Non tutto è quello che sembra. di Giller
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** La cena ***
Capitolo 3: *** Il piano di Mirko ***
Capitolo 4: *** La punizione ***
Capitolo 5: *** In collegio! ***
Capitolo 6: *** mi sento in colpa ***
Capitolo 7: *** gelosie ***
Capitolo 8: *** l'arrivo inaspettato ***
Capitolo 9: *** al mare ***
Capitolo 10: *** EPILOGO ***
Capitolo 1
*** L'incontro ***
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Ero solita recarmi in piazza dopo aver fatto i compiti, anche se non conoscevo nessuno ci andavo lo stesso con la speranza di farmi qualche amico fino a quel giorno ancora non era successo nulla..fino a quando oggi pomeriggio me ne stavo per i fatti miei ad ascoltare musica mi si avvicina un ragazzo -cosa fai qui tutto sola?-chiese
-ascolto musica...non vedi-risposi
-piacere io sono Mirko-disse dandomi la mano
-Gemma-risposi ricambiando
-non ti ho mai visto da queste parti...-disse
-che strano io vengo qui quasi tutti i giorni-risposi
-forse quando non ci sei tu vengo io-disse
-potrebbe essere-risposi per un po non parlammo più
-pero sei nuova, vero?-chiese ad un certo punto
-in realtà no...pero non conosco nessuno lo stesso-risposi -sai essere stata ricoverata per 10 mesi ti sei persa un po di vita esterna-dissi
-oh scusami...non sapevo-rispose
-non scusarti nessuno lo sa- dissi
-non voglio essere indiscreto ma perché sei stata ricoverata?-chiese
-ma non lo vedi da te-risposi
-no-disse
-beh allora vuol dire che sono guarita del tutto-dissi
-non capisco-rispose
-sono stata ricoverato per anoressia-dissi -non mangiavo quasi nulla e se mangiavo andavo a vomitare...alla fine mi hanno ricoverata-gli spiegai
-giuro se non me lo dicevi non ci sarei mai arrivato da solo-disse
-è stato un piacere conoscerti, ora devo andare ci vediamo la prossima-dissi e lo salutai baciandogli entrambi le guance e poi corsi verso casa. Entrai in casa tutta felice, -come mai siamo cosi felice?-
-che c'è è vietato?-richiesi
-non me lo sarei mai aspettato da te...in questi giorni eri intrattabile- rispose la governante
-beh si può cambiare-dissi
-hai incontrato un ragazzo?-chiese la governante
-giuri che non lo dici a miei...ho incontrato un ragazzo-risposi
-sono contenta per te...ti meriti un po di felicita dopo quello che hai passato-disse
-già-risposi -mi raccomando non dire nulla ai miei, non potrebbero capire-dissi
-sarò muta come una tomba-rispose, poco dopo entro mio padre -Gemma dov'eri finita?-chiese
-gli ho chiesto di andare a prendere un po di frutta-rispose la governante al mio posto
-peccato che glielo ho chiesto a mia figlia...-gli disse -Gemma, vieni nel mio studio devo parlarti-mi disse e poi lo segui, -visto quello che ti è successo...io e tua madre abbiamo pensato di farti fidanzare con il figlio del conte-mi disse
-cosa? ma io non voglio-risposi
-non mi interessa...ormai è deciso-disse -quando ritorneranno dal loro viaggio vi sposerete-
-e quando sarebbe?-chiesi
-tra qualche settimana- rispose
-papà...non posso fidanzarmi con uno che non conosco solo perché l'hai deciso tu-disse e poi me ne andai;
-allora cosa voleva tuo padre?-mi chiese la governante
-mi vuole far fidanzare con il figlio del conte ma io non voglio-risposi
-lo sai che lo fa solo per te-disse
-per me o per se stesso?-chiesi, ad un tratto suonano la porta -vado in camera mia-dissi e me ne andai e lei apri la porta ma io ero già andata verso la mia camera e non potei vedere chi era, ma tanto sarà uno dei soliti colleghi di mio padre venuti per parlare di lavoro, e soltanto di lavoro, in questi giorni che non c'è il conte devo convincere mio padre che io non voglio fidanzare uno che non conosco, solo per farlo contento...mio padre deve venirmi incontro sa quello che ho passato in questi ultimi mesi non può farmi una cosa del genere, -non sai chi è appena venuto?chiese la governante entrando in camera
-non mi interessa...sarà uno di quei noiosi amici di mio padre-risposi
fece cenno di no con la testa, -allora uno delle pettegole amiche di mia madre-dissi
fece di nuovo cenno di no con la testa, -e chi allora?-chiesi -non dirmi che è il conte con suo figlio-dissi
di nuovo cenno di no con la testa, -invece di farmi di no con la testa potresti rispondermi-dissi
-preferisco che lo vedi da sola-rispose e poi usci -beh grazie, potevi anche risparmiarti di non venire-gli urlai ma lei era già troppo lontana;
-eccomi papà mi hai cercato-dissi entrando nel suo studio ma lui non c'era -ed ora dov'è?-chiesi e poi usci dove vidi un ragazzo girato di spalle -scusami, sa per caso dov'è andato mio padre?-gli chiesi
lui si girò ed rimasi sorpresa perché era lo stesso ragazzo che avevo visto in piazza, -Gemma, che cosa ci fai qua?-mi chiese
-potrei farti la stessa domanda-risposi
-beh io sono il nuovo giardiniere di casa-disse -e tu invece?-chiese
-Gemma, menomale che ti ho incontrato devo parlarti...vieni nel mio studio-mi disse mio padre
-tu sei sua figlia?-chiese Mirko
-allora Gemma vuoi venire si o no?-mi chiese mio padre
-si un attimo arrivo-risposi
-non preoccuparti per me vai da tuo padre-disse Mirko
-ma voglio spiegarti come stanno le cose-risposi
-non c'è nulla da spiegare, è tutto abbastanza chiaro....devo andare a lavorare se non ti dispiace-disse e poi usci dalla porta sul retro che portava in giardino invece io andai da mio padre -allora tra due giorni arriva il conte con suo figlio, il quale è impaziente di vederti-mi informa
-me lo immagino-risposi -ma non doveva arrivare la settimana prossima?-chiesi,
ignora la mia domanda, -vedrai che ti piacerà...e un giorno mi ringrazierai-disse
-si ti ringrazierò per avermi rovinato la vita-risposi
-Gemma, per l'amor di dio, non parlare cosi a tuo padre-mi disse mia madre
-io gli parlo come voglio, perché mi sta costringendo a sposare uno che non amo-risposi
-adesso dici cosi solo perché non lo conosci..ma quando lo vedrai cambierai idea-mi disse
-voi credete che con un solo incontro basti per farmi cambiare idea?-chiesi, guardai le loro facce, -invece vi sbagliate-dissi e poi me ne andai sbattendo la porta,
-mio padre non capisce-dissi alla governante mentre stava entrando Mirko, -vi siete conosciuti?-chiese la governante
-si-rispose lui
-sono contenta...vedrete che andrete d'accordo-disse
-si, come il cane con il gatto-risposi e dopo andai in camera mia ma la governante mi seguii -Gemma, tutto bene?-mi chiese
-si, non lo vedi-risposi fingendo di sorridere
-in realtà vedo una ragazza che fa finta di essere felice-disse
-hai visto quel ragazzo?-chiesi
annuisce, -beh io già lo conosco?-dissi
-non dirmi che è lo stesso che hai incontrato in piazza?-mi chiese
annui timidamente, -pero da come vedo ti piace eh!-esclama
-non so...sai essere stata ricoverata per cosi tanto...mi ha fatto dimenticare com'è essere innamorati-risposi
-essere innamorati è una cosa che viene naturale....non serve saperlo-disse
-beh invece non credo di saperlo-risposi.
La sera stessa me ne stavo in salotto arriva Mirko -tu non vai a scuola?-mi chiese
-è inutile che ci vado...ho saltato molti anni-risposi
-che strano....la prima volta che ti ho visto non mi sembravi cosi...-disse
-cosi come?-chiesi
-figlia di papà-rispose
-ma io non sono cosi-dissi
-invece si, hai sofferto di anoressia anche quando non ne avevi bisogno-rispose
-che cosa sei tu per dirmi queste cose?-chiesi
-di solito chi soffre di anoressia è perché ha dei problemi-rispose
-beh anche io avevo dei problemi!-esclamai
-e quali sarebbero? tuo padre non ti ha dato i soldi?-chiese
-invece no...volevo solo che i miei genitori mi ascoltavano ma non era possibile perché loro stavano sempre fuori ed io a casa da sola...volevo solo qualcuno con cui potermi confidarmi, ma tu non capirai mai, hai avuto sempre dei genitori presenti, non sai cosa significa passare l'infanzia sperando che tuo padre venisse da te e ti porta al parco come tutti i bambini oppure tua madre che ti legge le storie...non sai cosa significa-dissi e poi corsi in camera mia per evitare che mi vedesse piangere;
piangere non è un atto da codardi, no una persona piange perché a volte è l'unica possibilità che ci resta quando tutti pensano che noi siamo delle persone che non ci si aspetta....per questo io sto piangendo, Mirko pensa che io sia una figlia di papà e, secondo lui, io ho sofferto di anoressia solo per attirare l'attenzione...può anche essere ma solo perché volevo i miei genitori mi stessero vicino, mi parlassero ma io non sono una figlia di papà, che ha la puzza sotto il naso e per questo non va a scuola.
-Gemma, tutto bene?-mi chiese la governante
-secondo te,io sono una figlia di papà?-chiesi
-no-rispose
-invece secondo Mirko pensa che lo sono-dissi
-maddai...vedrai che hai capito male-rispose
-invece no, me l'ha detto proprio esplicitamente-dissi -ma tu sai che non so cosi vero?-chiesi
-no-rispose -ma forse lui pensa questo perché avrai fatto qualcosa per dimostrarglielo-disse
-ma se l'unica volta che l'ho visto è stato in piazza e poi qui a casa-risposi
-vedrai che cambierai idea...-disse
-speriamo...l'unica persona che ho conosciuto e pensa questo di me-dissi.
Pochi giorni dopo, bussano alla porta ed erano il conte e suo figlio Paride, il quale quando mi vide rimase senza parole ma poi -sono davvero onorato di fare la tua conoscenza-disse baciando la mano
"ma che stiamo al medioevo..."pensai ma dissi grazie lo stesso non sapendo cosa altro dire, perché si ad essere carino lo era pero...-sono davvero contento che abbia accettato di far sposare tua figlia con mio figlio-disse il conte a mio padre
-grazie a lei, per avermelo concesso-rispose
-quindi la data è confermata per la settimana prossima?-chiese
-si-rispose mio padre
sbuffai e il conte se ne accorse, -non sei contenta di fidanzarti?-
stavo per rispondere ma mio padre mi ferma -certo, che è contenta...ma sai Gemma non ama esprimere i suoi sentimenti-, fece un sorriso come per dire che aveva ragione pero in realtà non ne aveva per niente, ad un certo punto vidi passare Mirko che mi guardo per qualche secondo ma poi riprese quello che stava facendo poco dopo entrai la governante per poter da bere per tutti e con un solo sguardo ci capimmo e gli feci segno che dopo finita questa amabile chiacchierata con il conte, l'avrei aspettata in camera per raccontargli tutto, -allora Gemma sei contenta?-mi chiese il conte
"di nuovo questa domanda?" pensai ma dissi comunque -certo-;
-allora Gemma cosa è successo?-mi chiese la governante in camera mia
-succede che non voglio fidanzarmi con Paride-risposi
-prova a parlarne con tuo padre-mi consiglia
-se magari mi ascoltasse...hanno già deciso la data-risposi
-prova a dirglielo....e vedrai che forse ti capiterà-insiste
-è inutile, ormai è tutto deciso anche se io non sono d'accordo-risposi
-se fosse stato Mirko al suo posto pero..disse
-che cosa centra lui adesso?-chiesi
-centra, perché tu non ti vuoi sposare con Paride perché sei innamorata di Mirko-rispose
-tanto anche se fosse lui non vuole proprio saperne di me-dissi
-sei proprio sicura?-chiese
-sicurissima-risposi. |
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Capitolo 2
*** La cena ***
Un pomeriggio decisi di andare al parco e verso le 16:30 usci, mentre stavo seduta su una panchina e pensare a quella che mi stava succedendo: mio padre che voleva per forza farmi fidanzare con il figlio del conte Paride, per salvaguardarsi nonostante io non voglia...ad un certo punto -Gemma...-mi senti chiamare, mi voltai e riconobbi l'unico ragazzo che durante l'anno scolastico mi rivolgeva la parola -Pablo, ma che cosa ci fai qua-
-io passeggiavo...tu invece come stai? È da parecchio che non ti fai sentire-disse
-beh sicuramente non avrete sentito la mia mancanza...-risposi
-invece ti sbagli...a una persona sei mancata-disse
-ah e chi sarebbe?-chiesi
-io-rispose
-ora devo andare i miei mi aspettano-dissi
-ti accompagno...a quest'ora non è raccomandabile che vai da sola-rispose -e non accetto un no come risposta-disse e cosi dovetti accettare; davanti casa -beh ora posso andare anche da sola...dentro non corro nessuno pericolo-dissi
-mi hai fatto davvero piacere rivederti...-rispose e poi lo salutai ed entrai, mi trovai una “bellissima” sorpresa i miei genitori con il conte e suo figlio “ma questi sempre qua stanno” pensai,
-Gemma dove sei stata? Loro ti stavano aspettando...-mi rimprovera mio padre
-non si preoccupi...io l'ha aspetterà per tutta la vita-disse Paride venendomi incontro, sorrisi ma allo stesso tempo pensai “purtroppo che non mi avrai mai”; in camera mia mi raggiunse la governante -avanti dimmi che cosa ti è successo?-chiese ma è possibile che nota tutto quello che mi è successo diversamente dai miei genitori, -nulla-risposi
-ti si legga negli occhi che ti è successo qualcosa di bello-disse
-ho incontrato Pablo-iniziai a raccontare
-Pablo quello che ti veniva dietro?-chiese
la guardai, -scusa....-rispose in quel momento entra Mirko -non ti hanno insegnato ad bussare-dissi
-purtroppo no...sai io non vivo in una reggia come te dove si bussa prima di entrare-rispose
-beh dovresti saperlo quando una porta è chiusa vuol dire che stiamo impegnate in una conversazione...tutte le persone civili lo sanno-dissi -ah dimenticavo tu non sei di quella specie-dissi prendendolo in giro
-non ti rispondo solo perché sono un uomo-rispose
-no...perché sei un codardo-disse
-beh vuoi proprio sapere che cosa penso io di te?-chiese
-ti ascolto...tanto non hai il coraggio di dirmelo-risposi
-ragazzi basta litigare...Mirko cosa sei venuto a fare-disse la governante intromettendosi
-ops l'ho dimenticato...-rispose
-non c'erano dubbi-dissi -a te piace disturbare la gente-
-beh adesso mi hai offeso...e non te lo dico più-risposi e poi usci, e la governante -la vostra litigata, se si può definire tale, appare una cosa troppo amorosa che invece un litigio vero e proprio-disse
-che vuoi dire?-gli chiese perplessa
-che tra voi c'è amore puro...nonostante state a litigare in continuazione come cane e gatto-rispose
-si ho visto-dissi
-vedrai che ho ragione-rispose, -devo parlare con mia figlia...puoi uscire per favore-disse mia madre entrando in camera mia
-si, signora-rispose e poi ci lascio sole, mia madre si guarda intorno per un bel po e poi disse -la tua stanza è un po troppo disordinata...-
-ma a me piace cosi-risposi
-devi essere più ordinata adesso che ti fidanzerai con Paride-
-beh se mi ama come dice....allora deve accettare per come sono-risposi, -ma sei venuta per parlare della camera?-chiesi
-no, sono venuta per informarti che domani pomeriggio arriva la sarta per il vestito...cerca di esserci-rispose
-tranquilla mamma ci sarò-dissi “non ho altra scelta” pensai
-dai amore vedrai che un giorno ci ringrazierai-disse mia madre venendomi ad abbracciare
-peccato che mi state costringendo a fare una cosa che non voglio-risposi allontanandomi
-anche io sono stata costretta ad sposare uno che non amavo...ma alla fine mi sono abituata-disse
-peccato che i tempi sono cambiati-risposi -anche tu eri diversa, mamma-risposi
-fallo per tuo padre...lui è davvero felice di questo fidanzamento-disse.
