!
Deve stare sempre al centro dell’attenzione! Deve far sempre parlare di lui!
Agrr. Lo
detesto.
Si, lo devo detestare.
Penso che un giorno o l’altro
mi troverò a fare la lista dei suoi pregi e dei suoi difetti come le adolescenti
innamorate.
Che patetico che sono. E pure
illuso…
Poi vabbè, mi ha anche
raccontato la scenata di gelosia di Frank, che diceva che lui flirtava con Quinn
e che per fargliela passare ha dovuto fare qualcosa…ma io l’ho interrotto prima
che potesse raccontarmelo.
- Gerard!Arthur! Waaayyy!! –
entra urlando Frank.
Manca poco che mi cieco con la
matita.
- Che c’è Frank!? – chiedo
scocciato.
- Come che c’è? Si va in scena
amico dai! – risponde tutto eccitato.
Wow. Di gia?
Mi guardo allo specchio. Si,
perfetto.
Sorrido e seguo Frank fuori
dal camerino.
Mondo, Gerard Way sta
arrivando.
Bert’s
Pov
Faccio scattare la serratura e
subito Jeph si precipita nella camera.
- Cristo Bert! Sei forse
impazzito?! Se vuoi ti faccio mettere in un manicomio, così rimani sempre chiuso in una stanza!
– mi urla mentre io mi sfrego un occhio e faccio una smorfia per dimostrare il
mio fastidio verso la sua voce.
- Non urlare per favore! –
chiedo implorante.
- Che hai fatto eh? Ti sei
ubriacato?? Ma bravo…complimenti! Davvero! – esclama ancora, sempre con quel
dannato tono di voce.
- No Jeph! Non mi sono
ubriacato! Ho solo una fottuta emicrania! – rispondo, ora alzando un po’ anche
io la voce.
Lui butta fuori l’aria dal
naso come un drago e mi guarda con gli occhi ridotti a
fessure.
- Che hai fatto per tutto il
giorno chiuso qui dentro, e senza farmi entrare, tra parentesi!? – chiede, con
le mani sui fianchi.
Io gli do le spalle voltandomi
verso il letto.
- Ho pensato…-
rispondo.
- Cazzo, pensi troppo in
questo periodo, non è un buon segno. – afferma, con un tono finalmente più basso
e leggermente ironico.
- E se posso saperlo…a cosa
hai pensato? – chiede ancora.
- A un po’ di cose…- rispondo
vago.
- E una di queste cose è
Gerard Way? – io quando sento quel nome mi giro verso di lui e lo
guardo.
- Si, è Gerard Way. – afferma,
annuendo e sorridendo come a farsi i complimenti per
l’intuizione.
Io rimango in silenzio. A cosa
servirebbe negare?
- Sono sul palco ora. Penso
che tra una mezzoretta avranno finito. Vai, no? – chiede, alzando le
sopracciglia e sollevando le spalle.
- E che ci vado a fare? Non mi
vuole parlare! – rispondo, lasciandomi cadere sul
letto.
- Costringilo. – risponde
semplicemente.
Io ridacchio, scettico. – Si,
come no. – lui si muove e va verso la sua valigia, prende qualcosa e si viene a
sedere vicino a me, poi me la porge.
Io la prendo in mano e guardo
Jeph confuso.
- Lies For The Liars?? Non
sono sicuro di aver capito Jeph. –
- Faglielo sentire per bene
Bert. – afferma.
- Come, per bene? – chiedo
ancora.
- Sai a cosa mi riferisco. –
dice, ancora. Sicuro di se.
Io abbasso lo sguardo sul
cd.
Si, so a cosa si riferisce.
Ok, o la va o la spacca.
Gerard’s
Pov
Circa un ora e mezzo dopo
siamo io e i miei compagni scendiamo dal palco accompagnati dalle urla del
pubblico.
Il concerto è andato alla
grande!
Vado sorridente dietro le
quinte e subito incontro Brian e Zacky degli Avenged che mi fanno i complimenti
per poi rivolgerli anche al resto del gruppo.
Siamo stati grandi!
Volto lo sguardo verso Mikey e
lo vedo guardarmi serio.
- Che succede? – gli chiedo.
Lui guarda dietro di me, io mi giro e lo riconosco.
È sotto una luce flebile e
posso vedere distintamente i suoi occhi blu puntati su di me.
È così
bello…
No! Gerard Arthur Way!
Smettila e scappa!
Gli volto di nuovo le spalle e
inizio a camminare deciso verso il lungo corridoio, delimitato da attrezzature
per il festival, che porta ai camerini.
Subito sento dei passi dietro
di me, e dopo la sua voce accompagnarli.
- Gerard, fermati! -
- Vaffanculo Bert – dico
continuando a camminare velocemente. Lui si mette a correre e mi raggiunge
prendendomi per il braccio.
- Ti ho chiesto di fermarti
Gee, per favore –
- Non me ne frega un cazzo!
Perché non ti trovi una piscina e questa volta non affoghi davvero? – gli chiedo
liberandomi dalla sua stretta.
Lui mi guarda un attimo serio,
pronto però a riacciuffarmi se solo provassi di nuovo a
scappare.
- Perché prima di morire devo
fare una cosa – io aggrotto le sopracciglia e lo guardo, aspettando che mi dica
lui stesso di che diavolo sta parlando.
Poi mi prende per la nuca,
senza darmi la possibilità di ribellarmi e mi
bacia.
Le sue labbra morbide sulle
mie. Le ho sempre adorate. Quando stavamo insieme non riuscivo mai a staccarmene
per molto tempo.
Anche quando mi stava
lasciando sentivo il desiderio di baciarlo.
Si, perché lui mi ha
lasciato.
Spalanco gli occhi ma vedo che
i suoi sono chiusi e le sopracciglia rilassate, come se gli servisse solo questo
per stare bene.
Io sono quasi tentato dal
lasciarmi andare ma, no, non posso. Così lo allontano violentemente come ho
fatto ieri sera, facendo pressione sul suo petto.
Lui libera le mie labbra ma
continua a tenere stretta la mia nuca e appoggia la fronte alla
mia.
Sento il suo alito sulle
labbra. Profuma di menta e dell’immancabile
sigaretta.
- Bert…per favore, lasciami. –
gli chiedo in un sussurro. Devo lottare per non permettere alle lacrime di
sgorgare dai miei occhi.
- Io ti amo ancora Gee. – mi
sussurra, ignorando la mia richiesta.
- STA ZITTO! – gli urlo allora
liberandomi io stesso dalla sua stretta.
Lui mi prende le braccia e mi
tiene stretto a lui.
- Ascoltami! Devi ascoltarmi
Gee! Io ti amo ancora! – ripete pacato, calmo. Non so come faccia a mantenere la
calma. Sembra così sicuro di quello che dice.
- STA ZITTO! STA ZITTO! – urlo
ancora.
- Non starò zitto. Ora
guardami. – mi prende il viso tra le mani e mi guarda negli
occhi.
- Io ti amo – scandisce quelle
parole a due centimetri da me.
- NON ME NE FREGA UN CAZZO!
I-IO…IO TI ODIO! SI! TI DETESTO OK? – gli urlo ancora cercando di
liberarmi.
- Non ti credo. Io e te siamo
fatti per stare insieme Gee –
Bert’s
Pov
- Non ti credo. Io e te siamo
fatti per stare insieme Gee – dico queste parole credendoci davvero.
Lui mi guarda spaesato poi
abbassa lo sguardo.
- Lo credevo anche io
all’inizio. Ma tu hai rovinato tutto! – dice poi tornando a guardarmi negli
occhi.
- Lo so. Sono stato un
coglione, un idiota e me ne sono accorto. Quest’anno ho fatto di tutto per
dimenticarti. Ma il mio primo pensiero quando mi svegliavo era sempre lo stesso.
E sempre per te. –
Lui si porta le mani sui
fianchi.
- Se mi amavi perché mi hai
lasciato allora? – mi chiede rompendo il silenzio.
Io abbasso lo sguardo. Non
voglio rispondere.
- Questo non è importante ora
–
- Oh si che lo è! Voglio
sapere il cazzo di motivo per la quale ho sofferto per un anno e mezzo! –
urla.
Continuo a tenere gli occhi
bassi. Non so cosa rispondere.
- E guardami per Dio! – sento
una sua mano prendermi il mento e stringerlo forte.
- Rispondi – mi ordina
guardandomi insistentemente.
Non posso stare zitto. Non
voglio mandare a puttane la mia ultima possibilità.
Devo dirgli la
verità.
- Ero sul vostro Tour Bus. Ci
eravamo ubriacati e io ero rimasto a dormire con te. La mattina dopo, quando mi
sono svegliato tu non c’eri. – mi fermo un attimo, sospirando, e lui mi guarda
con le braccia incrociate e gli occhi umidi. Se solo sapesse quanto è doloroso
ricordare…
- Mi sono alzato per cercarti
e già ero intenzionato ad arrabbiarmi con te perché sapevi quanto odiavo
svegliarmi e non trovarti accanto a me. – sorrido al ricordo e anche se lui non
cambia espressione vedo i muscoli tesi delle sue braccia rilassarsi un
po’.
- Poi ho sentito delle voci
provenire dalla cucina. Eravate tu e tuo fratello. – vedo lui spalancare gli
occhi. A quanto pare sta cominciando a ricordare.
- Mi sono stancato Gee! Sono
stanco di vederti ubriaco tutte le santissime sere! – urla
Mikey.
Gerard rimane in
silenzio.
- Ed è tutta colpa sua! –
continua.
Non ci vuole molto per capire
che sta parlando di me.
- Non metterlo in mezzo! Non
c’entra nulla! – sibila Gerard.
- Invece c’entra eccome. Non
capisci che ti stai facendo del male?! Che lui ti sta facendo del
male!?-
- Io lo amo! E lui ama me! –
ritorce tenendo sempre la voce bassa, sicuramente perché pensa che io stia
ancora dormendo.
- Ah si? E quando vi amereste
voi? Tra una bottiglia di Vodka euna di Jack Daniels? Non te ne accorgi che siete sempre fatti o ubriachi
da far schifo?! – non è vero! Gerard diglielo che non è
vero!
Ma lui non lo
dice.
- L’importante è che continua
ad amarmi –
- Se ti ama davvero dovrebbe
andarsene e non tornare! – esclama Mikey in preda alla rabbia, poi esce dal bus
sbattendo la porta.
Mi affaccio e vedo Gerard
afferrare una bottiglia dal mobiletto sotto la cucina e berne un
sorso.
Forse Mikey ha ragione penso
mentre una lacrime scivola sulla mia guancia.
- è per quello che ha detto
Mikey? – mi chiede con voce rotta.
- Ti stavo distruggendo Gerard
e non me ne rendevo conto. – lui rimane senza parole ma le lacrime che ora
scendono dai suoi occhi parlano per lui.
- Non piangere ti prego – dico
avvicinandomi. Ma lui fa un passo indietro e capisco che non è tutto quel che
vuole sapere.
-
Gee…-
- Perché allora nelle tue
canzoni hai detto quelle cose su di me? Hai uno strano modo di dimostrare il tuo
amore – dice asciugandosi le lacrime con un dito e trovando un po’ di
sicurezza.
- Tu hai sentito solo quello
che volevi sentire Gerard. – dico abbassando lo
sguardo.
- C-cosa? –
- Facciamo così…- alzo
nuovamente lo sguardo su di lui e gli prendo una mano, non me ne frega nulla se
lui vuole o meno.
- Riascoltalo. Ma questa volta
ascoltalo diversamente. So che puoi farlo Gee. – lui mi guarda confuso ma so che
ha capito.
- Poi riparleremo. Devi
ricordarti quello che provo per te. – mi avvicino e lo bacio velocemente sulle
labbra prima che lui me lo impedisca, poi mi giro e vado via, continuando però a
percepire il suo sguardo su di me.
Spero tu capisca Gee.
Ecco un nuovo capitolo.
Ebbene è così. Domani
torno a scuola! ç_ç nooo! Non voglio!
But Don't Worry,
continuerò a postare, forse non così spesso. Ma lo farò. Non mi piace lasciare
le cose a metà!
Ok, e ora sotto le note
di Blinded in Chains [xD] vado con i ringraziamenti! xD
- Niamh: Ehi Fede! Concordo con te riguardo la canzone dei
Placebo, la adoro e la ascoltavo spesso quando ho scritto quel capitolo, quindi
l’ho infilato dentro a forza! xD
Comunque no, anche se in
questi capitoli che ho postato sono un po’ in stato di emosità acuta ho
intenzione di fargli riprendere! xD
Ma sii…loro sono cotti! [o
almeno lo erano! xD se vabbè…io sogno! xD]
Bacioni e grazie per la
recensione!
- FuckingChemicalGirl: noo! Senza Gerard Way al mondo come
potremmo sopravvivere eh? Impossibile! xD uno schiaffetto per farlo tornare in
se, va bene xro! xD
Siamo tutti con te Beeeerty!!
Grazie per la
recensione!
Baci!
- Blaise: si, povero Gee, tra un po’ ci rimaneva stecchito
lui! Si è preso un bel colpo ma almeno abbiamo capito che ci tiene ancora a
Bert, è inutile che lo nega! NOI LO SAPPIAMO! xD
Meno male che è arrivato Jeph
e lo ha convinto ad andarci a parlare. Lo faremo santo protettore di tutti i
bassisti! xD
Mikey e Frankie sono fatti per
portare allegria in una situazione in cui lo stato emoso comanda! E si, anche io
sono aperta a tutte le coppie ma non mi piacciono gli incesti ù_ù nunu!
Io con i video di Jeph e Dan
[non so se hai visto quello in cui Dan canta la canzone dell’alfabeto con Quinn
che lo segue con la chitarra! xD non ho smesso un attimo di ridere! Che matti
che sono!]
Grazie
mille!
Bacioni!
- ElyRock: aww! Io prima di scrivere immagino la scena nella
mia testa ad occhi chiusi, e quando vedevo Bert che sorrideva come un ebete [un
ebete felice xro!] mentre Gee lo abbracciava e lo teneva stretto ho iniziato a
sorridere anche io come un ebete! xD
E poi Bert lo vedo uno che si
fa parecchi trip mentali anche senza stare sotto l’effetto di droghe! xD
Dai che primao poi si beccano!
^^
Grazie per la
recensione!
Baci!
- ChemicalLady: Jess! Ma si che ce li teniamo così! E quasi
quasi ci faccio una Shot sulla cena! Ahahah!
Piccola
parentesi prima di lasciarvi alla lettura.
Come ho
spesso ripetuto. IO AMO I FLASHBACK!
Boh, non
lo so perché, ma mi piacciono un sacco! xD e in questo capitolo mi sono
LETTERALMENTE data alla pazza gioia, inventandomi ricordi su ricordi! [mi sono
divertita un sacco! xD]
Dopo aver
detto questo…buona lettura!
VI
–Memories
Gerard’s
Pov
Durante tutto il
tragitto per tornare in Hotel Mikey mi guarda preoccupato, così come
Frank.
Li capisco. Devo
avere una faccia stravolta.
Quando arriviamo
davanti alla nostra stanza mio fratello finalmente smette di fissarmi e mi
parla.
- Ehi Gee…va…va
tutto bene? –
- Si, tutto
bene. – gli rispondo apatico.
- Sicuro? –
- Sicuro –
- Ma sicuro
sicuro? –
- Si, sicuro
sicuro. –
- Ma
sic…-
- Si Mikey!
Sicuro sicuro sicuro! Ora la fai finita per favore? – gli chiedo scocciato. Mi
sembra un ragazzino quando fa così.
- Scusa. –
- Niente. – dico
sbuffando.
- Io…per te va
bene se…si cioè…stasera dormo da Frank? – mi chiede mordicchiandosi le
labbra.
Ok, il ragazzo è
in crisi d’astinenza da sesso. Lo capisco. Oh, come lo
capisco!
- No,
assolutamente. Vai e divertiti anche per me. – gli dico facendogli l’occhiolino,
poi mi stampa un bacio sulla guancia e se ne va.
Io sto per
entrare in camera quando do accidentalmente un calcio a
qualcosa.
- Ma che caz…- abbasso lo
sguardo è vedo…Lies
For The Liars?
Lo prendo in
mano e esamino la copertina. Essi, è proprio Lies For The Liars.
Entro, mi chiudo
la porta alle spalle e mi siedo, anzi, mi butto, sul letto a gambe
incrociate.
Apro il cd e
dentro ci trovo un biglietto.
Avevo paura
avessi bruciato la tua copia, o data in pasto ai cani, o distrutta sotto i piedi
del tuo chitarrista (quel tipo è peggio di me sul palco)…quindi te ne ho presa
un’altra. Spero la userai.
…And if you want
me back…You're gonna have to ask…
And
Everything will be Nicer Than Then…
Love
Bert
Appena finisco di leggere mi
ritrovo a sorridere come un idiota, poi prendo il mio compact disk, tolgo la mia
copia di Lies For The Liars e la sostituisco con la
sua.
Ok, è una stronzata. Infondo
sono uguali. Ma chi se ne frega!
Infilo le cuffiette e mi
stendo sul letto.
Mi lascio andare alla note
forti e arrabbiate di The Ripper e Pretty Handsome Awkward e quelle basse e cupe
di The Bird And The Worm.
Subito vengo inghiottito dalla
sua voce, come sempre succede quando ascolto le loro canzoni. Forse ora capisco
a cosa si riferiva quando mi ha chiesto di riascoltarlo in modo diverso.
Non dovevo odiarlo mentre mi
lasciavo cullare dalla sua voce.
Delle note più dolci richiedono l’attenzione delle mie
orecchie.
She had
an earthquake on her mind I almost heard her cry out as I left her far
behind and knew the world was crashing down around
her.
Spalanco gli occhi,
ritrovandomi subito la vista appannata dalle
lacrime.
Allora mi hai sentito? Mi hai
sentito quando te ne sei andato e mi hai lasciato li, in quella stanza in cui
avevamo fatto l’amore chissà quante volte?
E si. È vero. Ho sentito il
mondo cadermi addosso, tutte le mie sicurezze non essere più tali, i mie punti
fermi scomparire con le tue parole.
- Ehi amore! Che ci fai qui?!
Dai, scendiamo nella hall, dobbiamo andare in aeroporto! – dico allegramente
buttandomi di peso sul letto.
- No. Senti, devo parlarti. –
mi dice serio incrociando le gambe e
guardandomi.
- Certo dimmi – dico
tranquillamente.
- Gee…io…io penso, che…si,
penso che sia meglio che noi due…ci lasciamo ecco. – conclude, dopo un po’ di
tentennamenti, abbassando lo sguardo.
- C-cosa? – no, non ci credo,
non è possibile.
- Hai capito Gerard. È meglio
per te, per me, per entrambi, credimi – mi dice ostentando
sicurezza.
- Ma che cazzo dici? Per chi è
meglio?! Non puoi dire sul serio. – dico urlando e balzando giù dal letto. Lui
non fa un movimento.
- Mai stato più serio. –
Io rimango per un po’ in
silenzio, senza neanche cercare di fermare le lacrime. Sarebbe una battaglia
persa in partenza.
- Hai un altro? – gli chiedo
diretto. Lui sbuffa.
- No, Gerard, non ho un altro
–
- E allora perché mi stai
lasciando!? Cazzo Bert! Hai detto che mi ami!! – lo vedo
vacillare.