Il pomeriggio del giorno dopo venne la sarta per far vedere il vestito che mi aveva fatto confezionare per questo fidanzamento, mentre lo provai suonano il campanello e mia madre andò ad aprire, era Pablo ed lo riconobbe e lo fece entrare in quel momento stavo scendendo in salotto con il vestito ed Pablo rimase incantato, -Gemma sei uno splendore-disse mia madre
-confermo-rispose Pablo
-Pablo non ti mettere anche tu...è già difficile cosi-dissi
-lasciala perdere non sa quello che dice-disse mia madre, poco dopo mi trovai in camera mia e mi guardai allo specchio “il vestito più bello per l'evento più triste” pensai dopo entra Pablo -Gemma, mi spieghi cosa mi sono perso?-chiese
-i miei mi vogliono farmi fidanzare con il figlio del conte...-risposi sedendomi sul letto
-ma tu non vuoi?-chiese sedendosi affianco a me
-certo che no...-risposi -ma come sei venuto?-chiesi cambiando argomento
-vuoi la verità? Sono venuto perché volevo vederti...-rispose -...ma credo che sono venuto in n momento sbagliato-disse
-no hai fatto bene ad venire-risposi
-menomale-disse, poi andammo a prendere qualcosa da bere in cucina -non sapevo che ci fossero ospiti...-disse Mirko entrando dalla porta di servizio
-e io non sapevo che dovevo informarti-risposi
-ma questo chi è?-chiese Pablo
-piacere io sono Mirko, faccio il giardiniere-rispose presentandosi
-ecco allora vai ad occuparti del giardino-disse Pablo -che noi stavamo parlando...-
-oh scusate se vi ho disturbato-rispose Mirko e poi usci di nuovo in giardino, -secondo me dovresti dire a tuo padre che non ti vuoi fidanzare con questo-mi suggerisce
-ma secondo te non ci ho provato ma loro non importa...-dissi
-beh allora dimmi quando viene il giorno in cui ti fidanzerai che ti porto lontano da qui-disse
risi, -sai sei bellissima quando ridi...mi era davvero mancato il tuo sorriso in tutti questi mesi-disse stava per avvicinarsi quando entra la governante che si schiarii la gola facendolo cosi tornare al suo posto -vabbè credo che sia meglio che vada-disse Pablo
-meglio-sussurra la governante, una volta che se ne fu andato -ma cosa ti salta in mente?-chiesi
-beh dovresti ringraziarmi quello stava per baciarti-rispose
-non è vero...-dissi
-tu non l'hai visto ma io si-rispose
-avevo solo qualcosa nell'occhio-dissi
-si, è vecchia come scusa questa-rispose.
In giardino. “RAZONES ME DICES QUE HAY RAZONES MOTIVOS QUE NO ENTIENDO TORMENTAS QUE ME ACABAN DE EMPAZAR....”, stavo cantando quando mi imbattei contro Mirko -non sapevo che cantassi cosi bene-mi disse
-grazie-risposi
-dovresti iscriverti a qualche corso di canto, dico sul serio-disse
-se magari, i miei non vogliono proprio sentirne parlare-risposi
-ma è possibile che fai tutto quello che ti chiedono?-mi chiese
-non è vero....è solo che sono obbligata-risposi
-invece no, se non vuoi fare una cosa ribellati-disse
-parli facile...tu non conosci mio padre-risposi
-pensavo che fossi diversa, davvero-disse
-beh forse hai conosciuto una me sbagliata-risposi
-infatti è proprio come dici tu, ho conosciuto una Gemma sbagliata e non vorrei conoscere quella giusta se è cosi...come posso dire....cosi codarda-rispose, me ne andai perché non volevo più sentirlo, come si permette di parlarmi di darmi della codarda dopo tutto quello che ho passato...si lo so che lui non sa pero potrebbe immaginarlo, entrai in cucina e feci cadere tutto quello che prendevo in mano facendo precipitare la governante -Gemma che cosa ti succede?-chiese
-Mirko, ecco cosa mi succede-risposi
-che cosa ha fatto adesso?-chiese
-mi ha detto che ha conosciuto la me sbagliata e non vuole conoscere quella giusta perché pensa che io sia una codarda-risposi
-e come mai pensa questo?-chiese
-solo perché non ho il coraggio di affrontare i miei-risposi
-beh su questo hai ragione-disse
-anche tu adesso ti ci metti?-gli chiesi
-scusa...-rispose
-sai che faccio di tutto per fare quello che voglio...ma mi è impossibile-dissi
-ma lui questo non lo sa...-rispose
-ehi da che parte stai? Dalla sua o dalla mia?-chiesi
-dalla tua ovviamente pero...-rispose
-pero niente...-dissi, poco dopo entrò mio padre -sono venuto ad informarti che domani sera viene a cena il conte con suo figlio-disse alla governante
-si-rispose
-come vengono a cena domani sera?-chiesi
-quindi cerca di comportarti come si deve...da qui si decide il futuro del tuo fidanzamento con Paride-rispose e poi se ne andò, -no, questo non sta succedendo a me-dissi e poi andai in camera mia e decisi di chiedere aiuto a Pablo e cosi lo chiamai -ehi bella, tutto bene?-chiese -no tutto male...mio padre domani sera ha organizzato una cena con il conte e suo figlio e da qua si decide il fidanzamento-risposi, per un po non rispose ed avevo il dubbio se avesse riattaccato o no -ehi sei ancora la?-chiesi -si stavo solo pensando ad una soluzione-rispose -e?-chiesi -mi è venuta....stammi bene a sentire-rispose -ti ascolto- -devi comportarti molto male...- -non capisco...sii più chiaro, per favore-dissi -devi far credere a Paride che non sei quella ragazza educata, precisa e gentile che conosce ma tutto il contrario-rispose -Pablo, sei un genio-
-grazie poi dimmi com'è andata-mi disse e poi riattaccai.
La sera del giorno dopo. Gli invitati erano arrivati mentre io stavo ancora in camera mia ad decidere cosa fare, pensai a quello che mi aveva detto Pablo e decisi di attivare il piano, mi vestii in maniera molto barbara e quando mia madre mi vide quasi non gli venne un infarto -Gemma per favore vai ad cambiarti-mi disse
-no mamma-risposi
-tranquilla signora, sua figlia è meravigliosa anche vestita cosi-disse -possiamo sederci a tavola?-chiese il conte e mio padre acconsente, appena mi accomodai a tavola vidi l'antipasto -wow l'olive-dissi e ne presi uno e poi sputai l'osso nel vaso più vicino, il conte era rimasto spiazzato e mio padre si trattiene da mollarmi uno schiaffo -allora dicevamo?-chiesi, tutti si guardarono poi portarono il primo dove c'erano i tortellini, quando ebbi finito presi e bevvi il brodo dal piatto -Gemma cosa fai?-chiese mia madre
-sto bevendo il brodo, è un peccato buttarlo-risposi, dopo di che portarono il secondo dove c'era il pollo, tutti lo mangiavano con forchetta e cortello mentre io con le mani...a fine cena -beh è stata una cena buona-dissi
-si, meravigliosa-esclama il conte
-quindi qual'è la tua decisione Paride?-chiese mia madre -mettendo in conto che questa sera non si è comportata nei migliori dei modi-aggiunse mio padre
-beh la mia decisione è...-disse Paride sperai con tutto il cuore che abbia cambiato idea -...voglio ancora fidanzarmi con vostra figlia-, le mie speranze si spensero dopo tutto quello che avevo fatto lui voleva ancora fidanzarsi con me -sicuro Paride?-chiese
-sicurissimo-rispose
-perfetto allora è confermato-disse il conte e poi se ne andarono; ed io andai in camera mia e mentre mi stavo mettendo a letto entra la governante -allora?-chiese
-niente, Paride non ha cambiato idea-
-beh mi dispiace-disse
-pero io non mi arrendo mica qui....io non mi voglio fidanzare e non lo farò-risposi, mi squilla il cellulare ed era Pablo la governante capii e mi lasciò sola, -allora com'è andata?-chiese -male...Paride non ha cambiato idea-risposi
-vedrai che non ci arrendiamo-disse
-io non mi fidanzerò con Paride...costi quel che costi-risposi
-cosi ti voglio sentire, convinta-disse
-ora vado a dormire....ti farò sapere quando sarà il prossimo appuntamento-risposi
-okay notte-
-notte-risposi e riattaccai ed andai a dormire.
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Capitolo 3
*** Il piano di Mirko ***
~~br />
Pochi giorni dopo mio padre mi chiama nel suo ufficio -Paride ti vuole rivedere-mi disse
-beh organizzate un altro incontro-risposi
-ma vuole vederti da solo...-mi fece notare
-come da sola? E tu glielo permetti?-chiesi
-perché con la famiglia si sente un po imbarazzo mentre da soli...-mi spiega ma io lo fermai -okay papà ho capito...non serve che entri nel dettaglio-dissi
-quindi per domani pomeriggio va bene?-chiese
-se proprio devo...si-risposi
-mi raccomando cerca di comportarti molto meglio dell'altra volta...-disse
-si papà-risposi; una volta in camera mia chiamai Pablo per farmi dare un altro consiglio pero mi dava la segreteria telefonica e cosi misi giù dopo avergli lasciato un messaggio "ciao sono Gemma, per favore richiamami è urgente...",passai il resto della mattinata ad girare per la casa con il cellulare aspettando che mi chiamasse ma per il momento ancora nulla -Gemma che fai?-chiese la governante mentre stavo in cucina
-sto aspettando una chiamata-risposi
-si può sapere da chi?-chiese
-Pablo...-risposi, in quel momento mi squilla il cellulare risposi, sperando che sia lui ma non fu cosi era solo uno che aveva sbagliato numero; solo questa sera mentre ero impegnata mi squilla il telefono -scusami sono stato impegnato per tutto il giorno, è successo qualcosa?-chiese
-domani pomeriggio mi devo vedere con Paride ma questa volta solo noi due-risposi
-vai avanti con il piano-disse
-ma non ha dato buoni frutti...-risposi
-lo so per il momento fai cosi, poi ci penso io-disse
-Pablo cosa hai in mente?-chiesi
-tranquilla, vedrai che dopo questo incontro Pardie non ti vorrà più vedere....devi solo dirgli che vuoi andare al pub "Line"- disse
-non ho capito cosa vuoi fare...pero va bene-risposi
-devi solo fidarti di me-disse e poi riattaccai.