- Beh…non ti amo più Gerard –
dice. Vedo i suoi occhi farsi lucidi, ma neanche una lacrima esce da loro. Io
invece ho le guance completamente bagnate.
- No! Non ti credo! Sei…sei
un…bugiardo! Un lurido bugiardo! – urlo mentre guardo lui alzarsi, sempre con lo
sguardo basso e infilarsi la giacca.
- Smettila Gerard. Non
rendermi le cose più difficili. – il suo modo di ripetere il mio nome mi sta
facendo innervosire e le mani mi tremano. Si avvia verso la porta e la
apre.
- Addio…- sussurra prima di
uscire e chiudersela alle spalle.
- Non…- non andartene vorrei
dire, ma lui e già andato via, lasciandomi qui.
Apro e chiudo gli occhi
sperando che questo sia un incubo e che tra poco mi risveglierò. Ma le lacrime
sono tangibili sulle mie guance, non smettono di scivolare giù e i miei
singhiozzi sono forti, mi è impossibile fermarli.
Non è un
incubo.
Al ricordo, lacrime amare sono tornate a bagnarmi le
guance.
I
sink to the ocean floor because I know that we are more but I've made this
mess I built this fire.
Are you still
mine?
Si, è colpa tua. È tutta colpa
tua. Sin dall’inizio. Io non ho fatto nulla. Ero solo maledettamente attratto da
te. E tu te ne eri accorto perché ti piace stare sotto i riflettori. Così come
piace a me.
Bert è lì sul palco e si muove
in continuazione. Non sta un attimo fermo.
Devo avere qualcosa che non va
io nel cervello per trovarlo fottutamente sexy?
Si avvicina a Quinn e gli
passa una mano sulla schiena sudata. Cazzo, quanto vorrei essere al suo
posto.
Si dice che abbiano una
storia. Non so se sia vero, ma in fondo dicono anche che io e Frank stiamo
insieme e lui invece si scopa mio fratello, quindi non so quanto possano essere
attendibili queste voci.
Il loro turno si conclude e
scendono dal palco.
- Ehi, little-Gee! Che ci fai
qui tutto solo? – mi chiede venendo verso di me e asciugandosi il sudore con un
asciugamano.
- Ero venuto a sentirvi –
rispondo.
- E come ti siamo sembrati? –
- Siete stai bravissimi.
Complimenti! – dico con un sorriso, lui
ricambia.
- Beh, grazie. E dove hai
lasciato il tuo baby-boyfriend? – chiede ancora con un sorrisino
malizioso.
- Parli di Frank? Io e lui non
stiamo insieme – rispondo scuotendo la testa..
- Oh, meno male perché è un
bel bocconcino. Ma è un po’ troppo basso per i miei gusti. A me piacciono quelli
alti, capelli lunghi e fisico…morbido – sussurra sensualmente avvicinandosi a me
pericolosamente e posandomi una mano sul fianco, decisamente vicino al
gluteo.
Il mio cuore si diletta tra
capriole e salti mortali.
- Ah si? – gli chiedo
sorridendo ammiccante, capendo che questa è la mia
chance.
- Eggià…- risponde
ricambiando il mio sorriso. Poi si avvicina piano alle mie labbra, fissandole
durante il breve tragitto.
- E tu che dici? – mi chiede,
quasi arrivato alla meta.
- Dico che il mio bus è libero
stasera – rispondo e subito dopo brucio i pochi centimetri che ci
separano.
Non ci credo che lo sto baciando! Cioè…io,
Gerard Way sto baciando Bert McCracken! [wow! Ank’ioooo!! ç_ç, la vita è ingiusta!
NdA] Sento la
sua lingua entrare ed esplorare curiosa la mia bocca, mentre le sue mani mi
accarezzano la schiena e le mie il suo
petto.
Quando a malincuore ci
stacchiamo lui mi guarda sorridendo.
- Sono fottutamente felice che
tu non stia con Iero sai? –
Da quel giorno non ci siamo
più lasciati. Tutto è andato avanti e il nostro rapporto si è fatto più forte e
profondo.
Si. Sono sempre stato tuo…e lo sono
ancora.
Cause baby I'm not all right when you go I'm not fine, Please be all
mine I never want you to go because I am all yours so please be
all mine.
Non lo volevi, ma lo hai
fatto. Mi hai allontanato da te e io ho sofferto. Almeno quanto te, di più di
te. Io ero solo tuo.
- Bert? – chiamo. Lui è steso
al mio fianco ancora con il fiatone. Abbiamo appena finito di fare l’amore.
Perché per me ora è amore.
- Dimmi –
- Io…cioè…io penso di…uff –
non ci riesco a dirlo. Ho troppa paura che lui non provi lo stesso per me. Cioè,
non mi stupirei se per lui fosse soltanto
sesso.
- Ehi, piccolo,
che succede? Lo sai che puoi dirmi tutto vero? – mi
chiede girandosi verso di me e abbracciandomi.
- Non è
semplice…-
- Si che lo è. Devi solo
aprire la tua bellissima boccuccia e far muovere le tue adorabili corde vocali.
– dice sorridendo mentre mi accarezza le labbra con un dito. Mi metto a ridere.
Ah-ah, ma che
simpaticone!
Lui sorride
incoraggiandomi.
- Volevo dirti che…io penso
di…di essermi innamorato di te ecco – dico, finalmente, abbassando lo sguardo,
non ho il coraggio di vedere la sua
espressione.
Sarà sorpreso? O deluso? O compiaciuto? O...
Sento improvvisamente la sua
mano sotto il mio mento che mi fa alzare nuovamente lo sguardo su di lui.
Sorride...
- Anche io mi sono innamorato di te…-
Shehad
an earthquake on her mind apparently the kind that would bury us alive
by putting all this weight on us forever I lie here on the ocean floor
broken castle by the shore and I made this mess I built
this fire, Are you still mine?
Parli del nostro castello?
Nostro, solo nostro.
Scendo dal bus e cammino verso
quello degli Used. Non vorrei sembrare opportunista, ma ho bisogno di sigarette
e le ho finite.
Faccio appena due passi quando
sento qualcuno mettermi le mani sugli occhi.
- Chi sono? – mi chiede una
voce divertita. La sua voce divertita.
- Robert Edward McCracken, nato nell’Orem, Utah il 25 febbraio del
1982…-inizio io sorridendo e
mettendo le mani sulle sue. Sono pronto a continuare ma lui si mettete a ridere
e mi zittisce con un bacio sul
collo.
- Non volevo la mia biografia, comunque mi fa piacere che tu mi abbia
riconosciuto. – io mi tolgo le sue mani dagli occhi e mi giro per baciarlo sulle
labbra.
Quando ci separiamo mi sorride, mi prende per mano e inizia a camminare
velocemente tirandomi dietro.
- Ehi, dove mi stai portando? – gli chiedo correndo quasi per stargli
dietro.
- Shhh. Sorpresa. – dice continuando a
camminare.
Dopo poco arriviamo davanti ad un casolare abbandonato poco lontano dallo
spiazzale enorme nella quale sono parcheggiati i nostri Tour
Bus.
- Wow. Che bello! – dico sognante guardando questa vecchia casa, che per
quanto ora sia diroccata, ai suoi tempi doveva essere un castello.
Ci sono piante rampicanti talmente folte che faccio fatica a riconoscere
il colore dei muri.
- Non è stupendo? Lo abbiamo trovato ieri io e Jeph. Ma non è finito qui!
Andiamo dentro dai! – esclama allegro come un bambino davanti ad una casetta di
marzapane.
Lo seguo oltre la porta e rimango affascinato da quello che
vedo.
C’è una grande scalinata che si erge proprio davanti all’entrata.
Corrimano di legno lavorato che, con una bella spolverata potrebbero tornare al
vecchio splendore.
Bert mi trascina verso il soggiorno e vedo che tutti i mobili sono al
loro posto, ma ognuno coperto con un telo bianco.
-
Potrebbe essere una reggia! Perché la tengono in questo modo?! – chiedo
sconvolto.
-
Non ne ho la più pallida idea! Ma non hai visto ancora la parte migliore. Cioè,
per me è la parte migliore! – esclama
ammiccando.
Poi mi riprende nuovamente per mano e mi porta al piano
superiore.
Prima di entrare nella camera che vuole mostrarmi mi ricopre gli occhi
con le mani e sento poi il cigolio della porta che si
apre.
Faccio qualche passo dentro attaccandomi a lui per paura di cadere. Mi
libera gli occhi abbracciandomi da dietro e appoggiando il mento sulla mia
spalla.
-
Allora? Che ne pensi? –
mi chiede.
Mi
guardo intorno e rimango sconvolto. È una camera da letto.
C’è un letto a baldacchino che domina la stanza, con tende rosse raccolte
sui quattro ferri principali. Anche le coperte sono dello stesso colore con dei
cuscini messi sopra alla rinfusa.
Ci
scommetterei qualsiasi cosa che appena Bert lo ha visto ci si è buttato
sopra!
Il
soffitto è abbondantemente dipinto, come il resto delle pareti ma ormai sono
quasi tutti rovinati. È tutto così romantico!
-
Wow. È davvero stupenda questa stanza! – esclamo.
- Appena l’ho vista
ho pensato a noi due qui sopra. – dice indicando il
letto.
Io mi giro tra le sue braccia
e lo bacio.
- Ah davvero?
E che vorresti farci? – gli chiedo
malizioso.
- Lo scoprirai tra poco – dice
spingendomi lentamente verso il letto.
Si, questo è un castello, il nostro
castello.
Let
me save us I've slaughtered us, I've murdered our love I can taste it,
This blood in my mouth This knife in my lungs Have I
murdered our love?
Vuoi salvarci? Vuoi farlo ora?
Te ne sto dando la
possibilità, perché si, hai ucciso il nostro amore.
Non era vero che noi eravamo
sempre ubriachi o fatti. L’avrei voluto dire quel giorno a Mikey, ma non l’ho
fatto.
Quando facevamo l’amore
eravamo lucidi, lucidi abbastanza per capire che era una cosa speciale. Aveva
smesso di essere sesso…ora era amore.
Busso al bus degli Used, ma
nessuno mi risponde, così decido di entrare. Dai, cavolo, più o meno passo più
tempo qui che sul nostro!
- Beeert?
Quuuinn? Ragazzii?? – urlo
entrando.
- Cazzo urli!? – sento urlarmi
da una voce impastata di sonno e che quindi non riesco a
riconoscere.
- Bert?Sei tu? – chiedo
facendo qualche passo verso la zona notte. Non vorrei trovarmi davanti qualcuno
mezzo nudo che non sia il mio amore.
- No guarda. Sono Sid Vicious!
Certo che sono io! Chi se no!? –
umm, il ragazzo è nervosetto.
Io mi avvicino, ora
velocemente, verso la sua cuccetta.
È a pancia in sotto e nasconde
la faccia nel cuscino.
- Ehi, amore, dovrò chiedere a
Jeph di non comprare più yogurt se ti fanno questo effetto. – dico sorridendo e
sedendomi accanto a lui.
- Perché non vai a farti
fottere? – dice girandosi
dall’altra parte e dandomi le spalle.
- Oh, ma che cazzo ti prende?
– gli chiedo scocciato anche se infondo era proprio quella l’idea che
avevo..
-
Perché non lo vai a chiedere a quel puffo tatuato che mi prende?! – dice alzando
la voce. [ma noo! Il mio povero Frankiee!
NdA]
- Ma dai Bert. Non sarai
geloso vero? Lo sai che è solo scena! –
Lui si gira di scatto e si
mette a sedere.
- Allora non sono stato
chiaro. Non me ne fotte un cazzo della scena. Ora tu stai con me, non sei più
single e quindi non puoi fare quello che cazzo vuoi sul palco ok? – dice
puntandomi il dito contro.
- Ti da fastidio che io baci
Frank? – gli chiedo mantenendo la calma e abbassando il suo dito. Poiinfilo una mano sotto i suoi capelli per
accarezzargli la nuca e cercare di calmarlo un
po’.
- Mi da fastidio che tu lo
baci, lo tocchi, che lui ti baci e ti tocchi! – risponde, abbassando la voce. A
quanto pare i miei massaggi funzionano.
- Ok – dico
solamente.
- Ok? – ripete un po’
confuso.
- Si, ok. Se ti da fastidio
non lo faccio più. Dopo ne parlerò con Frank. In fondo non penso che anche a
Mikey faccia tutto questo piacere. – rispondo facendo
spallucce.
Lui sorride
soddisfatto.
- Grazie. –
- Di nulla amore. Ora…visto
che siamo soli…potremmo…capito no? – gli chiedo
timidamente.
- Assolutamente si. – mi dice
sorridendo e facendomi stendere sotto di lui.
Inizia a baciarmi e a
liberarmi dei vestiti, così come io faccio con
lui.
Poco dopo siamo tutti e due
nudi ed estremamente eccitati.
Beh, il resto si può
immaginare.
Quando arriviamo entrambi
all’apice si lascia andare
delicatamente su di me.
- Lo so che è difficile
sentirmelo dire ma…Ti amo Gee – sussurra sul mio petto, ancora con il respiro
accelerato.
Io sorrido. Le volte che me lo
ha detto così, chiaro e tondo, si possono contare sulle dita di una
mano.
- Ti amo anch’io – dico
baciandogli la testa e rimanendo attaccato a lui, aspirando il suo
profumo.
- E non sono neanche ubriaco!
– esordisce dopo.
Io scoppio a ridere. Beh, che ci posso fare, avrà rovinato
l’atmosfera ma Bert è sempre Bert…e io lo amo così.
Please be all
mine
Yes, I’m All
Yours…
Un grande bacio a
Jess
Ilaria
Chiara
Elisa
e Carla per le recensioni!
Vorrei davvero rispondervi per bene ma
purtroppo c’è Italiano che mi aspetta e i libri che sono li, sul tavolo, sembra
che mi stiano minacciando di morte.
- Smettila di fare il coglione
e fammi leggere la scaletta! – esclamo.
- Ehi, relax! Ecco qui la
scaletta tutta per te! – dice porgendomi il foglio.
La leggo e sgrano gli
occhi.
- Cosa?? Nono! Avete capito
male! Io quella canzone non la canto!! – urlo d’un
tratto
Jeph sobbalza e mi guarda con
un sopracciglio alzato.
- Quale canzone? –
chiede.
- Smother
Me…io non la canto! Oddio!
Avete messo anche Find A Way! Ma che siete impazziti? – esclamo
ancora continuando a leggere i titoli.
- Devi decidere tu. O una o
l’altra. Quale preferisci? –
- Ma nessuna delle due! Non
voglio cantarle! – ritorco io, ostinato.
- Dio santo Bert, abbiamo
fatto un fottuto cd con undici fottute canzoni? E tra queste ci sono anche
Smother Me e Find A Way? Bene! Allora le canti! – mi dice
scocciato.
- Poi le hai scritte tu perché
ora non vuoi cantarle? –
- Beh…p-perché…- e che faccio
ora? Come glielo dico che non mi va proprio di cantare canzoni che sguinzaglino
al vento i miei sentimenti?
- L’ho capito io il perché! –
esclama ad un certo punto puntandomi un dito
contro.
- No invece! Non hai capito
proprio nulla! – dico io, piccato.
- E invece si! Quelle canzoni
le hai scritte pensando a Gerard quindi ora non ti va di cantarle giusto? – mi
guarda aspettando un qualsiasi segno che gli dimostri che ha fottutamente
ragione.
- Ma dai Bert! Da quanto ho
capito, anche se non mi stai dicendo molto in questi giorni e questo mi da
altamente al cazzo, stai cercando di riprendertelo no? Bene! Quelle canzoni sono
il metodo giusto! – continua.
Beh, se è il mio migliore
amico ci sarà pure un motivo no?
Riesce sempre a capirmi senza
che io parli.
- Anche fosse…ma non sto
dicendo che sia così, anzi non è proprio così! Comunque stasera non c’è neanche.
– dico, facendo il vago e quasi accartocciando il foglio tra le
mani.
Lui si mette a
ridere.
- Sisi, certo, come no.
Comunque si che c’è. È qui da qualche parte con Ray e Bob, li ho visti
prima.-
Manca poco che mi strozzo con
la mia saliva.
- C-che? – dico tra un colpo
di tosse e l’altro.
Lui ride
ancora.
- Ora vai sul palco. Canti
Smother Me o Find a Way. Poi
puoi darti alla pazza gioia, visto che in scaletta c’è anche Pretty Handsome Awkward e, come vedi, anche
qualche nostra vecchia canzone. – dice indicando i titoli sul
foglio.
Faccio un profondo respiro.
Forse Jeph ha ragione. Le canzoni possono spiegare i sentimenti come nient’altro
al mondo e io lo so.
- Ok, va bene. Allora
facciamo…Smother Me. Oggi mi ispira quella. – dico sorridendo un po’ al mio
bassista.
- Ok, è Smother Me sia. Che lo
amerai fino alla morte glielo dirai di persona? – dice poi sorridendo e dandomi
una pacca sulla spalla.
- oooh! Ma zitto! Che ne vuoi
sapere tu! Che da quando ti ho visto con una ragazza è passato un anno! –
ritorco stizzito e un po’ imbarazzato.
- Oh, caro amico mio. Forse ti
dovrai ricredere! – dice facendomi l’occhiolino e andando via prima che io possa
chiedergli spiegazioni.
Cinque minuti dopo siamo sul
palco e il nostro concerto inizia con Pretty Handsome Awkward perché devo
riscaldarmi un po’ la voce per la mia serenata.
Blah, oddio, cos’è tutto
questo romanticismo?
Cerco la sua figura ovunque
mentre saltello da una parte all’altra del palco.
Dietro al backstage, giù,
vicino le transenne. Ma niente, di lui neanche
l’ombra.
È arrivata l’ora di cantare
Smother Me e allora smetto di cercarlo.
Spero solo che lui senta,
ovunque sia.
Il pianoforte inizia a
suonare, seguito dalla mia voce.
Let
me be the one who calls you baby All the time Surely you can take some
comfort Knowing that you're mine Just hold me tight, lay by my side
And let me be the one who calls you Baby all the
time
Lascia che io sia colui che ti
chiama piccolo Tutto il tempo Di certo puoi stare tranquillo Sapendo
che sei mio
Stringimi forte, resta al mio
fianco e lasciami essere colui che ti chiama Piccolo tutto il
tempo
I found my place in the world Could stare at your face for the rest
of My days
Ho trovato il mio posto
nel mondo Potrei restare a guardare il tuo viso Per il resto dei miei
giorni
How
can I breathe, turn my insides out And Smother me Warm and alive I'm all
over you Would you smother me?
Ora posso respirare,
rovesciami E soffocami Caldo e vivo sono sopra di te Vorresti
soffocarmi?
Let
me be the one who never leaves You all alone I hold my breath and lose
the feeling That I'm on my own Hold me too tight stay by my side And
let me be the one who calls you Baby all the
time
Lasciami essere colui che non
ti lascia mai Da solo Trattengo il respiro e
perdo la sensazione Di essere solo Stringimi troppo forte, stai al mio
fianco E lasciami essere colui che ti chiama Piccolo tutto il
tempo
When
I'm alone time goes so slow I need you here with me And how my mistakes
have made Your heart break Still I need you here with me Baby I'm
here
Quando sono solo il tempo
va così piano Ho bisogno di averti qui con me E anche se i miei errori
hanno fatto spezzare il tuo cuore Ho comunque bisogno di te qui con
me Piccolo sono qui
La musica piano finisce,
sostituita dagli applausi del pubblico.
Senza una ragione giro lo
sguardo verso il backstage. Ed eccolo. È li.
Appoggiato ad un grande
amplificatore. La sua espressione è seria, la sua pelle lattea risalta, quasi
sia illuminata di luce propria.
Hai sentito amore mio? Hai
ascoltato?
Appena scorge i miei occhi su
di lui, si gira e si dilegua tra i tanti tecnici.
No Gee, non
andartene!
Vorrei corrergli dietro, ma
non posso.
Sento Quinn risvegliarmi con
le prima note di Take It Away.
Gee…torna indietro.
Ecco il nuovo
capitolooo!
Lo so, lo so…Bert è
romanticoso ve?
È OOC secondo voi?
Io penso che sia un ragazzo
dolcissimo solo che ha sofferto tanto e quindi ha una corazza che lo protegge!
[non preoccupatevi sto bene…e solo che sto ascoltando It’s Hard to Say! ç_ç e
poi lui è sempre il mio maritino! xD]
Comunque passiamo ai
ringraziamenti!
- FuckingChemicalGirl: mi fa davvero piacere che ti siano
piaciuti i Flashback! Ci tenevo particolarmente! Ci sentiamo tra pochissimo su
msn! xD
Bacioni! E
Grazie!
- ChemicalLady: Jess!! Mi fa piacere che ti sia piaciuto il
capitolo! E le canzoni degli Used…che posso dire…sono assolutamente d’accordo
con te! Li adoro!
Grazie mille tesoro! [ci
vediamo domani sera naturalmente, al mio Berty è venuta un idea per la nuova
canzone e vuole parlarne con Quinn! xDxD]
Dimmi cosa ne pensi di questo
ok?
Bacioni
Jess!!
- Blaise: Honey! E si, Gerard Way non si molla e Berty se ne
è accorto e sta facendo di tutto per riprenderselo! E gli ha fatto anche una
serenata! xD [aww! Magari anche a me!] Non ti preoccupare! L’importante è che
prima o poi leggi e mi dici cosa ne pensi!! Per me sono importanti le tue
recensioni!!
[ Ehi ragazza, sto impazzendo!
Aggiorna presto Most Certain Risks ok? Ci conto!]
Scappo dal backstage appena
vedo i suoi occhi fermarsi su di me.
Trovo Ray e Bob vicino ai
camerini che mi cercano.
- Ehi eccolo! – dice Ray
attirando l’attenzione di Bob.
- Ma dove diavolo ti eri
cacciato? Ti abbiamo cercato dappertutto! – esclama poi
quest’ultimo.
- Scusate ragazzi. Ora sono
qui. Torniamo in albergo? – gli chiedo speranzoso. Non voglio essere qui quando
scenderà dal palco.
Mi metterebbe solo fretta ed è
l’ultima cosa di cui ho bisogno.
Poi è anche inutile aggiungere
che si sa quale sarebbe la mia decisione se sentissi ancora una volta le sue
labbra sulle mie.
Non voglio
fretta.
- Di già? Ma io volevo parlare
con Dan! – esclama Bob.
- Dai ok, se volete restare,
restate. Io rientro perché sono davvero stanco. –
Loro due annuiscono e mi
augurano la buona notte.
Poco dopo arrivo in albergo e,
ritirate le chiavi, salgo in camera.
Appena apro la porta però mi
trovo davanti ad uno spettacolo…che non saprei proprio come
definire.
C’è Frank mezzo nudo su mio
fratello, nelle medesime condizioni.
Eh che cazzo!! Qualcuno lassù
deve davvero avercela con me!
Appena si accorgono della mia
presenza, Mikey fa un urletto, non del tutto virile e Frank cerca di rivestirsi
alla ben e meglio.
- Oddio! Scusa Gee! Mi
dispiace! – dice mio fratello, vestendosi anche
lui.
Io li guardo con un
sopracciglio alzato. In fondo non mi ha fatto nessun effetto…come se fosse la
prima volta…mah!
- Tranquilli. Anzi scusate voi
se vi ho interrotto. Se volete ritorno più tardi. – dico
io.
- Oh, nono. Non ti
preoccupare. Andiamo in camera mia! – esclama Frank con un sorriso alquanto
esagerato. Mikey infatti gli da una gomitata.
- Aio! Ma che ho detto? –
sussurra il mio chitarrista rivolto al suo ragazzo.
- Scusa Gee…- ripete
Mikey.
- Ti ho detto che è tutto ok.
Tranquillo. Su Frank, portatelo in camera. Non potrei più guardarmi allo
specchio se sapessi che ho rovinato una notte di sesso sfrenato a mio fratello.
– dico io, apatico, sfilandomi le scarpe e buttandole in un angolo della
stanza.
Frank torna a sorridere come
un bambino…arrapato, si, è proprio questo il termine giusto e mio fratello
arrossisce vistosamente.
Subito dopo Frank lo tira su
per un braccio e lo porta fuori dalla porta salutandomi allegramente mentre
Mikey fa quasi fatica a guardarmi in faccia per la
vergogna.
E beati loro che si divertono.
Bert’s
Pov
Appena finita la nostra
esibizione scendo in fretta e furia dal palco. Subito incontro Toro e Bob che
subito si mettono a parlottare con Dan e Quinn, mentre non vedo Jeph. Chissà che
fine ha fatto.
Vabbè, comunque se ci sono
loro ci dev’essere anche lui!
Bob forse si accorge del mio
guardami intorno e mi mette una mano sulla spalla.
- è tornato in albergo. – mi
dice soltanto, prima di tornare dagli altri.
Ecco, grazie. Almeno eviterò
di fare il giro dell’intero stadio come un idiota.
Uffa. Io volevo parlargli.
Dirgli qualcosa,qualsiasi cosa! Anche
intavolare una ridicola conversazione sul clima! L’importante era
parlargli.
Mi sono mancate le nostre
stupide conversazioni. Quando la notte parlavamo di idiozie solo per ridere un
po’ insieme.
- …e se diventassi un vampiro?
– mi chiede improvvisamente Gerard. Io lo guardo
stranito.
- Cazzo Gee, dopo neanche una
birra inizi già a delirare? Pensavo reggessi di più l’alcool! – esclamo
sorridendo.
- Eddai scemo! Se io
diventassi un vampiro no, cosa faresti? Staresti lo stesso con me? – chiede
ancora mettendo le mani sul mio petto e appoggiandovi, subito dopo, il mento
sopra.
- Secondo me sei fissato
Gerard. Si spiega solo così quella canzone! – dico guardandolo seriamente ma
sempre con una punta di ironia.
- Ma perché non puoi essere
fissato, che so…con Two Guys Like Us!! – dico, iniziando a ridere. Lui mi da un
calcio su uno stinco.
- Ahio cazzo! Fai male! – dico
io, toccandomi il punto dolente con una mano.
- Te lo meriti – poi mette il
broncio e si allontana da me.
- Ma dai, amore. Scherzavo! –
ma lui nulla. Rimane li con le braccia incrociate sul petto. Io mi avvicino e
gli poso il mento sulla spalla.
- Se tu diventassi un
vampiro…io…umm…che farei…non lo so. Tu mi trasformeresti? – chiedo con un
sorriso ironico. Visto che stiamo dicendo cazzate, diciamole per
bene.
Lui mi sorride. – Certo –
risponde poi.
- Bene. Allora mi farei
trasformare e così starei insieme a te per sempre. –
dico.
Ok, mi sento un po’ un idiota,
ma, in fondo…chi se ne frega?
- Davvero? – mi chiede con
occhi luccicanti tornando a guardarmi.
- Certo. Solo per stare con
te. – dico annuendo vigorosamente.
- Aww – mi si butta addosso e
mi abbraccia dandomi piccoli e dolci baci sul
collo.
- Bene. Ora però possiamo
smetterla di dire idiozie e fare qualcosa di…produttivo!? – dico,
sorridendo maliziosamente.
Lui annuisce convinto e sposta
le sue labbra sulle mie.
Ok alle conversazioni
stupide…ma ci sono anche cose più divertenti da
fare.
- Ehi Bert…torniamo in hotel? – mi chiede
Quinn riscuotendomi dai miei pensieri.
- Si, sono stanco e voglio
farmi una doccia. –
- Va tutto bene Bertie? –
chiede, venendo verso di me abbracciandomi da
dietro.
- Certo. Si. Tutto ok. Dai
andiamo ora. – lo rassicuro io dandogli leggere pacche sulle mani chiuse sul mio
stomaco.
- Ok. Dan! Andiamo? Ma dov’è
quell’altro? – si chiede poi non vedendo Jeph, poi però fa spallucce borbottando
qualcosa che assomiglia ad un “sti cazzi, torna da
solo!”
- Ehi, volete un passaggio? –
chiede poi rivolto verso Ray e Bob.
- Si, grazie! – rispondono in
coro.
Poco dopo siamo tutti in
albergo e tutti nelle loro rispettive stanze.
- È andato bene il concerto
non è vero? – chiede, ancora adrenalinico Jeph, togliendosi le scarpe e
buttandole in giro per la stanza.
Poi alla fine lo abbiamo
trovato che ci aspettava già vicino alla macchina che abbiamo noleggiato per il
tragitto Hotel-palco.
- C-certo. Si. Certo. –
rispondo distratto, fissando un punto indefinito davanti al letto sul quale sono
seduto.
- Ehii?! Terra chiama Bert! –
esclama sventolandomi una mano davanti agli occhi.
Zitto! Non disturbarmi! Sto
pensando!
- Tu pensi troppo amico mio! –
mi dice poi.
Ma siamo sicuri che Jeph sia
un essere umano?!
- Sarà. Ma non ci posso fare
nulla. –
- Si invece. – mi contraddice.
Io lo guardo.
- Jack Daniels? – chiedo. In
effetti non è che guasterebbe. Lui scoppia a
ridere.
- No scemo! Spogliati…- mi
dice venendo verso di me e togliendomi la t-shirt.
- Ehi, non vorrai violentarmi
vero? – gli chiedo io ironico. Lui mi fulmina con lo
sguardo.
- Sorry, ma non sei il mio
tipo – risponde, facendomi la linguaccia. Poi mi toglie le scarpe e subito dopo
i jeans. E io sto qui immobile a farmi trattare come una bambola.
- ecco…e ora…ti metti sotto le
coperte e ti fai un lungo e risanante sonno fino a domani mattina. È un ottimo
rimedio per smettere di pensare. – mi dice poi, mettendomi una mano sul petto e
facendomi indietreggiare sul letto, dove mi metto sotto le coperte,
accuratamente rimboccate da Jeph.
- Wow. E ora mi darai anche il
bacio della buonanotte? – gli chiedo – Qui! Sulla fronte!- sorrido indicando la
mia fronte con un dito.
- Emm…preferirei di no. –
dice, aggrottando le sopracciglia. Io scoppio a ridere nel vedere la sua
espressione. Lui ride con me.
- Buona notte Bert. – mi dice
poi, con un tono dolce mentre torna al suo letto.
- Buona notte Jeph…- lui si
mette sotto le coperte e spegne la luce.
- …e grazie -
Ehi! Salve! Sono tornata con
un capitoletto di passaggio. Voglio raccontarvi tutto con calma xkè ho pronta
per voi una sorpresina! Ma non vi dico nullaaa! xD
Cmq, lasciando perdere i
deliri:
- FuckingChemicalGirl: essi, il piccolo Gerardo scappa dal
dolce Roberto, ma spero che si troveranno primao poi! xD e poi si…per quanto non lo
sembri, io lo sento nel profondo del mio cuoricino che Bert è molto romantico!!
xD
Bacioni e
Thanks!
- sweetcurry10: oh mio dio! Ma grazie mille! *arrossisce da
capo a piedi!* mi ha fatto davvero piacere il tuo commento!
E beh si, tutti amano il
Frerard [io anche lo adoro e sono una sostenitrice accanita! xD] ma si, ho anche
la passione per le Gerbert…non ci posso fare nulla! xD e mi fa davvero piacere
il fatto che la mia storia di abbia fatto appassionare a questa
coppia!!
Grazie ancora per la
recensione! baci!
- ChemicalLady: e si, il piccolo Berty ha sofferto davvero
tanto! *va da Bert che è in soggiorno a guardare la tv, e lo abbraccia forte
forte* xD
Oh si, On My Own è davvero
stupenda! *_* fai i complimenti al tuo maritino!! [a proposito, appena finita
a Little Piece Of Heaven ci sarà una sorpresina! xD]
Grazie Jessy!
Tvb!
Baci
- Blaise: essi, Gee ha capito che c’è poco da fare…è ancora
innamorato di Bert! E dopo quella canzone poi! Io capitolerei all’istante!
Ma lui non vuole soffrire
ancora per lui! Comunque qst è solo un capitolo di passaggio…nei prossimi
inizierà a sbloccarsi la situazione...!
La canzone…beh io amo Smother
Me! All’inizio ero indecisa tra questa e Find a Way, ma poi l’amore per Smother
ha prevalso! xD
[sii, hai aggiornato mcr! Che
bello *_* non vedo l’ora di leggere il prox capitolo! *prega che il tuo computer
continui a funzionare bene!*]
La mattina dopo, quando mi sveglio mi accorgo di essere ancora solo in
camera.
Mikey, non è rientrato.
Ripeto: beati loro che si divertono.
Giro lo sguardo verso l’orologio è vedo che sono le undici e mezza. Ho
dormito un bel po’.
Metto un piede giù dal letto e sento qualcosa sotto i piedi nudi. Abbasso
lo sguardo.
Lies For The Liars. Ancora lui.
Non posso proprio scamparti eh, Bert?
Ieri ti ho sentito mentre cantavi quella canzone.
Ray mi ha chiamato e mi ha detto: "Jeph mi ha chiesto di dirti di andare
vicino al palco. Devi sentire una cosa.” E io ci sono andato. Non sapevo a cosa
si stesse riferendo e io curioso, stupido e…speranzoso, mi sono fermato nel
backstage e ti ho sentito.
Le mie speranze non erano vane.
Sono davvero uno stupido, mi hai fatto piangere di
nuovo.
You almost made me cry again this time
Mi ritornano in
mente le parole di quella tua canzone. Si dice che ci sia una canzone perfetta
per qualsiasi cosa. Penso sia vero.
Another false
alarm
È un falso
allarme Bert? O sei davvero sicuro di quello che
fai?
Well this time I'm not going to watch myself die
Non voglio più soffrire a causa tua,
ma...
…if you want me back you're gonna have to
ask…
Si. È così. È
sempre stato così.
I Miss You
Bert.
Bert’s
Pov
- Cristo Jeph!
Esci da quel bagno! Devo lavarmi! Puzzo da far schifo! – urlo, sbattendo il
pugno contro la porta del bagno.
- Ehi, non è
certo colpa mia se puzzi! – risponde, con lo stesso tono, Jeph dall’altra parte
della porta.
- Si, ma lo sarà
se non esci da quel bagno e non mi fai lavare! –
- Io sto
cercando di farmi bello! –
- Anche se è un
hotel a cinque stelle non pensavo che dai rubinetti uscire l’acqua di Lourdes! –
dico, cercando di trattenere le risate.
- Vaffanculo
Bert! – poi però sento anche lui ridere.
- Si, ti voglio
bene anche io! Ma ora esci! – urlo ancora.
Dopo sento la
serratura scattare e Jeph finalmente esce.
- Sia
ringraziato il cielo! C’è l’hai fatta! Ma…ehi! Dove vai vestito così? – chiedo,
guardando la sua maglia nera con la scritta arancione fosforescente “Affittasi.
Anche solo per una notte”.
- Così come? –
si guarda anche lui.
- Mah…non so.
Hai qualcosa di diverso. Hai un appuntamento per caso? – chiedo, grattandomi il
mento con un dito.
Lui annuisce
orgoglioso.
- Bene. Allora
togliti quella maglietta. – affermo, prima di entrare in bagno e chiudermi la
porta alle spalle.
Ho un
maledettissimo bisogno di farmi una doccia!
Gerard’s Pov
Mi vesto in
fretta e furia. Prima che perda il coraggio di fare quello che devo
fare.
Sembro un pazzo
indemoniato mentre vado da una parte all’altra della stanza, peggio di Frank sul
palco. Mi fermo solo quando mi sono specchiato per la duecentesima volta. Mi
sono pettinato i capelli talmente tante volte e con tale forza che penso di
averne persi una buona parte e mi sono cambiato almeno cinque volte la maglietta
che poi, cazzo, sono pure tutte nere!
Apro piano la
porta e con una mano sul petto, che mi assicura che il cuore non balzerà fuori
dal petto, come sembra che stia minacciando, esco sul corridoio, andando,
lentamente, verso la camera di Bert.
Arrivatoli davanti, faccio un profondo respiro e
alzo il pugno per bussare, ma, prima che possa toccare il legno della porta,
essa si apre, mostrandomi un Jeph stranamente, ed esageratamente anche,
sorridente.
- Ehi…- mi
saluta sorpreso e guardandomi, perdendo il sorriso e diventando improvvisamente
serio.
- Ehi…senti…che
per caso c’è…- inizio, imbarazzato. Spero che capisca da solo senza lasciarmi
finire la frase.
- Si…è in bagno
a farsi la doccia. Puoi aspettarlo dentro. Io devo uscire…- dice poi, tornando a
sorridere.
Io annuisco ed
entro quando lui si sposta dalla porta, prendendo il mio posto nel
corridoio.
- Ah, Gee…-
dice, richiamando la mia attenzione e facendomi girare verso di
lui.
- Come sta,
secondo te questa? – mi chiede indicandosi la camicia nera, con il colletto un
po’ alzato e le maniche tirate su, che mettono in bella mostra i numerosi
tatuaggi che gli ricoprono gli avambracci.
- Bene. Perché?
– gli chiedo. Non sembra uno molto interessato alla moda o comunque uno a cui
interessi il vestiario. In fondo è lui che ho visto con una maglia che diceva
“Affittasi. Anche solo per una notte”
- No. Nulla.
Grazie Gee…e…buona fortuna. – aggiunge poi con un sorriso di
incoraggiamento.
Io ricambio,
anche se penso che più che ad un sorriso, assomigli ad una
smorfia.
- Grazie Jeph. –
poi se ne va salutandomi con un cenno della mano e io chiudo la
porta.
Mi vado a sedere
sul letto e sento lo scroscio dell’acqua provenire da dietro la porta del bagno
e poi…la sua voce mentre canta sotto la doccia.
Sorrido
involontariamente.
Dopo un po’, il
silenzio torna a regnare nella stanza e quasi subito dopo la porta del bagno si
apre mostrandomi Bert completamente bagnato con solo un asciugamano legato in
vita per coprirsi, ma che lascia ugualmente poco
all’immaginazione.
Appena mi vede,
spalanca la bocca e gli occhi.
- G-Gerard…c-che
cosa ci fai q-qui? – mi chiede, balbettando nervosamente. Io mi
alzo.
- E-ero venuto a
parlarti. – dico, incerto. Se qualcuno potesse vedersi, sicuramente penserebbe
che sembriamo due idioti.
- Oh. Ok…va
bene. Allora…prendo i… - inizia, indicando dei vestiti sulla sedia - …e…mi
vesto. E poi parliamo. Ok? – mi chiede, avvicinandosi alla sedia e prendendo,
goffamente, in mano i panni.