Il pomeriggio successivo. -dove vuoi andare?-mi chiese
-al pub Line-risposi
mi guarda perplesso e poi accetta quando arrivammo mandai senza farmi vedere un sms a Pablo per dirgli che ero arrivata, -allora cosa prendete da bere? Tu un vinello vero?-chiese il barista
-no, perché cosa te lo fa pensare?-chiese lui
-da come ti sei vestito....sembra che te devi a na' a sposa'-rispose
stava per rispondere ma io lo fermai -ci puoi portare una birra e uno succo d'arancia-dissi
-subito-rispose e poi andiamo a sederci, -non so perché sei voluta venire in questo posto...-mi disse
-beh perchè me ne hanno parlato bene-risposi
-si, ho visto-disse, poco dopo arriva il barista -ecco quello che avete ordinato-disse e poi se ne ritorno a bancone, beviamo quando ad un certo punto Paride sputa la birra -ma che schifo! Cosa ci avete messo qui dentro? La pipi?-chiese al barista
-Paride!-dissi
-è successo qualcosa?-chiese il barista
-si, questa birra fa schifo-rispose
-beh non so che birra prendi tu pero qua a tutti piace-disse
-adesso fai anche lo spiritoso-rispose -basta non posso più sopportarlo, c'è ne andiamo-rispose
-no Paride, io voglio rimanere ti prendi qualcos'altro da bere se la birra non ti piace-dissi
-hai sentito la signorina non vuole andare via...cosa la porto?-chiese, solo più tardi capii che il barista era coinvolto nel piano che stava archittetando Pablo quando se ne fu andato -vado un attimo in bagno-dissi
-ti accompagno....-rispose
-posso andare anche da sola-dissi e poi mi alzai, ma invece di andare in bagno andai in cucina dove trovai Pablo -me lo potevi che il barista era tuo amico-dissi
-no, perché dopo avrebbe sospettato che ci fosse sotto qualcosa-rispose
-ma che cosa ci avete messo nella birra?-chiesi
-ma non era nemmeno birra, era un semplice succo di limone-rispose
-ma...come? Io non me ne sono accorta-dissi
-beh sono trucchi del mestiere, dolcezza-rispose il barista che era entrato, -ma dimmi un po quello dove l'ha trovato?-mi chiese
-la mia famiglia vuole che mi fidanzi con lui ufficialmente...-risposi
-beh allora stai messa bene-disse -ah comunque io sono Nicola-
-hai finito di rimorchiare eh?-chiese Pablo
-oh scusami...-rispose
-vabbè forse è meglio che torni da Paride che si starà chiedendo che fine ho fatto-dissi e poi usci -sarà meglio che andiamo...non mi sento tanto bene-dissi
-okay-rispose e cosi andiamo via ma mentre stavamo alla macchina o quello che era rimasto della macchina -ma cosa cavolo hanno fatto alla mia auto?-chiese
-beh cosa pensavi di ritrovarla tutta perfetta come era prima...-disse un passante
-adesso mi sentono eh...-disse Paride e ritornò dentro nonostante gli urlai di non farlo anche se non la smettavo di ridere quando entra nel pub gli cade l'acqua in testa, scoppiai a ridere, ma mentre stava ritornando da me mi feci seria, -oggi non è proprio giornata, sai se passa un autobus qua?-mi chiese
-si, ne dovreste passare uno adesso-risposi e cosi andiamo alla fermata e ne passa uno proprio in quel momento, lo prendiamo e scendemmo quasi vicino casa, quando entriamo mio padre -ma cosa it è successo?-chiese vedendo Paride tutto bagnato
-lascia perdere-rispose
-si è beccato una doccia di acqua fredda in piena testa-dissi, poi mio padre lo porta ad asciugare ed io raggiunsi la governate in cucina, -com'è andata?-chiese
-è stato il peggiore appuntamento della mia vita...-risposi -spero tanto che cambi idea-dissi e poco dopo entrano mio padre e Paride asciutto e cambiato, -nonostante il nostro appuntamento si andato uno schifo...il nostro fidanzamento sarà migliore-disse Paride
-quindi ormai è deciso?-chiesi
-si-rispose
-e non solo....-disse mio padre
-perché c'è altro?-chiesi
-si, ho deciso di anticipare la data del fidanzamento...-rispose
-anticipare? E di quanto?-chiesi
-a dopodomani-rispose
-come mai cosi presto? Non possiamo aspettare un altro po?-chiesi
-credo che abbiamo aspettato anche troppo...-rispose -ci vediamo tra un giorno-disse prima di andarsene, -papà dimmi cosa ti serve da anticipare il fidanzamento?-chiesi
-veramente è stato lui ad volerlo anticipare...io non centro nulla-rispose
-sai non ti credo, da te posso aspettarmi di tutto-risposi e poi andai in camera mia ad un certo punto bussano alla porta ed era Mirko -ho saputo che hanno anticipato il fidanzamento...-disse
-ho visto che sei informato su tutto-risposi
-perché mali cosi? Cosa ti ho fatto?-chiese -io sto cercando solo di aiutarti-disse
-io ti parlo come mi tratti tu...-risposi -tu dici che sono una figlia di papà e cosi mi comporto-dissi
-vabbè visto che non mi vuoi, me ne vado-rispose, -ma non ti dico la mia idea per evitare il fidanzamento-disse stava per uscire ma io lo richiamai -Mirko...-
-si...hai cambiato idea?-chiese
-volevo chiederti scusa, non è colpa tua ma è questa situazione che mi rende nervosa-dissi
-ti capisco-rispose
-mi puoi dire cosa hai in mente?-chiesi
-devi solo fidarti di me-rispose
-ho capito, ma almeno mi puoi dire di cosa si tratta-dissi
-per il momento no, pero fidati che il fidanzamento non lo farà-rispose
-sai Mirko a volte fatico a capirti-dissi
-beh anche io non ti capisco a volte-rispose
-cosa non capisci di me?-chiesi
-beh perché hai chiesto aiuto a quel Pablo invece che a me-rispose
-ah sei geloso allora?-chiesi
-io geloso? Ma che cosa vai a pensare-rispose
-ho fatto solo un ipotesi...non serve che ti scaldi tanto-dissi
-una pessima ipotesi-rispose e poi se ne andò lasciandom senza parola -ma che cosa ho detto?- pensai ad alta voce.
La mattina successiva, ossia il giorno prima al fidanzamento, ed io non sapevo cosa fare per evitarlo ed Mirko non mi aiutava per niente, -se non mi dici quale il tuo piano dovrò chiederlo per forza a Pablo-dissi
-no, ti aiuterò io-rispose
-si pero non serve che ti innervosisci-dissi
-il mio piano è pronto pero non posso dirtelo...domani lo saprai devi solo fidarti di me-rispose
-okay, pero no...-provai a chiedere di nuovo
-no, non ti dirò nulla-rispose
-non capisco perché fai tutto questo?-chiesi
-beh perché ho visto che...non sei felice di fidanzarti con Paride-rispose
-ma non sei obbligato a farlo...se vuoi-risposi
-ma a me mi va di aiutarti-disse
-beh grazie-risposi ad un certo punto venne Pablo -ciao Gemma...-disse
-che cosa ci fai qua?-chiese Mirko
-nessuno ha chiesto la tua opinione-rispose
-ragazzi, non discutete per favore-dissi
-che cosa sta succedendo qua?-chiese mio padre venendo ci guardiamo e poi Mirko -no avevo appena finito di fare questa parte e stavo giusto chiedendo a sua figlia cosa ne pensava...-disse
-infatti-risposi
-e tu cosa ne sai di giardinaggio?-chiese
-sei tu che non lo hai mai chiesto-risposi
-vabbè vieni con me che dobbiamo parlare delle ultime cose per quanto riguarda domani-mi disse
-perché cosa succede domani?-chiesi
-come cosa succede? Hai il fidanzamento non ti ricordi?-mi chese
-ah certo...come posso dimenticarlo-risposi -era per vedere se stavi attento-dissi
-vieni con me, su-rispose e cosi lo segui nel suo ufficio ma prima lanciai uno sguardo a Mirko che mi dice di stare tranquilla che si sistemera tutto.
Il giorno del fidanzamento. -allora?-chiesi a Mirko
-tu fai il fidanzamento...poi quando ti faccio un segnale tu fai finta di sentirti male-rispose
-tutto qua?-chiesi quasi delusa
-si-risposi
-e tu mi hai fatto aspettare il giorno fatidico per dirmi questo?-chiesi
-si, perché tu sei una che cambia idea facilmente...quindi è meglio non dirti niente fino al giorno esatto-rispose feci finta di non averlo sentito, -beh dopo che svengo cosa succede?-chiesi
-la governante chiama il dottore, che è un mio amico che ti dice cosa hai...intanto il fidanzamento verrà annullato-rispose, poco dopo tutti gli invitati si trovavano in salotto, c'era anche la stampa, mio padre e il conte vogliono fare proprio le cose in grande eh, mancavo solo quando scesi tutti applaudivano ed io sorrisi anche se dentro di me volevo solo che sparire e ritrovarmi da un altra parte, mentre mio padre stava per fare l'annuncio, io cercai lo sguardo di Mirko che mi fece il segnale proprio in quel momento -in questo giorno davvero speciale mia figlia...-stava dicendo mio padre fino a quando non mi ritrovai sdraiata per terra, la governante chiamò il medico e quando mi risvegliai mi ritrovai nel mio letto, avevano annullato il fidanzamento, ma Paride aveva sospettato qualcosa, stavo distesa nel letto per fare credere a mio padre che stavo ancora male -il fidanzamento è spostato alla settimana prossima-disse
-ma papà non ti rendi conto che questo è stato un segnale per dirti che il fidanzamento non si deve fare?-chiesi
-suvvia, non crederai a queste cose?-chiese
-il destino non vuole che io e Paride ci fidanziamo-risposi
-è stato solo un incidente perché non avevi mangiato nulla e quindi hai avuto un calo di zucchero-disse
"si proprio un calo di zucchero papà" pensai, -okay, pensa quello che vuoi...ora pero voglio andare a dormire, è stata una giornata lunga-dissi
-buonanotte tesoro-rispose e poi mi diede il bacio della buonanotte sulla fronte e poi uscii lasciandomi sola ma per poco perché entrò Mirko -allora non mi dici nulla?-mi chiese
-e sentiamo cosa devo dirti?-chiesi di rimando
-beh almeno un grazie me lo merito-rispose -è solo per opera mia che non sei fidanzata con quel Paride-disse
-beh allora grazie-risposi
-questo sarebbe il tuo modo di ringraziare la gente che ti aiuta?-chiese
e cosi mi alzai dal letto anzi mi tolsi solo le coperte e mi avvicinai a lui -vuoi davvero che ti ringranzai a modo mio?-chiesi
-tanto questo è quello che sai fare-rispose
e cosi mi avvicinai ancora e appoggiai le mie labba sulle sue e gli diedi un bacio -l'hai voluto tu-dissi
-prego-rispose
-ora ti ho ringraziato...contento?-chiese
-scusa, se ti ho fatto andare oltre i tuoi limiti-disse
-sai che a volte...ti rendi proprio antipatico-risposi rimettendomi sotto le coperte
-perché allora mi ha baciata? Se per te sono antipatico-chiese
-ehm...è tardi devo andare a dormire, domani mattina mi devo alzare presto-risposi e lo cacciai dalla stanza
-si pero non hai risposto alla mia domanda-rispose
-domani mattina ti rispondo-dissi
-guarda che non ti lasciò in pace finché non mi ha dato una risposta-rispose. |
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Capitolo 4
*** La punizione ***
~~
Il giorno dopo cercai di evitare di incontrare Mirko perché ancora non sapevo cosa rispondergli -Gemma ma che cosa stai facendo? Sembri una matta-mi chiese la governante quando entrò in cucina e mi vide che continuavo a muovermi avanti e indietro
-sto vedendo se non arriva Mirko...-risposi
-ancora che litigate?!-esclama
-ieri sera l'ho baciato...e oggi gli devo il motivo per cui l'ho fatto-dissi
-e quale sarebbe questo motivo? Sai che a me puoi dirlo-rispose
-no-dissi
-invece io credo di saperlo...-disse
-no, non penso-risposi
-invece si, tu l'hai baciato perché...-stava per dire ma io gli tappai la bocca e in quel momento -anche io vorrei sapere il motivo-disse Mirko entrando in cucina, guardai la governante -su Gemma stiamo aspettando-disse
-pensavo che fossi dalla mia parte-gli dissi
-io sono sempre dalla tua parte...pero non so cosa centra questo con quello che devi dire-rispose
-perché mi obblighi a dire una cosa che già sai?-chiesi
-allora Gemma, vuoi parlare?-mi chiese Mirko
-Gemma diglierlo...-mi disse e poi -vi lasciò soli cosi potete parlare meglio- e cosi andò via e noi andiamo in giardino quando arrivammo su una panchina ci sedemmo -ti ascolto-disse
-beh io ti ho baciato perché....perché...-iniziai
-perché?-chiese
"dai Gemma digli che sei perdutamente innamorata di lui..." pensai -ehi ci sei?-mi chiese facendomi ritornare alla realtà
-si l'ho ammetto ti ho baciata perché sono innamorata di te-dissi senza pensare e senza volerlo
-cosa?-chiese
-hai detto qualcosa?-chiesi io
-si, mi hai baciato perché sei innamorata di me?-chiese lui
-come hai fatto a saperlo?!-esclamai
-l'ho hai appena detto tu...-risposi -ma sei sicura di sentirti bene?-mi chiese
-si sto bene-risposi
-è vero quello che hai detto o no?-chiese
lo guardai e poi decisi di dirgli la verità, -si è vero-risposi -adesso prendimi in giro , ridi di me...tanto di quello che ti importa-dissi ma lui mi mette un dito sulla labbra -sh, non dire altro-mi disse e poi aggiunse -sappì anche io sono innamorato di te- poi ad un certo punto arriva Paride -sono contento che ti sei ripresa...-disse
-beh era solo uno svenimento, uno semplice calo di zuccheri-risposi
-sono cose che capitano...-aggiunse Mirko
-si, cosi per puro caso-rispose Paride
-uno sviene all'improvviso senza avvertire come quando hai fame non è che decidi tu ma è il tuo stomaco a deciderlo-dissi, a Mirko gli venne da ridere ma cerca di nasconderlo, -si pero sono sicura che c'è qualcosa sotto...-disse Paride
-ma bravo, cosi stai dubitando della tua futura fidanzata-risposi,
vidi Mirko irrigidirsi, -adesso dici "la mia fidanzata" tanto l'ho capito che non vuoi fidanzarti con me-disse Paride
-suvvià mio padre non sa quello che dice-risposi
-peccato che non sia stato tuo padre a dirmelo ma l'ho capito da solo-rispose
-ah-dissi -comunque ti stai sbagliando-
-io dico di no...pero ci metto poco a scoprirlo-rispose
-Paride, ma che cosa sei venuto a fare qua?-chiesi
-sono venuto solo a vedere come stavi....e da come vedo sei in ottima compagnia-rispose
-beh non posso mica stare sempre chiusa in camera miia-dissi
-ovvio pero non puoi stare sempre nemmeno con questo individuo-rispose
-cosa hai da dirmi?-chiese Mirko
-nulla...ma sai non è bello vederti con un giardiniere, non dai una buona impressione-rispose
-Paride, non sei molto cordiale-dissi
-è quello che penso-rispose
-beh anche io faccio quello che mi dice il mio istinto...-disse Mirko
-e quale? Mi regali un fiore?-chiese,
Mirko gli tira un pugno sulla mascela che lo stende per terra facendo arrivare di corsa la governate -ma cosa è successo?-chiese
-lui l'ha provocato-risposi
-a volte sa rendersi antipatico...ma che dico sempre-disse, poco dopo ci ritrovammo di nuovo soli, -ho deciso voglio raccontare tutto a mio padre, non può costringermi a fare una cosa che non voglio-dissi
-brava...-rispose -ma prima voglio fare una cosa-disse
-cosa?-chiesi e lui mi bacia ed io continuai, era da tanto che volevo che mi baciasse -vado a parlare con mio padre-dissi.