- Si, certo. Ti
aspetto qui. – dico, mordicchiandomi le unghie e reprimendo la voglia impellente
di nicotina.
Annuisce, fa un
mezzo sorriso e rientra in bagno.
Bert’s
Pov
Entro in bagno e
mi chiudo la porta alle spalle.
Mi metto davanti
allo specchio e mi ritrovo a sorridere come un
ebete.
Poi però mi
ricompongo con un colpo di tosse. Non devo illudermi o farmi false aspettative.
Potrebbe essere venuto semplicemente per dirmi di non rompergli più le palle
perché non è così idiota da rimettersi con un coglione come
me.
Mi vesto
velocemente. Anche se ho una paura fottuta di quello che mi aspetta fuori da
questa porta, sono curioso.
Esco dal bagno e
lo rivedo seduto nello stesso posto di prima che si guarda le
scarpe.
Si alza appena
mi vede. Sta tormentando le sue povere mani.
- Ehm…c-che
volevi dirmi? – chiedo insicuro avvicinandomi a lui di qualche
passo.
- Io…beh…volevo
dirti che ho riascoltato il vostro cd…- sussurra incerto senza lasciare in pace
le sue mani.
- Oh, bene…e…? –
incalzo io.
- Beh, avevi
ragione quando hai detto che avevo sentito solo quello che volevo sentire. –
ammette, abbassando lo sguardo.
Io sorrido
impercettibilmente, ma ritorno serio prima che lui alzi lo sguardo e mi
veda.
Vorrei evitare
un altro ceffone.
- Hai sentito la
canzone ieri? Era per te. – dico, avvicinandomi ulteriormente e allungando il
braccio per appoggiare le mie dita sulla sua
guancia.
- Ho sentito…-
risponde, socchiudendo gli occhi.
- Mi perdoni
quindi? – gli chiedo, sperandoci davvero. Sento lo stomaco chiudersi in una
morsa per l’ansia.
Lui si allontana
bruscamente da me e fa un passo indietro. Io lo guardo,
smarrito.
- Io vorrei
Bert…- sussurra.
- E allora qual
è il problema?! – chiedo, quasi con tono disperato.
- Io, non voglio
più soffrire. Se io e te torniamo insieme tu…tu Bert, mi devi promettere che…-
inizia, mai io lo interrompo.
So già quello
che vuole dirmi e sono stanco di parlare. Voglio le sue labbra, voglio
lui…ora!
- Io non ti
lascerei mai più Gee! Non ti farei mai più soffrire! Se tu mi concedi una
seconda possibilità io…– mi interrompo e faccio un profondo respiro, cercando le
parole nel mio cervello confuso.
- Se mi concedi
una seconda possibilità...non la sprecherò. Andrà tutto bene…meglio di
prima. Io sono diverso ora Gee…- dico, guardandolo negli occhi. Lui mi guarda
ancora scuro in volto.
Non sa se
credermi o no. Neanche io mi fiderei.
- Gee…- lo
chiamo piano.
Già, neanche io
mi fiderei, ma vorrei che lui lo facesse.
Allunga un
braccio e posa la mano sulla mia guancia.
- Bertie…-
sussurra mentre il suo pollice accarezza la mia
pelle.
Io sorrido
sensibilmente e mi avvicino piano a lui.
Anche se
preferirei non farlo, voglio dargli la possibilità di tirarsi indietro se non
volesse.
Ma lui non fa
nulla.
Mi avvicino
sempre di più e appoggio una mano sul suo fianco, leggermente. Poi alzo piano il
bordo della sua maglietta per poter toccare la sua pelle tiepida.
Quanto mi è
mancata.
Avvicino il mio
volto al suo e faccio sfiorare i nostri nasi.
Puoi ancora
tirarti indietro Gee.
Se lo devi
fare…fallo ora!
Ma lui non si
muove. Non si avvicina, ma non si allontana.
Così lo faccio.
Tocco le sue labbra con le mie per un secondo e aspiro il suo odore.
Sento il profumo
del suo shampoo. E il profumo della sua pelle. Non del bagnoschiuma. Della sua
pelle.
- Anche io ti
amo ancora Bert. – le sue parole arrivano inaspettate e i miei occhi corrono a
cercare i suoi. Sorrido e mi avvento, letteralmente, sulle sue labbra.
Le lecco, le
mordo, le chiudo tra le mie…le assaporo.
Tutto di lui mi
è mancato.
Risponde subito
al mio bacio chiudendomi le sue braccia intorno al collo e lo approfondisce con
mio immenso piacere.
Quando ci
separiamo per riprendere fiato, mi guarda
sorridendo.
- Mi sei
mancato. – sussurra.
- Mi sei mancato
anche tu. -
Eccomi qui con un mega
capitolone! xD
Comunque, che dire, i nostri
eroi c’è l’hanno fatta!!! Olèèè!!
Ho smaniato tanto per scrivere
questo capitolo! xD
- FuckingChemicalGirl: Beh, Gerard vampiro è un po’ il sogno
erotico di tutte noi! Vero? xDxD E il Frikey, lo avevo detto che compare per far
sorridere un po’! xD
Grazie!
Bacioni!
- ChemicalLady: Jess! [il mio maritino ora sta bene, anche se
sono gelosissima e vorrei stare io nei panni di Gee! xD] Tra qualche giorno
forse tornerò con questa sorpresa! Perché ultimamente sto un po’ incasinata con
la scuola! >.< uff che palle!!
Grazie per il commento!
Bacioni!
- Blaise: si, Bert trattato come una bambolina è adorabile!
[ma poco credibile! xD]
Finalmente Gee ha pensato! E
ora possono stare insieme! *_*
Grazie per la recensione! [e
non vedo l’ora che arrivi domani! *_*]
Bacioni!
- Sweetcurry10: assolutamente no! Non ti voglio sulla
coscienza! Purtroppo però la scuola mi fa aggiornare solo di domenica! >.<
Cmq condividiamo qst passione
per i flashback! Infatti da come puoi vedere, gli uso tantissimo!
Davvero mi fa piacere che la
mia fic ti piaccia tanto! Questo mi invoglia molto di più a scrivere
ancora!
Mi sporgo verso il suo volto e
lo bacio nuovamente.
Lui ricambia immediatamente e
mi spinge dolcemente verso il letto alle nostre spalle. Io cammino all’indietro
poi però mi dirotta verso l’altro letto.
- è di Jeph quello. Non mi
perdonerebbe se sapesse che ci ho fatto qualcosa sopra. – dice, sorridendo. Io
scoppio a ridere, lui con me.
Si, la sua risata. Un’altra
cosa che mi è mancata.
Arrivo ai piedi del suo e mi
lascio cadere sul copriletto. Lui mi sale sopra baciandomi il collo, poi la
mandibola per tornare di nuovo alle mie labbra.
- Ho avuto paura che non ti
avrei mai più baciato, che non avrei mai più fatto l’amore con te…- sussurra,
vicino al mio orecchio, prima di mordere delicatamente il
lobo.
- Sono qui ora…- dico, tra i
sospiri quando lui inizia a far scivolare le mani sotto il limite della
maglietta, poi, piano me la sfila.
Scende a baciarmi il petto
mentre io gli accarezzo la schiena, per poi arrivare al bordo della sua t-shirt
e gliela tiro via.
Sono già eccitato da
morire.
- Hai fretta? – dice,
sogghignando, ma senza smettere un attimo di baciarmi. Arriva al mio ombelico e
ci affonda la lingua facendomi inarcare la schiena.
- Cazzo, si! – gli rispondo.
Certo che ho fretta! Aspetto da troppo tempo!
Lui ridacchia, prima di
tornare sulle mie labbra, mentre, con le mani cerca di liberarmi dei
jeans.
- Anche tu però hai fretta a
quanto vedo. – contato, sorridendo soddisfatto.
- Shush.- mi zittisce con un
altro bacio, ma posso sentire un suo sorriso sulle
labbra.
Tocca i miei fianchi
attraverso la stoffa dei boxer e questo mi manda un brivido lungo la
schiena.
- Bert…! – sospiro impaziente.
Lo sento sorridere sulla mia pancia, poi, senza smettere di darmi baci alternati
a leggeri morsi, mi toglie anche i boxer.
Gemo quando la stoffa sfiora
la mia eccitazione.
Mi tiro su di scatto e inizio
a sbottonagli i jeans. Lui mi aiuta e in pochi secondi anche i suoi boxer vanno
a finire a terra.
Accarezzo piano le gambe
sottili tornando sui suoi fianchi e posso sentire i brividi
percorrerlo.
- Sei sensibile al tocco…- gli
sussurro con un sorriso malizioso.
- Sono sensibile quando sei tu
a toccarmi…è diverso. – risponde, baciandomi gli zigomi e
sorridendo.
Si alza leggermente da me
dandomi la possibilità di indietreggiare sul letto per mettermi comodo, ma
subito dopo mi è nuovamente addosso. E no, non mi da fastidio neanche un po’.
Improvvisamente mi prende le
gambe e se le porta ai fianchi, invitandomi a stringerli. Io lo faccio ma mi
irrigidisco immediatamente sentendomi così scoperto e lui se ne
accorge.
- Ehi, piccolo. Che ti prende?
– mi chiede preoccupato, poggiandosi con le mani ai lati della mia testa per
potermi guardare e accarezzandomi i capelli sparsi sul
cuscino.
- Niente…solo…fa piano ok? –
sussurro sentendomi avvampare subito dopo. Sarò arrossito come una
ragazzino.
È solo che è da un po’ che non
lo faccio con un uomo. Esattamente da quando lui mi ha
lasciato.
Bert’s
Pov
Quando torno su di lui gli
prendo le cosce, le sue meravigliose cosce e me le porto sui fianchi. Subito
dopo sento Gee chiudere le gambe dietro la mia schiena ma irrigidirsi
completamente.
Mi blocco sentendomi per un
attimo mancare la terra da sotto i piedi.
- Ehi, piccolo. Che ti prende?
– gli chiedo, alzandomi un po’ per poterlo guardare negli occhi e
accarezzandogli i capelli morbidi.
- Niente…solo…fa piano ok? –
io annuisco e faccio sfiorare i nostri nasi per
tranquillizzarlo.
Amore, non ti farò mai più del
male. In nessun modo.
Subito dopo mi allungo verso
il comodino e apro il secondo cassetto, trovandoci proprio quello che cercavo.
Allora c’è davvero un motivo
per la quale questo hotel è a cinque stelle! [d’oh. Naturalmente anche l’hotel è
di mia invenzione per questo c’è il lubrificante nei comodini!! xDxD
NdA]
Svito il tappo della piccola
confezione bianca e mi verso un po’ di gel denso sulle dita. Lo sfrego un po’
per riscaldarlo e poi lo avvicino alla sua entrata.
Grazie al liquido riesco a far
scivolare dentro il primo dito, iniziando poi a
prepararlo.
Guardo preoccupato il volto di
Gee attento a non farmi sfuggire neanche il più piccolo segno di sofferenza.
Anche lui non toglie gli occhi da me, rassicurandomi con lo
sguardo.
Scendo a baciarlo con
l’intento di distrarlo un po’ quando inserisco il secondo dito.
Lui si inarca ugualmente e
geme sulle mie labbra.
Ma non riesco a capire se sia
un gemito di piacere o di dolore.
- Tutto ok? – gli chiedo
quindi, sussurrando.
- Tranquillo. Continua. – mi
risponde, facendo un sorriso forzato.
Inizio a muoverli piano e più
delicatamente possibile.
Mentirei se dicessi che non
sto facendo fatica.
Sono così eccitato che sento
l’erezione farmi quasi male.
Ma mi sono ripromesso che non
lo farà soffrire mai più.
Per un attimo sono tentato di
smettere quando vedo Gerard chiudere forte gli occhi, poi però li riapre,
poggiandomi le mani sugli avambracci e incoraggiandomi a
continuare.
Subito dopo porta la testa
all’indietro sul cuscino e dalla sua bocca inizia ad uscire qualche gemito
strozzato.
- Bert! – esclama, rendendo
palese la sua richiesta.
Io vorrei prepararlo ancora un
po’ ma lui muove il bacino verso di me e allora sfilo le mie dita da lui andando
a baciarlo voracemente.
- Avanti Bert…- sospira sulle
mie labbra. Io annuisco impercettibilmente e torno a cingergli i fianchi per
portarlo un po’ più verso di me.
Poi appoggio la mia erezione
alla sua apertura e piano inizio a spingere.
Lui si inarca immediatamente e
io passo un braccio sotto il ponte formato dalla sua schiena e lo tengo stretto
a me, mentre continuo ad entrare più delicatamente
possibile.
Mi mordo le labbra per non
cedere alla tentazione di prenderlo velocemente. Non me lo
perdonerei.
Tengo gli occhi serrati perché
ho paura che se vedessi una sua espressione non riuscirei più a
continuare.
Improvvisamente sento una mano
sul viso e riapro gli occhi. Vedo Gerard sorridermi dolcemente e mi accorgo di
essere entrato in lui completamente.
Fa un leggero cenno con la
testa per poi far passare la mano sulla mia nuca per avvicinarmi a lui e
baciarmi dolcemente.
- Ti amo. Continua…-
sussurra.
Io ubbidisco, iniziando a
spingere dentro di lui. Uscendo un po’ e poi rientrando.
Alla prima spinta vedo Gerard
boccheggiare e a quella successiva gemere forte, poi sempre più forte, fino ad
arrivare quasi ad urli strozzati.
Io chiudo gli occhi per un
secondo per impedirmi di venire subito davanti al suo viso distorto dal piacere.
Poi però torno a guardarlo perché non mi priverei mai di tale
spettacolo.
- Dio, Bert! Si! – esclama,
aggrappandosi spasmodicamente alle mie spalle e affondandoci le unghie.
Continuo a spingere, beandomi
dei suoi gemiti e della sua voce.
Credo di stare per impazzire.
Anzi no, credo di stare per venire.
Ma non voglio venire così,
voglio venire con lui. Così vado a chiudere la sua erezione in una mano e
comincio a masturbarlo. A questo mio movimento Gerard boccheggia sorpreso poi
però si lascia andare, abbandonando la testa in dietro sul
cuscino.
Continuo così per un altro
paio di spinte e poi sento un forte calore impossessarsi di
me.
- Gee! – urlo, venendo
violentemente dentro di lui. Subito dopo lo sento urlare il mio nome, segno che
anche lui è venuto.
Poi mi lascio andare sul suo
corpo ansante e sudato.
- Ti amo Gee…- sussurro
lasciandomi andare subito dopo al sonno.
Ehilà! Il
figliol prodigo è tornato!
Scusatemi…ho fatto la bambina cattiva quindi sono stata punita, ma
ora sono tornata e farà la brava..lo
prometto.
Comunque,
a parte le stronzate…xD
Grazie per
il sostegno e l’affetto…vi adoro. Ed eccovi il nuovo capitolo [che mi vergogno
una cifra a postare. -///- spero di non essere stata volgare, è l’ultima cosa
che vorrei scrivere]
Fatemi
sapere -///-
Ah,
dimenticato…grazie a chi ha commentato l’ultimo capitolo…vi adoro davvero tanto!
ç_ç
Mi sveglio con una specie di
grugnito, infastidito da un rumore di sottofondo.
Mi tiro a sedere sul letto e
noto che sono solo poi sento che i rumori provengono dal bagno.
Rumore, altrimenti chiamato Bert
screamer-version!
Pochi minuti dopo, nella quale
cerco disperatamente di tapparmi le orecchie con il cuscino, Bert esce dal bagno
con solo un asciugamano intorno alla vita. Io mi rialzo a sedere guardandolo
truce ma lui non sembra accorgersene infatti mi dedica un sorriso a trentadue
denti dolcissimo...e allora mi sciolgo.
- Scusa, non volevo
svegliarti. – dice avvicinandosi al letto e sedendosi accanto a
me.
- Non sembrava sai? Ma perché
devi sempre cantare sotto la doccia!? – dico, con finto tono disperato
abbracciandomi il cuscino morbido.
- è rilassante…- dice, facendo
spallucce. Poi mi toglie il cuscino da sotto la testa e lo butta sul letto di
Jeph mentre io lo guardo contrariato.
- Ci sono io qui. Abbraccia
me! – dice, mettendo il broncio.
Io sorrido divertito e mi
avvinghio al mio nuovo guanciale.
Lui ride, si sdraia sul letto
rendendo più facile l’abbraccio e poi mi bacia dolcemente si, ma senza
dimenticare di giocare con la mia lingua.
Lo fermo però quando inizia a
scendere giù sul collo.
- B-Bert…Bert! Fermo! – dico,
sorridendo e allontanandolo da me.
- Perché dovrei stare fermo? –
dice, aggrottando le sopracciglia.
- Perché dobbiamo uscire da
qui. Penso che tornerà prima o poi Jeph no? – chiedo retorico, poi mi giro a
guardare l’orario. Cazzo, sono già le 21.00!
- Lo posso sempre lasciare
fuori come ho già fatto! Se aspetti vado a chiudere a chiave! – dice con un
sorriso furbo e fa per alzarsi.
Io rido e lo fermo.
- No! Dai, scendiamo. Poi ho
un certo languorino! – dico, anticipando la mia pancia che
subbuglia.
- Uffa. Che noioso che sei. –
dice, sbuffando e incrociando le braccia sul petto.
Io mi vado a sedere sul suo
bacino, ignorando completamente il fatto che sono nudo, e scendo a baciargli il
collo.
- Dai, non mettermi il
broncio! Avremo tempo anche per quello. No? – dico, chiedendo
conferma.
- Certo. – annuisce. Poi mi
prende per i fianchi e mi ributta sul letto, per poi venirmi sopra e baciarmi
ancora. Io gli incastro le dita tra i capelli neri e gli
accarezzo.
- Dovremmo anche parlare…-
dico, poi tenendo per un attimo la sua bocca lontano dalla
mia.
Lui fa un grugnito infastidito
e scende a baciarmi il collo.
- Bert! Eddai…promettimi che
parleremo! – esclamo, prendendogli poi il viso e cercando i suoi
occhi.
Lui finalmente si ferma e mi
guarda.
- Ok. Ho capito. Non c’è
verso. – dice, sorridendo. – Si Gee. Parleremo. Non preoccuparti. – annuisce,
dandomi un leggero bacio sulle labbra e poi alzandosi dal letto per infilarsi i
boxer.
Sorrido soddisfatto e lo
imito.
Bert’s
Pov
Scendo le scale saltellando e
arrivo giù alla reception sorridendo come un
idiota.
Ho appena lasciato Gerard in
camera sua a cambiarsi. Mi ha detto di scendere a prendere un tavolo perché è
già tardi e rischiamo di non trovare nulla.
Quando faccio per entrare nel
ristorante cerco in giro qualche faccia conosciuta e i miei occhi cozzano in un
Frank Iero ed un Mikey Way esageratamente sorridenti. Ma come posso io prendere
in giro loro quando sono anche io nelle stesse
condizioni!?
In un attacco di pazzia mi
avvicino al tavolo, facendo finta di non notare le loro mani dolcemente
intrecciate nascoste dalla tovaglia, e mi siedo ad una sedia
vuota.
Bleah, tutto questo zucchero e
miele! Stanno bene solo su me e Gerard per i miei gusti.