-papà devo dirti una cosa molto importante...-dissi entrando nel suo ufficio di corsa
-ma che modi sono questi di entrare?-chiese
-eccomi Gemma...-disse mia madre entrando
-voglio dirvi tutta la verità-dissi
-ti ascoltiamo-rispose mio padre
-io non voglio fidanzarmi con Paride e mai lo farò...sono innamorata di un altro-dissi
-Gemma, spero tanto che quello che hai detto non sia la verità perché se fosse cosi tu non staresti più mia figlia ma una sconosciuta che terrei in casa per non farla morire di fame-disse mio padre
-si, è la verità...puoi anche disconoscermi ma io tanto lo dirò lo stesso-risposi, mio padre mi stava per tirare uno schiaffo ma mia madre lo ferma -vattene dalla mia vista, subito-disse
-papà devi accettare che ormai sono cresciuta e prendo le decisioni da sola-risposi
-in camera tua, ragazzina insolente-urla mio padre e io me ne andai in camera mia poco dopo arriva Mirko -allora?-chiese
-glielo ho detto....e mio padre adesso mi disconoce come sua figlia-risposi
-vedrai che lo accetterà-disse
-no, tu non lo conosci mio padre non cambia idea facilmente...-dissi
-invece penso proprio di si-rispose -lui ti vuole un mondo di bene anche se non lo dimostra-disse
-e tu come lo fai a sapere?-chiesi
-beh l'ho osservato alcune volte e a te ci tiene davvero e pretende molto da te-rispose
-che strano solo a te è sembrato cosi perché a me sembra tutto il contrario-risposi
-anche io dicevo cosi di mio padre e volevo che sparisse ma quando se ne è andato ci ho sofferto-disse
-a te era diverso! Tuo padre non decideva la tua vita-dissi
-invece ti sbagli di nuovo...mio padre pretendeva che prendessi il suo posto-disse mentre stavamo parlando entra mio padre -esci che devo parlare con mia figlia-disse e Mirko usci, -non avevi detto che mi disconoscevi?-chiesi
-devo dirti quello che ho deciso...-rispose
-non mi interessa puoi anche andare via-dissi
-tu invece mi ascolterai che ti piaccia no-rispose e cosi mi siedo sul letto e aspettai che iniziasse -okay, non vuoi fidanzarti con Paride per me va bene...pero non starai in questa casa-disse
-ah perfetto, preparo subito le valigie, dove vado da zia a Milano?-chiesi
-no, andrai a stare in un collegio-rispose
-cosa?-chiesi fermandomi di fare le valigie
si, non vuoi fidanzarti con Paride pero vai in un collegio, tranquilla solo per farti riflettere-rispose
-no, papà non farmi questo ti prego...-dissi
-mi dispiace ma tu l'hai voluto, prepara le valigie partirai domani pomeriggio-mi disse e poi usci, e io scoppiai a piangere raccontai tutto alla governante -mi dispiace che non posso fare nulla per farti rimanere-disse alla fine de racconto mentre mi consolava
-non potresti fare nulla, quando mio padre si mette in testa una cosa è difficile fargliela togliere-risposi. |
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Capitolo 5
*** In collegio! ***
~~
Il giorno dopo passai tutta la mattinata a fare la valigia visto che dovevo partire nel pomeriggio -allora?-mi chiese Mirko
-oggi devo andare in collegio-risposi
-come devi andare? E ti arrendi cosi?-chiese
-cosa posso fare ormai è deciso...-risposi
-ma non puoi arrenderti...-disse
-che palle Mirko, non ti ci mettere anche tu è già complicato cosi-risposi
-okay scusa...non ti arrabbiare pero eh-disse accarezzandomi la guancia
-se proprio vuoi saperlo ho deciso che farò qualcosa quando sarò al collegio-risposi
-e cosa?-chiese
-beh ancora non lo-risposi
-okay, devo tornare a lavorare-e poi usci dalla mia camera, quando fui sola mandai un messaggio a Pablo "ho detto a mio padre che non voglio fidanzarmi con Paride"
poco dopo mi stava chiamando al telefono, -brava e come ha reagito?-chiese
-beh solo che oggi pomeriggio vado in collegio per riflettere-risposi
-come? Vengono subito là-disse e cosi dieci minuti dopo si trovava subito a casa mia -dimmi tutto-disse
-beh come ti ho detto....-risposi
-non possono mandarti via...non lo permetterò-disse
-Pablo ormai è tutto deciso-risposi
-cosa ci fa lui qua?-chiese Mirko entrando
-l'ho chiamato io...l'ho avvertito che partivo oggi pomeriggio-risposi
-e perche glielo hai detto?-chiese
-perché è mio amico e deve saperlo-risposi
-ma cosa tutte queste domande?-chiese Pablo
-non sono affari tuoi-rispose Mirko
-ragazzi, non è il momento di discutere io sto per partire-dissi
-già scusa-rispose Pablo
-sono contento che stai salutando i tuoi amici perché non li rivedrai per un bel po-disse mio padre uscendo dal suo ufficio
-signore, ma non potrebbe ripensarci?-chiese Pablo
-senti giovanotto, non ti ci mettere anche tu ormai è tutto deciso...-rispose
-grazie Pablo....-dissi
-almeno io ci ho provato-rispose
-ma adesso che l'avete salutata potete anche andare via-disse mio padre
e cosi Pablo se ne andò dopo avermi salutato;
nel pomeriggio portai le valigie giù ma dopo ritornai in camera per controllare se avevo dimenticato qualcosa e ne approffittai per scrivere una lettera a mia madre:
cara mamma,
mi dispiace di non essere come mi vuole papà...ma sono fatta cosi e non ci posso fare nulla, sono innamorata di Mirko, si mamma, il giardiniere che lavora a casa, non mi importa di fidanzarmi con uno del mio stesso livello se non ci sono i sentimenti ma preferisco fidanzarmi con uno di classe media ma con cui sono felice ma soprattutto innamorata -ma io non capisco stiamo ancora con le classi sociali come nell'epoca passata?!-....spero che almeno tu mamma mi puoi comprendere perché con papà ormai ci ho perso le speranze, lui non mi capisce e non mi ascolta, vuole che si fa quello che dice lui anche se non sono d'accordo...mamma, quando comprenderà che sto sto crescendo e ho bisogno di fare esperienze da sola? Senza nessuno che mi dice cosa devo fare e come devo farlo? Per favore parlaci tu e faglielo capire.
Gemma.
la lasciai sul mio letto e poi scesi -è arrivato il taxi..-mi avverte mio padre
-addirittura il taxi non potevi accompagnarmi tu eh-risposi
-per favore..-disse.
Quando arrivai al collegio -ci sono varie regole da rispettare che non ti elencherò ma qui vige una regola più importante di tutte...si deve stare in silenzio-disse la madre superiora
non risposi ma annui, -tuo padre mi ha dato l'ordine di tenerti d'occhio...guai a te se ti salta lo schiribizio di scappare-disse
-no, puoi stare tranquilla, tanto non scappo-risposi
-me lo auguro-disse -dividerai la stanza con una ragazza della tua età-mi avverte
-come?-chiesi -io non sono abituata a condividere la stanza con un altra-dissi
-beh è venuto il momento di provare-rispose, poi apre la stanza e vidi una ragazza vestita di nero, con una marea di piercing e subito pensai che io e lei non avremmo nulla in comune, -lei è Natasha-mi disse la suora
-piacere-risposi e poi esce ed noi rimanemmo da sole, sistemai le mie cose e Natasha quando vide i miei vestiti -beh ho capito che tipa sei....una figlia di papà, che ottiene tutto quello che vuole-disse
-beh sei sono una figlia di papà non starei in questo posto-risposi e poi andai in bagno ad un certo punto senti una voce di un ragazzo -ho parlato con Suor Maria e ci da il permesso di fare la festa-disse
-non sapevo che in un collegio si facessero feste!-esclamai
-credo di essermi perso qualcosa...chi sei tu?-mi chiese
-piacere Gemma-risposi
-beh allora dobbiamo solo avvisare gli altri-disse
-chi sarebbero gli altri?-chiesi
-dei nostri amici...persone che non conosci-rispose Natasha con non curanza
-beh comunque io sono Vincenzo-disse il maschio
-e questi amici dove si trovano?-chiesi
-fuori dal collegio-rispose
-ma io sapevo che non si potesse uscire-dissi
-dipende...per esempio i miei hanno dato l'autorizzazione di farmi...-disse Vincenzo
-beato te, i miei invece no-risposi -e a te Natasha?-chiesi
non rispose e andò alla finestra, guardai Vincenzo in cerca di una spiegazione ma lui alza le spalle -i miei genitori sono morti quando ero piccola-inizia ad raccontare -sono qua dentro da 17 anni...-disse
-beh mi dispiace-risposi
-io invece sono qui dentro per non essere al carcere minorile-disse Vincenzo
-perché dovresti stare al carcere?-chiesi
-perché ho fatto uno scherzo abbastanza pericolo con i miei amici, ma la polizia ha trovato solo me, quei bastardi sono scappati lasciandomi da sola-rispose
-credo che io rispetto ai vostri problemi ho quello meno grave-dissi -sempre se si può chiamare problema-
-e sarebbe?-chiese
-mio padre voleva che sposassi il figlio del conte ma io mi sono innamorata di un altro, e quando glielo ho detto si è arrabbiata e mi ha mandato qui per farmi riflettere su quello che ho fatto...-risposi
-esagerato neanche avessi rubato-disse
-beh per mio padre è più grave di quello-risposi -come si passa il tempo qua?-chiesi cambiando argomento
-beh c'e ne stiamo nel chiosco o nella nostra camera-rispose
-Non c'è qualche attivita?-chiesi
-no...-rispose
-wow che allegria!-esclamai -come mai organizzata questa festa?-chiesi
-perché quest'anno il collegio compie 30 anni-rispose Natasha
-quindi festeggiate voi due piu tutte le suore, che festa allegra-dissi
-prima di tutto non ci siamo solo noi ma anche dei bambini che si trovano dall'altra parte del corridoio, e poi questi amici nostri-rispos
-ma allora c'è qualcun'altro...oltre a noi tre?-chiesi
-si, bambini di età inferiore ai 5 anni-rispose
-ah-esclamai
-vabbè io torno in camera mia prima che la madre superiora mi sgrida...-disse Vincenzo
-ma c'è anche il divieto di stare nelle stanze tutti insieme?-chiesi
-divieto no, pero fino ad una certa ora-rispose
-ma tu sei in camera da solo?-chiesi
-magari, sono con due fratelli gemelli di otto anni-rispose e poi -scappo, ci vediamo dopo cena al chiosco-disse e poi andò nella sua stanza, -adesso che siamo sole che cosa c'è tra voi?-chiesi a Natasha
-niente, lui è non è innamorato di me...mentre io...-rispose
-ma tu sei innamorata di lui, vero?-chiesi
-esatto....glielo anche detto ma lui mi ha detto chiaro e tondo che non prova nulla e per lui sono soltanto un'amica-rispose
-mi dispiace-dissi
-comunque ho visto come ti guarda non ti toglieva gli occhi di dosso, hai già fatto colpo-mi disse
-io non ricambio, il mio cuore è già impegnato-risposi
-sempre se lui ti aspetterà, sai anche Vincenzo quando è arrivato qui era fidanzato, dopo tre giorni si sono lasciati-disse
-e perchè?-chiesi
-perché lei è andata a letto con un altro-rispose
-no, Mirko non è quel tipo di ragazzo-risposi
-fidati, sono tutti uguali, prima ti dicono che ti amano e ti aspettando ma quando ti allontani, ci mettono un secondo ad trovarne un'altra-rispose
-sono sicura che Mirko non è quel tipo-dissi.