Loro mi guardano con gli occhi
spalancati.
- Cosa vuoi precisamente, McCracken?- mi chiede Iero con le sopracciglia
aggrottate.
- Niente Iero. Solo che devo
aspettare Gee e non mi va di farlo da solo. – dico, sorridendo, alternando lo
sguardo tra il Little Way e il suo ragazzo.
- Cosa?? – esclamano
all’unisono.
- Già. Io e Gee siamo tornati
insieme! Non è meraviglioso? – dico, sempre con il solito sorrido ebete sul
volto che non riesco proprio a togliere. Poi prendo un grissino dalla cesta in
mezzo al tavolo e gli do morso.
Vedo Mikey indurire i muscoli
del viso e alzarsi di scatto.
- Se lo fai soffrire, giuro su
quello che ho di più caro al mondo, che ti ammazzo McCracken! Chiaro? – esclama
chiudendo le mani a pugno. Poi Frank lo fa calmare sussurrandogli qualche parola
all’orecchio e lo fa tornare a sedere.
Resto con la bocca aperta e in
silenzio perché non mi aspettavo questa reazione.
In quel momento Gerard arriva
al tavolo e alterna lo sguardo tra Frank che accarezza la mano di Mikey per
calmarlo e me con gli occhi spalancati e il grissino ancora in
mano.
- Che succede? – chiede poi
serio, mettendomi una mano sulla spalla.
- e così siete tornati
insieme? – dice Mikey girandosi verso il fratello con…un sorriso??
Ma che cazzo…??
- Si. Avrei voluto dirtelo io
ma lui deve sempre rovinarmi le sorprese a quanto pare. – dice, ironico, dandomi
un piccolo scappellotto dietro la nuca.
- Sono contento…davvero! –
dice il piccolo Way sorridendo ancora.
Io spalanco ancora di più gli
occhi.
- Ma se mi hai appena
detto…aio!! – esclamo io, ma lui mi interrompe dandomi un calcio da sotto il
tavolo mentre Frank se la ride sotto i baffi. Ahio che
male!
Oddio! Secondo me lui lo hanno
adottato! Non è normale! Ha una doppia personalità!
- Dicevi? – riprende Mikey
facendomi un sorriso innocentemente falso.
- Niente! – ringhio io. Poi mi
alzo e passo un braccio intorno alla vita di
Gerard.
- Andiamo a trovarci un
tavolo. – dico, senza però staccare gli occhi dal
fratello.
Ci andiamo a sedere qualche
tavolo più in la e subito Gerard inizia ad ordinare questo mondo e quell’altro
(tanto pagano le case discografiche!) e mangiamo tutto per rimetterci in
forze.
Abbiamo bruciato molti grassi
oggi pomeriggio!! ^^
Quando ci riteniamo pieni, Gee
unisce la mani sul tavolo.
- Bert…avevi promesso…-
inizia.
- Che avremmo parlato…- dico,
completando la sua frase e incrociando le braccia, appoggiandole poi sul
tavolo.
- Già. –
annuisce.
- Di cosa vuoi parlare? – gli
chiedo poi, perché sinceramente non l’ho ben
capito.
- Beh…di tutto questo tempo ad
esempio…ma anche di quello che è successo durante il Warped. – mi risponde,
abbassando lo sguardo.
- Va bene. Però andiamo da
un’altra parte ok? – lui annuisce, allora lo prendo per mano e usciamo dal
ristorante.
- Dove andiamo? – chiedo
poi.
- Da me? Tanto penso che mio
fratello dorma da Frank anche questa notte. –
Annuisco e saliamo al terzo
piano dove si trovano le nostre stanze.
Quando entriamo all’interno
della camera di Gee mi vado a sedere sul letto e lui fa lo stesso, incrociando
le gambe.
Devo essere malato per trovare
questa posizione così bambinesca…fottutamente eccitante?
Mi sporgo un po’ per baciarlo
e lui sorride. Mi concede il bacio ma subito dopo mi rimette buono a
sedere.
- Dovevamo parlare. Ricordi? –
mi chiede ironico.
- Sisi, ricordo. Scusa. –
Gerard’s
Pov
- Dimmi…- dice, rimettendosi
seduto e incrociando le gambe.
Io annuisco e prendo
fiato.
- Bert…era davvero quello il
motivo per la quale mi hai lasciato? Sii sincero per favore. – dico, guardandolo
seriamente.
- Si. Non ti ho mentito
Gerard. Dio, ho passato giorni ad odiare tuo fratello con tutto me stesso,
pensando che fosse stato lui a mettere questi cazzo di dubbi nella mia testa e
nella tua. Alla fine però ho compreso che era la fottuta verità. E la cosa buffa
e che l’ho capito dopo un’ennesima sbronza. Avevamo fatto l’amore la sera
precedente, lo avevo capito perché eravamo entrambi nudi ma…non mi ricordavo un
cazzo! – si interrompe portandosi una mano tra i
capelli.
- Aveva ragione Mikey. Se ti
amavo dovevo lasciarti andare e poi loro ti avrebbero aiutato ad uscirne. Ho
avuto ragione. Ti hanno salvato e dovrei essere grato a Toro, Bob, Iero…e si…a
Mikey. È lo sono! Non fraintendermi! Ma…non c’è stata sera durante questi anni
nella quale una parte di me non si ostinasse a dare a tuo fratello la colpa
della mia sofferenza e della tua, quando invece era solo ed unicamente colpa
mia. – abbassa lo sguardo, io invece non lo stacco neanche un attimo da
lui.
Alla faccia di chi crede che
Bert sia solo un egoista, alcolizzato e bugiardo.
Anche alla faccia mia quindi,
che per questi anni gliene ho dette di tutti i colori in privato e ignorandolo
alla grande in pubblico.
Improvvisamente comincia a
ridacchiare e io lo guardo interrogativo.
- Non penso che te lo abbia
raccontato ma una volta, quando tu eri non so dove con Iero e Toro sono entrato
nel vostro bus dopo essermi scolato una bottiglia di JD e gli ho urlato contro.
– si interrompe ridendo del suo comportamento.
- Non mi ricordo neanche cosa
gli ho detto. Ma, conoscendomi, non devono essere state cose carine. - conclude
sogghignando.
Io spalanco la bocca e
finalmente tutto mi è chiaro.
Ecco perché Mikey mi ha
portato qui: si sentiva in colpa!
- Ehi, so di non essere stato
carino. Ma non c’è bisogno di fare quella faccia. E non mi chiedere di scusarmi
perché, per quanto ti ami, non lo farò neanche sotto le peggiori torture cinesi!
– dice alzando un dito nella mia direzione con un espressione
buffissima.
Io scoppio a ridere e lo
abbraccio di slancio.
- Oh bene. Spero che questo
voglia dire che posso continuare ad odiarlo! – esclama ricambiando
l’abbraccio.
- Beh, sarebbe carino se d’ora
in poi cerchiate di vivere civilmente. – dico sorridendo e sciogliendo
l’abbraccio.
Lui
sbuffa.
- Dai, almeno provaci! Poi ne
parlerò anche con Mikey. –
- Va bene. Ci proverò. Però mi
fai un piacere? Puoi chiedere a tuo fratello cosa gli ho detto quel giorno? –
- Bert!! – lo rimprovero io
con un sorriso.
- Ehi, sono soltanto curioso!
– dice, ridendo.
Poi mi prende per le spalle e
mi spinge contro il materasso.
- Hai altre domande da fare? –
mi chiede poi ad un centimetro dalle mie labbra.
- Veramente si…-
ammetto.
- Va bene se dividiamo il
questionario in due tempi? – chiede ironico.
Io faccio finta di
pensarci.
- Ok, fine primo tempo. – dico
prima di unire le nostre labbra.
Tanto c’è tempo no?
Eccomi qui! Scusate se vi ho
fatto aspettare un po’, però tra l’altra ff, la scuola e la pigrizia non mi è
stato possibile scrivere molto! xD
Comunque evvai che i miei
cuccioli si sono riappacificati! <3 xD
Ora passiamo alle cose serie!
^^
- ChemicalLady: aww honey! Mi fa piacere che lo scorso
capitolo ti sia piaciuto! <3 ci sentiamo preso anche perché ci sto pensando a
quella ff! [muuaaahhh! Geni del male! xD] salutami il bel Quinnino! ^_-
Bacioni!
- FuckingChemicalGirl: noo! Ora loro stanno insieme per
sempre! [almeno nei miei sogni e nella mia fanfic! xD] *_*aww mi fa piacere che
ti sia piaciuta!
[aggiorna presto anche le tue
eh!] ci sentiamo su msn!
Baci!
- Sweetcurry10: oh, puoi starne certa che continuo a postare!
Non mi piace lasciare le cose incomplete, quindi puoi stare tranquillissima! Cmq
mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto lo scorso capitolo e poi, in ogni
lemon che scrivo ho la paura di farne uscire fuori qualcosa di volgare!
>.< è l’ultima cosa che voglio fare!
Ti ringrazio
ancora!
Bye
Baci!
- Blaise: aww ciao! Beh che dire, ti ringrazio!
*_*
E poi si, meno male che c’è
Bert, che anche se non è proprio un guru della moda. però ha notato che una
maglietta del genere per un appuntamento! [il fatto spaventoso e che ho visto
davvero un ragazzo con una maglietta con quella scritta! >.< spaventoso!
xD] e poi si, lasciamo perdere che io ogni volta che devo scrivere una lemon ci
metto i pomeriggi interi! xD [infatti sto cercando di sciogliermi un po’ anche
con l’altra ff, nella quale già ne prevedo un bel po’! xD]
Grazie ancora! E confido nel
fatto che prima o poi arrivi a leggere e commentare! È importate la tua
recensione!
- Bert! Bert! Su Bert,
svegliati! – dico, scuotendo in modo relativamente delicato
Bert.
Lui mugugna qualcosa e si gira
dalla parte opposta.
- Mio dio Bert. Su dai che è
tardi! Io ho un soundcheck tra un ora! – cerco ancora di
svegliarlo.
Lui scuote la testa e si gira
a guardarmi.
- Way…sei un…- io lo zittisco
baciandolo con un sorriso.
Lui mi arpiona, mettendomi una
mano dietro la nuca ed approfondendo il bacio.
- Ok, sono sveglio. – afferma,
quando ci stacchiamo.
Io sorrido vittorioso.
Ahah, ha sempre
funzionato!
- Dai alzati. Così fai in
tempo a cambiarti e a venire con me a fare il soundcheck. – dico, alzandomi dal
letto e finendo di vestirmi.
Lui annuisce sfregandosi gli
occhi e sbadigliando come un bambino.
Non posso fare a meno di
sorridere.
- Che ora sono? – chiede poi,
mettendosi a sedere sul letto.
- Le nove – rispondo,
chiudendo la cinta.
- Sono pronto. – dico poi –
Dai, andiamo a prendere qualcosa per cambiarti. – dico, andando verso di lui e
tirandolo su per un braccio.
- Ehi, non sono una bambola. –
mi riprende.
- E chi lo dice? – sussurro
malizioso avvicinando il mio viso al suo.
- Sei tu la bambola. La mia
bellissima bambola. – mi corregge con un sorriso e si avvicina per
baciarmi.
Io gli concedo un piccolo
bacio poi però lo allontano.
- Dai, andiamo! –
Gli lascio il tempo di
infilarsi i vestiti che portava ieri sera ed usciamo, diretti alla sua stanza
poco lontana.
Arrivati davanti alla porta,
Bert prende la sua copia delle chiavi da dentro la tasca posteriore dei Jeans e
la infila nella serratura.
Quando apriamo la porta
davanti a noi si presenta una scena…wow!
Non trovo parole per
descriverla!
C’è Jeph. No, non un Jeph
normale. C’è un Jeph mezzo nudo, non so se completamente, non ho il coraggio di
scendere con lo sguardo per sincerarmene.
Ed è sopra a…oh mio
dio!
Dana!
Solo con l’intimo nero
addosso.
Io guardo la scena con gli
occhi spalancati e loro guardano noi nello stesso
modo.
Dana è completamente
viola.
Mi riprendo solo quando sento
la grassa risata di Bert.
Bert’s Pov
Scoppio a ridere. Senza
potermelo impedire.
E ora capisco! Capisco cosa
intendeva Jeph quando mi ha detto che forse mi sarei dovuto ricredere sulla sua
situazione sentimentale!
E bravo
Jeph!
Alla mia risata si aggiunge
dopo poco quella più bassa e riservata di Gee.
- A quanto pare avete
socializzato davvero! – dice poi, mentre la sua risata diventa un po’ più alta e
mentre la ragazza arrossisce ancora di più.
Io non capisco bene cosa
significa ma non ci faccio caso.
Jeph che è in boxer si alza e
si infila velocemente i jeans buttati li a terra, vicino al letto. Invece la
ragazza, che ricordo di aver già visto in compagnia di Gee si copre
vergognosamente con le coperte.
Poi mi accorgo di una cosa.
Sono sul mio
letto!
- Ehi! Io mi sono fatto tanti
scrupoli quando io e Gee stavamo per farlo sul tuo letto! Invece a te non te ne
frega proprio niente eh!? – lo riprendo, fintamente [neanche tanto fintamente]
offeso.
- Bert per favore. Non è il
momento. – dice poi Jeph.
- Ciao Dana…- dice Gee, con un
sorriso rivolgendosi alla ragazza.
- C-ciao Gee…- risponde lei,
sempre con le gote spaventosamente arrossate.
- Su Bert, prendi qualcosa per
cambiarti. E poi lasciamo i piccioncini a tubare…- dice poi il mio ragazzo,
posandomi una mano sulla schiena per invitarmi a darmi una
mossa.
- Oh si, scusate. Prendo
qualche panno pulito e vi lascio…- dico, avvicinandomi alla mia valigia e
prendendo la prima maglietta e il primo pantalone che
trovo.
Ma guarda tu che
situazioni!
Cioè, non è la prima volta che
succede…ma ora capisco cosa si prova a stare nella parte di chi
scopre.
Quando lasciamo la stanza di
Gee, dove mi sono cambiato, scendiamo, mano nella mano, giù nella hall.
Come lui si aspettava, il
resto dei MyChem è già giù ad aspettare il loro cantante, ma sicuramente non si
aspettavano me.
- Ehi Bert. Come mai qui? –
chiede Bob, poi nota le nostre mani incrociate e fa una “O” perfetta con la
bocca.
Ray mi saluta con un cenno
della mano. Frank con un sorriso, più rivolto a Gerard che a me. E il suo
“dolce” fidanzatino continua a guardarmi minaccioso.
Ma cavolo, solo io me ne
accorgo?!
Si, penso proprio di si, visto
che Gee sorride a tutti tranquillamente.
Per tutto il viaggio in
macchina sono chiuso tra Gerard, sorridente e in vena di battute, e tra un
Mikey, che ogni tanto mi manda qualche
occhiataccia.
Meno male qualcuno se ne
accorge, infatti Frank gli da una leggera gomitata e gli sussurra qualcosa
all’orecchio, prima di baciargli una guancia.
Io mi giro verso Gee. – Tuo
fratello mi manda occhiatacce. – gli dico, a voce bassissima vicino
l’orecchio.
Lui ridacchia – Ma dai, non è
vero! Ti ha anche sorriso quando sei arrivato! – mi
risponde.
In questo momento, se non
fosse che sono in mezzo, vorrei tirare una forte testata al
finestrino.
Ma quanto è ingenuo il mio
amore??
Scuoto la testa e mi sporgo
verso di lui per baciarlo. Quando fa l’ingenuo è ancora più adorabile.
Quando ci stacchiamo mi
sorride dolcemente.
- Siamo arrivati. – avverte
Ray, alla guida.
Usciamo tutti dalla macchina e
subito i MyChem si avviano verso il backstage dove Brian gli sta aspettando.
Io e Gee ci salutiamo con un
sorriso e io vado in cerca di un caffè. L’unica cosa che, insieme alle birre,
non manca mai dietro le quinte dei concerti.
Quando sto tranquillamente
bevendo dal mio bicchiere guardando i ragazzi provare sul palco, vedo Mikey
allontanarsi dal resto del gruppo e venire verso di
me.
- McCracken…- dice a mo di
saluto.
- Little Way…- rispondo
ironico, come al solito.
- Senti McCracken…non stavo
scherzando ieri. Se lo fai soffrire te la farò pagare davvero. – mi dice, serio
come la morte, fermandosi davanti a me. – Ti ho aiutato. Te lo portato qui,
sapendo quello che sarebbe successo…perché mi sentivo in colpa. Ma…non
azzardarti di nuovo a farlo star male. Chiaro? – conclude, puntandomi il
dito.
In altri casi me ne uscirei
con una battuta o, più semplicemente, lo prenderei a
pugni.
Ma questa volta mi limito ad
annuire.
In fondo ha ragione, se non
fosse stato per lui Gee non sarebbe mai venuto e ora non lo riavrei con
me.
- Grazie Michael…- dico
infatti.
- Non devi ringraziarmi. Devi
solo prometterlo. – risponde, guardandomi da sopra i suoi occhiali da
vista.
- Non lo farò più soffrire.
Puoi stare tranquillo. – dico, annuendo.
- Bene. Mi fiderò di te. – fa
un mezzo sorriso. – Ora torno dagli altri. A dopo…Bert. – dice, iniziando a
girarsi verso il palco.
- A dopo…Mikey.
–
Beh, che
dire…wow.
Comunque sta tranquillo Little
Way…sono stato fortunato una volta…non sfiderò la sorte.
Ok…carina la
coincidenza.
Proprio oggi che volevo
aggiornare arriva questa notiziona.
Gerard Way diventerà
papà.
Ebbene si, Linz è
incinta.
Non si vede che sto saltando
in giro dalla gioia?
Ecco…ora sto stappando lo
champagne.
E adesso sto andando fuori al
balcone per sparare i fuochi d’artificio.
Ok, adesso la
finisco.
Faccio tanti auguri a Gee e se
sei felice tu…sono felice anche
io…
[but…Frerard still lives!]
Infine ringrazio Jess, Chiara e Jessica ^^ per la recensione e mi fa
piacere leggere che vi divertono almeno un po’ le s*****e che scrivo!
xD
Capitolo 14 *** XIII – This Week Doesn't Last Forever ***
n
XIII – This Week Doesn't Last Forever
Venerdì
Gerard’s
Pov
Quando scendo dal palco corro tutto felice
e spensierato, e anche un po’ sudato, verso il mio Bert. O perlomeno…cercando il
mio Bert.
Ma dove cazzo si è cacciato? Mi aveva detto
che mi avrebbe aspettato nel backstage alla fine del
concerto.
Vicino alle attrezzature dei tecnici
riconosco però Quinn e gli vado incontro.
- Ehi Quinn. Sai per caso dov’è Bert? –
chiedo, asciugandomi il sudore con il polso.
Lui mi guarda con uno sguardo un po’
rassegnato.
- Sta parlando, o meglio, urlando con il
nostro manager. – risponde.
- E perché? – chiedo io
confuso.
- Ci ha detto che dobbiamo tornare sabato,
invece che lunedì mattina. – inizia, appoggiandosi ad un amplificatore spento. –
Visto che noi domenica, l’ultimo giorno del festival, non ci dobbiamo esibire,
ci ha programmato una nuova data quella sera. In poche parole Sabato sera
dobbiamo partire con destinazione New Orleans. – conclude.