Pochi giorni dopo chiamai Mirko sperando che potesse venire a trovarmi ma mi disse che era impegnato con il lavoro e non poteva venire, -e tu gli credi?-mi disse Natasha quando glielo raccontai
-certamente-risposi
-io non sono mai stata fidanzata pero tu mi dispiace dirtelo ma sei proprio stupida-disse
-io mi fido di lui, che è diverso-risposi
-okay come vuoi, oggi c'è la festa ci vieni oppure deve rimanere in camera a pensare a Mirko?-chiese
-certo che vengo-risposi
-menomale, pensavo che fossi quella che se ne stava chiusa in camera perché non poteva venire il fidanzato-disse
-non sono di quella categoria-risposi; la sera c'è ne stiamo alla festa ossia me ne stavo seduta sotto al chisco a guardare gli altri quando ad un certo punto si avvicina Vincendo -non balli?-mi chiese
-no grazie...non ballo questa musica-risposi
-ah già vero....-disse e poi per un po c'è ne stiamo in silenzio a guardare gli altri ma dopo Vincenzo ruppe il silenzio -sai comunque sei una tipa abbastanza carina-disse
-abbastanza?!-chiesi perplessa
-ah scusa...sei troppo carina-disse
-troppo?!-chiesi di nuovo perplessa
-ne troppo ne abbastanza, come vuoi che ti definisca?-chiese
-beh semplicemente carina-risposi, ad un certo punto si stava per avvicinare per darmi un bacio quando in lontananza riconobbi una persona -Mirko!-esclamai
-chi?-chiese e poi si gira verso la direzione che stavo guardando, andai da lui -mi avevi detto che eri impegnato-dissi
-era solo una bugia...volevo farti una sorpresa-rispose
-beh ci sei riuscito-dissi -mi manchi un casino!-esclamai
-anche tu mi manchi-rispose, e poi gli diedi un bacio, -sai i tuoi da quando te ne sei andata hanno cominciato a litigare-mi disse mentre stavamo da soli
-e come mai?-chiesi
-credo che il motivo sia stato la lettera che tu hai lasciato prima di partire-rispose
"bene, proprio come volevo io" pensai -e che altro è successo?-chiesi
-non so altro, mi dispiace-rispose
-mi basta questo...grazie per avermelo detto-dissi e poi lo ribaciai, chissà dopo quando lo rivedo, -fino a quanto resti?-chiesi
-domani mattina devo essere a lavoro-rispose
-non è che mi tradisci...-dissi
-non lo farei mai-rispose -sei l'unica che domina il mio cuore-dissse
-lo spero-disse e poi mi ribacia. |
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Capitolo 6
*** mi sento in colpa ***
~~
Mentre stavo al chiosco con Natasha a parlare e in contemporanea ad ridere, vidi arrivare mia madre -Gemma....-disse
-mamma, cosa ci fai qua?-chiesi
-dobbiamo parlare-rispose
-beh io vado-disse Natasha e cosi ci lasciò sole, -di cosa devi parlarmi?-chiesi
-di questa...-rispose mostrandomi la mia lettera che gli avevo scritto prima di andare via
-e cosa devi dirmi?-chiesi
-l'ho letta e comprendo...beh se ami questo ragazzo per me va bene-rispose
-mamma ti senti bene?-chiesi
-vorrei che tornassi a casa-rispose
-okay, è certo che non stai bene!-esclamai
-Gemma, io sto benissimo e voglio davvero che tu torni a casa, ormai è troppo silenziosa senza di te-rispose
-e papà cosa dice?-chiesi
-ci siamo separati...-rispose
-come mai?-chiesi
-lui non voleva accettare questa situazione, abbiamo litigato per un paio di giorni e alla fine ci siamo separati-rispose
-e adesso dove sta?-chiesi
-a casa, viviamo ancora insieme...pero sono quattro giorni che non ci rivolgiamo la parola-disse
-ah quindi in poche parole vuoi che venga cosi potete cercare di risolvere i vostri problemi-dissi
-ovvio che no, tuo padre non sa nemmeno che sono qua..ho detto alla governante di non dire nulla-rispose
-quindi è una cosa seria?-chiesi
-si-rispose
-ed è successo per colpa mia?-chiesi
-no amore, non è mai colpa tua, è tuo padre che è testardo e vuole sempre che tutti facciano quello che vuole lui-rispose -ma allora vuoi venire o no?-chiese
-certo-risposi
-benissimo, vai a fare la valiga e io intanto vado dalla madre superiora-disse mia madre, quando entrai in camera -allora cosa voleva?-mi chiese Natasha
-mi ha detto che lei e mio padre si sono separati...-risposi
-e?-chiese
-...mi è venuta a prendere, torno a casa-risposi
-sono contenta per te-disse
-sicura?-chiesi
-certo...-rispose poi feci la valigia e poi andai all'ingresso insieme a Natasha che ha voluto per forza accompagnarmi nonostante io gli dicevo che non volevo, -peccato che te ne vai sei stata l'unica che mi ha voluto davvero bene-disse
-anche tu per me-risposi -vedrai che prima o poi arriverà quello giusto basta che non smetti di cercarlo-gli dissi
-grazie-rispose -ma non saluti Vincenzo?-chiese
-ah già si, vado da lui-risposi e corsi nella sua stanza, bussai e quando mi disse avanti entrai, se ne stava sdraiato sul suo letto e quando mi vide si alzò di scatto -Gemma, è successo qualcosa?-chiese
-sono venuta a salutarti...torno a casa, mia madre è venuta a prendermi-risposi
-sono contento per te...e sappi che mi mancherai-disse e poi mi abbraccia -posso fare un'ultima cosa prima che te ne vai?-mi chiese
-certo...-risposi e cosi mi da un bacio -non potevo mandarti via senza avertelo dato-disse
-ciao, mi raccomando cerca di uscire-risposi e poi tornai da mia madre, salutai tutto e poi ci recammo in macchina.
Quando entrammo in casa non mi venne ad salutare nessuno, ne Mirko, ne la governante e nemmeno mio padre, -perché non c'è nessuno?-chiesi
-non lo so-rispose, poco dopo entra la governante ma per fare le pulizie e infatti non si accorse di noi solo quando si girò ci vide -Gemma, sei tornata-disse e mi venne ad abbracciare
-qualcuno si è ricordato del mio nome allora!-esclamai
poco dopo entra Mirko, gli andai incontro e lo baciai sperai che arrivasse anche mio padre ad salutarmi ma non arrivo e cosi andai a sistemare le mie cose in camera, -sai vederla cosi povera....mi faceva sentire di più la tua mancanza-disse ad un certo punto Mirko sbucando dalla porta
-beh almeno ti faceva ricordare di me, con tutte quelle ragazze che ti venivano dietro-risposi
-quali ragazze? Io ne vedo solo che si trova proprio qui davanti a me-disse
risi e poi mi bacia, piano piano ci andiamo a sdraiare sul letto sempre baciandoci, stavamo quasi per farlo quando lo fermai -Mirko può entrare mia madre, so che ha accettato l'idea di noi due pero non se è pronta a questo-dissi
-scusami....-rispose e poi ci alzammo quando fini di sistemare le mie cose scendemmo dagli atri -ma papà ancora non si è visto?-chiesi
-Gemma, devo dirti una cosa-rispose mia madre
-è successo qualcosa?-chiesi
-tuo padre...-inizio a dire e poi scoppio a piangere, guardai la governante in cerca di una spiegazione ma alza solo le spalle -mio padre cosa?-chiesi
-si è sentito male ed ora si trova in ospedale-rispose
-come? Cosa gli successo?-chiesi
-ancora non lo sappiamo...stiamo andando all'ospedale vuoi venire con noi?-chiese
-certo-risposi, e cosi ci dirigemmo verso l'ospedale, subito il medico -siete voi i suoi familiari?-ci chiese
-si-rispose mia madre
-ha un problema al cuore e deve essere operato subito-ci spiega -prima che avvenga questa operazione, deve stare tranquillo e non ricevere brutte notizia-disse ancora e stava per andarsene ma io lo fermai -quante possibilità ci sono per l'intervento?-chiesi
mi guarda -non posso dirlo con certezza...-rispose
-per favore...-lo supplicai
-60% di non farcela...-disse e poi se ne andò, e io scoppiai a piangere e Mirko cercava di consolarmi ma io lo respinsi -voglio stare da sola-dssi e poi uscii dall'ospedale e andai in terrazza -è colpa mia me lo sento....mio padre sta male per tutto quello che ho fatto-dissi
-non è vero, e lo sai-rispose una voce alle mie spalle mi girai di scatto ed era la governante -invece si, non ho voluto fidanzarmi con paride come voleva lui e quindi lo ho deluso-risposi
-non dirmi che vuoi fare quello che sto pensando...-disse
-si, voglio farlo solo per mio padre-risposi
-e con Mirko?-chiese
-con Mirko ci parlerò e capirà-risposi
-Gemma, sei sempre in tempo per ripensarci-mi disse
-invece io non ci ripenso, domani chiamerò Paride dicendogli di incontrarci-dissi
-ascolta me, dopo te ne pentirai-rispose, poco dopo venne Mirko con mia madre -è inutile che rimaniate qua, tornate a casa...appena ci sono novità vi chiama-disse
-no, voglio rimanere-risposi
-dai Gemma, andiamo a casa, e ritorniamo domani-disse Mirko e cosi accettai ed insiema alla governante andiamo a casa durante il viaggio non lo smetta di tirarmi occhiatine che mi facevano saltare i nervi, cercai di evitarli pero sfortunamente non ci riuscivo, mandai un messagio a Paride senza farmi vedere da Mirko e dalla governante, che mi rispose subito: l'appuntamento era per il giorno dopo alle 10:30, dovevo andare all'appuntamento senza farmi vedere da Mirko glielo avrei detto quando tutto si sarà risolto sicura che si sarebbe arrabbiato molto e avrebbe avuto ragione, pero è l'unica cosa che posso fare per fare felice mio padre -amore, tutto bene?-mi chiese Mirko vedendomi distratta
-si, si-risposi sorridendo
-ti ho visto cosi pensierosa-disse
-niente, solo stupidi pensieri-risposi, la governate si schiarisce la gola ed io la fulminai con lo sguardo, quando arrivammo davanti casa, -voglio stare sola...non mi seguire-dissi e poi andai in camera mia, mi chiusi dentro per evitare che non entrasse nessuno, -perdonami Mirko, ma devo farlo-dissi.
Il giorno dopo senza farmi vedere da nessuno usci di casa e andai da Paride -tutto bene?-chiese
-si-risposi
-di che cosa volevi parlarmi?-chiese
-questi pochi giorni che sono stata in collegio mi sono serviti per riflettere...-incominciai. Si cosi va bene, pensai.
-su che cosa?-chiese
-su come è andata la nostra relazione, forse ho fatto male ad troncare-risposi
-e con cio che vuoi dire?-chiese
-voglio riprovarci-risposi
-e con Mirko cosa pensi di farci?-chiese
-lui non esiste più per me...è finita tra noi-risposi
-sono contento che alla fine hai cambiato idea-disse e poi mi bacia ed io sorrisi, pero non fui cosi tanto felice perché se Mirko lo viene a sapere si arrabbia ma di brutto con me, -Paride solo una cosa, per il momento potresti tenerlo segreto-dissi
-si, ma perché?-chiese
-è per Mirko, lui ancora non ha superato la nostra litigata e vederci insieme gli farebbe male-risposi
-come vuoi-disse, poi tornai a casa -dove sei stata?-chiese
-ho fatto una camminata nel parco-risposi
-e perché non mi hai avvisato?-chiese
-perché volevo stare un po da sola...non potevo?-chiesi io
-si, pero basta che non ti arrabbi eh-rispose e mi abbraccia, -lo so che sei tesa per quello che sta succedendo a tuo padre ma vedrai che insieme lo supereremo-disse "oh Mirko come vorrei dirti tutta la verità" pensai
-tutto bene?-chiese
-si-risposi, -devo fare una cosa in camera...-dissi e poi salii in camera e poco dopo mi raggiunse la governante -per favore dimmi che non hai fatto quello che penso-disse
non risposi ma solo guardando il mio sguardo disperato -lo hai già fatto?-chiese
-si-risposi
-e Mirko come ha reagito?-chiese
-non glielo ancora detto-risposi
-e quando penserai di dirlo..il giorno del fidanzamento?-chiese
-glielo dirò prima o poi-dissi.