Io sbarro gli occhi.
No, così presto no! Non sono
preparato!
- C-cosa? Ma perché? Non potete
annullarla?? – chiedo, prendendo per le spalle Quinn e scuotendolo un po’.
Lui mi sorride e mi ferma. – Lo so che non
vuoi allontanarti così presto da Bert. Anche se proprio non capisco cosa ci
trovi. – dice, con tono ironico. Io mi faccio scappare un sorrisino.
- Ma ci sta provando. Per questo è di in
uno dei camerini ad urlare come una scimmia. Mio dio, l’ho sentito. Neanche ai
concerti fa così! – dice, rabbrividendo.
Io sorrido, pensando a quel matto che
cammina avanti ed indietro per la stanza urlando e gesticolando. Ma spero…spero
con tutto il cuore che riesca a convincerlo.
Parlando del diavolo…vedo Bert venire verso
di noi e sembra davvero incavolato nero, sembra anche che stia parlando da solo,
ma poi si calma quando mi vede.
- Ehi…hai già finito…- dice, venendo verso
di me e dandomi un leggero bacio.
- Allora? – chiedo, guardandolo
attentamente.
- Allora cosa? – ritorce lui, mentre vedo
Quinn defilarsi.
- Che ha detto il manager? – chiedo con uno
sguardo severo quando mi accorgo che sta facendo il finto
tonto.
- Oh…te lo ha detto Quinn? – io annuisco.
Lui sospira, ma poi fa un sorriso – Dai,
non ne parliamo ora. Andiamo in albergo, ti fai una doccia…sei tutto sudato! E
poi..faremo qualcosa di decisamente più divertente. Dai, andiamo! – mi dice,
prendendomi per mano.
- No, Bert. Non trattarmi come un bambino
stupido. – dico, bloccandolo e portandolo verso di me.
- Cosa ha detto il manager? – chiedo
nuovamente.
Lui abbassa lo sguardo e sospira – Che
dobbiamo assolutamente partire domani. Non si può fare altrimenti. – risponde
finalmente, ma io avrei tanto voluto che la risposta non fosse
quella.
Io annuisco debolmente.
Fantastico. Davvero perfetto.
Cosa mi credevo? Che questa settimana non
sarebbe mai finita? Che sarebbe andata avanti all’infinito?
E solo che…non ci avevo mai
pensato.
- Ehi, piccolo. Dai, non fare quella
faccia. Ci penseremo quando sarà il momento. Ora andiamo a divertirci ok? – mi
alza il viso, costringendomi a guardarlo e quando vedo il suo sorriso
speranzoso, non posso fare a meno di accontentarlo.
- Va bene. – acconsento quindi.
Anche se so che prima o poi quel momento
arriverà.
Bert’s Pov
Porca puttana! Quel manager del cazzo mi ha
fatto venire i nervi a fior di pelle!
Se il festival dura una settimana, perché
cazzo prende impegni che noi non vogliamo mantenere? Che cazzo di discorsi sono?
Non capisco perché si atteggi così tanto a fare il capo, visto che in fin
fine…siamo noi che gli diamo un fottutissimo lavoro!
Faccio un respiro profondo e cerco di
rilassarmi, non voglio far pesare nulla a Gerard. Purtroppo non ci resta molto
tempo quindi dobbiamo sfruttare al massimo questo giorno e mezzo che ci
rimane.
Per tutto il tragitto verso l’albergo
comunque non spiccico parola. Per quanto stia cercando di non pensarci, non ci
riesco.
So che prima o poi arriverà il momento in
cui dovrò salire su quello stramaledetto aereo e chissà quando ci rivedremo di
nuovo.
È la prima volta in vita mia che vorrei
fare un altro lavoro.
Quando arriviamo saliamo in camera sua e
mentre lui si fa la doccia io mi stendo sul letto. Questo fa ritornare la
stanchezza e lo stress, quindi dopo una svogliata lotta…mi
addormento.
Mi sveglio poco dopo quando sento i capelli
umidi di Gerard sul petto.
- Scusa. Non volevo svegliarti. – dice,
notando i miei occhi aperti.
- Non preoccuparti. Scusa…sono un po’
stanco. – rispondo, stropicciandomi gli occhi.
– Anche io. – dice poi, accoccolandosi sul
mio petto.
- Vuoi dormire? – chiedo, sorridendo
leggermente.
- Si, voglio dormire qui vicino a te. –
risponde, con gli occhi già chiusi, circondandomi la vita con un braccio. Io gli
passo il mio intorno alle spalle e lasciò andare nuovamente la testa tra i
cuscini.
Ho davvero sonno.
E no, non stiamo perdendo tempo. Anche
questi momenti voglio imprimerli bene nella memoria.
Quando mi sveglio, non so bene quanto tempo
dopo, mi accorgo che accanto a me non c’è nessuno. Posso sentire la coperta
fredda sotto i miei polpastrelli.
Apro gli occhi e, dopo avergli sfregati un
po’, mi guardo intorno.
- Gerard? – chiamo, ancora con voce
impastata dal sonno.
Non ricevo alcuna risposta quindi mi alzo,
non con poca fatica, e lo cerco ancora.
Improvvisamente sento una corrente di aria
fredda e rabbrividisco, mi volto e noto che la finestra e aperta. Attraverso il
vetro posso notare la figura nera di Gerard.
Cammino verso la porta finestra e la apro
completamente, uscendo fuori nel fresco della sera.
- Ehi…che fai? - chiedo
Lui si gira – Ti sei svegliato finalmente.
– dice sorridendo – Stavo fumando. – risponde poi, facendomi vedere la
sigaretta, ormai quasi finita, tra le sue dita.
Io annuisco e mi avvicino al parapetto,
dove e appoggiato, abbracciandolo da dietro.
- Me ne dai una? – chiedo, vicino al suo
orecchio.
Lui ridacchia. – Sempre il solito scroccone
eh? – nota ironico, io faccio una faccia offesa, ma poi sorrido anche
io.
- Tieni…- dice comunque, prendendo una
sigaretta dal pacchetto e porgendomela.
- Grazie amore…- dico, ruffiano al massimo.
Lui se ne accorge e ride, poi mi passa anche l’accendino.
Mi allontano da lui e la accendo,
appoggiandomi poi anche io alla balcone.
- Che hai? – chiedo poi, notando il suo
sguardo triste.
Lui sforza un sorriso. – Niente…- risponde,
facendo spallucce.
- Non dirmi stronzate. Ti capisco meglio di
tua madre… - dico, dandogli una leggera spinta con la
spalla.
- e che non riesco a smettere di pensarci…-
dice.
- A cosa? – rispondo, facendo finta di non
aver capito.
Gli stessi pensieri che ha lui…li ho anche
io.
- Domani sarà tutto finito. Domani sera tu
prenderai quell’aereo…e chissà quando ci rivedremo ancora. – risponde, girando
la testa per guardarmi negli occhi.
- Ci vedremo spessissimo. Ogni volta che
sarà possibile prenderò il primo aereo e mi vedrai fuori da casa tua quando meno
te lo aspetti. – dico serio, poi faccio un sorriso.
- Quindi vedi di non tradirmi, perché lo
scoprirei. – lui fa un piccola risata, poi però torna alla sua espressione seria
e a guardare il cielo nella quale si può vedere ancora un accenno di
arancione.
- Non sarà facile…- dice improvvisamente,
rompendo il silenzio che si era venuto a creare. – Non sarà per niente facile…-
- Lo so. Con noi mai niente è stato facile.
Ma c’è la possiamo fare. – dico, senza staccare gli occhi da lui che invece
continua a tenerli sull’orizzonte.
- Te lo detto. Non ho alcuna intenzione di
lasciarti andare. – lui finalmente si gira a guardarmi.
- Ti amo. – dice solamente, venendomi
contro e baciandomi con impeto. Io per la sorpresa lascio scivolare la sigaretta
dalle dita.
Quando ci allontaniamo, gli passo le
braccia intorno alla vita e lo tengo stretto a me.
- Ti amo anche io…quindi…andrà tutto bene.
Anche quando questa meravigliosa settimana sarà finita…noi andremo avanti e ce
la faremo. – dico e non sono mai stato più sicuro di nulla in vita
mia.
- Ce la faremo…- conferma Gee, guardandomi
con un sorriso e annuendo convinto, poi mi abbraccia.
Rimaniamo così per non so quanto tempo, ma
è comunque troppo poco. Poi è lui a rompere il silenzio.
- Ti sei riposato abbastanza? – mi chiede
con tono malizioso, vicino l’orecchio.
- Mai stato più riposato…-
rispondo.
Lui sorride e, dopo essersi allontanato, mi
prende una mano, iniziando ad indietreggiare verso la porta finestra.
- Andiamo a sfruttare al meglio il tempo
che resta…- dice, e ora quelle parole non hanno più un sapore amaro…bensì
estremamente eccitante.
Ed eccomi di nuovo
qui.
Ho appena finito di rivedere per la
duecentesima volta Alexander e sono talmente andata per Alessandro ed Efestione
che sono pimpante anche se sono le undici di sera. Ok, so che questo non vi
interessa e che non centra un emerito cavolo con la ff, quindi la smetto!
Altrimenti vi direi quanto adoro Efestione,
quanto ho pianto quando è morto e su come adoro la storia e l’epica!
Vorrei ringraziare Chiara e Sara [ossia
FuckingChemicalGirl e Sweetcurry] per la recensione! Grazie tantissime e vi
adoro!
E ora vado a farmi un altro po’ di pianti
con il Titanic [ormai lo sapete che sono anche fin troppo romantica! @_@]
Capitolo 15 *** XIV – Everything Will Be All Right ***
n
XIV – Everything Will Be All Right
Gerard’s
Pov
Quando mi sveglio per poco non rischio di
cadere dal letto. Riesco però a mettere una mano sul comodino per
impedirlo.
Ma che caz...?
Mi giro e vedo Bert che praticamente ha
occupato tutto lo spazio del mio letto ad una piazza e
mezzo.
Mi viene da ridere. Ha sempre fatto così.
Si muove durante la notte, ruba le coperte e si prende più spazio che
può.
Non lo fa apposta…e il suo corpo che fa
tutto.
Io gli do un colpo con il fianco, tentando
di farlo spostare un po’. Lui si lamenta poi però si mette su fianco e mi prende
sotto un braccio come fossi un orsacchiotto che usano i bimbi per
dormire.
- Bert…Bertie…sveglia dai…- dico,
scuotendolo.
Bert! Non dobbiamo perdere tempo!
Lui mugugna qualcosa e fa per girarsi
dall’altro lato.
E no mio caro, basta dormire.
- Bertie…svegliati su… - ma anche questa
volta mi ignora bellamente.
- Bert! Non ho intenzione di perdere
l’intera giornata chiaro? Quindi svegliati immediatamente! – urlo allora,
scuotendolo.
Lui spalanca subito gli occhi. Oh!
Finalmente!
- Mio dio. Perché hai urlato in quel modo?
– mi chiede con la voce impastata dal sonno e sfregandosi una occhi con la mano
chiusa a pugno.
E tanto tenere in questo momento e io non
posso fare a meno di rilassarmi.
- E che tu dormi! Oggi pomeriggio dovete
suonare e stasera parti. Quando staremo insieme eh?! – chiedo, mentre la
tristezza, tenuta lontana questa notte, torna a farsi
sentire.
Bert fa un piccolo sorriso e si tira su a
sedere sul letto, sopra il quale mi metto in ginocchio.
- Scusami, hai ragione. Ma…ora siamo
insieme no? – dice, accarezzandomi una guancia.
- Si ma…dobbiamo fare qualcosa! Così mi
sembra di star perdendo il poco tempo che ci rimane! – rispondo
gesticolando.
Lui però mi blocca le mani con le
sue.
- A me basta stare con te. Non ho bisogno
di fare nulla di particolare. Mi basta stare qui, in questo letto, con te
accanto e sapere che non potrei passare il tempo in modo migliore. – sussurra
guardandomi negli occhi.
A volte mi rendo conto di quanto sono
fortunato.
Conosco un Bert che nessun altro conosce,
ho l’esclusiva e questo mi fa credere che è come se lo avessi completamente per
me. Una parte di Bert che solo io posseggo: il suo cuore.
Sorrido leggermente e annuisco. Ha
ragione.
- Hai ragione…- concordo
infatti.
- Ma…se vuoi possiamo uscire e fare
qualcosa…qualunque cosa…- dice però improvvisamente.
Io sorrido malizioso.
- Beh si può fare anche qualcosa qui no? –
chiedo, avvicinandomi a lui e posandogli una mano sul petto per farlo stendere
nuovamente sul letto.
Lui sorride ed annuisce
convinto.
- Sono d’accordissimo. – poi si sporge in
avanti per unire le nostre labbra ed io mi metto a cavalcioni sul suo bacino,
ricambiando il bacio ed approfondendolo.
Le sue mani vagano sulla mia schiena e
l’accarezzano delicatamente, provocandomi brividi di piacere in tutto il
corpo.
Si, non c’è modo migliore per passare il
tempo.
Bert’s
Pov
Io e Gee abbiamo passato tutta la mattina
qui in camera e, cavolo, mi rimarrà marchiata nella memoria a
vita.
Però sento un peso gravarmi sul petto
quando mi rendo conto che il tempo passa inesorabile.
Alle tre devo andare a fare il soundcheck e
poi sul palco a suonare.
E come se non bastasse, il manager ha
chiamato Jeph poco fa per avvertirci che abbiamo l’aereo stasera alle
21.00.
- Ehi, andiamo a pranzo? – mi chiede Gerard
uscendo dal bagno, strappandomi ai miei pensieri.
- Oh, si certo. Infatti avrei una certa
fame…- rispondo annuendo.
- Tu hai sempre fame Bert…- mi becca lui.
Io annuisco – Io mangio un sacco ma non si
vede…a differenza tua! – ritorco io facendogli la
linguaccia.
Lui apre la bocca sconvolto. – Brutto
stronzo!! – esclama, correndo verso il letto e saltandomi addosso e iniziando a
farmi il solletico.
- Cosa vorresti dire eh, stronzo? Che sono
grasso?! – chiede, mentre io, ridendo, cerco di
proteggermi.
Dio mio, noo! Soffro il solletico!
- Nono, amore no! Non mi permetterei mai!
Tu sei stupendo! – rispondo tra le risate mentre lui continua a muovere i suoi
ditini sui miei fianchi.
- Chiedimi subito scusa! – mi ordina Gerard
sorridendo.
- Scusa! Scusa! Chiedo perdono! – cedo
subito perché, davvero, non ce la faccio più!
Finalmente lui si ferma e rotola al mio
fianco, con il fiatone.
- Che faticaccia…- commenta, io scoppio a
ridere. Poi mi avvicino e comincio a baciargli il collo e la
mandibola.
- Bert…- mi richiama.
- che c’è? – chiedo, mentre continuo a
lasciargli piccoli segni umidi dopo i miei baci.
- Fermo…non andiamo di nuovo a finire così
dai…- dice, con un piccolo sorriso, tentando di allontanarsi da
me.
Beh perché? Che problema c’è se andiamo di
nuovo a finire così?
- Non ci posso fare nulla. Sei troppo
sexy…- dico, sorridendo malizioso.
- Sei un ruffiano…- afferma Gee, io faccio
una debole risata.
- Sto solamente approfittando di ogni
secondo…voglio imprimermi il tuo sapore bene nella mente – sussurro vicino il
suo orecchio, posandogli una mano sulla pancia, per poi farla passare lentamente
sotto la maglietta.
- Bert…non dire così. – risponde, prendendo
la mia mano ed allontanandola da lui e mettendosi seduto, subito dopo, sul bordo
del letto.
Io lo guardo confuso e mi metto in
ginocchio dietro di lui, prendendolo tra le braccia.
- Che hai? – chiedo.
- Non voglio che tu te ne vada così
presto…- confessa, guardando davanti a se.
Sospiro – Io non voglio andarmene così
presto ma…prima che iniziamo i tour ci vedremo ancora. E poi, appena avremo dei
giorni liberi. Ora, ad esempio, a settembre non abbiamo alcun concerto no? Manca
solo un mese…- dico, appoggiandogli il mento sulla spalla.
Lui si gira di scatto – Solo un mese Bert?!Un mese è sempre un mese! – esclama,
guardandomi con i suoi bellissimi occhi spalancati.
- Mio dio, non prendertela con me Gerard!
Lo sai che vorrei restare con te! – rispondo io, innervosendomi e allontanandomi
da lui.
- Lo so! Scusami! Non volevo prendermela
con te! E che sono così…nervoso! – si scusa subito dopo, accarezzandomi
l’avambraccio.
Annuisco e li prendo il viso tra le
mani.
- Un mese passa in fretta. Ma…se iniziamo
così…non andrà bene niente. Capito? – dico, guardandolo negli occhi. – Per far
funzionare tutto dobbiamo crederci…altrimenti è tutto inutile. –
concludo.
Cazzo, se iniziamo già da ora a pensare a
quanto poco ci potremo vedere, oppure ai tour e ai problemi non c’è la faremo
mai! E io voglio…voglio
farcela!
- Hai ragione. Scusami. E solo che ancora
devo metabolizzare il fatto che questa settimana è finita. Ma ora ci sono.
Scusa. – dice annuendo convinto.
Faccio un sospiro di sollievo e poi
sorrido.
- Bene. Andiamo a mangiare ora? –
Lui ridacchia – Andiamo a mangiare…-
concorda.
Gerard’s
Pov
- Gee, vai a prender il tavolo di sotto. Io
devo passare in camera a farmi una doccia veloce. Ok? – chiede Bert, appena
passiamo davanti alla sua camera.
- Si, ok. Ma bussa prima di entrare! –
dico, ridendo al ricordo dell’ultima volta che siamo entrati in camera di Jeph e
Bert. ^^
Lui ride – Si, forse sarà meglio. –
concorda annuendo.
Poi lo saluto con un bacio veloce prima di
scendere le scale.
Quando arrivo nella hall vedo Jeph e Dana
parlare vicino all’entrata. Mentre il bassista gli prende dolcemente le mani tra
le sue.
Dana è triste e neanche Jeph sembra il
trionfo dell’allegria.
Penso che questa decisione del manager
degli Used abbia portato scompiglio e tristezza in più di una
coppia.
Mio dio, se me lo trovo davanti lo
picchio!
Decido comunque di lasciargli alla loro
intimità ed entro nel ristorante, mentre il pinguino mi saluta con un mezzo
inchino.
- Gee! – subito mi sento chiamare. Mi volto
riconoscendo Quinn, Dan e Frank seduti ad un tavolo. Sorrido e mi
avvicino.
- Ciao ragazzi. – saluto e tutti mi fanno
un gesto con la mano o un sorriso.
- E dai ieri dopo il concerto che non ti
vedo! Ma che fine hai fatto? Tuo fratello si è fatto parecchie seghe mentali. –
dice Frank, facendo una faccia troppo buffa.
Povero, da quando si sono messi insieme e
lui che deve sopportare tutte le paranoie di Mikey.
- Avevo altro da fare…scusa! – rispondo
sorridendo e mettendomi seduto accanto a Dan.
- Bert non ti ha lasciato uscire dalla
camera da letto vero? – chiede ironico il batterista.
- Tranquillo. Neanche io avevo alcuna
intenzione di uscire dalla camera. E dal letto! – ritorco, scoppiando a ridere,
seguito poi dagli altri.