Passarono i giorni e ancora non avevo detto nulla a Mirko quindi continuavo a stare con lui ma allo stesso tempo con Paride, -fino a quanto ci dobbiamo vedere di nascosto?-chiese
-fino a quando non ha accettato la nostra separazione-mentii
-come vuoi-disse; ma Mirko lo venne a sapere dalle voci che giravano in città -quando pensavi di dirmelo che ti sei rimessa di nuovo con Paride?-mi chiese mentre stavo in giardino
-come l'hai saputo?-chiesi
-lo sa tutto il quartiere...-rispose
-mi dispiace ma ho dovuto farlo...per mio padre-dissi
-dovevi parlarmene-rispose
-scusami, volevo dirtelo-dissi
-si e quando? La mattina del fidanzamento?-chiese
-l'ho fatto solo per mio padre sappilo, io non sono innamorata di Paride...voglio solo che mio padre sia felice-risposi
-e tu ti sei mai chiesta se lui pensa alla tua felicità?-chiese
-Mirko, non complicare di più le cose,è già difficile cosi-risposi
-okay non mi metterò più in mezzo, spero che sarete felici insieme-disse e poi se ne andò, andai in camera e scoppiai a piangere;
nel pomeriggio andai da mio padre -ho saputo quello che hai fatto per me-disse
-si-risposi
-non dovevi farlo, io sarò sempre orgoglioso di te anche se non vuoi sposare Paride-disse
-prima volevi che lo sposassi a tutti costi mentre ora non più-risposi
-ho capito che voglio solo che tu sia felice...e se questo ragazzo Mirko ti rende felice, beh puoi continuare a stare con lui-disse
-ormai con Mirko è finita...-risposi -ma tu stai cosi per colpa mia!-esclamai
-non è vero, io sto cosi perché ho problemi al cuore-rispose
-che ti ho procurato io...-dissi
-Gemma, per favore smettila di dire cosi...tu non centri nulla-rispose
-ma...-provai a dire
-niente, se vuoi sposare Paride fallo ma solo se vuoi tu sennò non sei obbligata-rispose, lo abbracci fino a quando l'infermiera che mi disse che dovevo uscire quando stavo aspettando mia madre mi si avvicina una ragazza -ciao Gemma...-mi disse convinta, la guardai per cercare di ricordare chi fosse -ciao-dissi
-non sai chi sono?-chiese
-beh in realtà...-risposi
-sono Pina, la tua compagna di stanza quando eri ricoverata qui-disse
ebbi come un illuminazione, -ah ciao, come stai?-chiesi
-male ho avuto una ricaduta...sono tornata dentro-rispose
-mi dispiace-disse
-invece a te ti vedo bene, sembri più giovane-esclama
-non farti ingannare, posso stare bene fisicamente ma dentro vorrei urlare-risposi
-come mai? Problemi d'amore?-chiese
-si ho lasciato il ragazzo di cui ero innamorata per stare con un che non amo-risposi
-e come mai?-chiese
-per far felice mio padre, che ha avuto un problema al cuore-risposi -ma ho appena scoperto che ora non gli interessa più nulla se io mi sposo con lui ma gli interessa solo della mia felicità-dissi
-beh e non sei contenta?-chiese
-non lo so, prima della mia felicità non gli interessava nulla mentre ora...-risposi
-Pina devi rientrare-l'avvisa l'infermiera, la quale mi riconobbe -ciao Gemma, odiavi questo posto ma sei comunque ritornata-disse
-mio padre si trova ricoverato qua...-risposi, poco dopo senti il clacson suonare di una macchina ed era mia madre che era venuta prendermi, salutai e corsi verso la macchina -cosa ti ha detto tuo padre?-mi chiese
-che posso fare quello che voglio-risposi -a lui gli interessa solo della mia felicità ora-dissi
-credo che l'ospedale gli stia facendo male-rispose
-invece io penso che la sua malattia lo stia facendo cambiare-dissi
-quindi cosa pensi di fare?-chiese
-ovviamente, mi fidanzo con Mirko sempre se lui vuole o è ancora arrabbiato con me-risposi
-vedrai che ti avrà perdonato-disse mentre stavamo al semaforo vidi un ragazzo che baciava una ragazza bionda, ci misi un secondo per capire che quel ragazzo era Mirko, -lo vedo come mi ha perdonato-disse
-perchè dici cosi?-chiese
-nulla-risposi, quando entrai in casa andai subito in camera -Gemma sei una cretina, cosa ti ti aspettavi che rimanesse ad aspettarti per tutta la vita dopo che gli hai detto che sposavi con un'altra-mi dissi
-vedrai che c'è una spiegazione logica-rispose la governante
-si, perché si doveva vendicare per quello che gli ho fatto-dissi
-dai Gemma, non starei esagerando?-mi chiese
-no-risposi;
la sera stessa me ne stavo in salotto quando entra Mirko -come vanno i preparativi?-chiesi
-che preparativi?-chiese Mirko
-quelli del tuo matrimonio con quella bionda-risposi
-forse ti stai confondendo con te perché sei quella che si sposa-disse
-la bionda ti ha fatto rimanere dietro...io non mi sposo più-risposi
-come mai? Il paparino non vuole più?-chiese
-Mirko vaffanculo-risposi e poi salii in camera mia sbattendo la porta. |
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Capitolo 7
*** gelosie ***
~~
Mio padre viene operato al cuore domenica mattina, ed io ancora non avevo fatto pace con Mirko ma non avevo detto a Paride che il nostro fidanzamento è annullamento...devo risolvere un po di problemi, -mi serve il tuo aiuto-dissi a mia madre mentre stavamo aspettando che operassero mio padre
-per che cosa?-chiese
-devi dire ai genitori di Paride che non voglio pù fidanzarmi con lui-risposi
-non so se posso farlo...-disse
-ma perché?-chiesi
-perché devi farlo tu...non posso fare una cosa che hai deciso tu da sola senza che nessuno te l'abbia chiesto-rispose
-mamma, fai prima a dire che non vuoi-dissi
-io lo farei...pero non è giusto nei suoi confronti-rispose
-grazie mamma, sei proprio di grande aiuto-dissi e poi uscii fuori e andai nel giardino dell'ospedale, me ne stavo da sola a riflettere quando mi raggiunse Mirko -come stai?-mi chiese
-ansiosa....-risposi, -ma cosa ti importa di come sto?visto che sono giorni che non mi rivolgi la parola-dissi
-ma io vengo con le buone intenzioni-rispose -perchè mi tratti male?-chiese
-io ti tratto come mi tratti tu-rispose e poi me ne andai verso l'ingresso quando incrociai Paride -devo parlarti-dissi e cosi andammo in un posto tranquillo dove nessuno ci poteva parlare -ti ascolto-disse
-sarò breve e concisa...-iniziai -io non mi voglio più fidanzare con te-dissi
-cosa?-chiese
-quello che hai sentito...annulliamo tutto-risposi
-eh no, prima io ho annullato tutto perché tuo padre ti ha mandato in collegio, ora che tu sei venuta a richiederlo ti ho dato un'altra opportunita e adesso vuoi annullare di nuovo tutto?-chiese
-si-risposi -io ti ho chiesto di fidanzarci solo per fare felice mio padre visto che stava male mentre adesso lui non vuole più quindi è inutile che continuaiamo ad andare avanti-dissi
-okay, come vuoi tu allora....-rispose -ma sappi che questa me la pagherai-disse e poi mi lascio da sola. E vai Gemma una cosa è fatta pensai.
mentre stavo ritornando da mia madre vidi la stessa ragazza che si stava baciando con Mirko al semaforo, -sai dov'è Mirko?-mi chiese
-si, se ne è appena andato...-risposi
-ma come? Se mi ha detto che stava qua-disse
-si, stava qua...pero mi ha detto che non si sentiva molto bene e quindi è andato a casa-risposi -mi ha detto anche di avvertirti-dissi
-beh allora vado a casa sua-rispose e cosi se ne andò e io pensai ad alta voce -aspetterai invano, mia cara finta bionda- e poi entrai come se non fosse successo nulla, -ci sono novita?-chiesi
-ancora nulla-rispose
-Gemma sai per caso se entrando hai visto una ragazza bionda?-mi chiese Mirko
ripensai a prima che avevo parlato con una ragazza bionda che lo cercava e poi dissi -no, quando sono entrata non c'era nessuna ragazza...-
-ah okay-rispose
-aspettavi qualcuno?-chiesi
-nessuno di importante-rispose;
la sera arrivammo a casa e stavo seduta sul divano in salotto quando mi si avvicina Mirko -sai mi è successa una cosa molto strana...mi è arrivato un messaggio di Deborah che mi diceva che mi aspettava davanti casa...-disse
-e cosa c'è di strano?-chiesi
-non è finita qua...c'era anche scritto che sei stata tu a dirglielo-rispose
-si sarà confusa...io non ho parlato con nessuno-dissi alzandomi dal divano
-che strano, invece lei dice tutto il contrario-rispose
-si sarà fatta un sogno tutto suo-dissi
-ora risolveremo questo inconveniente che si è creato...Deborah sta arrivando-rispose, quando suonano la porta cercai una scusa per sgattaiolare in camera mia ma nulla di fare, -perché mi hai detto che Mirko era tornato a casa e mi stava aspettando quando non è vero?-chiese Deborah appena entrata
-prima di tutto si saluta quando si entra in casa...-dissi
-si si...ma ora rispondi alla domanda-disse
la guardai e non risposi, -su Gemma stiamo aspettando-disse Mirko
-pensavo che stessi parlando di un altro Mirko...c'è ne sono tanti nel mondo-risposi
-io ne conosco solo io-disse
-che ne sapevo io,potevi essere più precisa-risposi
-con lei non si può proprio parlare...Mirko dobbiamo parlare-disse Deborah
-ora?-chiesi
-certo, c'è qualche problema?-chiese Mirko
-problema?certo che no...pero pensavo che è un pochino tardi per parlare-dissi
-tanto faccio subito-rispose Deborah
-okay, dieci secondi e poi vai via-dissi e mi accomodai sul divano, si guardarono -cosa avete da dirvi?-chiesi
-beh veramente è una cosa private e preferiamo stare da soli...-rispose Debora
-okay, stavo giusto andando in camera mia-risposi e feci per salire, ma quando mi ritrovai in cima alle scale mi nascosi cercando di comprendere quello che si stavano dicendo pero non riusci a sentire nulla e me ne andai in camera.
Il giorno dopo me ne stavo al parco quando sentii qualcuno chiamarmi mi girai ed era Pablo -da quanto sei tornata?-chiese
-una quindicina di giorni-risposi
-e perché non mi ha chiamato?-chiese
-perché sono successe varie cose-risposi
-e non mi ha potuto chiamare, ho capito-disse
-ci sei rimasto male?-chiesi
-ma no figurati-rispose, -dimmi stai ancora con quel Mirko?-chiese
-no, ci siamo lasciati-risposi
-come mai?-chiese
-beh perche ho preferito fare una cosa che a lui ha dato parecchio fastidio-risposi
-e quale sarebbe?-chiese
-per fare felice mio padre che è stato operato, ho pensato di fare quello che voleva che facessi da sempre....ossia ho chiesto di fidanzarmi con Paride-risposi
-quindi vi sposerete?-chiese
-non più-risposi -a mio padre ormai non interessa più-dissi
-ma quindi con Mirko è finita definitivamente?-chiese
-si-rispose -ma come mai me lo chiedi?-chiesi
-curiosità-rispose, -ti va di prendere un gelato?-chiese
accettai avevo proprio bisogno di svagarmi un po, non dovevo pensare a Mirko; dopo il gelato mi riaccompagna a casa ed entrammo dalla porta di servizio -che cosa ci fa lui qua?-chiese Mirko e dietro di lui c'era Deborah
-quello che fai lei qua-risposi
-ciao Pablo-disse lei
-ciao-rispose
-vi conoscete?-chiesi
-stessa classe-rispose Deborah
-ah...-risposi, -perché non mi avevi detto che conoscevi quella finta bionda?-gli chiesi quando fummo soli
-non sapevo che tu la conoscessi...-rispose
-ma com'è a scuola? Parla sempre e solo di Mirko?-chiesi
-ma perché ti interessa?-chiese lui
-curiosità-risposi
-beh comunque è stata bocciata un anno e si parla solo di Mirko con le sue amiche-disse
-lo sapevo che una ragazza come quella non poteva che essere ripetente-risposi
-beh io almeno ci vado a scuola...-mi disse Deborah alle spalle
-per tua informazione io ci andavo a scuola-risposi
-lo so ti ho visto a scuola...ma dopo hai lasciato perché era troppo difficile per te-disse
-invece no andare a scuola mi piaceva, ma ho dovuto lasciare per problemi personali-risposi
-sono solo balle!-dissi
-Deborah, se non sai cosa gli è successo perché continui a parlare-interviene Pablo
-oh come l'ha difende...siete proprio sicuri che tra voi non ci sia qualcosa?-chiese
-si, io e Pablo siamo fidanzati-risposi -non dovevamo dirlo pero alla fine mi hai spinto a dirlo-dissi
tutti rimasero senza parole, quando lo accompagnai al cancello -ma perché hai detto che io e te stavamo insieme?-chiese
-scusami ma in qualche modo dovevo metterla a tacere-risposi -sei arrabbiato?-chiesi
-no, anzi mi hai aperto la strada per dirti tutto quello che provo per te-rispose
-ma che stai dicendo?-chiesi
-io non voglio fingere di stare insieme...-rispose
-beh allora non...-stavo per dire ma lui mi da un bacio lasciandomi senza parole poi pero mi allontani -e con questo?-chiesi
-io voglio essere davvero il tuo fidanzato-rispose, -vuoi?-chiese
non risposi a parole ma lo ribaciai, dovevo in qualche modo togliermi dala testa Mirko e quindi qualche occasione migliore?; poco dopo rientrai sempre dalla porta di servizio ed incontrai Mirko che stava bevendo -ma brava, tutte quelle promesse che mi avevi fatto erano solite bugie-disse
-beh anche tu hai fatto quello che hai fatto dopo avermi promesso una marea di cosa-risposi
-mi ha deluso, non pensavo che fossi cosi-disse
-beh la gente cambia, cresce, matura-risposi
-Gemma, Mirko cosa fate in piedi a quest'ora?-chiese la governate entrando
-io stavo andando ma qualcuno me l'ha impedito-risposi e poi andai verso la mia camera, mi misi il pigiame e mi infilai a letto ma prima che mi addormentai passarono qualche minuti poiché non riuscivo a chiudere occhio, avevo mille domande ma nessuna risposta. |
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Capitolo 8
*** l'arrivo inaspettato ***
~~
I giorni passorono e mi resi conto che essermi fidanzata con Pablo non è stata una buona idea, e adesso dovevo solo parlargli e qual'è la cosa migliore se non davanti una bella pizza?, -di che cosa devi parlarmi di tanto urgente?-chiese
-della nostra relazione-risposi
-che cosa ha che non va?-chiese
-io voglio finirla qua...-risposi
-ma perché? Stiamo cosi bene insieme....-disse
-Pablo, tu non meriti una come me-risposi -io non ti voglio usare per cercare di dimenticare un altro, tu non lo meriti-dissi
-quindi per te questa storia non era nulla di vero, mi ha solo usato....-rispose
-perdonami...non era mia intenzione-dissi
-sono uno stupido a pensare che tra noi ci potesse essere davvero qualcosa, grazie della sincerità....e buon'appettito-disse e poi se nè andò lasciandomi al tavolo mentre tutti mi guardarono e parlavano tra di loro, -non era cosi che volevo che andasse a finire-dissi appoggiando la testa sul tavolo, -signorina, vuole ordinare?-mi chiese il cameriere
alzai la testa e lo guardai -come?-chiesi
-vuole ordinare?-chiese di nuovo
-non vedi che sono sola, cosa ordino-risposi e poi mi alzai e me ne andai, dovetti prendere l'autobus e scesi davanti casa, quando entrai in casa trovai tutto spento e cosi cercando di non fare rumore andai verso la mia camera, senza nemmeno accendere la luca mi spogliai e mi infilai dentro le coperte cosi in mutande e reggiseno, ma appena mi sdraiai senti come se ci fosse qualcuno nel mio letto, accesi la luce che si trovava sul comodino e cacciai un urlo -tu chi sei?-chiesi
-no, tu chi sei?-chiese,poco dopo entrarono i miei -papà chi è questo?-chiesi
-lui è Carlo...-disse
-piacere-rispose
-e perché si trova qui in camera mia e perlopiù in camera mia?-chiese
-questo me lo chiedo pure io...-rispose
-tu mi hai detto di sistemarmi nella prima camera appena finite le scale-rispose
-ma non hai visto che era viole ed di una ragazza?-chiesi
-si l'ho visto pero mi sono chiesto se mi ha mandato qui ci sarà un motivo-rispose
-dai anch'io mi sarò confondere-disse mio padre
-.e ora come facciamo?-chiesi
-beh andrò a dormire nella camera degli ospiti...-rispose -...appena esci da qui, la porta accanto, c'è la farai?-chiese
-si-rispose e cosi usci, noi rimanemmo soli -sono servi che ti copri tanto ormai ho visto...e poi un corpo di una ragazzina non mi fa nulla-disse
-okay, ma l'hai voluto tu-risposi e cosi mi stavo togliendo le coperte
-e che fai ti spogli adesso?-chiese
-l'hai detto tu che posso anche non coprirmi....che fai ti contraddisci-risposi
-vabbè vado nella mia camera, buonanotte-rispose, ed poi usci e io sorrisi e poi andai a dormire;
il giorno dopo andai a fare colazione e trovai Deborah, apparecchiata e seduta comoda ad fare colazione, -ciao Gemma...-disse
ma sempre qua sta pensai. -ciao Deborah, ma non mi hai una casa?-chiesi
-sono venuta per il mio boyfriends-rispose, in quel momento entra dalla porta di servizio Mirko -ciao amore-disse lei baciandolo e poi mi chiese -dov'è il tuo fidanzato?-
-beh ci siamo lasciati...-risposi
-oh che peccato stavate cosi bene insieme-disse in quel momento entra Carlo -e tu chi sei?-chiese Mirko
-Carlo, un amico di famiglia-rispose guardandomi
-piacere io sono Mirko...-disse
-ed io sono Deborah,la sua fidanzata-rispose, la imitai ma solo per prenderla in giro senza farmi vedere, -hai detto qualcosa?-m chiese
-chi io? No nulla...-risposi -stavo solo dicendo che in questo succo manca lo zucchero-dissi
-è un succo confenzionato non può mancare lo zucchero-rispose
-ha parlato l'esperto di succhi!-esclamai
-rispetto a te...ne so qualcosa in più-disse, lo ignorai, -ma tu come ti chiami?-mi chiese Carlo
stavo per rispondere quando fui interrotta dall'entrata di mio padre -sono contento che avete fatto la sua conoscenza...-disse -lui è mio nipote Carlo ed è ritornato da Madrid-disse
-papà devo parlarti-dissi e cosi c'è ne andiamo nel suo studio
-che cosa devi dirmi?-chiese
-perché non mi hai detto che hai un nipote?-chiesi
-beh te l'ho detto adesso...-rispose
-ma io non so nulla di lui-dissi
-infatti vi dovete conoscere, e vedrete che avrete tante cose in comune-rispose
-comunque grazie per avermelo detto solo ora-dissi e poi usci, trovai tutto sul divano intorno a Carlo, lo sto cominciando ad odiare, -ehi Gemma, vieni anche tu ad ascoltare quello che ha fatto Carlo ad Madrid...-disse mia madre
-non è che adesso dobbiamo sentire tutti le sue avventure-risposi e poi mi diressi verso il giardino senza aspettare la sua risposta, me ne stavo seduta su una panchina quando arriva Carlo -cosa vuoi?-chiesi
-voglio sapere cosa ti ho fatto?-chiese sedendomi vicino a me
-mi stai antipatico-risposi
-sono appena arrivato e già ti sono antipatico?-chiese
-esatto-risposi
-ah bene quindi tu giudichi prima di conoscere?-chiese
-esatto...-risposi
-beh se devo giudicare anche io senza conoscerti devo pensare che sei una ragazza stronza, senza scrupoli e viziata-disse
-ah quindi io per te sono cosi?-chiesi
-no, perché so bene che dietro questo bel faccino si nasconde una ragazza sensibile in cerca di amore-disse
-mi dispiace deluderti ma io non sono sensibile, e nemmeno in cerca di amore-risposi
-perché continuai a negare quello che sei veramente?-chiese
-io non nego quello che sono, semplicemene non sono come dici tu-risposi, ad un certo punto vedemmo uscire Mirko e Deborah -comunque quei due non stanno insieme bene insieme...sono troppo diversi-disse
-su questo confermo-risposi
-tu e lui pero state bene!-esclama
-no, tra noi è finita..-risposi
-cosa? Tu e Mirko stavate insieme?-chiese sorpreso
-si-risposi
-pero ti piace ancora?-chiese
-no-risposi
-e perché allora hai confermato quando ho detto che non stanno bene insieme?-chiese
-cosa sono tutte queste domande? Non devo darti nessuna spiegazione non siamo mica amici...-risposi e poi me ne andai e lui disse -è ancora innamorata di lui, sono sicuro-, arrivai in camera e misi seduta sulla mia scrivinia e il mio "occhio" mi cade su un album di fotografie dove c'erano tutte le foto di quando io e Mirko stavamo ancora insieme, formavamo davvero una bella coppia ed io ho rovinato tutto, ad un certo punto sentii ridere e mi affacciai alla finestra e vidi che erano Deborah e Mirko che stavano rientrando, ridevano e si facevano gli scherzi a vicenda poi si baciarono, rimasi a guardarli per un po ma quando Mirko si accorse della mia presenza entrai subito, -basta devo cercare di dimenticarlo...lui lo ha già fatto-dissi e per la rabbia buttai tutte le foto per terra e in quel momento entrò Carlo -ma che cos'è questo casino?-chiese
-vattene, non voglio parlare con nessuno-risposi
-se lo ami sul serio, perché non te lo riprendi?-chiese
-ormai è di un altra...dovevo pensarci prima-risposi
-guarda sei ancora in tempo per riprendertelo...-disse
-non posso più fare nulla ormai....-risposi
-beh io ti ho dato un consiglio-disse prima di uscire gli cadde l'occhio su una foto -eravate carini insieme, non vorrai rovinare quella bella cosa che formavate insieme-disse e poi uscii, guardai la stessa foto e...si aveva ragione, devo riconquistarlo, lui deve essere mio dobbiamo ritornare ad essere quelli che eravamo una volta.
Il giorno dopo incominciai con il mio obiettivo, mi alzai e andai in cucina, per fortuna ancora non c'era nessuno e cosi ne approffitai per preparare la colazione per Mirko ma mentre ero intento ad preparare entra la governante -per chi è questa meravigliosa colazione?-chiese
-per Mirko...voglio riconquistarlo-risposi
-era ora che ti decidessi-disse -ma chi è che ti ha fatto cambire idea?-chiese
-quel Carlo...è testardo-risposi -ora vado a portagli la colazione prima che venga lui-disse ed usci dalla cucina, quando entrai in camera mia sua -una sostanziosa colazione per iniziare bene la giornata-dissi entrando e lui si era appena alzato ed rimane sorpreso -grazie, ma non dovevi-rispose
-beh allora me l'ha riporto indietro-disse, rise e dopo pero gliela diedi -ma perché l'hai fatto?-chiesi
-perché mi andava...-risposi, dopo che ha fatto colazione stava lavorando in giardino e vestita adeguata lo raggiunsi, -sono venuta ad aiutarti...cosa devo fare?-chiesi
mi guarda senza rispondere ma poi -Gemma sei sicura di sentirti bene?-chiese
-ma sei stata meglio in vita mi-risposi e poi andai a mettere la terra in un vaso, ma la terra si trovava in un altro posto e cosi l'andai a prendere, ma era troppo pesante ed mi venne ad aiutare e fu cosi che le nostre mani si sfiorano, ci guardiamo per un secondo ma dopo lui distoglie lo sguardo, poi continuiamo il lavoro nonostante io feci molti casini non essendo abituata a lavorare -sono un inutile...-dissi
-no Gemma, devi avere solo pazienza-rispose Mirko, ad un certo punto venne Deborah ma non la vedi arrivare e cosi gli lanciai per sbaglia la terra sulla maglietta bianca, urla e io mi girai -scusami Deborah non l'ho fatto apposta-dissi andai vicino e cercai di rimedare la situazione ma la peggiorai ancora di più, -invece si l'hai fatto apposto...non sopportai la nostra relazione....-rispose
-ma cosa vai a pensare...non ti avevo visto ad arrivare-disse
-dai Deborah non l'ha mica fatto apposta....ti accompagno dentro a lavarti-rispose Mirko e cosi entrarono, rimasi da sola -non ne faccio una giusta-dissi quando rientrai anche io mi venne incontro Carlo -cosa è successo? È appena entrata Deborah insieme a Mirko con la maglietta sporca di terra-disse
-io e Mirko stavamo piantando le piantine nei vasi, ad un certo punto arriva Deborah pero non la vedo arrivare e per sbaglio gli lancio un po di terra sulla maglietta ma non sapevo che stava la-risposi
-e perché stavi piantando le piantine con Mirko?-chiese
-avevo voglia di fare giardinaggio oggi-risposi, ad un certo scesero Mirko e Deborah -quella è la mia maglietta!-esclamai
-infatti è orribile...pero ho dovuto metterla per forza-rispose
-sono belle le tue di magliette-dissi ironicamente
-modestante-disse
-dai su ragazze, non discutete-disse Carlo
-è lei che ha iniziato-rispose Deborah
-ti ho detto che non l'ho fatto apposta-dissi
-aspettavi il momento per vendircarti di me-disse
-sai a volte mi chiedo se la tua stupidità sia qualcosa di finto o se sei davvero stupida!-esclamai
-mi stai dando della stupida per caso?-chiese
-si secondo me è qualcosa che hai dalla nascita-continuai
-eh no, ti faccio vedere io adesso-disse e mi inizia a tirare i capelli ed feci altrettanto facendo accorrerre la governante e poco dopo mio padre -ma che cosa sta succendo qua?-chiese
-è lei che ha iniziato...-risposi
-non è vero, è lei che ha iniziato-disse
-io non so come siano andate le cose pero quello che stavate facendo non mi è piaciuto-disse
-io me ne torno a casa-rispose Deborah
-ecco brava finalmente è uscito qualcosa di sensato dalla tua bocca....ehi ridammi la mia maglietta-dissi
-questa ora appartiene a me, tu hai rovinato la mia-rispose
-ragazze, non potete litigare per una maglietta per favore-disse Carlo, poi Deborah se ne andò e purtroppo Mirko gli andò dietro, -il mio piano per rinconquistare Mirko sta andando a rotoli-dissi sedendomi sul divano
-ci vuole tempo, vedrai che riuscirai a farcela-rispose Carlo
-lo hai visto anche tu lui è andato dietro a Deborah...di me non gli interessa più nulla ormai...ed è tutto per colpa mia se io non lo avrei lasciato a quest'ora stavamo ancora insieme-dissi
-ora non pensare al passato...concentrati solo sul presente-rispose
-fosse facile!-dissi. |
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Capitolo 9
*** al mare ***
In salotto vidi Carlo con due suoi amici che stavano parlando anzi programmando una gita al mare, -dove andate?-chiesi intromettendomi
-mio padre ha una casa al mare e cosi andiamo qualche giorno là-rispose Carlo
-perfetto, vengo anche io-risposi e mi accomodai vicino ad i suoi amici
-no Gemma...è una cosa per grandi-disse
-stai dicendo che sono piccola forse?-chiesi
-certo che no...-risposi
-eddai Carlo lasciala venire...-disse uno dei suoi amici
-vedi loro sono d'accordo-risposi
-e i tuoi cosa dicono?-chiese, in quel momento esce mio padre dall'ufficio -cosa devo dire io?-chiese
-papà, mi dai il permesso di andare con Carlo e i suoi amici al mare per un paio di giorni?-chiesi
-se ti vogliono....-rispose
-bene, allora è deciso vendo con voi-dissi, in quel momento Deborah e Mirko entrando in casa, -dove dovete andare?-chiese lei
-non ti riguarda...-risposi -...tu non sei invitata-dissi
-guarda che non l'ho chiesto a te-rispose
-stiamo andando qualche giorno al mare perché i miei hanno casa lì...se volete venire siete i benvenuti-disse Carlo
-cosa li stai vedendo?-chiesi
-come vieni tu...-rispose
-accettiamo!-disse Deborah anche per Mirko
-perfetto...-rispose Carlo
-Carlo devo parlarti-dissi e cosi andiamo in camera mia -perché l'hai fatto...sai che non posso sopportarli di vederli insieme-dissi
non rispose e cosi intuii qualcosa -ho capito, ti piace Deborah-esclamai mi copre la bocca con la mano -sh non dirlo a nessuno-disse
-è per questo che l'hai invitata...vuoi dichiararti?-chiesi
-ma cosa....lei è innamorata di Mirko-rispose
-purtroppo....pero è un idea brillante, ci dobbiamo alleare per separarli, ci stai?-chiesi
-certo che ci sto-rispose e poi ritorniamo dagli altri -quando si parte?-chiese Mirko
-oggi pomeriggio-rispose Carlo
-vado a preparare la valigia-disse Deborah
-mi raccomando non portare tutto l'armadio-risposi prendendola in giro
-almeno io mi porto qualche vestito-disse
-vi prego fermatemi oppure la uccido-risposi
-dai Gemma, andiamo a fare la valigia-disse un amico che scoprii chiamarsi Axel e cosi andiamo in camera mia di nuovo poco dopo ci raggiunse Carlo -hai avuto proprio una bellissima idea ad invitarla-dissi
-se devo essere sincera neanche tu saresti invitata per era una gita tra amici-disse
-c'è differenza...perché io sono...-risposi ma poi -cosa siamo io e te?-chiesi
-cugini-rispose
-ecco io sono tua cugina mentre Deborah....chi è? Nessuno-dissi mi guarda -ah parte che ti piace-aggiunsi poi
-cosa? Sul serio ti piace quella?-chiese Axel
-si, avete qualcosa incontrario?-chiese
-io di una ragazza cosi non mi potrei mai innamorare...-rispose Axel
-beh amico, abbiamo gusti differenti-disse
-concordo....-rispose
-ma al mare in questo periodo fa freddo o caldo?-chiesi interrompendo la loro conversazione, si voltarono a guadarmi, -secondo voi il costume è da portare?-chiesi
-io me lo porterei-rispose
-beh cosi posso umiliare Deborah con il mio bellissimo corpo....-risposi -...anche se Mirko sceglierà sempre lei-dissi
-vedrai che non sarà cosi-rispose Carlo
-se Mirko si lascia scappare una come te è davvero un cretino-disse Axel
-grazie, pero a parte gli scherzi Deborah è decisamente migliore di me-risposi
-stai scherzando vero?-chiese Axel
-no-risposi
-sono senza parole...-disse e poi usci, -ma cosa gli è preso?-chiesi ad Carlo
-è sempre stato un po strano...nemmeno noi che siamo suoi amici riusciamo mai ad capirlo-rispose, -vabbè ti lascio fare la valigia, ci vediamo giu-disse e poi esce anche lui, quando ebbi finito raggiunsi gli altri ma mentre stavo scendendo inciampai per terra e Axel corse ad aiutarmi -tutto bene?-chiese
-si-risposi, mi aiuta ad rialzarmi e raggiungiamo gli altri -se non ti fai riconoscere non sei contenta eh-esclama Deborah non gli diedi retta e andai diretta ad il pulman, caricai la mia valigia e poi salii sul pulmino, durante il viaggio dovetti subire Mirko e Deborah che si baciavano insieme a Carlo che se ne stava vicino a me -sembriamo due sfigati, forse soffrire per amore è una cosa di famiglia-dissi
-già-rispose, quando arriviamo alla casa -allora, abbiamo tre camere quindi Gemma starà Deborah, Axel con Mirko e io con Fernando-disse
-presumo che sia uno scherzo?-chiesi
-siete l'uniche ragazze e dovete per forza stare insieme-rispose
odio quando ha ragione -tanto starete molto poco insieme...-disse, dopo aver svuotato la valigia raggiungemmo gli altri che stavano per dirigersi verso il mare -voi intanto andate io vi raggiungo dopo-dissi e tornai in camera per mettermi il costume quando uscii dalla stanza incrociai Mirko, il mio cuore comincia a battere.