- Mi dispiace tantissimo che dobbiamo
partire stasera. Era da molto che non vedevo Bert così radioso…- dice poi Quinn
con un sorriso triste, quando torna la calma.
Io mi limito ad abbassare lo sguardo ed
annuire e vedo anche gli altri fare la stessa cosa.
- Andrà tutto bene. Ci vedremo spesso. –
dico, fidandomi completamente delle parole di Bert.
- Si…lo penso anche io. – conviene Quinn.
- Lo spero tanto per voi. – annuisce
Dan.
- Deve andare tutto bene! Altrimenti chi
lo sopporta più tuo fratello! – esclama Frank infine, facendoci scoppiare tutti
a ridere e spezzando l’atmosfera seria che si era venuta a
creare.
Ah, se non ci fosse quel nano malefico non
sarebbe la stessa cosa.
Ecco il nuovo
capitolo!
Ormai ne mancano solo tre alla fine di
questa fic…e un po’ mi dispiace ç_ç
Xro…vabbè…alla fine tutte
finiscono.
Allora…ringrazio naturalmente tutte le
persone che continuano a mettere nei preferiti la mia storia…grazie
mille!
E anche a Chiara
[ciao tesoro!] e a Sara [a chi lo dici, anche io sono
in astinenza! Quindi ne approfitto per mandare un messaggio a tutte le
scrittrici…postate più Slash! xD granzie mille tesoro!
Baci]
Appena scendo dal palco prendo
Quinn, che mi cammina davanti, per i fianchi e lo porto verso di me,
asciugandomi il sudore sulla sua maglietta.
- Bert! Ma che schifo! Hanno
inventato gli asciugamani proprio per questo sai?! – esclama lui, allontanandosi
e io scoppio a ridere.
- Dai, non lamentarti! Tanto
ora andiamo a farci una bella doccia! Mio dio, sono un pezzo d’acqua! – dico
mentre ci avviamo verso i camerini.
- Dov’è il tuo ragazzo? –
chiede poi Jeph mentre, insieme a Dan, si unisce a noi per la corsa verso i
camerini.
- Non saprei. Forse qui
intorno con gli altri. – rispondo facendo
spallucce.
Veramente vorrei sapere anche
io dov’è!
- E la tua invece? – chiedo
poi io a lui con un sorrisino, mentre entro nella
stanza.
- è in albergo ad aiutare la
madre…- risponde, liberandosi anche lui della maglietta e gettandola su una
sedia .
- Com’è che si chiama? Da…Da
qualcosa…- dico, pensieroso mentre Quinn scuote la
testa.
Scusate tanto, ma non è mica
colpa mia se so che tipo di intimo usa ed ignoro completamente il suo
nome!
- Dana Bert, si chiama Dana…-
suggerisce Jeph.
- Bel nome…- commento
mettendomi seduto. – Ma, dimmi Jeph…è una cosa seria o è solo per passare il
tempo? – chiedo, rilassandomi sul divano.
- Ma per chi mi hai preso? Io
non sono come eri tu prima di incontrare quel sant’uomo di Gerard! – esclama
piccato.
Io metto il broncio. Non ero
poi tanto cattivo.
Mi sono beccato solo poche
volte qualche insulto dalle mie scopate
occasionali.
Poi tutto è cambiato quando,
quella che doveva essere solo un’altra scopata occasionale, mi ha catturato
completamente con i suoi occhi.
- Comunque si, è una cosa
seria. Dana mi piace sul serio. – dice poi Jeph strappandomi ai miei
pensieri.
Sorrido – Sono contento per te
Jeph. Davvero. – dico annuendo convinto.
- Grazie Bertie…ora però
facciamoci una doccia. Dopo dobbiamo andare a fare le valigie. – dice poi,
sbuffando. – Fanculo! Inizia a stare sulle palle anche a me! –
Ecco. Il manager si è giocato
anche Jeph con ‘sta bastardata!
Ora chissà chi ci parlerà con
lui! Dovremmo chiamare un altro manager per parlare col
manager!
Beh, oppure semplicemente
licenziamo lui!
Che idea
allettante!
Vabbè…ora non
importa.
Mi alzo e vado ad affacciarmi
alla porta del camerino.
Gerard, ma dove diavolo sei?
Dopo che tutti ci siamo lavati
velocemente torniamo in albergo.
- Bert! Datti una mossa, sono
quasi le sei e ancora non hai fatto la valigia. – mi riprende Jeph mentre lui
chiude la sua, già completa.
- Scusa, ma non avevo molta
voglia di farlo. – dico. Sono troppo giù di morale per rispondergli con una
battuta sarcastica delle mie.
Lui si accorge del mio tono e
viene verso di me, mettendomi una mano su una
spalla.
- Dai Bert. L’hai detto tu. Vi
vedrete presto. – dice, cercando di consolarmi.
Io annuisco. Si, certo che ci
vedremo!
- E tu? – chiedo, voltandomi
per guardarlo.
- Io cosa? – chiede
confuso.
- Tu e Dana. Come farete a
vedervi? –
Lui si fa improvvisamente
triste. – Non sarà facile. Lei ha anche l’università qui. Ma…ce la faremo anche
noi. Verrò a trovarla ogni volta che mi sarà possibile. E anche lei farà lo
stesso. – dice, annuendo convinto delle parole che ha
detto.
Faccio un piccolo sorriso. –
Lo spero. Te la meriti una ragazza che ti faccia felice. – dico, e per un
momento mi viene quasi da ridere. Lo so che non sembro tipo da queste cose ma…ci
tengo davvero tanto a Jeph.
- Questa settimana è stata
davvero bella, grazie a lei. – dice, facendo quel sorriso un po’ idiota,
caratteristico di chi è perdutamente innamorato.
- Essi, questa settimana è
stata davvero…wow. – dico sorridendo.
Lui ride e annuisce. – Non
potevi spiegarlo in modo migliore, Bert! – e mi concedo anche io una
risata.
Poi lui torna serio – Bert, è
spiegabile il fatto che la conosco da giusto una settimana e che…sento già di
amarla? – chiede, guardandomi di sottecchi.
Ora è il mio turno di
mettergli una mano sulla spalla.
- L’amore non si può spiegare
Jeph. – dico semplicemente, facendogli un sorriso.
- Si, lo penso anche io…-
concorda.
Abbassa la testa e sembra
pensare.
Non pensare tanto Jeph. In
amore non serve pensare.
- Beh, io inizio a portare giù
le valigie ok? – dice, dopo aver fatto un profondo respiro, e io
annuisco.
- Ci vediamo giù. – dico,
tornando a piegare le mie magliette.
Ma io non ci voglio scendere
giù…
Gerard’s
Pov
- Mikey, per favore, basta!
Non c’è la faccio più! Te lo ripeto per la milionesima volta: andrà tutto bene!
– dico, prendendo per le spalle mio fratello e
scuotendolo.
Non c’è la faccio più! È da
dopo pranzo che mi tiene chiuso in camera a parlare, parlare e parlare.
Che poi, tra parentesi, ha
parlato solo lui!
- Guarda che poi non voglio
vederti piangere e cadere in depressione eh! – dice, puntandomi il dito
contro.
È scontato dire di quale
argomento stiamo discutendo no?
- Sta tranquillo. – lo
rassicuro sorridendo.
A quest’ora Bert sarà già
sceso dal palco?
Mi sono perso l’ultimo
concerto!
- Sisi, sto tranquillo…- dice
lui scuotendo le spalle.
Poi sentiamo qualcuno bussare
alla porta e Mikey va ad aprire, facendo entrare
Frank.
- Hai finito di lamentarti? –
chiede lui con un sorriso, ricevendo subito dopo un pugno sul braccio dal suo
ragazzo.
- Stupido! Io non mi lamento!
Sono solo preoccupato per mio fratello! – si difende
Mikey.
- Amore, tu non sei
semplicemente preoccupato. Sei paranoico! – ritorce Frank prendendolo per i
fianchi e portandolo verso di se. Per poi soffocare tutte le lamentele con un
bel bacio.
Sorrido, riconoscendo la mia
occasione.
- Beh, io vi lascio la
camera…- dico, alzandomi dal letto e andando verso la
porta.
Evvai! Io adoro il mio
chitarrista.
Frank e Mikey annuiscono
distrattamente continuando a baciarsi.
A quanto pare il mio caro
fratellino non ha più niente di cui lamentarsi.
Mi defilo da quella
situazione, uscendo in corridoio.
Appena fuori vedo Jeph e Quinn
uscire dalle loro rispettive stanze tirandosi dietro…la loro
valigia.
Sento quasi il respiro
mancarmi.
Controllo subito l’orario sul
mio cellulare e vedo che sono le sei.
Mancano solo tre
ore.
- Ehi Gee…- mi saluta Jeph
mentre Quinn mi fa uno dei suoi sorrisi.
- Ciao...mi sapete dire dov’è
Bert? – chiedo sforzando un sorriso.
- è in camera…- risponde il
bassista guardandomi in modo che mi fa capire che sa come mi
sento.
- Grazie. – dico, andando
verso la camera di Jeph e Bert.
Vedo che la porta è appena
accostata così mi affaccio e vedo Bertie piegare una maglietta e infilarla
subito dopo nella valigia.
Faccio un profondo respiro e
poi entro, appoggiando una mano alla porta.
- Ehi…- lo chiamo con voce
debole.
- Ehi amore. – mi saluta
guardandomi con un sorrisino, che ha poco di
allegro.
- e così è arrivata l’ora…-
dico avvicinandomi, mentre mi tormento le mani.
- Già…- risponde lui prima di
prendermi per l’avambraccio e portarmi verso di
lui.
Io chiudo subito le braccio
intorno al suo collo e lui sulla mia vita.
- Mi accompagni all’aeroporto
vero? – chiede poi.
Sospiro. Non so se ce la
faccio ma…non posso dirgli di no.
- Si, certo. – rispondo quindi
annuendo.
- Bene. – sussurra
avvicinandosi a me e lasciandomi un leggero bacio sulle labbra, e li sento gli
occhi pizzicarmi.
- Mi dai una mano con la
valigia? Sai come sono. Mi riduco sempre all’ultimo minuto. – dice con un
sorrisino.
- Si, lo so come sei. –
sorrido annuendo.
- Dai. Cerchiamo di farci
entrare tutto. – dico poi, ma non sa quando vorrei non farla affatto quella
valigia.
Ed eccomi qui.
Oggi sono tornata un po’ prima dato che a
scuola abbiamo fatto la festa di Natale.
C’era la palestra addetta alla musica dance
e house, mentre fuori in giardino un gruppo suonava musica metal e
rock.
C’è bisogno che vi dica dove sono stata io
per tutta la mattina?! xD
Cmq…LA SCUOLA è FINITA! Olèèèè!!
I’m really
happy!
E la settimana prossima è Natale!
Wow!
- AintAfraidToDie: aww..ma quanto posso adorare la foto che
hai messo nel tuo profilo?! Le GeeXBert rimarranno per sempre anche nel mio
cuore! *_*
Essi, tra loro deve andare
tutto bene! [almeno nella fic! ç_ç]
Ti ringrazio davvero tanto della
recensione! Grazie grazie e ancora grazie!
Bacioni
- Sweetcurry10:
dolce tu che non mi abbandoni mai! Non devi preoccuparti! Non voglio darti
spoiler ma è ancora presto! * dice con voce misteriosa* xD
Concordo assolutamente con te! Ora che è
finita la scuola cercherò di stare più spesso su msn!
E beh, wiL Francis, che tipino che è! E ha
bei gusti in quanto a ragazzi! xD *rosica perché wiL bacia Bert e lei no!* =(
xD
Cmq Alessandro&Efestione
4ever!
I love you too
honey!
- Jessromance:
aww Jejè! Beh si, Dana poverina! Se ero in lei [magari!] diventavo peggio di
rossa pomodoro! xD meno male che ha accanto un uomo come Jeph che la protegge!
*me rosica!* xD
Beh si, il manager si meriterebbe questo e
altro! Guarda tu questo qui con le manie di potere! xD
Ti voglio tanto bene
tesoro!
E in più vi faccio TANTISSIMI AUGURI DI BUON NATALE!
Beh, cari,
come avete passato questo Natale? spero tanto bene e che vi siate riempiti lo
stomaco di dolci, panettoni e chi più ne ha più ne metta [come ho fatto io!
xD]
okay...la
smetto e vi lascio al Sedicesimo capitolo.
Le GeeXBert
sempre nel cuore! ç_ç
<3
XVI – Sleeping
Alone
Bert’s
Pov
Io, Gee e gli altri usciamo
dall’Hotel ed entriamo nell’auto che già ci aspetta
fuori.
In tutto il tragitto verso
l’aeroporto si crea un silenzio quasi innaturale in macchina, tanto che
l’autista decidere di accendere la radio per spezzarlo un
po’.
Guardo di sottecchi Gerard,
che ha appoggiato la testa sulla mia spalla e il peso al cuore si fa ancora più
pressante.
Con una mano vado a
massaggiarmi le tempie. Ho un’emicrania assurda.
Magari posso dire a quel
coglione che sto male e non posso partire?
Ma poi sbuffo. A cosa
servirebbe?! Se non parto oggi lo dovrò fare domani. Non serve a nulla
rimandare.
- Tutto bene? – mi chiede Gee,
alzando lo sguardo su di me.
- Si. Solo un po’ di mal di
testa. – rispondo dandogli un bacio sulla fronte.
Poi torno a guardare fuori dal
finestrino e vedo in lontananza il grande aeroporto.
Siamo già
arrivati.
- Dai, veloce che tra poco
apre il check in – dice Dan uscendo le valigie dal cofano della
macchina.
- Faccio il check in e torno,
ok? Non ci metteremo molto. – dico quindi a Gerard, mentre lui rimane un po’ più
lontano dall’auto accanto a Dana.
Lei si mangiucchia le unghia e
lui fuma nervosamente una sigaretta.
In risposta si limita ad
annuire con un piccolo sorriso sforzato.
Distolgo subito lo sguardo da
lui. Sarei capace di mettermi a urlare in mezzo a tutto il casino di sto cazzo
di aeroporto.
Dopo il check in vado in sala
di attesa dove e seduto su un divanetto con le gambe accavallate mentre prende
di mira le sue povere unghia.
Beh, logico. All’interno
dell’aeroporto non si può fumare.
- Ecco fatto. – dico, cercando
di sembrare quanto più normale mi è possibile e sedendomi accanto a
lui.
Si volta a guardarmi e mi fa
un altro sorriso.
- Quanto manca all’imbarco? –
chiede poi mentre il piede poggiato a terra inizia a muoversi
nervosamente.
- Una mezzoretta. – rispondo
distrattamente.
- Solo mezz’ora. – constata
guardando un punto indefinito davanti a se.
- Dai Gee…non fare quella
faccia. Abbiamo già detto che ci vedremo presto. Il mese prossimo se tutto va
bene. – dico, accarezzandogli una guancia.
Lui torna a guardarmi – E se
quel “tutto” non va bene? – chiede.
- Non dobbiamo pensarci. Se lo
vogliamo davvero, andrà tutto bene. – poi mi blocco per un secondo – o non vuoi
provarci? – chiedo, senza poter nascondere del gelo e della paura nel mio
tono.
- Oh no! No, che dici! Certo
che voglio provarci! – dice subito, mettendo velocemente entrambi i piedi sul
pavimento e girandosi verso di me con tutto il
corpo.
Per un attimo un dubbio che
non mi aveva mai toccato si fa presente alla mia
mente.
- Ok, è Smother
Me sia. Che lo amerai fino alla morte
glielo dirai di persona? -
Le parole scherzose di Jeph mi
tornato alla testa.
Allora faccio un piccolo
sorriso - I
love you to death. –
- Can you love me
to death?
–
Lui prima mi guarda un pò
confuso. Poi fa un dolcissimo sorriso.
-Yes, I can… - sussurra, prima di arpionarmi il viso tra
le mani e avvinarmi a lui per baciarmi con foga.
- Ti amo Bert. Ti amo tanto. – mi dice, tra
un bacio e l’altro e io gli passo una mano dietro la nuca per tirarlo ancora di
più verso di me, se è possibile.
Non mi interessa niente delle
persone che ci passano affianco e fanno una faccia schifata, non mi interessa
delle loro male lingue, e non mi interessa neanche se magari qui intorno c’è
qualche nostro fan o un giornalista. Non mi interessa di nulla.
Solo di
lui.
Poi sentiamo qualcuno tossire
e ci separiamo, vedendo Quinn che si gratta i capelli
imbarazzato.
- Scusate se vi interrompo
ma…Bert dobbiamo imbarcarci. – dice, guardandomi.
Sento Gerard tremare un po’
tra le mie braccia e io lo stringo più forte.
- Arrivo…solo un attimo. –
dico a Quinn che annuisce e si allontana.
- è ora…- bisbiglia Gee,
alzandosi.
- Già. – sospiro. – Ti chiamo
appena scendo dall’aereo ok? – chiedo accarezzandogli i capelli dietro la
nuca.
Lui annuisce semplicemente,
abbassando lo sguardo e inizia a camminare verso gli altri che ci aspettano
qualche metro più in la.
Lo seguo, prendendolo per
mano.
- è ora ragazzi. Andiamo…-
dice Dan, mentre Jeph si stacca di malavoglia dalla sua ragazza che lo guarda
con occhi lucidi.
Mi giro verso Gerard e gli
prendo il viso tra le mani per un ultimo bacio.
- Ti amo. – sussurro ancor
sulle sue labbra.
- Ti amo anche io. – risponde,
mentre tira su col naso.
Poi mi allontano da lui e vado
con gli altri verso le porte che ci dividono dall’aereo, senza mai perdere il
contatto visivo con lui.
Vedo i suoi occhi farsi
lucidi.
Non piangere amore. Ci vedremo
presto.
Gerard’s
Pov
Appena la porta si chiude alle
spalle di Bert una lacrima silenziosa mi scorre sulla
guancia.
Improvvisamente sento una mano
sulla spalla.
- Ehi Gee…- una vocina dolce,
mi giro verso Dana al mio fianco.
- Tutto bene? – mi chiede
preoccupato.
- Tu…tu stai bene? – ritorco
allora io.
- No, non molto. – risponde
con un sorriso triste, capendo che la sua risposta vale anche per
me.
- Ti va qualcosa da bere? –
chiedo quindi io.
Lei mi guarda un po’ sorpresa,
poi annuisce.
- Una birra? –
propone.
Io faccio una lieve risata –
Io pensavo più ad un caffè. Ma anche una birra va più che bene. –
Usciamo dall’aeroporto dove la
macchina ci aspetta per portarci indietro, ma noi diciamo all’autista di
fermarsi davanti ad un pub vicino all’albergo.
Ci sediamo poi ad un tavolo ed
ordiniamo due birre.
- Così era vero quello che si
diceva…su tu e Bert intendo. – dice con un piccolo
sorriso.
- Eggià. – dico solamente. – E
tu. Alla fine te lo sei preso davvero Jeph. –
- Oh mio Dio. Non ci credo
ancora. Un giorno stai li a guardarti le sue foto sul Pc. Ed il giorno dopo hai
la possibilità di baciarlo! Quante persone al mondo possono vantare una cosa del
genere?! – esclama con un sorrisone, mentre i suoi occhi si
illuminano.
- Sei innamorata vero? –
chiedo con un sorriso.