Maledetto cuore.
-vuoi venire con me al mare dagli altri?-chiese
-okay...tanto stavo andando anch'io là-risposi e cosi ci dirigiamo verso la spiaggia dove gli altri stavano giocando a pallavolo -stronzi, perché non mi avete aspettato?-chiesi
-Gemma, vieni nella nostra squadra-disse Axel e cosi Mirko va in quella avversaria, al momento della battuta dell'altra squadra mi distrai ma quando ritornai al gioco la palla mi colpì in piena faccia, scoprì poco dopo che era stata Deborah, svenni a terrà mi sollevano e mi fecero sdraiare sul lettino quando ripresi i sensi mi girava tutto, -ragazzi, perché vi girate?-chiesi
-noi siamo fermi...-rispose Fernando
-dai su che stiamo facendo qua....andiamo a giocare-dissi e mi tentai di alzarmi pero sentii che mi girava tutto e stavo per cadere se non fosse per Axel che mi prende al volo -forse è meglio che rimani un altro po sdraiata-mi consiglia poi loro ripresero a giocare mentre io li guardavo, -basta sono stufa di stare a guardare-dissi alzandomi quando entrai in campo -Axel, posso battere io?-chiesi battendo le ciglia e cosi mi cede il posto -ma che cosa fai? Ti fai sottomettere da una femmina?-gli chiese Fernando
-ma me l'avevo chiesto...e non ho saputo dire di no-rispose
-PALLA!-urlai, cercai di prendere Deborah ma purtroppo non ci riuscii;
la sera stessa ordinammo la pizza e mangiamo fuori nella veranda, stavo prendendo un lattina di birra quando Carlo mi riprende -Gemma, cosa pensi di fare?-
-che palle, non sei mio padre-risposi
-pero io ho la tua responsabilità...-disse e cosi me la tolse e io sbuffai, mi allungai per prendere la bottiglia d'acqua e Carlo -cosa fai adesso?-chiese
-sto prendendo l'acqua...quella almeno posso berla?-chiesi
-certo-rispose, dopo cena tutti si ritirarono nella proprie stanze mentre io me stavo ancora un po nella veranda a guardare il cielo cercando di trovare delle risposte ai mille pensieri che avevo nella testa -per favore inviami un segnale...-dissi, ad un certo punto vidi arrivare Axel,-beh questo sarebbe il segnale, grazie mille-sussurrai,
-ti ho visto qui tutta sola e ho pensato che avessi avuto bisogno di qualcuno con cui parlare-disse sedendosi affianco a me
-grazie per preoccuparti per me...-risposi -ma non ho bisogno sul serio-dissi
-almeno la compagnia di un un amico?-chiese
-quella posso accettarla-risposi
-beh allora hai trovato la persona giusta-disse, -è proprio bello il mare di notte vero?-chiese
-già...forse è più bello di notte che di giorno-risposi
-perchè dici questo?-chiese
-perché di giorno non ti fermi a guardarlo come invece fai la sera-risposi
-adesso che ci penso...è vero-disse
-Axel, posso farti una domanda?-chiesi
-certo-rispose
-quando hai detto che non ti innamoresti di una come Deborah che cosa intendevi dire?-chiesi
-beh quello che ho detto-rispose
-e allora di che tipo di ragazza ti innamoresti?-chiesi
-di una come te-rispose
-come me? E cosa ho di speciale?-chiesi
-hai tantissime cose che nemmeno te ne immagini-rispose
-tipo?-chiesi
-beh ora cosi su due piedi non posso dirtelo-disse
-provaci-risposi
-beh se una ragazza solare, sveglia, allegra, simpatica...e io muoia dalla voglia di darti un bacio-disse e poco dopo mi da un bacio, sperai che nessuno ci vede soprattutto che non vede Mirko sennò il mio piano va a frantumi, -Axel cosa fai?-chiesi
-scusami, non ho resistito...sei arrabbiata?-chiese
-no...pero per favore non farlo più-dissi e poi andai in camera dove Deborah non c'era sapevo benissimo dove si trovava e con chi, cosi andai da mio cugino ma non lo trovai -dov'è Carlo?-chiesi a Fernando
-credo che si sia andato a fare una doccia-rispose
-ah okay...quando esce gli puoi dire che l'ho cercato-dissi
-si...va tutto bene?-chiese
-si-risposi e poi andai in camera, indossai il pigiami e mi infilai dentro al letto, per un po aspettai Carlo se per caso finiva la doccia passasse da me ma non arrivo e cosi spensi la lampada sul comodino e cercai di dormire.
Il giorno dopo scesi in cucina e vi trovai solo Mirko -buongiorno-dissi
-buongiorno-rispose senza guadarmi in faccia
-tutto bene?-chiesi
-si-rispose -ora devo andare-disse e poi usci lasciandomi sola, andai a fare colazione in veranda quando mi raggiunse Carlo -mi ha detto Fernando che ieri sera mi hai cercato-disse
-si, volevo qualcuno con cui parlare-risposi
-adesso sono qui...raccontami tutto-disse, stavo iniziando a raccontare quando sentimmo ridere erano Deborah e Mirko che stavano andando in spiaggia, -proprio di questo volevo parlarti, ogni giorno che passa diventano sempre più legati mentre io vedo il mio piamo sgretolarsi-dissi
-vedrai che qualcosa ci inventeremo, stai tranquilla-rispose
-ormai è tardi...per qualunche cosa faccia-dissi
-ma che fai ti arrendi cosi?-chiese
-non c'è più niente da fare-risposi -ah c'è un'altra cosa di cui devo parlarti...ieri sera il tuo amico Axel ci ha provato con me-dissi
-in che senso ci ha provato?-chiese
-c'è solo un unico senso...o almeno da quello che ne so io-risposi
-ti ha baciato?-chiese
-solo quello io conosco...quando mi dicono che uno ci prova-dissi
-ora mi sente-disse Carlo e andò a cercarlo mentre io stavo rientrando per riportare le cose in cucina ma in quel momento arrivarono Mirko e Deborah dal mare quando mi videro -tu non vieni in spiaggia?-mi chiese lei
-no, ho un po di mal di testa-risposi
-beh se per caso ti passa...noi siamo là-disse e poi se ne andarono di nuovo insieme, mano nella mano, -Gemma mettiti l'anima in pace che tra te e Mirko ormai non è rimasto più nulla...lui si è innamorato di un'altra-mi dissi mentre riportai le cose in cucina;
la sera pioveva e quindi ci ritrovavamo tutti in soggiorno ad un certo punto Carlo disse -Gemma, Mirko potete per favore andarmi a prendere due scatoloni giù in cantina-
-perché loro due insieme? Posso andarci anch'io-rispose Deborah
-se ho mandato loro è perché voi altri mi servite qua-disse Carlo, e cosi io e Mirko ci dirigemmo verso la cantina che poi non era altro che un corridoio poco illuminato dove ci tenevanno tutte le cose vecchie o che non usavano più, dopo aver preso i scatoloni stavamo per andarcene quando -Mirko credo che abbiamo un problema-dissi
-che tipo di problema?-chiese
-la porta, non si apre-risposi
-lascia fare a me, che voi donne non siete capaci di fare nulla-disse e cosi lasciai lo scatolone e venne alla porta, prova ad aprire ma l'unico risultato che ottiene e solo di peggiorare la situazione -e adesso come facciamo?-chiesi
-e adesso non lo so-rispose, ci ritroviamo faccia a faccia, -Mirko, Gemma siete ancora qua?-sentimmo urlare Deborah e poco dopo Axel, stava per rispondere ma io coprii la bocca con la mano in modo tale che non disse nulla e loro riprovarono fino a quando non si stancarono e andarono via, -Gemma perché hai fatto una cosa del genere?-chiese
-perché si sta bene qui con te...-risposi e poco dopo lo baciai, ma lui non fu dello stesso parere e infatti -no Gemma, non posso fare questo a Deborah-disse
-tanto lo so che stai con lei solo per cercare di dimenticarmi-risposi
-poteva essere cosi fino a qualche mese fa...ma adesso è cambiato tutto-disse
-cosa stai dicendo? Ti sei innamorato di Deborah?-chiesi sperando che non fosse cosi
-Gemma....ci abbiamo provato e non ha funzionato, siamo troppo diversi -rispose
mi allontanai senza dire nulla, mi aveva ferito troppo, -tutte quelle promesse che mi avevi fatto, non contavano niente per te erano solo bugie-dissi
-mi dispiace, non volevo ferirti-rispose tentando di avvicinarsi ma io mi allontanai e fino a quando non ci vennero ad aprire c'è ne stavamo l'uno opposto all'altro, -tutto bene?-chiese Carlo e dietro c'erano tutti
-io me ne torno a casa...oggi stesso-risposi e poi usci dalla cantina e andai a fare la valigia,-è successo qualcosa?-chiese Carlo entrando
-succede che Mirko non prova più niente per me-risposi
-dai avrai capito male...-disse
-no, non ho capito male...me l'ha proprio detto esplicitamente-risposi, e cosi torniamo tutti a casa, la nostra vacanza era finita sempre se si poteva chiamare cosi...è stata la peggiore della mia vita, scoprire che il ragazzo che ami non è più innamorato di te. |
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Capitolo 10
*** EPILOGO ***
| EPILOGO.
Quindici giorni dopo.
-hai preso tutto?-mi chiese mia madre
-si-risposi -se mi dimentico qualcosa, tanto me lo inviate a casa di zia a Milano-dissi
-Gemma, ma sei proprio sicura di andare?-mi chiese
-si mamma, non posso stare qua e vedere il ragazzo che ami stare con un'altra...mi fa male-risposi -devo cercare di dimenticarlo e questo è il modo migliore-dissi, salutai tutto e poi andai all'aeroporto, feci tutte le cose che si fanno prima di salire sull'aereo e poi misi ad aspettare nel mio imbarco, quando annunciarono che potevamo salire aspettai che salirono tutti ma prima di entrare definitivamente sull'aereo mi voltai per guardare l'ultima volta la mia citta natale e poi dissi -addio Mirko...spero che sarai felice con Deborah-dissi, entrai e le porte si chiusero alle mie spalle, presi posto e l'aereo decolla...
...per tutto i viaggio dormii oppure cercavo di immaginarmi come sarà la mia vita a Milano, lontano da tutti, lontano da Mirko. |
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