Lei annuisce. – Si. Oh cavolo
se lo sono. Ma…non posso non dire che…questa situazione mi fa un po’ paura. –
ammette, abbassando lo sguardo mentre si rigira la bottiglia tra le
mani.
- Perchè? – chiedo con le
sopracciglia alzate.
- Come faremo a vederci eh?
Lui è sempre in giro con il gruppo. E poi, anche quando sarà libero dal lavoro,
la sua casa non è esattamente qui vicino! – dice, guardando il legno scuro del
tavolo.
- Non ti preoccupare. Vi
vedrete ogni volta che ci sarà l’occasione. – dico, cercando di
tranquillizzarla.
- Anche lui mi ha detto così!
E io…lo spero tanto! Ci spero tanto che con lui vada bene!– dice,
sorridente.
- Lo spero anche io per voi…-
dico annuendo.
- Ed è tutto merito tuo. Se tu
non me lo avessi fatto conoscere avrei passato l’intera settimana a guardarlo di
nascosto dietro qualche colonna. – dice,
ridacchiando.
- Quindi: grazie Gee…-
conclude.
Io mi sento un po’ in
imbarazzo e distolgo lo sguardo.
- Dai, non dire così. Mi fai
arrossire! – dico quindi, mettendola sul ridere.
Lei ridacchia lievemente e
prende un nuovo sorso dalla bottiglia.
- Quindi domani avete l’ultimo
concerto e poi partite…- dice con un tono triste.
- Beh, questa settimana non la
dimenticherò facilmente. E anche se lo facessi ho scritto tante di quelle pagine
di diario da ricordarmelo nei minimi dettagli! –
sorride.
- Non c’è la dimenticheremo
facilmente…- mi lascio sfuggire. Poi sghignazzo e mi nascondo il viso tra le
mani.
- Mio dio. Senza offesa ma
sembriamo tipo due adolescenti che sospirano pensando al ragazzo di cui sono
innamorate! – dico.
Lei ride apertamente. –
Nessuna offesa. Sinceramente mi fa anche piacere sentirmi così…non mi è mai
successo. – confida.
- è una bella sensazione…-
annuisco io, concordando con lei, finendo poi con un unico sorso la mia
birra.
- Beh, che si fa? Io tornerei
a casa. Non ci posso pensare che ora mi tocca studiare. Ho rimandato allo
strenuo questa settimana. Avevo decisamente altro a cui pensare…- dice,
inorridendo solo all’idea.
- Si, andiamo va. Gli altri mi
staranno dando per disperso. – dico, alzandomi.
Poco dopo ci salutiamo nella
hall e io vado al ristorante, aspettandomi che gli altri siano li.
Ed infatti li trovo tutti
seduti al tavolo a mangiare.
- Ehi Gee…ciao. – mi saluta
Ray, vedendomi per primo
- Ciao ragazzi…-
rispondo.
- Sono partiti? – mi chiede
Bob ed io annuisco in risposta, ma non dico altro.
- Vuoi qualcosa da mangiare? –
chiede mio fratello.
- No grazie. Sono un po’
stanco, penso che andrò a dormire in camera. Ero venuto a salutarvi. Ci si vede
domani mattina. – dico, facendo un sorriso tirato.
Mikey sta già iniziando ad
insistere ma Frank lo interrompe.
- Ok Gee, ci vediamo domani. –
dice, sorridendo.
Io annuisco e faccio un ultimo
cenno con la mano prima di uscire dalla sala e andare verso le
scale.
Quando arrivo in camera mi
lascio cadere sul materasso ancora vestito.
Il letto è così freddo.
Bene…stanotte dovrò
riabituarmi a dormire da solo.
Okay…ora mi metto a piangere!
Non volevo farli separare! Cioè, oddio, volevo [visto che l’ho scritta io la fic
xD] però mi è dispiaciuto un casino scrivere sto capitolo!
ç_ç
Cmq…se qualcuno di voi ha
tenuto il conto, saprà che il prossimo è l’ultimo
capitolo.
E mi dispiace un po’ dover
mettere fine anche a questa fic. Ogni volta è un trauma!
xD
Comunque, passiamo alla brava
gente che ha lasciato una recensione nell’ultimo capitolo:
- AintAfraidToDie: oh…questa
capitolo è ancora più triste di quello precedente
vero?
E comunque, non
preoccuparti, non sei la sola ad essere malata del morbo GeeXBert xD ma io porto
questa malattia con orgoglio! xD
Grazie grazie
tante *_*
Baci
- FuckingChemicalGirl: eggià…ma stava diventando tutto troppo
rose e fiori e non mi piacciono tanto le fic troppo serene! xD *_* visto che
Frank e Mikey vengono a portare un po’ di allegria ogni tanto! Frankie poi…è
adorabile! *_* xD
Bacioni
- Echelon1985: aww…ma anche io adoro te sai? [quand’è che
tornerai con una delle tue bellissime fic? *_* io aspetto con ansia da quando è
finita Earthquake] e poi si, loro sono davvero stupendi insieme! *_* Frank è il
nostro bellissimo nano malefico che porta allegria ovunque si trovi e Mikey io
lo faccio sempre così, super extra mega protettivo verso il suo fratellone! E
beh si, Jeph, chi è che riesce a non amare Jeph? È praticamente impossibile!
^^
Grazie
mille!
Bacioni
- Jessromance: beh si, lui è Jeph mica topogigio! xD mi
aggrego all’applauso! Bravo piccolo Frankieee!! a proposito. Appena torno ti
faccio leggere gli altri capitoli di quella cosa che ho scritto [parliamo in
codice perché è un segreto eh! xD]
Tivibi!
Bacio alla
Frank! =D
- Blaise: ops…forse un po’ gli sto facendo soffrire! Hihihi!
Sono un po’ sadica ma tutti sanno che io voglio bene a quei due combina guai! ^^
Frank fa appunto
quel ruolo, quello di far distrarre ogni tanto il Little Way che pensa fin
troppo e troppo velocemente! xD
Mi dispiace
molto tenere il resto dei gruppi un po’ in disparte, vorrei buttare nella
mischia però sarebbe un po’ un casino! xD ma don’t worry…io amo tutti! Ray, Bob,
Dan e Quinn *_* *chiama tutti per un grande abbraccio*
xD
Ti faccio gli
auguri di buon natale decisamente in ritardo ma mi riprendo facendoti quelli per
un Buon 2009 un po’ in anticipo! ^^ *lei è un po’ deficiente*
Bacioni
Al prossimo, ed
ultimo, aggiornamento [che sarà nel 2009! Wow!!] xD
Capitolo 18 *** Epilogo - Better Than Then…it’s True. ***
Epilogo
Better
Than Then…it’s True
Bert’s
Pov
Quando mi sveglio sono già con l’umore
nero.
Scusate ma non sono più abituato a dormire
solo.
Sua maestà lo stronzo patentato del nostro
manager ci ha dato la mattinata libera quindi non mi preoccupo quando noto sulla
sveglia sul comodino che sono quasi le undici e mezza.
Vedo inoltre che Jeph deve essersi già
alzato visto che il suo letto è vuoto, poi, dopo qualche secondo lo vedo uscire
dal bagno in accappatoio.
- Buon giorno…- dice con tono
basso.
Eccone un altro con l’umore sotto i
piedi.
Ieri sera, nessuno dei due riusciva a
dormire così mi sono fatto raccontare un po’ come è nata questa storia con
Dana.
Sembra davvero una gran ragazza dai suoi
racconti ma so che non bisogna mai fidarsi ciecamente delle persone
innamorate.
Si sa che quando si è innamorati una parte
del cervello va a farsi fottere.
No, dai, non sono così cinico. E solo che
non voglio che Jeph soffra.
- Buon giorno. – rispondo, tirandomi su a
sedere.
- Ci prepariamo e andiamo a mangiare? –
propone, di nuovo sulla porta del bagno con in mano i
vestiti.
- Nah…grazie ma non ho fame. – rifiuto
io.
- Non mangi niente da ieri! Cos’è? Hai
forse intenzione di scomparire? E poi devi mangiare assolutamente…non
dimenticarti che stasera abbiamo un concerto. – dice esageratamente premuroso,
alzando le sopracciglia.
- Non preoccuparti. Mangerò qualcosa prima
di salire sul palco. – lo tranquillizzo alzandomi dal letto e infilandomi un
paio di jeans.
- Cinque minuti e ti libero il bagno…- dice
Jeph prima di entrarci.
- Tranquillo, devo fare una telefonata. –
detto questo infilo anche la maglietta e prendo il cellulare dal comodino,
uscendo sul balcone.
Faccio il numero di Gerard e aspetto che
risponda, appoggiato alla ringhiera.
- Ehi amore…- risponde dopo poco la sua
voce.
- Ciao piccolo. Ti ho svegliato? –
chiedo.
- No, ero già sveglio. Non ho dormito molto
stanotte. Mi aspettavo una tua telefonata…-
- Scusami e che sono atterrato molto tardi
e non volevo disturbarti. Ho preferito chiamarti in mattinata…- spiego io
immediatamente.
- Oh…okay. Comunque…come è andato il
viaggio? – chiede e si sente benissimo dal tono che è nervoso e non sa di cosa
parlare.
Neanche io so di cosa parlare ma non è
importante.
L’importante è sentire la sua
voce.
- Ho dormito per la maggior parte del
tempo. Non mi andava molto di chiacchierare. E poi Jeph mi stava mettendo la
depressione…- dico, tentando di rompere il ghiaccio e capisco di esserci
riuscito quando sento la sua risata attraverso il
cellulare.
- Anche Dana non è certamente una delle
persone più felici sulla terra. – risponde poi lui. – E anche io, devo dire, che
non sono poi così spensierato…- sussurra.
Sospiro. Per una volta vorrei essere io
quello rassicurato.
Mi sento troppo debole per essere forte per
entrambi.
- Ma…non ti preoccupare. Sto bene. Vedrai
che questo mese passa in fretta. – le sue parole arrivano inaspettate, e io
faccio un sospiro di sollievo sorridendo lievemente.
- Si. Passerà in fretta. –
concordo.
Il mio Gerard è forte. C’è la farà a far
passare questo mese.
- Ora devo andare. Stanno bussando alla
porta. Molto probabilmente sarà Mikey che mi vuole costringere a mangiare
qualcosa. È sempre il solito paranoico. – dice, e io
ridacchio.
- Meno male che c’è lui a prendersi cura di
te. – sussurro. – Salutamelo ok? Salutami tutti. Ci sentiamo presto Gee. – dico
poi, alzando un po’ la voce.
- Stasera saremo entrambi sul palco
quindi…ti chiamo domani mattina. E poi ti chiamerò anche domani pomeriggio e
domani sera. E così per un mese. Quindi abituati.- dice, mentre posso sentire
dalla sua voce che sta sorridendo.
- Non sarà cosi difficili abituarcisi.
Allora a domani amore. Ti amo. – dico.
- A domani. Ti amo anch’io. – risponde per
poi mettere giù.
Quando torno in camera vedo Jeph uscire dal
bagno.
- Tutto per te…- dice, piegandosi una
maglietta e mettendola nella valigia.
- Grazie…- rispondo solamente. – Ah…ho
cambiato idea. Andiamo a mangiare qualcosa. – dico, prima di
entrare.
Ora che ho parlato con lui sono molto più
tranquillo.
Certo che passare un mese così sarà una
vera tortura. Ma sento che andrà tutto bene. E la milionesima volta che lo
ripeto a lui, che lo dico a me stesso e a Jeph, Quinn e Dan. Sembra che sto
cercando di convincermi da solo che questa cosa è
possibile.
Quando era dal bagno Jeph e già pronto e
scendiamo giù nella hall del nostro nuovo albergo.
Quinn e Dan, che Jeph deve aver chiamato,
sono alla base delle scale che ci aspettano. Come immaginavo non sono l’unico ad
essersi svegliato tardi e a dimostrarlo sono le occhiaie di Quinn e i grandi
sbadigli di Dan.
Ci avviamo senza dire una parola verso il
ristorante e ci andiamo a sedere ad un tavolo un po’ in
disparte.
Ordiniamo subito qualcosa e mentre
aspettiamo Quinn si sente in dovere di rompere il silenzio un po’ pesante che si
è creato.
- Meno male che quello stronzo almeno ci ha
dato la mattina libera. Devo dire che mi sento un po’ come se stessimo ai suoi
comandi. Non è una bella sensazione. – dice, scuotendo la
testa.
- Concordo. – commenta Dan.
Jeph annuisce e io…beh, io scoppio a
ridere.
Mi guardano interrogativi – Siamo buffi…-
spiego ridendo ancora.
Si guardano a vicenda e poi scoppiano a
ridere anche loro.
Beh si…alla fine è davvero tutto migliore di
allora.
Gerard’s
Pov
Quando metto fine alla telefonata con Bert
mi decido ad alzarmi dal letto dopo ore e ore che mi ci rotolo
dentro.
Infatti quando metto un piede per terra
rischio di cadere perché ho il lenzuolo attorcigliato alla
gamba.
- Cazzo…- bisbiglio e cerco di
liberarmi.
- Ancora a letto Gee? – mi chiede Mikey
appena entrato in stanza, sfilandosi le scarpe e buttandole in mezzo alla stanza
con il suo solito ordine.
Inizio a pensare che Frank lo abbia
plasmato.
Si ferma e mi guarda con un sopracciglio
alzato.
- Cosa stai facendo? –
chiede.
- Ma niente! Mi sono incastrato! – dico,
continuando a tirare il lenzuolo per liberarmi.
Lui scoppia a ridere. Praticamente si
piegai in due.
- Ahah! Solo tu riesci ad incastrarti nelle
coperte! – commenta tra le risate.
Solo allora mi rendo conto di quanto la
situazione sia comica e mi concedo anche io un sorriso. Ora che ho riacquistato
un po’ la calma riesco a liberarmi facilmente.
Sono decisamente troppo
nervoso.
Quando finalmente Mikey smette di ridere si
siede sul suo letto a gambe incrociate e batte la mano accanto a lui, per
invitarmi a sedere.
Speriamo che non vuole farmi uno dei suoi
soliti discorsetti.
- Non preoccuparti. Voglio solo parlare un
po’ con il mio fratellone. Non si può? – dice con un sorriso interpretando il
mio sguardo poco convinto.
Io allora annuisco e vado a sedere accanto
a lui ancora in boxer.
- Allora. Come stai? – mi chiede. – Questa
settimana non abbiamo avuto molto tempo per parlare tra di noi. –
spiega.
- Già, è vero. Ma…sto bene, non
preoccuparti. È stata una settimana difficile ma bella.- mi interrompo facendo
una piccola pausa. – Si, sto decisamente meglio. – dico
sorridendo.
- Certo si, mi manca. Ma tra un mese ci
vediamo. – aggiungo sollevando le spalle.
Mikey sorride – Si, si vede che stai
meglio. Sono contento. – commenta annuendo.
Poi mi arriva un
flash.
- Mikey, toglimi una curiosità. Bert mi ha
detto che una volta è entrato ubriaco nel nostro tour-bus e ti ha urlato contro.
Ti ricordi cosa ti ha detto? – chiedo sporgendomi verso di
lui.
Mio fratello mi guarda sorpreso per un
attimo poi fa un sorriso divertito.
- Certo che me lo ricordo! Che scena
ragazzi! Davvero comica. Era così sbronzo che non si reggeva in piedi. Ma…non
riuscì a ridere. – dice.
- Mi ha chiamato mazzo di scopa e tavola da
surf e ti ha fatto una dichiarazione un po’ particolare. – continua con un
leggero sorriso. Poi però torna serio.
- Non riuscì a ridere, ne ad arrabbiarmi
perché…si vedeva bene..che stava soffrendo. – si interrompe e fa un profondo
respiro.
- Mi sono sentito in colpa. Beh si, certo,
continuavo ad essere convinto che era colpa sua il fatto che tu bevessi così
tanto ma…non pensavo che Bert ti amasse veramente. Pensavo più che altro che
avesse bisogno di compagnia per le sue scappatelle notturne. Ma dopo
quell’episodio mi sono dovuto ricredere. –
- Avevo intenzione di parlarti poi. Per
chiederti scusa per quell’improvvisata. Ricordi no? – chiede, alzando finalmente
gli occhi su di me per vedermi annuire.
- Ma…prima che potessi fare qualcosa. Il
tour era finito e ti aveva già lasciato. – dice, abbassando nuovamente la
testa.
- Per questo, quando hai saputo che a
questo festival ci sarebbero stati anche loro, mi ci hai portato senza dirmi
nulla? – chiedo.
Lui annuisce – Si. Ne ho parlato con Frank
e lui ha detto che era una buona idea e che, conoscendo Bert, non si sarebbe
lasciato sfuggire questa occasione. – poi fa un sorriso – Meno male quel ragazzo
non è sempre completamente imprevedibile. – commenta e io faccio una leggera
risata.
- Si sono chiarite un po’ di cose ora,
nella mia testa. – gli dico poi, a mo di ringraziamento.
- Felice di esserti stato utile. – risponde
ironico, e io gli do un leggero pugno sulla spalla. Lui la ricambia e iniziamo a
giocare come facevamo quando eravamo bambini.
Quando poi ci calmiamo Mikey si alza e si
aggiusta la maglietta.
- Ehi, è meglio che facciamo le valigie
ora. Non ne avremo il tempo dopo e abbiamo l’aereo presto domattina. – dice,
avviandosi verso il suo trolley abbandonato a terra da 7
giorni.
Io annuisco e lo seguo, mettendomi prima
qualcosa addosso e poi piegando tutta la roba che si trova sulla sedia accanto
al letto.
Mi sa che avrei fatto meglio a fare una
lavatrice in più.
Faccio spallucce, non importa, tanto domani
sarò a casa.
Dopo aver debolmente piegato tutti i
fantasiosissimi jeans neri, le coloratissime camicie nere e le abbaglianti
t-shirt nere, prendo il Compact-disk dal comodino accanto a letto e faccio per
metterlo al sicuro tra i panni, ma quando lo alzo vedo qualcosa volteggiare in
aria prima di posarsi a terra.
Curioso mi chino e prendo il
foglietto.
Lo apro.
Oh, me ne ero quasi dimenticato.
<< Avevo paura avessi
bruciato la tua copia, o data in pasto ai cani, o distrutta sotto i piedi del
tuo chitarrista (quel tipo è peggio di me sul palco)…quindi te ne ho presa
un’altra. Spero
la userai.
…And if you want
me back…You're gonna have to ask…
And Everything will be
Nicer Than Then…
Love
Bert
>>
…And Everything
will be Nicer Than Then…
Sorrido e piego nuovamente il biglietto
mettendolo nella tasca dei jeans
Beh si, alla fine è davvero tutto migliore di
allora…
The
End
Ed eccomi qui,
ragazzi, è davvero finita... ç_ç
mi dispiace davvero tanto xke mi ci ero affezionata a
quei due stupidini! =)
Spero che, prima o poi, riusciranno a tornare amici come
una volta. =( [ma sapete...io continuo a sperare]
vorrei ringraziare davvero tutte le persone che hanno
seguito la mia fic, commentandola o meno.
E anche a chi l'ha messa nei preferiti
=D
grazie, grazie e ancora grazie!
-//-
e vi dico anche che, non si sa quando, tornerò con una
piccola sorpresa per voi. [scuola permettendo]